Comments
Transcript
Tanzania: la patria del cotone Naturaline
verde. La rivista Coop per il bio e la sostenibilità. LA RIVISTA PER IL BIO E LA SOSTENIBILITÀ NO 02 Tanzania : la patria del cotone Naturaline Quattro chiacchiere con Martin Rohner, direttore di Ma x Havelaar 48 - coop verde 1/11 1/11 coop verde - 1 EDITORIALE IMPRESSUM Editore: COOP Edizione quadrimestrale Tiratura: 1 200 000 Indirizzo di redazione: Verde Casella postale 8032 Zurigo [email protected] Ricette e altre informazioni: www.coop.ch/verde Domande inerenti a Coop: 0848 888 444 www.coop.ch Responsabile progetto: COOP Jürg Peritz Christian Waffenschmidt Responsabile realizzazione: Oliver Suter Agentur Paroli AG, Zurigo Responsabile creazione: Daniel Krieg e Uwe Schlupp KSB Werbeagentur AG, Zurigo Concept, Caporedazione: Agenzia Paroli AG Lüchinger Publishing Birgitta Willmann Collaboratori di redazione: Martina Bortolani Christoph Doswald Dominik Flammer Christina Gubler Kaspar Meuli Grafica, Art Direction: Simone Fennel Per il ritorno dei delfini fluviali. Con la carta di credito Verdecard date il vostro contributo affinché gli ultimi delfini del fiume Mekong non scompaiano del tutto. Fornite il vostro sostegno al progetto sostenibile in Cambogia realizzato dal WWF. Tutte le informazioni si trovano su www.coop.ch/verdecard-delfino Cari lettori, nel 1993 su «Textil-Revue» lessi un articolo su un progetto di cotone biologico in India patrocinato dalla ditta Remei AG di Rotkreuz. Sin da allora nutrivo un vivo interesse per temi come il commercio equo-solidale e l’ecologia nella produzione tessile. Senza indugi decisi di incontrare Patrick Hohmann, titolare della Remei. Hohmann fu all’inizio molto scettico: non riusciva a capire come un’azienda così grande come Coop potesse essere interessata alla sostenibilità, alla coltivazione biologica e al commercio equo-solidale. Oggi il pioniere del cotone biologico ha finalmente messo da parte ogni remora. Negli ultimi 16 anni Coop e Remei hanno fatto molta strada insieme. Abbiamo creato la fondazione BioRe, che oggi sostiene e promuove migliaia di contadini bio in India e in Tanzania. I prodotti da loro realizzati sono a disposizione dei clienti negli scaffali dei negozi come capi d’abbigliamento moderni e delicati sulla pelle. Con Naturaline, Coop è diventato il più grande rivenditore di tessili in cotone biologico. Con questo impegno vogliamo assumerci le nostre responsabilità sociali nei confronti dei produttori. Ci adoperiamo affinché i contadini siano adeguatamente remunerati, i loro figli possano ricevere un’istruzione e usufruire di assistenza medica. Ma la cosa più importante è che, grazie al nostro aiuto, i contadini apprendono l’autosostentamento. Leggete il nostro articolo sulla vita di Robert Ngoko in Tanzania, che grazie a BioRe ha imparato a coltivare il cotone biologico. Organizzazione: Tanja Hollenstein Trixie Rauchfuss In veste di principale rivenditore al dettaglio sappiamo di essere un importante punto di riferimento per i nostri clienti e di influire anche sulle loro abitudini di acquisto. Ci assumiamo questa responsabilità attraverso un ricco assortimento di articoli prodotti biologicamente, nel rispetto degli animali e di criteri etico-sociali. Il nostro è un approccio a tutto campo che interessa la coltivazione biologica, l’economia di montagna fino alla salvaguardia di mari e foreste. Sono felice che la richiesta di questi prodotti cresca in continuazione e dia ai nostri clienti la certezza di fare una spesa giusta, senza far torto a nessuno, ambiente o persone che siano. Produzione: Detail AG, Zürich Vi auguro una primavera nel segno della sostenibilità. Redazione foto: Mel Sinha Realizzazione: Christiane Gothuey Stampa: Swissprinters AG, CH-4800 Zofingen Cordiali saluti Jürg Peritz Responsabile bil marketing k ti e acquisti Coop 2 - coop verde 1/11 Foto: Gian Marco Castelberg 2/11 coop verde - 3 INDICE ▶ 03 03 06 15 27 30 46 EDITORIALE IMPRESSUM A TAVOLA RUBRICA NUMERI FORUM IL MIO MONDO 08 16 22 31 32 36 40 ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ASPARAGI BIO OSPITI A CASA DI … COTONE BIO PILLOLE Viaggio nel Markgräflerland da Meinrad e Philipp Lang. Anna Pearson, cuoca per passione. L’attività di Remei e di Coop in Tanzania a sostegno dei contadini. Come far quadrare i conti dell’ecobilancio. GIARDIINTERVISTA MODA La collezione NAGGIO BIO Martin Rohner, I consigli dell’esperto Hans Grob. ▶ direttore di Max Havelaar, sul commercio equo-solidale. ▶ ▶ Naturaline estate ti mette le ali. È possibile abbonarsi gratuitamente a Verde sul sito www.coop.ch/verde o per mail all’indirizzo [email protected] 2 0 16 08 36 ▶ www.coop.ch/verde FOTO DI COPERTINA: H. R. Rohrer A ARAGUS OFFICINALIS ASP Asparago sparago verde La rivista Verde è stampata su carta svizzera certificata FSC. L’elevata percentuale di carta riciclata ottenuta da raccolta differenziata regionale e da legno proveniente da foreste gestite secondo i principi dell’economia forestale sostenibile concorrono alla tutela ambientale. La ricetta degli asparagi bianchi con vinaigrette alle erbe aromatiche è disponibile sul sito www.coop.ch/verde RICETTA 2/11 coop verde - 5 CURA A BASE DI SUCCHI Coop Naturaplan Limoni bio** Carote bio** Pomodori bio** Mele bio** Fragole bio** Cetrioli bio** Cocktail di verdure bio, 50 cl 2.10 Succo di pompelmo rosa*, 7,5 dl 4.10 Schorle di pere e cassis, 50 cl 1.50 Coop Naturaplan Succo di pompelmo 1 l 3.50 Coop Naturaplan Succo di pera bio 1 l 2.30 A TAVOLA CURA A BASE DI CEREALI MACINATI Coop Naturaplan Pane ai cereali al lievito naturale bio*, 500 g 3.50 Cracker di farro bio, 3 x 41,7 g 2.40 Powermix bio*, 130 g 2.95 Semi di lino bio, 400 g 2.50 Fiocchi di soia bio*, 400 g 3.30 Grano saraceno bio sbucciato*, 500 g 2.90 Amaranto bio sbucciato*, 400 g 3.30 Coop Naturaplan Succo d’uva bio 1 l 3.20 6 - coop verde 2/11 * in vendita nei grandi supermercati ** al prezzo del giorno Coop Naturaplan Succo d’arance sanguigne bio Betty Bossi* 7,5 dl 3.70 Coop Naturaplan Succo di pompelmo rosa Betty Bossi* 7,5 dl 4.10 Coop Naturaplan Crusca di frumento bio* 230 g 1.00 Coop Naturaplan Fiocchi d’avena integrali bio* 500 g 1.20 Coop Naturaplan Jogurt bifidus bio ai cereali* 4 x 125 g 3.20 Coop Naturaplan Grissini al sesamo e ai semi di papavero bio* 180 g 4.50 Coop Naturaplan Pane ai semi di girasole bio 500 g 3.60 Food stills: H.R. Rohrer 2/11 coop verde - 7 Asparagi bio CUCINA Oltre al vino, i Lang coltivano da tempo un’altra tradizione: gli asparagi. Solo da alcuni anni però si sono dati anche alla coltivazione di turioni biologici in gran stile. Testo na volta i nobili turioni del Markgräflerland badese ccrescevano tra i vitigni. I tempi sono cambiat cambiati e oggi i filari di viti sulle colline del l’u a ridosso dell’altro, così vicini da Tuniberg crescono l’uno non lasciar spazio ad altro. Per questo oggi la maggior parte delle coltivazioni di asparagi si sono spostate più a valle. Oltre alla posizione, anche la loro importanza è cambiata: «Un tempo coltivare asparagi era un’attività accessoria», spiega Meinrad Lang accarezzandosi il baffo brizzolato, «un contadino piantava gli asparagi su mezzo ettaro di terreno al massimo.» Meinrad Lang, viticoltore e coltivatore di asparagi, parla con cognizione di causa: coltivare asparagi nella sua famiglia è una tradizione che Foto NEI PERIODI DI LAVORO PIÙ FRENETICO OCCORRE COORDINARE CIRCA QUARANTA ADDETTI ALLA RACCOLTA. Asparagi g appena colti. 8 - coop verde 1/11 si tramanda di generazione in generazione. Anche se solo da qualche anno la si pratica in gran stile. Oggi Meinrad Lang e sua moglie Alexandra coltivano asparagi convenzionali su venti ettari di terreno; la fattoria bio del figlio Philipp è invece di dieci ettari. La decisione di coltivare anche asparagi biologici risale ad un secondo tempo. «Fino a pochi anni fa», rammenta Lang, «nemmeno gli acquirenti bio più incalliti chiedevano asparagi biologici.» Erano più importanti altre caratteristiche come colore e spessore del turione. I tedeschi per esempio amano gli asparagi sottili, color avorio e privi di qualsiasi 2/11 coop verde - 9 Asparagi bio Meinrad Lang: coltivatore di asparagi bio del Baden. CUCINA Le timide punte colorate spuntano dal terreno. Raccoglitrice g di asparagi p g p poco prima della pausa pranzo. Le piante di asparago restano sul campo. 10 - coop verde 2/11 Markgräflerland: un territorio ad alta vocazione vinicola. 