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Progetto educativo Asilo nido La Tartaruga 2013-2014
Comune di Morbegno (so) ASILO NIDO “LA TARTARUGA” PROGETTO EDUCATIVO 2013/2014 “Inventare un progetto educativo dove l’inizio del cammino può essere ovunque, la direzione qualsiasi, i passi disuguali, le tappe arbitrarie, l’arrivo imprevedibile, ma dove dove pertanto tutto è coerente" Fabbri, Munari “Le strategie del sapere” Il nostro nido accoglie 25 bambini suddivisi in 3 gruppi eterogenei per età: • il GIROTONDO con Daniela (educatrice con funzioni di coordinatrice) • il MARE con Nadia (educatrice) • l’ORSETTO con Sara (educatrice) Ogni gruppo ha a disposizione una saletta con bagno adiacente. All’interno delle sale, gli angoli strutturati a disposizione dei bambini sono: o Angolo della cucina per stimolare il gioco simbolico e d’identificazione, favorire lo sviluppo del linguaggio e della motricità fine, lo sviluppo affettivo, l’espressione dei sentimenti. o Angolo della lettura per favorire la verbalizzazione, aiutando i bambini ad associare sempre più parole alle immagini; inoltre incentiva al racconto rispettando le sequenze delle storie. o Angolo della bambola per stimolare il gioco simbolico e offrire la possibilità di esplicitare e rivivere esperienze di vita quotidiana. o Angolo del garage. Il gioco con le macchinine stimola l’imitazione sonora e rappresentativa. o Angolo delle costruzioni per permettere al bambino, attraverso il fare e il disfare, di capire come la realtà può essere modificata; favorisce inoltre la creatività ed il coordinamento della motricità fine. o In ogni spazio sono inoltre a disposizione animali (fattoria), giochi musicali, sonagli, peluches, telefoni, palle. E’ cura delle educatrici lavare e cambiare periodicamente i giochi nelle diverse sale quando scade l’interesse da parte dei bambini o quando si ritiene di dover sviluppare diverse abilità E’ nostra intenzione, tempo permettendo, effettuare delle uscite periodiche in giardino, anche nel periodo autunnale o invernale, per portare il bambino alla conoscenza della natura e dell’ambiente esterno, attraverso l’osservazione del mutare della natura con il trascorrere delle stagioni. Collaborerà giornalmente, nella gestione dei gruppi Orlanda, “operatore dei servizi sociali” dipendente del Comune di Morbegno. Inoltre sarà presente al nido, fino al mese di gennaio, per 20 ore la settimana, Linda, che sta effettuando un tirocinio formativo (DOTE COMUNE in collaborazione con ANCI Lombardia). Per quanto riguarda il personale ausiliario, il nido dispone di una cuoca, Bruna, dipendente comunale, e di due inservienti, Anna e Renata, dipendenti della Cooperativa “Orizzonte”, affidataria del servizio di pulizia del nido. Ci si avvale altresì della collaborazione: • di un pediatra, incaricato dal comune in convenzione con il reparto di pediatria dell’ospedale di Gravedona. Sarà presente al nido per le visite di ammissione. Svolgerà supervisione per l’igiene e l’alimentazione e consulenza per le educatrici e le famiglie. • di una psicologa incaricata dal Comune, la dottoressa Lucilla Libera, che sarà presente al nido, a inizio anno, una volta la settimana e, successivamente, ogni 15 giorni per le osservazioni dei bambini e una volta al mese per gli incontri con le educatrici e durante due serate a tema con i genitori. La coordinatrice del nido (Daniela) è disponibile per le famiglie previo appuntamento. Le educatrici si relazionano con le famiglie attraverso: Colloqui iniziali individuali di conoscenza (a cui partecipa anche la psicologa); Raccolta di ulteriori informazioni durante e dopo il periodo di inserimento di ogni bambino; Colloqui individuali con l’educatrice di riferimento: per i bambini nuovi il primo colloquio è a distanza di un mese circa dal termine dell’inserimento, mentre per gli altri bambini saranno fissate le date nei mesi di novembre e aprile/maggio; La