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Programmare il progetto con il quadro logico

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Programmare il progetto con il quadro logico
Programmare il progetto
con il quadro logico
Alberto Perra
CNESPS
Orvieto 2011
Comprendere l’ambiente, i sistemi e l’azione umana
Identificare i gruppi di interesse e la comunità
Effettuare l’analisi di contesto
Costruire l’albero
dei problemi
Costruire l’albero
degli obiettivi
Costruire
il modello
logico
ideazione
Cercare le
prove
di efficacia
Centrare i
beneficiari
Effettuare l’analisi delle alternative
Costruire il quadro logico e verificare la fattibilità
Identificare i pacchetti di attività e le risorse
Comporre il cronogramma
Elaborare il piano di valutazione
Redigere il testo del progetto
e effettuare la valutazione ex-ante
programmazione
Comprendere l’ambiente, i sistemi e l’azione umana
Identificare i gruppi di interesse e la comunità
Effettuare l’analisi di contesto
Costruire l’albero
dei problemi
Costruire l’albero
degli obiettivi
Costruire
il modello
logico
Cercare le
prove
di efficacia
Centrare i
beneficiari
Effettuare l’analisi delle alternative
Costruire il quadro logico e gli indicatori
Il quadro logico
4
Il Quadro Logico






Perché si realizza il progetto ( quale beneficio
e per chi)
Che cosa deve si deve raggiungere con il progetto
( quale utilizzazione dei servizi)
Come il progetto raggiungerà i suoi risultati (
misure realizzate)
Quali fattori sono esterni o interni al progetto
( assunzioni e rischi)
Come valutare i progressi ( indicatori)
Dove trovare le informazioni per gli indicatori
(mezzi di verifica)
Costruzione del Quadro Logico

Gli Obiettivi Generali (OG) descrivono l’importanza




L’Obiettivo Specifico (OS) riguarda il problema focale del progetto


si definisce in termini di benefici che il gruppo destinatario riceve dal
progetto come risultato dell’uso dei servizi forniti
I Risultati Attesi (RA) rappresentano i servizi che il progetto deve
offrire al gruppo destinatario



per la società in generale dei benefici di lunga durata per i gruppi
beneficiari e benefici
connettono il programma alle politiche regionali/settoriali
non saranno raggiunti dal solo e singolo progetto in questione ma
richiederanno l’impatto di altri programmi e progetti
Chi gestisce il progetto è responsabile del loro raggiungimento
Pertinenza dei Risultati: in fase di analisi dei problemi si deve
identificare una domanda di “servizi” da parte del gruppo beneficiario
Le Attività sono i modi in cui i beni e i servizi saranno distribuiti
nell’ambito del progetto.
Il quadro logico del progetto
Finalità
progetto
Logica
dell’intervento
Indicatori
verificabili
obiettivamente
Fonti di
verifica
Obiettivo
generale
Obiettivo
specifico
Risultati
attesi
Attività
Mezzi
Costi
Assunzioni
Il quadro logico
Aspetti forti







Logica verticale e
orizzontale
Momento comune
(PPPO)
Verifica coerenza
Monitoraggio
Valutazione
Migliora la
pianificazione
Assicura la continuità
anche se cambia il
team
Aspetti deboli






