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Curriculum e programma di Roberto Grassi (Napoli)

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Curriculum e programma di Roberto Grassi (Napoli)
Elezioni SIRM 2016 – Candidatura per il Consiglio Direttivo – Presidente 2019-2020
Curriculum e programma di Roberto Grassi (Napoli)
Curriculum
Professore di ruolo di 1° fascia, ordinario
S . D , D , M E D 36 Diagnostica per Immagine e
Radioterapia, Dipartimento medico-chirurgico
di
internistica
clinica
e
sperimentale
“F.Magrassi e A.Lanzara”, Facoltà di Medicina e
Chirurgia, II Università degli Studi di Napoli
Curriculum degli Studi

1974: Diploma di Maturità Classica - Liceo
Niccolini - Livorno

1980: Laurea in Medicina e Chirurgia II Facoltà di Medicina e Chirurgia Università di Napoli con voti 110/110

1984: Specializzazione in Radiologia
Diagnostica - II Facoltà di Medicina e
Chirurgia - Università di Napoli con voti
50/50 e lode
Attività scientifica:

oltre 300 pubblicazioni su PubMed, con IF
di 444, H index di 27, i10-index 94

oltre 40 libri o capitoli di libri;
Attività assistenziale:

dal 1980 al 1992 presso il II Servizio di Radiologia della Facoltà di
Medicina e Chirurgia dell’Università Federico II di Napoli, dal 1993 al
1998 presso il II Servizio di Radiologia dell’Azienda Ospedaliera di Rilievo
Nazionale A. Cardarelli di Napoli, e dal 1998 ad oggi presso l’Azienda
Universitaria della Facoltà di Medicina e Chirurgia della II Università di
Napoli
Attività didattica di tipo istituzionale:

dal 1994 al 1996 professore a contratto - scuola di specializzazione in
Radiodiagnostica - Facoltà di Medicina e Chirurgia Federico II di Napoli;

dal novembre 1998 professore associato - Facoltà di Medicina e Chirurgia corso di laurea in Medicina e Chirurgia in Napoli - II Università degli Studi di
Napoli, titolare dell’insegnamento di radiologia;

dal 2000 Coordinatore del corso di Diploma di Laurea in Tecnico Sanitario
di Radiologia Medica - II Università di Napoli con 4 sedi: SUN, ASL1 Na,
AORN di Caserta e di Avellino;

dal 2002 Presidente del corso di laurea in Tecnico di diagnostica per
immagini e radioterapia, con 5 sedi: SUN, ASL1 Na, AORN di Caserta, di
Avellino2 ed Avellino 1;

dal 2012 Presidente del corso di laurea in Tecnico di diagnostica per
immagini e radioterapia, con 5 sedi: SUN, ASL1 Na, AORN di Caserta, di
Avellino e Cardarelli;

dal 2007 professore ordinario - Facoltà di Medicina e Chirurgia - laurea in
Medicina e Chirurgia in Napoli, della II Università degli Studi di Napoli,
titolare dell’insegnamento di radiologia;

dal 2002 al 2012 Presidente della Conferenza Lauree triennali – TRMIR;
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Elezioni SIRM 2016 – Candidatura per il Consiglio Direttivo – Presidente 2019-2020

dal 2009 al 2012 Direttore scuola di specializzazione in Radiodiagnostica
quinquennale;

dal 2012 al 2015
quinquennale;

dal 2015 ad oggi Direttore scuola di specializzazione in Radiodiagnostica
quadriennale;
Direttore
scuola
di
specializzazione
in
Radioterapia
Attività didattica di tipo non istituzionale:

oltre 500 letture magistrali e relazioni su invito o lezioni a congressi o corsi di
aggiornamento, in Italia ed all’estero;

estensore o collaboratore di numerosi documenti SIRM e ministeriali;

consigliere sezione SIRM radiologia gastroenterologia ed addominale dal 1992 al 1996;

segretario amministrativo SNR dal 1999 al 2002;

presidente sezione SIRM radiologia gastroenterologia ed addominale dal 2000 al 2004;

presidente sezione SIRM radiologia d’urgenza ed emergenza dal 2006 al 2008;

segretario amministrativo SIRM dal 2006 al 2010;

consigliere nazionale SIRM dal 2010 al 2014;

vice presidente SIRM dal 2012 al 2014;
Attività di ricerca:

20 progetti di ricerca per il MIUR, per il CNR, per il II Ateneo di
Napoli e per la Regione Campania, titolare di fondi per oltre €
20.000.000;

ha svolto soggiorni di approfondimento in USA, in Giappone e Germania.
E’ predominante, sia nella attività scientifica che di ricerca, l’interesse
per la patologia addominale, le applicazioni digitali, le problematiche
gestionali e la patologia d’urgenza.
Programma
“L'evoluzione della disciplina nel III millennio”
Come da statuto, le procedure elettorali per la Presidenza 2018-2020 della Società Italiana di
Radiologia Medica, SIRM, si svolgeranno con un biennio di anticipo, quindi nel 2016, a Napoli,
in occasione del 47° Congresso Nazionale della Società.
Ho scelto di presentare la mia candidatura a Presidente SIRM per il biennio 2018-2020 dopo
averla condivisa con numerosi soci, con alcuni colleghi del Collegio dei Professori di Radiologia,
coi direttivi delle Sezioni di Studio della SIRM nelle quali ho militato e coi componenti del
Consiglio Direttivo, CD, della SIRM.
Insieme abbiamo valutato l'opportunità di mettere al servizio della Società la mia esperienza
maturata in anni di militanza nelle varie cariche istituzionali della Società, consci che la nostra
sanità da tempo subisce ripetuti tentativi di profonde trasformazioni della professione medica,
ed in particolare di quella radiologica, assediata dalla concorrenza di specialisti di altre
discipline nell’esercizio complementare dell’imaging e di altre figure professionali.
Di certo contribuiscono ad evocare questi radicali cambiamenti non solo le innovazioni
tecnologiche e gestionali, che periodicamente coinvolgono la nostra professione, quali
teleradiologia, CAD, outsourcing, ma anche il mancato adeguamento annuale delle risorse
economiche per il fondo sanitario nazionale.
Un tumultuoso succedersi di atti amministrativi e legislativi tendono a minare la nostra
professione, agevolati dalla modesta visibilità dell'attività del Medico Radiologo nell’esercizio
della sua funzione medica. A questi fattori si aggiungono pressioni economiche e di altre
categorie professionali, che sollecitano un rimodellamento organizzativo del sistema sanitario
nazionale, SSN.
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Elezioni SIRM 2016 – Candidatura per il Consiglio Direttivo – Presidente 2019-2020
L'esperienza quadriennale di Segretario Amministrativo della SIRM, di consigliere e presidente
di sezioni di studio, di consigliere e di vice presidente del CD mi ha consentito di conoscere a
pieno le problematiche gestionali della nostra Società ed apprezzarne la solidità patrimoniale,
strutturazione organizzativa e variegata operatività.
La SIRM dovrà rappresentare per i suoi Soci il vero cardine di riferimento della disciplina ed
impegnarsi a far sì che i Radiologi del III millennio siano non solo cultori delle tecniche di
imaging, ma, ricchi di conoscenze clinico-specialistiche, unici attori riconosciuti dei contenuti
e della qualità delle prestazioni, indirizzando i pazienti, con appropriatezza, verso altre
metodiche a loro disposizione e la terapia più congrua.
Le Sezioni di Studio ed i Gruppi Regionali
Le Sezioni di Studio devono elaborare gli avanzamenti della disciplina e svolgono un'intensa
attività di proselitismo su tutto il territorio nazionale.
La loro attività in periferia con congressi itineranti garantisce l'uniformità di formazione dei neo
specialisti e di aggiornamento dei soci. Ad essa si affianca quella svolta presso la sede
educazionale del Cardello in Roma. Questa ben si presta allo scopo per l'adeguata capacità di
circa 100 posti, per la comoda allocazione in prossimità della stazione Termini e per la grande
varietà di sistemazione alberghiera che la città offre.
Formule originali ed accattivanti, con presentazione di casi quiz, o l'uso di televoter, che
stimolino la partecipazione dei Radiologi, con costi di accesso il più contenuti possibile, in
ambienti ristretti con atmosfera informale, faciliteranno l’approccio tra i relatori ed i
partecipanti.
Sono da individuare anche centri residenziali di addestramento di eccellenza, certificati dalla
Società, presso i quali peculiari attività, come la radiologia interventistica e vascolare, possano
sollecitare l'entusiasmo di un maggior numero di nostri giovani colleghi.
Solo la disponibilità di Radiologi altamente competitivi, con solido bagaglio culturale, garantirà
