Complesso “Escuelas Pías de San Fernando”, Madrid, Spagna
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Complesso “Escuelas Pías de San Fernando”, Madrid, Spagna
Progetti Carmen Murua Il progetto per la realizzazione di una biblioteca e una serie di aule universitarie – commissionato dall’università spagnola a distanza UNED, insieme all’amministrazione del Comune di Madrid, premiato nel 2006 all’International Brick Award – è stato realizzato nel quartiere popolare madrileno di Lavapiés, uno dei più antichi della città, abitato principalmente da giovani ed emigrati che gli assegnano un carattere di grande vivacità culturale. L’intervento, in realtà, fa parte di un’opera più ampia, iniziata dallo stesso architetto, alla fine degli anni Novanta, con la riqualificazione di piazza Agustín Lara: uno spazio urbano domi- josé ignacio linazasoro Complesso “Escuelas Pías de San Fernando”, Madrid, Spagna nato dalla presenza di una chiesa barocca gravemente daneggiata durante la Guerra Civile spagnola e lasciata lì come semplice rudere, conferendo all’intera area un carattere oscillante tra il romantico e il degradato. La nuova biblioteca “Escuelas Pías de San Fernando” occupa in parte gli spazi della chiesa, mentre le aule universitarie sono state concentrate in un nuovo fabbricato aggiunto a completamento dell’isolato e accostato all’antica costruzione. Non è la prima volta che José Ignacio Linazasoro si confronta con una preesistenza storica: basta ricordare i progetti per le chiese di Santa Cruz de Medina de Rioseco, a Valladolid (1983-91), e di San Lorenzo a Valdemaqueda, Madrid (1997-2001). Allora, come adesso, ha cercato sempre un equilibrio tra le esigenze creative e il rispetto del patrimonio architettonico del passato, integrando le sue opere con logica e natura- 12 cil 143 lezza nel contesto in cui si è trovato a operare. In questa occasione, l’attuazione si è rivelata assai ardua, giacché comprendeva lavori di restauro, riabilitazione e ampliamento, ma ciò nonostante il risultato appare pur sempre fortemente integrato. Giocano un ruolo fondamentale nella riuscita dell’unitarietà tanto l’esaltazione e la potenzialità espressiva della rovina (trasformata in fulcro di tutto il progetto), quanto l’utilizzo del laterizio, che favorisce la continuità del complesso e diventa materiale protagonista all’interno del dialogo tra architettura nuova e antica. Gli accessi alla biblioteca e alle aule rimangono indipendenti, mentre esiste una sequenza di percorsi interni ed esterni che mettono in comunicazione i vari spazi e le diverse funzioni. Il prospetto d’ingresso affacciato sulla piazza Agustín Lara, definito dal muro in laterizio della navata centrale, è costituito da mattoni vecchi e nuovi, con resti di frammenti decorativi in pietra, “esposti” come riferimenti archeologici, a costituire un esempio d’armonico rapporto tra nuovo ed esistente. Il mattone artigianale utilizzato è simile a quello dell’antica costruzione, di colore rosso, che, a volte, come nel fabbricato delle aule, si presenta con una trama gradevole e una resa materica perfetta, dimostrando di essere un materiale delicato. Il fronte d’accesso di quest’edificio, sulla via Tribulete (strada in discesa rispetto alla piazza), riprende l’allineamento e l’altezza della chiesa, con una composizione lontana dal mimetismo ed arricchita da un interessante dettaglio dell’imbotte in legno delle finestre. Altre volte, invece, il mattone mostra il suo lato più grezzo, perfetto per creare l’atmosfera seducente all’interno della biblioteca e trasmettere un certo carattere urbano. Qui il lavoro del progettista spazia dalla grande alla piccola scala, da quella urbana a quella del disegno dei particolari del mobilio fisso, degli scaffali per i libri e dei tavoli con leggii, proprio come nelle biblioteche antiche. Non è stata ricostruita volutamente la cupola I resti dell’antica chiesa con l’ingresso alla biblioteca dalla piazza Agustín Lara. Planimetria generale. Nella pagina a fianco: schizzo dell’interno della biblioteca. FOTOGRAFIE Miguel de Guzmán (www.imagensubliminal.com) 13 progetti Piccolo cortile interno. Facciata del nuovo edificio destinato ad aule universitarie. Dal basso: piante del piano terra, del primo e del secondo livello del complesso. Nella pagina a fianco: interno della biblioteca verso la navata longitudinale. 14 cil 143 15 progetti Dettaglio della sezione longitudinale della biblioteca. Vista interna della biblioteca e, nella pagina a fianco, vista dal basso della nuova copertura lignea. 16 cil 143 17 progetti ottagonale originaria andata distrutta, sostituendola con una bella copertura “a volta” in doghe lignee lamellari, “tagliata” in modo da consentire il passaggio della luce zenitale, che inonda lo spazio ed esalta le trame costruttive. Linazasoro dà prova della possibilità d’integrazione tra ciò che è antico e nuovo, ed afferma una continuità con l’architettura del passato, nel senso di com’è stata costruita, a partire dallo studio dei materiali e, con un delicato equilibrio tra conoscenza tecnica e ideazione, riesce a proteggere e salvaguardare il prezioso monumento. ¶ controsoffitto in cartongesso Scheda tecnica Progetto: José Ignacio Linazasoro Collaboratori: J.M. García, A.M. Montiel, F. Rodríguez, J.F. de la Torre (struttura) D.L.: J.I. Linazasoro, J.M. García del Monte, H. S. de Erice, J.C. Corona Committente: Gerencia Municipal de Urbanismo del Ayuntamiento de Madrid Impresa: Aldesa Dimensioni: 4.000 m2 sup. complessiva Importo: 4.800.000 euro Cronologia: 1999-2004, progetto-fine lavori facciata in mattoni a vista Particolare della sezione e del prospetto dell’edificio contenente le aule universitarie. Nella pagina a fianco: nuova scala interna addossata al muro preesistente della chiesa. serramenti in legno di pino solaio in calcestruzzo a vista Interno dell’edificio universitario. 18 cil 143 19 progetti