alzati, grida nella notte quando cominciano i turni di sentinella
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alzati, grida nella notte quando cominciano i turni di sentinella
sabato, 2 dicembre 2006 parrocchia B.V.M. della Salute, Padova “ALZATI, GRIDA NELLA NOTTE QUANDO COMINCIANO I TURNI DI SENTINELLA; EFFONDI COME ACQUA IL TUO CUORE, DAVANTI AL SIGNORE; ALZA VERSO DI LUI LE MANI” (Lam 2,19) Celebrazione vigiliare nell’avvento del Signore l’aula liturgica è buia; quando l’assemblea è riunita si procede alla celebrazione del lucernario vengono distribuite ai presenti le luci accese LUCERNARIO mentre si canta l’antifona vengono accese le luci dell’aula liturgica e della mensa ant. Nella notte, o Dio noi veglieremo, con le lampade, vestiti a festa, presto arriverai, alleluia, alleluia. sol. ant. Lodate il Signore, popoli tutti, voi tutte nazioni, dategli gloria! Forte è il suo amore per noi, la fedeltà del Signore dura in eterno. Nella notte… pres.: ass.: Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia. il grido dell’umanità. È da sempre rivolto anche verso l’alto. Il grido dell’uomo viene assunto nel mistero dell’incarnazione dalla voce di Cristo, dal primo vagito nell’oscura notte di Betlemme all’ultimo grido nel buio del venerdì santo. È il grido dei profeti: «Fino a quando, Signore, implorerò e non ascolti, a te alzerò il grido: «Violenza!» e non soccorri? (Abacuc 1,2)». Dei cantori di Israele: «Alleluia. Amo il Signore perché ascolta il grido della mia preghiera» (Sal 115). È il grido dei poveri del Signore che riconoscono di non avere certezze fuori di Lui e della sua parola: «Volgiti alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica, Signore mio Dio; guida: -2- ascolta il grido e la preghiera che il tuo servo oggi innalza davanti a te!» (1Re 8,28). Gli apostoli, i credenti dei vangeli assumono questo grido e lo rivolgono direttamente al Figlio di Dio: «il figlio di Timèo, Bartimèo, cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Costui, al sentire che c'era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!» (Mc 10). Nella voce di Maria, la madre di Dio, il grido diventa canto nelle espressioni liriche del Magnificat, il canto dei poveri di JHWH che la chiesa fa sue ogni giorno al tramonto del sole. Tutti noi abbiamo un grido nel cuore che chiede di essere liberato e indirizzato, abbiamo bisogno di pace, di giustizia, di significato, di amore e di amare… la società grida dalle tenebre delle violenze dei suoi giovani, dalla fame e dalla guerra che assillano l’uomo, dallo sfruttamento dei deboli, dalla cecità dei ricchi, dalle malattie che non lasciano speranza, dai lutti e dai fallimenti… La nostra chiesa locale grida al Signore, gridano le nostre parrocchie all’unico pastore, gridano i nostri gruppi a colui che li ha ispirati e ha condotto il loro cammino. L’avvento è il grande e solenne grido della sposa verso il suo Sposo perché venga. Vieni Signore Gesù! Vieni nella storia e portaci nel regno futuro: «Grande sarà il suo dominio e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e sempre; questo farà lo zelo del Signore degli eserciti» (Isaia 9,6). Mostraci la Gerusalemme celeste, pronta per te suo Sposo, e aprici la porta del banchetto di nozze dove il grido diventa canto e il frastuono melodia: «Voi vi siete accostati al monte di Sion e alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a miriadi di angeli, all'adunanza festosa e all'assemblea dei primogeniti iscritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti portati alla perfezione, al Mediatore della Nuova Alleanza e al sangue dell'aspersione dalla voce più eloquente di quello di Abele» (Ebrei 12). INVITATORIO ass. lett. ass. lett. Il mio cuore esulta nel Signore, la mai fronte si innalza grazie al mio Dio, perché godo dei suoi benefici, non c’è santo come il Signor. tempo del secondo avvento sempre tempo d'avvento: esistenza, condizione d'esilio e di rimpianto. Anche il grano attende anche l'albero attende