Anche se c`è la crisi, i nostri figli meritano il meglio
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Anche se c`è la crisi, i nostri figli meritano il meglio
Luglio - Agosto n.4/2013 Dal 1964 Notiziario ufficiale della LEGA DEL FILO D’ORO Una lunga storia di solidarietà per i sordociechi Lega del Filo d’Oro - ONLUS via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN) L’editoriale PRIMO PIANO di Rossano Bartoli Cari Amici, l’Assemblea delle Famiglie si è rivelata ancora una volta un appuntamento molto ricco di spunti di riflessione, di emozioni e di stimoli. Un incontro utile per le tante persone che sono arrivate a Castelfidardo per confrontarsi sui temi di comune interesse ma anche per tutta la Lega del Filo d’Oro, pronta a raccogliere le sollecitazioni giunte dai genitori e a dare risposte. E se dall’Associazione le famiglie si aspettano soprattutto la conferma dell’impegno a sviluppare e migliorare sempre più i servizi, alle Istituzioni chiedono con forza più attenzione verso i loro figli e i loro diritti: cominciando da quello a ricevere interventi specifici. Come raccontiamo in queste pagine, sono entrati nel vivo i lavori per la realizzazione del nuovo Centro di Osimo: si tratta del progetto più importante messo in campo nella storia della Lega del Filo d’Oro, che ci vedrà impegnati nei prossimi anni. Come sempre contiamo sui tanti sostenitori che ci hanno finora accompagnato con generosità e fiducia e sui nuovi amici che vorranno aiutarci a vincere questa ulteriore sfida. PIÙ DI 350 PERSONE HANNO PARTECIPATO ALL’OTTAVA ASSEMBLEA DELLE FAMIGLIE Anche se c’è la crisi, i nostri figli meritano il meglio A tema le tante transizioni che ogni famiglia deve affrontare: come ripensarsi, chi può aiutare I Laboratori. Mentre i grandi lavoravano, i figli e i loro fratelli sono stati impegnati in attività dedicate STORIE DI VITA tagli al sociale si fanno sentire persino sui più deboli, le persone con disabilità gravissime seguite dalla Lega del Filo d’Oro. L’amara constatazione arriva dall’ottava Assemblea delle Famiglie, che si è tenuta a Castelfidardo (AN) dal 14 al 16 giugno. I familiari lì riuniti hanno raccontato di come sempre più spesso, in molte regioni, le Asl e le strutture sociosanitarie pongano ostacoli a rilasciare le autorizzazioni necessarie per usufruire degli interventi specifici della “Lega”, prescrivendoli per tempi insufficienti, talvolta persino negandoli o proponendo alternative generiche e inadeguate. «La risoluzione approvata dalle famiglie purtroppo rispecchia la realtà», spiega Rossano Bartoli, segretario generale dell’Associazione. «Noi siamo al loro fianco nel cercare una soluzione». > A PAGINA 2 DALL’ASSOCIAZIONE QUI CORTINA D’AMPEZZO Linguetta: una casa a “impatto zero” Sofia vuole vincere il suo slalom gigante Il cantiere finalmente è nel pieno delle attività. Il “progetto Linguetta” - che darà a Osimo una struttura all’avanguardia, progettata su misura per i bisogni delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali ma attentissima anche all’impatto ambientale - sarà l’impegno di punta della Lega del Filo d’Oro per i prossimi anni. Obiettivo: incrementare l’attività, migliorandola. Il segretario generale Rossano Bartoli presenta il progetto. > A PAGINA 3 Sofia ha otto anni e ha appena iniziato la prima elementare. È nata con una cataratta congenita e un danno cerebrale, che le ha lasciato una emiparesi e un ritardo cognitivo. Però oggi distingue gli oggetti e le figure, dice qualche parola e ha imparato anche a camminare, seppure in un modo speciale: stando sugli sci. D’altronde lei vive a Cortina! Eppure, dice mamma Sabina, «l’ossigeno l’abbiamo trovato solo a Osimo, alla Lega del Filo d’Oro. Perché il problema non sono i bambini come Sofia, sono le strutture che mancano». Così, seppur con dolore, i genitori hanno chiesto di ricoverare Sofia a Osimo per almeno un anno: «Vogliamo che abbia il massimo delle opportunità». > A PAGINA 5 ATTUALITÀ Un’estate sotto il sole Montesilvano, Misano, Folgaria: queste sono state le mete dei soggiorni estivi 2013, a cui hanno partecipato oltre 80 persone sordocieche e 130 volontari. Margherita è una di questi: ha 23 anni e da tre frequenta i soggiorni. A farla tornare è una frase detta dal primo sordocieco che ha accompagnato: «Grazie perché oggi ho preso tutto il sole». Quel sole è soprattutto il calore dell’affetto che nei soggiorni circola copioso e che poi spinge le persone a cercarsi durante l’anno. > A PAGINA 3 NESSUNO È AUTORIZZATO A RISCUOTERE CONTRIBUTI in nome o per conto della Lega del Filo d’Oro. Chi intende effettuare donazioni può farlo mediante il c/c postale 358606 intestato a: Lega del Filo d’Oro - Osimo (AN) PAGINA 2 PRIMO PIANO P La barca, il simbolo L’Assemblea delle famiglie è un appuntamento entrato nella storia della Lega del Filo d’Oro, come ha sottolineato la presenza a Castelfidardo del presidente Francesco Marchesi e di Francesco Mercurio, presidente del Comitato delle persone sordocieche. «Si tratta di un momento importante di confronto e supporto reciproco. Non è usuale avere l’occasione di discutere tra persone che vivono situazioni analo- ghe, con la tranquillità di avere i propri figli vicini ma allo stesso tempo seguiti», osserva Bartoli. In questo ritrovo chi ha fatto un pezzetto in più di strada ha incoraggiato le famiglie più giovani: tutti, sottolinea Cavalca, hanno evidenziato come «l’intervento della Lega del Filo d’Oro sia stato provvidenziale per affrontare i momenti di transizione più problematici» e come il bagaglio acquisito alla “Lega” «abbia permesso anche di far maturare la famiglia nella sua interezza». La commozione ha preso tutti all’ingresso di una barca a vela costruita dai volontari e decorata dai ragazzi, simbolo di un viaggio che riserverà tante incognite ma che non sarà né in solitaria né verso l’ignoto. La transizione La barca rappresenta bene il tema scelto dal Comitato dei familiari: “Transizione fra opportunità e ostacoli”. L’argomento è stato sviluppato nelle relazioni di Laura Fruggeri (docente di psicologia all’Università di Parma) e Catia Sartini (psicologa del Centro di Riabilitazione di Osimo) e successivamente