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Gli euro comprati ci fruttano miliardi

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Gli euro comprati ci fruttano miliardi
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donne in India
Come iniziò
la loro
liberazione
di Piero Gheddo
Nel dicembre scorso è scoppiato
in India, e poi rimbalzato sulla
stampa internazionale, il caso delle
odiose violenze sessuali di cui sono
state vittime tante donne nell’arco
di pochi giorni, atti in certi casi di
una crudeltà disumana come lo
stupro di una bambina di sette anni.
Pare che queste violenze siano
in aumento nelle città indiane,
ma questa volta le donne hanno
reagito organizzando imponenti
manifestazioni, per sollecitare la
politica e la giustizia indiane che ne
sottovalutano la gravità. Leggendo
queste notizie ho ripensato alle
lettere che i missionari del Pime,
in India dalla metà dell’Ottocento,
scrivevano documentando la
semischiavitù della donna indiana
e come l’entrata delle suore
missionarie nel paese abbia segnato
l’inizio di un cammino di istruzione
e redenzione di quest’altra metà
della società indiana. Oggi nessuno
più ricorda che in India il riscatto
della donna è venuto dopo che
le missioni cristiane (cattoliche e
protestanti) hanno iniziato il loro
lavoro sociale e le suore cattoliche
hanno accolto nelle loro scuole
le prime bambine che venivano
scolarizzate. In genere, nelle culture
non cristiane (in Asia e Africa) la
liberazione della donna è iniziata
con l’annunzio del messaggio
evangelico. In India, ben prima della
colonizzazione inglese (iniziata nel
1876), che ha poi fatto leggi in favore
delle donne, c’erano già le suore
che lavoravano per la promozione
femminile e le prime comunità
cristiane che davano esempi
concreti di cosa vuol dire dare alla
donna l’educazione e la libertà di
crescere come persona, al pari degli
uomini. Ma non si tratta solo di
scuola e di diritti umani primari. In
India ho sentito spesso ripetere che,
a parità di condizioni, le ragazze
cristiane sono più desiderate, più
richieste per moglie delle altre,
perché hanno una formazione
diversa che le rende mogli più
gradite e più utili al marito e alla
famiglia. Le prime suore italiane,
quelle di Maria Bambina, sono state
chiamate in India dai missionari
del Pime, che erano in Bengala e
in Andhra Pradesh dal 1855. Padre
Albino Parietti scriveva nel 1858
a mons. Marinoni, direttore del
nuovo istituto missionario a Milano,
che sperava prossimo l’arrivo
delle suore, perché “senza di loro,
tenere aperte scuole regolari per
le bambine sarebbe impossibile,
le religioni locali (induismo e
islam) non le vogliono. Bisogna
incominciare «insegnando lavori
femminili… prima di urtare così
forte contro le persuasioni, facendo
una scuola»; e aggiungeva: «Le
donne della religione braminica
sono obbligate all’ignoranza ed è
loro proibito leggere e scrivere».
Questo cose in India si sanno e il
fascino del cristianesimo viene
anche da questo fatto storico:
le missioni cristiane sono state
le prime ad elevare le donne e
le categorie più sfortunate del
popolo indiano, i fuori casta
(paria), le basse caste, i tribali.
Quotidiano della Svizzera italiana
venerdì 18 gennaio 2013 - G.A. 6900 LUGANO - ANNO LXXXVIII - NR. 015
Banca nazionale Utile
In collaborazione con il
Franchi 2.-
netto d’esercizio nel 2012
Gli euro comprati
ci fruttano miliardi
Sono sei i miliardi
di utile stimato
dalla BNS per l’anno
scorso. In gran parte
generati dallo stock
di monete estere.
Se l’esercizio si fosse
chiuso ieri l’utile
sarebbe raddoppiato.
Miracoli dei cambi
e della finanza.
Cantoni pienamente
soddisfatti.
> Bianchi Porro A PAGINA
algeria
> Adamoli A PAGINa 3
occupazione
La grande illusione
dei contratti
normali di lavoro
di stefano modenini*
Alcuni però riescono a fuggire
Crisi saheliana: uccisi
gli ostaggi di al Qaida
L’impianto petrolifero della BP a
In Amenas, in Algeria, si trova da
mercoledì nelle mani dei terroristi
del gruppo di Moctar Belmoctar,
(foto) membro dell’AQMI (al Qaida
nel Maghreb islamico). L’attacco è
una rivendicazione per l’intervento francese in Mali. Ieri durante
il blitz aereo delle forze algerine
sono morte 50 persone: almeno 34
gli ostaggi occidentali e quindici le
vittime tra i terroristi. Ma la situazione rimane confusa e le notizie
contrastanti. Intanto l’UE dà l’ok
per una missione in Mali.
> simi A PAGINA 21
Lugano
Area Liberale prepara
la volata elettorale
Il partito di Morisoli
svela le carte in vista
delle elezioni di aprile
> A PAGINA 5
Ticino
«I Treni regionali
vanno mantenuti»
Il Governo si oppone
alla riforma proposta
dalla Confederazione
> A PAGINA 2
Locarno
Muralto
Operaio muore
nello scavo
di un cantiere
150 anni fa il dramma
di Sant’Antonio
Ennesima rissa:
il Municipio
ora dice basta
L’11 gennaio 1863 crollò
la volta della Collegiata:
decine i morti e i feriti
> adamoli e Pelloni A PAGINA 11
Mendrisio
Al San Giorgio
il plancton racconta
Una ricerca durata
tre anni su fossili
di 242 milioni di anni fa
> finessi a PAGINA 9
il ritorno del “turista” Bednar
Tre richiedenti l’asilo sono stati arrestati per aver aggredito, mercoledì sera, un 30enne del Locarnese
nei pressi della stazione. Si tratta
dell’ennesima rissa che coinvolge
rifugiati alloggiati all’hotel Montaldi dalle autorità cantonali. Il capo
Dicastero Polizia Renato Canziani,
a nome dell’Esecutivo muraltese,
ora però dice basta. «Bellinzona li
parcheggia qui e noi dobbiamo sobbarcarci tutti i problemi. Vogliamo
uno statuto speciale. Il Cantone si
organizzi per arginare il fenomeno
prima che ci scappi il morto».
> Pelloni A PAGINA
Supportato anche
dai dati, il padronato
ticinese respinge il
tentativo di dipingere
come selvaggio il
mercato del lavoro
ticinese, dove i
posti di lavoro
offerti superano
le 180mila unità. Ciò detto, non bisogna
evidentemente banalizzare quelle
derive che causano dei casi di dumping
salariale o parziali effetti di sostituzione
della manodopera indigena, soprattutto
però e sempre più, a difesa del settore
industriale che rappresento, nell’ambito
dei servizi e delle categorie legate ai liberi
professionisti.
Un altro errore che si commette è quello di
dire che il mercato del lavoro è diventato
problematico perché non ci sono sufficienti
contratti collettivi di lavoro in diverse
categorie.
Il contratto collettivo di lavoro è certamente
uno strumento importante per consolidare
l’occupazione, ma non è l’unico elemento.
Anche in Ticino abbiamo numerosi esempi
di contratti aziendali che non causano (...)
*direttore AITI
> segue a pagina 34
bellinzona
> a PAGINA 15
arriva il Centro pastorale
Sopralluogo ai locali che saranno occupati dalla Diocesi al San Giuseppe.
33
Incidente sul lavoro mortale ieri pomeriggio a Bellinzona nel cantiere di
uno stabile in costruzione. Il capocantiere, un trentenne originario di
Sondrio, è stato travolto e sommerso
dal materiale mentre si trovava nella
buca dello scavo, profonda tre metri.
Subito soccorso, l’operaio è deceduto all’Ospedale San Giovanni a causa delle gravissime ferite riportate.
Sul luogo dell’incidente la Polcantonale, gli agenti della Giudiziaria e gli
uomini della Scientifica per determinare le cause che hanno provocato il fatale crollo di materiale.
Numero verde
0800 55 35 70
10
Tagliato dal Lugano e rigenerato dallo Slavia
Praga, Jaro Bednar riappare motivatissimo
sulla scena svizzera con la maglia del Berna
e ci parla (anche) del suo difficile periodo
bianconero. Intanto stasera l’Ambrì-Piotta
va a Rapperswil: in palio il decimo posto.
> Giambonini A PAGINA 25
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