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Rassegna 01 Aprile 2014

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Rassegna 01 Aprile 2014
Corriere del Veneto Martedì 1 Aprile 2014
Regione Attualità
L’arresto di Padova Nel sangue tracce di Benzodiazepine. Il sospetto: ci sono altre vittime
Il carabiniere, la sedicenne e il Tavor
«Così mi ha drogata e violentata» 1
Il dramma nel verbale: «Gli occhi si chiudevano, non riuscivo a fermarlo»
Una sedicenne
australiana ha
raccontato di essere
stata violentata dal
carabiniere, che
l’avrebbe «drogata»
con un farmaco
La denuncia
della turista inglese
2
Una turista inglese lo
scorso anno ha
denunciato a Scotland
Yard di essere stata
violentata da un uomo a
Padova, con modalità
identiche a quelle
raccontate dalla 16enne
Il sito internet
per avere ospitalità
3
❜❜
Ero in stato confusionale
Sembrava tutto un sogno
ma poi ho realizzato che
aveva abusato di me
La vittima alla polizia
Tutte ipotesi, al momento. Come quella che
possano aggiungersi altri nomi alla lista delle ragazze violentate. Un barista di Padova ha raccontato che la scorsa estate Maglio si era presentato
con un conoscente e alcune ragazze. Il giorno
dopo era scoppiato il pandemonio: «L’amico è
tornato al locale e ci ha accusato di aver messo
qualche sostanza all’interno delle bevande che
avevano ordinato, visto che era rimasto choccato dallo stato in cui versavano le ragazze». Inevitabile che anche questa vicenda ora assuma una
prospettiva nuova.
Di certo, c’è che sabato il militare è stato arre-
TV
La scheda
Le accuse
della minorenne
PADOVA — «Gli ho detto di fermarsi, perchè
non volevo».
Il viso spaventato, la mamma che l’aspetta
fuori dalla questura, le valige già pronte per andarsene al più presto. E una storia terribile da
raccontare alla polizia. «Non volevo avere con
lui un rapporto ma se ne è fregato e ha continuato a fare su di me quelle cose brutte, ben sapendo che ho appena 16 anni».
È il 18 marzo, quando una studentessa australiana fa mettere a verbale queste parole dagli
agenti della squadra mobile di Venezia. Racconta di essere stata violentata da un carabiniere di
Padova, a pochi metri dalla camera da letto in
cui dormiva sua madre e la sua sorellina. Dice
che forse è stata drogata e nel suo sangue i medici trovano tracce di Benzodiazepine, il principio
attivo della «droga dello stupro» ma anche del
Tavor e di altri medicinali che già in passato sono stati utilizzati da maniaci per «intontire» le
vittime.
I carabiniere sotto inchiesta è Davide Maglio,
34 anni, in servizio a Teolo. All’inizio sembrava
un’indagine come tante. Ma quando la squadra
mobile di Padova ha cominciato a scavare, s’è
scoperto che un anno fa un’altra ragazza aveva
detto di essere stata violentata con modalità simili da un uomo che sembra essere proprio Maglio. Quella volta ad accusarlo era stata una turista inglese che si è rivolta a Scotland Yard al ritorno da una vacanza nella città del Santo. Con
la ragazzina australiana ha in comune il fatto di
viaggiare utilizzando Couchsurfing.org, un sito
internet attraverso il quale si offre ospitalità ai
viaggiatori e un modo per girare il mondo con
pochi soldi. Ora, però, c’è il sospetto che il carabiniere lo utilizzasse come rete per catturare
nuove vittime, mettendo annunci online nei
quali diceva di chiamarsi Leonardo.
7
Sia la studentessa
australiana che la
turista inglese hanno
raccontato di aver
conosciuto il loro
aguzzino attraverso il
Couchsurfing.org, sito
per offrire ospitalità
«Drogata»
con un medicinale
4
Nel sangue della
ragazzina australiana è
stata trovata traccia di
Benzodiazepine,
principio attivo del Tavor
ma anche di quelle che
sono state ribattezzate
«droghe dello stupro»
stato con l’accusa di violenza sessuale aggravata. Ora si trova ai domiciliari.
A incastrarlo c’è il racconto messo a verbale
dalla polizia. «Mia madre, tramite un sito internet aveva preso contatti con un certo Leonardo,
che si era reso disponibile a ospitarci per qualche giorno nella sua abitazione di Padova», ha
spiegato la sedicenne, arrivata in Veneto il 16
marzo con la mamma e la sorellina di otto anni.
La violenza sarebbe avvenuta la sera successiva. «Abbiamo cenato assieme a lui e, a un certo
punto, mia madre e mia sorella sono andate a
dormire. Io sono rimasta a parlare con Leonardo in cucina. Quando siamo rimasti soli, abbiamo continuato a bere. Mi ha dato altro vino rosso, del Limoncello, del Bayles e altre bevande alcoliche. A un certo punto ho cominciato a sentirmi strana...». Colpa dell’alcol, certo. Ma non solo. «Non escludo che possa avermi drogata con
qualcosa messa di nascosto nelle bevande», confida la ragazzina.
Il sospetto è forte: quando il giorno seguente
sua madre l’ha accompagnata in ospedale a Venezia, nel suo sangue sono state trovate tracce
di benzodiazepine. Gli investigatori sembrano
convinti che il militare abbia sciolto una pastiglia (probabilmente di Tavor) in un bicchiere di
vino offerto alla ragazzina.
«Ero in stato confusionale e non riuscivo a tenere gli occhi aperti», ha detto la sedicenne, assistita dall’avvocato Bruno Auricchio che sta svolgendo per conto della famiglia ulteriori indagini. «Man mano che passava il tempo mi sentivo
sempre più ubriaca e leggera».
