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Produce più energia di quanto ne consumi:
La rivista per l’isolamento termico e l’energia solare N. 28 © I-Catcher GmbH, Basilea NOVA Produce più energia di quanto ne consumi: Sul banco di prova: il rinnovamento edilizio a consumo energetico per il riscaldamento pari a zero. © www.marc-renaud.ch la casa a surplus di energia con isolamento termico ottimale Prima: il primo risanamento di un condominio in base alla certificazione Minergie-P. Protezione antincendio: la lana di roccia protegge le travi in acciaio. Funivia a celle solari: l’innovativo impianto fotovoltaico che insegue il sole. La forza naturale della roccia svizzera © I-Catcher GmbH, Basilea Sommario 3 Editoriale 4 Notizie flash 6 N. 28 Innovazione Woodstock: verso la casa a surplus di energia con l’isolamento termico ottimizzato 9 Rinnovamento edilizio a consumo energetico per il riscaldamento pari a zero Banco di prova 10 Rinnovamento sostenibile Pioniere Minergie-P ad elevata coibentazione 12 Una soluzione incentrata sulla facciata ventilata Gioco di colori 14 Consulenza ambientale per PMI Verso la società a 2000 watt con l’ufficio «Öko-Kompass» 16 Edilizia in legno Centinaia di elementi in legno tirati a lucido 18 Coibentazione tecnica/Protezione antincendio Sicurezza per i locali di vendita e i capannoni di stoccaggio 20 Energia fotovoltaica La funivia a celle solari 22 Tetto Sport e cultura sotto un tetto a botte ben coibentato 23 BE Netz AG Triplice utilizzazione dell’energia solare 2 Editoriale © I-Catcher GmbH, Basilea Care lettrici, cari lettori, se la velocità alla quale gli edifici svizzeri vengono rinnovati resterà ferma all’1.25% all’anno, dovremo aspettare fino al 2090 prima che tutti i fabbricati che necessitano di un risanamento siano rimodernati. Urge premere sull’acceleratore perché i costi energetici sono in continuo aumento anche se molti non vogliono ammetterlo. Le riserve di energia fossile sono limitate e troppo preziose per essere «sprecate» col riscaldamento. Sostituire il vecchio impianto a gasolio con una pompa di calore è bene ma è il minimo che si possa fare. Il potenziale di risparmio disponibile è molto più vasto. La strada maestra che porta a una maggiore efficienza energetica passa attraverso il risanamento dell’involucro edilizio, finestre comprese. Questo intervento fa risparmiare mediamente il 60% di energia. Secondariamente il committente può rimodernare l’impianto di riscaldamento e conseguire un ulteriore risparmio del 20% circa. Ciò significa che tutti gli edifici possono ridurre dell’80% il loro consumo di energia per il riscaldamento e l’acqua sanitaria. Ma si può fare di meglio, come spiega questo numero di NOVA. A pagina 9 leggiamo che, dopo essere stati rimodernati, due condomini nel centro storico di Basilea hanno azzerato il loro bilancio energetico annuo per il riscaldamento! Se il risparmio energetico fosse una disciplina sportiva potremmo definirla una prestazione da record – ma pur sempre una cosa fattibile grazie alla moderna tecnologia! Oltre a ridurre l’impatto ambientale e le nostre spese di riscaldamento, raddoppiare la velocità di rinnovamento degli edifici innescherebbe investimenti per quattro miliardi di franchi circa all’anno. Nel settore edilizio ed energetico verrebbero a crearsi 20 000 nuovi posti di lavoro. Praticamente non esiste un modo più mirato e intelligente per dare impulso all’economia del Paese. Vi auguro buona lettura! Kurt Frei, direttore 3 Notizie flash Pannelli isolanti Flumroc DUO D20 e DUO C Risanare e approfittare La gamma di pannelli isolanti Flumroc DUO si amplierà fra breve. Anche i due nuovi prodotti D20 e C sono a doppio strato e provvisti di un lato posteriore elastico e uno strato esterno più duro. Pannello isolante DUO D20 I vantaggi sono evidenti: Fruizione di sovvenzioni Costi energetici bassi nel lungo periodo Mantenimento del valore dell’immobile Il nuovo Programma Edifici. Risparmiare energia conviene a tutti. La forza naturale della roccia Svizzera Fino a 300 milioni di franchi stanziati ogni anno per l’efficienza energetica. I sistemi d’incentivazione finanziari rendono interessante l’efficienza energetica per i proprietari immobiliari. All’inizio dell’anno la Confederazione e i Cantoni hanno lanciato un nuovo programma Edifici che sostituisce il programma del Centesimo per il clima in dirittura d’arrivo. Per dieci anni saranno stanziati fino a 300 milioni di franchi all’anno per gli investimenti nell’efficienza energetica e le energie rinnovabili. Gli interessati scopriranno nel nuovo opuscolo Flumroc «Risanare e approfittare» quali interventi di rinnovo vengono promossi, le condizioni vigenti e perché conviene risanare la propria casa non solo per gli incentivi finanziari. L’opuscolo è disponibile in italiano, francese e tedesco e può essere richiesto alla Flumroc AG, tel. +41 81 734 11 11. www.flumroc.ch www.ilprogrammaedifici.ch COMPACT e PARA: potere isolante ottimizzato La Flumroc AG è riuscita a ottimizzare la conduttività termica dei pannelli isolanti COMPACT e PARA: ora i suoi due prodotti vantano un valore λ di 0.035 W/(m K), mentre prima era di 0.036 W/(m K). I pannelli in lana di roccia COMPACT… …e PARA isolano ora ancora meglio. Il nuovo pannello isolante Flumroc DUO D20 per facciate ventilate è provvisto di un intaglio in fabbrica. In cantiere gli specialisti fissano il pannello isolante dapprima con un tassello di materiale plastico alla parete esterna. Poi inseriscono squadre in alluminio nell’intaglio del pannello e fissano listelli di legno verticali con viti alle squadre in alluminio. Infine, con viti distanziali gli artigiani avvitano i listelli di ventilazione a piombo alla struttura portante. Tale collegamento filettato assorbe tutte le forze statiche. La facciata ventilata provvista del pannello isolante DUO D20 presenta vantaggi decisivi: è del tutto priva di ponti termici ed è facile da montare. Il pannello isolante DUO D20 è provvisto in fabbrica di un intaglio per squadre in alluminio. Pannello isolante DUO C La tecnologia a doppio strato dei pannelli isolanti DUO, unica nel suo genere, è adatta anche per isolare cassettoni di metallo. Il pannello DUO C è una soluzione isolante monostrato, tarata sugli spessori e sui formati dei cassettoni più in uso (vedi figura). 