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Lo Standard negli Stereo

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Lo Standard negli Stereo
Stereo Microscopi
SZX2
SZX10/SZX16 per la Scienza dei Materiali
Lo Standard negli Stereo
INTRODUZIONE
Per vederci più chiaro
Stereo Affidabili
Poiché ogni cosa è un intreccio complesso di aspetti conosciuti e sconosciuti, è importante usare
strumenti corretti, qualunque cosa stiate facendo. Nella microscopia industriale esiste tutta una
serie di precise esigenze ottiche e non ottiche che vanno soddisfatte: alta risoluzione, una vasta
gamma di zoom, rigore e flessibilità. Con Olympus non avrete bisogno di scendere a compromessi
con le vostre esigenze: ottica eccellente, nitidezza impareggiabile e perfetta ergonomicità.
Storia di due microscopi
La nuova gamma di stereo microscopi Olympus SZX2 comprende due strumenti di classe elevata
con diverse caratteristiche per ruoli differenti. Il modello SZX16 è finalizzato alla ricerca in quanto
offre flessibilità e sensibilità per soddisfare persino il progetto di studio più sofisticato. Il modello
SZX10 è un cavallo di battaglia per le ispezioni essendo in grado di rendere più semplici e molto
più efficienti i lavori quotidiani.
CONTENUTI
PER ESSERCI OGGI E DOMANI
Serie SZX2: per ogni vostra esigenza
Sia che stiate effettuando operazioni di routine sia che si tratti di qualcosa che non avete mai
fatto prima, potete essere certi che un microscopio Olympus è sempre perfetto. Con la sua
preziosa eredità e con le sue numerose anticipazioni d’avanguardia, Olympus sa trarre il meglio
dai vostri campioni: il microscopio SZX2 ne è una chiara conferma.
Su misura per voi
6 –11
Gli abiti altrui non sempre vi si adattano e lo stesso vale per i microscopi. Con
Olympus potete acquistare lo stereo microscopio più adatto alle vostre esigenze e che comunque vi garantisce una necessaria flessibilità per eventuali
futuri ampliamenti.
Perfettamente bilanciato
12 –17
Ogni cosa funziona meglio se tutti i componenti sono perfettamente bilanciati.
Nei microscopi questo significa avere la certezza che l’operatore possa utilizzare lo strumento con facilità per ottenere il massimo dal campione osservato.
Grandi immagini
18 – 23
La scelta di uno stereo microscopio è un compito importante. Processi diversi
richiedono strumenti diversi e Olympus è in grado di fornire una soluzione per
ognuno di loro.
Il vostro successo. Il nostro obiettivo.
L’impegno di Olympus è realizzare microscopi e accessori perfetti per supportare il vostro lavoro a qualsiasi livello. Siamo orgogliosi delle nostre capacità in R&D e in produzione senza dimenticare un accurato
servizio clienti. Il risultato del nostro obiettivo? Il vostro successo, per oggi e per domani.
Capitolo I
SU MISURA PER VOI
Decisamente innovativo ed estremamente flessibile
Qualunque sia la vostra esigenza, potete essere certi che con un microscopio Olympus ci vedrete
più chiaro. Ottica superiore e design ergonomico sono in dotazione di serie su tutta la gamma.
Quindi sia che cerchiate uno stereo microscopio di classe superiore con ottime capacità di documentazione, sia che cerchiate uno stereo microscopio da ricerca completo e con un’eccellente
gamma zoom, sarete sempre in buone mani.
A
SZX16
Stereo microscopio da ricerca
B
NA massima
a qualsiasi ingrandimento
Risoluzione: + 22%
Su misura per voi
POTENZIALE ILLIMITATO
Con i prodotti e i componenti che diventano sempre più piccoli ma sempre
più complessi, i microscopi utilizzati nelle procedure di R&D e d’ispezione richiedono maggiore flessibilità e capacità di identificare anche il minimo dettaglio
sfruttando l’ampia gamma di ingrandimenti disponibili.
Con il sistema ottico utilizzato nel microscopio SZX16 si ha un effetto 3D potenziato
che rende più vivi gli oggetti tridimensionali osservati e permette all’osservatore di
individuare persino i dettagli più piccoli. Questo effetto funziona anche ai massimi
ingrandimenti, quando cioè la stereo microscopia raggiunge come sempre il limite
massimo facilitando l’interpretazione e la descrizione delle strutture e semplificando
la realizzazione manuale di prototipi di microcostruzioni.
Una nuova risoluzione
Ottimizzato per occhi e camera
A La serie SZX2 è stata creata utilizzando i percorsi ottici paralleli del sistema
ottico (o telescopio) galileiano. Il microscopio da ricerca SZX16 fa un passo oltre,
grazie alla presenza di lenti più grandi realizzate con vetro di ultima generazione,
che consente una quantità di aperture numeriche (NA) decisamente maggiore e
dunque una straordinaria nitidezza. Perciò il microscopio SZX16 Olympus ha una
risoluzione massima di 900 coppie di linee al millimetro (NA = 0.3). In pratica potete
risolvere con estrema chiarezza due punti ad una distanza di solo 1.11 µm.
Mentre i nostri due occhi apprezzano la visuale stereoscopica generata da uno stereo
microscopio, una singola camera non fa altrettanto. Tuttavia nella gamma SZX2 un
piccolo movimento dell’obiettivo significa che l’immagine viene inviata tramite un singolo percorso ottico assiale. In questo modo si produce un’immagine per documentazione che elimina le differenze presenti nella risoluzione x-y e permette di ottenere
un’immagine perfettamente a fuoco sull’intero campo visivo. Si tratta di un enorme
progresso nella documentazione digitale creata da uno stereo microscopio.
Per ricavare più informazioni
Estrema versatilità
B Per le caratteristiche stesse del loro design, gli stereo microscopi aumentano la
risoluzione proprio come si aumenta l’ingrandimento utilizzando l’ottica zoom, e la
serie SZX2 ha il più alto numero di NA sull’intera scala zoom. Tuttavia gli operatori
tendono a non lavorare linearmente con lo zoom. Infatti trascorrono l’85% del loro
tempo lavorando con un ingrandimento medio. Il modernissimo design dell’ottica
zoom Olympus SZX2 aumenta l’NA in questo specifico segmento di scala con una
rapidità mai vista permettendo all’operatore di potenziare del 20% dettagli, chiarezza
e informazioni.
