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Lo Standard negli Stereo
Stereo Microscopi SZX2 SZX10/SZX16 per la Scienza dei Materiali Lo Standard negli Stereo INTRODUZIONE Per vederci più chiaro Stereo Affidabili Poiché ogni cosa è un intreccio complesso di aspetti conosciuti e sconosciuti, è importante usare strumenti corretti, qualunque cosa stiate facendo. Nella microscopia industriale esiste tutta una serie di precise esigenze ottiche e non ottiche che vanno soddisfatte: alta risoluzione, una vasta gamma di zoom, rigore e flessibilità. Con Olympus non avrete bisogno di scendere a compromessi con le vostre esigenze: ottica eccellente, nitidezza impareggiabile e perfetta ergonomicità. Storia di due microscopi La nuova gamma di stereo microscopi Olympus SZX2 comprende due strumenti di classe elevata con diverse caratteristiche per ruoli differenti. Il modello SZX16 è finalizzato alla ricerca in quanto offre flessibilità e sensibilità per soddisfare persino il progetto di studio più sofisticato. Il modello SZX10 è un cavallo di battaglia per le ispezioni essendo in grado di rendere più semplici e molto più efficienti i lavori quotidiani. CONTENUTI PER ESSERCI OGGI E DOMANI Serie SZX2: per ogni vostra esigenza Sia che stiate effettuando operazioni di routine sia che si tratti di qualcosa che non avete mai fatto prima, potete essere certi che un microscopio Olympus è sempre perfetto. Con la sua preziosa eredità e con le sue numerose anticipazioni d’avanguardia, Olympus sa trarre il meglio dai vostri campioni: il microscopio SZX2 ne è una chiara conferma. Su misura per voi 6 –11 Gli abiti altrui non sempre vi si adattano e lo stesso vale per i microscopi. Con Olympus potete acquistare lo stereo microscopio più adatto alle vostre esigenze e che comunque vi garantisce una necessaria flessibilità per eventuali futuri ampliamenti. Perfettamente bilanciato 12 –17 Ogni cosa funziona meglio se tutti i componenti sono perfettamente bilanciati. Nei microscopi questo significa avere la certezza che l’operatore possa utilizzare lo strumento con facilità per ottenere il massimo dal campione osservato. Grandi immagini 18 – 23 La scelta di uno stereo microscopio è un compito importante. Processi diversi richiedono strumenti diversi e Olympus è in grado di fornire una soluzione per ognuno di loro. Il vostro successo. Il nostro obiettivo. L’impegno di Olympus è realizzare microscopi e accessori perfetti per supportare il vostro lavoro a qualsiasi livello. Siamo orgogliosi delle nostre capacità in R&D e in produzione senza dimenticare un accurato servizio clienti. Il risultato del nostro obiettivo? Il vostro successo, per oggi e per domani. Capitolo I SU MISURA PER VOI Decisamente innovativo ed estremamente flessibile Qualunque sia la vostra esigenza, potete essere certi che con un microscopio Olympus ci vedrete più chiaro. Ottica superiore e design ergonomico sono in dotazione di serie su tutta la gamma. Quindi sia che cerchiate uno stereo microscopio di classe superiore con ottime capacità di documentazione, sia che cerchiate uno stereo microscopio da ricerca completo e con un’eccellente gamma zoom, sarete sempre in buone mani. A SZX16 Stereo microscopio da ricerca B NA massima a qualsiasi ingrandimento Risoluzione: + 22% Su misura per voi POTENZIALE ILLIMITATO Con i prodotti e i componenti che diventano sempre più piccoli ma sempre più complessi, i microscopi utilizzati nelle procedure di R&D e d’ispezione richiedono maggiore flessibilità e capacità di identificare anche il minimo dettaglio sfruttando l’ampia gamma di ingrandimenti disponibili. Con il sistema ottico utilizzato nel microscopio SZX16 si ha un effetto 3D potenziato che rende più vivi gli oggetti tridimensionali osservati e permette all’osservatore di individuare persino i dettagli più piccoli. Questo effetto funziona anche ai massimi ingrandimenti, quando cioè la stereo microscopia raggiunge come sempre il limite massimo facilitando l’interpretazione e la descrizione delle strutture e semplificando la realizzazione manuale di prototipi di microcostruzioni. Una nuova risoluzione Ottimizzato per occhi e camera A La serie SZX2 è stata creata utilizzando i percorsi ottici paralleli del sistema ottico (o telescopio) galileiano. Il microscopio da ricerca SZX16 fa un passo oltre, grazie alla presenza di lenti più grandi realizzate con vetro di ultima generazione, che consente una quantità di aperture numeriche (NA) decisamente maggiore e dunque una straordinaria nitidezza. Perciò il microscopio SZX16 Olympus ha una risoluzione massima di 900 coppie di linee al millimetro (NA = 0.3). In pratica potete risolvere con estrema chiarezza due punti ad una distanza di solo 1.11 µm. Mentre i nostri due occhi apprezzano la visuale stereoscopica generata da uno stereo microscopio, una singola camera non fa altrettanto. Tuttavia nella gamma SZX2 un piccolo movimento dell’obiettivo significa che l’immagine viene inviata tramite un singolo percorso ottico assiale. In questo modo si produce un’immagine per documentazione che elimina le differenze presenti nella risoluzione x-y e permette di ottenere un’immagine perfettamente a fuoco sull’intero campo visivo. Si tratta di un enorme progresso nella documentazione digitale creata da uno stereo microscopio. Per ricavare più informazioni Estrema versatilità B Per le caratteristiche stesse del loro design, gli stereo microscopi aumentano la risoluzione proprio come si aumenta l’ingrandimento utilizzando l’ottica zoom, e la serie SZX2 ha il più alto numero di NA sull’intera scala zoom. Tuttavia gli operatori tendono a non lavorare linearmente con lo zoom. Infatti