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 4 Struttura di un cassettone di metallo con il pannello DUO C: 1 Cassettone in lamiera 2 Pannello isolante Flumroc DUO C 3 Rivestimento esterno in lamiera Concorso Il piacere di viaggiare in sella a un’e-bike Con l’aiuto del motore elettrico di un’ebike, anche la pista ciclopedonale più ripida diventa piacevole. Se risponderete correttamente alla domanda seguente potrete vincere un’e-bike FLYER nuova fiammante del valore di 3500 franchi. Quanti moduli solari possono essere montati sul nuovo impianto fotovoltaico mobile sospeso sopra l’area logistica Flumroc? Scrivete la cifra esatta su una cartolina e inviatela a Flumroc AG, casella postale, 8890 Flums o inviate la soluzione per mail all’indirizzo [email protected]. Termine ultimo d’invio è il 30 settembre 2010. Condizioni di partecipazione al concorso: al concorso possono partecipare tutti coloro che hanno compiuto 18 anni e che risiedono in Svizzera o nel Principato del Liechtenstein, esclusi i collaboratori della Flumroc AG, delle organizzazioni che la rappresentano e delle agenzie pubblicitarie e di comunicazione. I vincitori saranno estratti a sorte e saranno avvisati per iscritto. I premi non possono essere convertiti in contanti. Non sussiste nessun obbligo d’acquisto. Sul concorso non si terrà corrispondenza. Sono escluse le vie legali. La vincitrice della FLYER Numerosi lettori e lettrici hanno partecipato al concorso nell’ultimo numero di NOVA: la fortunata vincitrice è Marie-Theres Abt di Allschwil presso Basilea. Con la FLYER percorrerà una salita del 14 per cento quasi con la stessa velocità di un tratto pianeggiante. «Coibentazione tecnica 2»: nuova edizione della collaudata opera di consultazione La Flumroc AG ha ampliato e aggiornato la sua collaudata documentazione sulla coibentazione tecnica. Il volume «Coibentazione tecnica 2» presenta la gamma ampliata di prodotti Flumroc e offre informazioni dettagliate sulle possibilità applicative della lana di roccia nei settori dell’impiantistica domestica, dell’industria e della protezione antincendio. La nuova documentazione fornisce informazioni approfondite ideali per il lavoro di Coibentazione tecnica 2 progettisti e addetti ai lavori e ausili importanti come esempi di calcolo, grafici e foto di strutture di dettaglio, riferimenti normativi o disposizioni di legge. Un glossarietto contenente i principali termini tecnici completa l’opera. La documentazione «Coibentazione tecnica 2» è disponibile da subito in italiano, francese e tedesco. Per permettere al professionista di avere l’opera di consultazione sempre sotto mano, è possibile ordinare gratuitamente la versione stampata, sfogliarla on-line o scaricarla direttamente dal sito www.flumroc.ch. Documentazione per la coibentazione tecnica e la protezione antincendio. La forza naturale della roccia Svizzera 5 Woodstock: verso la casa a surplus di energia con l’isolamento termico ottimizzato È stata la star della Swissbau di Basilea e in seguito anche della MUBA: si tratta di «Woodstock», un prototipo di edificio a tre piani a surplus di energia che mette d’accordo in modo sorprendente sostenibilità ed economicità. A una casa così occorreva il massimo potere isolante, garantito dall’incontro tra la lana di roccia Flumroc e l’aerogel. Il segreto del sorprendente risultato ottenuto dal prototipo a tre piani «Woodstock» sta nell’innovativa combinazione di materiali edili completamente diversi tra loro. Il principio ispiratore è stato un isolamento termico ottimale. Nella gestione dell’edificio, le risorse energetiche rinnovabili vengono sfruttate sia a livello attivo che passivo. L’impianto fotovoltaico e i termocollettori generano attivamente energia. di legno è stato applicato uno strato di aerogel, poi 20 centimetri di lana di roccia Flumroc e per finire un altro strato di aerogel. Questa inedita combinazione di aerogel e lana di roccia offre molti vantaggi: l’aerogel soddisfa i requisiti di isolamento imposti dallo standard MinergieP senza occupare troppo spazio, mentre la lana di roccia isola perfettamente e nel contempo ha eccellenti proprietà antincendio. Lana di roccia e aerogel Verde spontaneo Un prodotto isolante composito ad alte prestazioni fatto di lana di roccia e aerogel, elementi traslucidi, un ingegnoso sistema di oscuramento e di ventilazione e finestre lamellari a tripli vetri contribuiscono passivamente a creare un’atmosfera accogliente e confortevole all’insegna dell’efficienza energetica. In più, Woodstock è il primo edificio della Svizzera completamente illuminato a LED, cosa che riduce il consumo di energia elettrica e il surriscaldamento dell’edificio. La facciata nord è parzialmente rivestita di pannelli di legno. Per il resto, è composta da uno strato nero di caucciù dove sono state ricavate delle tasche destinate alla crescita delle piante. In condizioni normali, la semina avviene spontaneamente grazie al naturale spostamento dei semi trasportati dal vento. Alla Swissbau invece, per mancanza di tempo, il verde è stato messo dalla mano dell’uomo. Un edificio, tre facciate Le piante che decorano la facciata vengono annaffiate naturalmente: un’intercapedine tra lo strato esterno di aerogel e il rivestimento di caucciù porta l’acqua La facciata nord è rivestita in parte di pannelli di legno e in parte di uno strato di caucciù provvisto di tasche per piante. 6 © I-Catcher GmbH, Basilea © I-Catcher GmbH, Basilea La struttura di questo edificio a tre facciate è di legno di faggio. Per quanto concerne la facciata nord, sopra la struttura Acqua piovana per le piante sulle facciate Davanti alla facciata a sud-est costituita da elementi traslucidi è stato installato un sistema frangisole munito di elementi fotovoltaici. I pannelli fotovoltaici orientati verso l’alto applicati alla facciata sudovest sono un elemento centrale della casa a surplus di energia. Lana di roccia e aerogel La combinazione di lana di roccia e aerogel consente di beneficiare dei vantaggi di entrambi i materiali isolanti. Uno strato relativamente sottile di aerogel vanta un potere isolante notevole, per cui non occorre ispessire troppo le pareti per avere un buon isolamento. La lana di roccia ha ottime proprietà antincendio e, ad esempio, consente di applicare l’intonaco direttamente sul materiale termoisolante. Nell’edificio Woodstock sono stati utilizzati i seguenti prodotti: 䡲 Lana di roccia: pannello isolante Flumroc 1 䡲 Aerogel: Aspen Aerogels Spaceloft; distributore in Svizzera: AGI, AG für Isolierungen, Zurigo piovana fino alle radici delle piante. I responsabili del progetto prevedono che l’intervento di un giardiniere non sarà necessario per più di due o tre volte all’anno. Elementi traslucidi Per quanto riguarda la facciata rivolta a sud-est, elementi Scobatherm traslucidi sono stati applicati direttamente sulla struttura di legno. Qui lo strato isolante è spesso solo cinque centimetri. La regolazione dell’irradiazione solare è garantita da un sistema frangisole, le cui lamelle sono munite di elementi fotovoltaici che, oltre a fare ombra, producono corrente elettrica. Vi è poi un oscurante di tessuto che entra in gioco nelle giornate estive particolarmente assolate. sono muniti di pannelli fotovoltaici monocristallini. Da tre a sei piani A partire dalla prossima estate Woodstock, che è momentaneamente un edificio a tre piani che si erge sulla piazza della fiera, sarà definitivamente trasformato in un palazzo a sei piani e campeggerà sul Dreispitzareal a Münchenstein nei pressi di Basilea. Poi arriverà anche la certificazione definitiva Minergie-P. Questa posizione centrale metterà sicuramente in risalto le qualità dell’edificio. La ventilazione di comfort, ad esempio, proteggerà gli inquilini non solo dal rumore del traffico e dalle polveri sottili ma anche dai pollini. Con una ventilazione tradizionale, invece, gli inquilini sarebbero stati più o meno esposti a questi fastidi. Una facciata fatta di pannelli fotovoltaici