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I visitatori dei Musei e il turista culturale in Trentino

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I visitatori dei Musei e il turista culturale in Trentino
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
Osservatorio Provinciale per il Turismo
I visitatori dei Musei e il turista
culturale in Trentino
In collaborazione con
Progettazione della ricerca: Gianfranco Betta, Guido Cagnoni.
Indagine sul campo quantitativa: Katia Divina, Ida Malizia, Michela Tollardo.
Stesura del rapporto: Gianfranco Betta (Capp. 2, 3 e 6), Guido Cagnoni (Cap 1 paragrafi 1,
2, 5; Capp 2, 4, 5) e Michela Tollardo (Cap 1 paragrafi 3, 4, 6, ripresi
da tesi di laurea in corso di pubblicazione).
Editing: Beatrice Bonfanti, Paola Feola, Michela Miori, Gabriele Turri, Annamaria Sievers
Progetto grafico: Asteria
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REPORT | novembre 2005
Premessa
La presente indagine, condotta dall’Osservatorio provinciale per il turismo ed effettuata su diversi
campioni di visitatori in alcuni Musei della provincia di Trento, si è posta come obiettivo di conoscerne
il profilo e le caratteristiche.
Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento progressivo della consapevolezza e dell’importanza di
conoscere meglio il proprio pubblico effettivo e potenziale, sia da parte dei soggetti pubblici per
orientare più efficacemente e in maniera efficiente interventi ed investimenti; e sia per i singoli Musei
che in un’ottica aziendale hanno la necessità di meglio definire strategie di marketing, migliorare la
comunicazione e la qualità dei servizi.
L’offerta museale e culturale rappresenta un’importante risorsa anche a fini turistici, in grado di
completare un paniere di offerte e di prodotti di cui è ricco il Trentino. Ma in più di un caso l’offerta
museale e culturale può rappresentare il principale motivo di attrazione di un territorio per particolari
target e segmenti di turisti. La ricerca messa in campo ha voluto indagare principalmente questi
aspetti.
Le indagini attivate mostrano come la motivazione di vacanza culturale si possa abbinare felicemente
ad altre motivazioni di vacanza e come un’offerta culturale di qualità possa interessare numerosi turisti
presenti in Trentino con altre motivazioni. Solo una minoranza (seppure significativa) dei visitatori di
un Museo sono qualificabili infatti come turisti culturali, cioè soggetti che si spostano prioritariamente
per ragioni culturali e decidono di pernottare per una o più notti in un luogo diverso da quello di
residenza.
Il ruolo strategico delle attività culturali nello sviluppo sociale del nostro territorio è indiscusso e
l’attuale contesto ci impone di promuovere anche le dinamiche economiche connesse al mondo della
cultura. Un incentivo importante alla intensificazione delle ricadute economiche delle attività culturali
potrà venire dalla riorganizzazione di alcuni comparti cruciali, in primo luogo dai Musei.
Riteniamo che i tempi siano maturi per una messa in rete di tutti i Musei della provincia al fine di una
loro maggiore visibilità, sino alla creazione di nuove forme di promozione e di servizi che potrebbero
essere ottimamente esemplificati in un’unica card museale a disposizione di residenti e turisti,
componente importante di una card turistica del Trentino capace di mettere a sistema risorse culturali
e offerta turistica, servizi di trasporto e ricettività.
Le ricadute economiche che un’offerta di turismo culturale può comportare sono notevoli. Il visitatore
di un Museo, come turista, ha un comportamento di consumo e di spesa mediamente superiore a
quello degli altri turisti. Come soluzione ricettiva privilegia nettamente la ricettività alberghiera. Circa la
metà dei visitatori sono interessati ad una ristorazione di qualità o all’acquisto di prodotti locali e tipici
(con percentuali addirittura superiori per il turista culturale).
REPORT | novembre 2005
|3|
Un’altra tematica indagata dalla ricerca riguardava il livello di soddisfazione dei visitatori rispetto alla
proposta e all’offerta di servizi presenti nel Museo.
Il livello di soddisfazione espresso è sempre molto elevato per tutti gli aspetti considerati, con punte di
eccellenza soprattutto sulla valutazione del personale, indice di una capacità da parte dei Musei
indagati di predisporre un’offerta di qualità in grado di soddisfare le aspettative dei loro visitatori
Tiziano Mellarini
Assessore all’agricoltura, commercio e turismo
Margherita Cogo
Assessore alla cultura
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
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REPORT | novembre 2005
SOMMARIO
Premessa ............................................................................................................................................ 3
1. TURISMO CULTURALE E MUSEI .............................................................................. 9
1.1 Il viaggio e il tempo libero..................................................................................... 9
1.2 Turismo culturale................................................................................................... 9
1.3 Il museo nei secoli............................................................................................... 12
1.3.1 La prima fase: dal collezionismo alla nascita dei Musei ......................... 12
1.3.2 La seconda fase: la conservazione e la tutela del patrimonio................ 15
1.3.3 La terza fase: verso la valorizzazione ....................................................... 15
1.4 La normativa sui musei....................................................................................... 16
1.5 Le caratteristiche del servizio museale............................................................. 18
1.5.1 Tutela versus valorizzazione ...................................................................... 18
1.5.2 Museo come sistema cognitivo ................................................................. 19
1.5.3 Processi di creazione e diffusione della conoscenza.............................. 19
1.6 L’ottica organizzativa: il museo azienda ........................................................... 20
2. LA RICERCA DELL’OSSERVATORIO ..................................................................... 22
1.1 Le ricerche nei musei .......................................................................................... 22
2.1.1 Utilità della conoscenza del pubblico........................................................ 23
2.1.2 Perché fare una ricerca............................................................................... 24
2.1.3 Cosa si può indagare e conoscere ............................................................ 24
2.1.4 Temi e strumenti .......................................................................................... 24
2.2 Il questionario ...................................................................................................... 25
2.2.1 Il contenuto del questionario ..................................................................... 26
2.2.2 Tipo di comunicazione ................................................................................ 26
2.2.3 La redazione del questionario.................................................................... 27
2.3 La ricerca dell’Osservatorio ............................................................................... 28
2.3.1 Finalità .......................................................................................................... 28
2.3.2 Modalità ........................................................................................................ 28
2.3.3 Scelte strategiche ed operative.................................................................. 30
3. LE INDAGINI EFFETTUATE NEL PERIODO ESTIVO ............................................. 32
3.1 I principali risultati............................................................................................... 32
3.1.1 Turisti ed escursionisti ............................................................................... 33
3.1.2 Il comportamento e il profilo del visitatore............................................... 34
3.2 Indagine presso i punti informativi delle APT di Trento e Rovereto .............. 35
4. I VISITATORI. UN’ANALISI DIACRONICA ............................................................... 38
4.1 Aree di indagine................................................................................................... 38
4.1.1 Un confronto con indagini precedenti....................................................... 38
4.2 Composizione dei campioni nelle indagini dell’Osservatorio ........................ 39
4.3 Caratteristiche socioanagrafiche del visitatore................................................ 41
REPORT | novembre 2005
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4.3.1 Il turista culturale......................................................................................... 44
4.4 Comportamento durante la vacanza.................................................................. 46
4.5 Comportamento nel museo ................................................................................ 48
4.6 Valutazione offerta turistica................................................................................ 52
5. LA CUSTOMER SATISFACTION.............................................................................. 54
6. CONCLUSIONI........................................................................................................... 57
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REPORT | novembre 2005
INDICE DELLE FIGURE
Grafico 1: Composizione del campione per singola indagine........................................................ 32
Tab. 1: Caratteristiche socio-anagrafiche dei visitatori dei Musei ................................................. 34
Grafico 2: Confronti spese medie giornaliere tra valore medio e turista culturale ...................... 36
Grafico 3: Composizione del campione. Prima indagine ................................................................ 40
Grafico 4: Composizione del campione. Seconda indagine ........................................................... 40
Grafico 5: Composizione del campione. Terza indagine................................................................. 40
Tab. 2: Caratteristiche socio-anagrafiche dei visitatori del Mart per singola indagine ............... 41
Grafico 6: Provenienza dei visitatori del Mart per singola indagine .............................................. 42
Grafico 7: Andamento dell’effetto prossimità nel tempo ................................................................ 43
Grafico 8: Livello di fedeltà dei visitatori del Mart per singola indagine. ...................................... 44
Tab. 3: Caratteristiche socio-anagrafiche del turista culturale ...................................................... 44
Grafico 9: Fedeltà media del visitatore del Mart e del turista culturale ......................................... 45
Grafico 10: Comportamento del visitatore del Mart durante la vacanza: con chi è venuto? ...... 46
Grafico 11: Spesa media per singola indagine ................................................................................ 47
Tab. 4: Comportamento del visitatore del Mart in vacanza per singola indagine. ....................... 48
Grafico 12: La stampa e il passaparola come fonti informative per singola indagine................. 49
Grafico 13: Curiosità e cultura come motivazioni di visita per singola indagine ......................... 50
Grafico 14: Scelta della visita guidata per indagine. ....................................................................... 51
Grafico 15: Conoscenza e acquisto Trento Card ............................................................................. 52
Grafico 16: Conoscenza e acquisto Trento Card ............................................................................. 52
Grafico 17: Conoscenza e acquisto della Rovereto Card Estate 2004 .......................................... 53
Grafico 18: Conoscenza e acquisto della Rovereto Card Inverno 2005 ........................................ 53
Tab. 5: Livello di soddisfazione per singola indagine .................................................................... 54
Tab. 6: Quote di soddisfatti/molto soddisfatti per singolo aspetto .............................................. 55
Grafico 19: Quote di soddisfatti/molto soddisfatti per singolo aspetto ....................................... 55
Tab. 7: Turista culturale. Percentuali di delusi e soddisfatti nelle tre indagini
dell’Osservatorio ................................................................................................................................. 56
Tab. 8: Scelta di aggettivi per le mostre della prima e della seconda indagine (percentuali)..... 56
REPORT | novembre 2005
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REPORT | novembre 2005
1. TURISMO CULTURALE E MUSEI
stesso autore si interroga sugli sviluppi che
potranno aprirsi davanti a noi, in ragione del
1.1 Il viaggio e il tempo libero
fatto che per la prima volta dopo millenni di
storia, il tempo libero è più esteso di quello
Il viaggio è un elemento da sempre presente
lavorativo.
nella
solo
Questa caratteristica della modernità porta
al
dunque a riconsiderare il ruolo che sta
fenomeno del turismo, che invece pone le sue
assumendo il viaggio per l’individuo e a
basi in tempi molto più recenti.
produrre alcune riflessioni sul nuovo concetto
La cultura moderna infatti è sempre più
di turismo, al ruolo che sta ricoprendo e alle
caratterizzata dal concetto di transito, di
nuove forme che ha assunto.
trasferimento e di viaggio, grazie soprattutto
Tra le modalità che si stanno diffondendo più
allo svilupparsi di fattori concomitanti quali
rapidamente vanno annoverate le vacanze
l’aumento del tempo libero, nuove aspirazioni
multiscopo, gli short break, i city trip e in
e modelli di comportamento, le moderne
generale un aumento di interesse per la
tecnologie.
cultura.
Secondo Eric J. Leed la storia del viaggio è
È questo approccio infatti a determinare i
come una forza che muta il corso della storia
presupposti per gli altri fattori, in particolare
umana, un movimento nello spazio che entra
promuovendo
nelle
collettive,
esperienze di tipo educativo a fianco di
riplasmandole in un cambiamento che è
opportunità di svago puro (da qui la nuova
l’educazione sul viaggio e al viaggio, come
vacanza multiscopo, intesa come periodo in
testimonia la letteratura da secoli: tra il viaggio
cui
antico
differenza
bisogni) e nella scelta di periodi brevi, di norma
sostanziale sta nel senso di necessità e di
un week end o 3 giorni, svolti nell’arco
destino di allora e nell’assenza di bisogno e di
dell’anno e indifferentemente dalla stagione.
storia
recentemente
dell’umanità,
può
personalità
e
quello
essere
individuali
moderno
ma
accostato
e
la
la
l’individuo
possibilità
può
di
soddisfare
fruire
di
molteplici
scopo di adesso.
Questa assenza di bisogno fa riflettere sul
ruolo che gioca il tempo libero nelle nostre vite
1.2 Turismo culturale
quotidiane: il “loisir”, secondo lo studioso
Dumazedier, non è un momento compensativo
Il turismo culturale è un fenomeno articolato
rispetto al tempo lavorativo, ma è tempo da
che è formato dall’unione di due concetti che
impiegare per lo sviluppo umano e per
già
superare l’antinomia lavoro-svago.
complessità, turismo e cultura.
In questo frangente l’individuo, infatti, non è
Da qui discende la difficoltà nel darne una
più soggetto a una necessità, dunque può
definizione da tutti accettata, uno scoglio che
vivere
si
una
scelta
completamente
libera,
creando una propria dimensione soggettiva. Lo
in
può
sè
presentano
affrontare
caratteristiche
cercando
però
di
di
approfondirne i diversi aspetti.
REPORT | novembre 2005
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Parlando di turismo si può cominciare da un
diventa:
approccio di natura concettuale, ovvero basato
1. generale processo di sviluppo spirituale ed
sulla
descrizione
di
cosa
è
l’oggetto
estetico;
dell’analisi.
2. indicatore di un particolare modo di vivere;
È di aiuto in questo frangente la definizione
3. lavoro e pratica di attività intellettuali ed
individuata dal Tourism Society della Gran
artistiche.
Bretagna, per cui il turismo è individuato dal
In seguito si è passati all’identificazione di due
temporaneo
usi principali del termine, per cui cultura viene
movimento
di
persone
(includendo i movimenti per tutti gli scopi) per
intesa come processo e come prodotto:
un breve periodo (comprese escursioni e
- processo
spostamenti
verso
l’approccio
che
deriva
destinazioni
dall’antropologia e dalla sociologia, che vede
diverse dai luoghi in cui esse normalmente
la cultura come codice di condotta e
vivono e lavorano, e nelle attività che svolgono
indicatore
durante questa permanenza.
produzione di significato di uno specifico
Altro approccio è quello di natura tecnica, che
gruppo sociale (i cui contorni e dimensioni
invece permette di misurare il volume e il
cambiano da contesto a contesto), quel
valore del fenomeno da analizzare.
processo attraverso il quale la gente dà
Partendo dalla definizione adottata dal World
senso a sé stessa e alla propria vita;
Tourism
giornalieri)
è
Organization,
generalmente
a
livello
e
riconosciuta
internazionale
(è
applicata anche dalla Commissione Europea) il
del
campo
sociale
della
- prodotto è l’approccio derivante dalla critica
letteraria, che vede la cultura come risultato
delle attività di un individuo o di un gruppo.
turismo è identificato dall’insieme di attività che
Questi
gli
e
sovrappongono, ma ultimamente e soprattutto
soggiorni in luoghi diversi da dove di solito
in ambito turistico stiamo assistendo a un
risiedono, per un periodo inferiore ad un anno,
riavvicinamento.
per svago, motivi di affari o altri scopi; nella
Vista come processo, la cultura, elemento che
stessa
diventa
genera motivazione a partecipare, ha come
discriminante per la suddivisione nelle due
finalità la ricerca di autenticità e di significato
grandi classi principali dei turisti (permanenza
attraverso la fruizione di un luogo.
superiore alle 24 ore) e degli escursionisti
Un ulteriore esame delle definizioni esistenti
(inferiore alle 24 ore e non comprendente un
utilizzato in alcune recenti ricerche porta
pernottamento).
all’identificazione di due approcci:
La definizione di cultura presenta un grado di
- quello dei siti e monumenti
difficoltà ancora più elevato, poiché tantissimi
- quello concettuale.
sono gli approcci che lungo i secoli sono stati
Il primo si concentra sulla descrizione del tipo
proposti da studiosi e intellettuali appartenenti
di attrazioni visitate dai turisti: da qui deriva la
a tutte le correnti di pensiero.
facilità di identificazione di dati quantitativi,
Tra le più moderne accezioni vanno dapprima
anche se relativamente limitata ai siti. Una lista
segnalate
di questi luoghi è stata stilata dall’ECTARC nel
individui
compiono
definizione
le
tre
il
durante
periodo
tipologie
viaggi
delineate
da
Raymond Williams (1981), per cui la cultura
| 10 |
due
1989 e prevede:
REPORT | novembre 2005
approcci
raramente
si
- siti archeologici e musei
viaggio permette di entrare in una realtà fisica
- architettura (rovine e città)
e umana da cui sperimentare caratteri e storia;
- arte, festival, eventi, gallerie, musica e
dunque viaggiare è un fenomeno culturale. Il
danza
turismo diventa pertanto uno strumento per
- spettacolo (teatro e cinema)
capire e interpretare il territorio e la sua
- viaggi e studio della lingua
cultura,
- pellegrinaggi e manifestazioni religiose
cosmopolita, accostando, tra gli impulsi che
- folklore e sottoculture.
stanno alla sua base, all’aspetto prettamente
La compilazione di questa lista è stata
ludico anche quello della conoscenza.
improntata a una definizione come consumo di
Con
cultura “alta”.
l’esperienza di confronto e conoscenza con
Il secondo approccio, quello concettuale, cerca
individui
di descrivere motivazione e significato attribuiti
maggiore, poiché il turismo può essere una
al turismo culturale, cioè si focalizza sul perché
preziosa occasione per superare le barriere
e sul come si viaggia.
etno-culturali, per percepire le diversità e dare
Altri sforzi di sintesi concettuale per definire il
un significato concreto al rapporto tra noi e
turismo culturale sono quelli della ATLAS, cioè
l’altro. In definitiva il turismo culturale non può
la European Association for Tourism and
e non deve essere considerato un fenomeno
Leisure Education che si è basata su una
post-moderno,
precedente accezione creata dall’Irish Tourist
comportamento umano che, originatosi col
Board (per cui si viaggia per aumentare
grand tour, è mutato e continua ad evolversi
l’apprezzamento
lungo il tempo.
delle
risorse
culturali
dando
lo
forma
sviluppo
“altri”
a
della
assume
ma
è
una
pratica
tendenza
turistica,
un’importanza
un’espressione
del
dell’Europa).
Partendo dall’assunto di D. Wynne (The
L’ATLAS ha cercato di trovare una sintesi tra i
culture industry, 1992) per cui il consumo post-
due diversi approcci, in quanto il primo è utile
moderno ha portato alla disintegrazione della
per la misurazione quantitativa, il secondo per
distinzione classica tra cultura alta e bassa (o
descrivere
popolare),
le
attività
e
comprendere
le
si
può
comprendere
come
il
motivazioni.
fenomeno del turismo culturale abbia finito per
La sua definizione concettuale/tecnica riguarda
espandersi fino ad includere elementi prima
il movimento di persone verso attrazioni
non accettati; se a questo aggiungiamo il
culturali lontane dal luogo di residenza, al fine
progressivo
di soddisfare i loro bisogni culturali.
turismo e vita quotidiana, siamo portati a
Turismo e cultura trovano infine un terreno
considerare anche quei fenomeni di mera
comune come “esperienza”.
passività nella fruizione di cultura, come quelli
Il turismo è da considerare infatti anche come
che assorbono l’atmosfera o ne saggiano il
un mezzo di conoscenza, cioè un modo di
cibo locale, oltre a quelle attive come la visita
apprendere, giudicare e fare proprio ciò che si
a un museo o la partecipazione a un concerto.
erodersi
della
distinzione
tra
incontra (Corna Pellegrini G., 2000). Attraverso
il
viaggio
si
riconosce
l’esistenza
e
l’importanza di altre realtà, paesaggi, civiltà. Il
REPORT | novembre 2005
| 11 |
raccolta, o conservazione, ma anche di
1.3 Il museo nei secoli
memoria e soprattutto luogo riservato, sacrale,
religioso” (Cieri Via C., 1992) di cui ci restano
Il termine museo viene fatto derivare dalla
molte testimonianze letterarie e raffigurazioni
locuzione greca museion, cioè “luogo delle
pittoriche.
Muse”, utilizzato per identificare la struttura
Dall’età umanistica in poi il termine studiolo
pubblica creata da Tolomeo I nel III secolo
amplia il suo significato e, da luogo fisico di
a.C. insieme alla biblioteca di Alessandria.
studio, viene a ricomprendere anche gli oggetti
Tale struttura – oltre a raccogliere volumi e
dello studio: è il gabinetto scientifico in cui
probabilmente anche opere d’arte - ospitava le
vengono analizzati e conservati documenti
riunioni dei filosofi e degli studiosi del tempo.
preziosi, oggetti rari, libri, clessidre, astrolabi,
Nella sua accezione originaria, dunque, il
strumenti
museo è prima di tutto uno spazio fisico ben
musicali.
identificabile, un luogo di incontro tra gli
È luogo della mente e della memoria, ma
intellettuali
nel
anche stanza del “tesoro” che, sul modello
confronto e nel dibattito, motivi e stimoli per la
delle Wunderkammern3 nord-europee, poteva
ricerca e lo sviluppo della conoscenza.
comprendere sia reliquie o oggetti sacri, sia
dell’epoca
che
trovavano,
di
misurazione
e
matematico-
insegne di potere, oggetti caratterizzati da un
1.3.1 La prima fase: dal collezionismo alla
puro valore materiale come oro, gioielli, pietre
nascita dei Musei
preziose.
È
enciclopedica
l’idea
come
della
collezione
rappresentazione
e
Fino all’età umanistica il concetto di museo
“teatro” del mondo. Ancora per buona parte del
resta legato ad un luogo di studio e di
quindicesimo secolo, infatti, rimane uno stretto
meditazione1: uno spazio-biblioteca oppure un
legame tra archivio, biblioteca e tesoro, in
edificio con funzione di “accademia”, sul
genere conservati in uno stesso spazio fisico.
modello platonico, oppure ancora lo “studiolo”
2
Dal quattrocento in poi, inoltre, si fa più vivo
degli intellettuali dell’epoca, “luogo di studio, di
l’interesse per il mondo antico e lo studio della
civiltà classica sia come ideale di vita, che
1
“Lo studio del collezionismo in epoca medievale
risulta particolarmente complesso, sia per la carenza di
fonti storiche, sia per l’atteggiamento della Chiesa
dell’epoca, unico arbitro della vita quotidiana,
fortemente ostile ad ogni forma di possesso e di
attaccamento a ricchezze materiali. Unico stimolo alla
raccolta di tesori nelle chiese, così come dei reperti del
mondo classico, restava dunque, non uno studio del
loro intrinseco valore culturale, ma la possibilità di
trasformarli in oggetti simbolici o allegorici,
manifestazioni concrete, dell’inesauribile fantasia
creatrice del divino.” (Chirieleison C., 2002).
2
“Modello dello studiolo umanistico si può
considerare l’atriolum di Petrarca, il cui nome deriva
dal fatto che le prime biblioteche venivano collocate
nell’atrium: il cortile, infatti, era il luogo della casa
dove si esercitavano tutte le funzioni pubbliche e
private, il “cuore” della domus romana.” (Ibidem, pag.
53).
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etico, che di gusto: le collezioni degli umanisti
cominciano ad arricchirsi delle vestigia di quel
passato
che
si
cercava
di
far
rivivere
attraverso le testimonianze visive dei reperti,
divenuti
simbolicamente
anche
“exempla
virtutis”, oltre che canoni estetici. Con i Medici
3
Termine tedesco volto ad indicare la camera delle
meraviglie; sito atto al manifestarsi del prodigio
alchemico; camera dei miracoli: del creato, della
natura, della scienza, della tecnica, dell'arte. Già dal
secolo XV si andava affermando la categoria dei
'virtuosi', dilettanti di Arte e di Scienza; nascevano
così Studioli o Wunderkammern, dove i prìncipi si
dilettavano di Alchimia.
