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cliccare qui - Federazione Italiana Tennis

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cliccare qui - Federazione Italiana Tennis
Novità Ultra XP
Strapotenti dagli Usa
In arrivo le nuove Wilson
pensate per chi vuole più spinta
LA RIVISTA
Anno XI - n.42 - 2 dicembre 2015
Pag.22
Momenti storici: uno, dieci, 300.000...
La squadra britannica
di Davis con il premier
David Cameron
TESSERATI FIT
300.000
Ci voleva uno come
Andy Murray per
riportare la Coppa Davis
davanti al dieci di
Downing Street dopo 79
anni.
300.000 come
la soglia di tesserati
superata quest’anno
dalla FIT, con un
numero record di
agonisti: 93.266
2015
Preparatore mentale
i nuovi corsi FIT
Dal 2016 una nuova figura
ufficialmente qualificata
Pag.20
GLI ALTRI CONTENUTI
Pag.4 e pag.8
Uno spot perfetto Pag.3 - Batch Point: il dolore dei
soldi Pag.5 - Terza pagina: Dwight Davis Pag.6 Focus: Challenger Masters Pag.10 - I numeri della
settimana Pag.12 - Il tennis in tv Pag.14 Serie A:
semifinali e play-out Pag.16 - Circuito Fit-Tpra: tra
campo e realtà Pag.18 - La regola del gioco: perchè
serve la scorta Pag.24
2
prima pagina
Uno spot perfetto
di
Enzo Anderloni - Foto Getty Images
N
ella diretta della vita capitano momenti perfetti. Che
così giusti sarebbe difficile
scriverli a tavolino, nella sceneggiatura di un film. Eccone uno che,
trasmesso in diretta da SuperTennis,
andrebbe mostrato in tutte le scuole
di tennis per riassumere in poco più
di un minuto il senso migliore del nostro sport. Belgio-Gran Bretagna finale
di Coppa Davis, Murray-Goffin match
decisivo per i Britons, se Andy vince.
Siamo 6-3 7-5 5-3 30-40, per lo scozzese, servizio Goffin, dunque matchpoint Murray, dopo due ore e 54 minuti di gioco.
Scambione da fondo, in cui Goffin
prende il sopravvento e a un certo
punto spara un lungolinea di rovescio nell’angolino, lontanissimo da
DIRETTORE
Angelo Binaghi
COMITATO DI DIREZIONE
Angelo Binaghi, Giovanni Milan,
Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini,
Massimo Verdina
DIRETTORE RESPONSABILE
Enzo Anderloni
Murray. Andy molla l’osso? Manco
morto. Recupero difensivo spaventoso e disperato. Palla di nuovo in gioco
e Murray ancora a fare tutto il fondocampo ricorrendo fino a che, sul colpo
successivo, Goffin viene a prendersi il
punto a rete. Con l’ultimo fiato Andy
allunga il rovescio bimane in un lob
perfetto. Gioco, partita, incontro e fine
di un digiuno inglese in Coppa Davis
che durava 79 anni, dal 1936. Murray
si butta per terra, sulla terra rossa di
Gand. E ci resta. Quando la squadra,
esplosa come un fuoco artificiale dalla
panchina al campo, arriva a “sotterrarlo” di abbracci è ancora lungo disteso.
Finalmente ce l’ha fatta: dopo Wimbledon e l’oro olimpico, la Davis chiude il
cerchio storico e lui può lasciarsi andare, godersi l’attimo, sommerso dal
“pacchetto di mischia” dei suoi.
E invece, no. Che fa? Alza un braccio.
COORDINAMENTO REDAZIONALE
Angelo Mancuso
SUPER TENNIS TEAM
Antonio Costantini (foto editor),
Amanda Lanari, Annamaria Pedani
(grafica)
FOTO
Getty Images, Archivio FIT, Antonio
Costantini, Angelo Tonelli
HANNO COLLABORATO
Giovanni Di Natale, Max Fogazzi,
Andrea Nizzero, Gabriele Riva,
Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto,
Piero Valesio
A CURA DI
Sportcast srl
Via Cesena, 58 - 00182 Roma
[email protected]
3
Fermi un attimo, ragazzi! Deve fare
una cosa importante prima di festeggiare fino in fondo con loro. E si stava
dimenticando. Si apre un varco, si alza
e raggiunge di corsa l’avversario battuto. Gli deve stringere la mano, congratularsi alla fine della bella battaglia.
Poi deve andare dal capitano belga. A
stringergli la mano, a parlare anche
con lui, a rendere onore e riceverne
il plauso. E poi c’è la panchina avversaria, da salutare. Mani da stringere e
sguardi da incrociare, senza fretta, da
vincitore con rispetto per i vinti. Solo allora si può tornare a festeggiare
davvero.
Indomabile Braveheart fino all’ultimo
quindici, inappuntabile Baronetto (che
cosa aspetta, Sua Maesta?) dall’istante
successivo. Questo è lo spirito di un
tennista vincente, ora e sempre, dentro
e fuori dal campo. Via con lo spot…
PROGETTO GRAFICO
REALIZZAZIONE
Edisport Editoriale Srl
REDAZIONE E SEGRETERIA
Stadio Olimpico - Curva Nord
Ingresso 44, Scala G
00135 Roma
Info: [email protected]
Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004
dell’ 8 gennaio 2004
Manoscritti e fotografie, anche se non
pubblicati, non si restituiscono.
La rivista è disponibile
in formato digitale sui siti www.
federtennis.it e www.supertennis.tv
e spedita via newsletter. Per riceverla
scrivere a [email protected]
circuito mondiale
Chiamatelo Sir Murray
Dal 43° posto del ranking mondiale Itf
alla prima Coppa Davis dopo 79 anni:
ecco dove è arrivata la Gran Bretagna
grazie a Andy Murray
Andy trascina la Gran Bretagna alla decima Insalatiera della storia.
Un successo che mancava da 79 anni e che lo lancia nell’olimpo sportivo
di Sua Maestà. Ecco perché andrebbe nominato Cavaliere del Regno
di
Andrea Nizzero - foto Getty Images
M
ettetevi nei panni delle amiche di Judy Murray. Se assomiglia a un po’ tutte le madri
del mondo, che per un voto
del figlio a scuola possono vantarsi per
ore, provate a immaginarvi la prossima partita a bridge con lei: un incubo.
I suoi due figli sono riusciti a rendere
fiero un Paese che vive di sarcasmo,
humour nero e nostalgia: altro che 7
in pagella, c’è da tapparsi le orecchie
fino al 2094 (la prossima Davis britannica, dovessero passare altri 79 anni).
Per la mamma più orgogliosa dell’Impero e i suoi due figli, da domenica
tutti con un posto eterno nella storia
del tennis britannico, il viaggio chiuso
a Ghent dev’essere stato qualcosa di
simile a un’esperienza onirica. Come
se qualche mese fa Andy avesse preso
coscienza dentro un sogno, fosse riu-
scito a non svegliarsi e avesse coinvolto tutti coloro che potevano essergli
utili al raggiungimento di un’impresa
impossibile nel mondo reale. Solo che,
alla fine del sogno lucido, nessuno si
è svegliato: la Gran Bretagna, che solo
cinque anni fa veniva umiliata dalla
Lituania e raschiava il fondo del barile mondiale al 43° posto del ranking
Itf, è campione del mondo dopo quasi ottant’anni dai fasti del solito Fred
Perry.
Semplicemente incredibile
Ascoltando Judy, Andy e Jamie nelle
dichiarazioni post trionfo, separate e
raccolte in luoghi e momenti diversi,
ci si accorge di come usino la stessa,
banale parola. “Per me, guardarli giocare assieme è sempre stata la cosa
più commovente. Nelle ultime tre sfide di Davis - quarti, semi e ieri - vederli combattere assieme, in grandi stadi
in questa atmosfera incredibile, con
moltissimo in palio, è stato semplice-
Da 0 -1 a 3-1, è Murray-mania
Gran Bretagna b. Belgio 3-1. Flanders Expo, Ghent, Belgio (capienza: 13.000 posti). Superficie:
terra battuta indoor.
Risultati - Venerdì: Goffin (BEL) b. Edmund (GBR) 3-6 1-6 6-2 6-1 6-0, A. Murray (GBR) b. Bemelmans (BEL) 6-3 6-2 7-5; Sabato: A. Murray/J. Murray (GBR) b. Darcis/Goffin (BEL) 6-4 4-6
6-3 6-2. Domenica: A. Murray (GBR) b. Goffin (BEL) 6-3 7-5 6-3.
Le rose - Belgio: David Goffin, Steve Darcis, Ruben Bemelmans, Kimmer Coppejans; capitano: Johan Van
Herck. Gran Bretagna: Andy Murray, Kyle Edmund, James Ward, Jamie Murray; capitano: Leon Smith
4
circuito mondiale
Le 11 perle
di King Andy,
l’ultimo k.o.
con Fognini
Oltre alle tre di Gand, ecco le altre otto vittorie decisive (nessuna a risultato acquisito)
conquistate da Andy Murray (11-0 nel 2015
in Davis). L’ultimo a battere Murray in Coppa
Davis è stato Fabio Fognini, a Napoli, il 6 aprile
2014.