La terza facciata rivolta a sudovest è simile a quella rivolta a nord con la differenza che lo strato più esterno è composto da elementi di faggio che terminano a punta e che sul lato rivolto verso l’alto 7 © I-Catcher GmbH, Basilea Innovazione Intervista I «padri» del prototipo Woodstock sono il progettista Ruedi Tobler e l’architetto Felix Knobel. Il signor Tobler ci ha parlato degli obiettivi che intende perseguire con Woodstock, del perché ha coibentato l’edificio con la lana di roccia e del suo strenuo impegno in favore dell’edilizia sostenibile in Svizzera. Ruedi Tobler con il certificato provvisorio per il suo edificio Woodstock. Signor Tobler, quale filosofia c’è dietro a Woodstock? Ruedi Tobler: Woodstock segna l’inizio di una nuova era dell’architettura bioclimatica. Il nome stesso, «Woodstock», non rimanda solo al legno di cui è fatta la costruzione ma anche a un’epoca di grandi cambiamenti, come lo fu quella inaugurata dal festival di Woodstock nel 1969. Col termine «architettura bioclimatica» intendo un modo di costruire moderno, conforme alle esigenze della realtà di oggi dominata dai cambiamenti climatici e dalla necessità di ridurre le emissioni di CO 2. A ciò si aggiunga che con Woodstock proponiamo un nuovo approccio basato sul connubio di estetica e sostenibilità. Vogliamo dimostrare che Minergie-P non è in contraddizione con i canoni dell’architettura. Con il prototipo Woodstock a pianta triangolare, proponete tre tipi di facciate, tutte innovative ma una diversa dall’altra. Qual è la sua preferita? Dal punto di vista estetico, preferisco la facciata a sud-est, quella con gli elementi Scobatherm. È molto bella perché permette alla luce di inondare l’edificio, mentre di notte gli interni illuminati mandano un bagliore verso l’esterno! Dal punto di vista del potere isolante, però, le altre due varianti sono ancora meglio per via della combinazione tra lana di roccia e aerogel. La soluzione migliore è una combinazione di diversi tipi di facciate. Ad esempio, per produrre energia solare, si 8 «È necessario avviare un processo di apprendimento che coinvolga tutti gli interessati. Noi diamo il nostro contributo con il progetto Woodstock.» dovrebbero sfruttare il più possibile le facciate esposte a sud. Punta sul legno anche per il potere isolante di questo materiale? Esattamente. Per sua natura, il legno isola meglio del mattone e del calcestruzzo. Da solo però non basta a garantire il potere isolante necessario, per cui abbiamo optato per un isolamento termico in lana di roccia che in più offre la necessaria protezione antincendio. Ma per non essere costretti ad adoperare 24, 26 o addirittura 28 centimetri di lana di roccia, abbiamo pensato di combinare questo materiale a delle stuoie di aerogel. Così siamo riusciti a realizzare pareti sottili, spesse appena 34 centimetri in tutto! Oggi in Svizzera il 15 per cento circa delle nuove costruzioni sono certifi cate secondo gli standard Minergie, Minergie-P o Minergie-ECO. Che cosa si dovrebbe fare, secondo lei, per far salire questa percentuale? Un aumento del prezzo del petrolio aiuterebbe sicuramente… È necessario avviare un processo di apprendimento che coinvolga tutti gli interessati. Noi diamo il nostro contributo con il progetto Woodstock. Durante la fiera abbiamo organizzato conferenze per gli artigiani praticamente tutti i giorni. Complessivamente vi hanno partecipato 200 tecnici, dagli installatori di impianti di riscaldamento agli specialisti delle facciate. Inoltre, abbiamo organizzato una conferenza riservata agli studenti dell’ultimo anno di scuola. Nel prototipo Woodstock ne abbiamo accolti 500 tra i 15 e i 16 anni. Ma le campagne informative e di sensibilizzazione da sole non bastano e non è sufficiente neanche l’abbondanza di fondi stanziati dalla Svizzera. Lo Stato dovrebbe emanare norme più severe per assicurare l’affermazione dell’edilizia sostenibile. La presentazione di Woodstock non è stata la vostra prima apparizione a Swissbau. Negli anni passati avevate già presentato costruzioni sostenibili innovative. Quale sarà la vostra prossima proposta? Abbiamo già ricevuto una richiesta per Swissbau 2012. Prima invece non ricevevamo richieste ma ci cimentavamo comunque in un progetto… (sorride). Non abbiamo ancora idee concrete su quello che esporremo. Perciò, approfitto dell’occasione per fare un appello a tutte le aziende che operano nel settore dell’edilizia sostenibile: presentateci le vostre ultime tecnologie! © I-Catcher GmbH, Basilea «Connubio di estetica e sostenibilità» © Nina Mann/ Viridén + Partner AG, Zurigo Rinnovamento edilizio a consumo energetico per il riscaldamento pari a zero © Nina Mann/ Viridén + Partner AG, Zurigo I collettori solari e i moduli fotovoltaici integrati nel tetto generano più energia del necessario. Banco di prova A gennaio di quest’anno ha preso il via la verifica di uno straordinario progetto modello realizzato nel centro storico di Basilea. Nel 2009 lo studio di architettura Viridén + Partner aveva trasformato due fatiscenti palazzi del 1896 in condomini a consumo energetico per il riscaldamento pari a zero. Nei prossimi due anni si verificherà se i valori teorici di consumo energetico dei due immobili coincidono con i valori effettivamente rilevati a posteriori. Il progetto di rinnovamento dei due edifici storici a consumo energetico per il riscaldamento pari a zero situati nel centro storico di Basilea poggia su tre elementi: la coibentazione termica dell’involucro edilizio, la produzione di calore mediante collettori termici e una pompa di calore aria-acqua combinata a un impianto fotovoltaico e infine un impianto di accumulazione del calore in eccesso con scambiatore di calore integrato per l’inverno. La corrente elettrica necessaria per il funzionamento della pompa di calore viene prodotta dall’impianto fotovoltaico integrato nel tetto inclinato di 30 gradi ed esposto a sud. Stando ai calcoli, i due immobili dovrebbero produrre energia in eccesso per 1000–2000 kWh l’anno. Verifica dei valori teorici Col contributo economico dell’ufficio cantonale dell’ambiente e dell’energia, delle Industrielle Werke Basel e della Flumroc AG, lo studio di architettura Viridén + Partner AG sta esaminando assieme ai suoi partner i valori energetici ed edilizi effettivi dei due immobili. Mentre il label Minergie viene concesso sulla base di calcoli, per i due condomini sulla Feldbergstrasse si procede al controllo dei valori effettivamente registrati tra gennaio 2010 e dicembre 2011. Le conclusioni saranno poi pubblicate in un rapporto. La prova del nove Un’ispezione termografica, l’analisi dei dati relativi al primo periodo di riscaldamento e altre valutazioni consentono già Dopo il rinnovamento edilizio, i due condomini non hanno bisogno di energia né per il riscaldamento dei locali né per quello dell’acqua sanitaria. di affermare, ad esempio, che l’effettivo valore di ermeticità all’aria nL,50 degli immobili risanati è pari a 1.0 h-1. Un buon risultato, anche se intorno alle finestre è stato rilevato un certo margine di miglioramento dell’ermeticità. Individuare e sfruttare questi margini di miglioramento è un importante obiettivo delle misurazioni di controllo. Ma soprattutto si tratta di documentare con valori misurati concreti che a determinate condizioni in fatto di posizione ed esposizione dell’immobile, è possibile trasformare un rudere in una casa a consumo energetico zero persino in città. Dati principali del progetto di rinnovamento Coibentazione delle pareti esterne: pannello isolante Flumroc COMPACT, 200 mm. Coibentazione del tetto: granulato di lana di roccia dello spessore di 360 mm/600 mm. Finestre: tripli vetri isolanti coefficiente U 0.6 W/m2K. Impianto fotovoltaico (64 m2 ): potenza 10 kWp. Collettori termici (34 m2 ): energia utile 18 200 kWh l’anno. Accumulatore termico: 40 000 litri. Riduzione del fabbisogno energetico finale per il riscaldamento, l’acqua calda e la ventilazione: da 200 000 kWh/a a 0 kWh/a. Niente emissioni di CO2 per il fabbisogno energetico generale. 