D L’aggiunta della camera Olympus DP71 crea un perfetto sistema per la formazione di immagini a basso ingrandimento per stereo microscopi. Perciò sia che stiate
creando nuovi componenti per sistemi microelettromeccanici (MEMS), sia che stiate
tentando di valutare tecniche pittoriche dei grandi Maestri del passato, sarete sempre in grado di vedere di più e registrare di più usando il microscopio SZX16.
Dal grande al piccolo
L’eccellente ottica del modello SZX16 non solo ha potenziato la nitidezza delle
immagini, ma ha anche ampliato la scala zoom assicurando una maggiore flessibilità.
Con un rapporto zoom 16.4:1 – primo a livello mondiale – e obiettivi parafocali, il modello SZX16 può muoversi da 3.5x a 230x senza costringere l’operatore a distogliere
lo sguardo dal campione osservato. Sorprendente. Ciò rappresenta un rapporto zoom
effettivo di 65.7:1.
Gamma top
C
Obiettivo stereo
SDF PLAPO 2XPFC
Un effetto 3D potenziato
Dei sei obiettivi con correzione apocromatica disponibili, i modelli 0.3x e 0.8x sono
stati ottimizzati per allungare al massimo la distanza di lavoro. I modelli 0.5x, 1.0x,
1.6x e 2.0x sono tutti parafocali e dunque, quando vengono utilizzati con i revolver
optional a due posizioni, è possibile cambiare gli obiettivi senza bisogno di guardare. Perciò l’operazione di rimessa a fuoco è ridotta al minimo tanto che si richiede
solamente una correzione nell’ordine massimo di 1 mm. Ciò riduce sensibilmente il
tempo necessario per indagini di una certa complessità in cui occorre passare con
rapidità da ampie visuali ai particolari più minuscoli.
Lavorare al limite
C Fino ad oggi, nel caso di uno stereo microscopio, è sempre stato impossibile
osservare i dettagli nella scala µm se il campione era coperto da uno spesso strato
di plastica (es. DVD), vetro (es. camere riscaldanti o refrigeranti per lo studio del
comportamento termico dei materiali) o acqua (es. strutture elettroniche su biochips).
Questo fenomeno è dovuto alla presenza di aberrazioni causate da indici di rifrazione
diversi tra aria e plastica, vetro o acqua. Per evitare questa situazione e compensare
queste differenze, Olympus ha inserito un anello di correzione che permette la manipolazione precisa delle lenti degli obiettivi. Grazie a questa tecnica è possibile realizzare immagini nitide e chiare anche attraverso uno strato d’acqua di 5 mm. E’ la prima
volta che un simile metodo viene applicato all’obiettivo di uno stereo microscopio.
E
SZX16
Stereo microscopio da ricerca
D
Confortevole e digitale
Tubo di osservazione trioculare
inclinabile con camera DP71
10
A
Su misura per voi
SZX10
Stereo microscopio avanzato per
operazioni di routine
TUTT’ALTRO CHE ROUTINE
Certi compiti, pur eseguiti giorno dopo giorno, non rientrano nell’ambito
della routine e uno stereo microscopio modello base non è in grado di fornire
la flessibilità necessaria per completare adeguatamente tutte le procedure.
Per applicazioni di questo tipo Olympus ha realizzato il modernissimo stereo
microscopio da routine SZX10.
SZX10, naturalmente
B
Obiettivi con correzione
planare DF
Immagini senza distorsioni
sull’intero campo visivo
Stereo microscopio
tradizionale
C
SZX10
Grande distanza di lavoro
Più spazio per lavorare
A Ogni volta che qualcosa viene sottoposto ad un’ispezione di livello superiore, è
certamente probabile che abbiate già un’idea precisa di come si presenterà il vostro
campione. Avrete un’idea delle dimensioni, dei colori e delle caratteristiche della
superficie e dunque la visuale assolutamente naturale del campione fornita dal microscopio SZX10 non farà altro che rendere più visibili le differenze. Come il modello
SZX16, anche il microscopio SZX10 è realizzato secondo il principio galileiano, ma
ha il vantaggio di fornire visuali perfettamente naturali del campione osservato piuttosto che raggiungere il limite fisico assoluto a livello di risoluzione. Comunque il modello SZX10 raggiunge ancora una risoluzione di tutto rispetto (600 coppie di linee al
millimetro) permettendo la visualizzazione di strutture con dimensioni inferiori a 2 µm.
Un quadrato è sempre un quadrato
B Correggere errori di distorsione su uno stereo microscopio è sempre estremamente
difficile, dato che i due percorsi ottici separati non toccano perpendicolarmente la
superficie del campione. A differenza di altri stereo microscopi di questa categoria, il
modello SZX10 fornisce immagini pressoché perfette e prive di distorsioni. Dal punto
di vista ottico questo traguardo è garantito da un attento equilibrio tra risoluzione,
distanza di lavoro, correzione cromatica, astigmatismo e angolo stereo. In sintesi, sul
modello SZX10 non avviene quell’“effetto a cupola” che normalmente piega linee rettilinee e ciò significa che un quadrato verrà sempre riprodotto nella sua forma esatta.
Più a fuoco
Per fare del microscopio SZX10 un vero e proprio strumento di analisi, il sistema
ottico è stato studiato e realizzato non solo con lo scopo di garantire una perfetta
riproduzione di forme e colori, ma anche di raggiungere la massima profondità di
campo (DOF). Infatti con l’SZX10 i campioni possono venire osservati con una profondità di campo (DOF) doppia rispetto a quella del modello SZX16 che pur assicura
un’eccellente risoluzione. Ciò riduce l’esigenza di rimessa a fuoco e semplifica alcune
operazioni quali la saldatura.
Più spazio per lavorare
C La lunghezza della distanza di lavoro è importante ogni qualvolta debbano essere
ispezionate superfici che si trovano nella parte inferiore di grossi campioni (esempio:
palette delle turbine). Inoltre una lunga distanza di lavoro facilita anche lo scambio
di campioni nonché qualsiasi manipolazione del campione stesso. Il modello SZX10
offre un’ampia scelta tra otto diversi obiettivi per soddisfare anche le esigenze più
sofisticate.
Assenza assoluta di distorsioni
L’obiettivo con correzione planapocromatica DFPLAPO1x, privo di distorsioni, possiede una distanza di lavoro di 81 mm. Per situazioni in cui si richiede una maggiore distanza di lavoro senza per questo perdere in NA, si raccomanda il modello
SZX-ACH1x che possiede una distanza di lavoro pari a 90 mm. In entrambi i modelli
– DFPLAPO o SZX-ACH – è disponibile l’obiettivo 1.25x. La linea degli obiettivi è
infine completata dagli obiettivi DFPL con correzione acromatica, privi di distorsioni,
0.5x, 0.75x, 1.5x e 2x.