A quel punto il carabiniere l’avrebbe portata
in camera da letto e lì avrebbero avuto un rapporto sessuale. «Non riuscivo nemmeno a tenere gli occhi aperti... Gli ho detto di fermarsi, perchè non volevo». I ricordi sono confusi. «Mi
sembrava tutto un sogno, ma quando mia madre mi ha raccontato di avermi trovata nel letto
di Leonardo, stordita e senza mutandine, allora
ho realizzato che lui aveva abusato di me».
È stata proprio la madre ad accorgersi di
quanto accaduto, all’alba del giorno seguente, e
a dare inizio alle indagini.
Oggi è in programma un nuovo incidente
probatorio. La squadra mobile di Padova, coordinata dal pm Giorgio Falcone, sembra intenzionata a chiudere l’indagine in tempi rapidi.
Andrea Priante
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’avventura Nella giornata di sensibilizzazione la «hug bike» trevigiana a Roma
La curiosità Non capitava da due secoli, per un giorno intero rintocchi «sfasati»
Ottavio, 12 anni, va da Papa Francesco
«Ti porto la bicicletta per gli autistici»
Il campanile di San Marco sbaglia l’ora
«Ci siamo dimenticati di regolarlo»
TREVISO – E' una bicicletta ma
funziona come un abbraccio. E si
chiama proprio Hug Bike questo tandem realizzato nella Marca e che verrà regalato, mercoledì pomeriggio, a
Papa Francesco: è il simbolo dell'affetto di mamme, papà e amici di ragazzi autistici. Lo porteranno in Vaticano le famiglie che fanno parte dell'associazione Oltre il labirinto di Treviso che dal 2009 si occupa di assistenza alle persone che soffrono di
questa sindrome. L'occasione scelta
è l'udienza che il pontefice terrà nella giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo, che cade il 2
aprile. Il guidatore sta dietro, mentre
sulla sella davanti siede il passeggero, con le mani sul manubrio, col
campanello a portata di dito e la stra-
VENEZIA — Dodici rintocchi all'una di notte. Il ritorno dell'ora legale,
si sa, crea sempre qualche impiccio.
Nessuno però si immaginava che a
confondersi fossero i tutori di uno
dei campanili più famosi del mondo,
San Marco. Per ventiquattro ore i rintocchi della campane del Paron de casa di Venezia hanno infatti continuato a dare l'ora solare. In tempi di
smartphone e computer che si sistemano da soli a ogni cambio d'ora e di
fuso, sembrerebbe impossibile. Eppure, è successo: domenica alle 3 di
notte nessuno ha riprogrammato le
cinque campane anticipando di un'ora i rintocchi. E così la «Marangona»,
la «Nona», la «Trottiera», la «Pregadi» e la «Renghiera» hanno continuato a suonare come se niente fosse
da davanti agli occhi. È pensata proprio per permettere anche a ragazzi
disabili di affrontare una passeggiata
o una corsa. Testata durante la maratona di Treviso ha avuto un successo
immediato, fatto di sorrisi e solidarie-
tà. La Hug Bike che verrà regalata a
Bergoglio è stata realizzata dalla cooperativa sociale Opera della Marca e
da ragazzi autistici: è tutta bianca,
compresi il campanello e il portapacchi. «Caro Papa Francesco, ti portiamo la bici degli abbracci fatta da noi,
è fortissima. Noi siamo lì, ci vieni a
salutare»: parole di Ottavio, 12 anni,
scritte nella lettera inviata in Vaticano. Anche lui sarà all'udienza del Papa, accompagnato dagli amici Giampietro e Simone e dalle loro mamme.
Questa settimana sarà interamente
dedicata a una campagna sensibilizzazione sull'autismo: da domani a domenica palazzi e monumenti in tantissime città si illumineranno di blu.
S.Ma.
Hug bike Costruita nel Trevigiano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
per tutta domenica. Ad ogni rintocco, i veneziani, abituati alla puntualità del campanile di San Marco, hanno iniziato a guardare orologi da polso e cellulari per capire se qualcosa
non andasse. Molti hanno anche
cambiato l'ora, pensando che il proprio orologio si fosse inceppato.
Quando però all'una di lunedì notte
per San Marco hanno echeggiato dodici rintocchi, i più hanno gridato allo scandalo. «Purtroppo c'è stato un
qui pro quo - spiegano dalla sagrestia della Basilica - più persone hanno detto che avrebbero sistemato il
programma che regola le campane e
alla fine non l'ha fatto nessuno, ora è
tutto a posto». In quasi due secoli di
esistenza delle cinque campane (le
originali risalgono al 1820, nel crollo
del campanile nel 1902 si è salvata la
«Marangona» mentre le altre sono
state fuse identiche a quelle distrutte), non era mai successo.
Gloria Bertasi
San Marco «El paron de casa»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Spettacoli
CORRIERE DELLE ALPI MARTEDÌ 1 APRILE 2014
Autismo e sessualità
“The special need”
esplora i due mondi
Ragazzi autistici
donano al Papa
la loro bicicletta
Durante l’udienza che Papa
Francesco terrà domani in
occasione della giornata
mondiale dedicata
all’autismo, tre ragazzi
autistici della Fondazione
“Oltre il Labirinto Onlus”
consegneranno al Pontefice un
modello personalizzato, un
tandem unico nel suo genere in
quanto realizzato dai ragazzi
autistici e definito anche “bici
degli abbracci” vista la sua
particolare posizione di guida.
Il guidatore, infatti, abbraccia
il passeggero, che è seduto
davanti a sè, rendendo la
pedalata più sicura e adatta
anche ai ragazzi disabili.
La bici degli abbracci destinata
al Papa, nell’esclusiva
versione total white, è stata
assemblata nel Villaggio
Godega 4Autism, la prima
struttura di co-housing in
Europa, dove i soggetti
autistici sperimentano
l’inserimento nella società
attraverso il lavoro.
