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Deliberazione 22 dicembre 2015, n. 12/2015/G
SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO SULLA GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO L’ATTUAZIONE DI INIZIATIVE E PROGETTI AMBIENTALI IN CINA, NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA SICP (SINO-ITALIAN COOPERATION PROGRAM FOR ENVIRONMENTAL PROTECTION) Deliberazione 22 dicembre 2015, n. 12/2015/G SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO SULLA GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO L’ATTUAZIONE DI INIZIATIVE E PROGETTI AMBIENTALI IN CINA, NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA SICP (SINO-ITALIAN COOPERATION PROGRAM FOR ENVIRONMENTAL PROTECTION) Hanno collaborato per l’istruttoria e l’elaborazione dei dati: Fulvia Delavigne, Beatrice De Simone, Laura Iberti SOMMARIO Deliberazione .............................................................................................................. Pag. 5 *** Acronimi e abbreviazioni utilizzati più frequentemente nel testo .................................. 11 .................................................................................................................... 13 ......................................................................................................................... 15 CAPITOLO I - Premessa ............................................................................................. 1. Finalità e metodologia del controllo ..................................................................... 2. Quadro normativo e convenzionale di riferimento ................................................ 19 19 20 CAPITOLO II - Il “Sino-Italian cooperation program” (Sicp) per la protezione dell’ambiente in Cina ...................................................................................................... 1. Evoluzione del programma ...................................................................................... 2. Progetti e risultati ................................................................................................... 3. Situazione attuale della cooperazione in campo ambientale e prospettive future ... 4. Problematiche gestionali e di coordinamento ....................................................... 25 25 30 33 39 CAPITOLO III - La gestione dei finanziamenti pubblici .............................................. 1. Risorse pubbliche erogate .................................................................................... 2. L’attività di cooperazione attuata e finanziata tramite Ice .................................. 2.1. Accordi, piani operativi e strutture ............................................................... 2.2. Commesse privatistiche e linee di finanziamento ........................................... 2.3. Sistema di rendicontazione e controllo nei rapporti Mattm-Ice ..................... 3. I contributi trasferiti direttamente ai partner cinesi ............................................. 3.1. Le procedure di finanziamento ...................................................................... 3.2. La gestione dei fondi fiduciari bilaterali e dei trasferimenti diretti ................. 4. Il finanziamento attraverso trust fund istituiti presso i fondi multilaterali ............ 4.1. Premessa ...................................................................................................... 4.2. Meccanismi di finanziamento attuati presso istituzioni finanziarie internazionali 5. Le risorse destinate ai progetti di formazione ....................................................... 5.1. Gli accordi di programma .............................................................................. 5.2. Le spese relative ............................................................................................ 45 45 47 47 52 56 57 57 62 66 66 67 72 72 73 CAPITOLO IV - Conclusioni e raccomandazioni 75 Relazione Sintesi .......................................................... 3 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G INDICE DELLE TABELLE Tabella 1 - Spese e corrispettivi fatturati al Mattm e relativi pagamenti ....................... Tabella 2 - Trasferimenti diretti alle istituzioni cinesi (su c/c estero o fondo fiduciario) 53 . 59 Tabella 3 - Spese connesse agli accordi programmatici Mattm-Viu .................................... 74 *** INDICE DEGLI ALLEGATI Allegato 1 - Schema organizzativo e funzionale del Sicp ............................................... Allegato 2 - Capitoli di spesa utilizzati per il finanziamento del programma Allegato 3 - Progetti avviati e/o conclusi nell’ambito del Sicp Allegato 4 - Piani operativi annuali concordati con Ice-Agenzia 83 ................. 87 ....................................... 93 ................................... 111 4 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G DELIBERAZIONE 5 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G 6 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Deliberazione n. 12/2015/G REPUBBLICA ITALIANA la Corte dei conti Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato Adunanza dei collegi I e II e del collegio per il controllo sulle entrate del 1° dicembre 2015 *** Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e, in particolare, l’art. 3, comma 4, ai sensi del quale la Corte dei conti svolge il controllo sulle gestioni delle amministrazioni pubbliche, verificandone la legittimità e la regolarità, il funzionamento degli organi interni, nonché la corrispondenza dei risultati dell’attività amministrativa agli obiettivi stabiliti dalla legge, valutando comparativamente costi, modi e tempi dello svolgimento dell’azione amministrativa; vista la deliberazione della Sezione n. 13/2013/G del 17 dicembre 2013, con la quale è stato approvato il programma di controllo sulla gestione per l’esercizio 2014; vista la relazione, presentata dal consigliere Angelo Ferraro, che illustra gli esiti dell’indagine condotta in merito a “L’attuazione di iniziative e progetti ambientali in Cina, nell’ambito del programma Sicp (Sino-italian cooperation program for environmental protection)”; vista l’ordinanza in data 13 novembre 2015, con la quale il presidente della Sezione ha convocato il I e il II collegio e il collegio per il controllo sulle entrate per l’adunanza del 1° dicembre 2015, al fine della pronuncia sulla gestione in argomento; vista la nota n. 4370 del 13 novembre 2015, con la quale il Servizio di segreteria per le adunanze ha trasmesso la relazione ai seguenti uffici: - Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale - Gabinetto del Ministro; - Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale - Direzione generale per la mondializzazione e le questioni globali; - Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale - Organismo indipendente di valutazione della performance; - Ufficio centrale del bilancio presso il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale; - Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare - Gabinetto del Ministro; 7 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G - Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare - Direzione generale per il clima e l’energia (Cle); - Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare - Direzione generale per lo sviluppo sostenibile, per il danno ambientale e per i rapporti con l’Unione europea e gli organismi internazionali (Svi); - Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare - Organismo indipendente di valutazione della performance; - Ufficio centrale del bilancio presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare; - Istituto nazionale per il commercio con l’estero-Agenzia - Presidenza; - Istituto nazionale per il commercio con l’estero-Agenzia - Direzione generale; - Istituto nazionale per il commercio con l’estero-Agenzia - Ufficio di coordinamento, amministrazione, organizzazione e risorse umane; - Istituto nazionale per il commercio con l’estero-Agenzia - Organismo indipendente di valutazione della performance; - Ministero dell’economia e delle finanze - Gabinetto del Ministro; - Ministero dell’economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato; udito il relatore cons. Angelo Ferraro; uditi, in rappresentanza delle amministrazioni convocate: - per il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale - Segretariato generale, il ministro plenipotenziario Antonio Alessandro; - per il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare - Segretariato generale, il dott. Antonio Agostini (segretario generale); - per il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare - Direzione generale Svi, la dott.ssa Valeria Rizzo (dirigente); - per il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare - Organismo indipendente di valutazione della performance, il dott. Davide Galli (dirigente); - per l’Ufficio centrale del bilancio presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, la dott.ssa Alessandra D’Onofrio (direttore); - per l’Ice-Agenzia - Direzione generale, il dott. Riccardo Landi e il dott. Luigi Ferrelli (dirigenti), 8 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G DELIBERA di approvare, con le modifiche apportate dal collegio in camera di consiglio, la relazione concernente “L’attuazione di iniziative e progetti ambientali in Cina, nell’ambito del programma Sicp (Sino-italian cooperation program for environmental protection)”. La presente deliberazione e l’unita relazione sono inviate, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3, c. 6, l. n. 20/1994, come modificato dall’art. 1, c. 172, l. 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006) e dall’art. 3, c. 64, l. 24 dicembre 2007, n. 244, a cura della Segreteria della Sezione: - alla Presidenza del Senato della Repubblica e alla Presidenza della Camera dei deputati; - alla Presidenza del Consiglio dei ministri; - al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale; - al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare; - al Ministero dell’economia e delle finanze; - all’Istituto nazionale per il commercio con l’estero-Agenzia; - alle Sezioni riunite in sede di controllo. Le amministrazioni interessate: comunicheranno alla Corte e al Parlamento, entro sei mesi dalla data di ricevimento della presente relazione, le misure consequenziali adottate ai sensi dell’art. 3, c. 6, l. n. 20/1994, come modificato dall’art. 1, c. 172, l. n. 266/2005; adotteranno, entro trenta giorni dalla ricezione della presente relazione, l’eventuale provvedimento motivato previsto dall’art. 3, c. 64, l. n. 244/2007, ove ritengano di non ottemperare ai rilievi formulati. Poiché le gravi anomalie gestionali e contabili riscontrate presso la competente articolazione ministeriale possono aver favorito comportamenti rilevanti anche sul versante della responsabilità penale, nonché amministrativa e contabile, la presente deliberazione e l’unita relazione vengono trasmesse alla Procura della Repubblica presso il Tribunale civile e penale di Roma e alla Procura regionale della Corte dei conti per il Lazio, per l’eventuale utilizzazione nell’ambito dei procedimenti penali e contabili già pendenti presso le suddette procure. La presente deliberazione è soggetta a obbligo di pubblicazione, ai sensi dell’art. 31 d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 (concernente il “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”). Il consigliere relatore f.to Angelo Ferraro Il presidente f.to Gaetano D’Auria 9 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Depositata in segreteria il 22 dicembre 2015 La dirigente f.to Luciana Troccoli 10 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G ACRONIMI E ABBREVIAZIONI UTILIZZATI PIÙ FREQUENTEMENTE NEL TESTO Bepb Cass Cciced Cdm Cfc Cicete Ctf Cueim Epb Feco Fmo Gef Ghg Ibrd Ice/Ice-Agenzia Icf Itf Ittc Ji Mae/Maeci Matt/Mattm Mep Miit Most Mou Mwr N4c Ndrc Ods Otf Ufficio della protezione ambientale di Pechino Accademia cinese di scienze sociali Clima council for international cooperation on environment and development (Consiglio per la cooperazione internazionale sull’ambiente e lo sviluppo in Cina) Clean development mechanism ((Meccanismo di sviluppo pulito) Clorofluorocarburi Centro internazionale per gli scambi economici e tecnici della Cina Consultant trust fund (fondo fiduciario per l’attività di consulenza) Consorzio universitario di economia industriale e manageriale Ufficio cinese per la protezione ambientale Ufficio cinese per la cooperazione economica Fondo multilaterale del Protocollo di Montreal Global environmental facility (fondo globale per l’ambiente) Green house gas (gas ad effetto serra) International bank for reconstruction and development (banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo) Istituto (ora Agenzia) per il commercio estero Italian carbon facility (fondo fiduciario italiano per l’acquisto di crediti di carbonio) Italian trust fund (fondo fiduciario italiano presso Wb) Italian Tongji tecnology transfer center (Centro italoTongji di trasferimento di tecnologia) Joint implementation (applicazione congiunta) Ministero degli affari esteri/Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio italiano/Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (negli accordi con le istituzioni cinesi: Imet eImels) Ministero cinese della protezione ambientale Ministero cinese dell’industria e dell’informatica Ministero cinese della scienza e della tecnologia Protocollo d’intesa Ministero cinese delle risorse idriche Commissione di coordinamento nazionale per i cambiamenti climatici in Cina Commissione nazionale sviluppo e riforme in Cina Ozone depleting substances (sostanze nocive per l’ozono) Ozone trust fund (fondo fiduciario per l’ozono) 11 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Pcb Pia Pmo Pops Psv Ras Sec Sepb Sepa Sfa Siar Siccf Sicp Siec-sub Sieeb Sif Sippef Svi Undp Unfccc Unido Viu Wb Policlorobifenili Direzione generale della protezione internazionale dell’ambiente Program management office (Ufficio gestione programma Sicp) Inquinanti organici persistenti Paesi in via di sviluppo Direzione generale per la ricerca ambientale e lo sviluppo Direzione generale per lo sviluppo sostenibile, il clima e l’energia Ufficio protezione ambientale di Shangai Amministrazione statale della protezione ambientale in Cina Amministrazione del patrimonio forestale demaniale cinese Servizio inquinamento atmosferico e acustico e le industrie a rischio Sino italian climate change cooperation program fund (fondo sino-italiano per il programma di cooperazione sul cambiamento climatico) Programma di cooperazione sino-italiano per la protezione ambientale in Cina Sino italian environmental cooperation for sustainable beijing fund (fondo sino-italiano per la cooperazione e la sostenibilità ambientale a Pechino) Sino-italian energy efficient building (Centro sinoitaliano sulle energie pulite) Sino italian facility (fondo per la cooperazione sinoitaliana per l’ambiente) Sino italian for the protection of environment fund (fondo sino-italiano per la protezione dell’ambiente) Direzione generale per lo sviluppo sostenibile, per il danno ambientale e per i rapporti con la Ue e gli organismi internazionali Programma delle Nazioni unite per lo sviluppo Convenzione quadro delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici Agenzia delle Nazioni unite per lo sviluppo industriale Venice international university (università internazionale di Venezia) World bank - Banca mondiale 12 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G RELAZIONE 13 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G 14 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G SINTESI 1. Il programma di cooperazione promosso dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (Mattm) d’intesa con le istituzioni cinesi (Sicp) ha registrato, in oltre quindici anni, l’avvio di centinaia di progetti in trentuno province, regioni autonome e distretti municipali della Cina nel settore della protezione dell’ambiente, dello sviluppo sostenibile, dei cambiamenti climatici, dell’efficienza energetica e della lotta alla desertificazione. Il Sicp ha indubbiamente contribuito a favorire le relazioni bilaterali con il paese asiatico e consentito, tra l’altro, all’Italia di acquisire, attraverso la riduzione di gas ad effetto serra nel territorio cinese, crediti di carbonio per mantenere gli impegni assunti nell’ambito del Protocollo di Kyoto. L’attuazione del programma ha richiesto finora un impegno finanziario da parte del Mattm superiore a 320 milioni (e decisamente più elevato di quello, 185 milioni, dichiarato nelle relazioni ufficiali), al quale si sono aggiunti cofinanziamenti da parte di istituzioni e soggetti terzi per circa 165 milioni. L’erogazione di risorse pubbliche per sostenere i progetti in Cina è avvenuta, come ricostruito in sede istruttoria, attraverso tre canali: i trasferimenti di fondi ad Ice-Agenzia nell’ambito degli accordi bilaterali di collaborazione; le procedure di accreditamento diretto di contributi (grant) su conti bancari e/o fondi fiduciari esteri; i meccanismi di finanziamento attivati presso istituzioni finanziarie internazionali. 2. La gestione del Sicp, e, in particolare, dei finanziamenti erogati, ha evidenziato rilevanti criticità ed anomalie. Innanzitutto, l’assenza di coordinamento e di sinergie con analoghe iniziative operative gestite dalla Cooperazione italiana allo sviluppo non ha favorito economie di scala ed una più efficiente utilizzazione delle risorse. Criticità emergono, poi, dall’analisi delle operazioni di trasferimento diretto di contributi su conti numerati e/o fondi fiduciari bilaterali, amministrati esclusivamente dai partner cinesi, che hanno gestito appalti, affidamenti e contratti ed effettuato pagamenti relativi ai progetti di cooperazione secondo le regole locali e senza alcuna possibilità di controllo da parte del ministero italiano. Non sono, infatti, previsti efficaci strumenti di rendicontazione e verifica dei risultati, stante anche l’assenza di tracciabilità delle procedure amministrative seguite in ambito 15 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G internazionale, né, a monte, istruttorie formali e documentate che diano atto dei motivi della scelta dei progetti meritevoli del contributo italiano e dell’analisi di fattibilità sul piano economico-finanziario. L’unica “causa” formale di queste operazioni è rappresentata dalla richiesta di accredito del partner cinese che evoca l’accordo bilaterale presupposto; l’unica forma di controllo effettivo quello assicurato dall’Ufficio centrale di bilancio presso il ministero sui decreti che disponevano l’impegno e il contestuale pagamento di risorse pubbliche. Analoghe riflessioni critiche non possono non essere estese alla gestione dei fondi fiduciari (trust fund), costituiti nel tempo presso istituzioni finanziarie internazionali con contributi del Mattm ed orientati anche al finanziamento dei progetti Sicp, a causa dell’assenza di adeguate garanzie di trasparenza circa l’impiego delle risorse pubbliche nazionali e di una puntuale attività di monitoraggio e controllo sulla destinazione finale dei contributi e l’effettivo raggiungimento degli obiettivi. Aspetti problematici emergono anche nell’ambito dei rapporti di collaborazione, regolati da convenzioni, tra il Mattm e Ice-Agenzia che, dalle fasi iniziali del Sicp, ha gestito per conto del ministero parte dei progetti realizzati in Cina. Ebbene, per l’attività “promozionale” svolta a favore dell’amministrazione e considerata ultronea rispetto a quella istituzionale, l’agenzia ha fatturato, oltre ad una somma pari al rimborso della quota di costi generali e dei costi dedicati, un ulteriore importo a titolo di corrispettivo, per l’attività di coordinamento non documentabile, pari al 7 per cento di ogni commessa (7,3 milioni complessivi). 3. Sulla base e a seguito dei risultati del controllo, sono state formulate valutazioni di carattere generale sulla regolarità e l’efficacia della gestione e rivolte raccomandazioni all’Amministrazione dell’ambiente, tra le quali l’invito a rendere efficace ed incisiva l’attività di rendicontazione e di verifica dei risultati e ad abbandonare, sin dai programmi e progetti in corso, la pratica dei trasferimenti diretti di risorse attraverso trust fund lasciati all’esclusiva disponibilità dei partner stranieri, nonché ad impostare la pianificazione strategica dell’attività di collaborazione in Cina su base paritaria, con previsione di ritorni concreti per le aziende italiane e di un maggior impegno finanziario da parte delle istituzioni cinesi. 16 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G La relazione d’indagine è stata inviata anche alla magistratura ordinaria e contabile per il perseguimento di eventuali responsabilità di carattere penale e amministrativo-contabile emergenti dai fatti gestionali esaminati. 17 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G 18 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G CAPITOLO I PREMESSA Sommario: 1. Finalità e metodologia del controllo. - 2. Quadro normativo e convenzionale di riferimento. 1. Finalità e metodologia del controllo L’attività di controllo sulla gestione del Sicp ha preso in esame atti convenzionali, progetti, procedure e finanziamenti connessi, a partire dalle prime iniziative avviate dal Ministero dell’ambiente nel 1999 e fino alle linee operative approvate nel 2015, con uno sguardo alle prospettive future. Particolare attenzione è stata riservata alla verifica della regolarità e dell’efficacia degli strumenti e delle modalità di finanziamento delle iniziative progettuali realizzate, nonché alla definizione del quadro generale delle risorse pubbliche effettivamente impegnate nell’attuazione del programma. L’esame della complessa attività di cooperazione con la Cina non è stato agevole a causa della difficoltà, a volte dell’impossibilità, di reperire documentazione e notizie di interesse presso il Mattm, inizialmente attestato su una posizione di scarsa disponibilità a fornire la dovuta collaborazione, anche a causa delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto personale della direzione generale competente e portato al sequestro di atti originati e/o custoditi dalla stessa direzione generale. La Sezione è, comunque, riuscita a ricostruire gli aspetti salienti ed anche problematici di un’attività protrattasi per oltre quindici anni, grazie ai documenti ed alle informazioni raccolte presso Ice-Agenzia, che per un lungo periodo ha seguito progetti in Cina per conto del Mattm, ed alla copiosa documentazione fatta pervenire dall’Ambasciata d’Italia a Pechino, per il tramite del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Ulteriori elementi di interesse sono stati reperiti presso l’Ufficio centrale di bilancio del Mattm, che ha conservato copia di parte dei decreti ministeriali di impegno e pagamento di risorse pubbliche trasferite direttamente ai partner cinesi per finanziare progetti Sicp. Inoltre, i dati e le informazioni sia pure parziali forniti, a richiesta del ministero e su sollecitazione della Corte, dalla Banca mondiale hanno consentito di confermare l’esistenza 19 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G e le movimentazioni di alcuni fondi fiduciari bilaterali, utilizzati dal Mattm per cofinanziare il programma di protezione ambientale nel paese asiatico. E’ da registrare, infine, una più convinta collaborazione, resa recentemente da parte degli attuali responsabili della struttura ministeriale, con la messa a disposizione di aggiornati e corretti elementi di situazione sui finanziamenti erogati al Sicp e sullo stato di avanzamento dei progetti, nonché sulle nuove modalità di cooperazione con le istituzioni cinesi. 2. Quadro normativo e convenzionale di riferimento Il programma di collaborazione ambientale in Cina1 si sviluppa in coerenza con una serie di convenzioni, protocolli e trattati internazionali, in tema di sviluppo sostenibile, cambiamenti climatici e tutela dell’ambiente, che hanno contribuito ad orientare le scelte compiute nella definizione delle aree di cooperazione nel paese asiatico e che sono puntualmente richiamati negli accordi con le istituzioni cinesi e nei decreti ministeriali di impegno/pagamento di risorse pubbliche italiane. Tra questi riferimenti convenzionali e/o normativi alcuni acquistano particolare rilievo nel contesto della cooperazione. Il Protocollo di Montreal del 16 settembre 19872 ha fissato gli obiettivi e le misure per la riduzione delle produzioni e degli usi delle sostanze pericolose3 per la fascia di ozono stratosferico nonché i termini di scadenza4 entro i quali le parti firmatarie si impegnano a contenere i livelli di produzione e di consumo delle sostanze chimiche dannose5. E’, poi, intervenuta, in occasione della II^ Conferenza tenutasi a Londra il 27-29 giugno 1990, la costituzione del Fondo multilaterale per l’ozono6, meccanismo finanziario che 1 “Sino-Italian cooperation program of environmental protection”. Ratificato con l. 23 agosto 1988, n. 393, in vigore dal 1° gennaio 1989. 3 Le “ozone depleting substances” (Ods). 4 Rispetto ai termini di scadenza sul contenimento dei livelli di produzione e di consumo delle sostanze dannose, i paesi in via di sviluppo (pvs) godono, rispetto ai paesi industrializzati, di un allungamento dei tempi, chiamato “periodo di grazia”, di dieci anni. 5 Clorofluorocarburi, tetracloruro di carbonio, tricloretano, halon, idroclorofluorocarburi, bromuro di metile. 6 L’“Ozone trust fund” (Otf), che sostiene i paesi in via di sviluppo nell’attuazione del Protocollo di Montreal, opera attraverso il Comitato esecutivo di 14 seggi, di cui 7 riservati ai paesi in via di sviluppo. Alcuni partecipanti, come gli Stati Uniti e l’Unione europea, in quanto donatori sostanziali, hanno un seggio permanente. L’Ue è rappresentata da tre gruppi di paesi (tre seggi) chiamati “constituency”, all’interno dei quali la presidenza è a rotazione su base biennale. L’Italia fa parte della constituency composta da Francia, Inghilterra e Germania e ha svolto il ruolo di presidenza nel biennio 1998-1999. 2 20 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G consente ai paesi in via di sviluppo di rispettare gli obiettivi del protocollo, finanziato dai paesi industrializzati, su base triennale rinnovabile. L’Italia, in quanto parte del protocollo, è tenuta ad erogare annualmente un contributo obbligatorio al fondo, per consentire al Segretariato di svolgere le attività del trattato. In attuazione del protocollo la Comunità europea ha adottato il regolamento Ce n. 2037/2007 per il controllo delle sostanze dannose per la fascia di ozono. L’Italia si è adeguata con l. 16 giugno 1997, n. 179, dopo avere approvato, con l. 31 gennaio 1992, n. 114, la partecipazione nazionale alla Global environment facility (Gef)8 e al finanziamento degli interventi previsti dal Protocollo di Montreal9. La convenzione quadro delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici, conclusa a New York il 9 maggio 199210, si è posta l’obiettivo di stabilizzare le concentrazioni di gas ad effetto serra nell’atmosfera e, a tale scopo, ha: - impegnato, tra gli altri, i paesi sviluppati a fornire risorse finanziarie nuove ed addizionali per coprire tutti i costi concordati e sostenuti dai paesi in via di sviluppo per soddisfare gli obblighi di riduzione delle emissioni e di eliminazione di gas ad effetto serra, nonché un contributo per sostenere i costi di adattamento agli effetti negativi dei cambiamenti climatici; Il Comitato esecutivo e il Segretariato del fondo operano con l’aiuto di quattro agenzie di implementazione: Unido (United Nations Industrial Development Organization), Unep (United Nations Environmental Program), Undp (United Nation Development Programme) e Banca mondiale (World bank), che costituiscono il tramite tra il fondo ed i paesi in via di sviluppo. I paesi con economia in transazione possono, invece, accedere ai contributi della Gef (Global environmental facility) della quale l’Italia fa parte in virtù della l. 31 gennaio 1992, n. 114. Il fondo sostiene solo i costi incrementali dei progetti, cioè i costi aggiuntivi legati alla scelta di una tecnologia rispetto ad un’altra per le sue caratteristiche di impatto ambientale migliori. 7 Sostitutivo del precedente n. 3093/94 abrogato. 8 Il Fondo mondiale per l’ambiente (Gef) è stato istituito con il Vertice di Rio del 1992 allo scopo di sostenere i paesi in via di sviluppo nell’applicazione delle convenzioni relative al settore ambientale. Il fondo, al quale aderiscono 182 Stati, rappresenta il principale meccanismo multilaterale di finanziamento degli accordi nel settore (clima, biodiversità, desertificazione, prodotti chimici e rifiuti). Esso eroga contributi a fondo perduto (“grant”) o sovvenzioni agevolate per mobilitare ulteriori fondi supplementari (cofinanziamenti). 9 Il contributo obbligatorio all’Ozone trust fund (Otf) è fissato inizialmente in $ 7.680.945, da erogare in tre rate uguali di $ 2.540.315 ciascuna negli anni dal 1991 al 1993. Il contributo al Global environment trust fund (Gef) è stabilito in lire 35 miliardi per l’anno 1991, mentre per gli anni successivi deve essere determinato sulla base delle effettive richieste e necessità della Banca mondiale ma comunque contenuto nel limite massimo di 35 miliardi di lire per ciascun anno. All’onere complessivo (circa 38 miliardi di lire), si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto al cap. 9001 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per l’anno finanziario 1991. In merito, veggasi anche cap. III, par. 4.2. 10 Alla quale è stata data ratifica ed esecuzione con l. 15 gennaio 1994, n. 65. 