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Produce più energia di quanto ne consumi:

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Produce più energia di quanto ne consumi:
La rivista per l’isolamento termico e l’energia solare N. 28
© I-Catcher GmbH, Basilea
NOVA
Produce più
energia di
quanto ne
consumi:
Sul banco di prova:
il rinnovamento
edilizio a consumo
energetico per il
riscaldamento pari
a zero.
© www.marc-renaud.ch
la casa a surplus di
energia con isolamento
termico ottimale
Prima: il primo
risanamento di un
condominio in base
alla certificazione
Minergie-P.
Protezione antincendio: la lana di
roccia protegge le
travi in acciaio.
Funivia a celle
solari: l’innovativo
impianto fotovoltaico che insegue
il sole.
La forza naturale della roccia svizzera
© I-Catcher GmbH, Basilea
Sommario
3
Editoriale
4
Notizie flash
6
N. 28
Innovazione
Woodstock: verso la casa a surplus di energia con l’isolamento termico ottimizzato
9
Rinnovamento edilizio a consumo energetico per il riscaldamento pari a zero
Banco di prova
10 Rinnovamento sostenibile
Pioniere Minergie-P ad elevata coibentazione
12 Una soluzione incentrata sulla facciata ventilata
Gioco di colori
14 Consulenza ambientale per PMI
Verso la società a 2000 watt con l’ufficio «Öko-Kompass»
16 Edilizia in legno
Centinaia di elementi in legno tirati a lucido
18 Coibentazione tecnica/Protezione antincendio
Sicurezza per i locali di vendita e i capannoni di stoccaggio
20 Energia fotovoltaica
La funivia a celle solari
22 Tetto
Sport e cultura sotto un tetto a botte ben coibentato
23 BE Netz AG
Triplice utilizzazione dell’energia solare
2
Editoriale
© I-Catcher GmbH, Basilea
Care lettrici, cari lettori,
se la velocità alla quale gli edifici svizzeri vengono rinnovati
resterà ferma all’1.25% all’anno, dovremo aspettare fino al
2090 prima che tutti i fabbricati che necessitano di un risanamento siano rimodernati. Urge premere sull’acceleratore
perché i costi energetici sono in continuo aumento anche se
molti non vogliono ammetterlo. Le riserve di energia fossile
sono limitate e troppo preziose per essere «sprecate» col
riscaldamento. Sostituire il vecchio impianto a gasolio con
una pompa di calore è bene ma è il minimo che si possa
fare. Il potenziale di risparmio disponibile è molto più vasto. La strada maestra che porta a una maggiore efficienza
energetica passa attraverso il risanamento dell’involucro
edilizio, finestre comprese. Questo intervento fa risparmiare mediamente il 60% di energia. Secondariamente il
committente può rimodernare l’impianto di riscaldamento
e conseguire un ulteriore risparmio del 20% circa. Ciò significa che tutti gli edifici possono ridurre dell’80% il loro
consumo di energia per il riscaldamento e l’acqua sanitaria.
Ma si può fare di meglio, come spiega questo numero
di NOVA. A pagina 9 leggiamo che, dopo essere stati rimodernati, due condomini nel centro storico di Basilea hanno
azzerato il loro bilancio energetico annuo per il riscaldamento! Se il risparmio energetico fosse una disciplina sportiva potremmo definirla una prestazione da record – ma pur
sempre una cosa fattibile grazie alla moderna tecnologia!
Oltre a ridurre l’impatto ambientale e le nostre spese
di riscaldamento, raddoppiare la velocità di rinnovamento
degli edifici innescherebbe investimenti per quattro miliardi
di franchi circa all’anno. Nel settore edilizio ed energetico
verrebbero a crearsi 20 000 nuovi posti di lavoro. Praticamente non esiste un modo più mirato e intelligente per dare
impulso all’economia del Paese.
Vi auguro buona lettura!
Kurt Frei, direttore
3
Notizie flash
Pannelli isolanti Flumroc DUO D20 e DUO C
Risanare e approfittare
La gamma di pannelli isolanti Flumroc DUO si amplierà fra breve. Anche i due nuovi prodotti D20 e C sono a doppio strato e
provvisti di un lato posteriore elastico e uno strato esterno più
duro.
Pannello isolante DUO D20
I vantaggi sono evidenti:
Fruizione di sovvenzioni
Costi energetici bassi nel
lungo periodo
Mantenimento del valore
dell’immobile
Il nuovo Programma Edifici.
Risparmiare energia conviene a tutti.
La forza naturale della roccia Svizzera
Fino a 300 milioni di franchi stanziati ogni anno
per l’efficienza energetica.
I sistemi d’incentivazione finanziari rendono interessante l’efficienza energetica per i proprietari immobiliari. All’inizio dell’anno la Confederazione e i Cantoni hanno lanciato un nuovo programma Edifici che sostituisce il programma del Centesimo per
il clima in dirittura d’arrivo. Per dieci anni saranno stanziati fino
a 300 milioni di franchi all’anno per gli investimenti nell’efficienza energetica e le energie rinnovabili.
Gli interessati scopriranno nel nuovo opuscolo Flumroc
«Risanare e approfittare» quali interventi di rinnovo vengono
promossi, le condizioni vigenti e perché conviene risanare la
propria casa non solo per gli incentivi finanziari. L’opuscolo è
disponibile in italiano, francese e tedesco e può essere richiesto
alla Flumroc AG, tel. +41 81 734 11 11.
www.flumroc.ch
www.ilprogrammaedifici.ch
COMPACT e PARA: potere isolante ottimizzato
La Flumroc AG è riuscita a ottimizzare la conduttività termica
dei pannelli isolanti COMPACT e PARA: ora i suoi due prodotti vantano un valore λ di 0.035 W/(m K), mentre prima era di
0.036 W/(m K).
I pannelli in lana di roccia
COMPACT…
…e PARA isolano ora
ancora meglio.
Il nuovo pannello isolante Flumroc DUO D20 per facciate ventilate è provvisto di un intaglio in fabbrica. In cantiere gli specialisti fissano il pannello isolante dapprima con un tassello di
materiale plastico alla parete esterna. Poi inseriscono squadre
in alluminio nell’intaglio del pannello e fissano listelli di legno
verticali con viti alle squadre in alluminio. Infine, con viti distanziali gli artigiani avvitano i listelli di ventilazione a piombo alla
struttura portante. Tale collegamento filettato assorbe tutte le
forze statiche.
La facciata ventilata provvista del pannello isolante DUO D20
presenta vantaggi decisivi: è del tutto priva di ponti termici ed
è facile da montare.
Il pannello isolante DUO D20 è provvisto in fabbrica di un intaglio per squadre
in alluminio.
Pannello isolante DUO C
La tecnologia a doppio strato dei pannelli isolanti DUO, unica
nel suo genere, è adatta anche per isolare cassettoni di metallo. Il pannello DUO C è una soluzione isolante monostrato,
tarata sugli spessori e sui formati dei cassettoni più in uso (vedi
figura).
1
2
3
1
2
3
1
2
3
1
2
3
4
Struttura di un cassettone di
metallo con il pannello DUO C:
1 Cassettone in lamiera
2 Pannello isolante
Flumroc DUO C
3 Rivestimento esterno in
lamiera
Concorso
Il piacere di viaggiare in sella
a un’e-bike
Con l’aiuto del motore elettrico di un’ebike, anche la pista ciclopedonale più ripida diventa piacevole. Se risponderete
correttamente alla domanda seguente
potrete vincere un’e-bike FLYER nuova
fiammante del valore di 3500 franchi.
Quanti moduli solari possono essere montati sul nuovo impianto
fotovoltaico mobile sospeso sopra
l’area logistica Flumroc?
