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Un sorriso a denti stretti
inchiesta Poca prevenzione, stili di vita sbagliati, allergia al dentista: questo il quadro scoraggiante del rapporto degli italiani con la salute di denti e gengive. Un sorriso a denti stretti Il metodo dell’inchiesta test salute 90 Febbraio 2011 7.773 esperienze 16 ■ Nel febbraio 2010 abbiamo inviato il questionario sulla cura dei denti e l’igiene orale a un campione di popolazione tra i 18 e i 74 anni. ■ Il questionario includeva domande sulla salute dei denti, sulle abitudini di pulizia e alimentari, sul rapporto con il dentista e sull’influenza delle possibilità economiche sulla cura. ■ L’inchiesta è stata svolta in Italia, Belgio, Portogallo e Spagna. ■ Abbiamo ricevuto 7.773 risposte valide (1.661 per l’Italia). I risultati sono rappresentativi della popolazione adulta per età, sesso, livello d’istruzione e area di residenza. Sono necessari programmi di prevenzione nelle scuole e sul lavoro Come ci prendiamo cura dei nostri denti? Li laviamo due volte al giorno con lo spazzolino giusto? Dal dentista andiamo almeno una volta all’anno per fare un controllo? Abbiamo uno stile di vita che non favorisce l’insorgere di problemi a denti e gengive? Dalla fotografia che abbiamo scattato, scopri quanto ne sai Il modo migliore per preservare la salute di denti e gengive è applicare le regole giuste ogni giorno. Ma sapete veramente quali sono? Ogni quanto vanno lavati i denti? Qual è lo spazzolino migliore? Come si previene la gengivite? Scopritelo con noi, compilando il nostro divertente quiz che vi dà anche le risposte. altroconsumo.it/salute interpellando quasi duemila italiani (vedi riquadro qui a fianco) con un questionario ad hoc, possiamo dire che ancora troppe persone trascurano la loro salute orale. Il fatto che una bocca sana sia un importante tassello per la nostra salute generale, sia fisica sia psichica, evidentemente non è ancora chiaro. Sull’igiene orale e sull’alimentazione c’è ancora molto da fare e da imparare. Denti trascurati Ancora quasi tre italiani su dieci non lavano i denti almeno due volte al giorno e otto su dieci non usano il filo interdentale ogni giorno (vedi alla pagina a lato). Ogni giorno tre su dieci mettono mano a biscotti e dolciumi, non certo un toccasana per lo smalto dei nostri denti, ma anzi causa di carie. Non solo. Gli italiani dal den- > La scarsa igiene orale degli italiani Lavarli bene almeno due volte ogni giorno 28% è la percentuale di italiani che lava i denti meno di due volte al giorno Spazzolano i denti per meno di due minuti (tempo minimo per ottenere risultati) ben il 68% degli italiani. Va peggio con il filo interdentale: ben l’ 82% non lo usa almeno una volta al giorno. Il 18% è la percentuale di chi usa lo stuzzicadenti di legno duro (tipo quello del bar o del ristorante). Non va bene: può danneggiare le gengive (diverso è l’apposito stuzzicadenti in legno morbido a sezione triangolare, in alcuni casi consigliato dal dentista). Il comportamento giusto Bisogna lavare i denti almeno due volte al giorno, la mattina e la sera prima di andare a letto. Bisogna spazzolarli per almeno due minuti. Il filo interdentale deve essere usato una volta al giorno per rimuovere i residui tra i denti: ma attenzione, bisogna usarlo correttamente, per non rischiare di danneggiare le gengive. I ritmi sempre più frenetici della vita quotidiana non devono indurci a usare strumenti impropri come lo stuzzicadenti di legno duro per rimuovere il cibo. Meglio dedicare un po’ di tempo alla corretta pulizia. Spazzolino: troppi lo scelgono duro 13% 12% chi, in Italia, sceglie uno spazzolino con le setole dure, sconsigliato dai dentisti. chi cambia lo spazzolino solo quando è completamente sformato. Il 29% come minimo lo cambia dopo 4 mesi dall’acquisto. Il 7% aspetta un po’ troppo: almeno sette mesi. Infine, un 3% aspetta almeno un anno prima di buttarlo via. Cosa consigliano i dentisti I dentisti raccomandano lo spazzolino con setole medie per chi non ha problemi particolari, con quelle morbide per chi ha una particolare sensibilità alle gengive (il 14% del nostro campione usa quello morbido). Cambiate lo spazzolino ogni 2-3 mesi e non appena le setole si sono sformate e cominciano a non essere più efficaci. Meglio evitare quelli “tecnologici”con setole in gomma, inclinate e manico flessibile: sono cari, inutili e talvolta controproducenti. 