“Non di solo pane vivrà l`uomo” - Parrocchia di Canneto sull`Oglio
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“Non di solo pane vivrà l`uomo” - Parrocchia di Canneto sull`Oglio
Vien dietro a me, e lascia dir le genti sta come TORRE ferma che non crolla giammai la cima per soffiar de venti DANTE Lugl io 2015 • A NNO LX V I • N. 2 (359) • Can neto sull’Oglio • Tar iffa Associazioni Senza Fini di Lucro: «Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB - Conto acceso presso C.P.O. Mantova. Direttore responsabile: Paolo Lomellini • Stampa: Arti Grafiche La Torre srl, Canneto sull’Oglio, MN - Testata registrata presso il Tribunale di Mantova l’11 febbraio 1949, n° 10 Parrocchia di Canneto sull’Oglio (Mn)-46013 Via B. De Canal, 11-Tel. 0376/70122-C.C.P. N. 12737466 “Non di solo pane vivrà l'uomo” Carissimi, siamo in estate! Quest’anno il cammino pastorale è stato improntato sul Sinodo Diocesano, voluto dal vescovo Roberto per la chiesa mantovana con il tema “Vogliamo vedere Gesù”. La novità introdotta è stata l'occasione, sapendo leggere l’azione del Signore, che ci ha fatto camminare insieme come comunità. Gli incontri dei gruppi sinodali nella nostra parrocchia sono stati positivi e il cammino è sfociato naturalmente, con la guida dello Spirito, nei “Gruppi del Vangelo” divenuti ora una nuova realtà parrocchiale. Tanti sono stati i bei momenti vissuti in comunità: le celebrazioni domenicali, il Natale, la Pasqua, il diaconato di Don Carlo, i Sacramenti dei nostri bambini e ragazzi, gli anniversari dei matrimoni, le veglie di preghiera, il mese di maggio con Maria e di questo ringraziamo il Signore. Con grande impegno, una particolare attenzione è stata rivolta ai giovani per un cammino di fede supportata dall’aiuto di “figure adulte”, come animatori, per migliorare la pastorale giovanile. Tanto c’è da fare, il cammino è lungo per una Comunità in comunione con il Signore, in unità tra fratelli e sorelle. Invito tutti ad una preghiera assidua e perseverante per questo cammino comunitario. Auspico un impegno particolare per il Consiglio Pastorale, sia per sensibilizzare la comunità sugli ambiti di formazione e missionarietà mancanti (come per esempio la catechesi alle famiglie che hanno chiesto il Battesimo dei loro bambini), sia per essere portatori capillari verso ogni fedele delle varie scelte pastorali. A livello parrocchiale e diocesano è emersa la “sete” dei fedeli verso la Parola di Dio e la necessità di una maggior consapevolezza nel vivere l’Eucarestia. Possiamo ora dire che, per volontà di Dio, il nostro “Vogliamo vedere Gesù” ci ha portato verso “non di solo pane vivrà l’uomo”. Ogni giorno con la preghiera del Padre Nostro, chiedendo il pane necessario per vivere, si chiede infatti anche quel pane con cui l’uomo vive oltre quel cibo. Il nutrimento della Parola di Dio e dell’Eucaristia è Gesù Cristo stesso ed è essenziale per l’uomo inteso nella sua integri- persona e dei principi del bene comune, della solidarietà; rispettiamo il creato, di cui siamo amministratori e non padroni...” Vivere da cristiani è anche insegnare ai nostri giovani a superare il mito illusorio del proprio benessere personale, riconoscendo la necessità dell’incontro personale con Dio e il vertice di tale incontro cioè: mangiare il corpo e il sangue di Gesù Cristo per diventare “partecipi della natura divina” (2Pt 1,4). Mi piace finire questo mio scritto con la preghiera della Comunione Spirituale che ognuno può recitare sempre, specialmente quando non ha la possibilità di ricevere la Comunione Sacramentale: Domenica 26 Aprile: celebrazione eucaristica tà “corpo, anima e spirito”. Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse: «Questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per molti” (Marco 14, 22-24). Spesso la fame di pane, della Parola di Dio e dell’Eucarestia nei nostri tempi sono poste in concorrenza, nel senso che il soddisfacimento della prima sembra impedire la seconda, perché «l’uomo nel benessere non comprende» (Sal 49,21)! Ma il nostro cammino di fede, nella gratitudine a Dio del pane quotidiano da condividere con gli altri, ci porta ad avere sete della Parola di Dio e del Pane disceso dal cielo: Gesù Cristo. Siamo nel pieno dell’estate, con le attività parrocchiali rivolte ai giovani: il Grest appena vissuto, i campi estivi ad Auronzo e le esperienze dei giovani e dei chierichetti a Roma con il tema del “mangiare” proposto all’Expo, per sollecitare i nostri giovani ad andare oltre, verso “una fame più grande”. Vivere da cristiani la tematica dell’Expo 2015 è seguire le parole di papa Francesco: “Combattiamo la cultura dello scarto, mettendo al centro dei piani per lo sviluppo la dignità della Gesù mio, io credo che sei realmente presente nel Santissimo Sacramento. Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell'anima mia. Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a te; non permettere che mi abbia mai a separare da te. Eterno Padre, io ti offro il Sangue Preziosissimo di Gesù Cristo in riparazione dei miei peccati, in suffragio delle anime del purgatorio e per i bisogni della Santa Chiesa. Amen. Auguro a tutti un buon periodo estivo… Dio Vi benedica Don Giovanni Signore Gesù, Tu sei il Pane vivo, Tu sei il pane di Dio, Tu sei il Pane disceso dal cielo, Tu sei il Pane per essere mio cibo. Quando mi accosto a Te nella comunione fa’ che comprenda la profondità di questo mistero! Tu sei sempre pronto ad incontrarmi: fa’ che io cammini verso di Te, fa’ che io permetta di essere attratto da Te. Fa’ che ci sia sempre in me un’assoluta disponibilità, perché Tu possa travolgermi con la forza del tuo amore. Conferma in me il tuo dono, il dono completo di Te stesso a me! Si, o Signore, voglio appartenere a Te, così da poter dire con l’apostolo Paolo: “Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me”. 2 • LA TORRE • Luglio 2015 Prima confessione Comunione Lettera a Gesù La festa del perdono Il 15 marzo 25 bambini di 3^ elementare della nostra parrocchia hanno celebrato nella gioia la loro prima confessione. Durante la celebrazione i bambini hanno portato all'altare un cero simbolo della luce che si accende in ogni cuore quando si riceve il perdono di Gesù, insieme a una striscia colorata con i colori dell'arcobaleno, a significare la bellezza della vita nuova che nasce dal perdono. Al termine tutti i bambini, insieme ai loro familiari e ai catechisti, hanno vissuto un momento di festa in oratorio. Cresima Ogni bambino di quarta elementare, in preparazione alla Prima Comunione, ha scritto una Lettera a Gesù. C'era l'imbarazzo della scelta perchè tutte sono molto belle e significative. Ne abbiamo scelte due... • Caro Gesù, ogni giorno ti penso perché Tu sei per me l’unico e vero amico a cui dico le mie confidenze. Ogni giorno chiedo solo a Te di far star bene la mia famiglia. Ti voglio bene : cercherò sempre in Te il mio bene e l'aiuto per vivere sempre con serenità e amore con tutte le persone che mi circondano. Gesù, grazie di esserci sempre. • Caro Gesù, io ti ringrazio perché hai dato la vita a mia mamma, mio papà e mio fratello e sono molto felice. Vorrei che nessuno facesse più la guerra ma ci fosse la pace e i problemi si risolvessero parlando. Desidererei che i bambini poveri non lo fossero ma diventassero felici come me e i miei amici. Spero che Tu stia bene e che proteggerai