Quel pagliaccio è pacifico, ma se gli toccate la prole
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Quel pagliaccio è pacifico, ma se gli toccate la prole
IL CAFFÈ 16 ottobre 2011 36 C3SOCIETÀ E COSTUME STEFANO BOLTRI Egregio dottore, per anni ho coltivato la passione per l’acquario, ora mi accingo a compiere un passo importante, passare dall’acqua dolce all’acqua marina; sono consapevole delle maggiori difficoltà e delle maggiori attenzioni nei confronti di tale ambiente e per questo motivo vorrei da lei alcune informazioni sul pesce pagliaccio. Mi è stato detto che è relativamente facile allevarlo in un acquario. Lei è dello stesso parere, oppure sono le solite chiacchiere di appassionati che pur di parlare si esprimono con poca cognizione di causa. Scrivete Inviate le vostre domande al veterinario del Caffè [email protected] Potete scrivergli anche entrando direttamente nella pagina web del sito www.caffe.ch cliccando sulla rubrica “Qua la zampa” www.psicopedagogika.it Quel pagliaccio è pacifico, ma se gli toccate la prole... Curiamoli così LA DOMANDA @ www.acquaportal.it www.mille-animali.com Effettivamente il pesce pagliaccio è forse il più conosciuto ed apprezzato tra i pesci tropicali di acqua marina, anche se in realtà non si tratta di una sola specie ma di un piccolo gruppo di pesci appartenenti alla famiglia dei “pomacentride”, il cui nome deriva dal loro goffo modo di nuotare. Essi vengono anche chiamati pesci anemone in quanto vivono a stretto contatto con gli anemoni di mare e riescono a difendersi dal veleno dei tentacoli di questi ultimi in quanto possiedono uno speciale strato mucoso che ricopre il loro corpo. La specie più comune è “Amphiprion ocellaris” che vive ECCO LE IMPRESE DEGLI ANIMALI Cocktail Gli esemplari più giovani sono molto socievoli e vivono in branco, a contatto con gli anemoni sulle bariere coralline di oceano Pacifico e Indiano. Ha il corpo di colore giallo-arancione, attraversato da tre bande bianche bordate di nero, tutte le pinne sono arrotondate e dello stesso colore del corpo, l’occhio è nero e la testa smussata. Un’altra specie comune è “A. frenatus” che possiede una particolare colorazione rosso mattone molto appariscente, con una striscia bianca bordata di scuro che passa dietro l’occhio. Una terza specie frequentemente allevata è “A. clarkii” che pur essendo una delle specie più robuste ed adattabili alla cattività, è bene acquistare sempre Quattrozampe a spasso per il web Per saperne di più Il pesce L’acquario Le dimensioni della femmina. Il maschio va dai 5 agli 8 centimetri 25°-28° La temperatura dell’acqua per mantenerli in salute 12 anni La durata della vita in acquario 8,2-8,5 Il Ph dell’acqua non devescendere sotto 8 1-15 m La profondità a cui vive in natura 8-10 cm negli stadi giovanili. Gli adulti sono molto litigiosi tra loro e andrebbero allevati in coppia; gli esemplari più giovani sono molto socievoli e vivono in branco sempre a 1023 La densità dell’acqua I pesci hanno bisogno anche di tanta luce contatto con gli anemoni che rappresentano un elemento che deve essere obbligatoriamente presente nell’allestimento dell’acquario che ospiterà tali pesci. La deposizione delle uova si può osservare anche in acquario, tuttavia l’allevamento delle piccole larve è un po’ complicato ed è quindi sconsigliabile per i neofiti. In acquario il pesce pagliaccio può essere anche molto longevo; è socievole, tranquilla e pacifica, a patto di rispettarne le abitudini di vita. Gli adulti, come abbiamo detto, tendono a formare coppie fisse ed a isolarsi dai propri simili, diventando particolarmente aggressivi durante la riproduzione e per la difesa della prole. Per quanto riguarda l’alimentazione, ci si deve basare sui mangimi secchi per pesci marini, oppure cibo surgelato o vivo. Cresciamoli così I vipcosì fanno V>Ài] V >ÌÌ>Ài i Ài>ââ>Ài ÛVÌi i`>Ìi >`iÃà ÃÕ ÜÜÜ°L}°V Le “manie” che la Clerici non sopporta Dietro il sorriso il gelo. Momenti duri per Antonella Clerici (47). Anche dopo il superato tradimento del compagno Eddy (35), la coppia non decolla. I bene informati parlano di due separati in casa, che stanno assieme solo per il bene della figlia Maelle (2). Insomma, dopo 5 anni il loro amore sarebbe a un bivio. “Ha manie che non condivido”, confessa lei. Già, forse quella di guardarsi troppo in giro…. SuperSimo e superGerò superinnamorati Rieccola più pimpante che mai. Simona Ventura (46), si racconta su Oggi. “Ringrazio Dio per aver incontrato Gerò. Lui mi fa sentire amata e protetta, mi dà tanta serenità”. Già, fin che dura, visto che SuperSimo è parecchio, diciamo così, vulnerabile quanto a uomini. Lui sarebbe Giangerolamo Carraro, uno dei single più ambiti di Milano che, pare, sia innamoratissimo di lei. Miiiii, che invidia!! MONICA PIFFARETTI Tra sogni e incertezze la loro adolescenza è molto più faticosa Ramazzotti beatro tra 4 donne Eros e le sue donne a passeggio. Il cantante a Milano, con la figlia Aurora (14), avuta dalla Hunziker, la compagna Marika (23) e la piccola Raffaela Maria. Un Ramazzotti beato tra le donne. Un giro in zona Brera, dalle parti dello storico locale El Resentin. I quattro sfoggiano un look sportivo e low profile. Come vere star non fanno caso ai flash dei fotografi. ...E UN FIDO GIOCHERELLONE Adolescenza anni duemila. Un pianeta nuovo, diverso da quello che abitavamo noi. Bastano alcune battute per accorgersene. Linguaggio, atteggiamenti, moda, trend, accessori, problematiche. Più brutto? I primi battibecchi ti fanno dire di sì: più brutto, bruttissimo. Poi, ripresa la calma, riguardato il pianeta, una lucina si accende: no, non sono tanto diversi da noi. È la società nella quale si trovano a vivere (che gli abbiamo preparato anche noi) che è diversa: loro la rispecchiano. Come noi, d’altronde, rispecchiavamo quella rombante degli anni Settanta e Ottanta: crescita, speranze, progresso... andati a farsi benedire. La loro è più fragile: il mare che si apprestano a solcare è in burrasca e non hanno in tasca molte certezze. A cominciare dal posto di lavoro che sognano. A conti- >Ì Ù « Ì >V« ½ÈäΰÎx {x Marciano, vanno, devono trovare la loro strada, ma è meno facile. Il mare che si apprestano a solcare è in burrasca nuare dall’ambiente che va difeso; dalle famiglie a pezzi e dai luccichii di una società virtualmente sfavillante ma realmente disorientata. Marciano, vanno, devono trovare la loro strada, ma è meno facile. Riflettendo su tutto questo ho ricevuto un opuscoletto - di quelli smilzi che non fai fatica a leggere se hai poco tempo - lo ha creato l’Associazione svizzera per la protezione dell’infanzia. Si intitola: “Mia/Tua adolescenza”. Se vi interessa: email: [email protected]. I temi sono centratissimi. Dalla nostalgia di genitori che prima sapevano come fare e ora hanno dubbi, alle parolacce, alla fiducia e i suoi guinzagli, ai litigi necessari, alla metamorfosi del ‘gambero’ che lascia il guscio e non sa ancora cosa diventerà, alle droghe… Nelle prime pagine c’è una frase che inquadra il tutto: “Consigli pratici per non perdere la bussola”, e nelle ultime una che illumina: “Essere genitori fa anche soffrire: i figli continuano a nascere e la nascita rimanda sempre al dolore e alla gioia”, e un’altra che svela un segreto: “Molte cose nascono e crescono dentro: non si vedono ma ci sono”. Innaffiatele, aggiungiamo noi, fioriranno.