Comments
Description
Transcript
newsletter 4 anno 1
“Qual è il vostro potere? Il denaro? La salute? La conoscenza? No! Il vostro potere eterno è il seva, il servizio disinteressato. Se voi non avete il potere di elevare gli altri, non avete assolutamente nessun potere. Se la vostra attitudine non eleva gli altri, non siete umani. La mancanza di seva non può portarvi a nulla. Il vero seva può portarvi a tutto”. (Yogi Bhajan, Espanola, 19 aprile 2000 - NM0342) Questo numero della Newsletter, aperto da una lettera della nostra Presidentessa Sant Saroop Kaur, è dedicato al tema del seva con spunti e suggestioni diverse. Se vi sentite ispirati nel fornire il vostro seva all'Associazione Ikyta Italia, vi preghiamo di inviare una mail a [email protected] con l'indicazione dell'area di lavoro e la disponibilità che vorrete offrire.Ci sono alcuni periodi ( soprattutto durante la Campagna Associativa, i Tantra di Roma e Milano e durante eventi particolari) ed alcune aree (traduzioni, presenza agli stand Ikyta Italia durante gli eventi) che necessitano maggiormente il prezioso apporto dei volontari. Da questo numero abbiamo strutturato la sezione EVENTI in “DA IKYTA ITALIA” con eventi organizzati direttamente da Ikyta Italia o Ikyta Internazionale e “DAGLI INSEGNANTI” dove verranno riportati eventi patrocinati da Ikyta Italia ed organizzati dai nostri Soci. Questa seconda parte riporterà eventi solo su vostra segnalazione. Vi preghiamo quindi di inviare la vostra segnalazione in massimo 100 parole all'indirizzo [email protected] In questo numero: • • • • Lettera della Presidentessa Sant Saroop Kaur Che cosa è il seva? A cura di Guru Seva Kaur Glossario del seva. A cura di Guru Seva Kaur “Seva: servire il momento, in ogni momento” tratto da un video con Guruka Singh ------------ --------- --------- --------- --------- --------- --------- --------- --------- --------- --------- --------Al nostro Maestro, Yogi Bhajan, senza il quale nessuno di noi sarebbe qui ------------ --------- --------- --------- --------- --------- --------- --------- --------- --------- --------- --------LETTERA DELLA NOSTRA PRESIDENTESSA SANT SAROOP KAUR Carissimi, Sat Nam È con grande piacere che colgo l’opportunità di questo nuovo numero della nostra Newsletter per farvi un breve report sullo Yoga Festival Europeo. Come negli anni scorsi, ho avuto la possibilità di partecipare a diverse riunioni con altri rappresentanti di associazioni europee ed extraeuropee. La prima cosa che ho potuto constatare è che, nonostante i piccoli disagi che talvolta emergono, la nostra Associazione gode di ottima salute: abbiamo diversi Teacher Training di Livello 1 e 2 attivi sul territorio nazionale, un sito che offre svariate informazioni, manuali e libri tradotti ed in traduzione, una serie di eventi nazionali a cui partecipiamo, una newsletter per i soci e sempre più corsi di qualità che ottengono il Patrocinio Ikyta Italia. Mi permetto di attirare la vostra attenzione proprio su questo ultimo punto. Confrontandomi con gli altri rappresentanti nazionali ho avuto modo di scoprire che anche altre associazioni stanno studiando una simile forma di “tutela” dei loro insegnanti. Per fare un esempio, l’Associazione Inglese ha deciso di riconoscere alcuni corsi con requisiti specifici in modo da garantire e riconoscere i propri insegnanti associati (la legislazione inglese non permetterebbe, altrimenti, di insegnare Yoga in Gravidanza o Yoga per Bambini, solo per fare un esempio). Ecco quindi che, anche da noi, in assenza di un albo professionale riconosciuto a livello statale, la possibilità di avere una Certificazione da parte di un’Associazione Nazionale come la nostra, inserita nel circuito ADO-UISP, può assumere un’importanza notevole. L’altra informazione che desidero condividere con voi riguarda il legame con l’Ikyta Internazionale. Attraverso il GTC (Global Teachers Council) stiamo portando avanti una serie di iniziative per migliorare la visibilità delle associazioni e dei