Funzionalità impareggiabile
D
Per potenziarne ulteriormente la funzionalità, il microscopio SZX10 può essere attrezzato con un revolver a due posizioni che permette di passare da un obiettivo all’altro
con estrema facilità: una caratteristica unica in questa categoria di stereo microscopi.
Solo per i tuoi occhi
D Il microscpio SZX10 offre un livello sorprendentemente alto di comfort visivo che
aiuta l’operatore ad evitare un eccessivo affaticamento della vista: aspetto estremamente importante quando è necessario potersi concentrare sul lavoro senza alcun
ulteriore sforzo. Inoltre i modernissimi oculari ComfortView abbinati ad un angolo
stereo ben selezionato, permettono una visione naturale e confortevole riducendo
sensibilmente il tempo richiesto per la regolazione del microscopio. I vostri occhi
mettono a fuoco l’immagine stereo più rapidamente e la vostra testa – come pure i
vostri occhi – godono di una maggiore libertà di movimento – senza compromettere
l’effetto 3D.
Documentare tutto
Fate in modo che altri possano vedere che cosa siete in grado di fare creando un
sistema per la formazione di immagini basato sul microscopio SZX10. Con una testa
trioculare montata sull’SZX10, potete muovere leggermente l’obiettivo in uso per
utilizzare il percorso assiale. In questo modo viene fornita una visuale perpendicolare
che permette all’operatore di effettuare misurazioni precise e creare una perfetta
documentazione digitale di ciò che è stato scoperto.
E
SZX10
Una stazione per la formazione
di immagini
Eccezionalmente confortevole per i
vostri occhi
12
CAPITOLO II
PERFETTAMENTE BILANCIATO
Efficienza x versatilità = SZX2
Un sistema può essere completamente efficiente solo se tutti i diversi fattori importanti per il suo
funzionamento lavorano in perfetta armonia. Nella microscopia un sistema non comprende solo il
microscopio, ma anche il campione, la camera, il software e, non da ultimo, l’operatore. Gli stereo
microscopi serie SZX2, come tutti i microscopi Olympus, hanno raggiunto quest’equilibrio con
eccellenti livelli di comfort e flessibilità.
14
A
Ergonomicità per posizioni operative
più confortevoli
PERFETTAMENTE BILANCIATO
NELL’AREA COMFORT
Comfort visivo
Utilizzare ogni parte del dispositivo o rimanere nella stessa posizione troppo
a lungo possono portare ad elevati livelli di stress e fatica. Nella stereomicroscopia anche gli occhi sono spesso fissi su un solo punto per lunghi periodi
nello sforzo di non perdere l’immagine e questo causa affaticamento della vista
e potenziali dolori a testa e collo. A tal proposito la gamma SZX2 vi offre una
grande quantità di caratteristiche ergonomiche che vi permettono di creare la
vostra esperienza in una situazione di assoluto comfort. In questo modo non
solo diventa più facile trovare e conservare l’immagine stereo, ma si riduce
anche il rischio di tralasciare aspetti importanti.
insieme per produrre le ricche informazioni associate al nostro mondo in 3D. Tuttavia
per la stereomicroscopia, l’intero processo di ingrandimento ottico può creare stress
a questo sistema provocando affaticamento della vista ed emicrania: questa situazione
rende dunque difficile mantenere un’immagine 3D e, in alcuni casi, si evita addirittura
l’uso prolungato del microscopio. Olympus ha messo in campo tutto il suo sapere per
dare più comfort alla vostra vista. Oltre agli oculari ComfortView, unici nel loro genere,
che permettono un maggiore movimento degli occhi senza perdere l’effetto 3D, sul
tubo di osservazione SZX2 è stato ottimizzato l’angolo di convergenza tra gli oculari
per garantire una visione più rilassata.
D E Solitamente non pensiamo mai a come i nostri occhi e il nostro cervello lavorino
Comodi in qualsiasi posizione di osservazione
B
Messa a fuoco micrometrica
Messa a fuoco precisa e scorrevole
anche ad alti ingrandimenti
A E Gli stereo microscopi serie SZX2 da utilizzare in posizione seduta o in piedi,
a seconda del modello, possono essere attrezzati con diversi tubi di osservazione
bioculari e trioculari che vi consentono una visuale confortevole in entrambe le
posizioni. Tuttavia può succedere che sia necessario un solo tubo di osservazione
adatto ad entrambe le posizioni di osservazione. Per questa specifica esigenza,
Olympus ha creato il tubo ergonomico. Questo tubo può muoversi da 5° a 45° (orizzontale) fornendo un’eccellente personalizzazione e adattando il microscopio ad un
gran numero di utilizzatori e non viceversa.
Funzionale, eppur bello
La serie SZX2 è piacevole dal punto di vista sia ergonomico che estetico. Tutti i
componenti sono stati progettati per fornire un sistema ottico perfetto e il massimo
livello di design e di comfort per l’operatore. I comandi sono di facile accesso e
semplici da utilizzare, il telaio è solido e dunque garantisce precisione nei comandi
di qualsiasi funzione. Il design del corpo zoom facilita l’accesso ai controlli zoom e la
sua compattezza permette di ridurre l’altezza visiva e, di conseguenza, di utilizzare
obiettivi con una maggiore distanza di lavoro senza per questo rinunciare ad una
posizione confortevole.
Una sottile differenza: la messa a fuoco
C
Base con LED SZX2-ILLT
Facile accesso a quattro diversi
metodi di contrasto
B Probabilmente la messa a fuoco è il comando più utilizzato in qualsiasi stereo
microscopio. Perciò Olympus ha concentrato su di essa tutta la sua attenzione, non
solo per renderla più accessibile e più confortevole, ma anche per potenziarne il più
possibile precisione e scorrevolezza. L’unità di messa a fuoco micrometrica SZX2-FOF
ha al suo interno una trasmissione planetaria che è assolutamente priva di gioco e
permette un movimento scorrevole finora impossibile. Infine la sensibilità è più che
raddoppiata rispetto ai modelli precedenti e la messa a fuoco avviene senza alcuno
sforzo, anche ai massimi ingrandimenti: un altro primo posto conquistato da Olympus.