Il film del friulano Carlo Zoratti, da oggi nelle sale italiane
affronta il tema dell’autodeterminazione dei disabili
di Marco Contino
Tre amici (Carlo, Alex ed Enea)
in viaggio attraverso l’Europa
per soddisfare lo “special need”,
il bisogno speciale di Enea: trovare una donna, farci l’amore
per la prima volta, amarla. Ma,
come in tutte le imprese (e il nome di uno dei protagonisti non
può che richiamarne l’epica),
c’è un problema che potrebbe
diventare insormontabile. Enea
è un ragazzo autistico, anzi, per
usare le classificazioni nosografiche, un soggetto affetto da
“autismo ad alto funzionamento cognitivo”, ma la sostanza
non cambia: in una società come la nostra, in cui l’appagamento degli istinti è offerto, proposto e mercificato con estrema
facilità e disinvoltura, senza alcun filtro, l’autodeterminazione dei disabili anche in campo
sessuale rimane un tabù, un argomento difficile da trattare,
nella realtà come nella metafora
cinematografica. Per questo
“The special need”, il film di
Il regista Carlo Zoratti
Carlo Zoratti, trentaduenne friulano, un diploma di perito meccanico che forse non farà curriculum cinematografico ma, evidentemente, lo ha aiutato a trovare l’ispirazione, è, nel suo piccolo, un’opera rivoluzionaria,
una storia sulla forza della amicizia e sulla necessità dell’
“inclusione”, intesa come atteggiamento terapeutico per com-
prendere, dall’interno, la diversità e il diritto che anche colui
che non risponde ai canoni socialmente
imposti
dalla
“normalità” ha di esplorare il
proprio corpo, la propria sessualità, guidando le pulsioni anziché essere guidato o, il più delle
volte, escluso da una dimensione sessuale che sembra appartenere a tutti, tranne che ai disabili.
Partendo dall’amicizia (vera)
tra Enea e Carlo, nata 15 anni
prima in un centro per disabili,
dove allora il regista, con l’amico Alex Nazzi, cercavano semplicemente una donna da conquistare tra le tante volontarie
di sesso femminile, “The special
need” si dipana come un road
movie costruito sulla vivacità e
sulla tenerezza di Enea, sulla
sua maliziosa ingenuità e sulla
sua vulnerabilità: in una parola,
sull’improvvisazione, in un viaggio ricco di sfumature emotive,
senza trucchi, a bordo di un furgone che conduce i tre amici nel
cuore dell’Europa, fino a Trebel
Una scena del film “The special need” da oggi nelle sale italiane
(tra Amburgo e Berlino) dove gli
Istituti per l’autodeterminazione delle persone disabili sono
una realtà troppo lontana per
un paese come l’Italia che tratta
gli autistici alla stregua di minori (come tali, incapaci di prendere decisioni), non per proteggerli ma per proteggersi dall’imbarazzo e dal timore di affrontare
le conseguenze di una consape-
volezza sessuale “diversa”. “The
special need”, archiviati gli applausi del Festival di Locarno e i
primi riconoscimenti in giro per
il mondo (a Lipsia, Trieste, persino ad Austin in Texas), arriva oggi anche nelle sale italiane alla
vigilia della settima Giornata
mondiale della consapevolezza
dell’autismo,
promossa
dall’Onu. In Veneto, il film è pro-
grammato a Venezia (Rossini), a
Mestre (Dante), a Vicenza (Araceli), a Bassano (Metropolis) a
Treviso (Edera) e a Padova (Multi Astra): quest’ultima sala, a
partire dalle 20 di oggi, sarà collegata via satellite al cinema Anteo di Milano dove si tiene la
presentazione del film alla presenza del regista, del protagonista Enea Gabino e di esperti.
Il film e gli indipendentisti
La Piccola Patria di Rossetto
è una provincia universale
◗ PADOVA
Il film “Piccola Patria” del padovano Alessandro Rossetto, in
concorso nella sezione Orizzonti all'ultimo Festival del cinema di Venezia, alla vigilia del
suo arrivo nelle sale torna di attualità. A portarlo sotto i riflettori è il recente referendum
sull’indipendenza del Veneto.
Nel film alcuni protagonisti
partecipano ad un comizio del
movimento per l’indipendenza veneta. Le scene sono vere,
girate con un approccio documentaristico: gli attori si sono
infilati in una festa estiva, hanno mangiato polenta e costicine ascoltando un comizio».
Come ricorda quella giornata di riprese?
«Seguivamo da un po’ Busato e il movimento. Sotto quel
tendone, in un’atmosfera da sagra, i toni erano accesi e Busato
ha dato il meglio di sé parlando
di economia e politica, però
passando sempre da una sorta
di mistica del territorio. Dopo il
comizio, i miei attori hanno dato vita ad un’altra scena notturna - questa volta isolata, oscura
e amara - dove hanno “usato”
Xscape
tutta l’emozione raccolta nella
serata indipendentista».
Non c’è la Lega, perchè?
«Non ho mai pensato alla Lega, le ossessioni razzistoidi che
hanno i personaggi del film, la
loro pesantezza, il loro abbrutimento riguardano la salvaguardia di un territorio ideale. Tutti
questi ingredienti sono calati
nei personaggi, non c’è un riferimento alla politica/partitica,
questi uomini stanno vivendo
su una soglia dove in ogni caso
non andrà bene mai niente e
quindi anche l’offerta politica è
secondaria».
Rossetto durante le riprese del film “Piccola Patria”
Qual è il centro di questa
Piccola Patria?
«Il film ha due centri, uno è la
famiglia e l’altro il territorio, ad
unirli c’è una vicenda incalzante, che ha a che fare con un ricatto. Il territorio è riconoscibi-
le per la lingua e che credo verrà percepita dai non triveneti
come un dialetto della pianura.
