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Transito di San Francesco d`Assisi

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Transito di San Francesco d`Assisi
3 Ottobre
Transito
di
San Francesco
d’Assisi
2
RITO DI INTRODUZIONE
Canto di ingresso SIGNORE FA DI ME UNO
STRUMENTO
Guida
Celebr
Tutti
Celebr
Tutti
Celebr
Tutti
Celebr
Tutti
In piedi
Nel nome del Padre che ci ha creati,
del Figlio che ci ha redenti
e dello Spirito che ci ha santificati.
Amen.
Il carisma evangelico
che personifica Francesco
sia con tutti voi.
E con il tuo spirito.
Benediciamo il Signore Dio vivo e vero,
e rendiamo a Lui la lode, la gloria,
l’onore e ogni bene per sempre. (FF 282)
Amen.
Rapisca ti prego Signore,
l’ardente e dolce forza del tuo amore
la mente mia da tutte le cose
che sono sotto il cielo,
perché io muoia per amor dell’amor tuo,
come tu ti sei degnato di morire
per amor dell’amor mio. (FF 277)
Amen.
3
Guida
Alcuni momenti della vita di Francesco sono
significativi, in modo particolare, per comprendere il suo
itinerario spirituale, la sua relazione col Dio Altissimo:
l’ascolto della voce del Crocifisso di san Damiano, incontro col
lebbroso e con i primi compagni ed ancora l’incontro col
Crocefisso sul monte della Verna quando ricevette le stimmate;
l’incontro definitivo con sora morte corporate. Ogni uomo e
ogni donna, in fatti, nella propria vita, sono chiamati da Dio a
rispondere ad una vocazione che si svolge in particolari tappe
o momenti. Attraverso le parole di Francesco pregate davanti al
Crocifisso di san Damiano vogliamo anche noi metterci nello
stesso atteggiamento di disponibilità e di risposta gioiosa alla
chiamata di Dio.
Tutti
O alto e glorioso Dio,
illumina el core mio.
Dame fede diricta,
speranza certa,
carità perfecta,
humiltà profonda,
senno e cognoscemento
che io servi li toi comandamenti. Amen. (FF 276)
Guida
Seduti!
4
ACCOGLIENZA
Guida
Un’antica tradizione francescana - che ora noi, qui,
continuiamo - raccoglie nella festa .di san Francesco i frati
per celebrare la morte o, come nomina la tradizione,
“Transito” di san Francesco. Certo, di ogni Santo si potrebbe
far memoria della morte; ma la morte di Francesco ha uno
specifico, una nota distintiva, singolare: la chiama “sorella”, e
a 44 anni l'accoglie “cantando”. C’è in Francesco, giunto sul
limitare della vita, una profonda esultanza. Più che di una fine,
di una conclusione dolorosa sembra trattarsi di una festa di
vita, di un cammino verso la “vera vita”: un cammino pasquale,
un passaggio da questo mondo al Padre. Ora questa speciale
morte di Francesco la vogliamo raccontare ancora una volta
per noi.
Useremo, per rievocare la morte di Francesco, le parole
scritte dai suoi frati di allora, divenuti i testimoni degli ultimi
atti e delle ultime parole di Lui morente; e alcune parole di
Francesco, alcune formule di preghiere da lui composte e
recitate, le parole del suo salmodiare dolce e sommesso di
allora, il suo esultante “Cantico delle creature”. Ascolteremo e
pregheremo alternando le parole al canto, mescolando alle
parole antiche e illustri, i nostri sentimenti e i nostri pensieri di
lontani figli di san Francesco e di uomini e donne moderni.
5
MEMORIA DEL TRANSITO
Guida
Dalle Biografie di san Francesco, scritte da Tommaso da
Celano e da san Bonaventura da Bagnoregio, e dallo
Specchio di perfezione.