sempre me e la mia famiglia. Il dono dello Spirito Santo 3 maggio 2015: una data importante e attesa in un cammino impregnato di incontri, momenti di riflessione, interrogativi e incertezze sul come muoverci, con l’ansia di voler fare ogni cosa nel migliore dei modi. Finalmente il grande momento della Cresima per i nostri ragazzi è arrivato! La celebrazione è stata presieduta dal nostro Vescovo che ci ha onorato con la sua presenza. E ora, dopo aver ricevuto questo sacramento, che per ogni cristiano è unico e irripetibile, cosa dire, a cosa ripensare se non alla ricchezza e sapienza del nostro Dio, che non smette mai di accompagnare i suoi figli nei loro cammini di vita, consegnando loro i Suoi doni, la Sua grazia affinché diventino sempre più consapevoli e trasmettitori del dono della fede a quanti incontreranno. Ed è questa la speranza che ci hanno messo nel cuore i nostri ragazzi e che ha attivato in noi e dato forza all’impegno nella preparazione della loro Cresima. A questa speranza uniamo il desiderio che sia data continuità al cammino cristiano intrapreso, così che ogni ragazzo sia ben formato e possa sapientemente affrontare le varie sfide che la vita richiederà. Un grazie di cuore a tutti coloro che ci hanno accompagnato con la loro preghiera. I catechisti e gli animatori Nuccia, Matteo, Michele, Sara, Samuela, Greta, Rossella Domenica 24 Maggio, solennità di Pentecoste, abbiamo festeggiato in Parrocchia gli anniversari di matrimonio. Tra i traguardi “ classici” del 25° e del 50° anno di matrimonio , importanti e significativi, abbiamo potuto festeggiare anche una coppia al 55° anniversario, due coppie al 60° e una coppia che ha festeggiato il 65° anniversario, traguardi senza dubbio speciali e per i quali ringraziare il Signore. A queste ricorrenze abbiamo unito l’anniversario di vita consacrata di Suor Maria Vincenza, Figlia della Carità: 60 anni dedicati alla sequela di Cristo nel servizio ai fratelli. Una festa, quella degli anniversari, che non a caso si colloca nella celebrazione della Pentecoste; nella Pentecoste ricordiamo il grande dono dello Spirito Santo, della Sua Forza, della sua Presenza; ma l’azione dello Spirito richiede il Sì della persona, il Sì alla vita matrimoniale, il Sì alla vita consacrata, sull’esempio di Maria nel mese a lei dedicato. Ed è in questo Sì che il Sa- Festa degli anniversari cramento esprime il suo grande significato, come ha ricordato il Diacono Carlo il giorno precedente nella celebrazione del Matrimonio di Elisa e Fabio: “ Il Sacramento non è un amuleto né un portafortuna”, ma un profondo e convinto atto di Fede, di affidamento al disegno di Dio su ciascuno di noi, che si concretizza nella lode quotidia- na per i suoi doni e nella certezza del suo sostegno nei momenti bui della vita. Buon anniversario a tutti! Monica e Roberto Luglio 2015 • LA TORRE • 3 Il diaconato di don Carlo Con riconoscenza e gratitudine… Il giorno 15 marzo, festa di Santa Luisa dè Marillac – che con San Vincenzo dè Paoli è fondatrice della Compagnia delle Figlie della Carità – ho celebrato sessanta anni di consacrazione a Dio. Il ringraziamento è avvenuto nella preghiera e nell’Eucarestia celebrata il 13 marzo nella cappella di “Casa Maria” dal nostro Parroco, Don Giovanni. Festeggiare una ricorrenza così grande significa innalzare a Dio un rendimento di grazie per ogni suo dono. In questi anni ho sempre cercato di servire Dio nei Poveri in tutti i vari luoghi dove la Provvidenza mi ha inviata, e sempre mi sono sentita sostenuta dall’Amore e dalla fedeltà di Dio. Lui solo mi dà la forza per rispondere con amore alla sua chiamata d’Amore! Dio nella sua infinita bontà, ha preso