2/11 coop verde - 11 Asparagi bio Alexandra Lang: g responsabile per la vendita nella fattoria. colorazione. Per tanto tempo quella degli asparagi verdi è stata una varietà sconosciuta ai più. La vicinanza geografica della Svizzera all’Italia, dove la coltivazione dell’asparago verde è molto più diffusa, ne ha favorito la diffusione anche nel nostro paese. Gli svizzeri perferiscono gli asparagi bianchi dal turione un po’ più spesso e punte dalle tipiche sfumature violacee, risultato dell’esposizione al sole. Per i francesi questa caratteristica è indice di qualità. Quando lo scorso anno la gestione della fattoria biologica di Munzingen è passata in mano al figlio Philipp, FINO A POCHI ANNI FA NEMMENO GLI ACQUIRENTI BIO PIÙ INCALLITI CHIEDEVANO ASPARAGI BIOLOGICI. lui ha deciso di coltivare asparagi biologici. La produzione di asparagi convenzionali deve essere rigorosamente separata da quella biologica. Anche gli asparagi bio ora sono all’altezza dei severi requisiti di qualità. Produrli richiede però un processo lungo e laborioso. «Nella coltivazione di asparagi biologici abbiamo dovuto imparare e sperimentare molto a nostre spese», spiega Philipp. Ci sono voluti due anni per raccogliere i primi asparagi dalle giovani piantine e 12 - coop verde 2/11 Gli asparagi g bio del Markgräflerg land confezionati in mazzetti. per ottenere terrapieni lavorati meccanicamente abbastanza alti da permettere ai turioni di crescere completamente interrati. Sotto terra, infatti, gli asparagi non producono clorofilla e restano bianchi. Un processo che si è sviluppato solo verso la fine del XIX secolo. Lo stesso periodo nel quale in Europa andava di moda anche la cicoria belga o cicoria bianca cresciuta al buio. Durante la stagione dell’asparago, che va dagli inizi di aprile e – se l’annata è buona – fino alla notte di San Giovanni, nella seconda metà di giugno, il lavoro in azienda è frenetico. Nei periodi di punta occorre coordinare 40 aiutanti responsabili della raccolta. A maggio la giornata lavorativa inizia la mattina all’alba. Per prima cosa bisogna stendere le pellicole sui lunghi terrapieni: servono a proteggere le punte dal sole, i terrapieni da piogge eccessive e ad assicurare agli asparagi tutto il calore necessario. Per estrarre dal terreno i turioni si usa una speciale pinza. È un lavoro di estrema precisione durante il quale non bisogna danneggiare le numerose punte interrate. Si raccolgono solo quegli asparagi le cui punte sono già spuntate in superficie. Un buon raccoglitore è in grado di estrarre fino a 15 kg di asparagi all’ora. Come è stato provato da alcuni reperti rinvenuti lungo il Reno e il Danubio, assieme al vino i Romani introdussero oltralpe anche gli asparagi. Esistono svariati paralleli tra la coltivazione di vino biologico e quella di asparagi, specialmente per quel che riguarda il lavoro ma- Collaboratore addetto al controllo qualità. nuale, anche se nuovi metodi lo hanno reso meno faticoso di un tempo. L’aiuto dell’Istituto di ricerche dell’agricoltura biologica (FiBL) di Frick è stato determinante per i coltivatori di asparagi. Dagli svizzeri, Philipp Lang ha ereditato anche uno speciale metodo per la lotta alla mosca grigia che sta mettendo per la prima volta alla prova su una nuova asparagiaia del Tuniberg. Tutto attorno al campo sono state tese reti alte SONO STATI I ROMANI AD INTRODURRE OLTRALPE GLI ASPARAGI, ASSIME AL VINO. un metro. Si tratta di un metodo semplice usato in agricoltura biologica anche per proteggere le piante di cavoli o di carote. Poiché le mosche grigie volano molto basse e riescono a riconoscere i germogli verdi dell’asparago solo quando sono raso terra, restano intrappolate tra le reti. Le reti impediscono che la mosca grigia deponga le uova sui giovani germogli e che i bachi li danneggino irreparabilmente. Solo grazie a questi metodi è stato possibile promuovere la coltivazione di asparagi biologici. Anche per questa primavera Philipp Lang e la sua squadra stimano che la raccolta di asparagi bio sarà di ca. 30 tonnellate. Dopo la CUCINA Gli asparagi p g sono divisi in base al peso. raccolta i turioni sono messi su un trasportatore e suddivisi per grandezza, spessore e colore per poi essere confezionati e spediti il giorno stesso nella vicina Basilea. Alexandra, la madre di Philipp, ne tiene da parte qualche dozzina di chili per venderli in fattoria e soprattutto per il consumo personale. Durante la stagione, infatti, i gustosi ortaggi sono apprezzati anche dagli stessi coltivatori che li gustano quasi ogni giorno nella classica versione con salsa olandese, o in quella meno classica – e più tipica del Markgräflerland – con il cosiddetto «Chratzete», una frittella sbriciolata in padella, molto simile al Kaiserschmarrn austriaco condita solo con sale invece di zucchero. Questa specialità locale accompagna asparagi e vino, entrambi di produzione propria. Ed è proprio al vino al quale, finita la stagione degli asparagi, i Lang torneranno a dedicarsi. Attività che li terrà impegnati per il resto dell’estate fino ad autunno inoltrato, quando, nel prossimo aprile, la primavera entrerà di nuovo in cucina in punta di … asparagi. _ ASPARAGI BIO DA COOP: Oltre che con i coltivatori di asparagi del Markgräflerland , Coop collabora anche con esperti coltivatori bio di altre regioni d’Europa. Gli asparagi bianchi del Danubio , ad esempio, provengono dall’Ungheria e dalla Slovacchia. Coop acquista gli asparagi verdi bio da Granada , nel sud della Spagna. Tutti gli asparagi Naturaplan sono coltivati secondo le rigide direttive Bio Suisse . 2/11 coop verde - 13 CUCINA Asparagi bio Rubrica INTERVISTA Per q quale ragione g c’è voluto così tanto tempo p perché p l’onda del biologico g investisse anche la coltivazione di asparagi? p g Rispetto p ad esempio p alle carote, gli g asparagi p g sono un ortaggio gg p più elitario e anche leggermente gg p più costoso. Per questo q c’è voluto un p po’ di tempo p perché venisse accettato da un’ampia p p fetta di clienti. In più p l’asparago p g è una coltura p perenne; il che signifi g ca più p complessa p per p l’agricoltura g biologica g rispetto p alle varietà di ortaggi gg annuali. Piccanti verità. Testo ASPARAGO BIANCO lat.: Asparagus officinalis Più diffuso in Europa centrale, ha un gusto delicato e cresce interrato. ASPARAGO VIOLA Esistono anche asparagi p g biologici g svizzeri? No, in Svizzera si coltivano prevalentemente p asparagi p g verdi, anch’essi in p piccole quantità. Gli asparagi q p g verdi sono p più difficili da coltivare in regime g biologico. g Negli g asparagi p g verdi è abbastanza difficile estirpare p le erbacce senza ricorrere ad erbicidi. Quali sono i p principali p ostacoli nella conversione della coltivazione di asparagi p g dal convenzionale al biologico? g Le principali p p difficoltà possono p essere rappresentate pp dalla mosca ggrigia g nelle ggiovani p piantagioni. g Stiamo ancora sperimentando p metodi efficaci p per sconfiggere gg q questo p parassita. Abbiamo ad esempio p recintato le p piantagioni g con reti che servono a tenere lontano anche i conigli, g responsabili p di ingenti g danni alle giovani g piantine. p lat.: Asparagus officinalis violet Apprezzato in Francia, dal gusto intenso, le punte penetrano la superficie del terreno. ASPARAGO SELVATICO lat.: Asparagus acutifolius Cresce in maniera spontanea nell’area mediterranea, ha un sapore speziatoaromatico. Tutte le varietà di asparagi p g sono adatte alla coltivazione biologica g o esistono varietà speciali p più p resistenti? Tutte le varietà convenzionali si p prestano anche alla coltivazione biologica. g Lei effettua sperimentazioni p con asparagi p g bio soprattutto p in Germania. Come mai? Il territorio badese meridionale è una regione g fortemente vocata alla coltivazione di asparagi. p g Lì sono p presenti tutti i p problemi tipici p delle colture di asparagi. p g In Svizzera le aree sono molto isolate e in alcune di qqueste molti p problemi non si presentano affatto. La Germania è p p poi il p principale p p produttore di asparagi p g europeo, p un primato p che le ha p permesso di maturare molte esperienze p sul campo. p Martin Lichtenhahn è consulente per la coltivazione di ortaggi biologica al FiBL (Istituto di ricerche dell’agricoltura biologica) a Frick in Argovia. MINIASPARAGI lat.: Asparagus officinalis Cresce in Asia, ha un sapore delicato e speziato. p ASPARAGO VERDE lat.: Asparagus officinalis Coltivato sopra la terra, ha un gusto intenso. 