Semifinale GBR b. AUS 3-2
Murray b. Kokkinakis 6-3 6-0 6-3, b. Groth/
Hewitt (in coppia con J. Murray) 4-6 6-3 6-4
6-7(6) 6-4, b. Tomic 7-5 6-3 6-2.
Quarti di finale: GBR b. FRA 3-1
Murray b. Tsonga 7-5 7-6(10) 6-2, b. Mahut/
Tsonga (in coppia con J. Murray) 4-6 6-3
7-6(5) 6-1, b. Simon 4-6 7-6(5) 6-3 6-0.
Primo turno: GBR b. USA 3-2 a Glasgow
Murray b. Young, Donald 6-1 6-1 4-6 6-2, b.
Isner, John 7-6(4) 6-3 7-6(4).
mente... incredibile.” Già, incredibile:
non esattamente una parola evocativa, a causa dell’abuso che ne viene fatto in ogni lingua e paese. Ma ascoltando l’intervista, guardando Judy esitare
per un paio di secondi prima di utilizzarla, si capisce quanto sia in realtà la
parola giusta, per una volta utilizzata
in modo fedele al suo significato.
Eroe scozzese
Affermare che nessuno, né mamma
Murray né i più ottimisti tifosi britannici, avrebbe potuto immaginare una
Gran Bretagna detentrice della Coppa
Davis non è affatto un’iperbole. Come
non è più un ossimoro mettere “tifosi
britannici” e “ottimismo” nella stessa
frase. Non fosse scozzese, colui che
ha reso possibile entrambe queste cose, Murray godrebbe della stessa considerazione che gli inglesi dedicano a
San Giorgio che sconfisse il drago, a
Orazio Nelson che batté Napoleone e a
sir Edmund Hillary che mise la Union
Jack in cima al mondo. All’indomani dell’impresa, il Daily Mail titolava:
“Andy Murray potrebbe essere il più
grande sportivo della storia britannica”. Fosse nato a Brighton, a Birmingham, a Manchester invece che a
Dunblane, in quel titolo non ci sarebbe il condizionale.
Undici su undici
I fatti e i numeri, non le opinioni, aiutano a comprendere le dimensioni
dell’impresa. Nel corso delle quattro
sfide (ottavi, quarti, semifinali e finale)
che hanno portato la Gran Bretagna al
trionfo, Murray ha giocato 11 incontri,
vincendoli tutti: solo John McEnroe
nel 1982 era riuscito a fare altrettanto (ne vinse 12), ma alcuni li giocò a
risultato acquisito. L’ultimo a vincere
tutti e tre i punti decisivi in finale era
stato Pete Sampras nel 1995: Andy lo
ha fatto in finale contro il Belgio, in semifinale contro l’Australia e nei quarti di finale contro la Francia. Prima di
Andy, nell’Era Open, solo Rafael Nadal
e Andre Agassi erano riusciti a vincere
Wimbledon, Coppa Davis e oro olimpico in singolare. In cinque milioni hanno seguito il singolare decisivo sulla
BBC, con la concorrenza della Premier
League e nel weekend in cui l’Inghilterra aveva già esultato per la vittoria
mondiale di Tyson Fury, nella boxe,
sul campione in carica dei massimi
Wladimir Klitschko.
Nessuna ipocrisia
Oltre al “mastermind” Andy e allo scudiero Jamie, fratello maggiore nel ruolo di quello minore, sarebbe un errore
non considerare gli attori non protagonisti, dal fenomenale capitano Leon
Smith (Glasgow) a quel James Ward
(Londra) che, nove mesi fa, conquistò
un punto decisivo e insperato contro
John Isner e gli Stati Uniti. Un trionfo
britannico, non inglese, costruito dai
britannici. Solo i miopi vedono ipocrisia e contraddizione nell’esultanza
- commossa, bellissima e avvolta nella Union Jack - di Andy e Jamie, due
scozzesi che a suo tempo non hanno
nascosto di desiderare una Scozia indipendente. La contraddizione sta
semmai in chi, per ignoranza o malafede, li ha insultati e denigrati per
questo. In chi non riesce a gioire del
campione più incredibile - per meriti
sportivi e umani, per trascorso e origini, per lungimiranza e resilienza - che
la più grande delle British Isles abbia
mai prodotto.
Brillantezza e ironia
E a Judy, da sempre irrisa per la sua
passione e il suo aspetto da maestra
terribile, vanno i meriti di una mamma
perfetta. Una madre che ha saputo far
superare a due bambini di 9 e 10 anni
l’assurda tragedia di sentir morire, un
paio di pareti più in là, 16 compagni di
scuola elementare. Una madre che ha
regalato al mondo un campione maschio, intelligente e femminista: tre
caratteristiche che nello sport raramente (mai?) si sono viste assieme. Un
tizio che a un paio d’ore dalla vittoria
più pazzesca della sua carriera ha la
brillantezza e l’ironia per commentare: “Una parata al nostro ritorno? Non
ci verrebbe nessuno! Andremmo in
giro per Londra salutando i muri dei
palazzi”. Lasciate parlare mamma Judy, anche dovesse farlo per 79 anni.
Tutti, dalle sue amiche della domenica
pomeriggio ai suoi colleghi sul campo
da tennis, dai britannici festanti agli
inglesi rosiconi, dai disinformati detrattori ai sacrosanti ammiratori, abbiamo qualcosa da imparare. Tutti le
dovremmo dedicare due parole: great
job, ottimo lavoro.
batch-point
Il dolore dei soldi
Nel profluvio di luoghi comuni che ci ha inondato dopo la decima vittoria britannica in Coppa
Davis, resa così speciale dal fatto di essere arrivata - per di più ad opera di un ribelle scozzese
- a distanza di ben 79 anni dalla nona, non c’è rimasto spazio per la più ovvia delle considerazioni che la fine di un digiuno così lungo avrebbe dovuto suggerire a chi di tennis si occupa
per mestiere.
E cioè che - al contrario di quanto, il più delle volte strumentalmente, sostengono certi demagoghi di casa nostra - per vincere non basta investire centinaia di milioni nel settore tecnico, e
che anzi distribuire a destra e manca troppi soldi può rivelarsi addirittura controproducente.
I 79 anni di flop tennistico della Gran Bretagna, che grazie agli enormi profitti realizzati organizzando Wimbledon vanta una delle federazioni più ricche del mondo, sono la prova provata
di quanta inefficienza e mancanza di stimoli generi l’assistenzialismo nel nostro sport. Anche
perché, spesso, i soldi facili finiscono nelle tasche sbagliate (il che fra l’altro spiega come mai,
qui in Italia, certe prediche vengano sempre dagli stessi pulpiti...).
Batch
5
terza pagina
Davis: un uomo,
una coppa
Epopea di Dwight Filley Davis, il miliardario
di St.Louis che 115 anni fa inventò la competizione
a squadre più popolare del mondo e pagò
il trofeo più antico nella storia del tennis
Lo statunitense
Dwight Davis
(a destra nella foto
con il compagno
di squadra
Holcombe Ward),
mise in palio
a sue spese la prima
Coppa, nel 1900
di
Alessandro Mastroluca
N
el 1932, l’ambasciatore Usa
in Francia organizza una visita per Dwight Filley Davis. Ha
appena lasciato l’incarico di
governatore nelle Filippine, ma il suo
posto, in occasione della visita alla Camera dei Deputati, è dietro una colonna. Chiede di essere spostato, ma né il
suo incarico appena terminato, né il suo
passato recente di ministro della guerra
per il governo Usa, sotto la presidenza
Coolidge, bastano a ottenere quel piccolo privilegio. Un emissario, però, insiste: “Ma è monsieur Davis, l’uomo che
ha dato al mondo la Coppa Davis, che
6
la Francia detiene ormai dal 1927”. Davis ottiene un posto in prima fila. “Ora
sapete cosa è davvero importante nella
vita”, dirà anni dopo alla sua famiglia.
La genesi della coppa
Davis è stato anche un buon giocatore
di tennis a Harvard. “Era alto, appassionato, tenebroso e senza un’oncia di
grasso”, scriveva il giornale dell’università, The Crimson. Numero 2 degli Usa
nel 1899, ha vinto per tre anni di fila,
fino al 1902, il titolo in doppio agli Us
Championships con l’amico Holcombe
Ward. Saranno proprio loro, insieme a
Malcolm Whitman, anche lui studente a
Harvard, a rappresentare gli Stati Uniti
nella prima partita della Davis. Ma come è nata l’idea di una competizione
a squadre in uno sport individuale?
