Dalla conquista delle stelle a un quarto d`ora di poesia
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Dalla conquista delle stelle a un quarto d`ora di poesia
L’ARENGARIO Studio Bibliografico Dalla conquista delle stelle a un quarto d’ora di poesia Marinetti raccontato dai suoi libri (1902 - 1945) Viaggio attraverso immagini e parole insieme a Paolo Tonini collaudato da UN FUTURISTA A GUSSAGO: GINO BONOMI (Eugenio Giulio Bonomi, Cremona 1888 - Gussago 1980) , e n r a ic d a i n e, n r Sma a c i d va o o t u n n a t l so pre m e s a, c e a n i r r a b ub di c e h c ca, a s d e u r f n e r più p m e , es e s n r o i a r c su di s u l a i cc a , i r l b a i u d s es s e c s ti, r di co e p o sc i i d n e e l s i i b d zia a s n i delirio carne a st i v i a m , a t a n c i c o o t t s i o m ma l i e om c e t r fo , o t n e ferm .. . o n a scuro amente um d n o f o r p 1923 1925 UNA PITTRICE DI CELLATICA NEL GRUPPO FUTURISTA SAVONESE: MARIA FERRERO GUSSAGO (Cellatica 1893 - 1982) ACQUAVIVA FARFA A O R E E O P A I S 1929 1939 TULLIO D’ALBISOLA PENNONE Non futurista, Maria Ferrero apprezza molto lo sforzo rivoluzionario del futurismo per il suo potere di svecchiamento, ed anche perché crede possibile l’espressione pittorica e plastica della realtà astratta. L’odierna pittura astratta la interessa molto. Ha un culto per gli ideali di rapidità e di sintesi, sentiti anche dai futuristi... A ’ L O DIAM O L E I C L A O T L A S S 1902 Venuta è l’o ra della Conqu ista delle Stelle ! 1920 1903 1906 Hélas, les foules vivent dans une ignorance parfaite des poètes... Fratelli, a un tempo stesso, Amore e Morte Ingenerò la sorte. (...) Nasce dall’uno il bene Nasce il piacere maggiore Che per lo mar de l’essere si trova; L’altra ogni gran dolore, Ogni gran male annulla... (Giacomo Leopardi) t n i o p t n e i a n t t u e s m n d a a s ’ n u ] o s é , t n e e t e t i v t e è l p i r e y b u g q E a l [Les tin sans s nque de s o e q f l e e u d q e m è l b m e ... e i v de la 1904 1904 1911 L’Odio, lo spaventevole Odio e la Discordia si scatenano nel mio corpo! Le mie membra si mordono tra loro mentre tu ti abbandoni alle mie dita scellerate!... 1909 Qu’importe d’où vient l’extase... si l’extase vient? 1905 1908 a s e c c a a ci E’ la mic erà er b e i t l t i e v n e o i a ch ui b c e l i r r i dagli sb all’improvviso do tà n e i a p n e a l z a n b se o t n i p s vi hanno uri m i e tà r t t i l c o e l l e od l o u s l i izia! d oltre n o m im e t s o f e com .. . ! o i l g e to m n a T . . . izia? d n o m Im i! v e t a i h c Ammuc atevi i h c c u m Am ra! u t a z z a re sp e e d t n n o e c v i s v na o m e r t o Così vi p impaziente! ite m a n i d a l 1908 Car Giovanni Pascoli n’a pas le charme de D’Annunzio. Nous chercherions vainement dans son oeuvre ces poèmes luisants, ciselés et polis comme des bijoux, cette fausse verdure décorative, ces idées malades et plaintives sous les poids des richesses inutiles, cette roulette de banalités, ces rastas et cocottes qui font de l’oeuvre du divin Gabriele le Monte-Carlo de toutes les littératures. Giovanni Pascoli, qui ne sait pas sourire aux croupiers, aura-t-il, malgré tout, une chance durable au trente et quarante de l’immortalité? 1908 ...il poeta F.T. Marinetti è italiano per versatilità, francese come causeur, turco pel tabacco e pel caffè che consuma, più frondista e spiritosamente anarchico che conservatore, costantemente giocondo anche quando l’amore lo afferra lo travolge in vampe di passione irrefrenabile, novello arbiter elegantiarum, charmeur nella voce, nel sorriso e nei modi. i t e o p i e d i n g o s i e n o l o r o o ’ ...s d e d n e c i v e l o . n e n e a p t o s p e e l l e d e e r e e l l de 1908 1921 a i r u s s u L a l l e d a m o i , h a c v l a l l u e V n a l e l r e i d m r a o n d a t o n i l o f e e t Vog v e a s o s a l la e l r a e e u r g e n i t eb s e ò pu a l o s . e che i r e t r a e i m