Sintesi estrema
GIGO
Metodo tecnocratico
Non flessibile
Non sostituisce
l’analisi dei gruppi di
interesse
Funziona su indicatori
quantitativi
Dall’albero degli obiettivi……
Obiettivo specifico
Dotare ogni comune di un gruppo di PE
capaci di coinvolgere gli allevatori
nell’uso mirato degli antibiotici entro la
fine del 2006
Risultati attesi
In ciascun Comune è
attivo un gruppo di PE
Selezione dei peer
leaders (PE)
Formazione dei
PE
Almeno 5 allevatori per
Comune hanno ricevuto
intervento di PE
Accompagnament
o dei PE
Progettazione
intervento
In ciascun Comune è
stata realizzata almeno 1
iniziativa
Progettazione azione
Sperimentazione
intervento
Attività
Realizzazione
azione [..]
Realizzazione
intervento
Un metodo di
promozione è testato e
valutato
Progettazione della
valutazione
Predisposizione
degli strumenti
Pre-test degli
strumenti
Raccolta ed analisi
dei dati
…al quadro logico del progetto
Finalità
progetto
Logica
dell’intervento
Obiettivo
generale
Ridurre l’utilizzazione degli
antibiotici nell’allevamento
dei suini
Obiettivo
specifico
Dotare ogni comune di un
gruppo di PE capaci di
coinvolgere gli allevatori
nell’uso mirato degli
antibiotici entro la fine del
2006
Risultati
attesi
In ciascun Comune è attivo
un gruppo di PE
Attività
Formazione dei PE
Indicatori verificabili
obiettivamente
Fonti di
verifica
-Comuni coinvolti/attesi
-PE attivi/formati
-Gradimento allevatori >80%
-Registrazioni di
routine
-Indagine ad hoc
-Grado di soddisfazione allevatori
-Rapporto fra Comuni formati e Comuni
attivi
-Incontri realizzati PE-Allevatori/Previsti
-% Allevamenti non coinvolti
-Questionario
distribuito a
veterinari
-Registrazioni dei
diari dei PE
Mezzi
Costi
Assunzioni
-Disponibilità Comuni
a partecipare
all’iniziativa
- Collaborazione
veterinari
- Appoggio dell’IZS
Gli indicatori per il
quadro logico
11
SMART: indicatori obiettivamente
verificabili (IOV-OVI)





Specific (specifico): rispetto all’obiettivo da
misurare
Measurable (misurabile): sia quantitativamente
che qualitativamente
Available (disponibile) ad un costo accettabile
Relevant (pertinente) rispetto all’informazione
di cui la gestione ha necessità
Time-bound (ancorato al tempo) così che si
abbia un riferimento temporale rispetto a
quando vogliamo che l’obiettivo venga raggiunto
Scegliere gli indicatori – IOV
(Indicatori Obiettivamente Verificabili)
Devono essere




validi, affidabili, pertinenti e precisi,
costo-efficaci, e stabiliti
indipendentemente dagli altri livelli
Misurabili, sensibili e tempestivi (o
reattivi)
indicativi del beneficio atteso dal target
del risultato che si sta misurando
specifici in termini di qualità (Q),
quantità (Q), tempo (T), target (T), luogo
(P) (se non già specificati negli obiettivi)
Scegliere gli indicatori
La scelta degli indicatori obbliga i
partecipanti ad essere più chiari nel
definire gli obiettivi.
Quindi in pratica devono essere:

sostanziali, misurando ciò che è importante
per il progetto

plausibili, misurando ciò che il progetto ha
cambiato

indipendente, applicandosi a un solo
obiettivo

verificabile, da fonti raggiungibili dal/nel
progetto
Scegliere gli indicatori – FdV
(Fonti Di Verifica)



Formato: in cui l’informazione sarà resa
disponibile (rapporto di progresso, contabilità,
registri, statistiche ufficiali, ecc.)
Chi: fornisce l’informazione
Ogni quanto: l’informazione deve essere
fornita (mensilmente, trimestralmente,
annualmente)
NBB: IL Quadro Logico è costruito unicamente su indicatori quantitativi
e non può essere considerato esaustivo, in campo sanitario, per la messa
a punto del piano di valutazione del progetto
I fattori esterni e
l'analisi strategica
16
Analisi dei rischi o dei fattori che
influenzano la realizzazione del progetto