Secondo la versione del fondatore, l’ispirazione gli arriva nel 1899 dall’entusiasmo per l’America’s Cup di vela
che si sarebbe disputata di lì a poco a
New York e sarebbe stata annunciata da
Guglielmo Marconi nel primo messaggio radio della storia. Secondo Charles
Voigt, allora giocatore poi giornalista,
però, bisogna anticipare tutto al 1896,
a un torneo a Niagara-on-the-Lake. Davis organizza a sue spese cene e rinfreschi, e sul giornale locale, The Lake, si
raccontano le sue serate galanti con la
fidanzata all’uscita della sala da ballo.
Quando Voigt scopre che quel ragazzo
è il miliardario di St.Louis già allora fra
i migliori tennisti degli Usa, gli propone
di organizzare una grande competizione, con in palio un ricco montepremi o
magari una coppa.
La prima edizione
Detto fatto. Davis paga di tasca sua il
corrispettivo di 750 sterline alla William
B. Durgin & Co di Concord, New Hampshire, per realizzare il trofeo, disegnato
da Rowland Rhodes: 216 once d’argento
fuse a forma di punch-bowl, di insalatiera o meglio ancora di zuppiera, su un
basamento di legno che porta la scritta
“presented by Dwight F. Davis”. Per la
prima edizione, nel 1900, gli Stati Uniti
invitano le Isole Britanniche al Longwood Cricket Club di Boston. Davis gioca
in risposta il primo punto della manifestazione, e mette fuori. Ma i tre ragazzi di Harvard vincono 3-0 prima che la
pioggia ponga fine alla sfida. Davis completerà gli studi in legge, introdurrà il
primo campo pubblico in un parco Usa
e riceverà due medaglie al valore per il
comportamento durante l’Offensiva dei
Cento Giorni (1918), al fianco del futuro
presidente Truman. Ma la sua eredità rimane scolpita nel basamento del trofeo
che porta il suo nome. “Se avessi saputo
allora dell’importanza che avrebbe avuto” ha detto poco prima di morire, “ne
avrei fatto realizzare uno tutto d’oro”.
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15
16
7
Piacere di guidare
l’evento
Crolla il muro
dei 300.000
La crescita
del movimento
è inarrestabile:
il 24 novembre
è crollata anche
questa barriera
“psicologica”. Ed è
record assoluto degli
agonisti che nella
stessa data erano
ben 93.266. Se si
pensa che nel 2002
erano solo 53.000…
di
Enzo Anderloni
M
artedì 24 novembre, ore
16,46: il server della Federazione Italiana Tennis registra la tessera “non agonistica” di un ragazzino della Ssd Arl Due
Ponti di Roma, Pietro Aiello. Il numero
progressivo nel database 2015 è luminoso come una stella cometa: 300.000.
E’ il crollo di una barriera psicologica,
il segnale che il movimento tennistico
italiano continua la sua crescita, inarrestabile, andando oltre numeri sempre più importanti.
300.039
tessere
FIT nel
2015:
più del
doppio
rispetto
al 2001
Le tessere FIT registrate
al 24 novembre scorso,
giorno del superamento
di quota 300.000 erano
300.039. Il 31 dicembre
2001 i tesserati erano
129.797. Il precendente
muro psicologico, quello
dei 200.000, era stato
abbattuto nel 2007.
8
l’evento
E’ dal 2001 che il dato relativo al numero totale dei tesserati cresce: allora
a fine anno era 129,797. Quel 2001 era
partito con soli due giocatori italiani
tra i primi 100 della classifica Atp, il
primo dei quali, Gianluca Pozzi, andava per i 36 anni ed era n. 43. Le ragazze, nelle top 100 Wta, erano in cinque.
La prima, Tathiana Garbin, al n. 42.
Da allora, è stato un crescendo continuo, al vertice come alla base. E ai
successi che hanno riscritto la storia
del nostro tennis (il Roland Garros di
Francesca Schiavone, gli Us Open di
Flavia Pennetta, le quattro Fed Cup, il
Career Grand Slam di Errani-Vinci, gli
Australian Open di Fognini-Bolelli, solo per citare i risultati più eclatanti) è
corrisposto il montare continuo della
base. E del senso di appartenenza.
Gli oltre 300.000 di oggi (alle 17.15
dello stesso 24 novembre si era già
a quota 300.039) diventano un momento di passaggio verso obbiettivi
più ambiziosi che la forza promozionale del canale televisivo Supertennis
(che dal 2008 racconta questa crescita
qualitativa e quantitativa) consente di
perseguire.
Mai così tanti agonisti
L’evento simbolico del superamento di
quota 300.000 tesserati totali accende
i riflettori su quello che è un record
assoluto, ancora più importante: il
numero dei tesserati agonisti, i giocatori veri, quelli che si sottopongono a visita medico-sportiva, con tanto
di elettrocardiogramma sotto sforzo,
per poter essere pronti ad affrontare i
tornei. E i tornei li affrontano davvero,
Il tesserato n.300.000
si chiama Pietro,
ha 11 anni e tifa Nole
Se abbattere un muro è presupposto per andare oltre guardando al futuro, il fatto che la tessera FIT n.300.000 del
2015 sia stata emessa per un ragazzino di 11 anni della
scuola tennis del circolo Due Ponti di Roma, ha un suo bel
valore simbolico.
Pietro Caiello, che è nato a Roma il 24 settembre del
2004, ha infatti cominciato da poco a giocare a tennis ma
lo segue tantissimo in tv insieme al papà Stefano, anche
lui molto appassionato. Al punto che quest’anno erano
in tribuna sul Centrale del Foro Italico per la finale degli
Internazionali BNL d’Italia tra Novak Djokovic (che è il
campione preferito da Pietro, anche se gli piacciono molto
anche Federer e Nadal; Serena Williams e Flavia Pennetta) e Roger Federer.
Pietro, tifoso della Roma, frequenta la prima media presso
la Scuola Vallombrosa e, appunto, la Scuola tennis del Due
Ponti. “Ha cominciato da poco e deve lavorare molto sul
rovescio, – ci ha raccontato papà Stefano – ma è un tipo
molto sportivo. Ama praticare anche il triathlon (nuoto,
corsa e bici), gli piace lo sci e guidare il Mini Quad”.
Insomma, un giovane atleta polivalente. Ben arrivato nella
nostra grande famiglia, Pietro. E grazie di averci aiutato
ad abbattere il muro.
allenandosi tra di loro o facendosi allenare da un maestro, dotandosi della
loro attrezzatura da gara, della loro
coppia di racchette uguali, di incordature tarate ad hoc, di calzature tecniche adatte alle diverse superfici di
gioco, raggiungendo con i primi buoni
risultati anche un rango di classifica.
Il 24 novembre 2015 i tesserati agonisti della FIT erano la bellezza di
93.266, numero mai raggiunto nella
storia del nostro tennis. Un risultato
straordinario di promozione dell’attività sportiva vera, se si considera
che a fine 2002 si era a quota 53.059.
Pensare nel prossimo futuro, al raddoppio di quella cifra e al crollo di un
altro muro “psicologico”, quello dei
100.000 agonisti, è molto più che un
auspicio. E’ un altro obbiettivo concre-
93.266
agonisti
nel 2015:
il prossimo
muro
a quota
100.000...
Al 24 novembre 2015 i
tesserati agonisti erano
93.266, una cifra mai raggiunta dai tennisti italiani.
Un dato che rappresenta
la massa dei giocatori veri,
che partecipano ai tornei
e ai campionati a squadre.
9
focus
Samba per due
Due degli otto protagonisti al Masters
in Brasile erano azzurri. Paolo Lorenzi
e Marco Cecchinato sono usciti nei round
robin ma nel loro 2015 un primato
europeo e una continuità invidiabile...
Top 100 senza
match Atp? Si può
Nelle ultime stagioni molti giocatori sono
riusciti a entrare nei Top 100 Atp grazie ai
punti conquistati nei challenger e senza
vincere alcun match a livello Atp. Uno di
loro è il siciliano Marco Cecchinato (nella foto). Inoltre tra gli otto partecipanti
alle Challenger Tour Finals 2015 di San
Paolo, Brasile, ben tre (proprio Cecchinato, Dustov e Clezar) non hanno mai vinto
un incontro nel circuito maggiore. Daniel
Munoz-De la Nava, invece, non ha mai ottenuto una vittoria in una prova dello Slam.
Paolo Lorenzi,
34 anni di
Siena, è il
giocatore
europeo con
il maggior
numero
di tornei
challenger
vinti (16)
di
Alessandro Nizegorodcew
L
a città di San Paolo ha ospitato,
dal 25 al 29 novembre, la quinta
edizione delle Challenger Tour Finals. Per la prima volta nella storia
è stata una coppia di giocatori italiani a
qualificarsi per l’evento brasiliano. Sono
Paolo Lorenzi e Marco Cecchinato, dopo una stagione ad altissimi livelli nella
prima fascia delle gerarchie Atp, hanno
conquistato il pass per il Masters (Lorenzi aveva già partecipato nel 2012, Filippo
Volandri vinse nel 2013 e Simone Bolelli
arrivò in semifinale nel 2014). Lorenzi
e Cecchinato in questa edizione hanno
racimolato una vittoria e due sconfitte,
non riuscendo a superare il girone eliminatorio. Il successo finale è andato invece allo spagnolo Inigo Cervantes, abile
a imporsi in finale nel più classico dei
derby iberici contro Daniel Munoz-De La
Nava. 6-2 3-6 7-6(4) il risultato finale. E
pensare che il vincitore delle Challenger
Tour Finals quest’anno ha giocato un solo match a livello Atp (ad Amburgo, perso dal francese Pouille).