e dell 1909 ! a i z i t s u i g n i ed à t l e d u r c , a z n e l o i v e h c e , r a r e o s c n s a e a t l ò o v u a p n u n , o o m n a i l e g t a r c s i o L’a n , o d n o m l e d a m i c ! e a l l l l e u t s s e l l a Ritti a d fi s a r t s o n la 1909 Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole pei contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che scavalcano i fiumi, balenanti al sole con un luccicchio di coltelli; i piroscafi avventurosi che fiutano l’orizzonte, le locomotive dall’ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d’acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta. 1920 1909 Et c’est toujours l’électricité qui fait vibrer vos nerfs comme des fils bons conducteur de volupté... C’est pour cela que j’aime les avoir tous deux [en indiquant les fantoches [il Signor Matrimonio e la Signora Famiglia] parmi nous, les soirs orageux comme celui-ci... Je trouve dans leur présence un prodigieux excitant pour mon coeur! C’est comme un alcool pour mon amour... 1909 lla e d i t n e m o m di i , i a t s t o u t u t pe ere d m i n e à l t p n lo os o v m i a i d c i c t at Fa n o c , a t vi .. . nostra o i h c s n ri i o i h c ris 1910 Grandi Poeti Incendiari! Fratelli miei Futuristi!... Ecco il grande romanzo esplosivo che vi promisi. - E’ polifonico come le anime nostre, ed è, insieme, un canto lirico, un’epopea, un romanzo d’avventure e un dramma. 1909 1915 1912 1920 1911 1912 e i t n a z n a d i c i b o , o i d i v n i e ’ t v n , e o i m d a i s v o n i r u V’i f o n o s o i é h c i o a P z ) . n . . e ( l ! o i v i d pazzi o n e i p e , i o v e m o c e n a v o gi repressa... 1912 1914 ! e n o i z a e r c i ri n a l o l t e s d a b a i r o o ’ c l o E’ n a s s a c a r f i s , a i v . . o . d o n n a a d r a u Pass eg o n a s n e p e h c e t a r t e v le ! i o n o m a i ! à t r e b i l a La polizia s l l e d e e n i d r o s i d l e d a i z i l Po 1912 o u d i v i ell’ind d e r o l a v o t a t n me z u r t s i D n e s l e d ione u a e à l i d l a ’ l l so de R V I V e l o u v che s E I V A ES r f a l o econd t o n n o B ase di 1914 1914 1916 Per troppo tempo, io mi sono divertito a sedurli e a commuoverli meglio e con maggior sicurezza di tutti gli altri declamatori d’Europa, introducendo nei loro cervelli ottusi le immagini più strabilianti, accarezzandoli con raffinatissimi spasimi di voce, con mollezza e brutalità vellutate finché, domati dal mio sguardo o allucinati da un mio sorriso, essi sentivano il bisogno femminile di applaudire ciò che non avevano capito e che non amavano. 1917 1918 Cosa bisogna avere per sedurre tante donne? Avere tutte le qualità di un futurista italiano. Corpo agile, forte, aggressivo. Muscoli militarizzati. L’eleganza e i capelli meravigliosi di Bruno Corra, oppure la calvizie elettrica di Marinetti. Potente vitalità. Tutta la scala dei semitoni nella voce maschia. (...) Il denaro necessario per prendere una carrozza o un’automobile di piazza e affittare una camera d’albergo. Forti attitudini oratorie. Ingegno novatore. Saper dare uno schiaffo decisivo a tempo e soprattutto coraggio, coraggio, volontà, coraggio, coraggio. Non essere mai pedante, professorale, culturale. (...) Odiare i mezzi termini... Adorano la forza del più coraggioso, del più eroico. Eroismo: ecco l’afrodisiaco supremo della donna! 