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Anche se c`è la crisi, i nostri figli meritano il meglio

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Anche se c`è la crisi, i nostri figli meritano il meglio
Luglio - Agosto
n.4/2013
Dal 1964
Notiziario ufficiale
della LEGA DEL FILO D’ORO
Una lunga storia
di solidarietà
per i sordociechi
Lega del Filo d’Oro - ONLUS
via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN)
L’editoriale
PRIMO PIANO
di Rossano Bartoli
Cari Amici,
l’Assemblea delle Famiglie si è
rivelata ancora una volta un appuntamento molto ricco di
spunti di riflessione, di emozioni
e di stimoli. Un incontro utile
per le tante persone che sono arrivate a Castelfidardo per confrontarsi sui temi di comune interesse ma anche per tutta la Lega del Filo d’Oro, pronta a raccogliere le sollecitazioni giunte
dai genitori e a dare risposte. E
se dall’Associazione le famiglie si
aspettano soprattutto la conferma dell’impegno a sviluppare e
migliorare sempre più i servizi,
alle Istituzioni chiedono con forza più attenzione verso i loro figli e i loro diritti: cominciando
da quello a ricevere interventi
specifici. Come raccontiamo in
queste pagine, sono entrati nel
vivo i lavori per la realizzazione
del nuovo Centro di Osimo: si
tratta del progetto più importante messo in campo nella storia
della Lega del Filo d’Oro, che ci
vedrà impegnati nei prossimi anni. Come sempre contiamo sui
tanti sostenitori che ci hanno finora accompagnato con generosità e fiducia e sui nuovi amici
che vorranno aiutarci a vincere
questa ulteriore sfida.
PIÙ DI 350 PERSONE HANNO PARTECIPATO ALL’OTTAVA ASSEMBLEA DELLE FAMIGLIE
Anche se c’è la crisi,
i nostri figli meritano il meglio
A tema le tante transizioni che ogni famiglia deve affrontare: come ripensarsi, chi può aiutare
I
Laboratori. Mentre i grandi lavoravano, i figli e i loro fratelli sono stati impegnati in attività dedicate
STORIE DI VITA
tagli al sociale si fanno sentire
persino sui più deboli, le persone con disabilità gravissime
seguite dalla Lega del Filo d’Oro.
L’amara constatazione arriva dall’ottava Assemblea delle Famiglie,
che si è tenuta a Castelfidardo (AN)
dal 14 al 16 giugno. I familiari lì
riuniti hanno raccontato di come
sempre più spesso, in molte regioni, le Asl e le strutture sociosanitarie pongano ostacoli a rilasciare le
autorizzazioni necessarie per usufruire degli interventi specifici della
“Lega”, prescrivendoli per tempi
insufficienti, talvolta persino negandoli o proponendo alternative
generiche e inadeguate. «La risoluzione approvata dalle famiglie
purtroppo rispecchia la realtà»,
spiega Rossano Bartoli, segretario
generale dell’Associazione. «Noi
siamo al loro fianco nel cercare una
soluzione».
> A PAGINA 2
DALL’ASSOCIAZIONE
QUI CORTINA D’AMPEZZO
Linguetta: una casa a “impatto zero”
Sofia vuole vincere
il suo slalom gigante
Il cantiere finalmente è nel pieno delle attività. Il “progetto
Linguetta” - che darà a Osimo una struttura all’avanguardia, progettata su misura per i bisogni delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali ma attentissima
anche all’impatto ambientale - sarà l’impegno di punta
della Lega del Filo d’Oro per i prossimi anni. Obiettivo:
incrementare l’attività, migliorandola. Il segretario generale Rossano Bartoli presenta il progetto.
> A PAGINA 3
Sofia ha otto anni e ha appena iniziato la prima elementare. È nata con una cataratta congenita e un danno cerebrale, che le ha lasciato una emiparesi e un
ritardo cognitivo. Però oggi
distingue gli oggetti e le figure, dice qualche parola e
ha imparato anche a camminare, seppure in un modo speciale: stando sugli
sci. D’altronde lei vive a Cortina! Eppure, dice mamma Sabina,
«l’ossigeno l’abbiamo trovato solo a Osimo, alla Lega del Filo
d’Oro. Perché il problema non sono i bambini come Sofia,
sono le strutture che mancano». Così, seppur con dolore, i
genitori hanno chiesto di ricoverare Sofia a Osimo per almeno
un anno: «Vogliamo che abbia il massimo delle opportunità».
> A PAGINA 5
ATTUALITÀ
Un’estate sotto il sole
Montesilvano, Misano, Folgaria: queste sono state le mete
dei soggiorni estivi 2013, a cui hanno partecipato oltre 80
persone sordocieche e 130 volontari. Margherita è una di
questi: ha 23 anni e da tre frequenta i soggiorni. A farla tornare è una frase detta dal primo sordocieco che ha accompagnato: «Grazie perché oggi ho preso tutto il sole». Quel sole
è soprattutto il calore dell’affetto che nei soggiorni circola
copioso e che poi spinge le persone a cercarsi durante l’anno.
> A PAGINA 3
NESSUNO È AUTORIZZATO A RISCUOTERE CONTRIBUTI in nome o per conto della Lega del Filo d’Oro. Chi intende effettuare donazioni può farlo mediante il c/c postale 358606 intestato a: Lega del Filo d’Oro - Osimo (AN)
PAGINA 2
PRIMO PIANO
P
La barca, il simbolo
L’Assemblea delle famiglie
è un appuntamento entrato
nella storia della Lega del Filo
d’Oro, come ha sottolineato la
presenza a Castelfidardo del
presidente Francesco Marchesi
e di Francesco Mercurio, presidente del Comitato delle persone sordocieche. «Si tratta di
un momento importante di
confronto e supporto reciproco. Non è usuale avere l’occasione di discutere tra persone
che vivono situazioni analo-
ghe, con la tranquillità di avere
i propri figli vicini ma allo stesso tempo seguiti», osserva Bartoli. In questo ritrovo chi ha
fatto un pezzetto in più di strada ha incoraggiato le famiglie
più giovani: tutti, sottolinea
Cavalca, hanno evidenziato
come «l’intervento della Lega
del Filo d’Oro sia stato provvidenziale per affrontare i momenti di transizione più problematici» e come il bagaglio
acquisito alla “Lega” «abbia
permesso anche di far maturare la famiglia nella sua interezza». La commozione ha
preso tutti all’ingresso di una
barca a vela costruita dai volontari e decorata dai ragazzi,
simbolo di un viaggio che riserverà tante incognite ma che
non sarà né in solitaria né verso l’ignoto.
