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Deliberazione 22 dicembre 2015, n. 12/2015/G

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Deliberazione 22 dicembre 2015, n. 12/2015/G
SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO
SULLA GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO
L’ATTUAZIONE DI INIZIATIVE E PROGETTI AMBIENTALI
IN CINA, NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA SICP
(SINO-ITALIAN COOPERATION PROGRAM FOR
ENVIRONMENTAL PROTECTION)
Deliberazione 22 dicembre 2015, n. 12/2015/G
SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO
SULLA GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO
L’ATTUAZIONE DI INIZIATIVE E PROGETTI AMBIENTALI
IN CINA, NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA SICP
(SINO-ITALIAN COOPERATION PROGRAM FOR
ENVIRONMENTAL PROTECTION)
Hanno collaborato per l’istruttoria e l’elaborazione dei dati:
Fulvia Delavigne, Beatrice De Simone, Laura Iberti
SOMMARIO
Deliberazione
..............................................................................................................
Pag.
5
***
Acronimi e abbreviazioni utilizzati più frequentemente nel testo
..................................
11
....................................................................................................................
13
.........................................................................................................................
15
CAPITOLO I - Premessa .............................................................................................
1. Finalità e metodologia del controllo .....................................................................
2. Quadro normativo e convenzionale di riferimento ................................................
19
19
20
CAPITOLO II - Il “Sino-Italian cooperation program” (Sicp) per la protezione
dell’ambiente in Cina ......................................................................................................
1. Evoluzione del programma ......................................................................................
2. Progetti e risultati ...................................................................................................
3. Situazione attuale della cooperazione in campo ambientale e prospettive future ...
4. Problematiche gestionali e di coordinamento .......................................................
25
25
30
33
39
CAPITOLO III - La gestione dei finanziamenti pubblici ..............................................
1. Risorse pubbliche erogate ....................................................................................
2. L’attività di cooperazione attuata e finanziata tramite Ice ..................................
2.1. Accordi, piani operativi e strutture ...............................................................
2.2. Commesse privatistiche e linee di finanziamento ...........................................
2.3. Sistema di rendicontazione e controllo nei rapporti Mattm-Ice .....................
3. I contributi trasferiti direttamente ai partner cinesi .............................................
3.1. Le procedure di finanziamento ......................................................................
3.2. La gestione dei fondi fiduciari bilaterali e dei trasferimenti diretti .................
4. Il finanziamento attraverso trust fund istituiti presso i fondi multilaterali ............
4.1. Premessa ......................................................................................................
4.2. Meccanismi di finanziamento attuati presso istituzioni finanziarie internazionali
5. Le risorse destinate ai progetti di formazione .......................................................
5.1. Gli accordi di programma ..............................................................................
5.2. Le spese relative ............................................................................................
45
45
47
47
52
56
57
57
62
66
66
67
72
72
73
CAPITOLO IV - Conclusioni e raccomandazioni
75
Relazione
Sintesi
..........................................................
3
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
INDICE DELLE TABELLE
Tabella 1 - Spese e corrispettivi fatturati al Mattm e relativi pagamenti
.......................
Tabella 2 - Trasferimenti diretti alle istituzioni cinesi (su c/c estero o fondo fiduciario)
53
.
59
Tabella 3 - Spese connesse agli accordi programmatici Mattm-Viu ....................................
74
***
INDICE DEGLI ALLEGATI
Allegato 1 - Schema organizzativo e funzionale del Sicp
...............................................
Allegato 2 - Capitoli di spesa utilizzati per il finanziamento del programma
Allegato 3 - Progetti avviati e/o conclusi nell’ambito del Sicp
Allegato 4 - Piani operativi annuali concordati con Ice-Agenzia
83
.................
87
.......................................
93
...................................
111
4
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
DELIBERAZIONE
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Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
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Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Deliberazione n. 12/2015/G
REPUBBLICA ITALIANA
la Corte dei conti
Sezione centrale di controllo
sulla gestione delle amministrazioni dello Stato
Adunanza dei collegi I e II e del collegio per il controllo sulle entrate
del 1° dicembre 2015
***
Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e, in particolare, l’art. 3, comma 4, ai sensi del quale la
Corte dei conti svolge il controllo sulle gestioni delle amministrazioni pubbliche, verificandone la
legittimità e la regolarità, il funzionamento degli organi interni, nonché la corrispondenza dei
risultati
dell’attività
amministrativa
agli
obiettivi
stabiliti
dalla
legge,
valutando
comparativamente costi, modi e tempi dello svolgimento dell’azione amministrativa;
vista la deliberazione della Sezione n. 13/2013/G del 17 dicembre 2013, con la quale è stato
approvato il programma di controllo sulla gestione per l’esercizio 2014;
vista la relazione, presentata dal consigliere Angelo Ferraro, che illustra gli esiti dell’indagine
condotta in merito a “L’attuazione di iniziative e progetti ambientali in Cina, nell’ambito del
programma Sicp (Sino-italian cooperation program for environmental protection)”;
vista l’ordinanza in data 13 novembre 2015, con la quale il presidente della Sezione ha
convocato il I e il II collegio e il collegio per il controllo sulle entrate per l’adunanza del 1° dicembre
2015, al fine della pronuncia sulla gestione in argomento;
vista la nota n. 4370 del 13 novembre 2015, con la quale il Servizio di segreteria per le
adunanze ha trasmesso la relazione ai seguenti uffici:
- Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale - Gabinetto del Ministro;
- Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale - Direzione generale per la
mondializzazione e le questioni globali;
-
Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale - Organismo indipendente di
valutazione della performance;
- Ufficio centrale del bilancio presso il Ministero degli affari esteri e della cooperazione
internazionale;
- Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare - Gabinetto del Ministro;
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Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
- Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare - Direzione generale per il clima
e l’energia (Cle);
- Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare - Direzione generale per lo
sviluppo sostenibile, per il danno ambientale e per i rapporti con l’Unione europea e gli
organismi internazionali (Svi);
- Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare - Organismo indipendente di
valutazione della performance;
- Ufficio centrale del bilancio presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del
mare;
- Istituto nazionale per il commercio con l’estero-Agenzia - Presidenza;
- Istituto nazionale per il commercio con l’estero-Agenzia - Direzione generale;
- Istituto nazionale per il commercio con l’estero-Agenzia - Ufficio di coordinamento,
amministrazione, organizzazione e risorse umane;
- Istituto nazionale per il commercio con l’estero-Agenzia - Organismo indipendente di
valutazione della performance;
- Ministero dell’economia e delle finanze - Gabinetto del Ministro;
- Ministero dell’economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato;
udito il relatore cons. Angelo Ferraro;
uditi, in rappresentanza delle amministrazioni convocate:
- per il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale - Segretariato generale,
il ministro plenipotenziario Antonio Alessandro;
- per il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare - Segretariato generale, il
dott. Antonio Agostini (segretario generale);
- per il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare - Direzione generale Svi,
la dott.ssa Valeria Rizzo (dirigente);
- per il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare - Organismo indipendente
di valutazione della performance, il dott. Davide Galli (dirigente);
- per l’Ufficio centrale del bilancio presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio
e del mare, la dott.ssa Alessandra D’Onofrio (direttore);
- per l’Ice-Agenzia - Direzione generale, il dott. Riccardo Landi e il dott. Luigi Ferrelli
(dirigenti),
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Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
DELIBERA
di approvare, con le modifiche apportate dal collegio in camera di consiglio, la relazione
concernente “L’attuazione di iniziative e progetti ambientali in Cina, nell’ambito del programma
Sicp (Sino-italian cooperation program for environmental protection)”.
La presente deliberazione e l’unita relazione sono inviate, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3,
c. 6, l. n. 20/1994, come modificato dall’art. 1, c. 172, l. 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria
2006) e dall’art. 3, c. 64, l. 24 dicembre 2007, n. 244, a cura della Segreteria della Sezione:
- alla Presidenza del Senato della Repubblica e alla Presidenza della Camera dei deputati;
- alla Presidenza del Consiglio dei ministri;
- al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale;
- al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare;
- al Ministero dell’economia e delle finanze;
- all’Istituto nazionale per il commercio con l’estero-Agenzia;
- alle Sezioni riunite in sede di controllo.
Le amministrazioni interessate:
comunicheranno alla Corte e al Parlamento, entro sei mesi dalla data di ricevimento della
presente relazione, le misure consequenziali adottate ai sensi dell’art. 3, c. 6, l. n. 20/1994, come
modificato dall’art. 1, c. 172, l. n. 266/2005;
adotteranno, entro trenta giorni dalla ricezione della presente relazione, l’eventuale
provvedimento motivato previsto dall’art. 3, c. 64, l. n. 244/2007, ove ritengano di non ottemperare
ai rilievi formulati.
Poiché le gravi anomalie gestionali e contabili riscontrate presso la competente articolazione
ministeriale possono aver favorito comportamenti rilevanti anche sul versante della responsabilità
penale, nonché amministrativa e contabile, la presente deliberazione e l’unita relazione vengono
trasmesse alla Procura della Repubblica presso il Tribunale civile e penale di Roma e alla Procura
regionale della Corte dei conti per il Lazio, per l’eventuale utilizzazione nell’ambito dei procedimenti
penali e contabili già pendenti presso le suddette procure.
La presente deliberazione è soggetta a obbligo di pubblicazione, ai sensi dell’art. 31 d.lgs. 14
marzo 2013, n. 33 (concernente il “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità,
trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”).
Il consigliere relatore
f.to Angelo Ferraro
Il presidente
f.to Gaetano D’Auria
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Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Depositata in segreteria il 22 dicembre 2015
La dirigente
f.to Luciana Troccoli
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Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
ACRONIMI E ABBREVIAZIONI UTILIZZATI PIÙ FREQUENTEMENTE NEL TESTO
Bepb
Cass
Cciced
Cdm
Cfc
Cicete
Ctf
Cueim
Epb
Feco
Fmo
Gef
Ghg
Ibrd
Ice/Ice-Agenzia
Icf
Itf
Ittc
Ji
Mae/Maeci
Matt/Mattm
Mep
Miit
Most
Mou
Mwr
N4c
Ndrc
Ods
Otf
Ufficio della protezione ambientale di Pechino
Accademia cinese di scienze sociali
Clima council for international cooperation on
environment and development (Consiglio per la
cooperazione internazionale sull’ambiente e lo sviluppo
in Cina)
Clean development mechanism ((Meccanismo di
sviluppo pulito)
Clorofluorocarburi
Centro internazionale per gli scambi economici e tecnici
della Cina
Consultant trust fund (fondo fiduciario per l’attività di
consulenza)
Consorzio universitario di economia industriale e
manageriale
Ufficio cinese per la protezione ambientale
Ufficio cinese per la cooperazione economica
Fondo multilaterale del Protocollo di Montreal
Global environmental facility (fondo globale per
l’ambiente)
Green house gas (gas ad effetto serra)
International bank for reconstruction and development
(banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo)
Istituto (ora Agenzia) per il commercio estero
Italian carbon facility (fondo fiduciario italiano per
l’acquisto di crediti di carbonio)
Italian trust fund (fondo fiduciario italiano presso Wb)
Italian Tongji tecnology transfer center (Centro italoTongji di trasferimento di tecnologia)
Joint implementation (applicazione congiunta)
Ministero degli affari esteri/Ministero degli affari esteri
e della cooperazione internazionale
Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio
italiano/Ministero dell’ambiente e della tutela del
territorio e del mare (negli accordi con le istituzioni
cinesi: Imet eImels)
Ministero cinese della protezione ambientale
Ministero cinese dell’industria e dell’informatica
Ministero cinese della scienza e della tecnologia
Protocollo d’intesa
Ministero cinese delle risorse idriche
Commissione di coordinamento nazionale per i
cambiamenti climatici in Cina
Commissione nazionale sviluppo e riforme in Cina
Ozone depleting substances (sostanze nocive per l’ozono)
Ozone trust fund (fondo fiduciario per l’ozono)
11
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Pcb
Pia
Pmo
Pops
Psv
Ras
Sec
Sepb
Sepa
Sfa
Siar
Siccf
Sicp
Siec-sub
Sieeb
Sif
Sippef
Svi
Undp
Unfccc
Unido
Viu
Wb
Policlorobifenili
Direzione generale della protezione internazionale
dell’ambiente
Program management office (Ufficio gestione
programma Sicp)
Inquinanti organici persistenti
Paesi in via di sviluppo
Direzione generale per la ricerca ambientale e lo
sviluppo
Direzione generale per lo sviluppo sostenibile, il clima e
l’energia
Ufficio protezione ambientale di Shangai
Amministrazione statale della protezione ambientale in
Cina
Amministrazione del patrimonio forestale demaniale
cinese
Servizio inquinamento atmosferico e acustico e le
industrie a rischio
Sino italian climate change cooperation program fund
(fondo sino-italiano per il programma di cooperazione
sul cambiamento climatico)
Programma di cooperazione sino-italiano per la
protezione ambientale in Cina
Sino italian environmental cooperation for sustainable
beijing fund (fondo sino-italiano per la cooperazione e la
sostenibilità ambientale a Pechino)
Sino-italian energy efficient building (Centro sinoitaliano sulle energie pulite)
Sino italian facility (fondo per la cooperazione sinoitaliana per l’ambiente)
Sino italian for the protection of environment fund (fondo
sino-italiano per la protezione dell’ambiente)
Direzione generale per lo sviluppo sostenibile, per il
danno ambientale e per i rapporti con la Ue e gli
organismi internazionali
Programma delle Nazioni unite per lo sviluppo
Convenzione quadro delle Nazioni unite sui
cambiamenti climatici
Agenzia delle Nazioni unite per lo sviluppo industriale
Venice international university (università internazionale
di Venezia)
World bank - Banca mondiale
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Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
RELAZIONE
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Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
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Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
SINTESI
1. Il programma di cooperazione promosso dal Ministero dell’ambiente e della tutela del
territorio e del mare (Mattm) d’intesa con le istituzioni cinesi (Sicp) ha registrato, in oltre
quindici anni, l’avvio di centinaia di progetti in trentuno province, regioni autonome e
distretti municipali della Cina nel settore della protezione dell’ambiente, dello sviluppo
sostenibile, dei cambiamenti climatici, dell’efficienza energetica e della lotta alla
desertificazione.
Il Sicp ha indubbiamente contribuito a favorire le relazioni bilaterali con il paese asiatico
e consentito, tra l’altro, all’Italia di acquisire, attraverso la riduzione di gas ad effetto serra
nel territorio cinese, crediti di carbonio per mantenere gli impegni assunti nell’ambito del
Protocollo di Kyoto.
L’attuazione del programma ha richiesto finora un impegno finanziario da parte del
Mattm superiore a 320 milioni (e decisamente più elevato di quello, 185 milioni, dichiarato
nelle relazioni ufficiali), al quale si sono aggiunti cofinanziamenti da parte di istituzioni e
soggetti terzi per circa 165 milioni.
L’erogazione di risorse pubbliche per sostenere i progetti in Cina è avvenuta, come
ricostruito in sede istruttoria, attraverso tre canali: i trasferimenti di fondi ad Ice-Agenzia
nell’ambito degli accordi bilaterali di collaborazione; le procedure di accreditamento diretto
di contributi (grant) su conti bancari e/o fondi fiduciari esteri; i meccanismi di finanziamento
attivati presso istituzioni finanziarie internazionali.
2. La gestione del Sicp, e, in particolare, dei finanziamenti erogati, ha evidenziato
rilevanti criticità ed anomalie.
Innanzitutto, l’assenza di coordinamento e di sinergie con analoghe iniziative operative
gestite dalla Cooperazione italiana allo sviluppo non ha favorito economie di scala ed una
più efficiente utilizzazione delle risorse.
Criticità emergono, poi, dall’analisi delle operazioni di trasferimento diretto di contributi
su conti numerati e/o fondi fiduciari bilaterali, amministrati esclusivamente dai partner
cinesi, che hanno gestito appalti, affidamenti e contratti ed effettuato pagamenti relativi ai
progetti di cooperazione secondo le regole locali e senza alcuna possibilità di controllo da
parte del ministero italiano.
Non sono, infatti, previsti efficaci strumenti di rendicontazione e verifica dei risultati,
stante anche l’assenza di tracciabilità delle procedure amministrative seguite in ambito
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Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
internazionale, né, a monte, istruttorie formali e documentate che diano atto dei motivi
della scelta dei progetti meritevoli del contributo italiano e dell’analisi di fattibilità sul piano
economico-finanziario.
L’unica “causa” formale di queste operazioni è rappresentata dalla richiesta di accredito
del partner cinese che evoca l’accordo bilaterale presupposto; l’unica forma di controllo
effettivo quello assicurato dall’Ufficio centrale di bilancio presso il ministero sui decreti che
disponevano l’impegno e il contestuale pagamento di risorse pubbliche.
Analoghe riflessioni critiche non possono non essere estese alla gestione dei fondi fiduciari
(trust fund), costituiti nel tempo presso istituzioni finanziarie internazionali con contributi
del Mattm ed orientati anche al finanziamento dei progetti Sicp, a causa dell’assenza di
adeguate garanzie di trasparenza circa l’impiego delle risorse pubbliche nazionali e di una
puntuale attività di monitoraggio e controllo sulla destinazione finale dei contributi e
l’effettivo raggiungimento degli obiettivi.
Aspetti problematici emergono anche nell’ambito dei rapporti di collaborazione, regolati
da convenzioni, tra il Mattm e Ice-Agenzia che, dalle fasi iniziali del Sicp, ha gestito per
conto del ministero parte dei progetti realizzati in Cina.
Ebbene, per l’attività “promozionale” svolta a favore dell’amministrazione e considerata
ultronea rispetto a quella istituzionale, l’agenzia ha fatturato, oltre ad una somma pari al
rimborso della quota di costi generali e dei costi dedicati, un ulteriore importo a titolo di
corrispettivo, per l’attività di coordinamento non documentabile, pari al 7 per cento di ogni
commessa (7,3 milioni complessivi).
3. Sulla base e a seguito dei risultati del controllo, sono state formulate valutazioni di
carattere generale sulla regolarità e l’efficacia della gestione e rivolte raccomandazioni
all’Amministrazione dell’ambiente, tra le quali l’invito a rendere efficace ed incisiva
l’attività di rendicontazione e di verifica dei risultati e ad abbandonare, sin dai programmi
e progetti in corso, la pratica dei trasferimenti diretti di risorse attraverso trust fund lasciati
all’esclusiva disponibilità dei partner stranieri, nonché ad impostare la pianificazione
strategica dell’attività di collaborazione in Cina su base paritaria, con previsione di ritorni
concreti per le aziende italiane e di un maggior impegno finanziario da parte delle istituzioni
cinesi.
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Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
La relazione d’indagine è stata inviata anche alla magistratura ordinaria e contabile per
il perseguimento di eventuali responsabilità di carattere penale e amministrativo-contabile
emergenti dai fatti gestionali esaminati.
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Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
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Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
CAPITOLO I
PREMESSA
Sommario: 1. Finalità e metodologia del controllo. - 2. Quadro normativo e convenzionale di riferimento.
1. Finalità e metodologia del controllo
L’attività di controllo sulla gestione del Sicp ha preso in esame atti convenzionali,
progetti, procedure e finanziamenti connessi, a partire dalle prime iniziative avviate dal
Ministero dell’ambiente nel 1999 e fino alle linee operative approvate nel 2015, con uno
sguardo alle prospettive future.
Particolare attenzione è stata riservata alla verifica della regolarità e dell’efficacia degli
strumenti e delle modalità di finanziamento delle iniziative progettuali realizzate, nonché
alla definizione del quadro generale delle risorse pubbliche effettivamente impegnate
nell’attuazione del programma.
L’esame della complessa attività di cooperazione con la Cina non è stato agevole a causa
della difficoltà, a volte dell’impossibilità, di reperire documentazione e notizie di interesse
presso il Mattm, inizialmente attestato su una posizione di scarsa disponibilità a fornire la
dovuta collaborazione, anche a causa delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto
personale della direzione generale competente e portato al sequestro di atti originati e/o
custoditi dalla stessa direzione generale.
La Sezione è, comunque, riuscita a ricostruire gli aspetti salienti ed anche problematici
di un’attività protrattasi per oltre quindici anni, grazie ai documenti ed alle informazioni
raccolte presso Ice-Agenzia, che per un lungo periodo ha seguito progetti in Cina per conto
del Mattm, ed alla copiosa documentazione fatta pervenire dall’Ambasciata d’Italia a
Pechino, per il tramite del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
Ulteriori elementi di interesse sono stati reperiti presso l’Ufficio centrale di bilancio del
Mattm, che ha conservato copia di parte dei decreti ministeriali di impegno e pagamento di
risorse pubbliche trasferite direttamente ai partner cinesi per finanziare progetti Sicp.
Inoltre, i dati e le informazioni sia pure parziali forniti, a richiesta del ministero e su
sollecitazione della Corte, dalla Banca mondiale hanno consentito di confermare l’esistenza
19
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
e le movimentazioni di alcuni fondi fiduciari bilaterali, utilizzati dal Mattm per cofinanziare
il programma di protezione ambientale nel paese asiatico.
E’ da registrare, infine, una più convinta collaborazione, resa recentemente da parte degli
attuali responsabili della struttura ministeriale, con la messa a disposizione di aggiornati e
corretti elementi di situazione sui finanziamenti erogati al Sicp e sullo stato di avanzamento
dei progetti, nonché sulle nuove modalità di cooperazione con le istituzioni cinesi.
2. Quadro normativo e convenzionale di riferimento
Il programma di collaborazione ambientale in Cina1 si sviluppa in coerenza con una serie
di convenzioni, protocolli e trattati internazionali, in tema di sviluppo sostenibile,
cambiamenti climatici e tutela dell’ambiente, che hanno contribuito ad orientare le scelte
compiute nella definizione delle aree di cooperazione nel paese asiatico e che sono
puntualmente richiamati negli accordi con le istituzioni cinesi e nei decreti ministeriali di
impegno/pagamento di risorse pubbliche italiane.
Tra questi riferimenti convenzionali e/o normativi alcuni acquistano particolare rilievo
nel contesto della cooperazione.
Il Protocollo di Montreal del 16 settembre 19872 ha fissato gli obiettivi e le misure per la
riduzione delle produzioni e degli usi delle sostanze pericolose3 per la fascia di ozono
stratosferico nonché i termini di scadenza4 entro i quali le parti firmatarie si impegnano a
contenere i livelli di produzione e di consumo delle sostanze chimiche dannose5.
E’, poi, intervenuta, in occasione della II^ Conferenza tenutasi a Londra il 27-29 giugno
1990, la costituzione del Fondo multilaterale per l’ozono6, meccanismo finanziario che
1
“Sino-Italian cooperation program of environmental protection”.
Ratificato con l. 23 agosto 1988, n. 393, in vigore dal 1° gennaio 1989.
3 Le “ozone depleting substances” (Ods).
4 Rispetto ai termini di scadenza sul contenimento dei livelli di produzione e di consumo delle sostanze
dannose, i paesi in via di sviluppo (pvs) godono, rispetto ai paesi industrializzati, di un allungamento dei tempi,
chiamato “periodo di grazia”, di dieci anni.
5 Clorofluorocarburi, tetracloruro di carbonio, tricloretano, halon, idroclorofluorocarburi, bromuro di metile.
6 L’“Ozone trust fund” (Otf), che sostiene i paesi in via di sviluppo nell’attuazione del Protocollo di Montreal,
opera attraverso il Comitato esecutivo di 14 seggi, di cui 7 riservati ai paesi in via di sviluppo. Alcuni
partecipanti, come gli Stati Uniti e l’Unione europea, in quanto donatori sostanziali, hanno un seggio
permanente.
L’Ue è rappresentata da tre gruppi di paesi (tre seggi) chiamati “constituency”, all’interno dei quali la
presidenza è a rotazione su base biennale. L’Italia fa parte della constituency composta da Francia, Inghilterra
e Germania e ha svolto il ruolo di presidenza nel biennio 1998-1999.
2
20
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
consente ai paesi in via di sviluppo di rispettare gli obiettivi del protocollo, finanziato dai
paesi industrializzati, su base triennale rinnovabile.
L’Italia, in quanto parte del protocollo, è tenuta ad erogare annualmente un contributo
obbligatorio al fondo, per consentire al Segretariato di svolgere le attività del trattato.
In attuazione del protocollo la Comunità europea ha adottato il regolamento Ce n.
2037/2007 per il controllo delle sostanze dannose per la fascia di ozono.
L’Italia si è adeguata con l. 16 giugno 1997, n. 179, dopo avere approvato, con l. 31
gennaio 1992, n. 114, la partecipazione nazionale alla Global environment facility (Gef)8 e al
finanziamento degli interventi previsti dal Protocollo di Montreal9.
La convenzione quadro delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici, conclusa a New
York il 9 maggio 199210, si è posta l’obiettivo di stabilizzare le concentrazioni di gas ad
effetto serra nell’atmosfera e, a tale scopo, ha:
-
impegnato, tra gli altri, i paesi sviluppati a fornire risorse finanziarie nuove ed
addizionali per coprire tutti i costi concordati e sostenuti dai paesi in via di sviluppo
per soddisfare gli obblighi di riduzione delle emissioni e di eliminazione di gas ad
effetto serra, nonché un contributo per sostenere i costi di adattamento agli effetti
negativi dei cambiamenti climatici;
Il Comitato esecutivo e il Segretariato del fondo operano con l’aiuto di quattro agenzie di implementazione:
Unido (United Nations Industrial Development Organization), Unep (United Nations Environmental Program),
Undp (United Nation Development Programme) e Banca mondiale (World bank), che costituiscono il tramite
tra il fondo ed i paesi in via di sviluppo. I paesi con economia in transazione possono, invece, accedere ai
contributi della Gef (Global environmental facility) della quale l’Italia fa parte in virtù della l. 31 gennaio 1992,
n. 114.
Il fondo sostiene solo i costi incrementali dei progetti, cioè i costi aggiuntivi legati alla scelta di una tecnologia
rispetto ad un’altra per le sue caratteristiche di impatto ambientale migliori.
7 Sostitutivo del precedente n. 3093/94 abrogato.
8 Il Fondo mondiale per l’ambiente (Gef) è stato istituito con il Vertice di Rio del 1992 allo scopo di sostenere
i paesi in via di sviluppo nell’applicazione delle convenzioni relative al settore ambientale.
Il fondo, al quale aderiscono 182 Stati, rappresenta il principale meccanismo multilaterale di finanziamento
degli accordi nel settore (clima, biodiversità, desertificazione, prodotti chimici e rifiuti). Esso eroga contributi
a fondo perduto (“grant”) o sovvenzioni agevolate per mobilitare ulteriori fondi supplementari
(cofinanziamenti).
9 Il contributo obbligatorio all’Ozone trust fund (Otf) è fissato inizialmente in $ 7.680.945, da erogare in tre
rate uguali di $ 2.540.315 ciascuna negli anni dal 1991 al 1993. Il contributo al Global environment trust fund
(Gef) è stabilito in lire 35 miliardi per l’anno 1991, mentre per gli anni successivi deve essere determinato sulla
base delle effettive richieste e necessità della Banca mondiale ma comunque contenuto nel limite massimo di
35 miliardi di lire per ciascun anno.
All’onere complessivo (circa 38 miliardi di lire), si provvede mediante corrispondente riduzione dello
stanziamento iscritto al cap. 9001 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per l’anno finanziario 1991.
In merito, veggasi anche cap. III, par. 4.2.
10 Alla quale è stata data ratifica ed esecuzione con l. 15 gennaio 1994, n. 65.
21
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istituito un meccanismo, gestito dalla conferenza delle parti (Cop), per l’assegnazione
di risorse finanziarie a titolo di dono (grant) o di prestito agevolato, anche per il
trasferimento di tecnologia.
Il Protocollo di Kyoto11, intervenuto tra il 1° e il 10 dicembre 1997, ha definito gli
obiettivi internazionali per la riduzione di sei gas ad effetto serra12 considerati i principali
responsabili del riscaldamento globale del pianeta e, conseguentemente, delle modificazioni
in negativo dell’andamento climatico globale.
Il protocollo ha istituito tre meccanismi di flessibilità, integrativi delle azioni
“domestiche”, per contribuire all’attuazione degli impegni di riduzione delle emissioni:
attraverso azioni comuni tra i paesi industrializzati “Annex 1” (Joint Implementation-Ji),
mediante la cooperazione con i paesi in via di sviluppo o di nuova industrializzazione (“Non
Annex 1”) per lo sviluppo compatibile (Clean Development Mechanism-Cdm)13 ovvero
attraverso il commercio internazionale dei permessi di emissione (Emissions Trading-Et).
La successiva decisione14 del Consiglio dei ministri della Ue del 17 giugno 1998 ha
impegnato, tra gli altri, l’Italia alla riduzione delle proprie emissioni di gas serra nella misura
del 6,5 per cento rispetto ai livelli del 1990 (corrispondente ad una riduzione effettiva di 100
11
L’accordo ha impegnato i paesi industrializzati e quelli ad economia di transizione (i paesi dell’est europeo)
a ridurre mediamente tra il 6 e l’8 per cento le principali emissioni di gas capaci di alterare l’effetto serra
naturale del pianeta nel periodo 2008-2012.
12 Non controllati dal Protocollo di Montreal: biossido di carbonio (CO2), butano (CH4), biossido di azoto
(N2o), idrofluorocarburi (Hfc), idrocarburo perfluorato (Pcg) e esafluoruro di zolfo (Sfg).
13 In entrambe le prime opzioni (Ji e Cdm) un paese industrializzato progetta e finanzia la realizzazione, ad
esempio, di un impianto pulito in un paese “ospite” (industrializzato o in via di sviluppo), progetto che deve
contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra. La differenza tra le emissioni realizzate da un impianto
standard (ad es. un impianto di produzione di biogas utilizzando lo smaltimento dei rifiuti di una discarica) e
quelle prodotte dall’impianto Cdm generano “crediti a bassa emissione” (credit emission reduction-Cer),
secondo il rapporto: ciascun Cer equivale ad una tonnellata di CO2 non immessa nell’atmosfera e ha un valore
economico diverso a seconda del paese in cui è prodotto.
Nei paesi in via di sviluppo un Cer ha un valore che oscilla tra i 7 e i 10 euro ma può essere venduto sul mercato
europeo ad un prezzo più alto (tra i 12 e i 18 euro).
Nel caso della Cina, il paese ospite deve concludere un accordo di cooperazione (mediante una joint venture)
con un partner locale e un contratto (Erpa, acronimo di Emissions reduction purchase agreement) in virtù del
quale il socio cinese (“projet developer” per la concreta realizzazione dei progetti) si impegna a cedere all’azienda
straniera tutti i Cers che saranno generati dal costruendo impianto in cambio della proprietà dell’impianto
stesso (“advance payment”) e di lavoro per la manodopera locale. L’azienda straniera che ha realizzato
l’impianto, a sua volta, può utilizzare i Cers, prodotti in Cina, per ridurre i livelli di emissione di CO2 del proprio
paese (mettendosi in regola con il Protocollo di Kyoto) e, qualora già in regola, potrà vendere i Cers sul mercato
europeo. E’ da aggiungere che il Governo cinese, per attrarre investimenti stranieri nelle energie rinnovabili,
fa ampio uso dello strumento dell’agevolazione/esenzione fiscale per le aziende estere che investano o realizzino
progetti nel settore.
14 Che richiama anche precedenti direttive Ue.
22
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milioni di tonnellate equivalenti di anidride carbonica) nel periodo compreso fra il 2008 e il
2012, sulla base di un programma verificato annualmente dalla Ue.
La l. 29 dicembre 2000, n. 40915 ha disciplinato la partecipazione italiana al Fondo
multilaterale per il Protocollo di Montreal, disponendo che il Ministero dell’ambiente
dovesse provvedere all’erogazione del contributo obbligatorio al fondo16 utilizzandolo fino
al 20 per cento per sostenere, di concerto con il Ministero degli affari esteri, programmi di
cooperazione bilaterale e regionale con i paesi in via di sviluppo.
