Operaio Edilizia DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
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Operaio Edilizia DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DELLA MANSIONE Operaio Edilizia Infortunio generico Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 1 di 240 Rischio - Infortunio generico Descrizione Rischio Il pericolo da infortunio generico è legato alla presenza del lavoratore nell'ambiente di lavoro ed all’utilizzo delle attrezzature e materiali in esso presenti. In questo tipo di rischio entrano in gioco anche aspetti emotivi, psicologici, stanchezza ed umore che contribuiscono alla probabilità di accadimento. Esiste la possibilità di provocarsi un danno / infortunio in: - Lesioni o ferite (da urto, puntura, tagli ecc.) - Cadute e inciampi (contro materiali, terreni accidentati e simili) - Contusioni da urti o schiacciamenti (nell’eseguire un lavoro, urtando materiali vari, caduta di oggetti) Probabilita Indice Misura 2 Danno 3 Rischi 4 Misure di Prevenzione e Protezione 1200 Siano utilizzati abbigliamento e Dispositivi di Protezione Individuale previsti, quali, ad esempio: - guanti per maneggiare materiali abrasivi/taglienti/con presenza di schegge (ad es. legno) o comunque prestare la massima attenzione alla possibilità di ferirsi - abbigliamento e calzature idonee con particolare riferimento agli operatori in luoghi esterni e in officine e agli operatori per le pulizie, ovvero nel caso di condizioni meteorologiche avverse - idonei dispositivi di protezione per eventuali materiali / arredi / attrezzature ad alta temperatura 1400 Porre la massima attenzione a pavimenti bagnati o umidi (ad es. per le pulizie) se può costituire pericolo per le persone (lavoratori stessi e persone esterne alla struttura) segnalare la zona pericolosa ovvero avvertire le persone e/o bonificare immediatamente In caso di versamenti di materiale pericoloso per l’equilibrio delle persone, avvisare prontamente i colleghi e porvi immediatamente rimedio. 1600 Nelle zone pericolose (pertinenze di uffici, archivi, magazzini, depositi interni o all’aperto di cose o attrezzature, sedi di lavoro altrui, discariche etc.) sia consentito l’accesso solo agli addetti autorizzati; altro personale può accedere solo dopo permesso esplicito del datore di lavoro o del preposto. Il preposto nel valutare di concedere l’accesso considera i rischi particolari per gli estranei e valuta i luoghi di lavoro, le lavorazioni in corso e la dotazione del personale, concedendo l’autorizzazione solo nel caso le condizioni di sicurezza siano garantite. 1800 Sulle scale fisse siano utilizzati i corrimani. 2000 Mantenere pulite e sgombre le zone di passaggio e di lavorazione 2200 Non effettuare lavori su opere provvisionali improvvisate (scalette o simili), ricordare che le scale portatili servono di norma alla sola salita e discesa e per brevi interventi da effettuare verificando la presenza contingente di tutte le condizioni di sicurezza e richiedendo l’aiuto di un collega. 2400 E' necessario evitare l'avvicinamento, la sosta e il transito di persone non addette alle lavorazioni nei pressi delle stesse quando si eseguano operazioni pericolose o che comportino l’utilizzo di attrezzature che possano costituire pericolo per terzi. 2600 Impedire l'accesso di lavoratori non autorizzati o di terzi ai locali tecnici ovvero i locali ove sono presenti attrezzature, impianti o sostanze pericolose, o locali interdetti. Nel caso in cui detti spazi non siano presidiati devono risultare chiusi a chiave. Infortunio generico Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 2 di 240 2800 Non assumere sostanze tali da ridurre, durante l'orario di lavoro, lucidità, attenzione, riflessi e concentrazione in riferimento allo svolgimento della propria mansione. 3000 Operazioni in zone isolate con potenziali difficoltà di comunicazione e/o raggiungibilità: - il personale sia dotato di un sistema che consenta di allertare i soccorsi in caso di emergenza; tale sistema dovrà essere sempre in grado di stabilire una comunicazione o comunque l’invio di segnali/messaggi di emergenza - le squadre/gruppi di lavoro siano costituite da almeno due persone, comunque in numero sufficiente in rapporto alla difficoltà ambientali, logistiche e connesse alle operazioni effettuate - i lavoratori che partecipano ad attività in luoghi naturali isolati dovranno preventivamente valutare gli aspetti meteorologici, fisico attitudinali e caratteristiche intrinseche dei luoghi; non effettuare le attività in caso di condizioni climatiche sfavorevoli o previste tali - evitare qualunque comportamento non idoneo alle proprie conoscenze, formazione e capacità. - il datore di lavoro adibisca alle operazioni in luoghi isolati o che comportino la necessità di specifiche conoscenze o requisiti psico-attitudinali esclusivamente personale in possesso di apposita formazione, curriculum abilitativo e idonei requisiti. - il datore di lavoro fornisce l’idoneo equipaggiamento e presidi di sicurezza in rapporto alle operazioni da svolgere e alle difficoltà ambientali e logistiche 3200 E' vietato svolgere qualunque tipo di attività che non rientri in quelle del proprio ciclo lavorativo (attività della mansione specifica) e per le quali non ha una specifica comptenza riconosciuta dal datore di lavoro, e comunque di svolgere qualunque attività possa mettere a rischio la propria ed altrui incolumità (es. operare sugli impianti senza essere addetto alla manutenzione impiantistica, intervenire sulla meccanica degli automezzi senza essere addetti all'autofficina meccanica, utilizzare attrezzature di laboratorio senza titolarità, ecc.) ProbRes Infortunio generico Operaio Edilizia 1 DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 3 di 240 Rischio - Igiene del Lavoro - Servizi, Presidi e Dotazioni Descrizione Rischio Le norme igieniche di base prevedono standard minimi per le lavorazioni, riguardanti i illuminazione, aerazione, servizi igienici, spogliatoi e mensa. Il Rischio considerato riguarda l’igiene dei luoghi di lavoro che può comportare rischio di contrarre malattie Probabilita Indice Misura 1 Danno 2 Rischi 2 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Nel caso di lavorazioni continuative presso luoghi di terzi o esterni -Sia utilizzato il locale adibito a servizio igienico -Sia utilizzato un luogo idoneo per il pranzo -Sia utilizzato il baraccamento e mantenuto in dignitose condizioni igieniche -Sia utilizzato, in caso di necessità, spogliatoio e doccia 400 Mantenere i servizi e presidi di igiene del lavoro in condizioni igieniche adeguate ProbRes 1 Igiene del Lavoro - Servizi, Presidi e Dotazioni Operaio Edilizia DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 4 di 240 Rischio - Microclima Descrizione Rischio Il microclima è l'insieme delle caratteristiche di temperatura, umidità e ventilazione in ambienti confinati. Esso determina nell’uomo sensazioni di benessere quando le esigenze del corpo umano sono in equilibrio con l'ambiente. La temperatura ottimale è tra i 23° e 25° in estate e i 17° e i 20° in inverno, l'umidità deve essere contenuta nei limiti compresi tra il 30% ed il 65% mentre la ventilazione o ricambio d'aria (difficilmente quantificabile) dipende dal rapporto tra le caratteristiche fisiche dell'aria interna ed esterna e la temperatura dei corpi radianti. Il possibile stress microclimatico in un ambiente è funzione della produzione di energia termica all'interno del corpo (secondo la lavorazione), delle caratteristiche microclimatiche dell'ambiente circostante e dell'abbigliamento. Il pericolo è dato anche dallo svolgimento di attività in ambienti, specialmente in ambienti soggetti a correnti d'aria. Probabilita Indice Misura 2 Danno 1 Rischi 2 Misure di Prevenzione e Protezione 200 In caso di operazioni prolungate in locali surriscaldati prevedere un numero adeguato di lavoratori che possano avvincendarsi in rapporto alla durata complessiva dell’intervento. 400 Regolare, ove possibile, la temperatura di riscaldamento / condizionamento secondo parametri di confort, arieggare i locali per il tempo necessario a mantenere la salubrità dell'aria. 600 Evitare di esporsi a correnti d'aria 800 Adeguare il proprio abbigliamento alla temperatura dell'ambiente in cui ci si trova ad operare. ProbRes Microclima Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 5 di 240 Rischio - Condizioni climatiche Descrizione Rischio Le condizioni climatiche rappresentano le condizioni ambientali esterne. Il pericolo è di svolgere l'attività lavorativa in esterno durante condizioni climatiche avverse nelle varie stagioni, come ad esempio: - vento - pioggia - grandine - neve - caldo / freddo Le principali manifestazioni patologiche legate a una prolungata esposizione al caldo, da tenere sempre presenti, possono essere le seguenti: - Crampi da calore: sono dovuti a una sudorazione abbondante e prolungata che porta a una perdita di sali minerali (deficit ionico); - Disidratazione: legata a perdite di liquidi con la sudorazione e ad un insufficiente reintegro; - Esaurimento da calore: subentra in genere dopo un lungo periodo di immobilità in ambiente caldo oppure alla cessazione di un lavoro faticoso e prolungato in ambiente caldo: è dovuto a insufficienza o collasso circolatorio che può tradursi anche in una breve perdita di coscienza. Se non trattato, può portare al colpo di calore - Colpo di calore: estremamente pericoloso: è mortale dal 15 al 25 % dei casi. Sono presenti sintomi generali: ipertermia, polso rapido e respiro frequente, cefalea, nausea, vomito; sintomi cutanei: pelle secca, rossa e calda; sintomi neurologici: stato confusionale, comportamenti strani, pupille dilatate, delirio o convulsioni, perdita di conoscenza. il rischio è più elevato nel caso di "ondate di calore", soprattutto quando queste si verificano a fine primavera o all’inizio dell’estate. Il rischio può essere aumentato anche da altri fattori, alcuni dei quali legati al posto di lavoro, altri legati alle caratteristiche individuali: Fattori legati al posto di lavoro, che possono aumentare i rischi da esposizione a caldo intenso: - Impossibilità di procurarsi acqua fresca: il bere acqua fresca non solo abbassa la temperatura interna del corpo, ma soprattutto consente al fisico di recuperare i liquidi persi con la sudorazione, che è il principale meccanismo di dispersione del calore in situazioni di caldo elevato; occorre tener presente che in condizioni di stress termico elevato il fisico può perdere più di 1 litro di sudore ogni ora - Lavoro fisico pesante: il lavoro fisico produce calore in modo proporzionale all’intensità del lavoro; se il calore non viene disperso aumenta la temperatura interna dell’organismo - Pause di recupero insufficienti: in condizioni di stress termico elevato (indicativamente con Heat index sopra 90, o anche con valori inferiori se il lavoro fisico è molto pesante o il soggetto non è perfettamente sano; tassativamente con indice superiore a 100) è necessario prevedere ogni ora pause in luogo il più possibile fresco; tali pause avranno durata variabile in rapporto all’intensità del caldo. A tal proposito occorre sottolineare che tali pause devono essere previste come misure di prevenzione da chi organizza il lavoro ed i lavoratori devono essere invitati a rispettarle; esse non devono essere lasciate alla libera decisione del lavoratore (per es.: quando ti senti stanco ti puoi fermare). Infatti il corpo umano, mentre avverte la temperatura esterna elevata e la fatica fisica, non è in grado di avvertire l’accumulo interno di calore; questo può portare a situazioni di estrema gravità Condizioni climatiche Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 6 di 240 (colpo di calore) senza che l’individuo se ne renda conto. - Lavoro esterno, in pieno sole o attività svolte vicino a sorgenti di calore; - Utilizzo di mezzi di protezione che possono rendere più difficoltosa la dispersione del calore (tute poco traspiranti, per es. durante lavori di rimozione amianto). Fattori individuali, che possono aumentare i rischi da esposizione a caldo intenso: alcune caratteristiche individuali fisiologiche (es: obesità, abituale consumo di alcolici) o patologiche (per es. malattie o uso di farmaci che diminuiscono la capacità di sudorazione o alterano l’equilibrio idrico) possono aumentare il rischio da esposizione a caldo intenso. Perciò in tutte le lavorazioni in cui è stato valutato un rischio di stress da calore è sempre obbligatoria la sorveglianza sanitaria a norma dell’art. 41 del D.Lgs 81/2008 Da quanto sopra esposto emerge anche che è altrettanto obbligatorio e necessario fornire ai lavoratori tutte le informazioni sul rischio, sui possibili danni e sulla loro gravità, sui sintomi di allarme, sulle misure di prevenzione adottate e sui comportamenti di salvaguardia da tenere. Probabilita Condizioni climatiche Operaio Edilizia 3 Danno 2 Rischi Aggiornato ad dicembre 2011 4 Pagina 7 di 240 Indice Misura Misure di Prevenzione e Protezione 200 Valutare le condizioni atmosferiche presenti durante l’esecuzione dei lavori e sospendere in caso di condizioni avverse. 400 Ridurre allo stretto necessario i tempi di lavorazione in condizione climatiche avverse, e comunque sia vietato qualunque tipo di intervento qualora le condizioni meteorologiche siano tali ma mettere a rischio l'incolumità degli operatori. 600 Sia presente adeguato abbigliamento e accessori per i lavori all’aperto: - Idonea copertura del capo e occhi d’estate - Indumenti adatti a proteggere dal freddo - Indumenti adatti a proteggere dalla pioggia 800 Utilizzare l’abbigliamento a disposizione, ad es. per coprirsi adeguatamente in caso di correnti d’aria, vento ecc. (in particolare in caso il corpo risultasse accaldato). 1000 Siano utilizzate creme di protezione dal sole e freddo (pelle e labbra). 1200 Limitare l’esposizione al sole e al freddo allo stretto necessario. 1400 Mettere a disposizione quantitativi sufficienti di acqua potabile fresca 1600 aumentare la frequenza delle pause di recupero 1800 effettuare una rotazione nel turno fra i lavoratori esposti 2000 organizzare il lavoro in modo da minimizzare il rischio (programmare i lavori più pesanti nelle ore più fresche; programmare in modo che si lavori sempre nelle zone meno esposte al sole) 2200 variare l’orario di lavoro, se del caso, per sfruttare le ore meno calde 2400 evitare lavori isolati (permettendo un reciproco controllo, in caso di problemi) 2600 bere acqua fresca regolarmente 2800 indossare abiti leggeri e coprirsi il capo. 3000 evitare bevande alcoliche, limitare il fumo e nella pausa pranzo evitare pasti abbondanti 3200 in caso di malessere segnalare i sintomi al capocantiere o a un collega: non mettersi alla guida di un veicolo, ma farsi accompagnare ProbRes Condizioni climatiche Operaio Edilizia 1 DannoRes 3 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 3 Pagina 8 di 240 Rischio - Postura Descrizione Rischio La postura è il modo abituale di atteggiare il proprio corpo durante l'attività lavorativa. Il pericolo generato da una non corretta postura consiste nelle progressive micro lesioni all'apparato scheletrico o muscolare in seguito a prolungate posizioni non ergonomiche. Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 L'organizzazione delle attività lavorative sia adeguata in modo tale da evitare, per quanto possibile, monotonia e ripetitività del lavoro. 400 Evitare, nei limiti del possibile, posizioni non ergonomiche (ad esempio: posizione eretta o seduta) per tempi lunghi. 600 Utilizzare dove necessario eventuali aiuti (piani di appoggio, protezione per le ginocchia, gambe o simili) per le lavorazioni ove è necessario rimanere piegati. 800 Indossare calzature che non provochino dolori ai piedi e alle articolazioni. 1000 Programmare pause o cambiamenti di mansioni in modo che gli addetti abbiano la possibilità di cambiare posizione. 1400 Formazione ed informazione sulle misure di tutela organizzative e strutturali, corrette procedure di lavoro, in relazione al rischio posturale 1600 Utilizzare idonei Dispositivi di Protezione Individuale ProbRes Postura Operaio Edilizia 1 DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 9 di 240 Rischio - Movimentazione meccanica dei carichi - Stoccaggio Descrizione Rischio La Movimentazione dei Carichi consiste nelle operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico, per mezzo di attrezzature meccaniche, sia all'esterno (es. piazzali) che all'interno dei locali di lavoro (es. magazzini, depositi, ecc.) Per quanto concerne i rischi delle attrezzature utilizzate si rimanda alle schede delle singole attrezzature. Il Rischio può derivare, dall'uso improprio delle attrezzature e da modalità improprie di stoccaggio dei materiali. In particolare sono presenti potenziali rischi per gli operatori e per i terzi che si trovano in prossimità delle aree di lavoro o in zone di stoccaggio. Si cita, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, presenza di altri lavoratori o di terzi nelle vicinanze di aree di manovra delle attrezzature con potenziali rischi di contatto con le attrezzature o con i carichi movimentati (urti, schiacciamenti, ecc,) ovvero rischio di cadute dall'alto, urti o ribaltamenti di materiali stoccati interessanti lavoratori o terzi che si trovano, anche successivamente alla attività di movimentazione, presso le aree di stoccaggio. Probabilita Indice Misura 4 2 Rischi 5 Misure di Prevenzione e Protezione Movimentazione meccanica dei carichi - Stoccaggio Operaio Edilizia Danno Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 10 di 240 200 Movimentazione Meccanica Le movimentazioni meccaniche dei materiali dovranno avvenire seguendo le corrette procedure nell' uso degli agevolatori meccanici e con particolari accorgimenti comportamentali, ovvero: - Usare contenitori adatti al trasporto - Adattare la velocità per evitare il ribaltamento del mezzo di trasporto o spostamenti del carico nelle curve - Fissare i carichi con sponde, cinghie o dispositivi di bloccaggio. - Rispettare la portata dell'agevolatore - Controllare periodicamente l'agevolatore - Ritirare immediatamente gli agevolatori danneggiati e farli riparare - Evitare di caricare l'agevolatore su un lato solo - Tenere lontano il corpo o parti del corpo dalla zona di possibili colpi di frusta degli agevolatori - Usare solo vie di trasporto sufficientemente larghe e libere - Eliminare i dislivelli e le asperità del terreno, quali buche o soglie - Preferire agevolatori con pneumatici o ruote in gomma in presenza di terreno sconnesso o con dislivelli - Posare ed assicurare il carico tramite una postura corretta - Usare accorgimenti contro il ribaltamento - Per quanto possibile, posare a terra il carico in senso orrizzontale e non verticale. - Appoggiare il carico prima su uno spigolo - Posare i carichi su superfici di dimensioni adatte, resistenti e piane - Non sostare o transitare nei pressi dei mezzi meccanici o dei punti d'attacco dei carichi - Non sostare o transitare nel raggio d'azione dei carichi movomentati - Non sostare o transitare sotto o nelle vicinanze dei carichi sospesi - In caso di rimozione di carichi o di elementi tramite trascinamento, una volta effettuate le operazioni di ancoraggio a terra, allontanarsi dal raggio d'azione del carico trascinato. - L'ancoraggio dei carichi ai mezzi meccanici sarà effettuato tramite elementi (es. funi, catene, cinghie ecc.) di adeguata portata. - Tali operazioni di corretto e completo ancoraggio dovranno essere effettuate con il carico in posizione di riposo - E' assolutamente vietato procedere a operazioni di parziale ancoraggio, parziale sollevamento, avvicinamento al carico parzialmente sollevato per completarne l'ancoraggio - E' vietato sollevare, tirare o spingere un carico le cui condizioni di scivolosità (es. corpo unto, corpo ghiacciato, ecc.) sono tali da non garantire un corretto attrito, e quindi una corretta presa, da perte delle cinghie, catene, forche, imbracature, ecc. Prima di iniziare le operazioni di imbracatura e di movimentazione del carico occorre interdire le zone di lavorazione a chiunque non sia direttamente coinvolto nella attività Durante le operazioni di movimentazione del carico occorre vigilare affinchè nessuno dei non addetti ai lavori sosti o transiti nelle zone interdette Eventuali lavoratori di supporto alla movimentazione non addetti all'uso dei mezzi meccanici non devono sostare o transitare nel raggio d'azione dell'agevolatore e dei carichi. Interporre tra il piano di calpestio ed il materiale palletts in legno o stecchetti in grado di rendere il piano di lavoro bel livellato e favorire eventuali operazioni di imbraco. Effettuare agganci e sganci dei dispositivi di imbraco possibilmente con i piedi a terra evitando di dover impiegare scale ed evitando di doversi arrampicare sul materiale stesso per l’aggancio e lo sgancio degli imbrachi. Nell’uso degli agevolatori delimitare le aree di passaggio in modo da evitare compresenza di mezzo in movimento e personale appiedato. L’addetto alla movimentazione di carichi con agevolatori dovrà assicurarsi di avere una buona visibilità e una buona stabilità del carico. Le manovre per il sollevamento ed il trasporto dei carichi non devono comportare il passaggio dei carichi sospesi sopra postazioni di lavoro. Qualora questo sia impossibile da evitare, è previsto l’allontanamento preventivo delle persone. Movimentazione meccanica dei carichi - Stoccaggio Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 11 di 240 400 Stoccaggio Gli elementi di sostegno dei materiali (es.: bancali, scaffalature, piani di posa, mensole, ecc.) devono essere idonei in rapporto al peso, alla conformazione e alla quantità dei materiali e attrezzature Prima di procedere alla movimentazione e allo stoccaggio dei carichi coordinarsi allo scopo con il Preposto od il Datore di Lavoro richiedendo adeguate assicurazioni e comunque esaminare sempre preventivamente all’utilizzo. Evitare o ridurre al minimo possibile la sovrapposizione di materiali. Controllare la stabilità del materiale stoccato. Verificare l’adeguatezza delle aree di stoccaggio prima dell’effettuazione del deposito del materiale. Verificare che i materiali siano depositati sulle scaffalature in modo stabile. Quando viene posizionata della merce su scaffalatura verificare prima la portata dello scaffale ed il corretto ancoraggio della stesso; Lasciare sempre un franco di 60 cm tra il materiale depositato e l’intradosso del solaio; in ogni caso non caricare l’ultimo ripiano della scaffalatura; Depositare i materiali in modo da consentire una facile ispezionabilità; gli spazi tra le scaffalature o i materiali depositati a terra devono essere di dimensioni tali da consentire il passaggio di persone e mezzi. Non depositare, in locali non appositamente destinati, recipienti contenenti gas compressi e/o liquefatti. I liquidi infiammabili o facilmente combustibili e/o le sostanze che possono comunque emettere vapori o gas infiammabili, possono essere tenuti in quantità strettamente necessarie per esigenze igienicosanitarie secondo le indicazioni del datore di lavoro. Non creare pile di bancali o casse troppo alte, garantire la stabilità anche da urti accidentali con i mezzi di movimentazione. Lasciare sempre libere le vie di passaggio, le vie di fuga e uscite di sicurezza, l’accesso a presidi antincendio, a quadri elettrici, valvole di intercettazione del gas e altri fluidi di servizio. Nei locali ove vengono depositate o utilizzate sostanze infiammabili o facilmente combustibili è fatto divieto di fumare o fare uso di fiamme libere. Ove i carichi siano ordinati e sistemati in scaffali o soppalchi verificare che i carichi non superino il 90% della portata massima degli scaffali o soppalchi. La sistemazione dei materiali non costituisca pericolo e non costringa a movimenti potenzialmente dannosi con movimentazione in posizioni incongrue. Evitare accatastamenti disordinati, con conseguente pericolo di cadute da scaffali o di ribaltamento dei carichi o intralci nelle zone di passaggio. In caso di carichi che potrebbero essere successivamente movimentati manualmente sistemare negli scaffali, scansie ecc. i carichi in modo che quelli più pesanti si trovino ad altezze che non costringano a piegamenti o movimenti a schiena inarcata, quelli più leggeri occupino le posizioni più alte e i carichi medi le posizioni più basse. In caso di carichi che possono essere movimentati solo meccanicamente sistemare gli stessi in scansie o scaffalature o altro rispettando le prescrizione del costruttore delle scansie, scaffalature, ecc. I materiali e le attrezzature vanno depositati e organizzati correttamente prestando attenzione a evitare cadute e scivolamenti degli stessi con conseguente pericolo di urto e investimento (corretto e stabile posizionamento, evitare sovraccarichi dei supporti, corretta imbracatura ecc.), ed in modo da non creare, per le persone, rischi d’inciampo o caduta o intralci nelle zone di passaggio. In ogni caso i materiali che possono rotolare, ribaltarsi o scivolare devono essere trattenuti o imbracati in modo sicuro. Movimentazione meccanica dei carichi - Stoccaggio Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 12 di 240 Ricontrollare attentamente la stabilità dei materiali e la messa in sicurezza delle postazioni di lavoro dopo eventi particolari quali tempeste, burrasche, incidenti, urti e simili Magazzino / depositi all’aperto, in particolare relativamente a attrezzature e relativi accessori (ad es. autocarri, lame neve), materiali per edilizia e simili depositati: tutte le parti devono essere correttamente incastrate o comunque stabili e gli elementi dovranno risultare stabilmente accatastati anche utilizzando idonee imbracature o supporti o analoghi presidi, gli addetti dovranno specificamente effettuare sorveglianza su quanto movimentato e depositato; mantenere i carichi pesanti in posizione più bassa possibile Lo stoccaggio in verticale di tavole di legno, lamiere o altri materiali, con le estremità appoggiate rispettivamente a parete e a pavimento, deve tenere conto della lunghezza del materiale, secondo la quale deve essere valutata la distanza al piede dalla parete. I materiali andranno stoccati preferibilmente orizzontalmente e distinti per tipologia, in modo tale da non richiedere di dover asportare materiali coperti da altre Le cataste orizzontali abbiano un’altezza tale da non comportare rischi di caduta oppure siano adeguatamente assicurate con idonei dispositivi. Le cataste devono essere correttamente imbracate, con imbracature mantenute in opera ed efficienti durante tutto il periodo delle lavorazioni Gli operatori dovranno comunque avvicinarsi, nel numero strettamente necessario ai materiali depositati, per le operazioni di stoccaggio e prelievo. Si eviteranno altre lavorazioni nelle vicinanze degli stoccaggi Deposito di materiali taglienti (oggetti, vetro, lame, ecc.) o contundenti in posizione visibile (ad esempio non siano coperti con stracci o altro materiale) Porre la massima attenzione a che le operazioni di prelievo e deposito dei materiali, in particolare quelli accatastati, non costituiscano fonte di pericolo: - devono avvenire con l’aiuto di uno o più colleghi qualora non sia certa la possibilità di movimentare in sicurezza i materiali - accertarsi preventivamente che vi sia spazio sufficiente per l’accatastamento e sistemazione dei materiali movimentati - i colleghi presenti nell’area devono essere avvertiti delle operazioni in corso ed eventualmente sospendere temporaneamente le proprie lavorazioni - per prelevare materiali sovrastati da altri , procedere avendo cura di rimuovere prima gli elementi sovrastanti (uno ad uno e con l’aiuto di un collega o dei mezzi meccanici se si tratta di elementi pesanti ovvero di non agevole movimentazione) e solo successivamente prelevare quelli dei quali si ha necessità - i manufatti più grandi e pesanti siano vincolati qualora possano cadere o scivolare anche per cause accidentali 600 Durante lo svolgimento dei lavori nei cantieri (od in prossimità) valutare preliminarmente il rischio e pianificare le conseguenti misure di tutela, organizzando passaggi, vie di transito, passerelle, dislivelli ecc. in modo da minimizzare il rischio a carico degli operatori causato da eventuali passaggi accidentati o non idoenei. In ogni caso ove la movimentazione avvenga con interferenze con il cantiere in corso prima di effettuare qualunque tipo di attività si dovrà: - dare comunicazione al Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione del Cantere - riceve dallo stesso indicazioni e procedure da adottare - attenersi alle disposizioni e procedure ricevute 800 Utilizzare idonei Dispositivi di Protezione Individuale 1000 Formazione ed informazione sulle misure di tutela organizzative e strutturali, corrette procedure di lavoro, in relazione al rischio movimentazione meccanica e stoccaggio ProbRes 1 DannoRes Movimentazione meccanica dei carichi - Stoccaggio Operaio Edilizia 3 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 3 Pagina 13 di 240 Rischio - Movimentazione manuale dei carichi Descrizione Rischio La movimentazione manuale dei carichi consiste in operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico, che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico (patologie delle strutture osteoarticolari, muscolotendinee e nervovascolari), in particolare dorso-lombari. Nella movimentazione manuale dei carichi (pesanti o in condizioni ergonomiche sfavorevoli), i pericoli principali sono lesioni muscolari e dolori dorso-lombari. Nelle considerazioni inerenti alla valutazione del rischio in oggetto e alle relative misure di tutela, si sono seguiti i seguenti criteri: - percorsi di movimentazione tipici e ricorrenti - caratteristiche dei carichi di uso comune - frequenza di movimentazione - caratteristiche degli addetti - caratteristiche dell’ambiente di lavoro (lay-out, ostacoli, dislivelli, scale ecc.) Probabilita Indice Misura 200 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione Limiti di peso nel sollevamento manuale La movimentazione Manuale dei carichi deve avvenire secondo le seguenti prescrizioni ed accorgimenti. - maschi adulti 25kg; - femmine adulte 20kg; - maschi adolescenti (da 15 a 18 anni) 20kg; - femmine adolescenti (da 15 a 18 anni) 15kg; Movimentazione manuale dei carichi Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 14 di 240 400 Procedure per la movimentazione manuale dei carichi La movimentazione dei carichi dovrà avvenire, in tutti i casi possibili, con l’ausilio di mezzi meccanici (ad esempio carrelli, carrucole, ecc.) o meccanizzati (ad esempio argani, gru ecc.) a disposizione. Ove ciò non sia possibile, fermo restando i limiti di peso previsti, dovranno essere scrupolosamente osservate le seguenti misure di prevenzione e protezione: il sollevamento del carico deve avvenire previa valutazione del carico stesso ovvero: - Usare imballaggi e contenitori appropriati - Riparare gli imballaggi difettosi - Eliminare o coprire gli spigoli vivi e le bave. - Pulire il materiale prima di trasportarlo. - Valutare il tipo di agevolatori adatti da utilizzare (presa a pinza, a ganci, a calamita. - Aprire i carichi di contenuto sconosciuto per poter valutare correttamente la posizione del baricentro oppure sollevare il carico brevemente da diversi lati. - Segnare il baricentro sul carico stesso o sull'imballaggio. - Chiedere l'ausilio di un collega quando necessario. - Valutare le vie di trasporto in relazione al carico da movimentare. - Valutare la necessità di modifiche strutturali (valutando gli impedimenti) nei percorsi - La presa degli oggetti deve essere stabile e sicura, evitare le mani unte o sporche quando si movimentano oggetti; se necessario utilizzare appositi guanti da lavoro. Se necessaria la movimentazione tramite un singolo lavoratore: - Piegare le ginocchia con un piede avanti all’altro - Alzarsi lentamente senza strappi - Effettuare movimenti lenti e coordinati. - Fare leva sulle gambe -Distribuire uniformemente il carico sui dischi intervertebrali mantenendo sempre eretta la parte superiore del corpo, ossia con la schiena diritta. - Preferire operazioni di spinta a quelle di traino - Nel trasporto di pesi, fare attenzione ad avere una presa stabile e sicura e tenere i pesi il più possibile vicino al corpo; - Evitare torsioni del tronco nel sollevare o nel trasportare carichi - Se possibile, suddividere i carichi su entrambe le braccia e distribuire il peso uniformemente - Privilegiare il numero degli spostamenti a scapito del peso di ciascun carico, se necessario e possibile, suddividere i materiali dividendo le movimentazioni. - Intervallare quanto possibile il sollevamento - trasporto con la sistemazione dei materiali, per limitare la frequenza di trasporto - Evitare di trasportare i carichi sulla spalla o sulla schiena - Evitare di trasportare carichi ingombranti su scale a pioli e scale a gradini. - Valutare lo spazio disponibile e la visione del percorso quando ci si muove in precario equilibrio o con oggetti voluminosi - Verificare in anticipo che lungo il percorso ci sia spazio sufficiente e non ci siano ostacoli, oggetti o dislivelli. - In inverno badare al pericolo di ghiaccio nelle movimentazioni effettuate all'esterno. - Verificare che vi sia una buona illuminazione. Se necessaria la movimentazione tramite più lavoratori: - Richiedere l’aiuto di colleghi per carichi pesanti o ingombranti o scivolosi o con rischi particolari. - Concordare prima le fasi del trasporto ed i comandi da usare. - I comandi devono essere dati da una sola persona. - Istruire e promuovere il lavoro di squadra. Tutti i materiali che eccedono i limiti di peso, previsti per legge, devono essere comunque movimentati con mezzi meccanici (fatto salvo il rispetto dei limiti imposti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi). 600 Uso di scale e simili In caso occorra sistemare o prelevare materiali ad altezze non direttamente accessibili, servirsi d’idonei e stabili ausili (scale con piattaforme e simili); non eccedere nel peso e nel volume degli materiali durante ogni salita e discesa; se necessario richiedere assistenza ai colleghi; non salire in piedi sulle sedie o altri ausili precari. 800 Utilizzare idonei Dispositivi di Protezione Individuale durante la movimentazione manuale dei carichi. Movimentazione manuale dei carichi Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 15 di 240 1000 I lavoratori interessati siano sottoposti a sorveglianza sanitaria da parte del medico competente. 1200 Formazione e Informazione circa - i rischi per la salute e sicurezza del Lavoratore - informazioni relativamente al peso ed alle altre caratteristiche dei carichi da movimentare - misure di prevenzione e protezione e corrette procedure di lavoro. 1600 Il lavoratore sia adeguatamente addestrato in merito alle corrette manovre e procedure da adottare nella movimentazione manuale dei carichi. ProbRes 1 Movimentazione manuale dei carichi Operaio Edilizia DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 16 di 240 Rischio - Ustione Descrizione Rischio L'ustione è una lesione della pelle, e a volte dei tessuti sottostanti, causata da vari agenti fisici e chimici; fra i più importanti ricordiamo: calore, elettricità, congelamento, radiazioni (più raro), sostanze acide e alcaline (forti). A volte, se la lesione è estesa e profonda, possono incorrere complicanze di natura infettiva pertanto è utile ricorrere ad una pronta disinfezione della parte lesa. Probabilita Indice Misura 2 Danno 3 Rischi 4 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Porre particolare attenzione alla idonea segnaletica di avvertimento presso le parti calde (macchine). 400 Effettuare preventivamente alle lavorazioni un’accurata analisi delle apparecchiature / impianti / materiali con particolare riferimento alle parti potenzialmente calde delle stesse. 600 Nelle lavorazioni che coinvolgono materiali / attrezzature / impianti caldi, progettare l’utilizzo di dispositivi individuali di protezione o di protezioni per le parti pericolose ed esposte. 800 Utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale. Tali dispositivi devono garantire anche una solida presa. 1000 Avere la massima attenzione nell’evitare contatti con parti ad alta temperatura in tutte le operazioni svolte con attrezzature / materiali caldi o in ambienti con superfici calde. 1200 Sistemare in posizione stabile e sicura gli oggetti caldi. 1400 Mantenere particolarmente pulite e libere da ostacoli le zone di passaggio negli ambienti di lavoro con liquidi caldi. 1600 Non lasciare incustoditi materiali, oggetti, attrezzature ad alta temperatura. 1800 Non avvicinarsi o toccare utensili o materiali potenzialmente caldi immediatamente dopo le lavorazioni. 2000 Dopo l’utilizzo di materiali, oggetti, attrezzature ad alta temperatura, riporli lontano da materiale combustibile (tessuti, liquidi infiammabili, ecc.). 2200 L’uso di attrezzature elettriche mobili per il riscaldamento di liquidi o solidi, sia eseguito su postazioni il più possibile fisse minimizzando le occasioni di movimento. 2400 Non utilizzare piastre scaldanti (ad esempio fornelli elettrici o a gas) in luoghi non appositamente adibiti (mense o spazi per cottura), non utilizzare apparecchi o attrezzature elettriche o a gas per la cottura di cibi o bevande in locali non autorizzati. 2600 Valutare il percorso e lo spazio disponibile quando si spostano contenitori di materiale ad alta temperature. 2800 Movimentare i materiali e toccare le attrezzature solo dopo che queste si sono raffreddate. In caso di necessità utilizzare presidi anticalore. Ustione Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 17 di 240 3000 La movimentazione di attrezzature portatili calde sia eseguita previa verifica del rispetto delle seguenti condizioni: - siano stati rimossi liquidi o solidi ad elevata temperatura dai contenitori - i cavi d’alimentazione elettrica siano staccati dalla presa a muro - i cavi d’alimentazione siano correttamente avvolti su avvolgicavo od analogo presidio 3200 Utilizzare le attrezzature per saldatura indossando gli adeguati dispositivi di protezione individuale. 3400 In caso di utilizzo di prodotti chimici, in particolare spray, verificare preventivamente che non siano suscettibili, in rapporto alla temperatura delle superfici e alle fonti di innesco presenti, di prendere fuoco. Utilizzare propellenti inerti. 3600 Formazione e Informazione circa i rischi per la salute e sicurezza dei Lavoratori in relazione alle correte procedure di lavoro riguardo il rischio ustione. ProbRes Ustione Operaio Edilizia 1 DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 18 di 240 Rischio - Taglio - puntura Descrizione Rischio Il pericolo di taglio e puntura è presente nella movimentazione manuale di materiali e o attrezzature in genere. Per i pericoli di taglio derivanti da macchine si rimanda agli appositi capitoli. Probabilita Indice Misura 3 Danno 2 Rischi 4 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Evitare l’accatastamento disordinato di oggetti in vetro o taglienti Non riporre alla rinfusa oggetti appuntiti / taglienti (ad esempio in ufficio spilli, lamette, forbici, ecc., nei lavori di officina lame, punte ecc.) 600 Riporre con cura gli oggetti in vetro o taglienti negli appositi contenitori o comunque in posizione stabile e sicura 800 In caso di rotture di oggetti in vetro o che si frammentano in parti taglienti: - Non raccogliere i frammenti con le mani nude - Non mettere i frammenti nei normali cestini ma in idonei contenitori 1000 Utilizzare contenitori differenziati appositamente predisposti per la raccolta di materiali taglienti, prestando la massima attenzione nel loro deposito e smaltimento. 1200 Pulire accuratamente e immediatamente gli ambienti di lavoro in cui accidentalmente si sono rotti vetri o altri materiali taglienti; avvisare immediatamente i colleghi del potenziale rischio da taglio.. 1400 Gli accessori taglienti siano adeguatamente protetti quando non utilizzati. 1600 Attenzione nella sistemazione di materiali / attrezzature taglienti nelle mensole. 1800 Utilizzare idonei Dispositivi di Protezione Individuali per la rimozione dei rifiuti e operazione di pulizia. 2000 Formazione e Informazione circa i rischi per la salute e sicurezza dei Lavoratori in relazione alle corrette procedure di lavoro riguardo il rischio taglio. ProbRes Taglio - puntura Operaio Edilizia 1 DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 19 di 240 Rischio - Ascensore Descrizione Rischio Probabilita Indice Misura 1 Danno 1 Rischi 1 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Sia evitato, ove possibile, l'uso degli ascensori 400 Rispettare il carico massimo 600 Gli ascensori siano utilizzati esclusivamente per il trasporto di personeo cose di dimensioni tali da consentire l'agevole permanenza, all'interno della cabina di un lavoratore 800 In caso di blocco dell'ascensore restare calmi e premere il pulsante di allarme all'interno della cabina 1000 Fare attenzione ad evitare schiacciamenti nella fase di apertura / chiusura delle porte; non avvicinare le mani o altre parti del corpo 1200 Sia vietato l'utilizzo dell'ascensore quale montacarichi 1400 Sia vietato l'uso dell'ascensore in fasce orarie in cui non è presente il servizio di soccorso di emergenza/manutenzione 1600 Sia vietato l'uso dell'ascensore in caso di evacuazione del fabbricato per qualunque tipo di emergenza 2000 Formazione e Informazione circa i rischi per la salute e sicurezza dei Lavoratori in relazione alle corrette procedure di uso dell'ascensore. ProbRes Ascensore Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 20 di 240 Rischio - Elettrico - Gestione e Utilizzo Descrizione Rischio Il rischio si configura quando viene utilizzato l'impianto elettrico allo scopo di allacciare attrezzi e/o apparecchiature senza effettuare attività che configurino lavori o manutenzioni di parti elettriche in tensione. Il pericolo potenziale è rappresentato dall’eventualità che il corpo umano venga in contatto con la corrente elettrica tramite: - contatto diretto con conduttori elettrici - contatto indiretto con parti normalmente non in tensione ma che per un guasto interno o per la perdita di isolamento risultano in tensione - arco elettrico quando tra due elementi in tensione abbastanza vicini si raggiunge una differenza di potenziale tale da generare una scarica elettrica, con emissione di calore intenso, gas e vapori surriscaldati e tossici, raggi ultravioletti; ad esempio in caso di guasto o di manovre su apparecchiature elettriche Il passaggio della corrente elettrica nel corpo umano può determinare numerose lesioni, anche permanenti. La corrente elettrica produce un’azione diretta sui vasi sanguigni, sul sangue e sulle cellule nervose; determina alterazioni anche permanenti nel sistema cardiaco (aritmie, lesioni al miocardio), nell’attività cerebrale e nel sistema nervoso centrale. Può arrecare danni all’apparato uditivo, visivo, ecc. EFFETTI PERICOLOSI DELLA CORRENTE ELETTRICA SUL CORPO UMANO SONO: - TETANIZZAZIONE: si contraggono i muscoli interessati al passaggio della corrente, risulta difficile staccarsi dalla parte in tensione prolungando quindi il contatto e provocando effetti ancor più dannosi. Il valore più grande di corrente per cui una persona é ancora in grado di staccarsi della sorgente elettrica si chiama "corrente di rilascio" e mediamente é compreso tra i 10mA e i 15mA per una corrente di 50Hz. Da notare che correnti molto elevate solitamente non producono la tetanizzazione in quanto nel corpo in contatto l’eccitazione muscolare é talmente elevata che i movimenti muscolari involontari generalmente staccano il soggetto della sorgente - ARRESTO DELLA RESPIRAZIONE: una complicanza dovuta alla tetanizzazione è la paralisi dei centri nervosi che controllano la respirazione. Se la corrente elettrica attraversa i muscoli che controllano il movimento dei polmoni, la loro contrazione involontaria altera il normale funzionamento del sistema respiratorio e il soggetto può morire soffocato o subire traumi dovuti all’asfissia. In questi casi il fenomeno è reversibile solo se si provvede con prontezza al soccorso dell’infortunato, anche con l’ausilio della respirazione artificiale, per evitare danni al tessuto cerebrale - FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE: è l’effetto più pericoloso ed è dovuto alla sovrapposizione delle correnti provenienti dall’esterno con quelle fisiologiche che, generando delle contrazioni scoordinate, fanno perdere il giusto ritmo al cuore. Il cuore pompa il sangue lungo vene e arterie del corpo utilizzando muscoli, chiamati "fibrille", che si contraggono ed espandono ritmicamente a circa 60/100 volte al minuto (sistole e diastole). Questi movimenti sono coordinati da un vero e proprio generatore d’impulsi elettrici: il "nodo seno-atriale"; appositi tessuti conduttori propagano questi impulsi alle fibrille producendo le contrazioni ed il battito cardiaco. Il cuore, a causa della natura elettrica del suo funzionamento, è particolarmente sensibile a qualunque corrente elettrica che proviene dall’esterno. Una corrente esterna che attraversa il cuore può avere effetti molto gravi perché può alterare la sincronizzazione è il coordinamento nei movimenti del cuore con la Elettrico - Gestione e Utilizzo Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 21 di 240 paralisi dell'operazione di pompaggio del sangue. Questa anomalia si chiama "fibrillazione" ed é molto pericolosa nella zona ventricolare perché diventa un fenomeno non reversibile (il fenomeno persiste anche se lo stimolo é cessato) e può causare danni al tessuto del cuore stesso, al cervello e nel peggiore dei casi la morte. Meno pericolosa, perché di natura reversibile, è invece la fibrillazione atriale. La fibrillazione ventricolare é reversibile entro i primi due o tre minuti soltanto se il cuore é sottoposto ad una scarica elettrica molto violenta; per raggiungere lo scopo viene impiegata un’apparecchiatura ad uso medico denominata il "defibrillatore", che applica un impulso elettrico al torace dell’infortunato tramite due elettrodi. Ogni individuo reagisce in modo diverso al passaggio della corrente per cui la quantità di corrente necessaria ad innescare la fibrillazione può variare da caso a caso. I fattori che possono rendere probabile l’innesco della fibrillazione ventricolare sono diversi, i più significativi sono: 1) l’intensità della corrente che attraversa il corpo (di cui una piccola parte passa attraverso il cuore e causa la fibrillazione). E’ molto difficile la determinazione (nonostante i numerosi studi) del minimo valore di corrente che può dare inizio a questo fenomeno 2) il percorso seguito dalla corrente ha molta influenza sulla probabilità di fibrillazione 3) la durata del contatto con la corrente esterna - USTIONI: sono prodotte dal calore che si sviluppa per effetto Joule dalla corrente elettrica che fluisce attraverso il corpo (per esempio, se attraverso la pelle si innesca un flusso di corrente la cui densità è di circa 60 milliampere al mm2, questa verrà carbonizzata in pochi secondi) LIMITI DI PERICOLOSITÀ DELLA CORRENTE ELETTRICA I limiti convenzionali di pericolosità della corrente elettrica sia alternata che continua, in funzione del tempo per cui fluisce attraverso il corpo umano, sono riassumibili in (dati IEC): correnti alternate: - < 0,5 mA (soglia di percezione) il passaggio di corrente non provoca nessuna reazione qualunque sia la durata - < 10 mA (limite di rilascio - durata qualsiasi) non si hanno in genere effetti pericolosi - > 10 mA non pericolosa solo se la durata del contatto è decrescente rispetto al valore di corrente correnti continue: - < 2 mA (soglia di percezione) il passaggio di corrente non provoca nessuna reazione qualunque sia la durata - < 25 mA (limite di rilascio - durata qualsiasi) non si hanno in genere effetti pericolosi - > 25 mA non pericolosa solo se la durata del contatto è decrescente rispetto al valore di corrente Come si nota la Corrente Alternata è più pericolosa della corrente continua. In sintesi le conseguenze del passaggio della corrente elettrica alternata nel corpo umano sono - 1A: arresto cardiaco - 75mA: soglia di fibrillazione cardiaca - 30mA: soglia di arresto respiratorio - 10mA: contrazione muscolare - 0,5 mA: sensazione debole - scossa La pericolosità della corrente diminuisce all'aumentare della frequenza poiché ad alte frequenze la corrente tende a passare solo attraverso la pelle. Il fenomeno si chiama Elettrico - Gestione e Utilizzo Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 22 di 240 appunto "effetto pelle" e le lesioni provocate dal passaggio della corrente elettrica sono solo superficiali e non interessano organi vitali. Le correnti a frequenza di 50 cicli al secondo si trovano nella fascia di frequenze più pericolose. Probabilita Elettrico - Gestione e Utilizzo Operaio Edilizia 2 Danno 2 Rischi Aggiornato ad dicembre 2011 3 Pagina 23 di 240 Indice Misura 200 Misure di Prevenzione e Protezione Generalità: Divieto assoluto di effettuare manutenzioni, sostituzioni o altri interventi agli impianti o apparecchiature alimentate elettricamente. Durante le operazioni di pulizia dell’ambiente i componenti elettrici non devono venire a contatto con acqua. Non usare quantità improprie d’acqua o prodotti di pulizia; se necessario disattivare l’alimentazione elettrica e controllare prima della successiva messa in servizio che non vi siano parti umide o bagnate . Prima di effettuare la pulizia delle apparecchiature elettriche staccare fisicamente la relativa alimentazione. Utilizzare macchine, attrezzature che rispettano le norme di prevenzione e protezione contro il rischio elettrico (contatti diretti e indiretti). Seguire scrupolosamente le indicazioni del libretto d’istruzioni delle apparecchiature elettriche. Non ostruire con materiali le apertura di aerazione delle macchine elettriche. Non utilizzare attrezzature elettriche e non toccare parti in tensione (interruttori, prese, ecc.) con parti del corpo bagnate o con piedi nudi. Non utilizzare utensili elettrici in vicinanza di recipienti d’acqua o altre attività comportanti l’uso di liquidi. Non collegare le attrezzature senza valutare preventivamente la potenza massima assorbita e il massimo carico dell’impianto. Controllare la tensione indicata sulle apparecchiature prima di collegarle ad una presa. Utilizzare attrezzature con grado di protezione IP adeguato al tipo di lavorazione e all’ambiente di lavoro. Mantenere sempre chiusi i quadri elettrici. Particolare attenzione va posta nel caso vi sia la possibilità di contatto con impianti o conduttori in tensione, accertarsi preventivamente della disattivazione Elettrico - Gestione e Utilizzo Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 24 di 240 400 Cavi elettrici - spine - prese di corrente : Le prese e le spine devono essere idonee all’uso e conformi alle norme CEI Controllare prima dell’utilizzo che le prese e le spine di corrente non siano danneggiate Evitare il più possibile l’utilizzo delle prese multiple, in caso di utilizzo controllare sempre che la potenza massima collegata non superi quella della multipla e della presa di alimentazione e, comunque, della potenza massima erogabile dall'elemento più debole della successione di prese. Le prese multiple elettrice devono: - essere costruite a regola d'arte riportando il marchio del costruttore e le caratteristiche elettriche - essere fissate in posizione stabile ad almeno 10 cm dal piano del pavimento - riportare l'indicazione della massima potenza di utilizzo Eventuali derivazioni a spina, compresi i tratti di conduttori mobili intermedi, devono essere costruite ed utilizzate in modo che, per nessuna ragione, una spina maschio che non sia inserita nella propria sede (femmina) possa risultare sotto tensione. Nel disattivare l’alimentazione ad attrezzature elettriche, fare presa sulla spina (non sul filo) oppure disattivare l’interruttore a monte. Non effettuare ponti elettrici volanti non protetti. Nel caso di utilizzo (anche breve) di prolunghe o cavi avvolgibili, questi vanno completamente svolti e, comunque, tutti i cavi elettrici non devono essere arrotolati. Non far passare cavi elettrici sotto tappeti, porte ecc. La disposizione dei cavi deve essere tale che questi non possano intralciare i posti di lavoro e i passaggi e non possano diventare oggetto di danneggiamento. Evitare che i cavi urtino contro spigoli vivi o altri materiali "taglienti", in quanto lo sfregamento del cavo può provocare spellamenti dell'isolamento. Posizionare le attrezzature in modo che i cavi elettrici non subiscano torsioni o schiacciamenti pericolosi. Evitare che sui cavi elettrici siano appoggiati materiali vari. Evitare che i cavi elettrici siano a contatto con fonti di calore. Utilizzare prolunghe e spine a norma: se è necessario sostituirle, rivolgersi a personale qualificato. Proteggere adeguatamente eventuali tratti di cavo stesi lungo le vie di passaggio; la protezione deve essere sufficientemente robusta e adeguata al transito di /persone / materiali / veicoli. Particolare attenzione va posta all’utilizzo di cavi di sezione idonea (secondo le norme di buona tecnica) in rapporto alla lunghezza e potenza assorbita dall’utilizzatore, un deficit potrebbe causare pericolosi surriscaldamenti. Sia ridotto al minimo lo sviluppo libero dei cavi mediante l'uso di tenditori, avvolgicavo o altri strumenti equivalenti. Non usare mai la piattina o cavi non conformi per prolunghe o cavi di alimentazione. Le giunzioni di prolunghe devono poggiare su superfici asciutte. Qualora una spina non entri in una presa non si devono predisporre collegamenti volanti con pezzetti di legno o simili infissi nella presa per sostenere il cavo. Non forzare l'entrata di una spina in una presa quando le stesse non sono compatibili (es. spina "tedesca" in presa ordinaria) Elettrico - Gestione e Utilizzo Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 25 di 240 600 Emergenza: Non spegnere eventuali principi di incendio con acqua, ma staccare immediatamente l’alimentazione; se necessario, usare l’estintore Segnalare immediatamente la presenza di fili elettrici scoperti, usurati o qualunque altra situazione possa produrre pericolo di folgorazione Se, in caso di infortunio, una persona è attraversata da corrente elettrica, non toccarla direttamente ma staccare immediatamente l’alimentazione 800 Le lampade per l'illuminazione localizzata e comunque tutti i punti di illuminazione accessibili devono essere provvisti di lampadina oppure disattivati (rimuovendo la spina nelle attrezzature portatitili, rimuovendo l'alimentazione nelle attrezzature fisse). Le lampadine devono essere protette contro i contatti accidentali 1000 Controllare periodicamente lo stato d’uso dei cavi d’alimentazione; se necessario sostituirli. 1200 Se, mentre si utilizzano attrezzature e/o apparecchiature elettriche, "scatta" l'interruttore differenziale identificare il problema ricorrendo a personale specializzato e/o sostituire l’utensile. 1400 Controllare che gli utensili portatili siano collegati a terra o provvisti di doppio isolamento ProbRes Elettrico - Gestione e Utilizzo Operaio Edilizia 1 DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 26 di 240 Rischio - Elettrico - operazioni speciali Descrizione Rischio Il rischio si configura quando vengono eseguite operazioni, o attività lavorative, in prossimità (o che determinano interferenza) con impianti elettrici in tensione. Le parti elettriche possono essere di competenza del datore di lavoro o di altro soggetto (es. cavi di proprietà dell'ente erogatore). Si considera anche l’esecuzione di operazioni o attività lavorative su impianti elettrici di cantieri temporanei e mobili. Il pericolo potenziale è rappresentato dall’eventualità che il corpo umano venga in contatto con la corrente elettrica tramite: - contatto diretto con conduttori elettrici - contatto indiretto con parti normalmente non in tensione ma che per in guasto interno o per la perdita di isolamento risultano in tensione - arco elettrico quando tra due elementi in tensione abbastanza vicini si raggiunge una differenza di potenziale tale da generare una scarica elettrica, con emissione di calore intenso, gas e vapori surriscaldati e tossici, raggi ultravioletti; ad esempio in caso di guasto o di manovre su apparecchiature elettriche Il passaggio della corrente elettrica nel corpo umano può determinare numerose lesioni, anche permanenti. La corrente elettrica produce un’azione diretta sui vasi sanguigni, sul sangue e sulle cellule nervose; determina alterazioni anche permanenti nel sistema cardiaco (aritmie, lesioni al miocardio), nell’attività cerebrale e nel sistema nervoso centrale. Può arrecare danni all’apparato uditivo, visivo, ecc. EFFETTI PERICOLOSI DELLA CORRENTE ELETTRICA SUL CORPO UMANO SONO: - TETANIZZAZIONE: si contraggono i muscoli interessati al passaggio della corrente, risulta difficile staccarsi dalla parte in tensione prolungando quindi il contatto e provocando effetti ancor più dannosi. Il valore più grande di corrente per cui una persona é ancora in grado di staccarsi della sorgente elettrica si chiama "corrente di rilascio" e mediamente é compreso tra i 10mA e i 15mA per una corrente di 50Hz. Da notare che correnti molto elevate solitamente non producono la tetanizzazione in quanto nel corpo in contatto l’eccitazione muscolare é talmente elevata che i movimenti muscolari involontari generalmente staccano il soggetto della sorgente - ARRESTO DELLA RESPIRAZIONE: una complicanza dovuta alla tetanizzazione è la paralisi dei centri nervosi che controllano la respirazione. Se la corrente elettrica attraversa i muscoli che controllano il movimento dei polmoni, la loro contrazione involontaria altera il normale funzionamento del sistema respiratorio e il soggetto può morire soffocato o subire traumi dovuti all’asfissia. In questi casi il fenomeno è reversibile solo se si provvede con prontezza al soccorso dell’infortunato, anche con l’ausilio della respirazione artificiale, per evitare danni al tessuto cerebrale - FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE: è l’effetto più pericoloso ed è dovuto alla sovrapposizione delle correnti provenienti dall’esterno con quelle fisiologiche che, generando delle contrazioni scoordinate, fanno perdere il giusto ritmo al cuore. Il cuore pompa il sangue lungo vene e arterie del corpo utilizzando muscoli, chiamati "fibrille", che si contraggono ed espandono ritmicamente a circa 60/100 volte al minuto (sistole e diastole). Questi movimenti sono coordinati da un vero e proprio generatore d’impulsi elettrici: il "nodo seno-atriale"; appositi tessuti conduttori propagano questi impulsi alle fibrille producendo le contrazioni ed il battito cardiaco. Il cuore, a causa della natura elettrica del suo funzionamento, è particolarmente sensibile a qualunque corrente elettrica che proviene Elettrico - operazioni speciali Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 27 di 240 dall’esterno. Una corrente esterna che attraversa il cuore può avere effetti molto gravi perché può alterare la sincronizzazione è il coordinamento nei movimenti del cuore con la paralisi dell'operazione di pompaggio del sangue. Questa anomalia si chiama "fibrillazione" ed é molto pericolosa nella zona ventricolare perché diventa un fenomeno non reversibile (il fenomeno persiste anche se lo stimolo é cessato) e può causare danni al tessuto del cuore stesso, al cervello e nel peggiore dei casi la morte. Meno pericolosa, perché di natura reversibile, è invece la fibrillazione atriale. La fibrillazione ventricolare é reversibile entro i primi due o tre minuti soltanto se il cuore é sottoposto ad una scarica elettrica molto violenta; per raggiungere lo scopo viene impiegato il "defibrillatore". Ogni individuo reagisce in modo diverso al passaggio della corrente per cui la quantità di corrente necessaria ad innescare la fibrillazione può variare da caso a caso. I fattori che possono rendere probabile l’innesco della fibrillazione ventricolare sono diversi, i più significativi sono: 1) l’intensità della corrente che attraversa il corpo (di cui una piccola parte passa attraverso il cuore e causa la fibrillazione). E’ molto difficile la determinazione (nonostante i numerosi studi) del minimo valore di corrente che può dare inizio a questo fenomeno 2) il percorso seguito dalla corrente ha molta influenza sulla probabilità di fibrillazione 3) la durata del contatto con la corrente esterna - USTIONI: sono prodotte dal calore che si sviluppa per effetto Joule dalla corrente elettrica che fluisce attraverso il corpo (per esempio, se attraverso la pelle si innesca un flusso di corrente la cui densità è di circa 60 milliampere al mm2, questa verrà carbonizzata in pochi secondi) LIMITI DI PERICOLOSITÀ DELLA CORRENTE ELETTRICA I limiti convenzionali di pericolosità della corrente elettrica sia alternata che continua, in funzione del tempo per cui fluisce attraverso il corpo umano, sono riassumibili in (dati IEC): correnti alternate: - < 0,5 mA (soglia di percezione) il passaggio di corrente non provoca nessuna reazione qualunque sia la durata - < 10 mA (limite di rilascio - durata qualsiasi) non si hanno in genere effetti pericolosi - > 10 mA non pericolosa solo se la durata del contatto è decrescente rispetto al valore di corrente correnti continue: - < 2 mA (soglia di percezione) il passaggio di corrente non provoca nessuna reazione qualunque sia la durata - < 25 mA (limite di rilascio - durata qualsiasi) non si hanno in genere effetti pericolosi - > 25 mA non pericolosa solo se la durata del contatto è decrescente rispetto al valore di corrente Come si nota la Corrente Alternata è più pericolosa della corrente continua. In sintesi le conseguenze del passaggio della corrente elettrica alternata nel corpo umano sono - 1A: arresto cardiaco - 75mA: soglia di fibrillazione cardiaca - 30mA: soglia di arresto respiratorio - 10mA: contrazione muscolare - 0,5 mA: sensazione debole - scossa La pericolosità della corrente diminuisce all'aumentare della frequenza poiché ad alte frequenze la corrente tende a passare solo attraverso la pelle. Il fenomeno si chiama Elettrico - operazioni speciali Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 28 di 240 appunto "effetto pelle" e le lesioni provocate dal passaggio della corrente elettrica sono solo superficiali e non interessano organi vitali. Le correnti a frequenza di 50 cicli al secondo si trovano nella fascia di frequenze più pericolose. Probabilita Elettrico - operazioni speciali Operaio Edilizia 2 Danno 2 Rischi Aggiornato ad dicembre 2011 3 Pagina 29 di 240 Indice Misura Misure di Prevenzione e Protezione 200 Nella realizzazione di strutture, opere provvisionali, nell'utilizzo di macchine e attrezzature i lavoratori devono operare rimanendo ad almeno 5 metri di distanza dalle linee elettriche aeree, salvo specifici piani di intervento e protezione dei servizi attivi 400 Nel caso in cui si debba operare a distanze inferiori a 5 metri dalle linee elettriche aeree, debbono essere realizzate idonee opere di protezione dal contatto accidentale (portali, impalcati, ecc.) e ne deve essere data comunicazione/richiesta all’esercente le linee 600 Fare attenzione nell’utilizzo di scale o attrezzature voluminose in prossimità di linee elettriche 800 Impianto di cantiere: Verificare, prima dell'inizio del lavoro e alla fine turno, l'efficienza dell'impianto elettrico effettuando un controllo a vista sull'integrità delle condutture e dei collegamenti Controllare periodicamente lo stato dell’impianto di messa a terra e provvedere immediatamente alla risoluzione di ogni deficit riscontrato. 1000 Nel progredire dei lavori porre la massima attenzione a non danneggiare, rimuovere, rendere inefficienti gli impianti elettrici compreso l’impianto di terra e relativi dispersori 1200 Linee elettriche sotterranee: Le linee elettriche sotterranee debbono essere localizzate prima dell’esecuzione di qualsiasi lavoro che può portare a contatto delle stesse. Nel caso occorre disattivare i collegamenti e scollegare le alimentazioni o comunque prevedere misure specifiche atte a evitare pericoli per i lavoratori (modifiche tracciato, ecc.) L’esecuzione di scavi deve essere fatta con la massima attenzione fermando immediatamente i lavori in caso si riscontrino impianti sotterranei (linee elettriche, gas, ecc.). Riprendere i lavori solo dopo aver messo in sicurezza tali impianti 1400 Luoghi umidi: - in caso di particolari cantieri ove si operi in luoghi particolarmente bagnati o molto umidi o in prossimità di grandi masse metalliche, non devono essere utilizzati utensili elettrici portatili a tensione superiore a 50 volts verso terra (punto 5.16 dell’allegato V al D.Lgs. 81/08, Impianti macchine ed apparecchi elettrici). - nelle operazioni in luoghi umidi (operazioni di pavimentazione ecc.) fare estrema attenzione al rischio elettrico; controllare l’integrità dei cavi, spine prese, isolamento degli utensili elettrici, impianto di messa a terra Attenersi comunque alle norme CEI; in particolare nei luoghi conduttori ristretti utilizzare trasformatori di sicurezza (50V) o di isolamento (220V) - se l'alimentazione degli utensili, che operano all'aperto o in luoghi molto umidi, è fornita da una rete a bassa tensione attraverso un trasformatore, questo deve avere l'avvolgimento primario separato ed isolato perfettamente dall'avvolgimento secondario (punto 5.16 dell’allegato V al D.Lgs. 81/08, Impianti macchine ed apparecchi elettrici ); è necessario che il trasformatore sia collocato in modo che l'operatore non venga in contatto con la presa relativa alla sua alimentazione. 1600 Per lavori in luoghi o sedi esterne assicurarsi con la ditta che ha la responsabilità dell’impianto elettrico, che lo stesso sia conforme alla regola dell’arte con particolare riferimento alla protezione contro i contatti diretti e indiretti ProbRes Elettrico - operazioni speciali Operaio Edilizia 1 DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 30 di 240 Rischio - Prodotti chimici - introduzione Descrizione Rischio Pericolo chimico: "proprietà intrinseca di un agente chimico di poter indurre effetti nocivi" I rischi principali per la sicurezza e la salute derivano: - dalla possibile inalazione di prodotti chimici, con conseguenti effetti quali stordimento, irritazione delle vie respiratorie, intossicazione - dal contatto con i prodotti chimici con la cute o gli occhi, causa di dermatiti da contatto, orticarie da contatto, intossicazioni via cutanea, patologie varie alle unghie o agli arti, lesioni oculari - da ingestione accidentale imprevedibile; in questo caso vi sono gravi pericoli quali danni ai polmoni, intossicazioni e simili. Per i dettagli sui pericoli delle singole sostanze si fa riferimento alle pertinenti schede di sicurezza. Probabilita Indice Misura Prodotti chimici - introduzione Operaio Edilizia 3 Danno 2 Rischi 4 Misure di Prevenzione e Protezione Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 31 di 240 200 Prima di utilizzare qualsiasi prodotto chimico, leggere attentamente l'etichetta sulla quale è possibile trovare una delle seguenti frasi: FRASI DI RISCHIO R1 - Esplosivo allo stato secco R2 - Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altri inneschi R3 - Elevato rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altri inneschi R4 - Forma composti metallici esplosivi molto sensibili R5 - Pericolo di esplosione per riscaldamento R6 - Esplosivo a contatto o senza contatto con l’aria R7 - Può provocare un incendio R8 - Può provocare l’accensione di materie combustibili R9 - Esplosivo in miscela con materie combustibili R10 - Infiammabile R11 - Facilmente infiammabile R12 - Altamente infiammabile R13 - Gas liquefatto altamente infiammabile R14 - Reagisce violentemente con l’acqua R15 - A contatto con l’acqua libera gas facilmente infiammabili R16 - Pericolo di esplosione se mescolato con sostanze comburenti R17 - Spontaneamente infiammabile all’aria R18 - Durante l’uso può formare con l’aria miscele esplosive/infiammabili R19 - Può formare perossidi esplosivi R20 - Nocivo per inalazione R21 - Nocivo a contatto con la pelle R22 - Nocivo per ingestione R23 - Tossico per inalazione R24 - Tossico a contatto con la pelle R25 - Tossico per ingestione R26 - Altamente tossico per inalazione R27 - Altamente tossico a contatto con la pelle R28 - Altamente tossico per ingestione R29 - A contatto con l’acqua libera gas tossici R30 - Può diventare facilmente infiammabile durante l’uso R31 - A contatto con acidi libera gas tossico R32 - A contatto con acidi libera un gas altamente tossico R33 - Pericolo di effetti cumulativi R34 - Provoca ustioni R35 - Provoca gravi ustioni R36 - Irritante per gli occhi R37 - irritante per le vie respiratorie R38 - irritante per la pelle R39 - Pericolo di effetti irreversibili molto gravi R40 - Possibilità di effetti irreversibili R41 - Rischio di gravi lesioni oculari R42 - Può provocare sensibilizzazione per inalazione R43 - Può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle R44 - Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato R45 - Può provocare il cancro R46 - Può provocare alterazioni genetiche ereditarie R47 - Può provocare malformazioni congenite R48 - Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata R61 - Può danneggiare i bambini non ancora nati R65 - Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestioni R66 - L’esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolatura della pelle. R67 - L’inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini. R68 - Possibilità di effetti irreversibili. P90 - Contiene Piombo. Non utilizzare per oggetti che possono essere masticati o succhiati dai bambini CONSIGLI DI PRUDENZA S1 - Conservare sotto chiave S2 - Conservare fuori della portata dei bambini Prodotti chimici - introduzione Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 32 di 240 S3 - Conservare in luogo fresco S4 - Conservare lontano dai locali di abitazione S5 - Conservare sotto (liquido) S6 - Conservare sotto (gas) S7 - Conservare il recipiente ben chiuso S8 - Conservare al riparo dall’umidità S9 - Conservare il recipiente in luogo ben ventilato S10 - Mantenere il prodotto umido S11 - Evitare il contatto con l’aria S12 - Non chiudere ermeticamente il recipiente S13 - Conservare lontano da alimenti, mangimi e bevande S14 - Conservare lontano da (sostanze incompatibili da precisare da parte del produttore) S15 - Conservare lontano da calore S16 - Conservare lontano da fiamme e scintille - Non fumare S17 - Tenere lontano da sostanze combustibili S18 - Manipolare ed aprire il recipiente con cautela S20 - Non mangiare né bere durante l’impiego S21 - Non fumare durante l’impiego S22 - Non respirare le polveri S23 - Non respirare i gas / fumi / vapori / aerosol (termine appropriato da precisare da parte del produttore) S24 - Evitare il contatto con la pelle S25 - Evitare il contatto con gli occhi S26 - In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e consultare il medico S27 - Togliersi di dosso immediatamente gli indumenti contaminati S28 - In caso di contatto con la pelle, lavarsi immediatamente e abbondantemente con acqua e sapone S29 - Non gettare i residui nelle fognature S30 - Non versare acqua sul prodotto S31 - Tenere lontano da sostanze esplodibili S33 - Evitare l’accumulo di cariche elettrostatiche S34 - Evitare l’urto e lo sfregamento S35 - Non disfarsi del prodotto e del recipiente se non con le dovute maniere S36 - Usare indumenti protettivi adatti S37 - Usare guanti adatti S38 - In caso di ventilazione insufficiente, usare un apparecchio respiratorio adatto S39 - Proteggersi gli occhi / faccia S40 - Per pulire il pavimento e gli oggetti contaminati da questo prodotto usare (da precisare da parte del produttore) S41 - In caso di incendio e/o esplosione non respirare i fumi S42 - Durante le fumigazioni usare un apparecchio respiratorio adatto (termine appropriato da precisare da parte del produttore) S43 - In caso di incendio usare (mezzi estinguenti idonei da indicarsi da parte del fabbricante. Se l’acqua aumenta il rischio precisare: non usare acqua) S44 - In caso di malessere consultare il medico (se possibile, mostrargli l’etichetta) S45 - In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibili, mostrargli l’etichetta) S46 - In caso di ingestione consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o l’etichetta S47 - Conservare a temperature non superiori a C° ( da precisare da parte del fabbricante) S48 - Mantenere umido con (mezzo appropriato da precisare da parte del fabbricante) S49 - Conservare soltanto nel recipiente originale S50 - Non mescolare con ( da specificare da parte del fabbricante) S51 - Usare soltanto in luogo ben ventilato S52 - Non utilizzare su grandi superfici in locali abitati S53 - Evitare l'esposizione - procurarsi speciali istruzioni prima dell'uso. S56 - Smaltire questo materiale e relativi contenitori in un punto di raccolta rifiuti pericolosi o speciali autorizzato. S57 - Usare contenitori adeguati per evitare l'inquinamento ambientale. S59 - Richiedere informazioni al produttore/fornitore per il recupero/riciclaggio. S60 - Questo materiale e il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi. S61 - Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali schede informative in materia di sicurezza. S62 - Non provocare il vomito: consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o l'etichetta. S63 - In caso di incidente per inalazione, allontanare l’infortunato dalla zona contaminata e mantenerlo Prodotti chimici - introduzione Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 33 di 240 a riposo S64 - In caso di ingestione sciacquare la bocca con acqua (solamente se l’infortunato è cosciente). Divieti 1. Sono vietate la produzione, la lavorazione e l'impiego degli agenti chimici sul lavoro e le attività indicate all’allegato XL del D.Lgs 81/2008. 