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Maroni: "Sui treni mettiamo i militari pronti a sparare

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Maroni: "Sui treni mettiamo i militari pronti a sparare
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
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Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
Estratto da pag.
Sabato
13/06/2015
1
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Ezio Mauro
48.338
Maroni: "Sui treni mettiamo i
militari pronti a sparare">
Buferasulvgovematore: "Parole
irresponsabili"> Martina: "È stato
ministro, ora eviti
strumentalizzazioni"
Fermati due giovani latinoamericani per l'aggressione ai ferrovieri
nella stazione di Villapizzone. Due ventenni appartenenti alla gang
latinos MS 13. Roberto Maroni propone di utilizzare i militari sui
treni regionali. «Voglio qualcuno che impedisca queste cose - spiega
il governatore - e se è necessario sparare, spari». Silvio Berlusconi si
dice « sotto choc: ma il governo dov'è»? Scoppia la polemica politica
D centrosonistra accusa il centrodestra di speculare sulla sicurezza
per trarre vantaggio nei ballottaggi. D presidente del Senato Pietro
Grasso parla di «atto di un folle, che però non deve farci confondere
con il problema deU'immigrazione». D ministro Maurizio Martina
attacca: «Certa politica deve evitare strumentalizzazioni, soprattutto
chi ha avuto responsabilità in passato». Anche la diocesi commenta:
«Povertà morale». Men-L'INTERVISTA Fiano: "Gli sceriffi
improvvisati non servono a nessuno" ANDREA MONTANARI A
PAGINA III tre il Pd lombardo definisce « indegne» le parole di
Maroni. D sindaco Giuliano Pisapia tace, ma l'assessore alla
Sicurezza Marco Granelli invita le istituzioni a collaborare.
SERVIZIO A PAGINA II
IL RACCONTO La rabbia dei
ferrovieri "Alt ai controlli dei
biglietti"
Paura e rabbia tra i controllori
ILARIA CARRA
GIACOMO è un giovane
capotreno, lavora da tre anni.
Racconta che venti giorni fa sulla
Chiasso-Rho si è preso un cazzotto
in testa da un viaggiatore solo
perché stava annunciando
unritardo di dieciminuti. « Siamo
abbandonati a noi stessi, siamo
solo numeri, ogni giorno
Presidenti Regioni
rischiamo». Come lui, sono tanti
i ferrovieri che si sentono a
rischio. E fino a quando non
avranno «risposte concrete» non
controlleranno più i biglietti.
ALLE PAGINE II E III
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Maroni: "Se serve si spari"Esplode la
polemica per i ferrovieri aggrediti II
centrodestra invoca la presenza
dell'esercito sui treni II Pd:
"Speculazione indegna". La diocesi:
"Povertà morale"
ANDREA MONTANARI T 'AGGRESSIONE e il ferimento con un machete
di due JLj ferrovieri nella stazione di Villapizzone diventa anche un caso
politico. Il centrodestra cavalca la rabbia e chiama in causa il sindaco Giuliano
Pisapia, mentre il centrosinistra accusa la maggioranza che governa la Regione
di fare propaganda in vista dei ballottaggi di domani. Prima l'assessore
regionale ai Trasporti Alessandro Sorte, diForza Italia, e poi il governatore
Roberto Maroni, infatti, propongono di mettere sui treni dei militari pronti
anche a sparare per contrastare questi fenomeni. «E legittima difesa - spiega il
presidente della Regione voglio qualcuno che impedisca queste cose e se
necessario spari». Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi si dice «sotto
shock: polizia comunale e forze dell'ordine devono lavorare con l'esercito».
Sulla stessa linea la coordinatrice regionale azzurra Mariastella Gelmini. Anche
se il presidente del Senato Pietro Grasso ieri a Milano parla di «un atto folle,
che, però, non deve farci confondere con il problema dell'immigrazione». Il
ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina osserva che «certa politica
deve evitare strumentalizzazioni, soprattutto chi ha avuto responsabilità in
passato». Il
LE PAROLE
MARONI «Sui treni vanno
messi dei militari e se è
necessario si spari, sarebbe
legittima difesa»
BRAMBILLA «È indegno
che Maroni usi l'azione di
un delinquente per farsi
propaganda per i
ballottaggi»
capogruppo del Pd in Regione Enrico Brambilla attacca: «È
indegno che Maroni e Gelmini usino l'azione di un delinquente
per fare propaganda in vista dei ballottaggi di domenica».
Interviene anche don Alberto Vitali, responsabile della
Pastorale diocesana dei migranti, che commenta: «La violenza
è il segno del vuoto ulteriore dei giovani. Più che la povertà
economica gioca quella culturale e l'abbandono dei valori che
da anni è in atto nella società, a tutti i livelli. La disgregazione
della famiglia Sono forme di solitudine che i giovani pagano in
maniera pesante». L'assessore comunale alla Sicurezza Marco
Granelli invita le istituzioni a collaborare sul tema della
sicurezza. Nel centrodestra, il capogruppo dell'Ncd Maurizio
Lupi invoca «un decreto legge sulla sicurezza urbana».