Scrivete la cifra esatta su una cartolina
e inviatela a Flumroc AG, casella postale, 8890 Flums o inviate la soluzione per
mail all’indirizzo [email protected]. Termine ultimo d’invio è il 30 settembre 2010.
Condizioni di partecipazione al concorso: al concorso
possono partecipare tutti coloro che hanno compiuto
18 anni e che risiedono in Svizzera o nel Principato del
Liechtenstein, esclusi i collaboratori della Flumroc AG,
delle organizzazioni che la rappresentano e delle agenzie pubblicitarie e di comunicazione. I vincitori saranno
estratti a sorte e saranno avvisati per iscritto. I premi
non possono essere convertiti in contanti. Non sussiste
nessun obbligo d’acquisto. Sul concorso non si terrà
corrispondenza. Sono escluse le vie legali.
La vincitrice della FLYER
Numerosi lettori e lettrici hanno partecipato al
concorso nell’ultimo numero di NOVA: la fortunata
vincitrice è Marie-Theres Abt di Allschwil presso
Basilea. Con la FLYER percorrerà una salita del 14
per cento quasi con la stessa velocità di un tratto
pianeggiante.
«Coibentazione tecnica 2»: nuova edizione della
collaudata opera di consultazione
La Flumroc AG ha ampliato e aggiornato la sua collaudata documentazione
sulla coibentazione tecnica. Il volume «Coibentazione tecnica 2» presenta
la gamma ampliata di prodotti Flumroc e offre informazioni dettagliate
sulle possibilità applicative della lana di roccia nei settori dell’impiantistica domestica, dell’industria e della protezione
antincendio. La nuova documentazione fornisce
informazioni approfondite ideali per il lavoro di
Coibentazione tecnica 2
progettisti e addetti ai lavori e ausili importanti
come esempi di calcolo, grafici e foto di strutture
di dettaglio, riferimenti normativi o disposizioni di
legge. Un glossarietto contenente i principali termini tecnici completa l’opera.
La documentazione «Coibentazione tecnica 2» è disponibile da subito in italiano, francese e tedesco.
Per permettere al professionista di avere l’opera
di consultazione sempre sotto mano, è possibile
ordinare gratuitamente la versione stampata, sfogliarla on-line o scaricarla direttamente dal sito
www.flumroc.ch.
Documentazione per
la coibentazione
tecnica e la protezione
antincendio.
La forza naturale della roccia Svizzera
5
Woodstock: verso la casa a
surplus di energia con l’isolamento termico ottimizzato
È stata la star della Swissbau
di Basilea e in seguito anche della MUBA: si tratta di
«Woodstock», un prototipo di
edificio a tre piani a surplus di
energia che mette d’accordo in
modo sorprendente sostenibilità ed economicità. A una casa
così occorreva il massimo
potere isolante, garantito dall’incontro tra la lana di roccia
Flumroc e l’aerogel.
Il segreto del sorprendente risultato ottenuto dal prototipo a tre piani «Woodstock» sta nell’innovativa combinazione
di materiali edili completamente diversi
tra loro. Il principio ispiratore è stato un
isolamento termico ottimale. Nella gestione dell’edificio, le risorse energetiche
rinnovabili vengono sfruttate sia a livello
attivo che passivo. L’impianto fotovoltaico e i termocollettori generano attivamente energia.
di legno è stato applicato uno strato di
aerogel, poi 20 centimetri di lana di roccia Flumroc e per finire un altro strato di
aerogel. Questa inedita combinazione di
aerogel e lana di roccia offre molti vantaggi: l’aerogel soddisfa i requisiti di isolamento imposti dallo standard MinergieP senza occupare troppo spazio, mentre
la lana di roccia isola perfettamente e
nel contempo ha eccellenti proprietà antincendio.
Lana di roccia e aerogel
Verde spontaneo
Un prodotto isolante composito ad alte
prestazioni fatto di lana di roccia e aerogel, elementi traslucidi, un ingegnoso
sistema di oscuramento e di ventilazione
e finestre lamellari a tripli vetri contribuiscono passivamente a creare un’atmosfera accogliente e confortevole all’insegna
dell’efficienza energetica. In più, Woodstock è il primo edificio della Svizzera
completamente illuminato a LED, cosa
che riduce il consumo di energia elettrica
e il surriscaldamento dell’edificio.
La facciata nord è parzialmente rivestita
di pannelli di legno. Per il resto, è composta da uno strato nero di caucciù dove
sono state ricavate delle tasche destinate alla crescita delle piante. In condizioni
normali, la semina avviene spontaneamente grazie al naturale spostamento dei
semi trasportati dal vento. Alla Swissbau
invece, per mancanza di tempo, il verde è
stato messo dalla mano dell’uomo.
Un edificio, tre facciate
Le piante che decorano la facciata vengono annaffiate naturalmente: un’intercapedine tra lo strato esterno di aerogel
e il rivestimento di caucciù porta l’acqua
La facciata nord è rivestita in parte di pannelli di legno e in parte di uno
strato di caucciù provvisto di tasche per piante.
6
© I-Catcher GmbH, Basilea
© I-Catcher GmbH, Basilea
La struttura di questo edificio a tre facciate è di legno di faggio. Per quanto concerne la facciata nord, sopra la struttura
Acqua piovana per le piante sulle
facciate
Davanti alla facciata a sud-est costituita da elementi traslucidi è stato installato
un sistema frangisole munito di elementi fotovoltaici.
I pannelli fotovoltaici orientati verso
l’alto applicati alla facciata sudovest sono un elemento centrale
della casa a surplus di energia.
Lana di roccia e aerogel
La combinazione di lana di roccia e aerogel consente di beneficiare dei vantaggi
di entrambi i materiali isolanti. Uno strato relativamente sottile di aerogel vanta
un potere isolante notevole, per cui non
occorre ispessire troppo le pareti per
avere un buon isolamento. La lana di
roccia ha ottime proprietà antincendio
e, ad esempio, consente di applicare
l’intonaco direttamente sul materiale
termoisolante.
Nell’edificio Woodstock sono stati utilizzati i seguenti prodotti:
䡲 Lana di roccia: pannello isolante
Flumroc 1
䡲 Aerogel: Aspen Aerogels Spaceloft;
distributore in Svizzera: AGI, AG für
Isolierungen, Zurigo
piovana fino alle radici delle piante. I responsabili del progetto prevedono che
l’intervento di un giardiniere non sarà
necessario per più di due o tre volte
all’anno.
Elementi traslucidi
Per quanto riguarda la facciata rivolta a
sud-est, elementi Scobatherm traslucidi
sono stati applicati direttamente sulla
struttura di legno. Qui lo strato isolante è
spesso solo cinque centimetri. La regolazione dell’irradiazione solare è garantita
da un sistema frangisole, le cui lamelle
sono munite di elementi fotovoltaici che,
oltre a fare ombra, producono corrente
elettrica. Vi è poi un oscurante di tessuto
che entra in gioco nelle giornate estive
particolarmente assolate.
sono muniti di pannelli fotovoltaici monocristallini.
Da tre a sei piani
A partire dalla prossima estate Woodstock, che è momentaneamente un edificio a tre piani che si erge sulla piazza della fiera, sarà definitivamente trasformato
in un palazzo a sei piani e campeggerà sul
Dreispitzareal a Münchenstein nei pressi
di Basilea. Poi arriverà anche la certificazione definitiva Minergie-P. Questa posizione centrale metterà sicuramente in
risalto le qualità dell’edificio. La ventilazione di comfort, ad esempio, proteggerà
gli inquilini non solo dal rumore del traffico e dalle polveri sottili ma anche dai
pollini. Con una ventilazione tradizionale,
invece, gli inquilini sarebbero stati più o
meno esposti a questi fastidi.