9 Pioniere Minergie-P ad elevata coibentazione Per la prima volta un condominio ristrutturato può fregiarsi del certificato Minergie-P. Grazie a uno spessore isolante in lana di roccia di 30 centimetri sulle facciate e ad ulteriori accorgimenti costruttivi, l’edificio a Basilea ha solo un decimo circa del fabbisogno energetico precedente. Dal rinnovamento gli inquilini sono protetti dal rumore del traffico, grazie a una spessa coibentazione e a finestre moderne. Fino a poco fa in Svizzera non esisteva nessun condominio ristrutturato in base alla certificazione Minergie-P. Il dipartimento delle costruzioni di Basilea-Città voleva però cambiare questa situazione. Nell’ambito del progetto cantonale «Società a 2000 watt – Regione pilota di Basilea» ha pubblicato una gara d’appalto per un risanamento Minergie-P, tesa a dimostrare che un progetto del genere è realizzabile senza costi esorbitanti. Inoltre il Cantone spera che il rinnovamento edilizio Minergie-P serva da sprono per altri progetti analoghi. Rinnovato da capo a piedi La gara d’appalto è stata vinta dagli architetti dello studio «baubüro in situ» di Basilea con il progetto di risanare in base allo standard Minergie-P un condominio di cinque piani che dà sulla stazione ferroviaria di Basilea. L’edificio del 1954 era in condizioni precarie. Gli inquilini dovevano pagare bollette energetiche salate ed erano praticamente esposti al rumore del traffico transitante nella Güterstrasse. Questa situazione di partenza ha costituito una grande sfida per gli architetti, che da un lato volevano mantenere intatta la maggior parte dell’edificio ma che per raggiungere lo standard Minergie-P dovevano impegnarsi a risanare da capo a piedi l’immobile. Ad esempio, alcuni appartamenti sono stati uniti, e sono stati creati nuovi balconi e terrazze sul tetto. © www.marc-renaud.ch Trenta centimetri di lana di roccia Dati dell’edificio Luogo: Basilea. Committente: CoOpera Immobilien AG, Ittigen BE. Architetto: Oliver Seidel, baubüro in situ GmbH, Basilea. Anno di costruzione: 1954, riattazione: 2009. Isolamento impiegato Facciata: spessore isolante 300 mm. Prodotto: pannello isolante Flumroc COMPACT 10 L’involucro edilizio è stato coibentato completamente ex novo. Originariamente si era previsto di munire tutte le facciate di uno strato di lana di roccia di 30 centimetri senza soluzioni di continuità. Sul lato cortile gli operai hanno potuto applicare i pannelli isolanti Flumroc come era stato previsto, ma la cosa non è stata possibile sul lato che dava sulla strada. Dato che l’immobile già prima del risanamento superava già di un metro l’allineamento con le case limitrofi, le autorità hanno permesso di applicare solo una coibentazione esterna di otto centimetri. Gli architetti sono dunque ricorsi a una soluzione combinata, optando per la lana di roccia e una coibentazione sotto vuoto. Le finestre sono state arretrate rispetto alla facciata, in modo da potervi installare tutto attorno uno strato isolante di lana di roccia di 30 centimetri. Le restanti parti di pareti portanti sono state provvi- © www.marc-renaud.ch Rinnovamento sostenibile Il consumo energetico è pari solo a un decimo del valore rilevato prima del rinnovamento edilizio. «L’edilizia urbana di pregio si ripercuote positivamente sui cittadini» Responsabile del rinnovamento Minergie-P a Basilea è lo studio di architettura «baubüro in situ». La fondatrice, architetto Barbara Buser, spiega nell’intervista che cosa significa per lei risanare vecchi immobili nella sua città natale. ste di un isolamento sotto vuoto di otto centimetri. Sistema di ventilazione controllata, scambiatore di calore e teleriscaldamento Grazie alla coibentazione e alle finestre munite di tripli vetri, negli appartamenti il rumore del traffico è diventato quasi impercettibile. Le finestre vengono aperte raramente, in quanto un sistema di ventilazione controllata convoglia continuamente aria fresca all’interno dell’edificio, garantendo così un gradevole microclima abitativo. L’aria viziata di scarico riscalda l’aria fresca in uno scambiatore di calore. Con questo processo è possibile recuperare fino al 90 per cento dell’energia termica. Il restante fabbisogno energetico per il riscaldamento dell’acqua sanitaria e dei locali è coperto dalla rete di teleriscaldamento dell’IWB di Basilea. Già prima del risanamento il condominio era allacciato alla rete di teleriscaldamento, e il team di progetto non ha visto il motivo di cambiare questa forma di approvvigionamento energetico, visto che il calore proviene da fonti rinnovabili: una metà dell’energia è prodotta infatti dall’incenerimento dei rifiuti e l’altra metà dalla combustione di cippato. Cisterna per l’acqua piovana, pannelli fotovoltaici ed elettrodomestici risparmiosi Gli addetti al risanamento hanno potuto trasformare con poca spesa l’ex serbatoio della nafta, ancora in buone condizioni, in una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana. Ora l’acqua piovana può essere utilizzata per fare il bucato, per irrigare Signora Buser, da dove prende la motivazione di investire infinite ore di lavoro e tanta energia nel risanamento di un vecchio edificio? Non sarebbe più interessante costruire qualcosa di nuovo? È già da decenni che seguo i «binari dei risanamenti». Rinnovare edifici esistenti e renderli dunque «utilizzabili» è una sfida davvero avvincente. E vale la pena, come lo dimostra il risanamento del condominio presso la stazione ferroviaria di Basilea. Siccome mi sta a cuore conservare ciò che già esiste anche in piccolo, ho fondato anche la borsa dei componenti edilizi di Basilea. Si tratta di un progetto per disoccupati che mira a recuperare i materiali ancora utilizzabili delle case destinate alla demolizione. Ad esempio lampadari, parquet, rubinetterie o lavabo. La qualità di questi componenti è spesso tanto buona che possono essere usati ancora a lungo e sarebbe peccato buttarli via. in bicicletta. Per me è importante che i miei progetti di risanamento si trovino a una distanza a portata di bici o vicini a una stazione ferroviaria. E non riuscirà a credere dove riusciamo ad arrivare con la bicicletta! Lei è principalmente attiva a Basilea e il suo studio porta il nome «in situ», ossia «sul posto». Che