Le linee guida nazionali per le politiche e le misure interne di riduzione delle emissioni di
gas serra sono state inserite nella delibera Cipe del 19 novembre 199817 e, più di recente, in
quella dell’11 febbraio 2007.
Il d. interm. 4 giugno 2001 ha individuato i programmi di rilievo nazionale per la
riduzione delle emissioni di gas serra, inserendo, tra questi, lo sviluppo di programmi previsti
nell’accordo di cooperazione tra il Mattm e il Ministero dell’ambiente cinese (Mep), ammessi
a finanziamento nella misura di 11.719.369 euro sul cap. 7083, u.p.b.
1.2.1.4, tra i
programmi di tutela ambientale.
La l. 1° giugno 2002, n. 120 ha, poi, ratificato il Protocollo sui cambiamenti climatici di
Kyoto e, poco tempo dopo, la delibera Cipe del 19 dicembre 200218 ha approvato il “Piano
15
La precedente l. 19 novembre 1998, n. 404 (“Partecipazione italiana alla ricostituzione delle risorse di
organismi finanziari internazionali multilaterali”) aveva autorizzato, tra l’altro, la corresponsione di lire
119,85 miliardi a saldo del contributo dovuto per la partecipazione dell’Italia alla ricostituzione delle risorse
della Gef, con corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto al cap. 9001 del Ministero del tesoro.
16 All’onere derivante dall’attuazione della legge, valutato in lit. 46,5 miliardi per l’anno 1999, in lit. 39,8
miliardi per l’anno 2000 e in annue lit. 18,2 miliardi a decorrere dall’anno 2001, si provvedeva inizialmente a
carico dello stanziamento iscritto nell’ambito dell’unità previsionale di base, parte corrente, del “Fondo
speciale” dello stato di previsione del Ministero del tesoro. Il capitolo amministrato è diventato, poi, il 7921
pg 1, denominato: “Spese per i programmi di cooperazione bilaterale e regionale con i paesi in via di sviluppo
da finanziarsi nel quadro del fondo multilaterale per il Protocollo di Montreal per la protezione della fascia
d’ozono”.
Nella nuova struttura di bilancio del 2008, è stato, poi, interessato il capitolo 7802 pg 1, missione 17 “ricerca
e innovazione”, programma 3, “Ricerca in materia ambientale”, sul quale è assegnato il 50 per cento degli
stanziamenti previsti per il cap. 7921 pg 1 (circa 930.000 euro). La l. 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria
2007) ha previsto la riduzione delle dotazioni per gli esercizi finanziari 2007-2009.
Sul cap. 7921 pg 1, le autorizzazioni complessive sono state pari a 90,18 milioni; sul cap. 7802 pg 1 le
autorizzazioni hanno raggiunto 77,16 milioni. Sul punto veggasi anche cap. VI, par. 2.
17 In base alla quale il Ministro dell’ambiente, d’intesa con altri dicasteri e sentita la Conferenza unificata,
individua i criteri e le misure per favorire le iniziative da sviluppare nell’ambito dei meccanismi di “Joint
Implementation” (Ji) e di “Clean Developement Mechanism” (Cdm) e, in particolare, stabilisce le modalità
attraverso cui le rappresentanze italiane all’estero dovranno promuovere e assistere i programmi italiani di
cooperazione e le misure a favore delle imprese che partecipano ai programmi internazionali nell’ambito dei
meccanismi di Kyoto.
18 Pubblicato nella G.U. n. 69 del 22 marzo 2003.
23
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nazionale per la riduzione delle emissioni di gas responsabili dell’effetto serra”19. L’art. 3
della legge di ratifica autorizzava la spesa annua di 68 milioni di euro20, a decorrere dall’anno
2003, al fine di ottemperare all’impegno adottato dalla Conferenza di Bonn21. Il Mattm è
stato incaricato di individuare annualmente, di concerto con gli altri ministeri interessati, i
programmi pilota da attuare a livello nazionale e internazionale per l’efficace applicazione
dei meccanismi istituiti dal Protocollo di Kyoto.
Successivamente, la l. 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007), ha istituito
presso la Cassa depositi e prestiti s.p.a. un fondo rotativo per il finanziamento delle misure
finalizzate all’attuazione del Protocollo di Kyoto e, all’art. 1, c. 1113, ha previsto di
destinare al fondo, nel triennio 2007-2009, uno stanziamento di 200 milioni di euro l’anno22.
Infine, la delibera Cipe n. 17 dell’8 marzo 201323, di aggiornamento del Piano di azione
nazionale per la riduzione dei livelli di emissione di gas ad effetto serra, ha evidenziato la
possibilità dei paesi firmatari del Protocollo di Kyoto di adempiere ai propri impegni di
riduzione mediante l’utilizzo di crediti derivanti da progetti Ji e Cdm, realizzati nei paesi in
via di sviluppo.
19 Allo scopo di ridurre i costi e favorire, al tempo stesso, il trasferimento delle tecnologie e competenze italiane
nei settori dell’efficienza energetica, delle fonti rinnovabili, della gestione sostenibile dei suoli agricoli e delle
foreste.
20 In particolare, il contributo italiano è stato determinato sulla base della percentuale delle emissioni al 1990
sul totale delle emissioni allo stesso anno dei paesi che hanno sottoscritto una dichiarazione di impegno alla
contribuzione annua complessiva di 410 milioni di dollari. La quota italiana al contributo è pari al 13,2 per
cento, ovvero 54.120 milioni di dollari. In sede europea è stato concordato di aggiungere al contributo di ogni
Stato membro una quota pari a circa il 10 per cento. Il contributo finale italiano corrisponde, pertanto, a 68
milioni di euro. Nella nuova struttura di bilancio 2008, il capitolo amministrato è il 7802 pg 2 (denominato:
“Spese per i programmi pilota da attuare a livello nazionale e internazionale, in applicazione del Protocollo di
Kyoto, per la riduzione delle emissioni e l’impiego di piantagioni forestali per l’assorbimento di carbonio”) il
quale riceve anche il 50 per cento dell’assegnazione del cap. 7921 pg 2.
21 La sesta conferenza delle parti della convenzione sui cambiamenti climatici (Cop-6), svoltasi a Bonn nel
luglio 2001, in materia di aiuti ai paesi in via di sviluppo, come stabilito dalle decisioni FCCC/CP/2001/L 14 e
FCCC/CP/2001/ L15 delle Nazioni unite sul cambiamento climatico.
22 Anche in aggiunta, in sede di prima applicazione, alle risorse di cui all’art. 2, c. 3, l. n. 120/2002.
Peraltro, come osservato dalla Corte dei conti, Sezioni riunite in sede di controllo, nella relazione sul rendiconto
generale dello Stato per l’anno 2010, a quattro anni dalla sua istituzione, il “fondo” era ancora in via di
attivazione e gli stanziamenti risultavano inutilizzati, “vanificando gli obiettivi strategici indicati dal
legislatore per consentire all’Italia di assolvere gli impegni assunti con il Protocollo di Kyoto”.
Nella relazione sul rendiconto generale dello Stato per il 2011, le Sezioni riunite della Corte rilevano, altresì,
come tra i debiti maturati negli anni precedenti dal Mattm figurino anche quelli connessi all’adesione al Fondo
multilaterale di Montreal.
23 Pubblicata nella G.U. del 19 giugno 2013, n. 142.
24
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CAPITOLO II
IL “SINO-ITALIAN COOPERATION PROGRAM” (SICP)
PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE IN CINA
Sommario: 1. Evoluzione del programma. - 2. Progetti e risultati. - 3. Situazione attuale della cooperazione
e prospettive future. - 4. Problematiche gestionali e di coordinamento.
1. Evoluzione del programma
La collaborazione Italia-Cina nel campo ambientale è stata avviata formalmente con la
dichiarazione congiunta firmata a Pechino il 19 ottobre 2000 tra i ministri pro-tempore
dell’ambiente italiano e cinese.
I prodromi della particolare forma di cooperazione si possono cogliere nella
corrispondenza24 intercorsa alla fine dell’anno 1999 tra i responsabili del Servizio
inquinamento atmosferico e acustico e le industrie a rischio (Siar)25 del Ministero
dell’ambiente26 e dell’Istituto nazionale per il commercio con l’estero (Ice)27, dalla quale
emerge evidente l’interesse del ministero a collaborare con l’iniziativa già avviata da Ice per
la promozione e lo sviluppo in Cina dell’offerta italiana di cooperazione in campo
ambientale.
Inizialmente la proposta di collaborazione risultava limitata allo sviluppo di tre linee di
attività:
- formazione e consolidamento della capacità progettuale e gestionale locale (“capacity
building”) nel settore dei servizi pubblici per la protezione dell’ambiente;
- elaborazione e sviluppo di progetti, in collaborazione con le istituzioni tecniche e
scientifiche cinesi (coerenti con i programmi per la protezione dell’ambiente globale e, in
24
In particolare, nota del Ministero dell’ambiente n. 5463 in data 16 dicembre 1999.
Direzione generale della protezione internazionale dell’ambiente (Pia), Direzione generale per la
ricerca ambientale e lo sviluppo (Ras) e, in tempi più recenti, Direzione generale per lo sviluppo sostenibile, il
clima e l’energia (Sec) e, oggi, Direzione generale per lo sviluppo sostenibile, per il danno ambientale e per i
rapporti con l’Unione europea e gli organismi internazionali (Svi).
26 In seguito, Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio (Matt) e, oggi, Ministero dell’ambiente e della
tutela del territorio e del mare (Mattm).
27 Ora Ice-Agenzia.
25 In seguito,
25
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particolare, con il Protocollo di Kyoto per la riduzione delle emissioni di gas serra),
finalizzato alla valorizzazione energetica delle fonti rinnovabili
locali e dei servizi
ambientali, integrate con l’approvvigionamento idrico, la depurazione delle acque, lo
smaltimento dei rifiuti, la produzione di energia e il teleriscaldamento;
- promozione della partecipazione delle imprese italiane alla realizzazione dei progetti.
A seguito delle intese intercorse con Ice28, nel mese di aprile 2000 furono individuate le
linee di sviluppo della collaborazione con la Cina per la riduzione delle emissioni di gas serra
(ghg).
Nell’ottobre dello stesso anno intervenne la citata dichiarazione congiunta per definire le
aree in cui si sarebbe sviluppata la cooperazione tra i due paesi nel campo della tutela
ambientale, in coerenza con i principi e le convenzioni internazionali in materia29.
Venne, quindi, lanciato il programma di cooperazione (Sicp) con l’attivazione dei primi
progetti in comune e, sulla base delle indicazioni del comitato tecnico di coordinamento30 e
delle proposte di parte cinese volte alla realizzazione di progetti congiunti anche in materia
di agricoltura sostenibile31, il Ministero dell’ambiente promosse l’ampliamento e il
rifinanziamento dei progetti con un contributo a favore di Ice32.
In allegato 1 lo schema organizzativo e funzionale del Sicp.
Per ciascuna delle linee di intervento erano previsti studi dettagliati, volti
all’identificazione di progetti industriali e/o infrastrutturali ed alla loro definizione tecnicoeconomica e finanziaria, con l’obiettivo di richiamare finanziamenti, oltre che da parte dei
due paesi, di imprese italiane e cinesi e di istituzioni internazionali.
28
Il 16 dicembre 1999.
29 Dichiarazioni di Rio sull’ambiente e lo sviluppo, Protocollo di Montreal sulla protezione della fascia d’ozono,
Convenzione sulla conservazione delle biodiversità, Convenzione delle Nu sui cambiamenti climatici,
Protocollo di Kyoto ecc. (cfr. quadro normativo e convenzionale di riferimento, pag. 9 e ss.).
30 Previsto dal decreto di assegnazione dei fondi del programma.
31 Oggetto di particolare attenzione da parte di organismi multilaterali di finanziamento, quali la Global
Environmental Facility (Gef).
32 Il contributo, pari a lit. 4.569.200, era finalizzato alla realizzazione di studi di fattibilità per la riduzione
dell’inquinamento ambientale in Cina (cfr. d.m. n. 279/Pia/Dec/2001 del 12 marzo 2001 che richiama, tra gli
altri, il d.m. n. 154/2000/Pia del 22 dicembre 2000, con il quale è stata data copertura finanziaria agli interventi
di cooperazione internazionale nell’ambito del Protocollo di Kyoto per un importo globale di lit. 30 miliardi).
26
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L’espansione delle linee di intervento del Sicp era stata anticipata in un “memorandum of
meeting”33 e formalizzata nel “memorandum of understanding” del 27 novembre 200134, con
il quale si provvedeva a ridefinire e rafforzare gli ambiti della collaborazione in atto35,
individuare le priorità di sviluppo e definire l’ammontare dei contributi finanziari che il
ministero prevedeva di erogare a sostegno delle diverse iniziative del Sicp.
I progetti pilota furono definiti sulla base delle procedure e del “format” della Banca
mondiale (Wb), del Fondo mondiale dell’ambiente (Gef) e del Fondo multilaterale del
Protocollo di Montreal (Fmo), anche per favorire cofinanziamenti di istituzioni finanziarie
internazionali, ed impostati secondo il modello c.d. “comprensive approach”36.
Nell’ambito dell’accordo tra i ministeri dell’ambiente italiano e cinese venne anche
sottoscritto37 un progetto di cooperazione finalizzato all’implementazione degli obblighi
previsti dalla Convenzione di Stoccolma sui Pops (Persistan organic pollutants).
In occasione della Convenzione quadro delle Nu sui cambiamenti climatici (Unfcc) il
direttore generale del Siar del Ministero dell’ambiente italiano fu individuato quale “focal
point” nazionale per l’attuazione delle misure in campo ambientale approvate dalla
convenzione stessa.
Il programma di attività di supporto alla cooperazione, affidato inizialmente ad Ice con
l’incarico di realizzare una struttura di consulenza stabile in Cina, studi di fattibilità e
progetti pilota38, proseguì, poi, con la definizione di piani operativi annuali o biennali39
concernenti le singole linee di attività comprese nel Sicp, finanziate con risorse tratte dal
33
Sottoscritto in data 11 aprile 2001 dai rappresentanti del Ministero dell’ambiente italiano, dell’Ufficio di
cooperazione economica internazionale del Ministero dell’ambiente cinese (“Foreign Economic Cooperation
Office of State Environmental Protection Administration”-Feco/Sepa) e dell’Ice Pechino (Ice Béijng).
34 Sottoscritto a Pechino, dal direttore generale pro-tempore del Ministero italiano per l’ambiente e il territorio
e da quello di Feco/Sepa.
35 Le aeree di cooperazione che venivano ampliate e rafforzate riguardavano: la riduzione dell’inquinamento
atmosferico e i relativi controlli; la gestione della qualità delle acque e la sostenibilità ambientale; la gestione
dei rifiuti urbani; la riduzione graduale delle sostanze come i pesticidi e gli inquinanti organici persistenti (Pcb)
che riducono lo stato di ozono; l’efficienza energetica; l’agricoltura sostenibile e le biodiversità nonché
l’eliminazione delle sostanze regolamentate dal Protocollo di Montreal.
36 E’il modello indicato dalla Gef, finalizzato alla realizzazione di un sistema integrato di interventi in una
stessa area geografica.
37 Nel mese di luglio 2001.
38 Cfr. decreto n. 285/Pia/Dec/2002 del 31 maggio 2002 con cui viene concesso ad Ice un finanziamento per
complessivi 6,92 milioni di euro.
39 Relativi agli anni dal 2000 al 2013.
27
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ministero su diversi capitoli di spesa (elenco all. 2)40, e regolate da una serie di accordi,
protocolli d’intesa e convenzioni41.
Nel corso dell’evoluzione del Sicp, agli interventi ed alle attività gestite da Ice-Agenzia in
Cina, per conto del ministero committente, si sono sovrapposte altre iniziative di
cooperazione, previste in accordi bilaterali (memorandum d’intesa e agreement con relativi
addendum) tra il Ministero dell’ambiente e numerose istituzioni e municipalità cinesi42,
finanziate con trasferimento di risorse ai partner stranieri.
In alcuni casi, gli accordi e i relativi progetti facenti parte di piani operativi Ice furono
stralciati43 e direttamente finanziati dal ministero, al fine di garantire maggiore operatività
e accelerare il trasferimento dei fondi.
Il programma di cooperazione, incluso dalle Nazioni unite tra le “partnership initiatives”
per lo sviluppo sostenibile, venne presentato al vertice mondiale di Johannesburg del
settembre 2002 dal Presidente del Consiglio italiano pro-tempore e dai ministri italiano e
cinese dell’ambiente in carica all’epoca.
A partire dall’anno 2003, con accordi triennali, il Mattm affidò alla Venice international
university (Viu), l’incarico di gestire e coordinare un programma di formazione avanzata su
gestione ambientale e sviluppo sostenibile, rivolto a funzionari delle pubbliche
amministrazioni, ad esperti e ricercatori cinesi44.
Il 7 ottobre 2010, durante la visita di Stato in Italia in occasione dell’anno della cultura
cinese, i premier italiano e cinese pro-tempore approvarono il piano d’azione triennale cinoitaliano per il rafforzamento della cooperazione economica in tema di protezione ambientale
e sviluppo sostenibile.
40 Inizialmente: capitoli 7082 e 7083; poi, una serie di altri capitoli di spesa con prevalenza
per il 2218, il 2211,
il 2212 e il 2214.
41 Integrati da alcuni “addendum” e da un atto modificativo.
42 Sepa, Cass, Mep (Ministero della protezione ambientale), Most (Ministero della scienza e della tecnologia),
Miit (Ministero dell’industria e dell’informazione tecnologica), Sepb (Ufficio protezione ambientale di
Shanghai), Sfa (Amministrazione del patrimonio forestale demaniale della Cina), Ndrc (Commissione
nazionale sviluppo e riforme), Mwr (Ministero delle risorse idriche), Cced (Ufficio della Cina per la cooperazione
internazionale sull’ambiente e lo sviluppo), università di Tongji, Tsinghua e Shanghai Jiao Tong nonché
municipalità di Pechino, Suzhuou, Lanzhou, Uanzou, Urumqui, Xian, Tianjon e Shanghai.
43 Nel caso, ad esempio, del P.o. 2010-2011 dal quale vennero stralciati: un accordo siglato con Tongji
university per un valore pari a 2.197.000; un addendum siglato con Mep per un ammontare di 1,5 milioni, e un
altro accordo con Tongji university per 393.000 euro.
44 Le risorse finanziarie per sostenere l’attività di formazione e di supporto logistico degli utenti sono state
erogate dal Mattm direttamente alla Viu sulla base di piani operativi annuali e a fronte della rendicontazione
delle spese effettuate e dei servizi resi (cfr. nota n. 0015117/Sec del 24 ottobre 2014).
28
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Nello stesso anno il Mattm e la Commissione nazionale sviluppo e riforme cinesi (Ndrc)
siglarono un accordo a Pechino per la promozione di un piano di cooperazione nei settori del
cambiamento climatico e dello scambio di tecnologia e capacità.
Nel marzo 2012, poi, intervenne il protocollo d’intesa Mattm-Mep, per rafforzare la
cooperazione in materia ambientale e definire il piano d’azione congiunto per la “green
economy”, e, in successione, l’accordo Mattm-Most sullo sviluppo scientifico sostenibile.
I più recenti protocolli sono stati firmati nel primo semestre del 2015 con i partner storici
cinesi45, in aderenza alla dichiarazione congiunta a livello ministeriale resa il 30 ottobre
2014.
L’accordo con il Miit, in particolare, ha segnato l’inizio di una più vasta cooperazione in
tema di attività ed iniziative di formazione sulla protezione ambientale sino a comprendere
l’area dell’efficienza energetica nel settore industriale.
In effetti, una parte significativa della collaborazione fra Italia e Cina è ancora
rappresentata proprio dall’attività di formazione, di cui hanno beneficiato numerosi
rappresentanti dei vari partner istituzionali cinesi46.
Dall’inizio dell’attività di cooperazione centinaia di progetti e sub-progetti47 sono stati
sviluppati nell’ambito del Sicp, in tutti i principali settori della tutela ambientale e dello
sviluppo sostenibile in Cina, previ accordi con diversi soggetti istituzionali e con
interessamento di trentuno province, regioni autonome e municipalità48 del paese asiatico.
45
Miit, Cass, Most, Mep, Ndrc e municipalità di Pechino (Epb Beijing).
46 Alla fine del 2013, erano stati organizzati in Italia e in Cina n. 234 corsi di formazione, con la partecipazione
di oltre 10.000 funzionari e manager di istituzioni, università e imprese private cinesi. Dal 2013 è stato avviato
anche un training in collaborazione con il Miit, unico ministero cinese responsabile dell’innovazione tecnologica
nel settore industriale.
47 Il Mattm riferisce di circa trecento accordi definiti con il Ministero dell’ambiente e con le istituzioni locali
cinesi nei quali sono “state individuate le iniziative progettuali di comune interesse, disciplinati i rapporti tra
le parti firmatarie e definiti i reciproci adempimenti……” (cfr. nota n. 0011226/Sec del 7 agosto 2014).
48 Cfr. report di valutazione del programma Sicp-Pricewaterhouse Coopers Consultants (Shenzhen), Limited,
Beijing, Branch, settembre 2014.
29
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2. Progetti e risultati49
I progetti sono distribuiti prevalentemente nei seguenti settori: conformità alle
convenzioni internazionali sull’ambiente; controllo dell’inquinamento dell’aria; prevenzione
della contaminazione del suolo; risorse idriche dell’ambiente; pianificazione urbanistica e
sviluppo eco-compatibile; energia ed efficienza energetica; gestione dei rifiuti solidi;
cambiamenti climatici; trasporti sostenibili; sensibilizzazione; istituzione e sviluppo delle
capacità.
Tra gli obiettivi raggiunti tramite il Sicp è senz’altro da citare il sostegno tecnico e
procedurale offerto alla Cina per conformarsi alle convenzioni internazionali sull’ambiente.
Positivi risultati sono stati conseguiti nella prevenzione dell’inquinamento atmosferico,
attraverso il controllo delle emissioni dei veicoli diesel ed il monitoraggio della qualità
dell’aria e l’analisi dei dati50.
Nella protezione del patrimonio idrico, i progetti italo-cinesi hanno contribuito a
migliorare i meccanismi e i sistemi di gestione per la prevenzione dell’inquinamento delle
acque, introducendo tecnologie avanzate a supporto delle capacità decisionali, di
monitoraggio e di analisi dei dati51.
49
Per la ricostruzione del quadro generale dei progetti realizzati e/o in corso nell’ambito del Sicp si è tenuto
conto dei report di avanzamento annuale/pluriennale dell’attività di cooperazione ambientale, della relazione
prodotta dal direttore di Ice Pechino e redatta dal Pmo del Mattm (inviata con nota n. P174201303048 del 7
giugno 2013 all’ambasciatore d’Italia in Cina, a richiesta di quest’ultimo), del report di analisi e valutazione
del programma Sicp reso nel settembre 2014 (dall’agenzia Pricewaterhouse Coopers Consultant) su commissione
del Feco/Mep e, infine, della relazione aggiornata (nota n. CO151A Sec del 24 ottobre 2014) predisposta per
l’autorità ministeriale dal direttore generale Sec sul programma e sulle principali linee di cooperazione.
50 Il Sicp ha assistito il Governo cinese nella formulazione delle direttive tecniche per la protezione ambientale
ed il trattamento dei veicoli diesel ed eseguito una ricerca sugli standard delle emissioni inquinanti di mercurio
nell’industria. Progetti per istituire e migliorare i sistemi di monitoraggio della qualità dell’aria sono stati
attuati a Pechino, Shangai, Suzhou, Urumqui e Lanzhou.
Il Ministero dell’ambiente italiano ha cofinanziato nel 2000 la sperimentazione di motori a basse emissioni per
autobus da destinare alla città di Pechino, rispondendo alla richiesta di collaborazione per la riduzione
dell’inquinamento atmosferico nella capitale cinese. I primi autobus dotati dei nuovi motori forniti alla
municipalità di Pechino (che ne ha ricevuto oltre tremila unità) sono stati consegnati nel dicembre 2004, nel
corso di una cerimonia presieduta dall’allora Capo dello Stato italiano e dal Ministro dell’ambiente dell’epoca.
51 Nel 2010 è stato avviato un progetto nell’ambito del dodicesimo Piano quinquennale cinese sulla
prevenzione dell’inquinamento delle acque del bacino del fiume Songhua. Un sistema di monitoraggio
ambientale delle acque e di raccolta dati è stato installato nel bacino del lago Dongting.
Analogo sistema è stato realizzato nella stazione di monitoraggio ambientale di Chaohu, con l’introduzione di
un meccanismo di preallarme per rilevare tempestivamente l’eutrofizzazione del lago a causa della fioritura
dell’alga blu.
Nella città di Zhangjiagang si è realizzato un progetto pilota di un modello idraulico per acquedotti municipali
e di un sistema di supporto per le decisioni nella gestione dell’acqua urbana.
30
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In materia di bonifica del suolo, i programmi e le ricerche promossi nell’ambito del Sicp
hanno consentito la prima raccolta nazionale di dati sulle soglie di concentrazione, lo
screening dei siti contaminati, la definizione di standard e direttive per la bonifica, nonché
aiutato l’amministrazione municipale di Pechino a definire standard locali e stilare l’elenco
delle industrie potenzialmente inquinanti.
Nel settore dell’urbanistica e della bioedilizia, sono state applicate tecnologie di
protezione e gestione ambientale e sviluppate ricerche nell’area di Shanghai e all’interno
della zona ecologica dell’isola di Chongming, favorendo anche la pianificazione ecosostenibile in diversi piccoli centri della città di Pechino.
Insieme con il Mep e il Fondo multilaterale per l’implementazione del Protocollo di
Montreal, il Sicp ha contribuito, con progetti e risorse, alla costruzione del palazzo dei
congressi sull’ambiente (c.d. edificio 4C)52. Un altro esempio positivo di realizzazione
infrastrutturale è rappresentato dall’edificio italo-cinese (il Sino-italian energy efficient
building-Sieeb) dell’università di Tsinghua, inaugurato nel 2006 e caratterizzato da un
sistema integrato di riscaldamento, raffreddamento e alimentazione che ne ha elevato
l’efficienza energetica e ridotto sensibilmente il livello delle emissioni di anidride carbonica.
Nel campo dell’energia pulita, efficace si è rilevata l’offerta di cooperazione tecnologica
per la captazione e lo stoccaggio dell’anidride carbonica in una centrale a carbone, con
l’adozione di procedure più pulite e la riduzione delle emissioni nocive53.
Notevoli progressi si sono registrati anche nel controllo dei cambiamenti climatici, grazie
alle ricerche ed ai progetti dimostrativi realizzati dal Sicp per favorire un meccanismo di
sviluppo pulito (Cdm) e l’attività di monitoraggio sui cambiamenti climatici e le capacità di
adattamento.
52
Realizzato da progettisti italiani e cinesi secondo i criteri dell’“architettura sostenibile” e adottando la
tecnologia avanzata sul risparmio energetico. L’edificio, completato nel settembre 2009, rappresenta uno dei
migliori esempi di eco-costruzioni ad alta efficienza energetica.
53 Ricerche sull’energia sostenibile sono state condotte in Mongolia interna, nel Tibet ed in altre decine di
province cinesi, con l’effetto di porre le basi per lo sviluppo di fonti rinnovabili nell’intero paese asiatico e, in
particolare, di energia eolica, solare, biologica, da calore terrestre ed idroelettrica.
Nella Mongolia interna, i progetti pilota dei “villaggi solari” forniscono elettricità a migliaia di famiglie. Tra
le diverse soluzioni realizzate, meritano menzione le due centrali ad energia solare costruite nella provincia di
Qinghai e il progetto residenziale di basse emissioni di carbonio denominato “Delian Tandi Software Park”,
con impianti solari per l’acqua calda ed impianti fotovoltaici, che rappresenta un modello sostenibile di
sviluppo e riciclo.
31
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Un’indagine pilota, eseguita nella città cinese di Lanzhou per valutare le emissioni di gas
serra (ghc) in conformità con l’Unfccc, ha portato a sviluppare la metodologia e la ricerca
applicata per i Cdm, nel campo della produzione dell’acciaio e dell’architettura.
E’ stata, anche, condotta una valutazione in tema di cambiamenti climatici e di impatto
delle attività umane sugli ecosistemi costieri in Cina54.
Un importante risultato è stato raggiunto con l’istituzione di una serie di centri e
piattaforme per favorire il trasferimento di conoscenza e tecnologia (“capacity building”),
migliorare le capacità di protezione ambientale del paese asiatico ed esplorare le opportunità
di sviluppo del business in materia.
Il progetto, avviato nel 2009, ha portato all’istituzione del Centro per la ricerca e la
valutazione del rischio ambientale55, che fornisce supporto tecnico e consultivo per la pulizia
dei siti contaminati, ed ha contribuito alla realizzazione di un sistema di pronto intervento,
migliorando le capacità di prevenzione, valutazione e gestione delle emergenze ambientali56.
Sono stati forniti al Mep57 veicoli per il monitoraggio ambientale ed attrezzature di
pronto intervento per l’analisi delle acque e del terreno.
Nel quadro degli accordi siglati tra il Mattm e la Sfa si sono poste le basi per lo sviluppo
del progetto di afforestazione con il sistema “Vallerani” nella regione autonoma della
Mongolia interna58, con l’impiego di unità tecniche meccanizzate per la lavorazione del
terreno e di una serie di accorgimenti per renderne l’uso adatto ai diversi territori59.
54
Con l’uso di modelli avanzati per l’acquisizione di informazioni geografiche e l’analisi degli strumenti di
telerilevamento e l’applicazione del concetto di bacino di drenaggio generale per i cambiamenti idrologici ed
ambientali. Il primo programma cinese in materia (“Piano d’azione per gli ecosistemi costieri adattati ai
cambiamenti climatici”) costituisce un esempio virtuoso per il miglioramento delle capacità di adattamento
ai cambiamenti climatici e per la promozione di uno sviluppo sostenibile in diverse città costiere.
55 Si tratta del Centro Italo Tongji di trasferimento tecnologico (Itttc) che opera sotto il controllo
dell’Accademia cinese di pianificazione ambientale del Mep. Il centro ha realizzato con successo la prima
microturbina a gas sino-italiana, avviandone la produzione; ha promosso la cooperazione fra il Parco delle
scienze sino-italiano ed aziende straniere ad alto contenuto tecnologico; ha realizzato la piattaforma di
collaborazione industriale che avrebbe favorito l’approdo di piccole e medie imprese italiane nel mercato
cinese.
56 Il sistema fa capo al Centro di supporto sino-italiano per le emergenze ambientali come piattaforma a lungo
termine per la condivisione delle esperienze, la ricerca, la formazione e lo sviluppo delle capacità di pronto
intervento.
57 A seguito di un disastroso terremoto che aveva devastato il paese asiatico.
58 In anni precedenti l’accordo, il sistema Vallerani aveva già attivato l’interesse del Governo cinese in
occasione della IV Convenzione delle Nu per combattere la desertificazione, svoltasi a Ginevra nel 2000.
Inizialmente la proposta di intesa era intervenuta con il Maeci italiano ma il progetto non era decollato per
una serie di lungaggini burocratiche e per l’improvviso decesso dell’ambasciatore pro-tempore italiano.
59 Il metodo Vallerani prevede: lavorazione del terreno a mezzo di aratri modificati e automatizzati; semina
diretta di piante autoctone tenendo conto della biodiversità locale e introducendo molte varietà di piante;
32
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L’amministrazione municipale di Pechino e il Mattm hanno anche promosso diversi
progetti ambientali, sostenuti da tecnologia italiana in vari settori60, finalizzati
all’allestimento delle olimpiadi di Pechino e dell’Expo universale di Shanghai.
