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voleva solo parlare d`amore
voleva solo parlare d’amore paranoie di una donna sola 01/01/2013 drakmakagi La nostra vita che scorre La nostra vita che scorre, come una lotta inesorabile contro il male di sopravvivere a sé stessi, cercando pace in altri luoghi, altri luoghi umani ... altri momenti di lotta interiore e infinita. La nostra vita che scorre via, fra le dita, come sabbia, mentre ci aggrappiamo ad un sogno, mai pienamente condiviso e mentre ci accorgiamo di essere andati in direzioni opposte. È tardi per cambiare, per nuove soluzioni; è tardi, per capire che sarebbe bastato così poco: un abbraccio silenzioso, un bacio appena sfiorato, una stretta di mano... e saremmo ancora nello stesso treno, nello stesso vagone, nella stessa destinazione, saremmo ancora un noi … Invece... La nostra vita che scorre e ci sfugge dalle mani, mentre rincorri lo ieri, passa il presente ed è già domani ... Eppure credevamo fosse Amore. Dedicato a Velia, Eleonora, Valeria, Adriana e a tutte le donne; ma anche a tutti gli uomini che … volevano parlare d’Amore. Preludio- sproloquio Una storia come tante, la mia storia, nata leggendo le pagine svolazzanti di frammenti di vita sparsi lungo il percorso irto d’ostacoli verso la felicità, nata scorrendo insaziabile e curiosa l’indice delle esperienze da fare e dei sogni da realizzare, nata dal tentativo di essere pienamente e senza indugi me stessa. Una voce parlava dentro di me, ero solo una bambina con la testa infarcita da fantastiche storie di fate e di angeli venuti dal cielo, e la voce raccontava di me come se narrasse proprio una di quelle favole che tanto amavo … Fin da bambina credeva di essere speciale: così tanto speciale che non aveva paura di nulla. Era certa che, nascosti fra i fili d’erba, innumerevoli piccoli esserini magici stessero lì a vegliare su di lei, era sicurissima di questo: perché ogni volta che aveva avuto bisogno di aiuto, un angelo, travestito da persona qualunque, l’aveva salvata. Come poteva, dunque, dubitare di essere una persona speciale? Le storie di famiglia raccontavano, come in una antica leggenda, che lei fosse nata nel momento preciso in cui suo cugino,il bellissimo bambino nato dalla sorella di suo padre, purtroppo chiudeva per sempre gli occhi su questo mondo. La notte prima, il nonno paterno aveva avuto un presentimento: un sogno agitato e confuso in cui un bimbo bello come il sole cadeva in mare ed egli si tuffava per salvarlo, ma … cercava e cercava senza riuscire a scorgerlo nelle acque turbinose e gelide, finché ad un tratto: sentì un piedino sfiorargli la mano e lo afferrò, con tutta la sua forza disperata, lo trasse in salvo e scoprì … che era una bambina! Ed essa lo fissava con grandi occhi magnetici ed un dolce sorriso contagioso … Quando l’indomani si seppe della morte del nipotino e della contemporanea nascita della nipotina, fu forse l’unico a non essere sorpreso: un grande uomo, eccellente artista, ed insegnante di gran cuore e fede in Dio nonché nei suoi, a noi oscuri, disegni … Così, vedete, come poteva non essere una bambina speciale? Ogni animale al suo tocco si calmava e ciò fu certo utile quando ad 11 anni andò a lavorare in un salone di bellezza per cani: aveva il compito di trattenere ed asciugare i cani più grandi, perché solo da lei si lasciavano fare di tutto senza dar noie. Il suo buonumore era così contagioso che, qualunque spettacolo vedesse, nello scoppiare a ridere ed applaudire trascinava anche il pubblico più tiepido, che si accalorava e la seguiva nella sua bellissima risata argentina! A volte si affacciava dal balcone e cinguettava come e con gli uccellini, guardava nelle nuvole e vedeva la grandezza di Dio, sentiva la luce nel suo cuore e provava un profondo amore per tutto il Creato … La sua intelligenza straordinaria le permetteva di ragionare come e più degli adulti che a volte sembravano bambini a lei affidati, aveva infatti grandi doti organizzative e pragmatiche, fantasia e voglia di fare che la rendevano un elemento piacevolissimo di ogni festa familiare o di eventi vari. La sua voce conservò il potere calmante per molti anni, forse fino a quando ebbe a sua volta una bambina … ma questo è il dopo, non ci interessa, non ancora almeno … Scriveva poesie fin da quando imparò a scribacchiare qualche parola, componeva canzoni e melodie di ogni genere: dal canto struggente d’amore alla lode del Signore. Desiderava una seconda chance per tutti, credendo fermamente che il mondo e l’universo fossero destinati a generare diversità solo finché potessero essere poi livellate dall’amore. Aveva profonde convinzioni innate, ostinatamente ingenua e schietta in tutte le cose, seguiva il suo cuore e voleva … voleva solo parlare d’amore. Così comincia questa nostra storia, piena di grandi cose, di eventi inspiegabili e miracolosi, di poesie, di musica, di odori ed immagini a volte sfocate , altre volte nitidissime e dal vissuto forte … frutto di fantasia o di realtà? Solo chi c’era … sa. … sembrava impossibile, sembrava l’avventura momentanea di una bambina dalla prodigiosa fantasia ma quella voce continua ancora oggi, sempre più irriverente e sempre meno infantile ma imperterrita, a raccontare la storia di Kaurah. Voleva solo parlare d’amore Ma chi? Forse la povera piccola fiammiferaia che, nella neve, tragicamente, rischia la morte ogni giorno? No, no. Forse la dolce Biancaneve che mangia la mela stregata? No, no, c’è già “Come d’incanto” per quella storia lì. Forse la sottoscritta? Ci siete quasi, anche se questo libro internettiano è la mia segreta confessione d’amore … Si tratta di un uomo (uno? Nessuno, centomila …). Odo fin da qui l’ohhhh di meraviglia: un uomo che parla d’amore? Ma davvero? Ebbene sì, e non potete ancora nemmeno immaginare ( tranne forse i più furbetti che hanno già scorso qualche paginetta), quanti e quali casini ha combinato con tutta la sua velleità di parlare d’amore … Ma quest’uomo è forse uno di tanti altri, centomila … no, non centomila miei uomini, magari! Solo dei centomila uomini che vorrebbero “solo parlar d’amore”, perché a viverlo, beh, c’è differenza poi … Mi ri-presento: sono la vostra vicina di casa, quella burbera con gli occhiali, vecchia zitellona con una figlia che sembra vecchia già dalla culla. Sì, proprio la fisioterapista, la mattacchiona con il muso lungo e lo spolverino nero per coprire la panza, quella che si tinge i capelli come il tempo va a marzo e si trucca in modo pesantone per coprire la barbetta, illudendosi di coprirla direi, perché poi si vede anche peggio! Sono la collega che scoccia sempre con le sue paturnie di precisione che poi sono solo fissazioni sul lavoro degli altri, perché io sono una casinara, organizzata ed efficiente ma pur sempre casinara! Sono la mamma della bambina più sfigata e triste della scuola. Sono la sexy-girl di internet tra le più votate (eppure le mie foto sono innocenti scene di vita quotidiana costellate di primi piani per non far vedere la trippona), la cartomante più richiesta (ma, come i taxi quando piove: mai disponibile) … e ci credo se sto qui a scrivere! Insomma sono io, la presunta autrice di questo tormentone (ché il vero autore è il sig. Destino, in verità) … Kaurah. Sono io la donna descritta con tanto amore dal lui di turno? Ecco, una volta andato via dalla mia vita sembra tutto più limpido, tutto più chiaro, come una vita nuova, appunto, senza di lui. Ma l’esistenza delle e-mail mi costringe a ricordarmi che lui è esistito, che mi amava (o almeno ne era fermamente convinto) e che le sue parole d’amore (sì, avete capito bene, parole d’amore da un uomo)… beh, non moriranno mai. Fortunello mi scrive: Dolcissimo AMORE MIO, moltissime volte ho cercato di immaginare, come sarebbe stata la donna che avrei voluto avere accanto a me, condividere con lei la mia vita, ricevere da lei un figlio, l’ho sognata, ricercata, bramata, non sapendo che la mia affannosa ricerca e attesasi sarebbe fermata e appagata, con la donna dei miei sogni, SEI TU AMORE MIO la donna che ho sempre AMATO e mai avuta. Ci sono momenti che mi sembra tutto un sogno, un sogno bellissimo, penso se fosse tutto solo frutto della mia immaginazione? Tremo. Poi appena ti vedo so che è tutto vero, il mio cuore esulta di gioia, sei mia, tu mi sei accanto, cammini con me, sei la mia DONNA, il VERO AMORE. La tua voce mi rasserena, il tuo viso illumina il mio cuore, sento dentro di me un rincorrersi di sensazioni indescrivibili. Amore stai facendo diventare un Uomo senza vita, un UOMO vero, che ha per la prima volta assaporato la vera essenzadella parola AMORE, tu mi hai donato la gioia di provarlo con te. Dolcissima anima mia, ci sono momenti, in cui le parole sono solo un insieme di consonanti e vocali che non rendono giustizia, a quello che io provo per te, AMARTI e VIVERTI rendono giustizia ai nostri sentimenti, io sono orgoglioso di essere il tuo UOMO, sono orgoglioso di TE, di come sei. Quando sono con te, vorrei che il tempo si fermasse, per poter vivere intensamente con te, e AMARCI come meritiamo. IO ti sono e rimarrò sempre al tuo fianco, hai e avrai la sicurezza che io ti dono, la forza del nostro AMORE ci rende invincibili, nulla riesce a scalfire ciò che siamo. AMORE infinito, credimi, non ho mai provato, o lontanamente provato e non lo proverò l’AMORE che nutro per te (lapsus freudiano per dire che non mi hai mai amato né mai mi amerai?!?). La mia anima, la mia dignità, il mio essere uomo è tuo, sono tuo, sono tuo perché desidero esseresolo tuo. Grazie AMORE MIO, per l’AMORE che mi DONI. Ti amo dolce vita mia A questo punto dovrei sentirmi sua per tutta la vita, credo, dovrei cadere letteralmente ai suoi piedi e ritornare in ginocchio da lui, penso … invece insisto a dire che tra noi è finita, che è inutile cercarmi, parlarmi, sbirciarmi di nascosto, spiarmi, assillarmi, e quant’altro si possa fare per tornare indietro, non ci sto più … Lui lo capisce talmente bene che mi arriva la qui presente e-mail … Caro amore mio, ho provato, a non cercarti, ma non ci riesco a starti lontano, la mia vita, non è più la stessasenza di te. Vivo, così si fa per dire, in una grande disperazione, per la tua assenza, sto cercando di non crollare, ma ogni volta che ti penso sento una stretta al cuore, sento che esplode. Vorrei vederti, parlare, viverti, ma non mi dai modo per poterlo fare. L'altra sera quando ti ho chiesto aiuto, stavo pensando di uccidermi. Ma solo il sentirti vicina mi ha aiutato. AMORE mio ti amo ti amo come non mai Sono sempre più innamorato di te e sicuro di questo sentimento Il cuore è stretto in una morsa strana, sale fino in gola la voglia di piangere, una lacrima scende, é la pioggia mi dico. Non è la pioggia, è che mi manchi, mi manca quando mi abbracciavi forte, quando mi baciavi piano, quando mi sfioravi appena, e magari fuori pioveva. Come ci siamo conosciuti? Un modo spontaneo e bello, ci siamo incontrati quel primo giorno con lo sguardo, rapido ma intenso. L'ho portato con me tutti i giorni che hanno preceduto il rivederti.... , è stato bello avvicinarmi a te e sussurrarti qualcosa che tu hai recepito consapevole del nostro futuro per questo ne sono felice, vederti è stato come un raggio di sole fuoriuscire da un cielo notturno già stellato, ma privo di quella stella, ERI TU, SEI TU, per me Non so come esprimere questa sensazione, che fa solo una cosa, una cosa che non si sente, non si vede, qualche cosa di magico, qualche cosa di raro, di prezioso. Questo è quello che provo per te. E non si può esprimere con le parole. Percepisco tutta la bellezza del tuo animo Attraverso i tuoi sogni ed i tuoi desideri. E farò di tutto per poter leggere la felicità E la spensieratezza nei tuoi occhi meravigliosi. Sarò sempre là, accanto a te,in tutti i momenti di gioia e di dolore ti prometto che sarò presente e premuroso per dimostrarti quanto sei importante per me. rimango abbagliato, non è il sole del giorno, ma il bagliore di una stella ad accecarmi, una stella meravigliosa, una stella che mi sta aiutando a diventare grande, che mi indica il percorso da seguire, per diventare un uomo, il tuo uomo... ti amo... E qui io mi chiedo: ma perché cavolo dovresti crescere per diventare un uomo, il mio Uomo, quando io credevo sinceramente che tu lo fossi già? Forse mi sono persa un passaggio della nostra vita di coppia? Può essere, in effetti dalle parole e dai fatti uomo non lo era mica tanto, semmai bambino gigante … e mio, poi, per niente, almeno a quel che dice sua moglie! Ammetto che il fatto di essere sposato era in secondo piano dato l’amore infinito e purissimo che provavamo, purissimo come quello dei bambini, dicevamo noi, ma in quel modo lì i bambini si fanno! La vita è fatta di molti momenti platonici, direi i tre quarti, e qualche momento di bestialità purissima e levissima come l’acqua minerale. Ma quando la pelle infuocata di passione sfregola, bisogna avere un bell’alibi pronto; eccolo qua, bell’è fatto, precisissimo e anche molto romantico: MA NOI CI AMIAMO! Dal punto di vista letterario questa è una affermazione, peraltro molto vera alla lettera: ci si ama, si sta facendo l’amore … per carità, Amore con la A maiuscola, mica sesso o robe del genere, non sia mai! Perché noi mettiamo l’anima dentro … a questo proposito mi viene un dubbio: e se fossi io a non chiamare le cose col loro legittimo nome? Magari quello lì è proprio l’anima della persona che io ho amato … quindi se il Bobbit adesso è senza anima, la colpa è della moglie che l’ha evirato senza mezzi termini … Dislessia cibernetica Torniamo a me, dai … in fondo sono l’autrice, credo, di una simpatica accozzaglia di chicche sulla vita … Sì, sì, lo so, il mio italiano è terribile … no, non sono straniera, solo che fin da piccola avevo la velleità di reinventare le parole e, beh, continuo a farlo anche dopo più di 40 anni! Avanti, chi di voi non ha sbagliato qualche parola preso dalla foga del discorso e, per non far brutta figura con l’interlocutore che lo guardava a metà fra l’attonito e il perplesso, non ha continuato con non-chalance a ripetere la parola così come l’aveva detta? Ah, nessuno? Beh, vorrà dire che questa è un’altra prerogativa mia, però poi non dite che non vi ho dato la possibilità di farlo! A proposito di parole e sfondoni , ho fatto una bella raccolta di queste frasette dai miei pazienti: Espressioni tipiche: la rotula del gomito (il gomito), la rotula della spalla (l’acromion o la clavicola), la risonanza gnomica ( rmn), la paturnia del ginocchio (rotula), la minutaria (questa è la migliore: le difese immunitarie!); poi ci sono quelle dei medici: la lombare sinistra (da lombo sacrale, mal interpretato), semenza celebrale (demenza cerebrale che poi si dice senile), ghiaccio-terapia (che si fa a casa non in un centro di fisioterapia!), la teclatermia (tecar o diatermia), ecc. A parte tutto ciò nel mio centro di Fisioterapia la gente si sente ben accolta, i pazienti mi vogliono bene, passo il tempo ad evitare gli innumerevoli inviti a pranzo, le regalie varie (borse, maglioncini, pupazzetti, spiccetti, ecc.), i dolcini (l’ho fatti con le mie mani, tutti ingredienti veri, dallo strutto alla marmellata di kiwi, giuro), le uova fresche (delle mie gallinelle, per la bambina, le prenda), la verdura (la vuole già cotta che magari non ha il tempo di farla?); insomma un vero paese dei balocchi anche se c’è chi vorrebbe ancora di più. Tra i colleghi ce n’è una che addirittura ordina tipo al supermercato: vorrei quei broccoletti siciliani tanto buoni come li fai tu, che domani ho la suocera a pranzo, dai, me li porti? e quel tortino di salame e formaggio? una vera delizia; me ne fai un paio, uno piccolo per stasera a cena e uno grande che fra tre giorni è Pasqua e lo porto da mia madre al pranzo di famiglia, grazie, eh! Un’altra dice: ma insomma mi ha dato 5 euro, che ci faccio, mica costa poco la vita, io ne voglio almeno 50, che razza di avaracci … Insomma, i vecchietti oltre a chiedere il mutuo per pagare le terapie, ne dovrebbero chiedere un altro per dare le mance alla tipa che gli porge la carta per asciugarsi! Ma qui ci perdiamo, io non sono il mio centro di fisioterapia, per cui lavoro insomma, ma che non solo non è mio, ma manco mi considera facente parte dello staff … Me lo ripeto in continuazione, io non sono il centro, ma è difficile pensarlo quando sei sempre la prima ad entrare e l’ultima ad uscire; quando sei l’unica che si ricorda i pazienti e gli fa una carezza per consolarli delle loro vite tristi e vuote di vedovelle, mammine in erba, sposine incerte, amanti deluse, vecchietti dimenticati dai figli, stranieri senza lavoro divenuti disabili per 10 euro al giorno … Ecco qui ci sono io, almeno un po’ di me: la terapista confessore, l’amica consolatrice durante il massaggio, la delicatezza di una carezza che nessuno fa al vecchino un po’ sudaticcio e diabetico che piange la morte dell’unica figlia; questa sì, sono davvero io … e me ne vanto, scusate se è poco! La Kaurah che tutti conoscono è una tipa grossa dall’aria mascolina e rude, che però è delicata con chi sta male, con chi ha bisogno di aiuto, che sa amare le persone perché qualcuno le deve pur amare … ognuno ha diritto alla comprensione di qualcuno, molti trovano la mia, ecco. Però sono una gran pigra, eccomi qua a scribacchiare mentre di là in cucina la muffa sta cercando di divorare tutto, io l’ammazzicchio un po’ con la varecchina, ma poi se l’acqua continua a cadere per terra che ci posso fare? E i piatti, ma perché si mangia nei piatti? Ne ho un centomila da lavare il sabato perché in casa mia sono tutti signori, non si mangia nemmeno una caramella senza piatto adeguato che poi si getta nel lavello o dove capita, purché in cucina lontano dalla vista degli ospiti. Quali ospiti che a noi non ci pensa nessuno, siamo abbandonati da Dio per la maggior parte del tempo e io vado a Roma dalla mia amica un sabato ogni venti per scappare da casa! Se vado in cucina però la smonto e rimonto, lavo tutto, adoro lavare i piatti ma sono pignola: li metto in ordine per tipo e colore, lavo prima i bicchieri e le tazzine, poi i piatti, infine posate e pentole dopo aver cambiato l’acqua; allora finalmente mi sento ok … E i panni da lavare? Li faccio con la spazzolina, quella per le unghie, macchia per macchia, con lo sgrassatore, il perborato, la varecchina gentile (non è che dica per favore alle macchie ma evita i buchi sui vestiti), poi in lavatrice e ad asciugare sullo stendino quello alto, che si piega e si sposta, ma che perde le rotelle, un po’ come me. Il problema è che tutte queste belle cose le devo fare quando ho il tempo cioè il sabato, che poi è quando vado a Roma dalla mia amica, e la bambina ha il catechismo e si deve anche far la spesa per tutta la settimana, che a giudicar dai conti sembra che la fai per tutta la vita! Io, però, il sabato, cioè oggi (lo dico a colpo sicuro, perché tutto il libro lo scriverò solo di sabato, magari in mille sabati, ma solo di sabato) vorrei anche farmi gli affarucci miei, tipo uscire, ballare, scrivere, vedere la tv … però Dio, che era ebreo e in quanto tale rabbino e avaraccio, ci ha dato sta giornata di sole 24 ore! No, non la nota rivista finanziaria, proprio 24 ore appena per fare tutto. In tutto ciò sarebbe gradito avere una vita privata, ogni tanto … quindi pensate la mia fatica ad avere un uomo, qualsiasi esso sia, in carne ed ossa, da vedere dividere e conciliare con lavoro, famiglia, figlia, scuola, spesa, casa, amici, e me. Pensate poi la fatica inimmaginabile di dividerlo con altrettante cose sue, aggiungeteci la moglie e deducete voi se si poteva fare o meno. Immagino che siate giunti alla stessa mia conclusione: adiòs amigo. Così sono nate le sue poesie, peraltro meritevoli e molto convincenti, dolcissime, che mi fanno venire nostalgia e che, per esorcizzarne il potere, vi dono in briciole di vita sparse qua e là. Anche io sono una poetessa niente male … quindi a volte l’amore si vive effettivamente solo di parole … quindi Kaurah e lui volevano solo parlare , d’amore! Correvamo … Correvamo verso il nulla, Ignari di tanta vita, Insonni e fragili, Cocciuti come bambini, Correvamo … Avevamo le mani piene Di sogni sbriciolati, Di dolciumi stantii, Di vecchie corazze in frantumi … Correvamo a perdifiato, ridendo Per nascondere le lacrime vane, Per non svelare le ferite: Il dolore divenuto forza, Il buio divenuto ricerca della luce. Tante esistenze sonnacchiose, In fila, Come soldatini nella bacheca E noi … Correvamo. Così, Il tramestio dei piedi, Il battito lieve e scomposto di due cuori ribelli, divenne coscienza dell’altro, divenne consapevolezza dell’errore, divenne persino … amore. Come comportarsi con questi uomini? Dovete credermi, a volte mi è molto difficile comportarmi con gli uomini perché come bambini si offendono per ogni piccolezza mentre io spesso gioco semplicemente … Poi io non so esattamente dire la cosa giusta al momento giusto, piuttosto il contrario perché se non dico ciò che penso mi sento morire, anche se dei miei sentimenti sono molto gelosa, non so metterli in piazza come un manifesto (eccezion fatta per il libro di cui fa parte codesta dichiarazione mendace) anzi ho sempre più il desiderio di mantenerli intimi come se aprendo la confezione di caffè appena macinato si disperdesse l’aroma … Ci sono volte in cui sono piena di dubbi su me e l’uomo in questione, su di Noi, sulla legittimità del nostro amarci, questo lui lo sa … però non sa che quando lo vedo tutti i dubbi si dissipano e mi sento forte e felice e sono certa che non avrei mai potuto vivere meglio di così …. almeno credo … Dovete credermi, quando il mio silenzio si colora di respiri diversi, è il mio cuore che parla e non sa mentire, non sa nascondere il piacere come il dispiacere né fingere … A volte penso che non sia mai cresciuto e che per questo lo amo, a volte mi sorprende col suo saggio ragionare, con il suo umorismo quasi inglese, mi spaventa quando parla di Noi e dei suoi sogni, mi spaventa perché non li capisco o forse ho paura di deluderli, mi sforzo di vivere come tutti gli altri l’amore che c’è fra di noi ma non so farlo, mi accendo solo a sentire la sua pelle, ho voglia di lui solo ad immaginare il suo respiro … eppure per me è come vivere in un film psichedelico, tutte scene forti e intense, tutti momenti importanti, la luce che emana dalle persone e che non so ignorare, il loro dolore che mi appartiene anche quando vorrei fuggire, sensazioni che scavalcano il tempo e le difese, che mi giungono da chissà quando e dove … La sua passione dolcissima mi rende unica ma a volte temo di non esserlo davvero, lo guardo e penso che sia davvero molto di più di quanto avrei mai potuto sperare, sempre più bello e luminoso, sempre più dolce e vivo, sempre più premuroso e sicuro … Dovete credermi, Lui è tutto, tutto, tutto … Ma non si deve arrabbiare se mi vede fredda a volte, sono fatta così … il buio esiste per rivelare il chiarore delle stelle, la luce eterna può accecare, mi troverà sempre qui, qualsiasi cosa accada, sempre vera mai mistificata, sarò sempre io anche se furastica! sarò sua. Però … però il tempo ci allontana, sempre più … è stato, non è … più. Carissimo Amore mio, ti scrivo per donarti la mia gioia e fissarla per sempre … il nostro amore così dolce così bambino, così ignaro delle leggi del mondo, così pieno di vita che come un’onda s’infrange contro gli scogli eppure a mano a mano li addolcisce e li cambia, questo amore così irruento da non riconoscere le barriere eppure così dolce da annullarle e tramutarle in passerelle di cui avvalersi per avanzare … noi due, mai cresciuti, tornati innocenti nei nostri occhi specchiando l’anima purissima, incoscienti come l’amore ci rende eppure maturati in questo fuoco, forgiati dai nostri errori e riconoscenti a chi ci ha ferito per averci portato fin qui rendendoci forti col dolore provato … siamo noi le nostre mani e ci ameremmo con la stessa intensità se rimanesse di noi solo il cuore, come per magia il cuore avrebbe mani e braccia e gambe e sarebbe ancora passione, ci ameremmo se fossimo tronchi o teste distaccate dal corpo, ci ameremmo nello stesso identico modo, perché siamo quello che è dentro di noi … ogni giorno ti vedo splendere di più, illuminarti e cambiare,e mi chiedo come possano non accorgersene gli altri del fatto che tu stai tornando ragazzo, nelle tue migliori qualità senza esserne marchiato, sei tutte le cose belle e brutte che hai vissuto e che ti hanno costruito come un puzzle prezioso, sei l’amore che si sogna nelle favole e sei vero, sei la passione senza limiti e la tenerezza infinita, sei il marito e il padre e il compagno e l’amico, sei il mio tutto … e io sono come te, mi sento come te, mi sento come se mi specchiassi continuamente in te, e mi vedo finalmente in tutta la mia bellezza, che non temo più di vedere, e che viene da te, sono luminosa della tua luce, io Luna e tu Sole, sono stella che dà vita e consola e mi consolo in te, mai sola, mai … non rispondo con parole alle tue passionali frasi che pur vengono dal cuore perché io non so farlo, so parlarti con la mia pelle e con gli occhi, so emanare la mia luce verso di te per rinfrancare la tua via e ricordarti che non ti perderai mai più … a volte mi sento come un angelo in missione e tu sei l’unico più in alto di me, quello che mi avvicina al Signore e mi permette di rendermi utile e viva … Celentano in una canzone disse: “non sai che attraverso me dovresti amare tutto il mondo perché ami me”, ecco è così che ci amiamo … a volte sento di non essere abbastanza intelligente e colta per capire tutto ciò che mi racconti, ma so che il mio cuore è più vasto del mio cervello e con esso ti comprendo e ti avvolgo e ti comprendo in me, così ti amo, così … così tanto che i miei silenzi sono parole dolcissime e i miei occhi non sanno contenere tutta la luce di questo noi meraviglioso, incredibile eppure vero amore, ti amo e ti amerò sempre … (permettetemi la licenza poetica di un sempre che non è mai eterno, ndr) non aver paura di niente amore, mai, insieme assisteremo alle scosse e ci assesteremo ma andremo avanti, l’angelo disse nel sogno: è tutto fuori a cedere ma dentro il cuore, se vi guardate nel profondo, vedrete che nulla è mutato, ecco siete arrivati in cima senza pensarci e tutto è passato … ti amo … Beata ingenuità del cuore innamorato! ma quand’è che il buon senso fa il suo ingresso nella mia vita? beh, però quando lo fa è trionfale e spazza via tutto senza riserve, adiòs amigo! Quante parole d’amore ho dedicato, quanti meravigliosi concetti di eternità e divinità raggiunta attraverso la catarsi dell’amare! Poi d’improvviso, come colpita da un fulmine e ritornata a vedere dopo anni di cecità animica , mi rendo conto che mentre attendevo l’occasione per andare via da un mondo lacrimoso e terreno, il mio mezzo di trasporto si è rivelato solo un povero ammasso di ferraglia fuori orario … Notare la non-chalance con cui dico che sei un treno ormai passato, àndale àndale! L’uomo ideale Ecco l’identikit del dolcissimo Amor mio, quello ideale s’intende, mai incontrato finora: forte e premuroso, volevo un uomo che sapesse ridere ma fosse anche capace di piangere; un uomo che sapesse amarmi come nessuno ed insegnarmi l’amore per me. Un uomo con braccia forti e sorrisi dolci e occhi grandi colmi d’amore in cui specchiare il mare e la luce del suo cuore, che riuscisse a farmi tornare indietro nel tempo: come una ragazzina al primo bacio che arrossisce per una carezza, di nuovo pura e lucente tremula per il desiderio negato (eppure così evidente) che offre incerta le sue mani a sfiorare delicate un viso; una fanciulla d’altri tempi che si lascia conquistare giorno dopo giorno dal cavaliere, lucente nella sua armatura di cortesie e battute delicate ma impudenti, forte e dolce di sudore e lacrime. Sarei un fiore che sboccia ancora, un flauto di Pan, semplice ma dai mille accordi magici capace di accendere la fantasia ed il cuore solo per colui che sapesse farmi vibrare, che mi facesse scoprire nuove armonie e nuove sfaccettature di me che mi rendano meravigliosa. E infatti mi meraviglierei di me e di lui, di quest’incredibile fusione al di là del tempo, come fossimo una sola cosa da sempre e lo ravviserei in mille sogni già fatti come fosse l’unica realizzazione di tutti. L’amerei come non avessi mai amato prima e mi amerebbe come se mi scoprisse ogni volta, tornerei pura ogni giorno per offrirmi a lui, fondendomi con lui ogni giorno e ogni notte in ogni respiro, ogni sogno, ogni piccolo gesto …. Quasi ogni giorno accade un miracolo sempre nuovo ed uguale: una vita che nasce, un’altra muore. Una vita vera, un amore … qualcuno che si arrende, un altro lotta e muore, ancora ogni giorno: muore dentro, lento, diviene morte per un altro. Miracoli di tenebra, miracoli di luce, semplicemente miracoli. Un uomo chiede aiuto, un altro chiede perdono, un altro ancora cerca solo amore. La tenebra uccide piano piano la luce; la luce sconfigge e muta la tenebra in Sole, le anime si scambiano energia e non c’è confine fra bene e male . Come succede che io m’innamori?