singoli insegnanti, senza dimenticare la costante tensione all’eccellenza attraverso una formazione ad hoc, sempre più specifica per rispondere alle esigenze e sfide che affrontiamo ogni giorno e affronteremo in futuro. Sono consapevole che, talvolta, è difficile avere una visione d’insieme ma tante cose stanno crescendo a livello nazionale ed internazionale e sono certa che con il nuovo anno ci saranno novità piacevoli per tutti noi! Come sempre, sarò a disposizione di chiunque desideri avere maggiori informazioni. Ringrazio i membri del Consiglio Direttivo che, provenienti da diverse parti d’Italia, hanno accettato di rinunciare ad un po’ di riposo o a qualche corso, per far si che ci si potesse riunire e portare avanti le attività associative! E chiudo con un ringraziamento speciale per tutte le persone con cui ho avuto la benedizione di condividere il Seva durante lo Yoga Festival: come ogni anno, la gioia di trascorrere il tempo facendo qualcosa per gli altri e con gli altri è stato uno dei momenti più preziosi dell’intero Festival: Grazie di Cuore! Sant Saroop Kaur Presidentessa Ikyta Italia CHE COSA E' IL SEVA? “Qual è il vostro potere? Il denaro? La salute?La conoscenza? No! Il vostro potere eterno è il seva, il servizio disinteressato. Se voi non avete il potere di elevare gli altri, non avete assolutamente nessun potere. Se la vostra attitudine non eleva gli altri, non siete umani. La mancanza di seva non può portarvi a nulla. Il vero seva può portarvi a tutto”. (Yogi Bhajan, Espanola, 19 aprile 2000 NM0342) “Coloro che non sanno come dare non riceveranno mai. Seva ci dà grazia e ci dà gloria”. (Yogi Bhajan, Espanola, 20 aprile 2000 - NM0343) Che cosa è il seva? Il seva, il servizio disinteressato, è un’attitudine, definisce il modo in cui noi agiamo e pensiamo. Il suo significato è legato alla consapevolezza che portiamo in ciò che facciamo. Ogni azione può diventare seva se compiuta con devozione, in modo puro, senza una aspettativa di ricompensa o di lode. Per un insegnante di Kundalini Yoga la pratica del seva è essenziale. Yogi Bhajan ci ha insegnato che come insegnanti dobbiamo servire gli Insegnamenti. Questo significa servire il nostro Sé più alto, elevare noi stessi e gli altri e tutto ciò che ci circonda. Gli Insegnamenti dovrebbero vivere e fluire costantemente attraverso ogni aspetto della nostra vita e lo spirito di servizio essere la spinta che guida tutte le nostre azioni. Il vero seva compiuto con devozione amorevole ci conduce in uno spazio neutro oltre la dualità ed è un imperativo per la vita spirituale. L’intenzione, lo spirito del vero Seva è “Dio passa attraverso la mia azione”. Tutta l’organizzazione di Ikyta Italia va avanti grazie al Seva degli Insegnanti. Spesso si risponde ad una richiesta precisa lì dove c’è più bisogno o il seva viene semplicemente offerto a seconda delle proprie possibilità, capacità e talenti. In ogni caso è sempre un’opportunità che permette attraverso il dare di poter percorrere la strada della prosperità e creare in modo molto sottile un impatto in tutto ciò che ci circonda. GLOSSARIO DEL SEVA Seva o Sewa: il termine deriva dalla radice sanscrita sev che letteralmente significa servire, rendere obbedienza, ma anche adorare, onorare, portare reverenza. Viene tradotto comunemente con servizio. Seva è la pratica spirituale del servizio disinteressato offerto senza alcun desiderio di ricompensa personale. Seva e Induismo: tradizionalmente nell’Induismo la pratica del Seva inteso come adorazione e servizio devozionale alla divinità era una prerogativa degli appartenenti alla casta più elevata, i brahmani, il cui compito consisteva nell’esecuzione delle cerimonie solenni e dei riti sacrificali. Il seva inteso come servizio, nella sua connotazione più pratica, era invece relegato alle classi inferiori. Seva e Sikhismo: nella tradizione Sikh le due connotazioni del termine seva, la prima legata al significato di servire e la seconda a quello di adorare, si compenetrano e si