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creativitoria
100% MADE IN ITALY
V is i on i
Ludovico Pines
2098
ISBN
copyright 2011, Caosfera Edizioni
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soluzioni grafiche e realizzazione
Ludovico Pines
2098
Questo libro è dedicato a Te !
Trova il coraggio per cambiare
ciò che puoi cambiare,
trova la serenità per accettare
cio che non puoi cambiare,
e soprattutto trova l’intelligenza
per distinguere le due situazioni.
2098
4 dicembre 2098
Vi racconterò di un mondo lontanissimo e folle,
di un’epoca remota e dimenticata,
vi racconterò del mondo prima della Grande Rivoluzione.
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Dall’archivio del Club
10 maggio 2008
Claudio,
40 anni,
operaio in una fabbrica,
coniugato,
una figlia.
Io e mia moglie siamo insieme da dieci anni. I primi tre sono
stati abbastanza buoni. Poi in entrambi è cresciuto il desiderio
di avere una bimba. E con questo obiettivo comune si faceva
sesso spesso e volentieri.
Poi mia moglie è rimasta incinta. È stato un bel momento.
Poi si è licenziata... sai la prima gravidanza a trentacinque
anni è meglio essere prudenti...
È iniziato il periodo della depressione della gravidanza.
(Che ci capisci tu che sei un uomo?).
Poi è arrivata la bimba, meravigliosa!
...Non si fa sesso da otto mesi...
Poi è iniziato il periodo della depressione post-parto. Io lavoro
e poi vengo a casa ma non va bene, non sono adeguato.
Non la capisco. Non capisco i suoi bisogni.
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Non la bacio come vorrebbe... Non capisco i suoi problemi.
Non sono in grado di affrontare i problemi. Certe volte sono
troppo accomodante, non va bene. Certe volte sono troppo
deciso, alzo la voce.
Calmati!
Con la bimba penso di essere un buon padre, però certe volte
ne dubito... Certe volte vengo accusato di dirle sempre di sì...
Facile così! Certe volte vengo accusato di dirle sempre di no...
Che nervoso sei oggi!
Forse non sono granché come padre...
Ogni tanto mi viene il dubbio che tutte queste critiche abbiano
ragione di esistere a prescindere dai miei comportamenti.
L’altro giorno ho detto a mia moglie che mi sono reso conto
che negli ultimi due anni e mezzo abbiamo fatto sesso due
volte...
Mi ha guardato irritata: Hai un’altra? Sei un mostro! Io faccio
tanti sacrifici per crescere tua figlia... E tu scopi in giro!
Vai a puttane? Sei un pervertito, non me lo sarei aspettata da
te, ma non ti vergogni, verme!
Ti masturbi? Sei proprio un vigliacco! I problemi vanno
affrontati! Vergognati!
Ah dimenticavo, non pensare di toccarmi per il resto dei tuoi
giorni...
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Dall’archivio del Club
10 novembre 2010
Ernesto,
41 anni,
edicolante,
divorziato,
un figlio.
Ho un bimbo in gamba... ha sei anni. Gioca a pallone sempre,
a casa e fuori. Ha un buon carattere. Si fa ben volere dagli
altri. Sono orgoglioso di lui!
Io e sua madre non andavamo più d’accordo, penso che
entrambi avevamo le nostre colpe e/o responsabilità.
Ci siamo organizzati abbastanza bene perché io veda mio
figlio spesso.
Non è stato facile ma abbiamo trovato l’accordo tra di noi
senza andare dal giudice.
Ieri ho passato la domenica con mio figlio. Eravamo d’accordo
che lo riportavo a casa dalla madre alle 19.30.
Sono arrivato a casa alle 19.28, ho suonato il campanello e
sono salito su per accompagnarlo.
Lei in cucina era furibonda.
Dove eravate fino adesso?
Guarda che eravamo d’accordo per le 19.30! Le dico.
No, non è vero e hai detto che mi chiamavi! Ero
preoccupatissima, avevo paura che vi fosse successo qualcosa
di grave!
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Beh, non potevi chiamare tu allora?
Non avevo soldi nella scheda, con quello che mi passi non
arrivo a fine mese!
Beh ma se eri preoccupata... non potevi usare il telefono di
casa... giusto per vedere che stavamo bene.
Sono stufa del tuo tono, sei sempre aggressivo con me, non ti
vergogni di alzare la voce davanti a tuo figlio?
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Dall’archivio del Club
4 dicembre 2009
Franco,
44 anni,
impiegato,
coniugato,
tre figli.
L’altro giorno lei mi fa «amore prenoti tu l’albergo per la
montagna? Ma sì dai chè io con ‘sto internet non ci vado tanto
d’accordo...»
Prenoto.
«Ma che albergo hai preso?
Non ce n’era uno più vicino alle piste?»
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Dall’archivio del Club
3 marzo 2009
Matteo,
29 anni,
impiegato,
fidanzato.
Sono il quarto di cinque figli. Sono cresciuto in una famiglia
cattolica. Quando sono venuto al mondo non è stata una
grande festa.
Non che non mi volessero, mi volevano, a modo loro. In quel
contesto ci stavo.
Però secondo me quando sono arrivato... I miei avevano già i
coglioni pieni.
E meno male che c’era Gesù, sennò sarebbe stato un gran
casino.
Comunque se io dovevo andare in bagno... era molto, molto
probabile che il bagno fosse occupato.
Da subito ho capito che non avrei dovuto né potuto essere un
peso, anzi che dovevo rendermi utile alla svelta. E ho capito
che dovevo essere disponibile ai bisogni degli altri.
Ho cercato sempre di essere virtuoso, di individuare ed
assecondare i bisogni degli altri.
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E da subito sono stato noioso, disprezzato... e in vari modi
pesante.
Finalmente ho trovato una donna che mi disprezza e mi tratta
come un coglione, pesante, noioso ma affidabile.
Sono proprio un coglione.
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