trascorrono l’85% del loro tempo lavorando con un ingrandimento medio. Il modernissimo design dell’ottica zoom Olympus SZX2 aumenta l’NA in questo specifico segmento di scala con una rapidità mai vista permettendo all’operatore di potenziare del 20% dettagli, chiarezza e informazioni. D L’aggiunta della camera Olympus DP71 crea un perfetto sistema per la formazione di immagini a basso ingrandimento per stereo microscopi. Perciò sia che stiate creando nuovi componenti per sistemi microelettromeccanici (MEMS), sia che stiate tentando di valutare tecniche pittoriche dei grandi Maestri del passato, sarete sempre in grado di vedere di più e registrare di più usando il microscopio SZX16. Dal grande al piccolo L’eccellente ottica del modello SZX16 non solo ha potenziato la nitidezza delle immagini, ma ha anche ampliato la scala zoom assicurando una maggiore flessibilità. Con un rapporto zoom 16.4:1 – primo a livello mondiale – e obiettivi parafocali, il modello SZX16 può muoversi da 3.5x a 230x senza costringere l’operatore a distogliere lo sguardo dal campione osservato. Sorprendente. Ciò rappresenta un rapporto zoom effettivo di 65.7:1. Gamma top C Obiettivo stereo SDF PLAPO 2XPFC Un effetto 3D potenziato Dei sei obiettivi con correzione apocromatica disponibili, i modelli 0.3x e 0.8x sono stati ottimizzati per allungare al massimo la distanza di lavoro. I modelli 0.5x, 1.0x, 1.6x e 2.0x sono tutti parafocali e dunque, quando vengono utilizzati con i revolver optional a due posizioni, è possibile cambiare gli obiettivi senza bisogno di guardare. Perciò l’operazione di rimessa a fuoco è ridotta al minimo tanto che si richiede solamente una correzione nell’ordine massimo di 1 mm. Ciò riduce sensibilmente il tempo necessario per indagini di una certa complessità in cui occorre passare con rapidità da ampie visuali ai particolari più minuscoli. Lavorare al limite C Fino ad oggi, nel caso di uno stereo microscopio, è sempre stato impossibile osservare i dettagli nella scala µm se il campione era coperto da uno spesso strato di plastica (es. DVD), vetro (es. camere riscaldanti o refrigeranti per lo studio del comportamento termico dei materiali) o acqua (es. strutture elettroniche su biochips). Questo fenomeno è dovuto alla presenza di aberrazioni causate da indici di rifrazione diversi tra aria e plastica, vetro o acqua. Per evitare questa situazione e compensare queste differenze, Olympus ha inserito un anello di correzione che permette la manipolazione precisa delle lenti degli obiettivi. Grazie a questa tecnica è possibile realizzare immagini nitide e chiare anche attraverso uno strato d’acqua di 5 mm. E’ la prima volta che un simile metodo viene applicato all’obiettivo di uno stereo microscopio. E SZX16 Stereo microscopio da ricerca D Confortevole e digitale Tubo di osservazione trioculare inclinabile con camera DP71 10 A Su misura per voi SZX10 Stereo microscopio avanzato per operazioni di routine TUTT’ALTRO CHE ROUTINE Certi compiti, pur eseguiti giorno dopo giorno, non rientrano nell’ambito della routine e uno stereo microscopio modello base non è in grado di fornire la flessibilità necessaria per completare adeguatamente tutte le procedure. Per applicazioni di questo tipo Olympus ha realizzato il modernissimo stereo microscopio da routine SZX10. SZX10, naturalmente B Obiettivi con correzione planare DF Immagini senza distorsioni sull’intero campo visivo Stereo microscopio tradizionale C SZX10 Grande distanza di lavoro Più spazio per lavorare A Ogni volta che qualcosa viene sottoposto ad un’ispezione di livello superiore, è certamente probabile che abbiate già un’idea precisa di come si presenterà il vostro campione. Avrete un’idea delle dimensioni, dei colori e delle caratteristiche della superficie e dunque la visuale assolutamente naturale del campione fornita dal microscopio SZX10 non farà altro che rendere più visibili le differenze. Come il modello SZX16, anche il microscopio SZX10 è realizzato secondo il principio galileiano, ma ha il vantaggio di fornire visuali perfettamente naturali del campione osservato piuttosto che raggiungere il limite fisico assoluto a livello di risoluzione. Comunque il modello SZX10 raggiunge ancora una risoluzione di tutto rispetto (600 coppie di linee al millimetro) permettendo la visualizzazione di strutture con dimensioni inferiori a 2 µm. Un quadrato è sempre un quadrato B Correggere errori di distorsione su uno stereo microscopio è sempre estremamente difficile, dato che i due percorsi ottici separati non toccano perpendicolarmente la superficie del campione. A differenza di altri stereo microscopi di questa categoria, il modello SZX10 fornisce immagini pressoché perfette e prive di distorsioni. Dal punto di vista ottico questo traguardo è garantito da un attento equilibrio tra risoluzione, distanza di lavoro, correzione cromatica, astigmatismo e angolo stereo. In sintesi, sul modello SZX10 non avviene quell’“effetto a cupola” che normalmente piega linee rettilinee e ciò significa che un quadrato verrà sempre riprodotto nella sua forma esatta. Più a fuoco Per fare del microscopio SZX10 un vero e proprio strumento di analisi, il sistema ottico è stato studiato e realizzato non solo con lo scopo di garantire una perfetta riproduzione di forme e colori, ma anche di raggiungere la massima profondità di campo (DOF). Infatti con l’SZX10 i campioni possono venire osservati con una profondità di campo (DOF) doppia rispetto a quella del modello SZX16 che pur assicura un’eccellente risoluzione. Ciò riduce l’esigenza di rimessa a fuoco e semplifica alcune operazioni quali la saldatura. Più spazio per lavorare C La lunghezza