Infine, il Mattm e l’università Tongji di Shanghai hanno avviato, in collaborazione con
la Viu e con la Cass, un vasto programma di training e formazione anche a distanza sulla
gestione ambientale e lo sviluppo sostenibile, destinato ai quadri delle amministrazioni
pubbliche ed agli esperti delle imprese private cinesi, nonché agli studenti e docenti della
stessa università.
3. Situazione attuale della cooperazione e prospettive future
L’intensità del finanziamento italiano al Sicp si è ridotta negli anni “anche a fronte delle
mutate condizioni economiche della Cina e l’interesse per altre aree geopolitiche da parte
dal ministero”61.
A seguito dei vari incontri intercorsi a partire dalla fine del 2013 dal direttore generale
Sec con le controparti cinesi è emersa in particolare la volontà di:
-
continuare a sviluppare la cooperazione sulle questioni più urgenti in materia di
protezione ambientale, sviluppo sostenibile e cambiamenti climatici62;
-
“passare da un’assistenza unidirezionale ad un modello di ricerca e sviluppo
congiunti, che favorisca la capacità di innovazione tecnologica e il livello delle nuove
tecnologie in entrambi i paesi”;
-
rafforzare la cooperazione nel campo delle tecnologie emergenti ed innovative;
-
trasformare il modello operativo per favorire una maggiore partecipazione attiva nei
meccanismi di mercato di imprese, università e istituti di ricerca.
In occasione della sua terza missione in Cina (9-13 febbraio 2015), lo stesso direttore
generale ha incontrato i rappresentanti delle istituzioni cinesi abituali interlocutori del
velocità di intervento per lo sviluppo di ampi programmi per contenere la desertificazione e assicurare il
recupero sostenibile del territorio.
60 Fra i quali: trasporti sostenibili, prevenzione dell’inquinamento dell’aria e dell’acqua, eliminazione dei
prodotti chimici nocivi, sviluppo agricolo sostenibile, fonti rinnovabili, miglioramento dell’efficienza
energetica, monitoraggio del ciclo dei rifiuti.
61 Cfr. relazione n. 0015117/Sec del 24 ottobre 2014, già citata.
62 Anche allo scopo di “supportare le negoziazioni in vista della conferenza di Parigi e dell’agenda di sviluppo
successiva al 2015”.
33
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Sicp63, con l’obiettivo di avviare un nuovo modello di collaborazione basato su una
partnership paritaria, ispirata a principi affatto diversi dal passato. In particolare, è stata
sottolineata la necessità64: di una migliore definizione dei progetti di collaborazione; della
piena condivisione degli oneri65 e di garanzie di ritorni per le aziende italiane; di “maggiore
condizionalità e trasparenza nella gestione delle risorse finanziarie”66 a partire dai
programmi residui in corso, con abbandono del modello di erogazione dei contributi italiani
basato sui “trust fund”; del necessario coordinamento tra le istituzioni coinvolte per
integrare risorse e strumenti67.
Secondo i dati aggiornati68, le attività di cooperazione ancora in corso riguardano alcuni
storici partner e nuove istituzioni cinesi.
a. Ministero dell’ambiente (Mep).
I seguenti progetti sono confermati e dovrebbero essere conclusi secondo il
cronoprogramma concordato (costo complessivo di circa 2,1 milioni):
-
intese tra il Mattm e il Ceiced69, per definire forme e procedure per il supporto e la
piena partecipazione italiana al consiglio come parte donatrice;
-
applicazione di sensori remoti per la prevenzione, la valutazione e gestione delle
fuoriuscite di petrolio/reagenti chimici;
-
supporto tecnico per i siti contaminati e gestione delle bonifiche dei suoli;
-
supporto tecnico per la progettazione preliminare dell’edificio del Mep;
-
valutazione esterna del Sicp70:
63
Cass, Ndrc, Most, Mep, municipalità di Pechino e Shangai, università Tongji.
Cfr. messaggio n. 688 del 23 febbraio 2015 diretto al Mattm, a firma dell’attuale ambasciatore d’Italia a
Pechino.
65 Con l’auspicio di un maggior impegno economico da parte dei partner cinesi nel finanziamento dei progetti
congiunti e dei corsi di formazione (sostenendo, diversamente dal passato, le spese di viaggio dei propri
funzionari in Italia).
66 Con erogazione dei contributi a tranches separate e solo dopo attento monitoraggio dei lavori e dei risultati
raggiunti da ciascun progetto.
67 Ribadendo il ruolo di coordinamento in loco da parte dell’ambasciata delle attività relative al settore
ambientale.
68 Cfr. allegato 2 alla citata relazione n. 0015117/Sec del 24 ottobre 2014 e allegato 2 alla nota n. 0001452/Svi
del 6 marzo 2015.
69 “Clima Council for international cooperation on environment and development”.
70 Il report è stato presentato a settembre 2014 dal partner tecnico “Pricewaterhouse Coopers Clima” e fa
seguito ad altre due valutazioni (del 2006 e del 2009) per verificare i risultati complessivi del Sicp.
64
34
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-
“training program” Feco/Mep, 3^ sessione del programma 2014, rinviata alla prima
metà del 2015.
Risultano, invece, cancellati altri progetti a suo tempo avviati71.
Le nuove iniziative concordate per il 2015 concernono:
-
due corsi in materia di prevenzione e controllo dell’inquinamento delle acque e del
suolo, da tenersi nel corso dell’anno;
-
partecipazione alla “Clima international environmental protection exhibition (Ciepec),
a giugno 2015, e visita di studio a Tianjin e Yixing per approfondire la conoscenza
delle esigenze tecniche e ambientali delle imprese cinesi e lo sviluppo di un piano
industriale nel settore ambientale;
-
organizzazione di un seminario su prevenzione e controllo dell’inquinamento delle
acque72;
-
creazione di un centro di cooperazione Italia-Cina per tecnologie e industria
ambientale73;
-
organizzazione di un evento congiunto nell’ambito della manifestazione Expo Milano
2015.
b. Ministero della scienza e della tecnologia (Most) e Tongji Università di Shangai.
E’ in corso il recupero energetico, da concludere entro il 2015, della sede dell’edificio
Yunchou all’interno del campus dell’università Tongji, futura sede del Sino-Italian center
for susteinability (Sices). Costo del progetto: 5,264 milioni, con un cofinanziamento del
ministero dell’educazione cinese di circa un milione di euro.
La realizzazione del progetto, temporaneamente sospesa, è stata ripresa nella
considerazione che si tratta di un impegno giuridicamente vincolante assunto dal ministero
italiano e che il finanziamento relativo era già stato trasferito sul fondo fiduciario.
71 Attuazione di una piattaforma dedicata e di un piano congiunto sulla “green economy”; follow up del supporto
tecnico per i siti contaminati e la gestione del risanamento del suolo - fase 3; celebrazione del 15° anniversario
del Sicp con la giornata dell’ambiente sino-italiana; assistenza tecnica per il potenziamento del programma
congiunto ispirato al Protocollo di Montreal per la riduzione delle sostanze pericolose per la fascia di ozono;
assistenza tecnica alla gestione di “accident pollution environmental” e del Centro sino-italiano di emergenza
ambientale.
72 Con focus sul trattamento delle acque reflue urbane e sulle modalità di investimento per partenariati
pubblico-privato (Ppp).
73 A supporto delle necessità della Cina di disporre di adeguata tecnologia in tema di inquinamento
atmosferico, idrico e del suolo.
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Nel corso della citata missione in Cina del febbraio 2015, è stata comunicata alle parti
cinesi la volontà del ministero di recedere dall’impegno assunto in precedenza di elargire
all’università una donazione di 1.700.000 euro74.
Sono in discussione nuove proposte per l’anno in corso, concernenti: l’organizzazione del
training program con focus su scambio di esperienze tra grandi e medie-piccole aziende
italiane e cinesi nonché workshop tematici75.
c. Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma (Ndrc).
Nell’ambito del programma di cooperazione sui cambiamenti climatici è in fase di
approvazione il progetto di collaborazione per un sistema “China’s low carbon product
certification”76 previsto da un addendum all’accordo quadro sui cambiamenti climatici tra il
Mattm e Ndrc. Le risorse per sostenere il progetto, pari a 600.000 euro, sono già allocate
presso il partner cinese.
Per il 2015 è previsto lo svolgimento di due corsi in Italia, uno sui cambiamenti climatici
e l’altro, più specifico, sul mercato del carbonio e la gestione dei sistemi di reporting.
d. Accademia cinese delle scienze sociali (Cass)77.
Sono in corso le attività relative ad una serie di programmi e interventi già definiti, tra
cui:
-
realizzazione del data base dei progetti Sicp. I fondi relativi risultano stanziati sul
progetto operativo Ice 2013 e già trasferiti per 94.000 euro;
74
Nell’occasione è stato chiarito che “il ministero non fa donazioni ma può solo concorrere ad attività di
comune interesse” (Cfr. relazione n. 0001452/Svi del 6 marzo 2015).
75 In tema di desalinizzazione dell’acqua di mare e delle acque salate di falda; utilizzo integrato di petrolio,
carbone e gas per il risparmio di acqua e la riduzione di emissioni; risparmi di acqua ed energia nelle centrali
elettriche a carbone; trattamento delle acque reflue di fabbriche in città cinesi; tecnologie per la fatturazione
della CO2 senza utilizzo di acque; sviluppo urbano sostenibile.
76 Il progetto pilota prevede: lo studio di una metodologia di valutazione del carbonio di un prodotto specifico
e lo sviluppo di standard tecnici per prodotti a basso contenuto di carbonio; assistenza a una provincia cinese
pilota per la definizione di norme tecniche a livello locale; selezione di imprese cinesi da sottoporre alle
procedure di certificazione.
77 La collaborazione con la Cass è trasversale e spazia in vari settori di ricerca, essendo l’Accademia cinese la
più ampia organizzazione di ricerca accademica e il centro nazionale per gli studi nel settore delle scienze sociali
e politiche, nonché uno dei maggiori think tank in Asia affiliato al Consiglio di stato cinese.
36
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-
organizzazione del forum internazionale sulla “crescita verde” a Pechino, in base
all’accordo del novembre 2013. L’attività è in fase di riprogrammazione78. Parte dei
fondi del progetto è stanziata sul piano operativo Ice 2013; risultano già pagati
250.000 euro, circa un terzo del costo complessivo;
-
programma di training 2014-2015: il nuovo accordo, siglato il 9 febbraio 2015, include
l’organizzazione di un corso di apertura in Cina, due corsi in Italia e attività di
comunicazione da definire.
e. Ministero dell’industria e dell’informazione tecnologica (Miit).
La firma recente dell’accordo con il Mattm segna l’avvio della collaborazione con il nuovo
partner istituzionale cinese.
Le principali proposte per il 2015 concernono: l’organizzazione del forum Italia-Cina
sull’efficienza energetica nel settore industriale e l’organizzazione del traninig program con
focus di esperienze tra aziende italiane e cinesi.
f. Ufficio di protezione ambientale della municipalità di Pechino (Beijing Epb).
Le attività di cooperazione in corso con la municipalità di Pechino, avviate da tempo in
base all’accordo firmato il 14 maggio 2005, sono finanziate con le risorse trasferite dal Mattm
sul fondo fiduciario (Siec-Sub). La cooperazione con Pechino è stata, poi, consolidata ed
estesa a seguito del nuovo protocollo siglato nel 2012 dal direttore generale Sec pro-tempore.
I progetti tuttora attivi o appena conclusi hanno ad oggetto:
-
il supporto allo studio di fattibilità tecnica per la ristrutturazione degli impianti di
produzione del cemento a Pechino;
-
l’assistenza tecnica sui modelli di simulazione e previsione della qualità dell’aria;
-
il supporto tecnico per la gestione del sito contaminato degli impianti dell’acciaieria
“Capital Steel” di Pechino (completato);
-
il training program per il 2014 (completato);
-
il progetto per la gestione delle radiazioni;
-
lo studio per il master plan ambientale “World City” (Fase II);
78
Tra le proposte per il 2015 sono inseriti un seminario ed eventi congiunti per la promozione di scambi
commerciali e investimenti nell’ambito della cooperazione tra società cinesi e italiane su sviluppo verde e
cambiamenti climatici. Quest’attività potrebbe essere finanziata con il budget concordato per l’organizzazione
del progetto “crescita verde”, utilizzando i 250.000 euro già versati.
37
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-
il progetto per l’applicazione dell’inventario delle fonti di emissioni inquinanti di
Pechino.
Risultano, invece, temporaneamente sospesi ulteriori progetti concordati, in attesa di
nuove valutazioni dei due partner italiano e cinese79.
Per il 2015 la municipalità cinese propone l’organizzazione del training program annuale
e di una serie di workshop tematici80.
Altre proposte in discussione riguardano la definizione di tecnologie pilota per caldaie a
gas a basso contenuto di nitrogeno e l’istituzione di un comitato di esperti sul controllo
dell’inquinamento a Pechino e in aree adiacenti.
g. Ufficio di protezione ambientale della municipalità di Shanghai (Shanghai Epb).
In atto la collaborazione riguarda solo il programma di training, che la parte cinese
propone di ripetere nel 2015 con l’integrazione di workshop tematici.
h. Altre attività cofinanziate con la Ue.
Il Mattm partecipa alla realizzazione dell’Eu-China Clean Energy Centre (EC2) in qualità
di associato e cofinanzia l’operazione con 2 milioni e la copertura delle spese di affitto degli
spazi del centro per tutta la durata della fase di attivazione (cinque anni).
Il consorzio internazionale guidato dal Politecnico di Torino si è aggiudicato il bando
europeo per l’istituzione del centro per l’energia pulita. Lo scopo della struttura è quello di
favorire l’impiego di energie pulite in Cina attraverso un più agevole accesso a politiche,
regolamenti, tecnologie, esperienze e buone pratiche internazionali (a prevalenza dell’Ue)
nel settore. Il costo del progetto è di 12 milioni.
La maggioranza dei progetti in atto è finanziata con risorse tratte da appositi fondi
fiduciari bilaterali (cfr. successivo cap. III, par. 3.2) amministrati dai partner cinesi.
La sintetica descrizione dei progetti avviati e/o conclusi è riportata nell’allegato 3.
79
Studio di tecnologie per la riqualificazione delle zone industriali di Pechino; progetti di laboratorio per
attività di monitoraggio e capacity building tecnica; eventi di comunicazione; progetto per la definizione di
politiche per il controllo delle emissioni di veicoli.
80 In materia di: qualità dell’aria, efficienza energetica, auto elettriche, analisi delle fonti di Voc (volatile
organic compounds) provenienti dal settore chimico, da emissioni di veicoli e da altre industrie inquinanti.
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4. Problematiche gestionali e di coordinamento
Il programma Sicp si affianca, di fatto, alle iniziative di cooperazione con la Cina
promosse dal Ministero degli affari esteri dell’epoca81 (ora Maeci), in distinte aree di
intervento, attraverso aiuti finanziari (a titolo di dono o di credito di aiuto), assistenza
tecnica, trasferimento di known how e formazione professionale.
Al fine di assicurare l’auspicabile coordinamento dei programmi di cooperazione con la
Cina nel settore ambientale i due dicasteri hanno esaminato la possibilità di avviare un
programma comune ma, considerata la diversa natura delle fonti normative e di
finanziamento, avrebbero, poi, sviluppato separatamente i rispettivi interventi, pur
assicurando l’informazione reciproca ed un coordinamento periodico82.
Peraltro, come sottolinea una nota d’ufficio del Maeci83, “tra Italia e Cina non vige un
trattato sui temi ambientali” e la collaborazione si basa in larga parte sulla dichiarazione
congiunta resa dai ministri dell’ambiente nell’ottobre 2000, che prende spunto dalle
convenzioni multilaterali in materia e richiama la necessità di stipulare un accordo quadro,
e su intese tecniche definite nell’ambito di agreement e memorandum intercorsi tra la
competente direzione generale del Mattm e le amministrazioni cinesi.
Dalla documentazione84 messa a disposizione dallo stesso Maeci, si trae conferma della
partecipazione di funzionari dell’Ambasciata d’Italia a Pechino ad alcune riunioni di uno
steering committee costituito in loco85 ma limitatamente al periodo 2000-2004.
Nei resoconti86 delle riunioni inoltrati al ministero, il responsabile pro-tempore della
diplomazia italiana in Cina ha sottolineato, tra l’altro, la necessità di mantenere contatti
con la delegazione che gestisce sei programmi ambientali “alcuni dei quali simili a quelli
Sicp” e l’importanza del coordinamento tra le due parallele iniziative ambientali promosse
81
Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo (Dgcs).
Cfr. considerazioni contenute nel documento sulla cooperazione ambientale tra Italia e Cina, predisposto
dal responsabile pro-tempore della Direzione generale Sec del Mattm e consegnato il 25 febbraio 2014 al
magistrato istruttore.
83 Allegata alla lettera n. 234750 in data 21 ottobre 2013 del Ministro degli affari esteri dell’epoca, diretta al
Ministro dell’ambiente pro-tempore. Il documento è stato inviato alla Corte dal Maeci con nota n. 199736 del
16 settembre 2014.
84 Cfr. nota n. 118658 del 27 maggio 2014 della Direzione generale per la mondializzazione e le questioni globali.
85 Non menzionato, peraltro, nelle intese bilaterali istitutive del Sicp le quali, invece, attribuiscono poteri
gestionali al Pmo di cui non risultano avere mai fatto parte rappresentanti dell’ambasciata.
86 Cfr. messaggi n. 3738 del 14 luglio 2001, n. 5317 del 29 ottobre 2001, n. 1550 del 6 maggio 2002, n. 4444 del
18 dicembre 2002, n. 3597 del 30 luglio 2003, n. 2894 del 28 maggio 2004.
82
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in Cina a livello governativo “affinché - ove possibile - le risorse pubbliche disponibili
vengano utilizzate al meglio…”. Nella stessa documentazione veniva richiamata l’esigenza
di “sollecitare un più concreto impegno finanziario da parte cinese, oltre ad una
razionalizzazione delle numerose linee di progetti in cantiere”.
In realtà, nessuna iniziativa concreta risulta promossa per coordinare e eventualmente
integrare i progetti Sicp, avviati dal Ministero dell’ambiente con l’iniziale collaborazione di
Ice, con le analoghe linee operative gestite dalla Cooperazione italiana allo sviluppo87 nel
settore dello sviluppo sostenibile, dei cambiamenti climatici e della lotta alla
desertificazione.
Al riguardo, è stato osservato88 che le attività del Ministero dell’ambiente attuano
quanto disposto dalle leggi di ratifica di convenzioni internazionali89, che assegnano
annualmente allo stesso dicastero risorse finalizzate alla realizzazione di programmi di
cooperazione ambientale con i paesi in via di sviluppo. Le risorse in questione sono attribuite
alla Direzione generale Sec e la loro destinazione e utilizzazione sono affidate “alla
responsabilità del direttore generale nell’ambito delle leggi che regolamentano la sua
funzione”.
Inoltre, gli accordi bilaterali con le istituzioni cinesi fanno riferimento, per la parte
italiana, al Mattm che mantiene “la piena responsabilità programmatica, gestionale ed
amministrativa dei progetti ovvero la condivide con Ice-Agenzia, secondo quanto previsto
dalle convenzioni stipulate tra ministero e agenzia e registrate alla Corte dei conti. Non è
87
L’attività di cooperazione si realizza attraverso tre canali: bilaterale (flusso di interventi - doni o crediti - a
favore di un pvs con cui è stata direttamente concordata l’iniziativa di sviluppo; multilaterale (flusso di
interventi realizzati da un organismo internazionale, che decide come utilizzare le risorse con l’apporto
finanziario di vari paesi donatori); multibilaterale (flusso di interventi concordati e finanziati a livello
bilaterale, ma affidati in esecuzione ad un’agenzia specializzata o a un organismo internazionale). I contributi
del paese donatore possono essere obbligatori, quando è previsto il versamento periodico della quota, sulla
base di una ripartizione operata al momento dell’adesione all’organismo internazionale, ovvero volontari,
quando il donatore negozia di volta in volta il versamento da effettuare.
Relativamente al profilo finanziario, le modalità di intervento sono tradizionalmente rappresentate dai crediti
d’aiuto e dai finanziamenti a dono (grant).
Per dono si intende l’aiuto fornito senza obbligo di restituzione o pagamento di interessi, concesso in valuta o
sotto forma di beni di consumo o di investimento o attraverso prestazioni di personale tecnico, studi e
progettazioni.
I crediti di aiuto sono crediti concessionali destinati ai pvs e prevedono la restituzione del capitale prestato,
sia pure a condizioni estremamente favorevoli e in tempi molto lunghi.
88 Cfr. lettera n. 38151 del 14 giugno 2013, indirizzata all’Ambasciata italiana a Pechino, a firma del direttore
generale Sec pro-tempore.
89 Protocollo di Montreal, Convenzione quadro sui cambiamenti climatici. Protocollo di Kyoto.
40
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previsto né dalla legge, né dagli accordi, l’attribuzione di funzioni di sorveglianza
amministrativa ad amministrazioni terze”90.
Sulla vicenda della cooperazione con la Cina in materia ambientale è intervenuto anche
l’allora Ministro degli affari esteri che ha inviato91 al suo omologo del Mattm una nota
d’ufficio92 per sottolineare le “numerose incongruenze” emerse nel corso di una verifica93
disposta dall’Ambasciata in Pechino.
In particolare, vi si accenna alle difficoltà di chiarire il quadro degli interventi Sicp94,
“rilevandosi molte anomalie e contraddizioni” nei “costi (che appaiono in svariati casi
eccessivi) e nell’assegnazione delle attività sempre ai medesimi soggetti, senza alcun
processo di selezione da parte italiana (lasciato apparentemente alla parte cinese). Gli
interventi paiono slegati da una logica strategica: mentre una parte rilevante delle spese
viene giustificata in termini di costi di gestione, convegni, missioni, illustrazioni di progetti,
attività di promozione d’immagine, molte altre risultano incomprensibili e di difficile
ricostruzione”.
Per la nostra Ambasciata a Pechino, pertanto, non sarebbe stato possibile nei contatti
istituzionali con le autorità cinesi valorizzare le iniziative del Mattm “stante l’opacità che
contraddistingue gli interventi e l’assenza di elementi di valutazione relativi a stanziamento
complessivo, lista dei progetti avviati, enti e ditte esecutori, costo e localizzazione dei singoli
interventi realizzati, impatto ambientale. Di fatto, alcuni progetti sembrerebbero ipotizzati
solo nella documentazione e mai concretamente eseguiti”95.
Nella nota in questione si affermava, altresì, che la normativa vigente96 riserva
all’ambasciata un ruolo di coordinamento, controllo e supervisione, “non solo ai fini di
90
Cfr. citata lettera n. 38151 del 14 giugno 2013 nella quale, peraltro, si sostiene che il Mattm “…ha
costantemente considerato la funzione di coordinamento dell’Ambasciata italiana a Pechino, sia attraverso
una continua informazione…sia con la richiesta permanente di integrare le iniziative del ministero con quelle
delle altre amministrazioni a partire dalla Cooperazione allo sviluppo”.
91 Cfr. nota n. 199756 del Maeci in data 16 settembre 2014, diretta alla Corte dei conti, con allegata la lettera
n. 234750 del 21 ottobre 2013.
92 Già inoltrata a Palazzo Chigi, in riscontro ad una richiesta di elementi informativi.
93 L’esito è formalizzato nella relazione datata 3 luglio 2013 sul programma Sicp, predisposta congiuntamente
da due funzionari in servizio presso l’ambasciata, a richiesta del capo missione.
94 Stante le frammentarietà dei dati forniti dall’Ice.
95 Cfr. punto 3) della nota d’ufficio citata.
96 Cfr. d.p.r. 5 gennaio 1967, n. 18 (art. 37, c. 3), d.lgs. 30 luglio 1999, n. 300 (art. 12, c. 1), direttiva del
Presidente del Consiglio dei ministri del 1° agosto 2009.
41
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
un’adeguata valorizzazione politica degli investimenti dello Stato all’estero, ma anche a
garanzia della trasparenza nell’utilizzo di risorse pubbliche”.
Valutazioni decisamente non positive circa la gestione dell’intero programma Sicp
emergono anche dalle considerazioni espresse da apposita “Commissione di ispezione e
verifica amministrativa”97 interna al Mattm, istituita con il compito di verificare la
correttezza dei procedimenti amministrativi adottati negli ultimi anni dalla Direzione Sec.
La commissione rileva, tra l’altro, che fino al maggio 2014 il direttore generale in carica
non ha emanato la c.d. direttiva di secondo livello98 né delegato poteri di firma ai dirigenti
di seconda fascia, “i quali hanno, quindi, operato secondo le indicazioni impartite
verbalmente di volta in volta” dallo stesso direttore generale99.
L’organo ispettivo sottolinea, altresì, come, prima della visita effettuata in Cina nel mese
di ottobre 2014 dal nuovo direttore generale ad interim, la Sec “non avesse esatta cognizione
delle attività in corso di svolgimento in Cina, né tantomeno disponesse di una tempestiva e
completa documentazione amministrativa” al riguardo.
Relativamente, poi, al programma Sicp ed agli accordi internazionali presupposti o
sopravvenuti, la stessa commissione evidenzia come non risultino “istruttorie formali e
documentate che testimonino quale sia stato il procedimento seguito dalla Direzione
generale Sec per individuare in concreto le attività di cooperazione da realizzare” e, a volte,
“neppure le motivazioni sulla scelta del paese partner o dell’istituzione di riferimento”100.
Un aspetto di particolare criticità attiene, poi, alla fase della rendicontazione e, in specie,
alla mancanza di valutazioni e considerazioni sul risultato concretamente conseguito in
attuazione degli accordi con i partner internazionali, a fronte delle risorse erogate.
97
Istituita con d.m. n. 173 del 1° luglio 2014 dal Ministro dell’ambiente e presieduta da un consigliere della
Corte dei conti, con il compito di sottoporre ad ispezione e verifica i provvedimenti amministrativi adottati
dalla Direzione generale Sec, in relazione a procedimenti in corso ovvero già conclusi qualora i conseguenti
provvedimenti finali continuino a produrre i loro effetti. L’attività della commissione - che ha preso in esame
i procedimenti di maggiore rilevanza sotto l’aspetto economico, posti in essere nel periodo dal 2010 al 2013 o
anche prima, se produttivi ancora di effetti giuridici, aveva lo scopo di verificare “la conformità degli atti della
gestione alle norme di legge, di regolamento ed ai principi generali dell’ordinamento, sia sul piano della
legittimità amministrativa, che su quello della regolarità e correttezza”.
98 Con la quale si assegnano ai dirigenti delle divisioni ministeriali gli obiettivi e le responsabilità, secondo gli
indirizzi individuati dal ministro nella direttiva annuale (d.lgs. n. 165/2001).
99 Cfr. relazione depositata in data 27 novembre 2014 (pag. 14 e ss.).
100 Cfr. relazione citata, pag. 52 e ss., in cui si “rimarcavano, pertanto, le criticità già sottolineate in relazione
alle convenzioni nazionali, con specifico riguardo sia alle modalità di scelta delle collaborazioni concretamente
attuate, sia alla mancanza, pressocché assoluta, di trasparenza sull’iter decisionale seguito”.
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Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
“La configurazione dei fondi destinati alla attività/cooperazione internazionale quali
“grant” (donazioni) sembra limitare fortemente le forme di controllo esercitabili, tuttavia,
se da un lato ciò è comprensibile, in quanto non si possono imporre a Stati esteri particolari
modalità di rendicontazione, dall’altro il ministero non può esimersi dall’osservare una
corretta azione amministrativa, in termini di efficacia, efficienza ed economicità e,
soprattutto, dal dare contezza in merito all’impiego delle risorse pubbliche nazionali gestite.
I principi generali di contabilità pubblica impongono, infatti, l’obbligo della
rendicontazione della spesa, ai fini del riscontro, anche documentale, della regolarità
amministrativo-contabile ed a tutela dei responsabili dei procedimenti101”.
101
Cfr. relazione del 27 novembre 2014 della “Commissione di ispezione e verifica amministrativa”.
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CAPITOLO III
LA GESTIONE DEI FINANZIAMENTI PUBBLICI
Sommario: 1. Risorse pubbliche erogate. - 2. L’attività di cooperazione attuata e finanziata tramite Ice. - 2.1.
Accordi, piani operativi e strutture. - 2.2. Commesse privatistiche e linee di finanziamento. - 2.3. Sistema di
rendicontazione e controllo nei rapporti Mattm-Ice. - 3. I contributi trasferiti direttamente ai partner cinesi. 3.1. Le procedure di finanziamento. - 3.2. La gestione dei fondi fiduciari bilaterali e dei trasferimenti diretti. 4. Il finanziamento attraverso trust fund istituiti presso i fondi multilaterali. - 4.1. Premessa. - 4.2. Meccanismi
di finanziamento attivati presso istituzioni finanziarie internazionali. - 5. Le risorse destinate ai progetti di
formazione. - 5.1. Gli accordi di programma. - 5.2. Le spese relative.
1. Risorse pubbliche erogate
In diverse relazioni102 del Ministero dell’ambiente si sostiene che la stessa
amministrazione avrebbe finanziato progetti per circa 185 milioni, attraverso contributi
diretti alle istituzioni cinesi e mediante i trust fund istituiti presso la Banca mondiale (Wb)
e i fondi multilaterali e promosso investimenti sia diretti che indiretti nel settore per circa
1,35 miliardi.
Al cofinanziamento dei progetti avrebbero contribuito “con almeno 165 milioni” di euro,
anche le istituzioni cinesi e le imprese italiane, che hanno partecipato alla realizzazione dei
progetti, nonché alcune agenzie delle Nu (Unep, Undp, Unido), la Gef, la World bank e il
Fondo multilaterale del Protocollo di Montreal.
Il valore complessivo dei progetti realizzati e in corso raggiungerebbe, pertanto,
l’importo di 350 milioni.
Secondo il Mattm103, le attività di cooperazione bilaterale hanno, nel corso degli anni,
trovato copertura finanziaria attraverso i capitoli di bilancio dedicati all’attuazione del
Protocollo di Kyoto e del Protocollo di Montreal “per quanto concerne i finanziamenti
assicurati con risorse statali”.
Diversamente da quanto emerge dai documenti e dalle relazioni ufficiali anche recenti,
102
Tra le altre: nota n. 0038151/Sec del 14 giugno 2013 a firma del direttore generale pro-tempore della Sec;
rapporto sulla cooperazione ambientale Italia-Cina, aggiornato al 25 febbraio 2014; relazione del direttore
generale Sec ad interim n. 15117/Sec del 24 ottobre 2014, in seguito alla visita effettuata in Cina dal 9 al 13
ottobre dello stesso anno.
103 Citata nota n. 0011226/Sec del 7 agosto 2014.
45
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l’analisi istruttoria ha evidenziato che per l’attuazione del programma Sicp il Mattm ha
utilizzato, nel tempo, almeno tre canali:
a) le linee di finanziamento attivate nell’ambito degli accordi di collaborazione con IceAgenzia per la realizzazione dei piani operativi e delle “commesse privatistiche”.
Attraverso questo canale il ministero committente ha effettuato erogazioni pari a circa
121 milioni, di cui 7,36 milioni a titolo di “corrispettivi” per l’agenzia (cfr. par. 2.2);
b) le procedure di accreditamento diretto di risorse (grant) ai partner cinesi su conti bancari
e/o fondi fiduciari bilaterali, gestiti amministrativamente dalle istituzioni cinesi
beneficiarie. Questa modalità di contribuzione, che ha finito con il prevalere sulla prima
perché offre garanzia di maggiore celerità e di minori controlli, ha riguardato
finanziamenti per una somma complessiva non inferiore a 112,7 milioni (cfr. par. 3.2),
destinata verosimilmente ad aumentare se si fossero reperiti tutti i decreti ministeriali di
pagamento intervenuti dal 2003 al 2014;
c) i meccanismi di finanziamento attivati presso istituzioni finanziarie internazionali per
sostenere anche i programmi di cooperazione ambientale con la Cina.