La transizione
La barca rappresenta bene
il tema scelto dal Comitato dei
familiari: “Transizione fra opportunità e ostacoli”. L’argomento è stato sviluppato nelle
relazioni di Laura Fruggeri
(docente di psicologia all’Università di Parma) e Catia Sartini (psicologa del Centro di
Riabilitazione di Osimo) e successivamente nelle testimonianze di tre famiglie. I gruppi
di lavoro hanno poi permesso
un ampio approfondimento
del vissuto di ognuno. Le transizioni appartengono alla vita
di tutti, ma dove c’è una persona con più problemi impongono spesso aggiustamenti sostanziali: alcune sono ricercate,
come le autonomie personali,
altre sono così traumatiche che
chi le vive deve fare appello a
tutte le proprie forze per risollevarsi, cercando adeguati aiuti. Catia Sartini ha parlato della
vita come di un gioco di trama
e ordito: «Le trame possono
incontrarsi in ricami preziosi»,
ha detto, «ma capita che si formino dei nodi. I piccoli nodi
fanno parte della vita, i grandi
però bloccano il telaio. Il compito della Lega del Filo d’Oro
è sostenere le famiglie in questi
momenti, per evitare che i piccoli nodi diventino grandi.
Tornando alla metafora della
barca, cambiare rotta va bene,
l’importante è non perderla».
Orchestrare il cambiamento
Come è possibile fare questo prezioso lavoro? «Ogni famiglia porta la sua unicità e
complessità, per cui anche la
Lega del Filo d’Oro deve dare
risposte differenziate», spiega
Sartini. Serve una lente d’ingrandimento per accorgersi dei
più piccoli cambiamenti, competenze unite a pensiero creativo, negoziare insieme alla famiglia la direzione della transizione, nel rispetto dei tempi
e delle emozioni di tutti. «I
tempi di per sé non sono quasi
mai in sintonia», sospira Sartini: i ragazzi hanno i loro, che
scorrono lentissimi anche se
non sono mai fermi, le Asl
spesso concedono troppo poco tempo ai loro percorsi, famiglie e operatori hanno spesso obiettivi diversi…
La Lega del Filo d’Oro così
diventa il luogo dove si concertano e si orchestrano questi
tempi, per metterli in sintonia.
E quando ci si arriva, è una
sinfonia. •
IL DOCUMENTARIO
I ragazzi di Osimo conquistano
il Genova Film Festival
Complimenti a Eros Achiardi e Barbara Maffeo:
“Un senso diverso”, il documentario che hanno
realizzato all’interno del Centro di Riabilitazione
di Osimo, è arrivato in finale al Genova Film Festival. Il video, dice Eros, «attraverso un racconto corale, riprende il percorso ideale che
utenti e famiglie fanno all’intero della Lega del
Filo d’Oro, dall’infanzia all’età adulta, verso l’autonomia e la serenità. Il nostro desiderio era trasmettere simpatia per questo mondo, non suscitare pietà ma mostrare anche tutta la gioia che vi
abbiamo trovato».
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Anche quest’anno è possibile unire ai propri messaggi augurali un bel gesto
di solidarietà. Oltre ad aiutare le persone sordocieche, le aziende ricevono
infatti anche un positivo ritorno di immagine.
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Si ringraziano Renzo Arbore e il fotografo Claudio Porcarelli
> DA PAGINA 1
er dare concretezza a
queste parole, prosegue
Bartoli, la Lega del Filo
d’Oro «presentarà a tutti i livelli istituzionali il documento
approvato a Castelfidardo da
quasi 100 famiglie, a partire
dal Presidente della Repubblica fino agli operatori dei servizi
sociosanitari».
La risoluzione ribadisce il
fatto che sordociechi e pluriminorati psicosensoriali necessitano di interventi specifici e
personalizzati, come previsto
dalla legge 107/2010: di conseguenza - afferma Valentino
Cavalca, presidente del Comitato dei familiari - «è inaccettabile che ci propongano soluzioni in strutture di assistenza generica o destinate ad altre
patologie. Ciò non solo lede
un diritto dei nostri figli, ma
aggrava la loro situazione e
produce spreco di risorse».
PAGINA 3
ATTUALITÀ
PIÙ DI 80 UTENTI E 130 VOLONTARI HANNO PARTECIPATO AI SOGGIORNI ESTIVI
Tre mete, un unico scopo:
un’estate sotto il sole
Le vacanze sono l’occasione per scoprirsi autonomi, esplorare nuovi ambienti e “scaldarsi” di tanto affetto
M
argherita è una volontaria. Ha
23 anni, studia lingue (tra cui
anche la Lis), ed è al suo terzo
soggiorno con la Lega del Filo d’Oro.
Il ricordo più bello di Margherita,
quello che ogni anno la fa tornare, è la
frase che le ha lasciato il primo sordocieco che ha accompagnato: «Era un
ragazzo in carrozzina, aveva sempre
freddo, veniva in spiaggia con le coperte. L’ultimo giorno siamo riusciti a
farlo entrare in acqua, su un canotto.
La sera lui ha detto: “Grazie perché oggi
sono riuscito a prendere tutto il sole”.
Lì ho capito quanto l’affetto sia un sole
che dà calore».
Mare, mosaici, profumi
Anche quest’anno i soggiorni estivi
organizzati dalla Lega del Filo d’Oro
hanno regalato nuove esperienze e
nuove emozioni: i mosaici di Ravenna,
la fortezza di San Leo, tanti bagni in
mare, il Museo del Sale a Cervia e
quello di Arte Contemporanea a Rovereto, il giardino officinale di Morra
d’Oro, con le sue 320 varietà di erbe.
Alle vacanze a Montesilvano, Misano
Adriatico e Folgaria hanno partecipato
più di 80 persone sordocieche e ben
130 volontari. I soggiorni sono un momento molto importante per le persone
sordocieche, perché consentono loro
di mettersi in gioco e di sperimentare
davvero l’autonomia, che si tratti di gestire la propria camera o le relazioni
con persone conosciute da poco: «per
molti si tratta di una vera “scoperta”,
perché a volte le famiglie tendono ad
aiutarli più di quel che servirebbe»,
dice Erika Marra, referente dei volontari
di Osimo. Oltre a questo c’è la possibilità di fare nuove esperienze, conoscere
nuove persone, ritrovare gli amici conosciuti l’anno prima. Tra loro ci sono
anche i volontari, che sulla carta sarebbero cosa diversa dagli amici: «in realtà
si creano rapporti così intensi che molti
restano in contatto durante l’anno e
cercano di ritrovarsi l’estate successiva»,
spiega Erika.
