I visitatori dei Musei e il turista culturale in Trentino
by user
Comments
Transcript
I visitatori dei Musei e il turista culturale in Trentino
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Osservatorio Provinciale per il Turismo I visitatori dei Musei e il turista culturale in Trentino In collaborazione con Progettazione della ricerca: Gianfranco Betta, Guido Cagnoni. Indagine sul campo quantitativa: Katia Divina, Ida Malizia, Michela Tollardo. Stesura del rapporto: Gianfranco Betta (Capp. 2, 3 e 6), Guido Cagnoni (Cap 1 paragrafi 1, 2, 5; Capp 2, 4, 5) e Michela Tollardo (Cap 1 paragrafi 3, 4, 6, ripresi da tesi di laurea in corso di pubblicazione). Editing: Beatrice Bonfanti, Paola Feola, Michela Miori, Gabriele Turri, Annamaria Sievers Progetto grafico: Asteria |2| REPORT | novembre 2005 Premessa La presente indagine, condotta dall’Osservatorio provinciale per il turismo ed effettuata su diversi campioni di visitatori in alcuni Musei della provincia di Trento, si è posta come obiettivo di conoscerne il profilo e le caratteristiche. Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento progressivo della consapevolezza e dell’importanza di conoscere meglio il proprio pubblico effettivo e potenziale, sia da parte dei soggetti pubblici per orientare più efficacemente e in maniera efficiente interventi ed investimenti; e sia per i singoli Musei che in un’ottica aziendale hanno la necessità di meglio definire strategie di marketing, migliorare la comunicazione e la qualità dei servizi. L’offerta museale e culturale rappresenta un’importante risorsa anche a fini turistici, in grado di completare un paniere di offerte e di prodotti di cui è ricco il Trentino. Ma in più di un caso l’offerta museale e culturale può rappresentare il principale motivo di attrazione di un territorio per particolari target e segmenti di turisti. La ricerca messa in campo ha voluto indagare principalmente questi aspetti. Le indagini attivate mostrano come la motivazione di vacanza culturale si possa abbinare felicemente ad altre motivazioni di vacanza e come un’offerta culturale di qualità possa interessare numerosi turisti presenti in Trentino con altre motivazioni. Solo una minoranza (seppure significativa) dei visitatori di un Museo sono qualificabili infatti come turisti culturali, cioè soggetti che si spostano prioritariamente per ragioni culturali e decidono di pernottare per una o più notti in un luogo diverso da quello di residenza. Il ruolo strategico delle attività culturali nello sviluppo sociale del nostro territorio è indiscusso e l’attuale contesto ci impone di promuovere anche le dinamiche economiche connesse al mondo della cultura. Un incentivo importante alla intensificazione delle ricadute economiche delle attività culturali potrà venire dalla riorganizzazione di alcuni comparti cruciali, in primo luogo dai Musei. Riteniamo che i tempi siano maturi per una messa in rete di tutti i Musei della provincia al fine di una loro maggiore visibilità, sino alla creazione di nuove forme di promozione e di servizi che potrebbero essere ottimamente esemplificati in un’unica card museale a disposizione di residenti e turisti, componente importante di una card turistica del Trentino capace di mettere a sistema risorse culturali e offerta turistica, servizi di trasporto e ricettività. Le ricadute economiche che un’offerta di turismo culturale può comportare sono notevoli. Il visitatore di un Museo, come turista, ha un comportamento di consumo e di spesa mediamente superiore a quello degli altri turisti. Come soluzione ricettiva privilegia nettamente la ricettività alberghiera. Circa la metà dei visitatori sono interessati ad una ristorazione di qualità o all’acquisto di prodotti locali e tipici (con percentuali addirittura superiori per il turista culturale). REPORT | novembre 2005 |3| Un’altra tematica indagata dalla ricerca riguardava il livello di soddisfazione dei visitatori rispetto alla proposta e all’offerta di servizi presenti nel Museo. Il livello di soddisfazione espresso è sempre molto elevato per tutti gli aspetti considerati, con punte di eccellenza soprattutto sulla valutazione del personale, indice di una capacità da parte dei Musei indagati di predisporre un’offerta di qualità in grado di soddisfare le aspettative dei loro visitatori Tiziano Mellarini Assessore all’agricoltura, commercio e turismo Margherita Cogo Assessore alla cultura PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO |4| REPORT | novembre 2005 SOMMARIO Premessa ............................................................................................................................................ 3 1. TURISMO CULTURALE E MUSEI .............................................................................. 9 1.1 Il viaggio e il tempo libero..................................................................................... 9 1.2 Turismo culturale................................................................................................... 9 1.3 Il museo nei secoli............................................................................................... 12 1.3.1 La prima fase: dal collezionismo alla nascita dei Musei ......................... 12 1.3.2 La seconda fase: la conservazione e la tutela del patrimonio................ 15 1.3.3 La terza fase: verso la valorizzazione ....................................................... 15 1.4 La normativa sui musei....................................................................................... 16 1.5 Le caratteristiche del servizio museale............................................................. 18 1.5.1 Tutela versus valorizzazione ...................................................................... 18 1.5.2 Museo come sistema cognitivo ................................................................. 19 1.5.3 Processi di creazione e diffusione della conoscenza.............................. 19 1.6 L’ottica organizzativa: il museo azienda ........................................................... 20 2. LA RICERCA DELL’OSSERVATORIO ..................................................................... 22 1.1 Le ricerche nei musei .......................................................................................... 22 2.1.1 Utilità della conoscenza del pubblico........................................................ 23 2.1.2 Perché fare una ricerca............................................................................... 24 2.1.3 Cosa si può indagare e conoscere ............................................................ 24 2.1.4 Temi e strumenti .......................................................................................... 24 2.2 Il questionario ...................................................................................................... 25 2.2.1 Il contenuto del questionario ..................................................................... 26 2.2.2 Tipo di comunicazione ................................................................................ 26 2.2.3 La redazione del questionario.................................................................... 27 2.3 La ricerca dell’Osservatorio ............................................................................... 28 2.3.1 Finalità .......................................................................................................... 28 2.3.2 Modalità ........................................................................................................ 28 2.3.3 Scelte strategiche ed operative.................................................................. 30 3. LE INDAGINI EFFETTUATE NEL PERIODO ESTIVO ............................................. 32 3.1 I principali risultati............................................................................................... 32 3.1.1 Turisti ed escursionisti ............................................................................... 33 3.1.2 Il comportamento e il profilo del visitatore............................................... 34 3.2 Indagine presso i punti informativi delle APT di Trento e Rovereto .............. 35 4. I VISITATORI. UN’ANALISI DIACRONICA ............................................................... 38 4.1 Aree di indagine................................................................................................... 38 4.1.1 Un confronto con indagini precedenti....................................................... 38 4.2 Composizione dei campioni nelle indagini dell’Osservatorio ........................ 39 4.3 Caratteristiche socioanagrafiche del visitatore................................................ 41 REPORT | novembre 2005 |5| 4.3.1 Il turista culturale......................................................................................... 44 4.4 Comportamento durante la vacanza.................................................................. 46 4.5 Comportamento nel museo ................................................................................ 48 4.6 Valutazione offerta turistica................................................................................ 52 5. LA CUSTOMER SATISFACTION.............................................................................. 54 6. CONCLUSIONI........................................................................................................... 57 |6| REPORT | novembre 2005 INDICE DELLE FIGURE Grafico 1: Composizione del campione per singola indagine........................................................ 32 Tab. 1: Caratteristiche socio-anagrafiche dei visitatori dei Musei ................................................. 34 Grafico 2: Confronti spese medie giornaliere tra valore medio e turista culturale ...................... 36 Grafico 3: Composizione del campione. Prima indagine ................................................................ 40 Grafico 4: Composizione del campione. Seconda indagine ........................................................... 40 Grafico 5: Composizione del campione. Terza indagine................................................................. 40 Tab. 2: Caratteristiche socio-anagrafiche dei visitatori del Mart per singola indagine ............... 41 Grafico 6: Provenienza dei visitatori del Mart per singola indagine .............................................. 42 Grafico 7: Andamento dell’effetto prossimità nel tempo ................................................................ 43 Grafico 8: Livello di fedeltà dei visitatori del Mart per singola indagine. ...................................... 44 Tab. 3: Caratteristiche socio-anagrafiche del turista culturale ...................................................... 44 Grafico 9: Fedeltà media del visitatore del Mart e del turista culturale ......................................... 45 Grafico 10: Comportamento del visitatore del Mart durante la vacanza: con chi è venuto? ...... 46 Grafico 11: Spesa media per singola indagine ................................................................................ 47 Tab. 4: Comportamento del visitatore del Mart in vacanza per singola indagine. ....................... 48 Grafico 12: La stampa e il passaparola come fonti informative per singola indagine................. 49 Grafico 13: Curiosità e cultura come motivazioni di visita per singola indagine ......................... 50 Grafico 14: Scelta della visita guidata per indagine. ....................................................................... 51 Grafico 15: Conoscenza e acquisto Trento Card ............................................................................. 52 Grafico 16: Conoscenza e acquisto Trento Card ............................................................................. 52 Grafico 17: Conoscenza e acquisto della Rovereto Card Estate 2004 .......................................... 53 Grafico 18: Conoscenza e acquisto della Rovereto Card Inverno 2005 ........................................ 53 Tab. 5: Livello di soddisfazione per singola indagine .................................................................... 54 Tab. 6: Quote di soddisfatti/molto soddisfatti per singolo aspetto .............................................. 55 Grafico 19: Quote di soddisfatti/molto soddisfatti per singolo aspetto ....................................... 55 Tab. 7: Turista culturale. Percentuali di delusi e soddisfatti nelle tre indagini dell’Osservatorio ................................................................................................................................. 56 Tab. 8: Scelta di aggettivi per le mostre della prima e della seconda indagine (percentuali)..... 56 REPORT | novembre 2005 |7| |8| REPORT | novembre 2005 1. TURISMO CULTURALE E MUSEI stesso autore si interroga sugli sviluppi che potranno aprirsi davanti a noi, in ragione del 1.1 Il viaggio e il tempo libero fatto che per la prima volta dopo millenni di storia, il tempo libero è più esteso di quello Il viaggio è un elemento da sempre presente lavorativo. nella solo Questa caratteristica della modernità porta al dunque a riconsiderare il ruolo che sta fenomeno del turismo, che invece pone le sue assumendo il viaggio per l’individuo e a basi in tempi molto più recenti. produrre alcune riflessioni sul nuovo concetto La cultura moderna infatti è sempre più di turismo, al ruolo che sta ricoprendo e alle caratterizzata dal concetto di transito, di nuove forme che ha assunto. trasferimento e di viaggio, grazie soprattutto Tra le modalità che si stanno diffondendo più allo svilupparsi di fattori concomitanti quali rapidamente vanno annoverate le vacanze l’aumento del tempo libero, nuove aspirazioni multiscopo, gli short break, i city trip e in e modelli di comportamento, le moderne generale un aumento di interesse per la tecnologie. cultura. Secondo Eric J. Leed la storia del viaggio è È questo approccio infatti a determinare i come una forza che muta il corso della storia presupposti per gli altri fattori, in particolare umana, un movimento nello spazio che entra promuovendo nelle collettive, esperienze di tipo educativo a fianco di riplasmandole in un cambiamento che è opportunità di svago puro (da qui la nuova l’educazione sul viaggio e al viaggio, come vacanza multiscopo, intesa come periodo in testimonia la letteratura da secoli: tra il viaggio cui antico differenza bisogni) e nella scelta di periodi brevi, di norma sostanziale sta nel senso di necessità e di un week end o 3 giorni, svolti nell’arco destino di allora e nell’assenza di bisogno e di dell’anno e indifferentemente dalla stagione. storia recentemente dell’umanità, può personalità e quello essere individuali moderno ma accostato e la la l’individuo possibilità può di soddisfare fruire di molteplici scopo di adesso. Questa assenza di bisogno fa riflettere sul ruolo che gioca il tempo libero nelle nostre vite 1.2 Turismo culturale quotidiane: il “loisir”, secondo lo studioso Dumazedier, non è un momento compensativo Il turismo culturale è un fenomeno articolato rispetto al tempo lavorativo, ma è tempo da che è formato dall’unione di due concetti che impiegare per lo sviluppo umano e per già superare l’antinomia lavoro-svago. complessità, turismo e cultura. In questo frangente l’individuo, infatti, non è Da qui discende la difficoltà nel darne una più soggetto a una necessità, dunque può definizione da tutti accettata, uno scoglio che vivere si una scelta completamente libera, creando una propria dimensione soggettiva. Lo in può sè presentano affrontare caratteristiche cercando però di di approfondirne i diversi aspetti. REPORT | novembre 2005 |9| Parlando di turismo si può cominciare da un diventa: approccio di natura concettuale, ovvero basato 1. generale processo di sviluppo spirituale ed sulla descrizione di cosa è l’oggetto estetico; dell’analisi. 2. indicatore di un particolare modo di vivere; È di aiuto in questo frangente la definizione 3. lavoro e pratica di attività intellettuali ed individuata dal Tourism Society della Gran artistiche. Bretagna, per cui il turismo è individuato dal In seguito si è passati all’identificazione di due temporaneo usi principali del termine, per cui cultura viene movimento di persone (includendo i movimenti per tutti gli scopi) per intesa come processo e come prodotto: un breve periodo (comprese escursioni e - processo spostamenti verso l’approccio che deriva destinazioni dall’antropologia e dalla sociologia, che vede diverse dai luoghi in cui esse normalmente la cultura come codice di condotta e vivono e lavorano, e nelle attività che svolgono indicatore durante questa permanenza. produzione di significato di uno specifico Altro approccio è quello di natura tecnica, che gruppo sociale (i cui contorni e dimensioni invece permette di misurare il volume e il cambiano da contesto a contesto), quel valore del fenomeno da analizzare. processo attraverso il quale la gente dà Partendo dalla definizione adottata dal World senso a sé stessa e alla propria vita; Tourism giornalieri) è Organization, generalmente a livello e riconosciuta internazionale (è applicata anche dalla Commissione Europea) il del campo sociale della - prodotto è l’approccio derivante dalla critica letteraria, che vede la cultura come risultato delle attività di un individuo o di un gruppo. turismo è identificato dall’insieme di attività che Questi gli e sovrappongono, ma ultimamente e soprattutto soggiorni in luoghi diversi da dove di solito in ambito turistico stiamo assistendo a un risiedono, per un periodo inferiore ad un anno, riavvicinamento. per svago, motivi di affari o altri scopi; nella Vista come processo, la cultura, elemento che stessa diventa genera motivazione a partecipare, ha come discriminante per la suddivisione nelle due finalità la ricerca di autenticità e di significato grandi classi principali dei turisti (permanenza attraverso la fruizione di un luogo. superiore alle 24 ore) e degli escursionisti Un ulteriore esame delle definizioni esistenti (inferiore alle 24 ore e non comprendente un utilizzato in alcune recenti ricerche porta pernottamento). all’identificazione di due approcci: La definizione di cultura presenta un grado di - quello dei siti e monumenti difficoltà ancora più elevato, poiché tantissimi - quello concettuale. sono gli approcci che lungo i secoli sono stati Il primo si concentra sulla descrizione del tipo proposti da studiosi e intellettuali appartenenti di attrazioni visitate dai turisti: da qui deriva la a tutte le correnti di pensiero. facilità di identificazione di dati quantitativi, Tra le più moderne accezioni vanno dapprima anche se relativamente limitata ai siti. Una lista segnalate di questi luoghi è stata stilata dall’ECTARC nel individui compiono definizione le tre il durante periodo tipologie viaggi delineate da Raymond Williams (1981), per cui la cultura | 10 | due 1989 e prevede: REPORT | novembre 2005 approcci raramente si - siti archeologici e musei viaggio permette di entrare in una realtà fisica - architettura (rovine e città) e umana da cui sperimentare caratteri e storia; - arte, festival, eventi, gallerie, musica e dunque viaggiare è un fenomeno culturale. Il danza turismo diventa pertanto uno strumento per - spettacolo (teatro e cinema) capire e interpretare il territorio e la sua - viaggi e studio della lingua cultura, - pellegrinaggi e manifestazioni religiose cosmopolita, accostando, tra gli impulsi che - folklore e sottoculture. stanno alla sua base, all’aspetto prettamente La compilazione di questa lista è stata ludico anche quello della conoscenza. improntata a una definizione come consumo di Con cultura “alta”. l’esperienza di confronto e conoscenza con Il secondo approccio, quello concettuale, cerca individui di descrivere motivazione e significato attribuiti maggiore, poiché il turismo può essere una al turismo culturale, cioè si focalizza sul perché preziosa occasione per superare le barriere e sul come si viaggia. etno-culturali, per percepire le diversità e dare Altri sforzi di sintesi concettuale per definire il un significato concreto al rapporto tra noi e turismo culturale sono quelli della ATLAS, cioè l’altro. In definitiva il turismo culturale non può la European Association for Tourism and e non deve essere considerato un fenomeno Leisure Education che si è basata su una post-moderno, precedente accezione creata dall’Irish Tourist comportamento umano che, originatosi col Board (per cui si viaggia per aumentare grand tour, è mutato e continua ad evolversi l’apprezzamento lungo il tempo. delle risorse culturali dando lo forma sviluppo “altri” a della assume ma è una pratica tendenza turistica, un’importanza un’espressione del dell’Europa). Partendo dall’assunto di D. Wynne (The L’ATLAS ha cercato di trovare una sintesi tra i culture industry, 1992) per cui il consumo post- due diversi approcci, in quanto il primo è utile moderno ha portato alla disintegrazione della per la misurazione quantitativa, il secondo per distinzione classica tra cultura alta e bassa (o descrivere popolare), le attività e comprendere le si può comprendere come il motivazioni. fenomeno del turismo culturale abbia finito per La sua definizione concettuale/tecnica riguarda espandersi fino ad includere elementi prima il movimento di persone verso attrazioni non accettati; se a questo aggiungiamo il culturali lontane dal luogo di residenza, al fine progressivo di soddisfare i loro bisogni culturali. turismo e vita quotidiana, siamo portati a Turismo e cultura trovano infine un terreno considerare anche quei fenomeni di mera comune come “esperienza”. passività nella fruizione di cultura, come quelli Il turismo è da considerare infatti anche come che assorbono l’atmosfera o ne saggiano il un mezzo di conoscenza, cioè un modo di cibo locale, oltre a quelle attive come la visita apprendere, giudicare e fare proprio ciò che si a un museo o la partecipazione a un concerto. erodersi della distinzione tra incontra (Corna Pellegrini G., 2000). Attraverso il viaggio si riconosce l’esistenza e l’importanza di altre realtà, paesaggi, civiltà. Il REPORT | novembre 2005 | 11 | raccolta, o conservazione, ma anche di 1.3 Il museo nei secoli memoria e soprattutto luogo riservato, sacrale, religioso” (Cieri Via C., 1992) di cui ci restano Il termine museo viene fatto derivare dalla molte testimonianze letterarie e raffigurazioni locuzione greca museion, cioè “luogo delle pittoriche. Muse”, utilizzato per identificare la struttura Dall’età umanistica in poi il termine studiolo pubblica creata da Tolomeo I nel III secolo amplia il suo significato e, da luogo fisico di a.C. insieme alla biblioteca di Alessandria. studio, viene a ricomprendere anche gli oggetti Tale struttura – oltre a raccogliere volumi e dello studio: è il gabinetto scientifico in cui probabilmente anche opere d’arte - ospitava le vengono analizzati e conservati documenti riunioni dei filosofi e degli studiosi del tempo. preziosi, oggetti rari, libri, clessidre, astrolabi, Nella sua accezione originaria, dunque, il strumenti museo è prima di tutto uno spazio fisico ben musicali. identificabile, un luogo di incontro tra gli È luogo della mente e della memoria, ma intellettuali nel anche stanza del “tesoro” che, sul modello confronto e nel dibattito, motivi e stimoli per la delle Wunderkammern3 nord-europee, poteva ricerca e lo sviluppo della conoscenza. comprendere sia reliquie o oggetti sacri, sia dell’epoca che trovavano, di misurazione e matematico- insegne di potere, oggetti caratterizzati da un 1.3.1 La prima fase: dal collezionismo alla puro valore materiale come oro, gioielli, pietre nascita dei Musei preziose. È enciclopedica l’idea come della collezione rappresentazione e Fino all’età umanistica il concetto di museo “teatro” del mondo. Ancora per buona parte del resta legato ad un luogo di studio e di quindicesimo secolo, infatti, rimane uno stretto meditazione1: uno spazio-biblioteca oppure un legame tra archivio, biblioteca e tesoro, in edificio con funzione di “accademia”, sul genere conservati in uno stesso spazio fisico. modello platonico, oppure ancora lo “studiolo” 2 Dal quattrocento in poi, inoltre, si fa più vivo degli intellettuali dell’epoca, “luogo di studio, di l’interesse per il mondo antico e lo studio della civiltà classica sia come ideale di vita, che 1 “Lo studio del collezionismo in epoca medievale risulta particolarmente complesso, sia per la carenza di fonti storiche, sia per l’atteggiamento della Chiesa dell’epoca, unico arbitro della vita quotidiana, fortemente ostile ad ogni forma di possesso e di attaccamento a ricchezze materiali. Unico stimolo alla raccolta di tesori nelle chiese, così come dei reperti del mondo classico, restava dunque, non uno studio del loro intrinseco valore culturale, ma la possibilità di trasformarli in oggetti simbolici o allegorici, manifestazioni concrete, dell’inesauribile fantasia creatrice del divino.” (Chirieleison C., 2002). 