14 - coop verde 2/11 Foto: Ona Pinkus Illustrazioni: Emma Dibben CUCINA «Aggiungere una presa di pepe» o «insaporire il con (finto) pepe di Tasmania. Persino alcuni tra gli chef più piatto con sale e pepe» non sono solo le espressioni più blasonati sembrano ignorare la versatilità del pepe (vero o ricorrenti dei ricettari ma anche quelle in assoluto più im- falso che sia) o non ritengono i propri commensali abbaprecise. E non mi riferisco al sale; ormai anche i libri di stanza acculturati da poterlo apprezzare. cucina hanno imparato a specificarne di volta in volta il Ma torniamo al ristorante: su nostra insistenza il tipo: sale nero dell’Himalaya, sale marino grigio della cameriere ci porta uno di quei macinapepe trasparenti Bretagna o sale giallo al vino passito e via discorrendo. tanto alla moda con la classica miscela di pepe nero e pepe Il problema nei ricettari è il bianco e con l’aggiunta di pepe! Pare che ne esistano solo grani di «piment» e del predue varietà: il bianco e il nero. sunto pepe rosa, che in realtà Quando cucino con si chiama «baie rose». E che Gérard, il pepe è uno dei tutto è tranne che pepe, ma nostri argomenti di discusuna bacca piccante, esatsione preferiti. Tutti e due tamente come il «piment» – ne andiamo pazzi. Nella nosin corretto francese «quatre tra top list ci sono il pepe épices» – (anche lui un finto Voatsiperifery, una varietà pepe), scoperto mezzo secolo speziata e selvatica del Madafa in Giamaica da Colombo e gascar o il pepe bianco Kamda lui stesso così erroneamenpot della Cambogia. E tante te chiamato. Ricordate che il altre varietà delle quali ci «piment» non dovrebbe mai siamo da tempo dimenticati andare in una miscela di pepi: come il pepe lungo o il pepe la nota dominante di chiodi cubebe che le nostre trisdi garofano e di noce moscata nonne usavano per cucinare tende ad offuscare il sapore di prima che la rivoluzione qualsiasi altro pepe. Chiariaindustriale dei generi alimenmoci: non ho niente contro tari del XX secolo le relegasse queste spezie piccanti. Come nel dimenticatoio: varietà di il pepe di Szechuan o del PEPE VOATSIPERIFERY, PENJA E KAMPOT pepe tradizionali e versatili, Giappone appartengono alle di recente riscoperte da negozi gourmet e intenditori. varietà di «finto» pepe e, in virtù delle loro caratteristiche Poco tempo fa dovetti quasi trattenere a forza organolettiche uniche, occupano un posto d’onore in Gérard quando un cameriere portò in tavola un portapepe cucina. Non c’è dubbio. Esigo solo una cosa: che le si utilizzi con dentro una polvere bianca maleodorante già macinata. come Dio comanda! Evitando cioè di mischiare il pepe Apriti cielo! Fortuna che nelle pizzerie almeno questa vero con quello finto. cattiva abitudine sta scomparendo a favore di un più Per usare una metafora di Gérard: «È come se nello dignitoso macinapepe. Come tutte le spezie, infatti, anche stesso bicchiere mi versassero tanti vini diversi, di diversa il pepe è più buono se macinato fresco. Lo sanno tutti. provenienza e di differenti annate.» _ Anche i ristoranti più mediocri. Peccato che il cuoco di quel locale non abbia mai provato le capesante con mango Per saperne di più sul vero e finto pepe potete consultare la di Gérard condite con una spruzzata di pepe bianco Penja pagina www.coop.ch/verde. Per domande potete scrivere del Camerun. O il suo branzino su carpaccio di barbabietola direttamente al nostro columnist: [email protected] Illustrazione: Eduardo Recife 2/11 coop verde - 15 Cuoca per passione CUCINA Torta alle pere, un dessert complicato. OSPITI A CASA DI ANNA PEARSON Testo Foto Carciofi a bagno con limone per impedire che anneriscano. Da designer ad aspirante cuoca Slow Food il passo è breve. La zurighese Anna Pearson ha scoperto una grande passione: quella per la cucina italiana e per l’arte dell’accoglienza. I suoi appuntamenti si chiamano «a tavola!» e sono ormai un cult. Branzino bio di allevamento. Mise en place rustica. Ricettari e scatolette sono l’orgoglio della sua collezione. Limone spremuto a mano. Anna Pearson, cuoca per passione. 16 - coop verde 2/11 Provate ad immaginare Heidi nei panni di una cuoca. Sarebbe più o meno così: magliettina a righe, guance rubiconde e occhi solari. Praticamente l’esatta copia di Anna Pearson ai fornelli. Anna ha appena sfornato il branzino al cartoccio. Il calore del forno le ha reso le guance ancor più rubiconde. Ai fornelli la giovane cuoca amatoriale ha mani di fata. Due anni fa, stanca della monotonia di uno sterile atelier, la giovane laureata in design decide di mettere da parte il MAC per indossare un grembiule macchiato di sugo e cimentarsi ai fornelli. Chiude il computer e apre i libri di cucina. Inizia a leggere, annotare e archiviare centinaia di ricette. La decisione di dedicarsi alla cucina risale al periodo in cui si trasferì in Ticino, nelle Centovalli per la precisione, dove a Cavigliano, nel ristorante «Ponte dei Cavalli» della zia, apprese i primi rudimenti del mestiere. Trascorreva tutto il giorno in cucina, la sera preparava il servizio per poi rinchiudersi in camera con i suoi libri di 2/11 coop verde - 17 Cuoca per passione CUCINA Un indispensabile pelapatate. Giovani e teneri carciofi. Ricette bio Appetitosi snack per l’aperitivo. per 4 persone Carpaccio di manzo con radicchio, pinoli e parmigiano Una ricca selezione di aperitivi. L’allegra tavolata. Mise en place pronta per il dessert. 240 g DI FILETTO DI MANZO OLIO D’OLIVA 1 LIMONE succo SALE MARINO* PEPE 1 PICCOLO RADICCHIO ROSSO DI TREVISO* 50 g DI PINOLI leggermente tostati PARMIGIANO un pezzo Le padrone di casa: le sorelle Pearson. cucina. «Non avevo altri diversivi. Fu allora che capii una cosa: il mio cuore batteva per la cucina italiana», racconta la ragazza snocciolando tre dei suoi idoli: Marcella Hazan, l’incontrastata autrice di ricettari di cucina italiana, Giorgio Locatelli, stella creativa della cucina italiana, e Rose Gray, gran dama della gastronomia londinese e cofondatrice del celebre River Café di Londra. Tre personaggi famosi per la loro cucina tradizionale e puramente italiana declinata anche nella 18 - coop verde 2/11 versione da gourmet metropolitani. Proprio come piace a Pearson. «Con un cibo semplice e schietto, senza tanti artifici», spiega Anna. Quel che serve è l’amore per una materia prima di qualità e il tempo necessario a preparare il piatto. Anna Pearson vive per questo modo di «fare cucina». Non a caso è socia di Slow Food Svizzera di lunga data. Con gesti rapidi e disinvolti Anna prepara il dessert strato per strato: torta di pere con gelato alla vaniglia, un dolce a base di pasta frolla, pan di spagna e farcia di pere. A più strati, proprio come la vita. Da un anno a questa parte Anna Pearson lavora nella brigata di cucina del ristorante «Italia» di Zurigo e parallelamente porta avanti la piccola associazione gastronomica «a tavola!», un appuntamento privato a cadenza mensile durante il quale la giovane cuoca prepara per dieci commensali – «meglio se mescolati a caso» – un menu a cinque portate per circa 65 franchi a persona. Il tutto avviene in un’atmosfera informale e di massimo relax. Vino e superalcolici sono a parte. In sottofondo le canzoni di Adriano Celentano, ovviamente comprese nel servizio, meticolosamente curato dall’affascinante Catherine, sorella di Anna. Quel raggio di sole sul volto le si allarga da guancia a guancia: «Di sicuro queste serate non mi faranno diventare ricca, ma felice sì. Molto.» _ Per accedere al sito di Anna Pearson cliccare: http://atavola.annasfinest.ch Rosolare il filetto a fuoco vivo. Lasciarlo raffreddare e tagliarlo a fette di 2 mm. Metterlo tra due strati di carta da forno e assottigliarlo con il batticarne. Disporre le fettine di carne su un piatto e irrorare con un filo di succo di limone e di olio d’oliva, salare e pepare. Tagliare il radicchio a striscioline sottili. Condire con succo di limone, olio d’oliva, sale e pepe. Distribuire l’insalata sulla carne e cospargere con i pinoli. A piacere cospargere con scaglie di parmigiano. Condire con un filo d’olio. Ideale con pane fresco. Preparazione ca. 20 min. * Non disponibile da Coop in qualità bio. 2/11 coop verde - 19 CUCINA Cuoca per passione Branzino con carciofi e patate arrosto al timo 4 BRANZINI da 400 – 500 g, pronte per essere cucinate 6 CARCIOFI** italiani 4 LIMONI 4 SPICCHI D’AGLIO sbucciati e spremuti OLIO D’OLIVA 2–3 RAMETTI DI TIMO SALE*, PEPE 2,5 dl DI VINO BIANCO secco PREZZEMOLO A FOGLIE LISCIE tritato SALE MARINO GROSSO* In una terrina con dell’acqua spremere 4 mezzi limoni. Mondare i carciofi e dimezzarli nel senso della lunghezza. Rimuovere la barba e metterli immediatamente a bagno nell’acqua e limone. Tagliarli a fettine sottili nel senso della lunghezza. Imbiondire l’aglio in olio d’oliva fino a quando profuma, toglierlo dalla padella. Unire i carciofi e il timo, salare e pepare. Spremere il succo di ½ limone. Lasciar evaporare per alcuni minuti e bagnare con 1–2 dl di vino. Continuare a cuocere fino a quando i carciofi sono morbidi ma ancora croccanti. Cospargere con prezzemolo e mettere da parte. Salare il pesce dentro e fuori, farcire l’interno con 2 fette di limone dimezzate e sistemarlo su 4 grandi pezzi di carta alluminio. Distribuirvi sopra i carciofi e bagnare con un sorso di vino. Formare dei cartocci, chiudere bene e sistemarli sulla placca del forno. Cuocere nella parte centrale del forno preriscaldato a 200 °C per 16 min. Servire il pesce con olio d’oliva, sale marino grosso e spicchi di limone. Ideale con patate arrosto al timo. Preparazione ca. 60 min. Torta alle pere con gelato alla vaniglia 8–10 pezzi 125 g DI BURRO ammorbidito 125 g DI ZUCCHERO 2 UOVA sbattute 1 STECCA DI VANIGLIA** semi raschiati 110 g DI FARINA 1 c. DI MAIZENA* 1 c.no DI LIEVITO IN POLVERE* Pan di spagna Rivestire uno stampo (26 cm di ø) con carta da forno e imburrare i bordi. Lavorare il burro con lo zucchero, le uova, i semi di vaniglia, la farina, la maizena e il lievito e ottenere un impasto. Mettere l’impasto nello stampo. Cuocere nella parte centrale del forno preriscaldato a 180 °C per 20 min. Togliere e lasciar raffreddare. Staccare dallo stampo. 