1918 Assemblea a n u n o c to a n e S il o m re Rimpiazze ancon o n i n a v io g 0 2 i d ta s o p di controllo com univerio g ra ff u s te n ia d e m i tt le e ra trentenni ritale. a m e n o zi a zz ri to u ’a ll e d sale... Abolizione del le a u d ra g e n o zi ta lu a v S . e Divorzio facil le del libea u d ra g to n e v v a l’ r e p io matrimon zione a ip c e rt a P . to ta S i d o li g fi ro amore e del overno... G l a i n a li a it i in d ta it c i i tt eguale di tu izzan a rg o i d , e n io n u ri i d , ro Libertà di sciope epurad e e n o zi a rm fo s ra T . a p zione, di stam ell’intervento d e n o zi li o b A . .. a zi li o p a zione dell iustizia G . e in rd o l’ e ir il b ta s ri r e dell’esercito p salari elei im in m I . o iv tt le e e ic d iu gratuita e g tenza. is s e a ll e d à it s s e c e n e ll a vati in rapporto arificazioP . ro o v la i d re o 8 i d le a Massimo leg i femminili d e rc e m e ll e d ro o v la le a ne ed egu icale d ra a rm o if R .. i. il h c s a m i con le merced r questo le e p re a p p u il v S . .. a zi ra c della Buro li... a n u m o c e li a n io g re ie m autono 1918 E’ un libro che volta le spalle (...) a tutte le noiose e gravose persone le quali dedicano solitamente la loro attività alle cose letterarie: scrittori, giornalisti, filosofi, critici, pensatori, intenditori d’arte. (...) Per le stesse ragioni per le quali dispiacerà alle persone di lettere questo libro piacerà agli altri, a quelli che sono lontani dalla letteratura. Sarà letto con simpatia da ufficiali, da professionisti, da studenti, da industriali, da signore. Con simpatia e con disinvoltura: senza pedanteria. (...) Esso è, in complesso, un pezzo di vita. Può quindi essere veramente capito soltanto da chi ama la vità più della letteratura, da chi ama le discussioni, le risate, le burle, le conversazioni, le sassate, le polemiche e le ubbriacature più che non le parole stampate. Noialtri autori ci siamo divertiti immensamente a scriverlo. Lo abbiamo scritto senza annoiarci e senza affaticarci... 1919 Unico nella storia il nostro Partito è stato concepito, voluto e attuato da un gruppo di artisti poeti, pittori, musicisti, ecc.: che, carichi di genio e di coraggio ormai provati, dopo avere svecchiato brutalmente e modernizzato l’arte italiana sono giunti logicamente ad una concezione di politica assolutamente sgombra di retorica, violentemente italiana e violentemente rivoluzionaria, libera, dinamica e armata di metodi assolutamente pratici. (...) Il futurismo, nel suo programma totale, era un’atmosfera d’avanguardia; la parola d’ordine di tutti gl’innovatori o franchi-tiratori intellettuali del mondo; l’amore del nuovo; l’arte appassionata della velocità; la denigrazione sistematica dell’antico, del vecchio, del lento, dell’erudito e del professorale; un nuovo modo di vedere il mondo; una nuova ragione di amare la vita... 1919 Eroismo spensierato, Allegria seduttrice, Potenza artistica, Italianità duttile brutale guerriera sfottente, Lussuria, Nostalgia sentimentale, Genio-rivoluzione, Purezza. 1919 Ringrazio le forze che pre1920 siedettero alla mia nascita e alla mia adolescenza, perché mi hanno, fino ad oggi, evitata una delle peggiori disgrazie che possano capitare: la Monotonia. Ebbi una vita tumultuosa, stramba, colorata. Cominciai in rosa e nero; pupo fiorente e sano fra le braccia e le mammelle color carbone coke della mia nutrice sudanese. Ciò spiega forse la mia concezione un po’ negra dell’amore e la mia franca antipatia per le politiche e le diplomazie al lattemiele. e r e t o p l a i r a n o i z u l o v i r i t s i t r A i l g e e t r L’A 1920 Ai socialisti ufficiali noi domandiamo: 1) siete voi disposti come noi a liberare l’Italia dal Papato? 2) vendere il nostro patrimonio artistico per favorire tutte le classi povere e particolarmente il proletariato degli artisti? 3) abolire radicalmente tribunali, polizie, questure e carceri? Se non avete queste tre volontà rivoluzionarie, siete dei conservatori, archeologi clericali polizieschi e reazionari sotto la vostra vernice di comunismo rosso (...). Al vostro immenso sistema di ventri comunicanti e livellati, al vostro tedioso refettorio tesserato, noi opponiamo il nostro meraviglioso paradiso anarchico di libertà assoluta, arte, genialità, progresso, eroismo, fantasia, entusiasmo, gaiezza, varietà, novità, velocità, record. (...) Grazie a noi il tempo verrà in cui la vita non sarà più semplicemente una vita di pane e di fatica, né una vita d’ozio, ma in cui la