21 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G - istituito un meccanismo, gestito dalla conferenza delle parti (Cop), per l’assegnazione di risorse finanziarie a titolo di dono (grant) o di prestito agevolato, anche per il trasferimento di tecnologia. Il Protocollo di Kyoto11, intervenuto tra il 1° e il 10 dicembre 1997, ha definito gli obiettivi internazionali per la riduzione di sei gas ad effetto serra12 considerati i principali responsabili del riscaldamento globale del pianeta e, conseguentemente, delle modificazioni in negativo dell’andamento climatico globale. Il protocollo ha istituito tre meccanismi di flessibilità, integrativi delle azioni “domestiche”, per contribuire all’attuazione degli impegni di riduzione delle emissioni: attraverso azioni comuni tra i paesi industrializzati “Annex 1” (Joint Implementation-Ji), mediante la cooperazione con i paesi in via di sviluppo o di nuova industrializzazione (“Non Annex 1”) per lo sviluppo compatibile (Clean Development Mechanism-Cdm)13 ovvero attraverso il commercio internazionale dei permessi di emissione (Emissions Trading-Et). La successiva decisione14 del Consiglio dei ministri della Ue del 17 giugno 1998 ha impegnato, tra gli altri, l’Italia alla riduzione delle proprie emissioni di gas serra nella misura del 6,5 per cento rispetto ai livelli del 1990 (corrispondente ad una riduzione effettiva di 100 11 L’accordo ha impegnato i paesi industrializzati e quelli ad economia di transizione (i paesi dell’est europeo) a ridurre mediamente tra il 6 e l’8 per cento le principali emissioni di gas capaci di alterare l’effetto serra naturale del pianeta nel periodo 2008-2012. 12 Non controllati dal Protocollo di Montreal: biossido di carbonio (CO2), butano (CH4), biossido di azoto (N2o), idrofluorocarburi (Hfc), idrocarburo perfluorato (Pcg) e esafluoruro di zolfo (Sfg). 13 In entrambe le prime opzioni (Ji e Cdm) un paese industrializzato progetta e finanzia la realizzazione, ad esempio, di un impianto pulito in un paese “ospite” (industrializzato o in via di sviluppo), progetto che deve contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra. La differenza tra le emissioni realizzate da un impianto standard (ad es. un impianto di produzione di biogas utilizzando lo smaltimento dei rifiuti di una discarica) e quelle prodotte dall’impianto Cdm generano “crediti a bassa emissione” (credit emission reduction-Cer), secondo il rapporto: ciascun Cer equivale ad una tonnellata di CO2 non immessa nell’atmosfera e ha un valore economico diverso a seconda del paese in cui è prodotto. Nei paesi in via di sviluppo un Cer ha un valore che oscilla tra i 7 e i 10 euro ma può essere venduto sul mercato europeo ad un prezzo più alto (tra i 12 e i 18 euro). Nel caso della Cina, il paese ospite deve concludere un accordo di cooperazione (mediante una joint venture) con un partner locale e un contratto (Erpa, acronimo di Emissions reduction purchase agreement) in virtù del quale il socio cinese (“projet developer” per la concreta realizzazione dei progetti) si impegna a cedere all’azienda straniera tutti i Cers che saranno generati dal costruendo impianto in cambio della proprietà dell’impianto stesso (“advance payment”) e di lavoro per la manodopera locale. L’azienda straniera che ha realizzato l’impianto, a sua volta, può utilizzare i Cers, prodotti in Cina, per ridurre i livelli di emissione di CO2 del proprio paese (mettendosi in regola con il Protocollo di Kyoto) e, qualora già in regola, potrà vendere i Cers sul mercato europeo. E’ da aggiungere che il Governo cinese, per attrarre investimenti stranieri nelle energie rinnovabili, fa ampio uso dello strumento dell’agevolazione/esenzione fiscale per le aziende estere che investano o realizzino progetti nel settore. 14 Che richiama anche precedenti direttive Ue. 22 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G milioni di tonnellate equivalenti di anidride carbonica) nel periodo compreso fra il 2008 e il 2012, sulla base di un programma verificato annualmente dalla Ue. La l. 29 dicembre 2000, n. 40915 ha disciplinato la partecipazione italiana al Fondo multilaterale per il Protocollo di Montreal, disponendo che il Ministero dell’ambiente dovesse provvedere all’erogazione del contributo obbligatorio al fondo16 utilizzandolo fino al 20 per cento per sostenere, di concerto con il Ministero degli affari esteri, programmi di cooperazione bilaterale e regionale con i paesi in via di sviluppo. Le linee guida nazionali per le politiche e le misure interne di riduzione delle emissioni di gas serra sono state inserite nella delibera Cipe del 19 novembre 199817 e, più di recente, in quella dell’11 febbraio 2007. Il d. interm. 4 giugno 2001 ha individuato i programmi di rilievo nazionale per la riduzione delle emissioni di gas serra, inserendo, tra questi, lo sviluppo di programmi previsti nell’accordo di cooperazione tra il Mattm e il Ministero dell’ambiente cinese (Mep), ammessi a finanziamento nella misura di 11.719.369 euro sul cap. 7083, u.p.b. 1.2.1.4, tra i programmi di tutela ambientale. La l. 1° giugno 2002, n. 120 ha, poi, ratificato il Protocollo sui cambiamenti climatici di Kyoto e, poco tempo dopo, la delibera Cipe del 19 dicembre 200218 ha approvato il “Piano 15 La precedente l. 19 novembre 1998, n. 404 (“Partecipazione italiana alla ricostituzione delle risorse di organismi finanziari internazionali multilaterali”) aveva autorizzato, tra l’altro, la corresponsione di lire 119,85 miliardi a saldo del contributo dovuto per la partecipazione dell’Italia alla ricostituzione delle risorse della Gef, con corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto al cap. 9001 del Ministero del tesoro. 16 All’onere derivante dall’attuazione della legge, valutato in lit. 46,5 miliardi per l’anno 1999, in lit. 39,8 miliardi per l’anno 2000 e in annue lit. 18,2 miliardi a decorrere dall’anno 2001, si provvedeva inizialmente a carico dello stanziamento iscritto nell’ambito dell’unità previsionale di base, parte corrente, del “Fondo speciale” dello stato di previsione del Ministero del tesoro. Il capitolo amministrato è diventato, poi, il 7921 pg 1, denominato: “Spese per i programmi di cooperazione bilaterale e regionale con i paesi in via di sviluppo da finanziarsi nel quadro del fondo multilaterale per il Protocollo di Montreal per la protezione della fascia d’ozono”. Nella nuova struttura di bilancio del 2008, è stato, poi, interessato il capitolo 7802 pg 1, missione 17 “ricerca e innovazione”, programma 3, “Ricerca in materia ambientale”, sul quale è assegnato il 50 per cento degli stanziamenti previsti per il cap. 7921 pg 1 (circa 930.000 euro). La l. 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007) ha previsto la riduzione delle dotazioni per gli esercizi finanziari 2007-2009. Sul cap. 7921 pg 1, le autorizzazioni complessive sono state pari a 90,18 milioni; sul cap. 7802 pg 1 le autorizzazioni hanno raggiunto 77,16 milioni. Sul punto veggasi anche cap. VI, par. 2. 17 In base alla quale il Ministro dell’ambiente, d’intesa con altri dicasteri e sentita la Conferenza unificata, individua i criteri e le misure per favorire le iniziative da sviluppare nell’ambito dei meccanismi di “Joint Implementation” (Ji) e di “Clean Developement Mechanism” (Cdm) e, in particolare, stabilisce le modalità attraverso cui le rappresentanze italiane all’estero dovranno promuovere e assistere i programmi italiani di cooperazione e le misure a favore delle imprese che partecipano ai programmi internazionali nell’ambito dei meccanismi di Kyoto. 18 Pubblicato nella G.U. n. 69 del 22 marzo 2003. 23 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G nazionale per la riduzione delle emissioni di gas responsabili dell’effetto serra”19. L’art. 3 della legge di ratifica autorizzava la spesa annua di 68 milioni di euro20, a decorrere dall’anno 2003, al fine di ottemperare all’impegno adottato dalla Conferenza di Bonn21. Il Mattm è stato incaricato di individuare annualmente, di concerto con gli altri ministeri interessati, i programmi pilota da attuare a livello nazionale e internazionale per l’efficace applicazione dei meccanismi istituiti dal Protocollo di Kyoto. Successivamente, la l. 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007), ha istituito presso la Cassa depositi e prestiti s.p.a. un fondo rotativo per il finanziamento delle misure finalizzate all’attuazione del Protocollo di Kyoto e, all’art. 1, c. 1113, ha previsto di destinare al fondo, nel triennio 2007-2009, uno stanziamento di 200 milioni di euro l’anno22. Infine, la delibera Cipe n. 17 dell’8 marzo 201323, di aggiornamento del Piano di azione nazionale per la riduzione dei livelli di emissione di gas ad effetto serra, ha evidenziato la possibilità dei paesi firmatari del Protocollo di Kyoto di adempiere ai propri impegni di riduzione mediante l’utilizzo di crediti derivanti da progetti Ji e Cdm, realizzati nei paesi in via di sviluppo. 19 Allo scopo di ridurre i costi e favorire, al tempo stesso, il trasferimento delle tecnologie e competenze italiane nei settori dell’efficienza energetica, delle fonti rinnovabili, della gestione sostenibile dei suoli agricoli e delle foreste. 20 In particolare, il contributo italiano è stato determinato sulla base della percentuale delle emissioni al 1990 sul totale delle emissioni allo stesso anno dei paesi che hanno sottoscritto una dichiarazione di impegno alla contribuzione annua complessiva di 410 milioni di dollari. La quota italiana al contributo è pari al 13,2 per cento, ovvero 54.120 milioni di dollari. In sede europea è stato concordato di aggiungere al contributo di ogni Stato membro una quota pari a circa il 10 per cento. Il contributo finale italiano corrisponde, pertanto, a 68 milioni di euro. Nella nuova struttura di bilancio 2008, il capitolo amministrato è il 7802 pg 2 (denominato: “Spese per i programmi pilota da attuare a livello nazionale e internazionale, in applicazione del Protocollo di Kyoto, per la riduzione delle emissioni e l’impiego di piantagioni forestali per l’assorbimento di carbonio”) il quale riceve anche il 50 per cento dell’assegnazione del cap. 7921 pg 2. 21 La sesta conferenza delle parti della convenzione sui cambiamenti climatici (Cop-6), svoltasi a Bonn nel luglio 2001, in materia di aiuti ai paesi in via di sviluppo, come stabilito dalle decisioni FCCC/CP/2001/L 14 e FCCC/CP/2001/ L15 delle Nazioni unite sul cambiamento climatico. 22 Anche in aggiunta, in sede di prima applicazione, alle risorse di cui all’art. 2, c. 3, l. n. 120/2002. Peraltro, come osservato dalla Corte dei conti, Sezioni riunite in sede di controllo, nella relazione sul rendiconto generale dello Stato per l’anno 2010, a quattro anni dalla sua istituzione, il “fondo” era ancora in via di attivazione e gli stanziamenti risultavano inutilizzati, “vanificando gli obiettivi strategici indicati dal legislatore per consentire all’Italia di assolvere gli impegni assunti con il Protocollo di Kyoto”. Nella relazione sul rendiconto generale dello Stato per il 2011, le Sezioni riunite della Corte rilevano, altresì, come tra i debiti maturati negli anni precedenti dal Mattm figurino anche quelli connessi all’adesione al Fondo multilaterale di Montreal. 23 Pubblicata nella G.U. del 19 giugno 2013, n. 142. 24 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G CAPITOLO II IL “SINO-ITALIAN COOPERATION PROGRAM” (SICP) PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE IN CINA Sommario: 1. Evoluzione del programma. - 2. Progetti e risultati. - 3. Situazione attuale della cooperazione e prospettive future. - 4. Problematiche gestionali e di coordinamento. 1. Evoluzione del programma La collaborazione Italia-Cina nel campo ambientale è stata avviata formalmente con la dichiarazione congiunta firmata a Pechino il 19 ottobre 2000 tra i ministri pro-tempore dell’ambiente italiano e cinese. I prodromi della particolare forma di cooperazione si possono cogliere nella corrispondenza24 intercorsa alla fine dell’anno 1999 tra i responsabili del Servizio inquinamento atmosferico e acustico e le industrie a rischio (Siar)25 del Ministero dell’ambiente26 e dell’Istituto nazionale per il commercio con l’estero (Ice)27, dalla quale emerge evidente l’interesse del ministero a collaborare con l’iniziativa già avviata da Ice per la promozione e lo sviluppo in Cina dell’offerta italiana di cooperazione in campo ambientale. Inizialmente la proposta di collaborazione risultava limitata allo sviluppo di tre linee di attività: - formazione e consolidamento della capacità progettuale e gestionale locale (“capacity building”) nel settore dei servizi pubblici per la protezione dell’ambiente; - elaborazione e sviluppo di progetti, in collaborazione con le istituzioni tecniche e scientifiche cinesi (coerenti con i programmi per la protezione dell’ambiente globale e, in 24 In particolare, nota del Ministero dell’ambiente n. 5463 in data 16 dicembre 1999. Direzione generale della protezione internazionale dell’ambiente (Pia), Direzione generale per la ricerca ambientale e lo sviluppo (Ras) e, in tempi più recenti, Direzione generale per lo sviluppo sostenibile, il clima e l’energia (Sec) e, oggi, Direzione generale per lo sviluppo sostenibile, per il danno ambientale e per i rapporti con l’Unione europea e gli organismi internazionali (Svi). 26 In seguito, Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio (Matt) e, oggi, Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (Mattm). 27 Ora Ice-Agenzia. 25 In seguito, 25 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G particolare, con il Protocollo di Kyoto per la riduzione delle emissioni di gas serra), finalizzato alla valorizzazione energetica delle fonti rinnovabili locali e dei servizi ambientali, integrate con l’approvvigionamento idrico, la depurazione delle acque, lo smaltimento dei rifiuti, la produzione di energia e il teleriscaldamento; - promozione della partecipazione delle imprese italiane alla realizzazione dei progetti. A seguito delle intese intercorse con Ice28, nel mese di aprile 2000 furono individuate le linee di sviluppo della collaborazione con la Cina per la riduzione delle emissioni di gas serra (ghg). Nell’ottobre dello stesso anno intervenne la citata dichiarazione congiunta per definire le aree in cui si sarebbe sviluppata la cooperazione tra i due paesi nel campo della tutela ambientale, in coerenza con i principi e le convenzioni internazionali in materia29. Venne, quindi, lanciato il programma di cooperazione (Sicp) con l’attivazione dei primi progetti in comune e, sulla base delle indicazioni del comitato tecnico di coordinamento30 e delle proposte di parte cinese volte alla realizzazione di progetti congiunti anche in materia di agricoltura sostenibile31, il Ministero dell’ambiente promosse l’ampliamento e il rifinanziamento dei progetti con un contributo a favore di Ice32. In allegato 1 lo schema organizzativo e funzionale del Sicp. Per ciascuna delle linee di intervento erano previsti studi dettagliati, volti all’identificazione di progetti industriali e/o infrastrutturali ed alla loro definizione tecnicoeconomica e finanziaria, con l’obiettivo di richiamare finanziamenti, oltre che da parte dei due paesi, di imprese italiane e cinesi e di istituzioni internazionali. 28 Il 16 dicembre 1999. 29 Dichiarazioni di Rio sull’ambiente e lo sviluppo, Protocollo di Montreal sulla protezione della fascia d’ozono, Convenzione sulla conservazione delle biodiversità, Convenzione delle Nu sui cambiamenti climatici, Protocollo di Kyoto ecc. (cfr. quadro normativo e convenzionale di riferimento, pag. 9 e ss.). 30 Previsto dal decreto di assegnazione dei fondi del programma. 31 Oggetto di particolare attenzione da parte di organismi multilaterali di finanziamento, quali la Global Environmental Facility (Gef). 32 Il contributo, pari a lit. 4.569.200, era finalizzato alla realizzazione di studi di fattibilità per la riduzione dell’inquinamento ambientale in Cina (cfr. d.m. n. 279/Pia/Dec/2001 del 12 marzo 2001 che richiama, tra gli altri, il d.m. n. 154/2000/Pia del 22 dicembre 2000, con il quale è stata data copertura finanziaria agli interventi di cooperazione internazionale nell’ambito del Protocollo di Kyoto per un importo globale di lit. 30 miliardi). 26 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G L’espansione delle linee di intervento del Sicp era stata anticipata in un “memorandum of meeting”33 e formalizzata nel “memorandum of understanding” del 27 novembre 200134, con il quale si provvedeva a ridefinire e rafforzare gli ambiti della collaborazione in atto35, individuare le priorità di sviluppo e definire l’ammontare dei contributi finanziari che il ministero prevedeva di erogare a sostegno delle diverse iniziative del Sicp. I progetti pilota furono definiti sulla base delle procedure e del “format” della Banca mondiale (Wb), del Fondo mondiale dell’ambiente (Gef) e del Fondo multilaterale del Protocollo di Montreal (Fmo), anche per favorire cofinanziamenti di istituzioni finanziarie internazionali, ed impostati secondo il modello c.d. “comprensive approach”36. Nell’ambito dell’accordo tra i ministeri dell’ambiente italiano e cinese venne anche sottoscritto37 un progetto di cooperazione finalizzato all’implementazione degli obblighi previsti dalla Convenzione di Stoccolma sui Pops (Persistan organic pollutants). In occasione della Convenzione quadro delle Nu sui cambiamenti climatici (Unfcc) il direttore generale del Siar del Ministero dell’ambiente italiano fu individuato quale “focal point” nazionale per l’attuazione delle misure in campo ambientale approvate dalla convenzione stessa. Il programma di attività di supporto alla cooperazione, affidato inizialmente ad Ice con l’incarico di realizzare una struttura di consulenza stabile in Cina, studi di fattibilità e progetti pilota38, proseguì, poi, con la definizione di piani operativi annuali o biennali39 concernenti le singole linee di attività comprese nel Sicp, finanziate con risorse tratte dal 33 Sottoscritto in data 11 aprile 2001 dai rappresentanti del Ministero dell’ambiente italiano, dell’Ufficio di cooperazione economica internazionale del Ministero dell’ambiente cinese (“Foreign Economic Cooperation Office of State Environmental Protection Administration”-Feco/Sepa) e dell’Ice Pechino (Ice Béijng). 34 Sottoscritto a Pechino, dal direttore generale pro-tempore del Ministero italiano per l’ambiente e il territorio e da quello di Feco/Sepa. 35 Le aeree di cooperazione che venivano ampliate e rafforzate riguardavano: la riduzione dell’inquinamento atmosferico e i relativi controlli; la gestione della qualità delle acque e la sostenibilità ambientale; la gestione dei rifiuti urbani; la riduzione graduale delle sostanze come i pesticidi e gli inquinanti organici persistenti (Pcb) che riducono lo stato di ozono; l’efficienza energetica; l’agricoltura sostenibile e le biodiversità nonché l’eliminazione delle sostanze regolamentate dal Protocollo di Montreal. 36 E’il modello indicato dalla Gef, finalizzato alla realizzazione di un sistema integrato di interventi in una stessa area geografica. 37 Nel mese di luglio 2001. 38 Cfr. decreto n. 285/Pia/Dec/2002 del 31 maggio 2002 con cui viene concesso ad Ice un finanziamento per complessivi 6,92 milioni di euro. 39 Relativi agli anni dal 2000 al 2013. 27 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G ministero su diversi capitoli di spesa (elenco all. 2)40, e regolate da una serie di accordi, protocolli d’intesa e convenzioni41. Nel corso dell’evoluzione del Sicp, agli interventi ed alle attività gestite da Ice-Agenzia in Cina, per conto del ministero committente, si sono sovrapposte altre iniziative di cooperazione, previste in accordi bilaterali (memorandum d’intesa e agreement con relativi addendum) tra il Ministero dell’ambiente e numerose istituzioni e municipalità cinesi42, finanziate con trasferimento di risorse ai partner stranieri. In alcuni casi, gli accordi e i relativi progetti facenti parte di piani operativi Ice furono stralciati43 e direttamente finanziati dal ministero, al fine di garantire maggiore operatività e accelerare il trasferimento dei fondi. Il programma di cooperazione, incluso dalle Nazioni unite tra le “partnership initiatives” per lo sviluppo sostenibile, venne presentato al vertice mondiale di Johannesburg del settembre 2002 dal Presidente del Consiglio italiano pro-tempore e dai ministri italiano e cinese dell’ambiente in carica all’epoca. A partire dall’anno 2003, con accordi triennali, il Mattm affidò alla Venice international university (Viu), l’incarico di gestire e coordinare un programma di formazione avanzata su gestione ambientale e sviluppo sostenibile, rivolto a funzionari delle pubbliche amministrazioni, ad esperti e ricercatori cinesi44. Il 7 ottobre 2010, durante la visita di Stato in Italia in occasione dell’anno della cultura cinese, i premier italiano e cinese pro-tempore approvarono il piano d’azione triennale cinoitaliano per il rafforzamento della cooperazione economica in tema di protezione ambientale e sviluppo sostenibile. 40 Inizialmente: capitoli 7082 e 7083; poi, una serie di altri capitoli di spesa con prevalenza per il 2218, il 2211, il 2212 e il 2214. 41 Integrati da alcuni “addendum” e da un atto modificativo. 42 Sepa, Cass, Mep (Ministero della protezione ambientale), Most (Ministero della scienza e della tecnologia), Miit (Ministero dell’industria e dell’informazione tecnologica), Sepb (Ufficio protezione ambientale di Shanghai), Sfa (Amministrazione del patrimonio forestale demaniale della Cina), Ndrc (Commissione nazionale sviluppo e riforme), Mwr (Ministero delle risorse idriche), Cced (Ufficio della Cina per la cooperazione internazionale sull’ambiente e lo sviluppo), università di Tongji, Tsinghua e Shanghai Jiao Tong nonché municipalità di Pechino, Suzhuou, Lanzhou, Uanzou, Urumqui, Xian, Tianjon e Shanghai. 43 Nel caso, ad esempio, del P.o. 2010-2011 dal quale vennero stralciati: un accordo siglato con Tongji university per un valore pari a 2.197.000; un addendum siglato con Mep per un ammontare di 1,5 milioni, e un altro accordo con Tongji university per 393.000 euro. 44 Le risorse finanziarie per sostenere l’attività di formazione e di supporto logistico degli utenti sono state erogate dal Mattm direttamente alla Viu sulla base di piani operativi annuali e a fronte della rendicontazione delle spese effettuate e dei servizi resi (cfr. nota n. 0015117/Sec del 24 ottobre 2014). 28 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Nello stesso anno il Mattm e la Commissione nazionale sviluppo e riforme cinesi (Ndrc) siglarono un accordo a Pechino per la promozione di un piano di cooperazione nei settori del cambiamento climatico e dello scambio di tecnologia e capacità. Nel marzo 2012, poi, intervenne il protocollo d’intesa Mattm-Mep, per rafforzare la cooperazione in materia ambientale e definire il piano d’azione congiunto per la “green economy”, e, in successione, l’accordo Mattm-Most sullo sviluppo scientifico sostenibile. I più recenti protocolli sono stati firmati nel primo semestre del 2015 con i partner storici cinesi45, in aderenza alla dichiarazione congiunta a livello ministeriale resa il 30 ottobre 2014. L’accordo con il Miit, in particolare, ha segnato l’inizio di una più vasta cooperazione in tema di attività ed iniziative di formazione sulla protezione ambientale sino a comprendere l’area dell’efficienza energetica nel settore industriale. In effetti, una parte significativa della collaborazione fra Italia e Cina è ancora rappresentata proprio dall’attività di formazione, di cui hanno beneficiato numerosi rappresentanti dei vari partner istituzionali cinesi46. Dall’inizio dell’attività di cooperazione centinaia di progetti e sub-progetti47 sono stati sviluppati nell’ambito del Sicp, in tutti i principali settori della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile in Cina, previ accordi con diversi soggetti istituzionali e con interessamento di trentuno province, regioni autonome e municipalità48 del paese asiatico. 45 Miit, Cass, Most, Mep, Ndrc e municipalità di Pechino (Epb Beijing). 46 Alla fine del 2013, erano stati organizzati in Italia e in Cina n. 234 corsi di formazione, con la partecipazione di oltre 10.000 funzionari e manager di istituzioni, università e imprese private cinesi. Dal 2013 è stato avviato anche un training in collaborazione con il Miit, unico ministero cinese responsabile dell’innovazione tecnologica nel settore industriale. 47 Il Mattm riferisce di circa trecento accordi definiti con il Ministero dell’ambiente e con le istituzioni locali cinesi nei quali sono “state individuate le iniziative progettuali di comune interesse, disciplinati i rapporti tra le parti firmatarie e definiti i reciproci adempimenti……” (cfr. nota n. 0011226/Sec del 7 agosto 2014). 48 Cfr. report di valutazione del programma Sicp-Pricewaterhouse Coopers Consultants (Shenzhen), Limited, Beijing, Branch, settembre 2014. 29 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G 2. Progetti e risultati49 I progetti sono distribuiti prevalentemente nei seguenti settori: conformità alle convenzioni internazionali sull’ambiente; controllo dell’inquinamento dell’aria; prevenzione della contaminazione del suolo; risorse idriche dell’ambiente; pianificazione urbanistica e sviluppo eco-compatibile; energia ed efficienza energetica; gestione dei rifiuti solidi; cambiamenti climatici; trasporti sostenibili; sensibilizzazione; istituzione e sviluppo delle capacità. Tra gli obiettivi raggiunti tramite il Sicp è senz’altro da citare il sostegno tecnico e procedurale offerto alla Cina per conformarsi alle convenzioni internazionali sull’ambiente. Positivi risultati sono stati conseguiti nella prevenzione dell’inquinamento atmosferico, attraverso il controllo delle emissioni dei veicoli diesel ed il monitoraggio della qualità dell’aria e l’analisi dei dati50. Nella protezione del patrimonio idrico, i progetti italo-cinesi hanno contribuito a migliorare i meccanismi e i sistemi di gestione per la prevenzione dell’inquinamento delle acque, introducendo tecnologie avanzate a supporto delle capacità decisionali, di monitoraggio e di analisi dei dati51. 49 Per la ricostruzione del quadro generale dei progetti realizzati e/o in corso nell’ambito del Sicp si è tenuto conto dei report di avanzamento annuale/pluriennale dell’attività di cooperazione ambientale, della relazione prodotta dal direttore di Ice Pechino e redatta dal Pmo del Mattm (inviata con nota n. P174201303048 del 7 giugno 2013 all’ambasciatore d’Italia in Cina, a richiesta di quest’ultimo), del report di analisi e valutazione del programma Sicp reso nel settembre 2014 (dall’agenzia Pricewaterhouse Coopers Consultant) su commissione del Feco/Mep e, infine, della relazione aggiornata (nota n. CO151A Sec del 24 ottobre 2014) predisposta per l’autorità ministeriale dal direttore generale Sec sul programma e sulle principali linee di cooperazione. 50 Il Sicp ha assistito il Governo cinese nella formulazione delle direttive tecniche per la protezione ambientale ed il trattamento dei veicoli diesel ed eseguito una ricerca sugli standard delle emissioni inquinanti di mercurio nell’industria. Progetti per istituire e migliorare i sistemi di monitoraggio della qualità dell’aria sono stati attuati a Pechino, Shangai, Suzhou, Urumqui e Lanzhou. Il Ministero dell’ambiente italiano ha cofinanziato nel 2000 la sperimentazione di motori a basse emissioni per autobus da destinare alla città di Pechino, rispondendo alla richiesta di collaborazione per la riduzione dell’inquinamento atmosferico nella capitale cinese. I primi autobus dotati dei nuovi motori forniti alla municipalità di Pechino (che ne ha ricevuto oltre tremila unità) sono stati consegnati nel dicembre 2004, nel corso di una cerimonia presieduta dall’allora Capo dello Stato italiano e dal Ministro dell’ambiente dell’epoca. 51 Nel 2010 è stato avviato un progetto nell’ambito del dodicesimo Piano quinquennale cinese sulla prevenzione dell’inquinamento delle acque del bacino del fiume Songhua. Un sistema di monitoraggio ambientale delle acque e di raccolta dati è stato installato nel bacino del lago Dongting. Analogo sistema è stato realizzato nella stazione di monitoraggio ambientale di Chaohu, con l’introduzione di un meccanismo di preallarme per rilevare tempestivamente l’eutrofizzazione del lago a causa della fioritura dell’alga blu. Nella città di Zhangjiagang si è realizzato un progetto pilota di un modello idraulico per acquedotti municipali e di un sistema di supporto per le decisioni nella gestione dell’acqua urbana. 30 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G In materia di bonifica del suolo, i programmi e le ricerche promossi nell’ambito del Sicp hanno consentito la prima raccolta nazionale di dati sulle soglie di concentrazione, lo screening dei siti contaminati, la definizione di standard e direttive per la bonifica, nonché aiutato l’amministrazione municipale di Pechino a definire standard locali e stilare l’elenco delle industrie potenzialmente inquinanti. Nel settore dell’urbanistica e della bioedilizia, sono state applicate tecnologie di protezione e gestione ambientale e sviluppate ricerche nell’area di Shanghai e all’interno della zona ecologica dell’isola di Chongming, favorendo anche la pianificazione ecosostenibile in diversi piccoli centri della città di Pechino. Insieme con il Mep e il Fondo multilaterale per l’implementazione del Protocollo di Montreal, il Sicp ha contribuito, con progetti e risorse, alla costruzione del palazzo dei congressi sull’ambiente (c.d. edificio 4C)52. Un altro esempio positivo di realizzazione infrastrutturale è rappresentato dall’edificio italo-cinese (il Sino-italian energy efficient building-Sieeb) dell’università di Tsinghua, inaugurato nel 2006 e caratterizzato da un sistema integrato di riscaldamento, raffreddamento e alimentazione che ne ha elevato l’efficienza energetica e ridotto sensibilmente il livello delle emissioni di anidride carbonica. Nel campo dell’energia pulita, efficace si è rilevata l’offerta di cooperazione tecnologica per la captazione e lo stoccaggio dell’anidride carbonica in una centrale a carbone, con l’adozione di procedure più pulite e la riduzione delle emissioni nocive53. Notevoli progressi si sono registrati anche nel controllo dei cambiamenti climatici, grazie alle ricerche ed ai progetti dimostrativi realizzati dal Sicp per favorire un meccanismo di sviluppo pulito (Cdm) e l’attività di monitoraggio sui cambiamenti climatici e le capacità di adattamento. 