nelle testimonianze di tre famiglie. I gruppi di lavoro hanno poi permesso un ampio approfondimento del vissuto di ognuno. Le transizioni appartengono alla vita di tutti, ma dove c’è una persona con più problemi impongono spesso aggiustamenti sostanziali: alcune sono ricercate, come le autonomie personali, altre sono così traumatiche che chi le vive deve fare appello a tutte le proprie forze per risollevarsi, cercando adeguati aiuti. Catia Sartini ha parlato della vita come di un gioco di trama e ordito: «Le trame possono incontrarsi in ricami preziosi», ha detto, «ma capita che si formino dei nodi. I piccoli nodi fanno parte della vita, i grandi però bloccano il telaio. Il compito della Lega del Filo d’Oro è sostenere le famiglie in questi momenti, per evitare che i piccoli nodi diventino grandi. Tornando alla metafora della barca, cambiare rotta va bene, l’importante è non perderla». Orchestrare il cambiamento Come è possibile fare questo prezioso lavoro? «Ogni famiglia porta la sua unicità e complessità, per cui anche la Lega del Filo d’Oro deve dare risposte differenziate», spiega Sartini. Serve una lente d’ingrandimento per accorgersi dei più piccoli cambiamenti, competenze unite a pensiero creativo, negoziare insieme alla famiglia la direzione della transizione, nel rispetto dei tempi e delle emozioni di tutti. «I tempi di per sé non sono quasi mai in sintonia», sospira Sartini: i ragazzi hanno i loro, che scorrono lentissimi anche se non sono mai fermi, le Asl spesso concedono troppo poco tempo ai loro percorsi, famiglie e operatori hanno spesso obiettivi diversi… La Lega del Filo d’Oro così diventa il luogo dove si concertano e si orchestrano questi tempi, per metterli in sintonia. E quando ci si arriva, è una sinfonia. • IL DOCUMENTARIO I ragazzi di Osimo conquistano il Genova Film Festival Complimenti a Eros Achiardi e Barbara Maffeo: “Un senso diverso”, il documentario che hanno realizzato all’interno del Centro di Riabilitazione di Osimo, è arrivato in finale al Genova Film Festival. Il video, dice Eros, «attraverso un racconto corale, riprende il percorso ideale che utenti e famiglie fanno all’intero della Lega del Filo d’Oro, dall’infanzia all’età adulta, verso l’autonomia e la serenità. Il nostro desiderio era trasmettere simpatia per questo mondo, non suscitare pietà ma mostrare anche tutta la gioia che vi abbiamo trovato». A Natale fai l’impresa migliore: la tua! Comunica l’impegno sociale della tua azienda con le proposte solidali della Lega del Filo d’Oro. Anche quest’anno è possibile unire ai propri messaggi augurali un bel gesto di solidarietà. Oltre ad aiutare le persone sordocieche, le aziende ricevono infatti anche un positivo ritorno di immagine. Scopri le nuove idee Natale 2013 su momenti.legadelfilodoro.it DAI PIÙ VALORE AL NATALE Per informazioni contatta Ufficio Comunicazione e Raccolta Fondi 071 72 31 763 [email protected] il autografo? MiScegli fai un Non ti costa nulla. Pensaci! 5 mille Firma per il alla Lega del Filo d’Oro. Io l’ho già fatto! È un gesto che a te non costa nulla, ma che per tante persone sordocieche significa un futuro di speranza. Per informazioni 071 7231763 Firma e inserisci il codice fiscale 80003150424 Si ringraziano Renzo Arbore e il fotografo Claudio Porcarelli > DA PAGINA 1 er dare concretezza a queste parole, prosegue Bartoli, la Lega del Filo d’Oro «presentarà a tutti i livelli istituzionali il documento approvato a Castelfidardo da quasi 100 famiglie, a partire dal Presidente della Repubblica fino agli operatori dei servizi sociosanitari». La risoluzione ribadisce il fatto che sordociechi e pluriminorati psicosensoriali necessitano di interventi specifici e personalizzati, come previsto dalla legge 107/2010: di conseguenza - afferma Valentino Cavalca, presidente del Comitato dei familiari - «è inaccettabile che ci propongano soluzioni in strutture di assistenza generica o destinate ad altre patologie. Ciò non solo lede un diritto dei nostri figli, ma aggrava la loro situazione e produce spreco di risorse». PAGINA 3 ATTUALITÀ PIÙ DI 80 UTENTI E 130 VOLONTARI HANNO PARTECIPATO AI SOGGIORNI ESTIVI Tre mete, un unico scopo: un’estate sotto il sole Le vacanze sono l’occasione per scoprirsi autonomi, esplorare nuovi ambienti e “scaldarsi” di tanto affetto M argherita è una volontaria. Ha 23 anni, studia lingue (tra cui anche la Lis), ed è al suo terzo soggiorno con la Lega del Filo d’Oro. Il ricordo più bello di Margherita, quello che ogni anno la fa tornare, è la frase che le ha lasciato il primo sordocieco che ha accompagnato: «Era un ragazzo in carrozzina, aveva sempre freddo, veniva in spiaggia con le coperte. L’ultimo giorno siamo riusciti a farlo entrare in acqua, su un canotto. La sera lui ha detto: “Grazie perché oggi sono riuscito a prendere tutto il sole”. Lì ho capito quanto l’affetto sia un sole che dà calore». Mare, mosaici, profumi Anche quest’anno i soggiorni estivi organizzati dalla Lega del Filo d’Oro hanno regalato nuove esperienze e nuove emozioni: i mosaici di Ravenna, la fortezza di San Leo, tanti bagni in mare, il Museo del Sale a Cervia e quello di Arte Contemporanea a Rovereto, il giardino officinale di Morra d’Oro, con le sue 320 varietà di erbe. Alle vacanze a Montesilvano, Misano Adriatico e Folgaria hanno partecipato più di 80 persone sordocieche e ben 130 volontari. I soggiorni sono un momento molto importante per le persone sordocieche, perché consentono loro di mettersi in gioco e di sperimentare davvero l’autonomia, che si tratti di gestire la propria camera o le relazioni con persone conosciute da poco: «per molti si tratta di una vera “scoperta”, perché a volte le famiglie tendono ad aiutarli più di quel che servirebbe», dice Erika Marra, referente dei volontari di Osimo. Oltre a questo c’è la possibilità di fare nuove esperienze, conoscere nuove persone, ritrovare gli amici conosciuti l’anno prima. Tra loro ci sono anche i volontari, che sulla carta sarebbero cosa diversa dagli amici: «in realtà si creano rapporti così intensi che molti restano in contatto durante l’anno e cercano di ritrovarsi l’estate successiva», spiega Erika. La funzione del volontario, durante