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Novità Ultra XP Strapotenti dagli Usa In arrivo le nuove Wilson pensate per chi vuole più spinta LA RIVISTA Anno XI - n.42 - 2 dicembre 2015 Pag.22 Momenti storici: uno, dieci, 300.000... La squadra britannica di Davis con il premier David Cameron TESSERATI FIT 300.000 Ci voleva uno come Andy Murray per riportare la Coppa Davis davanti al dieci di Downing Street dopo 79 anni. 300.000 come la soglia di tesserati superata quest’anno dalla FIT, con un numero record di agonisti: 93.266 2015 Preparatore mentale i nuovi corsi FIT Dal 2016 una nuova figura ufficialmente qualificata Pag.20 GLI ALTRI CONTENUTI Pag.4 e pag.8 Uno spot perfetto Pag.3 - Batch Point: il dolore dei soldi Pag.5 - Terza pagina: Dwight Davis Pag.6 Focus: Challenger Masters Pag.10 - I numeri della settimana Pag.12 - Il tennis in tv Pag.14 Serie A: semifinali e play-out Pag.16 - Circuito Fit-Tpra: tra campo e realtà Pag.18 - La regola del gioco: perchè serve la scorta Pag.24 2 prima pagina Uno spot perfetto di Enzo Anderloni - Foto Getty Images N ella diretta della vita capitano momenti perfetti. Che così giusti sarebbe difficile scriverli a tavolino, nella sceneggiatura di un film. Eccone uno che, trasmesso in diretta da SuperTennis, andrebbe mostrato in tutte le scuole di tennis per riassumere in poco più di un minuto il senso migliore del nostro sport. Belgio-Gran Bretagna finale di Coppa Davis, Murray-Goffin match decisivo per i Britons, se Andy vince. Siamo 6-3 7-5 5-3 30-40, per lo scozzese, servizio Goffin, dunque matchpoint Murray, dopo due ore e 54 minuti di gioco. Scambione da fondo, in cui Goffin prende il sopravvento e a un certo punto spara un lungolinea di rovescio nell’angolino, lontanissimo da DIRETTORE Angelo Binaghi COMITATO DI DIREZIONE Angelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, Massimo Verdina DIRETTORE RESPONSABILE Enzo Anderloni Murray. Andy molla l’osso? Manco morto. Recupero difensivo spaventoso e disperato. Palla di nuovo in gioco e Murray ancora a fare tutto il fondocampo ricorrendo fino a che, sul colpo successivo, Goffin viene a prendersi il punto a rete. Con l’ultimo fiato Andy allunga il rovescio bimane in un lob perfetto. Gioco, partita, incontro e fine di un digiuno inglese in Coppa Davis che durava 79 anni, dal 1936. Murray si butta per terra, sulla terra rossa di Gand. E ci resta. Quando la squadra, esplosa come un fuoco artificiale dalla panchina al campo, arriva a “sotterrarlo” di abbracci è ancora lungo disteso. Finalmente ce l’ha fatta: dopo Wimbledon e l’oro olimpico, la Davis chiude il cerchio storico e lui può lasciarsi andare, godersi l’attimo, sommerso dal “pacchetto di mischia” dei suoi. E invece, no. Che fa? Alza un braccio. COORDINAMENTO REDAZIONALE Angelo Mancuso SUPER TENNIS TEAM Antonio Costantini (foto editor), Amanda Lanari, Annamaria Pedani (grafica) FOTO Getty Images, Archivio FIT, Antonio Costantini, Angelo Tonelli HANNO COLLABORATO Giovanni Di Natale, Max Fogazzi, Andrea Nizzero, Gabriele Riva, Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, Piero Valesio A CURA DI Sportcast srl Via Cesena, 58 - 00182 Roma [email protected] 3 Fermi un attimo, ragazzi! Deve fare una cosa importante prima di festeggiare fino in fondo con loro. E si stava dimenticando. Si apre un varco, si alza e raggiunge di corsa l’avversario battuto. Gli deve stringere la mano, congratularsi alla fine della bella battaglia. Poi deve andare dal capitano belga. A stringergli la mano, a parlare anche con lui, a rendere onore e riceverne il plauso. E poi c’è la panchina avversaria, da salutare. Mani da stringere e sguardi da incrociare, senza fretta, da vincitore con rispetto per i vinti. Solo allora si può tornare a festeggiare davvero. Indomabile Braveheart fino all’ultimo quindici, inappuntabile Baronetto (che cosa aspetta, Sua Maesta?) dall’istante successivo. Questo è lo spirito di un tennista vincente, ora e sempre, dentro e fuori dal campo. Via con lo spot… PROGETTO GRAFICO REALIZZAZIONE Edisport Editoriale Srl REDAZIONE E SEGRETERIA Stadio Olimpico - Curva Nord Ingresso 44, Scala G 00135 Roma Info: [email protected] Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004 dell’ 8 gennaio 2004 Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. La rivista è disponibile in formato digitale sui siti www. federtennis.it e www.supertennis.tv e spedita via newsletter. Per riceverla scrivere a [email protected] circuito mondiale Chiamatelo Sir Murray Dal 43° posto del ranking mondiale Itf alla prima Coppa Davis dopo 79 anni: ecco dove è arrivata la Gran Bretagna grazie a Andy Murray Andy trascina la Gran Bretagna alla decima Insalatiera della storia. Un successo che mancava da 79 anni e che lo lancia nell’olimpo sportivo di Sua Maestà. Ecco perché andrebbe nominato Cavaliere del Regno di Andrea Nizzero - foto Getty Images M ettetevi nei panni delle amiche di Judy Murray. Se assomiglia a un po’ tutte le madri del mondo, che per un voto del figlio a scuola possono vantarsi per ore, provate a immaginarvi la prossima partita a bridge con lei: un incubo. I suoi due figli sono riusciti a rendere fiero un Paese che vive di sarcasmo, humour nero e nostalgia: altro che 7 in pagella, c’è da tapparsi le orecchie fino al 2094 (la prossima Davis britannica, dovessero passare altri 79 anni). Per la mamma più orgogliosa dell’Impero e i suoi due figli, da domenica tutti con un posto eterno nella storia del tennis britannico, il viaggio chiuso a Ghent dev’essere stato qualcosa di simile a un’esperienza onirica. Come se qualche mese fa Andy avesse preso coscienza dentro un sogno, fosse riu- scito a non svegliarsi e avesse coinvolto tutti coloro che potevano essergli utili al raggiungimento di un’impresa impossibile nel mondo reale. Solo che, alla fine del sogno lucido, nessuno si è svegliato: la Gran Bretagna, che solo cinque anni fa veniva umiliata dalla Lituania e raschiava il fondo del barile mondiale al 43° posto del ranking Itf, è campione del mondo dopo quasi ottant’anni dai fasti del solito Fred Perry. Semplicemente incredibile Ascoltando Judy, Andy e Jamie nelle dichiarazioni post trionfo, separate e raccolte in luoghi e momenti diversi, ci si accorge di come usino la stessa, banale parola. “Per me, guardarli giocare assieme è sempre stata la cosa più commovente. Nelle ultime tre sfide di Davis - quarti, semi e ieri - vederli combattere assieme, in grandi stadi in questa atmosfera incredibile, con moltissimo in palio, è stato semplice- Da 0 -1 a 3-1, è Murray-mania Gran Bretagna b. Belgio 3-1. Flanders Expo, Ghent, Belgio (capienza: 13.000 posti). Superficie: terra battuta indoor. Risultati - Venerdì: Goffin (BEL) b. Edmund (GBR) 3-6 1-6 6-2 6-1 6-0, A. Murray (GBR) b. Bemelmans (BEL) 6-3 6-2 7-5; Sabato: A. Murray/J. Murray (GBR) b. Darcis/Goffin (BEL) 6-4 4-6 6-3 6-2. Domenica: A. Murray (GBR) b. Goffin (BEL) 6-3 7-5 6-3. Le rose - Belgio: David Goffin, Steve Darcis, Ruben Bemelmans, Kimmer Coppejans; capitano: Johan Van Herck. Gran Bretagna: Andy Murray, Kyle Edmund, James Ward, Jamie Murray; capitano: Leon Smith 4 circuito mondiale Le 11 perle di King Andy, l’ultimo k.o. con Fognini Oltre alle tre di Gand, ecco le altre otto vittorie decisive (nessuna a risultato acquisito) conquistate da Andy Murray (11-0 nel 2015 in Davis). L’ultimo a battere Murray in Coppa Davis è stato Fabio Fognini, a Napoli, il 6 aprile 2014. Semifinale GBR b. AUS 3-2 Murray b. Kokkinakis 