Sistema di gestione integrata dei rifiuti in Loc. Scala Erre
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Sistema di gestione integrata dei rifiuti in Loc. Scala Erre
COMUNE DI SASSARI Settore Politiche ambientali e Verde pubblico Servizio Tutela dell'Ambiente Sistema di gestione integrata dei rifiuti in Loc. Scala Erre • Attività: “Discarica che riceve più di 10 tonnellate al giorno o con una capacità totale di oltre 25.000 tonnellate (punto 5.4 dell’All. VIII Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006)” con annessi “Impianti per l'eliminazione dei rifiuti non pericolosi quali definiti nell'allegato II A della direttiva 75/442/CEE ai punti D 8, D 9 con capacità superiore a 50 tonnellate al giorno (p.to 5.3 dell’All. VIII Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006)” • Titolare: Comune di Sassari • Sede legale: Palazzo Ducale, P.zza del Comune 3 – 07100 Sassari SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI SITUATO NEL COMUNE DI SASSARI – LOC. “SCALA ERRE” 1 SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI SITUATO NEL COMUNE DI SASSARI – LOC. “SCALA ERRE” 2 1 Inquadramento territoriale Il complesso in oggetto si trova nel Comune di Sassari, in località Scala Erre, di cui alla Tavoletta Canaglia II NO del Foglio 179 della Carta Topografica dell’IGM. Di seguito i dati dell’area: Numero del foglio: 28 (Comune di Sassari – Sezione Nurra); Mappali: 75/76/80/81/206/208/210. Inquadramento territoriale: zona G nel PRG; zona G, sottozona 4.1.1. (infrastrutture legate ai cicli ecologici, discariche RSU) nel PUC adottato con Delibera di Consiglio Comunale n.52 del 27/7/2011; Superficie totale: 245.169 mq. Nell'area in cui sorge l'impianto non sono presenti vincoli idrogeologici, urbanistici, archeologici, né esistono o sono in programma parchi e riserve naturali. La tipologia dell’area è quella tipica di una ex cava d’argilla. Il nucleo urbano più vicino all’impianto è rappresentato dalla borgata di S. Nicola, che si localizza a circa 4 km a nord-ovest del sito. L'altro centro abitato nelle vicinanze è Canaglia, che dista 6 km. L’area in oggetto è ubicata lungo la SP 34 (vecchio tracciato) Porto Torres - Pozzo S. Nicola - Stintino, all’incrocio con la variante per l’abitato di Canaglia. L’area è servita da una rete viaria asfaltata, che la collega ai principali centri della zona, rappresentata dalla SS 131, dalla SP 42 (Strada dei Due Mari) e dalla SP 34. 2 Generalità sul complesso IPPC Il Complesso IPPC è costituito da: • un impianto di discarica controllata (Codice IPPC: 5.4) già esistente; • un impianto di pre-selezione/biostabilizzazione del rifiuto indifferenziato (CER 200301) (Codice IPPC: 5.3) già esistente; • un impianto per la produzione di compostaggio di qualità (Codice IPPC: 5.3) in fase di realizzazione. Nella pagina seguente viene riportata l’immagine aerea del sito di Scala Erre. Per la suddivisione della discarica per moduli e la localizzazione degli impianti di selezione/biostabilizzazione e di produzione di compost di qualità si rimanda alle tavole allegate. • Impianto di discarica Il progetto generale, redatto nel 1995, prevedeva la costruzione di nove settori per una volumetria complessiva di 1.918.000 mc al netto della copertura finale. Tale progetto negli anni ha subito una serie di modifiche (i moduli sono diventati 10 perché il modulo 6 in parte ha dato origine al 3/bis), mantenendo comunque la configurazione originale. Anche rispetto all'AIA n° 1 del 22/9/2008 la Provincia ha rilasciato l'autorizzazione per alcune modifiche non sostanziali con l'incremento delle volumetrie dei moduli 6 e 3bis senza aumento della capacità complessiva già autorizzata. Di seguito viene riportato uno specchietto esplicativo delle volumetrie del progetto originale, dello stato autorizzato con l'AIA n° 1 del 22/9/2008 e dello stato attuale: SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI SITUATO NEL COMUNE DI SASSARI – LOC. “SCALA ERRE” 3 Settori Progetto Settori generale(m3) attuali 1 225.318,82 2 205.712,94 3 210.821,18 3bis 0,00 Situazione AIA 1/2008 Situazione attuale Superfici (m2) Provvedimento 1 172.000,00 172.000,00 17.085,00 AIA n° 1 del 22/9/08 2,3 486.084,00 486.084,00 30.305,00 AIA n° 1 del 22/9/08 3bis 110.740,00 125.033,00 7.640,00 Prot. 22134 del 19/5/11 4 222.037,64 4 292.699,64 203.320,51 19.677,00 Ancora non autorizzato 5 239.124,71 5 310.350,49 310.350,49 20.373,00 Prot. 5551 del 8/2/11 6 265.632,94 6 98.733,42 173.819,55 9.259,00 Prot. 51008 del 29/11/10 7 142.204,71 7 130.875,06 130.875,06 7.252,00 AIA n° 1 del 22/9/08 8 206.680,00 8 237.163,51 237.163,51 14.660,00 AIA n° 1 del 22/9/08 9a 200.467,06 9/a 79.353,88 79.353,88 9.254,00 AIA n° 1 del 22/9/08 1.918.000,00 1.918.000,00 135.505,00 Totale 1.918.000,00 Sito di Scala Erre Area occupata dagli impianti di pre-trattamento/biostabilizzazione e compostaggio di qualità La coltivazione della discarica avviene, nell’ambito del settore in esercizio, per zone di ridotta dimensione in modo da ridurre al minimo la superficie dei rifiuti esposti agli agenti atmosferici; indicativamente le zone di scarico hanno una cubatura utile compresa tra 500 e 600 mc e si sviluppano su una superficie di circa 300 mq. Nell’ambito di ogni zona di scarico, i rifiuti sono stesi per strati successivi, man mano compattati e rullati e con pendenza massima di 15° SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI SITUATO NEL COMUNE DI SASSARI – LOC. “SCALA ERRE” 4 