52 Realizzato da progettisti italiani e cinesi secondo i criteri dell’“architettura sostenibile” e adottando la tecnologia avanzata sul risparmio energetico. L’edificio, completato nel settembre 2009, rappresenta uno dei migliori esempi di eco-costruzioni ad alta efficienza energetica. 53 Ricerche sull’energia sostenibile sono state condotte in Mongolia interna, nel Tibet ed in altre decine di province cinesi, con l’effetto di porre le basi per lo sviluppo di fonti rinnovabili nell’intero paese asiatico e, in particolare, di energia eolica, solare, biologica, da calore terrestre ed idroelettrica. Nella Mongolia interna, i progetti pilota dei “villaggi solari” forniscono elettricità a migliaia di famiglie. Tra le diverse soluzioni realizzate, meritano menzione le due centrali ad energia solare costruite nella provincia di Qinghai e il progetto residenziale di basse emissioni di carbonio denominato “Delian Tandi Software Park”, con impianti solari per l’acqua calda ed impianti fotovoltaici, che rappresenta un modello sostenibile di sviluppo e riciclo. 31 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Un’indagine pilota, eseguita nella città cinese di Lanzhou per valutare le emissioni di gas serra (ghc) in conformità con l’Unfccc, ha portato a sviluppare la metodologia e la ricerca applicata per i Cdm, nel campo della produzione dell’acciaio e dell’architettura. E’ stata, anche, condotta una valutazione in tema di cambiamenti climatici e di impatto delle attività umane sugli ecosistemi costieri in Cina54. Un importante risultato è stato raggiunto con l’istituzione di una serie di centri e piattaforme per favorire il trasferimento di conoscenza e tecnologia (“capacity building”), migliorare le capacità di protezione ambientale del paese asiatico ed esplorare le opportunità di sviluppo del business in materia. Il progetto, avviato nel 2009, ha portato all’istituzione del Centro per la ricerca e la valutazione del rischio ambientale55, che fornisce supporto tecnico e consultivo per la pulizia dei siti contaminati, ed ha contribuito alla realizzazione di un sistema di pronto intervento, migliorando le capacità di prevenzione, valutazione e gestione delle emergenze ambientali56. Sono stati forniti al Mep57 veicoli per il monitoraggio ambientale ed attrezzature di pronto intervento per l’analisi delle acque e del terreno. Nel quadro degli accordi siglati tra il Mattm e la Sfa si sono poste le basi per lo sviluppo del progetto di afforestazione con il sistema “Vallerani” nella regione autonoma della Mongolia interna58, con l’impiego di unità tecniche meccanizzate per la lavorazione del terreno e di una serie di accorgimenti per renderne l’uso adatto ai diversi territori59. 54 Con l’uso di modelli avanzati per l’acquisizione di informazioni geografiche e l’analisi degli strumenti di telerilevamento e l’applicazione del concetto di bacino di drenaggio generale per i cambiamenti idrologici ed ambientali. Il primo programma cinese in materia (“Piano d’azione per gli ecosistemi costieri adattati ai cambiamenti climatici”) costituisce un esempio virtuoso per il miglioramento delle capacità di adattamento ai cambiamenti climatici e per la promozione di uno sviluppo sostenibile in diverse città costiere. 55 Si tratta del Centro Italo Tongji di trasferimento tecnologico (Itttc) che opera sotto il controllo dell’Accademia cinese di pianificazione ambientale del Mep. Il centro ha realizzato con successo la prima microturbina a gas sino-italiana, avviandone la produzione; ha promosso la cooperazione fra il Parco delle scienze sino-italiano ed aziende straniere ad alto contenuto tecnologico; ha realizzato la piattaforma di collaborazione industriale che avrebbe favorito l’approdo di piccole e medie imprese italiane nel mercato cinese. 56 Il sistema fa capo al Centro di supporto sino-italiano per le emergenze ambientali come piattaforma a lungo termine per la condivisione delle esperienze, la ricerca, la formazione e lo sviluppo delle capacità di pronto intervento. 57 A seguito di un disastroso terremoto che aveva devastato il paese asiatico. 58 In anni precedenti l’accordo, il sistema Vallerani aveva già attivato l’interesse del Governo cinese in occasione della IV Convenzione delle Nu per combattere la desertificazione, svoltasi a Ginevra nel 2000. Inizialmente la proposta di intesa era intervenuta con il Maeci italiano ma il progetto non era decollato per una serie di lungaggini burocratiche e per l’improvviso decesso dell’ambasciatore pro-tempore italiano. 59 Il metodo Vallerani prevede: lavorazione del terreno a mezzo di aratri modificati e automatizzati; semina diretta di piante autoctone tenendo conto della biodiversità locale e introducendo molte varietà di piante; 32 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G L’amministrazione municipale di Pechino e il Mattm hanno anche promosso diversi progetti ambientali, sostenuti da tecnologia italiana in vari settori60, finalizzati all’allestimento delle olimpiadi di Pechino e dell’Expo universale di Shanghai. Infine, il Mattm e l’università Tongji di Shanghai hanno avviato, in collaborazione con la Viu e con la Cass, un vasto programma di training e formazione anche a distanza sulla gestione ambientale e lo sviluppo sostenibile, destinato ai quadri delle amministrazioni pubbliche ed agli esperti delle imprese private cinesi, nonché agli studenti e docenti della stessa università. 3. Situazione attuale della cooperazione e prospettive future L’intensità del finanziamento italiano al Sicp si è ridotta negli anni “anche a fronte delle mutate condizioni economiche della Cina e l’interesse per altre aree geopolitiche da parte dal ministero”61. A seguito dei vari incontri intercorsi a partire dalla fine del 2013 dal direttore generale Sec con le controparti cinesi è emersa in particolare la volontà di: - continuare a sviluppare la cooperazione sulle questioni più urgenti in materia di protezione ambientale, sviluppo sostenibile e cambiamenti climatici62; - “passare da un’assistenza unidirezionale ad un modello di ricerca e sviluppo congiunti, che favorisca la capacità di innovazione tecnologica e il livello delle nuove tecnologie in entrambi i paesi”; - rafforzare la cooperazione nel campo delle tecnologie emergenti ed innovative; - trasformare il modello operativo per favorire una maggiore partecipazione attiva nei meccanismi di mercato di imprese, università e istituti di ricerca. In occasione della sua terza missione in Cina (9-13 febbraio 2015), lo stesso direttore generale ha incontrato i rappresentanti delle istituzioni cinesi abituali interlocutori del velocità di intervento per lo sviluppo di ampi programmi per contenere la desertificazione e assicurare il recupero sostenibile del territorio. 60 Fra i quali: trasporti sostenibili, prevenzione dell’inquinamento dell’aria e dell’acqua, eliminazione dei prodotti chimici nocivi, sviluppo agricolo sostenibile, fonti rinnovabili, miglioramento dell’efficienza energetica, monitoraggio del ciclo dei rifiuti. 61 Cfr. relazione n. 0015117/Sec del 24 ottobre 2014, già citata. 62 Anche allo scopo di “supportare le negoziazioni in vista della conferenza di Parigi e dell’agenda di sviluppo successiva al 2015”. 33 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Sicp63, con l’obiettivo di avviare un nuovo modello di collaborazione basato su una partnership paritaria, ispirata a principi affatto diversi dal passato. In particolare, è stata sottolineata la necessità64: di una migliore definizione dei progetti di collaborazione; della piena condivisione degli oneri65 e di garanzie di ritorni per le aziende italiane; di “maggiore condizionalità e trasparenza nella gestione delle risorse finanziarie”66 a partire dai programmi residui in corso, con abbandono del modello di erogazione dei contributi italiani basato sui “trust fund”; del necessario coordinamento tra le istituzioni coinvolte per integrare risorse e strumenti67. Secondo i dati aggiornati68, le attività di cooperazione ancora in corso riguardano alcuni storici partner e nuove istituzioni cinesi. a. Ministero dell’ambiente (Mep). I seguenti progetti sono confermati e dovrebbero essere conclusi secondo il cronoprogramma concordato (costo complessivo di circa 2,1 milioni): - intese tra il Mattm e il Ceiced69, per definire forme e procedure per il supporto e la piena partecipazione italiana al consiglio come parte donatrice; - applicazione di sensori remoti per la prevenzione, la valutazione e gestione delle fuoriuscite di petrolio/reagenti chimici; - supporto tecnico per i siti contaminati e gestione delle bonifiche dei suoli; - supporto tecnico per la progettazione preliminare dell’edificio del Mep; - valutazione esterna del Sicp70: 63 Cass, Ndrc, Most, Mep, municipalità di Pechino e Shangai, università Tongji. Cfr. messaggio n. 688 del 23 febbraio 2015 diretto al Mattm, a firma dell’attuale ambasciatore d’Italia a Pechino. 65 Con l’auspicio di un maggior impegno economico da parte dei partner cinesi nel finanziamento dei progetti congiunti e dei corsi di formazione (sostenendo, diversamente dal passato, le spese di viaggio dei propri funzionari in Italia). 66 Con erogazione dei contributi a tranches separate e solo dopo attento monitoraggio dei lavori e dei risultati raggiunti da ciascun progetto. 67 Ribadendo il ruolo di coordinamento in loco da parte dell’ambasciata delle attività relative al settore ambientale. 68 Cfr. allegato 2 alla citata relazione n. 0015117/Sec del 24 ottobre 2014 e allegato 2 alla nota n. 0001452/Svi del 6 marzo 2015. 69 “Clima Council for international cooperation on environment and development”. 70 Il report è stato presentato a settembre 2014 dal partner tecnico “Pricewaterhouse Coopers Clima” e fa seguito ad altre due valutazioni (del 2006 e del 2009) per verificare i risultati complessivi del Sicp. 64 34 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G - “training program” Feco/Mep, 3^ sessione del programma 2014, rinviata alla prima metà del 2015. Risultano, invece, cancellati altri progetti a suo tempo avviati71. Le nuove iniziative concordate per il 2015 concernono: - due corsi in materia di prevenzione e controllo dell’inquinamento delle acque e del suolo, da tenersi nel corso dell’anno; - partecipazione alla “Clima international environmental protection exhibition (Ciepec), a giugno 2015, e visita di studio a Tianjin e Yixing per approfondire la conoscenza delle esigenze tecniche e ambientali delle imprese cinesi e lo sviluppo di un piano industriale nel settore ambientale; - organizzazione di un seminario su prevenzione e controllo dell’inquinamento delle acque72; - creazione di un centro di cooperazione Italia-Cina per tecnologie e industria ambientale73; - organizzazione di un evento congiunto nell’ambito della manifestazione Expo Milano 2015. b. Ministero della scienza e della tecnologia (Most) e Tongji Università di Shangai. E’ in corso il recupero energetico, da concludere entro il 2015, della sede dell’edificio Yunchou all’interno del campus dell’università Tongji, futura sede del Sino-Italian center for susteinability (Sices). Costo del progetto: 5,264 milioni, con un cofinanziamento del ministero dell’educazione cinese di circa un milione di euro. La realizzazione del progetto, temporaneamente sospesa, è stata ripresa nella considerazione che si tratta di un impegno giuridicamente vincolante assunto dal ministero italiano e che il finanziamento relativo era già stato trasferito sul fondo fiduciario. 71 Attuazione di una piattaforma dedicata e di un piano congiunto sulla “green economy”; follow up del supporto tecnico per i siti contaminati e la gestione del risanamento del suolo - fase 3; celebrazione del 15° anniversario del Sicp con la giornata dell’ambiente sino-italiana; assistenza tecnica per il potenziamento del programma congiunto ispirato al Protocollo di Montreal per la riduzione delle sostanze pericolose per la fascia di ozono; assistenza tecnica alla gestione di “accident pollution environmental” e del Centro sino-italiano di emergenza ambientale. 72 Con focus sul trattamento delle acque reflue urbane e sulle modalità di investimento per partenariati pubblico-privato (Ppp). 73 A supporto delle necessità della Cina di disporre di adeguata tecnologia in tema di inquinamento atmosferico, idrico e del suolo. 35 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Nel corso della citata missione in Cina del febbraio 2015, è stata comunicata alle parti cinesi la volontà del ministero di recedere dall’impegno assunto in precedenza di elargire all’università una donazione di 1.700.000 euro74. Sono in discussione nuove proposte per l’anno in corso, concernenti: l’organizzazione del training program con focus su scambio di esperienze tra grandi e medie-piccole aziende italiane e cinesi nonché workshop tematici75. c. Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma (Ndrc). Nell’ambito del programma di cooperazione sui cambiamenti climatici è in fase di approvazione il progetto di collaborazione per un sistema “China’s low carbon product certification”76 previsto da un addendum all’accordo quadro sui cambiamenti climatici tra il Mattm e Ndrc. Le risorse per sostenere il progetto, pari a 600.000 euro, sono già allocate presso il partner cinese. Per il 2015 è previsto lo svolgimento di due corsi in Italia, uno sui cambiamenti climatici e l’altro, più specifico, sul mercato del carbonio e la gestione dei sistemi di reporting. d. Accademia cinese delle scienze sociali (Cass)77. Sono in corso le attività relative ad una serie di programmi e interventi già definiti, tra cui: - realizzazione del data base dei progetti Sicp. I fondi relativi risultano stanziati sul progetto operativo Ice 2013 e già trasferiti per 94.000 euro; 74 Nell’occasione è stato chiarito che “il ministero non fa donazioni ma può solo concorrere ad attività di comune interesse” (Cfr. relazione n. 0001452/Svi del 6 marzo 2015). 75 In tema di desalinizzazione dell’acqua di mare e delle acque salate di falda; utilizzo integrato di petrolio, carbone e gas per il risparmio di acqua e la riduzione di emissioni; risparmi di acqua ed energia nelle centrali elettriche a carbone; trattamento delle acque reflue di fabbriche in città cinesi; tecnologie per la fatturazione della CO2 senza utilizzo di acque; sviluppo urbano sostenibile. 76 Il progetto pilota prevede: lo studio di una metodologia di valutazione del carbonio di un prodotto specifico e lo sviluppo di standard tecnici per prodotti a basso contenuto di carbonio; assistenza a una provincia cinese pilota per la definizione di norme tecniche a livello locale; selezione di imprese cinesi da sottoporre alle procedure di certificazione. 77 La collaborazione con la Cass è trasversale e spazia in vari settori di ricerca, essendo l’Accademia cinese la più ampia organizzazione di ricerca accademica e il centro nazionale per gli studi nel settore delle scienze sociali e politiche, nonché uno dei maggiori think tank in Asia affiliato al Consiglio di stato cinese. 36 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G - organizzazione del forum internazionale sulla “crescita verde” a Pechino, in base all’accordo del novembre 2013. L’attività è in fase di riprogrammazione78. Parte dei fondi del progetto è stanziata sul piano operativo Ice 2013; risultano già pagati 250.000 euro, circa un terzo del costo complessivo; - programma di training 2014-2015: il nuovo accordo, siglato il 9 febbraio 2015, include l’organizzazione di un corso di apertura in Cina, due corsi in Italia e attività di comunicazione da definire. e. Ministero dell’industria e dell’informazione tecnologica (Miit). La firma recente dell’accordo con il Mattm segna l’avvio della collaborazione con il nuovo partner istituzionale cinese. Le principali proposte per il 2015 concernono: l’organizzazione del forum Italia-Cina sull’efficienza energetica nel settore industriale e l’organizzazione del traninig program con focus di esperienze tra aziende italiane e cinesi. f. Ufficio di protezione ambientale della municipalità di Pechino (Beijing Epb). Le attività di cooperazione in corso con la municipalità di Pechino, avviate da tempo in base all’accordo firmato il 14 maggio 2005, sono finanziate con le risorse trasferite dal Mattm sul fondo fiduciario (Siec-Sub). La cooperazione con Pechino è stata, poi, consolidata ed estesa a seguito del nuovo protocollo siglato nel 2012 dal direttore generale Sec pro-tempore. I progetti tuttora attivi o appena conclusi hanno ad oggetto: - il supporto allo studio di fattibilità tecnica per la ristrutturazione degli impianti di produzione del cemento a Pechino; - l’assistenza tecnica sui modelli di simulazione e previsione della qualità dell’aria; - il supporto tecnico per la gestione del sito contaminato degli impianti dell’acciaieria “Capital Steel” di Pechino (completato); - il training program per il 2014 (completato); - il progetto per la gestione delle radiazioni; - lo studio per il master plan ambientale “World City” (Fase II); 78 Tra le proposte per il 2015 sono inseriti un seminario ed eventi congiunti per la promozione di scambi commerciali e investimenti nell’ambito della cooperazione tra società cinesi e italiane su sviluppo verde e cambiamenti climatici. Quest’attività potrebbe essere finanziata con il budget concordato per l’organizzazione del progetto “crescita verde”, utilizzando i 250.000 euro già versati. 37 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G - il progetto per l’applicazione dell’inventario delle fonti di emissioni inquinanti di Pechino. Risultano, invece, temporaneamente sospesi ulteriori progetti concordati, in attesa di nuove valutazioni dei due partner italiano e cinese79. Per il 2015 la municipalità cinese propone l’organizzazione del training program annuale e di una serie di workshop tematici80. Altre proposte in discussione riguardano la definizione di tecnologie pilota per caldaie a gas a basso contenuto di nitrogeno e l’istituzione di un comitato di esperti sul controllo dell’inquinamento a Pechino e in aree adiacenti. g. Ufficio di protezione ambientale della municipalità di Shanghai (Shanghai Epb). In atto la collaborazione riguarda solo il programma di training, che la parte cinese propone di ripetere nel 2015 con l’integrazione di workshop tematici. h. Altre attività cofinanziate con la Ue. Il Mattm partecipa alla realizzazione dell’Eu-China Clean Energy Centre (EC2) in qualità di associato e cofinanzia l’operazione con 2 milioni e la copertura delle spese di affitto degli spazi del centro per tutta la durata della fase di attivazione (cinque anni). Il consorzio internazionale guidato dal Politecnico di Torino si è aggiudicato il bando europeo per l’istituzione del centro per l’energia pulita. Lo scopo della struttura è quello di favorire l’impiego di energie pulite in Cina attraverso un più agevole accesso a politiche, regolamenti, tecnologie, esperienze e buone pratiche internazionali (a prevalenza dell’Ue) nel settore. Il costo del progetto è di 12 milioni. La maggioranza dei progetti in atto è finanziata con risorse tratte da appositi fondi fiduciari bilaterali (cfr. successivo cap. III, par. 3.2) amministrati dai partner cinesi. La sintetica descrizione dei progetti avviati e/o conclusi è riportata nell’allegato 3. 79 Studio di tecnologie per la riqualificazione delle zone industriali di Pechino; progetti di laboratorio per attività di monitoraggio e capacity building tecnica; eventi di comunicazione; progetto per la definizione di politiche per il controllo delle emissioni di veicoli. 80 In materia di: qualità dell’aria, efficienza energetica, auto elettriche, analisi delle fonti di Voc (volatile organic compounds) provenienti dal settore chimico, da emissioni di veicoli e da altre industrie inquinanti. 38 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G 4. Problematiche gestionali e di coordinamento Il programma Sicp si affianca, di fatto, alle iniziative di cooperazione con la Cina promosse dal Ministero degli affari esteri dell’epoca81 (ora Maeci), in distinte aree di intervento, attraverso aiuti finanziari (a titolo di dono o di credito di aiuto), assistenza tecnica, trasferimento di known how e formazione professionale. Al fine di assicurare l’auspicabile coordinamento dei programmi di cooperazione con la Cina nel settore ambientale i due dicasteri hanno esaminato la possibilità di avviare un programma comune ma, considerata la diversa natura delle fonti normative e di finanziamento, avrebbero, poi, sviluppato separatamente i rispettivi interventi, pur assicurando l’informazione reciproca ed un coordinamento periodico82. Peraltro, come sottolinea una nota d’ufficio del Maeci83, “tra Italia e Cina non vige un trattato sui temi ambientali” e la collaborazione si basa in larga parte sulla dichiarazione congiunta resa dai ministri dell’ambiente nell’ottobre 2000, che prende spunto dalle convenzioni multilaterali in materia e richiama la necessità di stipulare un accordo quadro, e su intese tecniche definite nell’ambito di agreement e memorandum intercorsi tra la competente direzione generale del Mattm e le amministrazioni cinesi. Dalla documentazione84 messa a disposizione dallo stesso Maeci, si trae conferma della partecipazione di funzionari dell’Ambasciata d’Italia a Pechino ad alcune riunioni di uno steering committee costituito in loco85 ma limitatamente al periodo 2000-2004. Nei resoconti86 delle riunioni inoltrati al ministero, il responsabile pro-tempore della diplomazia italiana in Cina ha sottolineato, tra l’altro, la necessità di mantenere contatti con la delegazione che gestisce sei programmi ambientali “alcuni dei quali simili a quelli Sicp” e l’importanza del coordinamento tra le due parallele iniziative ambientali promosse 81 Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo (Dgcs). Cfr. considerazioni contenute nel documento sulla cooperazione ambientale tra Italia e Cina, predisposto dal responsabile pro-tempore della Direzione generale Sec del Mattm e consegnato il 25 febbraio 2014 al magistrato istruttore. 83 Allegata alla lettera n. 234750 in data 21 ottobre 2013 del Ministro degli affari esteri dell’epoca, diretta al Ministro dell’ambiente pro-tempore. Il documento è stato inviato alla Corte dal Maeci con nota n. 199736 del 16 settembre 2014. 84 Cfr. nota n. 118658 del 27 maggio 2014 della Direzione generale per la mondializzazione e le questioni globali. 85 Non menzionato, peraltro, nelle intese bilaterali istitutive del Sicp le quali, invece, attribuiscono poteri gestionali al Pmo di cui non risultano avere mai fatto parte rappresentanti dell’ambasciata. 86 Cfr. messaggi n. 3738 del 14 luglio 2001, n. 5317 del 29 ottobre 2001, n. 1550 del 6 maggio 2002, n. 4444 del 18 dicembre 2002, n. 3597 del 30 luglio 2003, n. 2894 del 28 maggio 2004. 82 39 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G in Cina a livello governativo “affinché - ove possibile - le risorse pubbliche disponibili vengano utilizzate al meglio…”. Nella stessa documentazione veniva richiamata l’esigenza di “sollecitare un più concreto impegno finanziario da parte cinese, oltre ad una razionalizzazione delle numerose linee di progetti in cantiere”. In realtà, nessuna iniziativa concreta risulta promossa per coordinare e eventualmente integrare i progetti Sicp, avviati dal Ministero dell’ambiente con l’iniziale collaborazione di Ice, con le analoghe linee operative gestite dalla Cooperazione italiana allo sviluppo87 nel settore dello sviluppo sostenibile, dei cambiamenti climatici e della lotta alla desertificazione. Al riguardo, è stato osservato88 che le attività del Ministero dell’ambiente attuano quanto disposto dalle leggi di ratifica di convenzioni internazionali89, che assegnano annualmente allo stesso dicastero risorse finalizzate alla realizzazione di programmi di cooperazione ambientale con i paesi in via di sviluppo. Le risorse in questione sono attribuite alla Direzione generale Sec e la loro destinazione e utilizzazione sono affidate “alla responsabilità del direttore generale nell’ambito delle leggi che regolamentano la sua funzione”. Inoltre, gli accordi bilaterali con le istituzioni cinesi fanno riferimento, per la parte italiana, al Mattm che mantiene “la piena responsabilità programmatica, gestionale ed amministrativa dei progetti ovvero la condivide con Ice-Agenzia, secondo quanto previsto dalle convenzioni stipulate tra ministero e agenzia e registrate alla Corte dei conti. Non è 87 L’attività di cooperazione si realizza attraverso tre canali: bilaterale (flusso di interventi - doni o crediti - a favore di un pvs con cui è stata direttamente concordata l’iniziativa di sviluppo; multilaterale (flusso di interventi realizzati da un organismo internazionale, che decide come utilizzare le risorse con l’apporto finanziario di vari paesi donatori); multibilaterale (flusso di interventi concordati e finanziati a livello bilaterale, ma affidati in esecuzione ad un’agenzia specializzata o a un organismo internazionale). I contributi del paese donatore possono essere obbligatori, quando è previsto il versamento periodico della quota, sulla base di una ripartizione operata al momento dell’adesione all’organismo internazionale, ovvero volontari, quando il donatore negozia di volta in volta il versamento da effettuare. Relativamente al profilo finanziario, le modalità di intervento sono tradizionalmente rappresentate dai crediti d’aiuto e dai finanziamenti a dono (grant). Per dono si intende l’aiuto fornito senza obbligo di restituzione o pagamento di interessi, concesso in valuta o sotto forma di beni di consumo o di investimento o attraverso prestazioni di personale tecnico, studi e progettazioni. I crediti di aiuto sono crediti concessionali destinati ai pvs e prevedono la restituzione del capitale prestato, sia pure a condizioni estremamente favorevoli e in tempi molto lunghi. 88 Cfr. lettera n. 38151 del 14 giugno 2013, indirizzata all’Ambasciata italiana a Pechino, a firma del direttore generale Sec pro-tempore. 89 Protocollo di Montreal, Convenzione quadro sui cambiamenti climatici. Protocollo di Kyoto. 40 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G previsto né dalla legge, né dagli accordi, l’attribuzione di funzioni di sorveglianza amministrativa ad amministrazioni terze”90. Sulla vicenda della cooperazione con la Cina in materia ambientale è intervenuto anche l’allora Ministro degli affari esteri che ha inviato91 al suo omologo del Mattm una nota d’ufficio92 per sottolineare le “numerose incongruenze” emerse nel corso di una verifica93 disposta dall’Ambasciata in Pechino. In particolare, vi si accenna alle difficoltà di chiarire il quadro degli interventi Sicp94, “rilevandosi molte anomalie e contraddizioni” nei “costi (che appaiono in svariati casi eccessivi) e nell’assegnazione delle attività sempre ai medesimi soggetti, senza alcun processo di selezione da parte italiana (lasciato apparentemente alla parte cinese). Gli interventi paiono slegati da una logica strategica: mentre una parte rilevante delle spese viene giustificata in termini di costi di gestione, convegni, missioni, illustrazioni di progetti, attività di promozione d’immagine, molte altre risultano incomprensibili e di difficile ricostruzione”. Per la nostra Ambasciata a Pechino, pertanto, non sarebbe stato possibile nei contatti istituzionali con le autorità cinesi valorizzare le iniziative del Mattm “stante l’opacità che contraddistingue gli interventi e l’assenza di elementi di valutazione relativi a stanziamento complessivo, lista dei progetti avviati, enti e ditte esecutori, costo e localizzazione dei singoli interventi realizzati, impatto ambientale. Di fatto, alcuni progetti sembrerebbero ipotizzati solo nella documentazione e mai concretamente eseguiti”95. Nella nota in questione si affermava, altresì, che la normativa vigente96 riserva all’ambasciata un ruolo di coordinamento, controllo e supervisione, “non solo ai fini di 90 Cfr. citata lettera n. 38151 del 14 giugno 2013 nella quale, peraltro, si sostiene che il Mattm “…ha costantemente considerato la funzione di coordinamento dell’Ambasciata italiana a Pechino, sia attraverso una continua informazione…sia con la richiesta permanente di integrare le iniziative del ministero con quelle delle altre amministrazioni a partire dalla Cooperazione allo sviluppo”. 91 Cfr. nota n. 199756 del Maeci in data 16 settembre 2014, diretta alla Corte dei conti, con allegata la lettera n. 234750 del 21 ottobre 2013. 92 Già inoltrata a Palazzo Chigi, in riscontro ad una richiesta di elementi informativi. 93 L’esito è formalizzato nella relazione datata 3 luglio 2013 sul programma Sicp, predisposta congiuntamente da due funzionari in servizio presso l’ambasciata, a richiesta del capo missione. 94 Stante le frammentarietà dei dati forniti dall’Ice. 95 Cfr. punto 3) della nota d’ufficio citata. 96 Cfr. d.p.r. 5 gennaio 1967, n. 18 (art. 37, c. 3), d.lgs. 30 luglio 1999, n. 300 (art. 12, c. 1), direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 1° agosto 2009. 