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POF - Istituto Comprensivo 2 Serena

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POF - Istituto Comprensivo 2 Serena
ISTITUTO COMPRENSIVO 2
“SERENA”
TREVISO
POF
PIANO OFFERTA FORMATIVA
anno scolastico 2014-2015
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
1
Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondaria di
primo grado
INDICE
Copertina:
Antonio Favale “C’era una volta”, acquerello e pastello su tela.
Premessa
PARTE I
Presentazione
 L’Istituto e il suo territorio
 Le scuole
 I criteri di formazione delle classi
 Continuità e Orientamento
 L’Istituto e la tecnologia
I Numeri
 Numero degli alunni
 Numero dei docenti
 Organigramma dell’Istituto
 Orario della Scuola dell’Infanzia
 Orario della Scuola Primaria
 Orario della Scuola Secondaria di primo grado
I




Servizi
Uffici di Segreteria: orari.
Le strutture
Le collaborazioni
Le Reti
PARTE II
Finalità dell’Istituto
 Il Piano dell’Offerta formativa
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
2




I bisogni educativi fondamentali
Finalità del curricolo
Linee guida del curricolo
Fattori che concorrono alla formazione della persona
PARTE III
 Traguardi di competenze per un curricolo dai 3 ai 14
anni.
PARTE IV
 Alunni con bisogni educativi speciali
PARTE V
 Valutazione
 Invalsi
PARTE VI
 Arricchimento dell’offerta formativa
 I nostri Progetti- le schede
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
3
Premessa
“L'Istituto Comprensivo è un modello federativo tra scuola dell'infanzia,elementari e media, tre
istituzioni che mantengono la loro identità, ma che danno vita ad un ambiente professionale, un
contesto organizzativo, dove si determinano condizioni favorevoli per una professionalità di tipo
“riflessivo”. Al suo interno operano un Collegio dei Docenti unitario (seppure con diverse
formule organizzative), gruppi di progettazione didattica, anche in verticale. C’è un unico
dirigente scolastico; ci sono organi collegiali in comune.
Sono tutti stimoli che invitano a ripensare in profondità non solo le dinamiche organizzative, il
POF inteso come cornice o sommatoria di progetti, ma soprattutto il curricolo, il senso da
attribuire all’incontro con i saperi, alla conoscenza, all'apprendimento nella prospettiva della
formazione di base dai 3 ai 14 anni.”
G. Cerini
Il POF dell’IC2 Serena , in coerenza con le indicazioni nazionali del 2012 , riflette le esigenze e
le risorse del contesto culturale, sociale ed economico in cui opera, esplicita la progettazione
curricolare, extracurricolare, educativa, organizzativa, adottate nell’ambito dell’autonomia
scolastica. E’ stato elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali definiti dal
Consiglio di Istituto, che tiene conto delle richieste e delle opportunità offerte dal territorio e
del fondamentale contributo dei genitori attraverso i loro rappresentanti e Comitati.
E’ stato adottato dal Consiglio d’Istituto con delibera n 142 30 ottobre 2014.
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
4
MINISTERO dell’ISTRUZIONE dell’UNIVERSITA’ e della RICERCA
ISTITUTO COMPRENSIVO N. 2 SERENA di Treviso
Via Caccianiga n.16, 31100 Treviso
Tel 0422 546707 Fax 0422 411296 C.F. 94136040261 C.M. TVIC87100T
e-mail: [email protected] – PEC: [email protected]
codice univoco fatturazione: UFX4H3 – sito web: www.ic2serenatreviso.gov.it
L’Istituto e il suo territorio: ubicazione delle nostre scuole
Rodari
Giovanni 23
XXV Aprile
Azzoni
Serena
De Amicis
Gabelli
Tezzone
LEGENDA:
Scuola secondaria di 1^grado “Augusto Serena”
Scuole primarie: “E. De Amicis”- “A. Gabelli” – “Giovanni XXIII^” – “R. Azzoni “
Scuole dell’infanzia: “ G.Rodari”- “ XXV Aprile” – “ Via Tezzone”
1. CONTESTO SOCIO-ECONOMICO-CULTURALE DELL ’ISTITUTO
L’istituto è composto dalle seguenti sedi: Scuola Secondaria di 1^ grado “Serena”; Scuole Primarie: “Azzoni”, “De
Amicis”, “Gabelli”, “Giovanni XXIII”; Scuole dell’Infanzia: “Rodari”, “XV Aprile”, Via Tezzone. L’istituto comprende parte
del centro storico, la zona Ovest della città e la prima periferia ; vi affluiscono, inoltre, alunni dai comuni limitrofi.
La popolazione scolastica si presenta molto eterogenea, comprendendo allievi provenienti da famiglie di condizioni
economiche e culturali diversificate.
L’Istituto, in tutti suoi plessi, organizza laboratori di alfabetizzazione per favorire l’integrazione degli alunni di lingua
straniera presenti nelle classi , predispone e cura piani educativi individualizzati e percorsi specifici che promuovono la
crescita formativa di ciascun alunno, prestando attenzione tanto alla disabilità e/o alle difficoltà di apprendimento
quanto all’eccellenza.
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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2 . I CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI
Organizzazione e formazione sezioni
In base alle “Indicazioni Nazionali per il Curricolo per la scuola dell’infanzia e
primo ciclo d’istruzione”, la scuola sperimenta con libertà la propria
organizzazione, formazione dei gruppi, delle sezioni e attività di intersezione a
seconda delle scelte pedagogiche,
dell’età e della numerosità dei bambini e delle risorse umane e ambientali
delle quali può disporre. Le classi sono unità di aggregazione degli alunni,
aperte alla socializzazione e allo scambio delle diverse esperienze; andranno
perciò favorite le modalità organizzative coerenti con le finalità generali e
specifiche dei vari ordini di scuola
Per gli alunni della scuola dell’Infanzia e della Primaria, si individuano i
seguenti criteri comuni:
• Numero alunni
• Equità tra maschi e femmine
• Eguale percentuale di stranieri
• Presenza di alunni diversamente abili
Con lo scopo di raggiungere tanto l'eterogeneità all'interno di ciascuna classe quanto l'omogeneità tra le sezioni
parallele.
Per la formazione delle classi del Primo Ciclo ( Primaria e Secondaria) si procederà come segue:
1^ fase ( mese di giugno- in commissione) : presa visione del materiale informativo redatto dalle insegnanti della
scuola dell’infanzia e primaria che hanno fornito notizie sui nuovi alunni.
Acquisizione delle schede di valutazione, certificato delle competenze, determinazione delle fasce di livello e successiva
distribuzione degli alunni nelle classi 1^ della secondaria, secondo i seguenti criteri comuni:
• Numero alunni
• Equità tra maschi e femmine
• Eguale percentuale di stranieri
• Presenza di alunni diversamente abili
Eventuali problemi comportamentali
Per il criterio di scelta rispetto alla seconda lingua comunitaria nella scuola secondaria (francese, spagnolo, tedesco), si
fa preciso riferimento a quanto deliberato dal Consiglio di Istituto.
2^ fase: stesura definitiva e immodificabile degli elenchi alunni.
3^ fase: avvio dell’anno scolastico con l’attuazione delle giornate di accoglienza, attivate in ogni ordine di scuola.
3. LA CONTINUITA’ E L’ORIENTAMENTO
“La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e
completo, che mira a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti
evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce così la sua particolare identità.
Continuità del processo educativo non significa ne’ uniformità ne’ mancanza di cambiamento; consiste piuttosto nel
considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo coerente, che valorizzi le competenze già acquisite
dall’alunno e riconosca la specificità e la pari dignità educativa dell’azione di ciascuna scuola nella dinamica della
diversità dei loro ruoli e funzioni.”
Continuità è quindi un’attitudine a considerare la propria azione docente all’interno di un processo evolutivo che vede
come protagonista il bambino e l’adolescente e che, di conseguenza, prevede sempre un collegamento tra un “prima” e
un “dopo”. Il confronto continuo fra docenti di ordini diversi comporta quindi la pratica di attività comuni , ideate a
livello collegiale e messe in atto nella pratica quotidiana.
A questo proposito i docenti dell’Istituto, divisi in sottocommissioni, si occupano di:

Organizzare iniziative di raccordo fra scuola dell’infanzia e primaria, fra
scuola primaria e secondaria di primo grado, oltre che fra secondaria di
primo e di secondo grado .

Programmare ed organizzare incontri di accoglienza degli alunni.

Organizzare incontri informativi per famiglie ed alunni delle classi prime di
ogni ordine.

Organizzare le giornate di scuola aperta ( secondaria di primo grado)

Organizzare e coordinare gli incontri formativi per genitori ed alunni della
terza classe della secondaria, informandoli rispetto alle iniziative promosse
dagli Istituti Superiori del territorio ( giornate di scuola aperta, mini-stage
di orientamento nei diversi Istituti, incontri informativi e formativi,
promossi dall’Ufficio scolastico provinciale di Treviso).
Dopo il lavoro di progettazione, prendono il via i laboratori nelle classi, le cui date e
i contenuti sono definiti e concordati dagli insegnanti delle rispettive commissioni.
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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4 . L’ISTITUTO E LA TECNOLOGIA
Partendo dal presupposto che:
“I nativi digitali sono tra noi: sono i nostri bambini e i loro fratelli più
grandi fino ai 14 anni che usano internet e
i computer come noi immigranti digitali usavamo la televisione e la penna”.
( I nativi digitali, una specie in via di apparizione di Paolo Ferri)
e considerate le disposizioni seguenti:
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane,
finanziarie e strumentali - Roma, 3 ottobre 2012.
Oggetto: Registri on line - Dematerializzazione attività delle segreterie
scolastiche;
prendiamo atto che negli ultimi tempi sono state introdotte diverse
disposizioni che, sostanzialmente, mirano a limitare
sempre più l’uso della documentazione cartacea nella Pubblica
Amministrazione.
Con il decreto legge n. 95/2012 contenente “Disposizioni urgenti per la
razionalizzazione della spesa pubblica”, convertito dalla legge n. 135/2012,
viene dato un ulteriore impulso a questo processo di dematerializzazione che, in particolare, nel settore della scuola
riguarda:




le iscrizioni da effettuare con modalità on-line;
la pagella in formato elettronico, che ha la medesima validità legale del documento cartaceo ed è resa
disponibile per le famiglie sul web o tramite posta elettronica o altra modalità digitale;
i registri on line;
l’invio delle comunicazioni agli alunni e alle famiglie in formato elettronico.
L’anno scolastico appena iniziato rappresenta, per il nostro Istituto, che ha già avviato dal 2012-13 un importante
processo di adeguamento alla normativa e quindi di innovazione, un ulteriore passo avanti in questa direzione.
I docenti dei tre ordini utilizzano il registro on-line, oltre al Registro di classe e, per la Secondaria, al rilevatore di
presenze ( totem), attivato da una tessera ( badge) che l’ alunno avrà cura di utilizzare ad ogni accesso a scuola.
In questo modo presenze, eventuali ritardi o assenze, verranno automaticamente acquisiti dal Registro di classe
digitale che il docente potrà consultare tramite la sua dotazione ( tablet), fornita dall’Istituto. Oltre a ciò, da quest’anno
scolastico, i genitori della Secondaria potranno prenotare i colloqui con i docenti utilizzando la password dio accesso al
registro.
Nel Registro di classe il docente potrà inserire anche informazioni e materiali didattici da condividere con i colleghi e a
cui, non appena il sistema sarà pienamente operativo, potranno accedere gli alunni e le famiglie stesse, scaricando
delle apposite applicazioni.
5. I NUMERI
DATI
SULLA
SCUOLA
SERENA
DE AMICIS
GABELLI
GIOVANNI
XXIII
AZZONI
XXV
APRILE
VIA
TEZZONE
RODARI
N. alunni
455
339
202
131
181
47
113
63
N. classi
20
16
10
5
10
2 sezioni
5 sezioni
3 sezioni
N. docenti
Scuola Secondaria
Scuola Primaria
34
65
N. collaboratori scolastici : 21
N. assistenti amministrativi: 8
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
7
Scuola Infanzia
23
6. L’ ORGANIGRAMMA
RSU D’ISTITUTO
LONGO LUCIANO
MARTINELLI ELENA
MONACA MARIA
Direttore servizi generali
amministrativi
Dirigente Scolastico
MICHELA BUSATTO
MORENA PERUZZA
Presidente
Consiglio d’Istituto
LORENZO DONE’
Referenti dei plessi
FILIPPETTO– FIGUS - VIA TEZZONE
CARAMEL MILA – XXV APRILE
MAZZON WALLY – RODARI
Segreteria
MAMPRIN-BINCOLETTO – AZZONI
AREA DIDATTICA: GINA DI BELLA - STEFANA
FRANGAPANE
Collaboratori del Dirigente
EMANUELA DE VIDI
FRANCESCA SCARPA
AREA PROTOCOLLO: PINTON LUCILLA
AREA CONTABILITA’: FONTANA ALESSANDRA
LO TRUGLIO-NOCITO – GABELLI
LAZZARI LUCIA – GIOVANNI XXIII
AREA AFFARI GENERALI: TONETTO GRAZIELLA
MONACA MARIA - SECONDARIA SERENA
AREA PERSONALE: MARINI AGATA - VIDOTTO NADIA - ZALLA LUISA
REFERENTI
INCLUSIONE
BOMBEN,
DALESSANDRI,MARANO
MARTINES CLAUDIA – DE AMICIS
REFERENTE
ORIENTAMENTO/CONTI
NUITA’
CONTESOTTO FRANCO
LAZZARO SILVANO
REFERENTI
MOBILITA’ SOSTENIBILE
BARASCIUTTI EMANUELA
REFERENTE
BIBLIOTECA SCOLASTICA
MAMPRIN DONATELLA
REFERENTE SICUREZZA
MARIELE GIACOMIN
REFERENTE AGENDA
DIGITALE
BRAGAGIA RAFFAELLA
REFERENTE VALUTAZIONE
PIASER CRISTINA
7 .L’ ORGANIZZAZIONE ORARIA
Da lunedì al venerdì ore 8.00-16.00
Scuole dell’ Infanzia:
Rodari – XXV Aprile
Ingresso dalle ore 8.00 alle ore 9.00 – uscita dalle ore 15.45 alle ore
Via Tezzone
16.00
A richiesta, possibilità di ingresso anticipato,dalle ore 7.45
Primaria R.Azzoni
Da lunedì a venerdì ore 8.15-13.15
classi 1 - 2- 3- 4B ore 8.15-16.15. Rientro mercoledì
classi 5B ore 8.15-16.15. Rientri lunedì-mercoledì
Possibilità di ingresso anticipato, a richiesta, dalle ore 7.45
Corso A da lunedì a venerdì 40 ore Tempo Pieno ore 8.15-16.15.
A richiesta, possibilità di ingresso anticipato,dalle ore 7.45
Primaria De Amicis
Orario su 5 giorni: da lunedì a venerdì ore 8.15-13.15
Classi 1^ ore 8.15-16.15. Rientro mercoledì
Classi 2^ ore 8.15-16.15. Rientro lunedì
Classi 3^ ore 8.15-16.15. Rientro martedì
Classi 4^ ore 8.15-16.15. Rientro mercoledì
Classi 5^ ore 8.15-16.15. Rientri martedì-giovedì
A richiesta, possibilità di ingresso anticipato,dalle ore 7.45
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
8
Tempo integrato da lunedì a venerdì pomeriggio .
Primaria Gabelli
Da lunedì a venerdì 40 ore Tempo Pieno ore 8.15-16.15.
Classi 1A-B 2A-B 3A-B 4A-B 5A-B
A richiesta, possibilità di ingresso anticipato,dalle ore 7.45
Primaria Giovanni XXIII
Da lunedì a venerdì ore 8.00-13.00
Classe 1sez. A-B e 5A rientro lunedì ore 8.00-16.00.
Classi 2 -3-4-5 A rientro mercoledì ore 8.00-16.00
Tempo integrato da lunedì a venerdì pomeriggio
A richiesta, possibilità di ingresso anticipato,dalle ore 7.45
Scuole dell’ Infanzia:
Da lunedì al venerdì ore 8.00-16.00
Rodari - 25 Aprile -
Ingresso dalle ore 8.00 alle ore 9.00 – uscita dalle ore 15.45 alle ore
Via Tezzone
16.00
A richiesta, possibilità di ingresso anticipato,dalle ore 7.45
Da lunedì a sabato: ore 7.50-12.50
corsi A- 3^E 2^ e 3^ C
Sec. 1^grado A. SERENA
Da lunedì a venerdì: ore 07.50-13.45
corsi
B-D - F – G ; 1^E; 1^C
Attività laboratoriali pomeridiane in orario aggiuntivo.
8 . I SERVIZI
L’istituto dispone, nelle diverse sedi, delle seguenti strutture:

Laboratorio di informatica

Laboratorio di scienze

Aula multifunzionale

Aula di musica

Aula di artistica

Aula di tecnologia

Laboratorio di ceramica

Aula video

Palestra

Biblioteca

Alcune aule sono dotate di LIM- lavagne interattive multimediali.
Collaborazioni in ambito educativo- didattico:

CTP (Centro Territoriale Permanente)

CTI di Treviso centro (Centro Territoriale di Integrazione)

Associazioni Artigiani della Marca Trevigiana

Associazioni Musicali

Associazioni Sportive

Unindustria Treviso

Camera di Commercio Treviso

Gruppo di docenti che operano volontariamente nella Secondaria per
sostenere alunni appena inseriti.
Collaborazione con i servizi territoriali:

ULSS n.9 , settore sociale e per l’età evolutiva e consultorio familiare

Amministrazione Comunale di Treviso;

Amministrazione Provinciale, Settore per la Protezione Civile;

Altre scuole del territorio

SPISAL – AMNIL

Telefono Azzurro
Collaborazioni di rete

RETE Valutazione e autovalutazione capofila IC SILEA
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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










