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Sony Alpha 900 - Fotografia.it

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Sony Alpha 900 - Fotografia.it
TestMTFdigitali
Sony Alpha 900
Risoluzione
24,61 Megapixel
Dimensioni sensore
35,9 x 24 mm
Fattore moltiplicativo della focale 1x
Tipo sensore CMOS
Sensibilità minima 100 ISO
Velocità raffica
4,98 f/s
Tempo di otturazione minimo 1/8000s
Stabilizzazione dell’immagine sì
Pulizia del sensore sì
Live View no
Con la Alpha 900 Sony va a scontrarsi direttamente con le reflex a pieno formato di
Canon e Nikon. I suoi principali punti di forza sono la risoluzione elevatissima,
il doppio processore Bionz e la stabilizzazione a sensore.
Con l’Alpha 900 Sony presenta la sua
prima reflex digitale a pieno formato.
Si tratta di un passo importante per
entrare nell’esclusivo settore delle
fotocamere professionali, e Sony lo fa
con grande impegno, dotando la sua
ammiraglia della massima risoluzione
attualmente disponibile su una reflex,
24,61 Mpixel.
L’Alpha 900 è l’unica poi a poter vantare un sensore stabilizzato, in grado
quindi di stabilizzare l’intero parco
ottiche, con un risparmio davvero con-
114
siderevole. Va detto che attualmente la
gamma di ottiche Sony capaci di coprire il pieno formato non è particolarmente estesa, ma bisogna considerare
che esiste una totale compatibilità con
i diffusissimi corredi Minolta e per di
più una collaborazione molto stretta
con Zeiss che sta producendo una serie
di ottiche davvero strepitose per questo
innesto e per questo formato.
Sony ha anche dotato l’Alpha 900 di
un corpo professionale, di un sistema
di elaborazione dei dati estremamen-
te potente, basato su due processori
Bionz, di una buona velocità di raffica, di interessanti funzioni di aiuto alla
ripresa, come la “navigazione rapida”
(Quick Navi), di un’anteprima intelligente, della regolazione automatica
della gamma dinamica (DRO) ed infine
di microregolazione del fuoco.
Manca invece il Live View.
Il corpo
Il corpo della fotocamera è altamente
professionale, con la struttura in lega
Le differenze tra Sony Alpha 900 e Alpha 700
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2
35,9 x 24 mm
25,72 Mpixel
24,61 Mpixel
6048 x 4032
Sì , 60-70%
6048 x 4032
4400 x 2936
3024 x 2016
Risoluzioni APS-C
3924 x 2656
2896 x 1928
1984 x 1320
Risoluzioni Jpeg 16:9 (HDTV)
6048 x 3408
4400 x 2472
3024 x 1704
Corpo
Interamente in lega di magnesio
Sensore d’impugnatura
No
Raffica
4,98 f/s - 14 Raw, 23 Jpeg Extra fine
Punti di messa a fuoco
9 + 10 ausiliari
Microtaratura AF
Sì
Copertura mirino
100%
Ingrandimento mirino
0,74 x
Chiusura dell’oculare
Tendina interna
Flash interno
No
Pannello LCD superiore
Sì
Modalità Scene (esposizioni semplificate)
No
Impostazioni personalizzate sulla ghiera delle 3
modalità di esposizione
Bracketing esposizione
3/5 scatti in passi di 1/3, 1/2, 2/3 o 2 EV
Preview intelligente
Sì
Ingrandimento massimo dell’immagine
19 x
Stili in memoria
6 (tutti personalizzabili)
Spazio colore AbobeRGB
Su tutti gli stili
Regolazione stile: luminosità
Su tutti gli stili
Regolazione stile: curva tonale
Su tutti gli stili
Funzioni associabili al pulsante C
16
Battery Grip opzionale
VG-C90AM
Dimensioni
116,9mm (A) x 156,3mm (L) x 81,9 mm (P)
Peso
850 g
Processori Bionz
Dimensioni sensore
Pixel totali sensore
Pixel utilizzati
Risoluzione massima (Raw)
Raw compresso
Risoluzioni Jpeg 3:2
di magnesio e guarnizioni a proteggere
dallʼinfiltrazione di acqua o polvere.
Eʼ un poʼ più voluminosa e pesante
dellʼAlpha 700, in quanto lʼutilizzo
di un sensore a pieno formato richiede
anche uno specchio, un otturatore e un
mirino più grandi; questʼultimo è stato
decisamente migliorato, in quanto ha
una copertura di quasi il 100% dellʼimmagine
La stabilizzazione
La Sony Alpha 900 è lʼunica tra le
reflex Full Frame attualmente in
commercio a disporre della stabilizzazione dellʼimmagine direttamente
sul sensore.
Il Super SteadyShot rileva i movimenti
della fotocamera, tramite una coppia
di accelerometri, e quindi compensa
gli spostamenti dellʼimmagine tramite
il movimento verticale ed orizzontale
del sensore.
Questa soluzione consente di rendere
stabilizzati tutti gli obiettivi a corredo,
con un grande vantaggio in termini di
costi per lʼutente. Inoltre lʼassenza
di gruppi ottici interni allʼobiettivo
destinati alla traslazione dellʼimmagine evita il leggero deterioramento
nella qualità ottica che la soluzione
tradizionale implica.
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1
23,5 x 15,6 mm
13,03 Mpixel
12,24 Mpixel
4288 x 2856
No
4272 x 2848,
3104 x 2064,
2128 x 1424
No
4272x2400, 3104x1744, 2128x1200
Telaio in alluminio, corpo in lega di magnesio
Sì (sui modelli non europei)
4,9 f/s - 18 Raw, 33 Jpeg Extra fine
11
No
95%
0,9 x
Tappo in plastica
Sì
No
Sì
1 (selezionabile tra 3)
3/5 scatti in passi di 1/3, 1/2 o 2/3 EV
No
13 x
7 (3 personalizzabili)
Su un solo stile
Sui 3 stili personalizzabili
Sui 3 stili personalizzabili
15
VG-C70AM
104,8mm (A) x 141,7mm (L) x 79,7 mm (P)
690 g
Il vantaggio in termini di tempi di
esposizione, secondo le specifiche
Sony, varia tra 2,5 EV per le focali
medio lunghe a 4 EV per le focali
grandangolari: non poco dunque.
