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I COLLEGAMENTI VERTICALI
TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI I COLLEGAMENTI VERTICALI parte 1ª 1ª : I collegamenti verticali non meccanizzati (c.v.n.m.) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI Possiamo distinguere: I collegamenti verticali non meccanizzati (c.v.n.m.) I collegamenti verticali meccanizzati (c.v.m.) - scale - cordonate (o gradonate) gradonate) - piani inclinati - montascale - scale mobili - elevatori © - ascensori - montacarichi Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 1 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI I collegamenti verticali non meccanizzati (c.v.n.m.) Oltre a rappresentare l’elemento di collegamento tra piani differenziati di un edificio costituiscono il percorso di accesso e di uscita per i diversi piani di un edificio La loro configurazione deve, quindi, rispondere: - a requisiti ergonomici e distributivi (corretto dimensionamento in relazione all’ all’utenza) - a requisiti di funzionalità funzionalità e sicurezza (accesso alle diverse parti dell’ dell’edificio, esodo degli occupanti l’ l’edificio) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI I collegamenti verticali non meccanizzati (c.v.n.m.) I collegamenti verticali non meccanizzati e, in particolare, le scale hanno rappresentato nelle diverse epoche, e rappresentano tuttora, tuttora, un elemento suscettibile di forte valenza architettonica Nella piramide maya la “scala” scala” è, allo stesso tempo, matrice formale ed elemento di collegamento dell’ dell’edificio © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 2 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI I collegamenti verticali non meccanizzati (c.v.n.m.) I collegamenti verticali non meccanizzati e, in particolare, le scale hanno rappresentato nelle diverse epoche, e rappresentano tuttora, tuttora, un elemento suscettibile di forte valenza architettonica © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese Nel teatro greco la “scala” scala” è, allo stesso tempo, matrice formale ed elemento funzionale TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI I collegamenti verticali non meccanizzati (c.v.n.m.) Si può forse affermare che è in epoca rinascimentale (1500) e barocca (1600 - 1700) che le scale assurgono ai più più elevati livelli di rappresentatività rappresentatività qualificando significativamente sia spazi interni, sia spazi esterni © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 3 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI I collegamenti verticali non meccanizzati (c.v.n.m.) Scalone Palazzo senatorio al Campidoglio Scalinata Piazza di Spagna/Trinità Spagna/Trinità dei Monti (Michelangelo - Roma - 1539) (Francesco De Sanctis - Roma - 17231723-1725) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI I collegamenti verticali non meccanizzati (c.v.n.m.) Scalinata Biblioteca Laurenziana (Michelangelo - Firenze - 1559) © Scalone Palazzo Reale di Caserta (Vanvitelli - 1751) Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 4 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI I collegamenti verticali non meccanizzati (c.v.n.m.) Non mancano esempi nell’ nell’architettura moderna e contemporanea nei quali i collegamenti verticali sviluppano, oltre la funzione più più meramente utilitaria, anche un importante ruolo nella composizione architettonica dell’ dell’edificio © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI I collegamenti verticali non meccanizzati (c.v.n.m.) Nel GUGGENHEIM MUSEUM di F.L.Wright F.L.Wright convivono e si può dire “compongono” compongono” l’edificio tre collegamenti verticali: - il piano inclinato a spirale - la scala - l’ascensore Il “piano inclinato a spirale” spirale” costituisce l’elemento formale caratterizzante l’ l’edificio e il percorso espositivo (da percorrere “in discesa” discesa” dopo aver raggiunto il livello più più alto mediante la scala e/o l’ l’ascensore) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 5 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI I collegamenti verticali non meccanizzati (c.v.n.m.) Nel CENTRE POMPIDOU di Renzo Piano e Richard Rogers il collegamento verticale si “dichiara” dichiara” all’ all’esterno come elemento compositivo della facciata © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI I collegamenti verticali non meccanizzati (c.v.n.m.) Padiglione FOLIE P7 - Bernhard Tschumi - La Villette - Parigi le scale come “citazione” citazione” le scale come “elementi plastici” plastici” nello spazio © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 6 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI I collegamenti verticali non meccanizzati (c.v.n.m.) Le “scale impossibili” impossibili” di ESCHER © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI I collegamenti verticali non meccanizzati (c.v.n.m.) ESCHER riesce anche a far risalire l’ l’acqua ! © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 7 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI Dicesi PENDENZA di un collegamento verticale non meccanizzato il rapporto tra il dislivello dei piani collegati (h) e la proiezione orizzontale del collegamento (b) (unità (unità di misura: percentuale %) %) Dicesi INCLINAZIONE di un collegamento verticale non meccanizzato l’angolo tra la retta tangente al suo andamento in sezione e l’ l’orizzontale (α) (unità (unità di misura: gradi °) h α b pendenza © inclinazione Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI I tipi di c.v.n.m. pendenza/inclinazione le scale Le “scale comuni” comuni” (pendenza : 26% -> 100%) (inclinazione : 15° 15° -> 45° 45°) si suddividono in: - leggere (pend.:27% pend.:27%--> 42%42%- inclinaz.:15 inclinaz.:15°°->23° >23°) - normali (pend.:42% pend.:42%--> 70%70%- inclinaz.:23 inclinaz.:23°°->35° >35°) - pesanti (pend.:70% pend.:70%--> 100%100%- inclinaz.:35 inclinaz.:35°°->45° >45°) costituiscono una “barriera architettonica” architettonica” © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 8 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI I tipi di c.v.n.m. pendenza/inclinazione le cordonate Le “cordonate” cordonate” si utilizzano per il superamento di dislivelli ridotti costituiscono una “barriera architettonica” architettonica” © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI I tipi di c.v.n.m. pendenza/inclinazione i piani inclinati I “piani inclinati” inclinati” si utilizzano per il superamento di dislivelli ridotti e per eliminare “barriere architettoniche” architettoniche” (non costituiscono una “barriera architettonica” architettonica”) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 9 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI I tipi di c.v.n.m. pendenza/inclinazione piani inclinati o “rampe” rampe” per l’ l’eliminazione delle barriere architettoniche • non è consentito superare dislivelli superiori a 3,20 m mediante piani piani inclinati/rampe • larghezza della rampa abilitata al transito di una sola sedia a ruote: ≥ 90 cm • larghezza della rampa abilitata al transito con incrocio di due due sedie a ruote: ≥ 150 cm • pendenza: ≤ 8% • ripiano orizzontale: 1 ogni 10 m e in presenza di porte dimensioni minime del ripiano in assenza di porte: ≥ 150 x 150 cm dimensioni del ripiano in presenza di porte: (da considerarsi oltre l’ l’ingombro di apertura delle porte) - trasversale ≥ 140 cm - longitudinale ≥ 170 cm ••• pendenza in caso di adeguamento: •sono ammesse pendenze superiori all'8% rapportate allo sviluppo effettivo della rampa. •in tal caso, il rapporto tra la pendenza e la lunghezza del tratto deve essere comunque inferiore rispetto a quelli derivabili dal diagramma (D.M. 14/6/1989 14/6/1989 - n.236) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI Le parti costituenti una scala (terminologia) pianerottolo d’arrivo pozzo pianerottolo di riposo vano scala gradini © rampa Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 10 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI Le parti costituenti una scala (terminologia) vano scala: scala: il volume contenente lo sviluppo della scala vano scala © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI Le parti costituenti una scala (terminologia) rampa: rampa: insieme di gradini consecutivi rampa © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 11 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI Le parti costituenti una scala (terminologia) pianerottolo: pianerottolo: pianerottolo d’arrivo pianerottolo di riposo ripiano di sosta tra due rampe - di arrivo (quando dallo stesso si accede alle unità unità abitative) - di riposo (ripiano intermedio tra due piani dell’ dell’edificio) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI Le parti costituenti una scala (terminologia) pozzo pozzo (o tromba) : spazio compreso tra le rampe © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 12 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI Le parti costituenti una scala (terminologia) gradino pedata alzata larghezza Il rapporto tra le dimensioni dell’ dell’alzata e della pedata determina la “pendenza” pendenza” della rampa (cioè (cioè la sua “comodità comodità” di percorrenza) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI Le caratteristiche dimensionali la larghezza delle rampe Il dimensionamento della larghezza delle rampe deriva dal numero di persone che si prevede possano percorrerle contemporaneamente Le scale costituenti percorso di uscita (di sicurezza) non possono, in generale, avere larghezza inferiore a m 1,20 © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 13 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI Le caratteristiche dimensionali alzata e pedata (formule varie) All’ All’aumentare della pendenza il passo si accorcia per bilanciare lo sforzo necessario per il sollevamento verticale. Esso è usualmente considerato pari al doppio dello sforzo occorrente per superare la stessa distanza in orizzontale La formula più più correntemente utilizzata è quella di BLONDEL: BLONDEL: 2a + p = 64 cm (o 63 - 65 cm) altre formule: a + p = 46 - 48 cm (REITMAYER) p - a = 12 cm (DOLL e LEHMANN) √a2 + p2 = 33,6 (n.n.) a = 23 - √1/7 • (p - 20) • (p - 5) (FREESE) a/p = tang (a/2,54 - 3) • 8° (J.PARKER) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese a• √a2 + p2 = 600 ( HERMANT) TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI Le caratteristiche dimensionali la lunghezza delle rampe La “lunghezza” lunghezza” delle rampe è determinata dal numero di gradini (pedate) susseguenti senza interposizione di pianerottolo Il numero di alzate susseguenti deve essere tale da non ingenerare ingenerare “affaticamento” affaticamento” La normativa di sicurezza non ammette rampe: - con numero di alzate inferiore a 3 - con numero di alzate superiore a 15 © Per non incorrere in difficoltà difficoltà di percorrenza tutti i gradini di una rampa devono essere caratterizzati da gradini con uguale alzata e pedata Tutte le rampe di una scala dovrebbero essere caratterizzate da gradini aventi medesima alzata e pedata In interventi di recupero può essere tollerata (dovendo rispettare quote preesistenti) una variazione minima delle alzate tra rampe differenziate Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 14 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI Le caratteristiche dimensionali pianerottoli di arrivo e di riposo I pianerottoli di arrivo e di riposo devono avere larghezza almeno pari a quella delle rampe (misurata a partire dal limite del pozzo della scala) Il pianerottolo di arrivo è generalmente anche più più ampio della larghezza delle rampe per meglio disimpegnare gli accessi alle unità unità abitative e all’ all’ascensore Per risultare rispondente alla normativa per disabili il pianerottolo di arrivo (per la funzionalità funzionalità dell’ dell’accesso all’ all’ascensore) deve avere dimensioni minime non inferiori a m 1,50 x 1,50 © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI Gli elementi di completamento balaustra La balaustra (o parapetto o ringhiera) della scala deve avere un’ un’altezza non inferiore a m 1,00 © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 15 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI Gli elementi di completamento grado, sottogrado e battiscopa laterale © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI Gli elementi di completamento i gradini “portati” portati” Quando non sono parte integrante della soluzione strutturale, i gradini vengono realizzati in materiale “leggero” leggero” dopo la formazione delle rampe © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 16 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI I collegamenti verticali non meccanizzati (c.v.n.m.) TIPOLOGIE Possiamo distinguere i c.v.n.m. sulla base della loro posizione rispetto al fabbricato c.v.n.m. esterni all’ all’edificio © c.v.n.m. interni all’ all’edificio Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI le scale esterne all’ all’edificio tra le scale esterne all’ all’edificio possiamo distinguere: - a rampe semplici - le scale parallele alla facciata - a rampe doppie - le scale perpendicolari alla facciata (o frontali) Palazzo dei Senatori Campidoglio - Roma Villa Farnese a Caprarola (Antonio da Sangallo --- Vignola - 1558 - 1573) Piramide Maya (El Castillo - Messico) - le scale a rampe curve © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 17 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI le scale interne all’ all’edificio tra le scale interne all’ all’edificio possiamo distinguere: - le scale diritte (o a rampa singola) la rampa può essere interrotta da uno o più più pianerottoli a seconda della lunghezza © - le scale a tenaglia composte da una rampa ampia che, dopo un pianerottolo, si divide in due rampe parallele (o viceversa) Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI le scale interne all’ all’edificio tra le scale interne all’ all’edificio possiamo distinguere: - le scale a pozzo - le scale ad anima caratterizzate da due o più più rampe che si sviluppano intorno ad uno spazio centrale libero (pozzo) caratterizzate da due rampe parallele separate da elemento portante centrale © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 18 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI le scale interne all’ all’edificio tra le scale interne all’ all’edificio possiamo distinguere: - le scale a chiocciola - le scale elicoidali (a pianta circolare o