Una facciata fatta di pannelli
fotovoltaici
La terza facciata rivolta a sudovest è simile a quella rivolta a nord con la differenza che lo strato più esterno è composto da elementi di faggio che terminano
a punta e che sul lato rivolto verso l’alto
7
© I-Catcher GmbH, Basilea
Innovazione
Intervista
I «padri» del prototipo Woodstock sono il progettista Ruedi Tobler e l’architetto Felix Knobel. Il signor
Tobler ci ha parlato degli obiettivi che intende perseguire con Woodstock, del perché ha coibentato l’edificio con la lana di roccia e del suo strenuo impegno
in favore dell’edilizia sostenibile in Svizzera.
Ruedi Tobler con il certificato provvisorio per il
suo edificio Woodstock.
Signor Tobler, quale filosofia c’è dietro a Woodstock?
Ruedi Tobler: Woodstock segna l’inizio di
una nuova era dell’architettura bioclimatica. Il nome stesso, «Woodstock», non
rimanda solo al legno di cui è fatta la costruzione ma anche a un’epoca di grandi
cambiamenti, come lo fu quella inaugurata dal festival di Woodstock nel 1969.
Col termine «architettura bioclimatica» intendo un modo di costruire moderno, conforme alle esigenze della realtà di
oggi dominata dai cambiamenti climatici
e dalla necessità di ridurre le emissioni di
CO 2.
A ciò si aggiunga che con Woodstock
proponiamo un nuovo approccio basato
sul connubio di estetica e sostenibilità.
Vogliamo dimostrare che Minergie-P non
è in contraddizione con i canoni dell’architettura.
Con il prototipo Woodstock a pianta
triangolare, proponete tre tipi di facciate, tutte innovative ma una diversa dall’altra. Qual è la sua preferita?
Dal punto di vista estetico, preferisco
la facciata a sud-est, quella con gli elementi Scobatherm. È molto bella perché
permette alla luce di inondare l’edificio,
mentre di notte gli interni illuminati mandano un bagliore verso l’esterno! Dal
punto di vista del potere isolante, però, le
altre due varianti sono ancora meglio per
via della combinazione tra lana di roccia
e aerogel.
La soluzione migliore è una combinazione di diversi tipi di facciate. Ad
esempio, per produrre energia solare, si
8
«È necessario avviare un processo di apprendimento che coinvolga tutti gli interessati. Noi diamo il
nostro contributo con il progetto Woodstock.»
dovrebbero sfruttare il più possibile le
facciate esposte a sud.
Punta sul legno anche per il potere
isolante di questo materiale?
Esattamente. Per sua natura, il legno isola meglio del mattone e del calcestruzzo.
Da solo però non basta a garantire il potere isolante necessario, per cui abbiamo
optato per un isolamento termico in lana
di roccia che in più offre la necessaria
protezione antincendio. Ma per non essere costretti ad adoperare 24, 26 o addirittura 28 centimetri di lana di roccia,
abbiamo pensato di combinare questo
materiale a delle stuoie di aerogel. Così
siamo riusciti a realizzare pareti sottili,
spesse appena 34 centimetri in tutto!
Oggi in Svizzera il 15 per cento circa
delle nuove costruzioni sono certifi cate secondo gli standard Minergie,
Minergie-P o Minergie-ECO. Che
cosa si dovrebbe fare, secondo lei,
per far salire questa percentuale?
Un aumento del prezzo del petrolio aiuterebbe sicuramente… È necessario
avviare un processo di apprendimento
che coinvolga tutti gli interessati. Noi
diamo il nostro contributo con il progetto Woodstock. Durante la fiera abbiamo
organizzato conferenze per gli artigiani
praticamente tutti i giorni. Complessivamente vi hanno partecipato 200 tecnici,
dagli installatori di impianti di riscaldamento agli specialisti delle facciate. Inoltre, abbiamo organizzato una conferenza
riservata agli studenti dell’ultimo anno di
scuola. Nel prototipo Woodstock ne abbiamo accolti 500 tra i 15 e i 16 anni.
Ma le campagne informative e di
sensibilizzazione da sole non bastano e
non è sufficiente neanche l’abbondanza
di fondi stanziati dalla Svizzera. Lo Stato
dovrebbe emanare norme più severe per
assicurare l’affermazione dell’edilizia sostenibile.
La presentazione di Woodstock non
è stata la vostra prima apparizione a
Swissbau. Negli anni passati avevate già presentato costruzioni sostenibili innovative. Quale sarà la vostra
prossima proposta?
Abbiamo già ricevuto una richiesta per
Swissbau 2012. Prima invece non ricevevamo richieste ma ci cimentavamo comunque in un progetto… (sorride). Non
abbiamo ancora idee concrete su quello
che esporremo. Perciò, approfitto dell’occasione per fare un appello a tutte le
aziende che operano nel settore dell’edilizia sostenibile: presentateci le vostre
ultime tecnologie!
© I-Catcher GmbH, Basilea
«Connubio
di estetica e
sostenibilità»
© Nina Mann/ Viridén + Partner AG, Zurigo
Rinnovamento edilizio a consumo energetico per il riscaldamento pari a zero
© Nina Mann/ Viridén + Partner AG, Zurigo
I collettori solari e i moduli fotovoltaici integrati
nel tetto generano più energia del necessario.
Banco di prova
A gennaio di quest’anno ha preso il via la verifica di uno straordinario progetto modello realizzato nel centro storico di Basilea.
Nel 2009 lo studio di architettura Viridén + Partner aveva trasformato due fatiscenti palazzi del 1896 in condomini a consumo
energetico per il riscaldamento pari a zero. Nei prossimi due anni
si verificherà se i valori teorici di consumo energetico dei due immobili coincidono con i valori effettivamente rilevati a posteriori.
Il progetto di rinnovamento dei due edifici storici a consumo energetico per il riscaldamento pari a zero situati nel centro
storico di Basilea poggia su tre elementi:
la coibentazione termica dell’involucro
edilizio, la produzione di calore mediante
collettori termici e una pompa di calore
aria-acqua combinata a un impianto fotovoltaico e infine un impianto di accumulazione del calore in eccesso con scambiatore di calore integrato per l’inverno.
La corrente elettrica necessaria per il
funzionamento della pompa di calore viene prodotta dall’impianto fotovoltaico
integrato nel tetto inclinato di 30 gradi
ed esposto a sud. Stando ai calcoli, i due
immobili dovrebbero produrre energia in
eccesso per 1000–2000 kWh l’anno.
Verifica dei valori teorici
Col contributo economico dell’ufficio cantonale dell’ambiente e dell’energia, delle
Industrielle Werke Basel e della Flumroc
AG, lo studio di architettura Viridén +
Partner AG sta esaminando assieme ai
suoi partner i valori energetici ed edilizi
effettivi dei due immobili. Mentre il label Minergie viene concesso sulla base
di calcoli, per i due condomini sulla Feldbergstrasse si procede al controllo dei
valori effettivamente registrati tra gennaio 2010 e dicembre 2011. Le conclusioni
saranno poi pubblicate in un rapporto.
La prova del nove
Un’ispezione termografica, l’analisi dei
dati relativi al primo periodo di riscaldamento e altre valutazioni consentono già
Dopo il rinnovamento edilizio, i due condomini non
hanno bisogno di energia né per il riscaldamento
dei locali né per quello dell’acqua sanitaria.
di affermare, ad esempio, che l’effettivo
valore di ermeticità all’aria nL,50 degli immobili risanati è pari a 1.0 h-1. Un buon
risultato, anche se intorno alle finestre
è stato rilevato un certo margine di miglioramento dell’ermeticità. Individuare e
sfruttare questi margini di miglioramento
è un importante obiettivo delle misurazioni di controllo. Ma soprattutto si tratta di
documentare con valori misurati concreti
che a determinate condizioni in fatto di
posizione ed esposizione dell’immobile,
è possibile trasformare un rudere in una
casa a consumo energetico zero persino
in città.