Per ovviare alla mancanza di feedback
sul funzionamento del sistema (non è
infatti possibile vedere nel mirino
lʼeffetto della stabilizzazione), Sony
ha implementato una segnalazione
con cinque led direttamente nel mirino
che indicano lʼentità delle vibrazioni
indotte dal fotografo sulla fotocamera:
più led si accendono e maggiori sono
le vibrazioni.
115
Il dorso riprende quello della A700,
ma il mirino, ovviamente più grande,
occupa uno spazio maggiore.
Il fianco sinistro della A900 ospita
tutte le connessioni ben protette da
sportelli in gomma incernierati.
Eliminazione della polvere
Innanzitutto Sony ha rivestito la
superficie del sensore di uno speciale
materiale (Indium Tin Oxide) antipolvere.
Inoltre lo stesso sistema di movimento
del sensore utilizzato per la stabilizzazione dell’immagine, viene qui impiegato anche per far cadere la polvere
eventualmente depositatasi.
Per le situazioni di emergenza poi,
quando risulti impossibile recarsi
presso un centro assistenza, è presente
una funzione che consente la pulizia
116
manuale del sensore tramite il sollevamento dello specchio e l’apertura
dell’otturatore.
La riduzione del rumore
La riduzione del rumore è un aspetto
essenziale per poter raggiungere le
sensibilità elevate.
Come sulla Alpha 700 Sony, per limitare il rumore del sistema di lettura, ha
messo il convertitore analogico digitale
sullo stesso chip del sensore.
Inoltre ha previsto 2 funzioni di filtraggio. La prima si applica alle pose
lunghe (di durata maggiore od uguale a
un secondo) e comporta l’esecuzione di
due esposizioni, la seconda delle quali
ad otturatore chiuso rivela il rumore
generato dalla fotocamera, per poi
sopprimerlo.
La seconda funzione, che invece si
applica solo alle sensibilità più alte,
1600 ISO o più, filtra il rumore eliminando i particolari più piccoli e dotati
di basso contrasto, che nella maggior
parte dei casi coincidono col rumore;
ovviamente c’è il rischio che anche i
dettagli più fini del soggetto possano
Spaccato della A900.
Il sensore è un CMOS Exmor Full Frame con dimensioni
35,9x24mm; è dotato di 25,72 Mpixel di cui 24,61 Mpixel
effettivamente utilizzati.
essere scambiati per rumore ed eliminati per cui bisogna usare questa funzione con attenzione, scegliendo tra i
tre livelli di intensità disponibili (Alta,
Normale, Bassa) quello più adatto al
contenuto dell’immagine.
Sensore e risoluzione
La Sony dispone di un sensore Full
Frame CMOS Exmor da 35,9mm di
base per 24mm di altezza, dotato di
25,72 Mpixel di cui 24,61 Mpixel
effettivamente utilizzati; il rapporto
base/altezza è 3:2 come per la pellicola 35mm.
La risoluzione massima è di 6048 x
4032 pixel con 2 formati Raw 36 bit,
uno senza perdita d’informazione, ed
uno con dimensioni inferiori del 6070% e con una leggerissima perdita di
informazione.
Abbiamo poi i formati Jpeg con aspetto
3:2 (6048 x 4032, 4400 x 2936, 3024 x
2016) con aspetto 16:9 per i monitor
ad alta risoluzione (6048 x 3408, 4400
x 2472, 3024 x 1704), ed infine APSC (3924 x 2656, 2896 x 1928, 1984 x
1320).
Tutti i formati Jpeg possono utilizzare
3 livelli di compressione: Extra Fine,
Fine e Standard.
E’ infine possibile registrare una foto
Il sensore è stabilizzato ed è rivestito di uno strato anti-polvere
Indium Tin Oxide .
contemporaneamente in formato Raw
(o cRaw) e Jpeg, ma solo con formato
Large Fine.
Il sensore ha una sensibilità standard
di 200 ISO che può venire aumentata
manualmente a passi di 1/3 EV fino a
6400 ISO. Essa può essere anche diminuita a 100 ISO, in tal caso però si ha
una riduzione della latitudine di posa
sulle alte luci.
In alternativa, al di fuori della moda-
lità manuale (M), la sensibilità può
essere variata in completo automatismo tra 200 e 1600 ISO, lasciando
maggiore libertà d’azione al fotografo; è possibile limitare la gamma di
variazione impostando la sensibilità
minima a 400 ISO e la massima a 400
o 800 ISO.
Il bilanciamento del bianco
Il bilanciamento del bianco può avve-
117
Come ogni professionale che si rispetti,
la A900 è dotata della presa PC Sync
per il collegamento a flash esterni.
La ghiera alla destra del bocchettone per
la scelta del modo di messa a fuoco tra
S, A, C e MF.
nire sia in automatismo che tramite
una serie di preset, tutti con 7 livelli
di regolazione fine: per luce diurna
in pieno sole o all’ombra, per cielo
nuvoloso, per sorgenti flash, per lampade ad incandescenza e per lampade
fluorescenti.
E’ possibile effettuare la lettura in
manuale direttamente su un cartoncino
grigio neutro (o in mancanza di esso su
un soggetto bianco); l’Alpha 900 mette
a disposizione 3 memorie.
E’ infine possibile impostare una specifica temperatura colore in gradi Kelvin,
tra 2500 K e 9900 K in passi da 100 K e
contemporaneamente anche un filtro di
compensazione cromatica, variabile in
9 passi verso il verde od il magenta.
E’ disponibile anche un bracketing sul
bilanciamento del bianco di 3 fotogrammi, con la possibilità di selezionare 2 passi, da 10 o da 20 mired.