Come emerge dall’esame della documentazione parziale acquisita (cfr. par. 4.2), il Mattm
ha allocato risorse pubbliche: sull’Italian carbon fund (Icf) per 87,59 milioni, dei quali una
quota significativa destinata a progetti Sicp; sul Fondo per il Protocollo di Montreal
(Fmo) per almeno 5,2 milioni, utilizzati per finanziare due progetti in Cina; sul Consultant
trust fund (Ctf), per 1,89 milioni destinati al pagamento di consulenti e tecnici per conto
del ministero italiano; sull’Italian trust fund (Itf), per 7,35 milioni dedicati
specificatamente alle attività ed iniziative progettuali nell’ambito del Sicp.
Complessivamente, attraverso lo strumento dei fondi bilaterali istituiti presso organismi
finanziari internazionali, sono stati destinati ai partner cinesi contributi (grant) non inferiori
a 70-80 milioni.
Per avere il quadro generale degli impegni finanziari sostenuti dal Mattm per la gestione
del Sicp non si può, infine, trascurare il “costo” delle convenzioni e degli accordi di
programma (cfr. par. 5.2) stipulati dal ministero con atenei e consorzi universitari e
finalizzati alla gestione di programmi di training promossi nell’ambito della cooperazione
ambientale in Cina (una somma decisamente superiore ai 15,2 milioni desunti dai limitati
dati resi disponibili).
46
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Considerando le varie linee di finanziamento e di accreditamento diretto di risorse in
aggiunta alle spese sostenute per il programma, emerge un impegno finanziario complessivo
a carico del Mattm senz’altro superiore a 320 milioni.
Questa cifra dovrebbe, pertanto, coincidere verosimilmente con l’ammontare delle risorse
pubbliche effettivamente destinate al Sicp e tratte da una serie numerosa di capitoli di spesa,
a volte genericamente orientati a finanziare iniziative serventi alla cooperazione in campo
ambientale (cfr. allegato 2).
2. L’attività di cooperazione attuata e finanziata tramite Ice
2.1. Accordi, piani operativi e strutture
L’accordo iniziale di collaborazione104 con Ice105 rispondeva all’esigenza di assicurare un
supporto operativo alle attività di cooperazione ambientale internazionale promosse dal
Mattm e si proponeva di coinvolgere le imprese italiane nell’attuazione dei progetti da
sviluppare in Cina.
104
La lettera accordo tra il ministero e Ice, datata 16 dicembre 1999 e controfirmata per accettazione dal
direttore generale pro-tempore dell’istituto, individuava la strategia, gli obiettivi tecnici e le risorse a base
dell’attività di collaborazione. Come si è visto, l’impegno iniziale era stimato in lit. 1.831 milioni, messi a
disposizione di Ice con finanziamento del Ministero dell’ambiente (decreto 23 dicembre 1999). Al momento
dell’accordo, Ice aveva già avviato in Cina un progetto (Mueo-Monitoring unit for environmental protection) per
lo sviluppo dei servizi locali per la protezione dell’ambiente, con l’istituzione di cinque antenne in aree di
primaria importanza individuate con Sepa.
105 L’Istituto nazionale per il commercio estero (Ice) è nato come ente pubblico non economico, inizialmente
sottoposto alla vigilanza del Ministero del commercio con l’estero ed orientato, dopo la riforma introdotta con
l. 25 marzo 1997, n. 68, a svolgere, ai sensi dell’art. 3, c. 1, del regolamento n. 474 dell’11 novembre 1997, “ogni
attività che agevoli i processi di internalizzazione del sistema economico nazionale o che gli venga affidata da
altre pubbliche amministrazioni, dall’Unione europea ovvero da altre istituzioni a carattere internazionale”.
Con l’art. 14 del d.l. 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla l. 5 luglio 2011, n. 111, come
sostituito dall’art. 22, c. 6, del d.l. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla l. 22 dicembre
2011, n. 214, è stata istituita l’Ice-Agenzia che opera per sviluppare l’internalizzazione delle imprese italiane,
nonché la commercializzazione dei beni e dei servizi italiani nei mercati istituzionali, e per promuovere
l’immagine del prodotto italiano nel mondo. ll relativo statuto, approvato con d. interm. 6 settembre 2012,
stabilisce che l’agenzia è ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico ed è sottoposta ai poteri di
indirizzo e vigilanza del Ministero dello sviluppo economico (Mise) che li esercita, per le materie di rispettiva
competenza, d’intesa con il Maeci e sentito il Mef, ed è sottoposto al controllo finanziario della Corte dei conti.
47
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Con tale accordo il Ministero dell’ambiente affidava inizialmente all’istituto, tramite
l’ufficio Ice di Pechino, l’incarico di: individuare due aree urbane, a forte concentrazione
agricola l’una ed industriale l’altra, rappresentative della realtà economica cinese; realizzare
in ciascuna area uno studio di fattibilità completo per la realizzazione di progetti pilota
secondo le caratteristiche fissate dal Protocollo di Kyoto; proporre la realizzazione di
progetti meritevoli di finanziamento da parte di istituzioni e fondi multilaterali (Nazioni
unite, Banca mondiale, Gef, Protocollo di Montreal) e con la partecipazione di aziende
italiane sia in qualità di investitori che di contractors.
Per il coordinamento generale delle attività venne costituito un comitato tecnico106
(steering committee). Il Ministero dell’ambiente manteneva il finanziamento del progetto,
l’indirizzo e il monitoraggio strategico, le valutazioni e verifiche in merito all’elaborazione
degli studi di fattibilità. Erano affidati ad Ice il coordinamento del progetto nel territorio
cinese, i rapporti con le controparti cinesi, le imprese italiane e i fornitori di consulenza
tecnica e progettuale nonché la gestione delle risorse umane. L’Ambasciata d’Italia a
Pechino era inizialmente chiamata a gestire i rapporti con il governo cinese e a fornire
supporto istituzionale al progetto, partecipando al comitato tecnico.
Ricevuto il finanziamento iniziale da parte del Mattm, Ice approvava107 una “commessa
privatistica” concernente la predisposizione delle strutture funzionali all’attività di
cooperazione nel settore della protezione ambientale, in nome e per conto del Ministero
dell’ambiente, per un importo complessivo di lit. 1.831.200,000108, di cui lit. 1.771.200.000
per “costi esterni” e lit. 60.000.000 a titolo di “corrispettivo Ice”.
Con d.m. 12 marzo 2001109 venne, quindi, deliberata la prosecuzione del programma delle
attività affidate all’istituto (ora agenzia), attraverso un ulteriore finanziamento di lit.
4.569.200.000110, di cui lit. 200.000.000 quale corrispettivo per la prestazione di servizi
personalizzati.
106
La cui composizione è delineata nel decreto 23 dicembre 1999.
Con delibera n. 59 del 27 luglio 2000.
108 Di cui al decreto di impegno n. 600/Siar del 23 dicembre 1999.
109 N. 279/Pia/Dec/2001.
110 A valere sul cap. 7082, esercizio finanziario 2000.
107
48
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Il piano di dettaglio del programma, elaborato dall’ufficio Ice di Pechino nell’aprile 2001
ed approvato dal ministero l’11 maggio successivo, prevedeva quali linee d’intervento: la
riduzione delle emissioni, l’eliminazione di gas serra, il monitoraggio atmosferico, la
pianificazione energetica in due città della Cina, progetti per l’agricoltura sostenibile,
l’attività di collaborazione con la Cass nella definizione dello scenario energetico in Cina fino
al 2010 nonché nello studio di strategie di intervento.
Sulla base di un accordo intervenuto con il Ministero dell’ambiente e Tecnimont s.p.a. il
25 maggio 2001, Ice affidò a sua volta l’incarico di project manager delle prime iniziative
progettuali al chief rapresentative di Tecnimont a Pechino.
Il nucleo centrale della struttura di collaborazione fu costituito dal Pmo (Project
management office) con sede a Pechino111 e, poi, a Shanghai112, con il compito di:
-
elaborare le strategie di intervento congiunto in Cina e gli studi tecnico-finanziari
relativi ai programmi di collaborazione già avviati;
-
coordinare l’attività dei gruppi di progetto costituiti per le diverse linee di
intervento;
-
comporre i pacchetti di progetti da presentare alle istituzioni finanziarie per il
reperimento dei fondi e fornire consulenza alle istituzioni italiane e cinesi per individuare le
politiche ambientali comuni da perseguire.
Il centro di affari del Pmo, braccio operativo di supporto alle imprese italiane partecipanti
al programma, era costituito dalla Bds (“Business development section”) a Pechino che
individuava e sviluppava le opportunità collegate ai programmi elaborati dal Pmo o
derivanti da programmi multilaterali in atto e manteneva i contatti con i maggiori “business
partners” cinesi nel settore ambientale113.
111
Il Pmo di Pechino ha sede presso il Feco/Mep, nell’“environmental conventions building”, edificio ad elevata
sostenibilità ambientale realizzato con il contributo del Mattm e di un cofinanziamento della Banca mondiale.
112 Il Pmo di Shanghai è attivo dal 2004, presso l’ufficio Ice locale, per la gestione dei progetti relativi alla
locale area metropolitana. Dal 2008 fa, comunque, capo alla sede di Pechino.
113 Le imprese italiane potevano partecipare direttamente o indirettamente al Sicp, mettendo a disposizione
risorse umane tecniche in Italia e in Cina per l’elaborazione degli studi di fattibilità dei singoli progetti (in
interfaccia con i tecnici cinesi del team di progetto previsto nelle varie linee di intervento) ovvero operando
dall’Italia, con l’elaborazione di preventivi di massima da inserire nella valutazione economica e tecnica dei
progetti. Nell’ambito della Bds, inoltre, le imprese potevano utilizzare le infrastrutture e i contatti maturati
nello sviluppo dei programmi di collaborazione, per attivare nuovi canali di vendita di merci e servizi.
49
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Ice, in quanto soggetto italiano di coordinamento delle attività italo-cinesi sul territorio,
faceva capo al Ministero dell’ambiente per gli indirizzi strategici e si coordinava con
l’Ambasciata d’Italia a Pechino per i rapporti con altre controparti governative cinesi.
Le consulenze e l’assistenza tecnico-specialistica venivano rese sulla base di specifiche
convenzioni finalizzate allo sviluppo del programma o di singoli progetti, stipulate con
qualificate organizzazioni internazionali114 nonché con una serie di consorzi universitari e
fondazioni115.
A sostegno ai piani operativi annuali, il Ministero dell’ambiente ha trasferito ad Ice, che
ne curava la gestione, risorse finalizzate alla copertura: delle spese correnti del Pmo e dei
gruppi di lavoro operativi non compresi in altri specifici accordi di progetto; delle spese da
realizzare in Cina per tutte le linee di intervento Sicp a fronte degli accordi stipulati con le
controparti locali, con l’esclusione della Cass che manteneva un rapporto contrattuale
diretto con lo stesso ministero.
La formalizzazione della collaborazione progettuale e operativa tra Mattm e Ice
intervenne con il protocollo d’intesa dell’8 dicembre 2004116 che regolava la continuazione
del programma avviato sin dal 1999 sulla base di piani operativi annuali, da presentare a
cura di Ice, e il relativo meccanismo di finanziamento117 a carico del ministero.
114 Tra queste: Undp (United Nations Developement program), Unops (United Nations office for project services),
Erm China (Environmental resources management, società multinazionale di consulenza ambientale
convenzionata in Italia con il Ministero dell’ambiente), Cass ecc.
115 Tra i quali: Cueim (consorzio universitario di economia industriale e manageriale) con soci fondatori
(Università di Verona, di Roma “La Sapienza” e della Calabria) e associati, tra i quali figurano anche imprese,
banche e assicurazioni; Tecnimont - ora Maire Tecnimont s.p.a., che opera nei settori dell’ingegneria e delle
costruzioni, dell’energia e della tecnologia applicata; Cursa (Consorzio universitario per la ricerca socioeconomica e per l’ambiente) organismo di diritto pubblico, che, avvalendosi delle competenze e professionalità
dei soci fondatori - università del Molise, della Tuscia e di Ferrara, promuove il raccordo tra ricerca teorica e
applicata nell’ambito della gestione e delle governance ambientali; Cetma (Engineering, design and materials
tecnologies center), consorzio di imprese, con competenze qualificate in ingegneria dei materiali e delle strutture,
informatica e design; Gaia (Consorzio per la gestione associata di interventi ambientali), ente pubblico
economico che opera nel settore dello smaltimento dei rifiuti; Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche); Enea
(Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile); Ingv (Istituto
nazionale di geofisica).
Le università di Bologna, Pavia, Torino, della Tuscia, di Venezia, l’università “Bocconi”, la Venise
international university (Viu), la Fondazione “Mattei”.
116 Approvato con Dec/Ras/2167/2004 del 24 dicembre 2004, registrato alla Corte di conti, reg. 1, foglio n. 132.
117 Il finanziamento prevedeva l’erogazione: del 35 per cento della commessa entro trenta giorni dalla data di
approvazione del piano operativo annuale; del 35 per cento entro i successivi quattro mesi sulla base della
relazione tecnico-contabile sullo stato dei lavori; del 30 per cento nei successivi quattro mesi sulla scorta di
analoga relazione.
50
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
L’addendum118 al protocollo e alla convenzione del 27 ottobre 2005 rappresentò, poi,
l’“unico atto complessivo” disciplinante la collaborazione tra le parti (Mattm e Ice), nel
quale veniva anche prevista l’istituzione (art. 4) di un Comitato paritetico di coordinamento
e monitoraggio119 che poteva avvalersi di unità tecnico-scientifiche di esperti.
Ice era tenuto inizialmente a relazionare il ministero finanziatore ogni sei mesi sullo stato
di attuazione dei programmi operativi e sulla situazione economico-finanziaria.
Successivamente, con l’accordo del 19 dicembre 2008120, che ha esteso l’arco temporale
della collaborazione al 31 dicembre 2011, è stato sancito l’obbligo di relazione al ministero
ogni quattro mesi.
La convenzione è stata rivista a seguito di un atto modificativo121 e di un nuovo accordo
intervenuto nel corso del 2010, il quale ha prorogato le attività in comune, reso disponibili
ulteriori 17,67 milioni e individuato nuove modalità di erogazione dei finanziamenti122 nel
senso di ancorarle allo stato di avanzamento dei lavori, in aderenza ad un puntuale rilievo
della Corte dei conti123.
118
Approvato con Dec/Ras/1375/2005 del 28 ottobre 2005, registrato alla Corte dei conti il 1° febbraio 2006,
reg. 1, foglio n. 43.
119 Il Comitato di coordinamento e monitoraggio, che in taluni casi ha funzionato, per motivi di emergenza,
con modalità epistolare:
- proponeva l’adozione di programmi operativi. Le proposte confluivano in un piano operativo su base
annuale sottoposto all’approvazione del Mattm (che vi provvede con decreto direttoriale) e dell’Ice (con
deliberazione del consiglio di amministrazione);
- monitorava lo stato di attuazione dei programmi esprimendo parere sulle relazioni redatte dagli uffici
periferici di Ice e verificate dall’istituto, sullo stato di avanzamento finanziario delle attività ricomprese
nel piano operativo e le eventuali proposte di ristrutturazione dei programmi.
120 Approvato con Dec/Ras/906 del 23 dicembre 2008, registrato Ucb il 13 gennaio 2009, al n. 38.
121 In data 6 aprile 2009, che limita la collaborazione a dicembre 2009, poi prorogata a dicembre 2010, e
individua specifici sottoprogrammi con impegno della spesa complessiva di 22,27 milioni (Drs/Dec n. 000344
del 21 aprile 2009, registrato alla Corte dei conti il 28 aprile 2009, reg. 3, foglio n. 400).
122 25 per cento alla presentazione di uno stato di avanzamento lavori pari al 25 per cento delle attività; altro
25 per cento subordinato alla presentazione di un Sal pari al 50 per cento dei lavori; un ulteriore 25 per cento
all’esecuzione del 75 per cento della commessa e il resto al completamento delle attività.
123 La Corte dei conti, in sede di controllo preventivo di legittimità, con rilievo n. 23/A del 1° aprile 2009, ha
osservato, tra l’altro, che “le risorse finanziarie che saranno trasferite all’Ice prevedono il pagamento del 35
per cento all’atto dell’approvazione del piano operativo di dettaglio (cfr. art. 5 dell’accordo del 2008). Tale
previsione non sembra rispettare il divieto di anticipazione del prezzo contrattuale di cui al d.l. 28 marzo 1997,
n. 79, convertito con l. 28 maggio 1997, n. 140”.
51
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Dopo l’intervento di un ulteriore addendum124, per prorogare ulteriormente l’attività di
collaborazione, il 16 luglio 2013 è stata firmata una nuova convenzione triennale, da
considerare rescissa dal mese di ottobre 2014, a seguito di formale dichiarazione di volontà125
in tal senso della Direzione generale Sec.
In allegato quattro schede relative ai piani operativi annuali realizzati con Ice-Agenzia.
2.2. Commesse privatistiche e linee di finanziamento
I meccanismi e le modalità di finanziamento delle attività svolte da Ice in Cina per conto
del Mattm sono regolati da atti convenzionali; soltanto dopo l’accordo del 2010 (che
recepisce i rilievi della Corte dei conti)126 il trasferimento dei fondi impegnati avviene
successivamente e in misura proporzionale allo stato di avanzamento dei singoli progetti.
Nel corso di oltre quindici anni di collaborazione risultano erogati ad Ice complessivi
120,96 milioni, di cui 7,36 a titolo di “corrispettivi”, come da tabella seguente:
124
Siglato il 29 luglio 2010.
Cfr. nota n. 0015130/Sec del 27 ottobre 2014, nella quale si sottolinea come “il rapporto con l’Ice ha
generato triangolazioni finanziarie e di prestazione che necessitano di essere riviste in maniera sostanziale per
poter essere proseguite”.
126 Cfr. precedente nota 123.
125
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Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Tabella 1 - Spese e corrispettivi fatturati al Mattm e relativi pagamenti
A
Piano
operativo
Fattura
2000
n.
15354
data
02/08/2000
2001
8225
18/04/2001
B
C
D
E
Totale
Pagato
(3)
Stanziamenti
Corrispettivi
Fatturati (1)
914.748,46
914.748,46
2.256.503,48
Fatturati (2)
30.987,41
30.987,41
103.291,38
(A+B+C)
945.737,16
945.737,16
2.359.796,15
945.737,16
945.737,16
2.359.796,15
2.256.503,48
103.291,38
2.359.796,15
2.359.796,15
Iva/Bollo *
2002
13001
02/10/2002
6.662.000,00
258.000,00
6.920.001,29
6.920.001,29
2002
2002-2004
integrazione
16927
01/12/2003
1.893.190,00
181.560,00
2.074.751,29
2.074.751,29
6511
18/05/2004
8.166.600,00
363.987,00
8.530.588,29
8.530.587,00
16.721.790,00
803.547,00
17.525.340,87
17.525.339,58
2005
4
20/01/2005
3.700.175,00
316.762,25
4.016.938,54
4.016.938,54
2005
10245
06/09/2005
3.700.175,00
316.762,25
4.016.939,06
4.016.939,06
2005
4836
18/05/2006
3.239.579,98
203.510,50
3.443.092,29
3.443.092,29
10.639.929,98
837.035,00
11.476.969,89
11.476.969,89
2006
4872
18/05/2006
5.600.000,00
404.250,00
6.004.251,81
6.004.251,81
2006
2006
9190
9127
19/10/2006
06/11/2007
5.600.000,00
4.800.000,00
404.250,00
346.500,00
6.004.251,81
5.146.501,81
6.004.251,81
5.146.501,81
16.000.000,00
1.155.000,00
17.155.005,43
17.155.005,43
2007
5146
30/05/2007
5.280.048,48
381.853,40
5.661.903,69
5.661.903,69
2007
3
08/01/2008
5.280.048,48
381.853,40
5.661.903,69
5.661.903,69
2007
11071
29/12/2008
4.525.755,84
327.302,91
4.853.060,56
4.853.060,56
15.085.852,80
1.091.009,71
16.176.867,94
16.176.867,94
7.349.439,65
514.460,78
7.863.902,24
7.863.902,24
2008
132
17/01/2008
2008
283
26/01/2009
7.349.439,65
514.460,78
7.863.902,24
7.863.902,24
2008
8305
02/12/2009
6.299.519,70
440.966,38
6.740.487,89
6.740.487,89
20.998.399,00
1.469.887,94
22.468.292,37
22.468.292,37
2009
8327
04/12/2009
7.700.000,00
539.000,00
8.239.001,81
8.239.001,81
2009
3410
10/06/2010
3.850.000,00
269.500,00
823.900,00
4.943.400,00
4.943.400,00
2009
6788
15/10/2010
3.850.000,00
269.500,00
823.900,00
4.943.400,00
4.943.400,00
18.125.801,81
18.125.801,81
15.400.000,00
1.078.000,00 1.647.800,00/1,81
2010-2011
7630
22/11/2010
2.750.000,00
192.500,00
588.500,00
3.531.000,00
3.531.000,00
2010-2011
1948
23/03/2011
5.500.000,00
385.000,00
1.177.000,00
7.062.000,00
7.062.000,00
2010-2011
5436
15/09/2011
2.750.000,00
192.500,00
588.500,00
3.531.000,00
3.531.000,00
11.000.000,00
770.000,00
2.354.000,00
14.124.000,00
14.124.000,00
462.500,00
32.375,00
108.872,50
603.747,50
603.747,50
462.500,00
109.479.723,72
32.375,00
7.371.133,44
108.872,50
4.110.672,50
603.747,50
120.961.559,12
603.747,50
120.961.557,83
2013
6156
26/11/2013
Fonte: elaborazione Corte conti su dati forniti da Ice-Agenzia.
(1) Importi fatturati periodicamente sulla base delle risorse finanziate destinate alla realizzazione dell’accordo Mattm. Ice afferma,
in base ai dati contabili, di avere sostenuto “costi esterni” per l’attuazione dell’accordo pari a 112,102 milioni.
(2) Corrispettivi riconosciuti ad Ice per lo svolgimento di attività svolta.
(3) Importi pagati dal Mattm a fronte delle fatture emesse da Ice.
*Ai sensi del d.lgs. 11 febbraio 2010, n. 18, a partire dall’anno 2010 i servizi resi a committenti non soggetti passivi di Iva (come il
Mattm) vengono tassati nel paese in cui è stabilito il prestatore (in questo caso Ice-Agenzia). Ne consegue che le fatture emesse
dal 2010 per attività svolte a favore del Mattm devono esporre l’Iva che l’Ice riscuote e versa all’erario.
53
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Secondo l’agenzia127 i trasferimenti di fondi dal ministero “sono andati a coprire
principalmente costi vivi operativi dell’Ice per la realizzazione delle attività commissionate,
con un sistema di anticipazioni, stati di avanzamento e saldi finali che prevedevano
rendicontazioni di attività e di costi da parte di Ice, e che sostanzialmente hanno visto
prevalere nel tempo la componente legata ai “corrispettivi”, basata sulla natura privatistica
della commessa128, da correlare ai costi generali non rendicontabili della struttura Ice per il
coordinamento e la gestione dei progetti”.
Nella rendicontazione trasmessa da Ice al Mattm figurano, anche, i costi afferenti il c.d.
“sottoprogramma Pmo”, cioè le spese sostenute per gli esperti, titolari di competenze di
carattere tecnico, scientifico e organizzativo, reclutati per sostenere la struttura e le attività
del Pmo.
I corrispettivi - fissati inizialmente tra il 3 e il 4 per cento del valore della commessa e, dal
2005, elevati definitivamente al 7 per cento del valore dei finanziamenti - costituiscono in
effetti, a parere di Ice129, una sorta di rimborso delle spese generali di coordinamento non
documentabili per un’attività “promozionale” che è distinta da quella istituzionale e
prevede la fornitura di “servizi specializzati e personalizzati”130, da remunerare.
Il contributo va a sommarsi al rimborso di tutte le spese (costi esterni) sostenute dagli
uffici Ice di Pechino e Shanghai compresa la “quota di costi generali imputabili alla
organizzazione e gestione” delle attività affidate dall’Amministrazione dell’ambiente131.
127
Cfr. nota n. 091 del 2 aprile 2015.
Ad ogni commessa privatistica, comprensiva di un programma e di uno stanziamento distinti per ciascun
paese, area geografica e concordati con il ministero committente, l’Ice-Agenzia associa un codice di contabilità
analitica. Diverse commesse sono state istituite per ogni piano operativo annuale. I costi ed i ricavi inerenti la
commessa vengono rappresentati nel bilancio di esercizio utilizzando una classificazione per natura, sulla base
della loro tipologia, confluendo nella sintesi contabile dei fatti di gestione operata in bilancio.
I costi risultano riepilogati nelle varie tabelle di bilancio sotto la voce “attività promozionale”, senza ulteriore
distinzione. I ricavi sono indicati nel conto economico nella sezione “valore della produzione”, tenendo distinti
l’utilizzo del finanziamento ministeriale a copertura dei costi sostenuti nell’esercizio dal corrispettivo.
I dettagli delle voci costi/ricavi per tipologia sono, comunque, desumibili dalla c.d. “analitiche commesse” e
dalla documentazione contabile (fatture) emesse.
129 Cfr. documento di sintesi della riunione che ha avuto luogo il 13 aprile 2015 presso la Corte dei conti, con
rappresentati dell’agenzia e nota n. 091 del 2 aprile 2015 di Ice-Agenzia.
130 Cfr. art. 3, c. 6, dello statuto dell’agenzia.
131 Cfr. art. 3, c. 7, dello stesso statuto.
128
54
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
In proposito, la Corte dei conti - Ufficio di controllo atti del Mise e del Mattm, in relazione
al decreto di approvazione dell’accordo Mattm-Ice del 2013132, ha ritenuto di segnalare la
genericità del piano operativo proprio con riguardo alla voce “corrispettivo per servizi Ice”
e la “conseguente necessità che i servizi personalizzati assicurati da Ice siano puntualmente
rendicontati e sia verificata la loro non riconducibilità ad attività ricomprese nei singoli
programmi di cooperazione”133.
In effetti, se è corretto riversare sul ministero affidante tutti i costi vivi (particolari e
generali pro-quota) sostenuti per svolgere l’attività delegata e raggiungere il risultato, non
sembra altrettanto corretto qualificare come “commessa privatistica”, al pari di qualunque
commessa134 riveniente da imprese private, l’incarico ricevuto e, conseguentemente,
fatturare al ministero un’ulteriore percentuale a titolo di corrispettivo.
Ice-Agenzia sostiene, al riguardo, che l’attività privatistica è espressamente prevista
dalla legge istitutiva (art. 14, lett. b, c. 24-quater) che contempla, tra le entrate dell’agenzia,
anche i “corrispettivi per servizi prestati agli operatori pubblici” oltre che privati.
Sul punto, la Sezione non può che ribadire le perplessità evidenziate circa la
qualificazione di attività non istituzionale riservata alla collaborazione resa al Mattm,
nonostante si tratti di iniziative e di risorse pubbliche orientate al perseguimento di finalità
previste dalla legge (in particolare, l’acquisizione di crediti di carbonio per rispettare i
vincoli del Protocollo di Kyoto) e a favorire l’affermazione di tecnologie e progetti italiani
nel mercato cinese.
Circa le spese generali di coordinamento non documentabili, alla cui copertura dovrebbe
essere destinato il corrispettivo, si osserva, inoltre, che, nella maggior parte dei piani
operativi Mattm-Ice, una quota significativa (circa il 30 per cento) delle risorse stanziate
per i vari progetti è destinata a finanziare proprio l’attività di supporto e le spese generali
di gestione del Pmo, organo di coordinamento operativo di tutti i progetti del Sicp.
Infine, non appare giustificata la scelta di fissare il corrispettivo al 7 per cento
(inizialmente si attestava al 3,50 per cento) della commessa: nessuno dei rappresentanti del
ministero o dell’agenzia è stato in grado di fornire i criteri/parametri seguiti per pervenire
132
Decreto 16 luglio 2013, n. 40270, ammesso a registrazione solo in considerazione che le previste attività
relative agli anni 2014, 2015 e 2016 e i connessi stanziamenti “sono subordinati alla necessaria assegnazione
fatta in sede di approvazione della legge di stabilità ed afferente ciascun anno”.
133 Cfr. nota n. 0026028 del 20 agosto 2013 della Corte dei conti.
134 Che si differenzia sostanzialmente dalle commesse del Mattm, finanziate con risorse pubbliche.
55
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
all’adozione di tale clausola convenzionale, in merito alla quale è stato solo precisato che
riguarda “una quota forfettaria per i servizi generali per l’esecuzione delle commesse”,
definita “sulla base di una stima condivisa tra le parti”135 .
Un’ultima notazione riguarda gli importi fatturati da Ice-Agenzia al Mattm, importi che
sono originati dai rendiconti e dalla documentazione contabile resi disponibili dall’ufficio
Ice di Pechino, centro di costo periferico che, recentemente, in sede di verifica di internal
auditing (a tavolino), è stato oggetto di ripetuti rilievi per “criticità nella redazione dei
documenti contabili e incompletezza della documentazione allegata”, con riferimento, tra
l’altro, proprio ad una commessa rientrante negli accordi italo-cinesi sottoscritti dal
Mattm136.
2.3. Sistemi di rendicontazione e controllo nei rapporti Mattm-Ice
Sulla base dei piani operativi approvati e aggiornati, il ministero committente rende
disponibili, con un decreto di impegno, all’Ice-Agenzia lo stanziamento previsto a copertura
dei costi esterni preventivati e del corrispettivo per i servizi assicurati. Le modalità di
erogazione della dotazione finanziaria annuale, nel tempo, sono state rapportate al
raggiungimento di stati di avanzamento lavori, previste in tranche pari al 25 per cento dello
stanziamento in applicazione del d.lgs. n. 192/2012 e subordinate alla presentazione
trimestrale (e non più quadrimestrale) di relazioni tecnico-contabili da parte di Ice-Agenzia
sullo stato dei progetti e sull’analisi finanziaria.
Le assegnazioni riferibili, invece, a eventuali successivi piani operativi previsti
nell’accordo (come nel caso del piano operativo 2013-2016, peraltro sospeso) sono
condizionate dal relativo appostamento di risorse riferite alle diverse annualità in sede di
approvazione della legge di stabilità.
Sulla base dell’accordo con il Mattm e del contributo reso disponibile, il consiglio di
amministrazione di Ice-Agenzia approva una “commessa privatistica extra Mise”,
135
Cfr. nota n. 352 del 25 novembre 2015 di Ice-Agenzia.
Cfr. verbali n. 02/2015 in data 29 gennaio 2015 e n. 4/2015 in data 27 marzo 2015 del Collegio dei revisori
dei conti di Ice-Agenzia inviati alla Corte dei conti, Sezione controllo enti.
136
56
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
corredata di autorizzazioni alla spesa per l’acquisto di beni e per la prestazione di servizi e
un “prospetto informativo costi” da addebitare ai vari mastri137.
I decreti di pagamento, emessi dalla Direzione generale Sec del Mattm, intervengono a
presentazione delle fatture e dei rendiconti prodotti da Ice-Agenzia, a loro volta originati
dalla documentazione trasmessa dagli uffici Ice di Pechino e Shanghai ovvero dai documenti
di spesa inerenti i contratti di consulenza tecnica sottoscritti dall’agenzia.