Dati principali del progetto di rinnovamento Coibentazione delle pareti esterne: pannello
isolante Flumroc COMPACT, 200 mm. Coibentazione del tetto: granulato di lana di roccia dello
spessore di 360 mm/600 mm. Finestre: tripli vetri isolanti coefficiente U 0.6 W/m2K. Impianto
fotovoltaico (64 m2 ): potenza 10 kWp. Collettori termici (34 m2 ): energia utile 18 200 kWh
l’anno. Accumulatore termico: 40 000 litri. Riduzione del fabbisogno energetico finale per il riscaldamento, l’acqua calda e la ventilazione: da 200 000 kWh/a a 0 kWh/a. Niente emissioni di CO2
per il fabbisogno energetico generale.
9
Pioniere Minergie-P ad
elevata coibentazione
Per la prima volta un condominio ristrutturato può fregiarsi del
certificato Minergie-P. Grazie a uno spessore isolante in lana di
roccia di 30 centimetri sulle facciate e ad ulteriori accorgimenti
costruttivi, l’edificio a Basilea ha solo un decimo circa del fabbisogno energetico precedente.
Dal rinnovamento gli inquilini
sono protetti dal rumore del
traffico, grazie a una spessa coibentazione e a finestre moderne.
Fino a poco fa in Svizzera non esisteva
nessun condominio ristrutturato in base
alla certificazione Minergie-P. Il dipartimento delle costruzioni di Basilea-Città
voleva però cambiare questa situazione.
Nell’ambito del progetto cantonale «Società a 2000 watt – Regione pilota di
Basilea» ha pubblicato una gara d’appalto per un risanamento Minergie-P, tesa a
dimostrare che un progetto del genere è
realizzabile senza costi esorbitanti. Inoltre il Cantone spera che il rinnovamento
edilizio Minergie-P serva da sprono per
altri progetti analoghi.
Rinnovato da capo a piedi
La gara d’appalto è stata vinta dagli architetti dello studio «baubüro in situ» di
Basilea con il progetto di risanare in base
allo standard Minergie-P un condominio
di cinque piani che dà sulla stazione ferroviaria di Basilea. L’edificio del 1954 era
in condizioni precarie. Gli inquilini dovevano pagare bollette energetiche salate ed
erano praticamente esposti al rumore del
traffico transitante nella Güterstrasse.
Questa situazione di partenza ha costituito una grande sfida per gli architetti, che
da un lato volevano mantenere intatta la
maggior parte dell’edificio ma che per raggiungere lo standard Minergie-P dovevano impegnarsi a risanare da capo a piedi
l’immobile. Ad esempio, alcuni appartamenti sono stati uniti, e sono stati creati
nuovi balconi e terrazze sul tetto.
© www.marc-renaud.ch
Trenta centimetri di lana di roccia
Dati dell’edificio Luogo: Basilea. Committente: CoOpera Immobilien AG, Ittigen BE. Architetto: Oliver Seidel, baubüro in situ GmbH, Basilea. Anno di costruzione: 1954, riattazione:
2009. Isolamento impiegato Facciata: spessore isolante 300 mm. Prodotto: pannello isolante
Flumroc COMPACT
10
L’involucro edilizio è stato coibentato
completamente ex novo. Originariamente
si era previsto di munire tutte le facciate
di uno strato di lana di roccia di 30 centimetri senza soluzioni di continuità. Sul
lato cortile gli operai hanno potuto applicare i pannelli isolanti Flumroc come era
stato previsto, ma la cosa non è stata
possibile sul lato che dava sulla strada.
Dato che l’immobile già prima del risanamento superava già di un metro l’allineamento con le case limitrofi, le autorità
hanno permesso di applicare solo una
coibentazione esterna di otto centimetri.
Gli architetti sono dunque ricorsi a una
soluzione combinata, optando per la lana
di roccia e una coibentazione sotto vuoto.
Le finestre sono state arretrate rispetto
alla facciata, in modo da potervi installare tutto attorno uno strato isolante di
lana di roccia di 30 centimetri. Le restanti
parti di pareti portanti sono state provvi-
© www.marc-renaud.ch
Rinnovamento sostenibile
Il consumo energetico è
pari solo a un decimo del
valore rilevato prima del
rinnovamento edilizio.
«L’edilizia urbana di pregio si ripercuote positivamente sui cittadini»
Responsabile del rinnovamento Minergie-P a Basilea è lo studio di architettura «baubüro in situ». La fondatrice, architetto
Barbara Buser, spiega nell’intervista che cosa significa per lei
risanare vecchi immobili nella sua città natale.
ste di un isolamento sotto vuoto di otto
centimetri.
Sistema di ventilazione controllata, scambiatore di calore e
teleriscaldamento
Grazie alla coibentazione e alle finestre
munite di tripli vetri, negli appartamenti
il rumore del traffico è diventato quasi impercettibile. Le finestre vengono aperte
raramente, in quanto un sistema di ventilazione controllata convoglia continuamente aria fresca all’interno dell’edificio,
garantendo così un gradevole microclima
abitativo. L’aria viziata di scarico riscalda
l’aria fresca in uno scambiatore di calore.
Con questo processo è possibile recuperare fino al 90 per cento dell’energia termica. Il restante fabbisogno energetico
per il riscaldamento dell’acqua sanitaria
e dei locali è coperto dalla rete di teleriscaldamento dell’IWB di Basilea. Già
prima del risanamento il condominio era
allacciato alla rete di teleriscaldamento, e
il team di progetto non ha visto il motivo
di cambiare questa forma di approvvigionamento energetico, visto che il calore
proviene da fonti rinnovabili: una metà
dell’energia è prodotta infatti dall’incenerimento dei rifiuti e l’altra metà dalla
combustione di cippato.
Cisterna per l’acqua piovana,
pannelli fotovoltaici ed elettrodomestici risparmiosi
Gli addetti al risanamento hanno potuto
trasformare con poca spesa l’ex serbatoio della nafta, ancora in buone condizioni,
in una cisterna per la raccolta dell’acqua
piovana. Ora l’acqua piovana può essere
utilizzata per fare il bucato, per irrigare
Signora Buser, da dove prende la
motivazione di investire infinite ore
di lavoro e tanta energia nel risanamento di un vecchio edificio? Non
sarebbe più interessante costruire
qualcosa di nuovo?
È già da decenni che seguo i «binari dei
risanamenti». Rinnovare edifici esistenti
e renderli dunque «utilizzabili» è una sfida
davvero avvincente. E vale la pena, come
lo dimostra il risanamento del condominio
presso la stazione ferroviaria di Basilea.
Siccome mi sta a cuore conservare
ciò che già esiste anche in piccolo, ho
fondato anche la borsa dei componenti
edilizi di Basilea. Si tratta di un progetto
per disoccupati che mira a recuperare i
materiali ancora utilizzabili delle case
destinate alla demolizione. Ad esempio
lampadari, parquet, rubinetterie o lavabo. La qualità di questi componenti è
spesso tanto buona che possono essere
usati ancora a lungo e sarebbe peccato
buttarli via.
in bicicletta. Per me è importante che i
miei progetti di risanamento si trovino a
una distanza a portata di bici o vicini a
una stazione ferroviaria. E non riuscirà a
credere dove riusciamo ad arrivare con la
bicicletta!
Lei è principalmente attiva a Basilea
e il suo studio porta il nome «in situ»,
ossia «sul posto». Che relazione ha
con l’edilizia abitativa urbana in generale e con la città di Basilea in particolare?