41 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G un’adeguata valorizzazione politica degli investimenti dello Stato all’estero, ma anche a garanzia della trasparenza nell’utilizzo di risorse pubbliche”. Valutazioni decisamente non positive circa la gestione dell’intero programma Sicp emergono anche dalle considerazioni espresse da apposita “Commissione di ispezione e verifica amministrativa”97 interna al Mattm, istituita con il compito di verificare la correttezza dei procedimenti amministrativi adottati negli ultimi anni dalla Direzione Sec. La commissione rileva, tra l’altro, che fino al maggio 2014 il direttore generale in carica non ha emanato la c.d. direttiva di secondo livello98 né delegato poteri di firma ai dirigenti di seconda fascia, “i quali hanno, quindi, operato secondo le indicazioni impartite verbalmente di volta in volta” dallo stesso direttore generale99. L’organo ispettivo sottolinea, altresì, come, prima della visita effettuata in Cina nel mese di ottobre 2014 dal nuovo direttore generale ad interim, la Sec “non avesse esatta cognizione delle attività in corso di svolgimento in Cina, né tantomeno disponesse di una tempestiva e completa documentazione amministrativa” al riguardo. Relativamente, poi, al programma Sicp ed agli accordi internazionali presupposti o sopravvenuti, la stessa commissione evidenzia come non risultino “istruttorie formali e documentate che testimonino quale sia stato il procedimento seguito dalla Direzione generale Sec per individuare in concreto le attività di cooperazione da realizzare” e, a volte, “neppure le motivazioni sulla scelta del paese partner o dell’istituzione di riferimento”100. Un aspetto di particolare criticità attiene, poi, alla fase della rendicontazione e, in specie, alla mancanza di valutazioni e considerazioni sul risultato concretamente conseguito in attuazione degli accordi con i partner internazionali, a fronte delle risorse erogate. 97 Istituita con d.m. n. 173 del 1° luglio 2014 dal Ministro dell’ambiente e presieduta da un consigliere della Corte dei conti, con il compito di sottoporre ad ispezione e verifica i provvedimenti amministrativi adottati dalla Direzione generale Sec, in relazione a procedimenti in corso ovvero già conclusi qualora i conseguenti provvedimenti finali continuino a produrre i loro effetti. L’attività della commissione - che ha preso in esame i procedimenti di maggiore rilevanza sotto l’aspetto economico, posti in essere nel periodo dal 2010 al 2013 o anche prima, se produttivi ancora di effetti giuridici, aveva lo scopo di verificare “la conformità degli atti della gestione alle norme di legge, di regolamento ed ai principi generali dell’ordinamento, sia sul piano della legittimità amministrativa, che su quello della regolarità e correttezza”. 98 Con la quale si assegnano ai dirigenti delle divisioni ministeriali gli obiettivi e le responsabilità, secondo gli indirizzi individuati dal ministro nella direttiva annuale (d.lgs. n. 165/2001). 99 Cfr. relazione depositata in data 27 novembre 2014 (pag. 14 e ss.). 100 Cfr. relazione citata, pag. 52 e ss., in cui si “rimarcavano, pertanto, le criticità già sottolineate in relazione alle convenzioni nazionali, con specifico riguardo sia alle modalità di scelta delle collaborazioni concretamente attuate, sia alla mancanza, pressocché assoluta, di trasparenza sull’iter decisionale seguito”. 42 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G “La configurazione dei fondi destinati alla attività/cooperazione internazionale quali “grant” (donazioni) sembra limitare fortemente le forme di controllo esercitabili, tuttavia, se da un lato ciò è comprensibile, in quanto non si possono imporre a Stati esteri particolari modalità di rendicontazione, dall’altro il ministero non può esimersi dall’osservare una corretta azione amministrativa, in termini di efficacia, efficienza ed economicità e, soprattutto, dal dare contezza in merito all’impiego delle risorse pubbliche nazionali gestite. I principi generali di contabilità pubblica impongono, infatti, l’obbligo della rendicontazione della spesa, ai fini del riscontro, anche documentale, della regolarità amministrativo-contabile ed a tutela dei responsabili dei procedimenti101”. 101 Cfr. relazione del 27 novembre 2014 della “Commissione di ispezione e verifica amministrativa”. 43 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G 44 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G CAPITOLO III LA GESTIONE DEI FINANZIAMENTI PUBBLICI Sommario: 1. Risorse pubbliche erogate. - 2. L’attività di cooperazione attuata e finanziata tramite Ice. - 2.1. Accordi, piani operativi e strutture. - 2.2. Commesse privatistiche e linee di finanziamento. - 2.3. Sistema di rendicontazione e controllo nei rapporti Mattm-Ice. - 3. I contributi trasferiti direttamente ai partner cinesi. 3.1. Le procedure di finanziamento. - 3.2. La gestione dei fondi fiduciari bilaterali e dei trasferimenti diretti. 4. Il finanziamento attraverso trust fund istituiti presso i fondi multilaterali. - 4.1. Premessa. - 4.2. Meccanismi di finanziamento attivati presso istituzioni finanziarie internazionali. - 5. Le risorse destinate ai progetti di formazione. - 5.1. Gli accordi di programma. - 5.2. Le spese relative. 1. Risorse pubbliche erogate In diverse relazioni102 del Ministero dell’ambiente si sostiene che la stessa amministrazione avrebbe finanziato progetti per circa 185 milioni, attraverso contributi diretti alle istituzioni cinesi e mediante i trust fund istituiti presso la Banca mondiale (Wb) e i fondi multilaterali e promosso investimenti sia diretti che indiretti nel settore per circa 1,35 miliardi. Al cofinanziamento dei progetti avrebbero contribuito “con almeno 165 milioni” di euro, anche le istituzioni cinesi e le imprese italiane, che hanno partecipato alla realizzazione dei progetti, nonché alcune agenzie delle Nu (Unep, Undp, Unido), la Gef, la World bank e il Fondo multilaterale del Protocollo di Montreal. Il valore complessivo dei progetti realizzati e in corso raggiungerebbe, pertanto, l’importo di 350 milioni. Secondo il Mattm103, le attività di cooperazione bilaterale hanno, nel corso degli anni, trovato copertura finanziaria attraverso i capitoli di bilancio dedicati all’attuazione del Protocollo di Kyoto e del Protocollo di Montreal “per quanto concerne i finanziamenti assicurati con risorse statali”. Diversamente da quanto emerge dai documenti e dalle relazioni ufficiali anche recenti, 102 Tra le altre: nota n. 0038151/Sec del 14 giugno 2013 a firma del direttore generale pro-tempore della Sec; rapporto sulla cooperazione ambientale Italia-Cina, aggiornato al 25 febbraio 2014; relazione del direttore generale Sec ad interim n. 15117/Sec del 24 ottobre 2014, in seguito alla visita effettuata in Cina dal 9 al 13 ottobre dello stesso anno. 103 Citata nota n. 0011226/Sec del 7 agosto 2014. 45 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G l’analisi istruttoria ha evidenziato che per l’attuazione del programma Sicp il Mattm ha utilizzato, nel tempo, almeno tre canali: a) le linee di finanziamento attivate nell’ambito degli accordi di collaborazione con IceAgenzia per la realizzazione dei piani operativi e delle “commesse privatistiche”. Attraverso questo canale il ministero committente ha effettuato erogazioni pari a circa 121 milioni, di cui 7,36 milioni a titolo di “corrispettivi” per l’agenzia (cfr. par. 2.2); b) le procedure di accreditamento diretto di risorse (grant) ai partner cinesi su conti bancari e/o fondi fiduciari bilaterali, gestiti amministrativamente dalle istituzioni cinesi beneficiarie. Questa modalità di contribuzione, che ha finito con il prevalere sulla prima perché offre garanzia di maggiore celerità e di minori controlli, ha riguardato finanziamenti per una somma complessiva non inferiore a 112,7 milioni (cfr. par. 3.2), destinata verosimilmente ad aumentare se si fossero reperiti tutti i decreti ministeriali di pagamento intervenuti dal 2003 al 2014; c) i meccanismi di finanziamento attivati presso istituzioni finanziarie internazionali per sostenere anche i programmi di cooperazione ambientale con la Cina. Come emerge dall’esame della documentazione parziale acquisita (cfr. par. 4.2), il Mattm ha allocato risorse pubbliche: sull’Italian carbon fund (Icf) per 87,59 milioni, dei quali una quota significativa destinata a progetti Sicp; sul Fondo per il Protocollo di Montreal (Fmo) per almeno 5,2 milioni, utilizzati per finanziare due progetti in Cina; sul Consultant trust fund (Ctf), per 1,89 milioni destinati al pagamento di consulenti e tecnici per conto del ministero italiano; sull’Italian trust fund (Itf), per 7,35 milioni dedicati specificatamente alle attività ed iniziative progettuali nell’ambito del Sicp. Complessivamente, attraverso lo strumento dei fondi bilaterali istituiti presso organismi finanziari internazionali, sono stati destinati ai partner cinesi contributi (grant) non inferiori a 70-80 milioni. Per avere il quadro generale degli impegni finanziari sostenuti dal Mattm per la gestione del Sicp non si può, infine, trascurare il “costo” delle convenzioni e degli accordi di programma (cfr. par. 5.2) stipulati dal ministero con atenei e consorzi universitari e finalizzati alla gestione di programmi di training promossi nell’ambito della cooperazione ambientale in Cina (una somma decisamente superiore ai 15,2 milioni desunti dai limitati dati resi disponibili). 46 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Considerando le varie linee di finanziamento e di accreditamento diretto di risorse in aggiunta alle spese sostenute per il programma, emerge un impegno finanziario complessivo a carico del Mattm senz’altro superiore a 320 milioni. Questa cifra dovrebbe, pertanto, coincidere verosimilmente con l’ammontare delle risorse pubbliche effettivamente destinate al Sicp e tratte da una serie numerosa di capitoli di spesa, a volte genericamente orientati a finanziare iniziative serventi alla cooperazione in campo ambientale (cfr. allegato 2). 2. L’attività di cooperazione attuata e finanziata tramite Ice 2.1. Accordi, piani operativi e strutture L’accordo iniziale di collaborazione104 con Ice105 rispondeva all’esigenza di assicurare un supporto operativo alle attività di cooperazione ambientale internazionale promosse dal Mattm e si proponeva di coinvolgere le imprese italiane nell’attuazione dei progetti da sviluppare in Cina. 104 La lettera accordo tra il ministero e Ice, datata 16 dicembre 1999 e controfirmata per accettazione dal direttore generale pro-tempore dell’istituto, individuava la strategia, gli obiettivi tecnici e le risorse a base dell’attività di collaborazione. Come si è visto, l’impegno iniziale era stimato in lit. 1.831 milioni, messi a disposizione di Ice con finanziamento del Ministero dell’ambiente (decreto 23 dicembre 1999). Al momento dell’accordo, Ice aveva già avviato in Cina un progetto (Mueo-Monitoring unit for environmental protection) per lo sviluppo dei servizi locali per la protezione dell’ambiente, con l’istituzione di cinque antenne in aree di primaria importanza individuate con Sepa. 105 L’Istituto nazionale per il commercio estero (Ice) è nato come ente pubblico non economico, inizialmente sottoposto alla vigilanza del Ministero del commercio con l’estero ed orientato, dopo la riforma introdotta con l. 25 marzo 1997, n. 68, a svolgere, ai sensi dell’art. 3, c. 1, del regolamento n. 474 dell’11 novembre 1997, “ogni attività che agevoli i processi di internalizzazione del sistema economico nazionale o che gli venga affidata da altre pubbliche amministrazioni, dall’Unione europea ovvero da altre istituzioni a carattere internazionale”. Con l’art. 14 del d.l. 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla l. 5 luglio 2011, n. 111, come sostituito dall’art. 22, c. 6, del d.l. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla l. 22 dicembre 2011, n. 214, è stata istituita l’Ice-Agenzia che opera per sviluppare l’internalizzazione delle imprese italiane, nonché la commercializzazione dei beni e dei servizi italiani nei mercati istituzionali, e per promuovere l’immagine del prodotto italiano nel mondo. ll relativo statuto, approvato con d. interm. 6 settembre 2012, stabilisce che l’agenzia è ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico ed è sottoposta ai poteri di indirizzo e vigilanza del Ministero dello sviluppo economico (Mise) che li esercita, per le materie di rispettiva competenza, d’intesa con il Maeci e sentito il Mef, ed è sottoposto al controllo finanziario della Corte dei conti. 47 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Con tale accordo il Ministero dell’ambiente affidava inizialmente all’istituto, tramite l’ufficio Ice di Pechino, l’incarico di: individuare due aree urbane, a forte concentrazione agricola l’una ed industriale l’altra, rappresentative della realtà economica cinese; realizzare in ciascuna area uno studio di fattibilità completo per la realizzazione di progetti pilota secondo le caratteristiche fissate dal Protocollo di Kyoto; proporre la realizzazione di progetti meritevoli di finanziamento da parte di istituzioni e fondi multilaterali (Nazioni unite, Banca mondiale, Gef, Protocollo di Montreal) e con la partecipazione di aziende italiane sia in qualità di investitori che di contractors. Per il coordinamento generale delle attività venne costituito un comitato tecnico106 (steering committee). Il Ministero dell’ambiente manteneva il finanziamento del progetto, l’indirizzo e il monitoraggio strategico, le valutazioni e verifiche in merito all’elaborazione degli studi di fattibilità. Erano affidati ad Ice il coordinamento del progetto nel territorio cinese, i rapporti con le controparti cinesi, le imprese italiane e i fornitori di consulenza tecnica e progettuale nonché la gestione delle risorse umane. L’Ambasciata d’Italia a Pechino era inizialmente chiamata a gestire i rapporti con il governo cinese e a fornire supporto istituzionale al progetto, partecipando al comitato tecnico. Ricevuto il finanziamento iniziale da parte del Mattm, Ice approvava107 una “commessa privatistica” concernente la predisposizione delle strutture funzionali all’attività di cooperazione nel settore della protezione ambientale, in nome e per conto del Ministero dell’ambiente, per un importo complessivo di lit. 1.831.200,000108, di cui lit. 1.771.200.000 per “costi esterni” e lit. 60.000.000 a titolo di “corrispettivo Ice”. Con d.m. 12 marzo 2001109 venne, quindi, deliberata la prosecuzione del programma delle attività affidate all’istituto (ora agenzia), attraverso un ulteriore finanziamento di lit. 4.569.200.000110, di cui lit. 200.000.000 quale corrispettivo per la prestazione di servizi personalizzati. 106 La cui composizione è delineata nel decreto 23 dicembre 1999. Con delibera n. 59 del 27 luglio 2000. 108 Di cui al decreto di impegno n. 600/Siar del 23 dicembre 1999. 109 N. 279/Pia/Dec/2001. 110 A valere sul cap. 7082, esercizio finanziario 2000. 107 48 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Il piano di dettaglio del programma, elaborato dall’ufficio Ice di Pechino nell’aprile 2001 ed approvato dal ministero l’11 maggio successivo, prevedeva quali linee d’intervento: la riduzione delle emissioni, l’eliminazione di gas serra, il monitoraggio atmosferico, la pianificazione energetica in due città della Cina, progetti per l’agricoltura sostenibile, l’attività di collaborazione con la Cass nella definizione dello scenario energetico in Cina fino al 2010 nonché nello studio di strategie di intervento. Sulla base di un accordo intervenuto con il Ministero dell’ambiente e Tecnimont s.p.a. il 25 maggio 2001, Ice affidò a sua volta l’incarico di project manager delle prime iniziative progettuali al chief rapresentative di Tecnimont a Pechino. Il nucleo centrale della struttura di collaborazione fu costituito dal Pmo (Project management office) con sede a Pechino111 e, poi, a Shanghai112, con il compito di: - elaborare le strategie di intervento congiunto in Cina e gli studi tecnico-finanziari relativi ai programmi di collaborazione già avviati; - coordinare l’attività dei gruppi di progetto costituiti per le diverse linee di intervento; - comporre i pacchetti di progetti da presentare alle istituzioni finanziarie per il reperimento dei fondi e fornire consulenza alle istituzioni italiane e cinesi per individuare le politiche ambientali comuni da perseguire. Il centro di affari del Pmo, braccio operativo di supporto alle imprese italiane partecipanti al programma, era costituito dalla Bds (“Business development section”) a Pechino che individuava e sviluppava le opportunità collegate ai programmi elaborati dal Pmo o derivanti da programmi multilaterali in atto e manteneva i contatti con i maggiori “business partners” cinesi nel settore ambientale113. 111 Il Pmo di Pechino ha sede presso il Feco/Mep, nell’“environmental conventions building”, edificio ad elevata sostenibilità ambientale realizzato con il contributo del Mattm e di un cofinanziamento della Banca mondiale. 112 Il Pmo di Shanghai è attivo dal 2004, presso l’ufficio Ice locale, per la gestione dei progetti relativi alla locale area metropolitana. Dal 2008 fa, comunque, capo alla sede di Pechino. 113 Le imprese italiane potevano partecipare direttamente o indirettamente al Sicp, mettendo a disposizione risorse umane tecniche in Italia e in Cina per l’elaborazione degli studi di fattibilità dei singoli progetti (in interfaccia con i tecnici cinesi del team di progetto previsto nelle varie linee di intervento) ovvero operando dall’Italia, con l’elaborazione di preventivi di massima da inserire nella valutazione economica e tecnica dei progetti. Nell’ambito della Bds, inoltre, le imprese potevano utilizzare le infrastrutture e i contatti maturati nello sviluppo dei programmi di collaborazione, per attivare nuovi canali di vendita di merci e servizi. 49 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Ice, in quanto soggetto italiano di coordinamento delle attività italo-cinesi sul territorio, faceva capo al Ministero dell’ambiente per gli indirizzi strategici e si coordinava con l’Ambasciata d’Italia a Pechino per i rapporti con altre controparti governative cinesi. Le consulenze e l’assistenza tecnico-specialistica venivano rese sulla base di specifiche convenzioni finalizzate allo sviluppo del programma o di singoli progetti, stipulate con qualificate organizzazioni internazionali114 nonché con una serie di consorzi universitari e fondazioni115. A sostegno ai piani operativi annuali, il Ministero dell’ambiente ha trasferito ad Ice, che ne curava la gestione, risorse finalizzate alla copertura: delle spese correnti del Pmo e dei gruppi di lavoro operativi non compresi in altri specifici accordi di progetto; delle spese da realizzare in Cina per tutte le linee di intervento Sicp a fronte degli accordi stipulati con le controparti locali, con l’esclusione della Cass che manteneva un rapporto contrattuale diretto con lo stesso ministero. La formalizzazione della collaborazione progettuale e operativa tra Mattm e Ice intervenne con il protocollo d’intesa dell’8 dicembre 2004116 che regolava la continuazione del programma avviato sin dal 1999 sulla base di piani operativi annuali, da presentare a cura di Ice, e il relativo meccanismo di finanziamento117 a carico del ministero. 114 Tra queste: Undp (United Nations Developement program), Unops (United Nations office for project services), Erm China (Environmental resources management, società multinazionale di consulenza ambientale convenzionata in Italia con il Ministero dell’ambiente), Cass ecc. 115 Tra i quali: Cueim (consorzio universitario di economia industriale e manageriale) con soci fondatori (Università di Verona, di Roma “La Sapienza” e della Calabria) e associati, tra i quali figurano anche imprese, banche e assicurazioni; Tecnimont - ora Maire Tecnimont s.p.a., che opera nei settori dell’ingegneria e delle costruzioni, dell’energia e della tecnologia applicata; Cursa (Consorzio universitario per la ricerca socioeconomica e per l’ambiente) organismo di diritto pubblico, che, avvalendosi delle competenze e professionalità dei soci fondatori - università del Molise, della Tuscia e di Ferrara, promuove il raccordo tra ricerca teorica e applicata nell’ambito della gestione e delle governance ambientali; Cetma (Engineering, design and materials tecnologies center), consorzio di imprese, con competenze qualificate in ingegneria dei materiali e delle strutture, informatica e design; Gaia (Consorzio per la gestione associata di interventi ambientali), ente pubblico economico che opera nel settore dello smaltimento dei rifiuti; Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche); Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile); Ingv (Istituto nazionale di geofisica). Le università di Bologna, Pavia, Torino, della Tuscia, di Venezia, l’università “Bocconi”, la Venise international university (Viu), la Fondazione “Mattei”. 116 Approvato con Dec/Ras/2167/2004 del 24 dicembre 2004, registrato alla Corte di conti, reg. 1, foglio n. 132. 117 Il finanziamento prevedeva l’erogazione: del 35 per cento della commessa entro trenta giorni dalla data di approvazione del piano operativo annuale; del 35 per cento entro i successivi quattro mesi sulla base della relazione tecnico-contabile sullo stato dei lavori; del 30 per cento nei successivi quattro mesi sulla scorta di analoga relazione. 50 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G L’addendum118 al protocollo e alla convenzione del 27 ottobre 2005 rappresentò, poi, l’“unico atto complessivo” disciplinante la collaborazione tra le parti (Mattm e Ice), nel quale veniva anche prevista l’istituzione (art. 4) di un Comitato paritetico di coordinamento e monitoraggio119 che poteva avvalersi di unità tecnico-scientifiche di esperti. Ice era tenuto inizialmente a relazionare il ministero finanziatore ogni sei mesi sullo stato di attuazione dei programmi operativi e sulla situazione economico-finanziaria. Successivamente, con l’accordo del 19 dicembre 2008120, che ha esteso l’arco temporale della collaborazione al 31 dicembre 2011, è stato sancito l’obbligo di relazione al ministero ogni quattro mesi. La convenzione è stata rivista a seguito di un atto modificativo121 e di un nuovo accordo intervenuto nel corso del 2010, il quale ha prorogato le attività in comune, reso disponibili ulteriori 17,67 milioni e individuato nuove modalità di erogazione dei finanziamenti122 nel senso di ancorarle allo stato di avanzamento dei lavori, in aderenza ad un puntuale rilievo della Corte dei conti123. 118 Approvato con Dec/Ras/1375/2005 del 28 ottobre 2005, registrato alla Corte dei conti il 1° febbraio 2006, reg. 1, foglio n. 43. 119 Il Comitato di coordinamento e monitoraggio, che in taluni casi ha funzionato, per motivi di emergenza, con modalità epistolare: - proponeva l’adozione di programmi operativi. Le proposte confluivano in un piano operativo su base annuale sottoposto all’approvazione del Mattm (che vi provvede con decreto direttoriale) e dell’Ice (con deliberazione del consiglio di amministrazione); - monitorava lo stato di attuazione dei programmi esprimendo parere sulle relazioni redatte dagli uffici periferici di Ice e verificate dall’istituto, sullo stato di avanzamento finanziario delle attività ricomprese nel piano operativo e le eventuali proposte di ristrutturazione dei programmi. 120 Approvato con Dec/Ras/906 del 23 dicembre 2008, registrato Ucb il 13 gennaio 2009, al n. 38. 121 In data 6 aprile 2009, che limita la collaborazione a dicembre 2009, poi prorogata a dicembre 2010, e individua specifici sottoprogrammi con impegno della spesa complessiva di 22,27 milioni (Drs/Dec n. 000344 del 21 aprile 2009, registrato alla Corte dei conti il 28 aprile 2009, reg. 3, foglio n. 400). 122 25 per cento alla presentazione di uno stato di avanzamento lavori pari al 25 per cento delle attività; altro 25 per cento subordinato alla presentazione di un Sal pari al 50 per cento dei lavori; un ulteriore 25 per cento all’esecuzione del 75 per cento della commessa e il resto al completamento delle attività. 123 La Corte dei conti, in sede di controllo preventivo di legittimità, con rilievo n. 23/A del 1° aprile 2009, ha osservato, tra l’altro, che “le risorse finanziarie che saranno trasferite all’Ice prevedono il pagamento del 35 per cento all’atto dell’approvazione del piano operativo di dettaglio (cfr. art. 5 dell’accordo del 2008). Tale previsione non sembra rispettare il divieto di anticipazione del prezzo contrattuale di cui al d.l. 28 marzo 1997, n. 79, convertito con l. 28 maggio 1997, n. 140”. 51 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Dopo l’intervento di un ulteriore addendum124, per prorogare ulteriormente l’attività di collaborazione, il 16 luglio 2013 è stata firmata una nuova convenzione triennale, da considerare rescissa dal mese di ottobre 2014, a seguito di formale dichiarazione di volontà125 in tal senso della Direzione generale Sec. In allegato quattro schede relative ai piani operativi annuali realizzati con Ice-Agenzia. 2.2. Commesse privatistiche e linee di finanziamento I meccanismi e le modalità di finanziamento delle attività svolte da Ice in Cina per conto del Mattm sono regolati da atti convenzionali; soltanto dopo l’accordo del 2010 (che recepisce i rilievi della Corte dei conti)126 il trasferimento dei fondi impegnati avviene successivamente e in misura proporzionale allo stato di avanzamento dei singoli progetti. Nel corso di oltre quindici anni di collaborazione risultano erogati ad Ice complessivi 120,96 milioni, di cui 7,36 a titolo di “corrispettivi”, come da tabella seguente: 124 Siglato il 29 luglio 2010. Cfr. nota n. 0015130/Sec del 27 ottobre 2014, nella quale si sottolinea come “il rapporto con l’Ice ha generato triangolazioni finanziarie e di prestazione che necessitano di essere riviste in maniera sostanziale per poter essere proseguite”. 126 Cfr. precedente nota 123. 125 52 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Tabella 1 - Spese e corrispettivi fatturati al Mattm e relativi pagamenti A Piano operativo Fattura 2000 n. 15354 data 02/08/2000 2001 8225 18/04/2001 B C D E Totale Pagato (3) Stanziamenti Corrispettivi Fatturati (1) 914.748,46 914.748,46 2.256.503,48 Fatturati (2) 30.987,41 30.987,41 103.291,38 (A+B+C) 945.737,16 945.737,16 2.359.796,15 945.737,16 945.737,16 2.359.796,15 2.256.503,48 103.291,38 2.359.796,15 2.359.796,15 Iva/Bollo * 2002 13001 02/10/2002 6.662.000,00 258.000,00 6.920.001,29 6.920.001,29 2002 2002-2004 integrazione 16927 01/12/2003 1.893.190,00 181.560,00 2.074.751,29 2.074.751,29 6511 18/05/2004 8.166.600,00 363.987,00 8.530.588,29 8.530.587,00 16.721.790,00 803.547,00 17.525.340,87 17.525.339,58 2005 4 20/01/2005 3.700.175,00 316.762,25 4.016.938,54 4.016.938,54 2005 10245 06/09/2005 3.700.175,00 316.762,25 4.016.939,06 4.016.939,06 2005 4836 18/05/2006 3.239.579,98 203.510,50 3.443.092,29 3.443.092,29 10.639.929,98 837.035,00 11.476.969,89 11.476.969,89 2006 4872 18/05/2006 5.600.000,00 404.250,00 6.004.251,81 6.004.251,81 2006 2006 9190 9127 19/10/2006 06/11/2007 5.600.000,00 4.800.000,00 404.250,00 346.500,00 6.004.251,81 5.146.501,81 6.004.251,81 5.146.501,81 16.000.000,00 1.155.000,00 17.155.005,43 17.155.005,43 2007 5146 30/05/2007 5.280.048,48 381.853,40 5.661.903,69 5.661.903,69 2007 3 08/01/2008 5.280.048,48 381.853,40 5.661.903,69 5.661.903,69 2007 11071 29/12/2008 4.525.755,84 327.302,91 4.853.060,56 4.853.060,56 15.085.852,80 1.091.009,71 16.176.867,94 16.176.867,94 7.349.439,65 514.460,78 7.863.902,24 7.863.902,24 2008 132 17/01/2008 2008 283 26/01/2009 7.349.439,65 514.460,78 7.863.902,24 7.863.902,24 2008 8305 02/12/2009 6.299.519,70 440.966,38 6.740.487,89 6.740.487,89 20.998.399,00 1.469.887,94 22.468.292,37 22.468.292,37 2009 8327 04/12/2009 7.700.000,00 539.000,00 8.239.001,81 8.239.001,81 2009 3410 10/06/2010 3.850.000,00 269.500,00 823.900,00 4.943.400,00 4.943.400,00 2009 6788 15/10/2010 3.850.000,00 269.500,00 823.900,00 4.943.400,00 4.943.400,00 18.125.801,81 18.125.801,81 15.400.000,00 1.078.000,00 1.647.800,00/1,81 2010-2011 7630 22/11/2010 2.750.000,00 192.500,00 588.500,00 3.531.000,00 3.531.000,00 2010-2011 1948 23/03/2011 5.500.000,00 385.000,00 1.177.000,00 7.062.000,00 7.062.000,00 2010-2011 5436 15/09/2011 2.750.000,00 192.500,00 588.500,00 3.531.000,00 3.531.000,00 11.000.000,00 770.000,00 2.354.000,00 14.124.000,00 14.124.000,00 462.500,00 32.375,00 108.872,50 603.747,50 603.747,50 462.500,00 109.479.723,72 32.375,00 7.371.133,44 108.872,50 4.110.672,50 603.747,50 120.961.559,12 603.747,50 120.961.557,83 2013 6156 26/11/2013 Fonte: elaborazione Corte conti su dati forniti da Ice-Agenzia. (1) Importi fatturati periodicamente sulla base delle risorse finanziate destinate alla realizzazione dell’accordo Mattm. Ice afferma, in base ai dati contabili, di avere sostenuto “costi esterni” per l’attuazione dell’accordo pari a 112,102 milioni. (2) Corrispettivi riconosciuti ad Ice per lo svolgimento di attività svolta. (3) Importi pagati dal Mattm a fronte delle fatture emesse da Ice. *Ai sensi del d.lgs. 11 febbraio 2010, n. 18, a partire dall’anno 2010 i servizi resi a committenti non soggetti passivi di Iva (come il Mattm) vengono tassati nel paese in cui è stabilito il prestatore (in questo caso Ice-Agenzia). Ne consegue che le fatture emesse dal 2010 per attività svolte a favore del Mattm devono esporre l’Iva che l’Ice riscuote e versa all’erario. 53 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Secondo l’agenzia127 i trasferimenti di fondi dal ministero “sono andati a coprire principalmente costi vivi operativi dell’Ice per la realizzazione delle attività commissionate, con un sistema di anticipazioni, stati di avanzamento e saldi finali che prevedevano rendicontazioni di attività e di costi da parte di Ice, e che sostanzialmente hanno visto prevalere nel tempo la componente legata ai “corrispettivi”, basata sulla natura privatistica della commessa128, da correlare ai costi generali non rendicontabili della struttura Ice per il coordinamento e la gestione dei progetti”. Nella rendicontazione trasmessa da Ice al Mattm figurano, anche, i costi afferenti il c.d. “sottoprogramma Pmo”, cioè le spese sostenute per gli esperti, titolari di competenze di carattere tecnico, scientifico e organizzativo, reclutati per sostenere la struttura e le attività del Pmo. I corrispettivi - fissati inizialmente tra il 3 e il 4 per cento del valore della commessa e, dal 2005, elevati definitivamente al 7 per cento del valore dei finanziamenti - costituiscono in effetti, a parere di Ice129, una sorta di rimborso delle spese generali di coordinamento non documentabili per un’attività “promozionale” che è distinta da quella istituzionale e prevede la fornitura di “servizi specializzati e personalizzati”130, da remunerare. Il contributo va a sommarsi al rimborso di tutte le spese (costi esterni) sostenute dagli uffici Ice di Pechino e Shanghai compresa la “quota di costi generali imputabili alla organizzazione e gestione” delle attività affidate dall’Amministrazione dell’ambiente131. 