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Urbanistica a Fumetti - Università degli Studi di Sassari

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Urbanistica a Fumetti - Università degli Studi di Sassari
Fu Bo, Antonio Secondo, Savina Virdis
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Gianluca Boni, Gianmario Peralta e Salvatore Spanu
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Veronica Contene, Roberta Fadda e Chiara Tiloca
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Denis Cuccu, Salvatore Cambilargiu e Andrea Mura
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Anna Cuccuru e Ilaria Fadda
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Mario Doneddu e Cemil Oguz
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Maria Grazia Falchi e Dalila Serusi
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Giovanni Ondradu e Giuseppe Zingaro
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Daniele Ruiu e Davide Secchi
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Urbanistica a fumetti
Workshop di Sociologia ambientale
Docente Daniela Ciaffi, Tutor Giovanna Fancello
7-12 febbraio 2011
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Indice
Urbanistica a fumetti ............................................................................................................................ 4
FUTUROM di Fu Bo, Antonio Secondo, Savina Virdis........................................................................ 7
IL TRENO, IL SOGNO E IL GRANDE INCUBO di Gianluca Boni, Gianmario Peralta e Salvatore
Spanu .................................................................................................................................................. 10
LA NUOVA AVVENTURA DI SNOOPY di Veronica Contene, Roberta Fadda e Chiara Tiloca ... 13
SANT'AGOSTINO... APRITI! di Salvatore Cambilargiu, Denis Cuccu e Andrea Mura .................. 16
UNA NUOVA CASA, UNA NUOVA ESPERIENZA DA CONDIVIDERE di Anna Cuccuru e Ilaria
Fadda .................................................................................................................................................. 19
STORIA DI UN POPOLO SCONOSCIUTO di Mario Doneddu e Cemil Oguz ............................. 22
UNA GRANDE CONQUISTA di Maria Grazia Falchi e Dalila Serusi ............................................. 25
VIAGGIA CHE TI PASSA di Giovanni Ondradu e Giuseppe Zingaro .............................................. 28
SANT’AGOSTINO: L’ALTERNATIVA AL CENTRO di Daniele Ruiu e Davide Secchi .................. 31
Fumetti di riferimento ........................................................................................................................ 34
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Urbanistica a fumetti
Basta aprire un qualsiasi quotidiano per capire che i giornalisti si occupano continuamente, anche
se in modi più o meno diretti, di temi urbanistici. Sfogliando ad esempio La Nuova Sardegna del
giorno 8 febbraio 2011 leggiamo: “Rom, il dolore di Napolitano” (D’Aprile a pag.12); “Enti locali
alle prese con i tagli” (Giola a pag.21); “Opportunità lavorative ma anche rilancio del centro
storico” (Meloni a pag.22); “Disabile e prigioniero in casa. Per un ventenne strade d’accesso
impraticabili con la sedia a rotelle” (Spanu a pag.24); “Tilibbas, Little Bucarest è una polveriera. Un
esercito di disperati vive in condizioni disumane nell’area tra il ponte e la ferrovia” (Rojch a
pag.31);“L’anoressia culturale ci farà perdere tutti” (Eco a pag.33).
A leggere i giornali, insomma, uno studente universitario del corso di laurea in Pianificazione
Territoriale, Urbanistica e Ambientale potrebbe pensare che lui disoccupato non resterà mai: ce
n’è di lavoro da fare, tra centri storici da risistemare, barriere architettoniche da abbattere,
politiche culturali e della casa da ripensare.
Ma lo studente resterà senza lavoro, se non troverà una committenza civile e/o politica. Ci sono
contesti in cui c’è l’una e non c’è l’altra, ad esempio ci sono comitati di abitanti che, senza essere
ascoltati, fanno pressione sulla giunta comunale per la riqualificazione
del proprio quartiere. E, viceversa, ci sono sindaci che avviano
operazioni di rigenerazione urbana senza che i cittadini ne abbiano
mai fatto richiesta. Chiaramente le due cose possono anche
provocarsi a vicenda: amministrazioni pubbliche che accolgono determinate istanze di
cambiamento e le negoziano con i cittadini, associazioni che avanzano le proprie osservazioni a una
certa proposta urbanistica, e così via.