relazione ha con l’edilizia abitativa urbana in generale e con la città di Basilea in particolare? Vivo a Basilea da sempre. Per me non esistono altre forme abitative che quelle urbane. Secondo me, è questa la migliore forma abitativa, in particolare quando si lavora in città. Abitare in campagna ha senso solo se si può lavorare negli immediati dintorni. Per me la qualità della vita significa che non devo fare la pendolare e che posso spostarmi dovunque Questo significa che con i suoi progetti di risanamento edilizio si impegna volutamente per conservare l’edilizia urbana? Sì, perché l’edilizia urbana di qualità – e anche quella ad alta densità abitativa – si ripercuote positivamente sui cittadini. Promuove la nascita delle comunità e di un senso sociale. Costituisce un terreno fertile per la cultura e consente di viverla. Un’alta densità abitativa è sinonimo di qualità. Naturalmente abitare in città ha anche degli svantaggi, ad esempio il rumore. Sono convinta però che prevalgano i vantaggi. il giardino e per sciacquare le toilette. Come ulteriore misura energeticamente sostenibile, gli specialisti hanno installato sul tetto un impianto fotovoltaico di 125 metri quadrati con una resa di circa 16 kWp. E last, but not least, tutti gli elet- trodomestici utilizzati – dal forno alla lavatrice – sono i modelli energeticamente più economici in base all’elenco Topten. Grazie a tutti questi provvedimenti, oggi il consumo energetico è pari solo a un decimo circa di quello ante ristrutturazione. Barbara Buser 11 Gioco di colori L’ospedale pediatrico universitario di Basilea-Città e Basilea-Campagna (UKBB) accoglie i suoi piccoli pazienti con l’incanto di una facciata a specchio colorata. Dietro a questo involucro esterno ventilato si nasconde una soluzione isolante ecologica esemplare. Grazie a un ingegnoso piano logistico, in poco tempo è stato possibile montare più di 2000 metri quadrati di pannelli in lana di roccia tagliati ad hoc in fabbrica. Vivace gioco di colori: i parapetti cambiano colore a seconda da dove li si guarda e da come sono colpiti dalla luce. Con il suo camaleontico e vistoso rivestimento, il nuovo ospedale pediatrico universitario di Basilea giace nel cuore della città come un sonnecchiante drago colorato. La sua particolarità sta negli elementi di vetro che ne rivestono la facciate e che cambiano colore a seconda da dove li si guarda e da come sono colpiti dalla luce. Questo insolito effetto non potrebbe prodursi se non fosse per il colore nero che ricopre il materiale isolante sottostante. Una mano di vernice nera sui pannelli isolanti I committenti del nuovo ospedale pediatrico universitario hanno dato molta im- 12 portanza agli aspetti ecologici. Per quanto concerne l’isolamento, si è optato per i pannelli isolanti Flumroc DUO dello spessore di 16 cm. Grazie alla loro struttura a doppio strato con pesi specifici apparenti differenti, sono una soluzione ideale per l’isolamento termoacustico delle facciate ventilate. La Flumroc ha verniciato di nero questi pannelli appositamente per l’UKBB. Tagliati ad hoc Sulla facciata del nuovo ospedale pediatrico universitario le fasce finestrate si alternano a parapetti a specchio di diversa altezza. Per l’isolamento sottostante la Flumroc ha fornito più di 3500 pannelli Una soluzione incentrata sulla facciata ventilata Pannelli isolanti Flumroc DUO verniciati di nero: il gioco di colori dei parapetti non esisterebbe senza lo sfondo scuro. tagliati su misura, suddivisi in 48 diversi gruppi a seconda del piano di destinazione, dell’orientamento della facciata e del formato. Consegne just-in-time Data la posizione centrale del nuovo ospedale pediatrico di Basilea, sviluppare un piano logistico è stato molto impegnativo. Non si è potuto ricorrere incondizionatamente agli autotreni e inoltre in cantiere non c’era spazio per depositare il materiale necessario. Questa sfida è stata superata con un piano logistico che ha previsto consegne just-in-time degli elementi isolanti necessari e una strettissima collaborazione tra la Flumroc AG e la sua fitta rete di rivenditori specializzati locali. In questo caso, i pannelli in lana di roccia già tagliati, bell’e pronti e muniti di marcature chiare sono stati spediti alla Kohler Sabag AG di Frenkendorf BL, che ha funto da deposito intermedio. Lì gli imprenditori potevano andare a prendere i pannelli isolanti nelle quantità desiderate e montarli direttamente in cantiere. Dati del complesso edilizio Luogo: Basilea. Committenti: Cantoni Basilea-Città e BasileaCampagna. Architetti: Stump & Schibli Architekten BSA, Basilea. Costruzione della facciata: Gerber-Vogt AG, Allschwil. Anno di costruzione: 2008–2010. Isolamento impiegato Isolamento esterno: Spessore isolante 160 mm. Prodotto: pannelli isolanti Flumroc DUO verniciati di nero su un lato 13 Verso la società a 2000 watt con l’ufficio «Öko-Kompass» La città di Zurigo si è prefissata ambiziosi obiettivi di risparmio energetico. Per raggiungerli, devono remare tutti nella stessa direzione: anche le circa 25 000 PMI locali. Le aiuta l’ufficio di consulenza ambientale «Öko-Kompass». 14 Consulenza ambientale per PMI L’obiettivo in materia di politica energetica della città di Zurigo è chiaramente definito: nel 2050 il consumo energetico pro capite dovrà essere di soli 2000 watt di potenza continua. Lo hanno deciso gli zurighesi alle urne. Oggi la potenza continua richiesta pro capite è ancora di 6000 watt. Prima di arrivare dunque alla società a 2000 watt c’è ancora molta strada da fare. Oltre alle economie domestiche, dovranno affrontare questo cammino anche le 25 000 piccole e medie imprese di Zurigo. Con l’ufficio «Öko-Kompass» la città aiuta le imprese a imboccare la strada giusta. Raccomandazioni pratiche «Öko-Kompass» è l’ufficio di contatto centrale per tutte le questioni ambientali delle PMI. Le imprese interessate ricevono raccomandazioni gratuite concernenti il risparmio energetico. Si tratta soprattutto di misure che possono essere realizzate in poco tempo e senza grandi spese. Inoltre l’ufficio segnala altri indirizzi a cui rivolgersi e informa sulle sovvenzioni stanziate per i progetti ambientali. La consulenza è telefonica o telematica, oppure viene offerta sul posto direttamente presso l’azienda. Per l’ambiente e il portafoglio La consulenza ambientale cittadina vuole mostrare alle imprese che un uso oculato delle risorse comporta non solo vantaggi ecologici ma anche concreti benefici economici. A detta dell’ufficio di contatto, la maggior parte delle aziende può risparmiare dal 10 al 20 per cento di energia già adottando pochi provvedimenti, risparmiando quindi i relativi costi. La città di Zurigo ha aperto l’ufficio «Öko-Kompass» nell’estate del 2009. Nei quattro anni di durata del progetto pilota intende raggiungere il dieci per cento circa delle PMI. Il finanziamento dell’ufficio è garantito per una metà da fondi propri della città e per l’altra metà da sostegni offerti da vari partner commerciali, fra cui anche la Flumroc. E poi, già altre città hanno segnalato il proprio interesse ad aprire altri uffici «Öko-Kompass». Öko-Kompass «Öko-Kompass», l’ufficio di