2 “Modello dello studiolo umanistico si può considerare l’atriolum di Petrarca, il cui nome deriva dal fatto che le prime biblioteche venivano collocate nell’atrium: il cortile, infatti, era il luogo della casa dove si esercitavano tutte le funzioni pubbliche e private, il “cuore” della domus romana.” (Ibidem, pag. 53). | 12 | etico, che di gusto: le collezioni degli umanisti cominciano ad arricchirsi delle vestigia di quel passato che si cercava di far rivivere attraverso le testimonianze visive dei reperti, divenuti simbolicamente anche “exempla virtutis”, oltre che canoni estetici. Con i Medici 3 Termine tedesco volto ad indicare la camera delle meraviglie; sito atto al manifestarsi del prodigio alchemico; camera dei miracoli: del creato, della natura, della scienza, della tecnica, dell'arte. Già dal secolo XV si andava affermando la categoria dei 'virtuosi', dilettanti di Arte e di Scienza; nascevano così Studioli o Wunderkammern, dove i prìncipi si dilettavano di Alchimia. REPORT | novembre 2005 a Firenze nel ‘500 si compie il passaggio da un I visitatori del museo di Giovio seguono un collezionismo basato sul concetto di valore percorso ben definito, cadenzato da didascalie materiale ad uno fondato anche e soprattutto precise e notizie bibliografiche dei personaggi su un valore estetico ed etico. Sempre in illustrati nei ritratti, posti a modello etico e quest’ottica si ha una prima apertura delle morale, con un intento illustrativo e didattico: collezioni verso l’esterno: si tratta di studiosi o non più una collezione disordinata, ma un ben amici del collezionista a cui vengono mostrate preciso orientamento museografico, con una con orgoglio le opere possedute. dichiarata funzione pubblica. Durante il Rinascimento italiano acquistano L’istituzionalizzazione definitiva della forma di per la prima volta un significato concetti come “museo” avviene tra il 1600 e il 1700, anni in quello di collezione, di tutela e di salvaguardia cui il termine viene già utilizzato per indicare le del patrimonio artistico. raccolte di principi o scienziati aperte ad un Sempre in Italia tra il 1400 e il 1500 nascono i pubblico elitario di appassionati (Mottola M., primi musei “pubblici”: la donazione di Sisto IV 1992). a Roma, la Galleria degli Uffizi a Firenze, Nel 1700 si assiste al progressivo passaggio l’Antiquario Grimani a Venezia, divengono veri dal collezionismo privato alla gestione pubblica e del patrimonio storico-artistico dei singoli stati. propri modelli a livello mondiale. La donazione di Sisto IV al Museo Capitolino, in I particolare, è la prima ad essere aperta al appartengono pubblico, sulla base del principio, recuperato personalmente al sovrano e assumono uno dal diritto romano, della libera accessibilità specifico rilievo come mezzo di comunicazione delle raccolte: è con questo gesto che il popolo con la borghesia che rivendica i propri diritti, si appropria del diritto a fruire del proprio anche culturali, attraverso l’appropriazione del patrimonio, sia come atto politico, sia come diritto di accedere al museo. monito morale ed etico. Il termine “museo” nel Il frattempo era ricomparso anche negli scritti abbandona l’Italia, dove lo sviluppo della degli umanisti e utilizzato ad indicare lo spazio borghesia rimane soffocato, e si sposta verso fisico destinato ad esporre le opere d’arte. Per la Francia e l’Inghilterra, dove nelle accademie le prime teorizzazioni vere e proprie, tuttavia, la ricerca scientifica trova un terreno sempre bisogna aspettare la metà del ‘500 con gli più fertile e dove i musei diventano lo scritti di Paolo Giovio (Binni L., Pinna G., strumento privilegiato di tale ricerca: sono gli 1989): è proprio con la raccolta di Giovio dei ideali dell’Illuminismo che cominciano ad ritratti “degli houmini famosi” , infatti, che si affermarsi. Il British Museum, inaugurato nel apre un nuovo periodo. 1753, inizialmente è un “grande, organizzato, 4 musei fulcro diventano di alla questo pubblici Stato in e processo, quanto non più tuttavia, laboratorio scientifico” (Binni L., Pinna G., 1989), centro di ricerca diretto da scienziati. La 4 L’uso di porre ritratti di uomini illustri negli studi, documentato a partire dal XV secolo, si inserisce in questo contesto come chiaro richiamo alle biblioteche dell’età classica, adornate da statue e raffigurazioni di personaggi di chiara fama, spesso in diretto collegamento con le classificazione per discipline dei libri negli scaffali. qualifica di museo pubblico deriva dal fatto che, in base allo statuto dell’epoca, in alcuni giorni della settimana, il museo poteva essere visitato da qualche decina di studiosi di fama. REPORT | novembre 2005 | 13 | Il museo, oggetto di un rinnovato interesse esclusivamente privato. Solo dopo qualche scientifico, secolo superata rinascimentale di la mero concezione contenitore comincia ad avere una sua delle autonomia dal resto del patrimonio, anche collezioni, diventa un luogo deputato alla spaziale: le vengono dedicati degli ambienti produzione di conoscenza e di cultura ma specificatamente bisogna aspettare la rivoluzione francese non perché si affermi realmente il diritto dei cittadini proprietario, ma anche di altre persone, a fruire delle collezioni private. seppur ancora limitate ad una cerchia molto In Italia, nel frattempo, nascono le prime ristretta; più a riservati solo all’esposizione, beneficio del diretto professionalità specifiche: la direzione dei - la seconda fase si colloca tra il 1600 e il musei viene affidata agli storici dell’arte e agli 1700, quando prendono vita le prime archeologi, i conoscitori si occupano degli istituzioni museali: la collezione acquista acquisti una e cominciano a fiorire i primi autonomia, almeno funzionale, restauratori. “Il regime napoleonico segna una completa profonda frattura in questo panorama: le leggi proprietario, man mano che diventa più di soppressione e di incameramento dei beni visitabile. ecclesiastici da una parte, e le requisizioni costituiscono il contorno di tale importante dall’altra portano alla disgregazione di quel passaggio e pongono le basi per una museo diffuso che era stata fino ad allora diffusione l’Italia e alla perdita di molti contesti culturali, “pubblico”, portatore di una missione di cancellando il legame tra le opere, la storia educazione. Tale fase è estremamente locale, l’ambiente e i luoghi di origine” critica nell’influenzare la futura evoluzione (Chirieleison C., 2002) . dei sistemi museali dei diversi Paesi. In Nel corso del diciannovesimo secolo i musei si Italia, dove l’Illuminismo non si radica mai a vanno caricando di ulteriori funzioni: queste pieno e dove la borghesia non riesce a istituzioni hanno il compito di ristabilire quel trovare un suo spazio di affermazione, i legame tra l’arte e la vita quotidiana che musei tendono ad avere un minore rilievo Napoleone, prima, e l’industrializzazione, poi, nel avevano sempre più lacerato. Le peculiarità dell’epoca e restano tendenzialmente fermi del sistema museale italiano, e alcune sue al modello chiuso e autoreferenziale del distorsioni, derivano Rinascimento; progressive nei . da ideali dell’Illuminismo legittimazione progresso scientifico del del e museo filosofico possono individuare tre momenti critici di del museo sul modello napoleonico e viene questo processo: imposta primo particolare e patrimonio - l’ultimo periodo coincide con la concezione il In Gli al si - durante secoli. sedimentazioni rispetto periodo, quello del in Italia “musealizzazione nelle forzata”, vesti di estranea una al collezionismo di sovrani, nobili e studiosi contesto culturale delle opere, con il solo non si può ancora parlare di una “istituzione fine della propaganda politica. In mancanza museale”: la collezione non è in alcun modo di una precedente apertura del museo verso distinta né distinguibile dal patrimonio del l’esterno si ha la semplice trasposizione di suo proprietario ed è rivolta ad un suo uso una logica di collezionismo privato in una | 14 | REPORT | novembre 2005 logica di collezionismo pubblico. Lo scopo cultura diviene quello della conservazione fine a sé archeologia. È il primo passo verso una nuova stessa, indipendentemente funzione dei musei: il recupero della memoria. volontà o capacità di da qualsiasi comunicare un messaggio. popolare, di civiltà contadina, di Il secondo dopoguerra, infatti, è un momento a livello europeo di grande crescita del numero dei musei, destinato ad esplodere negli anni 1.3.2 La seconda fase: la conservazione e ‘70-‘80: “in un’epoca in cui i mutamenti della la tutela del patrimonio società si susseguono incessanti e veloci emerge con forza il bisogno di riaffermare le Il ‘900 per i musei europei segnala l’inizio di un proprie radici” (Chirieleison C., 2002). periodo di decadenza. Venuta meno sia la Dalla seconda metà degli anni ottanta in poi, natura ideologica che sosteneva i grandi musei dopo un periodo di ripensamento, avviene un di stato dell’800, sia la strumentalità rispetto nuovo mutamento: entrano nei musei le all’ascesa della borghesia, i musei perdono la scuole, i turisti, le masse5. Nella realtà italiana, loro missione. allora, si assiste ad una spaccatura: da una Per quanto concerne il contesto italiano i primi parte, pochi grandi famosi musei sovraffollati, provvedimenti legislativi pre-unitari traggono la alla ricerca di una nuova identità, con tutti i loro ispirazione dalla necessità di garantire la problemi connessi alla creazione di servizi fino conservazione e la salvaguardia del patrimonio ad artistico nazionale, messa in pericolo dalla parcheggi; dall’altra una marea di musei meno scarsa secoli conosciuti, deserti e abbandonati a sé stessi. precedenti verso questo problema e in seguito In questi anni comincia poi a diffondersi una dal succedersi degli eventi bellici. maggiore sensibilità dimostrata nei allora inesistenti, attenzione dai book-shop all’efficienza ai della gestione, anche in funzione del nuovo ruolo 1.3.3 La terza fase: verso la valorizzazione sociale reclamato per i musei. Si afferma contemporaneamente una nuova visione dei I primi segnali di un cambiamento di mentalità beni culturali, da un si possono individuare nella seconda metà del potenzialmente secolo scorso quando, venute meno le istanze occupazione; dall’altro come veicolo di crescita nazionalistiche ed espansionistiche, alcuni della comunità attraverso un impiego culturale intellettuali dell’epoca cominciano a porsi il del tempo libero. produttivi lato di come beni ricchezza e problema dell’individuazione di una mission per i musei. 5 L’obiettivo di fondo è far sì che i cittadini tornino a “riappropriarsi” dei musei, valorizzando la propria funzione educativa e di identità sociale. In questi anni cominciano a diversificarsi le tipologie museali: non più solo musei di arte o della scienza, nelle loro molteplici sfaccettature, ma anche musei di “Da un lato lo sforzo di apertura del museo al sociale, specialmente attraverso il rapporto con le scuole, incoraggiava un nuovo tipo di pubblico che fino ad allora non aveva osato avvicinarsi al museotempio e apriva davvero i musei all’epoca delle visite di massa. Dall’altro, per aprirsi, per darsi a tutti, il museo aveva dovuto rinunciare alla sua “aura” sacra; e ciò aveva avuto anche dei contraccolpi negativi. Musei diventati libro scolastico o ateliers per la didattica del fai-da-te artistico; musei sgombrati per diventare contenitori di mostre e manifestazioni effimere; musei sommersi dalle folle” (Mottola M., 1992, pag. 153). REPORT | novembre 2005 | 15 | Certamente le fissate numerose limitazioni alle facoltà del tutela; privato proprietario, attraverso il meccanismo semplicemente essa non viene più vista come della notifica del vincolo. Si prevede, tra l’altro6: fine - l’impossibilità esigenze, non né a sé vengono l’interesse stessa, meno per ma né la funzionale al di restaurare, rimuovere, raggiungimento della massima godibilità del trasportare o modificare la cosa senza patrimonio autorizzazione; culturale e di positivi ritorni economici. - il potere di ispezione dell’amministrazione per verificare lo stato di conservazione e il corretto uso della cosa; 1.4 La normativa sui musei - il diritto dell’amministrazione ad intervenire coattivamente con restauri o ad ordinare il Un’analisi del quadro normativo che disciplina ricovero in istituzioni pubbliche qualora il la problematica dei beni culturali rappresenta bene versi in una condizione di pericolo; la premessa per comprendere i mutamenti che - il diritto di prelazione dello Stato in caso di alienazione a titolo oneroso; hanno determinato l’attuale scenario e, quindi, il sistema di vincoli ed opportunità che regola - il potere di espropriare i beni di interesse storico-artistico per ragioni di pubblica utilità. le condotte degli operatori del settore. In termini generali è possibile identificare Il secondo periodo, invece, è riferibile al almeno tre intervalli temporali relativamente decennio immediatamente successivo, che alla legislazione prodotta in materia (Solima L., vede 1998). importanti per la ridefinizione degli assetti Il primo, piuttosto ampio, si riferisce al periodo istituzionali all’interno del settore. compreso tra i primi anni del secolo e gli anni Gli anni Settanta rappresentano un decennio Sessanta, durante il quale vengono formulate di grandi trasformazioni, in cui si prefigura un le prime soluzioni normative in ordine al nuovo problema della tutela del patrimonio artistico demandato il compito della tutela e della nazionale. valorizzazione del patrimonio culturale italiano. L’impianto normativo istituito dalla legge del “Si tratta, probabilmente, della prima presa di ’39 ed coscienza dell’esistenza di una dotazione, integrazioni, tutt’oggi in vigore, è destinato a artistica e architettonica unica al mondo, in modellare profondamente anche la fisionomia grado di rappresentare, al di là della sua dell’amministrazione pubblica in tema di beni intrinseca valenza sotto il profilo sociale, un culturali, tutta incentrata sulla politica della volano di sviluppo per il tessuto economico tutela, nazionale” (Solima L., 1998). e dalle successive tendenzialmente modifiche indifferente alle la nascita assetto problematiche legate alla fruizione e tanto Durante questo meno alla valorizzazione. compimento tre di delle provvedimenti istituzioni decennio mutamenti si a molto cui portano è a estremamente Il perno della legge 1089/39, infatti, è il regime di proprietà dei beni culturali, più che la loro funzione sociale. Se vengono quasi trascurati i beni di proprietà pubblica, vengono invece | 16 | 6 Per approfondimenti sulla legge 1089/39 e sue possibili interpretazioni si veda: Alibrandi T., Ferri P.G., “I beni culturali ed ambientali”, Giuffrè, Milano, 1997. REPORT | novembre 2005 significativi: “funzioni - nel 1975 viene creato il Ministero per i Beni biblioteche e musei di enti locali e di Culturali e Ambientali (MBCA) che accorpa interesse locale e gli archivi storici” degli enti una serie di competenze fino ad allora locali. distribuite tra una pluralità di organismi I riflessi dell’impostazione alla base di istituzionali questo trasferimento non si sono rivelati del (Presidenza del Consiglio, amministrative inerenti alle Ministero della Pubblica Istruzione, Ministero tutto degli Interni). Tale Ministero, come indicato decentramento nell’art. 1 della normativa emanata per circostanze, disciplinarne organizzativo, sacrificate dalle resistenze al mutamento da “provvede alla tutela e alla valorizzazione parte dell’Amministrazione centrale, che, dei beni culturali ed ambientali, archeologici, riservandosi una porzione consistente di storici, artistici, archivistici e librari... Tutela poteri, ogni altro bene del patrimonio culturale potenziamento nazionale che non rientri nella competenza deverticalizzazione di altre amministrazioni statali o che gli sia 1998); l’assetto - il attribuito da leggi successive”. favorevoli; “le finiscono, per essere contribuisce trasferimento istanze ad in del diverse stemperate inibire il dell’azione attuata” delle e reale di (Solima L., competenze sul Inoltre, nella suddetta legge, viene adottato patrimonio artistico e storico alle Regioni a il termine “bene culturale” in sostituzione statuto speciale. della locuzione “cose” di interesse storico ed Il terzo intervallo, che va dalla fine degli anni artistico, Settanta ad oggi, è un periodo durante il quale utilizzata nella precedente si è cercato, con esiti non sempre favorevoli, di normativa; - vengono istituite le regioni a statuto recuperare una prospettiva integrata di azione, al fine di recepire le istanze di un sistema ordinario; - con i decreti delegati del 1972 e del 1977 si istituzionale non adeguato ai mutamenti nei dà attuazione alle disposizioni costituzionali fabbisogni di consumi culturali. in materia di decentramento amministrativo Con la fine degli anni Ottanta la politica (art. 117), attraverso il trasferimento di una culturale dello Stato si fa progressivamente più serie di competenze dell’Amministrazione attenta alle modalità di impiego delle risorse Centrale dello Stato alle Regioni a statuto pubbliche e alla possibilità di ottenere risorse ordinario. da destinare al comparto dei beni culturali L’articolo in questione conferisce alle autorità attraverso forme alternative. Nel corso degli regionali una competenza legislativa ed anni ’90 l’orientamento alla valorizzazione amministrativa assume in materia di “musei e contorni più precisi, non solo biblioteche di enti locali”; nell’ambito di tale nell’azione del legislatore, ma anche nel “passaggio di consegne” rientrano alcune concreto disposizioni competenze pubblica. Tale orientamento si spiega con una territoriali in merito ai beni culturali, che maggior presa di coscienza delle positive risultano di particolare importanza quali ricadute per la società derivanti da una l’attribuzione migliore gestione del patrimonio culturale, concernenti agli organi le regionali delle REPORT | novembre 2005 configurarsi dell’amministrazione | 17 | molte delle quali anche di tipo economico, istruzione, divertimento”. quali creazione di ricchezza e occupazione. Negli ultimi anni, in particolare, si è assistito ad 1.5.1 Tutela versus valorizzazione una imponente produzione normativa relativa al sistema di governo dei beni culturali ed, in Da questa definizione si evince la natura duale special modo, dei modelli di gestione dei della musei. quella primaria di conservazione (tutela) e Le principali direttrici individuabili finalità dell’istituzione museale cioè possono essere così sintetizzate (Chirieleison quella C., 2002): (valorizzazione) il proprio patrimonio. - nuove fonti di finanziamento Tutela è quell’approccio che sottolinea il valore - coinvolgimento dei privati della conservazione e della ricerca scientifica, - forme istituzionali e gestionali. privilegiando così le generazioni future rispetto L’intervento del legislatore si è diviso tra a quelle presenti. provvedimenti di Valorizzazione è invece un orientamento teso eliminare cause specifiche di inefficienza, e a favorire la fruizione e la promozione dei beni. riorganizzazione settori Se a prima vista appaiono contrastanti, non è una vero del resto che queste due modalità siano puntuali, con di dell’amministrazione l’obiettivo interi pubblica con normativa di più ampio respiro. di mettere a disposizione inconciliabili e separate. Si può immaginare infatti la funzione di deposito/custodia come condizione necessaria 1.5 Le caratteristiche del servizio museale ma non sufficiente che deve essere seguita dalla valorizzazione, cioè mettere in pratica le E’ evidente che dalla nascita delle prime potenzialità educative. collezioni pubbliche nel XVIII secolo, mai come Questo