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alzati, grida nella notte quando cominciano i turni di sentinella

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alzati, grida nella notte quando cominciano i turni di sentinella
sabato, 2 dicembre 2006
parrocchia B.V.M. della Salute, Padova
“ALZATI, GRIDA NELLA NOTTE
QUANDO COMINCIANO I TURNI DI SENTINELLA;
EFFONDI COME ACQUA IL TUO CUORE,
DAVANTI AL SIGNORE;
ALZA VERSO DI LUI LE MANI” (Lam 2,19)
Celebrazione vigiliare nell’avvento del Signore
l’aula liturgica è buia; quando l’assemblea è riunita si procede alla celebrazione del lucernario
vengono distribuite ai presenti le luci accese
LUCERNARIO
mentre si canta l’antifona vengono accese le luci dell’aula liturgica e della mensa
ant.
Nella notte, o Dio noi veglieremo, con le lampade,
vestiti a festa, presto arriverai, alleluia, alleluia.
sol.
ant.
Lodate il Signore, popoli tutti,
voi tutte nazioni, dategli gloria!
Forte è il suo amore per noi,
la fedeltà del Signore dura in eterno.
Nella notte…
pres.:
ass.:
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
il grido dell’umanità. È da sempre rivolto anche verso l’alto. Il grido
dell’uomo viene assunto nel mistero dell’incarnazione dalla voce di Cristo, dal primo
vagito nell’oscura notte di Betlemme all’ultimo grido nel buio del venerdì santo. È il
grido dei profeti: «Fino a quando, Signore, implorerò e non ascolti, a te alzerò il
grido: «Violenza!» e non soccorri? (Abacuc 1,2)». Dei cantori di Israele: «Alleluia.
Amo il Signore perché ascolta il grido della mia preghiera» (Sal 115). È il grido dei
poveri del Signore che riconoscono di non avere certezze fuori di Lui e della sua
parola: «Volgiti alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica, Signore mio Dio;
guida:
-2-
ascolta il grido e la preghiera che il tuo servo oggi innalza davanti a te!» (1Re 8,28).
Gli apostoli, i credenti dei vangeli assumono questo grido e lo rivolgono direttamente
al Figlio di Dio: «il figlio di Timèo, Bartimèo, cieco, sedeva lungo la strada a
mendicare. Costui, al sentire che c'era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire:
«Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!» (Mc 10). Nella voce di Maria, la madre di
Dio, il grido diventa canto nelle espressioni liriche del Magnificat, il canto dei poveri
di JHWH che la chiesa fa sue ogni giorno al tramonto del sole. Tutti noi abbiamo un
grido nel cuore che chiede di essere liberato e indirizzato, abbiamo bisogno di pace, di
giustizia, di significato, di amore e di amare… la società grida dalle tenebre delle
violenze dei suoi giovani, dalla fame e dalla guerra che assillano l’uomo, dallo
sfruttamento dei deboli, dalla cecità dei ricchi, dalle malattie che non lasciano
speranza, dai lutti e dai fallimenti… La nostra chiesa locale grida al Signore, gridano
le nostre parrocchie all’unico pastore, gridano i nostri gruppi a colui che li ha ispirati
e ha condotto il loro cammino. L’avvento è il grande e solenne grido della sposa verso
il suo Sposo perché venga. Vieni Signore Gesù! Vieni nella storia e portaci nel regno
futuro: «Grande sarà il suo dominio e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul
regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e
sempre; questo farà lo zelo del Signore degli eserciti» (Isaia 9,6). Mostraci la
Gerusalemme celeste, pronta per te suo Sposo, e aprici la porta del banchetto di nozze
dove il grido diventa canto e il frastuono melodia: «Voi vi siete accostati al monte di
Sion e alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a miriadi di angeli,
all'adunanza festosa e all'assemblea dei primogeniti iscritti nei cieli, al Dio giudice
di tutti e agli spiriti dei giusti portati alla perfezione, al Mediatore della Nuova
Alleanza e al sangue dell'aspersione dalla voce più eloquente di quello di Abele» (Ebrei
12).
