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Operaio Edilizia DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

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Operaio Edilizia DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
DELLA MANSIONE
Operaio Edilizia
Infortunio generico
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 1 di 240
Rischio -
Infortunio generico
Descrizione Rischio
Il pericolo da infortunio generico è legato alla presenza del lavoratore nell'ambiente di lavoro
ed all’utilizzo delle attrezzature e materiali in esso presenti.
In questo tipo di rischio entrano in gioco anche aspetti emotivi, psicologici, stanchezza ed
umore che contribuiscono alla probabilità di accadimento.
Esiste la possibilità di provocarsi un danno / infortunio in:
- Lesioni o ferite (da urto, puntura, tagli ecc.)
- Cadute e inciampi (contro materiali, terreni accidentati e simili)
- Contusioni da urti o schiacciamenti (nell’eseguire un lavoro, urtando materiali vari, caduta
di oggetti)
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
3
Rischi
4
Misure di Prevenzione e Protezione
1200
Siano utilizzati abbigliamento e Dispositivi di Protezione Individuale previsti, quali, ad esempio:
- guanti per maneggiare materiali abrasivi/taglienti/con presenza di schegge (ad es. legno) o comunque
prestare la massima attenzione alla possibilità di ferirsi
- abbigliamento e calzature idonee con particolare riferimento agli operatori in luoghi esterni e in officine
e agli operatori per le pulizie, ovvero nel caso di condizioni meteorologiche avverse
- idonei dispositivi di protezione per eventuali materiali / arredi / attrezzature ad alta temperatura
1400
Porre la massima attenzione a pavimenti bagnati o umidi (ad es. per le pulizie) se può costituire pericolo
per le persone (lavoratori stessi e persone esterne alla struttura) segnalare la zona pericolosa ovvero
avvertire le persone e/o bonificare immediatamente
In caso di versamenti di materiale pericoloso per l’equilibrio delle persone, avvisare prontamente i
colleghi e porvi immediatamente rimedio.
1600
Nelle zone pericolose (pertinenze di uffici, archivi, magazzini, depositi interni o all’aperto di cose o
attrezzature, sedi di lavoro altrui, discariche etc.) sia consentito l’accesso solo agli addetti autorizzati;
altro personale può accedere solo dopo permesso esplicito del datore di lavoro o del preposto. Il
preposto nel valutare di concedere l’accesso considera i rischi particolari per gli estranei e valuta i
luoghi di lavoro, le lavorazioni in corso e la dotazione del personale, concedendo l’autorizzazione solo
nel caso le condizioni di sicurezza siano garantite.
1800
Sulle scale fisse siano utilizzati i corrimani.
2000
Mantenere pulite e sgombre le zone di passaggio e di lavorazione
2200
Non effettuare lavori su opere provvisionali improvvisate (scalette o simili), ricordare che le scale
portatili servono di norma alla sola salita e discesa e per brevi interventi da effettuare verificando la
presenza contingente di tutte le condizioni di sicurezza e richiedendo l’aiuto di un collega.
2400
E' necessario evitare l'avvicinamento, la sosta e il transito di persone non addette alle lavorazioni nei
pressi delle stesse quando si eseguano operazioni pericolose o che comportino l’utilizzo di attrezzature
che possano costituire pericolo per terzi.
2600
Impedire l'accesso di lavoratori non autorizzati o di terzi ai locali tecnici ovvero i locali ove sono presenti
attrezzature, impianti o sostanze pericolose, o locali interdetti. Nel caso in cui detti spazi non siano
presidiati devono risultare chiusi a chiave.
Infortunio generico
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
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2800
Non assumere sostanze tali da ridurre, durante l'orario di lavoro, lucidità, attenzione, riflessi e
concentrazione in riferimento allo svolgimento della propria mansione.
3000
Operazioni in zone isolate con potenziali difficoltà di comunicazione e/o raggiungibilità:
- il personale sia dotato di un sistema che consenta di allertare i soccorsi in caso di emergenza; tale
sistema dovrà essere sempre in grado di stabilire una comunicazione o comunque l’invio di
segnali/messaggi di emergenza
- le squadre/gruppi di lavoro siano costituite da almeno due persone, comunque in numero sufficiente in
rapporto alla difficoltà ambientali, logistiche e connesse alle operazioni effettuate
- i lavoratori che partecipano ad attività in luoghi naturali isolati dovranno preventivamente valutare gli
aspetti meteorologici, fisico attitudinali e caratteristiche intrinseche dei luoghi; non effettuare le attività in
caso di condizioni climatiche sfavorevoli o previste tali
- evitare qualunque comportamento non idoneo alle proprie conoscenze, formazione e capacità.
- il datore di lavoro adibisca alle operazioni in luoghi isolati o che comportino la necessità di specifiche
conoscenze o requisiti psico-attitudinali esclusivamente personale in possesso di apposita formazione,
curriculum abilitativo e idonei requisiti.
- il datore di lavoro fornisce l’idoneo equipaggiamento e presidi di sicurezza in rapporto alle operazioni
da svolgere e alle difficoltà ambientali e logistiche
3200
E' vietato svolgere qualunque tipo di attività che non rientri in quelle del proprio ciclo lavorativo (attività
della mansione specifica) e per le quali non ha una specifica comptenza riconosciuta dal datore di
lavoro, e comunque di svolgere qualunque attività possa mettere a rischio la propria ed altrui incolumità
(es. operare sugli impianti senza essere addetto alla manutenzione impiantistica, intervenire sulla
meccanica degli automezzi senza essere addetti all'autofficina meccanica, utilizzare attrezzature di
laboratorio senza titolarità, ecc.)
ProbRes
Infortunio generico
Operaio Edilizia
1
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
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Rischio -
Igiene del Lavoro - Servizi, Presidi e Dotazioni
Descrizione Rischio
Le norme igieniche di base prevedono standard minimi per le lavorazioni, riguardanti i
illuminazione, aerazione, servizi igienici, spogliatoi e mensa. Il Rischio considerato riguarda
l’igiene dei luoghi di lavoro che può comportare rischio di contrarre malattie
Probabilita
Indice Misura
1
Danno
2
Rischi
2
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Nel caso di lavorazioni continuative presso luoghi di terzi o esterni
-Sia utilizzato il locale adibito a servizio igienico
-Sia utilizzato un luogo idoneo per il pranzo
-Sia utilizzato il baraccamento e mantenuto in dignitose condizioni igieniche
-Sia utilizzato, in caso di necessità, spogliatoio e doccia
400
Mantenere i servizi e presidi di igiene del lavoro in condizioni igieniche adeguate
ProbRes
1
Igiene del Lavoro - Servizi, Presidi e Dotazioni
Operaio Edilizia
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
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Rischio -
Microclima
Descrizione Rischio
Il microclima è l'insieme delle caratteristiche di temperatura, umidità e ventilazione in
ambienti confinati.
Esso determina nell’uomo sensazioni di benessere quando le esigenze del corpo umano
sono in equilibrio con l'ambiente.
La temperatura ottimale è tra i 23° e 25° in estate e i 17° e i 20° in inverno, l'umidità deve
essere contenuta nei limiti compresi tra il 30% ed il 65% mentre la ventilazione o ricambio
d'aria (difficilmente quantificabile) dipende dal rapporto tra le caratteristiche fisiche dell'aria
interna ed esterna e la temperatura dei corpi radianti.
Il possibile stress microclimatico in un ambiente è funzione della produzione di energia
termica all'interno del corpo (secondo la lavorazione), delle caratteristiche microclimatiche
dell'ambiente circostante e dell'abbigliamento.
Il pericolo è dato anche dallo svolgimento di attività in ambienti, specialmente in ambienti
soggetti a correnti d'aria.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
1
Rischi
2
Misure di Prevenzione e Protezione
200
In caso di operazioni prolungate in locali surriscaldati prevedere un numero adeguato di lavoratori che
possano avvincendarsi in rapporto alla durata complessiva dell’intervento.
400
Regolare, ove possibile, la temperatura di riscaldamento / condizionamento secondo parametri di
confort, arieggare i locali per il tempo necessario a mantenere la salubrità dell'aria.
600
Evitare di esporsi a correnti d'aria
800
Adeguare il proprio abbigliamento alla temperatura dell'ambiente in cui ci si trova ad operare.
ProbRes
Microclima
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
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Rischio -
Condizioni climatiche
Descrizione Rischio
Le condizioni climatiche rappresentano le condizioni ambientali esterne.
Il pericolo è di svolgere l'attività lavorativa in esterno durante condizioni climatiche avverse
nelle varie stagioni, come ad esempio:
- vento
- pioggia
- grandine
- neve
- caldo / freddo
Le principali manifestazioni patologiche legate a una prolungata esposizione al caldo, da
tenere sempre presenti, possono essere le seguenti:
- Crampi da calore: sono dovuti a una sudorazione abbondante e prolungata che porta a
una perdita di sali minerali (deficit ionico);
- Disidratazione: legata a perdite di liquidi con la sudorazione e ad un insufficiente
reintegro;
- Esaurimento da calore: subentra in genere dopo un lungo periodo di immobilità in
ambiente caldo oppure alla cessazione di un lavoro faticoso e prolungato in ambiente caldo:
è dovuto a insufficienza o collasso circolatorio che può tradursi anche in una breve perdita
di coscienza. Se non trattato, può portare al colpo di calore
- Colpo di calore: estremamente pericoloso: è mortale dal 15 al 25 % dei casi. Sono presenti
sintomi generali: ipertermia, polso rapido e respiro frequente, cefalea, nausea, vomito;
sintomi cutanei: pelle secca, rossa e calda; sintomi neurologici: stato confusionale,
comportamenti strani, pupille dilatate, delirio o convulsioni, perdita di conoscenza.
il rischio è più elevato nel caso di "ondate di calore", soprattutto quando queste si verificano
a fine primavera o all’inizio dell’estate.
Il rischio può essere aumentato anche da altri fattori, alcuni dei quali legati al posto di
lavoro, altri legati alle caratteristiche individuali:
Fattori legati al posto di lavoro, che possono aumentare i rischi da esposizione a caldo
intenso:
- Impossibilità di procurarsi acqua fresca: il bere acqua fresca non solo abbassa la
temperatura interna del corpo, ma soprattutto consente al fisico di recuperare i liquidi persi
con la sudorazione, che è il principale meccanismo di dispersione del calore in situazioni di
caldo elevato; occorre tener presente che in condizioni di stress termico elevato il fisico può
perdere più di 1 litro di sudore ogni ora
- Lavoro fisico pesante: il lavoro fisico produce calore in modo proporzionale all’intensità del
lavoro; se il calore non viene disperso aumenta la temperatura interna dell’organismo
- Pause di recupero insufficienti: in condizioni di stress termico elevato (indicativamente con
Heat index sopra 90, o anche con valori inferiori se il lavoro fisico è molto pesante o il
soggetto non è perfettamente sano; tassativamente con indice superiore a 100) è
necessario prevedere ogni ora pause in luogo il più possibile fresco; tali pause avranno
durata variabile in rapporto all’intensità del caldo. A tal proposito occorre sottolineare che
tali pause devono essere previste come misure di prevenzione da chi organizza il lavoro ed i
lavoratori devono essere invitati a rispettarle; esse non devono essere lasciate alla libera
decisione del lavoratore (per es.: quando ti senti stanco ti puoi fermare). Infatti il corpo
umano, mentre avverte la temperatura esterna elevata e la fatica fisica, non è in grado di
avvertire l’accumulo interno di calore; questo può portare a situazioni di estrema gravità
Condizioni climatiche
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(colpo di calore) senza che l’individuo se ne renda conto.
- Lavoro esterno, in pieno sole o attività svolte vicino a sorgenti di calore;
- Utilizzo di mezzi di protezione che possono rendere più difficoltosa la dispersione del
calore (tute poco traspiranti, per es. durante lavori di rimozione amianto).
Fattori individuali, che possono aumentare i rischi da esposizione a caldo intenso:
alcune caratteristiche individuali fisiologiche (es: obesità, abituale consumo di alcolici) o
patologiche (per es. malattie o uso di farmaci che diminuiscono la capacità di sudorazione
o alterano l’equilibrio idrico) possono aumentare il rischio da esposizione a caldo intenso.
Perciò in tutte le lavorazioni in cui è stato valutato un rischio di stress da calore è sempre
obbligatoria la sorveglianza sanitaria a norma dell’art. 41 del D.Lgs 81/2008
Da quanto sopra esposto emerge anche che è altrettanto obbligatorio e necessario fornire
ai lavoratori tutte le informazioni sul rischio, sui possibili danni e sulla loro gravità, sui
sintomi di allarme, sulle misure di prevenzione adottate e sui comportamenti di salvaguardia
da tenere.
Probabilita
Condizioni climatiche
Operaio Edilizia
3
Danno
2
Rischi
Aggiornato ad dicembre 2011
4
Pagina 7 di 240
Indice Misura
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Valutare le condizioni atmosferiche presenti durante l’esecuzione dei lavori e sospendere in caso di
condizioni avverse.
400
Ridurre allo stretto necessario i tempi di lavorazione in condizione climatiche avverse, e comunque sia
vietato qualunque tipo di intervento qualora le condizioni meteorologiche siano tali ma mettere a rischio
l'incolumità degli operatori.
600
Sia presente adeguato abbigliamento e accessori per i lavori all’aperto:
- Idonea copertura del capo e occhi d’estate
- Indumenti adatti a proteggere dal freddo
- Indumenti adatti a proteggere dalla pioggia
800
Utilizzare l’abbigliamento a disposizione, ad es. per coprirsi adeguatamente in caso di correnti d’aria,
vento ecc. (in particolare in caso il corpo risultasse accaldato).
1000
Siano utilizzate creme di protezione dal sole e freddo (pelle e labbra).
1200
Limitare l’esposizione al sole e al freddo allo stretto necessario.
1400
Mettere a disposizione quantitativi sufficienti di acqua potabile fresca
1600
aumentare la frequenza delle pause di recupero
1800
effettuare una rotazione nel turno fra i lavoratori esposti
2000
organizzare il lavoro in modo da minimizzare il rischio (programmare i lavori più pesanti nelle ore più
fresche; programmare in modo che si lavori sempre nelle zone meno esposte al sole)
2200
variare l’orario di lavoro, se del caso, per sfruttare le ore meno calde
2400
evitare lavori isolati (permettendo un reciproco controllo, in caso di problemi)
2600
bere acqua fresca regolarmente
2800
indossare abiti leggeri e coprirsi il capo.
3000
evitare bevande alcoliche, limitare il fumo e nella pausa pranzo evitare pasti abbondanti
3200
in caso di malessere segnalare i sintomi al capocantiere o a un collega: non mettersi alla guida di un
veicolo, ma farsi accompagnare
ProbRes
Condizioni climatiche
Operaio Edilizia
1
DannoRes
3
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
3
Pagina 8 di 240
Rischio -
Postura
Descrizione Rischio
La postura è il modo abituale di atteggiare il proprio corpo durante l'attività lavorativa.
Il pericolo generato da una non corretta postura consiste nelle progressive micro lesioni
all'apparato scheletrico o muscolare in seguito a prolungate posizioni non ergonomiche.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
L'organizzazione delle attività lavorative sia adeguata in modo tale da evitare, per quanto possibile,
monotonia e ripetitività del lavoro.