RETE “Integrazione alunni stranieri” capofila IC 1 MARTINI TREVISO
RETE C.T.I. Treviso Centro per l’integrazione degli alunni diversamente abili
RETE Sicurezza capofila ISTITUTO M. PLANK VILLORBA
RETE “LES” (educazione scientifica) capofila LICEO SCIENTIFICO DA VINCI
-TREVISO
RETE MINERVA (educazione tecnica)capofila ISTITUTO M. PLANCK VILLORBA
RETE BIBLIOTECA “AMICO LIBRO” capofila IC 3 FELISSENT TREVISO
RETE FORLIM DSA “lim@for_everyone” capofila IC2 “SERENA”
RETE MOBILITÀ SOSTENIBILE “PEDIBUS” capofila COMUNE DI TREVISO
RETE STORIA DELLA CITTA’ DI TREVISO- capofila IC3 FELISSENT TREVISO
RETE TEATRALE “LA SCUOLA A TEATRO”- capofila IC VEDELAGO
Scuola POLO: Liceo scientifico Leonardo da Vinci
(www. Liceodavinci.tv)
Il progetto, ispirandosi alle indicazioni del gruppo di lavoro per
l’Educazione Scientifica istituito dal Provveditore agli Studi nel 1997, è nato nel 1998-1999 dall’esigenza degli insegnanti
che svolgono sperimentazione nel campo delle discipline scientifiche nella scuola, di scambiarsi idee ed esperienze, di
coordinare e collegare i lavori su classi parallele, per aree trasversali, in scuole di ordine diverso, confrontando risultati
ottenuti e garantendo continuità al processo formativo; di acquisire competenze nelle attività di laboratorio e di
coordinare i progetti di educazione scientifica presenti nel territorio.
ATTIVITA’Il L.E.S. persegue le proprie finalità con iniziative di :1. Formazione e aggiornamento;
2. Ricerca;3. Documentazione ed informazione .
Integrazione alunni stranieri: rete di Treviso (www.retetrevisointegrazionealunnistranieri.it/)
Scuola POLO: IC 1-Martini di Treviso.
La Rete nasce nel 2000 e oggi comprende 31 istituzioni scolastiche della provincia , di ogni ordine e grado.
Gli scopi principali sono: 1 progettare interventi e attuare iniziative per facilitare
l’inserimento degli alunni originari di altri paesi nelle varie scuole aderenti alla Rete; 2
promuovere una costante attività di formazione a favore dei docenti della Rete. 3.
divulgare le buone pratiche. Dalle varie pagine del sito è possibile :
• conoscere gli Istituti scolastici che aderiscono a questa Rete;
• accedere ai contributi di esperti;
• conoscere alcuni strumenti e materiali della Rete;
• accedere alla normativa scolastica sull'argomento ;
• conoscere eventi o notizie su attività promosse dalla Rete e da altri enti o centri del territorio.
Scuola Polo: ITIS Max Planck-Villorba (www.itisplanck.it)
La rete promuove: la centralità della ricerca e della
innovazione metodologico didattica quale leva principale a
disposizione delle scuole per contribuire a migliorare i risultati dei processi educativi e formativi degli studenti;
la cultura e la pratica della “didattica laboratoriale” allo scopo di rendere gli studenti più attivi e partecipi nel
processo di apprendimento, favorendo la loro motivazione allo studio e la loro autonomia attraverso un approccio in
cui la formalizzazione e la sistematizzazione delle conoscenze seguono la costruzione delle stesse.
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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Scuola
Polo ITIS Planck-Villorba
(www.reteagenziesicu)
INIZIATIVE
ED
ATTIVITÀ
PER
LA
PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA
SICUREZZA SUL LAVORO NELLE SCUOLE
E TRA I GIOVANI LAVORATORI
FINALITÀ DELLA RETE Diffusione della cultura della sicurezza per incrementare le competenze in materia di
sicurezza sul lavoro degli allievi delle scuole e dei centri di formazione della provincia di Treviso e dei giovani lavoratori
Servizi e strumenti di supporto, consulenza e tutoraggio, canali privilegiati di comunicazione interistituzionale, per
tutte le scuole e le agenzie aderenti
Promozione, accompagnamento, circolazione di iniziative didattiche e
formative che mettano in rapporto sui temi della sicurezza il mondo dell'istruzione con quello della formazione
professionale e del lavoro. Raccordo, collaborazione ed intesa fra tutti gli enti, le associazioni e i soggetti coinvolti,
per elaborare standard comuni di contenuti, criteri di valutazione, riconoscimento dei crediti formativi sulla sicurezza,
che agevolino il passaggio tra i vari sistemi previsti dall'obbligo formativo.
9 . GLI UFFICI DI SEGRETERIA DELL’ISTITUTO: ORARI.
SEDE: Via Caccianiga n.16, 31100 Treviso.
Tel.:0422/546707 - Fax.: 0422/ 411296 - Cod. Fisc.. 94136040261 – Cod. Min.: TVIC87100T
e.mail:segreteria @ ic2serenatreviso.gov.it
http://www.ic2serenatreviso.gov.it
ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO
dal lunedì al venerdì: dalle ore 11.00 ALLE ORE 13.00
martedì dalle 15.00 alle 17.00
UFFICIO CONTABILITA’
DSGA: dott.ssa Morena Peruzza
Assistente amministrativa: Anna Cortesia
UFFICIO DIDATTICA
Assistente amministrativo: Biagia Di Bella
Assistente amministrativo: Stefana Fragapane
Assistente amministrativo: Alessandra Fontana
UFFICIO PERSONALE
Assistente amministrativo: Nadia Vidotto
Assistente amministrativo: Agata Marini
UFFICIO PROTOCOLLO
Assistente amministrativo: Lucilla Pinton
LSU: Chiara Baldissera
AFFARI GENERALI
Assistente amministrativo: Graziella Tonetto
Assistente amministrativo: Luisa Zalla
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10 . FINALITA’ DELL’ISTITUTO E SCELTE
EDUCATIVE
“Ognuno è un genio. Ma se giudichi un pesce dalla
sua capacità di arrampicarsi sugli alberi, lui
passerà l’intera vita a sentirsi stupido”
Albert Einstein
La scuola dell’Infanzia e il primo ciclo d’istruzione, sono un passaggio
fondamentale per la costruzione del “progetto di vita” di ogni persona,
perché forniscono le basi che permettono ad ogni ragazzo di affrontare
in modo positivo le esperienze successive all’uscita della scuola
dell’obbligo. In particolare, concluso il primo ciclo d’ istruzione e di formazione , il ragazzo dovrà responsabilmente
affrontare i problemi del vivere quotidiano nella vita familiare, sociale e civile in questa particolare fase dell’età
evolutiva.
Nel definire le finalità della Scuola il Collegio richiama all’articolo 3 della
Costituzione, che invita a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che di fatto limitano l’uguaglianza e la
libertà dei cittadini.. In quest’ottica , tenendo conto delle risorse e dei vincoli dell’ambiente in cui si opera, si porrà
attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio, evitando che la differenza si trasformi
in disuguaglianza ed emarginazione, certi che il processo educativo acquisti una valenza significativa solo se avvia un
graduale processo di trasformazione dell’esistente..
BISOGNI EDUCATIVI FONDAMENTALI
Bisogni affettivi
I bisogni affettivi non sono di facile interpretazione e sono difficile da trattare. Sappiamo però che è impossibile
crescere e svilupparsi senza legami affettivi, senza essere accettati, riconosciuti e stimati dal proprio ambiente di vita.
Per strutturare la propria personalità un bambino deve avere modelli sicuri che offrano protezione, affetto e senso di
sicurezza.
Bisogni cognitivi
La vita è apprendimento e il bisogno di conoscenza è intrinsecamente collegata alla realtà socio-culturale i cui si vive e
agli stimoli che il mondo virtuale del nostro tempo offre continuamente, talvolta distorcendo la realtà stessa. La
conoscenza significativa s’innesca su spinte motivazionali che hanno alla base una ricerca di senso di ciò che si fa.
Bisogni sociali
La strutturazione dell’identità personale richiede un percorso rassicurante con adulti significativi e in positive situazioni
di gruppo con i pari. Questo processo implica la soddisfazione dei bisogni comunicativi, di autostima e di reputazione,
esige contesti sufficientemente flessibili per sviluppare il sentimento di sentirsi parte attiva e riconosciuta di una
comunità.
A tal fine i docenti operano quotidianamente con l’obiettivo di rendere l’atmosfera della scuola improntata ad un clima
di benessere tale da sviluppare, nel modo maggiormente proficuo, il processo di apprendimento/ formazione.
Il Collegio s’impegna a rendere effettivi, come condizione necessaria per l’insegnamento, alcuni principi indicati nella
guida pedagogica formulata dall’Organizzazione Mondiale della
Sanità:
- Certezza da parte dell’alunno/a della sua accettazione e del suo rispetto;
- Valorizzazione della natura personale dell’apprendimento;
- Riconoscimento del diritto all’errore;
- Realizzazione del confronto delle idee;
- Effettuazione dell’autovalutazione in cooperazione.
Il processo educativo si esplicita attraverso due percorsi strettamente integrati, quello di istruzione e quello di
formazione.
Gli insegnamenti devono tendere a sviluppare le competenze adeguate all’inserimento
nella vita sociale, attraverso l’apprendimento di conoscenze e abilità .
L’insegnamento deve avere l’obiettivo di consentire un percorso educativo ottimale sia a chi si
trova in situazione di disagio sia a chi si trova in situazione di eccellenza attraverso l’uso delle strategie che ogni
docente riterrà le più idonee in un particolare momento di lavoro o situazione individuale (piani di studio personalizzati,
percorsi laboratoriali, apprendimento cooperativo…)
Le competenze acquisite e gli apprendimenti delle varie “educazioni” concorrono alla formazione
globale della persona e del cittadino, sensibile ai temi della convivenza civile nel rispetto della propria identità culturale
e e di quella altrui al fine della formazione di un cittadino multiculturale.
Alla luce di tale premessa, il Collegio ritiene che elementi comuni all’insegnamento di tutte le discipline siano:
motivare alla scoperta;
educare alla solidarietà;
valorizzare le competenze e le professionalità dei docenti per migliorare ed arricchire l’offerta formativa;
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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migliorare il rapporto comunicativo docente-alunno favorendo lo sviluppo dei diversi linguaggi comunicativi;
potenziare il percorso di integrazione degli alunni in situazione di vari tipi di svantaggio anche al fine di
prevenire i rischi di insuccesso e di abbandono dopo l’obbligo:
agevolare l’integrazione degli alunni stranieri;
incentivare la motivazione tramite l’individuazione di attitudini e talenti;
potenziare la creatività e l’autonomia di giudizio, costruendo progressivamente il pensiero critico;
elevare il livello culturale generale ed innalzare la qualità del processo formativo;
aiutare gli alunni a leggere la realtà che li circonda e ad operare scelte libere ed autonome.
La scuola che risulta da tali scelte è dunque una scuola:

formativa ed orientativa

aperta al territorio

garante per tutti gli alunni delle medesime opportunità

non selettiva

volta a valorizzare le diversità

tesa a far prevalere le esigenze dell’apprendimento su quelle dell’insegnamento.
-
11. LINEE GUIDE DEL CURRICOLO D’ISTITUTO
-
Raccomandazione del Parlamento Europeo e delConsiglio18.12.2006
-
Indicazioni nazionali per il Curricolo della Scuola dell’infanzia e del
Primo ciclo d’Istruzione 04.09.2012
Il curricolo di Istituto, costruito nella logica della verticalità degli interventi educativi e formativi tra i segmenti della
scuola dell'Infanzia, della scuola Primaria e della scuola Secondaria, è stato redatto facendo riferimento ai seguenti
documenti:
La Raccomandazione delParlamentoEuropeoedelConsiglio18.12.2006
Le Indicazioni nazionali per il Curricolo della Scuola dell’infanzia e del Primo ciclo d’Istruzione 04.09.2012.
L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre
tipologie di scuola, caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa e professionale, è progressivo e continuo.
La scuola accoglie, promuove ed arricchisce l’esperienza vissuta dei
bambini in una prospettiva evolutiva con approcci educativi attivi, è finalizzata a guidare gli alunni lungo percorsi di
conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni fra i diversi saperi.
Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento il quadro delle competenze-chiave per
l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea.
COMPETENZE CHIAVE EUROPEE
COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA
COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE
COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA,SCIENZE E TECNOLOGIA
COMPETENZE DIGITALI
IMPARARE A IMPARARE
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
SPIRITO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITÀ
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
A. Linee guida del Curricolo della Scuola dell’Infanzia
La scuola dell’infanzia si pone come agenzia educativa
che dialoga e collabora con le altre istituzioni per attuare in modo concreto un’autentica
centralità del bambino.
Propone un ambiente educativo capace di offrire possibili risposte al bisogno di cura e apprendimento, attua interventi
compensativi finalizzati alla piena attuazione delle pari opportunità. Realizza un curricolo che renda concrete tutte le
dimensioni di apprendimento: sensoriale-corporea, artistica-espressiva, intellettuale, sociale e di cittadinanza.
Nello specifico le finalità:Consolidare l’identità-Sviluppare l’autonomia-Acquisire competenze-Vivere prime
esperienze di cittadinanza
sono definite a partire dalla persona posta al centro dell’azione educativa che tiene conto della singolarità e complessità
di ognuno, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, delle capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di
sviluppo e di formazione e dalla valorizzazione dell’unicità e della singolarità culturale di ogni alunno vivendo l’incontro
di culture diverse come opportunità di crescita.
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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Importante è l’ integrazione fra la scuola e territorio che, valorizzando le risorse sociali, culturali, ed economiche
presenti, fa sì che ognuno possa “svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione
che concorra al progresso materiale e spirituale della società” (art. 4 della Costituzione) a partire dai suoi cittadini più
giovani.
La scuola dell’infanzia predispone il curricolo che si articola attraverso i campi di esperienza, luoghi del fare e
dell’agire del bambino. Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma contribuisce allo
stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei anni, in termini di
identità (costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi), di autonomia (rapporto sempre più consapevole con
gli altri), di competenza (come elaborazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione
alle dimensioni etiche e sociali).
I campi di esperienza
IL SE’ E L’ALTRO
IL CORPO E IL MOVIMENTO
IMMAGINI, SUONI, COLORI
I DISCORSI E LE PAROLE
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano
occasioni di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo.
Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della
nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri.
Nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti,
attenzioni e responsabilità atti ad organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa
età va intesa in modo globale e unitario.
B. Linee guida della Scuola del Primo ciclo
La scuola Primaria unitamente alla scuola secondaria di primo grado, fa
parte del primo ciclo di istruzione. Tale ciclo ricopre un arco
fondamentale
per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità degli alunni e persegue
finalità quali:
-l' acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per
sviluppare le competenze culturali di base
- la rimozione di ogni ostacolo di ordine culturale ed economico
alla frequenza
- la cura per gli alunni con disabilità
- la garanzia dell’obbligo scolastico e il contrasto alla dispersione
- la valorizzazione del talento e delle inclinazioni di ciascuno.
La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai
bambini e alle bambini offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive,emotive,affettive, sociali, corporee,
etiche e religiose e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti
caratteristici di ciascuna disciplina permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo le premesse per lo sviluppo
del pensiero riflessivo e critico, finalizzata alla formazione del cittadino europeo.
C. La scuola secondaria di primo grado, insieme alla scuola primaria, fa parte del primo ciclo di istruzione. Entrambe
le scuole condividono pertanto le medesime finalità in una prospettiva che pone particolare attenzione ai processi di
apprendimento di tutti gli alunni e di ciascuno di essi, li accompagna nell’elaborare il
senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza. Si
tratta dunque di traguardi che per la scuola secondaria costituiscono un’evoluzione di
quelli della primaria, considerando che gli obiettivi di ciascun livello sono uno sviluppo di
quelli del livello precedente.
Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una più approfondita
padronanza delle discipline e un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella
prospettiva dell’elaborazione di un sapere sempre meglio integrato e padroneggiato.
Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla
promozione di competenze più ampie e trasversali,che rappresentano una condizione
essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita
sociale, orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le competenze per
l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento,
utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire. (Cfr. Indicazioni 04.09.12, p.
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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25). Il curricolo di istituto per la scuola primaria e secondaria di primo grado si declina pertanto in base a conoscenze,
abilità, competenze ,distinguendo tra conoscenze , abilità, competenze secondo le seguenti definizioni:
Conoscenze: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono
l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come
teoriche e/o pratiche.
Abilità: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere
problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano
l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).
Competenze: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o
metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono
descritte in termine di responsabilità e autonomia
12 . FATTORI CHE CONCORRONO ALLA FORMAZIONE DELLA PERSONA
SCUOLA
FAMIGLIA
AGENZIE EDUCATIVE
DEL TERRITORIO
ESPERIENZE
PERSONALI
FORMAZIONE DELLA
PERSONA
RELAZIONE
GRUPPO DEI PARI
CONOSCENZE
ACQUISITE
ABILITA’
INDIVIDUALI
IN QUESTO SENSO LA SCUOLA :





INDIVIDUA I BISOGNI DEGLI ALUNNI
VERIFICA LE CONOSCENZE ACQUISITE
PERSEGUE GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DA RAGGIUNGERE
INDIVIDUA E ATTUA ESPERIENZE MOTIVANTI PER GLI ALUNNI
VERIFICA LE ABILITÀ ACQUISITE
ATTUA IL PROPRIO PROGETTO EDUCATIVO, attraverso le seguenti modalità:







ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA SCOLASTICO
INSEGNAMENTI CURRICULARI
ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
APERTURA AL TERRITORIO
FORMAZIONE DEI DOCENTI
COLLABORAZIONE CON LE FAMIGLIE
ATTIVAZIONE COLLABORAZIONI ESTERNE
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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COMPETENZE
SVILUPPATE
13. I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
I progetti che rientrano in quest’ambito, mirano tutti alla piena inclusione di ogni alunno dell’Istituto, favorendo per
ciascuno un percorso personalizzato e formativo nella scuola di base, attraverso l’acquisizione di adeguate competenze.
A tal fine si intende :
 Creare un ambiente accogliente e supportivo;
 Sostenere l’apprendimento attraverso una revisione del curricolo, sviluppando attenzione educativa in tutto
l’Istituto;
 Promuovere l’attiva partecipazione di tutti gli alunni al processo di apprendimento;
 Centrare l’intervento sulla classe in funzione dell’alunno;
 Favorire l’acquisizione di competenze collaborative;
 Promuovere culture e pratiche inclusive attraverso una più stretta collaborazione fra tutte le componenti della
comunità educante.
link alunni BES, Inclusione, Stranieri
14. LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
La valutazione degli alunni avviene nel rispetto della normativa vigente secondo le
Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione
(D.P.R. 20 marzo 2009):
“Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della
documentazione, nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati
dagli organi collegiali. (…) La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi
curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio
critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di
accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.”
L’osservazione sull’apprendimento degli alunni rileva che è più significativa l’attenzione
posta ai processi piuttosto che ai prodotti.
L’apprendimento procede per elaborazione e costruzione; le differenze individuali sono
diversità di percorso e di attribuzione di senso.
FUNZIONI E FINALITA’ DELLA VALUTAZIONE
La funzione, più generale, della valutazione scolastica è quella di leggere e di interpretare la
realtà educativo-didattica entro un quadro valoriale e secondo criteri determinati. Nell'ambito della ricerca pedagogicoeducativa si insiste da tempo sulle funzioni regolativa, diagnostica, formativa, sommativa, orientativa.
1) La funzione regolativa della valutazione scolastica, serve a "garantire con continuità e sistematicità un flusso di
informazioni sull'andamento del processo educativo al fine di predisporre, attuare e mutare con tempestività e
specificità, gli interventi necessari per l’ottimizzazione della qualità dell'istruzione, e conseguentemente, dei risultati del
micro e del macro sistema educativo".
2) La funzione diagnostica della valutazione scolastica, corrisponde all'accertamento dei prerequisiti cognitivi ed
affettivo-motivazionali posseduti dagli allievi al momento dell'avvio del percorso di formazione. Essa aiuta a identificare
le conoscenze e le abilità che caratterizzano lo stato iniziale dello studente al fine di verificarne la concordanza con i
prerequisiti ritenuti necessari per dare avvio al percorso formativo. Questa valutazione può essere definita
VALUTAZIONE INIZIALE e permette al docente di attivare le azioni didattiche compensative necessarie a garantire a
tutti gli studenti il conseguimento dei prerequisiti.
3) La funzione formativa della valutazione scolastica, che esprime la ragion d’essere della valutazione, come dimostra la
ricerca didattico-docimologica, risiede nel fornire allo studente una informazione accurata circa i punti forti e i punti
deboli del suo apprendimento e al docente una serie di dati che gli permettano di assumere decisioni didattiche
appropriate ai bisogni individuali degli studenti. La valutazione formativa aiuta lo studente a superare gli ostacoli che
emergono nel percorso di apprendimento e il docente a modificare le procedure, i metodi e gli strumenti usati al fine di
personalizzare e diversificare il sostegno educativo-didattico. Si potrebbe definire questa come VALUTAZIONE IN
ITINERE.
4) La funzione sommativa della valutazione scolastica consente di analizzare al termine di un quadrimestre o di un anno
scolastico gli esiti del percorso di formazione e di effettuare il bilancio complessivo delle conoscenze e abilità acquisite
dagli studenti. Al termine di un ciclo di istruzione essa si accompagna alla valutazione prognostica, che sostiene le
decisioni circa l'orientamento per il successivo ciclo. Potremmo definire questa come VALUTAZIONE
FINALE. La valutazione finale al termine di una classe intermedia ha comunque un rilevante valore formativo per il
lavoro dell’anno successivo.
5) La funzione orientativa della valutazione scolastica: dall'analisi delle funzioni ricaviamo il senso delle azioni di
valutazione degli studenti: si valutano gli studenti non solo per "misurarne" gli apprendimenti ma per apprezzarne il
valore, per comprenderne, interpretarne e orientarne gli sviluppi futuri, per regolare e migliorare le azioni educative.
Riprendendo il concetto di valutazione formativa essa concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo
formativo di ciascun alunno.
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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Una valutazione adeguatamente formativa pone attenzione soprattutto ai processi formativi dell’alunno considera il
differenziale di apprendimento.
Si realizza attraverso
l’osservazione continua e sistematica dei processi di apprendimento formali e informali,
documenta la progressiva maturazione dell’identità personale,
promuove una riflessione continua dell’alunno come autovalutazione dei suoi
comportamenti e percorsi di apprendimento.
La valutazione degli alunni risponde alle seguenti funzioni fondamentali:
verificare l’acquisizione degli apprendimenti programmati
adeguare le proposte didattiche e le richieste alle possibilità e ai ritmi di apprendimento
individuali e del gruppo classe
predisporre eventuali interventi di recupero o consolidamento, individuali o collettivi
fornire agli alunni indicazioni per orientare l’impegno e sostenere l’apprendimento
promuovere l’autoconsapevolezza e la conoscenza di sé, delle proprie potenzialità e
difficoltà
fornire ai docenti elementi di autovalutazione del proprio intervento didattico
comunicare alle famiglie gli esiti formativi scolastici e condividere gli impegni relativi ai
processi di maturazione personale.
CHE COSA SI VALUTA
Costituiscono oggetto della valutazione, secondo l’attuale quadro
normativo, e sono competenza
del gruppo docente responsabile delle classi:
la verifica degli apprendimenti, ossia delle conoscenze e abilità
disciplinari indicate negli
obiettivi di apprendimento, elaborati dalla scuola e codificati nel curricolo di
istituto sulla
base delle Indicazioni Nazionali;
la valutazione del comportamento, cioè della partecipazione,
dell’impegno manifestato,
dell’interesse, del rispetto delle regole e dell’autonomia, come condizioni
che rendono
l’apprendimento efficace e formativo;
la rilevazione delle competenze di base, relative agli apprendimenti disciplinari e
propedeutiche rispetto allo sviluppo continuo della capacità di apprendere e la loro
certificazione sulla base delle indicazioni e dei modelli che saranno predisposti dal MIUR a
norma dell’articolo 10 del DPR 275/99.
DIFFERENZA FRA ESITI DELLE VERIFICHE E VALUTAZIONE
È necessario distinguere l’azione di verifica, che comporta l’accertamento degli apprendimenti disciplinari, dall’azione di
valutazione, che, a partire dagli esiti formativi registrati, considera i processi complessivi di maturazione della
personalità dell’alunno.
Verifica: è la raccolta sistematica di dati attraverso strumenti diversi, strutturati e non: test prove strutturate, saggi,
elaborazioni di testi, questionari, prove pratiche, interrogazioni, osservazioni ect. Nel momento della verifica il docente
si limita a raccogliere i dati a misurare dei fenomeni e a registrare dei comportamenti. In queste fase egli sospende il
giudizio nell’attesa di avere abbastanza dati da confrontare per poi valutare. Una volta raccolto un numero sufficiente di
dati, legge i diversi risultati, li raffronta e li interpreta in base a dei criteri. La verifica, quindi, è la raccolta dei dati,
mentre la valutazione è l’interpretazione del loro significato.
Si comprende come i dati raccolti siano di tipo quantitativo mentre la valutazione risponde a criteri di tipo qualitativo.
Le verifiche registrano conoscenze, abilità talvolta aspetti della competenza, mentre il giudizio valutativo rende conto
degli aspetti dell’apprendimento, in relazione a progressi, regressi, impegno, motivazione, capacità critiche, abilità
metodologiche. Il giudizio esprime quindi una scelta che deve basarsi su dei CRITERI che debbono essere
individuati, trasparenti ed esplicitati agli alunni e alle loro famiglie. Tali criteri debbono essere condivisi all’interno dei
Consigli di Classe e del Collegio Docenti.
La verifica è un'attività di confronto tra uno stato di fatto dello studente e uno standard al fine di rilevare concordanze o
difformità. Può avere carattere quantitativo e in questo caso si basa su
misurazioni attraverso le quali si attribuiscono "punteggi" alle prestazioni degli studenti. Quando ha carattere
qualitativo, la verifica consiste nell'osservazione, rilevazione e apprezzamento di fenomeni ed eventi.
I dati raccolti attraverso le verifiche consentono di operare regolazioni del percorso formativo, ovvero ri-calibrazioni e
modifiche degli obiettivi della programmazione, dei metodi e delle strategie didattiche in funzione delle esigenze degli
studenti.
Una misurazione consiste nell'acquisizione di un'informazione organizzata relativa a determinati fenomeni. La
misurazione è valida se corrisponde a ciò che si vuole misurare; è attendibile se può essere sottoposta a controlli senza
fornire dati contraddittori.
Tipologie di verifiche
Verifiche strutturate: è abbastanza semplice costruire verifiche che misurino il grado di conoscenza dei contenuti, è più
difficile strutturare verifiche di abilità complesse come la capacità di inferenza, di problem solving, di transfert. Le
verifiche se costruite accuratamente possono dare informazioni preziosi anche su aspetti rilevanti della competenza, si
vedano come esempio le prove OCSE PISA. Per questo le prove di verifica, se non possono essere assunte in modo
assoluto, vanno accompagnate da altri strumenti.
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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Verifiche-prove non strutturate: (questionari a risposta aperta, saggi brevi, testi e relazioni, interrogazioni) forniscono
indicazioni sulle capacità di ragionamento, permettono di operare collegamenti, relazioni. Prove esperte: si intende una
prova di verifica che non si limiti a misurare conoscenze e abilità, ma anche le capacità dell’allievo di risolvere problemi,
compiere scelte, argomentarle, produrre un micro progetto o un manufatto; in pratica mira a testare aspetti della
competenza.
Valutazione:
La valutazione ha un valore formativo e didattico ed è oggetto di riflessione per i docenti. Valutare è un compito
strategico ma delicato attraverso il quale si rilevano il raggiungimento degli obiettivi e gli specifici progressi personali.
La valutazione, condivisa con l’alunno, diviene così uno strumento che gli permette di diventare protagonista del proprio
percorso di apprendimento; comunicata ai genitori, fa si che possano partecipare al progetto didattico ed educativo del
proprio figlio. La valutazione deve tener conto di criteri di equità e trasparenza, ma anche di punti di
partenza diversi, di un diverso impegno profuso per raggiungere un traguardo. Per tale ragione si è ritenuto opportuno
distinguere la valutazione delle verifiche (scritte, orali e pratiche) relative alle diverse unità didattiche o alle diverse
unità di apprendimento svolte durante l’anno, dalla valutazione quadrimestrale intermedia e finale.
MODALITA’ DI ACCERTAMENTO DEGLI APPRENDIMENTI
In linea con le indicazioni del Regolamento sulla valutazione (DPR 122/09, art. 1) le verifiche intermedie e le valutazioni
periodiche e finali sono coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal curricolo di istituto, approvato dal collegio
dei docenti e pubblicato nel sito web.
L’accertamento degli apprendimenti disciplinari si effettua mediante verifiche in itinere nel corso dell’attività didattica e
sommative a conclusione di ogni percorso didattico. Questi strumenti di valutazione sono di vario tipo e, a seconda della
disciplina interessata, possono essere scritti, orali, operativi, grafici e informatici. Essi, inoltre, hanno sia carattere
oggettivo (questionari a risposta chiusa, completamenti, correlazioni, problemi, ecc.) sia più aperto e semi-strutturato
(temi, relazioni, questionari a risposta aperta, schematizzazioni, saggi brevi…). È PREVISTO UN CONGRUO
NUMERO DI PROVE A SECONDA DELLA DISCIPLINA INTERESSATA E DELLE ORE SETTIMANALI DISPONIBILI.
Nell’uso degli strumenti per la verifica dei percorsi didattici e formativi si terrà conto dei seguenti criteri:
Adeguata distribuzione delle prove nel corso dell’anno
Coerenza della tipologia e del livello delle prove con la relativa sezione di lavoro effettivamente svolta in classe
Esplicitazione degli obiettivi che si verificano e dei criteri di correzione
Le modalità di accertamento degli apprendimenti avvengono quindi mediante:
a) Verifiche scritte: Prove strutturate e semistrutturate (vero/falso, a scelta multipla, a integrazione…), relazioni,
componimenti, esercizi di varia tipologia, sintesi, soluzione di problemi, dettati. Le prove saranno strutturate a livelli di
difficoltà graduati, onde permettere agli alunni di rispondere secondo le loro possibilità. Prove diversificate saranno
somministrate agli alunni con certificazione di disabilità o difficoltà di apprendimento debitamente e tempestivamente
documentate dagli enti e servizi competenti.
b) Verifiche orali: Colloqui, interrogazioni, audizioni, interventi, discussioni su argomenti di studio, esposizione di attività
svolte… Sarà riservata una particolare attenzione alle interrogazioni e alle relazioni orali, perché si ritiene che la capacità
di parlare costituisca non solo un obiettivo didattico (imparare a parlare favorisce la capacità di riflettere e di scrivere),
ma anche un obiettivo educativo (imparare a parlare in pubblico incrementa la stima di sé, dà sicurezza, favorisce
l’articolazione del pensiero…). La valutazione delle interrogazioni sarà motivata e comunicata sia agli alunni (per favorire
il processo di auto-valutazione), sia alle famiglie. L’impreparazione, non giustificabile oggettivamente, sarà valutata
negativamente, per sottolineare la necessità dell’impegno costante nello studio. Gli alunni (per la scuola primaria i
docenti) registreranno gli esiti delle verifiche scritte e orali in una tabella sintetica appositamente predisposta e inserita
nel Diario di istituto.
c) Verifiche di performance o comportamenti attesi: Prove grafico-cromatiche, prove strumentali e vocali, test e prove
motorie, prove tecnico-grafiche. Si consideri il valore formativo delle prove alla scuola primaria, che possono prevedere
un voto corrispondente a più elaborati.
d) Le osservazioni sistematiche sulla partecipazione alle attività della classe: le osservazioni sistematiche permettono di
conoscere e verificare le modalità di apprendimento di ogni singolo alunno e concorrono alla verifica degli
apprendimenti. Sono considerate osservazioni sistematiche quelle riferite alla partecipazione con interventi “dal posto”,
richiesti durante il normale svolgimento delle lezioni e/o durante la correzione dei compiti per casa. Importante, rispetto
alla situazione di partenza, sarà la valutazione delle modalità di approccio ai contenuti, dei tempi di attenzione, di
concentrazione, del grado di partecipazione e interesse. Per mantenere vivo l’interesse si valorizzeranno le conoscenze
degli alunni tramite domande, richieste di precisazioni e chiarimenti nel corso di svolgimento della normale attività
didattica.
MODALITA’ DI COINVOLGIMENTO E RESPONSABILIZZAZIONE DEGLI ALUNNI
Gli alunni vengono coinvolti e responsabilizzati nel processo valutativo, affinché la valutazione sostenga, orienti e
promuova l’impegno verso il conseguimento degli obiettivi di apprendimento e la piena realizzazione della personalità.
In questo senso i docenti del consiglio di classe/team:
informano gli alunni circa le competenze e gli obiettivi di apprendimento attesi all’inizio delle unità di apprendimento;
informano anticipatamente gli alunni circa gli obiettivi di apprendimento oggetto di verifica scritta o colloquio orale, le
modalità generali di svolgimento del colloquio o della verifica, i criteri per la valutazione degli esiti;
informano gli alunni circa i risultati delle prove e definiscono tempi dedicati per una riflessione individuale e/o
collegiale;
aiutano gli alunni a cogliere i motivi delle difficoltà e a individuare i modi e le azioni per migliorare il risultato.
MODALITA’ DI COMUNICAZIONE ALLA FAMIGLIA
Secondo l’attuale quadro normativo, comunichiamo mediante strumenti amministrativi
la valutazione degli apprendimenti, ossia delle conoscenze e abilità disciplinari indicate negli obiettivi di
apprendimento, elaborati dalla scuola e codificati nel curricolo di istituto sulla base delle Indicazioni Nazionali;
distinguiamo: a) esiti delle verifiche, b) valutazioni sommative quadrimestrali.
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la valutazione del comportamento, cioè della partecipazione, dell’impegno manifestato, dell’interesse, del rispetto
delle regole e dell’autonomia, come condizioni che rendono l’apprendimento efficace e formativo;