rapporto è stato esplicato anche nella in quest’ultimo scorcio di secolo il museo ha definizione del ciclo di creazione di valore del riscontrato un tale successo, interesse e prodotto museale: la conservazione ha per riconoscimento numero oggetto il prodotto che, attraverso la diffusione, crescente di visitatori vanno ricordate le produce risorse che saranno impiegate per aperture di nuove strutture, i restauri e le migliorare riaperture di vecchie, l’arricchimento dei servizi stesso. offerti in generale. Per analizzare i servizi Questo implica che il valore di un museo è offerti da un museo è possibile adottare, come dato dalla capacità di essere soggetto attivo punto nella creazione e diffusione della conoscenza, di sociale: partenza, la oltre al definizione ICOM (International Council Of Museum): “istituzione permanente, la conservazione del prodotto cioè nell’offrire una possibilità di fruizione al aperta al pubblico. pubblico, non profit, al servizio della La fruizione di un bene culturale si compone di società e del suo sviluppo, che acquista, dimensione estetica e cognitiva: la prima mette conserva, ricerca, comunica, ed espone in moto prevalentemente reazioni sensoriali ed materiali suo emozionali, quando la seconda si basa su studio, stimoli intellettuali e culturali, e compito del ambiente, | 18 | relativi per all’uomo motivi e di al REPORT | novembre 2005 museo è cercare il giusto bilanciamento tra le secondo due dimensioni. comunicazione della conoscenza. La fruizione presenta diversi livelli ed è Va distinta dapprima la conoscenza tacita da contraddistinta da un’area discrezionale che va quella esplicita: nel primo caso è il patrimonio da un minimo a un massimo. di nozioni proprie che rimane latente fino al gli schemi generali della momento in cui viene chiamato in causa; nel caso del museo si concretizza nell’allestimento 1.5.2 Museo come sistema cognitivo di pannelli, didascalie, miniguide. L’istituzione museo può essere analizzata Nel processo di comunicazione generalmente anche alla luce dell’ambito della conoscenza. ci sono due polarità: chi trasmette e chi riceve, Secondo questa impostazione le sue funzioni, e queste vengono messe in contatto attraverso correlate, diventano tre, ovvero conservazione, un medium. creazione, diffusione della conoscenza: Chi trasmette ha inoltre il controllo sulla - ogni opera racchiude in sé dei rimandi, definizione del segnale e sui mezzi, chi riceve quindi la custodia permette la conservazione no. di questo patrimonio di informazioni; - il patrimonio informativo può essere nel La prima polarità: il museo tempo arricchito grazie a interpretazioni, Quale ente preposto alla trasmissione di studi e ricerche: il patrimonio si compone di conoscenza, il museo, deve scegliere bene sia quattro elementi: dati anagrafici (autore, il messaggio, sia gli strumenti, cioè deve titolo, data) + storia dell’oggetto (diversi selezionare attentamente come interpretare le proprietari e collocazioni) + iconografia sue nozioni e renderle fruibili al pubblico che si (contenuti informazioni figurativi tecniche e simbolici) + trova in posizione svantaggiata e asimmetrica. (metodologia di I media possono essere di quattro tipi: lavorazione); - naturali (personale) - svolge una funzione educativa mettendo a - testuali (didascalie e pannelli) disposizione della comunità l’insieme delle - simbolici (segni, colori) conoscenze che ha sviluppato. - elettronici (immagini, musiche, etc). Ogni funzione alimenta e sostiene le altre: la I supporti sono invece di due tipi: statici conservazione è propedeutica alla creazione, (tradizionali, cioè ma è il contributo che un’opera dà alla pubblicazioni con creazione che giustifica la sua conservazione; informazioni cercate) e dinamici (cd rom, siti la diffusione consente nuovo slancio alla web, ad alto grado di interazione, con ricerca. componente ludica di scoperta). pannelli, grande segnaletica, aderenza alla Il museo, posto che esso possiede di norma 1.5.3 Processi di creazione e diffusione una clientela variegata, deve cercare di della conoscenza adattare e diversificare al massimo questi media e strumenti: una scelta standardizzata I processi di creazione e diffusione della diventa un rischio e la certezza di perdere conoscenza efficacia. possono essere analizzati REPORT | novembre 2005 | 19 | La seconda polarità: il visitatore determinati cambiamenti esterni e interni. Durante la visita, nell’individuo si attiva un Tra gli esterni: riduzione del finanziamento processo di apprendimento, cioè creazione di pubblico, richiesta dei privati di ritorni tangibili nuova per conoscenza, secondo due tipi di le sponsorizzazioni, aumento delle influenze: stimoli (dall’esterno) e bagaglio esigenze di servizio dei fruitori. culturale (proprio, dall’interno). Tra quelli interni: definizione di una mission più Prendiamo come esempio il percorso di visita: chiara, sviluppo della competizione per attrarre il visitatore decide se soffermarsi su tutte le visitatori e sponsors, ri-orientamento verso opere o su alcune in particolare e, una volta funzioni di mercato e riorganizzazione interna scelte in base a criteri per lui attrattivi, ne legge con bilanciamento tra funzioni amministrative e le informazioni, selezionando ulteriormente scientifiche. quelle più interessanti per lui: il grado di Il termine museo-azienda vuole sottintendere ritenzione delle informazioni determina il grado una gestione efficace ed efficiente del museo: di conoscenza acquisita durante la visita, cioè secondo questi principi bisogna far fronte alla l’esito concorrenza e considerare che l’aspetto della conclusivo del processo d’apprendimento individuale. Gli stimoli (visivi, fruizione diventa centrale, secondo la massima sensoriali, uditivi, etc) per cui “se un luogo è pieno di risorse, ma è vengono recepiti in modo diverso a seconda chiuso e non ci va nessuno, allora non esiste”. delle persone, poiché è in base agli schemi Efficacia cognitivi di ciascuno di noi che la fruizione analizzate e verificate secondo diverse ottiche. ed efficienza possono essere viene realizzata. Da ricordare che ogni nuova informazione Efficacia: acquisita e - dal lato back office, tra gli aspetti di merito si influenzare le scelte successive dell’individuo, citano il valore e la manutenzione della cioè va a modificare il quadro teorico di collezione; riferimento che sostiene il conservazione, collezione, documentazione, decisionale. Per calibrare le ha la facoltà comunicazione è considerare natura la di cambiare processo scelte necessario del di dunque processo di procedure collegate sono acquisizione; - dal lato della domanda, tra gli aspetti sostanziali vi sono la soddisfazione dei apprendimento individuale, che si protrae nel visitatori/comunità tempo cambiando progressivamente. pratiche di ricerca, educazione, prestiti, scientifica, attraverso marketing, mostre. 1.6 L’ottica organizzativa: il museo azienda Efficienza: - si fa riferimento all’acquisizione e all’uso Si fa risalire al 1995, più precisamente all’art. delle risorse. Tra gli aspetti sostanziali si 47 della Legge finanziaria dell’allora governo citano costi e produttività delle risorse Dini, la prima definizione di museo come economiche, dimensionamento, soddisfa- soggetto economico e organizzativo. zione Questo | 20 | nuovo approccio ha portato a e produttività di quelle umane, attraverso le logiche e le pratiche di gestione REPORT | novembre 2005 di queste risorse. Quest’ultimo aspetto introduce il cambiamento epocale del riconoscimento delle tecniche di marketing e della loro applicazione anche all’ambito museale: questa disciplina infatti, sintetizzabile con una maggiore attenzione rivolta alla domanda, è infatti in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi economici e sociali di istituzioni particolari come appunto i musei. Parlando di modelli, si è passati da una struttura product-oriented, cioè preoccupata della conservazione, studio, catalogazione e tutela dei beni, ad un modello market– oriented, in cui l’erogazione del servizio avviene in base alla domanda dei visitatori, in linea con l’ottica di orientamento al consumatore propria della disciplina del marketing. REPORT | novembre 2005 | 21 | 2. LA RICERCA ricerche, DELL’OSSERVATORIO tutte avvenute con l’utilizzo di questionari, attuate dal Comune di Roma, dal Comune di Venezia, dalla Fondazione Agnelli di Torino e dai Civici musei di Verona. 1.1 Le ricerche nei musei Successivamente al 1993, anno di entrata in Le prime ricerche nei musei sono state svolte vigore della legge Ronchey sui musei statali, si nel mondo anglosassone agli inizi del XX è innestato un nuovo filone relativo al rapporto secolo, dove, sulla scia del fordismo e di tra utenza e servizi aggiuntivi, cioè il sistema di modelli presi in prestito dall’ambito industriale, accoglienza e ospitalità che contraddistingue si cercò di verificare il grado di stanchezza di un museo. un visitatore durante una visita. Ancora più recenti sono i filoni di studio che La metodologia era fortemente empirica, hanno per oggetto la valutazione dell’impatto basata sull’osservazione dal vero di posture e cognitivo posizioni dei singoli visitatori lungo le sale. finalizzati a descrivere il comportamento del Successivamente, fino agli anni ’60, le ricerche fruitore all’interno del museo. assumono carattere sociologico e psicologico, Parlando di modalità di ricerca, si è partiti dalla focalizzandosi e classica distribuzione di questionari, passando sull’apprendimento dei singoli, oltreché sugli per tecniche qualitative, come focus group e aspetti strutturali delle sale. interviste in profondità, per arrivare a metodi Dagli anni ’70 in poi sono state messe a punto più tecniche più avanzate per la metodologia di l’indagine osservante, tesa ad evidenziare il rilevazione, con due filoni principali: ricerche legame tra disposizione/allestimento di sale ed socio-demografiche opere e le scelte dell’individuo riguardo il sui contenuti e educativi ricerche sulle prodotto avanzati ma dalla meno visita, e standard quelli come caratteristiche comportamentali. percorso da seguire, attraverso l’osservazione I primi studi sul pubblico dei musei attuati a diretta di attenzioni, azioni e reazioni dei livello italiano vengono fatti risalire ai primi anni singoli. ’80. Si è dunque verificato un aumento progressivo A partire da quell’epoca si assiste a un della consapevolezza dei soggetti coinvolti crescente interesse e impegno da parte di sull’utilità di queste ricerche. Per i soggetti istituzioni per pubblici vi sono finalità di tipo conoscitivo, ricostruire il quadro dell’offerta e misurare le funzionali per orientare interventi di policy. Per principali grandezze relative all’affluenza dei i musei le indagini hanno avuto anche visitatori museali. importanza Le prime vere analisi di tipo qualitativo però, microaziendalistico, utili per definire strategie risalgono di marketing, per migliorare la comunicazione nazionali, al regionali, decennio Istat, successivo, con in una approfondimenti riguardanti i profili socio- e la qualità dei servizi. demografici La e il processo decisionale e motivazionale. Come esempi vanno citate le | 22 | ragione di questo chiave di cambiamento tipo di atteggiamento dei musei, teso a raccogliere REPORT | novembre 2005 sempre più informazioni sui propri visitatori, è come difficoltà di accesso, mancanza di motivata da fattori quali: mutamenti socio- tempo, poca conoscenza delle attività, bassa demografici, del capacità di spesa, non hanno relazioni con il progresso scientifico, nuova combinazione tra museo: sono bacini ampi e vari, su cui si lavoro e tempo libero. possono ipotizzare interventi di ampliamento Tutti insieme questi elementi concorrono a del modificare i profili dei visitatori in termini sia comunicazione e progetti speciali. quantitativi sia qualitativi. Il “non pubblico” è rappresentato da coloro che L’universo dei visitatori appare dunque molto non visitano e non sentono l’esigenza di farlo, variegato al suo interno, con differenze legate persone indifferenti che non vedono nel museo alla modalità di frequentazione del museo e un soggetto in grado di rispondere in modo con la consapevolezza che il museo è solo adeguato ai propri bisogni e aspettative una riguardo il tempo libero. delle politici, avanzamento opportunità alternative per pubblico, come campagne di trascorrere il tempo libero. In Italia gli studi effettuati sono principalmente Comunemente accettata è l’affermazione per focalizzati sul primo tipo, con analisi e cui la propensione e le motivazioni sono descrizioni di queste fasce e in seconda condizionati da un ampio numero di fattori battuta sul secondo tipo, fornendo indicazioni (psicologici, personali, culturali), dal livello di per preparazione comunicazione rivolte a loro; il terzo tipo di ciascuno, da precedenti attivare strategie di marketing e esperienze maturate e dal contesto che fa rappresenta scaturire la decisione. inesplorato e sconosciuto, su cui beninteso Chi fa parte dunque del “pubblico del museo”? bisognerà nel prossimo futuro far convergere Questo è un termine che rimanda a una risorse e attenzioni. invece un settore ancora pluralità di concetti, rappresentazioni e punti di vista anche eterogenei tra loro, pertanto può risultare ambiguo nel caso si 2.1.1 Utilità della conoscenza del pubblico volessero generare rapporti di inclusione/esclusioni chiari L’utilità della conoscenza del proprio pubblico e definiti. di visitatori Il “pubblico del museo” è composto da coloro strategia e a medio-lungo termine, e sul che normalmente visitano, o anche i potenziali versante operativo, secondo le seguenti tre visitatori?; chi va solo alla mostra o collezione macro-aree: o anche chi usufruisce di visite e altri servizi?; - chi ci va una volta o chi assiduamente? opportunità per sviluppare nuovi progetti, Bisogna prima di tutto distinguere tra le grandi individuare problemi e punti deboli (politica di classi di pubblico reale, potenziale e non prezzi, pubblico. comunicazioni sbagliati o insufficienti), valutare I primi sono coloro che visitano, usufruiscono la percezione che si ha dell’organizzazione per dei servizi e partecipano alle attività, per cui si rafforzare le caratteristiche positive; possono attivare meccanismi di fidelizzazione. - attività di marketing: individuare su quali I secondi sono quelli che per svariati motivi, segmenti intervenire per fidelizzare o ampliare può aiutare sul versante della pianificazione REPORT | novembre 2005 stile di strategica: identificare accoglienza, canali le di | 23 | il bacino, valutare il gradimento rispetto a 2.1.3 Cosa si può indagare e conoscere cambiamenti (nuovi spazi, nuove tariffe, nuovi orari), comprendere le motivazioni (svago, Quali cultura, studio, relax) e modalità di fruizione approfondire, (da soli, in compagnia, nei giorni feriali, festivi), raccolte? identificare i cambiamenti socio-demografici o La ragione pratica principale per l’effettuazione di stili di vita dei visitatori, fornire indicazioni a di un’indagine nei musei è quella per cui i sponsors su chi sono i fruitori dell’iniziativa; responsabili museali possono supportare i loro - valutare processi decisionali non più con assunzioni di l’efficacia delle campagne e sviluppare quelle tipo soggettivo bensì con dati di natura che massimizzano l’impatto verso il target di oggettiva, riferimento, studiare materiali e stile della sottostimare fattori che si collocano al di fuori comunicazione, del proprio campo d’osservazione. comunicazione e promozione: individuare le modalità sono i temi che quali evitando vale la informazioni il classico pena vanno rischio di promozionali più adatte (fidelity card, sconti, Fondamentalmente dunque le informazioni che etc). un’istituzione museale raccoglie e che si In definitiva la conoscenza del pubblico riveleranno utili sono quelle che serviranno a consente di migliorare la qualità complessiva formulare decisioni. dell’offerta del museo e di conseguenza la Le fasi in cui si struttura l’indagine, similmente soddisfazione dell’utente. ad altre indagini anche su oggetti diversi, sono le seguenti: - comprendere la natura del fabbisogno 2.1.2 Perché fare una ricerca - individuare le informazioni da ricercare Realizzare un’indagine è un’operazione - selezionare gli strumenti idonei costosa, in termini di denaro e di tempo; è - elaborare e interpretare le informazioni fondamentale che sia chiara la natura e la - utilizzare le conclusioni in sede strategica. portata dei risultati che ci si può attendere e che tali risultati possano poi influenzare 2.1.4 Temi e strumenti l’attività del museo e migliorare la propria offerta. La mole di informazioni che si può rilevare può Le domande che ci si deve porre prima di essere accorpata secondo determinati temi e cominciare sono le seguenti: per ognuno di essi esistono strumenti idonei - Possiedo già le informazioni che cerco? per rilevarla. - Quali conseguenze produrrà l’indagine? Profilo sociodemografico - Cosa succede se scaturiranno risultati che Strumento: questionario. non mi aspetto? È il punto di partenza di ogni indagine, - Con quale velocità si prenderanno utilizza indicatori socio-anagrafici, fornisce provvedimenti? un primo quadro di riferimento, utile per - Quanto costerà? indirizzare alcuni ragionamenti di carattere - Cosa succede se non si farà la ricerca? generale, ma insufficiente per ulteriori azioni; tra le grandezze più utili, la provenienza. | 24 | REPORT | novembre 2005 media plan. Modalità di fruizione Strumento: questionario e indagine Processo di apprendimento cognitivo osservante. Strumento: Indaga sul tipo di comportamento tenuto dai interviste telefoniche. visitatori: da soli o in gruppo, prima volta o Per misurare quale impatto ha avuto la visita già sui venuti, quanto rimangono, se questionario, singoli, cioè se focus ha group, contribuito usufruiscono di servizi accessori, etc. effettivamente Motivazioni conoscenza sul tema in questione, o se ha Strumento: questionario, focus group, ad accrescere la loro stimolato la curiosità e/o l’interesse per interviste in profondità. l’approfondimento. Come si struttura il processo decisionale: Le interviste via telefono sono importanti per quando viene effettuata la scelta, cosa la il valore di follow-up teso a verificare il grado influenza, quali benefici ricercano i visitatori. di acquisizione e memorizzazione delle Cosa si ricerca tra motivazione culturale informazioni in un periodo successivo. pura e relax, divertimento, socializzazione, Valutazione del comportamento durante la cioè una ragione connessa all’oggetto- visita museo legato a ragioni professionali (studio Strumento: indagine osservante. e lavoro) o più tendente a un coinvolgimento Per raccogliere informazioni sul percorso leggero seguito, che azioni ha compiuto il visitatore (trascorrere tempo fuori casa, accompagnare altri, gita). (quali teche ed opere ha osservato, se ha Valutazione dell’esperienza letto i pannelli e quali, se ha interagito con Strumento: questionario, group, addetti o altri visitatori) e se ha mostrato interviste in profondità, analisi del guest affaticamento, così da testare l’efficacia book. dell’allestimento Viene compiuta per capire il livello di comunicativo gradimento legato all’esperienza nel suo didascalie. complesso oppure per alcuni aspetti specifici A un livello ulteriore, qualora ci si trovasse (servizi di accoglienza, allestimento, prezzo, davanti cortesia) dovrebbero permettere analisi comparative così da focus individuare punti di a e composto rilevazioni dell’apparato da pannelli diverse, i dati debolezza da correggere e punti di forza da di diverso tipo: enfatizzare. Il guest book in questo caso può - settoriale (tra un museo e gli altri) essere - spaziale (distribuzione territoriale della utile per saggiare emozioni e sensazioni che in altri modi non sarebbero emerse. e domanda); - temporale (evoluzioni nel tempo delle variabili precedenti). Mezzi di comunicazione Strumento: questionario e focus group. Per valutare il loro utilizzo e la loro efficacia, per capire quali canali vengono usati e che esposizione ai media hanno i 2.2 Il questionario diversi segmenti, così da tarare al meglio il proprio Si può delineare lo strumento questionario a REPORT | novembre 2005 | 25 | partire da una veloce comparazione con anticipatamente delle risposte già pronte, l’intervista: come il primo rappresenta la lasciando strutturazione, la seconda indica la flessibilità. d’espressione. Ciò significa che nel caso del questionario le Il pregio è il fatto che permettono di domande sono standardizzate e così pure le affrontare tutte le questioni, ma tra i difetti vi risposte o perlomeno pre-formulate, cioè c’è un è il rischio di deformazioni ed errori di livello di adattamento molto basso. interpretazione da parte dell’intervistatore, Intraprendere una strumento porta possibilità di ricerca come con questo conseguenze verificare le la conoscenze all’individuo maggiore libertà oltre all’aumento dei costi e dei tempi di spoglio delle risposte. - strutturate, hanno alternative fisse immediate e visibili, ma non quelle più predeterminate e sono strutturate in quanto profonde, e un costo più contenuto. le Le sue migliori utilizzazioni sono relative allo un’indagine esplorativa ex-ante. risposte previste scaturiscono da studio di manifestazioni di fenomeni tipici e Tra i pregi hanno il fatto di dare più possibilità conosciuti, che di scelta rispetto alle chiuse, permettendo motivazioni, sui grandi numeri piuttosto che su risposte più complete e maneggevoli, e hanno campioni ridotti. tempi e costi minori di spoglio rispetto alle comportamenti piuttosto aperte, poiché la codifica avviene prima dell’inizio; tra gli inconvenienti vi è il rischio di 2.2.1 Il contenuto del questionario falsare la verità su domande d’opinione, cioè la La prima regola è che non si comincia a tipica situazione in cui un aiuto alla memoria costruire dal nulla o a priori senza punti diventa rimedio alla pigrizia dell’intervistato, d’appoggio. che trova la meno peggio tra una lista di cose Le domande sono gli elementi primari di cui si che non pensava comunque. compone questo strumento, le quali sono Hanno validità ogni volta che un’indagine verte generalmente di tre tipi: su fatti passati o presenti, ma sono meno - chiuse, cioè in cui