Stili personali
Rispetto all’Alpha 700 abbiamo un’organizzazione più intuitiva degli stili.
Le memorie sono 6, una in meno, ma
tutte completamente personalizzabili,
ed è possibile scegliere tra i diversi
pre-set: Standard, Vivid (con contrasto
e saturazione accentuati), Neutral (con
contrasto e saturazione ridotti), Clear
(con colori chiari), Deep (con colori
cupi), Light (con attenzione agli effetti
118
di luce), Portrait (con attenzione alla
resa degli incarnati), Landscape (adatto
ai paesaggi), Sunset (per riprodurre i
colori del tramonto), Night (per riprese notturne), Autumn (per rendere i
colori autunnali), B/W (bianconero),
Seppia.
Non vi è più lo stile AbobeRGB, in
quanto la selezione dello spazio colore è stata giustamente assegnata ad una
voce di menù autonoma.
Tutti questi stili sono personalizzabili
in 7 passi per quanto riguarda contrasto, saturazione del colore (non per W/
B e Seppia) , sharpening, luminosità e
curva tonale (Zone matching), quest’ultima in 4 passi (con la disabilitazione
però del controllo del contrasto).
Oltre alla curva tonale Standard (Zone
matching 0) abbiamo una curva LowKey, con un abbassamento del contrasto
nelle basse luci, per mantenere dettaglio anche nelle forti sotto-esposizioni
(Zone matching -1) , e due Hi-Key che
attenuano il contrasto sulle alte luci
(Zone matching +1 e +2) evitando le
bruciature dell’immagine.
Dynamic Range Optimizer
Questa funzione è stata progettata per
migliorare in modo automatico la qualità delle immagini in presenza di situazioni di ripresa difficili, come ad esempio i controluce, nei quali sono presenti
La A900 dispone di un ottimo illuminatore a luce rossa di assistenza alla
messa a fuoco. Buona l’ergonomia del
pulsante di scatto.
contemporaneamente zone fortemente
sotto-esposte e sovra-esposte.
In tal caso la modalità D-R (standard)
consente una regolazione automatica di
luminosità e contrasto, in modo comune su tutta l’immagine.
Abbiamo poi una modalità D-R+
(avanzata) in cui la regolazione di
luminosità, contrasto e anche colore
può essere differenziata a seconda delle
zone dell’immagine; l’entità di questa
regolazione può essere automatica o
selezionata tra 5 livelli.
E’ anche possibile eseguire un bracketing di tre scatti con 3 diversi valori
del DRO (Dynamic Range Optimizer
+), regolando l’entità della variazione
su due livelli: basso e alto.
Obiettivi
La fotocamera è compatibile con tutte
le ottiche Sony e Sony-Zeiss in grado
di coprire il pieno formato, non quelle
siglate DT, che invece coprono solo il
formato APS-C.
L’Alpha 900 prevede comunque una
modalità APS che utilizza solo la parte
centrale del sensore; si tratta però di
una soluzione ben poco vantaggiosa,
che non sfrutta l’enorme risoluzione
della fotocamera.
Possono invece essere utilizzate vantaggiosamente anche le vecchie ottiche
Minolta AF.
Alla destra del piccolo pannello LCD
di stato sulla calotta si trovano i pulsanti relativi ai parametri principali
di ripresa.
L’anteprima intelligente
Il pulsante per il controllo della profondità di campo consente sia la tradizionale visione attraverso il mirino
ottico con il diaframma chiuso, che
la cosiddetta anteprima intelligente:
quest’ultima consiste nell’esecuzione
di uno scatto con le modalità di esposizione impostate, dopodiché si possono
modificare i principali parametri (ad
esempio tempo, diaframma, compensazione manuale, D-range, bilanciamento
del bianco) e verificare l’effetto prodotto su un’anteprima dell’immagine.
Se il risultato è convincente si può
eseguire lo scatto definitivo.
Mirino
Il mirino a pentaprisma copre il 100%
del campo inquadrato, con un ingrandimento di 0,74x (con 50mm a infinito)
ed è dotato di regolazione diottrica da
-3 a +1 diottrie.
La protezione in gomma dell’oculare
può essere sostituita con lenti di correzione diottrica, con un mirino angolare,
oppure con uno dotato d’ingrandimento
nella parte centrale.
E’ presente un sistema a tendina per
la chiusura dell’oculare che blocca le
infiltrazioni di luce durante le pose
prolungate.
Lo schermo di messa a fuoco è intercambiabile.
Monitor
Il monitor è ampio, 3 pollici, e dispone
La ghiera rivela l’impostazione professionale della macchina: oltre alle 3
memorie, alle priorità e alla modalità
manuale, offre solo due programmi
automatici, il “panic mode” Auto e il
classico Program P.
di un numero molto elevato di punti,
921.600; la luminosità è regolabile in
11 passi, con l’aiuto di una scala con
11 livelli di grigio.
In ogni momento è possibile richiamare
la regolazione della luminosità senza
passare dal menù, tenendo semplicemente premuto il pulsante DISP per
alcuni secondi: in questo caso però
manca l’ausilio della scala dei grigi.
Navigazione rapida
e pannello LCD
Premendo il pulsante Fn (Function) si
entra nella modalità Quick Navi, che
consente di muoversi velocemente tra
le funzioni di ripresa mostrate a monitor, con la possibilità di modificare le
impostazioni. Sono previste due schermate, una più ricca di informazioni ed
una sintetica ma più grande: ruotano
con l’orientamento della fotocamera,
in modo da apparire sempre leggibili.
E’ possibile impostare l’auto-spegnimento del monitor a 5, 10, 30 o 60
secondi.
Il pannellino LCD sulla calotta riporta
normalmente solo i valori di tempo,
diaframma, stato batteria e fotogrammi memorizzabili (in modo molto ben
leggibile); in caso di modifica di un
altro parametro di ripresa, vengono
mostrati i dati ad esso relativi, ma
non sempre l’informazione è di chiara
interpretazione.