consulenza ambientale per le PMI della città di Zurigo, indica i quattro punti cardinali, tutti sinonimi di un determinato settore ambientale. In ognuno di tali settori l’ufficio è in grado di mediare contatti con i relativi specialisti degli enti pubblici e dell’economia privata. Mobilità Ad esempio, il centro di competenza indipendente «Mobilità in azienda»: gli imprenditori ricevono consigli pratici su come ottimizzare i rapporti commerciali e con i clienti. Materiale Ad esempio, le attività di smaltimento e riciclaggio a Zurigo: gli esperti in materia di smaltimento illustrano come sia possibile smaltire i rifiuti aziendali nel rispetto dell’ambiente. Energia ed edifici Ad esempio, la piattaforma online www.coibentare-ora.ch Sulla piattaforma online messa a disposizione dalla Flumroc gli imprenditori scoprono con quali provvedimenti possono «rimettere in forma» i loro edifici sotto il profilo energetico. Informazioni e qualità Ad esempio, la Fondazione svizzera per la pratica ambientale (PUSCH): l’organizzazione fa chiarezza nella giungla dei label sociali ed ambientali. 15 Centinaia di elementi in legno tirati a lucido Il primo albergo in legno a quattro piani della Svizzera è stato inaugurato all’inizio di quest’anno a Zugo. Gran parte dell’edificio non ha preso forma in cantiere, bensì nei capannoni di montaggio. Grazie all’edilizia in legno, il City Garden Hotel è stato costruito a tempo di record. © Roger Frei Architekturfotografi e, Zürich La facciata dell’ hotel City Garden è rivestita di acciaio cromato lucido. A Zugo le camere d’albergo scarseggiano. Spesso chi vi si reca per lavoro è costretto a pernottare a Zurigo o a Lucerna. È per questo che per la costruzione del nuovo business hotel City Garden gli investitori hanno puntato su una tabella di marcia a dir poco sportiva: consegna ai committenti chiavi in mano entro 40 settimane al massimo dall’inizio dei lavori. Per costruire un albergo a quattro stelle in così poco tempo occorreva una soluzione ad hoc, che è stata trovata nell’edilizia in legno. Così interi elementi dell’edificio sono stati prefabbricati all’interno dei capannoni di montaggio, al riparo dalle intemperie. Gli unici elementi realizzati in cemento armato sono i due vani scale e il pavimento del piano terra dell’albergo. 16 Prefabbricato in azienda La ditta Renggli ha prodotto 1167 elementi di legno nel suo stabilimento di Schötz nel Canton Lucerna. In questo modo, gli specialisti della Flumroc hanno potuto integrare direttamente i pannelli nei vari elementi costruttivi in modo sicuro ed efficiente. La flessibilità della lana di roccia ha semplificato il montaggio dei cavi e delle condutture. Persino le prese di corrente sono state incassate negli elementi costruttivi in azienda. Semirimorchi ribassati hanno poi trasportato i moduli pronti in cantiere dove si è provveduto al montaggio finale con l’aiuto di due gru. In questo modo è stato possibile completare un piano a settimana. Ogni volta che si aggiungeva un piano, gli operai iniziavano a lavorare agli interni del piano sottostante. Per ultimo è stato eseguito il rivestimento della facciata che è stata interamente ricoperta di acciaio cromato lucido. Protezione antincendio Le autorità hanno rilasciato il permesso di costruzione a condizione che fossero rispettati requisiti in materia antincendio particolarmente severi. Ogni singola stanza dell’albergo è un compartimento tagliafuoco a sé stante e, in caso di emergenza, è in grado di impedire la propagazione dell’incendio ad altri compartimenti. La lana di roccia contenuta negli elementi in legno soddisfa questi requisiti in modo ottimale perché non è combustibile e ha un punto di fusione superiore a 1000 °C. Anche i pozzi per installazioni dell’albergo sono protetti dal fuoco grazie alla lana di roccia. © Renggli AG, Sursee Edilizia in legno L’edilizia sistemica in legno ha anche un altro vantaggio di cui i gestori dell’albergo preferirebbero però fare a meno: gli elementi costruttivi possono essere smontati con relativa facilità. Questo potrebbe essere il destino del City Garden tra dodici anni almeno. Non per la qualità della costruzione, ma perché l’albergo si trova nel punto in cui dovrebbe passare una galleria cittadina. È per questo motivo che l’edificio non ha un piano interrato. La centrale di impiantistica è stata realizzata nell’attico per evitare che occupasse spazio prezioso in uno dei quattro piani. Il boom dell’edilizia in legno Il City Garden Hotel è solo un esempio di che cosa sia capace oggi la moderna edilizia in legno, che sa coniugare l’architettura contemporanea a un comfort abitativo eccellente. Il settore del legno è in piena espansione da quando, cinque anni fa, sono entrate in vigore nuove norme che consentono di realizzare costruzioni in legno alte fino a sei piani. Condomini, edifici amministrativi, fabbricati industriali e commerciali, scuole, autosilo e alberghi oggi possono finalmente essere costruiti in legno. Gli specialisti stanno montando gli elementi in legno per il primo piano. Gli unici elementi realizzati in cemento armato sono i due vani scale e il solaio del piano terra dell’albergo. © Renggli AG, Sursee Un albergo a tempo determinato © Renggli AG, Sursee Il costruttore specializzato in edilizia sistemica in legno ha prodotto ognuno dei 1167 elementi nel capannone protetto dalle intemperie. Dati dell’edificio Luogo: Zugo. Committente: MZ Immobilien AG, Zugo. Architetti: EM2N Architekten AG, Zurigo. Costruzione in legno: Renggli AG, Sursee. Anno di costruzione: 2009– 2010. Isolamento impiegato Prodotto: pannello isolante Flumroc SOLO 17 Sicurezza per i locali di vendita e i capannoni di stoccaggio Travi e puntelli in acciaio sono in grado di sostenere pesi elevati, tranne quando esposti al calore intenso. Il pannello Conlit Steelprotect Board in lana di roccia fa in modo che l’acciaio non perda la sua proverbiale tempra in caso d’incendio. Ad esempio, anche nel centro commerciale Glatt o nella fabbrica di cosmetici Mibelle. Dall’autostrada i clienti raggiungono con l’auto su una propria corsia d’uscita il centro commerciale Glatt a Wallisellen nei pressi di Zurigo. Il centro commerciale di maggiore fatturato della Svizzera non è invece raggiungibile molto facilmente con i mezzi di trasporto pubblici. La situazione cambierà, tuttavia, con il cambiamento dell’orario dei mezzi di trasporto pubblici previsto nel dicembre del 2010, quando la ferrovia Glattal si fermerà per la prima volta alla nuova stazione «Zentrum Glatt». Per permettere ai clienti di raggiungere il centro commerciale dalla nuova fermata, occorre costruire un nuovo accesso. Per crearne lo spazio, sono stati demoliti alcuni piani di parcheggio dell’autosilo. La trasformazione edilizia ha permesso non solo di trasformare le precedenti aree di parcheggio in una terrazza pedonabile collegata con la futura stazione ferroviaria, ma anche di ricavare nuovi locali di vendita. L’acciaio va protetto La trasformazione delle aree di parcheggio in locali di vendita implica requisiti più severi per quanto concerne la protezione antincendio. Le attuali travi in acciaio, che in futuro sosterranno