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L`estate sta finendo - Progetto Melting Pot Europa
Casa - Residenza - Politiche Sociali - Immigrazione - Diritti - Dal 1993, il giornale di strada di Bologna fondato dai senza fissa dimora L’estate sta finendo Bologna 06 volte scritto in questo giornale, è inevitabilmente con quella sacro- É quello che è successo agli ex in crescita e in progressiva santa degli operatori sociali, pro- detenuti che hanno beneficiato Le città non chiudono per mutazione (ormai la definizione fessionisti e volontari, di godersi dell'indulto. Ritrovare la libertà ferie "nuovi poveri" non è sufficiente le ferie: le strutture che si reg- proprio ad agosto li ha messi a identificare il fenomeno). gono solo grazie al volontariato, subito di fronte alla difficoltà di Anche a Bologna, città di transi- Alcuni di loro si rivolgono alle come la distribuzione di pasti gestire autonomamente la pro- to popolata da lavoratori e stu- mense pubbliche e passano la effettuata da molte parrocchie, pria vita. A quanto pare è stata denti fuori sede abituati a partire notte nei dormitori o in strada, sono costrette a chiudere. I ser- questa l'unica emergenza che gli dopo gli ultimi impegni, nella hanno bisogno quotidianamente vizi gestiti da cooperative e isti- operatori sociali hanno dovuto desolazione d'agosto si contano del metadone o di assistenza tuzioni devono ridimensionare la affrontare quest'estate. Per il dei superstiti. Com'è ovvio, nella sanitaria specifica. In ogni caso propria attività. Chi ha bisogno resto, almeno a sentir loro, i maggior parte dei casi, si tratta sono donne e uomini che neces- di assistenza in questo periodo servizi a Bologna hanno le spalle di persone che le ferie non se le sitano del sostegno dei servizi può trovare porte chiuse o diffi- larghe e riescono a cavarsela possono permettere e che sociali per la loro sussistenza. coltà di accesso a mense e dor- anche in periodi difficili. appartengono a quella categoria di poveri che, come abbiamo più mitori. Le loro esigenze si scontrano (Segue a pagina 2) PRODURRE QUESTO GIORNALE COSTA 0,52 EURO • QUELLO CHE DATE IN PIU’ E’ IL GUADAGNO DEL DIFFUSORE QUALSIASI RICHIESTA DI SOLDI AL DI LA’ DELL’OFFERTA LIBERA NON E’ AUTORIZZATA Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L27/02/2004 N.46)ART.1 comma 2 DCB - Bo (Num. 7 per Poste Spa) piazza Grande Giornale di strada di Bologna fondato dai senza fissa dimora “Tendere un giornale è meglio che tendere una mano” *** Proprietà Associazione Amici di Piazza Grande Onlus Direttore Responsabile Leonardo Tancredi Ai lettori Settembre è arrivato. Lentamente si sta chiudendo l’estate, una stagione particolare, dedicata al riposo e alle vacanze, ma che non a tutti evoca le stesse piacevoli sensazioni. Non ai senza fissa dimora, che d’estate si trovano in città deserte e assolate e i problemi ce li hanno sempre, ma d’estate ancora di più. Non agli immigrati clandestini, senza lavoro, e senza dignità. Non agli occupanti di centri sociali e di appartamenti inutilizzati, sgomberati senza clamore nellindifferenza estiva. ditori ambulanti realizzata a Rimini da Melting Pot. In questo numero di Piazza Grande abbiamo pensato di raccontare cos’è successo durante l’estate. Nelle pagine dell’inchiesta del mese trovate la storia di una famiglia tunisina, in Italia da dieci anni e ancora alla ricerca di una desiderata stabilità. Seguono nell’inchiesta una ricostruzione degli sgomberi effettuati a Bologna nel corso dell’estate, e la presentazione di una guida per ven- Nelle pagine finali del giornale presentiamo “Asfalto”, il blog dei senza fissa dimora di Bologna che frequentano il Centro diurno di via del Porto, e che nelle pagine web riversano la loro vita, piena di idee, rabbia ed emozioni. Caporedattore Jacopo Fiorentino Buona lettura. Sommario - Le città non chiudono per *** Redazione: via Libia, 69 40138 Bologna Tel. 051 342 328 - Fax. 051 3370669 ferie pag 1 *** - Ai lettori www.piazzagrande.it pag 2 [email protected] - Accade davvero *** pag 3 Distribuzione Antonino Palaia - L’inchiesta del mese *** pag 4, 5, 6, 7 Idea Grafica: Jacopo Fiorentino - Dal basso verso l’alto *** pag 8, 9 In Redazione: Matteo Artoni, Dario Coriale, Giuseppe Scandurra, Mattia Caiulo, Mariella Libergoli, Gabriella Penna, Giulia Lasagni, Gaetano Massa, Laura Caretto. - Le pagine dell’Associazione pag 10 e 11 *** Hanno collaborato a questo numero: Gigi Bonometti, Manila Ricci e i ragazzi di Melting Pot Rimini, Marchino, Vincenzo Conte, Massimiliano e i ragazzi di Asfalto. *** Immagini La foto in prima pagina è del Laboratorio Sociale Occupato Paz, Rimini *** - Indirizzi utili Veditori ambulanti in spiaggia. A Rimini Melting Pot ha realizzato una guida a loro dedicata. Foto di Emiliano Facchinelli (segue da pagina 1) della casa è una questione pag 12 qualche risposta. annosa che merita un'analisi Uno scenario tipicamente esti- attenta, non vogliamo liquidarla Per risolvere seriamente il pro- vo, ma molto più conflittuale, è con un commento fugace. Un blema abitativo per le fasce quello degli sgomberi di case dubbio però vorremmo solle- sociali più deboli, c'è bisogno di occupate. varlo: se si tratta di operazioni interventi di tutt'altro tipo. Per legittime e supportate da politi- esempio potrebbe essere utile Edizioni Online Jacopo Fiorentino La città deserta diventa un otti- che mirate a fare il bene dei monitorare le case sfitte, com- mo set per film western, in cui cittadini, come mai la gran battere il mercato nero dell'af- *** va in scena una sorta di "Sfida parte degli sgomberi ha luogo fitto, favorire l'autocostruzione. all'Ok Corral" contemporanea ad agosto nel silenzio della città dove a fronteggiarsi sono da deserta? Bologna 01.09.2006 Anno XIII - Numero 7 12 pagine una parte le istituzioni, dall'altra occupanti di case e sfrattati. Sono solo degli esempi, ma per metterli in pratica non c'è biso- La storia della serie di sgomberi gno di aspettare mesi anonimi. subiti da Nasser e dalla sua Tipografia Nuova Cesat Firenze Registrato presso il Tribunale di Bologna il 15/09/1995 n°6474 L'estate diventa un'ideale zona famiglia, che raccontiamo all'in- franca, un periodo in cui rego- terno della nostra inchiesta, a di Leonardo Tancredi lare i conti in sospeso. Quella nostro parere, può suggeriree [email protected] Abbonati a Piazza Grande. Per abbonarsi e ricevere ogni mese il giornale a casa propria, basta un versamento sul c/c postale n. 54400320, intestato all'Associazione Amici di Piazza Grande Onlus. Causale: "Abbonamento giornale". Potete anche telefonare allo 051 342328 dalle 9.00 alle 13.00 alla Redazione del giornale. Per i privati la quota indicativa di sottoscrizione è di 31euro annue. Per enti, biblioteche e associazioni 51 euro 2 piazza grande • n°127 • 09.06 Accade d@vvero Dal nostro sito, una rubrica che parla di casa, nuove povertà, diritti, immigrazione. A Bologna e non solo 13.07.06 A Firenze una cassetta postale per senza fissa dimora L'assessorato all'accoglienza e all'integrazione del comune di Firenze, ha proposto un'interessante iniziativa: una cassetta postale per i senza fissa dimora. Il servizio, organizzato da Poste italiane, prevede il ritiro della posta da parte di persone che a Firenze hanno preso la residenza in una via inesistente, istituita dal Comune nel 2003 e intitolata a Libero Leandro Lastrucci, direttore dell'albergo popolare dal 1955 al 1978. La posta verra' consegnata all' ufficio anagrafe in Palazzo Vecchio e introdotta nell' apposita 'cassetta postale' sulla quale un cartello indica 'Via Libero Leandro Lastrucci'. Per accedere al servizio gli interessati dovranno rilasciare una delega al Comune, sottoscrivendola davanti all' ufficiale d' anagrafe. Il tempo utile per ritirare la posta, prima che venga distrutta, e' di 240 giorni. L'interessante iniziativa di Firenze potrebbe essere replicata anche in altre città. In Italia, infatti, sono molte le città che si sono dotate di una via fittizia per concedere la residenza anagrafica ai senza fissa dimora che vivono in un dato territorio. A Bologna esiste via Senzatetto, a Verona via dell'Ospitalità, a Roma via Modesta Valenti e cosi via. @@@ 24.07.06 Il Comitato Siamo tutti cittadini consegna le firme L’Associazione Amici di Piazza Grande esprime soddisfazione per la consegna al Comune di Bologna di oltre 2500 firme richiedenti l’estensione del diritto di voto attivo e passivo ai migranti residenti a Bologna. Non è stato solo questo l’atto che ha reso significativa la giornata del 24 luglio: il Consiglio Comunale ha approvato, con soli quattro voti contrari, l’apertura di un’istruttoria pubblica sulle condizioni di vita dei migranti a Bologna. Così come tutti gli altri singoli e associazioni componenti il comitato “Siamo tutti cittadini”, ci auguriamo che questa spinta dal basso non si esaurisca e porti fino al conseguimento di condizioni di vita dignitose e al diritto a una partecipazione piena alla vita sociale e politica cittadina. Crediamo che mai come in questo periodo, Bologna abbia un bisogno vitale di imparare a conoscere e capire i fenomeni sociali che stanno cambiando la città. Il metodo migliore rimane ascoltare la voce di chi in prima persona è portatore di nuove esigenze e nuove istanze. A questo devono accompagnarsi atti concreti da parte degli amministratori locali per favorire l’inserimento di donne e uomini migranti nel tessuto sociale cittadino: un’abitazione dignitosa e un