sull’orizzontale. Al termine di ogni giornata, i rifiuti sono protetti dagli agenti meteorici attraverso una copertura costituita da uno strato di circa 20 cm di materiali ad elevata permeabilità, provenienti da scavi in cantiere o, più raramente, conferiti dall’esterno. La ghiaia utilizzata a protezione delle sponde e nei pozzi proviene da cantieri esterni. Una volta raggiunta la quota prevista di abbancamento dei rifiuti si provvede a coprire il banco con uno strato di circa 30-50 cm di terreno a bassa permeabilità (copertura temporanea), che viene costipato e conformato in modo da evitare i ristagni e facilitare l’allontanamento delle acque meteoriche dall’area. Sia che si tratti degli strati intermedi che di quello finale, si mantengono coperti anche i fronti di scarico dei rifiuti e le aree perimetrali in modo da assicurare il confinamento del banco. • Gestione del percolato, delle acque di processo e dei reflui Ogni settore della discarica (tranne il 6° il cui percolato viene convogliato nel pozzo di raccolta del modulo 3 bis) è dotato di un sistema indipendente di drenaggio e captazione del percolato costituito da strati drenanti (5 cm sabbia e 45 cm ghiaia di pezzatura variabile tra 16÷32 mm) posti sul fondo della discarica a contatto con il sistema di impermeabilizzazione, e da tubazioni opportunamente fessurate che raccolgono il percolato e lo convogliano nei pozzi di raccolta. Da questo punto il percolato, tramite pompe appositamente alloggiate all'interno dei pozzi, viene estratto regolarmente con un flusso variabile dai 4 ai 7 mc/h. Le pompe entrano in funzione quando il battente del percolato raggiunge un'altezza di 0,5 m dal fondo. Una volta estratto dai pozzi, il percolato viene inviato, tramite tubazione, alle vasche presenti in loco ubicate lungo la fascia perimetrale sul lato est, costituite dalle seguenti unità: - pozzetto di carico in testa all’impianto; - misuratore di portata; - vasca di lagunaggio anaerobico (vasca V1); - vasca di lagunaggio aerato (vasca V2); - pozzetto di carico; - vasca finale di accumulo e lagunaggio facoltativo (vasca V3). Le quantità giornaliere sono molto variabili in funzione soprattutto delle precipitazioni. Il capo impianto gestisce tale sezione sulla base della propria esperienza e chiama il soggetto a cui è affidato il servizio di raccolta e trasporto all'impianto di depurazione del Consorzio Provinciale Industriale (già CASI). Inizialmente tale impianto prevedeva, oltre al pretrattamento aerobico/anaerobico su descritto, anche un sistema di filtri adsorbenti a carboni attivi posti in serie, che non è però mai stato utilizzato poiché non ritenuto vantaggioso dal punto di vista economico. Il CASI, infatti, non si è dimostrato disponibile ad applicare un costo inferiore nel caso di abbattimento di BOD e COD. Nel 2011 (si veda a tal proposito la relazione annuale trasmessa con nota prot. 48384 del 27/4/2012) è stato disattivato il comparto aerobico dell’impianto in quanto, nella vasca 2 destinata a questa fase del trattamento, è stata riscontrata un'eccessiva produzione di schiume e uno sviluppo di aerosol non compatibile con le condizioni di sicurezza igienico sanitarie. Oltre a ciò è da segnalare la difficoltà di mantenere in attività la biomassa (microrganismi) nonostante i ripetuti inoculi di fanghi attivi. Di conseguenza è rimasta attiva la sola fase anaerobica ed entrambe le vasche 1 e 2 sono state dedicate a tale funzione. SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI SITUATO NEL COMUNE DI SASSARI – LOC. “SCALA ERRE” 5 A seguito della realizzazione e dell'avvio dell'impianto di pre-trattamento si sono prodotte le acque di processo, di umidificazione dei biofiltri e di dilavamento che, previ accordi con la Provincia di Sassari, sono state convogliate in tali vasche. Le due tipologie di rifiuti liquidi prodotti, percolato e acque di processo, sono codificabili rispettivamente coni i CER 190703 (percolato di discarica non contenente sostanze pericolose) e 161002 (soluzioni acquose di scarto non contenente sostanze pericolose). Alla luce di quanto suesposto, si ritiene utilizzare le vasche V1, V2 e V3 come serbatoi di accumulo/miscelazione e configurare tale gestione di rifiuti come Raggruppamento preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti D1 e D12 (operazione D13 di cui all'All. B alla Parte IV del D.Lgs. 152/2006). A seguito della miscelazione dei due flussi di rifiuti liquidi non pericolosi si genera un unico rifiuto liquido a cui viene attribuito il CER 190703 (percolato di discarica). • Captazione biogas Il sistema di estrazione del biogas dei settori già realizzati viene effettuato tramite drenaggi orizzontali, posizionati a diverse quote all’interno dell’ammasso di rifiuti, e pozzi perimetrali della zona di deposito, posizionati sulle sponde dei settori, realizzati durante le fasi di riempimento dei settori in esercizio. La captazione lungo i pendii ed i tratti orizzontali permette di ridurre le emissioni di biogas durante l’esercizio e quindi gli effetti negativi (soprattutto odori). Nel settore 1 (l’unico in fase di post-esercizio) sono presenti anche pozzi verticali di captazione del biogas realizzati a riempimento ultimato mediante trivellazioni. Il sistema di captazione disposto sulle sponde è collegato, mediante la rete di trasporto perimetrale, alla stazione centrale di aspirazione esistente, ubicata sul lato est dell’area di Scala Erre, da cui poi il biogas viene inviato, tramite