Il pannello è retro-illuminabile tramite
La slitta flash è la classica Minolta,
non standard ma decisamente più
sicura.
un apposito pulsante.
La riproduzione delle immagini
Durante la fase di ripresa è possibile
visualizzare l’immagine subito dopo
lo scatto per un tempo pari a 2, 5 o 10
secondi, ed eventualmente eliminarla.
Sia in anteprima che nella normale
riproduzione sono disponibili diverse
visualizzazioni: la sola fotografia, la
fotografia assieme ai principali dati
di scatto, la fotografia insieme ad
un indice di 5 miniature, oppure una
miniatura unita ai dati di scatto e agli
istogrammi, sia della luminosità che
RGB; in quest’ultimo caso vengono
evidenziate tramite lampeggio le zone
sovra-esposte.
E’ anche possibile visualizzare le
immagini in gruppi da 4, 9 o 25.
Ottimo l’ingrandimento in riproduzione dei fotogrammi alla massima
risoluzione: si può arrivare a 19x in
17 passi.
Alla pressione del pulsante dedicato la
fotocamera visualizza un ingrandimento intermedio di circa 9x, che può essere aumentato o diminuito utilizzando la
ghiera posteriore.
Molto buona poi la navigazione dell’immagine tramite il joy-stick, grazie
alla presenza di un navigatore simile
a quello di Photoshop, sia in piccolo
nell’angolo in alto a destra, sia a tutto
schermo, molto pratico per selezionare velocemente l’area che si desidera
ingrandire.
119
Il mirino dispone di otturatore a tendina, per la chiusura dell’oculare
che blocca le infiltrazioni di luce
durante le pose prolungate, e dei
classici sensori di prossimità.
Messa a fuoco
La messa a fuoco automatica è in grado
di funzionare tra 0 e +18 EV misurati
a 100 ISO. I punti di messa a fuoco
principali sono 9 a cui si aggiungono
10 punti supplementari; quello centrale è a croce ed è in grado di sfruttare
l’apertura anche di obiettivi f/2,8. Al
raggiungimento della messa a fuoco,
che viene accompagnata da un segnale
sonoro disattivabile, il sensore attivo
si illumina di rosso per un tempo
impostabile dal fotografo tra 0,3 e 0,6
secondi; la funzione può anche essere
disattivata.
La scelta del sensore attivo può essere
automatica (nel Wide Area AF) o avvenire manualmente tramite il joy-stick
a 8 posizioni; il sensore centrale viene
selezionato rapidamente premendo
il pulsante centrale, anche quando è
attiva la modalità di selezione automatica.
La modalità di funzionamento dell’autofocus viene impostata tramite un
deviatore sul corpo della fotocamera; si
può scegliere la messa a fuoco manuale, quella singola alla pressione del pulsante di scatto (AF-S), quella continua
(AF-C), oppure la selezione automatica
tra singola e continua (AF-A) a seconda che il soggetto risulti statico o in
movimento.
Quest’ultima modalità può essere
sostituita da menù con la funzione
DMF (Direct Manual Focus) che unisce in maniera totalmente trasparente
al fotografo la comodità della messa
a fuoco singola alla precisione della
messa a fuoco manuale: al raggiungimento della messa a fuoco, un sistema
120
La ghiera per la regolazione diottrica
del mirino.
di frizioni svincola il motore AF dall’obiettivo consentendo la regolazione
manuale fine della messa a fuoco. E’
una possibilità utile soprattutto in
condizioni di scarsa luminosità o su
soggetti difficili.
Utile poi il pulsante AF/MF, che consente un rapido scambio delle due funzioni (è anche configurabile in modo da
tornare alla modalità iniziale tramite
una seconda pressione).
Sono possibili 2 velocità di AF, delle
quali la più lenta è utile per soggetti
di difficile focheggiatura, o comunque quando sia richiesta una maggior
precisione.
Su alcuni obiettivi è presente un pulsante che può essere utilizzato a piacere come focus-lock o per controllare la
profondità di campo.
E’ presente una sorgente in luce continua di ausilio all’AF in condizioni
di scarsa luminosità, con un range di
funzionamento da 1 a 7 metri.
Vi è poi un originale sistema che attiva la ricerca del fuoco quando viene
rilevata la presenza del viso vicino
all’oculare: in questo modo si riducono
sensibilmente i tempi di reazione del
fotografo. La funzione rimane attiva
anche se la fotocamera non viene
impugnata, in quanto sono assenti i
sensori implementati sui modelli non
europei dell’Alpha 700.
Nella modalità Autofocus è possibile
ammettere (o vietare) lo scatto in assenza di una messa a fuoco corretta.
Microtaratura AF
Sulla Alpha 900 è stata introdotta la
taratura manuale del sistema autofocus.
Alla sinistra del pannello LCD i
pulsanti per l’accesso alle funzioni
digitali della macchina.
Il sistema può memorizzare fino a 30
impostazioni per altrettanti obiettivi,
con una microregolazione in +/- 20
passi.
E’ sconsigliato l’uso di questa funzione con obiettivi che non siano Sony o
Minolta.
Misurazione esposimetrica
La lettura esposimetrica può essere
di tipo valutativo con ben 40 aree
disposte a nido d’ape, spot o media
con prevalenza al centro. E’ possibile la memorizzazione dei dati di
esposizione tramite il pulsante AEL
(AE Lock) configurandolo da menù
in modo che sia attivo solo quando
premuto, oppure con funzionamento
toggle (una pressione per attivarlo ed
una per disattivarlo).
Si può anche configurare il pulsante
per una lettura spot indipendentemente
dal sistema di lettura prescelto.
L’esposimetro lavora tra 0 e 20 EV,
range che si riduce a 2-20 EV in modalità spot (100 ISO f/1,4).
Infine è possibile assegnare la funzione
AE-Lock anche al pulsante AF/MF.
Otturatore
L’otturatore a tendina a scorrimento
verticale consente tempi da 30 secondi
a 1/8000s, con la possibilità della posa
B; i tempi possono essere regolati in
passi da 1/3 o 1/2 EV.