La funzione del volontario, durante
il soggiorno, è quella di accompagnare,
orientare, facilitare l’esplorazione degli
ambienti, intermediare con le altre persone, dare una mano nelle autonomie
personali, intrattenere: ogni mezza gior-
nata il volontario cambia, per aumentare le occasioni di integrazione. «Il
primo impatto colpisce sempre, ma la
fiducia smisurata che la persona sordocieca ti concede dopo pochissimo
tempo genera una magia e una responsabilità molto forte», sottolinea Francesco Pastore, coordinatore del settore
attività associative e volontariato della
Lega del Filo d’Oro.
Margherita quest’anno a Montesilvano ha condiviso la camera con Anna,
una ragazza sordocieca di 30 anni,
molto solare, affettuosa, «è impossibile
non trovarsi bene con lei», dice. Margherita racconta che «ieri sera, dopo
una giornata in spiaggia, siamo usciti
per un gelato e siamo stati in un piccolo
luna park. Rientrati in albergo, abbiamo
trovato la serata del liscio. Dopo un po’
Anna è diventata il centro della serata,
tra la sorpresa degli altri ospiti. Ci siamo
divertiti un sacco». I soggiorni sono
anche questo: un momento in cui ai
turisti “capita” di incontrare una persona sordocieca, senza essere andati a
cercarla. «All’inizio c’è la distanza, ma
tanti poi si avvicinano a noi per chiedere informazioni. In spiaggia più di
un ragazzo ha fatto conoscenze con altri
turisti, soprattutto famiglie con bambini, con la scusa di giocare con loro».
La cultura cambia pure così. •
I LAVORI PER LA NUOVA STRUTTURA DELLA LINGUETTA SONO ENTRATI NEL VIVO
Una sede per noi, ma attenta all’ambiente
Un grande investimento per incrementare l’attività istituzionale dell’Associazione, migliorandola
A
lla Linguetta, ai piedi della collina di Osimo,
si vede già una parte del muro di recinzione,
la viabilità esterna è già tracciata e anche quella
interna si intuisce chiaramente. Il cantiere è entrato
nel vivo e dalle pagine di “Trilli nell’Azzurro” ne seguiremo passo a passo i lavori. Cominciamo con Rossano Bartoli, segretario generale dell’Associazione, che
ci presenta nel complesso ciò che è previsto per questa
grande opera.
Qual è l’obiettivo di questo grande progetto?
L’obiettivo è duplice. Da un lato unificare tutte le attività che l’Ente svolge a Osimo, oggi dislocate in 15
siti con evidenti difficoltà gestionali e oneri economici
non indifferenti; dall’altro lato, avere spazi maggiori
ci consentirà di avere più posti sia per i ricoveri a
tempo pieno, sia per quelli diurni. Qui a Osimo è la
prima volta che c’è l’occasione di avere spazi pensati
apposta per i nostri utenti e la nostra attività: avremo
quindi strutture adeguate e innovative, non riadattate.
L’obiettivo è incrementare l’attività, migliorandola.
Rispetto agli spazi per le attività con gli utenti,
cosa ci sarà alla Linguetta che oggi non c’è?
A Osimo già oggi abbiamo tutto, anche se in embrione.
Nella nuova sede avremo spazi più adeguati, che per-
metteranno un maggior rispetto delle diverse esigenze
delle persone e anche condizioni ottimali di lavoro
per il personale.
Sul fronte famiglie, invece?
Sarà possibile garantire una maggior permanenza delle
famiglie accanto ai loro figli, così che possano cogliere
ancora meglio il significato del lavoro svolto dal nostro
personale.
Quale parte verrà realizzata per prima?
Il primo lotto prevede la costruzione della parte principale del centro riabilitativo, con le aule e gli ambulatori, il centro di ricerca, la palazzina del centro diagnostico e quella per i trattamenti intensivi di breve
durata. Più la parte destinata ad accogliere tutte le
funzioni gestionali e amministrative dell’ente, la direzione, la formazione, le attività associative, il volontariato. Ci vorranno tre anni e mezzo.
Dal punto di vista dell’impatto ambientale, che
caratteristiche ha il progetto?
Vi presta la massima attenzione, ad esempio il centro
riabilitativo si estenderà su un unico piano, con copertura verde, per integrarsi con il territorio. Ci sarà
pure molta cura del risparmio energetico, dall’isolamento degli edifici all’utilizzo di tutte le energie rinnovabili: geotermia, fotovoltaico e solare termico. •
PAGINA 4
DAI CENTRI E DALLE SEDI
LE ULTIME ATTIVITÀ PRIMA DELLE VACANZE IN FAMIGLIA
I gesti antichi che fanno un sapere
Tante sorprendenti proposte sono già pronte, in tutte le sedi, per una ripresa ancora più frizzante
C
ome di consueto, tra luglio e
agosto tutti i centri e le sedi
della Lega del Filo d’Oro hanno
organizzato le feste di fine anno, incontri che vedono riunirsi ospiti, operatori, familiari e volontari. La fine di
un anno di attività è l’occasione per
confrontarsi, fare il bilancio di quanto
realizzato nei mesi precedenti e mettere
in cantiere nuove idee. Non sono mancati naturalmente i momenti artistici e
ludici, importante supporto nel percorso di riabilitazione. A Osimo, ad
esempio, i ragazzi del “gruppo teatrale”
della Comunità Kalorama hanno messo
in scena lo spettacolo “Il Filo talent
show”, risultato di un anno di impegno
che ha visto in prima linea, accanto agli
operatori anche i nostri preziosissimi
volontari. A Molfetta invece il Gold
Wire Ensamble, coro formato dagli operatori e dai volontari del Centro, ha allietato il pubblico con un concerto di
“canti estivi”.
LESMO
Gli utensili più antichi
per lavorare il legno
Vittorio, Giuseppe, Roberto e Amelio,
adulti sordociechi ospiti al centro della
Lega del Filo d’Oro di Lesmo, hanno
visitato il piccolo museo degli attrezzi
da lavoro di Bovisio Masciago (MB). Si
tratta di una collezione di attrezzi per
lavorare il legno, tra cui spiccano anche
alcune rarità del Seicento, raccolti da
Giovanni Sartori. Per i quattro è stata
una mattinata entusiasmante: toccare e
distinguere tanti attrezzi diversi, alcuni
in disuso, ha regalato loro inaspettate
sensazioni. Inattesa anche la commozione del signor Sartori: «Questa visita
è stata inaspettata, ma molto toccante».
