Soglie pluviometriche per l`allerta di piena nei piccoli
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Soglie pluviometriche per l`allerta di piena nei piccoli
Soglie pluviometriche per l’allerta di piena nei piccoli bacini piemontesi Università della Calabria, Arcavacata di Rende, 26 27 28 Novembre ; Piccolo Teatro Unical G. Ravazzani1, S. Barbero2, A. Salandin2, T. Caloiero3, M. Mancini1 1Politecnico di Milano. – e-mail: [email protected] 2Arpa Piemonte 3CNR-ISAFOM ABSTRACT. Negli ultimi decenni si è assistito ad una notevole crescita di attenzione verso i problemi della difesa dagli eventi alluvionali, indotta dall’aumento della intensità e della frequenza degli eventi di piena. Per la riduzione del rischio, accanto agli interventi di tipo strutturale volti direttamente a ridurre i colmi di piena, si collocano i sistemi previsionali di tipo non strutturale. In questo contesto può rivelarsi utile la conoscenza 'a priori' della pericolosità di un campo di precipitazione atteso o osservato per la sezione fluviale presa in considerazione. Una sintesi di queste conoscenze è rappresentata dalle linee segnalatrici di precipitazione critica cumulata a scala di bacino, le quali definiscono i valori critici di pioggia in grado di innescare fenomeni di esondazione nella sezione di interesse del bacino colpito da un nubifragio. L’obiettivo del lavoro presentato è la determinazione di soglie pluviometriche di allerta di piena per le sezioni critiche dei piccoli bacini presenti nel territorio della regione Piemonte e la valutazione della loro affidabilità sulla base degli eventi storici. La valutazione delle soglie pluviometriche si è basata sulla ricerca della soluzione inversa della classica trasformazione afflussi meteorici in deflussi di piena. Infatti, assegnata una portata di guardia nelle sezioni caratteristiche di un tronco fluviale, si determina tramite modellistica numerica la quantità di precipitazione lorda, che per diverse durate determina la portata di piena assegnata. L’impiego della simulazione idrologica per la valutazione delle linee segnalatrici di precipitazione cumulata critica comporta l’esecuzione di esperimenti di simulazione in grado di enucleare, in base ai diversi scenari di precipitazione che si possono potenzialmente verificare su un bacino idrografico, la configurazione critica del campo di precipitazione che corrisponde al superamento della prefissata portata critica di riferimento nella sezione di chiusura del bacino stesso. La soluzione del problema inverso per la determinazione della precipitazione di soglia è stata condotta numericamente tramite un modello idrologico distribuito. VALUTAZIONE DELLE SOGLIE PLUVIOMETRICHE SCHEMA DI CALCOLO DELLA SOGLIA CASO STUDIO MODELLO IDROLOGICO FEST-WB 1800 Procedura automatica iterativa 1600 2 Area (km ) 1400 1200 Interpolazione Spaziale (Thiesse, IDW) … soluzione del problema inverso della trasformazione afflussideflussi (in modo iterativo) 1000 800 600 FEST Flash – flood Event – based Spatially – distributed rainfall – runoff Transformation 400 200 0 i(t) tentativo nesimo PACO SS SS M RO OBAT O C R O_ SA NT CH EV S E E ET N _D RO TT _CRO AMPR SS A_ ERNA I A O B V TRAN Y_ _G EL O O S R B SUAN _B ES ANO A PA F SA _SOR SE A R R O _ C A N BO R A EL N E G R VI LA T_ NI ONE G _C M SC E G L ER VO MOIA HI AL HIA N U O M L AG M PEMO O_CSE NE O D _A E LL N N AN C D O_ GORV A AR O C O O _B T V I U GN O NO P OS_E RO A R V O IO LL N G A N O R T _E ER E M _ O O N P ST A_A_SORR C O U G A O AL IR R O N A IE IN _ G A C A R O D N BRME CA I_S _B I_V A R AN A RI AN AN IU N S N C AS DIZ A_ IO GO A TE C ZO BO_EL NE M R V O _ A L M S N U R R M A MI O B A D LAAL NTOV U_ LONA _L DO ENO_ PE E C O N A B S G AI SA PI ES GGE_ _B ELBIO O N A S IA BO A O L A _ NT O _ R N _S MA O LE CH M NA TU R RR _B IS ID SU PO R TIN E_ OR