REPORT | novembre 2005
a Firenze nel ‘500 si compie il passaggio da un
I visitatori del museo di Giovio seguono un
collezionismo basato sul concetto di valore
percorso ben definito, cadenzato da didascalie
materiale ad uno fondato anche e soprattutto
precise e notizie bibliografiche dei personaggi
su un valore estetico ed etico. Sempre in
illustrati nei ritratti, posti a modello etico e
quest’ottica si ha una prima apertura delle
morale, con un intento illustrativo e didattico:
collezioni verso l’esterno: si tratta di studiosi o
non più una collezione disordinata, ma un ben
amici del collezionista a cui vengono mostrate
preciso orientamento museografico, con una
con orgoglio le opere possedute.
dichiarata funzione pubblica.
Durante il Rinascimento italiano acquistano
L’istituzionalizzazione definitiva della forma di
per la prima volta un significato concetti come
“museo” avviene tra il 1600 e il 1700, anni in
quello di collezione, di tutela e di salvaguardia
cui il termine viene già utilizzato per indicare le
del patrimonio artistico.
raccolte di principi o scienziati aperte ad un
Sempre in Italia tra il 1400 e il 1500 nascono i
pubblico elitario di appassionati (Mottola M.,
primi musei “pubblici”: la donazione di Sisto IV
1992).
a Roma, la Galleria degli Uffizi a Firenze,
Nel 1700 si assiste al progressivo passaggio
l’Antiquario Grimani a Venezia, divengono veri
dal collezionismo privato alla gestione pubblica
e
del patrimonio storico-artistico dei singoli stati.
propri
modelli
a
livello
mondiale.
La
donazione di Sisto IV al Museo Capitolino, in
I
particolare, è la prima ad essere aperta al
appartengono
pubblico, sulla base del principio, recuperato
personalmente al sovrano e assumono uno
dal diritto romano, della libera accessibilità
specifico rilievo come mezzo di comunicazione
delle raccolte: è con questo gesto che il popolo
con la borghesia che rivendica i propri diritti,
si appropria del diritto a fruire del proprio
anche culturali, attraverso l’appropriazione del
patrimonio, sia come atto politico, sia come
diritto di accedere al museo.
monito morale ed etico. Il termine “museo” nel
Il
frattempo era ricomparso anche negli scritti
abbandona l’Italia, dove lo sviluppo della
degli umanisti e utilizzato ad indicare lo spazio
borghesia rimane soffocato, e si sposta verso
fisico destinato ad esporre le opere d’arte. Per
la Francia e l’Inghilterra, dove nelle accademie
le prime teorizzazioni vere e proprie, tuttavia,
la ricerca scientifica trova un terreno sempre
bisogna aspettare la metà del ‘500 con gli
più fertile e dove i musei diventano lo
scritti di Paolo Giovio (Binni L., Pinna G.,
strumento privilegiato di tale ricerca: sono gli
1989): è proprio con la raccolta di Giovio dei
ideali dell’Illuminismo che cominciano ad
ritratti “degli houmini famosi” , infatti, che si
affermarsi. Il British Museum, inaugurato nel
apre un nuovo periodo.
1753, inizialmente è un “grande, organizzato,
4
musei
fulcro
diventano
di
alla
questo
pubblici
Stato
in
e
processo,
quanto
non
più
tuttavia,
laboratorio scientifico” (Binni L., Pinna G.,
1989), centro di ricerca diretto da scienziati. La
4
L’uso di porre ritratti di uomini illustri negli studi,
documentato a partire dal XV secolo, si inserisce in
questo contesto come chiaro richiamo alle biblioteche
dell’età classica, adornate da statue e raffigurazioni di
personaggi di chiara fama, spesso in diretto
collegamento con le classificazione per discipline dei
libri negli scaffali.
qualifica di museo pubblico deriva dal fatto
che, in base allo statuto dell’epoca, in alcuni
giorni della settimana, il museo poteva essere
visitato da qualche decina di studiosi di fama.
REPORT | novembre 2005
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Il museo, oggetto di un rinnovato interesse
esclusivamente privato. Solo dopo qualche
scientifico,
secolo
superata
rinascimentale
di
la
mero
concezione
contenitore
comincia
ad
avere
una
sua
delle
autonomia dal resto del patrimonio, anche
collezioni, diventa un luogo deputato alla
spaziale: le vengono dedicati degli ambienti
produzione di conoscenza e di cultura ma
specificatamente
bisogna aspettare la rivoluzione francese
non
perché si affermi realmente il diritto dei cittadini
proprietario, ma anche di altre persone,
a fruire delle collezioni private.
seppur ancora limitate ad una cerchia molto
In Italia, nel frattempo, nascono le prime
ristretta;
più
a
riservati
solo
all’esposizione,
beneficio
del
diretto
professionalità specifiche: la direzione dei
- la seconda fase si colloca tra il 1600 e il
musei viene affidata agli storici dell’arte e agli
1700, quando prendono vita le prime
archeologi, i conoscitori si occupano degli
istituzioni museali: la collezione acquista
acquisti
una
e
cominciano
a
fiorire
i
primi
autonomia,
almeno
funzionale,
restauratori. “Il regime napoleonico segna una
completa
profonda frattura in questo panorama: le leggi
proprietario, man mano che diventa più
di soppressione e di incameramento dei beni
visitabile.
ecclesiastici da una parte, e le requisizioni
costituiscono il contorno di tale importante
dall’altra portano alla disgregazione di quel
passaggio e pongono le basi per una
museo diffuso che era stata fino ad allora
diffusione
l’Italia e alla perdita di molti contesti culturali,
“pubblico”, portatore di una missione di
cancellando il legame tra le opere, la storia
educazione. Tale fase è estremamente
locale, l’ambiente e i luoghi di origine”
critica nell’influenzare la futura evoluzione
(Chirieleison C., 2002) .
dei sistemi museali dei diversi Paesi. In
Nel corso del diciannovesimo secolo i musei si
Italia, dove l’Illuminismo non si radica mai a
vanno caricando di ulteriori funzioni: queste
pieno e dove la borghesia non riesce a
istituzioni hanno il compito di ristabilire quel
trovare un suo spazio di affermazione, i
legame tra l’arte e la vita quotidiana che
musei tendono ad avere un minore rilievo
Napoleone, prima, e l’industrializzazione, poi,
nel
avevano sempre più lacerato. Le peculiarità
dell’epoca e restano tendenzialmente fermi
del sistema museale italiano, e alcune sue
al modello chiuso e autoreferenziale del
distorsioni,
derivano
Rinascimento;
progressive
nei
.
da
ideali
dell’Illuminismo
legittimazione
progresso
scientifico
del
del
e
museo
filosofico
possono individuare tre momenti critici di
del museo sul modello napoleonico e viene
questo processo:
imposta
primo
particolare
e
patrimonio
- l’ultimo periodo coincide con la concezione
il
In
Gli
al
si
- durante
secoli.
sedimentazioni
rispetto
periodo,
quello
del
in
Italia
“musealizzazione
nelle
forzata”,
vesti
di
estranea
una
al
collezionismo di sovrani, nobili e studiosi
contesto culturale delle opere, con il solo
non si può ancora parlare di una “istituzione
fine della propaganda politica. In mancanza
museale”: la collezione non è in alcun modo
di una precedente apertura del museo verso
distinta né distinguibile dal patrimonio del
l’esterno si ha la semplice trasposizione di
suo proprietario ed è rivolta ad un suo uso
una logica di collezionismo privato in una
| 14 |
REPORT | novembre 2005
logica di collezionismo pubblico. Lo scopo
cultura
diviene quello della conservazione fine a sé
archeologia. È il primo passo verso una nuova
stessa,
indipendentemente
funzione dei musei: il recupero della memoria.
volontà
o
capacità
di
da
qualsiasi
comunicare
un
messaggio.
popolare,
di
civiltà
contadina,
di
Il secondo dopoguerra, infatti, è un momento a
livello europeo di grande crescita del numero
dei musei, destinato ad esplodere negli anni
1.3.2 La seconda fase: la conservazione e
‘70-‘80: “in un’epoca in cui i mutamenti della
la tutela del patrimonio
società si susseguono incessanti e veloci
emerge con forza il bisogno di riaffermare le
Il ‘900 per i musei europei segnala l’inizio di un
proprie radici” (Chirieleison C., 2002).
periodo di decadenza. Venuta meno sia la
Dalla seconda metà degli anni ottanta in poi,
natura ideologica che sosteneva i grandi musei
dopo un periodo di ripensamento, avviene un
di stato dell’800, sia la strumentalità rispetto
nuovo mutamento: entrano nei musei le
all’ascesa della borghesia, i musei perdono la
scuole, i turisti, le masse5. Nella realtà italiana,
loro missione.
allora, si assiste ad una spaccatura: da una
Per quanto concerne il contesto italiano i primi
parte, pochi grandi famosi musei sovraffollati,
provvedimenti legislativi pre-unitari traggono la
alla ricerca di una nuova identità, con tutti i
loro ispirazione dalla necessità di garantire la
problemi connessi alla creazione di servizi fino
conservazione e la salvaguardia del patrimonio
ad
artistico nazionale, messa in pericolo dalla
parcheggi; dall’altra una marea di musei meno
scarsa
secoli
conosciuti, deserti e abbandonati a sé stessi.
precedenti verso questo problema e in seguito
In questi anni comincia poi a diffondersi una
dal succedersi degli eventi bellici.
maggiore
sensibilità
dimostrata
nei
allora
inesistenti,
attenzione
dai
book-shop
all’efficienza
ai
della
gestione, anche in funzione del nuovo ruolo
1.3.3 La terza fase: verso la valorizzazione
sociale reclamato per i musei. Si afferma
contemporaneamente una nuova visione dei
I primi segnali di un cambiamento di mentalità
beni
culturali,
da
un
si possono individuare nella seconda metà del
potenzialmente
secolo scorso quando, venute meno le istanze
occupazione; dall’altro come veicolo di crescita
nazionalistiche ed espansionistiche, alcuni
della comunità attraverso un impiego culturale
intellettuali dell’epoca cominciano a porsi il
del tempo libero.
produttivi
lato
di
come
beni
ricchezza
e
problema dell’individuazione di una mission
per i musei.
5
L’obiettivo di fondo è far sì che i cittadini
tornino
a
“riappropriarsi”
dei
musei,
valorizzando la propria funzione educativa e di
identità sociale. In questi anni cominciano a
diversificarsi le tipologie museali: non più solo
musei di arte o della scienza, nelle loro
molteplici sfaccettature, ma anche musei di
“Da un lato lo sforzo di apertura del museo al
sociale, specialmente attraverso il rapporto con le
scuole, incoraggiava un nuovo tipo di pubblico che
fino ad allora non aveva osato avvicinarsi al museotempio e apriva davvero i musei all’epoca delle visite
di massa. Dall’altro, per aprirsi, per darsi a tutti, il
museo aveva dovuto rinunciare alla sua “aura” sacra; e
ciò aveva avuto anche dei contraccolpi negativi.
Musei diventati libro scolastico o ateliers per la
didattica del fai-da-te artistico; musei sgombrati per
diventare contenitori di mostre e manifestazioni
effimere; musei sommersi dalle folle” (Mottola M.,
1992, pag. 153).
REPORT | novembre 2005
| 15 |
Certamente
le
fissate numerose limitazioni alle facoltà del
tutela;
privato proprietario, attraverso il meccanismo
semplicemente essa non viene più vista come
della notifica del vincolo. Si prevede, tra l’altro6:
fine
- l’impossibilità
esigenze,
non
né
a
sé
vengono
l’interesse
stessa,
meno
per
ma
né
la
funzionale
al
di
restaurare,
rimuovere,
raggiungimento della massima godibilità del
trasportare o modificare la cosa senza
patrimonio
autorizzazione;
culturale
e
di
positivi
ritorni
economici.
- il potere di ispezione dell’amministrazione
per verificare lo stato di conservazione e il
corretto uso della cosa;
1.4 La normativa sui musei
- il diritto dell’amministrazione ad intervenire
coattivamente con restauri o ad ordinare il
Un’analisi del quadro normativo che disciplina
ricovero in istituzioni pubbliche qualora il
la problematica dei beni culturali rappresenta
bene versi in una condizione di pericolo;
la premessa per comprendere i mutamenti che
- il diritto di prelazione dello Stato in caso di
alienazione a titolo oneroso;
hanno determinato l’attuale scenario e, quindi,
il sistema di vincoli ed opportunità che regola
- il potere di espropriare i beni di interesse
storico-artistico per ragioni di pubblica utilità.
le condotte degli operatori del settore.
In termini generali è possibile identificare
Il secondo periodo, invece, è riferibile al
almeno tre intervalli temporali relativamente
decennio immediatamente successivo, che
alla legislazione prodotta in materia (Solima L.,
vede
1998).
importanti per la ridefinizione degli assetti
Il primo, piuttosto ampio, si riferisce al periodo
istituzionali all’interno del settore.
compreso tra i primi anni del secolo e gli anni
Gli anni Settanta rappresentano un decennio
Sessanta, durante il quale vengono formulate
di grandi trasformazioni, in cui si prefigura un
le prime soluzioni normative in ordine al
nuovo
problema della tutela del patrimonio artistico
demandato il compito della tutela e della
nazionale.
valorizzazione del patrimonio culturale italiano.
L’impianto normativo istituito dalla legge del
“Si tratta, probabilmente, della prima presa di
’39
ed
coscienza dell’esistenza di una dotazione,
integrazioni, tutt’oggi in vigore, è destinato a
artistica e architettonica unica al mondo, in
modellare profondamente anche la fisionomia
grado di rappresentare, al di là della sua
dell’amministrazione pubblica in tema di beni
intrinseca valenza sotto il profilo sociale, un
culturali, tutta incentrata sulla politica della
volano di sviluppo per il tessuto economico
tutela,
nazionale” (Solima L., 1998).
e
dalle
successive
tendenzialmente
modifiche
indifferente
alle
la
nascita
assetto
problematiche legate alla fruizione e tanto
Durante
questo
meno alla valorizzazione.
compimento
tre
di
delle
provvedimenti
istituzioni
decennio
mutamenti
si
a
molto
cui
portano
è
a
estremamente
Il perno della legge 1089/39, infatti, è il regime
di proprietà dei beni culturali, più che la loro
funzione sociale. Se vengono quasi trascurati i
beni di proprietà pubblica, vengono invece
| 16 |
6
Per approfondimenti sulla legge 1089/39 e sue
possibili interpretazioni si veda: Alibrandi T., Ferri
P.G., “I beni culturali ed ambientali”, Giuffrè, Milano,
1997.
REPORT | novembre 2005
significativi:
“funzioni
- nel 1975 viene creato il Ministero per i Beni
biblioteche e musei di enti locali e di
Culturali e Ambientali (MBCA) che accorpa
interesse locale e gli archivi storici” degli enti
una serie di competenze fino ad allora
locali.
distribuite tra una pluralità di organismi
I riflessi dell’impostazione alla base di
istituzionali
questo trasferimento non si sono rivelati del
(Presidenza
del
Consiglio,
amministrative
inerenti
alle
Ministero della Pubblica Istruzione, Ministero
tutto
degli Interni). Tale Ministero, come indicato
decentramento
nell’art. 1 della normativa emanata per
circostanze,
disciplinarne
organizzativo,
sacrificate dalle resistenze al mutamento da
“provvede alla tutela e alla valorizzazione
parte dell’Amministrazione centrale, che,
dei beni culturali ed ambientali, archeologici,
riservandosi una porzione consistente di
storici, artistici, archivistici e librari... Tutela
poteri,
ogni altro bene del patrimonio culturale
potenziamento
nazionale che non rientri nella competenza
deverticalizzazione
di altre amministrazioni statali o che gli sia
1998);
l’assetto
- il
attribuito da leggi successive”.
favorevoli;
“le
finiscono,
per
essere
contribuisce
trasferimento
istanze
ad
in
del
diverse
stemperate
inibire
il
dell’azione
attuata”
delle
e
reale
di
(Solima
L.,
competenze
sul
Inoltre, nella suddetta legge, viene adottato
patrimonio artistico e storico alle Regioni a
il termine “bene culturale” in sostituzione
statuto speciale.
della locuzione “cose” di interesse storico ed
Il terzo intervallo, che va dalla fine degli anni
artistico,
Settanta ad oggi, è un periodo durante il quale
utilizzata
nella
precedente
si è cercato, con esiti non sempre favorevoli, di
normativa;
- vengono
istituite
le
regioni
a
statuto
recuperare una prospettiva integrata di azione,
al fine di recepire le istanze di un sistema
ordinario;
- con i decreti delegati del 1972 e del 1977 si
istituzionale non adeguato ai mutamenti nei
dà attuazione alle disposizioni costituzionali
fabbisogni di consumi culturali.
in materia di decentramento amministrativo
Con la fine degli anni Ottanta la politica
(art. 117), attraverso il trasferimento di una
culturale dello Stato si fa progressivamente più
serie di competenze dell’Amministrazione
attenta alle modalità di impiego delle risorse
Centrale dello Stato alle Regioni a statuto
pubbliche e alla possibilità di ottenere risorse
ordinario.
da destinare al comparto dei beni culturali
L’articolo in questione conferisce alle autorità
attraverso forme alternative. Nel corso degli
regionali una competenza legislativa ed
anni ’90 l’orientamento alla valorizzazione
amministrativa
assume
in
materia
di
“musei
e
contorni
più
precisi,
non
solo
biblioteche di enti locali”; nell’ambito di tale
nell’azione del legislatore, ma anche nel
“passaggio di consegne” rientrano alcune
concreto
disposizioni
competenze
pubblica. Tale orientamento si spiega con una
territoriali in merito ai beni culturali, che
maggior presa di coscienza delle positive
risultano di particolare importanza quali
ricadute per la società derivanti da una
l’attribuzione
migliore gestione del patrimonio culturale,
concernenti
agli
organi
le
regionali
delle
REPORT | novembre 2005
configurarsi
dell’amministrazione
| 17 |
molte delle quali anche di tipo economico,
istruzione, divertimento”.
quali creazione di ricchezza e occupazione.
Negli ultimi anni, in particolare, si è assistito ad
1.5.1 Tutela versus valorizzazione
una imponente produzione normativa relativa
al sistema di governo dei beni culturali ed, in
Da questa definizione si evince la natura duale
special modo, dei modelli di gestione dei
della
musei.
quella primaria di conservazione (tutela) e
Le
principali
direttrici
individuabili
finalità
dell’istituzione
museale
cioè
possono essere così sintetizzate (Chirieleison
quella
C., 2002):
(valorizzazione) il proprio patrimonio.
- nuove fonti di finanziamento
Tutela è quell’approccio che sottolinea il valore
- coinvolgimento dei privati
della conservazione e della ricerca scientifica,
- forme istituzionali e gestionali.
privilegiando così le generazioni future rispetto
L’intervento del legislatore si è diviso tra
a quelle presenti.
provvedimenti
di
Valorizzazione è invece un orientamento teso
eliminare cause specifiche di inefficienza, e
a favorire la fruizione e la promozione dei beni.
riorganizzazione
settori
Se a prima vista appaiono contrastanti, non è
una
vero del resto che queste due modalità siano
puntuali,
con
di
dell’amministrazione
l’obiettivo
interi
pubblica
con
normativa di più ampio respiro.
di
mettere
a
disposizione
inconciliabili e separate.
Si può immaginare infatti la funzione di
deposito/custodia come condizione necessaria
1.5 Le caratteristiche del servizio museale
ma non sufficiente che deve essere seguita
dalla valorizzazione, cioè mettere in pratica le
E’ evidente che dalla nascita delle prime
potenzialità educative.
collezioni pubbliche nel XVIII secolo, mai come
Questo rapporto è stato esplicato anche nella
in quest’ultimo scorcio di secolo il museo ha
definizione del ciclo di creazione di valore del
riscontrato un tale successo, interesse e
prodotto museale: la conservazione ha per
riconoscimento
numero
oggetto il prodotto che, attraverso la diffusione,
crescente di visitatori vanno ricordate le
produce risorse che saranno impiegate per
aperture di nuove strutture, i restauri e le
migliorare
riaperture di vecchie, l’arricchimento dei servizi
stesso.
offerti in generale. Per analizzare i servizi
Questo implica che il valore di un museo è
offerti da un museo è possibile adottare, come
dato dalla capacità di essere soggetto attivo
punto
nella creazione e diffusione della conoscenza,
di
sociale:
partenza,
la
oltre
al
definizione
ICOM
(International Council Of Museum):
“istituzione
permanente,
la
conservazione
del
prodotto
cioè nell’offrire una possibilità di fruizione al
aperta
al
pubblico.
pubblico, non profit, al servizio della
La fruizione di un bene culturale si compone di
società e del suo sviluppo, che acquista,
dimensione estetica e cognitiva: la prima mette
conserva, ricerca, comunica, ed espone
in moto prevalentemente reazioni sensoriali ed
materiali
suo
emozionali, quando la seconda si basa su
studio,
stimoli intellettuali e culturali, e compito del
ambiente,
| 18 |
relativi
per
all’uomo
motivi
e
di
al
REPORT | novembre 2005
museo è cercare il giusto bilanciamento tra le
secondo
due dimensioni.
comunicazione della conoscenza.
La fruizione presenta diversi livelli ed è
Va distinta dapprima la conoscenza tacita da
contraddistinta da un’area discrezionale che va
quella esplicita: nel primo caso è il patrimonio
da un minimo a un massimo.
di nozioni proprie che rimane latente fino al
gli
schemi
generali
della
momento in cui viene chiamato in causa; nel
caso del museo si concretizza nell’allestimento
1.5.2 Museo come sistema cognitivo
di pannelli, didascalie, miniguide.
L’istituzione museo può essere analizzata
Nel processo di comunicazione generalmente
anche alla luce dell’ambito della conoscenza.
ci sono due polarità: chi trasmette e chi riceve,
Secondo questa impostazione le sue funzioni,
e queste vengono messe in contatto attraverso
correlate, diventano tre, ovvero conservazione,
un medium.
creazione, diffusione della conoscenza:
Chi trasmette ha inoltre il controllo sulla
- ogni opera racchiude in sé dei rimandi,
definizione del segnale e sui mezzi, chi riceve
quindi la custodia permette la conservazione
no.
di questo patrimonio di informazioni;
- il patrimonio informativo può essere nel
La prima polarità: il museo
tempo arricchito grazie a interpretazioni,
Quale ente preposto alla trasmissione di
studi e ricerche: il patrimonio si compone di
conoscenza, il museo, deve scegliere bene sia
quattro elementi: dati anagrafici (autore,
il messaggio, sia gli strumenti, cioè deve
titolo, data) + storia dell’oggetto (diversi
selezionare attentamente come interpretare le
proprietari e collocazioni) + iconografia
sue nozioni e renderle fruibili al pubblico che si
(contenuti
informazioni
figurativi
tecniche
e
simbolici)
+
trova in posizione svantaggiata e asimmetrica.
(metodologia
di
I media possono essere di quattro tipi:
lavorazione);
- naturali (personale)
- svolge una funzione educativa mettendo a
- testuali (didascalie e pannelli)
disposizione della comunità l’insieme delle
- simbolici (segni, colori)
conoscenze che ha sviluppato.
- elettronici (immagini, musiche, etc).
Ogni funzione alimenta e sostiene le altre: la
I supporti sono invece di due tipi: statici
conservazione è propedeutica alla creazione,
(tradizionali,
cioè
ma è il contributo che un’opera dà alla
pubblicazioni
con
creazione che giustifica la sua conservazione;
informazioni cercate) e dinamici (cd rom, siti
la diffusione consente nuovo slancio alla
web, ad alto grado di interazione, con
ricerca.
componente ludica di scoperta).
pannelli,
grande
segnaletica,
aderenza
alla
Il museo, posto che esso possiede di norma
1.5.3 Processi di creazione e diffusione
una clientela variegata, deve cercare di
della conoscenza
adattare e diversificare al massimo questi
media e strumenti: una scelta standardizzata
I processi di creazione e diffusione della
diventa un rischio e la certezza di perdere
conoscenza
efficacia.
possono
essere
analizzati
REPORT | novembre 2005
| 19 |
La seconda polarità: il visitatore
determinati cambiamenti esterni e interni.