riunione delle educatrici si tiene settimanalmente per programmazione e verifica delle attività e mensilmente con la psicologa. Anche quest’anno sono previsti 2 incontri di gruppo per i genitori, uno a fine novembre per i bimbi che hanno terminato l’inserimento e uno a marzo, per i genitori dei bimbi “grandi” che parteciperanno alla “giornata speciale”. Al fine di condividere l’esperienza dell’asilo nido si organizzano delle feste in cui vengono invitati genitori e fratelli (festa dell’accoglienza a settembre, festa della primavera ad aprile e festa di fine anno a giugno). A Natale e a carnevale le feste si svolgono durante la mattinata tra bambini ed educatrici. Per favorire una migliore comunicazione fra nido e famiglia viene utilizzato giornalmente un quadernetto personale dov’è possibile condividere momenti e vissuti particolari dei bambini sia a casa che al nido. Proseguirà il progetto di continuità educativa tra asilo nido e scuola dell’infanzia “Arcobaleno”. Essendo un momento di crescita importante riteniamo significativo accompagnare i bimbi in questa esperienza. Vi sarà anche uno scambio di informazioni con le insegnanti della scuola dell’infanzia “Girasole, per aiutare nella conoscenza dei bimbi che frequenteranno la suddetta scuola. A fine anno i genitori vengono invitati ad una serata di condivisione di emozioni e vissuti sia da parte delle educatrici che dei genitori. GIORNATA SPECIALE Viene ancora data la possibilità ai genitori dei bimbi “grandi” di vivere una mattinata al nido con i propri bambini. Gli obiettivi di questo progetto sono: Aumentare le occasioni di scambio con e tra i genitori; Ritrovarsi e condividere esperienze tra bambini, educatrici e genitori; Dare la possibilità ai genitori di vivere con il proprio bambino la quotidianità all’asilo, condividendo momenti di routine, di gioco e la vita nel gruppo. In questa giornata il bambino è il protagonista ed il genitore è tenuto ad assecondarlo; questo in antitesi con quanto viene richiesto durante l’inserimento in cui mamma o papà sono invitati a rimanere seduti per infondere sicurezza al proprio bimbo e sostenerlo nell’esplorazione del nuovo ambiente. Riproporremo il progetto SCATOLA FOTOGRAFICA. Raccoglieremo,, con l’aiuto dei genitori, alcune fotografie dei bambini, dei loro familiari, eventuali animali domestici, educatrici e foto del nido. Una volta plastificate saranno poste in una scatola (una per ogni gruppo). Lo scopo è di proporle al gruppo in alcuni momenti tranquilli della giornata. Per i bambini avranno una forte valenza affettiva essendo rappresentative della vita quotidiana a casa e al nido e saranno da stimolo al linguaggio e alla condivisione, oltre che rafforzare il collegamento nido/famiglia. IL PIACERE DI STARE INSIEME A TAVOLA Il ritrovarsi a tavola dopo il gioco della mattinata diventa, per il bambino, un momento privilegiato di comunicazione verbale e di condivisione dell’esperienza olfattiva e gustativa. I bambini partecipano attivamente alla preparazione di questo momento. Si è creata la figura del “cameriere” . I bimbi “grandi”, a turno hanno la possibilità di sparecchiare per i propri compagni, portando via piatti, bicchieri, bavaglie, posate… Per mantenere costante il clima di tranquillità durante il pranzo è necessario introdurre delle regole, poche, chiare e costanti: aspettare il proprio turno, non alzarsi e andare in giro se non si è camerieri, ringraziare e non disturbare i compagni vicini. “PROGETTO BIBLIOTECA” I bimbi ‘grandi’ avranno la possibilità di partecipare ad uscite presso la biblioteca comunale di Morbegno in piccoli gruppi. Il progetto sarà finalizzato: • Alla conoscenza di persone nuove in un ambiente diverso dal nido • All’imparare a relazionarsi con estranei • Ad appassionarsi sempre di più alla lettura con modalità giocose. “PROGETTO ORTO” Visto il successo della coltivazione del nostro orto verrà ripetuta