fondono. Per il Sikhismo il seva è un imperativo per la vita spirituale. Il Sikh serve tutta l’umanità con grande devozione e senza discriminazioni e considera questa attitudine una forma di adorazione divina perché sa che Dio pervade tutta la creazione. Il Sikhismo definisce tre strumenti nella pratica del seva: usando come mezzo il proprio corpo (tan), la propria mente (man) o ancora i mezzi materiali (dhan). Inoltre il seva deve essere praticato senza desiderio (nishkam), con innocenza (nishkapat), con umiltà (nimarta), con purezza di intenzione (hirda suddh), con sincerità (chit lae) e deve essere totalmente disinteressato (vichon ap gavae). Sukh hovai sayv kamaanee-aa. Troverai pace praticando seva. (Siri Guru Granth Sahib, pag. 25/19) Seva Panthi: è uno dei grandi ordini della tradizione Sikh (insieme a Nirmala, Udasi e Nihang), le cui finalità sono quelle di servire tutte le forme di vita con abnegazione e con grande rispetto. Il termine deriva dall’unione di due parole Seva, servizio, e Panthi che significa “via” e fa riferimento a coloro che fanno del servizio disinteressato il loro percorso di vita. L’ordine ebbe inizio mentre era Guru Teg Bahadur, nella seconda metà del 1600, grazie a Bhai Kanhaya. Quando il decimo Guru Gobind Singh ordinò ai suoi Sikh di indossare la spada e affrontare la guerra i Seva Panthis praticarono il loro servizio sul campo di battaglia offrendo il loro aiuto e sostegno, portando l’acqua e prestando soccorso sia agli amici che ai nemici. Sevadar: è una parola punjabi. Significa “colui che serve la corte del Guru”. Nella tradizione Sikh un sevadar offre il suo servizio disinteressato al Guru e alla Gurdwara senza aspettarsi niente in cambio. Un Granthi è un sevadar che è assegnato personalmente al Siri Guru Granth Sahib. Sevak: in sanscrito colui che pratica il seva. Seva e Simran: Il seva nella sua accezione più vera è profondamente legato al processo meditativo di Simran, la ripetizione e il ricordo del Naam con ogni respiro e con ogni battito del cuore. Solo attraverso il Simran il seva può attingere all’ Infinito. Yogi Bhajan definisce Simran come Tek, il Sostegno. “Quando ripetete il Gurbani, quando praticate il simran, questo vi dà l’essenza della pratica del seva”. (Yogi Bajan Lecture “Trust”, 16 10 1989 Los Angeles) Seva e Sacrificio: Nei sette gradini per la felicità (Impegno, Carattere, Dignità, Divinità Grazia, Sacrificio, Felicità), delineati dal nostro Maestro, il Seva è associato al Sacrificio, il sesto gradino prima della meta finale. Il sacrificio è uno stato di grazia, che deriva dal non attaccamento, dal completo superamento della dualità e ha come effetto la pace e l’armonia. “Quando sapete come sacrificarvi sarete felici… La capacità di sacrificarsi è sapere che ogni cosa è Dio, che non possedete nulla e dare a chiunque abbia bisogno.” (Yogi Bhajan, Meditazioni per il Nuovo Millennio, NM0379 Sistema Auto Sensorio I, 29.01.2001). Seva e Sahej Pad: Nei cinque stadi dello sviluppo spirituale che conducono alla Maestria (Saram Pad, Karam Pad, Shakti Pad, Sahej Pad, Sat Pad) il seva è associato al quarto, Sahej Pad. Nel Karam Pad si svolge un lavoro personale su sè stessi e si impara a capire chi si è realmente. Si trova una manifestazione e una direzione superando Shakti Pad. Nel Sahej Pad la mente neutra diviene sempre più dominante e unita all’intuizione fa sì che i pensieri e le azioni siano sempre più consapevoli. Nal Sahej Pad si riconosce il proprio compito e ciò che serve al momento e si agisce senza attaccamento all’idea del guadagno o della perdita personali. Obbedire, Servire, Amare, Eccellere: Yogi Bhajan la definisce la Legge dell’Universo o Legge della Spiritualità, una legge che non cambierà mai e a cui devono ubbidire tutti coloro che desiderano percorrere la via spirituale. Seva e Karma Yoga: Il Karma Yoga (via dell’azione) fa parte degli insegnamenti essenziali della Bhagavad Gita. I suoi principi si fondano sulla ricerca del raggiungimento dell’unione con il