1° lett
Dimorava allora il beato Francesco nel palazzo del
Vescovo di Assisi, e pregò i frati di trasportarlo in fretta a
Santa Maria della Porziuncola, volendo rendere l’anima a
Dio la dove per la prima volta aveva conosciuto chiaramente la
via della verità. (FF 507)
Erano ormai trascorsi vent’anni dalla sua conversione e,
come gli era stato comunicato per divina rivelazione, la sua ora
stava per scadere. (FF 508)
3° lett
Nella settimana in cui il beato Francesco morì, Chiara,
prima pianticella delle Sorelle Povere di San Damiano in
Assisi, discepola meravigliosa di Francesco nell'osservare
la perfezione evangelica, temeva di morire prima di lui, poiché
erano allora ambedue malati gravemente. Piangeva
amaramente, e non poteva consolarsi, pensando che non
avrebbe potuto vedere, prima della propria morte, Francesco,
unico padre suo dopo Dio, suo consolatore e maestro, che per
primo l’aveva stabilita nella grazia di Dio.
Chiara, per mezzo di un frate, espresse la sua ansia a
Francesco; e il Santo, all’udire ciò, poiché la amava di
particolare paterno affetto, senti compassione di lei. Francesco
6
per consolarla insieme con le sorelle tutte, inviò a Chiara in
scritto la sua benedizione, assolvendola da qualunque
mancanza, se ne avesse commesso, contro le sue ammonizioni
e contra i comandi e i consigli del Figlio di Dio. (FF 1087)
2° lett.
Da pochi giorni, Francesco, riposava in quel luogo tanto
bramato, la Porziuncola, e sentendo che l’ora della morte
era ormai imminente, chiama a se due suoi frati prediletti
- frate Leone e frate Angelo -, perche a piena voce cantassero
le “Lodi al Signore” con animo gioioso per l'approssimarsi
della morte, anzi della vera vita. (FF 509)
Guida
E con l’animo gioioso dei due “frati prediletti” ascoltiamo
ora il Cantico delle Creature, espressione completa e lirica
dell'animo di Francesco.
Altissimo, onnipotente, bon Signore,
tue so le laude, la gloria e l’onore e onne benedizione.
A te solo, Altissimo, se confano
et nullo omo è digno te mentovare.
Laudato sie, mi Signore, cun tutte le tue creature,
spezialmente messer lo frate Sole,
lo quale è iorno, e allumini noi per lui.
Ed ello è bello e radiante cun grande splendore:
de te, Altissimo, porta significazione.
7
Laudato si, mi Signore, per sora Luna e le Stelle:
in cielo l’hai formate clarite e preziose e belle.
Laudato si, mi Signore, per frate Vento,
e per Aere e Nubilo e Sereno e onne tempo,
per lo quale a le tue creature dai sustentamento.
Laudato si, mi Signore, per sor Aqua,
la quale è molto utile e umile e preziosa e casta.
Laudato si, mi Signore, per frate Foco,
per lo quale enn’allumini la nocte:
ed ello è bello e iocondo e robustoso e forte.
Laudato si, mi Signore, per sora nostra matre Terra,
la quale ne sostenta e governa,
e produce diversi fructi con coloriti fiori ed erba.
Laudato si, mi Signore, per quelli che perdonano
per lo tuo amore e sostengo infirmitate e tribulazione.
Beati quelli che ’l sosterrano in pace,
ca da te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si, mi Signore, per sora nostra Morte corporale,
da la quale nullo omo vivente po’ scampare.
Guai a quelli che morranno ne le peccata mortali!
Beati quelli che troverà ne le tue sanctissime voluntati,
ca la morte seconda no li farrà male.
Laudate e benedicete mi Signore,
e rengraziate e serviteli cun grande umiltate. (FF 263)
8
1° lett.
Egli poi, come potè, intonò il Salmo di David: “Con la
mia voce al Signore grido aiuto”. (FF 509)
Guida
Il salmo lo canteremo ora, alternati tra solista e tutti.
Con la mia voce al Signore grido aiuto *
con la mia voce supplico il Signore;
davanti a lui effondo il mio lamento *
al suo cospetto sfogo la mia angoscia.
Mentre il mio spirito vien meno, *
tu conosci la mia via.
Nel sentiero dove cammino *
mi hanno teso un laccio.
Guarda a destra e vedi: *
nessuno mi riconosce.
