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I TRE MARTEDI dell`EDUCAZIONE!
10 FEBBRAIO 2013: Nº 1019 "I TRE MARTEDI dell'EDUCAZIONE! "Educare è essere ciò che si vuole trasmettere!" Ecco le tre "PROPOSTE": l MARTEDI' 12 Febbraio (soprattutto per i Genitori di 3ª-4ª Elementare): "Educare: arte da imparare!" (rel. PINO PELLEGRINO) famiglia; anche se vive in una reggia e viaggia in una macchina di lusso. l MARTEDI' 19 Febbraio (soprattutto per i Genitori di 5ª El. e di 1ª Media): Allora poniamoci subito una domanda "Gli anni della svolta" (rel. PINO PELLEGRINO) decisiva: che cosa significa educare? Prendo da Fëdor Dostoevskij una l MARTEDI' 5 Marzo (soprattutto per i Genitori di 2ª-3ª Media e Classi superiori): b e l l a e d e n s a d e f i n i z i o n e "Il viaggio dei desideri" (rel. don CHINO PEZZOLI e don MARIO SOZZI) dell'educazione: "Educare significa dare ai figli buoni ricordi, i quali, al momento opportuno, si accenderanno N.B.: gli Incontri si terranno al Cine-Teatro S. Filippo Neri (ore 21) come lampade e illumineranno il loro cammino". "IL PRIMO LUOGO DI EDUCAZIONE E' LA FAMIGLIA" Nel capitolo secondo del Vangelo di san Luca, per ben due volte l'evangelista annota una osservazione molto importante: "Gesù cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui" (Lc 2,40); "E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini" (Lc 2,52). Perchè l'evangelista ha sottolineato questo particolare che, a prima vista, sembrerebbe ovvio e insignificante? Non è ovvio e tantomeno insignificante, ma è importantissimo! Il figlio di Dio, infatti, facendosi uomo, ha fatto sua anche la fase delicata e decisiva della crescita e dell'educazione della personalità, per ricordarci che l'educazione dei figli è una missione fondamentale, affidata ai genitori, alla comunità e alla società intera: sottrarsi alla missione di educare significa perdere la paternità e la maternità! Il 21 ottobre 2001 ebbi la gioia di assistere, nella Basilica di San Pietro, alla beatificazione di una coppia di sposi: Luigi e Maria Beltrame - Quattrocchi. Ebbi l'occasione di incontrare anche i tre figli, che avevano negli occhi la felicità di bambini ... novantenni. Don Tarcisio, figlio sacerdote dei genitori "beati", confidò: "I nostri genitori parlavano ... vivendo! Guardandoli, noi figli abbiamo imparato a vivere, perchè abbiamo scoperto cos'è che dà senso e bellezza alla vita. La mamma spesso ci diceva: "Per avere una famiglia felice non contano le cose che si hanno, non contano le case che si possiedono, ma contano le persone (le persone!) che formano la famiglia". Infatti, è la qualità spirituale delle persone che determina la qualità della famiglia! Pertanto, il primo dono per i figli ... sono i genitori: se questo dono è squallido, è squallida la 1 Personalmente, più volte ho fatto esperienza della verità di queste parole: in particolari momenti della mia vita ho ricordato l'esempio bello dei miei genitori; sono ritornato spiritualmente bambino e ho respirato l'aria serena che abitava nella mia povera casa; ho rivisto gli occhi luminosi della mia mamma e mi è affiorata alla mente una parola o una massima con cui ella spesso commentava gli avvenimenti della vita. l Quante volte, quando ero bambino, sul far della sera, mi diceva: "Preghiamo la Madonna, perchè la preghiera dà il condimento alla vita!". Come