MODENA
Laboratorio di piadine
a Casa Artusi
Chi non conosce Pellegrino Artusi, autore del più celebre libro di ricette d’Italia? Sei utenti del servizio territoriale
nella pesca di sgombri e sugarelli, inebriandosi dei profumi del mare e del
vento. Le canne da pesca resteranno il
ricordo di una giornata speciale.
NAPOLI
Piadine per tutti. Laboratorio di cucina a Casa Artusi per gli utenti di Modena
di Modena hanno visitato Casa Artusi,
a Forlimpopoli (FC) e grazie alla collaborazione della direzione della Casa e
dell’Associazione delle Mariette hanno
carpito tutti i segreti per preparare la
vera piadina romagnola. Il laboratorio
di cucina ha visto in cattedra Carla,
cuoca della scuola di cucina di Casa
Artusi, affiancata dalle Mariette: le loro
mani hanno istruito quelle dei nostri
ragazzi per impastare, stendere e infine
cuocere “il pane dei romagnoli”. La
giornata è terminata con la visita alla
biblioteca gastronomica di Artusi.
Osimo, ha ritirato il premio insieme
agli ospiti della comunità Angelo, Fabio
e Angelo, agli operatori e ai volontari.
L’8 giugno alcuni ospiti del centro di
Osimo si sono invece trasformati in
provetti pescatori, nella seconda edizione di “A pesca senza barriere”.
Istruiti sulle tecniche base dagli appassionati dei club Amici del Mare e Big
Game Ancona, i ragazzi si sono dilettati
OSIMO
Giornalisti o pescatori,
ma sempre straordinari
Grande orgoglio e molte congratulazioni per le firme di “Kalorama News”:
l’ordine dei giornalisti della Regione
Marche ha assegnato un riconoscimento speciale al giornalino scritto
dalle persone sordocieche della comunità degli adulti della Lega del Filo
d’Oro di Osimo. Patrizia Ceccarani, direttore del Centro di Riabilitazione di
In mare. A bordo della motopesca Desy
I nobili cavalieri
del museo del Pio Monte
Il tavolo è quello attorno a cui, secondo
la tradizione, i sette nobili fondatori
del Pio Monte della Misericordia si sedevano per programmare le loro opere
assistenziali; a fine maggio invece attorno a quel tavolo si sono seduti quattro “nobili” utenti del servizio territoriale della Campania, in visita al Museo
del Pio Monte di Napoli. Qui hanno
disegnato lo stemma del Pio Monte,
che avevano esplorato all’inizio dell’attività. Altri cinque utenti, accompagnati
dai volontari, hanno partecipato invece
alla tradizionale festa dell’amicizia organizzata dalla parrocchia di San
Mango Piemonte, divertendosi con i
giochi e i balli pensati dai volontari
dell’associazione “Sorrisi sparsi”.
MOLFETTA
Palloncini e amicizia
per diventare grandi
Venti bambini della “Michele Sarcone”
di Terlizzi hanno chiuso la loro esperienza nella scuola dell’infanzia con
una visita al Centro di
Molfetta della Lega del
Filo d’Oro. L’obiettivo
delle insegnanti era
quello di spiegare ai
bambini come discriminare attraverso l’utilizzo
dei sensi. L’incontro ha
permesso ai bambini di
vivere esperienze sensoriali attraverso attività
manipolative. I piccoli
poi hanno fatto merenda insieme a un
gruppo di utenti, accolti
da lanci di colorati palloncini. •
IN DIRETTA DA OSIMO LA RADIO DELLE GRANDI EMOZIONI
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HJDGHO)LORG·2UR
@LegadelFilodOro
Che scommessa andare “on air”
Assistere, educare, riabilitare e reinserire
nella famiglia e nella società le persone
sorrdocieche e pluriminorate psicosensoriali
Segui
Giacomo
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Web. Grazie!
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SEGUICI E CONTA
TAT
ATTA
TACI SU
Così cinque utenti non vedenti si sono trasformati in speaker radiofonici
S
apete perché gli osimani sono detti “i senza
testa”? E come è nata la maschera di Arlecchino? Vi piace risentire le canzoni che
hanno fatto la colonna sonora delle nostre vacanze? La Radio delle Grandi Emozioni è la radio
che fa per voi. Ha trasmesso in diretta dal Centro
di Riabilitazione di Osimo per tutto l’anno, ma i
podcast delle varie puntate si possono riascoltare
su www.radioincredibile.com. Radio Incredibile è
un progetto nato da un’idea di Claudio Siepi,
un ingegnere elettronico. «Ci ha coinvolti con
la sua associazione, all’inizio ero titubante, temevo che per i nostri utenti sarebbe stato fru-
strante», racconta Nicoletta Marconi, psicologa
della Comunità Kalorama. Invece è stato un successo. Al laboratorio radiofonico hanno partecipato ogni settimana cinque utenti non vedenti
del Centro, scelti tra coloro che sentono: «per
loro la radio è un’amica, la ascoltano molto, mi
piaceva fargliela vivere da protagonisti», continua
Marconi. Ad aiutare i novelli speaker c’erano
Arianna e Allegra, mentre l’ultima puntata ha
avuto un’ospite di eccezione: Claudia Principi
di Radio Arancia, emittente leader delle Marche.
«È stata un’esperienza positiva, ha dato ai ragazzi
più sicurezza e più identità di gruppo». •
PAGINA 5
STORIE DI VITA
VIVE A CORTINA, HA OTTO ANNI E HA APPENA INIZIATO LE SCUOLE ELEMENTARI
Sofia vuole vincere
il suo slalom gigante
Non doveva vedere nulla, invece distingue gli oggetti. Aveva una paresi sinistra, invece cammina. Ecco come ha fatto
L
e sue montagne, Sofia se
le porta dentro. Sulla discesa che collega l’Istituto di Osimo alla palazzina
del Centro diagnostico, lei
avanza piano piano facendo
«oooh». Come se invece di
camminare, stesse sciando.