attendono anche le pietre tutta la creazione attende. Il mio cuor… Avvento, tempo del desiderio tempo di nostalgia e ricordi Avvento, tempo di solitudine -3- ass. lett. ass. lett. e tenerezza e speranza. Oh, se sperassimo tutti insieme tutti la stessa speranza e intensamente Il mio cuor… VIENI VIENI VIENI, Signore vieni da qualunque parte del cielo o degli abissi della terra o dalle profondità di noi stessi ma vieni, se noi urlassimo solo: VIENI! Allora come il lampo guizza dall'oriente fino all'occidente così sarà la sua venuta e cavalcherà sulle nubi; e il mare uscirà dai suoi confini e il sole più non darà la sua luce né la luna il suo chiarore Il mio cuor… E lo Spirito e la sposa dicano: Vieni! e chi ascolta dica: vieni! e chi ha sete venga chi vuole attinga acqua di vita per bagnarsi le labbra e continuare a gridare: vieni! Allora Egli non avrà neppure da dire eccomi, vengo - perché già viene. E così! Vieni Signore Gesù, vieni nella nostra notte, questa altissima notte la lunga invincibile notte, e questo silenzio del mondo dove solo questa parola sia udita; e neppure un fratello conosce il volto del fratello tanta è fitta la tenebra; ma solo questa voce quest'unica voce questa sola voce si oda: VIENI VIENI VIENI, Signore! (D.M.TUROLDO) -4- INNO ass. : Ed un virgulto dal tronco di Iesse domani germoglierà, un ramoscello dalle sue radici a vessillo si eleverà. Su lui sapienza, intelletto, consiglio, fortezza e timor del Signor. La sua parola sarà come verga e dal male ci libererà. Rit. L’agnello e il lupo insieme staranno e accanto al capretto vivran. Pascoleranno con l’orsa e il leone un fanciullo li guiderà. Rit. Ed in quel giorno di nuovo il Signore la mano su lui stenderà. Come vessillo il germoglio di Iesse sui popoli si eleverà. Rit. Seduti lett.: Il primo salmo pone e risolve il problema fondamentale dell’uomo: dov’è la felicità? La risposta di Dio è limpida e categorica: beato è l’uomo che fa il bene, che fonde la sua volontà con quella di Dio. La nostra preghiera non può ignorare la Vergine Maria felice nel suo credere in Dio e nelle sue promesse: «Beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore!» (Lc 1,45). Verrà con grande potenza il Re, l'Altissimo, per salvare tutte le nazioni, alleluia. SALMO 1 Beati coloro che, sperando nella croce, scesero nell'acqua del battesimo ant.: (da un autore del II secolo) a cori: Beato l'uomo che non segue il consiglio degli empi, † non indugia nella via dei peccatori * e non siede in compagnia degli stolti; ma si compiace della legge del Signore, * la sua legge medita giorno e notte. Sarà come albero piantato lungo corsi d'acqua, * che darà frutto a suo tempo e le sue foglie non cadranno mai; * riusciranno tutte le sue opere. Non così, non così gli empi: * ma come pula che il vento disperde; perciò non reggeranno gli empi nel giudizio, * né i peccatori nell'assemblea dei giusti. -5- Il Signore veglia sul cammino dei giusti, * ma la via degli empi andrà in rovina. Gloria… in piedi pres.: ass.: Signore Iddio, che, rigenerandoci alle sorgenti dell’acqua viva, ci hai radicato e fondato nella carità del Figlio tuo, concedici i frutti promessi a chi dà ascolto alla tua parola. Amen. Maranathà! Seduti breve silenzio lett.: L’empietà non si limita al rifiuto di Dio: insorge e congiura per abbatterlo. Ma sul monte santo di Dio i potenti della terra andranno in frantumi come vasi d’argilla nell’impatto con la disarmata regalità del figlio di Dio. Egli viene per ricevere in possesso le genti e per guidarle con lo scettro dell’amore del Padre. Rallegrati, esulta, santa città di Dio: a te viene il tuo Re. Non temere: la tua salvezza è vicina. SALMO 2. I capi di questa città si radunarono insieme, contro il tuo santo servo Gesù, ant.: che tu hai consacrato Messia (At 4,27) a cori: Perché le genti congiurano * perché invano cospirano i popoli? Insorgono i re della terra † e i principi congiurano insieme * contro il Signore e contro il suo Messia: «Spezziamo le loro catene, * gettiamo