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Electrolux RealLife: elettrodomestici a misura d`utente

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Electrolux RealLife: elettrodomestici a misura d`utente
elettroradio
informazioni
elettroradio
informazioni
PERIODICO TRADE LEADER NEI SETTORI ELETTRONICA DI CONSUMO ED ELETTRODOMESTICI * ANNO 54 *
Electrolux
RealLife:
elettrodomestici
a misura
d’utente
Copertina Electrolux.indd 1
Innovazione e
design
si mettono
in mostra a
Eurocucina
Dispositivi per
il networking:
la “rete” che fa
business
e mercato
Tablet: pregi,
difetti e segreti
di un fenomeno
ancora in
crescita
La tecnologia
sposa il fashion
e diventa
sempre più
trendy
18/04/14 12.09
RISULTATI
PERFETTI,
CONSUMI
DIMEZZATI.
UN VERDE COSÌ NON
LO AVEVI MAI VISTO.
La nuova lavabiancheria di AEG utilizza l’innovativa
tecnologia di lavaggio KOMix che premiscela e
scioglie il detergente prima di erogarlo nel cesto,
garantendo risultati eccellenti di lavaggio ed evitando
macchie di detersivo e scoloriture. Consumerai il 50%
in meno di energia e fino al 30% in meno di acqua
rispetto a una lavabiancheria di classe A+++,
nel massimo rispetto dei colori e dell’ambiente.
www.aeg-electrolux.it
editoriale
“C
Prodotto e
innovazione
’è baruffa nell’aria”, recitava la
pubblicità di un noto profumo
in onda qualche tempo fa. E, forse,
non c’è frase più azzeccata per meglio descrivere questo particolare
momento di mercato. Confusione,
incertezze e timori sembrano regnare sovrani in attesa di quella ripresa
che, seppur col contagocce, inizia a
farsi viva (almeno così sembrerebbe). Dati contrastanti su consumi e
vendite di prodotti si rincorrono e si
scontrano con quelli invece più confortanti di industria e distribuzione,
il tutto a dar vita a uno scenario dai
contorni davvero sfocati e, soprattutto, di difficile lettura.
Il trade è in subbuglio, stretto tra ristrutturazioni e grandi manovre ma,
soprattutto, attento da una parte alle decisioni degli organi istituzionali e dall’altra agli input che arrivano
dall’industria che, paradossalmente e inconsapevolmente, sta praticamente fungendo da vero e unico
motore della macchina anti-crisi. C’è
chi si rafforza aprendo nuovi punti
vendita, chi si ristruttura tagliando
costi e “rami secchi”, e chi, addirittura, cambia compagine distributiva.
Le parole di moda tra i retailer sono
ormai da tempo “efficienza” e “managerializzazione”: aspetti, si badi
bene, di fondamentale importanza
per superare indenni questo periodo
maledetto, soprattutto per far quadrare quei benedetti conti economici
che ormai da tempo chiedono aiuto.
Ma, di certo, non si tratta di quelle
panacee che tutti stanno aspettando.
Riportare le persone sui punti vendita e far fruttare quei sacrosanti metri
quadri di esposizione che, è bene ricordare, sono tra i più belli al mondo:
queste devono essere le parole d’ordine per eccellenza. Occorrono idee
nuove e, perché no, rivoluzionarie.
È inutile girarci attorno: le famiglie
italiane si trovano ad affrontare una
delle peggiori recessioni che si ricordi dal secondo dopoguerra in poi e
la loro capacità di spesa si è ormai
ridotta all’osso. Ma devono pur sempre tirare avanti. Il prezzo? Certo che
è importante. Ma lo è ancora di più
il prodotto da acquistare. Gli acquisti sono più oculati e più ragionati;
non ci si può permettere di gettare
via i soldi. Non più. E’ davvero finito il tempo delle proverbiali “vacche
grasse”. Almeno per ora (si spera).
Ed è proprio qui che arriva il ruolo
dell’industria. Mai, come in questo
momento di crisi economica, infatti, i
nostri occhi si sono posati su prodotti
davvero innovativi, sia per contenuti
tecnologici che di design. I laboratori
di Ricerca & Sviluppo di tutti i giganti dell’hi-tech e dell’elettrodomestico
non hanno mai smesso di fare il loro
mestiere e hanno continuato a sfornare “gioielli” degni del loro nome.
Ed è da qui che bisogna ripartire dal
valore del prodotto e dall’innovazione che, non sarebbe male, se entrasse anche all’interno della testa di tutti gli attori della filiera e, perché no,
degli stessi punti vendita.
La Redazione
LAVAGGIO
PERFETTO.
ASCIUGATURA
PERFETTA.
LAVASCIUGA ÖKOKOMBI.
COMBINAZIONE DI ECCELLENZA.
La lavasciuga più efficiente al mondo è finalmente arrivata.
Rispetto alle tradizionali lavasciuga di Classe Energetica A,
la ÖKOKOMBI consuma fino al 40% di energia in meno.
Grazie all’esclusiva tecnologia a pompa di calore, il processo
di asciugatura non necessita più di acqua. Lava e asciuga
senza pause fino a 6 kg di vestiti. Risultati perfetti con ogni
tipo di carico e con ogni tipo di tessuto, anche i più delicati,
come la seta. www.aeg-electrolux.it
Ei-Elettroradio
Informazioni
Periodico Trade
per industrie
e distribuzione
• Audio • Video
• Elettrodomestici
• Informatica
• Telecomunicazioni
anno LIII
aprile 2014
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A.N.E.S.
Periodico associato a:
ASSOCIAZIONE NAZIONALE
EDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA
in questo numero:
6
Cover Story
21
Electrolux: carica tutto con RealLife
10
Appunti di vista
22
News
Social
di Federico Cociancich
28
Tutta l’esperienza social
a portata di touch
di Federico Cociancich
32
Trade Marketing
di Silvia Castoldi
36
Il rump-up dei tablet
di Massimo Bolchi
20
38
In-store
Verso il punto vendita 3.0
46
Fashion tech
La tecnologia? È fashion!
La “Rete” nel mirino di Dixe
di Monica Renna
Il carrello in un’app
di Luca Salomone
50
40
Aziende
Prodotto e strategia: le armi vincenti
di Lenovo
LG festeggia l’innovazione
di Sara Romito
di Luca Salomone
48
Focus Eurocucina
Tecnologia in cucina
di Roberto Zarriello
18
Focus Tablet
La crescita continua, ma...
Al Web piace touch
di Barbara Bianchi
16
Networking
Il mercato delle reti
Aziende, Trade
14
Il successo
di Dott. Paolo Zucconi
Intervista a Giuliano Noci
12
Psicology
L’obbligo di qualità efficiente
di Arch. Olivia Carone
44
Technology
LTE, Long Term Evolution
di Silvia Castoldi
cover story
Carica tutto con
RealLife
Electrolux presenta
la seconda
generazione
della sua gamma
di lavastoviglie
extra-large
06 - 07
V
ersatilità, sicurezza nei risultati, semplicità d’uso, ma, soprattutto, comodità. A questo devono aver pensato i progettisti
della linea di lavastoviglie RealLife di Electrolux, giunta alla sua
seconda generazione. Proprio su
queste basi, difatti, è stata concepita l’intera linea di prodotto, essendo in grado di offrire una lunga serie di accorgimenti davvero
innovativi, capaci di venire incontro alle reali esigenze dei consumatori.
Lo stesso nome “RealLife” (“Vita
reale”, ndr), difatti, raccoglie in
sé tutto ciò che di meglio si può
trovare in questa nuova linea di
elettrodomestici:
funzionalità,
flessibilità e caratteristiche basate sui bisogni della vita di tutti i
giorni. Il tutto condito dal know-
how in ambito tecnologico e di
design che contraddistingue da
sempre la multinazionale svedese.
Forte della sua lunga esperienza
nel settore professionale, dove
ogni minimo particolare è studiato sulle esigenze di grandi chef e
rinomati ristoranti, difatti, Electrolux è stata in grado di mettere a punto un prodotto consumer,
ma dall’anima prettamente professional.
Capacità Extra-large
Iniziamo dalla capacità. RealLife
è stata progettata per offrire una
capacità nettamente superiore a
quella delle normali lavastoviglie
(pari a oltre il 25% in più) e un’estrema flessibilità per accogliere
ogni tipo di carico. Una comodità che viene davvero incontro allo stile di vita frenetico imposto
dai ritmi della vita moderna in cui
l’accavallarsi di impegni lavorativi e famigliari lasciano ben poco tempo alla cura della casa: la
possibilità di avere a disposizione
un elettrodomestico così capiente dà la possibilità di ottimizzare
al massimo i cicli di lavaggio senza dover ricorrere a lavaggi frequenti e al conseguente spreco di
acqua, energia e detergenti. Una
soluzione che, nel caso delle persone single, può davvero rivelarsi
strategica se non addirittura risolutrice.
Grazie a un nuovo disegno della
vasca, è infatti in grado di offrire spazio fino a 15 coperti, dando
così la possibilità di poter inserire
anche piatti di più grandi dimensioni: quelli, per intendersi, per
la pizza o appartenenti al “servizio bello” che, proprio per la loro forma particolarmente ingombrante, si è quasi sempre costretti a pulire faticosamente a mano,
senza contare il rischio di lasciare per qualche ora (o addirittura,
per qualche giorno) la cucina in
completo disordine e con il lavello pieno zeppo di piatti sporchi.
La vasca dei nuovi modelli RealLife è più grande di circa 10 cm in
altezza e con un volume di circa 10 litri più ampio rispetto alle
lavastoviglie della stessa categoria: la parte anteriore, tradizionalmente occupata dai controlli elettronici (spostati ora nella parte
inferiore della macchina), risulta
scavata verso l’avanti, in modo da
recuperare spazio e permettere
di accogliere un cesto più grande
di circa 4,5 centimetri. Non solo.
Sempre nell’ottica di recuperare
il maggior spazio possibile, è sta-
L
a parete
anteriore è
stata ampliata
per guadagnare
il massimo spazio
disponibile
cover story
I
l grande vassoio
portaposate
removibile è
provvisto di uno
speciale vano per
coltelli, utensili
lunghi e tazzine
da caffè
Una delle
modalità
con cui viene
esposta la nuova
lavastoviglie nei
punti vendita
08 - 09
to anche eliminato il tradizionale
cestello portaposate, che è stato invece trasformato in un terzo
cassetto: un grande vassoio, posizionato nella parte superiore della lavastoviglie, provvisto di uno
speciale vano per coltelli, utensili
lunghi e tazzine da caffè. Il vassoio è inoltre removibile in modo da
poterlo rimuovere al fine di guadagnare ulteriore spazio per il cesto inferiore nel caso di carichi eccedenti. Più nel dettaglio, il cesto
superiore è regolabile in altezza
anche a pieno carico e può contenere piatti fino a 25 cm e calici
a stelo lungo. Il cesto inferiore è
stato invece progettato per poter
caricare anche piatti di grandi dimensioni, fino a 34 cm di diametro, e pentole professionali, grazie ai settori reclinabili e al cesto
portaposate spostabile. L’apertura dei cestelli è poi facilitata dalla
presenza delle speciali maniglie
QuickLift che ne rendono assai
agevole la presa e la stabilità durante la fase di estrazione.
Flessibilità, pulizia
e semplicità d’uso
Spesso, inconsapevolmente, si
associa disordine a spazi grandi.
Nel caso di RealLife non è così.
I progettisti di Electrolux hanno
pensato anche a questo, dotando
le nuove macchine di ingegnosi
accorgimenti capaci di semplificare notevolmente l’organizzazione e la disposizione di piatti e
bicchieri, assicurandone la massima cura, sicurezza e stabilità durante i vari cicli di lavaggio. Oltre
alla presenza del vassoio portaposate removibile, difatti, la lavastoviglie presenta le due soluzioni SoftGrip e SoftSpikes con cui
è possibile assicurare la massima
stabilità e sicurezza dei calici di
cristallo, spesso esclusi dai lavaggi per la loro estrema fragilità. In-
serendone lo stelo in e poggiandone il bordo superiore in appositi supporti gommati ne viene
assicurata non solo la protezione,
ma anche la massima brillantezza, garantita ulteriormente dalla
presenza del sistema anti-opacizzazione di vetri e cristalli Pure
Crystal.
Proprio la garanzia dei risultati,
e quindi di pulizia di tutte le stoviglie, è uno dei maggiori punti
di forza della nuova lavastoviglie
della linea RealLife: grazie all’innovativo Mulinello Satellitare FlexiSprai è difatti possibile ottenere
dei risultati di lavaggio ottimali,
per mezzo della sua doppia rotazione, capace di raggiungere anche i punti più nascosti e difficili,
assicura la perfetta pulizia di tutto il suo contenuto, indipendentemente dalla sua disposizione
all’interno della macchina. Grazie
ai 5 diversi livelli di lavaggio non
è poi più necessario lavare separatamente stoviglie diverse, né
prelevare quelle sporche.
E non finisce qui. Lo speciale programma AutoFlex è in grado di rilevare automaticamente, grazie
alla presenza di speciali sensori,
il grado di sporco delle stoviglie
e impostare di conseguenza il ciclo più indicato per un determinato carico, al fine di garantire prestazioni elevate col minimo consumo di energia, acqua e tempo:
selezionando un unico tasto è in
grado di coprire infatti un intervallo di temperature più ampio
(dai 45 ai 70°C) e consumi d’acqua che possono scendere fino a
7 litri.
Un programma, quest’ultimo,
studiato appositamente per semplificare la vita di tutti i giorni, co-
sì come l’altro programma, altrettanto “user friendly” FlexiWash,
che consente di caricare e lavare tutto insieme: la pressione e la
temperatura dell’acqua vengono
differenziate per lavare con delicatezza le stoviglie più preziose
nel cesto superiore e con energia le pentole nel cesto inferiore. Se poi si desidera ritardare la
partenza della lavastoviglie da 1
a 24 ore è possibile optare per il
Programma MyFavourite o per la
funzione TimeSaver se si vuole
invece ridurre la durata del ciclo
in base alle proprie esigenze.
Tecnologia e design
all’avanguardia
Accorgimenti e funzionalità a
parte, quello che pulsa all’interno della lavastoviglie RealLife
di Electrolux è un cuore davvero all’avanguardia, caratterizzato
da tutto ciò che la più moderna
tecnologia può mettere a disposizione. Le dotazioni tecniche della
nuova arrivata in casa Electrolux,
difatti, sono di tutto rispetto e
annoverano la classe di efficienza
energetica A++, la presenza di un
motore di tipo Inverter, una silenziosità pari a 46 dB(A) e la funzione di spegnimento automatico,
in modo da non consumare energia in fase di standby. Riduzione
dei consumi garantita anche per
mezzo della tecnologia Energy
Smart, così come il risparmio di
energia fino al 35%, grazie alla
possibilità di gestione dell’allacciamento all’acqua calda.
Anche dal punto di vista dell’estetica, poi, Electrolux non si è certo
risparmiata applicando le forme e
le linee che l’hanno resa famosa
in tutto il mondo, e “vestendo”
questa lavastoviglie da 60 cm di
larghezza con un design moderno ed elegante realizzato in acciaio inox antimpronta. I comandi, altamente intuitivi e semplici
da utilizzare, sono invece affidati
a un moderno LCD touchscreen.
G
razie alle
due soluzioni
SoftGrip e SoftSpikes
è possibile lavare i
calici di cristalli in
tutta sicurezza
Intervista a:
appunti di vista
Giuliano Noci
Professore Ordinario di Marketing
al Politecnico di Milano,
esperto di strategia d’impresa e marketing4
L
a multicanalità è una delle
più grandi sfide del retail italiano. Quali implementazioni
spettano ai retailer per agevolare questo “passaggio generazionale” dei consumatori?
“Certamente per i retailer la sfida da affrontare è la riconfigurazione del ruolo del punto vendita.
Un esempio è costituito da fenomeni come lo showrooming, in
costante crescita negli ultimi anni e che nel 2013 ha rappresentato un comportamento frequente per il 36% degli utenti internet
(fonte: Osservatorio Multicanalità, febbraio 2014, percentuali rispondenti molto + abbastanza).
Tali cambiamenti costringono a rivedere l’essenza stessa e gli elementi caratterizzanti del punto
vendita, i servizi offerti e il valore aggiunto portato al cliente. Tali
valutazioni tuttavia devono essere effettuate in maniera integrata. Non si tratta della battaglia
del punto vendita per la propria
sopravvivenza, bensì dello sforzo
da parte dell’azienda di armonizzare tutti gli strumenti a propria
disposizione.
Non è detto, infatti, che i punti
di contatto debbano necessariamente essere aumentati, ma devono essere progettati e gestiti
in risposta al processo d’acquisto
multicanale e attraverso lo studio
dei nuovi cluster di consumatori.
Non solo, infatti, i consumatori
multicanale costituiscono oggi oltre la metà della popolazione italiana, ma l’evoluzione del fenomeno fa emergere una stratificazione di comportamenti che mostrano un livello di multicanalità
sempre più marcato”.
10 - 11
Punto vendita fisico e virtuale.
In che modo poter sovrapporre i due mondi in modo da non
“cannibalizzarsi” a vicenda, ma
al contrario collaborare e coesistere insieme?
“Le aziende devono partire dal presupposto che, per il consumatore,
mondo fisico e mondo virtuale non
esistono. O meglio, esiste un’unica esperienza di marca, senza soluzione di continuità, che si srotola
lungo i punti di contatto fisici e digitali. Questi ultimi si integrano, si
completano, ma non devono essere vissuti come sostituti gli uni degli
altri. Per il consumatore coesistono
già, ed è proprio dal consumatore
e dall’esperienza integrata di marca
che si intende veicolargli che occorre partire. È lui che in qualche modo
definisce i punti di contatto che intende utilizzare con la marca e quali contenuti intende trovare in coerenza con il proprio processo d’acquisto. Alla marca sta (quasi) solo
ascoltarlo”.
A che punto è l’Italia in tema di
multicanalità? Quali difficoltà e
problematiche si trovano
ad affrontare sia i retailer
sia i consumatori? Come
superarle?
“Ci troviamo oggi in uno
scenario in cui i consumatori sono generalmente più
evoluti delle aziende. Sono
già pronti, sono già “multicanale”, ma quello che
manca oggi è un’offerta
adeguata. Le aziende, viceversa, si trovano ad affrontare molte problematiche, in primis interne,
come quelle organizzative, strategiche e di integrazione
dei sistemi informativi. Quello a
cui non si trovano però di fronte è una scelta: si tratta di una
strada obbligata se si intende
mantenere la propria competitività nel mercato contemporaneo.
Come recitava il claim del convegno dell’Osservatorio Multicanalità di quest’anno: ‘è il momento
di osare’. Andare oltre i dogmi organizzativi e le barriere e abbracciare il cambiamento”.
In tutto questo scenario, che
ruolo gioca l’ecommerce? A che
punto siamo e quanta strada
dobbiamo ancora percorrere?
“Di strada, in particolare nell’ultimo anno, ne è stata fatta tanta,
ma ce ne è ancora molta da fare.
L’ecommerce B2C in Italia nel
2013 ha fatto registrare un +18%,
raggiungendo gli 11,3 miliardi di
euro (fonte: Osservatorio eCommerce B2c 2013). Questo risultato
è il frutto, tuttavia, di dinamiche
molto differenti al suo interno. Se
da un lato, infatti, continua a crescere la quota dei principali play-
er online, nel 2013 alcuni importanti retailer si sono mossi in direzione del commercio elettronico, con effetti evidenti sul mercato. A titolo di esempio, le vendite
online di prodotti sono cresciute
del 25%, a fronte di un 13% dei
servizi, già più affermati in passato.
Le diverse categorie merceologiche non sono però l’unico punto di attenzione, bensì anche gli
utenti lo sono. In Italia gli online
shopper sono il 57% degli utenti
internet ha effettuato acquisti nei
12 mesi precedenti (secondo i dati dell’Osservatorio Multicanalità,
febbraio 2014). Vi sono, quindi,
ampie tasche della popolazione
che ancora non hanno approcciato
il mondo dell’ecommerce, mentre
chi lo ha fatto inizia a mostrare
comportamenti consolidati, testimoniati, ad esempio, dalla crescente frequenza d’acquisto”.
Qual è il suo personale rapporto
con la tecnologia?
“La tecnologia non rappresenta
solo una passione e in alcuni è
casi l’oggetto del mio lavoro, ma
anche uno strumento per svolgerlo in modo produttivo e soddisfacente. Per quanto sofisticata,
l’evoluzione della tecnologia risponde in modo nuovo a bisogni
umani molto semplici e “vecchi”:
comunicare, spostarsi, lavorare...
Non coincide con il progresso, ma
ne è parte integrante, e in quanto tale non può essere ignorata,
bensì deve essere abbracciata,
con discrezionalità rispetto alle
esigenze personali, nella misura
in cui può semplificare e migliorare la nostra quotidianità”.
UN NUOVO,
INCREDIBILE ANNO
CON KÄRCHER.
Nuovo sistema
pulizia vetri
Nuove
idropulitrici
Nuovi aspiratori
multiuso
KÄRCHER 2014. Incredibile ma vero.