il soggiorno, è quella di accompagnare, orientare, facilitare l’esplorazione degli ambienti, intermediare con le altre persone, dare una mano nelle autonomie personali, intrattenere: ogni mezza gior- nata il volontario cambia, per aumentare le occasioni di integrazione. «Il primo impatto colpisce sempre, ma la fiducia smisurata che la persona sordocieca ti concede dopo pochissimo tempo genera una magia e una responsabilità molto forte», sottolinea Francesco Pastore, coordinatore del settore attività associative e volontariato della Lega del Filo d’Oro. Margherita quest’anno a Montesilvano ha condiviso la camera con Anna, una ragazza sordocieca di 30 anni, molto solare, affettuosa, «è impossibile non trovarsi bene con lei», dice. Margherita racconta che «ieri sera, dopo una giornata in spiaggia, siamo usciti per un gelato e siamo stati in un piccolo luna park. Rientrati in albergo, abbiamo trovato la serata del liscio. Dopo un po’ Anna è diventata il centro della serata, tra la sorpresa degli altri ospiti. Ci siamo divertiti un sacco». I soggiorni sono anche questo: un momento in cui ai turisti “capita” di incontrare una persona sordocieca, senza essere andati a cercarla. «All’inizio c’è la distanza, ma tanti poi si avvicinano a noi per chiedere informazioni. In spiaggia più di un ragazzo ha fatto conoscenze con altri turisti, soprattutto famiglie con bambini, con la scusa di giocare con loro». La cultura cambia pure così. • I LAVORI PER LA NUOVA STRUTTURA DELLA LINGUETTA SONO ENTRATI NEL VIVO Una sede per noi, ma attenta all’ambiente Un grande investimento per incrementare l’attività istituzionale dell’Associazione, migliorandola A lla Linguetta, ai piedi della collina di Osimo, si vede già una parte del muro di recinzione, la viabilità esterna è già tracciata e anche quella interna si intuisce chiaramente. Il cantiere è entrato nel vivo e dalle pagine di “Trilli nell’Azzurro” ne seguiremo passo a passo i lavori. Cominciamo con Rossano Bartoli, segretario generale dell’Associazione, che ci presenta nel complesso ciò che è previsto per questa grande opera. Qual è l’obiettivo di questo grande progetto? L’obiettivo è duplice. Da un lato unificare tutte le attività che l’Ente svolge a Osimo, oggi dislocate in 15 siti con evidenti difficoltà gestionali e oneri economici non indifferenti; dall’altro lato, avere spazi maggiori ci consentirà di avere più posti sia per i ricoveri a tempo pieno, sia per quelli diurni. Qui a Osimo è la prima volta che c’è l’occasione di avere spazi pensati apposta per i nostri utenti e la nostra attività: avremo quindi strutture adeguate e innovative, non riadattate. L’obiettivo è incrementare l’attività, migliorandola. Rispetto agli spazi per le attività con gli utenti, cosa ci sarà alla Linguetta che oggi non c’è? A Osimo già oggi abbiamo tutto, anche se in embrione. Nella nuova sede avremo spazi più adeguati, che per- metteranno un maggior rispetto delle diverse esigenze delle persone e anche condizioni ottimali di lavoro per il personale. Sul fronte famiglie, invece? Sarà possibile garantire una maggior permanenza delle famiglie accanto ai loro figli, così che possano cogliere ancora meglio il significato del lavoro svolto dal nostro personale. Quale parte verrà realizzata per prima? Il primo lotto prevede la costruzione della parte principale del centro riabilitativo, con le aule e gli ambulatori, il centro di ricerca, la palazzina del centro diagnostico e quella per i trattamenti intensivi di breve durata. Più la parte destinata ad accogliere tutte le funzioni gestionali e amministrative dell’ente, la direzione, la formazione, le attività associative, il volontariato. Ci vorranno tre anni e mezzo. Dal punto di vista dell’impatto ambientale, che caratteristiche ha il progetto? Vi presta la massima attenzione, ad esempio il centro riabilitativo si estenderà su un unico piano, con copertura verde, per integrarsi con il territorio. Ci sarà pure molta cura del risparmio energetico, dall’isolamento degli edifici all’utilizzo di tutte le energie rinnovabili: geotermia, fotovoltaico e solare termico. • PAGINA 4 DAI CENTRI E DALLE SEDI LE ULTIME ATTIVITÀ PRIMA DELLE VACANZE IN FAMIGLIA I gesti antichi che fanno un sapere Tante sorprendenti proposte sono già pronte, in tutte le sedi, per una ripresa ancora più frizzante C ome di consueto, tra luglio e agosto tutti i centri e le sedi della Lega del Filo d’Oro hanno organizzato le feste di fine anno, incontri che vedono riunirsi ospiti, operatori, familiari e volontari. La fine di un anno di attività è l’occasione per confrontarsi, fare il bilancio di quanto realizzato nei mesi precedenti e mettere in cantiere nuove idee. Non sono mancati naturalmente i momenti artistici e ludici, importante supporto nel percorso di riabilitazione. A Osimo, ad esempio, i ragazzi del “gruppo teatrale” della Comunità Kalorama hanno messo in scena lo spettacolo “Il Filo talent show”, risultato di un anno di impegno che ha visto in prima linea, accanto agli operatori anche i nostri preziosissimi volontari. A Molfetta invece il Gold Wire Ensamble, coro formato dagli operatori e dai volontari del Centro, ha allietato il pubblico con un concerto di “canti estivi”. LESMO Gli utensili più antichi per lavorare il legno Vittorio, Giuseppe, Roberto e Amelio, adulti sordociechi ospiti al centro della Lega del Filo d’Oro di Lesmo, hanno visitato il piccolo museo degli attrezzi da lavoro di Bovisio Masciago (MB). Si tratta di una collezione di attrezzi per lavorare il legno, tra cui spiccano anche alcune rarità del Seicento, raccolti da Giovanni Sartori. Per i quattro è stata una mattinata entusiasmante: toccare e distinguere tanti attrezzi diversi, alcuni in disuso, ha regalato loro inaspettate sensazioni. Inattesa anche la commozione del signor Sartori: «Questa visita è stata inaspettata, ma molto toccante». MODENA Laboratorio di piadine a Casa Artusi Chi non conosce Pellegrino Artusi, autore del più celebre libro di ricette d’Italia? Sei utenti del servizio territoriale nella pesca di sgombri e sugarelli, inebriandosi dei profumi del mare e del vento. Le canne da pesca resteranno il ricordo di una giornata speciale. NAPOLI