20 - coop verde 2/11 * Non disponibile da Coop in qualità bio. 200 g DI FARINA 100 g DI ZUCCHERO 1 LIMONE la scorza finemente grattugiata 1 presa DI SALE* 150 g DI BURRO freddo, a piccoli cubetti 2 TUORLI Pasta frolla Impastare la farina con lo zucchero, la scorza di limone, il sale, il burro e i tuorli. Spianare 2/3 dell’impasto formando un disco delle dimensioni dello stampo (26 cm di ø) e sistemarlo sopra. Con il restante impasto formare un cordone di pasta e sistemarlo lungo il bordo dello stampo premendo bene. Mettere in frigo per 30 min. Appoggiare sulla pasta un disco di carta da forno e sistemarvi sopra alcuni legumi secchi per impedire che si gonfi. Cuocere nella parte centrale del forno preriscaldato a 180 °C per 15 min. Togliere e lasciar raffreddare. 1,3 kg DI PERE** sbucciate, tagliate a spicchi sottili 100 g DI UVA SULTANINA ammorbidita in 0,5 dl di vino dolce* 1 LIMONE succo 3 CHIODI DI GAROFANO 100 g DI ZUCCHERO UN PO’ DI CANNELLA IN POLVERE 50 g DI PINOLI Per coprire: 270 g DI PASTA SFOGLIA spianata, rotonda 1 TUORLO ZUCCHERO CRISTALLINO Ripieno di pere Mettere tutti gli ingredienti in una padella capiente, far sbollire per 20 min. Togliere le pere. Far restrinere il sugo fino a renderlo uno sciroppo. Togliere i chiodi di garofano e versare il succo sulle pere. Comporre Dividere il pan di spagna in due dischi (se necessario ridurrne le dimensioni) in modo che la metà inferiore entri nel fondo di pasta frolla. Distribuirvi il ripieno di pere con il succo e coprire con il secondo disco di pan di spagna. Allentare il bordo della forma. Bucherellare la pasta sfoglia spianata. Coprirvi la torta fino al fondo di pasta frolla quindi cospargere con zucchero cristallino. Cuocere nella parte inferiore del forno a 180 °C per 40 min. Dopo 30 min. completare la cottura selezionando il calore dalla parte inferiore del forno. Ideale con gelato alla vaniglia. Tempo di preparazione ca. 2 ore e 20 min. e 30 min. per raffreddarsi ** Disponibilità stagionale. «Le leggende e i miti sul mondo alpino li trovate sui libri, oppure potete gustarli con il nostro formaggio.» Il formaggio di montagna dei Grigioni prodotto da Daniela Capaul-Maissen della Val Lumnezia è solo uno dei tanti prodotti genuini selezionati e provenienti dalle montagne svizzere. All’acquisto di ogni prodotto viene versato un contributo al Padrinato Coop per le regioni di montagna, che si impegna a salvaguardare il nostro paesaggio montano e a migliorare le condizioni di vita dei contadini di montagna. Solo così si ha la certezza di acquistare un autentico prodotto di montagna da tramandare alle generazioni future. Per le nostre montagne. Per i nostri contadini. Cotone bio VITA IL MIRACOLO BIO DI SHINYANGA L’AZIENDA SVIZZERA BIORE PROMUOVE LA COLTIVAZIONE DI COTONE BIOLOGICO IN TANZANIA. SIAMO ANDATI A DARE UN’OCCHIATA DI PERSONA. Il distretto di Meatu nella savana africana. Testo Foto o Sulla T-shirt giallo sbiadito è stampata a caratteri cotone sulla piantagione. «È un lavoraccio», spiega il rossi la scritta «BioRe Tanzania». Sul corpo nerboruto di contadino facendo segno verso la schiena, «si resta tutto il Robert Ngoko la maglietta calza larga. Il coltivatore di cotone santo giorno chinati.» I fiocchi di cotone sono raccolti in ci ha invitato alla sua fattoria. Il caldo è soffocante e Robert grandi teli, trasportati al villaggio su carri trainati da buoi, Ngoko recupera in fretta un paio di sedie in plastica per pesati, pagati e infine portati all’impianto di sgranatura, gli ospiti e le piazza all’ombra di dove vengono privati della capsula PER OGNI CHILO DI COTONE, un albero di acacia ad ombrello dura, pressati in gigantesche balle ed BIORE PAGA AI CONTADINI IL indicando i tre grandi edifici che si esportati in tutto il mondo. 15% IN PIÙ RISPETTO AD trovano poco lontano. «Vivo qui Da dietro l’albero si senALTRI ACQUIRENTI. con le mie due mogli e i miei otto tono alcune risate. Un paio di rafigli», precisa Robert scacciando una gazzine stanno osservando incuriomosca dal naso con fare circospetto. A pochi metri i figli site i visitatori bianchi. Oggi hanno aiutato i Ngoko e ora piccoli giocano nella polvere, una giovane donna rimesta hanno fame. Sanno che durante la raccolta la classica una polenta di mais sul focolare della minuscola cucina e di razione di cibo composta da polenta di mais, patate dolci e tanto in tanto una capra annusa incuriosita gli estranei. fagioli è più sostanziosa del solito grazie all’aggiunta di Di fatto Ngoko non ha molto tempo per parlare con carne di capra o di pollo. Un vero banchetto al quale non noi. Nel vivo della raccolta del cotone ogni paio di braccia vogliono rinunciare. forti in più è un benedizione. È partito di buon ora con le Tra i 2500 contadini del distretto tanzaniano di mogli e gli aiutanti del vicinato per raccogliere le capsule di Meatu, situato a circa 150 km ad est del lago Vittoria, Robert 22 - coop verde 2/11 La faticosa operazione della raccolta nei teli. Fiocchi di cotone pronti per la raccolta. Il cotone in magazzino a fine giornata. 2/11 coop verde - 23 Cotone bio VITA Robert Ngoko, coltivatore di cotone di BioRe. Niranjan Pattni, manager generale di BioRe. Punto di raccolta davanti al grande capannone. La famiglia Ngoko al completo sul campo. Sobrio, il manzo africano. Un telo stracolmo di cotone. Lavoro stagionale: bracciante sul campo. Esther Mboyi: addetta alle pulizie nell’impianto di sgranatura. Trasporto dei pesanti sacchi di cotone. Bambini mentre giocano nel cotone immacolato. 24 - coop verde 2/11 2/11 coop verde - 25 VITA Cotone bio Ngoko è diventato una specie di celebrità. È stato uno dei Il centro di formazione di BioRe Tanzania si trova primi a coltivare per BioRe Tanzania cotone biologico, la in mezzo alla savana. Dista due ore da Shinyanga e si materia prima dalla quale si producono T-shirt, jeans, raggiunge percorrendo piste di ghiaia polverose e letti di abbigliamento per bambini o anche camice Coop Naturaline. fiumi prosciugati. Il direttore del centro di formazione è Oggi Robert Ngoko ha circa 42 anni, ci confessa dopo avere Niranjan Pattni; vive assieme alla moglie Priscilla nel fatto quattro lunghi calcoli ed è considerato per molti un centro di formazione e dirige l’azienda. Pattni, indiano modello di riferimento. nato a Zanzibar, è l’inquilino ideale per questo stabile: un «Quando nel 1996 iniziai a vendere il mio cotone uomo dolce e paziente e un ex manager dell’industria del a BioRe», racconta Robert Ngoko, «possedevo solo 50 acri tessile che ha deciso di mettere le sue conoscenze a frutto di terreno (ca. 20 ha) e sei bestie. Oggi ne ho 120 acri di un progetto sociale. (48,5 ha) e 15 animali tra capre e vacche.» Specchio di un Per Robert Ngoko Pattni è un garante. E grazie a benessere modesto, la fattoria dei Ngoko si trova sperduta lui se tutto questo avrà un futuro. Tratta l’indiano con nel nulla, poco lontano dalla cittadina di Mwamwishali, enorme rispetto, un atteggiamento per nulla scontato. Se il vicino a Shinyanga, una regione nella quale le persone manager generale fosse membro di un’altra tribù, avrebbe devono combattere contro siccità e caldo e dove il 60% serie difficoltà ad essere accettato. Oggi BioRe Tanzania dei contadini vivono in condizioni ha sotto contratto 2500 contadini. AGLI INIZI NON È STATO FACILE. di indigenza. BioRe Tanzania ha Ma non è sempre stato così. «Agli ABBIAMO FATTO MOLTA deciso di aiutare e di incentivare inizi non è stato facile», dice OPERA DI CONVINCIMENTO PER questi contadini. Il progetto della Niranjan Pattni, «con noi c’erano PERSUADERE ANCHE ALTRI fondazione spalleggiato da Remei solo 45 contadini, abbiamo dovuto CONTADINI AD UNIRSI A NOI. AG di Rotkreuz, impresa svizzera fare molta opera di convincimento specializzata nel commercio di filati, per persuadere altri contadini ad in collaborazione con Coop si fonda su un impegno sociale. unirsi a noi.» E i metodi sono sempre gli stessi: i collaboraPer ogni chilo di cotone raccolto, BioRe paga ai tori di BioRe invitano i contadini interessati nell’centro contadini in media il 15% in più di quello che otterrebbero dove si tengono i corsi. Tentano di convincerli che la da altri acquirenti. Anche dal punto di vista sociale l’azienda coltivazione di cotone biologico apporta solo vantaggi: cerca di rendersi utile entro i limiti del possibile. Prestiti, non depaupera il terreno e non li costringe ad acquistare corsi di formazione, aratri, piantatrici, pompe dell’acqua o sementi geneticamente modificate o spendere denaro in garanzie di acquisto rientrano anch’esse nel programma di costosi pesticidi. incentivazione di