L'assessore regionale Viviana Beccalossi, di Fratelli d'Italia,
non usa giri di parole: «Se penso a queste autentiche belve,
d'istinto mi viene da chiedere l'applicazione della legge del
taglione. Poi prevale la razionalità e allora la speranza è che
come minimo i colpevoli trascorrano tanti anni in galera senza
alcun tipo di attenuante». Il tema è stato sfiorato anche nella
riunione del Comitato sull'ordine e la sicurezza che si è riunito
ieri sera in Prefettura. La riunione non ha prodotto decisioni ed
è stata aggiornata a lunedì.
Presidenti Regioni
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Lo sciopero bianco dei capitreno
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IL RETROSCENA
ILARIA CARRA
GIACOMO è un giovane
capotreno, da tre anni lavora per
Trenord. Racconta che venti
giorni fa sulla Chiasso-Rho si è
preso un cazzotto in testa da un
viaggiatore solo perché stava
annunciando a bordo un ritardo di
dieci minuti. Lui ha subito
chiamato la Polfer, testimoni
hanno confermato la sua versione.
«Siamo abbandonati a noi stessisi sfoga-siamo solo numeri, ogni
giorno rischiamo ma a chi
PORTA GARIBALDI La protesta improvvisata di alcuni addetti ieri
importa?». Come lui, sono tanti i mattina Da ieri i capitreno invece di girare per le carrozze restano in
cabina con il macchinista, chiedono che siano adottate misure pe
ferrovieri che si sentono a
rgarantire la loro incolumità
rischio. Episodi diversi, la stessa
paura ogni giorno a fare solo il
proprio mestiere. Macchinisti e
capitreno di Trenord chiedono più capitreno di andare in cabina
programmato per lunedì mapperà
sicurezza sul Passante e sui treni con i macchinisti - dice Giovanni le linee più a rischio. Intanto la riregionali. E fino a quando
Abimelech, segretario lombardo chiesta è una: più sicurezza. La
i ferrovieri, anche con il
I sindacati: "Chiediamo Fit Cisl - aspettiamo quello che la chiedono
lungo applauso ieri a mezzogiorno
politica deciderà di fare. Noi
interventi infrastnitturali, chiediamo interventi
a Porta Garibaldi. Treni fermi per
un quarto d'ora, «per solidarietà ai
metal detector e
infrastnitturali, stavolta non ci
colleghi capitreno
bastano
due
vigilanti
in
più.
telecamere a bordo"
Come i metal detector nelle
Già 44 aggressioni da
stazioni, tipo gli aeroporti. Intanto
non avranno «risposte concrete»
gennaio: "E poi
inizino
con
un
piano
di
non controlleranno più i biglietti.
telecamere
a
bordo
dei
treni».
I
spintoni, sputi e
Esonerati, una protesta bianca,
sindacati chiedono più personale
lanciata dai sindacati «per
minacce, ogni
nei turni serali, l'Orsa pensa
proteggere i lavoratori». Da
anche a uno sciopero. Due ore di
vertice in prefettura, ieri. Il tavolo vittime dell'aggressione a
ieri alle 19 «abbiamo chiesto ai
tecnico
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Villapizzone» è il messaggio sul
tabellone in banchina. Qui tutti si
sfogano, qualcuno non trattiene le
lacrime. «Certo che abbiamo
paura - dicono tutti - anche solo a
chiedere il biglietto bisogna stare
attenti, rischiamo grosso ogni
giorno». Nei primi cinque mesi
dell'anno sono state 44 le
aggressioni al personale di Trenord,
dice l'azienda, 18 aggressioni
fisiche, 26 di violente minacce
verbali. Ma sono numeri che,
secondo i sindacati, non
restituiscono abbastanza, lo stato
delle cose. Perche poi c'è la
quotidianità. «Uno che ti sputa in
faccia cos'è se non un'aggressione?
Minacce verbali, spintoni, insulti:
ogni giorno ce ne saranno almeno
due o tre di casi così», dice
Antonino Costa, capotreno da 34
anni, responsabile sicurezza dei
lavoratori a bordo. La dinamica è
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incostituzionale. incostituzionale.
Che il problema sicurezza sui
treni esista ed è «pressante», lo
riconosce anche Trenord. L'ad
Cinzia Parise dice: «II servizio
ferroviario non può difendersi da
solo: occorrono unità di forze e
presidio costante delle stazioni
più a rischio, per arginare un
fenomeno grave e per dare una
risposta efficace alla pressante
domanda di sicurezza. Questo
chiede a gran voce il personale di
Trenord. Ho il dovere di
rappresentare questo appello alle
istituzioni e alle forze dell'ordine
il cui supporto, in aggiunta ai
nostri sforzi, è indispensabile».
Raccontano i ferrovieri che le
linee più crù sotto controllo».
sono la Milano Mortara, la
Bergamo-Brescia, la Milano-Porta
Genova. «Preoccupa che tantissimi
si sentono autorizzati a salire a
bordo senza biglietto, come se
fosse normale, c'è un senso di
impunità diffuso che ci espone a
rischi quotidiani». La notte,
generalmente, è il momento di
maggior pericolo percepito. «Sa,
sono pochi ancora i treni con le
telecamere di sicurezza bordo, a
vigilare non ci sono che i nostri
occhi», racconta Ettore, 32 anni
capotreno con 9 anni di esperienza.