I meccanismi di monitoraggio e controllo interni prevedono la verifica contabile da parte
dei competenti uffici della direzione centrale e, a campione, dell’audit interno che può
eseguire verifiche “a tavolino” o, in casi del tutto particolari, in loco.
Nel caso di segnalazione di anomalia e/o irregolarità vengono chiesti chiarimenti agli
uffici periferici interessati. Tali uffici devono redigere le relazioni sullo stato di avanzamento
finanziario delle attività ricomprese nei programmi operativi, da inoltrare all’agenzia che
provvede a trasmetterle al ministero. Lo stato di attuazione dei programmi è monitorato
dal comitato di coordinamento funzionante dal 2006.
3. I contributi trasferiti direttamente ai partner cinesi
3.1. Le procedure di finanziamento
Parallelamente e, in taluni casi, in sovrapposizione con l’attività di cooperazione svolta
in campo ambientale con il supporto di Ice-Agenzia (cfr. precedente par. 2), il Mattm ha
avviato una serie di interventi in Cina, nell’ambito del programma Sicp, direttamente con
partner cinesi sulla base di accordi bilaterali (memorandum of understanding, agreement e
addendum) nei quali venivano definiti i meccanismi e le modalità di finanziamento.
Nel tempo, questa forma di cooperazione ha decisamente prevalso su quella svolta con il
supporto di Ice-Agenzia e finanziata, tranne i primi trasferimenti di risorse propedeutici
all’avvio del programma, a presentazione delle fatture e della documentazione di spesa da
parte dell’agenzia, che provvede a sostenere i costi dei contratti con imprese italiane e
137
Si tratta di registri contabili nei quali vanno annotate le spese a vario titolo sostenute (acquisto beni,
prestazioni di servizi, costi del lavoro, oneri diversi ecc.) dagli uffici periferici Ice di Pechino e Shanghai.
57
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
consulenti, della progettazione e dell’attività di formazione nonché di funzionamento del
Pmo.
Per le iniziative promosse e realizzate in base ad accordi bilaterali138, senza il supporto di
Ice-Agenzia, il trasferimento delle risorse pubbliche da parte del Mattm avviene su conti
correnti numerati individuati dalle istituzioni cinesi firmatarie degli accordi o,
prevalentemente, attraverso linee di finanziamento assicurate da fondi fiduciari bilaterali
(trust fund), gestiti amministrativamente dai partner cinesi, che possono utilizzare le risorse
dei fondi, “nell’ambito dello scopo e delle disposizioni” degli accordi e “sulla base dei principi
di onestà, fedeltà, prudenza e amministrazione efficiente”139.
Dall’esame dei vari accordi stipulati si evince che per il finanziamento delle diverse linee
di attività del Sicp sono stati costituiti nel tempo quattro fondi bilaterali:
-
“Sino-Italian Facility” (Sif), istituito nel 2003 per supportare soprattutto i progetti con
il Most;
-
“Sino-Italian Environmental Cooperation for Sustainable Beijing Fund” (Siec-Sub fund),
attivato nel 2005 per i progetti con la municipalità di Pechino;
-
“Sino-Italian for the Protection of Environment Fund” (Sippef), istituito nel 2007 per i
progetti con il Mep;
-
“Sino-Italian Climate Change Cooperation Program Fund” (Siccf), attivato nel 2010 per
i progetti con Ndrc.
La Sezione ha tentato di ricostruire la situazione di tutti i finanziamenti erogati, anche
in assenza di adeguati elementi di informazione, richiesti al Mattm ma forniti solo
parzialmente e a volte in modo inesatto. L’operazione è stata possibile grazie alla
collaborazione offerta dall’Ufficio centrale di bilancio presso il ministero, con la messa a
disposizione di copia dei provvedimenti di impegno e pagamento, peraltro limitati al
periodo 2008-2013, relativi al trasferimento diretto di risorse pubbliche ai partner cinesi.
La situazione documentata risulta dalla tabella seguente, dalla quale emerge che,
parallelamente al canale Mattm-Ice, almeno 112,7 milioni sono stati finora trasferiti su conti
138
Si tratta prevalentemente di progetti e attività avviate e/o ancora in corso con il Ministero cinese della
protezione ambientale (Mep), con quello della scienza e delle tecnologia (Most) e con la Tongji university di
Shanghai, con la Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma (Ndrc), con la municipalità di Pechino
(Bejing Epb) e con l’Accademia cinese per le scienze sociali (Cass).
139 Letteralmente: “….on the basis of the principles of honesty, trustworthiness, prudence and efficient
administration”.
58
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
bancari e fondi fiduciari intestati a e gestiti da istituzioni cinesi, sulla base di accordi
bilaterali.
Tabella 2 - Trasferimenti diretti alle istituzioni cinesi (su c/c estero o fondo fiduciario)
N. decreto
data
importo
capitoli di spesa
(1)
istituzioni
cinesi
fondi o conti
bancari (2)
edificio Sieeb
edificio Sieeb
(per
8.650.000,00)
univ.
Tsinghua Most
univ.
Tsinghua Most
Sif
edificio 4C
building
mun.
Pechino
Epb
mun.
Pechino
c/c Bmepb
Cass
c/c Cass
mun.
Pechino
c/c Bmepb
progetti
DEC/PIA/88
20/02/2003
380.000,00
DEC/PIA/724
04/11/2003
12.730.000,00
DEC/RAS/777
2003
1.642.440,00
2212
DEC/RAS/1368
2003
386.447,00
2212
DEC/RAS/464
26/03/2004
1.041.000,00
DEC/RAS 459
26/03/2005
11.600.000,00
DEC/RAS/1101
13/07/2004
400.000,00
veicoli, trasporti,
biomedical waste
laboratorio per
emissioni di gas
DEC/RAS/98
01/02/2005
1.298.322,00
progetto Swimer
DEC/RAS/304
28/02/2005
2.100.000,00
DEC/RAS/305
28/02/2005
409.000,00
DEC/RAS/505
14/06/2005
4.090.000,00
DEC/RAS/641
14/05/2005
632.751,09
DEC/RAS/778
17/06/2005
2.400.000,00
desertificazione
riduzione gas
serra (CDM)
DEC/RAS/1050
08/08/2005
258.822,00
progetto Swimer
DEC/RAS/1054
08/08/2005
1.600.000,00
DEC/RAS/1055
08/05/2005
1.500.000,00
DEC/RAS/1111
27/09/2005
400.000,00
DEC/RAS/1367
25/10/2005
1.200.000,00
DEC/RAS/1612
29/11/2005
400.000,00
DEC/RAS/1656
30/11/2005
1.200.000,00
DEC/RAS/106
13/03/2006
1.600.000,00
DEC/RAS/108
13/03/2006
4.300.000,00
DEC/RAS/329
13/04/2006
1.035.288,00
DEC/RAS/538
29/05/2006
3.900.000,00
2212
DEC/RAS/540
29/05/2006
1.500.000,00
2212
DEC/RAS/659
08/06/2006
1.492.825,00
eventi vari
eventi vari
afforestazione
2212
edificio Sieeb
eventi vari
7921/2212/2218
Cciccd
Most
Sif
Cass
mun.
Pechino
c/c Cass
c/c Bmepb
Cass
mun.
Pechino
c/c Cass
c/c Bmepb
Sfa
Univ.
Tsinghua Most
Sif
Cass
univ.
Tsinghua Most
c/c Cass
c/c Cass
edificio Sieeb
edificio 4B
building
Cass
Univ.
Tsinghua Most
Mun.
Pechino
settimana verde
Cass
c/c Cass
edificio Sieeb
progetto Swimer
Sif
Sif
59
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
DEC/RAS/884
2006
2.500.000,00
7083
DEC/RAS/139
12/02/2007
4.000.000,00
2211/2213
DEC/RAS/270
16/03/2007
258.822,00
DEC/RAS/762
2007
1.000.000,00
DEC/RAS/763
05/07/2007
1.000.000,00
1090 E 39/2009
03/10/2007
800.000,00
edificio 4C
building
edificio 4C
building
Mun.
Pechino
Mun.
Pechino
progetto Swimer
riduzione gas
serra (Cdm)
riduzione gas
serra (Cdm)
Cass
c/c Cass
Most
Sif
Mep
Sippef
Feco - Sepa
Siec sub
Most
Mun.
Pechino,
Epb
Mun.
Pechino/
Epb
Sif
2213/PG5
riduzione gas
serra (Cdm)
riduzione gas
serra (Cdm)
DEC/RAS/282
12/05/2008
1.000.000,00
DEC/409
30/06/2008
6.000.000,00
DEC/RAS/552
11/09/2008
1.000.000,00
7902/2211
riduzione gas
serra (Cdm)
DEC/RAS/829
04/12/2008
1.000.000,00
2211
riduzione gas
serra (Cdm)
DEC/RAS/831
04/12/2008
DEC/RAS/525
31/07/2009
DEC/RAS/35
26/01/2009
1.000.000,00
2211/PG3
DEC/RAS/36
26/01/2009
1.000.000,00
2211/PG3
DEC/RAS/37
26/01/2009
326.000,00
2211/PG3
DEC/RAS/38
26/01/2009
500.000,00
2211/PG3
DEC/RAS/44
26/01/2009
2.000.000,00
2211/PG3
DRS/132
16/03/2010
2.150.000,00
2211/PG3
DEC/133
16/03/2010
1.000.000,00
2211/PG3
DEC/134
16/03/2010
1.500.000,00
2211/PG3
DEC/135
16/03/2010
1.750.000,00
2211/PG3
complessivo 3.000.000,00
DEC/423
22/04/2010
450.000,00
8406 PG1
DEC/499
13/05/2010
600.000,00
2211/PG3
DEC/773
15/07/2010
2.000.000,00
2211/PG3
DEC/780
15/07/2010
1.000.000,00
2211/PG3
SEC/DEC/138
14/02/2011
2.350.000,00
2211/PG3
SEC/DEC/267
28/03/2011
1.000.000,00
2211/PG3
SEC/DEC/271
28/03/2011
1.500.000,00
2211/PG3
SEC/DEC/488
(3)
24/05/2011
800.000,00
2211/PG3
SEC/DEC/547
13/06/2011
851.000,00
2211/PG3
SEC/DEC/165
07/03/2012
1.000.000,00
2211/PG3
c/c Beijing
Municipal Epb
Siec sub
Feco - Sepa
riduzione gas
serra (Cdm)
riduzione gas
serra (Cdm)
sviluppo
sostenibile
mitigazione
conseguenze
terremoto
rid. gas serra
settore edilizio
Mun.
Pechino/Epb
Siec sub
Sippef
Feco Sepa/Most
Sif
Sif
Riduzione
emissione gas
serra (Cdm)
Mun.
Pechino/
Epb
Siec sub
Siec sub
Sippef
Expo
Universal
Shangai
Cambiamenti
climatici
Riduzione
emissione gas
serra (Cdm)
energie
rinnovabili
Riduzione
emissione gas
serra (Cdm)
Riduzione
emissione gas
serra (Cdm)
Cambiamenti
climatici
Tecnologie
energie
rinnovabili
edificio 4C
building
riduzione gas
serra (Cdm)
Ndrc
Siccf
Sippef -Siec sub
Cass
c/c Cass
Feco - Mep
Sippef
Mun.
Pechino/Epb
Siec sub
Ndrc
Siccf
Cass
c/c Cass
Feco - Sepa
Sif
Feco - Mep
Sippef
60
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
smaltimento
Pcb/Pop
Feco-Mep
Sif
2211/PG3
riduzione gas
serra (Cdm)
Mun.
Pechino/Epb
Siec sub
SEC/DEC/339
08/05/2012
450.000,00
2211/PG3
SEC/DEC/340
08/05/2012
1.000.000,00
2211/PG3
SEC/DEC/341
08/05/2012
500.000,00
SEC/DEC/823
12/10/2012
2.000.000,00
Mep
SEC/DEC/873
22/10/2012
1.000.000,00
2211/PG3
riduzione gas
serra (Cdm)
SEC/23490
25/03/2013
1.000.000,00
2211/PG3
Pechino verde
DEC/SEC/23484
25/03/2013
1.000.000,00
2211/PG3
DEC/32490
25/03/2013
1.000.000,00
2211/PG3
03/12/2013
1.000.000,00
2211/PG3
SEC/48612
TOTALE
Pechino verde
riduzione gas
serra (Cdm)
Mun.
Pechino/Epb
Mep
mun.
Pechino/Epb
Siec sub
Siec sub
Sippef –Siec
sub
112.782.717.09
Fonte: elaborazione Corte conti su dati forniti dal Mattm e dall’Ucb.
(1) Per alcuni decreti elencati nella documentazione inviata dal Mattm, non sono indicati i capitoli di spesa di riferimento.
(2) In grassetto sono evidenziati i fondi fiduciari bilaterali.
(3) Il decreto n. 488/2011 ha sostituito analogo precedente decreto (dec. 277/2011) ritirato a seguito di rilievo dell’Ucb del
Ministero dell’ambiente.
Per questi finanziamenti pubblici, l’unico controllo effettivo sembra essere quello
assicurato dall’Ufficio centrale di bilancio, il quale ha mosso, nel tempo, ripetute
osservazioni riferite alla difficoltà di riscontrare le richieste di parte cinese con le iniziative
in corso di realizzazione ovvero all’inadeguatezza della documentazione esibita ed alla
genericità delle motivazioni dei provvedimenti od ancora alla produzione di atti in lingua
inglese senza allegare almeno una traduzione di cortesia.
Sulla questione sono state acquisite140 le dichiarazioni di funzionari del ministero che in
passato avevano seguito le attività di cooperazione in campo ambientale con le istituzioni
cinesi. Dalle informazioni fornite sembra che all’inizio del programma Sicp il finanziamento
dei progetti fosse correttamente preceduto dalla definizione di un programma di lavoro,
dall’analisi delle componenti progettuali e da un attento studio di fattibilità anche sul piano
economico-finanziario. Da un certo momento in poi l’intero programma sarebbe stato
140
Cfr. documento di sintesi della riunione tenuta il 22 aprile 2015 presso gli uffici della Sezione, con la
partecipazione del direttore generale dell’Ucb e di due dirigenti rappresentanti del Mattm.
61
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
caratterizzato da una “gestione soggettiva e privatistica”141 da parte del direttore generale
pro-tempore142 coadiuvato dal coordinatore responsabile del Pmo143.
Anche recentemente144, viene ribadito che “la negoziazione delle attività previste nei
Mou, la redazione dei medesimi, nonché l’individuazione dei soggetti da coinvolgere era
gestita dal direttore generale…, dalla sua Segreteria tecnica e dalle direzioni tecniche
competenti nel corso degli anni presi in considerazione” e che l’articolazione ministeriale
interessata “curava esclusivamente la redazione dei provvedimenti amministrativi sulla
base degli atti forniti e indicazioni ricevute dall’ex direttore generale…”
Gli accordi di volta in volta stipulati con i partner esteri sarebbero pervenuti
preconfezionati alla competente articolazione del ministero, chiamata a predisporre, una
volta ricevuta la richiesta di finanziamento da parte cinese, in applicazione delle clausole
convenzionali, il decreto di impegno e contestuale pagamento per trasferire con urgenza la
somma richiesta sul conto e/o sul fondo fiduciario, le cui variazioni, in aumento o in
diminuzione, erano, poi, sostanzialmente monitorate solo da uno steering committee italocinese.
3.2. La gestione dei fondi fiduciari bilaterali e dei trasferimenti diretti
I fondi sono alimentati attraverso trasferimenti diretti da parte del Mattm, in base ai
termini dell’accordo stipulato con l’istituzione cinese, in anticipo rispetto alla concreta
realizzazione dei progetti e degli interventi, “ed utilizzati dai partner cinesi, secondo le
proprie regole procedurali e contabili. Ciò ha comportato ad oggi una reale difficoltà di
ottenere una rendicontazione effettiva e trasparente degli interventi realizzati”145.
Infatti, nella fase di implementazione del programma Sicp, i contratti con i partner tecnici
(italiani e cinesi) e le procedure di affidamento sono definiti sulla base della legislazione
locale.
141 Affermazione ripetuta in sede di adunanza pubblica del 1° dicembre 2015 dai funzionari rappresentanti del
Mattm.
Firmatario della maggior parte degli accordi bilaterali con le istituzioni cinesi, in qualità di direttore
generale, poi di Ministro dell’ambiente e ancora di direttore generale.
143 Già consulente del ministero e componente del consorzio Cueim.
144 Cfr. relazione n. 0005714 in data 3 agosto 2015, all. A alla nota n. 0005544/Svi dell’8 settembre 2015.
145 Cfr. relazione di missione preparativa alla visita del Ministro del Mattm in Cina (Pechino-Shanghai 9-13
ottobre 2014), nota n. 00515117/Sec del 24 ottobre 2014, a firma dell’attuale direttore generale Sec.
142
62
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Come si legge in un recente resoconto ministeriale, “La gestione dei fondi è stata spesso
governata da una triangolazione ove le imprese italiane, impegnate nei progetti di
cooperazione, ricevevano i corrispettivi per le loro attività dalle autorità cinesi che
utilizzavano a tal fine il denaro inviato dal ministero presso i fondi. Tale organizzazione
procedurale ha finito per rendere non semplice, a volte impossibile, la trasparenza dei flussi
finanziari e la loro rendicontazione alle autorità italiane”146.
E’ emerso, tra l’altro, che è stato pagato direttamente dal fondo fiduciario a disposizione
del Mep personale italiano che né figura tra gli esperti convenzionati da Ice-Agenzia, né
nell’elenco dei consulenti tecnici con rapporto contrattuale con il Mattm147.
Si tratta, in particolare, di quattro consulenti tecnici con contratti annuali (in due casi
conclusi a giugno e a settembre 2014) del valore, rispettivamente, di 120.000, 70.000, 75.000
e 57.000 euro.
E’ previsto che il controllo sulla gestione dei fondi fiduciari venga assicurato da appositi
steering committee148 di cui fanno sempre parte, per l’Italia, il direttore generale Sec e, per la
Cina, i responsabili delle istituzioni cinesi (Mep, Most, Cass ecc.) firmatari degli accordi
bilaterali presupposti.
E’ da rimarcare che, secondo le clausole degli accordi, eventuali profitti gestionali devono
essere utilizzati per coprire i costi di gestione e sono intesi come contributo al fondo da parte
del partner cinese al quale è riservata l’amministrazione del fondo stesso.
Un management team di gestione149 è incaricato della supervisione dello stato di
avanzamento finanziario del fondo. A tenore degli accordi istitutivi, il soggetto cinese
amministratore dovrebbe fornire al Mattm un “rapporto di bilancio di esercizio”150, con i
profitti, le spese, le attività e passività al 31 dicembre di ogni anno, relativamente alle risorse
finanziarie messe a disposizione dallo stesso ministero italiano, e un rendiconto finanziario
finale entro sei mesi dalla risoluzione o scadenza degli accordi.
146
Cfr. citata relazione n. 0015117/Sec del 24 ottobre 2014.
Cfr. nota n. 0004318/Svi del 17 luglio 2015. In effetti, uno dei quattro consulenti a libro paga figura
nell’elenco pubblicato sul sito del ministero ai sensi della normativa sugli obblighi di pubblicità e trasparenza,
riordinata con d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33, ma quale titolare di altro incarico (esperto presso l’Ufficio di
Gabinetto del ministro) autonomamente retribuito.
148 Gli steering committee sono responsabili, tra l’altro, dell’approvazione e del monitoraggio dell’allocazione
delle risorse sui fondi e della presentazione del c.d. “financial statement” annuale e finale.
149 Composto, in genere, da tre rappresentanti del Mattm e da tre rappresentanti dell’istituzione cinese parte
dell’accordo.
150 “Financial statement”.
147
63
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Sulla questione è stato interessato151 il Mattm, Direzione generale Sec, per avere contezza
della periodica acquisizione delle relazioni economico-finanziarie e della situazione contabile
attuale dei fondi fiduciari che risultano ancora attivi152.
In risposta153, l’attuale Direzione Svi del Mattm ha inviato carte, peraltro riferite a
periodi limitati e con aggiornamenti al marzo 2014, sullo stato di avanzamento154 di alcuni
progetti e sui movimenti finanziari dei fondi fiduciari bilaterali dai quali vengono tratte le
risorse per finanziare i progetti medesimi.
Tra i documenti resi disponibili figurano anche “tabelle aggiornate” dei fondi fiduciari,
intestate ad istituzioni cinesi (Most, Beijing Epb, Mep, Cass, Ndrc), con l’indicazione della
“situazione finanziaria e attività in corso”.
Dalle tabelle155 può rilevarsi che:
-
i fondi Sif risultano esauriti in quanto completamente utilizzati per il progetto
dell’upgrade del Yunchou Building dell’università di Tongji156;
-
sul Siec-Sub esistono residui pari a 2,680 milioni “non legati a progetti in corso” e di cui
andrebbe ridiscusso il riutilizzo;
-
i fondi residui sul Siccf, al 5 febbraio 2015, ammontano a 899.663,00;
-
sul fondo Sippef residuano disponibilità pari a 639.818,92.
Caratteristica costante dei progetti attuati direttamente con i partner cinesi è quella per
cui i relativi finanziamenti sono disposti con decreti di impegno e contestuale pagamento157.
Di norma, l’onere della spesa grava sulla missione 18 - sviluppo sostenibile, cap. 2211, piano
151
Cfr. nota n. 2484 del 4 giugno 2015.
in corso a tutto il 2014 con varie istituzioni ed enti di ricerca cinesi si evince che la
maggior parte dei progetti è tuttora finanziata con risorse allocate sui fondi fiduciari bilaterali (cfr. citata nota
n. 0015117/Sec del 24 ottobre 2014, allegato 2, del Mattm, Direzione generale Sec).
153 Cfr. nota n. 0004318/Svi del 17 luglio 2015 nella quale si precisa che “non risulta agli atti altra
documentazione” e, successivamente, nota n. 0005544/Svi dell’8 settembre 2015, allegati A da A7/ ad A/11.
154 Dalla frammentaria documentazione esibita emerge che:
- sul fondo Sif erano allocate, al mese di settembre 2005, risorse provenienti dal Mattm per il finanziamento
di progetti in Cina pari, complessivamente, a 36 milioni;
- a tutto l’anno 2014, risultavano complessivamente trasferiti sul Siec-Sub 52.678.491 di fondi ministeriali;
- a novembre 2013 sul fondo Sippef risultavano trasferiti fondi pari a 26.569.000;
- a gennaio 2014 sul fondo Siccf erano allocati 2.994.526 rispetto a 3,6 milioni impegnati.
155 Che non riportano intestazioni né altre indicazioni idonee a chiarirne l’ufficio o la struttura di provenienza
né l’esatta collocazione temporale.
156 Si tratta del progetto per il miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio di Yunchou presso il Siping
Campus di Tongji (Shanghai), oggetto di diversi accordi con l’università e, di recente, di un intesa operativa
tra Mattm e Most. Il finanziamento a carico del Mattm è di 4,025 milioni.
157 A differenza dei provvedimenti di pagamento a favore di Ice, preceduti sempre da distinti decreti di
impegno delle risorse stanziate.
152 Dai report sulle attività
64
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
gestionale 3, dello stato di previsione del Mattm. Tali decreti, oltre a contenere l’elencazione
di tutti i possibili riferimenti normativi e delle convenzioni internazionali in materia158,
richiamano gli specifici accordi (mou, agreement, addendum) intercorsi con il partner cinese
e contengono una generica descrizione dei progetti da attuare.
L’evento che motiva, da ultimo, il provvedimento ministeriale di trasferimento delle
risorse è la richiesta con la quale l’istituzione o la municipalità cinese sollecita l’erogazione
di una quota o dell’intero finanziamento concordato, da allocare su conti esteri o su uno dei
fondi fiduciari (Sif, Siec-Sub, Sippef o Siccf) istituiti per sostenere le iniziative previste negli
atti convenzionali.
Criticità emergono, peraltro, sin dalla fase di predisposizione dei decreti di impegno e
contestuale pagamento, che si limitano a richiamare l’accordo bilaterale con l’istituzione
cinese e contengono un generico accenno all’iniziativa progettuale che si intende finanziare
e che non risulta preceduta da alcuna analisi istruttoria che dia conto delle ragioni della
scelta e dei costi-benefici dell’intervento.
Non vi è, poi, traccia di strumenti o modalità di verifica circa l’effettiva destinazione
delle risorse allocate dal Mattm, nel presupposto che la piena gestione dei fondi e dei conti
bancari e delle relative provviste è convenzionalmente riservata alle istituzioni cinesi. Anche
il monitoraggio sulla movimentazione dei fondi fiduciari, affidato alla responsabilità di un
comitato italo-cinese, non soddisfa le esigenze dell’amministrazione italiana di avere un
quadro esauriente e aggiornato dei flussi finanziari attivati e dell’impiego delle risorse
pubbliche trasferite, indipendentemente dalla circostanza che si tratta, in genere, di risorse
devolute a titolo di dono (grant).
L’assenza di un’adeguata istruttoria e la mancanza di trasparenza e di efficaci misure di
controllo, d’altronde, può aver favorito procedure e comportamenti anomali, come nel caso
dei pagamenti irregolari erogati a consulenti tecnici italiani con i proventi di un fondo
fiduciario a disposizione delle istituzioni cinesi, senza darne evidenza contabile ufficiale e
con prevedibile conseguente sottrazione di materia imponibile al fisco italiano.
158
Si sono riscontrati casi in cui nella premessa del provvedimento venivano ripetuti i riferimenti alle stesse
convenzioni internazionali, peraltro talora non coerenti con l’oggetto dei programmi finanziati.
65
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
4. Il finanziamento attraverso trust fund istituiti presso i fondi multilaterali
4.1. Premessa
La partecipazione finanziaria italiana alle risorse di banche e fondi multilaterali (in genere
fondi di sviluppo, come Wb e Gef) occupa un posto rilevante soprattutto nel quadro della
cooperazione multilaterale italiana allo sviluppo, costituendone una delle tre componenti,
insieme alle attività svolte nell’ambito dell’Unione europea e delle Nazioni unite.
Attraverso il canale multilaterale un paese conferisce risorse a istituzioni che operano in
una pluralità di settori nei vari paesi in via di sviluppo. In tale contesto il pool di risorse
disponibile viene usato per finanziare l’insieme dei progetti/programmi esaminati e
approvati dal consiglio di amministrazione dell’istituzione finanziaria internazionale.
L’impegno assunto in sede di negoziato internazionale va onorato, nel caso dell’Italia,
previa approvazione parlamentare, attraverso l’erogazione del contributo promesso (di
norma, obbligatorio), secondo i tempi e le modalità concordate159. La quota di
partecipazione alla ricostruzione dei vari fondi ai quali l’Italia partecipa istituzionalmente
viene generalmente decisa sulla base dei seguenti elementi: peso economico del paese
nell’economia internazionale e ruolo storico di donatore importante; risultati operativi,
efficacia ed efficienza dell’istituzione; situazione interna di bilancio.
Nessun paese azionista/donatore può chiedere che il suo contributo venga utilizzato a
sostegno di determinati paesi o di specifici progetti. Questa possibilità, invece, è concessa in
taluni casi ed è subordinata alla creazione di fondi fiduciari, i trust fund, per i quali il
donatore ha la facoltà di scegliere i beneficiari in termini di paesi e/o di settori.
Il rinnovato interesse per la cooperazione allo sviluppo soprattutto nei psv ha avuto una
tangibile conferma nell’approvazione della legge di stabilità 2013 (l. 24 dicembre 2012, n.
228), il cui art. 1, comma 170, stanzia 295 milioni nell’anno per il periodo 2013-2022 per fare
fronte agli impegni già assunti nella ricostituzione delle risorse dei fondi di sviluppo e ad una
quota dei nuovi impegni che verranno assunti nel corso del decennio.
In materia di banche e fondi multilaterali di sviluppo la competenza istituzionale è, di
norma, del Mef, sancita dalle singole leggi di adesione alle istituzioni di cui lo stesso ministero
159
Tale impegno si estende anche al c.d. “capitale a chiamata” che rappresenta un multiplo di quello versato.
66
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
è azionista e, poi, consolidata a sistema dall’art. 4 della l. 26 febbraio 1987, n. 49, come
modificato dall’art. 3, c. 1, lett. b), l. 24 novembre 2014, n. 173.
Fanno eccezione a questa regola i fondi fiduciari eventualmente costituiti, previe intese
tra donatore e beneficiario, presso il fondo multilaterale: in questo caso la competenza alla
gestione delle risorse trasferite al fondo spetta al ministero che ha promosso l’istituzione del
particolare meccanismo di finanziamento.
4.2. Meccanismi di finanziamento attivati presso istituzioni finanziarie internazionali
Da alcuni documenti160 acquisiti in istruttoria emerge, tra l’altro, che il Mattm ha
istituito nel tempo “meccanismi di finanziamento e allocato risorse”161 per sostenere i
programmi di cooperazione ambientale con la Cina attraverso:
-
un “Italian trust fund” (Itf), istituito nel 2003 presso la Banca mondiale, come volano
per inserire i progetti italiani nella “pipe-line” dei progetti della stessa banca e come
moltiplicatore di risorse finanziarie esterne, con una dotazione iniziale di 8,5 milioni di
dollari Usa;
-
un “Consultant trust fund” (Ctf), associato al primo, destinato al reclutamento di esperti
italiani per la selezione e il finanziamento dei programmi ambientali seguiti anche dalla
Wb in Cina, con un contributo del Ministero dell’ambiente pari a 1,5 milioni di dollari
Usa;
-
un fondo bilaterale nell’ambito del Fondo multilaterale del Protocollo di Montreal,
destinato allo sviluppo di progetti in Cina per l’eliminazione degli usi del bromuro di
metile in agricoltura162;
-
un “Italian carbon facility”163 (Icf), allocato presso la Wb, per finanziare progetti in
campo energetico e forestale, che generino “crediti di carbonio”.
160 Cfr.: relazione presentata il 6
maggio 2004 dal direttore generale Sec pro-tempore in occasione del seminario
sugli investimenti Italia-Cina, organizzato da Confindustria in collaborazione con Ice e Sviluppo Italia;
messaggi n. 3597 del 30 luglio 2003 e n. 2894 del 28 maggio 2004, diretti al Maeci, dall’allora ambasciatore
d’Italia a Pechino che riferisce sulla missione in Cina di una delegazione del Ministero dell’ambiente.
161 Sulla base di accordi con le istituzioni finanziarie internazionali, con le autorità cinesi, con università e
istituti scientifici italiani.
162 “Metil bromide national phase-out-plan China”.
163 Si parla anche di un “Sino-italian facility” (Sif) istituito presso un ministero cinese (Most) per il
cofinanziamento di progetti pilota nei settori dell’energia e dell’innovazione tecnologica in campo ambientale.
67
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Pertanto, il Mattm è stato invitato a fornire precisazioni circa i criteri e le modalità di
gestione dei trust fund allocati presso istituzioni finanziarie internazionali e, in particolare,
a precisare in quale misura tali fondi hanno contribuito a sostenere la realizzazione di
progetti Sicp in Cina164.
In una prima risposta, il ministero ammette165 di “non aver potuto reperire nulla agli
atti” in ordine ai fondi Itf e Ctf e di avere chiesto informazioni alla Banca mondiale,
riservandosi di fornire spiegazioni all’eventuale ricevimento di elementi di informazione da
parte dell’istituzione finanziaria internazionale.
Relativamente all’“Italian carbon fund”166 o “Italian carbon facility”, invece, il ministero
chiarisce trattarsi di uno strumento di acquisto di crediti per la riduzione delle emissioni dei
gas ad effetto serra, generati dai noti meccanismi flessibili Cdm e Ji.
Il fondo ha acquisito risorse pubbliche per un ammontare di 108,625 milioni di dollari
Usa167 (87.594.676,51 euro) e risorse private per circa 50 milioni di dollari168 che ha utilizzato
per finanziare progetti169 nei settori dell’efficienza energetica, delle energie rinnovabili, del
recupero di gas industriali e biogas in Cina e in altre aree strategiche170.
