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Ranica, in vendita cascina Peracchi Consiglio diviso
Ranica, in vendita cascina Peracchi Consiglio diviso Il vicesindaco: spazi inutilizzati, con il ricavato realizzeremo uno spazio per la prima infanzia Opposizioni contrarie: non è il periodo giusto A Ranica ENRICO VITALI Nel corso dei lavori per l’approvazione del bilancio di previsione 2011 a Ranica è stata molto discussa e approvata la proposta di alienazione della cascina Peracchi, di proprietà comunale, attigua al centro diurno per anziani. Si tratta di una cascina trecentesca, frutto di un lascito di don Giovan Battista Gavazzeni all’ente morale Sant’Antonio per scopi sociali. L’edificio venne ceduto dall’ente morale, istituito nel 1907 e trasformato in fondazione, al Comune nel 1988, poiché non disponeva di risorse finanziarie per la ristrutturazione. L’amministrazione ha deciso di retrocedere l’immobile a causa degli elevati costi di ristrutturazione e mantenimento, e in codecisione con la fondazione Sant’Antonio, ha sciolto il vincolo dell’utilizzo a scopo sociale. Due milioni in banca «Siamo del tutto contrari alla vendita della cascina Peracchi – dichiara Giovanni Bertino, capo- gruppo del Pdl all’opposizione – innanzitutto per la valenza sociale e di memoria che la cascina ricopre, ma anche perché non è un gran progetto quello di vendere in un periodo di forte crisi edilizia, il rischio di svendita è altissimo». Decisa la risposta del vicesin- Edificio trecentesco, lascito di don Giovan Battista Gavazzeni daco Fulvio Pellegrini: «La cascina Peracchi, pur con la sua indubitabile valenza affettiva, è inutilizzata. I costi sono troppo grandi rispetto all’utilizzo e quindi, insieme alla Fondazione Sant’Antonio abbiamo deciso di vendere. Con il ricavato (circa 280.000 euro), realizzeremo uno spazio di prima infanzia che ora manca nell’economia sociale del paese ». Due milioni di euro di avanzo, che oltre a permettere al Comu- ne di rimanere nel patto di stabilità, ha consentito di realizzare un bilancio di previsione 2011 con l’incremento della dotazione di alcuni servizi quali sociale, cultura e sport rispetto al bilancio dell’anno passato. «Siamo soddisfatti del lavoro svolto – ha spiegato al Consiglio comunale Giacomo Saccomandi, assessore al Bilancio – anche perché abbiamo centrato l’obiettivo: non aumentare nessuna tassa e nessun tributo. Il contraltare è però l’impossibilità di effettuare nuovi investimenti a causa delle regole del patto. Il Comune, che con gli appalti pubblici potrebbe fungere da importante volano economico, è costretto a lasciare gran parte dei suoi fondi, bloccati, in Banca d’Italia, arrestando di fatto la possibilità di programmare i lavori». Il capitolo manutenzioni Uguale il giudizio di Giovanni Bertino e Giovanni Rotini, rispettivamente capogruppo dei gruppi di opposizone del Pdl e della Lega Nord: «Bisogna smetterla di lamentarsi del patto di La cascina Peracchi di Ranica FOTO BEDOLIS stabilità, dalla previsione di bilancio per il 2011 si evince che non ci sarà alcun effettivo miglioramento nella vita dei ranichesi». Le voci di spesa più consistenti sono quelle riguardanti le manutenzioni: 350 mila euro per la manutenzione straordinaria degli edifici scolastici, 213 mila di manutenzione strade ed infine 170 mila di manutenzione al patrimonio comunale, per un totale di spese di investimento, comprese le voci più esigue, pari a 1 milione e 284 mila euro. Poche sorprese per il programma delle opere pubbliche. «Le ovvie ristrettezze finanziarie – dice Marco Cassin, assessore alla Pianificazione e Sviluppo territoriale –, non ci consentono grandi voli pindarici, la previsione trienna- le verterà soprattutto su un ammodernamento e manutenzione di quanto già in possesso del Comune, e quindi una valorizzazione dello stesso». Nel 2011 opere per 830 mila euro Nel 2011 verranno spesi circa 830 mila euro tra manutenzione stradale e delle scuole dell’infanzia e secondaria, nonché il completamento dello spazio di prima infanzia nell centro civico, per il biennio 2012-2013 gli investimenti programmati saranno invece destinati alla ristrutturazione delle scuole in piazza Europa (700 mila euro) e al collegamento tra la pista ciclabile della comunità montana e il parco di via Conciliazione (475 mila euro). ■ ©RIPRODUZIONE RISERVATA