Vivo a Basilea da sempre. Per me non
esistono altre forme abitative che quelle
urbane. Secondo me, è questa la migliore
forma abitativa, in particolare quando si
lavora in città. Abitare in campagna ha
senso solo se si può lavorare negli immediati dintorni. Per me la qualità della
vita significa che non devo fare la pendolare e che posso spostarmi dovunque
Questo significa che con i suoi progetti di risanamento edilizio si impegna volutamente per conservare
l’edilizia urbana?
Sì, perché l’edilizia urbana di qualità – e
anche quella ad alta densità abitativa – si
ripercuote positivamente sui cittadini.
Promuove la nascita delle comunità e di
un senso sociale. Costituisce un terreno
fertile per la cultura e consente di viverla. Un’alta densità abitativa è sinonimo di
qualità. Naturalmente abitare in città ha
anche degli svantaggi, ad esempio il rumore. Sono convinta però che prevalgano
i vantaggi.
il giardino e per sciacquare le toilette.
Come ulteriore misura energeticamente
sostenibile, gli specialisti hanno installato sul tetto un impianto fotovoltaico di
125 metri quadrati con una resa di circa
16 kWp. E last, but not least, tutti gli elet-
trodomestici utilizzati – dal forno alla lavatrice – sono i modelli energeticamente
più economici in base all’elenco Topten.
Grazie a tutti questi provvedimenti, oggi il
consumo energetico è pari solo a un decimo circa di quello ante ristrutturazione.
Barbara Buser
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Gioco di colori
L’ospedale pediatrico universitario di Basilea-Città e Basilea-Campagna (UKBB) accoglie i suoi piccoli pazienti con l’incanto di una facciata a specchio colorata. Dietro a
questo involucro esterno ventilato si nasconde una soluzione isolante ecologica esemplare. Grazie a un ingegnoso piano logistico, in poco tempo è stato possibile montare
più di 2000 metri quadrati di pannelli in lana di roccia tagliati ad hoc in fabbrica.
Vivace gioco di colori: i parapetti
cambiano colore a seconda da dove
li si guarda e da come sono colpiti
dalla luce.
Con il suo camaleontico e vistoso rivestimento, il nuovo ospedale pediatrico
universitario di Basilea giace nel cuore
della città come un sonnecchiante drago
colorato. La sua particolarità sta negli
elementi di vetro che ne rivestono la facciate e che cambiano colore a seconda da
dove li si guarda e da come sono colpiti
dalla luce. Questo insolito effetto non
potrebbe prodursi se non fosse per il colore nero che ricopre il materiale isolante
sottostante.
Una mano di vernice nera sui
pannelli isolanti
I committenti del nuovo ospedale pediatrico universitario hanno dato molta im-
12
portanza agli aspetti ecologici. Per quanto concerne l’isolamento, si è optato per i
pannelli isolanti Flumroc DUO dello spessore di 16 cm. Grazie alla loro struttura a
doppio strato con pesi specifici apparenti
differenti, sono una soluzione ideale per
l’isolamento termoacustico delle facciate ventilate. La Flumroc ha verniciato di
nero questi pannelli appositamente per
l’UKBB.
Tagliati ad hoc
Sulla facciata del nuovo ospedale pediatrico universitario le fasce finestrate si
alternano a parapetti a specchio di diversa altezza. Per l’isolamento sottostante
la Flumroc ha fornito più di 3500 pannelli
Una soluzione incentrata sulla facciata ventilata
Pannelli isolanti Flumroc DUO verniciati di nero: il gioco di colori dei parapetti non esisterebbe senza lo sfondo scuro.
tagliati su misura, suddivisi in 48 diversi
gruppi a seconda del piano di destinazione, dell’orientamento della facciata e del
formato.
Consegne just-in-time
Data la posizione centrale del nuovo
ospedale pediatrico di Basilea, sviluppare un piano logistico è stato molto impegnativo. Non si è potuto ricorrere incondizionatamente agli autotreni e inoltre in
cantiere non c’era spazio per depositare il
materiale necessario. Questa sfida è stata superata con un piano logistico che ha
previsto consegne just-in-time degli elementi isolanti necessari e una strettissima collaborazione tra la Flumroc AG e la
sua fitta rete di rivenditori specializzati
locali. In questo caso, i pannelli in lana di
roccia già tagliati, bell’e pronti e muniti di
marcature chiare sono stati spediti alla
Kohler Sabag AG di Frenkendorf BL, che
ha funto da deposito intermedio. Lì gli imprenditori potevano andare a prendere i
pannelli isolanti nelle quantità desiderate e montarli direttamente in cantiere.
Dati del complesso edilizio Luogo: Basilea. Committenti: Cantoni Basilea-Città e BasileaCampagna. Architetti: Stump & Schibli Architekten BSA, Basilea. Costruzione della facciata:
Gerber-Vogt AG, Allschwil. Anno di costruzione: 2008–2010. Isolamento impiegato Isolamento esterno: Spessore isolante 160 mm. Prodotto: pannelli isolanti Flumroc DUO verniciati
di nero su un lato
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Verso la società a 2000 watt
con l’ufficio «Öko-Kompass»
La città di Zurigo si è prefissata ambiziosi obiettivi di risparmio energetico. Per raggiungerli, devono remare tutti nella stessa direzione: anche le circa 25 000 PMI locali.
Le aiuta l’ufficio di consulenza ambientale «Öko-Kompass».
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Consulenza ambientale per PMI
L’obiettivo in materia di politica energetica della città di Zurigo è chiaramente
definito: nel 2050 il consumo energetico
pro capite dovrà essere di soli 2000 watt
di potenza continua. Lo hanno deciso gli
zurighesi alle urne. Oggi la potenza continua richiesta pro capite è ancora di 6000
watt. Prima di arrivare dunque alla società a 2000 watt c’è ancora molta strada
da fare. Oltre alle economie domestiche,
dovranno affrontare questo cammino
anche le 25 000 piccole e medie imprese
di Zurigo. Con l’ufficio «Öko-Kompass»
la città aiuta le imprese a imboccare la
strada giusta.
Raccomandazioni pratiche
«Öko-Kompass» è l’ufficio di contatto
centrale per tutte le questioni ambientali
delle PMI. Le imprese interessate ricevono raccomandazioni gratuite concernenti
il risparmio energetico. Si tratta soprattutto di misure che possono essere realizzate in poco tempo e senza grandi spese. Inoltre l’ufficio segnala altri indirizzi a
cui rivolgersi e informa sulle sovvenzioni
stanziate per i progetti ambientali. La
consulenza è telefonica o telematica, oppure viene offerta sul posto direttamente presso l’azienda.
Per l’ambiente e il portafoglio
La consulenza ambientale cittadina vuole
mostrare alle imprese che un uso oculato
delle risorse comporta non solo vantaggi
ecologici ma anche concreti benefici economici. A detta dell’ufficio di contatto, la
maggior parte delle aziende può risparmiare dal 10 al 20 per cento di energia
già adottando pochi provvedimenti, risparmiando quindi i relativi costi. La città
di Zurigo ha aperto l’ufficio «Öko-Kompass» nell’estate del 2009. Nei quattro
anni di durata del progetto pilota intende
raggiungere il dieci per cento circa delle
PMI. Il finanziamento dell’ufficio è garantito per una metà da fondi propri della
città e per l’altra metà da sostegni offerti
da vari partner commerciali, fra cui anche
la Flumroc. E poi, già altre città hanno segnalato il proprio interesse ad aprire altri
uffici «Öko-Kompass».