vita sarà vita-opera d’arte. Ogni uomo vivrà il suo miglior romanzo possibile. Gli spiriti più geniali vivranno il loro miglior poema possibile. Non vi saranno gare di rapacità né di prestigio. Gli uomini gareggeranno in ispirazione lirica, originalità, eleganza musicale, sorpresa, giocondità, elasticità spirituale. Non avremo il paradiso terrestre, ma l’inferno economico sarà rallegrato e pacificato dalle innumerevoli feste dell’Arte. ...gli esseri umani si parlano colla bocca e cogli occhi, ma non giungono ad una vera sincerità, data l’insensibilità della pelle, che è tuttora una mediocre conduttrice del pensiero. (...) Da ciò la necessità di trasformare la stretta di mano, il bacio e l’accoppiamento in trasmissioni continue di pensiero. Ho cominciato col sottoporre il mio tatto ad una cura intensiva localizzando i fenomeni confusi della volontà e del pensiero su diversi punti del mio corpo e particolarmente sul palmo delle mani. 1921 1922 E’ un libro parolibero. Nudo crudo sintetico. Simultaneo policromo polirumorista. Vasto violento dinamico. Certo lo avevo nelle mie vene libere e nei miei liberi muscoli quando giocavo bambino nudo coi monelli negri nudi sulle dune roventi di Ramleh. (...) Ma la concezione di questo poema parolibero mi assalì il cervello nel dormiveglia di un mattino di settembre, qualche giorno dopo aver compiuto L’alcova d’acciaio, ad Antignano. Sulle officine livornesi occupate dagli operai garrivano bandiere rosse. Ma sembravano grigie sulla bianca scarlatta risata negra del mare ispiratore. 1922 Noi vogliamo invece una letteratura che dica al lettore: infischiati di ciò che fu! Ciò che fu ha sempre torto! Scegli, trova, decidi, fai e domina ciò che sarà! Colla mia solita fecondità inesauribile e geniale io invento un nuovo genere letterario, un nuovo divertimento spirituale: il Programma di Vita, proposta allegra, multiforme, drammatica e balzante di fatti da compiere, di emozioni da provare e di spasimi da godere giocondamente con una centuplicata fede nella bellezza della vita. Aumentate le ineguaglianze umane! Scatenate dovunque e esasperate l’originalità individuale! Differenziate, valorizzate! Sproporzionate ogni cosa! Imponete la varietà nel lavoro! Ad ogni uomo ogni giorno un mestiere diverso. Liberate i lavoratori dalla massacrante monotonia dell’identico lavoro grigio e dell’identica domenica rossa. (...) Distruggete, annientate la politica che opaca ogni corpo! 1922 1923 1924 Vittorio Veneto e l’avvento del fascismo al potere costituiscono la realizzazione del programma minimo futurista. Questo programma minimo propugnava l’orgoglio italiano, la fiducia illimitata nell’avvenire degli italiani, la distruzione dell’impero austro-ungarico, l’eroismo quotidiano, l’amore del pericolo, la violenza riabilitata come argomento decisivo, la religione della velocità, della novità, dell’ottimismo e dell’originalità, l’avvento dei giovani al potere contro lo spirito parlamentare, burocratico, accademico e pessimista. Il Futurismo italiano, tipicamente patriottico, che ha generato innumerevoli futurismi esteri, non ha nulla a che fare con i loro atteggiamenti politici, come quello bolscevico del Futurismo russo divenuto arte di Stato. 1925 non i t e o p i v o u re n a c fi i r o l ng u i e g e i r r t a l l a e v d i r te ...) A ( . a c i o r e à Se mi vede t i i n s a o v r o e i n g e i t g s a e qu i un à t i r b e l e c a nl attribuitem l e e r r d o e c t t n e o v c e a l sul di un e r o r r e t l it come me i ro e e v r e o t r u o c l l n i i o o son bber o e i r t é o h p c i i t o e p o i p rm ume e l d o a v c o c t a s e ò u u q p to in n e s e r i. t p za. Ciò non t i e v n i o r i a ò i M . c r T o F. .) Pe . . m ( i . s s o i e n n a a v t o e i co ti il g s i r u t u f i t e o fra i nuovi p 1927 E T R O M A L L E D E R O IL CU O D N O C E F O V O U N U E’ 1927 1929 Questo nostro «Primo dizionario aereo Italiano» è anche