INVITATORIO
ass.
lett.
ass.
lett.
Il mio cuore esulta nel Signore, la mai fronte si innalza
grazie al mio Dio, perché godo dei suoi benefici,
non c’è santo come il Signor.
tempo del secondo avvento
sempre tempo d'avvento:
esistenza, condizione
d'esilio e di rimpianto.
Anche il grano attende
anche l'albero attende
attendono anche le pietre
tutta la creazione attende.
Il mio cuor…
Avvento, tempo del desiderio
tempo di nostalgia e ricordi
Avvento, tempo di solitudine
-3-
ass.
lett.
ass.
lett.
e tenerezza e speranza.
Oh, se sperassimo tutti insieme
tutti la stessa speranza
e intensamente
Il mio cuor…
VIENI VIENI VIENI, Signore
vieni da qualunque parte del cielo
o degli abissi della terra
o dalle profondità di noi stessi
ma vieni,
se noi urlassimo solo: VIENI!
Allora come il lampo guizza dall'oriente
fino all'occidente così sarà la sua venuta
e cavalcherà sulle nubi;
e il mare uscirà dai suoi confini
e il sole più non darà la sua luce
né la luna il suo chiarore
Il mio cuor…
E lo Spirito e la sposa dicano: Vieni!
e chi ascolta dica: vieni!
e chi ha sete venga
chi vuole attinga acqua di vita
per bagnarsi le labbra
e continuare a gridare: vieni!
Allora Egli non avrà neppure da dire
eccomi, vengo - perché già viene.
E così! Vieni Signore Gesù,
vieni nella nostra notte,
questa altissima notte
la lunga invincibile notte,
e questo silenzio del mondo
dove solo questa parola sia udita;
e neppure un fratello
conosce il volto del fratello
tanta è fitta la tenebra;
ma solo questa voce
quest'unica voce
questa sola voce si oda:
VIENI VIENI VIENI, Signore! (D.M.TUROLDO)
-4-
INNO
ass. :
Ed un virgulto dal tronco di Iesse domani germoglierà,
un ramoscello dalle sue radici a vessillo si eleverà.
Su lui sapienza, intelletto, consiglio,
fortezza e timor del Signor.
La sua parola sarà come verga
e dal male ci libererà. Rit.
L’agnello e il lupo insieme staranno
e accanto al capretto vivran.
Pascoleranno con l’orsa e il leone
un fanciullo li guiderà. Rit.
Ed in quel giorno di nuovo il Signore
la mano su lui stenderà.
Come vessillo il germoglio di Iesse
sui popoli si eleverà. Rit.
Seduti
lett.:
Il primo salmo pone e risolve il problema fondamentale dell’uomo:
dov’è la felicità? La risposta di Dio è limpida e categorica: beato è
l’uomo che fa il bene, che fonde la sua volontà con quella di Dio. La
nostra preghiera non può ignorare la Vergine Maria felice nel suo
credere in Dio e nelle sue promesse: «Beata colei che ha creduto
nell’adempimento delle parole del Signore!» (Lc 1,45).
Verrà con grande potenza il Re, l'Altissimo,
per salvare tutte le nazioni, alleluia.
SALMO 1 Beati coloro che, sperando nella croce, scesero nell'acqua del battesimo
ant.:
(da un autore del II secolo)
a cori:
Beato l'uomo che non segue il consiglio degli empi, †
non indugia nella via dei peccatori *
e non siede in compagnia degli stolti;
ma si compiace della legge del Signore, *
la sua legge medita giorno e notte.
Sarà come albero piantato lungo corsi d'acqua, *
che darà frutto a suo tempo
e le sue foglie non cadranno mai; *
riusciranno tutte le sue opere.
Non così, non così gli empi: *
ma come pula che il vento disperde;
perciò non reggeranno gli empi nel giudizio, *
né i peccatori nell'assemblea dei giusti.