Dopo l’enorme successo europeo del Window Vac, l’aspiragocce
Kärcher arriva anche in Italia, con una grande campagna televisiva.
Per tutto il 2014, Kärcher ha preparato promozioni cash-back per la
nuova, innovativa gamma di aspiratori multiuso e idropulitrici Kärcher.
[email protected]
www.kaercher.it
news aziende
NUOVA ORGANIZZAZIONE
IN LG ELECTRONICS ITALIA
NUOVE NOMINE
IN VODAFONE
LG Electronics Italia ha annunciato una nuova organizzazione aziendale: Paolo Locatelli ha assunto il ruolo di Consumer Electronics Director mentre Omar Laruccia mantiene la sua posizione di Mobile Communications Business Unit Director e acquisisce il ruolo di Marketing
Director. Rispettivamente, Paolo Locatelli coordinerà le business unit
Home Entertainment, Home Appliances e IT B2C, mentre Omar Laruccia sarà a capo sia della divisione Mobile Communication che del team
Marketing. Entrambi rispondono direttamente al Presidente e CEO di LG
Electronics Italia. La divisione Home Entertainment verrà guidata da Michele Uslenghi mentre la divisione Home Appliance resta nelle mani di
Francesco Salza. Michele Uslenghi ha il compito di coordinare la struttura commerciale di LG per TV, Audio Video e Monitor, mentre Francesco Oscar Salza gestirà e coordinerà la struttura commerciale dedicata
ai piccoli e grandi elettrodomestici.
GIORGIO ROSSI AI VERTICI DI ATTIVA SPA
Giorgio Rossi è stato nominato nuovo
Amministratore Delegato di Attiva SpA.
Già CFO di Attiva, Rossi nel suo nuovo
incarico avrà la responsabilità delle operazioni dell’azienda e svilupperà le strategie per continuare il processo di continua
crescita che rende Attiva Spa una delle
realtà più significative nel mercato della
distribuzione ICT in Italia.
Nel suo precedente incarico in Attiva come Chief Financial Officer Rossi ha avuto
responsabilità inerenti la gestione amministrativa, finanziaria ed il controllo di gestione dell’azienda.
CRISTIANO BRAMBILLA NUOVO
RESPONSABILE COMMERCIALE PED
DI BSH ELETTRODOMESTICI
Dallo scorso 1° aprile Gianluca Corti
ha assunto l’incarico di Direttore della divisione Consumer Mobile di Vodafone Italia. Corti avrà la responsabilità strategica e operativa della
commercializzazione dei prodotti e dei
servizi di telecomunicazione dedicati
ai clienti consumer e riporterà a Ferruccio Borsani, Direttore Generale
Commerciale dell’azienda. Sempre dal
1° aprile Stefano Gastaut ha lasciato la posizione di Direttore della divisione Consumer Mobile Italia, assunta
nel 2012, per ricoprire il ruolo di CEO
Partner Markets del Gruppo Vodafone.
Gastaut avrà la responsabilità del coordinamento globale e dello sviluppo
dell’offerta commerciale e dei servizi
nei 50 Paesi in cui Vodafone opera con
accordi di partnership.
12 - 13
Cristiano Brambilla ha assunto la nuova funzione di Responsabile
Commerciale Ped di BSH Elettrodomestici. Nel suo nuovo incarico, Brambilla, chiamato a sostituire Gianandrea Rossi, riporterà direttamente all’Amministratore Delegato e Direttore Generale Mercato
Italia di BSH Elettrodomestici Mario Franzino.
VINCENZO BAGGIO NUOVO VP MANAGING
DIRECTOR ITALY DI TECH DATA
Tech Data ha annunciato la nomina di
Vincenzo Baggio nel ruolo di VP, Managing Director Italy di Tech Data. A diretto riporto di Jonas Elmgren, Regional
Senior Vice President, Vincenzo Baggio
assume l’incarico in sostituzione di Ernest Quingles che ha deciso di lasciare
l’azienda.
Vincenzo Baggio ha maturato una lunga esperienza nel mondo dell’IT e nella
distribuzione in particolare, ricoprendo
ruoli strategici sia marketing che vendita
in scenari internazionali che lo hanno portato a sviluppare importanti
competenze e capacità.
LORENZO SARVELLO
DIRIGE LE VENDITE
FREE STANDING
DI WHIRLPOOL
IN ITALIA
Lorenzo Sarvello è stato nominato direttore vendite free standing di Whirlpool per il mercato italiano. Entrato in
Whirlpool nel 1999, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità, da Key
account manager per il retail a Lead
Trade Marketing manager, da Country manager per l’Italia del Customer
service a Direttore commerciale Customer service per la regione Emea.
Sarvello riporterà a Lorenzo Paolini,
Amministratore delegato e Vice Presidente West & South Europe Market
Operations Whirlpool EMEA.
ALBERTO MARIA
SACCHETTO
RESPONSABILE
VENDITE ITALIA
DI BERTAZZONI
A partire dal mese di marzo è entrato a far parte dello staff di Bertazzoni,
Alberto Maria Sacchetto nel nuovo
ruolo di Responsabile Vendite Italia.
Alberto Sacchetto riporterà direttamente a Maurizio Infantino, Direttore Mercato Italia ed Europa.
NUOVA BRAND
IMAGE PER ELICA
Elica cambia pelle e lo fa presentando
un nuovo logo, che racconta, in un’immagine grafica leggera, efficace ed
essenziale, la filosofia aziendale e il lavoro che porta a pensare, immaginare
e infine realizzare un prodotto capace
di “governare” e migliorare un elemento tanto invisibile quanto fondamentale: l’aria.
Elica ha dunque deciso di partire da
una immagine nuova che permetterà
di rafforzare la propria brand awareness ridefinendo il suo stile di comunicazione a livello internazionale. Dal 25
marzo scorso è inoltre online il nuovo
sito web istituzionale.
P
E
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Pa
so
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da
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reni25
vo
news trade
O
PAPINO
ELETTRODOMESTICI
ENTRA IN G.R.E.
Papino Elettrodomestici S.p.A., ex
socio Expert, è entrato nella compagine di G.R.E. S.p.A. Fondata nel 1979
da Consolato Papino, Papino Elettrodomestici S.p.A. è oggi una fra le maggiori realtà nella grande distribuzione
specializzata. Conta 30 punti vendita,
attivi quasi tutti in Sicilia e differenti per format e profilo: dal negozio di
prossimità al megastore di oltre 6.000
mq. Fortemente radicata a livello regionale, l’insegna è nota in tutta Italia come vero e proprio punto di riferimento nei settori Elettrodomestici, Audio Video, Informatica, Telefonia, Arredamento, Casalinghi, Brico, Giocattoli.
“Una vera e propria svolta per il nostro
Gruppo”, ha affermato Ina Papino,
Presidente di Papino Elettrodomestici
S.p.A. “Riscontriamo in G.R.E. grande
solidità, coesione sociale e chiarezza
di obiettivi: caratteristiche determinanti per operare da leader in questo settore. Siamo certi che il nostro ingresso
garantirà nuova energia a tutto Gruppo, che ringraziamo per la calorosa accoglienza: la nostra collaborazione sarà all’insegna della crescita comune e
di sicuri successi”.
CONTINUA L’ESPANSIONE DI ESSELUNGA
Continua lo sviluppo della rete commerciale di Esselunga annunciato
per il 2014/2015 che ha visto l’apertura del primo superstore nel Lazio ad Aprilia (Latina), con 4.500 metri quadri di superficie di vendita
e dotato di oltre 600 posti auto. Il progetto ha preso il via nel 2007 ed
è il 146° negozio dell’insegna, con 130 dipendenti e ampi parcheggi,
la maggior parte al coperto, in grado di ospitare oltre 600 autoveicoli,
con ingresso da via Pontina, angolo via del Commercio.
IPER E CERIONI EURONICS POPOLANO IL
CENTRO COMMERCIALE “IL CUORE ADRIATICO”
DI CIVITANOVA MARCHE
Ha aperto i battenti lo scorso giovedì 3 aprile il nuovo iperstore a insegna Iper La grande i di Civitanova Marche (Macerata), all’interno del
nuovo centro commerciale “Il Cuore Adriatico”, situato in via San Costantino 98, nelle immediate vicinanze dell’uscita autostradale sull’A14
Civitanova Marche.
Il nuovo megastore conta 210 dipendenti e una superficie di oltre 6mila metri quadrati, estesi su un unico piano, tra cui compaiono anche
grandi e piccoli elettrodomestici e prodotti di elettronica di consumo.
All’interno del centro commerciale sono presenti altri 70 negozi, per
una superrficie totale di 27mila metri quadrati
distribuiti su due differenti livelli commerciali,
dotati di un parcheggio
di oltre 3.500 posti auto. Il bacino d’utenza è
stimato in circa 350.000
abitanti.
Sempre all’interno del
nuovo centro commerciale “Il Cuore Adriatico”
è stato inaugurato anche
un nuovo punto vendita a
insegna Euronics, di proprietà del socio Cerioni.
Lo store ha una superficie di 2.200 mq e un’area
di vendita di 1.900 mq.
Conta 25 addetti alla vendita, coordinati dal direttore Daniele Ingo, e dispone
di 4 punti cassa e 2 punti
servizi.
IPERAL APRE A
CARATE BRIANZA
E’ stato inaugurato lo scorso 27 marzo il
nuovo punto vendita a insegna Iperal di
Carate Brianza (Monza Brianza). Il nuovo iperstore, di 2.500 mq di superficie
espositiva, è situato in via Milano angolo
via Marengo, in prossimità della Statale 36 dello Spluga. All’interno del punto
vendita, dotato di casse tradizionali, selfservice e del servizio di self-scanning,
operano circa 80 addetti alla vendita. Il
bacino d’utenza è un bacino d’utenza di
circa 30mila famiglie. Tra i reparti attivi anche due spazi dedicati ai prodotti
di elettronica di consumo e del piccolo
elettrodomestico.
RESTYLING PER
I MERCATONE UNO
DI COLLE VAL D’ELSA,
CIVITANOVE MARCHE
E ALTOPASCIO
Dopo la riapertura dello store Mercatone Uno di Colle Val D’Elsa (Siena), riaperto lo scorso 29 marzo, è stata volta
dei due store di Civitanova Marche (Macerata) e Altopascio (Lucca) che si sono
presentati al pubblico con un look tutto
nuovo dopo un’importante operazione di
ristrutturazione e restyling degli spazi.
La nuova formula d’offerta Mercatone
Uno ha accolto i clienti dei tre punti vendita in spazi completamente rinnovati
secondo un layout moderno e una marcata verticalizzazione nella presentazione dei prodotti.
social
Il mondo mobile sempre più padrone della rete
di Barbara Bianchi
Al WEB
piace touch
I
tablet sono stati l’idea regalo
del Natale 2013 e anche questo
inizio di 2014 li vede sulla cresta
dell’onda dal ppnto di vista della
spinta che hanno da parte delle
maggiori case produttrici.
Questo prodotto ibrido (non un
pc, né un telefono), con funzionalità borderline, che si adattano a
diverse necessità, si rivela un prodotto su cui tutti i maggiuori produttori di device stanno ancora, e
sempre più puntando.
Insieme alla redazione The Fool
ha scelto di andare ad analizzare
il fermento che questi mezzi suscitano anche sul web, in particolare su Twitter.
Quel che abbiamo scoperto è che
nel periodo che va dal 17 dicembre 2013 al 17 marzo 2014, sulla
14 - 15
base della parola ‘tablet’, abbinata col nome dei maggiori brand
produttori, il software di The Fool Social Monitor ha rilevato un
totale complessivo di ben 9.604
tweet, con una attività nel minuto
di picco pari a 22 tweet. Queste
migliaia di tweet sono state prodotte da 3.600 utenti unici, che
hanno avuto un potere di Impression di ben 28.909.790 potenziali
visualizzazioni, calcolate moltiplicando il numero di tweet effettuati da un singolo utente per il
numero dei suoi Follower.
Analizzando gli utenti coinvolti
possiamo rilevare come gli utenti più popolari (calcolati secondo
il numero di citazioni, siano esse
mention o retweet) sono risultati
capitanati da @lenovoitalia, pro-
filo ufficiale della casa produttrice, che trova menzione in un totale di 721 tweet, subito seguito
da @hdblog, blog specializzato,
con un totale di 223 tweet, e da
@androidiani con 76 menzioni,
che si definisce come la più grande community italiana Android.
Differenti gli utenti più attivi nelle
conversazioni, tra cui troviamo, al
primo posto per numero di tweet
generati, @24h_tecnologia con
215 tweet effettuati; a sorpresa,
a seguire troviamo il sito @rajaduniadotcom (206 tweet): specializzato in accessori, gadget e
strumenti per musicisti il profilo
è una scoperta interessante dato
che sempre più dispositivi come
i tablet rappresentano - sebbene ancora di nicchia - una nuova
frontiera per fare musica, come
hanno dimostrato i DigiEnsamble Berlin nella loro esibizione al
Festival di Sanremo. A seguire @
btouchit (tech e geek news) e @
articolistampa
rispettivamente
con 96 e 89 tweet inviati.
Sul fronte dell’analisi della capacità dei singoli utenti Twitter di
generare Impression potenziali (o OTS - Opportunities to See)
troviamo in prima posizione per
quantità @tecno__android con
un totale di 4.841.724 Impression generate, @androidworldit
Nei tre grafici, dall’alto in basso:
la timeline degi orari, gli utenti
attivi e quelli popolari
con 2.879.119, @androidiani e @
tim_official rispettivamente con
2.715.627 e 1.340.839 Impression. Interessante notare come la
somma delle Impression di questi
primi 4 utenti assommi da sola al
40.7 dell’engagement totale. Ma
di che cosa parlavano tutti i tweet? Lo abbiamo scoperto andando
a vedere la parole e hashtag più
utilizzati dagli utenti.
Infatti, l’analisi statistica delle parole (escluse quelle di utilizzo comune) più utilizzate nelle conversazioni degli utenti di
Twitter durante la finestra presa in esame, notiamo come sia
in prima posizione la parola
“tablet”(citata 8.976 volte), seguita da “samsung” con 2.817 citazioni, “sony” a quota 1.619 e “lenovo” utilizzata complessivamente 1.551 volte.
Gli hashtag più popolari e più utilizzati (contando le ripetizioni)
sono stati #tablet (965 utilizzi),
#samsung (465 utilizzi), #android
(392) e #apple (278). Infine, sul
fronte degli HastTag con maggiore audience, e cioè calcolando gli
utenti unici che hanno utilizzato i singoli HashTag nel periodo
di analisi, nella nostra classifica i
numeri variano riportando la seguente classifica: in prima posizione l’HashTag #tablet (401 utenti unici), in seconda #samsung
(224), in terza #apple (202) ed in
quarta #android (142).
Come si può notare dunque, oltre all’ovvia presenza della parola ‘tablet’ in prima posizione in
quanto oggetto di analisi, troviamo che Samsung, Sony, Apple a
Android costituiscono i maggiori
temi insieme a Lenovo.
Mentre quest’ultimo risulta protagonista indiscusso dal punto di
vista della capacità di fare community attorno al tema del tablet:
il profilo ufficiale di @LenovoItalia
è risultato al centro di moltissime
interazioni e questo si nota anche dalla classifica dei tweet più
retweetati, di cui Lenovo detiene
il record.
Da fisso a mobile, il passo è breve…
social
Tutta l’esperienza
di Roberto Zarriello
SOCIAL
a portata di touch
L’
utilizzo degli smartphone e
dei tablet sta ulteriormente
modificando il nostro consumo
dei social network. Pensateci bene: nella barra della chat di Facebook, in questo momento quanti
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dei vostri contatti sono connessi
da web e quanti da mobile? E da
quale dispositivo state leggendo
questo articolo?
L’80% della popolazione mondiale possiede un dispositivo mobile. Sempre più utilizzati non solo
dagli adolescenti, ma dalle mamme e dai bambini, che ormai imparano a sbloccare la schermata
dell’iPhone o dell’iPad ancor prima di imparare ad allacciarsi le
scarpe.
Nel 2013, 751 milioni di utenti
hanno effettuato l’accesso a Facebook con circa 7mila device diversi. Che sia di Apple, Samsung o
Nokia, di 3, 7 o 10 pollici, ognuno
di noi trascorre la sua giornata a
portata di touchscreen per poter
controllare le notifiche dei propri
account social e non solo.
Aveva proprio ragione Steve Jobs
quando, in occasione del primo
keynote dedicato all’iPad, annunciò che avrebbe presentato “un
prodotto magico e rivoluzionario”.
Pensiamo a come gli smartphone, ma ancora di più i tablet stiano completamente modificando
il nostro modo di comunicare, il
nostro stile di vita, come ci rapportiamo con gli altri.
Che sia un nuovo collegamento
su LinkedIn, l’invito a un evento
o una reply a un tweet, perdere
una notifica è diventato il nostro
peggior incubo. Essere connessi diventa una necessità, talvolta
un’ossessione, per comunicare e
fare networking sempre ed ovunque.
Se poi lo si fa da uno schermo
grande tanto meglio. Vuoi mettere la differenza tra il vedere l’ultimo video del gattino di turno dal
cellulare o da un tablet?
Lo smartphone non basta più e il
tablet sta conquistando il suo posto in sempre più case, inducendo
gli utenti ad abituarsi all’utilizzo
anche di tre device contemporaneamente.
Se sugli smartphone l’attività più
praticata è accedere ai social network, sui tablet si preferisce navigare in rete, controllare le email,
svolgere attività di ricerca e leggere le news. Ma non bisogna
sottovalutare il potere dei social
network.
Se siamo a un evento è utile portare con sé il tablet per mostrare
il proprio portfolio, prendere appunti su un progetto con Evernote
ed effettuare richieste d’amicizia
e di collegamento in real time.
Questo strumento può risultare
utile anche per commentare una
conferenza in diretta su twitter o
scambiare i propri contatti.
Perché i tablet ci piacciono così
tanto?
Perché li percepiamo sia come dispositivi utili per il lavoro che come strumenti di intrattenimento,
che ci permettono di fare sia il
dovere che il piacere.
Un dispositivo “magico”, come
dichiarato fin da subito da Steve
Jobs, ma soprattutto “rivoluzionario”, nel senso che sta provocando un cambiamento radicale nei
nostri comportamenti e nelle nostre abitudini di vita.
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smartphone Android™ o Tablet
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Velocità di lettura fino a 30MB/sec; velocità di scrittura inferiore. Dai basati su test interni; le prestazioni potrebbero
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1
1GB=1,000,000,000 byte. Lo spazio disponibile per l’archiviazione dei dati è minore. 21MB=1,000,000 byte. X=150KB/s.
3
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delle caratteristiche del file e da altri fattori. Visita www.sandisk.com/HD. SanDisk Memory Zone richiede download ed
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trade marketing
Una categoria nata da poco, un gamma affollata di un’infinità di modelli
eterogenei e delle caratteristiche più disparate, una “giungla” di prezzi
e produttori. Il mercato dei tablet è un perenne divenire che solo da poco
sta trovando un suo equilibrio strutturale
Il rump-up dei tab
di Massimo Bolchi
“C
he cosa vuoi che ti dica”, si
sfogava qualche anno fa il direttore marketing di una nota casa
produttrice. “Alla fin fine, gli pneumatici sono tutti uguali. Neri e rotondi”. Si trattava ovviamente di
uno sfogo paradossale: dentro uno
pneumatico c’è tanta tecnologia.
La struttura della carcassa, il disegno del battistrada, le mescole determinano differenze di durata, di
tenuta, di rumorosità e perfino di
consumi. Ma alla fine, a un rapido
sguardo - specie negli ipermercati dove l’acquisto è a libero servizio - nelle lunghe file esposte sugli
scatìffali, gli pneumatici tornano ad
essere “tondi e neri”, dove l’unico
elemento differenziante, misure a
parte, rimane il più delle volte il
prezzo di vendita.
Qualche cosa di simile si è vissuta e ancora si sta vivendo, sebbene il
fenomeno sia in graduale flessione
- nel comparto della distribuzione
dei tablet.
Discorso a parte, ovviamente va
fatto per l’iPad, l’inventore della
categoria: la primogenitura, unita all’appeal della mela morsicata,
in questo caso continua a contare
tanto. Nel caso del tablet ancora di
più forse che per gli smartphone,
dove l’immagine dell’iPhone quale “campione” della categoria non
è più così nitida come in passato,
pressato com’è da una concorrenza
che non si limita a incalzarlo, ma
che ormai talora lo supera in termini di prestazioni pure e di funzionalità.
Nei tablet, nonostante gli investimenti di marketing dei maggiori concorrenti, nel comune sentire
18 - 19
della maggioranza dei consumator,
l’iPad “è” il tablet per antonomasia, e solo di poco ha mancato la
sorte toccata in passato a un altro
marchio eponimo, quando Jacuzzi era diventato sinonimo, nel linguaggio comune di “vasca idromassaggio”. Un primato non privo
di ricadute negative, al punto che il
fabbricante a stelle e strisce fu costretto a lanciare più di una campagna pubblicitaria per ricordare al
mercato che Jacuzzi era un brand,
non una semplice e generica definizione di prodotto.