BioRe, compresa la costruzione di pozzi o «Cerchiamo di incoraggiare i nostri partner a di caminetti in muratura. Il padre spiriturale di BioRe è venire da noi quando hanno problemi», commenta Pattni. Patrick Hohmann che l’ha fondata nel 1994 in Tanzania. Sa benissimo che talvolta i contadini sentono sulle loro Patrick Hohmann conosce alla perfezione il dilemma spalle tutto lo stress dei rigidi controlli sulle coltivazioni e dei contadini di cotone: costretti ad acquistare sementi, costosi degli standard di qualità loro imposti. A volte non tutti ce pesticidi e fertilizzanti, dopo un cattivo raccolto i contadini la fanno. Ma i più vedono una benedizione nell’impegno vengono risucchiati in un circolo vizioso di debiti e interessi. degli svizzeri. E non solo per i maggiori guadagni, ma Con il suo lavoro, Hohmann cerca di assicurare l’esistenza di anche per una componente emozionale: «Per la prima volta questi produttori di cotone in maniera socialmente etica: ho l’impressione che qualcuno faccia realmente i nostri «In occidente non siamo abbastanza critici con il mondo», interessi», spiega Robert Ngoko. _ spiega Hohmann, «non ci chiediamo da dove proviene quello che consumiamo e in che condizioni è stato prodotto.» coop Naturaline: Istituita nel 1997 dalla Robert Ngoko è stato uno dei primi a farsi perRemei AG con sede a Rotkreuz e da Coop, la fondazione suadere dalle argomentazioni di BioRe. Come tutti gli altri BioRe si prefigge di promuovere la coltivazione di cotone contadini della regione, prima vendeva i suoi prodotti ai biologico e di aiutare i piccoli contadini nelle aree più commercianti locali con scarsi guadagni. Da altri colleghi si povere della Tanzania e dell’India. Il concetto completo include anche progetti sociali come il miglioramento è reso conto dei vantaggi che la conversione al cotone bio e della formazione e della sanità. Il cotone biologico per i tessili la vendita della sua produzione a BioRe gli avrebbe portato. Coop Naturaline proviene dai progetti BioRe ed è pro«BioRe ci insegna a lavorare il terreno senza privarlo delle dotto e lavorato secondo rigide direttive sociali ed sue risorse», spiega Robert Ngoko, «ci mette a disposizione ecologiche. aratri in ferro che possiamo legare al nostro bestiame.» 26 - coop verde 2/11 Numeri VITA 35 000 semi di girasole – 1 litro di olio di semi di girasole bio 12.90 T-shirt per bambini Naturaline 100% cotone bio In diversi colori e fantasie 10% del Il dita d i ve n prezzo voluto a e sarà d to idrico et g un pro etas. Helv Per le persone dietro le quinte. L’uomo è da sempre al centro dell’operato di Coop. È per questo che sulla nuova collezione di t-shirt sono raffigurati proprio loro, gli uomini e le donne che contribuiscono alla realizzazione dei prodotti sostenibili Coop: raccoglitori di cotone indiani, coltivatrici di ananas africane, coltivatori di caffè sudamericani, produttori di montagna e agricoltori bio svizzeri. Sostenete anche voi l’iniziativa e acquistate una di queste t-shirt a testimonianza del vostro impegno a favore di un mondo più solidale e responsabile. Le t-shirt Naturaline sono disponibili dal 14.5.2011 in tutti i Grandi Magazzini Coop City e nei grandi supermercati Coop a soli fr. 12.90 nella versione per bambini e fr. 19.90 nella versione per adulti. Il 10% del prezzo di acquisto sarà devoluto a un progetto idrico Helvetas in Honduras. Per creare e ordinare la vostra t-shirt personalizzata e saperne di più su questa iniziativa visitate il nostro sito Internet. www.coop.ch/responsabilita Per l’unico pianeta che abbiamo. VITA Il forum dei lettori LA MIGLIORE RICETTA ALLE ERBE AROMATICHE DI MONTAGNA Stiamo cercando le più belle ricette svizzere a base di erbe aromatiche di montagna delle nostre nonne. I nostri specialisti food prepareranno le ricette che ci invierete e le assaggeranno. L’autore della migliore ricetta sarà premiato con un buono Coop del valore di 300 franchi e la sua ricetta sarà presentata nel nº 4 di Verde. Più la ricetta è semplice e adatta alla cucina di tutti i giorni, maggiori sono le possibilità di vederla pubblicata. ➜ Inviate la vostra ricetta entro il 30 giugno 2011 a Verde, casella postale, 8032 Zurigo o via e-mail a [email protected] Pillole ➜ Cari lettori, Verde è una rivista molto amata. A confermarlo è il numero crescente di lettere e di e-mail che giungono ogni giorno in redazione dai nostri lettori. Per questo abbiamo deciso di pubblicare le domande più frequenti e le risposte dei nostri esperti. In attesa di ricevere un vostro messaggio, vi porgiamo i nostri più cordiali saluti: il team di Verde. Innanzitutto desidero porgere un grande complimento per il bellissimo articolo sugli oli d’oliva. L’ oro del sud è certamente l’espressione più calzante! Mi interesserebbe sapere dove si fonda la tesi da voi sostenuta secondo la quale Bio Suisse prevede requisiti più severi rispetto agli standard biologici italiani. Sicuramente siete meglio informati di quanto lo sia io. Guido Fuster – Meggen PILLOLE Fairtrade PILLOLE VITA Gioco di simulazione 01 Colazione equo-solidale Per contribuire a migliorare le condizioni di lavoro dei contadini e dei lavoratori del Terzo Mondo basta poco. Anche una colazione. I principali prodotti per la colazione come caffè, marmellata, succo d’arancia, tè sono infatti disponibili anche in qualità equo-solidale. Per questo, in occasione della giornata del commercio equo-solidale, il 14 maggio, la fondazione Max Havelaar organizza per la terza volta consecutiva le settimane «Fairtrade-Breakfast» in collaborazione con numerosi partner. La conclusione dell’evento è prevista per il 29 maggio 2011. Oltre ad una speciale colazione a base di prodotti equo-solidali offerta nei Ristoranti Coop sono previsti anche eventi di vario genere come per esempio un tour in risciò attraverso la Svizzera. (sito web in tedesco e francese) www.fairtradebreakfast.ch Buongiorno sig. Fuster, grazie per i complimenti sull’articolo sugli oli d’oliva e per l’interesse dimostrato per la rivista Verde. Una differenza basilare tra il biologico dell’UE e quello di Bio Suisse è il principio della globalità aziendale. Con Bio Suisse ogni singolo comparto aziendale deve produrre in regime biologico, nell’UE, invece, basta anche solo un ramo dell’azienda. Esistono poi in singoli comparti come l’allevamente zootecnico, la biodiversità o la lavorazione standard biologici più elevati rispetto a quelli in vigore nell’Unione Europea. Per ulteriori informazioni sui requisiti di Bio Suisse può consultare il sito www.bio-suisse.ch. Nella speranza che queste informazioni le siano state d’aiuto, restiamo a sua disposizione. Grazie mille e cordiali saluti Il team di Verde 02 Gioca con le foreste Il 2011 è stato dichiarato dall’ONU anno mondiale delle foreste. Ma quanto sappiamo sul polmone verde del nostro pianeta? Le foreste pluviali tropicali lungo la linea dell’equatore sono ecosistemi complessi che obbediscono a leggi diverse rispetto alle foreste delle nostre latitudini. La scoperta del mondo esotico esercita un fascino particolare soprattutto sui bambini. Sul proprio sito Internet, il WWF ha creato un avvincente gioco a quiz dedicato al tema dell’avventura amazzonica. Per imparare giocando. Consigliata a grandi e piccini. http://regenwald.source.at/quiz_wwf/ index.php (sito web in tedesco) 30 - coop verde 2/11 Illustrazioni: Lisa Schweizer Illustrazioni: Eva Redake, bomboland.com 2/11 coop verde - 31 Giardino bio VITA Oggi in negozio si può comprare praticamente tutto il necessario per il giardinaggio biologico: semi e piantine bio, utensili, fertilizzanti e prodotti antiparassitari. L’unica cosa che non si può acquistare è il tempo, la pazienza e la voglia di sperimentare. Esiste anche una gamma infinita di guide ricche di pratici suggerimenti e di trucchi. Ognuno però deve scoprire da solo quale di questi DALL’ESTATE ALL’AUTUNNO GROB E LA SUA FAMIGLIA SONO PIENAMENTE AUTOSUFFICIENTI PER QUANTO RIGUARDA FRUTTA E VERDURA BIO. Il giardiniere bio Hans Grob. HANS GROB PRATICA IL GIARDINAGGIO BIOLOGICO. È PIÙ LABORIOSO, MA REGALA GRANDI SODDISFAZIONI. PER CAPIRLO BASTA UN’OCCHIATA AL SUO PARADISO VERDE A ZURIGO. Testo Foto Presto inizia la stagione del mücver. Questo tortino turco alle zucchine con formaggio e tanto aneto è la specialità di casa di Hans Grob. «Un fantastico stuzzichino da aperitivo», commenta entusiasta Grob. E il segreto della sua bontà, forse, sta proprio nel fatto che le verdure per prepararlo provengono dal suo orto e per crescere non hanno bisogno di fertilizzanti chimico-sintetici o di fitofarmaci. Da circa dieci anni sull’area dell’associazione di giardini comunitari di Zürich-Wiedikon, Hans Grob possiede più di 400 metri quadrati di terreno. La sua parcella è coltivata secondo dettami ecologici. Dall’estate all’autunno Grob e la sua famiglia sono pienamente autosufficienti per quanto riguarda frutta e ortaggi bio. Come lui tanti altri fanno