I luoghi sono vari e mai indicati
con precisione, a Padova abbiamo girato in una chiesa alla
Stanga, l’albergo si trova nel Ve-
ronese, altri elementi del paesaggio li abbiamo scelti fra Treviso, Vicenza, Trieste, Udine,
Trento e Bolzano. L'idea era di
rappresentare una provincia
universale».
C'è un'intuizione potente:
l’utilizzo nella colonna sonora
di due cori di Bepi De Marzi.
«I due canti sono “L’acqua ze
morta” dei Crodaioli e “Joska la
rossa” cantata dalla Brigata Alpini Cadore. In genere mi faccio guidare dalle scelte musicali per concepire l’atmosfera del
film. Quei brani li avevo già
scelti prima di girare, sono brani epici che, per chi ne capisce
il testo, hanno a che fare con le
immagini. L’uso di cori della
tradizione alpina in un film pieno di riferimenti contemporanei è un’operazione postmoderna e, in ogni caso, anche
questa scelta ci parla di un conflitto».
Albero Fassina
Le civiltà si incrociano in laguna
Un disco con inediti
di Michael Jackson
Il festival della letteratura che inizia oggi ospita anche Greenaway
Il ritorno attesissimo di Michael
Jackson, stavolta con i suoi brani
musicali inediti. Il 13
maggio per Epic Records esce
Xscape, nuovo album di inediti
dell’indimenticato Re del Pop. Il
disco, composto da otto brani,
sarà disponibile anche in edizione
deluxe, contenente tutte le
incisioni di Jackson nella loro
veste originaria. Un pezzo
decisamente da collezione.
Il titolo dell’opera è un tributo al
processo con cui Michael Jackson
dava il nome ai suoi album: ogni
disco prendeva il nome da uno dei
brani che conteneva e, a partire
dal famoso Thriller, sono tutti
titoli di una parola sola.
◗ VENEZIA
Il regista Peter Greenaway
Le civiltà si incroceranno sotto
il cielo di primavera portando
libri, conversazioni, premi,
spettacoli e lezioni che per cinque giorni, da oggi a sabato, faranno della laguna una babele
di lingue, gusti e colori. Si incomincia con Massimo Carlotto
(oggi alle 17 e ancora alle 20.30
al teatro Goldoni) e ci conclude il 5 aprile con la poesia Rita
Dove, la Venezia (e non solo)
di Caryl Phillips e gli occhi da
cerbiatta di Jhumpa Lahiri.
In mezzo, tra l’Auditorium
Santa Margherita, Palazzo
Grassi, la Querini e il Giorgione, 22 autori provenienti da 17
paesi protagonisti di “Incroci
di civilità” il festival internazionale di letteratura organizzato
dall’Univeristà di Ca’ Foscari
con la Fondazione Venezia, il
Comune, e la partnership di
Veneto Banca, The Bauer's,
Ava, Fondazione Musei e Marsilio.
Da Kenya alla Cina, dalla Siria a Cuba, con la prima volta
di Ungheria e Romania, il
mondo delle lettere convergerà in laguna e farà sentire di
che pasta è fatto. Un po’ di gotico, un brivido di giallo, un
omaggio alla poesia, un intero
pomeriggio con Peter Greenaway (venerdì alle 18 a Santa
Margherita) e l’obiettivo di Boris Mikhailov a riprendere il
tutto.
Per l’anteprima di oggi riflettori su Massimo Carlotto e al
suo audiodramma "Il giardino
di Gaia" che il pubblico ascolterà con le cuffiette. Domani
(alle 17 a Santa Margherita) sarà invece la volta di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, e
del premio Bauer Ca’ Foscari.
Da una parte all’altra del globo, ecco che dalla Cina arriverà Ge Fei, esponente della gio-
vane avanguardia, mentre dalla Romania si materializzerà
Varujan Vosgaian; e ancora
Binyavanga Wainaina è dal
Kenya, dall’Arabia Saudita
Raja Alem mentre dalla Svezia
scenderà Arne Dahl che disegnerà la geografia del giallo insieme al francese Olivier Truc.
Sotto lo stesso cielo di aprile il
tedesco Uwe Timm (giovedì 3)
s'incrocerà con il gotico dell'
inglese Naomi Alderman e all'
ungherese Noémi Szécsi e come s’intenderanno è tutto da
capire. Incontri da prenotare
(www.incrocidicivilta.org).
(m.pi.)
Martedì
1 Aprile
2014
IL PROVERBIO
IL SANTO DEL GIORNO
IL SOLE
La burla non è bella se non è fatta a Beato Ludovico Pavoni. Con grande solleci- sorge alle
tudine si dedicò all’istruzione dei giovani più 6.51
tempo.
poveri, educandoli secondo i costumi cristiani
e avviandoli a un mestiere. Fondò la Congregazione dei Figli di Maria Immacolata.
tramonta alle
19.39
minima 10
massima 20
vento: debole
IL TEMPO OGGI
IL TEMPO DOMANI
Redazione: 31100 Treviso, via Toniolo 17 0422/410270 - fax 041/665179 - [email protected] - Uff. di corrisp.: 31015 Conegliano, Corso Mazzini 15 - 0438/410355-6 - fax 041/665180 - [email protected]
Centomilioni
solodall’Imu:
«Lasciateli qua»
Treviso coinvolge gli altri capoluoghi veneti
(Verona esclusa) nella battaglia per trattenere
sul territorio i proventi delle tasse sugli immobili:
«In cambio stop ai trasferimenti da Roma»
Per la provincia di Treviso si
parla di 106 milioni di euro:
una miniera d'oro. È il ricavato
dall’Imu nel 2012. Una torta
ricca. Ma nella Marca sono
rimaste le briciole. La maggior
parte è finita a Roma. Adesso i
sindaci non ci stanno più. E lo
mettono nero su bianco. Non
solo quelli trevigiani, ma anche quelli dei capoluoghi veneti, Verona esclusa. Ieri, invitati a Treviso da Manildo, hanno
sottoscritto una richiesta da
proporre al Governo: lasciare
sul territorio il ricavato da
Imu e Tasi e, in cambio, cancellare i trasferimenti statali.