Analogie a parte, il vantaggio tem-
porale, in termini di disponibilità
all’utente finale, dell’iPad gli ha effettivamente consegnato praterie
libere da presidiare, che Apple ha
sapientemente sfruttato per saturare il segmento degli early adopters. Così, quando sul mercato sono
arrivati gli “altri” tablet, quelli del
robottino verde, è stato giocoforza per loro rivolgersi principalmente agli “altri” consumatori, quelli meno innovativi, quelli meno
“tech savvy”. Ed è stato questo il
momento in cui si è corso il rischio
dell’ “effetto pneumatico”. Dopotutto anche i tablet sono tutti “ret-
tangolari e con display a colori”.
Paradossi a parte, è però inconfutabile che, al tempo, un numero
crescente di consumatori, scarsamente alfabetizzati su un prodotto
assolutamente nuovo, si è trovato
a prendere decisioni di acquisto su
un device mai utilizzato in precedenza, di cui - non avendolo mai
avuto tra le mai - ignorava largamente l’uso effettivo che ne avrebbe fatto.
Il tutto complicato da uno scenario in cui accanto ai marchi ormai
affermati nel mercato mobile o in
arrivo dal più tradizionale com-
ablet
parto Pc, facevano capolino nomi
nuovi, proponendo prodotti OEM
sostanzialmente molto simili tra
loro (quando non proprio identici)
con denominazioni e prezzi diversi, in un ventaglio che andava dai
top di gamma “iPad-equivalenti”
per prezzo e prestazioni, a terminali entry level da qualche decina
di euro.
I produttori, forse a causa della loro
eterogeneità e delle market share
(Apple a parte) molto frammentate, non hanno brillato con le loro
attività di comunicazione, peraltro
dal volume nettamente inferiore a
quello destinato alla categoria “cugina” degli smartphone, nell’acculturare il mercato.
Quasi tutto il peso dell’operazione
di alfabetizzazione degli acquirenti
e dei prospect è quindi ricaduto sul
trade, costretto a destinare risorse
umane per illustrare a un pubblico
spesso non informatizzato (i tablet
secondo le statistiche sono in mano anche alle fasce di età più alte,
i cosiddetti “Silver Surfer”) e talora privi anche degli strumenti linguistici specialistici, le funzioni, gli
utilizzi e gli elementi tecnici differenzianti. Il rischio commodizzazione è stato così evitato, nonostante i
volantini delle varie catene e i loro
punti vendita si affollassero di tablet sotto gli 80, e talora - nei famigerati cassoni promozionali - anche
sotto i 50 euro.
Il comparto ha visto entrare in gioco, comunque, anche un terzo player, a fianco di costruttori/distributori e del trade: gli operatori del
mobile, che hanno applicato anche
al tablet - sebbene con forse minor
successo - la strategia di fidelizzazione già vincente negli smartphone, offrendo terminali sussidiati a
piccole rate mensili in cambio di un
vincolo almeno biennale al piano
tariffario abbinato.
La gran maggioranza dei tablet
proposti dagli operatori del mobile
sono di fascia medio-alta, e anche
questo elemento ha contribuito a
rendere gradualmente consapevoli i consumatori meno esperti delle
diverse caratteristiche dei prodotti
e del loro posizionamento. Le strategie di marketing attualmente in
essere nella categoria delineano le
dinamiche di futuro sviluppo, mettendo l’accento soprattutto sulle
dimensioni dello schermo e sulle
capacità di connessione, più che
sulla potenza del processore che
non ha assunto qui la funzione di
discrimine evidenziatasi invece tra
gli smartphone (a volte in maniera
impropria - ma di questo parleremo un’altra volta).
Se oggi i tablet da 7” pollici solo
wifi sono ormai visti, con rarissime
eccezioni, come poco più che come
reader o giocattoli per i bambini, i
tablet “seri”, per uso misto privatolavoro tedono a essere quelli da 8”
in su.
Un discorso a parte meritano invece i prodotti Windows-based,
che dopo il modesto successo iniziale dei Surface, stanno puntando
a conquistare, per ora con alterne
fortune, il mercato business.
Ma la maggiore incognita circa l’evoluzione del mercato tablet e del
loro futuro utilizzo dominante è
quella legata alla funzione di entertaiment media. Dopo le tv di
Amazon e di Apple che trovano/
troveranno nel tablet un mezzo
di fruizione con il vantaggio della
mobilità, dopo le offerte analoghe
di Sky Online e di Mediaset Infinty,
dopo tutta la straordinaria massa
di contenuti multimediali che presto sarà disponibile anche in Italia,
forse il tablet è destinato a “cambiare pelle” ancora un volta.
U
n numero
crescente
di consumatori,
scarsamente
alfabetizzati
su un prodotto
assolutamente nuovo,
si è trovato a prendere
decisioni di acquisto su
un device mai utilizzato
in precedenza
Multicanalità e negozio ibrido: le nuove frontiere
in-store
Verso il punto
vendita
3.0
di Sara Romito
I
l fatto che viviamo in un mondo
in evoluzione sempre più connesso e dipendente dalla rete è
un’evidenza così naturale che basta osservare quello che succede
quotidianamente in strada, in metropolitana e nella propria sfera
personale, per rendersene conto.
Una ricerca di mercato condotta a
gennaio di quest’anno da “We are
social”, rileva che il 42% della popolazione italiana ha un account
su Facebook, il social network più
usato in Italia e al mondo, e che
il 41% possiede uno smartphone.
Questo è un dato ancora più impressionante se si considera che
il 92% degli utenti mobile cerca informazioni geolocalizzate
con il proprio telefonino, e l’84%
di loro, in particolare, utilizza lo
smartphone per cercare informazioni su prodotti e servizi specifici. La rete è un potentissimo strumento di aggregazione che offre,
a costi limitati, elevate potenzialità di attrazione e promozione. Come possiamo cogliere, sfruttare
e integrare nel canale retail l’immensa forza del web e del social?
Le iniziative più interessanti ruotano intorno ai concetti di ubiquità, multicanalità e massima interazione. Nel punto vendita 3.0 il
consumatore vive un’esperienza
www.in-store.it
20 - 21
emozionale di acquisto che trascende la fisicità del negozio e ne
coinvolge pienamente l’attenzione. Un primo passo, semplice e al
contempo fondamentale da svolgere, consiste nell’attivare una
connessione wi-fi gratuita e liberamente accessibile all’interno
dei punti vendita, in modo da avvicinare il cliente al proprio mondo internet e rendere disponibili
le interazioni permesse dai mezzi
digitali anche all’interno del negozio. Questo permetterebbe, da
una parte di rendere disponibili
servizi multimediali aggiuntivi come i QR code (per la diffusione di
informazioni aggiuntive sui prodotti esposti e sulle promozioni in
corso) o applicazioni web based
per il pagamento e la consegna
della merce, e dall’altra di potenziare strumenti social come la georeferenziazione, ad esempio su
Foursquare o Facebook Luoghi, e
la condivisione in diretta di commenti ed esperienze di acquisto
tramite Facebook, Twitter o Forum specializzati. Nel punto vendita 3.0, in pratica, dovrebbe essere presente una forte call to action che potenzi l’interazione immediata tra i consumatori e converta il cliente in fan o follower
online. Una iniziativa, classica ma
efficace in termini di visibilità, potrebbe essere quella di offrire uno
sconto a chi effettua la registrazione presso il negozio, chiamata anche check-in, o la possibilità
di partecipare a concorsi esclusivi dedicati solo ai fan o follower.
L’evoluzione nel punto vendita 3.0
si estende anche ai dipendenti e
collaboratori del negozio, che sono dotati di un tablet e utilizzano strumenti multimediali per
fornire ai consumatori ulteriori
informazioni come: comparazioni qualitative tra diversi prodotti,
approfondimenti tematici su tecnologie specifiche, dettagli sulle
referenze presenti a magazzino
e sulla disponibilità di prodotti
in ordinazione. Un aspetto, quello delle forme di interazione per
ottimizzare le attività di in-store
marketing verso una logica evoluta di tipo 3.0, su cui proprio noi di
Instore stiamo lavorando in questi
ultimi tempi: una delle idee è, ad
esempio, quella di utilizzare il sito del retailer e/o del vendor come un tool interattivo attraverso
cui fissare appuntamenti sui negozi con i nostri Promoter Brand
Specialist, in modo da garantire
al cliente un momento dedicato
attraverso cui approfondire ogni
dubbio e concludere serenamente
l’acquisto più indicato alle sue necessità. Un altro progetto in fase
di elaborazione è la creazione di
un “Promoter Virtuale”, un servizio aggiuntivo altamente tecnologico a supporto delle vendite che
può essere utilizzato sia sui siti di
e-commerce sia direttamente sul
punto vendita, accedendo al sito
del retailer o del vendor nei giorni
e nelle fasce orarie in cui il Promoter Brand Specialist non è presente in negozio.
Essere vincenti anche nella vendita è possibile
psicology
Il successo
Dr. Paolo Zucconi,
specialista in Psicoterapia
comportamentale
e psicoterapia cognitiva
[email protected]
Q
uante volte abbiamo sentito e anche ripetuto il termine
“successo” e quanti l’hanno veramente realizzato nella propria attività commerciale? Eppure in tutto il mondo tante sono le persone
che pensano al successo illudendosi che la loro vita potrà cambiare solo a pensarci! Comunque
tutti conoscono e temono ciò che
da sempre al successo si oppone:
il fallimento. Il fallito è soddisfatto: crede che il duro lavoro sia l’unico modo per andare avanti. Anche questa volta la psicologia della vendita, che è poi esemplificata
dalla psicologia del successo, viene incontro agli audaci.
Le otto lettere di cui si compone
la parola successo ci aiuteranno a
memorizzare meglio che cosa fare
per realizzare progressivamente
un valido ideale che possa migliorare noi stessi. Ma per raggiungerlo più sicuramente dovrà essere
questo il nostro ultimo pensiero
prima di addormentarci e il primo
al risveglio.
La via verso il successo inizia per S
e la lettera “S” è l’iniziale di Saper
prendere decisioni, il primo passo
verso il successo. La prima decisione? Iniziare ad avere successo!
La lettera U sta per Usare il proprio
cervello: chi continua a pensare in
modo conformistico come le altre
persone che ci circondano e con le
stesse idee presenti in quasi tutti
i giornali otterrà solo commiserazione! Il pensiero vincente è sempre divergente rispetto a quello
della mediocrità rappresentata
dalla maggior parte delle persone
che ci circondano.
C sta per Cercare di migliorare sé
stessi: occupandoci più di noi stessi che degli altri, dei nostri aspetti
ancora da migliorare e potenziare,
ovviamente per iniziare ad avere, finalmente, successo! Incominciamo quindi a svegliarci almeno
mezz’ora prima con la decisione,
pensata divergentemente di migliorare ogni giorno qualcosa di
noi stessi.
La seconda C, di cui si compone
la parola successo sta per Cercare
una opportunità: tante persone di
successo in tutto il mondo hanno
iniziato cercando una opportunità
e sono partite proprio da questa.
E è la lettera iniziale della frase
che senz’altro ci porta salute: Essere sempre allegri. Anche quan-
do qualcosa non va, come sperato. L’allegria non solo è contagiosa
ma è il motore che ci carica e ci fa
avanzare.
La seconda S di successo va intesa come: Sapere ciò che si vuole.
Soprattutto se si vuole veramente
il successo. In questo caso, allora,
si tratta di sapere (la terza esse
della parola successo è appunto la
lettera iniziale di un “altro sapere” richiesto a chi non vuole fallire) far di tutto il necessario per
arrivarci. Quante volte nel corso
della nostra giornata abbiamo tralasciato qualcosa! Di solito qualcosa di noi stessi, un nostro aspetto
particolare che ha bisogno di essere migliorato. Quante volte poi
abbiamo misconosciuto un’opportunità e non l’abbiamo colta prontamente. Parafrasando infatti il
motto ciceroniano l’opportunità è
come una testa con un solo ciuffo
di capelli davanti! Altre volte poi
ci siamo scordati che il necessario
da fare era proprio in un difficile
frangente: essere allegri! Quindi ci
siamo abbattuti inutilmente perdendo tempo ed energie, sempre
necessarie per il raggiungimento
del successo.
Infine la lettera O sta per Onestà.
Ed è fondamentale. Tanti infatti
sono i commercianti che pensano che uno degli ingredienti del
successo è quello di agire disonestamente verso il prossimo e
guadagnare qualche cosina in più
imbrogliando l’altro! A volte è anche possibile: in tali casi ho vinto
una battaglia, mentre mi preparo
a perdere la guerra!
networking
commercializzazione di profili internet in fibra e ad un incremento delle offerte per connettività LTE, via
satellite o wireless, in luogo della
tradizionale linea internet erogata su doppino. L’incremento della
banda internet influenzerà notevolmente il mercato delle CPE (customer premise equipment) nei corso dell’anno, ma non solo, a nostro
avviso, l’utente che non vuole limitarsi alla mera navigazione, valuterà sempre più spesso il grado di innovazione e funzionalità offerto dal
router domestico. AVM è presente
in Italia da ormai un decennio, un
lasso di tempo durante il quale abbiamo riscontrato un interesse che
ha spesso superato le nostre più rosee aspettative, cosa di cui siamo
estremamente onorati. Nel nostro
ecosistema, la chiave del successo è indubbiamente l’innovazione,
che per AVM corrisponde al consentire agli utenti di sfruttare al meglio
la propria rete domestica. Questo
è possibile solo attraverso l’implementazione di nuove tecnologie
e servizi fruibili con un singolo dispositivo a prova di futuro. Il nostro
nuovo top di gamma, il Fritz!Box
7490, non solo integra il protocollo wireless AC per la rete Wi-Fi ed
il vectoring per le linee internet
VDSL, ma oltre ad operare come
piattaforma completa per la gestione telefonia, è da ritenersi una ve-
di Federico Cociancich
Abbiamo fatto il punto
della situazione sul
mercato networking
assieme ai cinque
maggiori produttori
di dispositivi di rete.
Design sempre più
eleganti, l’adozione
del nuovo standard
AC e dei dispositivi
LTE, ed una crescente
attenzione verso la
domotica stanno dando
una boccata di ossigeno
a tutto il settore
Il mercato delle reti
Q
ual è la situazione del mercato networking nel nostro Paese? Quali sono le possibili soluzioni
per dare più dinamismo a questo
settore e le strategie per il futuro?
Queste (e altre) domande le abbiamo rivolte ai principali produttori di
dispositivi di rete. Ognuno ha una
propria visione, propone proprie
soluzioni ed ha un proprio modo
di porsi verso il mercato, ma tutti
vedono nello stretto rapporto con
la GDO e il trade una componente
strategica per affrontare il futuro.
Gianni Garita, Country Manager
Italy di AVM ha una visione globale del mercato e della sua evoluzio-
22 - 23
ne: “Sebbene in termini di “banda larga” l’Italia non brilli esattamente per avanguardia, la spinta
degli utenti in questa direzione è
innegabile. Mentre in ambito pubblico ricorre sempre più spesso il
tema della smart city e della digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, in ambito privato cresce
l’interesse nelle applicazioni domotiche gestibili tramite internet,
in streaming videoludico o multimediale live tramite canali online.
In entrambi i casi è necessario avvalersi di una maggiore banda, sia
in termini di connettività internet,
sia all’interno della rete domestica.
Assistiamo quindi alla progressiva
ra e propria centrale multimediale
e domotica, e punto di raccolta di
tutti i contenuti che l’utente ritiene
di voler distribuire all’interno della
sua rete.”
Più “conservativa” la visione di
Alessandro Taramelli, Sales &
Marketing Manager D-Link “Il settore del networking ha sofferto
meno di altri della tremenda crisi che ormai si avvia a compiere il
sesto anno. Nonostante questo, le
crescite a doppia cifra anno su anno
a cui molte aziende erano abituate
sono sparite e tutti hanno dovuto
ripensare alle strutture interne e ai
modelli di business. Ogni cambia-
i
Gianni Garita, Country Manager
Italy di AVM
Alessandro Taramelli, Sales &
Marketing Manager D-Link
Michele Puzzolante, Sr Director RBU
Southern Europe EMEA di Netgear
Marcello Albanesi, country
manager italiano di Belkin
mento porta con sé conseguenze
negative, ma bisogna saper cogliere anche le conseguenze positive.
Alcune aziende del settore networking sono state in grado di proporre
innovazione a fronte di una crisi dei
settori merceologici più tradizionali. Abbiamo quindi assistito all’introduzione di nuovi prodotti che,
vista l’ottima risposta del consumatore finale, andavano evidentemente incontro alle necessità reali
del pubblico. Tra questi possiamo
citare le videocamere basate su IP,
i prodotti mobile 3G/4G, il personal
storage basato sul cloud.”
Il settore del networking ha sofferto meno di altri della tremenda crisi che ormai si avvia a compiere il
sesto anno. Nonostante questo, le
crescite a doppia cifra anno su anno
a cui molte aziende erano abituate
sono sparite e tutti hanno dovuto
ripensare alle strutture interne e ai
modelli di business.
Ogni cambiamento porta con sé
conseguenze negative, ma bisogna
saper cogliere anche le conseguenze positive. Alcune aziende del settore networking sono state in grado di proporre innovazione a fronte
di una crisi dei settori merceologici
più tradizionali. Abbiamo quindi assistito all’introduzione di nuovi prodotti che, vista l’ottima risposta del
consumatore finale, andavano evidentemente incontro alle necessità
reali del pubblico. Tra questi possiamo citare le videocamere basate su
IP, i prodotti mobile 3G/4G, il personal storage basato sul cloud.”
Estremamente positiva la visione
di Michele Puzzolante, Sr Director RBU Southern Europe EMEA di
Netgear che afferma: “Il mercato
italiano del networking, che nell’ultimo anno si è dimostrato abbastanza stabile e non ha fatto registrare segni negativi, si sta muovendo per rispondere alla grande
richiesta di connettività, in continuo aumento e alla necessità di accedere ai suoi contenuti, anche in
mobilità. Pur essendo già presenti
sul mercato alcune soluzioni, come quelle fornite da Netgear, per
rispondere a questa esigenza, il
processo d’implementazione delle
infrastrutture necessarie a garantire una user experience ottimale è
ancora lento in Italia, seppur in costante crescita. La richiesta di banda larga è evidente, e le soluzioni
Netgear mirano a soddisfare questa necessità, migliorando e otti-
mizzando le performance delle infrastrutture esistenti. Ad esempio,
abbiamo già introdotto da più di
un anno lo standard AC nelle nostre soluzioni di networking e stiamo presentando tante novità che
si muovono per soddisfare i prossimi trend del mercato, sicuramente
trainato dall’incremento dei dispositivi mobili quali smartphone, tablet etc etc.” addirittura si spinge a
dire che “Netgear si è confermata
leader di mercato con i propri prodotti e non ha risentito del clima
generale di crisi. Anche il mercato
dell’e-commerce ha mostrato segnali positivi, ampliando l’offerta
legata ai dispositivi di rete.”
Secondo Marcello Albanesi, country manager italiano di Belkin, “Il
mercato non è nella sua fase migliore, ci sono trend diversi a livello europeo, nel nord Europa si
muovono bene i prodotti di fascia
alta perché valgono le regole dei i
prodotti di lusso in altri settori: chi
può spendere continua a spendere.
ln Italia c’è una certa flessione su
tutta la linea ma i nuovi prodotti ci
danno una certa speranza per i futuro. Noi siamo in un mercato fortemente price-driven: il primo prezzo
la fa da padrone. Belkin, non avendo prodotti particolarmente di primo prezzo si è adeguata introducendo nuovi dispositivi economici
nella propria gamma. Questi prodotti destinati al promozionale non
hanno lo stesso design (hanno le
antennine esterne) ed è una strategia temporanea per mantenere i
livelli di fatturato. Dopodiché ci sono prodotti complementari al networking, come i range extender
e quelli per la domotica che sono
rappresentano nuovi interessanti
filoni. Se noti, indipendentemente
dalle scelta della nostra azienda, i
grossi stravolgimenti di mercato, ad
esempio l’acquisizione di Nest da
parte di Google, stanno andando in
questa direzione: ecosistemi molto
semplici da gestire che presuppongono un enorme sforzo invisibile
all’utente finale.”
Un’offerta
estremamente
variegata
Grazie alla – seppur lenta – diffusione del nuovo standard AC, all’introduzione dei primi dispositivi che
supportano le reti LTE e a un crescente interesse verso una domotica da scaffale e l’integrazione di
networking
D-Link sconta
con denaro sonante
Il principale focus di D-Link per il 2014 è il Wireless AC. Per
promuovere questa tecnologia, D-Link ha in programma una
campagna di marketing cash back, dove al consumatore viene restituita una somma di denaro (reale, non sotto forma
di un buono) se acquista un prodotto Wireless AC tra quelli
inclusi nella promozione. Punto di forza di questa attività è
quello di essere trasversale rispetto a tutti i retailer ed etailer. Con l’obiettivo di incentivare il consumatore a rinnovare
la propria dotazione tecnologica, il rimborso al consumatore
è basato sul numero di serie del prodotto acquistato e non sul luogo
di acquisto, incrementando le vendite dei nostri prodotti con un vero e
proprio ’sconto’ al consumatore finale senza gravare sulla distribuzione.
