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Il cervello ansioso: nasciamo programmati per
Il cervello ansioso: nasciamo programmati per preoccuparci? Scritto da Pier Paolo Faresin Domenica 18 Ottobre 2009 23:00 Settimana scorsa mi è capitato di leggere un interessante articolo del New York Times dal titolo " Understandig the Anxious Mind ", che trattava dei recenti studi longitudinali condotti su gruppi di soggetti particolarmente "sensibili". Un esperimento longitudinale è uno studio prolungato nel tempo, che cerca di capire come si sviluppano negli anni, in un gruppo di soggetti, determinate caratteristiche o tratti personali. Nell'articolo si raccontano appunto le ricerche condotte da un eminente psicologo di Harvard, il dr. Jerome Kagan, che 20 anni fa iniziò a studiare il temperamento di un gruppo di bambini appena nati. Il temperamento si può definire come la base biologica della nostra personalità, presente sin dalla nascita e già evidente ai nostri genitori sin dalle prime settimane. Tratti temperamentali sono, ad esempio: l'orientamento sociale, l'inibizione di fronte alle novità, l'attività motoria, l'espressione delle emozioni positive e negative, l'attenzione a ciò che ci circonda. 1/7 Il cervello ansioso: nasciamo programmati per preoccuparci? Scritto da Pier Paolo Faresin Domenica 18 Ottobre 2009 23:00 Questi tratti, comunque modellabili dall'ambiente e dalle esperienze compiute, sono una componente genetica che, sembra, ci accompagna nel corso dell'intera vita. E quindi la tendenza ad essere inibiti, timidi, ansiosi potrebbe essere programmata dalla nascita nel nostro cervello. Ecco cosa racconta l'articolo. IL BEBE' 19 Nel 1989, proprio studiando il temperamento dei neonati, e in particolare come essi reagivano agli stimoli nuovi, il dr. Kagan ha iniziato a svelare alcuni segreti del "cervello ansioso". Un'importante scoperta, per noi apparentemente ovvia ora, è che i bebè più "difficili" (che si spaventano con poco, che piangono molto, che non gradiscono cambiamenti, che sono difficili da confortare, ecc.), detti anche "altamente-reattivi" , hanno maggiori probabilità di diventare adolescenti e giovani adulti inibiti, timidi e ansiosi. Il bebè 19 dell'esperimento di Kagan sul temperamento, era altamente reattiva: protestava di fronte a nuovi suoni, voci, giocattoli, odori, muovendo le gambe, inarcando la schiena, piangendo. Seguita longitudinalmente, bebè 19 è tutt'ora intervistata dai ricercatori, con il suo personale consenso e quello dei genitori quando era minorenne. Nel 2004, a 15 anni, bebè19 risponde a bassa voce sulle canoniche domande sulla scuola, non svolge molte attività extra-scolastiche, le piace scrivere e suonare il violino. Mentre parla si attorciglia i capelli, si tocca l'orecchio, dondola le ginocchia... è la sua natura altamente-reattiva che viene fuori, nonostante si mostri apparentemente a suo agio, dice Kagan. Le viene chiesto che cosa la preoccupa di più nella vita. Bebè19 dice di non saperlo, si ferma, riprende i suoi movimenti, alla fine dice di sentirsi male nel vedere tutti attorno a sé che sanno esattamente cosa fare, come agire. Dice di pensare continuamente, di porsi sempre troppe domande, teme di dare fastidio agli altri per la sua costante indecisione. Ha paura di non riuscire a finire i suoi compiti e le ricerche di scuola per tempo, si chiede se ce la farà e come farà a farcela. Si chiede come se la caverà da grande nel mondo dei grandi, se mai combinerà qualcosa di buono nella vita. Queste sono le cose cui penso continuamente, dice. 2/7 Il cervello ansioso: nasciamo programmati per preoccuparci? Scritto da Pier Paolo Faresin Domenica 18 Ottobre 2009 23:00 Il bebè19 è stata per il dr. Kagan la prima impersonificazione di ciò che vuol dire essere nati "programmati per essere ansiosi". Lo si vedeva già alla nascita, lo si vede anche ora all'età di 15 anni. Come lei, nel corso di questo e di altri studi longitudinali, buona parte dei neonati dal temperamento altamente reattivo sono diventati adolescenti ansiosi. PROGRAMMATI PER ESSERE ANSIOSI La nostra è un'era di incertezza e di ansia: il mutamento del clima, il lavoro, la sicurezza, ecc. Ma per alcune persone, l'essere preoccupati è uno stato naturale, indipendente dalla loro salute, dalla sicurezza personale ed economica. Sembrano nati per essere sempre all'erta. Diversi studi come quelli del dr. Kagan stanno gettando luce sulle particolarità del cervello ansioso, con alcuni risultati già evidenti: - i neonati differiscono in base al temperamento - dal 15 al 20% dei neonati (all'incirca 1 su 5) sono altamente-reattivi alle novità: gente, situazioni, ecc. - i bebè altamente reattivi hanno maggiore probabilità di diventare ansiosi crescendo Ora, mentre il temperamento di base ci accompagna per tutta la vita e quindi, se eravamo bambini altamente-reattivi, probabilmente