IL TAVOLO con tutti i sindaci del veneto (Tosi escluso) ieri a Ca’ Sugana
P. Calia e Favaro alle pagine II e III
CASTELLO DI GODEGO Tragedia nel vigneto di famiglia. Giovanni Zordan, 63 anni, senza scampo
Muore schiacciato dall’elevatore
Il macchinario, agganciato con un carrello al trattore, cede per un guasto e travolge un agricoltore
G FINE ORRIBILE
LA VITTIMA
Giovanni
Zordan,
63 anni
Morto sotto il peso del carrello elevatore.
Ha perso la vita così Giovanni Zordan,
agricoltore 63enne di Castello di Godego.
L'incidente è accaduto ieri pomeriggio alle
16.30 in un appezzamento di proprietà
dello stesso Zordan. Il macchinario, trainato dal trattore, gli è caduto addosso per un
guasto meccanico mentre stava raccogliendo i pali delle viti. Zordan lascia la moglie e
tre figlie: presto sarebbe diventato nonno.
TREVISO
TREVISO/ IN CORSO DEL POPOLO
Malore, grave
l’ex assessore
Giorgio Gaio
P. Calia a pagina IV
POVEGLIANO
28enne cade
con lo scooter
in fin di vita
Ceron a pagina XIII
CASTELFRANCO Smart impazzita semina il panico
Sbaglia manovra davanti al bar
mamme travolte in retromarcia
Due mamme travolte dalla
Smart "impazzita", le figliolette salve per un soffio.
Attimi di terrore ieri pomeriggio davanti al bar Girasole di Castelfranco. Al volante
dell’auto una 69enne cuba-
na: la donna era alle prese
col cambio automatico, quando l’utilitaria è partita in
retromarcia investendo le
due mamme di 34 e 42 anni.
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Cendron a pagina VIII
SFIDA Un’mmagine della rissa in Corso del Popolo (da Youreporter)
Rissa in mezzo ai passanti
botte e cazzotti tra bande
CISON
Insulti ai vicini
su Facebook:
conto salato
G. Pavan a pagina XVI
Cendron a pagina V
Pellizzari a pagina XI
IL CASO Sbagliato il codice fiscale della figlia: odissea nelle grinfie della burocrazia
La "n" di troppo fa impazzire il neo papà
Un "n" di troppo nel nome di Anna, la figlia
neonata. E per Gian Pietro Mari, di
Follina, è iniziata un’odissea nella burocrazia: viaggi a vuoti negli uffici e 120
chilometri percorsi in poche ore. Tutto per
una consonante aggiunta nella trascrizione del codice fiscale della figlia all’Agenzia delle entrate di Conegliano. «Alla fine
mi aspettavo le scuse -commenta amaramente Mari- invece mi hanno detto che era
colpa mia perchè non avevo controllato».
Giraud a pagina XV
GODEGA
Dai ragazzi
autistici
un tandem
per il Papa
Favaro
a pagina VI
VI
TV
Treviso
Martedì 1 aprile 2014
GIORNATA DELL’AUTISMO Da Godega a Roma per donare un tandem
La bici degli abbracci
per Papa Francesco
IL MESSAGGIO DI ZAIA
Mauro Favaro
TREVISO
La Bici degli abbracci. È un
tandem speciale: lo guida chi
sale dietro e, per raggiungere il
manubrio, bisogna abbracciare
chi sta davanti. L'hanno realizzato i ragazzi autistici del villaggio Godega 4Autism, comunità
lavorativa e terapeutica della
fondazione Oltre il labirinto. E
domani tre di loro, Simone,
Ottavio e Giampietro, tra i 12 e i
18 anni, andranno a regalarne
uno a Papa Francesco in occasione della Giornata mondiale
dell'autismo. Uno ancora più
speciale degli altri: dipinto completamente di bianco in onore
del Pontefice. «Sono sicuro che
Papa Francesco apprezzerà il
regalo - precisa il presidente
Zaia -. Dal villaggio di Godega
parte ai massimi livelli il messaggio che la "fortezza vuota"
che imprigiona i ragazzi autistici può essere abbattuta con
l'impegno e con l'amore».
L'Hugbike non è solo bella da
vedere. La sua particolare linea
consente una pedalata sicura
adatta a persone disabili. Dettagli fondamentali che la delegazione di Oltre il labirinto spiegherà anche al Papa al momento della consegna organizzata in
collaborazione con l'Opera della
Marca e con il Gran gala ciclistico internazionale.
Finito l'incontro con Francesco, i tre ragazzi torneranno a
Treviso per partecipare a "Light
it up blue". Un'iniziativa mondiale alla quale hanno aderito "Oltre al labirinto" e "Angsa onlus".
È prevista l'accensione di lampade blu negli edifici pubblici
«Amore contro la sindrome
della fortezza vuota»
IN VIAGGIO
Tre ragazzi
fino a Roma
per regalare
un tandem
bianco
al Pontefice
per richiamare l'attenzione su
questa sindrome che colpisce
sempre più bambini. In città
verrà illuminata tutta piazza dei
Signori. Fino al 6 aprile, inoltre,
ci sarà un punto informativo in
piazza Indipendenza.