Ci si aspetta un incremento in termini di sell-out utile tanto all’azienda
quanto al canale; la durata della promozione è di due mesi, indicativamente dalla seconda metà di aprile alla seconda metà di giugno.
A supporto di questa iniziativa sarà prodotto del materiale marketing
dedicato: volantini da esporre sui punti vendita, adesivi da applicare alle confezioni esposte (nei PV coperti da promoter), volantinaggi, newsletter e pagine pubblicitarie, oltre ad attività di comunicazione sui social network, tramite la Pagina Facebook di D-Link Italia (www.facebook.com/DLinkItalia?fref=ts).
Verrà inoltre realizzato un micro-sito dedicato alla promozione, ospitato all’interno del sito D-Link, che sarà il mezzo attraverso il quale
gli acquirenti poteranno registrarsi all’iniziativa di cash back per poter
chiedere il rimborso.
prodotti smart (come i televisori), l’offerta di dispositivi di rete è
estremamente variegata ed in grado di rispondere alle diverse esigenze dei consumatori.
Paolo Ciavardini, country manager Sitecom Italia ci ha raccontato che “I consumatori sono senza
dubbio sempre più esigenti: possiedono un maggior numero di dispositivi collegati alla rete e vogliono
una connessione sempre stabile e
veloce, ovunque si trovino. Il segreto per fare la differenza è riuscire
a soddisfare queste esigenze con
prodotti dalle elevate performance ma allo stesso tempo semplici
da installare e dall’ottimo rapporto
qualità-prezzo. E questa è la filosofia di Sitecom: offrire soluzioni per
una vita digitale più divertente e
soprattutto più facile.
La gamma di prodotti Sitecom offre
tutte le soluzioni necessarie per la
creazione e l’espansione di una rete
domestica. Tra le novità che a breve lanceremo, una serie di prodotti con standard AC, modem router,
24 - 25
adattatori e range extender, che
andranno ad affiancarsi ai router AC
già disponibili. Con queste soluzioni
gli utenti potranno aggiornare la loro rete allo standard Wi-Fi più veloce che esista e ottenere il massimo
dalla connessione domestica. Inoltre saranno a breve disponibili alcune soluzioni per la domotica, come le HD Wi-Fi Camera per la videosorveglianza della propria casa o
ufficio da qualsiasi parte del mondo
e gli Energy Monitor per il controllo dei consumi domestici di energia. In vista dell’estate infine sarà
disponibile il Mobile Wi-Fi Router
3G per poter creare un hotspot WiFi mobile ovunque ci si trovi. Oltre
ai prodotti, renderemo disponibile
la “My Wi-Fi App”, un’applicazione
gratuita che consentirà di configurare e gestire con facilità i modem/
router Sitecom in mobilità, sfruttando la connettività Wi-Fi o cellulare
del proprio smartphone/tablet.”
Secondo Gianni Garita (AVM) il suo
cliente è tech-savvy: “Un gamer,
che ha bisogno di una frequenza
wireless “pulita” e veloce dedicata
alle console di gioco; uno studente
che desidera accedere da remoto
con smartphone o tablet ai materiali di studio archiviati nella sua rete, ascoltando nel contempo la sua
collezione musicale; un professionista che necessita di un’infrastruttura avanzata multifunzione per
svolgere al meglio la propria attività senza incorrere in costi improbi;
un piccolo ufficio con alto traffico di
fornitori e clienti che vogliono connettersi ad internet ma non necessariamente devono farlo tramite un
access point ad hoc o devono venire
a conoscenza della chiave di rete interna. L’utente Fritz! può essere anche una mamma, preoccupata per i
siti consultati dai figli in internet, o
desiderosa di porre un limite temporale alla loro navigazione o semplicemente desiderosa di avviare la
lavatrice anche da fuori casa, con lo
smartphone. La nostra differenza
la fanno i nostri consumatori, con
un feedback diretto e costante, da
noi assimilato e riprodotto nei nuovi firmware gratuiti che rilasciamo
ogni anno. I nuovi firmware (attualmente siamo alla versione 6.0x)
oltre a perfezionare le feature esistenti, aggiungono di volta in volta
nuove funzionalità al prodotto. Un
Fritz! 7390 acquistato quattro anni
fa oggi è il miglior esempio di una
CPE allo stato dell’arte: gestisce le
prese intelligenti, l’hotspot wireless
per ospiti con QR code, ripropone i
contenuti di Google Play Music tramite il server multimediale integrato e molto molto altro, senza costi
aggiuntivi. Questa è innovazione,
questo è quanto ci richiedono i nostri utenti, oltre all’affidabilità di un
prodotto made in Germany su cui
eroghiamo 5 anni di garanzia.
In Italia AVM è presente con i pluripremiati modem/router Fritz! che si
differenziano tra linee che includono la gestione della telefonia analogica / VoIP e ISDN (la serie 7xxx)
e una stazione base DECT per fino a
6 cordless e 10 prese intelligenti, e
prodotti per il puro traffico dati (serie 3xxx), che consentono comunque di avvalersi della telefonia VoIP
(tramite internet) con apposita App
per smartphone o telefoni IP, ma
non dispongono di stazione base
DECT. I top di gamma e attuali top
seller delle due linee di modem/router Fritz!Box sono rispettivamente
il 7490 e il 3390, cui farà seguito,
probabilmente entro l’anno il 3490,
dotato di connettività Wi-Fi AC.
Oltre ai Fritz!Box AVM produce
un’ampia gamma di accessori, che
spaziano dai telefoni cordless DECT
(a breve annunceremo il Fritz!Fon
C4), che fungono anche da “telecomando” del Fritz!Box, ai repeater
wireless, con modelli che integrano una porta di rete Gigabit (ideali ad esempio per MySky), fino ad
una gamma completa di adattatori
Powerline che bypassano eventuali
elementi di disturbo per il segnale
Wi-Fi poiché estendono la rete domestica attraverso il cablaggio elettrico. Tra questi il Fritz!Powerline
546E è particolarmente apprezzato,
perché integra un access point wireless, due porte LAN (100Mbit/s)
ed una presa intelligente, attivabile
anche da remoto con smartphone
o tablet, ed in grado di monitorare
il consumo elettrico dei device ad
essa collegati.
Sempre in tema di prese intelligenti, AVM produce un dispositivo
basato sul protocollo DECT ULE (ultra low energy), che si collega alla
stazione base DECT del Fritz!Box ed
eroga la stessa funzione (attivazione da remoto e monitoraggio dei
consumi) del Fritz!Powerline 546E.
Per garantire la massima copertura del segnale DECT (per intenderci lo stesso impiegato dai telefoni
cordless), AVM propone anche un
ripetitore DECT, il Fritz!DECT 100.
A costo zero AVM rende infine di-
sponibili App per smartphone basati su Android e iOS, per la perfetta gestione e consultazione remota dei contenuti archiviati in rete,
l’accesso remoto alle impostazioni, agli elenchi delle chiamate e
ai messaggi, e la gestione “on the
run” di qualsiasi periferica collegate al Fritz!Box, dotata di una propria
interfaccia web.”
Diverso il punto di vista di Taramelli (D-Link), secondo cui il consumatore in questo momento è più che
mai attento al prezzo e all’intelligenza del prodotto: “In un periodo
di crisi va da sé che il prezzo diventi
il primo criterio di selezione di un
prodotto, ma questo non basta: con
l’attuale abbondanza di fonti di informazione, l’end user è sempre
più consapevole delle caratteristiche tecniche dei prodotti; ciò che gli
manca è il tempo per capirne appieno tutte le funzionalità e utilizzarle.
I prodotti D-Link sono semplicissimi
da utilizzare, pur possedendo prestazioni all’altezza delle attese del
consumatore, e sono dotati di servizi che semplificano realmente la vita delle persone senza costringerle
a imparare processi nuovi. Il servizio gratuito mydlink ne è l’esempio
perfetto, perché dà valore aggiunto a prodotti che altrimenti sarebbero commodity. E’ così che una
videocamera, un router e un NAS
diventano smart e parlano con
noi attraverso i nostri smartphone
o tablet, dandoci informazioni uti-
li e permettendoci di controllarli in
tempo reale dovunque ci troviamo.
Per quanto riguarda i prodotti Business, D-Link può vantare un servizio di assistenza estremamente
rapido ed efficiente, così come di
un Programma di Canale, chiamato Value In Partnership +, che mette
a disposizione dei Partner gratuitamente vari software di progettazione: risorse impagabili per system
integrator e progettisti di soluzioni
di rete.
La vasta offerta di prodotti D-Link
comprende videocamere di sorveglianza, modem e router, PowerLine, switch di rete e accessori vari fino ad arrivare al recente Baby
Monitor EyeOn, che ha vinto il prestigioso iF Design Award 2014. Lo
standard Wireless AC supporta i
nostri più recenti router e modemrouter Cloud, mentre i prodotti iPowerLine, per estendere il segnale
Wi-Fi, sono semplici e velocissimi
e, per questo, particolarmente apprezzati dai consumatori. Per quanto riguarda le tecnologie e i servizi di ultima generazione, il servizio
gratuito mydlink supporta ormai
tutte le videocamere IP, i router e i
modem-router facendo la differenza rispetto ai prodotti concorrenti.
Nel prossimo anno D-Link amplierà la gamma di prodotti smart per
la casa, come anticipato al Mobile
World Congress 2014, introducendo
nuovi device per il controllo da remoto di vari aspetti della vita quotidiana (ad esempio la Smart Plug), e
andando a esplorare il mercato della domotica fai-da-te a prezzi contenuti e potenzialità infinite.”
Puzzolante (Netgear) crede che sia
necessario invece puntare principalmente sul design e sulla facilità d’uso: “La tendenza all’essere
sempre connessi è evidente, basta osservare la gente per strada
per constatare che quasi tutti ormai
possiedono ed utilizzano costantemente smartphone e tablet. Tuttavia, sta aumentando la consapevolezza dei rischi legati all’accessibilità dei dati in mobilità e, oltre alla
possibilità di accedervi anche da remoto, gli utenti chiedono soluzioni
che assicurino la salvaguardia dei
contenuti. Consideriamo, quindi,
fondamentale puntare su prodotti
che garantiscano una connessione
ottimale e un accesso alle informazioni richieste anche da remoto,
Prodotti per tutti i gusti
Sagecom Wi-Fi Router X8 AC1750 WLR-8100
Si tratta di un router AC wireless ricco di funzionalità, per la connessione Wi-Fi più veloce di sempre: raggiunge infatti Velocità wireless di
450 Mbps ¬+ 1300 Mbps, utilizza il sistema Simultaneous Dual-Band
per usare due frequenze, 6 antenne interne garantiscono la massima
copertura wireless, mentre la velocità cablata è affidata a 4 porte Gigabit (1.000 Mbps). Dispone inoltre di una porta USB 3.0, 1 porta USB 2.0
e server DLNA con 6 mesi di prova gratuita al servizio Sitecom Cloud
Security.
AVM FRITZ!Box 7490
Il 7490 è dotato del nuovo firmware Fritz!OS 6.0 e offre connettività wireless AC (fino a 1.300 Mbit/s) di cui l’utente potrà avvalersi simultaneamente alla WLAN N (450 Mbit/s grazie alle antenne con architettura
3x3 MIMO). Il nuovo Fritz!Box 7490 consente di effettuare chiamate in
qualità HD ed è impiegabile con tutte le più comuni tipologie di telefono (cordless DECT, IP, ISDN, analogico). si rivela piattaforma ideale per
la gestione delle applicazioni domotiche e multimediali con il media
server per la riproduzione di file audio, video e immagini, la funzionalità NAS per accedere comodamente a tutti i file condivisi in rete ed il
controllo delle prese intelligenti Fritz!. Il sistema operativo Fritz!OS del
nuovo Fritz!Box integra inoltre opzioni particolarmente utili tra cui il
controllo genitoriale sulla navigazione dei minori, la sincronizzazione
dei contatti personali archiviati nel cloud, la funzione di “Wake on LAN”
via internet e la telefonia via rete Wi-Fi con gli smartphone.
Netgear Range Extender WiFi AC750 Mbps EX6100
Il Range Extender WiFi AC750 Mbps estende la copertura e migliora
la velocità della rete esistente, che può raggiungere una velocità fino a 750 Mbps grazie alla tecnologia AC Dual Band. È compatibile con
qualsiasi router Wi-Fi ed è l’ideale per lo streaming video HD e il gaming. Ideale per collegare iPad, smartphone, computer portatili e altri
dispositivi.
D-Link Router Wireless AC750 DIR-510L
Il nuovo DIR-510L, il primo Router/Caricatore portatile Wireless AC750
che integra le alte prestazioni di un router domestico con la massima
praticità anche per gli utenti mobili. Il Router/Caricatore portatile con
tecnologia Wireless AC750 offre ai viaggiatori e agli utenti in mobilità alte velocità di trasferimento dati e performance avanzate, trasformando ogni connessione in un hotspot WiFi wireless AC per condividere file, trasmettere video in streaming e navigare sulla rete. Per
aumentare maggiormente la praticità d’utilizzo in mobilità, la batteria
ricaricabile integrata ad alta capacità consente di ricaricare i dispositivi
ovunque, senza il vincolo di una presa di alimentazione.
WeMo LED Lighting Starter Set
WeMo, Il marchio Belkin dedicato alla domotica ha appena annunciato al CES una nuova gamma di dispositivi tra cui le WeMo LED Lighting
Starter Set ed le nuove lampadine WeMo Smart LED. Nel nostro paese
sono già disponibili diversi dispositivi come l’Interruttore WeMo Wi-Fi
enabled che permette di accendere e spegnere i dispositivi elettronici
ovunque voi siate. L’Interruttore WeMo sfrutta la rete Wi-Fi domestica
per consentire di controllare in modalità wireless TV, lampade, impianti
stereo, ventilatori, impianti di riscaldamento e tanto altro. Basta scaricare l’app WeMo gratuita dal Google Play Store o dall’Apple App Store,
collegare l’interruttore a una presa di corrente di casa e inserire qualsiasi dispositivo nell’interruttore.
networking
pur preservando la sicurezza degli
utenti. Alla base di tutto questo c’è
un lavoro costante di R&D: i prodotti Netgear ci permettono di essere
sempre connessi, a casa come all’esterno. Le soluzioni Netgear si distinguono per il design, la facilità di
installazione e di uso e per la cura
nel supporto pre e post-vendita che
dedichiamo ai nostri clienti. Inoltre,
per venire incontro alla tendenza
mobile protagonista del settore, è
stata sviluppata l’app Netgear Genie, disponibile sia per Android sia
per iTunes, che consente di gestire
e monitorare la propria rete domestica in modo semplice e autonomo. L’offerta di prodotti Netgear è
molto vasta, copriamo tutte le esigenze di networking sia nel mercato consumer sia in quello business.
Offriamo diverse soluzioni in base
alle esigenze che ognuno di noi ha,
ovviamente le tecnologie più avanzate offrono performance migliori in termini di velocità, copertura
e sicurezza. In questi giorni abbiamo lanciato due nuovi Wi-Fi Range
Extender (EX6100 e EX6200), premiati con l’Innovations Award durante il CES 2014, che garantiscono
copertura Wi-Fi nelle case di grandi
dimensioni e sono compatibili con
26 - 27
l’ultimo protocollo di connessione
802.11ac.”
Albanesi (Belkin) ci parla del design dei suoi prodotti e dei vantaggi tecnici: “Il design dei nostri prodotti ha un livello di finitura molto
diverso dallo standard ed una doppia valenza: una estetica e una di
performance. Le linee curve permettono una copertura Wi-Fi superiore pur non avendo antenne
esterne: la struttura lenticolare consente un guadagno delle antenne
in proporzione superiore, perché la
struttura curvilinea evita le rifrazioni e migliora la copertura del segnale domestico. La famiglia originaria di prodotti mono e bi-banda
si sta ampliando con i prodotti AC,
1750 – 1800 – 1900: siamo già sulla
fascia molto alta della tecnologia e
proseguiremo per dare al mercato
prodotti allo stato dell’arte. Il design viene mantenuto con livelli di
finiture diverse a seconda del modello: un N150 che è un prodotto
di primo prezzo, pur mantenendo
lo stesso form factor è un po’ più
semplice, fino ad arrivare ai prodotti AC che hanno griglie in metallo e
finitura lucida.” Belkin crede molto
nei prodotti per l’Internet delle cose
tanto che ha creato il marchio WeMo con prodotti per una “domotica
da scaffale”. “Il filone è molto interessante, ed è stato il tema dominante di IFA e di altre fiere di settore di elettronica di consumo. Stiamo spingendo sempre più il nostro
march: WeMo. È un brand nato 2
anni fa che raccoglie e rappresenta
un ecosistema di domotica di consumo. Vogliamo staccarci completamente dalla domotica installata.
Stiamo infatti parlando di prodotti
che si possono acquistare a scaffale a prezzi molto competitivi. I pri-
mi prodotti che abbiamo introdotto
sono prese gestite che consentono
di accendere e spegnere dispositivi
(caloriferi, pentole,) secondo alcune regole. Sono prodotti creati anche per chi non ha il PC. Sono realizzati per chi ha uno smartphone Android o iOS e vuole poter gestire un
dispositivo del genere anche senza
avere il computer. Con la app WeMo, si possono gestire tutti i dispositivi come, prese, telecamere di videosorveglianza, sensori per porte
e finestre, allarmistica gas, acqua
e sicurezza. Ci saranno dei termostati, lampadine e altri prodotti che
comporranno un vero e proprio
ecosistema completo che si andrà
a completare nei prossimi due trimestri e che consentirà all’utente di
gestire tutto il suo mondo.”
Il rapporto con la
grande distribuzione
Abbiamo quindi chiesto alle aziende quali fossero i loro programmi
futuri per la comunicazione e la
promozione dei loro prodotti e se è
prevista a breve qualche particolare
attività sui punti vendita o in collaborazione con il trade e la GDO.
AVM si fregia di partnership commerciali forti con grandi carrier e
nomi eccellenti della distribuzione italiana. “Oltre a condurre attività pubblicitarie congiunte con
suddetti operatori organizziamo e
conduciamo regolarmente “special
AVM day” presso i cash and carry,
roadshow e webinar per rivenditori
e installatori, con l’intento di formare il personale sulle peculiarità dei
nostri prodotti. A livello puramente trade siamo ben posizionati sul
canale e-tail: i nostri prodotti sono
presenti sui principali online store
italiani. Con la fine dello scorso anno abbiamo avviato trattative anche nell’ambito della GDS, con cui,
una volta conclusi i debiti accordi,
intendiamo replicare il modello di
presenza fisica del nostro personale per formare la forza vendite
dei singoli store, oltre ovviamente a condurre attività di marketing
congiunto verso l’utente finale. Non
celiamo infine l’interesse a future partnership con la GDO, qualora eventuali hyperstore gradiscano
commercializzare i nostri accessori
o i prodotti dedicati a consumatori
meno evoluti.”
Sitecom è presente da oltre 10 anni
sul territorio italiano e si è sempre
contraddistinta per la dinamicità
nell’assecondare i mutamenti del
mercato e nella capacità di incrementare la presenza del marchio
in Italia arricchendo la filiera dei
propri distributori su tutto il territorio nazionale. “Tra le novità più recenti riguardanti la rete distributiva,
senza dubbio la nuova partnership
con Brevi, che segna un importante progresso nel quadro di ampliamento del nostro canale di vendita
sul territorio italiano. Questo nuovo
accordo concorre al raggiungimento di una rete distributiva sempre
più capillare.”
Netgear non tralascerà le forme
tradizionali di promozione e comunicazione e saranno impegnati come sempre con le singole catene o
insegne al fine di stabilire le migliori azioni comunicative in base alla
zona di appartenenza. Particolare
attenzione verrà rivolta anche al
segmento on line con azioni mirate
e concordate con gli e-tailer.
Belkin riconosce qualche limite alla grande distribuzione: “La GDO ha
tanti pregi ma ha anche un difetto
che deve essere risolto: i prodotti
evoluti, specialmente quelli legati
alla domotica, per chi non li conosce devono essere spiegati, a meno che non ci sia una stazione demo che spiega cosa possono fare.
Gli operatori telefonici sono invece
molto interessati perché sono sempre alla ricerca di un valore aggiuntivo da offrire ai loro clienti per fidelizzarli. Così come oggi ci sono le
offerte che consentono di acquistare smartphone con un piccolo fee
mensile, presto ci potrebbero essere offerte simili per la domotica.”
Lasagna.indd 1
04/03/14 15.15
focus tablet
Nonostante riesca a crescere con numeri straordinari, c’è chi
teme che il fenomeno tablet sia già pronto sgonfiarsi, anche a
causa dell’arrivo di troppi interpreti che usano esclusivamente
prezzi molto aggressivi e alla possibilità che i grandi player
escludano i rivenditori dal processo stesso di vendita
di Federico Cociancich
Tablet:
la crescita
continua,
ma...