l’iniziativa della vocazione e mi ha chiesto di seguirlo nella Compagnia delle Figlie della Carità il cui fine principale è “onorare nostro Signore Gesù Cristo come la sorgente e il modello di ogni carità, servendolo corporalmente e spiritualmente nella persona dei Poveri”: in essa ho trovato il luogo in cui poter mettere a frutto i miei talenti, ma soprattutto ho trovato il luogo in cui vivere una fraternità portatrice di pace e di serenità. Ringrazio Dio anche per tutte quelle persone che ho servito e incontrato in questi anni: sono tante, ma ricordo i volti di molti e li affido al Signore con una preghiera particolare perché ognuno di loro possa sperimentare la misericordia di Dio che sempre dona serenità e consolazione. Con le parole che Maria canta nel magnificat “il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore”, rinnovo la mia gratitudine a Dio e ad ogni persona per la vicinanza e l’affetto dimostratomi. Sr Maria Vincenza Un dono per la nostra chiesa Domenica 19 aprile alle ore 17:00 nella Concattedrale di S. Andrea Apostolo in Mantova, si è svolta la celebrazione diaconale durante la quale il Vescovo Roberto Busti ha ordinato diaconi nella Chiesa di Dio Don Samuele Bignotti, Don Filippo Longobardi e Don Carlo Zanoni. È bello vedere come nel nostro tempo, così disordinato e disorientato, dei giovani siano capaci di prendere decisioni forti per la loro vita. Certo, in questo caso, è una chiamata dall'alto, ma ricordiamo che non è facile accogliere la volontà di Dio visto che il Signore ci ha lasciato la libertà nelle scelte. Ringraziamo allora, come comunità, il Signore per questo "Sì" di Carlo, Samuele e Filippo. I tre giovani hanno promesso rispetto e obbedienza al Vescovo e dunque alla Santa Chiesa di Dio e a Dio stesso, che li chiamati ad intraprendere il cammino sacerdotale: "Fate tutto quello che vi dirà" (1 Gv 2, 1-5). Carlo, Samuele e Filippo hanno cominciato il loro cammino in Dio una decina di anni fa: dopo gli studi liceali hanno seguito i cinque anni di Teologia e ora hanno raggiunto la prima importante tappa, ricevendo il ministero di primo grado che li porterà al sacerdozio. Sono entrati a far parte del Per informarsi, conoscere e accogliere Lo scorso 10 maggio, si è tenuto nel nostro Oratorio un incontro della Comunità con i giovani richiedenti asilo alloggiati temporaneamente al Margot. Le finalità di questo incontro erano quelle di dare le giuste informazioni, considerati i pregiudizi che circolano da mesi in paese riguardo a questa presenza, conoscere i giovani provenienti da vari Paesi ed ascoltare le loro storie, cercare di essere accoglienti come Gesù ci chiede di fare: “Ero fore- stiero e mi avete ospitato” nel brano del Vangelo di Matteo 25, 31-46. È stato un momento arricchente per tutti credo, siamo riusciti a considerare, se pur da punti di vista diversi, una realtà che è presente in Canneto da quasi dieci mesi, ma che spesso è stata travisata se non addirittura ignorata a causa di quell’indifferenza che papa Francesco definisce come il peccato grave della nostra società moderna. Laura clero diocesano testimoniando così la conversione e l'amore per Cristo, Maestro e Redentore. Toccante tutta la parte dell'ordinazione, durante la celebrazione gli ordinandi diaconi, in piedi davanti al Vescovo, si sono inginocchiati e hanno pronunciato le loro promesse. Le parole del Vescovo sono risuonate nella Concattedrale per ognuno dei tre giovani: "Dio che ha iniziato in te la sua opera, la porti a compimento". "Voi che sull'altare sarete messi a contatto con il corpo e sangue di Cristo volete confermare a lui tutta la vostra vita?". Il loro "Sì, lo voglio" porta a compimento promesse