il primo Dizionario Aereo che appare nel mondo mentre si inizia l’era del volo e va sorgendo il linguaggio aereo caratteristico delle nuove generazioni. o d u n e r o t i r e g g l su I o m e r v i V . i r o t i r e g g u s ù i p o m a i l g Non vo , e z n e d u r p a z n e s , i l g i s n o c a z n e s meglio . o t t i r c s à i g l i a z n e s e o t t a f à i g l i senza 1929 1930 Concludendo: questi Programmi di Vita con Varianti a scelta velocizzeranno, alleneranno alla simultaneità, sprovincializzeranno lo spirito del lettore con una sana ginnastica extralogica, e lo rinvigoriranno di ottimismo artificiale, divertendolo. , d a d i c o l e v a l e d Marinetti, el dio non ha freia!... 1931 1931 1939 In questo romanzo futurista ho voluto realizzare: 1. Una anatomia della morale con un accurato sezionamento degli orli vivi ed elastici del male. 2. Una elettrochimica dell’Amore osservato in molte coppie di pile elettriche umane. 3. Una psicologia degli aeroplani ed un primo impiego del Dizionario Aereo Marinetti Azari per elogiare l’aviazione. 1932 Contrariamente alle critiche lanciate e a quelle prevedibili, la rivoluzione cucinaria futurista (...) si propone lo scopo alto, nobile ed utile a tutti di modificare radicalmente l’alimentazione della nostra razza, fortificandola, dinamizzandola e spiritualizzandola con nuovissime vivande in cui l’esperienza, l’intelligenza e la fantasia sostituiscano economicamente la quantità, la banalità, la ripetizione e il costo. Questa nostra cucina futurista, regolata come il motore di un idrovolante per alte velocità, sembrerà ad alcuni tremebondi passatisti pazzesca e pericolosa: essa invece vuole finalmente creare un’armonia tra il palato degli uomini e la loro vita di oggi e di domani. 1932 1933 e r a g e l i d à t i c lo e v o r o l a l l e n i r b b e è . o i o c , m i i e n n a ’ a t d l i u t a m t i s i e i m i t a z z i l a Sono poemi s c o l ù i p e i m i t n i ù i p i a o s r e v i l’un 1934 A T S I R U T ISMO FU NATUR L’incretinimento e l’anchilosi prodotti dai lunghi bridge affumicati e dalle parole incrociate sono altrettanto deleteri quanto il ruralismo bovino opaco scontento e invidioso. Queste immobilità vegetative poco umane deteriorano muscoli e facoltà cerebrali ingobrandoli di sovrapposizioni parassitarie come la sporcizia e la nostalgia, mantenendo d’altra parte l’antigienica pigiatura urbanistica 1935 n e m a g e io sfr o u c i d m o a c r s t a s c e l r to ro i o t n m o o c g e n i e nta ti t e temp t e l i e a i c m i r m p a i e o l acc e tr i ee r i h e c c c n s a a i i u p o g u telo r v e u i a i s m m l m r e e e l e d t i t t o nta bba ente e a c d Contr s o i e r g t d g s n a o a oo ran inc g m e n r e i l b i a u o r g u u t t u oi na to l c n i a r m p r o a s c i à ti t o r s s e a n d i e m u i m g m i m io t ciar bo i u n r o b n i e d s i hi uo p C o e n a i s a b p a b t m a n a a te ra ev a h u c t i a b l u t o r i t lamenti d o il più forte con i o i o i o n So vai e v o d à r precise 1936 Questa plastica murale che ha avuto un suo nuovo mondo polimaterico nettamente futurista sostituisce la pittura e la scultura. Non può essere ospitata nelle esposizioni d’arte pura, realizza l’arte-vita, arricchendo la giornata e la notte dell’uomo con un’esaltante e continua sintesi della radiosa civiltà meccanica. 1937 Con precisione lo pensai e scrissi in parte sotto il fuoco di molte mitragliatrici abissine imprecise mentre Menin disegnava sulla carta fragori odori colori. (...) Quasi tutti gli scrittori subendo più o meno l’influenza mondiale delle nostre parole in libertà e agilità parolibere hanno riconosciuto che fuori dalla sintassi e senza punteggiatura con la varietà di tempi dei verbi e l’aggettivo-atmosfera si ottiene la presenza poetica simultanea dei simultanei stati d’animo d’oggi e di domani. 