400
Evitare, nei limiti del possibile, posizioni non ergonomiche (ad esempio: posizione eretta o seduta) per
tempi lunghi.
600
Utilizzare dove necessario eventuali aiuti (piani di appoggio, protezione per le ginocchia, gambe o simili)
per le lavorazioni ove è necessario rimanere piegati.
800
Indossare calzature che non provochino dolori ai piedi e alle articolazioni.
1000
Programmare pause o cambiamenti di mansioni in modo che gli addetti abbiano la possibilità di
cambiare posizione.
1400
Formazione ed informazione sulle misure di tutela organizzative e strutturali, corrette procedure di
lavoro, in relazione al rischio posturale
1600
Utilizzare idonei Dispositivi di Protezione Individuale
ProbRes
Postura
Operaio Edilizia
1
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 9 di 240
Rischio -
Movimentazione meccanica dei carichi - Stoccaggio
Descrizione Rischio
La Movimentazione dei Carichi consiste nelle operazioni di trasporto o di sostegno di un
carico ad opera di uno o più lavoratori comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere,
tirare, portare o spostare un carico, per mezzo di attrezzature meccaniche, sia all'esterno
(es. piazzali) che all'interno dei locali di lavoro (es. magazzini, depositi, ecc.)
Per quanto concerne i rischi delle attrezzature utilizzate si rimanda alle schede delle singole
attrezzature.
Il Rischio può derivare, dall'uso improprio delle attrezzature e da modalità improprie di
stoccaggio dei materiali.
In particolare sono presenti potenziali rischi per gli operatori e per i terzi che si trovano in
prossimità delle aree di lavoro o in zone di stoccaggio.
Si cita, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, presenza di altri lavoratori o di terzi nelle
vicinanze di aree di manovra delle attrezzature con potenziali rischi di contatto con le
attrezzature o con i carichi movimentati (urti, schiacciamenti, ecc,) ovvero rischio di cadute
dall'alto, urti o ribaltamenti di materiali stoccati interessanti lavoratori o terzi che si trovano,
anche successivamente alla attività di movimentazione, presso le aree di stoccaggio.
Probabilita
Indice Misura
4
2
Rischi
5
Misure di Prevenzione e Protezione
Movimentazione meccanica dei carichi - Stoccaggio
Operaio Edilizia
Danno
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200
Movimentazione Meccanica
Le movimentazioni meccaniche dei materiali dovranno avvenire seguendo le corrette procedure nell'
uso degli agevolatori meccanici e con particolari accorgimenti comportamentali, ovvero:
- Usare contenitori adatti al trasporto
- Adattare la velocità per evitare il ribaltamento del mezzo di trasporto o spostamenti del carico nelle
curve
- Fissare i carichi con sponde, cinghie o dispositivi di bloccaggio.
- Rispettare la portata dell'agevolatore
- Controllare periodicamente l'agevolatore
- Ritirare immediatamente gli agevolatori danneggiati e farli riparare
- Evitare di caricare l'agevolatore su un lato solo
- Tenere lontano il corpo o parti del corpo dalla zona di possibili colpi di frusta degli agevolatori
- Usare solo vie di trasporto sufficientemente larghe e libere
- Eliminare i dislivelli e le asperità del terreno, quali buche o soglie
- Preferire agevolatori con pneumatici o ruote in gomma in presenza di terreno sconnesso o con
dislivelli
- Posare ed assicurare il carico tramite una postura corretta
- Usare accorgimenti contro il ribaltamento
- Per quanto possibile, posare a terra il carico in senso orrizzontale e non verticale.
- Appoggiare il carico prima su uno spigolo
- Posare i carichi su superfici di dimensioni adatte, resistenti e piane
- Non sostare o transitare nei pressi dei mezzi meccanici o dei punti d'attacco dei carichi
- Non sostare o transitare nel raggio d'azione dei carichi movomentati
- Non sostare o transitare sotto o nelle vicinanze dei carichi sospesi
- In caso di rimozione di carichi o di elementi tramite trascinamento, una volta effettuate le operazioni
di ancoraggio a terra, allontanarsi dal raggio d'azione del carico trascinato.
- L'ancoraggio dei carichi ai mezzi meccanici sarà effettuato tramite elementi (es. funi, catene, cinghie
ecc.) di adeguata portata.
- Tali operazioni di corretto e completo ancoraggio dovranno essere effettuate con il carico in
posizione di riposo
- E' assolutamente vietato procedere a operazioni di parziale ancoraggio, parziale sollevamento,
avvicinamento al carico parzialmente sollevato per completarne l'ancoraggio
- E' vietato sollevare, tirare o spingere un carico le cui condizioni di scivolosità (es. corpo unto, corpo
ghiacciato, ecc.) sono tali da non garantire un corretto attrito, e quindi una corretta presa, da perte delle
cinghie, catene, forche, imbracature, ecc.
Prima di iniziare le operazioni di imbracatura e di movimentazione del carico occorre interdire le zone di
lavorazione a chiunque non sia direttamente coinvolto nella attività
Durante le operazioni di movimentazione del carico occorre vigilare affinchè nessuno dei non addetti ai
lavori sosti o transiti nelle zone interdette
Eventuali lavoratori di supporto alla movimentazione non addetti all'uso dei mezzi meccanici non
devono sostare o transitare nel raggio d'azione dell'agevolatore e dei carichi.
Interporre tra il piano di calpestio ed il materiale palletts in legno o stecchetti in grado di rendere il piano
di lavoro bel livellato e favorire eventuali operazioni di imbraco.
Effettuare agganci e sganci dei dispositivi di imbraco possibilmente con i piedi a terra evitando di dover
impiegare scale ed evitando di doversi arrampicare sul materiale stesso per l’aggancio e lo sgancio
degli imbrachi.
Nell’uso degli agevolatori delimitare le aree di passaggio in modo da evitare compresenza di mezzo in
movimento e personale appiedato.
L’addetto alla movimentazione di carichi con agevolatori dovrà assicurarsi di avere una buona visibilità e
una buona stabilità del carico.
Le manovre per il sollevamento ed il trasporto dei carichi non devono comportare il passaggio dei
carichi sospesi sopra postazioni di lavoro. Qualora questo sia impossibile da evitare, è previsto
l’allontanamento preventivo delle persone.
Movimentazione meccanica dei carichi - Stoccaggio
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
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400
Stoccaggio
Gli elementi di sostegno dei materiali (es.: bancali, scaffalature, piani di posa, mensole, ecc.) devono
essere idonei in rapporto al peso, alla conformazione e alla quantità dei materiali e attrezzature
Prima di procedere alla movimentazione e allo stoccaggio dei carichi coordinarsi allo scopo con il
Preposto od il Datore di Lavoro richiedendo adeguate assicurazioni e comunque esaminare sempre
preventivamente all’utilizzo.
Evitare o ridurre al minimo possibile la sovrapposizione di materiali.
Controllare la stabilità del materiale stoccato.
Verificare l’adeguatezza delle aree di stoccaggio prima dell’effettuazione del deposito del materiale.
Verificare che i materiali siano depositati sulle scaffalature in modo stabile.
Quando viene posizionata della merce su scaffalatura verificare prima la portata dello scaffale ed il
corretto ancoraggio della stesso;
Lasciare sempre un franco di 60 cm tra il materiale depositato e l’intradosso del solaio; in ogni caso non
caricare l’ultimo ripiano della scaffalatura;
Depositare i materiali in modo da consentire una facile ispezionabilità; gli spazi tra le scaffalature o i
materiali depositati a terra devono essere di dimensioni tali da consentire il passaggio di persone e
mezzi.
Non depositare, in locali non appositamente destinati, recipienti contenenti gas compressi e/o liquefatti.
I liquidi infiammabili o facilmente combustibili e/o le sostanze che possono comunque emettere vapori o
gas infiammabili, possono essere tenuti in quantità strettamente necessarie per esigenze igienicosanitarie secondo le indicazioni del datore di lavoro.
Non creare pile di bancali o casse troppo alte, garantire la stabilità anche da urti accidentali con i mezzi
di movimentazione.
Lasciare sempre libere le vie di passaggio, le vie di fuga e uscite di sicurezza, l’accesso a presidi
antincendio, a quadri elettrici, valvole di intercettazione del gas e altri fluidi di servizio.
Nei locali ove vengono depositate o utilizzate sostanze infiammabili o facilmente combustibili è fatto
divieto di fumare o fare uso di fiamme libere.
Ove i carichi siano ordinati e sistemati in scaffali o soppalchi verificare che i carichi non superino il 90%
della portata massima degli scaffali o soppalchi.
La sistemazione dei materiali non costituisca pericolo e non costringa a movimenti potenzialmente
dannosi con movimentazione in posizioni incongrue.
Evitare accatastamenti disordinati, con conseguente pericolo di cadute da scaffali o di ribaltamento dei
carichi o intralci nelle zone di passaggio.
In caso di carichi che potrebbero essere successivamente movimentati manualmente sistemare negli
scaffali, scansie ecc. i carichi in modo che quelli più pesanti si trovino ad altezze che non costringano a
piegamenti o movimenti a schiena inarcata, quelli più leggeri occupino le posizioni più alte e i carichi
medi le posizioni più basse.
In caso di carichi che possono essere movimentati solo meccanicamente sistemare gli stessi in scansie
o scaffalature o altro rispettando le prescrizione del costruttore delle scansie, scaffalature, ecc.
I materiali e le attrezzature vanno depositati e organizzati correttamente prestando attenzione a evitare
cadute e scivolamenti degli stessi con conseguente pericolo di urto e investimento (corretto e stabile
posizionamento, evitare sovraccarichi dei supporti, corretta imbracatura ecc.), ed in modo da non
creare, per le persone, rischi d’inciampo o caduta o intralci nelle zone di passaggio.
In ogni caso i materiali che possono rotolare, ribaltarsi o scivolare devono essere trattenuti o imbracati
in modo sicuro.
Movimentazione meccanica dei carichi - Stoccaggio
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 12 di 240
Ricontrollare attentamente la stabilità dei materiali e la messa in sicurezza delle postazioni di lavoro
dopo eventi particolari quali tempeste, burrasche, incidenti, urti e simili
Magazzino / depositi all’aperto, in particolare relativamente a attrezzature e relativi accessori (ad es.
autocarri, lame neve), materiali per edilizia e simili depositati: tutte le parti devono essere correttamente
incastrate o comunque stabili e gli elementi dovranno risultare stabilmente accatastati anche utilizzando
idonee imbracature o supporti o analoghi presidi, gli addetti dovranno specificamente effettuare
sorveglianza su quanto movimentato e depositato; mantenere i carichi pesanti in posizione più bassa
possibile
Lo stoccaggio in verticale di tavole di legno, lamiere o altri materiali, con le estremità appoggiate
rispettivamente a parete e a pavimento, deve tenere conto della lunghezza del materiale, secondo la
quale deve essere valutata la distanza al piede dalla parete. I materiali andranno stoccati
preferibilmente orizzontalmente e distinti per tipologia, in modo tale da non richiedere di dover asportare
materiali coperti da altre
Le cataste orizzontali abbiano un’altezza tale da non comportare rischi di caduta oppure siano
adeguatamente assicurate con idonei dispositivi. Le cataste devono essere correttamente imbracate,
con imbracature mantenute in opera ed efficienti durante tutto il periodo delle lavorazioni
Gli operatori dovranno comunque avvicinarsi, nel numero strettamente necessario ai materiali
depositati, per le operazioni di stoccaggio e prelievo. Si eviteranno altre lavorazioni nelle vicinanze degli
stoccaggi
Deposito di materiali taglienti (oggetti, vetro, lame, ecc.) o contundenti in posizione visibile (ad esempio
non siano coperti con stracci o altro materiale)
Porre la massima attenzione a che le operazioni di prelievo e deposito dei materiali, in particolare quelli
accatastati, non costituiscano fonte di pericolo:
- devono avvenire con l’aiuto di uno o più colleghi qualora non sia certa la possibilità di movimentare
in sicurezza i materiali
- accertarsi preventivamente che vi sia spazio sufficiente per l’accatastamento e sistemazione dei
materiali movimentati
- i colleghi presenti nell’area devono essere avvertiti delle operazioni in corso ed eventualmente
sospendere temporaneamente le proprie lavorazioni
- per prelevare materiali sovrastati da altri , procedere avendo cura di rimuovere prima gli elementi
sovrastanti (uno ad uno e con l’aiuto di un collega o dei mezzi meccanici se si tratta di elementi pesanti
ovvero di non agevole movimentazione) e solo successivamente prelevare quelli dei quali si ha
necessità
- i manufatti più grandi e pesanti siano vincolati qualora possano cadere o scivolare anche per cause
accidentali
600
Durante lo svolgimento dei lavori nei cantieri (od in prossimità) valutare preliminarmente il rischio e
pianificare le conseguenti misure di tutela, organizzando passaggi, vie di transito, passerelle, dislivelli
ecc. in modo da minimizzare il rischio a carico degli operatori causato da eventuali passaggi accidentati
o non idoenei.
In ogni caso ove la movimentazione avvenga con interferenze con il cantiere in corso prima di effettuare
qualunque tipo di attività si dovrà:
- dare comunicazione al Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione del Cantere
- riceve dallo stesso indicazioni e procedure da adottare
- attenersi alle disposizioni e procedure ricevute
800
Utilizzare idonei Dispositivi di Protezione Individuale
1000
Formazione ed informazione sulle misure di tutela organizzative e strutturali, corrette procedure di
lavoro, in relazione al rischio movimentazione meccanica e stoccaggio
ProbRes
1
DannoRes
Movimentazione meccanica dei carichi - Stoccaggio
Operaio Edilizia
3
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
3
Pagina 13 di 240
Rischio -
Movimentazione manuale dei carichi
Descrizione Rischio
La movimentazione manuale dei carichi consiste in operazioni di trasporto o di sostegno di
un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre,
spingere, tirare, portare o spostare un carico, che, per le loro caratteristiche o in
conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da
sovraccarico biomeccanico (patologie delle strutture osteoarticolari, muscolotendinee e
nervovascolari), in particolare dorso-lombari.
Nella movimentazione manuale dei carichi (pesanti o in condizioni ergonomiche
sfavorevoli), i pericoli principali sono lesioni muscolari e dolori dorso-lombari.
Nelle considerazioni inerenti alla valutazione del rischio in oggetto e alle relative misure di
tutela, si sono seguiti i seguenti criteri:
- percorsi di movimentazione tipici e ricorrenti
- caratteristiche dei carichi di uso comune
- frequenza di movimentazione
- caratteristiche degli addetti
- caratteristiche dell’ambiente di lavoro (lay-out, ostacoli, dislivelli, scale ecc.)
Probabilita
Indice Misura
200
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
Limiti di peso nel sollevamento manuale
La movimentazione Manuale dei carichi deve avvenire secondo le seguenti prescrizioni ed accorgimenti.
