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61 Lettera alla Sezione di Polizia Stradale di Milano. Non finirò mai

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61 Lettera alla Sezione di Polizia Stradale di Milano. Non finirò mai
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Lettera alla Sezione di Polizia Stradale di Milano.
Non finirò mai di ringraziare
gli “angeli” di Seregno
Gentilissimo Dirigente della Sezione Polizia Stradale di
Milano, (dr.Massimo Piampiani NdR) mi chiamo Alberici
Francesca e vivo a Carote Brianza (MI), Le scrivo perché
sento la necessità di comunicarLe i miei pensieri e la mia
esperienza. Nella notte tra lunedì 14 e martedì 15 gennaio
2008, percorrevo la strada statale 36 Milano/Lecco in direzione
Milano, quando allʼaltezza del km 27 ho perso il controllo
dellʼauto uscendo di strada.
Quando ho capito cosa era successo mi sono ritrovata sottosopra
in un prato, impaurita e spaventata, faceva freddo, pioveva ed
era buoi; ma stavo bene, ero viva, il cielo mi aveva lasciata
in vita. Nel caos ho ritrovato il mio telefono cellulare e
chiamando il 113 ho trovato la risposta alle mie preghiere.
La Polizia Stradale di Seregno, un gruppo di persone
meravigliose che mi hanno soccorsa, aiutata e accudita, lavoratori
professionali e instancabili che si sono presi cura di me, delle
mie paure, dei miei effetti personali, mi hanno fatta sentire
protetta e accudita, hanno saputo rassicurare i mie familiari.
Intanto che scrivo ancora mi emoziono, scrivo a mano, sì,
perché certe cose, certe emozioni e sensazioni meritano
rispetto e affetto; ma più di tutto il calore umano che non
avrebbe lo stesso effetto se fosse scritta al computer, calore
che mi auguro di essere riuscita a comunicare anche a Lei.
Ho voluto mandarLe questa lettera perché sono convinta che
i miei “Angeli” facciano parte di unʼorganizzazione che se
non fosse buona non darebbe questi risultati.
Non finirò mai di ringraziare le persone che mi hanno aiutata in un
momento così difficile, ringrazio anche Lei perché come già detto è
a capo di unʼorganizzazione vincente a cui debbo la mia gratitudine.
Spero di non averla annoiata ma sentivo il bisogno di dire
ciò che provo. Ogni mattina al risveglio ringrazio il cielo per
essere ancora in questo mondo e ringrazio il destino per avermi
mandato delle persone così professionali e gentili, ancora grazie
per il servizio che offrite a tutti, per il tempo che ci dedicate e
per quella sensazione di sicurezza che trasmettete.
Con enorme affetto, riconoscenza e gratitudine
Francesca Alberici
Carate Brianza (MI)
Catania
Quando gli “Angeli” son dietro l’angolo
e soccorrono una signora in gravidanza
La stragrande maggioranza degli automobilisti quando vede
una pattuglia della Polizia Stradale ferma che effettua controlli
o in normale transito sulle strade, si chiede mentalmente se
è in regola con la circolazione stradale (chi accende subito
i fari fuori dai centri abitati, chi controlla che la cintura di
sicurezza sia regolarmente allacciata, chi cerca di ricordare se
prima di uscire di casa non ha dimenticato nessun documento
necessario alla regolare circolazione e chi magari ha ricevuto
qualche telefonata urgente e repentinamente mette il cellulare
sul sedile anteriore come se nulla fosse) onde evitare una
spiacevole contestazione al codice della strada, ma a volte
succede che uno dei tanti automobilisti resti imbottigliato nel
traffico caotico della città in cui vive e non sa come riuscire a
prestare soccorso alla propria moglie che si trova in stato di
gravidanza. A Catania il 4 Febbraio infatti un automobilista
con accanto la moglie al 7° mese di gravidanza distesa sul
sedile anteriore in quanto colpita da improvviso malore, è
rimasto imbottigliato nel traffico cittadino in quanto quel
giorno era la vigilia di SantʼAgata Santa Patrona della città,
quindi con numerose manifestazioni in onore della ricorrenza,
che non sapendo come risolvere la situazione di pericolo ha
cominciato a pensare al peggio.
Ma da dietro lʼangolo è sbucata una pattuglia del Distaccamento
Polstrada di Caltagirone che transitava in quella zona ed
ecco che tutto è cambiato. Lo stesso malcapitato ha chiesto
subito aiuto allʼequipaggio della pattuglia formata dal Sovr.
Alfio Bonanno e dallʼAss. Capo Salvatore Cusumano, che
subito ha capito di non poter perdere un attimo di più, infatti
con grande senso di umanità e spirito dovuto allʼonore del
centauro cucito sul braccio sinistro della giacca della divisa,
i due “Cenaturi” in divisa hanno sfidato tutto e tutti facendo
da staffetta allʼautomobilista “preoccupato” in mezzo alla
paralisi del traffico. Giunti presso la struttura sanitaria, la
signora in condizioni disperate, veniva subito soccorsa e
ricoverata per le cure del caso. Il giorno successivo a mezzo
fax inviato presso il Distaccamento, il marito della stessa
ringraziava gli operatori pattuglianti definendoli “ANGELI”,
infatti grazie al loro tempestivo intervento la moglie ed il
nascituro venivano dichiarati fuori pericolo, necessitando
solo di qualche cura.
Tutto è bene quel che finisce bene…
Cordiali Saluti a tutti.
Ass. Domenico Fragali
Referente Asaps
Dist.to Polstrada Caltagirone (CT)
La luce di stop “anteriore”
Una proposta per la sicurezza dei pedoni
Ho letto sugli organi di stampa lʼennesimo dato drammatico
riguardante la casistica degli incidenti stradali riguardanti
i pedoni: una vera strage (60 persone investite al giorno!)
dovuta ad una serie di cause più disparate e complice spesso la
scarsa illuminazione stradale. Volevo quindi porre alla Vostra
attenzione e a quella di coloro che leggono per conoscenza,
una mia idea semplice da realizzare e forse, spero, anche
efficace per prevenire tanti incidenti. Si tratta semplicemente
di aggiungere un dispositivo di arresto luminoso anche
ANTERIORMENTE al veicolo. In pratica uno STOP luminoso
come quello che già esiste nella parte posteriore delle nostre
automobili (da istallare nel punto che gli esperti ritengono
più idoneo e visibile).
La luce che si accende quando lʼauto raggiunge lʼarresto,
avverte così il pedone dellʼintenzione dellʼautomobilista e
gli consentirebbe di attraversare con maggiore tranquillità.
Inoltre penso che costituirebbe una sicurezza in più per i
conducenti che nellʼaffrontare gli incroci possono rendersi
conto se i veicoli provenienti dalle altre direzioni intendano
farci passare. Gradirei molto conoscere il Vostro punto di
vista in merito a questa mia idea che spero possa risultare
di qualche utilità. Nel ringraziare per lʼattenzione dedicata,
porgo cordiali saluti.
Dott.ssa Carla Bussi, Roma
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