l’esperienza. Gli obiettivi saranno : • Riconoscere le erbacce e strapparle • Bagnare le piantine • Controllarne la crescita • Utilizzo di attrezzi specifici in modo corretto • Osservare il passaggio semi/frutti • Scoperta di alimenti vegetali • Osservazione dei cambi stagionali • Osservazione del tempo e dei cambiamenti • Raccolta e assaggio dei prodotti. Proseguirà anche il progetto di ATTIVITÀ ESPLORATIVA SONORA. Attraverso strumenti sonori costruiti con materiali diversi nelle forme e nelle dimensioni, facili da manipolare, che producono suoni interessanti, verrà stimolata la produzione spontanea di suoni con scoperta e invenzioni musicali. Con l’uso di strumenti musicali veri e propri invece, verrà favorito il coordinamento audio-oculo-manuale; con la sperimentazione e la ripetizione continua dei suoni si attua il potenziamento della capacità ritmica. Il progetto verrà rivolto a diverse fasce di età. Per i bimbi più grandi è prevista anche la costruzione di un semplice strumento musicale con materiale di recupero. PROGETTO di ESPERIENZE GRAFICO PITTORICHE Quest’anno viene allestita una sala pittorico/manipolativa, nella saletta adiacente allo spazio “Orsetto”. Nella fascia di età 1-3 anni le attività grafiche pittoriche e manipolative sono intrecciate e non separabili tra di loro. Queste esperienze permettono un coinvolgimento totale del bambino. Il colore ha diverse sfumature e tonalità, ha un odore, è riconoscibile e lo si può sentire al tatto; ha una densità, può essere manipolato e si possono lasciare segni più spessi o più sottili. La gestione dei movimenti con i pennelli, con i rulli, con le spugne, i tappi, i timbri… sviluppa la coordinazione occhio-mano. La possibilità e l’opportunità di esprimere attraverso il segno e il colore le proprie emozioni e se stessi favorisce la costruzione della propria identità. Il lavoro di gruppo favorisce lo sviluppo della collaborazione, della cooperazione e della socializzazione tra i bambini. La realizzazione di un “prodotto” favorisce lo sviluppo della creatività attraverso l’immaginazione e la fantasia. Con l’attività grafica il bambino/a si avvicina al linguaggio dei colori, li scopre ed impara a conoscerli. Per quanto riguarda la “manipolazione” il contatto dei materiali (farina bianca e gialla, pasta, pastina…) con le dita della mano risveglia sensazioni complesse in cui conoscenza, motricità, affettività sono profondamente intrecciate; l’esperienza della manipolazione è sempre un’avventura in cui l’uso della mano si rivela determinante. La socializzazione e interazione tra coetanei si manifesta, là dove le mani sono impegnate, attraverso il rispetto reciproco: c’è chi è assorto e chi osserva, ma tutti sono impegnati. I materiali che verranno utilizzati in questo spazio saranno: fogli di varie dimensioni, cartoncini, colori a dita, pennarelli piccoli e grossi, pastelli a cera, matite colorate, rulli e spugne, acqua, farina bianca e gialla, didò, pasta di sale; e in seguito tempere, sale colorato, rulli, stampini, spugne, legnetti, stoffa, gessetti ed elementi naturali (foglie, conchiglie, riso, pasta ecc.). PROGETTO “EMOZIONI IN CORSO” Questo progetto è rivolto ai bimbi dai 2 ai 3 anni. La conoscenza riguarda quattro emozioni che si toccano quotidianamente nel rapporto con i bambini: gioia, tristezza, rabbia e paura. Verranno utilizzati strumenti quali immagini, canzoncine, fotografie, racconto di brevi storie, gioco tipo memory con faccine stilizzate, disegno, mimica facciale e corporea, ascolto di brani musicali, pasta di sale… Gli obiettivi sono la conoscenza, la scoperta e la denominazione delle proprie emozioni, riconoscere e riconoscersi e riconoscere come il viso e il corpo manifestano le proprie emozioni. E’ stata inventata e utilizzata la storia di Farfallina che servirà da filo conduttore dell’esperienza. PROGETTO EDUCAZIONE MOTORIA Questa attività viene svolta in una sala appositamente