Uniforme e flessibile
C Per tradizione le sorgenti di luce trasmessa per la stereomicroscopia hanno sempre
richiesto una base con stativo di oltre 80 mm di altezza. Ciò può provocare dolori
agli arti superiori e una postura innaturale a causa dell’eccessiva altezza visiva. Con
la sua altezza di soli 41 mm, l’illuminatore a luce trasmessa con LED SZX2-ILLT
non solo ha uno spessore dimezzato rispetto alle basi diascopiche tradizionali, ma
fornisce anche eccellenti possibilità di contrasto grazie alla presenza della torretta a
quattro posizioni per illuminazione in campo chiaro, campo scuro, obliqua e in luce
polarizzata. L’illuminazione obliqua si ottiene mediante un foglio ottico innovativo
microlamellato che fornisce un contrasto perfettamente uniforme sull’intero campo
visivo.
E
Tubo trioculare inclinabile
Range di movimento: 5–45°
D
Oculari ComfortView
Osservazione stereo più facile e
minore affatticamento della vista
16
A
Ripresa assiale delle immagini
Posizione dell’obiettivo per una
documentazione digitale perfetta
PERFETTAMENTE BILANCIATO
DIGITALE, FINO IN FONDO
Il potere non è nulla senza il controllo: con i microscopi SZX10 e SZX16 siete in
mani sicure. Infatti il sistema è stato progettato tenendo presente la tracciabilità
e quindi risulta essere perfetto in caso di applicazioni in cui tutto deve essere
documentato.
Scegliete il percorso assiale
A Gli stereo microscopi Olympus serie SZX2 sono strumenti perfetti per mettere
in evidenza qualsiasi dettaglio, da macro a micro, e dunque creano perfetti sistemi
per la formazione di immagini. Tuttavia non è possibile, a scopo di documentazione,
posizionare una camera in uno dei due percorsi ottici obliqui in quanto l’immagine
registrata deve essere ripresa direttamente da sopra il campione. Per questo motivo
utilizzando il revolver portaobiettivi, ogni obiettivo Olympus può venire ruotato in
una seconda posizione fornendo un solo percorso ottico assiale perpendicolare alla
superficie del campione.
B
Illuminatore circolare a LED
Con otto segmenti indipendenti
12 milioni di pixel
Lasciate che gli altri possano vedere che cosa siete in grado di fare: create dunque
un sistema per la formazione di immagini basato sul microscopio SZX2. Olympus
offre un’ampia gamma di camere digitali, dai modelli digitali SLR alla camera di classe
superiore ad alta risoluzione DP71 con una risoluzione massima di oltre 12 milioni di
pixel che vi permettono di adattare perfettamente il sistema alla vostre esigenze.
Una differenza illuminante
Oltre ad un buon stereo microscopio per riprendere le immagini, la documentazione
digitale nel settore della stereo microscopia richiede anche una buona unità di illuminazione che garantisca il giusto contrasto. Qualunque sia la vostra esigenza – di luce
riflessa o di luce trasmessa – Olympus offre i più avanzati sistemi di illuminazione
basati su LED che forniscono una temperatura del colore costante e un’illuminazione
uniforme sull’intero campo visivo.
C
Controllo remoto
Per illuminazione LED
Pieno controllo
B C Per le vostre esigenze di luce riflessa, Olympus fornisce illuminatori circolari
a otto segmenti con 80 LED. Ogni segmento può essere acceso o spento mediante
comando remoto. Ciò consente un controllo molto facile sia del livello che della direzione del contrasto. Premendo semplicemente un tasto potete passare dall’accesione
dell’intero illuminatore per avere un’illuminazione uniforme, a quella di un singolo segmento per avere il massimo contrasto. Infine la presenza di tasti-memoria significa
che potete registrare le impostazioni: ritornare alle condizioni impostate è dunque
un’operazione precisa e del tutto riproducibile.
Uniformità
D
SZX2-ILLT per quattro inserti di
contrasto
Per le vostre esigenze di luce trasmessa, Olympus offre una tecnologia innovativa
e originale in grado di creare un contrasto assolutamente uniforme per i campioni
trasparenti. Con il suo spessore di soli 41 mm, si tratta del primo sistema di illuminazione basato su LED che consente un facile accesso a quattro diversi metodi di
contrasto.
La scelta migliore
D La torretta permette di selezionare con facilità e rapidità l’illuminazione in campo
chiaro, campo scuro e obliqua, mentre nella posizione libera è possibile montare un
filtro per luce polarizzata. L’illuminazione obliqua si ottiene attraverso un sistema di
lamelle – unico nel suo genere – su un inserto di vetro che dirige la luce in una specifica direzione. Una piccola ghiera di comando permette infine un controllo preciso del
livello di contrasto. Si tratta della prima tecnica di contrasto obliquo per stereo microscopi che genera un contrasto uniforme sull’intero campo visivo creando dunque le
condizioni ideali per produrre documentazione digitale.
Selettore contrasto
E
Per ottenere di più
Attraverso modernissime tecnologie di analisi dell’immagine, ottica avanzata SZX2
e motorizzazione ancor più potenziata presenti in un sistema per la formazione di
immagini basato sulla serie SZX2, potete arrivare con estrema rapidità a risultati
precisi e arricchire sensibilmente il bagaglio di informazioni che potete ricavare dai
vostri campioni.
La terza dimensione
Se i vostri occhi apprezzano una visione tridimensionale, una camera digitale non
gradisce in egual misura. Perciò per poter condividere e discutere le vostre scoperte
con i colleghi in modo più efficace, la serie SZX2 vi offre la possibilità di creare
immagini in cui sia possibile una navigazione 3D. Il comando Z motorizzato (optional)
con una risoluzione di 1 µm può essere direttamente gestito dal software Olympus
analySIS per la formazione delle immagini in grado di riprendere immagini tridimensionali di estrema precisione.
Elaborazione delle immagini 3D
E Una volta definite le superfici superiore e inferiore della struttura 3D mediante la
messa a fuoco sulle rispettive superfici, il software analySIS si preoccupa di tutto
il resto. Con quali risultati? Un’immagine che potete inclinare e ruotare mentre spiegate e discutete le vostre scoperte, rendendo tutto molto più coinvolgente e sorprendente. Potete persino creare un volo virtuale sopra la superficie dei campioni e
memorizzarlo come file ‘.avi’.
Misurazioni multidimensionali
F G Se il vostro lavoro vi chiede di andare oltre le descrizioni di qualità, la serie
SZX2 vi permette di effettuare misurazioni 2D e 3D di estrema precisione. Dopo aver
impostato il software analySIS secondo il vostro riferimento, siete pronti ad utilizzare
l’interfaccia intuitivo e interattivo per misurare in manuale o in automatico nel caso
di lavori ripetitivi. Se è inserito il clic stop dello zoom, è possibile tornare sempre ed
esattamente al medesimo ingrandimento. Infine le misurazioni 3D possono essere
effettuate su immagini acquisite utilizzando la messa a fuoco motorizzata di alta
precsione.
