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Come scegliere un camper usato - Premessa
Come scegliere un camper usato (V. 2.2 - 24 giugno 2015) - Premessa – Il presente PDF è stato redatto, su iniziativa personale, da un utente di VR, Mobilvetta Skipper 1 su Fiat Ducato 1.9TD intercooler del 1990, basato su quanto appreso da amici camperisti, dalla propria esperienza e soprattutto da informazioni raccolte sui vari mezzi di informazione (riviste del settore, siti internet, forum). Il suo scopo è fornire alcune informazioni di base, una sorta di micro linea guida da tenere presente in fase di acquisto. Non vuole essere, e per ovvi motivi non può essere, una guida approfondita. Mi preme rammentare che nel caso di veicoli vintage, gli anni trascorsi dalla costruzione sono molti e di conseguenza le condizioni di ogni camper variano da mezzo a mezzo. Camper dello stesso periodo, stessa marca, stessa cilindrata, possono avere prestazioni e consumi anche significativamente differenti. Chiunque riscontri delle inesattezze o vuole aggiungere delle precisazioni può farlo scrivendomi alla seguente mail: f r e d d u z z i (a) g m a i l . c o m Dino. Indice 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Infiltrazioni, la paura del camperista. Come evitare le infiltrazioni Come vedere se un camper è infiltrato Anno di immatricolazione Chilometraggio Proprietari precedenti Motore I vari tipi di veicoli ricreazionali (VR o camper) Utenze (o Servizi) e altre cose da controllare Far controllare il mezzo da una persona competente 1. Infiltrazioni. Praticamente quasi tutto il documento verte su questo argomento. Se non si vuole rischiare di spendere soldi inutilmente è molto importante prendere familiarità con tale concetto e comprendere come evitarlo. E’ in assoluto la cosa più importante da controllare in un camper usato. Contrariamente a quanto si pensi, le pareti (e il tetto) di un camper non sono in un’unica scocca come in una macchina, ma sono costruite separatamente e poi assemblate. Le pareti sono costituite da diversi strati aventi funzioni differenti. Il tutto, una volta assemblato, conferisce robustezza all’intera struttura, un adeguato isolamento termico, acustico e impermeabilità all’acqua. L’immagine sottostante rappresenta solo un esempio, ogni fabbrica utilizza propri materiali, eventuali strati aggiuntivi e sistemi di assemblaggio differenti, con risultati che variano da casa costruttrice a casa costruttrice o tra due mezzi della stessa casa ma che appartengono a fasce di prezzo differenti. In linea di massima tutti i camper, eccetto i monoscocca in vetroresina e i furgonati o van di cui ci occuperemo dopo, sono costruiti in questo modo. L’infiltrazione, nel gergo camperistico significa acqua che entra nel camper o più frequentemente nelle pareti del camper. Un’infiltrazione può essere piccola ma subdola. Con il tempo l’acqua si espande all’interno della parete e rovina, fino a marcire, gli strati interni della parete. In casi gravi può arrivare a marcire anche il pavimento. In casi di infiltrazione molto estesa la cosa può diventare pericolosa in quanto l’intera parete si regge solo su pochi mm di alluminio e la solidità strutturale ne è compromessa. Da dove entra l’acqua? A parte casi (con esito drammatico) di finestrini o oblò lasciati aperti nel rimessaggio, l’acqua generalmente si infiltra tra le giunzioni delle pareti o (molto più raramente) dalle guarnizioni delle finestre, porte o quant’altro. Alcuni camper usati hanno pareti marce, ma l’interno e l’esterno non mostra nulla e agli acquirenti non esperti si prospetta una amara (e costosa) sorpresa. Nei casi più gravi il costo sarà di diverse migliaia di euro. Come detto in precedenza le case costruttrici di camper non assemblano i propri mezzi con gli stessi materiali e la stessa tecnologia. Anche se la cura del proprietario è importantissima, alcuni mezzi sono molto più affidabili di altri. Non è questa la sede per dire quali siano le case migliori, ma sarebbe bene informarsi ed orientarsi verso case più affidabili. 