Fattori esterni all’organizzazione
e legati al problema
Fattori interni all’organizzazione
ed esterni al problema
Fuori o dentro?
Finalità
progetto
Logica
dell’intervento
Obiettivo
generale
Ridurre l’utilizzazione degli
antibiotici nell’allevamento
dei suini
Obiettivo
specifico
Dotare ogni comune di un
gruppo di PE capaci di
coinvolgere gli allevatori
nell’uso mirato degli
antibiotici entro la fine del
2006
Risultati
attesi
In ciascun Comune è attivo
un gruppo di PE
Attività
Formazione dei PE
Indicatori verificabili
obiettivamente
Fonti di
verifica
-Comuni coinvolti/attesi
-PE attivi/formati
-Gradimento allevatori >80%
-Registrazioni di
routine
-Indagine ad hoc
-Grado di soddisfazione allevatori
-Rapporto fra Comuni formati e
Comuni attivi
-Incontri realizzati PEAllevatori/Previsti
-% Allevamenti non coinvolti
-Questionario
distribuito a
veterinari
-Registrazioni dei
diari dei PE
Mezzi
Assunzioni
-Disponibilità Comuni a
partecipare all’iniziativa
- Collaborazione veterinari
- Appoggio dell’IZS
Costi
dentro
fuori
dentro
fuori
dentro
fuori
dentro
fuori
Ruolo dei fattori o condizioni esterne
Importanti per il successo del progetto




in relazione con il contesto, sociale,
ambientale, lavorativo
agganciate alla sostenibilità
fuori dalla portata del progetto (per
scelta)
ugualmente da monitorare come le
attività del progetto
Algoritmo: i simboli fondamentali
Il rombo
è una
DECISIONE
“?”
Il rettangolo
è una
AZIONE
Punto o risultato
FINALE
Analisi dei rischi o fattori esterni
Fattore
esterno
……………………….
No
NON includere nel
quadro logico
Escluso dal
progetto
Sicuramente
Fattore
esterno è
importante?
Si
Sarà realizzata
da “esterni” al
progetto??
Probabilmente
Includere in
assunzioni (QL)
No
Sarà possibile
adattare il
progetto?
Si
Modifica/aggiunta
obiettivi/RA/Attività
No
Condizione killer
Il quadro logico del progetto
Finalità
progetto
Logica dell’intervento
Obiettivo
generale
Ridurre l’utilizzazione degli
antibiotici nell’allevamento dei
suini
Obiettivo
specifico
Dotare ogni comune di un
gruppo di PE capaci di
coinvolgere gli allevatori
nell’uso mirato degli antibiotici
entro la fine del 2006
Risultati attesi
In ciascun Comune è attivo un
gruppo di PE
Attività
Formazione dei PE
Indicatori verificabili
obiettivamente
Situazione 2
Fonti di
verifica
Situazione 1
-Comuni coinvolti/attesi
-PE attivi/formati
-Gradimento allevatori >80%
-Registrazioni di
routine
-Indagine ad hoc
-Grado di soddisfazione allevatori
-Rapporto fra Comuni formati e
Comuni attivi
-Incontri realizzati PEAllevatori/Previsti
-% Allevamenti non coinvolti
-Questionario
distribuito a
veterinari
-Registrazioni dei
diari dei PE
Mezzi
Assunzioni
Costi
-Disponibilità Comuni
a partecipare
all’iniziativa
- Collaborazione
veterinari
- Appoggio dell’IZS
Analisi delle strategie
Tappa 1:


Dentro o fuori progetto? I fattori esterni
Ideare le alternative (brainstorming,
letteratura, esperienze o evidence, forzare
la creatività guardando l’”altra faccia dei
problemi”)
Analisi delle strategie
Progetto vaccinazioni


Aumentare i punti vaccinali o ricorrere a
una strategia avanzata?
Aumentare il personale che vaccina o
qualificare quello già esistente?
Progetto peer education fra gli allevatori