tubazione, alla combustione in torcia. L’impianto di combustione del biogas è costituito dai seguenti componenti: - rete di raccolta; - sistema di aspirazione; - torcia di combustione; - sistema di controllo e sicurezza. Nel frattempo è stato individuato il promotore finanziario per la realizzazione dell'impianto di recupero energetico del biogas di discarica il cui progetto definitivo è stato approvato con Delibera G.C. n. 209 del 13/7/2011. Tale progetto prevede: • la perforazione di 58 pozzi nei settori 1, 2, 3, 3 bis, 7, 8 e 9a; i vari pozzi saranno collegati a 6 sottostazioni da dove partiranno i collettori che convoglieranno il gas all’impianto di estrazione e cogenerazione; • la posa in opera di una torcia con una di portata doppia per garantire una ottimale aspirazione e combustione del biogas (l'attuale torcia verrà mantenuta come sistema di emergenza); • l’utilizzo di un motore-cogeneratore di ultima generazione DEUTZ MWM con resa attorno al 41% e garanzia di funzionamento che supera le 8000 ore annue; • l’utilizzo di un postcombustore VOCSIBOX per controllare e minimizzare le emissioni in atmosfera ed abbattere il monossido di carbonio. L’impianto sarà realizzato interamente con container insonorizzati e coibentati, sia per il posizionamento del motore che per l’allestimento di un area officina-magazzino e di un ufficio; SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI SITUATO NEL COMUNE DI SASSARI – LOC. “SCALA ERRE” 6 inoltre il funzionamento dell’intero impianto sarà a completa esecuzione automatica con telecontrollo. Per quanto riguarda la gestione ed il monitoraggio dell’impianto di captazione, estrazione ed utilizzazione del biogas, ciò avverrà tramite un sistema computerizzato con software di supervisione in ambiente WINDOWS; tramite la linea telefonica sarà possibile controllare il funzionamento dell’impianto a distanza ed una volta collegatisi via computer all’impianto in esame, si potrà entrare nel menù di gestione del gruppo e così verificare il funzionamento dell’intero impianto controllando i vari parametri. Si potranno inoltre immettere nel software di gestione, più numeri telefonici, in modo che vengano contattate automaticamente più persone in caso di malfunzionamento e/o fermo motore o parametro fuori limite, per avere una immediata reperibilità anche per le ore non presidiate dell’impianto. Il collegamento alla rete pubblica di distribuzione della corrente elettrica sarà attuato attraverso la realizzazione di un apposita cabina, dalla quale verrà immessa in rete la corrente prodotta secondo le modalità che verranno concordate con il gestore della linea pubblica. Inoltre il cogeneratore TCG 2020 V20, con una potenza elettrica di 2000 kW, sarà predisposto per l’inserimento di scambiatori di calore lungo il circuito dell’acqua di raffreddamento del motore e lungo il circuito del gas di scarico, in vista di un futuro utilizzo dell’energia termica prodotta. Per quanto concerne i settori 5 e 6, poiché si prevedeva la modalità di gestione semiaerobica, non era previsto un sistema attivo di captazione del biogas durante la fase di coltivazione della discarica, ma la sola realizzazione di pozzi di captazione centrale, realizzati in fase di esercizio in modo da interessare il volume dei rifiuti per l’intera profondità. Al momento attuale, nel recepire le indicazioni della Regione, della Provincia e dell'ARPAS, è stato chiesto alla Ditta che si è aggiudicato il project-financing di prevedere la captazione del biogas anche nei moduli 6 (esaurito), 5 (in esercizio) e 4 (da realizzare). Verranno trasmessi gli elaborati esecutivi con le modifiche richieste non appena disponibili. Si ipotizza che i lavori avranno inizio entro la fine dell'anno in corso. • Impianto di pre-selezione e trattamento biologico del rifiuto indifferenziato Tale impianto, realizzato in un’area adiacente alla discarica, ha una potenzialità di 244 t/giorno (73.200 t/anno). L'impianto è così composto: trituratore; deferrizzatore; vaglio a dischi; pressa oleodinamica orizzontale; platea insufflata; biocelle per biostabilizzazione controllata; sistema di aerazione; biofiltri. All'interno del capannone è possibile individuare le seguenti sezioni: - Sezione di conferimento: I rifiuti conferiti nell’impianto, effettuate le operazioni di pesatura, vengono scaricati in un'area dedicata alla ricezione, costituita da un basamento in c.a., con sagomatura del fondo in pendenza verso il punto dove è ubicato il pozzetto per la raccolta del percolato eventualmente prodotto, dal quale viene poi immesso tramite tubazione interrata. La SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI SITUATO NEL COMUNE DI SASSARI – LOC. “SCALA ERRE” 7 lavorazione dei rifiuti conferiti avviene in due turni di 6 ore, con movimentazione e trattamento dell’intero quantitativo conferito. - Sezione di selezione: Il trasferimento dei rifiuti dall'area di ricezione alla tramoggia di carico del trituratore aprisacchi avviene per mezzo di pala gommata. Sul nastro trasportatore è posizionato un deferrizzatore a nastro, per la separazione della frazione metallica che viene depositata in un cassone. Per le operazioni di selezione un vaglio a dischi alimentato tramite nastro trasportatore in gomma separa la frazione fine da quella grossolana. - Sezione di ossidazione: Il sottovaglio prodotto viene trasferito sulla platea insufflata fino al raggiungimento del quantitativo necessario per l'alimentazione