Automazione per lavori analitici
I microscopi SZX2 sono una base perfetta per l’automazione di lavori analitici di routine quali l’analisi di residui presenti sui filtri. Con la combinazione di un tavolino di
scansione ad alta velocità, una camera digitale rapida e il dispositivo analySIS Filter
Inspector, la serie SZX2 vi fornirà un verbale preciso dell’analisi dei residui in conformità della più recente normativa industriale: tutto in automatico.
Vista 3D creata sovrapponendo altezza
e dati immagine
F
Misurazione interattiva della distanza
G
Comando di clic stop dello
zoom
Per ripristinare con precisione lo
zoom
18
CAPITOLO III
GRANDI IMMAGINI
Dalla grande arte al piccolo dettaglio
Sia i vecchi capolavori da museo che i nuovi materiali da taglio hanno un aspetto del tutto
diverso se osservati attraverso uno stereo microscopio ad alta risoluzione. Le pennellate di
Van Gogh diventano loro stesse opere d’arte, mentre i minuscoli componenti dei nuovi sistemi
microelettromeccanici risaltano quasi fossero inestimabili sculture. I dettagli osservati da
queste eccezionali prospettive attraverso i microscopi SZX2 sono integrali per permetterci di
comprendere la scienza dell’arte e dei materiali.
20
GRANDI IMMAGINI
NEL LABORATORIO DI RESTAURO
A
Gustave Caillebotte, ‘Jardin à Trouville’.
Nel 19° secolo sulle tavolozze degli artisti
dominavano incontrastati nuovi pigmenti
come il color porpora vivo*
Al giorno d’oggi i musei moderni non sono esclusivamente luoghi in cui vengono esposte inestimabili collezioni; sono piuttosto luoghi in cui grandi tematiche ed opere si susseguono con estrema rapidità per offrire sempre nuove
avventure. Ne consegue che i laboratori di restauro associati ai musei non solo
hanno il compito di preversare e conservare questi insostituibili “magazzini”,
ma hanno anche la responsabilità di dare in concessione le opere stesse. Questo
aspetto comporta dunque controlli meticolosi e rigorosa documentazione sullo
stato reale delle opere in arrivo e in partenza.
SZX2: Un colpo di genio
Gli stereo microscopi sono la chiave stessa del lavoro svolto in questi laboratori
essendo utilizzati per ispezionare i dipinti e stabilire il loro stato di conservazione.
Con la loro visuale 3D, gli stereo microscopi sono strumenti preziosi anche per
interventi di riparazione, per esempio quando si rende necessario incollare il capo
di un filo per riparare una lacerazione presente nella tela. Oltre a questi interventi
classici di restauro, i restauratori dei giorni nostri eseguono anche ispezioni scientifiche che trascendono la classica storia delle questioni artistiche: un esempio è
dato dall’analisi di materiali e tecniche pittoriche.
B
Vincent van Gogh, ‘Il ponte di Langlois’
(1888), olio su tela.
Dettaglio evidenziato al microscopio che
mostra le brusche pennellate dell’artista che
formava un’amalgama di pittura pastosa
simile ad un rilievo.*
Segreti inesplorati dei grandi Maestri dell’Impressionismo
Sono trascorsi oltre 100 anni da quando grandi maestri come Van Gogh, Monet,
Gaugin e molti altri realizzarono dipinti che posero le basi dell’arte moderna. La
stereo microscopia è un metodo importante per documentare l’assoluta modernità
della tecnica pittorica impressionista, una riflessione diretta sulla scelta dei materiali
da loro utilizzati e sui diversi stili espressivi. L’analisi al microscopio è in grado di
offrire anche una prospettiva nuova sull’origine e sulla storia dei dipinti presentando
opportune differenziazioni tra effetti di naturale invecchiamento e modifiche deliberatamente provocate che rientrano nel genio dell’artista stesso.
Alla scoperta degli strumenti pittorici
A Nel 19° secolo entrarono sulla scena nuovi colori che arricchirono la tavolozza
degli impressionisti e il loro repertorio tecnico. Per esempio, ci fu la posssibilità di
ricorrere a nuovi pigmenti, come il rosa acceso usato da Gustave Caillebotte nel suo
“Jardin à Trouville” che conferisce ai fiori un fascino straordinario fino ad allora impossibile da raggiungere. Prima di allora, infatti, era necessario mescolare rosso e blu.
Grazie all’analisi mediante stereo microscopio è stato possibile distinguere i diversi
tipi di pigmento. Questo significa che i ricercatori sono in grado di ricreare il percoso
dell’evoluzione, i canali di distribuzione e l’uso dei colori da parte dei diversi artisti.
C
Gustave Caillebotte, ‘Jardin à Trouville’
(ca. 1882), olio su tela.
Dettaglio evidenziato al microscopio
che mostra l’applicazione dei colori con
la tecnica bagnato-su-bagnato*
Le storie che un pennello sa raccontare
B Un’ispezione particolareggiata resa possibile grazie ad un certo tipo di illuminazione evidenzia con maggiore chiarezza le singole pennellate permettendo una visione
più accurata delle diverse tecniche pittoriche. La forma delle pennellate non solo fornisce indicazioni sui pennelli utilizzati, ma aiuta i ricercatori a stabilire la velocità con
la quale l’artista riusciva a creare un determinato effetto. Siamo quindi in grado di
comprendere meglio lo stile di lavoro dei diversi artisti rivelando quali dettagli erano
il frutto di un’attenta programmazione e quali altri invece nascevano spontaneamente.
Per esempio, se osserviamo i particolari del dipinto che Van Gogh realizzò nel 1888
“Il ponte di Langlois”, è evidente come Van Gogh creasse strutture in rilievo nell’impasto morbido della pittura facendo rapide pennellate.
* Immagini realizzate per gentile concessione del Museo Wallraf-Richartz-Museum –
Fondazione Corboud, Colonia, Germania.
Leggere i particolari
C Un’ulteriore esempio, anche se diverso, lo troviamo nei particolari del dipinto
“Jardin à Trouville” di Caillebotte. L’artista dipingeva “bagnato-su-bagnato” con
movimenti di pennello molto precisi riconoscibili grazie alla contemporanea presenza
di curve morbide e di linee parallele e multicolori lasciate dal suo pennello.
Dove dipinse Caillebotte il suo ‘Laundry Drying’?