«Al centro Samarotto dell'Usl
I TICKET
Sul sito i nuovi certificati di esenzione
TREVISO - (M.F.) I nuovi certificati di
esenzione dal ticket sono scaricabili
sul sito dell'Usl di Treviso. Il certificato riguarda i cittadini che, per reddito, appartengono a una delle seguenti tre categorie: bambini di età
inferiore ai 6 anni o anziani di età
superiore a 65 anni, appartenenti a
un nucleo familiare con reddito infe-
riore a 36.151,98 euro. Cittadini di età
superiore ai 65 anni titolari di assegno sociale e familiari a carico;
cittadini di età superiore ai 60 anni
con pensione al minimo e familiari a
carico.
Chi dispone di un certificato permanente non è tenuto a rinnovarlo.
TREVISO - (M.F.) «Lo studio sull'incidenza dei tumori è attendibile». Ad
assicurarlo è Giovanni Gallo, direttore
del dipartimento di prevenzione
dell'Usl di Treviso. Oltre non va. Nonostante il l’indagine, che parla di un
aumento delle neoplasie del 25% da qui
a dieci anni, abbia fatto alzare il sopracciglio a qualche oncologo della stessa
azienda sanitaria. «No comment», taglia
corto Gallo. Uno dei nodi sta nell'estrema precisione dei dati sul lungo periodo. Le tabelle parlano chiaro: gli attuali
3.080 nuovi casi di tumore all'anno sono
destinati a salire tra il 2022 e il 2026 a
3.853 ogni 12 mesi. Possibile essere così
netti, si sono chiesti alcuni, in una
previsione decennale? Difficile dirlo. A
giorni lo studio verrà valutato dai vertici dell'Usl. Perché il tema è delicatissimo e va affrontato con prudenza.
Mentre si discute sull'incidenza futura delle neoplasie, è arrivata la
buona notizia del
finanziamento della Rete nazionale
dei tumori rari che vede il Cà Foncello
centro italiano per l'attività diagnostica.
Il sistema è semplice: gli ospedali meno
attrezzati della Penisola possono inviare a Treviso esami e biopsie, anche
grazie alle nuove tecnologie, di pazienti
presumibilmente colpiti da neoplasie
rare. Qui i laboratori di anatomia patologica analizzano tutto e fanno la diagnosi. Alla Rete partecipa anche l'istituto di
oncologia di Milano, che si occupa della
parte relativa alle terapie. Ogni anno al
Cà Foncello vengono valutati circa 3
mila casi di tumori rari. Grazie a questo
sistema è possibile permettere ai medici di ogni ospedale di intervenire in
modo adeguato evitando ai pazienti
viaggi della speranza o, peggio, cure
non ben calibrate. La definizione non
inganni: i cosiddetti tumori rari rappresentano circa il 20% delle neoplasie.
Bastavisite inambulatorio:
pacemakertestatia distanza
LE FRONTIERE
DELLA MEDICINA
TREVISO - (M.F.) La telemedicina fa passi da gigante. Il
prossimo consisterà nella verifica a distanza del funzionamento dei pacemaker che tengono
sotto controllo il battito del
cuore di centinaia di persone.
L'Usl di Treviso si è già messa
al lavoro per realizzare un unico sistema di telemonitoraggio
compatibile con tutti gli apparecchi. Ultimato questo, nel
giro di un paio d'anni, le semplici visite di routine in ambulatorio non saranno più necessarie
e diventeranno solo un ricordo.
«Il numero di pazienti con pacemaker e defibrillatori è in costante aumento, grazie al miglioramento della prognosi e al
conseguente allungamento del-
9 approdano ogni anno circa 30
minori segnalati - fa il punto il
responsabile, Mario Bisetto per una ventina viene confermata la diagnosi di disturbo dello
spettro autistico». Un disturbo
che mediamente colpisce 1 bambino
ogni 150. Malgrado l'ampia
diffusione, la
sindrome non
è ancora ben
conosciuta.
Per dare risposte sempre
più puntuali,
la fondazione
ha deciso di
lanciare una
campagna di
sensibilizzazione e di raccolta fondi da oggi fino al 20
aprile. Per effettuare una donazione basterà inviare un Sms al
numero 45506. Il ricavato servirà a sostenere i progetti della
fattoria sociale e del laboratorio
di musicoterapia nel villaggio
Godega 4Autism.
Il caso
Tumori alle stelle:
«Quello studio
è attendibile»
TELEMEDICINA
Il pacemaker
allunga
la vita ai malati
di cuore:
ora i controlli
anche da casa
IL PRIMARIO
«Ottima
efficienza
con enormi
risparmi»
la vita media di tali pazienti spiega Elvio Polesel, primario
di cardiochirurgia al Cà Foncello -. I pazienti da seguire nel
nostro ambulatorio sono in progressiva crescita, ma con le
risorse disponibili il compito è
difficile».
Attualmente la maggior parte delle visite vengono effettua-
te semplicemente per controllare il buon funzionamento dei
dispositivi impiantati nei pazienti. A cominciare dalla carica delle batterie. Cosa che la
tecnologia oggi permetterebbe
di fare anche a distanza. «Quasi
tutte le aziende produttrici hanno sviluppato modelli di pacemaker monitorabili a distanza,
con la possibilità di ottenere
informazioni analoghe a quelle
che si ottengono con il controllo
ambulatoriale diretto - aggiunge il medico -. Questo ci permetterà, in un arco temporale di
qualche anno, di ridurre drasticamente il fabbisogno delle sedute ambulatoriali, con ricadute molto favorevoli sia per la
nostra struttura che per i pa-
zienti stessi».
Per raggiungere tale obiettivo, però, bisogna rendere compatibili tutti i sistemi di controllo remoto usati dalle diverse
marche di pacemaker e defibrillatori. Ed è proprio quello che
l'Usl di Treviso punta a fare nel
giro di un paio d'anni attraverso il progetto "Implementazione di telemonitoraggio a distanza dei device impiantabili". L'attività in questione avrà una
durata iniziale di 12 mesi e
costerà circa 12 mila euro.