la valutazione delle competenze, attesta che cosa l’allievo sa (conoscenze), sa fare (abilità), in che condizione e
contesto e con che grado di autonomia e responsabilità rispetto ad una competenza specifica e non a una disciplina
a) Esiti delle verifiche
Per la scuola Secondaria gli esiti delle prove di verifica, orali o scritte, sono comunicati alle famiglie attraverso il
libretto/Diario di istituto dell’alunno ed i colloqui individuali.
Per la scuola Primaria possibile prendere visione delle prove ed essere informati degli esiti delle verifiche orali nei
colloqui individuali.
b) Valutazione di fine quadrimestre
Viene consegnata, esclusivamente in formato digitale, ai genitori la pagellina del primo quadrimestre e il documento di
valutazione a fine anno scolastico.
VALUTAZIONE PER ALUNNI IN DIFFICOLTA’
Alunni per i quali è previsto un Piano Individualizzato di disciplina, di area o di parte di una disciplina;
Alunni BES per i quali é possibile prevedere un PDP
Alunni con certificazione DSA, per i quali il Consiglio di classe dovrà prevedere un Piano Didattico Personalizzato
(PDP) in cui siano evidenziate misure dispensative e strumenti compensativi;
Alunni disabili tenendo presente il loro P.E.I.;
Alunni non italofoni di recente immigrazione
INDICAZIONI PER ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
In considerazione della Direttiva BES e CTS, 27 dicembre 2012 e delle successive circolari esplicative sugli alunni con
bisogni educativi speciali, per i quali va preparato un Piano didattico personalizzato, che può anche essere soltanto
transitorio, ma che va formalizzato si raccomanda di:
concordare prove graduate e pensate proprio per consentire a tutti di dimostrare di aver raggiunto gli obiettivi
stabiliti, in sede dipartimentale, con un discreto anticipo rispetto alla data degli esami
strutturare e condurre il colloquio tenendo ben presenti quali sono gli obiettivi di apprendimento stabiliti per uno
specifico alunno, solo per sondare il raggiungimento degli stessi e senza improvvisare.
Per gli alunni con difficoltà di apprendimento si tiene conto dei livelli minimi prefissati ed esplicitati in dettaglio in sede di
dipartimenti disciplinari.
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI
Ai sensi del DPR n. 122/2009 la valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste
dalle disposizioni normative in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano
educativo individualizzato.
Per gli alunni disabili la valutazione è strettamente correlata al percorso individuale inoltre deve essere finalizzata a
mettere in evidenza il percorso dell’alunno. Tenuto conto che non è possibile definire un’unica modalità di valutazione
degli apprendimenti, essa potrà essere:
uguale a quella della classe
in linea con quella della classe, ma con criteri personalizzati
differenziata
mista
La scelta verrà affidata al PEI di ogni singolo alunno.
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DSA art. 10 DPR 122/2009
Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica
degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo, devono tenere conto delle specifiche
situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove di esame, sono
adottati, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti dal Consiglio di classe più idonei.
In particolare, per quanto attiene alle misure dispensative, ci si riferisce a:
privilegiare verifiche orali piuttosto che scritte, tenendo conto anche del profilo individuale di abilità;
prevedere nelle prove scritte l’eventuale riduzione quantitativa, ma non qualitativa, nel caso non si riesca a
concedere tempo supplementare;
considerare nella valutazione i contenuti piuttosto che la forma e l’ortografia.
Per quanto attiene agli strumenti compensativi, si ritiene altresì che si debba consentire agli studenti con diagnosi di
DSA di poter utilizzare le facilitazioni e gli strumenti in uso durante il percorso scolastico, quali, per esempio:
registrazione delle lezioni;
utilizzo di testi in formato digitale;
programmi di sintesi vocale;
altri strumenti tecnologici di facilitazione nella fase di studio e di esame;
tempi più lunghi
inoltre è opportuno
indicare l'obiettivo oggetto di valutazione;
usare verifiche scalari o graduate
dividere le richieste per argomento con un titolo scritto più grande e la parola-chiave evidenziata;
assegnare un punteggio maggiore alla comprensione piuttosto che alla produzione;
leggere la consegna a voce ed eventualmente spiegarla;
fare attenzione alla qualità delle fotocopie che devono essere chiare e non contenere una scrittura troppo fitta
(aumentare gli spazi e l'interlinea);
Per quanto riguarda la valutazione è sempre preferibile:
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personalizzare;
far verificare gli errori all'alunno facendogli capire che possono essere ridotti;
evitare di mortificarlo segnalando in rosso tutti gli errori di ortografia;
insistere sulla correzione degli stessi anche se può sembrare inutile;
distinguere le diverse competenze (la conoscenza dalla forma);
abituare gli alunni all'autovalutazione;
valutare il percorso compiuto dall'alunno, evidenziando soprattutto i progressi.
Considerare le ripercussioni sull'autostima: più i rimandi sono positivi, più migliora l'autostima dell'alunno;
considerare l'impegno;
fare attenzione alla comunicazione della valutazione.
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NON ITALOFONI DI RECENTE IMMIGRAZIONE
I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo d’istruzione ai sensi
dell’articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, sono valutati nelle forme e nei modi
previsti per i cittadini italiani considerando la possibilità della personalizzazione del percorso di apprendimento.
Nella valutazione degli alunni stranieri, per i quali i piani individualizzati prevedono interventi di educazione linguistica e
di messa a punto curricolare, si terrà conto, per quanto possibile, della storia scolastica precedente, degli esiti raggiunti,
delle abilità e delle competenze essenziali acquisite. In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa rispetto a
quella “certificativa” si prenderanno in considerazione il percorso dell’alunno, i passi realizzati, gli
obiettivi possibili, la motivazione e l’impegno e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate. In particolare,
nel momento in cui si deciderà il passaggio o meno da una classe all’altra occorrerà far riferimento a una pluralità di
elementi fra cui non può mancare una previsione di sviluppo dell’allievo.
SCUOLA PRIMARIA
Le prove di verifica adottate dal collegio dei docenti, per le verifiche di ingresso e per l’accertamento degli
apprendimenti intermedi o conclusivi, si basano su un condiviso, e per quanto possibile oggettivo, sistema di
misurazione, per l’attribuzione dei punteggi e per la traduzione dei punteggi in voti.
Esiti delle verifiche
Agli esiti delle verifiche (attribuzione di un voto o di un giudizio) si giungerà attraverso un processo di misurazione delle
prove oggettive e soggettive somministrate, facendo riferimento alla tabella con le corrispondenze tra il voto, le
percentuali e i descrittori. Tali misurazioni vengono condivise a livello di dipartimento.
Per gli alunni con difficoltà di apprendimento si tiene conto dei livelli minimi prefissati ed esplicitati in dettaglio in sede di
dipartimenti disciplinari
INDICATORI:
10 Conseguimento organico e sicuro di tutti gli obiettivi di apprendimento, con eventuale rielaborazione personale
9-8 Conseguimento sicuro di tutti gli obiettivi di apprendimento
7 Conseguimento abbastanza sicuro di quasi tutti gli obiettivi di apprendimento
6 Acquisizione delle abilità e conoscenze fondamentali Raggiungimento incompleto delle abilità e conoscenze
fondamentali 5 Gravi lacune negli apprendimenti
I punteggi e i giudizi non si traducono automaticamente nella valutazione conclusiva di fine periodo (quadrimestre o
anno); quest’ultima tiene conto, infatti, di altri elementi o criteri, perché non considera solo il punteggio medio delle
prestazioni disciplinari, ma guarda anche al processo complessivo di sviluppo della persona. Conseguentemente,
nell’espressione dei voti e/o giudizi conclusivi si concorda il riferimento ai seguenti criteri:
esiti di apprendimento registrati rispetto agli standard attesi;
impegno manifestato in termini di personale partecipazione e regolarità nello studio;
progresso conseguito rispetto alla situazione di partenza;
impiego pieno o parziale delle potenzialità personali;
impegno e partecipazione nelle attività proposte e nello svolgimento dei compiti.
equità rispetto alla distribuzione dei voti o giudizi nel gruppo classe.
Le valutazioni partiranno dal 5 (cinque). In caso di insufficienza a fine anno scolastico, il docente dovrà motivare l’esito
documentato mediante:
attività e prove effettuate al temine di un percorso do recupero
Criteri di valutazione del comportamento scuola primaria
10-OTTIMO
L’alunno/a:
1. ha cura degli strumenti e dei materiali propri e altrui;
2. rispetta gli ambienti e le attrezzature della scuola;
3. si propone nell’organizzazione di attività e/o di progetti impegnandosi a portarle a termine con autonomia e
responsabilità (in relazione all’età);
4. riconosce i valori di cittadinanza e convivenza civile;
5. è corretto nei comportamenti e negli atteggiamenti;
6. rispetta le opinioni e le esigenze dei compagni;
7. ha interiorizzato, secondo l’età, le norme che regolano gli interventi e i rapporti interpersonali
9-DISTINTO
L’alunno/a:
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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1. ha cura degli strumenti e dei materiali propri e altrui;
2. rispetta gli ambienti e le attrezzature della scuola;
3. si propone nell’organizzazione di attività e/o di progetti impegnandosi a portarle a termine in modo adeguato;
4. riconosce i valori di cittadinanza e convivenza civile
5. è generalmente corretto nei comportamenti e negli atteggiamenti;
6. conosce e rispetta le norme che regolano gli interventi e i rapporti interpersonali (ascoltare, non disturbare,
non interrompere, rispettare i turni di intervento);
8-BUONO
L’alunno/a:
1. ha discreta cura degli strumenti e dei materiali propri e altrui;
2. non sempre rispetta gli ambienti e le attrezzature della scuola;
3. saltuariamente si propone nell’organizzazione di attività e/o di progetti impegnandosi a portarli a termine in
modo non sempre adeguato;
4. non è sempre rispettoso delle regole e delle esigenze degli altri (ascoltare, non disturbare, non interrompere,
rispettare i propri turni di intervento).
7-PIU’ CHE SUFFICIENTE
L’alunno/a:
1. ha poca cura degli strumenti e dei materiali propri e altrui;
2. non sempre rispetta gli ambienti e le attrezzature della scuola;
3. si impegna in modo poco adeguato nelle attività e nei progetti;
4. è poco rispettoso delle regole e delle esigenze degli altri (ascoltare, non disturbare, non interrompere,
rispettare i propri turni di intervento).
6-SUFFICIENTE
L’alunno/a:
1. ha scarsa cura degli strumenti e dei materiali propri e altrui;
2. non rispetta gli ambienti e le attrezzature della scuola;
3. non si impegna nelle attività e nei progetti;
4. ostacola spesso il regolare svolgimento delle lezioni;
5. si dimostra in alcune occasioni lesivo della dignità degli altri (episodi di aggressività verso gli altri, diversi
episodi di intolleranza, ripetuti episodi di mancata applicazione delle regole);
6. reitera mancanze lievi
5-NON SUFFICIENTE
L’alunno/a:
1. non ha cura degli strumenti e dei materiali propri e altrui;
2. non rispetta gli ambienti e le attrezzature della scuola;
3. spesso rifiuta di partecipare ad attività e progetti;
4. ostacola il regolare svolgimento delle lezioni;
5. si dimostra in parecchie occasioni lesivo della dignità degli altri (episodi di aggressività verso gli altri, diversi
episodi di intolleranza, ripetuti episodi di mancata applicazione delle regole)
VALUTAZIONE SCUOLA SECONDARIA
Premessa
Le prove di verifica adottate dal collegio dei docenti, per le verifiche di ingresso e per l’accertamento degli
apprendimenti intermedi o conclusivi, si basano su un condiviso, e per quanto possibile oggettivo, sistema di
misurazione, per l’attribuzione dei punteggi e per la traduzione dei punteggi in voti.
Esiti delle verifiche
Alla valutazione delle verifiche si giungerà attraverso un processo di misurazione delle prove oggettive e soggettive
somministrate. I docenti, nell’ambito di ciascuna disciplina, utilizzano i voti in decimi corrispondenti a descrittori
graduati secondo i livelli di competenza.
I descrittori sono sintetizzati in quadri sinottici di valutazione degli obiettivi, concordati in sede di Dipartimenti
disciplinari.
Per gli alunni con difficoltà di apprendimento si tiene conto dei livelli minimi prefissati ed esplicitati in dettaglio in sede di
dipartimenti disciplinari.
Gli alunni, per un positivo sviluppo dell’autonomia e del controllo sul proprio apprendimento, in occasione di prove e di
verifiche devono essere preventivamente e chiaramente informati su argomenti, tipologia e obiettivi della prova.
Successivamente alla correzione/misurazione (valutazione verifiche), gli stessi devono essere informati:
sui risultati delle verifiche e valutazioni in itinere;
delle eventuali attività da svolgere per migliorare i risultati.
Alla famiglia verranno comunicati gli esiti di verifiche ed interrogazioni tramite il Diario
voto giudizio
10 (sarà utilizzato soltanto nei casi di eccellenza con competenze ampie e sicure)
Raggiungimento completo e sicuro di tutti gli obiettivi della verifica
Conoscenze ampie e ottima acquisizione di abilità.
Presenza di capacità critiche e di rielaborazione personale
8/9
Raggiungimento completo degli obiettivi della verifica
Buone competenze
Presenza di capacità critiche e di elaborazione personale
7
Raggiungimento complessivo degli obiettivi della verifica
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
21
6
5
4
Competenze adeguate
Raggiungimento sostanziale degli obiettivi della verifica
Competenze minime
Parziale raggiungimento degli obiettivi
Competenze solo in alcune aree
Presenza di lacune
Mancato raggiungimento degli obiettivi minimi
Lacune gravi e diffuse
Valutazione quadrimestrale
I punteggi e i giudizi non si traducono automaticamente nella valutazione conclusiva di fine periodo (quadrimestre o
anno); quest’ultima tiene conto, infatti, di altri elementi o criteri, perché non considera solo il punteggio medio delle
prestazioni disciplinari, ma guarda anche al processo complessivo di sviluppo della persona. Conseguentemente,
nell’espressione dei voti e/o giudizi conclusivi si concorda il riferimento ai seguenti criteri:
esiti di apprendimento registrati rispetto agli standard attesi;
impegno manifestato in termini di personale partecipazione e regolarità nello studio;
progresso conseguito rispetto alla situazione di partenza;
impiego pieno o parziale delle potenzialità personali;
organizzazione del lavoro (autonomia e metodo di studio);
equità rispetto alla distribuzione dei voti o giudizi nel gruppo classe.
Le valutazioni partiranno dal 4 (quattro). In caso di insufficienza a fine anno scolastico, il docente dovrà motivare l’esito
documentato mediante:
attività e le prove effettuate comprese quelle di recupero
utilizzo di interventi individuali e/o di gruppo per percorsi mirati quando vi erano le
condizioni e le risorse per effettuarli.
Criteri di valutazione del comportamento scuola secondaria (per quanto riguarda la corrispondenza voticomportamento fa riferimento alla griglia si decide che non tutti gli indicatori devono essere necessariamente
positivi per attribuire un preciso voto, tuttavia si sottolinea che, a partire dal voto otto in giù, fra gli indicatori è
presente la voce “provvedimenti e sanzioni”. Tali provvedimenti devono essere stati comunicati in forma scritta alla
famiglia)
VOTO INDICATORI
10 Lo studente ha raggiunto pienamente gli obiettivi educativo-formativi programmati:
1. è sempre puntuale e preciso nell’esercizio dei propri doveri scolastici (frequenza, orari, comunicazioni scuola famiglia)
2. è autonomo nel saper rispettare il personale scolastico, le disposizioni del Regolamento d’Istituto e le
strutture scolastiche
Relativamente all’impegno e alla partecipazione:
3. si impegna con costanza e consapevolezza nello studio, anche con approfondimenti personali e/o di gruppo
4. partecipa con interesse e in modo costruttivo al dialogo educativo, tenendo in considerazione opinioni e punti
di vista diversi dal proprio e motivando posizioni e scelte personali. Ha un ruolo propositivo all’interno della
classe.
Relativamente al comportamento:
5. si propone anche nell’organizzazione di attività e/o di progetti impegnandosi a portarle a termine in modo
adeguato
6. riconosce i valori di cittadinanza e convivenza civile
7. manifesta nei comportamenti e negli atteggiamenti correttezza, attenzione per le esigenze dei compagni e dà
un contributo costruttivo al percorso umano e culturale della classe
9 Lo studente ha raggiunto gli obiettivi educativo-formativi programmati:
1. è puntuale nell’adempimento dei propri doveri scolastici (frequenza, orari, comunicazioni scuola-famiglia)
2. rispetta il personale scolastico, le disposizioni del Regolamento d’Istituto e le strutture scolastiche
Relativamente all’impegno e alla partecipazione:
3. si impegna con continuità nello studio
4. partecipa al dialogo educativo, confrontandosi positivamente con gli adulti ed i coetanei, mostrandosi
capace di rispettare le opinioni degli altri
5. Ha un ruolo propositivo all’interno della classe e collabora alla realizzazione delle attività di classe e/o di
progetto
Relativamente al comportamento:
6. è rispettoso delle esigenze dei compagni
7. dà qualche contributo a promuovere un clima positivo nella classe
8 Lo studente ha raggiunto la maggior parte degli obiettivi educativo-formativi programmati:
1. non sempre regolare nell’adempimento dei propri doveri scolastici (frequenza, orari, comunicazioni scuola famiglia)
2. in genere rispetta il personale scolastico, le disposizioni del Regolamento d’Istituto e le strutture scolastiche
e, comunque, ha mostrato di sapersi correggere di fronte a eventuali richiami del personale scolastico
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
22
Relativamente all’impegno e alla partecipazione:
3. non sempre si impegna con costanza nello studio e nell’esecuzione dei compiti
4. è disponibile al dialogo educativo e al confronto con i coetanei
5. è abbastanza interessato alle attività proposte in classe e/o di progetto e abbastanza disponibile alla collaborazione
Relativamente al comportamento:
6. non sempre rispettoso delle regole ed esigenze degli altri
Provvedimenti e sanzioni:
7. è incorso in occasionali richiami per la mancata applicazione del Regolamento scolastico con note riportate
sul registro di classe
7 Lo studente ha raggiunto solo parzialmente gli obiettivi educativo-formativi programmati:
1. non è regolare nell’adempimento dei propri doveri scolastici (frequenza, orari, comunicazioni scuola-famiglia)
2. non sempre rispetta il ruolo del personale scolastico, il Regolamento di istituto e le strutture scolastiche
Relativamente all’impegno e alla partecipazione:
3. non è regolare nello studio e nell’esecuzione dei compiti
4. non sempre è disponibile a farsi coinvolgere in tutte le attività
5. non si mostra interessato alle sollecitazioni ad apprendere e a collaborare in modo costruttivo
Relativamente al comportamento:
6. si mostra poco rispettoso delle esigenze della classe
Provvedimenti e sanzioni:
7. è incorso in richiami per la mancata applicazione del Regolamento scolastico con note riportate sul registro
di classe che hanno comportato massimo 1 sospensione su decisione del consiglio di classe
6 Lo studente ha raggiunto in modo molto lacunoso gli obiettivi educativo-formativi programmati:
1. discontinuo nell’adempimento dei propri doveri scolastici (frequenza, orari, comunicazioni scuola-famiglia),
nonostante ripetuti richiami;
2. nonostante i richiami, fa registrare ripetute violazioni del Regolamento scolastico;
Relativamente all’impegno e alla partecipazione:
3. è molto saltuario nello studio e nell’esecuzione dei compiti
4. non si mostra in alcun modo interessato alle sollecitazioni ad apprendere e a collaborare in modo costruttivo
5. non si fa coinvolgere in alcun modo nelle attività formative
Relativamente al comportamento:
6. ostacola spesso lo svolgimento delle lezioni e si dimostra in alcune occasioni lesivo della dignità degli altri
(episodi di aggressività verso gli altri, diversi episodi di intolleranza, ripetuti episodi di mancata applicazione
del regolamento scolastico)
Provvedimenti e sanzioni:
7. ha riportato diverse note sul libretto personale e/o sul registro di classe e/o richiami portati nel verbale del
consiglio di classe, che hanno comportato più di una sospensione su decisione del consiglio di classe
5 Lo studente non ha raggiunto gli obiettivi educativo-formativi programmati:
1. non adempie ai propri doveri scolastici (frequenza, orari, comunicazioni scuola-famiglia)
2. viola ripetute volte le disposizioni del Regolamento Scolastico
Relativamente all’impegno e alla partecipazione:
3. non si impegna nello studio e nell’esecuzione dei compiti, neanche se sollecitato
4. non si mostra in alcun modo interessato alle sollecitazioni ad apprendere e a collaborare all’interno della
classe
Relativamente al comportamento:
5. ostacola lo svolgimento delle lezioni e si dimostra in diverse occasioni lesivo della dignità degli altri e della
sicurezza di persone e delle strutture (episodi di violenza fisica e/o psicofisica verso gli altri, danneggiamenti
gravi delle strutture dell’Istituto scolastico, spaccio di sostanze alcoliche o stupefacenti dentro l’Istituto
scolastico, molti episodi di intolleranza)
Provvedimenti e sanzioni:
6. ha riportato sanzioni con provvedimenti disciplinari gravi, incluso l’allontanamento da scuola come previsto
dai regolamenti e su decisione del Consiglio di istituto
7. nonostante le iniziative messe in atto, anche in collaborazione con la famiglia, per il recupero educativo, lo
studente non ha fatto registrare alcun miglioramento nel comportamento
VALIDAZIONE ANNO SCOLASTICO
In riferimento all’art. 2 comma 10 DPR 22 giugno 2009, n. 122, nella scuola secondaria di primo grado, ferma restando
la frequenza richiesta dall'articolo 11, comma 1, del decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni, ai fini
della validità dell'anno scolastico e per la valutazione degli alunni, le motivate deroghe in casi eccezionali, previsti dal
medesimo comma 1, sono deliberate dal collegio dei docenti a condizione che le assenze complessive non pregiudichino
la possibilità di procedere alla valutazione stessa. L'impossibilità di accedere alla valutazione comporta la non
ammissione alla classe successiva o all'esame finale del ciclo. Tali circostanze sono
oggetto di preliminare accertamento da parte del consiglio di classe e debitamente verbalizzate.
Considerato quindi che i docenti debbono accertare per ciascun alunno la validità dell’anno scolastico sulla base della
sua frequenza alle lezioni consistente in almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato, e che solo per casi
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
23
eccezionali, le istituzioni scolastiche possono autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto limite, il Collegio
dei Docenti riconosce quanto segue:
1. E’comunque valida la frequenza documentata presso altre Scuole statali o parificate dello stesso Ordine nel corso
dell’anno scolastico di riferimento.
2. La deroga è discrezionalmente applicabile per gli alunni non italofoni iscritti in corso d’anno nella classe spettante in
base all’età anagrafica o nelle classi immediatamente precedenti o successive. Ciò a patto che gli stessi, a insindacabile
giudizio del Consiglio di classe/Team, posseggano competenze, abilità e attitudini che consentano di affrontare le
esperienze e il lavoro previsti per la classe successiva.
3. E’ ammissibile la deroga in caso di assenze superiori a ¼ dovute a:
gravi motivi di salute adeguatamente documentati;
terapie e/o cure programmate;
donazioni di sangue;
partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.;
aggiornamento permessi di soggiorno;
adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di
riposo.
Eccezionali eventi atmosferici cfr. circ MIUR Prot. 6588/A34a del 21 maggio 2013 a patto che gli alunni interessati
abbiano conseguito, a insindacabile giudizio del Consiglio di classe/Team, risultati formativi complessivi compatibili con i
percorsi previsti.
SCRUTINI
Relativamente alle operazioni di scrutinio, è opportuno ricordare che:
allo scrutinio sono tenuti a partecipare tutti i docenti del Consiglio di Classe;
i docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni. Qualora un alunno con
disabilità sia affidato a più docenti di sostegno, essi si esprimono con un unico voto;
i docenti incaricati dell’insegnamento della religione cattolica partecipano alla valutazione solo per gli alunni che si
sono avvalsi del loro insegnamento
i docenti incaricati delle attività alternative non partecipano agli scrutini (fatta eccezione per i docenti che hanno
svolto attività alternative con scheda di valutazione), ma depositano agli atti del Consiglio di Classe una relazione
sull’attività svolta e sul profitto dello studente, espresso attraverso un giudizio.
1) Gli scrutini hanno luogo alla conclusione delle attività didattiche programmate e dopo la conclusione di tutte le prove
di verifica predisposte dagli insegnanti.
2) Lo scrutinio costituisce la risultanza delle verifiche scritte, orali o pratiche e delle osservazioni effettuate nel corso
delle attività didattiche e debitamente documentate nel registro personale. Le operazioni di scrutinio avvengono in
forma collegiale e recepiscono le osservazioni, le valutazioni e i giudizi espressi dai docenti che hanno operato nella
classe.
3) La valutazione dei progressi individuali nelle varie materie d’insegnamento viene effettuata confrontando gli esiti
finali con le osservazioni e le rilevazioni effettuate a inizio anno (prove d’ingresso), o al momento dell’arrivo dell’alunno
a scuola nel corso d’anno scolastico. In tale ambito diventano operanti eventuali accordi tra i docenti stabiliti dalle team
o dai Consigli di classe.
4) L’impegno dell’alunno va considerato anche indipendentemente dall’esito delle verifiche e degli accertamenti periodici
relativi al profitto, riservando la dovuta attenzione alle capacità logiche ed espositive, nonché alle abilità di studio
trasversali alle discipline d’insegnamento.
5) Si farà distinzione fra gli aspetti relativi all’apprendimento e aspetti relativi alla maturità e al comportamento. Si terrà
conto della documentazione didattica e delle prove oggettive svolte da ciascun alunno durante l’a.s. e conservate dai
Consigli di classe o dai team, nonché di eventuali informazioni pervenute dalle famiglie. La valutazione degli esiti finali
sarà indipendente dalla media aritmetica delle valutazioni attribuite alle singole prove oggettive e alle altre forme di
verifica.
6) Sarà effettuata l’attenta considerazione dell’esito degli interventi educativi (rimotivazione, stimolazione, interventi
formali e informali con i genitori) e didattici (ripetizione sistematica di input, lavoro di gruppo, lavoro individualizzato,
lavoro graduato, personalizzazione degli interventi formativi), messi in atto dai docenti durante l’a.s. al fine di ottenere
il miglioramento delle prestazioni e di favorire il recupero degli apprendimenti. La valutazione dell’insegnamento della
religione cattolica è espressa senza l’attribuzione di un voto numerico.
7) Sarà puntualmente valutata anche la possibilità dell’alunno di recuperare eventuali carenze evidenziate nel corso
dell’anno scolastico, compensando durante la pausa estiva eventuali carenze tramite lo svolgimento di attività indicate
dai docenti interessati.
8) Saranno attentamente considerati gli interventi informativi e di sensibilizzazione rivolti alle famiglie dagli insegnanti,
volti al miglioramento dell’impegno nell’applicazione e nello studio, anche relativamente allo svolgimento dei compiti
assegnati per casa.
9) Per la valutazione degli alunni stranieri frequentanti le scuole dell’Istituto, si farà riferimento anche a quanto previsto
nella personalizzazione del loro percorso formativo.
CRITERI GENERALI PER L’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
Premessa
La valutazione finale, intesa come ammissione/non ammissione alla classe successiva o all’esame di stato conclusivo del
I ciclo d’istruzione, è compito dell’intero Consiglio di Classe/team.
I docenti di sostegno partecipano alla valutazione di tutti gli alunni.
I docenti IRC e dell’ora alternativa partecipano alla valutazione solo per gli alunni che si sono avvalsi del loro
insegnamento. Secondo la norma sono ammessi alla classe successiva, con decisione assunta a maggioranza2 dal
consiglio di classe3, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di
discipline4, compreso il voto di Comportamento5.
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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Ogni studente deve disporre di una informazione appropriata anche per una processuale assunzione di responsabilità
rispetto al proprio progetto di progressione negli studi. Non a caso il regolamento sulla valutazione prevede, a fronte di
non compiuto raggiungimento degli obiettivi previsti, che la scuola provveda “ad inserire una specifica nota al riguardo
nel documento individuale di valutazione e a trasmettere quest’ultimo alla
famiglia”.
La non ammissione viene concepita:
come costruzione delle condizioni per attivare/riattivare un processo positivo, con tempi più lunghi e più adeguati ai
ritmi individuali;
come evento anticipato alle famiglie e accuratamente preparato per l’alunno, anche in riferimento alla classe di futura
accoglienza;
quando siano stati adottati e documentati interventi di recupero e/o sostegno che non si siano rivelati produttivi;
come evento da considerare privilegiatamene (senza limitare l’autonoma valutazione dei docenti) negli anni di
passaggio da segmenti formativi ad altri che richiedono salti cognitivi particolarmente elevati ed esigenti di definiti
prerequisiti, 2 Cfr. legge n. 169/2008 cit., art. 3, comma 3.
3 Partecipano al consiglio di classe il Dirigente scolastico (o un suo delegato), i docenti che hanno impartito un
insegnamento destinato a tutti gli studenti della classe, compresi i docenti di educazione fisica (per questi ultimi cfr.
D.P.R. 122/2009, art. 14, comma 5), i docenti di sostegno, contitolari della classe. I docenti che non hanno impartito un
insegnamento destinato a tutti i gli allievi (ad esempio i docenti di religione cattolica) partecipano alla valutazione solo
per gli alunni che si sono avvalsi dell’insegnamento. “Il personale docente esterno e gli esperti di cui si avvale la scuola,
che svolgono attività o insegnamenti per l’ampliamento e il potenziamento dell’offerta formativa, ivi compresi i docenti
incaricati delle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica, forniscono preventivamente ai docenti della
classe elementi conoscitivi sull'interesse manifestato e il profitto raggiunto da ciascun alunno” (cfr. D.P.R.
122/2009 cit., art. 2, comma 5). Si ricorda che non è previsto un docente per l’insegnamento di “Cittadinanza e
Costituzione”, poiché questo insegnamento nella scuola secondaria di primo grado “è inserito nell'area disciplinare
storico-geografica” (D.P.R. 20 marzo 2009, n. 89 – “Revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico
della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione” -art. 5, comma 6). 4 Cfr. legge 169/2008 cit., articolo. 3, commi
2 e 3. 5 Cfr. D.P.R. 122/2009 cit., art. 2, comma 8, lettera b) mancando i quali potrebbe risultare compromesso il
successivo processo (dalla seconda alla terza classe della secondaria primo grado);
come evento da non escludere al termine della classe prima della secondaria di primo grado qualora, in presenza di
carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, non sussistano nemmeno criteri e scopi
pedagogici idonei all’ammissione. e premesso che:
la norma stabilisce che sono ammessi alla classe successiva gli alunni che abbiano conseguito 6 (sei/decimi) in
ciascuna disciplina e nel comportamento;
il CdD prevede che l’ammissione alla classe successiva possa essere deliberata, con criteri e scopi pedagogici, anche
in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento (vedasi criteri per
l’ammissione)
l’ipotesi della eventuale non ammissione deve essere formulata dal CdC e comunicata per iscritto alla famiglia in
modo da consentire la dovuta preventiva condivisione e in modo da poter stilare un eventuale piano di recupero
individuale delle competenze per le quali l’alunno appare carente.
Il verbale del CdC dovrà riportare l’elenco degli alunni ammessi con “sufficienze” attribuite con voto di consiglio, ma
deliberate a maggioranza dal CdC e, per ciascuno degli alunni, i voti realmente riportati nella singole discipline
(quadro/tabella riassuntiva). La decisione presa dal CdC di “sanare” con un voto sufficiente eventuali carenze dello
studente deve essere, quindi, formalizzata analiticamente sul registro dei verbali, ma anche notificata alla famiglia.
Criteri di ammissione
Il Consiglio di classe, dopo aver considerato ogni elemento ritenuto utile per la valutazione complessiva dello studente,
assegnerà i voti, tenendo conto dei criteri espressi e precedentemente illustrati, rispettivamente per la scuola primaria e
per la scuola secondaria. Il voto di comportamento insufficiente è condizione da sola sufficiente a determinare la non
ammissione.
Si darà immediatamente luogo alla AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA O ALL’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL
I CICLO D’ISTRUZIONE in presenza di proposte di voto tutte non inferiore a 6/sei decimi in ogni disciplina di studio e
voto non inferiore a sei decimi nel comportamento
AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO
La decisione relativa all’ammissione agli esami appartiene al CdC, presieduto dal Dirigente scolastico (o suo delegato), a
garanzia della uniformità dei giudizi sia all’interno della classe, sia nell’ambito di tutto l’Istituto. In tale occasione, la
valutazione collegiale assume una rilevanza ancora più peculiare e delicata, poiché il CdC si trova, di fatto, a fare un
bilancio del complessivo livello raggiunto dagli allievi all’immediata vigilia del compimento dell’intero primo ciclo di
istruzione e nella prospettiva ormai ravvicinata della prosecuzione degli studi nella scuola secondaria di secondo grado.
L’ammissione all’esame di stato è disposta, previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità dell’a.s.,
nei confronti degli studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, un voto
non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e nel comportamento.
I docenti di sostegno partecipano alla valutazione di tutti gli alunni.
I docenti IRC partecipano alla valutazione solo per gli alunni che si sono avvalsi del loro insegnamento.
Il consiglio di classe esprime per l’ammissione un giudizio di idoneità, espresso in decimi, di cui all'articolo 11, comma
4-bis, del decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni, considerando il percorso scolastico compiuto
dall'allievo nella scuola secondaria di primo grado. Eventuali carenze verranno segnalate ai genitori interessati tramite
apposito modulo, che verrà allegato alla scheda di valutazione.
In caso di non ammissione all’esame la famiglia verrà informata tempestivamente.
L’esame si sostiene in un’unica sessione con possibilità di prove suppletive per candidati assenti per gravi e comprovati