lavoro libero dal giogo dello sfruttamento. Ci auguriamo che il Consiglio comunale di Bologna voglia aprire una strada percorribile da altre amministrazioni locali, e funga da stimolo per il Governo centrale per rimuovere dalla legislazione italiana i segni nefasti della xenofobia del centro-destra. @@@ 15.08.06 A Milano, Ferragosto con gli angeli I senza tetto di Milano hanno festeggiato il ferragosto con un pranzo offerto dai "City Angels", l’associazione cittadina che si occupa di esclusione sociale. "Anche quest'anno - si legge sul sito dei volontari - i City Angels festeggiano il ferragosto con chi in vacanza, per ovvie ragioni, non c’è potuto andare: i senzatetto che sono rimasti in città". @@@ 24.07.06 A Las Vegas è vietato dar da bere agli assetati Nelle principali città americane ed europee capita spesso di leggere dei cartelli che vietano di dare da mangiare ai piccioni. Nessuno, tuttavia, aveva mai visto un cartello che vietava di dare da bere ai senza tetto. Oscar Goodman, sindaco di Las Vegas, la leccatissima cattedrale del gioco d'azzardo, ha avvertito i suoi concittadini che dal 20 luglio un'ordinanza vieta loro di offrire da mangiare o da bere ai senza tetto. Se qualcuno, vinto dalla pietà, darà da bere o da mangiare a uno dei moltissimi senza tetto che affollano le strade di Las Vegas, verrà fermato dalla polizia e multato. Cosa dire? I piccioni se hanno fame e non trovano da mangiare fanno uno svolazzo, vanno cento metri più in la e qualcosa la trovano. Per un senza tetto in una città in mezzo al deserto sembra un pò più dura. @@@ Inclusion Europe, organizzazione non governativa che difende i diritti e gli interessi delle persone con disabilità intellettiva e le loro famiglie in Europa, dimostra che nel nostro continente queste ultime hanno un maggiore tasso di disoccupazione, entrate molto più basse se paragonate a quelle della popolazione media, nonché difficoltà superiori ad accedere all’educazione ad ampio raggio e alla cura della salute. In tal senso povertà e disabilità si rafforzano l’una con l’altra, contribuendo ad aumentare la vulnerabilità e l’esclusione sia per le singole persone con disabilità che per le loro famiglie. 24.08.06 Doccia e shampo La polizia di Monaco di Baviera non riesce a fermare i bagni nelle fontane pubbliche di una matura clochard di 44 anni. La vicenda ha trovato spazio anche sul "Bild Zeitung" che racconta la storia di Bille, questo il nome della donna che, quasi ogni giorno, si lava con sapone e shampoo in una delle 183 fontane della citta' bavarese. I passanti spesso si lamentano e chiamano la polizia. Finora la donna ha ricevuto 21 denunce. Chissà che, prima o poi, qualcuno, dopo aver fatto un verbale a questa donna, non pensi anche a darle una casa? Il documento, recentemente presentato, esplora anche una serie di azioni che possono essere intraprese per migliorare la situazione delle persone con disabilità intellettiva e delle loro famiglie che vivono in povertà, centrando l'attenzione anche sui detentori di interessi e gli attori politici a tutti i livelli che dovrebbero certamente contribuire alla soluzione del problema. Nel dettaglio dei dati presentati, da annotare anche come la povertà si presenti come un dramma per le persone con disabilità intellettiva e le loro famiglie in tutti i Paesi d'Europa, sia negli Stati Membri dell’Unione, sia in quelli candidati ad entrarvi che in quelli non facenti parte della Comunità. @@@ 9.09.06 A Roma notte bianca anche per i senza tetto In occasione della Notte Bianca 2006 a Roma, per la prima volta una particolare attenzione verrà data alle persone senza fissa dimora. I Centri comunali di accoglienza per persone senza fissa dimora offriranno ai propri ospiti una cena speciale ed una sera di festa. Le mense rimarranno aperte fino a tardi e verranno animate dai volontari iscritti al Registro cittadino della solidarietà del Comune di Roma (R.E.S.) 09.09.06 Disabili intellettivi sempre più poveri Questa la conclusione di un rapporto presentato dall'organizzazione non governativa Inclusion Europe, che segnala la presenza di tali problemi indistintamente in tutti i Paesi d'Europa. I membri di Inclusion Europe riferiscono che le ragioni della disoccupazione e dell’esclusione sociale non vanno cercate principalmente in una mancanza di capacità delle persone disabili, ma piuttosto in atteggiamenti negativi da parte dei datori di lavoro e degli altri cittadini. Infatti, anche quando vengono messe a confronto con altre tipologie di disabilità, le persone con disabilità intellettiva sono molto più facilmente disoccupate, hanno scarso accesso all’educazione oppure vengono escluse in generale dalla vita sociale. Il rapporto europeo sarà incluso in un Rapporto globale sulla povertà e sulla disabilità intellettiva che verrà presentato al XIV Congresso Mondiale di Inclusion International, ad Acapulco, in Messico, dal 7 al 10 novembre prossimi a cura della Redazione Web Una nuova relazione su Povertà e disabilità in Europa, realizzata da piazza grande • n°127 • 09.06 3 L’inchiesta del mese scolto ha chiuso per 3 settimane. "Abbiamo comunque provveduto a sistemare le situazioni in sospeso dei nostri assistiti, chi si è rivolto a noi nel periodo di chiusura veniva accolto in mensa senza il consueto colloquio preliminare. Per richieste più complesse bisognava attendere la riapertura del Centro." Ad ogni modo per la Caritas non ci sono stati problemi particolari a gestire l'aumento di presenze. "Siamo attivi 365 giorni all'anno, le emergenze non ci spaventano - dice Paolo Puggioli, responsabile della mensa - Ogni sera lavorano non meno di 10 volontari, siamo pronti a servire fino a 150 pasti, a fine agosto I senza fissa dimora e l’estate arriveremo a 4000." Una situazione simile a quella registrata dalla Caritas, si è registrata al Centro diurno di via del Porto: un aumento Cosa succede in città a chi in vacanza non ci può andare? sostenibile delle presenze causato soprattutto dalle scarcerazione per l'in- Foto. Sotto sequestro Agosto. Cosa succede in città quan- so. In questo modo 60 pasti vengono Società Dolce, la Cooperativa La Strada, do i marciapiedi si svuotano e le meno al computo totale. A questa man- la Cooperativa Nuova Sanità), dal primo spiagge si affollano? Le amministra- canza deve aggiungersi quella della agosto fino a novembre le attività del zioni comunali da anni ormai si pre- mensa dell'Antoniano chiusa nel mese di multifunzionale saranno gestite dalla murano di vivacizzare, con spettaco- agosto. Dolce e poi ci sarà una gara d'appalto li ed eventi culturali, le serate urba- riguarderà la gestione complessiva del ne di chi per un motivo o per un I servizi sociali del Comune di Bologna, Beltrame. Si conclude quella che è stata altro resta in città; il progressivo così come negli anni scorsi, hanno col- una fase di sperimentazione che a mio invecchiamento della società ha mato questo vuoto grazie alla collabora- avviso ha dato buoni frutti; l'attività del costretto gli stessi amministratori a zione della Camst. La ditta ha fornito multifunzionale diventerà strutturale e porsi il problema degli anziani, per i 952 pasti in 17 giorni di in un periodo inserita nei servizi. Verranno eliminate quali alla difficoltà di sopravvivere a compreso dal 31 luglio al 30 agosto. delle attività già espletate in altri conte- temperature elevate si aggiunge la Sono stati gli operatori del Centro sti e ci si concentrerà sui servizi alla per- solitudine relazionale di una città Multifunzionale Beltrame a occuparsi di sona, quindi attività laboratoriali, acco- deserta. ritirare e distribuire a pasti per la cena. glienza e informazioni sui servizi, oppor- Le persone senza dimora sono Viviana Verzieri, dirigente dei Servizi tunità di lavoro ecc." indubbiamente un'altra categoria Sociali comunali, frena ogni allarmismo che nei mesi estivi soffre l'indeboli- sul rischio di digiuni estivi forzati per i La struttura che nel mese di agosto ha mento delle rete di protezione e di senza dimora. sostenuto l'impegno maggiore nella sostegno. distribuzione dei pasti è la mensa di via Se la gran parte dei servizi di assi- "Oltre ai pasti della Camst, resta attivo il Santa Caterina gestita dalla Caritas. Il stenza forniti da strutture pubbliche servizio pranzo del centro diurno di via servizio è rimasto attivo tutta l'estate e si sforza di garantire l'apertura, del porto, dove possono mangiare 55 nel mese di agosto ha visto 110 presen- quelli gestiti dal volontariato sono persone. Se questa offerta non dovesse ze giornaliere. Abitualmente la mensa fortemente ridimensionati dalle ferie essere sufficiente, sarà possibile comun- prepara 140 pasti, dei quali 60 vanno d'agosto. que rivolgersi allo Sportello Sociale alle parrocchie e i rimanenti sono consu- Chi non ha casa (e non deve nemme- Adulti in via Sabatucci presso il dormito- mati dagli utenti della mensa. Cala il no preoccuparsi di dare l'acqua alle rio Beltrame e ritirare buoni pasto e sus- numero dei pasti, ma gli utenti si con- piante), così come ogni altro, prefe- sidi. É una pratica che mi piacerebbe centrano in Santa Caterina. risce lasciare la città afosa e deserta implementare, perché penso sia preferi- per andare al mare, magari a trovare bile che le persone disagiate possano "La nostra mensa è sicuramente gravata amici o torna a farsi vivo dalla fami- mangiare ovunque non solo nelle dall'aumento delle presenze nel mese di glia. Non sempre però queste par- mense." agosto - dice Maura Fabbri, responsabile tenze bilanciano i vuoti nei servizi; del Centro d'ascolto - É vero che la quest'anno per esempio l'atteso Un'altro problema paventato da molti Camst distribuisce pasti nel mese di ago- indulto ha creato qualche problema: utenti Centro sto, ma non lo fa tutti i giorni, mentre alcuni detenuti hanno trovato aperte Multifunzionale, un luogo in cui decine di negli altri mesi al Beltrame i pasti vengo- le porte del carcere, ma chiuse per persone trascorrono una parte della loro no distribuiti 5 sere a settimana. Inoltre ferie quelle dei servizi sociali. giornata, un riparo che diventa fonda- l'indulto ha aggravato questa situazione, A mentale nelle stagioni più difficili. Anche perché molte delle persone che sono Bologna una parte della in questo caso da Verzieri arrivano rassi- uscite si sono ritrovate ad avere bisogno distribuzione dei pasti è curazioni. di una mensa. La chiusura di alcuni ser- è la chiusura del gestita, tramite la Caritas, vizi ad agosto ha complicato la situazio- dalla rete di parrocchie presenti nei "Non ci sarà nessuna chiusura, a fine quartieri. È un lavoro esclusivamente luglio termina il progetto di gestione del volontario che nella totalità dei casi nei centro da parte di un'Ati (associazione Se la mensa e il servizio docce della mesi estivi viene inevitabilmente sospe- temporanea d'impresa che comprende la Caritas sono rimasti attivi, il Centro d'a- 4 piazza grande • n°127 • 09.06 ne di chi è stato scarcerato." dulto. "L'anno scorso la chiusura contemporanea delle mense della Caritas e dell'Antoniano ci aveva creato problemi riferisce Francesco Grassi - avevamo registrato un aumento delle richieste che non riuscivamo a soddisfare. Quest'anno la situazione è stata più tranquilla, solo una decina di richieste in più dovute soprattutto all'indulto, più difficile l'accesso ai dormitori per i quali le liste sono chiuse. Nelle prime due settimane d'agosto sono uscite 130 persone, ma sono previste 1300 scarcerazioni nei prossimi mesi, è una situazione che peserà soprattutto nel prossimo futuro. Da parte degli operatori agosto pare non sia stata un'emergenza, ma che ne pensa chi sta dall'altra parte dello sportello e dei servizi ha bisogno per vivere? Non sono pochi quelli che riescono a lasciare la città per luoghi più freschi. Mario e Michela per esempio, marito e moglie, d'estate si concedono qualche giorno a Rimini. "Abbiamo trovato una pensione a poco prezzo, con qualche soldo messo da parte andiamo un po' al mare, così agosto passa più facilmente". Per chi è restato a Bologna invece il problema d'agosto è la solitudine e l'apatia che genera una città deserta. Luigi invece quest'anno non ha potuto rifugiarsi da un suo amico che gli lasciava l'appartamento durante le vacanze. "Davo da mangiare al gatto e tenevo pulita la casa, così potevo starmene un po'per i fatti miei. La cosa più brutta quest'anno è stata la chiusura dell'internet point: internet è il mio passatempo preferito, in questi giorni mi è restata solo la Sala Borsa. È il mio modo per riempire la giornata." di Leonardo Tancredi [email protected] L’inchiesta del mese Melting Pot. Una guida per gli ambulanti Rimini, agosto 06 A Rimini Melting Pot, un progetto per la promozione dei diritti di cittadinanza, quest’anno ha realizzato una guida destinata ai venditori ambulanti migranti Il tema dei venditori ambulanti migranti diventa ogni estate di grande attualità, pur rimanendo rilevante anche nel resto dell'anno. Occuparsi di un materia così particolare implica innumerevoli sforzi e soprattutto il reperimento di molteplici strumenti di carattere socioantropologico, normativo e politico. Dall'altra parte… Accade così che quest'estate alcune realtà sociali presenti nel territorio A Rimini una guida informativa per i venditori ambulanti migranti riminese hanno dato vita ad un percorso che ha permesso la realizzazione di una Guida informativa/legale rivolta proprio ai venditori ambu- Foto del Laboratorio Sociale Occupato Paz, Rimini lanti in particolare migranti. Queste realtà (l'Associazione No Border, il Laboratorio Sociale Occupato Paz di Rimini, con il contributo dell'Avv. Paola Urbinati) hanno reso possibile la realizzazione di uno strumento pratico che per la facilità del linguaggio si rivolge direttamente a chi, proprio per questo tipo di attività, subisce una serie di pesanti controlli da parte delle polizie (municipali o non), con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista di sanzioni, galera ed espulsioni. Il lavoro iniziale dell' Associazione No Border e del Laboratorio Sociale Occupato Paz da cui è scaturita la guida informativa per venditori ambulanti, parte da un'analisi biopolitica del fenomeno. Analisi che si articola su due livelli principali: 1. Attuare metodi concreti di sostegno ai venditori ambulanti migranti, ovvero piccole strategie di resistenza rispetto a pratiche di controllo, repressione e polizia (dai pattuglioni sulla spiaggia, ai controlli nelle abitazioni). 2. La necessità di attivare un analisi socioantropologica, lungi dall'eccezionalità, dal sensazionalismo e dall'emergenzialità che caratterizzano sempre di più l'informazione e le informazioni rispetto ai venditori ambulanti, in particolar modo quando si tratta di migranti. Attraverso questi due livelli si evincono alcuni elementi. Da un lato si vede come la criminalizzazione della figura del venditore ambulante sia ricollegata alla crescita della guerra come elemento fondante della nostra quotidianità, guerra intesa questa particolare attività ha con i SIAE (Dvd-Cd). Va sottolineato come logica di controllo, repressione processi di esclusione/inclusione dei come, a proposito dei Dvd-Cd senza e privazione se non negazione di soggetti più svantaggiati, processi marchio SIAE, la normativa che diritti. oggi favoriti da leggi come la tutela il diritto d'autore, più volte Bossi/Fini e la legge Biagi sul mer- modificata, prevede attualmente cato del lavoro. specifiche imputazione tra cui la Dall'altro, si vede come il cambiamento della figura stessa del vendi- ricettazione. tore ambulante (anni '70-'80 in pre- Possiamo, dunque, affermare che i La seconda parte della guida si valenza persone provenienti dal sud venditori ambulanti, rientrano pie- occupa delle conseguenze penali in d'Italia, oggi invece cittadini africani namente nella categoria degli invisi- cui possono incorrere i venditori o asiatici), non ha cambiato il modo bili, privi di diritti, senza alcuna pos- ambulanti migranti in regola con il di fare informazione rispetto a que- sibilità di autodeterminarsi. pds, sia coloro che non lo sono. I sta attività. I massmedia, infatti, primi possono vedersi revocare il persistono nell'uso di frame che potremmo definire "rituali", e che pds e notificare il decreto di espulI contenuti della guida rimangono ancorati a questi clichè: sione; i secondi che siano già stati sottoposti a provvedimento di espul- ieri, meridionale = venditore ambu- La Guida informativa per venditori sione subiscono l'immediato arresto lante irregolare = criminale; oggi, ambulanti migranti, che prende in e conseguentemente il carcere. extracomunitario = venditore ambu- considerazione proprio gli aspetti lante irregolare = criminale. giuridici e normativi più importanti, Dalla gravità e dalle conseguenze Quest'ultimo aspetto è molto impor- per tutelare e informare rispetto alle soprattutto di carattere penale che tante per poter comprendere ciò che possibili strategie da adottare in la vendita ambulante può generare, Dal Lago definisce "Tautologia della caso di fermo. si può comprendere l'importanza di paura", un circolo vizioso che carat- questa guida, strumento di sostegno terizza tutte le iniziative, attuate La prima parte della guida prende in a tutte quelle persone che, escluse rispetto a questa attività da parte di considerazione i rischi che corre il ed ingabbiate dentro questa spirale alcuni attori sociali tra cui gli ammi- venditore ambulante senza licenza, di privazione e sfruttamento, vedo- nistratori locali. Quello cha accade, sia dal punto di vista amministrativo no costantemente negati i propri ogni estate, sulla spiaggia di Rimini che penale. Si incorre, infatti, in diritti anche quello all'assistenza è un esempio suggestivo della tau- sanzioni di carattere amministrativo legale. tologia della paura tra senso comu- quando si svolge l'attività di ambu- ne (i venditori abusivi extracomuni- lante in forma itinerante senza La guida completa (in italiano, fran- tari sono delinquenti), le iniziative apposita licenza, e si vendono cese e inglese) sarà prossimamente politiche (retate/pattuglioni in spiag- magliette, bigiotteria, oggetti di reperibile sul sito del Progetto gia) e generalizzazioni a opera dei qualunque tipo, anche se non hanno Melting Pot (www.meltingpot.org) media ( "Dilaga la piaga dei vendito- un marchio contraffatto. Si incorre oppure, a Bologna, presso la reda- ri abusivi extracomunitari in spiag- invece in un'imputazione penale zione del Progetto Melting Pot (via gia"). quando, oltre alla mancanza della Casarini n.17/4 tel.0516493234). licenza che, come detto precedenteQuesto circuito stabile di produzione mente, comporta esclusivamente di immaginari e di significati negati- una sanzione amministrativa, si vi intorno ai venditori ambulanti, vende merce "contraffatta" (abiti, non evidenziano. però il nesso che borse ecc.) o senza il contrassegno Dott. Manila Ricci Melting Pot