Sé Infinito attraverso la trascendenza nell’azione. Il Karma Yogi agisce considerando Dio come l’unico autore delle proprie azioni e in questo modo diviene libero dall’attaccamento ai risultati. Tutto il suo essere è semplicemente uno strumento della volontà divina. Il seva come pratica del distacco dai frutti dell’azione nella totale consapevolezza che tutto appartiene a Dio è lo strumento per raggiungere lo stato di Karma Yoga. Seva e Prosperità: Dharma è quando agiamo per elevare e servire gli altri. Seva è il nostro Dharma. Praticando Seva riceveremo in abbondanza mille volte tanto. (Yogi Bhajan, 26.08.1996). Yogi Bhajan insegna che l’abbondanza giunge attraverso il dare. Il Seva è il fondamento della prosperità nella nostra vita. La pace e l’armonia derivano dalla pratica del non attaccamento e attraverso il seva interagiamo in modo molto sottile con noi stessi e con tutto ciò che ci circonda, aprendo lo spazio e permettendo all’Infinito di servirci. “SEVA: SERVIRE IL MOMENTO, OGNI MOMENTO” Segue la traduzione e trascrizione in italiano del video “Seva” estratto da un DVD della serie “Inspirations” prodotta da www.sikhnet.com con un'intervista a Guruka Singh* che è visibile all'indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=LV4o_7cJd_c . “Nella vostra vita volete avere successo, volete avere esperienza di potere ed eccellenza. In realtà quello che non imparate è che il seva è la fonte di tutto il potere; ma il seva non è qualcosa che fate, forse all'inizio è qualcosa che fate, ma in realtà il seva è uno stato della mente, è uno stato della mente , un modo dell'essere. Potete pensare che seva sia lavare i piatti, prendersi cura di qualcuno..e tutto questo è seva, ma quando capite chi siete in relazione con voi stessi, in relazione con Dio e in relazione al tuo Guru, allora cambiate il modo in cui vedete la vita e la vita diventa veramente semplice, perché essere Sikh in realtà è la cosa più semplice che esista al mondo. Voi potreste pensare che sia difficile, “Devi fare questo, devi fare quest'altro!”. Ma non è difficile, c'è solo una cosa che dovete fare. Non rende tutto semplice il fatto di ricordarsi di una cosa sola? Ok, eccola, non avete bisogno di una lista, non dovete scrivere nulla. Eccola! Andate di fronte al vostro Guru, fate il vostro matta tek [chinare la fronte a terra] e capite che quando abbassate la testa, quella che state dando al vostro Guru non sono quelle monete, ma la vostra testa. Quindi tenete giù la testa e sentite che state dando la testa e capite mentre vi inchinate che quando avete dato la testa non avete più una testa. Come fate ad averne una se l'avete data via? Non ce l'avete più. E cos'avete quando non avete più la testa? Avete un cuore. Quando mettete la testa a giù dite: “Sono qui, sono qui. Sono venuto qui per farlo Signore!” Poi alzate la testa e quello che dovete fare è prestare attenzione; perché questo è quello che è l'hukam, che non è solo quel passo che viene letto alla fine dopo l'Ardas. L'Hukan avviene in ogni momento perché il guru non è fuori di voi, ma è dentro di voi. Quindi quando in ogni respiro che respirate sentire la presenza del Guru dentro di voi e sentite che appartenete al Guru e sentite che il Guru si prenderà cura di ogni cosa per voi, allora fate cadere la vostra agenda e fate cadere i vostri piani perché capite che c'è IL PIANO, e IL PIANO può non essere il vostro piano. Allora come fate a sapere qual è IL PIANO? Ecco cosa vuol dire sintonizzarsi alla volontà di Dio, all'hukam, perché in ogni momento vi viene dato l'hukam in quel momento; siete nel flusso dell'hukam in quel momento. Quello che dite semplicemente è: “Sono disponibile, usami!”