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percorso diagnostico nelle sindromi ansioso
AZIENDA SANITARIA LOCALE CASERTA PERCORSO DIAGNOSTICO NELLE SINDROMI ANSIOSODEPRESSIVE E RACCOMANDAZIONI D’USO DEI FARMACI ANTIDEPRESSIVI 1 2 Gruppo di lavoro 1. Tutors Medici di Medicina Generale • Del Guerra Michele • Failli Gianfranco • Sagnelli Clemente • Scalzitti Fausto • Tancredi Giovanni Specialisti Ospedalieri • Buffardi Gianfranco • Buoninconti Roberto • Califano Mariano • Costantino Libero • De Santis Dante • De Angelis Antonio • Fusco Luigi • Infante Giovanni • Lagnese Pietro • Pompella A M • Rossi Gaetano • Tresca Enrico M Dirigenti Farmacisti • Capuano Annalisa • Plomitallo Anna Maria • Di Sauro Anna 2. ASL CE ¾ Tari Michele G., Dirigente Servizio Controllo Gestione. ASL CE1, Resposabile del Progetto per l’ ASL “ Razionalizzazione della Spesa Farmaceutica ” ¾ Sacco Aniello Direttore Responsabile Distretto 13 ¾ Lombardi Innocenzo-MMG Resp UPRMG ¾ Pagliaro Claudia-Servizio C. di Gestione ¾ Linguiti Claudio- Servizio C. di Gestione 3. Dipartimento di Medicina Sperimentale- Sezione di Farmacologia “ L. Donatelli “ Seconda Università degli Studi di Napoli. ¾ Prof. Francesco Rossi ¾ Prof.ssa Annalisa Capuano ¾ Dott.ssa Carmen Ferrajolo ¾ Dott.ssa Concetta Rafaniello ¾ Dott.ssa Liberata Sportiello ¾ Dott.ssa Maria Giuseppa Sullo 4. Dipartimento Clinico e Sperimentale di Medicina e di Farmacologia-Università degli Studi di Messina. ¾ Prof. Achille Caputi ¾ Prof. Vincenzo Arcoraci ¾ Prof. Gianluca Trifiro’ 5. Opinion Leader ¾ Prof. Alfonso Tortorella, Dipartimento di Psichiatria, Neuropsichiatria Infantile, Audiofoniatria e Dermatovenereologia- Seconda Università degli Studi di Napoli. 3 Hanno collaborato in seduta plenaria: Cognome Nome Qualifica Affinita Adriana Medico di Medicina Generale Affinita Ciro Natale // Apperti Maria Clotilde // Bernardi Guido // Betti Antonio // Bologna Cesare // Canzano Silvesto // Caradonna Maria Concetta // Caruso Nicola // Cavallotti Carlo // Ceniccola Marianna // Chirico Maria Teresa // Ciaramella Rosa // Conchiglia Remigio // Corsetto Maria Nicoletta // Costarella Attilio // Crescente Angelo // D’Amico Giuseppe // De Angelis Antonella // De Caprio Raffaele // De Rosa Marcantonio // Delisati Franco // Della Rocca Giacinto // Della Rocca Maria Consiglia // Della Vedova Giuseppe // Di Guglielmo Giuseppe // Di Murro Onorio // Diodati Giuseppe // Fantarella Giovanni // Fastiggi Rosanna // Fierro Gianfranco // Ferraiolo Nicolina // Ferraro Francesco // Franchino Vincenzo // Gaglione Antonio // Ianniello Domenico // Iuliano Maurizio // La Vedova Michele // Lasco Francesca // Letizia Giuseppe // Massi Roberto // Mancone Silvio // 4 Marino Antonio // Merola Antonio // Marino Mingione Stefano Francesco // // Montanaro Carmine // Morra Vittoria // Nacca Pasquale // Napolitano Carlo // Natale Antonio // Negri Mariano // Nigro Vincenzo // Oliva Nicola // Pascarella Silvio // Pasquariello Lorenzo // Perrino Manfredo // Piccirillo Andrea // Piscitelli Gennaro // Ponsillo Luigi // Pontillo Maria Giovanna // Porfidia Giovanni // Ragucci Luigi // Raucci Amgela // Ricciardi Benedetto // Rivellini Giuseppe // Roberti Michele // Rolli Govanna // Russo Giovanni // Sabatino Nicola // Sagnelli Clemente // Salzillo Girolamo // Santangelo Domenico // Satriano Virgilio // Savignano Lucia Carla // Scalzitti Fausto // Sibillo Antonio // Siciliano Salvatore // Simone Domenico // Sirignano Rodolfo Aniello // Spinelli Rosa // Stabile Pasquale // Stranges Mario Pasqualino // Tancredi Giovanni // Tartaglione Ettore // Tartaglione Giacomo // Tomasone Giuseppe // 5 Tontoli Francesco // Trotta Angelo Antonio // Vaiano Francesca // Visco Valerio Marino // Vozza Giacomo // Vozza Vitale Camillo // Zacchia Potenza // Liparulo Antonio Cont.Ass. De Angelis Antonio Spec. Neurologo Califano Mariano Geriatria Ortano Giuseppe Psichiatra Perperidis Denetrio Psichiatra Lagnese Pietro Psichiatra Andreoli Barbara Psichiatra Mancino Michele Area Gestionale Di Girolamo Faraone Pasquale Roncioni Attilio // Sacco Aniello // Tari Daniele Ugo // Vinciguerra Michele // Costantino Libero // Infante Giovanni // Capuano Anna Lisa // Di Sauro Anna Farmacista Fanciullacci Flavio Farmacista Cappabianca Rosa // Frizzante Fiorello // Farina Giuseppina // Fucile Anna Maria // Rubino Rosa Maria // Pagliaro Claudia // Sciaudone Gemma // Plomitallo Annamaria // // 6 INDICE PERCORSO DIAGNOSTICO NELLE SINDROMI ANSIOSO-DEPRESSIVE E RACCOMANDAZIONI D’USO DEI FARMACI ANTIDEPRESSIVI ............................................... 1 Gruppo di lavoro........................................................................................................................ 3 1.Premessa ed obiettivi ................................................................................................................. 8 1.1 Premessa ............................................................................................................................ 8 1.2 Obiettivi ............................................................................................................................... 8 2.Inquadramento del Contesto ...................................................................................................... 9 2.1 Uso di farmaci antidepressivi nella ASL di Caserta: ........................................................... 9 Un percorso fra appropriatezza e governo clinico..................................................................... 9 3. Percorso diagnostico-terapeutico dei disturbi ansioso-depressivi .......................................... 20 3.1 Esordio delle manifestazioni patologiche .......................................................................... 20 3.2 Evoluzione delle manifestazioni patologiche..................................................................... 20 3.3 Scala di autovalutazione dell'ansia di Zung ..................................................................... 21 3.4 Scala di autovalutazione della depressione di Zung ........................................................ 