D ‘Laundry Drying’ è un dipinto meraviglioso realizzato da Gustave Caillebotte.
Mostra la scena di panni stesi ad asciugare nella brezza estiva e l’osservatore ha la
sensazione di essere presente proprio in quel luogo. Forse l’artista avvertiva la
stessa brezza mentre dipingeva il quadro nel 1892? Analisi dettagliate effettuate con
stereo microscopi su ogni centimetro quadrato del dipinto rivelano qualcosa che
nessun altro aveva immaginato prima d’ora. Un oggetto estraneo nella pittura, difficilmente riconoscibile ad occhio nudo: si tratta di un pelo di pennello, di un’impurità
o di altro? Uno zoom più ravvicinato e si scopre che si tratta di una gemma d’albero.
Questa scoperta induce a chiedersi se tale gemma provenga dagli stessi alberi che
vediamo nel quadro: Caillebotte dipinse questo quadro all’esterno nonostante le sue
enormi dimensioni?
D
Gustave Caille-botte, ‘Laundry Drying’
(ca. 1892), olio su tela.
Dettaglio evidenziato al microscopio con
ingrandimento 40x che mostra una gemma
d’albero intrappolata nell’amalgama della
pittura.*
22
GRANDI IMMAGINI
NEL LABORATORIO HIGH-TECH
I sistemi microelettromeccanici (MEMS) ci circondano ovunque, ma sono talmente microscopici che non riusciamo a notarli: semplicemente vediamo, percepiamo o udiamo i risultati della loro presenza. Per esempio, i MEMS vengono
utilizzati per controllare gli airbag della nostra auto tramite la percezione delle
forze di accelerazione. Anche nei sistemi di proiezione, migliaia di microspecchi MEMS mobili guidano la luce verso la parete: ciò che vediamo noi è solo un
film thriller.
Microsistemi dal tocco umano: sentono, pensano, agiscono
A
Microdita
B
Capacitori interdigitati
I sistemi MEMS sono una combinazione di elettronica e micromeccanica realizzata
con tecnologie abitualmente utilizzate nella microelettronica. I MEMS riducono il
consumo energetico, il peso e le dimensioni dei prodotti nonché le prestazioni dei
sistemi e abbassano i costi di produzione. A differenza della microelettronica, i MEMS
non sono solo piccoli, ma hanno anche forme tridimensionali con dimensioni nell’ordine micrometrico ad una o due cifre. Per questo motivo gli stereo microscopi di
alta fascia giocano un ruolo sempre più importante nei laboratori di ricerca e nelle
aree di produzione laddove si richiedono risultati rapidi per armonizzare i parametri
di produzione. Il modello SZX16 Olympus con la sua visione 3D potenziata e componenti ottici all’avanguardia può analizzare strutture che partono dal centimetro e
arrivano al livello micrometrico, uno strumento ideale per lo sviluppo e la produzione
dei sistemi MEMS.
Tre minuscole dita
A Per montare e manipolare con estrema precisione microdispositivi, si usano
strumenti di presa sottovuoto, soprattutto per i dispositivi piatti. Tuttavia per la presa
di oggetti curviformi, si opta per l’uso di pinze a ganascia. Ma nella microproduzione
le dimensioni micrometriche rendono questo compito particolarmente complesso.
A questi livelli le forze di aderenza superano quelle gravitazionali e diventa difficile
lasciare cadere un oggetto dopo averlo afferrato. Le tecnologie tradizionali per aggirare questo problema si basano su interazioni elettrostatiche di strutture al silicone
simili ad un pettine. Una nuova tecnologia basata su leghe a memoria di forma (SMA)
è l’ultimissima invenzione MEMS che consente di realizzare microganasce in serie.
Con sole tre minuscole dita, queste ganasce sono in grado di tenere fibre con uno
spessore di poche decine di micron in una posizione di assoluta precisione.
“Programmare” la memoria a 600 °C
A L’immagine a sinistra è stata ripresa con l’obiettivo SDFPLAPO1X su microscopio
SZX16 e mostra le tre dita di una microganascia SMA che tiene una fibra di 35 µm.
Le due dita esterne in silicio che tengono la fibra dal basso sono fisse. Il dito medio,
invece, è realizzato con una pellicola sottile in materiale composito depositata mediante spruzzo da un magnetron DC e strutturata con tecniche fotolitografiche. Questo
composto è formato da una lega a memoria di forma (SMA) e da un substrato con
diverso coefficiente di espansione termica. La funzione della microganascia si ottiene
con trattamento termico a 600 °C.
C
Sensori d’impedenza
La “presa” elettrica
La straordinaria proprietà di una SMA su un substrato è proprio la sua capacità,
tramite la trasformazione martensitica, di rilasciare nel materiale composito lo sforzo
della pellicola indotto termicamente. Una volta raffreddata, la ganascia viene attivata
da corrente elettrica che riscalda lo strato SMA e apre la ganascia. Togliendo corrente,
la SMA si raffredda e le dita si chiudono. La capacità termica bassissima dello strato
di metallo fa sì che il calore si disperda rapidamente e i cicli di apertura/chiusura
durano quindi pochi secondi. In questo modo le microfibre che vengono utilizzate nel
settore delle telecomunicazioni, si assemblano con maggiore precisione e rapidità
permettendo una comunicazione economicamente vantaggiosa e veloce.
Percepire le reazioni biochimiche
Epidemie virali come l’HIV/AIDS affligono la popolazione mondiale con una frequenza
sempre maggiore. Perciò oggi si avverte come non mai l’esigenza pressante di individuare i virus in modo rapido e poco dispendioso. Infatti i ricercatori di tutto il mondo
lavorano costantemente per creare nuovi dispositivi dai costi contenuti, ma in grado
di essere facilmente utilizzati per raggiungere risultati precisi. Uno di questi studi
riguarda i capacitori interdigitati (IDC) utili per individuare antigeni, anticorpi, proteine
e frammenti di DNA.