della distanza di lavoro è importante ogni qualvolta debbano essere ispezionate superfici che si trovano nella parte inferiore di grossi campioni (esempio: palette delle turbine). Inoltre una lunga distanza di lavoro facilita anche lo scambio di campioni nonché qualsiasi manipolazione del campione stesso. Il modello SZX10 offre un’ampia scelta tra otto diversi obiettivi per soddisfare anche le esigenze più sofisticate. Assenza assoluta di distorsioni L’obiettivo con correzione planapocromatica DFPLAPO1x, privo di distorsioni, possiede una distanza di lavoro di 81 mm. Per situazioni in cui si richiede una maggiore distanza di lavoro senza per questo perdere in NA, si raccomanda il modello SZX-ACH1x che possiede una distanza di lavoro pari a 90 mm. In entrambi i modelli – DFPLAPO o SZX-ACH – è disponibile l’obiettivo 1.25x. La linea degli obiettivi è infine completata dagli obiettivi DFPL con correzione acromatica, privi di distorsioni, 0.5x, 0.75x, 1.5x e 2x. Funzionalità impareggiabile D Per potenziarne ulteriormente la funzionalità, il microscopio SZX10 può essere attrezzato con un revolver a due posizioni che permette di passare da un obiettivo all’altro con estrema facilità: una caratteristica unica in questa categoria di stereo microscopi. Solo per i tuoi occhi D Il microscpio SZX10 offre un livello sorprendentemente alto di comfort visivo che aiuta l’operatore ad evitare un eccessivo affaticamento della vista: aspetto estremamente importante quando è necessario potersi concentrare sul lavoro senza alcun ulteriore sforzo. Inoltre i modernissimi oculari ComfortView abbinati ad un angolo stereo ben selezionato, permettono una visione naturale e confortevole riducendo sensibilmente il tempo richiesto per la regolazione del microscopio. I vostri occhi mettono a fuoco l’immagine stereo più rapidamente e la vostra testa – come pure i vostri occhi – godono di una maggiore libertà di movimento – senza compromettere l’effetto 3D. Documentare tutto Fate in modo che altri possano vedere che cosa siete in grado di fare creando un sistema per la formazione di immagini basato sul microscopio SZX10. Con una testa trioculare montata sull’SZX10, potete muovere leggermente l’obiettivo in uso per utilizzare il percorso assiale. In questo modo viene fornita una visuale perpendicolare che permette all’operatore di effettuare misurazioni precise e creare una perfetta documentazione digitale di ciò che è stato scoperto. E SZX10 Una stazione per la formazione di immagini Eccezionalmente confortevole per i vostri occhi 12 CAPITOLO II PERFETTAMENTE BILANCIATO Efficienza x versatilità = SZX2 Un sistema può essere completamente efficiente solo se tutti i diversi fattori importanti per il suo funzionamento lavorano in perfetta armonia. Nella microscopia un sistema non comprende solo il microscopio, ma anche il campione, la camera, il software e, non da ultimo, l’operatore. Gli stereo microscopi serie SZX2, come tutti i microscopi Olympus, hanno raggiunto quest’equilibrio con eccellenti livelli di comfort e flessibilità. 14 A Ergonomicità per posizioni operative più confortevoli PERFETTAMENTE BILANCIATO NELL’AREA COMFORT Comfort visivo Utilizzare ogni parte del dispositivo o rimanere nella stessa posizione troppo a lungo possono portare ad elevati livelli di stress e fatica. Nella stereomicroscopia anche gli occhi sono spesso fissi su un solo punto per lunghi periodi nello sforzo di non perdere l’immagine e questo causa affaticamento della vista e potenziali dolori a testa e collo. A tal proposito la gamma SZX2 vi offre una grande quantità di caratteristiche ergonomiche che vi permettono di creare la vostra esperienza in una situazione di assoluto comfort. In questo modo non solo diventa più facile trovare e conservare l’immagine stereo, ma si riduce anche il rischio di tralasciare aspetti importanti. insieme per produrre le ricche informazioni associate al nostro mondo in 3D. Tuttavia per la stereomicroscopia, l’intero processo di ingrandimento ottico può creare stress a questo sistema provocando affaticamento della vista ed emicrania: questa situazione rende dunque difficile mantenere un’immagine 3D e, in alcuni casi, si evita addirittura l’uso prolungato del microscopio. Olympus ha messo in campo tutto il suo sapere per dare più comfort alla vostra vista. Oltre agli oculari ComfortView, unici nel loro genere, che permettono un maggiore movimento degli occhi senza perdere l’effetto 3D, sul tubo di osservazione SZX2 è stato ottimizzato l’angolo di convergenza tra gli oculari per garantire una visione più rilassata. D E Solitamente non pensiamo mai a come i nostri occhi e il nostro cervello lavorino Comodi in qualsiasi posizione di osservazione B Messa a fuoco micrometrica Messa a fuoco precisa e scorrevole anche ad alti ingrandimenti A E Gli stereo microscopi serie SZX2 da utilizzare in posizione seduta o in piedi, a seconda del modello, possono essere attrezzati con diversi tubi di osservazione bioculari e trioculari che vi consentono una visuale confortevole in entrambe le posizioni. Tuttavia può succedere che sia necessario un solo tubo di osservazione adatto ad entrambe le posizioni di osservazione. Per questa specifica esigenza, Olympus ha creato il tubo ergonomico. Questo tubo può muoversi da 5° a 45° (orizzontale) fornendo un’eccellente personalizzazione e adattando il microscopio ad un gran numero di utilizzatori e non viceversa. Funzionale, eppur bello La serie SZX2 è piacevole dal punto di vista sia ergonomico che estetico. Tutti i componenti sono stati progettati per fornire un sistema ottico perfetto e il massimo livello di design e di comfort per l’operatore. I