Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere di gente infame
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Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere di gente infame
L’ARAGOSTA POLITIKA GENNAIO 2008 Franco Battiato: "Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere di gente infame, che non sa cos'è il pudore, si credono potenti e gli va bene quello che fanno; e tutto gli appartiene. Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni! Questo paese è devastato dal dolore... ma non vi danno un po' di dispiacere quei corpi in terra senza più calore? Non cambierà, non cambierà, no cambierà, forse cambierà. Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?................" Il 18 gennaio sembrava di essere al capolinea per la miserabile repubblica della cikita. Quel giorno Mastella ed i cavalieri dell’Udeur garantivano, nonostante tutto, l’appoggio al governo aragosta. Perché aragosta? Il crostaceo ha il corpo rivestito da una corazza. Durante la crescita l'aragosta cambia diverse volte la corazza e ne ricrea una nuova. Ha la coda a forma di ventaglio, possiede diverse “gambe” ma solo una parte vengono utilizzate per camminare. Ha un corpo irto di spine e spunzoni. Il colore varia da un rosso più o meno acceso ad un viola intenso, con piccole macchie chiare. Un giorno un pescatore mi confidò che prima di morire l’aragosta patisce una lunga agonia…… Bene, quel giorno, 18 gennaio, sembrava che le cose si fossero messe piuttosto male per il vecchio scarpone, perché il dimissionario Mastella, manifestando l’appoggio, decretava la fine del governo. Già perché le altre gambe dell’aragosta prendono le distanze. Rifiutano la solidarietà, evitano perfino i salotti televisivi tanto agognati e non manifestano con l’enfasi dovuta, considerato le circostanze. Di fronte alla drammaticità delle vicende personali, soltanto timide dichiarazioni, ciniche considerazioni. ”La repubblica non c’è più. C’è una crisi del sistema. C’è un procuratore in provincia di Caserta che sta offendendo la repubblica e la libertà degli italiani”. Così parlò l’ex ministro e dato che la capacità dei politici nazionali di mantenere concentrata l’attenzione è sempre più latente, l’ex guardasigilli, tre giorni dopo aver offerto con grande generosità il suo appoggio, lo ritira. In politica non c’è nulla di puntuale. In Calabria si rimuove un magistrato (De Magistris) che, si dice, abbia sbagliato e si lascia al suo posto, alla regione Sicilia, quel tale Cuffaro che è stato appena condannato a cinque anni di prigione, ovviamente in attesa della conferma o smentita dei prossimi livelli di giudizio. Bene, per qualche anno i siciliani vivranno con la certezza di essere governati da qualcuno che non ha favorito la mafia ma soltanto singoli mafiosi. In Campania si arresta la signora Sandra Lonardo perché maritata Mastella, quello dell’indulto e della legge sulle intercettazioni, bloccata dal potente senato. Nell’inchiesta sulla consorte dell’ex ministro, non risulta esserci nulla di penalmente rilevante. Un politico vero, Mastella, che in trent’anni ha resistito alle spallate da destra a sinistra, mostrando i “cosiddetti” in varie occasioni e che conosce bene i tempi della politica. Nel 1994 ministro con il governo Berlusconi, oggi, anzi ieri, con Prodi, oggi forse come ieri con Casini e domani, che film vedremo?. E’un esperto della prassi politica consolidata. Rappresenta un piccolo partito che però si fa rispettare, quantomeno in Campania, dove rappresenta un “refugium peccatorum” per una serie di consiglieri regionali espulsi da altri partiti e riparati appunto nelle file dei cavalieri dell’Udeur. Così fan tutti e quando si è piccoli, è ancor più necessario, lo si fa per difendersi. In questa strisciante e masochista repubblica della cikita, con 300.000 voti si mangia l’aragosta. Non c’è dubbio, il paese è malato, febbricitante. C’è gente che vive il disagio di non comprendere come un politico possa essere felice di essere stato accusato per aver commesso un reato per cui deve scontare cinque anni di galera e festeggia la condanna con zibibbo e cannoli. Che un altro politico sotterri il governo di un paese per difetto di solidarietà scaricando la colpa su una procura che all’improvviso ha perso la testa. Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere di gente infame, che non sa cos'è il pudore, si credono potenti e gli va bene quello che fanno; e tutto gli appartiene. Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni! Questo paese è devastato dal dolore... ma non vi danno un po' di dispiacere quei corpi in terra senza più calore? Non cambierà, non cambierà no cambierà, forse cambierà. Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali? Nel fango affonda lo stivale dei maiali. Me ne vergogno un poco, e mi fa male vedere un uomo come un animale. Non cambierà, non cambierà sì che cambierà, vedrai che cambierà. Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali che possa contemplare il cielo e i fiori, che non si parli più di dittature se avremo ancora un po' da vivere... La primavera intanto tarda ad arrivare. Franco Battiato Povera patria schiacciata dagli abusi del potere, che azzera un papa e imprigiona la donna per colpire l’uomo. Qualcuno una volta mi raccontò la storia inaffidabile che l’aragosta è l’animale con più lunga e drammatica agonia……….che triste se fosse vera quella storia!