6-3 6-0 6-3, b. Groth/ Hewitt (in coppia con J. Murray) 4-6 6-3 6-4 6-7(6) 6-4, b. Tomic 7-5 6-3 6-2. Quarti di finale: GBR b. FRA 3-1 Murray b. Tsonga 7-5 7-6(10) 6-2, b. Mahut/ Tsonga (in coppia con J. Murray) 4-6 6-3 7-6(5) 6-1, b. Simon 4-6 7-6(5) 6-3 6-0. Primo turno: GBR b. USA 3-2 a Glasgow Murray b. Young, Donald 6-1 6-1 4-6 6-2, b. Isner, John 7-6(4) 6-3 7-6(4). mente... incredibile.” Già, incredibile: non esattamente una parola evocativa, a causa dell’abuso che ne viene fatto in ogni lingua e paese. Ma ascoltando l’intervista, guardando Judy esitare per un paio di secondi prima di utilizzarla, si capisce quanto sia in realtà la parola giusta, per una volta utilizzata in modo fedele al suo significato. Eroe scozzese Affermare che nessuno, né mamma Murray né i più ottimisti tifosi britannici, avrebbe potuto immaginare una Gran Bretagna detentrice della Coppa Davis non è affatto un’iperbole. Come non è più un ossimoro mettere “tifosi britannici” e “ottimismo” nella stessa frase. Non fosse scozzese, colui che ha reso possibile entrambe queste cose, Murray godrebbe della stessa considerazione che gli inglesi dedicano a San Giorgio che sconfisse il drago, a Orazio Nelson che batté Napoleone e a sir Edmund Hillary che mise la Union Jack in cima al mondo. All’indomani dell’impresa, il Daily Mail titolava: “Andy Murray potrebbe essere il più grande sportivo della storia britannica”. Fosse nato a Brighton, a Birmingham, a Manchester invece che a Dunblane, in quel titolo non ci sarebbe il condizionale. Undici su undici I fatti e i numeri, non le opinioni, aiutano a comprendere le dimensioni dell’impresa. Nel corso delle quattro sfide (ottavi, quarti, semifinali e finale) che hanno portato la Gran Bretagna al trionfo, Murray ha giocato 11 incontri, vincendoli tutti: solo John McEnroe nel 1982 era riuscito a fare altrettanto (ne vinse 12), ma alcuni li giocò a risultato acquisito. L’ultimo a vincere tutti e tre i punti decisivi in finale era stato Pete Sampras nel 1995: Andy lo ha fatto in finale contro il Belgio, in semifinale contro l’Australia e nei quarti di finale contro la Francia. Prima di Andy, nell’Era Open, solo Rafael Nadal e Andre Agassi erano riusciti a vincere Wimbledon, Coppa Davis e oro olimpico in singolare. In cinque milioni hanno seguito il singolare decisivo sulla BBC, con la concorrenza della Premier League e nel weekend in cui l’Inghilterra aveva già esultato per la vittoria mondiale di Tyson Fury, nella boxe, sul campione in carica dei massimi Wladimir Klitschko. Nessuna ipocrisia Oltre al “mastermind” Andy e allo scudiero Jamie, fratello maggiore nel ruolo di quello minore, sarebbe un errore non considerare gli attori non protagonisti, dal fenomenale capitano Leon Smith (Glasgow) a quel James Ward (Londra) che, nove mesi fa, conquistò un punto decisivo e insperato contro John Isner e gli Stati Uniti. Un trionfo britannico, non inglese, costruito dai britannici. Solo i miopi vedono ipocrisia e contraddizione nell’esultanza - commossa, bellissima e avvolta nella Union Jack - di Andy e Jamie, due scozzesi che a suo tempo non hanno nascosto di desiderare una Scozia indipendente. La contraddizione sta semmai in chi, per ignoranza o malafede, li ha insultati e denigrati per questo. In chi non riesce a gioire del campione più incredibile - per meriti sportivi e umani, per trascorso e origini, per lungimiranza e resilienza - che la più grande delle British Isles abbia mai prodotto. Brillantezza e ironia E a Judy, da sempre irrisa per la sua passione e il suo aspetto da maestra terribile, vanno i meriti di una mamma perfetta. Una madre che ha saputo far superare a due bambini di 9 e 10 anni l’assurda tragedia di sentir morire, un paio di pareti più in là, 16 compagni di scuola elementare. Una madre che ha regalato al mondo un campione maschio, intelligente e femminista: tre caratteristiche che nello sport raramente (mai?) si sono viste assieme. Un tizio che a un paio d’ore dalla vittoria più pazzesca della sua carriera ha la brillantezza e l’ironia per commentare: “Una parata al nostro ritorno? Non ci verrebbe nessuno! Andremmo in giro per Londra salutando i muri dei palazzi”. Lasciate parlare mamma Judy, anche dovesse farlo per 79 anni. Tutti, dalle sue amiche della domenica pomeriggio ai suoi colleghi sul campo da tennis, dai britannici festanti agli inglesi rosiconi, dai disinformati detrattori ai sacrosanti ammiratori, abbiamo qualcosa da imparare. Tutti le dovremmo dedicare due parole: great job, ottimo lavoro. batch-point Il dolore dei soldi Nel profluvio di luoghi comuni che ci ha inondato dopo la decima vittoria britannica in Coppa Davis, resa così speciale dal fatto di essere arrivata - per di più ad opera di un ribelle scozzese - a distanza di ben 79 anni dalla nona, non c’è rimasto spazio per la più ovvia delle considerazioni che la fine di un digiuno così lungo avrebbe dovuto suggerire a chi di tennis si occupa per mestiere. E cioè che - al contrario di quanto, il più delle volte strumentalmente, sostengono certi demagoghi di casa nostra - per vincere non basta investire centinaia di milioni nel settore tecnico, e che anzi distribuire a destra e manca troppi soldi può rivelarsi addirittura controproducente. I 79 anni di flop tennistico della Gran Bretagna, che grazie agli enormi profitti realizzati organizzando Wimbledon vanta una delle federazioni più ricche del mondo, sono la prova provata di quanta inefficienza e mancanza di stimoli generi l’assistenzialismo nel nostro sport. Anche perché, spesso, i soldi facili finiscono nelle tasche sbagliate (il che fra l’altro spiega come mai, qui in Italia, certe prediche vengano sempre dagli stessi pulpiti...). Batch 5 terza pagina Davis: un uomo, una coppa Epopea di Dwight Filley Davis, il miliardario di St.Louis che 115 anni fa inventò la competizione a squadre più popolare del mondo e pagò il trofeo più antico nella storia del tennis Lo statunitense Dwight Davis (a destra nella foto con il compagno di squadra Holcombe Ward), mise in palio a sue spese la prima Coppa, nel 1900 di Alessandro Mastroluca N el 1932, l’ambasciatore Usa in Francia organizza una visita per Dwight Filley Davis. Ha appena lasciato l’incarico di governatore nelle Filippine, ma il suo posto, in occasione della visita alla Camera dei Deputati, è dietro una colonna. Chiede di essere spostato, ma né il suo incarico appena terminato, né il suo passato recente di ministro della guerra per il governo Usa, sotto la presidenza Coolidge, bastano a ottenere quel piccolo privilegio. Un emissario, però, insiste: “Ma è monsieur Davis, l’uomo che ha dato al mondo la Coppa Davis, che 6 la Francia detiene ormai dal 1927”. Davis ottiene un posto in prima fila. “Ora sapete cosa è davvero importante nella vita”, dirà anni dopo alla sua famiglia. La genesi della coppa Davis è stato anche un buon giocatore di tennis a Harvard. “Era alto, appassionato, tenebroso e senza un’oncia di grasso”, scriveva il giornale dell’università, The Crimson. Numero 2 degli Usa nel 1899, ha vinto per tre anni di fila, fino al 1902, il titolo in doppio agli Us Championships con l’amico Holcombe Ward. Saranno proprio loro, insieme a Malcolm Whitman, anche lui studente a Harvard, a rappresentare gli Stati Uniti nella prima partita della Davis. Ma come è nata l’idea di una competizione a squadre in uno sport individuale? Secondo la versione del fondatore, l’ispirazione gli arriva nel 1899 dall’entusiasmo per l’America’s