33% chi sceglie un dentifricio sbiancante. Un segnale di quanto si badi soprattutto all’estetica. A ciascuno il suo Per scegliere il dentifricio, fatevi consigliare dal dentista e leggete il nostro test sui dentifrici (vedi AC 241, ottobre 2010). Sul mercato c’è un’ampia scelta: da quello che promette protezione contro la placca e la gengivite (47% degli italiani lo sceglie) a quello per denti sensibili (piace al 38%). Collutorio: solo per denti sensibili 20% è la percentuale di chi usa il collutorio almeno una volta al giorno, in genere un prodotto specifico per denti e gengive sensibili o indicato dal dentista. Il collutorio però non può sostituire lo spazzolino e il dentifricio. E non è indispensabile. In farmacia costa di più 29% chi compra i prodotti per l’igiene orale in farmacia, dove i prezzi sono solitamente più elevati rispetto al supermercato. Il nostro test mostra come non sia necessario spendere di più o comprarlo in farmacia: il Migliore del Test è un dentifricio a marchio del supermercato. Che tipo di dentifricio usa? (%) 47 Protezione contro placca/gengivite 38 Per gengive/denti sensibili Sbiancante 33 Antitartaro 31 Senza fluoro 1 test salute 90 Febbraio 2011 Dentifricio: sbiancante non è meglio 17 inchiesta Dal dentista? Se senti male è tardi 32% zione. gli italiani che vanno dal dentista solo per un problema ai denti. Il che la dice tutta su quanto poco si badi alla preven- Pochi controlli Nell’ultimo anno il 37% degli intervistati non è andato dal dentista, di questi il 18% non ci va da più di 5 anni. Solo il 51% degli intervistati fa una visita di controllo almeno una volta l’anno. Il 31% degli intervistati non ha mai portato i figli minorenni dal dentista. Il 10% degli italiani non ha mai fatto la pulizia dei denti. Solo il 36% la fa almeno una volta all’anno per rimuovere il tartaro. Cure troppo care La frequenza dei controlli è legata alla situazione finanziaria. Il costo delle cure del dentista è un freno per il 38% degli intervistati, che limitano le loro visite per questo motivo. Tra coloro che ci sono andati, la maggior parte ha fatto la pulizia dei denti, il 28% un’otturazione. La fattura è un optional Nel 21% dei casi gli italiani che sono andati dal dentista nell’ultimo anno dichiarano di non aver ricevuto la fattura. Il 9% dichiara di aver dovuto pagare di più per averla. Più motivati all’igiene orale Solo il 49% degli italiani che si sono seduti sulla sedia del dentista negli ultimi 5 anni ha ricevuto consigli su come lavarsi i denti, usare il filo interdentale... neanche la metà: un po’ poco. Eppure l’educazione e la motivazione all’igiene orale sono tra i doveri di un dentista, che dovrebbe dedicare un po’ del tempo della visita a dare i consigli giusti. Ogni quanto tempo fa un controllo (%) Vado dal dentista solo quando ho dolore/problemi ai denti 32 una volta ogni 3/5 anni 8 una volta ogni 2 anni 9 30 una volta l’anno più di una volta l’anno 21 l’abc dell’otturazione cosa ci mettono in bocca L’otturazione è uno dei trattamenti cui il dentista ci sottopone più di frequente. Serve a riparare i danni alla superficie del dente causati da carie, fratture o da un consumo esagerato dei suoi tessuti. Il dentista può usare due materiali: l’amalgama o il composito. Quest’ultimo è attualmente il più usato. Il composito è formato da quarzo o vetro in una matrice resinosa, che dà al prodotto un colore simile a quello dei denti naturali. È adatto a cavità piccole e medie su cui si mastica poco e offre una buona durata e resistenza. Il dentista esegue l’operazione sotto diga di gomma isolando il dente da liquidi e umidità, perché altrimenti il composito non aderisce. L’esecuzione di un’otturazione in composito richiede una tecnica più sofisticata di quella per l’amalgama e tempi più lunghi. Anche per questo i costi sono più alti. L’amalgama, oggi meno usato, è un materiale più economico, ma non per questo meno sicuro, come si è pensato, per il fatto che è costituito da diversi metalli, tra cui il mercurio. Numero- test salute 90 Febbraio 2011 ´ 18 ´ si studi