127 Cfr. nota n. 091 del 2 aprile 2015. Ad ogni commessa privatistica, comprensiva di un programma e di uno stanziamento distinti per ciascun paese, area geografica e concordati con il ministero committente, l’Ice-Agenzia associa un codice di contabilità analitica. Diverse commesse sono state istituite per ogni piano operativo annuale. I costi ed i ricavi inerenti la commessa vengono rappresentati nel bilancio di esercizio utilizzando una classificazione per natura, sulla base della loro tipologia, confluendo nella sintesi contabile dei fatti di gestione operata in bilancio. I costi risultano riepilogati nelle varie tabelle di bilancio sotto la voce “attività promozionale”, senza ulteriore distinzione. I ricavi sono indicati nel conto economico nella sezione “valore della produzione”, tenendo distinti l’utilizzo del finanziamento ministeriale a copertura dei costi sostenuti nell’esercizio dal corrispettivo. I dettagli delle voci costi/ricavi per tipologia sono, comunque, desumibili dalla c.d. “analitiche commesse” e dalla documentazione contabile (fatture) emesse. 129 Cfr. documento di sintesi della riunione che ha avuto luogo il 13 aprile 2015 presso la Corte dei conti, con rappresentati dell’agenzia e nota n. 091 del 2 aprile 2015 di Ice-Agenzia. 130 Cfr. art. 3, c. 6, dello statuto dell’agenzia. 131 Cfr. art. 3, c. 7, dello stesso statuto. 128 54 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G In proposito, la Corte dei conti - Ufficio di controllo atti del Mise e del Mattm, in relazione al decreto di approvazione dell’accordo Mattm-Ice del 2013132, ha ritenuto di segnalare la genericità del piano operativo proprio con riguardo alla voce “corrispettivo per servizi Ice” e la “conseguente necessità che i servizi personalizzati assicurati da Ice siano puntualmente rendicontati e sia verificata la loro non riconducibilità ad attività ricomprese nei singoli programmi di cooperazione”133. In effetti, se è corretto riversare sul ministero affidante tutti i costi vivi (particolari e generali pro-quota) sostenuti per svolgere l’attività delegata e raggiungere il risultato, non sembra altrettanto corretto qualificare come “commessa privatistica”, al pari di qualunque commessa134 riveniente da imprese private, l’incarico ricevuto e, conseguentemente, fatturare al ministero un’ulteriore percentuale a titolo di corrispettivo. Ice-Agenzia sostiene, al riguardo, che l’attività privatistica è espressamente prevista dalla legge istitutiva (art. 14, lett. b, c. 24-quater) che contempla, tra le entrate dell’agenzia, anche i “corrispettivi per servizi prestati agli operatori pubblici” oltre che privati. Sul punto, la Sezione non può che ribadire le perplessità evidenziate circa la qualificazione di attività non istituzionale riservata alla collaborazione resa al Mattm, nonostante si tratti di iniziative e di risorse pubbliche orientate al perseguimento di finalità previste dalla legge (in particolare, l’acquisizione di crediti di carbonio per rispettare i vincoli del Protocollo di Kyoto) e a favorire l’affermazione di tecnologie e progetti italiani nel mercato cinese. Circa le spese generali di coordinamento non documentabili, alla cui copertura dovrebbe essere destinato il corrispettivo, si osserva, inoltre, che, nella maggior parte dei piani operativi Mattm-Ice, una quota significativa (circa il 30 per cento) delle risorse stanziate per i vari progetti è destinata a finanziare proprio l’attività di supporto e le spese generali di gestione del Pmo, organo di coordinamento operativo di tutti i progetti del Sicp. Infine, non appare giustificata la scelta di fissare il corrispettivo al 7 per cento (inizialmente si attestava al 3,50 per cento) della commessa: nessuno dei rappresentanti del ministero o dell’agenzia è stato in grado di fornire i criteri/parametri seguiti per pervenire 132 Decreto 16 luglio 2013, n. 40270, ammesso a registrazione solo in considerazione che le previste attività relative agli anni 2014, 2015 e 2016 e i connessi stanziamenti “sono subordinati alla necessaria assegnazione fatta in sede di approvazione della legge di stabilità ed afferente ciascun anno”. 133 Cfr. nota n. 0026028 del 20 agosto 2013 della Corte dei conti. 134 Che si differenzia sostanzialmente dalle commesse del Mattm, finanziate con risorse pubbliche. 55 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G all’adozione di tale clausola convenzionale, in merito alla quale è stato solo precisato che riguarda “una quota forfettaria per i servizi generali per l’esecuzione delle commesse”, definita “sulla base di una stima condivisa tra le parti”135 . Un’ultima notazione riguarda gli importi fatturati da Ice-Agenzia al Mattm, importi che sono originati dai rendiconti e dalla documentazione contabile resi disponibili dall’ufficio Ice di Pechino, centro di costo periferico che, recentemente, in sede di verifica di internal auditing (a tavolino), è stato oggetto di ripetuti rilievi per “criticità nella redazione dei documenti contabili e incompletezza della documentazione allegata”, con riferimento, tra l’altro, proprio ad una commessa rientrante negli accordi italo-cinesi sottoscritti dal Mattm136. 2.3. Sistemi di rendicontazione e controllo nei rapporti Mattm-Ice Sulla base dei piani operativi approvati e aggiornati, il ministero committente rende disponibili, con un decreto di impegno, all’Ice-Agenzia lo stanziamento previsto a copertura dei costi esterni preventivati e del corrispettivo per i servizi assicurati. Le modalità di erogazione della dotazione finanziaria annuale, nel tempo, sono state rapportate al raggiungimento di stati di avanzamento lavori, previste in tranche pari al 25 per cento dello stanziamento in applicazione del d.lgs. n. 192/2012 e subordinate alla presentazione trimestrale (e non più quadrimestrale) di relazioni tecnico-contabili da parte di Ice-Agenzia sullo stato dei progetti e sull’analisi finanziaria. Le assegnazioni riferibili, invece, a eventuali successivi piani operativi previsti nell’accordo (come nel caso del piano operativo 2013-2016, peraltro sospeso) sono condizionate dal relativo appostamento di risorse riferite alle diverse annualità in sede di approvazione della legge di stabilità. Sulla base dell’accordo con il Mattm e del contributo reso disponibile, il consiglio di amministrazione di Ice-Agenzia approva una “commessa privatistica extra Mise”, 135 Cfr. nota n. 352 del 25 novembre 2015 di Ice-Agenzia. Cfr. verbali n. 02/2015 in data 29 gennaio 2015 e n. 4/2015 in data 27 marzo 2015 del Collegio dei revisori dei conti di Ice-Agenzia inviati alla Corte dei conti, Sezione controllo enti. 136 56 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G corredata di autorizzazioni alla spesa per l’acquisto di beni e per la prestazione di servizi e un “prospetto informativo costi” da addebitare ai vari mastri137. I decreti di pagamento, emessi dalla Direzione generale Sec del Mattm, intervengono a presentazione delle fatture e dei rendiconti prodotti da Ice-Agenzia, a loro volta originati dalla documentazione trasmessa dagli uffici Ice di Pechino e Shanghai ovvero dai documenti di spesa inerenti i contratti di consulenza tecnica sottoscritti dall’agenzia. I meccanismi di monitoraggio e controllo interni prevedono la verifica contabile da parte dei competenti uffici della direzione centrale e, a campione, dell’audit interno che può eseguire verifiche “a tavolino” o, in casi del tutto particolari, in loco. Nel caso di segnalazione di anomalia e/o irregolarità vengono chiesti chiarimenti agli uffici periferici interessati. Tali uffici devono redigere le relazioni sullo stato di avanzamento finanziario delle attività ricomprese nei programmi operativi, da inoltrare all’agenzia che provvede a trasmetterle al ministero. Lo stato di attuazione dei programmi è monitorato dal comitato di coordinamento funzionante dal 2006. 3. I contributi trasferiti direttamente ai partner cinesi 3.1. Le procedure di finanziamento Parallelamente e, in taluni casi, in sovrapposizione con l’attività di cooperazione svolta in campo ambientale con il supporto di Ice-Agenzia (cfr. precedente par. 2), il Mattm ha avviato una serie di interventi in Cina, nell’ambito del programma Sicp, direttamente con partner cinesi sulla base di accordi bilaterali (memorandum of understanding, agreement e addendum) nei quali venivano definiti i meccanismi e le modalità di finanziamento. Nel tempo, questa forma di cooperazione ha decisamente prevalso su quella svolta con il supporto di Ice-Agenzia e finanziata, tranne i primi trasferimenti di risorse propedeutici all’avvio del programma, a presentazione delle fatture e della documentazione di spesa da parte dell’agenzia, che provvede a sostenere i costi dei contratti con imprese italiane e 137 Si tratta di registri contabili nei quali vanno annotate le spese a vario titolo sostenute (acquisto beni, prestazioni di servizi, costi del lavoro, oneri diversi ecc.) dagli uffici periferici Ice di Pechino e Shanghai. 57 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G consulenti, della progettazione e dell’attività di formazione nonché di funzionamento del Pmo. Per le iniziative promosse e realizzate in base ad accordi bilaterali138, senza il supporto di Ice-Agenzia, il trasferimento delle risorse pubbliche da parte del Mattm avviene su conti correnti numerati individuati dalle istituzioni cinesi firmatarie degli accordi o, prevalentemente, attraverso linee di finanziamento assicurate da fondi fiduciari bilaterali (trust fund), gestiti amministrativamente dai partner cinesi, che possono utilizzare le risorse dei fondi, “nell’ambito dello scopo e delle disposizioni” degli accordi e “sulla base dei principi di onestà, fedeltà, prudenza e amministrazione efficiente”139. Dall’esame dei vari accordi stipulati si evince che per il finanziamento delle diverse linee di attività del Sicp sono stati costituiti nel tempo quattro fondi bilaterali: - “Sino-Italian Facility” (Sif), istituito nel 2003 per supportare soprattutto i progetti con il Most; - “Sino-Italian Environmental Cooperation for Sustainable Beijing Fund” (Siec-Sub fund), attivato nel 2005 per i progetti con la municipalità di Pechino; - “Sino-Italian for the Protection of Environment Fund” (Sippef), istituito nel 2007 per i progetti con il Mep; - “Sino-Italian Climate Change Cooperation Program Fund” (Siccf), attivato nel 2010 per i progetti con Ndrc. La Sezione ha tentato di ricostruire la situazione di tutti i finanziamenti erogati, anche in assenza di adeguati elementi di informazione, richiesti al Mattm ma forniti solo parzialmente e a volte in modo inesatto. L’operazione è stata possibile grazie alla collaborazione offerta dall’Ufficio centrale di bilancio presso il ministero, con la messa a disposizione di copia dei provvedimenti di impegno e pagamento, peraltro limitati al periodo 2008-2013, relativi al trasferimento diretto di risorse pubbliche ai partner cinesi. La situazione documentata risulta dalla tabella seguente, dalla quale emerge che, parallelamente al canale Mattm-Ice, almeno 112,7 milioni sono stati finora trasferiti su conti 138 Si tratta prevalentemente di progetti e attività avviate e/o ancora in corso con il Ministero cinese della protezione ambientale (Mep), con quello della scienza e delle tecnologia (Most) e con la Tongji university di Shanghai, con la Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma (Ndrc), con la municipalità di Pechino (Bejing Epb) e con l’Accademia cinese per le scienze sociali (Cass). 139 Letteralmente: “….on the basis of the principles of honesty, trustworthiness, prudence and efficient administration”. 58 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G bancari e fondi fiduciari intestati a e gestiti da istituzioni cinesi, sulla base di accordi bilaterali. Tabella 2 - Trasferimenti diretti alle istituzioni cinesi (su c/c estero o fondo fiduciario) N. decreto data importo capitoli di spesa (1) istituzioni cinesi fondi o conti bancari (2) edificio Sieeb edificio Sieeb (per 8.650.000,00) univ. Tsinghua Most univ. Tsinghua Most Sif edificio 4C building mun. Pechino Epb mun. Pechino c/c Bmepb Cass c/c Cass mun. Pechino c/c Bmepb progetti DEC/PIA/88 20/02/2003 380.000,00 DEC/PIA/724 04/11/2003 12.730.000,00 DEC/RAS/777 2003 1.642.440,00 2212 DEC/RAS/1368 2003 386.447,00 2212 DEC/RAS/464 26/03/2004 1.041.000,00 DEC/RAS 459 26/03/2005 11.600.000,00 DEC/RAS/1101 13/07/2004 400.000,00 veicoli, trasporti, biomedical waste laboratorio per emissioni di gas DEC/RAS/98 01/02/2005 1.298.322,00 progetto Swimer DEC/RAS/304 28/02/2005 2.100.000,00 DEC/RAS/305 28/02/2005 409.000,00 DEC/RAS/505 14/06/2005 4.090.000,00 DEC/RAS/641 14/05/2005 632.751,09 DEC/RAS/778 17/06/2005 2.400.000,00 desertificazione riduzione gas serra (CDM) DEC/RAS/1050 08/08/2005 258.822,00 progetto Swimer DEC/RAS/1054 08/08/2005 1.600.000,00 DEC/RAS/1055 08/05/2005 1.500.000,00 DEC/RAS/1111 27/09/2005 400.000,00 DEC/RAS/1367 25/10/2005 1.200.000,00 DEC/RAS/1612 29/11/2005 400.000,00 DEC/RAS/1656 30/11/2005 1.200.000,00 DEC/RAS/106 13/03/2006 1.600.000,00 DEC/RAS/108 13/03/2006 4.300.000,00 DEC/RAS/329 13/04/2006 1.035.288,00 DEC/RAS/538 29/05/2006 3.900.000,00 2212 DEC/RAS/540 29/05/2006 1.500.000,00 2212 DEC/RAS/659 08/06/2006 1.492.825,00 eventi vari eventi vari afforestazione 2212 edificio Sieeb eventi vari 7921/2212/2218 Cciccd Most Sif Cass mun. Pechino c/c Cass c/c Bmepb Cass mun. Pechino c/c Cass c/c Bmepb Sfa Univ. Tsinghua Most Sif Cass univ. Tsinghua Most c/c Cass c/c Cass edificio Sieeb edificio 4B building Cass Univ. Tsinghua Most Mun. Pechino settimana verde Cass c/c Cass edificio Sieeb progetto Swimer Sif Sif 59 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G DEC/RAS/884 2006 2.500.000,00 7083 DEC/RAS/139 12/02/2007 4.000.000,00 2211/2213 DEC/RAS/270 16/03/2007 258.822,00 DEC/RAS/762 2007 1.000.000,00 DEC/RAS/763 05/07/2007 1.000.000,00 1090 E 39/2009 03/10/2007 800.000,00 edificio 4C building edificio 4C building Mun. Pechino Mun. Pechino progetto Swimer riduzione gas serra (Cdm) riduzione gas serra (Cdm) Cass c/c Cass Most Sif Mep Sippef Feco - Sepa Siec sub Most Mun. Pechino, Epb Mun. Pechino/ Epb Sif 2213/PG5 riduzione gas serra (Cdm) riduzione gas serra (Cdm) DEC/RAS/282 12/05/2008 1.000.000,00 DEC/409 30/06/2008 6.000.000,00 DEC/RAS/552 11/09/2008 1.000.000,00 7902/2211 riduzione gas serra (Cdm) DEC/RAS/829 04/12/2008 1.000.000,00 2211 riduzione gas serra (Cdm) DEC/RAS/831 04/12/2008 DEC/RAS/525 31/07/2009 DEC/RAS/35 26/01/2009 1.000.000,00 2211/PG3 DEC/RAS/36 26/01/2009 1.000.000,00 2211/PG3 DEC/RAS/37 26/01/2009 326.000,00 2211/PG3 DEC/RAS/38 26/01/2009 500.000,00 2211/PG3 DEC/RAS/44 26/01/2009 2.000.000,00 2211/PG3 DRS/132 16/03/2010 2.150.000,00 2211/PG3 DEC/133 16/03/2010 1.000.000,00 2211/PG3 DEC/134 16/03/2010 1.500.000,00 2211/PG3 DEC/135 16/03/2010 1.750.000,00 2211/PG3 complessivo 3.000.000,00 DEC/423 22/04/2010 450.000,00 8406 PG1 DEC/499 13/05/2010 600.000,00 2211/PG3 DEC/773 15/07/2010 2.000.000,00 2211/PG3 DEC/780 15/07/2010 1.000.000,00 2211/PG3 SEC/DEC/138 14/02/2011 2.350.000,00 2211/PG3 SEC/DEC/267 28/03/2011 1.000.000,00 2211/PG3 SEC/DEC/271 28/03/2011 1.500.000,00 2211/PG3 SEC/DEC/488 (3) 24/05/2011 800.000,00 2211/PG3 SEC/DEC/547 13/06/2011 851.000,00 2211/PG3 SEC/DEC/165 07/03/2012 1.000.000,00 2211/PG3 c/c Beijing Municipal Epb Siec sub Feco - Sepa riduzione gas serra (Cdm) riduzione gas serra (Cdm) sviluppo sostenibile mitigazione conseguenze terremoto rid. gas serra settore edilizio Mun. Pechino/Epb Siec sub Sippef Feco Sepa/Most Sif Sif Riduzione emissione gas serra (Cdm) Mun. Pechino/ Epb Siec sub Siec sub Sippef Expo Universal Shangai Cambiamenti climatici Riduzione emissione gas serra (Cdm) energie rinnovabili Riduzione emissione gas serra (Cdm) Riduzione emissione gas serra (Cdm) Cambiamenti climatici Tecnologie energie rinnovabili edificio 4C building riduzione gas serra (Cdm) Ndrc Siccf Sippef -Siec sub Cass c/c Cass Feco - Mep Sippef Mun. Pechino/Epb Siec sub Ndrc Siccf Cass c/c Cass Feco - Sepa Sif Feco - Mep Sippef 60 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G smaltimento Pcb/Pop Feco-Mep Sif 2211/PG3 riduzione gas serra (Cdm) Mun. Pechino/Epb Siec sub SEC/DEC/339 08/05/2012 450.000,00 2211/PG3 SEC/DEC/340 08/05/2012 1.000.000,00 2211/PG3 SEC/DEC/341 08/05/2012 500.000,00 SEC/DEC/823 12/10/2012 2.000.000,00 Mep SEC/DEC/873 22/10/2012 1.000.000,00 2211/PG3 riduzione gas serra (Cdm) SEC/23490 25/03/2013 1.000.000,00 2211/PG3 Pechino verde DEC/SEC/23484 25/03/2013 1.000.000,00 2211/PG3 DEC/32490 25/03/2013 1.000.000,00 2211/PG3 03/12/2013 1.000.000,00 2211/PG3 SEC/48612 TOTALE Pechino verde riduzione gas serra (Cdm) Mun. Pechino/Epb Mep mun. Pechino/Epb Siec sub Siec sub Sippef –Siec sub 112.782.717.09 Fonte: elaborazione Corte conti su dati forniti dal Mattm e dall’Ucb. (1) Per alcuni decreti elencati nella documentazione inviata dal Mattm, non sono indicati i capitoli di spesa di riferimento. (2) In grassetto sono evidenziati i fondi fiduciari bilaterali. (3) Il decreto n. 488/2011 ha sostituito analogo precedente decreto (dec. 277/2011) ritirato a seguito di rilievo dell’Ucb del Ministero dell’ambiente. Per questi finanziamenti pubblici, l’unico controllo effettivo sembra essere quello assicurato dall’Ufficio centrale di bilancio, il quale ha mosso, nel tempo, ripetute osservazioni riferite alla difficoltà di riscontrare le richieste di parte cinese con le iniziative in corso di realizzazione ovvero all’inadeguatezza della documentazione esibita ed alla genericità delle motivazioni dei provvedimenti od ancora alla produzione di atti in lingua inglese senza allegare almeno una traduzione di cortesia. Sulla questione sono state acquisite140 le dichiarazioni di funzionari del ministero che in passato avevano seguito le attività di cooperazione in campo ambientale con le istituzioni cinesi. Dalle informazioni fornite sembra che all’inizio del programma Sicp il finanziamento dei progetti fosse correttamente preceduto dalla definizione di un programma di lavoro, dall’analisi delle componenti progettuali e da un attento studio di fattibilità anche sul piano economico-finanziario. Da un certo momento in poi l’intero programma sarebbe stato 140 Cfr. documento di sintesi della riunione tenuta il 22 aprile 2015 presso gli uffici della Sezione, con la partecipazione del direttore generale dell’Ucb e di due dirigenti rappresentanti del Mattm. 61 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G caratterizzato da una “gestione soggettiva e privatistica”141 da parte del direttore generale pro-tempore142 coadiuvato dal coordinatore responsabile del Pmo143. Anche recentemente144, viene ribadito che “la negoziazione delle attività previste nei Mou, la redazione dei medesimi, nonché l’individuazione dei soggetti da coinvolgere era gestita dal direttore generale…, dalla sua Segreteria tecnica e dalle direzioni tecniche competenti nel corso degli anni presi in considerazione” e che l’articolazione ministeriale interessata “curava esclusivamente la redazione dei provvedimenti amministrativi sulla base degli atti forniti e indicazioni ricevute dall’ex direttore generale…” Gli accordi di volta in volta stipulati con i partner esteri sarebbero pervenuti preconfezionati alla competente articolazione del ministero, chiamata a predisporre, una volta ricevuta la richiesta di finanziamento da parte cinese, in applicazione delle clausole convenzionali, il decreto di impegno e contestuale pagamento per trasferire con urgenza la somma richiesta sul conto e/o sul fondo fiduciario, le cui variazioni, in aumento o in diminuzione, erano, poi, sostanzialmente monitorate solo da uno steering committee italocinese. 3.2. La gestione dei fondi fiduciari bilaterali e dei trasferimenti diretti I fondi sono alimentati attraverso trasferimenti diretti da parte del Mattm, in base ai termini dell’accordo stipulato con l’istituzione cinese, in anticipo rispetto alla concreta realizzazione dei progetti e degli interventi, “ed utilizzati dai partner cinesi, secondo le proprie regole procedurali e contabili. Ciò ha comportato ad oggi una reale difficoltà di ottenere una rendicontazione effettiva e trasparente degli interventi realizzati”145. Infatti, nella fase di implementazione del programma Sicp, i contratti con i partner tecnici (italiani e cinesi) e le procedure di affidamento sono definiti sulla base della legislazione locale. 141 Affermazione ripetuta in sede di adunanza pubblica del 1° dicembre 2015 dai funzionari rappresentanti del Mattm. Firmatario della maggior parte degli accordi bilaterali con le istituzioni cinesi, in qualità di direttore generale, poi di Ministro dell’ambiente e ancora di direttore generale. 143 Già consulente del ministero e componente del consorzio Cueim. 144 Cfr. relazione n. 0005714 in data 3 agosto 2015, all. A alla nota n. 0005544/Svi dell’8 settembre 2015. 145 Cfr. relazione di missione preparativa alla visita del Ministro del Mattm in Cina (Pechino-Shanghai 9-13 ottobre 2014), nota n. 00515117/Sec del 24 ottobre 2014, a firma dell’attuale direttore generale Sec. 142 62 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Come si legge in un recente resoconto ministeriale, “La gestione dei fondi è stata spesso governata da una triangolazione ove le imprese italiane, impegnate nei progetti di cooperazione, ricevevano i corrispettivi per le loro attività dalle autorità cinesi che utilizzavano a tal fine il denaro inviato dal ministero presso i fondi. Tale organizzazione procedurale ha finito per rendere non semplice, a volte impossibile, la trasparenza dei flussi finanziari e la loro rendicontazione alle autorità italiane”146. E’ emerso, tra l’altro, che è stato pagato direttamente dal fondo fiduciario a disposizione del Mep personale italiano che né figura tra gli esperti convenzionati da Ice-Agenzia, né nell’elenco dei consulenti tecnici con rapporto contrattuale con il Mattm147. Si tratta, in particolare, di quattro consulenti tecnici con contratti annuali (in due casi conclusi a giugno e a settembre 2014) del valore, rispettivamente, di 120.000, 70.000, 75.000 e 57.000 euro. E’ previsto che il controllo sulla gestione dei fondi fiduciari venga assicurato da appositi steering committee148 di cui fanno sempre parte, per l’Italia, il direttore generale Sec e, per la Cina, i responsabili delle istituzioni cinesi (Mep, Most, Cass ecc.) firmatari degli accordi bilaterali presupposti. E’ da rimarcare che, secondo le clausole degli accordi, eventuali profitti gestionali devono essere utilizzati per coprire i costi di gestione e sono intesi come contributo al fondo da parte del partner cinese al quale è riservata l’amministrazione del fondo stesso. Un management team di gestione149 è incaricato della supervisione dello stato di avanzamento finanziario del fondo. A tenore degli accordi istitutivi, il soggetto cinese amministratore dovrebbe fornire al Mattm un “rapporto di bilancio di esercizio”150, con i profitti, le spese, le attività e passività al 31 dicembre di ogni anno, relativamente alle risorse finanziarie messe a disposizione dallo stesso ministero italiano, e un rendiconto finanziario finale entro sei mesi dalla risoluzione o scadenza degli accordi. 146 Cfr. citata relazione n. 0015117/Sec del 24 ottobre 2014. Cfr. nota n. 0004318/Svi del 17 luglio 2015. In effetti, uno dei quattro consulenti a libro paga figura nell’elenco pubblicato sul sito del ministero ai sensi della normativa sugli obblighi di pubblicità e trasparenza, riordinata con d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33, ma quale titolare di altro incarico (esperto presso l’Ufficio di Gabinetto del ministro) autonomamente retribuito. 148 Gli steering committee sono responsabili, tra l’altro, dell’approvazione e del monitoraggio dell’allocazione delle risorse sui fondi e della presentazione del c.d. “financial statement” annuale e finale. 149 Composto, in genere, da tre rappresentanti del Mattm e da tre rappresentanti dell’istituzione cinese parte dell’accordo. 150 “Financial statement”. 147 63 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Sulla questione è stato interessato151 il Mattm, Direzione generale Sec, per avere contezza della periodica acquisizione delle relazioni economico-finanziarie e della situazione contabile attuale dei fondi fiduciari che risultano ancora attivi152. In risposta153, l’attuale Direzione Svi del Mattm ha inviato carte, peraltro riferite a periodi limitati e con aggiornamenti al marzo 2014, sullo stato di avanzamento154 di alcuni progetti e sui movimenti finanziari dei fondi fiduciari bilaterali dai quali vengono tratte le risorse per finanziare i progetti medesimi. Tra i documenti resi disponibili figurano anche “tabelle aggiornate” dei fondi fiduciari, intestate ad istituzioni cinesi (Most, Beijing Epb, Mep, Cass, Ndrc), con l’indicazione della “situazione finanziaria e attività in corso”. Dalle tabelle155 può rilevarsi che: - i fondi Sif risultano esauriti in quanto completamente utilizzati per il progetto dell’upgrade del Yunchou Building dell’università di Tongji156; - sul Siec-Sub esistono residui pari a 2,680 milioni “non legati a progetti in corso” e di cui andrebbe ridiscusso il riutilizzo; - i fondi residui sul Siccf, al 5 febbraio 2015, ammontano a 899.663,00; - sul fondo Sippef residuano disponibilità pari a 639.818,92. Caratteristica costante dei progetti attuati direttamente con i partner cinesi è quella per cui i relativi finanziamenti sono disposti con decreti di impegno e contestuale pagamento157. Di norma, l’onere della spesa grava sulla missione 18 - sviluppo sostenibile, cap. 2211, piano 151 Cfr. nota n. 2484 del 4 giugno 2015. in corso a tutto il 2014 con varie istituzioni ed enti di ricerca cinesi si evince che la maggior parte dei progetti è tuttora finanziata con risorse allocate sui fondi fiduciari bilaterali (cfr. citata nota n. 0015117/Sec del 24 ottobre 2014, allegato 2, del Mattm, Direzione generale Sec). 153 Cfr. nota n. 0004318/Svi del 17 luglio 2015 nella quale si precisa che “non risulta agli atti altra documentazione” e, successivamente, nota n. 0005544/Svi dell’8 settembre 2015, allegati A da A7/ ad A/11. 154 Dalla frammentaria documentazione esibita emerge che: - sul fondo Sif erano allocate, al mese di settembre 2005, risorse provenienti dal Mattm per il finanziamento di progetti in Cina pari, complessivamente, a 36 milioni; - a tutto l’anno 2014, risultavano complessivamente trasferiti sul Siec-Sub 52.678.491 di fondi ministeriali; - a novembre 2013 sul fondo Sippef risultavano trasferiti fondi pari a 26.569.000; - a gennaio 2014 sul fondo Siccf erano allocati 2.994.526 rispetto a 3,6 milioni impegnati. 155 Che non riportano intestazioni né altre indicazioni idonee a chiarirne l’ufficio o la struttura di provenienza né l’esatta collocazione temporale. 156 Si tratta del progetto per il miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio di Yunchou presso il Siping Campus di Tongji (Shanghai), oggetto di diversi accordi con l’università e, di recente, di un intesa operativa tra Mattm e Most. Il finanziamento a carico del Mattm è di 4,025 milioni. 157 A differenza dei provvedimenti di pagamento a favore di Ice, preceduti sempre da distinti decreti di impegno delle risorse stanziate. 152 Dai report sulle attività 64 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G gestionale 3, dello stato di previsione del Mattm. Tali decreti, oltre a contenere l’elencazione di tutti i possibili riferimenti normativi e delle convenzioni internazionali in materia158, richiamano gli specifici accordi (mou, agreement, addendum) intercorsi con il partner cinese e contengono una generica descrizione dei progetti da attuare. L’evento che motiva, da ultimo, il provvedimento ministeriale di trasferimento delle risorse è la richiesta con la quale l’istituzione o la municipalità cinese sollecita l’erogazione di una quota o dell’intero finanziamento concordato, da allocare su conti esteri o su uno dei fondi fiduciari (Sif, Siec-Sub, Sippef o Siccf) istituiti per sostenere le iniziative previste negli atti convenzionali. Criticità emergono, peraltro, sin dalla fase di predisposizione dei decreti di impegno e contestuale pagamento, che si limitano a richiamare l’accordo bilaterale con l’istituzione cinese e contengono un generico accenno all’iniziativa progettuale che si intende finanziare e che non risulta preceduta da alcuna analisi istruttoria che dia conto delle ragioni della scelta e dei costi-benefici dell’intervento. Non vi è, poi, traccia di strumenti o modalità di verifica circa l’effettiva destinazione delle risorse allocate dal Mattm, nel presupposto che la piena gestione dei fondi e dei conti bancari e delle relative provviste è convenzionalmente riservata alle istituzioni cinesi. Anche il monitoraggio sulla movimentazione dei fondi fiduciari, affidato alla responsabilità di un comitato italo-cinese, non soddisfa le esigenze dell’amministrazione italiana di avere un quadro esauriente e aggiornato dei flussi finanziari attivati e dell’impiego delle risorse pubbliche trasferite, indipendentemente dalla circostanza che si tratta, in genere, di risorse devolute a titolo di dono (grant). L’assenza di un’adeguata istruttoria e la mancanza di trasparenza e di efficaci misure di controllo, d’altronde, può aver favorito procedure e comportamenti anomali, come nel caso dei pagamenti irregolari erogati a consulenti tecnici italiani con i proventi di un fondo fiduciario a disposizione delle istituzioni cinesi, senza darne evidenza contabile ufficiale e con prevedibile conseguente sottrazione di materia imponibile al fisco italiano. 