allestita con grandi tappeti, cuscini e la piscina con le palline. Vengono utilizzati: stoffe, teli, palle, palloni, corde, palloncini, foulard ecc. L’esperienza del corpo come strumento di conoscenza, di comunicazione e di relazione prevede sia attività di solo movimento, sia di attività con oggetti e materiali, eventualmente accompagnate da musiche di sottofondo, adeguate al momento. I bambini si accostano all’attività motoria entrando nella stanza ed esplorando: strisciano, gattonano, rotolano, saltano, corrono liberamente conquistando tutto lo spazio disponibile. Si crea così una situazione di libero movimento e successivamente l’educatrice può arricchirla introducendo nuovi elementi ed eventuali semplici percorsi... Con l’attività motoria i bambini hanno modo di scoprire le potenzialità del loro corpo, prendono confidenza con il proprio sè corporeo e acquisiscono sicurezza nel movimento. Attraverso giochi strutturati si apprendono i concetti topologici dentro-fuori; sopra-sotto; vicino- lontano; si possono inoltre dare ai bambini: l’opportunità di migliorare le proprie potenzialità, avere stimoli per stare in gruppo, imparare a condividere, saper aspettare il proprio turno, conoscere e controllare l’aggressività. Vista l’esperienza positiva dello scorso anno, in cui i bambini hanno partecipato con curiosità e gioia alla nuova esperienza sensoriale, parteciperemo, anche quest’anno, al progetto “Scuole per l’ambiente”. Ogni scuola che ha partecipato si è dedicata ad attività ispirate ai temi della sostenibilità ambientale. I cartelloni con le foto dell’attività proposta saranno esposti, come lo scorso anno, al Polo fieristico di Morbegno. Le attività proposte quest’anno avranno come filo conduttore il riciclo. “IL BIDONE RICICLONE” Il progetto sul riciclo nasce dall’esigenza di radicare nella cultura delle nuove generazioni la consapevolezza che l’ambiente è un bene fondamentale che va assolutamente tutelato, proponendo anche ai bambini uno stile di vita che consenta di superare consumi talvolta eccessivi, che ci portano allo spreco quotidiano e pertanto il progetto intende promuovere ed incentivare la cultura del riuso creativo per ridurre l’impatto ambientale e contribuire a risparmiare risorse preziose. Durante l’anno verranno raccolti e/o messi da parte oggetti destinati ai cassonetti ed unendo la creatività con una piccola dose di manualità, con l’aiuto delle educatrici, i bambini avranno modo di dare“un’altra vita” ai materiali di scarto. La scelta di questo filo conduttore è nata da una duplice considerazione: da un lato la consapevolezza che ogni giorno vengono eliminate grandi quantità di oggetti a “perdere” che vanno ad aggiungersi alla massa enorme di rifiuti da smaltire. La seconda considerazione riguarda la disponibilità di acquisire conoscenze rispetto alle tecniche utilizzate per il “riciclo creativo” ovvero la possibilità di creare oggetti di uso quotidiano, decorazioni e giochi attraverso l’utilizzo di materiali di scarto del nostro quotidiano. Un modo sano, economico ed ecosostenibile di creare giochi dando un aiuto alla soluzione del problema dell’impatto ambientale dei materiali. Inoltre è importante sensibilizzare i bambini già dall’asilo nido al problema dei rifiuti, sottolineando l’importanza e i vantaggi della raccolta differenziata, del successivo riciclo, del possibile riutilizzo ludico e creativo dei materiali di scarto, attività che favoriscono la manualità, la creatività e la fantasia. Nei primi anni di vita del bambino si formano le strutture di base della personalità, dell’affettività e delle capacità cognitive e sociali. Il nido rappresenta per il bambino il primo ingresso in un contesto sociale che gli consente di vivere un’esperienza ricca di stimoli realizzando le condizioni che favoriscono una crescita sana e orientata all’autonomia, nel rispetto dei suoi tempi, della sua individualità e delle scelte