è una cosa rara ma mi pare avvenga spesso, più frequentemente di quanto non dovrebbe, forse, ma non abbastanza velocemente da trovare un uomo degno di me. Sono piccole cose senza senso, cose di nessuna importanza, briciole di vita quotidiana … come una ciocca ribelle sul viso, fra le labbra, che sbuffando tiri via sorridendo. Piccole cose divenute grandi: un caffè, il cucchiaino che gira lo zucchero, il modo in cui inclini il viso per respirarmi vicino … Fotografie di un attimo, sbiadite un po’ dal sole accecante, il guizzo di un pesce a fior d’acqua, storie di ieri incorniciate fra le foglie, sassolini bianchi da conservare come tesori di bambini. Sono le carezze rimaste nelle mani, I baci nascosti fra le labbra dietro l’angolo d’un sorriso, i sorrisi dormienti sul fondo dei tuoi occhi. Quei sorrisi che, come tante principesse in attesa del cavaliere, restano in attesa, sospesi nel tempo, come morti fino al momento di vivere ancora e ancora, vivi finalmente e liberi di amare, baciare, sorridere … vivi finalmente e per sempre, mai più prigionieri del tempo … Quanti tipi di amore? Quanti ne esistono secondo voi? sempre se Amore esiste. Io comincerei da quello innegabile di una mamma, la mia, anche se rompina e brontolona, anche se bigotta e furastichetta, comunque una mamma amorosa, piena di premurose cortesie che ti fanno sentire quasi estranea in casa tua: “Ti ho preso una borsa nuova che la tua cade a pezzi; ti ho comprato il succo d’uva che ti piace tanto; non ti ho toccato niente sulla scrivania che se no magari ti perdo qualche pezzo importante, che ne so …”. Una mamma che rinuncia a ciò che ama perché ama di più noi figlie, rinuncia alla carriera, al denaro, alla fama, perché è più importante baciarci sulle ginocchia sbucciate e dirci che siamo le più meravigliose creature che mai Dio abbia creato, che ci dà una pacca sulle spalle e ci rialza con un sorriso colmo di promesse e carezze … E così … io che madre sono? Una madre a cui le maestre propongono di fare solo il part-time per seguire meglio la figlia (ma chi me li paga i conti, poi?), una madre che presenta a casa tre fidanzati, uno meno credibile dell’altro sperando di ricostruire una pseudo-famiglia peraltro mai esistita in verità … Una madre che rinuncia all’amore della sua vita per amore di sua figlia e del figlio di lui, per non far rivivere ad altri la tragedia di crescere in solitudine e con tanti dubbi una creatura innocente che ha solo la colpa di essere nata da persone che non si amano più … Una madre che si alza alle 6 per controllare i compiti e cercare di seguire meglio l’andamento scolastico di una figlia che diviene sempre più distante, sempre più adulta, sempre meno bambina, sempre più diversa da me … Una madre che lavora tutto il giorno per poter sopravvivere in un mondo squalo e per pagare un mutuo inestinguibile nonché infinito e ignobilmente estorsivo, una che si veste con gli stessi abiti da 20 anni per comprare le cose più carine ad una figlia cicciottella ed esigente, una che si trucca per piacere a sua figlia e per non farla prendere in giro dai compagni di scuola. Che tipo di amore potrebbe mai eguagliare quello di una madre? Una madre santa come la mia che prega da sempre sperando che io cresca e mia figlia cresca e mia sorella soprattutto cresca senza intoppi, dimenticando che io sfiorato, superandola, la 40ina e ormai sono quel che sono, nel bene o nel male … Una madre che si è spaccata letteralmente la schiena per lavorare a due soldi, per non lasciarci da sole, per darci il meglio che poteva, quando poteva, anche di sé … Ed io, che gioco con mia figlia e le insegno a ballare e cantare senza vergognarsi mai di sé stessa, che le insegno a fare le cornicette di pasta e cartone, con i ritagli di carta colorata e le perline, con le collanine di rigatoni dipinti con i vecchi smalti ... Io che le regalo le mie trousse per il trucco da cento euro solo per vederla felice di sentirsi grande, che le faccio i boccoli tutta la mattina per guardarla un minuto da dietro lo specchio con il sorriso fino alle orecchie, che le cucio i vestitini di carnevale e sferruzzo completini da bambola … Ma l’amore di madre è forse il solo che esiste, giacché tutti gli uomini lo cercano per sempre, anche nella fidanzata, per non parlare della moglie, meglio se di un altro. Sì, è così, credetemi: l’amore di mamma che carezzi i capelli sulla fronte, quando li abbiano ovviamente, che dia il bacino sul nasino, che aggiusti la cravattina sul collo taurino e spolveri via i residui di forfora dalla giacca ( ma come diavolo fai ad avere la forfora senza avere i capelli, mi chiedo io?!?!?) … la mamma dolce che tutto comprenda sorridendo e perdoni anche le peggiori malefatte, la mammina cara che dica serenissima: “Non potrei non amarti anche se tu mi ferissi, saprei sempre che non era tua intenzione …” Ma dico: ma perché mai io dovrei perdonarti per l’ennesima volta in cui mi tratti da bestia, solo perché ti amo? Perché dovrei comprendere tutto nel senso letterale di com- prendere tutto per buono anche quando è frutto della tua malatissima fantasia? Perché dovrei sorridere mentre mi pugnali alle spalle dicendo che tanto non lo stai facendo per cattiveria? Perché? perché questo è l’amore materno che fuoriesce, che trasuda dall’anima malata di ogni donna … e che finisce di solito davanti ad un tribunale: di divorzio se ti va bene, penale per omicidio colposo se sei sfigato. Ecco, poi c’è l’amore di ragazzi, quello romantico dolcissimo pieno di sogni e carezze, non si conclude mai nulla, ci si ama silenziosamente e basta. Questo è il preferito dalle donne perché non implica decisioni importanti, né fatica fisica, e aiuta tanto a dimagrire perché riempie il pancino di tenerezza e belle parole. Sognando sognando si va avanti per un bel po’, sperando di arrivare oltre le manine intrecciate o gli sguardi languidi da lontano, di conoscersi magari dal vivo oltre che in Chat, di parlarsi a voce oltre che per telepatia … si sogna corpi amalgamati secondo voi? nooooooooooo, non si fa, non si pensa nemmeno, ecco che poi se uno dei due ha uno sbalzo ormonale finisce tutto: hai rovinato la poesia del nostro amore mettendo la lingua nel bacio? Via, stop, adiòs, hasta la vista, kaputt, insomma fine dei giochi. Ci sono poi amori di genere diverso, in cui devi stare attenta a ciò che dici, perché non si sa mai cosa capisce l’altro, l’interlocutore se maschio, che per via della sua mascolinità emergente passa al vaglio con dizionario inconscio tutte le frasi trovandone il freudiano senso nascosto sicuramente sessuale nonché implicito ma lampante, sempre secondo lui. Ecco allora che se dici “Me lo dai per favore”, riferendoti all’oggetto insulso tipo un cellulare che il Tipo ti ha preso di mano e non ti rende subitaneamente, egli sorridendo anzi ghignando beffardamente risponde: ma così, davanti a tutti? speravo in un po’ di intimità … e tu ci metti due ore buone a capire a cosa cappero alludeva l’imbecille, peraltro mai visto prima di allora e si spera anche mai più. Ma non finisce qui, il Tipo lo incontri al bar sotto l’ufficio e ti offre il caffè, tu ingenuamente ringrazi per la cortesia e lui risponde, come? ovviamente dicendo: “Vorrà dire che me lo pagherai in natura la prossima volta …”. Ma dico io, mica sono un ortolano che pago in natura, e che ti dovrei dare per 70 centesimi di caffè? Un barile me ne devi comprare per quello che dici tu, a zozzooooooooooooooo! Ovvio che l’allusione all’ortolano coglie altri tipi di insinuazione che non sto qui a dirvi perché molto dolorosi, specialmente se intesi nel senso letterale. Come dire scusa … A volte è difficile chiedere scusa alla persona che ti ha ferito mille volte e stavolta invece è toccato a te … dirle che era tutto per te ed oggi invece, non ti interessa più del suo bene, che avevi creduto ciecamente nell’amore ma adesso, ecco, non credi più alle sue parole … Scusa, come dire: perdonami. Come dire: addio per sempre … Avete presente quando la vita è talmente stretta da sognare tutte le sere un rapimento alieno? Quando internet con le sue porcheriole vi fa più gola del telefilm preferito? (persino delle puntate inedite?) Quando vi improvvisate dive in pose improbabili ma presumibilmente sexy per uno sconosciuto che magari, una volta conosciuto sarà solo l’ennesima delusione … Quando persino il giorno buio sembra più appetibile dei giorni normali … ecco. È proprio allora che vi scoprite a fare grandi pensieri tipo: Io mi amo? Quanto valgo ai miei stessi occhi? Sono davvero la donna che credo di essere? Sono la mamma premurosa, l’amica che sa ascoltare e consigliare, la donna sensuale e convinta di valere, la terapista in gamba che i pazienti richiedono espressamente … sono io? La donna di cui i colleghi si fidano quasi ciecamente, la dolce e ingenua che si finge maliziosa per non deludere, che sfida il mondo per strappargli un sorriso, che si ride addosso per non piangersi … Sono quella donna che, anche se indossa biancheria gigante, la sceglie con cura, sexy e attraente, per sentirsi tale … Quella che inventa sempre nuovi manicaretti, per farsi ricordare dallo stomaco se non dal cuore.. Quella che dice di sì, ma prima o poi si arrabbia, perché è stufa di subire solo per non ferire gli altri con i no … e allora, allora diventa cinica e selvatica, graffia, punge, morde … si fa pericolosa … bestiola ferita … null’altro … Come dire scusa, a chi non riesce a vedere chi sei, a capire che cerchi una carezza come un gatto furastico che non sa chiedere amore? Come chiedere scusa a chi finora è stato un peso e ora per una volta che lo sei tu, si fa venire le crisi di abbandono? Dire addio come dire scusa, la stessa remora moralistica e inutile … se c’è bisogno, si fa … Basta, dai, è finitaaaaaaaaaa! Ma le sorprese non finiscono mai Esce fuori che una povera vedovella si era invaghita, sì, di lui, ci stava insieme già da qualche anno... lui, povera vittima, essendo stato avvistato in mia compagnia, aveva dovuto negare tutto costretto a dire che ero io che lo stavo molestando e soffocando, che lo tampinavo per arrivare a sedurlo … io?!?!? Cacchio, ragazzi, dopo un anno e mezzo che ci provava con me, osava dire che ero io a pressarlo? Ma dai! Insomma la vedovella, carina, dolce e simpatica, aveva pensato bene di vendicarsi alla vecchia maniera: sgarrando le ruote della mia povera vecchia Clio, tagliandomi i freni, sputando sul vetro, rigando gli sportelli, rompendo gli specchietti, e quant’altro le passava per la capa matta … Ma dico io: al danno si aggiunge la beffa, e alla beffa altro danno … Per un uomo che ho cercato di evitare prima e che ho cercato di dimenticare dopo! Ecco signori miei, ecco, la mia vita è quello che è, un folle diario da dare in pasto ai pazienti mentre attendono il loro turno di fisioterapia o l’ultima corsa di pulman verso casa … CHI SONO IO? Un mio amico (Toto, immenso poeta) mi ha definita, tempo fa, con queste parole: “Distinta e misteriosa, segreta e discreta, donna nella vita, adolescente nel cuore, brilla come un arcobaleno in cielo secondo i propri capricci. Né vento, né pioggia, divenuta mito e leggenda vivente, è sufficiente guardarla e sfiorarla per capire che è incomprensibile: incostante come il vento. Inaccessibile, segreta, evanescente, infinitamente tenera e dolce, è tutta una sfumatura, senza contorno, poetica, nostalgica, materna e seria, leggera e autoritaria, possiede un' aura insolita e affascinante come le notti di luna piena. Follemente saggia o follemente folle ? --- è gemellare : classica ed attuale, antica e contemporanea, ragazzina e donna. Nobiltà ed eleganza non rimarcata, ma lievemente percettibile. Luce discreta, fascino eterno, raffinatezza dei toni, leggiadria dei movimenti. Star e diva, tigre e gazzella, tutta fuoco e fiamme, tutta fuoco e femmina, incanto, luce, seduzione, ardore, rugiada, tenerezza.” Bene, eccoci qui! Per una disgraziata combinazione (o sabotaggio? chissà) il mio libro fatto di 5 tomi, si è disgregato nel nulla fra i vari cambi di pc e resettazioni, ecc. ecc… Avevo cominciato con un libro di poesie fantastiche autobiografiche, cantabili persino! Poi mi era venuta l’ispirazione per la descrizione amorevole (il famoso romanzo che ho di dentro) ed un po’ romanzata di un uomo fantasticamente sexy ma non mio, non del tutto, o almeno dovrei precisare che si trattava di un uomo in condivisione, meglio, in multiproprietà. Poi venne la volta di un libro sugli amori di Chat, molto attuale, infatti ancora oggi, nelle rarissime volte in cui esco, spesso si tratta di gente raccattata nel web … Beh, mi spiace, ma forse alcuni ne godranno, non esistono più, tutto quel che ho è ciò che resta nella mia capoccina anche un po’ smemorata. Ma non desisto e sono qui a scrivere malissimo, tutto da correggere, si sa Dislessia da pc, la conoscete? Voi credevate di parlare in corretto italiano, ma ora si parla italianese! Credevate di scrivere in perfetta orto-grafia, ma ora si usa l’orror-grafia E per giunta da quando vi accatastate al pc giorno e notte per vedere film, scaricare musica (ops! non è che è illegale?) e soprattutto per giocare rimorchiando o viceversa rimorchiare giocando, beh … seppiatelo, pardon, sappiatelo: siete diventati dislessici Eh si Perché da quel momento in poi avete cominciato a scrivere parole all’incontrario … O le doppie a metà … o le singole raddoppiate … A volte anche triplicate!!! Ma non è di questo che volevo parlare, no, vabbè che con l’età si comincia a perdere il nocciolo, no il filo del discorso, vabbè quel che sia! Dicevo? Ah, ecco: i miei pazienti attendono impazienti (ma dai?!), l’uscita del mio libro; felici di poter leggere, e quindi mostrare ad altri le storielle che li hanno allietati ogni giorno della loro terapia Allietati, penso io, ma non so, magari ammorbati, comunque fa niente, cosa fatta capo ha! Sto benedetto libro inizialmente era la mia valvola di sfogo per l’infelicità di un amore mai vissuto, di un fato anche fatto di scontri e incontri fugaci, di favole e uomini che … volevano solo parlare d’amore, ma non sapevano di cosa parlavano! Uno in particolare, non è cattiveria tesò, ma ancora adesso la teoria è fantastica mentre la pratica, beh, quella lascio a voi giudicare … Ma procediamo, anzi, cominciamo dall’inizio (no, dai, la parte su me bambina è già stata fatta, sereni! Comincio dai 40 anni, ok?). Salve, mi chiamo Kaurah ( no! non Laura! nemmeno Maura! uff: k-a-u-r-a-h!), sono una terapista, per amor del vero una terapista della neuro-psicomotricità dell’età evolutiva (cioè dell’infanzia), ma lavoro ovviamente in un altro settore, nemmeno troppo distante, solo che faccio la fisioterapista: massaggi, macchine elettromedicali, posturali e quant’altro necessiti fare … ma pazienti bambini ne ho pochini; di appartenenti alla seconda giovinezza, invece, ne ho una rappresentanza abbondantissima e florida! Ho 40 anni, ottima età per scrivere le proprie memorie prima che divengano smemorie! Ho anche una fantastica bambina di undici anni che apparentemente mi odia a morte ma che in realtà mi adora, si sa che fra madre e figlia è un rapporto conflittuale: conflitto di interessi in effetti, entrambe siamo indipendenti e oltraggiosamente orgogliose e fiere di noi stesse, simili e quindi in eterna sfida a chi comanda di più. La mia bambina è il mio sogno più bello e anche il mio incubo, visto che poverina ha un destino infame quasi quanto il mio e soffre a causa del suo aspetto come me, infatti mi assomiglia troppo direi: tonda e rosea, ma al contrario di me un pò musona. Io invece rido sempre, rido anche di me stessa: d’altronde o ridi o piagni de brutto quanno stai così! Ah, ecco, dimenticavo, vedi l’età come pesa? Vi chiederete: ma quanno stai così, come? Io, cari miei, sono alta 174 e fin qui niente di che, però … peso 120 kg, a volte 130 … a VOLTE pure 140, mai riuscita a smettere di mangiare, di fumare però sì. I miei occhioni verdi … sono così belli che manco mia madre si era mai accorta che fossero verdi! Anzi, mi disse una volta, vedendo la mia carta d’identità, che si dovevano esser sbagliati al Comune: “Ma pensa te, che cretini: non hanno manco azzeccato il colore dei tuoi occhi!” Ah però! Beh, a parte gli occhioni, non vedo molto di carino da descrivere, ma nonostante questo posso vantare di aver avuto innumerevoli uomini dietro di me e giuro che non era la fila alla posta!!! Gli inizi Cominciamo dalla me bambina. La mia vita era semplice: una bambina come tante che si sentiva solissima e cantava alla luna i suoi segreti … poesie scritte nella penombra della luce lunare, fumetti letti di nascosto perché era già tardi … sogni di fate e folletti, disegni divertenti e colorati: sembravo normale! Con mia sorella Serenalba (oh, mica colpa nostra se mamma aveva tanta fantasia!), più piccina di due anni, erano liti stratosferiche e guerre fenomenali, ma ci volevamo e ci vogliamo ancora bene; lei però era fragile, indifesa, soffriva per ogni minima cosa. Ed io invece mi vestivo di forza da adulta, mi fingevo già cresciuta e, dietro l’abito della persona ridanciana, scappavo da casa appena potevo … Il primo amore che ricordo era una compagno di scuola, alle elementari, Perfettino, biondo alto e tontolotto. Lo guardavo leggere e scrivere compitamente senza mai distrarsi, ma sapevo che si vergognava sapendo che ero dietro di lui e lo stavo osservando. A volte nascondeva il viso perfetto in un fazzoletto di stoffa, di quelli dai bordini ricamati, come se un ricamo potesse competere con la sua, di bellezza! Scrissi poesie dolcissime e gli telefonai, pensate voi! mandando il giranastri avanti sulla canzone preferita: “Tu cosa fai stasera…”, di Dario Baldan Bembo. Ancora ricordo l’emozione: le guance rosse, il fiato sospeso e lui che non sapeva cosa rispondermi! Era ovvio, un uomo si vergogna di essere scelto, vuole credere di aver scelto lui, te. Ma che ne sapevo io? ero moderna, ciò a dire: scema ed inutilmente emancipata! Poi alle medie mi innamorai di Funghetto: caschetto biondo da Nino D’Angelo, viso furbetto, basso così, che per baciarne le guance lo dovetti prendere in braccio e metterlo a sedere sul banco! Non faceva altro che dire a tutti i nostri compagni di scuola quanto mi amasse, infatti proprio una compagna, stufa di sentirlo, me lo mise davanti dicendo : ecco, fidanzatevi che sò stufa di sentivve dì quanto ve amate! Grazie Maria,ancora tremo oggi al ricordo! Festa di carnevale, finalmente noi due ballavamo: lui vestito da militare (la divisa del fratellone rimboccata trenta volta), io da pupa del boss, con tacchi a spillo e jeans attillati, beati gli undici anni e le gambe lunghe di allora! Al momento del caschè mi piegò fino a toccar terra, per potersi allungare a prender le patatine sul tavolo! che cavaliere, eh! Talmente cavaliere (guardate che non alludo ad un altro, più noto cavaliere ma a Funghetto) che mi giocava a carte coi ragazzi più grandi, quelli pluribocciati, perché col musetto furbo, le gambe lunghe e le mie risposte sagaci facevo gola e promettevo bene … guadagnò parecchio finché poi … Poi mi perse, ecco: mi diede appuntamento in una celebre villa di Roma, con una sorpresa: trovai al suo posto un altro ragazzetto, di quasi 15 anni, il quale mi spiegò che mi aveva vinto regolarmente giocando a Rubamazzo ( nun se po’ sentì, daje!), uno shock! lì capii per la prima volta che gli uomini parlano di volere bene ma non gliene po’ fregà di meno ( per amor di cronaca me ne andai incolume dopo aver lanciato un’occhiataccia alla: ma mica sono un oggetto!) Quando dovevo andare in terza media, la mia famiglia ed io ci trasferimmo in un paesino fuori Roma, piccolo, accogliente, profumato di fiori e … pieno di pazzi furiosi! La terza media fu per me molto molto, anzi troppo, dura: ero troppo brava, secchiona, odiata da tutti i paesancelli invidiosi,tranne che da due ragazzette più alte di me (evviva!), che mi difendevano da tutti quasi fossero i paladini di Re Artù e da una dolcissima e bellissima fanciulla bionda dal nome biblico: Rachele. Alla fine qualcuno che aveva imparato a volermi bene c’era! Non ero ancora immune all’amore, però: un altro biondino mio coetaneo segnò il mio cuore, un tal Boccolidoro, i cui zii erano amici dei miei genitori e che abitava non lontano da casa mia, quindi potevo vederlo dalla finestra mentre andava a scuola, visto che, essendo in classi diverse, non ci si incontrava che a lezione di francese, gioia e delizia comune alle due sezioni. Purtroppo, però, mio cugino Popeye j.r., un anno più grande di me e un curioso senso dell’umorismo, beh: lo gonfiò di botte l’unica volta che questi si era avvicinato incautamente a casa mia, e non dico nemmeno “a me”, ma solo alla casa! Così, nonostante i vari bigliettini scritti e decorati di fiorellini fra disegnati e veri e le canzoni dedicate al vento: niente più chances! Era un sospiro, quello? Ma no, dai: non intendo descrivervi propri tutti, altrimenti diventa una Treccani, sto libro! Ma immaginatevi la scena : da una parte sta povera ragazzina-ona di 13 anni, coi capelli lunghi senza forma e scapigliati dal vento, le guancette tonde tonde e rosse, tremante nella sua enorme camicetta di seta bianca (da uomo, per coprire la pancina, ndr), gli enormi jeans sgualciti dalle lotte col cugino, ferma sulla porta di casa … dietro la siepe, invece: un efebico giovane, alto e biondo dagli splendenti e fieri occhi azzurri, il viso scolpito da principe delle favole, tremante di emozione mista fra vergogna e paura, infagottato nel suo striminzito giubbino di jeans e stupito dalla presenza di un altro! povero fanciullo che ancora tiene stretta nelle mani una lettera … guarda la ragazzina … poi l’altro che la tiene fra le braccia (o meglio la trattiene,ma questo lui non può saperlo) … il vento gioca coi nostri capelli, si sente l’odore dell’erba tagliata e si confonde con i nostri ormoni precocemente distribuiti … Ecco: il principe, in un gesto di stizza, straccia la lettera (cosa avrei dato per conoscerne il contenuto!)