via i loro legami». Se ne ride chi abita i cieli, * li schernisce dall'alto il Signore. Egli parla loro con ira, * li spaventa nel suo sdegno: «Io l'ho costituito mio sovrano * sul Sion mio santo monte». Annunzierò il decreto del Signore. † Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio, * io oggi ti ho generato. Chiedi a me, ti darò in possesso le genti * e in dominio i confini della terra. -6- Le spezzerai con scettro di ferro, * come vasi di argilla le frantumerai». E ora, sovrani, siate saggi * istruitevi, giudici della terra; servite Dio con timore * e con tremore esultate; che non si sdegni * e voi perdiate la via. Improvvisa divampa la sua ira. * Beato chi in lui si rifugia. Gloria… in piedi pres.: ass.: Signore Iddio, che hai dato in eredità i popoli al tuo unigenito, costituendolo re sul monte santo della tua chiesa, donaci di attenderlo e accoglierlo nel tuo Spirito, con quell’amore perfetto che trascende il timore. Amen. Maranathà! Seduti breve silenzio lett.: Tutto il salmo è dominato dal mistero di Cristo, la cui passione si continua e si ripete nella chiesa. Nel risveglio dal sonno la Tradizione patristica e liturgica vede prefigurata la vittoria finale della resurrezione. Nella gioia dinamica dei racconti dell’infanzia riconosciamo le anticipazioni del mistero pasquale del bambino che attendiamo. ant.: Purifichiamo i nostri cuori, per camminare nella giustizia incontro al Re: egli viene, non tarderà. SALMO 3. Cristo si è addormentato nella morte e si è risvegliato nella risurrezione, perché Dio lo sosteneva (sant'Ireneo). a cori: Signore, quanti sono i miei oppressori! * Molti contro di me insorgono. Molti di me vanno dicendo: * «Neppure Dio lo salva!». Ma tu, Signore, sei mia difesa, * tu sei mia gloria e sollevi il mio capo. Al Signore innalzo la mia voce * e mi risponde dal suo monte santo. Io mi corico e mi addormento, * mi sveglio perché il Signore mi sostiene. -7- Non temo la moltitudine di genti † che contro di me si accampano. * Sorgi, Signore, salvami, Dio mio. Hai colpito sulla guancia i miei nemici, * hai spezzato i denti ai peccatori. Del Signore è la salvezza: * sul tuo popolo la tua benedizione. Gloria… in piedi pres.: ass.: Concedi, Signore, alla tua chiesa di vivere così pienamente il mistero del Cristo tuo figlio, che partecipando ogni giorno alla passione di lui, si senta insieme partecipe della sua resurrezione. Amen. Maranathà INVITO ALL’ASCOLTO pres.: ass.: Alzate la testa, e guardate: la vostra liberazione è vicina. Seduti lett.: Inizio del libro del profeta Isaia (1,1-18) Dio rimprovera il suo popolo Visione che Isaia, figlio di Amoz, ebbe su Giuda e su Gerusalemme nei giorni di Ozia, di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda. Udite, cieli; ascolta, terra, perché il Signore dice: «Ho allevato e fatto crescere figli, ma essi si sono ribellati contro di me. Il bue conosce il proprietario e l'asino la greppia del padrone, ma Israele non conosce e il mio popolo non comprende». Guai, gente peccatrice, popolo carico di iniquità! Razza di scellerati, figli corrotti! Hanno abbandonato il Signore, hanno disprezzato il Santo di Israele, -8- si sono voltati indietro; perché volete ancora essere colpiti, accumulando ribellioni ? La testa è tutta malata, tutto il cuore langue. Dalla pianta dei piedi alla testa non c'è in esso una parte illesa, ma ferite e lividure e piaghe aperte, che non sono state ripulite, né fasciate, né curate con olio. Il vostro paese è devastato, le vostre città arse dal fuoco. La vostra campagna, sotto i vostri occhi, la divorano gli stranieri; è una desolazione come Sòdoma distrutta. È rimasta sola la figlia di Sion come una capanna in una vigna, come un casotto in un campo di cocomeri, come una città assediata. Se il Signore degli eserciti non ci avesse lasciato un resto, già saremmo come Sòdoma, simili a Gomorra. Udite la parola del Signore, voi capi di Sòdoma; ascoltate la dottrina del nostro Dio, popolo di Gomorra! «Che m'importa dei vostri