- maschi adulti 25kg;
- femmine adulte 20kg;
- maschi adolescenti (da 15 a 18 anni) 20kg;
- femmine adolescenti (da 15 a 18 anni) 15kg;
Movimentazione manuale dei carichi
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
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400
Procedure per la movimentazione manuale dei carichi
La movimentazione dei carichi dovrà avvenire, in tutti i casi possibili, con l’ausilio di mezzi meccanici
(ad esempio carrelli, carrucole, ecc.) o meccanizzati (ad esempio argani, gru ecc.) a disposizione. Ove
ciò non sia possibile, fermo restando i limiti di peso previsti, dovranno essere scrupolosamente
osservate le seguenti misure di prevenzione e protezione:
il sollevamento del carico deve avvenire previa valutazione del carico stesso ovvero:
- Usare imballaggi e contenitori appropriati
- Riparare gli imballaggi difettosi
- Eliminare o coprire gli spigoli vivi e le bave.
- Pulire il materiale prima di trasportarlo.
- Valutare il tipo di agevolatori adatti da utilizzare (presa a pinza, a ganci, a calamita.
- Aprire i carichi di contenuto sconosciuto per poter valutare correttamente la posizione del baricentro
oppure sollevare il carico brevemente da diversi lati.
- Segnare il baricentro sul carico stesso o sull'imballaggio.
- Chiedere l'ausilio di un collega quando necessario.
- Valutare le vie di trasporto in relazione al carico da movimentare.
- Valutare la necessità di modifiche strutturali (valutando gli impedimenti) nei percorsi
- La presa degli oggetti deve essere stabile e sicura, evitare le mani unte o sporche quando si
movimentano oggetti; se necessario utilizzare appositi guanti da lavoro.
Se necessaria la movimentazione tramite un singolo lavoratore:
- Piegare le ginocchia con un piede avanti all’altro
- Alzarsi lentamente senza strappi
- Effettuare movimenti lenti e coordinati.
- Fare leva sulle gambe
-Distribuire uniformemente il carico sui dischi intervertebrali mantenendo sempre eretta la parte
superiore del corpo, ossia con la schiena diritta.
- Preferire operazioni di spinta a quelle di traino
- Nel trasporto di pesi, fare attenzione ad avere una presa stabile e sicura e tenere i pesi il più
possibile vicino al corpo;
- Evitare torsioni del tronco nel sollevare o nel trasportare carichi
- Se possibile, suddividere i carichi su entrambe le braccia e distribuire il peso uniformemente
- Privilegiare il numero degli spostamenti a scapito del peso di ciascun carico, se necessario e
possibile, suddividere i materiali dividendo le movimentazioni.
- Intervallare quanto possibile il sollevamento - trasporto con la sistemazione dei materiali, per limitare
la frequenza di trasporto
- Evitare di trasportare i carichi sulla spalla o sulla schiena
- Evitare di trasportare carichi ingombranti su scale a pioli e scale a gradini.
- Valutare lo spazio disponibile e la visione del percorso quando ci si muove in precario equilibrio o
con oggetti voluminosi
- Verificare in anticipo che lungo il percorso ci sia spazio sufficiente e non ci siano ostacoli, oggetti o
dislivelli.
- In inverno badare al pericolo di ghiaccio nelle movimentazioni effettuate all'esterno.
- Verificare che vi sia una buona illuminazione.
Se necessaria la movimentazione tramite più lavoratori:
- Richiedere l’aiuto di colleghi per carichi pesanti o ingombranti o scivolosi o con rischi particolari.
- Concordare prima le fasi del trasporto ed i comandi da usare.
- I comandi devono essere dati da una sola persona.
- Istruire e promuovere il lavoro di squadra.
Tutti i materiali che eccedono i limiti di peso, previsti per legge, devono essere comunque movimentati
con mezzi meccanici (fatto salvo il rispetto dei limiti imposti per la riduzione del rischio da
movimentazione manuale dei carichi).
600
Uso di scale e simili
In caso occorra sistemare o prelevare materiali ad altezze non direttamente accessibili, servirsi d’idonei
e stabili ausili (scale con piattaforme e simili); non eccedere nel peso e nel volume degli materiali
durante ogni salita e discesa; se necessario richiedere assistenza ai colleghi; non salire in piedi sulle
sedie o altri ausili precari.
800
Utilizzare idonei Dispositivi di Protezione Individuale durante la movimentazione manuale dei carichi.
Movimentazione manuale dei carichi
Operaio Edilizia
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Pagina 15 di 240
1000
I lavoratori interessati siano sottoposti a sorveglianza sanitaria da parte del medico competente.
1200
Formazione e Informazione circa
- i rischi per la salute e sicurezza del Lavoratore
- informazioni relativamente al peso ed alle altre caratteristiche dei carichi da movimentare
- misure di prevenzione e protezione e corrette procedure di lavoro.
1600
Il lavoratore sia adeguatamente addestrato in merito alle corrette manovre e procedure da adottare
nella movimentazione manuale dei carichi.
ProbRes
1
Movimentazione manuale dei carichi
Operaio Edilizia
DannoRes
2
RischioRes
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2
Pagina 16 di 240
Rischio -
Ustione
Descrizione Rischio
L'ustione è una lesione della pelle, e a volte dei tessuti sottostanti, causata da vari agenti
fisici e chimici; fra i più importanti ricordiamo: calore, elettricità, congelamento, radiazioni
(più raro), sostanze acide e alcaline (forti).
A volte, se la lesione è estesa e profonda, possono incorrere complicanze di natura infettiva
pertanto è utile ricorrere ad una pronta disinfezione della parte lesa.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
3
Rischi
4
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Porre particolare attenzione alla idonea segnaletica di avvertimento presso le parti calde (macchine).
400
Effettuare preventivamente alle lavorazioni un’accurata analisi delle apparecchiature / impianti /
materiali con particolare riferimento alle parti potenzialmente calde delle stesse.
600
Nelle lavorazioni che coinvolgono materiali / attrezzature / impianti caldi, progettare l’utilizzo di dispositivi
individuali di protezione o di protezioni per le parti pericolose ed esposte.
800
Utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale.
Tali dispositivi devono garantire anche una solida presa.
1000
Avere la massima attenzione nell’evitare contatti con parti ad alta temperatura in tutte le operazioni
svolte con attrezzature / materiali caldi o in ambienti con superfici calde.
1200
Sistemare in posizione stabile e sicura gli oggetti caldi.
1400
Mantenere particolarmente pulite e libere da ostacoli le zone di passaggio negli ambienti di lavoro con
liquidi caldi.
1600
Non lasciare incustoditi materiali, oggetti, attrezzature ad alta temperatura.
1800
Non avvicinarsi o toccare utensili o materiali potenzialmente caldi immediatamente dopo le lavorazioni.
2000
Dopo l’utilizzo di materiali, oggetti, attrezzature ad alta temperatura, riporli lontano da materiale
combustibile (tessuti, liquidi infiammabili, ecc.).
2200
L’uso di attrezzature elettriche mobili per il riscaldamento di liquidi o solidi, sia eseguito su postazioni il
più possibile fisse minimizzando le occasioni di movimento.
2400
Non utilizzare piastre scaldanti (ad esempio fornelli elettrici o a gas) in luoghi non appositamente adibiti
(mense o spazi per cottura), non utilizzare apparecchi o attrezzature elettriche o a gas per la cottura di
cibi o bevande in locali non autorizzati.
2600
Valutare il percorso e lo spazio disponibile quando si spostano contenitori di materiale ad alta
temperature.
2800
Movimentare i materiali e toccare le attrezzature solo dopo che queste si sono raffreddate. In caso di
necessità utilizzare presidi anticalore.
Ustione
Operaio Edilizia
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Pagina 17 di 240
3000
La movimentazione di attrezzature portatili calde sia eseguita previa verifica del rispetto delle seguenti
condizioni:
- siano stati rimossi liquidi o solidi ad elevata temperatura dai contenitori
- i cavi d’alimentazione elettrica siano staccati dalla presa a muro
- i cavi d’alimentazione siano correttamente avvolti su avvolgicavo od analogo presidio
3200
Utilizzare le attrezzature per saldatura indossando gli adeguati dispositivi di protezione individuale.
3400
In caso di utilizzo di prodotti chimici, in particolare spray, verificare preventivamente che non siano
suscettibili, in rapporto alla temperatura delle superfici e alle fonti di innesco presenti, di prendere fuoco.
Utilizzare propellenti inerti.
3600
Formazione e Informazione circa i rischi per la salute e sicurezza dei Lavoratori in relazione alle correte
procedure di lavoro riguardo il rischio ustione.
ProbRes
Ustione
Operaio Edilizia
1
DannoRes
2
RischioRes
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2
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Rischio -
Taglio - puntura
Descrizione Rischio
Il pericolo di taglio e puntura è presente nella movimentazione manuale di materiali e o
attrezzature in genere.
Per i pericoli di taglio derivanti da macchine si rimanda agli appositi capitoli.
Probabilita
Indice Misura
3
Danno
2
Rischi
4
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Evitare l’accatastamento disordinato di oggetti in vetro o taglienti
Non riporre alla rinfusa oggetti appuntiti / taglienti (ad esempio in ufficio spilli, lamette, forbici, ecc., nei
lavori di officina lame, punte ecc.)
600
Riporre con cura gli oggetti in vetro o taglienti negli appositi contenitori o comunque in posizione stabile
e sicura
800
In caso di rotture di oggetti in vetro o che si frammentano in parti taglienti:
- Non raccogliere i frammenti con le mani nude
- Non mettere i frammenti nei normali cestini ma in idonei contenitori
1000
Utilizzare contenitori differenziati appositamente predisposti per la raccolta di materiali taglienti,
prestando la massima attenzione nel loro deposito e smaltimento.
1200
Pulire accuratamente e immediatamente gli ambienti di lavoro in cui accidentalmente si sono rotti vetri o
altri materiali taglienti; avvisare immediatamente i colleghi del potenziale rischio da taglio..
1400
Gli accessori taglienti siano adeguatamente protetti quando non utilizzati.
1600
Attenzione nella sistemazione di materiali / attrezzature taglienti nelle mensole.
1800
Utilizzare idonei Dispositivi di Protezione Individuali per la rimozione dei rifiuti e operazione di pulizia.
2000
Formazione e Informazione circa i rischi per la salute e sicurezza dei Lavoratori in relazione alle corrette
procedure di lavoro riguardo il rischio taglio.
ProbRes
Taglio - puntura
Operaio Edilizia
1
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 19 di 240
Rischio -
Ascensore
Descrizione Rischio
Probabilita
Indice Misura
1
Danno
1
Rischi
1
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Sia evitato, ove possibile, l'uso degli ascensori
400
Rispettare il carico massimo
600
Gli ascensori siano utilizzati esclusivamente per il trasporto di personeo cose di dimensioni tali da
consentire l'agevole permanenza, all'interno della cabina di un lavoratore
800
In caso di blocco dell'ascensore restare calmi e premere il pulsante di allarme all'interno della cabina
1000
Fare attenzione ad evitare schiacciamenti nella fase di apertura / chiusura delle porte; non avvicinare le
mani o altre parti del corpo
1200
Sia vietato l'utilizzo dell'ascensore quale montacarichi
1400
Sia vietato l'uso dell'ascensore in fasce orarie in cui non è presente il servizio di soccorso di
emergenza/manutenzione
1600
Sia vietato l'uso dell'ascensore in caso di evacuazione del fabbricato per qualunque tipo di emergenza
2000
Formazione e Informazione circa i rischi per la salute e sicurezza dei Lavoratori in relazione alle corrette
procedure di uso dell'ascensore.
ProbRes
Ascensore
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 20 di 240
Rischio -
Elettrico - Gestione e Utilizzo
Descrizione Rischio
Il rischio si configura quando viene utilizzato l'impianto elettrico allo scopo di allacciare
attrezzi e/o apparecchiature senza effettuare attività che configurino lavori o manutenzioni di
parti elettriche in tensione.
Il pericolo potenziale è rappresentato dall’eventualità che il corpo umano venga in contatto
con la corrente elettrica tramite:
- contatto diretto con conduttori elettrici
- contatto indiretto con parti normalmente non in tensione ma che per un guasto interno o
per la perdita di isolamento risultano in tensione
- arco elettrico quando tra due elementi in tensione abbastanza vicini si raggiunge una
differenza di potenziale tale da generare una scarica elettrica, con emissione di calore
intenso, gas e vapori surriscaldati e tossici, raggi ultravioletti; ad esempio in caso di guasto
o di manovre su apparecchiature elettriche
Il passaggio della corrente elettrica nel corpo umano può determinare numerose lesioni,
anche permanenti. La corrente elettrica produce un’azione diretta sui vasi sanguigni, sul
sangue e sulle cellule nervose; determina alterazioni anche permanenti nel sistema
cardiaco (aritmie, lesioni al miocardio), nell’attività cerebrale e nel sistema nervoso centrale.
Può arrecare danni all’apparato uditivo, visivo, ecc.
EFFETTI PERICOLOSI DELLA CORRENTE ELETTRICA SUL CORPO UMANO SONO:
- TETANIZZAZIONE: si contraggono i muscoli interessati al passaggio della corrente, risulta
difficile staccarsi dalla parte in tensione prolungando quindi il contatto e provocando effetti
ancor più dannosi. Il valore più grande di corrente per cui una persona é ancora in grado di
staccarsi della sorgente elettrica si chiama "corrente di rilascio" e mediamente é compreso
tra i 10mA e i 15mA per una corrente di 50Hz. Da notare che correnti molto elevate
solitamente non producono la tetanizzazione in quanto nel corpo in contatto l’eccitazione
muscolare é talmente elevata che i movimenti muscolari involontari generalmente staccano
il soggetto della sorgente
- ARRESTO DELLA RESPIRAZIONE: una complicanza dovuta alla tetanizzazione è la
paralisi dei centri nervosi che controllano la respirazione. Se la corrente elettrica attraversa i
muscoli che controllano il movimento dei polmoni, la loro contrazione involontaria altera il
normale funzionamento del sistema respiratorio e il soggetto può morire soffocato o subire
traumi dovuti all’asfissia. In questi casi il fenomeno è reversibile solo se si provvede con
prontezza al soccorso dell’infortunato, anche con l’ausilio della respirazione artificiale, per
evitare danni al tessuto cerebrale
- FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE: è l’effetto più pericoloso ed è dovuto alla
sovrapposizione delle correnti provenienti dall’esterno con quelle fisiologiche che,
generando delle contrazioni scoordinate, fanno perdere il giusto ritmo al cuore. Il cuore
pompa il sangue lungo vene e arterie del corpo utilizzando muscoli, chiamati "fibrille", che si
contraggono ed espandono ritmicamente a circa 60/100 volte al minuto (sistole e diastole).
Questi movimenti sono coordinati da un vero e proprio generatore d’impulsi elettrici: il "nodo
seno-atriale"; appositi tessuti conduttori propagano questi impulsi alle fibrille producendo le
contrazioni ed il battito cardiaco. Il cuore, a causa della natura elettrica del suo
funzionamento, è particolarmente sensibile a qualunque corrente elettrica che proviene
dall’esterno. Una corrente esterna che attraversa il cuore può avere effetti molto gravi
perché può alterare la sincronizzazione è il coordinamento nei movimenti del cuore con la
Elettrico - Gestione e Utilizzo
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 21 di 240
paralisi dell'operazione di pompaggio del sangue. Questa anomalia si chiama "fibrillazione"
ed é molto pericolosa nella zona ventricolare perché diventa un fenomeno non reversibile (il
fenomeno persiste anche se lo stimolo é cessato) e può causare danni al tessuto del cuore
stesso, al cervello e nel peggiore dei casi la morte. Meno pericolosa, perché di natura
reversibile, è invece la fibrillazione atriale. La fibrillazione ventricolare é reversibile entro i
primi due o tre minuti soltanto se il cuore é sottoposto ad una scarica elettrica molto
violenta; per raggiungere lo scopo viene impiegata un’apparecchiatura ad uso medico
denominata il "defibrillatore", che applica un impulso elettrico al torace dell’infortunato
tramite due elettrodi.
