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I carrelli per la movimentazione delle merci
I carrelli per la movimentazione delle merci Appunti pratici per i guidatori di carrelli elevatori 1 Programma Il quadro normativo di riferimento La viabilità in azienda Il carrello elevatore (o muletto) I carichi ingombranti Cosa fare prima, durante e dopo il lavoro Prove pratiche Test 2 Il quadro normativo di riferimento D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547 - Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro (G.U. 12.7.1955, n. 158, S.O.); D. Lgs. 10 settembre 1991, n. 304 - Attuazione delle direttive 86/663/CEE del Consiglio del 22 dicembre 1986 e 89/240/CEE della Commissione del 16 dicembre 1988 relative ai carrelli semoventi per movimentazione, a norma dell’art. 55 della legge 29 dicembre 1990, n. 428 (Legge comunitaria 1990) (G.U. 20.9.1991, n. 221, S.O.); D.Lgs. 626/94 D.P.R. 24 luglio 1996, n. 459 - Regolamento per l’attuazione delle direttive 89/392/CEE, 91/368/CEE, 93/44/CEE e 93/68/CEE concernenti il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relativi alle macchine (G.U. 6.9.1996, n. 209, S.O.); D. Lgs. 4 agosto 1999, n. 359 - Attuazione della direttiva 95/63/CE che modifica la direttiva 89/655/CEE relativa ai requisiti minimi di sicurezza e salute per l’uso di attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori (G.U. 19.10.1999, n. 246). Linee guida ISPESL sulla movimentazione delle merci e sulle vibrazioni. D.Lgs. 81/08 3 DPR 547/55 Art. 184. SOLLEVAMENTO E TRASPORTO PERSONE. (ripreso dal punto 3.1.4 dell'allegato VI del D.Lgs. 81/08) Il sollevamento di persone è effettuato soltanto con attrezzature di lavoro e accessori previsti a tal fine. 2. In casi eccezionali, possono essere utilizzate per il sollevamento di persone attrezzature non previste a tal fine a condizione che siano state prese adeguate misure in materia di sicurezza, conformemente a disposizioni di buona tecnica che prevedono il controllo appropriato dei mezzi impiegati e la registrazione di tale controllo. Qualora siano presenti lavoratori a bordo dell'attrezzatura di lavoro adibita al sollevamento di carichi, il posto di comando deve essere occupato in permanenza. I lavoratori sollevati devono disporre di un mezzo di comunicazione sicuro con il posto di comando. Devono essere prese le opportune misure per assicurare la loro evacuazione in caso di pericolo. (modifica originariamente apportata dal 359/99) 1. 4 “Art. 35 /626/94 comma 4-bis (ripreso anche, sia pure in forma leggermente diversa, dall'allegato VI del D.Lgs. 81/08) Il datore di lavoro provvede affinché nell'uso di attrezzature di lavoro mobili, semoventi o non semoventi sia assicurato che: a) b) c) vengano disposte e fatte rispettare regole di circolazione per attrezzature di lavoro che manovrano in una zona di lavoro; vengano adottate misure organizzative atte a evitare che i lavoratori a piedi si trovino nella zona di attività di attrezzature di lavoro semoventi e comunque misure appropriate per evitare che, qualora la presenza di lavoratori a piedi sia necessaria per la buona esecuzione dei lavori, essi subiscano danno da tali attrezzature; le attrezzature di lavoro mobili, dotate di motore a combustione, siano utilizzate nelle zone di lavoro soltanto qualora sia assicurata una quantità sufficiente di aria senza rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori. 5 Allegato XV D.Lgs. 626/94 – Allegato V D.Lgs. 81/08 Le attrezzature di lavoro mobili con lavoratore o lavoratori a bordo devono limitare, nelle condizioni di utilizzazione reali, i rischi derivanti da un ribaltamento dell'attrezzatura di lavoro: a. b. c. mediante una struttura di protezione che impedisca all'attrezzatura di ribaltarsi di più di un quarto di giro; ovvero mediante una struttura che garantisca uno spazio sufficiente attorno al lavoratore o ai lavoratori trasportati a bordo qualora il movimento possa continuare oltre un quarto di giro; ovvero da qualsiasi altro dispositivo di portata equivalente. Se sussiste il pericolo che il lavoratore trasportato a bordo, in caso di ribaltamento, rimanga schiacciato tra parti dell'attrezzatura di lavoro e il suolo, deve essere installato un sistema di ritenzione del lavoratore o dei lavoratori trasportati. 