motivi.
Criteri per l’ammissione all’Esame di Stato
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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Il CdD attribuisce rilevanza non solo agli esiti disciplinari conseguiti nel terzo anno, ma al processo globale relativo al
primo ciclo d’istruzione il CdD adotta il seguente criterio di ammissione agli esami di licenza e di formulazione del
giudizio d’idoneità:
Criteri per la formulazione del giudizio di idoneità
Il giudizio di idoneità sarà formulato tenendo conto del processo globale relativo al primo ciclo d’istruzione.
Il giudizio di idoneità, espresso in decimi, concorrerà alla distribuzione degli alunni in fasce di livello e alla valutazione
finale dell'esame di stato.
Per definire il giudizio di idoneità, si stabilisce che esso sia il risultato di:
la media dei voti disciplinari reali, non arrotondati e non ancora modificati in caso di ammissione con voto di consiglio,
della classe terza
- il percorso scolastico e il processo di apprendimento compiuto nella scuola secondaria di primo grado.
Qualora la media dei voti reali espressi nella valutazione sia inferiore a sei, il voto di idoneità, è sei/decimi.
E’ opportuno sottolineare che il voto di idoneità concorre alla attribuzione del voto di fine ciclo; pertanto va valutato con
molta attenzione.
Il Collegio dei Docenti, pur applicando le indicazioni contenute nel D.P.R. 122/2009 ritiene che, per evitare possibili
appiattimenti che rischierebbero di:
penalizzare le potenziali “eccellenze”;
di non evidenziare i punti di forza nella preparazione degli alunni anche in funzione orientativa rispetto al
proseguimento degli studi;
penalizzare gli alunni che hanno raggiunto un livello di competenze essenziale, ma adeguato al loro livello di
maturazione e al percorso scolastico;
debba tenere in debito conto il curricolo dell’alunno inteso come:
progressione nel raggiungimento degli obiettivi formativi in termini di conoscenze, competenze, capacità e
comportamenti;
progressione nel processo di maturazione e consapevolezza;
partecipazione alle attività e ai progetti promossi dalla Scuola.
Il giudizio di idoneità è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto
dall’allievo nella scuola secondaria di primo grado secondo la seguente corrispondenza
10
Impegno e partecipazione costanti , assidui, regolari. L’ottimo livello di preparazione in tutti i settori disciplinari
comprende contenuti e conoscenze coordinati, organici e ampliati e denota capacità molto elevate di elaborazione
personale
9
Impegno e partecipazione costanti, regolari. Il livello di preparazione in tutti i settori disciplinari comprende
contenuti e conoscenze completi, approfonditi e organici e denota capacità elevate di elaborazione personale.
8
Impegno e partecipazione costanti, regolari. Il livello di preparazione comprende contenuti e conoscenze completi e
denota buone capacità di elaborazione personale. In alcuni ambiti disciplinari si evidenzia particolare interesse espresso
con competenza e abilità.
7
Impegno e partecipazione abbastanza regolari. Il livello di preparazione comprende contenuti e conoscenze
abbastanza approfonditi, consoni agli obbiettivi prefissati. Dimostra competenze che sa utilizzare in situazioni
semplici in quasi tutti gli ambiti disciplinari.
6
Impegno e partecipazione risultano complessivamente accettabili. Il livello di preparazione comprende contenuti
essenziali. In compiti e prestazioni semplici, consoni alle potenzialità espressa nel corso degli studi, dimostra
positive competenze in molti ambiti disciplinari.
Condizioni per la non ammissione
CONDIZIONI PER LA NON AMMISSIONE ALL’ESAME FINALE A CONCLUSIONE DEL PRIMO CICLO DI STUDI
(è sufficiente che una sola condizione sia soddisfatta)
FREQUENZA
L’alunno ha superato il monte ore di assenze consentite e non ha diritto ad una deroga (poiché non rientra tra i casi
deliberati dal Collegio dei Docenti o perché le numerose assenze hanno pregiudicato la possibilità di valutarlo).
N.B. è necessario che il consiglio di classe abbia comunicato alla famiglia l’avvenuto superamento del monte ore di
assenze consentito ed abbia verbalizzato quanto è stato fatto per evitare tale situazione di “evasione”.
Per quanto riguarda l’impossibilità di valutare un alunno a causa delle numerose assenze, è opportuno ricordare che,
per procedere con una non ammissione, è necessario che tale circostanza sia stata oggetto di accertamento da parte del
Consiglio di Classe e che vi sia traccia di ciò nel registro dei verbali della classe interessata. Fate salve le deroghe
deliberate dal collegio dei docenti
MANCATO RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Si può procedere alla non ammissione all’esame finale a conclusione del ciclo di un
alunno con carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di
apprendimento qualora entrambe le condizioni illustrate sotto siano soddisfatte:
1) i membri del Consiglio di Classe ritengono che la non ammissione dell’alunno in
questione rappresenti una possibilità di recupero per quest’ultimo
2) la scheda di valutazione dell’alunno/a presenti un numero significativo di
valutazioni pari o inferiori a 5 (nel conteggio è esclusa la valutazione di religione
cattolica).
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
26
CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DEL VOTO D’ESAME DI STATO
Prova scritta di Lingua Italiana - Criteri di valutazione della prova d’esame
La prova servirà ad accertare la maturazione critica degli allievi riguardo l’approfondimento di problemi, argomenti,
tematiche o esperienze di studio, l’elaborazione personale di valori positivi, la libera espressione della propria
personalità, attraverso un linguaggio che utilizza varie forme.
Le proposte saranno semplici, chiare, brevi, con richieste di crescente complessità, strutturate in modo da offrire agli
alunni una guida schematica per lo svolgimento.
La valutazione degli elaborati relativi alla prova scritta di Italiano si baserà sui criteri di seguito descritti:
Voto
10
9
8
7
6
5
4
DESCRITTORI
Descrittore
Il testo prodotto dall’alunno risulta pienamente pertinente alla traccia ed alla tipologia testuale prescelte,
rielaborato in maniera personale / originale, di contenuto approfondito e ben articolato, con forma
corretta e fluida, lessico ricco ed appropriato.
L’elaborato presenta buona pertinenza alla traccia prescelta, piena rispondenza alla tipologia testuale
scelta, risulta ricco ed organico nel contenuto, di forma corretta e scorrevole, con lessico appropriato e
vario.
Il testo prodotto dall’alunno risulta pertinente alla traccia prescelta e rispondente alla tipologia testuale
indicata, di contenuto completo, con forma corretta e chiara e lessico appropriato.
L’elaborato presenta adeguata pertinenza alla traccia prescelta ed alla tipologia testuale utilizzata; risulta
abbastanza completo nello svolgimento, di forma complessivamente corretta e scorrevole, con lessico più
che adeguato.
Il testo prodotto dall’alunno si presenta complessivamente attinente alla traccia ed alla tipologia testuale
prescelte, con contenuto semplice ma di accettabile completezza; la forma denota correttezza e chiarezza
espositiva accettabili, con lessico nel complesso adeguato e pertinente.
L’elaborato si presenta parzialmente attinente alla traccia e/o alla tipologia prescelte, con contenuto poco
sviluppato, con forma di correttezza e lessico inadeguati.
Il testo prodotto dall’alunno non è pertinente alle traccia e/o alla tipologia testuale prescelte, di contenuto
povero, forma faticosa e/o scorretta, lessico ripetitivo e/o limitato/inadeguato
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO
STRUTTURA
CONTENUTO
ORTOGRAFIA
SINTASSI
LESSICO
10- pienamente attinente a tipologia e traccia
9- buona pertinenza alla traccia e piena rispondenza
alla tipologia testuale
8- pertinente alla traccia e rispondente alla tipologia
7- adeguata pertinenza e alla tipologia testuale
6- complessivamente attinente alla
traccia e alla tipologia
5- parzialmente attinete alla traccia e
alla tipologia
4- non è pertinente alla traccia/
tipologia
10- approfondito e ben articolato; rielaborazione
personale/originale.
9- ricco, ben organizzato.
8- completo.
7- abbastanza completo.
6- semplice ma di accettabile
completezza.
5- poco sviluppato.
4- povero.
10- 9- 8- corretta.
7- complessivamente corretta.
6- accettabile.
5- presenza di alcuni errori.
4-presenza di gravi/reiterati errori.
10- forma fluida con elementi di complessità.
9-forma scorrevole.
8- forma corretta e chiara.
7- forma complessivamente corretta e scorrevole.
6- correttezza e chiarezza accattabili.
5- forma inadeguata.
4- scorretta.
10- appropriato, ricco, vario.
9- appropriato e vario.
8- appropriato.
7- più che adeguato.
6- nel complesso adeguato
5- inadeguato.
4- ripetitivo/limitato/inadeguato.
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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PROVA SCRITTA DI MATEMATICA- CRITERI DI VALUTAZIONE
CONOSCENZA CONTENUTI
Voto 9-10
Completa, sicura, approfondita, accurata, personalmente rielaborata
8
Abbastanza ampia, quasi sempre/per lo più sicura, positiva
7
Settoriale, non sempre completa, parziale, superficiale
6
Sufficiente
5
Carente, lacunosa, limitata
4
Molto lacunosa, molto limitata
APPLICAZIONE DI REGOLE, PROPRIETA’ E PROCEDIMENTI
Voto 9-10
Corretta, sicura, precisa, evidenzia capacità di analisi, sintesi e astrazione
8
quasi sempre/per lo più corretta, non sempre sintetica
7
Sostanzialmente/logicamente corretta
6
A volte un po’ incerta, essenzialmente corretta
5
Confusa, poco corretta, imprecisa
4
Scorretta, priva di fondamento
COMPRENSIONE E USO DEI LINGUAGGI SPECIFICI
Voto 9-10
Preciso, rigoroso, accurato, puntuale, esauriente
8
Corretto, efficace
7
Abbastanza corretta
6
A volte superficiale
5
Incerto, confuso, impreciso
4
Molto impreciso, limitato, molto confuso
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI LINGUA STRANIERA
PROVA : LETTERA
Contenuto
Competenza testuale
(coesione,
organizzazione del testo e sua
strutturazione)
Proprietà linguistiche (scelte lessicali,
uso di strutture, fluidità)
Esauriente articolato e personale
(9/10)
Chiara coerente coesa e ben
argomentata (9/10)
Molto fluida, uso articolato di strutture,
lessico vario e appropriato (9/10)
Completo e appropriato (8)
Chiara e coerente (8)
Fluida, corretta,lessico vario (8)
Completo ma semplice (7)
Chiara e abbastanza coerente (7)
Scorrevole, alcune imprecisioni, lessico in
genere appropriato (7)
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
28
Sostanzialmente sviluppato (6)
Essenziale (6)
Qualche errore, lessico non sempre
adeguato (6)
Parziale e superficiale (5)
Confusa o poco chiara (5)
Errori frequenti, lessico limitato (5)
Molto superficiale e/o limitato (4)
Confusa e disorganizzata (4)
Molto scorretta, lessico povero o improprio
(4)
PROVA: BRANO DI COMPRENSIONE CON QUESTIONARIO
Comprensione
del testo
Rielaborazione
delle informazioni
Risposte personali
Padronanza linguistica
(uso
strutture, scelte lessicali, fluidità )
delle
Dettagliata (9/10)
Pertinente e
completa (9/10)
Esaurienti e ben
argomentate (9/10)
Sicura, forma scorrevole e corretta,
lessico appropriato e rielaborato (9/10)
Globale (8)
Completa (8)
Complete (8)
Abbastanza sicura,forma chiara
in
genere corretta, lessico adeguato e
sufficientemente rielaborato (8)
Sostanziale (7)
Semplice (7)
Complete e semplici (7)
Più
che
sufficiente,
forma
sostanzialmente corretta,
lessico in
genere appropriato
ma solo in parte
rielaborato (7)
Parziale (6)
Scarsa (alcune frasi
prese dal testo) (6)
Essenziali (6)
Accettabile, forma poco scorrevole, con
errori lievi diffusi e/o gravi ma limitati,
lessico non sempre appropriato (6)
Limitata (5)
Mancante, frasi prese
dal testo (5)
Parziali (5)
Scarsa, forma in gran parte scorretta,
con errori gravi e diffusi, lessico
improprio (5)
Frammentaria (4)
Inadeguata e confusa
(4)
Limitate e/o mancanti (4)
Molto scarsa, forma scorretta,
gravi, lessico improprio (4)
errori
CRITERI PER LA CONDUZIONE DEL COLLOQUIO D’ESAME
Il colloquio costituirà un momento di approfondimento di aspetti culturali non necessariamente pertinenti ciascuna
disciplina, ma collegati fra loro in modo da accertare il grado di maturazione globale raggiunto alla fine del ciclo delle
Medie.
Sarà condotto tenendo conto delle aree di interesse degli allievi e si valuteranno più che l’apprendimento nozionistico
dei contenuti, l’impegno in base alle possibilità individuali, l’organizzazione generale del pensiero, le capacità di
effettuare collegamenti e riflessioni autonome, la correttezza nell’esporre.
Per le discipline di tipo operativo, si potrà prendere spunto anche da quanto prodotto in esercitazioni pratiche durante
l’anno, specie nel caso di alunni più incerti ed emotivi.
Saranno comunque valutati positivamente eventuali approfondimenti autonomi di specifiche tematiche e i collegamenti
fra i vari ambiti disciplinari.
Verranno poste ai candidati domande chiare, anche legate all’esperienza personale scolastica o al proprio vissuto e si
cercherà di favorire un clima sereno di dialogo, creando situazioni in cui i ragazzi si trovino a proprio agio, riuscendo a
superare l’eventuale ansia o emotività.
Voto
10
9
DESCRITTORI
Descrittore
Il candidato ha affrontato il colloquio con sicurezza, sviluppandone gli argomenti in modo approfondito,
rivelando una preparazione organica e personale, operando autonomamente validi collegamenti logici tra
le discipline, dimostrando nell’esporre di padroneggiare consapevolmente lo strumento linguistico.
Nel corso del colloquio, che ha affrontato in modo sicuro, il candidato ha dimostrato conoscenza
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
29
8
7
6
5
4
approfondita e completa degli argomenti affrontati, esponendoli con chiarezza e proprietà di linguaggio,
integrandoli con validi collegamenti logici e considerazioni personali.
Il candidato ha affrontato il colloquio con adeguata disinvoltura, sviluppando gli argomenti della prova in
modo soddisfacente, operando opportuni collegamenti logici, esprimendosi con linguaggio corretto e
pertinente.
Nel corso del colloquio, che ha affrontato con sufficiente padronanza di sé, il candidato ha evidenziato
discreta conoscenza degli argomenti affrontati, operando in più casi adeguati collegamenti tra i contenuti
ed esprimendosi con linguaggio semplice ma corretto.
Il candidato ha affrontato il colloquio in modo complessivamente sicuro, denotando una conoscenza
accettabile / sufficiente degli argomenti, che ha esposto operando semplici collegamenti e con linguaggio
piuttosto generico, ma in complesso chiaro.
Il candidato si è dimostrato piuttosto insicuro nell’affrontare il colloquio, denotando conoscenza parziale
delle conoscenze, senza operare, neanche se guidato, adeguati collegamenti né adoperando un
linguaggio appropriato e pertinente.
Il candidato ha affrontato il colloquio in modo insicuro / superficiale, dimostrando una conoscenza degli
argomenti richiesti lacunosa e frammentaria, senza operare, neanche se guidato, adeguati collegamenti
logici ed esprimendosi con linguaggio non sempre chiaro / confuso / inappropriato
GIUDIZIO
GLOBALE
D’ESAME
Il candidato ha affrontato le prove d’esame con
o
serietà e impegno
o
sufficiente impegno
o
…………………………………………………..
confermando / dimostrando di aver conseguito un :
o
ottimo
o
buono
o
soddisfacente
o
adeguato
o
accettabile
o
o
o
settoriale
frammentario
lacunoso
livello di preparazione e di possedere una
o
o
o
o
o
notevole
buona
più che sufficiente
sufficiente
incerta
capacità di rielaborazione delle conoscenze (seppur guidato, è riuscito ad operare qualche / alcuni / semplici
collegamenti, relativi alla propria esperienza personale) .
o
o
o
Buono
Adeguato all’età
In positiva evoluzione il grado di maturazione raggiunto
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
Allo scopo di monitorare costantemente il percorso di apprendimento e di formazione degli alunni, i docenti dedicano
ampio spazio ai rapporti con le famiglie.
Sono previsti :
-colloqui settimanali, nella scuola secondaria, e bimestrali, nella scuola primaria, in cui
genitori e docenti possono scambiarsi informazioni e studiare strategie comuni volte a
migliorare la situazione del singolo alunno;
-incontri per l’illustrazione della programmazione annuale e della
scheda di
valutazione.
I docenti inoltre informano le famiglie attraverso la comunicazione degli esiti delle
verifiche attuate nei vari campi disciplinari; in alcuni casi viene messo a punto un
contratto formativo, sottoscritto dal Consiglio di classe e dai genitori.
Nella scuola primaria, periodicamente vengono organizzate assemblee di classe per
concordare modalità organizzative in occasione di particolari iniziative, assumere
decisioni e/o discutere di eventuali problematiche inerenti il singolo gruppo.
I genitori sono coinvolti nelle varie iniziative della scuola, quali attività per
l’orientamento, mostre, concerti, gare sportive, spettacoli teatrali, scambi culturali.
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
30
LE PROVE INVALSI
L’INVALSI è l' Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione nato nel 2003, con
la Legge n. 53 del 28 marzo.
L’INVALSI ha il compito di effettuare verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze ed
abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche.
Annualmente il Ministero emana una Direttiva in cui individua obiettivi generali delle politiche nazionali di cui l’INVALSI
dovrà tener conto, rivolta agli Uffici Scolastici Regionali , in cui vengono sintetizzati gli specifici obiettivi di valutazione.
La nota del MIUR n.3813 del 30 dicembre 2010 ha previsto che la valutazione riguarderà obbligatoriamente tutti gli
studenti delle classi II e V della primaria, I e III classe della secondaria di I grado e II classe della secondaria di II
grado.
15. I NOSTRI PROGETTI
Area educazione al benessere, alla sicurezza,
all’affettività