Durante la visita, nell’individuo si attiva un
Tra gli esterni: riduzione del finanziamento
processo di apprendimento, cioè creazione di
pubblico, richiesta dei privati di ritorni tangibili
nuova
per
conoscenza,
secondo
due
tipi
di
le
sponsorizzazioni,
aumento
delle
influenze: stimoli (dall’esterno) e bagaglio
esigenze di servizio dei fruitori.
culturale (proprio, dall’interno).
Tra quelli interni: definizione di una mission più
Prendiamo come esempio il percorso di visita:
chiara, sviluppo della competizione per attrarre
il visitatore decide se soffermarsi su tutte le
visitatori e sponsors, ri-orientamento verso
opere o su alcune in particolare e, una volta
funzioni di mercato e riorganizzazione interna
scelte in base a criteri per lui attrattivi, ne legge
con bilanciamento tra funzioni amministrative e
le informazioni, selezionando ulteriormente
scientifiche.
quelle più interessanti per lui: il grado di
Il termine museo-azienda vuole sottintendere
ritenzione delle informazioni determina il grado
una gestione efficace ed efficiente del museo:
di conoscenza acquisita durante la visita, cioè
secondo questi principi bisogna far fronte alla
l’esito
concorrenza e considerare che l’aspetto della
conclusivo
del
processo
d’apprendimento individuale.
Gli
stimoli
(visivi,
fruizione diventa centrale, secondo la massima
sensoriali,
uditivi,
etc)
per cui “se un luogo è pieno di risorse, ma è
vengono recepiti in modo diverso a seconda
chiuso e non ci va nessuno, allora non esiste”.
delle persone, poiché è in base agli schemi
Efficacia
cognitivi di ciascuno di noi che la fruizione
analizzate e verificate secondo diverse ottiche.
ed
efficienza
possono
essere
viene realizzata.
Da ricordare che ogni nuova informazione
Efficacia:
acquisita
e
- dal lato back office, tra gli aspetti di merito si
influenzare le scelte successive dell’individuo,
citano il valore e la manutenzione della
cioè va a modificare il quadro teorico di
collezione;
riferimento
che
sostiene
il
conservazione, collezione, documentazione,
decisionale.
Per
calibrare
le
ha
la
facoltà
comunicazione
è
considerare
natura
la
di
cambiare
processo
scelte
necessario
del
di
dunque
processo
di
procedure
collegate
sono
acquisizione;
- dal lato della domanda, tra gli aspetti
sostanziali vi sono la soddisfazione dei
apprendimento individuale, che si protrae nel
visitatori/comunità
tempo cambiando progressivamente.
pratiche di ricerca, educazione, prestiti,
scientifica,
attraverso
marketing, mostre.
1.6 L’ottica organizzativa: il museo azienda
Efficienza:
- si fa riferimento all’acquisizione e all’uso
Si fa risalire al 1995, più precisamente all’art.
delle risorse. Tra gli aspetti sostanziali si
47 della Legge finanziaria dell’allora governo
citano costi e produttività delle risorse
Dini, la prima definizione di museo come
economiche, dimensionamento, soddisfa-
soggetto economico e organizzativo.
zione
Questo
| 20 |
nuovo
approccio
ha
portato
a
e
produttività
di
quelle
umane,
attraverso le logiche e le pratiche di gestione
REPORT | novembre 2005
di queste risorse.
Quest’ultimo
aspetto
introduce
il
cambiamento epocale del riconoscimento
delle tecniche di marketing e della loro
applicazione
anche
all’ambito
museale:
questa disciplina infatti, sintetizzabile con
una
maggiore
attenzione
rivolta
alla
domanda, è infatti in grado di contribuire al
raggiungimento degli obiettivi economici e
sociali di istituzioni particolari come appunto
i musei.
Parlando di modelli, si è passati da una
struttura product-oriented, cioè preoccupata
della conservazione, studio, catalogazione e
tutela dei beni, ad un modello market–
oriented, in cui l’erogazione del servizio
avviene in base alla domanda dei visitatori,
in linea con l’ottica di orientamento al
consumatore propria della disciplina del
marketing.
REPORT | novembre 2005
| 21 |
2. LA RICERCA
ricerche,
DELL’OSSERVATORIO
tutte
avvenute
con
l’utilizzo
di
questionari, attuate dal Comune di Roma, dal
Comune di Venezia, dalla Fondazione Agnelli
di Torino e dai Civici musei di Verona.
1.1 Le ricerche nei musei
Successivamente al 1993, anno di entrata in
Le prime ricerche nei musei sono state svolte
vigore della legge Ronchey sui musei statali, si
nel mondo anglosassone agli inizi del XX
è innestato un nuovo filone relativo al rapporto
secolo, dove, sulla scia del fordismo e di
tra utenza e servizi aggiuntivi, cioè il sistema di
modelli presi in prestito dall’ambito industriale,
accoglienza e ospitalità che contraddistingue
si cercò di verificare il grado di stanchezza di
un museo.
un visitatore durante una visita.
Ancora più recenti sono i filoni di studio che
La
metodologia
era
fortemente
empirica,
hanno per oggetto la valutazione dell’impatto
basata sull’osservazione dal vero di posture e
cognitivo
posizioni dei singoli visitatori lungo le sale.
finalizzati a descrivere il comportamento del
Successivamente, fino agli anni ’60, le ricerche
fruitore all’interno del museo.
assumono carattere sociologico e psicologico,
Parlando di modalità di ricerca, si è partiti dalla
focalizzandosi
e
classica distribuzione di questionari, passando
sull’apprendimento dei singoli, oltreché sugli
per tecniche qualitative, come focus group e
aspetti strutturali delle sale.
interviste in profondità, per arrivare a metodi
Dagli anni ’70 in poi sono state messe a punto
più
tecniche più avanzate per la metodologia di
l’indagine osservante, tesa ad evidenziare il
rilevazione, con due filoni principali: ricerche
legame tra disposizione/allestimento di sale ed
socio-demografiche
opere e le scelte dell’individuo riguardo il
sui
contenuti
e
educativi
ricerche
sulle
prodotto
avanzati
ma
dalla
meno
visita,
e
standard
quelli
come
caratteristiche comportamentali.
percorso da seguire, attraverso l’osservazione
I primi studi sul pubblico dei musei attuati a
diretta di attenzioni, azioni e reazioni dei
livello italiano vengono fatti risalire ai primi anni
singoli.
’80.
Si è dunque verificato un aumento progressivo
A partire da quell’epoca si assiste a un
della consapevolezza dei soggetti coinvolti
crescente interesse e impegno da parte di
sull’utilità di queste ricerche. Per i soggetti
istituzioni
per
pubblici vi sono finalità di tipo conoscitivo,
ricostruire il quadro dell’offerta e misurare le
funzionali per orientare interventi di policy. Per
principali grandezze relative all’affluenza dei
i musei le indagini hanno avuto anche
visitatori museali.
importanza
Le prime vere analisi di tipo qualitativo però,
microaziendalistico, utili per definire strategie
risalgono
di marketing, per migliorare la comunicazione
nazionali,
al
regionali,
decennio
Istat,
successivo,
con
in
una
approfondimenti riguardanti i profili socio-
e la qualità dei servizi.
demografici
La
e
il
processo
decisionale
e
motivazionale. Come esempi vanno citate le
| 22 |
ragione
di
questo
chiave
di
cambiamento
tipo
di
atteggiamento dei musei, teso a raccogliere
REPORT | novembre 2005
sempre più informazioni sui propri visitatori, è
come difficoltà di accesso, mancanza di
motivata da fattori quali: mutamenti socio-
tempo, poca conoscenza delle attività, bassa
demografici,
del
capacità di spesa, non hanno relazioni con il
progresso scientifico, nuova combinazione tra
museo: sono bacini ampi e vari, su cui si
lavoro e tempo libero.
possono ipotizzare interventi di ampliamento
Tutti insieme questi elementi concorrono a
del
modificare i profili dei visitatori in termini sia
comunicazione e progetti speciali.
quantitativi sia qualitativi.
Il “non pubblico” è rappresentato da coloro che
L’universo dei visitatori appare dunque molto
non visitano e non sentono l’esigenza di farlo,
variegato al suo interno, con differenze legate
persone indifferenti che non vedono nel museo
alla modalità di frequentazione del museo e
un soggetto in grado di rispondere in modo
con la consapevolezza che il museo è solo
adeguato ai propri bisogni e aspettative
una
riguardo il tempo libero.
delle
politici,
avanzamento
opportunità
alternative
per
pubblico,
come
campagne
di
trascorrere il tempo libero.
In Italia gli studi effettuati sono principalmente
Comunemente accettata è l’affermazione per
focalizzati sul primo tipo, con analisi e
cui la propensione e le motivazioni sono
descrizioni di queste fasce e in seconda
condizionati da un ampio numero di fattori
battuta sul secondo tipo, fornendo indicazioni
(psicologici, personali, culturali), dal livello di
per
preparazione
comunicazione rivolte a loro; il terzo tipo
di
ciascuno,
da
precedenti
attivare
strategie
di
marketing
e
esperienze maturate e dal contesto che fa
rappresenta
scaturire la decisione.
inesplorato e sconosciuto, su cui beninteso
Chi fa parte dunque del “pubblico del museo”?
bisognerà nel prossimo futuro far convergere
Questo è un termine che rimanda a una
risorse e attenzioni.
invece
un
settore
ancora
pluralità di concetti, rappresentazioni e punti di
vista anche eterogenei tra loro, pertanto può
risultare
ambiguo
nel caso
si
2.1.1 Utilità della conoscenza del pubblico
volessero
generare rapporti di inclusione/esclusioni chiari
L’utilità della conoscenza del proprio pubblico
e definiti.
di visitatori
Il “pubblico del museo” è composto da coloro
strategia e a medio-lungo termine, e sul
che normalmente visitano, o anche i potenziali
versante operativo, secondo le seguenti tre
visitatori?; chi va solo alla mostra o collezione
macro-aree:
o anche chi usufruisce di visite e altri servizi?;
-
chi ci va una volta o chi assiduamente?
opportunità per sviluppare nuovi progetti,
Bisogna prima di tutto distinguere tra le grandi
individuare problemi e punti deboli (politica di
classi di pubblico reale, potenziale e non
prezzi,
pubblico.
comunicazioni sbagliati o insufficienti), valutare
I primi sono coloro che visitano, usufruiscono
la percezione che si ha dell’organizzazione per
dei servizi e partecipano alle attività, per cui si
rafforzare le caratteristiche positive;
possono attivare meccanismi di fidelizzazione.
- attività di marketing: individuare su quali
I secondi sono quelli che per svariati motivi,
segmenti intervenire per fidelizzare o ampliare
può aiutare sul versante della
pianificazione
REPORT | novembre 2005
stile
di
strategica:
identificare
accoglienza,
canali
le
di
| 23 |
il bacino, valutare il gradimento rispetto a
2.1.3 Cosa si può indagare e conoscere
cambiamenti (nuovi spazi, nuove tariffe, nuovi
orari), comprendere le motivazioni (svago,
Quali
cultura, studio, relax) e modalità di fruizione
approfondire,
(da soli, in compagnia, nei giorni feriali, festivi),
raccolte?
identificare i cambiamenti socio-demografici o
La ragione pratica principale per l’effettuazione
di stili di vita dei visitatori, fornire indicazioni a
di un’indagine nei musei è quella per cui i
sponsors su chi sono i fruitori dell’iniziativa;
responsabili museali possono supportare i loro
-
valutare
processi decisionali non più con assunzioni di
l’efficacia delle campagne e sviluppare quelle
tipo soggettivo bensì con dati di natura
che massimizzano l’impatto verso il target di
oggettiva,
riferimento, studiare materiali e stile della
sottostimare fattori che si collocano al di fuori
comunicazione,
del proprio campo d’osservazione.
comunicazione
e
promozione:
individuare
le
modalità
sono
i
temi
che
quali
evitando
vale
la
informazioni
il
classico
pena
vanno
rischio
di
promozionali più adatte (fidelity card, sconti,
Fondamentalmente dunque le informazioni che
etc).
un’istituzione museale raccoglie e che si
In definitiva la conoscenza del pubblico
riveleranno utili sono quelle che serviranno a
consente di migliorare la qualità complessiva
formulare decisioni.
dell’offerta del museo e di conseguenza la
Le fasi in cui si struttura l’indagine, similmente
soddisfazione dell’utente.
ad altre indagini anche su oggetti diversi, sono
le seguenti:
- comprendere la natura del fabbisogno
2.1.2 Perché fare una ricerca
- individuare le informazioni da ricercare
Realizzare
un’indagine
è
un’operazione
- selezionare gli strumenti idonei
costosa, in termini di denaro e di tempo; è
- elaborare e interpretare le informazioni
fondamentale che sia chiara la natura e la
- utilizzare le conclusioni in sede strategica.
portata dei risultati che ci si può attendere e
che tali risultati possano poi influenzare
2.1.4 Temi e strumenti
l’attività del museo e migliorare la propria
offerta.
La mole di informazioni che si può rilevare può
Le domande che ci si deve porre prima di
essere accorpata secondo determinati temi e
cominciare sono le seguenti:
per ognuno di essi esistono strumenti idonei
- Possiedo già le informazioni che cerco?
per rilevarla.
- Quali conseguenze produrrà l’indagine?
Profilo sociodemografico
- Cosa succede se scaturiranno risultati che
Strumento: questionario.
non mi aspetto?
È il punto di partenza di ogni indagine,
-
Con
quale
velocità
si
prenderanno
utilizza indicatori socio-anagrafici, fornisce
provvedimenti?
un primo quadro di riferimento, utile per
- Quanto costerà?
indirizzare alcuni ragionamenti di carattere
- Cosa succede se non si farà la ricerca?
generale, ma insufficiente per ulteriori azioni;
tra le grandezze più utili, la provenienza.
| 24 |
REPORT | novembre 2005
media plan.
Modalità di fruizione
Strumento:
questionario
e
indagine
Processo di apprendimento cognitivo
osservante.
Strumento:
Indaga sul tipo di comportamento tenuto dai
interviste telefoniche.
visitatori: da soli o in gruppo, prima volta o
Per misurare quale impatto ha avuto la visita
già
sui
venuti,
quanto
rimangono,
se
questionario,
singoli,
cioè
se
focus
ha
group,
contribuito
usufruiscono di servizi accessori, etc.
effettivamente
Motivazioni
conoscenza sul tema in questione, o se ha
Strumento:
questionario,
focus
group,
ad
accrescere
la
loro
stimolato la curiosità e/o l’interesse per
interviste in profondità.
l’approfondimento.
Come si struttura il processo decisionale:
Le interviste via telefono sono importanti per
quando viene effettuata la scelta, cosa la
il valore di follow-up teso a verificare il grado
influenza, quali benefici ricercano i visitatori.
di acquisizione e memorizzazione delle
Cosa si ricerca tra motivazione culturale
informazioni in un periodo successivo.
pura e relax, divertimento, socializzazione,
Valutazione del comportamento durante la
cioè una ragione connessa all’oggetto-
visita
museo legato a ragioni professionali (studio
Strumento: indagine osservante.
e lavoro) o più tendente a un coinvolgimento
Per raccogliere informazioni sul percorso
leggero
seguito, che azioni ha compiuto il visitatore
(trascorrere
tempo
fuori
casa,
accompagnare altri, gita).
(quali teche ed opere ha osservato, se ha
Valutazione dell’esperienza
letto i pannelli e quali, se ha interagito con
Strumento:
questionario,
group,
addetti o altri visitatori) e se ha mostrato
interviste in profondità, analisi del guest
affaticamento, così da testare l’efficacia
book.
dell’allestimento
Viene compiuta per capire il livello di
comunicativo
gradimento legato all’esperienza nel suo
didascalie.
complesso oppure per alcuni aspetti specifici
A un livello ulteriore, qualora ci si trovasse
(servizi di accoglienza, allestimento, prezzo,
davanti
cortesia)
dovrebbero permettere analisi comparative
così
da
focus
individuare
punti
di
a
e
composto
rilevazioni
dell’apparato
da
pannelli
diverse,
i
dati
debolezza da correggere e punti di forza da
di diverso tipo:
enfatizzare. Il guest book in questo caso può
- settoriale (tra un museo e gli altri)
essere
- spaziale (distribuzione territoriale della
utile
per
saggiare
emozioni
e
sensazioni che in altri modi non sarebbero
emerse.
e
domanda);
- temporale (evoluzioni nel tempo delle
variabili precedenti).
Mezzi di comunicazione
Strumento: questionario e focus group.
Per valutare il loro utilizzo e la loro efficacia,
per capire quali canali vengono usati e che
esposizione
ai
media
hanno
i
2.2 Il questionario
diversi
segmenti, così da tarare al meglio il proprio
Si può delineare lo strumento questionario a
REPORT | novembre 2005
| 25 |
partire da una veloce comparazione con
anticipatamente delle risposte già pronte,
l’intervista: come il primo rappresenta la
lasciando
strutturazione, la seconda indica la flessibilità.
d’espressione.
Ciò significa che nel caso del questionario le
Il pregio è il fatto che permettono di
domande sono standardizzate e così pure le
affrontare tutte le questioni, ma tra i difetti vi
risposte o perlomeno pre-formulate, cioè c’è un
è il rischio di deformazioni ed errori di
livello di adattamento molto basso.
interpretazione da parte dell’intervistatore,
Intraprendere
una
strumento
porta
possibilità
di
ricerca
come
con
questo
conseguenze
verificare
le
la
conoscenze
all’individuo
maggiore
libertà
oltre all’aumento dei costi e dei tempi di
spoglio delle risposte.
- strutturate,
hanno
alternative
fisse
immediate e visibili, ma non quelle più
predeterminate e sono strutturate in quanto
profonde, e un costo più contenuto.
le
Le sue migliori utilizzazioni sono relative allo
un’indagine esplorativa ex-ante.
risposte
previste
scaturiscono
da
studio di manifestazioni di fenomeni tipici e
Tra i pregi hanno il fatto di dare più possibilità
conosciuti,
che
di scelta rispetto alle chiuse, permettendo
motivazioni, sui grandi numeri piuttosto che su
risposte più complete e maneggevoli, e hanno
campioni ridotti.
tempi e costi minori di spoglio rispetto alle
comportamenti
piuttosto
aperte, poiché la codifica avviene prima
dell’inizio; tra gli inconvenienti vi è il rischio di
2.2.1 Il contenuto del questionario
falsare la verità su domande d’opinione, cioè la
La prima regola è che non si comincia a
tipica situazione in cui un aiuto alla memoria
costruire dal nulla o a priori senza punti
diventa rimedio alla pigrizia dell’intervistato,
d’appoggio.
che trova la meno peggio tra una lista di cose
Le domande sono gli elementi primari di cui si
che non pensava comunque.
compone questo strumento, le quali sono
Hanno validità ogni volta che un’indagine verte
generalmente di tre tipi:
su fatti passati o presenti, ma sono meno
- chiuse, cioè in cui i tipi di risposte sono
indicate
fissati in anticipo dal questionario: il soggetto
quando
si
tratta
di
esprimere
ragionamenti, giudizi ed opinioni.
dunque non ha possibilità di scelta al di fuori
di quelle offerte dal testo. I pregi sono la
2.2.2 Tipo di comunicazione
facile e rapida classificazione delle opinioni
espresse, il fatto di essere adatte per la
Vi possono essere tre modalità di interazione
conoscenza di fatti presenti o passati e di
con l’individuo a cui viene somministrato:
essere utili come domande filtro, cioè
colloquio
operanti una selezione alla base per poi
comunicazione telefonica.
permettere di proseguire solo a chi risponde
Colloquio: è il modo per introdurre il numero
ai prerequisiti, facendo così risparmiare
minore di errori: si ha la certezza che risponde
tempo. I difetti sono l’inadeguatezza rispetto
la persona interessata, si possono controllare
a temi e posizioni complesse.
più facilmente veridicità e buona fede, si
- aperte,
| 26 |
cioè
non
prevedono
personale,
invio
per
lettera,
possono ottenere risposte più approfondite. Ha
REPORT | novembre 2005
l’inconveniente
dei
costi
alti
per
avere
interessano;
molto
simili
sono
quelle
personale specializzato che disponga di tempo
gerarchizzate, in cui davanti a una scelta
per recarsi sul posto e intervistare.
multipla, l’intervistato deve mettere in ordine
Per
lettera:
si
possono
coprire
aree
tutti gli items.
geografiche più ampie con costi inferiori, ma
Tra gli accorgimenti specifici di cui tenere
non c’è la certezza di avere veridicità, né di
conto vi è il ricorrere il meno possibile alla
aver risposte dalla persona selezionata, cioè si
memoria, evitando domande troppo vaghe,
riscontra l’impossibilità di un campionamento
indicando piuttosto dei riferimenti precisi;
ex-ante, così come c’è il rischio di un’alta
evitare lunghezze eccessive nella domanda,
percentuale
poiché disattenzione e stanchezza potrebbero
di
mancati
ritorni,
con
il
conseguente rischio di deformazione, per cui
falsare la risposta;
chi risponde sono quelli più interessati, più
chiarezza
informati, più istruiti: il questionario per lettera
domande per facilitare lo spoglio.
deve essere perciò breve e chiaro.
Sul numero delle domande da inserire non
Telefonico:
c’è
delle
l’intervistato, la flessibilità è intermedia, è una
dall’oggetto dell’inchiesta, dal luogo, dalla
modalità più rapida di quella per lettera, la
popolazione
raccolta
si
sindromi da stanchezza dell’intervistato a
raggiungono tutti gli strati della popolazione e
causa della lunghezza eccessiva; sopprimere
ha costi elevati nei casi di popolazione su
domande anche interessanti ma che hanno
territorio molto vasto.
poca attinenza, ma sempre tenendo fermo il
istantanea,
contatto
disposizione
esiste una regola sempre valida: dipende
è
buon
nella
con
dati
un
anche
cercare la massima
ma
non
selezionata.
Bisogna
evitare
fatto di coprire tutti i campi di indagine.
Una volta preparata la bozza, di norma la si
2.2.3 La redazione del questionario
testa dandola ad alcuni intervistatori che la
Gli imperativi categorici nella redazione di un
somministreranno
questionario sono chiarezza e precisione e gli
popolazione,
aspetti di cui tenere conto maggiormente sono
rappresentativo, ma almeno contenente tutti gli
il vocabolario usato, la lunghezza e la
strati della popolazione.
disposizione delle domande.
Questa fase di collaudo potrebbe e dovrebbe
Gli americani indicano con Phrasing quella
portare all’individuazione di eventuali domande
particolare
nel
inutili, con due significati, troppo lunghe, che
tradurre le domande da porre sul testo dei
necessitano di essere riposizionate, formulate
questionari: devono essere scelte per evitare
male, poco comprensibili, che hanno bisogno
ogni equivoco, cioè non dare luogo ad
di
interpretazioni differenti.
tipografici e deformazioni.
operazione
che
consiste
disegni
a
cioè
un
non
esplicativi,
ma
ventaglio
un
di
campione
anche
errori
Esistono le domande ad imbuto, cioè una serie
concatenata in cui dalla prima all’ultima si
stringe
l’argomento
con
sempre
maggior
precisione o si eliminano progressivamente
tutti gli aspetti della questione che non
REPORT | novembre 2005
| 27 |
- capire se i frequentatori dei Musei (oltre alla
2.3 La ricerca dell’Osservatorio
componente dei residenti) fossero turisti
piuttosto che escursionisti e, in riferimento ai
turisti, se si trattava di persone già presenti
2.3.1 Finalità
in Trentino nel periodo di attivazione della
L’Osservatorio provinciale per il turismo ha
ricerca (sia che si trattasse del periodo
deciso
estivo
di
intraprendere
un’indagine
sui
che
di
quello
invernale
che
visitatori dei musei e sul profilo del turista
primaverile) per altre motivazioni di vacanza,
culturale. La rilevazione ha inteso indagare gli
oppure
aspetti peculiari di questa tipologia di turista
prioritariamente
con riferimento particolare all’eventualità di
Mostra/Museo.
se
erano
giunti
per
in
la
Trentino
visita
alla
determinare corrispondenze tra i suoi interessi
e comportamenti e l’organizzazione dell’offerta
2.3.2 Modalità
turistica e culturale locale.