L’autoscatto ha due modalità di funzionamento: con il ritardo di 10 secondi
lo specchio viene sollevato immediatamente prima dell’esposizione, mentre
con il ritardo di 2 secondi lo specchio
si alza subito dopo la pressione del pul-
La parte destra del dorso brulica di
comandi e tasti dedicati che offrono
l’accesso diretto alla gran parte delle
funzioni principali.
sante di scatto, allo scopo di ridurre al
minimo le vibrazioni.
Nella confezione è presente un comando a distanza ad infrarossi, tramite il
quale è possibile comandare sia lo
scatto immediato che quello ritardato
di 2 secondi.
E’ anche disponibile il comando a
distanza via cavo opzionale RMS1AM.
Se lo si desidera si può impedire alla
fotocamera di scattare in assenza della
scheda di memoria o dell’obiettivo.
Esposizione
La Sony Alpha 900 dispone del
Program flessibile (P), dell’esposizione a priorità di diaframmi e di tempi
e dell’esposizione completamente
manuale; quest’ultima è resa agevole
dalla presenza di due distinte ghiere di
controllo per l’impostazione dei tempi
e dei diaframmi (il funzionamento
delle ghiere può venire scambiato). Da
menù le ghiere possono anche venire
bloccate, quando l’esposimetro non
risulta attivo, per evitare variazioni
accidentali.
Abbiamo poi la modalità Auto, che
funziona in modo pressoché identico
a quella Program, con l’aggiunta di
un reset su tutte le funzioni di ripresa
eventualmente impostate (ad esempio
il tipo di lettura, l’attivazione forzata
del flash, la modalità di scatto, ecc.);
si tratta di una modalità di “emergenza” per scattare by-passando le
impostazioni di precedenti lavori,
impostazioni che vengono memorizzate anche allo spegnimento della
Le connessioni prevedono anche l’uscita
video HDMI in alta definizione.
fotocamera.
La compensazione manuale dell’esposizione può essere regolata, a passi di
1/2 o 1/3 EV per un massimo di +/- 3
EV. Normalmente si accede a questa
funzione premendo il pulsante +/tuttavia è possibile abilitare in modo
permanente una delle due ghiere. A
questo scopo è anche possibile utilizzare il joy-stick, ma potrebbe crearsi
qualche confusione visto che normalmente viene utilizzato per la selezione
del punto AF.
La batteria è una InfoLithium NPFM500H da 1600 mAh.
Il bracketing, possibile sia a scatto singolo che a raffica, consente di variare
in modo automatico l’esposizione per
una sequenza di 3 o 5 scatti con variazioni in passi di 1/3 EV, 1/2 EV o 2/3
EV; per la sequenza di 3 scatti è anche
possibile una variazione di 2 EV; l’ordine di registrazione delle immagini
scattate può essere modificato.
Dato che è indirizzata ai fotografi evoluti l’Alpha 900 è priva delle modalità
d’esposizione semplificate, presenti
invece sull’Alpha 700.
Scheda utilizzata per la prova Lexar Professional
Il test della Sony Alpha 900 è stato effettuato con una CF Lexar Professional
UDMA 300x. Le schede di memoria Lexar Professional UDMA 300x sono state
scelte in quanto garantiscono una velocità minima di lettura/scrittura dati 45 MB
al secondo; lo speed-rate comunicato da Lexar è sempre relativo alla prestazione
minima fornita dalla card. Questo significa che le 300x di Lexar lavorano sempre almeno a 45 MB al secondo in modo da utilizzare appieno i processori delle
fotocamere e riducendo i tempi di download.
121
Tra le funzioni più interessanti, la possibilità di disattivare la riduzione rumore, la regolazione fine della messa
a fuoco, la possibilità di ritagliare il centro dell’immagine quando si utilizzano ottiche APS e la nuova funzione
La memorizzazione
delle impostazioni
Le impostazioni di ripresa possono
essere registrate in 3 memorie, come
già sull’Alpha 700. Qui però il loro uso
è diventato molto più rapido in quanto
ognuna di esse può essere richiamata
direttamente dalla ghiera delle modalità
d’esposizione che dispone di 3 posizioni dedicate, invece dell’unica posizione
MR presente sull’Alpha 700.
Ripresa in modo continuo
La fotocamera consente di effettuare
fino a 14 esposizioni in formato Raw
ad una velocità di 4,98 f/s.
In formato Jpeg Extra Fine abbiamo
potuto eseguire 23 fotogrammi senza
rallentamenti. A risoluzioni più basse
è possibile effettuare una raffica ancora
più prolungata.
Flash
L’Alpha 900 è priva del flash interno
ma è in grado di comandare dei flash
esterni sia tramite la slitta proprietaria,
che con il contatto PC.
Il tempo di sincro è 1/250s, che diventa 1/200s quando viene disattivata
la funzione di stabilizzazione Super
SteadyShot.
La fotocamera può controllare il flash
122
esterno in modalità ADI, che integra la
lettura TTL con la misura della distanza comunicata al processore dall’obiettivo, o in pre-flash TTL, che calcola
l’esposizione tramite un lampo emesso
in automatico prima dell’esposizione.
Impostando la modalità Auto il flash
interviene automaticamente in caso di
necessità; lo si può utilizzare anche per
schiarire le ombre (fill-in) o con sincronizzazione sulla seconda tendina.
La compensazione manuale dell’esposizione flash permette di variare l’esposizione di +/-3 EV in passi da 1/3 o 1/2 EV.
Anche col flash è possibile il bracketing
sull’esposizione (ovviamente non in
modalità di scatto continuo).
I flash Sony possono essere usati
in modalità wireless, ovvero senza
connessione via cavo e con i modelli
HVL-F36AM (e HVL-F58AM, HVLF56AM, HVL-F42AM) è possibile
effettuare l’High Speed Sync, cioè la
sincronizzazione fino a 1/8000s.