comandi sono di facile accesso e semplici da utilizzare, il telaio è solido e dunque garantisce precisione nei comandi di qualsiasi funzione. Il design del corpo zoom facilita l’accesso ai controlli zoom e la sua compattezza permette di ridurre l’altezza visiva e, di conseguenza, di utilizzare obiettivi con una maggiore distanza di lavoro senza per questo rinunciare ad una posizione confortevole. Una sottile differenza: la messa a fuoco C Base con LED SZX2-ILLT Facile accesso a quattro diversi metodi di contrasto B Probabilmente la messa a fuoco è il comando più utilizzato in qualsiasi stereo microscopio. Perciò Olympus ha concentrato su di essa tutta la sua attenzione, non solo per renderla più accessibile e più confortevole, ma anche per potenziarne il più possibile precisione e scorrevolezza. L’unità di messa a fuoco micrometrica SZX2-FOF ha al suo interno una trasmissione planetaria che è assolutamente priva di gioco e permette un movimento scorrevole finora impossibile. Infine la sensibilità è più che raddoppiata rispetto ai modelli precedenti e la messa a fuoco avviene senza alcuno sforzo, anche ai massimi ingrandimenti: un altro primo posto conquistato da Olympus. Uniforme e flessibile C Per tradizione le sorgenti di luce trasmessa per la stereomicroscopia hanno sempre richiesto una base con stativo di oltre 80 mm di altezza. Ciò può provocare dolori agli arti superiori e una postura innaturale a causa dell’eccessiva altezza visiva. Con la sua altezza di soli 41 mm, l’illuminatore a luce trasmessa con LED SZX2-ILLT non solo ha uno spessore dimezzato rispetto alle basi diascopiche tradizionali, ma fornisce anche eccellenti possibilità di contrasto grazie alla presenza della torretta a quattro posizioni per illuminazione in campo chiaro, campo scuro, obliqua e in luce polarizzata. L’illuminazione obliqua si ottiene mediante un foglio ottico innovativo microlamellato che fornisce un contrasto perfettamente uniforme sull’intero campo visivo. E Tubo trioculare inclinabile Range di movimento: 5–45° D Oculari ComfortView Osservazione stereo più facile e minore affatticamento della vista 16 A Ripresa assiale delle immagini Posizione dell’obiettivo per una documentazione digitale perfetta PERFETTAMENTE BILANCIATO DIGITALE, FINO IN FONDO Il potere non è nulla senza il controllo: con i microscopi SZX10 e SZX16 siete in mani sicure. Infatti il sistema è stato progettato tenendo presente la tracciabilità e quindi risulta essere perfetto in caso di applicazioni in cui tutto deve essere documentato. Scegliete il percorso assiale A Gli stereo microscopi Olympus serie SZX2 sono strumenti perfetti per mettere in evidenza qualsiasi dettaglio, da macro a micro, e dunque creano perfetti sistemi per la formazione di immagini. Tuttavia non è possibile, a scopo di documentazione, posizionare una camera in uno dei due percorsi ottici obliqui in quanto l’immagine registrata deve essere ripresa direttamente da sopra il campione. Per questo motivo utilizzando il revolver portaobiettivi, ogni obiettivo Olympus può venire ruotato in una seconda posizione fornendo un solo percorso ottico assiale perpendicolare alla superficie del campione. B Illuminatore circolare a LED Con otto segmenti indipendenti 12 milioni di pixel Lasciate che gli altri possano vedere che cosa siete in grado di fare: create dunque un sistema per la formazione di immagini basato sul microscopio SZX2. Olympus offre un’ampia gamma di camere digitali, dai modelli digitali SLR alla camera di classe superiore ad alta risoluzione DP71 con una risoluzione massima di oltre 12 milioni di pixel che vi permettono di adattare perfettamente il sistema alla vostre esigenze. Una differenza illuminante Oltre ad un buon stereo microscopio per riprendere le immagini, la documentazione digitale nel settore della stereo microscopia richiede anche una buona unità di illuminazione che garantisca il giusto contrasto. Qualunque sia la vostra esigenza – di luce riflessa o di luce trasmessa – Olympus offre i più avanzati sistemi di illuminazione basati su LED che forniscono una temperatura del colore costante e un’illuminazione uniforme sull’intero campo visivo. C Controllo remoto Per illuminazione LED Pieno controllo B C Per le vostre esigenze di luce riflessa, Olympus fornisce illuminatori circolari a otto segmenti con 80 LED. Ogni segmento può essere acceso o spento mediante comando remoto. Ciò consente un controllo molto facile sia del livello che della direzione del contrasto. Premendo semplicemente un tasto potete passare dall’accesione dell’intero illuminatore per avere un’illuminazione uniforme, a quella di un singolo segmento per avere il massimo contrasto. Infine la presenza di tasti-memoria significa che potete registrare le impostazioni: ritornare alle condizioni impostate è dunque un’operazione precisa e del tutto riproducibile. Uniformità D SZX2-ILLT per quattro inserti di contrasto Per le vostre esigenze di luce trasmessa, Olympus offre una tecnologia innovativa e originale in grado di creare un contrasto assolutamente uniforme per i campioni trasparenti. Con il suo spessore di soli 41 mm, si tratta del primo sistema di illuminazione basato su LED che consente un facile accesso a quattro diversi metodi di contrasto. La scelta migliore D La torretta permette di selezionare con facilità e rapidità l’illuminazione in campo chiaro, campo scuro e obliqua, mentre nella posizione libera è possibile montare un filtro per luce polarizzata. L’illuminazione obliqua si ottiene attraverso un sistema di lamelle – unico nel suo genere – su un inserto di vetro che dirige la luce in una specifica direzione. Una piccola