2. Il divieto non si applica se un agente chimico è presente in un preparato, o come componente di rifiuti, purché la concentrazione individuale sia inferiore al limite indicato nello stesso allegato 3. In deroga al divieto di cui al comma 1, possono essere effettuate, previa autorizzazione, le seguenti attività: a) Attività a fini esclusivi di ricerca e sperimentazione scientifica, ivi comprese le analisi b) Attività volte ad eliminare gli agenti chimici che sono presenti sotto forma di sottoprodotto o di rifiuti c) Produzione degli agenti chimici destinati ad essere usati come intermedi 4. Ferme restando le disposizioni di cui al presente titolo, nei casi di cui al comma 3, lettera c), evitare l'esposizione dei lavoratori, stabilendo che la produzione e l'uso più rapido possibile degli agenti come prodotti intermedi avvenga in un sistema chiuso dal quale gli stessi possono essere rimossi soltanto nella misura necessaria per il controllo del processo o per la manutenzione del sistema 5. Nel caso si effettuino le attività di cui al comma 3 deve inviare una richiesta di autorizzazione al Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali (che la rilascia sentito il Ministero della salute e la regione interessata) 400 Eliminare o ridurre al minimo i rischi mediante adeguata organizzazione dei sistemi di lavorazione sul luogo di lavoro. 600 Utilizzare metodi di lavoro appropriati comprese le disposizioni che garantiscono la sicurezza nell' immagazzinamento sul luogo di lavoro di agenti chimici pericolosi nonché dei rifiuti che contengono detti agenti chimici. 800 Identificare metodi di lavoro appropriati comprese le disposizioni che garantiscono la sicurezza nella manipolazione e nel trasporto sul luogo di lavoro di agenti chimici pericolosi nonché dei rifiuti che contengono detti agenti chimici. 1000 Predisporre misure tecniche / organizzative adeguate alla natura delle operazioni, in particolare riguardanti l'immagazzinamento, la manipolazione e l'isolamento di agenti chimici incompatibili fra loro. 1200 Sui contenitori, fusti, ecc. di agenti chimici siano apposti in modo visibile la segnaletica / etichettatura di sicurezza in modo tale da identificare chiaramente la natura del contenuto e gli eventuali rischi connessi. 1400 I contenitori, fusti e simili siano mantenuti in buono stato di conservazione, regolarmente verificati con particolare riferimento all’ermeticità della chiusura e dell’involucro e sostituiti ove non garantiscano le condizioni di sicurezza. 1600 Non manipolare o danneggiare contenitori e involucri. 1800 Contenitori di agenti chimici, locali di stoccaggio e utilizzo di agenti chimici, attrezzature e impianti connessi agli agenti chimici siano regolarmente sorvegliati e manutenzionati e sottoposti a verifiche periodiche secondo le norme di buona tecnica e le normative applicabili. 2000 Utilizzare contenitori, per il trasporto, idonei all’uso ad esempio a chiusura ermetica, doppi con assorbente. 2200 Se si utilizzano contenitori per sostanze diverse, bonificarli accuratamente prima di introdurre sostanze diverse da quelle precedentemente contenute, i contenitori devono comunque prevedere la corretta etichettatura. 2400 Siano predisposti idonei attrezzature con bacino di contenimento per il trasporto di fusti e/o contenitori di sostanze pericolose (per quantità non minime, in caso di materiali che possano creare spandimenti) o nella manutenzione/utilizzo di macchine/attrezzature con possibile fuoriuscita di sostanze chimiche. Prodotti chimici - introduzione Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 34 di 240 2600 Preferire prodotti e sostanze chimiche a bassa tossicità o nocività; sia effettuata una valutazione preventiva delle sostanze / preparati pericolosi mirata alla selezione dei prodotti con minor pericolosità possibile, in particolare per effetti tossici o maggiormente pericolosi. 2800 Seguire le istruzioni del fornitore/produttore per l’utilizzi dei prodotti, anche attraverso le schede di sicurezza. 3000 Mantenere aggiornate e disponibili le schede di sicurezza delle sostanze chimiche. 3200 Informare i lavoratori circa i contenuti e i precetti indicati dalle schede di sicurezza. 3400 Depositare le sostanze chimiche in apposita area mantenendo al minimo la quantità presente nelle postazioni di lavoro, in contenitori ben chiusi. 3600 Quando possibile, prima di iniziare le lavorazioni con prodotti chimici, aerare i locali. Prima di eseguire operazioni pericolose, avvertire chi lavora vicino affinché prenda le necessarie precauzioni. Avvisare sempre il superiore in caso di incidenti o condizioni di non sicurezza. 3800 Utilizzare i prodotti solo per gli scopi per i quali sono stati progettati. 4000 Non mescolare o porre a contatto prodotti chimici diversi salvo ove non specificato nelle istruzioni d’uso. 4200 Non travasare mai prodotti chimici in contenitori anonimi. 4400 Prima dell’utilizzo leggere attentamente le istruzioni e l’etichetta dei contenitori. 4600 Evitare il più possibile l’esposizione respiratoria e cutanea. 4800 Non fumare, bere o mangiare durante il lavoro nelle zone con utilizzo di prodotti chimici. 5000 Fare molta attenzione a verificare preliminarmente il contenuto di ogni contenitore. 5200 Chiudere ermeticamente i contenitori dopo l’utilizzo. 5400 Igienizzare le mani e le parti contaminate, compresi gli indumenti e dispositivi di protezione (ove non monouso) dopo l’utilizzo di sostanze chimiche. 5600 Non eccedere nei quantitativi e dosi consigliate da produttori. 5800 In caso di deterioramento dei prodotti chimici (emissione di cattivi odori anomali, formazione di mucillagine o perdita delle proprietà tipiche) avviare un’idonea sessione di pulizie e smaltire i prodotti responsabili. 6000 Limitare il numero degli addetti esposti organizzando le lavorazioni contemporanee e limitrofe. 6200 Si eviti di stoccare o utilizzare i prodotti chimici a contatto o nelle vicinanze di fonti di innesco (superfici calde, esposti alla luce solare diretta, fiamme o scintille, etc.). 6400 I rifiuti contenenti prodotti chimici siano smaltiti secondo la normativa vigente. 6600 Preferire mezzi meccanici per la movimentazione di prodotti in polvere (ad es. malte). Prodotti chimici - introduzione Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 35 di 240 6800 Le operazioni in ambienti angusti con utilizzo di prodotti tossici o nocivi per le vie respiratorie devono essere eseguite con l’ausilio di un collega in posizione di sicurezza, in grado di intervenire in caso di emergenza. 7000 In caso di spandimenti accidentali utilizzare idonei DPI secondo le schede si sicurezza, aerare il più possibile l’ambiente e bonificare il prima possibile. 7200 In caso di contaminazione di indumenti, toglierli e lavare abbondantemente la superficie esposta. 7400 Valutare sempre eventuali incompatibilità fra le sostanze (cfr. schede di sicurezza) e provvedere a che non vi siano contatti accidentali. 7600 Per prodotti dannosi per la cute, dopo l’utilizzo lavarsi le mani prima con detergente e poi con acqua (non utilizzare solventi); in seguito idratare abbondantemente le mani con apposite creme. 7800 Curare immediatamente ferite e lesioni della pelle, in particolare in ambienti dove si utilizzano sostanze chimiche. 8000 L'obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale (Cfr. schede di sicurezza) sia oggetto di formazione e informazione agli addetti e segnalato da apposita cartellonistica; sia per la normale lavorazioni sia per le emergenze. 8200 Siano messe a disposizione attrezzature di lavoro ed adottati sistemi di protezione collettiva ed individuale conformi alle disposizioni legislative e regolamentari pertinenti. 8400 Utilizzare idonei D.P.I., come, solo a titolo esemplificativo: - Maschere idonee per prodotti nocivi, tossici, irritanti, sensibilizzanti per le vie respiratorie, secondo le schede di sicurezza - Guanti idonei per prodotti corrosivi, nocivi, tossici, irritanti, sensibilizzanti per la cute, secondo le schede di sicurezza - Occhiali per prodotti corrosivi, nocivi, tossici, irritanti, sensibilizzanti per gli occhi, secondo le schede di sicurezza - Abbigliamento coprente idoneo per prodotti corrosivi, nocivi, tossici, irritanti, sensibilizzanti per la cute, secondo le schede di sicurezza. - Utilizzare occhiali di sicurezza con protezioni laterali nelle evenienze che presentino pericolo di spruzzi. 8600 Non lavare, riporre o conservare gli indumenti da lavoro insieme a quelli civili. 8800 Stante le caratteristiche delle lavorazioni e delle modalità di detenzione e utilizzo, nel rispetto delle misure di tutela indicate, si valuta non necessaria la sorveglianza sanitaria dei lavoratori per il rischio chimico Prodotti chimici - introduzione Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 36 di 240 9000 Effettuare sorveglianza sanitaria in via cautelativa dei lavoratori (considerando anche eventuali risultanze di rilevamenti ambientali - in caso di valori prossimi alle soglie di pericolosità o non trascurabili). Caratteristiche e modalità della sorveglianza sanitaria: - Prima di adibire il lavoratore alla mansione che comporta esposizione. - Periodicamente, di norma una volta l'anno o con periodicita' diversa decisa dal medico competente (con adeguata motivazione riportata nel documento di valutazione dei rischi e resa nota ai Rappresentanti per la Sicurezza dei Lavoratori), in funzione della valutazione del rischio e dei risultati della sorveglianza sanitaria - All'atto della cessazione del rapporto di lavoro. In tale occasione il medico competente fornisce al lavoratore eventuali indicazioni relative a prescrizioni mediche da osservare. - L'organo di vigilanza (con provvedimento motivato) può disporre contenuti e periodicità della sorveglianza sanitaria diversi rispetto a quelli definiti dal medico competente. - Il monitoraggio biologico è obbligatorio per i lavoratori esposti agli agenti per i quali è fissato un valore limite biologico. Dei risultati di tale monitoraggio sia informato il lavoratore interessato. I risultati di tal monitoraggio, in forma anonima, siano allegati al documento di valutazione dei rischi e comunicati ai rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori. - Il medico competente valuti, in dipendenza dello specifico appalto, eventuali variazioni da apportare ai protocolli di sorveglianza sanitaria. - Gli accertamenti sanitari devono essere a basso rischio per il lavoratore. - Sulla base delle risultanze degli esami clinici e biologici effettuati, su parere del Medico Competente, siano adottate eventuali misure preventive e protettive particolari per singoli lavoratori. Le misure possono comprendere anche l'allontanamento del lavoratore. Nel caso in cui all'atto della sorveglianza sanitaria si evidenzi, in un lavoratore o in un gruppo di lavoratori esposti in maniera analoga ad uno stesso agente, l'esistenza di effetti pregiudizievoli per la salute imputabili ad esposizione ad agenti chimici o il superamento di un valore limite biologico, il Medico Competente informa individualmente i lavoratori interessati ed il datore di lavoro. Al presentarsi di questi casi, occorre: - Sottoporre a revisione la valutazione dei rischi. - Sottoporre a revisione le misure predisposte per eliminare o ridurre i rischi. - tenere conto del parere del Medico Competente nell'attuazione delle misure necessarie per eliminare o ridurre il rischio. - Prendere le misure affinché sia effettuata una visita medica straordinaria per tutti gli altri lavoratori che hanno subito un'esposizione simile. 9200 I valori di concentrazione e di esposizione di sostanze chimiche pericolose devono rimanere al di sotto dei valori limite. Ove non sia palese l'esclusione di tale evenienza effettuare valutazioni quantitative, in riferimento ai valori limite pertinenti l'esposizione degli addetti (valori di esposizione medi su 8 ore e simili) intervenire immediatamente per sanare superamenti dei valori limite 9400 In caso di utilizzo di prodotti chimici, in particolare spray, verificare preventivamente che non siano suscettibili, in rapporto alla temperatura delle superfici e alle fonti di innesco presenti, di prendere fuoco. Utilizzare propellenti inerti. 9600 Rifiuti e residui di sostanze chimiche - residui di prodotti chimici non vanno gettati insieme agli altri rifiuti se non dopo essersi accertati che non possano dar luogo a reazioni esotermiche o producenti vapori nocivi - solventi alto bollenti e poco infiammabili possono essere evaporati lasciandoli all'aperto in recipienti larghi - acidi e basi possono essere gettati negli scarichi ma solo in piccole porzioni, e facendo poi scorrere l'acqua a lungo per evitare reazioni esotermiche - sostanze tossiche o nocive e le sostanze organiche in genere devono essere neutralizzate, se possibile, e quindi raccolte in appositi contenitori, che dovranno essere prelevati, e smaltite con specifici criteri secondo quanto previsto dalle vigenti normative ProbRes Prodotti chimici - introduzione Operaio Edilizia 1 DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 37 di 240 Rischio - Prodotti chimici - resine, colle, affini Descrizione Rischio Vedi descrizione pericolo prodotti chimico - introduzione Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Privilegiare l’utilizzo di prodotti meno nocivi (ad es. vernici ad acqua, ad alto solido, ecc.). 400 Verificare che il contenuto (eventuale) di isocianati sia inferiore allo 0.1%. 600 Utilizzare maschere con filtro specifico, utilizzare guanti idonei, indumenti protettivi per la pelle, occhiali. 800 IL D.Lgs 81/08 stabilisce l’obbligo di visita medica nel caso si utilizzino chimici pericolosi per la salute che rispondono ai criteri per la classificazione come molto tossici, tossici, nocivi, sensibilizzanti, corrosivi, irritanti, tossici per il ciclo riproduttivo, cancerogeni e mutageni di categoria 3. ProbRes 1 Prodotti chimici - resine, colle, affini Operaio Edilizia DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 38 di 240 Rischio - Prodotti chimici - vernici e simili Descrizione Rischio Vedi descrizione pericolo prodotti chimici - introduzione Probabilita Indice Misura 3 Danno 2 Rischi 4 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Preparare le vernici, effettuare i travasi, pulire gli utensili di applicazione delle vernici solo in sito apposito dotato di aspirazione oppure nell’area di influenza della eventuale cabina di verniciatura. 400 Privilegiare l’utilizzo di vernici e solventi meno nocivi rispetto a vernici con alto contenuto di solventi; ad esempio preferire: - Vernici ad acqua - Vernici poliuretaniche con basso contenuto di monomero isocianatico (TDI, HDI, PDI) - Solventi con il TLV miscela elevato - Colle urea - formaldeide a basso contenuto di formaldeide libera (< 0,1%) - Pigmenti esenti da cromato di piombo e cromato di zinco - Usare acetone come solvente per la pulizia delle macchine, evitando l’impiego di cloruro di metilene (diclorometano, sospetto cancerogeno). 600 L’operatore indossi quanto previsto dalle schede di sicurezza dei prodotti utilizzati e comunque: guanti specifici, indumenti coprenti, dispositivi di protezione delle vie respiratorie specifico per le sostanze utilizzate e protezione degli occhi (uso nebulizzato) 800 Nelle attività non siano utilizzate vernici al piombo. 1000 Per prevenire l’indebita esposizione a VAPORI DI SOLVENTI, le operazioni di preparazione (levigatura, carteggiatura, ecc.) verniciatura ed essiccazione siano effettuate in locali appositi separati. In tali locali: - Al personale non sia permesso lo stazionamento nei locali - Trasferire il più presto possibile i manufatti verniciati nel locale di essiccazione; nell’attesa mantenerli nell’area di influenza della cabina di verniciatura. ProbRes Prodotti chimici - vernici e simili Operaio Edilizia 1 DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 39 di 240 Rischio - Prodotti chimici - oli lubrorefrigeranti Descrizione Rischio Vedi descrizione pericolo prodotti chimici - introduzione Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Preferire prodotti a base di oli minerali severamente raffinati e dearomatizzati o fluidi sintetici, comunque non cancerogeni (debolmente raffinati e idrogenati, trattati all’acido e aromatici indipendentemente dalla deparaffinatura, contenenti IPA e NDELA sotto la soglia di cancerogenicità). 400 Privilegiare i sistemi che producano meno aerosol (ad esempio minore pressione anche aumentando la quantità); minimizzare l’utilizzo di aria compressa per la pulizia delle zone di lavoro. 600 Limitare la velocità di lavorazione, minimizzando lo sviluppo di nebbie. 800 Preferire prodotti emulsionati (minor quantitativo d’olio) e a pH vicino alla zona neutra. 1000 Sostituire gli oli frequentemente, e comunque prima del loro degrado. 1200 Adeguata pulizia dei pezzi lavorati con oli prima di avviarli a successive lavorazioni, con le cautele indicate e adeguati prodotti. 1400 In caso di versamento accidentale rimuovere l’abbigliamento e avviarlo al lavaggio; lavare la pelle contaminata con sapone neutro. 1600 Curare massimamente l’igiene personale immediatamente dopo il lavoro (doccia). 1800 Utilizzare asciugamani e stracci a perdere. 2000 Evitare di toccare e maneggiare tessuti, stracci o materiali sporchi d’olio. 2200 Non lavarsi le mani utilizzando olio, solventi o abrasivi; dopo il lavaggio utilizzare creme ammorbidenti e grasse. 2400 Non depositare olio o materiali imbrattati o sporchi nei pressi di fonti di innesco. 2600 Non aggiungere prodotti non previsti dal fabbricante, in particolare ammine secondarie. 2800 Non contaminare gli oli con materiale organico, rifiuti, mozziconi, residui alimentari, ecc. 3000 Nel caso di oli emulsionabili, utilizzare acqua con la minima presenza di nitriti (minore di 50 mg/l, valore massimo per l’acqua potabile; valore consigliabile 25 mg/l). 3200 Utilizzare idonei D.P.I. come ad esempio: - Guanti antiolio (impermeabili di categoria II o III; preferire guanti in nitrile) e grembiuli / abbigliamento idoneo; mantenerli puliti e sostituirli in caso di imbrattamenti. - Utilizzare calzature idonee (basso grado di penetrazione agli oli). - Utilizzare mascherine per aerosol e nebbie organiche (FFP2-3SL) nelle fasi di lavoro a maggiore emissione. Prodotti chimici - oli lubrorefrigeranti Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 40 di 240 3400 Al fine di evitare lo sviluppo di microrganismi nei residui, depositi ecc., particolarmente negli oli emulsionabili: - Mantenere la massima pulizia degli ambienti e della persona . - Rinnovare gli oli frequentemente (ad es. anche sulla base di apposito test sulla carica batterica). - Non eccedere nell’uso di biocidi e maneggiarli utilizzando guanti, mascherine e abbigliamento coprente. 3600 Eliminare eventuali formazioni di oli liberi in emulsioni e morchie con appositi olio-assorbenti ProbRes 1 Prodotti chimici - oli lubrorefrigeranti Operaio Edilizia DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 41 di 240 Rischio - Prodotti chimici - manutentori/operai/officine Descrizione Rischio Vedi descrizione pericolo prodotti chimici - introduzione Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Utilizzare mascherine / semimaschere di protezione contro polveri, esalazioni compresi areosol liquidi e vapori organici da indossare, in particolare, in ambienti angusti, ove non vi sia la possibilità contingente di aerare e comunque durante l’utilizzo di prodotti con caratteristiche sensibilizzanti, irritanti, nocive o tossiche per le vie respiratorie (operazioni di manutenzione o utilizzo contingente di tali prodotti). 400 Utilizzare guanti in PVC o di analoga protezione - conformi a EN 374 per resistenza ad agenti chimici sensibilizzanti, irritanti, nocivi, tossici per la cute, specifici con caratteristiche antiacido o anticorrosione per utilizzo di prodotti corrosivi o che provocano ustioni (operazioni di manutenzione o utilizzo contingente di tali prodotti); i guanti dovranno coprire sufficientemente gli avambracci, in particolare durante l’utilizzo di prodotti nocivi, tossici o corrosivi per la cute (operazioni di manutenzione o utilizzo contingente di tali prodotti). 600 Utilizzare idoneo abbigliamento coprente, in particolare nell’utilizzo di sostanze corrosive e pericolose per la cute (operazioni di manutenzione o utilizzo contingente di tali prodotti). 800 In caso di versamenti o spandimenti, indossare guanti e mascherine, aerare il più possibile l’ambiente e bonificare immediatamente rispettando la normativa vigente in materia di rifiuti. 1000 Preferire prodotti esenti da benzolo, toluene e xilene, isocianati. 1200 Eseguire, ove possibile, le lavorazioni "polverose" a umido e comunque indossare apposite mascherine antipolvere (ad es. demolizioni, movimentazione di malte cementizie, taglio laterizi o simili). 1400 Utilizzo delle maschere antipolvere, in particolare nell’utilizzo di utensili quali flessibile, martello elettrico, scanalatrice, sega elettrica e per pavimenti e laterizi e comunque in tutte le lavorazioni ove vi sia la produzioni di polveri, compresa la manipolazioni di malte cementizie. 1600 Svuotare lentamente i sacchi di malte e prodotti in polvere. 1800 Utilizzare idonei D.P.I. 2000 Nelle operazioni di asfaltatura a caldo eseguita da aziende estrne, mantenersi a distanza. 2200 Nelle operazioni di asfaltatura con conglomeriti bituminosi a freddo (temperatura di stesa attorno a 6070 °C) evitare comunque il più possibile le esalazi oni, anche tramite rotazione del personale addetto. 2400 Impermeabilizzazioni - guaine: - preferire prodotti senza idrocarburi alogeati - preferire membrane a minor contenuto di bitumi, quali ad esempio guane liquide a base di acqua - preferire mebrane "autoadesive" posate per pressatura senza necessità di fiammatura (minori emissioni di prodotti delaa combustione) ProbRes 1 Prodotti chimici - manutentori/operai/officine Operaio Edilizia DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 42 di 240 Rischio - Polveri - fumi - vapori - introduzione Descrizione Rischio Il pericolo è generato dalla presenza nell'ambiente di lavoro di polveri, fumi, vapori. Il potenziale rischio è dato da: - Irritazione delle vie aeree - Asma allergica Probabilita Indice Misura 3 Danno 2 Rischi 4 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Preferire prodotti a bassa nocività; sia effettuata una valutazione preventiva delle sostanze mirata alla selezione dei prodotti con minor pericolosità possibile, in particolare per effetti maggiormente pericolosi. 400 Organizzare le lavorazioni e postazioni di lavoro in modo da non esporsi a polveri/fumi/vapori, diretti o dovuti ad altre lavorazioni. 600 In caso di presenza di polveri, fumi o vapori utilizzare appositi DPI (mascherine, maschere con filtro ecc.). 800 Mantenere adeguatamente puliti gli ambienti e con buona areazione generale (con interventi periodici) con particolare riferimento ai pavimenti e luoghi si depositano polveri. 1000 Non fumare, bere e mangiare durante le lavorazioni. 1200 Per attrezzature / lavorazioni saltuarie che producono vapori o fumi in locali chiusi garantire comunque un’adeguata aerazione e ventilazione del locale oppure operare all’aperto. 1400 Le pulizie preferibilmente siano eseguite fuori dell’orario di lavoro e con l’uso di aspiratori. 1600 Ove possibile bagnare le superfici o materiali polverosi. 1800 Le attrezzature provviste di canale di aspirazione siano collegate ad apposito accessorio, eventuali filtri siano mantenuti puliti e manutenzionati. 2000 Il riscaldamento e le termosaldature delle tubazioni va effettuato in ambiente aerato, in caso di impossibilità utilizzare apposite mascherine. 2200 Non utilizzare soffi ad aria compressa per la rimozione dei residui delle lavorazioni (molto meglio dispositivi di aspirazione). 2400 Nel servizio di assistenza presso varie sedi o appalti gestiti da committenti, in caso vi siano lavorazioni limitrofe con produzione polveri, fumi o vapori nei pressi della zona delle operazioni del personale della ditta, si predispongano idonee contromisure quali: - L’organizzazione dei turni e periodi di lavoro in modo da minimizzare l’interferenza. - La predisposizione di opportune separazioni. - L’utilizzo di dispositivi di protezione individuale per le vie respiratorie, avendo cura di informarsi sulla natura e tipologia delle sostanze disperse. ProbRes 1 Polveri - fumi - vapori - introduzione Operaio Edilizia DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 43 di 240 Rischio - Polveri di metallo Descrizione Rischio Viene definita "polvere non sclerogena" o "inerte", il particolato aerodisperso di una serie di composti minerali che può dar luogo a fenomeni di accumulo nell'apparato respiratorio ed anche a patologie respiratorie, senza che venga alterata la struttura polmonare. La patologia respiratoria da metalli duri è rappresentata da fibrosi polmonare (hard metal disease) accompagnata da eventuale insufficienza ventilatoria di modesta entità. Probabilita Indice Misura 3 Danno 2 Rischi 4 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Limitare al minimo l'esposizione a polveri; salvo esposizioni non sistematiche (in tal caso ustilizzare maschere di protezione specifiche) utilizzare sistemi di captazione localizzate 400 In caso esposizione continuativa e sistematica i lavoratori esposti siano sottoposti a sorveglianza sanitaria ProbRes Polveri di metallo Operaio Edilizia 1 DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 44 di 240 Rischio - Polveri di legno Descrizione Rischio Il pericolo da Polveri di legno è dato dalla presenza e conseguente possibile inalazione delle stesse A seconda del tipo di lavorazione varia l’esposizione al potenziale rischio; generalmente l’incidenza è maggiore nei lavori di finitura dei manufatti in cui la polvere è fine. Ogni tipo di legno, inoltre, avendo delle proprie caratteristiche chimiche può determinare nell’uomo l’insorgenza di alterazioni diverse: ad oggi secondo gli studi condotti non è possibile definire una classifica di rischio per tutte le varie specie legnose. La maggior parte dei casi di evento canceroso è tuttavia riferibile all’esposizione alle polveri di latifoglie, soprattutto a causa della minore superficie delle fibre prodotte. Alcune lavorazioni possono infine riguardare legname ricoperto da sostanze chimiche, tipo vernici, lacche, coloranti; altri possono contenere formaldeide. Queste sostanze determinano un aumento del rischio e vanno considerate a parte. Le polveri possono essere immesse nell’ambiente durante diversi tipi di lavorazione del legno: ad esempio lavori di taglio a mano o a macchina, levigatura, tornitura, lavorazione con il pantografo, pulizia di pavimenti impolverati, uso di aria compressa per la pulizia. Probabilita Indice Misura 3 Danno 2 Rischi 4 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Indossare i Dispositivi di Protezione Individuale per la protezione delle vie respiratorie prescritti (cfr. l’apposito modulo, in particolare FFP3 o P3 nell’utilizzo dei legni duri e FFP2 o P2 nell’utilizzo di legni teneri). 400 Effettuare campionamenti dell’esposizione del personale alle polveri di legno al fine di valutare le misure di tutela ed i sistemi di aspirazione / filtraggio (TLV < 5 mg/m3 se esiste un legno duro). 600 In caso di utilizzo legni pre assemblati (ad es. compensato, etc.) richiedere al fornitore la composizione di tali legni ed adeguare le misure di tutela all’analisi di tali dati. ProbRes Polveri di legno Operaio Edilizia 1 DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 45 di 240 Rischio - Biologico - introduzione Descrizione Rischio Il pericolo consiste nel esposizione ad agenti biologici. Definizioni: Agente biologico: qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni; Microrganismo: qualsiasi entità microbiologica, cellulare o meno, in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico; Coltura cellulare: il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari Classificazione degli agenti biologici: gli agenti biologici sono ripartiti nei seguenti quattro gruppi a seconda del rischio di infezione: a) Agente biologico del gruppo 1: un agente che presenta poche probabilità di causare malattie in soggetti umani; b) Agente biologico del gruppo 2: un agente che può causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaghi nella comunità; sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche; c) Agente biologico del gruppo 3: un agente che può causare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori; l'agente biologico può propagarsi nella comunità, ma di norma sono disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche; d) Agente biologico del gruppo 4: un agente biologico che può provocare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori e può presentare un elevato rischio di propagazione nella comunità; non sono disponibili, di norma, efficaci misure profilattiche o terapeutiche. Criteri per la valutazione del rischio biologico. Nelle considerazioni inerenti alla valutazione del rischio in oggetto e alle relative misure di tutela, occorre i seguire i seguenti: Giudizi delle figure coinvolte nel sistema di prevenzione: - Datore di lavoro - S.P.P. - Dirigenti - Preposti - Lavoratori - Medico Competente - Rappresentanti dei lavoratori Caratteristiche, modalità frequenza del lavoro e fasi del procedimento lavorativo che comportano rischio di esposizione ad agenti biologici. Numero dei lavoratori addetti Caratteristiche degli addetti Caratteristiche dell’ambiente di lavoro (lay-out, attrezzature, ecc) Metodi e procedure lavorative adottate e le misure preventive e protettive applicate Informazioni disponibili relative alle caratteristiche degli eventuali agenti biologici, in particolare della loro classificazione del rischio infezione Informazioni sulle conseguenti malattie possibili o dei potenziali effetti allergici e tossici Possibili relazioni con patologie dei lavoratori Situazioni che possono influire sul rischio Possibili interazioni tra diversi gruppi di agenti biologici Biologico - introduzione Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 46 di 240 Caratteristiche di pericolosità degli agenti biologici. I diversi agenti biologici s’individuano sulla base della loro pericolosità: a)infettività: intesa come capacità di un microrganismo di penetrare e moltiplicarsi nell'ospite b)patogenecità: riferibile alla capacità di produrre malattia a seguito di infezione c)trasmissibilità: capacità di un microrganismo di essere trasmesso da un soggetto infetto ad un altro suscettibile d)neutralizzabilità: intesa come la disponibilità d’efficaci misure profilattiche per prevenire la malattia o terapeutiche per la sua cura. L'esistenza o meno di una soglia d’infettività per i diversi microrganismi è rilevante ai fini delle strategie preventive del rischio, essendo l'azione preventiva necessaria solo in presenza di un rischio conseguente alla presenza di una condizione di pericolo. Il distinguo tra rischio presunto e rischio reale (valutabile) è basato sulla verifica dell'esistenza di qualche elemento che discrimini le due situazioni; nel caso specifico l'esposizione. La presenza di una situazione pericolosa non costituisce di per sé una condizione di rischio fino a che non sia verificata l'esistenza di una esposizione all'agente pericoloso (come causa del rischio), e valutata l'entità dell'esposizione. La necessità di valutare sia l'esistenza dell’esposizione sia la sua entità è dovuta all'eventualità che non sempre in presenza di un’esposizione sussiste una condizione di rischio. I rischi biologici ai quali è potenzialmente esposto un lavoratore sono sintetizzabili in: - infezione per contatto diretto - effetti allergici e/o tossici dovuti a sostanze liberate dall'agente biologico, senza che sia avvenuto il contatto con lo stesso. Il contatto può avvenire nei seguenti modi: - ingestione/aspirazione - rovesciamento di liquidi contenenti l'agente biologico - introduzione nell'organismo attraverso ferite La conseguenza è l'insorgenza di malattie. Probabilita Biologico - introduzione Operaio Edilizia 3 Danno 2 Rischi Aggiornato ad dicembre 2011 4 Pagina 47 di 240 Indice Misura Misure di Prevenzione e Protezione 200 Adottare i principi di buona prassi microbiologica 400 Evitare l’utilizzazione degli agenti biologici nocivi, se il tipo di attività lavorativa lo consente. 600 Limitare al minimo i lavoratori esposti, o potenzialmente esposti, al rischio d’agenti biologici 800 Progettare adeguatamente i processi lavorativi anche attraverso l’uso di dispositivi di sicurezza atti a proteggere dall’esposizione accidentale ad agenti biologici. 1000 Elaborare idonee procedure per prelevare, manipolare e trattare campioni di origine biologica ed elaborare procedure di emergenza in caso di incidenti. 1200 In caso di contaminazioni accidentali, ferite in genere, punture di insetti e simili è opportuna la disinfezione e/o medicazione delle parti contaminate. 1400 In caso di contaminazione con specifici agenti (presso terzi, luoghi esterni o simili) reperire, ove possibile, informazioni circa il potenziale potogegeno di tale agenti per approntare le contromisure più opportune 1600 Utilizzare segnali d’avvertimento appropriati ove sia accertata la presenza di agenti biologici pericolosi 1800 Sianno effettuate periodiche sessioni di formazione/informazione sul rischio specifico 2000 Mantenere il più possibile puliti gli ambienti di lavoro 2200 Mantenere adeguate condizioni igieniche 2400 Adottare misure collettive di protezione ovvero misure di protezione individuali qualora non sia possibile evitare altrimenti l'esposizione 2600 Utilizzo di guanti di protezione e indumenti idonei, soprattutto in caso di precedenti traumi o ferite 2800 Adottare misure igieniche per prevenire e ridurre al minimo la propagazione accidentale di un agente biologico fuori del luogo di lavoro: i contenitori per i rifiuti / campioni vanno chiusi e viene edotto il personale che il loro trasporto e smaltimento è riservato a personale appositamente incaricato 3000 Verificare la presenza d’agenti biologici sul luogo di lavoro al di fuori del contenimento fisico primario, se necessario o tecnicamente realizzabile 3200 Predispone i mezzi necessari per la raccolta, l'immagazzinamento e lo smaltimento dei rifiuti in condizioni di sicurezza, mediante l'impiego di contenitori adeguati ed identificabili eventualmente dopo idoneo trattamento dei rifiuti stessi 3400 Concordare procedure per la manipolazione ed il trasporto in condizioni di sicurezza di agenti biologici 3600 I lavoratori esposti siano sottoposti a sorveglianza sanitaria 3800 I Lavoratori colpiti da forme influenzali o altre patologie infettive devono evitare di trasmettere tali patologie ad altri lavoratori nel luogo di lavoro, adottando opportune precauzioni 4000 Sia effettuato l’aggiornamento della valutazione del rischio biologico ogni 3 anni Biologico - introduzione Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 48 di 240 ProbRes Biologico - introduzione Operaio Edilizia 1 DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 49 di 240 Rischio - Biologico - tetano Descrizione Rischio Il principale pericolo di questa natura è rappresentato dalla presenza del clostridium tetani. Tale bacillo sporigeno e anaerobico può provocare una patologia tossi - infettiva acuta e non contagiosa, comunemente indicata con il nome di tetano. Il bacillo si può trovare nel terreno e nei ferri arrugginiti; la possibilità che insorga la malattia discende dal contatto con lo stesso in concomitanza di lesioni contuse o necrotiche della pelle, con contatto di terreno, schegge di legno e/o ferro. Il bacillo può essere strasmesso anche tramite morsi di animali infetti. In questi casi la tossina prodotta dal microrganismo può raggiungere il sistema nervoso centrale e provocare un aumento della contrazione muscolare con possibile blocco dell’attività respiratoria. Criteri per la valutazione del rischio Nelle considerazioni inerenti alla valutazione del rischio in oggetto e alle relative misure di tutela, si sono seguiti i seguenti criteri: giudizi delle figure coinvolte nel sistema di prevenzione: datore di lavoro, S.P.P., Preposti, Lavoratori, Medico Competente, Rappresentanti dei lavoratori - Caratteristiche, modalità, frequenza del lavoro e fasi del procedimento lavorativo che comportano rischio di esposizione ad agenti biologici - Numero dei lavoratori addetti - Caratteristiche degli addetti - Caratteristiche dell’ambiente di lavoro - Metodi e procedure lavorative adottate e le misure preventive e protettive applicate - Informazioni disponibili relative alle caratteristiche degli agenti microbiologici - Informazioni sulle conseguenti malattie possibili o dei potenziali effetti allergici e tossici - Possibili relazioni con patologie dei lavoratori - Situazioni che possono influire sul rischio Per altre informazioni si rimanda alla descrizione del pericolo biologico - introduzione. Probabilita Indice Misura 200 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione Vaccinazione antitetanica degli addetti ProbRes Biologico - tetano Operaio Edilizia 1 DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 50 di 240 Rischio - Biologico - malattia di Lyme Descrizione Rischio La malattia di Lyme presenta varie manifestazioni di natura flogistica interessanti l’epidermide. Il bacillo si può trovare nel terreno e la possibilità che insorga la malattia discende dal contatto con lo stesso in concomitanza di lesioni contuse o necrotiche della pelle, con contatto di terreno, schegge di legno e/o ferro. In questi casi la tossina prodotta dal microrganismo può raggiungere il sistema nervoso centrale e provocare un aumento della contrazione muscolare con possibile blocco dell’attività respiratoria. Criteri per la valutazione del rischio Nelle considerazioni inerenti alla valutazione del rischio in oggetto e alle relative misure di tutela, si sono seguiti i seguenti criteri: - giudizi delle figure coinvolte nel sistema di prevenzione: datore di lavoro, S.P.P., Preposti, Lavoratori, Medico Competente, Rappresentanti dei lavoratori - Caratteristiche, modalità, frequenza del lavoro e fasi del procedimento lavorativo che comportano rischio di esposizione ad agenti biologici - Numero dei lavoratori addetti - Caratteristiche degli addetti - Caratteristiche dell’ambiente di lavoro - Metodi e procedure lavorative adottate e le misure preventive e protettive applicate - Informazioni disponibili relative alle caratteristiche degli agenti microbiologici - Informazioni sulle conseguenti malattie possibili o dei potenziali effetti allergici e tossici - Possibili relazioni con patologie dei lavoratori - Situazioni che possono influire sul rischio Per altre informazioni si rimanda alla descrizione del pericolo biologico - introduzione Probabilita Indice Misura 2 Danno 1 Rischi 2 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Scarpe di sicurezza a tali da proteggere anche la parte inferiore delle gambe 400 Vaccinazione degli addetti ProbRes Biologico - malattia di Lyme Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 51 di 240 Rischio - Biologico - metodi ed attrezzature di lavoro Descrizione Rischio Il pericolo consiste nel possibile contatto diretto con cute, sangue o liquidi biologici presenti nei vari luoghi di lavoro. Vedi inoltre descrizione pericolo biologico - introduzione Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 utilizzare preferibilmente utensili con parti monouso, soprattutto se destinati al taglio 400 smaltire accessori taglienti o acuminati monouso in appositi contenitori rigidi 600 utilizzare idonei guanti in lattice monouso nelle attività che possono produrre contatti con agenti biologici 800 siano predisposte adeguate attrezzature e procedure (vedi modulo relativo) per la pulizia, disinfezione degli strumenti di lavoro non monouso 1000 il materiale disinfettato/sterilizzato sia conservato in appositi contenitori chiusi 1200 gli ambienti di lavoro, gli arredi e le attrezzature siano lavati e asciugati (quando utilizzati) con adeguati detergenti con proprietà anche battericida 1400 coloro che si occupano delle operazioni di pulizia degli ambienti di lavoro: - devono indossare guanti di adeguata resistenza - devono evitare il posizionamento dei rifiuti in luoghi non idonei (con possibilità di contatto con le persone) 1600 Utilizzare Idonei Dispositivi di Protezione Individuali ProbRes 1 Biologico - metodi ed attrezzature di lavoro Operaio Edilizia DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 52 di 240 Rischio - Biologico - Influenza Aviaria Descrizione Rischio IL VIRUS E LA MALATTIA L’influenza aviaria è una infezione dei volatili causata da virus influenzali del tipo A; essa può interessare tanto uccelli selvatici quanto volatili domestici come polli, tacchini, anatre, causando una malattia in forma grave e anche la morte dell’animale colpito. I virus influenzali appartenenti al tipo A possono infettare anche altri animali quali maiali, cavalli, delfini e balene, nonché l’uomo, creando così la basi per fenomeni di ricombinazione in caso di infezione contemporanea (co-infezione) da parte di diversi ceppi. La maggior parte dei virus influenzali aviari non provoca sintomi o provoca sintomi attenuati negli uccelli selvatici, in particolare uccelli acquatici migratori, che costituiscono pertanto il veicoli principale dell’infezione. Gli uccelli infetti, anche se non visibilmente malati, eliminano il virus con la saliva, con le secrezioni respiratorie e con le feci; il contatto con questi materiali, o con acqua contaminata da questi, determina la trasmissione dell’infezione; la trasmissione fecale-orale è la modalità di trasmissione più comune. Il virus può sopravvivere nei tessuti e nelle feci di animali infetti per lunghi periodi, soprattutto a basse temperature (oltre 4 giorni a 22°C e più di 30 giorni a 0°C) e può restare vitale indefinitamente in materiale congelato. Al contrario, è sensibile all’azione del calore (almeno 70°C) e viene completamente distrutto duran te la cottura degli alimenti. Dall’animale all’uomo. L’uomo può infettarsi con virus dell’influenza aviaria a seguito di contatti diretti con animali infetti, e/o con le loro deiezioni, mentre non c'è alcuna evidenza di trasmissione attraverso il consumo di carni avicole o uova dopo la cottura Il quadro clinico da infezioni umane con ceppi influenzali aviari compare dopo un periodo di incubazione di 1-7 giorni e può variare da una tipica sintomatologia influenzale con febbre, tosse, mal di gola e dolori muscolari, a infezioni oculari, fino alla polmonite e alla sindrome da distress respiratorio acuto. Nei casi finora documentati di infezione aviaria da ceppi H5N1, la mortalità nell’uomo varia dal 30 al 70-80%. Nell’epidemia di infezioni da virus aviario H7N7 osservata nei Paesi Bassi nella primavera 2003, le manifestazioni sono state, per lo più, a livello congiuntivale, con alcuni casi di manifestazioni di tipo influenzale ed un decesso per sindrome da distress respiratorio. La trasmissione da persona a persona di ceppi di influenza aviaria è stata osservata soltanto in occasioni limitate, in quanto i virus aviari non sono adattati all’uomo: un caso di trasmissione da persona a persona è stato osservato ad Hong Kong nel 1997 (virus H5N1); nei Paesi Bassi, si è osservata trasmissione interumana limitatamente alle forme oculari (Virus H7N7); studi, effettuati sia in Tailandia che in Vietnam, i due Paesi in cui si sono manifestati focolai di influenza aviaria nel 2004, hanno messo l’accento sulla probabilità che alcuni casi si siano generati attraverso contatti stretti e prolungati fra persone dello stesso nucleo familiare. L’ipotesi è scaturita dall’analisi di alcuni fattori quali: comparsa di più casi nella stessa famiglia, periodo di incubazione compatibile con trasmissione interumana, mancanza di contatto con animali malati per alcuni soggetti. Probabilita Indice Misura Biologico - Influenza Aviaria Operaio Edilizia 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 53 di 240 200 In caso di sospetto di influenza aviaria, ettettuare la segnalazione agli organi ufficiali veterinari segnalando: A) ubicazionee tipologia dell'animale B) presenza di persone ed automezzi C) possibile imminente movimentazione di mezzi, animali e persone D) eventuale presenza in allevamento di disinfettanti e mezzi di disinfezione E) se allevamento: tipologia e consistenza dell'azienda 400 Raccomandazioni riguardanti i contatti con polli, anatre e altri volatili in aree dove è presente il virus H5N1: - Le persone devono, per quanto possibile evitare i contatti con polli, anatre e altri volatili - Evitare contatti con allevamenti dove si sono verificati casi di animali malati, eliminati o contagiati da influenza aviaria . - Se si entra in contatto con ambienti o con animali interessati dal virus è necessario: - lavare bene e subito le mani e successivamente l'intero corpo, compresi i capelli - consultare un medico - controllare la temperatura corporea per sette giorni, in caso di temperatura superiore a 37,5°, consultare un medico - pulire / lavare / disinfettare immediatamente vestiti, scarpe, DPI non monouso 600 In caso di possibile contatto con il virus, utilizzare DPI idonei per il rischio biologico quali maschere, guanti, calzature ProbRes Biologico - Influenza Aviaria Operaio Edilizia 1 DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 54 di 240 Rischio - Biologico - Influenza AH1N1 Descrizione Rischio Il Rischio di trasmissione dell’influenza nei luoghi di lavoro è in gran parte condizionato dalla condivisione di spazi in ambienti confinati e ad attività che espongono al contatto con il pubblico. I virus possono persistere sulle superfici non porose per 24 - 48 ore. I sintomi comprendono generalmente febbre, accompagnata almeno da tosse e mal di gola. Possono manifestarsi altri sintomi quali mal di testa, debolezza e malessere generale, raffreddore e costipazione, dolori muscolari e articolari, brividi, vomito e diarrea. Questo complesso di sintomi viene solitamente descritto come simil influenzale e caratterizza sia le infezioni da virus influenzali di stagione che quelle da virus AH1N1. Come l’influenza stagionale, anche la nuova influenza da virus AH1N1v può presentarsi con forme di gravità variabile da molto lievi a gravi. Nelle forme gravi possono insorgere complicazioni come polmoniti e insufficienza respiratoria; possono verificarsi casi mortali, come del resto accade anche in caso di infezione da virus influenzali stagionali. E’ possibile affermare che il Virus AH1N1v si diffonde: - per via diretta attraverso le goccioline di secrezione respiratoria e di saliva emesse con la tosse e lo starnuto - per via indiretta attraverso le mani che vengono in contatto con oggetti e superfici contaminate da secrezioni di persone infette (maniglie, corrimani, piani di lavoro, rubinetti, attrezzature, ecc.) Probabilita Indice Misura Biologico - Influenza AH1N1 Operaio Edilizia 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 55 di 240 200 Il Datore di Lavoro deve: -Provvedere affinché i lavoratori che presentino sintomi influenzali lascino prontamente i luoghi di lavoro e non siano riammessi al lavoro se non dopo 24 ore dalla cessazione dei sintomi in assenza di terapia sintomatica ed antipiretica ( in quanto fonte di rischio biologico per gli altri lavoratori e per gli utenti, oltre che in ragione della sussistenza di una condizione di temporanea inidoneità alla prestazione lavorativa da parte della persona affetta) -Provvedere affinché siano fornite ai lavoratori corrette informazioni sulla nuova influenza AH1N1 in forma e linguaggio facilmente comprensibili da parte di tutti i lavoratori, operando allo scopo in stretto collegamento con le autorità sanitarie locali e/o attingendo alle fonti ufficiali di informazioni -Provvedere che sul posto di lavoro sia sempre assicurata la disponibilità a sufficienza, di detergenti liquidi a base di alcol (minimo 60%), e ove necessario nelle aree comuni quali sale di attesa, aree break, posti di ristoro, bar e mense aziendali, corridoi, servizi igienici, spogliato la disponibilità di salviettine monouso umidificate per poter effettuare con frequenza la pulizia delle mani, anche in assenza di acqua e sapone. -Rendere disponibili ,ove necessari, fazzolettini di carta e salviette monouso per contribuire a tenere sempre pulite le postazioni di lavoro (ripiano della scrivania, tastiera del computer, telefono) e idonei recipienti per il oro smaltimento. -Disporre affinché siano effettuate nei luoghi di lavoro pulizie con la necessaria regolarità (almeno una volta al giorno) con particolare attenzione a ripiani di scrivanie e tavoli , computer e relativi accessori , maniglie, telefoni, lavandini e rubinetti ecc., utilizzando comuni prodotti detergenti ad uso domestico, secondo le istruzioni riportate in etichetta. -Rendere disponibili sul luogo di lavoro, in relazione alla valutazione di rischi legati a particolare affollamento o esposizione,un adeguato numero di mascherine respiratorie, fornendo le opportune indicazioni per il loro utilizzo da parte dei soggetti con sintomi di influenza, o anche da parte degli addetti al primo soccorso o di altre persone che potrebbero occasionalmente dover assistere temporaneamente il dipendente con sintomi di sospetta influenza -ove si verifichi più di un caso confermato, probabile o sospetto di influenza nel periodo di contagiosità occorrerà informare i dipendenti circa la loro possibile esposizione al contagio sul luogo di lavoro, nel rispetto della riservatezza dei dati sensibili (vedere Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali") ed invitare i dipendenti risultati esposti a tenere sotto controllo il proprio stato di salute per rilevare la prima comparsa di sintomi sospetti ricordando opportunamente la necessità di consultare il proprio medico di famiglia in caso di situazioni che potrebbero costituire un maggior rischio di forme gravi e complicate di influenza quali ad esempio: stato di gravidanza, malattie croniche del metabolismo, malattie cardiovascolari, asma, enfisema, etc. -Consiglia ai propri lavoratori di effettuare la vaccinazione gratuita presso l’AUSL di competenza 400 In caso di missione, il Datore di Lavoro deve -Ricordare al dipendente la necessità di avere sempre con sé la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) che dà diritto, nei Paesi dell’Unione Europea, dello Spazio Economico Europeo e in Svizzera alla copertura delle spese sanitarie per tutti gli iscritti al Servizio Sanitario Nazionale, se presentata ad un presidio sanitario pubblico o ad una struttura convenzionata. Per i possessori della TEAM le prestazioni mediche presso le strutture pubbliche sono gratuite, salvo il pagamento dell’eventuale ticket o di altra partecipazione alla spesa che è a diretto carico dell’assistito. Qualora la TEAM non fosse stata accettata o l’assistito non l’avesse con sé, e fosse perciò necessario pagare le prestazioni di cui sopra, è possibile chiedere il rimborso delle spese anticipate presentando al proprio rientro in Italia la relativa documentazione alla ASL di appartenenza. -Verificare l’esistenza di accordi bilaterali di sicurezza sociale che prevedano la copertura di spese sanitarie dietro presentazione di appositi modelli in altri Paesi; in tali casi, è necessario prima di un viaggio all’estero, munirsi presso la propria ASL del modello per l’assistenza sanitaria all’estero. Per i Paesi con i quali non esistono convenzioni o accordi bilaterali di sicurezza sociale, come ad esempio gli Stati Uniti d’America, prima del viaggio, stipulare una polizza sanitaria a cura del datore di lavoro. Biologico - Influenza AH1N1 Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 56 di 240 600 Il Lavoratore deve: -Ridurre i rischi di esposizione all’infezione riducendo anche nella vita privata la frequentazione di luoghi affollati e limitando i contatti fisici (stringere le mani, abbracciare, baciare) -Evitare per quanto possibile contatti ravvicinati con le persone malate o che potrebbero esserlo (cercando di tenere una distanza non inferiore a circa un metro e mezzo). -Rimanere a casa in caso di presenza di sintomi di influenza (febbre, mal di gola, tosse, malessere generale e/o gli altri sintomi sopra descritti) sin dall’inizio dei sintomi e fino alle 24 ore successive alla completa risoluzione di questi (senza uso di antipiretici) -I dipendenti che condividono l’abitazione con un familiare/convivente ammalato di influenza, dovranno avere l’accortezza di tenere sotto controllo quotidianamente il proprio stato di salute e rimanere a casa ai primi sintomi di influenza presentati. -In caso di presentazione dei primi sintomi sul posto di lavoro ,occorrerà: 1.indossare una mascherina protettiva (mascherina FFP2) se resa disponibile dal datore di lavoro e tollerata, in caso contrario utilizzare comunque un fazzoletto di carta per coprire naso e bocca durante tosse o starnuto, sino all’allontanamento dal posto di lavoro 2.Avvertire immediatamente il diretto superiore o il datore di lavoro per essere autorizzati a rientrare a casa il prima possibile. -Informare il dirigente o il datore di lavoro in caso di malattia nel corso di missione 800 Utilizzare idonei DPI (mascherina FFP2) ProbRes Biologico - Influenza AH1N1 Operaio Edilizia 1 DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 57 di 240 Rischio - Cancerogeno - introduzione Descrizione Rischio Il pericolo consiste nel esposizione, durante le lavorazioni, con agenti cancerogeni. Più organismi, nazionali ed internazionali, hanno prodotto classificazioni degli agenti cancerogeni; i più importanti sono: CEE, ACGIH (USA), IARC, OSHA (USA), NIOSH (USA), CCTN (Italia), DFG-MAK (Germania). Il D.Lgs 81/08 fa riferimento alla classificazione CEE. Agli effetti del D.Lgs 81/08 si intende per agente cancerogeno: - una sostanza alla quale è attribuita la menzione R 45: "Può provocare il cancro" o la menzione R 49: "Può provocare il cancro per inalazione" (cfr. allegato 1 direttiva 67/548/CEE) - un preparato su cui deve essere apposta l'etichetta con la menzione R 45: "Può provocare il cancro" o con la menzione R 49: "Può provocare il cancro per inalazione" (cfr. art. 3, par. 5, lett. j, direttiva 88/379/CEE) - una sostanza, un preparato o un processo (anche prodotti durante un processo) di cui all'allegato XLII D.Lgs 81/08. Criteri per la valutazione del rischio cancerogeno - giudizi delle figure coinvolte nel sistema di prevenzione - Caratteristiche delle lavorazioni - Caratteristiche, durata, modalità e frequenza del lavoro - Quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni prodotti o utilizzati e la loro concentrazione - Numero di addetti coinvolti - Caratteristiche degli addetti - Caratteristiche dell’ambiente di lavoro (lay-out, attrezzature, ecc) - Informazioni disponibili relative alle caratteristiche degli agenti cancerogeni, in particolare della loro capacità di penetrare l’organismo per vie diverse di assorbimento, anche in relazione al loro stato di aggregazione (ad esempio se allo stato solido le sostanze possono essere in forma compatta, in scaglie o polverose, contenute o meno in una matrice solida per impedirne la fuoriuscita) - Informazioni sulle conseguenti malattie possibili o dei potenziali effetti sull’uomo - Possibili relazioni con patologie dei lavoratori - Situazioni che possono influire sul rischio - Misure di protezione e prevenzione adottate e dispositivi di protezione individuale utilizzati - Indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti. Caratteristiche di pericolosità degli agenti cancerogeni Il livello potenziale di danno è alto, tenendo conto delle patologie che possono scaturire. Il distinguo tra rischio presunto e rischio reale (valutabile) è basato sulla verifica dell'esistenza di qualche elemento che discrimini le due situazioni; nel caso specifico l'esposizione. La presenza di una situazione pericolosa non costituisce di per sé una condizione di rischio fino a che non sia verificata l'esistenza di una esposizione all'agente pericoloso (come causa del rischio), e valutata l'entità dell'esposizione. La necessità di valutare sia l'esistenza dell’esposizione sia la sua entità è dovuta all'eventualità che non sempre in presenza di un’esposizione sussiste una condizione di rischio. Probabilita Cancerogeno - introduzione Operaio Edilizia 3 Danno 2 Rischi Aggiornato ad dicembre 2011 4 Pagina 58 di 240 Cancerogeno - introduzione Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 59 di 240 Indice Misura Misure di Prevenzione e Protezione 200 Analizzare le sostanze, materiali e agenti utilizzati; qualora, dall'esame delle schede di sicurezza e/o composizione, si evincesse la presenza di sostanza cancerogene è necessario valutare il livello di esposizione dei lavoratori e prevedere l'attuazione delle misure di tutela previste dalla normativa vigente in materia 400 Progettazione, programmazione e sorveglianza del lavoro in modo che non vi sia emissione di agenti cancerogeni nell’aria; se questo non è tecnicamente possibile, gli agenti cancerogeni siano eliminati il più vicino possibile al punto di emissione, anche mediante aspirazione localizzata 600 Conservare, manipolare e trasportare gli agenti cancerogeni in condizioni di sicurezza 800 Gli agenti cancerogeni in attesa di impiego non siano accumulati in quantitativi superiori alle necessità delle lavorazioni 1000 Le aree con presenza di agenti cancerogeni siano segnalate e sia imposto il divieto di fumare 1200 Impiegare quantitativi di sostanze cancerogene non superiori alle necessità delle lavorazioni 1400 Misurazione degli agenti cancerogeni nell’ambiente di lavoro, secondo le modalità previste dal D.Lgs 81/08, per verificare l’efficacia delle misure di tutela ed individuare precocemente le esposizioni anomale causate da incidenti o comunque eventi non prevedibili 1600 Regolare e sistematica pulizia di locali, attrezzature e impianti 1800 Raccolta e immagazzinamento di rifiuti o residui contenenti agenti cancerogeni (destinati allo smaltimento) in condizioni di sicurezza, in contenitori ermetici con chiare etichette 2000 Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori, sulla base delle conoscenze disponibili, informazione e formazione, in particolare per quanto riguarda: - natura e caratteristiche degli agenti cancerogeni presenti nei cicli lavorativi, la loro dislocazione - i rischi per la salute connessi al loro impiego, compresi i rischi supplementari dovuti al fumare - le precauzioni da prendere per evitare l'esposizione - le misure igieniche da osservare - la necessità di indossare e impiegare indumenti di lavoro e protettivi e dispositivi individuali di protezione ed il loro corretto impiego - il modo di prevenire il verificarsi di incidenti e le misure da adottare per ridurre al minimo le conseguenze - significato della sorveglianza sanitaria (anche dopo un’eventuale cessazione dell’attività lavorativa) - significato e caratteristiche dei Dispositivi di Protezione Individuale 2200 I lavoratori abbiano a disposizioni idonei indumenti protettivi e Dispositivi di Protezione Individuale 2400 I Dispositivi di Protezione Individuale (vedi apposito capitolo) siano custoditi in luoghi determinati, controllati, puliti e riparati se il caso (vedi apposite procedure) 2600 L'informazione e la formazione siano fornite prima che i lavoratori siano adibiti alle attività in questione e sono ripetute periodicamente e comunque ogni qualvolta si verificano nelle lavorazioni cambiamenti che influiscono sulla natura e sul grado dei rischi. 2800 Il numero di lavoratori esposti sia limitato al minimo possibile 3000 La presenza nelle aree di tali operazioni lavorative particolari dei lavoratori addetti sia in ogni caso ridotta al minimo, compatibilmente con le necessità delle lavorazioni Cancerogeno - introduzione Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 60 di 240 3200 Nelle aree con possibili agenti cancerogeni sia imposto il divieto di assumere cibi e bevande 3400 Elaborazione di procedure per i casi di emergenza che possono comportare esposizioni elevate 3800 Su segnalazione del Medico Competente, sono adottate particolari misure protettive per i lavoratori cui l’esposizione a taluni agenti cancerogeni presenta particolari rischi elevati 4000 In caso di eventi non prevedibili o incidenti che possono comportare un'esposizione anomala o dei lavoratori, vengano adottate quanto prima misure appropriate per identificare e rimuovere la causa dell'evento e siano informati i lavoratori e il Rappresentante per la Sicurezza. 4200 I lavoratori devono abbandonare immediatamente l'area interessata da eventi accidentali, a cui possono accedere soltanto gli addetti agli interventi di riparazione ed ad altre operazioni necessarie, indossando idonei indumenti protettivi e dispositivi di protezione delle vie respiratorie (messi a disposizione dal datore di lavoro). In ogni caso l'uso dei dispositivi di protezione non è permanente e la sua durata, per ogni lavoratore, è limitata al minimo strettamente necessario. 4400 Il datore di lavoro comunica al più presto all'organo di vigilanza il verificarsi degli eventi capitati e riferisce sulle misure adottate per ridurre al minimo le conseguenze 4600 Utilizzare idonei D.P.I. ProbRes Cancerogeno - introduzione Operaio Edilizia 1 DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 61 di 240 Rischio - Cancerogeno - Amianto Descrizione Rischio Il pericolo consiste nell'inalazione di fibre di amianto. L’amianto è un minerale a struttura fibrosa e si presenta in tre principali varietà di differente aspetto e composizione chimica (il crisotilo, il crocidolite e l’amosite). E’ necessario assicurare il loro buon stato per evitare qualsiasi rilascio di fibre dannose per la salute. L’eventuale rilascio di fibre d’asbesto, facilmente inalabili ed estremamente dannose per l’apparato respiratorio, può colpire i lavoratori che trattano queste sostanze e quelli presenti a vario titolo nell’ambiente circostante. Le malattie causate da questi minerali sono particolarmente gravi, soprattutto le neoplasie (mesotelioma), con effetti tanto maggiori tanto più la diagnosi è ritardata. L’amianto è una sostanza di cui è accertata la pericolosità e di cui è vietata la produzione e l’utilizzo. Il rischio indotto dalla presenza di materiali contenenti amianto (come evidenziato dalle normative che regolamentano la gestione, la eventuale rimozione ed il successivo smaltimento dell’amianto è commisurato allo stato di conservazione dei materiali stessi, in quanto nella maggioranza degli impieghi l’amianto è bloccato con cemento, resine o altri leganti. L’amianto può essere trovato durante opere di manutenzione / ristrutturazione in forma di eternit, in rivestimenti di vario tipo (specificamente in vecchie strutture antincendio, rivestimenti di tubazioni, camini, centrali termiche ecc.) e come materiale costituente vasche e/o bacini di contenimento.Nei vari edifici possono essere presenti: - caldaia, e relative tubazioni (canne evacuazioni fumi) coibentate con materiali contenenti amianto- coperture con pannelli compatti a sagoma ondulata "eternit" contenente amianto- coibentazioni con materiali contenenti amianto - vasche e bacini di contenimento coibentate con materiali contenenti amianto- Prodotti bituminosi, mattonelle di vinile con intercapedini di carta di amianto, mattonelle e pavimenti vinilici (dal 10% al 25%), PVC e plastiche rinforzate ricoprimenti e vernici, mastici / sigillanti / stucchi adesivi (dallo 0,5 % al 2 %) contenenti amianto. Probabilita Indice Misura 3 Danno 2 Rischi 4 Misure di Prevenzione e Protezione 200 nel valutare un caso dubbio, eseguire misurazioni della concentrazione della polvere di amianto nell'aria, onde verificare l'efficacia delle misure adottate 400 le lavorazioni di manutenzione / ristrutturazione nei luoghi di lavoro siano sempre precedute da un’analisi dei luoghi con reperimento di informazioni concernenti la possibile presenza di amianto e da una valutazione dello stato di conservazione dell’eventuale amianto presente 600 si sospendano immediatamente le lavorazioni e si interdica la presenza alle persone in aree con presenza di amianto Cancerogeno - Amianto Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 62 di 240 800 le lavorazioni di manutenzione / ristrutturazione abbiano luogo dopo che operatori specializzati abbiano rimosso l’eventuale amianto che può causare esposizione al rischio 1000 le lavorazioni di manutenzione / ristrutturazione con contingente sospetto di esposizione siano effettuate comunque con protezioni respiratorie e cutanee 1200 In caso di rimozione di amianto occorre contattare gli organi di vigilanza e predisporre piano di lavoro di rimozione secondo i protocolli provinciali, ai sensi del D.Lgs.81/08 ; tale piano è usualmente predisposto dalla ditta specializzata incaricata della bonifica. 1400 in caso di materiali deteriorati o di rimozioni contenenti amianto, allontanare preventivamente i lavoratori, contattare ditta specializzata per la manutenzione, l’incapsulamento e/o la rimozione a norma di legge 1600 In caso di presenza di amianto, progettare, programmare e sorvegliare le lavorazioni in modo che non vi sia emissione di polvere di amianto nell'aria (istruendo i dipendenti di non toccare o urtare l’amianto e avvisare immediatamente i responsabili) 1800 In caso di presenza di amianto contiguo alle lavorazioni, limitare al minimo possibile il numero dei lavoratori esposti o che possono essere esposti alla polvere proveniente da materiali contenenti amianto 2000 In caso di presenza di amianto contiguo alle lavorazioni, garantire il rispetto di efficaci misure di sicurezza e predisporre specifica procedura di autorizzazione, durante le attività di pulizia, gli interventi manutentori e in occasione di qualsiasi evento che possa causare un disturbo dell'amianto contenuto 2200 In caso di presenza di amianto contiguo alle lavorazioni, porre la massima attenzione a non danneggiare tali materiali durante qualsiasi operazione (ad es. manutenzione strutture, ecc.) 2400 In caso di presenza di amianto contiguo alle lavorazioni, in caso di pericolo di rilascio di fibre, provvedere ad incapsulare tali materiali (tramite ditta qualificata) o alla loro rimozione. 2600 In caso si trovi amianto deteriorato ovvero occorra rimuoverlo, allontanare preventivamente i lavoratori, contattare ditta specializzata per l’incapsulamento e/o la rimozione a norma di legge 2800 In caso di presenza di amianto contiguo alle lavorazioni, nel caso siano in opera materiali friabili provvedere a far ispezionare l'edificio almeno una volta all'anno, da parte di operatori specializzati, redigendo un dettagliato rapporto corredato di documentazione fotografica. Copia di tale rapporto dovrà essere trasmessa alla AUSL competente. 3000 In caso di presenza di amianto contiguo alle lavorazioni, fornire una corretta informazione ai lavoratori sulla presenza di amianto nell'attività, sui rischi potenziali e sui comportamenti da adottare ProbRes Cancerogeno - Amianto Operaio Edilizia 1 DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 63 di 240 Rischio - Cancerogeno - Fumo passivo Descrizione Rischio Il pericolo consiste nel esposizione al fumo passivo. Il fumo da sigaretta è riconosciuto come cancerogeno e mutageno, con aggravanti per la salute, anche del feto, se la persona esposta è in stato di gravidanza. Sono inoltre riconosciute dannose le conseguenze dell’esposizione a fumo passivo negli ambienti di vita e di lavoro. Le principali conseguenze sono - Effetti cancerogeni - Aumentata incidenza delle malattie cardiovascolari - Aumentata incidenza delle malattie respiratorie - Aumentata incidenza delle manifestazioni allergiche Principali riferimenti legislativi, giurisprudenziali e di prassi - Costituzione Italiana - Art. 32 - Codice Civile - Art. 2087 - D.Lgs 81/08 TITOLO IX Sostanze pericolose capo II protezione da agenti cancerogeni e mutageni - D.Lgs 81/08 art. 237 ( misure tecniche, organizzative eprocedurali) - Legge n° 584 del 11/11/75; DPCM 14/12/95 (luoghi protetti, luoghi appartenenti all’Amministrazione Pubblica o attività esercenti un servizio pubblico) - DM 18/05/76 (caratteristiche impianti trattamento aria) - Sentenze Corte Costituzionale n°202 del 07/05/91, n°162 del 17/03/95, n°399 del 11/12/96 - Min. Circolare Salute 05/10/76 e Circolare 28/03/01 . Legge 16/01/2003 art. 51 “tutela della salute dei non fumatori - DPCM 23-12-2003 Secondo gli orientamenti normativi, è vietato fumare nei locali chiusi ad eccezione di - locali privati non aperti a utenti o pubblico - locali riservati a fumatori e come tali contrassegnati; tali locali devono essere dotati di impianti per la ventilazione e ricambio d’aria efficienti e conformi alle norme tecniche di riferiment, dopo specifica autorizzazione del Sindaco. L’esposizione delle persone al fumo passivo deve essere evitata o comunque ridotta ad una soglia talmente bassa da far ragionevolmente escludere che la salute delle persone esposte sia messa a repentaglio. Il datore di lavoro deve e può legittimamente impartire disposizioni regolamentari affinchè il rischio da esposizione a fumo passivo sia ridotta al minimo possibile. I lavoratori sono tenuti a rispettare i divieti e le restrizioni di legge e impartite dal Datore di lavoro e/o collaboratori e tenuti a risarcire l’eventuale danno cagionato. Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Il datore di lavoro provveda, anche incaricando propri collaboratori, affinchè il divieto sia rispettato e fatto rispettare. 400 I preposti vigilino sul rispetto di tale divieto da parte delle persone presenti Cancerogeno - Fumo passivo Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 64 di 240 600 Siano rispettati i divieti di fumare comunque previsti dalla normativa vigente. Il divieto di esposizione a fumo passivo deve essere particolarmente curato e rispettato in caso di presenza di lavoratrici gestanti e minori. 800 Si rimanda ad apposito regolamento adottato dall’Amministrazione Provinciale in attuazione dei principi indicati 1000 Per l'attuazione saranno curati i seguenti adempimenti: - il datore di lavoro provveda affinchè non vi sia la possibilità di esposizione a fumo passivo dei lavoratori, imponendo appositi divieti, con l’affissione di segnaletica ben visibile (conforme alla normativa vigente), nei luoghi chiusi di lavoro o frequentati da persone a qualunque titolo - il datore di lavoro provveda affinchè il divieto sia rispettato e fatto rispettare, applicando anche quanto previsto dalla normativa vigente in materia di vigilanza e comunicazione alle autorità competenti di eventuali violazioni. Il datore di lavoro può efficacemente incaricare, con apposito atto scritto, propri collaboratori che assicurino il rispetto dei divieti citati - i preposti vigilino sul rispetto di tale divieto da parte delle persone presenti Facoltativamente è possibile allestire appositi locali per fumatori. Per tali locali non devono sussistere esigenze e necessità di lavoro, frequentazione, transito, sosta o simili; inoltre: - gli impianti di trattamento aria, da installare nei locali riservati a fumatori e come tali contrassegnati, devono garantire la salubrità dell’aria stessa, essere conformi alle normative tecniche applicabili (adeguata portata e ricambio di aria supplementare) e mantenere i locali per fumatori in depressione rispetto ai circostanti - in caso di guasto dell'impianto di ventilazione, non è consentito fumare nei locali destinati ai fumatori, all’interno dei quali devono essere presenti idonei dispositivi e segnali che indichino il malfunzionamento dei sistemi di trattamento aria - i locali eventualmente riservati ai fumatori devono risultare adeguatamente separati da altri ambienti limitrofi, dove e' vietato fumare, da idonee barriere fisiche ProbRes Cancerogeno - Fumo passivo Operaio Edilizia 1 DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 65 di 240 Rischio - Rumore Descrizione Rischio Lavorazioni per le quali si utilizzano attrezzature rumorose oppure effettuate in ambienti soggetti a rumore possono determinare un rischio per la salute. l rumore può essere stazionario, discontinuo, impulsivo. Il rumore elevato può provocare diminuzione dell’udito dopo un periodo di esposizione, la così detta ipoacusia da rumore; questo dipende dall’intensità del rumore, dal tempo di esposizione e dalla sensibilità individuale. In caso di rumore violento e improvviso (scoppio) può prodursi un trauma acustico acuto. L’esposizione prolungata a rumore elevato può causare anche disturbi dell’apparato cardiocircolatorio, gastro-enterico, endocrino ed alterazioni neuropschiche. Per quanto riguarda l’elenco delle attrezzature dell’attività si rimanda al capitolo relativo. Probabilita Indice Misura 3 Danno 2 Rischi 4 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Effettuare valutazione quantitativa dell'esposizione personale al rumore dei lavoratori secondo le modalità previste dal DLgs 81/08. 