-5-
Il Signore veglia sul cammino dei giusti, *
ma la via degli empi andrà in rovina.
Gloria…
in piedi
pres.:
ass.:
Signore Iddio, che, rigenerandoci alle sorgenti dell’acqua viva, ci hai
radicato e fondato nella carità del Figlio tuo, concedici i frutti
promessi a chi dà ascolto alla tua parola.
Amen. Maranathà!
Seduti
breve silenzio
lett.:
L’empietà non si limita al rifiuto di Dio: insorge e congiura per
abbatterlo. Ma sul monte santo di Dio i potenti della terra andranno
in frantumi come vasi d’argilla nell’impatto con la disarmata regalità
del figlio di Dio. Egli viene per ricevere in possesso le genti e per
guidarle con lo scettro dell’amore del Padre.
Rallegrati, esulta, santa città di Dio: a te viene il tuo Re.
Non temere: la tua salvezza è vicina.
SALMO 2. I capi di questa città si radunarono insieme, contro il tuo santo servo Gesù,
ant.:
che tu hai consacrato Messia (At 4,27)
a cori:
Perché le genti congiurano *
perché invano cospirano i popoli?
Insorgono i re della terra †
e i principi congiurano insieme *
contro il Signore e contro il suo Messia:
«Spezziamo le loro catene, *
gettiamo via i loro legami».
Se ne ride chi abita i cieli, *
li schernisce dall'alto il Signore.
Egli parla loro con ira, *
li spaventa nel suo sdegno:
«Io l'ho costituito mio sovrano *
sul Sion mio santo monte».
Annunzierò il decreto del Signore. †
Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio, *
io oggi ti ho generato.
Chiedi a me, ti darò in possesso le genti *
e in dominio i confini della terra.
-6-
Le spezzerai con scettro di ferro, *
come vasi di argilla le frantumerai».
E ora, sovrani, siate saggi *
istruitevi, giudici della terra;
servite Dio con timore *
e con tremore esultate;
che non si sdegni *
e voi perdiate la via.
Improvvisa divampa la sua ira. *
Beato chi in lui si rifugia.
Gloria…
in piedi
pres.:
ass.:
Signore Iddio, che hai dato in eredità i popoli al tuo unigenito,
costituendolo re sul monte santo della tua chiesa, donaci di
attenderlo e accoglierlo nel tuo Spirito, con quell’amore perfetto che
trascende il timore.
Amen. Maranathà!
Seduti
breve silenzio
lett.:
Tutto il salmo è dominato dal mistero di Cristo, la cui passione si
continua e si ripete nella chiesa. Nel risveglio dal sonno la
Tradizione patristica e liturgica vede prefigurata la vittoria finale
della resurrezione. Nella gioia dinamica dei racconti dell’infanzia
riconosciamo le anticipazioni del mistero pasquale del bambino che
attendiamo.
ant.:
Purifichiamo i nostri cuori,
per camminare nella giustizia incontro al Re: egli viene, non tarderà.
SALMO 3. Cristo si è addormentato nella morte e si è risvegliato nella risurrezione,
perché Dio lo sosteneva (sant'Ireneo).
a cori:
Signore, quanti sono i miei oppressori! *
Molti contro di me insorgono.
Molti di me vanno dicendo: *
«Neppure Dio lo salva!».
Ma tu, Signore, sei mia difesa, *
tu sei mia gloria e sollevi il mio capo.
Al Signore innalzo la mia voce *
e mi risponde dal suo monte santo.
Io mi corico e mi addormento, *
mi sveglio perché il Signore mi sostiene.
-7-
Non temo la moltitudine di genti †
che contro di me si accampano. *
Sorgi, Signore, salvami, Dio mio.
Hai colpito sulla guancia i miei nemici, *
hai spezzato i denti ai peccatori.
Del Signore è la salvezza: *
sul tuo popolo la tua benedizione.
Gloria…
in piedi
pres.:
ass.:
Concedi, Signore, alla tua chiesa di vivere così pienamente il mistero
del Cristo tuo figlio, che partecipando ogni giorno alla passione di
lui, si senta insieme partecipe della sua resurrezione.