L
«Q
uello
dei
tablet è un
mercato dove c’è
spazio per tutti»
Carlo Carollo, Sales
& Marketing Director
della Divisione
Telefonia Mobile
di Samsung Italia
28 - 29
o scorso anno, secondo le stime
pubblicate da Gartner, sono stati venduti circa 195 milioni di tablet
in tutto il mondo, con una crescita
straordinaria rispetto al 2012 quando sono state vendute circa 116 milioni di unità. Nel 2013 il sistema
operativo Android è riuscito a sorpassare lo storico rivale e conquistare il 61,9% del mercato. Apple
insegue con il 36% delle vendite
globali, mentre Microsoft si deve
accontentare appena del 2%. Questo dato non stupisce più di tanto,
considerando che Android può contare su centinaia di modelli dedicati
ad ogni fascia di mercato, mentre
il produttore americano si ostina a
correre da solo. Ciò che stupisce sono i tempi di questo sorpasso: fino
a poco tempo fa la stessa Gartner
era convinta che Apple avrebbe
dominato il mercato almeno fino
alla fine del 2015.
Samsung è leader indiscusso nel
mercato dei dispositivi Android con
un tasso di crescita del 336% passando da un 7,4% al 19, 1% di mar-
ket share. Con gli iPad Apple mantiene il primato come produttore,
vendendo circa 9 milioni di pezzi
in più rispetto al 2012. Asus, Amazon e Lenovo si posizionano dietro
ai due leader vendendo rispettivamente 11, 9 e 6 milioni di tablet.
Le previsioni per 2014 sono di 1,9
miliardi di dispositivi mobili e ben
270 milioni di tablet (+38,6%). Con
questi valori le “tavolette” insidieranno da vicino il mercato dei PC
tradizionali che dovrebbe assestarsi intorno alle 276 milioni di unità
vendute, 20 milioni in meno rispetto al 2013.
Ha le idee molto chiare sul mercato e sui prodotti vincenti Carlo Carollo, Sales & Marketing Director
della Divisione Telefonia Mobile di
Samsung Italia.
“Quello dei tablet è un mercato dove c’è spazio per tutti. È uno dei pochi mercati che cresce: sta infatti
ancora crescendo in quantità e c’è
un ulteriore spazio di crescita. Questo principalmente per due motivi:
il primo è che la penetrazione nelle
famiglie italiane è ancora bassa, è
stimata attorno al 20%, il secondo
motivo è che pensiamo che ci siano
tante famiglie che hanno acquistato un tablet ma non sono soddisfatti del proprio acquisto. Sono entrati
nel mercato dei tablet con prodotti entry level che rispondevano alle loro esigenze o i loro budget di
quel momento ma dei quali hanno
notato molto presto i limiti. Si apprestano quindi ad acquistare un
nuovo tablet.
Questo mercato sta quindi esprimendo positività, io penso che per
tutto il 2014 crescerà, anche se è
vero che si è stabilizzato per quanto riguarda il fatturati: all’inizio del
2014 ha fatto segnare una sostanziale stabilità rispetto al primo trimestre del 2013. Si sta abbassando
il prezzo medio, stanno entrando
tanti nuovi brand con prodotti abbastanza indifferenziati che quindi
stanno abbassando la battuta media del trade e i margini della categoria. Da questo punto di vista
sembrerebbe che il tablet abbia
esaurito la propria spinta propulsiva ma io non penso che sia così. Ci
saranno diverse innovazioni tecnologiche nel corso del 2014 che riporteranno questa categoria a crescere.
In questo momento è un mercato spaccato in due: da un lato
Samsung ed Apple e, dall’altro il
resto del mondo. Noi ed Apple abbiamo due scelte filosofiche molto
differenti: loro hanno una gamma
prodotti molto ristretta con polliciaggi molto ben definiti, tra l’altro uno di questi si è aggiunto solo
l’anno scorso. Samsung ha invece
fatto la scelta diametralmente opposta: è stata la prima a lanciare
un’tablet da sette pollici già quattro
anni fa e quest’anno ha introdotto per la prima volta un tablet da
12 pollici. Quindi la scelta è quella
di lasciare al consumatore la scelta della dimensione giusta in funzione dei propri requisiti d’uso e
delle proprie necessità. Qualsiasi
sia la propria scelta, troverà il tablet Samsung giusto per le proprie
esigenze. La gamma Samsung si
sdoppia ulteriormente con i prodotti Galaxy, e quelli Note, che hanno
caratteristiche particolari integrano la tecnologia di riconoscimento
del testo tramite pennino . Questa
si presta sia a utilizzi business superiori, sia a utilizzi consumer per
chi vuole farne un utilizzo più creativo. La gamma Samsung è molto
ampia, e le maggiori opportunità ci
saranno quest’anno nella gamma
alta e negli impieghi verticali. Que-
Carlo Carollo, Sales & Marketing
Director della Divisione Telefonia
Mobile di Samsung Italia
Alessandro De Lio Consumer
Business Manager Acer Italia
Philip Schiller, Senior Vice President
Worldwide Marketing di Apple
sto perché il nostro settore di ricerca e sviluppo ci sta dicendo che ci
sono notevoli margini per migliorare significativamente la performance e le caratteristiche funzionali dei
tablet i consumatori impareranno
molto presto a riconoscere tablet
di fascia da quelli di fascia più bassa. Faccio due esempi per spiegare
cosa intendo per verticalità: il primo è relativo al business: ci sono
ancora tanti utilizzi di tipo professionale in cui un tablet che può essere estremamente utile come ad
esempio per le forze vendita, per
le situazioni in cui serve una firma
grafometrica e quindi questi sono
casi in cui tablet di fascia alta e con
caratteristiche funzionali particolari
devono ancora rompere il ghiaccio.
Un secondo esempio verticale riguarda il segmento educativo inteso sia come scuola, sia come utilizzo con i bambini in generale. L’anno scorso abbiamo preso uno dei
nostri tablet da 7 pollici, l’abbiamo
arricchito con accessori per bambini
come la cover gommosa super resistente e tanti contenuti offerti da
Disney: ecco realizzata una Disney
Edition specifico per i bambini. C’è
ancora un’enorme possibilità nel
versante scuola: l’Italia da questo
punto di vista è un po’ in ritardo rispetto ad altri paesi. Il nostro riferimento è quello della Corea, dove è
stato annunciato che entro il 2015
non esisteranno più libri cartacei.
Senza arrivare all’estremismo della
Corea, vedo comunque una grande
opportunità in Italia perché si faccia
un grosso passo deciso verso la digitalizzazione dell’esperienza educativa.”
Alla domanda se la gamma
Samsung non sia persino troppo
ampia e non ci sia rischio di so-
Novità in casa Apple
Il 18 marzo Apple ha rinnovato la fascia bassa dell’offerta tablet da
9,7” mandando in pensione il modello di seconda generazione, il cui
posto viene preso da un più attuale prodotto di quarta generazione
con display Retina e processore A6X. L’iPad di quarta generazione ha
il Wi-Fi ultraveloce, fotocamera iSight da 5MP con capacità di registrazione video HD a 1080p, una videocamera FaceTime HD e supporto per
gli operatori LTE in tutto il mondo, il tutto con un’autonomia che arriva
fino a 10 ore. iPad con display Retina è fornito di serie con iOS 7, che
racchiude diverse di nuove funzionalità, fra cui Centro di Controllo, Centro Notifiche, multitasking migliorato, AirDrop, e Immagini, Safari, Siri
e iTunes Radio ottimizzati. Nel commentare la notizia, Philip Schiller,
Senior Vice President Worldwide Marketing di Apple ha affermato: “La
famiglia iPad fissa lo standard di riferimento per i dispositivi mobili, e
tutti i modelli hanno accesso all’ecosistema migliore e più vasto, con
oltre 500.000 app ottimizzate per l’iPad disponibili sull’App Store. Ora,
ad un prezzo base di € 379, i clienti possono avere un iPad con un meraviglioso display Retina da 9,7”, il veloce chip A6X e una fotocamera
iSight da 5MP, in grado di offrire un notevole miglioramento in termini
di potenza, prestazioni e valore rispetto all’iPad 2 che questo modello
va a sostituire.”
focus tablet
La parola a NVIDIA
L’ultimo prodotto di NVIDIA per il mercato tablet e smatphone è il SoC Tegra K1, che è stato annunciato al CES di Las Vegas a Gennaio e mostrato in Europa al MWC di Barcellona. Si
tratta di un super chip basato sulla stessa architettura NVIDIA
Kepler che equipaggia le più veloci GPU del mondo, come
la GeForce GTX 780 Ti. Per la prima volta, i giochi per PC di
prossima generazione saranno, quindi, disponibili anche su
piattaforma mobile. Ce ne parla Luciano Alibrandi, Director
Corporate Communications EMEA di NVIDIA: “Il Tegra K1 è un
superchip a 192 core grafici, che porta l’esperienza ultraventennale di NVIDIA in ambito grafico nel settore ‘’mobile’’, consentendo
di giocare con titoli next gen e utilizzare applicazioni estremamente
impegnative anche su smartphone e tablet. Ma lo stesso Tegra K1 che
equipaggerà molti dei prossimi tablet e smartphone sarà disponibile
anche in una versione ‘automotive’ e lo troveremo, infatti, anche in
molte auto del futuro.”
vrapposizione tra i modelli, Carollo risponde: “Questo è un problema che va affrontato su due livelli:
noi ci faremo carico e ci stiamo facendo carico in termini molto pragmatici di sviluppare dei progetti di
canale che una volta implementati
con i retail permettano al consumatore di leggere in maniera alquanto più efficace possibile la gamma
Samsung. Da questo punto di vista ci stiamo proponendo al trade
specializzato come dei category leader che li aiutino non solo a realizzare la leggibilità della gamma
Samsung ma nel supportarli nell’esposizione dell’intera categoria di
tablet e che facilitino la scelta del
consumatore pur con uno scaffale
sterminato di prodotti apparentemente tutti uguali. C’è tantissima
formazione da fare: lo abbiamo in
programma e stiamo parlando in
questo momento con i principali
attori del trade per organizzare dei
progetti di category management
ben specifici. Aggiungo il fatto che
è indispensabile che i prodotti siano accesi disponibili al tocco. Stiamo intervenendo su questo versante perché in molti casi è sufficiente
vedere un tablet acceso in modalità retail mode, ovvero con video
precaricati che mostrano le caratteristiche del prodotto. Già questo
sarebbe un elemento molto importante attualmente mancante in
molti dei punti vendita.”
Il parere di Alessandro De Lio Consumer Business Manager Acer Ita-
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lia ha diversi punti in comune: “Attualmente il mercato vede solo due
produttori notevolmente più avvantaggiati rispetto agli altri, ma
ci sono segnali di un’inversione di
tendenza e credo che il 2014 sarà l’anno di reale consacrazione
per il mercato dei tablet. L’offerta
di Acer è estremamente vasta sia
per quanto riguarda le dimensioni, le prestazioni, i prezzi e i sistemi operativi. Gli ultimi trend vedono un grande interesse da parte dei
consumatori verso soluzioni estremamente portatili, con dimensioni
dello schermo tra i 7 e gli 8 pollici,
come il nuovo Iconia A1-830. Acer
investe da sempre in ricerca e svi-
luppo e crede nell’innovazione tecnologica per fornire ai consumatori strumenti che consentano loro
di esplorare a fondo le potenzialità
creative. Tutte le nuove generazioni
di prodotti Acer sono ricche di innovazioni utili e funzionali, e non solo
caratteristiche in funzione del marketing.”
Apparentemente in controtendenza invece il punto di vista di Giovanni Bergamaschi, Responsabile Zenfone e Padfone e tablet Asus
Italia. “Il mercato dei tablet mercato è in crescita, ma non come lo era
l’anno passato dove tutti dovevano
proporre un proprio tablet. Adesso
vediamo che chi in passato ha acquistato un tablet economico decide di fare un passaggio tecnologico
e sceglie di prendere un prodotto
più performante, con uno schermo migliore che dia soddisfazione
nell’utilizzo.
Non credo si sia raggiunta ancora
la saturazione del mercato, perché
si parlava già di saturazione anche
nella telefonia mentre in realtà il
rinnovamento tecnologico è stato
capace di rinnovare il mercato. Il
settore dei tablet è veloce quanto
quello della telefonia dove c’è un
rinnovo tecnologico molto alto in
parte legato a quanto detto: il primo acquisto è stato di impulso approfittando delle offerte, e adesso
che l’utente ha capito come utilizzarlo è maturato. È aumentata anche la concorrenza: oltre al sistema
operativo Android, e ad Apple è
arrivata anche Microsoft con un si-
stema estremamente valido: Windows 8 offre la possibilità di poter
utilizzare le proprie applicazioni e
non solo quelle proprietarie come
è stato fatto, per me maniera erronea, con la versione RT.
Il nostro prodotto di punta è il Transformer Book T100, un tablet che si
trasforma in notebook, con schermo da 10 pollici e tastiera rimovibile. Inoltre abbiamo un tablet da
8 pollici con Windows 8.1 disponibile anche in versione Pro: perfetto per essere utilizzato in ambito
aziendale. Asus è sicuramente uno
dei brand principali nel mercato dei
tablet, Android fa la parte del leone, i nostri prodotti partono da una
fascia entry level a poco più di 100
euro con la sola connessione Wi-Fi
e crescendo andiamo al nostro FonePad, che è il tablet che si può
usare anche per telefonare. All’occorrenza trasformo questo tablet
nel mio telefono. E vero che può
sembrare poco elegante telefonare
con una mattonella da 7 pollici, ma
nel momento in cui ho bisogno di
un prodotto funzionale, il FonePad
mi dà la possibilità di fare ciò che
voglio. Salendo nella nostra gamma abbiamo tablet da 8 pollici 3G,
quelli da 10 pollici 3G, fino ad arrivare al top di gamma con un tablet
da 10 pollici e tecnologia 4G.
L’utente finale ci sta premiando: come mettiamo sullo scaffale il FonePad da 7 pollici Wi-Fi e 3G questo
viene acquistato immediatamente,
anche grazie al posizionamento al
di sotto dei 200 euro.
Le promozioni sono il bene e il male del canale. Il trade punta sulla promozione perché vende, ma
in realtà si abbassano la battuta e
il margine. Con i nostri prodotti, e
alcuni della concorrenza, si riesce
tenere ancora una battuta alta di
scontrino, ma se si va a vendere un
prodotto da € 99 o € 79 allora è
davvero molto difficile. L’utente finale prende il prodotto dal cesto e
lo porta a casa, ma se devo spiegare le caratteristiche di un dispositivo evoluto impiego del tempo e ho
quindi bisogno di un certo margine.
Ben vengano quindi le promozioni
ma dietro ci deve essere un discorso più allargato. Ad esempio possono aver senso se si riesce a vendere
la fascia entry level di prodotti facendo fare loro da volano rispetto a
quelli più costosi.”
Ecco infine il parere di Luigi Cattaneo, Country Consumer Manager,
Lenovo Italia. “La nostra previsione, come Lenovo, è che continui la
crescita del mercato italiano per i
tablet, anche se con tassi di crescita minori rispetto all’anno scorso. I
segmenti che a nostro parere stanno avendo più successo sono quelli
con sistema Android e polliciaggio
da 7 a 10 pollici, con connettività
3G; gli 8 pollici in particolare stanno mostrando un trend molto interessante. Il mercato ha per Lenovo
ancora buoni spazi di crescita, grazie all’arrivo di nuovi form factor e
di capacità di elaborazione sempre
migliore, oltre che a tecnologie di
connessione come LTE/4G. Inoltre c’è sempre piu una richiesta di
“mobility” da parte degli utenti finali e quindi la convergenza tra PC
tradizionale e il tablet si sta ulteriormente rafforzando, dando origine a nuovi prodotti ibridi e/o, come
li chiamiamo noi, multimodali - come ad esempio il nostro Yoga Tablet 10” con tastiera bluetooth opzionale che lo rende un vero e proprio strumento di produzione, oltre
che di fruizione, dei contenuti.
Il cliente cerca di solito un prodotto con un’ottima qualità costruttiva
(per questo Lenovo fa uso di case
in alluminio sia sullo Yoga Tablet sia
sull’S5000), che sia user-friendly, di
peso leggero e che sia fatto in modo tale che sia possibile utilizzarlo
anche da parte di diversi utenti, ad
es. i componenti di una famiglia.
La qualità del display è un altro fat-
tore fondamentale nella scelta, soprattutto nell’utilizzo di tutti i giorni, spesso in presenza di una fonte
di luce forte. I nostri tablet vengono
proposti con una risoluzione HD di
1280 x 800 e la tecnologia IPS che
permette all’utente di vedere senza
distorsioni fino a 178° - il che permette di condividere facilemente le
foto e i video con gli amici. Ottima
anche la luminosità e la gamma di
colori, che rendono le immagini ancora piu vivide per un’esperienza
multimediale tra quelle al top del
mercato.”
Riferendosi poi ai propri prodotti:
“Il Lenovo Yoga Tablet esprime appieno il nostro concetto di design
innovativo che va sotto il nome di
multimodale, grazie alla sua impugnatura particolare a cilindro, che
include anche la batteria con autonomia fino da 18 ore, e alle sue 3
modalità d’utilizzo, grazie alla staffa/cavalletto mobile: a libro, stand/
in piedi, tilt/obliquo. E’ un prodotto
che ha avuto un buon successo sul
mercato italiano fin dal suo lancio
nel periodo natalizio.
A breve, nei prossimi mesi, rinnoveremo la gamma Yoga Tablet con
la versione con schermo Full HD,
con una nuova piattaforma di elaborazione basata su processore
Snapdragon: questo per garantire
ottime performance multimediali
e, grazie alla fotocamera da 8MP, la
possibilità per l’utente di “immortalare” i suoi momenti piu belli e condividerli sui social media.”
Per quanto riguarda le promozioni
aggiunge “Abbiamo appena lanciato la campagna “Yoga Tablet, il meglio per tutti”, una promozione con
rottamazione dell’usato che permette di acquistare il Lenovo Yoga
Tablet 10’’ con una supervalutazione di 100 € per il tablet usato funzionante. La promozione viene comunicata su molti canali di comunicazione tradizionali (radio, giornali)
e social (FB, Twitter, Lenovo webpage ecc) e pubblicità su tutte le catene di CE principali.”
«I
l prodotto
che ci
sta premiando
è il FonePad:
ci fa avere una
quota di mercato
paragonabile a
quella di brand come
Apple e Samsung»
Giovanni Bergamaschi,
Responsabile Zenfone e
Padfone e tablet Asus Italia
Giovanni Bergamaschi,
Responsabile Zenfone e Padfone e
tablet Asus Italia
Luigi Cattaneo, Country Consumer
Manager, Lenovo Italia
Luciano Alibrandi, Director
Corporate Communications EMEA
di NVIDIA
focus Eurocucina
di Silvia Castoldi
Tecnologia
in cucina
A EuroCucina 2014
– FTK Technology
for the kitchen
il meglio della
tecnologia per
la casa
32 - 33
F
TK (Technology For the Kitchen)
è l’evento nato da alcune aziende tra le più qualificate del settore
per presentare l’innovazione della
tecnologia degli elettrodomestici
da incasso attraverso prodotti innovativi, prototipi e concept: veri
e propri studi su quelli che saranno gli elettrodomestici del futuro.
La nuova edizione che si tenuta a
Fiera Milano Rho dall’8 al 13 aprile scorsi , collocata con i suoi 9.800
metri quadrati all’interno di due dei
quattro padiglioni di EuroCucina.
Le aziende sono scese in campo
con esclusive collezioni di prodotti
– da quelli per la refrigerazione e il
congelamento a quelli per la cottura e l’aspirazione – volti innanzitutto a migliorare le qualità della vita
in cucina che si vuole sempre più
salubre, efficiente e confortevole
e in grado di creare esperienze ed
emozioni.
Le massime prestazioni dettate
dall’alto contenuto tecnologico si
declinano attraverso la grande faci-
lità di utilizzo e i minimi consumi. Il
risparmio energetico insieme al rispetto per l’ambiente restano due
forti componenti nella progettazione non solo degli elettrodomestici
ma spesso anche della stessa catena produttiva delle aziende.
Le soluzioni sono decisamente
orientate al design per offrire ai
consumatori prodotti di qualità
che soddisfino tutte le esigenze
di gusto e che siano al contempo elemento d’arredo. Gli elettrodomestici si vestono dunque di
nuove forme, colori e materiali,
leggeri e compatti, ergonomici e
accattivanti. E lo stile di vita contemporaneo e gli ambienti abitativi sempre più integrati portano a
soluzioni multifunzione per garantire massima flessibilità nella gestione degli spazi.
Non sono mancate poi le vere e
proprie sorprese dal gusto avveniristico, per non dire fantascientifico, come, ad esempio, elettrodomestici governati da remoto
per mezzo di applicazioni mobile
o forni con schermi touchscreen
capaci di suggerire ricette in real
time, nonché piani cottura a induzione intelligenti, capaci di calco-
mentre GlassTray, lo speciale cestello per i bicchieri a stelo lungo, disponibile come accessorio, garantisce maggiore flessibilità e stabilità
per le stoviglie. Infine, la zeolite, un
minerale che non richiede manutenzione, consente di ottenere risultati di asciugatura ottimali, non
soltanto con il cristallo.
Candy: prodotti di Elite
lare in modo del tutto automatico
l’esatta area da riscaldare.