158 Si sono riscontrati casi in cui nella premessa del provvedimento venivano ripetuti i riferimenti alle stesse convenzioni internazionali, peraltro talora non coerenti con l’oggetto dei programmi finanziati. 65 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G 4. Il finanziamento attraverso trust fund istituiti presso i fondi multilaterali 4.1. Premessa La partecipazione finanziaria italiana alle risorse di banche e fondi multilaterali (in genere fondi di sviluppo, come Wb e Gef) occupa un posto rilevante soprattutto nel quadro della cooperazione multilaterale italiana allo sviluppo, costituendone una delle tre componenti, insieme alle attività svolte nell’ambito dell’Unione europea e delle Nazioni unite. Attraverso il canale multilaterale un paese conferisce risorse a istituzioni che operano in una pluralità di settori nei vari paesi in via di sviluppo. In tale contesto il pool di risorse disponibile viene usato per finanziare l’insieme dei progetti/programmi esaminati e approvati dal consiglio di amministrazione dell’istituzione finanziaria internazionale. L’impegno assunto in sede di negoziato internazionale va onorato, nel caso dell’Italia, previa approvazione parlamentare, attraverso l’erogazione del contributo promesso (di norma, obbligatorio), secondo i tempi e le modalità concordate159. La quota di partecipazione alla ricostruzione dei vari fondi ai quali l’Italia partecipa istituzionalmente viene generalmente decisa sulla base dei seguenti elementi: peso economico del paese nell’economia internazionale e ruolo storico di donatore importante; risultati operativi, efficacia ed efficienza dell’istituzione; situazione interna di bilancio. Nessun paese azionista/donatore può chiedere che il suo contributo venga utilizzato a sostegno di determinati paesi o di specifici progetti. Questa possibilità, invece, è concessa in taluni casi ed è subordinata alla creazione di fondi fiduciari, i trust fund, per i quali il donatore ha la facoltà di scegliere i beneficiari in termini di paesi e/o di settori. Il rinnovato interesse per la cooperazione allo sviluppo soprattutto nei psv ha avuto una tangibile conferma nell’approvazione della legge di stabilità 2013 (l. 24 dicembre 2012, n. 228), il cui art. 1, comma 170, stanzia 295 milioni nell’anno per il periodo 2013-2022 per fare fronte agli impegni già assunti nella ricostituzione delle risorse dei fondi di sviluppo e ad una quota dei nuovi impegni che verranno assunti nel corso del decennio. In materia di banche e fondi multilaterali di sviluppo la competenza istituzionale è, di norma, del Mef, sancita dalle singole leggi di adesione alle istituzioni di cui lo stesso ministero 159 Tale impegno si estende anche al c.d. “capitale a chiamata” che rappresenta un multiplo di quello versato. 66 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G è azionista e, poi, consolidata a sistema dall’art. 4 della l. 26 febbraio 1987, n. 49, come modificato dall’art. 3, c. 1, lett. b), l. 24 novembre 2014, n. 173. Fanno eccezione a questa regola i fondi fiduciari eventualmente costituiti, previe intese tra donatore e beneficiario, presso il fondo multilaterale: in questo caso la competenza alla gestione delle risorse trasferite al fondo spetta al ministero che ha promosso l’istituzione del particolare meccanismo di finanziamento. 4.2. Meccanismi di finanziamento attivati presso istituzioni finanziarie internazionali Da alcuni documenti160 acquisiti in istruttoria emerge, tra l’altro, che il Mattm ha istituito nel tempo “meccanismi di finanziamento e allocato risorse”161 per sostenere i programmi di cooperazione ambientale con la Cina attraverso: - un “Italian trust fund” (Itf), istituito nel 2003 presso la Banca mondiale, come volano per inserire i progetti italiani nella “pipe-line” dei progetti della stessa banca e come moltiplicatore di risorse finanziarie esterne, con una dotazione iniziale di 8,5 milioni di dollari Usa; - un “Consultant trust fund” (Ctf), associato al primo, destinato al reclutamento di esperti italiani per la selezione e il finanziamento dei programmi ambientali seguiti anche dalla Wb in Cina, con un contributo del Ministero dell’ambiente pari a 1,5 milioni di dollari Usa; - un fondo bilaterale nell’ambito del Fondo multilaterale del Protocollo di Montreal, destinato allo sviluppo di progetti in Cina per l’eliminazione degli usi del bromuro di metile in agricoltura162; - un “Italian carbon facility”163 (Icf), allocato presso la Wb, per finanziare progetti in campo energetico e forestale, che generino “crediti di carbonio”. 160 Cfr.: relazione presentata il 6 maggio 2004 dal direttore generale Sec pro-tempore in occasione del seminario sugli investimenti Italia-Cina, organizzato da Confindustria in collaborazione con Ice e Sviluppo Italia; messaggi n. 3597 del 30 luglio 2003 e n. 2894 del 28 maggio 2004, diretti al Maeci, dall’allora ambasciatore d’Italia a Pechino che riferisce sulla missione in Cina di una delegazione del Ministero dell’ambiente. 161 Sulla base di accordi con le istituzioni finanziarie internazionali, con le autorità cinesi, con università e istituti scientifici italiani. 162 “Metil bromide national phase-out-plan China”. 163 Si parla anche di un “Sino-italian facility” (Sif) istituito presso un ministero cinese (Most) per il cofinanziamento di progetti pilota nei settori dell’energia e dell’innovazione tecnologica in campo ambientale. 67 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Pertanto, il Mattm è stato invitato a fornire precisazioni circa i criteri e le modalità di gestione dei trust fund allocati presso istituzioni finanziarie internazionali e, in particolare, a precisare in quale misura tali fondi hanno contribuito a sostenere la realizzazione di progetti Sicp in Cina164. In una prima risposta, il ministero ammette165 di “non aver potuto reperire nulla agli atti” in ordine ai fondi Itf e Ctf e di avere chiesto informazioni alla Banca mondiale, riservandosi di fornire spiegazioni all’eventuale ricevimento di elementi di informazione da parte dell’istituzione finanziaria internazionale. Relativamente all’“Italian carbon fund”166 o “Italian carbon facility”, invece, il ministero chiarisce trattarsi di uno strumento di acquisto di crediti per la riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra, generati dai noti meccanismi flessibili Cdm e Ji. Il fondo ha acquisito risorse pubbliche per un ammontare di 108,625 milioni di dollari Usa167 (87.594.676,51 euro) e risorse private per circa 50 milioni di dollari168 che ha utilizzato per finanziare progetti169 nei settori dell’efficienza energetica, delle energie rinnovabili, del recupero di gas industriali e biogas in Cina e in altre aree strategiche170. In base agli accordi intercorsi con la banca, i trasferimenti di risorse pubbliche al fondo (TF 051052) sono avvenuti in cinque tranches: 6.977.149,83 euro il 16 luglio 2003 (capitolo 1572); 5.617.526,68 euro il 12 febbraio 2004 (capitolo 2212); 25.000.0000 euro, In realtà il Sif è uno dei quattro fondi fiduciari sui quali affluiscono, come si è visto, risorse gestite direttamente dai partner cinesi (cfr. cpv. IV, par. 1). 164 Cfr. nota n. 2910 del 6 luglio 2015. Per definire l’intero quadro dei finanziamenti relativi ai programmi bilaterali con la Cina sono stati, anche, presi contatti, in istruttoria, con il Maeci che cura la trasmissione all’Ocse, ogni anno, di una situazione (“national account”) dei contributi forniti ai pvs dall’Italia quale paese donatore e che, per il triennio 2010-2013, ha predisposto il rapporto, richiesto dall’accordo di Copenaghen del 2009, dei finanziamenti accelerati (“fast start”) erogati anche nell’ambito della cooperazione con la Cina. Si è così appreso che si tratta di dati contenuti in macro file, non analitici, forniti dalle diverse amministrazioni interessate, che, in definitiva, non sono utilizzabili in questa sede. 165 Cfr. nota n. 0004349/Svi del 17 luglio 2015. 166 Istituito nell’autunno 2003 presso la Banca mondiale, che svolge il ruolo di amministratore fiduciario, è operativo dal marzo 2004. 167 Share Mattm 69,79 per cento. Come si evince da un decreto di pagamento di 25 milioni di euro al fondo, il capitolo di spesa utilizzato era il 7923 del bilancio del Mattm. 168 I partecipanti sono costituiti da grandi imprese italiane nel settore dell’energia e delle costruzioni. 169 Ad oggi sarebbero stati consegnati ai partecipanti al fondo 8,9 milioni di crediti di carbonio. 170 Paesi del Mediterraneo, India, America Latina e Russia. 68 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G complessivamente, l’11 febbraio 2005 e il 27 aprile 2005 (capitolo 7923); 50.000.000 euro l’11 maggio 2006 (capitolo 7038, pg 02)171. Non viene precisata, peraltro, la quota di risorse del fondo effettivamente impiegata per finanziare le iniziative progettuali realizzate in Cina nell’ambito del Sicp. L’altro meccanismo finanziario previsto dal Protocollo di Montreal (Fmo), alimentato anche da contributi rivenienti dal Ministero dell’ambiente (capitoli di spesa 2213, pg 5, e 7921, pg 01), è a sua volta destinato a veicolare risorse dai paesi industrializzati verso quelli in via di sviluppo, per finanziare tecnologie e prodotti ambientalmente sostenibili che utilizzano sostanze non dannose per lo strato di ozono atmosferico. Ogni tre anni la conferenza delle parti del protocollo adotta i contributi a carico dei paesi donatori172, tra cui l’Italia, chiamata oggi a contribuire con 6.559.157 milioni annui. Ciascun paese donatore può indicare annualmente, per il solo 20 per cento del contributo obbligatorio, il programma specifico al quale vorrebbe destinare la quota percentuale173. Nel caso che qui interessa, è stato rinvenuto174 agli atti del Mattm un “trust fund agreement”, siglato nel 2005 tra Unido e il Governo italiano e sottoscritto dall’allora direttore generale pro-tempore del ministero, con il quale il paese donatore si impegna a mettere a disposizione di Unido, su apposito fondo fiduciario, risorse fino ad un massimo di US $ 4.470.000,00 (pari a 3.364.284,89 euro)175 per finanziare i costi del progetto “methil bromide national phase outplan”176, inserito nell’ambito dell’attività di cooperazione per l’implementazione del Protocollo di Montreal. In base all’accordo, la somma concordata viene depositata a cura del donatore presso il conto bancario indicato da Unido, che istituisce un apposito fondo fiduciario da utilizzare per soddisfare i costi effettivi del progetto ed i servizi di supporto al programma. 171 Cfr. tabella allegato 3 alla nota n. 004721 del 3 agosto 2015, inviata al direttore generale Svi. Il trasferimento delle risorse è stato disposto con i seguenti decreti: n. 410/Pia/Dec/2003; n. Dec/Ras/162/2004; n. Dec/Ras/215/2005; n. Dec/Ras/539/2005; n. Dec/Ras/425/2006. 172 Con decisione XXVI/10 del 2014 è stato stabilito l’ammontare complessivo a carico dei vari paesi sottoscrittori per il triennio 2015-2017. 173 In assenza di indicazioni, l’intera cifra viene usata a discrezione del fondo. I programmi sono interamente gestiti da Unido, Unep, Banca mondiale e Undp. 174 E trasmesso alla Corte in allegato D alla nota n. 0004349/Svi già citata. 175 In tre tranches: US $ 1.005.750,00 alla firma dell’accordo; US $ 2.458.500,00 entro trenta giorni dopo la verifica positiva del primo report di avanzamento da presentare entro il 31 marzo 2006; US $ 1.005.750,00 dopo trenta giorni dall’esito favorevole del secondo report entro il 31 marzo 2007, comprensive di una percentuale dell’11,75 per cento per sostenere i costi generali del progetto. 176 Ossia il progetto, citato in precedenza, per l’eliminazione degli usi del bromuro di metile in agricoltura. 69 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G In effetti, dalla documentazione resa disponibile solo di recente emerge che, con le risorse trasferite al fondo fiduciario, sono stati finanziati due progetti Sicp in Cina: quello relativo all’uso del cloruro di metile menzionato nell’agreement del 2005177 e un altro178, previsto dal trust fund agreement del 13 dicembre 2002, che ha richiesto investimenti per US $ 1.950.000 (1.891.918,11 euro)179. Con una successiva nota180 vengono fornite, alla luce degli elementi comunicati dalla Banca mondiale e di quelli nel frattempo reperiti agli atti della ex Direzione generale Sec del Mattm, più dettagliate informazioni sui fondi in questione. Il Consultant trust fund (TF 052473) risulta costituito nel 2003, in base a specifici accordi tra il direttore generale pro-tempore della competente direzione del Mattm e la Wb, per pagare stipendi, viaggi e altri costi dei consulenti ingaggiati dalla banca per conto del ministero italiano. Il contributo al fondo è stato pari a US $ 1.500.000 (1.273.560,87 euro), impegnati con decreto 793/2003/Pia del 28 novembre 2003 a valere sul capitolo 1572 e. f. 2003181. Il fondo risulta chiuso il 22 aprile 2008182. Nel giugno 2003 lo stesso direttore generale ha firmato altro accordo con la Banca mondiale per la costituzione e l’amministrazione dell’Italian trust fund (TF 051000), a supporto delle attività in corso o da intraprendere nell’ambito della cooperazione italocinese in campo ambientale. Il fondo è stato alimentato con un contributo pari a US $ 8.500.000 (7.358.670,24 euro) impegnati con decreto 390/2003/Pia dell’8 luglio 2003 a valere sul capitolo n. 1572 e. f. 2003. L’Italian trust fund costituisce, a sua volta, il conto di deposito di altro conto (TF 053530) e dei suoi sottoconti183, dedicati specificamente alle attività ed alle iniziative progettuali realizzate nell’ambito del programma per la protezione ambientale in terra cinese. 177 Relativamente al quale sono stati emessi i seguenti decreti di pagamento: Dec/Ras/2006/334 per 811.673,98 euro; Dec/Ras/2005/1543 per 856.832,91 euro; Dec/Ras/1536/2007 per 1.695.718,40 euro sul cap. 7921 pg 01. “Sector plan CFC final phase-out: domestic refrigeration and domestic refrigerations compressors”. 179 Cfr. decreto 175/Pia/Dec/2003 sui capitoli di spesa 7290 e 1598. 180 Cfr. nota n. 0005544/SVI dell’8 settembre 2015, acquisita agli atti della Corte con prot. 000366211/04/2015-SCCGA-Y39-A. 181 Il trasferimento è stato operato a favore dell’international bank for reconstruction and development (Ibrd). 182 La Wb ha fornito tabelle riassuntive dei dati relativi ai consulenti/imprese ingaggiati, alle attività realizzate e agli importi effettivamente corrisposti (complessivamente US $ 1.468,60). 183 TF 054326 dedicato al finanziamento per US $ 350.000 di studi sulla contabilità verde (attività concluse nel 2006); TF 054327 dedicato al finanziamento per US $ 750.000 di studi sul cambiamento climatico (attività 178 70 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Poiché dal report fornito dalla Wb non risultano indicazioni relative al sottoconto TF 053531, è stata richiesta alla banca un’ulteriore verifica “al fine di accertare l’eventuale presenza di documentazione utile a comprendere le attività finanziate mediate tale sottoconto”184. Riflessioni critiche analoghe a quelle formulate per lo strumento dei fondi bilaterali non possono che essere estese alla gestione dei meccanismi di allocazione di risorse pubbliche presso istituzioni finanziarie internazionali. A parte le perplessità legate alla mancanza agli atti del ministero di dettagliata documentazione circa la provvista iniziale, i movimenti finanziari e il saldo finale dei fondi fiduciari affidati alla responsabilità gestionale dell’istituzione internazionale, si è visto come non sia possibile, se non in casi limitati, individuare la quota di risorse impiegata per cofinanziare iniziative progettuali nell’ambito del Sicp. Anche questo veicolo di finanziamento, in realtà, non sembra offrire adeguate garanzie di trasparenza circa l’impiego delle risorse pubbliche ed i risultati concretamente conseguiti in aderenza agli accordi presupposti, peraltro non preceduti da adeguate istruttorie che diano conto dei motivi delle scelte compiute e dei progetti ritenuti meritevoli del contributo italiano. Al riguardo, sarebbe auspicabile la previsione di una specifica attività di monitoraggio da affidare al Mef sulla gestione dei fondi bilaterali costituiti da altri dicasteri presso istituzioni finanziarie internazionali, con obbligo di notificare al predetto ministero l’eventuale attivazione di tali fondi. concluse nel 2007); TF 054538 dedicato agli studi sull’economia circolare, finanziati con US $ 900.000 e conclusi nel 2007; TF 053533 orientato a finanziare per US $ 5.500.000 un progetto, concluso nel 2012, sui cambiamenti climatici nella provincia cinese di Heilongjiang (Heilongjiang dairy project-Hdp); TF 053551 al quale sono state destinate risorse pari a US $ 752,400, per lo sviluppo di proposte progettuali in campo ambientale. 184 Cfr. citata nota n. 0005544/Svi dell’8 settembre 2015. 71 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G 5. Le risorse destinate ai progetti di formazione 5.1. Gli accordi di programma A partire dall’anno 2003, con accordi triennali, il Mattm ha affidato alla Venice international university (Viu)185 l’incarico di coordinare e gestire, in attuazione di accordi con le istituzioni cinesi, programmi di formazione avanzata sulla gestione e lo sviluppo ecosostenibile dell’ambiente in Cina, riservato a funzionari, esperti e ricercatori cinesi186. Secondo altra fonte187, lo stesso ministero avrebbe cofinanziato, oltre ai programmi di traning gestiti dalla Viu188, anche programmi coordinati dall’università di Torino, per la promozione di “agricoltura sostenibile in Cina”189, e dall’ateneo della Tuscia in tema di lotta alla desertificazione nel paese asiatico190. Inoltre, agli atti191 vi è traccia di due accordi di programma, relativi al periodo 20022007, stipulati dal ministero con Cueim192 per l’assistenza nei negoziati internazionali sulla protezione dell’ambiente globale e il recepimento delle disposizioni ambientali internazionali193, nonché per attività di ricerca in materia194. 185 Centro internazionale di formazione avanzata e di ricerca, fondato nel 1995, con campus nell’isola di San Servolo, a pochi minuti da Venezia. E’ costituito da un consorzio di università di vari paesi, tra cui due atenei cinesi. Altri membri sono il Consiglio nazionale delle ricerche, il Mattm e la Provincia di Venezia. 186 Cfr. nota n. 0015117/Sec del 24 ottobre 2014. 187 Cfr. relazione in data 6 maggio 2004 resa dal direttore generale della competente direzione (Pia) del Mattm nell’ambito di un seminario sugli investimenti in Cina. 188 Con 2.505.184 euro. 189 Con 1.840.159 euro. 190 Con 650.000 euro. 191 Cfr. citata nota n. 0015117/Sec del 24 ottobre 2014. 192 Consorzio universitario di economia industriale e manageriale, organizzazione senza finalità di lucro tra i cui soci e associati figurano talune università ma che è costituita, altresì, da industrie, banche, assicurazioni. Dal sito internet del Cueim si rileva che il consorzio ha maturato “una significativa esperienza nell’ambito della consulenza strategica e specialistica e dei servizi di assistenza tecnico-scientifica al Mattm, con riguardo alle tematiche ambientali, attraverso l’impiego di propri ricercatori ed esperti direttamente presso le sedi operative dell’ente in Italia e all’estero. Sull’argomento veggasi deliberazione n. 28/2010/G della Corte dei conti, Sezione centrale del controllo sulle amministrazioni dello Stato. 193 Accordo, reso esecutivo con decreto 761/Pia/Dec/2001 che, in allegato, riporta il progetto n. 3 “Cooperazione ambientale internazionale”, nel quale rientrano le attività di supporto all’elaborazione di programmi di cooperazione bilaterale, tra cui quella con la Repubblica popolare cinese. 194 Accordo reso esecutivo con decreto Dec/Ras/2205/04, relativo ad una serie di progetti tra i quali il supporto fornito al Sicp. 72 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Per l’attuazione delle prestazioni ad esso affidate, Cueim poteva avvalersi dell’opera di organismi e società specializzati, di istituti ed associazioni, di professionisti ed eventuali borsisti che operano sotto la sua personale direzione e responsabilità. La scelta dei contraenti Viu e Cueim, come la collaborazione con gli atenei, non era preceduta da bandi di gara ma effettuata con negoziazioni private sulla base dell’asserita unicità delle prestazioni fornite e del fatto che gli interlocutori contrattuali rientravano a buon diritto tra gli istituti e dipartimenti universitari, con i quali il Mattm può stipulare convenzioni ai sensi dell’art. 8, c. 1, l. 8 luglio 1986, n. 349. Per il resto, secondo le affermazioni del ministero195, spettava ad Ice-Agenzia, in attuazione delle convenzioni da quest’ultima stipulate, reclutare “gli esperti”196 facenti parte del Pmo. Le connesse spese venivano autorizzate dall’agenzia, per mezzo delle c.d. “autorizzazioni alla spesa”, disposte a fronte delle deliberazioni del consiglio di amministrazione recanti l’approvazione dei piani operativi di riferimento. Ciò premesso, la Sezione ha sollecitato l’elenco, con i relativi costi, di tutti i contratti direttamente stipulati dal ministero con enti/istituti/imprese italiani (Viu, Agroinnova ecc.) per la fornitura di servizi e consulenze e l’elaborazione di progetti relativi all’attuazione del Sicp. In risposta197, sulla base degli atti reperiti, è stata documentata (solo) la presenza di accordi di collaborazione198 tra l’amministrazione e la Viu per la realizzazione di attività di formazione avanzata in materia di gestione ambientale e sviluppo sostenibile. 5.2. Le spese relative Nonostante che tale attività sia certamente iniziata nel 2003, il dettaglio degli accordi di programma, dei decreti di impegno/pagamento e delle spese sostenute fornito199 dal ministero riguarda soltanto le annualità dal 2009 al 2014, come da tabella seguente. 195 Cfr. nota n. 0003376/Cle del 15 maggio 2015. “Titolari di competenze di carattere tecnico, scientifico, organizzativo, attraverso università/istituzioni scientifiche italiane, nonché strutture universitarie e istituzioni dei paesi nei quali operano gli stessi Pmo”. 197 Cfr. nota n. 0005714 del 3 agosto 2015, inviata alla Corte in allegato A alla nota n. 0005544/Svi dell’8 settembre 2015. 198 “Sotto l’egida dell’art. 1, c. 4, l. 8 ottobre 1997, n. 344 e in osservanza degli impegni internazionali assunti nell’ambito dei Mou sottoscritti con le istituzioni cinesi”. 199 Cfr. allegato 1 alla nota n. 0005714 citata. 196 73 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Tabella 3 - Spese connesse agli accordi programmatici Mattm-Viu dati in euro Annualità 2009 Decreti di pagamento Drs/Dec/2009-597 Drs/dec/2009-865 ex Drs/Dec/2010-101 ex Drs/Dec/2010-116 ex Drs/dec/2010-424 ex Drs/Dec/2010-555 Sec/Dec2011-359 2010 2011 2211 Pg 03 7921/7802 Pg 01 2211 Pg 03 124.243,75 2211 Pg 03 2211 Pg 03 2211 Pg 03 ex Drs/Dec/2010-464 ex Drs/Dec/2010-1057 Drs/Dec/2010-1689 Sec/dec/2011-486 794.500,00 1.009.388,28 909.668,83 329.443,39 2211 Pg 03 2211 Pg 03 2211 Pg 03 2211 Pg 03 Totale Sec/Dec/2011-982 Sec/Dec/2011-1120 3.043.000,50 1.171.183,16 484.316,84 7807 Pg 01 7807 Pg 01 Sec/dec/2011-1265 Sec/dec/2012-373 734.706,34 921.293,66 7804 Pg 01 2211 Pg 03 Sec/Dec/2012-631 DM 43786 DM 8094944 DM 17879/Sec DM 45484/Sec DM 48279/Sec Totale 2014 784.786,82 754.976,83 845.101,94 612.277,80 124.243,75 248.487,50 3.494,118,39 Totale 2013 Capitoli di spesa Totale Totale 2012 Importi corrisposti 3.312.000,00 490.000,00 730.000,00 893.714,47 2211 Pg 03 7921/7802 Pg 01 2211 Pg 03 2.113.714,47 526.428,50 616.739,00 968.546,50 2211 Pg 03 2211 Pg 03 – 7802 Pg 01 2211 Pg 03 2.113.714,00 DM 17978/Sec 1.116.970,63* Totale Totale generale 1.116.970,63 15.193.517,99 2211 Pg 03 Fonte: elaborazione Corte conti su dati forniti dal Mattm. *L’accordo prevede un impegno di 2.113.714,00 euro come le tre annualità precedenti. Dalla tabella illustrata emerge, quindi, che il ministero ha sostenuto per attività di formazione erogata nell’ambito del Sicp non meno di 15,193 milioni. 74 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G CAPITOLO IV CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI 1. L’istruttoria ha evidenziato l’assenza di iniziative dirette a coordinare ed eventualmente integrare il programma Sicp, promosso dal Mattm con l’iniziale collaborazione di Ice, con le analoghe linee operative gestite dalla Cooperazione italiana allo sviluppo, nei settori dello sviluppo sostenibile, dei cambiamenti climatici e della lotta alla desertificazione. Inoltre, con esclusione dei primi anni di avvio del programma e delle recenti sinergie attivate, l’Ambasciata d’Italia a Pechino risulta coinvolta solo marginalmente (in occasione di inaugurazioni, mostre e manifestazioni della specie), nell’attività di monitoraggio e valorizzazione presso le istituzioni cinesi del programma di cooperazione ambientale, nel presupposto che il Mattm dovesse mantenere la “piena responsabilità programmatica, gestionale ed amministrativa dei progetti…” e non fosse “previsto né dalla legge, né dagli accordi, l’attribuzione di funzioni di sorveglianza amministrativa ad amministrazioni terze”. In realtà, nonostante la riserva di competenze in capo al Mattm e la diversità dei capitoli di spesa serventi alle differenti procedure di cooperazione, resta il fatto che un auspicabile coordinamento di programmi, di strumenti e di risorse tra le varie iniziative promosse in Cina nel settore ambientale avrebbe potuto favorire economie di scala e una più oculata ed efficiente utilizzazione dei contributi pubblici. Secondo il Maeci (cfr. nota n. Mae 0259760 del 30 novembre 2015) peraltro, la necessità di un migliore raccordo programmatico e di indirizzo tra il Sicp e le attività di cooperazione allo sviluppo andrebbe assumendo minore valenza rispetto al passato, a seguito della progressiva riduzione dell’aiuto pubblico italiano allo sviluppo della Cina, non considerato più paese prioritario di cooperazione. 2. La gestione dei finanziamenti del Sicp offre il destro a una serie di rilievi sostanziali e procedurali. A parte il trasferimento di fondi ad Ice-Agenzia, per il quale funziona un sistema di rendicontazione e controllo, le altre procedure di allocazione di risorse pubbliche nazionali 75 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G in Cina, utilizzate dal Mattm, non prevedono strumenti di verifica della regolarità amministrativo-contabile del finanziamento e di controllo dei risultati. L’esempio più eclatante è rappresentato dal sistema di accreditamento dei contributi italiani, a richiesta dell’istituzione/ente cinese firmatario degli accordi presupposti, su fondi fiduciari bilaterali (trust fund) gestiti amministrativamente dai partner esteri secondo le proprie regole procedurali e contabili. E’ significativo, al riguardo, constatare come, in base alle clausole degli accordi, eventuali profitti gestionali dei fondi siano considerati alla stregua dei contributi da devolvere ai fondi medesimi a cura dei partner cinesi beneficiari. Per questi finanziamenti pubblici (non meno di 112,7 milioni) l’unica forma di controllo è stata quella assicurata dall’Ucb presso il ministero, ufficio che ha mosso, nel tempo, ripetuti rilievi riferiti, tra l’altro, alla difficoltà di correlare le richieste di parte cinese con le iniziative progettuali in corso ovvero alla genericità della motivazione e all’inadeguatezza della documentazione giustificativa esibita. Non solo. La gestione di tali fondi - come recentemente riconosciuto dallo stesso ministero - “è stata spesso governata da una triangolazione ove le imprese italiane, impegnate nei progetti di cooperazione ricevevano i corrispettivi per le loro attività dalle autorità cinesi che utilizzavano a tal fine il denaro inviato dal ministero presso i fondi”. Con questo sistema, come emerso dalla documentazione acquisita in istruttoria, risultano remunerati in maniera irregolare alcuni consulenti italiani che non figurano né tra gli esperti convenzionati da IceAgenzia né nell’elenco dei consulenti tecnici del ministero. Tale modalità di finanziamento non risulta, poi, preceduta da una accurata definizione del programma dei lavori, dall’analisi delle componenti progettuali e da uno studio di fattibilità sul piano economico-finanziario, e non è seguita da una valutazione sullo stato di realizzazione dei progetti finanziati e sui risultati conseguiti in attuazione degli accordi presupposti. In “assenza di tracciabilità delle procedure amministrative adottate in ambito internazionale”, evidenziata dalla stessa commissione ministeriale di ispezione e verifica interna, la scarsa documentazione contabile dei fondi, fornita solo su ripetute sollecitazioni della Corte, dimostra quanto siano inadeguati i “financial statement” periodicamente stilati e poco incisiva l’azione di supervisione assicurata dallo “steering committee”. 