Piadine per tutti. Laboratorio di cucina a Casa Artusi per gli utenti di Modena di Modena hanno visitato Casa Artusi, a Forlimpopoli (FC) e grazie alla collaborazione della direzione della Casa e dell’Associazione delle Mariette hanno carpito tutti i segreti per preparare la vera piadina romagnola. Il laboratorio di cucina ha visto in cattedra Carla, cuoca della scuola di cucina di Casa Artusi, affiancata dalle Mariette: le loro mani hanno istruito quelle dei nostri ragazzi per impastare, stendere e infine cuocere “il pane dei romagnoli”. La giornata è terminata con la visita alla biblioteca gastronomica di Artusi. Osimo, ha ritirato il premio insieme agli ospiti della comunità Angelo, Fabio e Angelo, agli operatori e ai volontari. L’8 giugno alcuni ospiti del centro di Osimo si sono invece trasformati in provetti pescatori, nella seconda edizione di “A pesca senza barriere”. Istruiti sulle tecniche base dagli appassionati dei club Amici del Mare e Big Game Ancona, i ragazzi si sono dilettati OSIMO Giornalisti o pescatori, ma sempre straordinari Grande orgoglio e molte congratulazioni per le firme di “Kalorama News”: l’ordine dei giornalisti della Regione Marche ha assegnato un riconoscimento speciale al giornalino scritto dalle persone sordocieche della comunità degli adulti della Lega del Filo d’Oro di Osimo. Patrizia Ceccarani, direttore del Centro di Riabilitazione di In mare. A bordo della motopesca Desy I nobili cavalieri del museo del Pio Monte Il tavolo è quello attorno a cui, secondo la tradizione, i sette nobili fondatori del Pio Monte della Misericordia si sedevano per programmare le loro opere assistenziali; a fine maggio invece attorno a quel tavolo si sono seduti quattro “nobili” utenti del servizio territoriale della Campania, in visita al Museo del Pio Monte di Napoli. Qui hanno disegnato lo stemma del Pio Monte, che avevano esplorato all’inizio dell’attività. Altri cinque utenti, accompagnati dai volontari, hanno partecipato invece alla tradizionale festa dell’amicizia organizzata dalla parrocchia di San Mango Piemonte, divertendosi con i giochi e i balli pensati dai volontari dell’associazione “Sorrisi sparsi”. MOLFETTA Palloncini e amicizia per diventare grandi Venti bambini della “Michele Sarcone” di Terlizzi hanno chiuso la loro esperienza nella scuola dell’infanzia con una visita al Centro di Molfetta della Lega del Filo d’Oro. L’obiettivo delle insegnanti era quello di spiegare ai bambini come discriminare attraverso l’utilizzo dei sensi. L’incontro ha permesso ai bambini di vivere esperienze sensoriali attraverso attività manipolative. I piccoli poi hanno fatto merenda insieme a un gruppo di utenti, accolti da lanci di colorati palloncini. • IN DIRETTA DA OSIMO LA RADIO DELLE GRANDI EMOZIONI / /HJDGHO)LORG·2UR HJDGHO)LORG·2UR @LegadelFilodOro Che scommessa andare “on air” Assistere, educare, riabilitare e reinserire nella famiglia e nella società le persone sorrdocieche e pluriminorate psicosensoriali Segui Giacomo Giacomo &KLDURHPROWRXWLOH LOYRVWURQXRYRVLWRGHGLFDWRDL ODVFLWL'DYLVLWDUH K KWWSODVFLWLOHJDGHOӾORGRURLW WWSODVFLWLOHJDG GHOӾORGRURLW / /HJDGHO)LORG·2UR HJDGHO)LORG·2UR &·qXQ)LORG·2URIDWWRGLWDQWL DPLFL6LHWHYRL PLSLDFH PHVHID_5HWZHHW_3UHIHULWL *,29$11, *,29$11,9HGHUHTXHOORFKHIDWHULGjӾGXFLDLQTXHVWD 8PDQLWjFKHVHPEUDRUPDLGHGLWDVRORDOWRUQDFRQWR SHUVRQDOHHGDOPHURJXDGDJQR«9LULQJUD]LR PHVHID0LSLDFH 0LSLDFH S SEGUICI EGUICI A ANCHE NCHE T UC OME LORO! LORO! TU COME C Contattaci ontattaci sui sui n nostri ostri social social network n etwork e iscriviti iscriviti alla alla nostra nostra newsletter newsletter Trilli Trilli nel nel Web. Web. Grazie! Grazie! w www.legadelfilodoro.it ww.legadelfilodoro.it SEGUICI E CONTA TAT ATTA TACI SU Così cinque utenti non vedenti si sono trasformati in speaker radiofonici S apete perché gli osimani sono detti “i senza testa”? E come è nata la maschera di Arlecchino? Vi piace risentire le canzoni che hanno fatto la colonna sonora delle nostre vacanze? La Radio delle Grandi Emozioni è la radio che fa per voi. Ha trasmesso in diretta dal Centro di Riabilitazione di Osimo per tutto l’anno, ma i podcast delle varie puntate si possono riascoltare su www.radioincredibile.com. Radio Incredibile è un progetto nato da un’idea di Claudio Siepi, un ingegnere elettronico. «Ci ha coinvolti con la sua associazione, all’inizio ero titubante, temevo che per i nostri utenti sarebbe stato fru- strante», racconta Nicoletta Marconi, psicologa della Comunità Kalorama. Invece è stato un successo. Al laboratorio radiofonico hanno partecipato ogni settimana cinque utenti non vedenti del Centro, scelti tra coloro che sentono: «per loro la radio è un’amica, la ascoltano molto, mi piaceva fargliela vivere da protagonisti», continua Marconi. Ad aiutare i novelli speaker c’erano Arianna e Allegra, mentre l’ultima puntata ha avuto un’ospite di eccezione: Claudia Principi di Radio Arancia, emittente leader delle Marche. «È stata un’esperienza positiva, ha dato ai ragazzi più sicurezza e più identità di gruppo». • PAGINA 5 STORIE DI VITA VIVE A CORTINA, HA OTTO ANNI E HA APPENA INIZIATO LE SCUOLE ELEMENTARI Sofia vuole vincere il suo slalom gigante Non doveva vedere nulla, invece distingue gli oggetti. Aveva una paresi sinistra, invece cammina. Ecco come ha fatto L e sue montagne, Sofia se le porta dentro. Sulla discesa che collega l’Istituto di Osimo alla palazzina del Centro diagnostico, lei avanza piano piano facendo «oooh». Come se invece di camminare, stesse sciando. Mamma Sabina ride: «Sofia adora sciare, d’altronde nella famiglia di mio marito sono tutti maestri di sci! Non è che scii da sola, però senza dubbio le piace la sensazione della discesa». Quel suo «oooh» ne è la gioiosa conferma. Sofia ha 8 anni, ha appena iniziato la prima elementare e vive a Cortina d’Ampezzo. I suoi genitori, Sabina e Andrea, hanno una pizzeria. La scorsa primavera, in occasione del loro ultimo soggiorno alla Lega del Filo d’Oro per un trattamento a termine, hanno firmato la richiesta per far ricoverare la loro bimba nell’istituto di Osimo per almeno un anno: «L’ho fatto col pianto in cuore, sapendo che se do- vessero chiamarla, Sofi mi