In base agli accordi intercorsi con la banca, i trasferimenti di risorse pubbliche al fondo
(TF 051052) sono avvenuti in cinque tranches: 6.977.149,83 euro il 16 luglio 2003 (capitolo
1572); 5.617.526,68 euro il 12 febbraio 2004 (capitolo 2212); 25.000.0000 euro,
In realtà il Sif è uno dei quattro fondi fiduciari sui quali affluiscono, come si è visto, risorse gestite direttamente
dai partner cinesi (cfr. cpv. IV, par. 1).
164 Cfr. nota n. 2910 del 6 luglio 2015. Per definire l’intero quadro dei finanziamenti relativi ai programmi
bilaterali con la Cina sono stati, anche, presi contatti, in istruttoria, con il Maeci che cura la trasmissione
all’Ocse, ogni anno, di una situazione (“national account”) dei contributi forniti ai pvs dall’Italia quale paese
donatore e che, per il triennio 2010-2013, ha predisposto il rapporto, richiesto dall’accordo di Copenaghen del
2009, dei finanziamenti accelerati (“fast start”) erogati anche nell’ambito della cooperazione con la Cina.
Si è così appreso che si tratta di dati contenuti in macro file, non analitici, forniti dalle diverse amministrazioni
interessate, che, in definitiva, non sono utilizzabili in questa sede.
165 Cfr. nota n. 0004349/Svi del 17 luglio 2015.
166 Istituito nell’autunno 2003 presso la Banca mondiale, che svolge il ruolo di amministratore fiduciario, è
operativo dal marzo 2004.
167 Share Mattm 69,79 per cento. Come si evince da un decreto di pagamento di 25 milioni di euro al fondo, il
capitolo di spesa utilizzato era il 7923 del bilancio del Mattm.
168 I partecipanti sono costituiti da grandi imprese italiane nel settore dell’energia e delle costruzioni.
169 Ad oggi sarebbero stati consegnati ai partecipanti al fondo 8,9 milioni di crediti di carbonio.
170 Paesi del Mediterraneo, India, America Latina e Russia.
68
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
complessivamente, l’11 febbraio 2005 e il 27 aprile 2005 (capitolo 7923); 50.000.000 euro l’11
maggio 2006 (capitolo 7038, pg 02)171.
Non viene precisata, peraltro, la quota di risorse del fondo effettivamente impiegata per
finanziare le iniziative progettuali realizzate in Cina nell’ambito del Sicp.
L’altro meccanismo finanziario previsto dal Protocollo di Montreal (Fmo), alimentato
anche da contributi rivenienti dal Ministero dell’ambiente (capitoli di spesa 2213, pg 5, e
7921, pg 01), è a sua volta destinato a veicolare risorse dai paesi industrializzati verso quelli
in via di sviluppo, per finanziare tecnologie e prodotti ambientalmente sostenibili che
utilizzano sostanze non dannose per lo strato di ozono atmosferico.
Ogni tre anni la conferenza delle parti del protocollo adotta i contributi a carico dei paesi
donatori172, tra cui l’Italia, chiamata oggi a contribuire con 6.559.157 milioni annui.
Ciascun paese donatore può indicare annualmente, per il solo 20 per cento del contributo
obbligatorio, il programma specifico al quale vorrebbe destinare la quota percentuale173.
Nel caso che qui interessa, è stato rinvenuto174 agli atti del Mattm un “trust fund
agreement”, siglato nel 2005 tra Unido e il Governo italiano e sottoscritto dall’allora direttore
generale pro-tempore del ministero, con il quale il paese donatore si impegna a mettere a
disposizione di Unido, su apposito fondo fiduciario, risorse fino ad un massimo di US $
4.470.000,00 (pari a 3.364.284,89 euro)175 per finanziare i costi del progetto “methil bromide
national phase outplan”176, inserito nell’ambito dell’attività di cooperazione per
l’implementazione del Protocollo di Montreal.
In base all’accordo, la somma concordata viene depositata a cura del donatore presso il
conto bancario indicato da Unido, che istituisce un apposito fondo fiduciario da utilizzare
per soddisfare i costi effettivi del progetto ed i servizi di supporto al programma.
171
Cfr. tabella allegato 3 alla nota n. 004721 del 3 agosto 2015, inviata al direttore generale Svi. Il
trasferimento delle risorse è stato disposto con i seguenti decreti: n. 410/Pia/Dec/2003; n. Dec/Ras/162/2004;
n. Dec/Ras/215/2005; n. Dec/Ras/539/2005; n. Dec/Ras/425/2006.
172 Con decisione XXVI/10 del 2014 è stato stabilito l’ammontare complessivo a carico dei vari paesi
sottoscrittori per il triennio 2015-2017.
173 In assenza di indicazioni, l’intera cifra viene usata a discrezione del fondo. I programmi sono interamente
gestiti da Unido, Unep, Banca mondiale e Undp.
174 E trasmesso alla Corte in allegato D alla nota n. 0004349/Svi già citata.
175 In tre tranches: US $ 1.005.750,00 alla firma dell’accordo; US $ 2.458.500,00 entro trenta giorni dopo la
verifica positiva del primo report di avanzamento da presentare entro il 31 marzo 2006; US $ 1.005.750,00
dopo trenta giorni dall’esito favorevole del secondo report entro il 31 marzo 2007, comprensive di una
percentuale dell’11,75 per cento per sostenere i costi generali del progetto.
176 Ossia il progetto, citato in precedenza, per l’eliminazione degli usi del bromuro di metile in agricoltura.
69
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
In effetti, dalla documentazione resa disponibile solo di recente emerge che, con le risorse
trasferite al fondo fiduciario, sono stati finanziati due progetti Sicp in Cina: quello relativo
all’uso del cloruro di metile menzionato nell’agreement del 2005177 e un altro178, previsto dal
trust fund agreement del 13 dicembre 2002, che ha richiesto investimenti per US $ 1.950.000
(1.891.918,11 euro)179.
Con una successiva nota180 vengono fornite, alla luce degli elementi comunicati dalla
Banca mondiale e di quelli nel frattempo reperiti agli atti della ex Direzione generale Sec del
Mattm, più dettagliate informazioni sui fondi in questione.
Il Consultant trust fund (TF 052473) risulta costituito nel 2003, in base a specifici accordi
tra il direttore generale pro-tempore della competente direzione del Mattm e la Wb, per
pagare stipendi, viaggi e altri costi dei consulenti ingaggiati dalla banca per conto del
ministero italiano.
Il contributo al fondo è stato pari a US $ 1.500.000 (1.273.560,87 euro), impegnati con
decreto 793/2003/Pia del 28 novembre 2003 a valere sul capitolo 1572 e. f. 2003181. Il fondo
risulta chiuso il 22 aprile 2008182.
Nel giugno 2003 lo stesso direttore generale ha firmato altro accordo con la Banca
mondiale per la costituzione e l’amministrazione dell’Italian trust fund (TF 051000), a
supporto delle attività in corso o da intraprendere nell’ambito della cooperazione italocinese in campo ambientale.
Il fondo è stato alimentato con un contributo pari a US $ 8.500.000 (7.358.670,24 euro)
impegnati con decreto 390/2003/Pia dell’8 luglio 2003 a valere sul capitolo n. 1572 e. f. 2003.
L’Italian trust fund costituisce, a sua volta, il conto di deposito di altro conto (TF 053530)
e dei suoi sottoconti183, dedicati specificamente alle attività ed alle iniziative progettuali
realizzate nell’ambito del programma per la protezione ambientale in terra cinese.
177 Relativamente al quale sono stati emessi i seguenti decreti di pagamento: Dec/Ras/2006/334 per 811.673,98
euro; Dec/Ras/2005/1543 per 856.832,91 euro; Dec/Ras/1536/2007 per 1.695.718,40 euro sul cap. 7921 pg 01.
“Sector plan CFC final phase-out: domestic refrigeration and domestic refrigerations compressors”.
179 Cfr. decreto 175/Pia/Dec/2003 sui capitoli di spesa 7290 e 1598.
180 Cfr. nota n. 0005544/SVI dell’8 settembre 2015, acquisita agli atti della Corte con prot. 000366211/04/2015-SCCGA-Y39-A.
181 Il trasferimento è stato operato a favore dell’international bank for reconstruction and development (Ibrd).
182 La Wb ha fornito tabelle riassuntive dei dati relativi ai consulenti/imprese ingaggiati, alle attività
realizzate e agli importi effettivamente corrisposti (complessivamente US $ 1.468,60).
183 TF 054326 dedicato al finanziamento per US $ 350.000 di studi sulla contabilità verde (attività concluse
nel 2006); TF 054327 dedicato al finanziamento per US $ 750.000 di studi sul cambiamento climatico (attività
178
70
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Poiché dal report fornito dalla Wb non risultano indicazioni relative al sottoconto TF
053531, è stata richiesta alla banca un’ulteriore verifica “al fine di accertare l’eventuale
presenza di documentazione utile a comprendere le attività finanziate mediate tale
sottoconto”184.
Riflessioni critiche analoghe a quelle formulate per lo strumento dei fondi bilaterali non
possono che essere estese alla gestione dei meccanismi di allocazione di risorse pubbliche
presso istituzioni finanziarie internazionali.
A parte le perplessità legate alla mancanza agli atti del ministero di dettagliata
documentazione circa la provvista iniziale, i movimenti finanziari e il saldo finale dei fondi
fiduciari affidati alla responsabilità gestionale dell’istituzione internazionale, si è visto come
non sia possibile, se non in casi limitati, individuare la quota di risorse impiegata per
cofinanziare iniziative progettuali nell’ambito del Sicp.
Anche questo veicolo di finanziamento, in realtà, non sembra offrire adeguate garanzie
di trasparenza circa l’impiego delle risorse pubbliche ed i risultati concretamente conseguiti
in aderenza agli accordi presupposti, peraltro non preceduti da adeguate istruttorie che
diano conto dei motivi delle scelte compiute e dei progetti ritenuti meritevoli del contributo
italiano.
Al riguardo, sarebbe auspicabile la previsione di una specifica attività di monitoraggio
da affidare al Mef sulla gestione dei fondi bilaterali costituiti da altri dicasteri presso
istituzioni finanziarie internazionali, con obbligo di notificare al predetto ministero
l’eventuale attivazione di tali fondi.
concluse nel 2007); TF 054538 dedicato agli studi sull’economia circolare, finanziati con US $ 900.000 e
conclusi nel 2007; TF 053533 orientato a finanziare per US $ 5.500.000 un progetto, concluso nel 2012, sui
cambiamenti climatici nella provincia cinese di Heilongjiang (Heilongjiang dairy project-Hdp); TF 053551 al
quale sono state destinate risorse pari a US $ 752,400, per lo sviluppo di proposte progettuali in campo
ambientale.
184 Cfr. citata nota n. 0005544/Svi dell’8 settembre 2015.
71
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5. Le risorse destinate ai progetti di formazione
5.1. Gli accordi di programma
A partire dall’anno 2003, con accordi triennali, il Mattm ha affidato alla Venice
international university (Viu)185 l’incarico di coordinare e gestire, in attuazione di accordi con
le istituzioni cinesi, programmi di formazione avanzata sulla gestione e lo sviluppo
ecosostenibile dell’ambiente in Cina, riservato a funzionari, esperti e ricercatori cinesi186.
Secondo altra fonte187, lo stesso ministero avrebbe cofinanziato, oltre ai programmi di
traning gestiti dalla Viu188, anche programmi coordinati dall’università di Torino, per la
promozione di “agricoltura sostenibile in Cina”189, e dall’ateneo della Tuscia in tema di lotta
alla desertificazione nel paese asiatico190.
Inoltre, agli atti191 vi è traccia di due accordi di programma, relativi al periodo 20022007, stipulati dal ministero con Cueim192 per l’assistenza nei negoziati internazionali sulla
protezione dell’ambiente globale e il recepimento delle disposizioni ambientali
internazionali193, nonché per attività di ricerca in materia194.
185
Centro internazionale di formazione avanzata e di ricerca, fondato nel 1995, con campus nell’isola di San
Servolo, a pochi minuti da Venezia. E’ costituito da un consorzio di università di vari paesi, tra cui due atenei
cinesi. Altri membri sono il Consiglio nazionale delle ricerche, il Mattm e la Provincia di Venezia.
186 Cfr. nota n. 0015117/Sec del 24 ottobre 2014.
187 Cfr. relazione in data 6 maggio 2004 resa dal direttore generale della competente direzione (Pia) del Mattm
nell’ambito di un seminario sugli investimenti in Cina.
188 Con 2.505.184 euro.
189 Con 1.840.159 euro.
190 Con 650.000 euro.
191 Cfr. citata nota n. 0015117/Sec del 24 ottobre 2014.
192 Consorzio universitario di economia industriale e manageriale, organizzazione senza finalità di lucro tra i
cui soci e associati figurano talune università ma che è costituita, altresì, da industrie, banche, assicurazioni.
Dal sito internet del Cueim si rileva che il consorzio ha maturato “una significativa esperienza nell’ambito della
consulenza strategica e specialistica e dei servizi di assistenza tecnico-scientifica al Mattm, con riguardo alle
tematiche ambientali, attraverso l’impiego di propri ricercatori ed esperti direttamente presso le sedi operative
dell’ente in Italia e all’estero.
Sull’argomento veggasi deliberazione n. 28/2010/G della Corte dei conti, Sezione centrale del controllo sulle
amministrazioni dello Stato.
193 Accordo, reso esecutivo con decreto 761/Pia/Dec/2001 che, in allegato, riporta il progetto n. 3
“Cooperazione ambientale internazionale”, nel quale rientrano le attività di supporto all’elaborazione di
programmi di cooperazione bilaterale, tra cui quella con la Repubblica popolare cinese.
194 Accordo reso esecutivo con decreto Dec/Ras/2205/04, relativo ad una serie di progetti tra i quali il supporto
fornito al Sicp.
72
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Per l’attuazione delle prestazioni ad esso affidate, Cueim poteva avvalersi dell’opera di
organismi e società specializzati, di istituti ed associazioni, di professionisti ed eventuali
borsisti che operano sotto la sua personale direzione e responsabilità.
La scelta dei contraenti Viu e Cueim, come la collaborazione con gli atenei, non era
preceduta da bandi di gara ma effettuata con negoziazioni private sulla base dell’asserita
unicità delle prestazioni fornite e del fatto che gli interlocutori contrattuali rientravano a
buon diritto tra gli istituti e dipartimenti universitari, con i quali il Mattm può stipulare
convenzioni ai sensi dell’art. 8, c. 1, l. 8 luglio 1986, n. 349.
Per il resto, secondo le affermazioni del ministero195, spettava ad Ice-Agenzia, in
attuazione delle convenzioni da quest’ultima stipulate, reclutare “gli esperti”196 facenti
parte del Pmo. Le connesse spese venivano autorizzate dall’agenzia, per mezzo delle c.d.
“autorizzazioni alla spesa”, disposte a fronte delle deliberazioni del consiglio di
amministrazione recanti l’approvazione dei piani operativi di riferimento.
Ciò premesso, la Sezione ha sollecitato l’elenco, con i relativi costi, di tutti i contratti
direttamente stipulati dal ministero con enti/istituti/imprese italiani (Viu, Agroinnova ecc.)
per la fornitura di servizi e consulenze e l’elaborazione di progetti relativi all’attuazione del
Sicp.
In risposta197, sulla base degli atti reperiti, è stata documentata (solo) la presenza di
accordi di collaborazione198 tra l’amministrazione e la Viu per la realizzazione di attività di
formazione avanzata in materia di gestione ambientale e sviluppo sostenibile.
5.2. Le spese relative
Nonostante che tale attività sia certamente iniziata nel 2003, il dettaglio degli accordi di
programma, dei decreti di impegno/pagamento e delle spese sostenute fornito199 dal
ministero riguarda soltanto le annualità dal 2009 al 2014, come da tabella seguente.
195
Cfr. nota n. 0003376/Cle del 15 maggio 2015.
“Titolari di competenze di carattere tecnico, scientifico, organizzativo, attraverso università/istituzioni
scientifiche italiane, nonché strutture universitarie e istituzioni dei paesi nei quali operano gli stessi Pmo”.
197 Cfr. nota n. 0005714 del 3 agosto 2015, inviata alla Corte in allegato A alla nota n. 0005544/Svi dell’8
settembre 2015.
198 “Sotto l’egida dell’art. 1, c. 4, l. 8 ottobre 1997, n. 344 e in osservanza degli impegni internazionali assunti
nell’ambito dei Mou sottoscritti con le istituzioni cinesi”.
199 Cfr. allegato 1 alla nota n. 0005714 citata.
196
73
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Tabella 3 - Spese connesse agli accordi programmatici Mattm-Viu
dati in euro
Annualità
2009
Decreti di pagamento
Drs/Dec/2009-597
Drs/dec/2009-865
ex Drs/Dec/2010-101
ex Drs/Dec/2010-116
ex Drs/dec/2010-424
ex Drs/Dec/2010-555
Sec/Dec2011-359
2010
2011
2211 Pg 03
7921/7802 Pg 01
2211 Pg 03
124.243,75
2211 Pg 03
2211 Pg 03
2211 Pg 03
ex Drs/Dec/2010-464
ex Drs/Dec/2010-1057
Drs/Dec/2010-1689
Sec/dec/2011-486
794.500,00
1.009.388,28
909.668,83
329.443,39
2211 Pg 03
2211 Pg 03
2211 Pg 03
2211 Pg 03
Totale
Sec/Dec/2011-982
Sec/Dec/2011-1120
3.043.000,50
1.171.183,16
484.316,84
7807 Pg 01
7807 Pg 01
Sec/dec/2011-1265
Sec/dec/2012-373
734.706,34
921.293,66
7804 Pg 01
2211 Pg 03
Sec/Dec/2012-631
DM 43786
DM 8094944
DM 17879/Sec
DM 45484/Sec
DM 48279/Sec
Totale
2014
784.786,82
754.976,83
845.101,94
612.277,80
124.243,75
248.487,50
3.494,118,39
Totale
2013
Capitoli di spesa
Totale
Totale
2012
Importi corrisposti
3.312.000,00
490.000,00
730.000,00
893.714,47
2211 Pg 03
7921/7802 Pg 01
2211 Pg 03
2.113.714,47
526.428,50
616.739,00
968.546,50
2211 Pg 03
2211 Pg 03 – 7802 Pg 01
2211 Pg 03
2.113.714,00
DM 17978/Sec
1.116.970,63*
Totale
Totale generale
1.116.970,63
15.193.517,99
2211 Pg 03
Fonte: elaborazione Corte conti su dati forniti dal Mattm.
*L’accordo prevede un impegno di 2.113.714,00 euro come le tre annualità precedenti.
Dalla tabella illustrata emerge, quindi, che il ministero ha sostenuto per attività di
formazione erogata nell’ambito del Sicp non meno di 15,193 milioni.
74
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CAPITOLO IV
CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI
1.
L’istruttoria ha evidenziato l’assenza di iniziative dirette a coordinare ed
eventualmente integrare il programma Sicp, promosso dal Mattm con l’iniziale
collaborazione di Ice, con le analoghe linee operative gestite dalla Cooperazione italiana allo
sviluppo, nei settori dello sviluppo sostenibile, dei cambiamenti climatici e della lotta alla
desertificazione.
Inoltre, con esclusione dei primi anni di avvio del programma e delle recenti sinergie
attivate, l’Ambasciata d’Italia a Pechino risulta coinvolta solo marginalmente (in occasione
di inaugurazioni, mostre e manifestazioni della specie), nell’attività di monitoraggio e
valorizzazione presso le istituzioni cinesi del programma di cooperazione ambientale, nel
presupposto che il Mattm dovesse mantenere la “piena responsabilità programmatica,
gestionale ed amministrativa dei progetti…” e non fosse “previsto né dalla legge, né dagli
accordi, l’attribuzione di funzioni di sorveglianza amministrativa ad amministrazioni
terze”.
In realtà, nonostante la riserva di competenze in capo al Mattm e la diversità dei capitoli
di spesa serventi alle differenti procedure di cooperazione, resta il fatto che un auspicabile
coordinamento di programmi, di strumenti e di risorse tra le varie iniziative promosse in
Cina nel settore ambientale avrebbe potuto favorire economie di scala e una più oculata ed
efficiente utilizzazione dei contributi pubblici.
Secondo il Maeci (cfr. nota n. Mae 0259760 del 30 novembre 2015) peraltro, la necessità
di un migliore raccordo programmatico e di indirizzo tra il Sicp e le attività di cooperazione
allo sviluppo andrebbe assumendo minore valenza rispetto al passato, a seguito della
progressiva riduzione dell’aiuto pubblico italiano allo sviluppo della Cina, non considerato
più paese prioritario di cooperazione.
2. La gestione dei finanziamenti del Sicp offre il destro a una serie di rilievi sostanziali e
procedurali.
A parte il trasferimento di fondi ad Ice-Agenzia, per il quale funziona un sistema di
rendicontazione e controllo, le altre procedure di allocazione di risorse pubbliche nazionali
75
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
in Cina, utilizzate dal Mattm, non prevedono strumenti di verifica della regolarità
amministrativo-contabile del finanziamento e di controllo dei risultati.
L’esempio più eclatante è rappresentato dal sistema di accreditamento dei contributi
italiani, a richiesta dell’istituzione/ente cinese firmatario degli accordi presupposti, su fondi
fiduciari bilaterali (trust fund) gestiti amministrativamente dai partner esteri secondo le
proprie regole procedurali e contabili.
E’ significativo, al riguardo, constatare come, in base alle clausole degli accordi, eventuali
profitti gestionali dei fondi siano considerati alla stregua dei contributi da devolvere ai fondi
medesimi a cura dei partner cinesi beneficiari.
Per questi finanziamenti pubblici (non meno di 112,7 milioni) l’unica forma di controllo
è stata quella assicurata dall’Ucb presso il ministero, ufficio che ha mosso, nel tempo,
ripetuti rilievi riferiti, tra l’altro, alla difficoltà di correlare le richieste di parte cinese con le
iniziative progettuali in corso ovvero alla genericità della motivazione e all’inadeguatezza
della documentazione giustificativa esibita.
Non solo. La gestione di tali fondi - come recentemente riconosciuto dallo stesso ministero
- “è stata spesso governata da una triangolazione ove le imprese italiane, impegnate nei
progetti di cooperazione ricevevano i corrispettivi per le loro attività dalle autorità cinesi
che utilizzavano a tal fine il denaro inviato dal ministero presso i fondi”. Con questo sistema,
come emerso dalla documentazione acquisita in istruttoria, risultano remunerati in maniera
irregolare alcuni consulenti italiani che non figurano né tra gli esperti convenzionati da IceAgenzia né nell’elenco dei consulenti tecnici del ministero.
Tale modalità di finanziamento non risulta, poi, preceduta da una accurata definizione
del programma dei lavori, dall’analisi delle componenti progettuali e da uno studio di
fattibilità sul piano economico-finanziario, e non è seguita da una valutazione sullo stato di
realizzazione dei progetti finanziati e sui risultati conseguiti in attuazione degli accordi
presupposti.
In “assenza di tracciabilità delle procedure amministrative adottate in ambito
internazionale”, evidenziata dalla stessa commissione ministeriale di ispezione e verifica
interna, la scarsa documentazione contabile dei fondi, fornita solo su ripetute sollecitazioni
della Corte, dimostra quanto siano inadeguati i “financial statement” periodicamente stilati
e poco incisiva l’azione di supervisione assicurata dallo “steering committee”.
76
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
E’ preoccupante, peraltro, rilevare che la procedura di utilizzazione dei fondi fiduciari,
senz’altro più celere ma praticamente esente da controlli gestionali e di risultato, sia ancora
quella più seguita nei rapporti con le maggiori istituzioni cinesi (Most, Beijng, Epb, Mef,
Cass, Ndrc), anche se il Mattm sembra orientato ad abbandonare questo sistema di
trasferimento di risorse.
Al riguardo, va richiamata con favore l’iniziativa assunta di recente dall’attuale direttore
generale Svi del ministero, che ha sollevato con i partner cinesi il problema, oltre che di una
migliore definizione dei progetti di collaborazione e di garanzie di ritorni per le aziende
italiane, del superamento del modello di erogazione dei contributi italiani basato sui “trust
fund”.
Analogamente, sollevano perplessità, sotto il profilo della trasparenza e del controllo,
anche i meccanismi di finanziamento del Sicp attraverso fondi fiduciari bilaterali (trust fund)
attivati presso istituzioni finanziarie internazionali con risorse trasferite dal Mattm.
In proposito, è stato necessario interessare la Banca mondiale per acquisire (parziale)
documentazione sulla provvista e sulle movimentazioni di taluni fondi, senza, peraltro,
poter individuare la quota di risorse effettivamente impiegata per sostenere i progetti
realizzati in Cina nell’ambito del Sicp.
Va, anche, sottolineata l’obiettiva difficoltà, in assenza di un attento e costante
monitoraggio da parte del ministero, di seguire la gestione dell’Italian trust fund (Itf), conto
di deposito di altro conto fiduciario e dei suoi sottoconti, dedicati ciascuno ad una attività
e/o iniziativa progettuale, con la conseguenza di perdere traccia dell’effettiva destinazione
delle risorse pubbliche trasferite, come sembra essere avvenuto nella particolare situazione
esaminata.
Inoltre, relativamente alla gestione dell’Italian carbon fund, l’esigenza di una verifica
puntuale sarebbe essenziale per valutare l’efficace utilizzazione del particolare strumento
finanziario, destinato all’acquisto di crediti di carbonio necessari all’Italia per soddisfare gli
obblighi di riduzione delle proprie emissioni di gas serra stabiliti dal Protocollo di Kyoto. Il
monitoraggio periodico, infatti, consentirebbe di rilevare l’eventuale inadeguatezza del
risultato rispetto agli obiettivi stabiliti e di procedere con tempestività all’acquisto di altri
crediti sul libero mercato.
In relazione alle varie criticità individuate sono da richiamare, altresì:
77
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
-
i rilievi mossi dalla Corte dei conti - Sezioni riunite in sede di controllo - nella
relazione sul Rendiconto generale dello Stato per l’esercizio 2013 (vol. II, pag. 303) con
riferimento agli aspetti problematici del “sistema di misurazione e valutazione” della
performance adottato dal Mattm;
-
le dichiarazioni rese dal presidente dell’Oiv del ministero, nel mese di settembre 2014,
alla commissione di ispezione e verifica amministrativa e confermate nell’adunanza del 1°
dicembre 2015, circa l’“assenza di un sistema di controllo di gestione che consenta di definire
il rapporto tra risorse stanziate dall’amministrazione ai diversi obiettivi e risultati” e circa
“l’assenza di un sistema informativo e informatico a supporto del ciclo della performance”.
3. Per quanto concerne i rapporti tra Mattm e Ice-Agenzia, quest’ultima, a termine di
statuto, rende “servizi di base” alle imprese e alle pubbliche amministrazioni, a titolo
gratuito, e a pagamento “servizi specializzati e personalizzati”, definiti come tali in un piano
annuale in conformità con le linee guida e di indirizzo strategico assunte dalla cabina di regia
di cui alla nuova legge istitutiva 22 dicembre 2011, n. 214.
“Le attività affidate all’agenzia da parte di altre pubbliche amministrazioni o da
organismi internazionali e comunitari prevedono il rimborso della quota di costi generali
imputabili alla organizzazione e gestione delle medesime” (cfr. art. 3, c. 5 dello statuto).
In realtà, per l’attività promozionale svolta a favore del Mattm, ritenuta ultronea
rispetto a quella istituzionale, l’agenzia ha richiesto, oltre al rimborso dei costi generali proquota e di quelli dedicati, un corrispettivo (complessivamente 7,3 milioni) giustificato dalla
necessità di coprire le “spese generali di coordinamento dei progetti (spese generali non
rendicontabili) che, dopo il Piano operativo 2000, è stato adeguato ai diversi livelli di
stanziamento, fino ad essere impostato definitivamente, dal 2005, nella misura del 7 per
cento” (cfr. nota n. 091 del 2 aprile 2015 di Ice-Agenzia).
A parere della Sezione sollevano fondate perplessità sia la richiesta che l’entità del
corrispettivo, che si traduce in una sorta di aggio, calcolato, in misura percentuale, sul valore
delle commesse ministeriali.
78
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
4. Poiché dall’istruttoria sono emerse situazioni particolarmente gravi sul piano gestionale
e del disordine amministrativo-contabile, reputa la Sezione di dover trasmetter la presente
relazione alla magistratura ordinaria e a quella contabile per le valutazioni e le iniziative di
rispettiva competenza.
5. Per superare le gravi anomalie riscontrate nella programmazione e gestione del Sicp e dei
finanziamenti connessi, si prospetta la necessità che l’amministrazione definisca e/o
promuova:
a) in attuazione del nuovo regolamento di organizzazione (d.p.c.m. 10 luglio 2014, n. 142,
entrato in vigore nel mese di ottobre 2014), una dettagliata disciplina delle modalità di
coordinamento e controllo delle attività demandate alle direzioni generali del ministero,
tra cui quella competente a seguire l’evoluzione del Sicp, a loro volta tenute ad emanare
la direttiva di secondo livello per le strutture dirigenziali dipendenti;
b) l’adozione, come auspicato anche dalla commissione di ispezione e verifica
amministrativa interna, di un efficace sistema di controllo di gestione, che consenta, tra
l’altro, di valutare il rapporto tra risorse destinate ai diversi obiettivi e risultati
effettivamente conseguiti e di superare il disordine organizzativo e contabile riscontrato
presso la struttura amministrativa controllata;
c) la previsione di un modello di cooperazione con la Cina, in materia ambientale, non più
ancorato alla logica del contributo a titolo di dono (grant), ai paesi in via di sviluppo,
ma basato su una partnership strategica paritaria. Non si può ignorare, infatti, il livello
di sviluppo e di prosperità economica raggiunto negli ultimi anni dalla potenza asiatica,
peraltro ancora inserita nel novero dei pvs;
d) la scelta e definizione attenta dei progetti di collaborazione che, oltre a soddisfare le
esigenze cinesi nella lotta all’inquinamento e alla desertificazione, assicurino garanzie
di ritorni per le aziende italiane, in termini di utilizzazione dei risultati della ricerca
tecnologica, di vantaggi economici, di acquisizione di quote di mercato, di incremento
del marchio;
e) lo sviluppo di un coordinamento efficace tra tutte le istituzioni coinvolte, con
rivalutazione del ruolo della rappresentanza diplomatica italiana in Cina, per integrare
strutture, obiettivi e risorse, con la previsione di un più adeguato impegno finanziario
da parte della Cina nel finanziamento dei progetti congiunti e dell’attività di
formazione;
79
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
f) la previsione di istruttorie formali e documentate che diano conto del procedimento
seguito dalla direzione generale competente per individuare i progetti di cooperazione
da realizzare, delle analisi economico-finanziarie compiute e della verifica di
compatibilità dei progetti con le risorse assentite sul pertinente capitolo di spesa;
g) l’adozione di meccanismi e procedure per rendere più incisiva e puntuale l’attività di
“reporting” in seno ai comitati e altri organismi previsti dagli accordi internazionali,
nonché effettivo il controllo sull’utilizzazione delle risorse e sul grado di raggiungimento
degli obiettivi.
In questo contesto, non possono trovare ulteriore legittimazione modalità, quali il
trasferimento di contributi su fondi fiduciari amministrati esclusivamente dai partner
esteri e/o l’allocazione di risorse su fondi bilaterali gestiti da istituzioni finanziarie
internazionali, senza un sistema di monitoraggio e rendicontazione puntuale azionato
dal o accessibile al ministero italiano competente;
h) qualora s’intenda proseguire il rapporto di collaborazione operativa con Ice-Agenzia, la
revisione delle condizioni previste dalle convenzioni, verificando la legittimità e la
congruità del corrispettivo richiesto per la realizzazione dei progetti concordati.