76 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G E’ preoccupante, peraltro, rilevare che la procedura di utilizzazione dei fondi fiduciari, senz’altro più celere ma praticamente esente da controlli gestionali e di risultato, sia ancora quella più seguita nei rapporti con le maggiori istituzioni cinesi (Most, Beijng, Epb, Mef, Cass, Ndrc), anche se il Mattm sembra orientato ad abbandonare questo sistema di trasferimento di risorse. Al riguardo, va richiamata con favore l’iniziativa assunta di recente dall’attuale direttore generale Svi del ministero, che ha sollevato con i partner cinesi il problema, oltre che di una migliore definizione dei progetti di collaborazione e di garanzie di ritorni per le aziende italiane, del superamento del modello di erogazione dei contributi italiani basato sui “trust fund”. Analogamente, sollevano perplessità, sotto il profilo della trasparenza e del controllo, anche i meccanismi di finanziamento del Sicp attraverso fondi fiduciari bilaterali (trust fund) attivati presso istituzioni finanziarie internazionali con risorse trasferite dal Mattm. In proposito, è stato necessario interessare la Banca mondiale per acquisire (parziale) documentazione sulla provvista e sulle movimentazioni di taluni fondi, senza, peraltro, poter individuare la quota di risorse effettivamente impiegata per sostenere i progetti realizzati in Cina nell’ambito del Sicp. Va, anche, sottolineata l’obiettiva difficoltà, in assenza di un attento e costante monitoraggio da parte del ministero, di seguire la gestione dell’Italian trust fund (Itf), conto di deposito di altro conto fiduciario e dei suoi sottoconti, dedicati ciascuno ad una attività e/o iniziativa progettuale, con la conseguenza di perdere traccia dell’effettiva destinazione delle risorse pubbliche trasferite, come sembra essere avvenuto nella particolare situazione esaminata. Inoltre, relativamente alla gestione dell’Italian carbon fund, l’esigenza di una verifica puntuale sarebbe essenziale per valutare l’efficace utilizzazione del particolare strumento finanziario, destinato all’acquisto di crediti di carbonio necessari all’Italia per soddisfare gli obblighi di riduzione delle proprie emissioni di gas serra stabiliti dal Protocollo di Kyoto. Il monitoraggio periodico, infatti, consentirebbe di rilevare l’eventuale inadeguatezza del risultato rispetto agli obiettivi stabiliti e di procedere con tempestività all’acquisto di altri crediti sul libero mercato. In relazione alle varie criticità individuate sono da richiamare, altresì: 77 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G - i rilievi mossi dalla Corte dei conti - Sezioni riunite in sede di controllo - nella relazione sul Rendiconto generale dello Stato per l’esercizio 2013 (vol. II, pag. 303) con riferimento agli aspetti problematici del “sistema di misurazione e valutazione” della performance adottato dal Mattm; - le dichiarazioni rese dal presidente dell’Oiv del ministero, nel mese di settembre 2014, alla commissione di ispezione e verifica amministrativa e confermate nell’adunanza del 1° dicembre 2015, circa l’“assenza di un sistema di controllo di gestione che consenta di definire il rapporto tra risorse stanziate dall’amministrazione ai diversi obiettivi e risultati” e circa “l’assenza di un sistema informativo e informatico a supporto del ciclo della performance”. 3. Per quanto concerne i rapporti tra Mattm e Ice-Agenzia, quest’ultima, a termine di statuto, rende “servizi di base” alle imprese e alle pubbliche amministrazioni, a titolo gratuito, e a pagamento “servizi specializzati e personalizzati”, definiti come tali in un piano annuale in conformità con le linee guida e di indirizzo strategico assunte dalla cabina di regia di cui alla nuova legge istitutiva 22 dicembre 2011, n. 214. “Le attività affidate all’agenzia da parte di altre pubbliche amministrazioni o da organismi internazionali e comunitari prevedono il rimborso della quota di costi generali imputabili alla organizzazione e gestione delle medesime” (cfr. art. 3, c. 5 dello statuto). In realtà, per l’attività promozionale svolta a favore del Mattm, ritenuta ultronea rispetto a quella istituzionale, l’agenzia ha richiesto, oltre al rimborso dei costi generali proquota e di quelli dedicati, un corrispettivo (complessivamente 7,3 milioni) giustificato dalla necessità di coprire le “spese generali di coordinamento dei progetti (spese generali non rendicontabili) che, dopo il Piano operativo 2000, è stato adeguato ai diversi livelli di stanziamento, fino ad essere impostato definitivamente, dal 2005, nella misura del 7 per cento” (cfr. nota n. 091 del 2 aprile 2015 di Ice-Agenzia). A parere della Sezione sollevano fondate perplessità sia la richiesta che l’entità del corrispettivo, che si traduce in una sorta di aggio, calcolato, in misura percentuale, sul valore delle commesse ministeriali. 78 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G 4. Poiché dall’istruttoria sono emerse situazioni particolarmente gravi sul piano gestionale e del disordine amministrativo-contabile, reputa la Sezione di dover trasmetter la presente relazione alla magistratura ordinaria e a quella contabile per le valutazioni e le iniziative di rispettiva competenza. 5. Per superare le gravi anomalie riscontrate nella programmazione e gestione del Sicp e dei finanziamenti connessi, si prospetta la necessità che l’amministrazione definisca e/o promuova: a) in attuazione del nuovo regolamento di organizzazione (d.p.c.m. 10 luglio 2014, n. 142, entrato in vigore nel mese di ottobre 2014), una dettagliata disciplina delle modalità di coordinamento e controllo delle attività demandate alle direzioni generali del ministero, tra cui quella competente a seguire l’evoluzione del Sicp, a loro volta tenute ad emanare la direttiva di secondo livello per le strutture dirigenziali dipendenti; b) l’adozione, come auspicato anche dalla commissione di ispezione e verifica amministrativa interna, di un efficace sistema di controllo di gestione, che consenta, tra l’altro, di valutare il rapporto tra risorse destinate ai diversi obiettivi e risultati effettivamente conseguiti e di superare il disordine organizzativo e contabile riscontrato presso la struttura amministrativa controllata; c) la previsione di un modello di cooperazione con la Cina, in materia ambientale, non più ancorato alla logica del contributo a titolo di dono (grant), ai paesi in via di sviluppo, ma basato su una partnership strategica paritaria. Non si può ignorare, infatti, il livello di sviluppo e di prosperità economica raggiunto negli ultimi anni dalla potenza asiatica, peraltro ancora inserita nel novero dei pvs; d) la scelta e definizione attenta dei progetti di collaborazione che, oltre a soddisfare le esigenze cinesi nella lotta all’inquinamento e alla desertificazione, assicurino garanzie di ritorni per le aziende italiane, in termini di utilizzazione dei risultati della ricerca tecnologica, di vantaggi economici, di acquisizione di quote di mercato, di incremento del marchio; e) lo sviluppo di un coordinamento efficace tra tutte le istituzioni coinvolte, con rivalutazione del ruolo della rappresentanza diplomatica italiana in Cina, per integrare strutture, obiettivi e risorse, con la previsione di un più adeguato impegno finanziario da parte della Cina nel finanziamento dei progetti congiunti e dell’attività di formazione; 79 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G f) la previsione di istruttorie formali e documentate che diano conto del procedimento seguito dalla direzione generale competente per individuare i progetti di cooperazione da realizzare, delle analisi economico-finanziarie compiute e della verifica di compatibilità dei progetti con le risorse assentite sul pertinente capitolo di spesa; g) l’adozione di meccanismi e procedure per rendere più incisiva e puntuale l’attività di “reporting” in seno ai comitati e altri organismi previsti dagli accordi internazionali, nonché effettivo il controllo sull’utilizzazione delle risorse e sul grado di raggiungimento degli obiettivi. In questo contesto, non possono trovare ulteriore legittimazione modalità, quali il trasferimento di contributi su fondi fiduciari amministrati esclusivamente dai partner esteri e/o l’allocazione di risorse su fondi bilaterali gestiti da istituzioni finanziarie internazionali, senza un sistema di monitoraggio e rendicontazione puntuale azionato dal o accessibile al ministero italiano competente; h) qualora s’intenda proseguire il rapporto di collaborazione operativa con Ice-Agenzia, la revisione delle condizioni previste dalle convenzioni, verificando la legittimità e la congruità del corrispettivo richiesto per la realizzazione dei progetti concordati. Il quadro di situazione emerso dall’indagine sulla gestione induce, infine, la Sezione a sostenere l’opportunità di: - ridurre il numero dei capitoli di bilancio dai quali attingere per interventi finanziati con contributi obbligatori previsti da trattati internazionali; - affidare al Mef, che siede con propri rappresentanti nel board delle maggiori banche di sviluppo internazionali, il monitoraggio dei fondi bilaterali istituiti da altri dicasteri, prevedendo la tempestiva comunicazione dell’avvenuta attivazione dei fondi medesimi. 80 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G ALLEGATI 81 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G 82 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Allegato 1 Schema organizzativo e funzionale del Sicp 83 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G 84 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G ALLEGATO 1 SCHEMA ORGANIZZATIVO E FUNZIONALE DEL SICP SINO ITALIAN STEERING COMMITTEE (SEPA-ICE –AMBASCIATA - MIN. AMBIENTE) PROGETTI MNISTERO AMBIENTE ICE PECHINO Unità tecnica scientifica italo cinese Comitato di coordinamento e monitoraggio (dal 2004) in Italia BUSINESS DEVELOPMENT.SECTION (braccio operativo PMO per le imprese italiane) PROJECT MANAGEMENT OFFICE (PMO) Italiano Cinese EVENTUALI CONSULENTI TECNICI E FINANZIARI EVENTUALI CONSULENTI ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI Project Team Project Team Inquinanti organici persistenti (POPs) Riduzione della produzione e Project Team Trasporti eco compatibili Project Team Pianificazione energetica Project Team Emissione gas serra Project Team Agricoltura Sostenibile consumo ODS (clorofluorcarb uri, alogenati Working team Working team Working team Formazione e ricerca Gestione sostenibile delle risorse naturali Working team Working team Working team Agricoltura sostenibile e lotta alla desertificazione MACRO AREE SICP Pianificazione e sviluppo urbano sostenibile Energie rinnovabili ed efficienza energetica Sviluppo, monitoraggio e controllo emissioni 85 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G 86 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Allegato 2 Capitoli di spesa utilizzati per il finanziamento del programma 87 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G 88 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G ALLEGATO 2 Capitoli di spesa utilizzati per il finanziamento del programma Cap. 8501 – Somme da erogare per l’attuazione degli interventi previsti nei piani di disinquinamento a prevalente origine industriale di cui all’art. 7 della legge 8 luglio 1986, n. 349 (es. 1999). Cap. 7083 – Programmi per la riduzione delle emissioni inquinanti, per l’efficienza energetica e per le fonti rinnovabili, in attuazione del protocollo di Kyoto. (es. 1999/2005). Cap. 1572 – Spese per la partecipazione dell’Italia ai fondi internazionali previsti nell’ambito della convenzione sui cambiamenti climatici (es. 2003). Cap. 7082 - Realizzazione degli interventi previsti da accordi di programma tra Stato e Regioni attinenti alle attività a rischio di incidente rilevante, da programmi regionali di tutela ambientale, dal programma nazionale di bonifica e rispristino ambientale dei siti inquinati, da programmi di difesa del mare e delle riserve marine statali, dai programmi attuativi degli impegni assunti nella conferenza di Kyoto, dal piano straordinario di completamento e razionalizzazione dei sistemi di collettamento e depurazione delle acque reflue, nonché da accordi e contratti di programma attinenti al ciclo di gestione dei rifiuti. (es. 2005). Cap. 2212 – Spese per la partecipazione dell’Italia ai fondi internazionali previsti nell’ambito della convenzione quadro delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici adottata il 9 maggio 1992 e nel successivo Protocollo di Kyoto dell’11 dicembre 1997 (es. 2005). 89 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Cap. 7921 – Spese per i programmi di cooperazione bilaterale e regionale con i paesi in via di sviluppo da finanziare nel quadro del Fondo multilaterale per il protocollo di Montreal per la protezione della fascia di ozono (es. 2005/2006). Cap. 7923 – Spese per i programmi pilota da attuare a livello nazionale e internazionale in applicazione del protocollo di Kyoto per la riduzione delle emissioni e l’impiego di piantagioni forestali per l’assorbimento di carbonio (es. 2005). Cap. 2213 – Spese per accordi internazionali per la tutela e la protezione ambientale (es. 2005/2006). Cap. 2214 – Spese per attività di cooperazione con gli organismi internazionali e delle comunità europee. Spese per le convenzioni internazionali, per le direttive e per i regolamenti comunitari in materia di inquinamento atmosferico, acustico e per le industrie a rischio (es. 2005/2006). Cap. 2211 – Contributi ad organismi internazionali per l’ambiente: esecuzione della convenzione sulla valutazione dell’impatto ambientale ad Espoo in data 25 febbraio 1991 (es. 2005/2006). Cap. 7922 – Spese per progetti di cooperazione internazionale in campo ambientale (es. 2006) Cap. 2218 – Contributo obbligatorio dell’Italia al Fondo multilaterale per il Protocollo di Montreal per la protezione della fascia dell’ozono (es. 2006). Cap. 2225 – Contributo obbligatorio per la partecipazione dell’Italia al programma concertato di sorveglianza continua e valutazione del trasporto a lunga distanza di inquinanti atmosferici in Europa (Emep) (es. 2006/2007/2008/2009/2010/2011/2012/2013/2014/2015). 90 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Cap. 2214 Pg 1, 5 – Cooperazione con gli organismi internazionali, spese per le direttive e per i regolamenti comunitari in materia ambientale e per i regolamenti comunitari in materia di inquinamento atmosferico, nonché per l’esecuzione di accordi internazionali (es. 2007). Cap. 7902 – Programmi per la riduzione delle emissioni inquinanti, per efficienza energetica in attuazione del protocollo di Kyoto (es. 2007). Cap. 7802 - Spese per l’esecuzione dei protocolli di Montreal e Kyoto (es. 2008/2009/2010/2011/2012). Cap. 2211 – Pg 3 - Spese per l’esecuzione di convenzioni internazionali (es. 2007/2008/2009/2010/2011/2012/2013/2014). Cap. 2036 – Spese per accordi internazionali per la tutela e la protezione ambientale (es. 2008/2009/2010/2011/2012/2013/2014/2015). Cap. 2215 – Spese per l’esecuzione di accordi internazionali (Es. 2011/2012/2013). 91 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G 92 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Allegato 3 Progetti e sottoprogetti avviati e/o conclusi nell’ambito del Sicp 93 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G 94 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G ALLEGATO 3 PROGETTI E SOTTOPROGETTI AVVIATI E/O CONCLUSI NELL’AMBITO DEL SICP dati in euro Acqua (gestione risorse idriche) N iniziative Descrizione sintetica progetti e/o sotto progetti 1 Impianto di depurazione acque reflue in Quingdao. 2 Gestione acque (diversione Sud/Nord): progetto Swimer di diversione delle acque sud-nord, dal bacino del fiume Azzurro al bacino del fiume Giallo Partner cinesi Budget* 250.000,00 3.820.000,00 3 Progetto per controllo inquinamenti fiumi. Periodo 20072011 Bepb 1.000.000,00 4 Gestione falda acquifera della pianura settentrionale. Studio di fattibilità. Periodo 2008-2010 Mwr 4.304.000,00 5 Workshop e seminari sull’acqua. Periodo 2008-2015 Mep 10.000,00 Mep 500.000,00 Mep 500.000,00 Mep 700.000,00 7 8 Gestione delle acque in Zhangijagang. Periodo 2009-2011 Studio e gestione alluvioni. Periodo 2010 Studio e proposte tecniche per la risoluzione delle criticità relative al lago Chao Hu minacciato dalla eutrofizzazione. Periodo 2008-2009 (Fase 1) Periodo 2010-2012 (Fase 2) Finanziamento a Ice su Po 2002-2004 In collaborazione con Unesco e Unep-Gef Cass, Mwr 6 Note ** Finanziamento a Ice su Po 2005-20062007-2008 e 2009 . Attività in corso nel 2015. 95 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Ambiente (protezione, monitoraggio e gestione risorse ambientali) 9 Protezione ambientale (approvvigionamento idrico, depurazione acque, smaltimento rifiuti e teleriscaldamento). Periodo 1999-2000 10 Valutazioni condizioni ambientali aree centro orientali. 11 Monitoraggio ambientale 12 Assistenza e monitoraggio progetti 13 Centro di cooperazione ambientale Sepa, Cass, Sepa, 945.735,87 2.000.000,00 Finanziamento a Ice su Po 1999. Erogazione Mattm in anticipo rispetto all’attuazione dei progetti. Finanziamento a Ice su Po 2002-2004. Finanziamento a Ice su Po 2006 Sepa, Epb, Finanziamento a Ice su Po 2009-2010-2011 Accordo quadro Mep Mep Attività in corso nel 2015. Agricoltura sostenibile 14 Riduzione sostanze chimiche in agricoltura 15 Due progetti per la sperimentazione e diffusione delle migliori pratiche per un’agricoltura sostenibile e nella lotta per la desertificazione nelle regioni dello Xinjang e della Mongolia interna. Periodo 2002-2007 Mep, Sepa, 1.500.000,00 16 Biodiversity Conservation Partnership Program. Periodo 2002-2007 Mep, Sepa, Bepb 100.000,00 500.000,00 17 18 Realizzazione di produzione agricole verdi nell’entroterra di Shanghai. Periodo 2005 Sviluppo rurale nella provincia di Ningxia. Periodo 2011-2013 279.133,21 Sepb 2.340.000,00 Mep 600.000,00 19 Afforestazione. Periodo 2005-2010 Sfa 535.000,00 20 Afforestazione. Periodo 2006-2008 Mep 365.000,00 Finanziamento a Ice su Po 2002-2004. Finanziamento a Ice su Po 2006-2007 un importo di 350.000,00 euro. Progetto Gef, e Undp, Wwf, Banca mondiale e varie Ong. Fase conclusa nel 2007 Finanziamento a Ice su Po 2002-2004. 96 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Atmosfera (interventi ambientali per qualità aria, protezione fascia ozono etc) 21 22 Riduzione gas serra Progetto dimostrativo per la distruzione dei Pcb nella provincia di Laioning. Periodo 2001-2006 Periodo 2011 (Fase 2) Sepa, 310.907,05 Mep 1.500.000,00 23 Monitoraggio ambiente nelle province centrali (Ecological survey). Periodo 2002-2006 Mep, Sepa, 24 Riduzione pesticidi Sepa, 25 26 Monitoraggio e gestione della qualità dell’aria nella citta di Suzhou. Realizzazione di una Joint venture nel 2004. Periodo 2003-2005 (fase 1) Periodo 2005-2009 (fase 2) Progetto elaborato con Cnr per il monitoraggio (Aqms) e l’inventario di Ghg (Lanzhou, Suzhou). Periodo 2002-2006 Mep/Sepa 2.000.000,00 279.133,21 5.070.000,00 Mep, Sepa, 1.500.000,00 27 Mep. Univ. Cinesi 1.420.000,00 28 Caso di studio monitoraggio aria: Taiyuan. Periodo 2003-2006 Mep 2.200.000,00 29 Riduzione delle emissioni di diossina. Periodo 2005-2006 Mep 30.000,00 30 Approvato da Gef e Banca mondiale. Finanziamento a Ice su Po 2002-2004 attività di formazione) e su Po 2006 per un importo di 2.200.000,00 euro Finanziamento a Ice su Po 2002-2004. Sperimentazione avviata con il Cnr e imprese italiane. Cofinanziamento Gef. Finanziamento a Ice su Po 2001 Progetto per il trasferimento di tecnologie italiane per l’eliminazione dell’uso del bromuro di metile (Cfc) messo al bando dal Protocollo di Montreal per la protezione della fascia dell’ozono Costruzione di un laboratorio avanzato per il controllo delle emissioni. Finanziamento a Ice su Po 2001. Bepb Finanziamento a Ice su Po 2002-2004 e 2005-2006 E’ previsto anche il finanziamento attraverso il Fondo multilaterale del protocollo di Montreal e Unido. Attività sospesa nel 2015 31 Workshop tematici sulla qualità dell’aria. Anno 2005 Mep 14.500,00 32 Scambi progetti con Venice International University e la Tsinghua University sullo sviluppo sostenibile. Periodo 2011-2013 Most 1.021.000,00 97 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 Progetto monitoraggio aria in Shanghai. Periodo 2005-2007 Miglioramento controllo della qualità dell’aria nella provincia di Urumqi. Periodo 2006-2007 Progetti dimostrativi nel settore dei bio combustibili. Impianto dimostrativo di bio- diesel nella provincia di Hubei e in Jatropha nel 2008. Periodo 2007-2010 Controllo qualità aria (mercurio). Periodo 2007-2009 Revisione norme sul controllo qualità dell’aria. Periodo 2008-2009 Costruzione del centro finalizzato allo studio ed alla sperimentazione di tecnologie ecocompatibili sul sistema dei trasporti in Shanghai Progetto di dimostrazione nel Nord Shaanxi su riconversione CO2. Periodo 2012-2013 Promozione tecnologie per riduzione emissioni particolato motori diesel. Periodo 2010-2011 Progetto di assistenza sviluppo controllo emissioni. Periodo 2011-2012 Progetti sulle tecnologie innovative nella provincia di Heilongjiang. Periodo 2009-2010 Sepb, Sepa 2.000.000,00 Epb Urumqui 500.000,00 Most 1.000.000,00 Mep 678.000,00 Mep 496.400,00 Tongji University 1.160.920,00 Ndrc 400.000,00 Mep 250.000,00 Bepb 600.000,00 Mep 150.000,00 200.000,00 43 Progetti per modellistica qualità dell’aria. Periodo 2012-2014 Bepb 44 Assistenza tecnica per la riduzione delle sostanze pericolose per la fascia dell’ozono Mep Finanziamento a Ice su Po 2006 e 2007 Finanziamento a Ice su Po 2006 e, 2008 . Conferenza finale svoltasi nel 2012 Attività in corso nel 2015 Attività sospesa 98 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G 45 46 Ristrutturazione con tecnologia DeNox impianti di produzione del cemento a Pechino. Progetto pilota per garantire il raggiungimento dei livelli di emissione. Periodo 2011-2013 Progetto per la gestione delle radiazioni Bepb 400.000,00 Bepb In documentazione Bepb, il budget è di 300,000 euro. Attività in corso nel 2015 Attività in corso nel 2015 Cambiamenti climatici 47 Test Pcb nel rispetto delle normative internazionali. Mep 48 Cambiamenti climatici. Periodo 2006-2007 Sepa/Mep 500.000,00 49 Cambiamenti climatici. Periodo 2010-2012 Ndrc 250.000,00 50 Euro Asian research and training in Climate change Management (Clima) 1.250.000,00 Attività in corso nel 2015 Cofinanziamento con fondi comunitari nel programma Asia Link per la promozione di partenariati multilaterali su educazione ambientale e clima CDM (generazione crediti di emissione) 51 52 Progetti Cdm. Periodo 2002-2007 Progetti di cooperazione su Cdm. Periodo 2003-2007 Most 222.222,00 Mep Most Sepa 400.000,00 500.000,00 53 Informazione su Cdm. Periodo 2004-2005 Most 100.000,00 54 Progetti Cdm. Periodo 2004-2005 Mep 1.100.000,00 55 Progetti Cdm in Tianjin. Periodo 2004-2007 Municipalit à’ Tianjin 400.000,00 56 Progetti Cdm Periodo 2005-2006 Cicete 876.296,00 Most 400.000,00 57 58 Sviluppo progetti Cdm nella provincia di Ningxia. Periodo 2005-2010 Presso l’università di Jao Tong di Shanghai istituzione di un centro di ricerca metodologie Cdm. Green energy. Periodo 2005-2007 Sepb Jiao Tong University 2.340.000,00 1.525.000,00 Finanziamento a Ice su Po 2008 e 2009 99 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G 59 Tecnologie per il carbone pulito (progetto Siccs): trasferimento e sviluppo di tecnologie per il carbone pulito. Studio di pre fattibilità. Periodo 2009-2013 Most 1.500.000,00 Finanziamento a Ice su Po 2010-2011 Danni ambientali/terremoto 60 61 62 A seguito del disastro ecologico di Harbin, progetto pilota per prevenzione e valutazione del rischio nell’area urbana di Changsha e nello Xian River. Periodo 2004-2007 Assistenza tecnica per danni ambientali. Periodo 2008-2012 Terremoto nel 2008 a Sichua:, strumentazione, equipaggiamento e tecnologie per la valutazione del danno ambientale. Periodo 2008-2014 Mep Mep, Mep 450.000,00 640.000,00 600.000,00 1.000.000,00 250.000,00 Edifici ecocompatibili (pianificazione urbana sostenibile) 63 64 65 66 Progetto urbano per costruzioni eco compatibili. Periodo 2003-2007 Edifici eco compatibili. Nuovo insediamento di Huai Rou New Town a Nord di Pechino. Periodo 2003-2007 Istituzione a Lhasa di un centro italo-cinese per uso energia solare, formazione tecnici tibetani e promozione joint venture. Periodo 2004-2006 Centro per l’educazione ambientale nella zona di Fucheng Men Wai Daijie di Pechino (Bpec) per diramare le informazioni ambientali nell’area di Pechino. Periodo 2004-2007 Most, Bepb 500.000,00 Bepb 750.000,00 Most Bepb 1.000.000,00 500.000,00 100 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G 67 68 69 70 71 72 73 74 75 Padiglione Italia nell’università tecnologica di Tsinghua EC2 (presso Seipb). Periodo 2003-2006 Progettazione edificio 4C Bulding per l’autorità cinese. Periodo 2004-2009 Monitoraggio ambientale con la Municipalità di Tianjin: progetto per il recupero della zona antica di Hai He. Periodo 2005-2006. Restauro di Mejiong Jong House con recupero quartiere di Hai He. Periodo 2006-2012 Parco italiano nella provincia di Yanqing. Periodo 2011-2013 Master plan ambientale World city Periodo 2011-2013 Centro per la gestione delle emergenze ambientali. localizzato nella Beijing Normal University. Periodo 2010-2011 Recupero edificio di Yunchou all’interno dell’università di Tongji Solar village. Periodo 2003-2004 Sviluppo Eco-Industry Park. Periodo 2012-2013. Most, Tsinghua University, Cass 1.160.920,00 Mep, Sepa 12.460.000,00 Municipalit à Tianjin, Sepa 350.000,00 300.000,00 Bepb 1.500.000,00 Bepb 300.000,00 Mep Most, Univ. Tongji Finanziamento a Ice su Po 2010-2011 Finanziamento a Ice su Po 2006-2007 – 2008 e 2009 Finanziamento a Ice su Po 2005-20062007-2008-2009-2010 e 2011 Attività sospesa nel 2015 5.264.000,00 Most 2.620.000,00 Mep 400.000,00 Attività da concludere entro il 2015 Completati studi di fattibilità per un impianto di cogenerazione con gasificazione delle biomasse e con combustione completa di biomasse 101 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Efficienza energetica (sviluppo progetti) 76 77 78 79 80 81 82 Efficienza energetica. Periodo 2001-2005 Elettrificazione rurale nelle province dell’Inner Mongolia e della Cina occidentale, Periodo 2002-2005 Progetto pilota di assistenza alla municipalità e alle imprese cinesi per la predisposizione di piani energetici nelle città di Suzhou, Jinan e Taiyuan (caldaie). Periodo 2002-2007 Iniziative di efficienza energetica. Periodo 2005-2011 Messa a punto e sperimentazione di un modello di diagnosi energetica e ambientale nella città di Shanghai. Periodo 2005-2007 Efficienza energetica nella provincia di Ningxia. Periodo 2006-2010 Strategie energetiche Mep, Sepa, 320.000,00 Finanziamento a Ice su Po 2001 Most, Sepa, 1.080.000,00 Finanziamento a Ice su Po 2001 Mep, Sepa, Cass, 2.300.000, 00 Finanziamento a Ice su Po 2002-20042005 Mep, Ndrc, Sepa, Sepb. 2.500.000,00 64.000,00 Finanziamento a Ice su Po 2001 Sepb 250.000,00 Finanziamento a Ice su Po 2006 Mep, 1.500.000,00 Cass 500.000,00 Finanziamento a Ice su Po 2008 Energie alternative (fonti rinnovabili) 83 Energia rinnovabile: soluzioni applicative in ambienti rurali (Changsha). Valorizzazione energetica biogas da allevamento Sepa 200.000,00 600.000,00 84 Energia geotermica nell’area di Tianjin. Progetto finalizzato alla valutazione delle potenziali energetiche e delle problematiche connesse all’utilizzo di tale tipologia di energia. Periodo 2003-2005 Mep, Most 200,000,00 200.000,00 Finanziamento a Ice su Po 2002-2004 2005 e 2006 102 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G 85 86 Sviluppo aree arretrate nella Cina Occidentale. Progetto per impianto fotovoltaico nella provincia di Qinghai, e di un piccolo impianto idroelettrico. Periodo 2006-2014 Sviluppo di energie rinnovabili nella provincia di Dalian. Periodo 2011-2012 Most, Mep, Sepa Mep 320.000,00 1.900.000,00 900.000,00 200.000,00 Finanziamento a Ice su Po 2006 200.000,00 EXPO (manifestazioni, fiere) 87 88 Expo 2010 in Shanghai. Realizzazione di sei progetti per lo sviluppo di tecnologie avanzate di energie pulite. Periodo 2004-2006 Expo 2010 in Shanghai. Avvio di produzione locale di gasolio bianco.Sistema telematico di gestione del trasporto. Creazione di un sistema di monitoraggio delle sorgenti inquinanti nella città di Shanghai. Periodo 2002-2011 89 Expo 2010 in Shanghai. Disegno e sviluppo recupero aree industriali. Periodo 2005-2011 90 Expo 2010. Nell’isola sull’’estuario del fiume Azzurro (Chongming). Realizzazione di un programma complessivo. (pianificazione e agricoltura sostenibile). Periodo 2005-2006 91 92 93 94 Programmi nel settore ambientale e dello sviluppo sostenibile. Periodo 2005-2006 Periodo 2012-2016 Forum su sviluppo sostenibile. Periodo 2002-2004 Partecipazione all’Expo 2010. Expo 2010, giardini italiani Most, Sepb, Tongj University Sepa/Mep, Sepb Sepb, Mep, Sepb, Sepa, Mun. Tianjin, Sepb, Cass 900.000,00 250.000,00 Finanziamento a Ice su Po 2002-2004 Finanziamento a Ice su Po 2010-2011 In collaborazione con Unep e Undp 3.140.000,00 330.132,60 Finanziamento a Ice su Po 2005-2006 e 2007 Finanziamento a Ice su Po 2005-2006. Cciced 200.000,00 Attività in corso nel 2015 Sepb, Cass 50.000,00 900.00,00 Mep/Sepb, Sepa 1.750.000,00 Mep Finanziamento a Ice su Po 2008 500.000,00 103 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G 95 96 97 Expo Milano 2015 Ciepec (Fiera). Periodo 2002-2006 Mep Atività in corso nel 2015 Mep Pollutec. Periodo 2004 247.308,43 869.764,82. Finanziamento a Ice su Po 2002-20042005- 2006 Attività in corso nel 2015 344.983,83 Finanziamento a Ice su Po 2002-2004 (impegnato) Formazione 98-108 109 Formazione sulla gestione ambientale. 