siamo adulti altamente-reattivi, il nostro comportamento può di fatto cambiare. Non siamo destinati ad essere persone ansiose o meglio, a comportarci come tali. E' utile qui chiarire che ogni emozione ha 3 componenti fond amentali che devono essere prese in considerazione: - una componente fisiologica: alterazioni chimiche che hanno luogo nel cervello - una componente personale: cioè il modo in cui noi percepiamo quella emozione - una componente comportamentale: cioè cosa facciamo in seguito a quell'emozione Per chiarire: uno stato mentale di forte vigilanza (aspetto fisiologico), può essere piacevole per alcuni e terribile per altri (percezione personale), quindi alcuni possono reagire positivamente a questo stato mentre altri si isoleranno in preda all'ansia (comportamento). 3/7 Il cervello ansioso: nasciamo programmati per preoccuparci? Scritto da Pier Paolo Faresin Domenica 18 Ottobre 2009 23:00 Chi nasce con un temperamento altamente-reattivo, come il bebè19, può imparare a controllare la percezione e il comportamento del proprio stato mentale, ma difficilmente potrà intervenire sulla componente fisiologica delle proprie emozioni. Nelle parole di Kagan, il temperamento ha un'ombra lunga che si mostra anche quando nascosta da un comportamento apparentemente rilassato e adeguato. Chi è nato sensibile di temperamento può imparare a controllarsi, ma il suo cervello sarà sempre portato a ipervigilare, a "pensare troppo", a cogliere anche i più piccoli segnali di "minaccia", anche laddove questi non sono presi in considerazione dagli altri. I DISTURBI DELL'ANSIA L'ansia non è paura. Quest'ultima è una reazione a una minaccia concreta, mentre l'ansia è una "paura impazzita", slegata dall'oggetto da cui ci dobbiamo proteggere e tenere lontani. Insomma, non è più una reazione funzionale alla sopravvivenza o all'adattamento al proprio ambiente e può diventare un vero e proprio disturbo: fobie , attacchi di panico , disturbo ossessivo-compulsivo, fobia sociale, disturbo post-traumatico da stress, oppure un disturbo da ansia generalizzata sono i diversi aspetti che questao disturbo può assumere. Le reazioni normali e anormali di paura sono controllate dall'amigdala, una piccola struttura situata in profondità nel cervello. Tra le altre cose che fa, ha la funzione di 'attivare le reazioni di fronte a stimoli nuovi o minacciosi, di ricordare le emozioni legate a particolari eventi o di prepararci a combattere o a fuggire di fronte a un'aggressione. Se l'amigdala funziona bene, le nostre reazioni sono adattive, ma nei soggetti degli studi di Kagan, l'amigdala reagisce 4/7 Il cervello ansioso: nasciamo programmati per preoccuparci? Scritto da Pier Paolo Faresin Domenica 18 Ottobre 2009 23:00 "esageratamente" agli stimoli. I suoi effetti si vedono in termini di frequenza cardiaca, respirazione, attività motoria, pressione sanguinea, pianto e altre variazioni fisiologiche. Come dicevamo prima riguardo ai 3 diversi aspetti delle emozioni, non è detto che uno stato "ansioso" a livello fisiologico / cerebrale si traduca per forza in una personale percezione di ansia. C'entrano molto il contesto, l'interpretazione e le strategie individuali adottate nel distogliere l'attenzione dai pensieri ansiogeni. Ciò spiega come alcuni individui, ansiosi da piccoli, possano anche diventare adulti apparentemente disinvolti e sicuri di sé quando crescono nel giusto ambiente. I BEBE' SEGUITI NEL TEMPO Negli esperimenti sul temperamento di Kagan, circa il 20% dei bambini era classificato come altamente reattivo, 40% aveva bassi indici di reazione e il restante si trovava a metà tra queste due categorie. La maggior parte di questi bebè è stata poi vista dai ricercatori a 1 e 2 anni d'età. Metà di questi sono stati visti poi a 4, 7, 11 e 15 anni d'età. Tutt'ora l'esperimento longitudinale prosegue, anche se il dr. Kagan ormai 80enne è in pensione. Altri ricercatori stanno portando avanti i suoi studi. Alcuni dei "bebè" del primo esperimento sono stati visti a 18 e 21 anni d'età. Gli esperimenti, già dai primi incontri, mostrano alcune tendenze evidenti: a 4 anni d'età, i bambini classificati come altamente reattivi da neonati avevano una probabilità 4 volte superiore, rispetto ai bambini poco reattivi, di essere particolarmente inibiti. Verso i 7 anni, circa il 50% di questi bambini "difficili" aveva sviluppato qualche sintomo ansioso: paure (tempeste, cani, buio), timidezza. Soltanto il 10% dei bambini "facili" aveva così tante paure. Inaspettatamente, durante l''adolescenza, la situazione era cambiata e circa due terzi dei bambini altamente reattivi si comportava normalmente. Ecco come si descrive da adolescente una ex-bebè "difficile", Mary, ora 21enne. Guardando indietro negli anni, Mary si vede come "diligente" piuttosto che "ansiosa". Dice infatti di essere sempre stata una ragazzina rispettosa