di una biocella all'interno della quale avviene la biostabilizzazione prima del conferimento in discarica. - Sezione di compattazione: Un ulteriore nastro trasportatore convoglia infine la frazione secca (ovvero il sopravaglio con pezzatura superiore a 80 mm) alla pressa per la sua riduzione volumetrica ed il successivo trasferimento in discarica fino all’eventuale futuro utilizzo in un termovalorizzatore. Allo scopo di impedire la fuoriuscita di odori dalla zona di conferimento e di pretrattamento dei rifiuti, il capannone è mantenuto in costante depressione e l’aria aspirata è convogliata ad un sistema di trattamento costituito da due biofiltri. In uscita dall'impianto si avranno tre flussi: • sottovaglio biostabilizzato (CER 190503: compost fuori specifica); • sopravaglio (CER 191212: rifiuti – compresi materiali misti – prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti); • rifiuti separati dal deferrizzatore (CER 190501: parte dei rifiuti urbani e simili non compostata, nel caso in cui il ferro separato risulti molto contaminato da frazioni estranee, oppure CER 191202 se il materiale risulta poco contaminato da frazioni estranee). • Impianto di produzione di compost di qualità La Sezione di compostaggio di qualità, in fase di realizzazione, provvederà al trattamento biologico della sostanza organica da raccolta differenziata (FOP), con potenzialità di 40 t/giorno (12.000 t/anno) e sfalci e potature per una capacità di 5.000 t/anno (16,7 t/giorno). All'interno dell'impianto è possibile individuare le seguenti sezioni: - Sezione di conferimento: Tale area è dimensionata per ricevere la FORSU per tre giorni consecutivi, tuttavia si deve prevedere una lavorazione continua delle matrici organiche per la preparazione della miscela verde/FORSU per evitare la formazione di odori. In questa zona una pala gommata trasferisce le biomasse dall’area di accumulo alla tramoggia di carico, munita di rompisacchi. - Sezione di pre-trattamento: Il materiale strutturante è caricato nel trituratore da una pala gommata in movimento, e viene poi trasferito nella zona di miscelazione, sempre per mezzo di una pala gommata. Questa operazione è particolarmente importante al fine di incrementare il più possibile la superficie esposta all'attacco dei microorganismi che presiedono ai processi di fermentazione intensiva e per garantire la massima omogeneità possibile dei diversi materiali di partenza ed una buona aerazione della massa. Inoltre avviene una selezione per eliminare i materiali di disturbo più grossolani. - Sezione di ossidazione: Dopo la miscelazione, il materiale possiede una pezzatura media di 50 mm e può essere trasferito nelle biocelle mediante pala gommata. All'interno delle biocelle avviene la prima fase di stabilizzazione in condizioni controllate. SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI SITUATO NEL COMUNE DI SASSARI – LOC. “SCALA ERRE” 8 - Sezioni di maturazione: Il materiale in uscita dalle biocelle viene trasferito, sempre tramite pala gommata, alla fase di maturazione, dove resterà per circa 3 settimane e quindi alla seconda fase di maturazione. La fase di prima maturazione avverrà in un'area mantenuta in leggera depressione al fine di evitare la possibilità di scambi d’aria con l’esterno e dunque le fuoriuscite di esalazioni maleodoranti. Durante ambedue le fasi di maturazione il materiale verrà rivoltato per mezzo di una macchina rivoltatrice, al fine di favorire il massimo contatto dello stesso con l’aria circostante. - Sezione di raffinazione: terminata la doppia fase di maturazione il materiale può essere vagliato ed infine stoccato fino al suo utilizzo. Da questo processo si otterranno tre tipologie di materiale: • Il compost maturo; • Un sopravaglio intermedio, grossolano, che verrà utilizzato come materiale di struttura e quindi reimmesso nel ciclo di lavorazione; • Un sovvallo leggero, costituito essenzialmente da plastiche o altri materiali leggeri, che sarà inviato a discarica (CER 190503 Compost fuori specifica). Il compost maturo verrà poi stoccato sull’idonea superficie esterna, in attesa di essere venduto o utilizzato a seconda degli usi previsti. 3 Materie prime impiegate Le “materie prime” in ingresso al complesso IPPC sono costituite fondamentalmente dai rifiuti. • Impianto di discarica Di seguito l'elenco dei rifiuti per i quali è richiesta l'autorizzazione al conferimento: Codice CER 02 0201 020103 0203 020304 0205 020502 0207 020701 Descrizione del rifiuto RIFIUTI PRODOTTI DA AGRICOLTURA, ORTICOLTURA, ACQUACOLTURA, SELVICOLTURA, CACCIA E PESCA, TRATTAMENTO E PREPARAZIONE DI ALIMENTI Rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, selvicoltura, acquacoltura, caccia e pesca scarti di tessuti vegetali Rifiuti della preparazione e del trattamento di frutta, vegetali, cereali, oli alimentari, cacao, caffè, tè e tabacco; della produzione di conserve alimentari; della produzione di lievito ed estratto di lievito; della preparazione e fermentazione di melassa scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione Rifiuti dell'industria lattiero-casearia fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti Rifiuti dalla preparazione di bevande alcoliche ed analcoliche (tranne caffè, tè e cacao) rifiuti prodotti dalle operazioni di lavaggio, pulizia e macinazione della materia prima 03 RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO E DELLA PRODUZIONE DI CARTA, POLPA CARTONE, PANNELLI E MOBILI 0301 030105 