Cup di vela che si sarebbe disputata di lì a poco a New York e sarebbe stata annunciata da Guglielmo Marconi nel primo messaggio radio della storia. Secondo Charles Voigt, allora giocatore poi giornalista, però, bisogna anticipare tutto al 1896, a un torneo a Niagara-on-the-Lake. Davis organizza a sue spese cene e rinfreschi, e sul giornale locale, The Lake, si raccontano le sue serate galanti con la fidanzata all’uscita della sala da ballo. Quando Voigt scopre che quel ragazzo è il miliardario di St.Louis già allora fra i migliori tennisti degli Usa, gli propone di organizzare una grande competizione, con in palio un ricco montepremi o magari una coppa. La prima edizione Detto fatto. Davis paga di tasca sua il corrispettivo di 750 sterline alla William B. Durgin & Co di Concord, New Hampshire, per realizzare il trofeo, disegnato da Rowland Rhodes: 216 once d’argento fuse a forma di punch-bowl, di insalatiera o meglio ancora di zuppiera, su un basamento di legno che porta la scritta “presented by Dwight F. Davis”. Per la prima edizione, nel 1900, gli Stati Uniti invitano le Isole Britanniche al Longwood Cricket Club di Boston. Davis gioca in risposta il primo punto della manifestazione, e mette fuori. Ma i tre ragazzi di Harvard vincono 3-0 prima che la pioggia ponga fine alla sfida. Davis completerà gli studi in legge, introdurrà il primo campo pubblico in un parco Usa e riceverà due medaglie al valore per il comportamento durante l’Offensiva dei Cento Giorni (1918), al fianco del futuro presidente Truman. Ma la sua eredità rimane scolpita nel basamento del trofeo che porta il suo nome. “Se avessi saputo allora dell’importanza che avrebbe avuto” ha detto poco prima di morire, “ne avrei fatto realizzare uno tutto d’oro”. Consumo di carburante ciclo misto (litri/100km) 3,9 - 5,6; emissioni CO2 (g/km) 104 - 137. BMW Financial Services: la più avanzata realtà nei servizi finanziari. Nuova BMW X1 www.bmw.it Nuova BMW X1. NoN asPettare che la vita succeda. L’attesa è finita. È nata la Nuova BMW X1. Per lasciare il segno in ogni situazione, circondato dalla sportività delle linee muscolose degli esterni. Per raggiungere ogni obiettivo che ti sei prefissato, grazie alla trazione integrale BMW xdrive e ai sistemi di assistenza alla guida. E per essere sempre pronto a partire. 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Il 31 dicembre 2001 i tesserati erano 129.797. Il precendente muro psicologico, quello dei 200.000, era stato abbattuto nel 2007. 8 l’evento E’ dal 2001 che il dato relativo al numero totale dei tesserati cresce: allora a fine anno era 129,797. Quel 2001 era partito con soli due giocatori italiani tra i primi 100 della classifica Atp, il primo dei quali, Gianluca Pozzi, andava per i 36 anni ed era n. 43. Le ragazze, nelle top 100 Wta, erano in cinque. La prima, Tathiana Garbin, al n. 42. Da allora, è stato un crescendo continuo, al vertice come alla base. E ai successi che hanno riscritto la storia del nostro tennis (il Roland Garros di Francesca Schiavone, gli Us Open di Flavia Pennetta, le quattro Fed Cup, il Career Grand Slam di Errani-Vinci, gli Australian Open di Fognini-Bolelli, solo per citare i risultati più eclatanti) è corrisposto il montare continuo della base. E del senso di appartenenza. Gli oltre 300.000 di oggi (alle 17.15 dello stesso 24 novembre si era già a quota 300.039) diventano un momento di passaggio verso obbiettivi più ambiziosi che la forza promozionale del canale televisivo Supertennis (che dal 2008 racconta questa crescita qualitativa e quantitativa) consente di perseguire. Mai così tanti agonisti L’evento simbolico del superamento di quota 300.000 tesserati totali accende i riflettori su quello che è un record assoluto, ancora più importante: il numero dei tesserati agonisti, i giocatori veri, quelli che si sottopongono a visita medico-sportiva, con tanto di elettrocardiogramma sotto sforzo, per poter essere pronti ad affrontare i tornei. E i tornei li affrontano davvero, Il tesserato n.300.000 si chiama Pietro, ha 11 anni e tifa Nole Se abbattere un muro è presupposto per andare oltre guardando al futuro, il fatto che la tessera FIT n.300.000 del 2015 sia stata emessa per un ragazzino di 11 anni della scuola tennis del circolo Due Ponti di Roma, ha un suo bel valore simbolico. Pietro Caiello, che è nato a Roma il 24 settembre del 2004, ha infatti cominciato da poco a giocare a tennis ma lo segue tantissimo in tv insieme al papà Stefano, anche lui molto appassionato. Al punto che quest’anno erano in tribuna sul Centrale del Foro Italico per la finale degli Internazionali BNL d’Italia tra Novak Djokovic (che è il campione preferito da Pietro, anche se gli piacciono molto anche Federer e Nadal; Serena Williams e Flavia Pennetta) e Roger Federer. Pietro, tifoso della Roma, frequenta la prima media presso la Scuola Vallombrosa e, appunto, la Scuola tennis del Due Ponti. “Ha cominciato da poco e deve lavorare molto sul rovescio, – ci ha raccontato papà Stefano – ma è un tipo molto sportivo. Ama praticare anche il triathlon (nuoto, corsa e bici), gli piace lo sci e guidare il Mini Quad”. Insomma, un giovane atleta polivalente. Ben arrivato nella nostra grande famiglia, Pietro. E grazie di averci aiutato ad abbattere il muro. allenandosi tra di loro o facendosi allenare da un maestro, dotandosi della loro attrezzatura da gara, della loro coppia di racchette uguali, di incordature tarate ad hoc, di calzature tecniche adatte alle diverse superfici di gioco, raggiungendo con i primi buoni risultati anche un rango di classifica. Il 24 novembre 2015 i tesserati agonisti della FIT erano la bellezza di 93.266, numero mai raggiunto nella storia del nostro tennis. Un risultato straordinario di promozione dell’attività sportiva vera, se si considera che a fine 2002 si era a quota 53.059. Pensare nel prossimo futuro, al raddoppio di quella cifra e al crollo di un altro muro “psicologico”, quello dei 100.000 agonisti, è molto più che un auspicio. E’ un altro obbiettivo concre- 93.266 agonisti nel 2015: il prossimo muro a quota 100.000... Al 24 novembre 2015 i tesserati agonisti erano 93.266, una cifra mai raggiunta dai tennisti italiani. Un dato che rappresenta la massa dei giocatori veri, che partecipano ai tornei e ai campionati a squadre. 9 focus Samba per due Due degli otto protagonisti al Masters in Brasile erano azzurri. Paolo Lorenzi e Marco Cecchinato sono usciti nei round robin ma nel loro 2015 un primato europeo e una continuità invidiabile... Top 100 senza match Atp? Si può Nelle ultime stagioni molti giocatori sono riusciti a entrare nei Top 100 Atp grazie ai punti conquistati nei challenger e senza vincere alcun match a livello Atp. Uno di loro è il siciliano Marco Cecchinato (nella foto). Inoltre tra gli otto partecipanti alle Challenger Tour Finals 2015 di San Paolo, Brasile, ben tre (proprio Cecchinato, Dustov e Clezar) non hanno mai vinto un incontro nel circuito maggiore. Daniel Munoz-De la Nava, invece, non ha mai ottenuto una vittoria in una prova dello Slam. Paolo Lorenzi, 34 anni di Siena, è il giocatore europeo con il maggior numero di tornei challenger vinti (16) di Alessandro Nizegorodcew L a città di San Paolo ha ospitato, dal 25 al 29 novembre, la quinta edizione delle Challenger Tour Finals. Per la prima volta nella storia è stata una coppia di giocatori italiani a qualificarsi per l’evento brasiliano. Sono Paolo Lorenzi e Marco Cecchinato, dopo una stagione