sacrifici senza numero?» dice il Signore. «Sono sazio degli olocausti di montoni e del grasso di giovenchi; il sangue di tori e di agnelli e di capri io non lo gradisco. Quando venite a presentarvi a me, chi richiede da voi che veniate a calpestare i miei atri? Smettete di presentare offerte inutili, l'incenso è un abominio per me; non posso sopportare noviluni, sabati, assemblee sacre, delitto e solennità. I vostri noviluni e le vostre feste io detesto, sono per me un peso; -9- sono stanco di sopportarli. Quando stendete le mani, io distolgo gli occhi da voi. Anche se moltiplicate le preghiere, io non ascolto. Le vostre mani grondano sangue. Lavatevi, purificatevi, togliete dalla mia vista il male delle vostre azioni. Cessate di fare il male, imparate a fare il bene, ricercate la giustizia, soccorrete l'oppresso, rendete giustizia all'orfano, difendete la causa della vedova». «Su, venite e discutiamo», dice il Signore. «Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve. Se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana». breve silenzio RESPONSORIO (Is 1,16.18.17) in piedi lett.: ass.: lett.: ass.: Lavatevi, purificatevi, togliete dal mio sguardo il male delle vostre azioni. Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve. Cessate di fare il male, imparate a fare il bene, cercate la giustizia: anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve. seduti lett.: Dalle «Catechesi» di san Cirillo di Gerusalemme, vescovo. (Cat. 15,1.3; PG 33,870-874) Le due venute di Cristo Noi annunziamo che Cristo verrà. Infatti non è unica la sua venuta, ma ve n'è una seconda, la quale sarà molto più gloriosa della precedente. La prima, infatti, ebbe il sigillo della sofferenza, l'altra porterà una corona di divina regalità. Si può affermare che quasi sempre nel nostro Signore Gesù Cristo ogni evento è duplice. Duplice è la generazione, una da Dio Padre, prima del tempo, e l'altra, la nascita umana, da una vergine nella pienezza dei tempi. Due sono anche le sue discese nella storia. Una prima volta è venuto in modo oscuro e silenzioso, come la pioggia sul vello. Una - 10 - seconda volta verrà nel futuro in splendore e chiarezza davanti agli occhi di tutti. Nella sua prima venuta fu avvolto in fasce e posto in una stalla, nella seconda si vestirà di luce come di un manto. Nella prima accettò la croce senza rifiutare il disonore, nell'altra avanzerà scortato dalle schiere degli angeli e sarà pieno di gloria. Perciò non limitiamoci a meditare solo la prima venuta, ma viviamo in attesa della seconda. E poiché nella prima abbiamo acclamato: «Benedetto colui che viene nel nome del Signore» (Mt 21,9), la stessa lode proclameremo nella seconda. Così andando incontro al Signore insieme agli angeli e adorandolo canteremo: «Benedetto colui che viene nel nome del Signore» (Mt 21,9). Il Salvatore verrà non per essere di nuovo giudicato, ma per farsi giudice di coloro che lo condannarono. Egli che tacque quando subiva la condanna, ricorderà il loro operato a quei malvagi, che gli fecero subire il tormento della croce, e dirà a ciascuno di essi: «Tu hai agito così, io non ho aperto bocca» (cfr. Sal 38,10). Allora in un disegno di amore misericordioso venne per istruire gli uomini con dolce fermezza, ma alla fine tutti, lo vogliano o no, dovranno sottomettersi per forza al suo dominio regale. Il profeta Malachia preannunzia le due venute del Signore: «E subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate» (Mi 3,1). Ecco la prima venuta. E poi riguardo alla seconda egli dice: «Ecco l'angelo dell'alleanza, che voi sospirate, ecco viene … Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà per fondere e purificare» (Mi 3,1-3). Anche Paolo parla di queste due venute scrivendo a Tito in questi termini: «È apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, che ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo, nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo» (Tt 2,11-13). Vedi come ha parlato della prima venuta