dimostrano però che questi metalli restano stabili nella combinazione necessaria all’otturazione e non si corre alcun pericolo. È sicuramente meno vantaggioso rispetto al composito perché, a volte, richiede la rimozione di una maggior quantità di tessuto dentale, a causa del fatto che la cavità deve avere una determinata forma per accoglierlo. Il suo tallone d’Achille è sicuramente l’estetica. Dura però a lungo e non richiede una capacità tecnica particolare da parte del dentista. Stili di vita: troppi dolci nella dieta 29% sono gli italiani che mangiano tutti i giorni biscotti; il 20% caramelle e altri dolciumi, il 47% beve caffè zuccherato. Zucchero: a rischio carie La salute orale passa anche attraverso una dieta sana, con pochi zuccheri. Infatti, cibi e bevande che contengono grandi quantità di zucchero sono dannosissimi per lo smalto e provocano la carie. Il fumo ti fa brutto Il 19% degli intervistati fuma, per lo più un numero notevole di sigarette: in media 15 al giorno e ha iniziato in media a 17 anni. Il fumo è tra i nemici peggiori sia della salute orale sia di un bel sorriso. Infatti è all’origine di parodontiti (la piorrea, grave degenerazione delle gengive) e dell’ingiallimento. Alcol: con molta moderazione Due terzi degli intervistati beve alcolici. Di questi, il 20% dichiara di bere alcol ogni giorno (se la quantità è moderata non è sbagliato). L’abuso di alcol invece incide sulle malattie parodontali e sulla formazione della carie. Ogni giorno gli italiani mangiano/bevono (%) 29 Biscotti Dolciumi e caramelle (con zucchero) Cioccolato 20 9 47 Caffè con zucchero Tè con zucchero Bibite/bevande zuccherine (cola,aranciata,tè freddo) Succhi di frutta 10 8 6 Chewing gum: non sostituisce lo spazzolino Il 62% degli italiani mastica chewing gum, ma ben il 14% di questi non consuma quelli senza zucchero (con dolcificanti tipo xilitolo). Che non devono essere sovrastimati, comunque. Molti pensano, spinti anche dalla pubblicità, che il chewing gum possa pulire denti e bocca. In realtà, il chewing gum senza zucchero non esercita la stessa azione meccanica dello spazzolino, che rimuove lo sporco: è la saliva, stimolata dalla masticazione, che rimuove i residui alimentari e i batteri, abbassa il grado di acidità della placca (l’acidità alla lunga corrode lo smalto) e favorisce la rimineralizzazione. Il chewing gum senza zucchero non può quindi sostituire lo spazzolino da denti, ma può servire se si è in una condizione in cui non si possono lavare i denti (fuori di casa). tista ci vanno solo quando hanno mal di denti (32%), cioè quando il danno è ormai fatto. Lo stesso criterio vale evidentemente per i figli: il 31% degli intervistati non ha mai portato suo figlio dal dentista. Il che la dice tutta su quanto si badi alla prevenzione che, tra l’altro, per i più piccoli è ancora più importante. Se si educa una generazione a fare corretta prevenzione, e pulizia dei denti, le cure di cui i bambini avranno bisogno, e di conseguenza anche i costi, saranno poi ridotti. Solo il 51% degli intervistati fa una visita di controllo almeno una volta l’anno. Insomma, la prevenzione sembra ancora una pratica sconosciuta ai più. Così come l’ablazione del tartaro periodica. Eppure una buona igiene orale e un’alimentazione corretta sono le armi principali per prevenire lo sviluppo della carie e dei problemi alle gengive e per stare lontani il più possibile dalla sedia del dentista e dalle sue fatture salate. Come sta la bocca? Male, grazie Mai avuto carie in vita mia? Non proprio. Perché il 12% degli intervistati definisce scadente la sua salute orale e il 32% non è del tutto soddisfatto dell’aspetto dei suoi denti (in primis del colore, poi della presenza di denti irregolari o della mancanza di un dente). Il 47% ritiene che, se si sottoponesse a una visita di controllo dal dentista, questi direbbe che è necessario un trattamento. Le percentuali parlano chiaro: da un lato si è consapevoli che bisognerebbe fare qualcosa per riparare ai danni che In tempi ci sono, dall’altro però si bada più di crisi al look che alla salute. Tre italiani su dieci comprano un dentifricio le cure sbiancante. Peccato che poi per dentali sono un sorriso sano non siano disposti in testa a fare quello