ad altissimi livelli nella prima fascia delle gerarchie Atp, hanno conquistato il pass per il Masters (Lorenzi aveva già partecipato nel 2012, Filippo Volandri vinse nel 2013 e Simone Bolelli arrivò in semifinale nel 2014). Lorenzi e Cecchinato in questa edizione hanno racimolato una vittoria e due sconfitte, non riuscendo a superare il girone eliminatorio. Il successo finale è andato invece allo spagnolo Inigo Cervantes, abile a imporsi in finale nel più classico dei derby iberici contro Daniel Munoz-De La Nava. 6-2 3-6 7-6(4) il risultato finale. E pensare che il vincitore delle Challenger Tour Finals quest’anno ha giocato un solo match a livello Atp (ad Amburgo, perso dal francese Pouille). Lorenzi primo in Europa Va detto subito che Paolino è leader europeo a livello challenger. Paolo Lorenzi A destra lo spagnolo Inigo Cervantes, vincitore delle Atp Challenger Finals di San Paolo, con il finalista Daniel Munoz-De La Nava, suo connazionale ha partecipato per la seconda volta alle Challenger Tour Finals dopo l’esordio nel 2012. Nel circuito cadetto Lorenzi vanta uno straordinario record di 16 titoli (su 30 finali), di cui 5 nell’amata Colombia. Il senese, che compirà 34 anni il prossimo 15 dicembre, è quarto in classifica per numero di challenger vinti dopo Yen-Hsun Lu (Taipei, n.77), Dudi Sela (Israele, n.100) e Go Soeda (Giappone, n.132), ma l’azzurro è il primo di tutti i tempi tra i giocatori europei. La continuità di Ceck La stagione di Marco Cecchinato invece 10 si riassume nella forza della continuità. Pochi acuti ma straordinaria costanza. In estrema sintesi è stato questo il 2015 del siciliano classe 1992 e numero 89 Atp. Nei tornei challenger vanta un record annuale di 44 vittorie e 16 sconfitte con un titolo (conquistato a Torino), una finale (a Genova) e ben 10 semifinali. È mancato l’exploit a livello Atp, circuito nel quale ‘Ceck’ non ha ancora conquistato alcuna vittoria. Non sono mancati però successi su tennisti di ottimo livello come il Top 100 Albert Ramos. Nel 2016 si attende il salto di qualità sulle superfici veloci. L’argentino Guido Pella, tra i grandi favoriti della vigilia, costretto al ritiro dopo uno svenimento successivo a un sospetto stiramento. Era già qualificato per la semifinale, ma ovviamente non è potuto scendere in campo A colpo sicuro Cattolica Assicurazioni la Compagnia al servizio del tennis www.cattolica.it 11 i numeri della settimana Il filotto di Murray I primi 25 italiani del ranking Atp I primi 25 del ranking Atp di Giorgio Spalluto foto Getty Images 8 i successi in singolare di Davis per Andy Murray (nella foto), il 1° tennista dal 1981 ad aggiudicarsi tutti gli 8 match giocati a punteggio non acquisito, e dunque al meglio dei 5 set. 625 i punti Atp conquistati nel 2015 da Andy Murray in Coppa Davis. Lo scozzese, oltre ai punti accumulati dopo ogni vittoria, ha potuto usufruire del “Performance Bonus” di 125 punti, riservato a coloro in grado di aggiudicarsi tutti gli 8 singolari, giocati a punteggio non acquisito. 11 le vittorie di Andy Murray in questa edizione di Davis, su altrettanti match disputati. Da quando è stato istituito il World Group (1981) hanno raggiunto questa quota John McEnroe (12-0 nel 1982), Stich (11-1 nel 1993) e Ivan Ljubicic (11-1 nel 2005). 4 le nazioni non accreditate di una testa di serie ad aggiudicarsi l’Insalatiera dal 1981. La Gran Bretagna emula i successi di Croazia (2005), Serbia (2010) e Svizzera (2014). 7 i tennisti capaci di vincere in una finale di Davis tre match non a punteggio acquisito, da quando nel 1972 è stato abolito il Challenge Round. Andy Murray si aggiunge a Stan Smith (1972), Bjorn Borg (1975), Pat Cash (1986), Boris Becker (1989), Michael Stich (1993) e Pete Sampras (1995). Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Nome (nazionalità) Novak Djokovic (SRB) Andy Murray (GBR) Roger Federer (SUI) Stan Wawrinka (SUI) Rafael Nadal (ESP) Tomas Berdych (CZE) David Ferrer (ESP) Kei Nishikori (JPN) Richard Gasquet (FRA) Jo-Wilfried Tsonga (FRA) John Isner (USA) Kevin Anderson (RSA) Marin Cilic (CRO) Milos Raonic (CAN) Gilles Simon (FRA) David Goffin (BEL) Feliciano Lopez (ESP) Bernard Tomic (AUS) Benoit Paire (FRA) Dominic Thiem (AUT) Fabio Fognini (ITA) Viktor Troicki (SRB) Ivo Karlovic (CRO) Gael Monfils (FRA) Roberto Bautista Agut (ESP) Punti 16585 8945 8265 6865 5230 4620 4305 4235 2850 2635 2495 2475 2405 2170 2145 1880 1690 1675 1633 1600 1515 1487 1485 1485 1480 Nome (nazionalità) Serena Williams (USA) Simona Halep (ROU) Garbine Muguruza (ESP) Maria Sharapova (RUS) Agnieszka Radwanska (POL) Petra Kvitova (CZE) Venus Williams (USA) Flavia Pennetta (ITA) Lucie Safarova (CZE) Angelique Kerber (GER) Karolina Pliskova (CZE) Timea Bacsinszky (SUI) Carla Suarez Navarro (ESP) Belinda Bencic (SUI) Roberta Vinci (ITA) Ana Ivanovic (SRB) Caroline Wozniacki (DEN) Madison Keys (USA) Elina Svitolina (UKR) Sara Errani (ITA) Jelena Jankovic (SRB) Victoria Azarenka (BLR) Ekaterina Makarova (RUS) Andrea Petkovic (GER) Svetlana Kuznetsova (RUS) 12 Rank. 21 29 58 68 90 107 157 158 183 192 219 226 240 242 244 251 252 289 302 323 324 328 339 360 367 Nome Fabio Fognini Andreas Seppi Simone Bolelli Paolo Lorenzi Marco Cecchinato Luca Vanni Thomas Fabbiano Andrea Arnaboldi Matteo Donati Filippo Volandri Gianluca Naso Salvatore Caruso Riccardo Bellotti Federico Gaio Roberto Marcora Lorenzo Giustino Alessandro Giannessi Matteo Viola Erik Crepaldi Alessandro Bega Flavio Cipolla Gianluca Mager Edoardo Eremin Francisco Bahamonde Omar Giacalone Punti 1515 1360 790 725 618 552 362 360 280 256 235 228 214 210 210 206 205 175 166 148 147 146 139 126 123 Le prime 25 italiane del ranking Wta Le prime 25 del ranking Wta Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Punti 9945 6060 5200 5011 4500 4220 3790 3621 3590 3590 3285 3133 3090 2900 2785 2645 2641 2600 2590 2525 2445 2276 2201 2185 2006 Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Rank. Nome Punti 8 Flavia Pennetta 3621 15 Roberta Vinci 2785 20 Sara Errani 2525 35 Camila Giorgi 1325 51 Karin Knapp 1031 114 Francesca Schiavone 541 254 Martina Caregaro 179 292 Giulia Gatto-Monticone 148 305 Alberta Brianti 136 321 Gioia Barbieri 123 325 Alice Matteucci 122 354 Cristiana Ferrando 107 372 Martina Trevisan 98 373 Anastasia Grymalska 98 380 Nastassja Burnett 93 389 Georgia Brescia 90 440 Claudia Giovine 71 443 Corinna Dentoni 69 462 Gaia Sanesi 63 467 Bianca Turati 63 472 Jessica Pieri 61 478 Jasmine Paolini 59 482 Alice Balducci 59 494 Stefania Rubini 56 495 Anna Giulia Remondina 56 W W W. Z U S T E N N I S . I T 13 il tennis in tv Un dicembre mai visto A ltro che tutto finito, altro che mese di transizione verso le dirette dei circuiti targati 2016. Il dicembre di SuperTennis è ricchissimo e caldo. Caldo come l’estate newyorchese e caldo come le emozioni che ci hanno fatto vivere Flavia Pennetta e Roberta Vinci non più tardi di un paio di mesi fa. I loro Us Open, coronati con la prima finale Slam tutta azzurra della storia, ritorneranno finalmente in onda. Non solo il “duello finale”, con la gioia di Flavia vincitrice e la commozione di Roberta finalista. Ma anche lo straordinario successo di Robertina, in semifinale, sulla super-favorita Serena Williams. Una delle sorprese più grandi della storia dello sport tutto, come è stato ribattezzato quel match, di nuovo in tv da godersi punto dopo punto. Palinsesto ricco Mai avuto un dicembre così. Nel 2015 SuperTennis continua ad