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Schede Nodi - AGESCI Conegliano 1

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Schede Nodi - AGESCI Conegliano 1
Nodo semplice
Nodo cappuccino
Questo nodo è facile facile, ed è la base per tanti altri
nodi più complessi.
È talmente semplice che
proprio questo è il suo
nome.
Questo semplicissimo nodo serve per rinforzare,
appesantire o rendere più spessa l'estremità di una corda,
ad esempio per non farla
passare attraverso un buco.
Come detto si può fare
anche per appesantire un
capo di una fune, allo scopo
di lanciarla più facilmente.
Nodo del pescatore
Serve per unire due
corde bagnate.
Si annodano entrambe
le corde una sull'altra
con un nodo semplice;
quando poi si tira, i
nodi scorrono sulle
corde fino a bloccarsi
uno sull'altro.
Se viene tirato molto, può diventare difficile scioglierlo.
Nodo Savoia
Serve per accorciare una
corda o per evitare che passi
per un buco.
Nodo piano
Nodo della rete
È il più semplice nodo di congiunzione per unire corde di
uguale spessore, anche se non è adatto per reggere grossi
pesi. È molto importante che
tu lo sappia fare!
Per farlo correttamente puoi
usare questo simpatico metodo
che il mio Akela mi insegnò
quando ero lupetto:
 Prendi i due capi di corda che vuoi unire, uno per
mano.
 Immagina che quello che hai nella mano destra sia
Mowgli e quello nella mano sinistra sia Baloo.
 Ricorda questa facile storiella mentre fai il nodo:
"Mowgli salta in groppa a Baloo e poi gli passa
sotto la pancia, poi si volta, salta di nuovo in
groppa a Baloo e gli ripassa sotto la pancia"
Se te la sei ricordata bene, e se hai fatto saltare Mowgli in
groppa a Baloo sempre dalla stessa parte (ad esempio
fra te e Baloo) il nodo dovrebbe essere venuto.
Un'altra buona idea è quella di controllare il nodo prima
di stringerlo, se è un nodo piano lo dovresti riconoscere,
altrimenti sei caduto nelle grinfie del famigerato "nodo
dell'asino" e devi rivedere qualcosa nell'ultimo salto di
Mowgli.
Si chiama così perché viene
usato per costruire le reti da
pesca.
È efficace anche per unire
corde di spessore diverso,
caso in cui è importante
incrociare la corda piccola
(vedi figura) in modo che la trazione la faccia
immobilizzare contro quella grossa.
È un pochino più complicato del nodo piano, ma è più
sicuro, specialmente per reggere grossi pesi.
Nodo della rete doppio
È il fratello maggiore del
nodo della rete, un poco
più complicato. In pratica
la corda piccola fa due giri
intorno a quella grossa,
anziché uno solo.
È il nodo migliore per unire due corde di spessore diverso
e tiene anche grossi pesi.
Nodo dell'impiccato
E' un nodo scorsoio, si forma la doppia S. Poi si fa girare
l'estremità “A” (in figura) attorno alla doppia S.
Si possono effettuare dai 4 ai 9 giri.
Poi si inserisce il il capo del cordino che è stato fatto girare
(sempre “A”) nell'occhiello di sinistra “C”.
Infine si tira l'anello del cappio in modo da stringere
l'occhiello “C” sul cordino (“A”) che è stato fatto girare.
Nodo bocca di lupo
Ecco un altro semplice, ma
efficace nodo di ancoraggio.
È molto sicuro, soprattutto se entrambe le estremità della
corda sono tirate.
Gassa d'amante
Detta anche "nodo bolina", la gassa
d'amante ha la particolarità di
formare un cappio che non si
stringe, cosa importante per poter
sollevare qualcuno senza fargli
male.
È molto facile da fare ed è un
nodo che davvero potrebbe esserti
molto utile in futuro.
Per ricordarti come si fa puoi
ricorrere ad un metodo simpatico inventato dai marinai:
Fai un anello facendo passare la corda sopra se stessa,
immagina che l'anello così ottenuto sia un lago...
Ora immagina che l'estremità libera della corda sia
un'anguilla e l'altro pezzo di corda che "esce" dal bordo
del lago sia un albero.
A questo punto pensa a questa storiella mentre fai il
nodo: l'anguilla salta fuori dal lago, gira intorno all'albero
e si rituffa nel lago (aiutati con la figura accanto).
Se tutto è andato bene dovresti aver fatto una gassa
d'amante. Puoi verificare che il nodo sia venuto bene
controllando se il cappio si stringe o no, se è una vera
gassa d'amante non si deve stringere!
Nodo parlato
È il nodo di ancoraggio fondamentale e ti servirà
spessissimo.
Nella parte alta della figura puoi vedere come fare il nodo
parlato direttamente sul palo a cui vuoi attaccarti.
Nella parte bassa invece puoi vedere come farti il nodo
parlato nelle mani per poi inserirlo sul palo.
Devi fare molta attenzione perchè il nodo parlato tiene
solo se i suoi due capi sono tesi in direzioni opposte,
altrimenti si scioglie!
Nella figura le freccette rosse indicano come devono
essere tirati i capi del nodo parlato.
Questo nodo è davvero importante, perchè tutte le
legature iniziano con un parlato. Imparalo!
Nodo ad anguilla o fascino
E' un nodo di ancoraggio molto rapido da fare e da
disfare, si usa di solito per legare insieme dei rami da
trasportare (una fascina, appunto).
Può anche essere usato come inizio di legatura (al posto
del parlato), ma io ti consiglio di usare sempre il parlato
per legature definitive e lasciare il nodo ad anguilla a
legature provvisorie (come ad esempio una fascina di
legna da tenere insieme).
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