Rimini [email protected] piazza grande • n°127 • 09.06 5 L’inchiesta del mese niente". Tutti gli effetti personali degli occupanti erano stati Uno sfratto ad agosto portati in un magazzino di Medicina, compresi i prodotti per Youssef e i suoi vestiti. Intanto, qualcuno diffondeva la notizia che per la famiglia tunisina era stata già trovata una soluzione alternativa e definitiva. "Non era vero - continua Nabiha - l'unica proposta che ci hanno fatto è stata di dormire in un posto in via Corticella. Era una specie di gabbia di quattro metri quadrati al massimo, senza finestre, con gente che dormiva addirittura nei corridoi, sui letti a castello: marito e moglie nel lettino di sopra, e un'altra coppia in quello di sotto". Ma per loro, l'offerta era valida solo per tre notti. Il 13 agosto avrebbero già dovuto Foto di Gaetano Massa Una famiglia tunisina in ita- promesso anche un'altra siste- e Paola di Mao - sono arrivati, lia da più di dieci anni e mazione - ci racconta Nabiha - hanno letteralmente bloccato un’integrazione ancora sola- ma non lo abbiamo più sentito". tutta la zona e ci hanno costret- mente sognata. Una storia Una notte da un amico, una ti a lasciare le case, senza nep- come tante. notte da un altro, e così andare. pure un vero e proprio preavvi- N so". Qualche tempo prima, asser è tunisino, è spo- Dal 2004 al 2006 Nasser, l'assessore all'Urbanistica del sato con Nabiha e ades- Nabiha, Mohammed e Bilel vivo- Comune di Bologna, Virginio so ha tre figli. La vita in no in vari appartamenti di Merola, aveva reso noto che Tunisia non è mai stata troppo Bologna, occupati ovviamente: ammontava a 692 il numero semplice, tanto meno negli anni "Io è da un po' che lavoro nei degli appartamenti pubblici sfitti '90: difficile viverci, difficile per- trasporti - ci dice Nasser - gua- nel territorio bolognese. "Se a fino sopravviverci, forse, anche dagno 1.000 euro al mese. Non questi si aggiungono le circa per il minimo nucleo familiare voglio una casa gratis. Voglio 7.000 case private attualmente padre-madre-figlio. solo pagare il giusto per poter non abitate - continua Giuseppe mantenere la mia famiglia". E - non si capisce perché il E allora Nasser parte. È il 1995. in effetti, 800 euro al mese di Comune abbia voluto accanirsi Sceglie l'Italia. Bologna. Tre affitto significano appena 200 su questi sei appartamenti di anni da solo, poi il ricongiungi- euro al mese per una famiglia di Piazzetta Musi. Senza conside- mento e quattro persone. E intanto è rare che per il prossimo autun- Mohammed, che ha dieci anni. con Nabiha arrivato Youssef. Quindi l'enne- no sono previsti altri 2.000 tra È il 1998. Grazie ad un amico simo sfratto, quando Youssef ha sfratti e sgomberi". Qualche trova una casa decente e un appena due mesi, e il camion di soluzione, gli occupanti autor- lavoro a un milione e duecento- Nasser diventa casa sua e della ganizzati l'avevano pure propo- mila lire al mese. Ma non dura sua prole. Bisogna occupare. sta: tanto. Nel 2000 perde il lavoro, "Avevamo chiesto al Comune di affidarci delle case e non riesce a pagare l'affitto: il Aprile 2006. Ci sono degli sfitte da tempo - aggiunge passo per tramutarsi da moroso appartamentini in Paola - in cambio, noi le avrem- a sfrattato è brevissimo, e Piazzetta Carlo Musi, e già dal mo ristrutturate a nostre spese. Nasser, Nabiha e Mohammed mese di maggio del 2004, i Nessuna risposta". sono per strada. Quindi, una ragazzi di Mao (Movimento notte da un amico, una notte da Autorganizzato Occupanti) Tra le quindici persone sgombe- un altro, e così andare. hanno cominciato ad occuparli. rate quella mattina c'erano Un posto per Nasser, la moglie anche Nasser e famiglia. Anzi, 2001, Anzola dell'Emilia, provin- e i tre figli ci sarebbe. E allora non c'erano: "Io non ero in casa cia di Bologna. Ora un'altra occupano. - ricorda Nabiha - Ero andata a liberi casa l'hanno trovata. 500 euro fare una visita al bambino. Mio al mese; niente male. E intanto 10 agosto 2006. Ore 07.45, marito non c'era nemmeno per- è arrivato un nuovo figlio, Bilel. minuto più minuto chè lavorava. Quando sono tor- Due anni dopo, un altro sfratto. "Erano un centinaio tra nata a casa, ho trovato tutti i Ad Anzola non si può più stare. Poliziotti, Carabinieri e Vigili ragazzi fuori e le case chiuse. E "Il sindaco di Anzola ci aveva Urbani - ci raccontano Giuseppe dentro non avevano lasciato più 6 piazza grande • n°127 • 09.06 meno. cercare una nuova sistemazione. "In realtà ci hanno anche chiesto se volevamo restare lì aggiunge Nasser - ma per ogni notte, io e mia moglie dovevamo pagare 10 euro a testa, e i bambini, 20 euro." E adesso? Adesso niente: una notte da un amico, una notte da un altro, e così andare. E poi c'è sempre il camion. Nel frattempo, in una conferenza stampa dell'11 agosto, i ragazzi di Mao avevano dichiarato che "alla barbarie della legalità cofferatiana si può rispondere solo con altre occupazioni", e da parte sua l'amministrazione comunale aveva scelto agosto come mese più consono agli sfratti: pochi intralci, poche voci da mettere a tacere, poca gente in giro, anche tra gli "sfrattandi". Per Nasser e la sua famiglia non paiono esserci molte alternative possibili: "L'assistente sociale che ci segue - conclude Nabiha - ci ha detto che, o restiamo in via Corticella, o ci dobbiamo arrangiare, magari per strada". Menomale che Youssef ha già quasi sette mesi! E questo è tutto. Questa è la storia. Questo è il lato oscuro di Bologna Estate. Ma d'altra parte abbiamo raccontato una storia normale. Solo vorremmo che non fosse sempre così. di Dario Coriale [email protected] L’inchiesta del mese Tutti gli sgomberi minuto per minuto Da maggio ad agosto a Bologna si sono sovrapposte storie di sgomberi, di sfratti, di occupazioni e di traslochi forzati. In queste vicende sono entrati istituzioni, collettivi studenteschi, centri sociali, migranti e semplici cittadini privati. In questa pagina proviamo a ricostruire cosa è successo. "L'estate finisce a settembre", ha ricordato l'assessore alla casa di Palazzo d'Accursio Virginio Merola per evitare eventuali allarmismi in seguito al mancato sgombero di due alloggi in via Tibaldi lo scorso 29 agosto. Al 30 agosto 2006 le case occupate in città risultano 31. Ad inizio maggio, quando la campagna contro le occupazioni abusive subisce un'accelerata, sono "45 gli alloggi pubblici occupati abusivamente, cui si aggiungono l'ex centro pasti di San Donato e l'area nomadi di via Gobetti che deve essere consegnata all'università, più l'area privata del Ca.Cu.Bo. di via Santa Caterina di Quarto", come enumera l'8 maggio lo stesso Merola nel corso di un Consiglio Comunale, annunciando il piano sgomberi. Lo stesso giorno, una famiglia di rumeni riceve una notifica dal Comune dell'imminente allontanamento dalla struttura di Villa Salus perché "a tutt'oggi non ha provveduto a corrispondere alcuna retta mensile a titolo di contributo per le spese di gestione", come scritto nell'ordinanza. Qualche giorno dopo, l'11 maggio viene sgomberato il Ca.Cu.Bo. dopo il sequestro preventivo dello stabile chiesto dal responsabile delle indagini partite dal caso di una ragazza di 21 anni in coma dopo aver passato lì una serata. Nel frattempo, il Comune prosegue nello sgombero del Lungoreno. Ruspe in via della Birra su alcune "baracche appena rifatte che avrebbero ospitato e probabilemente ospitavano una ventina di persone", a detta del Sindaco Sergio Cofferati. Siamo al 12 maggio, quando vengono posti i sigilli all'ex centro pasti di via Gioannetti, in San Donato, e i ragazzi del collettivo Crash, che lo avevano scelto come sede delle loro attività, dopo numerosi scambi con il Presidente del Quartiere e con il Commune, decidono di non opporre resistenza a questa decisione, "perché lì deve sorgere una scuola materna". La risposta viene, però, sempre nella mattinata del 12 con una nuova occupazione. Crash si Senza tregua Il diario di un’estate turbolenta Foto. Immigrati in una fabbrica abbandonata. Foto di Gaetano Massa sposta nell'ex cartiera di via Zanardi, una soluzione che durerà poco, però, perché lo stabile dovrà essere demolito per permettere i lavori per un nuovo snodo stradale. L'atteggiamento dei collettivi è per il momento, conciliante. "Ci sono segnali positivi come l'aumento delle ristrutturazioni del patrimonio Acer o una maggiore solidarietà rivolta a chi è sotto sfratto o sotto sgombero - scrive Mao (Movimento Autorganizzato Occcupanti) in una nota affiancandosi alle rivendicazioni di Crash - ma c'è anche l'insufficiente gestione dell'emergenza da parte della Giunta Cofferati". Chiedono, in sostanza, un dialogo con le istituzioni, lamentando l'iniquità delle modalità di accesso agli alloggi a prezzo calmierato contenute nel nuovo bando che non consentirebbero la partecipazione della folta e sommersa schiera di precari residenti in città. Il 20 giugno si riapre la questione rom e campo nomadi di via Gobetti. La necessità del Comune, in questo caso, è di liberare l'area il prima possibile, per permettere all'università di avviare i lavori per il nuovo polo tecnologico. Vengono abbattute 15 baracche. Altre 70 persone saranno sgomberate nel giro di un paio di settimane. La loro disponibilità a collaborare alle prime fasi dei lavori per la costruzione del polo tecnologico e le loro richieste di aiuto rimangono, per il momento, inascoltate. La vicesindaco Adriana Scaramuzzino dice loro che "non sarà possibile allestire un altro campo" per