22 3.5 Geriatric Depression Scale ............................................................................................... 24 4. Percorso terapeutico consigliato per il Medico di Medicina Generale.................................... 25 4.1. Profilo di tollerabilità dei farmaci antidepressivi ............................................................... 29 5 . Steps per il Medico di Medicina Generale............................................................................. 30 5. 1 Percorso clinico- terapeutico consigliato agli specialisti................................................... 32 6. Appendice ............................................................................................................................... 32 Emivita ultrabreve ................................................................................................................... 32 Emivita breve .......................................................................................................................... 33 Emivita intermedia................................................................................................................... 33 Emivita lunga........................................................................................................................... 33 7. Bibliografia Essenziale ............................................................................................................ 34 7 1. Premessa ed obiettivi 1.1 PREMESSA La sintomatologia ansioso-depressiva rappresenta una delle più frequenti e impegnative sfide per il Medico di Medicina Generale (MMG). Infatti, la poliedricità delle manifestazioni sintomatologiche ne rende spesso difficile un corretto inquadramento clinico, soprattutto in relazione alla emergenza di una sintomatologia spesso caratterizzata da dolori e problemi disfunzionali che possono mimare una grande quantità di malattie somatiche con base organica. Questo aspetto rende la valutazione del Medico di Medicina Generale particolarmente delicata in quanto si viene comunque a trovare tra il rischio di una sopravvalutazione del problema, con approfondimenti diagnostici ed eccessi prescrittivi spesso inutili da una parte, e dall’altra il rischio di non dare sufficiente importanza ad una richiesta d’aiuto, sottovalutando un livello di sofferenza che, anche quando non sotteso da una base organica dimostrabile, richiede un corretto inquadramento nosologico e una attenta gestione clinica. 1.2 OBIETTIVI Il documento contiene linee di indirizzo sui percorsi diagnostico-terapeutici volti ad un corretto inquadramento dei disturbi ansioso-depressivi e sull’utilizzo appropriato dei farmaci antidepressivi sulla base delle evidenze scientifiche ad oggi disponibili circa l’efficacia e la tollerabilità dei suddetti farmaci. Come è noto, le linee di indirizzo non intendono sostituirsi alla responsabilità individuale del clinico nel prendere decisioni appropriate in relazione alle circostanze del singolo paziente e in accordo con il paziente stesso sulla base di tutti gli elementi disponibili, ma lo scopo principale è quello di rendere fruibile uno strumento diagnostico-terapeutico utili a tutti gli operatori delle sedi territoriale dell’ambito della ASL CE. Queste linee di indirizzo sono raccomandazioni di comportamento per aiutare il medico nella scelta di percorsi diagnostico-terapeutici appropriati. Esse saranno poste a future revisioni sulla base di evidenze scientifiche emergenti e dell’esperienza dei singoli medici del territorio della ASL CE. 8 2. Inquadramento del Contesto 2.1 Uso di farmaci antidepressivi nella ASL di Caserta: Un percorso fra appropriatezza e governo clinico 9 L’uso di farmaci antidepressivi è aumentato negli ultimi 7 anni in maniera lineare in termini di numero di pazienti trattati ; il numero di nuovi pazienti che ogni anno entrano in terapia è pressoché invariato ( 23-25 persone ogni anno); le femmine rappresentano i 2/3 della popolazone in trattamento con una prevalenza d’uso che raggiunge gli 85 casi ogni 1000 assistiti, doppia rispetto a quella dei maschi. La prevalenza d’uso aumenta all’aumentare dell’età e nel corso del follow-up. Il numero di casi trattati è particolarmente rilevante sopra i 65 anni in cui si è ossservato un incremento da 81,3 pazienti ogni 1000 assistiti nel 2004 a 127,8 nel 2010 10 11 Anche il numero di nuovi utilizzatori aumenta all’aumentare dell’età e durante il periodo di follow-up, fino al 2008. Negli ultimi 2 anni è stata osservata una leggera flessione, verosimilmente imputabile agli interventi normativi adottati.. 12 13 L’escitalopram è il farmaco più utilizzato nei pazienti naive , indipendentemente dall’età; L’incidenza d’uso di escitalopram aumenta dal 2004 al 2009 a fronte di una costante riduzione di quella di citalopram; si evidenzia, infatti, un aumentato rapporto d’uso escitalopram/citalopram durante il periodo di follow-up. Ciò è verosimilmente attribuibile alla spinta da parte delle industrie farmaceutiche verso un principio attivo coperto da brevetto rispetto all’analogo a brevetto scaduto. Nonostante la sertralina sia da considerare farmaco di prima scelta particolarmente nell’anziano, la sua incidenza d’uso risulta significativamente più bassa rispetto ad altri principi attivi e si riduce durante il periodo di follow-up a fronte di un incremento del trazodone associato ad un aumentato rischio di fratture accidentali. L’aumentato uso di duloxetina è riconducibile all’indicazione approvata per neuropatia diabetica 14 Il 46.2% di nuovi utilizzatori interrompe il trattamento entro un mese; il 7.9% ha un trattamento tra 6 mesi ad 1anno e solo il 18% mantiene il trattamento per oltre un anno. 15 I pazienti che interrompono il trattamento, nel corso del follow up, tendono a riprendere la terapia più volte. Tra i pazienti che hanno effettuato almeno un mese continuativo di terapia oltre il 60% effettua almeno 2 interruzioni e circa il 25% almeno 3. Ciò è verosimilmente indice di bassa compliance con possibili ripercussioni sull’efficacia del trattamento SETTING: Farmaceutica Territoriale. Follow up Gennaio 2010-Marzo 2011 16 Quasi il 50% dei nuovi utilizzatori interrompe il trattamento dopo una singola prescrizione. 