2. Come limitare le infiltrazioni Se siete demoralizzati forse non lo siete ancora abbastanza. Lo spettro delle infiltrazioni vi accompagnerà per tutta la vostra vita camperistica. In qualsiasi momento l’acqua può entrare, ma esistono sistemi per limitare il più possibile tale rischio. L’acquisto di un furgonato (o Van) è sicuramente un’ottima idea. In quel caso vi ritrovate come un’auto, il furgonato è infatti un normale furgone allestito a camper e come tale è una scocca unica come le auto alle quali si aggiungono le porte, finestre e oblo. Le uniche cose da controllare sono lo stato delle guarnizioni, la ruggine e… non dimenticare di chiudere le finestre/oblo! Un monoscocca in vetroresina è monoscocca come un furgone, invece del metallo c’è la vetroresina. E’ da preferirsi in quanto non soffre di ruggine, si ripara facilmente ed essendo costruito ad hoc può avere dimensioni maggiori e forme specifiche. Nei camper di ultima generazione le pareti sono costituite da materiali che non si deteriorano. Solitamente resine, plastica, vetroresina ecc… La mobilvetta utilizza il sistem I-Tech 3.0 e anche alcuni modelli elnagh. Ma sicuramente altre case utilizzano sistemi simili. Purtroppo però parliamo di camper di ultima generazione dai costi elevati. Per i camper dei “comuni mortali” con pareti multistrato tradizionali l’unica garanzia è costituita da un controllo annuale con igrometro (uno strumento che rivela l’umidità all’interno delle pareti) e una siggillatura di tutte le giunzioni con un silicone apposito per camper/barche. Non usare il silicone tradizionale, non aderisce, si rovina ed è come se non lo aveste messo. Igrometro L’operazione di per se non è difficile, ma bisogna conoscere il materiale da usare e metterlo correttamente. Meglio non correre rischi e lasciare fare ad un professionista. 3. Come vedere se un camper è infiltrato Non è così difficile come può sembrare, quando una parete è marcia, gli strati interni si sgretolano. Lo capirete subito perché la superficie non è ben solida ma morbida e cede facilmente al tatto. Quando controllate un camper chiedete al proprietario di poter controllare se le pareti sono solide e pigiate con il palmo in tutti i punti, non dimenticando le pareti all’interno dei pensili, gli armadi e altre parti del camper poco in vista. Con i piedi “sentite” il pavimento , usate anche i pollici negli angoli e intorno alle finestre. Una volta accertato che il camper sembra solido (può esservi sfuggito qualcosa) un controllo da parte di un tecnico specializzato con igrometro vi darà la neccessaria sicurezza e il tanto sospirato via libera per l’acquisto. 4. Anno di immatricolazione Nei camper riveste un’importanza superiore rispetto alle vetture. E’ frequente trovare vetture molto datate in perfetto stato di conservazione perché tenute sempre in garage o box. Per i camper il discorso è diverso. Generalmente vengono rimessati in apposite strutture o nei giardini delle proprie abitazioni. Anche se coperti da una tettoia (comunque meglio di niente) sono sempre esposti alle intemperie. Tenete anche presente la zona in cui si trova un camper per rendervi conto delle condizioni climatiche in cui è “vissuto” il camper. 