i tipi di risposte sono indicate fissati in anticipo dal questionario: il soggetto quando si tratta di esprimere ragionamenti, giudizi ed opinioni. dunque non ha possibilità di scelta al di fuori di quelle offerte dal testo. I pregi sono la 2.2.2 Tipo di comunicazione facile e rapida classificazione delle opinioni espresse, il fatto di essere adatte per la Vi possono essere tre modalità di interazione conoscenza di fatti presenti o passati e di con l’individuo a cui viene somministrato: essere utili come domande filtro, cioè colloquio operanti una selezione alla base per poi comunicazione telefonica. permettere di proseguire solo a chi risponde Colloquio: è il modo per introdurre il numero ai prerequisiti, facendo così risparmiare minore di errori: si ha la certezza che risponde tempo. I difetti sono l’inadeguatezza rispetto la persona interessata, si possono controllare a temi e posizioni complesse. più facilmente veridicità e buona fede, si - aperte, | 26 | cioè non prevedono personale, invio per lettera, possono ottenere risposte più approfondite. Ha REPORT | novembre 2005 l’inconveniente dei costi alti per avere interessano; molto simili sono quelle personale specializzato che disponga di tempo gerarchizzate, in cui davanti a una scelta per recarsi sul posto e intervistare. multipla, l’intervistato deve mettere in ordine Per lettera: si possono coprire aree tutti gli items. geografiche più ampie con costi inferiori, ma Tra gli accorgimenti specifici di cui tenere non c’è la certezza di avere veridicità, né di conto vi è il ricorrere il meno possibile alla aver risposte dalla persona selezionata, cioè si memoria, evitando domande troppo vaghe, riscontra l’impossibilità di un campionamento indicando piuttosto dei riferimenti precisi; ex-ante, così come c’è il rischio di un’alta evitare lunghezze eccessive nella domanda, percentuale poiché disattenzione e stanchezza potrebbero di mancati ritorni, con il conseguente rischio di deformazione, per cui falsare la risposta; chi risponde sono quelli più interessati, più chiarezza informati, più istruiti: il questionario per lettera domande per facilitare lo spoglio. deve essere perciò breve e chiaro. Sul numero delle domande da inserire non Telefonico: c’è delle l’intervistato, la flessibilità è intermedia, è una dall’oggetto dell’inchiesta, dal luogo, dalla modalità più rapida di quella per lettera, la popolazione raccolta si sindromi da stanchezza dell’intervistato a raggiungono tutti gli strati della popolazione e causa della lunghezza eccessiva; sopprimere ha costi elevati nei casi di popolazione su domande anche interessanti ma che hanno territorio molto vasto. poca attinenza, ma sempre tenendo fermo il istantanea, contatto disposizione esiste una regola sempre valida: dipende è buon nella con dati un anche cercare la massima ma non selezionata. Bisogna evitare fatto di coprire tutti i campi di indagine. Una volta preparata la bozza, di norma la si 2.2.3 La redazione del questionario testa dandola ad alcuni intervistatori che la Gli imperativi categorici nella redazione di un somministreranno questionario sono chiarezza e precisione e gli popolazione, aspetti di cui tenere conto maggiormente sono rappresentativo, ma almeno contenente tutti gli il vocabolario usato, la lunghezza e la strati della popolazione. disposizione delle domande. Questa fase di collaudo potrebbe e dovrebbe Gli americani indicano con Phrasing quella portare all’individuazione di eventuali domande particolare nel inutili, con due significati, troppo lunghe, che tradurre le domande da porre sul testo dei necessitano di essere riposizionate, formulate questionari: devono essere scelte per evitare male, poco comprensibili, che hanno bisogno ogni equivoco, cioè non dare luogo ad di interpretazioni differenti. tipografici e deformazioni. operazione che consiste disegni a cioè un non esplicativi, ma ventaglio un di campione anche errori Esistono le domande ad imbuto, cioè una serie concatenata in cui dalla prima all’ultima si stringe l’argomento con sempre maggior precisione o si eliminano progressivamente tutti gli aspetti della questione che non REPORT | novembre 2005 | 27 | - capire se i frequentatori dei Musei (oltre alla 2.3 La ricerca dell’Osservatorio componente dei residenti) fossero turisti piuttosto che escursionisti e, in riferimento ai turisti, se si trattava di persone già presenti 2.3.1 Finalità in Trentino nel periodo di attivazione della L’Osservatorio provinciale per il turismo ha ricerca (sia che si trattasse del periodo deciso estivo di intraprendere un’indagine sui che di quello invernale che visitatori dei musei e sul profilo del turista primaverile) per altre motivazioni di vacanza, culturale. La rilevazione ha inteso indagare gli oppure aspetti peculiari di questa tipologia di turista prioritariamente con riferimento particolare all’eventualità di Mostra/Museo. se erano giunti per in la Trentino visita alla determinare corrispondenze tra i suoi interessi e comportamenti e l’organizzazione dell’offerta 2.3.2 Modalità turistica e culturale locale. Gli obiettivi generali della ricerca sono stati: Per ottenere i dati necessari alla svolgimento - comprendere della dell’indagine si è deciso di utilizzare come “motivazione cultura” nel giustificare una strumento principale il questionario, che è scelta di vacanza in Trentino; stato l’importanza somministrato ai singoli visitatori - ricavare indicazioni riguardo la validità della attraverso interviste nei Musei condotte da “motivazione cultura” nell’arco dell’anno in collaboratori dell’Osservatorio addestrati allo coincidenza con altre motivazioni di vacanza scopo. supportate prodotti/attrattori L’indagine si è sviluppata lungo tre distinte esistenti sul territorio; quindi esistenza o fasi: estate 2004; fine dell’inverno 2005; meno di un collegamento di dipendenza primavera 2005, e si è potuta svolgere grazie dalle stagioni soprattutto estiva e invernale, alla preziosa collaborazione di alcuni fra gli e dalle differenti opportunità esistenti; Enti Museali più importanti di Trento e dai diversi - individuare un idealtipo di turista culturale e Rovereto. comprendere quali attività gli interessano Il campionamento degli individui intervistati è prioritariamente accanto all’offerta di tipo stato di tipo aperto. Durante la rilevazione culturale, fornire un quadro generale delle estiva 2004 nelle giornate in cui non era sue preferenze riguardo ad altri aspetti prevista la presenza di rilevatori, le operatrici dell’esperienza turistica ed indicazioni sulla museali hanno invitato in forma volontaria i sua capacità di spesa. visitatori a compilare il questionario di indagine Gli obiettivi specifici sono stati: (v. allegato). Tale modalità non è stata ripetuta - raccogliere i giudizi dei singoli sulla loro nelle tornate successive per evitare di esperienza di visita della/e Mostra/e e includere nel campione soggetti appartenenti a del/dei Museo/i, individuare la modalità di gruppi e/o scolaresche, che avrebbero reso i fruizione della visita e in definitiva il grado di dati poco rappresentativi e soprattutto evitare soddisfazione riscontrato nella visita rispetto processi alle aspettative iniziali; eccessiva | 28 | REPORT | novembre 2005 di autoselezione volontarietà nella fondati sulla compilazione. Il questionario, nella sua versione di partenza, Le interviste sono state sottoposte ad un si componeva di complessive 27 domande che campione di visitatori contattati da rilevatori andavano a indagare diversi aspetti relativi alla addestrati in orario e giorni predefiniti, in sfera del comportamento del turista nel Museo giornate feriali (di norma un paio d’ore nella e alle caratteristiche della sua esperienza tarda mattinata o nel primo pomeriggio delle turistica. socio- giornate di mercoledì o giovedì), al fine di anagrafiche veniva richiesta una valutazione contenere il fenomeno escursionistico che di dei servizi interni al Museo e dell’offerta norma si concentra nei fine settimana. turistica, della motivazione di visita e della I questionari validi ai fini dell’elaborazione in modalità questa prima tornata sono stati 829, così Oltre di alle indicazioni fruizione. L’ampiezza delle informazioni da raccogliere si riflette nella ripartiti: complessità dei dati: questi potevano essere di - 430 al Castello del Buonconsiglio tipo quantitativo discreto (età, durata della - 294 al Mart di Rovereto visita); - 60 presso il Museo Tridentino di Scienze di tipo qualitativo ordinabile (valutazione dell’esperienza, giudizi su aspetti Naturali interni del museo); di tipo qualitativo non - 45 presso il Museo Diocesano. ordinabile Va detto che l’aver privilegiato nella rilevazione (genere, modalità di visita, motivazione, titolo di studio, professione). il Castello del Buonconsiglio è stata una scelta L’indagine era stata predisposta sia in lingua dettata dalla concomitante mostra temporanea italiana sia in altre versioni adatte al pubblico “Principi ed Eroi”, ritenuta da più parti l’evento internazionale: inglese, tedesca e francese. più importante dell’offerta culturale estiva in Il questionario di indagine prevedeva al suo Trentino, che comprendeva anche le mostre interno prevalentemente domande chiuse a del Mart dedicate a Medardo Rosso e alla risposta multipla (multiple-choice questions) Transavanguardia. alcune delle quali strutturate ad imbuto e L’obiettivo collegate logicamente ad altre successive presenti in Trentino per altre motivazioni (di mentre lo spazio per le domande aperte è vacanza, stato marginale, relativo solamente a una interessati anche ad un’offerta di tipo culturale, domanda, quella in cui si potevano esprimere e nel contempo quantificare la presenza di commenti e suggerimenti. La prima indagine si turisti è svolta nel corso dell’estate 2004 (mesi di motivazione principale della loro vacanza. La luglio, agosto e settembre) presso alcuni seconda indagine ha avuto luogo tra metà Musei della provincia: febbraio e inizio aprile 2005 solo presso la - il Museo d’arte Moderna e Contemporanea sede roveretana del Mart, per complessive 33 di Trento e Rovereto (Mart), sede di giornate, durante le quali sono stati compilati Rovereto; 886 questionari, corrispondenti al 4% del totale - il Museo Tridentino di Scienze Naturali di Trento; era di che verificare lavoro o avessero quanti soggetti, personali), la erano cultura come biglietti staccati in quelle giornate. Il testo del questionario non ha subito variazioni rispetto - il Museo Diocesano di Trento; alla versione precedente, a parte alcune - il Castello del Buonconsiglio di Trento. tabelle REPORT | novembre 2005 contenenti una valutazione da | 29 | attribuire ai servizi dell’offerta museale. dell’universo delle persone contattate e che L’obiettivo di questa seconda tornata era hanno invece mirato questionario a comprendere l’eventuale acconsentito è stata a rispondere realizzata in al base possibile complementarietà tra l’offerta di all’incrocio di diversi parametri selezionati turismo invernale, prevalentemente basato come maggiormente significativi. sulla pratica sportiva sulla neve, e quella di Questi ultimi sono la motivazione principale tipo culturale. della visita e la provenienza, da cui sono La terza indagine si è svolta, sempre presso il scaturiti quattro distinti profili: Mart, sede di Rovereto, tra la metà di maggio e - "Residente": l’inizio di giugno 2005, per complessive 11 giornate, solamente in giornate feriali identificato dalla risposta residente in provincia di Trento ; - "Escursionista": identificato dalla risposta prefissate. residente in altra provincia; arrivato per Ne sono scaturiti 279 questionari compilati, questo evento culturale ma non intenzionato corrispondenti al 16,5 % dei biglietti staccati in a pernottare; quei giorni di apertura, e al 24,6% dei soli - "Turista culturale": identificato dalla risposta visitatori non facenti parte di gruppi organizzati residente in altra provincia; arrivato per o scolaresche. questo evento culturale e pernottante; Il testo del questionario in questa occasione ha - "Turista subito profonde modifiche, diventando più culturale": breve e più snello rispetto alle precedenti residente rilevazioni, condizione attraverso la soppressione di alcune domande e all’accorpamento di altre in meno voci, mantenendo comunque interessato anche identificato in altra di dalla provincia non all'offerta risposta e essere dalla venuto principalmente per il museo e/o la mostra. una prevalenza di domande chiuse a risposta 2.3.3 Scelte strategiche ed operative multipla. In questa terza tornata non si è voluto testare La scelta dei Musei un’ulteriore l’indagine e dei periodi è stata dettata dai complementarietà tra offerte presso cui effettuare turistiche, bensì verificare il cosiddetto “effetto diversi obiettivi posti. attrattore Per la prima indagine è stata riscontrata la del temporanee” Museo in un privo di è volontà e l’interesse da parte dei quattro Musei attività più importanti a collaborare, così da offrire un turistiche di tipo culturale come la stagione supporto fondamentale allo svolgimento della primaverile; che forza attrattiva esercita cioè la prima tornata di indagini. Nella seconda sola presenza del Museo, inteso sia come indagine ci si è concentrati sul Mart, che opera architettonica meritevole di visita, e in garantiva più flussi di visitatori, in ragione delle quanto tre grandi mostre che nel periodo invernale e tradizionalmente Museo permanente periodo mostre favorevole dotato ad una collezione seppur primaverile animavano le sale del Museo, cioè privo in quelle settimane di rilevazione di “Il Bello e le bestie” e le personali dedicate a mostre temporanee. Ettore Sottsass e Alighiero Boetti. Il Mart, fin Nelle | 30 | d’arte di che indagini contemporanea svolte, la suddivisione dalla sua apertura ha deciso di collocare la REPORT | novembre 2005 mostra principale dell’anno e la sua proposta ricorrente: la prima immediatamente dopo più importante nei mesi invernali (a differenza l’inaugurazione del Museo nel dicembre 2002; del Castello del Buonconsiglio che propone la la seconda tra metà marzo e metà aprile 2004, propria mostra temporanea più importante nei secondo il metodo del campionamento per mesi estivi). Per questa ragione la scelta di quote, contando rispettivamente 300 e 307 effettuare la seconda tornata di interviste questionari presso il Mart, in un periodo caratterizzato da analoga alle precedenti è stata effettuata nel grandi mostre, era legata mese di aprile 2005, in coincidenza con gli all’ipotesi di compilati; una terza indagine verificare la forza attrattiva del Museo e della ultimi sua proposta nei confronti dei turisti già temporanea presenti in inverno in Trentino per il prodotto Considerando la presenza di analogie in tema neve, e nel contempo comprendere la capacità di attrattiva della motivazione culturale per una comparazione, decisione di vacanza - seppure breve - nella significativi, stagione invernale. seguenti per sostanziare la validità degli spunti Passando dalla seconda alla terza indagine si di ordine diacronico. giorni di “Il argomenti apertura Bello trattati, mostra le bestie”. e alcuni selezionati verranno della citati elementi di quelli più fra nei paragrafi è voluto, invece, approfondire le possibilità attrattive del Museo anche durante un periodo di “gestione normale” con la sola presenza della collezione permanente, un periodo compreso tra la conclusione delle mostre primaverili e l’apertura di quelle estive; un periodo coincidente anche con la scarsa presenza di turisti in Trentino, fatta eccezione per l’area del Garda. La peculiarità fondamentale dell’indagine è relativa dunque alla scelta di effettuare tre rilevazioni nel tempo aventi lo stesso oggetto, così da poter ottenere indicazioni e spunti validi anche e soprattutto in chiave diacronica. Va infine aggiunto che in precedenza erano state organizzate e realizzate analoghe indagini da parte di alcuni Musei sul profilo dei propri visitatori (sia da parte del Museo del Buonconsiglio in collaborazione con il Servizio Statistica della Pat; sia da parte del Museo di Scienze Naturali e del Mart). In particolare il Mart in collaborazione con il Dipartimento Scienze Umane e Sociali dell’Università di Trento ha svolto alcune indagini in modo REPORT | novembre 2005 | 31 | 3. LE INDAGINI EFFETTUATE NEL prioritariamente PERIODO ESTIVO per la visita alla Mostra/Museo. In particolare riferendosi a questa tipologia di turisti (che per semplicità possiamo identificare 3.1 I principali risultati come il turista culturale) l’indagine era Come detto nel capitolo precedente, la prima finalizzata anche a comprendere quali attività fase dell’indagine sulla motivazione culturale interessano ha avuto come scenario quattro diversi Musei, accanto all’offerta di tipo culturale: dall’offerta rilevati in contemporanea durante le settimane enogastronomica, alla vacanza attiva, alla estive nel 2004. vacanza benessere… Il primo obiettivo era finalizzato a capire se i Un altro aspetto indagato si riferiva alle frequentatori dei Musei (oltre alla componente preferenze di residenti) fossero turisti piuttosto che ricettività e ristorazione (veloce piuttosto che di escursionisti, dove per turisti si intende coloro qualità) e alla sua capacità di spesa. che pernottano in luogo diverso da quello di Una parte infine dell’indagine era finalizzata a residenza e per escursionisti ci si riferisce a cogliere gli aspetti più o meno apprezzati della coloro che rientrano in giornata nel proprio Mostra e del Museo, la modalità di fruizione luogo di residenza. E in riferimento ai turisti se della si trattava di turisti già presenti in Trentino nel soddisfazione riscontrata nella visita rispetto periodo estivo per altre motivazioni di vacanza alle aspettative iniziali. oppure Di seguito saranno riportati i principali risultati se erano giunti in Trentino prioritariamente di visita e questo in questo turista definitiva riguardo il grado Grafico 1: Composizione del campione per singola indagine composizione del campione turista interessato turista culturale escursionista residente altro visitatore media intervistati Diocesano + Scienze Naturali Mart Castello Buonconsiglio 0% 20% 40% fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo | 32 | REPORT | novembre 2005 60% 80% turista 100% a di riferiti alla valenza culturale, rimandando specifico successivo turistica il dell’offerta lettore Una quota significativa, ma uno minoritaria, è invece presente in estate in quanto Trentino attratta prioritariamente dall’offerta riguarda l’ultimo aspetto indagato relativo al culturale. In questo caso si tratta di un turista grado di soddisfazione. culturale che si muove con questa principale capitolo ad Castello) per motivazione di vacanza: rappresenta il 5% degli intervistati, con una punta del 14% 3.1.1 Turisti ed escursionisti presso il Mart. Nel campione i residenti intervistati Sono soprattutto i turisti culturali che ammontano a 82 (circa il 10% del totale). pernottano preferibilmente sull’Asta dell’Adige Gli escursionisti sono invece pari a 73, (Trento e Rovereto), mentre la maggior parte corrispondenti al 9,3% del totale intervistati, degli intervistati soggiorna in numerose località con una significativa differenziazione tra un del Trentino: dalla Val di Sole, all’area di Museo e l’altro. Infatti la quota più elevata di Levico e Caldonazzo (con oltre il 10%), e in escursionisti si rileva presso il Mart (22% del misura inferiore ma ugualmente significativa: in totale intervistati presso questo Museo) e Valle di Non, Valle di Fassa, Garda, Altopiano quella più bassa presso il Castello del della Paganella, Altipiani Trentini. E’ un segno Buonconsiglio (dove gli escursionisti risultano evidente di come l’offerta culturale delle due praticamente assenti, pari all’1% del totale città visitatori di questo Museo; ovviamente questo completare l’offerta dato origina dal fatto che la rilevazione è stata diversi ambiti del Trentino, improntata in estate volutamente prevalentemente condotta nelle giornate di Trento e su Rovereto si presti a turistica presente un’offerta nei natura e infrasettimanali). ambiente, riposo e relax, ma anche di vacanza I turisti rappresentano il 65% del totale attiva. Non tutti coloro che si muovono con intervistati. Ma non tutti i turisti sono mossi queste motivazioni di vacanza si mostrano dalla stessa motivazione di vacanza per venire però interessati anche ad un’offerta di tipo in Trentino. culturale. Qualche anno fa in occasione di Una quota maggioritaria è presente in Trentino un’indagine Hospes condotta sulle motivazioni per altre ragioni rispetto alla motivazione di vacanza dei turisti presenti in Trentino nella culturale e l’offerta culturale viene colta come stagione estiva, la quota di coloro che si un’opportunità proprio dichiaravano interessati anche ad un’offerta di pacchetto vacanza. In questo caso si può tipo culturale sarebbe ammontata all’8% del parlare ad totale. In occasione di un’indagine condotta un’offerta di tipo culturale. Questa tipologia di nell’estate 2004 tra i visitatori del Parco turista rappresenta il 60% del totale intervistati, Adamello Brenta e in una contestuale seconda anche delle indagine condotta in alcune APT e punti differenziazioni tra un Museo e l’altro (ad informativi dell’area del Parco la motivazione esempio per quanto riguarda i visitatori del vacanza di carattere culturale interesserebbe MART tale percentuale è pari solo al 27%, rispettivamente il 5% e l’8% del totale mentre è molto più elevata tra i visitatori del intervistati (in queste due indagini gli intervistati di in per turista questo arricchire interessato caso il anche con REPORT | novembre 2005 | 33 | potevano esprimere fino ad un massimo di tre motivazione di vacanza attiva che interessava motivazioni di vacanza e quindi la motivazione poco meno del 10% del campione intervistato). di vacanza cultura tra i turisti presenti in Trentino nel periodo estivo non è quasi mai la 3.1.2 Il comportamento e il profilo del principale motivazione di vacanza ma si visitatore affianca ad altre motivazioni ritenute più importanti e che in questo caso riguardavano, Il turista intervistato presso i Musei è un nell’ordine, la ricerca di riposo e relax in un soggetto adulto, la cui età media è pari a 44 ambiente naturale; poter godere di opportunità anni. Appartiene principalmente alla classe di carattere naturalistico; poter godere di una centrale d’età (il 55% è compreso nella fascia vacanza attiva praticando degli sport all’aria d’età 30-55 anni e un ulteriore 13% nella fascia aperta e delle escursioni. In un’altra indagine successiva 56-65 anni) con un titolo di studio effettuata anch’essa nella stagione estiva 2004 mediamente elevato (il 49% del totale è in presso un campione di 561 ospiti di strutture possesso di laurea e un ulteriore 35% ha alberghiere dotate di centri benessere la conseguito motivazione cultura interessava il 7,9% del superiore), che spiega in buona parte anche la totale intervistati (in questa indagine erano professione, dove prevalgono impiegati e possibili due risposte e anche in questo caso insegnanti e in seconda battuta dirigenti e quasi mai la motivazione vacanza cultura è libero professionisti. Visita il Museo soprattutto prioritaria e si affianca altre con la famiglia, con cui sta trascorrendo la motivazioni principali, che - tenendo conto vacanza (circa il 50% dei casi), e in minor delle - misura con gruppi di amici (circa un quarto di risposte soprattutto multiple vacanza invece ad riguardavano natura e vacanza un diploma di scuola media intervistati). benessere, riguardanti in entrambi i casi oltre La un terzo di intervistati, e più distanziata la soggiorna si riparte quasi in ugual misura tra scelta della struttura ricettiva Tab. 1: Caratteristiche socio-anagrafiche dei visitatori dei Musei Sesso (Valori %) Età (anni) Titolo di studio (Valori %) | 34 | Castello del Buonconsiglio (430) Diocesano Scienze Naturali (105) Mart (294) Maschio 45,3 41,1 43,3 Femmina 54,7 58,9 56,7 44,02 (valore medio) 19,1 24,6 Tra 30 e 55 52,3 51,8 Maggiore di 56 28,5 23,6 Minore di 29 Laurea/ Diploma 83,6 84,1 88,7 Scuola obbligo/ Qualifica professionale 16,4 15,9 11,0 REPORT | novembre 2005 dove Professione (Valori %) 71,0 Dirigente/Libero professionista/ Imprenditore Con chi è in vacanza 21,4 36,4 Impiegato 41,7 26,1 Operaio 3,6 2,7 Altro (studente, casalinga..) 