mancherebbe moltissimo», confida la mamma. «Però non voglio lasciare nulla di intentato, non voglio rimpianti. Voglio che Sofia abbia il massimo delle opportunità: forse se seguisse un percorso più continuativo e strutturato potrebbe fare un salto di qualità. Qui facciamo davvero fatica a trovare qualcosa che non sia un “parcheggio”, tant’è che per sette anni ho fatto avanti e indietro da Padova per due giorni alla settimana. Il problema non sono i bambini come Sofia, sono le strutture che mancano». Tre decimi Sofia è nata un po’ prematura, ma con una leucomalacia periventricolare, un danno cerebrale che le ha lasciato una emiparesi della parte sinistra del corpo e un ritardo cognitivo. «Sofia è un peperino e sa benissimo come conquistare le persone», racconta la mamma. Per le occasioni più gi gioiose della tua vita, comunione, cresima, matrimonio, battesimo, comunione sostituisci le anniversario,, laurea so tradizionali bombonier bomboniere con quelle della Lega del Filo d’Oro e contribuisci così ad aiutare i bambini e gli adulti pluriminorati psicosensoriali. sordociechi e plurimin fai dive diventare diventar entaarre i tuoi uo mome momen momenti en di festa enti f fes un’occasione sione di ssolidarietà solidarietà. li tàà.. tel. 071 72 31 763 [email protected] http://momenti.legadelfilodoro.it leva un intervento competente, specifico. Della “Lega” mi fido totalmente, ho trovato tutto. Quando siamo lì Sofia è felice, sta bene, il secondo giorno mi dice “mamma, via”». Si ferma un istante e poi aggiunge: «La Lega del Filo d’Oro per noi è ossigeno puro». Solare. Dal cavallo agli sci, non c’è attività che Sofia non ami La prima dimostrazione del suo caratterino l’ha data a poco più di tre mesi: «i medici dicevano che l’avrebbero dimessa solo quando sarebbe arrivata a pesare 3 kg, ma noi eravamo impazienti di portarla a casa, e forse anche lei: di punto in bianco, in una settimana ha messo 400 grammi». Quando Sofia lascia l’ospedale, nessuno ha mai sospettato che lei avesse anche un problema con la vista. La doccia fredda arriva pochi giorni dopo, alla visita oculistica: lì si scopre che Sofia ha una cataratta congenita a entrambi gli occhi. L’oculista che la visita non lascia speranze: Sofia è destinata a non vedere nulla. Nel giro di una settimana è a Verona, per la sostituzione del cristallino con una lente artificiale: «oggi Sofia, in condizioni ottimali, vede quasi tre decimi. Significa che all’interno di un contesto noto e determinato, discrimina abbastanza bene le cose e a scuola riesce ad esempio a usare la comunicazione aumentativa alternativa, con le sue figure». Ossigeno puro Alla Lega del Filo d’Oro Sofia è arrivata a un anno e mezzo, per il solito passaparola fra genitori. Sabina ricorda come se fosse oggi il suo primo impatto, a Osimo, con adulti pluriminorati psicosensoriali: «Li vedi e ti rendi conto di come sarà la tua vita. Ricordo un ragazzo che per due volte aveva lussato la spalla a sua madre e lì ho pensato che non potevamo ridurci così, che il pietismo non serviva a nulla, che ci vo- Nuova avventura Sofia intanto cresce. A 4 anni e mezzo ha imparato a camminare (sugli sci, nel giardino di casa, per un’intuizione del fisioterapista che pensò che sci e scarponi potessero darle maggior stabilità), ha compensato bene la sua emiparesi, tant’è che ora per prendere le caramelle stende entrambe le mani, fa le scale, dice diverse parole, tra cui le sue preferite sono “basta” e “musica”. Non ha ancora tolto il pannolino, è vero, ma dopo cinque anni di scuola dell’infanzia a settembre ha iniziato le elementari. «Siamo contenti, l’esperienza scolastica fin’ora è stata positiva, Sofia è entusiasta di ogni proposta e noi cerchiamo di non farle perdere la sua solarità. Però organizzarsi non è facile, la scuola finisce alle 12.45, in pizzeria è un orario cruciale», racconta la mamma. «Trovare qualcuno che la segua è difficile, non puoi affidarla a una signora qualunque. Per noi liberi professionisti forse è ancora più complicato, non abbiamo una legge 104 che ci aiuti». Sabina e Andrea però non si tirano indietro: «da vecchi vorremo guardare Sofia e poter dire “qua potevamo arrivare, qua siamo arrivati”». Senza sognare l’impossibile, ma senza fermarsi nemmeno un centimetro prima. • PAGINA 6 DALL’ASSOCIAZIONE AGENDA LA RIABILITAZIONE CHIEDE UN IMPEGNO COSTANTE E CONTINUATIVO Dal risveglio fino a sera, ognuno ha una persona accanto Le donazioni attraverso il RID sono un modo per assicurare stabilità ma anche per sentirsi più vicini Summer Jamboree Un palloncino per sentire la musica I palloncini suonano? No, però le persone sordocieche la musica la sentono proprio così, tenendo un palloncino fra le mani e avvertendone le vibrazioni. La Lega del Filo d’Oro ha regalato questa esperienza speciale ai tantissimi spettatori del Summer Jamboree. Per il secondo anno consecutivo la nostra Associazione è stata sponsor etico della manifestazione che richiama a Senigallia migliaia di appassionati di rock and roll, evidenziando in particolare il ruolo che la musicoterapia riveste nei percorsi educativi dei sordociechi. Durante la serata inaugurale il pubblico, abbracciato a un palloncino, ha vissuto la musica proprio come la sente una persona sordocieca. • C hi visita un Centro della Lega del Filo d’Oro, non può fare a meno di notare che le giornate sono scandite da un calendario di attività che danno il ritmo al tempo che scorre. In un’atmosfera serena e accogliente, dove ogni ambiente è realizzato con tutti gli accorgimenti per favorire la sicurezza e la mobilità di persone con minorazioni plurime, gli ospiti sono impegnati in attività quotidiane il cui scopo è renderli sempre più autonomi nella gestione della propria vita e della propria persona. Così è per Concetta: ogni giorno si veste, si lava i denti, si pettina sotto l’attenta guida di un operatore specializzato. Semplici gesti, che però la aiuteranno a conquistare una maggiore indipendenza, che si tradurrà in una migliore qualità di vita. Già oggi Concetta ha fatto tanti progressi: ha imparato ad esprimersi ed è potuta così uscire dal suo isolamento. Ciò che colpisce sono il tempo e le cure che vengono riservate