Lorenzi primo in Europa
Va detto subito che Paolino è leader europeo a livello challenger. Paolo Lorenzi
A destra lo spagnolo Inigo Cervantes,
vincitore delle Atp Challenger Finals
di San Paolo, con il finalista Daniel
Munoz-De La Nava, suo connazionale
ha partecipato per la seconda volta alle
Challenger Tour Finals dopo l’esordio
nel 2012. Nel circuito cadetto Lorenzi
vanta uno straordinario record di 16
titoli (su 30 finali), di cui 5 nell’amata
Colombia. Il senese, che compirà 34 anni il prossimo 15 dicembre, è quarto in
classifica per numero di challenger vinti
dopo Yen-Hsun Lu (Taipei, n.77), Dudi
Sela (Israele, n.100) e Go Soeda (Giappone, n.132), ma l’azzurro è il primo di
tutti i tempi tra i giocatori europei.
La continuità di Ceck
La stagione di Marco Cecchinato invece
10
si riassume nella forza della continuità. Pochi acuti ma straordinaria costanza. In estrema sintesi è stato questo il
2015 del siciliano classe 1992 e numero 89 Atp. Nei tornei challenger vanta
un record annuale di 44 vittorie e 16
sconfitte con un titolo (conquistato a
Torino), una finale (a Genova) e ben 10
semifinali. È mancato l’exploit a livello
Atp, circuito nel quale ‘Ceck’ non ha ancora conquistato alcuna vittoria. Non
sono mancati però successi su tennisti
di ottimo livello come il Top 100 Albert
Ramos. Nel 2016 si attende il salto di
qualità sulle superfici veloci.
L’argentino Guido Pella, tra i grandi favoriti
della vigilia, costretto al ritiro dopo uno
svenimento successivo a un sospetto
stiramento. Era già qualificato per
la semifinale, ma ovviamente non
è potuto scendere in campo
A colpo sicuro
Cattolica Assicurazioni
la Compagnia
al servizio del tennis
www.cattolica.it
11
i numeri della settimana
Il filotto di Murray
I primi 25 italiani del ranking Atp
I primi 25 del ranking Atp
di Giorgio Spalluto
foto Getty Images
8
i successi in singolare di Davis per Andy
Murray (nella foto), il 1° tennista dal 1981 ad
aggiudicarsi tutti gli 8 match giocati a punteggio
non acquisito, e dunque al meglio dei 5 set.
625
i punti Atp conquistati nel
2015 da Andy Murray in Coppa Davis.
Lo scozzese, oltre ai punti accumulati
dopo ogni vittoria, ha potuto usufruire
del “Performance Bonus” di 125 punti,
riservato a coloro in grado di aggiudicarsi
tutti gli 8 singolari, giocati a punteggio non
acquisito.
11 le vittorie di Andy Murray in questa
edizione di Davis, su altrettanti match
disputati. Da quando è stato istituito il
World Group (1981) hanno raggiunto
questa quota John McEnroe (12-0 nel
1982), Stich (11-1 nel 1993) e Ivan
Ljubicic (11-1 nel 2005).
4
le nazioni non accreditate di una testa
di serie ad aggiudicarsi l’Insalatiera dal
1981. La Gran Bretagna emula i successi
di Croazia (2005), Serbia (2010) e
Svizzera (2014).
7
i tennisti capaci di vincere in una finale di
Davis tre match non a punteggio acquisito, da
quando nel 1972 è stato abolito il Challenge
Round. Andy Murray si aggiunge a Stan
Smith (1972), Bjorn Borg (1975), Pat Cash
(1986), Boris Becker (1989), Michael Stich
(1993) e Pete Sampras (1995).
Pos.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
Nome (nazionalità)
Novak Djokovic (SRB)
Andy Murray (GBR)
Roger Federer (SUI)
Stan Wawrinka (SUI)
Rafael Nadal (ESP)
Tomas Berdych (CZE)
David Ferrer (ESP)
Kei Nishikori (JPN)
Richard Gasquet (FRA)
Jo-Wilfried Tsonga (FRA)
John Isner (USA)
Kevin Anderson (RSA)
Marin Cilic (CRO)
Milos Raonic (CAN)
Gilles Simon (FRA)
David Goffin (BEL)
Feliciano Lopez (ESP)
Bernard Tomic (AUS)
Benoit Paire (FRA)
Dominic Thiem (AUT)
Fabio Fognini (ITA)
Viktor Troicki (SRB)
Ivo Karlovic (CRO)
Gael Monfils (FRA)
Roberto Bautista Agut (ESP)
Punti
16585
8945
8265
6865
5230
4620
4305
4235
2850
2635
2495
2475
2405
2170
2145
1880
1690
1675
1633
1600
1515
1487
1485
1485
1480
Nome (nazionalità)
Serena Williams (USA)
Simona Halep (ROU)
Garbine Muguruza (ESP)
Maria Sharapova (RUS)
Agnieszka Radwanska (POL)
Petra Kvitova (CZE)
Venus Williams (USA)
Flavia Pennetta (ITA)
Lucie Safarova (CZE)
Angelique Kerber (GER)
Karolina Pliskova (CZE)
Timea Bacsinszky (SUI)
Carla Suarez Navarro (ESP)
Belinda Bencic (SUI)
Roberta Vinci (ITA)
Ana Ivanovic (SRB)
Caroline Wozniacki (DEN)
Madison Keys (USA)
Elina Svitolina (UKR)
Sara Errani (ITA)
Jelena Jankovic (SRB)
Victoria Azarenka (BLR)
Ekaterina Makarova (RUS)
Andrea Petkovic (GER)
Svetlana Kuznetsova (RUS)
12
Rank.
21
29
58
68
90
107
157
158
183
192
219
226
240
242
244
251
252
289
302
323
324
328
339
360
367
Nome
Fabio Fognini
Andreas Seppi
Simone Bolelli
Paolo Lorenzi
Marco Cecchinato
Luca Vanni
Thomas Fabbiano
Andrea Arnaboldi
Matteo Donati
Filippo Volandri
Gianluca Naso
Salvatore Caruso
Riccardo Bellotti
Federico Gaio
Roberto Marcora
Lorenzo Giustino
Alessandro Giannessi
Matteo Viola
Erik Crepaldi
Alessandro Bega
Flavio Cipolla
Gianluca Mager
Edoardo Eremin
Francisco Bahamonde
Omar Giacalone
Punti
1515
1360
790
725
618
552
362
360
280
256
235
228
214
210
210
206
205
175
166
148
147
146
139
126
123
Le prime 25 italiane del ranking Wta
Le prime 25 del ranking Wta
Pos.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
Pos.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
Punti
9945
6060
5200
5011
4500
4220
3790
3621
3590
3590
3285
3133
3090
2900
2785
2645
2641
2600
2590
2525
2445
2276
2201
2185
2006
Pos.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
Rank.
Nome
Punti
8
Flavia Pennetta
3621
15
Roberta Vinci
2785
20
Sara Errani
2525
35
Camila Giorgi
1325
51
Karin Knapp
1031
114
Francesca Schiavone
541
254
Martina Caregaro
179
292 Giulia Gatto-Monticone 148
305
Alberta Brianti
136
321
Gioia Barbieri
123
325
Alice Matteucci
122
354
Cristiana Ferrando
107
372
Martina Trevisan
98
373
Anastasia Grymalska
98
380
Nastassja Burnett
93
389
Georgia Brescia
90
440
Claudia Giovine
71
443
Corinna Dentoni
69
462
Gaia Sanesi
63
467
Bianca Turati
63
472
Jessica Pieri
61
478
Jasmine Paolini
59
482
Alice Balducci
59
494
Stefania Rubini
56
495 Anna Giulia Remondina
56
W W W. Z U S T E N N I S . I T
13
il tennis in tv
Un dicembre mai visto
A
ltro che tutto finito, altro che
mese di transizione verso le dirette dei circuiti targati 2016.
Il dicembre di SuperTennis è
ricchissimo e caldo. Caldo come l’estate
newyorchese e caldo come le emozioni
che ci hanno fatto vivere Flavia Pennetta
e Roberta Vinci non più tardi di un paio
di mesi fa. I loro Us Open, coronati con
la prima finale Slam tutta azzurra della
storia, ritorneranno finalmente in onda.
Non solo il “duello finale”, con la gioia
di Flavia vincitrice e la commozione di
Roberta finalista. Ma anche lo straordinario successo di Robertina, in semifinale,
sulla super-favorita Serena Williams. Una
delle sorprese più grandi della storia dello sport tutto, come è stato ribattezzato
quel match, di nuovo in tv da godersi
punto dopo punto.