Cifra interamente coperta
dall'associazione Il cuore di Treviso. Il timbro del dottor Zoran
Olivari c'è già. Così come quello del direttore generale
dell'Usl 9, Giorgio Roberti. Si
può partire.
Treviso
MARTEDÌ 1 APRILE 2014 LA TRIBUNA
ECONOMIA E SALUTE
sant’angelo
Dal dentista c’è l’effetto crisi
il paziente lascia le cure a metà
L'effetto della crisi economica
si fa sentire anche sulla cura di
bocca e denti dei trevigiani: il
32 per cento va dal dentista solo nei casi d'urgenza, il 37 per
cento vi ha completamente rinunciato nello scorso anno.
Quasi una persona su tre trascura la propria igiene orale a
causa del costo degli interventi e il 10 per cento delle famiglie interrompe i trattamenti
perchè non riesce a pagare il
medico. Un quadro preoccupante, rispetto al quale l'associazione medici dentisti (Andi) di Treviso sta elaborando
nuove strategie e nuovi approcci a favore dei pazienti.
A confermarlo è il presidente dell'associazione, appena riconfermato, Luigino Guarini,
insieme al suo vice, Gianfranco Dotto, odontoiatra in forza
al reparto di Chirurgia maxillo
facciale del Ca' Foncello.
«Il 2013 ha fatto toccare con
Uno studio dentistico, sempre più utenti non possono più permettersi le cure
mano ai dentisti le difficoltà
che stanno affrontando le famiglie trevigiane. Sta sensibilmente aumentando il fenomeno di quei pazienti che iniziano le cure e poi non riescono a
saldare la parcella. C'è chi non
si fa più vedere a lavoro compiuto e chi interrompe le cure
nel mezzo del trattamento. Il
problema del pagamento coinvolge il 10 per cento di coloro
che varcano la soglia di uno
studio odontoiatrico», ricorda
Guarini.
Difficoltà che i professionisti della Marca stanno affrontando riducendo i costi e offrendo possibilità di rateizzazione all'utenza. «Noi di Andi
Treviso siamo poco meno di
500 soci iscritti, su circa 650
medici presenti a livello ordinistico. Molti di noi hanno già
cercato di comprimere i costi e
quindi gli onorari, tenendo il
tariffario bloccato ai prezzi del
2009», continua il presidente
«e, in fatto di agevolazioni, al
di là dei grossi finanziamenti
pubblicizzati dalle cliniche,
anche gli studi più piccoli e
mono-professionali vengono
incontro al paziente, in nome
della continuità terapeutica e
del rapporto di fiducia che si
instaura».
Oltre alla crisi economica, i
dentisti trevigiani devono fare
i conti anche con la concorrenza straniera, e quindi con la
migrazione odontoiatrica verso paesi dell'est Europa che offrono apparecchi low cost e
impianti a prezzi stracciati.
«Per questo ci potremmo attrezzare a livello di network,
per contrastare i viaggi all'estero. Non va dimenticato che il
turismo sanitario porta capitali italiani altrove e spesso comporta un ritorno di spesa per il
nostro paese. I pazienti in cui
emergono complicanze e insuccessi si rivolgono talvolta
alla sanità pubblica».
Il nuovo direttivo di Andi del
capoluogo si prefigge infine
un terzo ambito d'intervento:
la lotta all'abusivismo nella
professione. Fuori dallo studio
c'è scritto dottore, ma dentro
alla bocca ci finiscono le mani
di una persona senza qualifica
o di un prestanome.
«Una pecca atavica», continua Guarini, «purtroppo la legge non funziona da deterrente
perchè sanziona poco. Il paziente, comunque, può difendersi, in caso di dubbio vada a
consultare il sito della
“Fnomceo” (albi professionali) e l'albo. Inserendo nome e
cognome del medico, o del
presunto tale, può verificare in
tempo reale».
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La bici di papa Francesco? Sarà un tandem
Il regalo fatto dai ragazzi autistici del «Villaggio Godega 4 autism» oggi a Roma dal Pontefice
La papabike realizzata dai ragazzi del centro
Sabato 29 marzo 2014 è mancato
all'affetto dei suoi cari il
Dr.
GIORGIO MARZI
Lo annunciano con profondo
dolore la moglie TIZIANA,
i figli LEONARDO e LORENZO
con LARA e TANIA.
Il rito delle esequie sarà celebrato
oggi, martedì 1 aprile 2014 alle ore
14.30 nella chiesa parrocchiale
di S. Martino Urbano a Treviso.
Treviso, 1 aprile 2014
I.O.F. TREVISIN GIGI - Treviso - tel.0422/542863
«Caro papa Francesco, con i
miei amici ti porto la bici fatta
da noi. E' fortissima!». Così Ottavio, 12 anni e una diagnosi
di autismo appurata, si rivolge
al Pontefice, per annunciargli
che domani, arriverà in Vaticano un regalo molto speciale. Si
tratta di una “Hugbike” una
“bici degli abbracci”. A consegnarla nelle mani del Pontefice, durante l'udienza del mercoledì, ci sarà proprio lui, Ottavio, insieme all'amico nonché
coetaneo Giampietro e a Simone, di 18 anni.
I tre ragazzi della fondazione Oltre il Labirinto onlus e le
loro mamme fanno parte della delegazione trevigiana che
da oggi sarà a Roma in occa-
sione della giornata mondiale
dedicata all'autismo che ricorre domani.
Porteranno in dono al Santo Padre un modello personalizzato di bici degli abbracci.