Ogni individuo reagisce in modo diverso al passaggio della corrente per cui la quantità di
corrente necessaria ad innescare la fibrillazione può variare da caso a caso. I fattori che
possono rendere probabile l’innesco della fibrillazione ventricolare sono diversi, i più
significativi sono:
1) l’intensità della corrente che attraversa il corpo (di cui una piccola parte passa attraverso
il cuore e causa la fibrillazione). E’ molto difficile la determinazione (nonostante i numerosi
studi) del minimo valore di corrente che può dare inizio a questo fenomeno
2) il percorso seguito dalla corrente ha molta influenza sulla probabilità di fibrillazione
3) la durata del contatto con la corrente esterna
- USTIONI: sono prodotte dal calore che si sviluppa per effetto Joule dalla corrente elettrica
che fluisce attraverso il corpo (per esempio, se attraverso la pelle si innesca un flusso di
corrente la cui densità è di circa 60 milliampere al mm2, questa verrà carbonizzata in pochi
secondi)
LIMITI DI PERICOLOSITÀ DELLA CORRENTE ELETTRICA
I limiti convenzionali di pericolosità della corrente elettrica sia alternata che continua, in
funzione del tempo per cui fluisce attraverso il corpo umano, sono riassumibili in (dati IEC):
correnti alternate:
- < 0,5 mA (soglia di percezione) il passaggio di corrente non provoca nessuna reazione
qualunque sia la durata
- < 10 mA (limite di rilascio - durata qualsiasi) non si hanno in genere effetti pericolosi
- > 10 mA non pericolosa solo se la durata del contatto è decrescente rispetto al valore di
corrente
correnti continue:
- < 2 mA (soglia di percezione) il passaggio di corrente non provoca nessuna reazione
qualunque sia la durata
- < 25 mA (limite di rilascio - durata qualsiasi) non si hanno in genere effetti pericolosi
- > 25 mA non pericolosa solo se la durata del contatto è decrescente rispetto al valore di
corrente
Come si nota la Corrente Alternata è più pericolosa della corrente continua.
In sintesi le conseguenze del passaggio della corrente elettrica alternata nel corpo umano
sono
- 1A: arresto cardiaco
- 75mA: soglia di fibrillazione cardiaca
- 30mA: soglia di arresto respiratorio
- 10mA: contrazione muscolare
- 0,5 mA: sensazione debole - scossa
La pericolosità della corrente diminuisce all'aumentare della frequenza poiché ad alte
frequenze la corrente tende a passare solo attraverso la pelle. Il fenomeno si chiama
Elettrico - Gestione e Utilizzo
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 22 di 240
appunto "effetto pelle" e le lesioni provocate dal passaggio della corrente elettrica sono solo
superficiali e non interessano organi vitali. Le correnti a frequenza di 50 cicli al secondo si
trovano nella fascia di frequenze più pericolose.
Probabilita
Elettrico - Gestione e Utilizzo
Operaio Edilizia
2
Danno
2
Rischi
Aggiornato ad dicembre 2011
3
Pagina 23 di 240
Indice Misura
200
Misure di Prevenzione e Protezione
Generalità:
Divieto assoluto di effettuare manutenzioni, sostituzioni o altri interventi agli impianti o apparecchiature
alimentate elettricamente.
Durante le operazioni di pulizia dell’ambiente i componenti elettrici non devono venire a contatto con
acqua. Non usare quantità improprie d’acqua o prodotti di pulizia; se necessario disattivare
l’alimentazione elettrica e controllare prima della successiva messa in servizio che non vi siano parti
umide o bagnate .
Prima di effettuare la pulizia delle apparecchiature elettriche staccare fisicamente la relativa
alimentazione.
Utilizzare macchine, attrezzature che rispettano le norme di prevenzione e protezione contro il rischio
elettrico (contatti diretti e indiretti).
Seguire scrupolosamente le indicazioni del libretto d’istruzioni delle apparecchiature elettriche.
Non ostruire con materiali le apertura di aerazione delle macchine elettriche.
Non utilizzare attrezzature elettriche e non toccare parti in tensione (interruttori, prese, ecc.) con parti
del corpo bagnate o con piedi nudi.
Non utilizzare utensili elettrici in vicinanza di recipienti d’acqua o altre attività comportanti l’uso di liquidi.
Non collegare le attrezzature senza valutare preventivamente la potenza massima assorbita e il
massimo carico dell’impianto.
Controllare la tensione indicata sulle apparecchiature prima di collegarle ad una presa.
Utilizzare attrezzature con grado di protezione IP adeguato al tipo di lavorazione e all’ambiente di lavoro.
Mantenere sempre chiusi i quadri elettrici.
Particolare attenzione va posta nel caso vi sia la possibilità di contatto con impianti o conduttori in
tensione, accertarsi preventivamente della disattivazione
Elettrico - Gestione e Utilizzo
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 24 di 240
400
Cavi elettrici - spine - prese di corrente :
Le prese e le spine devono essere idonee all’uso e conformi alle norme CEI
Controllare prima dell’utilizzo che le prese e le spine di corrente non siano danneggiate
Evitare il più possibile l’utilizzo delle prese multiple, in caso di utilizzo controllare sempre che la potenza
massima collegata non superi quella della multipla e della presa di alimentazione e, comunque, della
potenza massima erogabile dall'elemento più debole della successione di prese.
Le prese multiple elettrice devono:
- essere costruite a regola d'arte riportando il marchio del costruttore e le caratteristiche elettriche
- essere fissate in posizione stabile ad almeno 10 cm dal piano del pavimento
- riportare l'indicazione della massima potenza di utilizzo
Eventuali derivazioni a spina, compresi i tratti di conduttori mobili intermedi, devono essere costruite ed
utilizzate in modo che, per nessuna ragione, una spina maschio che non sia inserita nella propria sede
(femmina) possa risultare sotto tensione.
Nel disattivare l’alimentazione ad attrezzature elettriche, fare presa sulla spina (non sul filo) oppure
disattivare l’interruttore a monte.
Non effettuare ponti elettrici volanti non protetti.
Nel caso di utilizzo (anche breve) di prolunghe o cavi avvolgibili, questi vanno completamente svolti e,
comunque, tutti i cavi elettrici non devono essere arrotolati.
Non far passare cavi elettrici sotto tappeti, porte ecc.
La disposizione dei cavi deve essere tale che questi non possano intralciare i posti di lavoro e i
passaggi e non possano diventare oggetto di danneggiamento.
Evitare che i cavi urtino contro spigoli vivi o altri materiali "taglienti", in quanto lo sfregamento del cavo
può provocare spellamenti dell'isolamento.
Posizionare le attrezzature in modo che i cavi elettrici non subiscano torsioni o schiacciamenti pericolosi.
Evitare che sui cavi elettrici siano appoggiati materiali vari.
Evitare che i cavi elettrici siano a contatto con fonti di calore.
Utilizzare prolunghe e spine a norma: se è necessario sostituirle, rivolgersi a personale qualificato.
Proteggere adeguatamente eventuali tratti di cavo stesi lungo le vie di passaggio; la protezione deve
essere sufficientemente robusta e adeguata al transito di /persone / materiali / veicoli.
Particolare attenzione va posta all’utilizzo di cavi di sezione idonea (secondo le norme di buona tecnica)
in rapporto alla lunghezza e potenza assorbita dall’utilizzatore, un deficit potrebbe causare pericolosi
surriscaldamenti.
Sia ridotto al minimo lo sviluppo libero dei cavi mediante l'uso di tenditori, avvolgicavo o altri strumenti
equivalenti.
Non usare mai la piattina o cavi non conformi per prolunghe o cavi di alimentazione.
Le giunzioni di prolunghe devono poggiare su superfici asciutte.
Qualora una spina non entri in una presa non si devono predisporre collegamenti volanti con pezzetti di
legno o simili infissi nella presa per sostenere il cavo.
Non forzare l'entrata di una spina in una presa quando le stesse non sono compatibili (es. spina
"tedesca" in presa ordinaria)
Elettrico - Gestione e Utilizzo
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 25 di 240
600
Emergenza:
Non spegnere eventuali principi di incendio con acqua, ma staccare immediatamente l’alimentazione;
se necessario, usare l’estintore
Segnalare immediatamente la presenza di fili elettrici scoperti, usurati o qualunque altra situazione
possa produrre pericolo di folgorazione
Se, in caso di infortunio, una persona è attraversata da corrente elettrica, non toccarla direttamente ma
staccare immediatamente l’alimentazione
800
Le lampade per l'illuminazione localizzata e comunque tutti i punti di illuminazione accessibili devono
essere provvisti di lampadina oppure disattivati (rimuovendo la spina nelle attrezzature portatitili,
rimuovendo l'alimentazione nelle attrezzature fisse).
Le lampadine devono essere protette contro i contatti accidentali
1000
Controllare periodicamente lo stato d’uso dei cavi d’alimentazione; se necessario sostituirli.
1200
Se, mentre si utilizzano attrezzature e/o apparecchiature elettriche, "scatta" l'interruttore differenziale
identificare il problema ricorrendo a personale specializzato e/o sostituire l’utensile.
1400
Controllare che gli utensili portatili siano collegati a terra o provvisti di doppio isolamento
ProbRes
Elettrico - Gestione e Utilizzo
Operaio Edilizia
1
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 26 di 240
Rischio -
Elettrico - operazioni speciali
Descrizione Rischio
Il rischio si configura quando vengono eseguite operazioni, o attività lavorative, in prossimità
(o che determinano interferenza) con impianti elettrici in tensione. Le parti elettriche
possono essere di competenza del datore di lavoro o di altro soggetto (es. cavi di proprietà
dell'ente erogatore). Si considera anche l’esecuzione di operazioni o attività lavorative su
impianti elettrici di cantieri temporanei e mobili.
Il pericolo potenziale è rappresentato dall’eventualità che il corpo umano venga in contatto
con la corrente elettrica tramite:
- contatto diretto con conduttori elettrici
- contatto indiretto con parti normalmente non in tensione ma che per in guasto interno o per
la perdita di isolamento risultano in tensione
- arco elettrico quando tra due elementi in tensione abbastanza vicini si raggiunge una
differenza di potenziale tale da generare una scarica elettrica, con emissione di calore
intenso, gas e vapori surriscaldati e tossici, raggi ultravioletti; ad esempio in caso di guasto
o di manovre su apparecchiature elettriche
Il passaggio della corrente elettrica nel corpo umano può determinare numerose lesioni,
anche permanenti. La corrente elettrica produce un’azione diretta sui vasi sanguigni, sul
sangue e sulle cellule nervose; determina alterazioni anche permanenti nel sistema
cardiaco (aritmie, lesioni al miocardio), nell’attività cerebrale e nel sistema nervoso centrale.
Può arrecare danni all’apparato uditivo, visivo, ecc.
EFFETTI PERICOLOSI DELLA CORRENTE ELETTRICA SUL CORPO UMANO SONO:
- TETANIZZAZIONE: si contraggono i muscoli interessati al passaggio della corrente, risulta
difficile staccarsi dalla parte in tensione prolungando quindi il contatto e provocando effetti
ancor più dannosi. Il valore più grande di corrente per cui una persona é ancora in grado di
staccarsi della sorgente elettrica si chiama "corrente di rilascio" e mediamente é compreso
tra i 10mA e i 15mA per una corrente di 50Hz. Da notare che correnti molto elevate
solitamente non producono la tetanizzazione in quanto nel corpo in contatto l’eccitazione
muscolare é talmente elevata che i movimenti muscolari involontari generalmente staccano
il soggetto della sorgente
- ARRESTO DELLA RESPIRAZIONE: una complicanza dovuta alla tetanizzazione è la
paralisi dei centri nervosi che controllano la respirazione. Se la corrente elettrica attraversa i
muscoli che controllano il movimento dei polmoni, la loro contrazione involontaria altera il
normale funzionamento del sistema respiratorio e il soggetto può morire soffocato o subire
traumi dovuti all’asfissia. In questi casi il fenomeno è reversibile solo se si provvede con
prontezza al soccorso dell’infortunato, anche con l’ausilio della respirazione artificiale, per
evitare danni al tessuto cerebrale
- FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE: è l’effetto più pericoloso ed è dovuto alla
sovrapposizione delle correnti provenienti dall’esterno con quelle fisiologiche che,
generando delle contrazioni scoordinate, fanno perdere il giusto ritmo al cuore. Il cuore
pompa il sangue lungo vene e arterie del corpo utilizzando muscoli, chiamati "fibrille", che si
contraggono ed espandono ritmicamente a circa 60/100 volte al minuto (sistole e diastole).
Questi movimenti sono coordinati da un vero e proprio generatore d’impulsi elettrici: il "nodo
seno-atriale"; appositi tessuti conduttori propagano questi impulsi alle fibrille producendo le
contrazioni ed il battito cardiaco. Il cuore, a causa della natura elettrica del suo
funzionamento, è particolarmente sensibile a qualunque corrente elettrica che proviene
Elettrico - operazioni speciali
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dall’esterno. Una corrente esterna che attraversa il cuore può avere effetti molto gravi
perché può alterare la sincronizzazione è il coordinamento nei movimenti del cuore con la
paralisi dell'operazione di pompaggio del sangue. Questa anomalia si chiama "fibrillazione"
ed é molto pericolosa nella zona ventricolare perché diventa un fenomeno non reversibile (il
fenomeno persiste anche se lo stimolo é cessato) e può causare danni al tessuto del cuore
stesso, al cervello e nel peggiore dei casi la morte. Meno pericolosa, perché di natura
reversibile, è invece la fibrillazione atriale. La fibrillazione ventricolare é reversibile entro i
primi due o tre minuti soltanto se il cuore é sottoposto ad una scarica elettrica molto
violenta; per raggiungere lo scopo viene impiegato il "defibrillatore".
Ogni individuo reagisce in modo diverso al passaggio della corrente per cui la quantità di
corrente necessaria ad innescare la fibrillazione può variare da caso a caso. I fattori che
possono rendere probabile l’innesco della fibrillazione ventricolare sono diversi, i più
significativi sono:
1) l’intensità della corrente che attraversa il corpo (di cui una piccola parte passa attraverso
il cuore e causa la fibrillazione). E’ molto difficile la determinazione (nonostante i numerosi
studi) del minimo valore di corrente che può dare inizio a questo fenomeno
2) il percorso seguito dalla corrente ha molta influenza sulla probabilità di fibrillazione
3) la durata del contatto con la corrente esterna
- USTIONI: sono prodotte dal calore che si sviluppa per effetto Joule dalla corrente elettrica
che fluisce attraverso il corpo (per esempio, se attraverso la pelle si innesca un flusso di
corrente la cui densità è di circa 60 milliampere al mm2, questa verrà carbonizzata in pochi
secondi)
LIMITI DI PERICOLOSITÀ DELLA CORRENTE ELETTRICA
I limiti convenzionali di pericolosità della corrente elettrica sia alternata che continua, in
funzione del tempo per cui fluisce attraverso il corpo umano, sono riassumibili in (dati IEC):
correnti alternate:
- < 0,5 mA (soglia di percezione) il passaggio di corrente non provoca nessuna reazione
qualunque sia la durata
- < 10 mA (limite di rilascio - durata qualsiasi) non si hanno in genere effetti pericolosi
- > 10 mA non pericolosa solo se la durata del contatto è decrescente rispetto al valore di
corrente
correnti continue:
- < 2 mA (soglia di percezione) il passaggio di corrente non provoca nessuna reazione
qualunque sia la durata
- < 25 mA (limite di rilascio - durata qualsiasi) non si hanno in genere effetti pericolosi
- > 25 mA non pericolosa solo se la durata del contatto è decrescente rispetto al valore di
corrente
Come si nota la Corrente Alternata è più pericolosa della corrente continua.
In sintesi le conseguenze del passaggio della corrente elettrica alternata nel corpo umano
sono
- 1A: arresto cardiaco
- 75mA: soglia di fibrillazione cardiaca
- 30mA: soglia di arresto respiratorio
- 10mA: contrazione muscolare
- 0,5 mA: sensazione debole - scossa
La pericolosità della corrente diminuisce all'aumentare della frequenza poiché ad alte
frequenze la corrente tende a passare solo attraverso la pelle. Il fenomeno si chiama
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appunto "effetto pelle" e le lesioni provocate dal passaggio della corrente elettrica sono solo
superficiali e non interessano organi vitali. Le correnti a frequenza di 50 cicli al secondo si
trovano nella fascia di frequenze più pericolose.
Probabilita
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2
Danno
2
Rischi
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3
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Indice Misura
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Nella realizzazione di strutture, opere provvisionali, nell'utilizzo di macchine e attrezzature i lavoratori
devono operare rimanendo ad almeno 5 metri di distanza dalle linee elettriche aeree, salvo specifici
piani di intervento e protezione dei servizi attivi
400
Nel caso in cui si debba operare a distanze inferiori a 5 metri dalle linee elettriche aeree, debbono
essere realizzate idonee opere di protezione dal contatto accidentale (portali, impalcati, ecc.) e ne deve
essere data comunicazione/richiesta all’esercente le linee
600
Fare attenzione nell’utilizzo di scale o attrezzature voluminose in prossimità di linee elettriche
800
Impianto di cantiere:
Verificare, prima dell'inizio del lavoro e alla fine turno, l'efficienza dell'impianto elettrico effettuando un
controllo a vista sull'integrità delle condutture e dei collegamenti
Controllare periodicamente lo stato dell’impianto di messa a terra e provvedere immediatamente alla
risoluzione di ogni deficit riscontrato.
1000
Nel progredire dei lavori porre la massima attenzione a non danneggiare, rimuovere, rendere inefficienti
gli impianti elettrici compreso l’impianto di terra e relativi dispersori
1200
Linee elettriche sotterranee:
Le linee elettriche sotterranee debbono essere localizzate prima dell’esecuzione di qualsiasi lavoro che
può portare a contatto delle stesse. Nel caso occorre disattivare i collegamenti e scollegare le
alimentazioni o comunque prevedere misure specifiche atte a evitare pericoli per i lavoratori (modifiche
tracciato, ecc.)
L’esecuzione di scavi deve essere fatta con la massima attenzione fermando immediatamente i lavori in
caso si riscontrino impianti sotterranei (linee elettriche, gas, ecc.). Riprendere i lavori solo dopo aver
messo in sicurezza tali impianti
1400
Luoghi umidi:
- in caso di particolari cantieri ove si operi in luoghi particolarmente bagnati o molto umidi o in
prossimità di grandi masse metalliche, non devono essere utilizzati utensili elettrici portatili a tensione
superiore a 50 volts verso terra (punto 5.16 dell’allegato V al D.Lgs. 81/08, Impianti macchine ed
apparecchi elettrici).
- nelle operazioni in luoghi umidi (operazioni di pavimentazione ecc.) fare estrema attenzione al rischio
elettrico; controllare l’integrità dei cavi, spine prese, isolamento degli utensili elettrici, impianto di messa
a terra
Attenersi comunque alle norme CEI; in particolare nei luoghi conduttori ristretti utilizzare trasformatori di
sicurezza (50V) o di isolamento (220V)
- se l'alimentazione degli utensili, che operano all'aperto o in luoghi molto umidi, è fornita da una rete a
bassa tensione attraverso un trasformatore, questo deve avere l'avvolgimento primario separato ed
isolato perfettamente dall'avvolgimento secondario (punto 5.16 dell’allegato V al D.Lgs. 81/08, Impianti
macchine ed apparecchi elettrici ); è necessario che il trasformatore sia collocato in modo che
l'operatore non venga in contatto con la presa relativa alla sua alimentazione.
1600
Per lavori in luoghi o sedi esterne assicurarsi con la ditta che ha la responsabilità dell’impianto elettrico,
che lo stesso sia conforme alla regola dell’arte con particolare riferimento alla protezione contro i
contatti diretti e indiretti
ProbRes
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1
DannoRes
2
RischioRes
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2
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Rischio -
Prodotti chimici - introduzione
Descrizione Rischio
Pericolo chimico: "proprietà intrinseca di un agente chimico di poter indurre effetti nocivi"
I rischi principali per la sicurezza e la salute derivano:
- dalla possibile inalazione di prodotti chimici, con conseguenti effetti quali stordimento,
irritazione delle vie respiratorie, intossicazione
- dal contatto con i prodotti chimici con la cute o gli occhi, causa di dermatiti da contatto,
orticarie da contatto, intossicazioni via cutanea, patologie varie alle unghie o agli arti, lesioni
oculari
- da ingestione accidentale imprevedibile; in questo caso vi sono gravi pericoli quali danni ai
polmoni, intossicazioni e simili.
Per i dettagli sui pericoli delle singole sostanze si fa riferimento alle pertinenti schede di
sicurezza.
Probabilita
Indice Misura
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3
Danno
2
Rischi
4
Misure di Prevenzione e Protezione
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200
Prima di utilizzare qualsiasi prodotto chimico, leggere attentamente l'etichetta sulla quale è possibile
trovare una delle seguenti frasi:
FRASI DI RISCHIO
R1 - Esplosivo allo stato secco
R2 - Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altri inneschi
R3 - Elevato rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altri inneschi
R4 - Forma composti metallici esplosivi molto sensibili
R5 - Pericolo di esplosione per riscaldamento
R6 - Esplosivo a contatto o senza contatto con l’aria
R7 - Può provocare un incendio
R8 - Può provocare l’accensione di materie combustibili
R9 - Esplosivo in miscela con materie combustibili
R10 - Infiammabile
R11 - Facilmente infiammabile
R12 - Altamente infiammabile
R13 - Gas liquefatto altamente infiammabile
R14 - Reagisce violentemente con l’acqua
R15 - A contatto con l’acqua libera gas facilmente infiammabili
R16 - Pericolo di esplosione se mescolato con sostanze comburenti
R17 - Spontaneamente infiammabile all’aria
R18 - Durante l’uso può formare con l’aria miscele esplosive/infiammabili
R19 - Può formare perossidi esplosivi
R20 - Nocivo per inalazione
R21 - Nocivo a contatto con la pelle
R22 - Nocivo per ingestione
R23 - Tossico per inalazione
R24 - Tossico a contatto con la pelle
R25 - Tossico per ingestione
R26 - Altamente tossico per inalazione
R27 - Altamente tossico a contatto con la pelle
R28 - Altamente tossico per ingestione
R29 - A contatto con l’acqua libera gas tossici
R30 - Può diventare facilmente infiammabile durante l’uso
R31 - A contatto con acidi libera gas tossico
R32 - A contatto con acidi libera un gas altamente tossico
R33 - Pericolo di effetti cumulativi
R34 - Provoca ustioni
R35 - Provoca gravi ustioni
R36 - Irritante per gli occhi
R37 - irritante per le vie respiratorie
R38 - irritante per la pelle
R39 - Pericolo di effetti irreversibili molto gravi
R40 - Possibilità di effetti irreversibili
R41 - Rischio di gravi lesioni oculari
R42 - Può provocare sensibilizzazione per inalazione
R43 - Può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle
R44 - Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato
R45 - Può provocare il cancro
R46 - Può provocare alterazioni genetiche ereditarie
R47 - Può provocare malformazioni congenite
R48 - Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata
R61 - Può danneggiare i bambini non ancora nati
R65 - Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestioni
R66 - L’esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolatura della pelle.
R67 - L’inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini.
R68 - Possibilità di effetti irreversibili.
P90 - Contiene Piombo. Non utilizzare per oggetti che possono essere masticati o succhiati dai bambini
CONSIGLI DI PRUDENZA
S1 - Conservare sotto chiave
S2 - Conservare fuori della portata dei bambini
Prodotti chimici - introduzione
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S3 - Conservare in luogo fresco
S4 - Conservare lontano dai locali di abitazione
S5 - Conservare sotto (liquido)
S6 - Conservare sotto (gas)
S7 - Conservare il recipiente ben chiuso
S8 - Conservare al riparo dall’umidità
S9 - Conservare il recipiente in luogo ben ventilato
S10 - Mantenere il prodotto umido
S11 - Evitare il contatto con l’aria
S12 - Non chiudere ermeticamente il recipiente
S13 - Conservare lontano da alimenti, mangimi e bevande
S14 - Conservare lontano da (sostanze incompatibili da precisare da parte del produttore)
S15 - Conservare lontano da calore
S16 - Conservare lontano da fiamme e scintille - Non fumare
S17 - Tenere lontano da sostanze combustibili
S18 - Manipolare ed aprire il recipiente con cautela
S20 - Non mangiare né bere durante l’impiego
S21 - Non fumare durante l’impiego
S22 - Non respirare le polveri
S23 - Non respirare i gas / fumi / vapori / aerosol (termine appropriato da precisare da parte del
produttore)
S24 - Evitare il contatto con la pelle
S25 - Evitare il contatto con gli occhi
S26 - In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e
consultare il medico
S27 - Togliersi di dosso immediatamente gli indumenti contaminati
S28 - In caso di contatto con la pelle, lavarsi immediatamente e abbondantemente con acqua e sapone
S29 - Non gettare i residui nelle fognature
S30 - Non versare acqua sul prodotto
S31 - Tenere lontano da sostanze esplodibili
S33 - Evitare l’accumulo di cariche elettrostatiche
S34 - Evitare l’urto e lo sfregamento
S35 - Non disfarsi del prodotto e del recipiente se non con le dovute maniere
S36 - Usare indumenti protettivi adatti
S37 - Usare guanti adatti
S38 - In caso di ventilazione insufficiente, usare un apparecchio respiratorio adatto
S39 - Proteggersi gli occhi / faccia
S40 - Per pulire il pavimento e gli oggetti contaminati da questo prodotto usare (da precisare da parte
del produttore)
S41 - In caso di incendio e/o esplosione non respirare i fumi
S42 - Durante le fumigazioni usare un apparecchio respiratorio adatto (termine appropriato da precisare
da parte del produttore)
S43 - In caso di incendio usare (mezzi estinguenti idonei da indicarsi da parte del fabbricante. Se
l’acqua aumenta il rischio precisare: non usare acqua)
S44 - In caso di malessere consultare il medico (se possibile, mostrargli l’etichetta)
S45 - In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibili, mostrargli
l’etichetta)
S46 - In caso di ingestione consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o l’etichetta
S47 - Conservare a temperature non superiori a C° ( da precisare da parte del fabbricante)
S48 - Mantenere umido con (mezzo appropriato da precisare da parte del fabbricante)
S49 - Conservare soltanto nel recipiente originale
S50 - Non mescolare con ( da specificare da parte del fabbricante)
S51 - Usare soltanto in luogo ben ventilato
S52 - Non utilizzare su grandi superfici in locali abitati
S53 - Evitare l'esposizione - procurarsi speciali istruzioni prima dell'uso.
S56 - Smaltire questo materiale e relativi contenitori in un punto di raccolta rifiuti pericolosi o speciali
autorizzato.
S57 - Usare contenitori adeguati per evitare l'inquinamento ambientale.
S59 - Richiedere informazioni al produttore/fornitore per il recupero/riciclaggio.
S60 - Questo materiale e il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi.
S61 - Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali schede informative in materia di
sicurezza.
S62 - Non provocare il vomito: consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o
l'etichetta.
S63 - In caso di incidente per inalazione, allontanare l’infortunato dalla zona contaminata e mantenerlo
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a riposo
S64 - In caso di ingestione sciacquare la bocca con acqua (solamente se l’infortunato è cosciente).
Divieti
1. Sono vietate la produzione, la lavorazione e l'impiego degli agenti chimici sul lavoro e le attività
indicate all’allegato XL del D.Lgs 81/2008.
2. Il divieto non si applica se un agente chimico è presente in un preparato, o come componente di
rifiuti, purché la concentrazione individuale sia inferiore al limite indicato nello stesso allegato
3. In deroga al divieto di cui al comma 1, possono essere effettuate, previa autorizzazione, le seguenti
attività:
a) Attività a fini esclusivi di ricerca e sperimentazione scientifica, ivi comprese le analisi
b) Attività volte ad eliminare gli agenti chimici che sono presenti sotto forma di sottoprodotto o di rifiuti
c) Produzione degli agenti chimici destinati ad essere usati come intermedi
4. Ferme restando le disposizioni di cui al presente titolo, nei casi di cui al comma 3, lettera c), evitare
l'esposizione dei lavoratori, stabilendo che la produzione e l'uso più rapido possibile degli agenti come
prodotti intermedi avvenga in un sistema chiuso dal quale gli stessi possono essere rimossi soltanto
nella misura necessaria per il controllo del processo o per la manutenzione del sistema
5. Nel caso si effettuino le attività di cui al comma 3 deve inviare una richiesta di autorizzazione al
Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali (che la rilascia sentito il Ministero della salute e la regione
interessata)
400
Eliminare o ridurre al minimo i rischi mediante adeguata organizzazione dei sistemi di lavorazione sul
luogo di lavoro.
600
Utilizzare metodi di lavoro appropriati comprese le disposizioni che garantiscono la sicurezza nell'
immagazzinamento sul luogo di lavoro di agenti chimici pericolosi nonché dei rifiuti che contengono detti
agenti chimici.
800
Identificare metodi di lavoro appropriati comprese le disposizioni che garantiscono la sicurezza nella
manipolazione e nel trasporto sul luogo di lavoro di agenti chimici pericolosi nonché dei rifiuti che
contengono detti agenti chimici.
1000
Predisporre misure tecniche / organizzative adeguate alla natura delle operazioni, in particolare
riguardanti l'immagazzinamento, la manipolazione e l'isolamento di agenti chimici incompatibili fra loro.
1200
Sui contenitori, fusti, ecc. di agenti chimici siano apposti in modo visibile la segnaletica / etichettatura di
sicurezza in modo tale da identificare chiaramente la natura del contenuto e gli eventuali rischi connessi.