accogliere tutti gli ospiti di via Gobetti, "ma agli operatori continua Scaramuzzino - ho chiesto di fare una valutazione famiglia per famiglia per vedere se rientrano nei nostri canoni di accoglienza". Ai primi di luglio, un folto gruppo di rumeni cacciati dal campo di via Gobetti, 180 secondo le prime stime, 122 al momento dello sgom- bero, occupano l'ex scuola professionale Galileo Galilei di Casteldebole, abbandonata da 8 anni. Nasce una difficile ma interessante esperienza di autogestione. L'edificio non ha né acqua né luce, ci sono vetri dappertutto, ma i nuovi inquilini riescono a renderlo abitabile. Protezione Civile e Comune li riforniscono di acqua, arrivano materassi e lenzuola e bagni chimici. Gli occupanti si preoccupano di ripulirlo, mettere a posto quello che si può e di dotarsi di semplici meccanismi di regolamentazione delle presenze da sottoporre al Comune. La soluzione si fa strada un mese più tardi. Il Comune non può tollerare l'occupazione e libera lo stabile che serve alla Cineteca per il suo archivio. I 122 rumeni presenti al momento dello sgombero vengono trasferiti in case d'accoglienza o in questura, per la certificazione d'identità e l'eventuale rimpatrio. Di alcuni non si ha più traccia. Nel frattempo tornano alla ribalta gli spazi sociali. Atlantide, al Cassero di Porta Santo Stefano, sotto sgombero per esigenze del Quartiere e gli spazi dati in concessione al Livello 57. Con i collettivi che occupano Atlantide il Comune trova un accordo. Al Livello, invece, il 25 luglio arrivano i Carabinieri, con la motivazione di "pericolo di reiterazione del reato", in seguito all'inchiesta sullo spaccio all'interno del centro sociale, avviata dal pm Paolo Giovagnoli. A fine luglio, poi, il Comune sgombera il centro Ghandi di via del Piratino per cercare di risolvere l'emergenza abitativa dei rumeni trasferiti dal Lungoreno a Santa Caterina di Quarto. La notifica di sgombero è per 21 extracomunitari "che non hanno più titolo a rimanere all'interno della struttura in quanto in data 30 giugno è scaduto il loro contratto d'accoglienza e molti di loro sono peraltro morosi". Per loro sono state previste soluzioni alternative in centri d'accoglienza o appartamenti. Per i nuovi inquilini del Ghandi, invece, sono state stabilite regole precise: 46 euro di affitto più 2 mesi di caparra e l'allontanamento in caso di insolvenza. Il 10 agosto il Comune si riappropria di 7 appartamenti Acer occupati dai collettivi Crash e Mao in piazzetta Musi. A distanza di una settimana, il 18 agosto, le forze dell'ordine arrivano in via Tibaldi, dove sgomberano 3 degli 11 appartamenti occupati nel quartiere Navile. In entrambi i casi, l'azione congiunta di Polizia, Carabinieri e Vigili Urbani non incontra particolari resistenze. C'è una famiglia tunisina in piazzetta Musi che viene ospitata al Matteo 25 per qualche giorno e due occupanti di via Tibaldi che resistono per qualche ora allo sgombero. Ma i collettivi riaccendono la polemica sulle case sfitte. "A Bologna ci sono 22 mila case sfitte, circa 700 dell'Acer. Non saranno certo le 30 case occupate rimaste a destabilizzare la situazione generale", dicono ai giornalisti dopo lo sgombero di via Tibaldi. "Il grande progetto di politiche sociali in questa città va nella direzione contraria al buonsenso e alla soluzione di problematiche", rincara il collettivo Passepartout. Ma il Comune va avanti, cercando di disincentivare nuove probabili occupazioni. "Non è un bando per precari, ma è un bando che non esclude gli atipici. Perché c'è il rischio che chi ha assegnato l'alloggio, poi non possa pagare l'affitto a canone calmierato, più alto di un affitto Erp", dice Merola buttando benzina sul fuoco. di Mariella Libergoli [email protected] piazza grande • n°127 • 09.06 7 Dal basso verso l’alto Asfalto, un blog di strada Da luglio 2006 è nato Asfalto, il blog dei senza dimora di Bologna che frequentano il centro diurno di via del Porto. In questa pagina gli stessi ragazzi che hanno dato vita al blog ci raccontano com’è nata e si è sviluppata questa esperienza. Il gruppo che ha dato vita al primo blog di strada di Bologna esisteva già: era formato dagli allievi in borsa lavoro formazione presso il Laboratorio informatico del Centro diurno di via del Porto (che ha ispirato lo stesso indirizzo http://viadelporto.splinder.com) gestito dalle cooperative La Strada e Nuova Sanità. Ma presto questo gruppo si è allargato ad altri frequentatori del Centro, agli allievi del Laboratorio Artistico del Centro diurno e anche ad altri amici ed operatori. All'inizio si voleva dare soprattutto uno sbocco immediato alle competenze informatiche imparate al laboratorio, ma presto abbiamo capito le possibilità espressive e comunicative di Internet: questo grazie anche all'incontro con il nostro grande amico, Stefano, il ciclista senza fissa dimora di cui si ricorderanno i lettori più affezionati di Piazza Grande. Ci ha invogliato, invitato e "sfidato" a parlare di noi in un blog e così è stato, anche se all'inizio c'erano alcune perplessità: alcune voci dalla redazione di Asfalto. Luca ricorda che "Mi sono trovato spiazzato: non sapevo cosa fosse e mi sono chiesto sopratutto la sua necessità, il suo utilizzo a cosa servisse, un milione di domande, ma nessuna risposta poi Stefano ci ha spiegato che un blog è un po' un sito, ma con una dinamicità maggiore". Fausto addirittura vuole crearne uno personale: "il blog è una parte di me dove posso comunicare e mandare tutto ciò che penso ad altri,e il laboratorio è il posto dove poter fare tutto ciò..". Sulla prima pagina di Asfalto si può leggere, nella presentazione: "Un Blog nel quale poter raccontare qualcosa di noi, che viviamo la strada e lavoriamo nei laboratori del Centro diurno. Perché un blog?! Perché crediamo che ogni storia è degna di essere raccontata, soprattutto se fatto con verità ed ironia. Perché il Bolg è uno strumento che ci da' la possibilità di fissare ciò che invece svanisce: perché la vita è brevissima e le emozioni sfuggono! E in strada la memoria è corta: perché non ci sono album di ricordi a raccontare il nostro passaggio, ma solo voci, incontri che svaniscono al prossimo giro. In questo spazio è bandito il pregiudizio, è invece benvenuto il confronto e lo scambio di idee sui temi che più ci toccano da vicino: vita di strada, emarginazione sociale, legalità, dipendenze, lavoro…ma non solo: ci sarà spazio anche per argomenti più 8 piazza grande • n°127 • 09.06 http://viadelporto. splinder.com E’ nato Asfalto, il blog dei senza dimora di Bologna Foto. Una foto di archivio del centro diurno di via del Porto, dov’è nata l’esperienza di Asfalto divertenti e siccome, "non può piovere per sempre" parleremo anche di amore, politica, amicizia e quant'altro possa saltarci in testa. Senza filtro. Vogliamo che questo Blog sia un'esperienza positiva, che ci porti a costruire un ponte di comunicazione anche verso gli operatori sociali e la città tutta. Siamo troppo fuori… ma ci stiamo troppo dentro!" Raccontare non significa però piangersi addosso e percorrere i soliti luoghi comuni: la libertà che questo spazio ci permette ci sta conquistando sempre di più: "è un mezzo di comunicazione che se usato con discrezione può spiazzare chi soffre di un perbenismo cosmico, cioè denunciare le falsità dei singoli o le magagne dei più" dice Luca. Mentre Fausto si lancia in una botta di ottimismo sul futuro: "mi aspetto qualcosa di nuovo riguardo alla mia realtà che sto vivendo...senza piangermi addosso ma la realtà è di cambiare il mio io e quello che ne verrà...spero in bene naturalmente. Il mio futuro spero che sia più roseo, rispetto ad adesso...comunque sono fiducioso che qualcosa mi cambierà; il laboratorio mi sta dando una grande mano...forse a cambiare!" Su Asfalto ci racconteremo, ci prenderemo in giro, ci maltratteremo e poi ci riprenderemo, sperando di incontrare sempre di più la città e altri viandanti della rete. La redazione di Asfalto http://viadelporto.splinder.com Cos’è un blog bloggers non scrivono solo per esse- Tanti ormai hanno un'idea di cosa stessi: il blog è visto spesso come sia un sito internet o che cosa rap- un modo per dare sfogo alle proprie presenti un indirizzo di posta elet- passioni e ai propri interessi, scam- tronica, ma il blog risulta ancora biando pareri e consigli su tematiche una parola un po' lontana da chi non particolari con persone affini. Il frequenta la così detta "blogosfera". motivo che più spinge a scrivere è Vediamo di orientarci un po'. infatti la possibilità di condividere re utili agli altri, ma anche per se piccole esperienze quotidiane con Secondo alcuni studiosi del fenome- altre persone, in modo da soddisfare no un blog è uno spazio personale o i bisogni di approvazione e com- collettivo sul web nel quale poter prensione presenti in ogni individuo. pubblicare, ogni giorno o più volte al giorno, in tempo reale e anche Per questo motivo il blog viene assi- senza specifiche competenze tecni- milato ad un circolo dove chiacchie- che, links, informazioni o riflessioni rare con amici virtuali, ma anche a di qualunque tipo; un sito persona- uno spazio personale dove poter le, a cavallo tra un diario, un artico- lanciare messaggi a persone vicine a lo di commento e una rassegna sé nella vita reale. Si considerano i stampa. propri blogs come uno spazio privato, una sorta di casa virtuale, dove Un luogo di confronto virtuale potere esprimere liberamente le insomma dove si creano delle