400 Durante eventuali periodi di utilizzo o di esposizione ad attrezzature rumorose per tempi non brevi, si limita la presenza di lavoratori al solo personale necessario 600 Controllare la presenza sulle attrezzature della targhetta riportante il livello sonoro emesso ovvero del dato presente nella certificazione allegata (per attrezzature CE) 800 Organizzare i turni, rotazioni e pause in modo da ridurre l’esposizione dei lavoratori al rumore 1000 Organizzazione delle lavorazioni e delle fasi di lavoro in modo che il numero di addetti esposti sia il minore possibile, cooperando anche con altre ditte appaltatrici (in particolare durante l’utilizzo delle attrezzature maggiormente rumorose, cfr. valutazione fonometrica) 1200 Relativamente al rischio rumore di attrezzature, si specifica: - effettuare le manutenzioni previste dal costruttore e sostituire le parti usurate o danneggiate - esercitare solo la pressione necessaria per la lavorazione - utilizzare utensili in buono stato ed efficienti - utilizzare dispositivi di protezione dell’udito, se previsti - in occasione dell’acquisto di nuove attrezzature, si preferiscano quelle meno rumorose 1400 Regolare manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature con particolare riferimento alle situazioni nelle quali malfunzionamenti od obsolescenze portano ad emissioni sonore maggiori (danneggiamento cuscinetti, utensili danneggiati o usurati ecc.) 1600 Posizionamento delle attrezzature in modo da ridurre al minimo il numero degli esposti 1800 Valutare di predisporre specifici accorgimenti (materiali e pannelli fonoisoassorbenti) in modo da minimizzare sia l’impatto acustico sull’operatore sia sui colleghi Rumore Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 66 di 240 2000 In caso vi siano lavorazioni limitrofe con emissioni sonore gravose nei pressi della zona delle operazioni del personale della ditta, si predispongano idonee contromisure quali: - l’organizzazione dei turni e periodi di lavoro in modo da minimizzare l’interferenza - la predisposizione di opportune separazioni - l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale per l’udito 2200 Predisporre dispositivi di protezione per l’udito efficienti per coloro che hanno LEPd maggiore di 85 dBA 2400 I dispositivi di protezione per l’udito siano tali da mantenere un livello di rischio uguale od inferiore a quello derivante da un'esposizione quotidiana personale di 87 dBA 2600 I dispositivi di protezione siano predisposti in numero sufficiente anche in rapporto alla possibilità di operare in più persone in situazioni anomale 2800 I dispositivi di protezione siano utilizzati: - nelle zone con emissione continua equivalente maggiore di 87 dBA - durante l’utilizzo delle attrezzature con emissione continua equivalente maggiore di 87 dBA (cfr. relazione di valutazione per l’elenco dettagliato) - durante lo svolgimento di lavorazioni che comportano un’esposizione continua equivalente maggiore di 87 dBA 3000 I DPI siano selezionati secondo le regole tecniche vigenti, In particolare si scelga il DPI in modo tale che L’Aeq (valore di esposizione delle attività non sia superiore al valore limite di esposizione calcolato tenendo conto dell’attenuazione dei DPI e in base ai metodi indicati dalla norma UNI 458:2005. 3200 Predisporre segnaletica di "obbligo utilizzo dispositivi di protezione per l’udito" e "accesso solo alle persone autorizzate" nelle zone con emissione continua equivalente maggiore di 87 dBA (intesa come livello equivalente della zona calcolato sull’intera giornata lavorativa, ossia il LEPd di un ipotetico lavoratore che trascorra l’intera giornata in detta zona), in via cautelativa nelle zone con macchine utensili e presso le attrezzature che comportano il medesimo livello (cfr. relazione fonometrica) 3400 Formazione e informazione circa: - i rischi derivanti all'udito dall'esposizione al rumore - Le misure di tutela adottate - L’utilizzo corretto d’attrezzature e/o impianti rumorosi - I risultati ed il significato della valutazione del rischio da rumore - Le misure di protezione cui i lavoratori debbono conformarsi - La funzione dei mezzi individuali di protezione, le circostanze in cui n’è previsto l'uso e le modalità di corretto utilizzo - Il significato della eventuale sorveglianza sanitaria per mezzo del medico competente 3600 Sia effettuata la sorveglianza sanitaria degli addetti con esposizione personale al rumore superiore a 85 dBA 3800 A seguito della eventuale presenza di lavoratori con esposizione personale superiore a 87dBA o 135 dB di picco, si effettuino le seguenti comunicazioni e predisposizioni: - Si comunichi agli organi competenti (ASL) il superamento di tali valori e le misure organizzative, procedurali e tecniche tali da ridurre comunque al minimo il rischio rumore - Si predispongano e si mantengano aggiornati i registri di esposizione previsto dal D.Lgs 81/08. - Si trasmetta agli organi competenti (ASL (competente) e ISPESL (ISPESL Dipartimento Medicina del Lavoro, via Alessandria 220/E 00198 Roma) copia dei registri e si comunichi, almeno ogni tre anni, le variazioni intervenute - Si comunichi agli organi competenti (ASL e ISPESL) la cessazione dei rapporti di lavoro e le variazioni inerenti al lavoratore intervenute posteriormente all’ultima comunicazione effettuata - Si consegni agli organi competenti (ASL e ISPESL) copia dei registri in caso di cessazione dell’attività - Si richieda agli organi competenti (ASL e ISPESL) copia delle annotazioni individuali di lavoratori assunti che abbiano, in precedenza, svolto mansioni comportanti livelli di esposizione maggiori dei limiti citati - Si comunichino ai lavoratori esposti ai limiti citati, tramite il medico competente, le annotazioni individuali dei registri e delle cartelle sanitarie Rumore Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 67 di 240 ProbRes Rumore Operaio Edilizia 1 DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 68 di 240 Rischio - Vibrazioni Descrizione Rischio Definizione: I materiali hanno una elasticità variabile in funzione dello stato di aggregazione proprio di ogni sostanza che li compone. Una perturbazione esterna al materiale determina un moto oscillatorio, rispetto alla situazione di equilibrio, producendo le vibrazioni meccaniche. Le vibrazioni possono essere differenziate, sotto il profilo fisico, in funzione della frequenza, della lunghezza d'onda, dell'ampiezza, della velocità e dell'accelerazione. In relazione alle lavorazioni, è possibile distinguere due criteri di rischio: il primo interessa le vibrazioni con bassa frequenza (si riscontrano ad esempio nei conducenti di automezzi/macchine operatrici ), il secondo interessa quelle con alta frequenza (con riscontro nelle lavorazioni che utilizzano attrezzi manuali a percussione). L'uso di attrezzature o mezzi vibranti determinano effetti sulla Salute. La nocività delle vibrazioni dipende dalle caratteristiche e dalle condizioni in cui vengono trasmesse: - Estensione della zona di contatto con l'oggetto che vibra (mani, piedi, glutei,....), - Frequenza della vibrazione, direzione di propagazione, tempo di esposizione. Il potenziale lesivo è correlato quasi esclusivamente alla frequenza e all’accelerazione. Le conseguenze possono essere molteplici a seconda della frequenza nell'uso di tali attrezzature ed alla sensibilità individuale: - Disturbi neurosensitivi - Disiturbi vascolari - Disturbi osteo - articolari - Disturbi muscolo - tendinei - Affaticamento psicofisico Probabilita Indice Misura 3 Danno 2 Rischi 4 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Effettuare valutazione quantitativa dell'esposizione personale alle vibrazioni secondo la normativa vigente e i tempi di utilizzo. 400 Utilizzo e manutenzione dei dispositivi di assorbimento vibrazioni (cuffie regolazione, ammortizzatori, materiale elastico di interposizione, cuscinetti, pedane ecc.) 600 Manutenzione regolare delle attrezzature/apparecchiature vibranti 800 Manutenzione regolare dei veicoli, in particolare di sospensioni e sedili 1000 Limitare l’utilizzo di attrezzature vibranti al minimo indispensabile ed eventualmente ruotare gli addetti esposti 1200 Predisporre e manutenzionare i dispositivi di assorbimento vibrazioni (cuscinetti, giunti elastici, pedane e simili) Vibrazioni Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 69 di 240 1400 Preferenza, nell’acquisto di nuove attrezzature, di quelle con il minimo impatto sui lavoratori 1600 Organizzazione del lavoro in modo da effettuare pause per le lavorazioni che comportano questo rischio ed adeguati turni. 1800 Sorveglianza sanitaria per coloro che aventi livelli di esposizione a sorgenti di vibrazioni che conduce a potenziali rischi per la salute 2000 Utilizzo di idonei DPI 2200 Fare esercizi di riscaldamento delle mani prima e durante l’utilizzo di strumenti vibranti 2400 Predisporre idonee contromisure nel caso sono superati i seguenti valori limite di esposizione: a) Per le vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio: 1. il valore limite di esposizione giornaliero, normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, è fissato a 5 m/s2; mentre su periodi brevi è pari a 20 m/s2; 2.il valore d'azione giornaliero, normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, che fa scattare l'azione, è fissato a 2,5 m/s2. b) Per le vibrazioni trasmesse al corpo intero: 1.il valore limite di esposizione giornaliero, normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, è fissato a 1,0 m/s2; mentre su periodi brevi è pari a 1,5 m/s2; 2.il valore d'azione giornaliero, normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, è fissato a 0,5 m/s2. Nel caso di variabilità del livello di esposizione giornaliero va considerato il livello giornaliero massimo ricorrente 2600 I lavoratori esposti a livelli di vibrazione superiori ai valori d’azione sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria. 2800 Formazione e informazione circa: - i rischi derivanti dall'esposizione alle vibrazioni - Le misure di tutela adottate - L’utilizzo corretto d’attrezzature - I risultati ed il significato della valutazione del rischio da vibrazione - Le misure di protezione cui i lavoratori debbono conformarsi - La funzione dei mezzi individuali di protezione, le circostanze in cui n’è previsto l'uso e le modalità di corretto utilizzo - Il significato della eventuale sorveglianza sanitaria per mezzo del medico competente ProbRes Vibrazioni Operaio Edilizia 1 DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 70 di 240 Rischio - Urti o Cadute Descrizione Rischio Il rischio di urti o cadute è legato - all’utilizzo di attrezzature /materiali - all'ambiente di lavoro. I danni fisici possono essere di varia natura, anche gravi. · Cadute (dalle scale, dislivelli, scarpate, luoghi esposti e simili) · Scivolamenti (sui pavimenti, gradini, luoghi scivolosi e simili) · Lesioni o ferite (da urto, tagli ecc.) · Inciampi (contro materiali, arredi, terreni accidentati e simili) · Contusioni da urti o schiacciamenti (nell’eseguire un lavoro, urtando materiali vari, caduta di oggetti) Probabilita Indice Misura 3 Danno 2 Rischi 4 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Caduta - lavorazioni speciali - misure generali. La protezione contro le cadute si ottiene tramite parapetti sui lati verso il vuoto ovvero (in subordine) tramite l’uso delle imbracature di sicurezza. Se non sarà possibile tecnicamente realizzare idonei impalcati o parapetti ne' opere provvisionali adeguate, i lavoratori dovranno utilizzare sistemi anticaduta (fissi o retrattili) quali cordini con ammortizzatore o riavvolgitori collegati ad imbracature da una parte e a struttura fissa con collegamento scorrevole o collegamento fisso dall’altra. In ogni caso la caduta non potrà eccedere i 150 cm o, nel caso di utilizzo di sistemi speciali, di lunghezza tale da comportare effetti equivalenti alla caduta libera di 150 cm - valutate le condizioni contingenti dei luoghi e delle lavorazioni 400 Caduta - lavorazioni speciali - parapetti Eventuali aperture mobili nei parapetti o simili utilizzate per il passaggio dei materiali siano normalmente chiuse e mantenute aperte solo per il passaggio del carico; quando sono aperte gli operatori devono indossare idonee imbracature di sicurezza che impediscano la caduta per più di 1,5 m - valutate le condizioni contingenti dei luoghi 600 Bonificare immediatamente ogni versamento pericoloso sulle vie di transito, pavimenti, gradini e simili Avvisare le persone presenti in caso di versamenti pericolosi e danneggiamenti dei piani di camminamento 800 Utilizzare idonei DPI ProbRes Urti o Cadute Operaio Edilizia 1 DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 71 di 240 Rischio - Solai, piani di calpestio, soppalchi Descrizione Rischio Il pericolo è dato dalla caduta nelle lavorazioni effettuate in strutture fisse in quota. Probabilita Indice Misura 200 3 Danno 2 Rischi 4 Misure di Prevenzione e Protezione Caduta - lavorazioni speciali - operazioni in luoghi pericolosi Prima di accedere alle zone con pericolo di caduta o comunque ove non vi sia certezza della tenuta e portata dei piani di calpestio, accertarsi della loro resistenza in relazione al peso degli operatori previsti e di eventuali sovraccarichi, eventualmente disporre tavole ripartitrici lungo i camminamenti e sottopalchi per la riduzione dell'altezza di caduta o analoghi presidi; qualora una struttura non fosse idonea a sostenere il peso delle persone e dei materiali, siano allestite opere di rinforzo. 400 Il carico fisso e temporaneo, comprese le persone, non deve mai superare il 90% della portata. 600 I luoghi con potenziale pericolo devono essere interdetti ai non addetti o alle persone in genere, siano essi luoghi di usuali lavorazioni sia in caso di aree non frequentate normalmente e pericolose. In particolare dovrà essere impedito l'accesso a: - sottotetti o simili - soppalchi non praticabili - coperture, intercapedini, cavedi e simili ProbRes Solai, piani di calpestio, soppalchi Operaio Edilizia 1 DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 72 di 240 Rischio - Accessi ai luoghi di lavoro pericolosi Descrizione Rischio I pericoli possono essere di vario tipo, in dipendenza delle lavorazioni specifiche del particolare luogo. Probabilita Indice Misura 200 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione I luoghi con potenziale pericolo devono essere interdetti ai non addetti o alle persone in genere, siano essi luoghi di usuali lavorazioni sia in caso di aree non frequentate normalmente e pericolose. L'accesso e lavorazioni straordinarie presso tali luoghi dovranno essere precedute da specifica valutazione dei rischi e conseguente predisposizione delle misure di tutela con eventuale coordinamento, se del caso, di terzi presenti L'accesso ai non addetti dovrà essere impedito presso: - aree con utilizzo di macchine o attrezzature pericolose - depositi di materiali o sostanze pericolose - zone o aree di lavoro con pericolo di caduta dall'alto, entro cavità, caduta materiali - locali tecnici o impianti pericolosi Gli addetti dovranno essere specificamente formati e informati circa i rischi presenti e le misure di sicurezza cui attenersi. La temporanea presenza di persone in aree pericolose normalmente non frequentate è possibile solo nel rispetto dei criteri di sicurezza. 400 Non introdursi in silos, impianti, ambienti confinati o simili con organi in movimento o quando possano mettersi in movimento / disattivare l’alimentazione; ove siano presenti organi in movimento l’accesso deve essere dotato di interblocco o analogo presidio tale da arrestare immediatamente gli organi in movimento in caso di entrata. 600 Non introdursi in silos, impianti, ambienti confinati o simili ove vi siano polveri, esalazioni o simili pericolose senza avere provveduto a preventiva bonifica risultante da permesso di lavori scritto a cura del responsabile; in caso di contingente impossibilità tecnica (da valutare, a cura del responsabile delle operazioni, sentito il datore di lavoro, specificamente e contemporaneamente alla necessità di intervento) indossare sistemi di respirazione indipendente, funi di ritenzione / minimo due persone addette / estintori sul posto / assenza completa di fonti di innesco. ProbRes 1 Accessi ai luoghi di lavoro pericolosi Operaio Edilizia DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 73 di 240 Rischio - Caduta oggetti dall'alto nei luoghi di transito e viabilità Descrizione Rischio Il pericolo caduta oggetti dall'alto consiste nella presenza in ambienti di lavoro di movimentazione di materiali ed attrezzature in quota. Probabilita Indice Misura 3 Danno 2 Rischi 4 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Prima di accedere alle zone di lavoro coordinarsi ed accertarsi con la ditta responsabile che le zone di passaggio e transito rispettino le norme di prevenzione infortuni e in particolare i seguenti punti anche in relazione alle particolari caratteristiche dei luoghi 400 Per consentire l'allontanamento delle persone che si trovino esposte al pericolo dell'eventuale caduta di un carico sospeso, il passaggio deve essere tempestivamente preannunciato con segnalazione acustica, vocale o gestuale 600 Segnalare la propria presenza 800 È vietato il passaggio sotto scale aeree, ponti sospesi, ponti a sbalzo e simili, carichi sospesi 1000 Utilizzare idonei D.P.I. 1200 Il posto di carico e di manovra degli argani deve essere delimitato con barriera per impedire la permanenza ed il transito sotto i carichi. 1400 Le caratteristiche di passerelle, andatoie ecc., sia conforme alle caratteristiche del transito (persone, materiali ecc.); in particolare in edilizia: - La larghezza non sia inferiore a 60 cm (passaggio solo di lavoratori) e 1,20 (passaggio anche di materiali) - Pendenza non superiore al 50% - Listelli trasversali antiscivolo a distanza non maggiore di un passo d’uomo (carico) - Provviste di parapetti e fermapiede sui lati verso il vuoto indipendentemente dall’altezza della passerella - Le tavole delle andatoie e passerelle siano predisposte di idoneo spessore (non utilizzare tavole da casseratura) 1600 Per le rampe di accesso agli scavi la larghezza del passaggio deve superare di cm. 70 l'ingombro massimo dei veicoli sui due lati e avere pendenza adeguata alle possibilità dei veicoli 1800 Nei tratti lunghi, ove il franco sia limitato ad un solo lato, siano realizzate piazzole o nicchie di rifugio ad intervalli non superiori a 20 metri lungo l'altro lato 2000 Le alzate dei gradini ricavati in terreno friabile devono essere sostenute, ove occorra, con tavole e paletti robusti. 2200 I gradini, quando necessario, siano rinforzati con idonee opere di sostegno 2400 Siano segnalati i pericoli derivanti dalla contemporanea presenza di veicoli e persone con cartellonistica di avvertimento per gli uni e gli altri 2600 Qualora i passaggi siano destinati al transito delle persone e dei veicoli, la loro larghezza sia valutata al fine consentire il passaggio contemporaneo delle une e degli altri Caduta oggetti dall'alto nei luoghi di transito e viabilità Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 74 di 240 2800 Sia posta particolare attenzione al peso e all’ingombro degli automezzi carichi in rapporto alle caratteristiche delle vie di transito (natura del terreno e dimensioni) 3000 Se il dislivello delle vie di transito verso il vuoto supera i due metri si predispongano idonei parapetti 3200 Alle vie di accesso ed ai punti pericolosi non proteggibili devono essere apposte segnalazioni opportune e devono essere adottate le disposizioni necessarie per evitare la caduta di gravi a monte dei posti di lavoro 3400 Sia valutata la resistenza del terreno; la natura e la pendenza delle pareti sovrastanti o sottostanti la via di transito (nell’utilizzo di automezzi, anche per il carico e scarico), quando non sia palese il contrario ProbRes 1 DannoRes Caduta oggetti dall'alto nei luoghi di transito e viabilità Operaio Edilizia 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 75 di 240 Rischio - Automezzi ed autoveicoli - presenza nei luoghi di lavoro Descrizione Rischio I pericoli sono dati dal contatto con macchine, mezzi meccanici, automezzi, investimenti di materiali, Il pericolo viabilità-transito è dato dalla circolazione simultanea di presone e mezzi di trasporto, con pericolo di urti / investimenti ecc. La viabilità nelle unità produttive, nei cantieri di costruzione o comunque negli ambienti di lavoro, è costituita dalla capacità di movimento delle persone, agevole e sicura, fornita dalle vie di circolazione, dai passaggi, dalle rampe e dalle scale, per persone, attrezzature e mezzi di trasporto. Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 In caso di operazioni con possibile contiguità fra mezzi, veicoli o macchine operatrici e lavoratori, predisporre e segnalare persorsi specifici e, ove non vi sia spazio sufficiente (almeno 140 cm rispetto a quella dell’mezzo più largo), nicchie per il rifugio delle persone. 400 Utilizzare idonei DPI. ProbRes 1 DannoRes Automezzi ed autoveicoli - presenza nei luoghi di lavoro Operaio Edilizia 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 76 di 240 Rischio - Posa in opera di impianti Descrizione Rischio Il pericolo è rappresentato da: · Caduta da scale portatili · Contusioni con materiali da lavoro · Infortunio generico · Elettrocuzione Di norma la posa in opera di impianti (quali impianto idrico, fognario, elettrico) nelle costruzioni avviene per opera di ditta esterna specializzata, sono comunque indicate le idonee misure di tutela. Le conseguenze possono essere distorsioni, fratture e ferite varie del lavoratore. Probabilita Indice Misura 3 Danno 2 Rischi 4 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Nei lavori eseguiti in altezza utilizzare idonee opere provvisionali, preferire ponti su ruote, ponteggi fissi, su cavalletto, ponti sviluppabili ecc. alle scale portatili 400 Rispettare le relative misure di tutela nell’utilizzo di attrezzature elettriche o manuali (ponteggi, scale, saldatori, trapani, ecc.) 600 Durante il lavoro su scale o ponti, gli utensili non utilizzati devono essere tenuti in guaine o assicurati in modo da impedirne la caduta 800 Evitare il contatto con i collanti, in caso di contatto lavare con acqua e sapone 1000 Rispettare le misure di tutela prescritte per le operazioni che possono coinvolgere impianti elettrici 1200 Usare i DPI prescritti ProbRes Posa in opera di impianti Operaio Edilizia 1 DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 77 di 240 Rischio - Attrezzature - Macchine - introduzione Descrizione Rischio I pericoli legati alle attrezzature sono determinati da contatto con parti o utensili in movimento, proiezione di materiali, impigliamento, ferite, elettrocuzione, abrasione, taglio, puntura, contusione, schiacciamenti ecc. Nell’uso delle macchine elettriche in genere vi è la possibilità di infortunarsi; i rischi possono essere di lesioni varie generiche. Nel presente capitolo e negli eventuali successivi relativi ad attrezzature specifiche, si è considerata la sicurezza intrinseca delle macchine. Per i pericoli connessi al rumore prodotto dalle attrezzature, polveri, vibrazioni, collegamenti elettrici si rimanda agli specifici capitoli. Per l’elenco delle macchine interessanti gli aspetti di sicurezza sul lavoro non comprese in questo capitolo si fa riferimento anche al relativo capitolo, in aggiunta, specificazione e integrazione delle misure di tutela qui descritte. Probabilita Indice Misura 3 Danno 2 Rischi 4 Misure di Prevenzione e Protezione 200 I lavoratori addetti siano preventivamente specificamente addestrati (anche attraverso esercitazioni teorico pratiche) sull’utilizzo delle attrezzature e sulle corrette procedure di lavoro; i lavoratori abbiano a disposizione i libretti d’uso e manutenzione comprensibili 400 Gli addetti alle operazioni di movimentazione di attrezzature / macchine elettriche siano formati e informati sulle corrette procedure Attrezzature - Macchine - introduzione Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 78 di 240 600 Addetti e procedure di lavoro: - i lavoratori non devono utilizzare macchine o attrezzature per le quali non siano stati incaricati, adeguatamente addestrati e formati sull'utilizzo - leggere attentamene le etichette poste sulla macchina, non coprirle per alcuna ragione e ripristinarle in caso di danneggiamenti - lavorare sempre con il corpo in posizione sicura e stabile, con i piedi ben divaricati ed appoggiati; non lavorare in posizioni precarie (ad es. su un albero, su una scala, ecc.) ma utilizzare cestelli sollevanti o idonee opere provvisionali per lavori in altezza - allontanare dall'area di intervento gli estranei alla lavorazione - l’oggetto della lavorazione sia in condizioni di stabilità adeguata - impugnare saldamente l'utensile - nelle attrezzature che necessitano di combustibile autonomo, eseguire il rifornimento di carburante a motore spento e non fumare - le eventuali taniche di rifornimento carburante devono essere idonee, integre e non devono essere esposte a fonti di calore pericolose - per la pulizia e rimozione dei residui, minimizzare gli interventi con aria compressa, utilizzare sistemi di aspirazione e captazione e, comunque, indossare mascherine contro le polveri - riposizionare correttamente gli accessori dopo l’uso in modo che siano facilmente reperibili dopo le lavorazioni - per attrezzature con avvio a strappo, avviare gli attrezzi appoggiandoli su un solido piano orizzontale, tenendoli saldamente con una mano mentre con l’altra si aziona il dispositivo a strappo - utilizzare le attrezzature conformemente alle specifiche progettuali; non utilizzare l’attrezzatura per scopi o lavori per i quali non è destinata - accertarsi che non vi siano utensili o altri materiali in posizione potenzialmente pericolosa prima di iniziare le lavorazioni - non bloccare artificialmente i comandi salvo ove previsto dal costruttore - in caso di incendio non utilizzare acqua ma idonei estintori - in caso di pericolo, azionare prontamente i comandi di arresto - non indirizzare acqua sulle macchine, in particolare con alimentazione elettrica; rispettare le indicazioni del costruttore per la pulizia - non usare mai gli utensili elettrici vicino a sostanze infiammabili; non usare sostanze infiammabili per la pulizia - in caso di deficienze (danneggiamenti, usure, tarature, ecc.) avviare immediatamente l’attrezzatura alla riparazione - prima dell’uso controllare che gli organi di presa delle attrezzature non risultino sporchi o scivolosi - non forare le carcasse delle attrezzature (per esempio per apporre targhette d’indicazione) - controllare che le giunzioni si mantengano sempre su superfici asciutte e non sporche di oli o grassi o altri agenti - allontanare preventivamente persone sottostanti a postazioni di lavoro sopraelevate - tenere in movimento l'organo lavoratore solo per il tempo necessario Attrezzature - Macchine - introduzione Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 79 di 240 - non abbandonare l’attrezzatura portatile in luoghi non sicuri (cioè in luoghi o posizioni nelle quali possono essere soggetti a caduta o urtati da altri lavoratori) e togliere l’alimentazione durante le soste dei lavori, in modo da non lasciare incustodite attrezzature accese - assicurarsi sempre della stabilità del pezzo o della struttura su cui si lavora, utilizzare sistemi di fissaggio adeguati (morse, guide o sistemi equivalenti); non usare i piedi o le mani - i lavoratori interessati all'uso delle attrezzature con organi in movimento accessibili, macchine con utensili e simili, indossino indumenti aderenti al corpo, evitando abiti con parti sciolte o svolazzanti, sciarpe, cinturini, anelli o bracciali; se le maniche non sono corte, vanno tenute allacciate ben strettamente al polso - utilizzare sempre utensili in perfetto stato e adatti al tipo di lavorazione. Non forzare utensili o accessori diversi a compiere lavorazioni per cui non sono previsti - non introdurre oggetti e materiali estranei nella macchina - il posto di lavoro deve avere spazio sufficiente per consentire agevoli movimenti secondo le lavorazioni, tenendo conto dei materiali in lavorazione, dell’uso delle macchine e delle aree di stoccaggio - utilizzare eventuali Dispositivi di Protezione Individuale prescritti per l’uso delle macchine - mantenere la massima attenzione - deve essere particolarmente curata, in relazione alla posizione dell'operatore, l'illuminazione naturale ed artificiale, sulla zona di lavorazione e della zona circostante, in modo da evitare fatica ed abbagliamento e pericoli per la scarsa visibilità - quando si disattiva una macchina si deve agire sugli interruttori e non solo sull’alimentazione (pericolo per il repentino avviamento della macchina una volta collegata alla rete) - segnalare prontamente deficit nel funzionamento delle macchine e dei dispositivi di sicurezza - non utilizzare le macchine sprovviste di dispositivi di protezione e sicurezza - non modificare o rimuovere i dispositivi di sicurezza - in attrezzature dotate di comandi a uomo presente, il lavoratore devo operare con tale attrezzatura da solo - quando la postazione di lavoro prevede una permanenza continuativa o comunque non di breve durata in luoghi ove esiste il pericolo di caduta di materiali dall'alto (ad es. sotto ponteggi, nel raggio di azione di apparecchi di sollevamento ecc.) è necessario realizzare un solido impalcato di protezione realizzato con assi da ponteggio con altezza non superiore ai 3 m da terra - non modificare o alterare eventuali gli ugelli ad aria compressa e preferire quelli con minore emissione sonora - non utilizzare dispositivi o apparecchi elettrici se si avverte odore di combustibile o incombusti; in questo caso aerare il locale, chiudere le valvole dei combustibili e contattare personale qualificato con sollecitudine - dopo l’utilizzo procedere a disinserire tutti gli interruttori - dopo l’utilizzo procedere alla manutenzione ordinaria (ad es. pulizia della macchina e delle attrezzature accessorie) - dopo l’utilizzo controllare la macchina in ogni sua parte verificando che non abbia subito danni durante l'uso - dopo l’utilizzo provvedere a lasciare in perfetto ordine il posto di lavoro - quando si lavorano pezzi di piccole dimensioni o di forme particolari occorre anche fare uso di Attrezzature - Macchine - introduzione Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 80 di 240 attrezzature quali spingitoi, portapezzi ecc. che permettano di allontanare le mani dalla zona di lavoro il più possibile - se l’attrezzatura è provvista di impianto di aspirazione polveri, ogni operazione deve avvenire con l’impianto in funzione - quando sulla stessa macchina sono possibili lavorazioni con materiali di natura diversa prima di iniziare il lavoro occorre asportare dalla macchina i residui delle lavorazioni precedenti - la macchina e il posto di lavoro devono essere conservati puliti ed ordinati, con frequente rimozione dei residui in modo da evitare accumuli - nell’utilizzo di macchine nella cui zona di lavoro siano presenti pericoli di schiacciamenti o cesoiamenti l’operatore deve assicurarsi che la zona a rischio, non controllata direttamente dall’operatore stesso, siano protetta o segregata - non intervenire (manutenzioni, regolazioni o interventi estranei alle normali operazioni di lavorazione) quando le macchine sono in funzione; in caso di interventi di manutenzione dovrà essere esposta idonea segnaletica e impedita la messa in funzione dell’attrezzatura - mantenere utensili in movimento solo per il tempo necessario - non lasciare eventuali chiavi di accensione inserite - esercitare solo le pressioni necessarie per la lavorazioni - interrompere l’alimentazione delle attrezzature e macchine quando non sono utilizzate o funzionanti; privilegiare interruzioni (onnipolari per attrezzature elettriche) dell'alimetazione di energia a monte - qualora l'utilizzo dell'attrezzatura comporti potenziali rischi per terzi presenti, predisporre idonee protezioni 800 Dispositivi di sicurezza - Controllare e mantenere in efficienza i dispositivi di protezione degli organi in movimento - Gli organi in movimento accessibili per esigenze di lavorazione devono potersi arrestare in tempo minimo (comando di arresto di emergenza, con dispositivo di frenatura ove l’inerzia lo richieda) - I dispositivi di chiusura e di protezione (ad es. carter) siano stabilmente fissati con bulloni o analoghi sistemi; se amovibili devono essere dotati di interruttori di blocco - I comandi di avviamento devono essere protetti contro avviamenti accidentali (pulsanti incassati, pedali protetti, leve da azionarsi in due tempi o analoghi sistemi) e riportare chiare indicazioni di riferimento - Eventuali volantini di manovra devono essere svincolati dal sistema di trasmissione o essere lisci, ad anima piena e con impugnatura ripiegabile automaticamente - Siano presenti ed efficienti idonei schermi di protezione, anche mobili, per la sicurezza degli operatori che possono operare nelle aree limitrofe in operazioni con possibili emissioni di schegge, radiazioni dannose o rumore. Tali schermi, secondo l’utilizzo, dovranno avere caratteristiche di resistenza meccanica, opacità a radiazioni dannose, fono - iso-assorbenti e relative proprietà. - Le attrezzature che producono residui di lavorazione inalabili devono essere, ove tecnicamente possibile e non vi sia un uso sporadico, provviste di aspirazione localizzata; gli addetti devono utilizzare mascherine di protezione ove l’aspirazione non possa essere completamente efficiente - Sia presente illuminazione di sicurezza nelle vicinanze delle attrezzature pericolose - Verificare frequentemente (almeno prima di iniziare il lavoro e ad ogni cambio di turno o lavorazione) l’efficienza dei sistemi di protezione eventualmente presenti, quali ad esempio: - protezioni fisse atte ad evitare contatti accidentali con organi pericolosi (carter e simili); verificare i serraggi, l’integrità e la stabilità - dispositivi di protezione mobili asserviti ad un sistema di blocco automatico - blocco automatico dell’avviamento in caso di mancanza/ritorno di energia elettrica - dispositivi di arresto di emergenza: presenti e immediatamente attivabili dall’operatore anche in caso di ridotte possibilità di movimento: distribuzione adeguata di pulsanti, funi o analoghi presidi - il tempo di arresto in sicurezza degli organi in movimento (deve essere tale da minimizzare i rischi in caso di azione sul comando di arresto o emergenza) - nelle macchine munite di ripari regolabili o registrabili (ad es. a soffietto, a scorrimento, a cannocchiale, ecc.) prima di iniziare il lavoro occorre registrare le posizioni di tali protezioni in relazioni alle dimensioni e alle caratteristiche dei pezzi da lavorare Attrezzature - Macchine - introduzione Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 81 di 240 1000 Segnaletica e luoghi di utilizzo: nelle aree di lavoro con presenza di macchine pericolose, siano presenti e rispettati appositi segnali di pericolo, prescrizione, obbligo, pertinenti con la tipologia di rischio. Le postazioni di lavoro attorno le macchine/attrezzature devono presentare: -un pavimento pulito, libero da ostacoli e con superficie antisdrucciolevole -spazio sufficiente per consentire all’operatore di lavorare in sicurezza -adeguata illuminazione -sistema appropriato di sistemazione degli utensili, materiali ed attrezzi necessari per le lavorazioni e raccolta eventuali residui Tutte le attrezzature, macchine o impianti utilizzati in atmosfere potenzialmente esplosive (e comunque nel caso di possibile presenza di gas o liquidi infiammabili) devono essere idonee e omologate per tale specifico rischio; è necessario operare con specifici permessi di lavoro (predisposti e trasmessi dai responsabili dei luoghi) e sotto la costante sorveglianza di un preposto Le attrezzature dotate di motore endotermico (anche presiposte per manutenzioni o interventi straordinari) non devono essere utilizzate all'interno di luoghi chiusi o essere provviste di apposito e adeguato impianto di captazione conforme alla regola d’arte 1200 Impianto elettrico di bordo - L’impianto elettrico di bordo e di servizio sia costruito e predisposto a regola d’arte e conforme alle normative specifiche - Predisporre idonei punti di alimentazione elettrica allestiti a regola d’arte - Collegare le macchine all'impianto di terra ove previsto dal costruttore e dalle norme CEI - Controllare il buono stato dei cavi e spine elettrici - Occorre proteggere il cavo elettrico, i suoi attacchi e gli interruttori - Non toccare interruttore, quadri o cavi con mani bagnate o stando con i piedi in luoghi bagnati o umidi - Si ricorda che il cavo non deve essere sollecitato a piegamenti di piccolo raggio né essere sottoposto a torsione; non deve essere agganciato, urtare o toccare spigoli vivi, materiali caldi né essere lasciato su pavimenti sporchi - Verificare la disposizione dei cavi affinché non intralcino i posti di lavoro, i passaggi e non siano oggetto di danneggiamento - Non utilizzare le attrezzature sotto la pioggia o in ambienti umidi o bagnati o a contatto con grandi masse metalliche senza il trasformatore di isolamento inserito nell'alimentazione (ove previsto dal costruttore) - Non sollevare l'attrezzo per il cavo di alimentazione elettrica, né tirare il cavo per disinserire la presa di corrente - Non usare mai batterie e trasformatori differenti da quelle specificate dal costruttore - I quadri di comando ed elettrici, ove aperti, devono risultare fuori tensione - Le macchine con organi in movimento accessibili, devono disporre di dispositivi (teleruttori e simili) che impediscano il riavviamento della macchina dopo una mancanza dell’alimentazione elettrica - Effettuare gli interventi sull'impianto elettrico seguendo le istruzioni contenute nel libretto di manutenzione della macchina; non adottare soluzioni che non diano adeguate garanzie (ponticelli vari, giunzioni, ecc.) - Prima dell’utilizzo controllare che la tensione dell’alimentazione sia appropriata alla macchina e verificare l’efficienza e l’integrità dei collegamenti elettrici - Prima dell’utilizzo controllare che i collegamenti elettrici siano in buono stato ed integri - Prima dell’utilizzo controllare che le prese e le spine siano stabilmente e correttamente inserite - Le macchine o impiant che in mancanza di energia o per altre cause possono compiere movimenti improvvisi, imprevisti o pericolosi devono essere adeguatamente protette contro tale pericolo secondo la regola d'arte Attrezzature - Macchine - introduzione Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 82 di 240 1400 Misure di tutela per macchine con organi in movimento - In nessun caso accedere presso organi in movimento di macchine e impianti (qualora non sia necessario ai fini delle lavorazioni), accertarsi che gli stessi siano arrestati e non possano ripartire durante gli interventi - E’ vietato pulire, lubrificare od ingrassare gli organi o gli elementi in moto delle macchine - Effettuare operazioni di registrazione, riparazione con accesso ad organi in movimento solo con macchina disattivata e organi fermi - Non lasciare utensili portatili con organi in movimento in posizioni insicure o instabili - Non utilizzare macchine con il rischio d’impigliamento o trascinamento con bracciali, foulard, catenine ecc. o con indumenti aventi lembi volanti. Per lavoratori con capelli lunghi utilizzare idonee cuffie o legare i capelli - Lubrificare gli organi mobili e rispettare il programma di manutenzione periodico del costruttore - Occorre garantire la protezione contro la proiezione di particolari in lavorazione, schegge, nodi legnosi, trucioli, polveri ecc. sia verso l’operatore sia verso terzi - Nelle macchine dotate d’utensili (trapano, flessibile, ecc.): - assicurarsi sempre che gli stessi siano fissati stabilmente e in modo idoneo - assicurarsi che il pezzo su cui lavorare sia fissato in modo stabile, preferire la condizione in cui le mani sono libere per utilizzare al meglio l’utensile - assicurarsi che eventuali chiavi di regolazione non siano attaccate alle attrezzature prima di metterle in funzione - non bloccare eventuali comandi a uomo presente - non fermare mai l’utensile sul pezzo in lavorazione - utilizzare l’utensile corretto con riferimento al materiale da lavorare, alla velocità della macchina anche per brevi lavorazioni su materiali diversi - non toccare gli utensili (lame, dischi, nastri ecc.) immediatamente dopo la lavorazione se c’è pericolo di ustioni e comunque con la macchina non disattivata in modo sicuro (alimentazione disattivata) - nella sostituzione degli utensili, utilizzare solo le apposite chiavi o attrezzi idonei e disattivare preventivamente l’alimentazione. 1600 Collaudi e test attrezzature - Gli interventi di collaudo sulle attrezzature e macchine in produzione siano effettuate con l’ausilio delle protezioni previste dalla normativa per le stesse - Si utilizzi comunque una squadra di almeno due lavoratori e comunque in numero adeguato ad arrestare la macchina all’insorgenza del pericolo - Si utilizzino massimamente strumenti, utensili o analoghi presidi che consentano all’operatore di non essere a contatto con organi in movimento - Gli operatori utilizzino dispositivi di protezione individuale: guanti, scarpe, occhiali / visiera e otoprotettori qualora l’emissione sonora superi gli 85 dBA - Gli impianti elettrici siano dotati di protezione contro i contatti diretti e indiretti - I sostegni delle macchine siano collaudati al fine di accertare la portata degli stessi in relazione al peso dei carichi Attrezzature - Macchine - introduzione Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 83 di 240 1800 Manutenzioni, Verifiche, Certificazioni - Le attrezzature devono essere regolarmente manutenzionate e mantenute in perfetta efficienza con interventi di verifica periodici da parte di personale qualificato e comunque controllate prima dell’utilizzo, secondo le istruzioni del costruttore e le normative - Effettuare le denuncie e verifiche di legge, ove pertinenti - Le macchine devono rispondere alla normativa di prevenzione infortuni e alla regola d’arte - Siano disponibili le certificazioni di conformità CE del costruttore (ove previsto) ed i libretti di istruzione e manutenzione in italiano di ogni attrezzatura, a disposizione dei lavoratori - Prima di procedere a qualsiasi operazione di manutenzione / riparazione / cambio o taratura utensili occorre che l’alimentazione sia fisicamente disattivata e gli organi mobili siano fermi e non avviabile nemmeno accidentalmente; la macchina deve essere sempre non avviabile da terze persone (chiave disinserita o sistemi equivalenti per evitare riavii intempestivi e cartellonistica adeguata, ove necessario). Prima dell’utilizzo occorre ripristinare la piena efficienza delle protezioni eventualmente asportate - Prima di utilizzare una macchina si dovrà procedere ad una accurata verifica dello stato di conservazione di ogni sua parte, affidandosi a personale esperto o qualificato - Utilizzare solo accessori e ricambi idonei ed originali, richiesti a concessionari/rivenditori autorizzati - In qualsiasi operazione di trattamento con sostanze infiammabili, spegnere l’attrezzatura e attendere il suo completo raffreddamento - Evitare sempre che gli interventi di manutenzione vengano effettuati da personale inesperto o non autorizzato: destinare invece alla manutenzione solo personale esperto ed a conoscenza delle misure di sicurezza da attuare prima e durante l'intervento e dotato dei mezzi personali di protezione necessari (almeno guanti, scarpe, occhiali) - Non eseguire mai interventi di manutenzione con attrezzatura accesa, salvo ciò sia prescritto nelle istruzioni per la manutenzione della macchina e comunque in modo da non pregiudicare la sicurezza degli operatori. - Nel caso di manutenzioni su parti della macchina irraggiungibili da terra, utilizzare scale, piattaforme, ecc., rispondenti ai criteri di sicurezza (appoggi, parapetti, ecc.) - Per il sollevamento di parti di macchine, particolarmente pesanti, avvalersi di mezzi di sollevamento rispondenti alle norme di legge; controllare, preventivamente, la portata del mezzo, lo stato delle funi o catene utilizzate per imbracare il pezzo, la loro portata e l'eventuale presenza di persone nella zona prospiciente la macchina - Non utilizzare mai liquidi infiammabili come benzina, gasolio, ecc. per pulire i pezzi meccanici, ma gli appositi liquidi detergenti ininfiammabili e non tossici. 2000 Utilizzare idonei Dispositivi di Protezione Individuale 2200 Se durante la lavorazione viene percepito un qualsiasi pericolo quali ad esempio rumore o vibrazione anomala della macchina, azionare prontamente il comando di arresto ed avvisare tempestivamente il responsabile. ProbRes 1 Attrezzature - Macchine - introduzione Operaio Edilizia DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 84 di 240 Rischio - Attrezzature - Attrezzature o utensili manuali Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall' uso di una attrezzatura di lavoro, qualsiasi operazione lavorativa connessa ad una attrezzatura di lavoro, quali la messa in servizio o fuori servizio, l’impiego, il trasporto, la riparazione, la trasformazione la manutenzione, la pulizia e lo smontaggio. Per attrezzatura di lavoro si intende qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto destinato ad essere usato durante il lavoro, compresi gli impianti tecnologici e/o ausiliari. I pericoli possono essere quelli d’abrasione, contusione, chiacciamenti o escoriazione. Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Manipolare correttamente le attrezzature / utensili; impugnare sempre correttamente gli strumenti 400 Non conservare le attrezzature nelle tasche degli abiti, soprattutto utensili taglienti o appuntiti 600 Mantenere l’ordine nel riporre le stesse, non lasciarle incustodite in posizioni pericolose 800 Non lasciare attrezzature in prossimità degli organi in movimento 1000 Utilizzare attrezzature da lavoro pulite e in perfetto stato (è necessaria una manutenzione regolare di tutte le attrezzature taglienti) 1200 Segnalare prontamente le deficienze riscontrate nel loro funzionamento (utensili rotti o usurati ecc.) 1400 Seguire la procedura corretta di lavoro per le lavorazioni potenzialmente più offensive 1600 I cutter devono avere la lama ritirata quando non sono utilizzati 1800 Nell’utilizzo di attrezzature taglienti manuali (cutter, forbici ecc.) non fare eccessiva pressione 2000 Non lasciare incustodite attrezzature taglienti, in particolare in luoghi in cui non siano perfettamente visibili 2200 Deve essere proibito l’uso di utensili usurati o in cattivo stato di manutenzione; nell’uso di utensili a mano si deve prestare attenzione a che le mani e le impugnature degli utensili stessi non siano bagnate, unte di grasso olio, tale da far temere che l’utensile possa sfuggire dalla presa. 2400 Gli utensili a mano, necessari per l’esecuzione del lavoro, devono essere riposti in opportune guaine quando vi siano pericoli di caduta nella zona sottostante (lavori su scale ecc.) 2600 E’ vietato l’uso di tubi da introdurre nei manici delle chiavi inglesi per aumentare il braccio di leva, né devono essere usate chiavi inglesi con apertura maggiore rispetto al dado da serrare. 2800 Quando è necessario usare utensili a mano o a motore che, per il tipo di lavorazioni, possano provocare proiezioni di schegge (nelle operazioni di scalpellatura, sbavatura, taglio di chiodi, etc.), bisogna aver cura di predisporre opportuni schemi di protezione (paraschegge). Attrezzature - Attrezzature o utensili manuali Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 85 di 240 3000 Ufficio: - la taglierina sia fornita di idoneo dispositivo di protezione della lama - utilizzare forbici e tagliacarte con punte arrotondate 3200 Utilizzare idonei DPI ProbRes 1 Attrezzature - Attrezzature o utensili manuali Operaio Edilizia DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 86 di 240 Rischio - Attrezzature - Scale portatili Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo di scale portatili quali ad esempio: - Scala a compasso - Scala a pioli - Scala ad elementi innestati Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 I lavori sulle scale devono essere limitati al minimo indispensabile e preceduti da un’attenta valutazione della situazione specifica dei rischi 400 Le scale sono, di norma, da utilizzare per la salita e la discesa e comunque per le operazioni di breve durata e ove non si utilizzino materiali e attrezzature che per forma, dimensioni e peso aggravino i rischi di caduta 600 Sono in generale da preferire, ove possibile, opere provvisionali più sicure quali impalcati semplici e simili ovvero opere provvisionali più complesse qualora risulti necessario in rapporto al lavoro da eseguire 800 Le scale siano scelte ed utilizzate valutando l’altezza da raggiungere, la forma, dimensione e peso dei materiali da lavoro e delle operazioni da compiere, richiedendo l’assistenza di un collega per le operazioni più rischiose, dove l’equilibrio possa essere precario e dove i materiali possano costituire impedimento ad una posizione stabile e sicura 1000 Qualora si lavora su una scala, se l’altezza dei piedi dell’operatore è maggiore di due metri e non è possibile utilizzare altre opere provvisionali, lo stesso deve utilizzare una imbracatura di sicurezza da agganciare a parti stabili 1200 Le scale a pioli devono essere agganciate in modo sicuro e in maniera tale da evitare spostamenti e qualsiasi movimento di oscillazione Lo scivolamento del piede delle scale a pioli portatili, durante il loro uso, deve essere impedito con fissaggio della parte superiore o inferiore dei montanti oppure con qualsiasi dispositivo antiscivolo (meglio se mobile per adattarsi al suolo) o, infine, ricorrendo a qualsiasi altra soluzione di efficacia equivalente. Le scale a pioli usate per l'accesso devono essere tali da sporgere a sufficienza oltre il livello di accesso a meno che altri dispositivi garantiscano una presa sicura. Le scale a pioli mobili devono essere fissate stabilmente prima di accedervi. Le scale a pioli siano utilizzate in modo da consentire ai lavoratori di disporre in qualsiasi momento di un appoggio e di una presa sicuri. In particolare il trasporto a mano di pesi o attrezzature su una scala a pioli non deve precludere una presa sicura. Nelle scale a pioli si deve sempre scendere e salire con il viso rivolto verso la scala. I pioli devono essere fissati mediante incastro sicuro. L’inclinazione della scala semplice deve essere tale da non pregiudicare la stabilità dell’operatore, evitando soprattutto il rischio di caduta all’indietro. L’inclinazione corretta si ha quando la distanza tra muro e piede della scala è pari a ¼ della lunghezza della scala. Attrezzature - Scale portatili Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 87 di 240 1400 Le estremità delle scale devono poggiare su un supporto stabile, resistente, non scivoloso, di dimensioni adeguate e immobile, in modo da garantire la posizione orizzontale dei pioli; 1600 I gradini devono avere dispositivi antisdrucciolo (ad es. zigrinature) tali da ostacolare scivolamenti del piede dell’operatore 1800 Verificare periodicamente che non vi siano ammaccature, flessioni o danneggiamenti in genere 2000 La scala deve avere una portata adeguata a sostenere il peso dell’utilizzatore e del materiale eventualmente trasportato 2200 Le scale debbono essere utilizzate da un solo lavoratore per volta 2400 Non posizionare la scala davanti a porte non chiuse a chiave, se c’è la possibilità che qualcuno apra la porta 2600 L’operatore non deve sporgersi troppo lateralmente o applicare carichi laterali 2800 L’operatore non deve mai superare l’ultimo gradino o comunque quello che consente di mantenere una posizione stabile 3000 Durante lo spostamento laterale della scala, nessun lavoratore deve trovarsi sopra 3200 Le calzature devono essere in buone condizioni e antiscivolo, atte a consentire un adeguato e stabile appoggio del piede 3400 Le scale a mano usate per l'accesso a diversi piani di ponteggio o impalcature non devono essere poste l'una in prosecuzione dell'altra. 3600 Le scale che servono a collegare stabilmente due ponti, quando sono sistemate verso la parte esterna del ponte, devono essere provviste sul lato esterno di un corrimano / parapetto normale 3800 Per lavori su parti potenzialmente in tensione vanno preferite le scale in vetroresina; nelle vicinanze di apparecchiature o linee elettriche scoperte sotto tensione vanno evitate le scale metalliche 4000 Le scale doppie non devono superare l'altezza di 5 m. Le scale doppie siano dotate di dispositivo contro la chiusura e apertura accidentale. La scala doppia deve essere aperta completamente; un angolo di apertura troppo acuto rende instabile la scala. 4200 Per l'uso delle scale portatili composte di due o piu' elementi innestati (tipo all'italiana o simili), oltre quanto prescritto nel comma 3, si devono osservare le seguenti disposizioni. La lunghezza delle scale non deve mai essere superiore a 15 m, salvo particolari esigenze nel qual caso le estremita' superiori dei montanti devono essere assicurate a parti fisse. Nessun lavoratore deve trovarsi sulla scala quando se ne effettua lo spostamento laterale; Durante l'esecuzione dei lavori, una persona deve esercitare da terra una continua vigilanza della scala. Le scale a elementi innestati di lunghezza superiori ad 8 m. devono essere munite di rompitratto per ridurre la lunghezza libera d’inflessione. Nelle scale a elementi innestati, non infilare mani o dita fra gli elementi scorrevoli e mobili durante le operazioni di allungamento o accorciamento. Le scale a elementi innestati devono essere utilizzate in modo da assicurare il fermo reciproco dei vari elementi. Attrezzature - Scale portatili Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 88 di 240 4400 Riconoscimento di conformita' alle vigenti norme di mezzi e sistemi di sicurezza relativi alla costruzione ed all'impiego di scale portatili: - Le scale devono essere dotate di una Dichiarazione di conformità alla regola d’arte (EN 131), fornito dal costruttore, emesso da un laboratorio ufficiale - Le scale devono essere accompagnate da un foglio o libretto recante una breve descrizione con l’indicazione degli elementi costitutivi, le indicazioni utili per il corretto impiego, le istruzioni per la manutenzione e conservazione, gli estremi dell’Istituto che ha effettuato le prove previste dalla norma tecnica UNI EN 131 - Deve inoltre essere applicato sulla scala: un marchio <<EN 131>> indelebile; nome del fabbricante e/o fornitore; anno e mese di fabbricazione e/o numero di serie; angolo di inclinazione della scala qualora non sia evidente a causa del modo in cui sono state fabbricate o concepite; il carico massimo ammissibile. 4600 E' vietato l'uso di scale che presentino listelli di legno chiodati sui montanti al posto dei pioli rotti. Esse devono inoltre essere provviste di: a) dispositivi antisdrucciolevoli alle estremita' inferiori dei due montanti; b) ganci di trattenuta o appoggi antisdrucciolevoli alle estremita' superiori, quando sia necessario per assicurare la stabilita' della scala. 4800 Quando l'uso delle scale, per la loro altezza o per altre cause, comporti pericolo di sbandamento, esse devono essere adeguatamente assicurate o trattenute al piede da altra persona. 5000 Utilizzare idonei DPI ProbRes Attrezzature - Scale portatili Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 89 di 240 Rischio - Attrezzature - Batterie elettriche e carica batterie Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo di carica batterie, movimentazione delle batterie e dalla presenza di entrambi nell'ambiente di lavoro. I rischi possibili per i lavoratori sono: - Elettrocuzione nel non corretto utilizzo del carica batterie - Esposizione a sostanze chimiche pericolose nella fuoriuscita accidentale del liquido di batteria. - Incendio nel caso di surriscaldamento. Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Non rabboccare mai la batteria durante la carica 400 Seguire le indicazioni del costruttore circa il caricamento delle batterie 600 Il processo di carica deve avvenire preferibilmente in luogo presidiato 800 Il vano delle batterie va mantenuto aperto durante il caricamento 1000 Controllare che la temperatura, durante il processo di carica non superi i 45 - 50 °C 1200 Non effettuare prelievi di corrente durante la carica 1400 Non effettuare prelievi di corrente con utensili o collegamenti non previsti dal costruttore o non idonei 1600 Mantenere in buono stato il vano di alloggio delle batterie e tutti i materiali a contatto, in caso di corrosione, bonificare l’area e provvedere con vernice antiacido 1800 Controllare che dadi, tappi, morsetti, collegamenti siano in buono stato 2000 Non utilizzare fiamme libere per accertare il livello di elettrolita presente 2200 Non appoggiare utensili od oggetti metallici sulle batterie 2400 Se occorre diluire acqua e acido, versare l’acido nell’acqua e non viceversa 2600 Non superare mai il livello massimo ammesso dell’elettrolita, per evitare schizzi durante il caricamento 2800 In caso di versamento, contenere la perdita con sabbia e terra, raccogliere il tutto in fusti a tenuta 3000 In caso di inalazione, portare la persona in luogo ventilato e, se le condizioni non si stabilizzano, chiamare i soccorsi 3200 In caso di contatto con la pelle, lavare abbondantemente con acqua e condurre l’infortunato al pronto soccorso Attrezzature - Batterie elettriche e carica batterie Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 90 di 240 3400 In caso di contatto con occhi, irrigare abbondantemente con acqua e condurre l’infortunato al pronto soccorso 3600 In caso di sostituzione della batteria, seguire attentamente le istruzioni del costruttore avendo particolare cura al tipo di funi e ganci (isolanti), alla portata dell’eventuale mezzo di sollevamento, alle connessioni ecc. 3800 Non usare il caricatore all'umidità, al bagnato o vicino a sostanze infiammabili o esplosive 4000 Riporre il caricatore in luoghi con temperatura inferiore a 40° C. (caricabatterie per utensili portat ili) 4200 Quando il caricatore non viene utilizzato disattivare l’alimentazione elettrica 4400 Effettuare le operazioni di ricarica in luoghi protetti dal sole e ben ventilati. (caricabatterie per utensili portatili) 4600 Non usare il caricatore in continuazione. Quando un'operazione di caricatura è terminata, prima di iniziarne un'altra, lasciare che il caricatore riposi per almeno 15 minuti (caricabatterie per utensili portatili) 4800 Non gettare od esporre la batteria al fuoco o a fonti di innesco 5000 Non inserire nessun oggetto nelle fessure di ventilazione del caricatore. 5200 Utilizzare sempre il caricatore specificato dal costruttore, non usarne altri non compatibili. 5400 Non provocare mai corto circuiti alla batteria. Il fenomeno provoca surriscaldamento e alti valori di corrente elettrica. ProbRes 1 Attrezzature - Batterie elettriche e carica batterie Operaio Edilizia DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 91 di 240 Rischio - Attrezzature - Avvitatore elettrico Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo dell'avvitatore ed i possibili rischi per i lavoratori sono: - Urto o ferita per contatto con l’utensile - Impigliamento - Contatti con organi in movimento - Elettrocuzione (per attrezzature connesse direttamente all’alimentazione di rete o durante operazioni in luoghi bagnati). Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Prima di effettuare una qualsiasi lavorazione accertarsi che le eventuali chiavi di regolazione non siano inserite. 400 Se vi è pericolo di contatto con impianti e/o linee elettriche, disattivarli prima dell’utilizzo dell’attrezzatura 600 Indossare guanti di protezione, occhiali protettivi qualora la situazione particolare del lavoro generi pericolo di proiezione materiali (superfici non compatte, viti e utensili che possono sfuggire ed essere proiettate ecc.) 800 Per evitare la messa in marcia accidentale evitare di trasportare l'attrezzo premendo sul bottone di marcia. ProbRes Attrezzature - Avvitatore elettrico Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 92 di 240 Rischio - Attrezzature - Cannello a gas Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo del cannelo a gas. L'uso di questo utensile comporta specifici pericoli quali: - esposizione ai fumi tossici con conseguenti danni alle vie respiratorie, occhi, pelle, ecc. - ustioni causate dall'errato uso del cannello o del contatto con materiale surriscaldato; - danneggiamento / perdite delle bombole con rischio di incendio Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Controlli preliminari e periodici: è necessario controllare: - il perfetto funzionamento della valvola di controllo della bombola del cannello a gas e del tubo di alimentazione - l’efficienza e stabilità del carrello bombole (se presente) - che le bombole vengano posizionate in luogo sicuro (protette da urti) e irraggiamenti o fonti di calore - che ci sia una sufficiente aerazione nel luogo di utilizzo - che non ci siano fughe di gas, utilizzando acqua saponata o appositi prodotti e mai fiamme libere - che le bombole vengano posizionate in luogo sicuro (protette da urti) - che la fiamma non vada a riscaldare la bombola o il tubo - che la distanza bombola-cannello non scenda preferibilmente al di sotto dei 10 mt o comunque a distanza tale da non costituire pericoli di incendio - che ci sia una sufficiente aerazione del luogo di lavoro, in particolare in ambienti chiusi - che nel luogo di lavoro non siano presenti infiltrazioni di gas sfuggiti da bombole ed apparecchi anche lontani e utilizzati per altre lavorazioni oppure dei vapori infiammabili provenienti da colle, mastici, intonaci impermeabilizzanti, vernici, pitture, solventi per la lavorazione di materiali plastici ecc. che, a contatto con la fiamma del cannello a gas, potrebbero incendiarsi - per tali accertamenti si farà uso, a seconda del caso, di esposimetri o altri strumenti equivalenti e se viene accertato il pericolo, bisogna provvedere alla bonifica dell'ambiente ad esempio arieggiando con ventilazione forzata o naturale se possibile (Allegato VI, punto 8 D. Lgs 81/08) - che sia assicurata la possibilità di evacuazione rapida dal luogo di lavoro, in caso di difficoltà la squadra di lavoro sia, per numero di persone e attrezzature di recupero, attrezzata per tale evenienza - usare i mezzi di fissaggio appropriati (fascette a vite) per evitare lo sfilamento delle tubazioni del cannello - distendere le tubazioni in curve ampie lontano dai posti di lavoro e di passaggio, protette dai calpestamenti, scintille, fonti di calore (ad esempio ponendole tra due tavole da lavoro appoggiate per terra). 400 Corrette procedure di utilizzo - Occorre ricordare di non sottoporre le tubazioni a sforzi di trazione e di non piegarle per interrompere l'afflusso del gas - Chiudere immediatamente la bombola nel caso in cui si verifichi nel cannello un principio di incendio; - Tenere sempre vicino alla bombola l’eventuale chiave di regolazione - Aprire il rubinetto a mano o con l'apposita valvola, evitando ogni forzatura con chiavi od attrezzi inadeguati per non provocare fessurazioni, rotture o fuoriuscite di gas. - La bombola deve essere protetta da possibili urti e non deve essere posizionata in ambienti confinati non aerati - Occorre accendere il cannello con apposita fiamma o accenditori e mai con fiammiferi o altre sorgenti di fortuna - Durante l'uso si deve fare attenzione che la fiamma del cannello non rechi danno a persone, organizzando a tale fine le postazioni e i turni di lavoro di lavoro Attrezzature - Cannello a gas Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 93 di 240 600 L'utilizzatore del cannello sia dotato sei seguenti dispositivi di protezione individuali: - Guanti di protezione - Mascherina di protezione in caso di operazioni in ambiente confinato e scarsamente aerato - Indumenti aderenti al corpo, evitando abiti con parti sciolte o svolazzanti come ad esempio sciarpe, cinturini slacciati, anelli o bracciali; se le maniche non sono corte, vanno tenute allacciate ben strettamente al polso 800 Dopo l’utilizzo controllare: - Che la bombola sia correttamente chiusa e non presenti perdite - Che il cannello funzioni correttamente - Che il tubo sia raccolto correttamente 1000 Deposito: - Il deposito delle bombole sia ben aerato; non ubicato in locali interrati - Nel locale adibito a deposito è vietato fumare o usare fiamme libere; tale divieto dovrà essere pubblicizzato dagli appositi cartelli segnalatori. ProbRes Attrezzature - Cannello a gas Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 94 di 240 Rischio - Attrezzature - Attrezzature con recipienti in pressione Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo di attrezzature aventi recipienti in pressione (quali ad esempio la saldatrice, il cannello a gas, compressore ecc.) I pericoli sono principalmente: - Contatto con parti in movimento - Fuoriuscita di gas compressi - Esplosione Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Seguire il programma di manutenzione indicato dal costruttore e dalle normative, con particolare riferimento a: - manometro - taratura valvola di sicurezza - spurgo di fondo - dispositivo di arresto automatico della compressione una volta raggiunta la massima pressione di esercizio - integrità degli involucri - filtri 400 In caso di urti accidentali, cadute o danneggiamenti, i recipienti devono essere sottoposti a verifica approfondita da parte di personale specializzato e preferibilmente sostituiti; la verifica sia eseguita anche a cadenze fisse 600 Garantire un’adeguata aerazione per i gruppi di pressurizzazione 800 Prima di effettuare manutenzioni o spostamenti, scaricare preventivamente il serbatoio e disattivare l’alimentazione elettrica 1000 Non posizionare materiali infiammabili nei pressi dell’attrezzatura 1200 Prestare la massima attenzione alle temperature elevate della testata e dalle condutture, predisporre idonea segnaletica e informare il personale 1400 Utilizzare l’attrezzatura solo per gli scopi e con i gas per i quali è stata progettata 1600 Predisporre idonei punti di alimentazione pneumatica allestiti a regola d’arte, verificando all’inizio del turno di lavoro l’integrità dei raccordi, terminali e tubazioni 1800 Non schiacciare, torcere o danneggiare le tubazioni 2000 Relativamente al rischio rumore, sistemare l’attrezzatura sufficientemente decentrata rispetto alle postazioni abituali di lavoro ProbRes 1 DannoRes Attrezzature - Attrezzature con recipienti in pressione Operaio Edilizia 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 95 di 240 Rischio - Attrezzature - Flessibile Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo del flessibile ed i potenziali rischi connessi sono: - Contatto con l’utensile - Proiezione di materiale o schegge - Rottura e proiezione del disco - Impigliamento, urto o ferite - Rumore e vibrazioni - Polveri e schegge Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Controllare periodicamente i comandi a uomo presente e non bloccarli artificialmente ove non previsto dal costruttore 400 Utilizzare sempre utensili in perfetto stato 600 Provare manualmente il libero movimento del disco prima d’alimentare la macchina 800 Dopo un cambio disco provare il funzionamento senza lavorare per qualche minuto 1000 Mantenere efficiente e ben serrato il carter di protezione dell’utensile 1200 Non fermare mai il disco sul pezzo in lavorazione 1400 Particolare attenzione va posta alla possibile presenza di impianti in tensione o tubazioni attive all’interno delle opere sulle quali si lavora, accertarsi preventivamente della loro messa in sicurezza 1600 Siano presenti, in particolare per operazioni continuative e sistematiche in luoghi chiusi, impianti di captazione localizzata 1800 In caso di lavorazioni continue e sistematiche presso luoghi con presenza di altri lavoratori, predisporre idonei schermi fonoisolanti 2000 In caso di lavorazioni presso luoghi con presenza di altri lavoratori, predisporre idonei schermi paraschegge 2200 Indossare guanti, mascherine, occhiali, protezioni per l’udito e scarpe di sicurezza. 2400 in caso vi sia necessità di operazioni e lavorazioni ripetute e prolungate nel tempo, predisporre schermi parascheggie ProbRes Attrezzature - Flessibile Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 96 di 240 Rischio - Attrezzature - Idropulitrice Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo dell' idropulitrice ed i potenziali rischi connessi sono: - Contatti con gli organi in movimento - Elettrocuzione Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Controllare il funzionamento e l'integrità dei dispositivi di comando della macchina e della lancia. 400 Controllare le connessioni tra i tubi e l'utensile. 600 Eseguire l'allacciamento idrico prima di quello elettrico 800 Interdire la zona di lavoro e/o proteggere i passaggi 1000 Non intralciare i passaggi con il cavo elettrico ed il tubo dell'acqua 1200 Durante le pause chiudere le alimentazioni 1400 Utilizzare idonei DPI ProbRes Attrezzature - Idropulitrice Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 97 di 240 Rischio - Attrezzature - Levigatrice Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo della levigatrice ed i potenziali rischi connessi sono: - Urto o ferita per contatto con l’utensile o schegge, residui del pezzo - Impigliamento e trascinamento - Contatti con organi in movimento - Elettrocuzione - Polveri - Rumore - Vibrazione Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Siano presenti carter di protezione che lascino libera solo la porzione di utensile necessaria alla lavorazione 400 Non siano presenti lavoratori vicino oltre all’addetto 600 Minimizzare gli interventi con aria compressa, utilizzare sistemi di aspirazione e captazione e, comunque, indossare mascherine contro le polveri 800 Utilizzare agenti leviganti o utensili idonei relativamente al tipo di lavorazione e alla velocità della macchina 1000 Levigare solo oggetti di materiale compatibile con gli agenti leviganti montati 1200 Sia presente l’impianto di aspirazione dei residui di lavorazione 1400 Utilizzare: - scarpe di sicurezza, guanti di protezione - occhiali di protezione - mascherine antipolvere - dispositivi di protezione dell’udito nella lavorazione dei materiali che causano maggiore emissione sonora ProbRes Attrezzature - Levigatrice Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 98 di 240 Rischio - Attrezzature - Molatrice Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo della molatrice ed i potenziali rischi connessi sono: - Urto o ferita per contatto con l’utensile o schegge, residui del pezzo - Impigliamento e trascinamento - Contatti con organi in movimento - Elettrocuzione - Polveri - Rumore Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Siano presenti ed efficienti le cuffie metalliche di protezione che devono circondare la massima parte periferica della mola abrasiva, lasciando scoperto solo il tratto strettamente necessario per la lavorazione 400 Siano presenti gli schermi parascheggie (trasparenti, infrangibili, regolabili) 600 Siano utilizzati (abbassati) gli schermi parascheggie 800 Utilizzare mole adatte (per diametro e materiale) alla velocità di utilizzo 1000 Sia presente idonea cartellonistica che richiami le caratteristiche ammissibili per le mole (dimensioni e velocità massime) 1200 Registrare la posizione del poggiapezzi in modo da minimizzare il pericolo di incuneamento del pezzo (il più possibile vicino alla mola) 1400 L’attrezzatura sia ben ancorata su strutture antivibranti 1600 Prestare massima attenzione alla possibilità del pezzo di incunearsi, il pezzo in lavorazione non deve essere orientato verso la fessura fra poggiapezzi e mola 1800 Esercitare solo la pressione necessaria per la lavorazione 2000 Utilizzare guanti, occhiali, otoprotettori e mascherine per la lavorazione di materiali con produzione di polveri 2200 Salvo utilizzi sporadici, si predisponga idoneo impianto di aspirazione localizzata ProbRes Attrezzature - Molatrice Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 99 di 240 Rischio - Attrezzature - Operazioni di saldatura elettrica Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo della saldatrice elettrica ed i potenziali rischi connessi sono: - Esposizione ai fumi di saldatura - Contatto con parti in tensione - Ustioni - Asfissia in luoghi confinati - Incendio/esplosione Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Caratteristiche di sicurezza dell’impianto di saldatura - La saldatrice sia adeguata, per quanto concerne in particolare l’impianto elettrico interno e a corredo, alla regola d’arte - Il circuito di alimentazione dell’impianto di saldatura sia galvanicamente isolato da quello di saldatura - Controllare che i cavi di alimentazione siano provvisti di rivestimento isolante resistente anche all’usura meccanica e che gli stessi non subiscano torsioni o schiacciamenti tali da danneggiarli - Controllare periodicamente l’integrità delle protezioni delle pinze portaelettrodo (non devono avere parti conduttrici accessibili) - Controllare l’efficienza dell’interruttore onnipolare sul circuito di alimentazione - Rispettare il programma delle manutenzioni suggerito dal costruttore con particolare riferimento all’efficienza della protezione contro i contatti diretti (isolamento delle parti metalliche) e indiretti (messa a terra con protezione differenziale) con parti in tensione - Utilizzare sempre elettrodi di diametro adatto alla corrente di saldatura che si intende utilizzare 400 Procedure corrette di lavoro - Non guardare direttamente le operazioni di saldatura se non con apposito schermo / occhiali - Non effettuare saldature su materiali o in luoghi che possono presentare pericoli di esplosione per natura stessa dei gas presenti o anche dovuti ai gas evaporati causa la saldatura: allontanare preventivamente tutto il materiale infiammabile o combustibile. In via subordinata predisporre ripari o altri mezzi atti a proteggere tali materiali, predisporre idonei mezzi antincendio ed eseguire le operazioni sotto il controllo di personale esperto che dovrà trattenersi almeno mezz’ora dopo il termine delle operazioni - Collegare il morsetto di massa vicino al punto di saldatura per evitare ritorni di corrente incontrollati - Non toccare né appoggiarsi al pezzo da saldare e alle parti in tensione dell’impianto di saldatura (in particolare è molto pericoloso venire a contatto contemporaneamente l’elettrodo e la massa) - I cavi del circuito di saldatura vanno protetti da urti, proiezioni incandescenti, grassi, oli ecc. - I collegamenti del circuito di saldatura devono essere effettuati con la saldatrice fuori tensione - La corrente di saldatura va regolata solo ad arco interrotto - Non raffreddare le pinze portaelettrodi immergendole nell’acqua - Togliere gli elettrodi al termine della saldatura (solo dopo aver disattivato l’interruttore) e riporre le pinze solo sugli appositi alloggi isolanti (non sul pavimento o sul pezzo saldato) - I residui degli elettrodi non vanno gettati ma messi in appositi contenitori - Se occorre predisporre diversi circuiti di saldatura sullo stesso pezzo o su pezzi interconnessi, è necessario che gli operatori lavorino ad un’appropriata distanza e che non tocchino contemporaneamente due pinze portaelettrodi - L’inserzione dell’apparecchio alla rete di alimentazione deve essere preceduta dalla preparazione del posto di saldatura e dalla messa a terra delle masse metalliche avvicinabili al posto di lavoro - L’impianto di saldatura elettrica non deve essere posto in funzione vicino a quelli ad acetilene - Nel caso di saldature in elevazione non è consentito l’uso di scale semplici o doppie ma predisporre idonee opere provvisionali, delimitare e vietare l’accesso alla zona oggetto di possibili proiezioni di materiali Attrezzature - Operazioni di saldatura elettrica Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 100 di 240 600 Locali o materiali pericolosi: è vietato eseguire operazioni di saldatura - su recipienti e tubi chiusi - su recipienti e tubi che contengano o abbiano contenuto sostanze che, sotto l’azione del calore, possano dar luogo e reazioni pericolose (tipicamente: benzina, nafta, olio, acetilene ecc.). Occorre fare attenzione anche ad eventuali prodotti sgrassanti (per esempio trielina) usati per la pulizia del pezzo da saldare - in locali ove vi sia il pericolo di esplosioni (spesso si trascurano vapori infiammabili dovuti ad esalazioni di vernici, colle, mastici ecc.) In via subordinata occorre preventivamente asportare tutto il materiale o le sostanze potenzialmente pericolose, aprire i recipienti o tubi chiusi e predisporre tutte le misure atte a minimizzare i rischi (immissione gas inerti ecc.). In tal caso le operazioni vanno seguite e controllate da personale esperto. 