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optosopti - PO Professional Optometry
OPTOSOpti la rubrica per evidenziare informazioni importanti per la professione In collaborazione con Società Optometrica Italiana S.OPT.I. Commenti e proposte: [email protected] Hanno collaborato: Stefano Lorè [SL], Mirko Chinellato [MC], Laura Boccardo [LB], Marisa Masselli [MM] 36th BCLA Clinical Conference: il Top della Contattologia Internazionale Confermata anche quest’anno con oltre 1200 visitatori provenienti da oltre 45 paesi l’egemonia dell’evento più atteso dell’anno nel mondo della contattologia. La conferenza tenutasi dal 24 al 27 maggio si è svolta in una soleggiata Birmingham, presso il bellissimo Centro Congressi ICC dall’organizzazione impeccabile. In molte delle relazioni sono stati accreditati per i professionisti Britannici aventi diritto (ricordiamo che in UK si annoverano: Ottici distributori, Specialisti Contattologi e Optometristi) i CET POINTs (i nostri mancanti ECM). Sono intervenuti oltre settanta relatori fra i quali Prof E. Papas, Prof N. Efron, Prof P. Caroline, Prof B. Holden, dr P. Morgan, Prof L. Jones, con un programma che affrontava tematiche quali la biotribologia, consistente nello studio del coefficiente di attrito tra il tessuto umano e le superfici delle lenti a contatto, la presbiopia, lo sport (dr M. Guillon), la miopia e le lac morbide (dr J. Walline). Durante la Cena di Gala a tema wild wild west, dove i simpaticissimi Shelly Bansal (Presidente BCLA 2011 e 2012) e Brian Thompkins si sono presentati travestiti rispettivamente da Capo Indiano e Sceriffo, sono stati nominati i nuovi fellow BCLA, tra i quali l’italiano Marco Tovaglia. Durante la serata, il presidente uscente Shelly Bansal ha presentato il nuovo presidente BCLA 2013, dr. Catharine Chisholm. Tra i successi italiani è da segnalare Davide Brambilla, primo classificato alla gara fotografica ed il terzo posto di Giancarlo Montani per quanto riguarda i poster in competizione. [SL] iPAD IN OPTOMETRIA - LCS CHART Si tratta di un’altra simpatica applicazione reperibile gratuitamente nell’appstore chiamata “LCS chart” sviluppata dal finlandese Risto Nasanen PhD, che permette di valutare la sensibilità al contrasto tramite simboli alfabetici con andamento sinusoidale del bordo, in condizioni monoculari o binoculari. La somministrazione del test è molto semplice: vengono rappresentate in sequenza delle lettere a dimensione costante ma con contrasto decrescente e viene chiesto al soggetto di toccare e pronunciare la lettera con minor contrasto che riesce a distinguere. A questo punto il software chiede conferma sulla Fig.1 - Schermata di LCS chart correttezza della risposta, fornendo il corrispondente valore di sensibilità al contrasto logaritmica (logCS) e dando la possibilità di ripetere il test n volte per aumentare l’attendibilità delle risposte. Come per tutti i test che indagano la sensibilità al contrasto, la condizione ambientale d’esecuzione gioca un ruolo fondamentale, per questo motivo l’autore dell’app raccomanda di eseguire il test in un ambiente normalmente illuminato che non crei alcun riflesso sullo schermo del tablet, il quale dev’essere posto esattamente a 90° rispetto all’asse visivo. Questo test, seppur non standardizzato, si va ad aggiungere ad altri più o meno specifici per la valutazione della sensibilità al contrasto, un importante aspetto percettivo purtroppo poco considerato e poco diffuso nella normale pratica clinica optometrica. [MC] 38 | PROFESSIONAL OPTOMETRY | LUGLIO 2012 OPTOSOpti MadridOK: in Europa l’ortocheratologia è OK Grande successo per il primo congresso dell’Accademia Europea di Ortocheratologia (EurOK), che si è svolto a Madrid il 9 e 10 giugno scorsi. All’evento hanno partecipato circa duecento