11 progetti annuali. Periodo 2004-2014 Cass 5.363.160,00 Attività in corso nel 2015 Progetto di alta formazione Periodo 2004 – 2014 Mep 1.923.818,00 Atività in corso nel 2015 1.149.895,00 Finanziamento a Ice su Po 2005 110 Progetto di formazione per il periodo 2005-2006 Sepa, Cass, Most, Epb 1111-115 5 progetti di formazione su sviluppo sostenibile. Periodo 2005-2013 Ndrc 715.402,00 116-124 9 progetti di formazione su sviluppo sostenibile. Periodo 2005-2013 Sepb 817.715,00 125-134 10 progetti di formazione su sviluppo sostenibile. Periodo 2005 -2014 Bepb 250.000,00 1.092.467,00 Attività in corso nel 2015 135 Formazione in materia ambientale Sepa, Sepb, Univ. Tongji 1.457.975,00 Finanziamento a Ice su Po 2006 Cass 1.185.000,00 Attività in corso nel 2015 136 137 138 Formazione sullo sviluppo sostenibile (e learning). Periodo 2006-2010 Scambi di esperienze e borse di studio. Periodo 2006-2013 Formazione, convegni, fiere Tongji University, Most Most, Cass, Sepa, Bepb Attività in corso nel 2015 393.000,00 2.500.000,00 Finanziamento a Ice su Po 2007 104 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G 139 140 Promozione della efficienza nell’utilizzo delle risorse naturali e nel riuso e riciclo rifiuti (E-learnings) sullo sviluppo sostenibile e la gestione del programma sui temi dello sviluppo sostenibile. Periodo 2007 -2009 Formazione, seminari, conferenze Bepb 817.715,00 Finanziamento a Ice su Po 2008 Mep, Tongji University 2.998.000,00 Finanziamento a Ice su Po 2008 Formazione, seminari, conferenze Most, Cciced, Urumqui, Cass. Sepa, Sepb Bepb, Nddrc 1.750.000,00 Finanziamento a Ice su Po 2009 143 Formazione, seminari, conferenze. Most, Cciced, Urumqui, Cass, Sepa, Sepb Bepb, Ndrc, Tongji Univ., Cnr, Tethis 2.860.000,00 Finanziamento a Ice su Po 2010-2011 144-150 7 progetti di formazione. Periodo 2010-2014 141 142 151 152 153 154 Forum e Workshop internazionali sulla crescita verde in a Pechino Alta formazione su tematiche ambientali. Forum Italia- Cina Formazione e workshop su impresa verde. Periodo 2013-2014 Sepb, Cass 1.092.467,00 Moat 800.222,00 Cass 600.000,00 Most,Cass, Sepa, Sepb, Tongji Univ., Cnr, Ndrc, Miit 1.852.828,41 Cass 250.000,00 Miit 161.998,00 Attività in corso nel 2015 . Finanziamento a Ice su Po 2013 Attività in corso nel 2015 Attività in corso nel 2015 Programmi nazionali sull’ambiente in base alle convenzioni internazionali 155 156 157 Programma e strategie per la riduzione dei Pops Progetto su iniziative di efficienza energetica (Clean development). Periodo 2001-2005 Programma e strategie sul rispetto normativa internazionale. Periodo 2001-2006 Progetto pilota tecnologia Pdf sulla base della regolamentazione internazionale (contabilità ambientale). Periodo 2005-2007 Mep, Sepa 2.650.000,00 Piano di implementazione nazionale per l’attuazione della Convenzione di Stoccolma sui Pops in collaborazione con Undp, World bank e Unido. Finanziamento a Ice su Po 2001 relativamente a linea di attività per riduzione Pops Mep 1.080.518,00 Mep 63.000,00 105 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G 158 159 Revisione del piano di implementazione sui cambiamenti climatici nella regione di Xinjiang. Periodo 2012-2014 Sviluppo sostenibile nel quadro del China Council for International Cooperation on Environment and Development Mep 2.650.000,00 Cass 700.000,00 Olimpiadi (gestione evento in Pechino) 160 Costruzione di linee guida per la pianificazione urbana sostenibile nelle città di Pechino e riqualificazione ambientale Bepb 120.000,00 161 Controllo e monitoraggio aria. Periodo 2003 - 2010 Bepb 6.528.000,00 162 163 Prevenzione e controllo delle tempeste di sabbia su Pechino. Criticità in vista dell’Olimpiadi di Pechino per lo svolgimento dei giochi all’aperto Protezione e gestione ambientale del Miyun Reservoir, la maggiore fonte di approvvigionamento idrico di Pechino anche in vista delle Olimpiadi 2008. Periodo 2006-2007 Progetto Cielo Blu. Periodo 2006-2008 Bepb 2.250.000,00 Fase 1 completata nel 2006 Bepb 200.000,00 Bepb 300.000,00 Bepb 250.000,00 166 Energia solare per le Olimpiadi. Dotazione nelle strutture del villaggio di sistemi solari per acqua calda e refrigerazione. E’ interessato anche l’edificio che ospita il comitato olimpico. Periodo 2006 - 2008 Bepb 4.400.000,00 167 Emissioni zero per il trasporto nel villaggio olimpico. Messa a disposizione di una flotta di veicoli ibridi a emissioni zero. Periodo 2007-2008 Bepb 1.100.000,00 164 165 Area protetta di Hutong. Contribuiscono al progetto anche Giappone e Usa. 106 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G 168 169 Monitoraggio qualità dell’aria nel villaggio olimpico di Pechino. Realizzazione di un laboratorio e di un sistema di monitoraggio per il controllo della qualità dell’aria negli impianti sportivi. Periodo 2003-201. Monitoraggio qualità dell’aria. Periodo 2011-2013 Bepb 5.828.000,00 Bepb 200.000,00 Sicp (comunicazione, sito web, eventi, valutazione) 170 Realizzazione del portale sito web. Periodo 2005-2010 171-172 Valutazioni del programma Sicp. Periodo 2006-2009 e 2013/2014 Mep 173 Sicp e Pmo . Periodo 2000-2006 Mep 174 V Anniversario. Periodo 2006 Mep Mep 400.000,00 1.000.000,00 100.000,00 150.000,00 175 176 177 178 Sviluppo sostenibile. Periodo 2006 Progetti di sviluppo. Periodo 2007-2010 Progetti di sviluppo. Periodo 2007-2013 Workshop tematici sul Sicp. Periodo 2011-2013 120.000,00 2.100.000,00 200.000,00 Sepa 500.000,00 Mep 500.000,00 Mep, Cass 88.000,00 400.000,00 Mep Atività in corso nel 2015 Attività sospesa nel 2015 Finanziamento a Ice su Po 2006 Atività in corso nel 2015 4.350.000,00 500.000,00 Trattamento rifiuti 179 180 181 182 Trattamento rifiuti. Programma di gestione nelle città pilota di Lanzhou e Shenyang. Gestione integrata dei rifiuti ospedalieri. Periodo 2004-2007 Progetto pilota per un software che monitora e gestisce lo smaltimento dei rifiuti. Periodo 2003-2008 Progetto trattamento rifiuti solidi. Periodo 2004-2008 Progetto trattamento rifiuti solidi (clean wings). Periodo 2006-2007 Mep Most, Jiao Tong University 360.000,00 90.000,00 320.000,00 1.525.000,00 Bepb 3.010.000,00 Sepa 245.000,00 Finanziamento a Ice su Po 2007 107 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Trasporti (sviluppo di metodologie per sistemi di trasporto a bassa emissione) 183 184 185 186 187 188 189 190 Mobilità sostenibile in Pechino Trasporto (Its). Progetto pilota previsto per la città di Pechino con regolazione del traffico urbano e riduzione dei consumi e delle emissioni. Periodo 2004-2010 Tongji Centre Automotive Estensione del progetto di Pechino anche alla città di Shanghai. Periodo 2003-2008 Dimostrazione veicoli ibridi. Periodo 2004-2007 Vetture a idrogeno. Periodo 2004-2006 Studio di fattibilità per la città di Xian Progetto pilota vetture diesel. Periodo 2008-2010 Cass, Most, Epb, Sepa 3.725.000,00 Mep, Sepa , Most, Epb 12.301.000,00 Finanziamento a Ice su Po 2002-2004 Finanziamento a Ice su Po dal 2006al 2011 University Tongji Sepa, Sepb, Mun. Tongji 100.000,00 Most 200.000,00 Most 1.000.000,00 Sepa, Sepb, Xian 500.000,00 Bepb 800.000,00 Finanziamento a Ice su Po 2002-20042006 e 2007 Finanziamento a Ice su Po 2006 Siti inquinati (prevenzione, monitoraggio e controllo) 191 192 193 194 195 196 197 Supporto tecnico Periodo 2006-2013 Studio e analisi per la dimostrazione di interventi di prevenzione e controllo siti inquinati. Periodo 2006-2010 (fase 1). Periodo 2011-2014 (fase 2) Inventario fonti inquinanti impianti acciaieria Capital Steel. Nel 2012 è stato realizzato un programma di training. Periodo 2012-2013 Prevenzione, valutazione e gestione sversamenti petrolio/agenti chimici e telerilevamento. Periodo 2006-2008 Prevenzione, valutazione e gestione sversamenti petrolio/agenti chimici e telerilevamento Periodo 2006-2013 (fasi 1 e 2) Gestione fondo Sepa Gestione fondo Tianijin. Mep 1.743.500,00 Attività sospesa nel 2015 Mep 1.743.500,00 Attività in corso nel 2015 Bepb 1.000.000,00 Attività in corso nel 2015 Bepb 600.000,00 Attività in corso nel 2015 Mep 3.750.000,00 Attività in corso nel 2015 Sepa Finanziamento a Ice su Po 2008 Finanziamento a Ice su Po 2008 108 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Altro 198 199 200 201 202 203 204 205 206 Educazione allo sviluppo. Periodo 2004-2007 Studio impatto satellite. Periodo 2005-2007 Comunicazione attività di cooperazione e scambi esperienze Anno della cultura cinese. Periodo 2010 Settimana verde. Periodo 2006 Impatto sulla salute. Periodo 2007 Linea Pmo. Periodo 2002-2006 Progetto pilota. Periodo 2005-2007 Insieme di sottoprogetti in materia ambientale (non dettagliati) Bepb 800.000,00 Most 200.000,00 Bepb 500.000,00 Bepb, Mep 810.000,00 800.000,00 Cass Mep, Ice 1.492.825,00 800.000,00 Finanziamento a Ice su Po dal 2002 al 2013 Sepa, Cueim, Bepb Mep, Cass, Ndrc Mun. Pechino, University Tongji, Jao Tong e Tsinghua Concluso nel 2010 93.000,00 1.102.828,41 Finanziamento a Ice su Po 2013 Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Mattm, Ice-Agenzia e Pricewaterhouse Coopers Consultants. *Il budget previsto è quello desunto dal report di valutazione del settembre 2014 della Pricewaterhouse Coopers Consultants e dalla documentazione Mattm. **I finanziamenti non erogati tramite Ice-Agenzia sono, di norma, allocati su c/c bancari e/o fondi fiduciari gestiti dalle istituzioni cinesi. 109 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G 110 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Allegato 4 Piani operativi annuali concordati con Ice Agenzia 111 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G 112 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G ALLEGATO 4 PIANI OPERATIVI ANNUALI CONCORDATI CON ICE-AGENZIA PIANO OPERATIVO MATTM-ICE 1999/ 2000 N. progetti Linea di intervento 1 Formazione e consolidamento capacità progettuale nel settore servizi pubblici per la protezione ambientale 2 Elaborazione e sviluppo progetti in collaborazione con le istituzioni cinesi per realizzazione servizi ambientali per l'approvvigionamento idrico, la depurazione delle acque, smaltimento rifiuti e teleriscaldamento 3 Promozione partecipazione imprese italiane alla realizzazione dei progetti Totale linee Corrispettivo Ice Totale progetti (incluso corrispettivo Ice) Risorse stanziate ed erogate * Importi fatturati da Ice Convenzioni/Protocolli/Accordi Oggetto Sepa, Cass, Cueim, Enea Organizzazione del Sicp Fiera Sep (Padova), Fiera Ciepec (Pechino) Lit. 1.771.200.000 Lit. 60.000.000 945.735,87 ** Lit. 1.831.200.000 (945.700,00)* (fattura n. 15354 del 2/8/2000) * Corrispettivo in euro **In anticipo sull'inizio dell'attività programmata 113 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G PIANO OPERATIVO 2001 Risorse stanziate ed erogate ** Importi fatturati Convenzioni/Protocolli/ Accordi N. progetti Linea di intervento 1 Monitoraggio ambientale 2 Sistemi di monitoraggio qualità dell'aria 1.314.000.000 Sepa, Municipalità di Suzhuou, Mattm, Ice, 3 Pianificazione energetica urbana 1.080.000.000 Mattm, Sepa, Ice, Cueim Pianificazione energetica Suzhou e Zaozhuang 4 Trasferimento tecnologico per alta efficienza energetica 602.000.000 Mattm, Sepa, Ice, Cueim riduzione gas serra Mattm, Most, Cass Fornitura caldaie piccola capacità/studio di fattibilità, realizzazione e gestione centrale termoelettrica (Jinan) Mattm, Most, Sepa, Cueim Elettrificazione zone di Quinghai e Ningxia (fonti energetiche rinnovabili) 5 Efficienza energetica 6 Energie rinnovabili 7 Agricoltura sostenibile Oggetto Mattm, Cetma 432.000.000 504.000.000 Monitoraggio atmosferico Ice, Sepa, Università di Torino, Divapra Progetto pilota in Xinjiang, Inner Mongolia Municipalità Pechino, Fiat, Sepa, Cnr Fornitura motori Fiat con gas naturale/produzione di combustibile pulito 8 Mobilità sostenibile 9 Agricoltura sostenibile Unops Riduzione pesticidi Pops 10 Agricoltura sostenibile Sepa, Mattm Riduzione pesticidi Pcbs 11 Riduzione dell'uso del bromuro di metile 12 Agricoltura sostenibile Totale linee Costi generali del Pmo Corrispettivo Ice Totale progetti (incluso corrispettivo Ice) Mattm, Sepa, Divapra (1) Mattm, Sepa Pechino, seminario internazionale primi risultati del lavoro Controllo delle sostanze inquinanti secondo il protocollo di Montreal Lit. 3.932.000.000 Lit. 437.200.000 Lit. 200.000.000 Lit. 4.569.200.000 2.359.794,86* 2.359.796,15* (fattura n. 8225 del 18/4/2001) * Corrispettivo in euro ** In anticipo sull'inizio dell'attività programmata (1) Divapra: Dipartimento valorizzazione e protezione risorse agroforestali università di Torino 114 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G PIANO OPERATIVO 2002-2004 N. progetti Linea di intervento Risorse stanziate Importi fatturati Convenzioni/Protocolli/ Accordi Oggetto 2.000.000,00 Mattm, Ice, Sepa, Cetma Valutazione condizioni ambientali aree centro orientali 440.000,00 Mattm, Ice, Sepa, Cetma Risparmio energetico Taiyuan, Suzhou e Jinan 1 Monitoraggio ambientale 2 Pianificazione energetica urbana 3 Traferimento tecnologico per alta efficienza energetica 2.238.490,00 4 Energie Rinnovabili 200.000,00 Mattm, Sepa, Ice, Consorzio Gaia Energia solare 5 Agricoltura sostenibile 279.133,21 Mattm, Sepa, Ice, Divapra* Riduzione uso pesticidi 6 Mobilità sostenibile in Pechino 3.725.000,00 7 Mobilità Shanghai 8 Sistema pilota qualità dell'aria (aqms) 9 Mattm, Ice, Sepa, Municipalità di Taiyuan, Sozhou, Jinan, Bono Energia spa Mattm, Sepa, Ice, Most, Epb di Pechino, Cnr Mattm, Sepa, Ice, Epb Pechino,Epb Shanghai 900.000,00 1.680.000,00 Mattm, Ice, Cnr, Sepa Mobilità sostenibile e sviluppo ecocompatibile 100.000,00 Ice -Sepa (13/8/2004) 10 Impianto di depurazione acque Quingdao 250.000,00 Ice, Soc. Marco Polo Ambiente, Amne Biella 11 Fiera Ciepec 247.308,43 Mattm, Ice 344.983,83 Mattm, Ice, Regione Emilia Romagna 11bis 12 Fiera Pollutec/Ifat Linea Pmo Totale linee Corrispettivo Ice Totale Commessa Fornitura caldaie ind. di piccola capacità (Boiler) Monitoraggio riduzione emissioni inquinanti Fornitura e utilizzo particolare combustibile per bus Monitoraggio e gestione qualità dell'aria e traffico urbano, centro monitoraggio a Sozhou Biodiversità Studio di fattibilità impianto di depurazione acque 8 accordi: Ice-Sepa, IceTecnimont, Ice-Cueim 4.800.300,00 17.205.215,47 803.547,00 18.008.762,47 17.525.339,58 (fatt. nn. 13001 del 2/10/2002; 16927 del 1/12/2003; 6511 del 18/5/2004) 115 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G PIANO OPERATIVO 2005 N. progetti Linea di intervento 1 Monitoraggio ambientale 2 Pianificazione energetica urbana Risorse stanziate Importi fatturati 250.000,00 2.605.000,00 Convenzioni/Protocolli/ Accordi/Partner Oggetto Mattm, Sepa, Tianjin Mun Sviluppo sostenibile di Hai He Mattm, Sepa, Ndmc Programmi di assistenza tecnica per lo sviluppo di energie rinnovabili, efficienza energetica etc Studio di fattibilità per la realizzazione di un impianto per valorizzazione energ. del biogas 3 Energie Rinnovabili 600.000,00 Mattm, Sepa, Ice, Consorzio Gaia 4 Sviluppo sostenibile 790.176,80 Mattm, Sepa, Mun.Tianjin, Sepb Sviluppo sostenibile nell’isola di Chonming -Hai He 5 Mobilità sostenibile 200.000,00 Mattm,Cciced Cooperazione nei settori dell'efficienza energetica e dei trasporti con Cciced 6 Formazione 1.149.895,00 Mattm, Sepa, Cass, Most, Ice, Epb Programma di formazione 2005-2006 7 Impianto di depurazione acque 1.350.000,00 Mattm, Sepa, Ice, Cnr Monitoraggio della qualità dell'aria (in Lanzhou) 8 Gestione risorse idroche 1.900.000,00 Mattm, Mwr, Most Swim project - quota Po 20052006 9 Fiera Ciepec e Att. Promoz. Ice, Mattm Partecipazione fiera Ciepec 2005 (affitto spazio espositivo) 10 Linea gest. Pmo 3.738.997,96 Mattm, Sepa, Ice , Cueim Spese per logistica e personale ufficio Pmo Pechino Linea gest. Pmo 398.000,00 Mattm, Sepa, Ice, Sepb Spese per logistica e personale ufficio Pmo Shanghai 10 Bis Totale linee Corrispettivo Ice Totale commessa 869.765,24 13.851.835,00 837.035,00 14.688.870,00 11.476.969,89 (fatt. nn. 4 del 20/1/2005; 10245 del 6/9/2005; 4836 del 18/5/2006) 116 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G PIANO OPERATIVO 2006 N. progetti Linea di intervento Energia 1 Risorse stanziate Convenzioni/Protocolli/Accordi Oggetto 0,00 progetto a) 0,00 Ice, Cetma, Mattm, Ndrc, Sepb Efficienza energetica Shanghai, mappature industrie progetto b) 0,00 Ice, Mattm, Ndrc Rendimenti energetici Monitoraggio Ambientale Globale 2.200.000,00 progetto a) 500.000,00 progetto b) 1.700.000,00 Sviluppo Sostenibile Urbano e Rurale 2.520.000,00 2 3 Importi fatturati Sepa, Mattm, Epb dello Hunan Sepa, Mattm, Craes, Nec* Monitoraggio potenziali fonti di inquinamento Monitoraggio e controllo delle emergenze di inquinamento delle acque progetto a) 800.000,00 Mattm, Sepb pianificazione sostenibile isola di Chongming progetto b) 400.000,00 Mattm, Univ. Torino Agrinova, Cass Chongming: agricoltura sostenibile progetto c) 300.000,00 Sepa, Mattm, Thetis Lotta alla desertificazione nel West end cinese- Inner Mongolia (Sistema Vallerani) progetto d) 120.000,00 Mattm, Sfa Clean Wings progetto e) 600.000,00 Mattm, Sepa Sviluppo sostenibile in Western Provinces progetto f) 300.000,00 Mattm, Sepa, Mun. Tiannun Mejiong House Tianijn Trasporto sostenibile 6.020.750,00 Mattm, Sepa, Sepb, Mun. Xian progetto a) 500.000,00 progetto b) 1.285.750,00 Mattm, Univ. Tongiji progetto c) 12.000,00 Mattm, Univ. Tongiji 4 Studio fattibilità per Its Xian Tongiji Centre Automotive Trasporto sostenibile a Shanghai 117 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G 5 6 progetto d) 500.000,00 progetto f) 2.415.000,00 progetto g) 500,00 progetto h) 700.000,00 Inquinamento dell'acqua 2.000.000,00 Formazione, seminari, conferenze 1.620.000,00 Mattm, Epb, Urumqi 4 C Building Sepa Mattm, Sepa Sviluppo sostenibile Sepa Mattm, Sepb, Ice, Cnr Qualità aria Shanghai Mattm, Mwr Progetto swim Iniziative per l'anno dell'Italia in Cina Training con istituzioni cinesi progetto a) 420.000,00 Mattm, Sepa, Sepb , Ice, Univ. Tongiji progetto b) 1.200.000,00 Mattm, Sepa, Epb , Most, Cass 7 Gestione Pmo Shanghai 200.000,00 Mattm , Ice, Sepa 8 Gestione Pmo Pechino 1.439.250,00 Mattm , Ice, Sepa Totale linee 16.000.000,00 Corrispettivo Ice 1.155.000,00 Totale Commessa 17.155.000,00 Monitoraggio atmosferico Urumqi 17.122.005,43 (fatt. nn. 4872 del 18/5/2006; 9190 del 19/10/2006; 9127 del 6/11/2007) *Nec: National Environmental Monitoring Center. 118 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G PIANO OPERATIVO 2007 N. progetti Linea di intervento Energia 1 2 Importi fatturati Convenzioni/Protocolli/Accordi Oggetto 0,00 a) Efficienza energetica a Shanghai 0,00 b) Accordo Ndrc efficienza energetica 0,00 Startup per energie rinnovabili (Biogas) Monitoraggio ambientale 0,00 a) Siti contaminati 0,00 Sviluppo sostenibile urbano e rurale 7.755.000,00 di cui a)Chongming agricoltura sostenibile 331.000,00 Mattm, Sepa, Ice, Univ. Torino, Epb Shanghai Fornitura ed utilizzo di combustibile pulito 300.000,00 Mattm, Sfa Afforestazione zone in via di desertificazione 245.000,00 Mattm, Sepa, Ufficio distretto di Pudong Monitoraggio sistema di gestione smaltimento rifiuti 0,00 Progetto finanziato all'interno del fondo Sepa Studio di fattibilità impianto depurazione acque reflue nella città di Quingdao 0,00 Mattm, Shanghai Expo Esposizione universale 2010 a Shanghai Mattm, Ice, Regione Campania e Mun. Tianjing Recupero della Meng Yoss House Mattm, Sepa Costruzione edificio con caratteristiche ecocompatibili Mattm, Sepa Centro per sede Ministero ambiente cinese di cui b) Lotta alla desertificazione in Inner Mongolia di cui c) Clean Wings 3 Risorse stanziate di cui d) Sviluppo sostenibile in Western Provinces di cui e) Accordo World Expo di cui f) Meijong House Tianjin di cui f) Fondo Sepa (supporto alla costruzione del 4C bulding: attività di sviluppo sostenibile, aree West della Cina 3.500.000,00 3.379.000,00 Costruzione del CCCC Bulding Trasporto sostenibile di cui a) Studio fattibilità per Its Xi'an Miglioramento del trasporto a Pechino, pubblicazione bandi di gara 2.240.000,00 0,00 Mattm - Università di Tongijin 4 di cui b) Tongji Centro automotive 1.300.000,00 Mattm, Tongji University, Ice, Thetis spa (Turbec e Broad), Univ. La Sapienza di Roma Installazione nell'Università di Tongji di una microturbina per elettricità a basso impatto ambientale. Produzione prototipi di motori a basso inquinamento 119 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G di cui c) Trasporti sostenibili a Shanghai 300.000,00 Mattm, Epb Shanghai, Univ. Tongiji Definizione di sistema telematico di gestione del trasporto pubblico per Expo 2010 Mattm, Ice, Cnr, Epb Shanghai Progetto pilota per monitoraggio e gestione qualità dell'aria e costruzione rete informatica per il monitoraggio città di Suzhou 0,00 e) Qualità dell'aria a Shanghai 640.000,00 Inquinamento dell'acqua 4.400.000,00 5 a) Swim 6 Training seminari conferenze di cui a) Iniziative di comunicazione convegni e fiere di cui b) training con diverse istituzioni cinesi Gestione Pmo Shanghai 7 8 di cui a) Gestione Pmo Shanghai Gestione Pmo Pechino di cui a) Gestione Pmo Pechino Totale linee Corrispettivo Ice Totale Commessa Mattm, Mrw (Ministero acque cinesi) 4.400.000,00 Estensione del progetto Swimer: sviluppo di un sistema di supporto alle decisioni per la gestione e ottimizzazione del progetto di diversione sud-nord delle acque del fiume azzurro Alta formazione 2.500.000,00 1.200.000,00 Mattm, Most, Cass, Sepa, Bmepb, Sepb Venice Iu 1.300.000,00 Most, Cass, Sepa, Bmepb, Sepb Ice, Sepa, Tecnimont, Cueim 200.000,00 Formazione a distanza Fornitura servizi logistici per l'organico Pmo 200.000,00 1.000.000,00 1.000.000,00 18.095.000,00 1.091.009,70 19.186.009,70 16.176.867,94 (fatt. nn. 5146 del 30/5/2007; 3 del 8/1/2008; 11071 del 29/12/2008) 120 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G PIANO OPERATIVO 2008 N. progetti Linea di intervento Energia Risorse stanziate Importi fatturati Convenzioni/Protocolli/ Accordi 500.000,00 1 2 Mattm, Cass di cui studio strategia energetica 500.000,00 Sviluppo Sostenibile urbano e rurale 2.350.000,00 Mattm, Sepa, Shanghai Expo di cui a)World expo 2010 1.500.000,00 Agreement con Shanghai Jaotong University di cui b) JaoTong University Green Laboratory 500.000,00 di cui c) Lotta alla desertificazione in Mongolia 350.000,00 Trasporto sostenibile 3.117.17,00 Mattm, Univ. Jao Tong, Univ. Tongiji Oggetto Politiche e misure adottate nel settore energetico, analisi comparata delle esperienze internazionali Shanghai Expo Creazione di un laboratorio per le energie pulite Mattm, Sfa Afforestazione col sistema Vallerani di cui a) Tongji centroautomotive 90.000,00 Mattm, Univ. Tongiji Trasporto pubblico per Shanghai Expo 2010 di cui b) Tongji Centro automotive Euro 3 82.470,00 Mattm, Univ. Tongiji Produzione di 10 prototipi veicoli a basso impatto inquinamento di cui c) 2 ruote: Veicoli ibridi 1.944.700,00 Mattm, Univ. Tongiji Realizzazione di n. 100 veicoli ibridi Mattm, Mep, Epb Urumqi, Cnr Acquisto di n. 6 stazioni di monitoraggio dal Cnr-Iia 3 di cui d) Monitoraggio atmosferico Urumqui 500.000,00 di cui e) Qualità aria Pechino e Shanghai 500.000,00 Inquinamento dell'acqua di cui a) Swim , 3.000.000,00 1.000.000,00 Mattm, Mwr 2.000.000,00 Mattm, Mwr 4 di cui b) Gestione acqua sotterranea Nord Cina Estensione del progetto Swimer: sviluppo di un sistema di supporto alle decisioni per la gestione e ottimizzazione del progetto di diversione sudnord delle acque del fiume Azzurro Preparazione piano di gestione e recupero falde acquifere pianura settentrionale cinese 121 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Fondo Sepa di cui Fondo Sepa per sviluppo sostenibile, sviluppo aree sottosviluppate West Cina, consulenza legge danno ambientale 5 Fondo Tianjin di cui Fondo Tianji per Meng Jong House, Parco italiano, Quartiere intelligente e gestione risorse idriche 6 Training, seminari, conferenze di cui a) 4.500.000,00 4.500.000,00 Mattm, Mep, Fondo protocollo di Montreal, Politecnico Milano Realizzazione dell'edificio 4C Bulding Mattm, Mun. Tianjin Quartiere intelligente e gestione risorse idriche Mattm, Mep, Most, Tethis Seminari, workshop Mattm, Cciced Attività di formazione congiunta Mattm, Aqmi Urumqi, Cnr Studi sull'inquinamento atmosferico Mattm, Most, Cass, Sepa, Bmepb, Sepb, Ndrc Formazione su diverse tematiche della gestione ambientale Mattm, Venice Iu Programma di formazione a distanza su sviluppo sostenibile Mattm, Univ. Tongiji, Venice Iu Programma di studio dottorandi cinesi Mattm, Sepa, Ice, Cueim Fornitura servizi logistici per l'organico Pmo 3.500.000,00 3.500.000,00 2.998.000,00 1.500.000,00 7 di cui b) Gestione Pmo Pechino 8 9 Gestione Pmo Shanghai 1.498.000,00 3.500.000,00 200.000,00 Totale linee 23.665.170,00 Corrispettivo Ice 1.469.887,93 Totale Commessa 25.135.057,93 22.468.293,37 (fatt. nn. 132 del 17/1/2008; 283 del 26/1/2009; 8305 del 2/12/2009) 122 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G PIANO OPERATIVO 2009 (al 15/11/2011) N. progetti Linea di intervento Energia sostenibile e Cdm 1 2 3 Risorse stanziate 2.894.000,00 Sviluppo Sostenibile Urbano e Rurale 6.000.000,00 a) sottoprogramma World Expo 2010, Expo 2015 6.000.000,00 Trasporto sostenibile e inquinamento atm 1.530.000,00 Conservazione e gestione sostenibile delle acque a) sottoprogramma swim Convenzioni/Protocolli/Acc ordi 2.900.000,00 a) sottoprogramma: cofinanziamento completamento programma energia a) Progetto Tongji Centro Automotive Importi fatturati 1.527.300,00 500.000,00 Mattm, Sfa, Univ. Tsinghua, Cass Shanghai Expo 2010, Milano 2015 Mattm, Univ. Tongji Estensione del progetto Swimer: sviluppo di un sistema di supporto alle decisioni per la gestione e ottimizzazione del progetto di diversione sudnord delle acque del fiume Azzurro Piano di gestione e recupero falde acquifere pianura settentrionale cinese b) Gestione acqua sotterranea Nord Cina 5 Mattm, Mep Vari progetti Completamento programmi promozione sviluppo sostenibile, monitoraggio e controllo emergenze ambientali, gestione emergenze aree terremoto 2008, anno della cultura cinese in Italia, Expo 2010, Accordo con la municipalità di Tianjin 6 Realizzazione di nuovo tipo di ciclomotore ibrido (Two Wheels) Mattm, Mwr 475.000,00 2.600.000,00 Progetto Centro Sino Europeo sulle Energie pulite presso il Sieeb Mattm, Sepa 4 Accordo quadro con Mep Oggetto a) cofinanziamento del completamento dei programmi previsti nel 2009 200.000,00 0,00 Mattm, Sepa, Univ. Tianjin Restauro Meng Joss House 123 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Formazione e training 7 8 9 1.750.000,00 Mattm, Sepa, Most, Cass, Bmepb, Sepb, Ndrc, Cciced 1.744.651,00 Vari corsi e seminari, formazione a distanza, sito web Sicp Iniziative pubbliche 600.000,00 Mostre, fiere (Ciepec) Pmo Pechino assicura il supporto per l'organizzazione eventi, inaugurazione sede ecoefficienza Mep, presentazione rapporto Cina Energia, presentazione Progetto Swim. (Organizzazione fiera Ciepecb) Inaugurazione nuova sede Ministero ambiente, altri eventi 692.720,00 Gestione sottoprogrammi Pmo: convenzione Cueim 5.288.594,89 Coordinamento supporto e cofinanziamento costi partecipanti da parte del PMO di Pechino Totale linee 21.368.594,89 Corrispettivo Ice 1.078.000,00 Totale Commessa Mattm, Sepa, Ice Mattm, Sepa, Cueim, Ice 15.400.000,00 (fatt. nn. 8237 del 22.446.597,89 4/12/2009; 3410 del 10/6/2010; 6788 del 15/10/2010) 124 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G PIANO OPERATIVO 2010/2011 (al 31/12/2013) N. progetti Linea di intervento Energia sostenibile e Cdm 1 2 3 4 5 6 7 Risorse stanziate 1.500.000,00 a) sottoprogramma: cofinanziamento completamento programma energia 1.500.000,00 Sviluppo Sostenibile Urbano e Rurale 500.000,00 a) sottoprogramma World Expo 2010 500.000,00 Trasporto sostenibile e inquinamento atm 2.974.000,00 b) Progetto disseminazione veicoli ibridi e elettrici - Tongji 2.974.000,00 Conservazione e gestione sostenibile delle acque 0,00 a) assistenza e monitoraggio gestione delle acque Importi fatturati Convenzioni/Protocolli/ Accordi Mattm, Univ. Tsinghua, Sepa 1.500.000,00 Assistenza e monitoraggio dei progetti e collaborazioni con il Mep 1.500.000,00 Accordo quadro con Ndrc 0,00 a) Centro nazionale cambiamenti climatici 0,00 Accordo con la municipalità di Tianjin 500.000,00 a) cofinanziamento del completamento dei programmi previsti nel 2009 500.000,00 Progetto Centro Sino Europeo sulle Energie pulite (Sieeb) Mattm Shanghai Expo 2010 Mattm, Univ, Tongji Realizzazione di nuovo tipo di ciclomotore ibrido (Two Wheels) Mattm, Mwr Estensione del progetto Swimer: sviluppo di un sistema di supporto alle decisioni per la gestione e ottimizzazione del progetto di diversione sudnord delle acque del fiume Azzurro 0,00 Accordo quadro con Mep Oggetto Mattm, Mep Vari progetti Mattm, Univ. Tianjin 125 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G Formazione e training 8 9 10 Mattm, Sepa, Most, Cass, Bmepb, Sepb, Ndrc 1.860.000,00 Coordinamento supporto e cofinanziamento costi partecipanti da parte del Pmo di Pechino 1.860.000,00 Vari corsi e seminari, formazione a distanza, sito web Sino italian Cooperation Iniziative pubbliche 1.000.000,00 Mostre, fiere (Ciepec) a) il Pmo Pechino assicura il supporto per l'organizzazione eventi, inaugurazione sede ecoefficienza Ministero ambiente cinese, presentazione rapporto Cina Energia, presentazione Progetto Swim. A) Organizzazione fiera Ciepec B) Inaugurazione nuova sede Ministero ambiente C) Altri eventi 1.000.000,00 Mattm, Univ. Tongji, Mep Gestione sottoprogrammi varie linee Pmo 3.245.189,92 Mattm, Sepa, Cueim, Ice Totale linee Corrispettivo Ice Totale Commessa 13.079.189,92 770.000,00 13.849.189,92 14.124.000,00 (fatt. nn. 7630 del 22/10/2010; 1948 del 23/3/2011; 5436 del 15/9/2011) 126 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G PIANO OPERATIVO 2013 N. progetti 1 2 Linea di intervento Sottoprogramma progetti di formazione Sottoprogramma Pmo Totale linee attività Corrispettivo Ice Risorse stanziate Importi fatturati Convenzioni/Protocolli/ Accordi Mattm, Sepa, Most, Cass, Bmepb, Sepb,Tstc, Ndrc, Miit 1.102.828,41 Mattm, Sepa, Ice 750.000,00 Oggetto Alta formazione su diverse tematiche ambientali Assistenza tecnico scientifica con il team italocinese e collaborazione permanente con le istituzioni cinesi e il Mattm per il coordinamento dei programmi di cooperazione internazionale del Mattm in Cina 1.852.828,41 129.500,00 Residuo gestione Totale commessa 1.982.328,41 603.747,5 (fatt. n. 6156 del 26/11/2013) Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Mattm e Ice-Agenzia. 127 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2015/G SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO SULLA GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO