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procedura di gestione del carrello per l`emergenza

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procedura di gestione del carrello per l`emergenza
PROCEDURA DI GESTIONE
DEL CARRELLO PER L’EMERGENZA
Direzioni Mediche Presidi Ospedalieri,
Direzione Dipartimenti ,
Unità Operative Aziendali
Data
2.02.2012
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LISTA DI DISTRIBUZIONE
Direttori Presidi Ospedalieri
Direttori Dipartimenti
Servizio Infermieristico
Direttori UU.OO.
Rev.
01
Data
2.02.2012
Causale
Prima stesura
Redazione
MCAU Villa Sofia
Verifica
Gruppo
Qualità-Rischio
Clinico-Joint
Commission
Approvazione
DG
Data delibera
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1. SCOPO
Descrizione delle modalità di gestione e manutenzione del carrello per l’emergenza.
1. Rendere disponibili e prontamente utilizzabili tutti quei farmaci e presidi che, a seconda della
struttura in cui si opera, siano ritenuti indispensabili per affrontare correttamente la situazione di
urgenza ed emergenza.
2. Uniformare la dotazione e la disposizione di farmaci e presidi nei carrelli per l’emergenza delle
unità operative e/o servizi dell’Azienda;
3. Elaborazione di una “check-control” (GRIGLIA DI VERIFICA) dei farmaci e dei presidi medicochirurgici del carrello per le emergenze e loro disposizione;
4. Ridurre il rischio di ritardi associati a malpractice (mancato funzionamento delle apparecchiature
elettromedicali…), utilizzando le migliori evidenze disponibili per la gestione e manutenzione del
carrello per l’emergenza.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
Tutte le Unità Operative e Servizi dell’ Azienda Ospedaliera
3. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI





U.O Unità Operativa
Cp Compresse
Fl. Fiale
DAE Defibrillatore
RCP Rianimazione Cardio-Polmonare
4. RESPONSABILITÀ
Le responsabilità sono descritte secondo la seguente matrice:
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MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ
FUNZIONE
COORDINATORE
INFERMIERE
CONTROLLO
FUNZIONAMENTO
DEFIBRILLATORE
RESPONSABILE
RESPONSABILE
CONTROLLO FARMACI E
PRESIDI
RESPONSABILE
RESPONSABILE
CONTROLLO SCADENZE
FARMACI E PRESIDI
RESPONSABILE
RESPONSABILE
OPERATORE SOCIOSANITARIO
RIORDINO
FARMACI
MATERIALE,
COINVOLTO
RESPONSABILE
COINVOLTO
PULIZIA CARRELLO
PIASTRE
-
COINVOLTO
RESPONSABILE
RESPONSABILE
FARMACI
E
RESPONSABILE
COINVOLTO
RESPONSABILE
RESPONSABILE
COINVOLTO
RICHIESTA
PRESIDI
RICHIESTA IN CASO DI
MALFUNZIONAMENTO
DEL DAE
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5. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
LOCALIZZAZIONE ED INDICAZIONE DEI CARRELLI D’EMERGENZA
I carrelli d’emergenza sono ubicati nella sale emergenza
Il locale di ubicazione del carrello d’emergenza deve essere segnalato con apposita segnaletica
verticale (bandierina e cartello) riportante la scritta “Carrello d’emergenza”.
STRUTTURA Carrello d’Emergenza:
1. ripiano superiore (9)
2. vassoio porta defibrillatore (8)
3. quattro cassetti anteriori (1-2-3-4)
4. tavola per RCP allocata anteriormente ai cassetti anteriori – se non in uso funge da sigillo
5. tre cassetti laterali (5-6-7)
6. asta di sostegno flebo
7. un vano porta bombola di O2 ubicato sulla parte posteriore
DOTAZIONI
n. 1 defibrillatore
n. 1 saturimetro
n. 1 aspiratore medico chirurgico
n. 1 pallone autoespansibile completo di reservoir
n. 1 bombola di O2 da l. 3 con riduttore di pressione
ed flussometro di erogazione con raccordo standard per O2
DEFIBRILLATORE
1. Il defibrillatore collocato su specifico vano del carrello, deve restare costantemente in carica e in
area nota e accessibile e facilmente identificabile sia che si tratti di defibrillatore convenzionale sia
di un defibrillatore semi automatico esterno (DAE);
2. L’allestimento del carrello di emergenza deve essere uguale per tutte le UU.OO. sia per
assicurare una tempestiva identificazione dei farmaci e presidi sia per sopperire alle difficoltà
legate al turn over del personale.
3. La verifica della funzionalità degli apparecchi è prevista quotidianamente (check control allegato
1);
4. Il coordinatore infermieristico dell’U.O. che è il referente per la gestione dell’apparecchio, ha il
compito di fornire ai colleghi neoassunti e/o trasferiti da altre strutture della propria U.O. ,
l’addestramento necessario sul posto di lavoro (training on the job), che consiste nello spiegare ed
illustrare le modalità operative, ritmi di lavoro, precauzioni e raccomandazioni.
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MANUTENZIONE DEL DEFIBRILLATORE
- Controllo personale del defibrillatore da parte dell’operatore;
- Controllo della presenza delle piastre;
- Utilizzo delle check-control quotidianamente;
- Controllo di manutenzione raccomandati dal produttore;
- Controllo annuale a cura dell’ufficio gestione tecnica.
PRECAUZIONI D'USO DEL DEFIBRILLATORE
- Allontanare le fonti di ossigeno per il rischio di esplosione;
- Allontanarsi per le comunicazioni radio e telefoniche: sebbene non ci siano evidenze
disponibili sull’interferenza tra i defibrillatori e gli apparecchi radio o i telefoni mobili non
si esclude che essi possano interferire con il funzionamento del defibrillatore;
- Togliere dall’area di defibrillazione, in caso di presenza, i cerotti alla nitroglicerina per
pericolo di esplosioni.
DOCUMENTAZIONE UTILE
Ogni U.O. deve essere in possesso per tutte le apparecchiature elettromedicali e tecnicoeconomali:
- dei libretti d’uso e manutenzione che sono “parte integrante” dell’apparecchiatura stessa (in lingua
italiana);
- la lettera attestante l’effettuazione del collaudo con il “benestare all’uso” dell’unità gestione
tecnica;
- la documentazione relativa alle manutenzioni preventive.
FORMAZIONE DEL PERSONALE UTILIZZATORE
- E’ obbligatorio che tutto il personale sanitario abbia ricevuto una formazione specifica nelle
attività di rianimazione cardio-polmonare.
- Accanto all’eventuale supporto fornito dalla Ditta Fornitrice degli apparecchi sull’aspetto tecnico, è
opportuno prevedere corsi di formazione/aggiornamento aventi lo scopo di informare sia
sull’aspetto normativo sia sul ruolo infermieristico nella gestione del carrello di emergenza.
ECCEZIONI
- In caso di disfunzione e mal funzionamento del defibrillatore, inoltrare richiesta di riparazione
urgente all’unità di gestione tecnica , nella documentazione clinico-assistenziale deve risultare
l’evidenza oggettiva della registrazione e richiesta inoltrata.
Allontanare il defibrillatore dal carrello per l’emergenza e apporre cartello di fuori uso sul
defibrillatore;
- In caso di riparazione contattare la ditta produttrice che a riparazione avvenuta, fornirà
certificazione d’uso, la quale dovrà essere conservata per eventuali controlli dal coordinatore
dell’U.O
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FARMACI E PRESIDI
La conservazione dei farmaci deve avvenire in modo appropriato. Le principali accortezze
riconosciute sono:
- conservare i farmaci nella loro confezione originale. In questo modo insieme alla singola dose di
farmaco, più difficilmente scambiabile per un’altra, è conservato il foglietto illustrativo ed è
segnalata la data di scadenza del prodotto, oltre la quale il medicinale deve essere eliminato.
- conservare i farmaci in luogo lontano da fonti di calore e non esposto direttamente alla luce. Molti
principi attivi sono delicati e possono perdere la loro efficacia se riscaldati, altri prodotti sono
invece “fotosensibili” : la luce li decompone.
- conservare in luogo asciutto e a temperatura ambiente, in ogni caso inferiore a 30°, a meno che
non sia esplicitamente raccomandato sulla confezione altra forma di conservazione.
Per quel che riguarda i presidi, sono conservati in ambiente asciutto ed al riparo da fonti luminose.
Le confezioni devono essere integre e devono apparire ben visibili il numero del lotto e la data di
scadenza.
CONTROLLI DI OPERATIVITA’ DEI CARRELLI D’EMERGENZA
La responsabilità dei controlli e, conseguentemente, della funzionalità dei carrelli d’emergenza e del
loro contenuto in farmaci, presidi e dotazioni elettromedicali è da attribuirsi all’infermiere preposto
secondo l’organizzazione interna dell’U.O predisposto dal Coordinatore infermieristico ove il
carrello è ubicato. I controlli devono essere eseguiti utilizzando :
- Check list relativa alla presenza/assenza e scadenza dei presidi e farmaci previsti - Verifica di
operatività delle apparecchiature elettromedicali presenti
Periodicità:
a. Dopo ogni utilizzo
b. Giornaliero;
c. Mensile;
d. Annuale;
- Il carrello d’emergenza è dotato di sigilli a garanzia dell’ integrità e funzionalità del contenuto,
per tale motivo al controllo visivo giornaliero è imposta il controllo della Check qualora si ravvisa la
non integrità dei sigilli;
- La check control (GRIGLIA DI CONTROLLO) è fondamentale per la riduzione/contenimento di tutti
quegli eventi avversi conseguenti all’inadeguatezza delle procedure e/o modelli organizzativi. Deve
essere eseguita mensilmente dal personale infermieristico a rotazione mensile con programmazione
annuale da parte del Coordinatore;
- Il reintegro dei dispositivi medici deve avvenire subito dopo l’utilizzo ed ogni qualvolta alla
verifica si evidenzia materiale di prossima scadenza e/o a confezione non integra.
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CHECK CONTROL
A. Per le U.O. dotate di carrello d’emergenza con Defibrillatore manuale/semiautomatico POWER
HEART AED G3 pro
DOPO OGNI UTILIZZO
- Controllo della check list di operatività sulle dotazioni di farmaci,
- presidi ed elettromedicali;
- Reintegro delle scorte previste per ciascuna voce;
- Apposizione dell’apposito sigillo;
- Verifica del livello di pressione della bombola di O2 e valutazione della sua sostituzione (sostituire
se la pressione di esercizio è inferiore a 50 atm).
- Firma di verifica sull’apposito modulo di revisione routinaria
OGNI GIORNO
Se risulta presente ed integro il sigillo precedentemente allegato, controllo della presenza/assenza
delle dotazioni di presidi ed elettromedicali previste dalla check list
- Verificare che le apparecchiature poste sotto carica presentino tutte le spie di connessione e di
ricarica accese;
- Per il defibrillatore eseguire il test di la stampa del report deve essere firmata dall’Infermiere,
spillata sul retro delle revisioni routinarie e mantenuta in archivio per 1 anno.
- Sconnettere da rete l’aspiratore ed eseguire il test di funzionamento .
- Verificare la pressione della bombola di O2 (se presente) e richiedere la sostituzione se la
pressione è inferiore alle 50 atm.,
- verificare che il manometro di bassa pressione, dell’impianto centralizzato di O2) sia impostato a
4 bar+/- 0,5 bar.
- Firma di verifica sull’apposito modulo
Se viene segnalato qualche malfunzionamento segnalare la non operatività al Coordinatore.
MENSILE
- Dopo un mese dall’ultima revisione verrà rimosso il sigillo e verificata la dotazione e le scadenze
delle singole voci delle check list;
- Firma di verifica sull’apposito modulo .
ANNUALE
Verificare le scadenze delle verifiche di manutenzione delle apparecchiature elettromedicali
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GRIGLIA CONTROLLO MENSILE SCADENZE FARMACI E PRESIDI
CHEK CONTROL
GRIGLIA DI VERIFICA MANUTENZIONE DEL CARRELLO PER L’EMERGENZA
DATA ______/ ORA___________/ DA _________________________________
SI
VERIFICA CHEK LIST
TEST DEFIBRILLATORE
TEST ASPIRATORE
VERIFICA CARICA
BOMBOLA O2
NO
MOTIVAZIONI
FIRMA
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GRIGLIA CONTROLLO MENSILE SCADENZE FARMACI E PRESIDI
GESTIONE FARMACI E PRESIDI
DATA ______/ _______/_______/
DA ________________________
controllato
FIRMA _____________________
1.Controllo presenza farmaci
mensilmente
In caso di non presenza di un farmaco indicare tipologia e
posologia
2. Controllo scadenza dei farmaci e In caso di farmaco scaduto allontanarlo dal carrello,
presidi del carrello mensilmente
segnalare tipologia e posologia ed effettuare immediata
restituzione al Servizio Farmacia
RIPIANO SUPERIORE
MATERIALE
Defibrillatore/DAE ripiano dedicato
gel elettroconduttore
elettrodi
per
defibrillazione
adulti/pediatrici
box per taglienti
guanti non sterili
disinfettante per cute
garze sterili
cestelli porta flebo
contenitore cotone idrofilo
pallone ambu +reservoir
DATA
Quantità
1
1
1+1
1
1 conf.
1 fl
2 conf.
1
1
1
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CASSETTO 1°
DATA
MATERIALE
Forbici
kit ferri chirurgici
elettrodi ecg
siringhe 2.5 ml
siringhe 20 ml
siringhe 1 ml
siringhe EGA
rasoi monouso
bisturi monouso + lame bisturi
glucometer
termometro
saturimetro
QUANTITA’
2
1
1 conf.
6
6
6
4
3
2+4
1
1
1
CASSETTO 2°
MATERIALE
ago cannula 16 G
ago cannula 18 G
ago cannula 20 G
ago cannula 22 G
aghi monouso
rubinetti tre vie
ago butterfly 21 G
camicie per Vacutainer
provette emocromo
provette coagulazione
lacci emostatici
cerotto
abbassalingua
5
5
5
5
10
3
5
2
6
6
2
2
2
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CASSETTO 3°
MATERIALE
Kit catetere vescicale
SNG CH 12
SNG CH 14
SNG CH 16
SNG CH 18
Siringa 50 ml cono-catetere
Rotolo garza
Telo termico
DATA
Quantità
Data
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CASSETTO 4°
DATA
QUANTITA’
FARMACI
Atropina 1 mg
Adrenalina
IN FRIGO
Almarytm (flecainide)
Cordarone/Amiodar (Amiodarone
cloridrato)
Tenormin (Atenololo)
Catapresan (Clonidina cloridrato)
Dobutamina
Isoptin (Verapamil)
Lanoxin ( Digossina)
Lidocaina
Revivan (Dopamina cloridrato)
Rytmonorm (Propafenone)
Eparina sodica
Nitroglicerina
Bentelan 1,5 mg (betametasone sodiosolfato)
Bentelan 4 mg(betametasone sodiosolfato)
Flebocortid (idrocortisone)
Desametasone
Trimetron
Narcan 0,4 mg (Naloxone cloridrato)
Anexate 1 mg (flumazenil)
Plasil
Pantorc /Mepral/Esopral
Flecatol 1000 (Lisina acetilsalicilato)
Aminofillina
Ventolin (Salbutamolo)
Lasix 20 mg (Furosemide)
Lasix 250 mg (Furosemide)
Sodio bicarbonato
Diazepam 10 mg
MG Solfato
Calcio gluconato
Perfalgan
10
5
5
10
5
2
2
6
10
10
5
10
10
6
3
1
3
5
2
5
5
1
6
5
1 conf.
10
5
5
10
5
10
1
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CASSETTO 5
DATA
MATERIALE
Manico laringoscopio
Batterie per Laringoscopio
Lame laringoscopio mis.1,2,3
Guedel mis.1, 3, 4,5
LMA mis. 2,3,4,5
Tubi endotracheali mis. da 4 a 8,5
contenitore urine
1
2
3
1 per ogni
mis.
1 per ogni
mis.
1 per ogni
mis.
1
Data
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CASSETTO 6°
DATA
SOLUZIONI E PRESIDI
Sol.fisiologica 500 ml
Sol.fisiologica100 ml
Sol.gluc. 33% 500 ml
Sodio bicarbonato 8,4 % 500 ml
Mannitolo 18% 250 ml
Deflussori
Regolatori di flusso
Prolunga
Manuale istruzioni DAE
Manuale istruzioni aspiratore
VANO LATERALE DESTRO
Aspiratore
Alimentatore da presa elettrica
Aalimentatore accendisigari per
trasporto
Telini Sterili
VANO POSTERIORE
Bombola O2
Maschera per O2
Occhialini per O2
Kit per Aerosol terapia
Sondini
per
aspirazione
8,10,14,16,18
Sondini per O2
QUANTITA’
2
2
1
1
2
4
2
2
1
1
1
1
il
1
2
1
1
1
1
Mis. 2 per ogni
mis.
2
Data
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CASSETTO 2°
2
Data
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CASSETTO 3°
Qua
3
MATERIALE
ago cannula 16 G
5
ago cannula 18 G
5
ago cannula 20 G
5
ago cannula 22 G
5
aghi monouso
10
rubinetti tre vie
3
ago butterfly 21 G
5
camicie per Vacutainer
2
provette emocromo
6
provette coagulazione
6
lacci emostatici
2
cerotto
2
abbassalingua
2
MATERIALE
Kit catetere vescicale
SNG CH 12
SNG CH 14
SNG CH 16
SNG CH 18
Siringa 50 ml cono-catetere
Rotolo garza
n
t
i
t
à
4
FARMACI
5
INTUBAZIONE
ORO TRACHEALE
6
SOLUZIONI E PRESIDI
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11
11 reggiflebo
10 tavola da rcp
8
8 defibrillatore
9 aspiratore
7
1
7
2
gel elettroconduttore
guanti non sterili
12
3
elettrodi per defibrillazione
adulti/pediatrici
box per taglienti
CASSETTO 1°
4
10
MATERIALE
1
5
Forbici
disinfettante per cute
garze sterili
6
cestelli porta flebo
9
kit ferri chirurgici
elettrodi ecg
siringhe 2.5 ml
contenitore cotone idrofilo
siringhe 20 ml
pallone ambu +reservoir
siringhe 1 ml
siringhe EGA
12
VANO POSTERIORE
Bombola O2
Maschera per O2
Occhialini per O2
Kit per Aerosol terapia
Sondini per aspirazione Mis. 8,10,14,16,18
Sondini per O2
rasoi monouso
1
1
1
1
2 per ogni mis.
2
bisturi monouso + lame
bisturi
Termometro
Saturimetro
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ALGORITMO PER LA GESTIONE DELLA RCP
PAZIENTE INANIMATO O CON SEGNI DI ALLARME
CHIAMARE AIUTO E VALUTARE IL PAZIENTE
NO
SEGNI DI VITA ?
CHIAMARE IL TEAM DI
RIANIMAZIONE VITA ?
RCP 30:2
CON OSSIGENO E PRESIDI
AGGIUNTIVI
SEGNI applicare le piastre monitor
defibrillatore se indicato
ALS
Quando arriva il team di rianimazione
SI
Valutare ABCDE
riconoscere e
trattare
Ossigeno
Monitor Accesso
Venoso
Chiamare il
Team di
rianimazione
se appropriato
Consegnare al
team di
rianimazione
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6. Riferimenti e Allegati :
ILCOR
(International Liaison Committeeon Resuscitation);
Linee Guida 2005 AHA – ILCOR 2005
Edited by Jerry Nolan and Peter Baskett
European Resuscitation Council 2005 (ERC),
“Resuscitation Vol. 67 Supplement 1 December 2005”;
7. Archiviazione: La procedura viene affissa nei pressi del carrello di emergenza
8. Indicatori di monitoraggio : Trimestralmente viene effettuato un report sulle schede di controllo e
verifica al fine di monitorare l’adeguata attività di controllo dei carrelli. Il report viene effettuato
dall’UO MCAU, in collaborazione con l’UO Qualità-Comunicazione-URP
Fly UP