… allora mio cugino si lancia contro di lui, gridando di lasciarmi in pace e comincia a pestarlo di calci e pugni, tecnicamente perfette azioni di arti marziali, ma … in definitiva un macello del mio povero cuore! Ecco, come perdere l’amore; altro che vene varicose sulla fronte, caro Massimo Ranieri, io stavo morendo e non capivo nemmeno perché … Ma passa il tempo e si cresce, direte voi. Si, come no? Per carità: tutto vero! Però … Dunque, non accetterò proteste, anche se vi posso comprendere, ma questa ve la devo raccontare: al liceo mi innamorai di un compagno, (biondino, pure lui!), Occhioni: scriveva pezzi di canzoni di Vasco Rossi nel mio diario ed io mi sentivo molto vicina a lui, sembrava a volte trovarsi fuori dal mondo reale e vivere in un mondo parallelo da lui creato per la giustizia e la serenità, in effetti mi pare che oggi si sia dato alla carriera politica ! I suoi occhi da gatto si socchiudevano dolcemente, o almeno così mi sembrava, quando mi cantava all’orecchio le sue canzoni preferite, ed io mi sentivo importante per aver meritato la sua amicizia e confidenza, che modestamente ritengo e spero di aver ancora! Così bello, ovviamente piaceva anche alla mia compagna di banco, e così …. mi allontanai presto: odio tuttora mettermi di mezzo e rispetto l’amicizia prima di tutto il resto! La mia attenzione quindi si riversò su un altro compagno, moro, occhioni tristi da panda, che come lui aveva la passione per le canzoni e me le cantava di continuo, solo che lui le improvvisava, ed io mi sentivo come se fossi la sua musa ispiratrice …. anche qui un’altra amichetta innamorata mi confidò le sue pene ed io mi tirai indietro di nuovo, cominciai a risponder male, ad allontanarlo, sapevo che non era innamorato di lei, ma nemmeno di me e dopotutto l’amicizia con lei valeva ben di più … infatti solo due giorni dopo l’esame di maturità, la incontrai con un ragazzo, che non era il nostro “lui”, e … mi scacciò in malo modo dalla pizzeria, dicendomi che avevo invaso la sua zona, e dire che si trattava della pizzeria del mio, di paese! Cretina, ecco cosa sono, lasciatemelo dire da sola, va! Comunque sia, ecco, ancora sogno. Ancora ho amiche, ancora mi innamoro (ma sono proprio incurabile! Ahahaha!). Beh, all’università fu la volta di un futuro medico promettente e molto intelligente che però aveva messo incinta la sua compagna di scuola e si era sposato dopo pochi mesi; ogni anno sfornavano un figlio e lui studiava notte e giorno per pagare i conti di casa: si laureò presto e divenne interno in un ospedale, intanto si avvicinava a me, si lamentava dell’infelicità, ma ecco … era sposato, ormai, ed io soffrivo con lui e ascoltavo le sue lamentele, lo confortavo, platonicamente, lontana e falsamente di sollievo con le mie risate ed i miei infallibili consigli da zitella. Uscivo con le colleghe, rimorchiavamo un sacco di ragazzi studenti stranieri, timidi ma sfrontatelli con noi che eravamo fragili e ridenti, sedute nel prato dell’università, parlavamo con le farfalle sulle dita, raccoglievamo margherite e pranzavamo con riso-latte greco alla vaniglia Il Greco, non il pranzo, ci veniva dietro dietro ovunque, era diventato il nostro paladino. L’Albanese invece era diffidente, ma comprendeva che la nostra generosità l’avrebbe certamente aiutato … Le ragazze Nigeriane e Somale invece erano solari e amichevoli senza aver nulla da guadagnare, e noi eravamo integrate perfettamente in un mondo che girava bene … almeno allora! All’università gli amori non li cerchi nemmeno più, ti trovano loro. Anzi … Corteggiatori a josa, cavalieri di tutte le età, professori carini e galanti un po’ piacioni, e corsi da seguire con altre classi di studio, giovani tutor e biblioteche da frequentare, ovviamente piene di bei giovanotti … belloooooooooooo. Io ero sempre incosciente comunque, e cretina, sempre! Mai dire di sì agli sconosciuti Chiunque entri nella vostra vita per la prima volta non è altri che uno sconosciuto a tutti gli effetti, si spera che prima o poi diventerà parte integrante del vostro vivere quotidiano in qualche ruolo adatto, ma non è certo. Ogni volta che attendo il treno o il pulman, da sempre, mi capita di conoscere qualcuno, uomini e donne, non il programma della De Filippi, ma l’esito è simile: gli stranieri per esempio sono molto soli e cercano spesso di fare amicizia, spesso anche di fare di più … In genere la scena si svolge più o meno così: io e le mie cuffiette percorriamo la banchina di attesa del treno, immerse nella nuvola di profumo alla fragola e frutti rossi che tanto adoro, un velo di trucco tanto per coprire la barba e gli anni inclementi, il sole volutamente negli occhi per sentirmi più luminosa e bella … arriva il mio treno, lascio che il traffico di borse a cui sono appese persone frettolose scorra un po’ rammentando ad alta voce (senza che nessuno si preoccupi di ascoltarmi, ovviamente) che è bene agevolare prima lo svuotamento cosicchè sarà più facile poi trovar posto entrando, quindi adocchio un posto il più possibile isolato dal chiaro marchio di asociale in prova … mi siedo accanto al finestrino così da potermi specchiare senza dar nell’occhio e appoggiando languidamente la testa al vetro inizio il mio momento di beatitudine viaggiante: ascoltando a tutto volume le mie vecchie canzoni o anche le nuove, fa lo stesso, e lagrimando lentamente nel mio cuore al ricordo di ciò che evocano, struggenti storie d’amore mai vissute o, comunque sia, finite male. E’ a questo punto che probabilmente il mio viso lascia intendere fame d’amore, perché si piazza accanto a me un bellissimo uomo, direi arabo ma dai lineamenti molto dolci, che comincia a parlarmi sorridendo. Tolgo una cuffietta come a dire: “grazie non intendo proseguire il dialogo” ma i suoi occhi lucidi mi sgomentano, sembra quasi commosso e mi trascina in questa immotivata ma gratificante commozione: “Non ho mai visto una donna così bella, i cui occhi parlano dell’anima senza mentire” ellapeppa! (celebre esclamazione di vago sapore retrò che vuol dire… boh, credo: “è-la-peppa” cioè “non ci posso credere ma è Giuseppa”). Mi parla della sua vita triste, non vuole mentirmi: è sposato ma ha capito che il vero amore sono io (ma pensa un po’ te, e tutto questo nei due secondi che mi sedevo in treno?!?) e via discorrendo di improbabili motivi per cui amerà soltanto me per sempre … il più delle volte evado la pratica con molta diplomazia, specialmente se non mi interessano affatto, ma … scusate, era così carinoooo! mi lascio convincere allo scambio di numeri di telefono, incautaaaaaaaaaaaaa! mi tempesta di chiamate già da venti minuti dopo! È geloso, possessivo, sospetta della mia amica (sarà una che mi trascina nel fango? Sarà innamorata di me?), non crede io sia sola, mi vuole rivedere al più presto … ma dico io, sono sì e no una trentina di minuti che ci conosciamo, non abbiamo mai avuto a che fare l’uno con l’altro e pretendi già la fedeltà da carabiniera? da me, poi?!? Tu, che hai una moglie a casa?!?! Ma questo perché è straniero, gli italiani sono meno poetici! Sempre sposati, ma si proclamano separati in casa, matrimonio in bianco, anni di astinenza affettiva emozionale e fisica, disperazione di incompreso stile oliviero twist, addoloratissimi lutti familiari e crisi con i figli, colleghi di lavoro cattivi e crudelmente competitivi, frustrazioni varie in elenco alfabetico e la sofferenza è spesso così vera e tangibile che la confondo con la commozione (ascellare) e svengo … 40 minuti di calvario sul treno, ti senti corteggiatissima ma anche scema ed evidentemente dall’aria estremamente single! Cosa cercano sti maschietti potenzialmente perfetti e mal sfruttati? Una carezza, comprensione, non di certo sesso, ma cosa credi, per chi l’hai presi? sono persone serie, non divorziano per non far soffrire i figli, restano con le mogli per non metterle sul lastrico, si danno da fare in giro per aiutare le donnette represse, ma loro non vanno mica a cercare donnacce, preferiscono una bella donnona come me rassicurante ed affettuosa, sicuramente molto passionale e docile … Ma che è? sta mania di cambiare il nome di donna in donnina, donnaccia, donnona … di vedermi docile … che poi sono una bestia, credetemi …. Ma poi, che volete da me?!?!? Vi gonfio di botteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee! … che ancora pago caro l’aver accettato un passaggio da uno sconosciuto a vent’anni: due anni dopo si rifece vivo e cominciammo una storia meravigliosa; è il padre di mia figlia, ma …. mi ha distrutto la vita, a parte il merito di aver creato quella di nostra figlia. Comunque gli sconosciuti si incontrano sempre, prima o poi, e se ti dice bene, diverranno amici o anche meglio; ma come si fa a non parlare almeno una volta con degli sconosciuti? Una mia amica più grande mi trascinava ovunque le paresse, ed io dietro dietro come i cagnolini: mi portava nelle discoteche o a rimorchiare in piazza, entrambe sedute sulla fontana a farci le carte, perché andava di moda consultare il futuro (quando ancora si supponeva di averne uno) … Allora pensate che immagine ste due tipe, sedute sul bordo della fontana: una alta e grossa meridional-tedesca, l’altra piccolina e scurissima con l’aria da filippina, che con le gambe incrociate passano ore e ore a giocare a carte in un modo inconsueto; gli uomini curiosi erano attirati da tutto ciò e ci credevano streghe, un po’ lo siamo tutte d’altronde. Si avvicinavano per chiedere una sigaretta o se la accendevano e la offrivano a noi … due parole, un drink e si andava a ballare, non si faceva altro, eravamo brave ragazze noi! Una volta arrivarono due tipi da film: uno moro col giubbetto di pelle e i capelli tirati all’indietro col gel, stile Fonzye; l’altro biondo e riccio, un po’ più grassottello ma spiritoso, scendendo dal motorino dissero ad alta voce: “Carine, peccato che sicuramente non parlano agli sconosciuti!”. Scoppiammo a ridere. Ma chi: noi? Carine, noi? E che, non parliamo con gli sconosciuti? Ahahha Così facemmo amicizia e ci rivedemmo diverse volte, prima sempre alla fontana con la lattina di Coca-Cola in mano, poi addirittura ci invitarono a cena, una sera … ma il luogo dove ci portarono non era una casa normale, come scoprimmo in seguito, bensì … una pensione per travestiti! Ahargh! Fonzye mi chiama per le scale mentre tentennavo cercando di decidermi a fuggire da una situazione che si prevedeva particolare e scomodamente pericolosa, il suo tono di voce è così autoritario e perentorio da far scattare in me il cane ubbidiente che si precipita per le scale a far le feste al padrone! La mia amica, non molto più saggia e sveglia di me, anziché trattenermi mi segue scodinzolante dietro al bel moraccione! Risultato: ci troviamo in uno strano appartamento scadente e di sapor retrò, un breve corridoio dalla tappezzeria ammuffita che vanta di aver incontrato Garibaldi in persona, una serie di porticine dall’aria tetra e poco invitante … Immaginate il panico quando ad un tratto sentimmo girare la chiave nella toppa e di colpo i due avvenenti giovani precipitarono nel panico totale, ci sbatterono in una stanzetta buia arredata frugalmente con un materasso ricoperto di plastica, accanto al quale c’erano un lavandino e un rotolo di carta igienica mezza bagnata! In un angolino si stagliava tristemente una mezza sedia, mentre si sentiva cantare dal corridoio una voce mascolina: la versione in falsetto della celebre canzone di Mina: “Parole, parole, parole …” Maronna mia! Appena il travestito andò via, ci liberarono e noi, senza attendere spiegazioni di sorta fuggimmo di corsa verso la porta d’ingresso, veloci come due topolini beccati dal gatto, gli passammo davanti in un battibaleno, mentre ci guardavano allibiti ( loro a noi? ma va!) Ovviamente la mia amica se la prese con me: mi disse che non sarei dovuta entrare in quella casa e che lei era venuta esclusivamente per non lasciarmi da sola, ma ri-va! E pensare che quando parlavano con noi erano così romantici: sognavano solo una spaghettata romantica con noi due per farsi tante risate insieme e scoprire la dolcezza dei nostri sorrisi … seeee altre cose volevano scoprire sti spudorati! Ma sempre più diveniva evidente che le parole e i gesti non si accompagnano come in una bella canzone corredata di video, anzi … Scusate, una pausa per mangiare un po’ di biscotti secchi e un the alla vaniglia, misto ad una sana tisana al finocchio (eh sì: l’influenza ha colpito ancora, ma stavolta allo stomaco, così sono a casa per malattia, una noia mortale e cosa ti faccio? scrivo la smemoria, mi spiace per voi) Dicevamo? Così ritorno sui miei passi … Stamattina una telefonata dalla mamma di un mio ex amore. È una donna particolare: osserva silenziosa la gente che passa e non commenta, ascolta paziente e non si lamenta, è sempre gioviale e pronta ad accogliere coloro che non conoscono rifugio né hanno fortuna. Amatissima madre che non conosce mai riposo e lotta e ama senza riserva alcuna, profondendo sorrisi dolcissimi profondi a chi a lei si accosta, che sia sincero o faccia apposta, lei sa che il bene più grande non si può comprare, né si vende, né si ruba: si può solo donare. I figli suoi come beni preziosi ha sempre custodito e protetto , con le sue sagge parole e stringendoli al suo petto non permettendo a nessun nemico al mondo di ferirli perché come un angelo del signore c’era sempre. Averla conosciuta è per me una grande fortuna ed un onore, mi ha insegnato il valore della serenità con la sua semplicità schietta e sincera, mi ha donato gioia vera e parlare con lei è sorgente che disseta l’anima avvilita, dando saggi consigli di vita non posso che augurarle di sorridere sempre di felicità, di trovare la sospirata serenità! Tu sei una preziosa e rara meraviglia,che fa respirare il mio cuore come se ti fossi figlia osanna al signore per averti messo sulla terra a consolare, come una madonna terrena con cui si può dialogare figli tuoi sono tutti coloro che hai accarezzato, anche solo con le parole che hai donato amata dal figlio e dalla figlia, e dai loro amici come un’unica famiglia nessun dolore mai più ti tocchi mia cara dolce mammina, vegli su di te l’amorevole mano divina tu meriti tutto ciò che hai desiderato e anche di più di quello, ti sia reso in terra quello che ti attende nel grande divino castello infine un ultimo saluto e un abbraccio infinito, spero che questo modesto dono ti sia gradito! La mamma di Animalo, una donna molto dolce che mi ha colpito perché si è aperta a me, un’estranea, raccontandomi cose molto delicate di sé e della propria vita, come se fossimo amiche da sempre: adesso è in crisi perché lui ha una nuova fidanzata, una ventenne informe e maleducata che smozzica le parole e non parla senza parolacce seguite da un moncone :amò, daje, amò ca … o amò … la mamma vorrebbe che io intervenissi e li facessi lasciare poiché ravvede in codesta fidanzatina un interesse puramente economico, forse perché si è piazzata a casa da lui dopo due settimane e si è fatta rifare l’intero guardaroba … chissà?ma scusa: se non si è nemmeno degnato di avvisarmi che sta con sta tipa, figurati quanto gli interessa la mia opinione al riguardo! Io piaccio molto alle mamme finché non divento stabilmente (beh, per dire, di stabile c’è solo la mia zitellanza eterna) compagna di vita, allora mi odiano, non si sa bene perché, ma è così ogni volta… ne sa ben qualcosa la mia ex-quasi-suocera (sono tutte ex-quasi-suocere, non mi sono mai sposata, ndr). Ma saltiamo da una storia all’altra senza renderci più conto di cosa sia vero e cosa immaginato.Credo Ecco: ora mi ricordo. Dicevo che la mamma di un mio certo amore noto col nome di Animalo, che non citerò per non fargli pubblicità visto che se ne fa già tanta da solo … beh, dicevo che la sua mammina mi ha chiamata stamane: perché le manco, perché lui non è felice ed ha scelto la persona sbagliata (ma non si riferiva a me? Ovviamente no: lei crede che io sia la sua migliore amica, strano che non si sia mai chiesta come mai sparisco ogni volta che il figlio si fidanza con un'altra tipa, mah!) Mi confida alcune cose, mi chiede di andarla a trovare appena possibile … ci proverò, lo so che lui non è d’accordo moltissimo, ma continuo a chiedermi come può una madre non capire che io ho amato suo figlio e che ciò che mi chiede è pesante da affrontare? Credo sia ovvio che da una parte mi fa piacere, da un’altra mi dispiace perché so che su questo ragazzo non posso fare affidamento per nessuna cosa, so che non ama la sua attuale ragazza, come non ha mai amato nessuna delle altre bellocce ma lo stesso mi appare evidente che ami ancor meno me … Ma per comprendere meglio il tipo di rapporto ambiguo che ho con Animalo dovreste prima conoscerlo meglio, allora avrebbero senso le nostre telefonate, i nostri discorsi a metà fra l’amicizia del cuore e l’innamoramento represso … Avrebbero senso le nostre uscite notturne ed i baci passionali, dati in nome dell’amicizia che da sempre ci lega; i nostri animaleschi sensi che si fiutano a distanza riconoscendo l’uno nell’altro le stesse paure, gli stessi dolori, la stessa fede in Dio … Si parla di sesso, o meglio non se ne parla mai, semmai si fa, ma non è quello che credi di fare, bensì ciò che fai, che conta, e assomiglia così dannatamente all’amore, quella sensazione di essere una cosa sola, di leggersi negli occhi, di parlarsi con un sorriso che rivela tutte le cose mai dette … Guardatelo attraverso i miei occhi; questo è Animalo come lo vedo e lo sento io: un’anima ascendente verso il cielo che non sa dipanarsi nella materialità che lo trascina verso il basso, crede di volare ma non apre le ali perché si distrae guardando giù … ecco, così è, per me … Come vedete gli ho dato i connotati di un santo, idealizzandolo di certo, ma forse riuscendo a vedere in lui più di quanto egli stesso non abbia mai immaginato di essere … Consapevolezza I pericoli delle chat: perdersi dentro di sè L’amico deluso…. Voleva solo parlar d’amore, credo si possa riferire anche a coloro che passano il tempo a parlare di se stessi e del loro valore, come amici o come amanti … ma poi? Sakeè, il mio collega … Comincio dall’inizio, è meglio, così potrete seguirmi nel viaggio folle di una amicizia folle. Un bel giorno entro in un centro di fisioterapia, faccio un bel colloquio col capo, inviata e raccomandatissima dal mio medico di casa e … beh, non so nemmeno io come, ma ottengo una prova di una settimana e la possibilità di un posto di lavoro (ci rimarrò per ben cinque anni!). Mi mettono in affiancamento a MissMamy, per le prime mattine … tutto sembra facile, ce la posso fare … sì sì! Poi in affiancamento a Ercules, di pomeriggio, e qui cominciano i dolori … Ercules sa fare tutto, ma proprio tutto, con una tale precisione da farmi sentire una cretina ignorante, e non solo … utilizza tecniche innovative e avvincenti che vorrei tanto imparare, ma non credo che mai si presterà ad insegnarmele … Comunque sia, supero la prova e vengo assunta, ma naturalmente mi devono pur affiancare a qualcuno per i primi tempi … così conosco Sakeè, un tirocinante terapista che lavora da qualche tempo lì e che, siccome deve riprendere gli studi, dovrà lasciare il posto, indovinate a chi? Comincia così una collaborazione molto proficua, in cui imparo giorno per giorno cose nuove e faccio amicizia con il piccolino … fra l’altro saremo io e Lucrezia, la mia amica del cuore super-secchiona ad aiutarlo a redigere l’ultima stesura della tesi! Da principio sembra divertito dalle mie battute spontanee, quasi affascinato (pare sia questo l’effetto che ho in genere) dal mio modo naturale di parlare di tutto come se niente fosse, addirittura alcune pazienti ironizzano e ammiccano immaginando chissà quale strano interesse da parte del mini terapista verso di me. A mano a mano cominciamo a confidarci un pò di tutto, così emerge un ragazzo sensibile, che suona il piano, che ama il ciclismo, i viaggi, la spiritualità … e che sta attraversando un periodaccio con la sua fidanzata con cui progettava fino a poco tempo prima un matrimonio in grande stile. Passano non molti mesi quando si lasciano. E Sakeè è a pezzi, un uomo distrutto, la caricatura di sé stesso. La donna che amava più di ogni cosa, la futura madre dei suoi figli, la dea ispiratrice di ogni componimento … non lo ama più. Ancora poco tempo e la ferale notizia che tale fine è stata segnata dall’avvento di un altro al fianco della dea, lo rende un vero straccio … Inutilmente cerchiamo tutti noi colleghi di tirarlo su, di farlo riflettere, di dargli sollievo … Inutilmente, il suo cuore è spezzato e non si rimarginerà mai più. Decido di prendermi in carico il figlioccio. Lo faccio sempre. Cerco di spronarlo a riprendere gli studi che, nel frattempo, aveva abbandonato perché privo di motivazioni. Cerco di farlo pensare ad altro. Lo incito a fare nuove esperienze dopo 8 anni di fidanzamento, per comprendere bene cosa voglia dalla vita. Lo invoglio ad evadere dalla routine. Si vede che supero me stessa in questo compito: diventa un vero libertino, ne cambia una a sera, cerca su internet, si iscrive a tutte le chat ed i motori di ricerca per trovare donne … Una vera febbre che in seguito contagia anche me. Mi dice di continuo: “Prova, prova, prova!”. È divertente, cominciamo ad iscriverci e scriverci sui vari siti, così da poterci scambiare commenti in tempo reale sulle vittime del nostro “acchiappo”. In breve diveniamo totalmente schiavi di questo modo di vivere: conosci gente, ci parli un po’, ci esci, poi ricominci …. Così ….Navigando spassionatamente nel web sui vari siti dedicati, tipo Legendary o Parcodellamore, Unoauno , Vitaindue, Mefaimorì, Tevojoate, Dammeloame, Vièqua e simili, ho cominciato a desiderare un uomo vero accanto a me; beh, in realtà quello è il mio sogno di sempre, lo ammetto, ma mai cosi forte come adesso, saranno i 40 che si avvicinano (in verità nel frattempo li ho anche superati, ehem, ndr)? Chissà se esiste l’uomo dei miei sogni. Beh, io dico che esiste ma non sono io la donna dei suoi! Destino infame! Comunque, la storia è questa: un vero supermercato, anzi una intera catena di supermercati di amore, sesso e quant’altro si possa desiderare, lì disponibile per me, come resistere? Puoi scegliere l’età, il colore della pelle, degli occhi, l’altezza, il luogo dove abita, il reddito annuale, le abitudini di vita … in alcuni addirittura si può visualizzare l’arredamento tipo della casa dei suoi sogni, le passioni particolari, dagli hobbies alle zone erotiche … mi fa un po’ ridere questa cosa, v’immaginate un tipo che dica in Chat pubblica che la sua passione è farsi prendere a calci nel sedere da una tipa vestita di pelle? Però magari adora la cucina cinese ed è allergico alla soia, succede! Insomma, per farla breve, dopo mesi di Chat, selezioni, test attitudinali vari, foto su foto, cam più o meno sensuali, mezze frasi e doppi sensi … Finalmente arrivo alla selezione finale: una ventina di candidati, niente male su circa miliardi di iscritti complessivi fra le varie Chat ! E qui comincia il bello: Siddarthadeipoveri - Un ragazzo troppo giovane, molto bello, sensuale e dall’aria vagamente esotica, capace di farmi sorridere e sognare cose indicibili (spiacente, prevengo la censura!)… la sua storia è comune:dopo una lunga convivenza scopre di essere nato per amare, sì, ma attraverso un’anima universale che non gli consente di fermarsi ad una sola donna, s’iscrive ad un corso di tantra sessuale e comincia a dispensare in giro, più o meno gratuitamente, le sue miracolose cure per il sé! Fortunatamente per me io non ho soldi né per andarlo ad incontrare all’altro capo dell’italia né tantomeno per avvalermi delle sue cure! Arrabbattino - Un ragazzo di poco più giovane, serio, carino, a posto, di quelli che piacciono alle mamme (già lo sapevate che non avrebbe avuto nessuna speranza, vero?), molto timido ma con due occhioni grandi e dolci in cui perdersi. Anche lui ha vissuto l’amore vero, poi l’ha perduto, perché una donnaccia ha deciso di mettersi fra lui e la purezza di sentimenti con un maligno perizoma disegnato dal diavolo (ma non vestiva Prada? Si vede che a questa invece la svestiva!) Giantsvsdandeedudu (al secolo un certo Honey)- Un uomo forte, alto, ben piazzato, sensuale ma esitante, pronto a farmi perdere i sensi ( a parole) ma non abbastanza da venire di persona a conoscermi, ci ha ripensato mille volte e poi l’ho tolto dall’imbarazzo di scegliere. Mi ha dato buca per tutto il giorno, poi mi ha contattato per dirmi che una che cerca qualcuno con cui uscire non è seria, che magari sarebbe venuto solo per fare sesso, che mi sarei sentita umiliata, che non sarebbe stato corretto, che era meglio essere onesti … insomma che voleva, non si sa. Poi l’incontro, interrotto dalla tata incavolata che non voleva mangiasse il tortino di spinaci cucinato da una estranea, poi le liti via web perché credeva parlassi di lui e solo dopo mesi aveva capito che stavo con un altro, poi le crisi isteriche perché non gli ho mai dato una vera opportunità, poi le crisi perché amavo un altro, poi perché sono sfuggente: insomma se sto con un altro! Poi vuole, anzi pretende la dichiarazione d’amore e gli anelli, quindi mollo l’altro, mi dichiaro in ginocchio, infilo l’anello e … sparisce nel nulla! Mah … Policevsbb - un biondone ammiccante ma un po’ fissato con le foto sexy, che io non faccio ovviamente (su richiesta perlomeno), esaltato e pieno di sé … no, no, non c’è pericolo, lasciamolo a casa sua. O meglio nella sede di police-men da cui sbafa la connessione internet per i siti porno! Henrymylove - un uomo poco più grande di me, tipo Fonzie, bello, simpatico, intelligente, single, sexy, sorridente, da sballo, meraviglioso... insomma... panico puro! Tanto poi si rivela un altro collezionista di donne, donnine e donnacce … a cui voleva aggiungere la sezione donnone, ovviamente … ciaooooooo! Coccolottomio - un giornalista che ha rapito il mio cuore, simile in tutto a me, in perfetta sintonia, molto brillante e accattivante, voce sexy, occhi profondi, morbidoso come me … l’uomo adatto ma troppo lontano e con problemi familiari (ci tengo a precisare riguardanti la mamma vedova: non sposato!); comunque sia un’occasione perduta, lo ammetto … Girodivolta - un vecchio amico di Chat che sarebbe stato il mio uomo ideale, ma non ha mai deciso in questi 8 anni cosa sono per lui, Padova è lontana, la gelosia uccide, il lavoro nobilita l’uomo ma toglie respiro alle avventure amorose … poi ha la fobia dei viaggi (si è perso nel parcheggio della stazione del suo paese per l’emozione di venirmi a prendere!), almeno quelli verso Roma, visto che all’attuale stato di cose ha la fidanzata in Russia, anzi le fidanzate, innumerevoli, che visita regolarmente come un esattore delle tasse! Mistermuscle - un bellissimo ragazzo riccioluto e alto, appassionato di auto e di donne morbidose come me, sempre pronto a farmi sentire importante ed unica … che poi col tempo si è trasformato in un maniaco sessuale velatamente senza veli! Ribadisco che per fortuna non ho il tempo né il denaro per vederli tutti dal vivo altrimenti oggi sarei un colabrodo … per tutte le coltellate al cuore che ho ricevuto! My-sky-is-only-you - un uomo con cui avrei spostato le montagne, con cui ho sentito subito di trovarmi a casa, con cui si è accesa una passione indescrivibile (beh, descritta più che altro visto che è solo via chat!) a distanza … ma sposato … e quindi irraggiungibile, anche perché a Milano. Salserobello - un ragazzo più giovane che però poi si è innamorato della mia amica, e quindi out … me lo tengo come amico però perché mi piace davvero molto, e poi sa ballare salsa come lei, quindi magari è un ottimo accompagnatore visto che io non ce pijo proprio! ma poi dice che non gli ho dato opportunità, mi chiedo di far cosa se te piace la mia amica?ah, dimenticavo, unica passione? Fumare una sigaretta insieme a me, che poi magari penseresti che è un eufemismo per dire il dopo-sesso invece ci siamo visti e fumati una sigaretta al parco poi ognuno a casa sua come niente fosse! Seansean - un uomo più grande, perfetto per i miei gusti, tipo Sean Connery in versione romanesca, quello però è poi sparito nel nulla, quindi non si potrebbe nemmeno contare nel gruppo, però me piaceva tantooooooooooo! Anche lui divorzio dopo anni di amore deluso costantemente dall’incapacità di comunicazione e di condivisione della compagna, divenuta sciatta e spenta, riaccesa da un altro uomo e perduta fra mille menzogne mentre lui… dunque, che faceva intanto lui oltre a struggersi? Chattava con le ragazzine di vent’anni di meno! Dicodico- una poesia e una battutaccia ogni minuto, si è poi rivelato un pazzo schizofrenico, convinto di avere avuto una storia e di essere stato tradito pur non essendoci mai conosciuti né visti nemmeno in fotografia!al secolo noto come chiunque-tu-sia, denigratore sul mio blog. Myfriend- l’amico dolcissimo di sempre, che vede oltre le apparenze, che cerca come me la sincerità e la dedizione totale … e non la trova, che sente la luce e il suo percorso nel cuore … lottando fra problemi molto seri di salute suoi e del figlio maggiore, fra la certezza che un Dio c’è e il timore del domani, appassionato di fotografie monumentali dai fantastici effetti quasi tridimensionali. Mikky – un professore tutto matto, un po’ maniaco pure lui alla ricerca del vero amore, dice, ma poi in verità cercava a.a.a.a. massaggi veramente speciali a.a.a.a. Parlava sempre di quanto fosse meraviglioso l’incontro fra due anime gemelle, di come sarebbe stato felice nel guardarmi negli occhi sapendo di avere incontrato l’unica persona che Dio gli aveva destinato, di come io potessi guarire un’anima ferita solo col mio sorriso carezzevole e ricolmo d’amore … poi invece si sveglia di notte con fantasie morbose e mi tempesta di telefonate oscene! Orsobalù – un ragazzo che aveva sofferto, come me, che cercava altro, e per fortuna ha trovato l’amore della sua vita, uno a zero per le