che la famiglia ha fatto per lui. FINALITA’ Il nido vuole essere un servizio educativo e sociale diretto a psico- fisico e relazionale del bambino nei favorire lo sviluppo psico collaborazione primi tre anni di vita, in colla borazione con i genitori o con chi ne svolge le funzioni. Per il raggiungimento di tali finalità il nido è organizzato in modo da garantire: • • • • • • Un armonico sviluppo globale del bambino attraverso stimolazioni sensoriali, motorie e affettive atte a ridurre eventuali socio-culturali e/o psico psico-fisici. eventuali svantaggi socio Uno spazio in grado di offrire al bambino esperienze sostanzialmente diverse da quelle vissute a casa completando la vita in famiglia e allargandola verso il sociale. Un equilibrio tra attività guidata e attività liberamente scelta dal bambino, affinché quest’ultimo non si sente costretto ma, anzi, interlocutore attivo nei suoi rapporti con il mondo, gli adulti e gli altri bambini. Attività presentate con modalità e materiali diversi a al seconda delle età, a l fine di proporre stimoli maggiormente rispondenti ai reali bisogni dei bambini. Rapporti di calda fiducia con gli adulti in grado di rispondere ai bisogni di protezione e di autonomia propri di questa età. rispondere Organizzazione degli spazi in grado di risponder e ai bisogni individuali di ogni bambino pure all’interno di regole comuni. L’INSERIMENTO DEL BAMBINO AL NIDO L’inserimento è un momento molto delicato e importante nella vita di un bambino che deve imparare a conoscere persone e ambienti nuovi e diversi da quelli famigliari. Affinché il bambino possa affrontare il “nuovo mondo” in una condizione di sicurezza e gradualità è importante che il genitore rimanga con lui per i primi giorni, per un periodo variabile da bambino a bambino. In questo modo si facilita l’instaurarsi di una relazione anche fra genitore e educatore, attraverso un reciproco scambio di informazioni, opinioni e pensieri. Successivamente il genitore si allontana dal nido per periodi sempre più lunghi finchè il bambino non è in grado di sostenere la frequenza ad orario completo. Proprio in considerazione di questo delicato momento, la presenza del genitore viene chiesta di norma. Tenuto conto, comunque, che ogni bambino è diverso dagli altri, si prevede che siano le educatrici, in collaborazione con i genitori, ad individuare le condizioni e i tempi più favorevoli per ogni inserimento. ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA EDUCATIVA Accoglienza (dalle 7.30 alle 9.30) E’ il momento fondamentale che favorisce il distacco del bambino dal genitore. Ogni bambino viene ricevuto dall’educatrice all’ingresso con atteggiamento affettuoso e disponibile; è anche il momento per un’eventuale trasmissione di informazioni tra genitore ed educatrice. Spuntino e igiene personale (dalle 9.30 alle 10.00) E’ il momento in cui viene offerto al bambino un piccolo spuntino a base di frutta e ci si occupa dell’igiene personale. Attività(dalle 10.00 alle 11.00) E’ il momento in cui le educatrici propongono ai bambini attività che possono essere di vario tipo:manipolative, grafico-pittoriche, psico-motorie, di gioco simbolico e di imitazione. Pranzo(dalle 11.15 alle 12.00) Prima del pasto il bambino, con l’aiuto delle educatrici si occupa della propria igiene personale. Ogni educatrice condivide questo momento con il suo gruppo di bambini in modo da sottolineare l’importanza non solo alimentare ma anche relazionale. I pasti sono preparati sulla base delle tabelle dietetiche fornite dalla pediatra dell’ASL . Il menù viene variato in caso di intolleranze o allergie alimentari. Riposo e risveglio(dalle 12.30 alle 15.30) Prima del riposo un momento viene dedicato all’igiene personale di ogni bambino. Le educatrici facilitano il sonno attraverso filastrocche, canzoncine e ninna nanna. Al momento del risveglio, che segue i ritmi individuali, il bambino trova accanto