ellittica) caratterizzate da rampe ad andamento curvilineo (circolare o ellittico) che si sviluppano intorno ad uno spazio centrale libero © caratterizzate da una successione di gradini di forma triangolare/trapezia triangolare/trapezia vincolati ad un elemento portante centrale Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI Tipi di scale con riferimento alla forma in pianta del vano scala possiamo distinguere: scale quadrate scale mistilinee © scale rettangolari scale circolari scale poligonali scale ellittiche Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 19 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI Tipi di scale con riferimento alla ai requisiti di sicurezza in caso di incendio possiamo distinguere: - scale a prova di fumo - scale a prova di fumo interne - scale protette - scale di sicurezza esterne © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI Tipi di scale con riferimento alla ai requisiti di sicurezza in caso di incendio possiamo distinguere: scala a prova di fumo scala in vano costituente compartimento antincendio avente accesso, per ogni piano mediante porte di resistenza al fuoco almeno RE predeterminata e dotate di congegno di autochiusura - da spazio scoperto o da disimpegno aperto per almeno un lato su spazio scoperto dotato di parapetto a giorno murature REI ZONA A RISCHIO ZONA A RISCHIO porta REI (D.M. 30 novembre 1983) R = stabilità stabilità - E = tenuta porta REI COMPARTIMENTO SCALA A PROVA DI FUMO © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 20 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI Tipi di scale con riferimento alla ai requisiti di sicurezza in caso di incendio possiamo distinguere: scala a prova di fumo esempi © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI Tipi di scale con riferimento alla ai requisiti di sicurezza in caso di incendio possiamo distinguere: scala a prova di fumo interna scala in vano costituente compartimento antincendio avente accesso, per ogni piano, da filtro a prova di fumo (D.M. 30 novembre 1983) filtro a prova di fumo: fumo: vano delimitato da strutture con resistenza al fuoco REI predeterminata, e comunque non inferiore a 60’ 60’, dotato di due o più più porte munite di congegni di autochiusura con resistenza al fuoco REI predeterminata, e comunque non inferiore a 60’ 60’, con camino di ventilazione di sezione adeguata e comunque non inferiore a 0,10 mq sfociante al di sopra della copertura dell’ dell’edificio, oppure vano con le stesse caratteristiche di resistenza al fuoco e mantenuto in sovrapressione ad almeno 0,3 mbar, mbar, anche in condizioni di emergenza, oppure aerato direttamente verso l’ l’esterno con aperture libere di superficie non inferiore a 1 mq con esclusione di condotti murature REI ZONA A RISCHIO ZONA A RISCHIO porta REI porta REI FILTRO A PROVA DI FUMO COMPARTIMENTO porta REI SCALA A PROVA DI FUMO INTERNA (D.M. 30 novembre 1983) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 21 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI Tipi di scale con riferimento alla ai requisiti di sicurezza in caso di incendio possiamo distinguere: scala a prova di fumo interna esempi PORTA REI 120’ APERTURA DI AERAZIONE PERMANENTE FILTRO SCALA DI SICUREZZA PORTA REI 120 PORTA REI 120’ PORTA REI 120 FILTRO A PROVA DI FUMO SCALA DI SICUREZZA FILTRO A PROVA DI FUMO CANALE DI IMMISSIONE ARIA PER MANTENIMENTO FILTRO IN SOVRAPRESSIONE (0,3 mBar) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI Tipi di scale con riferimento alla ai requisiti di sicurezza in caso di incendio possiamo distinguere: scala protetta murature REI scala in vano costituente compartimento antincendio avente accesso diretto da ogni piano, con porte di resistenza al fuoco REI predeterminata e dotate di congegno di autochiusura ZONA A RISCHIO ZONA A RISCHIO (D.M. 30 novembre 1983) R = stabilità stabilità - E = tenuta - I = isolamento porta REI COMPARTIMENTO SCALA PROTETTA © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 22 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI Tipi di scale con riferimento alla ai requisiti di sicurezza in caso di incendio possiamo distinguere: scala di sicurezza esterna scala totalmente esterna, rispetto al fabbricato servito, munita di parapetto regolamentare e di altre caratteristiche stabilite dalla norma (D.M. 30 novembre 1983) - h parapetto non inf. inf. a mt 1 - parapetto dotato di almeno un corrente intermedio e di corrente fermapiede - altri requisiti (rampe lineari, dim. dim. alzata e pedata, ecc.) in relazione alle destinazioni d’ d’uso dell’ dell’edificio ed alle relative norme specifiche © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI Tipi di scale con riferimento alla tipologia edilizia possiamo distinguere: casa in linea - scala con illuminazione e aerazione dirette © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 23 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI Tipi di scale con riferimento alla tipologia edilizia possiamo distinguere: casa a torre - scala con illuminazione e aerazione dirette casa a torre - scala senza illuminazione e aerazione dirette © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI le soluzioni costruttive le scale in legno scala intelaiata “all’ all’inglese” inglese” i gradini sono sovrapposti ai cosciali o travi bordonali © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 24 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI le soluzioni costruttive le scale in legno scala “a cassetta” cassetta” i gradini sono incastrati nei cosciali o travi bordonali un tirante metallico contrasta l’ l’eventuale inflessione laterale dei cosciali © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI le soluzioni costruttive le scale in metallo scala a profili in acciaio e laterizi © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 25 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI le soluzioni costruttive le scale in metallo scala a profili in acciaio con gradini in legno © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI le soluzioni costruttive le scale in materiale lapideo con gradini “a sbalzo” sbalzo” costituiti da pietra da taglio “a massello” massello” © con gradini “a sbalzo” sbalzo” costituiti da pietra da taglio “a lastre” lastre” Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 26 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI le soluzioni costruttive le scale in muratura scala “ad anima” anima” con volte a botte inclinate nelle rampe e volte a crociera nei pianerottoli © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI le soluzioni costruttive le scale in muratura scala “ad anima” anima” con volte “a collo d’ d’oca” oca” © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 27 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI le soluzioni costruttive le scale in muratura scala “ad anima” anima” con volte a botte rampanti nelle rampe e volte a botte orizzontali nei pianerottoli © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI le soluzioni costruttive le scale in muratura scala “a pozzo” pozzo” con volte a botte a generatrici inclinate nelle rampe e volte a crociera e a botte nei pianerottoli © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 28 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI le soluzioni costruttive le scale in muratura scala “a pozzo” pozzo” con rampe sostenute da volte rampanti “alla romana” romana” © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI le soluzioni costruttive le scale in c.a. - a gradini prefabbricati © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 29 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI le soluzioni costruttive le scale in c.a. - a rampe prefabbricate © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI le soluzioni costruttive le scale in c.a. - a sbalzo da parete con setto portante centrale © con setti portanti laterali Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 30 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI le soluzioni costruttive le scale in c.a. - a sbalzo da trave a ginocchio © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI le soluzioni costruttive le scale in c.a. - a sbalzo da trave a ginocchio soletta a sbalzo da trave a ginocchio © gradini a sbalzo da trave a ginocchio armatura trave a ginocchio Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 31 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI le soluzioni costruttive le scale in c.a. - a soletta rampante © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI le soluzioni costruttive le scale in c.a. - a soletta rampante sagomata “a ginocchio” ginocchio” © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 32 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI le soluzioni costruttive le scale in c.a. - a soletta rampante “incastrata” incastrata” nei pianerottoli con trave in c.a. al bordo dei pianerottoli a sostegno delle solette delle rampe e dei pianerottoli © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI le soluzioni costruttive le scale in c.a. - a soletta rampante “incastrata” incastrata” nei pianerottoli con pianerottoli “a sbalzo” sbalzo” © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 33 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI le soluzioni costruttive le scale in c.a. - a soletta rampante “incastrata” incastrata” nei pianerottoli con pianerottoli “incastrati lateralmente” lateralmente” © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI le soluzioni costruttive le scale in c.a. - a travi rampanti © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 34 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI la tipica scala dell’ dell’edificio residenziale la scala a due rampe parallele procedura di progetto © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI la tipica scala dell’ dell’edificio residenziale la scala a due rampe parallele procedura di progetto Adottando una delle formule note si sceglie una coppia a’, p’ p’ compatibile con l’ l’utenza prevista. Ad esempio: 2a’ 2a’+ p’ p’ = 63÷ 63÷65 cm (BLONDEL) interpiano Noto l’ l’interpiano da servire occorre stabilire il numero delle alzate da utilizzare. => scegliendo p’ = 30 cm (edificio residenziale) => a’=16,5 ÷ 17,5 I valori di a’ e p’ sono da considerarsi di primo approccio e vanno verificati ed, eventualmente, modificati sulla base di ulteriori dati. © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 35 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI In particolare: - il valore definitivo dell’ dell’alzata a si ottiene come segue: interpiano la tipica scala dell’ dell’edificio residenziale la scala a due rampe parallele procedura di progetto - noto l’ l’interpiano I, si valuta n’ = I/a’ I/a’; - si approssima n’ ad un valore intero n, di solito il primo intero > di n’ n’ se si vuole che l’ l’alzata non sia superiore a quella a’ scelta; - si calcola a = I/n ottenendo un numero di solito a più più cifre decimali; - si approssima a con una precisione “al millimetro” millimetro” cercando di ripartire, per arrotondamento, le differenze sui vari gradini poich poichéé ad una precisione grafica più più accurata non potrebbe corrispondere un’ un’esecuzione altrettanto precisa essendo solitamente le misurazioni misurazioni “di cantiere” (più generalmente “al cantiere” al più più approssimate al millimetro (più centimetro” centimetro”) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI la tipica scala dell’ dell’edificio residenziale la scala a due rampe parallele procedura di progetto Tornando all’ all’esempio numerico: se I = 300 cm e se si adotta a’ = 17 cm si ha: n’ = 300/17 = 17,65 cm scegliendo n = 18 si ha: a = 300/18 = 16,6666666 cm Adottando per a il valore approssimato a=16,7 cm si dovranno compensare le differenze cumulate per ogni rampa (circa 4 decimi di millimetro per ogni gradino) nella quotatura dei singoli pianerottoli Per le correzioni inerenti i singoli gradini si può operare variando opportunamente “l’acquatura” acquatura” della pedata. © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 36 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI la tipica scala dell’ dell’edificio residenziale la scala a due rampe parallele lo sfalsamento Per realizzare correttamente una scala a più più rampe occorre progettarne lo sfalsamento. sfalsamento. Si tratta di una procedura di “disegno” disegno” della scala che consente di ottenere due risultati rilevanti sia sotto l’ l’aspetto architettonico, sia sotto quello costruttivo: - la continuità continuità dei piani intradossali della scala (rampe e pianerottoli) - la continuità continuità del corrimano © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI la tipica scala dell’ dell’edificio residenziale la scala a due rampe parallele lo sfalsamento Il primo risultato (continuit à dei piani intradossali) (continuità intradossali) oltre a rendere più più “pulito” pulito” l’andamento dell’ dell’intradosso della scala, ne semplifica le fasi realizzative (assenza di spigoli e sbalzi nella realizzazione delle cassaforme, cassaforme, più più agevole disposizione delle armature) Il secondo risultato (continuit à del corrimano) (continuità corrimano) oltre a determinare un corrimano esteticamente più più gradevole, ne migliora la funzionalità funzionalità evitando bruschi cambi di quota cui la mano dovrebbe adattarsi percorrendo la scala © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 37 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI la tipica scala dell’ dell’edificio residenziale la scala a due rampe parallele lo sfalsamento Quando una scala viene progettata senza tener conto dello sfalsamento, sfalsamento, pur potendo ottenere il risultato di un pozzo della scala di lunghezza pari alla sola somma delle pedate (invece che somma delle pedate + 1 pedata) ottenendo un ingombro della scala “ridotto” ridotto”, si devono accettare, come conseguenza, le discontinuità discontinuità degli intradossi e del corrimano. corrimano. © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI la tipica scala dell’ dell’edificio residenziale la scala a due rampe parallele lo sfalsamento Planimetricamente, Planimetricamente, infatti, la procedura che verifica lo sfalsamento comporta che la lunghezza del pozzo della scala si incrementa di una pedata. pedata. La posizione delle pedate delle 2 rampe consecutive non può essere decisa esaminando solo l’ l’andamento in pianta, ma occorre considerare anche l’ l’andamento