Öko-Kompass
«Öko-Kompass», l’ufficio di consulenza ambientale per le PMI della città di Zurigo, indica i quattro punti cardinali,
tutti sinonimi di un determinato settore ambientale. In ognuno di tali settori l’ufficio è in grado di mediare contatti con
i relativi specialisti degli enti pubblici e dell’economia privata.
Mobilità
Ad esempio, il centro di competenza
indipendente «Mobilità in azienda»: gli
imprenditori ricevono consigli pratici su come
ottimizzare i rapporti commerciali e con i clienti.
Materiale
Ad esempio, le attività di
smaltimento e riciclaggio
a Zurigo: gli esperti in materia di smaltimento illustrano
come sia possibile smaltire
i rifiuti aziendali nel rispetto
dell’ambiente.
Energia ed edifici
Ad esempio, la piattaforma
online www.coibentare-ora.ch
Sulla piattaforma online messa
a disposizione dalla Flumroc gli
imprenditori scoprono con quali
provvedimenti possono «rimettere
in forma» i loro edifici sotto il
profilo energetico.
Informazioni e qualità
Ad esempio, la Fondazione svizzera per la
pratica ambientale (PUSCH): l’organizzazione
fa chiarezza nella giungla dei label sociali ed
ambientali.
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Centinaia di elementi in legno
tirati a lucido
Il primo albergo in legno a quattro piani della Svizzera è stato inaugurato all’inizio di quest’anno
a Zugo. Gran parte dell’edificio non ha preso forma in cantiere, bensì nei capannoni di montaggio. Grazie all’edilizia in legno, il City Garden Hotel è stato costruito a tempo di record.
© Roger Frei Architekturfotografi e, Zürich
La facciata dell’ hotel City Garden
è rivestita di acciaio cromato
lucido.
A Zugo le camere d’albergo scarseggiano. Spesso chi vi si reca per lavoro è costretto a pernottare a Zurigo o a Lucerna.
È per questo che per la costruzione del
nuovo business hotel City Garden gli investitori hanno puntato su una tabella di
marcia a dir poco sportiva: consegna ai
committenti chiavi in mano entro 40 settimane al massimo dall’inizio dei lavori.
Per costruire un albergo a quattro stelle
in così poco tempo occorreva una soluzione ad hoc, che è stata trovata nell’edilizia
in legno. Così interi elementi dell’edificio
sono stati prefabbricati all’interno dei
capannoni di montaggio, al riparo dalle
intemperie. Gli unici elementi realizzati in
cemento armato sono i due vani scale e il
pavimento del piano terra dell’albergo.
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Prefabbricato in azienda
La ditta Renggli ha prodotto 1167 elementi di legno nel suo stabilimento di Schötz
nel Canton Lucerna. In questo modo, gli
specialisti della Flumroc hanno potuto
integrare direttamente i pannelli nei vari
elementi costruttivi in modo sicuro ed
efficiente. La flessibilità della lana di roccia ha semplificato il montaggio dei cavi
e delle condutture. Persino le prese di
corrente sono state incassate negli elementi costruttivi in azienda. Semirimorchi
ribassati hanno poi trasportato i moduli
pronti in cantiere dove si è provveduto al
montaggio finale con l’aiuto di due gru. In
questo modo è stato possibile completare un piano a settimana. Ogni volta che
si aggiungeva un piano, gli operai iniziavano a lavorare agli interni del piano
sottostante. Per ultimo è stato eseguito
il rivestimento della facciata che è stata
interamente ricoperta di acciaio cromato
lucido.
Protezione antincendio
Le autorità hanno rilasciato il permesso
di costruzione a condizione che fossero
rispettati requisiti in materia antincendio particolarmente severi. Ogni singola
stanza dell’albergo è un compartimento tagliafuoco a sé stante e, in caso di
emergenza, è in grado di impedire la
propagazione dell’incendio ad altri compartimenti. La lana di roccia contenuta
negli elementi in legno soddisfa questi
requisiti in modo ottimale perché non
è combustibile e ha un punto di fusione
superiore a 1000 °C. Anche i pozzi per installazioni dell’albergo sono protetti dal
fuoco grazie alla lana di roccia.
© Renggli AG, Sursee
Edilizia in legno
L’edilizia sistemica in legno ha anche un
altro vantaggio di cui i gestori dell’albergo preferirebbero però fare a meno:
gli elementi costruttivi possono essere
smontati con relativa facilità. Questo potrebbe essere il destino del City Garden
tra dodici anni almeno. Non per la qualità
della costruzione, ma perché l’albergo si
trova nel punto in cui dovrebbe passare
una galleria cittadina. È per questo motivo che l’edificio non ha un piano interrato.
La centrale di impiantistica è stata realizzata nell’attico per evitare che occupasse
spazio prezioso in uno dei quattro piani.
Il boom dell’edilizia in legno
Il City Garden Hotel è solo un esempio
di che cosa sia capace oggi la moderna
edilizia in legno, che sa coniugare l’architettura contemporanea a un comfort abitativo eccellente. Il settore del legno è in
piena espansione da quando, cinque anni
fa, sono entrate in vigore nuove norme
che consentono di realizzare costruzioni
in legno alte fino a sei piani. Condomini,
edifici amministrativi, fabbricati industriali e commerciali, scuole, autosilo e
alberghi oggi possono finalmente essere
costruiti in legno.
Gli specialisti stanno montando
gli elementi in legno per il primo
piano.
Gli unici elementi realizzati in
cemento armato sono i due
vani scale e il solaio del piano
terra dell’albergo.
© Renggli AG, Sursee
Un albergo a tempo determinato
© Renggli AG, Sursee
Il costruttore specializzato in edilizia sistemica
in legno ha prodotto ognuno dei 1167 elementi
nel capannone protetto dalle intemperie.
Dati dell’edificio Luogo: Zugo. Committente: MZ Immobilien AG, Zugo. Architetti: EM2N Architekten AG, Zurigo. Costruzione in legno: Renggli AG, Sursee. Anno di costruzione: 2009–
2010. Isolamento impiegato Prodotto: pannello isolante Flumroc SOLO
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Sicurezza per i locali di vendita
e i capannoni di stoccaggio
Travi e puntelli in acciaio sono in grado di sostenere pesi elevati, tranne quando esposti al calore intenso. Il pannello Conlit Steelprotect Board in lana di roccia fa in modo che l’acciaio non
perda la sua proverbiale tempra in caso d’incendio. Ad esempio, anche nel centro commerciale
Glatt o nella fabbrica di cosmetici Mibelle.
Dall’autostrada i clienti raggiungono con
l’auto su una propria corsia d’uscita il
centro commerciale Glatt a Wallisellen
nei pressi di Zurigo. Il centro commerciale
di maggiore fatturato della Svizzera non
è invece raggiungibile molto facilmente
con i mezzi di trasporto pubblici. La situazione cambierà, tuttavia, con il cambiamento dell’orario dei mezzi di trasporto
pubblici previsto nel dicembre del 2010,
quando la ferrovia Glattal si fermerà per
la prima volta alla nuova stazione «Zentrum Glatt». Per permettere ai clienti di
raggiungere il centro commerciale dalla
nuova fermata, occorre costruire un nuovo accesso. Per crearne lo spazio, sono
stati demoliti alcuni piani di parcheggio
dell’autosilo. La trasformazione edilizia
ha permesso non solo di trasformare le
precedenti aree di parcheggio in una terrazza pedonabile collegata con la futura
stazione ferroviaria, ma anche di ricavare
nuovi locali di vendita.
L’acciaio va protetto
La trasformazione delle aree di parcheggio in locali di vendita implica requisiti
più severi per quanto concerne la protezione antincendio. Le attuali travi in acciaio, che in futuro sosterranno il solaio
dei negozi, devono essere protette dal
fuoco perché l’acciaio da solo non resiste
bene agli incendi. Superata la temperatura critica di 500 °C, l’acciaio perde la
sua resistenza. L’edificio diventa instabile e, nel peggiore dei casi, può crollare.