1400
I contenitori, fusti e simili siano mantenuti in buono stato di conservazione, regolarmente verificati con
particolare riferimento all’ermeticità della chiusura e dell’involucro e sostituiti ove non garantiscano le
condizioni di sicurezza.
1600
Non manipolare o danneggiare contenitori e involucri.
1800
Contenitori di agenti chimici, locali di stoccaggio e utilizzo di agenti chimici, attrezzature e impianti
connessi agli agenti chimici siano regolarmente sorvegliati e manutenzionati e sottoposti a verifiche
periodiche secondo le norme di buona tecnica e le normative applicabili.
2000
Utilizzare contenitori, per il trasporto, idonei all’uso ad esempio a chiusura ermetica, doppi con
assorbente.
2200
Se si utilizzano contenitori per sostanze diverse, bonificarli accuratamente prima di introdurre sostanze
diverse da quelle precedentemente contenute, i contenitori devono comunque prevedere la corretta
etichettatura.
2400
Siano predisposti idonei attrezzature con bacino di contenimento per il trasporto di fusti e/o contenitori
di sostanze pericolose (per quantità non minime, in caso di materiali che possano creare spandimenti)
o nella manutenzione/utilizzo di macchine/attrezzature con possibile fuoriuscita di sostanze chimiche.
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2600
Preferire prodotti e sostanze chimiche a bassa tossicità o nocività; sia effettuata una valutazione
preventiva delle sostanze / preparati pericolosi mirata alla selezione dei prodotti con minor pericolosità
possibile, in particolare per effetti tossici o maggiormente pericolosi.
2800
Seguire le istruzioni del fornitore/produttore per l’utilizzi dei prodotti, anche attraverso le schede di
sicurezza.
3000
Mantenere aggiornate e disponibili le schede di sicurezza delle sostanze chimiche.
3200
Informare i lavoratori circa i contenuti e i precetti indicati dalle schede di sicurezza.
3400
Depositare le sostanze chimiche in apposita area mantenendo al minimo la quantità presente nelle
postazioni di lavoro, in contenitori ben chiusi.
3600
Quando possibile, prima di iniziare le lavorazioni con prodotti chimici, aerare i locali.
Prima di eseguire operazioni pericolose, avvertire chi lavora vicino affinché prenda le necessarie
precauzioni.
Avvisare sempre il superiore in caso di incidenti o condizioni di non sicurezza.
3800
Utilizzare i prodotti solo per gli scopi per i quali sono stati progettati.
4000
Non mescolare o porre a contatto prodotti chimici diversi salvo ove non specificato nelle istruzioni d’uso.
4200
Non travasare mai prodotti chimici in contenitori anonimi.
4400
Prima dell’utilizzo leggere attentamente le istruzioni e l’etichetta dei contenitori.
4600
Evitare il più possibile l’esposizione respiratoria e cutanea.
4800
Non fumare, bere o mangiare durante il lavoro nelle zone con utilizzo di prodotti chimici.
5000
Fare molta attenzione a verificare preliminarmente il contenuto di ogni contenitore.
5200
Chiudere ermeticamente i contenitori dopo l’utilizzo.
5400
Igienizzare le mani e le parti contaminate, compresi gli indumenti e dispositivi di protezione (ove non
monouso) dopo l’utilizzo di sostanze chimiche.
5600
Non eccedere nei quantitativi e dosi consigliate da produttori.
5800
In caso di deterioramento dei prodotti chimici (emissione di cattivi odori anomali, formazione di
mucillagine o perdita delle proprietà tipiche) avviare un’idonea sessione di pulizie e smaltire i prodotti
responsabili.
6000
Limitare il numero degli addetti esposti organizzando le lavorazioni contemporanee e limitrofe.
6200
Si eviti di stoccare o utilizzare i prodotti chimici a contatto o nelle vicinanze di fonti di innesco (superfici
calde, esposti alla luce solare diretta, fiamme o scintille, etc.).
6400
I rifiuti contenenti prodotti chimici siano smaltiti secondo la normativa vigente.
6600
Preferire mezzi meccanici per la movimentazione di prodotti in polvere (ad es. malte).
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6800
Le operazioni in ambienti angusti con utilizzo di prodotti tossici o nocivi per le vie respiratorie devono
essere eseguite con l’ausilio di un collega in posizione di sicurezza, in grado di intervenire in caso di
emergenza.
7000
In caso di spandimenti accidentali utilizzare idonei DPI secondo le schede si sicurezza, aerare il più
possibile l’ambiente e bonificare il prima possibile.
7200
In caso di contaminazione di indumenti, toglierli e lavare abbondantemente la superficie esposta.
7400
Valutare sempre eventuali incompatibilità fra le sostanze (cfr. schede di sicurezza) e provvedere a che
non vi siano contatti accidentali.
7600
Per prodotti dannosi per la cute, dopo l’utilizzo lavarsi le mani prima con detergente e poi con acqua
(non utilizzare solventi); in seguito idratare abbondantemente le mani con apposite creme.
7800
Curare immediatamente ferite e lesioni della pelle, in particolare in ambienti dove si utilizzano sostanze
chimiche.
8000
L'obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale (Cfr. schede di sicurezza) sia oggetto di
formazione e informazione agli addetti e segnalato da apposita cartellonistica; sia per la normale
lavorazioni sia per le emergenze.
8200
Siano messe a disposizione attrezzature di lavoro ed adottati sistemi di protezione collettiva ed
individuale conformi alle disposizioni legislative e regolamentari pertinenti.
8400
Utilizzare idonei D.P.I., come, solo a titolo esemplificativo:
- Maschere idonee per prodotti nocivi, tossici, irritanti, sensibilizzanti per le vie respiratorie, secondo le
schede di sicurezza
- Guanti idonei per prodotti corrosivi, nocivi, tossici, irritanti, sensibilizzanti per la cute, secondo le
schede di sicurezza
- Occhiali per prodotti corrosivi, nocivi, tossici, irritanti, sensibilizzanti per gli occhi, secondo le schede di
sicurezza
- Abbigliamento coprente idoneo per prodotti corrosivi, nocivi, tossici, irritanti, sensibilizzanti per la cute,
secondo le schede di sicurezza.
- Utilizzare occhiali di sicurezza con protezioni laterali nelle evenienze che presentino pericolo di spruzzi.
8600
Non lavare, riporre o conservare gli indumenti da lavoro insieme a quelli civili.
8800
Stante le caratteristiche delle lavorazioni e delle modalità di detenzione e utilizzo, nel rispetto delle
misure di tutela indicate, si valuta non necessaria la sorveglianza sanitaria dei lavoratori per il rischio
chimico
Prodotti chimici - introduzione
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9000
Effettuare sorveglianza sanitaria in via cautelativa dei lavoratori (considerando anche eventuali
risultanze di rilevamenti ambientali - in caso di valori prossimi alle soglie di pericolosità o non
trascurabili).
Caratteristiche e modalità della sorveglianza sanitaria:
- Prima di adibire il lavoratore alla mansione che comporta esposizione.
- Periodicamente, di norma una volta l'anno o con periodicita' diversa decisa dal medico competente
(con adeguata motivazione riportata nel documento di valutazione dei rischi e resa nota ai
Rappresentanti per la Sicurezza dei Lavoratori), in funzione della valutazione del rischio e dei risultati
della sorveglianza sanitaria
- All'atto della cessazione del rapporto di lavoro. In tale occasione il medico competente fornisce al
lavoratore eventuali indicazioni relative a prescrizioni mediche da osservare.
- L'organo di vigilanza (con provvedimento motivato) può disporre contenuti e periodicità della
sorveglianza sanitaria diversi rispetto a quelli definiti dal medico competente.
- Il monitoraggio biologico è obbligatorio per i lavoratori esposti agli agenti per i quali è fissato un valore
limite biologico. Dei risultati di tale monitoraggio sia informato il lavoratore interessato. I risultati di tal
monitoraggio, in forma anonima, siano allegati al documento di valutazione dei rischi e comunicati ai
rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori.
- Il medico competente valuti, in dipendenza dello specifico appalto, eventuali variazioni da apportare ai
protocolli di sorveglianza sanitaria.
- Gli accertamenti sanitari devono essere a basso rischio per il lavoratore.
- Sulla base delle risultanze degli esami clinici e biologici effettuati, su parere del Medico Competente,
siano adottate eventuali misure preventive e protettive particolari per singoli lavoratori. Le misure
possono comprendere anche l'allontanamento del lavoratore.
Nel caso in cui all'atto della sorveglianza sanitaria si evidenzi, in un lavoratore o in un gruppo di
lavoratori esposti in maniera analoga ad uno stesso agente, l'esistenza di effetti pregiudizievoli per la
salute imputabili ad esposizione ad agenti chimici o il superamento di un valore limite biologico, il
Medico Competente informa individualmente i lavoratori interessati ed il datore di lavoro.
Al presentarsi di questi casi, occorre:
- Sottoporre a revisione la valutazione dei rischi.
- Sottoporre a revisione le misure predisposte per eliminare o ridurre i rischi.
- tenere conto del parere del Medico Competente nell'attuazione delle misure necessarie per eliminare
o ridurre il rischio.
- Prendere le misure affinché sia effettuata una visita medica straordinaria per tutti gli altri lavoratori che
hanno subito un'esposizione simile.
9200
I valori di concentrazione e di esposizione di sostanze chimiche pericolose devono rimanere al di sotto
dei valori limite.
Ove non sia palese l'esclusione di tale evenienza effettuare valutazioni quantitative, in riferimento ai
valori limite pertinenti l'esposizione degli addetti (valori di esposizione medi su 8 ore e simili) intervenire immediatamente per sanare superamenti dei valori limite
9400
In caso di utilizzo di prodotti chimici, in particolare spray, verificare preventivamente che non siano
suscettibili, in rapporto alla temperatura delle superfici e alle fonti di innesco presenti, di prendere fuoco.
Utilizzare propellenti inerti.
9600
Rifiuti e residui di sostanze chimiche
- residui di prodotti chimici non vanno gettati insieme agli altri rifiuti se non dopo essersi accertati che
non possano dar luogo a reazioni esotermiche o producenti vapori nocivi
- solventi alto bollenti e poco infiammabili possono essere evaporati lasciandoli all'aperto in recipienti
larghi
- acidi e basi possono essere gettati negli scarichi ma solo in piccole porzioni, e facendo poi scorrere
l'acqua a lungo per evitare reazioni esotermiche
- sostanze tossiche o nocive e le sostanze organiche in genere devono essere neutralizzate, se
possibile, e quindi raccolte in appositi contenitori, che dovranno essere prelevati, e smaltite con specifici
criteri secondo quanto previsto dalle vigenti normative
ProbRes
Prodotti chimici - introduzione
Operaio Edilizia
1
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
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Rischio -
Prodotti chimici - resine, colle, affini
Descrizione Rischio
Vedi descrizione pericolo prodotti chimico - introduzione
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Privilegiare l’utilizzo di prodotti meno nocivi (ad es. vernici ad acqua, ad alto solido, ecc.).
400
Verificare che il contenuto (eventuale) di isocianati sia inferiore allo 0.1%.
600
Utilizzare maschere con filtro specifico, utilizzare guanti idonei, indumenti protettivi per la pelle, occhiali.
800
IL D.Lgs 81/08 stabilisce l’obbligo di visita medica nel caso si utilizzino chimici pericolosi per la salute
che rispondono ai criteri per la classificazione come molto tossici, tossici, nocivi, sensibilizzanti,
corrosivi, irritanti, tossici per il ciclo riproduttivo, cancerogeni e mutageni di categoria 3.
ProbRes
1
Prodotti chimici - resine, colle, affini
Operaio Edilizia
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 38 di 240
Rischio -
Prodotti chimici - vernici e simili
Descrizione Rischio
Vedi descrizione pericolo prodotti chimici - introduzione
Probabilita
Indice Misura
3
Danno
2
Rischi
4
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Preparare le vernici, effettuare i travasi, pulire gli utensili di applicazione delle vernici solo in sito
apposito dotato di aspirazione oppure nell’area di influenza della eventuale cabina di verniciatura.
400
Privilegiare l’utilizzo di vernici e solventi meno nocivi rispetto a vernici con alto contenuto di solventi; ad
esempio preferire:
- Vernici ad acqua
- Vernici poliuretaniche con basso contenuto di monomero isocianatico (TDI, HDI, PDI)
- Solventi con il TLV miscela elevato
- Colle urea - formaldeide a basso contenuto di formaldeide libera (< 0,1%)
- Pigmenti esenti da cromato di piombo e cromato di zinco
- Usare acetone come solvente per la pulizia delle macchine, evitando l’impiego di cloruro di metilene
(diclorometano, sospetto cancerogeno).
600
L’operatore indossi quanto previsto dalle schede di sicurezza dei prodotti utilizzati e comunque: guanti
specifici, indumenti coprenti, dispositivi di protezione delle vie respiratorie specifico per le sostanze
utilizzate e protezione degli occhi (uso nebulizzato)
800
Nelle attività non siano utilizzate vernici al piombo.
1000
Per prevenire l’indebita esposizione a VAPORI DI SOLVENTI, le operazioni di preparazione (levigatura,
carteggiatura, ecc.) verniciatura ed essiccazione siano effettuate in locali appositi separati. In tali locali:
- Al personale non sia permesso lo stazionamento nei locali
- Trasferire il più presto possibile i manufatti verniciati nel locale di essiccazione; nell’attesa mantenerli
nell’area di influenza della cabina di verniciatura.
ProbRes
Prodotti chimici - vernici e simili
Operaio Edilizia
1
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 39 di 240
Rischio -
Prodotti chimici - oli lubrorefrigeranti
Descrizione Rischio
Vedi descrizione pericolo prodotti chimici - introduzione
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Preferire prodotti a base di oli minerali severamente raffinati e dearomatizzati o fluidi sintetici,
comunque non cancerogeni (debolmente raffinati e idrogenati, trattati all’acido e aromatici
indipendentemente dalla deparaffinatura, contenenti IPA e NDELA sotto la soglia di cancerogenicità).
400
Privilegiare i sistemi che producano meno aerosol (ad esempio minore pressione anche aumentando la
quantità); minimizzare l’utilizzo di aria compressa per la pulizia delle zone di lavoro.
600
Limitare la velocità di lavorazione, minimizzando lo sviluppo di nebbie.
800
Preferire prodotti emulsionati (minor quantitativo d’olio) e a pH vicino alla zona neutra.
1000
Sostituire gli oli frequentemente, e comunque prima del loro degrado.
1200
Adeguata pulizia dei pezzi lavorati con oli prima di avviarli a successive lavorazioni, con le cautele
indicate e adeguati prodotti.
1400
In caso di versamento accidentale rimuovere l’abbigliamento e avviarlo al lavaggio; lavare la pelle
contaminata con sapone neutro.
1600
Curare massimamente l’igiene personale immediatamente dopo il lavoro (doccia).
1800
Utilizzare asciugamani e stracci a perdere.
2000
Evitare di toccare e maneggiare tessuti, stracci o materiali sporchi d’olio.
2200
Non lavarsi le mani utilizzando olio, solventi o abrasivi; dopo il lavaggio utilizzare creme ammorbidenti e
grasse.
2400
Non depositare olio o materiali imbrattati o sporchi nei pressi di fonti di innesco.