Palinsesto ricco
Mai avuto un dicembre così. Nel 2015 SuperTennis continua ad accelerare, pure
sotto l’albero. Con le partite che hanno
fatto la storia e tante chicche per ogni
appassionato. Sul prossimo numero della rivista, con il palinsesto del periodo
d’avvicinamento alle festività, avrete tutti i dettagli e gli orari di emissione delle
grandi sfide. Restate sintonizzati sul n.64
del digitale terrestre, n.224 della piattaforma Sky e canale 30 di TivùSat oppure
in webstreaming su www.supertennis.tv.
C’è un gran bel regalo di Natale per voi.
Nel mese di dicembre SuperTennis farà rivivere le
emozioni degli Us Open, quelle legate a Pennetta
e Vinci, ma non solo... (foto Getty Images)
IPTL, non perdere
l’NBA del tennis
Una sorta di campionato per franchigie,
come l’Nba. Ma con racchetta. E così si
possono trovare gli Indian Aces che sfidano i Japan Warriors, o i Mavericks delle
Filippine contro i Royals degli Emirati
Arabi. E le squadre sono composte da
giocatori come Federer e Nadal, come
Sharapova e Serena Williams. Ma anche
da glorie del passato recente come Marat
Safin o Goran Ivanisevic. In tutto sono 5
team e 5 paesi coinvolti, più di 30 campioni impegnati. La formula? Si giocano
5 set - in quest’ordine - uno di singolare
maschile, uno di singolare femminile, uno
di doppio misto, uno di doppio maschile e
uno tra ‘vecchie glorie’. Come nelle leghe
pro ‘all’americana’, le classifiche sono
date dalla % di vittorie e sconfitte. Le due
con il rapporto migliore si sfidano per finale e titolo.
La mattina con i campioni, tutti i giorni live con l’IPTL
Giovedì 3
00:00 - Il Pallettaro
00:30 - Murray vs Goffin,
Finale Coppa Davis
Belgio vs Gran Bretagna
(replica)
03:30 - IPTL INDIAN
ACES vs JAPAN WARRIORS
07:00 - La Voce delle
Regioni
08:00 - LIVE IPTL
PHILIPPINE MAVERICKS vs OUE SINGAPORE SLAMMERS
11:00 - Il Pallettaro
11:30 - LIVE IPTL
OBI UAE ROYALS vs
JAPAN WARRIORS
14:00 - Doppio Rep. Ceca
vs Russia, Finale Fed Cup
2015
16:00 - Circolando TC
Padova
16:30 - Tennis Magazine
17:00 - News
17:05 - IPTL PHILIPPINE MAVERICKS
vs OUE SINGAPORE
SLAMMERS
19:15 - Federer vs Cuevas,ATP Istanbul 2015
21:00 - News
21:05 - Reloaded ATP
Finals Londra
22:00 - Tennis Magazine
22:30 - Circolando TC
Palermo 3
23:00 - IPTL OBI UAE
ROYALS vs JAPAN
WARRIORS
Venerdì 4
03:00 - La Voce delle
Regioni
04:00 - Il Pallettaro
04:30 - Bacsnszky vs
Muguruza,WTA Pechino
2015
05:30 - Doppio spareggio,
Finale Serie A1 Femminile 2014
07:00- Reloaded ATP
Finals Londra
08:00 - LIVE IPTL
INDIAN ACES vs OUE
SINGAPORE SLAMMERS
11:00 - Circolando TC
Palermo 3
11:30 - LIVE IPTL PHILIPPINE MAVERICKS
vs JAPAN WARRIORS
14:00 - Murray vs Goffin,
Finale Coppa Davis Belgio
vs Gran Bretagna (replica)
16:45 - Studio LIVE
17:00 - LIVE FINALE
SERIE A1
20:45 - Kia Trophy Milano
21:00 - News
21:05 - IPTL INDIAN
ACES vs OUE SINGAPORE SLAMMERS
Sabato 5
00:00 - Finale Serie A1
(replica)
02:00 - Finale Serie A1
(replica)
04:00 - Circolando TC
Palermo 3
04:30 - IPTL PHILIPPINE MAVERICKS vs
JAPAN WARRIORS
07:00 - Finale Serie A1
(replica)
09:00 - Finale Serie A1
(replica)
10:30 - Kia trophy
Milano
10:45 - Studio LIVE
11:00 - LIVE FINALE
SERIE A1
20:00 - Reloaded ATP
Finals Londra
21:00 - News
21:05 - Finale Serie A1
(replica)
23:05 - Finale Serie A1
(replica)
Domenica 6
01:00 - Circolando TC
Palermo 3
01:30- Finale Serie A1
(replica)
03:30 - Tennis Magazine
04:00 - Finale Serie A1
(replica)
06:00 - Finale Serie A1
(replica)
07:45 - Kia trophy
Milano
08:00 - Reloaded ATP
Finals Londra
09:00 - LIVE IPTL
JAPAN WARRIORS
vs OUE SINGAPORE
SLAMMERS
10:45 - Studio LIVE
11:00 - LIVE FINALE
SERIE A1
20:00 - OBI UAE
ROYALS vs PHILIPPINE MAVERICKS
(differita)
23:45 - Kia trophy
Milano
Lunedì 7
00:00 - Finale Serie A1
(replica)
02:00 - Finale Serie A1
(replica)
04:00 - Finale Serie A1
(replica)
06:00 - IPTL JAPAN
WARRIORS vs OUE
SINGAPORE SLAMMERS (replica)
09:00 - LIVE IPTL
INDIAN ACES vs OBI
UAE ROYALS
11:00 - Circolando TC
Palermo 3
11:30 - LIVE IPTL
JAPAN WARRIORS vs
PHILIPPINE MAVERICKS
14:30- Federer vs
Roddick, Finale
Wimbledon 2009
18:00 - IPTL IPTL
INDIAN ACES vs OBI
UAE ROYALS (replica)
21:00 - News
21:05 - Sharapova vs
Williams, Wimbledon
2004 Finale
22:30 - Kia trophy
Milano
22:45 - Il Pallettaro
23:15 -IPTL JAPAN
WARRIORS vs PHILIPPINE MAVERICKS
(replica)
Martedì 8
03:15 - Nadal vs Federer,ATP Roma 2006
07:00 - Serie A1
(replica)
09:00 - LIVE IPTL
OUE SINGAPORE
SLAMMERS vs OBI
UAE ROYALS
11:00 - Il Pallettaro
11:30 - LIVE IPTL
INDIAN ACES vs
PHILIPPINE MAVERICKS
14:30 - Federer vs
Soderling, Roland
Garros 2009 Finale
16:30 - Circolando TC
Palermo 3
17:00- News
17:05 - Tennis Magazine
17:30- Djokovic vs
Murray, Wimbledon
2013 Finale
21:00 - News
21:05 - La Voce delle
Regioni
22:00 - Ivanisevic vs
Rafter - Wimbledon
2001
Mercoledì 9
00:30 - Tennis Magazine
01:00 - Agassi vs Coria,
ATP Roma 2005
03:00 - Circolando TC
Palermo 3
03:30 - Kvitova vs
Radwanska,WTA
Singapore 2015
06:00 - Serie A1
(replica)
08:00 - Il Pallettaro
08:30 - Kuerten vs
Bruguera, Finale
Roland Garros 1997
10:30 - Tennis
Magazine
11:00 - Halep vs
Suarez Navarro,WTA
Roma 2015
13:00 -Schiavone
vs Li, Roland Garros
2011 Finale
15:00 - Federer vs
Nadal,ATP 500
Basilea
17:00 - News
17:05 - La Voce delle
Regioni
18:00 - IPTL OUE
SINGAPORE SLAMMERS vs OBI UAE
ROYALS
21:00 - News
21:05 - Tennis
Magazine
21:30 - Federer vs
Murray, Wimbledon
2012 Finale
NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali
14
IL SUPER WEEKEND
TENNIS
ITALIANO
DEL
4. 5. 6. dicembre 2015
MONTECATINI TERME
PALATERME
finali scudetti maschile e femminile
CITTA’ DI
MONTECATINI TERME
TECHNICAL SUPPLIER
associazione culturale
15
13
OFFICINA DEL MOVIMENTO
giro d’italia
Volata Scudetto
Tc Italia Forte dei Marmi e Canottieri Aniene
si giocano il tricolore maschile, con i romani
a caccia del back-to-back. Nel campionato
femminile, terza finale consecutiva
tra Tc Prato e Tc Genova 1893.