17 La percentuale di pazienti che interrompono il trattamento non varia in maniera significativa in funzione del principio attivo scelto eccezion fatta per l’amitriptilina che risulta maggiore e la duloxetina, minore, utilizzate per specifiche indicazioni. I pazienti nel corso della terapia passano più volte ad altro principio attivo. 18 Lo switch verso altro farmaco avviene precocemente in circa 1/3 dei pazienti ed in 1/3 di questi casi la scelta cade sull’escitalopram. Salvo reazioni avverse significative, lo switch non dovrebbe essere preso in considerazione prima delle 8 settimane. 19 3. Percorso diagnostico-terapeutico dei disturbi ansiosodepressivi Il termine depressione è erroneamente collegato ad una unica patologia mentale ma in realtà può riferirsi a molte e diverse condizioni psichiatriche che vanno da patologie conclamate, quale l’episodio depressivo maggiore a singolo sintomo, quale l’umore depresso in diverse condizioni cliniche. Quella che viene considerata sindrome depressiva,ovvero un gruppo di sintomi che caratterizza l’aspetto depressivo, è caratterizzato da sintomi che interessano l’area emotivo-affettiva, l’area vegetativa, l’attività psicomotoria e la sfera cognitiva. La depressione così comunemente intesa colpisce tra il 7 ed il 15% degli uomini e tra il 13 ed il 28% delle donne. 3.1 Esordio delle manifestazioni patologiche Il MMG è il primo referente dell’assistito in grado di poter cogliere quei segni e quei sintomi che, anche quando non chiaramente espressi, sono la spia di una incipiente sindrome ansioso depressiva. Tale patologia, infatti, può esordire con sintomi fisici (affaticamento, dolore aspecifico) o con umore depresso, perdita di interessi ed irritabilità. Altri segni meno specifici possono essere i disturbi del sonno, dell’appetito e la diminuzione della libido. Una condizione particolarmente complessa è data dalla presenza di alessitimia, l’incapacità di esprimere verbalmente le proprie emozioni, spesso serio problema di personalità, a volte collegato anche ad un basso livello culturale e/o sociale. 3.2 Evoluzione delle manifestazioni patologiche. I disturbi d’ansia, i disturbi depressivi minori ed i disturbi affettivi depressivi (depressione unipolare, disturbo bipolare di tipo II, etc.), presentano l’andamento tipico descritto nella tabella 1. Tabella 1. Depressione nel tempo NEL TEMPO Remissione Guarigione Ricaduta Gravità Normalità Recidiva Risposta Guarigione incompleta Sintomi Sindrome Fasi del trattamento X Cronicizzazione Acuta Continuazione Mantenimento Tempo 20 Da quanto sin qui esposto appaiono evidenti i problemi che si presentano ai Medici di Medicina Generale nella gestione dei propri assistiti. In estrema sintesi possiamo individuare i seguenti problemi: 1) Riconoscere corredi sintomatologici che possono essere spia di eventuali patologie ansioso-depressive; 2) Valutare la necessità dell’invio allo specialista; 3) Interagire ed integrarsi con altri specialisti nella gestione del caso; 4) Scegliere percorsi terapeutici adatti per quegli assistiti considerati non bisognevoli di valutazione specialistica; 5) Monitorare gli eventuali progressi clinici del paziente trattato. Per consentire una buona gestione pratica delle suddette problematiche, il nostro gruppo ha elaborato una serie di raccomandazioni che sostengano il MMG nelle scelte operative. Si intende sostenere l’utilizzo di un comodo strumento di screening psichiatrico, le scale di Zung per l’ansia e la depressione, due Rating Scales autosomministrate, di facilissima comprensione e velocissima lettura. Il MMG potrà invitare gli assistiti di età compresa tra i 18 ed i 65 anni ed in cui sospetterà una qualche sintomatologia delle dimensioni ansiosa e depressiva a rispondere autonomamente alle domande presenti nelle due scale; l’estrema fruibilità consentirà all’assistito di operare la sua risposta anche durante il periodo di attesa del controllo clinico. 3.3 Scala di autovalutazione dell'ansia di Zung SELF-RATING ANXIETY STATE (WWK Zung, 1971) Leggi attentamente ciascuna delle 20 frasi elencate qui sotto: in che misura ciascuna di esse descrive come ti sei sentito nel corso di quest' ultima settimana? Ti sei sentito così "quasi mai o raramente", "qualche volta", "spesso", "quasi sempre"? Per ogni frase fai una crocetta nella colonna che ti sembra la più appropriata a descrivere come ti sei sentito. Quasi mai Qualche Spesso volta Molto Spesso 1 Mi sento più nervoso ed ansioso del solito 1 2 3 4 2 Mi sento impaurito senza alcun motivo 1 2 3 4 3 Mi spavento facilmente o sono preso dal panico 1 2 3 4 4 Mi sento a pezzi e mi sembra di stare per crollare 1 2 3 4 5 Mi sembra che tutto vada bene e che non capiterà niente di male 1 2 3 4 6 Mi tremano le braccia e le gambe 1 2 3 4 7 Sono tormentato dal mal di testa e dai dolori al collo e alla schiena 1 2 3 4 8 Mi sento debole e mi stanco facilmente 1 2 3 4 9 Mi sento calmo e posso stare seduto facilmente 4 3 2 1 10 Sento che il mio cuore batte veloce 1 2 3 4 11 Soffro di vertigini 1 2 3 4 12 Mi sembra di stare per svenire 1 2 3 4 13 Respiro con difficoltà 1 2 3 4 14 Ho sensazioni di intorpidimento e di formicolio alle dita delle mani e 1 dei piedi 2 3 4 15 Soffro di mal di stomaco o di indigestione 1 2 3 4 21 16 Ho bisogno di urinare spesso 1 2 3 4 17 Le mie mani sono in genere asciutte e calde 4 3 2 1 18 La mia faccia diventa facilmente calda e arrossata 1 2 3 4 19 Mi addormento facilmente e mi sveglio riposato 4 3 2 1 20 Ho degli incubi 1 2 3 4 Il punteggio totale è compreso tra 20 e 80. Se hai ottenuto 20 punti il tuo livello di ansia è molto basso; tra 21 e 40 punti è basso ed è considerabile nella norma: tra 41 e 60 è moderato, potrebbe essere utile ridurre il livello di ansia; tra 61 e 80 è elevato, ed il problema merita attenzione clinica. 