ghiera di comando permette infine un controllo preciso del livello di contrasto. Si tratta della prima tecnica di contrasto obliquo per stereo microscopi che genera un contrasto uniforme sull’intero campo visivo creando dunque le condizioni ideali per produrre documentazione digitale. Selettore contrasto E Per ottenere di più Attraverso modernissime tecnologie di analisi dell’immagine, ottica avanzata SZX2 e motorizzazione ancor più potenziata presenti in un sistema per la formazione di immagini basato sulla serie SZX2, potete arrivare con estrema rapidità a risultati precisi e arricchire sensibilmente il bagaglio di informazioni che potete ricavare dai vostri campioni. La terza dimensione Se i vostri occhi apprezzano una visione tridimensionale, una camera digitale non gradisce in egual misura. Perciò per poter condividere e discutere le vostre scoperte con i colleghi in modo più efficace, la serie SZX2 vi offre la possibilità di creare immagini in cui sia possibile una navigazione 3D. Il comando Z motorizzato (optional) con una risoluzione di 1 µm può essere direttamente gestito dal software Olympus analySIS per la formazione delle immagini in grado di riprendere immagini tridimensionali di estrema precisione. Elaborazione delle immagini 3D E Una volta definite le superfici superiore e inferiore della struttura 3D mediante la messa a fuoco sulle rispettive superfici, il software analySIS si preoccupa di tutto il resto. Con quali risultati? Un’immagine che potete inclinare e ruotare mentre spiegate e discutete le vostre scoperte, rendendo tutto molto più coinvolgente e sorprendente. Potete persino creare un volo virtuale sopra la superficie dei campioni e memorizzarlo come file ‘.avi’. Misurazioni multidimensionali F G Se il vostro lavoro vi chiede di andare oltre le descrizioni di qualità, la serie SZX2 vi permette di effettuare misurazioni 2D e 3D di estrema precisione. Dopo aver impostato il software analySIS secondo il vostro riferimento, siete pronti ad utilizzare l’interfaccia intuitivo e interattivo per misurare in manuale o in automatico nel caso di lavori ripetitivi. Se è inserito il clic stop dello zoom, è possibile tornare sempre ed esattamente al medesimo ingrandimento. Infine le misurazioni 3D possono essere effettuate su immagini acquisite utilizzando la messa a fuoco motorizzata di alta precsione. Automazione per lavori analitici I microscopi SZX2 sono una base perfetta per l’automazione di lavori analitici di routine quali l’analisi di residui presenti sui filtri. Con la combinazione di un tavolino di scansione ad alta velocità, una camera digitale rapida e il dispositivo analySIS Filter Inspector, la serie SZX2 vi fornirà un verbale preciso dell’analisi dei residui in conformità della più recente normativa industriale: tutto in automatico. Vista 3D creata sovrapponendo altezza e dati immagine F Misurazione interattiva della distanza G Comando di clic stop dello zoom Per ripristinare con precisione lo zoom 18 CAPITOLO III GRANDI IMMAGINI Dalla grande arte al piccolo dettaglio Sia i vecchi capolavori da museo che i nuovi materiali da taglio hanno un aspetto del tutto diverso se osservati attraverso uno stereo microscopio ad alta risoluzione. Le pennellate di Van Gogh diventano loro stesse opere d’arte, mentre i minuscoli componenti dei nuovi sistemi microelettromeccanici risaltano quasi fossero inestimabili sculture. I dettagli osservati da queste eccezionali prospettive attraverso i microscopi SZX2 sono integrali per permetterci di comprendere la scienza dell’arte e dei materiali. 20 GRANDI IMMAGINI NEL LABORATORIO DI RESTAURO A Gustave Caillebotte, ‘Jardin à Trouville’. Nel 19° secolo sulle tavolozze degli artisti dominavano incontrastati nuovi pigmenti come il color porpora vivo* Al giorno d’oggi i musei moderni non sono esclusivamente luoghi in cui vengono esposte inestimabili collezioni; sono piuttosto luoghi in cui grandi tematiche ed opere si susseguono con estrema rapidità per offrire sempre nuove avventure. Ne consegue che i laboratori di restauro associati ai musei non solo hanno il compito di preversare e conservare questi insostituibili “magazzini”, ma hanno anche la responsabilità di dare in concessione le opere stesse. Questo aspetto comporta dunque controlli meticolosi e rigorosa documentazione sullo stato reale delle opere in arrivo e in partenza. SZX2: Un colpo di genio Gli stereo microscopi sono la chiave stessa del lavoro svolto in questi laboratori essendo utilizzati per ispezionare i dipinti e stabilire il loro stato di conservazione. Con la loro visuale 3D, gli stereo microscopi sono strumenti preziosi anche per interventi di riparazione, per esempio quando si rende necessario incollare il capo di un filo per riparare una lacerazione presente nella tela. Oltre a questi interventi classici di restauro, i restauratori dei giorni nostri eseguono anche ispezioni scientifiche che trascendono la classica storia delle questioni artistiche: un esempio è dato dall’analisi di materiali e tecniche pittoriche. B Vincent van Gogh, ‘Il ponte di Langlois’ (1888), olio su tela. Dettaglio evidenziato al microscopio che mostra le brusche pennellate dell’artista che formava un’amalgama di pittura pastosa simile ad un rilievo.