a se le educatrici. Merenda(dalle 15.30 alle 16.00) La merenda (latte, yogurt, succo di frutta)varia ogni giorno in base al menù. Ricongiungimento (dalle 16.00 alle 17.30) Nel pomeriggio i bambini vivono momenti di gioco spontaneo o guidato muovendosi liberamente nella spazio a loro disposizione. All’arrivo dei genitori le educatrici, oltre a salutare affettuosamente i bambini, danno ai genitori informazioni utili sull’andamento della giornata dei propri figli. LE ROUTINES I rituali messi in atto durante questi momenti costituiscono dei punti fermi e rassicuranti per il bambino perché in essi si sente accolto, accettato e protetto. Questi momenti di cura, quali il pasto, il sonno e il cambio non devono essere sottovalutati, ma anzi trattati con estrema professionalità, in quanto è durante questi, più che nei momenti delle attività, che si costruisce una relazione emotivamente intensa con il bambino. Il pranzo ha più di una valenza: cura fisica del bambino attraverso un’assunzione corretta del cibo; esperienza senso-motoria importante per la scoperta e la manipolazione del cibo; esperienza fondamentale per l’acquisizione dell’autonomia; esperienza sociale di condivisione. Il gioco manipolativo-esplorativo del cibo ha pieno diritto di esistere in quanto permette al bambino di entrare in confidenza con esso. Inoltre il piacere di pasticciare non dura a lungo se non viene costantemente frustrato e subentra ben presto la soddisfazione di maneggiare le posate come i grandi. L’alimentazione del bambino costituisce, inoltre uno degli aspetti della vita del nido che suscita maggiori ansie nei genitori, è per questo che il momento del pasto deve essere gestito correttamente dall’educatrice che potrà tranquillizzare la mamma non solo con consigli e parole ma anche con l’esempio concreto e quotidiano di una valida impostazione del pranzo al nido. Il cambio ha molteplici valenze: momento di intimità e di intenso rapporto affettivo; momento di stimolazione verbale- cognitiva; momento di avvio all’autonomia. E’ per questo che deve esse trattato con la massima cura, mai con fretta e confusione. Il sonno è un momento di forte valenza emotiva, affettiva e cognitiva per il bambino; non è un caso che il riposo al nido costituisca l’ultima fase dell’inserimento, la più delicata perché si chiede al bambino di addormentarsi fuori dal suo ambiente abituale senza la presenza rassicurante dei genitori. Il sonno è un momento individuale. Ogni bambino ha strategie, oggetti, posizioni, richieste personali che, nei limiti del possibile, verranno rispettate. L’individualità deve essere rispettata anche nel risveglio per questo ogni bambino deve svegliarsi spontaneamente secondo i suoi tempi. IL GIOCO collocano o All’interno dello svolgimento della giornata si collocan le attività di gioco che offrono, attraverso la strutturazione degli ambienti, la possibilità di conoscere, esplorare, scoprire, relazionare.. Il gioco è un’attività centrale della vita dl bambino, molto seria ed impegnativa, che possiamo considerare al pari del lavoro, se non fosse per la spontaneità che lo caratterizza e che lo distingue. Il ruolo del nido è quello di esser promotore del gioco dei bambini, creando spazi e tempi idonei. La presenza dell’educatrice garantisce la possibilità di giocare:le regole, pur semplici, che le diverse situazioni di gioco richiedono, non potrebbero essere accolte senza la presenza costante di un adulto. Al mattino, nei momenti di massima compresenza delle educatrici, si strutturano piccoli gruppi, omogenei per età, che che giocano in spazi delimitati, nei quali si stabilisce un clima di intimità. I materiali variano ma i bambini chiedono quasi ritualmente lo stesso gioco. Il clima tranquillo permette di parlare, ma anche semplicemente di agire a scoprire. Molti materiali materiali informali sono spesso più graditi di giochi sofisticati. La ritmicità con cui si propongono