Amen. Maranathà
INVITO ALL’ASCOLTO
pres.:
ass.:
Alzate la testa, e guardate:
la vostra liberazione è vicina.
Seduti
lett.:
Inizio del libro del profeta Isaia (1,1-18)
Dio rimprovera il suo popolo
Visione che Isaia, figlio di Amoz, ebbe su Giuda e su Gerusalemme
nei giorni di Ozia, di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda.
Udite, cieli; ascolta, terra,
perché il Signore dice:
«Ho allevato e fatto crescere figli,
ma essi si sono ribellati contro di me.
Il bue conosce il proprietario
e l'asino la greppia del padrone,
ma Israele non conosce
e il mio popolo non comprende».
Guai, gente peccatrice,
popolo carico di iniquità!
Razza di scellerati,
figli corrotti!
Hanno abbandonato il Signore,
hanno disprezzato il Santo di Israele,
-8-
si sono voltati indietro;
perché volete ancora essere colpiti,
accumulando ribellioni ?
La testa è tutta malata,
tutto il cuore langue.
Dalla pianta dei piedi alla testa
non c'è in esso una parte illesa,
ma ferite e lividure
e piaghe aperte,
che non sono state ripulite, né fasciate,
né curate con olio.
Il vostro paese è devastato,
le vostre città arse dal fuoco.
La vostra campagna, sotto i vostri occhi,
la divorano gli stranieri;
è una desolazione come Sòdoma distrutta.
È rimasta sola la figlia di Sion
come una capanna in una vigna,
come un casotto in un campo di cocomeri,
come una città assediata.
Se il Signore degli eserciti
non ci avesse lasciato un resto,
già saremmo come Sòdoma,
simili a Gomorra.
Udite la parola del Signore,
voi capi di Sòdoma;
ascoltate la dottrina del nostro Dio,
popolo di Gomorra!
«Che m'importa dei vostri sacrifici senza numero?»
dice il Signore.
«Sono sazio degli olocausti di montoni
e del grasso di giovenchi;
il sangue di tori e di agnelli e di capri
io non lo gradisco.
Quando venite a presentarvi a me,
chi richiede da voi
che veniate a calpestare i miei atri?
Smettete di presentare offerte inutili,
l'incenso è un abominio per me;
non posso sopportare
noviluni, sabati, assemblee sacre,
delitto e solennità.
I vostri noviluni e le vostre feste
io detesto,
sono per me un peso;
-9-
sono stanco di sopportarli.
Quando stendete le mani,
io distolgo gli occhi da voi.
Anche se moltiplicate le preghiere,
io non ascolto.
Le vostre mani grondano sangue.
Lavatevi, purificatevi,
togliete dalla mia vista il male delle vostre azioni.
Cessate di fare il male,
imparate a fare il bene,
ricercate la giustizia,
soccorrete l'oppresso,
rendete giustizia all'orfano,
difendete la causa della vedova».
«Su, venite e discutiamo»,
dice il Signore.
«Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,
diventeranno bianchi come neve.
Se fossero rossi come porpora,
diventeranno come lana».
breve silenzio
RESPONSORIO (Is 1,16.18.17)
in piedi
lett.:
ass.:
lett.:
ass.:
Lavatevi, purificatevi, togliete dal mio sguardo il male delle vostre
azioni.
Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno
bianchi come neve.
Cessate di fare il male, imparate a fare il bene, cercate la giustizia:
anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno
bianchi come neve.
seduti
lett.:
Dalle «Catechesi» di san Cirillo di Gerusalemme, vescovo.
(Cat. 15,1.3; PG 33,870-874)
Le due venute di Cristo
Noi annunziamo che Cristo verrà. Infatti non è unica la sua venuta,
ma ve n'è una seconda, la quale sarà molto più gloriosa della
precedente. La prima, infatti, ebbe il sigillo della sofferenza, l'altra
porterà una corona di divina regalità. Si può affermare che quasi
sempre nel nostro Signore Gesù Cristo ogni evento è duplice.