ringraziandone Dio? Della seconda invece fa capire che è quella che aspettiamo. Questa è dunque la fede che noi proclamiamo: credere in Cristo che è salito al cielo e siede alla destra del Padre. Egli verrà nella gloria a giudicare i vivi e i morti. E il suo regno non avrà fine. Verrà dunque, verrà il Signore nostro Gesù Cristo dai cieli; verrà nella gloria alla fine del mondo creato, nell'ultimo giorno. Vi sarà allora la fine di questo mondo, e la nascita di un mondo nuovo. breve silenzio in piedi - 11 - lett.: ass.: lett.: ass.: lett.: ass.: RESPONSORIO Guardo da lontano, e vedo arrivare la potenza del Signore, come una nube che copre la terra; * andategli incontro, e dite: * Sei tu colui che aspettiamo, * il Re della casa d'Israele? Voi tutti, abitanti della terra, figli dell'uomo, poveri e ricchi insieme, andategli incontro, e dite: Pastore d'Israele, ascolta, tu che guidi il tuo popolo come un gregge, sei tu colui che aspettiamo? Sollevate, porte, i vostri frontali; alzatevi, porte antiche: entri il Re della gloria, il Re della casa d'Israele. Seduti ant.: Esulta di gioia, figlia di Sion, dice il Signore: ecco io vengo ad abitare in mezzo a te. Cantico I (Is 40,10-17) a cori: Ecco, il Signore Dio viene con potenza, * con il braccio egli detiene il dominio. Ecco, egli ha con sé il premio * e i suoi trofei lo precedono. Come un pastore egli fa pascolare il gregge * e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto * e conduce pian piano le pecore madri. Chi ha misurato con il cavo della mano le acque del mare * e ha calcolato l'estensione dei cieli con il palmo? Chi ha misurato con il moggio la polvere della terra, † ha pesato con la stadera le montagne * e i colli con la bilancia? Chi ha diretto lo spirito del Signore * e come suo consigliere gli ha dato suggerimenti? A chi ha chiesto consiglio, perché lo istruisse * e gli insegnasse il sentiero della giustizia, lo ammaestrasse nella scienza * e gli rivelasse la via della prudenza? - 12 - Ecco, le nazioni son come una goccia da un secchio, † contano come il pulviscolo sulla bilancia; * ecco, le isole pesano quanto un granello di polvere. Il Libano non basterebbe per accendere il rogo, * né le sue bestie per l'olocausto. Tutte le nazioni sono come un nulla davanti a lui, * come niente e vanità sono da lui ritenute. Gloria… breve silenzio Cantico II (Is 42,10-16) a cori: Cantate al Signore un canto nuovo, * lode a lui fino all'estremità della terra; lo celebri il mare con quanto esso contiene, * le isole con i loro abitanti. Esulti con le sue città il deserto, * esultino i villaggi dove abitano quelli di Kedar; acclamino gli abitanti di Sela, * dalla cima dei monti alzino grida. Diano gloria al Signore * e il suo onore divulghino nelle isole. Il Signore avanza come un prode, * come un guerriero eccita il suo ardore; grida, lancia urla di guerra, * si mostra forte contro i suoi nemici. Per molto tempo, ho taciuto, * ho fatto silenzio, mi sono contenuto; ora griderò come una partoriente, * mi affannerò e sbufferò insieme. Renderò aridi monti e colli, * farò seccare tutta la loro erba; trasformerò i fiumi in stagni * e gli stagni farò inaridire. Farò camminare i ciechi per vie che non conoscono, * li guiderò per sentieri sconosciuti; trasformerò davanti a loro le tenebre in luce, * i luoghi aspri in pianura. Gloria… - 13 - breve silenzio Cantico III (Is 49,7-13) a cori: Dice il Signore, il redentore di Israele, il suo Santo, † a colui la cui vita è disprezzata, al reietto delle nazioni, * al servo dei potenti: «I re vedranno e si alzeranno in piedi, * i principi vedranno e si prostreranno, a causa del Signore che è fedele, * a causa del Santo di Israele che ti ha scelto». Dice il Signore: † «Al tempo della misericordia ti ho ascoltato, * nel giorno della salvezza ti ho aiutato. Ti ho formato e posto come alleanza per il popolo, † per far risorgere il paese, * per farti rioccupare l'eredità devastata, per dire ai prigionieri: Uscite, * e a quanti sono nelle tenebre: Venite fuori. Essi pascoleranno lungo tutte le strade, * e su ogni altura troveranno pascoli. Non soffriranno né fame né sete* e non li colpirà né l'arsura né il sole, perché colui che ha pietà di loro * li condurrà alle sorgenti di acqua. Io trasformerò i monti in strade * e le mie vie saranno elevate. Ecco, questi vengono da lontano, † ed ecco, quelli vengono da mezzogiorno e da occidente * e quelli dalla regione di Sinim». Giubilate, o cieli; rallegrati, o terra, * gridate di gioia, o monti, perché il Signore consola il suo popolo * e ha pietà dei suoi miseri. Gloria… ass.: Esulta di gioia, figlia di Sion, dice il Signore: ecco io vengo ad abitare in mezzo a te. - 14 - in piedi, il vangelo viene intronizzato accompagnato dalla luce Canto al Vangelo ass. sol. pres.: ass.: pres.: ass.: pres.: ass.: Alleluja, alleluja, lodate il Signore; alleluja, alleluja, lodate il Signore. Lodate il Signore nel suo tempio santo, lodatelo nell'alto firmamento. Lodatelo nei grandi prodigi del suo amore lodatene l'eccelsa sua maestà. Rit. Lodatelo col suono gioioso delle trombe, lodatelo sull'arpa e sulla cetra. Lodatelo col suono dei timpani e dei sistri, lodatelo coi flauti e sulle corde. Rit. Voi tutti governanti e genti della terra, lodate il nome santo del Signore. Perché solo la sua gloria risplende sulla terra, lodate e benedite il Signore. Rit. Il Signore sia con voi e con il tuo spirito. Dal vangelo secondo Luca. (Lc 21, 25-38.34-36) Gloria a te o Signore. In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande. Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina. State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo". Parola del Signore. Lode a te o Cristo. - 15 - ass. sol. Alleluja, alleluja, lodate il Signore; alleluja, alleluja, lodate il Signore. Lodatelo voi tutti suoi angeli dei cieli, lodatelo voi tutte sue schiere. Lodatelo voi cieli, voi astri e voi stelle, lodate il Signore onnipotente. Rit. Seduti omelia in piedi CANTO DI LODE – TE DEUM a cori: Noi ti lodiamo, Dio, * ti proclamiamo Signore. O eterno Padre, * tutta la terra ti adora. A te cantano gli angeli * e tutte le potenze dei cieli: Santo, Santo, Santo * il Signore Dio dell'universo. I cieli e la terra * sono pieni della tua gloria. Ti acclama il coro degli apostoli * e la candida schiera dei martiri; le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; * la santa Chiesa proclama la tua gloria, adora il tuo unico Figlio, * lo Spirito Santo Paraclito. O Cristo, re della gloria, * eterno Figlio del Padre, tu nascesti dalla Vergine Madre * per la salvezza dell'uomo. Vincitore della morte, * hai aperto ai credenti il regno dei cieli. Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. * Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi. Soccorri i tuoi figli, Signore, * che hai redento col tuo sangue prezioso. Accoglici nella tua gloria * nell'assemblea dei santi. - 16 - Salva il tuo popolo, Signore, * guida e proteggi i tuoi figli. Ogni giorno ti benediciamo, * lodiamo il tuo nome per sempre. Degnati oggi, Signore, * di custodirci senza peccato. Sia sempre con noi la tua misericordia: * in te abbiamo sperato. Pietà di noi, Signore, * pietà di noi. Tu sei la nostra speranza, * non saremo confusi in eterno. OFFERTA DELL’INCENSO mentre si canta l’antifona viene offerto l’incenso ant. Salga come incenso davanti al nostro Dio, la preghiera della Chiesa, un’offerta pura e santa. sol. Mentre il giorno volge al termine, salga come incenso davanti a te, Signore, l’offerta della nostra vita. Salga come incenso … Ascolta il grido della Chiesa e accogli questo dono che ti offriamo come sacrificio puro, santo, a te gradito. Salga come incenso … ant. sol. ant. - 17 - SALUTO ALLA VERGINE DELL’ATTESA lett.: Gli angeli tutti sono presi da un nuovo turbamento: certo non fu mai cosí intenso e vago il desiderio. Forse qualcosa ora s'annunzia che in sogno tu comprendi. Salute a te, l'anima vede: ora sei pronta e attendi. Tu sei la grande, eccelsa porta, verranno a