Mamma Sabina ride: «Sofia
adora sciare, d’altronde nella
famiglia di mio marito sono
tutti maestri di sci! Non è che
scii da sola, però senza dubbio
le piace la sensazione della discesa». Quel suo «oooh» ne è
la gioiosa conferma. Sofia ha 8
anni, ha appena iniziato la prima elementare e vive a Cortina
d’Ampezzo. I suoi genitori, Sabina e Andrea, hanno una pizzeria. La scorsa primavera, in
occasione del loro ultimo soggiorno alla Lega del Filo d’Oro
per un trattamento a termine,
hanno firmato la richiesta per
far ricoverare la loro bimba nell’istituto di Osimo per almeno
un anno: «L’ho fatto col pianto
in cuore, sapendo che se do-
vessero chiamarla, Sofi mi
mancherebbe moltissimo»,
confida la mamma. «Però non
voglio lasciare nulla di intentato, non voglio rimpianti. Voglio che Sofia abbia il massimo
delle opportunità: forse se seguisse un percorso più continuativo e strutturato potrebbe
fare un salto di qualità. Qui
facciamo davvero fatica a trovare qualcosa che non sia un
“parcheggio”, tant’è che per sette anni ho fatto avanti e indietro da Padova per due giorni
alla settimana. Il problema non
sono i bambini come Sofia, sono le strutture che mancano».
Tre decimi
Sofia è nata un po’ prematura, ma con una leucomalacia
periventricolare, un danno cerebrale che le ha lasciato una
emiparesi della parte sinistra
del corpo e un ritardo cognitivo. «Sofia è un peperino e sa
benissimo come conquistare le
persone», racconta la mamma.
Per le occasioni più gi
gioiose della tua vita,
comunione, cresima, matrimonio,
battesimo, comunione
sostituisci le
anniversario,, laurea so
tradizionali bombonier
bomboniere con quelle della
Lega del Filo d’Oro e contribuisci così
ad aiutare i bambini e gli adulti
pluriminorati psicosensoriali.
sordociechi e plurimin
fai dive
diventare
diventar
entaarre i tuoi
uo mome
momen
momenti
en di festa
enti
f
fes
un’occasione
sione di ssolidarietà
solidarietà.
li
tàà..
tel. 071 72 31 763
[email protected]
http://momenti.legadelfilodoro.it
leva un intervento competente,
specifico. Della “Lega” mi fido
totalmente, ho trovato tutto.
Quando siamo lì Sofia è felice,
sta bene, il secondo giorno mi
dice “mamma, via”». Si ferma
un istante e poi aggiunge: «La
Lega del Filo d’Oro per noi è
ossigeno puro».
Solare. Dal cavallo agli sci, non c’è attività che Sofia non ami
La prima dimostrazione del
suo caratterino l’ha data a poco
più di tre mesi: «i medici dicevano che l’avrebbero dimessa
solo quando sarebbe arrivata a
pesare 3 kg, ma noi eravamo
impazienti di portarla a casa, e
forse anche lei: di punto in
bianco, in una settimana ha
messo 400 grammi». Quando
Sofia lascia l’ospedale, nessuno
ha mai sospettato che lei avesse
anche un problema con la vista. La doccia fredda arriva pochi giorni dopo, alla visita oculistica: lì si scopre che Sofia ha
una cataratta congenita a entrambi gli occhi. L’oculista che
la visita non lascia speranze:
Sofia è destinata a non vedere
nulla. Nel giro di una settimana è a Verona, per la sostituzione del cristallino con una
lente artificiale: «oggi Sofia, in
condizioni ottimali, vede quasi
tre decimi. Significa che all’interno di un contesto noto e determinato, discrimina abbastanza bene le cose e a scuola
riesce ad esempio a usare la
comunicazione aumentativa alternativa, con le sue figure».
Ossigeno puro
Alla Lega del Filo d’Oro Sofia è arrivata a un anno e mezzo, per il solito passaparola fra
genitori. Sabina ricorda come
se fosse oggi il suo primo impatto, a Osimo, con adulti pluriminorati psicosensoriali: «Li
vedi e ti rendi conto di come
sarà la tua vita. Ricordo un ragazzo che per due volte aveva
lussato la spalla a sua madre e
lì ho pensato che non potevamo ridurci così, che il pietismo
non serviva a nulla, che ci vo-
Nuova avventura
Sofia intanto cresce. A 4 anni e mezzo ha imparato a camminare (sugli sci, nel giardino
di casa, per un’intuizione del
fisioterapista che pensò che sci
e scarponi potessero darle
maggior stabilità), ha compensato bene la sua emiparesi,
tant’è che ora per prendere le
caramelle stende entrambe le
mani, fa le scale, dice diverse
parole, tra cui le sue preferite
sono “basta” e “musica”. Non
ha ancora tolto il pannolino, è
vero, ma dopo cinque anni di
scuola dell’infanzia a settembre
ha iniziato le elementari.
«Siamo contenti, l’esperienza scolastica fin’ora è stata positiva, Sofia è entusiasta di ogni
proposta e noi cerchiamo di
non farle perdere la sua solarità. Però organizzarsi non è facile, la scuola finisce alle 12.45,
in pizzeria è un orario cruciale», racconta la mamma. «Trovare qualcuno che la segua è
difficile, non puoi affidarla a
una signora qualunque. Per
noi liberi professionisti forse è
ancora più complicato, non abbiamo una legge 104 che ci
aiuti». Sabina e Andrea però
non si tirano indietro: «da vecchi vorremo guardare Sofia e
poter dire “qua potevamo arrivare, qua siamo arrivati”».
Senza sognare l’impossibile,
ma senza fermarsi nemmeno
un centimetro prima. •
PAGINA 6
DALL’ASSOCIAZIONE
AGENDA
LA RIABILITAZIONE CHIEDE UN IMPEGNO COSTANTE E CONTINUATIVO
Dal risveglio fino a sera,
ognuno ha una persona accanto
Le donazioni attraverso il RID sono un modo per assicurare stabilità ma anche per sentirsi più vicini
Summer Jamboree
Un palloncino
per sentire la musica
I palloncini suonano? No,
però le persone sordocieche la musica la sentono
proprio così, tenendo un
palloncino fra le mani e
avvertendone le vibrazioni.