Questa casistica di dinamiche fra eletti ed elettori è vastissima. Dipende dalle caratteristiche
umane dei protagonisti delle diverse storie di città, dalle condizioni sociali generali, dalle risorse
ambientali e architettoniche presenti o assenti, da fattori economici a (s)favore della
trasformazione, dal “brodo di cultura” che caratterizza il contesto civile, dal livello di qualità del
sistema istituzionale nel suo complesso. A uno studente di Urbanistica si insegna all’università che
il suo bel progetto di miglioramento dei luoghi o fa i conti con tutti questi elementi oppure resterà
facilmente sulla carta.
Questa complessità emerge abbastanza chiaramente dai messaggi dei media, per loro natura
attratti dalle notizie di denuncia, dalle manifestazioni di malcontento, dagli atti di protesta, dagli
episodi scandalosi, dalle storie di illegalità. Se i futuri urbanisti si aspettano che siano i media a
parlare delle loro magnifiche idee per una città più vivace e bella, si sbagliano. I giornalisti non
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fanno questo lavoro. Strano però, perché in fondo i loro progetti potrebbero intrigare chi legge il
giornale, chi guarda la televisione, chi ascolta la radio e chi frequenta i siti internet per informarsi.
Allora resta la domanda: chi si occupa della comunicazione di un progetto di urbanistica? Durante
questa settimana di lavoro, i gruppi di studenti hanno provato ad occuparsene in prima persona.
Tra tutte le possibili forme di comunicazione che esistono, è stato chiesto loro di provare a
cimentarsi con il fumetto. Può sembrare una richiesta facile, invece non lo è affatto. Il lettore
giudicherà i risultati, ma tenga conto che il testo e le immagini non sono stati elaborati da
sceneggiatori e disegnatori professionisti! Perché dunque far fare questo esercizio? I principali
vantaggi del fumetto, se lo scopo è quello di comunicare il bisogno di progetto urbano, sono tre.
Il primo è che al centro della storia a fumetti c’è una storia di vita. È molto
diverso immergersi nel fumetto sull’odissea quotidiana di una giovane
coppia che cerca casa perché aspetta un figlio rispetto a leggere una asettica
relazione sulle politiche abitative rivolte alle giovani coppie, accompagnata
dagli elaborati grafici di piano sulle unità abitative in progetto, in relazione
allo strumento urbanistico comunale. Certo sono due cose diverse, però un
buon fumetto può riuscire a far passare molte informazioni, sia tecniche che
politiche. Insomma, catturato il lettore dentro a una storia di vita in cui
possa immedesimarsi, gli si possono insegnare alcune cose di urbanistica.
Il secondo vantaggio comunicativo del fumetto è la sua forma grafica: è una grande opportunità
quella di disegnare i luoghi, di infilare i progetti nelle vignette, di giocare con lo stato di fatto e di
progetto. La capacità di rappresentare il degrado e il possibile cambiamento dei luoghi è alla base
non solo del mestiere dell’urbanista, ma della sua stessa funzione sociale.
Terzo punto di forza del fumetto è il suo carattere sintetico, il fatto che sempre funziona
condensando in pochissimo spazio una grande quantità di informazioni sul protagonista, sui suoi
rapporti con i luoghi e con gli altri, sul suo passato e il suo futuro… Ogni gruppo di studenti prima
di mettersi a disegnare e a scrivere i dialoghi ha dovuto lavorare a
lungo sul messaggio che intendeva lanciare. Quando si ha la
possibilità di esprimere le proprie idee, le si vorrebbe raccontare
tutte. Nel fumetto questo non è possibile, bisogna selezionarne
una, quella di cui si è più convinti, convincere i compagni di
gruppo, e farci sopra un lavoro di fino, a livello di sceneggiatura, di
cura dei testi, di studio dei disegni.
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Spero che ai partecipanti di questo workshop resti l’insegnamento che una parte importante del
loro futuro professionale dipende dalla comunicazione. Con tutta probabilità questa cosa la
sapevano già, perché a ogni esame sarà già stato loro richiesto di presentare tavole leggibili, efficaci
eccetera. La comunicazione su cui abbiamo lavorato durante questa settimana è invece di tipo più
sociale, attiene più al campo della divulgazione da un lato e della partecipazione dall’altro.
Detto ciò, l’Urbanistica a fumetti è un esperimento tutto da testare. L’ipotesi è quella di poter
incuriosire chiunque, far passare queste storie di mano in mano, meglio ancora se da mani di
persone esperte e impegnate finiscono in mani di chi pensa di non capirci niente di come vanno le
cose in città, e se ne frega.