OLA SA LA L A_ O TA M A _D NZ ON DI__C NAIDA O S O_ G BU DEHIS R R E S HE S M O O A_ R T R C O N R R UR A A_ N E IP AV A _V M T A E A _ C AS B RI ALL DI AR IRA A _ A TO AL AS _V E_ LA IT S S A R A _C L IA_ C NZ A Q I N E U R O U IN NO _B RMZZ MA IV TO _S EN E O ZZ IA G T I L _O IN _ FO V UA U R G L I R I SS VILER ZZ A_NO _ORBA AN LA CE OR DI _O B F L A _L R A O _ R R L E _ A CO TOST ACAN SE SC NZ U R R COCA _C RIV O FAINO A_ NI _PEER IA R _D DI_ GI LL VO I _ C GLI OR DE MAICE AS A A M IR _ N C SI O R ON A AN N _ IP T D E_ TA AR E O B N IA G O A L I RM R O A_ I T O DA C E FEST-WB: Flash – flood Event – based Spatially – distributed rainfall – runoff Transformation – including Energy and Water Balance Forzanti Metereologiche Parametri Suolo Dinamica Neve Parametri Vegetazione Bilancio Idrologico Dinamica Ghiaccio DEM Falda Deflusso subsuperficiale Direzioni di flusso 50 bacini sul territorio piemontese con aree variabili da 50 a 1600 km2 buona copertura del bacino dalla mappa radar. Processi Variabili interne Ravazzani, G., Ghilardi, M., Mendlik, T., Gobiet, A., Corbari, C., Mancini, M. (2014), Investigation of Climate Change Impact on Water Resources for an Alpine Basin in Northern Italy: Implications for Evapotranspiration Modeling Complexity. PLoS ONE, 9(10): e109053. doi:10.1371/journal.pone.0109053 2. presenza di un misuratore di portata necessario alla calibrazione del modello idrologico usato per il calcolo della soglia pluviometrica; 4. Input Idrogrammi 1. bacino idrografico di dimensioni medio-piccole per il quale non risulta applicabile un sistema di allertamento basato sulla propagazione dell’onda di piena; disponibilità dei valori di portata di esondazione (codici di allerta); LEGENDA Laghi e serbatoi Output L’area di studio include le sezioni idrografiche del bacino del Po e dei suoi affluenti ricadenti all’interno del territorio della Regione Piemonte. In particolare, i criteri considerati per la scelta delle sezioni di calcolo sono stati: 3. Definizione Reticolo Idrografico Ruscellamento Reinfiltrazione Percolazione Corbari, C., and Mancini, M. (2014), Calibration and validation of a distributed energy water balance model using satellite data of land surface temperature and ground discharge measurements, Journal of hydrometeorology, 15, 376-392. Boscarello, L., Ravazzani, G., Rabuffetti, D., Mancini, M. (2014), Integrating glaciers raster-based modelling in large catchments hydrological balance: the Rhone case study, Hydrological Processes, 28(3), 496-508. doi: 10.1002/hyp.9588. CALIBRAZIONE DEL MODELLO IDROLOGICO ESEMPIO DI SOGLIE CALCOLATE Intensità Ietotipopioggia 1 costante 300 Gli indici per la valutazione delle performance del modello sono l’errore medio percentuale sulla portata al colmo (mean biased error, MBE) e l’errore medio percentuale sulla portata al colmo in valore assoluto (mean absolute error, MAE): MBE max max Qsim ,i Qobs ,i i 1 max Qobs ,i max max Qsim ,i Qobs ,i n MAE n Pioggia (mm) n 250 max Qobs ,i i 1 0.0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1.0 200 150 100 50 n 300 0 0 6 12 300 Errore medio relativo ottenuto nelle singole sezioni 24 30 Durata (ore) 36 42 48 Ietotipopioggia 3 Intensità decrescente 250 Pioggia (mm) dove n indica il numero degli eventi disponibili per la sezione considerata, la portata al colmo simulata dal modello e la portata al colmo osservata. Il periodo considerato è stato suddiviso in periodo di calibrazione e validazione in modo da utilizzare l’80% del numero degli eventi per la fase di calibrazione e la rimanente parte del 20% per la validazione del modello. La calibrazione viene ritenuta soddisfacente se la media degli errori relativi risulta minore del 20%, percentuale 18 Ietotipo 2 Intensità pioggia crescente 250 Pioggia (mm) CALIBRAZIONE DEL MODELLO IDROLOGICO 0.0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1.0 200 150 100 50 0.0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1.0 200 150 100 50 0 0 6 12 18 24 30 Durata (ore) 36 42 48 Soglie per diversi gradi di saturazione 0 0 6 12 18 24 30 Durata (ore) 36 42 48 ANALISI DI AFFIDABILITA’ DEFINIZIONI 400 80 200 40 Portata [m3/s] Portata [m3/s] 120 Pioggia Cumulata [mm] GIUSTO ALLARME 140 1800 ALLARME 100 1200 60 600 20 Indice POD rispetto all’indice FAR ottenuto dalle soglie pluviometriche. 