delle regole, studiosa, del tipo che faceva sempre tutti i compiti prima di mettersi a guardare la TV. Era inoltre appassionata di danza, attività nella 5/7 Il cervello ansioso: nasciamo programmati per preoccuparci? Scritto da Pier Paolo Faresin Domenica 18 Ottobre 2009 23:00 quale eccelleva. Questo suo talento unito a un ambiente favorevole, l'hanno aiutata a trasformare la sua tendenza all'"inibizione" in qualcosa di più costruttivo. La sua forte reattività ha assunto, nel corso del tempo, la forma dell' autocontrollo e della coscienziosità. L'OMBRA LUNGA DEL TEMPERAMENTO però rimane, come dicevamo prima. Un temperamento "nervoso" non è facile da tenere a bada. Per quanto uno riesca crescendo a mostrare una facciata sempre più adeguata, permane lo stesso atteggiamento ansioso e poco disinvolto ereditato alla nascita. Negli esperimenti di Kagan, la maggior parte degli adolescenti intervistati se la cavava apparentemente bene, anche se erano stati bebè altamente-reattivi. Ma probabilmente, sotto sotto, lo erano ancora. Durante le interviste, soltanto il gruppo di adolescenti, ex bebè reattivi, ha detto di sentirsi teso a scuola, di vomitare prima di alcune verifiche, di non dormire la sera prima della gita, ecc. Questi ragazzi avevano accettato il proprio temperamento, ma non se ne erano liberati. In una serie di test neuropsicologici gli adolescenti apparentemente disinvolti ma in passato altamente reattivi erano infatti facilmente distinguibili dai coetanei classificati in passato come poco reattivi. 6/7 Il cervello ansioso: nasciamo programmati per preoccuparci? Scritto da Pier Paolo Faresin Domenica 18 Ottobre 2009 23:00 Anche funzionale esempio, le più iansiose primi (fMRI) moderne tendono oNegli strutturale tecniche a mostrare (sMRI) di visualizzazione durante distinguono la crescita del tra soggetti cervello, un ispessimento altamente come la risonanza reattivi della e non. magnetica Ad prefrontale corteccia cervello rispetto agli altri. nel dall'amigdala. 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Ipassato. 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"affogano" la loro ansia nell'alcol... Per un'attività delle alcuni situazioni. nella basta quale trovare dimostrare un paio di a se amici stessi giusti econ agli con altri ialtri quali essere confidarsi, bravi, capaci edifficilmente in controllo acosì Ma componente le differenze anatomo-fisiologica. tra chi riesce ad adattarsi e chi non ce la fa hanno, anche esse, una Crescendo, diagnosi ambientali differenza anni, prefrontale segnali la allarmanti. sua di con in fobia era ilamigdala questa bebè19 chi relativamente sociale ce sua l'ha risultava ha durante incapacità avuto fatta sottile, ha essere diversi l'adolescenza. basi di probabilmente anche particolarmente problemi, astessa. livello ilSicuramente tra suo cui incapace cerebrale. temperamento reattiva un episodio vi di mentre èdipende regolare Esaminata stato di altamente depressione la un l'eccessiva sua ruolo dai corteccia ricercatori reattivo, dei eche fattori quantità una ma aaltri 18 ladii i Da un punto di vista evolutivo tanto sconforto alle persone può sarebbe essersi sviluppato lecito chiedersi tramandato come mai nel un corso tratto del che tempo. porta Dal particolarmente caratteristica una benefici, delle grande punto minore cose capacità possiamo di ignote, qualità positiva. vigili di della una dedicarsi della pensare e Dal minore che nostra vita, punto valutano all'atteggiamento con così esposizione specie, di estremo come vista attentamente èsuperare dei in zelo minori ai singoli rischi più al proprio cauto, possibilità ogni individui, non avere minima necessari, introspettivo lavoro. dei di invece, incontrare minaccia membri maggiore l'inibizione e riflessivo del possa un gruppo partner, coscienziosità può essere nei tradursi confronti ecc. una sono Tra in Kagan e che attente le scommette squadre aattualmente ogni dettaglio. di sul tecnici fatto e che ingegneri gli astronauti a indubbio terra delle siano missioni per lo più spaziali formate siano da persone individui molto poco reattivi, reattive NON DIVENTEREMO IlCOSA decretasse sarebbero non collegamento dice che molto comunque cosa tra più ognuno utili una dell'oroscopo di vita noi e da comportamento diventerà. ansiosi, personale tutte Piuttosto, le èbuoni che ricerche complesso. leggiamo condotte Se sul un giornale. in temperamento questo Ildedicarsi temperamento ambito difficile non diventerà. cidi dice che cosa ognuno di noi non dimostrando, saranno persone con esuberanti, sempre maggiore chiassose, chiarezza, avventate. che ie bambini altamente Gli studi reattivi longitudinali stanno malinconica sempre, bebè19 una evista persona particolarmente ansiosa. frequenta severa l'università, con se E' risultati. ancora e, Kagan probabilmente la descrive lo coem sarà {fcomment} 7/7