posso dimenticare queste parole, anche a distanza di anni e anni! E per stimolarmi a correggere, fin da piccolo, qualche difetto di carattere, spesso mi diceva: "Ricordati, figlio mio, che la torre di Pisa pende dalla base". In momenti difficili della famiglia, consigliava sapientemente: "Teniamo la mano del Signore: lui conosce la strada giusta!". l Oppure, mettendomi la mano nella giacca per verificare se portavo con me la Corona, mi diceva: "Senza la Corona è come avere una giacca senza bottoni". In momenti inevitabili di incomprensione e di ingratitudine, mi sussurrava: "Aspetta, figlio mio, aspetta! Il Signore sembra che arrivi sempre con un quarto d'ora di ritardo... però è puntuale con il suo orologio!"; oppure: "La bontà è già un premio: i cattivi non hanno futuro!". l E potrei continuare così per pagine e pagine! Mi limito ad un'ultima affermazione, colta sulle labbra della mia mamma e custodita gelosamente nel mio cuore: "Se vuoi che una cosa cattiva non si sappia, non farla!". l Oggi, quanti figli possono raccontare le stesse esperienze? Oggi, quanti genitori seminano buoni ricordi di fede e di sapienza nella vita dei figli? Oggi, quante mamme pregano per la conversione spirituale dei propri figli? (da "Educhiamo i figli" - Card. ANGELO COMASTRI) Programma della Settimana “LA COSA PIU' VERA” Domenica 10 febbraio Lourdes, anni 90. E' appena giorno. Non c'è ancora nessuno. Davanti alla Grotta pochi pellegrini, mentre finiscono di consumarsi i ceri accesi la sera prima. Ma se vai oltre e arrivi alle piscine, già c'è una folla: silenziosa, ordinata, in attesa. Nella fila una donna anziana, le gonne nere e lunghe, parla a bassa voce con una vicina in una lingua slava. Un'ucraina delle campagne, forse? Una di quelle in cui una vita intera nel socialismo reale non ha scalfito la memoria cristiana. ore 7 S. Messa (def.ti fam. MONZA GIUSEPPE, CARLETTO e AMBROGINA) Leggeremo e commenteremo il Vangelo di Luca 19,1-10 (= la conversione di Zaccheo) ore 8 (a S. Giacomo) S. Messa (per le intenzioni di una famiglia) ore 8.45 S. Messa (def.ti fam. DONATO e MASI) ore 10 S. Messa dei ragazzi (def.ti ANGARONI ANGELO e PORRO PIERINA; def.to PIRO SALVATORE) ore 11,15 S. Messa (def.ti GARBELLI CARLO e BONZINI VIRGINIA; def.ti COLOMBO AMBROGIO e DALLA TORRE BIANCA; def.ti BERTIN DANILA e BERTOCCO PAOLO) N.B.: la "Classe 1947" ricorda i propri defunti. ore 15 “recita del S. Rosario e Benedizione Eucaristica” (pregheremo per tutti i "nostri Ammalati") ore 18 S. Messa (def.ti BUSNELLI GIUSEPPE e GIANNI MARCO; def.ti VANZULLI MARIO e MONZA MARIA) LUNEDI 11 febbraio ore 18 Io, sono qui come giornalista; ma nella lunga attesa me ne dimentico quasi. C'è una tale domanda in queste donne, in fila all'alba per domandare una grazia. Fuori, nel mondo, la gente grida, protesta, rivendica. Queste aspettano zitte, come affamati a una mensa per poveri. Le mani vuote, chiedono una grazia. Eppure è così grande e umano il loro domandare; come fosse questa, la cosa più vera che possiamo fare. (Marina Corradi) martedi 12 febbraio ore 7 ore 8.30 "Beata Vergine Maria di Lourdes" (Qo 1,1-14; mC 12,13-17) ore 18 "Giornata Mondiale del malato" ore 21 Istituita da Giovanni Paolo II come "momento forte di preghiera, di condivisione, di offerta della sofferenza per il bene della Chiesa e di richiamo per tutti a riconoscere nel volto