Si gioca dal 4 al 6 dicembre a Montecatini
di
Gabriele Riva
T
re è il numero perfetto, lo si
dice spesso. Certamente lo è
per tre (!) su quattro delle finaliste della Serie A1 2015. Nel
campionato maschile a contendersi
il tricolore ci sono Tc Italia e Canottieri Aniene Roma, alla terza finale in
tre anni e a caccia del secondo titolo
consecutivo dopo quello dello scorso
anno a Genova ai danni dei padroni di
casa del Tc 1893. Non cambiano i volti dei protagonisti, con Simone Bolelli
fuori dalla gara di ritorno di semifinale contro Prato ma con Flavio Cipolla e
Vincenzo Santopadre in versione trascinatori come un anno fa. Tra le donne, proprio Genova e Prato si rigiocano lo Scudetto per la terza volta e per
il terzo anno consecutivo: 1-1 il bilancio, con la vittoria delle toscane a Rovereto a fine 2013 e la rivincita delle
liguri, in casa, lo scorso anno soltanto
dopo il doppio di spareggio. Tutto si
decide in tre giorni, da venerdì 4 a domenica 6 dicembre a Montecatini.
Un Volandri in più
Le semifinali maschili hanno avuto un
protagonista ben preciso, Filippo Volandri. Il 34enne livornese ha saputo
mettere sotto il n.1 del Park Genova
- e soprattutto d’Italia - Fabio Fognini
portando così il suo Tc Italia a caccia
del secondo titolo in 4 anni (2012). Dopo il pareggio dell’andata, la situazione è rimasta in equilibrio anche dopo
i 4 singolari del ritorno, con la vittoria
di Volandri a tenere ancora tutti in bilico. Nei doppi, poi, è stato dominio
Qui sopra, a sinistra, il livornese Filippo Volandri grande trascinatore dei toscani del Tc Italia Forte dei Marmi verso la finale Scudetto 2015.
A destra, il romano Flavio Cipolla, protagonista con Vincenzo Santopadre (sullo sfondo) della semifinale vinta dalla Canottieri Aniene contro il Tc Prato.
Sotto, a sinistra, Corinna Dentoni e Maria Elena Camerin, punti fermi del Tc Prato tre volte finalista negli ultimi tre campionati.
Più a destra, Alberta Brianti del Tc Genova 1893, a caccia del secondo Tricolore consecutivo (foto Costantini)
16
giro d’italia
Volandri batte Fognini e trascina Forte in finale
PLAY-OFF
Semifinali maschili
Tennis Club Italia (Forte dei Marmi) - Park Tennis Genova 4-2
Volandri (I) b. Fognini (P) 6-7(4) 6-1 6-1, Giannessi (P) b. Viola (I) 6-4 6-3, (P) b. Trusendi (I) 6-3
6-4, Marrai (I) b. Prevosto (P) 6-3 6-2, Volandri/
Viola (I) b. Ansaldo/Mager (P) 6-1 4-6 11/9, Trusendi/Marrai (I) b. Arnaboldi/Giannessi (P) 6-1 6-3.
(andata 3-3)
Circolo Canottieri Aniene Roma - Tennis Club
Prato 5-1
Panfil (C) b. Trevisan (P) 7-6(4) 6-3, Cipolla (C) b.
Grassi (P) 6-2 6-1, Berrettini (C) b. Crugnola (P)
6-4 6-4, Stefanini (P) b. Santopadre (C) 6-4 6-0,
Panfil/Santopadre (C) b. Crugnola/Trevisan (P) 4-6
6-3 10/7, Berrettini/Cipolla (C) b. Grassi/Stefanini
(P) 6-0 6-3. (andata 3-3)
Semifinali femminili
Tennis Club Cagliari - Tennis Club Genova 1893 3-1
Brianti (G) b. Barbieri (C) 7-5 6-0, Matteucci (C) b.
Balducci (G) 7-5 6-0, Floris (C) b. Samsonova (G)
6-4 3-6 6-4, Floris/Matteucci (C) per rinuncia. (andata: Tc Genova 4-0)
Tennis Club Prato - Tc Parioli Roma 3-1
Burnett (PA) b. Trevisan (PR) 1-1 rit, Dentoni (PR)
Tc Italia che non ha lasciato per strada
neanche un set. Così il Park Genova
per la seconda stagione consecutiva
non trova l’accesso alla finalissima.
Cosa che invece riesce davvero bene
ai romani dell’Aniene, come detto alla
terza apparizione in tre anni. Anche
in questo caso, dopo il 3-3 maturato
a Prato nella gara d’andata, al ritorno
a Roma netta vittoria per 5-1 e qualificazione mai in discussione, pur con
Simone Bolelli fermo a bordocampo.
La rivalità
Ormai Prato-Genova è una rivalità a
tutti gli effetti. Le due da battere, tra
stagione regolare e play-off sono loro,
da tre anni a questa parte. Un’impresa,
quella di tenerle lontane dalla finale
Scudetto che quest’anno non è riuscita
nemmeno - rispettivamente - a Parioli
b. Di Giuseppe (PA) 6-2 6-4, Camerin (PR) b. Touly
(PA) 4-6 6-2 6-2, Dentoni/Camerin (PR) b. Burnett/
Di Giuseppe (PA) 4-6 6-2 10/8. (andata 2-2).
6-2, Gabrieli (B) b. Stoppini (R) 6-4 6-0, Sijsling/
Bortolotti (B) b. Holzer/Ager (R) 6-3 6-3, Salviato/Gabrieli (B) b. Oradini/Stoppini (R) 6-3 6-2.
PLAY-OUT
Maschili
Tennis Club Sinalunga - Circolo Tennis Maglie 5-1
Andata Ct Maglie 4-2, Tc Sinalunga salvo.
Vanni (S) b. Crepaldi (M) 6-4 5-7 6-4, Licciardi (S)
b. Grimolizzi (M) 7-5 6-3, Olejniczak (S) b. Garzelli (M) 6-3 3-6 6-4, Fracassi (S) b. Portaluri (M)
6-3 6-3, Licciardi/Vanni (S) b. Garzelli/Portaluri
(M) 6-3 6-4, Crepaldi/Grimolizzi (M) b. Galuppo/
Olejniczak (S) 6-4 6-2.
Selva Alta Vigevano - Ata Battisti Trento 3-3
Andata Selva Alta 4-2, Selva Alta salvo
Marcora (S) b. Bellotti (B) 6-2 6-3, Grigelis (B)
b. Garcia Medina (S) 6-3 2-6 6-2, Baldi (S) b.
G.Pecoraro (B) 6-3 6-3, P.Pecoraro (B) b. Barini (S) 6-1 6-1, Rossanigo/Garcia Medina (S) b.
Zampoli/G. Pecoraro (B) 4-6 6-4 10/6, Grigelis/
Bellotti (B) b. Marcora/Baldi (S) 6-1 4-6 10/7.
Due Ponti Roma - Società Canottieri Casale 4-2
Andata 3-3, Due Ponti Roma salvo
Starace (D) b. Ghedin (C) 6-3 6-7(1) 6-1, Brizzi (C)
b. Azzaro (D) 7-5 6-1, Abbruciati (D) b. Bella (C)
7-5 6-0, Teodori (D) b. Reale (C) 6-0 6-1, Starace/
Azzaro (D) b. Bernardi/Ghedin (Casale) 6-1 6-0,
Brizzi/Reale (C) b. Abbriciati/Compagnone (D) 3-6
4-1 rit.
Società Tennis Bassano - Circolo Tennis Rovereto 5-1
Andata Ct Rovereto 4-2, St Bassano salvo
Sijsling (B) b. Oradini (R) 6-3 6-2, Bortolotti (B)
b. Holzer (R) 6-2 6-3, Ager (R) b. Salviato (B) 6-3
Roma e Tc Cagliari. La formazione toscana, che ha giocato sia la gara d’andata che quella di ritorno partendo da
-1 a causa dei ritiri di un’acciaccata
Martina Trevisan, si è poggiata su Corinna Dentoni e Maria Elena Camerin, brave a bloccare il risultato sul 2-2 all’andata sulle sponde del Tevere e a chiudere i
conti, in un doppio che si è rivelato decisivo al ritorno. Genova dal canto suo
aveva già chiuso il discorso con 7 giorni d’anticipo e con il 4-0 inflitto al Tc
Cagliari: al ritorno, in Sardegna, il team
ligure ha dovuto solo gestire le velleità
di rimonta delle avversarie, smorzate
dall’esperienza di Alberta Brianti e dal
suo 7-5 6-0 a Gioia Barbieri.
I play-out salvezza
In concomitanza con le semifinali-Scudetto si sono giocate le gare di ritor-
Tre giorni di diretta
tra campo e studio
Tre giorni di dirette per seguire le fasi finali della corsa allo Scudetto 2015. I due
massimi campionati nazionali a squadre, maschile e femminile, si chiudono contemporaneamente sul campo allestito al Palazzetto dello Sport di Montecatini Terme
sotto l’occhio delle telecamere di SuperTennis Tv (canale 64 del digitale terrestre,
numero 224 della piattaforma di Sky, canale n.30 di TivùSat e in web streaming su
www.supertennis.tv) tra venerdì 4 e domenica 6 dicembre. Il primo appuntamento è
per venerdì alle ore 17, mentre per sabato e per domenica a partire dalle 11. Prima
di tutte le dirette, uno studio con le anticipazioni e le ultime dalle squadre.