I componenti in acciaio devono dunque
essere provvisti di rivestimenti antincendio in grado di resistere al superamento
delle temperature critiche per un lasso
di tempo di 30 fino a 180 minuti, come
prescritto dall’assicurazione fabbricati.
Il centro commerciale Glatt doveva avere
una protezione antincendio di livello F60,
ossia poter resistere per 60 minuti a un
incendio.
Il centro commerciale Glatt sarà presto comodamente raggiungibile anche con i mezzi di
trasporto pubblici.
Dati del centro commerciale Glatt Luogo: Wallisellen. Committente: LiBAG LiegenschaftenBetrieb AG, Zurigo. Architetti: S+M Architekten AG, Zurigo. Impresa esecutrice dei lavori:
A. Steiner Zimmerei & Schreinerei AG, Zurigo. Esecuzione: 2009–2010. Pannelli antincendio
impiegati Spessore isolante: 25 mm. Prodotto: Conlit Steelprotect Board
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Le travi in acciaio protette con la lana di roccia nel
centro commerciale Glatt sosterranno in futuro il
soffitto di un nuovo negozio.
Sicurezza ed efficienza con la
lana di roccia
La lana di roccia è ideale per le applicazioni antincendio, perché non è combustibile e presenta un punto di fusione di oltre 1000 °C. Inoltre ritarda o impedisce la
Coibentazione tecnica/Protezione antincendio
© 2010 www.foto-digital.ch
Anche nel centro commerciale Glatt è stato possibile porre in opera con facilità e rapidità i pannelli
in lana di roccia Conlit Steelprotect Board.
Il foglio di alluminio del prodotto Conlit Steelprotect
Board Alu assicura igiene ed estetica alla Mibelle AG.
propagazione dell’incendio e non rilascia
gas tossici in caso d’incendio. I pannelli in
lana di roccia della Flumroc e del gruppo
internazionale Rockwool, rappresentato
in Svizzera in esclusiva dalla Flumroc AG,
possono essere installati in modo facile,
rapido ed economico. Un vantaggio decisivo, poiché nel centro commerciale Glatt
gli specialisti avevano solo poco tempo
per posare in opera i pannelli antincendio Conlit Steelprotect Board. Secondo la
tabella di marcia, il solaio dal quale dovevano lavorare doveva essere demolito
quanto prima.
Una soluzione igienica per lo
stabilimento di cosmetici
L’ampliamento del magazzino Mibelle
ha comportato requisiti antincendio
più severi.
Anche per la Mibelle AG di Buchs, nei
pressi di Aarau, i pannelli in lana di
roccia garantiscono la sicurezza. Ampliando il suo magazzino, la fabbrica di
cosmetici della Migros è stata costretta
ad adeguare la protezione antincendio a
requisiti più severi. In conformità delle
prescrizioni dell’assicurazione fabbricati argovina, le travi in acciaio dovevano
essere rivestite di uno strato protettivo
antincendio. A differenza del centro commerciale Glatt, una volta ultimati i lavori
i rivestimenti non sono nascosti dietro a
un controsoffitto, ma sono a vista. Per
soddisfare i requisiti igienici ma anche
quelli estetici, i tecnici hanno optato per
i pannelli Conlit Steelprotect Board Alu,
dunque per una variante del pannello in
lana di roccia rivestito di un foglio di alluminio rinforzato.
Praticamente niente polvere
© 2010 www.foto-digital.ch
© 2010 www.foto-digital.ch
Gli specialisti hanno potuto montare i rivestimenti
antincendio senza dover interrompere il lavoro nel
magazzino.
Durante il montaggio delle protezioni antincendio, la Mibelle ha potuto continuare
ad utilizzare il suo capannone di stoccaggio come d’abitudine. Per questo i lavori si
sono dovuti svolgere in base alle oscillazioni stagionali delle scorte: quando il magazzino era stracolmo da dover occupare
tutto lo spazio fino alle travi da rivestire, i
lavori sono stati interrotti. E il montaggio
dei rivestimenti antincendio alle travi sotto le quali si trovano i nastri trasportatori
ha potuto essere eseguito solo negli orari
in cui non si svolgeva la produzione. I tecnici della coibentazione non hanno dovuto
invece montare pareti antipolvere, perché
la lana di roccia può essere lavorata senza emissioni di polvere.
Dati del progetto Mibelle Luogo: Buchs AG. Committente: Mibelle AG. Impresa esecutrice
dei lavori: Eubo Dämmtechnik AG, Oberentfelden. Esecuzione: 2009–2010. Pannelli antincendio impiegati Spessore isolante: 25 mm. Prodotto: Conlit Steelprotect Board Alu
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Una centralina elettronica
automatizzata orienta i «Solar
Wings» continuamente seguendo il percorso del sole.
La funivia a celle solari
Grazie alla sua struttura a due funi portanti, il nuovo impianto fotovoltaico installato sopra l’area
logistica Flumroc segue il percorso del sole. I «Solar Wings» promettono un quarto di efficienza
in più rispetto a un sistema fisso.
Il sole si muove lungo l’orizzonte nel corso della giornata, e in estate è più alto
che in inverno. Le celle solari funzionano
al meglio se i raggi solari le colpiscono
perpendicolarmente. Lo si sa da un pezzo.
Per tenerne conto sul piano dell’energia
fotovoltaica, gli ingegneri devono tuttavia affrontare grandi problemi. Oggi
la maggior parte delle celle solari sono
montate fisse e hanno il massimo rendimento solo in un determinato periodo
della giornata. È diverso, invece, per la
novità mondiale presente sull’area della
20
Flumroc adibita alla logistica: l’impianto
entrato in funzione nel marzo del 2010
orienta gli elementi fotovoltaici seguendo il percorso del sole. La Solar Wings di
Ruggell, nel Principato del Liechtenstein,
ipotizza che il nuovo impianto produrrà
pertanto dal 25 al 30 per cento in più
d’energia rispetto a un impianto analogo
installato in modo fisso.
Tecnologia delle funivie
Esteticamente l’impianto Solar Wings
assomiglia a una seggiovia. E non c’è da
Energia fotovoltaica
meravigliarsene, visto che la tecnologia
del sistema portante è stata messa a
punto dal costruttore di funivie Bartholet
Maschinenbau di Flums. Gli attuali 320
moduli solari sono montati su due funi
in modo da essere mobili. È possibile
orientarli in due direzioni, per inseguire
permanentemente la posizione del sole.
Una centralina elettronica automatizzata
assicura che i raggi solari incidano sempre perpendicolarmente sulle celle solari. Sulle funi portanti c’è ancora posto
per altri 160 moduli, che probabilmente
saranno installati nel 2011.
Più semplice e più economico
I sistemi ad inseguimento solare esistevano già prima dell’invenzione della
Solar Wings. Ma si tratta di strutture
complesse e costose che necessitano
di una pesante struttura di appoggio per
ogni singolo modulo. La Solar Wings, invece, si accontenta di due pilastri massicci alle due estremità dell’impianto. Tra
essi sono collocati, tra loro distanziati di
35 metri circa, i piloni che devono sopportare relativamente poco peso e sono
dunque snelli.
L’ingombro in pianta del nuovo
impianto è minimo
Un ulteriore svantaggio degli attuali sistemi ad inseguimento solare è il loro
La struttura a funi portanti dell’impianto Solar Wings può accogliere 480 moduli solari.
enorme ingombro. Per un parco solare di
480 moduli si dovrebbe coprire una vasta
superficie di costoso terreno edificabile.