0303 030305 030307 030308 030311 Rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli e mobili segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallaci diversi da quelli di cui alla voce 030104 Rifiuti della produzione e della lavorazione di polpa, carta e cartone fanghi prodotti dai processi di disinchiostrazione nel riciclaggio della carta scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone scarti della selezione di carta e cartone destinati ad essere riciclati fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 030310 04 RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DI PELLI E PELLICCE NONCHÉ DELL'INDUSTRIA TESSILE 0402 040209 040220 040222 Rifiuti dell'industria tessile rifiuti da materiali compositi (fibre impregnate, elastomeri, plastomeri) fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 040219 rifiuti da fibre tessili lavorate 10 RIFIUTI PRODOTTI DA PROCESSI TERMICI 1012 Rifiuti della fabbricazione di prodotti di ceramica, mattoni, mattonelle e materiali da costruzione SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI SITUATO NEL COMUNE DI SASSARI – LOC. “SCALA ERRE” 9 Codice CER Descrizione del rifiuto 101213 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti 15 RIFIUTI DI IMBALLAGGIO, ASSORBENTI, STRACCI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI PROTETTIVI (NON SPECIFICATI ALTRIMENTI) 1502 150203 Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 150202 16 RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NELL'ELENCO Veicoli fuori uso appartenenti a diversi modi di trasporto (comprese le macchine mobili non stradali) e rifiuti prodotti dallo smantellamento di veicoli fuori uso e dalla manutenzione di veicoli (tranne 13, 14, 1606 e 1608) metalli ferrosi metalli non ferrosi Plastica Vetro 1601 160117 160118 160119 160120 RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE FUORI SITO, NONCHÈ DALLA POTABILIZZAZIONE DELL'ACQUA E DALLA SUA PREPARAZIONE PER USO INDUSTRIALE 19 1905 190501 190503 1908 190801 190802 190805 Rifiuti prodotti dal trattamento aerobico di rifiuti solidi parte di rifiuti urbani e simili non compostata compost fuori specifica Rifiuti prodotti dagli impianti per il trattamento delle acque reflue, non specificati altrimenti vaglio rifiuti dell' eliminazione della sabbia fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE FUORI SITO, NONCHÉ DALLA POTABILIZZAZIONE DELL’ACQUA E DELLA SUA PREPARAZIONE PER USO INDUSTRIALE carta e cartone metalli non ferrosi plastica e gomma vetro legno diverso da quello di cui alla voce 191206 prodotti tessili altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 191211 RIFIUTI SOLIDI URBANI (RIFIUTI DOMESTICI E ASSIMILABILI PRODOTTI DA ATTIVITÀ COMMERCIALI E INDUSTRIALI NONCHÉ DALLE ISTITUZIONI) INCLUSI I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA Rifiuti prodotti da giardini e parchi (inclusi i rifiuti provenienti da cimiteri) terra e roccia altri rifiuti non biodegradabili Altri rifiuti urbani rifiuti di mercati residui della pulizia stradale rifiuti della pulizia delle fognature rifiuti ingombranti 1912 191201 191203 191204 191205 191207 191208 191212 20 2002 200202 200203 2003 200302 200303 200306 200307 • Impianto di pre-selezione/trattamento biologico All'interno dell'impianto di pre-trattamento vengono conferiti solo i rifiuti aventi CER 200301 – Rifiuti urbani non differenziati. • Impianto di compostaggio di qualità Nella tabella seguente viene riportato l'elenco dei rifiuti per i quali è richiesta l'autorizzazione al conferimento all'interno dell'impianto di compostaggio di qualità Codice CER 20 2001 200108 2002 200201 Descrizione del rifiuto RIFIUTI SOLIDI URBANI (RIFIUTI DOMESTICI E ASSIMILABILI PRODOTTI DA ATTIVITÀ COMMERCIALI E INDUSTRIALI NONCHÉ DALLE ISTITUZIONI) INCLUSI I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA Frazioni oggetto di raccolta differenziata rifiuti biodegradabili di cucine e mense Rifiuti prodotti da giardini e parchi (inclusi i rifiuti provenienti da cimiteri) rifiuti biodegradabili SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI SITUATO NEL COMUNE DI SASSARI – LOC. “SCALA ERRE” 10 Codice CER 2003 200302 Descrizione del rifiuto Altri rifiuti urbani rifiuti dei mercati Nella seguente tabella sono riportate le informazioni relative alle materie prime ausiliarie. Materie prime Stato fisico Terra per ricoprimento Solido Gasolio (discarica) Liquido Gasolio (impianto di selezione/biostabilizzazione) Gasolio (impianto di compostaggio) Modalità di stoccaggio Approvvigionamento direttamente dal sito Liquido Serbatoio da 5 mc Liquido Consumo 18.130 mc/anno (anno 2011) 140.000 l/anno (anno 2011) 36.000 l/anno (proiez. anno 2012) 36.000 l/anno (anno 2013) Il serbatoio di stoccaggio, ubicato nella zona limitrofa alla palazzina uffici, è dotato di idonea struttura di contenimento grazie alla quale sia lo stoccaggio sia le operazioni di approvvigionamento possono avvenire in condizioni di completa sicurezza. 