* Segreti inesplorati dei grandi Maestri dell’Impressionismo Sono trascorsi oltre 100 anni da quando grandi maestri come Van Gogh, Monet, Gaugin e molti altri realizzarono dipinti che posero le basi dell’arte moderna. La stereo microscopia è un metodo importante per documentare l’assoluta modernità della tecnica pittorica impressionista, una riflessione diretta sulla scelta dei materiali da loro utilizzati e sui diversi stili espressivi. L’analisi al microscopio è in grado di offrire anche una prospettiva nuova sull’origine e sulla storia dei dipinti presentando opportune differenziazioni tra effetti di naturale invecchiamento e modifiche deliberatamente provocate che rientrano nel genio dell’artista stesso. Alla scoperta degli strumenti pittorici A Nel 19° secolo entrarono sulla scena nuovi colori che arricchirono la tavolozza degli impressionisti e il loro repertorio tecnico. Per esempio, ci fu la posssibilità di ricorrere a nuovi pigmenti, come il rosa acceso usato da Gustave Caillebotte nel suo “Jardin à Trouville” che conferisce ai fiori un fascino straordinario fino ad allora impossibile da raggiungere. Prima di allora, infatti, era necessario mescolare rosso e blu. Grazie all’analisi mediante stereo microscopio è stato possibile distinguere i diversi tipi di pigmento. Questo significa che i ricercatori sono in grado di ricreare il percoso dell’evoluzione, i canali di distribuzione e l’uso dei colori da parte dei diversi artisti. C Gustave Caillebotte, ‘Jardin à Trouville’ (ca. 1882), olio su tela. Dettaglio evidenziato al microscopio che mostra l’applicazione dei colori con la tecnica bagnato-su-bagnato* Le storie che un pennello sa raccontare B Un’ispezione particolareggiata resa possibile grazie ad un certo tipo di illuminazione evidenzia con maggiore chiarezza le singole pennellate permettendo una visione più accurata delle diverse tecniche pittoriche. La forma delle pennellate non solo fornisce indicazioni sui pennelli utilizzati, ma aiuta i ricercatori a stabilire la velocità con la quale l’artista riusciva a creare un determinato effetto. Siamo quindi in grado di comprendere meglio lo stile di lavoro dei diversi artisti rivelando quali dettagli erano il frutto di un’attenta programmazione e quali altri invece nascevano spontaneamente. Per esempio, se osserviamo i particolari del dipinto che Van Gogh realizzò nel 1888 “Il ponte di Langlois”, è evidente come Van Gogh creasse strutture in rilievo nell’impasto morbido della pittura facendo rapide pennellate. * Immagini realizzate per gentile concessione del Museo Wallraf-Richartz-Museum – Fondazione Corboud, Colonia, Germania. Leggere i particolari C Un’ulteriore esempio, anche se diverso, lo troviamo nei particolari del dipinto “Jardin à Trouville” di Caillebotte. L’artista dipingeva “bagnato-su-bagnato” con movimenti di pennello molto precisi riconoscibili grazie alla contemporanea presenza di curve morbide e di linee parallele e multicolori lasciate dal suo pennello. Dove dipinse Caillebotte il suo ‘Laundry Drying’? D ‘Laundry Drying’ è un dipinto meraviglioso realizzato da Gustave Caillebotte. Mostra la scena di panni stesi ad asciugare nella brezza estiva e l’osservatore ha la sensazione di essere presente proprio in quel luogo. Forse l’artista avvertiva la stessa brezza mentre dipingeva il quadro nel 1892? Analisi dettagliate effettuate con stereo microscopi su ogni centimetro quadrato del dipinto rivelano qualcosa che nessun altro aveva immaginato prima d’ora. Un oggetto estraneo nella pittura, difficilmente riconoscibile ad occhio nudo: si tratta di un pelo di pennello, di un’impurità o di altro? Uno zoom più ravvicinato e si scopre che si tratta di una gemma d’albero. Questa scoperta induce a chiedersi se tale gemma provenga dagli stessi alberi che vediamo nel quadro: Caillebotte dipinse questo quadro all’esterno nonostante le sue enormi dimensioni? D Gustave Caille-botte, ‘Laundry Drying’ (ca. 1892), olio su tela. Dettaglio evidenziato al microscopio con ingrandimento 40x che mostra una gemma d’albero intrappolata nell’amalgama della pittura.* 22 GRANDI IMMAGINI NEL LABORATORIO HIGH-TECH I sistemi microelettromeccanici (MEMS) ci circondano ovunque, ma sono talmente microscopici che non riusciamo a notarli: semplicemente vediamo, percepiamo o udiamo i risultati della loro presenza. Per esempio, i MEMS vengono utilizzati per controllare gli airbag della nostra auto tramite la percezione delle forze di accelerazione. Anche nei sistemi di proiezione, migliaia di microspecchi MEMS mobili guidano la luce verso la parete: ciò che vediamo noi è solo un film thriller. Microsistemi dal tocco umano: sentono, pensano, agiscono A Microdita B Capacitori interdigitati I sistemi MEMS sono una combinazione di elettronica e micromeccanica realizzata con tecnologie abitualmente utilizzate nella microelettronica. I MEMS riducono il consumo energetico, il peso e le dimensioni dei prodotti nonché le prestazioni dei sistemi e abbassano i costi di produzione. A differenza della microelettronica, i MEMS non sono solo piccoli, ma hanno anche forme tridimensionali con dimensioni nell’ordine micrometrico ad una o due cifre. Per questo motivo gli stereo microscopi di alta fascia giocano un ruolo sempre più importante nei laboratori di ricerca e nelle aree di produzione laddove si richiedono risultati rapidi per armonizzare i parametri di produzione. Il modello SZX16 Olympus con la sua visione 3D potenziata e componenti ottici all’avanguardia può analizzare strutture che partono dal centimetro e arrivano al livello micrometrico, uno strumento ideale per lo sviluppo e la produzione dei sistemi MEMS. Tre minuscole dita A Per montare e manipolare con estrema precisione microdispositivi, si usano strumenti di presa sottovuoto, soprattutto per i dispositivi piatti. Tuttavia per la presa di oggetti curviformi, si opta per l’uso di pinze a ganascia. Ma nella microproduzione le dimensioni micrometriche rendono questo compito particolarmente complesso. A questi livelli le forze di aderenza superano quelle gravitazionali