La soluzione Solar Wings sovrastante
l’area logistica Flumroc, invece, è sospesa a otto metri d’altezza. I camion possono continuare a transitare senza pro-
blemi e non ci sono restrizioni per quanto
concerne l’uso del terreno. I costruttori
dell’impianto vorrebbero installare i Solar
Wings anche sui parcheggi, dove le celle
solari, oltre a svolgere la loro principale
funzione, farebbero anche ombra ai veicoli posteggiati.
Maggiore efficienza
I «Solar Wings» live in Internet
Gli interessati possono verificare di persona se il nuovo impianto fotovoltaico
mobile installato sopra l’area logistica
Flumroc è effettivamente più efficiente
rispetto a un sistema fisso convenzionale. Al sito www.flumroc.ch è possibile seguire l’attuale alimentazione dei
Solar Wings e confrontare gli impianti
live. Un profilo energetico sull’arco di
24 ore mostra in quale periodo della
giornata le differenze sono maggiori.
I navigatori possono osservare con la
webcam come i Solar Wings si orientano continuamente seguendo il percorso
del sole. Inoltre un video con riprese
effettuate da un elicottero telecomandato offre immagini spettacolari della
funivia a celle solari.
Per poter verificare all’atto pratico il
25–30 per cento in più di resa dei Solar
Wings rispetto a quella degli impianti
convenzionali, la Flumroc AG ha installato un impianto di riferimento fisso su
uno dei suoi capannoni di stoccaggio. La
Scuola universitaria di scienze applicate
di Zurigo misura continuamente la resa
dei due impianti. I Solar Wings hanno
già superato la prova pratica per quanto
concerne la resistenza al vento: quando
la prima bufera favonica di quest’anno ha
imperversato su Flums, i pannelli si sono
adagiati automaticamente in posizione
piatta senza subire alcun danno.
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Tetto
Il tetto della nuova sala multiuso
pesa più di 100 tonnellate.
All’occorrenza la sala multiuso può essere
suddivisa in due o tre palestre più piccole.
Sport e cultura sotto un tetto
a botte ben coibentato
Con l’inaugurazione della nuova sala multiuso il Comune di Hasle nei pressi di Burgdorf ha ultimato con successo il maggiore progetto edilizio della sua storia. La chicca costruttiva è rappresentata dal tetto a botte isolato con circa 1500 metri quadrati di lana di roccia.
Gli studenti che giocavano a calcio, hockey o pallamano in palestra sudavano.
Ma non appena si finiva di fare sport e si
stava seduti per assistere a qualche manifestazione, avevano freddo tutti e non
solo d’inverno. La colpa era della cattiva
coibentazione delle palestre spesso piuttosto vecchiotte. Hanno più fortuna gli
studenti di Hasle presso Burgdorf, dove
nell’autunno del 2009 è stata inaugurata
una nuova sala multiuso con annessa una
grande palestra. Il tetto è stato isolato
con 20 centimetri di lana di roccia.
Belli e pronti in cantiere
La maggiore sfida costruttiva era rappresentata dal tetto a botte in legno,
pesante oltre 100 tonnellate. La struttura
del tetto constava di oltre 130 elementi
prefabbricati, montati su travi di legno. I
conciatetto hanno applicato agli elementi una membrana d’impermeabilizzazione
bituminosa che ha protetto la struttura
dalla pioggia durante i lavori di costruzione. Nel tetto finito tale membrana
funge ora da freno vapore. Gli artigiani
hanno poi posto in opera circa 1500 metri
quadrati di pannelli isolanti Flumroc, che
sono stati intagliati nella fabbrica di Flums per poterli montare perfettamente a
filo della bombatura del tetto. Sulla lana
di roccia i conciatetto hanno poi incollato
delle guaine impermeabilizzanti in materiale plastico. Grazie agli intagli nei pannelli isolanti, è stato possibile applicare
il sigillante della ditta Sika Sarnafil con
precisione nelle zone bombate del tetto.
Sport, concerti e teatro
La nuova sala multiuso è il più grande
Dati dell’edificio Luogo: Hasle presso Burgdorf. Committente: Comune di Hasle presso Burgdorf. Architetti: Huber-Kuhn-Ringli Architekten GmbH, Berna. Anno di costruzione: 2008–2009.
Isolamento impiegato Tetto: spessore isolante 200 mm. Prodotto: pannelli isolanti Flumroc
PRIMA, intagliati e con finitura levigata
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progetto edilizio nella storia del Comune di Hasle, che conta poco più di 3000
abitanti. La grande palestra può essere
suddivisa con dei divisori in due o tre palestre più piccole. Sugli spalti in tribuna
c’è posto per circa 300 spettatori. Accanto alla palestra si trova un palcoscenico
di sei metri di profondità, attrezzato tecnicamente e acusticamente per concerti
e spettacoli teatrali. Si aggiungono una
cucina perfettamente attrezzata e altri
locali secondari come i guardaroba e le
docce.
Il tetto è stato isolato con pannelli in
lana di roccia spessi 20 centimetri.
BE Netz AG
Triplice utilizzazione
dell’energia solare
Gli abitanti del primo stabile ristrutturato in base allo standard Minergie-P nel Canton Lucerna
utilizzano più volte l’energia solare: con collettori termici, pannelli fotovoltaici e sotto forma di
energia solare passiva.
«Avanti con il buon esempio» è il motto
di Adrian Kottmann, amministratore della BE Netz AG specializzata in impianti
fotovoltaici. Kottmann abita con la sua
famiglia a Lucerna in una casa del 1929.
Recentemente l’ha rinnovata ed è stato
il primo committente del Cantone della
Svizzera interna a ottenere il certificato
Minergie-P per il risanamento. Gli aspetti
principali di questo progetto di ristrutturazione edilizia sono stati il rinnovamento
completo dell’involucro edilizio e l’installazione della più moderna impiantistica.
Per il calore…
Il riscaldamento a gas di 25 anni è stato
eliminato e rimpiazzato da una pompa di
calore con sonde geotermiche installate a
195 metri di profondità. Il nuovo impianto
soddisfa il fabbisogno di calore e riscalda
circa il 20 per cento dell’acqua sanitaria.
Il resto del calore è fornito da collettori
termici montati sul tetto a sud. Inoltre le
nuove, ampie vetrate garantiscono tanta
luce in casa e l’energia solare passiva
contribuisce pure a riscaldare la casa.
Sul tetto orientato a sud sono montati collettori termici e un impianto fotovoltaico.
…e la corrente
La corrente è prodotta da due impianti
fotovoltaici. I moduli accanto ai collettori
termici sul tetto a sud hanno un rendimento di 6.5 kWp; quello delle celle sul tetto
piano di un annesso è di 2 kWp. Per conferire un look unitario alle due falde del tetto, esse sono state rivestite con pannelli
in fibrocemento color antracite.
Energia solare passiva: le grandi finestre lasciano entrare tanta luce e tanto calore in cucina.
www.benetz.ch
L’impiantistica più moderna sostituisce il vecchio impianto di riscaldamento a gas.
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Editore:
Flumroc AG
Casella postale
8890 Flums
Telefono +41 81 734 11 11
Telefax +41 81 734 12 13
www.flumroc.ch
[email protected]
06.10 i G 1’600 Stampato su carta sbiancata senza cloro.
Ideazione e realizzazione:
Zoebeli Communications AG, Berna
Traduzione: Dr. Marina Graham, Gümligen
Tipografia: Gonzen Druck AG, Bad Ragaz
Con riserva di modifiche. In caso di dubbio, vi preghiamo di contattarci.
Gli esempi applicativi descritti possono non prendere in considerazione situazioni particolari e sono forniti senza alcuna responsabilità.
Nota editoriale
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Fly UP