800 Se la saldatura è all’interno di uno spazio confinato, occorre: - Verificare che l’atmosfera presente non sia esplosiva e che contenga almeno il 19% in peso di ossigeno - Aspirazione localizzata unita a meccanismi di ripristino dell’aria aspirata - Mantenere all’esterno la sorgente di alimentazione: se deve necessariamente essere introdotta all'interno, occorre che sia protetta da interruttore differenziale ad alta sensibilità - Nel caso di locale bagnato o umido o qualora la posizione dell’operatore risulti scomoda o comporti il contatto diretto con parti metalliche - Predisporre opportune pedane o stuoie isolanti - Predisporre portaelettrodi completamente isolate - Predisporre cinture di trascinamento con imbracatura alle ascelle e funi di salvataggio sorvegliate da operatori che possano, in caso di emergenza, provvedere all’estrazione dell’addetto alla saldatura - Predisporre idonee vie di fuga 1000 Ventilazione (saldature in luoghi chiusi) - Controllare l’efficienza dei dispositivi mobili di aspirazione localizzata fumi e utilizzarli sempre nei pressi delle lavorazioni, in particolare in luoghi confinati - E’ possibile utilizzare impianti a ricircolo con depurazione solo se non sono adottabili altri sistemi - La velocità di cattura deve essere di almeno 0.5 m/s - Ricordare che l’arco elettrico genera ozono che può causare nausea, irritazioni alle vie respiratorie, dolori al petto ecc. In tal caso interrompere immediatamente la saldatura - La ventilazione forzata deve essere sempre predisposta nel caso di lavori prolungati o con materiali zincati, verniciati e simili 1200 Dispositivi di protezione: - Protezione delle vie respiratorie (tipo A1P2) meglio se con valvola di espirazione (utilizzo non saltuario e non limitato nel tempo in luoghi non areati) - Guanti d’isolamento e protezione termica (da usare anche quando si sostituiscono gli elettrodi) - Indumenti non infiammabili (sintetici), che proteggano efficacemente tutte le parti del corpo e privi di parti volanti. Attenzione allo sporco e grasso combustibili presenti sugli indumenti da lavoro - Grembiule da saldatore a protezione del busto - Occhiali o maschere da saldatore opache scure (non usare lenti a contatto) e ricordare di sostituirle appena chiazzate o danneggiate - Calzature di sicurezza isolanti ProbRes 1 Attrezzature - Operazioni di saldatura elettrica Operaio Edilizia DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 101 di 240 Rischio - Attrezzature - Saldatura Ossiacetilenica Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo della saldatrice a saldatura ossiacetilenica ed i potenziali rischi connessi sono: - Esposizione ai fumi di saldatura - Contatto con parti in tensione - Ustioni - Asfissia in luoghi confinati - Incendio/esplosione L’acetilene è un gas altamente infiammabile (molecola di carbonio - idrogeno) e viene conservato in bombole, disciolto in acetone e compresso (a circa 15 atmosfere), il tutto assorbito in una massa porosa. L’acetilene è un gas non tossico ma ha azione narcotica. Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Controlli preliminari e periodici: - Controllare l'efficienza di manometri, riduttori, valvole a secco o idrauliche, (ricordare che le valvole contro i ritorni di fiamma devono essere poste ad una distanza massima di 1,50 m dal cannello e se, vi sono tubazioni particolarmente lunghe, predisporne altre), tubazioni e cannelli - Controllare che non ci siano fughe di gas sulle bombole o sul cannello utilizzando acqua saponata o appositi rilevatori (non fiamme libere) - Non mettere le bombole, riduttori o altre attrezzature di saldatura a contatto con olio o grassi - Lubrificare le attrezzature (valvole, attacchi di adduzione, ecc.) solo con miscele a base di glicerina o grafite o comunque prodotti appositi (non usare oli o grassi) 400 Non usare i gas delle bombole (specie l'ossigeno) per: - La pulizia di sostanze esplosive - Rinfrescarsi - Pulire gli indumenti o gli ambienti di lavoro - Avviare motori a combustione interna - Pulire i pezzi in lavorazione 600 Le bombole devono essere: - Messe lontano dal luogo di lavoro, evitando luoghi di passaggio e locali di ridotte dimensioni - Poste su carrelli o in mancanza di questi fissate a pareti o sostenute mediante catene o cravatte - Se contengono acetilene devono essere mantenute in posizione verticale o poco inclinata - Le ogive delle bombole devono avere colore conforma alla normativa vigente - Avere la valvola protetta dall'apposito cappuccio metallico, quando non è applicato il riduttore di pressione - Non essere esposte a sorgenti di calore (ad esempio il sole) o al gelo; se si dovesse congelare le bombole vanno scongelate con stracci caldi o acqua calda e mai indirizzando una fiamma diretta o un'eccessiva quantità di calore - Protette contro danneggiamenti fisici (urti) o chimici (corrosione) - Omologate, verificate e predisposte per l’utilizzo Attrezzature - Saldatura Ossiacetilenica Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 102 di 240 800 Movimentazione bombole e attrezzatura - Trasportare le bombole e le attrezzature facendo uso degli appositi carrelli - Ricordare che le bombole devono essere efficacemente ancorate al mezzo di trasporto, e non devono mai essere fatte rotolare - Per sollevare le bombole ai piani dell'edificio si devono usare le apposite gabbie con anello e mai sollevare la bombola agganciandola per la valvola o per il tappo, né usare catene, imbracature o calamite 1000 Riduttore di pressione - Prima di montare il riduttore sulla valvola controllare che questa abbia i condotti completamente liberi da ostruzioni o sostanze o materiali estranei (ad esempio ruggine o terriccio); in questo caso si può usare un piccolo getto della bombola di ossigeno con una veloce manovra di apertura o chiusura (se la causa dell'ostruzione è il gelo provvedere come già detto a proposito della bombola) - Ricordare di montare il riduttore in posizione di "chiuso", con vite di regolazione allentata e successivamente aprire lentamente la valvola della bombola. Solo quando tutte le apparecchiature sono collegate può procedere alla regolazione del riduttore che dovrà farsi lentamente, controllando sul manometro a bassa pressione che nel circuito si stabilisca la giusta pressione di erogazione. - Non utilizzare i riduttori di pressione per gas diversi da quelli per i quali sono stati progettati 1200 Tubazioni - Utilizzare mezzi appropriati per il fissaggio delle tubazioni (fascette a vite per evitare lo sfilamento e mai soluzioni di fortuna come ad esempio il fil di ferro) tali da evitare allentamenti a causa di vibrazioni, torsioni o altro. Tali sistemi di fissaggio non devono causare tagli o danneggiamenti alle tubazioni stesse - Se ci si accorge di forature o lacerazioni si devono sostituire i tubi perché le riparazioni con nastro adesivo o altro mezzo di fortuna, non resistono in genere alla pressione interna del tubo - Disporre le tubazioni seguendo ampie curve (evitare angoli vivi), lontano dai luoghi di passaggio di persone e mezzi, proteggerle da calpestamenti (ad esempio collocandole tra due tavole da lavoro accostate) e da inneschi (scintille, fonti di calore, rottami incandescenti, ecc.). - Le tubazioni dell’ossigeno e dell’acetilene devono essere separate - Verificare che il posizionamento delle tubazioni sia tale da evitare contatti con olio, grasso, fango o malta di cemento - Non sottoporre le tubazioni a sforzi di trazione (ad esempio per avvicinare il cannello o per sollevare o abbassare le bombole) - Non piegare le tubazioni per interrompere l'afflusso del gas 1400 Cannello - Scegliere con attenzione la punta del cannello in rapporto al tipo di lavoro che si deve svolgere - Ricordare che la distanza minima tra cannello e bombola deve essere di almeno 10 m, riducibili a 5 m se le bombole sono protette da inneschi (scintille, calore) o se si lavora all'aperto - Per aprire le valvole o i rubinetti, se non si riesce a mano, utilizzare le apposite chiavi ed evitare ogni forzatura con chiavi sbagliate o altri utensili inadatti - Accendere il cannello utilizzando una fiamma fissa o gli appositi accenditori evitando fiammiferi, scintille prodotte da mole o altri mezzi di fortuna - Se si deve pulire il cannello o comunque se si deve intervenire su di esso, prima si dovrà interrompere il flusso del gas chiudendo i rubinetti del cannello - Se si deve appoggiare momentaneamente il cannello acceso, farlo nella posizione prefissata e comunque in modo che la fiamma non possa entrare in contatto con bombole, materiali combustibili o altro similare Attrezzature - Saldatura Ossiacetilenica Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 103 di 240 1600 Procedure corrette di lavoro - Non effettuare saldature su materiali o in luoghi che possono presentare pericoli di esplosione per natura stessa dei gas presenti o anche dovuto ai gas evaporati causa la saldatura - Non effettuare saldature nei pressi delle bombole stesse (minimo 10 m ovvero 5 m nel caso di operazioni all’aperto o con impianti dotati di protezione da scintille o inneschi), in vicinanza di materiale infiammabile o combustibile o ove vi sia comunque il divieto di uso di fiamme libere. In via subordinata predisporre ripari o altri mezzi atti a proteggere tali materiali, predisporre idonei mezzi antincendio ed eseguire le operazioni sotto il controllo di personale esperto, che dovrà trattenersi almeno mezz’ora dopo il termine delle operazioni - Se occorre interrompere le operazioni di saldatura, chiudere la valvola al cannello e appoggiarlo in apposita sede (non sul pezzo saldato né sul pavimento) - Controllare sempre che le tubazioni non siano causa di intralcio e inciampo e che non subiscano danneggiamenti, torsioni improprie, schiacciamenti. Assicurare inoltre idonee protezioni contro fonti di calore e di innesco - Mantenere il prelievo orario dell’acetilene inferiore a 1/5 della capacità della bombola: questo per evitare uscite di acetone (può essere esplosivo e provocare narcosi) - Saldature in elevazione: non è consentito l’uso di scale semplici o doppie ma utilizzare idonee opere provvisionali, le bombole vanno lasciate al suolo, delimitare e vietare l’accesso alla zona oggetto di possibili proiezioni di materiali - Sorvegliare la temperatura della bombola; in caso di riscaldamento spontaneo (inizio del processo di polimerizzazione interno) evacuare la zona, irrorare con acqua fredda per lungo tempo fino alla stabilizzazione della temperatura - Durante l’uso - Chiudere immediatamente le bombole nel caso in cui si verifichi un principio di incendio nel cannello; per questo ci si deve ricordare di tenere sempre sulle bombole la chiave di manovra della valvola - Durante la lavorazione controllare che il prelievo del gas acetilene non superi il quinto della capacità della bombola e comunque non vuotare mai le bombole (per impedire l’ingresso di ossigeno); interrompere il prelievo quando all'interno della bombola la pressione arriva ad 1 bar (circa 1 kg/cmq) - Non mescolare mai nessun gas all'interno delle bombole 1800 È vietato eseguire operazioni di saldatura: - Su recipienti e tubi chiusi - A contatto con materiali (raccordi, guarnizioni, tubi, ecc.) in rame, piombo, argento, mercurio o composti alogenati l’acetilene dà luogo a composti pericolosi, anche esplosivi - Su recipienti e tubi che contengano o abbiano contenuto sostanze che, sotto l’azione del calore, possano dar luogo e reazioni pericolose (tipicamente: benzina, nafta, olio, acetilene ecc.). Occorre fare attenzione anche ad eventuali prodotti sgrassanti (per esempio trielina) usati per la pulizia del pezzo da saldare - In locali ove vi sia il pericolo di esplosioni (spesso si trascurano vapori infiammabili dovuti ad esalazioni di vernici, colle, mastici ecc.) - In via subordinata occorre preventivamente asportare tutto il materiale o le sostanze potenzialmente pericolose, aprire i recipienti o tubi chiusi e predisporre tutte le misure atte a minimizzare i rischi (immissione gas inerti ecc.). In tal caso le operazioni vanno seguite e controllate da personale esperto. 2000 Se la saldatura è all’interno di uno spazio confinato occorre: - Verificare che l’atmosfera presente non sia esplosiva e che contenga almeno il 19% in peso di ossigeno - Aspirazione localizzata unita a meccanismi di ripristino dell’aria aspirata - Assistenza di un addetto - Mantenere all’esterno del locale le bombole - Gli addetti devono indossare cinture di sicurezza con imbracatura alle ascelle che permettano il loro trascinamento all’esterno dal personale di supporto - Predisposizione di idonee vie di fuga Attrezzature - Saldatura Ossiacetilenica Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 104 di 240 2200 Ventilazione (saldatura in luoghi al chiuso) - I locali ove si svolgono le operazioni di saldatura devono essere adeguatamente ventilati tramite aspirazione localizzata dal basso, frontalmente o lateralmente al punto di saldatura - Non vanno utilizzate cappe fisse sospese - E’ possibile utilizzare impianti a ricircolo con depurazione solo se non sono adottabili altri sistemi. - La velocità di cattura deve essere idonea per l’estrazione dei fumi (di almeno 0.5 m/s) - La ventilazione forzata deve essere sempre predisposta nel caso di lavori prolungati o con materiali zincati, verniciati e simili 2400 Procedura corretta di accensione - Assicurarsi che le valvole dei riduttori di pressione e del cannello siano chiuse - Aprire i rubinetti delle bombole e controllare che la pressione sia di almeno 1 bar (altrimenti la bombola è da sostituire). Il valore è indicato sul manometro di alta pressione. - Aprire lentamente la valvola del riduttore dell’ossigeno fino a raggiungere il valore di pressione corrispondente al tipo di cannello impiegato (indicato nel manometro di bassa pressione) - Aprire lentamente la valvola del riduttore dell’acetilene fino a raggiungere il valore di pressione corrispondente al tipo di cannello impiegato (indicato nel manometro di bassa pressione) - Aprire la valvola del cannello e accendere la miscela con appositi accenditori (non utilizzare mezzi di fortuna: fiammiferi ecc.) 2600 Procedura corretta di spegnimento - Estinguere la fiamma tramite le valvole al cannello: prima la valvola dell’acetilene poi quella dell’ossigeno - Chiudere le valvole delle bombole - Scaricare i gas dalle tubazioni (una per volta) fino a quando i manometri non indichino il valore zero - Chiudere le valvole dei riduttori - Allentare le viti di regolazione dei riduttori di pressione - Non riporre il cannello in contenitori o cassette se non dopo aver staccato la tubazione 2800 Deposito Bombole - Riporre le attrezzature e non lasciarle sul luogo di lavoro. - I depositi delle bombole devono essere realizzati in luoghi non interrati e comunque in luoghi ben ventilati - Nel locale di deposito deve essere presente un estintore a polvere - Deve essere fatto assoluto divieto di fumare e di uso di fiamme libere - Il deposito non deve essere esposto a fonti di calore (luce solare ecc.), a temperature superiori a 50 °C o estremamente rigide - Le bombole di ossigeno e quelle di acetilene vanno tenute in locali separati - Le bombole piene devono essere facilmente distinguibili da quelle vuote - Le bombole devono essere sempre fissate in posizione verticale in modo che non possano cadere - Non travasare mai acetilene da una bombola ad un’altra - Inserire gli appositi cappellotti quando si rimuove il riduttore di pressione 3000 Dispositivi di protezione individuale - Usare le protezioni delle vie respiratorie (tipo A1P2) meglio se con valvola di espirazione - Usare guanti resistenti alle alte temperature - Usare indumenti non infiammabili (sintetici), che proteggano efficacemente tutte le parti del corpo e privi di parti volanti. Prestare attenzione allo sporco e grasso combustibile (spesso presenti sugli indumenti da lavoro) - Usare gli idonei occhiali o maschere opache scure - Usare calzature di sicurezza (pericolo di proiezione di frammenti caldi) - Casco o cappuccio ignifugo con visiera se vi è la possibilità di proiezioni di materiali sul capo ProbRes 1 Attrezzature - Saldatura Ossiacetilenica Operaio Edilizia DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 105 di 240 Rischio - Attrezzature - Tornio Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo del tornio ed i potenziali rischi connessi sono: - legati ai contatti accidentali con gli attrezzi di fissaggio del pezzo (mandrino, menabrida, staffe per bloccaggio pezzi) e con altri parti in movimento del tornio (pezzo in rotazione, barra scanalata, madrevite) - dovuti alla possibilità di accedere alla zona di alloggiamento delle cinghie, pulegge o ingranaggi preposti alla trasmissione del moto rotatorio sulla barra scanalata o sulla madrevite - di elettrocuzione - legati ai sistemi di arresto di emergenza - dovuti alla mancata trattenuta del pezzo in lavorazione - dovuti alla mancata protezione della zona di operazione dell’utensile - dovuti alla eventuale rottura dell’utensile - dovuti alla presenza di trucioli lunghi che possono venire trascinati nel movimento di rotazione del pezzo e colpire l’operatore (tali trucioli si formano soprattutto con alcuni tipi di acciaio ed alcune condizioni di funzionamento del tornio, quali velocità di taglio, il tipo di utensile o punta montata, gli angoli caratteristici degli utensili, spoglia, taglio, l’avanzamento ecc.) - impigliamento di abiti, capelli ecc. Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Siano presenti ed efficienti: - lo schermo di protezione dell’utensile e relativo microinterruttore di blocco (con larghezza tale da non oltrepassare le ganasce di serraggio e che non intralci lo spostamento della slitta portautensile e dell’utensile) - lo schermo di protezione del pezzo in lavorazione e i relativo microinterruttore di blocco - comando di emergenza (a "fungo" e a "filo" ovvero analogo presidio) e il relativo sistema di arresto del mandrino (ovvero dispositivo temporizzato di apertura) - dispositivo anti riavvio dopo un ripristino dell’alimentazione elettrica - comandi, efficacemente contrassegnati e protetti da sistemi contro l’avviamento accidentale (doppi innesti, ghiere o analoghi presidi) - protezione del pedale di comando - protezioni contro il contatto con organi in movimento e i relativi dispositivi di blocco e serraggio - menabride di sicurezza - i volanti di manovra siano protetti o conformati in modo da minimizzare il rischio da impigliamento (svincolabili dal sistema di trasmissione, anima piena, impugnatura ripiegabile) 400 Pulire frequentemente le superfici trasparenti degli schermi 600 Le chiavi siano dotate di un sistema di sicurezza che provvede al rilascio automatico della stessa dalla sede 800 Predisporre idonee guide e/o sostegni qualora fosse necessario lavorare pezzi lunghi e sporgenti oltre la testa portamandrino 1000 Provvedere a che residui o spruzzi dei liquidi di raffreddamento vengano trattenuti, smaltirli secondo la normativa vigente Attrezzature - Tornio Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 106 di 240 1200 Non utilizzare indumenti o accessori con lembi volanti, raccogliere capelli lunghi in apposite cuffie 1400 Utilizzare idonei strumenti per la rimozione dei residui (preferire ove possibile sistemi di aspirazione, ganci asportatrucioli o simili); 1600 Non finire manualmente i pezzi in lavorazione 1800 Utilizzare guanti e occhiali e dispositivi di protezione per l’udito, secondo le istruzioni 2000 Utilizzare le procedure corrette di sostituzione del mandrino (usare idonee imbracature ecc.) ProbRes Attrezzature - Tornio Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 107 di 240 Rischio - Attrezzature - Trapano a colonna Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo del trapano a colonna ed i potenziali rischi connessi sono: - Urto o ferita per contatto con l’utensile o schegge, residui del pezzo - Impigliamento e trascinamento - Contatti con organi in movimento - Elettrocuzione Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Sia presente la protezione degli organi di trasmissione del moto e i relativi interruttori di blocco ovvero i dispositivi di serraggio apribili con chiavi o utensili specifici 400 Sia presente lo schermo di protezione trasparente e i relativi dispositivi di blocco 600 Si presente un sistema di bloccaggio del pezzo in lavorazione (morsa) 800 Sia utilizzato il sistema di bloccaggio del pezzo in lavorazione (morsa) 1000 Utilizzare sempre utensili in perfetto stato e adatti al tipo di pezzo da forare (adeguare anche la velocità) 1200 Non fermare mai la punta sul pezzo in lavorazione 1400 Le operazioni di pulizia siano effettuate il più possibile tramite aspirazione; qualora fosse necessario utilizzare aria compressa per ragioni contingenti, utilizzare occhiali e maschere di protezione 1600 Esercitare solo la pressione necessaria per la lavorazione 1800 Utilizzare utensili in buono stato ed efficienti 2000 Utilizzare guanti e dispositivi di protezione dell’udito per la foratura di materiali particolarmente duri che inducono immissioni rumorose elevate ProbRes Attrezzature - Trapano a colonna Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 108 di 240 Rischio - Attrezzature - Trapano portatile Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo del trapano portatile ed i potenziali rischi connessi sono: - Urto o ferita per contatto con l’utensile o schegge, residui del pezzo - Impigliamento e trascinamento - Contatti con organi in movimento - Elettrocuzione - Polveri - Rumore - Vibrazione Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Verificare che la struttura su cui si andrà ad operare non sia in tensione, compresi cavi e adduzioni varie, e che non siano presenti impianti tecnologici attivi 400 Posizionare (lateralmente) e serrare correttamente l'impugnatura laterale 600 Verificare che il trapano sia dotato di potenza, numero di giri, utensile adeguato al tipo di operazione da svolgere (materiale da forare, dimensioni foratura e simili) 800 Le aperture di raffreddamento siano pulite e libere. 1000 Controllare periodicamente i comandi a uomo presente e non bloccarli artificialmente ove non previsto dal costruttore 1200 Controllare che tutte le protezioni siano ben collegate (viti strette e bulloni serrati) 1400 Controllare di non avere lasciato sull'utensile le chiavi e gli altri attrezzi usati per la sua regolazione. 1600 Non sostituire la punta con l'utensile sotto tensione o in movimento; 1800 Per la sostituzione della punta del trapano utilizzare solo gli attrezzi appropriati. 2000 Non fissare al trapano le eventuali chiavi del mandrino con catene, cordicelle o simili 2200 Fissare, registrare o misurare il pezzo in lavorazione soltanto quando l'utensile non è in movimento 2400 Una pressione eccessiva sull'utensile non permette una lavorazione più veloce, ma produce invece danneggiamenti alla punta e al trapano, riducendo, di conseguenza, la possibilità di lavorazione e la sicurezza delle operazioni; 2600 Al momento dell'uscita della punta dal foro, su di essa viene esercitata una notevole forza per cui è necessario tenere ben fermo il trapano con entrambe le mani, tenendole lontano da organi in movimento 2800 Maneggiare il trapano con cura tenendo entrambe le mani sulle impugnature in modo che non si possa accidentalmente azionare il pulsante o l'interruttore di avviamento. Attrezzature - Trapano portatile Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 109 di 240 3000 Occorre graduare lo sforzo del trapano in funzione della natura e delle caratteristiche del materiale in lavorazione. 3200 Non fermare mai il trapano in movimento sul pezzo in lavorazione. 3400 Fissare l'oggetto da lavorare. 3600 Evitare il contatto con oggetti con messa a terra 3800 Valutare preliminarmente tutti i fattori che possono provocare il blocco della punta (tipologia di materiale, profondità, incastri ecc.) 4000 Non toccare la punta subito dopo la lavorazione per il pericolo di ustioni 4200 Nel caso di bloccaggio della punta occorre fermare il trapano, togliere la punta e controllarla prima di riprendere il lavoro. 4400 Utilizzare dispositivi di protezione dell’udito, guanti, occhiali / visiera, scarpe di protezione ProbRes Attrezzature - Trapano portatile Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 110 di 240 Rischio - Attrezzature - Troncatrice Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo della troncatrice ed i potenziali rischi connessi sono: - Urto o ferita per contatto con l’utensile o schegge, residui del pezzo - Rotazione o ritorno improvviso del pezzo con proiezione dello stesso - Impigliamento e trascinamento - Contatti con organi in movimento - Elettrocuzione - Polveri - Rumore Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Siano presenti e mantenuti in efficienza: - comandi a uomo presente, protetti contro i contatti accidentali - Ghiera di protezione sui comandi a uomo presente o analogo sistema - Carter mobile che lasci scoperta solo la porzione di lama necessaria per la lavorazione - Molla di richiamo per la lama affinchè torni in posizione di riposo - Dispositivo anti riavvio dopo un ripristino dell’alimentazione elettrica - Morsa di serraggio o analogo sistema 400 Fissare saldamente il pezzo da tagliare in posizione stabile (utilizzare l’apposita morsa) 600 Non fermare mai il disco sul pezzo in lavorazione 800 Utilizzare dischi o utensili idonei relativamente al tipo di lavorazione e alla velocità della macchina 1000 Utilizzare dispositivi di protezione dell’udito; guanti, mascherine, occhiali e scarpe di sicurezza ProbRes Attrezzature - Troncatrice Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 111 di 240 Rischio - Attrezzature - Betoniera Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo della betoniera ed i potenziali rischi connessi sono: - Contatto con organi in movimento - Ribaltamento - Elettrocuzione Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Siano presenti ed efficienti: - protezioni alla corona, alla tazza e agli organi di trasmissione - protezione del volante con razze cieche - protezione del posto di lavoro alta non più di 3 metri, quando la macchina sia nei pressi di ponteggi o postazioni di sollevamento materiali - protezione differenziale e messa a terra - dispositivo che impedisce l’avviamento al ripristino della tensione - protezione del pedale di comando ribaltamento (per le macchine provviste) - dispositivo d'arresto d'emergenza - collegamenti elettrici e di messa a terra 400 Controllare periodicamente, prima dell’utilizzo: - l’efficienza delle protezioni alla corona, alla tazza e agli organi di trasmissione - che la protezione del volante (razze cieche) sia efficiente - l’efficienza della protezione del posto di lavoro alta non più di 3 metri, quando la macchina sia nei pressi di ponteggi o postazioni di sollevamento materiali - l’efficienza della protezione differenziale e messa a terra - l’efficienza del dispositivo che impedisce l’avviamento al ripristino della tensione - l’integrità della protezione del pedale di comando ribaltamento (per le macchine provviste) - il dispositivo d'arresto d'emergenza - l'integrità dei collegamenti elettrici e di messa a terra - il corretto funzionamento della macchina e dei dispositivi di manovra 600 Non effettuare operazioni nei pressi dei raggi raschianti in movimento 800 Intervenire sul sistema di caricamento automatico solo ad impianto disattivato 1000 Non manomettere le delimitazioni della zona d’azione dei raggi raschianti 1200 Le macchine impastatrici devono essere munite di coperchio totale o parziale atto ad evitare che il lavoratore possa comunque venire a contatto con gli organi lavoratori in moto. Tali protezioni devono essere provviste di dispositivo di blocco o fisse 1400 Se l'alimentazione elettrica della betoniera avviene con linea aerea è necessario che il collegamento alla macchina sia effettuato dal basso, con un ripiegamento a gomito del cavo, in modo da evitare l'infiltrazione d’acqua nel macchinario 1600 Utilizzare guanti e scarpe di sicurezza e mascherine durante le operazioni con cemento 1800 Posizionare la macchina su di una superficie stabile e livellata al riparo dal vento (nel caso di vento forte sospendere le lavorazioni se non si è in zona riparata) Attrezzature - Betoniera Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 112 di 240 2000 Dopo l’utilizzo: - procedere alla disattivazione dell’alimentazione elettrica - procedere alla pulizia della macchina e delle altre attrezzature accessorie. - controllare la macchina in ogni sua parte verificando che non abbia subito danni durante l'uso - provvedere a lasciare in perfetto ordine il posto di lavoro 2200 Durante l'uso: - Indossare indumenti aderenti al corpo, evitando assolutamente abiti con parti sciolte e svolazzanti come ad esempio sciarpe. - Proteggere il cavo elettrico i suoi attacchi e l'interruttore e non toccarli stando sul bagnato o con le mani bagnate - Avvisare il preposto qualora si avverta una leggera "scossa" toccando la carcassa della betoniera o di una qualunque attrezzatura accessoria - Evita di introdurre attrezzi o parti del corpo nella tazza in rotazione - Le operazioni di carico devono essere concluse prima dell'inizio della rotazione della tazza. - Rimanere a distanza da parti rotanti in movimento - Non eseguire operazioni lavorative in prossimità dei raggi raschianti con la macchina in moto ProbRes Attrezzature - Betoniera Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 113 di 240 Rischio - Attrezzature - Compattatore a piatto vibrante Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo del compattatore a piatto vibrante ed i potenziali rischi connessi sono: - Vibrazioni - Esposizione al rumore - Liquido carburante/ benzina - Incendio - Esplosione - Rumore Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi Misure di Prevenzione e Protezione 200 Preliminarmente verificare la consistenza dell'area da compattare 400 Sia presente l’involucro coprimotore 600 Sia presente ila carter di protezione nella della cinghia di trasmissione. 800 Non utilizzare la macchina in ambienti chiusi e poco ventilati 1000 Durante il rifornimento di carburante spegnere il motore e non fumare 1200 Alla fine dell’utilizzo, chiudere il rubinetto della benzina 1400 Eseguire le operazioni di revisione e manutenzione a motore spento 1600 Utilizzare idonei D.P.I. ProbRes 1 Attrezzature - Compattatore a piatto vibrante Operaio Edilizia 3 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 114 di 240 Rischio - Attrezzature - Decespugliatore portatile Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo del decespugliatore portatile ed i potenziali rischi connessi sono: - Urto o ferita per contatto con l’utensile o schegge, proiezione di materiali - Impigliamento e trascinamento - Contatti con organi in movimento - Vibrazioni - Polveri - Rumore Probabilita Indice Misura 1 Danno 2 Rischi 2 Misure di Prevenzione e Protezione 200 E' fatto divieto di operare in coppia parallelamente o nel raggio d'azione di una eventuale proiezione di sassi o altro L'operatore del decespugliatore impedisce a colleghi o a terzi sosta od operazioni che debbano essere svolte nel raggio d'azione della proiezione di corpi da parte della testa rotante del decespugliatore. Nel caso in cui l'operatore del decespugliatore non possa impedire la presenza di terzi, questi si astiene dall'utilizzare il decespugliatore fino a quando vi sono le condizioni di sicurezza 400 E' fatto divieto di usare lame per decespugliatore essendo consentito unicamente l'utilizzo della testina con filo 600 Impugnare l’attrezzo con entrambe le mani tramite le apposite manopole 800 Quando si opera su un terreno in pendenza si deve operare stando sul lato monte 1000 Siano presenti e mantenuti in efficienza i comandi a uomo presente; il carter di protezione del filo e la protezione delle parti potenzialmente calde 1200 Sospendere le operazioni in caso di presenza di sassi o altro materiale che può essere proiettato 1400 Allontanare dall'area di intervento gli estranei 1600 Eseguire il rifornimento di carburante a motore spento e non fumare 1800 Controllare l'integrità del rocchetto portafilo prima dell’utilizzo 2000 Ingrassare la coppia conica ogni 20-25 ore di impiego, salvo indicazioni diverse del costruttore 2200 Limitare al massimo il contatto della testina con il terreno 2400 Sostituire la testina quando deteriorata 2600 Non impiegare fili troppo lunghi che sottopongono il decespugliatore a sforzi eccessivi e possono far slittare la frizione. Attrezzature - Decespugliatore portatile Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 115 di 240 2800 Utilizzare dispositivi di protezione dell’udito, calzature di sicurezza alte, gambali di protezione (in caso di terreni particolari con possibile proiezione di materiali); visiera di protezione; guanti di sicurezza 3000 Rischio vibrazioni Le vibrazioni si diversificano notevolmente a seconda del modello di attrezzo e delle sue condizioni di manutenzione. In riferimento a quest’ultimo aspetto, le cause responsabili dell’incremento delle vibrazioni sono molteplici: - la testina è sottoposta a forte usura per i frequenti urti con il terreno su cui spesso sono presenti sassi o pietre; le fessure della testina si possono inoltre riempire di terra; tutto ciò produce uno sbilanciamento della testina stessa che trasmette forti vibrazioni all’attrezzo; - gli ingranaggi elicoidali della coppia conica (che trasmette il movimento rotatorio dall’albero alla testina) e il relativo cuscinetto a sfere si possono usurare a causa delle vibrazioni prodotte dalla testina; gli ingranaggi si possono usurare anche a causa della degradazione o della scarsità del grasso di lubrificazione; l’usura degli ingranaggi e del cuscinetto a sfere incrementa le vibrazioni; - l’albero può essere inciso dalle bronzine; il "gioco" tra le bronzine e l’albero aumenta le vibrazioni dell’attrezzo; - le guarnizioni in gomma tra l’asta ed il motore si possono deteriorare; vengono così meno le loro proprietà antivibranti; - i ferodi della frizione e la campana metallica sui cui aderiscono i ferodi stessi si possono usurare a causa dello slittamento della frizione (che si verifica quando l’attrezzo è sottoposto a sforzi eccessivi); l’usura non omogenea dei ferodi e della campana crea uno sbilanciamento che genera vibrazioni - l’albero del motore ed il suo cuscinetto a sfere si possono deteriorare nel tempo incrementando le vibrazioni. Per contenere questi problemi (che oltre a produrre vibrazioni, riducono l’efficienza e la vita degli attrezzi), occorre - ingrassare la coppia conica ogni 20-25 ore di impiego - lavorare in modo corretto senza usurare troppo la testina (limitando al massimo il contatto della testina con il terreno) - sostituire la testina deteriorata. - non impiegare fili troppo lunghi che sottopongono il decespugliatore a sforzi eccessivi e possono far slittare la frizione. Inoltre al termine di ogni stagione lavorativa occorre far effettuare il controllo e la manutenzione dei decespugliatori da parte di officine / operatori specializzate. ProbRes 1 Attrezzature - Decespugliatore portatile Operaio Edilizia DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 116 di 240 Rischio - Attrezzature - Tagliaerbe e Motofalciatrice Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo della motofalciatrice e del tagliaerbe ed i potenziali rischi connessi sono: - Vibrazione - Rumore - Incendio - Contatti con l’attrezzo in movimento Probabilita Indice Misura 1 Danno 2 Rischi 2 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Motofalciatrice: - sia presente apposita custodia da applicare alla barra falciante durante il trasferimento del mezzo - particolare attenzione deve essere posta nel liberare la lama dagli intasamenti che deve essere effettuata con trasmissione disinnescata o con l'utilizzo di attrezzi a palo lungo (non usare mani o piedi) e porsi fuori dal fronte di avanzamento del mezzo 400 Utilizzo: - seguire le misure di tutela generali - non utilizzarlo ove vi sia il pericolo di contatto con cavi elettrici o altri materiali pericolosi - verificare la funzionalità dei presidi di sicurezza e dei comandi a uomo presente 600 Utilizzare Idonei DPI: Utilizzare dispositivi di protezione dell’udito, calzature di sicurezza alte, guanti di sicurezza ProbRes 1 Attrezzature - Tagliaerbe e Motofalciatrice Operaio Edilizia DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 117 di 240 Rischio - Attrezzature - Escavatore - Pala meccanica Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo dell' escavatore o della pala meccanica ed i potenziali rischi connessi sono: - Urti - Contatto o schiacciamento con il mezzo in movimento - Ribaltamento dello stesso - Caduta materiali. E’ da considerare la presenza della tipologia di attrezzature in esame anche se non direttamente di proprietà o utilizzate da operatori dell’azienda, in quanto gli stessi possono essere esposti ai rischi pertinenti in caso di coordinamento di lavorazioni di ditte appaltatrici, collaborazioni, gestione di interventi di emergenza e simili. Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Procedure corrette di lavoro: - Siano presenti ed efficienti i dispositivi di segnalazione (avvisatore acustico di retromarcia, girofaro lampeggiante, fanali di illuminazione, avvisatore acustico) e di visibilità (specchietti retrovisori, luci) - Durante i trasferimenti mantenere la pala in posizione tale da consentire la migliore visibilità possibile, se necessario richiedere l’aiuto e l’assistenza di un collega a terra - Verificare la pressione dei pneumatici secondo quanto previsto dal costruttore - Verificare lo stato dell’impianto idraulico di sollevamento e frenatura - Non sovraccaricare la benna oltre ai limiti consentiti - Non utilizzarla entro locali non aerati ovvero ove esiste pericolo di incendio o scoppio - Non passare sotto linee elettriche con la benna sollevata - Nelle operazioni di scavo accertarsi preliminarmente che non vi siano cavi elettrici, tubature del gas e condutture in genere - In caso di contatto accidentale con linee elettriche occorre rimanere all’interno del mezzo fino a quando la linea è stata disattivata o il contatto eliminato, se è necessario che l’operatore scenda a terra occorre che non tocchi contemporaneamente terreno e mezzo meccanico - Addottare particolare prudenza nella guida del mezzo qualora vengono caricati nella benna manufatti od oggetti rotondi o comunque instabili (come ad esempio bidoni ecc.); provvedere a fissare con funi o cinghie questi materiali e procedere a velocitá ridotta - Al termine delle operazioni la pala va parcheggiata in piano, con la benna a terra, freno a mano inserito e con la chiave di accensione disinserita 400 Trasferimenti - Salita sul pianale: - Avvicinarsi lentamente - Braccio nella direzione di marcia - Salire lentamente - Quando i cingoli durante la salita del mezzo raggiungono il baricentro dell'escavatore, adagiare con molta cautela la parte inferiore della benna sul pianale - Adagiare lentamente i cingoli alzando il braccio dell'escavatore e poi avanzare sul pianale fino a raggiungere la posizione definitiva . - Legare con le apposite catene tutte le parti mobili dell'escavatore (braccio, benna ecc.) Nel caso di mezzi gommati, apporre dei blocchi sotto le coperture. Alzare verticalmente le rampe e fissarle Attrezzature - Escavatore - Pala meccanica Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 118 di 240 600 Trasferimenti - Discesa dal pianale: - Ruotare lentamente la torretta dell'escavatore fino a posizionarla nella direzione della rampa. - Avanzare lentamente - Scendere lentamente con i cingoli dell'escavatore lungo le rampe di carico, fin tanto che si raggiunge il baricentro del mezzo e posizionare la benna a terra. Adagiare lentamente e con cautela i cingoli sulle rampe alzando il braccio dell'escavatore. - Quando i cingoli dell'escavatore sono sulle rampe, scendere lentamente fino a raggiungere il terreno circostante. - Raggiunto il terreno con i cingoli, allontanarsi dal pianale. 800 Utilizzare Idonei DPI: Utilizzare dispositivi di protezione dell’udito, calzature di sicurezza alte, guanti di sicurezza ProbRes 1 Attrezzature - Escavatore - Pala meccanica Operaio Edilizia DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 119 di 240 Rischio - Attrezzature - Generatori di Corrente con Motore Endotermico Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo del generatore di corrente con motore endotermico ed i potenziali rischi connessi sono dati: - Dalla presenza di motore endotermico e al relativo combustibile (pericolo di incendio) - Elettrocuzione Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Sia presente un interruttore differenziale di sicurezza 400 Tubazioni e serbatoio siano costruiti e installati a regola d’arte e regolarmente manutenzionati 600 Le tubazioni di scarico e le parti calde non siano posti in contatto o adiacenza con materiali propaganti l’incendio o infiammabili 800 Verificare l’efficienza di comandi di intercettazione del combustibile con arresto automatico delle pompe di alimentazione in caso di arresto del motore o mancanza di energia elettrica 1000 Verificare l’efficienza dei Dispositivi automatici di arresto in caso di pressione o temperatura eccessiva 1200 Le tubazioni di scarico e le parti ad alta temperatura siano poste a distanze di sicurezza da lavoratori e materiali combustibili, protette e coibentate 1400 Sia presente almeno un estintore nei pressi debitamente segnalato 1600 Divieto di fumare, di usare fiamme libere o altre sorgenti di innesco nei pressi dell’attrezzatura 1800 Depositare e posizionare l’attrezzatura in luoghi areati 2000 Delimitare la zona e apporre cartello di pericolo di incendio e di divieto di accesso ai non addetti 2200 Durante il trasporto occorre che la macchina sia fissata stabilmente e legata all’automezzo, utilizzare appositi dispositivi di aggancio per il sollevamento e il trasporto 2400 Prestare attenzione alle parti calde, non avvicinarsi 2600 Collegare elettricamente l’attrezzatura secondo le indicazioni del costruttore 2800 Indossare idonei otoprotettori per lavori nelle vicinanze ProbRes 1 Attrezzature - Generatori di Corrente con Motore Endotermico Operaio Edilizia DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 120 di 240 Rischio - Attrezzature - Lampade portatili elettriche Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo delle lampade portatili ed i potenziali rischi connessi sono: - Ustioni - Elettrocuzione Probabilita Indice Misura 200 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione Utilizzo: - Seguire le misure di tutela generali - impugnatura di materiale isolante non igroscopico - avere le parti in tensione, o che possono essere messe in tensione in seguito a guasti, completamente protette in modo da evitare ogni possibilità di contatto accidentale - gabbia di protezione della lampadina, fissata mediante collare esterno alla impugnatura isolante - garantire il perfetto isolamento delle parti in tensione dalle parti metalliche eventualmente fissate all'impugnatura - Le lampade elettriche portatili usate in luoghi bagnati o molto umidi ed entro o a contatto di grandi masse metalliche, devono essere alimentate a tensione non superiore a 25 Volta verso terra ed essere provviste di un involucro di vetro. Se la corrente di alimentazione di dette lampade è fornita attraverso un trasformatore, questo deve avere avvolgimenti, primario e secondario, separati ed isolati tra di loro. ProbRes 1 Attrezzature - Lampade portatili elettriche Operaio Edilizia DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 121 di 240 Rischio - Attrezzature - Martello elettrico Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo del martello elettrico ed i potenziali rischi connessi sono: - Contatto con l’utensile - Proiezione di materiale o schegge - Impigliamento - Conseguenze della Vibrazione - Conseguenze del Rumore Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Particolare attenzione va posta alla possibile presenza di impianti in tensione o tubazioni attive all’interno delle opere sulle quali si lavora, accertarsi preventivamente della loro messa in sicurezza 400 Non operare con indumenti o accessori con lembi volanti 600 Bagnare, se possibile, i materiali sui quali si opera 800 Carter di protezione del motore correttamente posizionato e serrato 1000 Impugnatura laterale, quando presente, correttamente posizionata e serrata 1200 Aperture di raffreddamento (posizionate nella cassa del motore) pulite e libere 1400 Targhetta (facilmente leggibile) sul martello indicante tensione, intensità e tipo di corrente ed altre eventuali caratteristiche 1600 Utilizzare guanti, scarpe di sicurezza e mascherine e occhiali (in caso di proiezione polveri o schegge), secondo le indicazioni del libretto di istruzioni ProbRes Attrezzature - Martello elettrico Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 122 di 240 Rischio - Attrezzature - Martello Pneumatico Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo del martello pneumatico ed i potenziali rischi connessi sono determinati da: - utilizzo di derivazioni ad aria compressa (fuoriuscita violenta gas compressi, urti e simili) - rumore prodotto - pesantezza dell’utensile - polveri e residui prodotti o proiettati - vibrazioni - possibilità di lesioni per contatti con l’utensile Relativamente allo scalpello e mola pneumatiche si richiamano integralmente le procedure indicate, valutando sostanzialmente minore l’impatto dovuto alla pesantezza e ingombro dell’utensile. Probabilita Indice Misura 200 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione Controlli preliminari: - Verificare che le manichette siano integre e di tipo adeguato alla pressione di alimentazione - Verificare l'integrità del rivestimento fonoassorbente o comunque dei dispositivi preposti a tale compito sia tale da ridurre a valori di norma il rumore prodotto dall'utensile - Verificare che all'utensile venga fornita aria il più possibile esente da polveri e da vapori di olio; se l'aria è fornita dal motocompressore occorre controllare anche quest'ultimo - Verificare che siano funzionanti i sistemi di allontanamento dell'aria compressa esausta - Controllare che prima di immettere l'aria compressa nell'apparecchio venga scaricata l'eventuale acqua di condensazione formatasi nella rete di distribuzione, aprendo la valvola di scarico - Controllare i manometri e gli eventuali dispositivi contro gli eccessi di pressione (Allgato V, punto 9.3 D. Lgs 81/08) - Controllare l'integrità ed il buon funzionamento delle tubazioni e la loro compatibilità all'uso richiesto - Controllare che la disposizione delle tubazioni non intralci le lavorazioni in atto o quelle di altri lavoratori - Controllare che le tubazioni non siano oggetto di calpestamento o schiacciamento da parte di persone o veicoli - Controllare che il posizionamento dei tubi sia tale che essi non possano entrare in contatto con oli, grassi, fango o malta di cemento - Controllare che i tubi non siano sottoposti a piegamenti ad angolo vivo - Gli attacchi dei tubi flessibili al serbatoio dell'aria compressa e alla rete di distribuzione devono essere tali da non poter sciogliersi per effetto delle vibrazioni, degli urti, della torsione o della pressione interna - Non sono ammesse connessioni ad avvitamento, né legature con fili metallici o di fibre tessili, ma sono da utilizzare le fasce metalliche con bordi non taglienti fissate con appositi morsetti o analoghi presidi (sono raccomandabili giunti a baionetta) - I giunti intermedi di collegamento tra i vari tratti del tubo flessibile devono essere tali da non potersi sciogliersi accidentalmente o per effetto delle vibrazioni - Utilizzare comunque attrezzature compatibili il valore della pressione di alimentazione (segnalato sull’attrezzatura) - Verificare sempre l'efficienza delle protezioni previste con gli organi in movimento Attrezzature - Martello Pneumatico Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 123 di 240 400 Utilizzo: - sia presente la targhetta che riporti il valore della velocità nominale massima di rotazione (giri/min) - non usare le tubazioni per trainare, sollevare o movimentare gli utensili. - sostituire i tubi flessibili che presentano forature o lacerazioni - non effettuare riparazioni con nastro adesivo o altro mezzo di fortuna - Ii tubo non deve essere troppo rigido per non ostacolare ed affaticare l'operatore nella guida dell'utensile. - non piegare i tubi per interrompere il flusso dell'aria compressa - i getti di aria compressa non devono essere usati per motivi diversi da quello richiesto dalla lavorazione (ad es. non devono essere usati per il refrigerio delle persone o degli ambienti, non devono essere usati per liberare da vapori, gas, polveri o altre sostanze i recipienti che hanno contenuto sostanze infiammabili, compressa non devono essere usati per la pulizia soffiata di sostanze ecc.) - Utilizzare il martello senza forzature e eccessive pressioni - Organizzare il lavoro in modo che gli addetti fruiscano di frequenti pause rispetto all’utilizzo dell’utensile - Programmare la predisposizione di idonei sostegni per l’utensile - Regolare gli accessori in base alle singole esigenze - in caso di malfunzionamenti o di utensili non adatti avvisare il preposto - chiudere la valvola di intercettazione dell'aria compressa durante le soste delle lavorazioni e comunque sempre al termine del lavoro prima di scollegare le tubazioni. - segnalare la zona esposta a livello di rumorosità elevato e l’obbligo di utilizzo dei DPI. - operare nella zona di intervento dell’aspirazione - sia vietato l’avvicinamento ai non addetti - predisporre schermi paraschegge e acustici fra le diverse postazioni di lavoro 600 Dispositivi di protezione individuale necessari - Guanti - Calzature di sicurezza - Visiera - Mascherina antipolvere - Otoprotettori - Indumenti protettivi (tute) ProbRes 1 Attrezzature - Martello Pneumatico Operaio Edilizia DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 124 di 240 Rischio - Attrezzature - Tagliasfalto a disco Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo del tagliasfalto a disco ed i potenziali rischi connessi sono: - Esposizione al rumore - Punture, tagli, abrasioni - Incendio - Investimento - Vibrazione E’ da considerare la presenza della tipologia di attrezzature in esame anche se non direttamente di proprietà o utilizzate da operatori dell’azienda, in quanto gli stessi possono essere esposti ai rischi pertinenti in caso di coordinamento di lavorazioni di ditte appaltatrici, collaborazioni, gestione di interventi di emergenza e simili. Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Operazioni preliminari all'utilizzo - Delimitare e segnalare l'area di intervento. - Controllare il funzionamento dei dispositivi di comando. - Verificare l'efficienza delle protezioni degli organi di trasmissione. - Verificare il corretto fissaggio del disco e della tubazione d'acqua. - Verifica l'integrità della cuffia di protezione del disco. 400 Utilizzo: - Mantenere costante l'erogazione dell'acqua - Non forzare l'operazione di taglio - Non lasciare la macchina in moto senza sorveglianza. - Non utilizzare la macchina in ambienti chiusi e poco ventilati - Eseguire il rifornimento di carburante a motore spento e non fumare 600 Operazioni post-utilizzo - Chiudere il rubinetto della benzina. - Lasciare sempre la macchina in perfetta efficienza, curandone la pulizia e l'eventuale manutenzione. - Eseguire i lavori di manutenzione e revisione a macchina spenta. 800 Dispositivi di protezione individuale - Guanti - Calzature di sicurezza - Copricapo - Otoprotettori - Mascherine - Indumenti protettivi (tute) ProbRes Attrezzature - Tagliasfalto a disco Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 125 di 240 Rischio - Attrezzature - Tagliaferro e Piegaferro Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo del tagliaferro e piegaferro ed i potenziali rischi connessi sono: - Contatto con organi in movimento - Proiezione di materiali - Taglio o ferite E’ da considerare la presenza della tipologia di attrezzature in esame anche se non direttamente di proprietà o utilizzate da operatori dell’azienda, in quanto gli stessi possono essere esposti ai rischi pertinenti in caso di coordinamento di lavorazioni di ditte appaltatrici, collaborazioni, gestione di interventi di emergenza e simili. Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Gli alberi, le pulegge, le cinghie e tutti gli altri organi o elementi di trasmissione devono essere protetti ogni qualvolta possono costituire un pericolo 400 Le cesoie a ghigliottina, a coltelli circolari, a tamburo portacoltelli e simili devono essere provvisti di mezzi di protezione che impediscano il contatto delle mani con la lama 600 La macchina sia provvista inoltre di un idoneo riparo dotato di un microinterruttore collegato con gli organi di messa in moto della macchina, che impedisca in modo totale il funzionamento della macchina stessa quando il riparo suddetto si trova in posizione di apertura o analoghi presidi 800 Prima dell'uso: verificare l'integrità dei collegamenti elettrici e di quelli di terra, nonché l'integrità dell'isolamento delle parti elettriche in genere; verificare che il cavo di alimentazione non intralci con le operazioni di lavorazione del ferro; verificare l'integrità delle protezioni degli organi di trasmissione (pulegge, cinghie, ingranaggi,...); verificare il buon funzionamento della macchina e del dispositivo d arresto 1000 Durante l'uso: tenere le mani distanti dagli organi lavoratori della macchina, nell'eseguire i tagli di piccoli pezzi usare attrezzi speciali; durante il taglio con la troncatrice tenersi fuori della traiettoria di taglio 1200 Dopo l'uso: togliere la corrente da tutte le macchine aprendo gli interruttori delle macchine e quelli posti sui quadri generali di alimentazione; verificare che il materiale lavorato o da lavorare non sia venuto a contatto con i conduttori elettrici; pulire le macchine ed eventualmente procedere alla lubrificazione 1400 Relativamente al rischio rumore, in aggiunta ai precedenti, effettuare le manutenzioni previste dal costruttore e sostituire le parti usurate o danneggiate 1600 Utilizzare guanti e occhiali ProbRes 1 Attrezzature - Tagliaferro e Piegaferro Operaio Edilizia DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 126 di 240 Rischio - Attrezzature - Sega portatile Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo della sega portatile ed i potenziali rischi connessi sono: - Contatto con l'utensile - Rotazione, caduta del pezzo in lavorazione - Proiezione di residui o materiali - Impigliamento - Contatto, impigliamento con gli organi di trasmissione del moto Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Siano presenti ed efficienti i dispositivi di blocco di emergenza - comandi a uomo presente, impugnature antivibranti, dispositivi di consenso. 400 Corrette procedure di utilizzo: - La zona dei lavoro sia bene illuminata - Impugnare saldamente la prevista impugnatura - Prima di avviarla assicurarsi che la catena non sia a contatto con capi di vestiario. Causa rischio d’impigliamento si eviti d’indossare bracciali, foulard, catenine, indumenti aventi lembi volanti, ecc. Per lavoratori con capelli lunghi utilizzare idonee cuffie o legare i capelli. - Avviare le motoseghe appoggiandole su un solido piano orizzontale, tenendola saldamente con una mano mentre con l’altra si aziona il dispositivo a strappo (portatili, endotermiche) - Lavorare sempre con il corpo in posizione sicura e stabile, con i piedi ben divaricati ed appoggiati - Non lavorare con la sega stando in posizioni precarie; utilizzare idonee opere provvisionali per lavori in altezza e comunque la posizione di lavoro deve essere stabile (portatili) - Liberare la zona di lavoro da materiali, cavi e simili che possono costituire impedimento, pericolo o intralcio, non danneggiare cavi o adduzioni eventualmente presenti - Utilizzare accessori originali e previsti dal costruttore - Revisionare regolarmente secondo le istruzioni del costruttore - Regolare la tensione della catena secondo le istruzioni del costruttore, prevenire il pericolo di fuoriuscita della stessa, sostituirla quando danneggiata o usurata 600 Siano utilizzati i seguenti DPI, secondo le indicazioni del libretto di istruzioni: - Cuffie/Tappi a protezione dell’udito - Scarpe di si sicurezza - Occhiali di protezione - Guanti di sicurezza - Protezioni vie respiratorie (almeno FFP2, legno tenere; FFP3 legno duro) 800 Alberi e tronchi - quando si opera su un terreno in pendenza si deve operare sempre stando a monte del tronco - nel sezionare grossi tronchi o abbattere alberi di diametro notevole, dove vi è il rischio di serraggio della catena tra due spezzoni che tendono a chiudersi, occorre procedere effettuando una tacca di circa 45 gradi eventualmente servendosi di un cuneo per tenere aperto il taglio ProbRes Attrezzature - Sega portatile Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 127 di 240 Rischio - Attrezzature - Sega circolare Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo della sega circolare ed i potenziali rischi connessi sono: - Urto o ferita per contatto con l’utensile - Proiezione di materiali o parti del pezzo in lavorazione - Rotazione/ritorno/rifiuto improvviso del pezzo con proiezione dello stesso - Impigliamento e trascinamento - Contatti con organi in movimento - Elettrocuzione - Polveri - Rumore Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Siano presenti e mantenuti in efficienza: - Cuffia registrabile di protezione, di dimensioni tali da giungere, con lo spigolo anteriore, sopra al punto di entrata del pezzo, particolare attenzione va posta alla possibilità di questa di muoversi liberamente e con ritorno automatico - Coltello divisore (di norma uguale o al massimo inferiore di 0,5 mm rispetto alla larghezza di taglio) con profilo non tagliente, a distanza massima di 3 mm dalla lama e posizionato in modo che la sporgenza superiore sia inferiore di 5 mm rispetto alla sporgenza della lama (salvo prescrizioni diverse in sede di costruzione e comunque conformi a norme di buona tecnica) - Carter di protezione fissi della parte di lama sottostante il piano di lavoro - Carter di protezione fissi degli organi di trasmissione e alimentazione della macchina - Comando di emergenza, comandi a uomo presente - Dispositivo anti riavvio dopo un ripristino dell’alimentazione elettrica - Guide / controguide adatte alle tipologie dei pezzi da lavorare 400 Verificare preventivamente l’integrità e l'efficienza del disco e la sua compatibilità con i materiali in lavorazione; utilizzare solo i dischi, in perfetto stato di efficienza, previsti dal costruttore 600 Regolare la cuffia di protezione di protezione in rapporto al pezzo da tagliare, lasciando libera solo la parte di disco necessaria al taglio; quando si hanno in dotazione cuffie di varia larghezza per l’utilizzo di lame circolari inclinabili e di varie dimensioni, occorre utilizzare le cuffie idonee alla lavorazione che proteggano completamente il disco secondo i criteri indicati. 800 Prima dell’accensione, regolare e bloccare opportunamente il coltello divisore, verificare che la cuffia non sia bloccata, che non vi siano chiavi, utensili o altri materiali non pertinenti nelle vicinanze o attaccate alla macchina e che il materiale in lavorazione non abbia parti estranee. 1000 Appoggiare il pezzo alle guide e comunque in posizione stabile e controllabile; le guide devono essere utilizzate comunque in modo da non pregiudicare l’efficacia della cuffia di protezione. 1200 Controllare il corretto fissaggio del disco 1400 Devono essere tagliati materiali di dimensioni conformi alle indicazioni del costruttore e in nessun caso che costringano gli operatori a tenere manualmente i pezzi. Se le dimensioni del pezzo da tagliare sono piccole o comunque espongono al pericolo di contatto con l’utensile, utilizzare appositi spingipezzo o analoghi presidi trattenendoli per l’apposita impugnatura. I pezzi devono essere fissati stabilmente con ausili meccanici in modo da non scivolare o muoversi. Attrezzature - Sega circolare Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 128 di 240 1600 L’operatore deve assumere una corretta posizione in modo da minimizzare il rischio di essere colpito da eventuale rifiuto del pezzo (posizione laterale rispetto al pezzo). L'operatore non deve indossare accessori con possibilità di impigliamento (ad es capelli lunghi sciolti, braccialetti ecc.). 1800 Utilizzare idonee controguide per operazioni nelle quali la guida non può avvicinarsi a sufficienza (per il taglio in lungo di pezzi sottili ecc.) 2000 Non fermare mai il disco sul pezzo in lavorazione 2200 La cuffia oscillante di protezione dell’utensile (che si alza e abbassa automaticamente) deve sempre trovarsi in posizione di sicurezza (abbassata) durante il taglio. Quando si hanno in dotazione cuffie di varia larghezza per l’utilizzo di lame circolari inclinabili occorre utilizzare le cuffie idonee alla lavorazione 2400 Le guide devono essere utilizzate in modo da non pregiudicare l’efficacia della cuffia di protezione 2600 Nei lavori speciali quali tagli di pezzi alti utilizzare un pressore laterale alla lama 2800 Indossare : - guanti con adeguata e specifica resistenza meccanica - mascherine (maschere antipolvere almeno FFP2, FFP3 per legni duri) - occhiali - scarpe di sicurezza - indumenti privi di lembi volanti - dispositivi di protezione dell’udito 3000 La macchina, salvo prescrizioni diverse del costruttore, non deve essere utilizzata in caso di pioggia, in ambienti bagnati e umidi e in luoghi con pericolo di esplosione 3200 Per lavorazioni non sporadiche utilizzare e avviare preventivamente impianto di aspirazione localizzata e mantenerlo efficiente. Non avvicinarsi, ne’ introdurre le mani nei condotti di espulsione residui. 3400 L’operatore deve assumere una corretta posizione e seguire le corrette modalità di esecuzione in modo da minimizzare il rischio di essere colpito da materiali o contatti con il disco : - posizionamento stabile sul pavimento - pavimento pulito e spazio sufficiente per i movimenti - posizione eretta e stabile - illuminazione sufficiente per distinguere i particolari e l’andamento del taglio - non assumere posizioni che, in caso l’attrezzatura sfugga o cada, possano provocare danni - manovrare la macchina utilizzando, saldamente, le impugnature presenti; le mani e le impugnature, i guanti devono essere puliti e non scivolosi - verificare che il cavo di alimentazione e altri eventuali cavi o servizi siano fuori dal raggio di azione del disco - non avvicinare alcuna parte del corpo al disco e alla parte sottostante il piano di taglio ProbRes Attrezzature - Sega circolare Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 129 di 240 Rischio - Attrezzature - Sega a nastro Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo della sega a nastro ed i potenziali rischi connessi sono: - Contatto accidentale con il nastro dentato - Fuoriuscita del nastro dalla sede di alloggiamento - Proiezione di trucioli o frammenti di materiale in lavorazione - Rottura e proiezione del nastro - Impigliamento Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Prima dell’uso controllare: - controllare l’efficienza della protezione registrabile del tratto di nastro esposto che non sia utilizzato per la lavorazione (regolare e bloccare la protezione in modo da minimizzare la parte esposta di nastro) - controllare l’efficienza delle protezioni degli organi in movimento e dei relativi dispositivi di blocco o serraggio - controllare l’efficienza della protezione di eventuale comando a pedale - controllare l’efficienza del sistema di frenatura - controllare l’efficienza del comando di emergenza e dispositivo anti riavvio dopo un ripristino dell’alimentazione elettrica - verificare che il nastro sia appropriato al lavoro da svolgere - regolare correttamente, secondo le indicazioni del costruttore, la tensione del nastro - mantenere efficiente e utilizzare correttamente l’impianto d’aspirazione residui di lavorazione (per utilizzi non sporadico) 400 Utilizzare nastri in buono stato ed efficienti, non utilizzare lame deformate o incrinate 600 Non utilizzare indumenti o accessori con lembi volanti per evitare impigliamenti 800 Indossare guanti, mascherine, occhiali, dispositivi di protezione per l’udito 1000 Utilizzo - se le dimensioni del pezzo da tagliare espongono al pericolo di contatto con l’utensile, utilizzare utensili spingipezzo o analoghi presidi tenendo le mani il più possibile lontano dal nastro - appoggiare bene il pezzo alla guida - se durante la lavorazione il pezzo tende a torcere e a bloccare il nastro, l’operazione va sospesa immediatamente - la rimozione della lama va effettuata solo quando il nastro è completamente fermo ProbRes Attrezzature - Sega a nastro Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 130 di 240 Rischio - Attrezzature - Pialla a filo Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo della pialla a filo ed i potenziali rischi connessi sono: - Contatto con le lame di taglio nell’albero portacoltelli - Contatto con gli organi di movimento (rulli avanzamento, organi di trasmissione del moto) - Rifiuto del pezzo con proiezione materiali - Proiezioni di trucioli, schegge, frammenti ecc. - Proiezioni in casi eccezionali di lame rotte o allentate - Impigliamento e trascinamento Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Siano presenti ed efficienti: - copertura mobile della zona coltelli oscillante con molle di richiamo oppure copertura mobile regolabile (in altezza e larghezza) che lasci scoperto solo il tratto necessario per le lavorazioni oppure copertura a segmento - copertura ancorata al dispositivo di guida che ne segua lo spostamento a protezione della parte del tamburo portacoltelli posta dietro la guida - impianto di aspirazione - scanalatura nell’albero porta lama per l’eliminazione dei trucioli, la cui ampiezza non deve essere superiore a 12 millimetri 400 Prima dell’utilizzo - Fissare i coltelli con idonei sistemi previsti dal costruttore - Accertare che i coltelli siano in buono stato e non spuntati, in caso sostituirli immediatamente - Il serraggio delle viti di tenuta della lama all’albero deve essere eseguito con cura e gradualità usando esclusivamente la chiave speciale in dotazione al corredo della macchina, senza prolungare il braccio con tubi o altri accessori di fortuna. Per il corretto serraggio si possono anche utilizzare chiavi dinamometriche appositamente tarate - Dopo il montaggio occorre controllare che le lame sporgano tutte esattamente allo stesso modo dall’albero, far girare per qualche tempo la macchina a vuoto e ricontrollare 600 Utilizzo - Regolazione dei bordi di apertura del banco di lavoro in modo che la distanza dai coltelli sia la minima necessaria in funzione della lavorazione - Appoggiare il pezzo al dispositivo di guida - Utilizzare spingitoi o analoghi presidi (guide supplementari, sistemi a pressione, supporti ausiliari) per la lavorazione di pezzi corti, sottili o di forme particolari - Posizionamento dell’operatore di fianco al pezzo spinto - Verificare che il riparo dell’utensile sia registrato in modo da lasciare libera unicamente la parte di lama necessaria alla lavorazione, in relazione alle dimensioni e alla forma del materiale - La distanza tra i bordi dell’apertura dei bordi di lavoro ed il filo tagliente della lama deve essere limitata al minimo indispensabile rispetto alle esigenze della lavorazione - Non utilizzare indumenti o accessori con lembi volanti - Utilizzare guanti, protezioni acustiche, occhiali ProbRes Attrezzature - Pialla a filo Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 131 di 240 Rischio - Attrezzature - Pialla a spessore Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo della pialla a spessore ed i potenziali rischi connessi sono: - Contatto con le lame di taglio nell’albero portacoltelli - Contatto con gli organi di movimento (rulli avanzamento/uscita, organi di trasmissione del moto) - Rifiuto del pezzo con proiezione materiali - Proiezioni di trucioli, schegge, frammenti ecc. - Proiezioni in casi eccezionali di lame rotte o allentate - Impigliamento e trascinamento - Schiacciamento per caduta coperchio aperto Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Seguire le misure di tutela descritte per la pialla a filo, ove pertinenti 400 Mantenere in efficienza: - Copertura di protezione o cuffia mobile provvista di microinterruttore di blocco che permetta l’apertura solo a macchina ferma - Dispositivo che assicuri il fermo in posizione di apertura (pistoni, molle) e la discesa rallentata del coperchio - Sistema a martelletti che protegge il vano di entrata del pezzo - Carter di protezione nel vano di uscita - Dispositivo atto a impedire il rifiuto dei pezzi in lavorazione regolato nell’esatta posizione (circa 3 mm dal piano di taglio in posizione di riposo) 600 Utilizzare guanti, protezioni acustiche, occhiali ProbRes Attrezzature - Pialla a spessore Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 132 di 240 Rischio - Attrezzature - Toupie Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo dello toupie ed i potenziali rischi connessi sono: - Contatto accidentale con l’utensile, fermo o in rotazione, di profilatura rettilinea / curvilinea - Inceppamento o ritorno del pezzo con l’utensile di profilatura rettilinea / curvilinea - Proiezione dell’utensile a seguito di rottura - Proiezioni di trucioli, schegge, frammenti ecc. - Contatto con gli organi di movimento (rulli avanzamento, organi di trasmissione del moto) Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Siano presenti ed efficienti - dispositivi che favoriscano lo scarico dei trucioli o dispositivi di aspirazione - dispositivo di frenatura automatico comandato dall’operatore che permetta l’arresto veloce dell’utensile - cuffia metallica che racchiuda i rulli di trascinamento lateralmente e nella parte superiore - dispositivo del freno e pedale del blocco mandrino opportunamente separati - dispositivi di comando dell’utensile ben identificati e al di fuori della possibili zone di rifiuto del pezzo in lavorazione - indicazioni che permettano di riconoscere la velocità di rotazione in funzione della posizione delle cinghie di trasmissione o del cambio di velocità - coperture di protezione dell’albero e del cambio cinghie 400 Utilizzo e precauzioni: - le aperture per lo scarico o l’aspirazione dei trucioli non devono permettere il raggiungimento di zone pericolose - fissare gli utensili in modo che non si possano allentare per frenature o inversioni di rotazione - non avviare mai la macchina senza assicurarsi di aver correttamente chiuso le coperture di protezione dell’albero e del cambio cinghie - sull’albero toupie è vietato l’impiego di lame circolari - è vietato squilibrare volutamente gli utensili 600 Profilatura rettilinea: - Cuffia di protezione dietro il dispositivo di guida che racchiuda la parte di utensile non utilizzata per la lavorazione - dispositivo amovibile per l’avanzamento automatico del pezzo (l’arresto della macchina deve provocare automaticamente l’arresto del trascinatore); in alternativa si possono utilizzare: 1. protezioni (archetto respingente o simili) di acciaio (per molle di almeno 50 mm di larghezza e 250 mm di spessore) posizionate ad una distanza minima di 15mm, regolabili in altezza in modo da permettere il passaggio del solo pezzo in lavorazione, fissate su parti stabili della macchina o nel dispositivo di guida con fori tali da evitare l’otturazione da parte dei trucioli 2. dispositivi pressori per mantenere i pezzi aderenti alla tavola e alla guida 3. attrezzature idonee quali portapezzi, spingitoi e simili (in particolare per pezzi corti o sottili) - posizionamento corretto delle due parti della guida: altezza e larghezza sufficienti, di materiale resistente ma truciolabile (legno, metallo leggero, plastica etc.), regolabili e rigidamente fissate, posizionate il più vicino possibile all’utensile - apertura del mandrino portautensile o dell’utensile nel banco il più piccola possibile 800 Profilatura curvilinea: - protezione dell’utensile (es. anello) sostenuta da supporti sul tavolo di lavoro e indipendente, regolabile in altezza - sagome su cui fissare i pezzi munite di idonee impugnature e in buone condizioni Attrezzature - Toupie Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 133 di 240 1000 Dispositivi di protezione individuale: - grembiuli robusti (in cuoio o simili) per proteggersi da proiezioni di schegge o parti di utensile - occhiali - dispositivi di protezione dell’udito - mascherine di protezione in caso di produzione di polveri - scarpe di sicurezza CE345 ProbRes Attrezzature - Toupie Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 134 di 240 Rischio - Attrezzature - Caduta da opere provvisionali Descrizione Rischio Il pericolo sussiste quando si effettuano lavorazioni in altezza, connesso alla possibilità di cadere nel vuoto o in profondità con conseguenze di infortunio a carico del lavoratore. Nota: le opere provvisionali indicate nel seguito possono essere presenti nei vari luoghi di lavoro, anche predisposte da altre imprese. Effettuare il coordinamento previsto per l’utilizzo verificando l’idoneità delle stesse in sé e in relazione alle lavorazioni da eseguire (cfr. modulo specifico) Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 In relazione ai rischi, usare opere provvisionali idonee ad evitare pericolo di caduta dall’alto (scale, ponteggi, trabattelli, ponti su cavalletto, piattaforme di lavoro e simili), montati a regola d’arte e nel rispetto delle norme di prevenzione infortuni. La valutazione del rischio contingente e la conseguente individuazione dell’opera provvisionale sia effettuata secondo i seguenti criteri guida: - Durata dei lavori: utilizzare ponteggi, ponti su ruote, piattaforme o simili, per i lavori che non hanno breve durata -Attrezzature e materiali: utilizzare ponteggi, ponti su ruote, ponti su cavalletto per i lavori che comportino l’utilizzo o la movimentazione di materiali o attrezzature che possono aggravare i rischi di caduta per volume, peso e forma. 