5. Chilometraggio Un argomento un po sopravvalutato. I camper non sono vetture e non vengono usati per percorrere 60 Km al giorno per andare e tornare dal lavoro. Non farete mai 20.000 Km l’anno, a meno che non lo abbiate comprato appositamente per fare il giro del mondo. Per lo più i camper passano il tempo buoni buoni ad aspettare il proprietario che decida di “portarlo a spasso”. Un mese l’anno percorrendo una mega vacanza e poi di nuovo fermi ad attendere qualche sporadico weekend. Ovviamente c’è anche chi lo usa molto frequentemente, ma in linea di massima l’entusiasmo iniziale porta a percorrere molti km per poi diminuire fino ai casi estremi in cui un camper marcisce fermo per anni in un rimessaggio. Parlando di mezzi costruiti sopra ai motori di mezzi da lavoro (Ducato, Transit, Iveco, Mercedes ecc) che di km ne digeriscono moltissimi, non è il caso di scartate a priori un camper con 150.000 Km. Tenuto bene un mezzo potrebbe farne altrettanti e magari di più. Il detto “non fanno più le cose come una volta” sembra essere valido per questi tipi di motori. Un’ultima cosa da aggiungere. Nei mezzi datati i tachimetri sono meccanici e anche l’ultimo dei meccanici è in grado di scaricare i km con semplicità. Sarà quindi l’occhio esperto (che valuta il mezzo nella sua interezza) a dire l’ultima parola, non un numeretto sul tachimetro di dubbia veridicità. 6. Proprietari precedenti Qui vale lo stesso discorso delle vetture. Meno ce ne sono meglio è, ma è sempre bene valutare caso per caso. 7. Motore A fare la parte del leone sono i Fiat Ducato e i Ford Transit. Subito dopo vengono gli Iveco e i Mercedes. Questi ultimi sembrano più diffusi sui vecchi modelli aspirati e sui mezzi più moderni e di fascia alta. Altre marche completano il panorama. La robustezza è ottima per tutti, considerando anche i relativi pochi km che si percorrono se paragonati ai grandi numeri dei mezzi da lavoro. Una delle differenze risiede nella trazione. I posteriori, solitamente gemellati (con doppia ruota parallela) hanno una trazione superiore, il Ducato dalla sua ha uno “stile di guida” più simile ad una vettura. Gli Iveco e i moderni Mercedes sono il Top, ma anche più costosi. Discorso potenza (molto relativa). I motori aspirati sono quelli che soffrono di più la salita. Da preferire i 1.9TD, ma anche in questi la potenza è poca e in quinta marcia soffrono un po le lunghe salite autostradali, inoltre scalda di più. I 2.5 TD hanno più potenza, ma consumano di più rispetto ai precedenti. I moderni motori hanno prestazioni superiori e consumi relativamente contenuti, ma costano di più e sono infarciti di elettronica. Insomma non esiste la botte piena e la moglie ubriaca, dovrete scegliere in base alle vostre esigenze. Quanto sopra vi servirà solo come idea di massima, tutti i motori sono robusti e se vi piace un camper e ne avete la possibilità, provatelo. Potrebbe essere il vostro camper. Ricordate che un camperista ama il viaggio e i paesaggi, la sua andatura è moderata (solitamente 90/100 Km/h in autostrada). Spesso evita le autostrade e preferisce le altre strade per ammirare i paesaggi (ed evitare il pedaggio…). Quindi tutti i motori possono andare bene. P.S. Se vedete un camper che corre molto, le cose sono due, un’emergenza, oppure non è camperista, ma un possessore di camper! (grave insulto). 8. I vari tipi di veicoli ricreazionali (VR o camper) I camper (veicoli ricreazionli o VR) si dividono in Mansardati, Semintegrali (o profilati), Motorhome (o Integrali) e furgonati (o Van) Mansardato: E’ quello con la “casetta” (mansarda appunto) sopra alla cabina di guida. Offre una maggiore capacità di carico e una casetta molto apprezzata dai bambini. I difetti risiedono nella scarsa aerodinamicità (quindi consumi più elevati), nel maggior ingombro e la mansarda solitamente non ha bocche per l’aria calda. La mansarda d’inverno è più esposta al freddo, d’estate al caldo. Semintegrali: Le nuove tecniche costruttive stanno spostando l’ago della bilancia verso questi mezzi che offrono spazi sfruttabili e una migliore penetrazione aerodinamica (minor attrito=minori consumi). Motorhome: Molto spaziosi. La penetrazione aerodinamica varia da modello a modello. Prestare attenzione ai pezzi di ricambio specifici come ad esempio, porta del vano pilota o parabrezza. Per questo motivo sono da preferirsi i mezzi più diffusi. Furgonati: Di dimensioni più contenute, offrono il vantaggio di essere in monoscocca. Se l’interno non è correttamente coibentato, sono sensibili alle temperature come le normali vetture. 