e diventa difficile lasciare cadere un oggetto dopo averlo afferrato. Le tecnologie tradizionali per aggirare questo problema si basano su interazioni elettrostatiche di strutture al silicone simili ad un pettine. Una nuova tecnologia basata su leghe a memoria di forma (SMA) è l’ultimissima invenzione MEMS che consente di realizzare microganasce in serie. Con sole tre minuscole dita, queste ganasce sono in grado di tenere fibre con uno spessore di poche decine di micron in una posizione di assoluta precisione. “Programmare” la memoria a 600 °C A L’immagine a sinistra è stata ripresa con l’obiettivo SDFPLAPO1X su microscopio SZX16 e mostra le tre dita di una microganascia SMA che tiene una fibra di 35 µm. Le due dita esterne in silicio che tengono la fibra dal basso sono fisse. Il dito medio, invece, è realizzato con una pellicola sottile in materiale composito depositata mediante spruzzo da un magnetron DC e strutturata con tecniche fotolitografiche. Questo composto è formato da una lega a memoria di forma (SMA) e da un substrato con diverso coefficiente di espansione termica. La funzione della microganascia si ottiene con trattamento termico a 600 °C. C Sensori d’impedenza La “presa” elettrica La straordinaria proprietà di una SMA su un substrato è proprio la sua capacità, tramite la trasformazione martensitica, di rilasciare nel materiale composito lo sforzo della pellicola indotto termicamente. Una volta raffreddata, la ganascia viene attivata da corrente elettrica che riscalda lo strato SMA e apre la ganascia. Togliendo corrente, la SMA si raffredda e le dita si chiudono. La capacità termica bassissima dello strato di metallo fa sì che il calore si disperda rapidamente e i cicli di apertura/chiusura durano quindi pochi secondi. In questo modo le microfibre che vengono utilizzate nel settore delle telecomunicazioni, si assemblano con maggiore precisione e rapidità permettendo una comunicazione economicamente vantaggiosa e veloce. Percepire le reazioni biochimiche Epidemie virali come l’HIV/AIDS affligono la popolazione mondiale con una frequenza sempre maggiore. Perciò oggi si avverte come non mai l’esigenza pressante di individuare i virus in modo rapido e poco dispendioso. Infatti i ricercatori di tutto il mondo lavorano costantemente per creare nuovi dispositivi dai costi contenuti, ma in grado di essere facilmente utilizzati per raggiungere risultati precisi. Uno di questi studi riguarda i capacitori interdigitati (IDC) utili per individuare antigeni, anticorpi, proteine e frammenti di DNA. Capacitori interdigitati B D Gli IDC possiedono un elettrodo-sensore e un elettrodo di riferimento. Il sensore illustrato nella figura è formato da tre elettrodi d’oro posti ad una distanza di soli 1.1 µm l’uno dall’altro. Utilizzando il microscopio SZX16 Olympus e l’illuminazione in campo scuro, la distanza tra gli elettrodi diventa estremamente visibile e questo grazie alla proprietà esclusiva del modello SZX16. Le variazioni che intervengono nelle proprietà dielettriche fanno sì che questi elettrodi-sensori siano in grado di individuare piccole molecole che si attaccano alla loro superficie permettendo di evidenziare interazioni come, ad esempio, quelle tra le proteine presenti sulle membrane delle cellule e una specifica molecola. Con uno spazio di 10 µm l’uno dall’altro, gli elettrodi di riferimento sono invece molto più distanziati. Avendo un rapporto superficie-volume più ridotto rispetto agli elettrodi-sensori, gli elettrodi di riferimento si adattano al monitoraggio di più ampie mutazioni che avvengono nei fluidi, come le variazioni di massa che avvengono nella concentrazione di ioni. Inoltre è possibile eliminare dalle misurazioni gli effetti di fondo derivanti dall’ambiente ottenendo in questo modo risultati più affidabili. La sfida più grande che ci si è posta con questi minuscoli elettrodi è il controllo dei parametri di produzione per ridurre al minimo le tolleranze e incrementare la ripetibilità dei dispositivi. Immagine E: per gentile concessione della Fondazione “Stiftung caesar”, Bonn, Germania. E D Capacitori interdigitati 24 * Incorporato nel modello SZX2-ILLC16 *² Non è possibile il montaggio sul modello SZX2-FO SCHEMA SISTEMI * Incorporato nel modello SZX2-ILLC10 26 SPECIFICHE SZX2 specifiche Corpi zoom Rapporto zoom Obiettivi SZX10 SZX2-ZB16 SZX2-ZB10 Apertura numerica Max. risoluzione (lp/mm) Max. risoluzione (µm) Distanza di lavoro (mm) Distanza parafocale (mm) 16,4 10 DFPL 0,75X-4 0,075 225 4,44 116 123 Scala zoom 0,7–11,5 0,63–6,3 DFPLAPO 1X-4 0,1 301 3,32 81 119 Posizioni di clic stop 0,7/0,8/1/1,25/1,6/2/2,5/3,2/4/5/6,3/8/10/11,5 0,63/0,8/1/1,25/1,6/2/2,5/3,2/4/5/6,3 SZX-ACH 1X 0,1 301 3,32 90 106 Diaframma di apertura Incorporato Incorporato DFPLAPO 1,25X 0,125 376 2,66 60 216 SZX-ACH 1,25X-2 0,125 376 2,66 68 164 DFPL 1,5X-4 0,15 451 2,22 45,5 110 DFPL 2X-4 0,2 601 1,66 35,5 123 Unità di messa a fuoco Tipo SZX2-FOFH SZX-FOF SZX-FO SZX-FOA2 Messa a fuoco macro/micrometrica Messa a fuoco macro/micrometrica Messa a fuoco macro Messa a fuoco macro/micrometrica motorizzata Osservazione con oculari Osservazione con camera Range del movimento 80 mm 80 mm 80 mm 75 mm WHSZ 10X-H Corsa 36,8 mm/0,77 mm / rotazione 36,8 mm/0,77 mm / rotazione 21 mm / rotazione 1,5 mm/0,3 mm al secondo, risoluzione 1 µm (Indice di campo: 22) Portata da 10 a 25 kg da 5 a 20 kg Carico max.: 10 kg da 0 a 18,0 kg (controbilanciatore incorporato) (controbilanciatore incorporato) Tubi di osservazione SZX2-TR30 SZX2-TR30PT SZX2-TTR SZX2-TTRPT Tipo Tubo di osservazione trioculare Tubo di osservazione trioculare Tubo trioculare inclinabile Tubo trioculare