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Femminili
Tennis Beinasco - Ct Albinea 4-0
Andata Tennis Beinasco 3-1,
Tennis Beinasco salvo
Gatto Monticone (B) b. Remondina (A) 6-4 4-1
rit., Grymalska (B) b. Gabba (A) 6-4 6-2, Pairone (B) b. Dario (A) 6-4 6-2, Gatto Monticone/
Pairone (B) b. Gabba/Dario (A) 4-1 rit.
Club Tennis Ceriano - Tennis Castellazzo
Parma 3-1
Andata 2-2, Ct Ceriano salvo
Moroni (CE) b. Tcherkes Zade (CA) 7-5 6-0,
Sussarello (CE) b. Terranova (CA) 6-0 6-0, Melena (CE) b. Marzano Nonnis (CA) 6-3 7-5, Terranova/Marzano Nonnis (CA) per rinuncia.
no dei play-out salvezza con annessi
verdetti. Categoria mantenuta - con
capriola e rimonta - per i senesi del
Tc Sinalunga guidati da Luca Vanni,
n.107 Atp, e per i vicentini di Bassano
del Grappa. I primi hanno rimontato il
2-4 subito a Maglie all’andata e si sono salvati con un provvidenziale 5-1,
gli altri invece - campioni d’Italia 2013
- hanno evitato la A2 al cospetto del
Ct Rovereto. Due Ponti Roma e Selva
Alta Vigevano gli altri due club salvi ai
danni di Canottieri Casale Monferrato
e Ata Battisti Trento. In campo femminile, continua la favola del Ct Ceriano
che in 11 anni è passato dalla D alla
A1 e che si è salvato sul Tennis Castellazzo Parma. Retrocessione evitata
anche per il Tennis Beinasco, che ha
invece condannato il Ct Albinea (Reggio Emilia).
circuito amatoriale fit-tpra
Tra campo e realtà
Parla il ‘campione del mondo’ amatoriale, il vincitore del Master
di Praga Francesco Zanini: “L’atmosfera è fantastica, ti senti davvero
come un giocatore vero”. Tra racchette, tornei e punti da difendere:
“Grazie al ranking ho ritrovato l’amore per il tennis”
Francesco Zanini,
vincitore a
Praga delle Awt
Finals 2015 nella
categoria Open
di
Max Fogazzi - foto Carola Carera
L’
atmosfera è la chiave, parola del
vincitore del Master di Praga che
racconta la magia del circuito
Fit-Tpra. “La trasferta di Praga,
come anche quella dell’anno scorso a
Barcellona, è speciale perché è una trasferta tra amici... pur non conoscendosi.
Anche per questo il circuito è fantastico”. Lui è Francesco Zanini, campione alle Awt Finals 2015 nella categoria Open,
la più dura. “Il ricordo più bello è legato
alla vittoria al 1° turno contro un giocatore molto al di fuori della mia portata.
Non so come, ma non ho mollato fino
alla fine e ho vinto”. È partito alla volta
della Repubblica Ceca con il gruppo di
Latina, sempre pronto a sostenerlo e
incitarlo, ed è tornato da vincitore. Ora
già pensa al 2016: “L’obiettivo è vincere
i Campionati Provinciali e tentare di difendere il titolo vinto quest’anno a Praga”. Storia ordinaria di un amore, per il
tennis, straordinario (“Ancora mi chiedo
come faccia la mia ragazza a stare con
uno pazzo per il tennis come me”). Già,
perché da perfetto amatore, il tennis va
conciliato con il resta della vita.
Di che cosa ti occupi?
“Lavoro per una società che distribuisce
dispositivi elettronici in Europa, e proprio per questo mi trovo spesso a viaggiare per lavoro. Il circuito Fit-Tpra ha
creato una cosa fantastica: il fatto di far
viaggiare i giocatori con la racchetta in
spalla, andare all’estero per giocare era
una cosa per pochi eletti, invece ora è
un sogno che anche un amatore può realizzare”.
Da quanto tempo giochi a tennis?
“Ho iniziato da piccolino, grazie alla passione di mio nonno e al supporto della
famiglia, ma dopo qualche anno di scuola tennis ho abbandonato e solo dopo
molto tempo ho ripreso con costanza e
voglia. Che ora con il Fit-Tpra è diventata anche sana competizione e tentativo
di raggiungere degli obiettivi al nostro
livello”.
Quanti giorni alla settimana giochi a
tennis?
“Prima di competere per il ranking, una o
due volte a settimana con qualche amico
o parente. Ora le scuse per giocare sono
tantissime e ci sono settimane in cui in
pratica gioco tutti i giorni”.
Chi è il tuo idolo?
“Il mio idolo è Federer perché rispecchia
tutto ciò che un giocatore dovrebbe essere. Io però non assomiglio a nessun
professionista in campo, sarebbe un’eresia da dire. Diciamo che mi piacerebbe avere la costanza fisica e mentale di
Djokovic”.
Domanda di rito per un vincitore:
ringraziamenti?
“Tantissimi, alla mia ragazza, a mia madre, a mio padre, coach dentro e fuori
il campo. Poi a mio fratello, un grande
compagno di doppio e primo sostenitore. Gli amici tennisti di Latina che mi
hanno seguito e sostenuto da lontano e
poi alla direzione Tpra che con un grande lavoro sta facendo in modo di far vivere un sogno a noi ‘poveri mortali’ del
tennis”.
Kia Tennis Trophy a Milano,
Super Colombo! E Caramatti fa l’asso
Gli ultimi quattro posti per il Master decisivo del Kia Tennis Trophy 2015 sono stati assegnati.
Anche la tappa del Tc Ambrosiano di Milano è andata in archivio tenendo vivo un sogno, quello
di volare a Melbourne durante gli Australian Open, per altri quattro protagonisti della racchetta
amatoriale. Si tratta di Niccolò Caramatti e Luca Rescigno, finalisti nel tabellone maschile, e di
Gabriella Colombo e Sonia Di Stefano, protagoniste nel torneo in rosa. È questo il poker che si
unirà agli altri vincitori e finalisti delle tappe stagionali c che si sfiderà sui campi del Quanta Club,
sempre a Milano, tra 12 e 13 dicembre. E poker è proprio la parola adatta, almeno per il vincitore
maschile: già, perché Niccolò Caramatti è un professionista del tavolo verde e in finale ha superato per 9-2 un Luca Rescigno ostacolato da un problema muscolare. Grande exploit anche per
Gabriella Colombo, capace di vincere una vera e propria maratona finale, chiusa per 9-8, contro la
campionessa dello scorso Master Fit-Tpra di Praga Sonia Di Stefano. E ora l’attesa cresce.
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personal coach
Psicologi al servizio
Quella del Preparatore Mentale di Tennis
è la nuova figura che l’Istituto Superiore
di Formazione Fit inserirà nella struttura
d’insegnamento federale. Con un corso
riservato agli psicologi iscritti all’albo e con
il patrocinio dell’Ordine. Dal 2017 tutte le Super
e le Top School dovranno dotarsi di un “PMT”
Antonio Daino
I.S.F. Roberto Lombardi
foto Getty Images
di
I
l mondo del tennis italiano da alcuni anni è caratterizzato da continui
e costanti cambiamenti finalizzati al
miglioramento del sistema nella sua
globalità. In questo contesto l’Istituto
Superiore di Formazione della FIT “Roberto Lombardi”, l’organizzazione deputata alla ricerca, promozione e insegnamento del tennis, ha elaborato un nuovo
progetto di formazione per Preparatore
Mentale per il Tennis, detto PMT, rivolto
agli psicologi iscritti all’albo professionale. Il progetto ha avuto il patrocinio
del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli
Psicologi a certificare la qualità dell’iniziativa. La finalità dell’iniziativa è quella
di inserire nello staff tecnico federale la
figura di uno psicologo in grado di portare il suo contributo culturale, metodologico e specifico della sua disciplina.
L’evoluzione del tennis di alto livello necessita di esperti nei diversi aspetti del
gioco secondo il modello didattico della
multilateralità utilizzato da alcuni anni
dall’I.S.F.
La multilateralità
In linea con il suddetto modello sono
stati creati testi, video e cd che documentano le linee di sviluppo e il nuovo
trend culturale nazionale e internazionale intrapreso dall’istituzione. La sistematica partecipazione di una rappresentativa della scuola di formazione della
FIT ai principali eventi internazionali di
aggiornamento è ormai prassi consueta
da diversi anni. Un dato che emerge con
forza, sia dal confronto internazionale
che nazionale, con i maggiori esperti di
insegnamento e allenamento, è l’assoluta importanza dell’aspetto mentale nella
formazione di un giocatore di vertice.
Per contro quando si passa dall’affermazione di principio alla dimensione
operativa, si riscontra una consistente
discrepanza tra ciò che viene sostenuto
in teoria e la sua applicazione in termini
di tempo e impegno dedicato a questo
aspetto nel programma di allenamento.
Chi è il “PMT”?
