LENTI FILTRANTI LENTI FILTRANTI ABBAGLIAMENTO FILTRI NON
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LENTI FILTRANTI LENTI FILTRANTI ABBAGLIAMENTO FILTRI NON
LENTI FILTRANTI - FILTRAGGIO NON SELETTIVO Lenti che tagliano tutte le lunghezze d’onda in modo più o meno accentuato “UTILIZZO DELLE LENTI FILTRANTI NELL’ NELL’ IPOVEDENTE“ IPOVEDENTE“ LENTI FILTRANTI - FILTRAGGIO SELETTIVO Lenti che tagliano solo alcune lunghezze d’onda (in genere le più corte) ABBAGLIAMENTO INDICAZIONI in Ipovisione - ABBAGLIAMENTO Riduzione della sensibilità al contrasto e della acuità visiva in presenza di forte illuminazione - LENTO RECUPERO DOPO FOTOSTRESS Rallentato recupero visivo dopo esposizione a luci intense - RIDOTTA SENSIBILITA’ AL CONTRASTO Ridotta capacità visiva in condizioni di basso contrasto (scarsa illuminazione) LENTO RECUPERO DOPO FOTOSTRESS Rallentato recupero visivo dopo esposizione a luci intense EDEMI MACULARI Diabetico Membrane epiretiniche Trombosi venose Flogistico…… .. Flogistico…….. FILTRI NON SELETTIVI (talvolta selettivi) Riduzione della sensibilità al contrasto e della acuità visiva in presenza di forte illuminazione OPACITA’ OPACITA’ CORNEALI CENTR. CATARATTA CORT.POST. MACULOPATIE ALTERAZIONI IRIDEE ALBINISMO……… ALBINISMO……….. RAZIONALE PER L’USO DI FILTRI SELETTIVI IN CASO DI ABBAGLIAMENTO I fenomeni di abbagliamento sono particolarmente evidenti nelle maculopatie eredodegenerative. In tali patologie è presente una marcata compromissione dei coni maculari. Si ipotizza che l’abbagliamento derivi da una mancata inibizione da parte dei coni lesi sui bastoncelli, ancora normalmente funzionanti, in condizioni fotopiche FILTRI NON SELETTIVI (talvolta selettivi) RAZIONALE PER L’USO DI FILTRI SELETTIVI IN CASO DI ABBAGLIAMENTO RIDOTTA SENSIBILITA’ AL CONTRASTO Ipotesi • I filtri potrebbero bilanciare lo squilibrio che a volte viene a crearsi tra popolazione dei coni e quella dei bastoncelli • La predominanza di questi verrebbe mitigata bloccando la luce blu a cui questi sono particolarmente sensibili! RAZIONALE Ridotta capacità visiva in condizioni di basso contrasto FILTRI SELETTIVI Qualità IMPORTANZA DI MIGLIORARE LA SENSIBILITA’ SENSIBILITA’ AL CONTRASTO NEL SOGGETTO IPOVEDENTE • le radiazioni a corta lunghezza d’onda sono caratterizzate da una maggiore diffusione durante il passaggio nell’aria che determina riduzione dei contrasti per aumento della luminosità dello sfondo. Il Sensibilità al contrasto con lente Sensibilità al contrasto senza lente filtraggio della luce blu comporta un miglior contrasto dell’immagine RIFLESSI • Non dobbiamo dimenticare che l’ambiente che ci circonda spesso diventa sorgente di fastidiosi riflessi. Questi possono essere ridotti con filtri polarizzati ILLUMINAZIONE VARIABILE Lenti fotocromatiche : svantaggio lunghi tempi di reazione Soluzioni filtranti clipclip-on C R I T E R I D I S C E L T A T ip o d i le n ti C a u sa d e l l’ip o v i s io n e E ffe tti L e n t i g ia l le C PF 550 C a ta ra tta R e tin ite p ig m e n to s a , c a ta ra tta R e tin ite p ig m e n to s a V LB a ile y e t a l.1 9 7 8 A V + A B + S C = V C - L y n c h e B r illia n t (1 9 8 4 ) V a r ie AV= C PF 527 D is t r o f ia d e i c o n i F iltr i ro s s i R e tin ite p ig m e n to s a PLS 530, 540, 550 C PF 511, 527, 550 F iltr i n e lle b a s s e lu n g h e z z e d ’ o n d a (4 8 0 n m ) C P F 5 2 7 , N o IR n .1 1 1 C PF 450, 511, 527, 550X D G ia l lo ( 4 9 0 n m ) R e tin ite p ig m e n to s a CV+ TED + AV= VCAV +, SC +, CV +, AB+, VCAV =, SC = L e n te fo t o c r o m a t ic a ro s s a C PF 527 AV= D e g e n e r a z io n e m a c u la r e le g a t a a ll’ e tà , c a ta ra tta V a r ie AV +, SC + V a r ie AV C a ta ra tta AV +, SC + G ia l lo ( 4 4 5 n m ) A fa c h ia AV +, SC + A m b ra (5 6 0 n m ) A lb in is m o AV +, SC + A ra n c io n e ( 5 2 0 n m ) D is to f i a m a c u la r e c o n g e n ita AV +, SC + SC= V L V e lo c ità d i le t t u r a A V a c u it à v is i v a A B a d a tta m e n to a l b u io S C s e n s ib i l it à a l c o n t r a s to V C v is io n e c o lo r e C V c a m p o v is iv o T E D T e s t e le t t r o d ia g n o s t ic i PERCIO’…… A u to r i S ilv e r e L y n e s s (1 9 8 5 ) C o h e n e W a is s (1 9 9 1 ) B r e m e r e t a l. ( 1 9 8 7 ) V an D er B erg (1 9 9 0 ) G a w a n d e e t a l. (1 9 9 2 ) Z ig m a n ( 1 9 9 2 ) L e g u ir e e S u h (1 9 9 3 ) N guyen e H o e ft(1 9 9 4 ) R o s e m b lu m e t (2 0 0 0 ) R o s e m b lu m e t (2 0 0 0 ) R o s e m b lu m e t (2 0 0 0 ) R o s e m b lu m e t (2 0 0 0 ) IN REALTA’…… • Non è ancora possibile fornire dei dati certi per l’utilizzo di lenti filtranti. • Molte ricerche sono state condotte senza i necessari accorgimenti sperimentali (effetto placebo, adattamento…) F.Eperjesi. C.W.Fowler e B.J.Evans Ophthal. Physiol. Opt 22, 68 (2002) a l. a l. a l. a l. • La stessa patologia non ha un effetto omogeneo su chi ne soffre: bisogna considerare effetti individuali CRITERI DI SCELTA I filtri vanno provati sul campo! • Non esistono criteri validi in ogni caso • Fondamentale è la prova dei diversi sistemi filtranti nelle diverse situazioni • Spesso un solo paziente viene a richiedere più filtri ….o quasi!