aprirti presto. Tu che il mio canto intendi sola: in te si perde la mia parola come nella foresta. Sono venuto a compiere la visione santa. Dio mi guarda, mi abbacina... Ma tu, tu sei la pianta (Rainer Maria Rilke) Canto del Magnificat Dio ha fatto in me cose grandi, Lui che guarda l’umile servo e disperde i superbi nell’orgoglio del cuore. Rit. L’anima mia esulta in Dio mio Salvatore, L’anima mia esulta in Dio mio Salvatore: la sua salvezza canterò. Lui, onnipotente e santo, Lui abbatte i grandi dai troni e solleva dal fango il suo umile servo. Rit. Lui, misericordia infinita, Lui, che rende povero il ricco e ricolma di beni chi si affida al suo amore. Rit. Lui, amore sempre fedele, Lui guida il suo servo Israele e ricorda il suo patto stabilito per sempre. Rit. pres.: ass.: O Dio d'infinita sapienza, tu hai scelto come Madre del Salvatore la beata Vergine Maria, eccelsa tra gli umili e i poveri di Israele; fa' che accogliendo con fede viva la tua parola impariamo a riporre solo in te ogni speranza di salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen. - 18 - ORAZIONE pres.: ass.: pres.: ass.: pres.: ass.: pres.: ass.: pres.: ass.: pres.: ass.: pres.: ass.: O Dio, nostro Padre, suscita in noi la volontà di andare incontro con le buone opere al tuo Cristo che viene, perché egli ci chiami accanto a sé nella gloria a possedere il regno dei cieli. Egli è Dio e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen. Il Signore sia con voi. e con il tuo spirito. Il Padre che manda l’unigenito nel mondo ascolti e accolga il grido che sale dai nostri cuori. Amen, maranathà! Il Figlio che assume la nostra carne si ponga benevolo tra noi e il Padre. Amen, maranathà! Lo Spirito che suscita in noi il grido e la preghiera ci doni parole e canto per essere ascoltati dal Padre. Amen, maranathà! Scenda su di noi la benedizione del Padre, del Figlio † dello Spirito Santo. Amen, maranathà! Confortati dall’imminente venuta del Signore tornate in pace nelle vostre case. Rendiamo grazie al Signore e invochiamo la sua venuta nella gloria. - 19 - GRANDE INVOCAZIONE ass.: Rorate, caeli, désuper et nubes pluant iustum. Rorate, caeli, désuper et nubes pluant iustum Stillate, o cieli, dall’alto e le nubi facciano piovere il giusto. Ne irascaris, Domine, ne ultra memineris iniquitatis: ecce civitas Sancti facta est deserta, Sion deserta facta est. Ierusalem desolata est: domus sanctificationis tuae et gloriae tuae, ubi laudaverunt te patres nostri. Non adirarti, Signore, non ricordarti più dei nostri peccati. Ecco, la città del tempio è deserta, è deserta Sion, è devastata Gerusalemme, dimora della tua santità e della tua gloria, ove i nostri padri hanno cantato le tue lodi. Rorate... Peccavimus et facti sumus tamquam immundi nos, et cecidimus quasi folium universi: et iniquitates nostrae quasi ventus abstulerunt nos: abscondisti faciem tuam a nobis et allisisti nos in manu iniquitatis nostrae. Abbiam peccato, abbiam molto peccato, e siam divenuti impuri come pagani: siam tutti caduti come foglie morte e i nostri peccati come uragano ci han travolti. Ci hai nascosto il tuo volto e ci hai spezzati per le nostre iniquità. Rorate... Vide, Domine, afflictionem populi tui, et mitte quem missurus es: emitte Agnum dominatorem terrae, de Petra deserti ad montem filiae Sion: ut auferat ipse iugum captivitatis nostrae. Vedi, Signore, l'afflizione del tuo popolo e manda colui che devi mandare. Manda l'Agnello, il dominatore del mondo, dall'arido deserto al monte di Gerusalemme, che ci liberi dal giogo della nostra schiavitù. Rorate... Consolamini, consolamini, popule meus: cito veniet salus tua: quare maerore consumeris, quia innovavit te dolor? Salvabo te, noli timere, ego enim sum Dominus Deus tuus, Sanctus Israel, redemptor tuus. Consòlati, consòlati, popolo mio: presto verrà il tuo Salvatore. Perché ti consumi nella tristezza? perché ti riassale il dolore? Ti salverò, non temere: io sono il tuo Dio, il Santo d'Israele, il tuo Redentore. Rorate... - 20 -