Memorizzazione delle immagini
L’Alpha 900 dispone di due distinti slot
per schede di memoria, CompactFlash
e Memory Stick Duo. Si possono utilizzare contemporaneamente due diverse
schede, oppure selezionarne una sola.
La fotocamera consente di memoriz-
zare le immagini in diverse cartelle,
senza però poter assegnare dei nomi
personalizzati. E’ comunque possibile
inserire nel nome la data di registrazione, una soluzione intelligente per
archiviare le immagini riprese.
L’Alpha 900 dispone di un sensore che
registra l’orientamento della fotocamera per cui le immagini possono venire
ruotate automaticamente a monitor,
sia in fase di preview, che di riproduzione.
Volendo disporre di una cancellazione
rapida delle immagini, si può impostare
come predefinita la cancellazione dell’immagine del relativo menu, e non
l’annullamento del comando.
La stampa diretta
E’ possibile registrare i comandi DPOF
1.1 per la stampa diretta delle fotografie tramite stampanti capaci di leggere
le schede di memoria CompactFlash o
Memory Stick.
Si può anche effettuare la stampa diretta delle immagini su stampanti compatibili con gli standard PictureBridge e
Print Image Matching III, quest’ultimo
specifico per le stampanti Epson.
Alimentazione
L’Alpha 900 utilizza una batteria agli
Intelligent Preview che permette di scattare una “polaroid” della scena e di vedere gli effetti delle modifiche ai parametri
di ripresa.
ioni di litio InfoLithium NP-FM500H,
dotata di una capacità di circa 1600
mAh, che è in grado di fornire alla
fotocamera precise informazioni circa
il suo stato di carica. In questo modo
è possibile calcolare con una buona
attendibilità l’autonomia residua.
Per aumentare l’autonomia di ripresa si
può impostare l’autospegnimento della
fotocamera a 1, 3, 5, 10 o 30 minuti.
A catalogo è anche disponibile il battery grip VG-C90AM che è alimentato
con due batterie NP-FM500H e dispone della duplicazione dei comandi
per l’utilizzo della fotocamera in
verticale.
Personalizzazioni
Tra le numerose personalizzazioni
segnaliamo la possibilità di impostare
lo scatto immediato alla pressione del
pulsante, oppure subordinarlo alla corretta messa a fuoco (priorità di scatto
o di fuoco).
E’ possibile poi fare in modo che alla
pressione del tasto Menu, ci si posizioni sull’ultima voce visualizzata, invece
che sulla prima pagina.
E’ presente una voce di reset delle
impostazioni che ripristina i valori
di default e al pulsante C (custom) è
possibile associare una tra 16 diverse
funzioni di ripresa.
Infine è possibile disabilitare le segnalazioni audio.
Audio
Non è possibile allegare commenti
audio alle immagini.
Varie
L’Alpha 900 può essere collegata ad
un computer tramite una porta USB 2.0
ad alta velocità ed è dotata di un’uscita
video anche in alta definizione (connettore HDMI); quando è collegata ad
un televisore è anche possibile usare il
comando a distanza per controllare le
funzioni di riproduzione.
Si può visualizzare uno slide show
delle fotografie presenti nella scheda
con temporizzazione a scelta tra 1, 3,
5, 10, 30 secondi.
I menù per il controllo della fotocamera sono in lingua italiana.
Le dimensioni sono pari a 116,9mm
(A) x 156,3mm (L) x 81,9 mm (P); il
peso è di 850 grammi senza batteria.
Abbiamo rilevato che il libretto di
istruzioni dell’Alpha 900 è un po’
carente nella descrizione delle funzioni, alcune delle quali sono complesse
e andrebbero spiegate meglio.
Software a corredo
Insieme all’Alpha 900 Sony ha rilasciato una nuova versione del suo software
di conversione Image Data Converter
SR 3.0, che dispone ora della funzione
di correzione della vignettatura: si tratta di una correzione manuale, basata
su 3 parametri, e non una correzione
automatica basata sui dati specifici di
ogni obiettivo.
Il software dispone di tutte le abituali
correzioni, con particolare attenzione
per lo sharpening, la riduzione del
rumore, il bilanciamento del bianco,
la regolazione dell’esposizione ed il
controllo della curva tonale.
Sono presenti anche i controlli per
la regolazione del contrasto, della
tonalità, saturazione e riproduzione
del colore.
E’ possibile salvare le impostazioni
su file, in modo da poterle applicare
successivamente in procedure batch su
gruppi di immagini.
A corredo sono forniti anche i programmi Image Data LightBox SR, tramite
il quale è possibile confrontare più
immagini, per selezionare gli scatti
migliori, e Remote Camera Control,
per controllare totalmente la fotocamera tramite un PC connesso attraverso la
porta USB.
123
Misure eseguite presso il
Sony Alpha 900
Centro Studi
Progresso Fotografico
AUTONOMIA
IL GIUDIZIO:
VELOCITÀ
Giudizio
REC (senza monitor): 594 scatti
PLAY : 5 h 22 minuti
CURVE SENSITOMETRICHE
Le curve sensitometriche mostrano come reagisce il sensore al variare della quantità di luce che lo raggiunge.
La quantità di luce è data dal prodotto dell' intensità (Lux)
per il tempo di esposizione (s).
alle varie sensibilità ISO
con contrasto 'normale'
immagine
Luminosità registrata
La velocità operativa è risultata molto buona, anche
per quanto riguarda la raffica. L’autonomia invece non
è delle migliori con dei consumi abbastanza elevati sia
in ripresa che in riproduzione.
Le curve sensitometriche mostrano un leggero appiattimento sulle alte luci, per una maggiore latitudine di
posa. Si discosta la sensibilità minima di 100 ISO, che
presenta un andamento più lineare.
La sensibilità è leggermente superiore ai valori dichiarati. La curva MTF a "-3" mostra una totale assenza di
sharpening; quest'ultimo può essere impostato senza
problemi fino a "0".