ad ogni utente: dal risveglio fino al momento di andare a dor- mire ogni ospite può contare su personale qualificato che si prende cura di lui e lo accompagna durante tutto l’arco della giornata. Consentire a una persona sordocieca di raggiungere una buona autonomia richiede infatti ore e ore di attività riabilitative ed educative, ma soprattutto un impegno continuativo e costante da parte del personale dei Centri. Questa continuità può essere garantita solo a fronte di risorse altrettanto costanti, come quelle offerte tramite il RID, una forma di donazione regolare che «oltre a dare stabilità - spiega Gianluca de Tollis, Responsabile Raccolta Fondi - consente di risparmiare risorse economiche e di pianificare meglio le attività. Chi aderisce al RID riceve solo gli aggiornamenti sulla nostra attività, con un evidente risparmio sui costi di gestione». Sarebbe tuttavia riduttivo dare al RID una valenza puramente “economica”, senza considerare questa speciale forma di sostegno come una scelta di valore e di appartenenza, che vede il sostenitore vicino alle persone sordocieche in ogni mo- mento. Lo testimonia Giovanna, che da anni sostiene la Lega del Filo d’Oro: «con il RID ho scelto di esserci sempre, di sposare la causa che mi sta a cuore. In questo modo ho rafforzato il mio senso di appartenenza a quella che considero una famiglia. Senza contare i vantaggi pratici ed economici che offre, che non sono trascurabili». Il sostenitore non deve più recarsi in banca o in posta e, se l’istituto di credito al quale si appoggia aderisce all’iniziativa “RID ANCH’IO”, non avrà alcuna spesa di commissione. Inoltre è lasciato alla sua discrezione scegliere la frequenza e l’importo da donare, con la libertà di recedere in qualunque momento, tramite una semplice comunicazione alla banca. «Ci preme sottolineare - continua de Tollis - che con il RID non si chiede di donare di più, ma di farlo in modo diverso». Una modalità che offre garanzie e stabilità, le stesse che l’Associazione offre quotidianamente a tutti gli utenti. • Telefono: 071.7231763 e-mail: [email protected] In o In ogn ogni gn nii m momen momento omento della d ella giornata giorn g iornat atta ac cii prendiamo p ren re ndi diiamo amo c cu cura ura ra dii loro. d llo oro ro o.. Ogni pomerigg pomeriggio... gio gio... periodica ione az Con C on iill R RID RID, ID, anche a nche La do n te. n ttu u puoi. puo p uo oi. i. Rid. e vede non se on Ogni m mattina... mattina attina... i, Con no i n og giorno. avore di chi n af Ogni se sera... ra... Pasta della bontà La seconda edizione va negli agriturismi Torna per il secondo anno la Pasta della Bontà, un appuntamento che vede affiancarsi Lega del Filo d’Oro e Coldiretti. Per un mese - fra settembre e ottobre - nei mercati e negli agriturismo del circuito Campagna Amica si potranno ricevere confezioni di pasta 100% italiana a fronte di una donazione per sostenere le attività riabilitative delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali seguite dalla Lega del Filo d’Oro. Una grande campagna di raccolta fondi su tutto il territorio nazionale per riscoprire il sapore delle buone azioni. • Info: www.pastadellabonta.it Ogni no notte... otte... LA LEGA DEL FILO D’ORO È STATA SPONSOR ETICO DI MARCHE ENDURANCE LIFESTYLE A cavallo con gli sceicchi Un’occasione preziosa per farci conoscere anche in un mondo lontano Q uattro giorni di sport nella natura, accompagnati da superbi cavalli, nella splendida cornice del Monte Conero e delle sue spiaggie: questo è stato Marche Endurance Lifestyle 2013. La Lega del Filo d’Oro è stata sponsor etico di questo appuntamento in collaborazione con gli Emirati Arabi, che alla sua seconda edizione è già un successo internazionale. Il cuore dell’evento è la Conero Endu- rance Cup, una gara a cavallo su 120 km, vinta dal principe di Dubai, Sheikh Hamdan bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum: l’organizzazione ha voluto donare parte della quota di iscrizione alla Lega del Filo d’Oro, e a premiare i vincitori c’era anche il presidente Francesco Marchesi, con il presidente del- la Regione Marche Gian Mario Spacca. Il “Villaggio Internazionale” di Marche Endurance Lifestyle raccoglieva le eccellenze italiane, tra cui appunto Lega del Filo d’Oro: con un ricco programma di eventi culturali e per bambini ha richiamato oltre 100mila spettatori. È stata una bella occasione per farci conoscere: nel nostro stand i volontari hanno fatto sperimentare ai più piccoli come riconoscere gli oggetti senza vederli, attraverso la “casetta del tatto”, e hanno risposto alle tante curiosità del pubblico. • PAGINA 7 DALL’ASSOCIAZIONE VISTI DA VICINO Siamo più che soci, da quarant’anni qui siamo tutti amici Manlio Baleani nella sua vita è stato tante cose: falegname, sindacalista, scrittore. La sola costante? Il suo impegno accanto alla “Lega” D a apprendista falegname a carpentiere. Da venditore porta a porta a sindacalista, passando per la fabbrica. Questo il percorso di Manlio Baleani. L’unico fil rouge che lo ha accompagnato negli anni è stato l’impegno sociale: da 40 anni è al fianco della Lega del Filo d’Oro. Anche oggi, datosi alla produzione letteraria, non dimentica l’associazione: l'incasso dell'ultima sua fatica infatti andrà interamente in beneficenza. Il suo rapporto con l’Associazione inizia da lontano... Accompagno la “Lega” dal 1970. Eravamo giovani, io ero ancora fidanzato, quando conobbi i fondatori. Con Rossano, attuale segretario generale, cominciammo a fare una vera e propria questua: andavamo porta a porta a raccogliere fondi. Si trattava dei primi soldi “privati” che arrivavano per il sostegno all’iniziativa, rivolta allora al primo nucleo di ragazzini ciecosordomuti. Ricorda qualche anedotto? Una volta, durante una riunione serale, gli animi si sono accesi e abbiamo alzato la voce. Allora io, preoccupato, chiesi a tutti di abbassare i toni perché c’era il rischio che i bambini si svegliassero. Tutti mi guardarono perplessi… ancora non mi era chiara la gravità della situazione di questi bimbi, pur essendo loro così vicino. In questi anni qual è stato il suo ruolo? Sono sempre stato socio dell’Associazione e ho dato la mia