accelerare, pure sotto l’albero. Con le partite che hanno fatto la storia e tante chicche per ogni appassionato. Sul prossimo numero della rivista, con il palinsesto del periodo d’avvicinamento alle festività, avrete tutti i dettagli e gli orari di emissione delle grandi sfide. Restate sintonizzati sul n.64 del digitale terrestre, n.224 della piattaforma Sky e canale 30 di TivùSat oppure in webstreaming su www.supertennis.tv. C’è un gran bel regalo di Natale per voi. Nel mese di dicembre SuperTennis farà rivivere le emozioni degli Us Open, quelle legate a Pennetta e Vinci, ma non solo... (foto Getty Images) IPTL, non perdere l’NBA del tennis Una sorta di campionato per franchigie, come l’Nba. Ma con racchetta. E così si possono trovare gli Indian Aces che sfidano i Japan Warriors, o i Mavericks delle Filippine contro i Royals degli Emirati Arabi. E le squadre sono composte da giocatori come Federer e Nadal, come Sharapova e Serena Williams. Ma anche da glorie del passato recente come Marat Safin o Goran Ivanisevic. In tutto sono 5 team e 5 paesi coinvolti, più di 30 campioni impegnati. La formula? Si giocano 5 set - in quest’ordine - uno di singolare maschile, uno di singolare femminile, uno di doppio misto, uno di doppio maschile e uno tra ‘vecchie glorie’. Come nelle leghe pro ‘all’americana’, le classifiche sono date dalla % di vittorie e sconfitte. Le due con il rapporto migliore si sfidano per finale e titolo. La mattina con i campioni, tutti i giorni live con l’IPTL Giovedì 3 00:00 - Il Pallettaro 00:30 - Murray vs Goffin, Finale Coppa Davis Belgio vs Gran Bretagna (replica) 03:30 - IPTL INDIAN ACES vs JAPAN WARRIORS 07:00 - La Voce delle Regioni 08:00 - LIVE IPTL PHILIPPINE MAVERICKS vs OUE SINGAPORE SLAMMERS 11:00 - Il Pallettaro 11:30 - LIVE IPTL OBI UAE ROYALS vs JAPAN WARRIORS 14:00 - Doppio Rep. Ceca vs Russia, Finale Fed Cup 2015 16:00 - Circolando TC Padova 16:30 - Tennis Magazine 17:00 - News 17:05 - IPTL PHILIPPINE MAVERICKS vs OUE SINGAPORE SLAMMERS 19:15 - Federer vs Cuevas,ATP Istanbul 2015 21:00 - News 21:05 - Reloaded ATP Finals Londra 22:00 - Tennis Magazine 22:30 - Circolando TC Palermo 3 23:00 - IPTL OBI UAE ROYALS vs JAPAN WARRIORS Venerdì 4 03:00 - La Voce delle Regioni 04:00 - Il Pallettaro 04:30 - Bacsnszky vs Muguruza,WTA Pechino 2015 05:30 - Doppio spareggio, Finale Serie A1 Femminile 2014 07:00- Reloaded ATP Finals Londra 08:00 - LIVE IPTL INDIAN ACES vs OUE SINGAPORE SLAMMERS 11:00 - Circolando TC Palermo 3 11:30 - LIVE IPTL PHILIPPINE MAVERICKS vs JAPAN WARRIORS 14:00 - Murray vs Goffin, Finale Coppa Davis Belgio vs Gran Bretagna (replica) 16:45 - Studio LIVE 17:00 - LIVE FINALE SERIE A1 20:45 - Kia Trophy Milano 21:00 - News 21:05 - IPTL INDIAN ACES vs OUE SINGAPORE SLAMMERS Sabato 5 00:00 - Finale Serie A1 (replica) 02:00 - Finale Serie A1 (replica) 04:00 - Circolando TC Palermo 3 04:30 - IPTL PHILIPPINE MAVERICKS vs JAPAN WARRIORS 07:00 - Finale Serie A1 (replica) 09:00 - Finale Serie A1 (replica) 10:30 - Kia trophy Milano 10:45 - Studio LIVE 11:00 - LIVE FINALE SERIE A1 20:00 - Reloaded ATP Finals Londra 21:00 - News 21:05 - Finale Serie A1 (replica) 23:05 - Finale Serie A1 (replica) Domenica 6 01:00 - Circolando TC Palermo 3 01:30- Finale Serie A1 (replica) 03:30 - Tennis Magazine 04:00 - Finale Serie A1 (replica) 06:00 - Finale Serie A1 (replica) 07:45 - Kia trophy Milano 08:00 - Reloaded ATP Finals Londra 09:00 - LIVE IPTL JAPAN WARRIORS vs OUE SINGAPORE SLAMMERS 10:45 - Studio LIVE 11:00 - LIVE FINALE SERIE A1 20:00 - OBI UAE ROYALS vs PHILIPPINE MAVERICKS (differita) 23:45 - Kia trophy Milano Lunedì 7 00:00 - Finale Serie A1 (replica) 02:00 - Finale Serie A1 (replica) 04:00 - Finale Serie A1 (replica) 06:00 - IPTL JAPAN WARRIORS vs OUE SINGAPORE SLAMMERS (replica) 09:00 - LIVE IPTL INDIAN ACES vs OBI UAE ROYALS 11:00 - Circolando TC Palermo 3 11:30 - LIVE IPTL JAPAN WARRIORS vs PHILIPPINE MAVERICKS 14:30- Federer vs Roddick, Finale Wimbledon 2009 18:00 - IPTL IPTL INDIAN ACES vs OBI UAE ROYALS (replica) 21:00 - News 21:05 - Sharapova vs Williams, Wimbledon 2004 Finale 22:30 - Kia trophy Milano 22:45 - Il Pallettaro 23:15 -IPTL JAPAN WARRIORS vs PHILIPPINE MAVERICKS (replica) Martedì 8 03:15 - Nadal vs Federer,ATP Roma 2006 07:00 - Serie A1 (replica) 09:00 - LIVE IPTL OUE SINGAPORE SLAMMERS vs OBI UAE ROYALS 11:00 - Il Pallettaro 11:30 - LIVE IPTL INDIAN ACES vs PHILIPPINE MAVERICKS 14:30 - Federer vs Soderling, Roland Garros 2009 Finale 16:30 - Circolando TC Palermo 3 17:00- News 17:05 - Tennis Magazine 17:30- Djokovic vs Murray, Wimbledon 2013 Finale 21:00 - News 21:05 - La Voce delle Regioni 22:00 - Ivanisevic vs Rafter - Wimbledon 2001 Mercoledì 9 00:30 - Tennis Magazine 01:00 - Agassi vs Coria, ATP Roma 2005 03:00 - Circolando TC Palermo 3 03:30 - Kvitova vs Radwanska,WTA Singapore 2015 06:00 - Serie A1 (replica) 08:00 - Il Pallettaro 08:30 - Kuerten vs Bruguera, Finale Roland Garros 1997 10:30 - Tennis Magazine 11:00 - Halep vs Suarez Navarro,WTA Roma 2015 13:00 -Schiavone vs Li, Roland Garros 2011 Finale 15:00 - Federer vs Nadal,ATP 500 Basilea 17:00 - News 17:05 - La Voce delle Regioni 18:00 - IPTL OUE SINGAPORE SLAMMERS vs OBI UAE ROYALS 21:00 - News 21:05 - Tennis Magazine 21:30 - Federer vs Murray, Wimbledon 2012 Finale NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali 14 IL SUPER WEEKEND TENNIS ITALIANO DEL 4. 5. 6. dicembre 2015 MONTECATINI TERME PALATERME finali scudetti maschile e femminile CITTA’ DI MONTECATINI TERME TECHNICAL SUPPLIER associazione culturale 15 13 OFFICINA DEL MOVIMENTO giro d’italia Volata Scudetto Tc Italia Forte dei Marmi e Canottieri Aniene si giocano il tricolore maschile, con i romani a caccia del back-to-back. Nel campionato femminile, terza finale consecutiva tra Tc Prato e Tc Genova 1893. Si gioca dal 4 al 6 dicembre a Montecatini di Gabriele Riva T re è il numero perfetto, lo si dice spesso. Certamente lo è per tre (!) su quattro delle finaliste della Serie A1 2015. Nel campionato maschile a contendersi il tricolore ci sono Tc Italia e Canottieri Aniene Roma, alla terza finale in tre anni e a caccia del secondo titolo consecutivo dopo quello dello scorso anno a Genova ai danni dei padroni di casa del Tc 1893. Non cambiano i volti dei protagonisti, con Simone Bolelli fuori dalla gara di ritorno di semifinale contro Prato ma con Flavio Cipolla e Vincenzo Santopadre in versione trascinatori come un anno fa. Tra le donne, proprio Genova e Prato si rigiocano lo Scudetto per la terza volta e per il terzo anno consecutivo: 1-1 il bilancio, con la vittoria delle toscane a Rovereto a fine 2013 e la rivincita delle liguri, in casa, lo scorso anno soltanto dopo il doppio di spareggio. Tutto si decide in tre giorni, da venerdì 4 a domenica 6 dicembre a Montecatini. Un Volandri in più Le semifinali maschili hanno avuto un protagonista ben preciso, Filippo Volandri. Il 34enne livornese ha saputo mettere sotto il n.1 del Park Genova - e soprattutto d’Italia - Fabio Fognini portando così il suo Tc Italia a caccia del secondo titolo in 4 anni (2012). Dopo il pareggio dell’andata, la situazione è rimasta in equilibrio anche dopo i 4 singolari del ritorno, con la vittoria di Volandri a tenere ancora tutti in bilico. Nei doppi, poi, è stato dominio Qui sopra, a sinistra, il livornese Filippo Volandri grande trascinatore dei toscani del Tc Italia Forte dei Marmi verso la finale Scudetto 2015. A destra, il romano Flavio Cipolla, protagonista con Vincenzo