400 Le scale (che devono rispettare le norme di prevenzione infortuni) siano, di norma, utilizzate per la salita e discesa dai piani di lavoro, nelle operazioni di breve durata e ove le attrezzature e i materiali non aggravino i rischi di caduta. L’assistenza di un collega è indicata nella riduzione di tale rischio. Non siano comunque utilizzate per lavorazioni che comportino pericoli di sbilanciamento (lavorazioni con utensili, sistemazione materiali, ecc.) 600 I ponti su cavalletto e gli impalcati semplici siano montati a regola d’arte (riferirsi agli specifici moduli) e sistematicamente provvisti di parapetto quando l’altezza supera i due metri. Indipendentemente dall’altezza, la protezione contro la caduta sia predisposta valutando i criteri precedentemente esposti (condizioni di equilibrio precario imposto dall’ambiente di lavoro, materiali ed attrezzature che possono aggravare i rischi di caduta ecc.) 800 Se non sarà possibile realizzare idonei impalcati o parapetti, gli operatori dovranno indossare idonea imbracatura di sicurezza con fune di trattenuta collegata a punto certamente solido della struttura e che non consentirà una caduta superiore a m. 1.5 1000 In caso di utilizzo di opere predisposte da altri, accertarsi preventivamente del loro montaggio a regola d’arte e non effettuare modifiche senza autorizzazione ProbRes 1 Attrezzature - Caduta da opere provvisionali Operaio Edilizia DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 135 di 240 Rischio - Attrezzature - Ponteggi Fissi Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo di ponteggi fissi. I principali rischi sono rappresentati dal crollo della struttura (per cedimento dei punti di appoggio o degli ancoraggi, eventi atmosferici, sovraccarico ecc.), dalla caduta di materiali o persone dall’alto, elettrocuzione. Le conseguenze possono essere di lesioni gravi per caduta di lavoratori dall'alto ovvero crollo delle strutture e di eventuali sovraccarichi su esso collocati con caduta di questi su persone, automezzi, impianti ed opere presenti nelle zone sottostanti. Nel caso il personale si trovi ad utilizzare attrezzature di altre ditte, le indicazioni che seguono sono riguardanti l’attività in esame solamente quelle concernenti l’utilizzo delle attrezzature trattate. In ogni caso il personale che si trova ad utilizzarle dovrà, nei limiti di competenza, accertare la presenza delle misure di sicurezza previste, segnalare eventuali deficit, astenersi dall’utilizzo in caso di mancanza dei requisiti di sicurezza, non modificare o rimuovere tali presidi, effettuarne corretto utilizzo. Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Il montaggio e lo smontaggio avvenga sotto la sorveglianza di un preposto e per opera di personale addestrato 400 Obbligo per gli utilizzatori di utilizzare idonei dispositivi di protezione (casco, guanti, scarpe di sicurezza) Attrezzature - Ponteggi Fissi Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 136 di 240 600 Misure contro il crollo della struttura - Controllare che l’installazione sia fatta secondo il progetto (quando il ponteggio supera 20m di altezza o è fuori degli schemi tipo previsti) o secondo gli schemi tipo previsti dal costruttore, le istruzione del costruttore, le norme e la regola dell’arte - i ponteggi devono essere montati, smontati o trasformati sotto la diretta sorveglianza di un preposto, a regola d'arte e conformemente al Pi.M.U.S., ad opera di lavoratori che hanno ricevuto una formazione adeguata e mirata alle operazioni previste - le eventuali modifiche al ponteggio, saranno riportate sul disegno, nel rispetto dello schema-tipo che ha giustificato l'esenzione dall'obbligo del calcolo. - Nel serraggio di piu' aste concorrenti in un nodo i giunti devono essere collocati strettamente l'uno vicino all'altro. - Per ogni piano di ponte devono essere applicati due correnti, di cui uno puo' fare parte del parapetto. - lo scivolamento degli elementi di appoggio di un ponteggio deve essere impedito tramite fissaggio su una superficie di appoggio, o con un dispositivo antiscivolo, oppure con qualsiasi altra soluzione di efficacia equivalente; - utilizzare dispositivi appropriati che impediscano lo spostamento involontario dei ponteggi su ruote durante l'esecuzione dei lavori in quota; - le dimensioni, la forma e la disposizione degli impalcati di un ponteggio devono essere idonee alla natura del lavoro da eseguire, adeguate ai carichi da sopportare e tali da consentire un'esecuzione dei lavori e una circolazione sicure; - il montaggio degli impalcati dei ponteggi deve essere tali da impedire lo spostamento degli elementi componenti durante l'uso, nonche' la presenza di spazi vuoti pericolosi fra gli elementi che costituiscono gli impalcati e i dispositivi verticali di protezione collettiva contro le cadute. - Controllare che tutti gli elementi del ponteggio siano idonei, provvisti di autorizzazione e marcati dal costruttore, ad esempio : - Controllo visivo esistenza del libretto di cui all’autorizzazione ministeriale, rilasciata dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. Se non esiste il libretto, il ponteggio non può essere utilizzato. Occorre richiedere il libretto, che deve contenere tutti gli elementi del ponteggio, al fabbricante del ponteggio - Controllo visivo che gli elementi in tubi e giunti, eventualmente utilizzati, siano di tipo autorizzato appartenenti ad unico fabbricante. Se il controllo è negativo, è necessario utilizzare elementi autorizzati appartenenti ad un unico fabbricante, richiedendone il relativo libretto - E' fatto divieto il deposito di materiali sui ponti (salvo quello strettamente necessario all’esecuzione dei lavori e di peso compatibile con la portata dell’opera) - Evitare di posizionare cartelloni, teli, graticci ecc. senza avere opportunamente rafforzato il ponteggio - Controllare che i punti di appoggio al suolo e gli ancoraggi sono solidi ed affidabili (per evitare cedimenti orizzontali o verticali), se le superfici sono non livellate utilizzare idonee basette adatte allo scopo (devono essere anch’esse autorizzate e marcate) - Controllare la corretta disposizione e messa in opera di ancoraggi, dispositivi di bloccaggio, elementi del ponteggio - Gli ancoraggi devono essere fra quelli previsti dal costruttore, altrimenti vanno appositamente progettati - Rispettare la portata degli impalcati - Proteggere periodicamente gli elementi contro gli agenti atmosferici (verniciatura o analoghi sistemi) Attrezzature - Ponteggi Fissi Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 137 di 240 800 Misure contro la caduta di persone o cose dai piani di lavoro/impalcati: - Il montaggio e lo smontaggio deve essere eseguito con ausilio di cinture di sicurezza o opere provvisionali idonee - Controllare che impalcati siano solidi e con tavole ben accostate e fissate (nel caso di impalcati costituiti da tavole), presenti per l’intera larghezza dei ponti accessibili da persone (il ponte deve essere completamente coperto da tavole o completamente vuoto se non è necessario l’accesso dei lavoratori) - L'altezza dei montanti deve superare di almeno metri 1,00 l'ultimo impalcato o il piano di gronda. - Il ponteggio deve essere accostato direttamente all’opera di eseguire; è consentito un distacco delle tavole del piano di calpestio dalla muratura non superiore a 20 centimetri. - Il ponteggio deve essere efficacemente ancorato alla costruzione almeno in corrispondenza ad ogni due piani di ponteggio e ad ogni due montanti, con disposizione di ancoraggi a rombo o di pari efficacia. - Utilizzare solo tavolato idoneo e montato a regola d’arte (spessore maggiore di 4 cm per larghezze di 30 cm e cm 5 per larghezze di 20 cm, assenza di nodi che riducano di più del 10% la sezione resistente, sommità sovrapposte di almeno 40 cm in corrispondenza di un traverso) - Controllare la presenza dei sottoponti (costruiti come i ponti e a distanza non superiore a metri 2.5 dal ponte superiore) - La costruzione del sottoponte si può omettere nel caso ponti sospesi, torri di carico, ponti a sbalzo o se si tratti di lavori di manutenzione / riparazione di durata inferiore a 5 giorni. - Controllare la presenza e stabilità dei parapetti sui lati verso il vuoto (altezza 1 metro, correnti intermedi che non lascino una luce libera superiore a 60 cm e fascia fermapiede di 20 cm) - E’ fatto divieto di usare scale libere sugli impalcati o piani di lavoro - E’ fatto divieto di accumulare materiale di peso eccessivo sugli impalcati, è comunque lo stazionamento del materiale necessario alle lavorazioni sul ponteggio (rispettandone sempre la portata) - Quando nelle immediate vicinanze dei ponteggi e del posto di caricamento e sollevamento dei materiali sono eseguite operazioni a carattere continuativo, si predispone un solido impalcato sovrastante, ad altezza non maggiore di m 3 da terra, a protezione contro la caduta di materiali - In corrispondenza dei luoghi di transito o stazionamento, sia su facciate esterne sia interne, allestire, all'altezza del solaio di copertura del piano terra, e ogni m 12 di sviluppo verticale del ponteggio, impalcati di sicurezza (mantovane) a protezione contro la caduta di materiali dall’alto o in alternativa la chiusura continua della facciata o la segregazione dell'area sottostante - Per le impalcature fino ad 8 metri di altezza sono ammessi montanti singoli in un sol pezzo; per impalcature di altezza superiore, soltanto per gli ultimi 7 metri i montanti possono essere ad elementi singoli. - Il piede dei montanti deve essere solidamente assicurato alla base di appoggio o di infissione in modo che sia impedito ogni cedimento in senso verticale ed orizzontale. - L’altezza dei montanti deve superare di almeno m 1,20 l’ultimo impalcato; dalla parte interna dei montanti devono essere applicati correnti e tavola fermapiede a protezione esclusivamente dei lavoratori che operano sull’ultimo impalcato. - La distanza tra due montanti consecutivi non deve essere superiore a m 3,60; puo' essere consentita una maggiore distanza quando cio' sia richiesto da evidenti motivi di esercizio del cantiere, purche', in tale caso, la sicurezza del ponteggio risulti da un progetto redatto da un ingegnere o architetto corredato dai relativi calcoli di stabilita'. - E' fatto divieto di gettare dall'alto gli elementi del ponteggio. 1000 Misure contro la caduta di persone per accesso difficoltoso ai piani di lavoro - Controllare che le scale siano ben fissate e l’altro e sfalsate tra loro - Controllare che le passerelle siano munite di parapetto - E’ fatto divieto di arrampicarsi sulle strutture - E’ fatto divieto di usare scale a mano esterne alla struttura - Non ostruire con materiali il transito sui ponti 1200 Misure contro la fulminazione di persone presenti sulla struttura in caso di condizioni meteorologiche avverse - Si prevede l’allontanamento delle persone dalla struttura - Le strutture metalliche siano collegate ad idoneo impianto di protezione dalle scariche atmosferiche qualora non risultino palesemente autoprotette Attrezzature - Ponteggi Fissi Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 138 di 240 1400 Misure contro il danneggiamento della struttura in caso di perturbazione - Durante le perturbazioni i lavoratori siano allontanati dalla struttura - Il preposto, ad intervalli periodici o dopo violente perturbazioni atmosferiche o prolungata interruzione di lavoro deve assicurarsi della verticalita' dei montanti, del giusto serraggio dei giunti, della efficienza degli ancoraggi e dei controventi, curando l'eventuale sostituzione o il rinforzo di elementi inefficienti. 1600 Verifiche durante l'uso dei Ponteggi Metallici Fissi: Durante l'uso dei ponteggi metallici fissi effettuare le verifiche previste dall’Allegato XIX del D. Lgs 81/08 Controllare che il disegno esecutivo: - Sia conforme allo schema tipo fornito dal fabbricante del ponteggio; - Sia firmato dalla persona competente (di cui al comma 1 dell’articolo 136) per conformità agli schemi tipo forniti dal fabbricante del ponteggio; - Sia tenuto in cantiere, a disposizione degli organi di vigilanza, unitamente alla copia del libretto di cui all'autorizzazione ministeriale. Controllare che per i ponteggi di altezza superiore a 20 metri e per i ponteggi non conformi agli schemi tipo: - Sia stato redatto un progetto, firmato da un ingegnere o architetto abilitato a norma di legge all'esercizio della professione; - Che tale progetto sia tenuto in cantiere a disposizione dell'autorità di vigilanza, unitamente alla copia del libretto di cui all'autorizzazione ministeriale. Controllare che vi sia la documentazione dell'esecuzione, da parte del preposto, dell'ultima verifica del ponteggio di cui trattasi, al fine di assicurarne l'installazione corretta ed il buon funzionamento. Controllare che qualora siano montati sul ponteggio tabelloni pubblicitari, graticci, teli o altre schermature sia stato redatto apposito calcolo, eseguito da Ingegnere o da Architetto abilitato a norma di legge all'esercizio della professione, in relazione all'azione del vento presumibile per la zona ove il ponteggio è montato. In tale calcolo deve essere tenuto conto del grado di permeabilità delle strutture servite. Controllare che sia mantenuto un distacco congruente con il punto 2.1.4.3 dell'allegato XVIII o l'articolo 138, comma 2, della Sezione V tra il bordo interno dell'impalcato del ponteggio e l'opera servita. Controllare che sia mantenuta l'efficienza dell'elemento parasassi, capace di intercettare la caduta del materiale dall'alto. Controllare il mantenimento dell'efficienza del serraggio dei giunti, secondo le modalità previste dal fabbricante del ponteggio, riportate nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale. Controllare il mantenimento dell'efficienza del serraggio dei collegamenti fra gli elementi del ponteggio, secondo le modalità previste dal fabbricante del ponteggio, riportate nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale. Controllare il mantenimento dell'efficienza degli ancoraggi, secondo le modalità previste dal fabbricante del ponteggio riportate nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale. Controllare il mantenimento della verticalità dei montanti, ad esempio con l'utilizzo del filo a piombo. Controllare il mantenimento dell'efficienza delle controventature di pianta e di facciata mediante: - Controllo visivo della linearità delle aste delle diagonali di facciata e delle diagonali in pianta; - Controllo visivo dello stato di conservazione dei collegamenti ai montanti delle diagonali di facciata e delle diagonali in pianta; - Controllo visivo dello stato di conservazione degli elementi di impalcato aventi funzione di controventatura in pianta. Controllare il mantenimento in opera dei dispositivi di blocco degli elementi di impalcato. Controllare il mantenimento in opera dei dispositivi di blocco o dei sistemi antisfilamento dei fermapiedi. Attrezzature - Ponteggi Fissi Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 139 di 240 1800 Controlli Ponteggi Metallici a Telai Prefabbricati: TELAIO Durante l'uso dei ponteggi a Telai Prefabbricati effettuare le verifiche previste dall’Allegato XIX del D. Lgs 81/08 Controllo visivo marchio come da libretto, se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l’elemento Controllo visivo dello stato di conservazione della protezione contro la corrosione: · Se il controllo è negativo, procedere al controllo degli spessori · Se il controllo degli spessori è negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del ponteggio), scartare l’elemento · Se il controllo degli spessori è positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformità alle modalità previste dal fabbricante del ponteggio Controllo visivo verticalità montanti telaio, ad esempio con utilizzo filo a piombo: · Se la verticalità dei montanti non è soddisfatta occorre scartare l’elemento Controllo visivo e/o funzionale dello spinotto di collegamento fra montanti: · Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento Controllo visivo e/o funzionale attacchi controventature: perni e/o boccole: - Se il controllo è negativo, occorre: - Scartare l’elemento,o - Ripristinare la funzionalità dell’elemento in conformità alle modalità previste dal fabbricante del ponteggio Controllo visivo orizzontalità traverso · Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento CORRENTI E DIAGONALI Controllo visivo marchio come da libretto: ·Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l’elemento Controllo visivo dello stato di conservazione della protezione contro la corrosione ·Se il controllo è negativo, procedere al controllo degli spessori: -Se il controllo degli spessori è negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del ponteggio), scartare l’elemento -Se il controllo degli spessori è positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformità alle modalità previste dal fabbricante del ponteggio Controllo visivo linearità dell’elemento ·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento Controllo visivo e/o funzionale dello stato di conservazione collegamenti al telaio ·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento IMPALCATI PREFABBRICATI Controllo visivo marchio come da libretto ·Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l’elemento Controllo visivo dello stato di conservazione della protezione contro la corrosione ·Se il controllo è negativo, procedere al controllo degli spessori: -Se il controllo degli spessori è negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del ponteggio), scartare l’elemento -Se il controllo degli spessori è positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformità alle modalità previste dal fabbricante del Attrezzature - Ponteggi Fissi Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 140 di 240 Controllo visivo orizzontalità piani di calpestio ·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento Controllo visivo e/o funzionale assenza di deformazioni negli appoggi al traverso ·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento Controllo visivo (Integrità del sistema di collegamento per rivettatura, bullonatura e cianfrinatura ,Assenza nel sistema di collegamento, di cricche, distacchi ed ossidazioni penetranti per saldatura) dell’efficienza dei sistemi di collegamento tra: piani di calpestio, testata con ganci di collegamento al traverso ed irrigidimenti ·Se il controllo è negativo: -Scartare l’elemento, o -Procedere, a cura del fabbricante del ponteggio, al ripristino dell’efficienza dei sistemi di collegamento BASETTE FISSE Controllo visivo marchio come da libretto ·Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l’elemento Controllo visivo( ad esempio con piano di riscontro) orizzontalità piatto di base ·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento BASETTE REGOLABILI Controllo visivo marchio come da libretto ·Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l’elemento Controllo visivo( ad esempio con un piano di riscontro) orizzontalità piatto di base ·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento Controllo visivo verticalità stelo ·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento Controllo visivo e funzionale dello stato di conservazione della filettatura dello stelo e della ghiera filettata Visivo: stato di conservazione della filettatura Funzionale: regolare avvitamento della ghiera ·Se i controlli, visivo e funzionale, sono negativi occorre scartare l’elemento ·Se è negativo il solo controllo funzionale occorre ripristinare la funzionalità (pulizia e ingrassaggio). Se ciò non è possibile, scartare l’elemento ALTRI ELEMENTI: Per le verifiche relative elementi di ponteggio quali, ad esempio, fermapiede, trave per passo carraio, mensola, montante per parapetto di sommità, scala, parasassi, riportati nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale, occorre verificare almeno visivamente l’integrità delle attrezzature e materiali con relativa marcatura (ove previsto) e scartare quanto rilevato non integro o conforme Attrezzature - Ponteggi Fissi Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 141 di 240 2000 Controlli Ponteggi Metallici a montanti e traversi prefabbricati: GENERALE Controllo visivo esistenza del libretto di cui all’autorizzazione ministeriale rilasciata dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale ·Se non esiste il libretto, il ponteggio non può essere utilizzato. Occorre richiedere il libretto, che deve contenere tutti gli elementi del ponteggio, al fabbricante del ponteggio Controllo visivo che gli elementi in tubi e giunti, eventualmente utilizzati, siano di tipo autorizzato appartenenti ad unico fabbricante ·Se il controllo è negativo, è necessario utilizzare elementi autorizzati appartenenti ad un unico fabbricante, richiedendone il relativo libretto MONTANTE Controllo visivo marchio come da libretto ·Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l’elemento Controllo visivo stato di conservazione della protezione contro la corrosione ·Se il controllo è negativo, procedere al controllo degli spessori: -Se il controllo degli spessori è negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del ponteggio), scartare l’elemento -Se il controllo degli spessori è positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformità alle modalità previste dal fabbricante del ponteggio Controllo visivo (ad esempio con utilizzo filo a piombo ) della verticalità ·Se la verticalità del montante non è soddisfatta occorre scartare l’elemento Controllo visivo e/o funzionale dello spinotto di collegamento fra montanti ·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento Controllo visivo e/o funzionale attacchi elementi : ·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento TRAVERSO Controllo visivo marchio come da libretto ·Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l’elemento Controllo visivo orizzontalità traverso ·Se il controllo è negativo scartare l’elemento Controllo visivo stato di conservazione della protezione contro la corrosione ·Se il controllo è negativo, procedere al controllo degli spessori: -Se il controllo degli spessori è negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del ponteggio), scartare l’elemento -Se il controllo degli spessori è positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformità alle modalità previste dal fabbricante del ponteggio Controllo visivo e/o funzionale stato di conservazione collegamenti ai montanti ·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento, o ripristinare la funzionalità dell’elemento in conformità alle modalità previste dal fabbricante del ponteggio CORRENTI E DIAGONALI Controllo visivo marchio come da libretto ·Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l’elemento Controllo visivo stato di conservazione della protezione contro la corrosione ·Se il controllo è negativo, procedere al controllo degli spessori: -Se il controllo degli spessori è negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del Attrezzature - Ponteggi Fissi Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 142 di 240 ponteggio), scartare l’elemento -Se il controllo degli spessori è positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformità alle modalità previste dal fabbricante del ponteggio Controllo visivo linearità dell’elemento ·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento Controllo visivo e/o funzionale stato di conservazione collegamenti ai montanti ·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento, o ripristinare la funzionalità dell’elemento in conformità alle modalità previste dal fabbricante del ponteggio IMPALCATI PREFABBRICATI Controllo visivo marchio come da libretto ·Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l’elemento Controllo visivo stato di conservazione della protezione contro la corrosione ·Se il controllo è negativo, procedere al controllo degli spessori: -Se il controllo degli spessori è negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del ponteggio), scartare l’elemento -Se il controllo degli spessori è positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformità alle modalità previste dal fabbricante del ponteggio Controllo visivo orizzontalità piani di calpestio ·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento Controllo Visivo e/o funzionale assenza di deformazioni negli appoggi al traverso ·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento Controllo visivo (Integrità del sistema di collegamento per rivettatura, bullonatura e cianfrinatura, Assenza, nel sistema di collegamento, di cricche, distacchi ed ossidazioni penetranti per saldatura) efficienza dei sistemi di collegamento tra: piani di calpestio, testata con ganci di collegamento al traverso ed irrigidimenti ( ·Se il controllo è negativo: -Scartare l’elemento, o -Procedere, a cura del fabbricante del ponteggio, al ripristino dell’efficienza dei sistemi di collegamento BASETTE FISSE Controllo visivo marchio come da libretto ·Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l’elemento Controllo visivo, ad esempio con un piano di riscontro, orizzontalità piatto di base ·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento BASETTE REGOLABILI Controllo visivo marchio come da libretto ·Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l’elemento Controllo visivo, ad esempio con un piano di riscontro ,orizzontalità piatto di base ·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento Controllo visivo verticalità stelo ·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento Controllo visivo e funzionale dello stato di conservazione della filettatura dello stelo e della ghiera filettata Visivo: stato di conservazione della filettatura Funzionale: regolare avvitamento della ghiera ·Se i controlli, visivo e funzionale, sono negativi occorre scartare l’elemento ·Se è negativo il solo controllo funzionale occorre ripristinare la funzionalità (pulizia e ingrassaggio). Se ciò non è possibile, scartare l’elemento Attrezzature - Ponteggi Fissi Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 143 di 240 ALTRI ELEMENTI: Per le verifiche relative elementi di ponteggio quali, ad esempio, fermapiede, trave per passo carraio, mensola, montante per parapetto di sommità, scala, parasassi, riportati nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale, occorre verificare almeno visivamente l’integrità delle attrezzature e materiali con relativa marcatura (ove previsto) e scartare quanto rilevato non integro o conforme Attrezzature - Ponteggi Fissi Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 144 di 240 2200 Controllo Ponteggi Metallici a tubi e Giunti: Controllo visivo esistenza del libretto di cui all’autorizzazione ministeriale rilasciata dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale - Se non esiste il libretto, il ponteggio non può essere utilizzato. Occorre richiedere il libretto, che deve contenere tutti gli elementi del ponteggio, al fabbricante del ponteggio TUBI Controllo visivo marchio come da libretto - Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l’elemento Controllo visivo stato di conservazione della protezione contro la corrosione - Se il controllo è negativo, procedere al controllo degli spessori: - Se il controllo degli spessori è negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del ponteggio), scartare l’elemento - Se il controllo degli spessori è positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformità alle modalità previste dal fabbricante del ponteggio Controllo visivo, ad esempio con utilizzo filo a piombo, verticalità - Se la verticalità del tubo non è soddisfatta occorre scartare l’elemento GIUNTI Controllo visivo marchio come da libretto - Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l’elemento Controllo visivo stato di conservazione della protezione contro la corrosione - Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento Controllo visivo e funzionale bulloni completi di dadi Visivo: stato di conservazione della filettatura Funzionale: regolare avvitamento del dado - Se il controllo visivo è negativo occorre : sostituire il bullone e/o il dado con altro fornito dal fabbricante del giunto - Se è negativo il solo controllo funzionale occorre ripristinare la funzionalità (pulizia e ingrassaggio). Se ciò non è possibile, sostituire l’elemento con altro fornito dal fabbricante del giunto Controllo visivo linearità martelletti - Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento Controllo visivo e funzionale perno rotazione giunto girevole Visivo: parallelismo dei due nuclei Funzionale: corretta rotazione - Se i controlli sono negativi occorre scartare l’elemento IMPALCATI PREFABBRICATI (non strutturali) Controllo visivo marchio come da libretto - Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l’elemento Controllo visivo stato di conservazione della protezione contro la corrosione - Se il controllo è negativo, procedere al controllo degli spessori: Attrezzature - Ponteggi Fissi Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 145 di 240 - Se il controllo degli spessori è negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del ponteggio), scartare l’elemento - Se il controllo degli spessori è positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformità alle modalità previste dal fabbricante del ponteggio Controllo visivo orizzontalità piani di calpestio - Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento Controllo visivo e/o funzionale assenza di deformazioni negli appoggi al traverso - Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento Controllo efficienza dei sistemi di collegamento tra: piani di calpestio, testata con ganci di collegamento al traverso ed irrigidimenti (saldatura, rivettatura, bullonatura e cianfrinatura) Visivo:Integrità del sistema di collegamento per rivettatura, bullonatura e cianfrinatura Assenza, nel sistema di collegamento, di cricche, distacchi ed ossidazioni penetranti per saldatura - Se il controllo è negativo: - Scartare l’elemento, o - Procedere, a cura del fabbricante del ponteggio, al ripristino dell’efficienza dei sistemi di collegamento BASETTE FISSE Controllo visivo marchio come da libretto - Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l’elemento Controllo visivo, ad esempio con un piano di riscontro orizzontalità piatto di base - Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento BASETTE REGOLABILI Controllo visivo marchio come da libretto - Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l’elemento Controllo Visivo, ad esempio con un piano di riscontro, orizzontalità piatto di base - Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento Controllo visivo verticalità stelo - Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento Controllo visivo e funzionale stato di conservazione della filettatura dello stelo e della ghiera filettata Visivo: stato di conservazione della filettatura Funzionale: regolare avvitamento della ghiera - Se i controlli, visivo e funzionale, sono negativi occorre scartare l’elemento - Se è negativo il solo controllo funzionale occorre ripristinare la funzionalità (pulizia e ingrassaggio). Se ciò non è possibile, scartare l’elemento ALTRI ELEMENTI: Per le verifiche relative elementi di ponteggio quali, ad esempio, fermapiede, trave per passo carraio, mensola, montante per parapetto di sommità, scala, parasassi, riportati nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale, occorre verificare almeno visivamente l’integrità delle attrezzature e materiali con relativa marcatura (ove previsto) e scartare quanto rilevato non integro o conforme ProbRes Attrezzature - Ponteggi Fissi Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 146 di 240 Rischio - Attrezzature - Ponti su Ruote ("Trabatelli" / "Castelli") Descrizione Rischio vedi descrizione pericolo ponteggi fissi Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Prima dell’utilizzo: - il montaggio e lo smontaggio avvenga sotto la sorveglianza di un preposto e per opera di personale addestrato - obbligo per gli utilizzatori di utilizzare idonei dispositivi di protezione (casco, guanti, scarpe di sicurezza) - non improvvisare trabattelli in cantiere utilizzando spezzoni di ponteggi montati su ruote - controllare la corretta stabilizzazione e ancoraggi ai piedi del ponte secondo le istruzioni del costruttore - se il terreno non dà sufficienti garanzie di solidità interporre dei tavoloni ripartitori e rendere il piano di scorrimento livellato - la stabilità può essere migliorata con l'ausilio di stabilizzatori e staffe laterali - Montare il trabattello utilizzando idonei dispositivi anticaduta fino a quando non siano montati parapetti e protezioni e seguendo le istruzioni del costruttore e utilizzando tutti gli elementi previsti e necessari alla stabilità - Le ruote del ponte devono essere bloccate con cunei dalle due parti o analogo dispositivo - I ponti su ruote devono essere ancorati alla costruzione almeno ogni due piani - La verticalità dei ponti su ruote deve essere controllata con livello o pendolino - I ponti devono essere usati esclusivamente per l'altezza di progettazione, senza aggiunta di sovrastrutture - E’ consigliabile predisporre un sottoponte di sicurezza - Prima dell'uso del trabattello verificare le condizioni generali del ponte ponendo particolare attenzione alla corretta stabilizzazione della base, la verticalità dei montanti e il bloccaggio delle ruote 400 Durante l’utilizzo - I ponti non devono essere spostati quando su di essi si trovano lavoratori o sovraccarichi - Impedire l’arrampicamento sugli impalcati, salire sempre dall’interno del castello - Per la salita e la discesa dal trabattello, preferire l’installazione, all'interno dell'incastellatura, di scale. - Durante l'uso, non montare pulegge per il sollevamento dei materiali (se non previsto dal costruttore) e non porre sovrastrutture per raggiungere quote più elevate. - Durante lo spostamento, accertarsi che non vi siano persone o carico in sommità, che il terreno sia stabile e livellato, che non vi sia interferenza con altre strutture e che si rispetti sempre la distanza minima dalle linee elettriche aeree (m 5,0) - Impedire che su ciascuna ruota si scarichino pesi superiori a 800 kg se su ruote di ferro o superiori a 250 kg se su ruote di gomma, salvo indicazioni diverse del costruttore - Impedire il deposito di materiali eccedenti il normale consumo e la portata 600 Rischio di caduta durante lo spostamento - Prima di procedere allo spostamento del ponte, questo non può superare l’altezza prevista dal fabbricante per questa operazione - Controllare che su di esso non siano essere presenti né persone né materiali - Il piano di corsa deve essere solido, in piano e libero da ostacoli ProbRes 1 DannoRes Attrezzature - Ponti su Ruote ("Trabatelli" / "Castelli") Operaio Edilizia 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 147 di 240 Rischio - Attrezzature - Ponti su Cavalletti Descrizione Rischio vedi descrizione pericolo ponteggi fissi Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Il montaggio e lo smontaggio avvenga sotto la sorveglianza di un preposto e per opera di personale addestrato 400 Obbligo per gli utilizzatori di utilizzare idonei dispositivi di protezione (casco, guanti, scarpe di sicurezza) 600 Utilizzo: - i ponti su cavalletti non devono avere altezza superiore ai 2 metri dal suolo - se il ponte non ha parapetto si può usare solo al suolo o all’interno di edifici, mai montato su altri ponteggi - Il terreno di appoggio sia solido e livellato - Se il ponte ha il parapetto provvedere opportunamente al rinforzo e zavorramento della struttura - Controllare che la distanza massima tra i due cavalletti consecutivi sia di m 3,6 - Se si usano tavole con dimensione trasversale inferiore a cm 30x5 è obbligatorio usare tre cavalletti - Le tavole siano fissate ai cavalletti di appoggio - La larghezza dell'impalcato non deve essere inferiore a cm 90 - Non sono consentiti sbalzi superiori a cm 20 - E’ vietato usare ponti su cavalletti con i montanti costituiti da scale a pioli - I piedi vanno irrigiditi mediante tiranti normali e diagonali ProbRes Attrezzature - Ponti su Cavalletti Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 148 di 240 Rischio - Attrezzature - Ponti a Sbalzo Descrizione Rischio vedi descrizione pericolo ponteggi fissi Probabilita Indice Misura 200 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione Utilizzo: - Il montaggio e lo smontaggio avvenga sotto la sorveglianza di un preposto e per opera di personale addestrato - Obbligo per gli utilizzatori di utilizzare idonei dispositivi di protezione (casco, guanti, scarpe di sicurezza) - Sono impiegabili solo qualora non sia possibile l’utilizzo di normali ponteggi - Devono essere costruiti a regola d’arte tenendo conto della sistemazione, tipo e modalità dei lavori - Il parapetto deve essere pieno (nel caso di ponti sovrapposti solo il più basso) - Le tavole vanno accostate minuziosamente per evitare la caduta di materiale minuto - La larghezza utile dell’intavolato deve essere non superiore a metri 1.2 - Le armature di sostegno devono essere solidamente ancorate a parti stabili all’interno dell’edificio (è consentito l’uso di contrappesi solo se non è possibile agire altrimenti) - Le armature devono essere sistemate in modo da impedire qualunque spostamento (i traversi vanno collegati tra loro con due robusti correnti, uno applicato contro il lato interno del muro, l’altro alle estremità dei traversi) - Nel caso di utilizzo di mensole metalliche, le stesse vanno rigidamente fissate alla costruzione con viti passanti con dado e controdado - Occorre predisporre progetto di stabilità ProbRes Attrezzature - Ponti a Sbalzo Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 149 di 240 Rischio - Attrezzature - Impianti di Sollevamento Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo di impianti di sollevamento. La presenza di impianti di sollevamento determina il potenziale rischio di: - sganciamento e caduta del carico movimentato. - urto a persone o materiali. E’ da considerare la presenza della tipologia di attrezzature in esame anche se non direttamente di proprietà o utilizzate da operatori dell’azienda, in quanto gli stessi possono essere esposti ai rischi pertinenti in caso di coordinamento di lavorazioni di ditte appaltatrici, collaborazioni, gestione di interventi di emergenza e simili. Nel caso il personale si trovi ad utilizzare attrezzature di altre ditte, le indicazioni che seguono sono riguardanti l’attività in esame solamente quelle concernenti l’utilizzo delle attrezzature trattate. In ogni caso il personale che si trova ad utilizzarle dovrà, nei limiti di competenza, accertare la presenza delle misure di sicurezza previste, segnalare eventuali deficit, astenersi dall’utilizzo in caso di mancanza dei requisiti di sicurezza, non modificare o rimuovere tali presidi, effettuarne corretto utilizzo. Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Sottoporre le attrezzature verifica secondo allegato VII D.Lgs 81/08 400 Siano presenti ed efficienti i dispositivi di fine corsa e l’impianto di frenatura automatica in mancanza di energia 600 ARGANO/GRU su carro, argani con portata superiore a 200 kg - si provveda affinchè tali attrezzature siano sottoposte alle previste verifiche (di prima installazione e periodiche) - si provvede a che i risultati di tali verifiche siano a disposizione - si provvede a che i risultati dell’ultima verifica accompagnino l’attrezzatura qualora questa venga spostata - provvedere agli interventi segnalati all’atto delle verifiche e comunque eseguire l’ordinaria e straordinaria manutenzione - usare gru per il sollevamento dei materiali adoperando esclusivamente il secchione Attrezzature - Impianti di Sollevamento Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 150 di 240 800 Utilizzo: - gli accessori di sollevamento siano scelti in funzione dei carichi da movimentare, dei punti di presa, del dispositivo di aggancio, delle condizioni atmosferiche, nonche' tenendo conto del modo e della configurazione dell'imbracatura: utilizzare ganci, funi, gabbie, forche e a altri accessori di sollevamento omologate - utilizzare in ogni caso accessori di sollevamento omologati e manutenzionati regolarmente; in ogni caso gli stessi vanno attentamente controllati da un preposto o datore di lavoro per stabilirne l’efficienza prima di iniziare le operazioni. - le combinazioni di più accessori di sollevamento siano contrassegnate in modo chiaro per consentire all'utilizzatore di conoscerne le caratteristiche qualora esse non siano scomposte dopo l'uso - gli accessori di sollevamento siano depositati in modo tale da non essere danneggiati o deteriorati o che possano subire urti o schiacciamenti - gli accessori di sollevamento siano lasciati esposti alle intemperie per il solo periodo necessario e comunque trattate e conservate in modo da ridurre il rischio di danneggiamenti - verificare periodicamente il funzionamento (almeno trimestralmente) dei fine corsa, compresi quelli che impediscono il movimento in caso contatto - Se due o più attrezzature per il sollevamento di carichi non guidati sono installate in un luogo in modo che i loro raggi di azione si intersecano, coordinare il lavoro tramite operatore a terra, tale figura potrà coincidere con uno dei manovratori ma, in ogni caso, è necessario che: - il coordinatore rimanga nel raggio di visione degli addetti al comando - le operazioni vengano pianificate con precise istruzioni ai manovratori sulla sequenza delle operazioni - qualora la movimentazione contemporanea potesse condurre a prevedere situazioni nelle quali i raggi di azione dei carri, dei cavi o dei carichi possano, anche accidentalmente, interferire sarà stabilità una sequenza e un diritto di precedenza univoci. - Nessuna manovra potrà iniziare senza avere avuto l’assenso del coordinatore - nessun carico potrà essere movimentato se un altro lo è nella zona di interferenza - I lavori siano organizzati in modo tale che, quando un lavoratore aggancia o sgancia manualmente un carico, tali operazioni possano svolgersi con la massima sicurezza e in particolare in modo che il lavoratore ne conservi il controllo diretto o indiretto; sia stabilita e applicata una procedura d'uso per garantire il buon coordinamento degli operatori (coordinatore unico che impartisca l’assenso e la sequenza delle movimentazioni ai manovratori) - Tutte le operazioni di sollevamento siano correttamente progettate nonche' adeguatamente controllate ed eseguite al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori - Qualora attrezzature di lavoro che servono al sollevamento / traino di carichi non guidati non possano trattenere i carichi in caso di interruzione parziale o totale dell'alimentazione di energia, siano prese misure appropriate per evitare di esporre i lavoratori ai rischi relativi: verificare periodicamente l’impianto di frenatura automatica in mancanza di energia - i carichi sospesi non devono rimanere senza sorveglianza salvo il caso in cui l'accesso alla zona di pericolo sia precluso e il carico sia stato agganciato e sistemato con la massima sicurezza; in caso di sospensione delle operazioni il carico sia stabilizzato al suolo - verificare periodicamente (almeno ogni tre mesi) l’impianto di frenatura automatica in mancanza di energia e interdire l’utilizzo in caso di deficit del medesimo - allorché le condizioni meteorologiche si degradano ad un punto tale da mettere in pericolo la sicurezza di funzionamento, esponendo cosi' i lavoratori a rischi, l'utilizzazione all'aria aperta di attrezzature di lavoro che servono al sollevamento di carichi non guidati sia sospesa e siano adottate adeguate misure di protezione per i lavoratori: - i lavoratori si rifugino all’interno dell’edificio e/o nelle apposite baracche - contro il rischio di ribaltamento: l’installazione degli impianti deve avvenire calcolando e progettando la base, fondazione ecc. tenendo conto anche delle sollecitazioni degli agenti meteorologiche, in particolare del vento. Particolare attenzione va altresì posta al controllo della completa efficienza e sicurezza di tutti gli accessori dopo periodi di temperatura estremamente bassa - l’impianto sia correttamente stabilizzato - gli impianti semoventi siano posizionati su superfici stabili, con adeguata resistenza, con ausili di carico abbassati - rispettare il programma di manutenzione e verifiche periodiche (trimestrali), dei ganci, funi e altri accessori. In particolare occorre osservare eventuali disposizioni dei tecnici della AUSL in sede di verifica periodica. Adottare provvedimenti immediati in caso di deficit di sicurezza - il montaggio degli impianti e le verifiche, comprese quelle degli accessori di sollevamento, siano eseguiti da personale specializzato e abilitato - prima di cominciare ogni manovra, valutare lo spazio disponibile, la presenza di persone, ostacoli ecc. pianificando il percorso di movimentazione e prevedendo assistenze da parte di altri operatori in caso di scarsa o impedita visibilità, in particolare tutti gli addetti non sostino, lavorino, sostino o transitino nel Attrezzature - Impianti di Sollevamento Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 151 di 240 raggio di azione degli impianti e nelle aree di possibile investimento - la manovra e l'uso degli apparecchi di sollevamento siano riservati al solo personale addetto - assicurarsi che tutti i sistemi di fissaggio e sostegno dell’impianto siano idonei, stabili e ben serrati - non sollevare persone e controllare che sia presente la segnalazione di tale divieto - effettuare le manovre con gradualità e lentamente - gli attacchi delle funi e delle catene devono essere eseguiti in modo da evitare sollecitazioni pericolose, nonché impigliamenti, accavallamenti - le estremità libere delle funi, sia metalliche, sia composte di fibre, devono essere provviste di impiombatura o legatura o morsettatura, allo scopo di impedire lo scioglimento dei trefoli e dei fili elementari, verificare almeno trimestralmente lo stato di efficienza - Non sostare o transitare nei pressi o al di sotto del carico, il manovratore deve valutare il percorso ed eventualmente far spostare le persone; astenendosi dal proseguire in caso non sia immediatamente possibile - Prima dell'inizio del turno di lavoro accertarsi che le vie di corsa e/o lo spazio di ingombro siano libere, segnalando subito a chi di competenza le eventuali deficienze riscontrate - Non sollevare / trainare mai un carico che sia male imbracato o agganciato - Rispettare la portata massima dell’impianto di sollevamento e dei relativi sistemi accessori (ganci, funi catene ecc.) - Non iniziare mai alcuna manovra senza aver prima accertato che non vi sia pericolo per le persone, nel caso sospendere la manovre ed avvertire le persone in potenziale pericolo - L’altezza di sollevamento sia mantenuta al minimo necessario per la movimentazione - Evitare di far oscillare il carico, in particolare per farlo scendere in zona fuori della verticale di tiro; evitare i tiri obliqui e le operazioni di traino - Prima di abbandonare il posto di manovra disinserire l'interruttore generale, portare a zero gli organi di comando e non lasciare il carico sospeso - I ganci devono avere efficiente dispositivo di chiusura all’imbocco - Quando gli impianti di sollevamento sono fuori esercizio per operazioni di riparazione o di manutenzione, l'interruttore generale della stessa deve essere disinserito - Il sollevamento di materiale minuto deve essere effettuato esclusivamente per mezzo di benne, cassoni metallici o idonee gabbie chiuse - Preavvisare l'inizio delle manovre - Per le installazioni all’aperto, controllare che eventuali formazioni di ghiaccio non provochino la fuoriuscita delle funi dalle sedi o la rottura dei dispositivi antiscarrucolamento; verificando specificamente prima di iniziare le operazioni - quando ricorrono specifiche condizioni di pericolo (utilizzo notturno ecc.) i mezzi di sollevamento e trasporto devono essere provvisti di appropriati dispositivi acustici e luminosi di segnalazione e di avvertimento, nonchè di illuminazione del campo di manovra. - gli impianti di sollevamento siano provvisti di avvisatori acustici che preavvisino l’inizio delle manovre e che, pertanto, costituiscano ordine di allontanarsi dall’area - le manovre per il sollevamento e trasporto dei carichi devono essere disposte in modo da evitare il passaggio dei carichi sospesi sopra i lavoratori e sopra i luoghi per i quali l'eventuale caduta del carico può costituire pericolo (es. posti di passaggio). Qualora tale passaggio non si possa evitare, le manovre per il sollevamento ed il sollevamento-trasporto dei carichi devono essere tempestivamente preannunciate con apposite segnalazioni. - le postazioni fisse di lavoro devono essere protette con solido impalcato alto non più di tre metri - i lavoratori devono indossare il casco durante le operazioni nel raggio d’azione di attrezzature di sollevamento - gli accessori di sollevamento devono essere idonei (le forche semplici sono ammesse solo per lo scaricamento dei laterizi dagli autocarri o simili) - nelle manovre le funi, catene e il carico non devono urtare altri materiali ne’ spigoli vivi - non saldare o tagliare un carico sospeso - non utilizzare gli accessori di sollevamento come elettrodo di saldatura - non usare la catena di carico capovolta - non usare continuamente la frizione e il finecorsa - non tirare il cavo dell’organo di comando - non modificare gli accessori omologati - non utilizzare in atmosfera esplosiva o corrosiva - utilizzare raccoglicatena di capacità adeguata - evitare che la catena si raccolga irregolarmente o si attorcigli - non sollevare carichi con la catena attorcigliata - le zone di posizionamento dei pezzi al suolo devono essere adeguatamente segnalate e garantire la stabilità del pezzo - verificare che i carichi siano sempre stabili e non vi sia nessuna possibilità di ribaltamento dei materiali: considerare in particolare - la rigidità del piano di appoggio Attrezzature - Impianti di Sollevamento Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 152 di 240 - gli effetti che hanno le lavorazioni, asportazioni e possibili modifiche sui pezzi che possano pregiudicare la stabilità - materiali o ostacoli presenti effettuando opportune bonifiche e pulizie - Dopo avere pianificato le operazioni, anche tenendo conto di tali criteri, valutare contingentemente (a cura del datore di lavoro o responsabile delle lavorazioni) la necessità di imbracature di sicurezza e, nel caso predisporle (verificandole attentamente prima dell’inizio delle operazioni) - Le zone di stazionamento e arrivo dei carichi a seguito delle movimentazioni e i pezzi stessi - devono essere libere da ostacoli o materiali - devono essere chiaramente identificate - i carichi devono essere depositati in modo da garantire un’assoluta stabilità, anche in rapporto alle lavorazioni e agli eventuali movimenti o spinte che queste ultime possono impartire al pezzo stesso - sia sempre privilegiato il posizionamento che prevede il baricentro nella posizione maggiormente distante dai limiti del poligono di appoggio, rimanendo all’interno dello stesso Coordinare gli operatori, in dipendenza dello specifico luogo di lavoro, affinchè le operazioni avvengano in sicurezza evitando la presenza di lavoratori sotto carichi sospesi e nel raggio d’azione delle macchine operatrici 1000 PROCEDURA DI SICUREZZA Imbracaggio e movimentazione del carico - Accertarsi che tutti gli accessori di sollevamento siano omologati e in perfetto stato, in caso contrario, sostituirli e non utilizzarli - Acccertare la compatibilità della portata degli accessori e dell’impianto di sollevamento - Verificare la stabilità del carico, in caso contrario sospendere le operazioni - Allontanare i non addetti dal raggio di azione dell’impianto e dal percorso del carico - Seguire le istruzioni del coordinatore in caso di movimenti simultanei di altri impianti - Sistemare l’impianto in modo che gli organi di sollevamento siano sulla verticale del carico - Imbracare il carico con gli accessori a disposizione, privilegiando posizioni di tiro e imbracature che evitino possibilità, anche accidentali e sfilamenti. - Sistemare i ganci e le catene in punti di sicura tenuta, avendo cura che il meccanismo antisgancio sia chiuso e che il punto di aggancio non siano tale da far ruotare o ribaltare il carico - Iniziare il sollevamento, non appena il carico è sollevato sospendere il tiro verticale e controllare che le catene e gli accessori di sollevamento siano correttamente sistemati, in caso contrario portare il carico alla quota di partenza e ripetere correttamente le operazioni - Proseguire il sollevamento fino alla minima altezza necessaria con movimenti sufficientemente lenti - Iniziare la movimentazione orizzontale evitando oscillazioni, non sostare o transitare in nessun caso al di sotto del carico - Abbassare lentamente il carico una volta raggiunta la posizione di arrivo: questo deve essere sistemato in modo da garantirne la stabilità anche in rapporto alle successive lavorazioni, con il baricentro a quota minima e a distanza massima, rimanendo internamente, dai limiti del piano di appoggio - Verificare la stabilità del carico, in caso positivo procedere gradualmente alla rimozione dell’imbracatura 1200 Utilizzare idonei D.P.I. ProbRes 1 Attrezzature - Impianti di Sollevamento Operaio Edilizia DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 153 di 240 Rischio - Attrezzature - Castelli per Sollevamento Materiali Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo di castelli per il sollevamento di materiali ed i potenziali rischi connessi sono: - Crollo del castello - Caduta dei lavoratori - Caduta di materiali dall'alto - Cedimento dell'argano, del braccio o delle carrucole di rinvio E’ da considerare la presenza della tipologia di attrezzature in esame anche se non direttamente di proprietà o utilizzate da operatori dell’azienda, in quanto gli stessi possono essere esposti ai rischi pertinenti in caso di coordinamento di lavorazioni di ditte appaltatrici, collaborazioni, gestione di interventi di emergenza e simili. Per altre informazioni vedi descrizione pericolo impianti di sollevamento. Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Crollo del castello: - Controllare i castelli per il carico e lo scarico dei materiali siano realizzati secondo il progetto specifico o gli schemi tipo previsti dal fabbricante del ponteggio e che comunque siano adeguati al carico massimo - I castelli collegati ai ponteggi e costruiti per le operazioni di sollevamento e discesa dei materiali mediante elevatori, devono avere i montanti controventati per ogni due piani di ponteggio. - I montanti che portano l'apparecchio di sollevamento devono essere costituiti, a seconda dell'altezza e del carico massimo da sollevare, da più elementi collegati fra loro e con giunzioni sfalsate, poggianti sui corrispondenti elementi sottostanti. - I castelli devono essere ancorati alla costruzione ad ogni piano di ponteggio. 400 Caduta dei lavoratori: - Controllare l’efficienza e l’integrità degli impalcati e parapetti sui lati verso il vuoto - Per il passaggio del carico è consentito un varco (dello stretto necessario) purchè sia presente una tavola fermapiede alta almeno 30 cm e dei robusti e solidi sostegni laterali che delimitano la zona di accesso (il sostegno opposto al montante ove è montato l’argano) deve essere ancorato a parti fisse del castello - Dal lato interno dei sostegni vanno predisposti, dal piano a 1.2 metri dallo stesso, due staffoni perpendicolari al varco sporgenti almeno di 20 cm - Gli intavolati devono avere spessore minimo di 5 cm - Il manovratore degli argani a bandiera fissati a montanti di impalcature, quando non possono essere applicati parapetti sui lati e sulla fronte del posto di manovra, deve indossare la cintura di sicurezza - In caso di necessità i lavoratori che operano in questi luoghi sono dotati di cinture di sicurezza 600 La caduta di materiali dall'alto - Durante la salita, la discesa ed il carico e lo scarico di materiali in quota, non debbono essere presenti persone alla base del castello - Per il sollevamento di materiali sfusi (ghiaia, sabbia, pietrame, ecc.) debbono essere utilizzati secchioni o altri contenitori idonei - Utilizzo di elmetto da parte dei lavoratori a terra Attrezzature - Castelli per Sollevamento Materiali Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 154 di 240 800 Cedimento dell'argano, del braccio o delle carrucole di rinvio - I mezzi di sollevamento siano compatibili con le strutture portanti - Controllare che l’argano, il braccio e le carrucole di rinvio siano fissati mediante staffe con bulloni a vite muniti di dado e controdado - Nei ponti metallici, i montanti su cui si applicano gli elevatori debbono essere almeno due 1000 Strutture portanti a cavalletto per argani scorrevoli - Siano provvisti in corrispondenza della traversa posteriore di idonei mezzi, quali cassoni contenitori con chiusura a serramento, atti ad assicurare sicura sistemazione del contrappeso di ancoraggio - Su tali cassoni deve essere indicato il peso della zavorra necessaria in relazione alla portata dell’elevatore - Sia previsto, nell’estremità posteriore della rotaia, un dispositivo di blocco dell’argano - Sia predisposta fascia fermapiede di 30 cm sulla parte anteriore - Ll’argano va ancorato a strutture del fabbricato - La struttura va montata secondo le istruzioni del costruttore 1200 Utilizzare idonei D.P.I. ProbRes 1 DannoRes Attrezzature - Castelli per Sollevamento Materiali Operaio Edilizia 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 155 di 240 Rischio - Attrezzature - Argani e Paranchi Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo di argani e paranchi ed i potenziali rischi connessi sono: - caduta dei carichi con conseguenti lesioni a danno degli operatori. - malfunzionamenti dell'attrezzatura E’ da considerare la presenza della tipologia di attrezzature in esame anche se non direttamente di proprietà o utilizzate da operatori dell’azienda, in quanto gli stessi possono essere esposti ai rischi pertinenti in caso di coordinamento di lavorazioni di ditte appaltatrici, collaborazioni, gestione di interventi di emergenza e simili. Le indicazioni che seguono sono concernenti l’utilizzo della presente; per le restanti parti il personale che si trova ad utilizzarle dovrà, nei limiti di competenza, accertare la presenza delle misure di sicurezza previste, segnalare eventuali deficit, astenersi dall’utilizzo in caso di mancanza dei requisiti di sicurezza, non modificare o rimuovere tali presidi, effettuarne corretto utilizzo. Gli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg. ed azionati a motore siano regolarmente denunciati per le previste verifiche. Per altre informazioni vedi descrizione pericolo impianti di sollevamento. Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Uso e manutenzione - Rispettare le cautele generali delle operazioni di sollevamento - I mezzi di sollevamento e trasporto devono essere utilizzati in modo rispondente alle caratteristiche indicate dal costruttore. - Gli apparecchi devono essere mantenuti in buono stato di conservazione e di efficienza e quindi sottoposti a periodica manutenzione secondo le indicazioni del manuale tecnico della casa costruttrice - Non avvicinare le mani alle carrucole - Prestare attenzione a che le funi si arrotolino uniformemente sul tamburo - Non svolgere totalmente la fune dal tamburo - Vietare l'avvicinamento e la sosta di non addetti ai lavori - Imbracare correttamente i carichi con funi, ganci catene regolamentari - Utilizzare solo accessori e parti previste dal costruttore 400 Stabilità del mezzo e del carico - Nell'esercizio dei mezzi di sollevamento devono essere adottate le misure necessarie per assicurare la stabilità del mezzo e del suo carico in relazione al tipo del mezzo stesso. Al fine di garantire la stabilità dell'apparecchio deve porsi attenzione alla adeguatezza della struttura di sostegno eseguita conformemente alle norme di buona tecnica; per strutture all'aperto dovrà essere considerata anche la possibilità dell’azione del vento. - Nel caso di sospensione di argano tramite gancio questo dovrà essere corredato di chiusura all'imbocco. - Gli staffaggi con bulloni a vite devono essere muniti di dado e controdado o comunque di tenuta sufficiente. - Gli argani installati a terra, oltre ad essere saldamente ancorati, devono essere disposti in modo che la fune si svolga dalla parte inferiore del tamburo. Attrezzature - Argani e Paranchi Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 156 di 240 600 Freni - Verificare l’efficienza dei mezzi di frenatura atti ad assicurare la posizione di fermo del carico e del mezzo e, quando necessario ai fini della sicurezza, a consentire la gradualità dell'arresto. - Nei casi in cui l'interruzione dell'energia di azionamento possa comportare pericoli per le persone, i mezzi di sollevamento siano provvisti di dispositivi che provochino l'arresto automatico sia del mezzo che del carico. In ogni caso l'arresto deve essere graduale onde evitare eccessive sollecitazioni nonchè il sorgere di oscillazioni pericolose per la stabilità del carico. - Gli elevatori azionati a motore siano costruiti in modo da funzionare a motore innestato anche nella discesa. 800 Posti di manovra I posti di manovra dei mezzi ed apparecchi di sollevamento devono: - Potersi raggiungere senza pericolo, a tale scopo valutare preventivamente la posizione dell’installazione - Essere costruiti o difesi in maniera da consentire l'esecuzione delle manovre, i movimenti e la sosta in condizioni di sicurezza, in relazione al pericolo di caduta o investimento da parte del materiale movimentato (distanze di sicurezza dal carico sollevato), al pericolo derivante da organi della macchina in moto relativo (pericolo di cesoiamento, convogliamento o trascinamento), al pericolo di caduta di materiale sfuso movimentato; - permettere la perfetta visibilità di tutta la zona di azione del mezzo. - Il posto di manovra da cui si determina il movimento della macchina deve essere unico per evitare avviamenti involontari. - Se sussistono più punti di manovra con organi di comando diversi, questi devono essere corredati di commutatore atto ad escludere i comandi da altri punti ed a non farli assumere quando l'apparecchio sia già in funzione. Ovviamente pulsanti di arresto di emergenza potranno essere attivi in ogni parte dell'impianto. 1000 Organi di avvolgimento Gli apparecchi di sollevamento devono essere muniti di dispositivi che impediscano: - la fuoriuscita delle funi dalle sedi dei tamburi durante il normale funzionamento. Quanto sopra viene realizzato applicando al tamburo flange laterali sufficientemente alte da lasciare un franco libero pari a circa 3 diametri della fune montata oltre l'ultimo strato di avvolgimento oppure applicando barre contro la fuoriuscita della fune; - la fuoriuscita della fune dalla sede delle pulegge durante il normale funzionamento. Per ottemperare a quanto sopra la gola di una puleggia dovrà avere una profondità adeguata (almeno pari a 2,5 volte il diametro della fune). - I tamburi devono avere le sedi delle funi atte, per dimensioni e profilo, a permettere il libero e normale avvolgimento delle funi in modo da evitare accavallamenti o sollecitazioni anormali. Se necessario utilizzare un guidafune. - Il diametro primitivo del tamburo dovrà risultare almeno 25 volte più grande del diametro nominale della fune montata ed a 300 volte il diametro del suo maggiore filo elementare. Per diametro primitivo si intende il diametro misurato da centro a centro del primo strato della fune avvolta, cioè il diametro fondo gola o il diametro meccanico del tamburo liscio aumentato del diametro della fune. - Qualora per particolari esigenze vengano usati tamburi con avvolgimento su più strati, il tamburo dovrà essere dimensionato per sollecitazioni ulteriori derivanti dai vari strati avvolti. Si tenga presente che un aumento di strati di fune avvolti sul tamburo determina una modifica cui deve corrispondere una verifica di calcolo. 1200 Portata - Sui mezzi di sollevamento deve essere indicata la portata massima ammissibile; tale indicazione deve essere riportata sulla struttura dell'apparecchio e ben visibile agli operatori all'apparecchio. - I ganci utilizzati nei mezzi di sollevamento e trasporto devono portare in rilievo o incisa l'indicazione della loro portata massima ammissibile. Tale portata non deve essere confusa con la portata dell'apparecchio. Attrezzature - Argani e Paranchi Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 157 di 240 1400 Difese delle aperture per il passaggio dei carichi - Quando argani, paranchi e apparecchi simili sono usati per il sollevamento o la discesa dei carichi tra piani diversi di un edificio attraverso aperture nei solai o nelle pareti, le aperture per il passaggio del carico ai singoli piani, nonchè il sottostante spazio di arrivo o di sganciamento del carico stesso devono essere protetti, su tutti i lati, mediante parapetti normali provvisti, ad eccezione di quello del piano terreno, di arresto al piede. - I parapetti devono essere disposti in modo da garantire i lavoratori anche contro i pericoli derivanti da urti o da eventuale caduta del carico di manovra. - Gli stessi parapetti devono essere applicati anche sui lati delle aperture dove si effettua il carico e lo scarico, a meno che per le caratteristiche dei materiali in manovra ciò non sia possibile. In quest'ultimo caso, in luogo del parapetto normale deve essere applicata una solida barriera mobile, inasportabile e fissabile nella posizione di chiusura mediante chiavistello o altro dispositivo. Detta barriera deve essere tenuta chiusa quando non siano eseguite manovre di carico o scarico al piano corrispondente. 1600 Arresto automatico di fine corsa - Gli apparecchi e gli impianti di sollevamento provvisti di tamburo di avvolgimento siano muniti di dispositivi che impediscano l'avvolgimento e lo svolgimento delle funi o catene oltre le posizioni limite prestabilite ai fini della sicurezza, in relazione al tipo o alle condizioni di uso dell'apparecchio (dispositivo di arresto automatico di fine corsa) o sistemi equivalenti. - Il fine corsa di sollevamento deve intervenire prima che il bozzello o il suo carico urtino parti strutturali dell'apparecchio. - Il fine corsa di discesa deve essere tarato per intervenire prima che l'appoggio del bozzello a terra determini la fuoriuscita delle funi o catene dalle sedi dei tamburi o pulegge ed in ogni caso prima che la fune sul tamburo si svolga oltre le ultime due spire. Nel caso in cui l'azionamento del fine corsa venga determinato dalla posizione della fune che si avvolge si deve prevedere l'applicazione di un idoneo dispositivo guidafune. - Nei paranchi a catena è comunemente utilizzato un dispositivo a frizione per l'arresto automatico di fine corsa in riferimento al riconoscimento di efficacia emesso con D.M. 26 luglio 1963. - Gli argani per edilizia possono essere dotati di solo extra corsa superiore. 1800 Organi di comando - Gli organi di comando dei mezzi di sollevamento e di trasporto devono essere collocati in posizione tale che il loro azionamento risulti agevole e portare la chiara indicazione delle manovre a cui servono. - Gli organi stessi devono essere conformati o protetti in modo da impedire la messa in moto accidentale. - Gli organi di comando siano preferibilmente dotati di dispositivo contro l’avviamento accidentale (incassamento dei comandi, comandi a uomo presente o altre protezioni equivalenti). 2000 Impianto elettrico - L’impianto elettrico di utilizzazione sia provvisto all'arrivo della linea di alimentazione di interruttore onnipolare di protezione e alimentato con impianto installato a regola d’arte. - Se l'apparecchio di sollevamento elettrico sia alimentato tramite presa a spina, questa dovrà rispondere alle specifiche predisposizioni e qualora l'apparecchio sia di potenza superiore a 1 kw, a monte della presa dovrà essere installato un interruttore per permettere l'inserimento ed il disinserimento della spina a circuito aperto. - Per apparecchi installati all'aperto è richiesto un grado minimo di protezione IP44. - I conduttori elettrici flessibili impiegati devono avere idoneo rivestimento isolante atto a resistere all'usura meccanica con adeguato isolamento. - Le parti metalliche degli impianti devono essere protette contro i contatti indiretti. Occorre pertanto il collegamento a terra dell'apparecchio e delle sue componenti (motori, pulsantiere, struttura, rotaie di scorrimento, ecc). - L'apparecchio sia provvisto di un sistema di protezione contro i movimenti accidentali dovuti a guasti per garantire la stabilità del mezzo e del carico. 2200 Arresto di emergenza - Il dispositivo di arresto di emergenza deve porre, quando venga azionato, il più rapidamente possibile l'apparecchio fuori esercizio. - Per apparecchi di tipo semplice, comandati da un unico posto di manovra dal quale è sempre possibile accedere immediatamente all'interruttore sezionatore, quest'ultimo può assolvere alle funzioni di arresto di emergenza purchè siano rispettate le condizioni sopra esposte. Attrezzature - Argani e Paranchi Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 158 di 240 2400 Comunicazioni Gli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg. ed azionati a motore sono soggetti ad comunicazione all'ISPESL. 2600 Verifiche periodiche Dopo l'omologazione gli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 Kg. ed azionati a motore sono soggetti a verifiche periodiche annuali da parte della USL competente per territorio. I verbali di collaudo e di verifica devono essere conservati. Gli apparecchi collaudati e verificati devono portare in posizione visibile la targa di immatricolazione dell'ENPI o dell'ISPESL. I datori di lavoro devono tempestivamente comunicare alla USL competente, alla cessazione dell'esercizio, il trasferimento in altro stabilimento o cantiere, o lo spostamento in altro reparto dell'apparecchio. L'utente dovrà mettere a disposizione della USL il personale occorrente per le operazioni di verifica sotto la vigilanza di un preposto ed i mezzi necessari per l'esecuzione delle operazioni stesse. 2800 Organi di avvolgimento - E' opportuno che nell'avvolgimento della fune su tamburi lisci o su più strati, l'angolo di impegno della fune sul tamburo (angolo di deviazione rispetto alla perpendicolare all'asse del tamburo) non superi 1°30' per evitare un avvolgimento irregolare. In pr esenza di angoli superiori si raccomanda l'impiego di organi guidafune. L'adozione di questo dispositivo è consigliabile anche su tamburi scanalati quando l'angolo di deviazione supera i 2°. - Le pulegge di rinvio devono avere diametro primitivo non inferiore a 20 volte il diametro della fune montata ed a 250 volte il diametro del suo maggiore filo elementare. Per le pulegge di equilibrio o compensazione (quelle che fungono, ad esempio, da capifissi nella configurazione a 4 o più tratti di funi con tamburo a doppio avvolgimento) non è richiesto il rispetto dei rapporti citati. I rapporti consigliati per queste ultime pulegge sono variabili da 14 a 20 del meccanismo e del tipo di fune montata, a seconda della classe, sono indicati nelle norme UNI. 3000 Avvisi per le modalità delle manovre L’inizio delle manovre di movimentazione dovrà essere segnalato ai lavoratori presenti nelle vicinanze in modo che siano avvertiti del passaggio dei carichi e di non transitare sotto carichi sospesi. Le modalità di impiego degli apparecchi di sollevamento e di trasporto ed i segnali prestabiliti per l'esecuzione delle manovre devono essere richiamati mediante avvisi chiaramente leggibili. I cartelli di istruzioni per l'uso della macchina devono essere esposti presso l'impianto o entro le cabine di comando; nell'ambito del reparto sarà esposto il cartello dei segnali convenzionali usati dagli imbracatori e dai lavoratori incaricati delle segnalazioni in caso di insufficiente visibilità dal posto di manovra. 