Non c'e per me via di scampo, *
nessuno ha cura della mia vita.
Io grido a te, Signore; +
dico sei tu ii mio rifugio, *
sei tu la mia sorte nella terra dei viventi.
Ascolta la mia supplica: *
ho toccato il fondo dell'angoscia.
Salvami dai miei persecutori *
perche sono di me pi0 forti.
9
Strappa dal carcere la mia vita: *
perche io renda grazie al tuo nome;
i giusti mi faranno corona *
quando mi concederai la grazia. (Salmo 141)
Tutti
Gloria al Padre.
2° lett.
Si fece portare del pane, lo benedisse, lo spezzò e ne
diede da mangiare un pezzetto a ciascuno. (FF 808)
Poi si fece portare il codice dei Vangeli, pregando che gli
fosse letto il brano del Vangelo secondo Giovanni, che inizia
con le parole “Prima della festa di Pasqua…”. (FF 511)
Guida In piedi!
Celebr Dal Vangelo secondo Giovanni. (13,1-5.12-15)
Tutti
Gloria a Te, Signore.
Celebr
Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era
giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre,
dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li ama sino
alla fine. Mentre cenavano, Gesù sapendo che il Padre gli aveva
dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio
ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un
asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel
catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli
con l’asciugatoio di cui si era cinto.
10
Quando ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette
di nuovo e disse loro: “Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi
chiamate Maestro e Signore e dite bene perché lo sono. Se
dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche
voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti
l’esempio, perché come ho fatto io, cosi facciate anche voi.
Parola del Signore.
Tutti
Lode a te, o Cristo.
Guida
Inizia ora la parte commemorativa vera e propria della
morte di Francesco. Non è questo semplicemente un racconto storico, ma è un intenso momento liturgico. Seduti!
La guide dice: “Seduti!” solo se non l’hanno già
fatto. I lettori cerchino di partecipare al significato
delle parole che leggono. Si legga con voce chiara.
1°lett
I suoi frati e figli insieme alle folle accorse dai paesi vicini,
passarono l'intera notte in cui Francesco mori, pregando e
salmodiando; ed era tale la dolcezza dei canti e lo
splendore delle luci da far pensare ad una veglia di angeli. (FF 523)
3° lett
Giacoma dei Settesoli, la cui fama nella città di Roma era
pari alla sua santità, aveva meritato il privilegio di un
particolare affetto da parte del Santo. Essendo dunque
ammalato, il Santo aveva chiesto che fosse avvertita a Roma
11
donna Giacoma, perche se voleva vedere colui che aveva tanto
amato, si affrettasse a venire. Si scrive una lettera, si cerca un
messo molto veloce e trovatolo si dispone al viaggio.
All’improvviso si udì alla porta un calpestio di cavalli, uno
strepito di soldati e rumore d’una comitiva. Uno dei confratelli
si avvicinò alla porta e si trovò alla presenza di colei, che invece
cercava lontano. Stupito e pieno di gioia disse: “Padre, ti
annunzio una buona novella”. Il Santo prevenendolo, gli
rispose: “Benedetto Dio, che ha condotto a noi donna
Giacoma, fratello nostro!”.
Ci fu tra gli illustri ospiti una grande esultanza, si pianse di
gioia e di commozione. In più, perché nulla mancasse al
miracolo, si scopre che la santa donna aveva portato tutto ciò
che riguardava le esequie, come conteneva la lettera
antecedentemente scritta. Infatti aveva recato un panno di
colore cenerino, con cui coprire il corpicciuolo del morente,
parecchi ceri, una sindone per il volto, i mostaccioli che il Santo
aveva desiderato; insomma tutto ciò che l’anima di questa
uomo aveva richiesto, Dio l’aveva suggerito a lei. (FF 860)
Guida
Invochiamo con il canto la presenza del Signore, proprio
come hanno fatto, con le preghiere, i salmi, i canti, gli
abitanti di Assisi assieme ai frati, le folle accorse dai paesi
vicini, i penitenti del Terz’Ordine, nella notte della morte di
Francesco.