3.4 Scala di autovalutazione della depressione di Zung SELF-RATING DEPRESSION STATE (WWK Zung, 1971) Leggi attentamente ciascuna delle 20 frasi elencate qui sotto: in che misura ciascuna di esse descrive come ti sei sentito nel corso di quest' ultima settimana? Ti sei sentito così "quasi mai o raramente", "qualche volta", "spesso", "quasi sempre"? Per ogni frase fai una crocetta nella colonna che ti sembra la più appropriata a descrivere come ti sei sentito. Quasi mai Molto Qualche Spesso Spesso volta 1 Mi sento scoraggiato e triste 1 2 3 4 2 Il momento in cui mi sento meglio è la mattina 4 3 2 1 3 Ho crisi di pianto e mi viene da piangere 1 2 3 4 4 Di notte ho problemi di sonno 1 2 3 4 5 Mangio tanto quanto mangiavo prima 4 3 2 1 6 Mi piace ancora avere rapporti sessuali 4 3 2 1 7 Mi sono accorto che sto perdendo peso 1 2 3 4 8 Ho problemi di stitichezza 1 2 3 4 9 Il cuore batte più velocemente del solito 1 2 3 4 10 Mi stanco senza motivo 1 2 3 4 11 Ho la mente lucida come al solito 4 3 2 1 12 Trovo facile fare le cose che facevo prima 4 3 2 1 13 Sono agitata/o e non riseco a stare ferma/o 1 2 3 4 14 Sono ottimista rispetto al futuro 4 3 2 1 15 Sono più irritabile del solito 1 2 3 4 16 Riesco facilmente a prendere decisioni 4 3 2 1 17 Mi sento utile e necessaria/o 4 3 2 1 18 La mia vita è abbastanza intensa 4 3 2 1 19 Ho la sensazione che gli altri starebbero meglio se io morissi 1 2 3 4 20 Mi piace ancora fare le cose che facevo prima 4 3 2 1 GRIGLIA DI CORREZIONE DEI PUNTEGGI (20-80) Tra 21 e 40 Tra 41 e 60 Tra 61 e 80 Nella norma Depressione moderata Depressione elevata (attenzione clinica) 22 (Il punteggio totale è compreso tra 20 e 80. Se l’assistito ha ottenuto 20 punti il livello di depressione è molto basso; tra 21 e 40 punti è basso, compatibile con la norma; tra 41 e 60 è moderato, potrebbe essere utile ridurre il livello di depressione; tra 61 e 80 è elevato, ed il problema merita attenzione clinica.)1 La facile computazione del punteggio delle scale, darà al MMG la possibilità di utilizzare un criterio numerico per il discrimine tra un assistito da seguire personalmente ed un assistito da inviare allo specialista quando questi avrà superato il punteggio di 60 ad una delle due scale. La possibilità che sintomi d’ansia nascondano anche condizioni cliniche depressive ci ha indotto ad indicare come potenzialmente bisognevole del consulto specialistico anche l’assistito che ha ottenuto punteggi superiore ai 40 a tutte due le scale di Zung. Nel caso di assistiti che abbiano più di 65 anni il MMG inviterà l’assistito a compilare anche la scala GDS ridotta, il cui risultato contribuirà ad identificare eventuali patologie cognitive della terza età che sostengano una sintomatologia ansioso-depressiva. La presenza di sintomi che inducano il MMG a sospettare un disturbo cognitivo dell’adulto tra i 50 ed i 65 anni potrà essere segnalata allo specialista dei centri UVA a cui il MMG invia l’assistito attraverso la scheda di invio (Vedi oltre). 1 Si ringrazia la dr.ssa Anna Desiato, psicologa volontaria UOSM d.s. 13, per la realizzazione in italiano dall’originale inglese. 23 3.5 GERIATRIC DEPRESSION SCALE1 SI NO 1. È infastidito da pensieri che non riesce a togliersi dalla testa? 1 0 2. Ha abbandonato molte delle sue attività ed interessi? 1 0 3. La vita le sembra vuota? 1 0 4. Ha speranza nel futuro? 0 1 5. Si sente spesso irrequieto ed agitato? 1 0 6. Ha paura che qualcosa di brutto stia per accaderle? 1 0 7. Preferisce rimanere in casa piuttosto che uscire? 1 0 8. Si sente spesso privo di aiuto? 1 0 9. Le sembra di avere dei problemi di memoria più degli altri? 1 0 10.È difficile iniziare per lei delle cose nuove? 1 0 11.A volte le sembra di non riconoscere il luogo in cui si trova? 1 0 12.Le riesce difficile concentrarsi? 1 0 13.Si sente carico di energia? 0 1 14.È facile per lei prendere decisioni? 0 1 15.La sua mente le sembra che funzioni bene come una volta? 1 0 0-5 Nessun rischio di depressione involutiva 6-10 Modico rischio di depressione involutiva 11-15 Alto rischio di depressione involutiva Un risultato alla GDS superiore ad 11 indicherà la necessità di un consulto geriatrico e/o neurologico. La presenza di punteggi medi a 2 delle 3 scale dovrà orientare il MMG ad una più attenta valutazione clinica. 24 4. Percorso terapeutico consigliato per il Medico di Medicina Generale. Nella scelta del trattamento dei disturbi ansioso-depressivi è raccomandata l’assunzione di farmaci antidepressivi. Le strategie terapeutiche a disposizione dei medici per il trattamento della depressione sono sicuramente aumentate e migliorate nel corso degli ultimi anni. Attualmente, i farmaci antidepressivi disponibili sono: 1. Antidepressivi triciclici (TCA) – amitriptilina, doxepina, imipramina, desipramina, nortriptilina, trimipramina, protriptilina, maprolilina; clomipramina 2. Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) – citalopram, escitalopram, fluoxetina, paroxetina (anche a rilascio prolungato), sertralina, fluvoxamina 3. Inibitori della ricaptazione della serotonina e noradrenalina (SNRI) – venlafaxina (a rilascio immediato e prolungato), desvenlafaxina, duloxetina; 4. Inibitori selettivi della ricaptazione della noradrenalina (NaRI)- reboxetina 5. Altri farmaci antidepressivi – bupropione, nefazodone, trazodone, mirtazapina, agomelatina; 6. Inibitori delle monoaminossidasi (iMAO) – fenelzina, tranilcipromina, isocarboxazide, selegilina (transdermica) e moclobemide. L’uso dei farmaci antidepressivi è indicato per la terapia di diverse patologie psichiatriche inerenti la dimensione affettiva e o la dimensione ansiosa. Gli antidepressivi producono una risposta nell'arco di un mese circa, mediamente. Risposta significa, in senso tecnico, miglioramento complessivo di oltre il 50% (se si dovesse dare un punteggio ad ogni sintomo, per esempio da 0 a 10, e poi fare il confronto dopo 1 mese). Dopo un mese di terapia quindi non c'è da attendersi sempre un miglioramento totale, e non c'è niente di strano se il miglioramento è consistente, ma non completo. Il trattamento, infatti, deve proseguire anche dopo l'ottenimento della risposta. La risposta all'antidepressivo consiste nell'attenuazione o scomparsa dei sintomi, così come sono previsti per la diagnosi: il fatto che l'umore sia comunque ogni tanto negativo, anche se mai come prima, non è quindi necessariamente un elemento su cui "insistere" con la cura, poiché nella persona non depressa l'umore non è sempre buono, e oscilla con gli eventi esterni entro certi limiti. Sentirsi meglio "subito" con l'antidepressivo, cioè fin dai primi giorni, è un effetto inaffidabile, perché di solito non è stabile. Anche se alcuni farmaci tendono a produrre risposte più rapide, sentirsi benissimo dopo soltanto una settimana di cura, come se la depressione fosse "scomparsa" non è un buon segno. Questo tipo di risposta deve anzi far sospettare che la diagnosi vera non sia quella di depressione semplice, ma di disturbo bipolare. Diversamente, nelle prime settimane la risposta può essere "intermittente". E’ opportuno precisare, in fine, che non esiste un antidepressivo più efficace degli altri. 