6 Allegato XV D.Lgs. 626/94 – Allegato V D.Lgs. 81/08 I carrelli elevatori su cui prendono posto uno o più lavoratori devono essere sistemati o attrezzati in modo da limitarne i rischi di ribaltamento, ad esempio: a. b. c. d. installando una cabina per il conducente; mediante una struttura atta ad impedire il ribaltamento del carrello elevatore; mediante una struttura concepita in modo tale da lasciare, in caso di ribaltamento del carrello elevatore, uno spazio sufficiente tra il suolo e talune parti del carrello stesso per il lavoratore o i lavoratori a bordo; mediante una struttura che trattenga il lavoratore o i lavoratori sul sedile del posto di guida per evitare che, in caso di ribaltamento del carrello elevatore, essi possano essere intrappolati da parti del carrello stesso. 7 AZIONI AGGIUNTIVE PER LA SICUREZZA GLOBALE Corsi di istruzione / formazione / addestramento del personale Sono alla base della sicurezza operativa: per un carrello non si potrà infatti mai parlare di “sicurezza assoluta”in quanto è sempre possibile, per un veicolo non fissato permanentemente e rigidamente al suolo, trovare o indurre situazioni che ne possano determinare il ribaltamento. Di questa attività dovrebbe restare traccia documentale nel fascicolo della valutazione dei rischi anche per la verifica e la programmazione dei successivi interventi formativi. - Consigliabile il possesso della patente di guida - Auspicabile per il futuro uno specifico “patentino” 8 AZIONI AGGIUNTIVE PER LA SICUREZZA GLOBALE ¾ Manutenzione dei mezzi • La perfetta efficienza del carrello e delle relative attrezzature è imperativa ai fini della sicurezza. • E’ obbligo specifico del Datore di Lavoro predisporne le misure organizzative necessarie. • Il Datore di Lavoro può eseguire autonomamente la manutenzione in funzione delle proprie possibilità, riservando all’esterno quanto richiede conoscenze specialistiche non a sua disposizione. • Il Carrellista ha l'obbligo di verificarne l'efficienza prima, durante e dopo l'uso 9 La viabilità nell'azienda L'entrata e uscita di persone e mezzi La movimentazione delle merci in ingresso ed in uscita La movimentazione dei materiali per la produzione La movimentazione di materiali e prodotti intermedi e complementari 10 La viabilità interna: La valutazione dei rischi Deve comprendere: le fasi di entrata e d’uscita del personale, dei fornitori esterni e degli eventuali visitatori; •la fase d’entrata dei materiali necessari alla produzione; •l’approvvigionamento dei prodotti “complementari” al funzionamento dell’azienda: amministrazione, manutenzione, eccetera; •la movimentazione di materiali, di prodotti e di mezzi tra i vari reparti e gli edifici, nonché all’interno di questi; •la fase d’uscita dei prodotti finiti o lavorati, dei sottoprodotti e dei rifiuti. 11 Misure di Prevenzione: la segnaletica Adottare una segnaletica che, per tipo e collocazione, permetta: di interpretare chiaramente la viabilità aziendale, la disposizione dei luoghi e degli spazi e l’organizzazione complessiva della circolazione interna; di informare e di far rilevare la presenza di pericoli generici e particolari connessi alla viabilità. 12 Misure di prevenzione: la protezione delle uscite Prevedere una zona sicura esternamente alle porte pedonali che accedono su di un’area di circolazione veicolare, installando, a protezione da questa, una barriera costituita, ad esempio, da un parapetto, da una transenna ad archetto o da altre soluzioni equivalenti atte ad evitare il rischio di investimento. 