3200 Organi di comando - Fra i dispositivi di sicurezza contro l'azionamento accidentale sono compresi: l'incassamento dei pulsanti (ad eccezione di quello di arresto di emergenza), il blocco ad azionamento meccanico od elettromeccanico nella posizione neutra, le leve ad "uomo presente" e cioè con consenso di manovra, la gabbia di protezione delle leve, il volantino completamente incassato nella superficie di appoggio senza parti sporgenti e ad anima piena. - Negli apparecchi di sollevamento ad azionamento elettrico, i teleinvertitori di manovra devono essere dotati di dispositivi elettrici e meccanici atti ad impedire la manovra contemporanea in sensi contrapposti; il dispositivo di blocco meccanico reciproco può essere installato sui pulsanti di comando anzichè sui teleruttori stessi. - Un dispositivo di blocco deve essere installato anche nel caso di manovra diretta, ove la costruzione stessa dell'invertitore non assicuri la reciproca esclusione dei comandi. - Tenuto conto della evoluzione tecnologica i requisiti di sicurezza precedenti si ritengono ugualmente soddisfatti qualora negli organi di comando siano installati idonei dispositivi di interblocco (meccanici, elettrici, elettronici) che impediscano azioni contrapposte. Nel caso di pulsantiere per sistemi di comando immateriali, i dispositivi di cui sopra possono essere installati o sulle unità trasmittenti o sulle unità riceventi (circolare ISPESL n. 78/1994). Attrezzature - Argani e Paranchi Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 159 di 240 3400 Radiocomandi - Queste apparecchiature, meglio identificate come "sistemi di comando mediante onde elettromagnetiche" (D.M. 23 aprile 1992, n. 354), devono essere munite di targa di identificazione, libretto di istruzione tecnica o di approvazione di tipo. - I sistemi di controllo ad infrarosso si possono utilizzare purchè venga comunque garantito l'intervento del dispositivo di emergenza attiva entro 500 millisecondi; ovvero i tempi dell'emergenza passiva vengano ricondotti nell'ambito di funzionamento dell'emergenza attiva (circolare ISPESL n. 42/1995). 3600 Impianto elettrico - Se per motivi di sicurezza è necessario tenere alimentati alcuni circuiti di emergenza (illuminazione, magneti, ecc.) tutti i dispositivi usati per il sezionamento devono essere chiaramente identificabili. - Tale interruttore generale dovrà essere specifico della linea di alimentazione principale dell'apparecchio di sollevamento; dovrà essere ubicato nella zona d'azione dell'apparecchio di sollevamento (non in altro reparto o cabina) e lasciato sempre accessibile (divieto di deposito materiali in zona); dovrà riportare infine l'indicazione dell'apparecchio cui è asservito. - L'interruttore generale deve essere disponibile anche al posto di manovra; per apparecchi comandati a mezzo di circuito ausiliario, la pulsantiera deve portare i pulsanti di marcia e arresto, cui corrisponde l'azionamento del teleruttore di linea. Se per motivi di sicurezza è necessario tenere alimentati alcuni circuiti di emergenza (illuminazione, magneti, ecc.) tutti i dispositivi usati per il sezionamento devono essere chiaramente identificabili conformemente al citato punto 4.2.06 delle norme CEI 64.8. - In particolare, il collegamento a terra realizzato mediante la continuità elettrica delle parti metalliche (involucro motori) potrà essere accettato soltanto se il sistema costruttivo e le condizioni ambientali siano tali da garantire una efficiente continuità elettrica. Viceversa, se tale continuità elettrica sarà ritenuta non soddisfacente ovvero se l'ambiente di lavoro è di natura particolare (es. ambienti fortemente ossidati o polverosi), dovrà essere adottato un apposito conduttore di terra. - Il collegamento a terra deve essere fatto anche per gli impianti a bassa tensione situati in luoghi bagnati o anche molto umidi o in immediata prossimità di grandi masse metalliche quando la tensione supera i 25 Volt verso terra se in corrente alternata e i 50 Volt in corrente continua. - Devono parimenti essere collegate a terra le parti metalliche dei ripari posti a protezione contro il contatto accidentale con conduttori o elementi nudi. La messa a terra di organi mobili che non portano parti in tensione (volantini, alberi, ecc.) si considera realizzata quando siano messe a terra le parti metalliche con le quali essi sono a contatto. 3800 Arresto di emergenza Può essere usato uno dei seguenti metodi: - impiego di un interruttore d'arresto di emergenza che assicuri l'interruzione dell'alimentazione ai circuiti critici. Questo interruttore può essere azionato manualmente o comandato a distanza mediante la diseccitazione di un circuito di comando; - impiego di un circuito di comando il quale assicuri, mediante un solo ordine di comando, l'interruzione del circuito di potenza. L'azionamento del dispositivo di arresto di emergenza non deve interrompere l'alimentazione a quegli eventuali equipaggiamenti ausiliari che debbono continuare a funzionare in quanto la loro interruzione potrebbe costituire pericolo per le persone e cose. Il riarmo del dispositivo di arresto di emergenza non deve determinare l'avvio di alcuna parte dell'apparecchio. 4000 Protezione contro l'azionamento accidentale dovuto a guasto a terra L'apparecchio deve essere provvisto di un sistema di protezione contro i movimenti accidentali dovuti a guasti a terra per garantire la stabilità del mezzo e del carico. Tale sistema, per quanto riguarda il circuito di manovra, può essere realizzato nelle seguenti maniere: - connessione di una fase del circuito di comando al conduttore di protezione; un terminale della bobina di ogni dispositivo a comando elettromagnetico deve essere connesso direttamente a questa fase e tutti i contatti dei dispositivi di comando che fanno operare la bobina devono essere inseriti fra l'altro terminale della bobina e l'altra fase del circuito di comando; - posizionamento sul circuito di comando, non connesso al conduttore di protezione, di un dispositivo di sorveglianza continua dell'isolamento. Il dispositivo di sorveglianza deve essere fornito di segnalatore otticoacustico non tacitabile; - posizionamento sul circuito di comando di un dispositivo automatico di protezione in grado di interrompere il funzionamento dell'apparecchio in caso di guasto a terra. - La scelta del sistema di protezione è demandata al progettista dell'impianto. Si richiama tuttavia l'attenzione sul fatto che la mancata connessione di un ramo del circuito di manovra al conduttore di protezione può rendere inefficaci alcuni sistemi di protezione; in tali circostanze acquista pertanto particolare rilevanza un riscontro sull'efficacia del dispositivo adottato. Attrezzature - Argani e Paranchi Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 160 di 240 4200 Contattori che escludono i circuiti di potenza - Si ricorda che i contatti dei dispositivi di sicurezza devono controllare direttamente in serie le bobine degli organi di comando senza possibilità di essere cortocircuitati salvo che per consentire l'innesto del movimento contrario. - È comunque consentita, per le operazioni di manutenzione e messa a punto della macchina, qualora esista un dispositivo di blocco meccanico (ad es. a chiave) in posizione di apertura durante il normale lavoro, la cortocircuitazione dei dispositivi di sicurezza. - Per quanto riguarda i dispositivi di frenatura in controcorrente, si ricorda che devono essere prese misure efficaci per evitare che il motore si avvii nel verso opposto al termine della frenatura con pericolo per le persone o cose. 4400 Utilizzare idonei D.P.I. ProbRes Attrezzature - Argani e Paranchi Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 161 di 240 Rischio - Attrezzature - Argani montati su Ponteggi Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo di argani montati su ponteggi ed i potenziali rischi connessi sono: - Crollo, ribaltamento delle struttura - Caduta di carichi e materiali vari - Caduta di persone e investimento di operatori a terra. E’ da considerare la presenza della tipologia di attrezzature in esame anche se non direttamente di proprietà o utilizzate da operatori dell’azienda, in quanto gli stessi possono essere esposti ai rischi pertinenti in caso di coordinamento di lavorazioni di ditte appaltatrici, collaborazioni, gestione di interventi di emergenza e simili. Le indicazioni che seguono sono concernenti l’utilizzo della presente; per le restanti parti il personale che si trova ad utilizzarle dovrà, nei limiti di competenza, accertare la presenza delle misure di sicurezza previste, segnalare eventuali deficit, astenersi dall’utilizzo in caso di mancanza dei requisiti di sicurezza, non modificare o rimuovere tali presidi, effettuarne corretto utilizzo. Per altre informazioni vedi descrizione pericolo impianti di sollevamento. Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Misure di tutela generali - Rispettare le cautele generali delle operazioni di sollevamento - I castelli collegati ai ponteggi e costruiti per le operazioni di sollevamento e discesa dei materiali mediante elevatori, devono avere i montanti controventati per ogni due piani di ponteggio. - I montanti che portano l'apparecchio di sollevamento devono essere costituiti, a seconda dell'altezza e del carico massimo da sollevare, da più elementi collegati fra loro e con giunzioni sfalsate, poggianti sui corrispondenti elementi sottostanti. - I castelli devono essere ancorati alla costruzione ad ogni piano di ponteggio. - Evitare il passaggio dei carichi sospesi sopra i lavoratori; preannunciare con apposite segnalazioni la manovra - Evitare di transitare sotto carichi sospesi 400 Impalcati e parapetti dei castelli - Gli impalcati dei castelli devono risultare sufficientemente ampi e muniti, sui lati verso il vuoto, di parapetto e tavola fermapiede normali. - Per il passaggio della benna o del secchione può essere lasciato un varco purché in corrispondenza di esso sia applicato un fermapiede alto non meno di 30 centimetri. Il varco deve essere ridotto allo stretto necessario e delimitato da robusti e rigidi sostegni laterali, dei quali quello opposto alla posizione del tiro deve essere assicurato superiormente ad elementi fissi dell'impalcatura. - Dal lato interno dei sostegni di cui sopra, all'altezza di m. 1,20 e nel senso normale all'apertura, devono essere applicati due staffoni in ferro sporgenti almeno cm. 20, da servire per appoggio e riparo del lavoratore. - Gli intavolati dei singoli ripiani devono essere formati con tavoloni di spessore non inferiore a cm. 5 che devono poggiare su traversi aventi sezione ed interasse dimensionati in relazione al carico massimo previsto per ciascuno dei ripiani medesimi. Attrezzature - Argani montati su Ponteggi Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 162 di 240 600 Argani a cavalletto - Per evitare la fuoriuscita del carrellino dalla rotaia devono prevedersi alle estremità dispositivi di arresto e di fine corsa ad azione ammortizzante. Il cavalletto deve essere corredato di due contenitori di zavorra e predisposto in modo da poterli applicare alla parte posteriore della struttura portante, i contenitori devono avere una capienza adeguata alla portata prevista per ogni tipo di elevatore, il volume del contenitore deve essere calcolato per materiale con peso specifico non superiore a 1300 Kg/mc; lo zavorraggio con liquido è vietato; i contenitori devono essere muniti di contenitore con lucchetto (Circ. M.L. 22131/AO-6 del 31/7/81). - Allo scopo di evitare il movimento a "lombrico", le basi dell'elemento, o arco posteriore, devono essere collegate con due traverse metalliche di rinforzo adeguatamente calcolate e vincolate mediante imbullonatura, incastro a baionetta o altro sistema equivalente. - Per evitare il ribaltamento del cavalletto è consigliato: ancorarlo al solaio sovrastante attraverso un puntone a reazione, se l'argano è installato in un piano intermedio; ancorarlo saldamente ad elementi solidi della costruzione anche, mediante staffe di ferro annegate nel getto del solaio o ad elementi di idonea resistenza del ponteggio, nei casi di installazione su impalcati. 800 Montaggio degli elevatori - I montanti delle impalcature, quando gli apparecchi di sollevamento vengono fissati direttamente ad essi, devono essere rafforzati e controventati in modo da ottenere una solidità adeguata alle maggiori sollecitazioni a cui sono sottoposti. - Nei ponti metallici i montanti, su cui sono applicati direttamente gli elevatori, devono essere in numero ampiamente sufficiente ed in ogni caso non minore di due. - I bracci girevoli portanti le carrucole ed eventualmente gli argani degli elevatori devono essere assicurati ai montanti mediante staffe con bulloni a vite muniti di dado e controdado: analogamente deve essere provveduto per le carrucole di rinvio delle funi ai piedi dei montanti quando gli argani sono installati a terra. - Il manovratore degli argani "a bandiera" fissati a montanti di impalcature, quando non possano essere applicati parapetti sui lati e sulla fronte del posto di manovra, deve indossare la cintura di sicurezza. - Gli argani installati a terra, oltre a essere saldamente ancorati, devono essere disposti in modo che la fune si svolga dalla parte inferiore del tamburo. 1000 Utilizzare idonei D.P.I. ProbRes 1 Attrezzature - Argani montati su Ponteggi Operaio Edilizia DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 163 di 240 Rischio - Attrezzature - Argani manuali Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo di argani manuali. I rischi principali sono connessi alla possibilità di caduta dei carichi con conseguenti lesioni a danno degli operatori. E’ da considerare la presenza della tipologia di attrezzature in esame anche se non direttamente di proprietà o utilizzate da operatori dell’azienda, in quanto gli stessi possono essere esposti ai rischi pertinenti in caso di coordinamento di lavorazioni di ditte appaltatrici, collaborazioni, gestione di interventi di emergenza e simili. Per altre informazioni vedi descrizione pericolo impianti di sollevamento. Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Seguire le misure di tutela a quanto specificate per gli argani motorizzati, ove pertinenti 400 Stabilità Nell'esercizio dei mezzi di sollevamento si devono adottare le necessarie misure per assicurare la stabilità del mezzo e del suo carico in relazione al tipo del mezzo stesso. Nel caso di sospensione argano tramite gancio questo dovrà essere corredato di chiusura all'imbocco. 600 Arresto Operare sempre in modo che, in relazione alle dimensioni, struttura, portata, velocità e condizioni di uso, sia possibile arrestare adeguatamente il carico senza pericolo. Per gli apparecchi ad azionamento manuale il dispositivo di frenatura atto ad assicurare l'arresto del carico può essere realizzato tramite differenziale (frizione), arpionismi o tramite accoppiamento irreversibile del gruppo di riduzione. L'accoppiamento vite-corona può essere assimilato ad un dispositivo di frenatura quando l'angolo d'inclinazione del filetto della vite sia inferiore a determinati valori. Per argani destinati a comandare movimenti di sollevamento, tale valore deve essere contenuto in 4°. Si considera però indispensabile u n accertamento diretto atto ad assicurarsi dell'efficienza dell'accoppiamento considerato quale dispositivo di frenatura. Nei paranchi con coppia di riduzione elicoidale un freno realizzato a frizione entra in funzione per la spinta assiale della vite nella direzione corrispondente alla discesa del carico. Occorre revisionare frequentemente la frizione e controllarne l'efficienza sia a carico massimo che minimo. Controllare lo stato dei denti della ruota elicoidale soggetti a logorio per sfregamento contro la vite; quando lo spessore dei denti della coppia elicoidale presenti una riduzione del 20% rispetto all'originale il paranco non può venir utilizzato. Nei martinetti a vite l'inclinazione del filetto della vite del verino deve essere tale da impedire la discesa involontaria (>4°). Nei sollevatori a cremagliera (binde) il dispositivo di sicurezza contro la discesa del carico è realizzato con nottolino alla ruota a denti di sega. Si dovrà aver cura che durante il sollevamento l'arpionismo sia sempre in presa sui denti della corrispondente ruota dentata; non forzare le leve di manovra; in fase di elevazione sotto carico mettere gli appoggi di sicurezza ad altezza gradualmente crescente. Ciascun cricco o martinetto deve essere costruito in modo che il carico sia sostenuto non appena cessa lo sforzo sull'organo di manovra. Attrezzature - Argani manuali Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 164 di 240 800 Posti di manovra I posti di manovra dei mezzi ed apparecchi di sollevamento devono: - potersi raggiungere senza pericolo; occorre cioè curare anche la sicurezza nel percorso di accesso al posto di comando. - essere costruiti e difesi in maniera da consentire l'esecuzione delle manovre, i movimenti e la sosta in condizioni di sicurezza, in relazione al pericolo di caduta o investimento da parte del materiale movimentato e al pericolo derivante da organi della macchina in moto relativo (pericolo di cesoiamento, convogliamento) al pericolo di caduta di materiale sfuso movimentato; - permettere la perfetta visibilità di tutta la zona di azione del mezzo. 1000 Organi di comando Gli organi di comando devono essere collocati in posizione tale che il loro azionamento risulti agevole e portare l'indicazione della manovra corrispondente; tali organi devono essere conformati o protetti in modo da impedire l'azionamento accidentale. In taluni casi l'organo di azionamento (leva o manovella) potrà essere di tipo asportabile. Nei paranchi azionati tramite catena agente su noce a impronte quest'ultima dovrà avere la protezione per evitare la fuoriuscita accidentale della catena di comando. 1200 Difese delle aperture per il passaggio dei carichi - Quando gli argani sono usati per il sollevamento o la discesa dei carichi tra piani diversi di un edificio attraverso aperture nei solai e nelle pareti, le aperture per il passaggio del carico ai singoli piani, nonchè il sottostante spazio di arrivo o di sganciamento del carico stesso devono essere protetti su tutti i lati, mediante parapetti normali provvisti, ad eccezione di quello del piano terreno, di arresto al piede. - I parapetti devono essere disposti in modo da garantire i lavoratori anche contro i pericoli derivanti da urti o da eventuale caduta del carico di manovra. - Gli stessi parapetti devono essere applicati anche sui lati delle aperture dove si effettua il carico e lo scarico, a meno che per le caratteristiche dei materiali in manovra ciò non sia possibile. In quest'ultimo caso, in luogo del parapetto normale deve essere applicata una solida barriera mobile, inasportabile e fissabile nella posizione di chiusura mediante chiavistello o altro dispositivo. Detta barriera deve essere tenuta chiusa quando non siano eseguite manovre di carico e scarico al piano corrispondente. 1400 Uso e manutenzione - Gli apparecchi ed i mezzi di sollevamento devono essere usati in modo conforme alle loro caratteristiche e cioè secondo le istruzioni riportate sul manuale tecnico della casa costruttrice. - Gli apparecchi devono essere mantenuti in buono stato di conservazione e di efficienza e quindi sottoposti a periodica manutenzione secondo le indicazioni del manuale tecnico della casa costruttrice. - Verificare periodicamente l’integrità ed efficienza delle funi e di tutti gli altri ausili di carico - rispettare le cautele generali delle operazioni di sollevamento 1600 Utilizzare idonei D.P.I. ProbRes Attrezzature - Argani manuali Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 165 di 240 Rischio - Attrezzature - Sistemi di Imbracaggio, Funi e Catene Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo di sistemi di imbracaggio, funi e catene. Il principali rischi sono connessi alla possibilità di caduta di materiali con conseguente investimento degli operatori. E’ da considerare la presenza della tipologia di attrezzature in esame anche se non direttamente di proprietà o utilizzate da operatori dell’azienda, in quanto gli stessi possono essere esposti ai rischi pertinenti in caso di coordinamento di lavorazioni di ditte appaltatrici, collaborazioni, gestione di interventi di emergenza e simili. Per altre informazioni vedi descrizione pericolo impianti di sollevamento. Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Imbracatura - L'imbracatura dei carichi deve essere effettuata usando mezzi idonei per evitare la caduta del carico o il suo spostamento dalla primitiva posizione di ammaraggio. - Stabilire preventivamente (valutando ogni singola evenienza) se i mezzi adottati possano impedire l'insorgere di una situazione di pericolo. - L'imbracatura dei carichi deve essere eseguita esclusivamente dal personale appositamente addetto 400 Addetti - Rispettare le cautele generali delle operazioni di sollevamento - i responsabili devono dare specifiche istruzioni al personale addetto all'imbracaggio in particolare per quanto riguarda la natura dei carichi, il peso, la posizione presumibile del baricentro sollevato; in particolare evitando che il pezzo subisca rotazioni o ribaltamenti durante la movimentazione - gli ordini di esecuzione delle manovre possono essere impartiti esclusivamente dal personale appositamente addetto - quando all'imbracatura dei carichi sono adibiti più operai, il controllo delle operazioni ed i comandi di movimento devono essere affidati ad una sola persona specificatamente preparata e responsabilizzata. - gli ordini di manovra devono essere dati secondo apposito codice - gli addetti devono indossare il casco, guanti e scarpe di sicurezza Attrezzature - Sistemi di Imbracaggio, Funi e Catene Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 166 di 240 600 Accessori e ausili di sollevamento - controllare sempre che gli accessori di sollevamento siano contrassegnati in modo da poterne identificare le caratteristiche essenziali ai fini di un sicuro utilizzo - i contenitori utilizzati devono risultare idonei al fine di evitare cadute di materiali, non sovraccaricarli - il sollevamento dei laterizi, pietrame, ghiaia ed altri materiali minuti deve essere effettuato esclusivamente a mezzo di benne o cassoni metallici; non sono ammesse ne’ piattaforme semplici né imbracature - la portata degli accessori deve essere commisurata al carico - gli accessori devono possedere idoneo coefficiente di resistenza in relazione al materiale - gli accessori devono essere mantenute in buono stato di conservazione - gli accessori devono essere regolarmente verificati - gli accessori devono essere regolarmente omologati e conformi alla normativa in materia - Sostituire immediatamente gli accessori, funi, catene ecc. quando sono danneggiati - Le funi metalliche devono essere protette periodicamente da agenti esterni - Non piegare, torcere o comunque sottoporre a eccessive torsioni o schiacciamenti cavi, funi catene ecc. - Prestare la massima attenzione alla riduzione della portata in conseguenza ad angoli di tiro non verticali - Utilizzare ganci con chiusura all’imbocco o ausili tali da impedire lo sganciamento del carico - Manutenzionare regolarmente, almeno trimestralmente, gli accessori e l’impianto di sollevamento. Un controllo visivo di integrità ed efficienza deve essere eseguito prima dell’inizio delle operazioni - Il montaggio e le verifiche siano eseguiti da personale specializzato e abilitato 800 L'imbracatore deve: - usare solo le funi, le catene e le attrezzature speciali messe a sua disposizione (adeguate e omologate) ed eliminare i pezzi deteriorati; - accertarsi del peso del carico da sollevare, rivolgendosi eventualmente al responsabile - scegliere le funi e le catene in base al peso da sollevare tenendo conto dell'inclinazione dei tratti portanti. Oltre i 120°, di norma, è opportuno far u so dei bilancieri o analoghi presidi; - sistemare tra le funi o catene ed il pezzo da sollevare idonee sagome di protezione contro gli spigoli vivi; - verificare l'equilibrio del carico imbracato, mettendo lentamente in tensione le funi; - portare il carico ad altezza giusta per superare gli ostacoli che si presentano lungo il percorso; - ordinare la discesa graduale del carico, facendolo poggiare su superfici piane e resistenti in modo che l'allentamento dell'imbracatura non avvenga troppo rapidamente con rischio di instabilità; - non usare le catene e le funi di carico per imbracare - assicurarsi che, durante le manovre senza carico, le funi e le catene sospese non urtino contro ostacoli o rimangano ad altezza d'uomo 1000 Modalità di controllo delle funi Le modalità di controllo delle funi sono riportate nelle norme UNI-ISO 4309 e prevedono un controllo visivo della stessa. I criteri essenziali per la sostituzione sono riconducibili alla valutazione di diversi elementi: il numero e la posizione delle rotture dei fili, il grado di usura, lo stato di corrosione esterna ed interna, l'alterazione della formazione. a) numero di fili rotti e loro posizione Il criterio generale riportato al fascicolo n. 91-8 delle disposizioni tecniche ENPI prevede la sostituzione quando il totale dei fili esterni rotti in una lunghezza di 6 diametri risulta superiore al 10% dei fili costituenti i trefoli esterni per funi crociate ed il 4% per funi parallele. b) grado di usura L'usura della fune porta alla rottura dei fili esterni; pertanto un filo usurato (evidenziato dall'appiattimento del filo stesso) oltre un certo limite deve essere considerato come rotto; tale limite si può considerare raggiunto quando il diametro del filo elementare esterno risulta ridotto alla metà del diametro originale o comunque quando il diametro nominale della fune si è ridotto del 10% c) corrosione esterna ed interna Indipendentemente dalle valutazioni di cui sopra, la fune dovrà essere sostituita quando: - un trefolo risulti in qualche punto danneggiato con riduzione del 40% della sezione utile; - la fune presenti ammaccature, torsioni, piegature permanenti; - l'anima fuoriesca dalla fune anche in un solo punto; - uno o più trefoli risultino allentati e sporgenti dalla fune. Attrezzature - Sistemi di Imbracaggio, Funi e Catene Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 167 di 240 1200 Modalità di controllo delle catene Le principali avarie riscontrabili sono: usura, intaccature ed incisioni profonde, allungamento, flessione e tagli localizzati, difetti alla saldatura. Il limite di accettabilità per l'usura può essere ritenuto il 10% di riduzione del diametro nominale del tondino. Il limite di accettabilità di un allungamento localizzato può essere ritenuto pari al 4%. Intaccature ed incisioni profonde, piegature degli anelli nonché riscontro di difetti alle saldature devono portare alla sostituzione della catena. Le caratteristiche di resistenza di una catena variano in funzione delle caratteristiche dell'acciaio in relazione alle temperature di servizio: - per temperature tra 0° e -10° si può considerare una riduzione di prestazioni del 20% - per temperature inferiori a -10° si può considera re una riduzione di prestazioni del 50% - per catene in acciai normali oltre i 150° sussist e il pericolo di deformazioni permanenti; per gli acciai speciali questo limite può essere elevato a 250°. 1400 Segnalazioni gestuali Le segnalazioni gestuali devono essere portate a conoscenza del personale addetto agli apparecchi di sollevamento. Tali segnalazioni devono essere portate a conoscenza dei gruisti, degli imbracatori e del personale incaricato del servizio di segnalazione ove ricorra il caso di visibilità ridotta dal posto di manovra della gru. È opportuno che le segnalazioni vengano date da un unico lavoratore incaricato, secondo lo schema di seguito indicato: - Amarraggio (equilibratura e messa in tensione delle funi o catene di imbracaggio): direzione del pollice e movimento dell'avambraccio secondo i casi. - Sollevamento: ascensionale della mano nel senso della spirale. - Traslazione: movimento del braccio secondo il senso di traslazione richiesto. - Messa in posizione: spostamento orizzontale delle mani secondo il bisogno. - Discesa e salita minima: spostamento orizzontale delle mani secondo il bisogno. - Discesa: direzione dell'indice e movimento del braccio verso terra. - Arresto: movimento orizzontale del braccio all'altezza del petto. - Arresto immediato: doppio rapido movimento orizzontale del braccio all'altezza del petto. 1600 Corde - Il coefficiente di sicurezza per le funi composte di fibre sia pari a 10. - Per le corde di fibra naturale (canapa, ecc.), date le caratteristiche meno costanti del materiale, risulta opportuna l'utilizzazione a portata ridotta. - In presenza di umidità si può avere una riduzione di portata del 30%; tali materiali necessitano di catramatura o di trattamento con prodotti antimuffa. 1800 Nastri - Il coefficiente di sicurezza per i nastri sia pari a 10. - Il nastro, sottoposto anch'esso a controllo periodico, dovrà essere escluso dal servizio quando la guaina esterna risulti lacerata e le fibre interne visibili e quando cominci a perdere flessibilità. Attrezzature - Sistemi di Imbracaggio, Funi e Catene Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 168 di 240 2000 Funi e catene - Le funi devono essere di tipo flessibile, formate con fili di acciaio al crogiuolo, con un carico di rottura non minore di 120 non maggiore di160 kg. Per mm quadrati e devono essere calcolate per un coefficiente di sicurezza non minore di 10. - Le funi ed i fili elementari devono essere protetti dagli agenti corrosivi esterni mediante ingrassatura. - L’attacco al tamburo dell’argano deve essere ottenuto tramite chiusura del capo della fune piegato ad occhiello con impalmatura o non meno di tre morsetti a bulloni; nell’occhiello deve essere inserita apposita redancia per ripartire la pressione sul gancio o anello di sospensione. - L’attacco al tamburo dell’argano deve essere ottenuto con piombatura a bicchiere o in altro modo che offra eguale garanzia contro lo sfilamento (Allegato V, punto 4.4.5 D. Lgs 81/08). - Le funi o le catene degli argani a motore devono essere calcolate per un coefficiente di sicurezza non minore di 10 (Allegato V, punto 4.4.5 D. Lgs 81/08). Coefficiente di sicurezza funi e catene Il coefficiente di sicurezza è dato dal rapporto tra il carico di rottura minimo garantito rilevabile dal certificato e lo sforzo relativo alla applicazione del carico massimo in condizioni statiche. - le funi metalliche devono avere, in rapporto alla portata ed allo sforzo massimo ammissibile, un coefficiente di sicurezza maggiore od uguale a 6 - nel settore edile per le funi montate su argani a motore, impiegati come tali, è richiesto un coefficiente di sicurezza pari almeno ad 8 - per le catene il coefficiente di sicurezza richiesto è 5 - nel caso di avvolgimento su più strati, le funi devono avere dimensioni e resistenza adeguate alla maggiore sollecitazione. Ne consegue la necessità di una maggiorazione del coefficiente di sicurezza, la cui entità dipende dalle condizioni reali di sovrasollecitazione. In ogni caso è opportuno un aumento di almeno il 10%. Tiranti Sono composti da un tratto unico di corda, fune o catena con esclusione di qualsiasi giunzione e terminano normalmente ai due estremi con anelli o ganci di sicurezza passanti entro redance. I sistemi di imbracaggio a fune o catena devono essere commercializzati in conformità al D.P.R. 21 luglio 1982, n. 673. L'efficienza dei tiranti si riduce quanto più si amplia il loro angolo al vertice. Quando il carico è di notevoli dimensioni (e cioè se occorressero brache con angoli al vertice eccessivi) è necessario utilizzare bilancieri. In riferimento all'apertura dell'angolo al vertice del sistema di imbracaggio, la sollecitazione effettiva degli elementi del sistema viene incrementata in funzione di un fattore di aumento di carico (c). Se le funi assolvono sull'apparecchio di sollevamento funzione di tiranti, stralli o controventature con ausilio di argani di avvolgimento delle stesse, viene richiesto un coefficiente di sicurezza non inferiore a 6. In mancanza di argani, tenendo comunque presente il possibile degrado delle funi, le disposizioni tecniche ENPI prevedono di adottare un coefficiente pari a 5 per i tiranti flessibili avvolti su pulegge e pari a 4 se tali tiranti sono soggetti a sollecitazione di pura trazione. Bilancieri I bilancieri devono essere calcolati in relazione alla portata ed al servizio che devono svolgere. Sui bilancieri, come su ogni organo di presa, deve essere indicata la portata massima ammissibile ed il peso proprio del bilanciere che dovrà essere detratto dalla portata del sollevatore. Funi e catene sfilo braccio Il coefficiente di sicurezza per le funi utilizzate per lo sfilo degli elementi del braccio di autogru dovrà essere non inferiore a 6 in relazione agli sforzi indotti. Il coefficiente potrà essere non inferiore a 5 qualora la fune stessa funga da tirante deviato da pulegge e cioè non sia previsto per la gru sfilo del braccio con carico applicato. Per le catene il coefficiente dovrà comunque essere non inferiore a 5. Adempimenti amministrativi Le funi metalliche e le catene destinate alle operazioni di sollevamento possono essere immesse sul mercato solo se munite di una attestazione ed un contrassegno conforme alle disposizioni vigenti. Qualora vengano utilizzati spezzoni di fune è sufficiente che il possessore dell'intera bobina produca una dichiarazione comprovante la rispondenza delle caratteristiche della fune stessa allo specifico certificato di origine con individuazione dell'apparecchio su cui tale fune è montata. A far data dall'entrata in vigore del D.P.R. 24 luglio 1996, n. 459, le funi, le catene, gli accessori di sollevamento sono immessi sul mercato anche indipendentemente dalla macchina. L'utilizzatore di gru deve tenere presente nell'acquisizione di tali accessori le disposizioni comunitarie previste che sono espresse anche per attestare la qualità del prodotto al punto 4.3 dell'allegato 1 del D.P.R. 24 luglio 1996, n. 459. Le funi metalliche e le catene destinate alle operazioni di sollevamento possono essere immesse sul mercato, se non facenti già parte integrante di una macchina marcata CE, solo se munite di marchio o Attrezzature - Sistemi di Imbracaggio, Funi e Catene Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 169 di 240 targa o anello inamovibile con i riferimenti del fabbricante o del suo mandatario nell'Unione europea e di una attestazione conforme a una norma armonizzata o, in assenza, con le seguenti indicazioni minime: - nome del fabbricante o del mandatario; - indirizzo del fabbricante o del mandatario; - descrizione della catena o fune (dimensioni, costruzione, materiale, trattamenti metallurgici speciali); - norma impiegata in caso di prova; - carico massimo di funzionamento (o valori in funzione delle applicazioni previste). Quanto sopra modifica le disposizioni della Direttiva Europea n. 73/361 relativa alle attestazioni e contrassegni di funi, catene e ganci già recepita in Italia con D.P.R. 21 luglio 1982, n. 673. Ogni accessorio di sollevamento deve recare i seguenti marchi: - identificazione del fabbricante - identificazione del materiale (es. classe internazionale) - identificazione del carico massimo di utilizzazione - marchio CE. La Direttiva prescrive che per gli accessori che comprendono componenti come funi e cordami sui quali la marcatura è impossibile, le indicazioni devono essere riportate su targa o altri mezzi fissati solidamente all'accessorio. 2200 Utilizzare idonei D.P.I. ProbRes 1 DannoRes Attrezzature - Sistemi di Imbracaggio, Funi e Catene Operaio Edilizia 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 170 di 240 Rischio - Attrezzature - Macchine Semoventi Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo di macchine semoventi. Nell’uso delle macchine semoventi (quali ad esempio pale, compattatori, movimento terra e simili) in genere vi è la possibilità di infortunarsi; I rischi possono essere di lesioni varie dovute a: - Contusioni - Investimento - Ribaltamento - Rumore - Vibrazione E’ da considerare la presenza della tipologia di attrezzature in esame anche se non direttamente di proprietà o utilizzate da operatori dell’azienda, in quanto gli stessi possono essere esposti ai rischi pertinenti in caso di coordinamento di lavorazioni di ditte appaltatrici, collaborazioni, gestione di interventi di emergenza e simili. Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Siano presenti ed efficienti : - dispositivo di emergenza con comandi facilmente accessibili o automatici che ne consenta la frenatura e l'arresto in caso di guasto del dispositivo di frenatura principale - dispositivi ausiliari per migliorare la visibilità quando il campo di visione diretto del conducente e' insufficiente per garantire la sicurezza - dispositivi di illuminazione per le attrezzature di lavoro per le quali e' previsto un uso notturno o in luoghi oscuri 400 Regole di circolazione e organizzazione: siano disposte e fatte rispettare, per attrezzature che manovrano in una zona di lavoro, atte a minimizzare i rischi ed evitare che i lavoratori a piedi si trovino nella zona di attività di attrezzature semoventi oppure, qualora la presenza di lavoratori a piedi sia necessaria per la buona esecuzione dei lavori, misure appropriate per evitare che subiscano danno da tali attrezzature. In particolare predisporre a tale scopo: - idonea segnaletica sia per operazioni presso cantieri edili sia per operazioni sulle vie di circolazione e sistema di viabilità in genere conforme a quanto prescritto dal Codice della Strada - idonea regolazione del traffico con mezzi automatici o addetti all’uopo dedicati - una consistenza delle squadre di lavoro idonea nel caso siano necessari addetti per la regolazione del traffico - un sistema di coordinamento per ogni operazione che comporti la contiguità fra macchine operatrici e lavoratori a piedi, in particolare è necessario un coordinatore delle operazioni in caso di scarsa visibilità, traffico e simili - strisce indicatrici sul pavimento e idonea segnaletica di avvertimento che imponga il passaggio pedonale solo nelle zone franche (aree stabili di lavoro). Tali presidi dovranno tenere conto altresì dei luoghi ove sono depositati i materiali e/o le macchine, degli accessi e delle strutture esposte al fine di evitare urti con conseguente caduta del mezzo e/o dei materiali - procedere a minima velocità e utilizzare l’avvisatore acustico per avvertire di eventuali pericoli contingenti 600 Prima dell’inizio delle operazioni siano avvisati i lavoratori che operano nelle vicinanze 800 Le lavorazioni nel raggio d’azione delle macchine non strettamente necessarie e non connesse con quelle inerenti le attrezzature siano sospese Attrezzature - Macchine Semoventi Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 171 di 240 1000 Siano poste opportune separazioni di avvertenza 1200 Le operazioni avvengano con buona illuminazione 1400 In caso di scarsa visibilità dovuta a ostacoli, materiali ecc. le operazioni devono essere assistite da lavoratori addetti a tale scopo 1600 In caso di compresenza di diverse ditte si attui opportuno coordinamento fra i responsabili al fine di pianificare le operazioni insicurezza. 1800 Si attrezzino preventivamente aree di scarico/scarico separate per quanto possibile dal transito dei lavoratori 2000 Si rimuovano materiali potenzialmente pericolosi nel raggio d’azione delle macchine 2200 Il trasporto di lavoratori su attrezzature di lavoro mobili mosse meccanicamente avvenga esclusivamente su posti sicuri, predisposti a tale fine, e, se si devono effettuare lavori durante lo spostamento, la velocità dell'attrezzatura sia adeguata 2400 Le attrezzature di lavoro mobili, dotate di motore a combustione, siano utilizzate nelle zone di lavoro soltanto qualora sia assicurata una quantità sufficiente di aria senza rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori: utilizzarle all’aperto, all’interno solo per il minimo tempo indispensabile e preventivamente allontanando i lavoratori nelle vicinanze non necessari per le operazioni; se le lavorazioni non sono brevi utilizzare attrezzature elettriche o sistemi di aspirazione 2600 Controllare i mezzi per evitare la messa in moto non autorizzata: chiave in possesso solo degli addetti che possono utilizzare le attrezzature (formati e designati a tale scopo) 2800 Le attrezzature di lavoro che comportano, di per se' o a causa dei loro carichi o traini, un rischio di incendio suscettibile di mettere in pericolo i lavoratori, devono essere dotate di appropriati dispositivi antincendio a meno che tali dispositivi non si trovino già ad una distanza sufficientemente ravvicinata sul luogo in cui esse sono usate; predisporre estintori portatili nelle aree di lavoro e formare il personale circa il loro utilizzo 3000 Verificare periodicamente che le attrezzature di lavoro comandate con sistemi immateriali si arrestino automaticamente se escono dal campo di controllo: eseguire tale verifica e ripetere la prova periodicamente avendo cura di seguire le istruzioni del costruttore del radiocomando e del sistema ricevente circa la manutenzione 3200 Mantenere in efficienza dispositivi e presidi di protezione contro i rischi di urto o di intrappolamento per le attrezzature telecomandate: mantenere in efficienza il radiocomando, segnalando qualunque deficit di sicurezza e sospendendo contestualmente le lavorazioni. Nel caso sia necessario avvicinare l’attrezzatura o il suo carico a zone che possono comportare tale pericolo, si allontanino i lavoratori non necessari e si garantisca la presenza di un addetto che segnali eventuali anomalie al manovratore e che possa prestare assistenza 3400 Escludere qualsiasi rischio di schiacciamento, di intrappolamento oppure di urto dell'utilizzatore, in particolare i rischi dovuti a collisione accidentale; 3600 Valutare preventivamente lo stato del pavimento in cui saranno effettuate le lavorazioni e la presenza di eventuali ostacoli o materiali depositati 3800 Bonificare preventivamente aperture e piccoli smottamenti, in particolare a seguito di precipitazioni ecc. 4000 Mantenere in efficienza il mezzo con particolare riferimento alla pressione dei pneumatici e al dispositivo di frenatura. Attrezzature - Macchine Semoventi Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 172 di 240 4200 Durante l’utilizzo limitare al minimo il funzionamento contemporaneo di altre attrezzature semoventi nella stessa area di lavoro 4400 Non operare nei pressi di strutture pericolanti o materiali non stabilmente posizionati che possono crollare urtando l’operatore 4600 In caso di urti o cadute del mezzo sottoporlo a completa revisione 4800 Controllare che i lavoratori bloccati in caso di incidente nell'abitacolo non siano esposti ad alcun pericolo e possano essere liberati: predisporre idonei accessori per tagliare le cinture di sicurezza Prescrizioni particolari - Qualora il bloccaggio intempestivo degli elementi di trasmissione d'energia accoppiabili tra un'attrezzatura di lavoro mobile e suoi accessori e traini possa provocare rischi specifici, l'attrezzatura di lavoro sia attrezzata o sistemata in modo tale da impedire il bloccaggio degli elementi di trasmissione d'energia: i lavoratori non devono sostare nel raggio d’azione delle macchine operatrici e devono procedere alle operazioni di montaggio solo ad attrezzature completamente ferme - Se gli organi di trasmissione di energia accoppiabili tra attrezzature di lavoro mobili rischiano di sporcarsi e di rovinarsi strisciando al suolo, si devono prevedere contingentemente possibilità di fissaggio 5000 Utilizzare idonei DPI ProbRes 1 Attrezzature - Macchine Semoventi Operaio Edilizia DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 173 di 240 Rischio - Attrezzature - Macchine operatrici - Movimento terra e simili Descrizione Rischio I pericoli principali sono derivati dalla possibilità di: - elettrocuzione e/o ustioni per il contatto degli utensili di scavo con linee elettriche interrate - esplosione per il contatto degli utensili con tubazioni di gas in esercizio o ordigni bellici interrati; - elettrocuzione per contatto con parti in tensione (linee elettriche aeree); schiacciamento, - lesioni e simili - investimento da mezzi e tra mezzi, circolanti nella zona di lavoro; - schiacciamento, lesioni, per contatto con organi mobili, ecc., durante le lavorazioni e gli interventi di manutenzione. - lesioni, ferite, ecc., dovuti alla fuoriuscita di liquidi idraulici in pressione; - schiacciamento, lesioni, ecc. per franamenti del terreno e/o caduta di gravi; - proiezione di schegge e/o detriti durante le lavorazioni; - caduta dal posto di guida; - cadute /scivolamenti sul piano di lavoro; - investimento di persone o cose nell’area di lavoro - ribaltamento del mezzo con rischio di schiacciamento di persone e danneggiamento di opere, impianti ed automezzi Probabilita Indice Misura 200 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione Controlli preliminari sull’area di lavoro: - assicurarsi preventivamente che il posizionamento delle proprie attrezzature e le postazioni di lavoro non interferiscano con le zone di lavorazione delle macchine operatrici, nel caso coordinarsi con il responsabile delle operazioni prevedendo opportuna pianificazione - assicurarsi preventivamente che, nella zona di lavoro, non vi siano cavi, tubazioni, ecc. interrate, interessate dal passaggio di corrente elettrica, gas, acqua, ecc.. - assicurarsi che nella zona di lavoro, le eventuali linee elettriche aeree (anche provvisorie), rimangano sempre ad una distanza non inferiore ai cinque metri; in caso contrario è necessario far mettere fuori servizio le linee o predisporre adeguate protezioni sulle stesse - prima di utilizzare la macchina accertarsi dell'esistenza di eventuali vincoli derivanti da limitazioni di carico (terreno, pavimentazioni, rampe), ostacoli (in altezza ed in larghezza), limiti d'ingombro, ecc.. - in caso di spostamenti su strada, informarsi preventivamente delle eventuali limitazioni di ingombro, carico della pavimentazione stradale, ecc..; rispettare comunque quanto prevede il Codice della Strada - prima di utilizzare la macchina in ambienti confinati, predisporre un sistema di aspirazione e scarico o un depuratore, ad acqua o catalitico, per i gas combusti. - in caso di lavori notturni, verificare, preventivamente ed attentamente, la zona di lavoro; utilizzare comunque, tutte le luci disponibili. - prima di iniziare il lavoro, valutare sempre le condizioni del terreno (consistenza, ecc.) e, in caso di vicinanza (in particolare a valle della zona di lavoro) di opere di sostegno, assicurarsi anche dello stato di queste ultime, onde evitare, per il sovrappeso della macchina, il cedimento del muro ed il ribaltamento del mezzo. Attrezzature - Macchine operatrici - Movimento terra e simili Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 174 di 240 400 Controlli preliminari alla macchina - prima di utilizzare la macchina assicurarsi della sua perfetta efficienza, nonché dell'eliminazione di qualsiasi condizione pericolosa - Controllare l'efficienza dei freni, delle luci, dei dispositivi acustici e luminosi e di tutti i comandi e circuiti di manovra - in caso di avviamento con l'ausilio di spray speciale (è infiammabile), seguire le istruzioni d'uso dello stesso - se il mezzo è gommato, verificare lo stato di usura delle coperture, rimuovereeventuali materiali e controllare la pressione. Se il mezzo è cingolato, controllare lo stato di conservazione e la tensione delle catenarie. - verificare carburante, acqua nel radiatore, olio motore, olio idraulico - in caso di anomalie, fermare la macchina e segnalare il tutto al proprio superiore 600 Abbattimento alberi: in caso di utilizzo delle macchine per l'abbattimento di alberi, assicurarsi che le stesse siano munite di cabina atta a preservare l'operatore dalla caduta di rami; durante l'abbattimento non posizionare la macchina, o parte di essa, sulla zona dove sono le radici degli alberi, onde evitare, alla caduta degli stessi, pericolose spinte, dal basso verso l'alto, sulla macchina con potenziale pericolo di ribaltamento della stessa 800 Operazioni con rischio di caduta o ribaltamento del macchinario: in caso di utilizzo delle macchine per rimozione frane o comunque in ogni operazioni con rischio di caduta o ribaltamento del macchinario, assicurarsi la massima sicurezza contro la caduta nel vuoto del macchinario, operando con attenzione sempre a monte. Valutare la necessità di vincolare il mezzo a supporti sufficienti. Attrezzare, preventivamente alle lavorazioni, vie di transito, piazzole o aree sicure, livellate e portanti per le operazioni con macchine operatrici, in particolare con terreno in pendenza. Il mezzo sia utilizzato su terreni in pendenza solo nei limiti indicati dal costruttore. In tali casi, quando è possibile, si preferisce l’uso dei mezzi cingolati, più stabili di quelli gommati In presenza di terreni particolarmente scoscesi ed impervi si affida il mezzo ad operatori esperti E' posta particolare attenzione al ribaltamento che può prodursi anche a causa di irregolarità del percorso, di franamento del fondo (soprattutto operando presso il ciglio della strada o del piano di manovra) scivolamento su fondi bagnati o fangosi, esecuzione di manovre errate o imprudenti (brusche accelerazioni o sterzate, carico sbilanciato, velocità eccessiva, ecc.) 1000 Come salire sulla macchina - Nel salire sulla macchina prestare attenzione alle condizioni del terreno prospiciente la macchina, onde evitare scivolamenti/cadute - Controllare gli scalini d'accesso, le maniglie e gli appigli al posto di guida, al fine di evitare pericolose cadute in caso di scivolamento per la presenza di grasso, ecc.; non utilizzare, come appigli per la salita sulla macchina, né le tubazioni flessibili, né i comandi, in quanto non offrono garanzie per una sicura tenuta; inoltre, lo spostamento di un comando può provocare un movimento della macchina o dell'attrezzatura di scavo 1200 Persone presenti sul luogo di lavoro - Durante le manovre è vietata la presenza delle persone nell’area di lavoro dei mezzi, mediante idonea segnaletica e delimitazione dell’area - Prima di azionare l'attrezzatura, fare un giro intorno alla macchina ed assicurarsi, poi, che nelle vicinanze della stessa non vi siano persone - Controllare, prima di iniziare la movimentazione, che le eventuali persone in prossimità della macchina, siano al di fuori del raggio di azione della stessa; azionare, prima e comunque, il segnalatore acustico Attrezzature - Macchine operatrici - Movimento terra e simili Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 175 di 240 1400 Posto di manovra - In caso di scarsa visibilità, si prevede l’assistenza di una persona a terra che dia indicazioni all’operatore - Le cabine siano climatizzate, protette dall’esposizione alle intemperie, protette dal rischio di caduta di oggetti dall’alto, realizzate e progettate in modo da proteggere l’operatore dallo schiacciamento in caso di ribaltamento - Controllare l’integrità della targhetta indicante il livello di emissione sonora al posto di guida - Prima di avviare la macchina regolare e bloccare il sedile di guida in posizione ottimale. - Mantenere il posto guida libero da oggetti o materiali non pertinenti, in particolare se non fissati adeguatamente - Dopo essere saliti in cabina, usare la macchina solo rimanendo seduti al posto di guida - Rimanere sempre con la testa, il corpo e gli arti, dentro la cabina di guida, in modo da non esporsi ad eventuali rischi presenti all'esterno - Non usare la macchina per trasportare oggetti che non siano stati adeguatamente fissati ad appositi supporti o opportunamente imbracati. - Non trasportare persone sulla macchina, a meno che non siano stati predisposti idonei dispositivi atti ad evitare le cadute - Non salire o scendere mai dalla macchina quando questa è in movimento - Garantirsi, prima di muoversi con la macchina, una buona visione della zona circostante; pulire, sempre e bene, i vetri della cabina di guida. 1600 Operatore: - prima di salire sulla macchina assicurarsi di non avere capi di vestiario slacciati o penzolanti che potrebbero impigliarsi nelle parti in movimento o sugli organi di comando - non avere mani o scarpe bagnate o sporche 1800 Come trasportare il materiale - Per il carico/trasporto/scarico del materiale, utilizzare solo il tipo di benna indicata dalla casa costruttrice, per quella particolare lavorazione ed in funzione del terreno esistente nella zona di lavoro. - Assicurarsi che il carico da trasportare sia sempre ben sistemato - Evitare di effettuare brusche manovre di avvio ed arresto, in modo particolare a benna carica - Non alzare e traslare i carichi al di sopra delle zone dove lavorano o sostano persone, o verso il basso, nel caso in cui si lavori su terreno in forte pendenza - In caso di spostamento con benna carica, procedere con una velocità adeguata al carico ed al terreno; mantenere la benna quanto più bassa possibile, in modo da garantire visibilità all'operatore e stabilità alla macchina - E' assolutamente vietato il sollevamento di persone, il trasporto di persone su cassoni o altre parti della macchina non attrezzate per tale scopo, l’uso delle macchine come mezzi di sollevamento 2000 Come spostare le macchine - utilizzare la macchina sempre a velocità tali da poterne mantenere costantemente il controllo - tenere, durante gli spostamenti, l'attrezzatura di scavo ad un altezza dal terreno, tale da assicurare una buona visibilità e stabilità - procedere con estrema cautela, a bassissima velocità, con eventuale coordinamento di persona a terra in caso di difficoltosa visibilità in caso di operazioni in zone potenzialmente pericolose: nei pressi dei portoni e delle pile di materiale depositato, terreni con forti pendenze, prossimità di burroni, presenza di ghiaccio sul terreno, ecc.. - quando possibile, evitare di far funzionare la macchina nelle immediate vicinanze di scarpate, sia che si trovino a valle che a monte. - prestare la massima attenzione durante l'attraversamento di zone che manifestino irregolarità superficiali; queste ultime potrebbero interrompere la continuità dell'aderenza o della trazione sul terreno della macchina con pericolo di scivolamenti laterali e/o ribaltamenti. - non percorrere tratti con pendenza superiore ai limiti previsti dal costruttore - in caso di discesa con forte pendenza, procedere sempre con la marcia innestata - evitare, quando possibile, l'attraversamento e/o il superamento di ostacoli; nel caso in cui ciò non fosse possibile, ridurre la velocità, procedere obliquamente, portarsi sul punto di "bilico", bilanciare la macchina sull'ostacolo e scendere lentamente - in caso di spostamento su forti pendenze, evitare di procedere trasversalmente al pendio; spostarsi, invece, sul pendio, dall'alto verso il basso e viceversa (a zigzag). Prima di iniziare il movimento della macchina in retromarcia, accertarsi che la zona sia libera da ostacoli e da eventuale personale. Attrezzature - Macchine operatrici - Movimento terra e simili Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 176 di 240 2200 Addetto a terra: le operazioni con macchine operatrici devono essere coordinate da un addetto a terra ai cui ordini gli operatori devono conformarsi, nei casi di - terreni in pendenza - presenza di più macchine operatrici - pericolo di persone nel raggio di azione delle macchine (evenienza comunque da evitare) - presenza non trascurabile di materiali depositati - presenza di scavi - presenza di allestimenti o opere che possono crollare o provocare pericolo in caso di urto - presenza di servizi pericolosi 2400 Operazioni di carico - In fase di carico del materiale su camion, assicurarsi che nel raggio d'azione della macchina non ci siano persone; effettuare, quando possibile, il carico del camion dal lato di guida - Durante le operazioni di carico l’automezzo è posizionato in un punto abbastanza in piano, con motore spento, freno a mano tirato e senza la presenza del guidatore in cabina - Il materiale è deposto in modo che il centro di gravità dell’automezzo non risulti troppo alto o sbilanciato su un lato, e che il carico non ecceda l’ingombro e la portata del mezzo. Il carico non si deve spostare durante il tragitto né cadere. A tal fine si prevede di distribuire il materiale in maniera omogenea, non superando l’altezza dei bordi e, se necessario, sistemando apposita rete di trattenuta del materiale 2600 Lavori in prossimità di acqua / torrenti / fiumi ecc. - nelle eventualitá che il letto del torrente sia pianeggiante ed il corso dell'acqua lento, puó essere consentito il lavoro del mezzo meccanico o il suo attraversamento, purché l'altezza di guado non superi il centro del rullo motore e di rinvio del cingolo - se possibile si deve lavorare sempre con i cingoli del mezzo operando sulla riva del torrente o fiume - Qualora si intenda procedere al guado del corso d'acqua, si deve tenere in considerazione l'andamento irregolare che puó avere il fondo del letto, per evitare che il mezzo meccanico finisca sommerso dall'acqua - Divieto di guado salvo palesi regolarità 2800 Divieti - Non usare l'utensile di scavo/trasporto/scarico per sollevare o trasportare persone. - Non utilizzare la macchina e/o la benna, come piattaforma per lavori in elevazione. 3000 Avaria alle macchine - Nel caso in cui il motore presentasse anomalie di funzionamento (arresto sotto carico o al minimo dei giri) segnalare immediatamente il fatto al proprio superiore e non usare la macchina fino a che il guasto non sia stato riparato - Consegnare le chiavi e segnalare, in caso di lavoro a turni, al collega del turno successivo, le eventuali piccole anomalie presentatesi durante la lavorazione. 3200 Traino - In caso di utilizzo di funi e catene per il traino fare allontanare i non addetti e controllare preventivamente lo stato della cose, la portata e la robustezza dei punti di attacco in funzione del carico da trasportare. - Iniziare il movimento di traino sempre gradatamente, per evitare rotture o distacchi della fune o della catena. - Nel caso in cui la macchina non sia dotata di cabina di protezione, non eseguire operazioni di traino con funi o catene; l’operatore sarebbe infatti esposto a pericolosi colpi di frusta o a pericolosissimi investimenti per la rottura o distacco della fune o della catena. Attrezzature - Macchine operatrici - Movimento terra e simili Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 177 di 240 3400 Arresto o soste delle macchine - In caso di arresto della macchina, riportare i comandi in folle ed inserire il freno; non abbandonare mai la macchina con il motore acceso. - Far sostare la macchina in una zona dove non operino altre macchine e priva di traffico veicolare; in caso contrario, segnalare adeguatamente la presenza della macchina. - Scegliere, quando possibile, un terreno piano che offra un'adeguata capacità portante; in caso di terreno in pendenza, posizionare la macchina trasversalmente alla pendenza, accertandosi dell'assenza del pericolo di slittamento o cautelandosi in tal senso.. - Prima di abbandonare il posto di guida e dopo essersi assicurati che in prossimità della macchina non ci siano persone, abbassare lentamente e poggiare sul terreno gli attrezzi di scavo/trasporto/scarico. - Effettuare la manovra di abbassamento degli attrezzi, solo dalla posizione di guida ed avvertendo dell'operazione mediante il segnalatore acustico. Chiudere la macchina nelle soste per il pranzo o alla fine della giornata lavorativa, al fine di evitare avviamenti a personale non autorizzato. 3600 Dopo l'uso - In caso di manutenzioni in luogo chiuso (officina) predisporre un sistema di depurazione o allontanamento dei gas di scarico - Tutti gli interventi di manutenzione dovranno essere eseguiti senza la presenza di personale nella cabina guida, a meno che si tratti di personale esperto, incaricato di collaborare all'operazione - Mantenere sempre puliti da grasso, olio, fango, ecc., i gradini di accesso e gli appigli per la salita al posto di guida - Non intervenire mai, a motore accesso, per regolare la tensione delle cinghie di trasmissione, ecc. In caso di interventi sulle attrezzature della macchina, eseguire lentamente la manovra dalla cabina guida, applicando i freni e segnalandola acusticamente. - In caso di interventi sulla macchina o su parti di essa, con sollevamento delle stesse, bloccare sempre il tutto, utilizzando mezzi esterni; nel caso in cui la stessa non sia stata ancora bloccata adeguatamente, evitare il passaggio di persone, sotto l'attrezzatura o nelle immediate vicinanze. - Per la manutenzione dell'attrezzatura in posizione sollevata, bloccare la stessa prima di intervenire (con apposito dispositivo). - In caso di utilizzo di martinetti di sollevamento, controllarne preventivamente l'efficienza; posizionarli solo nei punti della macchina indicati dalle istruzioni per la manutenzione. I martinetti devono essere sempre considerati solo come un mezzo d'opera; il bloccaggio del carico deve essere effettuato trasferendo il peso ad appositi supporti, di adeguata portata, predisposti specificatamente. In caso di traino della macchina con funi, catene, ecc., adottare tutte le precauzioni atte a evitare investimenti o urti con persone o cose: incaricare operatori a terra in caso di difficile visibilità - Durante la pulizia con l'aria compressa ed il lavaggio della macchina, utilizzare getti a bassa pressione (max 2 atm) ed utilizzare gli occhiali protettivi. - Le operazioni di sostituzione dei denti delle benne devono essere effettuate utilizzando gli occhiali protettivi, al fine di evitare che i colpi di martello, necessari per estrarre e sostituire i denti consumati, possano provocare la proiezione di schegge, con grave pericolo per gli occhi dell'addetto. - Eseguire tutti gli interventi sull'impianto idraulico, solo quando la pressione è nulla; comunque, nel caso in cui si debba ricercare una perdita nel sistema idraulico, procedere sempre con estrema cautela, visto il pericolo derivante dall'eventuale esistenza di un foro (anche minuscolo) su uno dei flessibili idraulici, con fuoriuscita in pressione dell'olio. - Durante il rifornimento di carburante o la ricarica delle batterie, evitare accuratamente la presenza di fiamme libere o la produzione di scintille. Al termine dell'intervento, rimettere in posizione tutte le protezioni della macchina (carter, ecc.), che erano state asportate per eseguire la manutenzione. Attrezzature - Macchine operatrici - Movimento terra e simili Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 178 di 240 3800 Viabilità - Lungo le vie di transito sia presente la segnaletica di sicurezza - In prossimità di ponteggi, murature, scavi, fosse, pendii di discarica, e soprattutto nei casi in cui il mezzo deve procedere in retromarcia, il guidatore sia assistito e guidato da una persona a terra che veda bene il percorso, ne conosca gli ostacoli ed i pericoli e fornisca le necessarie indicazioni - La viabilità dei semoventi e degli automezzi è oggetto di particolare attenzione, in particolare quando i mezzi debbono accedere, tramite rampe, al fondo di scavi e sbancamenti o quando le piste presentano pendenze accentuate - Prima che gli automezzi per il trasporto della terra e degli altri materiali di risulta possano raggiungere i luoghi in cui sono eseguiti gli sbancamenti o gli scavi, sono approntate, quando necessario, rampe sufficientemente larghe (in modo che, ai lati, rimanga un camminamento di almeno 70 cm riservato ai lavoratori) di pendenza non eccessiva e comunque adeguata alle caratteristiche dei mezzi che dovranno percorrerle e con una carreggiata sufficientemente solida, che possa resistere alle sollecitazioni provocate dal transito ripetuto degli autoveicoli e dei semoventi - Si stabilisca di indicare con cartelli, la velocità massima che deve essere tenuta sulle vie di circolazione e sulle rampe; questa può essere media in caso di vie di transito in piano e con fondo in ottimo stato, mentre deve essere necessariamente ridotta in caso di rampe con notevoli pendenze e/o con fondo poco affidabile - Il terreno non deve essere scivoloso per permettere il tempestivo arresto della macchina e garantirne il fermo durante la sosta 4000 Scavi, splateamenti e sbancamenti - Nell’esecuzione di scavi, splateamenti e sbancamenti, è impedita la presenza di persone nel raggio di azione della macchina, nella parte sovrastante il fronte di attacco ed alla base di questo anche a macchina ferma. A tal fine si delimita la zona di pericolo con barriere, nastri bicolori o altro ed apporre idonea segnaletica, spostando tali delimitazioni man mano che procede il fronte di scavo - In caso di scavo o sbancamento che presenti situazioni di pericolo (forti pendenze del terreno, terreni instabili, scavo presso fondazioni o in terreni di riporto, ecc.), il lavoro è affidato a lavoratori particolarmente esperti ed è svolto con successione delle operazioni programmata in maniera da evitare rischi ai lavoratori (sbancamento per "gradoni", in modo da evitare che il fronte di attacco abbia un’altezza superiore al punto in cui può giungere il cucchiaio dello scavatore, ecc.) - Non avvicinarsi a scavi non sufficientemente armati 4200 Lavori in prossimità di linee elettriche o altre condutture - Nell’esecuzione di scavi e sbancamenti, particolare attenzione è posta nel verificare che il terreno non sia attraversato da condutture sotterranee (impianti elettrici, telefonici, idrici, fognature, ecc.); in tal caso si valuta la possibilità di individuare con sondaggi o altri sistemi, i luoghi in cui passano le condutture e procedere nell’esecuzione dello scavo adottando tutte le precauzioni del caso. - In presenza di linee elettriche aeree, se si rende necessario compiere operazioni che portino le macchine operatrici a meno di 5 metri di distanza dai cavi, si prevede di dare preventiva informazione all'esercente la linea ed adottare opportune precauzioni atte ad evitare contatti accidentali o eccessivi e pericolosi avvicinamenti ai conduttori (mediante portali, barriere o altro). 4400 Lavori di demolizione - L'uso degli escavatori idraulici cingolati è riservato a lavori di demolizione di strutture di altezza non superiore a 5 metri - Si delimita l’area in cui debbono essere eseguite le demolizioni, vietando il transito alle persone ed agli automezzi ed approntando idonea segnaletica - Prima dell’inizio dei lavori si verifica che siano state scollegate o messe in sicurezza le eventuali utenze di erogazione presenti (elettricità, gas, ecc.) e smontati o messi in sicurezza gli impianti (riscaldamento, ascensori, montacarichi, serbatoi di gasolio o altro, ecc.) - Le operazioni di demolizione siano eseguite con gradualità, dall’alto verso il basso e su parti opportunamente isolate della struttura, in maniera da evitare crolli imprevisti di porzioni rilevanti di essa. E’ preferito agire più per spinta che per trazione, in maniera che il crollo coinvolga il meno possibile il semovente - E’ posta particolare attenzione quando le parti da abbattere sono poste nelle immediate vicinanze di edifici, a vie di comunicazione o ad altro, in maniera che il crollo o le conseguenti vibrazioni non provochino danni o lesioni. - Non usare la benna come "martello" - Non eseguire demolizioni con la rotazione della torretta / braccio del mezzo. 4600 Gli operatori e gli addetti a terra in zone limitrofe devono utilizzare casco e scarpe di sicurezza. Attrezzature - Macchine operatrici - Movimento terra e simili Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 179 di 240 4800 Misure di tutela contro il rischio di ribaltamento (attrezzature mobili con lavoratori a bordo) - Qualora le attrezzature con lavoratori a bordo non siano stabilizzate o comunque non sia garantito che non si ribaltino, occorre limitare i rischi specifici da ribaltamento mediante una struttura di protezione contro il ribaltamento (ROPS: Roll Over Protective Structure) che impedisca all'attrezzatura di ribaltarsi di più di un quarto di giro e protegga comunque il lavoratore: cabina o struttura sufficientemente robusta e comunque non operare oltre i limiti di asperità e pendenza stabiliti dal costruttore - Se sussiste il pericolo che il lavoratore trasportato a bordo, in caso di ribaltamento, rimanga schiacciato tra parti dell'attrezzatura di lavoro e il suolo, deve essere installato un sistema di ritenzione (cintura di sicurezza) del lavoratore o dei lavoratori trasportati ovvero una cabina chiusa sufficientemente robusta 5000 Misure di tutela contro la caduta di materiali sull'operatore: - il posto operatore sia progettato e costruito con una struttura atta a resistere alla caduta di materiali durante il lavoro per il quale la macchina è stata costruita (FOPS: Falling Objects Protective Structure) - il posto operatore sia progettato e costruito con una struttura atta a resistere alla proiezione frontale (cioé sul parabrezza) di materiale durante il lavoro per il quale la macchina é stata costruita (FGPS Front Gard Protective Structure) ProbRes 1 DannoRes Attrezzature - Macchine operatrici - Movimento terra e simili Operaio Edilizia 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 180 di 240 Rischio - Attrezzature - Braccio di Sollevamento su Autocarro Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo del braccio di sollevamento su autocarro. E’ da considerare la presenza della tipologia di attrezzature in esame anche se non direttamente di proprietà o utilizzate da operatori dell’azienda, in quanto gli stessi possono essere esposti ai rischi pertinenti in caso di coordinamento di lavorazioni di ditte appaltatrici, collaborazioni, gestione di interventi di emergenza e simili. I pericoli principali sono: - caduta materiale - urti con persone o cose - ribaltamento del mezzo Per altre informazioni vedi descrizione pericolo impianti di sollevamento. Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 L’impianto sia denunciato all’ISPESL e verificato dalla AUSL 400 Siano presenti ed efficienti - dispositivo limitatore di momento - sistemi di stabilizzazione 600 Misure di tutela generali - l’utilizzo sia riservato al solo personale addetto e formato sulle corrette modalità di utilizzo - non abbandonare il posto di comando con il carico sollevato - utilizzare i comandi di movimentazione dal lato opposto rispetto a quello ove si movimenta il carico - non eseguire tiri obliqui - non trascinare il carico - mantenere la minima altezza necessaria - evitare oscillazioni, guidare comunque il carico con funi a distanza se vi è il contingente pericolo - non operare sul ciglio di scavi privi di efficace armatura, con terreno in pendenza o cedevole - assicurarsi che il mezzo dove è montata la gru sia stabile - mettere in opera gli ausili di stabilizzazione previsti dal costruttore seguendo le modalità previste dallo stesso - in caso di condizioni cedevoli del terreno aumentare la superficie di appoggio a terra degli stabilizzatori o comunque seguire le istruzioni del costruttore - non operare con condizioni meteorologiche avverse - configurare la gru a riposo prima di ogni trasferimento - Mantenersi a più di 5 metri da linee elettriche nude, salvo non siano protette - effettuare regolare manutenzione dell’intera attrezzatura - non sostare nei pressi del tubo di gas di scarico e non operare in luoghi chiusi - Allontanare preventivamente le persone dal raggio d’azione e comunque nella traiettoria di movimentazione - Progettare le operazioni in modo che siano nel raggio d’azione solo le persone necessarie alle operazioni di imbracaggio - Prima di iniziare le manovre assicurarsi che il carro sia frenato e stabile e che i dispositivi di sicurezza funzionano - Le manovre siano effettuate con gradualità ed avendo preventivamente accertata l’assenza i pericoli - Rispettare le portate delle varie sezioni del braccio - Rispettare le cautele generali delle operazioni di sollevamento Attrezzature - Braccio di Sollevamento su Autocarro Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 181 di 240 800 Utilizzare idonei DPI ProbRes 1 DannoRes Attrezzature - Braccio di Sollevamento su Autocarro Operaio Edilizia 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 182 di 240 Rischio - Attrezzature - Carrelli Elevatori Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall'utilizzo del carrello elevatore. I rischi connessi a presenza ed utilizzo dei carrelli elevatori possono essere così identificati: - ribaltamento del mezzo - urto a persone o cose durante il movimento - caduta del carico trasportato - elettrocuzione e incendio durante la fase di carica delle batterie - intossicazione da fumi e gas di scarico (motore a scoppio) Le indicazioni che seguono sono concernenti l’utilizzo della presente; per le restanti parti il personale che si trova ad utilizzarle dovrà, nei limiti di competenza, accertare la presenza delle misure di sicurezza previste, segnalare eventuali deficit, astenersi dall’utilizzo in caso di mancanza dei requisiti di sicurezza, non modificare o rimuovere tali presidi, effettuarne corretto utilizzo. E’ da considerare la presenza della tipologia di attrezzature in esame anche se non direttamente di proprietà o utilizzate da operatori dell’azienda, in quanto gli stessi possono essere esposti ai rischi pertinenti in caso di coordinamento di lavorazioni di ditte appaltatrici, collaborazioni, gestione di interventi di emergenza e simili. Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 I carrelli siano dotati di: - certificato di conformità (rilasciato dal fabbricante) - apposita marcatura apposta sul mezzo - targhetta di portata 400 Nelle zone di lavoro predisporre idonea segnaletica di - "attenzione carrelli in movimento" - "velocità a passo d’uomo" - regolamentazione delle corsie e aree di marcia con strisce orizzontali lasciando lo spazio per lavoratori a terra - ostacoli fissi e provvisori (strisce ben visibili giallo nere o bianco rosse) - spazio per i pedoni opportunamente protetto 600 Siano presenti ed efficienti: - valvola parzializzatrice e di sicurezza - pannelli di protezione dagli organi in movimento ovvero distanze compatibili - dispositivo antiscarrucolamento - tettuccio e avvisatore acustico - dispositivi di protezione o doppio innesto delle leve di comando - dispositivo che impedisca il funzionamento se l’operatore non è al posto di guida - cinture di sicurezza - lampeggiante e avvisatore di retromarcia - blocco motore con chiave - freno di stazionamento - fermi forche laterali - targhette con portata - dispositivo antiscarrucolamento catene Attrezzature - Carrelli Elevatori Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 183 di 240 800 Manutenzione del mezzo - controllare regolarmente: - il livello dell'olio nel dispositivo di sollevamento, verificando che non esistano perdite nelle relative tubazioni - lo stato di conservazione delle catene di sollevamento e degli attacchi - lo stato dello sterzo e dei freni - lo stato dei pneumatici: usura generale, pressione d’esercizio e assenza di schegge incastrate - lo stato dei dispositivi di sicurezza 1000 Guida: - l’operatore deve usare la massima attenzione e concentrazione nelle manovre - evitare brusche frenate, accelerazioni e sterzate - la velocità di marcia deve tenere conto dei pericoli rappresentati da ostacoli, persone, natura del terreno, caratteristiche del carico (in caso di presenza di persone o materiali, arrestare il veicolo e attendere che vi sia un sufficiente franco di sicurezza per il passaggio) - rispettare le distanze di sicurezza da eventuali veicoli che precedono - non avviare il mezzo con le ruote motrici completamente sterzate - utilizzare l’avvisatore acustico negli incroci e nell’attraversamento di zone a visibilità limitata e in caso di transito vicino a persone che possono non accorgersi della presenza del mezzo - circolare a marcia indietro quando il carico limita la visibilità dell’operatore; se questo è impossibile le manovre vanno assistite da personale a terra - non percorrere rampe o dislivelli in senso obliquo 1200 Parcheggio: - quando si parcheggia il carrello occorre che le forche siano abbassate e il freno d’immobilizzazione sia inserito - disattivare il mezzo con apposita chiave, non lasciarla inserita: la stessa deve essere a disposizione solo del personale designato alla conduzione - non parcheggiare davanti ad uscite o presidi antincendio - preferibilmente non parcheggiare in tratti pendenti 1400 Movimentazione carichi - rispettare le cautele generali delle operazioni di sollevamento - inserire le forche sotto il carico più a fondo possibile, avendo cura che le punte delle forche non vengano ad urtare oggetti situati oltre il carico da prelevare - sollevare le forche solo di quel tanto sufficiente per movimentare il carico - i carichi devono essere in posizione stabile e sicura per minimizzare il pericolo di caduta - durante il trasporto del carico, le forche vanno mantenute a livello più basso possibile e leggermente inclinate all’indietro - per i tratti in pendenza, il carico va preferibilmente posto a monte e sollevato in modo da non urtare il suolo - adeguare opportunamente lo scartamento delle forche alla larghezza del carico movimentato ovvero movimentare i carichi di dimensioni, peso e forma compatibili con la larghezza delle forche (cfr. specifiche di costruzione) 1600 Generali: - carrelli non elettrici vanno utilizzati all’aperto o comunque in luoghi con adeguata aerazione - Utilizzare la cintura di sicurezza - prestare la massima attenzione ad eventuali oggetti sul percorso - divieto di trasportare persone, con apposita segnalazione - divieto di sostare o passare sotto alle forche sollevate - il conduttore deve tenere conto, nelle manovre, delle persone presenti, eventualmente utilizzando l’avvisatore acustico - gli addetti che possono trovarsi nel raggio d’azione e nella zona d’utilizzo del mezzo, devono prestare la massima attenzione - non avvicinarsi mai ai montanti o alle parti in movimento (pulegge, catene, funi ecc.) quando il carrello è funzionante, ad esempio se non si ha buona visibilità del percorso o del carico - BATTERIE: cfr. l’apposito modulo Attrezzature - Carrelli Elevatori Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 184 di 240 1800 Ribaltamento: - cabina per il conducente - struttura atta ad impedire il ribaltamento del carrello elevatore - struttura concepita in modo tale da lasciare, in caso di ribaltamento del carrello elevatore, uno spazio sufficiente tra il suolo e talune parti del carrello stesso per il lavoratore a bordo - struttura che trattenga il lavoratore sul sedile del posto di guida per evitare che, in caso di ribaltamento del carrello elevatore, essi possano essere intrappolati da parti del carrello stesso Attrezzature - Carrelli Elevatori Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 185 di 240 2000 Note aggiuntive: Definizione: Si definisce "carrello elevatore" un carrello per movimentazione atto a sollevare, trasportare, accatastare, immagazzinare in scaffalature carichi di qualsiasi genere.Uso e manutenzione Tutti i lavoratori adibiti alla conduzione dei carrelli elevatori devono essere a conoscenza delle particolari norme d'uso che li regolano.Al fine dell'adempimento dell'obbligo di mantenere in buono stato le apparecchiature è opportuno controllare quotidianamente: - il livello dell'olio del dispositivo di sollevamento, verificando se vi sono perdite nelle relative tubazioni; - lo stato di conservazione delle catene di sollevamento e degli attacchi; - lo stato dello sterzo e dei freni - lo stato dei rivestimenti in gomma delle ruote, eliminando eventuali schegge metalliche rimaste incastrate (se si tratta di pneumatici è necessario controllare la pressione di gonfiaggio). La manutenzione preventiva, l'ingrassaggio ed il controllo dei carrelli semoventi devono essere effettuati secondo un programma prestabilito, secondo le istruzioni del costruttore che devono sempre essere unite al carrello all'atto della consegna. La manutenzione, la regolazione, la riparazione e il controllo dei carrelli devono essere eseguite soltanto da personale qualificato ed autorizzato. Modalità di manutenzione sono anche riportate nelle norme UNI ISO 3691. Portata Sull'apparecchio dovrà essere indicata la portata massima ammissibile alle forche, anche in relazione alla posizione baricentrica del carico; la targa dovrà essere durevole e fissata in modo visibile da parte dell'operatore. Stabilità Ai fini della stabilità del mezzo e del carico i carrelli elevatori a forche dovranno risultare rispondenti alle prove di cui all'allegato IV al D.Lgs. 10 settembre 1991, n. 304. La pressione prescritta per il gonfiaggio dei pneumatici deve essere chiaramente indicata sul carrello, ad essa ci si deve scrupolosamente attenere con controlli periodici. Freno: I carrelli semoventi devono essere muniti di freni in grado di mantenere immobile il carrello con il suo carico massimo ammissibile sulle pendenze massime di utilizzazione specificate dal costruttore e di sviluppare nell'una o nell'altra direzione una adeguata decelerazione al gancio. Il carrello deve inoltre essere dotato di adeguato freno di immobilizzazione. Funi e catene: Il coefficiente di sicurezza di eventuali funi deve essere maggiore di 6. Sono ammesse solo catene a rulli o a piastre. Rulli e pulegge di deviazione: I rulli di deviazione delle catene di sostegno forche devono essere corredati di dispositivo contro la fuoriuscita della catena dalla propria sede anche in considerazione di un possibile allentamento delle catene in caso di appoggio delle forche. Posto di guida: Per quanto concerne le protezioni del posto di manovra è previsto, per tutti i carrelli di alzata superiore ad 1,80 m, un tetto di protezione che può essere amovibile. Contro il rischio di lesioni, le parti in movimento l'una rispetto all'altra, alla portata dell'operatore nella normale posizione di lavoro, dovranno o essere adeguatamente protette o trovarsi alla distanza minima stabilita qui di seguito: - punti in cui possono impigliarsi le dita dall'operatore: 25 mm; - punti in cui possono impigliarsi le mani o i piedi dall'operatore: 50 mm; - punti in cui possono impigliarsi le braccia o le gambe dall'operatore: 100 mm. Le pedane per operatore in piedi alte più 1,20 m devono essere corredate di parapetto di h=1.0/1.1m. La visibilità deve essere tale da poter effettuare tutte le manovre in sicurezza. Per i carrelli elettrici un interruttore separato indipendente dal sistema di comando, deve disinserire automaticamente il circuito di marcia quando il conducente scende dal carrello. La protezione del tetto inoltre deve essere concepita in modo tale da poter impedire il passaggio di materiale minuto sulla zona sovrastante quella occupata dall'operatore durante l'azionamento del mezzo. Per quanto riguarda, infine, i carrelli elevatori azionati da uomo a terra si reputa sufficiente l'installazione di un tettuccio a sbalzo dimensionato solo per la protezione dell'uomo nella sua posizione abituale, normale alla direttrice di marcia del carrello, entro l'area di base del carrello stesso, inoltre il carrello deve essere dotato di telaio reggicarico applicato verticalmente sulla piastra porta forche. Nei carrelli elettrici con guidatore seduto è previsto dalle norme UNI ISO 3691 un dispositivo che automaticamente interrompa il circuito di trazione quando il guidatore abbandona il carrello. Organi di comando: Gli organi di comando devono essere conformi alle norme ISO 3691. E' necessario che tutti i comandi, Attrezzature - Carrelli Elevatori Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 186 di 240 relativamente agli organi del gruppo di sollevamento dei carichi, abbiano il ritorno automatico in posizione neutra. La leva, inoltre, deve essere azionabile per via meccanica, elettrica o con altro sistema, ergonomicamente concepito, tale da evitare qualsiasi azionamento per urto accidentale. Il comando di traslazione deve essere realizzato in modo che il carrello possa mettersi in marcia solo dopo l'azionamento del comando del senso di marcia (UNI IS0 3691). Gli organi di comando devono portare la chiara indicazione della manovra cui sono asserviti. Segnalatore acustico - I carrelli per movimentazione devono essere muniti di avvisatore di retromarcia chiaramente udibile. Fine corsa: Il gruppo di sollevamento deve essere provvisto di fine corsa a battuta. Inoltre si dovranno predisporre opportuni mezzi atti ad evitare che la piastra portaforca ed eventuali elementi mobili si sfilino accidentalmente dall'estremità superiore dei montanti. Tutti i movimenti a corsa limitata devono essere bloccati con fine corsa a battuta. Alle estremità della corsa di sollevamento deve esistere un dispositivo automatico di fine corsa. Una valvola di sovrapressione sul circuito attuatore assolve a tale scopo. Limitazione della velocità: I carrelli con operatore a terra non devono superare la velocità di 6 km/h a vuoto in piano. Quelli con operatore a terra ad azione diretta non devono superare la velocità di 4 km/h. Gli altri tipi di carrelli (con operatore a bordo) non devono superare la velocità di 16 km/h sotto carico in piano. Nel circuito idraulico di sollevamento dovranno essere installati dispositivi perchè la velocità di discesa non superi 0,6 m/s. Bracci di forca o piastra Nei bracci di forca o piastra dovranno essere applicati dispositivi atti ad impedire l'accidentale spostamento laterale. Si dovranno prevedere fine corsa atti ad impedire lo sfilamento laterale delle forche dalla estremità della piastra. Le prolunghe per le forche devono impedire qualsiasi spostamento sul braccio della forca. Istruzioni d'uso: L'utilizzazione di un carrello in determinati ambienti è connesso a valutazioni di tipo ambientale e cioè alla eventualità di inquinamento dovuto a gas combusti, a vapori di acido, a rumore. Dovranno essere considerati anche i vincoli relativi all'ambiente in cui si opera e cioè se in zone con pericolo di incendio ed esplosione (depositi di carburante o lubrificante, locali di carica batterie ecc.); tali vincoli imporranno l'uso solo di carrelli alimentati a nafta o alla installazione di particolari accorgimenti. E' opportuno che il carrello sia provvisto sia anteriormente che lateralmente di segnali adesivi con le indicazioni di base. Impianto elettrico Il circuito elettrico dei carrelli deve rispondere ai seguenti requisiti essenziali: Le tensioni nominali delle batterie non devono superare 96 V; Tutte le resistenze devono essere sistemate in modo da evitare surriscaldamento e danni alle parti adiacenti del carrello; In normali condizioni d'uso del carrello, le parti sotto tensione non isolate non devono essere accessibili al personale; Non devono esistere collegamenti elettrici con il telaio del carrello, eccettuati i seguenti casi: a) sistema di individuazione delle perdite a massa; b) impianto di illuminazione o attrezzatura ausiliaria, purché la tensione di esercizio non superi 24 V e sia isolato elettricamente dalla fonte principale di energia; c) messa a terra durante la ricarica tramite il caricabatterie di bordo. I circuiti dei motori devono essere protetti contro i cortocircuiti. I circuiti ausiliari devono essere protetti contro i cortocircuiti e le sovracorrenti pericolose. Più circuiti ausiliari in parallelo, con una corrente combinata non superiore a 10 ampere, possono essere protetti da un unico dispositivo. I sistemi con alimentazione ad impulsi devono essere costituiti in modo da evitare movimenti incontrollati; qualsiasi movimento incontrollato causato da un difetto del circuito elettronico deve essere immediatamente bloccato. Deve essere possibile la verifica del funzionamento del dispositivo di sicurezza. Deve essere predisposto un sistema (o più sistemi) di interruzione di emergenza. Esso deve essere rapidamente accessibile in qualsiasi momento all'operatore, quando questi si trovi in una delle posizioni di manovra raccomandate dal costruttore. Il sistema di interruzione deve poter interrompere senza alcun pericolo almeno un conduttore principale ed essere in grado di interrompere la corrente normale massima (compresa la corrente di avviamento) con uno dei seguenti metodi: a) presa di corrente con requisiti specifici; b) interruttore manuale; c) contatto di emergenza inserito nel circuito delle bobine di due contattori separati. NORMATIVA E USO DEL CARRELO ELEVATORE (esempio di documento) Attrezzature - Carrelli Elevatori Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 187 di 240 1) E' severamente vietato l'uso del "muletto" a persona non autorizzata. 2) Qualora i pavimenti e i luoghi di passaggio non offrano sufficienti garanzie di sicurezza al movimento e al transito del "muletto" (buche, sporgenze, forti pendenze, etc.), è indispensabile che il carrellista presti maggiore attenzione all'esercizio del mezzo, evitando: sterzate improvvise, velocità elevate, etc. II carrellista comunque dovrà evitare ogni possibile urto agli ostacoli fissi (balle, macchinario, etc.) accertandosi sempre della presenza di persone o materiale durante la retromarcia. Quando si percorre una discesa ripida con carrello a forca carica o quando si porta un carico voluminoso che ostacola la visibilità in avanti, si deve procedere a marcia indietro. Procedendo in retromarcia osservare bene nella direzione del moto e marciare a velocità ridotta. 3) E' severamente vietato l'uso del carrello per le operazioni non rispondenti alle caratteristiche tecniche cui è stato progettato: devono essere tassativamente vietate operazioni di sollevamento-trasporto con carico superiore alla portata massima fissata dal costruttore. 4) Durante le operazioni di carico-scarico e trasporto del materiale, la collocazione del carico stesso deve essere disposta in modo che il centro di gravità sia il più basso possibile; la variabilità della posizione del centro di gravità incide sulla stabilità del carrello. Oltre a quanto già detto circa i limiti di carico, per evitare possibili cadute del carico il carrellista dovrà tenere conto della viabilità esistente nell'ambiente di lavoro, dello stato della pavimentazione e del tipo di materiale da trasportare. 5) Non adoperare mai fiammiferi o lampade a fiamma libera per verificare la batteria elettrica. 6) Non fumare durante la verifica del motore o della batteria elettrica. 7) Non entrare con i carrelli in locali ove si sviluppano gas, vapori o polveri infiammabili, una semplice scintilla potrebbe provocare uno scoppio. 8) II trasporto dei materiali pericolosi deve essere effettuato in appositi recipienti chiusi; in questi casi marciare molto adagio ed evitare urti e sobbalzi. 9) Circolare sempre con le forche, cariche o scariche, a circa 20 cm dal pavimento. 10) II carrello elevatore non deve essere impiegato né per spingere carichi di alcuna natura, né per urtare contro cose alla scopo di spostarle, né per trainare o spingere carri troppo pesanti, etc. 11) Per accatastare bene un carico su un altro ci si deve attenere strettamente alle seguenti norme: a) avvicinare il carrello il più vicino possibile al fronte dello spazio previsto per l'accatastamento; b) a carrello fermo, e mantenendo le guide di sollevamento inclinate all'indietro sollevare il carico alla necessaria altezza (cioè leggermente più in alto del livello di deposito) ; c) avanzare lentamente con il carrello fino a che il carico si trovi esattamente sopra l'area d'accatastamento; quindi fermare il carrello ed azionare il freno a mano: d) raddrizzare le guide e depositare lentamente il carico, liberando le forche da ogni contatto, con il "pallet" o con il contenitore (se necessario inclinare leggermente in avanti le guide); e) liberare il freno a mano ed effettuare lentamente la retromarcia. 12) Fare attenzione a non deteriorare i carichi sottostanti urtandoli durante le manovre di accatastamento oppure schiacciandoli sotto un carico troppo pesante o male equilibrato. 13) Non inclinare mai in avanti le guide prima di essere esattamente sopra l’area di deposito. Nella disposizione delle unità di carico su scaffali fare bene attenzione che il "pallet" od il contenitore si appoggi, con sicurezza, sulle strutture portanti degli scaffali, al fine di evitare accidentali ribaltamenti che potrebbero avere conseguenze molto gravi. Nella sovrapposizione dei contenitori si deve avere cura che essi appoggino regolarmente sui bordi interni delle apposite orecchie d'angolo. 14) E' vietato accatastare materiali a ridosso di pareti a vetrate, di apparecchiature elettriche o di elementi che possono presentare un pericolo, se urtati. Nel depositare materiali avere cura di non ingombrare mai gli accessi antincendio. Le cataste devono avere la massima stabilità. I contenitori sovrapponibili devono essere piazzati regolarmente l'uno su l'altro, in modo da formare spigoli perfettamente verticali. 15) Fare la massima attenzione quando si devono movimentare carichi isolati (cioè , non in unità di carico "pallettizzate" regolarmente e non entro appositi contenitori inforcabili o sovrapponibili), assicurandosi della loro stabilità sulla forca o provvedendo, se ritenuto necessario, a legarli opportunamente. Se si tratta di disposizione di unità di carico "pallettizzate" su scaffalature, assicurarsi che il carico non superi la portata indicata per ogni casella della scaffalatura. 16) Tenere presente anche della portata massimo, in Kg/cm2, dei solai, impalcati e simili sui quali si devono depositare o accatastare i materiali. 17) Per una regolare presa del carico: a) avvicinarsi lentamente al carico stesse precedendo con le guide di sollevamento in posizione verticale e, dopo essersi piazzati con il carrello con la forca ad altezza opportuna, in corrispondenza del carico da prelevare, introdurre lentamente la forca, nello spazio di inforcamento del piano frontale della forca stessa; b) sollevare leggermente il carico ed assicurarsi che esso sia disposto sulla forca in modo stabile e sicuro; c) inclinare all'indietro le guide di sollevamento ed assicurarsi che il carico appoggi alla piastra frontale; d) effettuare lentamente la retromarcia del carrello, fino a liberare il carico facendo bene attenzione a non urtare con esso contro ingombri circostanti; e) far discendere il carico arrestandolo a circa 20 cm da terra; Attrezzature - Carrelli Elevatori Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 188 di 240 f) avere cura di prendere perfettamente nella zona centrale carichi lunghi, quali fasci di profilati, pacchi di bandella, etc.., predisponendo i bracci della forca distanziati al massimo fra loro. 18) Nelle soste, anche brevi, non fermare il carrello in corrispondenza di posti di lavoro o di transito, né su tratti in pendenza od in prossimità di porte, angoli ciechi, curve e binari. Evitare di fermarsi in luogo buio o dietro ad ostacoli o davanti ad un montacarichi. 19) Quando si abbandona il carrello elevatore abbassare l'apparecchio di sollevamento, fermare il motore ed asportare la relativa chiavetta o spina per I avviamento. Serrare il freno. Discendere dal carrello con cautela evitando di scivolare e di appoggiare i piedi a terra in malo modo con conseguenti cadute, urti contro strutture e distorsioni alle caviglie. 20) AI termine del servizio l'operatore dovrà: ricoverare il carrello elevatore nel luogo designato, abbassare l'apparecchio di sollevamento, spegnere il motore o portare a zero il controller e asportare le chiavette o spina per l'avviamento, bloccare il freno e controllare che non vi siano perdite di carburante o di olio. SEGNALETICA VERTICALE: Le piste di percorrimento dei carrelli elevatori, laddove attraversano luoghi in cui sostano o transitano lavoratori o pedoni (denominate "passaggi promiscui"), debbono essere opportunamente evidenziate e segnalate mediante l'apposizione di una doppia striscia verticale gialla che delimiti la pista stessa. La carreggiata delle piste dovrà essere tale da consentire, oltre la larghezza totale del carrello elevatore, lo spazio libero di almeno 20 cm. Attrezzature - Carrelli Elevatori Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 189 di 240 2200 Il mezzo deve essere utilizzato esclusivamente secondo l’omologazione; la circolazione su strada pubblica è permessa esclusivamente per veicoli autorizzati, come previsto dalla normativa vigente e condotti da personale abilitato ai sensi del C.d.S. Art. 114. Circolazione su strada delle macchine operatrici. 1. Le macchine operatrici per circolare su strada devono rispettare per le sagome e masse le norme stabilite negli articoli 61 e 62 e per le norme costruttive ed i dispositivi di equipaggiamento quelle stabilite dall'art. 106. 2. Le macchine operatrici per circolare su strada sono soggette ad immatricolazione presso gli uffici del Dipartimento per i trasporti terrestri, che rilasciano la carta di circolazione a colui che dichiari di essere il proprietario del veicolo. 3. Le macchine operatrici per circolare su strada sono soggette altresì alla disciplina prevista dagli articoli 99, 107, 108, 109, 111 e 112. Le macchine operatrici che per necessità funzionali hanno sagome e massa eccedenti quelle previste dagli articoli 61 e 62 sono considerate macchine operatrici eccezionali; ad esse si applicano le norme previste dall'art. 104, comma 8. 4. Le macchine operatrici semoventi per circolare su strada devono essere munite di una targa contenente i dati di immatricolazione; le macchine operatrici trainate devono essere munite di una speciale targa di immatricolazione. Art. 124. Guida delle macchine agricole e delle macchine operatrici. 1. Per guidare macchine agricole, escluse quelle con conducente a terra, nonché macchine operatrici, escluse quelle a vapore, che circolano su strada, occorre avere ottenuto una delle patenti di cui all'art. 116, comma 3, e precisamente: a) della categoria A, per la guida delle macchine agricole indicate dall'art. 115, comma 1, lettera c) b) della categoria B, per la guida delle macchine agricole, nonché delle macchine operatrici c) della categoria C, per le macchine operatrici eccezionali. 2. Con decreto del Ministro dei trasporti sono stabiliti i tipi e le caratteristiche dei veicoli di cui al comma 1 che, eventualmente adattati, possono essere guidati da mutilati e minorati fisici con patenti speciali delle categorie A e B, previste dall'art. 116, comma 5. 3. Qualora non sia necessario prescrivere adattamenti, lo stesso decreto di cui al comma 2 stabilisce i tipi e le caratteristiche dei veicoli di cui al comma 1 che possono essere guidati da mutilati e minorati fisici. Per la circolazione saltuaria su strada pubblica dovranno essere rispettati, oltre al C.d.S., anche i seguenti: I carrelli elevatori, trasportatori o trattori, sprovvisti di certificato di circolazione in quanto destinati ad operare prevalentemente all'interno di stabilimenti, magazzini, depositi ed aree aeroportuali, per poter collegare più reparti dei medesimi ovvero per poter provvedere ad operazioni di carico e scarico, possono effettuare su strada brevi e saltuari spostamenti a vuoto o a pieno carico alle condizioni stabilite nel successivo punto. Il carrello: - deve essere munito di una scheda tecnica sottoscritta in originale dal costruttore contenente i dati seguenti: - lunghezza, larghezza e altezza massime del veicolo nonché le relative masse a vuoto ed a pieno carico e l'eventuale massa rimorchiabile; - deve essere munito di proiettori anabbaglianti che debbono essere messi in funzione anche quando non ricorre l'obbligo dell'uso dei dispositivi di segnalazione visiva e d'illuminazione; - deve essere munito del dispositivo supplementare a luce lampeggiante gialla, montato nel rispetto delle prescrizioni di cui al punto 1.6 dell'allegato tecnico al decreto ministeriale 14 giugno 1985, che deve ugualmente essere messo in funzione; - deve essere dotato di pannelli retroriflettenti a strisce bianche e rosse atti a segnalare l'ingombro dei dispositivi di sollevamento; - deve essere accompagnato da personale a terra che coadiuvi il conducente; tale obbligo non ricorre quando sono rispettate le prescrizioni di cui ai punti 1.3 e 2.2 dell'allegato tecnico al decreto ministeriale 14 giugno 1985 e l'ingombro trasversale degli oggetti trasportati non eccede di oltre il 50% la lunghezza massima del veicolo, nel rispetto comunque della sagoma limite di 2,50 m. - i limiti in altezza del carico trasportato che garantiscono il rispetto della visibilità da parte del conducente, come prescritto al citato punto 1.3, dovranno essere indicati sulla scheda tecnica e riprodotti su targhette applicate in maniera visibile e permanente sul veicolo. - i trasferimenti su strada possono essere effettuati a velocità non superiore a 10 km/h. L'ufficio provinciale della motorizzazione civile e dei trasporti in concessione competente per territorio, al quale va rivolta domanda per l'autorizzazione alla circolazione saltuaria del carrello, provvederà, previo Attrezzature - Carrelli Elevatori Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 190 di 240 benestare dell'ente proprietario della strada, a rilasciare al richiedente un'autorizzazione su un modello conforme al fac-simile allegato al presente decreto. Detta autorizzazione avrà validità massima di un anno e potrà essere prorogata con modalità che la Direzione generale della motorizzazione civile e dei trasporti in concessione è autorizzata ad emanare. 2400 Utilizzare idonei DPI ProbRes Attrezzature - Carrelli Elevatori Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 191 di 240 Rischio - Attrezzature - Transpallet Descrizione Rischio Il pericolo è connesso all' utilizzo dei transpallet. I rischi possono essere così identificati: - urti a persone o cose - perdita e caduta dei carichi Per altre informazioni vedi descrizione pericolo carrelli elevatori. Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Siano presenti ed efficienti i dispositivi di sicurezza previsti dalla normativa specifica e, in particolare: - comando a pressione di emergenza e corretto angolo di intervento - protezioni degli organi in movimento e parti in tensione - comandi identificati e a ritorno automatico - targhette di portata - dispositivi antifuoriuscita organi in movimento 400 Si richiamano le misure di tutela citate nel capitolo "carrelli elevatori" 600 Movimentazione carichi - abbandonare il timone in caso d’emergenza - non camminare direttamente dietro al timone - non procedere a marcia indietro quando non vi sia spazio sufficiente 800 Utilizzare idonei D.P.I. ProbRes Attrezzature - Transpallet Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 192 di 240 Rischio - Attrezzature - Seghetto alternativo Descrizione Rischio I rischi principali sono: - Contatto con l’utensile - Proiezione di materiale o schegge - Rottura e proiezione della lama seghettata - Impigliamento - Elettrocuzione Probabilita Indice Misura 200 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione Controlli preliminari e periodici - corretto posizionamento, serraggio e pulizia dell'impugnatura - il seghetto sia dotato di motore di potenza e numero di giri adeguato al tipo di operazione da svolgere - le aperture di raffreddamento piazzate sulla carcassa motore e sull'impugnatura siano pulite e libere - Prima di utilizzare il seghetto si proceda ad una accurata verifica dello stato di conservazione di ogni sua parte - Prima dell’utilizzo occorre controllare ed eventualmente ripristinare la piena efficienza delle protezioni (schermo di protezione per la porzione di utensile non utilizzata per il taglio, carter di protezione per ingranaggi e organi in movimento, ecc.) - Controllare l’efficienza del comando manuale oppure di un dispositivo che impedisca il riavviamento automatico del seghetto al ristabilirsi della fonte di alimentazione dopo una interruzione e di tutti i comandi di avviamento e arresto - Controllare periodicamente i comandi a uomo presente e non bloccarli artificialmente ove non previsto dal costruttore - Controllare che tutte le protezioni siano ben collegate (viti strette e bulloni serrati) e se ci sono dei problemi non iniziare le lavorazioni - Controllare di non avere lasciato sull'utensile le chiavi e gli altri attrezzi usati per la sua regolazione - Controllare il buono stato dei cavi e spine elettrici Attrezzature - Seghetto alternativo Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 193 di 240 400 Misure di tutela durante l’uso - Non bisogna sostituire la lama con l'utensile sotto tensione - Non fissare al seghetto eventuali chiavi di manutenzione con catene, cordicelle o simili - Una pressione eccessiva sull'utensile non permette una lavorazione più veloce, ma produce invece danneggiamenti alla lama e al seghetto, riducendo, di conseguenza, la possibilità di lavorazione e la sicurezza delle operazioni; - Al momento dell'uscita della lama dal pezzo tagliato, su di essa viene esercitata una notevole forza per cui è necessario tenere ben fermo il seghetto con entrambe le mani, tenendole lontano da organi in movimento - Assicurarsi che non ci sia nessuno sotto quando si fanno lavori in postazioni sopraelevate - Maneggiare il seghetto con cura tenendo entrambe le mani sulle impugnature in modo che non si possa accidentalmente azionare il pulsante o l'interruttore di avviamento. - Occorre graduare lo sforzo del seghetto in funzione della natura e delle caratteristiche del materiale in lavorazione. - Non abbandonare il seghetto in luoghi non sicuri (cioè in luoghi o posizioni nelle quali possono essere soggetti a caduta) e staccare l’alimentazione durante le soste dei lavori - Non utilizzare il seghetto per scopi o lavori per i quali essi non sono destinati - Assicurarsi sempre della stabilità del pezzo o della struttura su cui ci si accinge a lavorare e per fare questo utilizza morsetti o analogo sistema e non usare i piedi o le mani. - Nel regolare l'utensile o nei cambi delle parti, prima di rimetterlo in moto, controllare di avere tolto le chiavi o gli attrezzi usati - Misurare il pezzo in lavorazione soltanto con l'utensile fermo - Assicurarsi che non ci sia nessuno sotto quando lavori in posizioni sopraelevate - Non fermare mai il seghetto in movimento sul pezzo in lavorazione. - Non utilizzare il seghetto elettrico in ambienti umidi o bagnati o a contatto con grandi masse metalliche senza il trasformatore di isolamento inserito nell'alimentazione - Evitare il contatto con oggetti con messa a terra Relativamente al rischio rumore, in aggiunta ai precedenti, si specifica: - effettuare le manutenzioni previste dal costruttore e sostituire le parti usurate o danneggiate - esercitare solo la pressione necessaria per la lavorazione - utilizzare lame in buono stato ed efficienti 600 Relativamente alla lama seghettata - Valutare preliminarmente tutti i fattori che possono provocare il blocco della lama (tipologia di materiale, profondità, incastri ecc.) - Non toccare la lama subito dopo la lavorazione per il pericolo di ustioni - Nel caso di bloccaggio della lama occorre fermare il seghetto, togliere la lama e controllarla prima di riprendere il lavoro - Per la sostituzione della lama del seghetto utilizzare solo gli attrezzi appropriati. - Controllare che la lama che si monta sia adeguata alle necessità della lavorazione e tipologia del materiale da tagliare - Non sostituire la lama con il seghetto in movimento. 800 Dispositivi di protezione personale Durante l'uso dell'utensile bisogna indossare i dispositivi di protezione necessari, secondo le indicazioni del libretto di istruzioni - Guanti - Occhiali - Cuffie o tappi auricolari - Mascherine I lavoratori interessati all'uso dell'attrezzatura indossino indumenti aderenti al corpo, evitando assolutamente abiti con parti sciolte o svolazzanti come ad esempio sciarpe, cinturini slacciati, anelli o bracciali; se le maniche non sono corte, vanno tenute allacciate ben strettamente al polso. ProbRes Attrezzature - Seghetto alternativo Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 194 di 240 Rischio - Attrezzature - Cesoiatrice Descrizione Rischio I rischi /danni possibili per i lavoratori sono: - schiacciamento o cesoiamento - ferite e lesioni varie - rischi di elettrocuzione Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Predisposizione e manutenzione delle protezioni anticesoiamento, frontali laterali e retrostanti. La protezione retrostante può essere costituita da barra distanziatrice alta un metro e distante 70 cm dalla lama corredata di comando di emergenza e cartello di divieto di accesso. 400 Nelle cesoiatrici idrauliche o con innesto a frizione: - Schermo mobile con dispositivo che consente la discesa del premilamiera e lama solo a schermo chiuso; l’apertura può avvenire solo se la lama ha raggiunto il PMS - Barriere immateriali a più fasci e sicurezza intrinseca a distanze conformi alle norme UNI - Dispositivo di comandi a due pulsanti a uomo presente con obbligo di operare con un solo lavoratore per volta 600 Protezioni degli organi di comando 800 Comando di emergenza e dispositivo anti riavvio a seguito del ripristino dell’alimentazione elettrica dopo una precedente interruzione 1000 Posizionare correttamente la lamiera valutando le dimensioni e l’ingombro 1200 Indossare scarpe di sicurezza e guanti qualora i pezzi presentino pericoli di abrasioni, secondo le indicazioni del libretto di istruzioni ProbRes Attrezzature - Cesoiatrice Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 195 di 240 Rischio - Attrezzature - Sparachiodi Descrizione Rischio I principali pericoli collegabili all'uso della pistola sparachiodi sono riassumibili in: - contusioni, lesioni, ferite dovute al rimbalzo della punta (chiodo) o alla deviazione dalla traiettoria prevista contro pietre particolarmente dure o contro il ferro del cemento armato; - partenza accidentale del colpo che può avere conseguenze direttamente sull'operatore ma anche su chi è vicino alla postazione di lavoro; - passaggio della punta oltre il bersaglio con conseguente rischio per l’incolumità di altri lavoratori; - lesioni all’udito in mancanza di opportune protezioni auricolari. Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Prima dell'acquisto dell'utensile è necessario avere presente l'uso che se ne dovrà fare in rapporto ai materiali su cui si andrà ad operare. Saranno da preferirsi quegli utensili costruiti tenendo conto dei criteri di sicurezza e di ergonomia. 400 Controlli e verifiche E' necessario controllare che: - sia presente il nome e il marchio del fabbricante - sia presente il tipo e il numero di fabbricazione - sia presente il marchio di sicurezza rilasciato da enti ufficiali (es. IMQ) - chiodi, le cartucce, gas siano quelli previsti dal costruttore Prima di utilizzare la pistola si dovrà procedere ad una accurata verifica dello stato di conservazione di ogni sua parte, affidandosi a personale particolarmente qualificato in grado di operare la necessaria manutenzione o riparazione. E' opportuno verificare l’attrezzo dal fabbricante o da un tecnico da lui autorizzato, una volta all’anno. 600 Schermo di protezione E' necessario controllare che l'utensile sia dotato di schermo di protezione e che tale schermo segua la forma della superficie su cui si spara, così da mantenere la canna perpendicolare alla superficie stessa; lo schermo deve inoltre avere dimensioni tali da garantire errori alla traiettoria delle punte che, per uno sbaglio dell'operatore o un errato funzionamento della pistola, possano risultare deviate dalla direzione prevista. Nel caso in cui si lavori su una superficie piana abbastanza estesa, può essere usato lo schermo "normale" (circolare o meno) nel quale le distanze dal bordo dell'asse della canna risultino tutte almeno uguali a 5 cm.; quando si lavora contro soffitti o pareti con forte spessore di intonaco oppure quando questi presentino cavità (intercapedini o riduzioni di sezione per l'alloggiamento degli impianti tecnologici), dietro un primo rivestimento esterno, tale distanza deve essere aumentata in relazione allo spessore dell'intonaco o alla distanza tra la superficie esterna e la superficie resistente che si trova dietro la cavità. Per lavori in corrispondenza di spigoli, angoli, parti arrotondate e altre particolari superfici dovranno essere utilizzati tipi di schermo convenientemente sagomati. Attrezzature - Sparachiodi Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 196 di 240 800 ISTRUZIONI OPERATIVE Fasi iniziali E’ importante predisporre sbarramenti intorno alla zona di lavoro segnalando il pericolo; nel caso si procederà all'allontanamento delle persone estranee ed dei lavoratori che non sono necessari allo svolgimento delle lavorazioni. Quando usi la pistola tienila sempre a tracolla con l’apposita cinghia. Scelta delle punte e delle cartucce - è necessario che vengano impiegate soltanto punte e cartucce appositamente fabbricate per il modello di pistola utilizzato; - la scelta corretta di punte e cartucce dovrà essere fatta controllando le istruzioni poste sulle relative scatole nelle quali devono essere indicati il nome e il marchio del fabbricante, il tipo e il calibro; questo è necessario perché le punte e le cartucce devono essere adeguate al materiale in cui dovranno essere infisse e alla profondità che dovranno raggiungere. - Si ricorda che la potenza delle cartucce è contraddistinta da colori diversi specificati dal fabbricante. - tenere le cartucce necessarie all'impiego immediato (e solo queste) in appositi contenitori a tracolla e mai nelle tasche degli indumenti - le cartucce non utilizzate devono essere sempre rimesse nella scatola che ha la colorazione corrispondente - le scatole contenenti le cartucce devono essere protette da urti, sorgenti di calore e altre cause che possano farle esplodere. Caricamento - Prima di introdurre la punta e la cartuccia occorre eseguire la pulizia dell'utensile, allontanando eventuali corpi estranei come frammenti di punte, bossoli o altro materiale rimasti eventualmente nella canna o nella culotta. - durante il caricamento l'operatore non deve mai rivolgere contro se stesso o contro altre persone la pistola; questa deve essere rivolta obliquamente, rispetto all'operatore, verso terra ed in direzione divergente dal corpo. Le stesse precauzioni si devono prendere quando si toglie la cartuccia dopo uno scatto a vuoto; - la pistola non deve mai essere abbandonata carica, anche se in posizione di "sicura" Sparo - Durante la fase di sparo è necessario che l’operatore si posizioni costantemente sul prolungamento dell’asse della canna e da parte opposta rispetto a questa; egli dovrà inoltre tenere i piedi su una solida e stabile base e prepararsi al rinculo della pistola: se ad es. l’operatore lavora stando in postazione rialzata (ad esempio su un ponte a cavalletti, una scala o elementi similari) sarà necessario verificare la stabilità di tali attrezzature contro il rischio di ribaltamento e/o slittamento. - È consigliabile effettuare prima una chiodatura di controllo con cartucce di potenza inferiore rispetto a quella ritenuta necessaria (una potenza eccessiva può provocare in qualche caso la perforazione della struttura contro cui si spara, con conseguente pericolo di colpire chi o cosa dovesse trovarvisi dietro). - Durante la fase di sparo è necessario che la canna della pistola sia tenuta perpendicolare alla superficie contro cui si spara. - ricordare che non tutti i materiali sono idonei a ricevere punte sparate da pistole a cartuccia, ed in particolare è vietato l'uso della pistola contro: - materiali fragili o duri come ghisa comune, marmo, pietra calcare o granitica, acciaio temperato, ceramica, vetro e simili, ed in generale materiali che presentino il pericolo di rimbalzo della punta, di suoi frammenti, oppure di schegge del materiale su cui si spara - oggetti o strutture, quando c'è la possibilità che la punta li attraversi passando dalla parte opposta, a meno che non si sia provveduto a delimitare ed isolare lo spazio retrostante l'oggetto o la struttura su cui si deve sparare - soffitti e pareti ricoperti con materiale tenero (intonaco, legno, sughero, ecc.) se la distanza tra il bordo dello schermo e l’asse della canna non viene aumentata - ferri che distino meno di 1 cm dal bordo della struttura nella quale sono annegati. - al termine riporre attrezzo e accessori in luogo sicuro (possibilmente chiuso a chiave) E’ vietato: - usare la chiodatura come metodo di unione di due materiali, l’uno sull’altro, qualora l’uno sia molto più resistente dell’altro; il motivo di base è che il materiale più resistente potrebbe fare deviare la punta sulla superficie di contatto dei due materiali; - sparare attraverso aperture o fori le cui pareti potrebbero fare deviare la punta; - sparare vicino al punto in cui è già stata infissa una punta che si è rotta, è rimbalzata o non è Attrezzature - Sparachiodi Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 197 di 240 penetrata, oppure quando in quella posizione il materiale è fessurato; la nuova punta dovrà essere infissa ad almeno 5 cm dalla precedente - sparare in generale contro superfici che si può, con buone probabilità, ritenere che possano fare rimbalzare la punta - utilizzare l’attrezzo quando nel luogo di lavoro esiste pericolo di esplosione o incendio. Cartucce inesplose - nel caso in cui la cartuccia non dovesse esplodere, la pistola non deve essere rimossa dalla posizione di sparo, ma si deve seguire la seguente procedura: - deve essere ripetuta la procedura di sparo; - se di nuovo il colpo non parte si deve tenere la pistola premuta fortemente contro la superficie mirata per 15 secondi; trascorsi i 15 secondi si potrà staccare la pistola; - prima di aprire la pistola ed estrarre la cartuccia inesplosa si dovranno aspettare altri 2 minuti - nell’estrarre la cartuccia inesplosa si dovranno adottare le norme e le indicazioni già citate nel caso del caricamento - le cartucce difettose devono essere restituite al fornitore affinché egli provveda alla loro distruzione. Controlli e manutenzione - al termine dell’impiego deve essere estratta la cartuccia eventualmente dimenticata. - la pistola, scaricata, sia controllata, lubrificata e riposta, unitamente ai suoi accessori, nell’apposita custodia o cassetta - punte e cartucce devono essere conservate e trasportate nelle loro scatole originali, 1000 Dispositivi di protezione Durante l'uso della pistola indossa i dispositivi di protezione necessari come guanti, casco (anche se lavori sotto una tettoia di protezione contro la caduta di materiali dall'alto), scarpe antinfortunistiche, cuffie auricolari, visiera. Elmetti di protezione per i lavori con le pistole sparachiodi: devono essere utilizzati gli elmetti protettivi, per la protezione contro la proiezione dei chiodi o le schegge di materiale. Gli elmetti devono essere caratterizzati da una bordura ampia, lungo tutta la circonferenza e non devono avere aperture d'aerazione. L’elmetto deve superare una prova di sparo. E' necessario rispettare, inoltre, l'utilizzo della protezione al viso per ogni lavoro. (Per i lavori con le macchine spingichiodi è sufficiente il normale elmetto di protezione) ProbRes Attrezzature - Sparachiodi Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 198 di 240 Rischio - Attrezzature - Sollevatore Descrizione Rischio Vi è il rischio di - caduta carichi - urti con persone o cose - schiacciamento e trascinamento Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Misure di tutela generali - Montare e utilizzare su una superficie piana, livellata, stabile - Rispettare le ripartizioni dei carichi (anche in caso di smontaggio o montaggio di materiali o parti del veicolo) e la portata massima (segnalata appositamente) - L’impianto sia regolarmente verificato e manutenzionato secondo le indicazioni del costruttore - Sufficiente spazio deve essere lasciato intorno al carico sollevato (almeno 100 cm in via generale) - La zona di sollevamento deve essere interdetta ai non addetti e segnalata - Mantenere in efficienza e controllare periodicamente - il dispositivo o sistema anti discesa repentina in caso di eventi, comandi o rotture impreviste - dispositivi antisfilamento o di blocco di traslazione o scivolamento del carico - protezione e indicazione comandi - Affidare la conduzione a lavoratori esperti e formati - Prima di cominciare ogni manovra, valutare lo spazio disponibile, la presenza di persone, ostacoli ecc. astenendosi dal proseguire in caso di pericoli - Controllare lo stato d'usura di tutte le componenti e di efficienza dei dispositivi di sicurezza; - Non usare il pulsante di emergenza per fermare abitualmente la macchina - Non lasciare carichi sospesi fuori servizio o non presidiati - Effettuare con gradualità le manovre di sollevamento, trasporto e di appoggio del carico - I comandi di arresto devono essere ben visibili e distinti dagli altri 400 Ponte sollevatore fisso - I ponti devono essere installati e utilizzati secondo le istruzioni del costruttore con collaudo di installazione - Occorre progettare preventivamente i sostegni e la struttura di appoggio per evitare rotture, ribaltamenti e danni in genere in relazione alle indicazioni del costruttore e dei carichi movimentati - I ponti devono essere ancorati stabilmente al terreno e devono essere dotati di blocco automatico che entra in funzione in caso di mancanza di energia elettrica o analoghi sistemi meccanici - Prima di iniziare le manovre di salita/discesa assicurarsi della stabilità degli eventuali appoggi e comunque di tutto il carico sopra il ponte - Mantenere in efficienza e controllare periodicamente: - Comandi uomo presente - Dispositivi salvapiedi - Fine corsa - Dispositivo di arresto in caso di presenza di materiali o persone nel raggio di discesa (zona pericolosa) - Parapetti nelle zone con pericolo di caduta (fosse o balconcini sopraelevati) - Non devono essere sollevate le persone - Togliere l'alimentazione elettrica dopo l’utilizzo - Per i ponti di sollevamento valutare, in coordinamento con il capo officina, se vi può essere la necessità di impedire, con chiavi o avvisi o analoghi sistemi, che un addetto rimanga schiacciato dal ponte in caso un collega inavvertitamente azionasse lo stesso; comunque è necessaria una cartellonistica di avvertimento secondo le modalità di utilizzo della singola attrezzatura (es. "controllare che non vi siano addetti, prima di azionare il ponte", "dopo avere posizionato il ponte, disattivare l’interruttore generale") Attrezzature - Sollevatore Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 199 di 240 ProbRes Attrezzature - Sollevatore Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 200 di 240 Rischio - Attrezzature - Sbavatura, Finitura Descrizione Rischio Il pericolo è connesso - All’utilizzo delle attrezzature specifiche (martello e scalpello pneumatici, flessibile, attrezzature manuali) - Polvere - Rumore - Fatica fisica anche intensa - Urti e ferite in genere Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Procedure di lavoro: - Lavorare sotto l’influenza delle aspirazioni - Mantenere pulita la postazione di lavoro con interventi giornalieri - Predisporre i pezzi in lavorazione in modo da avere sufficiente spazio - Non intervenire appoggiandosi, salendo sul pezzo o comunque assumendo posizioni pericolose o non ergonomiche - Se occorre movimentare il pezzo avvertire il responsabile e astenersi dal compiere manovre per le quali non si è espressamente autorizzati - Posizionare preventivamente i separatori di rumore e schegge attorno alla postazione di lavoro - Non fumare, bere o mangiare - Verificare che i pezzi siano sempre stabili e non vi sia nessuna possibilità di ribaltamento dei materiali: considerare in particolare la rigidità del piano di appoggio e gli effetti che hanno le lavorazioni sul pezzo, asportazioni e possibili modifiche che possano pregiudicare la stabilità. Dopo avere pianificato le operazioni, tenendo conto di tali criteri, valutare contingentemente (a cura del datore di lavoro o responsabile delle lavorazioni) la necessità di imbracature di sicurezza e, nel caso predisporle (verificandole attentamente prima dell’inizio delle operazioni) - Verificare che i pezzi siano sempre stabili e non vi sia nessuna possibilità di ribaltamento o rotazione, astenendosi e avvertendo il responsabile, in caso contrario - Seguire le corrette procedure di posizionamento, sollevamento e movimentazione - Non tentare di movimentare i pezzi in lavorazione, salvo non si tratti di materiali di dimensioni e peso contenuti (qualche decina di kg, al massimo) - Non abbandonare le attrezzature all’interno o sopra i pezzi da lavorare - Sospendere le lavorazioni e allontanarsi in caso le postazioni di lavoro si trovassero nel raggio di azione di impianti di sollevamento o macchine operatrici (carrelli o automezzi) - Utilizzare idonei presidi (sgabelli e simili) in caso le operazioni costringessero a posizioni non ergonomiche 400 Indossare i dispositivi di protezione individuale: Guanti Maschere antipolvere Visiera Scarpe di sicurezza Otoprotettori Indumento coprente, evitando lembi volanti e punti di aggancio ProbRes Attrezzature - Sbavatura, Finitura Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 201 di 240 Rischio - Attrezzature - Sabbiatura Descrizione Rischio Il pericolo è connesso - All’utilizzo delle attrezzature specifiche - Danni all’apparato respiratorio per poveri e residui - Rumore - Urti e ferite in genere Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Procedure di lavoro - Utilizzare graniglia metallica o materiale inerte - non utilizzare sabbie silicee o materiali con proprietà tossiche o cancerogene - Lavorare sotto l’influenza delle aspirazioni - Predisporre e mantenere in efficienza: - Comandi a uomo presente o analoghi presidi - Comandi di emergenza - tubazioni e raccordi - valvole e materiali dei recipienti e condotti - cabina di separazione con le aree adiacenti (da mantenere chiusa durante la sabbiatura) - Effettuare analisi ambientali per monitorare l’efficienza dell’aspirazione; sospendere in caso di deficit le lavorazioni ovvero utilizzare respiratori a ciclo chiuso (per operazioni temporanee di bonifica) - Mantenere pulita la postazione di lavoro con interventi giornalieri - Predisporre i pezzi in lavorazione in modo da avere sufficiente spazio - Non intervenire appoggiandosi, salendo sul pezzo o comunque assumendo posizioni pericolose o non ergonomiche - Se occorre movimentare il pezzo avvertire il responsabile e astenersi dal compiere manovre per le quali non si è espressamente autorizzati - Non fumare, bere o mangiare - Verificare che i pezzi siano sempre stabili e non vi sia nessuna possibilità di ribaltamento dei materiali: considerare in particolare la rigidità del piano di appoggio e gli effetti che hanno le lavorazioni sul pezzo, asportazioni e possibili modifiche che possano pregiudicare la stabilità. Dopo avere pianificato le operazioni, anche tenendo conto di tali criteri, valutare contingentemente (a cura del datore di lavoro o responsabile delle lavorazioni) la necessità di imbracature di sicurezza e, nel caso predisporle (verificandole attentamente prima dell’inizio delle operazioni) - Seguire le corrette procedure di posizionamento, sollevamento e movimentazione - Non utilizzare materiali o valori di pressione non previsti dall’impianto - Le operazioni devono sempre consentire l’arresto dell’impianto in caso di emergenza - Non abbandonare le attrezzature all’interno o sopra i pezzi da lavorare 400 Indossare i dispositivi di protezione individuale - Guanti - Maschere antipolvere a filtro - Visiera - Scarpe di sicurezza - Otoprotettori - Indumento coprente - Protezione per operatore, marcata CE, composta da casco in ABS rigido antiurto, giubbotto in tessuto impermeabile, filtro depuratore e regolatore di flusso predisposto per l'allacciamento alla rete di aria compressa con raccordo rapido di sicurezza ProbRes Attrezzature - Sabbiatura Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 202 di 240 Rischio - Attrezzature - Macchine trattamento verde Descrizione Rischio Probabilita Indice Misura 1 Danno 2 Rischi 2 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Non utilizzare tali attrezzature ove vi sia il pericolo di contatto con cavi elettrici, servizi attivi, sassi o altri materiali pericolosi senza una preventiva bonifica 400 Rispettare le norme generali di lavoro in sicurezza per le macchine operatrici; in particolare: - segregare e segnalare l’area di lavoro con divieto di accesso ai non addetti - assicurare la presenza di un coordinatore delle operazioni a terra per le operazioni con macchine o attrezzature montate sui veicoli e ove vi sia la contingente presenza di persone a terra - divieto comunque di operare nel raggio di azione delle macchine operatrici - scegliere la macchina operatrice adeguata in rapporto alle caratteristiche del terreno e dell’area di lavoro 600 Divieto di sosta/passaggio (con preventiva interdizione e segnalazione) di altri lavoratori nell’area di lavoro e nel raggio di azione delle macchine operatrici o attrezzature oppure in zone con pericolo caduta o proiezione materiali a seguito dei lavori 800 Siano presenti ed efficienti comandi a uomo presente, dispositivi di consenso aggiuntivo, protezioni contro il contatto con organi in movimento, protezioni contro contatti con parti calde 1000 Per operazioni in altezza o in posizioni difficilmente raggiungibili: utilizzo di automezzo / ponte dotato di braccio estensibile con cestello (omologato e conforme alla direttiva macchine) - nell’uso del veicolo e opera provvisionale seguire le istruzioni riportate sul libretto di istruzioni 1200 Indossare i dispositivi di protezione individuale: - Guanti - Maschere antipolvere o specifiche per l’uso di prodotti chimici - Gambali e indumenti protettivi antitaglio e antiperforazione - Visiera - Scarpe di sicurezza - Otoprotettori - Elmetto (evitare capelli lunghi sciolti) - Indumento coprente, evitando lembi volanti e punti di aggancio ProbRes 1 Attrezzature - Macchine trattamento verde Operaio Edilizia DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 203 di 240 Rischio - Attrezzature - Sistemi di sollevamento manuali Descrizione Rischio I rischi principali sono connessi alla possibilità di caduta dei carichi con conseguenti lesioni a danno degli operatori. Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Stabilità - Prima dell’inizio delle fasi di sollevamento e durante le fasi di movimentazione/trasporto occorre adottare tutte le necessarie misure di tutela per assicurare sia la stabilità del mezzo di sollevamento sia del carico, operando su superfici piane, di adeguata resistenza e prive di materiali o sporcizia. - Rispettare la portata del mezzo di sollevamento indicate dal costruttore e riportata sul mezzo - I mezzi di sollevamento che operano per contrasto con il piano di appoggio dovranno avere il la base completamente a contatto con la superficie d’appoggio (che dovrà essere in grado di sopportare il carico) - Le superfici di aggancio, imbracatura e contatto dovranno essere conformi a quanto indicato dal costruttore e comunque evitare scivolamenti, perdite di aderenza, sbilanciamenti o ribaltamenti anche attraverso l’utilizzo di appositi accessori - Nell’eventuale utilizzo di ganci chiudere sempre l’imbocco del gancio stesso prima di iniziare le manovre di sollevamento 400 Arresto - Sia possibile arrestare adeguatamente il carico senza pericolo operando sempre in relazione alle dimensioni, struttura, portata, velocità e condizioni di uso - Deve essere presente e mantenuto in efficienza il sistema di blocco per discese o movimenti repentine 600 Posti di manovra e comando I posti di manovra e comando devono: - Potersi raggiungere senza pericolo; occorre cioè curare anche la sicurezza nel percorso di accesso al posto di comando. - Devono consentire l'esecuzione delle manovre, i movimenti e la sosta in condizioni di sicurezza sia per l’operatore che per terzi, in relazione al pericolo di caduta o investimento da parte del materiale movimentato e al pericolo derivante da organi del mezzo. - Assicurare sempre la perfetta visibilità di tutta la zona di lavoro - Nei pressi delle manovre non dovranno essere presenti persone non addette e comunque nessuno sotto carichi sospesi - Gli organi di comando devono essere collocati in posizione tale che il loro azionamento risulti agevole e portare l'indicazione della manovra corrispondente; tali organi devono essere conformati o protetti in modo da impedire l'azionamento accidentale - Assicurare, ove previsto dal costruttore, il perfetto posizionamento dei manovellismi atti a evitare movimenti repentini e imprevisti 800 Uso e manutenzione - Gli apparecchi ed i mezzi di sollevamento devono essere usati in modo conforme alle loro caratteristiche e cioè secondo le istruzioni riportate sul manuale tecnico della casa costruttrice. - Gli apparecchi devono essere mantenuti in buono stato di conservazione e di efficienza e quindi sottoposti a periodica manutenzione secondo le indicazioni del manuale tecnico della casa costruttrice. - Verificare almeno ogni tre mesi l’efficienza degli ausili di sollevamento che in ogni caso devono essere adeguati, idonei e provvisti delle certificazioni e indicazioni di legge - Verificare prima di ogni utilizzo che il mezzo nel suo complesso e i sistemi di sollevamento e sicurezza in particolare siano in perfetto stato ed efficienza ed astenersi da qualunque operazione in caso di deficit Attrezzature - Sistemi di sollevamento manuali Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 204 di 240 1000 Note Integrative: - L'accoppiamento vite-corona può essere assimilato ad un dispositivo di frenatura quando l'angolo d'inclinazione del filetto della vite sia inferiore a determinati valori. Per argani destinati a comandare movimenti di sollevamento, tale valore deve essere contenuto in 4°. Si considera però indispensabile u n accertamento diretto atto ad assicurarsi dell'efficienza dell'accoppiamento considerato quale dispositivo di frenatura - Nei paranchi con coppia di riduzione elicoidale un freno realizzato a frizione entra in funzione per la spinta assiale della vite nella direzione corrispondente alla discesa del carico. Occorre revisionare frequentemente la frizione e controllarne l'efficienza sia a carico massimo che minimo (1/10 P). - Controllare lo stato dei denti della ruota elicoidale soggetti a logorio per sfregamento contro la vite; quando lo spessore dei denti della coppia elicoidale presenti una riduzione del 20% rispetto all'originale il paranco non può venir utilizzato - Nei martinetti a vite l'inclinazione del filetto della vite del verino deve essere tale da impedire la discesa involontaria (>4°). - Nei sollevatori a cremagliera (binde) il dispositivo di sicurezza contro la discesa del carico è realizzato con nottolino alla ruota a denti di sega. Si dovrà aver cura che durante il sollevamento l'arpionismo sia sempre in presa sui denti della corrispondente ruota dentata; non forzare le leve di manovra; in fase di elevazione sotto carico mettere gli appoggi di sicurezza ad altezza gradualmente crescente. - Ciascun cricco o martinetto deve essere costruito in modo che il carico sia sostenuto non appena cessa lo sforzo sull'organo di manovra - Per martinetti con pompa separata, il tubo flessibile che collega la pompa al martinetto deve essere collocato in modo da non essere danneggiato (rottura o schiacciamento) durante il funzionamento ProbRes 1 Attrezzature - Sistemi di sollevamento manuali Operaio Edilizia DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 205 di 240 Rischio - Attrezzature - Impastatrice / Gruppo Pompaggio Descrizione Rischio I pericoli sono dati dall' utilizzo dell'impastatrice e gruppo di pompaggio. Vi è la possibilità di : - Contatto con parti in movimento - Impigliamento - Contusioni / ferite - Fuoriuscita di fluidi compressi Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Siano presenti ed efficienti (in modo da non consentire contatti con parti del corpo) carter - coperchi di protezione - all’imbocco del vano miscelazione e impasto - nel gruppo di pompaggio e ingresso additivi - vano motore - comunque a protezione di tutte le parti in movimento 400 Siano presenti ed efficienti: - comandi a uomo presente del caricatore - protezione dei traini 600 Verificare l’assenza di schiacciamenti e torsioni dei cavi 800 Evitare il posizionamento nei pressi di ponteggi ovvero nel raggio di azione di impianti di sollevamento; nel caso non sia possibile intervenire predisponendo apposita tettoia alta non più di tre metri 1000 Circoscrivere l’attrezzatura nel caso non sia presidiata e in funzione al fine di evitare utilizzo da parte di non addetti 1200 Si formino gli addetti sull’assoluto divieto di intervenire senza autorizzazione e senza la sorveglianza di un preposto. 1400 Non salire sopra l’imbocco della coclea 1600 Agganciare in posizione stabile e che non costituisca pericolo anche per altri lavoratori, le tubazioni di adduzione degli impasti 1800 Utilizzare collegamenti elettrici idonei per luoghi bagnati o molto umidi, a bassa tensione o con protezioni adeguate 2000 Prima di iniziare le lavorazioni assicurarsi che i raccordi delle tubazioni siano correttamente serrati e allentarli solo quando la macchina non è più in pressione e le adduzioni sono chiuse, al termine delle operazioni 2200 Divieto di presenza di non addetti direttamente alle operazioni di caricamento nelle vicinanze della macchina e nel raggio d’azione del caricatore Attrezzature - Impastatrice / Gruppo Pompaggio Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 206 di 240 2400 Sollevare la macchina seguendo le istruzioni del costruttore e comunque utilizzando appositi ganci e imbracature, tali da evitare ribaltamenti e cadute, con adeguata portata. I lavoratori non dovranno essere presenti nell’area di sollevamento. 2600 Non introdurre all’interno del mescolatore materiali non previsti per il corretto utilizzo, ne’utensili o materiali / attrezzature estranei. 2800 Seguire idoneo programma di manutenzione, anche suggerito dal costruttore con particolare riferimento a: - manometro - taratura valvola di sicurezza - dispositivo di arresto automatico della compressione una volta raggiunta la massima pressione di esercizio - trattamento e lubrificazione di motori e ingranaggi - sistemi di stazionamento, aggancio e stabilizzazione 3000 Collegare gli impianti a regola d’arte (elettrico ed idraulico), acquisendo le informazioni presso il responsabile di cantiere (potenza massima, voltaggio, impianto di terra ecc.) 3200 Non sovraccaricare la macchina e utilizzarla solo per gli scopi previsti 3400 Predisporre avvisi di divieto di avvicinarsi per i non addetti, non lubrificare o intervenire su organi in movimento, pericolo per organi in movimento e rischio rumore, obbligo utilizzo di guanti, scarpe, mascherine 3600 Relativamente al rischio rumore, effettuare regolare manutenzione e indossare otoprotettori qualora si operi nelle strette vicinanze del gruppo di pompaggio 3800 Utilizzare guanti, scarpe di sicurezza, mascherine, indumenti privi di lembi volanti. ProbRes 1 Attrezzature - Impastatrice / Gruppo Pompaggio Operaio Edilizia DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 207 di 240 Rischio - Attrezzature - Getto con autopompa Descrizione Rischio I pericoli sono dati dall' utilizzo del getto con autopompa. I rischi correlati sono: - Contatti con organi meccanici in movimento - Investimento da materiali - Urto con autopompa Di norma il getto con autopompa avviene per opera di ditta esterna specializzata, sono comunque indicate le idonee misure di tutela. Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Se le operazioni sono eseguite con l’ausilio di ditta esterna si provvede comunque al coordinamento con la stessa al fine effettuare in modo sicuro la lavorazione 400 Vietare la sosta delle persone nel raggio d’azione dell'autopompa 600 Dotare di idonea protezione (carter) tutti gli organi mobili dell'autobetoniera 800 In corrispondenza della bocca di caricamento del calcestruzzo dovrà essere installato un piano di lavoro protetto di parapetto normale con tavola fermapiede, raggiungibile da scala a pioli 1000 Prima del getto provvedere alla stabilizzazione dell'autopompa 1200 Prestare la massima attenzione a eventuali colpi di frusta della tubazione flessibile dell’autopompa, assicurando la stessa, per quanto possibile a parti stabili 1400 La fase di getto deve avvenire sotto la sorveglianza ed alle indicazioni di un addetto a terra 1600 Utilizzare idone D.P.I. ProbRes 1 Attrezzature - Getto con autopompa Operaio Edilizia DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 208 di 240 Rischio - Operazioni di cantiere Descrizione Rischio Il pericolo è rappresentato, nelle operazioni di cantiere, da infortuni di diversa natura. I rischi principali sono: - ferite - lacerazioni - contusioni Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Proteggere i ferri di ripresa con una tavola legata provvisoriamente alla sommità degli stessi 400 Rimuovere i chiodi dalle tavole quando sono rimosse dalla sede 600 Nei lavori che sono eseguiti ad altezza superiore ai m. 2 devono essere adottate le misure di tutela contro le cadute descritte nell’apposito capitolo 800 Usare ponti su cavalletti o trabatelli idonei 1000 Prima dell’esecuzione della muratura disporre ordinatamente il materiale e le attrezzature strettamente necessarie sul piano di lavoro senza provocare ingombro dello stesso. Valutare prima dell'inizio dei lavori gli spazi liberi e gli ingombri in modo da effettuare con sicurezza gli spostamenti sul piano di lavoro durante l'esecuzione della muratura. 1200 Realizzare idonei posti di lavoro in elevato, per l'esecuzione delle casserature, la disposizione dei ferri d'armatura e il getto del calcestruzzo dei pilastri utilizzando trabattelli regolamentari o altre opere provvisionali idonee da valutare cantiere per cantiere 1400 Le armature di sostegno del cassero per il getto della successiva soletta o della trave perimetrale non devono essere lasciate sporgere dal filo del fabbricato più di cm 40 per l’affrancamento della sponda esterna del cassero medesimo. Come sottoponte può servire l’impalcato o ponte a sbalzo costruito in corrispondenza al piano sottostante. In corrispondenza ai luoghi di transito o stazionamento deve essere sistemato, all'altezza del solaio di copertura del piano terreno, un impalcato di sicurezza (mantovana) a protezione contro la caduta di materiali dall'alto. Tale protezione può essere sostituita con una chiusura continua in graticci sul fronte del ponteggio, qualora presenti le stesse garanzie di sicurezza, o con la segregazione dell’area sottostante 1600 Se non si provvede alla costruzione da terra di una normale impalcatura con montanti, prima di iniziare l’erezione delle casseforme per il getto dei pilastri perimetrali, dovrà essere sistemato, in corrispondenza al piano raggiunto, un regolare ponte di sicurezza a sbalzo, avente larghezza utile almeno m. 1,20 1800 Le aperture lasciate nei solai devono essere circondate da normale parapetto e da tavola fermapiede, oppure devono essere coperte con tavolato solidamente fissato e di resistenza non inferiore a quella del piano di calpestio dei ponti di servizio 2000 Disporre i puntelli di banchinaggio del solaio sempre in corrispondenza di quelli inferiori; eseguire la loro trattenuta al piede ed eventualmente controventarli 2200 Vietare il camminamento diretto sui laterizi forati dei solai interponendo un paio di solide tavole affiancate allo scopo di ripartire il carico Operazioni di cantiere Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 209 di 240 2400 Eseguire la protezione delle aperture nei solai e quelle delle rampe scale già in fase di realizzazione della struttura. Durante le successive lavorazioni le stesse devono essere ripristinate ogni volta che per esigenze lavorative devono essere momentaneamente rimosse: disarmo, intonacatura, ecc 2600 I cartelli siano sistemati tenendo conto di eventuali ostacoli, ad un'altezza e in una posizione appropriata rispetto all'angolo di visuale, all'ingresso alla zona interessata in caso di rischio generico ovvero nelle immediate adiacenze di un rischio specifico o dell'oggetto che s'intende segnalare e in un posto bene illuminato e facilmente accessibile e visibile. 2800 In caso di cattiva illuminazione naturale è opportuno utilizzare colori fosforescenti, materiali riflettenti o illuminazione artificiale 3000 La segnaletica sia rimossa quando non sussiste più la situazione che ne giustificava la presenza ProbRes Operazioni di cantiere Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 210 di 240 Rischio - Lavorazioni speciali e coordinamento Descrizione Rischio Il pericolo in oggetto è mutuato da evenienze quali: - lavori di ordinaria o straordinaria manutenzione nei luoghi di lavoro - lavori eseguiti da ditte o lavoratori esterni presso i locali di lavoro - lavori eseguiti da lavoratori presso luoghi di terzi con o senza la comprezenza di altri soggetti - lavori non direttamente inerenti il normale cilco produttivo Il pericolo può indurre danni vari alla salute e alla sicurezza dei lavoratori e delle persone presenti nei luoghi di lavoro a vario titolo. Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 In particolare gli addetti che operano presso terzi (aree aziendali, privati e simili) non dovranno avere postazioni di lavoro contigue o esposte a macchine o impianti con organi in movimento accessibili, pericolo di trascinamento, cesoiamento e impigliamento; contigue a zone con traffico veicolare e con pericolo di caduta o caduta gravi; folgorazione, rumore, esposizione ad agenti chimici pericolosi e simili. 400 L’utilizzo comune di attrezzature, materiali, opere provvisionali ecc. sia effettuato attraverso un’azione di coordinamento e cooperazione al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori: - la ditta proprietaria deve garantire il rispetto delle norme di prevenzioni infortuni relativamente a quanto messo a disposizione (anche attraverso le opportune manutenzioni) e informare gli utilizzatori sul corretto utilizzo, sui rischi, della gestione di situazioni di emergenza, dell’eventuale necessità di dispositivi di protezione individuale - la ditta utilizzatrice non deve modificare le attrezzature e le opere provvisionali ovvero danneggiarle, deve segnalare ogni possibile deficit di sicurezza (astenendosi dall’utilizzo, nel caso), deve formare i propri addetti sul corretto utilizzo e sui rischi presenti, deve cooperare a mantenere in buono stato attrezzature, opere provvisionali e materiali. 