28,6 33,4 34,9 Solo 9,0 18,4 6,5 Con la famiglia 65,8 50,6 51,3 Con amici 22,3 28,7 35,6 Viaggio organizzato 2,7 2,3 1,5 fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo albergo e soluzione extralberghiera. culturale ammonterebbe nel 2004 a 108 euro. Nel giorno di visita al Museo la metà degli Volendo focalizzare l’attenzione sul solo turista intervistati si mostra interessata ad una culturale, che, come si è detto, rappresenta ristorazione di qualità e altrettanti preferiscono circa invece un pasto veloce. Anche sulle decisioni evidenziano alcune peculiarità. di il Innanzitutto è mediamente più anziano (la campione di intervistati si divide a metà tra maggior parte appartiene alla fascia d’età 50- coloro che si mostrano interessati all’acquisto 60 anni). E’ in possesso di un titolo di studio e coloro che invece dichiarano un sostanziale mediamente più elevato (quasi il 65% risulta in disinteresse, oppure dichiarano di essere privi possesso di laurea). Anche questa tipologia di di informazioni al riguardo. La spesa media turista si è mosso per la visita al Museo giornaliera dichiarata da questi visitatori, pur principalmente con la famiglia. Soggiorna con tutte le cautele del caso per l’elevato preferibilmente in albergo, è più interessato numero di non risposte (una possibile risposta della media dei visitatori ad una ristorazione di del questionario alla domanda riferita alla qualità, all’acquisto di prodotti tipici. Acquista spesa presso il book shop del Museo relativamente di acquisto riguardanti prevedeva l’opzione infatti preferisco prodotti al non tipici primo posto rispondere) il 5,2% del totale intervistati, si più degli altri visitatori. ammonterebbe a 103 euro. Ma mentre i visitatori del Mart dichiarano una spesa giornaliera pari a circa 90 euro, i visitatori del 3.2 Indagine presso i punti informativi delle Castello del Buonconsiglio spenderebbero in APT di Trento e Rovereto media più di 110 euro. Per fornire un ordine di paragone, la spesa media giornaliera, rilevata Contestualmente dall’Ufficio Italiano Cambi per quanto riguarda i visitatori dei Musei è stata affiancata nel corso turisti stranieri che giungono in Italia mossi da dell’estate una motivazione di vacanza di carattere complementare REPORT | novembre 2005 2004 a questa una condotta rilevazione seconda presso ai indagine i punti | 35 | Grafico 2: Confronti spese medie giornaliere tra valore medio e turista culturale spese medie giornaliere vitto e alloggio attività ricreative culturale media trasporti shopping 20 0 40 60 80 100 120 fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo complementare condotta presso i punti evidenze emerse in questa indagine che ha informativi delle due APT di Trento e Rovereto, tutte nell’ipotesi che coloro che si rivolgono per sperimentale ed esplorativa che andrebbe informazioni ripetuta alle due APT siano le caratteristiche facendo di un’indagine maggiormente salva la prevalentemente interessati ai prodotti turistici numerosità campionaria e la significatività delle due città di Trento e Rovereto, che si statistica. sostanziano prevalentemente in un’offerta di La quota maggioritaria di intervistati (poco più tipo culturale e museale. di un terzo del totale) è rappresentata da turisti La rilevazione era stata affidata al personale che soggiornano in Trentino ma non nelle due delle due APT che avevano l’incarico di città e sono interessati alla visita di Trento o proporre la compilazione del questionario Rovereto perché intendono abbinare a questa autosomministrato e plurilingue a tutti i turisti loro vacanza in Trentino anche una proposta di che chiedevano informazioni. In realtà il natura culturale. questionario non è stato attivamente proposto Infatti sul complesso dei turisti intervistati la ma semplicemente messo a disposizione del motivazione di vacanza culturale riguarda poco pubblico assieme al materiale informativo. meno della metà del campione accanto a Questa è la principale ragione dell’esiguo circa un terzo di turisti che dichiara di essere in numero vacanza di questionari compilati in Trentino sopratutto per una (complessivamente solo 64 questionari validi ai motivazione di riposo e relax. fini dell’elaborazione, di cui 41 a Rovereto e 23 La tipologia del turista culturale (coloro che raccolti presso l’APT di Trento) che non sono permette di operare alcuna generalizzazione e prioritariamente soprattutto non permette di effettuare analisi culturale come la visita alla città, più o meno approfondite riguardo la tipologia di evento, o ad una mostra o ad un Museo e nel turisti in visita alle due città. contempo Qui ci si limita a riportare alcune principali almeno una notte) rappresenta circa un quarto | 36 | REPORT | novembre 2005 presenti sono a Trento o a Rovereto per ragioni di carattere intenzionati a o ad un pernottare degli intervistati; di poco superiore, pari a circa all’offerta culturale; un quinto degli intervistati è un terzo del totale intervistati, è la quota di rappresentato da escursionisti (cioè visitatori individui che si dicono interessati anche della città non intenzionati a pernottare). culturale complessiva delle due città (in I turisti sono in prevalenza provenienti da particolare regioni prossimità particolarmente conosciuta, perfino tra la compreso in un raggio di poche ore di tipologia del turista culturale. Allo stesso modo macchina, con alcune eccezioni per gli italiani sono scarsamente conosciute, oltre che poco provenienti dal Centro Italia e per gli stranieri utilizzate, le card di Trento e Rovereto (Trento che ammontano a circa un quinto del totale card e Rovereto in-card ), nate per favorire una intervistati). rete soprattutto tra Musei e facilitarne l’accesso Si tratta in maggioranza di turisti fedeli (un ai turisti. quinto dichiara di soggiornare in Trentino La spesa media giornaliera dichiarata, con anche più volte in un anno), con una presenza tutte più elevata di neo - arrivati nella tipologia del percentuale di mancate risposte, è pari a 87 turista culturale, e con una forte propensione al euro. ritorno L’esiguità dei dati non consente ulteriori limitrofe in (turismo Trentino di (nove su dieci), le Musei cautele e del mostre) caso non per risulta l’elevata preferibilmente ancora nel periodo estivo. approfondimenti riferiti alle singole tipologie di L’età media è 40 anni, leggermente superiore turista. per quanto riguarda il turista culturale (46 anni) similmente a quanto riscontrato tra i visitatori dei Musei Sei intervistati su dieci dichiarano di essere in possesso di un diploma di laurea. Quanto alla professione la composizione risulta più variegata rispetto ai visitatori dei Musei, anche se tra il turista culturale prevalgono impiegati e insegnanti, dirigenti e libero professionisti. Si muovono in vacanza soprattutto con la famiglia (ma il turista culturale è relativamente più numeroso in coppia). La durata della vacanza è complessivamente pari a circa una settimana, ed un poco più breve per il turista culturale. Due terzi degli intervistati, coerentemente con la motivazione di vacanza culturale espressa da un buon numero di essi, sono interessati a visitare almeno uno dei Musei più importanti delle due città, soprattutto il Mart a Rovereto e il Castello del Buonconsiglio a Trento. L’offerta REPORT | novembre 2005 | 37 | 4. I VISITATORI. UN’ANALISI - per l’area del comportamento dentro il DIACRONICA Museo: la fonte informativa usata, la scelta di informarsi prima, il percorso di visita seguito e il tempo di permanenza all’interno, 4.1 Aree di indagine l’interesse per fare acquisti al bookshop e L’analisi di tipo diacronico condotta in tre per usufruire della visita guidata, l’intenzione momenti diversi presso il Mart di Rovereto di approfondire i temi trattati. rappresenta forse la parte più interessante Si precisa che l’area della customer dell’indagine, poiché attraverso di essa si può satisfaction, costituita dalle indicazioni che concretizzare la possibilità di un esame e di scaturiscono dalle singole voci della domanda comparazioni più approfondite, sia a livello sulla valutazione dell’esperienza, verrà trattata dell’intero universo dei visitatori (primo livello di a parte nel capitolo successivo. analisi) sia focalizzandosi solo sull’idealtipo di turista culturale (secondo livello di analisi). 4.1.1 Un confronto con indagini precedenti Dapprima verrà dato un quadro riassuntivo della composizione dei campioni delle tre Accanto indagini, per mettere in luce i rapporti tra i provinciale per il turismo, il presente capitolo diversi tipi di visitatore, in seguito l’analisi prenderà in esame anche altre due indagini verterà su quelle grandezze che sono state condotte precedentemente dal Dipartimento di selezionate per la loro importanza (con la Scienze Umane e Sociali dell’Università di precisazione Trento presso la stessa sede del Mart di che circa metà non sono alla ricerca dell’Osservatorio contemplate nella terza indagine, per cui si è Rovereto: preferito predisporre un testo più sintetico) - Primo impatto con il Mart. suddivise nelle seguenti macro-aree: 300 interviste strutturate a visitatori del Mart - per l’area socio-anagrafica: l’età, il genere, il (in entrata e uscita) tra il 17 e il 27 dicembre titolo di studio, provenienza, la oltre e la 2002, in occasione dell’inaugurazione del condizione di Museo. professione alla visitatore fedele o nuovo frequentatore del montagna. Arte, Scienza, Mito’. Museo; - per l’area del comportamento durante la vacanza: - Il pubblico del Mart e la mostra ‘La la scelta di ricettività e la permanenza, composizione del nucleo, la 307 interviste strutturate a visitatori del Mart (in entrata e uscita) tra il marzo e l’aprile 2004. spesa media giornaliera e l’abbinamento con E’ da chiarire che il tentativo di comparare altre attività; grandezze prese in esame in indagini diverse dell’offerta è subordinato alla presenza o meno delle turistica: la conoscenza e l’utilizzo delle variabili all’interno delle domande dei diversi carte servizi, l’interesse e il gradimento di questionari. ristorazione e prodotti tipici; diacronica considererà, di volta in volta, da un - per | 38 | l’area della valutazione REPORT | novembre 2005 Quindi, la comparazione minimo di tre momenti fino a un massimo di indicheremo le cinque indagini in tal modo: cinque momenti, relativi alle rispettive indagini - opt prima. Prima indagine dell’Osservatorio. compiute nel Museo. In particolare, l’area sul Estate comportamento durante la vacanza non è questionari. assolutamente - confrontabile. Il fuoco 2004 opt (luglio-settembre), seconda. Seconda dell’indagine dell’Osservatorio, la motivazione dell’Osservatorio. culturale aprile), 886 questionari. come motivazione turistica, Inverno 2005 294 indagine (febbraio- giustificava domande di quest’area. Inoltre, i - opt terza. Terza indagine dell’Osservatorio. risultati andranno interpretati alla luce del Primavera periodo di rilevazione: differenze significative questionari. possono essere infatti spiegate tenendo conto - uni 2002. Prima indagine dell’Università di che la rilevazione è avvenuta in occasione Trento. dell’inaugurazione interviste. o della mostra più 2005 Inverno (maggio-giugno), 2002 279 (dicembre), 300 importante dell’anno o in bassa stagione. - uni 2004. Seconda indagine dell’Università di Una Trento. Primavera 2004 (marzo-aprile), 307 sintetica comparazione delle cinque indagini riguardo alcuni aspetti evidenzia i interviste. seguenti risultati. Provenienza: diminuiscono rispetto i all’inverno visitatori 2002 residenti nella provincia di Trento e aumentano gli italiani 4.2 Composizione dei campioni nelle indagini dell’Osservatorio provenienti da altre province. Con chi: aumenta la percentuale di coloro che La suddivisione dell’universo dei soggetti si recano al Mart in compagnia di amici e intervistati nelle diverse tipologie individuate, familiari rispetto ai visitatori solitari e a quelli come precisato anche per l’indagine effettuata che si muovono all’interno di un gruppo nell’estate 2004, è stata realizzata in base organizzato. all’incrocio di diversi parametri selezionati Motivo: le risposte relative al motivo principale come maggiormente significativi. della visita variano nelle diverse indagini. Al Questi ultimi sono la motivazione principale e momento dell’inaugurazione, l’interesse verso la provenienza, da cui sono scaturiti i quattro la nuova sede del Mart risulta il principale distinti profili di: motivo della visita per il 38% degli intervistati; - "Residente nelle rilevazioni successive, invece, prevale culturale" (identificato dalla risposta residente in provincia di Trento); - "Escursionista culturale" (identificato dalla l’interesse culturale per la mostra. di risposta residente in altra provincia, arrivato comunicazione attraverso il quale la maggior per questo evento ma non intenzionato a parte degli interpellati pernottare); Fonte di informazione: il mezzo ha ricevuto notizia dell’evento rimane la stampa quotidiana ma contemporaneamente percentuali passaparola. relative Nei aumentano a Tv, paragrafi internet - "Turista culturale" (identificato dalla risposta le residente in altra provincia, arrivato per e questo evento e pernottante); seguenti, - "Turista REPORT | novembre 2005 interessato anche all'offerta | 39 | culturale" (identificato residente in condizione altra di dalla risposta provincia non dalla Mart ma che hanno specificato che la cultura e venuto nello specifico la visita al Museo non sono la e essere principalmente per il museo e/o la mostra). Il turista culturale occupa uno gli altri turisti, cioè coloro che hanno visitato il spazio loro motivazione principale di vacanza, il turista culturale riveste quote più basse. Infatti gli altri minoritario in tutte le indagini, potendo contare turisti su una buona percentuale, pari al 14%, solo compresa tra il 21 e il 27% del totale visitatori. nella prima, per poi calare alla metà in Il fenomeno del “mordi e fuggi”, cioè il occasione della seconda e della terza. Da movimento questo consegue anche che nel confronto con forte: ciò risulta evidente nella seconda e nella Grafico 3: Composizione del campione. Prima indagine rappresentano sempre una quota escursionistico, seconda indagine 7% 30% 27% 27% 41% 25% 14% 22% visitatore extra culturale altri turisti residenti invece Grafico 4: Composizione del campione. Seconda indagine prim a indagine 7% appare escursionista escursionisti fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo residenti altri turisti culturali fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo terza indagine, dove questa tipologia di Grafico 5: Composizione del campione. Terza indagine terza indagine persone rappresenta la classe più numerosa, con un picco del 50%, cioè maggioranza assoluta, confermata 7% nella terza. anche La nella loro forza prima, è dove rappresentano un buon 22%; questo dato 21% potrebbe presumibilmente essere anche più 50% 22% alto, perché di una parte considerevole di visitatori si conosce per certo la provenienza da fuori provincia, ma non è stato possibile individuare escursionisti residenti altri turisti culturali la loro natura di turisti o escursionisti (cioè se pernottano o meno). E non dimenticando il fatto che la rilevazione è fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo | 40 | REPORT | novembre 2005 stata condotta proprio per nei giorni contenere dell’escursionismo che infrasettimanali Riguardo il professionisti/dirigenti e gli impiegati/lavoratori fenomeno notoriamente si alla professione i liberi dipendenti (che comprendono un’ampia fascia concentra nei fine settimana. di insegnanti dei diversi ordini scolastici) La classe dei visitatori residenti, comprensiva rappresentano le quote più numerose: i primi di quegli individui che indicavano di abitare o prevalgono nella prima indagine; i secondi nel Comune di Rovereto, nel comprensorio nella seconda; nella terza si equivalgono. Se in della Vallagarina o comunque nel territorio questa constatazione può essere riscontrato della un un elemento di continuità, è da sottolineare andamento altrettanto altalenante: se nella come i rapporti cambino soprattutto nelle altre prima indagine essi risultano residuali con un classi: sono i pensionati a occupare la terza modesto 7%, nella seconda e nella terza essi posizione vanno a rappresentare una quota importante indagine, fattore dovuto principalmente alla dell’universo, pari a circa un quarto del totale. frequenze con cui vengono organizzate gite provincia di Trento, presenta nella prima e nella seconda per questa fascia di popolazione durante l’estate e all’abbondante tempo libero di cui 4.3 Caratteristiche socioanagrafiche del dispongono anche durante l’anno; nella terza visitatore indagine sono invece gli studenti a occupare il terzo gruppo più numeroso, indice della La visitatori maggiore presenza di studenti universitari presenta nelle tre indagini elementi di analogia durante i mesi primaverili (oltre che della ed altri dove risultano differenziazioni. maggiore presenza in questo periodo di Il composizione rapporto dell’universo maschi/femmine vede una turismo scolastico, che la rilevazione ha evitato prevalenza costante in termini percentuali di cogliere). (stabile attorno al 56/57%) della componente Sulla provenienza, il riscontro è più articolato in femminile; riguardo all’età, invece, è costante quanto l’unico elemento di analogia è la un picco in corrispondenza della fascia dei prevalenza di coloro che giungono da fuori trentenni, con valori leggermente inferiori nella provincia in tutte e tre le indagini, seppure con prima indagine. Il titolo di studio risulta elevato rapporti diversi. Nella prima indagine il numero in ogni momento di rilevazione: il numero dei di chi è residente e di chi viene dall’estero laureati rappresenta stabilmente circa la metà occupa uno spazio molto marginale, di poco dell’intero universo. Tab. 2: Caratteristiche socio-anagrafiche dei visitatori del Mart per singola indagine Sesso (Valori %) opt prima (294) opt seconda (886) opt terza (279) Maschio 43,3 43,9 42,5 Femmina 56,7 56,1 57,5 43,0 39,7 37,6 Laurea 53,0 50,9 50,2 Diploma di scuola superiore 35,7 37,3 25,1 Scuola obbligo/ Qualifica professionale 11,0 11,7 24,6 Età media Titolo di studio (Valori %) REPORT | novembre 2005 | 41 | Professione (Valori %) Dirigente/Libero professionista/ Imprenditore 36,4 31,5 28,9 Impiegato 23,5 29,8 28,0 Operaio 2,7 2,3 2,4 Studente 3,8 2,2 28,9 Pensionato 18,6 23,1 7,1 Casalinga 8,0 8,6 2,4 Altro 4,5 2,3 - fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo superiore al 10% complessivo. Nella seconda da città del Centro Italia; dall’altro indicano che indagine la la classe dei residenti dimostra una spiccata percentuale dei residenti a scapito dei fuori sensibilità in occasione di eventi speciali, che provincia; mentre nella terza indagine si diventano motivo di effettuazione di una visita registra un numero molto ampio di chi arriva al dall’estero, con percentuali addirittura superiori inesorabilmente ai residenti. Tali risultati sono rivelatori da un stagione, in cui il fatto di andare al Mart solo lato dell’ampiezza dell’area geografica del per la collezione permanente e per la struttura cosiddetto bacino d’utenza e di conoscenza non costituiscono più elemento di attrazione, del una per la semplice ragione che molti di costoro distribuzione quasi capillare su buona parte hanno già visitato il Museo. Il seguente grafico delle province dell’Italia settentrionale e su mostra l’andamento dell’effetto prossimità nel discreti numeri di visitatori provenienti anche tempo, dalla prima indagine del 2002 condotta aumenta Museo, considerevolmente potendo contare su Museo, mentre provenienza 2,9 1,6 12,6 88,0 9,2 opt prima 75,6 77,9 22,9 opt seconda Residenti all'estero Residenti in altra provincia Italia Residenti nella provincia di Trento fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo | 42 | REPORT | novembre 2005 interesse scema durante periodi di bassa Grafico 6: Provenienza dei visitatori del Mart per singola indagine 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% tale 9,6 opt terza dall’Università di Trento, all’ultima condotta scendere infine durante la terza ad uno scarso dall’Osservatorio provinciale