comu- proprie considerazioni sulla loro vita nità online e dove si scrive e si privata senza doversi giustificare legge sugli argomenti più diversi. con nessuno. Uno strumento che avvicina ad Internet chiunque abbia anche mini- Il blog appare quindi come un rifu- me competenze informatiche, dove gio, un luogo in cui ci si sente pro- non esiste ne' filtro ne' censura: l'e- tetti e si può essere se stessi. ditoria del popolo per il popolo. Creare un blog significa interessarsi a ciò che fanno, dicono e pensano E' forte anche la dimensione di gli altri bloggers: tale disponibilità comunità virtuale che si viene a rende le persone parte viva di un creare fra coloro che decidono di gruppo. creare un blog su Internet, ma perché si decide di scrivere qualcosa di sé o su un argomento in un blog? i Dal basso verso l’alto I POST In questa pagina raccogliamo alcuni dei messaggi postati dai ragazzi di Asfalto nelle prime settimane di esistenza del Blog. ............................................... Venerdì, 21 luglio 2006 Quel maledetto giovedì..... E' un caldo pomeriggio una maledizione quasi oramai il caldo non da tregua e la facilità con cui perdere la testa è sempre più facile ma in via .... forse non è tutto uguale a tutto mentre c'è un via vai di gente girandomi ecco la mia condanna a morte appare chi ti vedo cosa succede? chiedo subito ai 2 poliziotti che mi prendono in disparte e mi chiedono di allontanarmi. Uno spicciolo o una moneta quel giorno è stata la mia condanna ho perso non solo una gita, o dei soldi: ho perso prima di tutto la dignità ogni giorno che passa ho sempre meno amici , ma ho, ancor di più, meno fiducia in me stesso e tutto questo mi porta a chiedermi dove finisce la mia libertà ,ma sopratutto tutto questo se ha un prezzo perchè non ho soldi per potermi mantenere! Postato da: Lucapetinari a 16:01 |................................................ Martedì, 25 luglio 2006 Se è vero che il mondo gira... Ho voluto intitolare questo post in questa maniera, perchè tutto mi gira storto, delle volte mi dico che mi hanno fatto qualche fattura o dovrei andare a Roma a farmi benedire dal Papa. Arriva agosto, e qui a Bo non è facile vivere con tutto questo caldo, e non sapendo cosa fare visto che il nostro laboratorio di informatica chiude per tutto il mese e i miei contatti con la mia famiglia sono chiusi che fare? Sicuramente mi stò sfogando...io che sono nato a Lecce con un mare che ci puoi mangiare dentro...potete immagginare come me la dovrò vivere questa estate, che per me alla fine penserò solo al mio cane (unica cosa positiva) e aspetto subito settembre quando riaprirà il laboratorio per poter continuare a fare delle belle cose sul Blog che abbiamo creato, ringranziando sempre il mio Tutor e la mia assistente Claudia. Comunque spero sempre di rimanere in contatto con tutti voi....Buona estate a tutti quelli che se lo possono permettere!!! Ciao Fausto...! città x es. è considerata molto free è x questo che molta gente si trasferisce qui pensando che a Bo tutto sia permesso tipo Babilonia e nel migliore dei casi si ritrovano con un bel foglio di via xchè comunque tutto il mondo è paese e la cosa più importante dovunque tu sia è il rispetto x le altre persone, non è di questo che comunque volevo parlare. Io Bo la vivo piccola e provinciale forse xchè ci ho sempre vissuto, penso che oggigiorno non ci siano posti in Italia dove gente come me possa sentirsi veramente libera di portare avanti il proprio stile di vita e le proprie convinzioni senza sentirsi una minoranza emarginata. I governi che si susseguono continuano a rosicare i limiti di libertà personale degli individui soprattutto di coloro che non si omologano a dictat di Grandi Fratelli e Marie De Filippi, ma anche queste contestazioni ormai sanno di luogo comune: l'unica ragazzi è emigrare! sì andare via basta lamentarsi non serve, lottare poi, mica puoi farlo x sempre e allora via basta depressioni, basta mancanza di pilla, basta società che ti chiede di essere sempre più preparato, sempre più squalo, sempre più solo, voglio alzarmi la mattina e essere in Africa cazzo o in Olanda dove posso farmi un cannone senza rischiare il carcere xchè questa è la realtà del nostro paese. Quante volte ho pensato di farla finita xchè sono un soggetto che non si trova bene all'interno di una società capitalista, io mi accontento di poco ma gli altri non sono contenti di me e sono sempre più frustrata. Ma tante volte noi ci scordiamo che il mondo è grande e siamo così presi dai nostri problemi da non capire che a volte basta prendere un aereo e ricominciare semplicemente a una latitudine diversa, forse siamo semplicemente nati in un posto sbagliato, non abbiate paura del cambiamento, date un taglio alle lamentele e alle insoddisfazioni EMIGRATE! Postato da: lubna74 a 11:23 ............................................... venerdì, 28 luglio 2006 La ragazzina che prende a calci chi la ama C'era una volta una ragazzina, bella, intelligente, una tipa in gamba diciamo, la ragazzina aveva però un grande problema aveva il cuore bucato. lo infilò nel calzino e uscì lanciando 10 cent nel piattino del custode. Ora conosci anche tu il segreto della ragazzina e del suo cuore,se la incontri e ti innamori di lei non ti incazzare se ti prende a calci xchè ora lo sai che ha il cuore nel calzino. Postato da: lubna74 a 11:46 ................................................. lunedì, 21 agosto 2006 Che agosto di merda Anche voi siete andati in ferie?? Sapete ci sono vari tipi di menomazioni chi è andicappato agli arti,chi al cervello,la ragazzina era andicappata al cuore.il piccolo grande cuore della ragazzina era come se fosse bucato sul fondo e benchè fosse circondata di persone che le offrivano il loro amore,la ragazzina era sempre triste xchè l'amore ricevuto si disperdeva immediatamente dal buco in fondo al cuore lasciando la ragazzina sempre più bisognosa d'amore. Il piccolo grande cuore bucato faceva soffrire molto la ragazzina, finchè la sofferenza si tramutò in rabbia e infine in disperazionefinchè un giorno me lo ricordo come se fosse ieri la ragazzina capì che non avrebbe sopportato oltre tutto quel dolore,così entrò nel cesso della stazione di Bologna e si strappò il cuore dal petto. Fu un attimo un brivido lungo la schiena e la ragazzine vide il suo piccolo grande cuore che ancora palpitava lì x terra di fianco a lei e desiderò di scappare lontano. Ricordo un'atmosfera irreale due mignotte che ridevano di un cliente stupido che si era innamorato, la ragazzina diede una rapida occhiata al suo cuore e capì che non av rebbe potuto abbandonarlo lì da solo, sì xchè seppur malato era sempre il suo cuore,con uno scatto lo afferrò, c'è nessuno?? Non ci posso credere, uno pensa di andare in vacanza con gli amici e non pensare a tutte le paranoie della catena alimentare dei familiari a coda, invece riescono a rompere..scusate lo sfogo,,ma.. E poi senza soldi si fa poco, mi sono presa pure un mal di gola terribile a fare l'autostop sotto i temporali e poi ma dove va tutta sta gente su e giù... e ora ripiombo in questa quotidianietà distruttiva, già sembro grigia e non più dorata mi è bastata una giornata di lavoro...archiviare archiviare archiviare.....che hanno aspettato me?? E poi credo di essere proprio sola...parole parole parole, quante parole si dicono in vacanza di cose che non ne frega niente a nessuno... ma su questo blog nessuno è mai triste? Tutti maestrine/i e apprendisti stregoni ...tutti isy ??? Sono indecisa schiaccio Pubblica il post o lo annego in un'altra birra??? Calma ..facciamo una cosa per volta Postato da: annaD a 20:51 Postato da: speedy60 a 10:29 ............................................... Mercoledì, 26 luglio 2006 La libertà è un abitudine Mi chiamo Lubna e vivo a Bologna, volevo parlarvi della libertà. La mia Foto. E’ il 1993, e alla nascita dei blog mancava ancora molto. Il questa foto ecco i primi redattori di Piazza Grande, riuniti nel dormitorio di Via Sabatucci 2. I ragazzi di Asfalto, “nipoti tecnologici” dei fondatori di Piazza Grande, si esprimono con un mezzo diverso, ma rappresentano una continuità e il segno di una passione difficile da non riscontrare piazza grande • n°127 • 09.06 9 Scuola di Teatro Louis Jouvet 2006/2007 Al via i Corsi 2006-2007 della Scuola di Teatro Louis Jouvet diretta da Massimo Macchiavelli Una scena è una serie di sentimenti, una serie di stati fisici… i sentimenti sono mostrati e mai dimostrati, il principio di verità muove su una scelta di segni forti e riconoscibili (Louis Jouvet) La Scuola si rivolge a chi vuole fare l'attore professionista o a chi semplicemente è interessato al teatro, il programma è studiato in modo da accontentare le diverse esigenze. Come funziona La scuola si articola in due anni di studio: il 1° corso (2005-2006) durerà da Ottobre a Giugno, la frequenza sarà di una lezione settimanale e il primo incontro di presentazione è fissato per lunedì 30 ottobre. In questo primo anno oltre agli incontri settimanali saranno organizzati quattro stage legati al progetto "Arlecchino Grigio" che porterà quattro dei migliori insegnanti di Commedia dell'Arte e costruzione della maschera a Bologna. Gli allievi della scuola accederanno a tutti gli stage gratuitamente. Come ci si iscrive La Scuola è aperta a tutti, ci si iscrive attraverso un colloquio con gli insegnanti, il costo è di 500 euro che possono essere corrisposti in un'unica soluzione durante il primo mese, oppure entro