9. Utenze (o Servizi) e altre cose da controllare Le Utenze (o Servizi) sono gli elettrodomestici e altre apparecchiature che svolgono alcune funzioni specifiche: frigorifero, forno (se presente), pompa dell’acqua, fornelli, stufa, boiler acqua calda, aria condizionata (se presente) e altri eventuali apparecchi. Alcune di queste utenze funzionano a gas, altre sono elettriche e alcune (frigo) usano entrambe le fonti di energia. Esaminiamone alcune. Frigorifero: Il frigorifero spesso è di tipo “trivalente”. Trivalente significa che può punzionare usando tre fonti di energia: corrente della batteria a 12v, corrente fornita dalla colonnina del campeggio a 220 e a gas sfruttando l’impianto del camper (le 2 bombole o il bombolone/serbatoio GPL). Essendo un elettrodomestico molto costoso è bene accertarsi che funzioni bene. Pompa dell’acqua: Il serbatoio è posto ad una certa distanza e ad un livello più basso rispetto i rubinetti della cucina e del bagno. La pompa serve a prelevare l’acqua e a “spingerla” verso i rubinetti. Alimentazione: batteria dei servizi. Fornelli: Normali fornelli della cucina. Alimentazione: gas del mezzo. Boiler per l’acqua calda: Fornisce acqua calda per cucina e bagno. Impiega diversi minuti prima di scaldare l’acqua. Alimentazione: gas del camper. Aria Condizionata: Ne esistono di due tipi. Quella tradizionale e di tipo evaporativo. La prima è la normale aria condizionata, può risiedere nella cabina oppure installata al posto di un oblò. Quella in cabina funziona con la batteria della macchina e può essere usata in movimento, la seconda ha consumi più elevati e generalmente sfrutta la 220 del campeggio. Il sistema evaporativo non raffredda l’ambiente, ma sfrutta un sistema proprietario che dona una sensazione di benessere alle persone evitando che queste sudino. Il vantaggio è che è silenziosissima e consuma pochissima energia (batteria dei servizi), lo svantaggio è che ci sono pareri discordanti su tale tecnologia. Alcuni sostengono che non sia molto efficace. Stufa: Due tipi di alimentazione. Quelli che sfruttano le bombole del gas solitamente hanno le bombole collocate su un lato del camper. Uno sportello permette l’apertura per sostituirle. Lo sportello è areato all’esterno, così in caso di perdita, il gas fuoriesce senza rischio di scoppio. Assicurarsi di fissare bene le bombole nella loro sede. Per i camper dotati di serbatoio GPL fisso, vale lo stesso discorso delle autovetture. Serbatoio fisso all’interno e tappo esterno per rifornimento con pistola. Molti camper hanno un sistema di riscaldamento canalizzato che convoglia l’aria calda, mediante un sistema elettrico, a dei tubi che fanno uscire l’aria riscaldata in vari punti del camper. E’ estremamente importante che al sistema sia stata fatta la manutenzione, in caso contrario provvedere prima di utilizzare il mezzo. WC nautico o a Cassetta: Che fine fanno i vostri bisogni corporali? I WC dei camper sono dotati di WC di tipo Nautico o a cassetta estraibile. Il primo si basa su un serbatoio fisso che raccoglie le acque nere (provenienti dal water) e talvolta anche le acque grigie (doccia, rubinetto del bagno e della cucina). Questo viene svuotato tramite una bocchettone posto sotto il serbatoio che si