Beko: frigo gelataio
Tra le proposte di Beko c’è un frigorifero che non si limita a conservare il gelato, ma lo produce. Grazie
a uno speciale mantecatore posto
nel freezer del modello DN 162220
DJZIX (a doppia porta con macchina del ghiaccio, efficienza energetica A++), è possibile preparare gelati sia del tipo tradizionale, sia frozen jogurt. L’ideale per chi desidera
prodotti genuini.
Caratterizzate da spirito innovativo
e, soprattutto comodità di utilizzo, il
nuovo sistema di cottura Luminist,
supportato da bruciatori a fiamma
verticale ad alta efficienza e da un
sistema di indicatori LED in grado di
informare sulla potenza della fiamma grazie a un’interfaccia intelligente a LED, nonché l’innovativa
tecnologia InnoWise, che propone
una superficie di controllo virtuale proiettata sul piano cottura, do-
tata di un’interfaccia intelligente e
flessibile, che permette di attivare
piano cottura, cappa e lavastoviglie
sfiorandola semplicemente.
E, last but not least, la nuova tecnologia NeoFrost, caratterizzata da
due sistemi di raffreddamento indipendenti in grado di mantenere
l’umidità a un livello ideale (fino al
90%) per una freschezza degli alimenti prolungata nel tempo.
Bosch: delicatezza
coi cristalli
Il pensiero di dover lavare a mano
porcellane e cristalli può far passare
la voglia di utilizzarli. Ma le nuove
lavastoviglie Bosch con zeolite elimineranno questa fatica. Bosch ha
dotato le sue lavastoviglie più efficienti con funzioni che consentono
di rilassarsi completamente mentre
il lavaggio è in azione. Glass 40°, il
programma per i bicchieri, ottimizza temperatura e quantità dell’acqua e tempi di asciugatura in favore
di brillantezza, pulizia e protezione,
Per visualizzare
il reportage fotografico
A EuroCucina Candy ha presentato la linea Elite, con finiture e materiali ricercati. Per esempio i forni
Elite, disponibili nelle nuove maxi
cavità che raggiungono fino a 78
litri di capacità, sono dotati di cornici ridotte per una completa visibilità dei cibi in cottura, del sistema
esclusivo di illuminazione U-See e
dello speciale sistema di cottura
SoftCook per una cottura perfetta
in ogni occasione. Il piano cottura
Elite Flat Inox, invece, utilizza acciaio inox ultra sottile per la placca e
bruciatori a file con funzionamento a fiamma verticale per garantire la massima precisione in cottura.
La collezione Elite viene completata da una gamma di forni a microonde e di forni a vapore, in coordinato con una cappa e un frigorifero. FKT è stata anche la vetrina
di consacrazione della tecnologia
Simply|Fi, per la gestione da remoto, mediante tablet o smartphone,
di frigoriferi, lavatrici, forni e cappe.
In esposizione, tra i prodotti dell’azienda italiana, anche un prototipo
di forno dotato di un avveniristico
touchscreen in grado di suggerire
la giusta combinazione di temperatura e tempo di cottura degli alimenti, nonché gli ingredienti e le
modalità di preparazione di ricette
selezionate.
Electrolux: flessibilità
nel lavaggio stoviglie
Tra le novità proposte da Electrolux
a EuroCucina FTK c’è soprattutto la
lavastoviglie TT 1003 R5 RealLife,
in classe energetica A++ con vasca
XXL (vedi cover). È in grado di lavare l’equivalente di 15 coperti, grazie ai cesti flessibili RealLife: il superiore con doppia fila di piatti ad
altezza regolabile, anche a pieno
carico, l’inferiore con supporti reclinabili. Il vassoio posate è removibile, mentre gli speciali supporti
SoftGrip e SoftSpikes proteggono i
bicchieri da rotture. Il lavaggio, ef-
focus Eurocucina
Elica: il design in cucina
A FTK era presente anche Elica, che ha esposto la sua nuova collezione di cappe da cucina in uno stand commissionato al celebre
studio architettonico stARTT. Lo stand è stato concepito secondo diverse aree che hanno dimostrato le tendenze di innovazione tecnologica che influenzeranno l’ambiente cucina nei prossimi anni.
Lo stand realizzato da stARTT è stato caratterizzato da un brillante
anello sospeso, all’interno del quale lo spazio cucina è protetto dal
fogliame di un giardino, in contrasto con l’artificialità dell’ambiente
circostante.
Hoover: professionalità
in cucina
fettuato con mulinello satellitare,
prevede sette programmi: AutoFlex 45-70 ºC, FlexiWash, Intensivo
70 ºC, Rapido 30 min. 60 ºC, Cristalli 45 ºC, Eco 50 ºC, Ammollo. Il
sistema Pure Crystal evita l’opacizzazione di vetri e cristalli.
Passando al marchio Hoover, è stato presentato il forno Prodige, che
vanta una capacità di 78 litri con
possibilità di cuocere su 5 livelli.
Ma non solo. Utilizzando l’apposito separatore è possibile dividere
la maxi cavità in due, ottenendo
due forni completamente indipendenti, ognuno dotato di una propria ventola e di una resistenza circolare. In questo modo è possibile
cuocere con temperature e tempi
differenti in contemporanea. Il sistema di ventilazione Pro è ispirato alla cottura professionale dei
grandi chef. Citiamo anche il piano cottura in vetro temperato Gas
on Glass, perfetto per chi ama l’eleganza in cucina combinata alla facilità di pulizia. La gamma è
composta sia da versioni più tradizionali sia dalla nuova versione a 4
fuochi in 74 cm con i bruciatori disposti a rombo, che lascia più spazio per cucinare.
Hotpoint-Ariston:
induzione per tutti
La diffusione in Italia dei piani cottura a induzione è limitata a causa dell’elevato costo dell’energia
e del limite al consumo di 3 kW
posto sulla maggior parte dei contatori italiani. Ora però, grazie alla
tecnologia di Hotpoint-Ariston, è
possibile adattare l’assorbimento massimo di energia al livello
desiderato. Grazie al Limitatore
di Potenza è possibile selezionare su alcuni piani cottura a induzione l’assorbimento anche a 1,0
kW, 1,6 kW, 2,2 kW, 2,8 kW. Cotture lente e perfetta distribuzione
del calore: l’elettronica all’interno
del piano consente di mantenere
la temperatura della piastra al mi-
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nimo per tutto il tempo necessario. Sarà quindi possibile sciogliere
la cioccolata senza preoccuparsi di
bruciarla.
A chi preferisce il gas HotpointAriston propone la tecnologia dei
bruciatori Direct Flame: grazie ai
420 microfori che irradiano verticalmente la fiamma, propagano il
calore in modo uniforme su tutta la
superficie del recipiente di cottura,
a differenza dei bruciatori tradizionali a fiamma radiale, limitando al
minimo i tempi e i consumi energetici. Il tempo di ebollizione dell’acqua è fino al 20% più breve rispetto
ad un bruciatore standard, e i consumi di gas ridotti fino al 22%. Per
questo, i piani gas Luce dotati di Direct Flame sono certificati Ecotech.
L’esclusivo trattamento nanotecnologico Diamond Clean rivoluziona la
pulizia dei piani cottura in acciaio:
basta una semplice spugna inumidita e tutti i residui di cibo si eliminano con facilità, anche quelli carbonificati. Inoltre, grazie all’elevata
idrorepellenza del trattamento, impedisce la formazione di aloni sulla
superficie.
Indesit: sei programmi
per ogni alimento
I piani cottura Indesit offrono diverse tipologie di bruciatori, tra
cui a tripla (3,6 kW) e doppia corona (3,5 kW) che permettono
un’ottima distribuzione del calore
su superfici più ampie con vantaggi immediatamente riscontrabili.
Infatti utilizzando un bruciatore
Tripla Corona, l’acqua raggiunge
la temperatura di ebollizione risparmiando circa il 15% di tempo rispetto all’uso di un bruciatore standard. Un esempio è il piano
cottura IPG640ST D, con superficie
a effetto vetro e sistema di sicurezza Safe Flame per evitare fughe di gas. Il suo ideale compagno è il forno Multichef 6, sempre
con estetica a effetto vetro color
tortora, che promette la cottura
perfetta per ogni alimento in soli
sei programmi: Statico, Pizza, Grill,
Gratin, Pasticceria e Multilivello.
Miele: sensibili
al vostro tocco
I nuovi prodotti da incasso Miele,
dai forni tradizionali ai forni a vapore, dalle macchine per il caffè
ai cassetti scaldavivande, si fan-
no notare per l’uso generalizzato
della tecnologia sensibile al tocco
M Touch. L’uso del nuovo display
è facile e intuitivo: basta sfiorare comandi o passare un dito sul
display, che, con testi e simboli
bianchi su sfondo nero, rende le
informazioni ben visibili e leggibili. Molte funzioni si selezionano
semplicemente con un tocco. Per
guidare l’utente le informazioni
vengono evidenziate a colori.
Tutte le caratteristiche estetiche
della nuova gamma di apparecchi da incasso sono perfettamente omogenee. Miele ha introdotto anche la comunicazione intelligente tra cappa e piano cottura
con la funzione esclusiva Miele
Con@ctivity , che permette alla cappa di comunicare automaticamente con il piano cottura in
completa armonia. Dal momento
in cui un piano di cottura Miele
è acceso, questa funzione attiva
automaticamente l’illuminazione
della cappa e l’accensione della
ventola di aspirazione, assicurando l’estrazione ottimale dei vapori
di cottura e degli odori, al fine di
raggiungere il perfetto microclima in cucina. Con@ctivity adegua
automaticamente la potenza della cappa in risposta a una modifica delle impostazioni sul piano di
cottura, consentendo il massimo
risultato di aspirazione e un risparmio energetico. In pratica la cappa
non necessita di un funzionamento manuale, il che elimina anche
la necessità di pulizia causata da
eventuali ditate, in quanto i controlli rimangono sempre puliti.
Nardi
Elettrodomestici
Nardi Elettrodomestici ha portato a
Milano il frutto del primo progetto
di un nuovo piano cottura con comandi a sfioramento touch control,
cui seguiranno nuovi modelli nel
corso del 2014. Tra gli altri prodotti,
un piano di cottura elettrico in vetroceramica e induzione da 45 cm
con estetica in stile romantico a 3
zone di cottura, con possibilità di
adeguamento a 3 Kw e 2,8 kW per
l’utilizzo nelle case italiane.
Siemens: si aprono
da sole
Le nuove lavastoviglie da incasso
Siemens sono dotate di una novità assoluta: il sistema di apertura
della porta openAssist. Grazie ad
un semplice tocco, attiva automaticamente l’apertura della porta,
nella più totale semplicità e praticità. Il design delle cucine moderne, che prevede l’assenza totale di
maniglie a vista, viene così esaltato
nella sua interezza. I modelli top di
gamma Siemens arrivano alla classe energetica A+++-10% (37% di
risparmio energetico rispetto alla
classe A). Come il marchio-fratello
Bosch, anche Siemens utilizza la
zeolite, un minerale naturale, per
assorbire l’umidità in fase di asciugatura.
Whirlpool:
il sesto senso
Whirlpool ha proposto il rivoluzionario forno 6° Senso, il primo in
cui viene impiegata la tecnologia
a induzione, garantendo ottimi ri-
sultati di cottura insieme a un notevole risparmio di energia e tempo. Senza la necessità di preriscaldare il forno, infatti, 6° Senso
Induction riduce i tempi di cottura
e il consumo di energia elettrica
fino al 50%, offrendo cibo tenero
all’interno e perfettamente dorato all’esterno. Il tutto grazie ad un
speciale ripiano a induzione che si
riscalda immediatamente non appena viene inserito e posizionato
all’interno della cavità. La tecnologia viene completata attraverso la funzione grill che si attiva,
quando necessario, per completare il processo di cottura a induzione. Quando la modalità Induction
non è attiva, è possibile utilizzare il forno in maniera tradizionale.
La tecnologia 6° Senso controlla
comunque la cottura in funzione
dei risultati e del risparmio energetico.
L
e aziende
scendono in
campo con esclusive
collezioni di prodotti
volti a migliorare le
qualità della vita in
cucina
aziende
In attesa dell’arrivo anche nel
nostro Paese dei suoi smartphone,
il colosso cinese rafforza la sua
presenza nel mercato italiano
dell’informatica e del mobile
Prodotto e
strategia: le armi
vincenti di
“F
or those who do” (“Per quelli che fanno”, ndr). Mai claim
potrebbe essere più azzeccato per
dei prodotti mobile e di informatica, dedicati a molteplici target
di consumatori, dai networker ai
websurfer, fino ad arrivare ai gamer e agli appassionati dell’entertainment.
Lenovo si presenta così, come un’azienda “smart” al passo coi tempi
e con le nuove mode, pur mantenendo le sue credenziali indiscusse
di grande multinazionale, con una
forza produttiva e innovatrice davvero impressionante e, soprattutto, con quote di mercato e risultati
di vendita veramente da capogiro.
“Siamo i numeri 1 in cinque dei
sette principali mercati mondiali. Da diverso tempo deteniamo il
primato mondiale nel settore PC
e, negli ultimi due trimestri, l’abbiamo ancora più accentuato, allargando ulteriormente il gap con
l’azienda competitor posizionata
al secondo posto”, conferma infatti Giuseppe Finocchiaro, Executive Director e General Manager
per il Consumer Business di Lenovo nella regione Sud-Europa. “Ma
quello dei PC non è il solo settore
che ci vede leader di mercato: siamo arrivati a conquistare anche la
terza posizione a livello mondiale
36 - 37
Lenovo
nel segmento dei cosiddetti ‘smart
connected device’ (Pc + tablet +
smarthpone, ndr) e la quarta posizione nel comparto smartphone”.
Risultati, questi, che la dicono lunga sulla reale identità del colosso
cinese, una delle poche realtà del
settore ICT in grado di vantare la
presenza costante del segno positivo nei conti economici degli ultimi esercizi fiscali.
E non è tutto. I margini di crescita sono altrettanto importanti: basti pensare alla recente acquisizione di Motorola (ancora in fase di
valutazione da parte degli organi
competenti statunitensi, ndr) e a
tutti i Paesi in cui Lenovo non ha
ancora espresso il suo reale potenziale: solo nel comparto smartphone, ad esempio, il brand non è an-
cora presente in mercati strategici
come gli Stati Uniti e l’Europa Occidentale. “Il prossimo anno sarà sicuramente importante per la
crescita di Lenovo in Italia e nel
mondo”, sottolinea a tal proposito Finocchiaro, mettendo l’accento
su come anche il mercato italiano
abbia riconosciuto all’azienda una
capacità d’innovazione e di “diffusione di cultura digitale” di primissimo piano.
“Lenovo ha una forza aggiuntiva:
quella di essere una vera e propria
global company”, aggiunge poi il
manager. “Nel nostro top management sono presenti infatti persone di sette diverse nazionalità. E
così via via scendendo nel nostro
organigramma si trovano manager provenienti da tutte le parti
del mondo. Questo ci aiuta a essere un’azienda molto competitiva a
livello locale, poiché capace di capire velocemente l’andamento del
business del Paese di riferimento,
essendo in grado di ‘vestire’ i prodotti con la giusta strategia”.
Un management – fatecelo dire
anche con un pizzico di orgoglio
nazionale – caratterizzato da una
buona rappresentativa di manager
italiani, primo tra tutti Gianfranco
Lanci, Chief Operating Officer (praticamente, il n. 2 mondiale) del
Gruppo, e figura ben nota a tutto
il mondo dell’hi-tech sia nazionale
sia internazionale.
Parola d’ordine:
multimodalità
Finocchiaro non ha dubbi: “Per
avere successo in questo mercato
serve il prodotto”. “Lenovo è fra
le aziende più prolifiche di questo
settore”, prosegue infatti il manager. “Continuiamo a presentare
nuove soluzioni e nuove piattaforme e, quello che realmente ci distingue, è la nostra particolare offerta di prodotti, ossia la capacità
di mettere a disposizione del mercato delle vere e proprie novità.
Uno dei settori di mercato che ci
vede davvero leader incontrastati
è difatti quello della multimodalità, ovvero di quelle macchine che
vanno ben al di là del tradizionale concept di computer formato da
schermo e tastiera e che sono in
grado di offrire un utilizzo del tutto nuovo e flessibile del prodotto”.
Dai centri di Ricerca e Sviluppo della multinazionale cinese sono difatti usciti prodotti veramente innovativi sia per funzionalità che
per design, come ad esempio i notebook convertibili della serie Yoga e Flex o il nuovo tablet Yoga Tablet, rinnovati recentemente nelle
loro funzionalità e dotazioni tecniche in occasione dell’ultima edizione del Mobile World Congress
di Barcellona.
La serie Yoga PC, difatti, è caratterizzata dalla disponibilità, in un
unico prodotto, di ben quattro diverse modalità di utilizzo, grazie
alla presenza di una cerniera con
apertura a 360°. A “laptop” normale, con l’uso della tastiera: a
“tablet”, girando lo schermo su
se stesso e utilizzando il touch; a
“stand”, con la tastiera divolta verso il basso; a “tenda”, per vedere
comodamente un film o un video.
I portatili Flex sono invece dualmode, ruotando di 300° gradi in
modalità stand.
Davvero performante e versatile,
e sicuramente unico nel suo genere, invece, lo Yoga Tablet, un device Android in grado di offrire
tre diverse posizioni di utilizzo:
verticale cioè a “libro”, tenendolo in mano comodamente
grazie all’impugnatura ergonomica che contiene una
batteria che dura fino a 18
ore; inclinata, detta “tilt”
e stand, appoggiandolo
al cavalletto regolabile. Concepito
con un design del tutto innovativo
lo Yoga Tablet è in grado di offrire tutto ciò che di meglio è presente nelle dotazioni tecnologiche
più all’avanguardia, e nella nuova
versione appena presentata a Barcellona – che sarà sugli scaffali italiani nella seconda parte dell’anno
– è dotato anche di schermo Full
HD, processore quad core, doppia
fotocamera e ampie possibilità di
connessione. Ci sono due versioni
8” e 10”, la seconda con una tastiera bluetooth opzionale che fa
anche da cover.
“Stiamo lavorando molto sulla comunicazione sul punto vendita, al
fine di valorizzare al meglio i nostri prodotti e facendone conoscere a tutti le reali funzionalità”, sottolinea Finocchiaro. “Da qualche
tempo abbiamo iniziato un programma articolato di allestimento di apposite aree dedicate, supportate da materiale informativo e
promoter, capaci di far vivere delle
vere e proprie emozioni ai consumatori”.
«U
no dei settori
di mercato che
ci vede davvero leader
incontrastati è quello
della multimodalità,
ovvero di quelle macchine
che vanno ben al di là
del tradizionale concept
di computer
Giuseppe Finocchiaro, Executive
Director e General Manager per il
Consumer Business di Lenovo nella
regione Sud-Europa
aziende
LG Electronics rinnova l’intera gamma dei propri
prodotti puntando sul design, sull’innovazione
tecnologica, sulla connettività dei diversi
dispositivi e sulla loro eco-sostenibilità
I
n occasione dell’evento LG Innovative Festival 2014 organizzato una volta tanto nel nostro
paese a Venezia a metà marzo, il
produttore coreano ha svelato la
nuova gamma di prodotti per il
mercato europeo. Con una grande varietà di soluzioni disegnate
sulle esigenze dei suoi utenti finali e caratterizzate da tecnologie
premium e design innovativo, LG
punta a rafforzare la sua leadership in Europa e le sue relazioni
con i distributori partner.
Grandi novità
nel bianco
Non solo nuovi design per il bianco ma anche diverse innovazioni
tecnologiche volte in particolar
più efficienti del 40% rispetto ai
modelli A+++, il cui lancio è previsto in Europa per la prima metà
dell’anno.
Grazie alla tecnologia TurboWash
e TrueSteam, la gamma LG dimezza i tempi di lavaggio, arrivando
al tempo record di 59 minuti e riducendo il consumo di energia fino al 15% e il consumo di acqua
fino al 40% senza sacrificare le
performance. La nuova linea ha
oblò sempre più grandi, permette carichi straordinari, fino a 10 kg
con dimensioni standard e la possibilità di interfacciarsi con uno
smartphone per la diagnosi in caso di problemi.
Sempre puntando al rispetto ambientale, LG ha inoltre presentato
LG festeggia l’inno
modo a semplificare la vita degli
utenti e all’impronta green. Dai
frigoriferi con il sistema door-indoor che permettono di accedere ad un secondo sportello posto
dietro al primo per i generi che
vengono consumati più frequentemente; alle lavastoviglie, con
il nuovo sistema di lavaggio che
sfrutta il vapore per sciogliere
l’unto più ostinato e una lampada UV per la sanificazione tra un
lavaggio e l’altro; al nuovo bedding cleaner per la pulizia approfondita di letti e divani, che unisce
l’aspirazione a una sorta di battipanni elettronico. Punta di diamante della collezione, la gamma
di nuove lavatrici a carico frontale
WebOS non è una semplice
interfaccia ma un vero e proprio
sistema operativo per le TV
38 - 39
nuovi frigoriferi dotati dell’esclusivo Compressore Lineare Inverter
che assicurano risparmio energetico, silenziosità e affidabilità ai
massimi livelli. Tra le novità il primo frigorifero al mondo con classe energetica A+++ -10%. Novità anche nel campo della climatizzazione con l’Artcool Stylist, il
cui design è impreziosito da luci
LED personalizzabili e dalla nuova
funzionalità 3-way Soft Airflow,
per un flusso d’aria sempre uniforme.