Duplice è la generazione, una da Dio Padre, prima del tempo, e
l'altra, la nascita umana, da una vergine nella pienezza dei tempi.
Due sono anche le sue discese nella storia. Una prima volta è
venuto in modo oscuro e silenzioso, come la pioggia sul vello. Una
- 10 -
seconda volta verrà nel futuro in splendore e chiarezza davanti agli
occhi di tutti.
Nella sua prima venuta fu avvolto in fasce e posto in una stalla, nella
seconda si vestirà di luce come di un manto. Nella prima accettò la
croce senza rifiutare il disonore, nell'altra avanzerà scortato dalle
schiere degli angeli e sarà pieno di gloria.
Perciò non limitiamoci a meditare solo la prima venuta, ma viviamo
in attesa della seconda. E poiché nella prima abbiamo acclamato:
«Benedetto colui che viene nel nome del Signore» (Mt 21,9), la stessa
lode proclameremo nella seconda. Così andando incontro al Signore
insieme agli angeli e adorandolo canteremo: «Benedetto colui che
viene nel nome del Signore» (Mt 21,9).
Il Salvatore verrà non per essere di nuovo giudicato, ma per farsi
giudice di coloro che lo condannarono. Egli che tacque quando
subiva la condanna, ricorderà il loro operato a quei malvagi, che gli
fecero subire il tormento della croce, e dirà a ciascuno di essi: «Tu
hai agito così, io non ho aperto bocca» (cfr. Sal 38,10).
Allora in un disegno di amore misericordioso venne per istruire gli
uomini con dolce fermezza, ma alla fine tutti, lo vogliano o no,
dovranno sottomettersi per forza al suo dominio regale.
Il profeta Malachia preannunzia le due venute del Signore: «E
subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate» (Mi 3,1).
Ecco la prima venuta. E poi riguardo alla seconda egli dice: «Ecco
l'angelo dell'alleanza, che voi sospirate, ecco viene … Chi
sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire?
Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai.
Siederà per fondere e purificare» (Mi 3,1-3).
Anche Paolo parla di queste due venute scrivendo a Tito in questi
termini: «È apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per
tutti gli uomini, che ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri
mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo,
nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria
del nostro grande Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo» (Tt 2,11-13).
Vedi come ha parlato della prima venuta ringraziandone Dio? Della
seconda invece fa capire che è quella che aspettiamo.
Questa è dunque la fede che noi proclamiamo: credere in Cristo che
è salito al cielo e siede alla destra del Padre. Egli verrà nella gloria a
giudicare i vivi e i morti. E il suo regno non avrà fine.
Verrà dunque, verrà il Signore nostro Gesù Cristo dai cieli; verrà
nella gloria alla fine del mondo creato, nell'ultimo giorno. Vi sarà
allora la fine di questo mondo, e la nascita di un mondo nuovo.
breve silenzio
in piedi
- 11 -
lett.:
ass.:
lett.:
ass.:
lett.:
ass.:
RESPONSORIO
Guardo da lontano, e vedo arrivare la potenza del Signore, come
una nube che copre la terra; * andategli incontro, e dite: * Sei tu
colui che aspettiamo, * il Re della casa d'Israele?
Voi tutti, abitanti della terra, figli dell'uomo, poveri e ricchi
insieme,
andategli incontro, e dite:
Pastore d'Israele, ascolta, tu che guidi il tuo popolo come un
gregge, sei tu colui che aspettiamo?
Sollevate, porte, i vostri frontali; alzatevi, porte antiche: entri il Re
della gloria,
il Re della casa d'Israele.
Seduti
ant.:
Esulta di gioia, figlia di Sion, dice il Signore:
ecco io vengo ad abitare in mezzo a te.
Cantico I (Is 40,10-17)
a cori:
Ecco, il Signore Dio viene con potenza, *
con il braccio egli detiene il dominio.