di Cristo, che soffrendo, morendo e risorgendo ha operato la salvezza del'umanità". ore 7 ore 8 ore 8.30 La donna ha la faccia marchiata da rughe dure, da contadina. E' strano vederla accanto a una signora elegante, che potresti incontrare in Faubourg Saint Honorè a Parigi, con la sua borsa di Chanel e i capelli platinati. E quest'altra, con due bambini? Uno, più piccolo, mai fermo, un terremoto; l'altra, molto pallida, impensierisce a guardarla, con quel viso affilato. S. Messa (def.ta CARNELLI IRMA) "Recita del S. Rosario" (per gli "Ammalati") S. Messa, celebrata da Mons. ATTILIO CAVALLI (def.ti MONZA ARDUINO, ANGELO E GIUSEPPINA) N.B.: la S. Messa sarà preceduta dalla "Processione con i flambeaux" S. Messa (def.ti BORGHI ANGELO, GIUSEPPINA e CATERINA, MONZA SANTINO e LUIGIA) (Qo 3,1-8; Mc 12,18-27) S. Messa (def.ti CERIANI MARIO, GUZZETTI CARLOTTA e fam.) S. Messa (PARROTTA LUIGI, CARMINE, CATERINA, FRANCESCO e GIUSEPPE) S. Messa (def.ti GROSSI GIUSEPPE, IGINIO, ALBINO e DI BERNARDI MARIA) “CORSO FIDANZATI” MERCOLEDI 13 febbraio (Qo 4,17-5,6; Mc 12,38-44) S. Messa (def.te TINA e MARIUCCIA) S. Messa (def.ti GHIRIMOLDI MARIO e GIUSEPPINA, ROBERTO e ATTILIA) ore 18 S. Messa (def.ti fam. VOLONTERI VITTORIO e PREMOLI CAROLINA, RESTELLI G I U D I T TA e V O L O N T E R I A D O L F O e BATTISTA) ore 20.45 "Consiglio Pastorale Parrocchiale" ore 7 ore 8.30 Giovedi 21 Febbraio 2013 "RITIRO QUARESIMALE per le DONNE" ad ARMENO (sopra il lago d'Orta) N.B.: "iscriversi" presso la Segreteria Parrocchiale 2 giovedi 14 febbraio "SS. Cirillo e Metodio, patroni d'Europa" (1 Cor 9,16-23; Mc 16,15-20) ore 7 S. Messa (per tutti i "fidanzati") ore 8.30 S. Messa (per le anime del Purgatorio) ore 18 S. Messa (def.ti fam. BORGHI CARLO, ROSAe GIUSEPPE) Sabato 16 febbraio ore 8.30 ore 9.30 ore 18 venerdi 15 febbraio 5 ore 6 ore 7 ore 7.30 ore 8.30 ore 15 ore 17 ore 18 (Qo 11,7-9; mC 13,28-31) Esposizione dell’Eucaristia per l’Adorazione personale S. Messa (def.ti COLLI ANGELO e MARINONI LUIGIA) “Adorazione Eucaristica” S. Messa (def.ti MARIO e ARMIDA) L’ORA della MISERICORDIA “Adorazione Eucaristica” S. Messa (def.ti CLERICI GIUSEPPE e CIVITILLO ANTONIA; def.ti RIMOLDI NATALE e ANGELA, figli e nuore) (Es 35,1-3; Mc 3,1-6) S. Messa (def.ta MALUTA NORMA) "Consenso" di DE PALMA STEFANO e BONZINI MONICA S . M e s s a ( d e f . t i A LT O M A R E M A R I A e FRANCESCO; def.to RIMOLDI MARIO) DOMENICA 17 febbraio ! ! ! ! Per questa domenica ricordiamo: inizia il periodo della "QUARESIMA" ore 11.15: S. Messa "per tutta la Comunità" ore 15: "Vesperi e Riflessione Quaresimale" ore 16.15: "Battesimi" Sabato 16 e Domenica 17 febbraio alle porte della nostra Chiesa, sostenete l'iniziativa missionaria: una PRIMULA “Se sei un operatore sanitario...” l ... cioè un medico, un chirurgo, un farmacista, un infermiere, un cappellano o una religiosa ospedaliera, un operatore nella profilassi, terapia e riabilitazione, un volontario a qualunque titolo, sii consapevole di essere un prezioso e benemerito servitore dell'umanità sofferente. Sei, per professione, a servizio della vita. l L'attività medico-sanitaria si fonda su una relazione interpersonale di natura particolare. Essa è «l'incontro fra una fiducia e una coscienza: la fiducia di una persona sofferente, e perciò bisognosa, la quale si affida alla coscienza di un'altra persona, che