per il turismo: la 19%. Unico elemento di continuità in questa somma del numero di residenti con quello situazione è invece costituito dal numero di degli visite effettuato in precedenza: questo numero individui provenienti dalle province limitrofe, indicate nel grafico come “Triveneto”, si attesta intorno alle tre volte di media. presenta dovuto Il picco registrato nell’indagine invernale che principalmente alla diminuzione della quota dei potrebbe apparire sorprendente, è facilmente residenti. A corredo delle indicazioni sul profilo spiegabile se contestualizzato; il periodo di socio-anagrafico vanno annoverati anche i dati riferimento delle rilevazioni coincide, infatti, con relativi alla condizione di “fedeltà al Museo” la grande mostra allestita annualmente dal delle persone intervistate, dove per fedele si Museo intende il soggetto che ha già visitato il Mart seconda visita anche per chi ha già visitato il almeno un’altra volta in precedenza. Museo e le sue collezioni permanenti. In un generale andamento si può calante affermare che che può costituire occasione di la Risultato simile era stato raggiunto nel corso percentuale di individui fedeli, in un confronto dell’indagine condotta dal Mart nel 2002; in dicotomico con la classe di coloro che arrivano quell’occasione, al Mart per la prima volta, rappresenta sempre basarsi su visite al Museo appena inaugurato, la minoranza, ma con alcune variazioni di le indicazioni andavano a riferirsi ad altre sedi rilievo. Si rilevano infatti tre dati diversi a quali palazzo delle Albere, l’Archivio del ‘900 e seconda delle tre indagini, così composte: la Casa Museo di Depero, evidentemente già durante la prima indagine la percentuale di ampiamente conosciuti a un bacino di utenti fedeli è pari al 29%; questa quota sale in prevalentemente di origine locale. occasione della seconda indagine al 44% ; per Le anomalie descritte sono rappresentate nel non potendo ovviamente Grafico 7: Andamento dell’effetto prossimità nel tempo provenienza 100% 80% 60% 34 40% 20% 39 49 16 0% uni 2002 23 31 17 6,4 uni 2004 opt prima residenti opt seconda 33 9 opt terza area triveneto fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo REPORT | novembre 2005 | 43 | Grafico 8: Livello di fedeltà dei visitatori del Mart per singola indagine. livello di fedeltà 50% 47 40% 44 30% 28 26 20% 19 10% uni 2002 uni 2004 opt prima opt seconda opt terza fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo grafico seguente che ci permette di presenta dati in linea con le altre tipologie, pur confrontare tutte le indagini condotte sul Mart, contando su percentuali più alte di chi compresa quella della primavera 2004, la possiede diploma e laurea e di chi afferma di seconda indagine svolta dall’Università. essere impiegato o libero professionista. L’aspetto più singolare è invece relativo all’età, in quanto si assiste a un andamento irregolare 4.3.1 Il turista culturale che evidenzia un’età leggermente più Il profilo di turista culturale, se preso in esame avanzata nella prima indagine (fascia 45/55 rispetto alle restanti tipologie presenta le anni prevalente rispetto alla fascia d’età seguenti caratteristiche: è una tipologia di modale 30/45 riferita al totale intervistati); si visitatore che può vantare un rapporto più attesta su valori di maggiore giovinezza nella equilibrato tra generi, pur prevalendo la seconda (30 anni scarsi rispetto ai quasi 40 componente maschile nella seconda e terza della media); per terminare con una media indagine. maggiormente elevata nella terza (48 anni Riguardo al titolo di studio e alla professione rispetto ai 40 scarsi della media). Tab. 3: Caratteristiche socio-anagrafiche del turista culturale Sesso (Valori %) Età | 44 | opt prima (41) opt seconda (32) opt terza (20) Maschio 42,5 51,7 53,3 Femmina 57,5 48,3 46,7 Minore di 20 anni 5,1 0,0 7,1 Da 21 a 29 anni 12,8 40,7 14,3 Da 30 a 45 anni 35,9 33,3 21,4 Da 46 a 55 anni 30,8 7,4 14,3 da 56 a 65 anni 7,7 11,2 28,6 Oltre 65 anni 7,7 7,4 14,3 REPORT | novembre 2005 Titolo di studio (Valori %) Professione (Valori %) Laurea 64,1 53,3 53,3 Diploma di scuola superiore 28,2 43,3 26,7 Scuola obbligo/ Qualifica professionale 7,7 3,4 20,0 Dirigente/Libero professionista/ Imprenditore 38,9 51,7 30,8 Impiegato 22,2 31,1 53,8 Operaio 5,6 0,0 7,7 Studente 2,8 0,0 7,7 Pensionato 8,3 17,2 0,0 Casalinga 11,1 0,0 0,0 Altro 11,1 0,0 0,0 fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo Prendendo in considerazione il livello di fedeltà 18% (contro un 28% di fedeli calcolato sul del turista culturale, emerge in questo contesto totale visitatori) nella prima indagine; del 28% una caratteristica costante: in tutte tre le contro il 44% totale nella seconda indagine e indagini è la tipologia di visitatore che presenta infine una percentuale del 5% rispetto al 19% la minore fedeltà rispetto a tutte le altre classi. del totale visitatori fedeli riscontrato nella terza È stato rilevato infatti un livello di fedeltà pari al rilevazione. Grafico 9: Fedeltà media del visitatore del Mart e del turista culturale fedeltà del turista culturale 50% 44 40% 30% 28 28 20% 19 18 10% opt prima opt seconda media 5 opt terza culturali fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo REPORT | novembre 2005 | 45 | lontani rispetto alla sede del Mart di Rovereto. 4.4 Comportamento durante la vacanza Questa affermazione è poi supportata dalla seconda constatazione: una permanenza, cioè Analizzando le scelte in tema di ricettività, si un numero di pernottamenti, che è di norma rileva una sostanziale e stabile preferenza a inferiore per il turista culturale a quella fatta favore della sistemazione alberghiera, che registrare dagli altri turisti. viene preferita in tutte e tre le indagini alle altre Rispetto alle intenzioni di abbinare alla visita al opzioni, con l’accortezza di segnalare che solo Museo altre attività da parte dei visitatori, si nella prima indagine condotta nel periodo rileva che l’opzione a favore di altre iniziative estivo la ricettività extra alberghiera (cioè culturali agriturismo, percentuale di chi risponde congiuntamente campeggio, percentuali più totalizza maggioritaria: la “altri musei e mostre e altri eventi culturali” è sistemazioni”, come camper, casa di amici, sempre superiore a chi indica “riposo e relax”. etc. Da sottolineare il risultato solo in apparenza Le indicazioni che emergono riferite al solo sorprendente per l’opzione a favore della turista culturale rappresentano un quadro in pratica sportiva durante la seconda indagine cui spiccano le sue peculiarità, ovvero una effettuata nei mesi invernali, che va ad scelta di alta prossimità e una permanenza occupare la seconda posizione a pari merito media inferiore. Rispetto alla media generale, con “riposo e relax”: questo esito può essere infatti, questa tipologia di turista decide di messo in relazione con l’alto numero di cercare visitatori-turisti alloggio sistemazione dell’opzione sempre “altre un alte B&B), è in albergo preferibilmente nella o altra stessa che durante la stagione invernale arrivano nella provincia di Trento per Rovereto o in centri immediatamente limitrofi. praticare anche degli sport sulla neve. Nel caso degli altri tipi di turista si assiste a Il turista culturale si distingue dai restanti tipi di una dispersione maggiore sul territorio con turista ed escursionista per il fatto che è l’unico provenienze da altri centri della provincia più che in tutte le indagini indica nell’abbinamento Grafico 10: Comportamento del visitatore del Mart durante la vacanza: con chi è venuto? con chi è venuto 41 opt seconda 45 51 opt prima 36 39 uni 2004 0 20 24 40 famiglia amici 4 solo 16 60 fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo | 46 | 6 45 34 uni 2002 6 REPORT | novembre 2005 80 100 con altre iniziative culturali la sua scelta l’eccezione prioritaria, mentre gli altri intervistati indicano percentuali si rivelano sempre più marginali, nella metà dei casi al primo posto il relax e il determinando una chiara prevalenza per le riposo. Altre indicazioni accessorie sul profilo due modalità principali (famiglia e amici). di turista e sulla modalità di effettuazione della Per quel che attiene alle spese medie dei vacanza sono quelle relative alla scelta del turisti interpellati, va premesso che in ogni mezzo per raggiungere la sede museale e alla indagine la raccolta dei dati è stata piuttosto composizione del gruppo con cui si è recato al scarsa numericamente rispetto al totale del Museo. campione La prima grandezza vede la preponderanza “preferisco non rispondere”) così da porre seri dell’uso dell’automobile, che passa da un problemi di rappresentatività, soprattutto per elevato 87% nella prima rilevazione a un certe voci di spesa riferite ad alcune tipologie sempre solido 79% nella seconda rilevazione. di turista. La seconda grandezza ci presenta un quadro Nella prima indagine il dato di spesa media dominato dalle opzioni “famiglia” e “amici”, che giornaliera ammonterebbe a circa 90 euro. assieme rappresentano poco più dell’85% dei Nella seconda indagine, dopo aver ponderato casi, con una distinzione importante: durante le cifre indicate rispetto al numero di individui, l’estate emerge un dato pari a 112 euro giornalieri in 2004 rappresentava il quasi gruppo la famigliare metà del totale, degli (era escursionisti). prevista anche Queste la voce media (dato in linea con una spesa invernale nell’inverno 2005 a primeggiare è il gruppo di più amici che fa un balzo in avanti di dieci punti, giornaliera estiva). persi invece dalla famiglia. Nella terza indagine il dato medio è pari a 107 Marginali risultano le percentuali di individui euro, ma con una forte differenziazione tra che sono venuti da soli (si distinguono con turista culturale e altre tipologie di visitatore: il percentuali più alte i soli residenti) o come primo si attesterebbe su 166 euro di spesa partecipanti media giornaliera, mentre per esempio altri di viaggi organizzati (con elevata rispetto alla spesa media Grafico 11: Spesa media per singola indagine spesa media giornaliera 90 opt prima 112 opt seconda 107 opt terza 109 inverno 2004 108 stranieri 2004 95 stranieri 2004 100 105 inverno 2004 110 opt terza 115 opt seconda opt prima fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo REPORT | novembre 2005 | 47 | Tab. 4: Comportamento del visitatore del Mart in vacanza per singola indagine. Ricettività Attività da abbinare Mezzo di trasporto Con chi opt prima (294) opt seconda (886) opt terza (279) Alberghiera 44,3 50,4 57,5 Extra-alberghiera 33,0 21,1 16,4 altro 15,9 28,6 26,0 Frequentazione di altri musei ed eventi culturali 50,1 10,1 30,5 Acquisto prodotti tipici e frequentazione eventi enogastronomici 18,4 2,5 12,9 Pratica di uno o più sport 20,4 6,0 7,5 Riposo e relax in ambiente naturale 66,0 6,8 25,4 altro 2,9 0,7 8,6 Privato 87,2 78,6 - Mezzi pubblici 11,9 21,4 - Solo 6,5 6,4 - Con la famiglia 51,3 40,9 - Con amici 35,6 45,7 - Viaggio organizzato 1,5 7,1 - 90,00 112,00 107,00 Spesa media (euro) fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo turisti ed escursionisti hanno un totale suddivisi nei momenti ante visita, durante la compreso tra 80 e 90 euro. Elemento di visita e post visita. continuità è il peso della voce “vitto e alloggio”, Per la prima fase sono stati rilevati i mezzi di che rappresenta circa la metà del budget totale comunicazione che hanno messo al corrente il per persona al giorno in tutte le indagini visitatore dell’esistenza della mostra. Sin contemplate Si può dunque affermare che dall’inaugurazione l’elemento “spesa media” che ne scaturisce è informativa prevalente è la stampa quotidiana in linea con il dato riscontrato in una recente ma nel tempo aumenta il peso di altri strumenti indagine effettuata dal Servizio Statistica della come, ad esempio, il passaparola che cresce Provincia Autonoma di Trento e riferita al sensibilmente fino a eguagliare i quotidiani in turista invernale della stagione 2004/2005, occasione quantificato in 109 euro di spesa giornaliera, e dell’Osservatorio con circa un terzo delle con il dato rilevato dall’UIC sui turisti stranieri preferenze espresse. Tra le altre modalità che giunti in Italia per motivazione culturale nel ottengono 2004, calcolato in 108 euro. troviamo i manifesti e le affissioni, le riviste di della del Museo, seconda mediamente discreti la fonte indagine risultati settore e internet, che dimostra rispetto alle altre voci una sempre maggiore solidità, senza 4.5 Comportamento nel museo però prevalere. In questo paragrafo verranno trattati gli aspetti Il turista culturale conferma la tendenza inerenti più direttamente la visita al Museo, generale con l’unica eccezione di internet che | 48 | REPORT | novembre 2005 Grafico 12: La stampa e il passaparola come fonti informative per singola indagine fonte informativa 60% 50% 40% stampa 30% passaparola 20% internet 10% 0% uni 2002 uni 2004 op prima opt seconda fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo è stabilmente fra le prime tre opportunità di seconda rilevazione, mentre la seconda si conoscenza dell’esistenza di un evento presso attesta su valori più che discreti pari al 16 e al il 23%. Museo. Dalle prime due indagini Un ruolo marginale occupano di dell’Osservatorio è emerso che il 60% dei converso le altre possibilità, cioè le ragioni di visitatori, dopo essere venuti a conoscenza del studio, Museo e soprattutto delle sue proposte, decide accompagnare un’altra persona. Nel grafico 12 di approfondire l’informazione e di questi un sono riportati anche i risultati delle indagini terzo sceglie internet per documentarsi sui condotte dall’Università. temi della mostra. A tale proposito, il turista Il turista culturale inaspettatamente non è culturale raggiunge una percentuale molto alta quello che indica con più convinzione l’opzione e a fianco dell’uso di internet, può vantare “interessi culturali” (piuttosto è il residente nella rispetto a tutte le altre tipologie di visitatori prima indagine e l’escursionista nella seconda intervistati un risultato molto alto anche per la che presentano una quota relativamente più lettura di riviste specializzate di settore e per il elevata su questa opzione) bensì è colui che reperimento di materiale presso altri musei o totalizza una quota più elevata relativamente altre mostre. all’opzione dei motivi di studio e di lavoro, e Indagando più da vicino la reale motivazione a meno elevata sempre in termini relativi, per entrare nel museo, si assiste a un quadro in quella cui a dominare – come era lecito aspettarsi - dell’esperienza di visita museale passa anche sono le opzioni “interessi culturali” e “curiosità”, attraverso l’eventuale acquisto di oggetti o stabilmente in prima e seconda posizione: la pubblicazioni presso il bookshop. Si registra tra prima percentuali le due indagini dell’Università e le prime due passando dal 76 al 62% dalla prima alla dell’Osservatorio una situazione di maggior raggiunge altissime REPORT | novembre 2005 di di lavoro o curiosità. l’occasione per L’apprezzamento | 49 | Grafico 13: Curiosità e cultura come motivazioni di visita per singola indagine motivazione 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0 uni 2002 uni 2004 curiosità opt prima opt seconda cultura fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo utilizzo del bookshop. Dalle due rilevazioni che totalizza percentuali di acquisti superiori a compiute dall’Università emerge un risultato tutte le altre tipologie di visitatori tutt’altro che incoraggiante, in cui solo una seconda indagine, in occasione della grande percentuale del tutto marginale afferma di aver mostra invernale “Il Bello e le bestie”, più della acquistato la guida o il catalogo della mostra in metà dei turisti culturali dichiara di aver corso nei rispettivi periodi. effettuato degli acquisti presso il Museo). Durante le due (nella indagini seguenti circa un quinto di individui Il percorso di visita scelto tra la prima e la afferma di aver comprato qualcosa, nell’ordine: seconda indagine condotte dall’Osservatorio “altro gadget, riflette il maggiore interesse e l’appeal della cartoline, pubblicazioni varie), poi catalogo grande mostra annuale rispetto alle mostre della mostra e a seguire la guida ufficiale del estive: si rileva infatti un dato in crescita di chi museo. Il turista culturale totalizza percentuali afferma di aver visitato solo la mostra di acquisto superiori a tutte le altre tipologie temporanea, che passa dall’8% rilevato in (con la nota ulteriore di essere l’unico che estate al 16% nel periodo invernale. Risulta in durante la seconda indagine presenta una ogni caso sempre molto alta e largamente minoranza di persone che non hanno fatto maggioritaria la percentuale di chi visita tutto il acquisti). Durante Museo (mostra temporanea e permanente). condotta dall’Università, materiale” (comprensivo la di seconda indagine nella Anche in occasione della grande mostra primavera 2004, i visitatori affermavano che dell’inverno 2005 la quota di questa tipologia di avrebbero visitatori rappresenta circa l’80%. voluto trovare effettuata al bookshop soprattutto oggettistica, gadget e cartoline, Il turista culturale risulta colui che visita tutto il cioè proprio quella classe di articoli che Museo, e non solo la mostra temporanea, in sembrerebbe essere stata più apprezzata nelle percentuale successive indagini. interesse verso l’offerta museale nella sua Anche in questo caso, il turista culturale è colui interezza e completezza più di tutte le altre | 50 | REPORT | novembre 2005 maggiore, dimostrando così Grafico 14: Scelta della visita guidata per indagine. visita guidata 60% 54 50% 40% 30% 20% 20 17 10% 0% uni 2002 13 uni 2004 opt prima opt seconda fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo tipologie di visitatori. Altro dato da evidenziare Il turista culturale si distingue anche in questo è il numero di persone che decide di usufruire caso per le sue caratteristiche: è infatti il profilo del servizio di visita guidata; nelle indagini che afferma di aver partecipato ai percorsi condotte dall’ Università la percentuale passa guidati in misura superiore rispetto a tutti gli dal 54% al 17%, subendo piccole variazioni (al altri profili, sia in occasione delle mostre 13 e al 20%), nelle due indagini seguenti dell’estate che della grande mostra invernale e effettuate dall’Osservatorio. inoltre si dimostra il visitatore che rimane più a Il fattore novità gioca in questo frangente un lungo ruolo in percentuali ben al di sopra della media di chi occasione dell’inaugurazione si è assistito ad afferma di rimanere oltre i 120 minuti in un uso davvero diffuso di questo strumento di entrambe le rilevazioni. approccio alle collezioni, quando al contempo La fase post-visita è presa in esame dalla in tutte le indagini successive il numero di chi domanda relativa all’interesse suscitato e ha usufruito del servizio di visita guidata è all’intenzione, da parte dei soggetti intervistati, tornato a livelli più contenuti. In ogni caso una di approfondire i temi presentati dalle mostre. visita guidata sembra essere maggiormente Si denota in questo frangente che il follow-up apprezzata e ricercata in occasione di un della trasmissione di nozioni e informazioni da evento particolare o di una mostra ritenuta parte della mostra ha avuto effetto nella particolarmente significativa. maggioranza degli individui, passando da un Con o senza l’ausilio di una guida, entrambe le 65% della prima indagine a un 60% della indagini dell’Osservatorio confermano che più seconda. della metà degli intervistati afferma di essersi Anche in questo caso il turista culturale fermato nel Museo più di due ore, percentuale presenta delle percentuali superiori alla media, di poco superiore a chi rimane tra i 60 e i 120 totalizzando nella prima e nella seconda minuti, con una quota marginale di chi si ferma indagine una percentuale pari rispettivamente invece meno di un’ora, pari al 2-3% di al 77% e al 72%. importantissimo, poiché solo all’interno del Museo, totalizzando visitatori. REPORT | novembre 2005 | 51 | acquistata. 