2600
Non aggiungere prodotti non previsti dal fabbricante, in particolare ammine secondarie.
2800
Non contaminare gli oli con materiale organico, rifiuti, mozziconi, residui alimentari, ecc.
3000
Nel caso di oli emulsionabili, utilizzare acqua con la minima presenza di nitriti (minore di 50 mg/l, valore
massimo per l’acqua potabile; valore consigliabile 25 mg/l).
3200
Utilizzare idonei D.P.I. come ad esempio:
- Guanti antiolio (impermeabili di categoria II o III; preferire guanti in nitrile) e grembiuli / abbigliamento
idoneo; mantenerli puliti e sostituirli in caso di imbrattamenti.
- Utilizzare calzature idonee (basso grado di penetrazione agli oli).
- Utilizzare mascherine per aerosol e nebbie organiche (FFP2-3SL) nelle fasi di lavoro a maggiore
emissione.
Prodotti chimici - oli lubrorefrigeranti
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 40 di 240
3400
Al fine di evitare lo sviluppo di microrganismi nei residui, depositi ecc., particolarmente negli oli
emulsionabili:
- Mantenere la massima pulizia degli ambienti e della persona .
- Rinnovare gli oli frequentemente (ad es. anche sulla base di apposito test sulla carica batterica).
- Non eccedere nell’uso di biocidi e maneggiarli utilizzando guanti, mascherine e abbigliamento
coprente.
3600
Eliminare eventuali formazioni di oli liberi in emulsioni e morchie con appositi olio-assorbenti
ProbRes
1
Prodotti chimici - oli lubrorefrigeranti
Operaio Edilizia
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 41 di 240
Rischio -
Prodotti chimici - manutentori/operai/officine
Descrizione Rischio
Vedi descrizione pericolo prodotti chimici - introduzione
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Utilizzare mascherine / semimaschere di protezione contro polveri, esalazioni compresi areosol liquidi e
vapori organici da indossare, in particolare, in ambienti angusti, ove non vi sia la possibilità contingente
di aerare e comunque durante l’utilizzo di prodotti con caratteristiche sensibilizzanti, irritanti, nocive o
tossiche per le vie respiratorie (operazioni di manutenzione o utilizzo contingente di tali prodotti).
400
Utilizzare guanti in PVC o di analoga protezione - conformi a EN 374 per resistenza ad agenti chimici
sensibilizzanti, irritanti, nocivi, tossici per la cute, specifici con caratteristiche antiacido o anticorrosione
per utilizzo di prodotti corrosivi o che provocano ustioni (operazioni di manutenzione o utilizzo
contingente di tali prodotti); i guanti dovranno coprire sufficientemente gli avambracci, in particolare
durante l’utilizzo di prodotti nocivi, tossici o corrosivi per la cute (operazioni di manutenzione o utilizzo
contingente di tali prodotti).
600
Utilizzare idoneo abbigliamento coprente, in particolare nell’utilizzo di sostanze corrosive e pericolose
per la cute (operazioni di manutenzione o utilizzo contingente di tali prodotti).
800
In caso di versamenti o spandimenti, indossare guanti e mascherine, aerare il più possibile l’ambiente e
bonificare immediatamente rispettando la normativa vigente in materia di rifiuti.
1000
Preferire prodotti esenti da benzolo, toluene e xilene, isocianati.
1200
Eseguire, ove possibile, le lavorazioni "polverose" a umido e comunque indossare apposite mascherine
antipolvere (ad es. demolizioni, movimentazione di malte cementizie, taglio laterizi o simili).
1400
Utilizzo delle maschere antipolvere, in particolare nell’utilizzo di utensili quali flessibile, martello elettrico,
scanalatrice, sega elettrica e per pavimenti e laterizi e comunque in tutte le lavorazioni ove vi sia la
produzioni di polveri, compresa la manipolazioni di malte cementizie.
1600
Svuotare lentamente i sacchi di malte e prodotti in polvere.
1800
Utilizzare idonei D.P.I.
2000
Nelle operazioni di asfaltatura a caldo eseguita da aziende estrne, mantenersi a distanza.
2200
Nelle operazioni di asfaltatura con conglomeriti bituminosi a freddo (temperatura di stesa attorno a 6070 °C) evitare comunque il più possibile le esalazi oni, anche tramite rotazione del personale addetto.
2400
Impermeabilizzazioni - guaine:
- preferire prodotti senza idrocarburi alogeati
- preferire membrane a minor contenuto di bitumi, quali ad esempio guane liquide a base di acqua
- preferire mebrane "autoadesive" posate per pressatura senza necessità di fiammatura (minori
emissioni di prodotti delaa combustione)
ProbRes
1
Prodotti chimici - manutentori/operai/officine
Operaio Edilizia
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 42 di 240
Rischio -
Polveri - fumi - vapori - introduzione
Descrizione Rischio
Il pericolo è generato dalla presenza nell'ambiente di lavoro di polveri, fumi, vapori.
Il potenziale rischio è dato da:
- Irritazione delle vie aeree
- Asma allergica
Probabilita
Indice Misura
3
Danno
2
Rischi
4
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Preferire prodotti a bassa nocività; sia effettuata una valutazione preventiva delle sostanze mirata alla
selezione dei prodotti con minor pericolosità possibile, in particolare per effetti maggiormente pericolosi.
400
Organizzare le lavorazioni e postazioni di lavoro in modo da non esporsi a polveri/fumi/vapori, diretti o
dovuti ad altre lavorazioni.
600
In caso di presenza di polveri, fumi o vapori utilizzare appositi DPI (mascherine, maschere con filtro
ecc.).
800
Mantenere adeguatamente puliti gli ambienti e con buona areazione generale (con interventi periodici)
con particolare riferimento ai pavimenti e luoghi si depositano polveri.
1000
Non fumare, bere e mangiare durante le lavorazioni.
1200
Per attrezzature / lavorazioni saltuarie che producono vapori o fumi in locali chiusi garantire comunque
un’adeguata aerazione e ventilazione del locale oppure operare all’aperto.
1400
Le pulizie preferibilmente siano eseguite fuori dell’orario di lavoro e con l’uso di aspiratori.
1600
Ove possibile bagnare le superfici o materiali polverosi.
1800
Le attrezzature provviste di canale di aspirazione siano collegate ad apposito accessorio, eventuali filtri
siano mantenuti puliti e manutenzionati.
2000
Il riscaldamento e le termosaldature delle tubazioni va effettuato in ambiente aerato, in caso di
impossibilità utilizzare apposite mascherine.
2200
Non utilizzare soffi ad aria compressa per la rimozione dei residui delle lavorazioni (molto meglio
dispositivi di aspirazione).
2400
Nel servizio di assistenza presso varie sedi o appalti gestiti da committenti, in caso vi siano lavorazioni
limitrofe con produzione polveri, fumi o vapori nei pressi della zona delle operazioni del personale della
ditta, si predispongano idonee contromisure quali:
- L’organizzazione dei turni e periodi di lavoro in modo da minimizzare l’interferenza.
- La predisposizione di opportune separazioni.
- L’utilizzo di dispositivi di protezione individuale per le vie respiratorie, avendo cura di informarsi sulla
natura e tipologia delle sostanze disperse.
ProbRes
1
Polveri - fumi - vapori - introduzione
Operaio Edilizia
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 43 di 240
Rischio -
Polveri di metallo
Descrizione Rischio
Viene definita "polvere non sclerogena" o "inerte", il particolato aerodisperso di una serie di
composti minerali che può dar luogo a fenomeni di accumulo nell'apparato respiratorio ed
anche a patologie respiratorie, senza che venga alterata la struttura polmonare.
La patologia respiratoria da metalli duri è rappresentata da fibrosi polmonare (hard metal
disease) accompagnata da eventuale insufficienza ventilatoria di modesta entità.
Probabilita
Indice Misura
3
Danno
2
Rischi
4
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Limitare al minimo l'esposizione a polveri; salvo esposizioni non sistematiche (in tal caso ustilizzare
maschere di protezione specifiche) utilizzare sistemi di captazione localizzate
400
In caso esposizione continuativa e sistematica i lavoratori esposti siano sottoposti a sorveglianza
sanitaria
ProbRes
Polveri di metallo
Operaio Edilizia
1
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 44 di 240
Rischio -
Polveri di legno
Descrizione Rischio
Il pericolo da Polveri di legno è dato dalla presenza e conseguente possibile inalazione delle
stesse
A seconda del tipo di lavorazione varia l’esposizione al potenziale rischio; generalmente
l’incidenza è maggiore nei lavori di finitura dei manufatti in cui la polvere è fine.
Ogni tipo di legno, inoltre, avendo delle proprie caratteristiche chimiche può determinare
nell’uomo l’insorgenza di alterazioni diverse: ad oggi secondo gli studi condotti non è
possibile
definire una classifica di rischio per tutte le varie specie legnose.
La maggior parte dei casi di evento
canceroso è tuttavia riferibile all’esposizione alle polveri di latifoglie, soprattutto a causa della
minore superficie delle fibre prodotte.
Alcune lavorazioni possono infine riguardare legname ricoperto da sostanze chimiche,
tipo vernici, lacche, coloranti; altri possono contenere formaldeide. Queste sostanze
determinano un aumento del rischio e vanno considerate a parte.
Le polveri possono essere immesse nell’ambiente durante diversi tipi di lavorazione del
legno:
ad esempio lavori di taglio a mano o a macchina, levigatura, tornitura, lavorazione
con il pantografo, pulizia di pavimenti impolverati, uso di aria compressa per la pulizia.
Probabilita
Indice Misura
3
Danno
2
Rischi
4
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Indossare i Dispositivi di Protezione Individuale per la protezione delle vie respiratorie prescritti (cfr.
l’apposito modulo, in particolare FFP3 o P3 nell’utilizzo dei legni duri e FFP2 o P2 nell’utilizzo di legni
teneri).
400
Effettuare campionamenti dell’esposizione del personale alle polveri di legno al fine di valutare le misure
di tutela ed i sistemi di aspirazione / filtraggio (TLV < 5 mg/m3 se esiste un legno duro).
600
In caso di utilizzo legni pre assemblati (ad es. compensato, etc.) richiedere al fornitore la composizione
di tali legni ed adeguare le misure di tutela all’analisi di tali dati.
ProbRes
Polveri di legno
Operaio Edilizia
1
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 45 di 240
Rischio -
Biologico - introduzione
Descrizione Rischio
Il pericolo consiste nel esposizione ad agenti biologici.
Definizioni:
Agente biologico: qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura
cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o
intossicazioni;
Microrganismo: qualsiasi entità microbiologica, cellulare o meno, in grado di riprodursi o
trasferire materiale genetico;
Coltura cellulare: il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari
Classificazione degli agenti biologici: gli agenti biologici sono ripartiti nei seguenti quattro
gruppi a seconda del rischio di infezione:
a) Agente biologico del gruppo 1: un agente che presenta poche probabilità di causare
malattie in soggetti umani;
b) Agente biologico del gruppo 2: un agente che può causare malattie in soggetti umani e
costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaghi nella comunità; sono di
norma disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche;
c) Agente biologico del gruppo 3: un agente che può causare malattie gravi in soggetti
umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori; l'agente biologico può propagarsi nella
comunità, ma di norma sono disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche;
d) Agente biologico del gruppo 4: un agente biologico che può provocare malattie gravi in
soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori e può presentare un elevato
rischio di propagazione nella comunità; non sono disponibili, di norma, efficaci misure
profilattiche o terapeutiche.
Criteri per la valutazione del rischio biologico.
Nelle considerazioni inerenti alla valutazione del rischio in oggetto e alle relative misure di
tutela, occorre i seguire i seguenti:
Giudizi delle figure coinvolte nel sistema di prevenzione:
- Datore di lavoro
- S.P.P.
- Dirigenti
- Preposti
- Lavoratori
- Medico Competente
- Rappresentanti dei lavoratori
Caratteristiche, modalità frequenza del lavoro e fasi del procedimento lavorativo che
comportano rischio di esposizione ad agenti biologici.
Numero dei lavoratori addetti
Caratteristiche degli addetti
Caratteristiche dell’ambiente di lavoro (lay-out, attrezzature, ecc)
Metodi e procedure lavorative adottate e le misure preventive e protettive applicate
Informazioni disponibili relative alle caratteristiche degli eventuali agenti biologici, in
particolare della loro classificazione del rischio infezione
Informazioni sulle conseguenti malattie possibili o dei potenziali effetti allergici e tossici
Possibili relazioni con patologie dei lavoratori
Situazioni che possono influire sul rischio
Possibili interazioni tra diversi gruppi di agenti biologici
Biologico - introduzione
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 46 di 240
Caratteristiche di pericolosità degli agenti biologici.
I diversi agenti biologici s’individuano sulla base della loro pericolosità:
a)infettività: intesa come capacità di un microrganismo di penetrare e moltiplicarsi nell'ospite
b)patogenecità: riferibile alla capacità di produrre malattia a seguito di infezione
c)trasmissibilità: capacità di un microrganismo di essere trasmesso da un soggetto infetto
ad un altro suscettibile
d)neutralizzabilità: intesa come la disponibilità d’efficaci misure profilattiche per prevenire la
malattia o terapeutiche per la sua cura.
L'esistenza o meno di una soglia d’infettività per i diversi microrganismi è rilevante ai fini
delle strategie preventive del rischio, essendo l'azione preventiva necessaria solo in
presenza di un rischio conseguente alla presenza di una condizione di pericolo.
Il distinguo tra rischio presunto e rischio reale (valutabile) è basato sulla verifica
dell'esistenza di qualche elemento che discrimini le due situazioni; nel caso specifico
l'esposizione.
La presenza di una situazione pericolosa non costituisce di per sé una condizione di rischio
fino a che non sia verificata l'esistenza di una esposizione all'agente pericoloso (come
causa del rischio), e valutata l'entità dell'esposizione.
La necessità di valutare sia l'esistenza dell’esposizione sia la sua entità è dovuta
all'eventualità che non sempre in presenza di un’esposizione sussiste una condizione di
rischio.
I rischi biologici ai quali è potenzialmente esposto un lavoratore sono sintetizzabili in:
- infezione per contatto diretto
- effetti allergici e/o tossici dovuti a sostanze liberate dall'agente biologico, senza che sia
avvenuto il contatto con lo stesso.
Il contatto può avvenire nei seguenti modi:
- ingestione/aspirazione
- rovesciamento di liquidi contenenti l'agente biologico
- introduzione nell'organismo attraverso ferite
La conseguenza è l'insorgenza di malattie.
Probabilita
Biologico - introduzione
Operaio Edilizia
3
Danno
2
Rischi
Aggiornato ad dicembre 2011
4
Pagina 47 di 240
Indice Misura
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Adottare i principi di buona prassi microbiologica
400
Evitare l’utilizzazione degli agenti biologici nocivi, se il tipo di attività lavorativa lo consente.
600
Limitare al minimo i lavoratori esposti, o potenzialmente esposti, al rischio d’agenti biologici
800
Progettare adeguatamente i processi lavorativi anche attraverso l’uso di dispositivi di sicurezza atti a
proteggere dall’esposizione accidentale ad agenti biologici.
1000
Elaborare idonee procedure per prelevare, manipolare e trattare campioni di origine biologica ed
elaborare procedure di emergenza in caso di incidenti.