questi momenti permette di organizzare i primi riferimenti temporali(“prima giochiamo, poi andiamo a pranzo,oppure a riposare”). Questi momenti permettono di arrivare arrivare al pranzo o al sonno tranquilli, dopo aver stabilito rapporti sereni con l’adulto o con il gruppetto di amici. Durante il gioco è possibile anche un’osservazione privilegiata dei bambini:molto progressi nel linguaggio, nei movimenti o nell’organizzazione del pensiero nell’organizzazione risultano particolarmente evidenti. GIOCARE A TRAVASARE… PER sperimentare liberamente le qualità dei diversi materiali e avere “scambi” di gioco con gli amici CON.. Farine, , castagne, nocciole, crusca, pasta di diversi formati, acqua… GIOCARE A MANIPOLARE…. PER sperimentare diverse sensazioni tattili Per provare il piacere di pasticciare CON… Pasta di pane, farina bianca e gialla, sabbia, colori a dita, acqua e sapone, colla… GIOCARE A COSTRUIRE… GIOCHI PER IL MOVIMENTO… PER aumentare la padronanza del proprio corpo, sperimentando le proprie capacità CON.. Scalette, pedane, scivoli,materassi,cuscini, sedie,scatoloni, cavalli,corde,cerchi… PER combinare le cose a loro disposizione, creando situazioni fantastiche e conferendone un significato CON.. Scatole di forme, scatoloni, barattoli, carta di giornale, cubetti di legno, casette,lego, clipo, dentelli e dentelloni… LA PITTURA… PER gustare il gioco con il colore, dare liberamente forma ai diversi tipi di segni e macchie… GIOCARE PER RILASSARSI… PER gustare il piacere di farsi coccolare, chiacchierare nella tranquillità e creare momenti di rappo GIOCARE PER RILASSARSI… CON fogli, pennelli, bicchieri, rulli, ciotole… PER gustare il piacere di farsi coccolare, chiacchierare nella tranquillità e creare momenti di rapporto individualizzato con chi si occupa di loro.. IL GIOCO EURISTICO PER permettere una libera esplorazione e sperimentazione di riempire e svuotare contenitori di diverso materiale, favorendo il processo di classificazione CON.. Pon pon di lana, tappi di sughero, nastrini e anelli di legno, mollette, bigodini… GIOCARE CON LA VASCA DELLE MERAVIGLIE PER fare l’esperienza di rotolarsi nella piscina piena di palline e divertirsi nel gioco dentro-fuori con oggetti e con se stessi CON.. Una piscina di gomma e centinaia di apposite palline colorate GIOCARE DAVANTI ALLO SPECCHIO E A TRAVESTIRSI PER prendere famigliarità con la propria immagine riflessa, fino a considerarla come propria;avere la possibilità di scegliere, mettere e togliere abiti a propria scelta CON specchi, camicie,foulards, cappelli, collane,pantofole, orologi, borsette,occhiali… GIOCARE IN CUCINA E CON LE BAMBOLE… PER… imitare le azioni quotidiane di chi si prende cura di loro, far finta di sentirsi protagonisti, per stimolare il gioco simbolico e l’identificazione, favorire lo sviluppo del linguaggio e della motricità fine. CON arredo da cucina, piatti, bicchieri, posate, stoviglie, pentole, materiale da “cucinare”, bambole, vestiti, culle, cuscini, coperte, seggiolini,vasino, biberon… GIOCARE NELL’ANGOLO CARICO E SCARICO PER far evolvere il gioco dei travasi caricando e scaricando da carriole, grossi camion e scatole, oggetti di varia natura CON.. LA LETTURA PER gustare la narrazione e la lettura di immagini insieme ad un adulto, imparando ad utilizzare i libri con rispetto e ad accettarlo come forma di comunicazione e di relazione CON.. Libri di immagini, libri di fiabe, libri piccolissimi, libri giganti, libri rigidi, libri morbidi, libri in movimento, tappeti e cuscini… Ciò che si respira in un nido è il clima che gli adulti sanno stabilire, un clima di unità e di fiducia tra genitori ed educatori è ciò che maggiormente può recare benessere al bambino. Pur nell’indiscutibile diversità dei ruoli è compito degli adulti trasformare la necessità di una scelta in un momento di crescita e di apertura alla realtà Ottobre 2013 Le educatrici Daniela Nadia Orlanda Sara