13 Misure di prevenzione: le vie di transito Il transito dei pedoni deve avvenire in sicurezza: Segnalare i percorsi ogniqualvolta sia possibile o necessario 14 Il carrello montante cabina di guida motore endotermico o elettrico griglia reggicarico forche contrappeso assale sterzante assale trazione 15 I fattori di rischio Investimento di persone Rovesciamento o ribaltamento Caduta di carichi Gas di scarico Carica delle batterie/rifornimento Vibrazioni 16 La stabilità del carrello: prima spiegazione P = peso del carrello a vuoto in ordine di marcia I = distanza tra l’asse anteriore e quello posteriore (assunto, in via semplificativa, come braccio resistente) L = distanza tra il baricentro del carico e asse anteriore (assunto, in via semplificativa, braccio ribaltante) Q = peso del carico PxI = momento resistente QxL = momento ribaltante L'equilibrio, come per l'altalena è: PxI = QxL 17 C'è solo la forza peso? La forza d'inerzia 18 Il triangolo della stabilità 19 Frenata 20 Frenata 21 Definizioni «rovesciamento» del carrello (in inglese "tip over") inteso come una rotazione laterale o longitudinale o in una direzione combinata fra le due di non più di circa 90° nominali; «ribaltamento» del carrello (in inglese "roll over") inteso come una rotazione laterale o longitudinale o in una direzione combinata fra le due superiore ai 90° nominali. 22 Il pericolo di rovesciamento accidentale è maggiore quando: si affrontano le curve ad una velocità troppo sostenuta; si effettuano svolte repentine viaggiando in velocità; ci si sposta con il carico sollevato; si curva e/o ci si sposta in direzione obliqua su tratti in pendenza o in salita/discesa; si trasportano carichi oscillanti o con il baricentro sensibilmente spostato rispetto al piano mediano longitudinale del carrello; si percorrono le salite/discese con il carico rivolto a valle; si inclina in avanti il gruppo di sollevamento con il carico sollevato; si percorrono pavimenti irregolari (superfici disuniformi o in pendenza o terreno morbido); si sovraccarica il carrello; si urta con strutture fisse e/o mobili; si valuta in modo errato il baricentro del carico. 23 PREVENZIONE - MISURE TECNICHE 24 PREVENZIONE - MISURE TECNICHE 25 sistemi di ritenuta del conducente cintura di sicurezza staffe laterali cabina chiusa 26 Esempio di Targa identificativa del carrello elevatore 27 La portata è sempre la stessa? Esempio di diagramma di carico 28 Il posto di comando 29 Le leve di comando 30 La movimentazione di carichi ingombranti Alla scarsa visibilità del posto di guida provocata da carichi voluminosi viene generalmente ovviato guidando i carrelli a retromarcia, questa soluzione in realtà crea altri problemi… LA RETROMARCIA INTRODUCE DEI RISCHI: Per la salute: A causa della postura ergonomicamente scorretta Per la sicurezza: A causa della non completa visibilità del campo di azione: Urti con strutture, merci e altri mezzi Investimento di persona 31 Cosa fare prima di iniziare a lavorare carrello idoneo il carrellista deve assicurarsi quanto segue: se si tratta di un mezzo con gomme pneumatiche, controllare che esse siano in buone condizioni e convenientemente gonfiate e comunque le condizioni delle ruote e del battistrada; che le forche siano correttamente posizionate e agganciate alla piastra porta forche; il corretto funzionamento di ogni movimento (elevazione, brandeggio, traslatore, sterzo, etc.) sui carrelli elettrici controllare che la batteria sia caricata e sistemata. Nei carrelli termici il livello del combustibile e degli altri liquidi; controllare il buono stato dei freni, l’efficienza del freno a mano e che non ci sia alcun rumore anomalo nella parte meccanica. 