Gli obiettivi generali della ricerca sono stati:
Per ottenere i dati necessari alla svolgimento
- comprendere
della
dell’indagine si è deciso di utilizzare come
“motivazione cultura” nel giustificare una
strumento principale il questionario, che è
scelta di vacanza in Trentino;
stato
l’importanza
somministrato
ai
singoli
visitatori
- ricavare indicazioni riguardo la validità della
attraverso interviste nei Musei condotte da
“motivazione cultura” nell’arco dell’anno in
collaboratori dell’Osservatorio addestrati allo
coincidenza con altre motivazioni di vacanza
scopo.
supportate
prodotti/attrattori
L’indagine si è sviluppata lungo tre distinte
esistenti sul territorio; quindi esistenza o
fasi: estate 2004; fine dell’inverno 2005;
meno di un collegamento di dipendenza
primavera 2005, e si è potuta svolgere grazie
dalle stagioni soprattutto estiva e invernale,
alla preziosa collaborazione di alcuni fra gli
e dalle differenti opportunità esistenti;
Enti Museali più importanti di Trento e
dai
diversi
- individuare un idealtipo di turista culturale e
Rovereto.
comprendere quali attività gli interessano
Il campionamento degli individui intervistati è
prioritariamente accanto all’offerta di tipo
stato di tipo aperto. Durante la rilevazione
culturale, fornire un quadro generale delle
estiva 2004 nelle giornate in cui non era
sue preferenze riguardo ad altri aspetti
prevista la presenza di rilevatori, le operatrici
dell’esperienza turistica ed indicazioni sulla
museali hanno invitato in forma volontaria i
sua capacità di spesa.
visitatori a compilare il questionario di indagine
Gli obiettivi specifici sono stati:
(v. allegato). Tale modalità non è stata ripetuta
- raccogliere i giudizi dei singoli sulla loro
nelle
tornate
successive
per
evitare
di
esperienza di visita della/e Mostra/e e
includere nel campione soggetti appartenenti a
del/dei Museo/i, individuare la modalità di
gruppi e/o scolaresche, che avrebbero reso i
fruizione della visita e in definitiva il grado di
dati poco rappresentativi e soprattutto evitare
soddisfazione riscontrato nella visita rispetto
processi
alle aspettative iniziali;
eccessiva
| 28 |
REPORT | novembre 2005
di
autoselezione
volontarietà
nella
fondati
sulla
compilazione.
Il questionario, nella sua versione di partenza,
Le interviste sono state sottoposte ad un
si componeva di complessive 27 domande che
campione di visitatori contattati da rilevatori
andavano a indagare diversi aspetti relativi alla
addestrati in orario e giorni predefiniti, in
sfera del comportamento del turista nel Museo
giornate feriali (di norma un paio d’ore nella
e alle caratteristiche della sua esperienza
tarda mattinata o nel primo pomeriggio delle
turistica.
socio-
giornate di mercoledì o giovedì), al fine di
anagrafiche veniva richiesta una valutazione
contenere il fenomeno escursionistico che di
dei servizi interni al Museo e dell’offerta
norma si concentra nei fine settimana.
turistica, della motivazione di visita e della
I questionari validi ai fini dell’elaborazione in
modalità
questa prima tornata sono stati 829, così
Oltre
di
alle
indicazioni
fruizione.
L’ampiezza
delle
informazioni da raccogliere si riflette nella
ripartiti:
complessità dei dati: questi potevano essere di
- 430 al Castello del Buonconsiglio
tipo quantitativo discreto (età, durata della
- 294 al Mart di Rovereto
visita);
- 60 presso il Museo Tridentino di Scienze
di
tipo
qualitativo
ordinabile
(valutazione dell’esperienza, giudizi su aspetti
Naturali
interni del museo); di tipo qualitativo non
- 45 presso il Museo Diocesano.
ordinabile
Va detto che l’aver privilegiato nella rilevazione
(genere,
modalità
di
visita,
motivazione, titolo di studio, professione).
il Castello del Buonconsiglio è stata una scelta
L’indagine era stata predisposta sia in lingua
dettata dalla concomitante mostra temporanea
italiana sia in altre versioni adatte al pubblico
“Principi ed Eroi”, ritenuta da più parti l’evento
internazionale: inglese, tedesca e francese.
più importante dell’offerta culturale estiva in
Il questionario di indagine prevedeva al suo
Trentino, che comprendeva anche le mostre
interno prevalentemente domande chiuse a
del Mart dedicate a Medardo Rosso e alla
risposta multipla (multiple-choice questions)
Transavanguardia.
alcune delle quali strutturate ad imbuto e
L’obiettivo
collegate logicamente ad altre successive
presenti in Trentino per altre motivazioni (di
mentre lo spazio per le domande aperte è
vacanza,
stato marginale, relativo solamente a una
interessati anche ad un’offerta di tipo culturale,
domanda, quella in cui si potevano esprimere
e nel contempo quantificare la presenza di
commenti e suggerimenti. La prima indagine si
turisti
è svolta nel corso dell’estate 2004 (mesi di
motivazione principale della loro vacanza. La
luglio, agosto e settembre) presso alcuni
seconda indagine ha avuto luogo tra metà
Musei della provincia:
febbraio e inizio aprile 2005 solo presso la
- il Museo d’arte Moderna e Contemporanea
sede roveretana del Mart, per complessive 33
di Trento e Rovereto (Mart), sede di
giornate, durante le quali sono stati compilati
Rovereto;
886 questionari, corrispondenti al 4% del totale
- il Museo Tridentino di Scienze Naturali di
Trento;
era
di
che
verificare
lavoro
o
avessero
quanti
soggetti,
personali),
la
erano
cultura
come
biglietti staccati in quelle giornate. Il testo del
questionario non ha subito variazioni rispetto
- il Museo Diocesano di Trento;
alla versione precedente, a parte alcune
- il Castello del Buonconsiglio di Trento.
tabelle
REPORT | novembre 2005
contenenti
una
valutazione
da
| 29 |
attribuire ai servizi dell’offerta museale.
dell’universo delle persone contattate e che
L’obiettivo di questa seconda tornata era
hanno
invece mirato
questionario
a comprendere
l’eventuale
acconsentito
è
stata
a
rispondere
realizzata
in
al
base
possibile complementarietà tra l’offerta di
all’incrocio di diversi parametri selezionati
turismo invernale, prevalentemente basato
come maggiormente significativi.
sulla pratica sportiva sulla neve, e quella di
Questi ultimi sono la motivazione principale
tipo culturale.
della visita e la provenienza, da cui sono
La terza indagine si è svolta, sempre presso il
scaturiti quattro distinti profili:
Mart, sede di Rovereto, tra la metà di maggio e
- "Residente":
l’inizio di giugno 2005, per complessive 11
giornate,
solamente
in
giornate
feriali
identificato
dalla
risposta
residente in provincia di Trento ;
- "Escursionista": identificato dalla risposta
prefissate.
residente in altra provincia; arrivato per
Ne sono scaturiti 279 questionari compilati,
questo evento culturale ma non intenzionato
corrispondenti al 16,5 % dei biglietti staccati in
a pernottare;
quei giorni di apertura, e al 24,6% dei soli
- "Turista culturale": identificato dalla risposta
visitatori non facenti parte di gruppi organizzati
residente in altra provincia; arrivato per
o scolaresche.
questo evento culturale e pernottante;
Il testo del questionario in questa occasione ha
- "Turista
subito profonde modifiche, diventando più
culturale":
breve e più snello rispetto alle precedenti
residente
rilevazioni,
condizione
attraverso
la
soppressione
di
alcune domande e all’accorpamento di altre in
meno
voci,
mantenendo
comunque
interessato
anche
identificato
in
altra
di
dalla
provincia
non
all'offerta
risposta
e
essere
dalla
venuto
principalmente per il museo e/o la mostra.
una
prevalenza di domande chiuse a risposta
2.3.3 Scelte strategiche ed operative
multipla.
In questa terza tornata non si è voluto testare
La scelta dei Musei
un’ulteriore
l’indagine e dei periodi è stata dettata dai
complementarietà
tra
offerte
presso cui effettuare
turistiche, bensì verificare il cosiddetto “effetto
diversi obiettivi posti.
attrattore
Per la prima indagine è stata riscontrata la
del
temporanee”
Museo
in
un
privo
di
è
volontà e l’interesse da parte dei quattro Musei
attività
più importanti a collaborare, così da offrire un
turistiche di tipo culturale come la stagione
supporto fondamentale allo svolgimento della
primaverile; che forza attrattiva esercita cioè la
prima tornata di indagini. Nella seconda
sola presenza del Museo, inteso sia come
indagine ci si è concentrati sul Mart, che
opera architettonica meritevole di visita, e in
garantiva più flussi di visitatori, in ragione delle
quanto
tre grandi mostre che nel periodo invernale e
tradizionalmente
Museo
permanente
periodo
mostre
favorevole
dotato
ad
una
collezione
seppur
primaverile animavano le sale del Museo, cioè
privo in quelle settimane di rilevazione di
“Il Bello e le bestie” e le personali dedicate a
mostre temporanee.
Ettore Sottsass e Alighiero Boetti. Il Mart, fin
Nelle
| 30 |
d’arte
di
che
indagini
contemporanea
svolte,
la
suddivisione
dalla sua apertura ha deciso di collocare la
REPORT | novembre 2005
mostra principale dell’anno e la sua proposta
ricorrente: la prima immediatamente dopo
più importante nei mesi invernali (a differenza
l’inaugurazione del Museo nel dicembre 2002;
del Castello del Buonconsiglio che propone la
la seconda tra metà marzo e metà aprile 2004,
propria mostra temporanea più importante nei
secondo il metodo del campionamento per
mesi estivi). Per questa ragione la scelta di
quote, contando rispettivamente 300 e 307
effettuare la seconda tornata di interviste
questionari
presso il Mart, in un periodo caratterizzato da
analoga alle precedenti è stata effettuata nel
grandi mostre, era legata
mese di aprile 2005, in coincidenza con gli
all’ipotesi di
compilati;
una
terza
indagine
verificare la forza attrattiva del Museo e della
ultimi
sua proposta nei confronti dei turisti già
temporanea
presenti in inverno in Trentino per il prodotto
Considerando la presenza di analogie in tema
neve, e nel contempo comprendere la capacità
di
attrattiva della motivazione culturale per una
comparazione,
decisione di vacanza - seppure breve - nella
significativi,
stagione invernale.
seguenti per sostanziare la validità degli spunti
Passando dalla seconda alla terza indagine si
di ordine diacronico.
giorni
di
“Il
argomenti
apertura
Bello
trattati,
mostra
le
bestie”.
e
alcuni
selezionati
verranno
della
citati
elementi
di
quelli
più
fra
nei
paragrafi
è voluto, invece, approfondire le possibilità
attrattive del Museo anche durante un periodo
di “gestione normale” con la sola presenza
della
collezione
permanente,
un
periodo
compreso tra la conclusione delle mostre
primaverili e l’apertura di quelle estive; un
periodo coincidente anche con la scarsa
presenza di turisti in Trentino, fatta eccezione
per l’area del Garda.
La peculiarità fondamentale dell’indagine è
relativa dunque alla scelta di effettuare tre
rilevazioni nel tempo aventi lo stesso oggetto,
così da poter ottenere indicazioni e spunti
validi anche e soprattutto in chiave diacronica.
Va infine aggiunto che in precedenza erano
state
organizzate
e
realizzate
analoghe
indagini da parte di alcuni Musei sul profilo dei
propri visitatori (sia da parte del Museo del
Buonconsiglio in collaborazione con il Servizio
Statistica della Pat; sia da parte del Museo di
Scienze Naturali e del Mart). In particolare il
Mart in collaborazione con il
Dipartimento
Scienze Umane e Sociali dell’Università di
Trento ha svolto alcune indagini in modo
REPORT | novembre 2005
| 31 |
3. LE INDAGINI EFFETTUATE NEL
prioritariamente
PERIODO ESTIVO
per
la
visita
alla
Mostra/Museo.
In particolare riferendosi a questa tipologia di
turisti (che per semplicità possiamo identificare
3.1 I principali risultati
come
il
turista
culturale)
l’indagine
era
Come detto nel capitolo precedente, la prima
finalizzata anche a comprendere quali attività
fase dell’indagine sulla motivazione culturale
interessano
ha avuto come scenario quattro diversi Musei,
accanto all’offerta di tipo culturale: dall’offerta
rilevati in contemporanea durante le settimane
enogastronomica, alla vacanza attiva, alla
estive nel 2004.
vacanza benessere…
Il primo obiettivo era finalizzato a capire se i
Un altro aspetto indagato si riferiva alle
frequentatori dei Musei (oltre alla componente
preferenze
di residenti) fossero turisti piuttosto che
ricettività e ristorazione (veloce piuttosto che di
escursionisti, dove per turisti si intende coloro
qualità) e alla sua capacità di spesa.
che pernottano in luogo diverso da quello di
Una parte infine dell’indagine era finalizzata a
residenza e per escursionisti ci si riferisce a
cogliere gli aspetti più o meno apprezzati della
coloro che rientrano in giornata nel proprio
Mostra e del Museo, la modalità di fruizione
luogo di residenza. E in riferimento ai turisti se
della
si trattava di turisti già presenti in Trentino nel
soddisfazione riscontrata nella visita rispetto
periodo estivo per altre motivazioni di vacanza
alle aspettative iniziali.
oppure
Di seguito saranno riportati i principali risultati
se
erano
giunti
in
Trentino
prioritariamente
di
visita
e
questo
in
questo
turista
definitiva
riguardo
il
grado
Grafico 1: Composizione del campione per singola indagine
composizione del campione
turista interessato
turista culturale
escursionista
residente
altro visitatore
media intervistati
Diocesano + Scienze
Naturali
Mart
Castello Buonconsiglio
0%
20%
40%
fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo
| 32 |
REPORT | novembre 2005
60%
80%
turista
100%
a
di
riferiti
alla
valenza
culturale,
rimandando
specifico
successivo
turistica
il
dell’offerta
lettore
Una
quota
significativa,
ma
uno
minoritaria, è invece presente in estate in
quanto
Trentino attratta prioritariamente dall’offerta
riguarda l’ultimo aspetto indagato relativo al
culturale. In questo caso si tratta di un turista
grado di soddisfazione.
culturale che si muove con questa principale
capitolo
ad
Castello)
per
motivazione di vacanza: rappresenta il 5%
degli intervistati, con una punta del 14%
3.1.1 Turisti ed escursionisti
presso il Mart.
Nel
campione
i
residenti
intervistati
Sono
soprattutto
i
turisti
culturali
che
ammontano a 82 (circa il 10% del totale).
pernottano preferibilmente sull’Asta dell’Adige
Gli escursionisti sono invece pari a 73,
(Trento e Rovereto), mentre la maggior parte
corrispondenti al 9,3% del totale intervistati,
degli intervistati soggiorna in numerose località
con una significativa differenziazione tra un
del Trentino: dalla Val di Sole, all’area di
Museo e l’altro. Infatti la quota più elevata di
Levico e Caldonazzo (con oltre il 10%), e in
escursionisti si rileva presso il Mart (22% del
misura inferiore ma ugualmente significativa: in
totale intervistati presso questo Museo) e
Valle di Non, Valle di Fassa, Garda, Altopiano
quella più bassa presso il Castello del
della Paganella, Altipiani Trentini. E’ un segno
Buonconsiglio (dove gli escursionisti risultano
evidente di come l’offerta culturale delle due
praticamente assenti, pari all’1% del totale
città
visitatori di questo Museo; ovviamente questo
completare l’offerta
dato origina dal fatto che la rilevazione è stata
diversi ambiti del Trentino, improntata in estate
volutamente
prevalentemente
condotta
nelle
giornate
di
Trento
e
su
Rovereto si
presti a
turistica presente
un’offerta
nei
natura
e
infrasettimanali).
ambiente, riposo e relax, ma anche di vacanza
I turisti rappresentano il 65% del totale
attiva. Non tutti coloro che si muovono con
intervistati. Ma non tutti i turisti sono mossi
queste motivazioni di vacanza si mostrano
dalla stessa motivazione di vacanza per venire
però interessati anche ad un’offerta di tipo
in Trentino.
culturale. Qualche anno fa in occasione di
Una quota maggioritaria è presente in Trentino
un’indagine Hospes condotta sulle motivazioni
per altre ragioni rispetto alla motivazione
di vacanza dei turisti presenti in Trentino nella
culturale e l’offerta culturale viene colta come
stagione estiva, la quota di coloro che si
un’opportunità
proprio
dichiaravano interessati anche ad un’offerta di
pacchetto vacanza. In questo caso si può
tipo culturale sarebbe ammontata all’8% del
parlare
ad
totale. In occasione di un’indagine condotta
un’offerta di tipo culturale. Questa tipologia di
nell’estate 2004 tra i visitatori del Parco
turista rappresenta il 60% del totale intervistati,
Adamello Brenta e in una contestuale seconda
anche
delle
indagine condotta in alcune APT e punti
differenziazioni tra un Museo e l’altro (ad
informativi dell’area del Parco la motivazione
esempio per quanto riguarda
i visitatori del
vacanza di carattere culturale interesserebbe
MART tale percentuale è pari solo al 27%,
rispettivamente il 5% e l’8% del totale
mentre è molto più elevata tra i visitatori del
intervistati (in queste due indagini gli intervistati
di
in
per
turista
questo
arricchire
interessato
caso
il
anche
con
REPORT | novembre 2005
| 33 |
potevano esprimere fino ad un massimo di tre
motivazione di vacanza attiva che interessava
motivazioni di vacanza e quindi la motivazione
poco meno del 10% del campione intervistato).
di vacanza cultura tra i turisti presenti in
Trentino nel periodo estivo non è quasi mai la
3.1.2 Il comportamento e il profilo del
principale motivazione di vacanza ma si
visitatore
affianca ad altre motivazioni ritenute più
importanti e che in questo caso riguardavano,
Il turista intervistato presso i Musei è un
nell’ordine, la ricerca di riposo e relax in un
soggetto adulto, la cui età media è pari a 44
ambiente naturale; poter godere di opportunità
anni. Appartiene principalmente alla classe
di carattere naturalistico; poter godere di una
centrale d’età (il 55% è compreso nella fascia
vacanza attiva praticando degli sport all’aria
d’età 30-55 anni e un ulteriore 13% nella fascia
aperta e delle escursioni. In un’altra indagine
successiva 56-65 anni) con un titolo di studio
effettuata anch’essa nella stagione estiva 2004
mediamente elevato (il 49% del totale è in
presso un campione di 561 ospiti di strutture
possesso di laurea e un ulteriore 35% ha
alberghiere dotate di centri benessere la
conseguito
motivazione cultura interessava il 7,9% del
superiore), che spiega in buona parte anche la
totale intervistati (in questa indagine erano
professione, dove prevalgono impiegati e
possibili due risposte e anche in questo caso
insegnanti e in seconda battuta dirigenti e
quasi mai la motivazione vacanza cultura è
libero professionisti. Visita il Museo soprattutto
prioritaria e si affianca
altre
con la famiglia, con cui sta trascorrendo la
motivazioni principali, che
- tenendo conto
vacanza (circa il 50% dei casi), e in minor
delle
-
misura con gruppi di amici (circa un quarto di
risposte
soprattutto
multiple
vacanza
invece
ad
riguardavano
natura
e
vacanza
un
diploma
di
scuola
media
intervistati).
benessere, riguardanti in entrambi i casi oltre
La
un terzo di intervistati, e più distanziata la
soggiorna si riparte quasi in ugual misura tra
scelta
della
struttura
ricettiva
Tab. 1: Caratteristiche socio-anagrafiche dei visitatori dei Musei
Sesso
(Valori %)
Età
(anni)
Titolo di studio
(Valori %)
| 34 |
Castello del
Buonconsiglio
(430)
Diocesano
Scienze Naturali
(105)
Mart
(294)
Maschio
45,3
41,1
43,3
Femmina
54,7
58,9
56,7
44,02
(valore medio)
19,1
24,6
Tra 30 e 55
52,3
51,8
Maggiore di 56
28,5
23,6
Minore di 29
Laurea/ Diploma
83,6
84,1
88,7
Scuola obbligo/
Qualifica professionale
16,4
15,9
11,0
REPORT | novembre 2005
dove
Professione
(Valori %)
71,0
Dirigente/Libero
professionista/
Imprenditore
Con chi è in
vacanza
21,4
36,4
Impiegato
41,7
26,1
Operaio
3,6
2,7
Altro (studente,
casalinga..)
28,6
33,4
34,9
Solo
9,0
18,4
6,5
Con la famiglia
65,8
50,6
51,3
Con amici
22,3
28,7
35,6
Viaggio organizzato
2,7
2,3
1,5
fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo
albergo e soluzione extralberghiera.
culturale ammonterebbe nel 2004 a 108 euro.