Il bruno sceglie
forme curve
LG ha decisamente schiacciato
l’acceleratore sul pedale dell’innovazione: dopo esser stata la
prima azienda al mondo ad aver
prodotto un TV Ultra HD da 84 pollici nel 2012, e ad aver ideato il
più grande TV OLED Ultra HD nel
2014, ha svelato l’imminente arri-
Il sistema operativo per le TV
La piattaforma WebOS, che ha l’ambizioso obiettivo di reinventare
l’esperienza TV rendendola semplice e intuitiva, rende estremamente
semplice la ricerca e la visualizzazione di contenuti, la connessione
con altri dispositivi, così come il processo di impostazione iniziale.
WebOS, da cui LG si aspetta molto nel mercato delle Smart TV, farà il
suo debutto quest’anno su più di 40 modelli, tra cui i TV Ultra HD, gli
OLED e le Smart TV Cinema 3D. utilizzando questo sistema è possibile
passare velocemente da una sorgente ad un’altra, sia che si tratti di
contenuti trasmessi via antenna, sia per quelli scaricabili dal cloud. Non
mancano le applicazioni (al momento però sono ancora poche) né la
possibilità di collegarsi ad altri dispositivi della rete domestica.
vo la nuova gamma TV con sette
serie di TV Ultra HD dai 49 ai 105
pollici.
Co-protagonisti d’eccezione, mostrati per la prima volta in Europa, sono stati inoltre i TV OLED
LG da 77 e da 55 pollici insieme
all’innovativa piattaforma WebOS. “Schermo curvo” è la parola d’ordine per il 2014 nei model-
Indecisi se scegliere la qualità
dell’Oled o quella del 4K? Questo
gioiello da 77 pollici (quasi 2
metri di diagonale) le racchiude
entrambe ed vanta un pannello
curvo per una visione ancor
più coinvolgente
novazione
li di fascia alta che uniscono una
qualità visiva davvero impressionante con un design altrettanto
strabiliante: lo spessore dell’OLED
è di pochi millimetri e la cornice
praticamente assente. La tecnologia 4K (con risoluzione 3840 x
2160 pixel) si espande anche sui
modelli di fascia medio alta delle
serie UB9800 e UB8500, dotati di
schermo piatto Ultra IPS. G
razie all’altissima definizione anche le immagini in 3D assumono una nuova profondità e non
è esclusa una rinascita di questa
tecnologia che non ha mai
sortito il successo sperato dai produttori.
La scena audio per
l’home cinema
è dominata dalle soundbar che
utilizzano il singolare formato 4.1,
seppur con la possibilità di riprodurre
musica di alta qualità (24bit / 192 KHz) e
soprattutto con una potenza che arriva anche a
320 W.
Per visualizzare
il reportage fotografico
Lifeband Touch
Il vapore ad alta temperatura scioglie e dissolve le trace di cibo
più ostinate, mentre una lampada UV sanifica la lavastoviglie
dai batteri dopo ogni lavaggio
Le novità del settore mobile, come lo smartphone G Flex dal
display curvo, sono già state mostrate al CES di Las Vegas e al
MWC di Barcellona, ma a Venezia abbiamo potuto provare il primo
dispositivo indossabile di LG. Oltre all’accelerometro e all’altimetro,
sensori che troviamo su altri dispositivi simili, è dotato di uno
schermo OLED touch che permette di permette di vedere chi ci sta
chiamando e leggere i messaggi ricevuti.
fashion tech
“Anche il gusto vuole
la sua parte”… anche
tra chip e fornelli…
di Monica Renna
La tecnologia?
È fashion!
M
oda, design e tecnologia in
casa. Solo 20 anni fa sembrava un accostamento alquanto bizzarro e improponibile. Possedere
un televisore o un elettrodomestico stilisticamente curato nei dettagli non era certamente condizione
indispensabile per veicolare la decisione di acquisto del consumatore. Oggi invece lo è: le aziende si
sono dovute adeguare nello studio
e nella realizzazione di strumenti
oltre che funzionali belli da vedere
e da esibire. I primi articoli ad essere stati oggetto di un restyling totale sono stati i telefoni cellulari, che
hanno smesso i panni dei citofoni
in miniatura per diventare delle vere e proprie agende elettroniche,
ultrasottili, satinate o a “specchio”,
di ogni colore e forma. Un circolo
virtuoso che ha coinvolto, come un
effetto domino, televisori, piccoli e
grandi elettrodomestici.
Tra le aziende in prima linea in
questa nuova strategia di mercato
spicca Russell Hobbs Italia, che ha
recentemente lanciato sul mercato
“Illumina”, la nuova linea di design
per la preparazione dei cibi, che coniuga l’aspetto stilistico alle perfor-
40 - 41
mance in cucina, grazie alla tecnologia Colour Control, che permette
di gestire e controllare la lavorazione dei cibi, attraverso un anello luminoso che cambia colore in base
alla velocità selezionata.
“Il consumatore moderno è diventato sempre più esigente”. Afferma Vieri Pecori Giraldi - Direttore Marketing di Russell Hobbs Italia. “In un elettrodomestico, infatti,
non ricerca più soltanto la funzionalità o un buon rapporto qualità-prezzo, ma presta attenzione
anche agli aspetti estetici e al design. Con Russell Hobbs vogliamo
rispondere proprio a questa richiesta, offrendo dei veri e propri complementi d’arredo per la cucina,
dei piccoli elettrodomestici per la
preparazione dei cibi e per la prima colazione dal design elegante
e curato, in grado di impreziosire la
casa. Al tempo stesso i nostri prodotti si caratterizzano per le prestazioni molto alte e innovative e
forniscono un aiuto concreto in cucina. La ricercatezza dei colori e le
linee eleganti dei piccoli elettrodomestici Russell Hobbs li rendono
dei complementi d’arredo moder-
ni e accattivanti, da tenere in bella
mostra in cucina, apprezzati per le
loro caratteristiche”.
Veri e propri complementi d’arredo, da inserire all’interno di un ambiente domestico moderno e minimalista. Parliamo in questo caso
di Bose, che ha realizzato sistemi
stereo e home cinema dallo stile
essenziale, ma fortemente fashion.
“Per Bose il design dei prodotti è
fondamentale, tanto quanto le
performance audio che i nostri sistemi sono in grado di offrire”. Dichiara Alberto Staderini, Consumer Marketing Manager di Bose
Italia. “E in Bose i due concetti sono fortemente correlati: il design è
estetica e funzione al tempo stesso. La musica è un elemento fon-
damentale della vita di tutti noi
e per questo motivo mettiamo a
disposizione dei consumatori prodotti che abbinino eccellenza tecnologica a un design che li renda il
complemento perfetto per tutte le
situazioni. In casa, i nostri sistemi
si armonizzano con l’arredamento e si integrano perfettamente
in ogni ambiente, in maniera di-
Tecnologia e Moda alla Milano
Design Week 2014
Tengono il passo della moda e le sue evoluzioni le aziende del comparto tecnologico, che anche quest’anno
si danno appuntamento alla Milano Design Week. Tra le molte realtà presenti segnaliamo Brother, che sarà
presente all’interno del Temporary Museum for New Design, ideato da Gisella Borioli con l’art direction
di Giulio Cappellini. Nell’esclusiva MyOwnGallery di Superstudio Più, Brother ha presentato “Print-àPorter”, un progetto sviluppato in collaborazione con POLI.design, nonché un’idea che unisce due aspetti
importanti: il concetto di stampa e quello di fashion design. Un gruppo selezionato di studenti (master-class)
del Corso di alta specializzazione in “Licensing dei Beni di Lusso” di POLI.design, consorzio del Politecnico di
Milano guidato dal Professor Marco Turinetto, svilupperà abiti e accessori di design realizzati con la carta.
Gli studenti lavoreranno sui modelli coinvolgendo il pubblico che entrerà in contatto con forme e materiali.
Il workshop mostrerà come il design prende vita passando dalle due alle tre dimensioni: partendo dalla
stampa, passando per realizzazione del singolo modulo, fino alla declinazione coordinata sui modelli.
Una mostra dedicata al mondo home quella che invece attenderà i visitatori presso lo Spazio Zegna, dove
Samsung ha organizzato: “Flows, a Journey to the Future” e la Samsung Premium House.
screta quanto efficace. Fuori casa,
i nostri diffusori bluetooth coniugano qualità, stile e leggerezza. E
gli inserti StayHere dei nostri auricolari caratterizzano fortemente il
prodotto dal punto di vista stilistico
tanto quanto da quello funzionale,
offrendo al contempo una stabilità e comfort straordinari. Il design
quindi si conferma elemento fondamentale sin dalla progettazione
per offrire sempre ai clienti un’esperienza emozionante sotto ogni
punto di vista”. Una scelta fatta da
molte case costruttrici, come, ad
esempio, Woox Innovations che,
per il lancio delle sue cuffie Philips
Citiscape, dal gusto spiccatamente
glamour, ha scelto di affidarsi a dei
noti fashion bloggers, costruendo
un vero e proprio progetto di comunicazione fashion-oriented.
Moda e tecnologia, nel vero senso della parola. Ovvero quando un
brand di moda offre la propria immagine per “vestire” uno strumento tecnologico o casalingo. È il caso
di Nespresso e Fiorucci, che hanno dato vita a un’edizione limitata
della Nescafè Dolce Gusto, realizzata dal marchio De’Longhi. Caratteri
distintivi di questo oggetto di design è l’immaginario pop, i colori e
le immagine iconiche a cui Fiorucci
è da sempre legato. Tema di questa edizione limitata è l’amore.
Anche un articolo come il gasatore ha il suo oggetto di design: si
chiama Source Wood di Sodastream, la nuova versione in legno del
gasatore Source disegnato da Yves
Béhar e premiato nel 2013 con
il Red Dot Design Award. In linea
con la tendenza a utilizzare ‘materiali grezzi’ nell’interior design,
il rinomato designer ha realizzato
una variante moderna usando una
finitura in legno: si tratta del primo elettrodomestico da cucina al
mondo con queste caratteristiche,
un prodotto unico, di cui si sono rese disponibili sul mercato italiano
esclusivamente in limited edition
nella versione in bianco con copertura in legno chiaro solo 25 pezzi.
Tocco fashion anche per gli
smartphone. Tra le prime aziende
ad aver ceduto al fascino del mondo del fashion è stata Motorola
che ha rivisitato per l’occasione il
suo Motorola Razr V3i Gold, rivestendolo completamente d’oro e
personalizzandolo con il logo Dol-
fashion tech
L
e aziende si
sono dovute
adeguare nello
studio e nella
realizzazione di
strumenti oltre
che funzionali
belli da vedere
e da esibire
ce & Gabbana. Più che un cellulare
un oggetto di culto, che è stato prodotto solo in 1000 esemplari ed è
stato venduto nelle boutique D&G.
Stessa sorte è toccata a LG Electronics, che invece ha scelto lo stilista
Cavalli per i modelli U880 e U8360.
Quest’ultimo venduto solo a Hong
Kong, in 1089 esemplari alla modica cifra di 1000 euro. Infine non
poteva mancare l’iconica e più glamour gattina del momento, Hello
Kitty, che ha “prestato” la propria
immagine per il Samsung Galaxy Y.
L’azienda però non è nuova a collaborazioni questo tipo, perché ha
collaborato anche con lo stilista Armani per altri modelli di cellulari,
nonché per una linea di Tv LCD da
46 e 52 pollici, con scocca in vetro
nero lucido, interruttore di accensione in quattro modalità con Led
luminoso e telecomando piatto e
ridotto nelle dimensioni. I prezzi?
Dai 7.000 agli 8.750 euro. Un sogno.
Un’altra azienda che ha osato e
Alberto Staderini, Consumer
Marketing Manager di Bose Italia
Vieri Pecori Giraldi - Direttore
Marketing di Russell Hobbs Italia
non poco è Nokia, che in occasione dell’ultima edizione della London Fashion Week ha presentato la
prima gonna interattiva al mondo
creata con dispositivi smartphone
Nokia Lumia 1520 e realizzata in
collaborazione con il duo dell’etichetta creativa Fyodor Golan.
La gonna smart, disegnata da Fyodor Podgorny e Golan Frydman,
vincitori del Fashion Fringe
Award, e realizzata dallo studio di
progettazione ricerca e design Kin,
si adatta ai cambiamenti quotidiani
di chi la indossa, grazie alla fusione dei 35 schermi che la adornano,
le immagini scattate con il Nokia
Lumia 1520 e le notizie live dello
smartphone.
Le immagini sugli schermi con il
movimento della gonna cambiano
colore e, grazie a un’app, regalano
effetti sfavillanti che in sinergia con
i movimenti del capo indossato riproducono la reale delicatezza dei
tessuti. Per la creazione della gonna, lo studio Kin ha lavorato in modo interattivo con una combinazione di software come Python e C#.
Per la nuova collezione e la collaborazione con Nokia, Fyodor ha affermato: “Nella collezione Autunno
Inverno 2014 abbiamo giocato con
il contrasto tradizione-tecnologia.
Crediamo si possa creare pressoché qualsiasi cosa che sfidi le leggi di gravità. Il colore cambia a seconda del movimento della gonna
e l’idea di rendere gli schermi reattivi al mondo circostante attraverso
fotografie e video rappresenta una
novità assoluta”.
Matt Wade, socio fondatore dello studio Kin, ha sottolineato: “È
un territorio nuovo ed emozionante, che allarga i confini di ciò che è
possibile fare nel settore della moda, del design e della programmazione”.
Gli smartphone svolgono un ruolo
sempre più importante nel mondo della moda e diventano protagonisti in occasione delle fashion
week internazionali grazie anche
alla possibilità di mettere online le
collezioni prima ancora che sfilino
in passerella.
Il design nella tecnologia è anche
oggetto di riconoscimenti presti-
Ritorno al “passato”
Uno stile intramontabile che oltre a coinvolgere il mondo della moda, ha lentamente invaso il comparto casa e lifestyle. Il Vintage, stando al suo significato letterario indica le qualità e il valore di un oggetto indossato e/o prodotto almeno vent’anni prima del momento attuale, e che può essere riferito a secoli passati
senza necessariamente essere circoscritto al Ventesimo secolo. Gli oggetti definiti vintage sono considerati
oggetti di culto per differenti ragioni tra cui le qualità superiori con cui sono stati prodotti, se confrontati ad
altre produzioni precedenti o successive dello stesso manufatto, o per ragioni legate a motivi di cultura o
costume. Partendo da questa definizione, possiamo dunque parlare di rivisitazione di questo stile da parte
di aziende quali Ariete per la linea Party Time (macchina per pop corn, zucchero filato, donuts, cup cake,
hot dog), Smeg con la sua linea di Frigoriferi anni 50, e De’Longhi con le sue macchine per la preparazione del caffè. Da non dimenticare il marchio Brionvega, azienda specializzata nella rivisitazione di prodotti
cult degli anni 60 come Radio Cubo, Radio Grattacielo, RadioFonografo, Doney e Algol, dal design al colore
e alle forma accattivanti.
Estetica unica, espressione di design senza tempo, qualità e professionalità. È il claim invece che caratterizza KitchenAid portavoce di un’arte di vivere fatta di piacere, condivisione e passione. L’estetica del marchio,
si esprime attraverso tre concetti fondamentali: timeless design, quality you can feel e professionality.
Il Vintage è stato anche celebrato grazie a una mostra organizzata ormai qualche anno fa da Whirlpool,
esposizione dei prodotti storici a partire dagli anni 40, come il “milionesimo” frigorifero dorato o la rivoluzionaria lavatrice K5.
42 - 43
giosi. Ultimate Ears, brand di Logitech, ha ricevuto poche settimane
fa il prestigioso Gold iF Product Design 2014 per il suo speaker wireless UE BOOM Si tratta del quinto
riconoscimento consecutivo per Logitech e del primo iF gold award.
Un bel traguardo se consideriamo
che solo 50 aziende possono entrare in questa classifica.
Ma se si vogliono individuare due
case costruttrici che fanno della ricerca del migliore design una
vera e propria mission aziendale,
non si può non citare Electrolux
e Samsung. Ogni anno, infatti, la
multinazionale svedese di elettrodomestici si rende protagonista di
un vero e proprio evento mondiale, interamente dedicato allo stile:
il Design Lab, una vera e propria
accademia della progettazione dedicata a giovani designer e creativi
che, ogni anno, richiama a sé migliaia di partecipanti provenienti
da ogni parte del globo. Lo stesso
si può dire della società coreana,
protagonista dell’ormai consolidato appuntamento del Young Design
Award, premio altrettanto prestigioso e di richiamo internazionale
che vede , anche in questo caso,
gareggiare tra loro i nuovi “saranno famosi” del mondo del design.
Luogo prescelto per le premiazioni
di entrambi i riconoscimenti? Ovviamente, Milano.
E se poi il design è ciò che contraddistingue l’azienda fin dalla sua
fondazione, quell’azienda può avere un solo nome: Bang & Olufsen,
la società danese, da sempre sinonimo di lusso ed eleganza. Dal
genio ed estro creativo del suo
leggendario designer, il compianto David Lewis, sono infatti nati
oggetti che hanno fatto davvero
la storia, non solo dell’elettronica
di consumo, ma dell’arte propriamente detta.
technology
vengono usati sistemi diversi per
trasmettere e ricevere, dato che
in trasmissione è necessario consumare meno energia, per non far
scaricare troppo in fretta le batterie del cellulare. Le prestazioni
reali possono variare anche in dipendenza dall’hardware che si ha
a disposizione. Per raggiungere il
massimo è necessario un telefono
con quattro antenne.
Evoluzione
della specie
di Silvia Castoldi
LTE è un’evoluzione dello standard GSM/UMTS. Il miglioramento nelle prestazioni viene ottenuto utilizzando migliori algoritmi di
elaborazione del segnale, nonché
abbandonando del tutto le vecchie tecnologie multiplexing e a
commutazione di pacchetto, per
adottare il protocollo Internet (IP)
normalmente utilizzato nelle reti informatiche. Il nome adottato
per questo nuovo sistema di interfacciamento è E-UTRA. Lo standard consente l’utilizzo di un ampio spettro di frequenze. Particolarmente importante è l’uso della tecnologia MIMO (multi-input,
multi output) che è in grado di
recepire le trasmissioni attraverso
più percorsi contemporaneamente, cosa utilissima in città dove gli
edifici creano riflessioni multiple
del segnale che interferiscono tra
loro. LTE ha una grande flessibilità,
consentendo di andare da cellule
Si diffonde finalmente
in Italia la tecnologia
che permette grandi
velocità
di trasmissione dati
sui cellulari
LTE
Long Term Evolution
L
a sigla (“Long Term Evolution”,
cioè “evoluzione a lungo termine) designa un insieme di tecnologie di telefonia mobile che ha lo
scopo di migliorare le prestazioni
in termini di qualità delle chiamate vocali e soprattutto di velocità
nella trasmissione e ricezione dei
dati. L’idea iniziale era quella di introdurre nell’attuale sistema di telefonia mobile (il 3G, cioè la “terza generazione”) alcune migliorie
che, senza richiedere ai provider
aggiornamenti tecnologici troppo
gravosi, anticipassero parte delle
44 - 45
caratteristiche attese dalla generazione successiva (la 4G). Si è però ingenerata una notevole confusione, dato che molti, per ragioni
di marketing, hanno pubblicizzato
le reti LTE come “tecnologia 4G”,
anche se queste non rispondono
interamente ai requisiti previsti
per la quarta generazione. Questa
pratica è stata inizialmente disapprovata, ma poi avallata dal 3GPP,
l’ente che coordina l’introduzione
delle nuove tecnologie di telefonia mobile. Per mantenere una distinzione tra le tecnologie attuali e
quelle future, si è stabilito di definire le prime “4G LTE”, e le seconde
“True 4G”.
Una valanga di dati
Più ancora che nelle chiamate
vocali, è nelle connessioni dati
che LTE costituisce una rivoluzione. In condizioni ottimali, il nuovo standard consente una velocità di 326,4 Mbs in ricezione e di
86,4 Mbs in trasmissione, prestazioni che rivaleggiano con quelle
delle reti fisse. La differenza tra le
due velocità è dovuta al fatto che
di appena una decina di metri di
raggio fino a un centinaio di chilometri, per adattare il meglio possibile il servizio al territorio. Le cellule di dimensione normale devono
consentire la connessione dati ad
almeno 200 utenti in contemporanea. Il ritardo in ricezione non deve superare i 5 msec, per facilitare
le trasmissioni radio e televisive.
Una voce più chiara
Anche le chiamate vocali, in ogni
caso, beneficiano dell’avvento di
LTE, a cominciare dalla presenza
n
ne di LTE da parte di Wind, che si
fa perdonare il ritardo offrendo ai
suoi utenti l’uso della nuova tecnologia senza costi aggiuntivi.
Presente e futuro
LTE è in continua crescita. Solo nel
2013 sono stati messi sul mercato
742 dispositivi compatibili, quasi il
doppio rispetto all’anno precedente. Al momento le reti commerciali
sono 274 in 101 Paesi.