forti e per sempre, in un mondo dove ogni relazione è traballante. Con Carlo, Samuele e Filippo prostrati a terra e tutta l'assemblea inginocchiata, il Don Carlo con Mons. Busti canto delle litanie dei Santi ha reso molto solenne e commovente il momento. Terminate le litanie, ogni singolo candidato si è avvicinato al Vescovo e si è inginocchiato. Il Vescovo ha imposto le mani sul capo del candidato senza dire nulla, seguito da tutti i sacerdoti. Quindi il Vescovo con la preghiera di ordinazione ha invocato lo Spirito. Di seguito il rito della vestizione con la stola e la dalmatica. AI termine un fraterno abbraccio di pace dei nuovi diaconi con il loro Vescovo e con tutti i sacerdoti della nostra diocesi. Grande è stata la commozione dei fedeli, delle famiglie, degli amici e dei tre giovani che da questo momento potranno portare la Parola e il Corpo di Cristo tra la gente, a tutta la gente. Il servizio caratterizza il compito del diacono nella Chiesa di Dio e secondo il diritto canonico ora i nuovi Don hanno la facoltà di amministrare alcuni sacramenti: il Battesimo, il Matrimonio e presiedere il rito delle esequie. Inoltre potranno portare la benedizione nelle case e tra i fedeli e sono chiamati a vivere in umiltà tra il popolo di Dio. Il Vescovo ha infatti sottolineato questo compito di servizio: "Dovrete praticare la chiamata a servire il Signore nel rispetto di ogni corpo chiamato all'immortalità: quello dei malati, dei meno fortunati, dei disabili e anche di coloro che ne fanno un uso cattivo per sé e per gli altri" e ancora come augurio per un buon annuncio del Vangelo il Vescovo continua: "Le Sante Scritture… non accontentatevi di studiarle, amatele, fatele diventare il nutrimento quotidiano per poter donare la ricchezza a chi ha il diritto di chiedervela". Una via già tracciata dal nostro Vescovo con forza e il coraggio nella missione con l'aiuto di Dio, come ha terminato mons. Busti, accompagnerà il cammino di Don Carlo, Don Samuele e Don Filippo. Dopo l'ordinazione i tre diaconi durante la Comunione hanno distribuito l'Eucarestia ai fedeli. Grande gioia per la Chiesa, per il Cielo e per il popolo di Dio. In particolare un grande dono alla nostra comunità. Un grazie da Don Giovanni e da Don Carlo a tutti coloro che in modi diversi si sono uniti a questo momento di chiesa. Bella anche la festa in seminario e simpaticissima la presenza dei nostri ragazzi con le magliette spiritose create da loro. Che Lo Spirito Santo segua non solo il cammino di Don Carlo, ma di tutta la nostra Comunità. Sia lodato Gesù Cristo. S.C. ALLA COMUNITÀ DI CANNETO Come sapete, la parrocchia di Canneto possiede come sua proprietà una “casa vacanze” a Tignale che ha avuto il suo boom di utilizzo fino a 5 anni fa per le attività della parrocchia come ritiri, campi estivi di piccoli gruppi; è stata messa a disposizione anche a famiglie per trascorrere qualche giorno di vacanza. Il Consiglio degli Affari Economici parrocchiale, dopo un’attenta valutazione, ha deciso di procedere alla vendita della casa. Questa è una decisione molto sofferta perché si è consapevoli che la struttura fa parte della storia e della vita della comunità con una particolare affettività, ma al di là della positività dei ricordi, vi sono anche molte problematiche. Le motivazioni discusse e che vogliamo condividere con voi sono: a) Negli ultimi anni sono cambiate le esigenze della comunità, i tempi sono diversi e la casa non ha più le caratteristiche rispondenti alle normative vigenti per l’accoglienza di gruppi parrocchiali di un certo numero. È anche da notare che non è più richiesta da altre parrocchie. La casa di Tignale rimane chiusa per la maggior parte