Nel giorno di visita al Museo la metà degli
Volendo focalizzare l’attenzione sul solo turista
intervistati si mostra interessata ad una
culturale, che, come si è detto, rappresenta
ristorazione di qualità e altrettanti preferiscono
circa
invece un pasto veloce. Anche sulle decisioni
evidenziano alcune peculiarità.
di
il
Innanzitutto è mediamente più anziano (la
campione di intervistati si divide a metà tra
maggior parte appartiene alla fascia d’età 50-
coloro che si mostrano interessati all’acquisto
60 anni). E’ in possesso di un titolo di studio
e coloro che invece dichiarano un sostanziale
mediamente più elevato (quasi il 65% risulta in
disinteresse, oppure dichiarano di essere privi
possesso di laurea). Anche questa tipologia di
di informazioni al riguardo. La spesa media
turista si è mosso per la visita al Museo
giornaliera dichiarata da questi visitatori, pur
principalmente con la famiglia. Soggiorna
con tutte le cautele del caso per l’elevato
preferibilmente in albergo, è più interessato
numero di non risposte (una possibile risposta
della media dei visitatori ad una ristorazione di
del questionario alla domanda riferita alla
qualità, all’acquisto di prodotti tipici. Acquista
spesa
presso il book shop del Museo relativamente di
acquisto
riguardanti
prevedeva
l’opzione
infatti
preferisco
prodotti
al
non
tipici
primo
posto
rispondere)
il
5,2%
del
totale
intervistati,
si
più degli altri visitatori.
ammonterebbe a 103 euro. Ma mentre i
visitatori del Mart dichiarano una spesa
giornaliera pari a circa 90 euro, i visitatori del
3.2 Indagine presso i punti informativi delle
Castello del Buonconsiglio spenderebbero in
APT di Trento e Rovereto
media più di 110 euro. Per fornire un ordine di
paragone, la spesa media giornaliera, rilevata
Contestualmente
dall’Ufficio Italiano Cambi per quanto riguarda i
visitatori dei Musei è stata affiancata nel corso
turisti stranieri che giungono in Italia mossi da
dell’estate
una motivazione di vacanza di carattere
complementare
REPORT | novembre 2005
2004
a
questa
una
condotta
rilevazione
seconda
presso
ai
indagine
i
punti
| 35 |
Grafico 2: Confronti spese medie giornaliere tra valore medio e turista culturale
spese medie giornaliere
vitto e alloggio
attività ricreative
culturale
media
trasporti
shopping
20
0
40
60
80
100
120
fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo
complementare
condotta
presso
i
punti
evidenze emerse in questa indagine che ha
informativi delle due APT di Trento e Rovereto,
tutte
nell’ipotesi che coloro che si rivolgono per
sperimentale ed esplorativa che andrebbe
informazioni
ripetuta
alle
due
APT
siano
le
caratteristiche
facendo
di
un’indagine
maggiormente
salva
la
prevalentemente interessati ai prodotti turistici
numerosità campionaria e la significatività
delle due città di Trento e Rovereto, che si
statistica.
sostanziano prevalentemente in un’offerta di
La quota maggioritaria di intervistati (poco più
tipo culturale e museale.
di un terzo del totale) è rappresentata da turisti
La rilevazione era stata affidata al personale
che soggiornano in Trentino ma non nelle due
delle due APT che avevano l’incarico di
città e sono interessati alla visita di Trento o
proporre la compilazione del questionario
Rovereto perché intendono abbinare a questa
autosomministrato e plurilingue a tutti i turisti
loro vacanza in Trentino anche una proposta di
che chiedevano informazioni. In realtà il
natura culturale.
questionario non è stato attivamente proposto
Infatti sul complesso dei turisti intervistati la
ma semplicemente messo a disposizione del
motivazione di vacanza culturale riguarda poco
pubblico assieme al materiale informativo.
meno della metà del campione accanto a
Questa è la principale ragione dell’esiguo
circa un terzo di turisti che dichiara di essere in
numero
vacanza
di
questionari
compilati
in
Trentino
sopratutto
per
una
(complessivamente solo 64 questionari validi ai
motivazione di riposo e relax.
fini dell’elaborazione, di cui 41 a Rovereto e 23
La tipologia del turista culturale (coloro che
raccolti presso l’APT di Trento) che non
sono
permette di operare alcuna generalizzazione e
prioritariamente
soprattutto non permette di effettuare analisi
culturale come la visita alla città,
più o meno approfondite riguardo la tipologia di
evento, o ad una mostra o ad un Museo e nel
turisti in visita alle due città.
contempo
Qui ci si limita a riportare alcune principali
almeno una notte) rappresenta circa un quarto
| 36 |
REPORT | novembre 2005
presenti
sono
a
Trento
o
a
Rovereto
per ragioni di carattere
intenzionati
a
o ad un
pernottare
degli intervistati; di poco superiore, pari a circa
all’offerta culturale; un quinto degli intervistati è
un terzo del totale intervistati, è la quota di
rappresentato da escursionisti (cioè visitatori
individui che si dicono interessati anche
della città non intenzionati a pernottare).
culturale complessiva delle due città (in
I turisti sono in prevalenza provenienti da
particolare
regioni
prossimità
particolarmente conosciuta, perfino tra la
compreso in un raggio di poche ore di
tipologia del turista culturale. Allo stesso modo
macchina, con alcune eccezioni per gli italiani
sono scarsamente conosciute, oltre che poco
provenienti dal Centro Italia e per gli stranieri
utilizzate, le card di Trento e Rovereto (Trento
che ammontano a circa un quinto del totale
card e Rovereto in-card ), nate per favorire una
intervistati).
rete soprattutto tra Musei e facilitarne l’accesso
Si tratta in maggioranza di turisti fedeli (un
ai turisti.
quinto dichiara di soggiornare in Trentino
La spesa media giornaliera dichiarata, con
anche più volte in un anno), con una presenza
tutte
più elevata di neo - arrivati nella tipologia del
percentuale di mancate risposte, è pari a 87
turista culturale, e con una forte propensione al
euro.
ritorno
L’esiguità dei dati non consente ulteriori
limitrofe
in
(turismo
Trentino
di
(nove
su
dieci),
le
Musei
cautele
e
del
mostre)
caso
non
per
risulta
l’elevata
preferibilmente ancora nel periodo estivo.
approfondimenti riferiti alle singole tipologie di
L’età media è 40 anni, leggermente superiore
turista.
per quanto riguarda il turista culturale (46 anni)
similmente a quanto riscontrato tra i visitatori
dei Musei
Sei intervistati su dieci dichiarano di essere in
possesso di un diploma di laurea. Quanto alla
professione
la
composizione
risulta
più
variegata rispetto ai visitatori dei Musei, anche
se tra il turista culturale prevalgono impiegati e
insegnanti, dirigenti e libero professionisti.
Si muovono in vacanza soprattutto con la
famiglia (ma il turista culturale è relativamente
più numeroso in coppia).
La durata della vacanza è complessivamente
pari a circa una settimana, ed un poco più
breve per il turista culturale.
Due terzi degli intervistati, coerentemente con
la motivazione di vacanza culturale espressa
da un buon numero di essi, sono interessati a
visitare almeno uno dei Musei più importanti
delle due città, soprattutto il Mart a Rovereto e
il Castello del Buonconsiglio a Trento. L’offerta
REPORT | novembre 2005
| 37 |
4. I VISITATORI. UN’ANALISI
- per l’area del comportamento dentro il
DIACRONICA
Museo: la fonte informativa usata, la scelta
di informarsi prima, il percorso di visita
seguito e il tempo di permanenza all’interno,
4.1 Aree di indagine
l’interesse per fare acquisti al bookshop e
L’analisi di tipo diacronico condotta in tre
per usufruire della visita guidata, l’intenzione
momenti diversi presso il Mart di Rovereto
di approfondire i temi trattati.
rappresenta forse la parte più interessante
Si
precisa
che
l’area
della
customer
dell’indagine, poiché attraverso di essa si può
satisfaction, costituita dalle indicazioni che
concretizzare la possibilità di un esame e di
scaturiscono dalle singole voci della domanda
comparazioni più approfondite, sia a livello
sulla valutazione dell’esperienza, verrà trattata
dell’intero universo dei visitatori (primo livello di
a parte nel capitolo successivo.
analisi) sia focalizzandosi solo sull’idealtipo di
turista culturale (secondo livello di analisi).
4.1.1 Un confronto con indagini precedenti
Dapprima verrà dato un quadro riassuntivo
della composizione dei campioni delle tre
Accanto
indagini, per mettere in luce i rapporti tra i
provinciale per il turismo, il presente capitolo
diversi tipi di visitatore, in seguito l’analisi
prenderà in esame anche altre due indagini
verterà su quelle grandezze che sono state
condotte precedentemente dal Dipartimento di
selezionate per la loro importanza (con la
Scienze Umane e Sociali dell’Università di
precisazione
Trento presso la stessa sede del Mart di
che
circa
metà
non
sono
alla
ricerca
dell’Osservatorio
contemplate nella terza indagine, per cui si è
Rovereto:
preferito predisporre un testo più sintetico)
- Primo impatto con il Mart.
suddivise nelle seguenti macro-aree:
300 interviste strutturate a visitatori del Mart
- per l’area socio-anagrafica: l’età, il genere, il
(in entrata e uscita) tra il 17 e il 27 dicembre
titolo
di
studio,
provenienza,
la
oltre
e
la
2002, in occasione dell’inaugurazione del
condizione
di
Museo.
professione
alla
visitatore fedele o nuovo frequentatore del
montagna. Arte, Scienza, Mito’.
Museo;
- per l’area del comportamento durante la
vacanza:
- Il pubblico del Mart e la mostra ‘La
la
scelta
di
ricettività
e
la
permanenza, composizione del nucleo, la
307 interviste strutturate a visitatori del Mart
(in entrata e uscita) tra il marzo e l’aprile
2004.
spesa media giornaliera e l’abbinamento con
E’ da chiarire che il tentativo di comparare
altre attività;
grandezze prese in esame in indagini diverse
dell’offerta
è subordinato alla presenza o meno delle
turistica: la conoscenza e l’utilizzo delle
variabili all’interno delle domande dei diversi
carte servizi, l’interesse e il gradimento di
questionari.
ristorazione e prodotti tipici;
diacronica considererà, di volta in volta, da un
- per
| 38 |
l’area
della
valutazione
REPORT | novembre 2005
Quindi,
la
comparazione
minimo di tre momenti fino a un massimo di
indicheremo le cinque indagini in tal modo:
cinque momenti, relativi alle rispettive indagini
- opt prima. Prima indagine dell’Osservatorio.
compiute nel Museo. In particolare, l’area sul
Estate
comportamento durante la vacanza non è
questionari.
assolutamente
-
confrontabile.
Il
fuoco
2004
opt
(luglio-settembre),
seconda.
Seconda
dell’indagine dell’Osservatorio, la motivazione
dell’Osservatorio.
culturale
aprile), 886 questionari.
come
motivazione
turistica,
Inverno
2005
294
indagine
(febbraio-
giustificava domande di quest’area. Inoltre, i
- opt terza. Terza indagine dell’Osservatorio.
risultati andranno interpretati alla luce del
Primavera
periodo di rilevazione: differenze significative
questionari.
possono essere infatti spiegate tenendo conto
- uni 2002. Prima indagine dell’Università di
che la rilevazione è avvenuta in occasione
Trento.
dell’inaugurazione
interviste.
o
della
mostra
più
2005
Inverno
(maggio-giugno),
2002
279
(dicembre),
300
importante dell’anno o in bassa stagione.
- uni 2004. Seconda indagine dell’Università di
Una
Trento. Primavera 2004 (marzo-aprile), 307
sintetica
comparazione
delle
cinque
indagini riguardo alcuni aspetti evidenzia i
interviste.
seguenti risultati.
Provenienza:
diminuiscono
rispetto
i
all’inverno
visitatori
2002
residenti
nella
provincia di Trento e aumentano gli italiani
4.2
Composizione
dei
campioni
nelle
indagini dell’Osservatorio
provenienti da altre province.
Con chi: aumenta la percentuale di coloro che
La suddivisione dell’universo dei soggetti
si recano al Mart in compagnia di amici e
intervistati nelle diverse tipologie individuate,
familiari rispetto ai visitatori solitari e a quelli
come precisato anche per l’indagine effettuata
che si muovono all’interno di un gruppo
nell’estate 2004, è stata realizzata in base
organizzato.
all’incrocio di diversi parametri selezionati
Motivo: le risposte relative al motivo principale
come maggiormente significativi.
della visita variano nelle diverse indagini. Al
Questi ultimi sono la motivazione principale e
momento dell’inaugurazione, l’interesse verso
la provenienza, da cui sono scaturiti i quattro
la nuova sede del Mart risulta il principale
distinti profili di:
motivo della visita per il 38% degli intervistati;
- "Residente
nelle rilevazioni successive, invece, prevale
culturale"
(identificato
dalla
risposta residente in provincia di Trento);
- "Escursionista culturale" (identificato dalla
l’interesse culturale per la mostra.
di
risposta residente in altra provincia, arrivato
comunicazione attraverso il quale la maggior
per questo evento ma non intenzionato a
parte degli interpellati
pernottare);
Fonte
di
informazione:
il
mezzo
ha ricevuto notizia
dell’evento rimane la stampa quotidiana ma
contemporaneamente
percentuali
passaparola.
relative
Nei
aumentano
a
Tv,
paragrafi
internet
- "Turista culturale" (identificato dalla risposta
le
residente in altra provincia, arrivato per
e
questo evento e pernottante);
seguenti,
- "Turista
REPORT | novembre 2005
interessato
anche
all'offerta
| 39 |
culturale"
(identificato
residente
in
condizione
altra
di
dalla
risposta
provincia
non
dalla
Mart ma che hanno specificato che la cultura e
venuto
nello specifico la visita al Museo non sono la
e
essere
principalmente per il museo e/o la mostra).
Il
turista
culturale
occupa
uno
gli altri turisti, cioè coloro che hanno visitato il
spazio
loro motivazione principale di vacanza, il turista
culturale riveste quote più basse. Infatti gli altri
minoritario in tutte le indagini, potendo contare
turisti
su una buona percentuale, pari al 14%, solo
compresa tra il 21 e il 27% del totale visitatori.
nella prima, per poi calare alla metà in
Il fenomeno del “mordi e fuggi”, cioè il
occasione della seconda e della terza. Da
movimento
questo consegue anche che nel confronto con
forte: ciò risulta evidente nella seconda e nella
Grafico 3: Composizione del campione. Prima
indagine
rappresentano sempre una quota
escursionistico,
seconda indagine
7%
30%
27%
27%
41%
25%
14%
22%
visitatore extra
culturale
altri turisti
residenti
invece
Grafico 4: Composizione del campione.
Seconda indagine
prim a indagine
7%
appare
escursionista
escursionisti
fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il
Turismo
residenti
altri turisti
culturali
fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il
Turismo
terza indagine, dove questa tipologia di
Grafico 5: Composizione del campione. Terza
indagine
terza indagine
persone rappresenta la classe più numerosa,
con un picco del 50%, cioè maggioranza
assoluta,
confermata
7%
nella
terza.
anche
La
nella
loro
forza
prima,
è
dove
rappresentano un buon 22%; questo dato
21%
potrebbe presumibilmente essere anche più
50%
22%
alto, perché di una parte considerevole di
visitatori si conosce per certo la provenienza
da fuori provincia, ma non è stato possibile
individuare
escursionisti
residenti
altri turisti
culturali
la
loro
natura
di
turisti
o
escursionisti (cioè se pernottano o meno).
E non dimenticando il fatto che la rilevazione è
fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo
| 40 |
REPORT | novembre 2005
stata
condotta
proprio
per
nei
giorni
contenere
dell’escursionismo
che
infrasettimanali
Riguardo
il
professionisti/dirigenti e gli impiegati/lavoratori
fenomeno
notoriamente
si
alla
professione
i
liberi
dipendenti (che comprendono un’ampia fascia
concentra nei fine settimana.
di insegnanti dei diversi ordini scolastici)
La classe dei visitatori residenti, comprensiva
rappresentano le quote più numerose: i primi
di quegli individui che indicavano di abitare o
prevalgono nella prima indagine; i secondi
nel Comune di Rovereto, nel comprensorio
nella seconda; nella terza si equivalgono. Se in
della Vallagarina o comunque nel territorio
questa constatazione può essere riscontrato
della
un
un elemento di continuità, è da sottolineare
andamento altrettanto altalenante: se nella
come i rapporti cambino soprattutto nelle altre
prima indagine essi risultano residuali con un
classi: sono i pensionati a occupare la terza
modesto 7%, nella seconda e nella terza essi
posizione
vanno a rappresentare una quota importante
indagine, fattore dovuto principalmente alla
dell’universo, pari a circa un quarto del totale.
frequenze con cui vengono organizzate gite
provincia
di
Trento,
presenta
nella
prima
e
nella
seconda
per questa fascia di popolazione durante
l’estate e all’abbondante tempo libero di cui
4.3 Caratteristiche socioanagrafiche del
dispongono anche durante l’anno; nella terza
visitatore
indagine sono invece gli studenti a occupare il
terzo gruppo più numeroso, indice della
La
visitatori
maggiore presenza di studenti universitari
presenta nelle tre indagini elementi di analogia
durante i mesi primaverili (oltre che della
ed altri dove risultano differenziazioni.
maggiore presenza in questo periodo di
Il
composizione
rapporto
dell’universo
maschi/femmine
vede
una
turismo scolastico, che la rilevazione ha evitato
prevalenza costante in termini percentuali
di cogliere).
(stabile attorno al 56/57%) della componente
Sulla provenienza, il riscontro è più articolato in
femminile; riguardo all’età, invece, è costante
quanto l’unico elemento di analogia è la
un picco in corrispondenza della fascia dei
prevalenza di coloro che giungono da fuori
trentenni, con valori leggermente inferiori nella
provincia in tutte e tre le indagini, seppure con
prima indagine. Il titolo di studio risulta elevato
rapporti diversi. Nella prima indagine il numero
in ogni momento di rilevazione: il numero dei
di chi è residente e di chi viene dall’estero
laureati rappresenta stabilmente circa la metà
occupa uno spazio molto marginale, di poco
dell’intero universo.
Tab. 2: Caratteristiche socio-anagrafiche dei visitatori del Mart per singola indagine
Sesso
(Valori %)
opt prima
(294)
opt seconda
(886)
opt terza
(279)
Maschio
43,3
43,9
42,5
Femmina
56,7
56,1
57,5
43,0
39,7
37,6
Laurea
53,0
50,9
50,2
Diploma di scuola
superiore
35,7
37,3
25,1
Scuola obbligo/
Qualifica professionale
11,0
11,7
24,6
Età media
Titolo di studio
(Valori %)
REPORT | novembre 2005
| 41 |
Professione
(Valori %)
Dirigente/Libero
professionista/
Imprenditore
36,4
31,5
28,9
Impiegato
23,5
29,8
28,0
Operaio
2,7
2,3
2,4
Studente
3,8
2,2
28,9
Pensionato
18,6
23,1
7,1
Casalinga
8,0
8,6
2,4
Altro
4,5
2,3
-
fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo
superiore al 10% complessivo. Nella seconda
da città del Centro Italia; dall’altro indicano che
indagine
la
la classe dei residenti dimostra una spiccata
percentuale dei residenti a scapito dei fuori
sensibilità in occasione di eventi speciali, che
provincia; mentre nella terza indagine si
diventano motivo di effettuazione di una visita
registra un numero molto ampio di chi arriva
al
dall’estero, con percentuali addirittura superiori
inesorabilmente
ai residenti. Tali risultati sono rivelatori da un
stagione, in cui il fatto di andare al Mart solo
lato dell’ampiezza dell’area geografica del
per la collezione permanente e per la struttura
cosiddetto bacino d’utenza e di conoscenza
non costituiscono più elemento di attrazione,
del
una
per la semplice ragione che molti di costoro
distribuzione quasi capillare su buona parte
hanno già visitato il Museo. Il seguente grafico
delle province dell’Italia settentrionale e su
mostra l’andamento dell’effetto prossimità nel
discreti numeri di visitatori provenienti anche
tempo, dalla prima indagine del 2002 condotta
aumenta
Museo,
considerevolmente
potendo
contare
su
Museo,
mentre
provenienza
2,9
1,6
12,6
88,0
9,2
opt prima
75,6
77,9
22,9
opt seconda
Residenti all'estero
Residenti in altra provincia Italia
Residenti nella provincia di Trento
fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo
| 42 |
REPORT | novembre 2005
interesse
scema
durante periodi di bassa
Grafico 6: Provenienza dei visitatori del Mart per singola indagine
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
tale
9,6
opt terza
dall’Università di Trento, all’ultima condotta
scendere infine durante la terza ad uno scarso
dall’Osservatorio provinciale per il turismo: la
19%. Unico elemento di continuità in questa
somma del numero di residenti con quello
situazione è invece costituito dal numero di
degli
visite effettuato in precedenza: questo numero
individui
provenienti
dalle
province
limitrofe, indicate nel grafico come “Triveneto”,
si attesta intorno alle tre volte di media.
presenta
dovuto
Il picco registrato nell’indagine invernale che
principalmente alla diminuzione della quota dei
potrebbe apparire sorprendente, è facilmente
residenti. A corredo delle indicazioni sul profilo
spiegabile se contestualizzato; il periodo di
socio-anagrafico vanno annoverati anche i dati
riferimento delle rilevazioni coincide, infatti, con
relativi alla condizione di “fedeltà al Museo”
la grande mostra allestita annualmente dal
delle persone intervistate, dove per fedele si
Museo
intende il soggetto che ha già visitato il Mart
seconda visita anche per chi ha già visitato il
almeno un’altra volta in precedenza.
Museo e le sue collezioni permanenti.
In
un
generale
andamento
si
può
calante
affermare
che
che
può
costituire
occasione
di
la
Risultato simile era stato raggiunto nel corso
percentuale di individui fedeli, in un confronto
dell’indagine condotta dal Mart nel 2002; in
dicotomico con la classe di coloro che arrivano
quell’occasione,
al Mart per la prima volta, rappresenta sempre
basarsi su visite al Museo appena inaugurato,
la minoranza, ma con alcune variazioni di
le indicazioni andavano a riferirsi ad altre sedi
rilievo. Si rilevano infatti tre dati diversi a
quali palazzo delle Albere, l’Archivio del ‘900 e
seconda delle tre indagini, così composte:
la Casa Museo di Depero, evidentemente già
durante la prima indagine la percentuale di
ampiamente conosciuti a un bacino di utenti
fedeli è pari al 29%; questa quota sale in
prevalentemente di origine locale.
occasione della seconda indagine al 44% ; per
Le anomalie descritte sono rappresentate nel
non
potendo
ovviamente
Grafico 7: Andamento dell’effetto prossimità nel tempo
provenienza
100%
80%
60%
34
40%
20%
39
49
16
0%
uni 2002
23
31
17
6,4
uni 2004
opt prima
residenti
opt seconda
33
9
opt terza
area triveneto
fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo
REPORT | novembre 2005
| 43 |
Grafico 8: Livello di fedeltà dei visitatori del Mart per singola indagine.
livello di fedeltà
50%
47
40%
44
30%
28
26
20%
19
10%
uni 2002
uni 2004
opt prima
opt seconda
opt terza
fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo
grafico
seguente
che
ci
permette
di
presenta dati in linea con le altre tipologie, pur
confrontare tutte le indagini condotte sul Mart,
contando su percentuali più alte di chi
compresa quella della primavera 2004, la
possiede diploma e laurea e di chi afferma di
seconda indagine svolta dall’Università.
essere impiegato o libero professionista.
L’aspetto più singolare è invece relativo all’età,
in quanto si assiste a un andamento irregolare
4.3.1 Il turista culturale
che
evidenzia
un’età
leggermente
più
Il profilo di turista culturale, se preso in esame
avanzata nella prima indagine (fascia 45/55
rispetto alle restanti tipologie presenta le
anni prevalente rispetto alla fascia d’età
seguenti caratteristiche: è una tipologia di
modale 30/45 riferita al totale intervistati); si
visitatore che può vantare un rapporto più
attesta su valori di maggiore giovinezza nella
equilibrato tra generi, pur prevalendo la
seconda (30 anni scarsi rispetto ai quasi 40
componente maschile nella seconda e terza
della media); per terminare con una media
indagine.
maggiormente elevata nella terza (48 anni
Riguardo al titolo di studio e alla professione
rispetto ai 40 scarsi della media).
Tab. 3: Caratteristiche socio-anagrafiche del turista culturale
Sesso
(Valori %)
Età
| 44 |
opt prima
(41)
opt seconda
(32)
opt terza
(20)
Maschio
42,5
51,7
53,3
Femmina
57,5
48,3
46,7
Minore di 20 anni
5,1
0,0
7,1
Da 21 a 29 anni
12,8
40,7
14,3
Da 30 a 45 anni
35,9
33,3
21,4
Da 46 a 55 anni
30,8
7,4
14,3
da 56 a 65 anni
7,7
11,2
28,6
Oltre 65 anni
7,7
7,4
14,3
REPORT | novembre 2005
Titolo di studio
(Valori %)
Professione
(Valori %)
Laurea
64,1
53,3
53,3
Diploma di scuola
superiore
28,2
43,3
26,7
Scuola obbligo/
Qualifica
professionale
7,7
3,4
20,0
Dirigente/Libero
professionista/
Imprenditore
38,9
51,7
30,8
Impiegato
22,2
31,1
53,8
Operaio
5,6
0,0
7,7
Studente
2,8
0,0
7,7
Pensionato
8,3
17,2
0,0
Casalinga
11,1
0,0
0,0
Altro
11,1
0,0
0,0
fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo
Prendendo in considerazione il livello di fedeltà
18% (contro un 28% di fedeli calcolato sul
del turista culturale, emerge in questo contesto
totale visitatori) nella prima indagine; del 28%
una caratteristica costante: in tutte tre le
contro il 44% totale nella seconda indagine e
indagini è la tipologia di visitatore che presenta
infine una percentuale del 5% rispetto al 19%
la minore fedeltà rispetto a tutte le altre classi.
del totale visitatori fedeli riscontrato nella terza
È stato rilevato infatti un livello di fedeltà pari al
rilevazione.