La Lega del Filo d’Oro ha
regalato questa esperienza
speciale ai tantissimi spettatori del Summer Jamboree. Per il secondo anno
consecutivo la nostra Associazione è stata sponsor
etico della manifestazione
che richiama a Senigallia
migliaia di appassionati
di rock and roll, evidenziando in particolare il
ruolo che la musicoterapia
riveste nei percorsi educativi dei sordociechi. Durante la serata inaugurale
il pubblico, abbracciato a
un palloncino, ha vissuto
la musica proprio come
la sente una persona sordocieca. •
C
hi visita un Centro della Lega del
Filo d’Oro, non può fare a meno
di notare che le giornate sono
scandite da un calendario di attività che
danno il ritmo al tempo che scorre. In
un’atmosfera serena e accogliente, dove
ogni ambiente è realizzato con tutti gli accorgimenti per favorire la sicurezza e la
mobilità di persone con minorazioni plurime, gli ospiti sono impegnati in attività
quotidiane il cui scopo è renderli sempre
più autonomi nella gestione della propria
vita e della propria persona. Così è per
Concetta: ogni giorno si veste, si lava i
denti, si pettina sotto l’attenta guida di un
operatore specializzato. Semplici gesti, che
però la aiuteranno a conquistare una maggiore indipendenza, che si tradurrà in una
migliore qualità di vita. Già oggi Concetta
ha fatto tanti progressi: ha imparato ad
esprimersi ed è potuta così uscire dal suo
isolamento.
Ciò che colpisce sono il tempo e le cure
che vengono riservate ad ogni utente: dal
risveglio fino al momento di andare a dor-
mire ogni ospite può contare su personale
qualificato che si prende cura di lui e lo
accompagna durante tutto l’arco della giornata. Consentire a una persona sordocieca
di raggiungere una buona autonomia richiede infatti ore e ore di attività riabilitative ed educative, ma soprattutto un impegno continuativo e costante da parte del
personale dei Centri. Questa continuità
può essere garantita solo a fronte di risorse
altrettanto costanti, come quelle offerte
tramite il RID, una forma di donazione regolare che «oltre a dare stabilità - spiega
Gianluca de Tollis, Responsabile Raccolta
Fondi - consente di risparmiare risorse
economiche e di pianificare meglio le attività. Chi aderisce al RID riceve solo gli aggiornamenti sulla nostra attività, con un
evidente risparmio sui costi di gestione».
Sarebbe tuttavia riduttivo dare al RID
una valenza puramente “economica”,
senza considerare questa speciale forma di
sostegno come una scelta di valore e di appartenenza, che vede il sostenitore vicino
alle persone sordocieche in ogni mo-
mento. Lo testimonia Giovanna, che da
anni sostiene la Lega del Filo d’Oro: «con
il RID ho scelto di esserci sempre, di sposare la causa che mi sta a cuore. In questo
modo ho rafforzato il mio senso di appartenenza a quella che considero una famiglia. Senza contare i vantaggi pratici ed
economici che offre, che non sono trascurabili». Il sostenitore non deve più recarsi
in banca o in posta e, se l’istituto di credito
al quale si appoggia aderisce all’iniziativa
“RID ANCH’IO”, non avrà alcuna spesa di
commissione. Inoltre è lasciato alla sua discrezione scegliere la frequenza e l’importo
da donare, con la libertà di recedere in
qualunque momento, tramite una semplice comunicazione alla banca.
«Ci preme sottolineare - continua de
Tollis - che con il RID non si chiede di donare di più, ma di farlo in modo diverso».
Una modalità che offre garanzie e stabilità,
le stesse che l’Associazione offre quotidianamente a tutti gli utenti. •
Telefono: 071.7231763
e-mail: [email protected]
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Pasta della bontà
La seconda edizione
va negli agriturismi
Torna per il secondo anno
la Pasta della Bontà, un
appuntamento che vede
affiancarsi Lega del Filo
d’Oro e Coldiretti. Per un
mese - fra settembre e ottobre - nei mercati e negli
agriturismo del circuito
Campagna Amica si potranno ricevere confezioni
di pasta 100% italiana a
fronte di una donazione
per sostenere le attività
riabilitative delle persone
sordocieche e pluriminorate psicosensoriali seguite
dalla Lega del Filo d’Oro.
Una grande campagna di
raccolta fondi su tutto il
territorio nazionale per riscoprire il sapore delle
buone azioni. •
Info: www.pastadellabonta.it
Ogni no
notte...
otte...
LA LEGA DEL FILO D’ORO È STATA SPONSOR ETICO DI MARCHE ENDURANCE LIFESTYLE
A cavallo con gli sceicchi
Un’occasione preziosa per farci conoscere anche in un mondo lontano
Q
uattro giorni di sport
nella natura, accompagnati da superbi cavalli, nella splendida cornice
del Monte Conero e delle sue
spiaggie: questo è stato Marche
Endurance Lifestyle 2013. La
Lega del Filo d’Oro è stata
sponsor etico di questo appuntamento in collaborazione con
gli Emirati Arabi, che alla sua
seconda edizione è già un successo internazionale. Il cuore
dell’evento è la Conero Endu-
rance Cup, una gara
a cavallo su 120 km,
vinta dal principe di
Dubai, Sheikh Hamdan bin Mohammed
bin Rashid Al Maktoum: l’organizzazione ha voluto donare parte della quota di iscrizione alla
Lega del Filo d’Oro,
e a premiare i vincitori c’era
anche il presidente Francesco
Marchesi, con il presidente del-
la Regione Marche Gian Mario
Spacca. Il “Villaggio Internazionale” di Marche Endurance
Lifestyle raccoglieva le eccellenze italiane, tra cui appunto
Lega del Filo d’Oro: con un
ricco programma di eventi culturali e per bambini ha richiamato oltre 100mila spettatori.
È stata una bella occasione per
farci conoscere: nel nostro
stand i volontari hanno fatto
sperimentare ai più piccoli come riconoscere gli oggetti senza vederli, attraverso la “casetta
del tatto”, e hanno risposto alle
tante curiosità del pubblico. •
PAGINA 7
DALL’ASSOCIAZIONE
VISTI DA VICINO
Siamo più che soci,
da quarant’anni
qui siamo tutti amici
Manlio Baleani nella sua vita è stato tante
cose: falegname, sindacalista, scrittore. La sola
costante? Il suo impegno accanto alla “Lega”
D
a apprendista falegname a carpentiere. Da venditore porta a porta a
sindacalista, passando per la fabbrica. Questo il percorso di Manlio Baleani. L’unico fil rouge che lo ha
accompagnato negli anni è stato l’impegno
sociale: da 40 anni è al fianco della Lega
del Filo d’Oro. Anche oggi, datosi alla produzione letteraria, non dimentica l’associazione: l'incasso dell'ultima sua fatica
infatti andrà interamente in beneficenza.
Il suo rapporto con l’Associazione inizia da lontano...
Accompagno la “Lega” dal 1970. Eravamo
giovani, io ero ancora fidanzato, quando
conobbi i fondatori. Con Rossano, attuale
segretario generale, cominciammo a fare
una vera e propria questua: andavamo
porta a porta a raccogliere fondi. Si trattava dei primi soldi “privati” che arrivavano per il sostegno all’iniziativa, rivolta
allora al primo nucleo di ragazzini ciecosordomuti.