dell’anno. b) Si ipotizza nel prossimo futuro un impegno economico per la manutenzione straordinaria della casa di Tignale che ormai è datata; un impegno che la parrocchia non potrà sostenere considerando le varie esigenze delle strutture in loco e le spese già effettuate per il Teatrino, il tetto della canonica, le chiese e per tutte le attività pastorali. c) Detto questo, il Consiglio degli Affari Economici ha ritenuto più saggio, pur nella sofferenza, sacrificare una struttura pastoralmente poco utilizzata per valorizzare le opere nel nostro paese, visto le sfide pastorali da mettere sul campo nei nostri tempi. d) Riteniamo di tranquillizzare tutti i Cannetesi per quanto riguarda il problema della svendita. Non è questa l’intenzione; la vendita sarà valutata con molta attenzione. Il Parroco e il Consiglio degli Affari Economici 4 • LA TORRE • Luglio 2015 ULTIMO GIORNO DI SCUOLA 28 Marzo 2015 Nuova sede per l’Associazione Volontari Cannetese Festa di fine anno I componenti dell’A.V.C. sotto la qualificata e professionale guida del loro presidente, dott.ssa Pashalidou Eleni, hanno inaugurato la nuova sede in piazza Tessaroli n.4. Le difficoltà sono state molte, ma riuscire a mettere a disposizione della popolazione due locali eleganti, luminosi e facilmente accessibili a tutti gli utenti ha dato ai volontari grande soddisfazione e nuovo stimolo per proseguire nella loro missione. Nell’occasione si è voluto festeggiare l’evento offrendo un rinfresco a cui hanno partecipato numerosi cittadini e molti rappresentanti delle istituzioni cannetesi. Tutti, nel visitare i nuovi locali, hanno apertamente espresso il loro compiacimento e la loro approvazione. L’associazione si è altresì dotata di opportune e moderne tecnologie al fine di dare risposte più adeguate alle necessità delle persone: si potranno infatti prenotare visite specialistiche e ritirare i referti medici presso la sede stessa, senza dover affrontare viaggi e lunghe attese presso i CUP di competenza. Nel festeggiare la nuova sede è giusto ricordare con gratitudine i numerosi volontari che si sono succeduti nei vari anni di vita dell’associazione. Volontari che hanno prestato gratuitamente la loro opera e che, con abnegazione e spirito umanitario, si sono messi a disposizione della popolazione cannetese. Ci preme inoltre segnalare che i componenti dell’A.V.C. sono sempre al servizio delle persone che chiedono di essere accompagnate nei vari centri ospedalieri rimanendo a loro disposizione fino al rientro a casa, mentre in ufficio altri volontari provvedono a dare tutto il supporto necessario per prenotazioni ed espletamento di pratiche relative a prestazioni specialistiche. La nuova sede è quindi la logica espressione di questo gruppo che intende continuare a prestare la propria opera a favore di tutti quanti ne faranno richiesta. L’Associazione Volontari Cannetese, in previsione di festeggiare nel 2016 i vent’anni dalla fondazione, coglie l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito e contribuiranno, anche economicamente, al sostegno delle attività. Attilio Aglio Anche quest'anno la scuola dell'infanzia ha regalato emozioni a mamme, papà e nonni. La festa di fine anno è stata un susseguirsi di musiche, balli di gruppo, canti e risate, il tutto coordinato da un grande gioco di squadra di grandi e piccini. Questo è stato il frutto di un anno di lavoro dove la condivisione degli spazi, delle culture, delle abitudini ha permesso ai nostri bimbi di crescere divertendosi. Insomma tutti uguali, tutti diversi..tutti speciali! Le famiglie ringraziano le insegnanti per le numerose attività organizzate e la grande passione dimostrata nello svolgere il