Il mio primo grazie va agli studenti che ho visto lavorare con
passione, aderendo a questa mia ipotesi, ancora tutta da
verificare, e a Giovanna Fancello, che mi ha molto aiutata
nell’impresa.
Grazie anche a tutti gli abitanti che ci hanno aiutati con i loro
racconti e le loro riflessioni. I fumetti che leggerete sono ispirati
alla vita di alcuni cittadini di Alghero, che abitano nel quartiere
Sant’Agostino, alle spalle del centro storico, e nelle Borgate che circondano la città.
Grazie in particolare ai cittadini attivi nel Comitato del quartiere Sant’Agostino dell’Associazione
Impegno Rurale di Santa Maria La Palma: senza il loro impegno sul territorio, che dura da anni,
questo progetto non sarebbe stato possibile.
Grazie al professor Arnaldo Cecchini e alla professoressa Alessandra Casu, a Valentina Talu e a
Vinicio Bonometto, che da settembre 2010 a febbraio 2011 hanno guidato gli studenti
nell’elaborazione delle proposte progettuali sia sullo sviluppo dell’area della bonifica di Alghero che
sulle possibili trasformazioni del quartiere Sant’Agostino.
In questa Facoltà trovo sempre una straordinaria atmosfera di sperimentazione e un caldo
benvenuto a forme nuove di creatività. Quest’anno in particolare ho trovato ancora più rafforzato
lo spirito di un’università militante, che si mette sempre più al servizio dei cittadini attivi con le sue
competenze tecniche, diventando un interlocutore importante dell’amministrazione locale.
Buona lettura!
Daniela Ciaffi
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FUTUROM di Fu Bo, Antonio Secondo, Savina Virdis
Antonio
Savina
Bo
Disegni
Testi
Disegni
Questo fumetto ha lo scopo di comunicare alle persone la situazione del campo nomadi di Fertilia. I Rom
Khorakhanè che vivono nel campo in località Arenosu, si trovano in condizioni disastrose: sono sprovvisti di
allaccio alla rete elettrica, alla rete fognaria, idrica. Sono sprovvisti di servizi igienici, le case sono fatiscenti e
inadeguate a ospitare i residenti del campo. Il fumetto descrive uno spaccato di vita quotidiana dei residenti
Rom, vuole portare agli occhi dell’ opinione pubblica questa situazione di difficoltà e precarietà, con il fine di
far nascere nei lettori uno spirito di collaborazione e di aiuto nei confronti di questa comunità e favorirne la
loro integrazione. Il fumetto è composto da fotografie e fotomontaggi, l’unico elemento che si diversifica è
la figura del sindaco, inserita sotto forma di caricatura: in questo modo si vuole evidenziare come in tutte le
amministrazioni passate e presenti nessuno si sia mai impegnato per cercare di dare una condizione di vita
decorosa alla comunità Rom, rivestendo solo ruoli di legislatore. Se le autorità amministrative rimangono a
guardare, la posizione sociale peggiora, fino ad arrivare ai gravi eventi di cronaca di questi giorni.
Si ringrazia la comunità Rom algherese per la disponibilità e l’ospitalità dimostrata, in particolare il sig. Ago per averci rilasciato
l’ intervista che ha ispirato il nostro lavoro.
Si ringrazia il sig. Marco Vukic per le caricature messe a disposizione, e la sig.ra Valentina Bravetti per le foto concesse.
Gli articoli di giornale citati sono de “La Nuova Sardegna”.
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IL TRENO, IL SOGNO E IL GRANDE INCUBO di Gianluca Boni,
Gianmario Peralta e Salvatore Spanu
Gianluca
Gianmario
Salvatore
Official designer
Graphic expert
Cartoonist & Writer
Il messaggio che il fumetto vuole comunicare è racchiuso nel confronto tra i mezzi pubblici sardi e quelli
europei: attraverso un viaggio intrapreso dal nostro protagonista possiamo vedere come vi sia un netto
divario tra l’efficienza e la puntualità dei primi e la quasi totale disorganizzazione dei secondi. Inoltre, si pone
l’accento sul complesso della stazione ferroviaria di Alghero al momento in uno stato di degrado evidente.
Auspichiamo una nuova politica dei trasporti che possa ottimizzare al meglio e incentivare l’uso del mezzo
pubblico.