si fa carico del suo bisogno e le va incontro per assisterla, curarla e guarirla». l Se sei un vero operatore sanitario, non deludere la speranza di chi si affida a te con fiducia: instaura con i pazienti un rapporto personale e non dare loro l'impressione di essere solo dei numeri senza volto. Non considerare il paziente soltanto un caso clinico, ma prima di tutto un tuo simile, un uomo, una donna, un fratello e una sorella da aiutare. Ricordati che per tuo fratello e tua sorella, specialmente se sono disperati, tu sei come un «dio». l Pensa: la tua attività è uno dei mezzi attraverso i quali Dio trasmette 3 per i bambini del "Centro di accoglienza" "l'Infant Jesus Center" (nelle Filippine) "L'ARCO" Un giorno, il santo abate Antonio conversava con alcuni dei giovani che avevano scelto di vivere come lui nel deserto. Un cacciatore che stava inseguendo una preda si avvicinò con deferenza. Ma vide che il santo abate e i giovani che lo attorniavano ridevano allegri e scuotendo la testa li disapprovò con parole aspre. L'abate Antonio gli parlò con calma. «Metti una freccia nel tuo arco e scoccala». Il cacciatore lo fece. «Adesso lanciane un'altra, poi un'altra, poi ancora un'altra...», continuò il sant'uomo. Il cacciatore protestò: «Se piego il mio arco tante volte così, si romperà». L'abate Antonio lo guardò sorridendo: «Succede così anche nella vita spirituale. La via di Dio costa sforzo. Ma se ci sforziamo oltre misura, presto verremo meno. E' giusto perciò, di tanto in tanto, ricordarci che anche Dio si riposò, il settimo giorno». (da "365 Piccole storie per l'anima" di BRUNO FERRERO) l'amore che vuole comunicare alle persone sofferenti. Dio si serve di te: della tua intelligenza, della tua arte, della tua pazienza, del tuo calore umano per curare amorevolmente le sue creature in difficoltà. Conserva l'ordine dando il primato a quei valori che sono il vero scopo per il quale sei chiamato a operare: la vita e la persona. E in questa prospettiva chiunque soffre ha pari dignità e uguale diritto di essere da te ascoltato, sopportato, curato e amato. (da "Mettere ordine!" di NOVELLO PEDERZINI) “La politica avvelena tutto, ma sottrarsi non si può!” (Giovannino Guareschi) "PARTITOCRAZIA" I partiti, secondo la carta costituzionale, dovrebbero essere i cosiddetti «corpi intermedi», la cui funzione è paragonabile a quella che il fusto svolge nella pianta. Il nostro modello di Stato sociale, infatti, assomiglia proprio a un albero le cui radici sono costituite dal popolo e i cui rami sono dati dalle pubbliche istituzioni. Il compito del fusto, cioè dei partiti, è quello di raccogliere e coordinare le istanze vive della base per tradurle in domanda politica organica che vada a innervarsi sui rami. I cittadini, quindi, sia singolarmente presi, sia associati in raggruppamenti primari detti «mondi vitali» sono le radici del sistema in quanto detengono la sovranità e delegano il potere ai loro rappresentanti affinchè lo esercitino nell'interesse del bene comune. I partiti invece, hanno il compito di incanalare le spinte sociali diverse, organizzando il consenso popolare attorno a una determinata politica. La politica, perciò, secondo una splendida espressione dei vescovi francesi, può essere definita «coagulante sociale» in quanto stringe forze diverse attorno a un medesimo progetto. E' successo, però, che