il ruolo e la professione del Radiologo contro gli assalti di altri professionisti alla ricerca di nuovi
ambiti lavorativi.
I Gruppi Regionali rappresentano l’anello di congiunzione tra la Società e la periferia ed hanno
il compito di raccogliere ed intercettare localmente le esigenze dei soci.
In una Sanità sempre più regionalizzata, il Presidente e il CD dei Gruppi Regionali devono
assumere sempre più un ruolo di interlocutori con gli Assessorati e le altre istituzioni locali,
diffondendo i documenti SIRM e le linee guida. Essi devono vigilare sulla loro corretta
applicazione ed allertare il CD su determinazioni regionali non in linea con i dettami della SIRM,
che potranno essere affrontate, per specifiche problematiche, in sinergia con il SNR.
I Soci della SIRM
Ad oggi i soci SIRM sono poco meno di 10000. L'incremento delle adesioni è costante negli
anni, a conferma del buon operato dei CD finora succedutesi.
La percentuale di donne che svolgono attività radiologica ha ormai superato la soglia del 40%.
Questa folta componente femminile meriterà una proporzionale rappresentanza negli organi di
governo della nostra Società.
I Giovani Radiologi, under 35, costituiscono il 12% e gli assistenti in formazione, il 9%. Ogni
anno si affacciano nuovi specialisti che garantiscono un rinnovo del 4-5%. I giovani
rappresentano il futuro della SIRM ed è onere della Società rappresentare loro anche le insidie
medico legali, amministrative e gestionali della nostra professione.
Una Società Scientifica senza attenzione ai giovani non ha futuro e per stimolarli alla vita
societaria, oltre l’opportunità della prima iscrizione gratuita, vanno identificate manifestazioni a
loro dedicate, nelle quali esaltare il senso di appartenenza, il ruolo ed i compiti del medico
Radiologo, illustrando quanti e quali servizi la SIRM offra, cercando di contenere la sindrome
dell’”abbandono” che continua a colpire, dopo pochi anni, alcuni giovani iscritti.
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Perciò la Junior SIRM va potenziata, per dare spazio alle voci dei più giovani, incrementando la
loro partecipazione alla vita delle Sezioni e dei Gruppi Regionali.
L’ECM, ovvero l’aggiornamento professionale, già fiore all’occhiello della SIRM, che con l'APC
nel 1983 era stata antesignana del sistema educazionale dei Radiologi del passato, risulta
ormai rodato.
Una solida formazione a distanza, una FAD organizzata dalla SIRM, riconosciuta dalle istituzioni
ministeriali, supportata dalle Sezioni di Studio, accessibile a costi contenuti, dovrà essere il
prossimo obiettivo.
La libera professione
I Radiologi liberi professionisti, accreditati o puri, rappresentano il 5% della Società e fanno
parte a pieno titolo della famiglia radiologica, supportando, con pari dignità, il livello delle
prestazioni radiologiche sul territorio, in sinergia con l’attività assistenziale di Ospedalieri e
Universitari.
Essi sono numericamente in crescita, a fronte di un ridimensionamento degli organici del SSN e
ad un congruo numero di prepensionamenti. Il loro ruolo va rivalutato in seno alla Società.
La SIRM deve considerare le loro legittime aspettative e farsene carico in termini di
aggiornamento professionale mirato, di supporto nell’attività assistenziale e di attenzione nelle
specifiche problematiche.
In tal senso va valorizzata la presenza del Rappresentante dei liberi professionisti in seno ai
Gruppi Regionali ed al CD, che dovrà assumere un maggiore peso nelle logiche gestionali.
Le linee guida ed i documenti SIRM
I recenti dispositivi legislativi inerenti la responsabilità professionale medica attribuiscono alle
Società Scientifiche un ruolo preminente nella stesura di linee guida, a tutela dell'attività dei
professionisti che rappresentano.
Per questo motivo la SIRM dovrà proseguire nella elaborazione di documenti esaustivi e pratici,
condivisi con le singole sezioni e con altre Società scientifiche che garantiscano un'uniformità di
comportamento su tutto il territorio nazionale
La collaborazione interdisciplinare rappresenta, pur con innegabili difficoltà di ordine pratico, lo
strumento più idoneo per pervenire a linee-guida condivise che acquisiscano sufficiente
autorità da condizionare l’operato legislativo.
Esse devono divenire un valido punto di riferimento, di ausilio nelle scelte operative e gestionali
nell’approccio al quotidiano problema del governo della domanda di prestazioni e
dell’appropriatezza delle indagini diagnostiche.