la stessa cosa: il «gourmet gardening» va di gran moda. Soprattutto tra i giovani, che sul davanzale della finestra e sul balcone di casa coltivano vasi di erbe aromatiche, piantano aiuole davanti casa o prendono in affitto un piccolo orto urbano. «Tutti quelli che iniziano qui», prosegue Grob, responsabile per gli orti famigliari urbani della città di Zurigo in seno al dipartimento Grün Stadt Zürich, «praticano giardinaggio biologico ad uso e consumo personale.» funziona sul suo giardino. La riuscita dipende da tanti fattori: composizione del terreno, posizione della parcella e condizioni atmosferiche. Nonostante gli studi da giardiniere e la lunga attività come consulente per la progettazione di giardini abbiano affinato la sua sensibilità per la natura, anche Hans Grob a volte fa cilecca. Le sue piante di porro ad esempio sono state infestate dalle larve delle tarme, mentre i meli Topaz che con i loro frutti decorano il giardino come splendidi fiori, sono serviti da prelibato banchetto per gli arvicolini, ghiotti delle loro radici. Grob ha fatto tesoro di queste esperienze e ora sulle sue dodici aiuole sa cosa piantare senza correre rischi. Barbabietole, cetrioli, cipolle, aglio, peperoncini, sedano e melanzane per esempio: buoni da mangiare, ma anche da vedere grazie alle loro foglie verdi e viola leggermente pennate. E naturalmente non possono mancare zucchine e aneto, indispensabili per il mücver. _ oecoplan da coop: Con la marca propria Oecoplan, Coop offre un ricco assortimento biologico o di prodotti per il balcone oltre ad un ricca selezione di piante per orti e giardini. I prodotti per l’orto come piantine, erbe aromatiche per la cucina a e semi soddisfano i criteri della Gemma Bio Suisse. Agli stessi requisiti risponde anche l’assortimento di piante ornamentali i via via sempre più ricco che comprende piante perenni e grasse. Terricci, concimi e fitofarmaci sono prodotti nel rispetto dei principi dell’agricoltura biologica. Materiali e utensili per il giardinaggio sono costruiti solo con legno certifIcato FSC. www.coop.ch/oecoplan 2/11 coop verde - 33 Giardino bio VITA 07 PRATI ORTO Far crescere il prato e tosarlo due o tre volte a stagione con la falce e non con il tosaerba. Quest’ultimo assieme all’erba, distrugge anche tutti gli insetti che popolano il prato. Evitare di tagliare l’erba intorno alle piante che non hanno ancora gettato i semi, permettendo loro di riprodursi. BALCONE Nel caso si utilizzi un compost con lombrichi, deve essere nutrito regolarmente, altrimenti i lombrichi deputati alla decomposizione della frazione organica muoiono. IL CONSIGLIO DI HANS GROB Per accelerare la decomposizione è meglio triturare il materiale organico per renderlo più facilmente digeribile da batteri e insetti. 01 PREPARAZIONE DEL TERRENO IL CONSIGLIO DI HANS GROB Se si coltivano patate e si alterna l’aiuola annualmente, non è necessario vangarla poiché la terra viene comunque rivoltata un po’ per volta quando si raccolgono i tuberi. In autunno seminare piante che servono da concime. 02 PREPARAZIONE DEL COMPOST ORTO Utilizzare una griglia per compost dotata di feltro traspirante e coperchio per permettere la regolazione della circolazione di aria e acqua. Foraggiare regolarmente il compost con una miscela equilibrata (bucce di frutta e ortaggi, resti vegetali, erba, vanzi di cibo). 34 - coop verde 2/11 04 ERBE AROMATICHE 06 FIORI 09 LOTTA AI PARASSITI ORTO Utilizzare piantine biologiche (da seme o acquistate) e collari in plastica per proteggerle dalle lumache. GIARDINO Per le piante perenni da fiore approntare bene il terreno (vedi anche preparazione del terreno). In primavera potare i boccioli di semi e poi distribuire del compost. ORTO Consultare manuali specializzate per scoprire quale parassita ha infettato la pianta e utilizzare il prodotto biologico più indicato contro il parassita o la malattia. FIORIERE Nutrire il terreno con un concime con gemma bio coadiuvanti Bio Suisse. Nel caso di fertilizzanti minerali non esagerare con le dosi, i fiori potrebbero crescere troppo in fretta e non sopravvivere. BALCONE Essendo vasi e fioriere recipienti chiusi e di piccole dimensioni, l’azione degli insetti utili (ad esempio dei nematodi contro gli oziorinchi della vite) in balcone perdura più a lungo e protegge la terra, risparmiando alle piante l’assorbimento di sostanze nocive. BALCONE Cambiare il terriccio delle fioriere tutti gli anni a primavera. Le innaffiature disperdono sostanze nutritive nel terreno. Le erbe aromatiche necessitano di concimazioni abbondanti, che potrebbero però anche alterarne l’aroma. NUOVO ORTO Delimitare il perimetro dell’aiuola e vangare il terreno. Far analizzare il terriccio da laboratori specializzati e concimarlo per arricchirlo delle sostanze di cui è povero. OPPURE Dissodare il terreno longitudinalmente e trasversalmente con la forca, rastrellare la superficie e spargere il compost. IL CONSIGLIO DI HANS GROB Seminare nel prato fiori e tipi di erba che attirano gli insetti per favorire la biodiversità. IL CONSIGLIO DI HANS GROB Tagliare abbondantemente le cime del basilico una o due volte a stagione: ricrescerà ancora più rigoglioso. 03 CONCIMAZIONE ORTO Per verdure ad elevato fabbisogno nutrizionale come pomodori, melanzane e patate, distribuire sul terreno un compost misto a cornunghia (ricca di azoto). Per verdure con minore fabbisogno nutrizionale è sufficiente del normale compost. In mancanza di compost può bastare anche solo del fertilizzante. IL CONSIGLIO DI HANS GROB Utilizzare concimi organici per l’orto biologico: rispetto a quelli minerali sono a lenta cessione e lasciano alle piante il tempo di crescere, diventando più robuste e resistenti ai parassiti. Il consiglio vale anche per le fioriere. 05 AIUOLA MISTA ORTO Piantare l’aiuola a rotazione ogni uno-due anni (rotazione), con le monocolture il terreno si impoverisce. Se necessario piantare una cultura mista, ovvero due piante che si stimolano a vicenda. ESEMPIO CLASSICO Carote e cipolle che tengono alla larga i parassiti con il loro odore. IL CONSIGLIO DI HANS GROB Le verdure hanno foglie dalle differenti forme e nervature. Un’aiuola mista dovrebbe tener conto anche di questi criteri estetici. IL CONSIGLIO DI HANS GROB Aspettare che i fiori spuntino in giardino. Tenere quello che piace e gettare il resto. 08 LUMACHE PER TENERLE LONTANO Rassodare frequentemente il terreno con un rastrello, annaffiare le piante solo in prossimità della base del tronco senza sconfinare troppo, utilizzare collari in plastica attorno al fusto e raccogliere le lumache di sera quando escono allo scoperto. IL CONSIGLIO DI HANS GROB Se una pianta è ripetutamente preda dei parassiti significa che non è adattata alle condizioni nell’orto. In casi come questi meglio sceglierne una più robusta. IL CONSIGLIO DI HANS GROB Dopo aver preparato il terreno in primavera aspettare una giornata calda prima di piantare e rastrellare di nuovo l’aiuola. Farete così morire le uova di lumaca e le piccole lumachine annidate nel terreno. 2/11 coop verde - 35 Intervista VITA M A RTI N R O H N E R, D I R ET TO R E D E LL A F O N DA Z I O N E M A X H AVE L A A R, S P I E G A I L S I G N I F I CATO D E L C O M M E R C I O E Q U O-S O LI DA LE E G LI I NTE RVE NTI A S O STE G N O D E I C O LTIVATO R I D E LLE C O O P E R ATIVE. Testo Glli sv G sviz izzeri iz ze eri r son o o trra i p prrrin in nci cipa pa p ali l acq cqui uire en ntti d dii prrod p odot do ottttii eq qu uoo so osoli liid da ali li.. Pe Perc Perc rché hé? hé C n 35 Co 3 fra r nc nchi hi a tes esta taa ann nnui uii, laa Svi vizz z er zz eraa è ill pae aese se che real re aliz al izza il ma maggg ggio iorr fa fatt ttur tt urat rato o di d pro rodo do ott ttii eq equo quo e sol olid idal id alii al su u sca cala laa mon ondi dial di ale. e Il no e. nost stro st ro o pae aese se è par arti tico ti cola co larm la rmen rm ente en t te so oli lida dale da le con i pae aesi si del e sud d anc nche he qua u nd ndo o si trraatt ttaa di far aree la sp pesa pe sa.. Fo Fort r un rt unat atam at am men nte gra rand ndii di nd dist sttri ribu buto bu to ori com omee Co Coop op p hann ha nno nn o sp spos pos osat atto si sin n da dall l ’iini ll nizi zio zi o l’ l’id idea id e del ea ello lo svi vilu lupp lu ppo pp o s st so s en enib ib bil ilee e ne neii su supe perm pe p rm mer erca cati atii svi vizz zzer zz erii p prod pr odot od otti ot ti bio iolo lo oggiici ed eq quoqu o-so osoli lida li dali da li sono on no orma ormaii un unaa re real altà al tà già da di dive veersi rsi a ni an ni.. Non N No on di dip dipe pend pe nde nd e fo forse fors rse anch rs an nch che e da dal fa atttto ch he la la S iz Sv izze zze zera erra a è un p pa paes aese es se ri ricc cco? L’e eq qu uoo-so soliida so dale e di sol olit olit ito oèp più c ca aro ro … N , no No non n crred edo o si siaa q ques qu esta es t la ra ta ragi ggion one. e. Ris ispe pett