delicato e meraviglioso lavoro di educazione dei nostri piccoli. Tania (una mamma) ONORIFICENZA In occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno 2015, al cannetese Attilio Vagliani è stata consegnata l'onorificenza di Ufficiale dell'Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”, conseguente a decreto del Presidente della Repubblica del 27 dicembre 2014. L'onorificenza, consegnata dal Prefetto di Mantova dott.ssa Carla Cincarilli, è stata conferita in riconoscimento di quanto fatto nel corso di un'intensa carriera militare che ha portato il cannetese a diventare Ingegnere dell'Areonautica Militare e a conseguire il grado di Colonnello, ottenendo sempre brillanti risultati nelle attività che lo hanno visto impegnato e costruendo un curriculum vitae di grande valore. La comunità di Canneto si congratula con il proprio concittadino Attilio Vagliani per il riconoscimento raggiunto e partecipa alla gioia della sua famiglia. Davvero Gesù passa per di qua Quando lo scorso settembre ai genitori è stato presentato il tema iniziale: “Buono, buoni e ricchi come il pane”, intorno al quale sarebbe ruotata l’attività didattica dei nostri bambini, mi è sorta una domanda: “Come riusciranno a fare tutto questo?” Il tema proposto poteva sembrare semplice: per spiegare a dei bambini cosa significa essere “Buono come il pane” in fondo basta prendere un bel panino fragrante e farglielo assaggiare. Tutto si sarebbe esaurito in pochi minuti garantendo l’entusiasmo dei pancini più golosi. Ma il significato del tema che ci veniva proposto non si esauriva di fronte ad una michetta croccante. Nelle stanze di “Casa Maria” quest’anno i nostri bambini hanno imparato la fatica del chicco di grano: loro, così piccoli ai nostri occhi, sono cresciuti e fioriti in mille nuove scoperte. Hanno appreso lo sforzo del lievito che trasforma e tiene unita la pasta: li abbiamo visti crescere nel loro essere persone e nel loro essere parte di un gruppo di amici uniti nel gioco e complici tra di loro. Molti altri sono stati gli argomenti trattati durante l'anno, ma tutto è stato accompagnato dal profumo dolce dell’affetto che si respira a “Casa Maria” tanto simile a quello di un buon panino appena sfornato. Certo tutto è stato vissuto come gioco, disegno e storia meravigliosa da ascoltare a bocca aperta. Ma questo in fondo è il segreto di questa scuola, dove ogni momento vissuto è buono per divertire, seminare, insegnare e far crescere. È stato sorprendente vedere durante il saggio quanto sono cresciuti i nostri bambini: non si è vista nessuna lacrima ma solo grandi sorrisi orgogliosi per mostrare gli sforzi di un anno di lavoro. Ancora una volta i nostri bambini ci hanno sorpresi e mi hanno fatto capire quanto sciocco fosse il mio dubbio. A settembre abbiamo consegnato dei chicchi e ora ci troviamo alle soglie dell’estate con un campo di meravigliose spighe. Grazie alle maestre, alle suore e alle straordinarie Edy, Marina e Martina che anche quest’anno ci hanno accompagnato. Buona estate!!! per i genitori Marina Longhi Ferri A tutti gli extra muros il parroco, a nome della comunità, augura Buona Estate! Il mio 25 Aprile 1945 - Frequentavo la prima elementare in un paesino dai miei nonni. A Canneto non passava giorno che non ci fosse un allarme o un bombardamento aereo. Anche dai nonni ci furono alcuni atti di guerra, ma molto rari. Nel mio primo giorno di scuola ricordo una adunata in cortile, tutti i fila e poi tutti in riga; avrei capito dopo che si trattò di una specie di saluto balilla e non avendo mai visto una cosa del genere restai molto indifferente anche se non capivo il perché di tutta quella messa in scena. Ricordo ancora