A tal fine, alcuni documenti andranno aggiornati, altri ancora dovranno essere prodotti,
assegnando specifiche deleghe a Consiglieri, Commissioni e Gruppi di lavoro, che lavoreranno
in sintonia con Sezioni di Studio e Gruppi Regionali.
Una loro maggiore diffusione presso le Istituzioni ed una capillare divulgazione presso i cittadini
contribuiranno a far individuare, sempre più, nella SIRM il motore di competenze utili
all’evoluzione dell’organizzazione del nostro SSN.
I documenti, tradotti in lingua straniera e resi disponibili sul nostro sito web, contribuiranno a
far recuperare alla SIRM il ruolo di Società guida in Europa e di interfaccia con i paesi
extraeuropei.
L’attività editoriale, il sito Web e la posta elettronica
Intensa è l’attenzione che la SIRM pone nella attività editoriale. La Radiologia Medica, in lingua
inglese, rappresenta la rivista di punta della Società, con articoli di alto valore scientifico.
L’impact factor conseguito da “La Radiologia Medica”, da tempo stabile e congruo per la
disciplina, rappresenta un riconoscimento dell’operato dei direttori della rivista che in questi
anni si sono susseguiti e dei tanti Colleghi che vi hanno creduto, inviando alla rivista nazionale i
loro contributi.
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Di recente è stata affiancata da "Il Giornale Italiano di Radiologia Medica", in lingua italiana,
con articoli di taglio divulgativo. Quest’ultima, che raggiunge più ampie fasce di soci, insieme
ad una terza rivista, "Il radiologo", editata unitamente al SNR, meglio supportano l'attività
professionale.
E’ necessaria una implementazione dell’informatizzazione della SIRM, per la gestione delle
iscrizioni, di banche dati e riferimenti normativi, per l'erogazione di servizi a favore dei soci, tra
i quali contenuti didattici, lezioni di aggiornamento, consultazione gratuita di riviste
scientifiche, ma soprattutto dovrà essere sempre più funzionale ad una rapida comunicazione
delle informazioni ai soci.
I rapporti con il Collegio dei Professori Ordinari di Radiologia e degli ospedalieri
Il colloquio, costante ed improntato alla massima collaborazione, con il Collegio dei Professori
Ordinari di Radiologia rappresenta lo strumento per disegnare il futuro della nostra disciplina in
maniera più compiuta.
Uno stretto rapporto con il Collegio è la strada privilegiata perché la SIRM venga a conoscere,
costantemente ed in anticipo, rispetto alle decisioni politiche nazionali, gli sviluppi futuri della
nostra disciplina.
La collaborazione deve vertere non solo su problematiche didattiche e su rapporti con le altre
discipline accademiche, ma anche sulla verifica delle reali necessità di Radiologi da formare, in
modo da poter proporre utili modulazioni sia del numero di posti delle Scuole di
Specializzazione sia della loro distribuzione nelle diverse realtà regionali.
Deve essere mantenuto uno stretto rapporto anche con il Collegio dei Dirigenti Ospedalieri.
L'ordinamento delle scuole di specializzazione e dei corsi di laurea triennali di area sanitaria
vede anche le strutture del SSN inserite nel circuito formativo e la SIRM può essere utile
interfaccia fra Università e Ospedale.
Il Collegio dei Dirigenti ospedalieri è chiamato ad una maggiore attività propositiva e ad
un’operosa cooperazione con il CD, al quale rappresentare le specifiche e complesse esigenze
della componente ospedaliera, avanzando soluzioni coerenti con gli indirizzi di politica sanitaria
e con il miglioramento continuo della qualità professionale.
I rapporti con il Sindacato Nazionale Area Radiologica
Il rapporto privilegiato con il SNR rappresenta uno dei principali punti di forza della SIRM nella
difesa dei diritti di tutti i Radiologi. Questa sinergia ha consentito di combattere e vincere
numerose battaglie degli ultimi anni di una guerra che non vede ancora la fine, grazie anche ad
una realtà politico-tecnico-economica policroma ed ondivaga.
Una stretta collaborazione fra SIRM e SNR consentirà di conseguire ottimi risultati grazie alla
somma delle competenze scientifiche, culturali, tecniche e gestionali, patrimonio di ognuna per
le loro competenze statutarie.
Il condiviso interesse tra SIRM e SNR per la tutela della professione impone una collaborazione
attiva e paritaria sul censimento delle esigenze di nuovi specialisti, l'applicazione della tele
radiologia, l'oculato impiego dell’outsourcing, la determinazione dei volumi di attività e dei