Capacitori interdigitati
B D Gli IDC possiedono un elettrodo-sensore e un elettrodo di riferimento. Il sensore illustrato nella figura è formato da tre elettrodi d’oro posti ad una distanza di soli
1.1 µm l’uno dall’altro. Utilizzando il microscopio SZX16 Olympus e l’illuminazione in
campo scuro, la distanza tra gli elettrodi diventa estremamente visibile e questo grazie alla proprietà esclusiva del modello SZX16. Le variazioni che intervengono nelle
proprietà dielettriche fanno sì che questi elettrodi-sensori siano in grado di individuare piccole molecole che si attaccano alla loro superficie permettendo di evidenziare
interazioni come, ad esempio, quelle tra le proteine presenti sulle membrane delle
cellule e una specifica molecola. Con uno spazio di 10 µm l’uno dall’altro, gli elettrodi
di riferimento sono invece molto più distanziati. Avendo un rapporto superficie-volume più ridotto rispetto agli elettrodi-sensori, gli elettrodi di riferimento si adattano
al monitoraggio di più ampie mutazioni che avvengono nei fluidi, come le variazioni
di massa che avvengono nella concentrazione di ioni. Inoltre è possibile eliminare
dalle misurazioni gli effetti di fondo derivanti dall’ambiente ottenendo in questo modo
risultati più affidabili. La sfida più grande che ci si è posta con questi minuscoli elettrodi è il controllo dei parametri di produzione per ridurre al minimo le tolleranze e
incrementare la ripetibilità dei dispositivi.
Immagine E: per gentile concessione della Fondazione “Stiftung caesar”, Bonn, Germania.
E
D
Capacitori interdigitati
24
* Incorporato nel modello SZX2-ILLC16 *² Non è possibile il montaggio sul modello SZX2-FO
SCHEMA SISTEMI
* Incorporato nel modello SZX2-ILLC10
26
SPECIFICHE
SZX2 specifiche
Corpi zoom
Rapporto zoom
Obiettivi SZX10
SZX2-ZB16
SZX2-ZB10
Apertura numerica
Max. risoluzione (lp/mm)
Max. risoluzione (µm)
Distanza di lavoro (mm)
Distanza parafocale (mm)
16,4
10
DFPL 0,75X-4
0,075
225
4,44
116
123
Scala zoom
0,7–11,5
0,63–6,3
DFPLAPO 1X-4
0,1
301
3,32
81
119
Posizioni di clic stop
0,7/0,8/1/1,25/1,6/2/2,5/3,2/4/5/6,3/8/10/11,5
0,63/0,8/1/1,25/1,6/2/2,5/3,2/4/5/6,3
SZX-ACH 1X
0,1
301
3,32
90
106
Diaframma di apertura
Incorporato
Incorporato
DFPLAPO 1,25X
0,125
376
2,66
60
216
SZX-ACH 1,25X-2
0,125
376
2,66
68
164
DFPL 1,5X-4
0,15
451
2,22
45,5
110
DFPL 2X-4
0,2
601
1,66
35,5
123
Unità di messa a fuoco
Tipo
SZX2-FOFH
SZX-FOF
SZX-FO
SZX-FOA2
Messa a fuoco macro/micrometrica
Messa a fuoco macro/micrometrica
Messa a fuoco macro
Messa a fuoco macro/micrometrica
motorizzata
Osservazione con oculari
Osservazione con camera
Range del movimento
80 mm
80 mm
80 mm
75 mm
WHSZ 10X-H
Corsa
36,8 mm/0,77 mm / rotazione
36,8 mm/0,77 mm / rotazione
21 mm / rotazione
1,5 mm/0,3 mm al secondo, risoluzione 1 µm
(Indice di campo: 22)
Portata
da 10 a 25 kg
da 5 a 20 kg
Carico max.: 10 kg
da 0 a 18,0 kg
(controbilanciatore incorporato)
(controbilanciatore incorporato)
Tubi di osservazione
SZX2-TR30
SZX2-TR30PT
SZX2-TTR
SZX2-TTRPT
Tipo
Tubo di osservazione trioculare
Tubo di osservazione trioculare
Tubo trioculare inclinabile
Tubo trioculare inclinabile
Angolo di inclinazione
30°
30°
da 5° a 45°
da 5° a 45°
Selezione percorso ottico, pos. 1
100% osservazione
100% osservazione
100% osservazione
100% osservazione
Selezione percorso ottico, pos. 2
50/50% osservazione/camera
0/100% osservazione/camera
50/50% osservazione
0/100% osservazione/camera
Regolazione distanza interpupillare
52–76 mm
52–76 mm
52–76 mm
52–76 mm
Oculari
ComfortView Serie WHSZ
ComfortView Serie WHSZ
ComfortView Serie WHSZ
ComfortView Serie WHSZ
SZX2-ST
SZX2-STL
SZX2-ILST
SZX2-ILST-R
Tipo
Base a luce riflessa
Base larga per luce riflessa
Luce bianca trasmessa/riflessa
Luce bianca riflessa
Base diascopica con LED
Base diascopica con LED
Dimensione basamento
284 (L) x 335 (P) x 31 (H) mm
400 (L) x 350 (P) x 28 (H) mm
284 (L) x 335 (P) x 31 (H) mm
284 (L) x 335 (P) x 31 (H) mm
Altezza colonna
270 mm
270 mm
270 mm
270 mm
Basi
Diametro campo (mm)
SZX2-ILLT
SZX2-ILLB
SZX2-ILLK
SZX2-ILLD
Base diascopica universale a luce
Base diascopica a luce trasmessa
Luce trasmessa in campo chiaro
Luce trasmessa in campo scuro
trasmessa
per illuminazione obliqua
Base diascopica
Base diascopica
Illuminatore
LED luce bianca
Lampada alogena 6 V, 30 W
Lampada alogena 6 V, 30 W
Lampada alogena 6 V, 30 W
Metodi di contrasto
Campo chiaro, campo chiaro poten-
Campo chiaro e illuminazione obliqua