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LA NUOVA AVVENTURA DI SNOOPY di Veronica Contene,
Roberta Fadda e Chiara Tiloca
Chiara
Roberta
Veronica
Disegni e testi
Disegni e testi
Disegni e testi
Il messaggio che con questo fumetto abbiamo voluto lanciare è che attraverso il raggiungimento di un
accordo si può arrivare a un obiettivo comune. Quest’esigenza nasce dal fatto che per oltre 50 anni nella
borgata di Santa Maria La Palma ad Alghero non è stato riqualificato un ex complesso industriale. Questo
sito nel 1950 rivestiva un punto di riferimento all’interno della piana agraria di Alghero per quanto concerne
l’attività artigianale e agricola.
L’esigenza di un compromesso nasce da diversi problemi sorti nel corso degli anni. Quello principale è che
non esiste un’attitudine sinergica tale da poter coniugare i vari interessi in gioco. Infatti ogni cittadino
sviluppa un atteggiamento individualistico piuttosto che di prediligerne uno collettivo. La nascita di un
conflitto tra le parti implica la messa in atto di un processo di partecipazione che si svolge su vari livelli, da
cui si possa ottenere una mediazione tra le parti e poter raggiungere un fine collettivo, instaurare una
piattaforma egualitaria sulla quale democraticamente si possano avviare delle discussioni e definire delle
prospettive di sviluppo.
Si ringrazia il comitato di quartiere di Santa Maria, per averci dedicato un po’ del loro tempo..
La fonte di riferimento per l’elaborazione grafica è Peanuts.
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SANT'AGOSTINO... APRITI! di Salvatore Cambilargiu, Denis Cuccu e
Andrea Mura
Denis
Andrea
Salvatore
Disegni
Disegni
Testi
Il fumetto riassume alcuni progetti che abbiamo sviluppato per il quartiere di Sant'Agostino. Attraverso il
racconto di una ragazza adolescente vengono messi in luce i diversi problemi che caratterizzano il quartiere
allo stato attuale: una popolazione molto anziana, il problema dei parcheggi e la mancanza di uno spazio
pubblico, visto che quello che è presente versa in uno stato di totale degrado e abbandono. La ragazza che
fa "esplodere" il quartiere rappresenta il primo passo per la trasformazione dello stesso.
L'abbattimento di un edificio del quartiere popolare potrebbe ad esempio “aprirlo” e farlo uscire dal suo
stato di isolamento. A questo si collegano gli altri due interventi: il progetto della riorganizzazione della
sosta, che punta all'eliminazione della sosta dalle principali vie, in modo tale che i suoi abitanti possano
rivivere quelli che sono i loro principali spazi pubblici, e quello dello spazio pubblico, volto a migliorare la
qualità del quartiere ridisegnando gli spazi pubblici attuali.
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UNA NUOVA CASA, UNA NUOVA ESPERIENZA DA
CONDIVIDERE di Anna Cuccuru e Ilaria Fadda
Ilaria
Anna
Disegni
Testi
Non sempre i cambiamenti obbligatori implicano soluzioni negative, ma spesso possono rivelarsi delle
opportunità.
Gavino e Grazia sono sposati da poco più di un anno e vivono in un appartamento in affitto ad Alghero. Per
l’arrivo di un/a figlio/a decidono di cambiare casa e di comprarne una nuova. Dopo varie ricerche ad
Alghero si trovano costretti a doverla cercare nei comuni limitrofi poiché i prezzi di mercato non sono
accessibili e i criteri di assegnazione degli alloggi pubblici li escludono. Il pensiero di doversi allontanare dalla
loro città natale rende il tutto molto più difficile e anche la decisione viene costantemente rimandata. Un
giorno Gavino mentre continua la ricerca nota sul giornale un articolo interessante sul nuovo intervento del
comune per nuove residenze nell’Agro. Felice informa subito Grazia di questa opportunità e insieme vanno
in comune ad informarsi. Dopo numerosi incontri si rendono conto che è la soluzione adatta a loro per il
prezzo accessibile, e l’opportunità di una maggiore socializzazione sia per loro che per il/la figlio/a.
In questa storia la figura del pianificatore è idealmente presente , in quanto non è fondamentale che egli sia
“fisicamente” visibile, ma basta vedere e rendersi conto che egli attraverso la capacità di progettare riesce a
soddisfare la popolazione e le sue esigenze affiancando al progetto tecnico anche un progetto socio
economico.