Grafico 9: Fedeltà media del visitatore del Mart e del turista culturale
fedeltà del turista culturale
50%
44
40%
30%
28
28
20%
19
18
10%
opt prima
opt seconda
media
5
opt terza
culturali
fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo
REPORT | novembre 2005
| 45 |
lontani rispetto alla sede del Mart di Rovereto.
4.4 Comportamento durante la vacanza
Questa affermazione è poi supportata dalla
seconda constatazione: una permanenza, cioè
Analizzando le scelte in tema di ricettività, si
un numero di pernottamenti, che è di norma
rileva una sostanziale e stabile preferenza a
inferiore per il turista culturale a quella fatta
favore della sistemazione alberghiera, che
registrare dagli altri turisti.
viene preferita in tutte e tre le indagini alle altre
Rispetto alle intenzioni di abbinare alla visita al
opzioni, con l’accortezza di segnalare che solo
Museo altre attività da parte dei visitatori, si
nella prima indagine condotta nel periodo
rileva che l’opzione a favore di altre iniziative
estivo la ricettività extra alberghiera (cioè
culturali
agriturismo,
percentuale di chi risponde congiuntamente
campeggio,
percentuali
più
totalizza
maggioritaria:
la
“altri musei e mostre e altri eventi culturali” è
sistemazioni”, come camper, casa di amici,
sempre superiore a chi indica “riposo e relax”.
etc.
Da sottolineare il risultato solo in apparenza
Le indicazioni che emergono riferite al solo
sorprendente per l’opzione a favore della
turista culturale rappresentano un quadro in
pratica sportiva durante la seconda indagine
cui spiccano le sue peculiarità, ovvero una
effettuata nei mesi invernali, che va ad
scelta di alta prossimità e una permanenza
occupare la seconda posizione a pari merito
media inferiore. Rispetto alla media generale,
con “riposo e relax”: questo esito può essere
infatti, questa tipologia di turista decide di
messo in relazione con l’alto numero di
cercare
visitatori-turisti
alloggio
sistemazione
dell’opzione
sempre
“altre
un
alte
B&B),
è
in
albergo
preferibilmente
nella
o
altra
stessa
che
durante
la
stagione
invernale arrivano nella provincia di Trento per
Rovereto o in centri immediatamente limitrofi.
praticare anche degli sport sulla neve.
Nel caso degli altri tipi di turista si assiste a
Il turista culturale si distingue dai restanti tipi di
una dispersione maggiore sul territorio con
turista ed escursionista per il fatto che è l’unico
provenienze da altri centri della provincia più
che in tutte le indagini indica nell’abbinamento
Grafico 10: Comportamento del visitatore del Mart durante la vacanza: con chi è venuto?
con chi è venuto
41
opt seconda
45
51
opt prima
36
39
uni 2004
0
20
24
40
famiglia
amici
4
solo
16
60
fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo
| 46 |
6
45
34
uni 2002
6
REPORT | novembre 2005
80
100
con altre iniziative culturali la sua scelta
l’eccezione
prioritaria, mentre gli altri intervistati indicano
percentuali si rivelano sempre più marginali,
nella metà dei casi al primo posto il relax e il
determinando una chiara prevalenza per le
riposo. Altre indicazioni accessorie sul profilo
due modalità principali (famiglia e amici).
di turista e sulla modalità di effettuazione della
Per quel che attiene alle spese medie dei
vacanza sono quelle relative alla scelta del
turisti interpellati, va premesso che in ogni
mezzo per raggiungere la sede museale e alla
indagine la raccolta dei dati è stata piuttosto
composizione del gruppo con cui si è recato al
scarsa numericamente rispetto al totale del
Museo.
campione
La prima grandezza vede la preponderanza
“preferisco non rispondere”) così da porre seri
dell’uso dell’automobile, che passa da un
problemi di rappresentatività, soprattutto per
elevato 87% nella prima rilevazione a un
certe voci di spesa riferite ad alcune tipologie
sempre solido 79% nella seconda rilevazione.
di turista.
La seconda grandezza ci presenta un quadro
Nella prima indagine il dato di spesa media
dominato dalle opzioni “famiglia” e “amici”, che
giornaliera ammonterebbe a circa 90 euro.
assieme rappresentano poco più dell’85% dei
Nella seconda indagine, dopo aver ponderato
casi, con una distinzione importante: durante
le cifre indicate rispetto al numero di individui,
l’estate
emerge un dato pari a 112 euro giornalieri in
2004
rappresentava
il
quasi
gruppo
la
famigliare
metà
del
totale,
degli
(era
escursionisti).
prevista
anche
Queste
la
voce
media (dato in linea con una spesa invernale
nell’inverno 2005 a primeggiare è il gruppo di
più
amici che fa un balzo in avanti di dieci punti,
giornaliera estiva).
persi invece dalla famiglia.
Nella terza indagine il dato medio è pari a 107
Marginali risultano le percentuali di individui
euro, ma con una forte differenziazione tra
che sono venuti da soli (si distinguono con
turista culturale e altre tipologie di visitatore: il
percentuali più alte i soli residenti) o come
primo si attesterebbe su 166 euro di spesa
partecipanti
media giornaliera, mentre per esempio altri
di
viaggi
organizzati
(con
elevata
rispetto
alla
spesa
media
Grafico 11: Spesa media per singola indagine
spesa media giornaliera
90
opt prima
112
opt seconda
107
opt terza
109
inverno 2004
108
stranieri 2004
95
stranieri 2004
100
105
inverno 2004
110
opt terza
115
opt seconda
opt prima
fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo
REPORT | novembre 2005
| 47 |
Tab. 4: Comportamento del visitatore del Mart in vacanza per singola indagine.
Ricettività
Attività da
abbinare
Mezzo di trasporto
Con chi
opt prima
(294)
opt seconda
(886)
opt terza
(279)
Alberghiera
44,3
50,4
57,5
Extra-alberghiera
33,0
21,1
16,4
altro
15,9
28,6
26,0
Frequentazione di altri musei ed eventi
culturali
50,1
10,1
30,5
Acquisto prodotti tipici e frequentazione eventi
enogastronomici
18,4
2,5
12,9
Pratica di uno o più sport
20,4
6,0
7,5
Riposo e relax in ambiente naturale
66,0
6,8
25,4
altro
2,9
0,7
8,6
Privato
87,2
78,6
-
Mezzi pubblici
11,9
21,4
-
Solo
6,5
6,4
-
Con la famiglia
51,3
40,9
-
Con amici
35,6
45,7
-
Viaggio organizzato
1,5
7,1
-
90,00
112,00
107,00
Spesa media
(euro)
fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo
turisti
ed
escursionisti
hanno
un
totale
suddivisi nei momenti ante visita, durante la
compreso tra 80 e 90 euro. Elemento di
visita e post visita.
continuità è il peso della voce “vitto e alloggio”,
Per la prima fase sono stati rilevati i mezzi di
che rappresenta circa la metà del budget totale
comunicazione che hanno messo al corrente il
per persona al giorno in tutte le indagini
visitatore dell’esistenza della mostra. Sin
contemplate Si può dunque affermare che
dall’inaugurazione
l’elemento “spesa media” che ne scaturisce è
informativa prevalente è la stampa quotidiana
in linea con il dato riscontrato in una recente
ma nel tempo aumenta il peso di altri strumenti
indagine effettuata dal Servizio Statistica della
come, ad esempio, il passaparola che cresce
Provincia Autonoma di Trento e riferita al
sensibilmente fino a eguagliare i quotidiani in
turista invernale della stagione 2004/2005,
occasione
quantificato in 109 euro di spesa giornaliera, e
dell’Osservatorio con circa un terzo delle
con il dato rilevato dall’UIC sui turisti stranieri
preferenze espresse. Tra le altre modalità che
giunti in Italia per motivazione culturale nel
ottengono
2004, calcolato in 108 euro.
troviamo i manifesti e le affissioni, le riviste di
della
del
Museo,
seconda
mediamente
discreti
la
fonte
indagine
risultati
settore e internet, che dimostra rispetto alle
altre voci una sempre maggiore solidità, senza
4.5 Comportamento nel museo
però prevalere.
In questo paragrafo verranno trattati gli aspetti
Il turista culturale conferma la tendenza
inerenti più direttamente la visita al Museo,
generale con l’unica eccezione di internet che
| 48 |
REPORT | novembre 2005
Grafico 12: La stampa e il passaparola come fonti informative per singola
indagine
fonte informativa
60%
50%
40%
stampa
30%
passaparola
20%
internet
10%
0%
uni 2002
uni 2004
op prima
opt
seconda
fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo
è stabilmente fra le prime tre opportunità di
seconda rilevazione, mentre la seconda si
conoscenza dell’esistenza di un evento presso
attesta su valori più che discreti pari al 16 e al
il
23%.
Museo.
Dalle
prime
due
indagini
Un
ruolo
marginale
occupano
di
dell’Osservatorio è emerso che il 60% dei
converso le altre possibilità, cioè le ragioni di
visitatori, dopo essere venuti a conoscenza del
studio,
Museo e soprattutto delle sue proposte, decide
accompagnare un’altra persona. Nel grafico 12
di approfondire l’informazione e di questi un
sono riportati anche i risultati delle indagini
terzo sceglie internet per documentarsi sui
condotte dall’Università.
temi della mostra. A tale proposito, il turista
Il turista culturale inaspettatamente non è
culturale raggiunge una percentuale molto alta
quello che indica con più convinzione l’opzione
e a fianco dell’uso di internet, può vantare
“interessi culturali” (piuttosto è il residente nella
rispetto a tutte le altre tipologie di visitatori
prima indagine e l’escursionista nella seconda
intervistati un risultato molto alto anche per la
che presentano una quota relativamente più
lettura di riviste specializzate di settore e per il
elevata su questa opzione) bensì è colui che
reperimento di materiale presso altri musei o
totalizza una quota più elevata relativamente
altre mostre.
all’opzione dei motivi di studio e di lavoro, e
Indagando più da vicino la reale motivazione a
meno elevata sempre in termini relativi, per
entrare nel museo, si assiste a un quadro in
quella
cui a dominare – come era lecito aspettarsi -
dell’esperienza di visita museale passa anche
sono le opzioni “interessi culturali” e “curiosità”,
attraverso l’eventuale acquisto di oggetti o
stabilmente in prima e seconda posizione: la
pubblicazioni presso il bookshop. Si registra tra
prima
percentuali
le due indagini dell’Università e le prime due
passando dal 76 al 62% dalla prima alla
dell’Osservatorio una situazione di maggior
raggiunge
altissime
REPORT | novembre 2005
di
di
lavoro
o
curiosità.
l’occasione
per
L’apprezzamento
| 49 |
Grafico 13: Curiosità e cultura come motivazioni di visita per singola indagine
motivazione
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0
uni 2002
uni 2004
curiosità
opt prima
opt seconda
cultura
fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo
utilizzo del bookshop. Dalle due rilevazioni
che totalizza percentuali di acquisti superiori a
compiute dall’Università emerge un risultato
tutte le altre tipologie di visitatori
tutt’altro che incoraggiante, in cui solo una
seconda indagine, in occasione della grande
percentuale del tutto marginale afferma di aver
mostra invernale “Il Bello e le bestie”, più della
acquistato la guida o il catalogo della mostra in
metà dei turisti culturali dichiara di aver
corso nei rispettivi periodi.
effettuato degli acquisti presso il Museo).
Durante le due
(nella
indagini seguenti circa un quinto di individui
Il percorso di visita scelto tra la prima e la
afferma di aver comprato qualcosa, nell’ordine:
seconda indagine condotte dall’Osservatorio
“altro
gadget,
riflette il maggiore interesse e l’appeal della
cartoline, pubblicazioni varie), poi catalogo
grande mostra annuale rispetto alle mostre
della mostra e a seguire la guida ufficiale del
estive: si rileva infatti un dato in crescita di chi
museo. Il turista culturale totalizza percentuali
afferma di aver visitato solo la mostra
di acquisto superiori a tutte le altre tipologie
temporanea, che passa dall’8% rilevato in
(con la nota ulteriore di essere l’unico che
estate al 16% nel periodo invernale. Risulta in
durante la seconda indagine presenta una
ogni caso sempre molto alta e largamente
minoranza di persone che non hanno fatto
maggioritaria la percentuale di chi visita tutto il
acquisti).
Durante
Museo (mostra temporanea e permanente).
condotta
dall’Università,
materiale”
(comprensivo
la
di
seconda
indagine
nella
Anche in occasione della grande mostra
primavera 2004, i visitatori affermavano che
dell’inverno 2005 la quota di questa tipologia di
avrebbero
visitatori rappresenta circa l’80%.
voluto
trovare
effettuata
al
bookshop
soprattutto oggettistica, gadget e cartoline,
Il turista culturale risulta colui che visita tutto il
cioè proprio quella classe di articoli che
Museo, e non solo la mostra temporanea, in
sembrerebbe essere stata più apprezzata nelle
percentuale
successive indagini.
interesse verso l’offerta museale nella sua
Anche in questo caso, il turista culturale è colui
interezza e completezza più di tutte le altre
| 50 |
REPORT | novembre 2005
maggiore,
dimostrando
così
Grafico 14: Scelta della visita guidata per indagine.
visita guidata
60%
54
50%
40%
30%
20%
20
17
10%
0%
uni 2002
13
uni 2004
opt prima
opt seconda
fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo
tipologie di visitatori. Altro dato da evidenziare
Il turista culturale si distingue anche in questo
è il numero di persone che decide di usufruire
caso per le sue caratteristiche: è infatti il profilo
del servizio di visita guidata; nelle indagini
che afferma di aver partecipato ai percorsi
condotte dall’ Università la percentuale passa
guidati in misura superiore rispetto a tutti gli
dal 54% al 17%, subendo piccole variazioni (al
altri profili, sia in occasione delle mostre
13 e al 20%), nelle due indagini seguenti
dell’estate che della grande mostra invernale e
effettuate dall’Osservatorio.
inoltre si dimostra il visitatore che rimane più a
Il fattore novità gioca in questo frangente un
lungo
ruolo
in
percentuali ben al di sopra della media di chi
occasione dell’inaugurazione si è assistito ad
afferma di rimanere oltre i 120 minuti in
un uso davvero diffuso di questo strumento di
entrambe le rilevazioni.
approccio alle collezioni, quando al contempo
La fase post-visita è presa in esame dalla
in tutte le indagini successive il numero di chi
domanda relativa all’interesse suscitato e
ha usufruito del servizio di visita guidata è
all’intenzione, da parte dei soggetti intervistati,
tornato a livelli più contenuti. In ogni caso una
di approfondire i temi presentati dalle mostre.
visita guidata sembra essere maggiormente
Si denota in questo frangente che il follow-up
apprezzata e ricercata in occasione di un
della trasmissione di nozioni e informazioni da
evento particolare o di una mostra ritenuta
parte della mostra ha avuto effetto nella
particolarmente significativa.
maggioranza degli individui, passando da un
Con o senza l’ausilio di una guida, entrambe le
65% della prima indagine a un 60% della
indagini dell’Osservatorio confermano che più
seconda.
della metà degli intervistati afferma di essersi
Anche in questo caso il turista culturale
fermato nel Museo più di due ore, percentuale
presenta delle percentuali superiori alla media,
di poco superiore a chi rimane tra i 60 e i 120
totalizzando nella prima e nella seconda
minuti, con una quota marginale di chi si ferma
indagine una percentuale pari rispettivamente
invece meno di un’ora, pari al 2-3% di
al 77% e al 72%.
importantissimo,
poiché
solo
all’interno
del
Museo,
totalizzando
visitatori.
REPORT | novembre 2005
| 51 |
acquistata.
4.6 Valutazione offerta turistica
Per la Rovereto in-card la situazione è del tutto
analoga: non ci sono variazioni sensibili tra
Un altro aspetto indagato nelle due indagini
prima indagine (11% di conoscenza della carta
effettuate dall’Osservatorio nell’estate 2004 e
e 1% di visitatori che l’ha acquistata) e
nell’inverno 2005 è stata la verifica della
seconda indagine invernale (con un 10% di
conoscenza e dell’utilizzo delle due carte per il
visitatori che afferma di conoscerla e un 2%
turista ideate e promosse dalle APT di Trento e
che l’ha anche acquistata).
di Rovereto – Vallagarina (Trento card e
Le
Rovereto
delle
superiori nel caso della carta di Rovereto sono
facilitazioni e una scontistica per l’entrata ai
legate alla localizzazione del Museo in questa
Musei. La Trento card, acquistabile per la
città.
durata di 24 e 48 ore, nella versione 48 ore tra
In considerazione della scarsità di risposte
le diverse facilitazioni prevede anche l’entrata
affermative raccolte circa la conoscenza e
al Mart di Rovereto. Le domande specifiche
l’acquisto delle due card non è possibile fare
riguardavano la conoscenza da parte dei
considerazioni più approfondite, a parte il
visitatori del Museo dell’ esistenza di queste
riscontrare una maggiore conoscenza di questi
carte turistiche e l’eventuale decisione di un
due strumenti, nati per facilitare la domanda
loro acquisto.
turistica, da parte dei residenti; un riscontro in
in-card)
che
prevedono
percentuali
di
acquisto
leggermente
che
sé prevedibile, ma che evidenzia ulteriormente
incoraggianti. Per quel che attiene la Trento
la scarsa conoscenza delle due card da parte
Card, nella prima indagine condotta durante il
dei turisti che si vorrebbero intercettare.
periodo estivo, soltanto l’8,5% di visitatori del
Altre componenti dell’offerta turistica indagate
Mart dichiara di conoscerla (ma solo l’1% l’ha
sono state le scelte in tema di ristorazione e
anche acquistata); nella seconda indagine le
l’interesse per l’acquisto di prodotti tipici.
percentuali non variano: ancora un 8% afferma
Ne
di conoscerne l’esistenza e l’1% di averla
incoraggianti, in cui a prevalere sono le
I
risultati
emersi
sono
tutt’altro
Grafico 15: Conoscenza e acquisto Trento Card
sono
scaturite
indicazioni
Trento Card inverno 2005
no, non la
conoscevo
0,4%
sì,
l'ho acquistata
6,5%
85%
genere
Grafico 16: Conoscenza e acquisto Trento Card
TrentoTrento
Card estate
2004 2004
card estate
8,1%
in
no, non la
conoscevo
7% 10%
sì, l'ho
acquistata
2%
sì, ma non l'ho
acquistata
81%
sì, ma non l'ho
acquistata
mancante
mancante
fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo
| 52 |
fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo
REPORT | novembre 2005
Grafico 17: Conoscenza e acquisto della
Rovereto Card Estate 2004
Grafico 18: Conoscenza e acquisto della Rovereto
Card Inverno 2005
Rovereto in-card inverno 2005
Rovereto in-card estate 2004
9%
10,5%
no, non la
conoscevo
6%
sì, ma non l'ho
acquistata
82%
Si, l'ho acquistata
2%
sì, l'ho
acquistata
1,5%
No, non la
conoscevo
8%
81%
mancante
Sì, ma non l'ho
acquistata
mancante
fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo
fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo
preferenze a favore del ristorante tipico sulla
una ristorazione tipica o la possibilità di
ristorazione veloce e dell’acquisto di prodotti
acquistare prodotti locali, si attesta su valori
locali rispetto al non interesse. Nel primo caso
piuttosto bassi e stabili nel tempo, compresi fra
con un miglioramento dalla prima alla seconda
il 13 e i 16% per entrambe le opzioni
indagine (da 45 a 52% di individui amanti della
prospettate agli intervistati.
ristorazione, in particolare tipica, rispetto alla
Tra i diversi profili di visitatori individuati, coloro
ristorazione veloce). Nel secondo caso, in
che presentano le indicazioni più singolari
riferimento
di
sono i cosiddetti escursionisti, l’unica tipologia
con una sostanziale stabilità
di visitatore a non mostrare interesse né per i
(dal 47% riscontrato nella prima indagine al
ristoranti tipici né per i prodotti tipici. Di contro il
46% nella seconda indagine). La possibile
turista culturale, rispetto al valore medio,
terza opzione indicata dagli intervistati, cioè
dimostra un maggiore interesse per i ristoranti
coloro
tipici piuttosto che per l’acquisto di prodotti
all’interesse
prodotti locali,
che
hanno
per
risposto
l’acquisto
che
non
conoscevano le opportunità esistenti riguardo
locali e tipici
REPORT | novembre 2005
| 53 |
Va detto per prima cosa che in nessuna delle
5. LA CUSTOMER SATISFACTION
rilevazioni
ci
sono
state
valutazioni
nel
L’aspetto della soddisfazione dei visitatori
complesso negative sulle singole voci: il valore
costituisce
più basso di soddisfatti si riferisce alla prima
diacronica
l’ultima
basata
sezione
sulle
dell’analisi
diverse
indagini
indagine e riguarda il costo del biglietto
condotte al Mart di Rovereto.
(soltanto 56,6% di soddisfatti), mentre quello
La comparazione è stata resa possibile da un
più alto in assoluto è l’89,1% per la cortesia ed
lato dall’utilizzo degli stessi indicatori e delle
efficienza del personale durante la seconda
stesse variabili, e dall’altro dalla traduzione
rilevazione dell’inverno 2005.
delle scale diverse utilizzate per rilevare il
Osservando sia i risultati delle singole indagini,
gradimento : nelle due indagini condotte
sia i valori medi che ne scaturiscono, si
dall’Università ci si è basati su giudizi che
evidenzia una graduatoria che vede al primo
andavano da 0 a 10, nelle tre indagini
posto il gradimento per la cortesia e l’efficienza
effettuate dall’Osservatorio per ciascuna delle
del personale, che non scende mai sotto l’84%
voci
di soddisfatti, un risultato questo che sottolinea
contemplate
esprimersi
l’intervistato
giudicando
soddisfazione
secondo
il
suo
4
poteva
grado
modalità:
di
l’importanza del fattore umano nella fruizione
per
del servizio museale e le costanti attenzioni
nulla/poco soddisfatto - abbastanza soddisfatto
dedicate a questo
- soddisfatto - molto soddisfatto. Per facilitare
responsabili museali Le altre quattro variabili
la lettura si è proceduto a sommare le
presentano medie di soddisfatti che si situano
percentuali di chi ha risposto alle due opzioni
ampiamente al di sotto di quella del personale,
più
soddisfatto,
ma, nonostante il loro presentarsi disperse in
d’ora in poi definiti “soddisfatti”). Chi ha
un range non ampio, mostrano significative
risposto per nulla/poco soddisfatto è stato
variazioni al loro interno. È questo il caso per
trattato come un “deluso”.
esempio dei servizi accessori, che accusano
positive
(soddisfatto/molto
fattore
da
parte
dei
Tab. 5: Livello di soddisfazione per singola indagine
Delusi
Abbastanza soddisfatti
Soddisfatti/
Molto soddisfatti
opt
prima
opt
seconda
opt
terza
opt
prima
opt
seconda
opt
terza
opt
prima
opt
seconda
opt
terza
opere/oggetti
esposti
2,9
3,4
5,6
12,5
18,2
16,1
84,6
78,3
78,2
pannelli e
didascalie
di
approfondimento
3,4
6,3
7,3
22,3
20,3
26,8
74,3
73,4
65,9
cortesia ed
efficienza
del personale
2,3
3,3
4,2
13,6
7,6
10,0
84,1
89,1
85,8
servizi accessori
(cafeteria,
bookshop)
16,2
7,1
7,8
24,3
19,4
20,0
59,6
73,5
72,2
costo biglietto
9,8
9,5
10,1
33,6
27,8
26,8
56,6
62,6
63,0
fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo
| 54 |
REPORT | novembre 2005
Tab. 6: Quote di soddisfatti/molto soddisfatti per singolo aspetto
uni 2002
uni 2004
opt
prima
opt
seconda
opt
terza
MEDIA
opere oggetti
percorso
69,4
78,0
84,6
78,3
78,3
76,52
supporti pannelli
73,8
87,0
74,3
73,4
65,9
72,4
personale
84,8
89,0
84,1
89,1
85,8
86, 6
servizi accessori
78,6
83,0
59,5
73,5
72,2
73,4
costo del biglietto
79,1
82,0
56,6
62,6
63,0
70,6
fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo
Grafico 19: Quote di soddisfatti/molto soddisfatti per singolo aspetto
Soddisfatti/molto soddisfatti
100
95
90
85
80
75
70
65
60
55
50
opere oggetti percorso
supporti pannelli
personale
servizi accessori
costo del biglietto
uni 2002
uni 2004
opt prima
opt seconda
opt terza
fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo
un crollo di gradimento in occasione della
per un museo e/o una mostra, questa
prima
dall’Osservatorio:
percezione è stata ritenuta tre volte corretta e
questo fattore è spiegabile con la situazione
due meno: i due risultati insoddisfacenti si
all’epoca della rilevazione, estate 2004, di
riferiscono per l’appunto alle due rilevazioni
chiusura della caffetteria, che è stata ritenuta
compiute in periodo di transizione o in
da
occasione
indagine
molti
condotta
penalizzante
in
rapporto
alle
di
mostre
ritenute
secondarie,
aspettative dei visitatori di fruire appieno dei
mentre gli esiti positivi sono in relazione con
servizi
momenti di apertura di mostre dall’elevato
del
Museo.