pe p tto tt oaq quel qu elli el li conv co nven nv enzi en zion zi onal on alii i p al prod pr odot od otti ot ti eq quoqu o-so osoli so lida li dali da li son ono o so solo lo leg egge ggge gerrment me ntte p più pi ù ca cari r . Ne ri Nell llee ba ll bana naane ne,, ad ese semp mpio mp pio io,, la dif iffe fe-fe reenz renz nzaa di pre rezz zzo o è di 10 o 20 cen ente tesi te simi si mi al ch chil ilo. il o. Per alt ltri ri prrod prod p odot otti ot ti,, in ti inve vece ve c , il prezz ce reezzzo re rest staa ug st ugua gua uale le. le Foto P ù de Pi dell ella llla me metà à dellle e ban nan ane vend ve end ndut utte in in Sv viiz zz zer era so s ono con o tr tras ras asse segn se gnat g ate te d da al ma marrc chi hio di di qu ua alità lità li t Ma Max ax Ha Have ave elaar la aa arr. Un U gra an be bel ri risu isu ulttat ato, o, no o? ? Sìì, an Sì, ndi d am amo o fi fier erii di que u st sto o su succ c essso cc so.. Le L raggioni io oni che lo haann no de dete term erm min nat a o so ono divver e see. In Inna nanz na n it nz i ut utto t le ba to b na nane ne so sono ono o un p prod pr odot od o to ot t tip ipic pic ico o de dell su s d ch c e lee per e sone so onee ten endo dono do no ad asssoccia iare r a con re ondi dizi z on zi onii di lav avor orro di disa sagi sa ggiat ate. e In p e. più, pi ù,, negl ne glii an ggl a ni n Set etta tant ta ntta è na n n to in Sv S iz izze zera raa un mo m vi vime ment me nto nt o di prot pr p ottes esta ta fem emmi mini mi niile con ontr tro tr o lee con ondi dizi di ziion onii di lav avor oro or o de deii brac br acci ac cian ci an nti sul ulle le piaant n ag agio gio ioni ni di ba bana nane na ne.. Q ne Ques Qu e to gru es rupp ppo pp o di don nnee chi hiam amat am ato o «F «Fra raue ra u nf ue nfel elde el derr Ba de Bana nane na nenf ne nfra nf raue ra ueen»» died di edee vi ed vita t a cam ta ampa pagn pa p gnee co ggn come m que me uell llla de dell llee ba ll bana naane del Nica Ni cara ca ragu ra gua. ggu a. Qua uand ndo, nd o,, nel 199 9 7,, i gra rand ndii di nd dist stri st ribu ri buto tori to ri ini ni-ziar zi aron ar ono on o a ve vend nder nd eree ba er bana nane na nee eq n quoqu o-so oso oli lida dali da li,, le rea li eazi ziion onii deii co de cons nsum ns umat um a orri fu at furo rono ro no mol olto to pos osit itiv it ivee e il iv i pro rodo do ott tto o feece rapi ra pid p daame ment ntee br nt brec ecci ec ciaa su ci sull me merc rcat rc ato. at o. Max Ma x Ha avela ve ela aar ar pro omu m ov ove ill com ove mmerc merc me cio i equo eq quo uo-s sol olid dal ale. e. In co e. osa s si trrad duc uc e q ques sto o co c onc crre etta ame me ent ntte? n 2/11 coop verde - 37 VITA Intervista L’eq L’ equo eq quo uo-s -sol -s olid ol idal id a e og al oggi gggi è un co conc ncet nc etto et to alq lqua qua uant nto nt o in infl flaz azio iona io nato na to.. to Perr no Pe noii si sign gnifi ggn ificca so ifi sopr prat pr p attu at tu utt tto o raapp ppor por orti ti com omme merc me rcia rc iali ia li sol olid idal id ai al e ggi gius usti us ti.. Vo ti Vorr rrem rr emmo em mo far aree sì che i pic i co coli li con onta taadi dini ni non sian si ano an op più pi ù l’ l’an anel an ello el lo più deb ebol olee e in ol inin infl in flue uent ntee de nt dell llaa fili ll lier era, er a,, ma acqu ac quis qu q isti is tino ti no mag aggi gggi gior oree p or pote po tere te re con ontr trat tr attu at tual tu alee ne al nell llaa veend ll ndit itaa de it d i loro lo ro pro rodo dott do tti. tt i. C me Co e pos o so sono farrsi s sen enti tire ti re e i pic icco co c oli li con nta adi dini ni? ni L’im L’ impo im port po p r an rt ante te è che att ttra rave ra vers ve rso rs o il com omme merc me rcio rc io eq quo qu oe so oli lida dale da le i nos ostr trii p tr part pa rtne rt nerr al sud rie ne iesc scan sc ano an o ad orggan aniz izza iz zars za rsii rs megl me glio ggl io.. La mag io aggi gggi gior or par arte te dei pic icco coli co li con onta t di ta dini ni si so sono no riun ri un unit nitti in n coo o p pera pe rati ra tive ti ve.. Al ve All’ l’in l’ inte in tern te rno rn o di que uest stee st st stru rutt ru ttur tt uree i ur cont co ntad nt adin ad inii so in sono n più forrti ris no ispe pett pe p tto tt o a ch chii ne nego gozi ggo ziaa da solo. zi olo. Ip picc pi ccol cc o i co ont ntad ntad adin in ni e i br brac a ci ac ca an nttii che e lav avor oran or ano an n ll ne lle ep pian nta ag giio on ni p pe erc rcep epis sc co on no o qui uind in nd di un n redd re dd ditto d diig gnit itos oso? oso? os o Il nos ostr tro tr o ob obie iett ie ttiv tt ivo iv o è di far aree in mod odo o ch chee il red eddi dito to dei picc pi p ccol cc olii co ol cont ntad nt adin ad inii in in indi dipe di peend pend p nden enti en ti e dei bra racc ccia cc iant ia ntii su nt ull llee pian pi p a ta an tagi gion ggi onii si on siaa su suffi fficcie ffi ient ntee a co nt copr prir pr p iree i co ir cost stii di una pro st rodu du-du zion zi onee so on sost sten st en nib ibil ille e il cos osto to del ella la vit ita. a. Co ome m fun unzi zio zi on nano ano i p an pa ag ga ame m ntti? Anch An chee se il p ch prez pr ezzo ez zo o del mer erca cato ca to mon ondi dial di alee p al prec pr e ip ec ipit pit ita, a,, i cont co ntad nt adin ad inii as in asso soci so ciat ci atii al at alle lee coo oope pera pe p rati ra tive ti ve per erce cepi ce pisc pi p scon sc ono on o co comu munmu nquee il pre qu q rezz zzo zz o mi mini nimo ni mo gar aran anti an tito ti to.. In to n più ric i ev evon ono on o an anch chee ch un pre remi mio. mi o. Sp pett pe ttaa a lo tt oro sce cegl glie ggl ieere dem emoc ocra oc rati ra tica ti came ca ment me ntee nt come co me uti tili lizz li zzar zz aree q ar quel qu el den enar aro. ar o. Noi non int nter erfe er feri fe riam ri amo am o ne nell llee ll lo oro dec ecis isio is ioni io ni.. Il pre ni remi mio mi op può pu ò es esse sere se re inv nves esti es tito ti to in nu nuov ovee ov tecn te c ic cn iche he di co colt ltiv lt ivaz iv azio az ione io ne o in p prog pr oget og get etti ti a sfo fond ndo nd o so soci cial ci ale, al e,, come co me per e ese semp mpio mp pio la co cost stru st rru uzi zion onee di una scu on uol ola. a. A vol olte te può pu p ò se serv rvir rv iree p ir perr fina pe nanz nzia nz iaare pro roge gett gge ttii p tt perr la tut pe utel elaa de el dell ll’a ll ’am’a mbien bi ente en tee. CO COOC OCAF OC AFE, AF E,, una coo oope pera pe p rati ra tiva ti va del Cos osta tari ta rica ri ca,, ad ca e em es empi pio, pi p o,, ha ac acqu quis qu q ista is tato ta to for orni ni ess ssic icca ic cato ca tori to ri per le fa fave ve di caff ca ffèè al ff alim imen im enta en taati con pro rodo dott do ttii di sca tt cart rto, rt o, evi o, vita tand ta n o co nd così s di sì abba ab batt ba tter tt eree 20 ett er ttar arii di for ar ores esta es ta all ll’a ’ann ’a nno nn o co come me avv vven eniv en ivva in prec pr p eced ec eden ed enza en za.. za Che rru Ch uo ollo s sv vol og ge e Coo o pp per Ma ax Ha H ve vela la aar a ? Co C on q ques e to o par a tn tner e dellla er a pri r ma ma ora a i con o tadi ta adi dini ni deii p de paes e id de el su s dd de el mo ond n o re eal aliz zza ano o met età à de el llo oro fat a tu tura ra atto o. C op Co p è un p paart part rtne nerr di cen ne entr tral tr alee im al mp port po rtan rt anza an za,, no za non n so solo lo perc pe p rché rc hé ven ende de quaasii tut utti t i pro ti rodo dott do ttii eq tt equo quo uo-s -sol -s olid ol idal id alii ma al anch an chee p ch perc pe rché hé col olla labo la bora bo ra con noi all llo o sv svil ilup il uppo up pp po di nu nuov ovee ov id dee e . Sii pen ensi s ad es si esem em mp pio pi o al alla la dec ecis isio is ione io ne di Co Coop op p di v nd ve der eree so s lo o fru r tt ttaa es esot otic ot icaa eq ic equo quo uo-s -sol -s olid ol idal id ale. al e. A ban anan ane, an e,, anan an a as an as,, ma mang ngo,, avo ng voca cado ca do e dat atte teri te ri si ag aggi gggi giun ungo un gono ggo no lim imet ette et te,, te 38 - coop verde 2/11 alch al chec ch eche ec heng he ngi, ng gi,, pat atat atee do at olc lcii e ta tant ntii al nt altr trii p tr prod pr odot od otti ot ti.. Pr ti Prog oget og get etti ti come co m que me uest stii ha st hann nno nn o no note tevo te voli vo li ric icad adut ad utee an ut anch chee su ch s ip paes pa esii de es dell sud. su d. Per il p prog pr oget og get etto to lit itch chi, ch i,, ad es esem empi em pio, pi p o,, è sta t ta cre reat ataa in at Mada Ma daga da gasc gga scar sc ar una nuo uova vaa coo oope pera pe p rati ra tiva ti va. va L’an L’an L’ a no sco cors rs so Stta arrbu b ck cks ha ha decis ec cis so dii uti tili liz lizz zz za arre so olo o ca afffè è eq quoo-so soli oli lida dale da le e. Che Ch he im impo po p orrttan tan nza za han ann no no qu q ue es sti glo loba ba al p play ay yer er per er er il co