una grande corsa sul piazzale del paese, tutto solo mentre andavo a scuola, un caccia in picchiata che semFoto Andrea Lorenzini brava cercasse proprio me. Gli ultimi giorni di guerra sono segnati dall’unico allarme notturno. Rifugiati in una cantina del vicino di casa,ricordo solo i lamenti e le invocazioni di un signore grande e grosso che, invece di fare coraggio a noi bambini ed alle donne, non fece altro che disperarsi tutta la notte. Quindi il mio ricordo della giornata di liberazione. Io continuavo ad uscire in strada, mia nonna disperata a riportarmi in casa. Scappavo dalla bottega dei miei zii e durante una di queste uscite, mentre mia nonna mi teneva le spalle, ho visto avanzare una colonna di militari con le mani alzate e di fianco giovani con le armi. Qualche decina di soldati, ma il mio sguardo di bambino ha fotografato (ed è tuttora nitido) il ricordo e la figura di un soldato tedesco giovanissimo, le mani alzate ed i capelli bianchi. Una immagine di soldato che non ho mai dimenticato. Più tardi, verso sera, il vocìo ed il frastuono di un autocarro sul quale giovani che urlavano, piangevano, cantavano, sventolavano bandiere che a me sembrarono immense, bandiere bianche, rosse, tricolori. Per ore avanti e indietro per la sola strada principale di quel paese. Mia nonna infine si arrese e mi lasciò solo sulla porta di casa. Non mi resi conto bene e subito che cosa fosse successo, ma dai volti di quei giovanotti ho visto la felicità, sicuramente il valore della libertà: anche se bambino capii che la guerra era finita. In quei giorni di fine aprile avevo sei anni e mezzo. Lorenzo Baresani Anagrafe parrocchiale I NUOVI BATTEZZATI Deorsi Vittoria - Amaechi Chiona - Amaechi Kelli - Amaechi Allen - Enogieru Uyigue Stella - Omodei Leonardo - Goi Filippo - Lovero Maria - Camozzi Viola - Angher Alessandro - Silvestri Ilan. HANNO CELEBRATO IL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO Rivieccio Fabio con Cocco Elisa - Pulpito Giuseppe con Esposti Chiara - Pigoli Andrea con Amadei Cecilia. I NOSTRI FRATELLI DEFUNTI Luzzara Luigi (anni 87) – Favalli Bruno (anni 67) – Triachini Lucia ved. Rubessi (anni 74) – Sarzi Sartori Giulio (anni 72) – Zanoni Pierina ved. Zinetti (anni 85) – Corini Daniela in Cantarelli (anni 59) – Gabbi Giuseppe (anni 91) – Gilberti Virginio (anni 87) – Rustici Caterina ved. Filippini (anni 88) – Pagliari Vittoria ved. Azzini (anni 96) – Rocca Roberto (anni 67) – Peron Igino (anni 102) – Catona Maria Grazia ved. Ferrari (anni 82) – Ziliani Lidia ved. Raimondi (anni 94) – Mascagni Virginia in Arrigoni (anni 75) – Caprioli Laura in Deorsi (anni 66) – Piva Velia ved. Ziliani (anni 89) – Pancera Elio (anni 90) - Magnani Giuseppe (anni 92). LAUREE Il giorno 17 Marzo 2015 Deborah Seniga ha conseguito presso l'Università degli Studi di Parma la Laurea in Servizi Sociali. I genitori, il fratello con la nipotina Linda, Andrea, i nonni, gli zii, gli amici e i parenti tutti si congratulano con la neo Dottoressa augurandole un felice e brillante futuro. Il giorno 28 Aprile 2015 Greta Boschi ha brillantemente conseguito presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Cremona la Laurea in Economia Aziendale. La mamma, il papà, la sorella, Riccardo, i nonni, gli zii e i cugini si congratulano con la neo Dottoressa e le augurano tutto il bene ed il meglio che la vita le potrà offrire. NECROLOGI Il 31 luglio ricorre il quinto anniversario della morte di Massimiliano Zecchina. “Sei sempre nei nostri cuori”. Teresa, Alessandra, Chiara e Beatrice La moglie e il figlio Claudio ricordano il loro caro Miglioli Giovanni, il cui ottavo anniversario della morte ricorrerà il prossimo 24 ottobre.