Santopadre (sullo sfondo) della semifinale vinta dalla Canottieri Aniene contro il Tc Prato. Sotto, a sinistra, Corinna Dentoni e Maria Elena Camerin, punti fermi del Tc Prato tre volte finalista negli ultimi tre campionati. Più a destra, Alberta Brianti del Tc Genova 1893, a caccia del secondo Tricolore consecutivo (foto Costantini) 16 giro d’italia Volandri batte Fognini e trascina Forte in finale PLAY-OFF Semifinali maschili Tennis Club Italia (Forte dei Marmi) - Park Tennis Genova 4-2 Volandri (I) b. Fognini (P) 6-7(4) 6-1 6-1, Giannessi (P) b. Viola (I) 6-4 6-3, (P) b. Trusendi (I) 6-3 6-4, Marrai (I) b. Prevosto (P) 6-3 6-2, Volandri/ Viola (I) b. Ansaldo/Mager (P) 6-1 4-6 11/9, Trusendi/Marrai (I) b. Arnaboldi/Giannessi (P) 6-1 6-3. (andata 3-3) Circolo Canottieri Aniene Roma - Tennis Club Prato 5-1 Panfil (C) b. Trevisan (P) 7-6(4) 6-3, Cipolla (C) b. Grassi (P) 6-2 6-1, Berrettini (C) b. Crugnola (P) 6-4 6-4, Stefanini (P) b. Santopadre (C) 6-4 6-0, Panfil/Santopadre (C) b. Crugnola/Trevisan (P) 4-6 6-3 10/7, Berrettini/Cipolla (C) b. Grassi/Stefanini (P) 6-0 6-3. (andata 3-3) Semifinali femminili Tennis Club Cagliari - Tennis Club Genova 1893 3-1 Brianti (G) b. Barbieri (C) 7-5 6-0, Matteucci (C) b. Balducci (G) 7-5 6-0, Floris (C) b. Samsonova (G) 6-4 3-6 6-4, Floris/Matteucci (C) per rinuncia. (andata: Tc Genova 4-0) Tennis Club Prato - Tc Parioli Roma 3-1 Burnett (PA) b. Trevisan (PR) 1-1 rit, Dentoni (PR) Tc Italia che non ha lasciato per strada neanche un set. Così il Park Genova per la seconda stagione consecutiva non trova l’accesso alla finalissima. Cosa che invece riesce davvero bene ai romani dell’Aniene, come detto alla terza apparizione in tre anni. Anche in questo caso, dopo il 3-3 maturato a Prato nella gara d’andata, al ritorno a Roma netta vittoria per 5-1 e qualificazione mai in discussione, pur con Simone Bolelli fermo a bordocampo. La rivalità Ormai Prato-Genova è una rivalità a tutti gli effetti. Le due da battere, tra stagione regolare e play-off sono loro, da tre anni a questa parte. Un’impresa, quella di tenerle lontane dalla finale Scudetto che quest’anno non è riuscita nemmeno - rispettivamente - a Parioli b. Di Giuseppe (PA) 6-2 6-4, Camerin (PR) b. Touly (PA) 4-6 6-2 6-2, Dentoni/Camerin (PR) b. Burnett/ Di Giuseppe (PA) 4-6 6-2 10/8. (andata 2-2). 6-2, Gabrieli (B) b. Stoppini (R) 6-4 6-0, Sijsling/ Bortolotti (B) b. Holzer/Ager (R) 6-3 6-3, Salviato/Gabrieli (B) b. Oradini/Stoppini (R) 6-3 6-2. PLAY-OUT Maschili Tennis Club Sinalunga - Circolo Tennis Maglie 5-1 Andata Ct Maglie 4-2, Tc Sinalunga salvo. Vanni (S) b. Crepaldi (M) 6-4 5-7 6-4, Licciardi (S) b. Grimolizzi (M) 7-5 6-3, Olejniczak (S) b. Garzelli (M) 6-3 3-6 6-4, Fracassi (S) b. Portaluri (M) 6-3 6-3, Licciardi/Vanni (S) b. Garzelli/Portaluri (M) 6-3 6-4, Crepaldi/Grimolizzi (M) b. Galuppo/ Olejniczak (S) 6-4 6-2. Selva Alta Vigevano - Ata Battisti Trento 3-3 Andata Selva Alta 4-2, Selva Alta salvo Marcora (S) b. Bellotti (B) 6-2 6-3, Grigelis (B) b. Garcia Medina (S) 6-3 2-6 6-2, Baldi (S) b. G.Pecoraro (B) 6-3 6-3, P.Pecoraro (B) b. Barini (S) 6-1 6-1, Rossanigo/Garcia Medina (S) b. Zampoli/G. Pecoraro (B) 4-6 6-4 10/6, Grigelis/ Bellotti (B) b. Marcora/Baldi (S) 6-1 4-6 10/7. Due Ponti Roma - Società Canottieri Casale 4-2 Andata 3-3, Due Ponti Roma salvo Starace (D) b. Ghedin (C) 6-3 6-7(1) 6-1, Brizzi (C) b. Azzaro (D) 7-5 6-1, Abbruciati (D) b. Bella (C) 7-5 6-0, Teodori (D) b. Reale (C) 6-0 6-1, Starace/ Azzaro (D) b. Bernardi/Ghedin (Casale) 6-1 6-0, Brizzi/Reale (C) b. Abbriciati/Compagnone (D) 3-6 4-1 rit. Società Tennis Bassano - Circolo Tennis Rovereto 5-1 Andata Ct Rovereto 4-2, St Bassano salvo Sijsling (B) b. Oradini (R) 6-3 6-2, Bortolotti (B) b. Holzer (R) 6-2 6-3, Ager (R) b. Salviato (B) 6-3 Roma e Tc Cagliari. La formazione toscana, che ha giocato sia la gara d’andata che quella di ritorno partendo da -1 a causa dei ritiri di un’acciaccata Martina Trevisan, si è poggiata su Corinna Dentoni e Maria Elena Camerin, brave a bloccare il risultato sul 2-2 all’andata sulle sponde del Tevere e a chiudere i conti, in un doppio che si è rivelato decisivo al ritorno. Genova dal canto suo aveva già chiuso il discorso con 7 giorni d’anticipo e con il 4-0 inflitto al Tc Cagliari: al ritorno, in Sardegna, il team ligure ha dovuto solo gestire le velleità di rimonta delle avversarie, smorzate dall’esperienza di Alberta Brianti e dal suo 7-5 6-0 a Gioia Barbieri. I play-out salvezza In concomitanza con le semifinali-Scudetto si sono giocate le gare di ritor- Tre giorni di diretta tra campo e studio Tre giorni di dirette per seguire le fasi finali della corsa allo Scudetto 2015. I due massimi campionati nazionali a squadre, maschile e femminile, si chiudono contemporaneamente sul campo allestito al Palazzetto dello Sport di Montecatini Terme sotto l’occhio delle telecamere di SuperTennis Tv (canale 64 del digitale terrestre, numero 224 della piattaforma di Sky, canale n.30 di TivùSat e in web streaming su www.supertennis.tv) tra venerdì 4 e domenica 6 dicembre. Il primo appuntamento è per venerdì alle ore 17, mentre per sabato e per domenica a partire dalle 11. Prima di tutte le dirette, uno studio con le anticipazioni e le ultime dalle squadre. 17 Femminili Tennis Beinasco - Ct Albinea 4-0 Andata Tennis Beinasco 3-1, Tennis Beinasco salvo Gatto Monticone (B) b. Remondina (A) 6-4 4-1 rit., Grymalska (B) b. Gabba (A) 6-4 6-2, Pairone (B) b. Dario (A) 6-4 6-2, Gatto Monticone/ Pairone (B) b. Gabba/Dario (A) 4-1 rit. Club Tennis Ceriano - Tennis Castellazzo Parma 3-1 Andata 2-2, Ct Ceriano salvo Moroni (CE) b. Tcherkes Zade (CA) 7-5 6-0, Sussarello (CE) b. Terranova (CA) 6-0 6-0, Melena (CE) b. Marzano Nonnis (CA) 6-3 7-5, Terranova/Marzano Nonnis (CA) per rinuncia. no dei play-out salvezza con annessi verdetti. Categoria mantenuta - con capriola e rimonta - per i senesi del Tc Sinalunga guidati da Luca Vanni, n.107 Atp, e per i vicentini di Bassano del Grappa. I primi hanno rimontato il 2-4 subito a Maglie all’andata e si sono salvati con un provvidenziale 5-1, gli altri invece - campioni d’Italia 2013 - hanno evitato la A2 al cospetto del Ct Rovereto. Due Ponti Roma e Selva Alta Vigevano gli altri due club salvi ai danni di Canottieri Casale Monferrato e Ata Battisti Trento. In campo femminile, continua la favola del Ct Ceriano che in 11 anni è passato dalla D alla A1 e che si è salvato sul Tennis Castellazzo Parma. Retrocessione evitata anche per il Tennis Beinasco, che ha invece condannato il Ct Albinea (Reggio Emilia). circuito amatoriale fit-tpra Tra campo e realtà Parla il ‘campione del mondo’ amatoriale, il vincitore del Master di Praga Francesco Zanini: “L’atmosfera è fantastica, ti senti davvero come un giocatore vero”. Tra racchette, tornei e punti da difendere: “Grazie al ranking ho ritrovato l’amore per il tennis” Francesco Zanini, vincitore a Praga delle Awt Finals 2015 nella categoria Open di Max Fogazzi - foto Carola Carera L’ atmosfera è la chiave, parola del vincitore del Master di Praga che racconta la magia del circuito Fit-Tpra. “La trasferta di Praga, come anche quella dell’anno scorso a Barcellona, è speciale perché è una trasferta tra amici... pur non conoscendosi. Anche per questo il circuito è fantastico”. Lui è Francesco Zanini, campione alle Awt Finals 2015 nella categoria Open, la più dura. “Il ricordo più bello è legato alla vittoria al 1° turno contro un giocatore molto al di fuori della