2° lett
Francesco, per dimostrare che in tutto era perfetto
imitatore di Cristo suo Dio, amò sino alla fine i suoi frati
e figli, che aveva amato fin da principio. Fece chiamare
tutti i frati presenti nella casa, e cercando di lenire il dolore che
12
dimostravano per la sua morte, li esortò con affetto paterno
all'amore di Dio. Si intrattenne a lungo sulla virtù della
pazienza e sull’obbligo di osservare la povertà, raccomandando
più di ogni altra norma il santo Vangelo.
1° lett
Poi mentre tutti i frati gli erano attorno, stese le braccia su
di essi e le pose sul capo di ciascuno: “Addio - disse - voi
tutti, figli miei; vivete nel timore e conservatevi in esso
sempre! Beati quelli che persevereranno in ciò che hanno
intrapreso! Io infatti mi affretto verso Dio e vi affido tutti alla
sua grazia”.
E benedisse nei presenti anche tutti i frati, ovunque si
trovassero nel mondo, e quanti sarebbero venuti dopo di loro
sino alla fine dei secoli. (FF 806)
2° lett
E dato che presto sarebbe diventato terra e cenere,
Francesco volle che gli si mettesse indosso il cilicio e
venisse cosparso di cenere; (FF 512)… si fece deporre nudo
sulla terra nuda, per esser preparato in quell’ora estrema, in cui
il nemico avrebbe ancora potuto sfogare la sua ira, a lottare
nudo con l’avversario. Posto cosi in terra, e spogliato della
veste di sacco, alzò, come sempre, il volto al cielo e, tutto fisso
con lo sguardo a quella gloria, copri con la mano sinistra la
ferita del lato destro, perché non si vedesse.
Poi disse ai frati: “Io ho fatto il mio dovere; quanto spetta
a voi, ve lo insegni Cristo!”. (FF 804)
1° lett
E mentre molti frati, di cui era padre e guida, stavano ivi
13
raccolti con riverenza e attendevano il beato transito e la
benedetta fine, quell’anima santissima si sciolse dalla
carne, per salire nell’eterna luce, e il corpo si addormentò nel
Signore. (FF 512)
Celebr
O Santissima anima,
mentre sali alla gloria del cielo,
i Beati ti corrono incontro,
gli Angeli esultano in coro;
la Trinità gloriosa t’invita dicendo:
“Rimani con noi per sempre”.
Guida
In piedi!
2° lett
Le allodole, che Sono amiche della luce e han paura del
buio della sera, al momento del transito del Santo, pur
essendo già imminente la notte, vennero a grandi stormi
sopra il tetto della casa e, roteando a lungo con non so qual
insolito giubilo, rendevano testimonianza gioiosa e palese alla
gloria del Santo, che tante volte le aveva invitate a lodar Dio. (FF
1245)
Guida
Mentre sostiamo, accompagnando san Francesco nel suo
ingresso nel cielo, ricuperiamo e ci appropriamo delle
parole di una sua sublime preghiera, le “Lodi di Dio
altissimo”: una successione di infuocati e teneri attributi rivolti
a Dio, visto con occhi e sensibilità medievali e con ardore di
estasi. Le recitiamo a due cori, alternando le voci maschili alle
voci femminili.
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1° coro
2° coro
1° coro
2° coro
1° coro
2° coro
Tu sei forte. Tu sei grande.
Tu sei l'Altissimo. Tu sei il Re onnipotente.
Tu sei il Padre santo, Re del cielo e della terra.
Tu sei trino e uno, Signore Dio degli dei.
Tu sei il bene, tutto il bene, il sommo bene,
Signore Iddio, vivo e vero.
Tu sei amore, carità.
Tu sei sapienza, Tu sei umiltà.
Tu sei pazienza, Tu sei bellezza.
Tu sei sicurezza, Tu sei la pace.
Tu sei gaudio e letizia,
Tu sei la nostra speranza.
Tu sei giustizia, Tu sei temperanza.
Tu sei ogni nostra ricchezza.
Tu sei bellezza, Tu sei mitezza.
Tu sei il protettore,
Tu sei il custode e difensore nostro.