chat! Certo , però … e che cavolo, uno che andava bene e non è per me! lucanoloco – bello sexy, ma svalvolato Cherubino – amico del cuore, è la fase successiva quando non se po’ fa!al secolo noto come guardian-angel perché mi prende in carico da bravo confessore, consigliere, fratellone e accorre ogni volta che sbatto la capoccina contro il muro … accorre sì, ma via chat, mai visto dal vivo! Trotero – sembrava un attore delle fiction, sapete squadra di polizia? il caro Roberto, ecco,sì proprio lui persino la voce! ma indeciso, spaventato, appena separato, poi si è fidanzato con un'altra, ma cercava l’emozione dentro per aprirsi … e mi piace credergli quando mi dice che quell’emozione gliel’ho data io col mio non pretendere mai nulla! Animalo- la mia decisione finale cade qui (anzi ci tonfa su, ma che scema!), l’uomo dei sogni, ci dovrebbe essere proprio un intero capitolo su di lui, credetemi … sei mesi di splendida storia … il resto dei due anni di vero inferno!mollata perché ad una festa di capodanno, cui peraltro avrei dovuto essere anche io, ha fatto sesso con una ventenne dall’aspetto sciatto e triste, la quale si è piantata due settimane dopo in casa sua fingendosi incinta, si è fatta rivestire di lusso e di attenzioni e poi improvvisamente è tornata a casa sua dicendo che forse si era sbagliata o magari l’aveva perso, sto benedetto bimbo, così come niente fosse! RagStup (scegliete voi se sta per ragioniere-stupratore o ragazzo-stupido, non vi vedo alcuna differenza)- dopo anni di chat peraltro rivolta al forum di genitori single, parlando solo di questi nostri bambini senza famiglia, il maniaco vedovo con una figlia di 6 anni, commercialista, mi spinge ad un appuntamento al buio dietro ricatto morale (mi sto suicidando, o vieni qui o continuo a farlo) tristissimo tentativo di violenza in un luogo buio a bordo strada in quel dell’Eur! La paura duplice: mi violenta e poi mi ammazza lui o ci pensano i trans qui appostati per lavorare ad accopparmi dopo perché gli sto a rubà la scena? Polpetta (al secolo Dodo) – dolcissimo, viso di uomo forte, di maschio vero, di papà amoroso, di marito e sposo (sebbene un po’, ma nemmeno troppo, divorziato …) … ma tutto scemo, sparito dopo avermi inviato una mini-mail tipo: Mi spiace, non è colpa tua, sono io...”; ma sei tu, che? È ovvio che sei tu, scemo: io sto qua ad aspettatte come una torda! Ma prima com’è andata con Dodo? Ecco, leggevo, sì leggevo le frasi meravigliose ad affetto dei profili, molte molto toccanti e poi ne vedo una, in particolare … Così, alla fine è successo che un annuncio mi ha colpito, uno fra tanti on-line o forse no, non ricordo, mi pare di no … già, infatti gli ho scritto una e-mail … Cercava sincerità e lealtà, in un mondo deludente e triste, un uomo che cerca sincerità mi ha fatto sentire una stretta al cuore. Separato, con due figli, lavora in una zona che frequento abitualmente, ma è la sua foto, il suo sguardo che vaga a metà fra la tenerezza e la tristezza di chi ha perduto il suo mondo e non sa dove cercarlo … quella foto mi entra in testa, clicco altrove qua e là, ma continuo a pensarci … gli scrivo … più un augurio che altro, racconto di me e della mia vita, delle cose brutte e del fatto che sogno ancora, che spero ancora, che credo ancora nell’amore … e gli auguro di trovarlo presto. Sono cosciente che non ci sarà un seguito ma mi sento a posto, avevo bisogno di lasciargli un segno della mia presenza, di fargli capire che si può e si deve andare avanti. Poi una sorpresa, qualche sera dopo: una risposta al mio test (si fanno domande preconfezionate e altre a vostra scelta per capire se c’è un qualche nesso emozionale fra di voi), e un contatto in Chat che mi chiede com’è andato nel mio test. Capirai, manco l’avevo ancora ricevuto, io! In quel momento mi emoziono, leggo con ansia e trovo che anche le risposte sbagliate sono compatibili con me! Che la linea di pensiero è comune … ma chissà se è vero! Chattiamo tutta la sera, e più ci chatto, più mi piace tutto di lui: il modo di parlare, l’approccio, le scelte di vita, le emozioni e le esitazioni … le domande, le risposte, le attese … Mi piace davvero: sento salire un calore dentro, una voglia di scrivere ancora, di parlare, di giocare, un desiderio di vivere ancora, di amare, di avere un’altra chance nella vita … Mi sento sciocca, faccio la civetta, ma il cuore ormai batte forte... la prova del nove sarà l’incontro dal vivo, se mai ci sarà qualcosa, lo saprò subito. Intanto parliamo al telefono per ore, la sua voce mi è subito familiare, i suoi atteggiamenti mi sembra di vederli, leggo i suoi silenzi, anticipo le sue mosse ed altrettanto fa lui. È difficile ragazzi quando stai così bene con una persona rimanere obiettivi, diciamocelo pure! Io, libertina per scelta e per nascita, proprio io … ebbene ho desiderato appartenere solo a lui, farlo felice, stringerlo a me per sempre, ho sognato un futuro di famiglia, di casa insieme, di figli che giocano nel cortile … pazzia totale, portatemi alla neuro-deliri … è l’unica soluzione! Ci salutiamo, ci vedremo domenica sera, da MacDonalds, nessuno dei due ha grandi pretese, siamo adulti tranquilli e coscienti della realtà, ma per fortuna senza paranoie e ipocrisie! Io non riesco a dormire, scrivo un sms: “Grazie per aver risollevato la mia giornata triste, illuminandola col tuo sorriso.”. Nessuna risposta, ci credo: alle 2 di notte che pretendevo? Stamattina invece: ore 7,14 e 7,22 due sms, uno cortese e gentile … l’altro una vera promessa di un domani insieme: anche lui sogna le stesse cose, anche lui spera che questo sia l’inizio di un qualcosa di bello per sempre! Non so se credere al mio cuore, l’istinto (o forse il desiderio) dice di sì, ma la razionalità mi dice attenta alle illusioni, che costellano il mondo di internet! Intanto io oggi scrivo di nuovo, sono felice e attendo domani sera col cuore pieno di gioia di vivere! Si vedrà.. La selezione secondo me è comunque finita. Gli altri non hanno niente in comune con me. Gli altri non cercano quello che io vorrei. Cercare pane in un negozio di scarpe è sciocco e folle! Se il caso mi ha favorito, donandomi lui come occasione per riflettere, se non di essere felice, ebbene, l’unica cosa che posso fare è porre fine all’harem cibernetico (badate bene, nulla dal vivo)! Così la selezione è terminata, ecco. Ho fatto la mia scelta: io voglio un futuro con un uomo che mi ama per quella che sono; un uomo per, e con, il quale fare sacrifici; un uomo che non cerca pazzie e frenesie sessuali senza amore … sono anche una geisha se occorre, ma solo per amore! … e poi … due incontri, frettolosi davanti al mercato coperto di via Catania e davanti al parco, ore di parole e di mani nelle mani, di occhi negli occhi e subito lo sguardo abbassato … poi il silenzio … poi nulla per settimane … poi … la mini e-mail: Mi spiace, non è colpa tua, sono io. Lo scatafasciamento La vita a volte è davvero strana: mi è capitato in una serata molto anomala di scatafasciare la mia macchina su una buca maledetta (a dire il vero ci ho fatto su altri 50 km prima di accorgermi di girare a ferro nudo!), e di andare a finire quasi fuori strada ma per fortuna i miei amici, anche se controvoglia (ovvio, visto che stavano intrecciati come la muffa sul pane in chissà quale misteriosa fratta), sono venuti a salvarmi. Un pò a calci nel portabagagli, il mio non quello dell’auto (ma sempre col sorriso sulle labbra), mi hanno cambiato la ruota e via: potevamo stupirvi con effetti speciali ma Superwoman ha attivato la sua Superforza da Superdonna dell'anno e ha diretto i lavori mentre il Mini-Forzuto faceva da braccio (di ferro) e cambiava il tutto…. Ma ero a pochi metri da Honey, che si è mooolto arrabbiato, e a ragione: ma come avrei potuto chiamare un uomo così sexy (ragazze: fisico da rugbista, stile college americano!) alle 5 del mattino per dirgli soltanto: “Che, mi cambi la ruota?”. Comunque le seratacce non finiscono mai: mille intoppi nel traffico per arrivare ad un appuntamento sognato (com'era la storia degli appuntamenti mancati?) e poi... scoprire che è la persona che hai sognato... e poi... Capire che hai solo sognato! Che forse non esiste nessun lui da sognare! Che forse devi solo tornare al mondo e vivere e basta …! Che la vita cambia solo se cambi tu... Che tutto ha un senso adesso che un senso non ce l'ha più... (scusami Vasco, ma ci stava proprio bene, a buon rendere!) La birra suggerisce che si ricominci la selezione, ma la mia amica dice di smettere con la birra, e con gli uomini … Ed ha pienamente ragione: chi ha un cuore sa dove trovarmi, chi non ha bisogno di affetto, vada pure a farsi fottere altrove! buonanotte, serataccia, notte e sogni d'oro! Un sorriso Niente al mondo potrà valere quanto quel sorriso rubato ad un uomo che sorridere non sa... Un bacio a tutti Voi La mia amica Lucrezia mi scrive: “Sai Kaurah, a dire il vero non mi cruccio: regalo i miei sorrisi ed in cambio ricevo quelli degli altri. Se un piccolo uomo vuoto non è riuscito a capirlo, la colpa non è mia... Certo è che un sorriso a volte gliel'ho rubato. Un baciotto. ”. La vita, mia cara Lucrezia, offre rose spinose e papaveri fragili nel vento: il loro profumo diviene estasi sulla pelle di due amanti, ma se sgrani i petali l'odore è di morte... è il sentimento che gli amanti provano, a rendere il profumo gradevole, le stille d'amore... cosa puoi fare se hai i petali ma non il cuore? nulla...: abbi pena di colui che amare non sa, e non prova; tutti gli altri fiori non sono rose ma tentano lo stesso di sbocciare e donare il loro profumo! Ancora la saggia Lucrezia : “La vita è fatta di appuntamenti mancati, è ciò che dico sempre io, d'altronde ci ho intitolato addirittura il mio blog. E' vero, ti ho detto di terminare la selezione, non per toglierti il gusto di cercare ma semplicemente perchè fatta così perde il gusto della cosa: è come pescare a caso in mezzo ad un mazzo, ma il mazzo delle carte è regolare? Cara amica, il cuore altrove non serve a nulla, tantomeno a te. E allora tu che hai un grande cuore, continua a seguirlo sempre. Un bacio, tvb .” Mia cara carissima, tutto è vero, anche che la ricerca così perde il suo sapore, ma per fortuna ho te, la mia amica carissima che mi apre gli occhi sul mondo e sui miei errori, la mia amica con cui ridere e cazzarare, ma anche pensare e riflettere sulla vita... grazieeeeeeeee! Tvb. Ma ci sono anche i commenti di maschietti feriti nell’orgoglio. Honey per esempio scrive: “Ma chi era quello dell'appuntamento..? quindi vorresti dirmi che il tempo per vedere lui l'hai trovato? ti sta bene che ti e' andato male... mujer mentirosa.” Honey, Honey: ma non è come pensi!... però la vita insegna a cambiare le regole quando non puoi vincere e io ho perso, sai cosa? il gusto di giocare! Quindi odiami se vuoi, hai ragione tu, sono una bugiarda, meno di tutti voi maschietti comunque bugiarda … e stanca di cazzate travestite da sentimenti inesistenti! Allora se sei reale sai dove sono, se non lo sei, resta pure nel net! Honey: “Che nn hai voglia di giocare l'ho capito da tempo.... che io giochi coi sentimenti nn me lo puoi dire... potrei farlo e saresti subito qui da me....”(scusa ma le “o” di “non” ti costavano troppo?) Honey, ma ti pare il luogo ove litigare questo?!??!? è il mio spaces! il mio spazio!!! Non c'è da aggiungere altro! Ci sono cose che fanno male ma fanno crescere! Ci sono sentimenti strani e discordanti in noi, che non ci portano da nessuna parte; è allora che si volta pagina e si va oltre... ciaoooo Incessanti parole d’amore Queste incessanti parole d’amore che tutti dicono, continuamente, quasi a renderti partecipe del loro cuore, mi fanno sentire lontana da tutte le assordanti e fragorose risate con cui mi hanno congedata spesso le persone che ho inutilmente amato … Ma dove sono finita? in un inferno senza limiti, senza passione, senza compassione, senza felicità … mille persone piene di sé si affacciano golosamente come dolciumi dalla vetrina di internet, ed io devo solo scegliere … ma cosa cerco, cosa voglio? ci sono troppi visi bellissimi e ingannatorii, troppi corpi da esplorare che non hanno storia né poesia … Alcune donne mi scrivono: “A volte mi ritrovo vogliosa come una porno diva, pronta a fare giochi erotici con emeriti sconosciuti, solo per sentirmi interessante, mio marito mi trascura da mesi, il mio amante mi comincia a criticare i rotolini di ciccia, mio figlio si vergogna di farsi vedere dai coetanei vicino a me … Cosa mi resta? giocare, sì giocare …”. Così dice la donna media, stanca delle performances ammuffite del compagno italiano medio, che per la verità passa la notte intera sul sito internet tramutandosi in un Divo della PornoWeb-Holliwood … Ieri sera cercavo di comunicare normalmente col mio amore, ovviamente conosciuto online, quando un tipo che chattavo un anno fa o poco più, mi contatta e mi fa: “vojo fa l’amore co te,sì sì, proprio sì”. Che linguaggio disumano e sciocco è mai questo? Ti sei mai chiesto chi cavolo sei tu, per pensare che io sia rimasta un anno in un cassetto ad aspettare sta profonda rivelazione? sta sottospecie di dichiarazione di interesse sessuale a freddo? mah Beh, scusate se sono entrata nel vivo della discussione senza presentare né me, né la mia intenzione … ma ste chat, ne volemo parlà? che servono a vivere visto che non viviamo più? Di incontri di chat se ne sente molto parlare, la tv ci insegna dove cercare, come, cosa evitare, il web pullula di luoghi ameni e ci incita a cercare, cercare, cercare … mica sappiamo cosa, né, tanto meno, cosa troveremo davvero … Scrive Jean-Paul: “Sono un uomo molto dolce, molto romantico, cerco la compagna della mia vita, desidero solo sincerità, se esiste l’amore lo costruiremo insieme …” Beh io m’innamoro subito di uno così, non mi frega nemmeno se sia bello o brutto, uno che ha un cuore così merita tutta la mia attenzione … peccato che non sia online adesso, uff, lascerò una strizzatina d’occhio, e magari se la ricambia mi azzardo a scrivere un messaggio offline ... chissà, hai visto mai, mi sistemassi? Così inizia la maggior parte delle storielle internettiane … Storie in cui qualcuno si butta a capofitto nella vetrina di dolciumi e comincia golosamente a desiderare tutto ciò che vede, ma non sa che il pasticciere mette la glassa al cioccolato anche sui bignè al caffè, a volte grigia a volte bianca, ma sempre al caffè … e se non è il tuo gusto preferito diventa imbarazzante non poco. Lui aveva mani affusolate e dolci parole, un mazzo di fiori e capelli bianchi come neve, un sorriso molto accattivante e voglia di amare sì, ma una bambola di plastica! Dopo due parole sulla politica mi fa una ramanzina senza fine e mi dice che sono qualunquista, dietrologa (ma che termine è?) e maligna (azz, sono la strega di Biancaneve?!) solo perché racconto episodi realmente accaduti all’università, in cui persone venivano promosse solo perché parenti e figli di Tal De’ Tali, eccellentissimo Prof dei Prof Re dei Baroni del Policlinico. Ma un passo indietro, aspettate! Clicco sulla faccina ammiccante detta smile, una frecciolina a zig-zag mi dice che ho ammiccato a Jean-Paul e vado a dormire felice … L’indomani, una febbre mi assale, devo assolutamente scaricare la posta elettronica: se per caso JP avesse risposto alla mia occhiatina? Infatti trovo una miriade di occhiate, da JP e mille altri imbecilli benpensanti che mi propongono di tutto: dalla gita al mare, al cocktail virtuale, alla notte di passione … JP è di poche parole, mi dice solo che forse abbiamo in comune il desiderio di vivere ancora … fine, mi aspettavo di meglio, ma ormai ho deciso che è la persona che amo, o meglio che amerò appena potrò incontrarlo, così scrivo un toccante messaggio in cui mi descrivo e lo metto in guardia sul fatto che non sono una diva di Holliwood, che peso 120 kg e che ci deve pensar bene se vuol vedermi o meno. Ovviamente ci mette tre giorni a rispondere, sai il lavoro e la vita stressante, mi rassicura che il mio peso fisico non sarà un problema perché lui ha ammirato in me la forza mentale, di maggior peso nella sua stima. Non comprendo esattamente cosa voglia dire ma mi sembra una cosa carina, che suona un po’ come “Non mi frega niente se sei obesa e racchia, ti prendo così”. Felice come una Pasqua corro a rispondere e miracolosamente, lo trovo online. Parliamo in chat per una paio d’ore e poi, non contenti, decidiamo di scambiarci il numero di telefono e continuiamo per un altro paio d’ore a parlare e parlare. Ci sembra già di conoscerci da sempre (ma non succede, forse, ogni volta?), il tono di voce è caldo e avvolgente come una nenia romantica, la risata sommessa e sorniona, mi fa immaginare una persona fantastica. Mi invia una foto dal cellulare, praticamente potrebbe essere anche George Clooney, non si vede niente solo un orecchio e la linea degli occhi appena velata dai capelli ricci. Mi innamoro perdutamente dello scorcio di profilo. Mi sembra bellissimo, dolcissimo, sensibilissimo, insomma issimo. In verità, non so bene di cosa mi sia innamorata, ma suppongo con aria saputella da autodidatta che sia il mio desiderio di avere qualcuno da amare … Comunque sia, penso solo al languido sguardo mai visto dal vivo, ai riccioli da accarezzare, semmai fossero ancora sulla sua testa, e alle promesse assurde che ci siamo fatti, ecco, sono persa (e nemmeno mi drogo?!?). L’amore di chat, veloce e ardente, mi brucia l’anima insonne. Caro Amore (chiunque fosse, non ha più importanza, ndr ) … come sempre, un altro giorno di stanchezza senza fine, trascorso rincorrendo l'orologio e la vita... al lavoro mille cose da fare e il desiderio di fuggire più lontano e più a lungo possibile... le mille parole dette e non dette, l'ironia e i sorrisi sornioni... come sempre … l'attesa inutile di un tuo cenno... di un gesto da scambiare per amore, di una parola gentile che mi facesse sentire importante per te … Ma non ero sola: colleghe e colleghi vicino a me , ad ascoltarmi, a carpirmi i segreti del cuore per comprendermi appieno, chi voleva addirittura inventare un nuovo amore per vedermi felice... e io pensavo a te, alla tua assenza... mia figlia mi ha telefonato, per dirmi che era stata brava a scuola, per farsi amare di più, non sa invece che è lei il mio unico vero amore... così l'ho portata a mangiare la famosa pizza, che avremmo dovuto condividere io e te (chissà forse un giorno avverrà davvero). Ci siamo divertite, ma io sono sempre triste: ho capito solo che il destino ha la sua strada, ed io non la conosco; ho capito che devo cambiare delle cose e non so farlo; che sono sola da sempre e continuo ad esserlo; che di te non c'è ancora nulla, eppure sei in tutto … e mi manchi! dal mio blog: 04 giugno (eh, l’amore) CUORESILENZIOSO: L'amore uccide la ragione e ci rende schiavi di esso … L'amore mente su quello che veramente è … fumo negli occhi... solo un misero tentativo per non restare soli... L'amore non esiste se non nelle parole di chi ha scritto di esso... perchè l'amore nega agli occhi quello che il corpo nega all'anima.. . L'amore è qualcosa di antico che non ci appartiene più … è come un sorriso sbiadito in una foto in bianco e nero... ma è anche vero che l'amore che non ci è permesso vivere è quello che durerà per sempre!! KIKKAKOKKA: Parli d'amore perchè ti ha fatto soffrire o perchè non l'hai mai provato? L'amore, non so se esista veramente: ho sognato che un giorno avrei guardato negli occhi un uomo e avrei saputo con certezza che mi apparteneva per sempre, ma nel sogno non c'erano corpi, solo anime … poi mi sono svegliata. Qui la vita funziona così: i corpi si appartengono per il tempo di un amplesso, e si dimenticano la pelle e l'anima. Le anime sono inventate dal demonio per poterle ferire … L'amore è un gioco di un giovine dio adolescente ed annoiato e tu... aspetti chi?” Carissimi, un altro giorno passato al pc, cazzeggiando (ops, pardon, ehem … vabbè) inutilmente fra programmi per scaricare canzoni, e altre amenità assolutamente ingombranti. Un giorno succederà Un giorno succederà che un certo Steve mi dirà di cambiare idea sul mio uomo, che devo lasciarlo andar via nel nulla, dimenticarlo, per … Per niente, perché lui, Steve intendo, non ha nessunissima intenzione di impegnarsi, esattamente come Animalo, quindi non si sa bene per quale motivo io dovrei rinunciare al poco e niente per il nulla assoluto. Caro Steve qui te lo posso dire con tutta sincerità, avevo già deciso per Animalo, ma volevo solo vedere fin dove arrivavi con la tua follia. Mi mandavi emoticon porno, film porno, ma che è? Ti pare il modo di conquistare una donna e di portarla via ad un altro uomo? O forse credeva che io fossi attratta solo dalla sessualità prorompente e irruenta di Animalo, così come se lo figurava lui, che addirittura lo aveva ribattezzato “eccezziunalo” (ma scusa, mi sono innamorata io o Steve, di sto benedetto Animalo?) Ma il segreto di Animalo, è tutt’altro: morde, graffia, fa anche male a volte … Ma soprattutto è di una dolcezza e tenerezza infinita. Ti guarda negli occhi con quel suo sguardo che ti attraversa, ti legge dentro e sa sempre cosa vuoi. Il suo dolore è una luce dentro di lui, ed emana da lui come un’aura di grande forza a cui non posso non inchinarmi. La sua elevatezza mentale e animica è evidente e non posso non sottomettermi a lui, totalmente. Nulla gli è imperdonabile o negabile, o nascondibile. Sa sempre se mento, se gioco, se soffro... Sa chi sono. Ma io ancora non so chi è lui. Non lo saprò mai forse, mai. La mia vita con lui è notturna. Sono la donna che sogna quando ha voglia di fare l’amore, ma pur non essendo poco, non è abbastanza. Non siamo mai usciti di giorno, nemmeno per un caffè, un semplicissimo innocuo caffè in pubblico (scusate, un paio di pizze in luoghi lontanissimi e sconosciuti ci sono poi state, ndr). Ci incontriamo sempre a casa sua, di notte, le 22 o le anche l’una alle volte. E io non so dir di no. Ci provo, sono stata anche due settimane senza vederlo. E lui, piano piano ogni giorno sentiva la mia mancanza, mi chiamava, mi mandava sms, mi contattava online. Mi diceva: “Mi manchi, ti voglio, ti voglio bene, ti desidero.” Ed io non potevo non sentirmi forte, grata, felice (vedi come siamo soggiogate da sti personaggi?). Però la nostra storia sostanzialmente rimaneva notturna e segreta e soprattutto sessuale. Certo, bevevamo una cosa nel terrazzo dove fa più fresco. Poi quattro chiacchiere: dal personale, dall’evento di vita, al progetto industriale e magnifico, a volte sognando a due, ma mai di noi due. Interrotti a volte dalle telefonate allegrissime di qualche mignottella sua, pronta a picchiarmi se mi avesse mai incontrato (ignara del fatto che la avrei io gonfiata de brutto se solo ci avesse provato), promettendogli amore eterno e caricandolo di improperi e offese di vario grado, mentre lui imperterrito, se pur lievemente alterato, le rispondeva di star al posto suo e continuava a carezzarmi la mano. Questo ragazzi è Animalo: il suo carisma, la sua forza nascono dal dolore profondo di una vita irripetibile; dalla sofferenza più pura vissuta sulla sua pelle; dalle delusioni profonde e gravissime che lo hanno forgiato; dal suo rimboccarsi le maniche per ricostruirsi a modo suo. Ma certo un simile prodotto non si acquista al mercato, né tanto meno al supermercato dell’amore … Un ragazzo più giovane di me di qualche anno. Io dicevo: “Non si può, non è il caso, lasciamo stare.” Lui insisteva: “Non lo sai, lasciami provare!”