4.6 Valutazione offerta turistica Per la Rovereto in-card la situazione è del tutto analoga: non ci sono variazioni sensibili tra Un altro aspetto indagato nelle due indagini prima indagine (11% di conoscenza della carta effettuate dall’Osservatorio nell’estate 2004 e e 1% di visitatori che l’ha acquistata) e nell’inverno 2005 è stata la verifica della seconda indagine invernale (con un 10% di conoscenza e dell’utilizzo delle due carte per il visitatori che afferma di conoscerla e un 2% turista ideate e promosse dalle APT di Trento e che l’ha anche acquistata). di Rovereto – Vallagarina (Trento card e Le Rovereto delle superiori nel caso della carta di Rovereto sono facilitazioni e una scontistica per l’entrata ai legate alla localizzazione del Museo in questa Musei. La Trento card, acquistabile per la città. durata di 24 e 48 ore, nella versione 48 ore tra In considerazione della scarsità di risposte le diverse facilitazioni prevede anche l’entrata affermative raccolte circa la conoscenza e al Mart di Rovereto. Le domande specifiche l’acquisto delle due card non è possibile fare riguardavano la conoscenza da parte dei considerazioni più approfondite, a parte il visitatori del Museo dell’ esistenza di queste riscontrare una maggiore conoscenza di questi carte turistiche e l’eventuale decisione di un due strumenti, nati per facilitare la domanda loro acquisto. turistica, da parte dei residenti; un riscontro in in-card) che prevedono percentuali di acquisto leggermente che sé prevedibile, ma che evidenzia ulteriormente incoraggianti. Per quel che attiene la Trento la scarsa conoscenza delle due card da parte Card, nella prima indagine condotta durante il dei turisti che si vorrebbero intercettare. periodo estivo, soltanto l’8,5% di visitatori del Altre componenti dell’offerta turistica indagate Mart dichiara di conoscerla (ma solo l’1% l’ha sono state le scelte in tema di ristorazione e anche acquistata); nella seconda indagine le l’interesse per l’acquisto di prodotti tipici. percentuali non variano: ancora un 8% afferma Ne di conoscerne l’esistenza e l’1% di averla incoraggianti, in cui a prevalere sono le I risultati emersi sono tutt’altro Grafico 15: Conoscenza e acquisto Trento Card sono scaturite indicazioni Trento Card inverno 2005 no, non la conoscevo 0,4% sì, l'ho acquistata 6,5% 85% genere Grafico 16: Conoscenza e acquisto Trento Card TrentoTrento Card estate 2004 2004 card estate 8,1% in no, non la conoscevo 7% 10% sì, l'ho acquistata 2% sì, ma non l'ho acquistata 81% sì, ma non l'ho acquistata mancante mancante fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo | 52 | fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo REPORT | novembre 2005 Grafico 17: Conoscenza e acquisto della Rovereto Card Estate 2004 Grafico 18: Conoscenza e acquisto della Rovereto Card Inverno 2005 Rovereto in-card inverno 2005 Rovereto in-card estate 2004 9% 10,5% no, non la conoscevo 6% sì, ma non l'ho acquistata 82% Si, l'ho acquistata 2% sì, l'ho acquistata 1,5% No, non la conoscevo 8% 81% mancante Sì, ma non l'ho acquistata mancante fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo preferenze a favore del ristorante tipico sulla una ristorazione tipica o la possibilità di ristorazione veloce e dell’acquisto di prodotti acquistare prodotti locali, si attesta su valori locali rispetto al non interesse. Nel primo caso piuttosto bassi e stabili nel tempo, compresi fra con un miglioramento dalla prima alla seconda il 13 e i 16% per entrambe le opzioni indagine (da 45 a 52% di individui amanti della prospettate agli intervistati. ristorazione, in particolare tipica, rispetto alla Tra i diversi profili di visitatori individuati, coloro ristorazione veloce). Nel secondo caso, in che presentano le indicazioni più singolari riferimento di sono i cosiddetti escursionisti, l’unica tipologia con una sostanziale stabilità di visitatore a non mostrare interesse né per i (dal 47% riscontrato nella prima indagine al ristoranti tipici né per i prodotti tipici. Di contro il 46% nella seconda indagine). La possibile turista culturale, rispetto al valore medio, terza opzione indicata dagli intervistati, cioè dimostra un maggiore interesse per i ristoranti coloro tipici piuttosto che per l’acquisto di prodotti all’interesse prodotti locali, che hanno per risposto l’acquisto che non conoscevano le opportunità esistenti riguardo locali e tipici REPORT | novembre 2005 | 53 | Va detto per prima cosa che in nessuna delle 5. LA CUSTOMER SATISFACTION rilevazioni ci sono state valutazioni nel L’aspetto della soddisfazione dei visitatori complesso negative sulle singole voci: il valore costituisce più basso di soddisfatti si riferisce alla prima diacronica l’ultima basata sezione sulle dell’analisi diverse indagini indagine e riguarda il costo del biglietto condotte al Mart di Rovereto. (soltanto 56,6% di soddisfatti), mentre quello La comparazione è stata resa possibile da un più alto in assoluto è l’89,1% per la cortesia ed lato dall’utilizzo degli stessi indicatori e delle efficienza del personale durante la seconda stesse variabili, e dall’altro dalla traduzione rilevazione dell’inverno 2005. delle scale diverse utilizzate per rilevare il Osservando sia i risultati delle singole indagini, gradimento : nelle due indagini condotte sia i valori medi che ne scaturiscono, si dall’Università ci si è basati su giudizi che evidenzia una graduatoria che vede al primo andavano da 0 a 10, nelle tre indagini posto il gradimento per la cortesia e l’efficienza effettuate dall’Osservatorio per ciascuna delle del personale, che non scende mai sotto l’84% voci di soddisfatti, un risultato questo che sottolinea contemplate esprimersi l’intervistato giudicando soddisfazione secondo il suo 4 poteva grado modalità: di l’importanza del fattore umano nella fruizione per del servizio museale e le costanti attenzioni nulla/poco soddisfatto - abbastanza soddisfatto dedicate a questo - soddisfatto - molto soddisfatto. Per facilitare responsabili museali Le altre quattro variabili la lettura si è proceduto a sommare le presentano medie di soddisfatti che si situano percentuali di chi ha risposto alle due opzioni ampiamente al di sotto di quella del personale, più soddisfatto, ma, nonostante il loro presentarsi disperse in d’ora in poi definiti “soddisfatti”). Chi ha un range non ampio, mostrano significative risposto per nulla/poco soddisfatto è stato variazioni al loro interno. È questo il caso per trattato come un “deluso”. esempio dei servizi accessori, che accusano positive (soddisfatto/molto fattore da parte dei Tab. 5: Livello di soddisfazione per singola indagine Delusi Abbastanza soddisfatti Soddisfatti/ Molto soddisfatti opt prima opt seconda opt terza opt prima opt seconda opt terza opt prima opt seconda opt terza opere/oggetti esposti 2,9 3,4 5,6 12,5 18,2 16,1 84,6 78,3 78,2 pannelli e didascalie di approfondimento 3,4 6,3 7,3 22,3 20,3 26,8 74,3 73,4 65,9 cortesia ed efficienza del personale 2,3 3,3 4,2 13,6 7,6 10,0 84,1 89,1 85,8 servizi accessori (cafeteria, bookshop) 16,2 7,1 7,8 24,3 19,4 20,0 59,6 73,5 72,2 costo biglietto 9,8 9,5 10,1 33,6 27,8 26,8 56,6 62,6 63,0 fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo | 54 | REPORT | novembre 2005 Tab. 6: Quote di soddisfatti/molto soddisfatti per singolo aspetto uni 2002 uni 2004 opt prima opt seconda opt terza MEDIA opere oggetti percorso 69,4 78,0 84,6 78,3 78,3 76,52 supporti pannelli 73,8 87,0 74,3 73,4 65,9 72,4 personale 84,8 89,0 84,1 89,1 85,8 86, 6 servizi accessori 78,6 83,0 59,5 73,5 72,2 73,4 costo del biglietto 79,1 82,0 56,6 62,6 63,0 70,6 fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo Grafico 19: Quote di soddisfatti/molto soddisfatti per singolo aspetto Soddisfatti/molto soddisfatti 100 95 90 85 80 75 70 65 60 55 50 opere oggetti percorso supporti pannelli personale servizi accessori costo del biglietto uni 2002 uni 2004 opt prima opt seconda opt terza fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo un crollo di gradimento in occasione della per un museo e/o una mostra, questa prima dall’Osservatorio: percezione è stata ritenuta tre volte corretta e questo fattore è spiegabile con la situazione due meno: i due risultati insoddisfacenti si all’epoca della rilevazione, estate 2004, di riferiscono per l’appunto alle due rilevazioni chiusura della caffetteria, che è stata ritenuta compiute in periodo di transizione o in da occasione indagine molti condotta penalizzante in rapporto alle di mostre ritenute secondarie, aspettative dei visitatori di fruire appieno dei mentre gli esiti positivi sono in relazione con servizi momenti di apertura di mostre dall’elevato del Museo. Altro scenario da commentare è quello riguardante il costo del potere attrattivo. biglietto, che presenta tre picchi verso l’alto e Il turista culturale, rispetto al totale del due campione, verso constatazione il basso: che i partendo visitatori dalla giudicano effettuate nell’arco delle tre dall’Osservatorio, rilevazioni esprime secondo il proprio punto di vista e dunque valutazioni che si situano quasi equamente al hanno una propria percezione del rapporto di sopra e al di sotto della media. qualità/prezzo quando acquistano un biglietto Il turista culturale esprime livelli più alti di REPORT | novembre 2005 | 55 | soddisfazione soprattutto durante la seconda maggiore rispetto agli altri visitatori. Una rilevazione (su tutte le voci tranne supporti e conferma dei giudizi positivi, così come il pannelli) e la terza (tranne personale e presentare dei lievi scostamenti del giudizio opere/percorso), mentre nella prima indagine positivo soprattutto in occasione della seconda dimostra di esser rimasto deluso su quasi tutti i indagine (invernale), emerge da altre domande punti, in misura maggiore rispetto a tutte le inerenti la soddisfazione. Ad esempio nella altre tipologie di visitatori. prima e nella terza indagine la mostra e Una menzione particolare va alla voce costo l’esposizione del biglietto, dove il turista culturale si dimostra coinvolgente in percentuali che si aggirano sempre il visitatore meno insoddisfatto in tutte costantemente tra il 94 e il 95%; nella seconda e tre le rilevazioni, segno che considera il indagine queste costo adeguato al servizio offerto in misura attestano tra è valutata chiara, valutazioni l’87 ricca positive e il e si 94%. Tab. 7: Turista culturale. Percentuali di delusi e soddisfatti nelle tre indagini dell’Osservatorio opt prima opt seconda opt terza Delusi Soddisfatti Delusi Soddisfatti Delusi Soddisfatti Opere oggetti percorso 26,9 73,1 19,0 81,0 30,0 70,0 Supporti pannelli 40,2 59,8 34,1 65,9 26,3 73,7 Personale 18,5 81,5 9,0 91,0 20,0 80,0 Servizi accessori 44,0 56,0 9,4 90,6 15,0 85,0 Costo del biglietto 40,7 59,3 25,8 74,2 25,0 75,0 fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo Tab. 8: Scelta di aggettivi per le mostre della prima e della seconda indagine (percentuali) opt prima opt seconda Chiara 87,4 94,2 Confusa 5,8 12,6 Ricca di materiali 93,6 95,1 Povera di materiali 4,9 6,4 Coinvolgente 92,5 95,5 Poco/per niente interessante 4,5 7,5 fonte: elaborazione Osservatorio Provinciale per il Turismo | 56 | REPORT | novembre 2005 dell’offerta, 6. CONCLUSIONI incrementare il livello di soddisfazione del visitatore, aumentare il Le indagini effettuate su diversi campioni di grado di fidelizzazione. visitatori in alcuni Musei della provincia di Le indagini attivate su un campione di visitatori Trento, acquisendo una serie di informazioni di alcuni Musei della provincia (Castello del riguardanti il profilo e le caratteristiche del Buon Consiglio, Museo di Scienze Naturali, visitatore, Museo sono nati dalla necessità di Diocesano a Trento nel corso supportare lo sforzo di trasformazione che ogni dell’estate 2004; Mart sede di Rovereto in tre istituzione museale per momenti differenti: estate 2004, inverno e passare da una struttura esclusivamente primavera 2005) hanno consentito di tracciare product-oriented, della un profilo del visitatore del Museo, ma anche conservazione, studio, catalogazione e tutela del turista culturale e comprendere come la dei beni, ad un modello market–oriented, in cui motivazione di vacanza culturale si possa l’erogazione del servizio avviene anche in abbinare ad altre motivazioni di vacanza. base alla domanda dei visitatori, in un’ottica di Solo una minoranza (seppure significativa) dei orientamento al consumatore finale. visitatori di un Museo sono qualificabili come Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento turisti culturali, cioè soggetti che si spostano progressivo per ragioni culturali e decidono di pernottare sta compiendo cioè della preoccupata consapevolezza e dell’importanza di conoscere meglio il proprio per una o più notti pubblico effettivo e potenziale, sia da parte dei quello di residenza. soggetti I visitatori di un Museo o di una mostra sono in pubblici per orientare più in un luogo diverso da efficacemente e in maniera efficiente interventi primo luogo i residenti. ed investimenti; e sia per i singoli Musei che in In un’ottica turistica, che considera il Museo un’ottica aziendale hanno la necessità di anche meglio marketing, un’attrazione, una quota notevole di visitatori è migliorare la comunicazione e la qualità dei poi rappresentata da escursionisti, cioè da servizi. visitatori non intenzionati a pernottare, presenti Il definire pubblico strategie dei Musei di è un pubblico come un prodotto fruibile e in particolare nei fine settimana. estremamente variegato, con differenze legate Per quanto riguarda i turisti, cioè visitatori che alla modalità di fruizione di un Museo, con pernottano al di fuori del luogo di residenza aspettative e comportamenti diversi, e con un almeno una notte (e che nel periodo estivo diverso grado di consapevolezza circa il fatto rappresentano circa due terzi del campione che il Museo può rappresentare un’importante intervistato), veicolo di conoscenze ma anche una delle composta da soggetti che sono in vacanza in opportunità alternative per trascorrere il proprio Trentino con altre motivazioni rispetto a quella tempo libero. culturale, ma considerano l’offerta culturale Una maggiore conoscenza del proprio una parte maggioritaria è una proposta di grado di arricchire l’offerta pubblico consente di meglio orientare la complessiva propria destinazione. Il turista culturale, nell’accezione proposta, migliorare la qualità REPORT | novembre 2005 di un territorio e di una | 57 | che ne è stata data in questa ricerca, si muove di spesa rilevato nelle cinque rilevazioni è invece prioritariamente per visitare una mostra compreso tra i 90 e i 112 euro al giorno) e o un Museo e abbina a questa sua scelta altre soprattutto spende molto di più della tipologia proposte capaci di rendere più piacevole la dell’escursionista, che tra tutte le tipologie sua permanenza in un luogo. considerate è quella che spende meno in I visitatori “turisti” dei Musei risentono in primo assoluto e nel contempo è anche la tipologia di luogo della tipologia di turisti presenti in visitatore meno interessato all’acquisto di Trentino. Ad esempio in inverno l’età dei prodotti locali o ad una ristorazione di qualità. visitatori è relativamente più giovane e prevale Circa la metà dei visitatori dei Musei contattati la Trentino sono interessati ad una ristorazione di qualità soprattutto per sciare o per stare sulla neve) o all’acquisto di prodotti locali e tipici, ma rispetto al pubblico presente in estate, quando queste percentuali risultano superiori per il invece prevalgono motivazioni di riposo e relax turista culturale. o di vacanza natura. Il turista culturale utilizza internet in misura più Quanto al turista culturale si possono ravvisare elevata alcune caratteristiche che lo differenziano dagli documentarsi prima della visita che per altri turisti: è relativamente più anziano (e già effettuare l’età media riscontrata nel campione dei documenta di più su quello che andrà a visitatori dei Musei analizzati è superiore ai 40 visitare (e non solo tramite internet). Si anni); è in possesso di un titolo di studio sofferma nel Museo relativamente più a lungo. elevato maggiore della media (i laureati E’ interessato sia alle esposizioni temporanee rappresentano la metà di tutti i visitatori; tra i ma anche a quelle permanenti, mentre gli altri turisti culturali i laureati arrivano ai due terzi); si turisti privilegiano le mostre temporanee e muove relativamente di più con gli amici prestano rispetto alla famiglia (anche se la famiglia permanenti. rimane la modalità più frequente sia per il maggiormente i servizi predisposti dal Museo, totale visitatori che per la tipologia del turista apprezzando più degli altri visitatori anche le culturale). E’ meno fedele al singolo Museo visite guidate. (rispetto agli altri turisti presenti il turista Il turista culturale, stando alle stime desumibili culturale presenta una quota relativamente più da alta di visitatori per la prima volta del Museo). rappresenterebbe Si ferma a pernottare per periodi più brevi, visitatori presenti nei Musei di Trento e circa un privilegiando gli short break. Fra le forme di 15% dei visitatori del Mart sede di Rovereto ricettività dichiara (ma tale percentuale scende al 7% nelle due disponibile a fruire di altre opportunità culturali successive indagini effettuate presso il Mart nel proprio tempo vacanza (piuttosto che nell’inverno e nella primavera 2005). Il turista privilegiare la dimensione di riposo o relax culturale rappresenta una presenza aggiuntiva come gli altri turisti estivi oppure una vacanza rispetto agli altri turisti presenti in Trentino con attiva Spende altre motivazioni di vacanza. Ma fra tutti i turisti mediamente di più degli altri visitatori (il range presenti in Trentino con motivazioni di vacanza vacanza | 58 | attiva predilige come i (si viene l’albergo. turisti in Si invernali). degli queste REPORT | novembre 2005 la altri propria meno Il visitatori, turista circa per prenotazione. attenzione indagini, sia nel il Si a quelle culturale utilizza periodo estivo 5% totale del diverse da quella prioritariamente culturale non stessi escursionisti). mancano rendono Un’ultima tematica indagata riguardava il livello disponibili ad una visita ad una mostra o ad un di soddisfazione dei visitatori rispetto alla Museo. proposta e all’offerta di servizi presenti nel Infatti il gruppo più numeroso di visitatori Museo. contattati nelle indagini presso i Musei (circa il Il livello di soddisfazione espresso è sempre 60%) è rappresentato da soggetti definiti dalla molto elevato per tutti gli aspetti considerati, ricerca “turisti interessati (anche) alla cultura”. con punte di eccellenza soprattutto sulla Si tratta di turisti presenti in Trentino con altre valutazione del personale. Alcuni spunti di motivazioni di vacanza e che apprezzano possibile anche una proposta di natura culturale. Forse l’opportunità di un prezzo d’entrata variabile, anche per questa ragione si tratta di un profilo che tenga conto di quanto il Museo può offrire che caratteristiche in quel torno di tempo. Ad esempio per il Mart abbastanza simili all’insieme dei turisti presenti le critiche maggiori si sono espresse in in Trentino, in particolare di natura anagrafica riferimento al costo del biglietto intero in una (età, titolo di studio) e l’essere in vacanza fase priva di mostre temporanee e con alcune soprattutto con la famiglia. sale del Museo inagibili per l’allestimento di Stando a specifiche indagini effettuate in una nuova mostra. Un’entrata a prezzo passato su diverse motivazioni di vacanza o scontato, a parere di parecchi intervistati, condotte più recentemente in concomitanza sarebbe stata più che giustificata. con queste stesse indagini riguardanti i Come pure parecchi visitatori sottolineano visitatori dei Musei, la tipologia di turista l’esigenza di una costante funzionalità dei interessato anche ad una proposta di natura servizi esistenti presso il Museo (caffetteria, culturale ammonterebbe all’incirca tra il 5 e bookshop). l’8% del totale turisti presenti in Trentino nelle Tra tutti i visitatori intervistati il turista culturale due stagioni estiva e invernale (si tratterebbe si di nonostante le sue alte aspettative e la sua anche coloro presenta un che alcune ammontare pari a si circa due – mostra miglioramento più soddisfatto riguardano della media, trecentomila soggetti). competenza Da questi sintetici richiami risulta evidente (superiori alla media), indice di una capacità come il turista culturale rappresenti un target da parte dei Musei indagati di predisporre molto ben connotato e riconoscibile, ma al un’offerta di qualità in grado di soddisfare tempo stesso rappresenti un’esigua minoranza anche le aspettative dei visitatori più esigenti. rispetto a e preparazione specifiche tutti i visitatori di un Museo. Considerarlo da parte di un Museo l’unico target proprio di riferimento, molto probabilmente finirebbe con il limitare le opportunità e le potenzialità che un Museo può esprimere sia nei confronti dei residenti che di coloro che possono essere considerati dei residenti temporanei di un luogo (i turisti e gli REPORT | novembre 2005 | 59 | | 60 | REPORT | novembre 2005 ALLEGATI Questionari somministrati nei Musei con dati riepilogativi REPORT | novembre 2005 | 61 | | 62 | REPORT | novembre 2005 Estate 2004. Indagine condotta presso il Castello del Buonconsiglio, monumenti e collezioni provinciali. TOTALE QUESTIONARI: 430 1. Ha visitato altre volte questo Castello? Sì No 33,7 66,3 2. Oggi è venuto per visitare la mostra o il Castello? per la mostra per il castello 39,1 60,9 3. Come è venuto a conoscenza di questo Castello? (solo 1 risposta) Da parenti o amici Alla televisione o alla radio Attraverso internet In un ufficio turistico Da un manifesto/locandina Da una rivista specializzata Da un quotidiano o un periodico In una guida turistica In un depliant/brochure del museo In un libro/catalogo d'arte 3.1 In altro modo 24,9 0,7 1,0 7,1 4,7 4,9 5,4 19,5 1,2 9,4 21,1 4. Come è venuto a conoscenza di questa mostra? (solo 1 risposta) Da parenti o amici Alla televisione o alla radio Attraverso internet In un ufficio turistico Da un manifesto/locandina Da una rivista specializzata Da un quotidiano o un periodico In una guida turistica In un depliant/brochure del museo In un libro/catalogo d'arte 4.1 In altro modo (specificare) 15,4 1,6 1,4 9,8 17,9 7,0 20,6 5,7 6,8 1,4 12,5 5. Con chi è venuto? Da solo Con la famiglia Con la scuola Con amici Con un gruppo organizzato 9,0 65,8 0,2 22,3 2,7 6. Che cosa si aspetta dalla visita? Accrescimento culturale Divertimento 94,9 3,8 REPORT | novembre 2005 | 63 | Altro 1,3 7. Come ha effettuato la visita? Autonomamente Con i percorsi didattici degli operatori del museo Con guide turistiche esterne 8. Quanto ha apprezzato…? Gli ambienti del Castello Le opere esposte permanentemente L'allestimento della mostra Il tema trattato dalla mostra Le informazioni scritte La guida degli operatori del Museo La gentilezza del personale La segnaletica per arrivare al museo La caffetteria I prodotti offerti nel punto vendita L'orario di apertura La visita nel suo complesso per nulla 0,2 2,0 1,8 1,1 3,4 7,8 1,4 10,2 16,4 15,5 2,4 0,3 82,4 15,2 2,4 poco 1,2 12,3 7,1 8,9 10,9 6,0 2,7 20,2 14,5 16,1 7,0 1,3 abbastanza 27,6 47,2 36,1 32,8 38,2 24,1 26,2 42,2 47,3 45,8 39,8 30,2 9. Ha visitato tutto il Castello? Sì No molto 70,9 38,5 55,0 57,3 47,5 62,1 69,8 27,4 21,8 22,6 50,8 68,2 65,3 34,7 10. Cosa ha acquistato presso il nostro punto vendita? Il catalogo della mostra Una guida/brochure del castello Altri volumi Posters Cartoline Videocassette Altro 22,4 33,6 9,7 12,7 54,5 1,5 11. Tornerebbe a visitare questo Castello? Sì No 85,8 14,2 12. Come giudica il prezzo d'ingresso? Basso Adeguato Alto 6,9 86,0 7,1 13. Ha visitato o ha intenzione di visitare prossimamente altri musei o castelli in Trentino? Sì No 79,0 21,0 14. Dopo aver visitato questa mostra, Le è venuto il desiderio di acquisire maggiori informazioni sugli argomenti trattati? Si 57,1 No 25,8 Non so 17,1 15. Quanto tempo ha trascorso nel Museo? | 64 | REPORT | novembre 2005 meno di 1 ora da 1 ora a 2 ore oltre le due ore 3,8 59,2 37,0 16. Era a conoscenza della “Trento card”? no Sì se sì , l’ha acquistata? Si, la card 24h Si, la card 48h No 81,9 18,1 0,0 3,1 0,0 17. Mezzo di trasporto utilizzato Privato Mezzi pubblici 83,1 16,9 18. Provenienza Residente Residente Residente Residente Residente 1,0 0,8 6,5 71,9 19,8 nel Comune nel Comprensorio in provincia di Trento in altra provincia Italia