25 I fattori da considerare nella scelta dei farmaci antidepressivi sono: • • • • • • • • Preferenza dei pazienti Tipo di risposta a precedenti trattamenti farmacologici Efficacia clinica Sicurezza, tollerabilità e eventi avversi già noti Patologie concomitanti psichiatriche o generali Interazioni potenziali tra farmaci Emivita Costo La scelta di un farmaco antidepressivo deve basarsi principalmente sulla efficacia, sulla tollerabilità, sicurezza e sul costo del farmaco, così come sulla preferenza del paziente e sulla risposta a pregressi trattamenti farmacologici. Altri fattori includono l’emivita del farmaco e le potenziali interazioni tra farmaci (es. legame alle proteine plasmatiche, metabolismo ad opera del citocromo P450) (Tabella 3 e 4). E’ utile, inoltre, per il MMG avere chiarezza sui dosaggi dei farmaci depressivi, anche nella condizione in cui accolga in pieno il suggerimento dello specialista. Per alcuni farmaci antidepressivi, non è stata valutata, in opportuni studi a dosi fisse, l’esatta relazione dose- risposta; pertanto, la dose minima efficace non è stata chiaramente stabilita. Le dosi iniziali e le dosi usuali nell’adulto, riportate in Tabella 5, sono solo indicative e possono variare da individuo ad individuo. Tabella 3. Metabolismo dei farmaci antidepressivi da parte degli enzimi del Citocromo P450. 2B6 2C9 2C19 2D6 3 A4 Amitriptilina 1A2 + + ++ ++ ++ + Bupropione Idrossibuproprioneb + ++ + Citalopram Desipramina + + ++ ++ + + ++ ++ ++ Desvenlafaxina Duloxetina + Escitalopram Fluoxetina Norfluoxetina b + + Imipramina ++ + Maprotilina + Mirtazapina 8-Idrossimirtazapinab b Mirtazapina-N-ossido ++ Nortriptilina + ++ ++ + + + ++ +++ + ++ ++ ++ ++ + + ++ ++ + ++ ++ ++ + Paroxetina ++ Protriptilina ++ Selegilina Sertralina Venlafaxina O-Norvenlafaxineb ++ + ++ ++ + + + ++ + + + + ++ ++ + Fonte: APA b : metabolita attivo 26 Tabella 4. Inibizione degli enzimi del Citocromo P450 da parte dei farmaci antidepressivi. 1A2 Amitriptilina 2A6 2B6 2C8 + 2C9 2C19 2D6 + +++ Citalopram + b + ++ + ++ + ++ + Desvenlafaxina ++ Escitalopram ++ Fluoxetina Norfluoxetinac ++ + Imipramina + Mirtazapina ++ + Duloxetina Nortriptilina 3A4 + Bupropione Desipramina 2E1 ++ ++ ++ + + ++ +++ ++ + + + + + + + + d ++ Paroxetina + Selegilina + Sertralina Desmetilsertralinac + +++ + Venlafaxina ++ + + + + + ++ + + +++ + + + + + + ++ ++ + ++ + + + + + Fonte: APA b: metabolita anche dell’ imipramina c : metabolica attivo del farmaco d : metabolica attivo anche dell’amitriptilina 27 Tabella 5. Dosi dei farmaci antidepressivia che si sono mostrate efficaci nel trattamento della depressione. Dose iniziale b (mg/day) Dose c (mg/day) 20 10 20 20 12,5 50 20-60 10-20 c 20-60 c 20-60 25-75 e 50-200 150 150 150 300-450 300-400 300-400 37,5 37,5 50 60 75-375 75-375 f 50 60-120 50 150 150-300 150-600 15 15-45 25-50 25-50 25-50 25-50 25 25-50 10-20 75 100-300 100-300 100-300 100-300 50-200 75-300 20-60 100-225 15 10 10-20 45-90 30-60 30-60 6 6-12 150 300-600 abituale d SSRIs Citalopram Escitalopram Fluoxetina Paroxetina Paroxetina R.P. Sertralina Inibitori della ricaptazione della noradrenalina e della dopamina Bupropione a rilascio immediato Bupropione a rilascio sostenuto Bupropione a rilascio prolungato SNRIs Venlafaxina a rilascio immediato Venlafaxina a rilascio prolungato Desvenlafaxina Duloxetina Modulatori della serotonina Nefazodone Trazodone Modulatori della noradrenalina- serotonina d Mirtazapina TCAs Amitriptilina Doxepina Imipramina Desipramina Nortriptilina Trimipramina Protriptilina Maprotilina IMAO (Inibitori non selettivi) Fenelzina Tranilcipromina Isocarbossazide Inibitori irreversibili MAO B g Selegelina transdermica Inibitori reversibili MAO A Moclobemide c Dosi di farmaci antidepressivi che si sono mostrate efficaci nel trattamento della depressionea. a). I farmaci sono stati classificati secondo il loro presunto meccanismo d'azione. Tuttavia, l'esatta meccanismo d'azione di molti farmaci deve ancora essere determinato o varia a seconda della dose. b). Basse dosi iniziali sono raccomandate nei pazienti anziani e nei pazienti con attacchi di panico, ansia, concomitante epatopatia o altre condizioni cliniche rilevanti. c). Per alcuni di questi farmaci (ad esempio, TCA) il limite di dosaggio superiore riflette il rischio di tossicità o la necessità di una valutazione dei loro livelli plasmatici, mentre per altri farmaci (per esempio, SSRI), dosi più elevate possono essere utilizzate con sicurezza, ma senza evidenza di un’efficacia complessiva superiore. d). Questi farmaci presentano un ottimo profilo di tollerabilità e di sicurezza, come è emerso dai trias clinici. e). La dose ottimale varia con ilo variare della diagnosi. f). E’ stato utilizzato anche a dosi di 400 mg / die, ma dosaggi superiori a 50 mg / die non mostrano efficacia maggiore. g). La selegilina è un inibitore selettivo MAO B a basse dosi; a dosi più elevate, che in genere sono necessarie per le attività antidepressiva, inibisce sia la MAO A che la MAO B . In generale, i pazienti anziani, con funzionalità compromesse o ridotte capacità metaboliche o escretive, dovrebbero assumere dosi più basse di antidepressivo. Spesso, si raccomanda una