apre con una ghigliottina e versa il contenuto in un apposito pozzetto/griglia posta nel terreno di un rimessaggio, area di sosta, campeggio, autoglrill o altre strutture appositamente attrezzate. Naturalmente non è consentito lo scarico in aree diverse da quelle autorizzate. Il WC a cassetta consiste in una specie di tanica che si estra e si svuota in spazi a loro riservati. Il WC Nautico offre il vantaggio di possedere una capacità di carico maggiore e di non doverlo estrarre a mano per svuotarlo, per contro i moderni camper usano solo il Wc a cassetta e in alcune zone (più che altro in nord Europa) alcune aree non sono più attrezzate per i Nautici. In Italia tale fenomeno al momento è raro. I mezzi dotati di WC a cassetta sono dotati di serbatoio separato per le acque grigie. Alcuni mezzi sono dotati di entrambi i sistemi. Impianto elettrico: Nei mezzi datati gli impianti elettrici potrebbero non essere del tutto efficienti. Oltre a questo molte persone, amanti del fai da te, montano apparecchiature supplementari prendendo la corrente dal primo punto disponibile. Una bella controllata, e se è il caso, una revisione è caldamente consigliata. Pannello solare: Un pannello solare impiega diverse ore per caricare la batteria dei servizi. Non pensate quindi che un pannello da 150 watt vi consentirà di tenere accesa l’aria condizionata o usare il forno a microonde scriteriatamente. I servizi (frigo, fornelli, boiler acqua calda, stufa) solitamente funzionano a gas. L’unico impiego della corrente è riservato all’illuminazione e a poco altro. Bombole da 10 Kg o serbatoio GPL per i servizi: Secondo la normativa vigente in Italia, “l’uso del GPL è consentito solo ad uso di autotrazione”. In pratica i mezzi che hanno il serbatoio GPL, anche se a norma come un normale serbatoio da auto, non potrebbero rifornirsi. Una incongruenza tutta italiana. (Di fatto il benzinaio raramente rifiuta il rifornimento). Va tenuto presente che un serbatoio GPL va revisionato/sostituito ogni 10 anni con i relativi costi. Le bombole da 10Kg sono le normali bombole in commercio che vengono rese ad un rivenditore e poi sostituite con quelle nuove. Solitamente sono a coppia, una è collegata e l’altra è di riserva. In alcuni mezzi per motivi di spazio si usano quelle da 5 kg. Difficile quantificare la durata di una bombola, diciamo che sulla neve con la stufa tenuta sempre accesa ad un livello molto elevato può durare qualche giorno (2 o 3). Il frigo consuma poco e solitamente è trivalente, può essere usato a gas, con la corrente della batteria dei servizi a 12 volt o con la 220 quando si è in campeggio e si è collegati alla colonnina. Batteria dei Servizi. La Batteria dei Servizi (BS) è una seconda batteria che risiede solitamente nella cellula ed eroga energia per i servizi elettrici (luci interne, frigorifero, pompa dell’acqua altre apparecchiature elettriche). Di solito è di 100 Ampere ed eroga corrente a 12v. Se volte usare TV o altri apparecchi che non funzionano a 12V dovrete collegare alla batteria un inverter che trasforma la corrente da continua ad alternata a 220 come quella di casa. Alcune persone utilizzano come batteria dei servizi una normale batteria da auto, quella che si mette nel vano motore per intenderci, che può tornare utile in caso si scarichi la batteria motore. Prima di optare per questa opzione bisogna tenere presente che la batteria dei servizi non è collegata con quella del motore e quando si scarica non intacca l’altra batteria che è quindi in grado di funzionare e avviare il motore (e caricare la batteria dei servizi con l’alternatore). Una batteria normale non è sicura, potrebbe versare acido e se si trova nella cellula potrebbe rovinare il pavimento. Una batteria dei servizi appositamente studiata