La figura del PMT deve essere inserita nello staff a supporto del tennista
e agire di concerto con chi lavora per
sviluppare i giovani di talento. Questo
professionista dovrà pertanto caratterizzarsi per la disponibilità a lavorare in
un team formativo, possedere tecniche
e competenze di psicologia, ma anche
esperienze nell’ambito della psicologia
dello sport per comprendere meglio le
problematiche dell’allenamento e della competizione. Non è necessario che
sappia giocare a tennis, ma deve poter
interpretare correttamente i diversi
contesti, leggere le situazioni di gioco
e cogliere le emozioni che giocatori e
allenatori provano sul campo. La sua attività si focalizzerà sull’insegnamento
delle tecniche per incentivare la motivazione, nel supporto alla comprensione
della efficace gestione delle emozioni,
nell’organizzazione del comportamento in campo. Il PMT nel tennis si inquadra pertanto nel contesto della relazione di aiuto, la cui finalità è quella di
valorizzare e potenziare la fiducia del
giocatore nelle sue risorse e supportare
il maestro nel ruolo di sostegno e miglioramento della sua attività didattica.
Lo schema della multilateralità
“PMT”, 5 obiettivi da raggiungere
Dal 2017 tutte le Super e Top School federali (attualmente 80), dovranno avere al loro interno la figura di
un Preparatore Mentale per il Tennis che affianchi lo staff didattico nella progettazione e programmazione del loro piano di insegnamento. Chi si iscriverà al corso, riceverà un Kit che comprende le credenziali
di accesso alla banca dati dell’area mentale, la monografia della rivista movimento dedicata al tennis
- vol. 2.3 del 2004, il manuale didattico del minitennis, fase di avviamento del primo livello denominato
“delfino”.
5 OBIETTIVI - E così alla fine del corso lo psicologo-preparatore mentale dovrà: 1. saper comprendere
gli elementi fondamentali del tennis; 2. riconoscere le emozioni esperite in gara dal giocatore; 3. presentare in pubblico i contenuti fondanti della preparazione mentale; 4. relazionarsi con maestri e genitori in
merito all’utilità della preparazione mentale nel tennis; 5. auto-valutare il livello di competenza acquisito.
DOCENTI - Il corpo docente sarà formato da docenti-psicologi che già operano nei corsi di formazione
organizzati dall’I.S.F. e sarà coordinato da Antonio Daino, responsabile dell’area mentale dello stesso
Istituto. In ogni corso è prevista la presenza di uno psicologo italiano o straniero di provata esperienza
nell’ambito della psicologia dello sport. Per ulteriori informazioni, dettagli organizzativi e iscrizioni visitate www.federtennis.it/isf/BandieConcorsi.asp.
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racchette e dintorni
Ultra XP, novità potenti
Dagli americani di Wilson in arrivo una gamma di telai dal profilo
consistente, molto potenti, per giocatori intermedi a tutto campo.
Il nome si ispira a un modello degli Anni Ottanta. Tre le opzioni
un peso inferiore ai tre etti e uno
sweetspot decisamente ampio, che
perdona anche esecuzioni non eccellenti tecnicamente.
Saranno disponibili sul mercato tre
modelli. Il più pesante (289 grammi
senza corde) è il 100S e avrà il rivoluzionario pattern con 16 corde verticali
e solo 15 orizzontali, così come la racchetta gemella ma più leggera (Wilson
Ultra Xp 100LS). Poi il modello con
piatto oversize, la 110S, con schema
corde 18x16. Per il mercato americano
pare sia prevista anche una più estrema, Ultra Xp 125, con ovale SuperOversize e in aggiunta un pattern davvero molto aperto (14x18).
La serie Ultra XP di
Wilson è pensata per
chi cerca attrezzi in
grado di offrire una
buona dose di spinta
senza fatica. A tale
scopo i pesi sono molto contenuti
e i pattern delle corde
a maglie allargate
Nuovo ibrido
tutto sintetico
Per l’occasione Wilson
introduce sul mercato
anche una novità nel
settore
incordatura,
Wilson Spin Effect
Hybrid: un ibrido composto da un poliestere per rotazioni sulle verticali e
confortevole e sensibile multi filo per
le orizzontali.
Mizuno scende
in campo
di
Altra grandissima novità per il mercato europeo 2016 sarà lo sbarco nel settore tennis
(calzature) dei giapponesi di Mizuno, uno dei
brand leader per le calzature tecniche nel running. Non a caso infatti la nuova Mizuno Wave Exceed Tour è una scarpa tecnica da tennis
che punta anzitutto sulla leggerezza e sulla
possibilità di muoversi al meglio in termini
di velocità e rapidità sui campi (specialmente sintetici). Un modello già distribuito con
successo sul mercato nipponico, che nel 2016
arriverà nel Vecchio Continente.
Mauro Simoncini
S
ono in circolazione i primi telai
in prova; e quando un modello è
completamente nuovo la curiosità è davvero tanta. Per questo
finale di anno 2015 (e soprattutto per
la stagione 2016) gli americani di Wilson si preparano a sfoderare le nuove
Ultra Xp.
Il nome del modello si ispira a una racchetta (Ultra 2) che negli anni Ottanta
utilizzavano Aaron Krickstein e Ana
Mandlikova.
Votati alla potenza
La dicitura XP chiarisce subito gli
obiettivi primari di questi telai: X sta
per Extreme e P per Power. Anzitutto
potenza, grande generosità in termini
di spinta per racchette profilate, rigi-
de inteso in senso positivo. Il ponte
a forma triangolare è visivamente la
caratteristica unica e facilmente distinguibile. Le nuove Ultra Xp hanno
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keep
calm
and
play
la regola del gioco
Perché serve la scorta
Guardando un
match alla tv, vi siete
mai chiesti perché
quando un giocatore
esce dal campo c’è
sempre qualcuno
che lo segue? Per
accertarsi che vada
davvero in bagno e
per controllare che
non riceva istruzioni
da nessuno. Ecco che
cosa succederebbe
La situazione
Alfredo sta giocando un match di singolare contro Guglielmo.
Che cosa succede?
Alla fine del secondo set, Guglielmo
chiede di andare in bagno per la prima
volta nel corso della partita. L’arbitro
glielo concede e come di consueto lo fa
accompagnare da un giudice di linea. Al
ritorno dal bagno, il giudice di linea riferisce all’arbitro che negli spogliatoi il
giocatore è stato raggiunto dal suo coach che si è messo a dargli dei consigli,
e si è fermato solo quando il giudice di
linea gli ha detto che non poteva farlo.
Giocatori scortati
Molto spesso nel vedere importanti
eventi alla tv ci si è chiesto come mai i
giocatori vengano scortati per andare in
bagno da giudici di linea, o dal giudice
arbitro. Il motivo è che in primo luogo
va controllato che il break sia davvero
utilizzato per andare in bagno e non per
altri scopi (riposarsi, farsi una doccia,
etc... ma questo già lo avevamo anticipato in un numero precedente della rivista). Inoltre, bisogna proprio accertarsi che nell’arco di tempo in questione il
giocatore non venga avvicinato da qualcuno che possa dargli consigli oppure
passargli qualcosa che non sia stato preventivamente controllato.
Contro le regole
Tornando al nostro caso specifico, l’a-
zione che viene compiuta e riportata dal
giudice di linea all’arbitro evidentemente non è ammessa ed è contro le regole. Anche perché di per sé dare consigli
ai giocatori durante una partita non è
ammesso dalle regole (ovviamente ad
esclusione dei campionati a squadre durante i cambi campo e nei tornei WTA ai
cambi campo quando viene concesso di
entrare ai coach), figuriamoci durante la
pausa presa per andare in bagno.
Come si procede?
Il giudice di linea, pur non essendo l’arbitro di sedia, è comunque a tutti gli effetti un ufficiale di gara in quel momento
e di conseguenza ciò che viene da lui visto o sentito - e poi riportato all’arbitro
- consente di infliggere eventualmente al
giocatore una sanzione per violazione
del codice di comportamento. Nel nostro caso, quindi, la conseguenza sarà
certamente quella di applicare il codice
di condotta al giocatore per “coaching”
(istruzioni date ai giocatori quando non
permesso).
E se continuassero?
Questo perché il giudice di linea asse-
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risce che nel momento in cui è intervenuto, il coach ha smesso di parlare. E
nel caso in cui, invece, sia il coach che
il giocatore dovessero continuare a parlare anche dopo essere stati ripresi dal
giudice di linea? In quel caso l’arbitro,
messo a conoscenza dell’accaduto, deve far intervenire il giudice arbitro per
discutere di questa violazione in quanto
questa azione potrebbe essere valutata dal giudice arbitro come meritevole
della perdita dell’incontro visto che sia
il coach che il giocatore si sono disinteressati completamente di una indicazione di un ufficiale di gara continuando a
violare il regolamento.
La regola
in televisione
Non solo on-line. Anche tv, all’interno del
programma Tennis Magazine, in onda in prima visione tutti i mercoledì su SuperTennis,
vengono approfondite e spiegate varie situazioni di gioco grazie all’ausilio di arbitri internazionali. Perché, come suggerisce la rubrica, il tennis è divertimento, ma se conosci
le regole ti diverti di più.
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