Il quadro di situazione emerso dall’indagine sulla gestione induce, infine, la Sezione a
sostenere l’opportunità di:
-
ridurre il numero dei capitoli di bilancio dai quali attingere per interventi finanziati con
contributi obbligatori previsti da trattati internazionali;
-
affidare al Mef, che siede con propri rappresentanti nel board delle maggiori banche di
sviluppo internazionali, il monitoraggio dei fondi bilaterali istituiti da altri dicasteri,
prevedendo la tempestiva comunicazione dell’avvenuta attivazione dei fondi medesimi.
80
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
ALLEGATI
81
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
82
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Allegato 1
Schema organizzativo e funzionale del Sicp
83
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
84
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
ALLEGATO 1
SCHEMA ORGANIZZATIVO E FUNZIONALE DEL SICP
SINO ITALIAN
STEERING COMMITTEE
(SEPA-ICE –AMBASCIATA
- MIN. AMBIENTE)
PROGETTI MNISTERO
AMBIENTE ICE PECHINO
Unità tecnica scientifica
italo cinese
Comitato di coordinamento e
monitoraggio (dal 2004) in
Italia
BUSINESS
DEVELOPMENT.SECTION
(braccio operativo PMO per le
imprese italiane)
PROJECT MANAGEMENT
OFFICE
(PMO)
Italiano Cinese
EVENTUALI
CONSULENTI TECNICI E
FINANZIARI
EVENTUALI CONSULENTI
ORGANIZZAZIONI
INTERNAZIONALI
Project Team
Project Team
Inquinanti
organici
persistenti
(POPs)
Riduzione della
produzione e
Project Team
Trasporti eco
compatibili
Project Team
Pianificazione
energetica
Project Team
Emissione gas
serra
Project Team
Agricoltura
Sostenibile
consumo ODS
(clorofluorcarb
uri, alogenati
Working team
Working team
Working team
Formazione e
ricerca
Gestione sostenibile
delle risorse naturali
Working team
Working team
Working team
Agricoltura
sostenibile e lotta
alla
desertificazione
MACRO AREE
SICP
Pianificazione e
sviluppo urbano
sostenibile
Energie rinnovabili
ed efficienza
energetica
Sviluppo,
monitoraggio e
controllo
emissioni
85
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86
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Allegato 2
Capitoli di spesa utilizzati per il finanziamento del programma
87
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
88
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
ALLEGATO 2
Capitoli di spesa utilizzati per il finanziamento del programma
Cap. 8501 – Somme da erogare per l’attuazione degli interventi previsti nei piani
di disinquinamento a prevalente origine industriale di cui all’art. 7 della legge 8
luglio 1986, n. 349 (es. 1999).
Cap. 7083 – Programmi per la riduzione delle emissioni inquinanti, per l’efficienza
energetica e per le fonti rinnovabili, in attuazione del protocollo di Kyoto. (es.
1999/2005).
Cap. 1572 – Spese per la partecipazione dell’Italia ai fondi internazionali previsti
nell’ambito della convenzione sui cambiamenti climatici (es. 2003).
Cap. 7082 - Realizzazione degli interventi previsti da accordi di programma tra
Stato e Regioni attinenti alle attività a rischio di incidente rilevante, da programmi
regionali di tutela ambientale, dal programma nazionale di bonifica e rispristino
ambientale dei siti inquinati, da programmi di difesa del mare e delle riserve marine
statali, dai programmi attuativi degli impegni assunti nella conferenza di Kyoto,
dal piano straordinario di completamento e razionalizzazione dei sistemi di
collettamento e depurazione delle acque reflue, nonché da accordi e contratti di
programma attinenti al ciclo di gestione dei rifiuti. (es. 2005).
Cap. 2212 – Spese per la partecipazione dell’Italia ai fondi internazionali previsti
nell’ambito della convenzione quadro delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici
adottata il 9 maggio 1992 e nel successivo Protocollo di Kyoto dell’11 dicembre
1997 (es. 2005).
89
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Cap. 7921 – Spese per i programmi di cooperazione bilaterale e regionale con i
paesi in via di sviluppo da finanziare nel quadro del Fondo multilaterale per il
protocollo di Montreal per la protezione della fascia di ozono (es. 2005/2006).
Cap. 7923 – Spese per i programmi pilota da attuare a livello nazionale e
internazionale in applicazione del protocollo di Kyoto per la riduzione delle
emissioni e l’impiego di piantagioni forestali per l’assorbimento di carbonio (es.
2005).
Cap. 2213 – Spese per accordi internazionali per la tutela e la protezione
ambientale (es. 2005/2006).
Cap. 2214 – Spese per attività di cooperazione con gli organismi internazionali e
delle comunità europee. Spese per le convenzioni internazionali, per le direttive e
per i regolamenti comunitari in materia di inquinamento atmosferico, acustico e
per le industrie a rischio (es. 2005/2006).
Cap. 2211 – Contributi ad organismi internazionali per l’ambiente: esecuzione
della convenzione sulla valutazione dell’impatto ambientale ad Espoo in data 25
febbraio 1991 (es. 2005/2006).
Cap. 7922 – Spese per progetti di cooperazione internazionale in campo
ambientale (es. 2006)
Cap. 2218 – Contributo obbligatorio dell’Italia al Fondo multilaterale per il
Protocollo di Montreal per la protezione della fascia dell’ozono (es. 2006).
Cap. 2225 – Contributo obbligatorio per la partecipazione dell’Italia al
programma concertato di sorveglianza continua e valutazione del trasporto a lunga
distanza
di
inquinanti
atmosferici
in
Europa
(Emep)
(es.
2006/2007/2008/2009/2010/2011/2012/2013/2014/2015).
90
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Cap. 2214 Pg 1, 5 – Cooperazione con gli organismi internazionali, spese per le
direttive e per i regolamenti comunitari in materia ambientale e per i regolamenti
comunitari in materia di inquinamento atmosferico, nonché per l’esecuzione di
accordi internazionali (es. 2007).
Cap. 7902 – Programmi per la riduzione delle emissioni inquinanti, per efficienza
energetica in attuazione del protocollo di Kyoto (es. 2007).
Cap. 7802 - Spese per l’esecuzione dei protocolli di Montreal e Kyoto (es.
2008/2009/2010/2011/2012).
Cap. 2211 – Pg 3 - Spese per l’esecuzione di convenzioni internazionali
(es. 2007/2008/2009/2010/2011/2012/2013/2014).
Cap. 2036 – Spese per accordi internazionali per la tutela e la protezione
ambientale (es. 2008/2009/2010/2011/2012/2013/2014/2015).
Cap. 2215 – Spese per l’esecuzione di accordi internazionali (Es. 2011/2012/2013).
91
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92
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Allegato 3
Progetti e sottoprogetti avviati e/o conclusi nell’ambito del Sicp
93
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
94
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ALLEGATO 3
PROGETTI E SOTTOPROGETTI AVVIATI E/O CONCLUSI NELL’AMBITO DEL SICP
dati in euro
Acqua (gestione risorse idriche)
N
iniziative
Descrizione
sintetica progetti e/o
sotto progetti
1
Impianto di
depurazione acque
reflue in Quingdao.
2
Gestione acque
(diversione Sud/Nord):
progetto Swimer di
diversione delle acque
sud-nord, dal bacino
del fiume Azzurro al
bacino del fiume Giallo
Partner
cinesi
Budget*
250.000,00
3.820.000,00
3
Progetto per
controllo
inquinamenti fiumi.
Periodo 20072011
Bepb
1.000.000,00
4
Gestione falda
acquifera della pianura
settentrionale.
Studio di fattibilità.
Periodo 2008-2010
Mwr
4.304.000,00
5
Workshop e
seminari sull’acqua.
Periodo 2008-2015
Mep
10.000,00
Mep
500.000,00
Mep
500.000,00
Mep
700.000,00
7
8
Gestione delle acque
in Zhangijagang.
Periodo 2009-2011
Studio e gestione
alluvioni.
Periodo 2010
Studio e proposte
tecniche per la
risoluzione delle
criticità relative al lago
Chao Hu minacciato
dalla eutrofizzazione.
Periodo 2008-2009
(Fase 1)
Periodo 2010-2012
(Fase 2)
Finanziamento a Ice su Po 2002-2004
In collaborazione con Unesco e Unep-Gef
Cass, Mwr
6
Note **
Finanziamento a Ice su Po 2005-20062007-2008 e 2009
.
Attività in corso nel 2015.
95
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Ambiente (protezione, monitoraggio e gestione risorse ambientali)
9
Protezione ambientale
(approvvigionamento idrico,
depurazione acque,
smaltimento rifiuti e
teleriscaldamento).
Periodo 1999-2000
10
Valutazioni condizioni
ambientali aree centro
orientali.
11
Monitoraggio ambientale
12
Assistenza e
monitoraggio progetti
13
Centro di cooperazione
ambientale
Sepa, Cass,
Sepa,
945.735,87
2.000.000,00
Finanziamento a Ice su Po 1999.
Erogazione Mattm in anticipo rispetto
all’attuazione dei progetti.
Finanziamento a Ice su Po 2002-2004.
Finanziamento a Ice su Po 2006
Sepa, Epb,
Finanziamento a Ice
su Po 2009-2010-2011
Accordo
quadro Mep
Mep
Attività in corso nel 2015.
Agricoltura sostenibile
14
Riduzione sostanze
chimiche in agricoltura
15
Due progetti per la
sperimentazione e diffusione
delle migliori pratiche per
un’agricoltura sostenibile e
nella lotta per la
desertificazione nelle regioni
dello Xinjang e della
Mongolia interna.
Periodo 2002-2007
Mep, Sepa,
1.500.000,00
16
Biodiversity Conservation
Partnership Program.
Periodo 2002-2007
Mep, Sepa,
Bepb
100.000,00
500.000,00
17
18
Realizzazione di
produzione agricole verdi
nell’entroterra di Shanghai.
Periodo 2005
Sviluppo rurale nella
provincia di Ningxia.
Periodo 2011-2013
279.133,21
Sepb
2.340.000,00
Mep
600.000,00
19
Afforestazione.
Periodo 2005-2010
Sfa
535.000,00
20
Afforestazione.
Periodo 2006-2008
Mep
365.000,00
Finanziamento a Ice
su Po 2002-2004.
Finanziamento a Ice su Po 2006-2007 un
importo di 350.000,00 euro.
Progetto Gef, e Undp, Wwf, Banca
mondiale e varie Ong. Fase conclusa nel 2007
Finanziamento a Ice su Po 2002-2004.
96
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Atmosfera (interventi ambientali per qualità aria, protezione fascia ozono etc)
21
22
Riduzione gas serra
Progetto dimostrativo
per la distruzione dei Pcb
nella provincia di Laioning.
Periodo 2001-2006
Periodo 2011 (Fase 2)
Sepa,
310.907,05
Mep
1.500.000,00
23
Monitoraggio ambiente
nelle province centrali
(Ecological survey).
Periodo 2002-2006
Mep, Sepa,
24
Riduzione pesticidi
Sepa,
25
26
Monitoraggio e gestione
della qualità dell’aria nella
citta di Suzhou.
Realizzazione di una
Joint venture nel 2004.
Periodo 2003-2005
(fase 1)
Periodo 2005-2009
(fase 2)
Progetto elaborato con
Cnr per il monitoraggio
(Aqms) e l’inventario di Ghg
(Lanzhou, Suzhou).
Periodo 2002-2006
Mep/Sepa
2.000.000,00
279.133,21
5.070.000,00
Mep, Sepa,
1.500.000,00
27
Mep. Univ.
Cinesi
1.420.000,00
28
Caso di studio
monitoraggio aria: Taiyuan.
Periodo 2003-2006
Mep
2.200.000,00
29
Riduzione delle emissioni
di diossina.
Periodo 2005-2006
Mep
30.000,00
30
Approvato da Gef e Banca mondiale.
Finanziamento a Ice su Po 2002-2004
attività di formazione) e su
Po 2006 per un importo di
2.200.000,00 euro
Finanziamento a Ice su Po 2002-2004.
Sperimentazione avviata con il Cnr e
imprese italiane.
Cofinanziamento Gef.
Finanziamento a Ice su Po 2001
Progetto per il
trasferimento di tecnologie
italiane per l’eliminazione
dell’uso del bromuro di
metile (Cfc) messo al bando
dal Protocollo di Montreal
per la protezione della fascia
dell’ozono
Costruzione di un
laboratorio avanzato per il
controllo delle emissioni.
Finanziamento a Ice su Po 2001.
Bepb
Finanziamento a Ice su Po 2002-2004 e
2005-2006
E’ previsto anche il finanziamento
attraverso il Fondo multilaterale del
protocollo di Montreal e Unido.
Attività sospesa nel 2015
31
Workshop tematici sulla
qualità dell’aria.
Anno 2005
Mep
14.500,00
32
Scambi progetti con
Venice International
University e la Tsinghua
University sullo sviluppo
sostenibile.
Periodo 2011-2013
Most
1.021.000,00
97
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
Progetto monitoraggio
aria in Shanghai.
Periodo 2005-2007
Miglioramento controllo
della qualità dell’aria nella
provincia di Urumqi.
Periodo 2006-2007
Progetti dimostrativi nel
settore dei bio combustibili.
Impianto dimostrativo
di bio- diesel nella provincia
di Hubei e in Jatropha nel
2008.
Periodo 2007-2010
Controllo qualità aria
(mercurio).
Periodo 2007-2009
Revisione norme sul
controllo qualità dell’aria.
Periodo 2008-2009
Costruzione del centro
finalizzato allo studio ed
alla sperimentazione di
tecnologie ecocompatibili
sul sistema dei trasporti in
Shanghai
Progetto di
dimostrazione nel Nord
Shaanxi su riconversione
CO2.
Periodo 2012-2013
Promozione tecnologie
per riduzione emissioni
particolato motori diesel.
Periodo 2010-2011
Progetto di assistenza
sviluppo controllo emissioni.
Periodo 2011-2012
Progetti sulle tecnologie
innovative nella provincia
di Heilongjiang.
Periodo 2009-2010
Sepb, Sepa
2.000.000,00
Epb
Urumqui
500.000,00
Most
1.000.000,00
Mep
678.000,00
Mep
496.400,00
Tongji
University
1.160.920,00
Ndrc
400.000,00
Mep
250.000,00
Bepb
600.000,00
Mep
150.000,00
200.000,00
43
Progetti per modellistica
qualità dell’aria.
Periodo 2012-2014
Bepb
44
Assistenza tecnica per la
riduzione delle sostanze
pericolose per la fascia
dell’ozono
Mep
Finanziamento a Ice su Po 2006 e 2007
Finanziamento a Ice su Po 2006 e, 2008
.
Conferenza finale svoltasi nel 2012
Attività in corso nel 2015
Attività sospesa
98
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
45
46
Ristrutturazione con
tecnologia DeNox impianti
di produzione del cemento a
Pechino.
Progetto pilota per
garantire il raggiungimento
dei livelli di emissione.
Periodo 2011-2013
Progetto per la gestione
delle radiazioni
Bepb
400.000,00
Bepb
In documentazione Bepb, il budget è di
300,000 euro.
Attività in corso nel 2015
Attività in corso nel 2015
Cambiamenti climatici
47
Test Pcb nel rispetto
delle normative
internazionali.
Mep
48
Cambiamenti climatici.
Periodo 2006-2007
Sepa/Mep
500.000,00
49
Cambiamenti climatici.
Periodo 2010-2012
Ndrc
250.000,00
50
Euro Asian research and
training in Climate change
Management (Clima)
1.250.000,00
Attività in corso nel 2015
Cofinanziamento con fondi comunitari nel
programma Asia Link per la promozione di
partenariati multilaterali su educazione
ambientale e clima
CDM (generazione crediti di emissione)
51
52
Progetti Cdm.
Periodo 2002-2007
Progetti di cooperazione
su Cdm.
Periodo 2003-2007
Most
222.222,00
Mep
Most
Sepa
400.000,00
500.000,00
53
Informazione su Cdm.
Periodo 2004-2005
Most
100.000,00
54
Progetti Cdm.
Periodo 2004-2005
Mep
1.100.000,00
55
Progetti Cdm in Tianjin.
Periodo 2004-2007
Municipalit
à’ Tianjin
400.000,00
56
Progetti Cdm
Periodo 2005-2006
Cicete
876.296,00
Most
400.000,00
57
58
Sviluppo progetti Cdm
nella provincia di
Ningxia.
Periodo 2005-2010
Presso l’università di Jao
Tong di Shanghai istituzione
di un centro di ricerca
metodologie Cdm. Green
energy.
Periodo 2005-2007
Sepb
Jiao Tong
University
2.340.000,00
1.525.000,00
Finanziamento a Ice su Po 2008 e 2009
99
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
59
Tecnologie per il carbone
pulito (progetto Siccs):
trasferimento e sviluppo di
tecnologie per il carbone
pulito. Studio di pre
fattibilità.
Periodo 2009-2013
Most
1.500.000,00
Finanziamento a Ice su Po 2010-2011
Danni ambientali/terremoto
60
61
62
A seguito del disastro
ecologico di Harbin,
progetto pilota per
prevenzione e valutazione
del rischio nell’area urbana
di Changsha e nello Xian
River.
Periodo 2004-2007
Assistenza tecnica per
danni ambientali.
Periodo 2008-2012
Terremoto nel 2008 a
Sichua:, strumentazione,
equipaggiamento e
tecnologie per la valutazione
del danno ambientale.
Periodo 2008-2014
Mep
Mep,
Mep
450.000,00
640.000,00
600.000,00
1.000.000,00
250.000,00
Edifici ecocompatibili (pianificazione urbana sostenibile)
63
64
65
66
Progetto urbano per
costruzioni eco compatibili.
Periodo 2003-2007
Edifici eco compatibili.
Nuovo insediamento di
Huai Rou New Town a Nord
di Pechino.
Periodo 2003-2007
Istituzione a Lhasa di un
centro italo-cinese per uso
energia solare, formazione
tecnici tibetani e
promozione joint venture.
Periodo 2004-2006
Centro per l’educazione
ambientale nella zona di
Fucheng Men Wai Daijie di
Pechino (Bpec) per
diramare le informazioni
ambientali nell’area di
Pechino.
Periodo 2004-2007
Most, Bepb
500.000,00
Bepb
750.000,00
Most
Bepb
1.000.000,00
500.000,00
100
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
67
68
69
70
71
72
73
74
75
Padiglione Italia
nell’università tecnologica
di Tsinghua EC2 (presso
Seipb).
Periodo 2003-2006
Progettazione edificio
4C Bulding per l’autorità
cinese.
Periodo 2004-2009
Monitoraggio ambientale
con la Municipalità di
Tianjin: progetto per il
recupero della zona antica di
Hai He.
Periodo 2005-2006.
Restauro di Mejiong
Jong House con recupero
quartiere di Hai He.
Periodo 2006-2012
Parco italiano nella
provincia di Yanqing.
Periodo 2011-2013
Master plan ambientale
World city
Periodo 2011-2013
Centro per la gestione
delle emergenze ambientali.
localizzato nella Beijing
Normal University.
Periodo 2010-2011
Recupero edificio di
Yunchou all’interno
dell’università di Tongji
Solar village.
Periodo 2003-2004
Sviluppo Eco-Industry
Park.
Periodo 2012-2013.
Most,
Tsinghua
University,
Cass
1.160.920,00
Mep, Sepa
12.460.000,00
Municipalit
à Tianjin, Sepa
350.000,00
300.000,00
Bepb
1.500.000,00
Bepb
300.000,00
Mep
Most, Univ.
Tongji
Finanziamento a Ice su Po 2010-2011
Finanziamento a Ice su Po 2006-2007 –
2008 e 2009
Finanziamento a Ice su Po 2005-20062007-2008-2009-2010 e 2011
Attività sospesa nel 2015
5.264.000,00
Most
2.620.000,00
Mep
400.000,00
Attività da concludere entro il 2015
Completati studi di fattibilità per un
impianto di cogenerazione con gasificazione
delle biomasse e con combustione completa di
biomasse
101
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Efficienza energetica (sviluppo progetti)
76
77
78
79
80
81
82
Efficienza energetica.
Periodo 2001-2005
Elettrificazione rurale
nelle province dell’Inner
Mongolia e della Cina
occidentale,
Periodo 2002-2005
Progetto pilota di
assistenza alla municipalità
e alle imprese cinesi per la
predisposizione di piani
energetici nelle città di
Suzhou, Jinan e Taiyuan
(caldaie).
Periodo 2002-2007
Iniziative di efficienza
energetica.
Periodo 2005-2011
Messa a punto e
sperimentazione di un
modello di diagnosi
energetica e ambientale
nella città di Shanghai.
Periodo 2005-2007
Efficienza energetica
nella provincia di Ningxia.
Periodo 2006-2010
Strategie energetiche
Mep,
Sepa,
320.000,00
Finanziamento a Ice su Po 2001
Most, Sepa,
1.080.000,00
Finanziamento a Ice su Po 2001
Mep, Sepa,
Cass,
2.300.000, 00
Finanziamento a Ice su Po 2002-20042005
Mep, Ndrc,
Sepa, Sepb.
2.500.000,00
64.000,00
Finanziamento a Ice su Po 2001
Sepb
250.000,00
Finanziamento a Ice su Po 2006
Mep,
1.500.000,00
Cass
500.000,00
Finanziamento a Ice su Po 2008
Energie alternative (fonti rinnovabili)
83
Energia rinnovabile:
soluzioni applicative in
ambienti rurali (Changsha).
Valorizzazione
energetica biogas da
allevamento
Sepa
200.000,00
600.000,00
84
Energia geotermica
nell’area di Tianjin.
Progetto finalizzato alla
valutazione delle potenziali
energetiche e delle
problematiche connesse
all’utilizzo di tale tipologia
di energia.
Periodo 2003-2005
Mep, Most
200,000,00
200.000,00
Finanziamento a Ice su Po 2002-2004 2005 e 2006
102
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
85
86
Sviluppo aree arretrate
nella Cina Occidentale.
Progetto per impianto
fotovoltaico nella provincia
di Qinghai, e di un piccolo
impianto idroelettrico.
Periodo 2006-2014
Sviluppo di energie
rinnovabili nella provincia
di Dalian.
Periodo 2011-2012
Most, Mep,
Sepa
Mep
320.000,00
1.900.000,00
900.000,00
200.000,00
Finanziamento a Ice su Po 2006
200.000,00
EXPO (manifestazioni, fiere)
87
88
Expo 2010 in Shanghai.
Realizzazione di sei progetti
per lo sviluppo di tecnologie
avanzate di energie pulite.
Periodo 2004-2006
Expo 2010 in Shanghai.
Avvio di produzione locale
di gasolio bianco.Sistema
telematico di gestione del
trasporto.
Creazione di un sistema
di monitoraggio delle
sorgenti inquinanti nella
città di Shanghai.
Periodo 2002-2011
89
Expo 2010 in Shanghai.
Disegno e sviluppo recupero
aree industriali.
Periodo 2005-2011
90
Expo 2010. Nell’isola
sull’’estuario del fiume
Azzurro (Chongming).
Realizzazione di un
programma complessivo.
(pianificazione e agricoltura
sostenibile).
Periodo 2005-2006
91
92
93
94
Programmi nel settore
ambientale e dello sviluppo
sostenibile.
Periodo 2005-2006
Periodo 2012-2016
Forum su sviluppo
sostenibile.
Periodo 2002-2004
Partecipazione all’Expo
2010.
Expo 2010, giardini
italiani
Most, Sepb,
Tongj
University
Sepa/Mep,
Sepb
Sepb, Mep,
Sepb,
Sepa,
Mun. Tianjin,
Sepb, Cass
900.000,00
250.000,00
Finanziamento a Ice su Po 2002-2004
Finanziamento a Ice su Po 2010-2011
In collaborazione con Unep e Undp
3.140.000,00
330.132,60
Finanziamento a Ice su Po 2005-2006 e
2007
Finanziamento a Ice su Po 2005-2006.
Cciced
200.000,00
Attività in corso nel 2015
Sepb, Cass
50.000,00
900.00,00
Mep/Sepb,
Sepa
1.750.000,00
Mep
Finanziamento a Ice su Po 2008
500.000,00
103
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
95
96
97
Expo Milano 2015
Ciepec (Fiera).
Periodo 2002-2006
Mep
Atività in corso nel 2015
Mep
Pollutec.
Periodo 2004
247.308,43
869.764,82.
Finanziamento a Ice su Po 2002-20042005- 2006
Attività in corso nel 2015
344.983,83
Finanziamento a Ice su Po 2002-2004
(impegnato)
Formazione
98-108
109
Formazione sulla
gestione ambientale. 11
progetti annuali.
Periodo 2004-2014
Cass
5.363.160,00
Attività in corso nel 2015
Progetto di alta
formazione
Periodo 2004 – 2014
Mep
1.923.818,00
Atività in corso nel 2015
1.149.895,00
Finanziamento a Ice su Po 2005
110
Progetto di formazione
per il periodo 2005-2006
Sepa, Cass,
Most, Epb
1111-115
5 progetti di formazione
su sviluppo sostenibile.
Periodo 2005-2013
Ndrc
715.402,00
116-124
9 progetti di formazione
su sviluppo sostenibile.
Periodo 2005-2013
Sepb
817.715,00
125-134
10 progetti di formazione
su sviluppo sostenibile.
Periodo 2005 -2014
Bepb
250.000,00
1.092.467,00
Attività in corso nel 2015
135
Formazione in materia
ambientale
Sepa, Sepb,
Univ.
Tongji
1.457.975,00
Finanziamento a Ice su Po 2006
Cass
1.185.000,00
Attività in corso nel 2015
136
137
138
Formazione sullo
sviluppo sostenibile (e
learning).
Periodo 2006-2010
Scambi di esperienze e
borse di studio.
Periodo 2006-2013
Formazione, convegni,
fiere
Tongji
University,
Most
Most, Cass,
Sepa, Bepb
Attività in corso nel 2015
393.000,00
2.500.000,00
Finanziamento a Ice su Po 2007
104
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
139
140
Promozione della
efficienza nell’utilizzo delle
risorse naturali e nel riuso e
riciclo rifiuti
(E-learnings) sullo
sviluppo sostenibile e la
gestione del programma sui
temi dello sviluppo
sostenibile.
Periodo 2007 -2009
Formazione, seminari,
conferenze
Bepb
817.715,00
Finanziamento a Ice su Po 2008
Mep, Tongji
University
2.998.000,00
Finanziamento a Ice su Po 2008
Formazione, seminari,
conferenze
Most,
Cciced,
Urumqui, Cass.
Sepa, Sepb
Bepb, Nddrc
1.750.000,00
Finanziamento a Ice su Po 2009
143
Formazione, seminari,
conferenze.
Most,
Cciced,
Urumqui,
Cass, Sepa,
Sepb Bepb,
Ndrc, Tongji
Univ., Cnr,
Tethis
2.860.000,00
Finanziamento a Ice su Po 2010-2011
144-150
7 progetti di formazione.
Periodo 2010-2014
141
142
151
152
153
154
Forum e Workshop
internazionali sulla crescita
verde in a Pechino
Alta formazione su
tematiche ambientali.
Forum Italia- Cina
Formazione e workshop
su impresa verde.
Periodo 2013-2014
Sepb, Cass
1.092.467,00
Moat
800.222,00
Cass
600.000,00
Most,Cass,
Sepa, Sepb,
Tongji Univ.,
Cnr, Ndrc, Miit
1.852.828,41
Cass
250.000,00
Miit
161.998,00
Attività in corso nel 2015
.
Finanziamento a Ice su Po 2013
Attività in corso nel 2015
Attività in corso nel 2015
Programmi nazionali sull’ambiente in base alle convenzioni internazionali
155
156
157
Programma e strategie
per la riduzione dei Pops
Progetto su iniziative di
efficienza energetica (Clean
development).
Periodo 2001-2005
Programma e strategie
sul rispetto normativa
internazionale. Periodo
2001-2006
Progetto pilota
tecnologia Pdf sulla base
della regolamentazione
internazionale (contabilità
ambientale).
Periodo 2005-2007
Mep, Sepa
2.650.000,00
Piano di implementazione nazionale per
l’attuazione della Convenzione di Stoccolma
sui Pops in collaborazione con Undp, World
bank e Unido.
Finanziamento a Ice su Po 2001
relativamente a linea di attività per riduzione
Pops
Mep
1.080.518,00
Mep
63.000,00
105
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
158
159
Revisione del piano di
implementazione sui
cambiamenti climatici nella
regione di Xinjiang.
Periodo 2012-2014
Sviluppo sostenibile nel
quadro del China Council for
International Cooperation on
Environment and
Development
Mep
2.650.000,00
Cass
700.000,00
Olimpiadi (gestione evento in Pechino)
160
Costruzione di linee
guida per la pianificazione
urbana sostenibile nelle
città di Pechino e
riqualificazione ambientale
Bepb
120.000,00
161
Controllo e monitoraggio
aria. Periodo 2003 - 2010
Bepb
6.528.000,00
162
163
Prevenzione e controllo
delle tempeste di sabbia su
Pechino. Criticità in vista
dell’Olimpiadi di Pechino
per lo svolgimento dei giochi
all’aperto
Protezione e gestione
ambientale del Miyun
Reservoir, la maggiore fonte
di approvvigionamento
idrico di Pechino anche in
vista delle Olimpiadi 2008.
Periodo 2006-2007
Progetto Cielo Blu.
Periodo 2006-2008
Bepb
2.250.000,00
Fase 1 completata nel 2006
Bepb
200.000,00
Bepb
300.000,00
Bepb
250.000,00
166
Energia solare per le
Olimpiadi. Dotazione nelle
strutture del villaggio di
sistemi solari per acqua
calda e refrigerazione. E’
interessato anche l’edificio
che ospita il comitato
olimpico.
Periodo 2006 - 2008
Bepb
4.400.000,00
167
Emissioni zero per il
trasporto nel villaggio
olimpico.
Messa a disposizione di
una flotta di veicoli ibridi a
emissioni zero.
Periodo 2007-2008
Bepb
1.100.000,00
164
165
Area protetta di Hutong.
Contribuiscono al progetto anche
Giappone e Usa.
106
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
168
169
Monitoraggio qualità
dell’aria nel villaggio
olimpico di Pechino.
Realizzazione di un
laboratorio e di un sistema
di monitoraggio per il
controllo della qualità
dell’aria negli impianti
sportivi.
Periodo 2003-201.
Monitoraggio qualità
dell’aria.
Periodo 2011-2013
Bepb
5.828.000,00
Bepb
200.000,00
Sicp (comunicazione, sito web, eventi, valutazione)
170
Realizzazione del portale
sito web.
Periodo 2005-2010
171-172
Valutazioni del
programma Sicp.
Periodo 2006-2009 e
2013/2014
Mep
173
Sicp e Pmo .
Periodo 2000-2006
Mep
174
V Anniversario.
Periodo 2006
Mep
Mep
400.000,00
1.000.000,00
100.000,00
150.000,00
175
176
177
178
Sviluppo sostenibile.
Periodo 2006
Progetti di sviluppo.
Periodo 2007-2010
Progetti di sviluppo.
Periodo 2007-2013
Workshop tematici sul
Sicp.
Periodo 2011-2013
120.000,00
2.100.000,00
200.000,00
Sepa
500.000,00
Mep
500.000,00
Mep, Cass
88.000,00
400.000,00
Mep
Atività in corso nel 2015
Attività sospesa nel 2015
Finanziamento a Ice su Po 2006
Atività in corso nel 2015
4.350.000,00
500.000,00
Trattamento rifiuti
179
180
181
182
Trattamento rifiuti.
