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Infermeria Principale Villafranca
INFERMERIA PRINCIPALE VILLAFRANCA DIPENDENZA Comando Logistico A.M. Capo del Servizio Sanitario SUPPORTO LOGISTICO-AMMINISTRATIVO 3° Stormo - Villafranca INFERMERIA PRINCIPALE VILLAFRANCA COMPITI Supportare le operazioni di primo rischieramento nei Teatri Fuori Area, attraverso risorse sanitarie altamente specializzate nel settore della logistica sanitaria operativa. Svolgere indirizzo consulenza 3° Stormo attività di servizio sanitario locale, e di tecnico-professionale, verifica sanitaria e per gli enti/reparti A.M. ubicati sul sedime del di Villafranca. Dirigere, coordinare e controllare le operazioni di predeployment OFCN, curando l’alimentazione delle posizioni organiche in collaborazione con l’Infermeria Principale di Pratica di Mare (RM). INFERMERIA PRINCIPALE VILLAFRANCA MISSIONE Garantire il supporto per esigenze nazionali, grandi eventi, calamità naturali, protezione civile. Svolgere le attività di controllo delle unità sanitarie rischierate in ambito nazionale e internazionale. Mantenere un costante addestramento sanitario del personale nel settore dell’emergenza e predisporre attività addestrativa per il personale di altri enti individuato per OFCN. 1931-1999 19 Luglio 1999 28 Marzo 2006 INFERMERIA PRINCIPALE VILLAFRANCA L’Aeronautica Militare, nel 2005, a fronte del crescere degli impegni OFCN e delle responsabilità sanitarie tra cui le idoneità all’impiego OFCN, il supporto medico, l’alimentazione degli organici, il dispiegamento di strutture campali adeguate, ha ritenuto opportuno creare una realtà expeditionary, differente da quella che una semplice infermeria di corpo potesse offrire. Si è trattata di una decisione congiunta tra SMA, COMLOG e Servizio Sanitario (Gen. S.A. Tricarico, Gen. S.A. Sciandra e Gen. Isp. Capo Sarlo) che sfruttando le varie sinergie disponibili, nonostante l’evidente risparmio di risorse, si è rivelata fin dall’inizio altamente efficace. La Missione è stata già sperimentata ed apprezzata in svariate occasioni: esercitazioni nazionali ed internazionali, calamità naturali, missioni internazionali varie. INFERMERIA PRINCIPALE VILLAFRANCA ASSETTI NEI TEATRI OFCN L’IPV, sotto forma di collegamento tecnico, provvede a: La pianificazione L’approntamento La gestione delle risorse sanitarie Role1 FSB – Herat (fino a Dic. 2008) ASU Task Air - Al Bateen (EAU) Task Air Kuwait City – CSU Task Air Lituania - CSU INFERMERIA PRINCIPALE VILLAFRANCA STRUTTURA LOGISTICA OPERATIVA Role1 (PMA) - AETF Due moduli sanitari rischierabili Role-1 1 Role 1 x JRRF Romeo-1 in 72 h (Alfa) 1 Role 1 x Esercitazioni (Bravo) – INFERMERIA PRINCIPALE VILLAFRANCA Role 1 (PMA) Sostegno sanitario attuato a favore di assetti inseriti in Joint Rapid Response Force (JRRF) e/o previsti per i Deployment Redeployment Teams (180 Unità) dell’Air Expeditionary Task Force (AETF). Esso comprende la capacità di attuare i provvedimenti di Primo Soccorso, le misure salvavita immediate e la selezione dei feriti/malati: Visite mediche ordinarie Analisi ematochimiche basilari Pronto Soccorso Prelevamento dei feriti Rianimazione e stabilizzazione Triage Ricovero (limitata) Preparazione per l’evacuazione presso la MTF superiore INFERMERIA PRINCIPALE VILLAFRANCA Organizzazione standard del Role-1 (3 tende) Accettazione Ambulatorio 2 postazioni Assistenza Medica Intensiva Preparazione pz. (packaging) INGRESSO TENDE PNEUMATICHE 4 ARCHI USCITE DI EMERGENZA MODULI SHELTERIZZATI (auspicabile) INFERMERIA PRINCIPALE VILLAFRANCA Organizzazione standard Role-1 Plus con funzione ASU WC-Docce Farmacia Magazzino Materiale Sanitario Sala Ricovero (10) Aumentabile Accettazione Ambulatorio INGRESSO 2 postazioni Assistenza Medica Intensiva + Rack ASU: Aeromedical Staging Unit AEROMEDEVAC AMET (full capability) INFERMERIA PRINCIPALE VILLAFRANCA Postazioni UTI S.L.O. San. – RACK Modulo Aviotrasportabile Ala fissa Ala rotante INFERMERIA PRINCIPALE VILLAFRANCA Biocontenimento del paziente ad alta infettività EDYFAST 15 N36-2 ISOARK INFERMERIA PRINCIPALE VILLAFRANCA Trasporto del paziente ad alta infettività Stretcher transit isolators (STI) Isolated Strecher with negative pressure for ground evacuation Aircraft transit isolators (ATI) Isolated Strecher with negative pressure for Air evacuation INFERMERIA PRINCIPALE VILLAFRANCA Operazione Castrum, Aeroporto di Pratica di Mare Esercitazione emergenza sanitaria Ebola Aeroporto «Catullo» di Verona 14 novembre 2014 • Diretta dal Dr. ROLLO, Responsabile USMAF • Atterraggio presso lo scalo Catullo di Villafranca aeromobile civile proveniente da Francoforte • Passeggero di nazionalità Italiana a bordo, operatore sanitario cooperante in ONG, con sintomi febbrili proveniente da area suggestiva per endemia per MVE, • Difficoltà di natura tecnico‐organizzativa • Direttiva Tecnica di Riferimento. • Gestione del caso: Medico USMAF ed assetti sanitari civili. • Verificare il corretto funzionamento della Catena di Allertamento. • Riscontrare la validità delle procedure di prelevamento del paziente da parte del Servizio di Urgenza Emergenza Territoriale 118 • Non verifica della procedura di trasporto tattico e consegna del paziente alla struttura sanitaria finale. • Scalo è stato chiuso al traffico aereo alle 22,30 ora locale, con emanazione di NOTAM da parte dell’Autorità Aeroportuale. • Personale da impiegare come figurante a bordo dell’aeromobile, per la simulazione. • Dinamica del flusso di informazioni non autorizzate, trasmesse con traffico dati/voce. • ULSS 22 di Verona ha creato un indirizzo email dedicato. Gestione Sanitaria Integrata con la Sanità Militare Aeronautica. Collaborazione tra A.M. ed Agenzie Civili sul territorio (USMAF ULSS 22 VR, SUEM 118). • Infermeria Principale Villafranca: organici (1 Ufficiale Medico e 2 Sott.li Operatori Sanitari Specializzati). • Dispositivi sanitari dedicati (barella di bioisolamento Beth El, modello Isoark N36‐6, termometri I.R. ambulanza tipo ALS. Alle ore 22:00 del 14 novembre u.s. sala riunioni del Distaccamento Aeroportuale dei Vigili del Fuoco dello Scalo, Vigili del Fuoco e dagli Operatori Sanitari dell’Aeronautica Militare le procedure di “vestizione e svestizione” alle 23:30 locali, l’Esercitazione ha avuto inizio, con l’imbarco dei figuranti a bordo del velivolo parcheggiato nella piazzola dedicata (Area 61) Trasmissione messaggio con natura dell’emergenza alla TWR. • A questo punto, il Medico USMAF, accompagnato da due operatori sanitari, a bordo del velivolo per accertare le condizioni di salute del passeggero, • contatti stretti, mediante la distribuzione di mascherine chirurgiche. • È stata allertata la sala operativa dello Scalo. • Cordone di sicurezza allestito dai Vigili del Fuoco Aeroportuali. • Stazione estemporanea di decontaminazione a ridosso dell’esterno dell’aeromobile. • Compartimentazione dell’Area Esercitativa in una Zona Rossa, interno dell’aeromobile una Zona Gialla, rappresentata dalla piazzola di sosta, e una Zona Verde, distante 20 metri dalla piazzola, racchiudente le precedenti. • Arrivo di un’ambulanza A.M., con personale sanitario equipaggiato con DPI di tipo “C”. • Una volta autorizzato, il mezzo si è portato in prossimità del portello posteriore del velivolo (Embraer 195, Air Dolomiti). • Trasporto della barella N36‐6 attraverso la scala di egresso dell’aereo. • Soggetto deambulante, in condizioni generali discrete, lucido, collaborante, orientato nel tempo e nello spazio iperpiretico. • Alloggiamento nella N36‐6, coadiuvato dal Personale Sanitario del Servizio Urgenza ed Emergenza Territoriale 118, • Trasbordo del pz. sull’ambulanza del 118, previsto dalla Direttiva Nazionale Tecnica di Riferimento in tema di Assistenza Sanitaria rivolta a paziente affetto da patologia ad alta contagiosità. 1. Necessità di dotare il Personale Sanitario di apparati Radio in contatto con il personale coinvolto nelle procedure di assistenza civile, che utilizza frequenze diverse da quelle in uso nel compound Militare, per poter ottimizzare il flusso informativo. 2. Durante l’Exe, a causa di disguidi estemporanei non meglio precisati, non è stato possibile avvalersi del sistema Ambu‐Lift; ciò ha comportato ritardi nelle operazioni di presa in carico del paziente da parte del Personale Sanitario. 1. Esso consente, inoltre, la capacità di contenere, in aggiunta alla barella N36‐6, un team sanitario composto da tre operatori, con attrezzatura assistenziale, offrendo ampi spazi, al coperto dagli agenti atmosferici, per l’effettuazione di Procedure Sanitarie (stop and play). 2. Gli operatori, sanitari/ laici e civili/militari, presenti all’evento, non strettamente coinvolti nelle procedure pianificate, non solo si sono rivelati non utili al sistema, ma sono stati addirittura d’intralcio allo svolgimento delle operazioni, compromettendone la snellezza. INFERMERIA PRINCIPALE VILLAFRANCA Grazie per l’attenzione!