Altro
scenario
da
commentare è quello riguardante il costo del
potere attrattivo.
biglietto, che presenta tre picchi verso l’alto e
Il turista culturale, rispetto al totale del
due
campione,
verso
constatazione
il
basso:
che
i
partendo
visitatori
dalla
giudicano
effettuate
nell’arco
delle
tre
dall’Osservatorio,
rilevazioni
esprime
secondo il proprio punto di vista e dunque
valutazioni che si situano quasi equamente al
hanno una propria percezione del rapporto
di sopra e al di sotto della media.
qualità/prezzo quando acquistano un biglietto
Il turista culturale esprime livelli più alti di
REPORT | novembre 2005
| 55 |
soddisfazione soprattutto durante la seconda
maggiore rispetto agli altri visitatori. Una
rilevazione (su tutte le voci tranne supporti e
conferma dei giudizi positivi, così come il
pannelli) e la terza (tranne personale e
presentare dei lievi scostamenti del giudizio
opere/percorso), mentre nella prima indagine
positivo soprattutto in occasione della seconda
dimostra di esser rimasto deluso su quasi tutti i
indagine (invernale), emerge da altre domande
punti, in misura maggiore rispetto a tutte le
inerenti la soddisfazione. Ad esempio nella
altre tipologie di visitatori.
prima e nella terza indagine la mostra e
Una menzione particolare va alla voce costo
l’esposizione
del biglietto, dove il turista culturale si dimostra
coinvolgente in percentuali che si aggirano
sempre il visitatore meno insoddisfatto in tutte
costantemente tra il 94 e il 95%; nella seconda
e tre le rilevazioni, segno che considera il
indagine
queste
costo adeguato al servizio offerto in misura
attestano
tra
è
valutata
chiara,
valutazioni
l’87
ricca
positive
e
il
e
si
94%.
Tab. 7: Turista culturale. Percentuali di delusi e soddisfatti nelle tre indagini dell’Osservatorio
opt prima
opt seconda
opt terza
Delusi
Soddisfatti
Delusi
Soddisfatti
Delusi
Soddisfatti
Opere oggetti percorso
26,9
73,1
19,0
81,0
30,0
70,0
Supporti pannelli
40,2
59,8
34,1
65,9
26,3
73,7
Personale
18,5
81,5
9,0
91,0
20,0
80,0
Servizi accessori
44,0
56,0
9,4
90,6
15,0
85,0
Costo del biglietto
40,7
59,3
25,8
74,2
25,0
75,0
fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo
Tab. 8: Scelta di aggettivi per le mostre della prima e
della seconda indagine (percentuali)
opt
prima
opt
seconda
Chiara
87,4
94,2
Confusa
5,8
12,6
Ricca di materiali
93,6
95,1
Povera di materiali
4,9
6,4
Coinvolgente
92,5
95,5
Poco/per niente interessante
4,5
7,5
fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo
| 56 |
REPORT | novembre 2005
dell’offerta,
6. CONCLUSIONI
incrementare
il
livello
di
soddisfazione del visitatore, aumentare il
Le indagini effettuate su diversi campioni di
grado di fidelizzazione.
visitatori in alcuni Musei della provincia di
Le indagini attivate su un campione di visitatori
Trento, acquisendo una serie di informazioni
di alcuni Musei della provincia (Castello del
riguardanti il profilo e le caratteristiche del
Buon Consiglio, Museo di Scienze Naturali,
visitatore,
Museo
sono
nati
dalla
necessità
di
Diocesano
a
Trento
nel
corso
supportare lo sforzo di trasformazione che ogni
dell’estate 2004; Mart sede di Rovereto in tre
istituzione museale
per
momenti differenti: estate 2004, inverno e
passare da una struttura esclusivamente
primavera 2005) hanno consentito di tracciare
product-oriented,
della
un profilo del visitatore del Museo, ma anche
conservazione, studio, catalogazione e tutela
del turista culturale e comprendere come la
dei beni, ad un modello market–oriented, in cui
motivazione di vacanza culturale si possa
l’erogazione del servizio avviene anche in
abbinare ad altre motivazioni di vacanza.
base alla domanda dei visitatori, in un’ottica di
Solo una minoranza (seppure significativa) dei
orientamento al consumatore finale.
visitatori di un Museo sono qualificabili come
Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento
turisti culturali, cioè soggetti che si spostano
progressivo
per ragioni culturali e decidono di pernottare
sta compiendo
cioè
della
preoccupata
consapevolezza
e
dell’importanza di conoscere meglio il proprio
per una o più notti
pubblico effettivo e potenziale, sia da parte dei
quello di residenza.
soggetti
I visitatori di un Museo o di una mostra sono in
pubblici
per
orientare
più
in un luogo diverso da
efficacemente e in maniera efficiente interventi
primo luogo i residenti.
ed investimenti; e sia per i singoli Musei che in
In un’ottica turistica, che considera il Museo
un’ottica aziendale hanno la necessità di
anche
meglio
marketing,
un’attrazione, una quota notevole di visitatori è
migliorare la comunicazione e la qualità dei
poi rappresentata da escursionisti, cioè da
servizi.
visitatori non intenzionati a pernottare, presenti
Il
definire
pubblico
strategie
dei
Musei
di
è
un
pubblico
come
un
prodotto
fruibile
e
in particolare nei fine settimana.
estremamente variegato, con differenze legate
Per quanto riguarda i turisti, cioè visitatori che
alla modalità di fruizione di un Museo, con
pernottano al di fuori del luogo di residenza
aspettative e comportamenti diversi, e con un
almeno una notte (e che nel periodo estivo
diverso grado di consapevolezza circa il fatto
rappresentano circa due terzi del campione
che il Museo può rappresentare un’importante
intervistato),
veicolo di conoscenze ma anche una delle
composta da soggetti che sono in vacanza in
opportunità alternative per trascorrere il proprio
Trentino con altre motivazioni rispetto a quella
tempo libero.
culturale, ma considerano l’offerta culturale
Una
maggiore
conoscenza
del
proprio
una
parte
maggioritaria
è
una proposta di grado di arricchire l’offerta
pubblico consente di meglio orientare la
complessiva
propria
destinazione. Il turista culturale, nell’accezione
proposta,
migliorare
la
qualità
REPORT | novembre 2005
di
un
territorio
e
di
una
| 57 |
che ne è stata data in questa ricerca, si muove
di spesa rilevato nelle cinque rilevazioni è
invece prioritariamente per visitare una mostra
compreso tra i 90 e i 112 euro al giorno) e
o un Museo e abbina a questa sua scelta altre
soprattutto spende molto di più della tipologia
proposte capaci di rendere più piacevole la
dell’escursionista, che tra tutte le tipologie
sua permanenza in un luogo.
considerate è quella che spende meno in
I visitatori “turisti” dei Musei risentono in primo
assoluto e nel contempo è anche la tipologia di
luogo della tipologia di turisti presenti in
visitatore meno interessato all’acquisto di
Trentino. Ad esempio in inverno l’età dei
prodotti locali o ad una ristorazione di qualità.
visitatori è relativamente più giovane e prevale
Circa la metà dei visitatori dei Musei contattati
la
Trentino
sono interessati ad una ristorazione di qualità
soprattutto per sciare o per stare sulla neve)
o all’acquisto di prodotti locali e tipici, ma
rispetto al pubblico presente in estate, quando
queste percentuali risultano superiori per il
invece prevalgono motivazioni di riposo e relax
turista culturale.
o di vacanza natura.
Il turista culturale utilizza internet in misura più
Quanto al turista culturale si possono ravvisare
elevata
alcune caratteristiche che lo differenziano dagli
documentarsi prima della visita che per
altri turisti: è relativamente più anziano (e già
effettuare
l’età media riscontrata nel campione dei
documenta di più su quello che andrà a
visitatori dei Musei analizzati è superiore ai 40
visitare (e non solo tramite internet). Si
anni); è in possesso di un titolo di studio
sofferma nel Museo relativamente più a lungo.
elevato maggiore della media (i laureati
E’ interessato sia alle esposizioni temporanee
rappresentano la metà di tutti i visitatori; tra i
ma anche a quelle permanenti, mentre gli altri
turisti culturali i laureati arrivano ai due terzi); si
turisti privilegiano le mostre temporanee e
muove relativamente di più con gli amici
prestano
rispetto alla famiglia (anche se la famiglia
permanenti.
rimane la modalità più frequente sia per il
maggiormente i servizi predisposti dal Museo,
totale visitatori che per la tipologia del turista
apprezzando più degli altri visitatori anche le
culturale). E’ meno fedele al singolo Museo
visite guidate.
(rispetto agli altri turisti presenti il turista
Il turista culturale, stando alle stime desumibili
culturale presenta una quota relativamente più
da
alta di visitatori per la prima volta del Museo).
rappresenterebbe
Si ferma a pernottare per periodi più brevi,
visitatori presenti nei Musei di Trento e circa un
privilegiando gli short break. Fra le forme di
15% dei visitatori del Mart sede di Rovereto
ricettività
dichiara
(ma tale percentuale scende al 7% nelle due
disponibile a fruire di altre opportunità culturali
successive indagini effettuate presso il Mart
nel proprio tempo vacanza (piuttosto che
nell’inverno e nella primavera 2005). Il turista
privilegiare la dimensione di riposo o relax
culturale rappresenta una presenza aggiuntiva
come gli altri turisti estivi oppure una vacanza
rispetto agli altri turisti presenti in Trentino con
attiva
Spende
altre motivazioni di vacanza. Ma fra tutti i turisti
mediamente di più degli altri visitatori (il range
presenti in Trentino con motivazioni di vacanza
vacanza
| 58 |
attiva
predilige
come
i
(si
viene
l’albergo.
turisti
in
Si
invernali).
degli
queste
REPORT | novembre 2005
la
altri
propria
meno
Il
visitatori,
turista
circa
per
prenotazione.
attenzione
indagini,
sia
nel
il
Si
a
quelle
culturale
utilizza
periodo
estivo
5%
totale
del
diverse da quella prioritariamente culturale non
stessi escursionisti).
mancano
rendono
Un’ultima tematica indagata riguardava il livello
disponibili ad una visita ad una mostra o ad un
di soddisfazione dei visitatori rispetto alla
Museo.
proposta e all’offerta di servizi presenti nel
Infatti il gruppo più numeroso di visitatori
Museo.
contattati nelle indagini presso i Musei (circa il
Il livello di soddisfazione espresso è sempre
60%) è rappresentato da soggetti definiti dalla
molto elevato per tutti gli aspetti considerati,
ricerca “turisti interessati (anche) alla cultura”.
con punte di eccellenza soprattutto sulla
Si tratta di turisti presenti in Trentino con altre
valutazione del personale. Alcuni spunti di
motivazioni di vacanza e che apprezzano
possibile
anche una proposta di natura culturale. Forse
l’opportunità di un prezzo d’entrata variabile,
anche per questa ragione si tratta di un profilo
che tenga conto di quanto il Museo può offrire
che
caratteristiche
in quel torno di tempo. Ad esempio per il Mart
abbastanza simili all’insieme dei turisti presenti
le critiche maggiori si sono espresse in
in Trentino, in particolare di natura anagrafica
riferimento al costo del biglietto intero in una
(età, titolo di studio) e l’essere in vacanza
fase priva di mostre temporanee e con alcune
soprattutto con la famiglia.
sale del Museo inagibili per l’allestimento di
Stando a specifiche indagini effettuate in
una nuova mostra. Un’entrata a prezzo
passato su diverse motivazioni di vacanza o
scontato, a parere di parecchi intervistati,
condotte più recentemente in concomitanza
sarebbe stata più che giustificata.
con queste stesse
indagini riguardanti i
Come pure parecchi visitatori sottolineano
visitatori dei Musei, la tipologia di turista
l’esigenza di una costante funzionalità dei
interessato anche ad una proposta di natura
servizi esistenti presso il Museo (caffetteria,
culturale ammonterebbe all’incirca tra il 5 e
bookshop).
l’8% del totale turisti presenti in Trentino nelle
Tra tutti i visitatori intervistati il turista culturale
due stagioni estiva e invernale (si tratterebbe
si
di
nonostante le sue alte aspettative e la sua
anche
coloro
presenta
un
che
alcune
ammontare
pari
a
si
circa
due
–
mostra
miglioramento
più
soddisfatto
riguardano
della
media,
trecentomila soggetti).
competenza
Da questi sintetici richiami risulta evidente
(superiori alla media), indice di una capacità
come il turista culturale rappresenti un target
da parte dei Musei indagati di predisporre
molto ben connotato e riconoscibile, ma al
un’offerta di qualità in grado di soddisfare
tempo stesso rappresenti un’esigua minoranza
anche le aspettative dei visitatori più esigenti.
rispetto a
e
preparazione
specifiche
tutti i visitatori di un Museo.
Considerarlo da parte di un Museo l’unico
target
proprio
di
riferimento,
molto
probabilmente finirebbe con il limitare le
opportunità e le potenzialità che un Museo può
esprimere sia nei confronti dei residenti che di
coloro che possono essere considerati dei
residenti temporanei di un luogo (i turisti e gli
REPORT | novembre 2005
| 59 |
| 60 |
REPORT | novembre 2005
ALLEGATI
Questionari somministrati nei Musei con dati riepilogativi
REPORT | novembre 2005
| 61 |
| 62 |
REPORT | novembre 2005
Estate 2004. Indagine condotta presso il Castello del
Buonconsiglio, monumenti e collezioni provinciali.
TOTALE QUESTIONARI: 430
1. Ha visitato altre volte questo Castello?
Sì
No
33,7
66,3
2. Oggi è venuto per visitare la mostra o il Castello?
per la mostra
per il castello
39,1
60,9
3. Come è venuto a conoscenza di questo Castello?
(solo 1 risposta)
Da parenti o amici
Alla televisione o alla radio
Attraverso internet
In un ufficio turistico
Da un manifesto/locandina
Da una rivista specializzata
Da un quotidiano o un periodico
In una guida turistica
In un depliant/brochure del museo
In un libro/catalogo d'arte
3.1 In altro modo
24,9
0,7
1,0
7,1
4,7
4,9
5,4
19,5
1,2
9,4
21,1
4. Come è venuto a conoscenza di questa mostra?
(solo 1 risposta)
Da parenti o amici
Alla televisione o alla radio
Attraverso internet
In un ufficio turistico
Da un manifesto/locandina
Da una rivista specializzata
Da un quotidiano o un periodico
In una guida turistica
In un depliant/brochure del museo
In un libro/catalogo d'arte
4.1 In altro modo (specificare)
15,4
1,6
1,4
9,8
17,9
7,0
20,6
5,7
6,8
1,4
12,5
5. Con chi è venuto?
Da solo
Con la famiglia
Con la scuola
Con amici
Con un gruppo organizzato
9,0
65,8
0,2
22,3
2,7
6. Che cosa si aspetta dalla visita?
Accrescimento culturale
Divertimento
94,9
3,8
REPORT | novembre 2005
| 63 |
Altro
1,3
7. Come ha effettuato la visita?
Autonomamente
Con i percorsi didattici degli operatori del museo
Con guide turistiche esterne
8. Quanto ha apprezzato…?
Gli ambienti del Castello
Le opere esposte permanentemente
L'allestimento della mostra
Il tema trattato dalla mostra
Le informazioni scritte
La guida degli operatori del Museo
La gentilezza del personale
La segnaletica per arrivare al museo
La caffetteria
I prodotti offerti nel punto vendita
L'orario di apertura
La visita nel suo complesso
per nulla
0,2
2,0
1,8
1,1
3,4
7,8
1,4
10,2
16,4
15,5
2,4
0,3
82,4
15,2
2,4
poco
1,2
12,3
7,1
8,9
10,9
6,0
2,7
20,2
14,5
16,1
7,0
1,3
abbastanza
27,6
47,2
36,1
32,8
38,2
24,1
26,2
42,2
47,3
45,8
39,8
30,2
9. Ha visitato tutto il Castello?
Sì
No
molto
70,9
38,5
55,0
57,3
47,5
62,1
69,8
27,4
21,8
22,6
50,8
68,2
65,3
34,7
10. Cosa ha acquistato presso il nostro punto vendita?
Il catalogo della mostra
Una guida/brochure del castello
Altri volumi
Posters
Cartoline
Videocassette
Altro
22,4
33,6
9,7
12,7
54,5
1,5
11. Tornerebbe a visitare questo Castello?
Sì
No
85,8
14,2
12. Come giudica il prezzo d'ingresso?
Basso
Adeguato
Alto
6,9
86,0
7,1
13. Ha visitato o ha intenzione di visitare prossimamente altri musei o castelli in
Trentino?
Sì
No
79,0
21,0
14. Dopo aver visitato questa mostra, Le è venuto il desiderio di acquisire maggiori
informazioni sugli argomenti trattati?
Si
57,1
No
25,8
Non so
17,1
15. Quanto tempo ha trascorso nel Museo?
| 64 |
REPORT | novembre 2005
meno di 1 ora
da 1 ora a 2 ore
oltre le due ore
3,8
59,2
37,0
16. Era a conoscenza della “Trento card”?
no
Sì
se sì , l’ha acquistata?
Si, la card 24h
Si, la card 48h
No
81,9
18,1
0,0
3,1
0,0
17. Mezzo di trasporto utilizzato
Privato
Mezzi pubblici
83,1
16,9
18. Provenienza
Residente
Residente
Residente
Residente
Residente
1,0
0,8
6,5
71,9
19,8
nel Comune
nel Comprensorio
in provincia di Trento
in altra provincia Italia
all’estero
19. Motivo della presenza in Trentino:
19.1 Sta trascorrendo/ intende trascorrere un periodo di vacanza in Trentino
Può indicare la durata della permanenza prevista (valore medio):
19.2 E’ venuto in Trentino principalmente per questo evento/mostra/visita museale
52,9
9,5
8,6
Intende fermarsi?
No, non intendo pernottare in Trentino
Si, intendo fermarmi
14,3
85,7
19.3 E’ in Trentino per altri motivi
(lavoro, ragioni personali…)
47,1
20. E’ orientato preferibilmente su
Ristorazione veloce
Ristorante tipico
Non so perché non conosco le opportunità esistenti
21. E’ interessato all’acquisto di prodotti tipici?
Si, senz’altro
No
Non so perché non conosco dei punti vendita e le opportunità
esistenti
22. E’ orientato su
Ricettività alberghiera
Ricettività extra alberghiera
(agritur, Ostello, Campeggio, B&B, casa per vacanze...)
Altro (amici, camper…)
50,0
50,0
39,0
39,0
22,0
25,0
50,0
25,0
In questo Suo periodo di vacanza, è interessato ad abbinare a questa visita:
REPORT | novembre 2005
| 65 |
frequentazione di uno più eventi culturali
frequentazione di uno o più musei
frequentazione di uno o più eventi enogastronomici
praticare uno o più sport
trascorrere momenti di riposo e relax in ambiente naturale
altro
31,0
20,7
13,8
17,2
72,4
23. Potrebbe indicare quanto spende mediamente al giorno durante questa sua vacanza
per le seguenti voci di spesa (N.B.: le singole voci di spesa, a differenza della spesa
media giornaliera totale, sono calcolate riferendosi soltanto a quei soggetti che hanno
effettuato delle spese per quelle voci):
attività sportive
€ 26,88
vitto e alloggio
€ 79,76
attività ricreative e culturali
€ 18,21
igiene e bellezza
€ 25,25
trasporto e spostamenti
€ 23,90
shopping e souvenirs
€ 35,50
spesa media giornaliera pro capite
€ 110,00
NOTIZIE SULLA PERSONA:
25. Sesso:
Maschio
Femmina
45,3
54,7
26. Età (valore medio in anni)
44
27. Titolo di studio
Licenza elementare
Licenza media inferiore
Licenza media superiore
Laurea
2,8
13,6
34,0
49,6
28. Condizione professionale
Occupato
Disoccupato
Casalinga
Studente
Pensionato
Altro
71,0
0,5
3,5
11,9
13,2
29. Se occupato: posizione
Dipendente
Autonomo
82,0
18,0
30. Se occupato: settore
Agricoltura
Industria
Commercio
Servizi
1,5
12,9
15,4
70,2
31. Nazionalità
Italiana
Straniera
71,9
19,8
| 66 |
REPORT | novembre 2005
Estate 2004. Indagine condotta presso il Museo
Tridentino di Scienze Naturali e il Museo Diocesano
di Trento.
DATI CUMULATI.
Frequenza
Percentuale
Museo Scien. Nat.
39
37,1
Museo Diocesano
66
62,9
Totale
105
100
Parte 1
VALUTAZIONE OFFERTA CULTURALE
1. Motivo della visita (risposte multiple)
Per
Per
Per
Per
Per
ragioni di studio
ragioni connesse al proprio lavoro
interessi culturali
curiosità
accompagnare altre persone
2. E’ la prima volta che visita questo Museo?
Si
No
3. Se NO, potrebbe indicare quante altre volte ha visitato il Museo, oltre ad oggi?
1 volta
2 volte
3-5 volte
6-10 volte
più di 10
4. Prima di questa visita, si è documentato sui temi della mostra?
No
Sì
(risposte multiple)
leggendo libri/riviste divulgative
leggendo libri/riviste specializzate
guardando programmi televisivi o video
visitando siti internet
visitando altre mostre/musei
altro
8,7
3,8
65,4
23,1
6,7
76,0
24,0
24,0
24,0
28,0
8,0
16,0
64,1
35,9
30,3
12,1
6,1
21,2
21,2
21,2
5. Dopo aver visitato questa mostra, Le è venuto il desiderio di acquisire
maggiori informazioni sugli argomenti trattati?
Si
No
Non so
72,3
9,9
17,8
6. Ha visitato tutto il museo o solo la mostra temporanea?
Tutto il Museo con la mostra
Solo la mostra in corso
solo il Museo
REPORT | novembre 2005
67,0
4,9
28,2
| 67 |
7. Nel corso della Sua visita Lei ha usufruito della visita guidata?
Si
No
Non era prevista
28,4
65,7
5,9
8. ha effettuato degli acquisti al book shop?
Si, ho acquistato la guida del Museo
Si, ho acquistato del materiale
Si, ho acquistato il catalogo della mostra
No
3,0
4,0
10,9
82,2
9. Come ha saputo dell’esistenza dell’evento/mostra (risposte multiple)
Stampa quotidiani
Stampa specializzata
Radio o TV
Internet
Pubblicazioni specifiche che promuovono l’evento/mostra
Affissioni/manifesti
Tramite azienda di promozione turistica
Presso struttura ricettiva (hotel, ristorante…)
Tramite agenzia di viaggio, T.O.