C'è chi chiede, per esempio, di
chiudere alcune carrozze alla sera:
«È inutile viaggiare con i treni
mezzi vuoti e otto vagoni in
funzione: se la metà fosse chiusa
forse la situazione sarebbe più
sotto controllo».
LA STAZIONE L'mgreso alla
stazione dove giovedì sera c'è
stata la violenta aggressione ai
due capitreno
spesso la stessa: «Chiedi il
biglietto, non ce l'hanno, "io non
pago nulla, tu chi sei, vattene via",
e poi spintoni e insulti». La
procedura, raccontano, prevede che
subito il capotreno, in caso di
problemi, chiami direttamente il
numero della Polfer. «Ma anche
loro hanno altro da fare, non
sempre riescono a intervenire - dice
Costa - sono sotto organico, lo
capisco, questa è la cosa grave: non
c'è nessuno a volte a cui
rivolgerci». Stazioni senza presidi. L'INTERVISTA / ILNAZIONALE DELLA SICUREZZA PER IL PD
E macchinista e capotreno soli a
bordo. «Ma anche raddoppiare il
Fiano: "Gli sceriffi improvvisati non servono a nessuno"
personale a bordo non so se può
servire, è un deterrente, ma mica
DEPUTATO Emanuele Fiano
EMANUELE Fiano, deputato e
cambiano le cose», dice Romano,
responsabile della Sicurezza del Pd, il «Sulla sicurezza il Pd sta
capotreno. Per le donne, poi,
investendo molte risorse»
problema della sicurezza non è stato
sottovalutato dal centrosinistra? «Il
il tema è sensibile. «Ci sono stati tema della sicurezza esiste e sono certo
casi anche di tentate molestie»,
che sarà anche oggetto politico della
raccontano. Anche perche spesso nostra campagna elettorale per Milano
per incastrare una vita familiare, il prossimo anno. Stupisce che, a priori,
di giorno, alcune lavorano la
nel dicembre 2014, la Regione avesse
mattina presto o la sera tardi. C'è dichiarato che con lo stanziamento dei
paura, solo a chiedere il biglietto fondi per assicurare la sicurezza sui
ai viaggiatori. Dall'inizio del 2015 treni il problema era stato risolto.
Trenord fa sapere che impiega
Evidentemente le cose non stavano
ogni giorno, sui treni e nelle
come raccontava il Maroni
stazioni, 63 operatori di security, propagandista di dicembre». Cosa
il doppio rispetto al 2014 «Ma
intende dire? «Quello della sicurezza è
non bastano comunque», è
un problema di tutti e non è utile
l'opinione comune dei lavoratori. improvvisarci tutti sceriffi, né
Sul tema sicurezza la Lega
governatori sceriffi, né che i cittadini
nemmeno due mesi fa si era
ipotizzino di farsi
avventurata in una proposta forte:
vigilantes armati a bordo non solo
giustizia da soli. Perché l'unica risposta
per controllare i biglietti, come
reagire con forza e durezza». Come
può arrivare dalle istituzioni». Lo
già possono fare, ma anche i
«Di militari in strada ce ne sono di più
stesso Maroni, oggi propone militari
documenti, modificando la legge sui treni che possano nel caso sparare. che quando Maroni era ministro. Ma i
militari non hanno le stesse prerogative
regionale 6 del 2012. Il controllo «Noi a Roma stiamo cercando di
delle forze dell'ordine. Non possono
dei documenti però è una
sanarei tagli di 3,5 miliardi alla
mansione che per legge spetta
sicurezza che Maroni fece da ministro. arrestare, fermare e
solo alle forze dell'ordine, e
Ne
quindi potenzialmente
abbiamo rimessi due miliardi. Serve
Presidenti Regioni
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Direttore Responsabile
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Ezio Mauro
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Che cosa serve «Questa aggressione è
stata attribuita a bande giovanili
sudamericane. Un fenomeno noto. Io
continuo a
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pensare che la ricetta antica e sempre
valida per guarire i problemi della
sicurezza sia la presenza visibile delle
forze dell'ordine. Per questo abbiamo
deciso l'assunzione di altri 2.500
agenti. Inoltre serve la certezza della
pena e in tempi rapidi». Nessuna
autocritica quindi? «La sicurezza è un
tema che deve appartenere alla sinistra
perché si interseca con una questione
popolare sentita maggiormente nelle
periferie dove abitano gli anziani e le
persone più deboli. È un tema che
appartiene a noi. La giunta Pisapia ha
iniziato ad affrontarlo. La gente deve
sapere, però, che sbraitare e investire
politicamente sulla rabbia provoca
l'effetto contrario». (am)
LE RISORSE
Maroni tagliò 3,5
miliardi alla
sicurezza noi
stiamo rimediando
Presidenti Regioni
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