Dal desiderio ai bisogni La proposta di Rifare la spiritualità di
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Dal desiderio ai bisogni La proposta di Rifare la spiritualità di
ROSSANO ZAS FRIZ DE COL SJ* Dal desiderio ai bisogni La proposta di Rifare la spiritualità di Armido Rizzi La proposta di Armido Rizzi di rifare la spiritualità è centrata sul rovesciamento della prospettiva tradizionale, fondato sul desiderio, a favore di una più biblica, radicata nell’agape. Secondo l’A. bisogna passare dal desiderio di Dio alla considerazione dell’Amore che Dio ha per l’uomo e per i suoi bisogni. L’articolo presenta e commenta questo particolare approccio. The project which Armido Rizzi proposes in his book Rifare la spiritualità is centered on the reversal of the traditional perspective, based on the desire, in favor of a more biblical one, rooted in agape. According to the Author you have to pass from the desire for God to the consideration of the Love of God for man and his needs. The article presents, and comments on, this particular approach. I n tempi di nuova evangelizzazione risulta stimolante trovare un titolo come quello che Armido Rizzi ripropone alla considerazione del pubblico: Rifare la spiritualità. Dio alla ricerca dell’uomo1. In effetti, pensiamo che il libro si collochi sulla scia di ciò che papa Francesco nella sua recente esortazione apostolica Evangelii gaudium chiama formulare l’esperienza della fede in un modo rinnovato. Rizzi sembra consapevole di questo ante litteram, perché il libro è stato pubblicato nel mese di ottobre del 2012, durante la realizzazione del Sinodo straordinario sulla Nuova evangelizzazione, poco più di un anno prima del documento pontificio. Nella prima edizione del 1987 l’A. proponeva, come afferma nella seconda edizione, * 134 «una riflessione sulla teologia spirituale» (7) in un contesto specifico che 25 anni dopo è mutato considerevolmente, come egli stesso spiega. Per questo mutamento, egli è convinto «che ci sia un punto centrale che meriti particolare attenzione: è quello che chiamo, sulla scia di molte analisi antropologiche, l’imporsi della sovranità del desiderio» (ib.). Un desiderio globalizzato nella sua dimensione primaria: il desiderio spontaneo «anteriore a considerazioni di ordine utilitario o razionale, pratico o ideale». È come se il principio del piacere freudiano si fosse globalizzato e comandi l’agire dei soggetti (cfr 8). In tale contesto socioreligioso, la proposta di Rizzi è quella di mostrare come l’impostazione tradizionale Docente di Teologia spirituale presso la Pontificia Università Gregoriana - [email protected] Rassegna di Teologia 56 (2015) 134-150