10 15 20 0 5 10 tempo [ore] Idrogramma Portata di guardia Soglia Pluviometrica 2000 120 1200 ALLARME 800 40 400 0 0 10 Idrogramma 20 30 tempo [ore] Portata di guardia Pioggia Cumulata X X Y Z FAR X Z POD 40 Pioggia Cumulata 30 35 Soglia Pluviometrica MANCATO ALLARME 120 1200 GAP 80 800 40 400 PERICOLO 0 50 Soglia Pluviometrica Idrogramma 5 10 15 tempo [ore] Portata di guardia 20 Pioggia Cumulata 0.6 0.4 0.2 0.2 0.0 0.0 25 0.0 0.2 0.4 Soglia Pluviometrica X CSI X Y Z X W CPI X Y Z W 0.6 0.4 0 0 0.8 0.8 160 1600 Portata [m3/s] 80 Portata di guardia 25 2000 Pioggia Cumulata [mm] FALSO ALLARME 1600 Portata [m3/s] iDROGRAMMA Pioggia Cumulata 15 20 tempo [ore] POD 5 1.0 1.0 -20 SUPERAMENTOO SSERVATO 0 0 Pioggia Cumulata [mm] 0 1.2 1.2 PERICOLO 0 Indice POD rispetto all’indice FAR ottenuto dal modello idrologico distribuito. POD NO ALLARME 600 PERFORMANCE DEL MODELLO IDROLOGICO 180 2400 160 Pioggia Cumulata [mm] 800 PERFORMANCE DELLE SOGLIE 0.6 0.8 1.0 1.2 0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 1.2 FAR FAR SUPERAMENTO PREVISTO POD 0.74 CSI 0.37 POD 0.76 CSI 0.45 SI’ NO FAR 0.54 CPI 0.74 FAR 0.47 CPI 0.80 SI’ X Y NO Z W dove X è il numero dei giusti allarme, Y è il numero dei mancati allarme, Z è il numero dei falsi allarme e W è il numero dei corretti no allarme CONCLUSIONI Le soglie pluviometriche di allarme di piena costituiscono uno strumento che permette di discriminare se la precipitazione meteorica prevista o in atto determini, in sezioni critiche del reticolo idrografico, portate di piena tali da destare stato di allerta negli organismi preposti alle funzioni di protezione civile. Fissata la sezione fluviale esse individuano l'altezza di precipitazione lorda ragguagliata che per diverse durate genera la portata di guardia. Una fase importante del lavoro svolto ha riguardato la calibrazione del modello idrologico distribuito che ha preso in considerazione gli eventi principali registrati nel periodo compreso tra il 2000 ed il 2011, per un numero totale di eventi pari a circa 500. Questa fase del lavoro ha permesso anche di individuare le sezioni che presentano problemi nella misura di portata o delle precipitazioni o per le quali semplicemente il modello idrologico non rappresenta correttamente i processi idrologici. Queste sezioni sono state escluse dalle analisi successive in quanto ritenute inaffidabili. Per 40 sezioni sono state calcolate le soglie pluviometriche considerando la combinazione di 3 andamenti temporali caratteristici della precipitazione (ietotipi) e di 11 valori di grado di saturazione iniziale del bacino idrografico compreso tra i valori estremi 0-1. La procedura iterativa ricerca quel valore di precipitazione cumulata capace di causare un idrogramma con portata al colmo pari al codice di allerta 2, assunto come riferimento per il sistema di allerta. La trasformazione afflussi-deflussi fa ricorso al modello idrologico distribuito precedentemente calibrato. Le soglie così calcolate sono state sottoposte a validazione, considerando le misure di precipitazione e portata disponibili nel periodo storico considerato nell’analisi. Le performance del sistema sono risultate soddisfacenti anche in relazione a quelle che sarebbero state quelle di un sistema di allerta che avesse usato il modello idrologico distribuito direttamente per la simulazione degli eventi di piena.