. Io dicevo: “Ma dai, meglio evitare” (quando ero ancora saggia!). Lui si avvicinava al mio cuore e cominciava ad entrare. Non potevo tirarmi indietro. Ero in terrazza, sulla mia sedia, che evitavo il contatto (primo incontro che vuoi: timida e impacciata), lui accanto a me giocava e scherzava. Io ad un tratto scivolo fra le due sedie, rischiando pure di cader giù e lui, prontamente mi afferra, mi guarda, mi stringe a sè e mi bacia con una dolcezza da bambino, tenerissimo. Da quel momento sono sua; lo sarò per sempre o per lo meno per i prossimi secoli; o per ora; o fino al prossimo capogiro … La presa di coscienza prima o poi arriva: Carissimo Animalo, non so come dirtelo mi sento proprio una bip-biiip (prodotto di degradazione metabolica emesso da un organismo vivente) è un periodaccio, lo so anche per te col lavoro, i soldi, le varie preoccupazioni.. ma io nella mia vita, con tutta la mia sofferenza non ho potuto mai essere diversa esistono solo problemi e solitudine credevo che tu fossi simile a me, mi sbagliavo non abbiamo sofferto nello stesso modo non siamo andati nella stessa direzione e tutto l'amore che sento verso di te non troverà mai fine ma non ti porterà nemmeno la felicità sono consapevole che il mio mondo e il tuo sono distanti che io con te non c'entro nulla le mie carezze non arrivano nel tuo cuore, era una mia illusione quando sei in difficoltà non pensi mai che una persona che ti ascolta possa essere un aiuto io invece ne sento la necessità ma sono sola, ogni giorno della mia vita sola con i miei piccoli grandi problemi e mi comporto come una bambina che cerca una carezza, è vero perchè è quello che cerco, una carezza che mi faccia sentire viva avevo bisogno di parlarti, sentirti vicino al mio cuore ma non ci sei mai lo so che hai i tuoi impegni, le tue difficoltà ma la realtà è che io nella tua vita non ci sono che non ci siamo mai visti come persone normali a prendere un caffè in tutta semplicità non siamo mai usciti come tutti gli amici del mondo, non dico gli amanti.. io per te cosa sono? mi dici che ti manco, ma ieri sera ho visto che ti mancava il mio sesso, non io mi dici che mi vuoi bene, mi prometti che ti vivrò ma ancora una volta mi sono alzata da un letto in piena notte e sono tornata a casa mia mi dici che non ti bacio mai per me sei una cosa sacra e non oso toccarti non so mai se posso cercarti, scriverti, telefonarti, mi sento fuori da tutto ciò che ti riguarda ho solo voglia di piangere e mi sento così stupida ad aver pensato anche solo per un istante che qualcosa fosse cambiato nella mia vita ad aver creduto davvero che tu potessi rendermi felice e amarmi quando non esiste nemmeno l'amore almeno non per me mi dispiace davvero mio caro io ce l'ho messa tutta ho chiuso con tutti gli altri uomini, di cui mi circondavo in realtà per sentirmi bella, importante, ricercata, amata... ho allontanato le amicizie ambigue per non togliere nulla, nemmeno un momento alla nostra possibile storia ma non so diventare quella che desideri, non so non vergognarmi mentre facciamo l'amore non so cambiare il mio aspetto fisico per piacerti di più io sono questa: una stupida donna di quasi 40 anni che ancora sogna un grande amore che ti assomiglia ma a quanto pare non è davvero come te sono una donna che soffre ogni giorno della sua vita perchè non è nessuno nessuno per i suoi colleghi, per i suoi genitori, per sua figlia, per colui che ama che fa la buffona per divertire e conquistare nuovi amici ma oggi, come il resto della sua vita, vuole piangere e non c'è nessuno ad asciugarle le lacrime e ancora una volta sconfitta si allontana da ciò che vorrebbe invece avere accanto per sempre ti vorrò sempre bene ma non so fare altro adesso. Rimaniamo amici? Amicizia, un termine abusato via web: essere amici solo perchè si è chattato un paio di volte? amare solo perchè ci piacciono le foto di una persona? ma la realtà è ben diversa. Amicizia? è ben di più di belle frasi sul diario-blog! e nel malessere essa si rivela: quando non avevo più parole, ma solo lacrime, piangevano con me i miei amici; o mi gridavano contro per risvegliarmi, di certo non mi offendevano o accusavano falsamente di essere una pornostar del web (ti piacerebbe? mah, chi lo sa …)! Caro Chiunque-Tu-Sia (alludo al tipo che mi insozza il blog con accuse varie e parolacce … solo perché non gliela voglio dare … la buonasera … hihihhi), proprio a te scrivo ora: smettila di infangarmi, non ti ho mai amato e non ti amerò mai, non ti ho mai conosciuto e mai lo farò. Amo solo un uomo, inutilmente forse, lo sa Dio, ma è un uomo che esiste: c'è, lo vedo, lo abbraccio, lo incontro, sono sua; cosa che non accadrà mai fra me e te, perchè non potrei mai amare uno che passa il tempo ad offendermi, a trattarmi male perché non faccio ciò che dice lui …( a proposito, non sono la schiava di nessuno, io) quindi, caro Chiunque-Tu-Sia: smetti di chiedere amicizia, o amore o altro, io sono morta per te e chiunque e qualunque cosa tu sia, non mi interessa; ma lascia stare il mio blog, i miei amici e il mio mondo che non ti apparterrà mai! Facebook: un mezzo di comunicazione potentissimo che consente al mio ex, o meglio ad uno di loro (veramente ben più di uno!), di scrivermi ancora le sue problematiche vicende di salute e di vita: sua mamma sta morendo, lui ha subìto un’operazione importante e si sente molto avvilito. Caro Fortunello, mi dispiace molto per tua madre ma so anche che è stanca di lottare, lascia che raggiunga il suo grande amore e trovi la pace, congedala con amore e comprensione, peserà di meno per entrambi, e la avrai comunque dentro di te e potrà sorreggerti nei momenti bui tuo figlio è il motivo per cui sei qui, ricordalo, la tua grande missione, le altre sono secondarie, non importa quanto ti sia costato, ma è un investimento di energie per il suo futuro e per le prossime vite sono lieta che l'operazione sia andata bene e che tu sia ancora qui a parlarne mi piacerebbe poter avere un'altra chance ma so che non è così, non si può tornare indietro, ognuno ha il suo percorso, siamo sullo stesso treno ma non abbiamo le stesse destinazioni e ho ancora molto da pagare, ti penso, ti voglio bene.... La vita a quanto pare non finisce mai di stupirci con le sue meravigliose improvvisate, ma a volte è così difficile continuare a sorridere fingendo che nulla sia mai accaduto … Eccomi al telefono con un uomo fantastico, eccezionalmente sensibile, lo adoro semplicemente, senza mai averlo incontrato, naturalmente! Questo finchè …. Mi giunse una telefonata (“questa”, telefonata!), il tono era caldo e convincente, quasi ipnotico, non lo riconobbi subito ma le sue parole mi giungevano familiari … poi cominciò a cambiare tono di voce e argomenti … le sue frasi avrebbero potuto far impallidire Rocco Siffredi … All’improvviso un senso di nausea profondo mi assaliva … credo fosse la consapevolezza che tutto ciò che avevo sempre inseguito, in realtà non era mai esistito. Un uomo dolce e sensibile, che credesse come me nell’amore vero, un uomo forte e consapevole dei propri punti deboli, un uomo che desiderasse dalla vita solo costruire il suo piccolo impero, fatto di una donna da amare e di figli da crescere, di un lavoro che lo renda rispettabile e felice, fatto di sensazioni ed emozioni non solo private … Ecco. Quel tipo di uomo che la letteratura ci ha reso caro al cuore … Inventandolo di sana pianta, credetemi! Il mio professore dei sogni, l’uomo che viveva lavorando nei centri di Igiene Mentale, e insegnava ai suoi allievi come si vive dignitosamente a 360 gradi! Il caro Prof che mi chiamava dolce cuore! Quello che quasi piangeva desolato di non avere una vita … In verità quando parlava di passione vera, parlava di carnalità, cercava solo l’ennesima vittima da sbattere carnalmente e passionalmente, ma sempre a letto … Mi rendo conto di non saper nemmeno più scrivere, due righe di seguito senza a capo … Senza spezzare un discorso, senza lasciare puntini di sospensione … E poi la dislessia … Mio Dio, quella da personal computer o pc, è la peggiore di tutte, non si conosce cura, né si sa se nessuno l’abbia mai nemmeno cercata o diagnosticata (a parte me, ovviamente, che ve ne parlo fin dalle prime righe). Ecco, me ne vado a letto, è molto meglio! Da sola, da sola, tranquilli! La mia vita è costellata di delusioni che io stessa mi sono procurata, e anche con fatica, perché per farmi trattare da donnaccia sono andata anche a cercarmeli sti bei tipi! Buonanotte, me stessa delusa …! ma questo, beh è un altro capitolo Piccolo (nonché primo) intermezzo il Dentista, questo assassino legalizzato … Accidenti … non so come sia successo, sono volati i giorni e non ho concluso nulla! Sembra ieri che sono andata a fare un piccolo intervento dentale, una semplice estrazione del dente del giudizio, dolorosa sì, ma … Mentre tutto il mondo si riposa e passa qualche giorno a letto, io, la solita esagerata stacanovista, me ne sono tornata a lavorare come niente fosse, peccato la faccia sembrasse un pallone e come tale continuasse a gonfiarsi … Un collega addirittura mi ha rimproverato perché avrei potuto impressionare i pazienti con quella faccia devastata! Ma il peggio, doveva ancora venire: la pressione cominciò a salire, la febbre pure, la faccia deforme e dolente fino alla gola, fino all’orecchio, il cuore mi impazziva e non era amore, ma dolore purissimo! Pronto soccorso? “Ci spiace vada altrove.” Dentista? “Ma non è niente riposati un po’.” Dottore? help me! “Ma qui sei a rischio di vita tesoro!” In parole povere: il cortisone mi aveva fatto reazione, la pressione era ormai impazzita, la febbre non era riuscita a combattere l’infezione e bisognava ricominciare tutto daccapo. Nuove punture di antibiotici, oltre a quelli per bocca, non si sa mai, gastro-protettori, vitamine, pasticche per regolarizzare la pressione, pasticche per regolarizzare la temperatura, pasticche per diminuire il gonfiore: mamma mia! Ma il peggio del peggio deve ancora venire: a parte il dolore incessante, il volto deforme e il gonfiore che non accenna a diminuire, devo ancora subire l’onta delle pappette da baby! Patate, zucchine, carotine novelle, tutto senza sale, appena bolliti o spappolati completamente, freddi, conditi con solo olio d’oliva …. carne tritata cotta a bagnomaria, senza altro che olio … mio dio, che tortura, anche un succo di frutta brucia come fuoco liquido! Non si riesce a dormire né di notte né di giorno, ma persino la tv o la radio mi danno un fastidio atroce, il dolore si insinua nel cervello e mi impedisce anche di respirare, non posso aprire la bocca nemmeno per infilarci il cucchiaio, così uso i cucchiaini extra piatti dei neonati … nooooo Non so se riuscirò a riprendermi, ma se accadrà, mamma mia! Animalo, carino, mi manda un paio di sms in tutti e 14 i giorni in cui sono malata, i colleghi mi odiano e sono certa che pensano sia tutta una invenzione, infatti nessuno si chiede come sto, né domanda quando tornerò … Marione, dolcissimo, qualche gesto quasi spontaneo lo fa: una telefonata, 4-5 messaggini dolci ... comunque sia fa la sua parte di innamoratino lontano che fa il bravo al lavoro … anzi teme che io non voglia rivederlo (non si sa bene per quale motivo … mah!). Merlino, ah lui sì che è fantastico, se ne frega di me, ogni tanto però riciccia fuori con qualche melensa frase sull’amore puro che prova per me (sì, è lui Quello che voleva solo parlare d’amore … e difatti ne parla, ne parla …): lui mi pensa, mi ama, si preoccupa per me … Uno addirittura mi fa l’offeso perché non accetto un invito a cena estemporaneo, ma dico io: se sto crepando in un letto per via di un dente, che me frega a me della pizza con te stasera? boh, non lo so, sarò strana io, ma chi lo sa, magari una revisione al cervellino facciamocela tutti eh! E vabbè, sia come sia, dopo venti giorni di letto e di compresse di ogni dimensione e sapore, finalmente torno al lavoro, debole e stanca ma viva, con i pazienti disperatissimi che mi supplicano di non ammalarmi mai più e che mi circondano di attenzioni come se fossi fragile, mentre i colleghi … beh: la mia amica è amica mia, ci vuole poco, era preoccupata ed ora è felice del mio ritorno; gli altri invece appaiono persino un po’ seccati, pare sia stato un grande disturbo la mia lotta fra la vita e la morte, come mi dispiaceeeee! Riflessioni Cambia il nome, non cambia la storia Mentre guido come una specie di zombie, con gli occhi ancora socchiusi dal sonno e mi sforzo di spalancarli con spilli virtuali come in una nota scena di Dario Argento, la voce della mia mente mi sussurra mille pensieri … mi chiedo quale amore possa io piangere oggi, oggi che non sento amore dentro di me … è così, mio caro Animalo, che eri la mia vita, il sorriso che mi accompagnava, ciò che mi faceva cantare al mattino, che mi suggeriva dolcezza e comprensione verso tutti, tenerezza nel mio cuore e desiderio di vedere tutti veramente felici … beh, oggi … il sesso che era fusione di due anime oggi è solo sesso, non mi appaga, non mi fa sorridere l’anima, anzi mi avvilisce, mi dispiace, non sono nata per fare l’amante, il mio cuore si avvizzisce ed avvilisce per la pochezza del mio andare e venire solo fisico, privo di poesia e di ricreazione … Il mio parlare ridanciano tradisce un’unica emozione: il disgusto di me stessa, io che tanto deploravo le donne che si mettevano di mezzo fra due innamorati, proprio io sono una di quelle (un po’ in tutte le accezioni del termine!). Penso alla tua ragazza, ventenne fiduciosa ed innamorata che ha una carezza in serbo per te tutta la settimana, mentre sogna quei momenti in cui le tieni i fianchi e le doni l’immortalità dell’amore con i tuoi occhi fiammanti di passione … Lei che ti ama e si sente amata, mentre io non ti accarezzo più che per il desiderio di fare una carezza, non perché desideri accarezzare te … Sono una ladra, meschina e triste, di sensazioni che non mi appartengono, non più … ero io quella che ti attendeva la sera per farti sentire amato e coccolarti, adesso le mie sere sono fatte di altri sogni, che non includono te, anzi non includono nessuno … che amarezza! La pioggia sembra picchiettare insistentemente al vetro, come a ricordarmi che ho altro da fare ora, sì, è così … il braccio sinistro appoggiato al finestrino, la mano sul volante che segue svogliatamente le curve della strada, il ticchettìo del tergicristalli che scandisce il cuore impazzito, stanca di pensare al domani e di rimestare nel torbido passato, che d’altronde oramai è passato e via …. Vado alla stazione, curva dopo curva, mi sembra un viaggio senza fine né confini, invece sono una decina di km verdeggianti di oliveti e casette ridenti fra i fiori … mia madre, silenziosa, mesta di fronte alla mia rabbiosa furia di quarantenne in menopausa, guarda fuori cercando con gli occhi un appiglio alla realtà ma non ce la fa … Avevo un fidanzato solo pochi mesi fa, Marione, sembrava un dono troppo grande per essere gestito da una come me che fa solo casini … I suoi occhi verde-azzurri mi stregavano con la dolcezza e intensità di uno sguardo che mi sembrava parlasse d’amore vero, le sue parole erano così verosimilmente sincere e senza secondi fini che tutto era più sopportabile, anche l’attesa del suo divorzio, del suo tempo libero dai molteplici impegni politici, familiari e scolastici … voleva sposarmi, diceva … Era un omone, anzi un ragazzone, visto che aveva quattro anni meno di me, spalle da nuotatore e mani forti ma delicate: mi accarezzava, mi fissava negli occhi, mi afferrava il volto, mi stringeva le mani … tutto accadeva in un’atmosfera irreale e fiabesca … Le sue labbra carnose sembravano vassoi succulenti di fichi maturi da mordicchiare e succhiare, la sua pelle setosa sulla mia mi rivestiva di abiti orientali da geisha con la fantasia … E lunghe chiacchierate di notte, mentre la pioggia batteva sui vetri e copriva le nostre segrete confidenze colme di sagge riflessioni e giuste conclusioni … Cenette romantiche in ristoranti scelti di volta in volta, fino al giorno in cui la cena non era più necessaria, bastavano un paio d’ore per amarsi, non ci si commentava nemmeno più, non ci si chiedeva nemmeno più come stai, né riferito alla vita quotidiana né all’amore … Finito, tutto. Inevitabilmente: troppo poco tempo, lunghe distanze accorciate troppo presto, troppa merce da assaggiare in giro per poter scegliere senza esitazioni … Era ossessionato dalla gelosia, ogni volta mi chiedeva se fossi stata con qualcun altro, se avessi conosciuto qualcuno di interessante, se davvero lo amassi. Quando rifiutai di sposarlo, o meglio dissi di no all’ipotesi che ciò un giorno potesse avvenire, anziché chiedersi il perché si offese e mi lasciò, ciò avveniva un anno fa … nel tempo poi si rese conto che il mio no derivava dal fatto che lui ancora abitava accanto alla ex-moglie e che ciò aveva reso possibili innumerevoli cadute … sì, nel letto di lei! Tornato da me, essendo venuto a più miti consigli, si scusò per non aver compreso prima il mio dolore e mi disse di aver chiesto il divorzio definitivo, nonché di esser tornato a vivere dalla madre, a 30 km dalla ex-moglie, ma anche dai tre figli, vita sua. Così mi piegai e dissi di sì, ingenuamente! Ma dopo un po’ cominciarono a diradarsi le cene, le telefonate; aveva sempre impegni, di ogni genere, dallo studio (aveva deciso di riprendere l’università per poter fare ulteriore carriera politica), alla famiglia (com’è giusto che sia, sti tre poveri ragazzini te li vorrai seguire un po’? o no?), al lavoro (ragazzi, lui sta ricostruendo le città distrutte dal terremoto, mica pizza e fichi, che poi che c’entrerà la pizza non l’ho ancora capito)… insomma, non comprendo, ma evidentemente il mio inconscio ha già catalogato il tutto e mi invia un sogno-fax per risvegliarmi dalla mia atavica stupidità femminile da innamoramento del nulla: Carissimo Marione, mi manchi moltissimo ma non oso disturbarti sapendo che fra la tua famiglia, il lavoro e lo studio non hai tempo nemmeno per rilassarti un momento. Ogni giorno e ogni notte ti penso, rivivo i nostri momenti più belli, che poi sono tutti, non c'è mai stato un solo istante in cui non fossi felice accanto a te; gli abbracci, le carezze, gli sguardi intensi, i sorrisi, i baci, la nostra passione... sono cosciente che gli ostacoli sono molteplici e complessi, prego e spero sempre che si risolvano presto... ma ieri notte ho fatto un sogno che mi ha molto turbata, forse perchè ti sento sfuggire fra le dita e non capisco come, nè perchè. Nel sogno mi facevi una sorpresa: ricevevo la tua telefonata ed eri venuto a trovarmi all'improvviso. Ci sedevamo in un bar dove c'era gente che conoscevi e tutti ti volevano bene, io mi sentivo un pò fuori posto all'inizio ma poi guardavo nei tuoi occhi e dimenticavo il resto del mondo; così, mentre mi tenevi la mano ti ho fissato a lungo e poi ti ho detto: "Ti amo". Ero felice di averlo fatto, perchè il mio cuore sentiva la necessità di farti sapere quanto sei importante per me... ma tu abbassavi lo sguardo, divenivi buio, triste, accigliato, scostante... la mano che prima mi accarezzava dolcemente si ritirò all'improvviso e addirittura te la lavasti con una salviettina, mi sono sentita così stupida! Avevo pensato che fosse perchè non ti avevo mai detto "Ti amo" che eri distante, invece l'averlo detto ti aveva allontanato definitivamente... È solo un sogno, certo, ma mi ha lasciata con tanta amarezza, perchè nei sogni c'è sempre un avvertimento di cose che saranno: credevo la nostra storia fosse un bel sogno, ora mi chiedo se in quanto tale un giorno mi sveglierò e scoprirò che non è mai esistita... mi chiedo cosa posso darti davvero io, che ti possa rendere felice e soprattutto mi chiedo... se per te esisto davvero o mi hai costruita nei tuoi sogni come mi avresti voluta. Per ora ti saluto con un grosso bacio, chissà quando e se, potrò ancora bearmi nei tuoi occhi! Ti voglio bene, ma a volte ciò non basta. Quando mi trasferii coi miei più vicina a lui, avremmo dovuto essere ormai collaudati, invece credo che il terrore dell’ineluttabilità di sto secondo matrimonio disgraziato si sia impadronito di lui allontanandomelo sempre più, fino al giorno in cui di fronte alle mie giuste rimostranze rispondeva un tristissimo: “che dire?” A me, lo chiedi? la domanda l’ho fatta io tesò! Così, finita la nostra storia consumata fra Multipla e Clio, sedili reclinabili o meno, e ristorantini sempre meno romantici …. Sono di nuovo … sola. I concubini Paese che vai, pazzi che trovi … Scusate, salto nel tempo: eccoci ad oggi, nuove assurde situazioni … Povero piccolo ragazzo, caduto nelle reti di abili donnine dalle mani delicate, affascinato da occhi languidi e ostentate raffinatezze da signore … le tue mani sul mio viso sembrano dipingere su di me una nuova giovinezza, che però non ho, la tua ricerca dei miei baci, che tenti di rubare con ogni scusa mentre mi sottraggo ridendo imbarazzata, sussurrano sentimenti che vivo rapace e infingarda nonostante non appartengano a me, a noi … La verità? abbiamo tutti bisogno di sentirci vivi e di chiamare questa esigenza fondamentale col nome dell’amore, ma è una questione chimica, null’altro Povero cucciolo che ti rifugiavi ingenuamente fra le mani morbide e carezzevoli, che affidavi il viso, il collo ai baci mentitori e assassini, cercando di convincere che eri sincero senza chiederti se chi avevi di fronte lo fosse con te , mentre lei, ebbra e sfatta dai propri pensieri ti usava, come avrei potuto fare anche io, se ne fossi stata capace … anche io a volte ho giocato ad accettare questo piatto ricco di pezzi di cuore, ma mi sarei potuta innamorare di un bambino incompreso, di un’ anima in pena non di te, davvero. O dovrei dire sinceramente, povera me che credevo di condurre un gioco che avevo già perso in partenza! Ricominciamo: bisogna ristrutturare la casa di campagna, dove probabilmente verremo a vivere ben presto … chi chiamo? operai di valore ne conosco qualcuno, ma tutti fuori zona e sorvolerò sulle loro abilità demolitorie, devo dire eccezionali! Mi rivolgo allo zio, che abita non lontano da qui, che Destino volle mettere sul mio percorso non ho ancora capito se come coadiutore o deterrente … Così, come prefissato, alle 8.00 in punto, anzi alle 7.30 siamo qui, io e la mia amicacollaboratrice ad attendere il muratore-tuttofare, che restituirà l’antica gloria al casale semidistrutto … Le 8.00, niente … le 9.00 … niente … giunge la chiamata laconica di mio zio ad annunciarci che l’operaio sta male e verrà l’indomani. Bene!benissimo! Facciamo svogliatamente qualche pulizia sommaria, tipo togliere gli innumerevoli calcinacci che ostruiscono fogna, lavandino e ingresso, ammirando la fantastica veranda aperta che è nata spontaneamente dopo l’accanita demolizione di mura, di certo poco solide ma anche no. Ecco, l’indomani: un fanciullo serio serio, che guarda in terra mentre sposta pesi enormi come fosse hulk! non ci vede nemmeno, credo, ah no, ci saluta con un accento straniero, lo immaginavo, ovvio, il solito ragazzino ai lavori pesanti, ma saprà svolgerli? Beh, rimango stupita, il ragazzino, che in realtà ha trentanni, sa fare tutto, e lo fa anche molto bene! ma la cosa più straordinaria è il suo sguardo fiero e luminoso di passione mentre lavora! Sono letteralmente affascinata dalla sua energia e cerco di imparare tutto … Così mi sembra normale diventare l’assistente e supervisore ai lavori, ma comincia un calvario, divertentissimo peraltro, di viaggi avanti e indietro a comprare materiale edile, elettrico, idraulico ecc ecc … durante ogni viaggio un altro pezzo di puzzle definisce la vita piena di peripezie di questo piccolo uomo dolente ma forte e pieno di vita, diveniamo confidenti, amici, complici. E’ certo molto di più di quanto avrei ami ottenuto se avessimo avuto una storia, mi completa quasi come un coniuge! Funziona tutto finchè lo spazio fisico non viene sfiorato, finchè le parole d’amore per altri divengono parole d’amore che vorrebbe indirizzare a me, che mi colpiscono profondamente mettendomi in crisi profonda, la mia voce (quella che detta sto libro) dice di fuggire ed ha ragione, non sapete quanto! Dall’inizio alla fine, passo dopo passo ecco quanto:Viene un temporale e il tetto lascia chiaramente comprendere di essere stato assemblato quasi a caso, piangendo, letteralmente, per farsi ricoprire come si deve, avrà freddo anche lui, poverino! Si corre a comprare guaina ardesiata, guaina liquida colorata, cannello(che non è il marito della mia spezia preferita ma un tubo di ferro collegato ad un tubo di gomma) e bombola del gas, ma poi l’operaio ha necessità di un passa-attrezzi, di compagnia, non so bene di che e sono costretta per tre giorni a stare in posizioni scomode e pericolose sul tetto con lui … Accidenti a me! Non capisco mai un accidente, io, di uomini! Dovevo immaginarmelo che fosse tutta una scusa, che celasse chissà quali mire … Ma ha degli occhi così solari, così belli, fra il verde e il grigio, a seconda del cielo … E poi quando mi vede sorride con gli occhi e col cuore … Comincia ad esserci una certa confidenza fra noi e mi racconta della sua vita, per sommi capi, narrando un’epica sofferenza fra madre morta, figlia lontana e moglie fedifraga, per finire alla sua attuale fidanzata, recidiva e reticente che lo ha mollato sbattendolo fuori di casa … Nel frattempo, infatti, l’operaio era venuto a vivere da noi, in una dependance, in cambio di qualche giornata di lavoro extra. Passavano i giorni e tutto procedeva: sempre gentile, premuroso, anche troppo. Mia figlia, che ve lo dico a fare, lo adorava! aveva una pazienza, st’uomo, che io non me la sarei mai sognata nemmeno sotto psicofarmaci! Una sera lo accompagno alla stazione dei treni e insiste perché mi prenda un caffè con lui, ma io mi nego, pensando che lo faccia per ringraziarmi del passaggio e me ne vado. Mi manda un sms poco dopo: “tu mi piaci, che volemo fa?”. Mi prende un coccolone, giuro! Non avevo considerato questa ipotesi e mi aveva spiazzata, fui costretta a guardarmi dentro: piaceva anche lui a me, anche se non come un innamorato o un amante, diciamo più un’infatuazione per la sua energia! Ma questo non è che l’infantile inizio di un altro rompicapo. Ogni giorno gli umori altalenanti e precari del fanciullo rischiavano di minare l’equilibrio incerto della sua e della mia mente. Oggi si avvicinava dolcemente e pieno di premure, stasera iniziava a dar di matto, attaccandosi al telefono con frasi più o meno farfugliate nei fumi dell’alcool che andavano dal più semplice “te amo stronza” all’arzigogolato “mi stai fregando, mi usi, perché mi inviti a mangiare a casa per non darmi i soldi, forse, o magari pensi di farlo, ma non si sa se è vero, però io mi arrabbio prima così non mi freghi più!” Il mal di testa amici miei ! il mal di testa perenne! Inoltre il suo rapporto conflittuale con le donne, a cominciare dalla moglie, ex-moglie, andata via con la bimba ancora piccina perché qui in Italia avrebbe dovuto lavorare e invece in Romania aveva trovato un bel tomo riccastro che con molta nonchalance si era infilato nel suo letto e poi, già che c’era , se l’era anche sposata (sono perplessa ma non era già la sua, di moglie?boh) … mah! fin qui tutto nella norma, ma perché mai impedire al babbo di vedere la bambina? salvo poi telefonare chiedendo soldi (ma scusa non ti eri sposata il riccastro?) oppure muovendo accuse assurde del tipo “la bambina sta male, la colpa è tua” ( ma se sono a mille km di distanza come l’avrei fatta ammalare ‘sta benedetta ragazzina?!?!). Invece la suocera dell’ultima fidanzatina lo odiava, perché lui e la figlia passavano il tempo o a letto a far le sozzerie, o a letto in coma perché si erano ubriacati (comprendo che non ti piaccia tutto ciò, ma magari anche tua figlia ha la sua responsabilità, no?), e a volte litigavano (molto spesso, quasi sempre in verità!) anche in modo pesante … Quindi la ex-fidanzata, qui mi ci perdo, addirittura fu costretta a sbatterlo fuori di casa e ad andare in Romania, poverina , a prendersi il cugino (uno da copertina con certi occhioni blu da paura, peraltro!), dice lei, per difendersi da lui che la molestava, una specie di stalking, credo, peccato che a me risultasse invece che la molestatrice fosse lei: da mattina a sera, senza posa, sms e telefonate, dalle minacce al facciamo un figlio, che secondo me è poi la minaccia peggiore! E qui viene il bello, intanto io, ignara di ciò che accadeva nel mondo, continuavo a ridere come un’oca degli ammiccamenti intriganti del fanciullo, andavamo insieme ovunque, si faceva la spesa, si cucinava, si lavorava, tutto sempre in perfetta armonia, devo dire anche una complicità unica, quasi mi leggesse nel pensiero preveniva ogni mio desiderio e persino ogni mia parola. Agli occhi di un comune osservatore ciò parrebbe normale feeling , non necessariamente preludio di una relazione, invece la povera malata di mente, gelosa per natura e consapevole di aver un po’ di coscienza sporchina, cominciò a intravedere in tutto ciò un sintomo di accadimenti sordidi e filo-pedofili, così cominciò la diatriba ufficiale sui concubini, che poi saremmo stati io e il muratorino! Ovunque andassimo insieme, se lei ne veniva a conoscenza per riportato o peggio ci vedeva in auto insieme, attaccava una serie di telefonate minacciose e strappalacrime, piagnucolando che si era sentita male per colpa nostra, vedendoci le era venuta addirittura un’emorragia dal naso, non riusciva più a lavorare (era “falegnama” con mio zio,ndr), rischiava di ferirsi, perché vedendoci immaginava le schifezze immonde che avremmo potuto fare a letto insieme. Ma dico io, a parte che ciò che potrei fare io a letto con uno sarebbe teoricamente affar mio privato, anzi privatissimo, e non di dominio pubblico; a parte che una donna quarantenne di 120 kg per un metro e 74 con un ragazzino mingherlino di trentanni, alto quindici cm meno di lei e che pesa solo 40 kg non è che possano poi fare chissà che, a parte che vedere due persone in macchina insieme non implica che scopino, a parte che la mia vita non ti riguarda … insomma, ma che bip-biiiiip-biiiiiiiiiiiiip vòi da me?!?!? Ma niente, si attacca al telefono (che abbia l’amico in infostrada?) e sortisce una nuova diatriba, dopo aver sparso la chiacchiera in giro, furbescamente mi accusa di essere io a far chiacchiere (certo, come no, è ovvio che sia io ad auto-accusarmi di essere un troione pedofilo, ma naturalmente!), non paga di ciò comincia a vaneggiare di un presunto interrogatorio subito da mia figlia riguardo alla sua relazione col mini rumeno (da notare che mia figlia ha nemmeno 12 anni e ignorava al momento la vicenda), che secondo lei io avrei mandato in avanscoperta, da qui la minaccia di dire tutto a mia figlia (ti contraddici cara mia, o lo sa o non lo sa), di toglierle il gatto ( a che titolo non si sa) che le era stato donato dalla padrona di casa della tipa , di spezzarmi le gambine (e qui sto ancora ridendo) e cose similari assurdissime nonché improbabili … Beh, qui ragazzi mi parte la brocca (posso perdonare tutto ma il gatto non si tocca!), perdo il mio aplombe e divento la classica borgatara meglio nota come anaka (ah, n’ha kapito che te corco io, mò?) ed esordisco con un mitico e successivamente aneddotico “abbbellllllllaaaaaaaaaaaa! viè qua che te sfonno, te rifonno e poi t’affonno!”, ho ancora i brividi quando ci penso! Secondo intermezzo: Spiegare Dio ai bambini più difficili: gli adulti Spiacente, non tutto ciò che accade nella vita, la mia per lo meno, fa ridere e quindi ogni tanto mi inseriosisco e penso, ahimè … Mi trovo in una stanzetta del centro di fisioterapia dove lavoro da pochi mesi, devo affrontare una seduta di neuropsicomotricità con una bambina di una decina di anni, affetta da una sindrome molto rara nota col nome di Williams (una sindrome simile a quella dei Down, con invecchiamento precoce e difficoltà motorie e mentali). Questi bimbi di solito hanno grosso impaccio motorio dovuto alla scarsa elasticità dei muscoli e talora, come purtroppo in questo caso, forti difficoltà emozionali … come superare entrambe le cose? il comportamento similautistico non mi aiuta di certo, ma io ho su di lei un grande immenso vantaggio: sono sua zia, si fida di me, da me si lascia toccare! Così mi siedo in terra e la posiziono sulle mie ginocchia contenendo il suo corpo con braccia e gambe come se si trovasse su una barchetta poi, abbracciandola per farle sentire che è al sicuro, comincio a dondolare lentamente; alzo le mie e le sue mani insieme dicendo: “ Ecco il ventoooooo, shhhhhh, lo senti? ci agita tutte, ci fa dondolare più forteeee, il mare è agitato e la barchetta si muove tutta, aiutoooo!”