Educazione all’affettivita’

Educazione alla legalità ( Dipendi da te stesso)

Sportello spazio-ascolto
Area educazione alla cittadinanza attiva, consapevole –responsabile

La grande Guerra( Laboratori teatrali plessi dell’Istituto)

Museo della scuola

Progetto-Continuità lingua 2 ( francese-tedesco-spagnolo)

Soggiorno in un paese di lingua tedesca
Attività di arricchimento dell’offerta formativa



Lettorato madrelingua spagnolo – francese – tedesco – inglese



Corsi di inglese

Giochi matematici

Laboratorio di chitarra
Ket for school – certificazione lingua inglese
Corso di latino
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
31
BIBLIOTECHE D’ISTITUTO
Destinatari
alunni di tutti i plessi dell’Istituto
Tempi di attuazione
settembre - giugno 2015
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il progetto prevede di consentire l’utilizzo delle
biblioteche presenti in tutti i plessi dell’Istituto
da parte degli alunni e dei docenti.
A tal fine si utilizza un software “Amico-Libro”
che consente la catalogazione dei testi
presenti nelle biblioteche, nonché
l’effettuazione dei prestiti/restituzioni in modo
veloce e funzionale.
Accanto alla gestione della biblioteca si
prevede il potenziamento dei libri in dotazione,
attraverso l’acquisto di nuovi testi scelti tra
l’editoria per l’infanzia di qualità.
- E’ auspicabile la sottoscrizione di un abbonamento, anche in formato digitale, alla
rivista specializzata Liber.
FINALITA’
-Favorire il piacere della lettura offrendo agli alunni ambienti adeguati alla lettura
individuale e ad iniziative specifiche (ascolto di letture, letture animate, visione di
film…).
- Stimolare nei bambini e ragazzi un senso di responsabilità nella gestione di un luogo
comune quale la biblioteca, anche attraverso iniziative specifiche.
- Offrire agli alunni uno strumento di semplice utilizzo che permette la gestione
autonoma del prestito-restituzione dei libri..
ATTIVITA’
- Tutte le scuole dell’Istituto, nell’ambito del progetto “Dalla grande guerra…strade
di pace” a partire dalla ricorrenza del centenario della grande guerra, svolgeranno
attività disciplinari, interdisciplinari e trasversali sui temi della guerra e della pace
prendendo come spunto la lettura di testi vari.
- Per le scuole dell’infanzia e primarie si realizzerà la FESTA INIZIALE come avvio
delle attività in biblioteca, scambio di segnalibri…. Si lasciano liberi i singoli plessi
nell’individuazione della data e delle modalità specifiche.
- Scuola secondaria Serena: propone per le classi prime la lettura del libro “Il
raccattastorie” di A. Storti, per le classi seconde una biografia di Rita Levi Montalcini,
per le classi terze “La valle del pichio rosso” di A. Buzzat. Oltre alla lettura viene
proposto, ove possibile l’incontro con l’autore.
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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DALLA GRANDE GUERRA… STRADE DI PACE
Dalla Grande Guerra …. straSTRA SCUOLA PER LA PAC
Destinatari: alunni della scuola Rambaldo degli Azzoni
Tempi di attuazione: novembre - maggio
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Gli alunni delle classi quarte e quinte affronteranno i temi della guerra a partire dalla
lettura del testo “L’eco delle battaglie” di M. Santuliana.
Le classi terze svilupperanno i temi della pace, dialogo, diritti umani, a partire dal
testo “La conferenza degli animali” di E. Kastner.
Le classi prime e seconde svilupperanno i temi della pace, solidarietà, aiuto reciproco,
educazione ambientale a partire dal libro “Storia di una gabbianella e del gatto che le
insegnò a volare “ di L. Sepulveda.
A partire da queste letture tutte le classi svolgeranno attività di discussione, lettura e
rielaborazione di testi, espressione artistica, drammatizzazione, danza, esecuzione
vocale e strumentale in un’ottica trasversale delle discipline.
Il prodotto finale di ciascun gruppo di lavoro verrà presentato, in momenti diversi, ai
compagni e alle famiglie.
Le classi terze, quarte e quinte, per rafforzare il senso di appartenenza alla comunità
in cui vivono, incontreranno nel corso dell’a.s. gli ospiti dell’istituto Menegazzi per uno
scambio di esperienze ed emozioni.
FINALITÀ
Le tematiche affrontate attraverso le attività sopra elencate hanno lo scopo di
sviluppare negli alunni una sensibilità civica che porti alla realizzazione di “esperienze
di pace”:
- Sentirsi parte di una comunità e cooperare per un progetto comune, secondo le
regole della convivenza democratica.
- Riconoscere valori universali quali: il rispetto di se stessi, degli altri e
dell’ambiente, l’accoglienza della diversità, la legalità, i diritti umani…
- Sviluppare la coscienza civica di fronte a problemi individuali e collettivi per
cercare il “bene comune”.
- Ricercare strade pacifiche per la gestione e soluzione dei conflitti
- Favorire incontro e scambio tra generazioni diverse.
ATTIVITÀ
- Prima fase: lettura dei testi, riflessione e attività per interiorizzare i temi proposti.
I docenti delle classi terze, quarte e quinte presenteranno alle classi gli argomenti
da approfondire attraverso diversi linguaggi.
- Cineforum nel periodo Natalizio sui temi della solidarietà.
- Seconda fase (febbraio/maggio): Per integrare con apporti specifici il lavoro degli
insegnanti per le classi prime e seconde interverranno esperti di danza, mentre
per le classi terze, quarte e quinte è previsto un itinerario musicale.
- Incontri inter-generazionali con gli ospiti dell’Istituto Menegazzi (classi 3-4-5)
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
33
-
Terza fase: si terrà una rappresentazione finale in cui le classi esporranno ai
compagni e alle famiglie il lavoro svolto.
RISORSE INTERNE
Docenti Scuola Primaria.
RISORSE ESTERNE
Intervento di esperti di danza ed educazione musicale.
Movimento In Sicurezza
Destinatari
alunni dell’Istituto Comprensivo Serena di Treviso
Tempi di attuazione
anno scolastico 2014 - 2015
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il PEDIBUS è importante, risulta di grande aiuto per molti genitori che
hanno difficoltà ad accompagnare i propri figli a scuola rispettando
l'orario prestabilito, ma soprattutto per i bambini, che possono prendere coscienza
in modo attivo del territorio che li circonda, imparare a percorrere il tragitto casa scuola e prestare attenzione alle regole ed ai pericoli che si affrontano camminando
per strada.
I percorsi PEDIBUS sono un’attività in continua evoluzione, di anno
in anno vengono modificati e adattati alle esigenze degli iscritti.
L’
educazione
stradale
è
oggi
una
chiara
necessità,
permette di favorire una cultura della sicurezza in ogni alunno e di
contribuire alla
completa formazione del cittadino, capace di
riconoscere e rispettare le regole dell’ambiente che lo circonda.
FINALITA’
Sviluppare negli alunni un’esperienza ecologista, il senso di responsabilità oltre che
avere occasione di socializzare tre pari. I bambini sono così stimolati a promuovere
una svolta etica e culturale, che vorrebbe una società sempre meno dipendente dal
mezzo meccanico ed inquinante e con ritmi meno frenetici e più naturali.
Attuare, di conseguenza un primo approccio alle corrette regole stradali.
ATTIVITA’
I Mobility Manager e i loro collaboratori realizzano: uno studio
del territorio cittadino predispongono
volantini, schede di
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
34
adesione,
materiale
divulgativo
e
promozionale,
reperibile
anche
su
www.ic2serenatreviso.gov.it .
Altro fondamentale compito dei referenti del progetto Pedibus è la collaborazione ad
eventi e manifestazioni tematiche nonché la promozione di incontri con le famiglie
degli alunni per la condivisione dei contenuti e dei tratti caratteristici del progetto, in
collaborazione con il Comune di Treviso e con gli Istituti Comprensivi cittadini.
RISORSE INTERNE
Personale della Segreteria dell’IC2 Serena, Docenti Scuola Primaria.
RISORSE ESTERNE
Comune di Treviso, ULSS locale, Associazione Pedibus della
Provincia di Treviso, genitori e adulti che a titolo volontario
e gratuito si prestano a svolgere il ruolo di Accompagnatori.
VERIFICA FINALE
Realizzazione di un questionario per misurare il gradimento da parte dei bambini e dei
genitori coinvolti nella realizzazione e nel funzionamento dei percorsi casa-scuola,
attivati.
Più Sport a scuola e alfabetizzazione motoria
Destinatari :
alunni scuole primarie dell’ Istituto
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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Tempi di attuazione
ottobre 2014– maggio 2015
• DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Valorizzazione e potenziamento dell’educazione motoria, fisica e sportiva nel contesto
dell’educazione/formazione globale della persona
•
• FINALITA’
Riscoprire il valore educativo dello sport nei suoi aspetti motorio e socializzante.
Incrementare e sostenere la programmazione delle attività ludiche, motorie e sportive
praticata a livello curricolare
ATTIVITA’
Gli alunni frequenteranno, per un’ ora alla settimana, lezioni di discipline sportive
svolte da esperti esterni. Il percorso si concluderà nel mese di maggio con la
partecipazione di tutti gli alunni alle feste dello sport.
• RISORSE INTERNE
Insegnanti di classe
•
RISORSE ESTERNE
Esperti esterni delle varie discipline sportive
(laureati SMS, commissari tecnici e specializza ai
corsi del CONI)
•
VERIFICHE FINALI
Valutazioni con questionari sul grado di
soddisfacimento.
Test motori.
Progetto SCRIVO-LEGGO BENE
Destinatari: tutti gli alunni di classi 1^e 2^ Primaria dell’Istituto. Insegnanti delle
classi prime coinvolti nella Ricerca-Azione;Insegnanti referenti D.S.A. ed insegnanti
interessati a questa tematica
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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Tempi di attuazione:
Giugno 2015
Settembre 2014 -
FINALITA’: Il progetto “Scrivo, leggo bene”
nasce con l’intento di intervenire a sostegno del
bambino qualora egli presenti delle difficoltà
nella fase di apprendimento della lettura e della
scrittura, offrendo agli insegnanti prima ed ai
genitori poi, strumenti e suggerimenti adatti a promuovere il processo di sviluppo
delle abilità di base per ridurre le difficoltà attuali e limitare gli eventuali sviluppi
deficitari successivi.
ATTIVITA’:
L’obiettivo generale è quello di promuovere il successo scolastico per gli alunni delle
classi prime nell’apprendimento della lettura e della scrittura e le azioni si
articoleranno con:
1. somministrazione agli alunni della prima prova, a gennaio, con la presenza degli
insegnanti di classe e del docente Referente per i D.S.A.;
2. analisi dei risultati da parte di una logopedista esperta e realizzazione di eventuali
interventi di recupero in classe, tra gennaio e maggio;
3. somministrazione agli alunni della seconda prova, a maggio, con la presenza degli
insegnanti di classe e del docente Referente per i D.S.A.;
4. valutazione dei risultati dell’apprendimento della lettura e scrittura da parte di una
logopedista esterna e degli insegnanti di classe;
5. consulenza ai genitori per eventuali interventi di rinforzo durante l’estate;
6. somministrazione agli alunni della terza prova, a novembre del secondo anno, con
la presenza degli insegnanti di classe e del docente Referente per i D.S.A.;
7. valutazione dei risultati del progetto ricerca-azione e consulenza ai genitori per
eventuali approfondimenti ai Servizi.
FORMAZIONE DOCENTI
La formazione prevede:
- un incontro teorico di presentazione del progetto sulle competenze fonologiche nel
processo
di
apprendimento
della
letto-scrittura:sviluppo
fonetico
e
fonologico;consapevolezza fonologica e rapporto interattivo con il codice
alfabetico;percorso di acquisizione della lingua scritta;
attività per livelli di acquisizione della lingua scritta: strumenti e materiali applicativi.un intervento specifico sull’approccio metodologico con esemplificazioni pratiche.
IL MUSEO DELLA SCUOLA
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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Destinatari alunni classi seconde, terze, quarte e quinte della scuola De Amicis
Tempi di attuazione
novembre 2014 – maggio 2015
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Museo della scuola e archivio storico come luogo di consultazione e ricerca.
Produzione di materiale didattico di tipo tematico, per tutti gli alunni, favorendo
l’inclusione di alunni diversamente abili, stranieri e altro.
Valorizzazione del patrimonio iconografico e documentario presente nella scuola.
FINALITA’
Valorizzare il patrimonio storico
Scoprire e ricostruire il passato attraverso le fonti: scritte, materiali, orali e
iconografiche
Coinvolgere tutti gli alunni nella costruzione del sapere storico attraverso il processo di
ricerca-azione
ATTIVITA’
Le attività si svolgeranno a livello laboratoriale nell’aula storica presente all’interno
della scuola e avranno varie tematiche .
 Una mattinata a scuola ai primi del ‘900
 Scrittura con il pennino preceduta dalla costruzione del nettapenne
 La refezione scolastica: confronto tra alimentazione di un tempo e quella attuale
 Sussidi e arredi scolastici di un tempo
 Lettura e analisi di un documento; pagella
 Lettura e analisi di una foto storica
 La scuola al tempo dei nonni
RISORSE INTERNE
Docenti Scuola Primaria
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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Progetto Madrelingua Inglese
Destinatari
Tutti gli alunni della secondaria “ A. Serena “
Tempi di attuazione
dicembre 2014- aprile 2015
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Nel corso dell’anno scolastico tutti gli alunni della scuola
avranno la possibilità di partecipare ad un laboratorio linguistico
educativo-interattivo di potenziamento della lingua inglese . L’attività sarà condotta
dall’insegnante di classe in compresenza con un insegnante di madrelingua inglese
esperto e qualificato. Le lezioni si svolgeranno negli ambienti della scuola che si
riterranno più idonei –aula scolastica, Aula Magna,aula mensa – con cadenza
settimanale: un’ora alla settimana per un totale di sei ore per classe.
FINALITA’
Tale attività avrà come obiettivo lo sviluppo delle abilità audio-orali comunicative
finalizzato al raggiungimento di una consapevolezza linguistica e socioculturale ; il
rafforzamento della motivazione allo studio della lingua inglese; Il miglioramento del
comportamento attraverso il coinvolgimento attivo ( sicurezza di sé, autostima,
socializzazione, rispetto per culture diverse).
ATTIVITA’
L e lezioni si svolgeranno interamente in lingua inglese. Dopo una prima fase di
presentazione reciproca –warming up, questionari - verranno sviluppati gli argomenti
concordati con l’esperto attinenti al programma svolto o da svolgere e alla fascia di
età attraverso attività varie: dramatization, role-playing.problem solving, storytellying, interviewing…
Gli alunni lavoreranno a copie o a gruppi per produrre quanto richiesto seguiti e
guidati dagli insegnanti .
RISORSE INTERNE
Docenti di lingua inglese della scuola.
RISORSE ESTERNE
Esperto esterno di madrelingua inglese assunto attraverso
bando.
VERIFICA FINALE
A conclusione del laboratorio la verifica del lavoro svolto avverrà attraverso la
presentazione da parte degli alunni di quanto prodotto in lingua inglese ( piccolo
lavoro teatrale,interviste, storielle,sketches,etc.).
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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Progetto Lettorato Madrelingua Spagnolo
Destinatari Alunni della Secondaria “A.Serena”
Tempi di attuazione gennaio – marzo 2015
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
L’insegnamento delle lingue straniere va collocato nel quadro
dell’educazione linguistica che investe lo sviluppo completo della
personalità ed il cui scopo principale è quello di favorire la
maturazione delle capacità espressive degli alunni lungo il loro
percorso di crescita all’interno della società, in linea con il concetto
di Cittadino Europeo.
L’apprendimento di una lingua straniera consente l’incontro con
un’altra cultura ed un altro modo di esprimersi e favorisce lo
sviluppo della consapevolezza sociale, della comprensione e del
rispetto dell’altro.
Il progetto punta a ricreare un contesto di “stimolo/necessità” all’apprendimento della
lingua straniera e, a tal fine, prevede l’intervento di un lettore madrelingua spagnolo
che affianchi l’insegnante titolare in orario curricolare, con l’obiettivo di consentire agli
studenti una acquisizione della lingua spagnola “in situazione” ed in modo dinamico,
interagendo con un interlocutore in possesso dei requisiti fonologici e di dizione propri
di un parlante madrelingua.
FINALITÁ
- Consolidare ed ampliare le quattro abilità linguistiche di base: comprensione e
produzione orale, comprensione e produzione scritta;
- Ampliare ed approfondire le conoscenze lessicali in lingua spagnola;
- Stimolare il confronto fra la nostra cultura e la cultura dei paesi ispanofoni;
- Utilizzare strategie di autovalutazione ed autocorrezione, lavorare autonomamente,
a coppie, in gruppo, cooperando e rispettando le regole.
ATTIVITÁ
Incontri settimanali con lettore madrelingua durante il 2° quadrimestre con la finalità
di dare agli alunni spunti di comunicazione, confronto e dialogo in lingua straniera.
Il docente di Lingua Spagnola e l’insegnante madrelingua pianificheranno lezioni
inerenti ad argomenti di civiltà o spunti di dialogo con contenuti adeguati alla
situazione di ciascuna classe.
Le attività saranno presentate agli alunni in forma ludica attraverso l’utilizzo di oggetti
reali, canzoni, giochi, drammatizzazioni e visioni di filmati.RISORSE INTERNE
Docenti di Lingua Spagnola della Scuola Secondaria di I Grado.
RISORSE ESTERNE
Insegnante madrelingua spagnolo.
VERIFICA FINALE
- Osservazione, da parte dell’insegnante, di ogni singolo alunno o di un gruppo alla
volta e registrazione dei diversi gradi di padronanza della lingua straniera.
- Verifica (orale o scritta) alla fine delle lezioni proposte, a seconda degli obiettivi
scelti.
- Autovalutazione: riflessione su ciò che si è appreso e utilizzo di semplici strategie di
autocorrezione.
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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Progetto CHITARRA a scuola
Destinatari
Realizzazione esibizione pubblica finale. alunni della
secondaria “A. Serena”
Tempi di attuazione novembre 2014 - maggio 2015
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il progetto si propone di avviare i ragazzi all’apprendimento di
uno strumento musicale attraverso la modalità della lezione
collettiva, grazie all’intervento di uno specialista del settore.
FINALITA’
- Attivare e sviluppare le capacità di base: attenzione, concentrazione, percezione e
memorizzazione;
- Far crescere nell’alunno l’autostima attraverso l’esercizio della propria capacità
cooperativa;
- Accrescere il gusto di vivere in gruppo;
- Comprendere il funzionamento di un gruppo organizzato, dove ogni singolo è
chiamato a portare il proprio contributo in maniera consapevole ed adeguata;
- Affinare il gusto estetico.
ATTIVITA’
Il corso persegue lo scopo di far approfondire alcuni elementi base della musica, quali
il ritmo e la notazione attraverso l’apprendimento di uno strumento musicale.
Gli alunni imparano brani musicali con difficoltà progressive. Per accompagnare i
brani proposti si utilizzano delle basi registrate.
Le attività previste si sviluppano in orario extrascolastico pomeridiano e si rivolgono a
tutti gli alunni della scuola su base volontaria senza selezione.
RISORSE INTERNE
Un Docente di Musica Scuola Secondaria responsabile progetto.
RISORSE ESTERNE
Esperto referenziato.
VERIFICA FINALE
Realizzazione esibizione pubblica finale.
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Progetto GIOCHI MATEMATICI
Destinatari: Alunni di classe 1^ - 2^ e 3^
della scuola secondaria di primo grado
“Serena”.
Tempi di attuazione: febbraio – marzo 2015
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il progetto è rivolto agli alunni delle tre classi
della scuola secondaria “Serena” allo scopo di
acquisire competenze “esperte” in preparazione
alle gare dei giochi matematici in cui servono
buone capacità logiche, intuitive e fantasia.
FINALITA’
Il progetto è finalizzato a:

diffondere una cultura matematica di base;

sfatare il luogo comune di matematica ostica, difficile, riservata solo ai più dotati;

favorire il processo di autovalutazione del proprio livello della preparazione
conseguita e gli esiti del proprio operato;

elevare il grado della propria autonomia;

accrescere la determinazione a superare gli ostacoli e a progredire.