corrispettivi economici delle prestazioni e sui rapporti con i professionisti delegati per le attività
pratiche.
Solo una continua ed intensa sinergia potrà difendere la nostra disciplina da gruppi economico
finanziari che, in assenza di normative e di controlli, subdolamente tendono ad appropriarsi di
settori della nostra attività ed a condizionarne a proprio vantaggio lo sviluppo.
I rapporti con le altre discipline dell’Area Radiologica
La “Federazione Radiologica” è ormai una realtà ineludibile. Essa dovrà affrontare
problematiche comuni quali i rapporti con gli specialisti medici di altro settore, con i fisici
medici, con gli ingegneri clinici, coi biotecnologi e con i professionisti delegati per le attività
pratiche.
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Entro febbraio 2018 la nuova direttiva europea 59/2013 sulla radioprotezione dovrà essere
recepita dagli stati membri. Urge una intensa collaborazione con i fisici medici per pervenire ad
una effettiva ed efficace concertazione operativa nell’ambito delle problematiche cliniche,
organizzative e radioprotezionistiche di reciproco interesse.
Attenzione andrà posta alla diffusione e gestione delle macchine ibride, per valutarne le
potenzialità diagnostiche e migliorare il management diagnostico-terapeutico dei pazienti, nel
rispetto delle competenze dei singoli specialisti di settore.
La sede del Cardello, in virtù della strategicità logistica, può rappresentare il punto di
riferimento e di aggregazione per le diverse anime della Federazione Radiologica.
I rapporti con le Istituzioni
Necessita una stretta collaborazione con Ministero della Salute, Ministero dell’Università,
Istituto Superiore della Sanità, Consiglio Superiore di Sanità, Garante della Privacy, organismi
per l’Informatizzazione nella Pubblica Amministrazione e FNOMCeO. E' questa condizione
indispensabile per condividere e divulgare le esperienze e gli obiettivi maturati all’interno della
SIRM.
Il confronto, a livello comunitario, nazionale e regionale, con le istituzioni politiche e sanitarie è
essenziale per supportare, su base tecnica e scientifica, l’azione legislativa ed amministrativa,
in modo che questa possa essere ispirata a criteri capaci di coniugare disponibilità di risorse,
qualità dell’atto sanitario, efficacia organizzativa, tutela della professione.
Il nostro settore professionale gode di una posizione privilegiata perché, più e prima di ogni
altro, ha percepito la necessità di approdare, nel più breve tempo possibile, ad una sanità
nazionale informatizzata.
I Radiologi possono divenire i principali attori di questo complesso processo evolutivo, perché
da più tempo adusi, rispetto ad altri operatori sanitari, all’utilizzo di tali tecnologie e perché
situati in una peculiare posizione, ad un tempo pienamente coinvolti nell’iter diagnosticoterapeutico, e, contemporaneamente, anche sufficientemente non condizionati dalla gestione
diretta del paziente, così da rimanere adeguatamente obiettivi e sereni nel giudizio.
I rapporti con l’industria
La collaborazione con l’industria è determinante non solo sotto il profilo tecnologico, ma anche
e soprattutto per la condivisione di seri e credibili progetti di studi multicentrici di ricerca
applicata.
L’identificazione di nuove tecnologie e la loro applicazione nella pratica clinica non può nascere
avulsa dalle nostre sedi di attività e l’industria deve necessariamente confrontarsi con gli
operatori del settore.
I Radiologi non devono subire supinamente qualunque innovazione, ma devono partecipare in
modo critico ai processi ed al progresso tecnologico sotto la guida e il supporto della SIRM. Per
stimolare l’attività di ricerca da parte dei più giovani sarà opportuno istituire borse di studio a
loro dedicate.
I rapporti internazionali
Nei prossimi anni andrà rafforzato il ruolo istituzionale della SIRM nell’ambito europeo,
consolidando l’importante obiettivo raggiunto con le precedenti presidenze, nella quale, grazie
all’elevato numero di partecipanti alle manifestazioni europee, i Radiologi italiani hanno
rappresentato una delle nazioni più rappresentata.
Per raggiungere questo obiettivo saranno utili specifiche deleghe, differenziate per obiettivi ed
ambiti di competenza, per conseguire una più ampia partecipazione italiana nei direttivi delle
associazioni e negli organismi scientifici internazionali, accelerare il processo di integrazione