. Perché, sapete, quando volete fare un buon lavoro non prendete una sega con il manico rotto, quella la lasciate stare, ne prendete con un buon manico per tagliare la legno ed è lo stesso, Guru Ji vuole che il lavoro venga fatto. Se vi rendete disponibile e siete nella vostra forza e nella vostra identità e siete liberi dai vostri dubbi e preoccupazioni di sé allora il Guru vi prenderà e vi userà per fare quello che è necessario venga fatto in quel momento. Quindi non dovete cercare il seva , il seva è là, in ogni momento, dentro di voi e voi in ogni momento sapete cosa deve essere fatto. perché diventa a evidente in quel momento, se prestate attenzione. Può darsi che dobbiate sorridere a qualcuno, può darsi che qualcuno abbia bisogno di un abbraccio, può darsi che qualcuno abbia bisogno di una botta, può darsi che i piatti debbano essere lavati, oppure qualcuno si è dimenticato lo spazzolino. Qualsiasi cosa sia in quel momento. Se prestate attenzione saprete cos'è: la parola che deve essere detta, l'azione che deve essere fatta. Quindi, letteralmente, nella vostra vita, diventate seva, il seva è parte di ciò che siete.. E' un atteggiamento, è un modo di essere. Il seva è la cosa più semplice. La cosa semplice è sapere in ogni momento che l'altra persona sei tu. Quindi se siete in bagno e usate l'ultimo pezzo di carta igienica , non alzatevi e andate via , prendete il rotolo finito, lo gettate nel cestino e ne prendete un altro nuovo e sapete che la prossima persona che entrerà in quella porta sarete voi. E siete felici che la carta igienica sia lì. Quella è seva. Giusto? Nessun altro deve essere lì. Non dovete servire qualcuno direttamente , tutto quello che dovete fare è servire il momento, in ogni momento, ma la domanda è : “Come? Come ci arrivi? Come diventi seva? Come stare in uno stato di seva?”.Bene , prima di tutto abbiamo tutti questi strumenti splendidi. Perché recitare il Nitnem,? Perché recitare i Bani? Perché fare queste cose? perché puliscono la tua mente e lasciamo cadere il tuo senso voi in modo che voi possiate ricevere dall'Universo e in quel momento servire l'Universo e questo significa vivere da Khalsa. Khalsa significa essere pronti nel momento, essere completamente disponibili per il vostro Guru in ogni momento. La tua forza, la tua intelligenza, la tua vitalità, la tua energia, la tua saggezza, la tua felicità sono tutte lì al servizio del vostro Guru in ogni momento. Quindi usate gli strumenti che ci sono stati dati, lavorate su di voi, fate cadere le paure, le abitudini, le insicurezze, meditate, perché la questione non è sembrare di star bene , ma dovete guardarvi allo specchio e dovete essere onesti con voi stessi, ma voi non volete guardarvi allo specchio e volete guardare qualsiasi altra cosa: volete ascoltare la musica, guardare la televisione, parlare con gli amici. Fare questo, fare quell'altro. Nessuna di queste cose è sbagliata. Fatele! Ma dovete anche guardarvi allo specchio! perché dovete essere corretti con voi stessi, dovete essere onesti. Lavorate su di voi col cuore, sinceramente, ripulitevi e , allora, voi, spontaneamente diventerete seva e il seva fluirà attraverso di voi. Quindi è veramente semplice! Lo so che pensate: “La fa sembrare semplice, ma non lo è”. Ma io vi dico che è veramente semplice. Magari vi ci vorrà un po' di tempo, ma va bene, ci vuole tempo per le cui per cui vale la pena. Quindi tenete duro, lavorateci sopra, andateci attraverso e comprendete che siete stati benedetti. Siete i Sikh del Guru.” *Guruka Singh , scrittore ed insegnante, vive in New Mexico. Ha tradotto in inglese dal Gurumukhi le poesie di Yogi Bhajan riportandole nel libro “Furmaan Khalsa: Poems to Live By ”. Ha tradotto in inglese il Japji Sahib e numerosi altri Gurbani. E' uno dei fondatori di www.sikhnet.com. 2010 Date da ricordare 31 ottobre - Tantra Yoga Bianco a Milano 21 dicembre - Solstizio d’Inverno PROSSIMI EVENTI DA IKYTA ITALIA 22-24 Ottobre 2010 e 26-28 Novembre 2010 - Teacher Training Livello 2: Relazioni Autentiche, presso Centro Budokan in… Ram Das Nivas, Via Properzio, 4 Roma Un corso (uno dei cinque moduli di Livello 2) di sei giorni, suddivisi in due tranche, per imparare a connettersi in maniera coerente alla vera identità, il “Sat Nam”, in sé e negli altri. Lasciare andare i giudizi e le paure