4 Risorse idriche utilizzate L’acqua è utilizzata per le seguenti attività: • servizio igienico sanitario; • lavaggio automezzi e piazzale dell'impianto; • sistema antincendio; • umidificazione filtri; • torri di raffreddamento. Il sito di Scala Erre è allacciato alla rete acquedottistica anche se al momento, a causa di un problema alla condotta idrica, si sta approvvigionando l'acqua necessaria allo svolgimento delle attività tramite il pozzo PZ4 in virtù dell'Ordinanza del Sindaco n° 4 del 19/01/2012. È stato affidato l'incarico per il rilascio dell'autorizzazione per l'utilizzo del pozzo PZ4 nelle more della riparazione della rete acquedottistica. Il consumo d'acqua specifico, a partire dall'attivazione dell'impianto di pre-selezione, è di circa 30 mc/giorno. La riserva idrica dedicata all’antincendio ha una capacità di 24 mc (3 cisterne da 8 mc ciascuna). Regolarmente viene controllato il livello della riserva e si verificano portata e pressione nel punto più lontano della rete. La realizzazione dell’impianto di compostaggio di qualità comporterà un incremento del consumo di acqua presumibilmente pari a 30 mc/g. 5 Consumi di energia elettrica L’energia viene approvvigionata da una vicina cabina di distribuzione ENEL di media tensione collocata al confine dell’area della discarica in posizione nord-est. La cabina alimenta la rete di distribuzione locale dell’impianto (potenza disponibile 800 kW). SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI SITUATO NEL COMUNE DI SASSARI – LOC. “SCALA ERRE” 11 Nel 2010 per la discarica sono state consumate complessivamente 145,19 MWh. Sulla base dei consumi dei primi due mesi del 2012, si ipotizza un consumo di energia pari a 1225 MWh/anno (1200 MWh/anno per l'esercizio degli impianti di pre-selezione, antincendio, di estrazione del percolato e di captazione del biogas e 25 MWh/anno per la palazzina uffici, l'illuminazione esterna e l'impianto di lavaggio delle ruote degli automezzi). Con l'entrata in esercizio dell'impianto di compostaggio si ipotizza un consumo di altre 1000 MWh anno. È previsto il posizionamento di un gruppo di continuità della potenza di 50 kW per garantire le condizioni di sicurezza (funzionamento della torcia ed estrazione del percolato). 6 Emissioni in atmosfera • Impianto di discarica L’unica emissione in aria di tipo convogliato presente nell’impianto di Scala Erre è quella proveniente dalla torcia di combustione del biogas. Le condizioni di funzionamento della torcia vengono monitorate in continuo. Il controllo delle emissioni avviene con cadenza mensile. Considerando una portata media trattata dall’impianto di combustione in condizioni a regime pari a 130 Nmc/ora sono stati ricavati i flussi di massa medi orari ed annuali relativi agli inquinanti ritenuti significativi. Tali flussi di massa sono ampiamente inferiori alla soglia di rilevanza indicata dalla normativa e pertanto, per ogni parametro, si evince un livello di soddisfazione (differenza relativa tra il valore misurato ed il valore limite) elevato. L’impianto di aspirazione e trattamento del biogas risulta sempre operativo, salvo sporadiche interruzioni per la manutenzione e lo spurgo delle linee di adduzione di percolati e condense. Le attuali emissioni di tipo non convogliato sono generate nell’area di coltivazione in seguito allo scarico ed abbancamento dei rifiuti, oltre che essere costituite dalle emissioni diffuse di biogas generate dal corpo di discarica. Le emissioni di biogas sono tenute sotto controllo tramite monitoraggi mensili della qualità dell’aria, eseguiti a monte ed a valle del settore in coltivazione, nella direzione del vento. Inoltre, lo stesso impianto di captazione del biogas, realizzato anche con reti orizzontali posate in fase di coltivazione della discarica, riduce le emissioni diffuse; infatti, essendo in funzione nella fase operativa della discarica, aspira il biogas di prima formazione evitandone così la dispersione nell’aria. I valori medi di emissione derivanti dalle misurazioni mensili sopraccitate sono stati confrontati con i limiti d’esposizione individuali TLV (Threshold Limit Value) ed è stato ottenuto un livello di soddisfazione elevato nel caso dei parametri anidride carbonica, H2S, H2,ammoniaca, metano, Ossigeno, COV e mercaptani. Gli odori, che si possono sviluppare all’interno della discarica, sono riconducibili a due aspetti fondamentali: - biogas; - odori provenienti dalla movimentazione dei rifiuti. Relativamente alle molestie olfattive del biogas, il sistema integrato di captazione previsto e la combustione del biogas in torcia permette di minimizzare fino a valori trascurabili le emissioni in atmosfera, riducendo al minimo l'impatto sull'ambiente. Per quanto concerne gli odori provenienti dalla movimentazione dei rifiuti, la coltivazione procede in modo da tenere coperta la maggior SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI SITUATO NEL COMUNE DI SASSARI – LOC. “SCALA ERRE” 12 percentuale possibile del settore in esercizio e mantenere scoperta solo l’area strettamente necessaria al conferimento giornaliero dei rifiuti; inoltre, per evitare il diffondersi di eventuali odori durante la fase di coltivazione, si provvede ad effettuare una ricopertura giornaliera dei rifiuti con materiali di scavo rinvenuti nell’area della discarica, scelti tra quelli con la permeabilità maggiore. A supporto delle modalità operative accennate sopra, sono disponibili in prossimità dell’area di scarico anche pannelli con reti di altezza idonea a catturare eventuali rifiuti leggeri che si dovessero allontanare durante le fasi di scarico, stesura e compattazione. La polverosità prodotta dal transito dei mezzi sulla viabilità interna è invece assiduamente controllata tramite la bagnatura periodica delle principali vie di transito, soprattutto nella stagione calda. Per il controllo dei parametri meteoclimatici è stata installata una centralina di rilevazione ai sensi del D.Lgs 