il fusto è impazzito a danno delle radici e dei rami. I partiti, cioè, si sono ubriacati. l Verso il basso, hanno espropriato i cittadini e i mondi vitali di alcune loro mansioni primarie, assorbendo per esempio l'informazione, l'editoria, la cultura, lo spettacolo, e spesso condizionando la vita di gruppi e associazioni. l Verso l'alto, hanno invaso quasi tutte le istituzioni dello Stato, non solo lottizzando gli enti pubblici esclusivamente secondo criteri di appartenenza politica, ma anche mitizzando la disciplina di partito a scapito della coscienza individuale e snervando perfino la sovranità del Parlamento, sempre più ridotto a cassa di risonanza di accordi presi al di fuori di esso. Non è più lo Stato sociale ma lo Stato dei partiti. Le "conseguenze" di questo circuito sono drammatiche. l Da una parte, i problemi ristagnano, i progetti parcheggiano, gli intoppi burocratici s'infittiscono, e perfino certe provvidenze di legge si incagliano sui fondali della sclerosi amministrativa, si usurano negli intrighi delle clientele, e naufragano nel gioco delle correnti. l Dall'altra, cala la fiducia nella politica, visto che è stata ridotta dalla partitocrazia non a coagulante, ma a dissolvente sociale. L'opinione pubblica accentua sempre più la tendenza ad angelicare la società e a demolizzare lo Stato. Visita il sito della tua parrocchia I giovani, pur sentendo una vivissima vocazione alla solidarietà, preferiscono riversare il loro impegno nel volontariato: questo sta a dire che rifiutano ormai le semplici proposte di gestione e cercano altrove i laboratori per la rigenerazione dell'humus etico della politica. Si tirano indietro anche gli adulti, disgustati dallo spettacolo di chi, abusando di reciproche interdizioni per osceni motivi di ingordigia nella spartizione delle pubbliche spoglie, produce, anche nelle nostre amministrazioni locali, paurosi ristagni, incredibili paralisi di governo. Se è vero che l'impegno generoso e trasparente che si esprime in un partito, per il bene comune, è una forma altissima di carità, il fatto che le sezioni politiche si svuotino, provoca nel vescovo una preoccupazione non meno sofferta di quando vede disertata la sede di un gruppo ecclesiale. E' urgente che i partiti, i quali restano pur sempre strumento essenziale della nostra democrazia rappresentativa, si disintossichino dall'ubriacatura. Si ravvedano del loro delirio di onnipotenza. Riacquistino la sobrietà. Concorrano, cioè, come dice l'articolo 49 della Costituzione, «a determinare la politica nazionale», ma senza la pretesa di monopolizzarla definitivamente. E tornino al loro compito fondamentale, che è quello di ascoltare la gente, educare i comportamenti, mediare gli interessi, e non certo di trasformarli in forche caudine da cui, anche per il semplice sospiro, bisogna necessariamente passare, attraverso sistemi di tessere, clientele e patronati correntizi. (Mons. Tonino Bello) “PELLEGRINAGGIO PARROCCHIALE dell' "ANNO della FEDE" (14-19 Aprile 2013) l il "PROGRAMMA" dettagliato lo potete ritirare presso la Segreteria Parrocchiale l le "ISCRIZIONI" devono pervenire entro la fine di questo mese di febbraio PADOVA-PRAGLIA-FORLI'-LA VERNAROMA (con l'Udienza Generale dal Papa) I LUOGHI FRANCHESCANI della VALLE REATINA - TODI Sono alcune delle tappe del Pellegrinaggio www.sanpietroepaologerenzano.it 4