600 Valutare preventivamente il lay out delle zone interessate dai lavori e le caratteristiche dei lavori stessi per stabilire le corrette procedure di lavoro, posizione delle attrezzature e postazioni di lavoro in genere relativamente, in particolare, a: - predisposizione di idonee e sicure postazioni di lavoro, vie di accesso e di transito al fine di prevenire cadute, crolli e danneggiamenti in genere - presenza di zone con pericolo di caduta materiali, con conseguente predisposizione di idonee protezioni - presenza di zone o locali con elevate emissioni sonore con conseguente programmazione delle lavorazioni per limitare il numero degli esposti e individuazioni delle dotazioni di protezione - presenza di zone o locali con presenza di agenti, sostanze nocive o pericolose in genere, con conseguente programmazione delle lavorazioni per limitare il numero degli esposti e individuazioni delle dotazioni di protezione - corretto percorso di cavi elettrici, tubazioni e simili che possano costituire pericolo o essere danneggiate - percorsi di accesso e transito di automezzi, macchine operatrici e simili - eventuale compresenza di lavorazioni diverse che possono costituire pericoli aggiuntivi. In caso affermativo, svolgere opera di cooperazione e coordinamento fra i diversi soggetti operanti al fine di gestire le lavorazioni nella massima sicurezza organizzando, anche temporalmente, le fasi e le postazioni di lavoro. - accessi a zone pericolose e interdette, aree non praticabili, sottotetti, interrati e simili Predisporre, salvo situazioni di rischio non significativo e lavori di breve durata, un documento specifico che indichi i pericoli, le procedure di lavoro particolari, le misure di tutela cui i lavoratori e si devono attenere. Lavorazioni speciali e coordinamento Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 211 di 240 800 Informare e formare il personale su quanto disposto nel particolare luogo di lavoro e su quanto indicato e previsto nelle specifche azioni di coordinamento 1000 Partecipare a riunioni di coordinamento ai fini della sicurezza 1200 Al termine delle fasi di lavoro devono essere rimosse le attrezzature e materiali e disattivati gli impianti non più necessari, coperti gli scavi, protette le aperture ecc. 1400 Nel caso si creassero pericoli imprevisti, le lavorazioni devono essere sospese per permettere il ripristino delle condizioni di sicurezza 1600 Valutare se esistano situazioni anomale o inusuali dal punto di vista della sicurezza, valutare il conseguente rischio e predisporre le opportune tutele 1800 Prima di accedere ai luoghi di lavoro o pericolosi in genere è necessario reperire e diffondere agli operatori puntuali informazioni circa - i rischi per i visitatori / personale esterno - i divieti di accesso - i percorsi e i luoghi accessibili - divieti vari (spostare, toccare, modificare attrezzature, opere provvisionali ecc.) - i dispositivi di protezione da utilizzare (scarpe di sicurezza, casco, guanti, protezioni auricolari ecc.) - le zone con pericolo caduta materiali - le zone di operazioni delle macchine - le zone con pericolo di caduta dall’alto o entro cavità - la necessità di essere accompagnati da personale interno in determinate zone - le sostanze o depositi presenti e i relativi rischi - le procedure di emergenza - quant’altro utile per la sicurezza dei visitatori / lavoratori esterni 2000 In relazione alle informazioni reperite sullo specifico luogo di lavoro è necessario che le persone esterne si attengano a quanto prescritto e, comunque, - non accedano senza aver preventivamente acquisito le informazioni di cui sopra - non accedano ad aree interdette - seguano esclusivamente i percorsi indicati e visitino solo i luoghi / locali per i quali sono autorizzati - non modifichino, tocchino, spostino macchine, attrezzature, materiali o opere provvisionali; - non si avvicinino a macchine e attrezzature o nel raggio d’azione di macchine e impianti - utilizzino (i dispositivi di protezione previsti a fronte dei rischi presenti - non transitino nelle zone con pericolo caduta materiali - non si avvicinino alle zone con pericolo di caduta dall’alto o entro cavità 2200 Nelle situazioni ove vi sia compresenza di terzi e sia possibile un interferenza fra le diverse lavorazioni o ambienti, dovranno essere attivate le misure previste dall’art. 26 del DLgs 81/08 e comunque attivato e promosso reperimento delle informazioni circa i rischi aggiuntivi, ambientali e di interferenza presso i luoghi frequentati dagli addetti ; gli stessi ne siano informati e formati, rispettino i precetti a tutela della sicurezza e della salute e siano dotati di quanto necessario (eventuali dispositivi di protezione, attrezzature e simili). Rispettare le misure e i precetti indicati dei terzi responsabili dei luoghi relativamente a rischi presenti nei luoghi in cui si opera (permessi di lavoro, utilizzo di attrezzature specifiche, luoghi con pericolo di esplosione o di incendio, luoghi con presenza di sostanze pericolose, macchine operatrici, organi in movimento, pericolo di caduta e simili) 2400 In particolare gli addetti non dovranno avere postazioni di lavoro contigue o esposte a macchine o impianti con organi in movimento accessibili, pericolo di trascinamento, cesoiamento e impigliamento; contigue a traffico veicolare (utilizzo di presidi ad alta visibilità) o di mezzi e in zone con pericolo di caduta o caduta gravi; folgorazione, rumore, esposizione ad agenti chimici pericolosi e simili. ProbRes 1 Lavorazioni speciali e coordinamento Operaio Edilizia DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 212 di 240 Rischio - Operazioni di scavo Descrizione Rischio Si definisce scavo l'operazione di asportazione di rocce e terra dalla collocazione originaria al fine di creare splateamenti, spazi e/o cavità di forme e dimensioni opportune per utilizzazioni prefissate. I pericoli sono correlati alla attività ed alle attrezzature utilizzate a tale scopo. I pericoli possono essere individuati in: - seppellimenti - caduta - elettrocuzione - Rumore - Vibrazione Analoghi pericoli possono essere presenti in operazioni di sottomurazione, rete fognaria ecc. Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Accertarsi prima di accedere al cantiere per le lavorazioni che le zone di passaggio e di lavoro non presentino rischi di caduta entro scavi, seppellimento, elettrocuzione ecc. Nel caso, preventivamente coordinarsi e cooperare con l’impresa responsabile del cantiere al fine della predisposizione delle idonee protezioni (parapetti, separazioni, protezioni ecc.) da valutare nel caso particolare 400 Per i lavori entro gli scavi assicurarsi, anche tramite coordinamento con la ditta appaltatrice e responsabile del cantiere, dell’assenza o riduzione al minimo dei rischi connessi attraverso la verifica della presenza di misure quali: - idonee armature qualora lo scavo sia profondo più di 1.50 e non vi siano sufficienti garanzie di stabilità del terreno (anche in relazione all’angolo delle pareti, secondo l'angolo naturale di declivio relativo al meteriale presente) - idonee protezioni contro la caduta all’interno degli scavi (parapetti, segregazioni, separazioni ecc.). Per l’esecuzione delle lavorazioni può essere necessario rimuovere dette protezioni, in tal caso segnalare adeguatamente le zone delle operazioni e impedire l’accesso ai non addetti in particolare alle macchine operatrici non interessate alle lavorazioni - non depositare materiali sul ciglio degli scavi - indossare idonei DPI quali casco, scarpe di sicurezza - qualora si debba operare entro scavi profondi, pozzi, trincee che richiedano protezioni ulteriori (armature supplementari, dispositivi e procedure specifiche di salvataggio ecc. da valutare in relazione al caso particolare), eseguire una valutazione dei rischi supplementare per stabilire le corrette misure di tutela 600 Per qualunque tipo di scavo valutare preventivamente la natura del terreno in relazione alla possibilità di crolli o smottamenti che possano costituire pericolo per gli addetti; scegliere la pendenza adatta e, nel caso sia impossibile, predisporre idonei sostegni 800 Se la natura del terreno lo richiede sono predisposte idonee armature di sostegno 1000 Nell’utilizzo di puntelli, assicurarsi che gli stessi siano in perfetto stato 1200 Sia vietato l’accesso ai non addetti Operazioni di scavo Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 213 di 240 1400 Si predispongono idonee armature e precauzioni nell’esecuzione di scavi nelle vicinanze di corpi di edificio che possono risultare danneggiate dai lavori 1600 Particolare attenzione sia posta nel valutare le conseguenze della stabilità del terreno in conseguenza di eventi atmosferici particolari e azioni gelo - disgelo; nel caso si predispone un rafforzamento consolidamento delle armature 1800 Il ciglio dello scavo deve essere almeno delimitato con opportune segnalazioni spostabili col proseguire dello scavo 2000 Se la zona in cui sono eseguiti gli scavi è interessata da canalizzazioni di servizi urbani, si attingono informazioni al fine di evitare interferenze con tali reti. Lo scavo è preceduto da un sopralluogo che accerti la natura del terreno (terreni stabili o instabili, asciutti, umidi o bagnati, ecc.), e se necessario devono essere stabilite le opere di difesa da approntare e le relative modalità di esecuzione 2200 Qualora lo scavo rivesta notevole importanza e complessità, si rende necessaria la redazione di un apposito programma, che può essere preceduto, se necessario, da indagini geognostiche. Il programma deve prevedere sia le caratteristiche di sviluppo dello scavo, sia le difese che debbono essere approntate durante l'esecuzione dei lavori, onde garantire la sicurezza dei lavoratori impegnati 2400 I lavoratori presenti nello scavo debbono indossare sempre il casco 2600 Splateamenti e sbancamenti - nei lavori di sbancamento o splateamento eseguiti manualmente, le pareti del fronte di attacco debbono avere un'inclinazione tale da impedire franamenti - controllare che, se lo scavo è eseguito manualmente per scalzamento alla base, il fronte di attacco non superi l'altezza di metri 1,50 - nei lavori effettuati con mezzi meccanici è vietata la presenza di lavoratori nel campo di azione delle macchine e sul ciglio del fronte di attacco - le zone di pericolo sono opportunamente segnalate e delimitate - particolare attenzione è prestata in caso di presenza di linee elettriche aeree o sotterranee - disporsi con il mezzo meccanico sempre perpendicolarmente al fronte di scavo - evitare di usare la traslazione del mezzo meccanico come forza di scavo (la macchina puó subire gravi danni strutturali) Qualora il mezzo debba operare ad una distanza dai cavi aerei inferiore a 5 metri, sono presi provvedimenti per evitare contatti accidentali con i conduttori elettrici (allestimento di barriere, portali, ecc.), dandone informazione all'esercente la linea elettrica - al termine dei lavori di sbancamento si controlla che le scarpate abbiano un'idonea inclinazione, onde evitare che si possano verificare frane, nel caso si predispone idonea armatura Operazioni di scavo Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 214 di 240 2800 Trincee, pozzi e cunicoli - Nello scavo di pozzi e trincee profondi oltre m 1,50, se le pareti non hanno un'idonea pendenza che le renda stabili (che varia in base alla natura del terreno), si provvede, man mano che procede lo scavo, all'applicazione delle necessarie armature di sostegno - Controllare che le tavole di rivestimento delle pareti sporgano di almeno 30 cm dal bordo degli scavi - Nello scavo di cunicoli, se il terreno non è roccioso, occorre predisporre idonee armature da eliminarsi solo col procedere della muratura - Controllare che, col procedere degli scavi, siano via via poste in opera ulteriori armature - Controllare che il ciglio degli scavi sia protetto da un idoneo parapetto ovvero sia impedito l’accesso nei pressi - Controllare che idonee armature e precauzioni siano adottate nelle sottomurazioni e quando, in vicinanza dei relativi scavi, vi siano manufatti, le cui fondazioni possono essere indebolite dagli scavi stessi - Qualora la natura del terreno permetta di non allestire le armature di sostegno, si suggerisce di far dichiarare tale circostanza da un tecnico abilitato con una apposita relazione e di conservare questo documento sul luogo di lavoro, a disposizione degli organi di vigilanza - Particolare attenzione va posta affinché, vicino al ciglio degli scavi, non si creino vibrazioni o pressioni anomale (infissione di pali, passaggio di automezzi pesanti, semoventi, ecc.) - E' vietato costituire depositi di materiale presso il ciglio degli scavi. Qualora tali depositi siano necessari per le condizioni di lavoro, è necessario provvedere al rafforzamento delle armature di sostegno, o all'adozione di opere di puntellamento - Quando si procede al reinterro dello scavo, la rimozione delle armature è effettuata dal basso verso l'alto - Nel caso di scavo di cunicoli, siano installate idonee armature, sia sulle pareti sia sulla volta. Le armature possono essere evitate se lo scavo viene effettuato su tratti di roccia che non presentino pericoli di distacco. Per i lavori di applicazione delle armature e di scavo dei cunicoli, è necessaria la presenza di maestranze specializzate - Quando la forma dello scavo non permette un idoneo ricambio d'aria (es. pozzi, cunicoli) si crea un sistema di ventilazione facendo però attenzione che le correnti d'aria non investono direttamente i lavoratori - Controllare che, qualora i pozzi siano profondi oltre 3 metri, sia presente, a protezione dei lavoratori, un robusto impalcato con apertura per il passaggio dei materiali ProbRes Operazioni di scavo Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 215 di 240 Rischio - Operazioni di scavo - gas tossici/nocivi/infiammabili Descrizione Rischio I pericoli sono correlati alla attività di scavo ed alle condizioni di lavorazione. Gas tossici, nocivi o infiammabili possono eventualmente presentarsi in operazioni di scavo I pericoli principali sono: - Asfissia - Avvelenamento - Esplosione della miscela gas/aria ed eventuale crollo delle pareti / volte Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Controllare la qualità dell’aria presente nell’ambiente; nel caso non sia garantita un’adeguata qualità dell’aria presente si predispone idoneo sistema di aerazione / depurazione 400 Sia assicurata la presenza di almeno due persone 600 I lavoratori siano dotati di idonee maschere o autorespiratori 800 Sia previsto l’uso di cinture di sicurezza collegate a corde tenute dall’esterno 1000 Sia vietato l’uso di fiamme libere e di produzione di scintille (in caso di gas infiammabili) ProbRes 1 DannoRes Operazioni di scavo - gas tossici/nocivi/infiammabili Operaio Edilizia 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 216 di 240 Rischio - Lavorazioni in ambienti confinati - vasche, serbatoi e simili canalizzazioni e bacini Descrizione Rischio Le possibili fonti di pericolo queste possono essere individuate come segue: - presenza di sostanze nocive; - presenza di sostanze infiammabili; - carenza di ossigeno; - contatto accidentale con parti in movimento; - connessione funzionale con altre apparecchiature; Probabilita Indice Misura 200 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione Recipienti per il trasporto di liquidi e sostanze pericolose - I recipienti impiegati per il trasporto e la movimentazione dei liquidi e delle sostanze pericolose comportano gli stessi rischi (contatto, spandimento) a proposito dei recipienti fissi per le medesime sostanze: pertanto saranno dotati anch'essi di chiusure, adeguate alla pericolosità del contenuto, per evitarne la fuoriuscita nell'ambiente e di dispositivi per il riempimento e lo svuotamento in condizioni di sicurezza. - Ai rischi già detti si aggiungono quelli caratteristici derivanti dalla movimentazione e dalla manualità dell'impiego (si pensi alle operazioni di travaso) che devono essere rese agevoli e sicure con l'applicazione di accessori di presa razionali per disposizione e conformazione, e dalla mobilità (rottura per urto durante il trasporto) cui si deve far fronte con involucri di protezione adeguati alla pericolosità della sostanza trasportata (punto 3, Allegato IV D. Lgs 81/08). - I recipienti in questione debbono essere tenuti riposti in luogo separato dagli altri (sia quelli pieni, sia quelli vuoti già usati) e debbono recare evidente l'indicazione dello stato di pieno o vuoto. - Poiché non è da escludersi la possibilità di reimpiego al cessare dell'uso, i recipienti che hanno contenuto sostanze pericolose debbono essere bonificati, se non espressamente destinati al riutilizzo per le medesime sostanze, o, in caso contrario, essere distrutti adottando le opportune procedure di rispetto della sicurezza e dell'ambiente. - Non è possibile, comunque, riusare i recipienti in questione senza una loro preventiva e radicale bonifica o neutralizzazione al fine di eliminare completamente ogni traccia delle sostanze o dei residui dei prodotti pericolosi precedentemente contenuti al loro interno (punto 3, Allegato IV D. Lgs 81/08). - I serbatoi / recipienti adibiti al trasporto dei liquidi o materie infiammabili, corrosive, tossiche o comunque dannose devono essere provvisti: a) di idonee chiusure per impedire la fuoriuscita del contenuto; b) di accessori o dispositivi atti a rendere sicure ed agevoli le operazioni di riempimento e svuotamento; c) di accessori di presa, quali maniglie, anelli, impugnature, atti a rendere sicuro ed agevole il loro impiego, in relazione al loro uso particolare; compresa la protezione con parapetti normali in caso di necessità di operare in altezza, in caso di impossibilità utilizzo di imbracature di sicurezza d) di involucro protettivo adeguato alla natura del contenuto. - I serbatoi / recipienti, compresi quelli vuoti già usati, devono essere conservati in posti appositi e separati, con l'indicazione di pieno o vuoto se queste condizioni non sono evidenti. - I serbatoi / recipienti, non destinati ad essere reimpiegati per le stesse materie già contenute, devono, subito dopo l'uso, essere resi innocui mediante appropriati lavaggi a fondo, oppure distrutti adottando le necessarie cautele. - In ogni caso è vietato usare recipienti che abbiano già contenuto liquidi infiammabili o suscettibili di produrre gas o vapori infiammabili, o materie corrosive o tossiche, per usi diversi da quelli originari, senza che si sia provveduto ad una preventiva completa bonifica del loro interno, con la eliminazione di ogni traccia del primitivo contenuto o dei suoi residui o prodotti secondari di trasformazione Lavorazioni in ambienti confinati - vasche, serbatoi e simili - canalizzazioni e bacini Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 217 di 240 400 LAVORI ALL'INTERNO DI AMBIENTI CONFINATI - disposizioni di sicurezza Per il conseguimento delle necessarie condizioni di sicurezza nel caso dell'esecuzione di attività in presenza, con l'uso, o all'interno di queste attrezzature, attesa la gravità delle conseguenze del verificarsi dei rischi ad esse connessi (a loro volta derivanti dal tipo di attrezzature, dalla natura dei lavori o dalle circostanze e modalità in cui vengono effettuati), risulta irrinunciabile il ricorso a particolari misure (che possono consistere in limitazioni di uso, procedure comportamentali o metodi organizzativi) di tipo attivo, basate, cioè, sull'azione diretta e consapevole delle persone coinvolte. Esse devono essere preventivamente attentamente valutate, stabilite, predisposte e fatte oggetto di assiduo controllo durante lo svolgimento dei lavori, in strettissima relazione con la natura e l'entità degli effettivi rischi presenti sul luogo di lavoro. Lavori in presenza di pericolo da sostanze nocive o infiammabili : le situazioni di maggiore rischio corrispondono ai lavori che si compiono all'interno di tubazioni, canalizzazioni, cisterne, serbatoi e simili con la presenza di gas e vapori tossici / asfissianti, infiammabili / esplosivi, in quanto sono il risultato della combinazione dei fattori di rischio derivanti dal fatto di operare in condizioni di confinamento anche estreme (carenza di ossigeno, soffocamento, seppellimento o annegamento, intempestiva o accidentale messa in moto o rimessa in servizio di impianti ed apparecchiature) con quelli introdotti dalla presenza di sostanze pericolose Controllo delle operazioni : sul piano delle misure organizzative di carattere generale da predisporre ed osservarsi per le operazioni entro recipienti, fondamentale è quella di individuare preliminarmente ed in maniera netta, la figura del sovrintendente ai lavori (punto 3, Allegato IV D. Lgs 81/08). Tale figura, che nel caso specifico assume la veste di responsabile operativo per la corretta conduzione del complesso delle operazioni, può coincidere con il datore di lavoro, ma può essere un dirigente incaricato della intera gestione delle operazioni od anche un preposto, che sia in possesso di tutti gli elementi (formazione e capacità, autorità, mezzi tecnici, ecc.) per procedere al caso. Compiti del sovrintendente : il sovrintendente, prima di autorizzare l'entrata dei lavoratori nei recipienti, deve assicurarsi che non vi sia presenza di gas o vapori nocivi, nè che la temperatura sia dannosa (punto 3, Allegato IV D. Lgs 81/08). Ciò comporta una serie di adempimenti di preparazione prima, di bonifica subito dopo, e di controllo, per tutta la durata della permanenza dei lavoratori all'interno del recipiente. Assistenza dall'esterno: una seconda misura di carattere generale è quella di assicurare la presenza di uno o più lavoratori, che dall'esterno, presso l'apertura di accesso al recipiente, prestino costante assistenza a chi lavora all'interno (punto 3, Allegato IV D. Lgs 81/08). Preparazione dei lavori - La preparazione sarà fatta innanzitutto escludendo dal ciclo di lavorazione, se ne fa parte, il recipiente interessato, quindi procedendo al suo completo svuotamento (curando di farlo, per quanto più possibile, operando dall'esterno) e, ove occorra, all'isolamento dalle tubazioni che lo collegano al resto degli impianti. - L'isolamento è una delle fasi più delicate per realizzare la sicurezza e va ottenuto scollegando il recipiente e procedendo alla chiusura di valvole e saracinesche ovvero all'inserimento nelle tubazioni di flange cieche o di dischi ciechi nelle flange. - la chiusura di valvole e simili non deve essere ritenuto un sistema completamente affidabile, sia perché non è sempre garantita la perfetta tenuta della chiusura così ottenuta, sussistendo la possibilità di trafilamento di fluidi o sostanze pericolose (circostanza che va quindi sempre verificata e tenuta sotto controllo), sia perché questi stessi dispositivi potrebbero essere azionati indebitamente. A questo scopo occorre prevedere che valvole, saracinesche e altri sistemi di intercettazione siano chiusi e bloccati con mezzi fisici al fine di impedirne la manovra non intenzionale. - In ogni caso si può dire che andrebbero preferiti i sistemi di isolamento che assicurano in modo certo l'isolamento del recipiente, (ad es., lo scollegamento e l'inserzione di elementi di discontinuità) - Lo scollegamento consiste nella rimozione degli elementi di tubazione prossimi al recipiente e nel successivo isolamento delle sezioni di estremità. - Sull'inserzione di elementi fisici di separazione, quali flange cieche o dischi ciechi,è raccomandabile operare su quelle disposte più vicino al recipiente o, meglio ancora, su quelle poste nel tratto che collega questo con gli apparecchi di intercettazione. - Quale che sia il sistema scelto, il sovrintendente deve curare che siano applicati in corrispondenza dei relativi punti di isolamento avvisi recanti la chiara indicazione del divieto di operare manovre non autorizzate (punto 3, Allegato IV D. Lgs 81/08). - L'isolamento del recipiente deve riguardare anche eventuali canalizzazioni ad esso connesse e tutte le altre eventuali apparecchiature accessorie collegate per evitare i pericoli di immissione di sostanze Lavorazioni in ambienti confinati - vasche, serbatoi e simili - canalizzazioni e bacini Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 218 di 240 pericolose di per sè o suscettibili di diventarlo in ragione delle operazioni svolte. Anche in questo gli organi di intercettazione delle canalizzazioni o di azionamento delle attrezzature accessorie debbono recare i cartelli di divieto di rimozione o di manovra. Bonifica interna - La fase successiva all'isolamento del recipiente riguarda la sua bonifica, e comprende le operazioni necessarie per allontanare i residui del prodotto pericoloso originariamente presenti. Di norma la bonifica può essere conseguita con metodi diversi: lavaggio, ventilazione, neutralizzazione. - Il "lavaggio" deve essere effettuato con i liquidi appropriati, ripetendo il relativo ciclo se necessario, curando che questi e gli additivi impiegati (acqua, vapore, solventi, detergenti, ecc.) siano compatibili, per proprietà chimiche e fisiche, con le sostanze da bonificare. - La "ventilazione", cui si deve necessariamente far ricorso quando non sia stato possibile operare il lavaggio, deve essere fatta con aria (se compatibile con le sostanze presenti) o altri gas inerti, mai con ossigeno, e deve interessare tutto il volume del recipiente, ad evitare la formazione di sacche residue di sostanze pericolose. Quando si opera la ventilazione per eliminare residui di sostanze infiammabili occorre tener conto del pericolo di incendio o di esplosione, ed occorrerà porre attenzione ad eliminare qualsiasi possibile causa di innesco, utilizzando manichette con lance di metallo antiscintilla, apparecchiature elettriche di sicurezza, collegando a terra le parti metalliche per lo scarico delle cariche elettrostatiche, ecc. - La "neutralizzazione" è resa necessaria dalla pericolosità dei residui delle materie tossiche o corrosive contenute nel recipiente e va fatta scegliendo opportunamente le sostanze neutralizzanti. - Infine, occorre tenere presente che gli scarichi risultanti al termine delle operazioni, debbono essere opportunamente trattati, prima del loro smaltimento definitivo, se ciò è richiesto da necessità di tutela della sicurezza o dell'ambiente (art. 18, comma 1, lett. c, D. Lgs 81/08). Rischi meccanici ed elettrici - Tra le operazioni di preparazione occorre procedere anche ad una bonifica di tipo "meccanico", bloccando il movimento dell'intero recipiente, quando sia rotante ovvero il funzionamento di altri eventuali dispositivi per sottrarre i lavoratori che operano nel recipiente al contatto accidentale con le relative parti interne che potrebbero essere messe intempestivamente o accidentalmente in movimento. A questo scopo occorre agire sezionando la fonte di energia dei dispositivi interessati, segnalando il divieto di manovra e motivandolo con la presenza di persone esposte. - Si deve anche procedere alla bonifica "elettrica" scollegando tutte le parti che potrebbero andare in tensione e costituire pericolo di elettrocuzione, oltrechè di possibile innesco per incedi od esplosioni. Controllo dell'atmosfera - La bonifica, per quanto essenziale ed irrinunciabile, non garantisce in modo definitivo le condizioni di sicurezza per questo tipo di operazioni, che devono, invece, essere assicurate durante tutto l'arco di svolgimento dei lavori stessi. - Infatti occorre tener presente che gas, vapori o sostanze nocivi possono trafilare per non perfetta tenuta degli organi di intercettazione, oppure possono svilupparsi dai materiali (ad es. incrostazioni) presenti all'interno del recipiente al momento della loro rimozione o che può esservi sviluppo delle sostanze pericolose originariamente contenute nel recipiente nel caso che queste, infiltratesi al di sotto dell'eventuale rivestimento interno, si liberino a causa della rimozione del rivestimento. A sua volta, anche il materiale di rivestimento potrebbe essere causa di produzione di sostanze nocive per effetto delle lavorazioni che lo riguardano (ad es. durante i lavori di applicazione mediante saldatura od incollaggio con solventi, ecc.). - Altra causa di sviluppo di sostanze pericolose è rappresentata dai lavori di saldatura e taglio. In questo caso le sostanze si possono sviluppare sia dai materiali sottoposti a saldatura sia dai sistemi di saldatura utilizzati. - Trattandosi di lavori in luoghi confinati, altro fattore di rischio da non sottovalutare è quello di carenza di ossigeno, ad esempio, per effetto di scarsa ventilazione dopo una bonifica con gas inerti. - Per far fronte, quindi, a tutti questi fattori di pericolo, e nonostante l'azione di bonifica anzidetta, occorre sempre effettuare, ed è il sovrintendente alle operazioni che ne ha la responsabilità (punto 3, Allegato IV D. Lgs 81/08), un controllo dell'atmosfera interna per verificarne oltre l'agibilità, anche l'assenza di temperature dannose. - Il controllo va fatto immediatamente prima di autorizzare l'entrata dei lavoratori nel recipiente e deve essere ripetuto regolarmente se, per i motivi descritti, è presumibile che le condizioni di sicurezza potrebbero venire meno nel tempo. Quando i risultati del controllo evidenziano la persistenza di condizioni di incompatibilità con lo svolgimento dei lavori, occorrerà ripetere le operazioni di bonifica fino al raggiungimento delle condizioni di sicurezza. Esecuzione dei lavori all'interno di recipienti: disposizioni particolari di sicurezza - In aggiunta a quanto finora esposto circa la natura dei pericoli e le corrispondenti misure per farvi Lavorazioni in ambienti confinati - vasche, serbatoi e simili - canalizzazioni e bacini Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 219 di 240 fronte, si segnala Scelta delle persone - Il numero dei lavoratori da adibire alle operazioni qui considerate, scelti tra quelli in possesso di adeguata esperienza e specifica formazione, deve essere quello minimo indispensabile per la buona conduzione delle operazioni. - Nel caso specifico di lavori quando sia accertata o sia da temere la presenza di gas tossici, asfissianti o la irrespirabilità dell'aria, ovvero di gas infiammabili o esplosivi ed indipendentemente dal fatto che sia possibile procedere alla relativa bonifica, i lavoratori devono essere abbinati durante le operazioni. Sorveglianza ed assistenza esterna - I lavori debbono essere condotti sotto la supervisione di una persona appositamente incaricata e per tutta la loro durata deve essere assicurata la sorveglianza di almeno un lavoratore che, dall'esterno, possa intervenire, secondo le necessità, al verificarsi di situazioni di emergenza (punto 3, Allegato IV D. Lgs 81/08). - Poiché il caso più frequente è quello di malore o infortunio del lavoratore che opera all'interno del recipiente e poiché il recupero dell'infortunato potrebbe in presentare notevoli difficoltà per una persona che, da sola, agisca con mezzi ordinari, è opportuno che, laddove non vi sia disponibilità immediata di altre persone, vengano predisposte attrezzature apposite (ad esempio, strutture da fissare ai passi d'uomo) per consentire al sorvegliante di operare autonomamente il recupero e comunque avvisi di emergenza immediatamente attivabili Apprestamento di opere provvisionali - Per rendere agevole non solo l'esecuzione dei lavori, ma anche il raggiungimento degli accessi dei serbatoi, specialmente quando siano in quota, ovvero localizzati in posizione non facilmente accessibile, e per facilitare al massimo le eventuali operazioni di recupero o soccorso, va, di volta in volta, valutata la necessità di apprestare opportune opere provvisionali (impalcati, mezzi di accesso, apparecchi di sollevamento, ecc.). Le scale portatili usate per l'accesso al fondo debbono essere fissate almeno alle estremità superiori con ganci di trattenuta. Controllo della aerazione - Trattandosi di lavori in condizioni di confinamento, va preventivamente sempre valutato se l'aerazione naturale fornita dalle aperture presenti sulle pareti del recipiente sia sufficiente in relazione ai lavori che vi si devono effettuare (si tenga conto, ad esempio, del consumo di ossigeno). Ove necessario essa dovrà essere integrata con sistemi artificiali di ventilazione. Si dovrà considerare anche la necessità di predisporre sistemi di aspirazione localizzata per l'evacuazione di sostanze nocive prodotte durante i lavori (manutenzioni e simili). Illuminazione - Per consentire le condizioni di visibilità necessarie per l'esecuzione delle operazioni dovranno essere approntati mezzi fissi o portatili per l'illuminazione normale e quella di emergenza. - Può essere utile rammentare che le lampade elettriche portatili usate nei lavori qui descritti, oltre che avere l'impugnatura in materiale isolante e non igroscopico, avere le parti in tensione e quelle che, per guasti, possono essere messe in tensione, completamente isolate, essere munite di gabbia di protezione della lampadina e garantire il perfetto isolamento delle parti in tensione da quelle metalliche fissate all'impugnatura, devono essere alimentate a tensione non superiore a 25 volt (fornita da trasformatore di isolamento) ed essere provviste di involucro di vetro se i lavori si svolgono in luogo bagnato o molto umido ovvero entro grandi masse metalliche (alle quali vanno assimilate tutte le strutture collegate elettricamente a terra). Atmosfere potenzialmente esplosive (da valutare in funzione delle sostanze contenute, anche dopo manutenzioni e simili) - Occorrerà escludere l'impiego di apparecchi a fiamma libera e corpi incandescenti, utilizzare unicamente utensili ed attrezzi antiscintilla ed equipaggiamenti di lavoro e personali di tipo appropriato al rischio (calzature prive di chiodi, indumenti antistatici) e mezzi di illuminazione di sicurezza. - Utilizzo attrezzature e meccanismi appositamente certificate per essere utilizzate in luoghi con pericolo di esplosioni Presenza residua di sostanze nocive Nonostante le azioni di bonifica non è sempre possibile escludere in maniera assoluta la possibilità della presenza di residui delle sostanze nocive. - Quando i residui sono dispersi nell'atmosfera del recipiente, la misura da attuare è rappresentata dalla continua ventilazione, accompagnata dal controllo con frequenza regolare (meglio se continuo) dell'atmosfera ambiente. Ove necessario in relazione ai risultati del monitoraggio ambientale, dovranno essere prese le necessarie contromisure, rapportate al tipo ed all'entità del rischio rilevato, proteggendo le vie respiratorie o le altre parti del corpo del lavoratore suscettibili di risentire dell'azione dell'agente Lavorazioni in ambienti confinati - vasche, serbatoi e simili - canalizzazioni e bacini Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 220 di 240 nocivo. - Quando le sostanze residue sono allo stato liquido o solido esse sono nocive essenzialmente per contatto. Anche in questo caso la protezione dovrà essere assicurata con l'uso di dispositivi di protezione individuale adatti. Operazioni di saldatura e taglio (manutenzioni e simili) - Si tratta delle operazioni in assoluto più delicate tra quelle che possono aver luogo all'interno dei recipienti, considerato il notevole potenziale di pericolo ad esse connesso. - Non solo e non tanto per l'aspetto delle operazioni in sè, quanto per il fatto che esse introducono, in situazioni in cui le condizioni di sicurezza in genere già presentano difficoltà di gestione e controllo, ulteriori elementi di pericolo. Ad esempio la produzione di fumi e vapori in un ambiente confinato e con ventilazione in genere scarsa, il consumo ulteriore di ossigeno (uso di torce), l'introduzione di apparecchiature elettriche di potenza significativa e delle relative linee di alimentazione. Pertanto andranno scrupolosamente osservate le prescrizioni e le limitazioni imposte dalla normativa di legge, accompagnate da quelle dettate dai codici della buona pratica e per le quali si rinvia alla nota "Operazioni ed impianti di saldatura". Rimessa in servizio e prove di funzionamento - Al termine dei lavori il recipiente dovrà essere ricollegato alla rete delle condutture e degli impianti da cui era stato isolato. In questa fase andranno rimosse anche le flange cieche. Questa particolare operazione va fatta tenendo presente che, a causa dei possibili trafilamenti attraverso i dispositivi di intercettazione, nel tratto compreso tra queste e quelle potrebbe essersi accumulato del prodotto pericoloso o determinata una pressione. Inoltre occorrerà controllare che tutti i dispositivi di controllo e gli strumenti indicatori siano di nuovo in efficienza. - Infine, le prove di funzionamento o la rimessa in servizio andranno condotte, nel rispetto delle procedure previste per questo tipo di operazioni, fuori dall'orario di lavoro del reparto interessato, ovvero, in caso di lavorazioni continue che non possono essere interrotte, allontanando dal reparto il relativo personale per tutto il tempo occorrente o quando neppure questa misura risulta applicabile, curando di limitare la presenza dei lavoratori a quelli indispensabili per assicurare la continuità della lavorazione, ed adottando le altre cautele imposte dalla natura dei rischi (applicazione di protezioni alle parti pericolose, predisposizione di mezzi personali di protezione, di personale e mezzi antincendio, ecc.). Note integrative - Effettuare analisi ambientali per monitorare l’efficienza delle aspirazioni e ventilazioni; sospendere in caso di deficit le lavorazioni - Non fumare, bere o mangiare - Non utilizzare materiali o valori di pressione non previsti dall’impianto - Le operazioni devono sempre consentire l’arresto dell’impianto in caso di emergenza - Non abbandonare le attrezzature all’interno - Durante la pulizia all’interno delle vasche: - sia messo in funzione adeguato sistema di ventilazione forzata ed aspirazione - gli addetti indossino maschera con ossigeno esterno ed imbracature di recupero - sia presente sempre una persona a bordo vasca pronto ad assistere l’operatore calato nella vasca stessa - scala di accesso vincolata - indossare scarpe e guanti protettivi Tali obblighi siano segnalati con apposita cartellonistica - Tramite cartelli, transennare le aree circostanti quando sono aperti - Sospendere le lavorazioni e allontanarsi in caso di sopraggiungere di qualsiasi pericolo Lavorazioni in ambienti confinati - vasche, serbatoi e simili - canalizzazioni e bacini Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 221 di 240 600 Mezzi di salvataggio, dispositivi di protezione personale ed antincendio Mezzi di salvataggio, di protezione personale ed antincendio dovranno essere tenuti a disposizione, in quantità e tipo adatte all'entità ed alla natura dei rischi, all'esterno del recipiente, per il caso che le condizioni di sicurezza all'interno degenerino per qualsiasi motivo determinando la necessità di interventi di soccorso o di emergenza. La scelta di questi mezzi dipende dal tipo dei rischi : estintore, coperta antifiamma, autorespiratore, guanti, stivali, imbracatura e sistema di recupero. Mezzi di salvataggio: la norma prescrive espressamente l'uso di cinture di sicurezza collegate a funi di recupero. In particolare la cintura deve essere del tipo con bretelle passanti sotto le ascelle e le funi di recupero debbono essere tenute all'esterno da personale espressamente addetto alla sorveglianza. Per la protezione dai rischi di inalazione pericolosa di gas, polveri o fumi nocivi, i lavoratori debbono essere protetti con maschere respiratorie. Nel caso particolare di operazioni ove non sia certa la sufficiente presenza di ossigeno e certa l’inferiorità ai valori soglia pertinenti delle sostanze tossiche (fatte salve le procedure di bonifica preventiva) e comunque condotte entro pozzi, fogne, cunicoli, camini e fosse situati in prossimità di fabbriche, depositi, raffinerie, stazioni di compressione e decompressione, metanodotti e condutture di gas, si deve fare uso di autorespiratori o dispositivi equivalenti. ProbRes 1 DannoRes Lavorazioni in ambienti confinati - vasche, serbatoi e simili - canalizzazioni e bacini Operaio Edilizia 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 222 di 240 Rischio - Demolizione Descrizione Rischio Si definisce "demolizione" l'operazione mirata all'abbattimento parziale o totale di un'opera edificata, attraverso una sequenza programmata di interventi da effettuare sull'opera stessa. I rischi sono quelli di essere investiti o travolti dai materiali, parti di edificio o dalle attrezzature utilizzate ecc. Probabilita Indice Misura 3 Danno 2 Rischi 4 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Oltre alle usuali attrezzature di protezione personale utilizzate nei cantieri (guanti, scarpe di sicurezza, occhiali, ecc.) i lavoratori addetti alle demolizioni devono indossare l'elmetto e la cintura di sicurezza (in particolare per demolizioni di opere di altezza compresa tra 2 e 5 metri) 400 Esecuzione della demolizione : - Lavori di demolizione procedono di norma con cautela e con ordine, dall'alto verso il basso, e sono condotti in maniera da non pregiudicare la stabilità delle strutture portanti o di collegamento. Se necessario si procede al puntellamento delle strutture che potrebbero venire a trovarsi in stabilità precaria - E' vietato l'accumulo dei materiali di risulta sui solai. - Per le opere di altezza superiore a 5 metri, sono vietate le demolizioni "a spinta" e i lavoratori non possono lavorare sui muri in demolizione, ma vengono predisposti idonee opere provvisionali (ponteggi di servizio non vincolati all'opera stessa). - Per altezze da 2 a 5 metri i lavoratori fanno uso di cinture di sicurezza in caso di pericolo di caduta dall'alto. - Il materiale di risulta dalle demolizioni non è gettato dall'alto, ma calato mediante i mezzi di sollevamento (soprattutto quando si tratta di elementi pesanti ed ingombranti), o convogliato negli appositi canali di scarico, costruiti e montati in modo che ciascun elemento di essi imbocchi nel tronco successivo. L'imboccatura superiore del canale è protetta affinché non possano cadervi accidentalmente delle persone - Se necessario, si provvede ad irrorare con acqua le murature ed i materiali di risulta, per ridurre il sollevamento della polvere. Nell'eseguire questa operazione (o nel caso di violenti temporali) si deve tiene conto dell'aumento di peso dei materiali di risulta, se questi siano giacenti in zone con limite di carico. - Per la demolizione di opere di altezza non superiore a 5 metri è possibile l'uso di mezzi meccanici (escavatori, pale meccaniche, ecc.). In questi casi è necessaria un'attenta vigilanza affinché non siano presenti persone nella zona in cui stanno operando i mezzi meccanici. - La zona sottostante all'opera in demolizione è opportunamente delimitata con appositi sbarramenti e sono essere vietati il transito e la sosta, sia alle persone che agli automezzi. Si devono apporre, nelle zone interessate, idonee segnalazioni di pericolo 600 Durante le attività di demolizione, la presenza di persone nelle zone pericolose è ridotta all'indispensabile e, qualora operino gruppi di lavoratori, si esplica un'attenta attività di coordinamento affinché non si verifichino interferenze pericolose. 800 I lavori di demolizione più complessi, sono affidati a persone esperte, cui sono state fornite le necessarie informazioni circa i pericoli connessi alle attività da svolgere e la successione delle varie fasi da seguire 1000 Nel caso di importanti ed estese demolizioni, la successione dei lavori deve risultare da apposito programma scritto, firmato dall'imprenditore e dal direttore dei lavori e tenuto a disposizione degli organi di vigilanza. Tale programma è portato a conoscenza dei lavoratori, per informarli circa i rischi cui sono esposti e le misure di sicurezza adottate. Demolizione Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 223 di 240 1200 Prima dell'inizio dei lavori si verifica che siano state scollegate le utenze dei servizi pubblici (elettricità, acqua, gas, ecc.) e l'eventuale presenza di impianti tecnologici (es. ascensori, serbatoi di gasolio per riscaldamento, ecc.) 1400 Particolare attenzione è posta quando la costruzione da demolire è adiacente ad altre strutture per determinare, a priori, gli effetti che possano conseguirne ed adottare così i provvedimenti del caso 1600 Vietare altre lavorazioni nelle zone adiacenti alle demolizioni (quando possa esserci pericolo per i lavoratori) 1800 Nel caso di demolizione di solai valutare la possibilità di realizzare sotto il solaio da demolire una struttura provvisionale per il contenimento del materiale demolito e di protezione sul vuoto dell'operaio. Vietare comunque l'accesso al solaio sottostante 2000 La verifica delle condizioni del manufatto sia effettuata da persone esperte, che sappiano individuare e prevenire tutti i possibili rischi e sappiano predisporre le opportune opere di rafforzamento e di puntellamento ad evitare che, durante la demolizione, si possano verificare crolli imprevisti 2200 Particolare attenzione sia prestata quando: - Le costruzioni si sono sviluppate in epoche diverse, con tecniche costruttive e materiali diversi, valutando anche la possibilità che l'assestamento nel tempo delle strutture e delle fondazioni, possa aver determinato tensioni imprevedibili che, durante le operazioni di demolizione, possono determinare crolli improvvisi. - Il passare del tempo può aver creato alterazioni nei materiali impiegati nella costruzione: così il ferro può essersi ossidato, sia nelle travi portanti, sia nei solai, sia nelle pareti portanti; il legno può essersi degradato con l'umidità ed i parassiti; le malte possono essere state schiacciate o degradate dall'umidità o da reazioni chimiche provocate da sali o altre sostanze in esse presenti. - Le strutture possono essere state oggetto di interventi vari come apertura o chiusura di vani, eliminazione di pilastri e colonne, creazione di ulteriori solai, per cui la staticità dell'edificio ne risulta alterata. 2400 Prima dell'inizio dei lavori di demolizione, è effettuata un'attenta verifica delle condizioni di conservazione e di stabilità delle strutture da demolire predisponendo eventuali puntellamenti e rinforzi necessari e un piano (nel caso di importanti ed estese demolizioni). ProbRes Demolizione Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 224 di 240 Rischio - Automezzi ed autoveicoli - guida e comportamenti Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall' uso di automezzi ed autoveicoli. I pericoli conseguenti possono essere: - Incidente stradale - Investimento - Urto - Schiacciamento - Caduta del carico - Esalazioni nocive gas di scarico Probabilita Indice Misura 2 Danno 2 Rischi 3 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Effettuare una completa e periodica manutenzione dei veicoli, secondo le istruzioni e la periodicità indicati dal costruttore 400 Provvedere immediatamente alla riparazione d’eventuali malfunzionamenti nei veicoli 600 Verificare spesso la pressione delle gomme, il livello dell’olio dell’impianto dei freni e dell’impianto oleodinamico degli accessori (cassoni e simili) 800 All’inizio di ogni giornata lavorativa controllare e verificare il perfetto funzionamento di tutti gli organi di comando, spie e simili 1000 Prima della partenza accertarsi, tramite le spie del cruscotto, che i serbatoi dei freni siano carichi e appena partiti verificare la perfetta funzionalità dei freni; controllare inoltre, prima di partire, pneumatici, segnali luminosi, vetri e specchi, tergicristalli 1200 I mezzi e la loro conduzione devono rispettare il Codice della Strada e Regolamenti CEE/UE pertinenti, in particolare per quanto attiene a: - Caratteristiche e prestazioni massime di carico, traino, ingombro e simili dei veicoli (art. 61 sagoma limite, art.62 massa limite, veicoli eccezzionali art. 10) - Qualifiche, patenti e attestazioni dei conducenti in rapporto al veicolo - Equipaggiamento di sicurezza dei veicoli - Manutenzione dei veicoli e revisione delle autorizzazioni alla guida - Cautele e regole di circolazione - Durata della guida degli autoveicoli adibiti al trasporto di persone o cose Non assumere alcolici o medicinali con controindicazioni per la guida. 1400 Effettuare il rifornimento di carburante a motore spento e senza fonti di innesco vicine (sigarette o simili) 1600 Verificare che un eventuale carico sia sempre distribuito il più uniformemente possibile, stabilmente fissato, che rispetti la portata e che non ostacoli la visibilità del conducente 1800 Procedere a velocità di marcia minima (a passo d’uomo) nelle aree con possibile presenza di persone, materiali in deposito o altri mezzi 2000 Valutare preventivamente il fondo e le vie di transito e sospendere le operazioni in caso di deficit di sicurezza Automezzi ed autoveicoli - guida e comportamenti Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 225 di 240 2200 In caso di scarsa visibilità per qualunque causa o in retromarcia ove vi siano potenziali pericoli deve essere presente un collaboratore da terra 2400 Utilizzare l’avvisatore acustico per segnalare il movimento dell’automezzo in caso di potenziale pericolo 2600 Non ostruire le vie di esodo con automezzi parcheggiati 2800 Durante le operazioni di retromarcia assicurarsi che non vi siano persone dietro il veicolo 3000 Nei locali chiusi non tenere in moto i veicoli 3200 Parcheggiare con il freno a mano inserito, in particolare se la pendenza non è nulla 3400 Coordinare le operazioni di lavoro quando vi siano più veicoli o lavoratori nelle zone di transito, sospendendo le lavorazioni o, comunque, curando particolarmente che non vi siano pericoli di investimento 3600 Gli automezzi siano correttamente stabilizzati durante le operazioni di carico, scarico e movimentazione 3800 Durante le operazioni di scarico, con cassone ribaltabile, assicurarsi che l’autocarro sia in posizione orizzontale e che la zona di scarico sia completamente libera, prima di azionare il funzionamento del ribaltabile assicurarsi che il mezzo sia completamente fermo 4000 Non introdursi mai, per nessun motivo, sotto cassoni sollevati 4200 Coordinarsi con i conducenti per lo scarico dei materiali, le operazioni devono essere eseguite delimitando l’area e interdicendola ai non addetti, imbracando correttamente i carichi e limitando allo stretto indispensabile il passaggio sotto a carichi sospesi. Indossare casco, guanti, scarpe di sicurezza. 4400 Spegnere il motore quando il veicolo è in sosta all'interno di luoghi di lavoro. ProbRes 1 DannoRes Automezzi ed autoveicoli - guida e comportamenti Operaio Edilizia 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 226 di 240 Rischio - Incendio - Criteri Generali di Comportamento Descrizione Rischio Il pericolo consiste nell'adottare comportamenti che possono generare l'insorgenza di un incendio quali: - gettare mozziconi di sigarette accesi nel cestino - sovraccarico di prese elettriche, ecc. I pericoli connessi all’insorgenza di un incendio sono: - Intossicazione e asfissia da fumo - Ustioni - Schiacciamenti da arredi / strutture lese Probabilita Indice Misura 3 Danno 2 Rischi 4 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Evitare di fumare e gettare sigarette negli ambienti dove sono presenti materiali combustibili 400 Nel caso di particolari interventi (impiantistica elettrica o termica, condizionamento, edilizia e simili) che si dovessero effettuare con la struttura in attività, prevedere un coordinamento con le aziende o i lavoratori autonomi in modo tale da evitare o minimizzare i pericoli, in particolare quello da incendio. Specifica attenzione sarà posta ai locali dove si è evidenziato un maggior rischio di incendio e alle vie di esodo. 600 Attuare specifica sorveglianza (prima dell’inizio dei turni di lavoro) su: - Corretta chiusura delle porte REI - Chiusura delle valvole del gas quando gli impianti e attrezzature sono disattivati o non utilizzati - Disattivazione delle apparecchiature elettriche non utilizzate - Corretto e ordinato deposito delle sostanze infiammabili e combustibili - Segnaletica, con sostituzione di quella eventualmente danneggiata - Accatastamenti di rifiuti non correttamente depositati 800 Segnalare immediatamente ogni deficit di sicurezza che possa costituire rischio di incendio: Cavi elettrici danneggiati, rivestimenti scollati, punti di illuminazione contigui a materiali combustibili e rifiuti non correttamente depositati, vie di esodo ostruite e tutto quanto non conforme alle misure di tutela predisposte 1000 Si coordinano e istruiscono i fornitori, gli addetti o chiunque sia incaricato affinché il deposito e sistemazione dei materiali non costituisca motivo di intralcio all’esodo o pericolo di incendio. 1200 Divieto di fumare nelle zone a pericolo incendio e di gettare mozziconi nei cestini o altri contenitori impropri 1400 Mantenere puliti e ordinati i locali di lavoro, i ripostigli e la zona deposito rifiuti 1600 Agli appaltatori o soggetti esterni che devono eseguire lavori siano fornite informazioni relative agli specifici rischi di incendio, alle caratteristiche dei locali e delle attrezzature presenti, alle modalità di allarme e di evacuazione. 1800 Informazione e formazione del personale di prevenzione e protezione antincendio Incendio - Criteri Generali di Comportamento Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 227 di 240 2000 L’informazione e la formazione ai lavoratori verta sui seguenti punti principali: - Esiti della valutazione dei rischi e delle situazioni di pericolo pertinenti le mansioni svolte e i reparti frequentati - Le misure di tutela predisposte per prevenire l’insorgere degli incendi - Le corrette procedure di lavoro al fine di ridurre il rischio di incendio - I comportamenti da tenere in caso d'incendio, con riferimento specifico ai compiti che ciascun reparto deve eseguire in caso di emergenza - Modalità di utilizzo dei presidi antincendio - Modalità di chiamata di soccorso ai Vigili del Fuoco - Modalità di allarme in caso di incendio - Procedure d’evacuazione con riferimento specifico a vie d’uscita, presidi antincendio, divieto d’utilizzo di ascensori, disattivazione dell’impianto elettrico, condizionamento, del gas - I nominativi degli addetti all’emergenza incendi e dei componenti il Servizio di Prevenzione e Protezione 2200 Il pubblico e il personale esterno sia informato su: ·divieti imposti nelle varie aree ·sui comportamenti da tenere in caso di incendio ·ubicazione delle uscite di sicurezza e vie di esodo ·modalità di allarme ed evacuazione ·punti di raccolta e luoghi sicuri ProbRes 1 Incendio - Criteri Generali di Comportamento Operaio Edilizia DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 228 di 240 Rischio - Incendio - Materiali Combustibili o Infiammabili Descrizione Rischio Il pericolo consiste nell'utilizzo di materiali combustibi o infiammabili ed in particolare: - non corretto stoccaggio - non corretta manipolazione - non corretto utilizzo Probabilita Indice Misura 2 Danno 3 Rischi 4 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Le porte dei depositi devono essere mantenute chiuse salvo siano dotate di autochiusura 400 Le porte dei depositi o dei locali pericolosi (per carico di incendio o per materiali / impianti / sostanze presenti) non devono essere mantenute bloccate in posizione di apertura con ausili manuali 600 I locali di deposito non devono essere destinati ad altre attività salvo quelle strettamente connesse 800 Nei depositi non devono rimanere accese o in funzione apparecchiature elettriche in tensione o essere presenti fonti di innesco 1000 I materiali devono essere sistemati, nei depositi o locali predisposti, in modo che vi siano percorsi liberi larghi almeno 90 cm 1200 Nel riporre i materiali, deve essere lasciato un franco di sicurezza di circa 60 cm dal solaio superiore 1400 Mantenere i depositi, le scaffalature e simili, puliti e ordinati, bonificare immediatamente versamenti accidentali di materiale infiammabile (utilizzare sabbia per i liquidi e raccoglierla in appositi contenitori chiusi da smaltire secondo le norme) 1600 Depositare i materiali infiammabili e combustibili nei deposti / armadi predisposti, lontano da fonti di innesco e ordinatamente- curare la sistemazione, in particolare, dopo l'utilizzo 1800 Le sostanze infiammabili non vanno esposte al sole o a fonti di calore 2000 Relativamente al trasporto di infiammabili: - Chiudere ermeticamente i contenitori - Non lasciarli esposti al sole e utilizzare appositi vani coibentati o taniche metalliche appositamente predisposte - Garantire la stabilità del carico - Garantire l’aerazione - Evitare la presenza di fonti di innesco o scintille e non fumare - Garantire la presenza di idoneo presidio antincendio - Durante il trasporto non devono essere nel medesimo vano dei passeggeri 2200 Non utilizzare fonti di innesco nei locali di lavoro, in particolare piastre elettriche, apparecchi di riscaldamento elettrici con resistenza a vista, combustibili liquidi, solidi o gassosi - E' comunque preferibile non utilizzare sistemi di riscaldamento portatili (sedi amministrative) 2400 Non utilizzare fonti di innesco nei pressi di materiale combustibile o infiammabile, tranne per necessità assolute e pertinenti l’utilizzo di macchine o attrezzature specifiche (saldatrici a gas, cannelli o simili) Incendio - Materiali Combustibili o Infiammabili Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 229 di 240 2600 Le aree non frequentate devono: - essere mantenute libere da materiali combustibili ovvero deve essere presente un impianto di rivelazione incendi installato a regola d'arte; dovrà comunque essere evitata la presenza di fonti di innesco - essere interdetti ai non addetti 2800 Trasportare nel luogo di lavoro solo la quantità strettamente necessaria di materiali infiammabili 3000 Effettuare lavorazioni accertando preventivamente che non vi siano fonti di innesco nei pressi di materiali combustibili o infiammabili 3200 Divieto di fumare, di usare fiamme libere o altre sorgenti di innesco nelle operazioni che coinvolgono sostanze infiammabili o nei pressi di materiale combustibile 3400 Evitare di usare getti di acqua direttamente su liquidi infiammabili, utilizzarli solo per raffreddare le superfici esposte al fuoco 3600 Non stoccare o utilizzare i materiali combustibili o infiammabili nei pressi di fonti di potenziale innesco o superfici calde, in luoghi scarsamente aerati o caldi o esposti al sole. 3800 Utilizzare portacenere nelle zone ove è consentito fumare e svuotarli regolarmente in appositi contenitori 4000 Evitando di lasciare materiali combustibili incustodita in luoghi non idonei, sistemarli negli appositi depositi o aree predisposte 4200 Gli spray potenzialmente infiammabili non devono venire a contatto con sorgenti di innesco. Preferire propellenti inerti 4400 Nelle lavorazioni in cui possono essere esposti lavoratori di altre imprese, informare preventivamente dei pericoli connessi all’utilizzo delle sostanze e materiali infiammabili e coordinare le operazioni in modo che non vi siano sorgenti di innesco nei pressi 4600 Evitare che dispositivi d'illuminazione riscaldino tessuti o qualsiasi altro materiale combustibile 4800 Relativamente alle operazioni su impianti alimentati a combustibile infiammabile - Chiudere preventivamente le adduzioni di combustibile a monte dell’impianto - Impedire che vi siano fonti di innesco che possano venire a contatto con residui di combustibile - Mantenere areati i luoghi; predisporre opportuni contenimenti per liquidi infiammabili ove non già presenti - Lasciare libera la via di uscita del locale - Non utilizzare prodotti infiammabili su superfici calde o nei pressi di fonti di innesco - Mantenere un estintore nelle vicinanze 5000 Relativamente alle operazioni nei cantieri o luoghi temporanei di lavoro dovrà essere valutato il rischio di incendio anche considerando eventuali e contingenti lavorazioni limitrofe. 5200 Per rischi d’incendio e misure di tutela di sostanze chimiche rispettare quanto indicato nelle schede di sicurezza (in particolare ai punti 5 - misure antincendio, mezzi di estinzione, 6 - misure in caso di fuoriuscita accidentale, 7 - manipolazione e stoccaggio, 9 - temperatura di infiammabilità o autoaccensione, limiti di esplosività) 5400 Prevenire sul luogo di lavoro la presenza di concentrazioni pericolose di sostanze infiammabili o quantità pericolose di sostanze chimicamente instabili. 5600 Richiudere i contenitori di sostanze infiammabili dopo l’uso utilizzare idonee e specifiche chiusure 5800 Effettuare travasi su supporto stabile e lontano da fonti di innesco Incendio - Materiali Combustibili o Infiammabili Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 230 di 240 6000 Se si utilizzano contenitori per sostanze diverse, bonificarli accuratamente prima di introdurre sostanze diverse 6200 Evitare che i recipienti siano troppo riempiti 6400 Prestare la massima attenzione alla formazione di cariche elettrostatiche in presenza di residui o accumuli di legno, utilizzare scarpe antistatiche e minimizzare gli sfregamenti di materiali, predisporre messa a terra delle parti pericolose 6600 Evitare accumuli di segatura o polvere di legno nelle zone di lavoro, non previsto specificamente 6800 I contenitori di polveri siano in perfette condizioni 7000 Le parti calde delle attrezzature o impianti non siano posti in contatto o adiacenza con materiali propaganti l’incendio o infiammabili 7200 In caso di spargimenti accidentali di materiali infiammabili si preveda di - Eliminare le fonti di accensione possibili - Bloccare lo spargimento all’origine - Evitare il deflusso nelle fogne - Contenere il prodotto con materiali assorbenti (sabbia) - Raccogliere il materiale in appositi contenitori - Smaltimento secondo la normativa vigente - Mantenere il massimo ordine nel riporre i materiali 7400 Carico di incendio: il carico di incendio dei locali e dei luoghi di lavoro nel loro complesso deve essere compatibile con la resistenza al fuoco delle strutture e separazioni. Mantenere il carico di incendio - inferiore alla ressitenza al fuoco delle strutture per i locali che non presentano particolari pericoli - inferiore alla resistenza al fuoco delle strutture e separazioni per i locali che presentano particolari pericoli (depositi, archivi e simili) ProbRes 1 Incendio - Materiali Combustibili o Infiammabili Operaio Edilizia DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 231 di 240 Rischio - Incendio - Vie di Esodo Descrizione Rischio Il pericolo consiste nel non corretto utilizzo delle vie di esodo anche in caso di evacuazione totale ad esempio: - intralciare il passaggio sostando nelle vie di esodo - ingombrare le vie di esodo con giacenza di materiale/ attrezzature, ecc. I pericoli connessi sono: - Intossicazione e asfissia da fumo - Ustioni - Inciampo e caduta - Ostruzione della via di esodo Probabilita Indice Misura 2 Danno 3 Rischi 4 Misure di Prevenzione e Protezione 200 La fruibilità delle vie di esodo deve essere sempre garantita mantenendole libere e sgombre; all’inizio di ogni giornata lavorativa dovrà essere specificamente controllata tale condizione e, in particolare che le porte non siano chiuse a chiave e risultino apribili facilmente e che le vie di esodo non siano ostruite o ridotte. 400 Le porte, in particolare se sono uscite di emergenza, dotate di tapparelle dovranno, durante l’orario di lavoro, essere bloccate ad altezza superiore a due metri 600 Per le porte che possono, a seconda del settaggio dei dispositivi di apertura, cambiare verso, dovrà essere attivata apposita sorveglianza all’inizio del turno di lavoro che assicuri il corretto senso di apertura nella direzione dell'esodo 800 Le ante delle porte, bloccabili, dovranno essere sbloccate, prima dell'inizio dei turni di lavoro; in particolare ove la larghezza (senza tale manovra) risulti inferiore ai minimi previsti per l'esodo 1000 Lungo le vie di esodo è vietata l'installazione di attrezzature che possono costituire pericoli potenziali di incendio o ostruzione delle stesse. In particolare - apparecchi di riscaldamento portatili di ogni tipo - apparecchi di riscaldamento fissi alimentati direttamente da combustibili gassosi, liquidi e solidi - apparecchi di cottura - depositi, anche temporanei, di arredi - sistema di illuminazione a fiamma libera - rifiuti 1200 Le vie di esodo non devono essere ostruite, ridotte, variate in direzione da materiali o attrezzature depositate o utilizzate 1400 In caso si svolgano attività extra lavorative al di fuori del normale ciclo di lavoro è necessario garantire che gli affollamenti e le attività siano compatibili con il sistema di vie di esodo e non creino pericoli di incendio. 1600 Dovranno essere bloccate in posizione di apertura prima dell'inizio dei turni di lavoro, le ante delle porte di emergenza ove le stesse siano di tipo difficilmente manovrabile (portoni pesanti o simili) 1800 Mantenere a disposizione, immediatamente utilizzabili, chiavi o altri sistemi di manovra ausiliari per l'apertura, in caso di emergenza, di portoni, cancelli o sbarre automatiche Incendio - Vie di Esodo Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 232 di 240 2000 i locali occupati da persone portatrici di handicap o che comunque possono essere in particolari difficoltà motoria devono essere preferibilmente al piano terra ProbRes Incendio - Vie di Esodo Operaio Edilizia 1 DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 233 di 240 Rischio - Incendio - Locali autorimesse Descrizione Rischio Il pericolo è dato dalla presenza di autoveicoli con serbatoi contenenti carburante nelle autorimesse I pericoli connessi sono: - Ustioni - Intossicazione e asfissia - Esplosione - Ferite e danni in genere in caso di evacuazione repentina - Ferite e danni in genere in caso di crolli e cedimenti delle strutture o separazioni Probabilita Indice Misura 2 Danno 3 Rischi 4 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Mantenere puliti i locali con particolare riferimento a eventuali versamenti o perdite di combustibile 400 Periodicamente accertarsi che non vi siano versamenti non bonificati 600 Controllare che siano libere le vie di aerazione 800 Sia imposto il divieto di fumare 1000 Non utilizzare sorgenti di innesco o a fiamma libera se non dopo esplicita autorizzazione e la predisposizione di appropriate misure (assenza autoveicoli o adeguata distanza ecc.) ProbRes Incendio - Locali autorimesse Operaio Edilizia 1 DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 234 di 240 Rischio - Incendio - Gas Compressi Descrizione Rischio Il pericolo è dato dall' utilizzo di bombole a gas compresso. I pericoli connessi sono: - Ustioni - Intossicazione e asfissia - Esplosione - Ferite e danni in genere in caso di evacuazione repentina - Ferite e danni in genere in caso di crolli e cedimenti delle strutture o separazioni Probabilita Indice Misura 2 Danno 3 Rischi 4 Misure di Prevenzione e Protezione 200 Le bombole devono essere regolarmente omologate e revisionate secondo la periodicità di legge 400 Il trasporto delle bombole nei veicoli deve avvenire in zona separata dal conducente ed eventuali passeggeri; le bombole devono essere stabilmente fissate in zone senza possibilità di urti, riparate dal sole, poste in zona aerata (in particolare qualora il veicolo sia esposto al sole) e lontane da fonti di innesco 600 Le bombole siano utilizzate con appositi carrelli o comunque dispositivi atti a impedirne il ribaltamento e gli urti 800 In caso di utilizzo di adattatori o analoghi presidi, accertarsi che gli stessi siano efficienti e specifici per l’utilizzo, effettuare regolare manutenzione / sostituzione 1000 Non verificare le perdite con fiamme libere ma con appositi schiumogeni o simili 1200 In caso di difficoltà nell’erogazione contattare il rivenditore o comunque il personale autorizzato 1400 Non siano utilizzate in vicinanza sorgenti di innesco, ne’ si eseguano lavorazioni con presenza di materiali o in aree pericolose 1600 I collegamenti siano realizzati a regola d’arte con materiali efficienti e non scaduti, controllare in particolare le tubazioni di adduzione, in particolare quelle soggette a scadenza (da sostituire quando scadute) 1800 Le tubazioni devono essere protette da urti e/o danneggiamenti anche dagli agenti atmosferici 2000 In caso si avvertano odori di gas o si sprigionino fiamme, chiudere immediatamente la valvola e intervenire sull’eventuale incendio 2200 In caso di incendio allontanare, se possibile, le bombole dalla zona interessata o verificare la possibilità di raffreddarle con acqua 2400 Detenere la minima quantità necessaria 2600 Sistemare le bombole sempre in posizione verticale Incendio - Gas Compressi Operaio Edilizia Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 235 di 240 2800 Non detenere bombole non allacciate, piene o vuote, salvo ove esistano specifici depositi 3000 Separare le bombole piene da quelle vuote e avviare il prima possibile le bombole vuote al distributore 3200 Sia imposto il divieto di fumare 3400 Effettuare regolare manutenzione / sostituzione (del contenitore e delle valvole), rivolgendosi a ditte qualificate 3600 La sostituzione di una bombola è una operazione delicata, che va effettuata solo da personale competente; 3800 Le bombole non devono essere tenute in locali ubicati sotto il livello del suolo ProbRes Incendio - Gas Compressi Operaio Edilizia 1 DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 236 di 240 Rischio - Incendio - Gestione rifiuti Descrizione Rischio Il pericolo è dato dalla presenza di materiale infiammabile e combustibile nei rifiuti e dalla non corretta gestione dei rifiuti stessi, i rifiuti sono una possibile fonte di propagazione dell’incendio (soprattutto se sistemati in maniera errata). I pericoli connessi sono: - Ustioni - Intossicazione e asfissia - Ferite e danni in genere in caso di evacuazione repentina - Ferite e danni in genere in caso di crolli e cedimenti delle strutture o separazioni Probabilita Indice Misura 2 Danno 3 Rischi 4 Misure di Prevenzione e Protezione 200 I rifiuti vanno posizionati evitando accatastamenti disordinati in particolare relativamente a contenitori o residui infiammabili (da sistemare separatamente) 400 I rifiuti vanno messi in appositi contenitori che vanno svuotati regolarmente dopo ogni servizio / turno 600 Gli oli esausti vanno conservati in appositi contenitori 800 Non lasciare apparecchiature elettriche in tensione nella zona deposito rifiuti 1000 Evitare di gettare direttamente mozziconi di sigaretta nella zona deposito rifiuti e nei cestini dei rifiuti 1200 I rifiuti raccolti a seguito della pulizia giornaliera, non vanno abbandonati (in particolare modo lungo uscite o vie di esodo in genere) e devono essere il prima possibile depositati nelle aree di pertinenza (lontano dalle vie di esodo) 1400 Il contenuto dei portacenere va svuotato in appositi contenitori e va posta specifica attenzione alla presenza di mozziconi non completamente spenti ProbRes Incendio - Gestione rifiuti Operaio Edilizia 1 DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 237 di 240 Rischio - Incendio - Disabili Descrizione Rischio Probabilita Indice Misura 200 2 Danno 1 Rischi 2 Misure di Prevenzione e Protezione Misure organizzative e gestionali per la sicurezza antincendio in caso di presenza di disabili Le misure organizzative e gestionali siano, ove possibile (ad esempio, quando sono già presenti lavoratori disabili), predisposte a seguito di una consultazione dei diretti interessati abitualmente presenti. Quale misura di protezione fondamentale e, comunque nella more degli interventi, le persone disabili devono essere in posizione nota ai responsabili e/o preposti ed essere specificamente agevolate nell’esodo in caso di emergenza. I luoghi ove operano o sono presenti disabili siano posizionate il più vicino possibile alle uscite di emergenza e luogo sicuro Sia posta particolare sorveglianza e attenzione all’informazione ai lavoratori, al controllo della fruibilità dei passaggi, in particolare dei percorsi d’esodo, rimuovendo qualunque ostacolo, alla manutenzione e controllo periodici delle porte e delle pavimentazioni. 400 Gli addetti incaricati alla gestione delle persone disabili in caso di emergenza siano adeguatamente addestrate a: - trasmettere in modo chiaro e sintetico le informazioni utili su ciò che sta accadendo e sul modo di comportarsi - aiutare ed accompagnare tali persone, secondo le possibili disabilità - agevolare i soccorritori, anche fornendo riferimenti per meglio trarre in salvo la persona disabile Il numero di "addetti all’assistenza disabili" sia compatibile con la presenza stimata. ProbRes Incendio - Disabili Operaio Edilizia 1 DannoRes 1 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 1 Pagina 238 di 240 Rischio - Incendio - Presidi Antincendio Descrizione Rischio Probabilita Indice Misura 200 2 Danno 3 Rischi 4 Misure di Prevenzione e Protezione Estintori: ogni squadra di lavoro, per interventi al di fuori delle sedi di lavoro, deve disporre di un estintore a polvere - minimo 6 kg. Tale presidio dovrà essere verificato con cadenza almeno semestrale ed essere revisionato collaudato secondo le norme tecniche e di legge. ProbRes Incendio - Presidi Antincendio Operaio Edilizia 1 DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 239 di 240 Rischio - Incendio - Impianti di produzione calore Descrizione Rischio Probabilita Indice Misura 200 3 Danno 2 Rischi 4 Misure di Prevenzione e Protezione Per i presidi di riscaldamento installati nei servizi, presidi e baracche interventi di tipo cantieristic): - Gli apparecchi eventualmente installati siano conformi alle norme specifiche relativamente al tipo di locale - Effettuare regolare manutenzione e controllo prima di tutte le messe in servizio - Mantenere aerati i locali - Prestare attenzione a che tubi del gas o combustibile non siano danneggiati per urti o contatti con materiale ovvero i cavi elettrici non subiscano danneggiamenti, torsioni, schiacciamenti - In caso di installazione di stufa elettrica controllare che la potenza assorbita sia compatibile con l’impianto elettrico - In caso di alimentazione a gas le bombole siano mantenute all’esterno e depositate in zona protetta da urti con automezzi, materiali ecc. e riparate dall’eccessivo soleggiamento - Porre la massima attenzione a che materiali, tessuti o simili non vengano surriscaldati ProbRes 1 Incendio - Impianti di produzione calore Operaio Edilizia DannoRes 2 RischioRes Aggiornato ad dicembre 2011 2 Pagina 240 di 240