Formare 2 allevatori di riferimento per
ogni paese o informare tutti gli allevatori?
Utilizzare i peer educators all’interno
della loro area o in anche in aree diverse?
Valutare le alternative
Tappa 2:
 Decidere sull’alternativa da inserire nel progetto
(Punti forti/deboli, SWOT, stabilire altri criterisociali, tempi, economici, livello partecipazione,
normativi)
 Testare le modalità principali
Analisi SWOT
Tecnica sviluppata più di 50 anni come supporto
alla definizione di strategie aziendali in contesti
caratterizzati da incertezza e forte
competitività
Utilizzata oggi correntemente in salute pubblica
nell’analisi e nella valutazione di interventi e
delle alternative per realizzarli
Analisi SWOT
strenghts, weaknesses, opportunities,threats
Punti forti
Punti deboli
Analisi SWOT
strenghts, weaknesses, opportunities,threats
intervento
Punti forti
Punti deboli
contesto
dell’intervento
Analisi SWOT

I punti forti e i punti deboli sono legati e
alle attività del progetto


facilmente modificabili
Per le opportunità e i pericoli bisogna agire
all’esterno, sul contesto, con i gruppi di
interesse, attraverso la leadership o i
decisori


meno facilmente modificabili
talvolta necessario cambiare il progetto
Quando fare l’analisi SWOT



All’inizio del progetto per integrare più
facilmente il nostro intervento in un
contesto particolare
Durante l’intervento per modificare il
progetto e adattarlo a situazioni impreviste
o cangianti
Alla fine del progetto per “spiegare” i
risultati o gli effetti ottenuti
Aspetto da valutare:
La partecipazione degli allevatori
Punti forti
Punti deboli
Opportunità
Pericoli
Raccomandazioni
Esempio di Analisi dei rischi
In ciascun Comune è
attivo un gruppo di PE
(obiettivo 1.2)
Selezione deiprincipale
Componente
peer
leaders (PE)
1.2.1
1.2.1
Pacchetto
attività
1.2.1.1
Pacchetto
attività
1.2.1.2
Formazione dei PE
1.2.2
Pacchetto
attività
1.2.2.1
Accompagnamento dei PE
1.2.3
Pacchetto
attività
1.2.2.2
Pacchetto
attività
1.2.3.1
Pacchetto
attività
1.2.3.2
Attività
Attività
Attività
Attività
Attività
Attività
Attività
Attività
Attività
Attività
Attività
Attività
Attività
Attività
Attività
Attività
Attività
Attività
1.2.1.1.1
1.2.1.1.2
1.2.1.1.3
1.2.1.2.1
1.2.1.2.2
1.2.1.2.3
1.2.2.1.1
1.2.2.1.2
1.2.2.1.3
1.2.2.2.1
1.2.2.2.2
1.2.2.2.3
1.2.3.1.1
1.2.3.1.2
1.2.3.1.3
1.2.3.2.1
1.2.3.2.2
1.2.3.2.3








Il livello più basso una singola persona
Identificazione attività indipendenti
Criteri di disaggregazione: sub-progetti,
zona geografica, fasi progetto, settori
organizzativi
Stesso livello di dettaglio
3-4 livelli
Descrizione di ogni elemento
Utilizzo codici
Descrivere le attività (codice, descrizione,
precedenza e successione, durata, data
inizio/fine, responsabile, risorse
necessarie)
Attività
(work package)
Selezione dei peer
leaders (PE) 1.2.1
Formazione dei PE
1.2.2
Accompagnamento dei PE
1.2.3
Competenze
richieste
Divisione
formazione ASL
Manager
Responsabile WP





Evidenziare le relazioni di precedenza fra le
attività
Identificare il percorso critico
Calcolare il tempo minimo di realizzazione
del progetto
Calcolare gli slittamenti
Calcolare la durata del progetto
B
2 , x gg
C
3 , x gg
D
4 , x gg
E
7 , x gg
H
8 , x gg
A
1 , x gg
F
5 , x gg
I
9 , x gg
G
6 , x gg
Definizione attività
Codice 1.01x Durata in gg
Ruolo e compiti specifici di chi interviene nel progetto
Ruoli e responsabilità
Ente, istituzione,
gruppo di
interesse
ASL
MMG
Management
progetto
Associazione
genitori
Onlus
“Vacciniamo”
Fase
ideazione/program
mazione progetto
Fase
realizzazione
progetto
Fase valutazione
progetto
Grazie per la
partecipazione!
42
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