all’estero 19. Motivo della presenza in Trentino: 19.1 Sta trascorrendo/ intende trascorrere un periodo di vacanza in Trentino Può indicare la durata della permanenza prevista (valore medio): 19.2 E’ venuto in Trentino principalmente per questo evento/mostra/visita museale 52,9 9,5 8,6 Intende fermarsi? No, non intendo pernottare in Trentino Si, intendo fermarmi 14,3 85,7 19.3 E’ in Trentino per altri motivi (lavoro, ragioni personali…) 47,1 20. E’ orientato preferibilmente su Ristorazione veloce Ristorante tipico Non so perché non conosco le opportunità esistenti 21. E’ interessato all’acquisto di prodotti tipici? Si, senz’altro No Non so perché non conosco dei punti vendita e le opportunità esistenti 22. E’ orientato su Ricettività alberghiera Ricettività extra alberghiera (agritur, Ostello, Campeggio, B&B, casa per vacanze...) Altro (amici, camper…) 50,0 50,0 39,0 39,0 22,0 25,0 50,0 25,0 In questo Suo periodo di vacanza, è interessato ad abbinare a questa visita: REPORT | novembre 2005 | 65 | frequentazione di uno più eventi culturali frequentazione di uno o più musei frequentazione di uno o più eventi enogastronomici praticare uno o più sport trascorrere momenti di riposo e relax in ambiente naturale altro 31,0 20,7 13,8 17,2 72,4 23. Potrebbe indicare quanto spende mediamente al giorno durante questa sua vacanza per le seguenti voci di spesa (N.B.: le singole voci di spesa, a differenza della spesa media giornaliera totale, sono calcolate riferendosi soltanto a quei soggetti che hanno effettuato delle spese per quelle voci): attività sportive € 26,88 vitto e alloggio € 79,76 attività ricreative e culturali € 18,21 igiene e bellezza € 25,25 trasporto e spostamenti € 23,90 shopping e souvenirs € 35,50 spesa media giornaliera pro capite € 110,00 NOTIZIE SULLA PERSONA: 25. Sesso: Maschio Femmina 45,3 54,7 26. Età (valore medio in anni) 44 27. Titolo di studio Licenza elementare Licenza media inferiore Licenza media superiore Laurea 2,8 13,6 34,0 49,6 28. Condizione professionale Occupato Disoccupato Casalinga Studente Pensionato Altro 71,0 0,5 3,5 11,9 13,2 29. Se occupato: posizione Dipendente Autonomo 82,0 18,0 30. Se occupato: settore Agricoltura Industria Commercio Servizi 1,5 12,9 15,4 70,2 31. Nazionalità Italiana Straniera 71,9 19,8 | 66 | REPORT | novembre 2005 Estate 2004. Indagine condotta presso il Museo Tridentino di Scienze Naturali e il Museo Diocesano di Trento. DATI CUMULATI. Frequenza Percentuale Museo Scien. Nat. 39 37,1 Museo Diocesano 66 62,9 Totale 105 100 Parte 1 VALUTAZIONE OFFERTA CULTURALE 1. Motivo della visita (risposte multiple) Per Per Per Per Per ragioni di studio ragioni connesse al proprio lavoro interessi culturali curiosità accompagnare altre persone 2. E’ la prima volta che visita questo Museo? Si No 3. Se NO, potrebbe indicare quante altre volte ha visitato il Museo, oltre ad oggi? 1 volta 2 volte 3-5 volte 6-10 volte più di 10 4. Prima di questa visita, si è documentato sui temi della mostra? No Sì (risposte multiple) leggendo libri/riviste divulgative leggendo libri/riviste specializzate guardando programmi televisivi o video visitando siti internet visitando altre mostre/musei altro 8,7 3,8 65,4 23,1 6,7 76,0 24,0 24,0 24,0 28,0 8,0 16,0 64,1 35,9 30,3 12,1 6,1 21,2 21,2 21,2 5. Dopo aver visitato questa mostra, Le è venuto il desiderio di acquisire maggiori informazioni sugli argomenti trattati? Si No Non so 72,3 9,9 17,8 6. Ha visitato tutto il museo o solo la mostra temporanea? Tutto il Museo con la mostra Solo la mostra in corso solo il Museo REPORT | novembre 2005 67,0 4,9 28,2 | 67 | 7. Nel corso della Sua visita Lei ha usufruito della visita guidata? Si No Non era prevista 28,4 65,7 5,9 8. ha effettuato degli acquisti al book shop? Si, ho acquistato la guida del Museo Si, ho acquistato del materiale Si, ho acquistato il catalogo della mostra No 3,0 4,0 10,9 82,2 9. Come ha saputo dell’esistenza dell’evento/mostra (risposte multiple) Stampa quotidiani Stampa specializzata Radio o TV Internet Pubblicazioni specifiche che promuovono l’evento/mostra Affissioni/manifesti Tramite azienda di promozione turistica Presso struttura ricettiva (hotel, ristorante…) Tramite agenzia di viaggio, T.O. Associazione o circolo ricreativo Amici e conoscenti Invito inviato via posta/ eMail 12,8 7,7 2,6 6,4 15,4 14,1 20,5 1,3 1,3 29,5 - 10.Quanto tempo ha trascorso nel Museo? meno di 1 ora da 1 ora a 2 ore oltre le due ore 21,2 73,1 5,8 11.Ha trovato questa mostra: Chiara Ricca di materiali Coinvolgente 97,8 95,8 100,0 Confusa 2,2 Povera di materiali 4,2 Poco/per niente interessante 0,0 12.Potrebbe dare una valutazione riguardo a: Per nulla o poco soddisfatto Soddisfatto ☺ Abbastanza soddisfatto Molto soddisfatto/sopra le mie aspettative ☺ ☺ argomento trattato opere/oggetti esposti supporti interattivi (se esistenti) percorso espositivo/allestimento/illuminazione pannelli e didascalie di approfondimento audioguide (se esistenti e utilizzate) visite guidate (se previste e utilizzate) qualità e chiarezza materiali informativi accessori come cataloghi, dépliant, etc (se consultabili) costo biglietto servizi accessori (cafeteria, bookshop…) cortesia ed efficienza del personale | 68 | REPORT | novembre 2005 4,3 2,6 8,2 1,5 17,1 9,1 26,5 11,8 ☺ 41,4 44,2 42,9 58,8 ☺☺ 37,1 44,2 22,4 27,9 2,9 11,1 12,0 2,3 18,6 16,7 12,0 22,7 54,3 33,3 32,0 54,5 24,3 38,9 44,0 20,5 2,9 2,6 1,4 15,9 31,6 2,7 34,8 50,0 42,5 46,4 15,8 53,4 13.Era a conoscenza della “Trento card”? No Sì se sì , l’ha acquistata? Si, la card 24h Si, la card 48h No 67,0 33,0 53,3 3,3 43,3 14.Suggerimenti e proposte Parte 2 MOTIVAZIONE DI VACANZA CULTURALE 15.Modalità di partecipazione Solo Con la famiglia Con amici Viaggio organizzato 18,4 50,6 28,7 2,3 16.(per chi non fa parte di gruppo organizzato) Mezzo di trasporto utilizzato Privato Mezzi pubblici 17.Provenienza Residente Residente Residente Residente Residente nel Comune nel Comprensorio in provincia di Trento in altra provincia Italia all’estero 78,7 21,3 10,5 1,9 15,2 53,3 4,8 ( per i residenti fuori provincia, altrimenti passare a DATI ANAGRAFICI ) 18.Motivo della presenza in Trentino: 18.1 Sta trascorrendo/ intende trascorrere un periodo di vacanza in Trentino. 35,2 Può indicare la durata della permanenza prevista 1-4 giorni 5-10 giorni 11-15 giorni più di 15 giorni 42,5 40,0 7,5 10,0 18.2 E’ venuto in Trentino principalmente per questo evento/mostra/ visita museale Intende fermarsi? No, non intendo pernottare in Trentino Si, intendo fermarmi 18.3 E’ in Trentino per altri motivi (lavoro, ragioni personali…) 8,6 81,8 18,2 7,6 19. Oltre a questo evento/mostra pensa di visitare anche altri eventi/mostre/musei aperti sul territorio? No sì 10,4 80,6 REPORT | novembre 2005 | 69 | Non so perché non conosco le opportunità esistenti 9,0 20.Per quanto riguarda la ristorazione è orientato preferibilmente su Ristorazione veloce Ristorante tipico Non so perché non conosco le opportunità esistenti 44,8 44,8 10,3 21.E’ interessato all’acquisto di prodotti tipici? Si, senz’altro No Non so perché non conosco dei punti vendita e le opportunità esistenti 53,2 25,8 21,0 22.(Per coloro che alla domanda 18.1 o 18.2 hanno dichiarato di fermarsi almeno una notte) Se sta trascorrendo/ intende trascorrere un periodo di vacanza in Trentino 22.1 indicare la località/ambito in cui si soggiorna o intende soggiornare 22.2 è orientato su Ricettività alberghiera Ricettività extra-alberghiera (agritur, Ostello, Campeggio, B&B, casa per vacanze...) Altro (amici, camper…) 44,7 36,8 18,4 22.3 In questo Suo periodo di vacanza, è interessato ad abbinare a questa visita: frequentazione di uno più eventi culturali 51,4 frequentazione di uno o più musei 64,9 frequentazione di uno o più eventi enogastronomici 24,3 praticare uno o più sport 16,2 trascorrere momenti di riposo e relax in ambiente naturale 40,5 altro 5,4 22.4 Potrebbe indicare quanto spende mediamente al giorno durante questa sua vacanza per le seguenti voci di spesa (N.B.: le singole voci di spesa, a differenza della spesa media giornaliera totale, sono calcolate riferendosi soltanto a quei soggetti che hanno effettuato delle spese per quelle voci): : • preferisco non rispondere 88,6 • • • • • vitto e alloggio attività ricreative e culturali igiene e bellezza trasporto e spostamenti shopping e souvenirs spesa media giornaliera pro capite € € € € € 85,00 11,00 3,00 30,00 39,00 € 109,00 parte 3 DATI ANAGRAFICI 23.Età: Minore di 20 anni Da 21 a 29 anni Da 30 a 45 anni Da 46 a 55 anni Da 56 a 65 anni Oltre 65 anni 6,0 13,1 32,1 20,2 20,2 8,3 24.Sesso Maschio Femmina | 70 | 41,1 58,9 REPORT | novembre 2005 25.Titolo di studio: scuola dell’obbligo / qualifica professionale diploma di scuola superiore laurea 26.Professione: Operaio Impiegato Dirigente/imprenditore/libero professionista studente pensionato casalingo/a altro REPORT | novembre 2005 15,9 38,6 45,5 3,6 41,7 66,7 2,4 11,9 13,1 6,0 | 71 | Estate 2004 – Inverno 2005. Indagini condotte presso il Mart di Rovereto. ESTATE 2004 (E): 294 QUESTIONARI VALIDI INVERNO 2005 (I): 886 QUESTIONARI VALIDI Parte 1 VALUTAZIONE OFFERTA CULTURALE 1. Motivo della visita Per Per Per Per Per ragioni di studio ragioni connesse al proprio lavoro interessi culturali curiosità accompagnare altre persone 2. E’ la prima volta che visita questo Museo? Si No E 4,1 6,8 76,1 16,4 5,1 I 8,1 8,4 61,9 23,1 5,9 71,4 28,6 56,1 43,9 3. Se NO, potrebbe indicare quante altre volte ha visitato il Museo, oltre ad oggi? 1 volta 2 volte 3-5 volte 6-10 volte più di 43,9 34,5 13,4 21,6 31,7 28,7 8,5 8,7 102,4 6,6 4. Prima di questa visita, si è documentato sui temi della mostra? No Sì Se sì leggendo libri/riviste divulgative leggendo libri/riviste specializzate guardando programmi televisivi o video visitando siti internet visitando altre mostre/musei altro 40,4 59,6 40,4 59,6 32,9 24,6 7,2 33,5 16,8 15,6 32,0 19,4 4,1 34,6 5,6 19,3 65,1 18,0 16,6 60,1 21,8 18,1 87,7 7,5 4,5 79,2 16,5 4,3 E I 13,7 81,4 19,4 79,4 5. Dopo aver visitato questa mostra, Le è venuto il desiderio di acquisire maggiori informazioni sugli argomenti trattati? Si No Non so 6. Ha visitato tutto il museo o solo la mostra temporanea? Tutto il museo con la mostra Solo la mostra in corso solo il museo 7. Nel corso della Sua visita Lei ha usufruito della visita guidata? Si No | 72 | REPORT | novembre 2005 Non era prevista 8. ha effettuato degli acquisti al bookshop? Si, ho acquistato la guida del Museo Si, ho acquistato del materiale Si, ho acquistato il catalogo della mostra No 9. Come ha saputo dell’esistenza dell’evento/mostra Stampa quotidiani Stampa specializzata Radio o TV Internet Pubblicazioni specifiche che promuovono l’evento/mostra Affissioni/manifesti Tramite azienda di promozione turistica Presso struttura ricettiva (hotel, ristorante…) Tramite agenzia di viaggio, T.O. Associazione o circolo ricreativo Amici e conoscenti Invito inviato via posta/ eMail 10.Quanto tempo ha trascorso nel Museo? meno di 1 ora da 1 ora a 2 ore oltre le due ore 11.Ha trovato questa mostra: Chiara Ricca di materiali Coinvolgente E 94,2 95,1 95,5 I 87,4 93,6 92,5 3,4 1,2 6,9 8,0 23,9 63,4 7,0 7,9 20,1 60,4 36,6 22,5 7,7 16,9 12,0 9,2 1,3 0,4 1,1 1,1 32,0 3,2 32,5 12,9 8,8 18,3 11,7 14,4 1,9 0,3 0,6 2,4 31,5 3,3 2,4 43,4 53,8 3,0 45,3 51,7 E I Confusa 5,8 12,6 Povera di materiali 4,9 6,4 Poco/per niente interessante 4,5 7,5 12.Potrebbe dare una valutazione riguardo a: Per nulla o poco soddisfatto Soddisfatto ☺ Abbastanza soddisfatto Molto soddisfatto/sopra le mie aspettative ☺ ☺ argomento trattato E 3,3 I 4,2 E 12,5 I 16,5 E 53,3 ☺ I 47,1 ☺☺ E I 31,3 32,2 opere/oggetti esposti 2,9 3,4 12,5 18,2 53,3 50,3 31,3 28,0 supporti interattivi (se esistenti) 10,5 8,8 28,0 29,8 42,0 40,9 19,6 20,5 5,4 4,6 18,4 20,9 45,6 44,1 30,5 30,4 3,4 6,3 22,3 20,3 51,5 45,9 22,8 27,5 12,9 12,9 14,5 19,6 48,4 37,1 24,2 30,4 1,4 8,7 23,3 10,9 45,2 28,3 30,1 52,2 4,9 5,6 24,4 26,4 54,3 47,2 16,5 20,8 percorso espositivo/allestimento/illuminazio ne pannelli e didascalie di approfondimento audioguide (se esistenti e utilizzate) visite guidate (se previste e utilizzate) qualità e chiarezza materiali informativi accessori come cataloghi, dépliant, etc (se consultabili) REPORT | novembre 2005 | 73 | costo biglietto servizi accessori (cafeteria, bookshop…) cortesia ed efficienza del personale 9,8 9,5 33,6 27,8 40,0 40,1 16,6 22,5 16,2 7,1 24,3 19,4 39,9 49,5 19,7 24,0 2,3 3,3 13,6 7,6 48,6 46,1 35,5 43,0 E 13.Era a conoscenza della “Trento card”? No Sì se sì , l’ha acquistata? Si, la card 24h Si, la card 48h No I 90,9 9,1 90,0 10,0 4,3 95,7 2,7 8,2 89,0 14.Suggerimenti e proposte Parte 2 MOTIVAZIONE DI VACANZA CULTURALE E 15.Modalità di partecipazione Solo Con la famiglia Con amici Viaggio organizzato Risposta errata I 6,5 51,3 35,6 1,5 5,0 6,4 40,9 45,7 7,1 87,2 11,9 0,9 78,6 21,4 2,9 0,5 5,8 88,0 2,9 5,0 2,5 15,4 75,6 1,6 18.1 Sta trascorrendo/ intende trascorrere un periodo di vacanza in Trentino 36,3 23,9 Può indicare la durata della permanenza prevista 1-4 giorni 5-10 giorni 11-15 giorni più di 15 giorni 29,5 44,2 13,7 12,6 17,8 81,7 0,5 0,0 16.(per chi non fa parte di gruppo organizzato) Mezzo di trasporto utilizzato Privato Mezzi pubblici Risposta errata 17.Provenienza Residente Residente Residente Residente Residente nel Comune nel Comprensorio in provincia di Trento in altra provincia Italia all’estero ( per i residenti fuori provincia, altrimenti passare a DATI ANAGRAFICI ) 18.Motivo della presenza in Trentino: | 74 | REPORT | novembre 2005 18.2 E’ venuto in Trentino principalmente per questo evento/mostra/ visita museale. 54,9 Intende fermarsi? No, non intendo pernottare in Trentino 70,9 Si, intendo fermarmi 29,1 18.3 E’ in Trentino per altri motivi (lavoro, ragioni personali…) 65,3 87,5 12,5 8,3 10,8 34,0 50,0 15,6 0,4 50,2 32,6 17,2 40,7 43,6 14,1 1,7 34,6 52,4 13,0 19.Oltre a questo evento/mostra pensa di visitare anche altri eventi/mostre/musei aperti sul territorio? No sì Non so perché non conosco le opportunità esistenti Risposta errata 20.Per quanto riguarda la ristorazione è orientato preferibilmente su Ristorazione veloce Ristorante tipico Non so perché non conosco le opportunità esistenti Risposta errata 21.E’ interessato all’acquisto di prodotti tipici? Si, senz’altro No Non so perché non conosco dei punti vendita e le opportunità esistenti Risposta errata E I 47,3 36,4 45,5 39,2 15,9 0,4 15,2 44,3 50,4 33,0 15,9 2,8 21,1 28,6 22.(Per coloro che alla domanda 18.1 o 18.2 hanno dichiarato di fermarsi almeno una notte) Se sta trascorrendo/ intende trascorrere un periodo di vacanza in Trentino 22.1 indicare la località/ambito in cui si soggiorna o intende soggiornare 22.2 è orientato su Ricettività alberghiera Ricettività extra-alberghiera (agritur, Ostello, Campeggio, B&B, casa per vacanze...) Altro (amici, camper…) Risposta errata 22.3 In questo Suo periodo di vacanza, è interessato ad abbinare a questa visita (risposte multiple): frequentazione di uno più eventi culturali 54,4 5,9 frequentazione di uno o più musei 46,6 5,1 frequentazione di uno o più eventi enogastronomici 18,4 2,5 praticare uno o più sport 20,4 6,0 trascorrere momenti di riposo e relax in ambiente naturale 66,0 6,8 altro 2,9 0,7 REPORT | novembre 2005 | 75 | 22.4 Potrebbe indicare quanto spende mediamente al giorno durante questa sua vacanza per le seguenti voci di spesa (N.B.: le singole voci di spesa, a differenza della spesa media giornaliera totale, sono calcolate riferendosi soltanto a quei soggetti che hanno effettuato delle spese per quelle voci): : preferisco non rispondere 88,1 94,2 vitto e alloggio attività ricreative e culturali igiene e bellezza trasporto e spostamenti shopping e souvenirs € € € € € spesa media giornaliera pro capite 69,50 22,88 10,67 19,89 34,58 € 90,00 31,27 24,62 23,11 112,00 parte 3 DATI ANAGRAFICI 23.Età 24.Sesso Maschio Femmina 25.Titolo di studio: scuola dell’obbligo / qualifica professionale diploma di scuola superiore laurea risposta errata 26.Professione: Operaio Impiegato Dirigente/imprenditore/libero professionista studente pensionato casalingo/a altro risposta errata | 76 | REPORT | novembre 2005 43,0 39,7 43,3 56,7 43,9 56,1 11,0 35,7 53,0 0,4 11,7 37,3 50,9 2,7 23,5 36,4 3,8 18,6 8,0 4,5 2,7 2,3 29,8 31,5 2,2 23,1 8,6 2,3 Primavera 2005 Indagine condotta presso il Mart di Rovereto (maggio-giugno). PRIMAVERA 2005: 279 QUESTIONARI VALIDI 1. È la prima volta che visita questo Museo? Sì No Potrebbe indicare quante altre volte lo ha visitato? 80,8 19,2 3,1 2. Potrebbe dare una valutazione riguardo ai seguenti aspetti: Per nulla o poco soddisfatto = 1 Abbastanza soddisfatto = 2 Soddisfatto = 3 Sopra le mie aspettative = 4 Percorso espositivo (opere/oggetti esposti) Materiale di supporto (pannelli e didascalie) Cortesia ed efficienza del personale Servizi accessori (cafeteria, bookshop…) Costo del biglietto 1 5,6 2 16,1 3 55,4 4 22,8 7,3 26,8 54,4 11,5 4,2 7,8 10,0 20,0 46,2 54,8 39,6 17,4 10,1 26,8 45,1 17,9 3. Provenienza Ο Ο Ο Ο Ο Residente Residente Residente Residente Residente nel Comune nel Comprensorio in provincia di Trento in altra provincia Italia all’estero 3,1 0,8 5,7 77,9 12,6 SOLO per i residenti FUORI PROVINCIA, altrimenti passare ai DATI ANAGRAFICI 4. È venuto in Trentino principalmente per il Museo? Ο Sì, sono in Trentino principalmente per la visita al Mart Ο No, sono interessato a visitare il Mart ma sono in Trentino per altre ragioni 60,8 39,2 5. Intende pernottare (o ha già pernottato) una o più notti in Trentino? Ο No, non ho pernottato e non intendo pernottare, rientrando in giornata al luogo di residenza Ο Sì, intendo pernottare (oppure ho già pernottato). In tal caso può indicare: Il numero dei pernottamenti: 1 2-3 4-7 La o le località di pernottamento (max due risposte) La tipologia della struttura ricettiva: Ο Ricettività alberghiera Ο Ricettività extra-alberghiera (agritur, ostello, campeggio, B&B) Ο Altro (amici, camper…) REPORT | novembre 2005 64,2 35,8 27,3 42,4 30,3 57,5 16,4 26,0 | 77 | 6. È interessato ad abbinare a questa visita: Ο Ο Ο Ο Ο frequentazione di altri musei – mostre acquisto prodotti tipici pratica di uno o più sport momenti di riposo e relax in ambiente naturale altro 8,6 30,5 12,9 75 25,4 7. Potrebbe indicare quanto spende mediamente al giorno durante questa sua vacanza per le seguenti voci di spesa (N.B.: le singole voci di spesa, a differenza della spesa media giornaliera totale, sono calcolate riferendosi soltanto a quei soggetti che hanno effettuato delle spese per quelle voci): • vitto e alloggio € 59,93 • attività ricreative e culturali € 23,35 • igiene e bellezza € 14,38 • trasporto e spostamenti € 25,54 • shopping e souvenirs € 32,31 • preferisco non rispondere spesa media giornaliera pro capite € 107,00 DATI ANAGRAFICI 8. Età (v.m.) 9. 37,6 Sesso Ο maschio Ο femmina 10. 42,5 57,5 Titolo di studio: scuola dell’obbligo qualifica professionale diploma di scuola superiore laurea 20,5 4,1 25,1 50,2 11.Professione: Ο operaio Ο impiegato/insegnante Ο dirigente Ο imprenditore/libero professionista Ο disoccupato Ο studente Ο pensionato Ο casalingo/a 2,4 28,0 4,7 24,2 2,4 28,9 7,1 2,4 Ο Ο Ο Ο | 78 | REPORT | novembre 2005 BIBLIOGRAFIA PUBBLICAZIONI Binni L., Pinna G., “Museo”, Garzanti, Milano, 1989 Bollo A., “Indagine sul pubblico dei musei lombardi” Fondazione Fitzcarraldo, 2004 Chirieleison C., “La gestione strategica dei musei”, Giuffrè, Milano, 2002 Cieri Via C., “Studiolo”, (a cura di), Panini Editore, Modena, 1992 Colino R.M., “Il turismo culturale nelle città d’arte, il caso di Trento” Tesi di laurea in Sociologia, Università di Trento, AA 2002/03 Corna Pellegrini G., “Progettare il Turismo”, Markes, Milano, 2000 Corna Pellegrini G., “Turisti viaggiatori. Per una geografia del turismo sostenibile” Tramontana, Milano, 2000 Fundarò A., “l’insediamento del distretto culturale del sole” Tesi di laurea in Economia, Università di Palermo, AA 2001/02 Liebenwein W., Cieri Via C.( a cura di), “Studiolo”, Panini, Modena, 1992 Kotler M., “Al servizio del pubblico” Etaslibri, Milano, 1990 Mazzolini R., “Andare al museo” Ed. P.A. Trento, 2002 Morazzoni M., “Turismo, territorio e cultura” DeAgostini, Milano, 2003 Moretti A., “Economia della cultura” lezione Master CISET 2002/3 Mottola M., “Il libro dei musei”, Allemandi, Torino, 1992 Serao F., Capogrossi Guarna F., Dainelli F., Sanesi I., “L’economia del museo” Egea, Milano, 2002 Solima L., “Il pubblico dei musei: indagine sulla comunicazione nei musei statali italiani”, Gangemi, Roma, 2000 Solima L., “La gestione imprenditoriale dei musei. Percorsi strategici e competitivi nel settore dei beni culturali”, Cedam, Padova, 1998 Sbattella F., “Il marketing dei musei, il caso della fondazione Guggenheim di Venezia” Tesi di laurea in Economia, Università di Tor Vergata - Roma, AA 1998/99 Vecco M., “Turismo e beni culturali” lezione Master CISET 2002/3 Williams R., “Culture” Fontana Press, Glasgow,1981 REPORT | novembre 2005 | 79 | Finito di stampare presso Esperia s.r.l. per conto di Casa Editrice Provincia Autonoma di Trento | 80 | REPORT | novembre 2005 REPORT Bollettino di documentazione su tematiche turistiche a cura Osservatorio Provinciale per il Turismo della Provincia Autonoma di Trento _________________________________________________________________________ Gruppo di lavoro dell’Osservatorio provinciale per il Turismo – Servizio Turismo – PAT Gianfranco Betta Irene Bertagnolli Beatrice Bonfanti Marco Franceschini Paolo Maccagnan Annamaria Sievers Lorenza Tomaselli Gabriele Turri Lina Uccia Stampato nel mese di dicembre 2005 presso Esperia s.r.l. Si autorizza la riproduzione, parziale o totale del presente volume con la corretta citazione della fonte. Collana “Report” 1. La stagione turistica invernale 2003/04 in Trentino, 188 pagine, marzo 2005 2. Guida per i gestori di B&B, 148 pagine, aprile 2005 3. La stagione turistica estiva 2004 in Trentino, 216 pagine, giugno 2005 4. Analisi e approfondimenti per la predisposizione delle Linee Guida per la politica turistica in Trentino, 252 pagine, agosto 2005 5. Vacanza Natura in Trentino – Aspettative e comportamenti di turisti e operatori nel Parco Naturale Adamello Brenta, 152 pagine, ottobre 2005 6. Vacanza Benessere in Trentino – Un’indagine sulla soddisfazione del cliente, 80 pagine, novembre 2005 7. Vacanza Cultura in Trentino – Un’indagine sui visitatori dei musei, 80 pagine, dicembre 2005