La risoluzione è elevatissima, però per essere sfruttata
a pieno necessita di una resa eccellente da parte
dell'obiettivo.
Sony, nelle impostazioni di base della fotocamera e
del programma di conversione, applica solo un leggero filtraggio del rumore, specie alle immagini raw. E'
vantaggioso incrementarlo sia per quest'ultime che per
le immagini Jpeg a 6400 ISO.
Sensibilità
100 %
100 ISO
80 %
200 ISO
60 %
400 ISO
40 %
800 ISO
20 %
1600 ISO
3200 ISO
bassa
Giudizio
-4
Tempo tra due scatti: 0,15 s
con formato Jpeg Large ExtraFine
Raffica: 23 scatti a 4,98 fotogrammi/s
Luminosità registrata
Ritardo nello scatto: 0,063 s
-3
-2
alta
-1
log (Lux . s)
6400 ISO
0
al variare del contrasto impostato
con sensibilità 200 ISO
immagine
Tempo di accensione: 0,79 s
Quantità di luce
100 %
Contrasto
impostato sulla
fotocamera
80 %
60 %
contr.-3
40 %
normale
20 %
contr.+3
con formato Jpeg Large ExtraFine
bassa
FORMATI
-3
Le dimensioni dei file in byte dipendono dalla compressione usata e dal contenuto di dettagli del soggetto.
Per i formati di uso più frequente abbiamo eseguito un
ritratto a mezzobusto su sfondo uniforme, un soggetto
che consente un'elevata compressione.
Denominazione
RAW
RAWc
Jpeg Large ExtraFine
Jpeg Large Fine
Jpeg Large Standard
Jpeg Medium ExtraFine
Jpeg Medium Fine
Jpeg Medium Standard
124
Pixel
6048x4032
6048x4032
6048x4032
6048x4032
6048x4032
4400x2936
4400x2936
4400x2936
Byte
36597 kB
24611 kB
15313 kB
6652 kB
4226 kB
8156 kB
4452 kB
2562 kB
Compr.
2,9:1
4,4:1
4,7:1
11:1
17:1
4,6:1
8,5:1
15:1
-2
Quantità di luce
-1
log (Lux . s)
0
alta
1
SENSIBILITÀ ISO
La sensibilità è misurata secondo la norma CIPA DC-004.
Essa viene valutata tenendo conto dell'esposizione necessaria a produrre un grigio medio corrispondente al 46,1%
del segnale massimo di registrazione (livello di saturazione).
Valore nominale
100
200
400
800
1600
3200
6400
Valore misurato
126,1
239,4
492,4
976,8
2011,3
3895,9
8172,1
Misure eseguite presso il
Sony Alpha 900
Centro Studi
Progresso Fotografico
MTF - SHARPENING
RISOLUZIONE
-3
1
0 normale
1
con Minolta AF 50mm f/1.7
160
140
120
100
centro
bordo
80
60
f/1,7
f/2,8
f/4
f/5,6
f/8
40
20
bordo
1045
1250
1550
2150
2150
2500
centro
1660
2200
2250
2350
2350
2000
1500
1000
800
600
400
2000
1500
800
1000
600
400
200
3
La risoluzione è misurata con una mira a basso contrasto.
Essa dipende dal numero di pixel del sensore e dalla
nitidezza dell'obiettivo utilizzato.
Linee in verticale
Impostazioni dello
Sharpening
sulla fotocamera
Trasferimento di modulazione %
Il grafico mostra come all'aumentare dello sharpening aumenti l'MTF. Per contro uno sharpening elevato può generare artefatti e rumore. Lo sharpening è definito in italiano come maschera di contrasto o di nitidezza.
f/1,7
f/2,8
RUMORE: SEGNALE / DISTURBO
Il grafico mostra il rapporto tra il segnale e il rumore.
Quanto più alta è la colonna, tanto minore è il rumore
presente nell'immagine.
Rapporto segnale / disturbo
Formato Jpeg
80
60
8
7
6
EV
39,8
21,6
10
200
6
5,2
4
400
800
18,6
14,5
9,9
1600 3200 6400
3,2
0
100
200
Rapporto segnale / disturbo
200
400
800
1600 3200 6400
Formato Raw
49,1
25,6
800
con le impostazioni standard del programma di conversione
8
7
6
6,6
18,1
11,9
immagine
con elevato
rumore
1600 3200 6400
Sensibilità ISO
* Metodologia: i dati sono misurati sul grigio medio secondo la norma
ISO 15739 con la fotocamera priva dell'obiettivo, acquisendo in media
600 immagini raw valutate a 48 bit.
tolleranza
in alte luci
6,9
6,3
5
24,8
400
Sensibilità ISO
EV
23,7
grigio medio
tolleranza
in basse luci
Formato Raw
32,1
4,3
1
con le impostazioni standard del programma di conversione
immagine
con basso
rumore
100
4,8
2
immagine
con elevato
rumore
Sensibilità ISO
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
tolleranza
in alte luci
6,7
3
26,7
100
6,7
5
52,6
20
0
con le impostazioni standard della fotocamera
immagine
con basso
rumore
70
30
f/8
Viene misurata la gamma di luminosità registrabili dalla
fotocamera. Il limite per le alte luci è il livello a cui si ha il
segnale di registrazione massimo. Il limite per le basse
luci è il livello a cui si ha segnale/disturbo = 10.
Formato Jpeg
40
f/5,6
LATITUDINE DI POSA
con le impostazioni standard della fotocamera
50
f/4
Diaframma
Linee in verticale
5,6
5,6
5
4
4,8
3
grigio medio
2
tolleranza
in basse luci
1
0
100
200
400
800
1600 3200 6400
Sensibilità ISO
* Metodologia: Le misure sono effettuate secondo le norme ISO 15739 e
CIPA DC-004
125
La velocità
e quindi raggiunge prima la saturazione.
All’aumentare del contrasto impostato sulla
fotocamera abbiamo un suo incremento solo
nei grigi medi; al contrario sulle alte luci e
sulle basse diminuisce, in quanto il punto di
saturazione rimane immutato.