in sezione. Si procede come segue: - si stabilisce la posizione del pozzo della scala e se ne tracciano le proiezioni (tratteggi (tratteggi verticali in rosso) rosso) - si disegnano i pianerottoli di cui sono note le quote (al finito e al rustico) e, di solito, gli spessori (determinati dalle loro caratteristiche costruttive) … segue> © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 38 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA … continua I COLLEGAMENTI VERTICALI la tipica scala dell’ dell’edificio residenziale la scala a due rampe parallele lo sfalsamento - si congiungono i punti di intersezione degli intradossi dei pianerottoli con le corrispondenti proiezioni del pozzo scala, ottenendo il profilo intradossale della scala - si stabilisce o lo spessore della rampa (questo è il dato di solito “obbligato” obbligato” per motivi strutturali) o la distanza della prima alzata rispetto alla proiezione del pozzo della scala - scelto uno dei due valori l’ l’altro si ottiene di conseguenza ricordando che tutte le linee di pendenza occorrenti per il disegno in sezione delle due rampe consecutive devono intersecarsi, intersecarsi, a due a due, in punti appartenenti alle linee di proiezione del pozzo della scala e che in tali punti confluiscono anche le corrispondenti linee costruttive (intradosso ed estradosso rustico e finito) dei pianerottoli © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI la tipica scala dell’ dell’edificio residenziale la scala a due rampe parallele lo sfalsamento Provando a ridurre lo spessore della rampa, rampa, rispetto al disegno precedente, si può verificare che la prima alzata si allontana dalla proiezione del pozzo della scala. scala. Quando questa distanza diviene pari a 1/2 della pedata si verifica che la rampa successiva presenta le pedate “allineate” allineate” con quelle della precedente. In questo caso si dice che lo sfalsamento è nullo. nullo. Stazionando su un pianerottolo generico, lo sfalsamento è quindi la distanza tra l’ l’ultima alzata della rampa di arrivo e la prima alzata di quella di partenza. partenza. Nel caso del disegno precedente é pari, quindi, ad 1 pedata e poiché poiché l’ultima alzata della rampa di arrivo precede la prima alzata della rampa di partenza (nel verso di salita) si dice che lo sfalsamento è di una pedata indietro (o è negativo) negativo) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 39 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI la tipica scala dell’ dell’edificio residenziale la scala a due rampe parallele lo sfalsamento In generale, quindi, si potrà potrà avere: - sfalsamento nullo - sfalsamento indietro o negativo - sfalsamento in avanti o positivo © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI la tipica scala dell’ dell’edificio residenziale la scala a due rampe parallele lo sfalsamento Nel caso dello sfalsamento in avanti o positivo si evidenzia, esaminando la sezione, che esso comporta una riduzione dello spessore della rampa. rampa. Ne deriva che uno sfalsamento di una pedata in avanti risulta possibile, in genere, in presenza di spessori maggiori dei pianerottoli tali da consentire un idoneo spessore della rampa. (Una semplice verifica di quanto sopra la si può ottenere immaginando di traslare la sagoma dei gradini verso destra lasciando inalterata la posizione dell’ dell’intradosso della rampa generica) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 40 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI la tipica scala dell’ dell’edificio residenziale la scala a due rampe parallele lo sfalsamento Un impedimento alla realizzazione dello sfalsamento può essere l’ l’impossibilità impossibilità di aumentare la lunghezza del pozzo della scala (e conseguentemente del vano scala) In tal caso il pozzo della scala potrà potrà avere una lunghezza esattamente uguale alla somma delle pedate delle rampe, ma bisognerà bisognerà “accettare” accettare” la presenza delle discontinuità discontinuità di intradosso e di corrimano. © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI la tipica scala dell’ dell’edificio residenziale la scala a due rampe parallele lo sfalsamento Procedura analitica Oltre che mediante costruzione grafica lo sfalsamento può essere calcolato analiticamente mediante formule derivanti dalla trigonometria piana. piana. Considerando i triangoli e le notazioni in figura si ha: α = arctag a/p d = s - r/cos α x1 = d/tag d/tag α x2 = p - x1 sfalsamento sf = x1 - x2 © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 41 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI la tipica scala dell’ dell’edificio residenziale la scala a due rampe parallele gli elaborati grafici: pianta, sezione, particolari Rappresentazione grafica in pianta: - al piano in cui ha inizio la scala - ai piani intermedi (“piano