. Le oscillazioni sono sempre più forti e violente, quasi la sbatto a toccare il pavimento con il viso e sento che lei si aggrappa a me con tutte le sue forze, ma inizia anche a ridere e dopo un po’ si tiene sì, ma con meno tensione, sembra abbandonarsi e lasciarsi andare: si fida di me. Ciecamente. Prima teneva gli occhi chiusi a forza, per non guardare, ora invece osserva l’avvicinarsi e allontanarsi del pavimento con un sorriso dolcissimo. Quando mi fermo mi guarda con quei suoi magnifici occhi verde-azzurri costellati di pagliuzze dorate: “Ancora!Sìììì!”, mi chiede sorridendo e mi stampa un bacione sul viso. Cosa c’entra Dio in tutto questo, direte voi. A parte che tutti i bambini sono doni di Dio, e quelli malati o con problemi ancora più degli altri, a parte che stampare un sorriso sul viso di un bimbo è un dono di Dio e che l’amore che questi bimbi cosiddetti diversi riescono a dare ed insegnare è infinitamente e meravigliosamente un dono di Dio … Stamane riflettevo nel mio letto, pensavo a cosa si potessero paragonare Dio e la Fede se si volessero spiegare in termini da chiunque comprensibili e mi è venuto in mente quest’episodio. Ecco: Dio è come la barchetta, la Fede è la nostra capacità di rimanervi aggrappati. La barchetta ci da la forza di affrontare il mare della vita, contiene nutrimento e calore, ci permette di rinfrancarci dalle fatiche, ma solo se vi rimaniamo attaccati. Quando la vita ci aggredisce perché il mare è in tempesta, spesso la violenza del vento rischia di farci distaccare, di perdere il contatto con la barchetta, di lasciarci in balìa delle onde e senza alcun sostentamento, ci sentiamo perduti ma la barchetta c’è ancora, sta a noi raggiungerla con qualche bracciata, fare un piccolo sforzo per tornare ad essa ed una volta raggiuntala, non ci mancherà più nulla. Se quando la vita ci distrugge i punti fermi, noi ci aggrappiamo di più a Dio, sarà semplice affrontare ogni cosa ed uscirne fuori bene, e se ci si allontana non bisogna credere che Dio ci abbia allontanato, perché lui c’è sempre, magari siamo noi che stiamo guardando nella direzione sbagliata e non riusciamo a vederlo, quindi sta a noi cercarlo e raggiungerlo per godere dei benefici che ci offre. Credo che questo lo possa capire anche un bambino, normale o con difficoltà, quindi persino un adulto che altri non è che un bambino troppo cresciuto per ricordarsi che la barchetta è la sua unica speranza di sopravvivere! La Selezione, La Scelta ... La Fine (tranquilli dico sempre così ma poi … niente!) Carissimi … (no, non è una lettera di San Paolo Apostolo!), la selezione famosa, non di Amici di Maria De Filippi, ma dei miei (di amici), è avvenuta: sì, la scelta finale c'è stata! Sono pochi coloro che hanno meritato la mia amicizia (ma sempre abbastanza!), pochissimi che hanno meritato la mia presenza reale, meno ancora coloro che sono entrati, vuoi o non vuoi, nel mio cuore … ma... finalmente ho deciso! Ho deciso di non giocare più coi sentimenti, nè i miei, nè quelli degli altri; di vivere secondo la mia natura, sì socievole, ma mica da rimorchiona fatale! Voglio circondarmi di coloro che mi fanno sorridere, ridere, piangere … e che lo fanno con me, non di me o per me! Voglio vivere col cuore puro di sempre, di chi ama e sente nell'anima qualcosa di più alto che la guida; voglio sorridere senza doppi sensi, nè ambiguità, nè secondi fini … E ringrazio i miei amici di sempre, e quelli nuovi: angeli, fate, streghe, principi azzurri... tutti voi che siete con me nel cammino verso la luce! A Lucrezia (non l’avvelenatrice dei Borgia, ma l’equivalente femminile dell’autore del “De Rerum Natura”), mia amica fidatissima, va un grazie particolare per avermi sempre sostenuto in tutto, pur conservando la sua obiettività. Ad Animalo va un grazie per avermi reso la fiducia nel mondo; agli altri un grazie per avermi aperto gli occhi, più o meno consapevolmente, sulla vita e sui pericoli del virtuale … Grazieeeeee …. Bacini bacioni! Ammetto che a volte crescere è molto doloroso. A volte fa veramente male. A volte è così necessario che il dolore si dimentica, diviene parte della crescita stessa... ci sono serate in cui tutto va bene, poi all'improvviso un piccolo particolare ti guasta la festa forse la sottile consapevolezza di aver perso il tuo tempo, di aver investito nelle cose sbagliate di aver perso di vista te stessa e i tuoi obiettvi, anche il rispetto di te diviene meno palpabile tutto questo perchè? che senso può mai avere, lasciarsi trascinare dagli eventi? è pur vero che il destino ne sa più di noi, ma... Capperini potrebbe anche avvisare, ogni tanto, che sta cambiando direzione!!!! A me viene la nausea da sterzata improvvisa!!!!! Ho deciso di cambiare vita, di allontanare le cose che mi rendono peggiore di quel che sento di essere, che mi svalutano, che mi svendono, che mi sviliscono. In tutto ciò forse ho perso delle persone, non lo so, o magari invece, vedendomi cambiare, si accorgeranno anche loro di aver perso di vista il loro cammino, e mi seguiranno in questo percorso, avvicinandosi, e non le avrò perse ma guadagnate di nuovo! Comunque resta il fatto che ho voglia di volermi più bene, di curarmi di più, di rispettarmi di più, di sentirmi fiera di me.... Ad Animalo devo un grazie per una sorridente serata di risate che mi hanno fatto crescere (E sì,a volte si cresce anche ridendo,vero Lucrezia?!?!) Ad altri per serate di lacrime e di pseudo-offese, che ugualmente mi hanno fatto crescere... A me stessa un grazie per aver sfruttato tutte le mie esperienze per imparare a scegliere le cose migliori della vita, a partire dall'amicizia più grande e sincera che si possa mai desiderare e che ha il nome di Lucrezia! Ok, ok, sto esagerando con i sentimentalismi e racconto sempre meno! State tranquilli, sono entusiasta perché ci siamo finalmente: la mia decisione è presa! Folle, senza garanzie, ma proprio per questo più vera, ho chiuso con tutto quel porcile di gentaglia fittizia; ho tenuto solo amici e amiche veri; ho tenuto le persone che mi solleticano il cuore. Gli altri sono finiti nella pattumiera, come vecchie carte scolorite dal tempo. Ho scelto, seguendo il mio cuore fino a te, magari inutilmente , non so; magari illusoriamente, comunque felice di averti scelto, di aver avuto il coraggio di osare per conoscerti: ti voglio bene! E spero tu me ne voglia come ieri, come prima,come sempre e per sempre, un vero bacione ed abbraccio, confidando nel futuro... e domani chissà... sarà quel che sarà... Prendere una decisione purtroppo non basta per crescere: oggi mi sento sola, mi sento triste. Mi sono resa conto che la vita intorno a me fugge via come sabbia fra le dita: gli amori nascono e muoiono, ed io non me ne rendo nemmeno conto! La gente nasce e muore, ed io penso solo a me stessa; a ciò che ho, che non ho, che vorrei.. Ma chi sono io per sentirmi così importante? Vorrei essere migliore, mi sforzo di esserlo ma cosa combino? solo casini! Credevo di essere leale, ma la sincerità a volte è un buon alibi per ferire … Credevo di essere vera, ma la spontaneità è un buon alibi per fare ciò che ti va di fare … e le conseguenze? Piangiamo su noi stessi … ma si dice: non ci si poteva pensare prima?!?!? Non basta piangere per crescere, eppure mi sono innaffiata di lacrime... Anni di commozione, di pentimento, di amarezza … Anni di errori che ho pagato sulla mia pelle, e purtroppo anche su quella di mia figlia... Mi pento di una cosa grandemente: di aver illuso la mia bambina, mentre si sentiva sola come me, lasciandole pensare che avrebbe avuto un nuovo papà; facendole credere che un giorno avrei trovato il grande amore; così grande da essere capace di amare entrambe; da renderci felici e libere dalle nostre paure per sempre... ma la mia bambina ed io siamo la stessa cosa nel nostro dolore e non basta, per crescere, il saperlo... Credevo di amare me stessa cambiando la mia vita, mi illudevo di conoscere l'amore ma cambiavo letto e forma come un girasole che segue un raggio di luce pensando sia il sole. Chi sono, chi ero, nessuno lo sa … A quante cose ho rinunciato per arrivare qui … un uomo solo per cui ogni giorno sognavo di cambiare, un uomo solo per tutta la mia vita, l'unico per cui sarei stata la sola e che sarebbe stato il solo... ma quando il male era in lui ormai più radicato dell'amore per me... io sono diventata la forte donna che chiude col passato e si ricostruisce: kaurah, prima era una donna di casa che viveva per lui, mio Dio e mio Re … oggi … Kaurah che ha collezionato uomini e delusioni, che si è costruita dal nulla, che si fa amare dai pazienti e da tutti, ma da nessuno in particolare... che ha imparato a vivere l'amore, che ha dimenticato il dolore del sesso e della violenza, che ha dimenticato il sapore del sangue e del male … oggi Kaurah, chiedeva a Dio solo un amore vero, chiedeva di ricominciare da lì... Chi non l'ha capito, cosa ci fa vicino a me? perchè dovrei sognare ancora... il nulla?!? Sì, piango, ma rido anche: rido di me stessa che ancora una volta stupisco la bambina che è in me! Sono cresciuta un altro po’ ma non è abbastanza. Cresciuta nel chiedere scusa a donne sconosciute e mal giudicate, che invece meritano tutto il mio rispetto; ad uomini corretti e leali di cui non mi sono fidata abbastanza; ad amici che ho indirizzato male pensando solo di aiutarli; chiedo scusa a tutti … e a mia figlia … e a me stessa per essermi innamorata.... di nuovo... di un sogno... Riflettiamoci Su Una serata come tante, senza conclusione, senza méta ... Una di quelle serate in cui il telefono non squilla mai … in cui osservi il telefono sperando compaia la minuscola bustina a dirti che ti ho pensato … ed io ti penso, credimi, ti penso spesso (anche troppo aggiungerei)… ma non posso certo chiamarti ogni due secondi per dirti: “ehi mi manchiiiiiii!” Non posso scriverti sms ogni tre per due per dirti che ti vorrei con me, ma chi l'ha deciso che esistono regole di vita così complicate? Certo, è vero non sopporterei nemmeno io una persona che mi stesse addosso, col fiato sul collo per tutto il tempo … non mi farebbe piacere sapere che non viva senza me una persona a cui ho detto di volerne il bene; non sarei felice di sentirla giù solo perchè in quel certo momento avevo da fare e non le ho potuto dedicare il tempo che desiderava condividere con me … è tutto vero, ma mi farebbe piacere sapere che mi pensa e mi desidera, che si sente felice quando pensa a me … ed è quello che faccio ogni volta; ti dico che mi rende felice il tuo pensiero: il mio pensarti e il tuo pensarmi. Ci sono persone che non sanno più amare, che si perdono dietro le mille congetture del domani senza donarsi neanche per un istante, aspettando chi sa cosa … Ci sono persone che hanno smesso di credere e di pregare, pensano sia Dio a non ascoltarli invece sono loro a non sentire le sue parole, a non vedere la sua pena per essi … ci sono persone che non abbracciano mai al primo appuntamento per non farsi dire che erano troppo facili e non sanno se quello sia per caso anche l'ultimo; persone che non baciano nessuno che non abbia prima chiesto loro il permesso e non sanno magari che anche l'altro attendeva con lo stesso proposito un'occasione ormai perduta; persone che non fanno l'amore per non sentirsi giudicare poco serie e non lo faranno mai più perchè l'amore ormai le ha dimenticate. Riflettiamoci su, io ringrazio Dio: perchè credo ti abbia messo sul mio cammino; perchè credo che sia un dono del Signore ogni atto d'amore vissuto; perchè mi hai baciato e ho ricambiato il bacio; perchè ho dimenticato di poter essere giudicata abbandonandomi fra le tue braccia come un'innocente e perchè mi sono sentita felice e viva, ringrazio Dio ancora una volta ma anche te che mi hai permesso di vivere. Ti voglio bene … e ringrazio anche una donna che avevo mal giudicato senza rispecchiarmi in essa, la ringrazio per avermi mostrato un cammino, nonostante fossi incerta e cinica... come stai? Ciao come stai? Una domanda semplice che tutti i giorni riceviamo o facciamo a qualcuno, qualcuno che ci sta a cuore, o semplicemente qualcuno che pensiamo desideri ricevere questa domanda Ma cosa intendiamo con queste parole? Io vorrei davvero sapere come stai, come ti senti, cosa c'è nel tuo cuore adesso. Vorrei conoscere il livello della tua pressione e la tua glicemia per non preoccuparmi che ti possa sentire male. Vorrei sapere cosa senti nel profondo della tua anima, se c'è forza di andare avanti per la tua strada o desiderio di abbandonare tutto per un istante... vorrei conoscere cosa sogni, cosa pensi, dove sei ora... Ciao come stai? Vorrei sentirti dire solo questo, ma forse mi nascondo dietro un filo d'argento per non dire che vorrei sentire altre parole... ciao Avrei voluto fare qualcosa di diverso,oggi: magari sorridere con te per esempio (ma ridevo con la mia amica)…. magari carezzare i tuoi capelli (ma carezzavo mia figlia nel sonno)… magari perdermi nei tuoi occhi (ma mi perdevo nel tuo silenzio a distanza, muto come un sogno...). Avrei voluto che dicessi "arrivo da te" ma il nulla come risposta mi dice che non è così che sarà fra noi... cercavo il tuo viso dovunque, ma non c'era: era solo qui nel mio cuore, dolcissimo, con quegli occhioni grandi e dolci nel mio ricordo … Che giornataccia, piena di dubbi e di tristi considerazioni, mi sei mancato luce mia, mi sei mancato amore … Ah già, dimenticavo, l'amore non è questo desiderio senza fine che sento per te, non è questo malessere che mi assale senza te: è solo quel languore che mi fa sentire viva pensando a te e che mi fa sentire sciocca scrivendo...a te...a nessuno... (meglio?!? ) Al peggio non c'è mai fine, amici miei, comunque si va avanti: è indubbio! Nonostante i silenzi di piombo dell'amore perduto, nonostante le serate di tristezza senza fine annegate nei giochi di parole, nonostante le fiction-tv in cui ci identifichiamo per non morire, si va avanti! Beh, alcuni si fermano lì, come morti, non so: senza più reagire, congelati nel tempo, morti prima di aver vissuto, come i bambini del limbo (quello di Dante, non il ballo, eh). Altri sembrano guardare avanti ma gli occhi puntano nel vuoto, come pietrificati dal dolore; altri giocano semplicemente all'amore grande, ma non sanno amare. Intanto si va avanti verso qualcosa, che non si sa nemmeno se davvero ci sia, come falene verso la luce, attratte dalla certezza di morire, ma incapaci di difendersi. Si va avanti. Oggi come sto? Meglio … se non ci sei tu, mi sento sola, mi sento vuota … eppure guardo avanti e vedo: te, o la tua assenza, a segnarmi il cuore; la mia amica, la sua presenza a darmi forza; la mia bimba, la mia continuità nel tempo e nel cielo a darmi un motivo di vita e tutto il resto... non so, lascio a Dio, che è il suo mestiere, decidere. Mi vorrei un pò più di bene oggi, scusate se è poco! il niente che ho trovato cercando la verità il niente che tutti sembrano avere dentro da qualche anno in qua il niente che mi assale quando penso che ti credevo diverso il niente che uccide lentamente quando mi accorgo che ho sognato ad occhi aperti il niente il niente come risposta a tutte le mie domande il niente come sensazione quando altri mi abbracciano il niente nello stomaco quando devo parlarti e non ci sei il niente il niente della delusione, niente in mano dopo tanti sacrifici quando devo pagare tasse su soldi che non vedo mai arrivare la mia casa senza risate perchè non so più giocare la mia vita triste perchè non sono capace di amare perchè credevo di essere chiara ma non vengo capita perchè credevo di essere viva ma non sono sopravvissuta a me stessa il niente di tutti quelli che, come me, hanno creduto nell'amore e sono rimasti soli hanno sperato che fosse la volta buona, la persona giusta e sono rimasti delusi il niente che oggi, più che mai, mi avvelena l'anima che cos'ho che non va? niente ballando ballando Ieri sera, una piccola fuga dal mondo ostile del quotidiano: non mi sentivo bene, il mio cuore era triste, ma i miei amici non mi hanno lasciato morire dentro me stessa e siamo andati a ballare! Bel posto, bella musica, danze e coreografie meravigliose: uno spettacolo in cui una Drag Queen disegna a colori su un muro bianco … ad un tratto il disegno si stacca dalla parete e si anima, spoglia la Drag Queen degli orpelli femminili dopo averla a lungo provocata … Lei, divenuta un Lui segue il bianco-colorato fantasma, poi decide di scoprirne l'essenza, lo spoglia del bozzolo che lo avvolge e ne emerge una splendida ragazza, l'essenza femminile dell'artista! Si inseguono, si mescolano, si fondono; entrano nel muro e ne escono in mille: uomini e donne, dipinti di mille colori, danzando sensualmente ognuno da solo, poi tutti insieme. In questo vi è l'apoteosi della libertà di esprimersi: non importa se sono uomo o donna, bozzolo o farfalla, sono libero! Ecco, grazie al Gay Village per averci offerto meravigliosi spunti di riflessione oltre che divertimento e danza! poi abbiamo fatto foto pazze nella mise di Cocco's angels, il boock! Addirittura il confessionale, ragazzi! (Animalo io ho mantenuto la promessa e ti ho fatto pubblicità!) Poi... pensavo alla bellezza, a quanto conti nulla e sia sopravvalutata, eppure... Ancora essere belli è quasi doveroso per sopravvivere Ancora chi vuole farsi vedere deve aver qualcosa da mostrare che al pubblico piaccia la mia simpatia, la mia allegria, non hanno corrispondenze nel mio corpo, anche se io non me ne accorgo: mi sento bella, mi sento sensuale, mi sento donna vera … ma gli altri non mi vedono così … o meglio, non tutti Credevo che mi amassero per quella che sono, ma alcuni hanno cercato di cambiarmi Credevo fossero felici di ciò che davo, ma alcuni volevano che dessi di più mi Chiedo se una persona che cerca l'ideale femminino possa trovarlo in me ma poi mi rispondo che se davvero amasse me, non ci sarebbe nessun altra donna al mondo che possa sostituirmi Così io non desidero altri, solo te... ballando ballando, sono ammutolita. Sono stanca, mi sono detta, molto stanca: di cercare di essere un'altra che non sarò mai. Io sono questa donna che ama e si dona senza chiedere mai perché; eccomi, amami, se vuoi e se puoi; altrimenti lascia che mi lecchi le ferite in pace... Lunedì di fuoco A parte che oggi è l'ultimo giorno di lavoro...; a parte che mi mancano già tutti i miei colleghi, i miei pazienti, il mio lavoro... a parte che da domani non so cosa inventarmi per fare la brava mammina e far divertire mia figlia; a parte che stanotte non ho chiuso un occhio, uno solo, nemmeno per un istante... chissà come mai... Lunedì: serve a capire che la settimana sta iniziando di nuovo, ma quella precedente è finalmente finita! che se ieri eri stanca, oggi puoi riposarti dai pensieri strani e folli che ti strapazzano la mente e dire a te stessa: Ma dai, non posso cedere così! Infatti io non mi arrendo mai! Scioccamente forse, ma alla fine la spunterò in qualche modo su tutti i problemi: sì, vincerò i vecchi dolori e i vecchissimi fantasmi con le mie proteste, la mia ossessione per la verità, la mia sincerità folle; con il mio amore senza senso, le mie carezze non richieste; con la mia capacità di imparare sempre cose nuove e di lavorare con passione con la mia voglia di costruire qualcosa di grande o di piccolissimo, ma mio! Lunedì di fuoco, oggi sono carica, eh! Sono me stessa, anche se stanca, anche se sopra le righe; pronta ancora una volta a dire: vinceròòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòò! Ci sono molte cose insolite che accadono ogni giorno e ci fanno riflettere , ma non sempre vediamo il loro vero significato. Alcuni giorni fa una mia amichetta ha perso l'anima migliore del mondo e che lei amava più di se stessa, sentendosi sperduta, senza vie d'uscita, senza più voglia di vivere... Io non ho saputo dirle nulla che la risollevasse, che le desse conforto. Solo che Dio ha di certo un gran cuore e quindi avrebbe accolto quest'anima con sè nel paradiso. Oggi un mio amico ha rischiato la vita per la troppa stanchezza, non ha voluto nessuno vicino a sè, non ha voluto essere consolato, confortato, rassicurato. Come quando sei bambino: non c'è nessuno che senta le tue grida e tu allora, semplicemente smetti di gridare! Ma arrendersi non va bene; nascondersi dietro il passato per non progredire non va bene! Il mio di passato è ingombrante, come me: me lo porto sulla pelle, nella ciccia di cui mi vesto per non farmi raggiungere davvero; ma non so liberarmene; non so andare avanti. Credo di farlo, ma mi rigiro sempre nello stesso punto del letto, poi all'improvviso mi sveglio trafelata: un altro incubo che si allontana ma io non so più se dormo o no. L'incubo mi appartiene? è il mio, davvero? o forse mi sono persa nella convinzione di essere meravigliosa e diversa da tutte le altre; ho creduto di essere più forte, di non aver bisogno di nulla e ora sono come sono: sola! Ho un cuore, la vita è breve, io non so più come cambiarla; non voglio attendere la triste notizia della mia fine per capire e crescere! Non voglio finire da sola perchè non ho saputo dire tvb alla persona giusta o al momento giusto (cosa che capita molto frequentemente al giorno d’oggi!); non voglio stare qui a chiedermi se ho fatto tutto quello che potevo o no! Prendo in prestito una preghiera, che dono a tutti voi: "Signore, dammi la forza di cambiare nella mia vita tutto ciò che va cambiato ma... Signore, ci sono cose che non posso cambiare! Dammi allora la forza di accettarle come tali e di andare avanti per la mia strada, senza mai fermarmi. Sii con me, guidami e sorreggimi nel cammino. Proteggimi da me stesso e dai miei umani dubbi tutto allora sarà possibile: io confido in te!" amore o no? il solito dubbio Secondo voi, si può parlare di amore o no? L'amore ha per me un senso lato, universale che a qualcuno da fastidio. Io amo i miei amici (tutti): amo la mia migliore amica (ma non sono lesbica, chiedete referenze a... vabbè); amo mia figlia, malgrado sia una gran rompiballe; amo il mio lavoro nonostante sia poco remunerativo; amo i miei colleghi (no, non ci vado a letto, tranquilliiiii!); amo la mia casa e cerco di tenerla pulita e vivibile (il che vi assicuro diventa sempre più difficile!). Ma non posso dire ti amo a nessuno, perchè l'amore è così diverso dalla notte meravigliosa passata insieme, o dal desiderio di amare, o dal desiderio di essere amati … Amore, non amore; desiderio, passione; vorrei stare con te per sempre … ma questo non si può dire: fa fuggire... Stiamo un pò della nostra vita accanto, tranquilli … a carezzarci la pelle e l'anima, a sorriderci dentro e fuori, a sollevare veli e abbassarli di nuovo per paura di essere nudi; non è la luce che spaventa. I difetti fisici ci sono , ma si amano lo stesso; è la luce che legge dentro, quel mostrarsi pienamente e completamente, l’affidarsi all'altro, chissà … Amore, non amore. Io credo che sia già una forma di amore, ma se ti da fastidio, non la chiamerò così, e penserò, sfiorandoti i capelli, che vorrei stare per sempre con te, ma tacerò. È notte ma non riesco a dormire, tanto per cambiare, da quando ho conosciuto Animalo è stato sempre così. Da sempre, non dormo: mille pensieri, mille sogni, mille paure, vorrei capire cose che non riesco nemmeno ad immaginare; vorrei saper cose che non sono certa che esistano … Intanto immagino … e cosa? Immagino te, le tue mani, il tuo sorriso, la tua dolcezza, che mi sfuggono dalle dita come sabbia. Sì, la sabbia del tempo che inesorabile ci allontana; la paura e certezza di non poterti più stringere; di averti perso prima ancora di averti raggiunto e... la notte, mi porta strani pensieri: intanto aspettavo di stringerti e non c'eri. Notte, è notte: domani mi sveglierò pensando a te e ricorderò sogni svaniti all'alba, e il sole corroborante mi ricorderà che erano solo sogni, belli o brutti, andati ormai... via... come te Vita mia come sei complicata! Chi mi desidera (non si sa quanto sia vero, ma dice così)… Chi mi ama (sempre se si può chiamare amore quel sentimento)… Chi mi vuole sposare (ma io dico: viviamo prima e poi, semmai, decidiamo)… Chi vuole conforto ma non lo da; chi dà conforto ma non ne avrà; chi ama qualcuno e se ne va; chi non sa amare ma più di mille intorno avrà (come sono poetica, eh?). Io sogno una carezza che non verrà; io dono un sorriso a chi non mi avrà; la notte non dormo, il pensiero è sempre là. Non rispondi se ti chiamo, mi fai preoccupare; mi lasci amaro in bocca senza parlare; io vorrei cambiare, ma non lo so fare … Vita mia come sei complicata! Cercami per favore e dimmi che anche tu, ti senti solo adesso e non vuoi perdermi più; che sogni un abbraccio fra mille, solo quello; che di tutti i tuoi sogni io sono il più bello... Beh, vabbè, sdolcinata, ma se lo penso davvero che differenza fa? Chi di voi non le ha pensate ste cose? magari il coraggio di dirle o scriverle è ben altro, ma … quanto è complicata la vita, non la mia soltanto, ma quella di tutti? Sapete bene che ci sono certe giornatacce, credetemi: fa caldo, Lucrezia è al Circeo con le altre amiche; WonderWoman non abita qua dietro; i miei figliocci sono addirittura in Tahilandia (non oso nemmeno immaginare a far cosa!), il povero Abbato ha problemi col babbo malato; il caro Animalo non sa se diventare famoso di giorno o di notte (più probabile la seconda, direi) … Alcuni volevano plasmarmi a loro misura, ma io sò de coccio (romantica, quanto antiquata espressione per dire che sono un po’ testardina); io voglio solo il mio lavoro (a proposito il 25 rientro, ma solo di pomeriggio)... Voglio che mia figlia si diverta senza distruggermi; comunque il concerto dei Clusters ve lo raccomando, mitico, anzi grazie Pikkio per avermi invitato. Grazie amici per il bene dimostratomi, anche se è stato di certo un pessimo investimento! Credetemi. Io sono qui, a pensare, cosa farei senza te, piccola bestia furastica ma coccolosa … e Honey che è in Toscana e mi odierà … insomma, una bella collezione di nemici, di amici lontani, di piccole sconfitte ingoiate con classe. Perché tvb Animalo, è solo a te che ne voglio, questo è evidente, non reggo nessun altro, però... Decidi una buona volta che ruolo ho nella tua vita, perchè le stagioni passano e i capelli imbiancano ed io non sono più bambina; anche se ragiono come se avessi 5 anni (come dici tu, gli altri lo pensano soltanto). Giornatacce, venisse un pò di vento, la mente fresca, chissà... A proposito delle indecisioni maschili, ma anche, spesso, femminili … Prendo in prestito le parole di Battisti della celebre canzone: “Io Vorrei... Non Vorrei ...Ma Se Vuoi...” Mi viene in mente che è proprio così: come può uno scoglio arginare il mare? In effetti non dovrei amare uno così, ma proprio non ci riesco: so benissimo che non ho vie d'uscita; che non c'è nessun futuro; che non cambierà mai idea; che ciò che non è scattato in lui finora non potrà mai scattare e che sto buttando via il mio tempo, che sto allontanando persone che mi vogliono bene sul serio … ma non posso fare a meno di amarlo, di desiderarlo, ma non è quello che mi lega a lui: i suoi occhi chiari e trasparenti, la sua dolcezza profonda e infinita, il suo leggermi dentro (quando siamo innamorati comunque sia ci pare sempre un’affinità unica e rara, ogni singola volta!). A volte lui solo sa cosa penso; a volte io sola leggo il suo dolore come fosse scritto sul suo viso; lo leggo nel suo sonno affannato; lo leggo nell'esitazione della carezza, nel suo non amarmi (così palese e manifesto e dichiarato, da essere, a volte, dubbio). Mi dispiace di non poterlo rendere felice; mi dispiace di non rendere felice nessuno perchè voglio solo lui; mi dispiace di non poter essere felice, a causa della mia stupidità. La mia amica Lucrezia mi manca, con sto amore sciocco sto a impazzì. Vita Nuova Ma sì lo so, non è mai vero: non c'è mai sta vita nuova, in fondo, magari anche se un pò usata andrebbe bene lo stesso... chissà, al mercato di Dio non c'ho avuto pazienza, eh, ho preso quel che capitava, manco ho scelto … Però, sto venditore abile, poteva pure dirmelo che nun era bbona! E vabbè, se va avanti...