mia portata. Non so come, ma non ho mollato fino alla fine e ho vinto”. È partito alla volta della Repubblica Ceca con il gruppo di Latina, sempre pronto a sostenerlo e incitarlo, ed è tornato da vincitore. Ora già pensa al 2016: “L’obiettivo è vincere i Campionati Provinciali e tentare di difendere il titolo vinto quest’anno a Praga”. Storia ordinaria di un amore, per il tennis, straordinario (“Ancora mi chiedo come faccia la mia ragazza a stare con uno pazzo per il tennis come me”). Già, perché da perfetto amatore, il tennis va conciliato con il resta della vita. Di che cosa ti occupi? “Lavoro per una società che distribuisce dispositivi elettronici in Europa, e proprio per questo mi trovo spesso a viaggiare per lavoro. Il circuito Fit-Tpra ha creato una cosa fantastica: il fatto di far viaggiare i giocatori con la racchetta in spalla, andare all’estero per giocare era una cosa per pochi eletti, invece ora è un sogno che anche un amatore può realizzare”. Da quanto tempo giochi a tennis? “Ho iniziato da piccolino, grazie alla passione di mio nonno e al supporto della famiglia, ma dopo qualche anno di scuola tennis ho abbandonato e solo dopo molto tempo ho ripreso con costanza e voglia. Che ora con il Fit-Tpra è diventata anche sana competizione e tentativo di raggiungere degli obiettivi al nostro livello”. Quanti giorni alla settimana giochi a tennis? “Prima di competere per il ranking, una o due volte a settimana con qualche amico o parente. Ora le scuse per giocare sono tantissime e ci sono settimane in cui in pratica gioco tutti i giorni”. Chi è il tuo idolo? “Il mio idolo è Federer perché rispecchia tutto ciò che un giocatore dovrebbe essere. Io però non assomiglio a nessun professionista in campo, sarebbe un’eresia da dire. Diciamo che mi piacerebbe avere la costanza fisica e mentale di Djokovic”. Domanda di rito per un vincitore: ringraziamenti? “Tantissimi, alla mia ragazza, a mia madre, a mio padre, coach dentro e fuori il campo. Poi a mio fratello, un grande compagno di doppio e primo sostenitore. Gli amici tennisti di Latina che mi hanno seguito e sostenuto da lontano e poi alla direzione Tpra che con un grande lavoro sta facendo in modo di far vivere un sogno a noi ‘poveri mortali’ del tennis”. Kia Tennis Trophy a Milano, Super Colombo! E Caramatti fa l’asso Gli ultimi quattro posti per il Master decisivo del Kia Tennis Trophy 2015 sono stati assegnati. Anche la tappa del Tc Ambrosiano di Milano è andata in archivio tenendo vivo un sogno, quello di volare a Melbourne durante gli Australian Open, per altri quattro protagonisti della racchetta amatoriale. Si tratta di Niccolò Caramatti e Luca Rescigno, finalisti nel tabellone maschile, e di Gabriella Colombo e Sonia Di Stefano, protagoniste nel torneo in rosa. È questo il poker che si unirà agli altri vincitori e finalisti delle tappe stagionali c che si sfiderà sui campi del Quanta Club, sempre a Milano, tra 12 e 13 dicembre. E poker è proprio la parola adatta, almeno per il vincitore maschile: già, perché Niccolò Caramatti è un professionista del tavolo verde e in finale ha superato per 9-2 un Luca Rescigno ostacolato da un problema muscolare. Grande exploit anche per Gabriella Colombo, capace di vincere una vera e propria maratona finale, chiusa per 9-8, contro la campionessa dello scorso Master Fit-Tpra di Praga Sonia Di Stefano. E ora l’attesa cresce. 18 Su SuperTennis è sempre l’ora del grande tennis! Solo con SuperTennis TV hai un canale interamente dedicato al tennis visibile 24 ore su 24, con 50 tornei live all’anno, Internazionali BNL d’Italia, Davis Cup by BNP Paribas, Fed Cup by BNP Paribas, news, approfondimenti, interviste. E il piacere infinito di uno sport unico al mondo. canale in tutta Italia 64 canale in alta definizione 224 canale 30 In streaming su www.supertennis.tv 19 personal coach Psicologi al servizio Quella del Preparatore Mentale di Tennis è la nuova figura che l’Istituto Superiore di Formazione Fit inserirà nella struttura d’insegnamento federale. Con un corso riservato agli psicologi iscritti all’albo e con il patrocinio dell’Ordine. Dal 2017 tutte le Super e le Top School dovranno dotarsi di un “PMT” Antonio Daino I.S.F. Roberto Lombardi foto Getty Images di I l mondo del tennis italiano da alcuni anni è caratterizzato da continui e costanti cambiamenti finalizzati al miglioramento del sistema nella sua globalità. In questo contesto l’Istituto Superiore di Formazione della FIT “Roberto Lombardi”, l’organizzazione deputata alla ricerca, promozione e insegnamento del tennis, ha elaborato un nuovo progetto di formazione per Preparatore Mentale per il Tennis, detto PMT, rivolto agli psicologi iscritti all’albo professionale. Il progetto ha avuto il patrocinio del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi a certificare la qualità dell’iniziativa. La finalità dell’iniziativa è quella di inserire nello staff tecnico federale la figura di uno psicologo in grado di portare il suo contributo culturale, metodologico e specifico della sua disciplina. L’evoluzione del tennis di alto livello necessita di esperti nei diversi aspetti del gioco secondo il modello didattico della multilateralità utilizzato da alcuni anni dall’I.S.F. La multilateralità In linea con il suddetto modello sono stati creati testi, video e cd che documentano le linee di sviluppo e il nuovo trend culturale nazionale e internazionale intrapreso dall’istituzione. La sistematica partecipazione di una rappresentativa della scuola di formazione della FIT ai principali eventi internazionali di aggiornamento è ormai prassi consueta da diversi anni. Un dato che emerge con forza, sia dal confronto internazionale che nazionale, con i maggiori esperti di insegnamento e allenamento, è l’assoluta importanza dell’aspetto mentale nella formazione di un giocatore di vertice. Per contro quando si passa dall’affermazione di principio alla dimensione operativa, si riscontra una consistente discrepanza tra ciò che viene sostenuto in teoria e la sua applicazione in termini di tempo e impegno dedicato a questo aspetto nel programma di allenamento. Chi è il “PMT”? La figura del PMT deve essere inserita nello staff a supporto del tennista e agire di concerto con chi lavora per sviluppare i giovani di talento. Questo professionista dovrà pertanto caratterizzarsi per la disponibilità a lavorare in un team formativo, possedere tecniche e competenze di psicologia, ma anche esperienze nell’ambito della psicologia dello sport per comprendere meglio le problematiche dell’allenamento e della competizione. Non è necessario che sappia giocare a tennis, ma deve poter interpretare correttamente i diversi contesti, leggere le situazioni di gioco e cogliere le emozioni che giocatori e allenatori provano sul campo. La sua attività si focalizzerà sull’insegnamento delle tecniche per incentivare la motivazione, nel supporto alla comprensione della efficace gestione delle emozioni, nell’organizzazione del comportamento in campo. Il PMT nel tennis si inquadra pertanto nel contesto della relazione di aiuto, la cui finalità è quella di valorizzare e potenziare la fiducia del giocatore nelle sue risorse e supportare il maestro nel ruolo di sostegno e miglioramento della sua attività didattica. Lo schema della multilateralità “PMT”, 5 obiettivi da raggiungere Dal 2017 tutte le Super e Top School federali (attualmente 80), dovranno avere al loro interno la figura di un Preparatore Mentale per il Tennis che affianchi lo staff didattico nella progettazione e programmazione del loro piano di insegnamento. Chi si iscriverà al corso, riceverà un Kit che comprende le credenziali di accesso alla banca dati dell’area mentale, la monografia della rivista movimento dedicata al tennis - vol. 2.3 del 2004, il manuale didattico del minitennis, fase di avviamento del primo livello denominato “delfino”. 