Fonti: Progetto del Blocco Didattico 2010/2011
Relazione Demografica Socio-Economica del PUC di Alghero
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STORIA DI UN POPOLO SCONOSCIUTO di Mario Doneddu e
Cemil Oguz
Cemil
Mario
Disegni e testi
Disegni e testi
Il fumetto vuole mandare il messaggio che attraverso l’inserimento lavorativo si possono abbattere le
barriere dell’indifferenza e migliorare le condizioni sociali di un popolo che nella sua lunga storia ha
incontrato mille difficoltà di integrazione.
Racconta in breve tre storie: quella di Giuseppe, di Jasmine (nonna di Giuseppe) e infine quella della
popolazione zingara. Giuseppe è un ragazzo Rom che ha avuto la possibilità di cambiare la propria vita grazie
a un progetto che mirava a integrare la comunità Rom attraverso il lavoro e la fiducia. Nonostante il suo
presente è riuscito a tenere strette le sue origini e a tramandarle a Marco, suo figlio.
I più sentiti ringraziamenti alla comunità Rom di Fertilia
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UNA GRANDE CONQUISTA di Maria Grazia Falchi e Dalila Serusi
Dalila
Maria Grazia
Disegni
Testi
Il fumetto ha come protagonista Chiara Vigo, l’ultima tessitrice di bisso al mondo. Questa pratica è patrimonio
dell’umanità e anche Chiara definita come maestro si sente patrimonio dell’umanità. Questa carismatica figura non è
mai venuta a conoscenza del cotonificio di Alghero ma nella nostra fantasia
lei potrebbe essere la figura che
trasmette il vero scopo dell’arte. Quello di trasformare le cose più insignificanti in manufatti e in cose interessanti e
utili alla cultura e alle persone. Tutto il fumetto è un racconto di Chiara ai suoi nipotini: nella prima parte di come è
venuta a conoscenza dell’ex-cotonificio, e di come il comitato le chiede aiuto per risvegliare le coscienze algheresi.
Nella seconda parte lei spiega come si arriva a un ricamo perfetto e il comitato le presenta la fatiscenza dell’ excotonificio.
Continua nel racconto a spiegare ai nipoti come è necessaria pazienza e volontà, e come l’ex-cotonificio si è
trasformato.
In primis la conquista dello spazio aperto con protagonista la sua mostra, in un secondo momento la sua
ristrutturazione parziale e infine la ristrutturazione completa.
Ringraziamo Chiara Vigo e il comitato di S.Agostino
Per la storia del Bisso consultare il sito di Chiara Vigo.
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VIAGGIA CHE TI PASSA di Giovanni Ondradu e Giuseppe Zingaro
Giuseppe “factotum”
Nino “capability”
Testi
Disegni
Pedobear
Allontanamento
bambini
Area di lavoro
Il fumetto parla dell’inefficienza dei trasporti pubblici, dell’isolamento e della carenza di servizi nell’agro di
Alghero e nelle aree a bassa densità abitativa in generale.
A questo disagio si può ovviare applicando politiche sulla mobilità. In particolare la storia narra di un
abitante di queste zone, scettico, contrario al nuovo sistema di trasporto. Il suo scetticismo lo porta a
snobbarlo e decide di non utilizzarlo.
La sua decisione non gli permetterà di riuscire a muoversi in tempo per un appuntamento importante. Il
protagonista, irritato, si lamenta con il comitato di quartiere e durante un dibattito pubblico riceve puntuali
risposte ai suoi dubbi. Capisce i nuovi vantaggi ed è incoraggiato a credere nel nuovo sistema.
Si ringrazia il signor Ranocchio
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SANT’AGOSTINO: L’ALTERNATIVA AL CENTRO di
Daniele Ruiu e Davide Secchi
Davide
Daniele
Disegni
Testi
Il centro storico è rappresentabile da un grande pesce che ha maggior potere sugli altri quartieri e che
offre da un lato luoghi d’incontro e di passeggio e fantastici panorami dai bastioni, dall’altro lato scelte
discutibili come l’elevato costo della vita e dei servizi e la “standardizzazione” dei negozi (e infatti emette
sempre le stesse “bolle”). Invece il quartiere di Sant’Agostino è formato piuttosto da un insieme di “pesci”,
metafora degli interventi progettuali pensati per riqualificarlo e rilanciarlo. Infatti, il quartiere può migliorare
con progetti rivolti agli abitanti: la messa in sicurezza della viabilità, il ridisegno della rete del trasporto
pubblico e l’inserimento di una pista ciclabile che collega Sant’Agostino a tutta la città; e progetti pensati
per il turista tra cui la nuova rete dei Bed & Breakfast e l’utilizzo del Cotonificio come polo di attrazione
per eventi artistici e culturali. L’effettivo miglioramento del quartiere avverrà solo se tutti i progetti
andranno a completarsi perfettamente come tanti piccoli pesciolini che si uniscono per contrastare o,
meglio, fornire un’alternativa al forte potere del pesce grande: il Centro Storico. Il fine, dunque, è quello
di rendere più confortevole il quartiere per i residenti e dare un’altra ottima scelta al turista desideroso di
nuove conoscenze ed esperienze.