(cioè, Si va avanti) Vita nuova, verrà; un altra vita, un altro amore ci sarà... (eh dai, passatemela sta strofetta di canzoncina!). Chissà … Però, ehem, però...me manca...tanto...l’amichetta mia Lucrezia! Tornaaaaaaaaaaaaaaaaaa! Anche Oggi Una Cavolata... Salve, miei cari, sono rientrata al lavoro; c'erano tutte le mie colleghe, quasi commosse (ci credo: si pensava di non riaprire più!)... Nuovi pazienti molto carini, dolcissimi, da coccolare, poveri vecchiarelli soli! Ma io, infame, pensavo al mio amichetto del cuore, dove sarà? Mi sparisce ogni tanto! La mia amichetta, invece, lo so dov'è, ma non per questo mi manca di meno! anzi...Lucrezia mia, ritornaaaaaaaa … manchi a 'sto core! E poi, chi sarà quell'uomo che mi ha rapito il cuore? Chi sarà mai questo sconosciuto santo del cielo che mi fa sognare? (e dai, lo so che lo sapete già, ma fingete, almeno!) Se ci sei, batti un colpo, anzi...chiamami! Te Vojo Bene Assaje; te vojo bene assaje! Scherzi a parte.. La cavolata del giorno è: chi crede di aver vinto, ha perso più di quanto abbia giocato! chi crede di aver perso, non ha mai tentato! solo chi conta nella mano e dimentica, può vincere davvero; perchè solo dimenticando quanto hai giocato e perso, puoi dire di aver vinto tutto! uno sfogo Eccomi qua, una pagina in più intrisa di lacrime; un piccolo sfogo: la mia vita come sempre triste, come sempre senza un vero perché. Sparisce nel nulla, non mi risponde e non so più niente. Mi chiedo cosa sia: magari un'altra più simpatica, più bella, più disponibile e divertente; magari solo stanchezza, desiderio di star da solo a rimuginare; magari solo delusione, paura di sbagliare, di dire troppo o troppo poco … io non lo so, non posso saperlo, se non me lo dice. Non posso leggere nei suoi pensieri anche se mi piacerebbe sapere cosa pensa; so solo che per l'ennesima volta mi trovo a cercare chi non si lascia trovare; per l'ennesima volta mi trovo a tirare un sospiro per non piangere sul mio paziente della sera … Ancora una volta mi sento sola e vuota senza Lui e mi chiedo in cosa sto sperando? In quale via sto cercando di infilarmi, che magari non mi appartiene? Credevo fosse cambiato qualcosa ma non lo so: mi trovo sempre sola con i miei dubbi. Mi dice di ricordarmi sempre che mi vuol bene, come se sapesse in anticipo che me lo chiederò … che cosa dovrei fare ora? ho bisogno di Lui, delle sue mani, del suo amore oppure del suo addio, per rinsavire dalla follia di credermi sua, aiutatemi... Come Dire... Come dire a qualcuno che lo ami, che vorresti solo il suo bene e che questo significa dover rinunciare alla tua felicità? ma nonostante ciò lo farai! Lo farai perchè non sarebbe amore se non ci fosse una sofferenza da pagare come prezzo per la felicità. Come dire a qualcuno che sta sbagliando? che la cosa più importante della sua vita è forse un buco nell'acqua e non ne vedrà mai la realizzazione? Eppure cercherai di dirglielo, fino alla fine e, nel frattempo, pregherai di aver sbagliato tu a valutare la situazione; lo affiancherai e gli darai il tuo appoggio; lo sosterrai e ti preparerai (nel caso avessi ragione), per raccoglierlo da terra... Come dire a qualcuno che oggi l'unica cosa che volevi era stargli vicino per guardarlo negli occhi? eppure l'ho fatto... perchè la libertà vera consiste nel dire ciò che il mio cuore sente anche se potrei sentirmi rispondere un seccato “No”; che dall'altra parte non c'è niente di ciò che vorrei trovare, nessun sentimento d'amore o magari invece semplicemente un tvb che sognavo … Come dire... “Grazie” a tutti coloro che mi sono stati vicini? Così: Grazie amici cari! pensando a ...me! Pensando a me stessa, per una volta (per modo di dire, si sa), immaginandomi nel freddo buio della notte avanzata, mentre ritorno dal nido che credevo d'amore … sfidando curve pericolose e viscide sull'asfalto bagnato. Bagnato, come a volte il mio viso, di inutili e nascoste lacrime; non so se più nascoste o più inutili. Pensando a me stessa mi immagino di vedermi dall'alto di un cielo stellato, come un angelo triste che veglia su di me e si chiede cosa può fare per aiutarmi. Mi immagino vista da lì, che infreddolita e delusa ritorno, pensando che domani cambierà … ma domani è già oggi … e non cambia mai. Mi immagino la mia rabbia, il nervosismo famelico che mi fa ingrassare mentre mando giù cose che non desidero, nella vita e nello stomaco, tutti egualmente dannosi per me. Prego per un futuro migliore: il mio, il suo, quello dei miei amici … ma poi siamo sempre qui: pensando a me stessa, per una volta immagino di potercela fare anche senza un altro dolore, senza un'altra delusione. Immagino di sì, anzi, smetto di immaginare: sì, ce la farò; ce l'ho sempre fatta e anche stavolta, pensando a me stessa, andrò avanti per la mia luminosa strada... evviva gli sposi! Evviva gli sposi! I miei amichetti Gioietta e Amoroso, una coppia fantastica e piena d'amore che venerdì ha finalmente realizzato il grande sogno di diventare una cosa sola: “Uniti in una sola carne saranno il Marito e la Moglie! Nel nome del Signore! Amen …” … e tutti noi a lacrimare, più o meno vistosamente … Ed io ripensavo a qualche anno fa, quando conobbi Gioietta e le feci le carte, e quando uscì che avrebbe incontrato l'uomo della sua vita e si sarebbe sposata, beh, mi sembrava così lontano quel giorno, ma ecco è arrivato! E sono felice che mi abbia permesso di partecipare a questa cerimonia così bella (non tutte le mie amiche che si sposano mi includono …), di passare una meravigliosa giornata fra risate e (perchè no?) pianti di gioia. C’era una villa con atmosfera di sogno, la torta nuziale che saliva dal nulla circondata di luci sfavillanti, fuochi d’artificio e musica romantica in sottofondo …tutto su bordo piscina! All’ingresso, un trionfo di cascate di cioccolata, frittini e ogni ben di Dio sfizioso, a tavola da mangiare come alla corte dei re! Tutto intorno un tripudio di fiori e profumi, sedie ricoperte di raso e la sensazione di scivolar via dalla realtà: risate, gente che ballava, che cantava, il sorriso e le lacrime di chi è davvero compartecipe della gioia degli sposi (sì:così si fa! Evvivaaaa!). La mia tavolata era mitica! Il bel pirata, WonderWoman, la famosa Lucrezia in elegantissimo raso rosso, i dolcissimi Avana e Sinatra insieme alla loro piccola fantastica Amorevole! e poi Dj Frenk e Pieraccione, uèeee, non ce li dimentichiamo! Anche perché erano l'anima della tavolata, i nostri amici marchigiani! C'erano anche altri amichetti a cui mando un doveroso saluto e un grazie per averci divertito con la loro contagiosa allegria: The Boss super-unico-favoloso-fantastico! Elthon dal look straordinario! Il Divo, spumeggiante ed eclettico! Professoro, micetto dagli occhi di bambi! Genieva nella versione sirenetta-sexy, Roscetta dal sorriso solare e tanti altri... Insomma, mi sono divertita da pazzi, sono stata benissimo e cosa più importante di tutte: sono felice che due persone che si amano abbiano realizzato il loro sogno d'amore e siano ora una famiglia, chissà i bimbi, mhmhmhm (al momento attuale ne hanno uno, bellissimo,solare e dagli occhioni dolcissimi:Principino, ndr). Auguroni ancora, baciiiiii. A questo proposito un ringraziamento e un’ode all’amicizia ci sta bene: Grazie a te che mi vuoi così bene da non renderti conto che potresti ferirmi nel tentativo di proteggermi, che potresti allontanarmi nel tentativo di non perdermi e che nonostante tutto ciò, ti sforzi comunque di starmi vicino a modo tuo... Grazie a te che mi vuoi bene, non approvi, non condividi, non comprendi ma ti sforzi di farlo... Grazie a te che ci sei anche quando sono troppo pesante per le tue spalle e non ti tiri indietro mai... io ci sono e ci sarò, sempre! momenti di ...casa Piccoli momenti di casa: fornelli ribollenti di salse e intingoli, panni da lavare e lavatrici da stendere, l'asse da stiro aperto in mezzo al salone … profumo di buona cucina e di pulito: rassetta, stira, piega, metti via...un filo di trucco e sei pronta per fuggire. Corri: la notte è fredda, la pioggia sembra inghiottire il mondo ma tu hai una canzone nel tuo cuore e vai avanti senza paura, ti fermi un momento... rassetti i capelli sconvolti dal vento gelido, sorridi e via. Un minuto per vederlo, per stringergli la mano di nascosto, per sfiorarne il viso. Un minuto per baciarlo, lieve come una bimba; per tenergli la mano febbricitante, per guardare nei suoi occhi alla ricerca di quella luce d'amore; per sentirti vicina anche a sua madre, per stringerle le mani, per sentirne il calore, per ridere con lei. Momenti in cui tutto sembra casa, in cui tutto ha sapore di famiglia... una famiglia che non esisterà mai... perchè non c'è spazio per te, per tua figlia; perchè non c'è spazio per un domani, per un Noi. Una famiglia che non può essere felice, perchè divisa a metà ed ogni metà, divisa ancora a metà: restiamo soli, a guardare nel nostro cuore e vediamo: cosa? Che ci siamo circondati di niente; di gente che non sa chi siamo, cosa vogliamo, cosa sentiamo; mille specchi in cui vanitosamente specchiarsi, per sentirsi belli, ma vuoti. Gente che non vede altro che la nostra apparenza … E così, torni a casa, nel temporale svanito, ma vivo nel tuo cuore, e pensi che finirà tutto questo ma l'amore non morirà mai e tu, sarai , un giorno … sarai tu a fare aria di casa, ovunque tu sarai! Mi rendo conto del valore dell’amicizia, giorno dopo giorno, sempre di più … di quanto costi darle vita, mantenerla: come se fosse facile sorridersi ancora dopo tutto, una giornata dopo l'altra, densa di dolore ed immensa stanchezza, eppure... ancora troviamo lo spazio per due parole d'amoroso benvenuto ed un sorriso per dirci tvb! Questo è l'ineguagliabile valore della nostra incrollabile amicizia e dell'amore profondo che è in noi, un bacio a te Lucrezia, un bacio a te figlia mia, un bacio a tutti coloro che ancora mi vogliono bene, nonostante tutto! Anche l’amore, spesso, nasce dal niente … come un processo straordinario e miracoloso … ecco: Frammenti di solitudine si sono sparsi ovunque, come gocce d'olio che galleggiano sull'acqua, si sono scontrati all'improvviso generando nuove gocce: più grandi, più piccole. Ovunque, frammenti di vita e di dolore. Sembravano inutili gocce di pioggia, invece fra loro si confondevano come in una miscela aromatizzata di thè: profumavano di felicità, ne erano la vera essenza … così, da tutto quel caos senza senso, da tutto quel male che ci avvelenava l'anima, in uno splendido momento di follia è fiorito un sogno d'amore. Reso possibile proprio da tutto quel profondo dolore che ci ha forgiati come siamo; vestiti come per una festa immaginaria, mano nella mano, verso un frammento di vita quotidiana a due; di abbracci, di baci, di carezze; di parole, di opinioni, di sensazioni. Dormire, svegliarsi, fare colazione; piccole rarità che la gente comune non vede. Piccoli privilegi che solo noi apprezziamo davvero, rubandoli ad una notte diversa, ad un'alba nuova che ci ha visti insieme e il cielo, sorpreso, si è fermato a guardare due nuove stelle dormienti, luminose più del sole; e geloso ha coperto le loro effusioni con le sue lacrime senza fine ma ci sarà un nuovo raggio di sole per noi; il tuo sorriso, le tue carezze, i "ti amo" non detti che sentiamo nel cuore... ci sarà sempre un nuovo giorno, una nuova sera.. e per me, ogni volta, una nuova emozione che mi fa battere il cuore per te; ogni volta, di nuovo, come la prima! Il profumo del papà su di un bambino mi ha lasciata perplessa: un abbraccio così forte e prolungato, pieno d’amore è l’unica cosa che potrebbe aver provocato questo trasferimento di profumo, leggero leggero, quasi impercettibile, ma c’è. Mi inebria come qualcosa che sa di nascosto, di segreto strappato … Mi viene voglia di conoscere quel delizioso quadretto in cui un babbo prende il figlioletto in braccio e lo stringe al petto, lo carica leggero come una piuma sulle spalle e lo porta a fare la terapia, ma non sale, è la mamma quella che lo accompagnerà perché così se per caso il bimbo piangesse potrebbe sentirsi libero di farlo, le mamme possono conoscere le debolezze di un uomo, per quanto piccolo, i papà no … Così mi viene il desiderio fortissimo di esser parte di quel piccolo gioco, di quel momento straordinario che è l’amore Non credo mi sia mai successo, lo ricorderei o magari solo adesso sono un pò depressa e niente ricordi dolcissimi affiorano Mi piacerebbe avere accanto un uomo dalle grandi mani forti che mi rassicurino quando c’è un problema, un uomo che mi stringa sé per farmi tacere quando esagero e mi guardi come una cosa sua. Esiste quest’uomo? Ogni volta che penso di sì, mi sbaglio inevitabilmente, proprio come la legge di Murphie, tacci sua! Comunque la vita avanza come il tempo inesorabilmente e io sono stufa di giocare, mi sto invecchiando ragazzi miei, voglio appartenere a qualcuno come un cane? ma proprio io? che non sopporto nemmeno le mie amiche e mia figlia quando fanno le appiccicose? Carissimo Dodo, mi fa tenerezza pensare a te con i tuoi figli, che fingi di fare la voce grossa per tenerli buoni e nel cuore gongoli di felicità … Mi pare di vederti mentre, con mano tremante, dici al grandicello “No, ci pensa papà a mettere il verme”, per non fargli toccare nulla che lo faccia riammalare, e mentre infili l’amo, lo sfiori con lo sguardo per vedere se è tutto a posto, se suda, se sta bene … intanto l’altro che si agita e scappa ovunque, che vuole fare da solo e tu vedi in lui tutto quello che hai amato in lei … Lo so, anche io sono rimasta sola, ho lasciato qualcuno che amavo ancora e per un bel po’ di tempo il mio cuore si è fermato. Mi sembrava che non avrei mai più amato nessuno, che la mia vita si fosse fermata lì dove un problema più grande di me e irrisolvibile mi aveva tolto tutto quello per cui vivevo … e il dolore di vedere mia figlia crescere senza la figura carezzevole e amorosa di un padre, troppo preso da sé stesso per accorgersi di lei … Quindi permettimi di essere orgogliosa di me stessa per avere ancora un cuore disposto ad amare uno sconosciuto, un uomo la cui anima è così vicina al mio cuore da non poter evitare di entrarci … e sono così orgogliosa di te, del tuo fiero amore per i tuoi figli, della tua ricerca di Lealtà e Amore, che spero possa trovare in me qualcosa … Mi sento come una bambina: emozionata, commossa, felice , triste, sola, luminosa e buia … mi manchi. La tua voce carezzevole e dolce,le tue parole, la tua ironia e l’allegria, la forza d’animo, tutto di te mi rende viva. Io so che scoccio, non so che fare, mi manchi e ciò che provo nel mio cuore è di certo una forma spontanea di Amore. Non spaventarti, non fuggire, guarda dentro di me. Io chiudo tutto per avere una possibilità con te, mi sento così. Se va, va. Se non va, mi avrai fatto capire cosa non andava. Carissimo Dodo, luce dei giorni miei più bui, felicità per il mio cuore esploso, serenità per la mia anima non più triste … sentirti al telefono mi da il coraggio di sperare, attendere la tua voce carezzevole mi riempie di sorrisi il cuore … ma quando non ci sei, il telefono muto mi fa tristezza, la voce di qualcuno che non sei tu mi fa innervosire … compilo fogli di strane parole ,di poesie senza senso né sapore, vorrei essere un’onda che si infrange contro te per disperdermi in mille gocce di rugiada ed avvolgerti, entrarti nell’anima … vorrei che la luce del sole mi trapassasse per rendermi arcobaleno sulla tua giornata di pioggia e portarla via con me … vorrei solo poterti piacere quanto tu piaci a me, poter entrare nei tuoi pensieri allietandoli e rendendoli felici come tu sei entrato nei miei. Mi dico questo: se l’amore è l’incontro di due anime, di certo le nostre potrebbero amarsi … se però fosse l’incontro di due corpi, mi chiedo se il mio possa suscitare in te amore, passione; non lo so. Credo fermamente nei sogni, tu lo sai e in fondo sei proprio uno di questi sogni che prende forma. Tu hai una voce, uno sguardo, un’espressione che colmano il mio immaginario e lo saturano di dolcezza. Ma la paura dell’ennesima delusione, dell’ennesimo sconosciuto che si prende gioco di me, mi bloccano. Vorrei essere lì, vicino a te, a ridere di queste mie paure insieme a te, dimostrazione vivente del fatto che solo paure sono. Ma non ho la forza di scommetterci su. Ti sento dentro di me: reale tangibile, vivo, quello che ho sempre voluto incontrare; ma non conosco i tuoi, di sogni, non so se io possa renderti felice oppure piacerti o no. So solo che se non sarai tu l’amore, un altro non c’è ed è inutile cercare ancora. Dopo averti incontrato (e anche fino a quel giorno) non ci sarà nessun altro amico di chat. Ho chiuso per sempre con i sogni da internet, ho chiuso con gli incontri al buio, non sono una donna da una notte, io e lo so bene. E sento te come un uomo per tutta la vita, solo che non posso essere certa che sia la mia, questo me lo devi dire tu! La verità è che prima o poi si arriva a fare la resa dei conti col destino, col cuore, con la coscienza e con sè stessi, la parte più difficile... Io ho capito che non sono come sembro (ma voi lo avevate capito?) e peggio ancora non appaio come sono . Nessuno, anzi pochissimi (per fortuna qualcuno c'è) si sono chiesti chi sia Kaurah; molti hanno visto solo fotografie in cui leggevano la mia solitudine come una voglia di chissà che; molti hanno frainteso la mia sincerità e schiettezza scambiandola per un tentativo di seduzione … Ma chi sono io davvero, chi se l'è chiesto? (a parte i miei amici, ovviamente!) Se amo un uomo soltanto e quest'uomo lo sa, gli altri uomini cosa cercano? Ma se amo solo lui, in fondo io cosa cerco? La resa dei conti dice che ho sbagliato io, è la verità: ho sbagliato a propormi, a lui e a voi. Scusatemi allora, se ancora qualcuno si chiede chi sono: io sono qua, per ogni chiarimento se quell'uomo mi amerà, se esiste davvero, se è una creatura della mia fervida fantasia, chissà … voi però non vi fermate mai più all'apparenza anche i fantasmi si dissolvono alla luce del sole! Su una cosa certamente non ci sono dubbi, o no? non si può fare la spesa al supermercato del "quanto-sò-bello-io" e pensare di trovare un profondo e duraturo rapporto... così mi dice GuardianAngel … Ma dove ci si incontra? al bar? in metropolitana? disco-pub anni 80-90? Dove eri tu, o tutti gli altri quando mi sentivo sola? qui con me, certo, ma sempre nel supermercato dei sentimenti: internet, un pericolo per ragazzi inesperti e giovani fanciulle sole ma anche un modo per non perdersi mai di vista ovunque il destino ci abbia portato Internet mi ha riportato le mie colleghe di studi, care al mio cuore e mai dimenticate ma lontane; Internet mi ha fatto conoscere persone diverse o uguali a me; mi ha permesso di sentire la mia amichetta dolce tutti i momenti in cui non sapevo come andare avanti; di approfondire la mia conoscenza e cercare nuovi orizzonti, di sfogarmi e scrivere ciò che penso … Hai ragione, non serve a nulla razzolare per trovare l'amore, sarà lui a trovarmi se esiste, se c'è ma non potrà mai trovarmi se mi chiudo in me stessa come fanno tanti che avrebbero la persona del loro cuore davanti a sè e si girano dall'altra parte; io invece sono sempre qui, lotto in prima linea, vivo, mi espongo, dico ciò che sento: io sono una donna che ama e sa amare non perchè io sia migliore di altri ma solo vera, leale, sincera; io a chi mi offre amore dico sì o no, e dico anche perché … e vorrei che altrettanto facessero coloro a cui offro il mio di cuore ma non sempre è così, vero? Comunque adesso parlate pure, ditela tutta: nessun dono dal cielo, nessun angelo protettore, nessuna maschera dietro cui nascondersi; chi ha qualcosa nel cuore la mostri! A proposito di oggi! Oggi sono andata ad una comunione, due ore in piedi coi tacchetti e volevo morì fior de rugiada! Ma c'era anche la gente con cui sono cresciuta, gli amici della vita reale, divenuti virtuali per via del tempo e della vita infame... una coppia con cui ho riso per tutto il tempo, mia figlia e gli scambi dolcissimi di coccole e baci, abbracci, mozzichetti e carezze... c'erano bimbi in festa che correvano e ridevano... C'era anche un sacco di buon vino leggero leggero ... che me sò 'mbriacata! E Titti, dolcissima amica d'infanzia con mal di amore come me... tanto simile al mio Lui, ed io simile al suo di Lui... ahahahha, ci studiavamo per prevedere le mosse dei nostri rispettivi uomini! Parole che correvano a fiumi in parallelo con le libagioni e io speravo il telefono squillasse! Ma niente … Cosa aspettiamo noi donne? una chiamata mai arrivata, parole dolci che ci diciamo tra di noi al posto dei nostri lui; ci consoliamo fra di noi, ci piangiamo un pò sù e poi ridiamo insieme. Jessica e il suo amore straniero fiero, bello e forte e i loro bambini dolcissimi, le loro piccole tradizioni musicali da zorba il greco; la folla che rotea intorno … festa! Ed io col mio cuore pieno di felicità: non sono mai cambiata ma sono migliorata, ancora dono il mio sorriso a tutti; ancora sono capace di strapparlo un sorriso a chi sta male …e grazie a tutti voi amici miei sono felice di vivere e di amare, anche quando lui non chiama; anche quando lui non parla; anche quando lui ... non esiste. Ci sono amori ben più grandi di quello che un uomo può offrire, amori meravigliosi e ugualmente disperatamente contrastati … l’amore per un figlio, anzi nel mio caso per una figlia che essendo vecchia già a 9 anni, pareva non sapesse amarmi né capirmi ma mi considerasse addirittura l’ostacolo alla sua felicità. Nata dall’amore più grande e deludente della mia vita, nata dal desiderio di essere viva e di amare ancora per sempre, nata dalla mia grande voglia di vivere, una piccola parte di me, un piccolo clone dolcissimo che si dischiude come la corolla di un fiore alla vita e diviene un altro essere meraviglioso e diverso da me, ma anche molto molto testarda. quando la tua dolce manina mi sfiora nel sonno dolcissima rivedo in te tutto quello che ho amato e che sembrava perduto il senso del tuo sorriso mi è chiaro: è il tuo cuore che parla e sussurra il tuo amore purissimo ma le tristi parole che a volte diciamo sono vesti scure di cui ci ricopriamo dietro cui ci nascondiamo anche tu, così piccolina come me soffri e ti ribelli ad una scelta sbagliata come pensi che sia stata la tua venuta a me ma io, amore mio, io ho amato quel giorno e l’ho benedetto davvero e tutto quello che ho avuto sei tu e tutto quello che ho sei tu e non potrei mai volere di più. Dolcissima bimba mia Un giorno cresciuta leggerai Queste ridicole poesie della tua mamma sciocca Resterai un po’ scossa e un po’ stupefatta Perché divenendo donna capirai Quanto ti ho amato e ti chiederai Perché ti sentivi sola con me Se quello che credevi ti mancasse Era davvero così lontano Perché quando dirai davvero “ti amo” Sentirai quel calore dentro di te Che mi ha fatto sentire viva portandoti in me Così, un giorno, capirai Che il mio amore per te non potrà finire mai. Una piccola parte di me forse tutta forse uno spiraglio di luce forse la mia vera voce ecco le strane parole che il mio cuore si lascia sfuggire ecco le sensazioni dimenticate d’un tratto rivissute ruggiscono forte e sussurrano piano tutto quello che sono e chi è con me sorrida gli altri fuggano pure non sono sola,io ho una piccola me stessa viva dopo e dietro di me nel sorriso di una bimba mai cresciuta e in quello di una appena nata e nella mia bimba ancora, eternità ed amore … festa della mamma che cosa regaleresti alla tua mamma per farla felice? A scuola hanno dato un tema : che cosa regaleresti alla tua mamma per farla felice? Mia figlia ha scritto queste frasi dolcissime e le voglio fermare nel tempo per voi.... “Io a mia madre le regalerei un prato fiorito fatto tutto di rose: gialle, rosse, blu, bianche... poi di orchidee, bottoni d'oro, non ti scordar di me, viole, aiuole... cespugli di