che intralciano la visione della vera ed unica identità. Trasformando la proprioa consapevolezza, aumenterà la comprensione di come le proprie energie si muovano attraverso sè e in relazione agli altri. Questo riconoscimento di dinamiche energetiche in tutte le relazioni darà la capacità di interagire con il proprio flusso energetico e muoversi in una direzione positiva e più armoniosa. Per informazioni: segreteriaikyta@ gmail.com tel. 345.9798023 31 ottobre 2010 Tantra Yoga Bianco a Milano Il Tantra Yoga Bianco® permette di passare attraverso i blocchi subconsci, in modo da avere una vita più piacevole. In un tempo ridotto puoi fare l’esperienza del rilascio di molti dei carichi che trasporti nella tua mente. Quando vedi e agisci con chiarezza in ogni momento, puoi raggiungere una maggiore comprensione di te stesso e la tua vita può cambiare. La tua mente, il tuo corpo e la tua anima possono agire insieme come unità. Questo è il percorso della consapevolezza e della libertà personale e porterà più successo in ogni area della tua vita. Per informazioni ed iscrizioni: http://www.funakoshi.it/uploads/ media/Tantra_ Yoga_Bianco_ 2009.pdf DAGLI INSEGNANTI Novembre 2010 - Giugno 2011 Lo Yoga del Pranayama. Corso di specializzazione in 7 moduli per perfezionare l'arte di espandere l'unità primaria, la forza vitale organizzato da Associazione KYATRA c/o Budokan..in Roma. La partecipazione a “Lo yoga del pranayama” è aperta a tutti coloro che hanno una esperienza basilare dell’arte del respiro acquisita presso le diverse scuola di Yoga." Il corso e’ strutturato in sette moduli, gli Insegnanti sono: Guru Dev Singh,Guru Chararan Singh, Shiv Charan Singh,Sada Sat Singh, Avtar Kaur, Ram Rattan Singh, Sadhana Singh Per informazioni ed iscrizioni: Hari Bhajan Kaur - loyogadelpranayama@ gmail.com 339.1127580 Milano/Verona. Teacher Training Livello 2: Mente e Meditazione, Sei giorni di Benedizione, Esperienza e Trasformazione: questa è la pratica e l’espressione della consapevolezza che noi siamo UNO con DIO. La proiezione della nostra vera identità (Sat Nam), essere questa identità attraverso la nostra parola e azione ed espandere e approfondire la consapevolezza dell’insegnante in noi. Completare questo stadio fa di voi un Professionista certificato di Kundalini Yoga. 14 – 17 ottobre 2010 Nirvair Singh e Nirvair Kaur (Espanola, Alaska) 29 – 30 gennaio 2011 Guru Dev Singh (Roma) Per informazioni ed iscrizioni: Sangeet Kaur 025455040 e Patwant Kaur 0457255781; [email protected] Numerosi Teacher Training di primo livello partiranno entro la fine dell’anno, sul sito http://www.ikytaitalia.org/kundalini_yoga_formazione/kundalini_yoga_teacher_training_primo_liv ello.php viene riportata le lista delle/gli Organizzatrici/tori con i loro recapiti. LINK IKYTA ITALIA www.ikytaitalia.org 3HO www.3ho.org Sito yogi Bhajan su 3HO www.3ho.org/YogiBhajan.html Tantra Yoga Bianco www.whitetantricyoga.com Kundalini Yoga www.kundaliniyoga.com Yoga Festival www.yogafestival.org PER CONTATTARE LA REDAZIONE: Guru Seva Kaur Boscolo : [email protected] Uttamjit Kaur Marino: [email protected] Fateh Kaur Fanelli (Coordinamento newsletter) : [email protected] Le vostre osservazioni sarebbero molto utili per poter migliorare la prossima volta. Grazie. Mille Benedizioni. Presidenza Ikyta 345.9798030 [email protected] Segreteria Ikyta 345.9798023 [email protected] Jagat Kaur 333.3236981 [email protected] Logistica eventi, UISP: Bhagwati Kaur 339.5392589 [email protected] Coordinamento sito internet: Meherbani Kaur 348.7319764 [email protected] Coordinamento newsletter: Fateh Kaur 339.2227758 [email protected] Ufficio legale: Jagjeet Kaur 328.8647348 [email protected] Eventi pubblici e stampa: Subhadra Kaur 335.6953385 [email protected] Gurumeet Singh 348.8836319 [email protected] Campagne associative: Sat Sangat Kaur 349.2403166 [email protected] SEDE LEGALE: Ikyta Italia - Ass. Italiana Insegnanti di Kundalini Yoga Via Properzio, 4 - 00193 Roma (RM) [email protected]