dose iniziale ridotta del 50% rispetto alla dose usuale nell’adulto ed un aumento progressivo più lento rispetto a quello seguito nei pazienti giovani o adulti. Alcuni farmaci antidepressivi, in particolari i TCA, possono causare mortalità e morbilità significative in caso di overdose. L’assunzione di 10 mg/die in più ad una dose giornaliera di 200 mg può spesso risultare fatale. Se ci troviamo di fronte a persone che manifestano pensieri francamente suicidari o idee di morte e di rovina è preferibile, per evitare i rischi 28 letali di un sovradosaggio, scegliere mirtazapina. farmaci più sicuri come SSRIs, bupropione o 4.1. Profilo di tollerabilità dei farmaci antidepressivi I farmaci antidepressivi differiscono per la loro capacità di indurre eventi avversi, come alterazioni della sfera sessuale, sedazione o aumento del peso, etc. Negli studi clinici, la gravità degli eventi avversi dei farmaci antidepressivi è stata valutata sia mediante la frequenza degli eventi avversi segnalati sia mediante la frequenza delle interruzioni dei trattamenti. La probabilità che insorgano eventi avversi differenti varia sia nell’ambito della stessa classe che nell’ambito delle sottoclassi o tra le singole molecole, senza escludere la variabilità inter-individuale della risposta ai farmaci. Quando insorge un evento avverso, durante il trattamento con un farmaco antidepressivo, si può intervenire, inizialmente, riducendo la dose del farmaco o sostituendolo con un altro antidepressivo a cui non è associato tale evento. E’ riportata di seguito la Tabella 6, che riassume i principali eventi avversi dei vari farmaci antidepressivi e le corrispondenti azioni da intraprendere o controindicazioni. Va ricordato che, durante il trattamento della fase acuta, il paziente deve sempre essere attentamente e sistematicamente monitorato al fine di valutare la risposta farmacologica, l’insorgenza di eventi avversi (es. sintomi gastrointestinali, sedazione, insonnia, alterazione del peso, eventi cardiovascolari, neurologici, anticolinergici o sessuali) e, quindi, la sicurezza del paziente stesso. Il monitoraggio del paziente in trattamento con antidepressivi deve essere particolarmente attento nel corso delle prime due settimane di terapia poiché si possono verificare fastidiosi effetti indesiderati e un peggioramento della sintomatologia che possono portare all’interruzione precoce della terapia. Per tale motivo, nel corso delle prime due settimane di terapia può essere considerata una co-prescrizione di benzodiazepine che deve però essere interrotta gradualmente dopo la fase iniziale di terapia, considerata l’elevato rischio di dipendenza dai suddetti farmaci. Per lo stesso motivo, la terapia con antidepressivi dovrebbe iniziare a bassi dosaggi, aumentando gradualmente la terapia. Tabella 6. Principali eventi avversi dei vari farmaci antidepressivi e corrispondenti azioni da intraprendere o controindicazioni. Reazioni avverse Antidepressivi Aritmie Ipertensione Crisi ipertensive Ipotensione ortostatica Aumento della colesterolemia Costipazione Delirio Secchezza delle fauci Difficoltà nella minzione Alterazioni visive Cefalea Mioclono Convulsioni Disfunzione erettile Anorgasmia Priapismo Attivazione Acatisia Bruxismo Antidepressivi Triciclici (TCAs) SNRIs, buproprione IMAO TCAs, trazodone, nefazodone, IMAO Mirtazapina TCAs TCAs TCAs, SNRIs, buproprione TCAs TCAs SSRIs, SNRIs, buproprione TCAs, IMAO TCAs, buproprione, amoxapina TCAs, SSRIs, SNRIs TCAs, SSRIs, venlafaxina, desvenlafaxina, IMAO trazodone SSRIs, SNRIs, buproprione SSRIs, SNRIs SSRIs 29 Aumento della sudorazione Emorragia gastrointestinale Epatotossicità Insonnia Nausea e vomito Osteopenia Sedazione Sindrome serotoninergica TCAs, SNRIs SSRIs Nefazodone SSRIs, SNRIs, buproprione SSRIs, SNRIs, buproprione SSRIs TCAs, trazodone, nefazodone e mirtazapina IMAO Aumento ponderale Rischio di cadute SSRIs, mirtazapina, TCAs, IMAO TCAs e SSRIs Fonte: APA L’approccio iniziale al trattamento degli eventi avversi include una riduzione del dosaggio o la sospensione del farmaco antidepressivo ed eventuale sostituzione con un farmaco avente un diverso profilo di tollerabilità I trattamenti riportati nella tabella rappresentano delle misure aggiuntive. L’approccio iniziale al trattamento degli eventi avversi include una riduzione del dosaggio o la sospensione del farmaco antidepressivo ed eventuale sostituzione con un farmaco avente un diverso profilo di tollerabilità I trattamenti riportati nella tabella rappresentano delle misure aggiuntive. 5 . Steps per il Medico di Medicina Generale. Il protocollo qui presentato è uno strumento di screening per evidenziare patologie dello spettro ansioso-depressivo che necessitino di una consulenza specialistica. Lo strumento clinico della Scala di Zung è agevole nella somministrazione e nella lettura; può essere facilmente riproposto anche a distanza di 8-12 settimane e può dare indicazioni sulla valutazione degli esiti di una terapia prescritta. Il protocollo prevede un primo colloquio con l’utente attraverso il quale il medico di medicina generale possa individuare la necessità di inserimento di quell’utente e possa proporre la compilazione delle 2 scale di Zung. Una seconda valutazione, a distanza di 8-12 settimane, partirà dal punto 3). I risultati (scores) delle scale di Zung, riproposte periodicamente, individueranno l’andamento della sintomatologia ansioso-depressiva dell’assistito e potranno essere utilizzati come sostegno alla valutazione dell’efficacia della cura posta in essere. 