Quest’anno ne sono attesi circa
1.500, in gran parte smartphone,
ma anche tablet e hotspot personali. Nel prossimo giugno, dal 23
al 25, si terrà ad Amsterdam l’LTE World Summit, un evento con
L
TE ha una grande
flessibilità,
consentendo di
andare da cellule
di appena una decina
di metri di raggio fino
a un centinaio
di chilometri
di un codec più sofisticato per convertire la voce dal dominio analogico a quello digitale e viceversa. Il
funzionamento base prevede che
la voce passi attraverso lo stesso
protocollo Internet usato per i dati. I provider hanno però l’opzione
di mantenere il traffico vocale sulla vecchia rete a commutazione di
pacchetto.
LTE nel mondo
e in Italia
La prima implementazione pubblica dell’LTE è avvenuta nel 2009
in Svezia da parte di TeliaSonera. L’anno successivo sono apparsi i primi provider LTE negli USA
e in Giappone, mentre in India il
sistema è arrivato nel 2012. Attualmente LTE è presente in quasi
tutto il mondo, tanto che alcuni lo
hanno definito il primo standard
di telefonia mobile veramente
globale (va detto però che le bande di frequenza utilizzate sono
diverse nei vari paesi, ed occorre
perciò un telefono multiband per
poter usare LTE ovunque).
In Italia LTE è arrivato tardi (con
disappunto
degli
acquirenti
dell’iPhone 5, che inizialmente
non hanno potuto sfruttare a fondo le prestazioni all’avanguardia
del nuovo telefono).
Attualmente però tutti gli operatori del nostro Paese offrono un
servizio LTE, anche se limitato alle grandi aree urbane e a poche
altre zone (allo scorso febbraio
TIM copriva 651 comuni italiani, e
gli altri provider un numero molto minore). Vodafone richiede ai
suoi utenti 10 euro mensili (in aggiunta all’abbonamento che già si
ha) per poter usufruire delle reti
4G, offrendo anche 2 GB mensili
in più di traffico.
TIM ha invece un abbonamento
LTE dedicato, con 15 GB mensili
a disposizione (30 se si è clienti
anche di Telecom Italia) al costo
di 35 euro mensili. Decisamente concorrenziale l’offerta di Tre,
che offre l’accesso a LTE per un
solo euro mensile in più rispetto all’abbonamento preesistente
(ma senza incrementare i limiti di
traffico). È recentissima l’adozio-
più di 150 espositori e più di 300
relatori, che faranno il punto sui
futuri sviluppi di questa tecnologia, che ha di fronte ancora anni
di espansione prima che si decida quali tecnologie faranno parte della generazione successiva, il
True 4G. Non è da escludere che
questo sarà basato su una versione potenziata di LTE, definita LTE
Advanced.
in-store
Confermato anche per il 2014
l’articolato piano di marketing di
Evoluzione che, da quest’anno, si
arricchisce di nuove e importanti
iniziative in ottica 2.0
La “Rete”
nel mirino
di Dixe
I
l futuro di Dixe ha un nome ben
preciso: “Rete”. Inteso in entrambi i suoi principali significati: sia come stretta collaborazione tra soci e
affiliati sia come Internet.
Se è infatti vero che tutti gli sforzi
di Evoluzione vanno, come sempre, verso la creazione di una compagine distributiva sempre più affiatata e coesa riunita sotto un’unica insegna nazionale, è altrettanto
vero che, proprio il web, rappresenta uno dei canali preferenziali su cui si è deciso di convogliare
la comunicazione per il 2014, affiancandolo ai tradizionali mezzi
di marketing finora utilizzati, come
volantini promozionali, magazine
informativi, advertising e attività di
public relations.
Sul fronte della comunicazione
online, infatti, l’invito che è stato
fatto a tutti i soci della grande X
in occasione dell’incontro annuale
svoltosi gli scorsi 25 e 26 febbraio,
è stato proprio quello di utilizzare
al meglio Internet e i social network per diffondere il più possibile
la conoscenza dell’insegna. Il tutto,
46 - 47
naturalmente, sotto la supervisione e il coordinamento dell’ufficio
marketing della sede centrale di
Milano del Gruppo, così come conferma Raffaella Saroni, Responsabile Marketing di Evoluzione: “La
politica del nostro Gruppo è quella
di dare spazio alle varie iniziative
dei nostri soci e di fungere da collettore, senza però sostituirsi o imporsi ai progetti a livello locale.
Noi forniamo un supporto di
counselling, soprattutto per chi
non ha dimestichezza con i nuovi
media. In questo momento, infatti, cerchiamo di mantenere un atteggiamento sia ‘push’ che ‘pull’:
da un lato veniamo stimolati dagli input provenienti dai soci più
all’avanguardia in questo senso e
dall’altro cerchiamo di supportare i
soci e gli affiliati che, al contrario,
sono del tutto inesperti o trovano
difficoltà”.
Dalla comunicazione
tradizionale…
Andiamo per gradi. Non può esistere una comunicazione digitale
“evoluta” senza il prezioso supporto dei mezzi di comunicazione
tradizionale. Appunto per questo,
l’insegna ha confermato anche per
l’anno in corso una lunga serie di
iniziative già intraprese con successo in passato. Del Piano di marketing per il 2014 continuano così a
far parte iniziative ormai consolidate come volantini e advertising,
nonché la continua attività di conformità del layout e dell’immagine
coordinata di tutti i punti vendita
aderenti al Gruppo.
Confermato a tal proposito il programma di uscita di 12 volantini
che subiranno però un importante
restyling grafico, con il colore blu
di fondo riproposto in una tonalità
leggermente più chiara per la prima e l’ultima pagina, e diversi colori per le pagine interne verranno
a seconda della categoria merceologica trattata: grigio per l’elettronica, verde per il bianco e arancio
per i piccoli elettrodomestici. All’interno dei flyer promozionali, inoltre, verrà notevolemente ampliato
lo spazio dedicato alle immagini
L
a politica del
nostro Gruppo
è quella di dare
spazio alle varie
iniziative dei nostri
soci e di fungere
da collettore, senza
però sostituirsi
o imporsi ai progetti
a livello locale
dei singoli prodotti, così come la
visibilità dei prezzi e degli sconti
apportati. Il logo verrà infine inserito su un fondo di color bianco in
modo da renderlo ancora più leggibile e riconoscibile. Tutti i volantini, stampati in diversi milioni di
copie e personalizzati da ciascun
socio secondo le necessità e le
esigenze della zona di riferimento, verrà naturalmente abbinato
a eventi di maggiore rilevanza come, ad esempio, i Mondiali di calcio, la Pasqua, il Natale o il Back
to school.
Confermate, in più, anche le consuete attività di visual adv e PR,
nonché l’uscita del nuovo numero
del periodico semestrale “Magazine News”, prevista per il prossimo
mese di giugno.
…alla
comunicazione 2.0
La nuova strategia comunicativa
online di Dixe non può che iniziare
da ciò che è che ormai ben consolidato in rete da diversi anni, ossia
dal proprio sito web istituzionale
che, secondo il Piano di marketing
per il 2014, dovrà dedicare più spazio a tutti i punti vendita dell’insegna, i quali potranno inserire i loro
riferimenti anagrafici, la rispettiva
localizzazione su Google Map, oltre alle indicazioni utili sugli orari
di apertura dei negozi, nonché il
volantino in formato pdf dell’ultimo volantino in corso.
“Il nostro sito web istituzionale
verrà presto rinnovato nella grafica al fine di dargli una veste più attuale e moderna”, conferma infatti
Raffaella Saroni.
Accanto al restyling del sito web,
che, così come conferma la stessa
Raffaella Saroni, fungerà da collettore a tutte le iniziative in rete firmate Dixe, sia a livello centrale che
locale, vi è poi lo sbarco dell’insegna sui principali social network,
strada già percorsa da tempo da
qualche socio particolarmente lungimirante.
A tal proposito, in sede di assemblea annuale è stata proposta la
creazione di una pagina Facebook ufficiale Dixe. “Abbiamo creato
una pagina istituzionale di Gruppo su Facebook al fine di renderla
una sorta di ‘cappello’ comprensivo di tutte le fanpage che i nostri soci e affiliati hanno già creato
o creeranno in futuro”, sottolinea
a tal proposito la marketing manager di Evoluzione. “E, anche in
questo caso, cerchiamo di fornire
delle linee guida generali in modo da avere un’immagine univoca
e precisa che le leghi tutte assieme, così da per ottenere la massima riconoscibilità dell’insegna”.
Non solo. Allo studio vi sono anche ulteriori modalità di integrazione tra punto vendita fisico
e virtuale in ottica 3.0. “Stiamo
pensando a molte soluzioni”, precisa Saroni. “Stiamo ad esempio
pensando all’implementazione
di particolari QR Code in grado di
venire utilizzati anche in fase di
acquisto e pagamento e non solo
per fornire ulteriori informazioni
sul prodotto”. Alcuni soci particolarmente evoluti dell’insegna, così come ci conferma la stessa Saroni, stanno addirittura per implementare all’interno dei loro punti
vendita delle soluzioni in grado di
rendere più efficace e ragionata
l’esperienza d’acquisto dei consumatori: per mezzo di moderni tablet, ad esempio, gli addetti alla
vendita potranno mostrare delle
varianti colore o di modello dei
prodotti presenti a magazzino e
non esposti negli store. O ancora, avere a disposizione una serie di dati sulla distribuzione del
prodotto e del prezzo medio del
prodotto nella sua zona di riferimento.
Raffaella Saroni,
Responsabile Marketing
di Evoluzione
in-store
di Luca
Salomone
Il carrello in un’app
Avete passato un quarto d’ora alla cassa, con
i mano i contanti o la carta di credito e vi
domandate, giustamente, se in un mondo
2.0 non ci sia forse qualche soluzione
migliore. La soluzione l’avete
in tasca, ed è il vostro telefonino. Basta
un’app per fare tutto, dal self scanning al
pagamento. Ecco cosa si è inventato Auchan
48 - 49
C
he le app sarebbero state per
le grandi catene commerciali un elemento di successo, ce lo
si poteva anche aspettare. Incorporare in un semplice programma che ci accompagna tutti i giorni con il nostro smartphone – che
al comando ci sia Android o iOs
poco importa – e che ci segnala,
mediante la geolocalizzazione, il
punto di vendita più vicino, le migliori offerte speciali in corso qui
e ora, che tiene il conto dei pun-
ti caricati sulla nostra fidelity card,
che è in grado – tramite Qr Code
– di raccontarci tutto sul prodotto che stiamo acquistando, tutto
questo, dicevamo, è già un progresso stellare, oltre a un potente
incentivo all’acquisto.
Ma oggi la GDO generalista sta
andando ben oltre. Mediante la
lettura dei codici prodotto i cellullari di nuova generazione - a parte forse quelli Windows based che
purtroppo scarseggiano ancora di
derone di programmi, che posizionamento abbiano quelle della
distribuzione commerciale.
Secondo il Politecnico di Milano
nel 2012 i download totali degli
italiani sono stati 800.000, rispetto ai 500.000 del 2011. Il 60% delle aziende, nel corso dello stesso anno, ha lanciato una propria
applicazione e il restante 30% è
in procinto di farlo. Dunque la copertura da parte delle imprese più
avvedute si avvicina al 100%.
Non solo. Dall’ultima puntata
dell’analisi trimestrale condotta da comScore Mobile Advisor
Study sono proprio le app delle
grandi catene le preferite dagli
italiani. Il 23,8% dei nostri conna-
software – si trasformano magicamente in uno scanner portatile.
Addirittura da Auchan, da alcuni
mesi, è possibile persino pagare.
Tutto quello che rimane da fare, al
cliente e alla cassiera, è una semplice verifica finale. Il che vuol dire
abbattere drasticamente le code
alle barriere di pagamento, liberare il personale da lavori noiosi
e ripetitivi per destinarlo a compiti migliori (come la consulenza
al cliente), ma anche risparmiare
sull’acquisto di beni strumentali,
come scanner e pos.
Se cinque iper
vi sembran pochi
Andiamo con ordine: la catena
francese ai primi di gennaio ha
sfoderato un vero gioiello che per
il momento rimane il solo, anche
se molti progetti – come quelli di
Conad, Coop Estense, Esselunga – sono a un soffio dal chiudere il cerchio. Anzi, a quanto pare,
il gruppo fondato da Bernardo Caprotti è in procinto di siglare un
importante accordo con MasterPass, la nuova piattaforma per i
pagamenti digitali di MasterCard,
introdotta in febbraio anche in Italia con 3.500 esercizi già allacciati.
Il servizio di Auchan, sviluppato
in collaborazione con Banco Popolare e CartaSi, è di facile utilizzo: la prima volta che lo si usa
è sufficiente scaricare sul proprio
smatphone l’app Auchan e abbinare la propria carta di credito, in
totale sicurezza. Successivamente, ogni qual volta si intende fare
la spesa, basta fotografare i codici a barre dei prodotti che si vogliono acquistare, recarsi presso
una delle casse abilitate e pagare l’intero importo con il proprio
smartphone, digitando un Pin di
sicurezza.
Il progetto è partito inizialmente
in 5 ipermercati - Bergamo, Cuneo, Piacenza, Roncadelle (Brescia), Venaria (Torino) – e verrà
esteso ad altri 20 punti vendita
entro fine 2014.
Il programma è il primo in Italia
che, in una sola soluzione, consente il self scanning, l’offerta di
informazioni commerciali e promozionali, il pagamento della
spesa. La tecnologia dell’applicazione è stata realizzata da RetAPPs, startup italiana specializzata in soluzioni tecnologiche innovative per il retail.
Il servizio, contraddistinto da un
alto contenuto tecnologico, garantisce vantaggi concreti e, soprattutto, ha un potenziale di sviluppo
importante: secondo una ricerca
Nielsen (ottobre 2013), la penetrazione degli smarphone in Italia,
sul totale dei possessori di telefoni cellulari, è pari al 62% e il tempo dedicato all’utilizzo di mobile
app costituisce l’87% del tempo
totale di utilizzo dello smartphone stesso.
Un matrimonio
inevitabile
A questo punto viene da chiedersi
quante siano le scaricate dai nostri connazionali e, in questo cal-
zionali, fra settembre e novembre
2013, ha visitato con il proprio telefonino un sito della gdo nazionale e/o ha scaricato la relativa
applicazione.
Sempre la stessa fonte spiega che
i siti web e i programmi del mondo distributivo sono cresciuti, su
settembre-novembre 2012, del
74,8%. Il primato è assoluto, anche
se, nel monitoraggio, si piazzano
seconde le risposte legate ai pagamenti elettronici e al money transfer, con il 65,2% in più di utenti.
Insomma una riprova che il commercio e i pagamenti, ossia la prima e la seconda voce in classifica,
sono talmente vicine che il loro
matrimonio è inevitabile.
Specialisti di elettronica
all’ultimo miglio
Cosa offrono in proposito le app delle grandi catene di elettronica?
Ne abbiamo provate e scaricate alcune – sia su piattaforma
iOs che su Android - senza la pretesa di essere esaurienti o
statisticamente rilevanti. Lo nostra impressione è che molti
operatori siano davvero a buon punto ma, come moltissime
catene della gdo, stentino ancora a fare i due ultimi passi decisivi:
self scanning e pagamento.
u Unieuro offre una funzionalità molto interessante, fra le altre
cose diciamo “ordinarie”, ossia la possibilità di scegliere il
prodotto preferito, caricare il coupon per lo sconto, e disporne
il ritiro nel punto di vendita più vicino. Decisamente una
grande comodità, che permette di comprare quando si è in
situazioni anche insolite: magari in tram o in treno.
u Ricca la MarcopoloApp: oltre all’abituale consultazione del
catalogo, delle promo, e allo store locator, troviamo sconti
esclusivi per gli utenti in mobilità e, come nel precedente
caso, la possibilità di prenotazione e ritiro nella località
desiderata.
u Euronics, dal canto suo, si distingue per le molte informazioni
– volantini, store locator, sconti, notizie sugli orari e i siti web
dei punti di vendita, news dal mondo tecnologico, recensioni
di prodotto, interazione con i social – ma non incorpora al
momento funzioni di acquisto o prenotazione.
u Saturn-Mediamarket: offre saldo punti, news, video e altre
funzionalità classiche. Molto pregevoli “Top of the shop”, area
di approfondimento tematica riservata agli utenti con carta
fedeltà, “Assistenza”, che consente di verificare lo stato di
riparazione di un prodotto lasciato appunto in assistenza e
specialmente il lettore Qr Code e Barcode integrato in app, che
“permetteranno – come si legge su Google Play - di accedere
più agevolmente alle iniziative digitali riservate”.
“Verso gli edifici a energia quasi zero”
in-store
L’obbligo di qualità
efficiente
Arch. Olivia Carone
Pres. Ass. Casaclima Network
Milano e docente IED
[email protected]
A
bbiamo visto più volte ricorrere
il termine edificio a basso consumo, passivo, attivo, nearly zero energy building, etc., ma vorrei
sottolineare con forza che questa
definizione è già norma europea, e
che la regione Lombardia ne ha addirittura anticipato i tempi. Infatti la
norma “Verso gli edifici a “Energia
quasi zero” DIRETTIVA 2010/31/UE
sulla prestazione energetica in edilizia” all’articolo 9 detta: Art. 9 Edifici a energia quasi zero - 1.Gli Stati
Membri provvedono affinché:
a) entro il 31 dicembre 2020 tutti
gli edifici di nuova costruzione
siano edifici a energia quasi zero;
b) a partire dal 31 dicembre 2018
gli edifici di nuova costruzione
occupati da Enti pubblici e di
proprietà di questi ultimi siano
edifici a energia quasi zero.
La regione Lombardia invece, con
Legge Regionale 18 aprile 2012,
n. 7 “Misure per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione”, all’ Art.
26 Inserimento dell’articolo 9-bis
nella l.r. 24/2006, Disposizioni in
materia di efficienza energetica in
edilizia, detta: 1.Dopo l’articolo 9
della legge regionale 11 dicembre
2006, n. 24 (Norme per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute
e dell’ambiente) è aggiunto il seguente: «Art. 9-bis. (Disposizioni
in materia di efficienza energetica
in edilizia) 1. La Giunta regionale
stabilisce le modalità, nell’ambito
della disciplina finalizzata a limitare il consumo energetico degli
50
edifici di cui all’articolo 9, comma
1, lettera a), per anticipare al 31 dicembre 2015 l’applicazione dei limiti di fabbisogno energetico previsti dall’articolo 9 della Direttiva
2010/31/UE”.
Questo fatto, come cito spesso ai
miei studenti, oltre a confermare
che siamo già straordinariamente in ritardo nell’applicazione della norma, modifica sostanzialmente e profondamente tutti i criteri
di progettazione, manutenzione,
gestione e valutazione immobiliare, che si estenderà pian piano
a qualunque tipologia di edificio.
Prestiamo particolare attenzione
all’ Allegato I - Quadro comune generale per il calcolo della prestazione energetica degli edifici dove con
molta chiarezza vengono descritti
i criteri per la creazione del sistema di valutazione della prestazione energetica degli edifici, mentre
le osservazioni sulla validità di ciascun sistema li esamineremo prossimamente. In sintesi occorrerà,
oltre che determinare la quantità
di energia “reale o calcolata” consumata annualmente per riscaldamento, raffrescamento e acqua
calda sanitaria, prevedere il valore
di energia primaria [quella risorsa naturale che produce energia
senza ricorrere a trasformazioni di
altre fonti energetiche cioè se sono utilizzabili direttamente come
si trovano in natura] e soprattutto includere scelte progettuali per
l’efficientamento :“ Ai fini della determinazione della metodologia di
calcolo si deve tener conto almeno
dei seguenti aspetti:
h) condizioni climatiche interne, incluso il clima degli ambienti interni progettato;
i) carichi interni
a) le seguenti caratteristiche termiche effettive dell’edificio,
comprese le sue divisioni interne:
i) capacità termica;
ii) isolamento;
iii) riscaldamento passivo;
iv) elementi di rinfrescamento;
v) ponti termici;
b) impianto di riscaldamento e di
produzione di acqua calda, comprese le relative caratteristiche
di isolamento;
c) impianti di condizionamento
d’aria;
d) ventilazione naturale e meccanica, compresa eventualmente
l’ermeticità all’aria;
e) impianto di illuminazione incorporato (principalmente per il
settore non residenziale);
f) progettazione, posizione e orientamento dell’edificio, compreso
il clima esterno;
g) sistemi solari passivi e protezione solare;
ed anche che : “ Il calcolo deve tener conto, se del caso, dei vantaggi
insiti nelle seguenti opzioni:
a) condizioni locali di esposizione
al sole, sistemi solari attivi ed
altri impianti di generazione di
calore ed elettricità a partire da
energia da fonti rinnovabili;
b) sistemi di cogenerazione dell’elettricità;
c) impianti di teleriscaldamento
e telerinfrescamento urbano o
collettivo;
d) illuminazione naturale”.
Con queste premesse, se consideriamo che il mercato si sta già
orientando verso un’efficienza reale, di consumo, e non solo di calcolo ovvero teorica, estremamente bassa, possiamo prevedere che
avremo un nuovo mercato in tempi
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