Ecco, egli ha con sé il premio *
e i suoi trofei lo precedono.
Come un pastore egli fa pascolare il gregge *
e con il suo braccio lo raduna;
porta gli agnellini sul petto *
e conduce pian piano le pecore madri.
Chi ha misurato con il cavo della mano le acque del mare *
e ha calcolato l'estensione dei cieli con il palmo?
Chi ha misurato con il moggio la polvere della terra, †
ha pesato con la stadera le montagne *
e i colli con la bilancia?
Chi ha diretto lo spirito del Signore *
e come suo consigliere gli ha dato suggerimenti?
A chi ha chiesto consiglio, perché lo istruisse *
e gli insegnasse il sentiero della giustizia,
lo ammaestrasse nella scienza *
e gli rivelasse la via della prudenza?
- 12 -
Ecco, le nazioni son come una goccia da un secchio, †
contano come il pulviscolo sulla bilancia; *
ecco, le isole pesano quanto un granello di polvere.
Il Libano non basterebbe per accendere il rogo, *
né le sue bestie per l'olocausto.
Tutte le nazioni sono come un nulla davanti a lui, *
come niente e vanità sono da lui ritenute.
Gloria…
breve silenzio
Cantico II (Is 42,10-16)
a cori:
Cantate al Signore un canto nuovo, *
lode a lui fino all'estremità della terra;
lo celebri il mare con quanto esso contiene, *
le isole con i loro abitanti.
Esulti con le sue città il deserto, *
esultino i villaggi dove abitano quelli di Kedar;
acclamino gli abitanti di Sela, *
dalla cima dei monti alzino grida.
Diano gloria al Signore *
e il suo onore divulghino nelle isole.
Il Signore avanza come un prode, *
come un guerriero eccita il suo ardore;
grida, lancia urla di guerra, *
si mostra forte contro i suoi nemici.
Per molto tempo, ho taciuto, *
ho fatto silenzio, mi sono contenuto;
ora griderò come una partoriente, *
mi affannerò e sbufferò insieme.
Renderò aridi monti e colli, *
farò seccare tutta la loro erba;
trasformerò i fiumi in stagni *
e gli stagni farò inaridire.
Farò camminare i ciechi per vie che non conoscono, *
li guiderò per sentieri sconosciuti;
trasformerò davanti a loro le tenebre in luce, *
i luoghi aspri in pianura.
Gloria…
- 13 -
breve silenzio
Cantico III (Is 49,7-13)
a cori:
Dice il Signore, il redentore di Israele, il suo Santo, †
a colui la cui vita è disprezzata, al reietto delle nazioni, *
al servo dei potenti:
«I re vedranno e si alzeranno in piedi, *
i principi vedranno e si prostreranno,
a causa del Signore che è fedele, *
a causa del Santo di Israele che ti ha scelto».
Dice il Signore: †
«Al tempo della misericordia ti ho ascoltato, *
nel giorno della salvezza ti ho aiutato.
Ti ho formato e posto come alleanza per il popolo, †
per far risorgere il paese, *
per farti rioccupare l'eredità devastata,
per dire ai prigionieri: Uscite, *
e a quanti sono nelle tenebre: Venite fuori.
Essi pascoleranno lungo tutte le strade, *
e su ogni altura troveranno pascoli.
Non soffriranno né fame né sete*
e non li colpirà né l'arsura né il sole,
perché colui che ha pietà di loro *
li condurrà alle sorgenti di acqua.
Io trasformerò i monti in strade *
e le mie vie saranno elevate.
Ecco, questi vengono da lontano, †
ed ecco, quelli vengono da mezzogiorno e da occidente *
e quelli dalla regione di Sinim».
Giubilate, o cieli; rallegrati, o terra, *
gridate di gioia, o monti,
perché il Signore consola il suo popolo *
e ha pietà dei suoi miseri.
Gloria…
ass.:
Esulta di gioia, figlia di Sion, dice il Signore:
ecco io vengo ad abitare in mezzo a te.