iscritti, oltre quaranta relatori internazionali e tutte le maggiori aziende del settore. Il programma prevedeva relazioni sui fondamenti delle tecniche ortocheratologiche, la descrizione di casi clinici, le innovazioni nel campo della correzione dell’astigmatismo, dell’ipermetropia e della presbiopia, le applicazioni in caso di cheratocono e dopo chirurgia refrattiva, il controllo della progressione miopica, l’incidenza e la prevenzione delle complicanze in ortocheratologia e, infine, lo studio dei meccanismi biomeccanici e cellulari attraverso cui avviene il modellamento della cornea. Il presidente di EurOK, Marino Formenti, ha presentato la situazione dell’ortocheratologia in Europa, inoltre sono intervenuti rappresentanti di diversi paesi europei e delle altre sezioni dell’Accademia Internazionale di Ortocheratologia (IAO), descrivendo un quadro estremamente variegato della pratica ortocheratologica nel mondo. Gli italiani si sono distinti sia in termini numerici, sia in termini di partecipazione attiva all’organizzazione e livello delle presentazioni scientifiche. Dall’Italia sono intervenuti, oltre Marino Formenti, anche Antonio Calossi, Fabio Casalboni, Alessandro Fossetti, Mauro Frisani, Carlo Lovisolo, Paolo Soragni e Laura Boccardo, che si è aggiudicata il premio per la migliore presentazione nella Free Paper Competition. Il giorno precedente al congresso si è tenuta la prima sessione europea dell’esame per la fellowship dell’Accademia Internazionale di Ortocheratologia (FIAO), a cui hanno partecipato sei nuovi aspiranti fellow, quattro dei quali italiani. [LB] Correlazione tra Computer e occhio secco marginale: che sorpresa! La sindrome dell’occhio secco marginale è un argomento che ricorrentemente affrontiamo con i pazienti operatori sui video terminali (VT). È di uso comune fra gli optometristi, asserire che l’utilizzo del computer è causa importante della sindrome poiché induce il rallentamento della frequenza dell’ammiccamento palpebrale. In uno studio condotto da Torsten et al. (2004) è stata messa a confronto la frequenza dell’ammiccamento in pazienti con occhio secco marginale, sottoponendoli a 10 minuti di conversazione e subito dopo a 10 minuti di uso del computer1. Il risultato è stato un decremento dell’ammiccamento, dovuto però ad un meccanismo neurale indotto dalla qualità dello stimolo sottoposto. Secondo questo studio, la conversazione ha un effetto eccitante per l’ammiccamento rispetto a quello inibente provocato nel rimanere in silenzio davanti ad un computer2. In un altro studio, (Koslowe et al. 2011) si è cercato di comprendere quali sono i meccanismi causa della sindrome3. Nell’esperimento, è stato presentato lo stesso stimolo per 10 minuti (un testo scritto) sia in modalità cartacea che in modalità di visualizzazione al VT, mentre il numero degli ammiccamenti venivano rilevati da una telecamera. Dai risultati è emerso che a parità di qualità dello stimolo non c’è un evidente aumento del fenomeno della concentrazione negli operatori su VT e che la frequenza degli ammiccamenti è risultata addirittura maggiore durante l’utilizzo del VT (17,15 al minuto) rispetto a quella della lettura sulla pagina stampata (15,42 al minuto)! In conclusione, secondo questo studio cade l’ipotesi del rallentamento della frequenza palpebrale per “effetto ipnotico” del pc mentre viene accreditata la teoria, secondo la quale, l’angolo di sguardo più elevato solitamente richiesto per il lavoro al VT (più ampio rispetto a quello usato per leggere una pagina A4) comporta una maggiore esposizione della cornea agli eventi atmosferici tale da determinare una maggiore evaporazione del film lacrimale. [SL, MM] La bibliografia è disponibile richiedendola a [email protected] PROFESSIONAL OPTOMETRY | LUGLIO 2012 | 39