36/2003. • Impianti di pre-selezione/trattamento biologico e compostaggio di qualità Nell'impianto di pre-trattamento meccanico e biologico e nell'impianto di compostaggio non è prevista l’introduzione di nuovi punti di emissione convogliata, ma la formazione di sorgenti di emissioni diffuse provenienti dai biofiltri. Per limitare gli odori provenienti dai processi di trattamento meccanico e biologico, il processo si svolgerà in capannoni chiusi e mantenuti in depressione tramite l’aspirazione delle arie esauste le quali verranno trattate nei quattro biofiltri serviti da tre elettroventilatori per un abbattimento del carico degli odori fino al 99%. I biofiltri sono stati dimensionati in modo da garantire il rispetto dei limiti per le emissioni fissati dalla norme vigenti. La superficie dei biofiltri è di circa 1245 mq: − impianto di pre-trattamento: 540 mq circa; − impianto di compostaggio: 705 mq circa. 7 Emissioni reflui Le acque reflue hanno le seguenti provenienze: - acque provenienti dai servizi igienici a disposizione degli addetti all’impianto; - acque utilizzate per il lavaggio dei piazzali e delle ruote dei mezzi in ingresso; - acque meteoriche di dilavamento. Le acque dei servizi igienici vanno ad una fossa settica i cui reflui vengono estratti ed inviati periodicamente a smaltimento ad un impianto di depurazione. Le acque di lavaggio dei mezzi e dei piazzali vengono raccolte da una condotta ed avviate alle vasche di stoccaggio in loco dove confluisce anche il percolato estratto dalla discarica. • Impianto di discarica Le acque meteoriche di dilavamento dei settori vengono inviate al laghetto F presente nell’area dell’impianto attraverso un sistema di canalizzazione perimetrale. L’impianto non ha scarichi idrici sistematici: le acque meteoriche di dilavamento che si accumulano nel laghetto sono scaricate, secondo necessità, nella cunetta della SP 34, in virtù del permesso rilasciato dal Settore Viabilità della Provincia di Sassari del 18/2/2008. Al momento i settori esauriti sono dotati di copertura temporanea realizzata con materiali a bassa permeabilità prelevati in situ. Le acque meteoriche di dilavamento, pertanto, in tale configurazione SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI SITUATO NEL COMUNE DI SASSARI – LOC. “SCALA ERRE” 13 non vengono a contatto con il corpo rifiuti. A maggior garanzia dell'impermeabilizzazione del corpo rifiuti e, quindi, della qualità delle acque meteoriche di dilavamento, è in progetto la realizzazione della copertura provvisoria con uno strato di argilla compattato. Nei moduli 2 e 3 verrà realizzata la copertura definitiva. Con Deliberazione G.C. n. 105 del 10/4/2012 è stato approvato l'emendamento al Piano Triennale delle Opere pubbliche 2012-2014 che prevede l'inserimento dei suddetti interventi; tale emendamento è stato approvato dal Consiglio con Deliberazione n. 20 del 17/4/2012. • Impianti di pre-selezione/trattamento biologico e compostaggio di qualità I due impianti sono dotati di un sistema di gestione delle acque meteoriche di dilavamento che consente la separazione delle acque di prima pioggia, che vengono avviate alle vasche di stoccaggio, dalle acque di seconda pioggia che verranno inviate al laghetto denominato “E”. Al momento tutte le acque meteoriche confluiscono alle vasche di stoccaggio in attesa dell'impermeabilizzazione del laghetto “E” dopodiché, anche tali acque saranno scaricate, secondo necessità, nella cunetta della SP 34, in forza del permesso rilasciato dal Settore Viabilità della Provincia di Sassari del 18/2/2008. 8 Produzione rifiuti • Impianto di discarica Durante la normale gestione delle attività di discarica viene prodotto percolato di discarica (circa 12.000 ton/anno) che, una volta estratto dai pozzi, viene inviato alle vasche di stoccaggio in loco da cui viene poi inviato all’impianto di depurazione del Consorzio ASI di Porto Torres. Nella tabella sottostante si riportano le relative informazioni: Codic e CER Descrizi one Stato fisico Quantità (ton/anno) Fase di provenienza Modalità stoccaggio Destina zione 190703 Percolato di discarica liquido 12000 ton (dato riferito al 2011) Coltivazione di moduli Rifiuto liquido in vasche impermeabilizzata (V1, V2, V3) D8 - D9 In futuro si ritiene che la produzione di percolato rimarrà pressoché costante grazie alla realizzazione della copertura provvisoria / definitiva dei settori esauriti. • Impianti di pre-selezione/trattamento biologico e compostaggio di qualità La realizzazione dei nuovi impianti di trattamento meccanico e biologico comporta la produzione di rifiuti che sono gestiti secondo la normativa vigente con la compilazione di formulari e di registro di carico e scarico. Nella seguente tabella si riportano le informazioni relative: CER Descrizione Stato fisico Quantità annua prodotta 161002 Soluzioni acquose di scarto Liquido 20000 t 191212 Sopravaglio Solido 34000 t Fase di provenienza Trattam. Meccanico Trattam. Aerobico Umidificazione biofiltri Lavaggio ruote Dilavamento piazzali D8-D9 Trattamento meccanico D9 Modalità stoccag gio Opera zione interm edia Destina zione finale Vasche impermeabi lizzate D13 D8-D9 In balle -- D1 (D10/R1) SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI SITUATO NEL COMUNE DI SASSARI – LOC. “SCALA ERRE” 14 Quantità annua prodotta Fase di provenienza Modalità stoccag gio Opera zione interm edia Destina zione finale CER Descrizione Stato fisico 190503 Compost fuori specifica Solido 18000 