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modulazione della funzione lisosomiale in vivo su ratti alimentati

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modulazione della funzione lisosomiale in vivo su ratti alimentati
MODULAZIONE DELLA FUNZIONE LISOSOMIALE
IN VIVO SU RATTI ALIMENTATI CON DIETE
CARENTI DI PUFA E DI VITAMINA E
A.Mocalia, A.M. Clementea, I. Tamburinib, A. Manfrinib, G. Cavallinib, E. Bergaminib, F. Paolettia.
a Dipartimento
b Centro
di Patologia e Oncologia Sperimentali, Università di Firenze
Interdipartimentale di Ricerca in Biologia e Patologia dell’Invecchiamento, Università di Pisa
ALLA LUCE DEI NUOVI SVILUPPI DELLA RICERCA SULL’IMPORTANZA
PATOGENETICA PER IL MORBO DI ALZHEIMER (MA) DELLO STRESS
OSSIDATIVO E DI NUOVE SCOPERTE SUI MECCANISMI ANTI-OSSIDANTI DELLE
CITO-MEMBRANE:
SCOPO DELLA RICERCA
ANALIZZARE IN UN MODELLO SPERIMENTALE IN VIVO LE CONSEGUENZE DI
TRATTAMENTI DIETETICI CRONICI CAPACI DI ALTERARE IL LIVELLO DI STRESS
OSSIDATIVO NELL’INTERO CORSO DELLA VITA SULLE FUNZIONI RIPARATIVE
PROTEOLITICHE.
GRUPPI DI RATTI MASCHI SPRAGUE DAWLEY SONO STATI SOTTOPOSTI A
CARENZA DIETETICA DI ACIDI GRASSI POLI-INSATURI (PUFA) E DI VITAMINA E.
I DATI QUI PRESENTATI SONO I RISULTATI PRELIMINARI DI INDAGINI CHE
VALUTANO L’EFFETTO DELLE DIETE SOPRA INDICATE SU ALCUNI PARAMETRI
DELLA FUNZIONE LISOSOMIALE NEGLI ESTRATTI DI FEGATO DEI RATTI.
800
700
Peso corporeo in g
600
500
400
Controlli
-PUFAs
300
200
-vitamina E
100
0
3
4
5
6
7
8
9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Consumo giornaliero medio di
cibo in g/ratto
Età (mesi)
30
25
20
15
Controlli
10
-PUFAs
-vitamina E
5
0
3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Età (mesi)
nmol / ml urina / 24h / Kg peso
corporeo
MALONDIALDEIDE
FORMALDEIDE
160
160
140
140
120
120
ab
100
a
100
ab
80
80
a
60
ab
ab
ab
a
20
ac
a
40
ab ab
a
a
ac
60
a
b
40
a
a
ac
b
ac
b
20
0
0
0
3
6
9
12
15
18
0
21
3
6
9
12
15
18
21
ETA‘ (mesi)
ETA‘ (mesi)
controlli
nmol / ml urina / 24h / Kg peso
corporeo
- vitamina E
- PUFA
ACETALDEIDE
160
PROPIONALDEIDE
a
350
140
300
120
a
80
ac
ac
20
ac
150
a
a
a
a
a a a
a
a
a
100
b
a
a
b
b
6
9
12
ETA‘ (mesi)
15
18
21
a
b
a
0
3
a
50
0
0
ac
a
a
d
40
ac
200
b
60
b
250
100
0
3
6
9
12
ETA‘ (mesi)
15
18
21
Tab.1: Livelli di catepsina D, catepsina L e M6Pr negli estratti di fegato di
ratti mantenuti a dieta standard durante l’invecchiamento.
Età degli animali catepsina D
3
6
12
24
mesi
mesi
mesi
mesi
1,12 ± 0,25
0,86 ± 0,24
0,77 ± 0,2
1,3 ± 0,46
catepsina L M6Pr
1 ± 0,2
0,75 ± 0,11
0,8 ± 0,04
0,95 ± 0,3
1,39 ± 0,1
1,18 ± 0,02
1,26 ± 0,1
1,33 ± 0,25
A
B
160
140
% DEL CONTROLLO
Pro-Catepsina L
Catepsina L
Catepsina D
M6Pr
100
80
60
40
20
% DEL CONTROLLO
140
120
120
100
80
60
40
20
0
0
3 mesi
21 mesi
- VITAMINA E
3 mesi
21 mesi
-PUFA
CONCLUSIONI
SOPRATTUTTO LA MANCANZA DI VITAMINA-E E QUINDI DELLA SUA
ATTIVITÀ DI SCAVENGER DEL DANNO OSSIDATIVO, SEMBRA PORTARE, A
LUNGO TERMINE, AD UNA NOTEVOLE RIDUZIONE SIA DELLE DUE
CATEPSINE SIA DEL TRASPORTATORE M6PR E QUESTE VARIAZIONI
POTREBBERO CAUSARE UN’ ALTERAZIONE DEI MECCANISMI
PROTEOLITICI LISOSOMIALI EPATICI.
SI IPOTIZZA CHE LA DIETA PORTI AD UNA IPERSOLLECITAZIONE
DELLA FUNZIONE LISOSOMIALE CHE ALL’INIZIO RIESCE A
COMPENSARE
L’INCREMENTO
DI
RICHIESTA
DI
ATTIVITÀ
DEGRADATIVA, MA CHE CON IL TEMPO SEMBRA DIVENTARE
INSUFFICIENTE. QUESTO RALLENTAMENTO DELLA PROTEOLISI
POTREBBE ESSERE CAUSA DI UN POSSIBILE ACCUMULO DI SOSTANZE
E/O STRUTTURE ALTERATE CHE CONTRIBUIREBBERO AD ACCELERARE
IL PROCESSO DI INVECCHIAMENTO.
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