32 33 Cosa fare durante il lavoro È necessario rispettare quanto segue: guardare sempre verso la direzione di marcia, conservando la visibilità di percorso; tenere sempre conto delle altezze di passaggio libero sotto le porte; evitare le curve troppo accentuate e gli arresti bruschi; in caso di fermata di una certa durata, spegnere il motore (se a gasolio) e scegliere un posto libero per il parcheggio del carrello, togliere la chiave di messa in moto; intraprendere le salite ad una velocità sufficiente e le discese a bassa velocità; non circolare mai con carichi sollevati, ma sempre a 15-20 cm di distanza dal pavimento; anche a vuoto le forche devono essere sempre a 15- 20 cm da terra. 34 Cosa fare a fine lavoro Parcheggiare il carrello nell’area designata; abbassare completamente le forche; Spegnere il motore; Azionare il freno di stazionamento; Controllare che non vi siano perdite di olio o di carburante; Segnalare eventuali guasti e/o anormalità; Asportare la chiave di avviamento e consegnarla al responsabile dell’area designata per il parcheggio e comunque non lasciare il carrello incustodito con la chiave inserita. 35 Comportamenti 36 Comportamenti 37 Comportamenti 38 Comportamenti 39 Comportamenti 40 Comportamenti 41 Comportamenti 42 Comportamenti Con i carrelli è severamente proibito alzare persone. Art. 184 DPR 547/55 Ora D.Lgs. 81/08 43 Schema per il prelevamento, il percorso e il deposito del materiale Prelevare il carico in alto con i montanti in posizione verticale Inclinare i montanti “tutto indietro” e fare la retromarcia col carrello, abbassare le forche (15-20 cm da terra) e procedere verso il luogo di deposito, rispettando la velocità e le procedure impartite Giunto sul posto, avvicinare il veicolo carico il più possibile al luogo di sollevamento.Sollevare il carico all’altezza richiesta Avvicinare lentamente ancora di più il veicolo, affinché il carico venga a trovarsi con le forche sopra al piano dove deve essere deposto.Riportare i montanti in posizione verticale (inclinandoli in avanti solo se necessario) e deporre lentamente il carico 44 La ricarica delle batterie - 1 Il principale rischio relativo alle operazioni di ricarica delle batterie di carrelli elevatori è rappresentato dalla presenza d’idrogeno, derivante dalla scomposizione dell’acqua nei suoi due elementi (idrogeno ed ossigeno) per il processo di elettrolisi dell’acqua. L'idrogeno, potenziale fonte energetica, ha la caratteristica di essere estremamente leggero e tende perciò a salire formando, in ambienti scarsamente ventilati, sacche potenzialmente esplosive. L’innesco di queste sacche, data la forte energia sviluppata, può costituire quindi una notevole fonte di pericolo. La prima fonte di innesco da evitare durante la ricarica della batteria è costituita dall’arco elettrico (la scintilla) determinato dall’apertura del contatto del cavo di collegamento. E' necessario scollegare il cavo di alimentazione in prossimità della batteria solo in assenza di corrente del cavo di collegamento. Prima di intervenire sulla batteria di accumulatori bisogna pertanto disattivare il collegamento a monte (alimentazione caricabatterie) e solo successivamente scollegare la batteria per evitare archi in prossimità 45 dell’accumulatore La ricarica delle batterie - 2 Oltre al rispetto delle procedure organizzative, che devono essere messe a conoscenza del carrellista durante il percorso formativo, il punto di ricarica deve essere dotato di un impianto elettrico adeguato, realizzato secondo le indicazioni contenute nelle norme, predisposto in luogo idoneo alla ricarica, dotato di zone naturalmente ventilate. Altro pericolo importante: le forti correnti in gioco: si devono tenere lontani dalla superficie superiore delle batterie scoperte attrezzi ed altri oggetti metallici. Occorre mantenere asciutta la superficie superiore degli elementi e che i morsetti delle batterie siano tenuti puliti, leggermente ricoperti di vaselina ed opportunamente serrati. Ancora un altro pericolo: l'acido. Usare guanti, occhiali e niente bracciali, orologi, etc. 46