t Bioessicazione accelerata D8-D9 Rifiuti sfusi -- D1 190501 191202 Metalli ferrosi molto contaminati Metalli ferrosi poco contaminati Solido 1200 t Trattamento meccanico D9 Rifiuti sfusi -- D1 R4 Come si evince dalla tabella, la quantità di rifiuti prodotti è costituita per larga parte dal sopravaglio che, per le sue caratteristiche, potrebbe essere recuperata inviandola a termovalorizzazione (R1/D10). Gli altri rifiuti prodotti sono i seguenti: CER Descrizione Stato fisico Quantità annua prodotta 200304 Fanghi delle fosse settiche Liquido 12000 kg 130205 Scarti di olio minerale per motori Liquido 400 kg 160601 Batterie al piombo Solido 700 kg 160107 Filtri olio motore Solido 100 kg 150203 Stracci, filtri aria Solido 100 kg Per quanto concerne le ultime due tipologie di rifiuti non esistono dati storici poiché hanno iniziato ad essere prodotti con l'entrata in esercizio dell'impianto di pre-trattamento. Con l'avvio dell'impianto di compostaggio presumibilmente raddoppieranno. Tali rifiuti vengono depositati all'interno di contenitori a norma, sistemati in un'area delimitata sui quattro lati, impermeabilizzata ed opportunamente segnalata. La copertura di tale area, resasi necessaria per evitare la formazione di percolati, è stata autorizzata dalla Provincia con provvedimento prot. 12527 del 29/3/2012. 9 Emissioni al suolo Le emissioni al suolo potenzialmente generabili dall’impianto in oggetto possono essere così individuate: - eventuali infiltrazioni nel suolo di percolato per mancata tenuta del sistema impermeabilizzante della discarica; - eventuali infiltrazioni nel suolo di percolato, per mancata tenuta dei pozzetti di raccolta e delle vasche di stoccaggio; - eventuali infiltrazioni nel suolo di sostanze contaminanti varie (quali gasolio, oli lubrificanti, altre) per sversamenti da contenitori fuori terra o nell’ambito di attività di movimentazione; - eventuali infiltrazioni di biogas nel suolo, per mancata tenuta impermeabilizzazione e malfunzionamento del sistema di aspirazione. del sistema di Tali fenomeni sono generalmente legati ad eventuali carenze o ad eventi accidentali in fase realizzativa, di esercizio o di post-esercizio della discarica ed in questi casi si attiva la procedura prevista per la gestione delle emergenze ambientali. SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI SITUATO NEL COMUNE DI SASSARI – LOC. “SCALA ERRE” 15 Al fine di evitare il rischio di infiltrazioni da percolato, in fase di costruzione, i vari settori della discarica sono stati impermeabilizzati con adeguati sistemi; inoltre l’estrazione regolare del percolato mediante pompaggio, consentendo di mantenere sul fondo del corpo della discarica un battente di percolato inferiore a 50 cm, conferisce una maggiore stabilità al corpo della discarica, riduce il carico piezometrico e, quindi, gli eventuali moti di infiltrazione del percolato verso il sottosuolo ed elimina la possibilità di fuoriuscite di percolato dagli argini perimetrali. La rete drenante superficiale consente una regimazione delle acque superficiali tali da evitare fenomeni di inquinamento del suolo. Il monitoraggio delle acque di falda attraverso i pozzi a monte e quelli a valle della discarica consente l’individuazione di eventuali presenze o incrementi delle concentrazioni di inquinanti imputabili all’attività della discarica. Nella seguente tabella sono riportate le informazioni relative ai pozzi di monitoraggio presenti nel sito e già oggetto di monitoraggio N° pozzo PZ1 PZ2 PZ3 PZ4 PZ5 PZ6 Localizzazione monte valle valle monte valle valle Coordinate Gauss-Boaga Est Nord 1 439 732,430 4 518 367,300 1 439 735,810 4 518 369,400 1 439 735,690 4 518 370,270 1 439 540,580 4 518 565,700 1 439 735,430 4 518 370,770 1 439 733,680 4 518 371,640 Quota media m slm) 43,3 43,6 38,8 6,3 6,7 13,3 Falda intercettata superficiale superficiale superficiale Profonda Profonda Profonda Con riferimento agli accordi assunti durante l'incontro tenutosi negli Uffici della Provincia in data 18/4/2012, si è deciso di tenere monitorati tutti i pozzi suelencati e di assumere quali veramente significativi quelli intercettanti la falda profonda (PZ4, PZ5 e PZ6). Quanto sopra nell'ipotesi che la fenestratura dei suddetti pozzi sia nel fondo e non riguardi, invece, tutta la lunghezza. È stato chiesto alla Società che gestisce la discarica di effettuare una videoispezione per verificare il posizionamento della fenestratura nei pozzi profondi. Verranno comunicati gli esiti di tale indagine non appena disponibili. Con riferimento alla prescrizione di cui al punto 12 dell'art. 6 dell'AIA 1/2008, si propone l'inserimento nel Piano di Monitoraggio e Controllo di due dei pozzi realizzati nel corso dello Studio dell'idrogeologia del sito commissionato all'Università di Sassari. Di seguito le informazioni relative ai due pozzi: N° pozzo CS1 CS4 Localizzazione monte valle Coordinate Gauss-Boaga Est Nord 1 439 510,000 4 217 991,000 1 439 552,000 4 518 700,00 Falda intercettata profonda profonda 10Certificazioni ambientali La titolarità è in capo al Comune di Sassari che non è certificato. La gestione della discarica è affidata all’ATI Riccoboni S.p.A. – Dott. Mario Ticca s.r.l. il cui capogruppo Riccoboni S.p.A. è certificato ISO 14001; la gestione dell'impianto di pre-trattamento è affidata alla Ladurner s.r.l., anch'essa certificata. SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI SITUATO NEL COMUNE DI SASSARI – LOC. “SCALA ERRE” 16