per i camper non perde acido e anche se si scarica completamente e rimane a terra non si rovina e può essere sempre ricaricata. Le batterie di servizio appositamente studiate per i camper possono pesare quasi 30 Kg. Turbo ventola: Sugli oblò possono essere montate delle ventole per aspirare aria dal camper. Le zanzariere e gli oscuranti sono di serie su quasi tutti i camper. Sospensioni aggiuntive ad aria: Le sospensioni aggiuntive ad aria, o soffietti, sfruttano il principio che l’aria è comprimibile Comprimibilità e incomprimibilità: la siringa d'aria e la siringa d'acqua Concetto: comprimibilità dell’aria e incomprimibilità dell’acqua Materiale necessario: o 2 siringhe da 5 m Descrizione e fasi: · · · Si riempie una siringa d’aria e una d’acqua; si prende la siringa con il gas e, dopo aver sigillato con il dito della mano l’ugello della medesima, si comprime il pistone; si ripete la stessa cosa con la siringa piena d’acqua Osservazioni: Nel primo caso si osserva che lo stantuffo della siringa si lascia schiacciare fino a un valore limite comprimendo l’aria contenuta nella siringa. Nel secondo caso, questo non è possibile anche applicando allo stantuffo una grande forza Conclusioni e saperi appresi: Solo nel caso della siringa piena d’aria si osserva una diminuzione del volume della medesima in quanto essa è un gas. L’aria è comprimibile e quindi le si può far assumere la forma e il volume del recipiente nel quale viene inserita, mentre l’acqua risulta non comprimibile, nel senso che, a questi livelli, eventuali variazioni volumetriche non sono osservabili http://www.fisica.uniud.it/URDF/interreg/fluidi/ele/e07i.htm Soffietti ad aria con manometri per controllarne la pressione. I soffietti possono essere gonfiati ad una pressione che varia a secondo del carico che dovrà sopportare il veicolo. L’installatore vi suggerirà la pressione idonea al vostro mezzo. Non superate mai tali valori, una pressione eccessiva metterebbe sotto stress le balestre e in casi estremi provocarne la rottura. Benefici dei soffietti: Le balestre con il passare degli anni cedono sotto il peso del mezzo e diventano più “morbide”. Le conseguenze sono un aumento del rollio. Il rollio (pron. rollìo) è l'oscillazione di un veicolo sia terrestre, sia marino, sia aereo intorno al proprio asse longitudinale(anche detto, in questo caso asse di rollio, il quale passa per i "centri di rollio"). Fonte Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Rollio Il mezzo tenderà ad oscillare lateralmente durante la guida e risentire maggiormente dello “schiaffo” durante il sorpasso di un TIR o veicoli di grandi dimensioni. Alcuni persone per evitare questo problema preferiscono lavorare sulle balestre per recuperarne la normale efficienza. Un altro utilizzo dei soffietti è quello di gonfiarli ad una pressione molto elevata, questo provoca un allungamento degli stantuffi con un conseguente innalzamento del retrotreno, anche di diversi centimetri. Tale procedura è usata per i camper con telaio ribassato in fase di imbarco sui traghetti. La rampa potrebbe urtare il retrotreno del camper. Guadagnando qualche cm si può ovviare al problema. Ricordiamo che tale problema sussiste solo in quei camper che hanno uno sbalzo molto lungo e telaio “basso”. Ricordarsi di ripristinare la normale pressione ai valori normali una volta imbarcati. 10. Far controllare il mezzo da una persona competente. Quanto sopra è un buon punto di partenza per fare una buona scremaratura. Una volta indivituato il mezzo che fa per voi sarebbe buona cosa portarlo in visione a tecnici specializzati per i controlli sulla parte meccanica e sull’abitacolo (impermeabilità, utenze). Qualora questo non sia possibile potete provare a chiedere al tecnico di venire al rimessaggio.