30 1) Grazie ad un primo breve colloquio individua tra i tuoi assistiti coloro che, a tuo parere, potrebbero avere sintomi d’ansia e/o depressione; 2) se l’assistito ha più di 65 anni vai a 7); se ha un’età compresa tra i 18 e i 65 anni prosegui; 3) invita l’assistito a compilare le scale ZUNG 1 (ansia) e 2 (depressione); 4) se il risultato è = o > 65 a scala 1 o 2 vai 12), 5) se il risultato è = o > 47 a scala 1 + scala 2, vai 12); 6) se il risultato è = o > 47 per una delle due scale, approfondisci la tua valutazione clinica : se necessita di terapia vai a 10); 7) invita l’assistito a compilare la scala GDS; 8) se il risultato è = o > a 11 vai a 12); 9) se il risultato è tra 6 e 11 vai a 10); 10) suggerimenti per la prescrizione farmacologica: a. Vademecum prescrittivo per sintomatologia: i. Episodi d’ansia acuta: benzodiazepine∗ all’occorrenza (max. 3 settimane); ii. Disturbo d’attacco di panico, forma lieve: benzodiazepine all’occorrenza + sertralina 50-100 mg/die per 8 settimane e successiva rivalutazione; iii. Disturbo d’ansia somatizzata: amisulpiride (50 mg., max per 2 settimane, poi rivedere) + benzodiazepine all’occorrenza; iv. Reazione depressiva: SSRI non coperti da brevetto, preferibilmente sertralina 50-100 mg per 6-8 settimane e successiva rivalutazione; v. Reazione mista ansioso-depressiva: SSRI non coperti da brevetto, preferibilmente citalopram 20 mg, se la componente ansiosa è prevalente, o sertralina 50-100 mg, se prevale la componente depressiva, per 6-8 settimane e successiva rivalutazione; b. Vademecum prescrittivo per fascia di età. • Fino a 30 anni: o Prudenza nella prescrizione o Nelle forme lievi è preferibile la scelta di benziodiazepine all’occorrenza (uso sintomatico), per un periodo non superiore alle 8 settimane e successiva rivalutazione. o Nelle forme che richiedono un trattamento più incisivo e prolungato nel tempo si suggerisce l’utilizzo di SSRI non coperti da brevetto (sertralina, citalopram, paroxetina, fluoxetina, fluvoxamina; sertralina e citalopram hanno il miglior profilo farmacologico, con buona efficacia e scarse reazioni avverse), con l’eventuale aggiunta di benzodiazepine nei primi 15 giorni di cura, da ridurre progressivamente, sino a prescriverne il solo utilizzo sintomatico. • Dai 30 ai 65 anni: o Suggeriamo l’utilizzo di l’utilizzo di benzodiazepine per uso sintomatico SSRI non coperti da brevetto (sertralina, citalopram, paroxetina, fluoxetina, fluvoxamina; sertralina e citalopram). o Nelle donne in epoca postmenopausale fino ai 65 anni, che presentino un’ampia componente somatoforme o che presentino alessitimia, suggeriamo di avviare una terapia con amisulpiride (50 mg/die per 2 settimane al massimo) o altre tiapridi in mono terapia o in associazione. • Dopo i 65 anni: o L’uso di amisulpiride necessita di maggiore cautela. o È da preferire invece l’uso della sertralina ovvero del citalopram se vi è politerapia concomitante. 11) se dopo 8 settimane non rilevi remissione sintomatologica, o se si è verificato la condizione di cui a 8), vai a 12); 12) invio motivato allo specialista (psichiatra o geriatra/neurologo). ATTENZIONE!!!: se tu stessi visitando un tuo assistito già in terapia con antidepressivi e questi si mostrasse particolarmente loquace, immotivamente allegro, altamente irascibile e inoltre presentasse una riduzione del bisogno di sonno e/o un’accelerazione ideica, vai a 12) 31 5. 1 Percorso clinico- terapeutico consigliato agli specialisti. La valutazione clinica di uno psichiatra è caratterizzata dalla presenza nel dialogo della singolarità dell’assistito; pertanto qualsiasi categorizzazione è riduttiva. L’approccio stesso al dialogo clinico implica la gestione di tecniche del colloquio, la capacità d’empatia e l’organizzazione strutturata in un lavoro di counseling, nonché una competenza psicologica dello psichiatra, che incide non poco sulla validità della “prescrizione farmacologica”. Nondimeno riteniamo utili alcuni suggerimenti anche in tema di farmaco economia, suggerimenti che inscriviamo in un percorso procedurale, così come organizzato dalle linee guida NICE sulla scorta dello studio STAR-d. Step 1 valutazione dell’indicazione terapeutica farmacologica e/o psicoterapica e/o di counseling; step 2 valutazione della presenza di marcati spunti psicotici: se no, vai a step 3, se sì vai a step 7: step 3 terapia farmacologica: un farmaco tra gli SSRI o SNRI o Agomelatina o Bupropione; step 4 in caso di non risposta dopo 8 settimane almeno (esclusi eventi avversi o intolleranze), switch ad altro SSRI o ad un SNRI se la terapia è con SSRI, o al bupropione; ovvero aggiunta di bupropione, Agomelatina, Amisulpiride per altre 4 settimane, ovvero integrazione psicoterapeutica per periodo prolungati; step 5 in caso di non risposta dopo 4 settimane switch a triciclici o Mirtazapina; ovvero aggiunta di Litio o stabilizzanti del tono dell’umore o con triciclic o con Antipsicotici atipici; step 6 in caso di non risposta dopo 4 settimane switch con IMAO, switch con Mirtazapina+SNRI, aggiunta di antipsicotici atipici; step 7 in caso di non risposta dopo ulteriori 4 settimane, ovvero in caso di chiara patologia psicotica, inserire terapia antipsicotica con antipsicotici atipici in aggiunta; step 8 in caso di totale refrattarietà, valutare la possibilità di ECT. Ricordiamo, inoltre, che nei pazienti maggiori di 65 anni e con demenza o fra coloro che hanno età compresa tra i 50 e i 65 anni, affetti da concomitanti patologie organiche, la maggioranza delle linee guida internazionali consigliano di evitare l’uso di antidepressivi triciclici e di escitalopram, nonché di SNRI se è presente ipertensione, particolarmente diastolica; in questa fascia di età non si ha controindicazione all’utilizzo della Duloxetina, che in genere è preferita se vi è concomitanza con diabete mellito, però è utile non superare la dose dei 60 mg/die. 6. Appendice Il più comune sistema di classificazione delle BDZ è in base all'emivita plasmatica (t/2) (Tabella 7): Tabella7. Classificazione delle benzodiazepine in base all’emivita. Emivita ultrabreve Brotizolam (Lendormin), Midazolam (Ipnovel, Dormicum), Triazolam (Halcion, Songar) 32 Emivita breve Alprazolam (Xanax, Frontal, Valeans, Mialin), Lorazepam (Tavor, Control, Lorans, Lorazepam Dorom), Lormetazepam (Noctamid), Oxazepam (Serpax, Limbial), Clotiazepam (Rizen, Tienor), Ketazolam (Anseren), Loprazolam (Dormonoct), Temazepam (Restoril, Normison, Euhypnos), Tetrazepam (Mylostan) Emivita intermedia Bromazepam (Lexotan, Compendium), Clotiazepam (Tienor, Rizen), Etizolam (Depas, Pasaden), Nitrazepam (Mogadon), Flunitrazepam (Darkene, Roipnol), Clonazepam (Klonopin, Klonapin, Rivotril), Cinolazepam(Gerodorm) Emivita lunga Diazepam (Valium, Ansiolin, Tranquirit), Clordesmetildiazepam o Delorazepam(En), Nordazepam (Madar, Stilny), Clordiazepossido (Librium), Prazepam (Prazene, Trepidan), Flurazepam (Dalmadorm, Flunox), Clobazam (Frisium), Quazepam (Quazium), Estazolam (Prosom), Halazepam (Paxipam), Medazepam (Nobrium) Tabella 8. Caratteristiche farmacocinetiche di alcune benzodiazepine. Farmaco Triazolam t1/2 (ore) 2-5 Principali metaboliti attivi – t1/2 (ore) metabolita – Durata complessiva dell’effetto breve Midazolam 2-3 – – breve Midazolam 2-3 – – breve 6-20 5-15 10-16 10-20 2-3 5-30 – – – – Desalchilflurazepam Demoxepam Nordazepam Desmetilclobazam Desmetilflunitrazepam – Nordazepam 2-oxoquazepam 7-acetamido-nitrazepam Lorazepam – – – – 40-100 30-60 40-150 35-45 25-30 – 40-150 20-50 – 10-16 intermedia intermedia intermedia intermedia lunga lunga Alprazolam Oxazepam Lorazepam Bromazepam Flurazepam Clordiazepossido Clobazam Flunitrazepam Clonazepam Diazepam Quazepam Nitrazepam Dolerazepam (clordemetildiazepam) 10-30 15-30 20-40 20-60 20-50 25-300 53- 138 lunga lunga lunga lunga lunga Lunga Lunga Tabella 9. Precauzioni d’ uso delle benzodiazepine In pazienti anziani o debilitati o paziente che presentino chiare patologie degenerative cerebrali è consigliabile impiegare le benzodiazepine a bassi dosaggi e ad emivita breve. L’uso delle benzodiazepine in pazienti che possono mascherare una depressione con spunti suicidari può precipitare l’acting out suicidario (l’azione violenta contro se stessi). Le benzodiazepine dovrebbero essere usate con attenzione estrema in pazienti con una storia di abuso di droga o alcool (anche le benzodiazepine possono essere sostenze d’abuso) 33 Tra gli effetti collaterali delle benzodiazepine, la sedazione, l´amnesia, l´alterazione della concentrazione e della funzione muscolare possono influenzare negativamente la capacità di guidare e utilizzare macchinari; attenzione al loro uso in piloti, autisti, macchinisti e in chiunque abbia necessità di guidare l’auto o altro mezzo per lunghi tratti. Tabella 10. Interazioni delle benzodiazepine L´effetto sedativo è potenziato dall’assunzione di alcool. L´effetto depressivo centrale può essere potenziato da: antipsicotici di I e II generazione, ipnotici, antidepressivi, analgesici narcotici, antiepilettici, anestetici e antistaminici sedativi. Le benziodiazepine interagiscono con gli analgesici narcotici incrementando l’effetto euforizzante di questi ultimi e di conseguenza un aumento della dipendenza psichica. Composti che inibiscono determinati enzimi epatici (specialmente citocromo P450) possono aumentare l´attività delle benzodiazepine, in quanto esse sono metabolizzate soltanto per coniugazione. 7. Bibliografia Essenziale -Wisniewski SR, Rush AJ, Nierenberg AA, Gaynes BN, Warden D, Luther JF, McGrath PJ, Lavori PW, Thase ME, Fava M, Trivedi MH. Can phase III trial results of antidepressant medications be generalized to clinical practice? A STAR*D report. Am J Psychiatry. 2009 May;166(5):599-607. -American Psychiatric Association Guidelines 2010 34 Allegato 1 Scala di autovalutazione A-Zung Leggi attentamente ciascuna delle 20 frasi elencate qui sotto: in che misura ciascuna di esse descrive come ti sei sentito nel corso di quest' ultima settimana? Ti sei sentito così "quasi mai o raramente", "qualche volta", "spesso", "quasi sempre"? Per ogni frase fai una crocetta nella colonna che ti sembra la più appropriata a descrivere come ti sei sentito. Quasi mai 1 Mi sento più nervoso ed ansioso del solito 2 Mi sento impaurito senza alcun motivo 3 Mi spavento facilmente o sono preso dal panico 4 Mi sento a pezzi e mi sembra di stare per crollare 5 Mi sembra che tutto vada bene e che non capiterà niente di male 6 Mi tremano le braccia e le gambe 7 Sono tormentato dal mal di testa e dai dolori al collo e alla schiena 8 Mi sento debole e mi stanco facilmente 9 Mi sento calmo e posso stare seduto facilmente 10 Sento che il mio cuore batte veloce 11 Soffro di vertigini 12 Mi sembra di stare per svenire 13 Respiro con difficoltà 14 Ho sensazioni di intorpidimento e di formicolio alle dita delle mani e dei piedi 15 Soffro di mal di stomaco o di indigestione 16 Ho bisogno di urinare spesso 17 Le mie mani sono in genere asciutte e calde 18 La mia faccia diventa facilmente calda e arrossata 19 Mi addormento facilmente e mi sveglio riposato 20 Ho degli incubi Qualche volta Spesso Cognome __________________________ Score Totale ______________ Nome _____________________________ n° C.C. ___________/___ Data test ____/___/_______ n° somministrazione ___________ Molto Spesso 35 Allegato 2 Scala di autovalutazione D-Zung Leggi attentamente ciascuna delle 20 frasi elencate qui sotto: in che misura ciascuna di esse descrive come ti sei sentito nel corso di quest' ultima settimana? Ti sei sentito così "quasi mai o raramente", "qualche volta", "spesso", "quasi sempre"? Per ogni frase fai una crocetta nella colonna che ti sembra la più appropriata a descrivere come ti sei sentito. Quasi mai 1 Mi sento scoraggiato e triste 2 Il momento in cui mi sento meglio è la mattina 3 Ho crisi di pianto e mi viene da piangere 4 Di notte ho problemi di sonno 5 Mangio tanto quanto mangiavo prima 6 Mi piace ancora avere rapporti sessuali 7 Mi sono accorto che sto perdendo peso 8 Ho problemi di stitichezza 9 Il cuore batte più velocemente del solito 10 Mi stanco senza motivo 11 Ho la mente lucida come al solito 12 Trovo facile fare le cose che facevo prima 13 Sono agitata/o e non riseco a stare ferma/o 14 Sono ottimista rispetto al futuro 15 Sono più irritabile del solito 16 Riesco facilmente a prendere decisioni 17 Mi sento utile e necessaria/o 18 La mia vita è abbastanza intensa 19 Ho la sensazione che gli altri starebbero meglio se io morissi 20 Mi piace ancora fare le cose che facevo prima Qualche volta Spesso Cognome __________________________ Score Totale ______________ Nome _____________________________ n° C.C. ___________/___ Data test ____/___/_______ n° somministrazione ___________ Molto Spesso 36