tipo” tipo”) - all’ all’ultimo piano © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI la tipica scala dell’ dell’edificio residenziale la scala a due rampe parallele gli elaborati grafici: pianta, pianta, sezione, particolari 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 +4,65m +3,00m 1 NUMERAZIONE ALZATE - © 2 3 4 5 6 7 QUOTE ALTIMETRICHE - 8 9 10 ASSE DI PERCORRENZA Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 42 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI la tipica scala dell’ dell’edificio residenziale la scala a due rampe parallele gli elaborati grafici: pianta, sezione, sezione, particolari © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI la tipica scala dell’ dell’edificio residenziale la scala a due rampe parallele gli elaborati grafici: pianta, sezione, particolari © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 43 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI Scale “a gradini sfalsati” sfalsati” (superamento di dislivelli elevati in spazi ridotti) © Scala “uso bordo” bordo” alzate da 26 cm Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA Scala “a gradini sfalsati” sfalsati” alzate da 18,55 cm I COLLEGAMENTI VERTICALI La correzione “in curva” curva” metodo 1 Si disegna in pianta la scala con le alzate distanziate di p sulla linea di calpestio e tracciate normalmente a questa nel tratto rettilineo ed alle tangenti nel tratto curvilineo; curvilineo; si traccia sul piano lo sviluppo della scala lungo il suo bordo interno, si segnano i gradini nella loro loro posizione iniziale e le inclinazioni dei tratti rettilinei e curvi; si ottiene la spezzata ABCD. ABCD. Si traccia l’ l’asse del segmento BC passante per il suo punto mediano M; con centro in B si stacca sulla AB un segmento A’B=BM e con centro in C si stacca sulla CD un segmento CD’ CD’=CM; =CM; dai punti A’ e D’ D’ si tracciano le perpendicolari alle rette di inclinazione fino ad incontrare l’ l’asse di BC nei punti O e O’. Con centro in O e O’ si tracciano gli archi A’M e MD’ MD’ tangenti alle rette di inclinazione e tangenti tra loro nel punto M; si prolungano le pedate della scala fino ad incontrare questi archi e in pianta si riportano sul bordo interno interno i punti di intersezione. Congiungendo questi punti con i corrispondenti punti inizialmente presi sulla linea di calpestio si hanno le nuove inclinazioni delle alzate della scala nella quale ora i gradini del tratto rettilineo invitano verso quelli del tratto curvilineo. © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 44 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI La correzione “in curva” curva” metodo 2 Si segnano in pianta, sulla linea di calpestio, i punti 1,2,… 1,2,…n distanziati della larghezza p della pedata; si traccia la retta a, normale alla linea di calpestio in corrispondenza della prima alzata del tratto rettilineo di raccordo e si prolunga fino ad incontrare, nel punto O, la traccia t dell’ dell’ultima alzata del tratto curvilineo di raccordo; a partire da O si riportano su a tanti segmenti di lunghezza p quante sono le pedate comprese tra la prima e l’ l’ultima alzata di raccordo e si congiungono gli estremi di questi con i corrispondenti punti 1,2,… 1,2,…n, tracciati sulla linea di calpestio; si ottengono le tracce delle alzate della scala in curva compensata. compensata. © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI La correzione “in curva” curva” metodo 3 Si segnano in pianta, sulla linea di calpestio i punti 1,2,3,… 1,2,3,… n distanziati della larghezza p della pedata; si traccia quindi un segmento A’ B’ uguale allo sviluppo della curva AB (linea di calpestio) calpestio) e dal punto A’ una semiretta arbitraria su cui si stacca un segmento A’B” uguale allo sviluppo della curva CD. CD. Sul prolungamento della congiungente B’B” si sceglie un punto O che dista da B” poco più più del segmento A’B’ e da questo si proiettano i punti 1,2,3,… 1,2,3,…n riportati sulla A’ B’; si trovano sulla A’B” i punti 1’, 2’ 2’, …n’, che si riportano sulla curva CD e si congiungono con i corrispondenti punti 1, 2, …n, tracciando le alzate della scala in curva compensata. compensata. © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 45 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI La correzione “in curva” curva” raccordo tra rampe ortogonali © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI La correzione “in curva” curva” raccordo tra rampe ortogonali © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 46 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI La correzione “in curva” curva” raccordo tra rampe ortogonali © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA I COLLEGAMENTI VERTICALI Gli “spazi impossibili” impossibili” di Escher FINE © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 47