comm mmer mm erci er cio ci o eq quo u so oli lida ale e? In Svi vizz zzer zz eraa il com omme merc me rcio rc io eq quo qu o e so soli lida li dale da le è for orte teme te ment me ntee nt cres cr esci es c ut ci uto o co con n i ma marc rchi rc hi pro ropr prii de pr p deii ggr gran andi an di dis istr trib tr ibut ib utor ut ori. or i. Oraa p Or però pe rò è arr rriv ivat iv aatto to il mom o en e to di ap apri pri rirs rsii an rs anch chee a ch taarg rget get nuo uovvi vi e più ù gio iova vani va ni.. Br ni Bran and an d co come me Ben & Jer erry ry’s ry y’s e Sta tarb rbuc rb uccks serr vono vo ono no pro ropr prio pr p io o a que uest sto. st o. Gli a Gl ac cq qu uirren enti ti atttten ti enti ti all ti lle e lo orro o sce celtte si si tro ova v no o sp pes esso so o dav avan van ntii a un diile emm m a. a Chi pe en nsa a ai cont co onttad adin in ni del del su de sud do d vr vreb ebbe acq eb cqui u st starre p proodo ott ttii eq quo u -s sol olid dal ali, i,, chi h des e id der era ri r sp spetttta spet are e l’am l’ am mbi b en ente te e pro odo ott tti re eg gion gi onal onal on a i e no non n ce cert cert rto o ro ose e dall Ke da K ny nya o da d ll ll’E ’Ecu ’E cu cuad uador ad dor or… … Ci son ono o di dive verrsi ve rsi as aspe pett pe p ttti da con onsi side si d ra de rare re.. Ne re Nell ca c so del elle le ros osee equo eq uo-s -sol -s olid ol id dal ali, i,, non onos osstaant n e si sian a o tr an tras aspo as port po p rtat rt atee in at n aer ereo eo,, il eo loro lo ro imp mpat atto to sul u cli lima ma è pur sem empr pree mi pr p mino nore no re di q quel qu ello el lo d ll de llee ro rose s eur se urop opee op pee col olti tiva ti vate va te in se s rr rra. a. Non va p poii di po dime ment me ntint icato ca to che in Af Afri rica ri ca ori rien enta en tale ta le,, ta le tant nto nt op perr fa pe fare re un es esem empi em pio, pi p o, o, l in l’ i du dust stri st riaa fl ri flor orea or eale ea le è uno dei pri rinc ncip nc ipal ip pal alii da dato tori to ri di la lavo voro vo ro e ha per erme mess me sso ss o a mi migl glia ggl iaia ia ia di p pers pe rson rs onee di usc on scir iree da ir dall llaa p ll pove po vert ve rtà. rt à. Q al Qu a è la fu unz n io ione ne e di Ma Max Ha Max H ve vela la aarr ogg ggi? Agli Ag gli ini nizi zi il no nost stro st ro com ompi pito pi p to era str trin inge in gere gge ree con onta tatt ta ttii co tt con n ip prod pr odut od utto ut tori to ri del sud d. Q Ques Qu esta ta fun unzi zion zi onee è or on oraa de depu puta pu p tata ta t ta all’ al l’or l’ orga or gani gga nizz ni zzaz zz azio az ione io ne int nter erna er nazi na zion zi on nal alee de dell co comm mmer mm erci er cio ci o eq quo e so soli lida li dale da le.. In Svi le vizz zzer zz e a ce er cerc rchi rc hiam hi amo am o so sopr prat pr p attu at t tt tu tto o di sen ensi si-si bili bi lizz li zzar zz aree i co ar cons nsum ns umat um ator at orii a q or ques qu esto es to tip ipo po di com o me merc rcio rc io e di ind ndiv ivid iv idua id uare ua re nuo uovi vii par artn tner tn er int nter eres er essa es s ti ad in sa intr t otr du urr rree p prod pr odot od otti ot ti da co comm mmer mm erci er cio ci o eq equo quo uo-s -sol -s olid ol idal id alee ne al nell llaa lo ll loro ro offe of fert fe rta. rt a. _ martin Rohner (43): Dal al 20005 d diirreetttorre cco omm mmerci erci er cialle deell l a Fo Fo ond nd n ndaz daz zi io o one ne n e Ma ax x Hav ave el la aa ar (Svvizzzeera ar ra), a), ), la pri r inc nccip ipale all e or or ggaa ni ni zzzzaz z az a io ione n e che he ass s eg egna g na n il marc ma m arc rchio hi io d di i q al qu alit li it tà nel el com mmerc meerccio m o equ quoo-so so oliida dalee. Ma Mart rtin tin n Roh hne nerr h haa stud st ud diaato t eco ono nomi mia az azie ieend ndal a e al all’ l Un Univverrsi sità tà di SSaan Ga G ll llo e ha h laavo v ra rato to perr Cr ro os ssa ssa ai ir r, ppee r la l a Ba Banc nca a mond mo ond ndia ndia ial le e e p er e la Se egret gre gr et ter eria ia di s st tat tat ato dell dell de ll’eco ’econo ’e co on no omi ia (SE SECO O)).. Viivve a B siile Ba lea co on llaa moggli lie ie e i du due fi due figl gglli. i. Per le direttive bio più rigorose di tutta la Svizzera. La gemma di Bio Suisse così come Demeter sono tra i marchi bio più controllati e rigorosi al mondo. In qualità di azienda pioniera del bio Coop punta già da 17 anni sulla gemma. Senza compromessi. E voi potete contare su più di 1600 prodotti Naturaplan contrassegnati dalla gemma bio, realizzati secondo standard biologici e in piena armonia con la natura, dal primo all’ultimo. Perché la differenza si sente, eccome: www.coop.ch/naturaplan Per un bio senza compromessi. Naturaline MODA Pagina sinistra: TUNICA turchese 100 % cotone bio 59.90 GONNA nera come vestito 100 % cotone bio 69.90 GONNA bianca 100 % cotone bio 69.90 Summer breeze Fresca, leggera e sexy: la moda Naturaline fa venir voglia d’estate. Fo Fot Fo otto Sty tyllin ty liin ing 2/11 coop verde - 41 Naturaline MODA T-SHIRT bianca 100 % cotone bio 39.90 ABITO turchese 100 % cotone bio 79.90 2/11 coop verde - 43 Modella: Sarina Arnold VESTITO T-SHIRT nero e bianco con tasche laterali 100 % cotone bio 49.90 Acconciature: Monika Spisak/Style Council Make-up: Nicola Fischer/Style Council Produzione: Mel Sinha Tutti i prodotti tessili descritti sono disponibili da Coop City. MODA Naturaline Per chi pensa al prossimo. Prendetevi cura della natura: la carta riciclata Oecoplan è prodotta nel rispetto dell’ambiente e delle risorse e garantisce allo stesso tempo una qualità elevatissima. Scoprite di persona l’ampia gamma Oecoplan composta da prodotti per la pulizia, articoli di cartoleria e prodotti per il risparmio idrico. In vendita nei grandi supermercati Coop e nel vostro centro Coop Edile+Hobby! www.coop.ch/oecoplan Pannolini Junior Coop Oecoplan 44 pz., fr. 21.90 44 - coop verde 2/11 Detergente per wc al lemongrass Coop Oecoplan 750 ml, fr. 2.90 Carta igienica bianca Coop Oecoplan, 12 rotoli, fr. 7.40 Anticalc decalcificante rapido Coop Oecoplan 1 l, fr. 4.70 IL MIO MONDO Werner Wyss (63) Titolare & direttore della società Holz Zollhaus AG, Schwarzsee Vestito 79.90 Testo «L’ecologia è parte di me. Per questo vorrei che il paesaggio che mi circonda sullo Schwarzsee restasse intatto anche per le generazioni future e subisse meno danni possibile. 18 anni fa detti vita ad un piccolo impianto di teleriscaldamento alimentato con scarti in legno prodotti dalla nostra azienda. Oggi tutte le abitazioni sono allacciate alla centrale. Abbiamo ottenuto ogni possibile certificazione: certificato d’origine del legno svizzero, FSC, PEFC, natureplus, ISO 9001 e ISO 14001. Anche tutti i mezzi pesanti sono a norma Euro 5. Un risultato di cui vado fiero. Mi alzo tutte le mattine alle sei meno un quarto, faccio la doccia e vado al lavoro senza fare colazione. Bevo un caffè al volo in ufficio e mi metto subito al lavoro. Alle 7.30 arriva la posta, che apro di persona perché voglio essere al corrente di cosa avviene in azienda. Dò un’occhiata al giornale e faccio il primo giro in fabbrica. In genere vado in produzione tre volte al giorno, sempre a orari diversi, per vedere se va tutto bene e se i dipendenti sono di buon umore. Sono un imprenditore vecchio stile: mi piace parlare con le persone e conosco uno ad uno tutti i miei 55 collaboratori. Nel 2012 passerò il testimone a mio figlio che lavora in azienda già da 15 anni e segue il marketing. Quanto a me, sono un tipo pratico: ho studiato da falegname modellista e ho poi sempre continuato ad aggiornarmi. Al momento stiamo preparando il passaggio delle consegne. Chiaramente continuerò a lavorare e a sostenere la società con i miei contatti. Del resto non saprei in che altro modo passare il tempo visto che il lavoro mi ha sempre completamente assorbito e che non ho altri hobby. Negli anni Settanta giocavo a calcio, niente meno che nella Prima Lega con l’FC Turgi. L’FC Zurigo mi offrì un contratto da professionista, ma preferii dedicarmi al lavoro e continuai solo come arbitro e guardalinee. Alla fine diventai guardalinee nella Nazionale A. A mezzogiorno tutti i dirigenti vanno a pranzo insieme, ma non si parla mai di lavoro bensì di hockey su ghiaccio o del coro locale di Gustav che fa parlare di sé in televisione. La pausa pranzo è un momento cruciale per la comunicazione, anche se spesso è sottovalutata. Dopo pranzo faccio un altro giro e sbrigo i lavori di routine. Ad esempio le fatture, che tutt’oggi firmo personalmente, per essere sempre informato sulla situazione finanziaria. In passato ho lavorato anche 16 ore al giorno. Ora le cose sono migliorate: in genere smetto alle 18.15, vado a casa, ceno con mia moglie e poi vado a letto … perché il giorno dopo mi alzo presto. Sono 31 anni che lavoro e sono felice ogni giorno di andare in azienda.» _ PER ESSERE 46 - coop verde 2/11 Foto: Seb Jarnot FASHION & FAIR