Campo chiaro e illuminazione obliqua
Campo chiaro e campo scuro
ziato, campo scuro, illuminazione
2/3” (U-TV 1X)
(Dimensione chip
8,8 x 6,6 mm*)
Dimensione campo
(mm)
Dimensione campo
(mm)
Dimensione campo
(mm)
DFPL 0,75X–4
4,7x–47,3x
Ø 46,6–Ø 4,7
DFPL 0,75X–4
27,1 x 20,3–2,7 x 2,0
29,6 x 22,2–3,0 x 2,2
18,6 x 14,0–1,9 x 1,4
DFPLAPO 1X–4
6,3x–63x
Ø 34,9–Ø 3,5
DFPLAPO 1X–4
20,3 x 15,2–2,0 x 1,5
22,2 x16,6–2,2 x 1,7
14,0 x 10,5–1,4 x 1,1
SZX–ACH 1X
6,3x–63x
Ø 34,9–Ø 3,5
SZX–ACH 1X
20,3 x 15,2–2,0 x 1,5
22,2 x 16,6–2,2 x 1,7
14,0 x 10,5–1,4 x 1,1
DFPLAPO 1,25X
7,9x–78,9x
Ø 27,9–Ø 2,8
DFPLAPO 1,25X
16,2 x 12,2–1,6 x 1,2
22,2 x 16,6–2,2 x 1,7
11,2 x 8,4–1,1 x 0,8
SZX–ACH 1,25X–2
7,9x–78,9x
Ø 27,9–Ø 2,8
SZX–ACH 1,25X–2
16,2 x 12,2–1,6 x 1,2
22,2 x 16,6–2,2 x 1,7
11,2 x 8,4–1,1 x 0,8
DFPL 1,5X–4
9,5x–94,5x
Ø 23,3–Ø 2,3
DFPL 1,5X–4
13,5 x 10,2–1,3 x 1,0
14,8 x 11,1–1,5 x 1,1
9,3 x 7,0–0,9 x 0,7
DFPL 2X–4
12,6x–126x
Ø 17,5–Ø 1,7
DFPL 2X–4
10,2 x 7,6–1,0 x 0,7
11,1 x 8,3–1,1 x 0,8
7,0 x 5,2–0,7 x 0,5
Apertura numerica
Max. risoluzione (lp/mm)
Max. risoluzione (µm)
SDFPLFL 0,3X
0,045
135
7,41
SDFPLAPO 0,5XPF
0,075
225
4,44
70,5
SDFPLAPO 0,8X
0,12
360
2,78
81
140
SDFPLAPO 1XPF
0,15
450
2,22
60
135
SDFPLAPO 1,6XPF
0,24
720
1,39
30
135
SDFPLAPO 2XPFC
0,3
900
1,11
20
135
Osservazione con oculari
(mediante specchio inclinabile)
Ø 40 mm
Ø 40 mm
141
Distanza parafocale (mm)
210
135
Osservazione con camera
1/2” (U-TV 0,5XC)
2/3” (U-TV 0,63XC)
2/3” (U-TV 1X)
(Indice di campo: 22)
(Dimensione chip
4,8 x 6,6 mm*)
(Dimensione chip
8,8 x 6,6 mm*)
(Dimensione chip
8,8 x 6,6 mm*)
Dimensione campo
(mm)
Dimensione campo
(mm)
Dimensione campo
(mm)
Ingrandimento totale
Diametro campo (mm)
SDFPLFL 0,3X
2,1x–34,5x
Ø 104,8–Ø 6,4
SDFPLFL 0,3X
61,0 x 45,7–3,7 x 2,8
66,5 x 49,9–4,1 x 3,0
41,8 x 31,4–2,6 x 1,9
Campo chiaro: Ø 40 mm,
SDFPLAPO 0,5XPF
3,5x–57,5x
Ø 62,9–Ø 3,8
SDFPLAPO 0,5XPF
36,6 x 27,4–2,2 x 1,7
39,9 x 30,0–2,4 x 1,8
25,1 x 18,9–1,5 x 1,1
quattro posizioni)
Campo chiaro: Ø 63 mm,
Distanza di lavoro (mm)
WHSZ 10X-H
obliqua (torretta porta cassetta a
Area illuminata
2/3” (U-TV 0,63XC)
(Dimensione chip
8,8 x 6,6 mm*)
Obiettivi SZX16
Basi a luce trasmessa
Tipo
Ingrandimento totale
(controbilanciatore incorporato)
1/2” (U-TV 0,5XC)
(Dimensione chip
4,8 x 6,6 mm*)
campo scuro: Ø 35 mm
SDFPLAPO 0,8X
5,6x–92x
Ø 39,3–Ø 2,4
SDFPLAPO 0,8X
22,9 x 17,1–1,4 x 1,0
25,0 x 18,7–1,5 x 1,1
15,8 x 11,8–0,9 x 0,7
Altezza basamento
41 mm
80 mm
80 mm
80 mm
SDFPLAPO 1XPF
7x–115x
Ø 31,4–Ø 1,9
SDFPLAPO 1XPF
18,3 x 13,7–1,1 x 0,8
19,9 x 15,0–1,2 x 0,9
12,5 x 9,4–0,7 x 0,5
Altezza colonna
270 mm
270 mm
270 mm
270 mm
SDFPLAPO 1,6XPF
11,2x–184x
Ø 19,6–Ø 1,2**
SDFPLAPO 1,6XPF
11,4 x 8,6–0,7 x 0,5
12,4 x 9,3–0,8 x 0,6
7,8 x 5,9–0,5 x 0,3
SDFPLAPO 2XPFC
14x–230x
Ø 15,7–Ø 1**
SDFPLAPO 2XPFC
9,1 x 6,9–0,6 x 0,4
10,0 x 7,5–0,6 x 0,5
6,3 x 4,7–0,4 x 0,3
campo scuro/obliquo: Ø 35 mm
Illuminatori per fluorescenza
* La dimensione effettiva del chip può variare a seconda del produttore. ** A bassi ingrandimenti si potrebbero verificare lievi fenomeni di vignettatura.
SZX2-RFA16
SZX2-RFA
Tipo
Illuminatore per fluorescenza quasi verticale con unità di messa a fuoco
Illuminatore coassiale per fluorescenza
Posizione filtri per fluorescenza
E’ possibile montare cinque set di slitte porta filtro di eccitazione/emissione
E’ possibile montare tre cubi per fluorescenza (slitta)
(torretta)
Bilanciatore di eccitazione
Slot per un bilanciatore di eccitazione
-
Tipo di comando di messa a
Messa a fuoco macro/micrometrica
-
Range/Corsa movimento
Range di movimento 69 mm, corsa/giro 36,8 mm (macro), 0,77 mm (micro)
-
Portata
2,7–15,0 kg
-
fuoco
SZX2 dimensioni
Il produttore si riserva il diritto di apportare modifiche tecniche senza alcun obbligo di preavviso.
Postfach 10 49 08, 20034 Hamburg, Germany
Wendenstrasse 14 –18, 20097 Hamburg, Germany
Phone: + 49 40 23 77 30, Fax: + 49 40 23 773 46 47
E-mail: [email protected]
www.olympus-europa.com
Via Modigliani 45, 20090 Segrate (MI), Italy
Phone: +39 02 26 97 21, Fax: +39 02 26 97 24 88
E-mail: [email protected]
Chriesbaumstraße 6, CH-8604 Volketswil,
Switzerland
Phone: +41 1 9 47 66 62, Fax: +41 1 9 47 66 77
E-mail: [email protected]
Art. code: E0430666 • Printed in Germany 01/2007
Unità di misura delle dimensioni: mm. * Questa dimensione può variare in base alla distanza interpupillare.
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