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Video 2.1 “Intervista con il dottor Meredith Belbin”

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Video 2.1 “Intervista con il dottor Meredith Belbin”
Video 2.1
“Intervista con il dottor Meredith Belbin”
Perchè è importante conoscere la teoria di Belbin e come può aiutare le persone sul posto di lavoro?
Penso che sia importante capire l’importanza di sottolineare le ragioni per cui esistono differenze tra
le persone. Queste differenze, in famiglia, iniziano fin da quando si è piccoli. Hanno chiaramente
una base genetica perché persistono e io penso che il nostro lavoro sia comprendere come possono
essere identificate, riconosciute e usate a vantaggio del lavoro di gruppo e del ruolo che le persone
giocano sul posto di lavoro.
Che cos’è una differenza secondo Belbin?
Si parla di differenze quando non ci misuriamo con i comportamenti delle persone o le loro
attitudini ma cerchiamo di consigliare le persone affinché imparino a usare le proprie caratteristiche
personali nel modo migliore.
Ma siamo sicuri di saperlo fare tutti? Probabilmente no. D’altra parte sarebbe impossibile. É più
importante concentrarsi sui ruoli che sappiamo esercitare meglio. Se proviamo ad esercitare tutti i
ruoli, finiremo per mettere a rischio il ruolo degli altri e gli toglieremo spazi. Se, quindi, vogliamo
fare un buon lavoro di gruppo, dobbiamo provare a scegliere il ruolo migliore per ciascuna
situazione.
Possiamo cambiare?
Certo. Ma la domanda è se sia auspicabile cambiare. Io preferisco pensare in termini di sviluppo
piuttosto che di cambiamento e se pensiamo allo sviluppo, parliamo di sviluppo verso direzioni per
le quali abbiamo attitudine e potenziale. Se cambiamo verso aree per le quali non siamo adatti,
invece, ci esponiamo e ci mettiamo in una situazione di difficoltà.
Abbiamo sempre bisogno di tutti e 9 i ruoli di gruppo?
No, perché i gruppi hanno differenti termini di riferimento e hanno differenti obiettivi. Inoltre, gli
obiettivi cambiano man mano che i gruppi vanno avanti con i progetti e si trovano a dover
affrontare delle difficoltà. E se vogliono rispondere in modo appropriato a questi cambiamenti,
allora ci devono essere diversi attori sullo schermo e diversi ruoli da interpretare. A volte ci vuole
anche personalità per riuscire a gestire il cambiamento. Inoltre, spesso le persone riescono ad
adattare i propri ruoli in modo da venire incontro alle richieste da soddisfare.
Qual è la dimensione ideale di un gruppo?
Beh, al riguardo io ho una mia opinione personale. Mi piacciono i gruppi di circa 4 persone. In un
gruppo di 4, infatti, non c’è gerarchia. Quando si è in numero dispari, invece, una persona deve fare
da arbitro in caso di disaccordo. Se, invece, si è in quattro si riesce a ottenere un consenso, se c’è un
buon bilanciamento e una comprensione reciproca della situazione. Mi piacciono i gruppi fino a sei
persone ma, una volta superato il numero di sei persone, inizio a preoccuparmi perché bisogna
capire la psicologia del gruppo.
Ma i ruoli di gruppo sono applicabili a tutte le organizzazioni e culture?
Sì. Non mi preoccuperei di presentare un lavoro di gruppo in Afghanistan. Ci sono paesi in molte
parti del mondo in cui ci sono regimi molto gerarchici. Per loro il lavoro di gruppo è una minaccia
ma allo stesso tempo le cose stanno iniziando a cambiare. Ho lavorato sia in Russia che in Cina e ho
visto un graduale passaggio da un regime gerarchico a una differente forma di organizzazione
umana di tipo collaborativo.
Siamo in un periodo di transizione e ciò accade in tutte le industrie e, penso, in tutti i paesi a diversi
livelli. Dobbiamo, quindi, capire le dinamiche del lavoro di gruppo e come utilizzare le risorse
umane per trarne i vantaggi migliori poiché questi studi sono applicabili a livello generale in tutto il
mondo e per vederne gli effetti ci vuole un po’ di tempo.
Traduzione audio del video “Intervista con il dottor Meredith Belbin”
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