Programma di gestione nelle
città pilota di Lanzhou e
Shenyang. Gestione
integrata dei rifiuti
ospedalieri.
Periodo 2004-2007
Progetto pilota per un
software che monitora e
gestisce lo smaltimento dei
rifiuti.
Periodo 2003-2008
Progetto trattamento
rifiuti solidi.
Periodo 2004-2008
Progetto trattamento
rifiuti solidi (clean wings).
Periodo 2006-2007
Mep
Most, Jiao
Tong
University
360.000,00
90.000,00
320.000,00
1.525.000,00
Bepb
3.010.000,00
Sepa
245.000,00
Finanziamento a Ice su Po 2007
107
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Trasporti (sviluppo di metodologie per sistemi di trasporto a bassa emissione)
183
184
185
186
187
188
189
190
Mobilità sostenibile in
Pechino
Trasporto (Its). Progetto
pilota previsto per la città di
Pechino con regolazione del
traffico urbano e riduzione
dei consumi e delle
emissioni.
Periodo 2004-2010
Tongji Centre
Automotive
Estensione del progetto
di Pechino anche alla città
di Shanghai.
Periodo 2003-2008
Dimostrazione veicoli
ibridi.
Periodo 2004-2007
Vetture a idrogeno.
Periodo 2004-2006
Studio di fattibilità
per la città di Xian
Progetto pilota
vetture diesel.
Periodo 2008-2010
Cass, Most,
Epb, Sepa
3.725.000,00
Mep, Sepa ,
Most, Epb
12.301.000,00
Finanziamento a Ice su Po 2002-2004
Finanziamento a Ice su Po dal 2006al
2011
University
Tongji
Sepa,
Sepb, Mun.
Tongji
100.000,00
Most
200.000,00
Most
1.000.000,00
Sepa, Sepb,
Xian
500.000,00
Bepb
800.000,00
Finanziamento a Ice su Po 2002-20042006 e 2007
Finanziamento a Ice su Po 2006
Siti inquinati (prevenzione, monitoraggio e controllo)
191
192
193
194
195
196
197
Supporto tecnico
Periodo 2006-2013
Studio e analisi per la
dimostrazione di interventi
di prevenzione e controllo
siti inquinati.
Periodo 2006-2010
(fase 1).
Periodo 2011-2014
(fase 2)
Inventario fonti
inquinanti impianti
acciaieria Capital Steel.
Nel 2012 è stato
realizzato un programma di
training.
Periodo 2012-2013
Prevenzione, valutazione
e gestione sversamenti
petrolio/agenti chimici e
telerilevamento.
Periodo 2006-2008
Prevenzione, valutazione
e gestione sversamenti
petrolio/agenti chimici e
telerilevamento
Periodo 2006-2013
(fasi 1 e 2)
Gestione fondo Sepa
Gestione fondo Tianijin.
Mep
1.743.500,00
Attività sospesa nel 2015
Mep
1.743.500,00
Attività in corso nel 2015
Bepb
1.000.000,00
Attività in corso nel 2015
Bepb
600.000,00
Attività in corso nel 2015
Mep
3.750.000,00
Attività in corso nel 2015
Sepa
Finanziamento a Ice su Po 2008
Finanziamento a Ice su Po 2008
108
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Altro
198
199
200
201
202
203
204
205
206
Educazione allo
sviluppo.
Periodo 2004-2007
Studio impatto satellite.
Periodo 2005-2007
Comunicazione attività
di cooperazione e scambi
esperienze
Anno della cultura
cinese.
Periodo 2010
Settimana verde.
Periodo 2006
Impatto sulla salute.
Periodo 2007
Linea Pmo.
Periodo 2002-2006
Progetto pilota.
Periodo 2005-2007
Insieme di sottoprogetti
in materia ambientale (non
dettagliati)
Bepb
800.000,00
Most
200.000,00
Bepb
500.000,00
Bepb, Mep
810.000,00
800.000,00
Cass
Mep, Ice
1.492.825,00
800.000,00
Finanziamento a Ice su Po dal 2002 al
2013
Sepa,
Cueim,
Bepb
Mep, Cass,
Ndrc Mun.
Pechino,
University
Tongji, Jao
Tong e
Tsinghua
Concluso nel 2010
93.000,00
1.102.828,41
Finanziamento a Ice su Po 2013
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Mattm, Ice-Agenzia e Pricewaterhouse Coopers Consultants.
*Il budget previsto è quello desunto dal report di valutazione del settembre 2014 della Pricewaterhouse
Coopers Consultants e dalla documentazione Mattm.
**I finanziamenti non erogati tramite Ice-Agenzia sono, di norma, allocati su c/c bancari e/o fondi
fiduciari gestiti dalle istituzioni cinesi.
109
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
110
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Allegato 4
Piani operativi annuali concordati con Ice Agenzia
111
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
112
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
ALLEGATO 4
PIANI OPERATIVI ANNUALI CONCORDATI CON ICE-AGENZIA
PIANO OPERATIVO MATTM-ICE 1999/ 2000
N. progetti
Linea di intervento
1
Formazione e
consolidamento
capacità progettuale
nel settore servizi
pubblici per la
protezione ambientale
2
Elaborazione e
sviluppo progetti in
collaborazione con le
istituzioni cinesi per
realizzazione servizi
ambientali per
l'approvvigionamento
idrico, la depurazione
delle acque,
smaltimento rifiuti e
teleriscaldamento
3
Promozione
partecipazione imprese
italiane alla
realizzazione dei
progetti
Totale linee
Corrispettivo Ice
Totale progetti (incluso corrispettivo Ice)
Risorse stanziate
ed erogate *
Importi
fatturati da Ice
Convenzioni/Protocolli/Accordi
Oggetto
Sepa, Cass, Cueim, Enea
Organizzazione
del Sicp
Fiera Sep (Padova),
Fiera Ciepec
(Pechino)
Lit. 1.771.200.000
Lit.
60.000.000
945.735,87 **
Lit. 1.831.200.000
(945.700,00)* (fattura n. 15354
del 2/8/2000)
* Corrispettivo in euro
**In anticipo sull'inizio dell'attività programmata
113
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
PIANO OPERATIVO 2001
Risorse stanziate ed
erogate **
Importi fatturati
Convenzioni/Protocolli/
Accordi
N. progetti
Linea di intervento
1
Monitoraggio ambientale
2
Sistemi di monitoraggio qualità
dell'aria
1.314.000.000
Sepa, Municipalità
di Suzhuou, Mattm,
Ice,
3
Pianificazione energetica urbana
1.080.000.000
Mattm, Sepa, Ice,
Cueim
Pianificazione
energetica Suzhou e
Zaozhuang
4
Trasferimento tecnologico per
alta efficienza energetica
602.000.000
Mattm, Sepa, Ice,
Cueim
riduzione gas serra
Mattm, Most, Cass
Fornitura caldaie
piccola capacità/studio
di fattibilità,
realizzazione e gestione
centrale termoelettrica
(Jinan)
Mattm, Most, Sepa,
Cueim
Elettrificazione zone di
Quinghai e Ningxia
(fonti energetiche
rinnovabili)
5
Efficienza energetica
6
Energie rinnovabili
7
Agricoltura sostenibile
Oggetto
Mattm, Cetma
432.000.000
504.000.000
Monitoraggio
atmosferico
Ice, Sepa,
Università di Torino,
Divapra
Progetto pilota in
Xinjiang, Inner
Mongolia
Municipalità
Pechino, Fiat, Sepa,
Cnr
Fornitura motori Fiat
con gas
naturale/produzione di
combustibile pulito
8
Mobilità sostenibile
9
Agricoltura sostenibile
Unops
Riduzione pesticidi
Pops
10
Agricoltura sostenibile
Sepa, Mattm
Riduzione pesticidi
Pcbs
11
Riduzione dell'uso del bromuro
di metile
12
Agricoltura sostenibile
Totale linee
Costi generali del Pmo
Corrispettivo Ice
Totale progetti (incluso corrispettivo Ice)
Mattm, Sepa,
Divapra (1)
Mattm, Sepa
Pechino, seminario
internazionale primi
risultati del lavoro
Controllo delle sostanze
inquinanti secondo il
protocollo di Montreal
Lit. 3.932.000.000
Lit. 437.200.000
Lit. 200.000.000
Lit. 4.569.200.000
2.359.794,86*
2.359.796,15*
(fattura n. 8225
del 18/4/2001)
* Corrispettivo in euro
** In anticipo sull'inizio dell'attività programmata
(1) Divapra: Dipartimento valorizzazione e protezione risorse agroforestali università di Torino
114
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
PIANO OPERATIVO 2002-2004
N. progetti
Linea di intervento
Risorse stanziate
Importi fatturati
Convenzioni/Protocolli/
Accordi
Oggetto
2.000.000,00
Mattm, Ice, Sepa,
Cetma
Valutazione condizioni
ambientali aree centro
orientali
440.000,00
Mattm, Ice, Sepa,
Cetma
Risparmio energetico
Taiyuan, Suzhou e Jinan
1
Monitoraggio
ambientale
2
Pianificazione
energetica urbana
3
Traferimento
tecnologico per alta
efficienza energetica
2.238.490,00
4
Energie Rinnovabili
200.000,00
Mattm, Sepa, Ice,
Consorzio Gaia
Energia solare
5
Agricoltura sostenibile
279.133,21
Mattm, Sepa, Ice,
Divapra*
Riduzione uso
pesticidi
6
Mobilità sostenibile in
Pechino
3.725.000,00
7
Mobilità Shanghai
8
Sistema pilota qualità
dell'aria (aqms)
9
Mattm, Ice, Sepa,
Municipalità di Taiyuan,
Sozhou, Jinan, Bono
Energia spa
Mattm, Sepa, Ice, Most,
Epb di Pechino, Cnr
Mattm, Sepa, Ice, Epb
Pechino,Epb Shanghai
900.000,00
1.680.000,00
Mattm, Ice, Cnr, Sepa
Mobilità sostenibile e
sviluppo
ecocompatibile
100.000,00
Ice -Sepa (13/8/2004)
10
Impianto di
depurazione acque Quingdao
250.000,00
Ice, Soc. Marco Polo
Ambiente, Amne Biella
11
Fiera Ciepec
247.308,43
Mattm, Ice
344.983,83
Mattm, Ice, Regione
Emilia Romagna
11bis
12
Fiera Pollutec/Ifat
Linea Pmo
Totale linee
Corrispettivo Ice
Totale Commessa
Fornitura caldaie ind.
di piccola capacità
(Boiler)
Monitoraggio riduzione
emissioni inquinanti
Fornitura e utilizzo
particolare combustibile
per bus
Monitoraggio e gestione
qualità dell'aria e traffico
urbano, centro
monitoraggio a Sozhou
Biodiversità
Studio di fattibilità
impianto di depurazione
acque
8 accordi: Ice-Sepa, IceTecnimont, Ice-Cueim
4.800.300,00
17.205.215,47
803.547,00
18.008.762,47
17.525.339,58
(fatt. nn. 13001 del
2/10/2002; 16927 del
1/12/2003; 6511 del
18/5/2004)
115
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
PIANO OPERATIVO 2005
N. progetti
Linea di intervento
1
Monitoraggio
ambientale
2
Pianificazione
energetica urbana
Risorse stanziate
Importi fatturati
250.000,00
2.605.000,00
Convenzioni/Protocolli/
Accordi/Partner
Oggetto
Mattm, Sepa, Tianjin Mun
Sviluppo sostenibile di Hai He
Mattm, Sepa, Ndmc
Programmi di assistenza
tecnica per lo sviluppo di
energie rinnovabili, efficienza
energetica etc
Studio di fattibilità per la
realizzazione di un impianto
per valorizzazione energ. del
biogas
3
Energie Rinnovabili
600.000,00
Mattm, Sepa, Ice, Consorzio
Gaia
4
Sviluppo sostenibile
790.176,80
Mattm, Sepa, Mun.Tianjin,
Sepb
Sviluppo sostenibile nell’isola
di Chonming -Hai He
5
Mobilità sostenibile
200.000,00
Mattm,Cciced
Cooperazione nei settori
dell'efficienza energetica e dei
trasporti con Cciced
6
Formazione
1.149.895,00
Mattm, Sepa, Cass, Most,
Ice, Epb
Programma di formazione
2005-2006
7
Impianto di depurazione
acque
1.350.000,00
Mattm, Sepa, Ice, Cnr
Monitoraggio della qualità
dell'aria (in Lanzhou)
8
Gestione risorse idroche
1.900.000,00
Mattm, Mwr, Most
Swim project - quota Po 20052006
9
Fiera Ciepec e Att.
Promoz.
Ice, Mattm
Partecipazione fiera Ciepec
2005 (affitto spazio espositivo)
10
Linea gest. Pmo
3.738.997,96
Mattm, Sepa, Ice , Cueim
Spese per logistica e personale
ufficio Pmo Pechino
Linea gest. Pmo
398.000,00
Mattm, Sepa, Ice, Sepb
Spese per logistica e personale
ufficio Pmo Shanghai
10 Bis
Totale linee
Corrispettivo Ice
Totale commessa
869.765,24
13.851.835,00
837.035,00
14.688.870,00
11.476.969,89
(fatt. nn. 4 del
20/1/2005; 10245 del
6/9/2005; 4836 del
18/5/2006)
116
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PIANO OPERATIVO 2006
N. progetti
Linea di intervento
Energia
1
Risorse stanziate
Convenzioni/Protocolli/Accordi
Oggetto
0,00
progetto a)
0,00
Ice, Cetma, Mattm, Ndrc,
Sepb
Efficienza
energetica
Shanghai,
mappature
industrie
progetto b)
0,00
Ice, Mattm, Ndrc
Rendimenti
energetici
Monitoraggio Ambientale
Globale
2.200.000,00
progetto a)
500.000,00
progetto b)
1.700.000,00
Sviluppo Sostenibile
Urbano e Rurale
2.520.000,00
2
3
Importi fatturati
Sepa, Mattm, Epb dello
Hunan
Sepa, Mattm, Craes, Nec*
Monitoraggio
potenziali fonti
di
inquinamento
Monitoraggio e
controllo delle
emergenze di
inquinamento
delle acque
progetto a)
800.000,00
Mattm, Sepb
pianificazione
sostenibile isola
di Chongming
progetto b)
400.000,00
Mattm, Univ. Torino Agrinova, Cass
Chongming:
agricoltura
sostenibile
progetto c)
300.000,00
Sepa, Mattm, Thetis
Lotta alla
desertificazione
nel West end
cinese- Inner
Mongolia
(Sistema
Vallerani)
progetto d)
120.000,00
Mattm, Sfa
Clean Wings
progetto e)
600.000,00
Mattm, Sepa
Sviluppo
sostenibile in
Western
Provinces
progetto f)
300.000,00
Mattm, Sepa, Mun. Tiannun
Mejiong House
Tianijn
Trasporto sostenibile
6.020.750,00
Mattm, Sepa, Sepb, Mun.
Xian
progetto a)
500.000,00
progetto b)
1.285.750,00
Mattm, Univ. Tongiji
progetto c)
12.000,00
Mattm, Univ. Tongiji
4
Studio
fattibilità per
Its Xian
Tongiji Centre
Automotive
Trasporto
sostenibile a
Shanghai
117
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
5
6
progetto d)
500.000,00
progetto f)
2.415.000,00
progetto g)
500,00
progetto h)
700.000,00
Inquinamento dell'acqua
2.000.000,00
Formazione, seminari,
conferenze
1.620.000,00
Mattm, Epb, Urumqi
4 C Building
Sepa
Mattm, Sepa
Sviluppo
sostenibile Sepa
Mattm, Sepb, Ice, Cnr
Qualità aria
Shanghai
Mattm, Mwr
Progetto swim
Iniziative per
l'anno
dell'Italia in
Cina
Training con
istituzioni
cinesi
progetto a)
420.000,00
Mattm, Sepa, Sepb , Ice,
Univ. Tongiji
progetto b)
1.200.000,00
Mattm, Sepa, Epb , Most,
Cass
7
Gestione Pmo Shanghai
200.000,00
Mattm , Ice, Sepa
8
Gestione Pmo Pechino
1.439.250,00
Mattm , Ice, Sepa
Totale linee
16.000.000,00
Corrispettivo Ice
1.155.000,00
Totale Commessa
17.155.000,00
Monitoraggio
atmosferico
Urumqi
17.122.005,43
(fatt. nn. 4872
del 18/5/2006;
9190 del
19/10/2006; 9127
del 6/11/2007)
*Nec: National Environmental Monitoring Center.
118
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
PIANO OPERATIVO 2007
N. progetti
Linea di intervento
Energia
1
2
Importi fatturati
Convenzioni/Protocolli/Accordi
Oggetto
0,00
a) Efficienza
energetica a Shanghai
0,00
b) Accordo Ndrc
efficienza energetica
0,00
Startup per energie
rinnovabili (Biogas)
Monitoraggio
ambientale
0,00
a) Siti contaminati
0,00
Sviluppo sostenibile
urbano e rurale
7.755.000,00
di cui a)Chongming
agricoltura sostenibile
331.000,00
Mattm, Sepa, Ice, Univ.
Torino, Epb Shanghai
Fornitura ed utilizzo di
combustibile pulito
300.000,00
Mattm, Sfa
Afforestazione zone in via
di desertificazione
245.000,00
Mattm, Sepa, Ufficio distretto
di Pudong
Monitoraggio sistema di
gestione smaltimento rifiuti
0,00
Progetto finanziato all'interno
del fondo Sepa
Studio di fattibilità
impianto depurazione
acque reflue nella città di
Quingdao
0,00
Mattm, Shanghai Expo
Esposizione universale 2010
a Shanghai
Mattm, Ice, Regione Campania
e Mun. Tianjing
Recupero della Meng Yoss
House
Mattm, Sepa
Costruzione edificio con
caratteristiche
ecocompatibili
Mattm, Sepa
Centro per sede Ministero
ambiente cinese
di cui b) Lotta alla
desertificazione in
Inner Mongolia
di cui c) Clean
Wings
3
Risorse stanziate
di cui d) Sviluppo
sostenibile in Western
Provinces
di cui e) Accordo
World Expo
di cui f) Meijong
House Tianjin
di cui f) Fondo
Sepa (supporto alla
costruzione del 4C
bulding: attività di
sviluppo sostenibile,
aree West della Cina
3.500.000,00
3.379.000,00
Costruzione del
CCCC Bulding
Trasporto
sostenibile
di cui a) Studio
fattibilità per Its Xi'an
Miglioramento del
trasporto a Pechino,
pubblicazione bandi di gara
2.240.000,00
0,00
Mattm - Università di Tongijin
4
di cui b) Tongji
Centro automotive
1.300.000,00
Mattm, Tongji University, Ice,
Thetis spa (Turbec e Broad),
Univ. La Sapienza di Roma
Installazione
nell'Università di Tongji di
una microturbina per
elettricità a basso impatto
ambientale. Produzione
prototipi di motori a basso
inquinamento
119
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
di cui c) Trasporti
sostenibili a
Shanghai
300.000,00
Mattm, Epb Shanghai, Univ.
Tongiji
Definizione di sistema
telematico di gestione del
trasporto pubblico per
Expo 2010
Mattm, Ice, Cnr, Epb
Shanghai
Progetto pilota per
monitoraggio e gestione
qualità dell'aria e
costruzione rete
informatica per il
monitoraggio città di
Suzhou
0,00
e) Qualità dell'aria
a Shanghai
640.000,00
Inquinamento
dell'acqua
4.400.000,00
5
a) Swim
6
Training
seminari
conferenze
di cui a)
Iniziative di
comunicazione
convegni e fiere
di cui b)
training con
diverse istituzioni
cinesi
Gestione Pmo
Shanghai
7
8
di cui a)
Gestione Pmo
Shanghai
Gestione Pmo
Pechino
di cui a)
Gestione Pmo
Pechino
Totale linee
Corrispettivo Ice
Totale Commessa
Mattm, Mrw (Ministero
acque cinesi)
4.400.000,00
Estensione del progetto
Swimer: sviluppo di un
sistema di supporto alle
decisioni per la gestione e
ottimizzazione del progetto
di diversione sud-nord delle
acque del fiume azzurro
Alta formazione
2.500.000,00
1.200.000,00
Mattm, Most, Cass, Sepa,
Bmepb, Sepb Venice Iu
1.300.000,00
Most, Cass, Sepa, Bmepb,
Sepb
Ice, Sepa, Tecnimont,
Cueim
200.000,00
Formazione a distanza
Fornitura servizi logistici
per l'organico Pmo
200.000,00
1.000.000,00
1.000.000,00
18.095.000,00
1.091.009,70
19.186.009,70
16.176.867,94
(fatt. nn. 5146 del
30/5/2007; 3 del
8/1/2008; 11071 del
29/12/2008)
120
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
PIANO OPERATIVO 2008
N. progetti
Linea di intervento
Energia
Risorse stanziate
Importi fatturati
Convenzioni/Protocolli/
Accordi
500.000,00
1
2
Mattm, Cass
di cui studio strategia
energetica
500.000,00
Sviluppo Sostenibile
urbano e rurale
2.350.000,00
Mattm, Sepa,
Shanghai Expo
di cui a)World expo
2010
1.500.000,00
Agreement con
Shanghai Jaotong
University
di cui b) JaoTong
University Green
Laboratory
500.000,00
di cui c) Lotta alla
desertificazione in
Mongolia
350.000,00
Trasporto sostenibile
3.117.17,00
Mattm, Univ. Jao
Tong, Univ. Tongiji
Oggetto
Politiche e misure adottate
nel settore energetico,
analisi comparata delle
esperienze internazionali
Shanghai Expo
Creazione di un
laboratorio per le energie
pulite
Mattm, Sfa
Afforestazione col sistema
Vallerani
di cui a) Tongji
centroautomotive
90.000,00
Mattm, Univ. Tongiji
Trasporto pubblico per
Shanghai Expo 2010
di cui b) Tongji Centro
automotive Euro 3
82.470,00
Mattm, Univ. Tongiji
Produzione di 10 prototipi
veicoli a basso impatto
inquinamento
di cui c) 2 ruote: Veicoli
ibridi
1.944.700,00
Mattm, Univ. Tongiji
Realizzazione di n. 100
veicoli ibridi
Mattm, Mep, Epb
Urumqi, Cnr
Acquisto di n. 6 stazioni di
monitoraggio dal Cnr-Iia
3
di cui d) Monitoraggio
atmosferico Urumqui
500.000,00
di cui e) Qualità aria
Pechino e Shanghai
500.000,00
Inquinamento dell'acqua
di cui a) Swim
,
3.000.000,00
1.000.000,00
Mattm, Mwr
2.000.000,00
Mattm, Mwr
4
di cui b) Gestione acqua
sotterranea Nord Cina
Estensione del progetto
Swimer: sviluppo di un
sistema di supporto alle
decisioni per la gestione e
ottimizzazione del
progetto di diversione sudnord delle acque del fiume
Azzurro
Preparazione piano di
gestione e recupero falde
acquifere pianura
settentrionale cinese
121
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Fondo Sepa
di cui Fondo Sepa per
sviluppo sostenibile,
sviluppo aree
sottosviluppate West
Cina, consulenza legge
danno ambientale
5
Fondo Tianjin
di cui Fondo Tianji per
Meng Jong House, Parco
italiano, Quartiere
intelligente e gestione
risorse idriche
6
Training, seminari,
conferenze
di cui a)
4.500.000,00
4.500.000,00
Mattm, Mep, Fondo
protocollo di Montreal,
Politecnico Milano
Realizzazione dell'edificio
4C Bulding
Mattm, Mun. Tianjin
Quartiere intelligente e
gestione risorse idriche
Mattm, Mep, Most,
Tethis
Seminari, workshop
Mattm, Cciced
Attività di formazione
congiunta
Mattm, Aqmi Urumqi,
Cnr
Studi sull'inquinamento
atmosferico
Mattm, Most, Cass, Sepa,
Bmepb, Sepb, Ndrc
Formazione su diverse
tematiche della gestione
ambientale
Mattm, Venice Iu
Programma di formazione
a distanza su sviluppo
sostenibile
Mattm, Univ. Tongiji,
Venice Iu
Programma di studio
dottorandi cinesi
Mattm, Sepa, Ice, Cueim
Fornitura servizi logistici
per l'organico Pmo
3.500.000,00
3.500.000,00
2.998.000,00
1.500.000,00
7
di cui b)
Gestione Pmo Pechino
8
9
Gestione Pmo Shanghai
1.498.000,00
3.500.000,00
200.000,00
Totale linee
23.665.170,00
Corrispettivo Ice
1.469.887,93
Totale Commessa
25.135.057,93
22.468.293,37
(fatt. nn. 132 del
17/1/2008; 283 del
26/1/2009; 8305 del
2/12/2009)
122
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
PIANO OPERATIVO 2009 (al 15/11/2011)
N. progetti
Linea di intervento
Energia sostenibile e Cdm
1
2
3
Risorse stanziate
2.894.000,00
Sviluppo Sostenibile Urbano e
Rurale
6.000.000,00
a) sottoprogramma World
Expo 2010, Expo 2015
6.000.000,00
Trasporto sostenibile e
inquinamento atm
1.530.000,00
Conservazione e gestione
sostenibile delle acque
a) sottoprogramma swim
Convenzioni/Protocolli/Acc
ordi
2.900.000,00
a) sottoprogramma:
cofinanziamento
completamento programma
energia
a) Progetto Tongji Centro
Automotive
Importi fatturati
1.527.300,00
500.000,00
Mattm, Sfa, Univ.
Tsinghua, Cass
Shanghai Expo
2010, Milano
2015
Mattm, Univ. Tongji
Estensione del
progetto Swimer:
sviluppo di un
sistema di
supporto alle
decisioni per la
gestione e
ottimizzazione
del progetto di
diversione sudnord delle acque
del fiume
Azzurro
Piano di gestione
e recupero falde
acquifere
pianura
settentrionale
cinese
b) Gestione acqua sotterranea
Nord Cina
5
Mattm, Mep
Vari progetti
Completamento programmi
promozione sviluppo
sostenibile, monitoraggio e
controllo emergenze
ambientali, gestione
emergenze aree terremoto
2008, anno della cultura cinese
in Italia, Expo 2010,
Accordo con la municipalità di
Tianjin
6
Realizzazione di
nuovo tipo di
ciclomotore
ibrido (Two
Wheels)
Mattm, Mwr
475.000,00
2.600.000,00
Progetto Centro
Sino Europeo
sulle Energie
pulite presso il
Sieeb
Mattm, Sepa
4
Accordo quadro con Mep
Oggetto
a) cofinanziamento del
completamento dei
programmi previsti nel 2009
200.000,00
0,00
Mattm, Sepa, Univ.
Tianjin
Restauro Meng
Joss House
123
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Formazione e training
7
8
9
1.750.000,00
Mattm, Sepa, Most, Cass,
Bmepb, Sepb, Ndrc, Cciced
1.744.651,00
Vari corsi e
seminari,
formazione a
distanza, sito
web Sicp
Iniziative pubbliche
600.000,00
Mostre, fiere
(Ciepec)
Pmo Pechino assicura il
supporto per l'organizzazione
eventi, inaugurazione sede
ecoefficienza Mep,
presentazione rapporto Cina
Energia, presentazione
Progetto Swim.
(Organizzazione fiera Ciepecb)
Inaugurazione nuova sede
Ministero ambiente, altri
eventi
692.720,00
Gestione sottoprogrammi Pmo:
convenzione Cueim
5.288.594,89
Coordinamento supporto e
cofinanziamento costi
partecipanti da parte del PMO
di Pechino
Totale linee
21.368.594,89
Corrispettivo Ice
1.078.000,00
Totale Commessa
Mattm, Sepa, Ice
Mattm, Sepa, Cueim,
Ice
15.400.000,00
(fatt. nn. 8237 del
22.446.597,89 4/12/2009; 3410 del
10/6/2010; 6788 del
15/10/2010)
124
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PIANO OPERATIVO 2010/2011 (al 31/12/2013)
N. progetti
Linea di intervento
Energia sostenibile e Cdm
1
2
3
4
5
6
7
Risorse stanziate
1.500.000,00
a) sottoprogramma:
cofinanziamento
completamento
programma energia
1.500.000,00
Sviluppo Sostenibile
Urbano e Rurale
500.000,00
a) sottoprogramma
World Expo 2010
500.000,00
Trasporto sostenibile e
inquinamento atm
2.974.000,00
b) Progetto
disseminazione veicoli
ibridi e elettrici - Tongji
2.974.000,00
Conservazione e gestione
sostenibile delle acque
0,00
a) assistenza e
monitoraggio gestione
delle acque
Importi fatturati
Convenzioni/Protocolli/
Accordi
Mattm, Univ. Tsinghua,
Sepa
1.500.000,00
Assistenza e
monitoraggio dei progetti
e collaborazioni con il
Mep
1.500.000,00
Accordo quadro con Ndrc
0,00
a) Centro nazionale
cambiamenti climatici
0,00
Accordo con la
municipalità di Tianjin
500.000,00
a) cofinanziamento del
completamento dei
programmi previsti nel
2009
500.000,00
Progetto Centro
Sino Europeo sulle
Energie pulite
(Sieeb)
Mattm
Shanghai Expo
2010
Mattm, Univ, Tongji
Realizzazione di
nuovo tipo di
ciclomotore ibrido
(Two Wheels)
Mattm, Mwr
Estensione del
progetto Swimer:
sviluppo di un
sistema di
supporto alle
decisioni per la
gestione e
ottimizzazione del
progetto di
diversione sudnord delle acque
del fiume Azzurro
0,00
Accordo quadro con Mep
Oggetto
Mattm, Mep
Vari progetti
Mattm, Univ. Tianjin
125
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
Formazione e training
8
9
10
Mattm, Sepa, Most, Cass,
Bmepb, Sepb, Ndrc
1.860.000,00
Coordinamento supporto
e cofinanziamento costi
partecipanti da parte del
Pmo di Pechino
1.860.000,00
Vari corsi e
seminari,
formazione a
distanza, sito web
Sino italian
Cooperation
Iniziative pubbliche
1.000.000,00
Mostre, fiere
(Ciepec)
a) il Pmo Pechino
assicura il supporto per
l'organizzazione eventi,
inaugurazione sede
ecoefficienza Ministero
ambiente cinese,
presentazione rapporto
Cina Energia,
presentazione Progetto
Swim.
A) Organizzazione fiera
Ciepec
B) Inaugurazione nuova
sede Ministero ambiente
C) Altri eventi
1.000.000,00
Mattm, Univ. Tongji, Mep
Gestione sottoprogrammi
varie linee Pmo
3.245.189,92
Mattm, Sepa, Cueim, Ice
Totale linee
Corrispettivo Ice
Totale Commessa
13.079.189,92
770.000,00
13.849.189,92
14.124.000,00
(fatt. nn. 7630 del
22/10/2010; 1948 del
23/3/2011; 5436 del
15/9/2011)
126
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
PIANO OPERATIVO 2013
N. progetti
1
2
Linea di intervento
Sottoprogramma
progetti di
formazione
Sottoprogramma
Pmo
Totale linee attività
Corrispettivo Ice
Risorse stanziate
Importi fatturati
Convenzioni/Protocolli/
Accordi
Mattm, Sepa, Most, Cass,
Bmepb, Sepb,Tstc, Ndrc, Miit
1.102.828,41
Mattm, Sepa, Ice
750.000,00
Oggetto
Alta formazione su
diverse tematiche
ambientali
Assistenza tecnico scientifica con il
team italocinese e
collaborazione
permanente con le
istituzioni cinesi e il
Mattm per il
coordinamento dei
programmi di
cooperazione
internazionale del
Mattm in Cina
1.852.828,41
129.500,00
Residuo gestione
Totale commessa
1.982.328,41
603.747,5
(fatt. n. 6156 del
26/11/2013)
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Mattm e Ice-Agenzia.
127
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G
SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO SULLA GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO
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