1937 a z n a t s a b b à l a i n d o l a n ’ l l o r e u d d o o e v i m n o u e ’ t l t a o l n r o i So l g i m l o c o t a t t a l l a é h c latteo ben 1938 ia s e o p i d ie c e p s a n Esiste u a ll a a ic n e m o d a ll e romantica d e r r o p p a r t n o c a n quale bisog o m is n ia id t o u q l e d ia una poes . c c e o ic id r iu g e r ie n io g a r e r o t a r a o ic im metallurgico ch Da un po’ di mesi si delineavano in Italia le prime avvisaglie di un movimento razzista ed antiebraico. Credo che fosse dell’epoca o giù di lì un grottesco manifesto di alcuni sedicenti scienziati italiani che avevano scoperto la razza italiana, suscitando l’ilarità della Francia, dell’Inghilterra e dell’America del Nord. Già nell’ottobre del 1937 sul n. 108 di «Artecrazia», Mino Somenzi in un articolo dal titolo Hitler e noi aveva violentemente preso di petto le teorie naziste sulle origini semitiche dell’arte moderna e di avanguardia in generale e futurista in particolare. Marinetti sempre su «Artecrazia» nel dicembre 1937 e dopo la sua venuta in Egitto aveva affiancato e sorretto la reazione dei futuristi alle sciagurate campagne razziste che trovavano poca eco nel popolo nonostante la grancassa e i tromboni di un’orchestra di scrittori falliti. La reazione di Marinetti e dei futuristi fu sommersa dalla realtà. Nel novembre del 1938 apparve sulla «Gazzetta Ufficiale» la legge che sanzionava e tramutava in realtà l’invenzione della razza italiana e le misure antisemite contro gli italiani di «razza ebraica». (Nelson Morpurgo) 1939 e e l a i t s e b . . a . l e t o r n t e n d o a c c e a d tt e e r i a d t a is t c a fi s a s r a g p o i p i s t r e e v n i o i d z o r lu b o i l v i l r e a d n e u n o o i i z z i e n i c n Io o c e t n a e s u na a z z e l l e b a t i p u t s a d n e p tu te s a a l m a e f f n a r i i n n fi a m de n e o m c o a c l r ò a e p r al p a o t e s s Chi la c e o r r p a o n t u s e o pr o c a l s r e e r f c s e o n n a p n u Per co e r e g n i r st i d o n o d u l l a n i che s’i m m e f a l l be i d a d o s e carn 1940 1941 o l fi i t n a a c i t a m e t a m è a a r c t i t s a o t s i t n La n a a c i g e l o l l i e t d n sofica a uoco d’artifizio e f r e b t e n n e e i t e l l e cosc n i t n a z z i u g i s e t a ipo z n e i c s a t i n o dell’att Date le esigenze d’immediatezza drammatica da campo di battaglia le pagine dei nostri romanzi sintetici futuristi e specialmente le pagine dei quotidiani fusi o dialoganti colla radio saranno paragonabili a urbanismi futuristi i cui avvisi luminosi marcianti in alto spingono il lettore verso altre piazze-pagine altri libri altre azioni altri voli sopra-marini e stratosferici. 1942 1942 Questo è il libro di uno specialista. Sono infatti l’unico poeta specialista di guerre moderne. Fra gli scrittori poeti o prosatori che per occasione sentimento o destino si sono occupati di battaglie sono il solo che se ne è occupato da futurista cioè da innamorato del fenomeno cosmico Guerra considerato non come cosa orrenda ma come sola igiene del mondo. Da futurista convinto che la guerra sia una inesauribile ispiratrice di poesia. 1943 o o m s i r u ut F l e d r u n p u i a d r i r p i o d s Ri o z n o z a a t s i t a s s à. t pa i r c o i d e m i d o istm 1944 i l i c u f a z n e s e r e att ri b b i l m i o t c s e o u m q e r o t t o n p a t l o tti s o z o z Come m a a i M b a b d A a t e t b a l u s i t a né bom p .. . m o a t t t s e p e l ii on i c z r a a i z v z a ’ a r d o c r e p zo n e s o N e O futuristi che invocaste trent’anni fa un’ardente alata repubblica originale pregate il buon Gesù che largisca nella strozza del nemico un buon pesce d’aprile a superdentata lisca e nel mio stremato corpo di volontario del fronte russo l’indiscusso lusso di una buona salute sul campo. 1945 o n o s e m o c o d n o m i v r a n g e s a i n s i e a o d p a o l r l e u a n a o n h u n i o d o r Io n a f e o m s i n a i d i t o u q i n g o di . o i z a p s o p m e t i r fuo