- 14 -
in piedi, il vangelo viene intronizzato accompagnato dalla luce
Canto al Vangelo
ass.
sol.
pres.:
ass.:
pres.:
ass.:
pres.:
ass.:
Alleluja, alleluja, lodate il Signore;
alleluja, alleluja, lodate il Signore.
Lodate il Signore nel suo tempio santo,
lodatelo nell'alto firmamento.
Lodatelo nei grandi prodigi del suo amore
lodatene l'eccelsa sua maestà. Rit.
Lodatelo col suono gioioso delle trombe,
lodatelo sull'arpa e sulla cetra.
Lodatelo col suono dei timpani e dei sistri,
lodatelo coi flauti e sulle corde. Rit.
Voi tutti governanti e genti della terra,
lodate il nome santo del Signore.
Perché solo la sua gloria risplende sulla terra,
lodate e benedite il Signore. Rit.
Il Signore sia con voi
e con il tuo spirito.
Dal vangelo secondo Luca. (Lc 21, 25-38.34-36)
Gloria a te o Signore.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Vi saranno segni nel
sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia
per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per
la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le
potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio
dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande. Quando
cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo,
perché la vostra liberazione è vicina. State bene attenti che i vostri
cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni
della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso;
come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla
faccia di tutta la terra. Vegliate e pregate in ogni momento, perché
abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di
comparire davanti al Figlio dell'uomo".
Parola del Signore.
Lode a te o Cristo.
- 15 -
ass.
sol.
Alleluja, alleluja, lodate il Signore;
alleluja, alleluja, lodate il Signore.
Lodatelo voi tutti suoi angeli dei cieli,
lodatelo voi tutte sue schiere.
Lodatelo voi cieli, voi astri e voi stelle,
lodate il Signore onnipotente. Rit.
Seduti
omelia
in piedi
CANTO DI LODE – TE DEUM
a cori:
Noi ti lodiamo, Dio, *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.
A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell'universo.
I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
lo Spirito Santo Paraclito.
O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell'uomo.
Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell'assemblea dei santi.
- 16 -
Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.
Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.
OFFERTA DELL’INCENSO
mentre si canta l’antifona viene offerto l’incenso
ant.
Salga come incenso davanti al nostro Dio,
la preghiera della Chiesa,
un’offerta pura e santa.
sol.
Mentre il giorno volge al termine,
salga come incenso davanti a te, Signore,
l’offerta della nostra vita.
Salga come incenso …
Ascolta il grido della Chiesa
e accogli questo dono che ti offriamo
come sacrificio puro, santo, a te gradito.
Salga come incenso …
ant.
sol.
ant.
- 17 -
SALUTO ALLA VERGINE DELL’ATTESA
lett.:
Gli angeli tutti sono presi
da un nuovo turbamento:
certo non fu mai cosí intenso
e vago il desiderio.
Forse qualcosa ora s'annunzia
che in sogno tu comprendi.
Salute a te, l'anima vede:
ora sei pronta e attendi.
Tu sei la grande, eccelsa porta,
verranno a aprirti presto.
Tu che il mio canto intendi sola:
in te si perde la mia parola
come nella foresta.
Sono venuto a compiere la visione santa.
Dio mi guarda, mi abbacina...
Ma tu, tu sei la pianta (Rainer Maria Rilke)
Canto del Magnificat
Dio ha fatto in me cose grandi,
Lui che guarda l’umile servo
e disperde i superbi nell’orgoglio del cuore.
Rit. L’anima mia esulta in Dio mio Salvatore,
L’anima mia esulta in Dio mio Salvatore:
la sua salvezza canterò.
Lui, onnipotente e santo,
Lui abbatte i grandi dai troni
e solleva dal fango il suo umile servo. Rit.
Lui, misericordia infinita,
Lui, che rende povero il ricco
e ricolma di beni chi si affida al suo amore. Rit.