Si ringrazia la disponibilità del Comitato di Quartiere di Sant’Agostino
I personaggi dei fumetti sono tratti da WALT DISNEY e LOONEY TUNES.
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Fumetti di riferimento
Abouet M., Oubrerie C. (2005) Aya de Yopougon, Gallimard, Parigi
Anagnos S. “Cartoline da Atene” in Internazionale n.872/2010, Mondadori, Milano, pp.70,71
Barilli F., fenoglio M. (2010) Piazza Fontana, BeccoGiallo, Cierre Grafica, Sommacampagna (VR)
Bechdel A. (2007) Fun Home, Rizzoli, Milano
Bertorelli G. “Parkour” in Transmitting Architecture Organ n.6/2010, Torino, pp.14,15
Boscoli D. “Cartoline da Cipro” in Internazionale n.861/2010, Mondadori, Milano, pp.68,69
Caillon E. “Cartoline da Mexico” in Internazionale n.876/2010, Mondadori, Milano, pp.78,79
Deprez D. “Cartoline da Canton” in Internazionale n.865/2010, Mondadori, Milano, pp.74,75
Deprez D. “Cartoline da Canton” in Internazionale n.874/2010, Mondadori, Milano, pp.76,77
Eisner W. (2006) Dropsie Avenue, Fandango libri, Roma
Eisner W. (2010) Dropsie Avenue, Fandango, Roma
Fedorova Y. “Cartoline da New York” in Internazionale n.871/2010, Mondadori, Milano, pp.78,79
Ghermanti F. “Cartoline da Bologna” in Internazionale n.870/2010, Mondadori, Milano, pp.72,73
Giardino V., (2006) Jonas Fink. L’infanzia, l’adolescenza, Panini Comics per gruppo editoriale
L’Espresso, Roma
Guibert E., Lefèvre D., Lemercier F. (2010) Le photographe, Aire libre, Parigi
Hippolyte “L’Africa di papà” in Diario n.10/2009, pp.71-95
Igort (2002) 5 è il numero perfetto, Gruppo editoriale L’Espresso-La Repubblica, Roma
Kindt M. “Cartoline da Webster Groves” in Internazionale n.863/2010, Mondadori, Milano,
pp.68,69
Maffre L. e Soularue S. “Cartoline da Palermo” in Internazionale n.873/2010, Mondadori, Milano,
pp.78,79
Manouach I. “Cartoline da Atene” in Internazionale n.867/2010, Mondadori, Milano, pp.78,79
Maslov N. (2004) Siberia, ALET, Beccogiallo, Ponte di Piave (TV)
Micol H. “Cartoline da Ibiza” in Internazionale n.862/2010, Mondadori, Milano, pp.72,73
Nicolaiev A. e Lomasko V. “Cartoline da Mosca” in Internazionale n.875/2010, Mondadori, Milano,
pp.76,77
Ruppert F. e Mulot J. “Cartoline da Tokyo” in Internazionale n.880/2010, Mondadori, Milano,
pp.66,67
Sacco J. (2002) Palestina, Mondatori, Milano
Sartori L., Vivaldo A. (2010) Ustica. Scenari di guerra, Beccogiallo, Cierre Grafica, Sommacampagna
(VR)
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Schuiten F., Peeters B. (2010) L’elefant penchée, Casterman, Parigi
Takahama K. “Cartoline dal Giappone” in Internazionale n.866/2010, Mondadori, Milano, pp.78,79
Taniguchi J. (2003) L’uomo che cammina, Gruppo editoriale L’Espresso-La Repubblica-Panini
Comics, Roma
Van Hamme J. e Vallès F. (2005) I Maestri dell’Orzo. La saga degli Steenfort, Gruppo editoriale
L’Espresso-La Repubblica-Panini Comics, Roma
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Continua …
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