Un tandem che consente al
guidatore di abbracciare il suo
passeggero, permettendo anche a persone con problemi
cognitivi e disabilità, di poter
salire in sicurezza. Il modello
per il Pontefice, già chiamato
scherzosamente da qualcuno
«papabike», ovviamente interamente bianco, compreso il
campanello, la sella e il portapacchi, è stato assemblato nel
villaggio Godega 4Autism, la
prima struttura di co-housing
in Europa creata a Godega di
Allarme
per un ragazzo
scomparso
Forze dell’ordine movimentate, ieri mattina, per cercare
un undicenne scomparso, in
zona Sant’Angelo, a Treviso. I
genitori, avvisati che il figlio
non era andato a scuola, si sono subito allarmati ed hanno
immediatamente
avvisato
amici e conoscenti. Sono scattate così le ricerche con segnalazioni anche alle pattuglie della polizia locale. Per
tutta la mattinata le ricerche
si sono protratte e l’ansia, col
passare delle ore, è aumentata. Tutti hanno tirato un sospiro di sollievo, nel primo
pomeriggio, quando il ragazzino è rientrato a casa. Il giovane ha poi raccontato ai genitori di aver marinato la
scuola.
L’allarme è scattato alle 10
del mattino quando i genitori
sono venuti a conoscenza
che il figlio non aveva raggiunto la scuola. A quel punto, padre e madre, preoccupatissimi, hanno avvertito conoscenti e amici. Alcune persone si sono subito date da fare
e con una fotocopia della foto
del ragazzino hanno chiesto
alla gente che incontravano
nella zona della scuola se
avessero visto il ragazzino.
Alla fine il giallo della scomparsa del ragazzino è stato risolto quando è tornato a casa.
Il 10 per cento interrompe i trattamenti per mancanza di soldi o sparisce al termine dei lavori
Guarini (Andi): «Per sostenere le famiglie prezzi bloccati da 4 anni e sempre più pagamenti rateizzati»
di Valentina Calzavara
21
Sant'Urbano, dove le persone
autistiche possono inserirsi in
un contesto sociale e lavorativo, diventando autonome.
Questa sera invece, la comitiva trevigiana in visita nella
capitale sarà davanti a Montecitorio per assistere all'illuminazione del palazzo. Le luci
blu saranno accese dalla presidente Laura Boldrini. L'iniziativa, intitolata “Light it up blu”
verrà replicata anche a Treviso: domani sera, allo scoccare
delle 19, si coloreranno di blu
la Torre Civica e Palazzo dei
Trecento. Prenderà così il via
il cartellone di eventi dedicati
all'autismo nel capoluogo della Marca, promossi da Oltre Il
Labirinto con Angsa onlus e
con la collaborazione di Ca'
Sugana. Fino al 6 aprile in
piazzetta Indipendenza sarà a
disposizione dei cittadini un
banchetto informativo. L'autismo nel trevigiano colpisce 1
persona ogni 150. Mentre
ogni anno, il Centro Samarotto dell'Usl 9, riceve 30 nuovi
bambini con un sospetto di disturbo. Le iniziative proseguiranno con la proiezione di
due film. Oggi e domani, alle
20, al cinema Edera sarà proposto “The special need”,
mentre domani alle 17, al cinema Corso, sarà proposto
“Temple Granding. Una donna straordinaria”. Da oggi fino
al 20 aprile, si potrà inviare un
sms solidale al 45506. I fondi
raccolti andranno a finanziare
l'ampliamento del progetto
Villaggio Godega 4Autism che
mira a garantire una vita indipendente a ragazzi e adulti autistici.
(v.c.)
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s. maria del sile
il lutto
Addio Marzi, il cardiologo che amava canottaggio e orti
Domani il funerale
di Ivano Biscaro
E' mancato lo scorso sabato
29 marzo, il dottor Giorgio
Marzi, storico e notissimo
cardiologo trevigiano anche
se adottato dalla Laguna veneziana
Era bambino infatti quando, insieme alla sua famiglia,
venne a vivere nel capoluogo
della Marca. Qui il padre Ernesto, funzionario delle Poste si era trasferito per dirigere l’ufficio centrale e qui,
Giorgio ha vissuto, fino alla
sua scomparsa.
«Ha sempre considerato
Treviso come la sua città, la
amava profondamente, la girava in bicicletta ed era un
frequentatore assiduo dei Ca-
Domani alle 15 a Santa Maria del
Sile l’ultimo abbraccio a Ivano
Biscaro (foto), 59 anni, agente di
commercio morto venerdì
all’ospedale di
Padova. Era
caduto dalla
bicicletta il 16
marzo, riportando
lesioni, che si
erano sommate a
una grave malattia
da cui era affetto.
In passato l’uomo aveva lavorato
alla Archiutti di Olmi ed era stato
rappresentante sindacale della
Cisl. Il corteo funebre partirà alle
14.45 dall’obitorio del Ca’
Foncello. (ru.b.)
nottieri, di cui era socio onorario. Sempre attivo e sempre pronto a una battuta
scherzosa era anche un amatore della voga alla veneta e
dei racchettoni» ricorda la
moglie Tiziana, che lo ha conosciuto nel 1975 e da cui ha
avuto i figli Leonardo e Lorenzo.
Il dottor Marzi aveva studiato a Padova, sotto alla guida del professor Dalla Volta.
Si era specializzato in cardiologia ed era rientrato a Treviso dove aveva iniziato la carriera professionale lavorando negli ambulatori dell'
azienda sanitaria trevigiana
a Borgo Cavalli.
Nel capoluogo, fu tra i primi a esercitare la libera professione. Sono decine i pazienti che ne conservano un
ricordo affettuoso, di medico
molto devoto alla sua attività
nello studio di viale Trento e
Trieste. Era sempre disponibile a dispensare consigli, anche fuori dal contesto lavorativo.
Tra le sue passioni c'era la
natura, tanto che a Bonisiolo
aveva creato una serie di orti
botanici e giardini di cui
amava prendersi cura. I funerali saranno celebrati oggi alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di San Martino Urbano.
(v.c.)
Giorgio Marzi
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