Lui, amore sempre fedele,
Lui guida il suo servo Israele
e ricorda il suo patto stabilito per sempre. Rit.
pres.:
ass.:
O Dio d'infinita sapienza, tu hai scelto come Madre del Salvatore la
beata Vergine Maria, eccelsa tra gli umili e i poveri di Israele; fa' che
accogliendo con fede viva la tua parola impariamo a riporre solo in
te ogni speranza di salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo
Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
- 18 -
ORAZIONE
pres.:
ass.:
pres.:
ass.:
pres.:
ass.:
pres.:
ass.:
pres.:
ass.:
pres.:
ass.:
pres.:
ass.:
O Dio, nostro Padre, suscita in noi la volontà di andare incontro
con le buone opere al tuo Cristo che viene, perché egli ci chiami
accanto a sé nella gloria a possedere il regno dei cieli. Egli è Dio e
vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli
dei secoli.
Amen.
Il Signore sia con voi.
e con il tuo spirito.
Il Padre che manda l’unigenito nel mondo
ascolti e accolga il grido che sale dai nostri cuori.
Amen, maranathà!
Il Figlio che assume la nostra carne si ponga benevolo
tra noi e il Padre.
Amen, maranathà!
Lo Spirito che suscita in noi il grido e la preghiera
ci doni parole e canto per essere ascoltati dal Padre.
Amen, maranathà!
Scenda su di noi la benedizione del Padre,
del Figlio † dello Spirito Santo.
Amen, maranathà!
Confortati dall’imminente venuta del Signore
tornate in pace nelle vostre case.
Rendiamo grazie al Signore e invochiamo la sua venuta nella
gloria.
- 19 -
GRANDE INVOCAZIONE
ass.: Rorate, caeli, désuper et nubes pluant iustum.
Rorate, caeli, désuper
et nubes pluant iustum
Stillate, o cieli, dall’alto
e le nubi facciano piovere il giusto.
Ne irascaris, Domine,
ne ultra memineris iniquitatis:
ecce civitas Sancti facta est deserta,
Sion deserta facta est.
Ierusalem desolata est:
domus sanctificationis
tuae et gloriae tuae,
ubi laudaverunt te patres nostri.
Non adirarti, Signore,
non ricordarti più dei nostri peccati.
Ecco, la città del tempio è deserta,
è deserta Sion,
è devastata Gerusalemme,
dimora della tua santità
e della tua gloria,
ove i nostri padri
hanno cantato le tue lodi.
Rorate...
Peccavimus et facti sumus
tamquam immundi nos,
et cecidimus quasi folium universi:
et iniquitates nostrae
quasi ventus abstulerunt nos:
abscondisti faciem tuam a nobis
et allisisti nos in manu
iniquitatis nostrae.
Abbiam peccato,
abbiam molto peccato,
e siam divenuti impuri come pagani:
siam tutti caduti come foglie morte
e i nostri peccati come uragano
ci han travolti.
Ci hai nascosto il tuo volto
e ci hai spezzati
per le nostre iniquità.
Rorate...
Vide, Domine, afflictionem populi tui,
et mitte quem missurus es:
emitte Agnum dominatorem terrae,
de Petra deserti ad montem filiae Sion:
ut auferat ipse iugum
captivitatis nostrae.
Vedi, Signore, l'afflizione del tuo popolo
e manda colui che devi mandare.
Manda l'Agnello,
il dominatore del mondo,
dall'arido deserto al monte di Gerusalemme,
che ci liberi dal giogo
della nostra schiavitù.
Rorate...
Consolamini,
consolamini, popule meus:
cito veniet salus tua:
quare maerore consumeris,
quia innovavit te dolor?
Salvabo te, noli timere,
ego enim sum Dominus Deus tuus,
Sanctus Israel, redemptor tuus.
Consòlati, consòlati, popolo mio:
presto verrà il tuo Salvatore.
Perché ti consumi nella tristezza?
perché ti riassale il dolore?
Ti salverò, non temere:
io sono il tuo Dio,
il Santo d'Israele,
il tuo Redentore.
Rorate...
- 20 -
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