fragoline di bosco, more e lamponi con un gazebo apparecchiato con del gelato alla vaniglia e polverina di cioccolato con una spremuta d'arancia. Poi una micia bianca e pelosa che ti faccia compagnia e un cricetino libero che ti voglia bene. Vorrei regalarle il cucciolo che aveva da piccola che morì. Vorrei che abbia sempre e per sempre la sua migliore amica accanto a lei a consolarla tutte le volte che la feriscono, vorrei che riavesse tutte le cose, persone e gli animali a cui si era affezionata, vorrei che fosse felice come lo sono io di essere sua figlia. ti voglio un mondo di bene ottimo + La vita ci riserva tante sorprese,vero? Quando credevo di non saper più piangere mia figlia mi ha commosso; quando credevo di non saper più amare qualcuno ha risvegliato il mio cuore; quando credevo di aver finito tutte le sorprese ho trovato la felicità: essere me stessa con coloro che amo e scoprire che anche loro mi amano... grazie vita! grazie a voi amici, grazie a tutti coloro che mi hanno dato una possibilità! A volte l’amore sembra bussare, entra lentamente, si siede e non se ne vuole andare. Altre volte spalanca la porta del cuore, butta tutto all’aria con furia e poi , d’improvviso scompare. Altre ancora chiede timido “per favore” ed è la volta che mi difendo e chiudo il mio cuore. Eppure tutte le volte, sono certa che sia Amore, e tutte le volte è gioia e vita nuova. Eppure, tutte le volte, lascia un vuoto da colmare quando basterebbe, in fondo, guardare un po’ più in là per accorgersi che sta per arrivare … ti aspetto ancora, mille e mille volte, Amore: fammi gioire, fammi soffrire, ma dammi un motivo ancora per vivere. Sono molto stanca, stufa di perdere anche quando vinco. Voglio cambiare, voglio un modo di vivere diverso, che mi assomigli di più, che sia più vicino al mio vero io. Il bene non si cancella. L’Amore vive anche quando non c’è più … Invece eccomi di nuovo a rincorrere l’ennesimo deficiente di turno, il classico imbecille che mai è stato sincero ma ancora gli credi per paura di sapere la verità. Sembra tutto combinato dal cielo, il destino infamemente lascia che tu creda che sia così … pensavo al mio ex … (sì: a volte ci penso …) ed ecco … Ti penso, t’incontro, ti aggancio … ci vediamo alle 18.30 per una pizza? Ok … poco dopo eccoci insieme, solito caffè e gin-tonic poi solito posto … noi due … la canzone, te la ricordi? Io sì,amore che me la ricordo : “L’amore è l’inganno della ragione” e Zarrillo parla ancora di noi due, come siamo ora, distanti, ipocriti. Cosa vuoi da me? Io solo te per tutta la vita e tu? IO nessuna storia. Un silenzio pesante cala come una lama nel mio cuore. Credevo davvero, che ingenua, che ci fosse qualcosa fra noi. Non sei ingenua. Lo sono! Credevo che amare servisse a qualcosa. Nemmeno una risposta, solo lacrime… Sei arrabbiata? Delusa. Ma è tutto, grazie per il rispetto, sì, volevo fare l’amore con te ma l’Amore! Solo un anno fa mi sembrava di essere felice poi tutto il mio mondo è crollato; mi sembrava di vivere e poi sono morta. Adesso mi volto a cercarti e non so dove sei, mi manchi e non ho niente nelle mani, solo la luna conosce i miei tormenti, solo Dio conosce il mio Domani. Sussurro al vento che ti amo e lui scompiglia tutto, ridendo fra le foglie. Sussurro al mare che ti amo e lui fa la voce grossa con il vento, cancellando i miei disegni; sussurro che non ti amo più e alzi gli occhi tristi per dirmi che l’unico amore è … eri tu. Proprio tu: Amore! mi scrivi che vuoi vedermi subito, corro da te, insieme come un anno fa: baci carezze,scherzi, risate, canzoni dolci … ti amo … ma l’amore è un’altra cosa, in macchina sembra solo sesso … così abbandoniamo il sogno e torniamo a casa. Ti amo, l’ultimo bacio ed è … finita. Così potrebbe ricominciare tutto, un giorno ti avrei vicino come nei miei sogni … peccato che io non riesca più a crederlo possibile! Ti amo ma non vedo un futuro per noi, non riesco a credere che tu mi voglia bene davvero, no . Qualche timido sguardo, non osava parlare poi un gesto, furtivo ed esitante quasi un invito fra le dita, un accenno di sorriso, una vera trappola, ma invitante, ridicolo, divertente … vero sicuramente sposato, lo so un altro guaio forse, no comunque per ridere va bene per credere ad una via d’uscita che mi porti lontanissimo da te oppure … eppure … No, non m’interessa più di un’offerta al supermercato, quando vorrei te tutto il resto che senso ha, che sapore le labbra di un altro potrebbero avere? Non sarebbero le tue, con quel pizzico di anima che sento sfuggirmi, mentre, silenziosamente, cercavo baci che negavi prima, chiedevi poi, ti amo, non riesco ad arrendermi all’evidenza: ti amo ma tu, tu non ami me, tu non ami, me. A volte resto stupita la tua voce calda, quasi dolce, sussurri cose che non mi aspettavo quasi ti mancassi, quasi fossi lieto di sentirmi, quasi … arriverei a credere che davvero provi gli stessi miei palpiti, che sogni come me una carezza, che non vuoi altro che sorridere fra le mie braccia. Crederei all’amore oggi ma poi … poi domani mi chiederei cosa è stato di questi due anni senza te; di questi venti anni senza te; dove sei stato? Anche quando c’eri, dov’eri, se io ancora sogno te ancora …? La notte, un sogno, sono confusa: un autobus blu, una fermata, aspetto da non so più quanto, arriva e si ferma, un capolinea forse, salgo ma non è per me, mi trovo di nuovo giù ad aspettare, mentre è già partito. Voglio salire, corro, due autisti parlottano e mi precedono così finalmente, salgo, ma non è per me, lo so: un’anziana signora, sdraiata su di un pianale inclinato, parla: Problemi di bambini senza età, che fare? Quali responsabilità potranno assumersi? Non so come, ma conosco la risposta, io parlo di gente, che mille anni fa moriva a 30 anni con figli di 11; persone che diventavano uomini per necessità. Bisogna dargliele, le responsabilità, crescono così, solo così. Sorride, acconsente: è proprio vero! Posso scendere allora? ma il mio di autobus non passerà, lo so, è solo una risposta in attesa di arrivare senza delusioni: la verità che può anche ferire, ma è la verità, no? Ok, stavolta il fantasma mi lascia quieta: ho detto ciò che dovevo … Io ho parlato e tu? Perché non parli di me, di tutti i letti disfatti che ti lasciano l’amaro in bocca; del non sapore di labbra sconosciute; perché non ammetti che in fondo avresti voglia di me e dei miei difetti, dei miei pasticci in cucina e delle improvvisate, delle mie bambinate dolcissime e dei miei pensieri imprevedibili …? Perché non parli di me, delle canzoni che ti fanno ricordare? Mentre fingi che siano altre labbra quelle che sogni, e fingi che siano altre mani quelle che sfiori … Perché non ammetti che vorresti la curva della mia schiena sotto le tue mani, la mia testa poggiata sulla tua spalla, il mio cuore che batte veloce sul tuo petto, perché, Diavolo, perché non puoi ammettere che di mille donne che hai avuto in realtà tu vorresti solo me! potrebbe essere ma non è... carissimo mio cuore potrebbe essere che la dolcezza che senti sia amore ma sai già che non lo è potrebbe essere la malinconia che senti e ti trafigge senza pietà quando poggi lo sguardo sul suo viso lontano potrebbe anche la tristezza nello scorgere lacrime furtive fra le sue ciglia potrebbe essere amore ma non lo è mai il battito che rallenta all'improvviso, si ferma e poi riprende all'impazzata potrebbe essere l'amore ma non lo è nemmeno stavolta il desiderio di passione travolgente il fremito nascosto da gesti apparentemente casuali il ballare frenetico per nascondere i battiti veloci potrebbero essere felicemente amore ma nessuno risponde al richiamo forse nessuno è in ascolto adesso sì avrebbe potuto essere amore ma non lo è non lo è mai, non lo è più Lasciarsi, credere che sia tutto finito, che niente possa più tornare come prima …poi sentirsi, desiderarsi come prima, più di prima, desiderare di cancellare tutto in un bacio dolcissimo … e poi, niente … Ci sono amori che sfuggono di continuo, ti cercano, ti desiderano e si fanno desiderare ma quando la pelle chiama fuggono via, hanno paura di andare oltre, rilasciarsi scoprire. Sono quegli amori che tremano quando cominci ad intuire come sono davvero e fai domande di cui conosci già la risposta, quelli che balbettano quando parli di un Noi che non sentono realizzabile se non nelle fantasie, e non parlo di quelle erotiche che sarebbe già qualcosa, ma proprio di sogni tipo film romantici. Sono quegli amori che vorrebbero sposarti e appena se ne rendono conto cominciano a fuggire più lontano che si può … Mi eviti, dici di no, ma è così. Ti telefono e giochi, micetto, col topolino compiacente, ma poi ripiomba il silenzio e scompari, come sempre, nel nulla… Quegli amori di adolescente che si perdono nel tempo e si ritrovano per caso, una sera di novembre, ad un crocevia di paese, pronti a giocare di nuovo come se il vento avesse portato via giorni mesi ed anni senza lasciar traccia, come se si fossero lasciati ieri oppure essendo mai vissuti volessero prepotentemente vivere ora, subito, qui: come trasportati da un vento di primavera lontano lontano, indietro nel tempo o avanti in un futuro ancora mai vissuto; sembrava così facile ritornare al “noi” ma anche la vita quotidiana ha il suo peso. Quella volta ero davvero convinta di avercela fatta: avevo dato appuntamento a Willy pensando di non andarci, così mi sarei vendicata dei venti anni passati ad aspettare che si facesse giorno e che lui mi dicesse di amarmi, cosa peraltro mai stata vera ma certamente non mi sarebbe spiaciuto sentirlo dire … Così, non risposi nemmeno al telefono ed ai mille messaggi o meglio prima lasciai passare almeno mezzora poi smisi di rispondere del tutto … avrà funzionato? si sarà sentito preso in giro e avrà demorso, demorsicato .. insomma avrà lasciato perdere? Macché, dico io, come si può? Me lo ritrovo sotto l’ufficio alle 19.30 come se niente fosse, che mi lampeggia, fingo di non vedere e lo chiamo al telefono, mi risponde dicendo che è lì davanti ed io mi svirgolo dicendo che vorrei farmi una doccia … invece niente, mi fa: ma dai vieni subito, su … così passo la mia serata da oscar cinematografico intrisa di polvere e sudore ma gloriosa, col trucco sgretolantesi come vecchio intonaco, il mascara che tristemente scivola piano piano e gli occhi sgranati da povera ebete … sorrido e chioccio romanticamente con tanti bacini sul collo e poi mi tiro indietro, ma lui non desiste, non demorde, non molla insomma. Fingo di voler giocare all’amante senza scrupoli, lui invece mi placca stretto per sapere dell’altro, quello che ho mollato perché era sposato, come se ci fosse mai stata una gara fra di loro … Mi fa domande assurde e surreali tipo: Mi pensavi mentre facevi l’amore con lui? Ero meglio io o lui? Ti sono mancato? Gli hai parlato di me? cose così … (che poi, scusa, ma ti pare normale che mentre faccio all’amore con uno mi metta a parlargli di te? boh! ndr) Si lascia sbaciucchiare sul collo, poi finge di negarmi le labbra, lo minaccio di violenza carnale (ve la figurate la notiziona sul telegiornale? donnona sequestra e violenta povero fanciullo 43enne ignaro delle sue malvagie e lubriche intenzioni … Poi infine cede e io mi tiro indietro: “Accendi la macchina, vai pure a casa, io non ne ho voglia …”. Sconfitto, ma convinto di avermi in pugno, accende l’auto, mi sussurra: Ci vediamo domani sera … Mh, dico io, Perché mai vorresti rivedermi domani sera? Non lo saprai mai, Allora per vedere se ho imparato a far cosine carine nuove?No no … Allora perché in realtà ti manco? Non lo dico, no … Vabbè … Allora che vuoi che ti dica, che ti amo? E gli scoppio a ridere in faccia come una scema … ma lui mi guarda storto … Beh, era più credibile se dicevi che volevi darmi un’altra fregatura … in ogni senso … no? beh, non è convinto … comunque per ora, beh, ho vinto io … Così l’indomani … gli do finalmente buca … Ma a mezzanotte cenerentolo mi manda un mitico sms : “Brava brava, l’oscar meriti per la tua comparsata di ieri sera …”. Rosicasti, ah? Comunque mi sento un po’ scema … io a questo uomo l’ho sempre desiderato, lo desidero e mi accende il sangue come una stellina di natale … perché cavolo gli do buca? Lo chiamo … mi dice: dai, ci vediamo domani sera … cliché solito, solita frase, ricominciamo … Intanto io vado avanti con la ricerca affannosa di un uomo migliore, accuratamente selezionato su internet e se possibile anche incontrato di persona, se no mi accontenterò delle foto. Ma questo Willy non era così, giuro … era un giovane carino, dai capelli biondicci (mi suggeriscono che sto vaneggiando, era proprio roscio come dicono qui)… mi portava a ballare o qualche volta uscivamo e ci fermavamo in strani posti a chiacchierare fino all’alba …ogni tanto facevamo anche l’amore con l’allegra folle incoscienza dei vent’anni … Poi ci siamo incontrati qualche anno dopo, io avevo la bambina piccola e mi ero appena lasciata col padre, lui aveva rotto da poco una storia e la sua ex aveva perso il bambino … non mi sembrò il caso di rispondere al suo invito che celava, ne ero certa, una proposta sessuale, peraltro allettante, ma poco consona al mio stato di mammina single.. Così trascorsero altri anni per giungere ad un fatidico incontro in cui aspettavo l’autobus, ricorrente come scena nella mia vita e sempre da rimorchio … Mi vede, si ferma, Vuoi un passaggio?Beh,magari,Vado a Palestrina … Anche io ,Se vuoi ti ci porto … Ok,grazie … il cuore impazzito e le gote infuocate come una scolaretta al primo amore … Si ferma davanti ad un parco … chiude le serrature della macchina e fa il suo esploit : “O mi baci o non ti lascio scendere …”. Ma dai! Ebbene io accetto il bacio e non mi rendo più conto di nulla, sono come trasfigurata e trasportata in una favola ormai realizzata dopo ben 17 anni! Le mani che si sfiorano, ballano una danza dolce e sensuale magneticamente attratte come le nostre anime … Canzoni dolcissime registrate per me, da Gianluca Grignani a Michele Zarrillo, da Eros Ramazzotti ad Adriano Celentano …non sapevo come comprendere i suoi messaggi, come interpretarli, come amarlo abbastanza da renderlo felice … riparlava sempre dei suoi amori, delle altre donne che aveva avuto e di come gli avesse sempre parlato di me e quanto loro mi odiassero perché avevano capito che mi amava da sempre, senza saperlo, che ero l’unica simile a lui... me lo ripeteva sempre … Diceva frasi a doppio senso, ambigue, per non darmi mai la certezza di essere amata, poi una sera, credendomi addormentata, mi accarezzava piano piano e diceva “Ti voglio bene, non puoi immaginare quanto, ti voglio davvero bene, sei l’unica a cui abbia mai voluto bene, non so che farei per renderti felice …”. Io invece lo so cosa faresti Willy, niente, come infatti è stata la tua scelta, forse più azzeccata della mia: hai scelto infatti di non amarmi più, di lasciarmi da sola, sì, di scappare dalla possibilità di costruire qualcosa di grande ma sicuramente impegnativo. Le tue scuse le so a memoria: Mio fratello, solo un uomo malato e triste, che faccio? lo mollo come un cane? a quale donna può sta bene una simile situazione? Un fratello ubriaco che si annulla completamente, buttato per terra, annegando nelle proprie escrezioni. Chi verrebbe in piena notte a lavarlo, a vestirlo, a metterlo a letto perché io mi sento male al solo vederlo? Io ci sono venuta, Willy, io c’ero ogni volta che avevi un problema. Io sono venuta ad accompagnarti in piena notte in ospedale perchè i tuoi vicini pazzi si erano accoltellati a casa tua, o per tuo fratello che avevano ritrovato per terra in giro, o per sentirti sfogare delle tue disgrazie, delle tue paranoie. Io c’ero Willy. C’ero sempre. E questo ti ha fatto paura … L’essenza di Kaurah E questa credo sia tutta la Kaurah vera, l’essenza vera di Kaurah, la sua regola di vita, il dono che faccio di me a tutti voi che avete avuto la pazienza di seguirmi fin qui: Credevo di morire quando ho perduto la prima battaglia contro la vita; credevo di morire, che tutto il mondo si fosse fermato, che non avrei mai più amato, che non avrei più avuto nulla da offrire … Quando ho perduto la mia serenità, credevo di morire, che non c’era nulla di buono in me, che non valeva la pena di vivere, che niente mi avrebbe resa migliore … Quando ho perduto il primo appuntamento con la felicità, per non ammettere di amare … Credevo di morire, di non valere un sorriso, di non avere più un cuore … quando smetterò di perdere tempo, a credere di morire, forse riuscirò a vedere oltre, a vivere bene con me stessa, a sorridere al futuro, e non ci sarà più bisogno di credere di morire … Credevo di morire … invece cominciavo a vivere! Preghiera o poesia? Un giorno una donna si recò al tempio, da tempo pregava e piangeva, senza sosta così il Signore decise di parlarle: -Dimmi donna, cosa ti affligge così tanto?- O mio Signore, il mio uomo è commerciante: spesso viaggia per lavoro e sta via giorni e giorni; quando torna è così stanco da non avere la forza nemmeno di accettare le mie carezze, ma quando le altre donne che bussano di continuo alla sua porta, lo lusingano, danzano per lui e ne cercano i favori , lui fra le mie braccia sorride e così io soffro perchè non sono certa che egli mi ami veramente.-Dimmi donna, dunque egli non merita il tuo amore?-Oh, no Signore, lo merita, eccome! È generoso e dolce e amorevole: non mi fa mancare niente e quando stiamo insieme io sono per lui una regina!-Sì donna, dici così ma tra qualche giorno lo dimenticherai.-No Signore, non ho mai amato nessuno come amo lui; nessuno fra quelli che ho conosciuto vale quanto lui- -Sì donna, ma presto conoscerai un altro e dimenticherai.-O no Signore nessuno che mai conoscerò potrò amare più di lui.-E dunque dici che lui non ti ama quanto tu ami lui?-Mah, non saprei mio Signore.-Io dico che è così! Donna, donna: così facile è per te amare completamente, che non ti costa nulla vivere per lui … ma un uomo, o donna, un uomo! Ben poca cosa è per lui l'amore eppure fa di tutto per farti sentire amata: stanco del viaggio ti circonda con le braccia per cingerti l'anima e non sei contenta? Lui che non ha mai ricevuto carezze ti stringe teneramente e non te ne accorgi; lui che non sa parlare d'amore ti guarda negli occhi e ti scalda l'anima... non senti il suo cuore che palpita?-Hai ragione mio Signore, forse sono io che non merito il suo Amore, ti chiedo perdono.”No donna, se egli ti ama, lo meriti: sei tu che hai acceso il suo cuore, insegnandogli a desiderare tutto ciò. Lo meriti ma ora... Smetti di piangere e pregare scioccamente e corri dal tuo uomo che ti aspetta va, presto!” Così la donna corse a preparare l'alcova e quella notte fu felice quando egli si addormentò sul suo grembo: più felice che mai perchè ognuno dà secondo la sua natura tutto ciò che può dare! E l'amore di un uomo, ricordiamolo, vale mille volte di più di quello di una donna perchè egli impara ad amare da noi mentre noi nasciamo per l'amore! "dedicato a tutti coloro che non sanno di essere felici!" sommario LA NOSTRA VITA CHE SCORRE.....................................................................................................................2 PRELUDIO- SPROLOQUIO............................................................................................................................3 VOLEVA SOLO PARLARE D’AMORE..............................................................................................................4 DISLESSIA CIBERNETICA...............................................................................................................................9 CORREVAMO ….........................................................................................................................................11 COME COMPORTARSI CON QUESTI UOMINI?............................................................................................13 L’UOMO IDEALE........................................................................................................................................15 QUANTI TIPI DI AMORE?...........................................................................................................................16 COME DIRE SCUSA ….................................................................................................................................19 CHI SONO IO?............................................................................................................................................20 DICEVO?....................................................................................................................................................22 GLI INIZI.....................................................................................................................................................23 MAI DIRE DI SÌ AGLI SCONOSCIUTI............................................................................................................27 COSÌ RITORNO SUI MIEI PASSI …...............................................................................................................30 CONSAPEVOLEZZA.....................................................................................................................................32 I PERICOLI DELLE CHAT: PERDERSI DENTRO DI SÈ.................................................................................................32 E QUI COMINCIA IL BELLO:........................................................................................................................35 LO SCATAFASCIAMENTO ..........................................................................................................................40 INCESSANTI PAROLE D’AMORE.................................................................................................................42 DAL MIO BLOG: 04 GIUGNO (EH, L’AMORE)..............................................................................................45 UN GIORNO SUCCEDERÀ...........................................................................................................................46 LA PRESA DI COSCIENZA PRIMA O POI ARRIVA:........................................................................................48 RIMANIAMO AMICI?.................................................................................................................................49 PICCOLO (NONCHÉ PRIMO) INTERMEZZO..................................................................................................51 IL DENTISTA, QUESTO ASSASSINO LEGALIZZATO …...............................................................................................51 RIFLESSIONI...............................................................................................................................................53 CAMBIA IL NOME, NON CAMBIA LA STORIA.......................................................................................................53 I CONCUBINI..............................................................................................................................................56 PAESE CHE VAI, PAZZI CHE TROVI …...............................................................................................................56 SECONDO INTERMEZZO:............................................................................................................................61 SPIEGARE DIO AI BAMBINI PIÙ DIFFICILI: GLI ADULTI............................................................................................61 LA SELEZIONE, LA SCELTA ... LA FINE..........................................................................................................62 (TRANQUILLI DICO SEMPRE COSÌ MA POI … NIENTE!)...........................................................................................62 RIFLETTIAMOCI SU....................................................................................................................................65 COME STAI?..............................................................................................................................................66 (MEGLIO?!? ).............................................................................................................................................66 BALLANDO BALLANDO..............................................................................................................................67 LUNEDÌ DI FUOCO......................................................................................................................................68 AMORE O NO?...........................................................................................................................................70 IL SOLITO DUBBIO.....................................................................................................................................70 VITA NUOVA.............................................................................................................................................72 ANCHE OGGI UNA CAVOLATA...................................................................................................................73 UNO SFOGO..............................................................................................................................................73 PENSANDO A ...ME!..................................................................................................................................74 EVVIVA GLI SPOSI!.....................................................................................................................................74 MOMENTI DI ...CASA.................................................................................................................................75 CARISSIMO DODO,....................................................................................................................................77 A PROPOSITO DI OGGI!.............................................................................................................................80 FESTA DELLA MAMMA..............................................................................................................................83 CHE COSA REGALERESTI ALLA TUA MAMMA PER FARLA FELICE?................................................................................83 A VOLTE L’AMORE SEMBRA BUSSARE, ENTRA LENTAMENTE, SI SIEDE E NON SE NE VUOLE ANDARE. ......84 SEI ARRABBIATA? DELUSA. .......................................................................................................................85 POTREBBE ESSERE MA NON È....................................................................................................................86 L’ESSENZA DI KAURAH...............................................................................................................................91 PREGHIERA O POESIA?..............................................................................................................................92