Preparare alle prove INVALSI.
ATTIVITA’
Sono previsti alcuni incontri pomeridiani coinvolgenti gli studenti con particolari abilità
in ambito logico-matematico e iscritti ai “Giochi Matematici”.Durante gli incontri i
docenti avranno cura di fornire ad ogni studente i testi dei Giochi degli anni
precedenti, che serviranno da allenamento. Inoltre faranno partecipare i ragazzi a
delle gare on-line avvalendosi di appositi simulatori di gara disponibili nei siti
specializzati.
L’analisi delle varie prove fornirà validi spunti di riflessione per affrontare e
approfondire contenuti e temi che rischiano spesso di essere svolti in modo
stereotipato.
RISORSE INTERNE
Docenti Scuola Secondaria
VERIFICA FINALE La verifica e la successiva valutazione sono
strettamente collegate alle finalità di progetto e ai risultati attesi
dalla partecipazione alla gara.
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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Laboratorio teatrale “La Grande Guerra : parole dall’inferno”
Destinatari: alunni della scuola secondaria “ A. Serena”
Tempi di attuazione: novembre 2014 – maggio 2015
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il progetto è teso ad comunicare agli allievi il valore della
memoria storica, come stimolo nel presente ed è finalizzato
ad una reale comprensione del concetto di pace e di collaborazione transnazionale, anche in
riferimento alle attuali fonti normative nazionali ed europee. Prevede l’approfondimento,
guidato da esperti del settore, alla conoscenza dei fatti storici relativi agli anni 1914-18 in
Europa, in Italia, nella nostra regione e, in particolare, nelle nostre comunità. Fondamentale
sarà lo stimolo a raccogliere testimonianze e documenti relativi alla storia familiare dei
ragazzi, per rileggere la macrostoria alla luce della microstoria.
Tutto ciò come guida per comprendere il valore della pace e l’importanza di organizzazioni
internazionali nate per impedire lo scoppio di nuovi conflitti.
Nella scelta di modalità operative adeguate capaci di coinvolgere in prima persona gli studenti,
il progetto porta ad un indubbio ampliamento dell’offerta formativa sotto diversi ambiti
riferiti sia all’apprendimento di nozioni specifiche, sia alla valorizzazione delle capacità
espressive dell’alunno in rapporto al gruppo classe.
FINALITA’
*Guidare i ragazzi al recupero della memoria
collettiva,
attraverso l’analisi guidata di documenti d’archivio
posseduti
dalle scuole e dalle famiglie.
* Stimolare nei ragazzi il senso della legalità, della
convivenza
civile, della cooperazione e della solidarietà, della cultura della vita attraverso la conoscenza
e la corretta interpretazione dei fatti storici .
*Promuovere i valori dell’europeismo, attraverso la lettura attenta delle normative
comunitarie.
* fornire agli allievi dei codici di lettura che rendano possibile l’acquisizione di concetti e
valori guida di scelte e comportamenti
* stimolare capacità d’analisi , capacità progettuali e curiosità intellettuali.
* sollecitare il procedimento d’astrazione concettuale partendo dall’esperienza personale
d’ognuno
* educare alla cittadinanza attiva: agire e non più” essere agiti”
*diventare i protagonisti coscienti e consapevoli
*”anche i bambini sono cittadini portatori di diritti e doveri”
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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* comprendere l’importanza del concetto di progettazione sociale come di una
necessità propria messa al servizio degli altri.
* scoprire e valorizzare le competenze di alunni con difficoltà di apprendimento,
per attuare un vero processo di inclusione.
ATTIVITA’
Per quanto afferisce alla parte relativa alla teatralizzazione
il progetto è finalizzato a considerare il teatro come
sperimentazione e prova di se, uno “strumento di democrazia”
che insegna la regola e il rispetto dell’altro e che insegna a
“fare squadra ”in quanto il risultato finale dipende dall’operato
di ognuno.
RISORSE INTERNE
Un docente della secondaria quale riferimento per monitorare l’andamento
dell’attività in orario aggiuntivo e per creare sinergie positive con l’attività curricolare
delle classi.
RISORSE ESTERNE
Un progetto quale sopra descritto, richiede
l’impegno di una professionalità specifica sia
in materia legale(imprescindibile per quanto
attiene la necessaria esplicazione dei principi
di Diritto internazionale e Comunitario) sia in
campo teatrale, in riferimento alla necessità
di veicolare i principi normativi sopracitati
per il tramite della teatralizzazione degli
stessi. E’ necessario inoltre che l’esperto abbia un’acquisita e comprovata esperienza
in campo di progettazione sociale in campo teatrale.
VERIFICA FINALE
Sarà realizzata attraverso:
 Un questionario di gradimento per alunni e famiglie, rispetto alla conduzione
dell’attività.
 La misurazione, in termini di prestazione, dei miglioramenti in area linguisticoespressiva degli alunni coinvolti. Riferimento ai docenti di classe.
 Lo spettacolo finale, come momento conclusivo e di valutazione del lavoro da parte
del pubblico.
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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“Dalla Grande guerra…strade di pace”
Destinatari: alunni della scuola Infanzia ‘Via Tezzone’
Tempi di attuazione : ottobre - maggio 2014
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il progetto, nell’anno della celebrazione della ‘Grande Guerra’ diventa strumento per
comunicare agli alunni il valore della memoria storica attraverso l’osservazione, la
conoscenza e la partecipazione al territorio, nel rispetto dell’età del bambino, partendo
dal proprio vissuto emozionale e relazionale, per arrivare a prendere coscienza di una
realtà che lo circonda fatta di eventi, storie, racconti ma anche di regole condivise con
diritti e doveri.
Ci si attende di sviluppare il recupero della memoria storica del territorio, attraverso la
conoscenza e valorizzazione di figure istituzionali come gli Alpini.
Si riscontra nei bambini un bisogno formativo di promozione dei legami cooperativi,
dello sviluppo della capacità di gestione del conflitto.
Ci si propone di contribuire alla formazione dell’alunno potenziando le capacità
espressive, aumentando l’autostima, rafforzando i rapporti interpersonali del gruppo,
valorizzando l’importanza di comportamenti sociali positivi come il rispetto reciproco e
la condivisione.
FINALITA’
 Guidare i bambini al recupero della memoria collettiva, attraverso l’analisi
guidata di documenti posseduti dalle scuole e dalle famiglie;
 Stimolare nei bambini il senso della legalità, della convivenza civile, della
cooperazione e della solidarietà, della cultura della vita attraverso la conoscenza
e la corretta interpretazione dei fatti storici;
 Fornire agli allievi dei codici di lettura che rendano possibile l’acquisizione di
valori guida per affrontare scelte e comportamenti responsabili;
 Stimolare capacità di analisi, capacità progettuali e curiosità intellettuali;
 Educare alla cittadinanza attiva: agire e non più “essere agiti”
 Diventare protagonisti coscienti e consapevoli.
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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ATTIVITA’
A partire da Novembre il progetto si snoderà nell’arco dell’anno, nel rispetto dei tempi
del bambino, in parallellelo ed integrandosi con la progettualità annuale del plesso.
1-Un primo momento valorizza la territorialità e la memoria storica. A Novembre:
visita monumento P.zza Vittoria in occasione festa 4 Novembre con attività di
osservazione, rappresentazione grafica, conversazione; intervista agli Alpini, festa
della castagna , canzone “Sul cappello”.
2-Per la valorizzazione del concetto di rispetto e condivisione, necessari in una
dimensione relazionale positiva si utilizzerà il racconto della storia “Il ponte dei
bambini” di Max Bollinger .
3-Altro momento ricade nella promozione del concetto di cittadinanza attiva: si
proporrà ai bambini la lettura dei ‘Diritti dei bambini’sancita dall’Unicef. Attraverso il
racconto, la conversazione, e rappresentazione grafico pittorica si vuole portare i
bambini alla presa di coscienza del valore della vita e dei diritti che la tutelano.
Attraverso giochi di ruolo si proporrà la conoscenza delle regole condivise nella scuola
e nelle dimensioni della società più vicina al bambino (famiglia, sport, gioco) che
aiutano a vivere nel rispetto altrui.
Durante tutto il percorso verranno raccolti: osservazioni, commenti, pensieri e frasi
significative dei bambini.
RISORSE INTERNE
Docenti Scuola Infanzia
RISORSE ESTERNE
Sezioni Alpini del Comune di Treviso
VERIFICA FINALE
Verbalizzazione dei bambini; elaborati grafico-pittorici; raccolta di foto
drammatizzazioni ed esperienze ludiche che ripercorrono il percorso svolto.
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
delle
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Rodari: L’altra storia: Io e …intorno a me
Destinatari: alunni della scuola dell’Infanzia “G.Rodari”
Tempi di attuazione : novembre2014- maggio 2015
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Percorso verticale, come da indicazioni Nazionali 2012 per comunicare agli alunni il
valore della memoria storica. Sfondo narrativo : Pinocchio
C’era una volta....
Tra figure fantastiche , avventure incongruenti e contraddizioni, Pinocchio cerca
continuamente la soddisfazione dei suoi desideri e sogni di piacere . Ogni volta, i
buoni proponimenti sono vanificati e traditi da elementi in contrasto con i
suggerimenti di suo padre Geppetto. Pinocchio vuole muoversi senza regole e ordine:
affronterà vicende che delineeranno la sua appartenenza e il suo allontanamento dal
nucleo familiare, mediante un conflitto generazionale tra esplorazione e delusione, con
incontri significativi . Nelle sue avventure agisce in prima persona: attraverso le sue
scelte e azioni prende immediata coscienza delle conseguenze dei suoi rifiuti nei
confronti delle regole di comportamento. Pinocchio, infatti, arriverà al controllo di sé e
alla identità di un bambino vero anche attraverso esperienze di sofferenza . Nel suo
viaggio sperimentale, si rivela anche un soggetto riflessivo, che, nel momento in cui
deve svolgere un lavoro non piacevole si attiva con carattere e coraggio per cambiare
la sua situazione; diventa vero protagonista della sua esistenza, caratterizzata, in
sostanza, dalla ricerca di quel padre tanto contestato ma tanto amato e alla fine
anche aiutato .
L’attenzione didattica, evidentemente, assume una connotazione storico e sociale, nel
momento in cui, passando dalle vicende del burattino alla proiezione sul bambino, il
percorso di sezione narrativo-autobiografico e di identità emozionale porterà i nostri
bambini ad utilizzare delle proposte ludiche /esperienziali e non ( strutturate ), che
definiranno un senso e una direzione alla crescita anche sul filone storico-ambientale.
Ogni bambino che si affaccia alla scuola dell’Infanzia ha già una sua storia costruita
con le prime importanti relazioni; ha vissuto emozioni, ha interpretato ruoli attraverso
il gioco e la parola, ha intuito i tratti fondamentali della propria cultura, ha iniziato a
porsi della domande sul mondo e sulla vita. Attraverso la vicenda di Pinocchio,
troviamo le condizioni per favorire l’incontro con la storia, ritrovando gli elementi per
ricostruire alcune esperienze e nello stesso tempo operare confronti, anche dialettici,
con i vissuti scolastici . In questo modo, si porta il bambino a realizzare delle prime
esperienze di metacognizione: implementare la memoria , la riflessione sugli
avvenimenti e le conseguenze, elaborare delle preconoscenze . Pinocchio ci aiuterà a
puntare l’attenzione sui bambini quali veri protagonisti del loro apprendimento e
crescita , sui ruoli educativi forti degli adulti, che hanno l’opportunità di condurre le
nuove generazioni nel delicato ed essenziale processo di costruzione di una solida
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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struttura sociale . Nella fattispecie, l’avventura di Pinocchio ci consente di utilizzare il
percorso scolastico per realizzare i presupposti per la crescita del singolo nel gruppo e
per il gruppo, nonostante le inevitabili criticità e le fisiologiche disarmonie.
FINALITA’
 Guidare i bambini al recupero della memoria familiare attraverso l’analisi
guidata dei documenti forniti dalle famiglie (foto, interviste ecc…) ;
 Stimolare il senso della legalità ,della convivenza civile ,della cooperazione e
della solidarietà attraverso vissuti, giochi e racconti.
 costruire, con i bambini, codici di comportamento per l’acquisizione di regole utili
alla relazione;
 educare alla cittadinanza attiva :agire e non più “essere agiti”;
 diventare protagonisti coscienti e consapevoli
ATTIVITA’
.
In cinque dei nuclei di apprendimento del percorso di sezione, ampliati con l’intento di
esplicitare maggiormente la costruzione del progetto di Istituto sulla” Grande
Guerra…”nei nucleo 1,2,3,7e 8 sono affrontati i temi :
-dell’identità di nome e di contesto ( significato della scelta del nome nell’ambito delle
motivazioni e dei ricordi dei genitori, come memoria di altri, di una storia e di un
vissuto),
-le realtà del conflitto nella dimensione sociale del bambino, cioè nel suo essere e nel
suo vivere in comunità ( i miei amici ...tra conflitto e risoluzione),
- i desideri di allontanamento dal consueto e di conoscenza del nuovo per soddisfare
il piacere e la curiosità ( il viaggio, la memoria , il ricordo degli avvenimenti, una
ricostruzione del passato per capire le azioni del presente; ieri –oggi –domani tra
memoria e progetti per il futuro; quindi la narrazione degli eventi con la ricerca di un
incontro significativo )
-il riconoscimento del proprio cambiamento attraverso azioni, che realizziamo in
maniera diversa, perché influenzata dall’esperienza vissuta nel confronto con gli altri.
- il confronto dialettico tra compagni e una costruzione collettiva del nuovo sapere;
Nella ricostruzione del percorso e dell’analisi delle situazioni, il bambino si sentirà in
grado di fare , in base alla propria età , considerazioni e riflessioni per maturare e
crescere nel suo percorso di autovalutazione.
RISORSE INTERNE
Docenti Scuola dell’Infanzia
RISORSE ESTERNE
Provincia e Comune di Treviso per patrocinio, iniziative e concessione spazi per
rappresentazione teatrale; Sezione Alpini .
VERIFICA FINALE
Foto, elaborati dei bambini
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Tutti insieme appassionatamente
Destinatari: alunni della scuola Gabelli
Tempi di attuazione: febbraio – maggio 2015
Il tema centrale del progetto “Tutti insieme
appassionatamente” è la musica. La musica è una
disciplina della comunicazione e dell’espressione,
grazie alla quale la persona ha la possibilità di
comunicare e manifestare la propria creatività,
secondo il proprio modo di essere. Legata
all’attività teatrale sviluppa la personalità
dell’alunno, la sua capacità di concentrazione, lo
spirito di collaborazione con il gruppo, rafforzando
la conoscenza di sé e dell’altro. Tuttavia, questo
musical non vuole solo raccontare l’importanza e il
valore della musica, ma tocca, in particolare con la
figura del comandante della Marina Imperiale
austriaca Von Trapp, il tema degli ideali e dell’amor di patria che prevale su
tutto.
Finalità
Offrire a tutti i bambini l’opportunità di esprimere le proprie emozioni;
ampliare gli orizzonti culturali dei bambini, stimolandone la sensibilità alle arti
sceniche;
sviluppare l’autocontrollo, la concentrazione e la collaborazione con il gruppo;
comprendere messaggi di testi musicali, teatrali e della narrazione;
comunicare ai bambini il valore della memoria storica e l’importanza della
Pace;
promuovere la conoscenza di biografie e persone che hanno lasciato tracce
significative;
stimolare nei bambini il senso della legalità, della convivenza civile, della
cooperazione e della solidarietà, della cultura della vita attraverso la
conoscenza e la corretta interpretazione dei fatti storici;
educare alla cittadinanza attiva.
Attività
Esecuzione di canti;
ascolto di brani musicali;
creazione di coreografie e scenografie;
rappresentazione teatrale:evento conclusivo.
Risorse interne: docenti del plesso
Risorse esterne: esperto di musica -teatro -canto
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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“ PER ASPERA AD ASTRA “-Corso propedeutico allo studio del latino
Destinatari: alunni della terze classi della scuola
secondaria “ A. Serena”
Tempi di attuazione: primo quadrimestre
Descrizione del progetto: ampliare l’offerta formativa
nell’ambito delle eccellenze, è un bisogno condiviso tra le
istituzioni scolastiche della scuola media ”Serena” che, attraverso i propri docenti,
ha ritenuto far propria l’opportunità di attivare un corso di latino indirizzato agli
allievi di terza che hanno interesse per la lingua e la cultura classica. L’attività,
comprensiva di dieci lezione pomeridiane di due ore ciascuna, viene svolta da due
docenti nei giorni di lunedì e giovedì. L’alto gradimento, esplicitato dalle numerose
iscrizioni, consolida una tradizione ormai decennale dell’Istituto, e spinge a
continuare, cercando di migliorare, ove possibile, ancor più l’offerta formativa.
Finalità: il corso si propone di facilitare l’orientamento dello
studente verso la scelta della scuola superiore, inoltre auspica
l’acquisizione delle competenze nell’ambito del curriculum che
si possono così riassumere:
1) Conoscere gli elementi di base della fonetica
2) Conoscere le fondamentali strutture morfologiche e
sintattiche della lingua latina
3) Acquisire elementi significativi del lessico
4) Riflettere su alcune parole ed espressioni di uso comune
5) Saper usare il dizionario per la ricerca dei vocaboli e dei
verbi.
Attività: ogni lezione si attua attraverso una prima parte riservata alla spiegazione,
a cui segue un’immediata esecuzione dei compiti, assegnati attraverso esercizi
graduati per difficoltà, con l’attenta collaborazione della docente , a cui segue la
relativa correzione collettiva , coinvolgendo così tutti i partecipanti e chiarendo
eventuali dubbi, difficoltà, errori.
Risorse esterne: alla fine del corso interverranno degli insegnanti del Liceo Classico
“Canova” per due lezioni in cui si approfondiranno temi legati alla lingua e alla
letteratura latina.
Verifica finale: verterà in una versione dal latino, basata sulle conoscenze acquisite,
frutto dell’impegno dimostrato nel corso e della partecipazione degli studenti.
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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AZIONI INCLUSIVE A FAVORE DEGLI ALUNNI DSA E BES
DESTINATARI: alunni, docenti e famiglie con alunni DSA
e BES
TEMPI DI ATTUAZIONE: settembre 2014- giugno 2015
DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’: La Direttiva ministeriale
del 27 dicembre 2012 ricorda che “ogni alunno, con
continuità o per determinati periodi, può manifestare
Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici,
fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto
ai quali è necessario che la scuola offra una adeguata e
personalizzata risposta”.
Questo progetto si propone di potenziare la cultura dell’inclusione , per rispondere in
modo efficace alle necessità di ogni singolo alunno.
FINALITA’
 Migliorare l’inclusività
 Organizzare l’accoglienza DSA/BES
 Raccogliere, analizzare e diffondere buone pratiche di lavoro con gli alunni
DSA/BES
 Migliorare l’apprendimento e le competenze in uscita
 Migliorare le competenze nell’area metacognitiva
ATTIVITA’
Il gruppo di lavoro, considerata la necessità di implementare le azioni didattiche ed
inclusive a favore degli alunni DSA e BES, intraprenderà percorsi di analisi, di
elaborazione e di applicazione di questi contenuti con i seguenti scopi:
 Individuare e riconoscere alunni potenzialmente BES/DSA
 Raccogliere, analizzare e diffondere strumenti
 Coordinare i lavori dei consigli di classe/team
 Raccogliere, analizzare e diffondere metodi e strumenti valutativi.
RISORSE INTERNE
Docenti incaricati della scuola primaria e secondaria
RISORSE ESTERNE
Ulss n°9 di Treviso, CTI e CTS dell’I.S.S.S. “Besta” di Treviso.
VERIFICA FINALE
Il feed-back si otterrà tramite le osservazioni e gli incontri con gli alunni coinvolti, le
famiglie e gli insegnanti. La verifica dell’efficacia e della soddisfazione sarà rilevata
attraverso richieste dirette e/o questionari.
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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Progetto Continuità Didattica – 2° lingua Curriculare
Destinatari: Alunni delle classi 5 della scuola
primaria
Tempi di attuazione: Gennaio 2015
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Docenti di lingua tedesca, francese e spagnola
incontreranno gli alunni delle classi quinte del
Comprensivo 2 per dare loro informazioni utili alla scelta della seconda lingua
curriculare da scegliere all’atto dell’iscrizione alla classe 1°della secondaria di 1°
grado
FINALITA’
- Rendere consapevoli il più possibile gli alunni rispetto alla scelta della 2 lingua
straniera;
- Delineamento di aspetti linguistico/culturali dei differenti paesi ;
- Avvicinamento e conoscenza della diverse L2
ATTIVITA’
Al pomeriggio prestabilito gli insegnanti di L2 si alterneranno nelle varie classi
coinvolgendo gli alunni in attività di parlato, ascolto, scritto e cantato nella loro lingua
di competenza.
RISORSE INTERNE
Docenti di lingua 2 della Scuola Secondaria.
RISORSE ESTERNE
Nessuna
VERIFICA FINALE
Ogni alunno riceverà un questionario di gradimento da compilare in maniera anonima
che verrà riconsegnato al referente di progetto che ne farà un breve sunto .
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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Progetto Madrelingua Tedesco
Destinatari
Gli alunni delle classi prime, seconde e terze dei corsi di tedesco ( C,F )
della scuola secondaria.
Tempi di attuazione
Marzo/Aprile 2015
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Tutti gli alunni delle classi sopraindicate avranno la possibilità di
partecipare ad un laboratorio linguistico educativo - interattivo di
potenziamento della lingua tedesca. L’attività sarà condotta
dall’insegnante di classe in compresenza con un insegnante di
madrelingua tedesca esperto e qualificato. Le lezioni si
svolgeranno negli ambienti della scuola che si riterranno più
idonei ( aula scolastica, aula Magna, aula LIM, …), una volta alla
settimana per un totale di sei ore per classe.
FINALITA’
Tale attività avrà come obiettivo lo sviluppo delle abilità audio-orali comunicative
finalizzato al raggiungimento di una consapevolezza linguistica e socioculturale, il
rafforzamento della motivazione allo studio della lingua tedesca, l’acquisizione di
contenuti culturali relativi al mondo tedesco, il miglioramento del comportamento
attraverso il coinvolgimento attivo ( sicurezza di sé, autostima, socializzazione,
rispetto per culture diverse).
ATTIVITA’
Le lezioni si svolgeranno interamente in lingua tedesca. Dopo una prima fase di
presentazione reciproca, verranno sviluppati gli argomenti concordati con l’esperto ,
attinenti al programma svolto o da svolgere e alla fascia di età, attraverso attività
varie: drammatizzazione di dialoghi, interviste, resoconti di avvenimenti,… Gli alunni
lavoreranno a coppie o a piccoli gruppi e saranno sempre seguiti e guidati dagli
insegnanti.
RISORSE INTERNE
Docente di lingua tedesca della scuola secondaria.
RISORSE ESTERNE
Esperto di madrelingua tedesca assunto attraverso bando.
VERIFICA FINALE
A conclusione del laboratorio ogni coppia o gruppo esporrà in tedesco davanti alla
classe quanto realizzato.
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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Progetto Soggiorno linguistico in paese di lingua tedesca
Destinatari:
Classi 2C e 2F Scuola Media “A. Serena”
Tempi di attuazione: Maggio 2015
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il progetto, rivolto ad alunni che studiano la lingua tedesca, darà a questi l’opportunità
di vivere un’esperienza di 6 giorni (5 notti) in una pensione riservata a loro e agli
insegnanti-accompagnatori con trattamento di pensione completa alloggiati in camere
da 2 – 4 letti.
Il corso di tedesco (16 unità) e le attività del pomeriggio e della sera verranno svolte
da esperti animatori di madrelingua tedesca. Una ottima occasione per approfondire la
socializzazione e imparare la lingua divertendosi.
Il viaggio si effettua con autocorriera.
FINALITA’
- offrire agli alunni la possibilità di unire lo studio della lingua tedesca ad una intensa
esperienza di gruppo;
- scoprire una nuova cultura con esperienze dal vivo;
- offrire l’opportunità per consolidare e ampliare le proprie conoscenze linguistiche in
modo naturale e divertente;
- stimolare e applicare tutte e quattro le abilità d’apprendimento.
ATTIVITA’
Al mattino lezione di lingua tedesca.
Al pomeriggio attività ludico- ricreative:




Sport,
Visita alle citta di Rattenberg e di Innsbruk (centro storico, Zoo Alpine)
Piscina Wave
Quiz o caccia al tesoro,
RISORSE INTERNE
Docenti Scuola Secondaria.
RISORSE ESTERNE
Docenti e animatori forniti dall’ Agenzia IN & AUT Jugendreisen Tirol/Austria
VERIFICA FINALE
Ogni alunno riceverà un attestato che certifica la sua partecipazione al corso di
tedesco.
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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Progetto Madrelingua Francese
Destinatari
Gli alunni delle classi seconde e terze dei corsi
di francese ( A,B,D ) della scuola secondaria “A. Serena”.
Tempi di attuazione febbraio/ marzo 2015
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Tutti gli alunni delle classi sopraindicate avranno la
possibilità di partecipare ad un laboratorio linguistico educativo - interattivo di
potenziamento della lingua francese. L’attività sarà condotta dall’insegnante di classe
in compresenza con un insegnante di madrelingua francese esperto e qualificato. Le
lezioni si svolgeranno negli ambienti della scuola che si riterranno più idonei ( aula
scolastica, aula Magna, aula LIM, …), una volta alla settimana per un totale di sei ore
per classe.
FINALITA’
Tale attività avrà come obiettivo lo sviluppo delle abilità audio-orali comunicative
finalizzato al raggiungimento di una consapevolezza linguistica e socioculturale, il
rafforzamento della motivazione allo studio della lingua francese, l’acquisizione di
contenuti culturali relativi al mondo francofone, il miglioramento del comportamento
attraverso il coinvolgimento attivo ( sicurezza di sé, autostima, socializzazione,
rispetto per culture diverse).
ATTIVITA’
Le lezioni si svolgeranno interamente in lingua francese. Dopo una prima fase di
presentazione reciproca, verranno sviluppati gli argomenti concordati con l’esperto ,
attinenti al programma svolto o da svolgere e alla fascia di età, attraverso attività
varie: drammatizzazione di dialoghi, interviste, resoconti di avvenimenti,… Gli alunni
lavoreranno a coppie o a piccoli gruppi e saranno sempre seguiti e guidati dagli
insegnanti.
RISORSE INTERNE
Docente di lingua francese della scuola secondaria.
RISORSE ESTERNE
Esperto di madrelingua francese.
VERIFICA FINALE
A conclusione del laboratorio ogni coppia o gruppo esporrà in francese davanti alla
classe quanto realizzato.
POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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POF 2014-2015 Procedimento a cura del gruppo POF dell’Istituto
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