il solaio dei negozi, devono essere protette dal fuoco perché l’acciaio da solo non resiste bene agli incendi. Superata la temperatura critica di 500 °C, l’acciaio perde la sua resistenza. L’edificio diventa instabile e, nel peggiore dei casi, può crollare. I componenti in acciaio devono dunque essere provvisti di rivestimenti antincendio in grado di resistere al superamento delle temperature critiche per un lasso di tempo di 30 fino a 180 minuti, come prescritto dall’assicurazione fabbricati. Il centro commerciale Glatt doveva avere una protezione antincendio di livello F60, ossia poter resistere per 60 minuti a un incendio. Il centro commerciale Glatt sarà presto comodamente raggiungibile anche con i mezzi di trasporto pubblici. Dati del centro commerciale Glatt Luogo: Wallisellen. Committente: LiBAG LiegenschaftenBetrieb AG, Zurigo. Architetti: S+M Architekten AG, Zurigo. Impresa esecutrice dei lavori: A. Steiner Zimmerei & Schreinerei AG, Zurigo. Esecuzione: 2009–2010. Pannelli antincendio impiegati Spessore isolante: 25 mm. Prodotto: Conlit Steelprotect Board 18 Le travi in acciaio protette con la lana di roccia nel centro commerciale Glatt sosterranno in futuro il soffitto di un nuovo negozio. Sicurezza ed efficienza con la lana di roccia La lana di roccia è ideale per le applicazioni antincendio, perché non è combustibile e presenta un punto di fusione di oltre 1000 °C. Inoltre ritarda o impedisce la Coibentazione tecnica/Protezione antincendio © 2010 www.foto-digital.ch Anche nel centro commerciale Glatt è stato possibile porre in opera con facilità e rapidità i pannelli in lana di roccia Conlit Steelprotect Board. Il foglio di alluminio del prodotto Conlit Steelprotect Board Alu assicura igiene ed estetica alla Mibelle AG. propagazione dell’incendio e non rilascia gas tossici in caso d’incendio. I pannelli in lana di roccia della Flumroc e del gruppo internazionale Rockwool, rappresentato in Svizzera in esclusiva dalla Flumroc AG, possono essere installati in modo facile, rapido ed economico. Un vantaggio decisivo, poiché nel centro commerciale Glatt gli specialisti avevano solo poco tempo per posare in opera i pannelli antincendio Conlit Steelprotect Board. Secondo la tabella di marcia, il solaio dal quale dovevano lavorare doveva essere demolito quanto prima. Una soluzione igienica per lo stabilimento di cosmetici L’ampliamento del magazzino Mibelle ha comportato requisiti antincendio più severi. Anche per la Mibelle AG di Buchs, nei pressi di Aarau, i pannelli in lana di roccia garantiscono la sicurezza. Ampliando il suo magazzino, la fabbrica di cosmetici della Migros è stata costretta ad adeguare la protezione antincendio a requisiti più severi. In conformità delle prescrizioni dell’assicurazione fabbricati argovina, le travi in acciaio dovevano essere rivestite di uno strato protettivo antincendio. A differenza del centro commerciale Glatt, una volta ultimati i lavori i rivestimenti non sono nascosti dietro a un controsoffitto, ma sono a vista. Per soddisfare i requisiti igienici ma anche quelli estetici, i tecnici hanno optato per i pannelli Conlit Steelprotect Board Alu, dunque per una variante del pannello in lana di roccia rivestito di un foglio di alluminio rinforzato. Praticamente niente polvere © 2010 www.foto-digital.ch © 2010 www.foto-digital.ch Gli specialisti hanno potuto montare i rivestimenti antincendio senza dover interrompere il lavoro nel magazzino. Durante il montaggio delle protezioni antincendio, la Mibelle ha potuto continuare ad utilizzare il suo capannone di stoccaggio come d’abitudine. Per questo i lavori si sono dovuti svolgere in base alle oscillazioni stagionali delle scorte: quando il magazzino era stracolmo da dover occupare tutto lo spazio fino alle travi da rivestire, i lavori sono stati interrotti. E il montaggio dei rivestimenti antincendio alle travi sotto le quali si trovano i nastri trasportatori ha potuto essere eseguito solo negli orari in cui non si svolgeva la produzione. I tecnici della coibentazione non hanno dovuto invece montare pareti antipolvere, perché la lana di roccia può essere lavorata senza emissioni di polvere. Dati del progetto Mibelle Luogo: Buchs AG. Committente: Mibelle AG. Impresa esecutrice dei lavori: Eubo Dämmtechnik AG, Oberentfelden. Esecuzione: 2009–2010. Pannelli antincendio impiegati Spessore isolante: 25 mm. Prodotto: Conlit Steelprotect Board Alu 19 Una centralina elettronica automatizzata orienta i «Solar Wings» continuamente seguendo il percorso del sole. La funivia a celle solari Grazie alla sua struttura a due funi portanti, il nuovo impianto fotovoltaico installato sopra l’area logistica Flumroc segue il percorso del sole. I «Solar Wings» promettono un quarto di efficienza in più rispetto a un sistema fisso. Il sole si muove lungo l’orizzonte nel corso della giornata, e in estate è più alto che in inverno. Le celle solari funzionano al meglio se i raggi solari le colpiscono perpendicolarmente. Lo si sa da un pezzo. Per tenerne conto sul piano dell’energia fotovoltaica, gli ingegneri devono tuttavia affrontare grandi problemi. Oggi la maggior parte delle celle solari sono montate fisse e hanno il massimo rendimento solo in un determinato periodo della giornata. È diverso, invece, per la novità mondiale presente sull’area della 20 Flumroc adibita alla logistica: l’impianto entrato in funzione nel marzo del 2010 orienta gli elementi fotovoltaici seguendo il percorso del sole. La Solar Wings di Ruggell, nel Principato del Liechtenstein, ipotizza che il nuovo impianto produrrà pertanto dal 25 al 30 per cento in più d’energia rispetto a un impianto analogo installato in modo fisso. Tecnologia delle funivie Esteticamente l’impianto Solar Wings assomiglia a una seggiovia. E non c’è da Energia fotovoltaica meravigliarsene, visto che la tecnologia del sistema portante è stata messa a punto dal costruttore di funivie Bartholet Maschinenbau di Flums. Gli attuali 320 moduli solari sono montati su due funi in modo da essere mobili. È possibile orientarli in due direzioni, per inseguire permanentemente la posizione del sole. Una centralina elettronica automatizzata assicura che i raggi solari incidano sempre perpendicolarmente sulle celle solari. Sulle funi portanti c’è ancora posto per altri 160 moduli, che probabilmente saranno installati nel 2011. Più semplice e più economico I sistemi ad inseguimento solare esistevano già prima dell’invenzione della Solar Wings. Ma si tratta di strutture complesse e costose che necessitano di una pesante struttura di appoggio per ogni singolo modulo. La Solar Wings, invece, si accontenta di due pilastri massicci alle due estremità dell’impianto. Tra essi sono collocati, tra loro distanziati di 35 metri circa, i piloni che devono sopportare relativamente poco peso e sono dunque snelli. L’ingombro in pianta del nuovo impianto è minimo Un ulteriore svantaggio degli attuali sistemi ad inseguimento solare è il loro La struttura a funi portanti dell’impianto Solar Wings può accogliere 480 moduli solari. enorme ingombro. Per un parco solare di 480 moduli si dovrebbe coprire una vasta superficie di costoso terreno