Associazione o circolo ricreativo
Amici e conoscenti
Invito inviato via posta/ eMail
12,8
7,7
2,6
6,4
15,4
14,1
20,5
1,3
1,3
29,5
-
10.Quanto tempo ha trascorso nel Museo?
meno di 1 ora
da 1 ora a 2 ore
oltre le due ore
21,2
73,1
5,8
11.Ha trovato questa mostra:
Chiara
Ricca di materiali
Coinvolgente
97,8
95,8
100,0
Confusa
2,2
Povera di materiali
4,2
Poco/per niente interessante 0,0
12.Potrebbe dare una valutazione riguardo a:
Per nulla o poco soddisfatto
Soddisfatto ☺
Abbastanza soddisfatto
Molto soddisfatto/sopra le mie aspettative ☺ ☺
argomento trattato
opere/oggetti esposti
supporti interattivi (se esistenti)
percorso
espositivo/allestimento/illuminazione
pannelli e didascalie di approfondimento
audioguide (se esistenti e utilizzate)
visite guidate (se previste e utilizzate)
qualità e chiarezza materiali informativi
accessori come cataloghi, dépliant, etc (se
consultabili)
costo biglietto
servizi accessori (cafeteria, bookshop…)
cortesia ed efficienza del personale
| 68 |
REPORT | novembre 2005
4,3
2,6
8,2
1,5
17,1
9,1
26,5
11,8
☺
41,4
44,2
42,9
58,8
☺☺
37,1
44,2
22,4
27,9
2,9
11,1
12,0
2,3
18,6
16,7
12,0
22,7
54,3
33,3
32,0
54,5
24,3
38,9
44,0
20,5
2,9
2,6
1,4
15,9
31,6
2,7
34,8
50,0
42,5
46,4
15,8
53,4
13.Era a conoscenza della “Trento card”?
No
Sì
se sì , l’ha acquistata?
Si, la card 24h
Si, la card 48h
No
67,0
33,0
53,3
3,3
43,3
14.Suggerimenti e proposte
Parte 2
MOTIVAZIONE DI VACANZA CULTURALE
15.Modalità di partecipazione
Solo
Con la famiglia
Con amici
Viaggio organizzato
18,4
50,6
28,7
2,3
16.(per chi non fa parte di gruppo organizzato) Mezzo di trasporto utilizzato
Privato
Mezzi pubblici
17.Provenienza
Residente
Residente
Residente
Residente
Residente
nel Comune
nel Comprensorio
in provincia di Trento
in altra provincia Italia
all’estero
78,7
21,3
10,5
1,9
15,2
53,3
4,8
( per i residenti fuori provincia, altrimenti passare a DATI ANAGRAFICI )
18.Motivo della presenza in Trentino:
18.1 Sta trascorrendo/ intende trascorrere un periodo
di vacanza in Trentino.
35,2
Può indicare la durata della permanenza prevista
1-4 giorni
5-10 giorni
11-15 giorni
più di 15 giorni
42,5
40,0
7,5
10,0
18.2 E’ venuto in Trentino principalmente per questo evento/mostra/
visita museale
Intende fermarsi?
No, non intendo pernottare in Trentino
Si, intendo fermarmi
18.3 E’ in Trentino per altri motivi
(lavoro, ragioni personali…)
8,6
81,8
18,2
7,6
19. Oltre a questo evento/mostra pensa di visitare anche altri eventi/mostre/musei
aperti sul territorio?
No
sì
10,4
80,6
REPORT | novembre 2005
| 69 |
Non so perché non conosco le opportunità esistenti
9,0
20.Per quanto riguarda la ristorazione è orientato preferibilmente su
Ristorazione veloce
Ristorante tipico
Non so perché non conosco le opportunità esistenti
44,8
44,8
10,3
21.E’ interessato all’acquisto di prodotti tipici?
Si, senz’altro
No
Non so perché non conosco dei punti vendita e le opportunità esistenti
53,2
25,8
21,0
22.(Per coloro che alla domanda 18.1 o 18.2 hanno dichiarato di fermarsi almeno una notte)
Se sta trascorrendo/ intende trascorrere un periodo di vacanza in Trentino
22.1 indicare la località/ambito in cui si soggiorna o intende soggiornare
22.2 è orientato su
Ricettività alberghiera
Ricettività extra-alberghiera
(agritur, Ostello, Campeggio, B&B, casa per vacanze...)
Altro (amici, camper…)
44,7
36,8
18,4
22.3 In questo Suo periodo di vacanza, è interessato ad abbinare a questa visita:
frequentazione di uno più eventi culturali
51,4
frequentazione di uno o più musei
64,9
frequentazione di uno o più eventi enogastronomici
24,3
praticare uno o più sport
16,2
trascorrere momenti di riposo e relax in ambiente naturale
40,5
altro
5,4
22.4 Potrebbe indicare quanto spende mediamente al giorno durante questa sua
vacanza per le seguenti voci di spesa (N.B.: le singole voci di spesa, a differenza
della spesa media giornaliera totale, sono calcolate riferendosi soltanto a quei
soggetti che hanno effettuato delle spese per quelle voci): :
• preferisco non rispondere
88,6
•
•
•
•
•
vitto e alloggio
attività ricreative e culturali
igiene e bellezza
trasporto e spostamenti
shopping e souvenirs
spesa media giornaliera pro capite
€
€
€
€
€
85,00
11,00
3,00
30,00
39,00
€ 109,00
parte 3
DATI ANAGRAFICI
23.Età:
Minore di 20 anni
Da 21 a 29 anni
Da 30 a 45 anni
Da 46 a 55 anni
Da 56 a 65 anni
Oltre 65 anni
6,0
13,1
32,1
20,2
20,2
8,3
24.Sesso
Maschio
Femmina
| 70 |
41,1
58,9
REPORT | novembre 2005
25.Titolo di studio:
scuola dell’obbligo / qualifica professionale
diploma di scuola superiore
laurea
26.Professione:
Operaio
Impiegato
Dirigente/imprenditore/libero professionista
studente
pensionato
casalingo/a
altro
REPORT | novembre 2005
15,9
38,6
45,5
3,6
41,7
66,7
2,4
11,9
13,1
6,0
| 71 |
Estate 2004 – Inverno 2005. Indagini condotte presso il
Mart di Rovereto.
ESTATE 2004 (E): 294 QUESTIONARI VALIDI
INVERNO 2005 (I): 886 QUESTIONARI VALIDI
Parte 1
VALUTAZIONE OFFERTA CULTURALE
1. Motivo della visita
Per
Per
Per
Per
Per
ragioni di studio
ragioni connesse al proprio lavoro
interessi culturali
curiosità
accompagnare altre persone
2. E’ la prima volta che visita questo Museo?
Si
No
E
4,1
6,8
76,1
16,4
5,1
I
8,1
8,4
61,9
23,1
5,9
71,4
28,6
56,1
43,9
3. Se NO, potrebbe indicare quante altre volte ha visitato il
Museo, oltre ad oggi?
1 volta
2 volte
3-5 volte
6-10 volte
più di
43,9 34,5
13,4 21,6
31,7 28,7
8,5
8,7
102,4
6,6
4. Prima di questa visita, si è documentato sui temi della mostra?
No
Sì
Se sì
leggendo libri/riviste divulgative
leggendo libri/riviste specializzate
guardando programmi televisivi o video
visitando siti internet
visitando altre mostre/musei
altro
40,4
59,6
40,4
59,6
32,9
24,6
7,2
33,5
16,8
15,6
32,0
19,4
4,1
34,6
5,6
19,3
65,1
18,0
16,6
60,1
21,8
18,1
87,7
7,5
4,5
79,2
16,5
4,3
E
I
13,7
81,4
19,4
79,4
5. Dopo aver visitato questa mostra, Le è venuto il desiderio
di acquisire maggiori informazioni sugli argomenti trattati?
Si
No
Non so
6. Ha visitato tutto il museo o solo la mostra temporanea?
Tutto il museo con la mostra
Solo la mostra in corso
solo il museo
7. Nel corso della Sua visita Lei ha usufruito della visita guidata?
Si
No
| 72 |
REPORT | novembre 2005
Non era prevista
8. ha effettuato degli acquisti al bookshop?
Si, ho acquistato la guida del Museo
Si, ho acquistato del materiale
Si, ho acquistato il catalogo della mostra
No
9. Come ha saputo dell’esistenza dell’evento/mostra
Stampa quotidiani
Stampa specializzata
Radio o TV
Internet
Pubblicazioni specifiche che promuovono l’evento/mostra
Affissioni/manifesti
Tramite azienda di promozione turistica
Presso struttura ricettiva (hotel, ristorante…)
Tramite agenzia di viaggio, T.O.
Associazione o circolo ricreativo
Amici e conoscenti
Invito inviato via posta/ eMail
10.Quanto tempo ha trascorso nel Museo?
meno di 1 ora
da 1 ora a 2 ore
oltre le due ore
11.Ha trovato questa mostra:
Chiara
Ricca di materiali
Coinvolgente
E
94,2
95,1
95,5
I
87,4
93,6
92,5
3,4
1,2
6,9
8,0
23,9
63,4
7,0
7,9
20,1
60,4
36,6
22,5
7,7
16,9
12,0
9,2
1,3
0,4
1,1
1,1
32,0
3,2
32,5
12,9
8,8
18,3
11,7
14,4
1,9
0,3
0,6
2,4
31,5
3,3
2,4
43,4
53,8
3,0
45,3
51,7
E
I
Confusa
5,8 12,6
Povera di materiali
4,9 6,4
Poco/per niente interessante 4,5 7,5
12.Potrebbe dare una valutazione riguardo a:
Per nulla o poco soddisfatto
Soddisfatto ☺
Abbastanza soddisfatto
Molto soddisfatto/sopra le mie aspettative ☺ ☺
argomento trattato
E
3,3
I
4,2
E
12,5
I
16,5
E
53,3
☺
I
47,1
☺☺
E
I
31,3 32,2
opere/oggetti esposti
2,9
3,4
12,5
18,2
53,3
50,3
31,3
28,0
supporti interattivi (se esistenti)
10,5
8,8
28,0
29,8
42,0
40,9
19,6
20,5
5,4
4,6
18,4
20,9
45,6
44,1
30,5
30,4
3,4
6,3
22,3
20,3
51,5
45,9
22,8
27,5
12,9
12,9
14,5
19,6
48,4
37,1
24,2
30,4
1,4
8,7
23,3
10,9
45,2
28,3
30,1
52,2
4,9
5,6
24,4
26,4
54,3
47,2
16,5
20,8
percorso
espositivo/allestimento/illuminazio
ne
pannelli e didascalie di
approfondimento
audioguide (se esistenti e
utilizzate)
visite guidate (se previste e
utilizzate)
qualità e chiarezza materiali
informativi accessori come
cataloghi, dépliant, etc (se
consultabili)
REPORT | novembre 2005
| 73 |
costo biglietto
servizi accessori (cafeteria,
bookshop…)
cortesia ed efficienza del personale
9,8
9,5
33,6
27,8
40,0
40,1
16,6
22,5
16,2
7,1
24,3
19,4
39,9
49,5
19,7
24,0
2,3
3,3
13,6
7,6
48,6
46,1
35,5
43,0
E
13.Era a conoscenza della “Trento card”?
No
Sì
se sì , l’ha acquistata?
Si, la card 24h
Si, la card 48h
No
I
90,9
9,1
90,0
10,0
4,3
95,7
2,7
8,2
89,0
14.Suggerimenti e proposte
Parte 2
MOTIVAZIONE DI VACANZA CULTURALE
E
15.Modalità di partecipazione
Solo
Con la famiglia
Con amici
Viaggio organizzato
Risposta errata
I
6,5
51,3
35,6
1,5
5,0
6,4
40,9
45,7
7,1
87,2
11,9
0,9
78,6
21,4
2,9
0,5
5,8
88,0
2,9
5,0
2,5
15,4
75,6
1,6
18.1 Sta trascorrendo/ intende trascorrere un periodo
di vacanza in Trentino
36,3
23,9
Può indicare la durata della permanenza prevista
1-4 giorni
5-10 giorni
11-15 giorni
più di 15 giorni
29,5
44,2
13,7
12,6
17,8
81,7
0,5
0,0
16.(per chi non fa parte di gruppo organizzato) Mezzo di trasporto utilizzato
Privato
Mezzi pubblici
Risposta errata
17.Provenienza
Residente
Residente
Residente
Residente
Residente
nel Comune
nel Comprensorio
in provincia di Trento
in altra provincia Italia
all’estero
( per i residenti fuori provincia, altrimenti passare a DATI ANAGRAFICI )
18.Motivo della presenza in Trentino:
| 74 |
REPORT | novembre 2005
18.2 E’ venuto in Trentino principalmente per questo evento/mostra/
visita museale.
54,9
Intende fermarsi?
No, non intendo pernottare in Trentino
70,9
Si, intendo fermarmi
29,1
18.3 E’ in Trentino per altri motivi
(lavoro, ragioni personali…)
65,3
87,5
12,5
8,3
10,8
34,0
50,0
15,6
0,4
50,2
32,6
17,2
40,7
43,6
14,1
1,7
34,6
52,4
13,0
19.Oltre a questo evento/mostra pensa di visitare
anche altri eventi/mostre/musei aperti sul territorio?
No
sì
Non so perché non conosco le opportunità esistenti
Risposta errata
20.Per quanto riguarda la ristorazione è orientato
preferibilmente su
Ristorazione veloce
Ristorante tipico
Non so perché non conosco le opportunità esistenti
Risposta errata
21.E’ interessato all’acquisto di prodotti tipici?
Si, senz’altro
No
Non so perché non conosco dei punti vendita e le opportunità
esistenti
Risposta errata
E
I
47,3
36,4
45,5
39,2
15,9
0,4
15,2
44,3
50,4
33,0
15,9
2,8
21,1
28,6
22.(Per coloro che alla domanda 18.1 o 18.2 hanno dichiarato
di fermarsi almeno una notte) Se sta trascorrendo/ intende
trascorrere un periodo di vacanza in Trentino
22.1 indicare la località/ambito in cui si soggiorna o intende soggiornare
22.2 è orientato su
Ricettività alberghiera
Ricettività extra-alberghiera
(agritur, Ostello, Campeggio, B&B, casa per vacanze...)
Altro (amici, camper…)
Risposta errata
22.3
In questo Suo periodo di vacanza, è interessato ad abbinare a questa visita
(risposte multiple):
frequentazione di uno più eventi culturali
54,4
5,9
frequentazione di uno o più musei
46,6
5,1
frequentazione di uno o più eventi enogastronomici
18,4
2,5
praticare uno o più sport
20,4
6,0
trascorrere momenti di riposo e relax in ambiente naturale
66,0
6,8
altro
2,9
0,7
REPORT | novembre 2005
| 75 |
22.4 Potrebbe indicare quanto spende mediamente al giorno durante questa sua vacanza
per le seguenti voci di spesa (N.B.: le singole voci di spesa, a differenza della spesa
media giornaliera totale, sono calcolate riferendosi soltanto a quei soggetti che
hanno effettuato delle spese per quelle voci):
:
preferisco non rispondere
88,1 94,2
vitto e alloggio
attività ricreative e culturali
igiene e bellezza
trasporto e spostamenti
shopping e souvenirs
€
€
€
€
€
spesa media giornaliera pro capite
69,50
22,88
10,67
19,89
34,58
€ 90,00
31,27
24,62
23,11
112,00
parte 3
DATI ANAGRAFICI
23.Età
24.Sesso
Maschio
Femmina
25.Titolo di studio:
scuola dell’obbligo / qualifica professionale
diploma di scuola superiore
laurea
risposta errata
26.Professione:
Operaio
Impiegato
Dirigente/imprenditore/libero professionista
studente
pensionato
casalingo/a
altro
risposta errata
| 76 |
REPORT | novembre 2005
43,0
39,7
43,3
56,7
43,9
56,1
11,0
35,7
53,0
0,4
11,7
37,3
50,9
2,7
23,5
36,4
3,8
18,6
8,0
4,5
2,7
2,3
29,8
31,5
2,2
23,1
8,6
2,3
Primavera 2005 Indagine condotta presso il Mart di
Rovereto (maggio-giugno).
PRIMAVERA 2005: 279 QUESTIONARI VALIDI
1. È la prima volta che visita questo Museo?
Sì
No
Potrebbe indicare quante altre volte lo ha visitato?
80,8
19,2
3,1
2. Potrebbe dare una valutazione riguardo ai seguenti aspetti:
Per nulla o poco soddisfatto = 1
Abbastanza soddisfatto = 2
Soddisfatto = 3
Sopra le mie aspettative = 4
Percorso espositivo (opere/oggetti
esposti)
Materiale di supporto (pannelli e
didascalie)
Cortesia ed efficienza del personale
Servizi accessori (cafeteria,
bookshop…)
Costo del biglietto
1
5,6
2
16,1
3
55,4
4
22,8
7,3
26,8
54,4
11,5
4,2
7,8
10,0
20,0
46,2
54,8
39,6
17,4
10,1
26,8
45,1
17,9
3. Provenienza
Ο
Ο
Ο
Ο
Ο
Residente
Residente
Residente
Residente
Residente
nel Comune
nel Comprensorio
in provincia di Trento
in altra provincia Italia
all’estero
3,1
0,8
5,7
77,9
12,6
SOLO per i residenti FUORI PROVINCIA, altrimenti passare ai DATI ANAGRAFICI
4. È venuto in Trentino principalmente per il Museo?
Ο Sì, sono in Trentino principalmente per la visita al Mart
Ο No, sono interessato a visitare il Mart ma sono in Trentino per altre ragioni
60,8
39,2
5. Intende pernottare (o ha già pernottato) una o più notti in Trentino?
Ο No, non ho pernottato e non intendo pernottare, rientrando
in giornata al luogo di residenza
Ο Sì, intendo pernottare (oppure ho già pernottato).
In tal caso può indicare:
Il numero dei pernottamenti:
1
2-3
4-7
La o le località di pernottamento (max due risposte)
La tipologia della struttura ricettiva:
Ο Ricettività alberghiera
Ο Ricettività extra-alberghiera
(agritur, ostello, campeggio, B&B)
Ο Altro (amici, camper…)
REPORT | novembre 2005
64,2
35,8
27,3
42,4
30,3
57,5
16,4
26,0
| 77 |
6. È interessato ad abbinare a questa visita:
Ο
Ο
Ο
Ο
Ο
frequentazione di altri musei – mostre
acquisto prodotti tipici
pratica di uno o più sport
momenti di riposo e relax in ambiente naturale
altro 8,6
30,5
12,9
75
25,4
7. Potrebbe indicare quanto spende mediamente al giorno durante questa sua
vacanza per le seguenti voci di spesa (N.B.: le singole voci di spesa, a differenza della
spesa media giornaliera totale, sono calcolate riferendosi soltanto a quei soggetti che
hanno effettuato delle spese per quelle voci):
• vitto e alloggio
€ 59,93
• attività ricreative e culturali
€ 23,35
• igiene e bellezza
€ 14,38
• trasporto e spostamenti
€ 25,54
• shopping e souvenirs
€ 32,31
• preferisco non rispondere
spesa media giornaliera pro capite
€ 107,00
DATI ANAGRAFICI
8. Età (v.m.)
9.
37,6
Sesso
Ο maschio
Ο femmina
10.
42,5
57,5
Titolo di studio:
scuola dell’obbligo
qualifica professionale
diploma di scuola superiore
laurea
20,5
4,1
25,1
50,2
11.Professione:
Ο operaio
Ο impiegato/insegnante
Ο dirigente
Ο imprenditore/libero professionista
Ο disoccupato
Ο studente
Ο pensionato
Ο casalingo/a
2,4
28,0
4,7
24,2
2,4
28,9
7,1
2,4
Ο
Ο
Ο
Ο
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REPORT | novembre 2005
BIBLIOGRAFIA
PUBBLICAZIONI
Binni L., Pinna G., “Museo”, Garzanti, Milano, 1989
Bollo A., “Indagine sul pubblico dei musei lombardi” Fondazione Fitzcarraldo, 2004
Chirieleison C., “La gestione strategica dei musei”, Giuffrè, Milano, 2002
Cieri Via C., “Studiolo”, (a cura di), Panini Editore, Modena, 1992
Colino R.M., “Il turismo culturale nelle città d’arte, il caso di Trento”
Tesi di laurea in Sociologia, Università di Trento, AA 2002/03
Corna Pellegrini G., “Progettare il Turismo”, Markes, Milano, 2000
Corna Pellegrini G., “Turisti viaggiatori. Per una geografia del turismo sostenibile”
Tramontana, Milano, 2000
Fundarò A., “l’insediamento del distretto culturale del sole”
Tesi di laurea in Economia, Università di Palermo, AA 2001/02
Liebenwein W., Cieri Via C.( a cura di), “Studiolo”, Panini, Modena, 1992
Kotler M., “Al servizio del pubblico” Etaslibri, Milano, 1990
Mazzolini R., “Andare al museo” Ed. P.A. Trento, 2002
Morazzoni M., “Turismo, territorio e cultura” DeAgostini, Milano, 2003
Moretti A., “Economia della cultura” lezione Master CISET 2002/3
Mottola M., “Il libro dei musei”, Allemandi, Torino, 1992
Serao F., Capogrossi Guarna F., Dainelli F., Sanesi I., “L’economia del museo” Egea,
Milano, 2002
Solima L., “Il pubblico dei musei: indagine sulla comunicazione nei musei statali
italiani”, Gangemi, Roma, 2000
Solima L., “La gestione imprenditoriale dei musei. Percorsi strategici e competitivi nel
settore dei beni culturali”, Cedam, Padova, 1998
Sbattella F., “Il marketing dei musei, il caso della fondazione Guggenheim di Venezia”
Tesi di laurea in Economia, Università di Tor Vergata - Roma, AA 1998/99
Vecco M., “Turismo e beni culturali” lezione Master CISET 2002/3
Williams R., “Culture” Fontana Press, Glasgow,1981
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Finito di stampare presso Esperia s.r.l. per conto di Casa Editrice Provincia Autonoma di Trento
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REPORT | novembre 2005
REPORT
Bollettino di documentazione su tematiche turistiche
a cura Osservatorio Provinciale per il Turismo della Provincia Autonoma di Trento
_________________________________________________________________________
Gruppo di lavoro dell’Osservatorio provinciale per il Turismo – Servizio Turismo – PAT
Gianfranco Betta
Irene Bertagnolli
Beatrice Bonfanti
Marco Franceschini
Paolo Maccagnan
Annamaria Sievers
Lorenza Tomaselli
Gabriele Turri
Lina Uccia
Stampato nel mese di dicembre 2005 presso Esperia s.r.l.
Si autorizza la riproduzione, parziale o totale del presente volume con la corretta citazione della
fonte.
Collana “Report”
1. La stagione turistica invernale 2003/04 in Trentino, 188 pagine, marzo 2005
2. Guida per i gestori di B&B, 148 pagine, aprile 2005
3. La stagione turistica estiva 2004 in Trentino, 216 pagine, giugno 2005
4. Analisi e approfondimenti per la predisposizione delle Linee Guida per la politica turistica in
Trentino, 252 pagine, agosto 2005
5. Vacanza Natura in Trentino – Aspettative e comportamenti di turisti e operatori nel Parco
Naturale Adamello Brenta, 152 pagine, ottobre 2005
6. Vacanza Benessere in Trentino – Un’indagine sulla soddisfazione del cliente, 80 pagine,
novembre 2005
7. Vacanza Cultura in Trentino – Un’indagine sui visitatori dei musei, 80 pagine, dicembre 2005
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