Ricorda qualche anedotto?
Una volta, durante una riunione serale, gli
animi si sono accesi e abbiamo alzato la
voce. Allora io, preoccupato, chiesi a tutti
di abbassare i toni perché c’era il rischio
che i bambini si svegliassero. Tutti mi
guardarono perplessi… ancora non mi era
chiara la gravità della situazione di questi
bimbi, pur essendo loro così vicino.
In questi anni qual è stato il suo ruolo?
Sono sempre stato socio dell’Associazione
e ho dato la mia disponibilità per ricoprire
il ruolo di revisore supplente. Non ho mai
avuto un ruolo attivo, il mio è sempre
stato un impegno esterno. Spesso ad
esempio ho fatto da guida a chi era inte-
ressato a visitare la “Lega”. Un impegno
continuo nel tempo ma saltuario nella
presenza.
Da dove nasce la sua affezione alla
Lega del Filo d’Oro?
Per via di una mia nipote. Non parlava e i
medici ci avevano detto che aveva un deficit cognitivo. All’Istituto invece capirono
che il problema era solo la sordità: ci spiegarono che con un apparecchio acustico
tutto sarebbe andato a posto e così è stato.
Quella nipote oggi è sposata e ha tre figli
bellissimi. Così la “Lega” si è conquistata
la mia fiducia e il mio sostegno per i decenni successivi.
Com’è cambiato l’impegno dell’Associazione in questi anni?
Prima era un’associazione di volontariato
che tentava di risolvere i problemi di alcuni ragazzi, poi ai ragazzi si sono aggiunti gli adulti. Alla semplice cura
assistenziale si è aggiunta la scuola, senza
poi contare l’ampliamento delle struttura
di Osimo e l'esplosione delle sedi a livello
nazionali. È stata un’evoluzione continua.
L’unica cosa che è rimasta immutata nel
tempo è la cordialità.
In che senso?
Alla Lega del Filo d’Oro o si è amici o non
ci si sta. Certo oggi si è evoluta e non è più
la piccola realtà di quarant’anni fa. Ma i valori e le dinamiche sono sempre gli stessi.
C’è una cosa però che non ha detto. Ha
scritto un libro, recentissimo, il cui ricavato andrà tutto alla raccolta fondi…
Sì, è vero, ma preferisco non farmi pubblicità. Dico solo che si intitola “In viaggio nelle Marche con Giuseppe Gioachino
Belli” e che i proventi saranno interamente devoluti per i bambini. •
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azienda o privato, faccia una donazione a una Onlus crescono
con l’importo della donazione.
SISTEMI DI COMUNICAZIONE/4
Come comunicano
le persone sordocieche
Le persone sordocieche, che non possono avvalersi del linguaggio
verbale, utilizzano sistemi di comunicazione alternativi, sfruttando
le proprie capacità residue per interagire con gli altri, capire e farsi
capire. In ogni numero di Trilli nell’Azzurro approfondiamo uno tra
questi sistemi.
sistono sistemi di comunicazione che utilizzano gesti personali, in genere compiuti in modo spontaneo, per esprimere parole o concetti semplici. Altri sono
invece sistemi codificati di gesti,
veri e propri linguaggi con una
propria grammatica e sintassi.
Il principale tra questi è la Lingua
Italiana dei Segni (LIS): una lingua
a tutti gli effetti che, attraverso il
E
UN FILO D’ORO CON I GIOVANISSIMI
Chicago-Termini Imerese,
un ballo dal ritmo solidale
Un ballo a tema, stile Old Far
West: così i ragazzi dell’ultimo
trienno del Liceo classico G.
Ugdulena di Termini Imerese
hanno festeggiato il loro terzo
gemellaggio con la scuola superiore di Elk Grove Village,
vicino a Chicago. Nel mese di
gennaio un gruppo di studenti italiani è stato negli States
mentre gli americani sono venuti in Sicilia a marzo. Il ricavato del ballo è stato donato
alla Lega del Filo d’Oro. «I ragazzi ci conoscevano perché
per tutto l’anno scolastico una
ventina di loro compagni disabili ha frequentato la nostra
piscina una volta alla settimana, accompagnati dal profes-
sore di educazione fisica e dalle insegnanti di sostegno.
Chiuse le danze, hanno pensato a noi», spiega Gino Madonia, direttore del Centro di
Termini Imerese. Gli studenti
- insieme al dirigente Gianfranco Di Stefano - hanno
consegnato personalmente il
loro contributo, visitando il
centro, incontrando alcuni ragazzi e sperimentando attività
di laboratorio. E alla fine alcuni hanno chiesto come fare
per diventare volontari. •
1
4 GESTUALE E LIS
5
6
7
8
9
canale visivo, permette di esprimere parole, azioni e concetti mediante precisi segni dati dai movimenti delle mani, delle dita e
dall’espressione del viso.
PAGINA 8
DIARIO
IN BREVE
I Lions donano
un nuovo pulmino
Il Centro di Molfetta ha un
nuovo pulmino. Lo ha donato alla Lega del Filo
d’Oro il Lions Club di Molfetta, in occasione del suo
50° anno di attività. Le
chiavi sono state consegnate lo scorso 28 giugno al
segretario generale, Rossano
Bartoli, durante una bella
cerimonia. Il nuovo pulmino sostituisce quello rubato al centro nel gennaio
2013, mai più ritrovato. Si
tratta di un Fiat Ducato da
9 posti, con cui gli utenti
che fanno riferimento al
centro di Molfetta potranno
fare tante nuove esperienze.
Diciotto buche
piene di solidarietà
Il Rotary Club Milano Scala
ha scelto di devolvere alla
Lega del Filo d’Oro il ricavato del 16° Trofeo Memo-
rial Confalonieri, gara di
golf dedicata alla solidarietà, organizzata dal dottor
Norberto Confalonieri. Il
29 giugno sul green del
Golf Barlassina Country
Club (MB) sono scesi medici, chirurghi, ortopedici e
rotariani. Quanto donato
sosterrà il Centro di Lesmo.
La serenata
che incanta Napoli
È stata una serata di grandissime emozioni quella organizzata il 24 giugno a
Napoli per la Lega del Filo
d’Oro. Il concerto benefico
“Serenata per la Vita”, promosso dall’Associazione
Musicale Flegrea, ha commosso il numeroso pubblico presente, tra cui c’era
anche un’ampia delegazione della sede locale
dell’Associazione. Altissima
la qualità della serata di
musica polifonica, impreziosita ulteriormente dall’e-
sibizione degli artisti del
gruppo folkloristico “A
tambur battente”.