edificabile. La soluzione Solar Wings sovrastante l’area logistica Flumroc, invece, è sospesa a otto metri d’altezza. I camion possono continuare a transitare senza pro- blemi e non ci sono restrizioni per quanto concerne l’uso del terreno. I costruttori dell’impianto vorrebbero installare i Solar Wings anche sui parcheggi, dove le celle solari, oltre a svolgere la loro principale funzione, farebbero anche ombra ai veicoli posteggiati. Maggiore efficienza I «Solar Wings» live in Internet Gli interessati possono verificare di persona se il nuovo impianto fotovoltaico mobile installato sopra l’area logistica Flumroc è effettivamente più efficiente rispetto a un sistema fisso convenzionale. Al sito www.flumroc.ch è possibile seguire l’attuale alimentazione dei Solar Wings e confrontare gli impianti live. Un profilo energetico sull’arco di 24 ore mostra in quale periodo della giornata le differenze sono maggiori. I navigatori possono osservare con la webcam come i Solar Wings si orientano continuamente seguendo il percorso del sole. Inoltre un video con riprese effettuate da un elicottero telecomandato offre immagini spettacolari della funivia a celle solari. Per poter verificare all’atto pratico il 25–30 per cento in più di resa dei Solar Wings rispetto a quella degli impianti convenzionali, la Flumroc AG ha installato un impianto di riferimento fisso su uno dei suoi capannoni di stoccaggio. La Scuola universitaria di scienze applicate di Zurigo misura continuamente la resa dei due impianti. I Solar Wings hanno già superato la prova pratica per quanto concerne la resistenza al vento: quando la prima bufera favonica di quest’anno ha imperversato su Flums, i pannelli si sono adagiati automaticamente in posizione piatta senza subire alcun danno. 21 Tetto Il tetto della nuova sala multiuso pesa più di 100 tonnellate. All’occorrenza la sala multiuso può essere suddivisa in due o tre palestre più piccole. Sport e cultura sotto un tetto a botte ben coibentato Con l’inaugurazione della nuova sala multiuso il Comune di Hasle nei pressi di Burgdorf ha ultimato con successo il maggiore progetto edilizio della sua storia. La chicca costruttiva è rappresentata dal tetto a botte isolato con circa 1500 metri quadrati di lana di roccia. Gli studenti che giocavano a calcio, hockey o pallamano in palestra sudavano. Ma non appena si finiva di fare sport e si stava seduti per assistere a qualche manifestazione, avevano freddo tutti e non solo d’inverno. La colpa era della cattiva coibentazione delle palestre spesso piuttosto vecchiotte. Hanno più fortuna gli studenti di Hasle presso Burgdorf, dove nell’autunno del 2009 è stata inaugurata una nuova sala multiuso con annessa una grande palestra. Il tetto è stato isolato con 20 centimetri di lana di roccia. Belli e pronti in cantiere La maggiore sfida costruttiva era rappresentata dal tetto a botte in legno, pesante oltre 100 tonnellate. La struttura del tetto constava di oltre 130 elementi prefabbricati, montati su travi di legno. I conciatetto hanno applicato agli elementi una membrana d’impermeabilizzazione bituminosa che ha protetto la struttura dalla pioggia durante i lavori di costruzione. Nel tetto finito tale membrana funge ora da freno vapore. Gli artigiani hanno poi posto in opera circa 1500 metri quadrati di pannelli isolanti Flumroc, che sono stati intagliati nella fabbrica di Flums per poterli montare perfettamente a filo della bombatura del tetto. Sulla lana di roccia i conciatetto hanno poi incollato delle guaine impermeabilizzanti in materiale plastico. Grazie agli intagli nei pannelli isolanti, è stato possibile applicare il sigillante della ditta Sika Sarnafil con precisione nelle zone bombate del tetto. Sport, concerti e teatro La nuova sala multiuso è il più grande Dati dell’edificio Luogo: Hasle presso Burgdorf. Committente: Comune di Hasle presso Burgdorf. Architetti: Huber-Kuhn-Ringli Architekten GmbH, Berna. Anno di costruzione: 2008–2009. Isolamento impiegato Tetto: spessore isolante 200 mm. Prodotto: pannelli isolanti Flumroc PRIMA, intagliati e con finitura levigata 22 progetto edilizio nella storia del Comune di Hasle, che conta poco più di 3000 abitanti. La grande palestra può essere suddivisa con dei divisori in due o tre palestre più piccole. Sugli spalti in tribuna c’è posto per circa 300 spettatori. Accanto alla palestra si trova un palcoscenico di sei metri di profondità, attrezzato tecnicamente e acusticamente per concerti e spettacoli teatrali. Si aggiungono una cucina perfettamente attrezzata e altri locali secondari come i guardaroba e le docce. Il tetto è stato isolato con pannelli in lana di roccia spessi 20 centimetri. BE Netz AG Triplice utilizzazione dell’energia solare Gli abitanti del primo stabile ristrutturato in base allo standard Minergie-P nel Canton Lucerna utilizzano più volte l’energia solare: con collettori termici, pannelli fotovoltaici e sotto forma di energia solare passiva. «Avanti con il buon esempio» è il motto di Adrian Kottmann, amministratore della BE Netz AG specializzata in impianti fotovoltaici. Kottmann abita con la sua famiglia a Lucerna in una casa del 1929. Recentemente l’ha rinnovata ed è stato il primo committente del Cantone della Svizzera interna a ottenere il certificato Minergie-P per il risanamento. Gli aspetti principali di questo progetto di ristrutturazione edilizia sono stati il rinnovamento completo dell’involucro edilizio e l’installazione della più moderna impiantistica. Per il calore… Il riscaldamento a gas di 25 anni è stato eliminato e rimpiazzato da una pompa di calore con sonde geotermiche installate a 195 metri di profondità. Il nuovo impianto soddisfa il fabbisogno di calore e riscalda circa il 20 per cento dell’acqua sanitaria. Il resto del calore è fornito da collettori termici montati sul tetto a sud. Inoltre le nuove, ampie vetrate garantiscono tanta luce in casa e l’energia solare passiva contribuisce pure a riscaldare la casa. Sul tetto orientato a sud sono montati collettori termici e un impianto fotovoltaico. …e la corrente La corrente è prodotta da due impianti fotovoltaici. I moduli accanto ai collettori termici sul tetto a sud hanno un rendimento di 6.5 kWp; quello delle celle sul tetto piano di un annesso è di 2 kWp. Per conferire un look unitario alle due falde del tetto, esse sono state rivestite con pannelli in fibrocemento color antracite. Energia solare passiva: le grandi finestre lasciano entrare tanta luce e tanto calore in cucina. www.benetz.ch L’impiantistica più moderna sostituisce il vecchio impianto di riscaldamento a gas. 23 Editore: Flumroc AG Casella postale 8890 Flums Telefono +41 81 734 11 11 Telefax +41 81 734 12 13 www.flumroc.ch [email protected] 06.10 i G 1’600 Stampato su carta sbiancata senza cloro. Ideazione e realizzazione: Zoebeli Communications AG, Berna Traduzione: Dr. Marina Graham, Gümligen Tipografia: Gonzen Druck AG, Bad Ragaz Con riserva di modifiche. In caso di dubbio, vi preghiamo di contattarci. Gli esempi applicativi descritti possono non prendere in considerazione situazioni particolari e sono forniti senza alcuna responsabilità. Nota editoriale 24