comunitaria, sia nell’ambito dell’ESR, sia in seno all’organizzazione sanitaria dell’U.E e
contribuire a stimolare, con specifiche iniziative, la crescita culturale e professionale delle
comunità radiologiche di Paesi in via di sviluppo.
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La SIRM può infine proporsi quale soggetto di coordinamento per il reperimento e l’utilizzazione
di risorse finalizzate per ricerche in ambito radiologico. E’ necessario lavorare insieme per
gestire al meglio le limitate disponibilità, mirando ad obiettivi concreti e di generale interesse
per la Società.
I rapporti con i delegati alle attività pratiche ed altre professioni
Il nuovo percorso formativo delle professioni sanitarie, l’istituzione di nuovi ordini professionali,
la ridefinizione delle responsabilità professionali, nuovi e diversi modelli organizzativi
sperimentati nelle varie regioni comportano una maggiore attenzione verso elaborazioni di
norme e profili.
E’ necessario che nella stesura di documenti sia ribadita la differente competenza del medico
specialista in radiologia, che ha la responsabilità dell’intero atto medico radiologico ed il
complessivo coordinamento organizzativo delle unità operative di diagnostica per immagini.
La realtà italiana è sicuramente simile ad altre nazioni che si affacciano sul Mediterraneo ma è
certamente difforme da quelle del nord Europa. Differenti abitudini, differenti normative,
differente olografia del territorio, differenti scelte di investimenti economici impongono loro un
diverso ruolo dei singoli professionisti dell'aria medica e non.
Non è possibile accettare modalità organizzative non pertinenti con la nostra cultura e territorio
nelle quali il radiologo sia inteso come un telerefertatore, privato delle conoscenze
anamnestiche e cliniche del paziente, sottoposto ad indagini non sempre prive di possibili danni
sia biologici sia, se inappropriate, anche economici.
Va rappresentato che nuovi modelli organizzativi sono sì possibili ma devono essere parimenti
rivisti i relativi percorsi formativi universitari; non possono essere introdotte modifiche senza
che le figure professionali siano state adeguatamente formate e preparate ad assumere nuovi
ruoli. Non basta reclamare nuove competenze sbandierando di averle acquisite nell'attività
quotidiana. Il nostro SSN non ha bisogno di praticoni ma di professionisti preparati ed abilitati
ad assumere un determinato ruolo con compiti e responsabilità chiaramente definiti,
modificando, se necessario, percorsi curricolari e numero di anni di studi universitari.
L'orgoglio della disciplina: le competenze clinico-gestionali
Sedicenti opinionisti e manager improvvisati cercano di rappresentare la radiologia come un
mondo dove ci sia tanto da fare e poco da sapere. Va invece rinforzata la concezione
dell’esercizio della professione del medico radiologo basata sulla conoscenza delle specifiche
competenze clinico–gestionali. Perciò, la pur impegnativa padronanza dell’utilizzo della
tecnologia dell’imaging, in continua ed incessante evoluzione, non deve essere l'esaustivo
obiettivo. La conoscenza della tecnologia è una condizione indispensabile per giungere ad una
corretta diagnosi ma padronanza della tecnologia e correttezza delle diagnosi sono in realtà
solo passaggi intermedi.
Nel terzo millennio, i Radiologi, profondi conoscitori sia delle problematiche cliniche che delle
opportunità terapeutiche, dovranno attribuirsi il compito di orientare la scelta del collega clinico
nella direzione più idonea e rendere palese questo onere. I Radiologi, forti di un bagaglio
culturale, non solo di imaging ma anche clinico, nel rispetto delle norme legislative, a tutela
della disciplina di radiologia clinica, devono essere unici attori dei contenuti e della qualità della
prestazione in modo visibile. La radiologia non deve solo descrivere od interpretare i reperti
dell'indagine, ma deve rappresentare la vera interfaccia fra il paziente ed i suoi sintomi.
Sono, infine, certo che il corpo elettorale saprà scegliere, con la consueta responsabilità e in
piena autonomia, nella logica della più ampia espressività di opinioni e di idee, i sei nuovi
Consiglieri con i quali – unitamente a quelli eletti nel 2018 ed ai componenti di diritto – dovrò
impegnarmi, se gratificato dal consenso associativo, nella e per la Società durante il biennio
2018-2020.
Roberto Grassi
Napoli, aprile 2016
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