5 OBIETTIVI - E così alla fine del corso lo psicologo-preparatore mentale dovrà: 1. saper comprendere gli elementi fondamentali del tennis; 2. riconoscere le emozioni esperite in gara dal giocatore; 3. presentare in pubblico i contenuti fondanti della preparazione mentale; 4. relazionarsi con maestri e genitori in merito all’utilità della preparazione mentale nel tennis; 5. auto-valutare il livello di competenza acquisito. DOCENTI - Il corpo docente sarà formato da docenti-psicologi che già operano nei corsi di formazione organizzati dall’I.S.F. e sarà coordinato da Antonio Daino, responsabile dell’area mentale dello stesso Istituto. In ogni corso è prevista la presenza di uno psicologo italiano o straniero di provata esperienza nell’ambito della psicologia dello sport. Per ulteriori informazioni, dettagli organizzativi e iscrizioni visitate www.federtennis.it/isf/BandieConcorsi.asp. 20 21 racchette e dintorni Ultra XP, novità potenti Dagli americani di Wilson in arrivo una gamma di telai dal profilo consistente, molto potenti, per giocatori intermedi a tutto campo. Il nome si ispira a un modello degli Anni Ottanta. Tre le opzioni un peso inferiore ai tre etti e uno sweetspot decisamente ampio, che perdona anche esecuzioni non eccellenti tecnicamente. Saranno disponibili sul mercato tre modelli. Il più pesante (289 grammi senza corde) è il 100S e avrà il rivoluzionario pattern con 16 corde verticali e solo 15 orizzontali, così come la racchetta gemella ma più leggera (Wilson Ultra Xp 100LS). Poi il modello con piatto oversize, la 110S, con schema corde 18x16. Per il mercato americano pare sia prevista anche una più estrema, Ultra Xp 125, con ovale SuperOversize e in aggiunta un pattern davvero molto aperto (14x18). La serie Ultra XP di Wilson è pensata per chi cerca attrezzi in grado di offrire una buona dose di spinta senza fatica. A tale scopo i pesi sono molto contenuti e i pattern delle corde a maglie allargate Nuovo ibrido tutto sintetico Per l’occasione Wilson introduce sul mercato anche una novità nel settore incordatura, Wilson Spin Effect Hybrid: un ibrido composto da un poliestere per rotazioni sulle verticali e confortevole e sensibile multi filo per le orizzontali. Mizuno scende in campo di Altra grandissima novità per il mercato europeo 2016 sarà lo sbarco nel settore tennis (calzature) dei giapponesi di Mizuno, uno dei brand leader per le calzature tecniche nel running. Non a caso infatti la nuova Mizuno Wave Exceed Tour è una scarpa tecnica da tennis che punta anzitutto sulla leggerezza e sulla possibilità di muoversi al meglio in termini di velocità e rapidità sui campi (specialmente sintetici). Un modello già distribuito con successo sul mercato nipponico, che nel 2016 arriverà nel Vecchio Continente. Mauro Simoncini S ono in circolazione i primi telai in prova; e quando un modello è completamente nuovo la curiosità è davvero tanta. Per questo finale di anno 2015 (e soprattutto per la stagione 2016) gli americani di Wilson si preparano a sfoderare le nuove Ultra Xp. Il nome del modello si ispira a una racchetta (Ultra 2) che negli anni Ottanta utilizzavano Aaron Krickstein e Ana Mandlikova. Votati alla potenza La dicitura XP chiarisce subito gli obiettivi primari di questi telai: X sta per Extreme e P per Power. Anzitutto potenza, grande generosità in termini di spinta per racchette profilate, rigi- de inteso in senso positivo. Il ponte a forma triangolare è visivamente la caratteristica unica e facilmente distinguibile. Le nuove Ultra Xp hanno 22 keep calm and play la regola del gioco Perché serve la scorta Guardando un match alla tv, vi siete mai chiesti perché quando un giocatore esce dal campo c’è sempre qualcuno che lo segue? Per accertarsi che vada davvero in bagno e per controllare che non riceva istruzioni da nessuno. Ecco che cosa succederebbe La situazione Alfredo sta giocando un match di singolare contro Guglielmo. Che cosa succede? Alla fine del secondo set, Guglielmo chiede di andare in bagno per la prima volta nel corso della partita. L’arbitro glielo concede e come di consueto lo fa accompagnare da un giudice di linea. Al ritorno dal bagno, il giudice di linea riferisce all’arbitro che negli spogliatoi il giocatore è stato raggiunto dal suo coach che si è messo a dargli dei consigli, e si è fermato solo quando il giudice di linea gli ha detto che non poteva farlo. Giocatori scortati Molto spesso nel vedere importanti eventi alla tv ci si è chiesto come mai i giocatori vengano scortati per andare in bagno da giudici di linea, o dal giudice arbitro. Il motivo è che in primo luogo va controllato che il break sia davvero utilizzato per andare in bagno e non per altri scopi (riposarsi, farsi una doccia, etc... ma questo già lo avevamo anticipato in un numero precedente della rivista). Inoltre, bisogna proprio accertarsi che nell’arco di tempo in questione il giocatore non venga avvicinato da qualcuno che possa dargli consigli oppure passargli qualcosa che non sia stato preventivamente controllato. Contro le regole Tornando al nostro caso specifico, l’a- zione che viene compiuta e riportata dal giudice di linea all’arbitro evidentemente non è ammessa ed è contro le regole. Anche perché di per sé dare consigli ai giocatori durante una partita non è ammesso dalle regole (ovviamente ad esclusione dei campionati a squadre durante i cambi campo e nei tornei WTA ai cambi campo quando viene concesso di entrare ai coach), figuriamoci durante la pausa presa per andare in bagno. Come si procede? Il giudice di linea, pur non essendo l’arbitro di sedia, è comunque a tutti gli effetti un ufficiale di gara in quel momento e di conseguenza ciò che viene da lui visto o sentito - e poi riportato all’arbitro - consente di infliggere eventualmente al giocatore una sanzione per violazione del codice di comportamento. Nel nostro caso, quindi, la conseguenza sarà certamente quella di applicare il codice di condotta al giocatore per “coaching” (istruzioni date ai giocatori quando non permesso). E se continuassero? Questo perché il giudice di linea asse- 24 risce che nel momento in cui è intervenuto, il coach ha smesso di parlare. E nel caso in cui, invece, sia il coach che il giocatore dovessero continuare a parlare anche dopo essere stati ripresi dal giudice di linea? In quel caso l’arbitro, messo a conoscenza dell’accaduto, deve far intervenire il giudice arbitro per discutere di questa violazione in quanto questa azione potrebbe essere valutata dal giudice arbitro come meritevole della perdita dell’incontro visto che sia il coach che il giocatore si sono disinteressati completamente di una indicazione di un ufficiale di gara continuando a violare il regolamento. La regola in televisione Non solo on-line. Anche tv, all’interno del programma Tennis Magazine, in onda in prima visione tutti i mercoledì su SuperTennis, vengono approfondite e spiegate varie situazioni di gioco grazie all’ausilio di arbitri internazionali. Perché, come suggerisce la rubrica, il tennis è divertimento, ma se conosci le regole ti diverti di più.