disponibilità per ricoprire il ruolo di revisore supplente. Non ho mai avuto un ruolo attivo, il mio è sempre stato un impegno esterno. Spesso ad esempio ho fatto da guida a chi era inte- ressato a visitare la “Lega”. Un impegno continuo nel tempo ma saltuario nella presenza. Da dove nasce la sua affezione alla Lega del Filo d’Oro? Per via di una mia nipote. Non parlava e i medici ci avevano detto che aveva un deficit cognitivo. All’Istituto invece capirono che il problema era solo la sordità: ci spiegarono che con un apparecchio acustico tutto sarebbe andato a posto e così è stato. Quella nipote oggi è sposata e ha tre figli bellissimi. Così la “Lega” si è conquistata la mia fiducia e il mio sostegno per i decenni successivi. Com’è cambiato l’impegno dell’Associazione in questi anni? Prima era un’associazione di volontariato che tentava di risolvere i problemi di alcuni ragazzi, poi ai ragazzi si sono aggiunti gli adulti. Alla semplice cura assistenziale si è aggiunta la scuola, senza poi contare l’ampliamento delle struttura di Osimo e l'esplosione delle sedi a livello nazionali. È stata un’evoluzione continua. L’unica cosa che è rimasta immutata nel tempo è la cordialità. In che senso? Alla Lega del Filo d’Oro o si è amici o non ci si sta. Certo oggi si è evoluta e non è più la piccola realtà di quarant’anni fa. Ma i valori e le dinamiche sono sempre gli stessi. C’è una cosa però che non ha detto. Ha scritto un libro, recentissimo, il cui ricavato andrà tutto alla raccolta fondi… Sì, è vero, ma preferisco non farmi pubblicità. Dico solo che si intitola “In viaggio nelle Marche con Giuseppe Gioachino Belli” e che i proventi saranno interamente devoluti per i bambini. • Vuoi aiutare la Lega del Filo d’Oro? Fai subito una donazione C/C postale n. 358606 intestato a Lega del Filo d’Oro Onlus Bonifico bancario Carta di credito Assegno intestato a Lega del Filo d’Oro Onlus presso UniCredit S.p.A. IBAN IT05K0200837498000001014852 numero verde 800.90.44.50 oppure con coupon nel bollettino allegato al giornale non trasferibile intestato a Lega del Filo d’Oro Onlus Donazione on line sul sito www.legadelfilodoro.it Rid per le donazioni periodiche su Carta di credito o Conto Corrente bancario (RID) telefona al numero verde 800.90.44.50 Info Per maggiori informazioni su come sostenere le nostre attività PIÙ DONI, MENO VERSI Le agevolazioni fiscali (Lg. n.80 del 14/05/05) per chiunque, azienda o privato, faccia una donazione a una Onlus crescono con l’importo della donazione. SISTEMI DI COMUNICAZIONE/4 Come comunicano le persone sordocieche Le persone sordocieche, che non possono avvalersi del linguaggio verbale, utilizzano sistemi di comunicazione alternativi, sfruttando le proprie capacità residue per interagire con gli altri, capire e farsi capire. In ogni numero di Trilli nell’Azzurro approfondiamo uno tra questi sistemi. sistono sistemi di comunicazione che utilizzano gesti personali, in genere compiuti in modo spontaneo, per esprimere parole o concetti semplici. Altri sono invece sistemi codificati di gesti, veri e propri linguaggi con una propria grammatica e sintassi. Il principale tra questi è la Lingua Italiana dei Segni (LIS): una lingua a tutti gli effetti che, attraverso il E UN FILO D’ORO CON I GIOVANISSIMI Chicago-Termini Imerese, un ballo dal ritmo solidale Un ballo a tema, stile Old Far West: così i ragazzi dell’ultimo trienno del Liceo classico G. Ugdulena di Termini Imerese hanno festeggiato il loro terzo gemellaggio con la scuola superiore di Elk Grove Village, vicino a Chicago. Nel mese di gennaio un gruppo di studenti italiani è stato negli States mentre gli americani sono venuti in Sicilia a marzo. Il ricavato del ballo è stato donato alla Lega del Filo d’Oro. «I ragazzi ci conoscevano perché per tutto l’anno scolastico una ventina di loro compagni disabili ha frequentato la nostra piscina una volta alla settimana, accompagnati dal profes- sore di educazione fisica e dalle insegnanti di sostegno. Chiuse le danze, hanno pensato a noi», spiega Gino Madonia, direttore del Centro di Termini Imerese. Gli studenti - insieme al dirigente Gianfranco Di Stefano - hanno consegnato personalmente il loro contributo, visitando il centro, incontrando alcuni ragazzi e sperimentando attività di laboratorio. E alla fine alcuni hanno chiesto come fare per diventare volontari. • 1 4 GESTUALE E LIS 5 6 7 8 9 canale visivo, permette di esprimere parole, azioni e concetti mediante precisi segni dati dai movimenti delle mani, delle dita e dall’espressione del viso. PAGINA 8 DIARIO IN BREVE I Lions donano un nuovo pulmino Il Centro di Molfetta ha un nuovo pulmino. Lo ha donato alla Lega del Filo d’Oro il Lions Club di Molfetta, in occasione del suo 50° anno di attività. Le chiavi sono state consegnate lo scorso 28 giugno al segretario generale, Rossano Bartoli, durante una bella cerimonia. Il nuovo pulmino sostituisce quello rubato al centro nel gennaio 2013, mai più ritrovato. Si tratta di un Fiat Ducato da 9 posti, con cui gli utenti che fanno riferimento al centro di Molfetta potranno fare tante nuove esperienze. Diciotto buche piene di solidarietà Il Rotary Club Milano Scala ha scelto di devolvere alla Lega del Filo d’Oro il ricavato del 16° Trofeo Memo- rial Confalonieri, gara di golf dedicata alla solidarietà, organizzata dal dottor Norberto Confalonieri. Il 29 giugno sul green del Golf Barlassina Country Club (MB) sono scesi medici, chirurghi, ortopedici e rotariani. Quanto donato sosterrà il Centro di Lesmo. La serenata che incanta Napoli È stata una serata di grandissime emozioni quella organizzata il 24 giugno a Napoli per la Lega del Filo d’Oro. Il concerto benefico “Serenata per la Vita”, promosso dall’Associazione Musicale Flegrea, ha commosso il numeroso pubblico presente, tra cui c’era anche un’ampia delegazione della sede locale dell’Associazione. Altissima la qualità della serata di musica polifonica, impreziosita ulteriormente dall’e- sibizione degli artisti del gruppo folkloristico “A tambur battente”. Lega del Filo d’Oro al minibasket Seconda edizione per il torneo di minibasket che porta il nome della Lega del Filo d’Oro: dal 31 maggio al 2 giugno