che serve davvero. ai tagli del bilancio Più ti curi, meno spendi familiare Adottare i comportamenti giusti giova alla salute. Lo dimostrano anche i risultati della nostra inchiesta. Abbiamo analizzato i comportamenti degli intervistati che si lamentano di una salute orale insoddisfacente, con disturbi come gengive sanguinanti quando si spazzolano (19%), denti sensibili (17%), alito cattivo (11%). Ebbene questi gruppi, rispetto a chi ha mano disturbi, risultano trascurare di più l’igiene orale, lavando i denti e usando il filo interdentale meno di quanto sarebbe necessa- > test salute 90 Febbraio 2011 > 19 inchiesta > rio. Sono anche quelli con la più alta percentuale di fumatori e che hanno una dieta ricca di zuccheri. Abbiamo fatto poi la prova del nove, mettendo in relazione le risposte in materia di igiene e stili di vita con quelle di chi dichiara di avere salute orale soddisfacente e di essere contento dell’aspetto dei suoi denti. I conti tornano: chi adotta i comportamenti giusti sta meglio di chi non lo fa. Insomma, per evitare il più possibile la scomda sedia del dentista e il salasso conseguente per le nostre tasche fare prevenzione attraverso l’igiene orale e un check up annuale dal dentista risulta utile sul serio. Trascurare i problemi comporta poi maggiori spese per curarsi. Un circolo vizioso, che è opportuno spezzare. Dentista troppo caro Per quasi la metà degli italiani il dentista costa troppo per le loro tasche e per questo ci vanno il meno possibile. Chi ha una situazione economica problematica va meno spesso dal dentista di chi dichiara di avere un buon reddito. Tra coloro che sono andati dal dentista negli ultimi 12 mesi, la maggior parte ha fatto un check up e la pulizia dei denti. Ovviamente si sono rivolti a un dentista privato, visto che nel pubblico il servizio è quasi inesistente, per una spesa media annuale di 519 euro. Il servizio offerto dal dentista è stato giudicato soddisfacente dall’76% degli intervistati (sotto diversi profili: dall’igiene, all’attenzione, al dolore provato, all’informazione…). Mentre i soddisfatti del prezzo sono solo il 43%. Comunque solo il 2% è andato all’estero per risparmiare. Il perdurante malcostume nostrano della fattura soltanto su richiesta è confermato dalla nostra inchiesta: due italiani su dieci dichiarano che non l’hanno ricevuta. E il 9% dichiara di aver pagato di più per farsi rilasciare il prezioso pezzo di carta. DALLA TUA PARTE il diritto alla salute (orale) La fotografia che abbiamo scattato al rapporto degli italiani con la salute di denti e gengive deve essere lo spunto per una nuova politica. La salute orale è un elemento importante del benessere psicofisico. Bisogna fare di più. Servono più campagne pubbliche di sensibilizzazione sull’importanza dell’igiene orale e di controlli periodici. Con programmi educativi nelle scuole e nei luoghi di lavoro. Il Servizio sanitario nazionale dovrebbe prevedere uno screening odontoiatrico per tutti che comprenda una visita di controllo all’anno e una radiografia per individuare le eventuali carie. Il Ssn dovrebbe garantire a partire da sei anni una prima visita gratuita. Il carico economico che limita, come abbiamo visto nella nostra inchiesta. il ricorso alle cure dentistiche dovrebbe essere alleviato sul piano fiscale. Si dovrebbe introdurre una voce di detrazione ad hoc per le spese odontoiatriche che vada oltre il misero 19% previsto per le spese sanitarie (con franchigia di 129,11 euro). ´ ´ ´ ´ Shopping con lo sconto? Per i soci è online! Fare acquisti è divertente, ma per i Soci Altroconsumo può essere anche molto conveniente. L’ opportunità in più è online: entra nel sito centracquisti.it e guarda le offerte in vetrina. Oppure telefona al numero 02 99762829.. test salute 90 Febbraio 2011 Troverai i migliori prodotti dei test comparativi pubblicati su Altroconsumo e potrai acquistarli al prezzo più conveniente, e avrai diritto a sconti interessanti anche su tutti gli altri prodotti proposti nel sito. Le condizioni di acquisto e le garanzie di legge sono verificate e concordate da Altroconsumo. 20 AC2010-10-02.indd 1 Sempre più vantaggi per i Soci Altroconsumo. Parti subito per un giro di shopping online, e buoni acquisti! 20/12/10 10:44