dicembre 2006. Il costo comprende tutti gli stage. Come si accede al 2° anno In primo luogo è necessario frequentare il primo anno senza fare più di quattro assenze. Chi frequenterà tutti gli stage passerà di diritto al secondo anno. Chi non frequenterà gli stage sarà giudicato in base al rendimento che mostrerà nel preparare il saggio finale, che diventerà quindi una sorta di esame E' possibile iscriversi direttamente al Secondo corso sostenendo un provino, per informazioni sui materiali da portare e i giorni di audizione telefonare 338-7915105 Il Saggio Il saggio finale sarà deciso insieme agli allievi-attori sulla base degli interessi sviluppati durante l'anno. Sarà pubblico e sarà rappresentato in un teatro di Bologna. Il Diploma Alla fine dei due anni sarà rilasciato un diploma, in più saranno forniti indirizzi e date di provini teatrali e cinematografici. Alcuni potranno entrare stabili nelle produzioni della Fraternal Compagnia. Info Per iscrizioni scrivere o telefonare. Tel. 3387915105 Email [email protected] Sito Web: www.fraternalcompagnia.it 14 piazza grande • n°127 • 09.06 Di terra e di acqua Spettacolo itineranteattraverso la zona Cirenaica/ Massarenti alla scoperta della storia della città. Il progetto "Di terra e di acqua", trasforma in spettacolo una seria ricerca sulle acque e sulle campagne del territorio che oggi è diventato città, con particolare riferimento alla storia delle popolazioni che l'abitarono prima che il fiume Savena, come del resto i principali corsi d'acqua che attraversavano Bologna - Reno e Aposa - venisse interrato, poco oltre la metà del '700. Di quel momento irripetibile nella Bologna del Sei-Settecento, di grandi ricchezze e di grandi povertà, le testimonianze storiche e letterarie, sia in lingua italiana sia in quella lingua bolognese resa nobile e alta da Giulio Cesare Croce, raccontano una città di luci e ombre, di grandi feste barocche e di cortei di contadini affamati dalle carestie e dalle guerre, di artigiani della seta rovinati dalla concorrenza, di ladruncoli, buffoni, cavadenti e cantimbanchi che si arrangiavano per trovare qualcosa da mangiare quasi tutti i giorni. Abbiamo perciò composto e sommato le diversità delle nostre Associazioni in una proposta unitaria di spettacolo itinerante che prevede i seguenti eventi. Seconda tappa Le lavandaie - Via Piella A cura dell'associazione Gaia: "Mè no Mè no ch'an farò mai la lavandèra" Con Valeria Nesci e Cristina Testoni, musiche del Gruppo La Violina. Testo di Maria Rosa Damiani. La dottoressa Milena Naldi illustrerà i monumenti più significativi Terza tappa C h i e s a d i S a n t ' A n t o n i o , Via Massarenti 59 Interviene la dottoressa Milena Naldi , Storica dell'Arte. Questa chiesa costruita come hospitale per i pellegrini nel 1203 e nel 1215 era titolata Antonio Savena, per le vicinanze del fiume su cui si accedeva prima con una passerella poi con un ponte di legno. Il campanile fu eretto fra il 1422 e il 1445 in stile tardogotico bolognese. Quarta tappa Via Albertoni 15, sotto al portico dell'Hospitale ex ricovero mendicità La Fraternal Compagnia e il Gruppo di lettura San Vitale presentano, Il pane dei poveri. Scene teatrali tra poveri, buffoni, ciarlatani e finti dottori. Musiche del gruppo La Violina Programma Sabato 30 settembre 2006 Saluto e partenza con il Bus ore 19.00 dal Centro Sociale Scipione dal Ferro Via Sante Vincenzi 50 Prima tappa A casa degli etruschi Visita alla necropoli Villanoviana in Via Bentivogli, 34. Interverrà la dottoressa ANNA DORE,del Museo Civico Archeologico, che illustrerà le radici millenarie della civiltà Villanoviana attraverso la presenza di una necropoli sulle sponde del Savena nel IX secolo a.C. Quinta tappa Ritorno al Centro Sociale accompagnati dal dottor Graziano. Grande festa con spuntino, vino e balli popolari a cura del gruppo La Violina Biglietto in prevendita Euro 8 Per informazioni e prenotazioni: Gruppo di Lettura San Vitale- tel 051 346015 [email protected] www.gruppodiletturasanvitale.it Lo spettacolo sarà replicato il 7 ottobre presso il Centro Zonarelli ASSOCIAZIONE AMICI DI PIAZZA GRANDE ONLUS: Le attività L'Associazione Amici di Piazza Grande Onlus è il luogo in cui i cittadini svantaggiati si organizzano per risolvere i propri problemi, per mettere assieme capacità e idee, per costruire occasioni di reddito, per affrontare il problema della abitazione, per migliorare le prestazione dei servizi della città e per autogestirsi. L’Associazione, in oltre dieci anni di vita ha dato impulso ad una progettualità ricca di iniziative. Attualmente tra le attività di Piazza Grande ci sono il giornale, il BiciCentro, la Sartoria, il Servizio Mobile di Sostegno e lo Sportello di Avvocato di Strada. Fare Mondi La Cooperativa Fare Mondi affonda le radici nel percorso associativo degli aderenti all’Associazione Amici di Piazza Grande Onlus. Telefoni: 380.3585605 - 340.4706347 mail: [email protected] Hai un furgone per noi? La cooperativa Faremondi ha urgente bisogno di un furgone per portare avanti le proprie attività. Se puoi aiutarci chiama allo 051342328 [email protected] In via del Gomito 22, il terzo giovedì del mese, dalle ore 20 alle 21 3939895695 Servizi di pulizia e custodia - servizi di accoglienza, orientamento e accompagnamento di persone disagiate Via Antonio Di Vincenzo 26/F (BO) Tel e Fax 051 372 223 - 051 4158 361 Sito web: www.cooplastrada.it Mail: [email protected] SOS COMPUTER Laboratorio di riparazione e riassemblaggio computer. Il tuo pc è un rottame? C’è ancora una speranza, in via Libia 69, dal lun al ven h.9 - 12 , 14 - 17 piazza grande • n°127 • 09.06 15 Informazioni e punti di ascolto 1. Comune di Bologna, Servizio Sociale Adulti Per tutti gli adulti in difficoltà, dai 18 ai 65 anni. Via Sabatucci, 2. Tel. 051/245156. Aperto lun, merc, ven e sab, h.9-13 e mart e giov, h.14-17 2. Associazione Posto d’Ascolto ed Indirizzo Città di Bologna. Informazioni relative a dormitori, mense, docce. 1° binario Stazione Centrale - Piazza Medaglie D’Oro, Tel. 051/244044. Dal lun al ven, h.9-12, 15-18, sab h.9-12 3. Sportello Sociale e delle opportunità Comune di Bologna Via del Porto, 15/b, Tel 051/523494. Lun-Sab, h.9.30-16.30, merc h. 9.30-12.30 (senza appuntamento). 4. Centro di Ascolto Italiani della Caritas Adulti italiani in difficoltà, assistenza, informazioni e percorsi di reinserimento sociale. Via S. Caterina 8/A. Tel. 051/6448186. Lun, Mart, Ven, h.9.15-11.30. Giov, h9.15-11.30, h.14- 15.30 (senza appuntamento). 5. Centro di Ascolto Immigrati della Caritas Diocesana Ascolto, informazioni e assistenza per persone straniere. Via Rialto, 7/2. Tel. 051/235358. Lun, giov, h.9-11, mart, h.15- 17 6. Servizi per gli Immigrati del Comune di Bologna Cittadini stranieri con permesso di soggiorno o in attesa di regolarizzazione. Informazioni e orientamento. Via Drapperie, 6. Tel. 051/6564611. Lun h.9-13, mart e giov h.15-18, sab, h.9-13 7. Associazione L’Arca Ascolto e informazione per tutte le persone disagiate. Via Zago, 14, Tel. 051/6390192. Dal lun al ven h.15-19 8. Ufficio Casa Comune di Bologna Informazioni su bandi per la assegnazione della casa. Viale Vicini, 20 Tel. 051/2194332. Lun- ven, h.8,30-13, mart e giov, h.14.30-17 1 4 . I s t i t u t o B e r e t t a Via XXI Aprile 15 ,Tel.051/6162211 Distribuzione numeri, dal lun al ven, h.8-9 e h. 14. Sab soltanto al mattino. Domenica pronto soccorso odontoiatrico h.8-13 1 5 . P o l i a m b u l a t o r i o A U S L Via Tiarini 10/12 Tel.051/706345. Dal lun al ven. Dalle ore 7.30 vengono distribuiti 12 numeri. ----------------------------------------------------Pasti gratuiti 7 . A s s o c i a z i o n e L ' A r c a Via Zago, 051/6390192. Dal lun al ven, h.15.30-19 14. Tel. 3. Centro Diurno Comune di Bologna Distribuisce pasti caldi su segnalazione dei Servizi Sociali. Via del Porto, 15/C. Tel. 051/521704. Tutti i giorni dell'anno h.12.30 - 18. 1. Centro Beltrame Comune di Bologna Distribuisce pasti caldi agli ospiti del centro stesso - Via F. Sabatucci, 2. Tel. 051/245073. 16. Oratorio di San Donato Tutte le domeniche mattina alle ore 10.10 colazione. Via Zamboni, 10. Tel. 051/226310 17. Mensa dell'Antoniano Distribuisce pasti caldi. Via Guinizelli, 3. Tel. 051/3940211. Tutti i giorni h.11.30-12. Per accedere al servizio occorre un buono che viene distribuito alle h. 10.45. 4. Mensa della Fraternità Caritas Diocesana Fornisce pasti caldi. Via Santa Caterina, 8/A. Tel. 051/6448015. Tutti i giorni mensa h.18-19. 