Lega del Filo d’Oro
al minibasket
Seconda edizione per il torneo di minibasket che
porta il nome della Lega
del Filo d’Oro: dal 31 maggio al 2 giugno si sono
svolte a Osimo le gare del
torneo “Memorial Antonio
Luna - Lega del Filo
d’Oro”, che ha visto partecipare diverse squadre di
piccoli cestisti. I volontari
dell’Associazione erano
presenti con materiale
informativo: un’altra occasione per ribadire il bel legame tra sport e solidarietà.
Cagliari chiama
l’Europa
Nell’ambito della Settimana
europea della Gioventù, a
inizio giugno Cagliari ha
ospitato la mostra “Kaleidoscopia”, organizzata dal
gruppo informale Juvenalia. Il progetto è stato finanziato dalla Commissione
Europea e mirava a valorizzare la riflessione sull’unità
nella diversità. La mostra
ha esposto le opere grafiche
realizzate su questo tema,
che sono state successivamente messe in vendita: il
ricavato è andato alla Lega
del Filo d’Oro.
In gita
con i fuoristrada
Il 5 luglio i ragazzi del
Centro di Osimo hanno
fatto un giro panoramico
attorno alla città a bordo di
fuoristrada 4x4, grazie ai
soci dell’ASD 2 Monti:
grande l’emozione dei passeggeri nello sperimentare
le sollecitazioni del terreno
impervio, le salite e le discese e persino nell’attraversamento di un guado.
Tutti in sella:
l’ebbrezza
del motocross
Mai gli ospiti sordociechi e
pluriminorati del centro di
Osimo avrebbero immaginato di provare l’ebbrezza
del motocross. È successo
lo scorso 14 luglio, grazie
all’Associazione Motociclistica Monteluponese (MC)
che ha organizzato presso
il crossodromo “Regina”
una giornata tutta dedicata
alla Lega del Filo d’Oro. I
nostri ragazzi sono stati
coinvolti in momenti conviviali ed esperienze dirette
in sella alle due ruote.
CI HANNO AIUTATO
grazie!
LA POSTA
Cara Lega del Filo d’Oro,
sono Francesca, ho 9 anni e
sono nipote di un vostro sostenitore. Tramite il nonno, quando ho compiuto un
anno ho avuto l’onore di ricevere gli auguri dei vostri bambini. Ora che sono
grande, voglio ringraziarvi personalmente. Qualche giorno fa il nonno mi ha
mostrato una foto di Benedetta e abbiamo
letto la sua storia: io non ho fratelli e mi
piace pensare a lei come a una sorella
maggiore. Datele un bacio da parte mia.
Francesca F., Monza (MB)
Lo confessiamo, carissima Francesca:
leggendo la tua lettera ci sono venute le
lacrime agli occhi. È molto bello che tu
pensi a Benedetta come a una sorella,
per i nostri bambini e le loro famiglie il
vostro affetto è un regalo prezioso. E
chissà che un giorno non possiate incontrarvi davvero!
Spettabile Lega del Filo d’Oro,
vi ringrazio per avermi inviato
il libro “Le mie dita ti hanno detto”. Il libro, a mio parere, è un inno al senso del
tatto: ogni pagina ne parla e mi vien da
pensare alla forza compensatrice della na-
tura che se toglie vista e udito dà più vigore al tatto. Grazie.
Amalia D., San Carlo Canavese (TO)
Cara Amalia, quello che dice è vero: tutti
i nostri utenti, qualunque sia il loro deficit e la loro disabilità, hanno delle capacità residue. Tutti. Il nostro lavoro è
quello di intuirle, riconoscerle e farle
fiorire. E possiamo farlo soprattutto grazie al vostro sostegno.
Carissimi,
dopo aver partecipato alla
Giornata del Sostenitore presso il Centro
di Osimo, ritengo doveroso ringraziarvi
per ciò che ho visto. Era la prima volta
che visitavo un centro per disabili e temevo di trovare bambini “sofferenti”: invece i volti dei bimbi erano talmente sereni che per un attimo ho dimenticato il
motivo della loro presenza lì… Siete degli
angeli! Non avrei mai immaginato che
una struttura del genere potesse esistere
grazie quasi esclusivamente all’aiuto dei
sostenitori: grazie di cuore per avermi
fatto toccare con mano che l’amore non
finirà mai.
Francesco F., Belforte del Chienti (MC)
Caro Francesco, la sua lettera è lo spunto
per ringraziare ancora tutti gli amici che
hanno partecipato alla Giornata del Sostenitore. Non siamo angeli, ma di certo
tra i nostri obiettivi c’è anche il fatto che
i nostri bambini siano felici, per quanto
possibile. L’amore e l’impegno, da parte
nostra, non mancheranno mai.
Gentilissimo dottor Bartoli,
ho letto con commozione il libro su Sabina Santilli, ammirandone la tenacia. Per me è una “santa” perché ha
dato vita al vostro istituto per aiutare tanti
bambini con seri problemi, dando grande
conforto ai genitori che vedono i loro piccoli curati con tanta competenza e amore.
Ho 83 anni, sono vedova, i bambini ora
sono la mia vita. Siete grandi! Con stima
e affetto.
Gemma V., Andria (BT)
Cara Gemma, la sua vicinanza per noi è
molto importante. I bambini che hanno
bisogno di noi sono ancora tanti, forse
ancora di più oggi di quanti non fossero
cinquant’anni fa ai tempi di Sabina. Noi
ci ripetiamo il suo motto: «avanti e buon
coraggio, senza mai tirarsi indietro».
Notiziario ufficiale
della Lega del Filo d’Oro ONLUS
Associazione Nazionale riconosciuta
con D.P.R. n. 516 del 19.5.1967
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Tollis, Lorenzo Gatto, Alessandra Piccioni.
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Maria Laura Volpini
Coordinamento editoriale e grafica
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Stampa Tecnostampa s.r.l. - Loreto (AN)
Questo numero è stato chiuso in redazione
il 23 luglio 2013 ed è stato tirato in 385.000
copie. Autorizzazione del Tribunale di Ancona
29.7.1981 n.15. Bimestrale - Poste Italiane SpA Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L.
27/02/2004 n°46) art.1, comma 2 - DCB Milano
Questo periodico è associato alla Unione
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