Molto diverso invece il comportamento alle
impostazioni Zone -1 e +1 e +2: la prima
mostra un abbassamento del contrasto dalle
ombre fino al grigio medio; le Zone +1 e +2
presentano invece un aumento della sensibilità e contemporaneamente una diminuzione
del contrasto sulle alte luci che compensano
meglio le sovra-esposizioni.
La velocità operativa è risultata molto buona,
sia nella rapidità di scatto, appena 0,0625s,
ovvero ampiamente inferiore al decimo di
secondo, sia nell’esecuzione di due scatti in
sequenza senza raffica, 0,15s. Buona anche la
rapidità di accensione, 0,52 secondi.
Nonostante le grandi dimensioni dei file,
anche la raffica appare estremamente rapida,
in quanto abbiamo misurato la cadenza di 4,98
fotogrammi al secondo per ben 14 immagini
Raw e 23 Jpeg alla massima qualità e risoluzione.
In quest’ultimo caso in realtà la raffica prosegue anche fino a 53 scatti, tuttavia con dei
rallentamenti superiori al 20%; è un valore
che non può essere considerato per i nostri
standard di misura, ma può essere comunque
utile in molte applicazioni.
La sensibilità ISO
Per tutte le impostazioni la sensibilità è leggermente superiore ai valori dichiarati.
In particolare per la sensibilità 100 ISO abbiamo una sensibilità effettiva di 126,1 ISO.
L’autonomia
MTF-sharpening
L’autonomia non è uno dei punti di forza di
questa fotocamera. Abbiamo potuto eseguire
594 scatti, senza l’utilizzo del monitor e con
un tempo di accensione dell’esposimetro di
15 secondi.
In riproduzione abbiamo potuto lavorare per
5 ore e 22 minuti.
Si tratta di prestazioni medie, anche se nella
prova abbiamo utilizzato una batteria di
discreta capacità.
E’ comunque sempre possibile ricorrere al
battery grip opzionale, che raddoppia l’autonomia della fotocamera.
Le curve MTF ci mostrano il comportamento
della fotocamera al variare delle impostazioni
dello sharpening.
Il valore più basso mostra una totale assenza
di sharpening, con un buon filtraggio alle frequenze più elevate, a garanzia di una limitata
presenza di artefatti.
Alle altre impostazioni lo sharpening diventa
via via più intenso.
La risoluzione
La risoluzione è elevatissima, ed i risultati si
vedono chiaramente.
Il Minolta 50mm f/1,7 che utilizziamo per
le nostre misurazioni, pur essendo un ottimo
obiettivo, è messo a dura prova da un simile
sensore, e mostra qualche debolezza sui bordi
e alla massima apertura.
Ai diaframmi chiusi viene invece fuori tutta
Le curve sensitometriche
Lecurvesensitometrichemostranounleggero
appiattimento sulle alte luci, per estendere la
latitudine di posa. Un comportamento differente si ha alla sensibilità minima di 100
ISO, che presenta un andamento più lineare,
126
Curve sensitometriche
.
al variare dell’impostazione Zone
con sensibilità 200 ISO
immagine
Luminosità registrata
La Sony Alpha 900
consente d’ intervenire
sulla forma della curva
sensitometrica attraverso
l’impostazione Zone.
La curva con Zone -1
mostra un abbassamento
del contrasto dalle ombre
fino al grigio medio; le altre
(+1 e +2) presentano invece
un aumento della sensibilità
e contemporaneamente
una diminuzione del
contrasto sulle alte luci, che
compensamaggiormentele
sovra-esposizioni.
100 %
Impostazione
fotocamera
80 %
60 %
normale
40 %
Zone -1
20 %
Zone +1
Zone +2
bassa
-3
-2
Quantità di luce
-1
log (Lux . s)
0
alta
1
Prezzi
Sony Alpha 900: € 2900
Distribuzione: Sony Italia, Via Galileo
Galilei 40, 20092 Cinisello B., MI
Tel: 02/61.838.1 - www.sony.it
Pro e Contro
LemisuredelCentroStudiProgressoFotografico
Pro
Pieno formato
Risoluzione straordinaria
Stabilizzazione dell’immagine
Vasto corredo di ottiche
Contro
Autonomia non molto elevata
Assente Live View
Rumore avvertibile in Raw
la incredibile risoluzione che i 24,61 Mpixel
possono dare.
Occorredunquetenerepresentechepersfruttare le prestazioni che l’Alpha 900 riesce a
fornire bisogna sempre utilizzare ottiche di
altissima qualità.
Il rumore e la latitudine di posa
Nelle impostazioni di base della fotocamera
e del programma di conversione viene applicato solo un leggero filtraggio del rumore,
specie alle immagini Raw.
Ne risulta che quest’ultime presentano un
rapporto segnale / disturbo inferiore a quello
delle corrispondenti in Jpeg. Per le immagini Raw è dunque consigliabile utilizzare un
maggiore filtraggio; lo stesso dicasi per la
sensibilità 6400 ISO in Jpeg.
Giudizio complessivo
La risoluzione del sensore è eccezionale,
ma per sfruttarla appieno occorre utilizzare
ottiche di elevata qualità.
Per altro il sistema Sony e Zeiss comprende
obiettivi di altissimo livello, senza contare gli
ottimi obiettivi Minolta reperibili nel mercato
dell’usato.
Inoltre bisogna considerare le grandi dimensioni dei file prodotti, che rendono più
complessa l’archiviazione delle immagini;
per questo motivo conviene usare schede di
memoria di elevate prestazioni.
Riteniamo che l’Alpha 900 sia in grado di
competerevalidamenteconisuoiconcorrenti
più diretti, Canon Eos 5D MK II e Nikon
D700 in testa, ma nelle future versioni suggeriamo di prestare una maggiore attenzione
all’autonomia e al Live View, che è importante per una reflex da 24,61 Mpixel, e quindi
adattissima allo still-life.
Sergio Namias
Fly UP