18. Punto d'incontro della Venenta Distribuisce alimenti. Via Serlio, 25. Aperto Mart e Giov, h.10-12 19. Parrocchia Cuore Immacolato di Maria Distribuzione di cibo da cucinare. Via Mameli, 5 Tel. 051/400201. Mart, h.10-12, Ven, h.15.30- 17.30 ----------------------------------------------------Aiuto e assistenza legale 20. Parrocchia S. Cuore Distribuzione viveri. Via Matteotti, 25. Tel. 051/4151760. Dal lun al sab, h.11-12 9. Avvocato di Strada Consulenza e assistenza legale gratuita per le persone senza fissa dimora. Via Libia, 69 presso Associazione Amici di Piazza Grande Onlus.Tel 21. Parrocchia S. Maria della Misericordia Distribuisce razioni di generi alimentari. P.zza Porta Castiglione, 4. Tel. 051/332755. La distribuzione avviene 26. Opera San Domenico Distribuisce vestiario a max 25 persone ogni giorno. Piazza San Domenico, 5/2 Tel. 051/226170. Lun e giov, h.8-10 19. Parrocchia Cuore Immacolato di Maria Distribuzione vestiario. Via Mameli, 5. Tel. 051/400201. Tutti i Merc, h.9-11 27. Parrocchia S. Egidio Distribuzione vestiario. Via S. Donato, 36. Tel. 051/244090. Dal Lun al Ven, h.1617.30 28. Parrocchia S. Giuseppe Cottolengo Distribuisce indumenti, Via Don Orione 1, Tel. 051/435119. A giovedì alterni, h.16-18 29. Parrocchia S. Giuseppe Lavoratore Distribuisce indumenti in genere. Via Marziale, 7, Tel.051/322288. Il primo e terzo mercoledì di ogni mese, h.15-17 23. Parrocchia S.S. Angeli Custodi Distribuzione abbigliamento. Via Lombardi, 37. Tel.051/356798. Tutti i merc, h.9-10. ----------------------------------------------------Dove dormire 1. Centro Beltrame Offre 115 posti letto. Via F. Sabatucci, 2. Tel. 051/245073. Si accede tramite lo Sportello Sociale di Via Del Porto, 15/B. 30. Casa del Riposo Notturno M.Zaccarelli Offre 80 posti letto. Via Carracci, 69. Aperto h.19-8. Si accede attraverso lo Sportello Sociale di via del Porto, 15/b. 31. Opera di Padre Marella Offre 60 posti letto. Via del Lavoro, 13. Tel. 051/244345. Aperto h.8-17 25. Rifugio Notturno della Solidarietà Offre 30 posti letto a persone tossicodipendenti senza dimora. Via del Gomito, 22/2. Tel.051/324285 Aperto h.19-9.30. 32. Casa del Riposo Notturno Offre 32 posti letto per adulti italiani e immigrati con permesso di soggiorno e rifugiati politici. Via Lombardia, 36. Tel.051/493923. Aperto h.19-9. Si accede attraverso la segnalazione dello Sportello Sociale di Via del Porto, 15/B. Via Irma Bandiera, 22. Tel. 051/433473. Dal lun al giov, h.9.30-12.30 e h.15.30-17.30 Comunità S.Maria della Venenta Onlus Accoglienza in comunità e in case famiglia di ragazze madri. Via della Venenta, 42/44/46. Argelato (Bo) Tel. 051/6637200. Aperta tutto l'anno Donne che hanno subito abusi e violenze 38. Casa della Donna per non subire violenza Ascolto, assistenza psicologica e legale, ospitalità temporanea, gruppi di auto-aiuto e sostegno. Via Dell'Oro, 3. Tel. 051/333173. Lun-ven, h.9-18 S.O.S. Donna NUMERO VERDE 800 453009 Linea telefonica contro la violenza, fornisce informazioni, aiuto, consulenza ed assistenza psicologica e legale. Tel. 051/434345 fax 051/434972. Lun, mart e ven, h. 20-23, giov, h.15-17.30 Disagio relazionale A.S.P.I.C. Associazione per lo Sviluppo Psicologico dell'Individuo e della Comunità Servizio psico-socio-assistenziale. Via De' Gombruti 18 Tel / Fax 0516440848. Il centro è aperto (previo appuntamento) dal lunedì al venerdi. Disagio psichico 39. Percorso vita Informazioni e assistenza a persone con disagio mentale e alle loro famiglie, attività culturali e ricreative, gruppi di auto-aiuto. Via Polese, 23. Tel/Fax 051/273644 Alcool Alcolisti Anonimi Gruppi di auto-aiuto. Tel. 335/8202228 Acat h.9 - 19, Cell. 3491744897 Carcere 40. A.VO.C. Associazione volontari carcere Attività in carcere, sostegno psicologico e sociale a detenuti ed ex-detenuti. Piazza del Baraccano, 2. Tel. 051/392680 41. Gruppo carcere del Centro Poggeschi Dove andare per... dormire, mangiare, lavarsi, curarsi, lavorare. A Bologna 051/397971. Lun-Ven, h.9.30-13 8. Servizi per gli Immigrati del Comune di Bologna Consulenza ai cittadini stranieri. Via Drapperie, 6. Tel. 051/6564611. Aperto tutti i giorni, escluso il ven, h.9-13 ----------------------------------------------------Unità di strada Unità di Aiuto del Comune di Bologna Intervento di strada con camper attrezzato. Tel. 051204308 Fax 051203799. Il servizio viene svolto tutti i giorni. Punti di sosta del camper: Piazza Puntoni, h.17-18, Via Bovi Campeggi, h.18-19 9. Servizio Mobile di Sostegno Associazione Amici di Piazza Grande Onlus. Informazioni, generi alimentari, abiti, panni o coperte alle persone che dimorano in strada. Tel.051/342328. Servizio attivo lun, merc e ven, h.21-24. Il giov h.9-12 ----------------------------------------------------Assistenza medica gratuita 10. Poliambulatorio Biavati Visite mediche gratuite per persone non assistite dal Servizio Sanitario Nazionale e persone in stato di grave indigenza. Strada Maggiore, 13. Tel. 051/226310. Aperto tutti i giorni h.17.30 - 19 (senza appuntamento). 11. Croce Rossa Italiana Somministrazione farmaci, attrezzatura ortopedica e occhiali. Via del Cane, 9. Tel. 051/581858. Lun, Merc, Ven, h.8-14. Mart, Giov, h.8-17 12. Sokos Visite mediche gratuite per immigrati privi di assistenza sanitaria, persone senza fissa dimora e tossicodipendenti. Si prescrivono visite specialistiche, farmaci ed esami. Via de' Castagnoli 10, Tel. 0512750109. Lun h.17-19. Merc, h.16-19, sab, h.9-12 13. Centro per la salute delle donne straniere e dei loro bambini Vengono erogate prestazioni a donne e bambini stranieri. Poliambulatorio Zanolini, Via Zanolini, 2. Tel. 051/4211511. Lun, h.12-18. Mart, h.15-19. Giov, h.12-19. Ven, h.10.30-14 Urgenze odontoiatriche al sabato munendosi alle ore 8.00 di un numero con cui si prenota il ritiro che avviene dalle h.9.30 alle 11. 22. Parrocchia S. Maria Maddalena Offre alimenti. Via Zamboni, 47. Tel.051/244060. Merc, h.10-12 23. Parrocchia S.S. Angeli Custodi Distribuzione generi alimentari. Via Lombardi 37, Tel. 051/356798. Lun, h.14.30- 17, mart, giov e ven, h.912, merc, h.10.30- 12.30 ----------------------------------------------------Bagni e docce calde 4. Centro S. Petronio Caritas Diocesana Servizio docce Via S. Caterina 8/A Bus 20-21 Tel. 051/6448015. Prenotazione alla mattina h.9-11.30. Gli stranieri debbono prenotare il Mart mattino per usufruire dei servizi il Mart e il Merc dalle 14 alle 15. Gli italiani debbono prenotare il Ven mattino o Lun mattino per usufruire dei servizi il Lun dalle 14 alle 15. Le donne, italiane e straniere, usufruiscono del servizio il Giov, dalle 14 alle 15. 33. Struttura Madre Teresa di Calcutta Offre 19 posti letto per adulti italiani e immigrati con permesso di soggiorno e rifugiati politici. Viale Lenin, 20. Tel.051/531742. Aperto h.19-9. Si accede attraverso la segnalazione di tutti i servizi sociali del territorio. 34. L'isola che non c'è Struttura dedicata ai punkabestia. Offre 35 posti letto con punto cucina, punto docce e accoglie persone con animali, per le quali è previsto un servizio veterinario. Via Dell'Industria, 2. Si accede direttamente dalla strada nei limiti di posti disponibili. ----------------------------------------------------Un servizio per i tuoi problemi 9. Associazione Amici di Piazza Grande Onlus Assistenza e percorsi di recupero per senza fissa dimora. Via Libia, 69, Bologna. Tel. 051/342328. Lun-ven, h.912, h.14.30-18. 3. Centro Diurno Comune di Bologna Accoglienza, relazione d'aiuto e ascolto, attività per il tempo libero e laboratoriali. Via del Porto, 15/C. Tel. 051/521704. Tutti i giorni h.12.30- 18. 24. Bagni pubblici Toilette e servizio gratuito di lavanderia, con lava-asciuga, per persone senza fissa dimora. Piazza IV Novembre Tel. 051/372223. Aperto sempre h.9-20 Centro accoglienza La Rupe Promozione sociale e progetti di inserimento lavorativo per persone con problemi di marginalità. Via Rupe, 9. Sasso Marconi. Tel. 051/841206. 25. Rifugio notturno della solidarietà Servizio docce per persone senza fissa dimora. Via del Gomito 22/2. Tel. 051/324285. Il servizio è attivo il Mart h.15-18 per gli uomini. Il Ven, h.15-18 per le donne. ----------------------------------------------------Distribuzione abiti 35. Laboratorio Abba-Stanza Destinato a persone senza fissa dimora e individui con gravi disagi sociali. Via Della Dozza, 5/2. Tel/Fax 051/6386000. 17. Antoniano Fornisce vestiario. Via Guinizelli, 13. Tel. 051/3940211. Merc e Ven, h.9.30-11.30. Tel. 051/244044 7. Associazione L'Arca Fornisce vestiario a chi si presenta direttamente. Via Zago, 14. Bus 38, Tel. 051/6390192. Dal lun al ven, h.15.30- 19 Cittadini Stranieri NUMERO VERDE SERVIZIO SANITARIO Servizi plurilingue di informazione e mediazione culturale - 800 663366 36. Ufficio Stranieri della CGIL. Via Guglielmo Marconi 69 - Tel 0516087190 Fax 051251062. Lun-ven, h.9-13, 15-18. Il sab, h.9-13 Maternità 37. SAV, Servizio Accoglienza alla Vita Attività di animazione e lavoratori all'interno del carcere e progetti di inclusione sociale. Via Guerrazzi 14. Tel.051/220435 Tossicodipendenze 42. Il Pettirosso Comunità di accoglienza per tossicodipendenti e autoaiuto per familiari. Via dei Mattuiani, 1. Tel. 051/330239 S.A.T. Servizio Accoglienza Tossicodipendenti. Presso Casa Gianni, Via Rodolfo Mondolfo, 8. Tel. 051/453895. Aperto tutti i giorni previo appuntamento. Aids Telefono verde Aids della Ausl Bologna: 800 856080 43. C.A.S.A. Centro Attività Servizi della USL Bologna Informazioni e servizi sanitari a persone affette da HIV e sieropositive. Via S. Isaia, 90. Tel. 0516494521. Dal lun al ven, h.8-14. 44. ANLAIDS Gestisce una Casa Alloggio, un centro diurno per persone con Hiv e sieropositive ed una linea telefonica per informazioni e supporto con esperti. Organizza gruppi di auto-aiuto e laboratori artigianali gratuiti. Via Irnerio, 53. Tel. 051/6390727. Per informazioni e aiuto sulla malattia 051/4210817 - La linea funziona lun, mart e giov, h.16-20. La sede è aperta dal lun al ven, h.9-13 45. IDA Iniziativa Donne Aids Informazione, prevenzione e tutela dei diritti per persone con Hiv, AIDS e persone detenute. Via San Mamolo, 55. Bus 29-30 Tel/Fax 051/581373. Cell. 339/8711149 46. LILA Lega Italiana per la Lotta contro l' AIDS. Ascolto, accoglienza, informazioni, assistenza, centro di documentazione e consulenza legale e previdenziale. Via Agucchi, 290/A. Tel. 051/6347644 - 051/6347646. Info: 051/6350025 (lun, merc, ven, h.18.30-20)