si sono svolte a Osimo le gare del torneo “Memorial Antonio Luna - Lega del Filo d’Oro”, che ha visto partecipare diverse squadre di piccoli cestisti. I volontari dell’Associazione erano presenti con materiale informativo: un’altra occasione per ribadire il bel legame tra sport e solidarietà. Cagliari chiama l’Europa Nell’ambito della Settimana europea della Gioventù, a inizio giugno Cagliari ha ospitato la mostra “Kaleidoscopia”, organizzata dal gruppo informale Juvenalia. Il progetto è stato finanziato dalla Commissione Europea e mirava a valorizzare la riflessione sull’unità nella diversità. La mostra ha esposto le opere grafiche realizzate su questo tema, che sono state successivamente messe in vendita: il ricavato è andato alla Lega del Filo d’Oro. In gita con i fuoristrada Il 5 luglio i ragazzi del Centro di Osimo hanno fatto un giro panoramico attorno alla città a bordo di fuoristrada 4x4, grazie ai soci dell’ASD 2 Monti: grande l’emozione dei passeggeri nello sperimentare le sollecitazioni del terreno impervio, le salite e le discese e persino nell’attraversamento di un guado. Tutti in sella: l’ebbrezza del motocross Mai gli ospiti sordociechi e pluriminorati del centro di Osimo avrebbero immaginato di provare l’ebbrezza del motocross. È successo lo scorso 14 luglio, grazie all’Associazione Motociclistica Monteluponese (MC) che ha organizzato presso il crossodromo “Regina” una giornata tutta dedicata alla Lega del Filo d’Oro. I nostri ragazzi sono stati coinvolti in momenti conviviali ed esperienze dirette in sella alle due ruote. CI HANNO AIUTATO grazie! LA POSTA Cara Lega del Filo d’Oro, sono Francesca, ho 9 anni e sono nipote di un vostro sostenitore. Tramite il nonno, quando ho compiuto un anno ho avuto l’onore di ricevere gli auguri dei vostri bambini. Ora che sono grande, voglio ringraziarvi personalmente. Qualche giorno fa il nonno mi ha mostrato una foto di Benedetta e abbiamo letto la sua storia: io non ho fratelli e mi piace pensare a lei come a una sorella maggiore. Datele un bacio da parte mia. Francesca F., Monza (MB) Lo confessiamo, carissima Francesca: leggendo la tua lettera ci sono venute le lacrime agli occhi. È molto bello che tu pensi a Benedetta come a una sorella, per i nostri bambini e le loro famiglie il vostro affetto è un regalo prezioso. E chissà che un giorno non possiate incontrarvi davvero! Spettabile Lega del Filo d’Oro, vi ringrazio per avermi inviato il libro “Le mie dita ti hanno detto”. Il libro, a mio parere, è un inno al senso del tatto: ogni pagina ne parla e mi vien da pensare alla forza compensatrice della na- tura che se toglie vista e udito dà più vigore al tatto. Grazie. Amalia D., San Carlo Canavese (TO) Cara Amalia, quello che dice è vero: tutti i nostri utenti, qualunque sia il loro deficit e la loro disabilità, hanno delle capacità residue. Tutti. Il nostro lavoro è quello di intuirle, riconoscerle e farle fiorire. E possiamo farlo soprattutto grazie al vostro sostegno. Carissimi, dopo aver partecipato alla Giornata del Sostenitore presso il Centro di Osimo, ritengo doveroso ringraziarvi per ciò che ho visto. Era la prima volta che visitavo un centro per disabili e temevo di trovare bambini “sofferenti”: invece i volti dei bimbi erano talmente sereni che per un attimo ho dimenticato il motivo della loro presenza lì… Siete degli angeli! Non avrei mai immaginato che una struttura del genere potesse esistere grazie quasi esclusivamente all’aiuto dei sostenitori: grazie di cuore per avermi fatto toccare con mano che l’amore non finirà mai. Francesco F., Belforte del Chienti (MC) Caro Francesco, la sua lettera è lo spunto per ringraziare ancora tutti gli amici che hanno partecipato alla Giornata del Sostenitore. Non siamo angeli, ma di certo tra i nostri obiettivi c’è anche il fatto che i nostri bambini siano felici, per quanto possibile. L’amore e l’impegno, da parte nostra, non mancheranno mai. Gentilissimo dottor Bartoli, ho letto con commozione il libro su Sabina Santilli, ammirandone la tenacia. Per me è una “santa” perché ha dato vita al vostro istituto per aiutare tanti bambini con seri problemi, dando grande conforto ai genitori che vedono i loro piccoli curati con tanta competenza e amore. Ho 83 anni, sono vedova, i bambini ora sono la mia vita. Siete grandi! Con stima e affetto. Gemma V., Andria (BT) Cara Gemma, la sua vicinanza per noi è molto importante. I bambini che hanno bisogno di noi sono ancora tanti, forse ancora di più oggi di quanti non fossero cinquant’anni fa ai tempi di Sabina. Noi ci ripetiamo il suo motto: «avanti e buon coraggio, senza mai tirarsi indietro». Notiziario ufficiale della Lega del Filo d’Oro ONLUS Associazione Nazionale riconosciuta con D.P.R. n. 516 del 19.5.1967 Via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN) tel. 07172451 - fax 071717102 c/c postale 358606 WEB www.legadelfilodoro.it E-MAIL [email protected] Direttore editoriale Francesco Marchesi Direttore responsabile Rossano Bartoli Comitato di redazione Maria Giulia Agostinelli, Chiara Ambrogini, Gianluca de Tollis, Lorenzo Gatto, Alessandra Piccioni. Segreteria di redazione Anna Maria Catena, Maria Laura Volpini Coordinamento editoriale e grafica Sara De Carli e Antonio Mola Vita Società Editoriale S.p.A. Stampa Tecnostampa s.r.l. - Loreto (AN) Questo numero è stato chiuso in redazione il 23 luglio 2013 ed è stato tirato in 385.000 copie. Autorizzazione del Tribunale di Ancona 29.7.1981 n.15. Bimestrale - Poste Italiane SpA Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 2 - DCB Milano Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana Per garantire la privacy I dati sono trattati per le attività di raccolta fondi, sia in formato cartaceo che elettronico, da Responsabili ed incaricati a ciò preposti e possono essesre comunicati a società di marketing diretto che effettuano l’invio di nostro materiale. Per esercitare i diritti di cui all’articolo 7 del D. Lgs. 196/2003 (tra cui modificare o cancellare i dati ) scrivere al Responsabile Comunicazione e Raccolta Fondi ( Responsabile del trattamento) presso Lega del Filo d’Oro Onlus Via Montecerno, 1 60027 Osimo - AN (Titolare del trattamento).