Tu sei fortezza, Tu sei rifugio.
Tu sei la nostra speranza, Tu sei la nostra fede.
Tu sei la nostra carità, Tu sei la nostra dolcezza.
Tutti
Tu sei la nostra vita eterna,
grande e ammirabile Signore,
Dio onnipotente,
misericordioso Salvatore. (FF 261)
Guida
Celebr.
Guida
Seduti!
Omelia
In piedi!
15
PREGHIERE FINALI
Guida
Rivolgiamoci a S. Francesco, salito al cielo ricco di santità
e fulgente di gloria, con alcune invocazioni di
ammirazione, di richiesta, di impetrazione. Sono, anche queste,
voci e parole dei suoi frati d’allora. Il celebrante, recuperando
alcune espressioni dalla “Lettera enciclica di frate Elia, a tutte le
province dell'Ordine, sulla morte di san “Francesco”,
introdurrà la nostra preghiera finale che reciteremo tutti
insieme.
Celebr
Un gemito mi sale dal cuore: colui che era la nostra
consolazione, se ne è andato lontano; colui che ci portava
tra le braccia come agnelli, si è recato in una regione lontana.
Lui, che ha insegnato la via della vita e dell'obbedienza e ha
consegnato un testamento di pace, poiché era amato da Dio e
dagli uomini, è stato introdotto nelle dimore luminosissime del
cielo. Se per Lui dobbiamo rallegrarci con tutta la gioia, per noi
è solo rammarico, poiché siamo rimasti senza di Lui, mentre ci
avvolgono le tenebre e ci copre l'ombra di morte. Siamo
rimasti orfani, senza padre, privati di Colui che era la luce dei
nostri occhi. Custodite il ricordo del padre e fratello nostro
Francesco, a lode e gloria di Colui che lo ha reso grande tra gli
uomini e lo ha glorificato tra gli Angeli. (FF 304-314 passim)
16
PREGHIERA CORALE
Celebr
Tutti
Preghiamo.
Ricordati di tutti i tuoi figli, o Padre,
i quali, angustiati da grandi pericoli,
solo da lontano, come tu ben vedi,
riescono a seguire le tue orme;
dà a noi forza per resistere;
purificaci perche ci perfezioniamo;
donaci la gioia, perché facciamo frutto;
ottieni che sia effuso su di noi
lo spirito di grazia e di preghiera
affinché possediamo l’umiltà che tu avesti,
osserviamo la povertà cui fosti sempre fedele,
meritiamo la carità
con la quale hai amato Cristo crocifisso
che con il Padre e lo Spirito Santo
vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen. (FF 820)
17
BENEDIZIONE DI SAN FRANCESCO
Celebr
Tutti
Celebr
Tutti
Celebr
Tutti
Celebr
Tutti
Celebr
Tutti
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
Il Signore vi benedica e vi protegga.
Amen.
Faccia risplendere il suo volto su di voi
e vi doni la sua misericordia.
Amen.
Rivolga su di voi il suo sguardo
e vi doni la sua pace.
Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo
discenda su di voi
e con voi rimanga sempre.
Amen.
Guida
Concludiamo con un canto di lode a Dio per i suoi doni:
la vita, la fede in Lui, il creato intero, frate Francesco e
questo momento di fraternità e di preghiera.
1astr
Dolce sentire come nel mio cuore,
ora umilmente sta nascendo amore;
dolce capire che non son più solo,
ma che son parte di una immensa vita
18
2a str.
che generosa risplende intorno a me;
dono di Lui, del suo immenso amore.
Ci ha dato il cielo e le chiare stelle;
fratello sole e sorella luna:
la madre terra con frutti, prati e fiori,
il fuoco e il vento, l’aria e l’acqua pura,
fonte di vita per le sue creature.
Dono di Lui, del suo immenso amore.
Dono di Lui, del suo immenso amore.
Il celebrante concluda con un breve saluto e gli
auguri per la solennità di San Francesco.
Celebr
Tutti
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio
Per la celebrazione
Celebrante
Guida
1° Lettore
2° Lettore
3° Lettore
Animazione canti
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20
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