inclinabile Angolo di inclinazione 30° 30° da 5° a 45° da 5° a 45° Selezione percorso ottico, pos. 1 100% osservazione 100% osservazione 100% osservazione 100% osservazione Selezione percorso ottico, pos. 2 50/50% osservazione/camera 0/100% osservazione/camera 50/50% osservazione 0/100% osservazione/camera Regolazione distanza interpupillare 52–76 mm 52–76 mm 52–76 mm 52–76 mm Oculari ComfortView Serie WHSZ ComfortView Serie WHSZ ComfortView Serie WHSZ ComfortView Serie WHSZ SZX2-ST SZX2-STL SZX2-ILST SZX2-ILST-R Tipo Base a luce riflessa Base larga per luce riflessa Luce bianca trasmessa/riflessa Luce bianca riflessa Base diascopica con LED Base diascopica con LED Dimensione basamento 284 (L) x 335 (P) x 31 (H) mm 400 (L) x 350 (P) x 28 (H) mm 284 (L) x 335 (P) x 31 (H) mm 284 (L) x 335 (P) x 31 (H) mm Altezza colonna 270 mm 270 mm 270 mm 270 mm Basi Diametro campo (mm) SZX2-ILLT SZX2-ILLB SZX2-ILLK SZX2-ILLD Base diascopica universale a luce Base diascopica a luce trasmessa Luce trasmessa in campo chiaro Luce trasmessa in campo scuro trasmessa per illuminazione obliqua Base diascopica Base diascopica Illuminatore LED luce bianca Lampada alogena 6 V, 30 W Lampada alogena 6 V, 30 W Lampada alogena 6 V, 30 W Metodi di contrasto Campo chiaro, campo chiaro poten- Campo chiaro e illuminazione obliqua Campo chiaro e illuminazione obliqua Campo chiaro e campo scuro ziato, campo scuro, illuminazione 2/3” (U-TV 1X) (Dimensione chip 8,8 x 6,6 mm*) Dimensione campo (mm) Dimensione campo (mm) Dimensione campo (mm) DFPL 0,75X–4 4,7x–47,3x Ø 46,6–Ø 4,7 DFPL 0,75X–4 27,1 x 20,3–2,7 x 2,0 29,6 x 22,2–3,0 x 2,2 18,6 x 14,0–1,9 x 1,4 DFPLAPO 1X–4 6,3x–63x Ø 34,9–Ø 3,5 DFPLAPO 1X–4 20,3 x 15,2–2,0 x 1,5 22,2 x16,6–2,2 x 1,7 14,0 x 10,5–1,4 x 1,1 SZX–ACH 1X 6,3x–63x Ø 34,9–Ø 3,5 SZX–ACH 1X 20,3 x 15,2–2,0 x 1,5 22,2 x 16,6–2,2 x 1,7 14,0 x 10,5–1,4 x 1,1 DFPLAPO 1,25X 7,9x–78,9x Ø 27,9–Ø 2,8 DFPLAPO 1,25X 16,2 x 12,2–1,6 x 1,2 22,2 x 16,6–2,2 x 1,7 11,2 x 8,4–1,1 x 0,8 SZX–ACH 1,25X–2 7,9x–78,9x Ø 27,9–Ø 2,8 SZX–ACH 1,25X–2 16,2 x 12,2–1,6 x 1,2 22,2 x 16,6–2,2 x 1,7 11,2 x 8,4–1,1 x 0,8 DFPL 1,5X–4 9,5x–94,5x Ø 23,3–Ø 2,3 DFPL 1,5X–4 13,5 x 10,2–1,3 x 1,0 14,8 x 11,1–1,5 x 1,1 9,3 x 7,0–0,9 x 0,7 DFPL 2X–4 12,6x–126x Ø 17,5–Ø 1,7 DFPL 2X–4 10,2 x 7,6–1,0 x 0,7 11,1 x 8,3–1,1 x 0,8 7,0 x 5,2–0,7 x 0,5 Apertura numerica Max. risoluzione (lp/mm) Max. risoluzione (µm) SDFPLFL 0,3X 0,045 135 7,41 SDFPLAPO 0,5XPF 0,075 225 4,44 70,5 SDFPLAPO 0,8X 0,12 360 2,78 81 140 SDFPLAPO 1XPF 0,15 450 2,22 60 135 SDFPLAPO 1,6XPF 0,24 720 1,39 30 135 SDFPLAPO 2XPFC 0,3 900 1,11 20 135 Osservazione con oculari (mediante specchio inclinabile) Ø 40 mm Ø 40 mm 141 Distanza parafocale (mm) 210 135 Osservazione con camera 1/2” (U-TV 0,5XC) 2/3” (U-TV 0,63XC) 2/3” (U-TV 1X) (Indice di campo: 22) (Dimensione chip 4,8 x 6,6 mm*) (Dimensione chip 8,8 x 6,6 mm*) (Dimensione chip 8,8 x 6,6 mm*) Dimensione campo (mm) Dimensione campo (mm) Dimensione campo (mm) Ingrandimento totale Diametro campo (mm) SDFPLFL 0,3X 2,1x–34,5x Ø 104,8–Ø 6,4 SDFPLFL 0,3X 61,0 x 45,7–3,7 x 2,8 66,5 x 49,9–4,1 x 3,0 41,8 x 31,4–2,6 x 1,9 Campo chiaro: Ø 40 mm, SDFPLAPO 0,5XPF 3,5x–57,5x Ø 62,9–Ø 3,8 SDFPLAPO 0,5XPF 36,6 x 27,4–2,2 x 1,7 39,9 x 30,0–2,4 x 1,8 25,1 x 18,9–1,5 x 1,1 quattro posizioni) Campo chiaro: Ø 63 mm, Distanza di lavoro (mm) WHSZ 10X-H obliqua (torretta porta cassetta a Area illuminata 2/3” (U-TV 0,63XC) (Dimensione chip 8,8 x 6,6 mm*) Obiettivi SZX16 Basi a luce trasmessa Tipo Ingrandimento totale (controbilanciatore incorporato) 1/2” (U-TV 0,5XC) (Dimensione chip 4,8 x 6,6 mm*) campo scuro: Ø 35 mm SDFPLAPO 0,8X 5,6x–92x Ø 39,3–Ø 2,4 SDFPLAPO 0,8X 22,9 x 17,1–1,4 x 1,0 25,0 x 18,7–1,5 x 1,1 15,8 x 11,8–0,9 x 0,7 Altezza basamento 41 mm 80 mm 80 mm 80 mm SDFPLAPO 1XPF 7x–115x Ø 31,4–Ø 1,9 SDFPLAPO 1XPF 18,3 x 13,7–1,1 x 0,8 19,9 x 15,0–1,2 x 0,9 12,5 x 9,4–0,7 x 0,5 Altezza colonna 270 mm 270 mm 270 mm 270 mm SDFPLAPO 1,6XPF 11,2x–184x Ø 19,6–Ø 1,2** SDFPLAPO 1,6XPF 11,4 x 8,6–0,7 x 0,5 12,4 x 9,3–0,8 x 0,6 7,8 x 5,9–0,5 x 0,3 SDFPLAPO 2XPFC 14x–230x Ø 15,7–Ø 1** SDFPLAPO 2XPFC 9,1 x 6,9–0,6 x 0,4 10,0 x 7,5–0,6 x 0,5 6,3 x 4,7–0,4 x 0,3 campo scuro/obliquo: Ø 35 mm Illuminatori per fluorescenza * La dimensione effettiva del chip può variare a seconda del produttore. ** A bassi ingrandimenti si potrebbero verificare lievi fenomeni di vignettatura. SZX2-RFA16 SZX2-RFA Tipo Illuminatore per fluorescenza quasi verticale con unità di messa a fuoco Illuminatore coassiale per fluorescenza Posizione filtri per fluorescenza E’ possibile montare cinque set di slitte porta filtro di eccitazione/emissione E’ possibile montare tre cubi per fluorescenza (slitta) (torretta) Bilanciatore di eccitazione Slot per un bilanciatore di eccitazione - Tipo di comando di messa a Messa a fuoco macro/micrometrica - Range/Corsa movimento Range di movimento 69 mm, corsa/giro 36,8 mm (macro), 0,77 mm (micro) - Portata 2,7–15,0 kg - fuoco SZX2 dimensioni Il produttore si riserva il diritto di apportare modifiche tecniche senza alcun obbligo di preavviso. Postfach 10 49 08, 20034 Hamburg, Germany Wendenstrasse 14 –18, 20097 Hamburg, Germany Phone: + 49 40 23 77 30, Fax: + 49 40 23 773 46 47 E-mail: [email protected] www.olympus-europa.com Via Modigliani 45, 20090 Segrate (MI), Italy Phone: +39 02 26 97 21, Fax: +39 02 26 97 24 88 E-mail: [email protected] Chriesbaumstraße 6, CH-8604 Volketswil, Switzerland Phone: +41 1 9 47 66 62, Fax: +41 1 9 47 66 77 E-mail: [email protected] Art. code: E0430666 • Printed in Germany 01/2007 Unità di misura delle dimensioni: mm. * Questa dimensione può variare in base alla distanza interpupillare.