1200
In caso di contaminazioni accidentali, ferite in genere, punture di insetti e simili è opportuna la
disinfezione e/o medicazione delle parti contaminate.
1400
In caso di contaminazione con specifici agenti (presso terzi, luoghi esterni o simili) reperire, ove
possibile, informazioni circa il potenziale potogegeno di tale agenti per approntare le contromisure più
opportune
1600
Utilizzare segnali d’avvertimento appropriati ove sia accertata la presenza di agenti biologici pericolosi
1800
Sianno effettuate periodiche sessioni di formazione/informazione sul rischio specifico
2000
Mantenere il più possibile puliti gli ambienti di lavoro
2200
Mantenere adeguate condizioni igieniche
2400
Adottare misure collettive di protezione ovvero misure di protezione individuali qualora non sia possibile
evitare altrimenti l'esposizione
2600
Utilizzo di guanti di protezione e indumenti idonei, soprattutto in caso di precedenti traumi o ferite
2800
Adottare misure igieniche per prevenire e ridurre al minimo la propagazione accidentale di un agente
biologico fuori del luogo di lavoro: i contenitori per i rifiuti / campioni vanno chiusi e viene edotto il
personale che il loro trasporto e smaltimento è riservato a personale appositamente incaricato
3000
Verificare la presenza d’agenti biologici sul luogo di lavoro al di fuori del contenimento fisico primario, se
necessario o tecnicamente realizzabile
3200
Predispone i mezzi necessari per la raccolta, l'immagazzinamento e lo smaltimento dei rifiuti in
condizioni di sicurezza, mediante l'impiego di contenitori adeguati ed identificabili eventualmente dopo
idoneo trattamento dei rifiuti stessi
3400
Concordare procedure per la manipolazione ed il trasporto in condizioni di sicurezza di agenti biologici
3600
I lavoratori esposti siano sottoposti a sorveglianza sanitaria
3800
I Lavoratori colpiti da forme influenzali o altre patologie infettive devono evitare di trasmettere tali
patologie ad altri lavoratori nel luogo di lavoro, adottando opportune precauzioni
4000
Sia effettuato l’aggiornamento della valutazione del rischio biologico ogni 3 anni
Biologico - introduzione
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 48 di 240
ProbRes
Biologico - introduzione
Operaio Edilizia
1
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 49 di 240
Rischio -
Biologico - tetano
Descrizione Rischio
Il principale pericolo di questa natura è rappresentato dalla presenza del clostridium tetani.
Tale bacillo sporigeno e anaerobico può provocare una patologia tossi - infettiva acuta e
non contagiosa, comunemente indicata con il nome di tetano.
Il bacillo si può trovare nel terreno e nei ferri arrugginiti; la possibilità che insorga la malattia
discende dal contatto con lo stesso in concomitanza di lesioni contuse o necrotiche della
pelle, con contatto di terreno, schegge di legno e/o ferro.
Il bacillo può essere strasmesso anche tramite morsi di animali infetti.
In questi casi la tossina prodotta dal microrganismo può raggiungere il sistema nervoso
centrale e provocare un aumento della contrazione muscolare con possibile blocco
dell’attività respiratoria.
Criteri per la valutazione del rischio
Nelle considerazioni inerenti alla valutazione del rischio in oggetto e alle relative misure di
tutela, si sono seguiti i seguenti criteri:
giudizi delle figure coinvolte nel sistema di prevenzione: datore di lavoro, S.P.P., Preposti,
Lavoratori, Medico Competente, Rappresentanti dei lavoratori
- Caratteristiche, modalità, frequenza del lavoro e fasi del procedimento lavorativo che
comportano rischio di esposizione ad agenti biologici
- Numero dei lavoratori addetti
- Caratteristiche degli addetti
- Caratteristiche dell’ambiente di lavoro
- Metodi e procedure lavorative adottate e le misure preventive e protettive applicate
- Informazioni disponibili relative alle caratteristiche degli agenti microbiologici
- Informazioni sulle conseguenti malattie possibili o dei potenziali effetti allergici e tossici
- Possibili relazioni con patologie dei lavoratori
- Situazioni che possono influire sul rischio
Per altre informazioni si rimanda alla descrizione del pericolo biologico - introduzione.
Probabilita
Indice Misura
200
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
Vaccinazione antitetanica degli addetti
ProbRes
Biologico - tetano
Operaio Edilizia
1
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 50 di 240
Rischio -
Biologico - malattia di Lyme
Descrizione Rischio
La malattia di Lyme presenta varie manifestazioni di natura flogistica interessanti
l’epidermide.
Il bacillo si può trovare nel terreno e la possibilità che insorga la malattia discende dal
contatto con lo stesso in concomitanza di lesioni contuse o necrotiche della pelle, con
contatto di terreno, schegge di legno e/o ferro.
In questi casi la tossina prodotta dal microrganismo può raggiungere il sistema nervoso
centrale e provocare un aumento della contrazione muscolare con possibile blocco
dell’attività respiratoria.
Criteri per la valutazione del rischio
Nelle considerazioni inerenti alla valutazione del rischio in oggetto e alle relative misure di
tutela, si sono seguiti i seguenti criteri:
- giudizi delle figure coinvolte nel sistema di prevenzione: datore di lavoro, S.P.P., Preposti,
Lavoratori, Medico Competente, Rappresentanti dei lavoratori
- Caratteristiche, modalità, frequenza del lavoro e fasi del procedimento lavorativo che
comportano rischio di esposizione ad agenti biologici
- Numero dei lavoratori addetti
- Caratteristiche degli addetti
- Caratteristiche dell’ambiente di lavoro
- Metodi e procedure lavorative adottate e le misure preventive e protettive applicate
- Informazioni disponibili relative alle caratteristiche degli agenti microbiologici
- Informazioni sulle conseguenti malattie possibili o dei potenziali effetti allergici e tossici
- Possibili relazioni con patologie dei lavoratori
- Situazioni che possono influire sul rischio
Per altre informazioni si rimanda alla descrizione del pericolo biologico - introduzione
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
1
Rischi
2
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Scarpe di sicurezza a tali da proteggere anche la parte inferiore delle gambe
400
Vaccinazione degli addetti
ProbRes
Biologico - malattia di Lyme
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 51 di 240
Rischio -
Biologico - metodi ed attrezzature di lavoro
Descrizione Rischio
Il pericolo consiste nel possibile contatto diretto con cute, sangue o liquidi biologici presenti
nei vari luoghi di lavoro.
Vedi inoltre descrizione pericolo biologico - introduzione
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
utilizzare preferibilmente utensili con parti monouso, soprattutto se destinati al taglio
400
smaltire accessori taglienti o acuminati monouso in appositi contenitori rigidi
600
utilizzare idonei guanti in lattice monouso nelle attività che possono produrre contatti con agenti biologici
800
siano predisposte adeguate attrezzature e procedure (vedi modulo relativo) per la pulizia, disinfezione
degli strumenti di lavoro non monouso
1000
il materiale disinfettato/sterilizzato sia conservato in appositi contenitori chiusi
1200
gli ambienti di lavoro, gli arredi e le attrezzature siano lavati e asciugati (quando utilizzati) con adeguati
detergenti con proprietà anche battericida
1400
coloro che si occupano delle operazioni di pulizia degli ambienti di lavoro:
- devono indossare guanti di adeguata resistenza
- devono evitare il posizionamento dei rifiuti in luoghi non idonei (con possibilità di contatto con le
persone)
1600
Utilizzare Idonei Dispositivi di Protezione Individuali
ProbRes
1
Biologico - metodi ed attrezzature di lavoro
Operaio Edilizia
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 52 di 240
Rischio -
Biologico - Influenza Aviaria
Descrizione Rischio
IL VIRUS E LA MALATTIA
L’influenza aviaria è una infezione dei volatili causata da virus influenzali del tipo A; essa
può interessare tanto uccelli selvatici quanto volatili domestici come polli, tacchini, anatre,
causando una malattia in forma grave e anche la morte dell’animale colpito.
I virus influenzali appartenenti al tipo A possono infettare anche altri animali quali maiali,
cavalli, delfini e balene, nonché l’uomo, creando così la basi per fenomeni di ricombinazione
in caso di infezione contemporanea (co-infezione) da parte di diversi ceppi.
La maggior parte dei virus influenzali aviari non provoca sintomi o provoca sintomi attenuati
negli uccelli selvatici, in particolare uccelli acquatici migratori, che costituiscono pertanto il
veicoli principale dell’infezione.
Gli uccelli infetti, anche se non visibilmente malati, eliminano il virus con la saliva, con le
secrezioni respiratorie e con le feci; il contatto con questi materiali, o con acqua
contaminata da questi, determina la trasmissione dell’infezione; la trasmissione fecale-orale
è la modalità di trasmissione più comune.
Il virus può sopravvivere nei tessuti e nelle feci di animali infetti per lunghi periodi,
soprattutto a basse temperature (oltre 4 giorni a 22°C e più di 30 giorni a 0°C) e può restare
vitale indefinitamente in materiale congelato. Al contrario, è sensibile all’azione del calore
(almeno 70°C) e viene completamente distrutto duran te la cottura degli alimenti.
Dall’animale all’uomo.
L’uomo può infettarsi con virus dell’influenza aviaria a seguito di contatti diretti con animali
infetti, e/o con le loro deiezioni, mentre non c'è alcuna evidenza di trasmissione attraverso il
consumo di carni avicole o uova dopo la cottura
Il quadro clinico da infezioni umane con ceppi influenzali aviari compare dopo un periodo di
incubazione di 1-7 giorni e può variare da una tipica sintomatologia influenzale con febbre,
tosse, mal di gola e dolori muscolari, a infezioni oculari, fino alla polmonite e alla sindrome
da distress respiratorio acuto.
Nei casi finora documentati di infezione aviaria da ceppi H5N1, la mortalità nell’uomo varia
dal 30 al 70-80%.
Nell’epidemia di infezioni da virus aviario H7N7 osservata nei Paesi Bassi nella primavera
2003, le manifestazioni sono state, per lo più, a livello congiuntivale, con alcuni casi di
manifestazioni di tipo influenzale ed un decesso per sindrome da distress respiratorio.
La trasmissione da persona a persona di ceppi di influenza aviaria è stata osservata
soltanto in occasioni limitate, in quanto i virus aviari non sono adattati all’uomo: un caso di
trasmissione da persona a persona è stato osservato ad Hong Kong nel 1997 (virus H5N1);
nei Paesi Bassi, si è osservata trasmissione interumana limitatamente alle forme oculari
(Virus H7N7); studi, effettuati sia in Tailandia che in Vietnam, i due Paesi in cui si sono
manifestati focolai di influenza aviaria nel 2004, hanno messo l’accento sulla probabilità che
alcuni casi si siano generati attraverso contatti stretti e prolungati fra persone dello stesso
nucleo familiare. L’ipotesi è scaturita dall’analisi di alcuni fattori quali: comparsa di più casi
nella stessa famiglia, periodo di incubazione compatibile con trasmissione interumana,
mancanza di contatto con animali malati per alcuni soggetti.
Probabilita
Indice Misura
Biologico - Influenza Aviaria
Operaio Edilizia
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 53 di 240
200
In caso di sospetto di influenza aviaria, ettettuare la segnalazione agli organi ufficiali veterinari
segnalando:
A) ubicazionee tipologia dell'animale
B) presenza di persone ed automezzi
C) possibile imminente movimentazione di mezzi, animali e persone
D) eventuale presenza in allevamento di disinfettanti e mezzi di disinfezione
E) se allevamento: tipologia e consistenza dell'azienda
400
Raccomandazioni riguardanti i contatti con polli, anatre e altri volatili in aree dove è presente il virus
H5N1:
- Le persone devono, per quanto possibile evitare i contatti con polli, anatre e altri volatili
- Evitare contatti con allevamenti dove si sono verificati casi di animali malati, eliminati o contagiati da
influenza aviaria .
- Se si entra in contatto con ambienti o con animali interessati dal virus è necessario:
- lavare bene e subito le mani e successivamente l'intero corpo, compresi i capelli
- consultare un medico
- controllare la temperatura corporea per sette giorni, in caso di temperatura superiore a 37,5°,
consultare un medico
- pulire / lavare / disinfettare immediatamente vestiti, scarpe, DPI non monouso
600
In caso di possibile contatto con il virus, utilizzare DPI idonei per il rischio biologico quali maschere,
guanti, calzature
ProbRes
Biologico - Influenza Aviaria
Operaio Edilizia
1
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 54 di 240
Rischio -
Biologico - Influenza AH1N1
Descrizione Rischio
Il Rischio di trasmissione dell’influenza nei luoghi di lavoro è in gran parte condizionato dalla
condivisione di spazi in ambienti confinati e ad attività che espongono al contatto con il
pubblico.
I virus possono persistere sulle superfici non porose per 24 - 48 ore.
I sintomi comprendono generalmente febbre, accompagnata almeno da tosse e mal di gola.
Possono manifestarsi altri sintomi quali mal di testa, debolezza e malessere generale,
raffreddore e costipazione, dolori muscolari e articolari, brividi, vomito e diarrea.
Questo complesso di sintomi viene solitamente descritto come simil influenzale e
caratterizza sia le infezioni da virus influenzali di stagione che quelle da virus AH1N1.
Come l’influenza stagionale, anche la nuova influenza da virus AH1N1v può presentarsi con
forme di gravità variabile da molto lievi a gravi. Nelle forme gravi possono insorgere
complicazioni come polmoniti e insufficienza respiratoria; possono verificarsi casi mortali,
come del resto accade anche in caso di infezione da virus influenzali stagionali.
E’ possibile affermare che il Virus AH1N1v si diffonde:
- per via diretta attraverso le goccioline di secrezione respiratoria e di saliva emesse con la
tosse e lo starnuto
- per via indiretta attraverso le mani che vengono in contatto con oggetti e superfici
contaminate da secrezioni di persone infette (maniglie, corrimani, piani di lavoro, rubinetti,
attrezzature, ecc.)
Probabilita
Indice Misura
Biologico - Influenza AH1N1
Operaio Edilizia
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 55 di 240
200
Il Datore di Lavoro deve:
-Provvedere affinché i lavoratori che presentino sintomi influenzali lascino prontamente i luoghi di lavoro
e non siano riammessi al lavoro se non dopo 24 ore dalla cessazione dei sintomi in assenza di terapia
sintomatica ed antipiretica ( in quanto fonte di rischio biologico per gli altri lavoratori e per gli utenti, oltre
che in ragione della sussistenza di una condizione di temporanea inidoneità alla prestazione lavorativa
da parte della persona affetta)
-Provvedere affinché siano fornite ai lavoratori corrette informazioni sulla nuova influenza AH1N1 in
forma e linguaggio facilmente comprensibili da parte di tutti i lavoratori, operando allo scopo in stretto
collegamento con le autorità sanitarie locali e/o attingendo alle fonti ufficiali di informazioni
-Provvedere che sul posto di lavoro sia sempre assicurata la disponibilità a sufficienza, di detergenti
liquidi a base di alcol (minimo 60%), e ove necessario nelle aree comuni quali sale di attesa, aree
break, posti di ristoro, bar e mense aziendali, corridoi, servizi igienici, spogliato la disponibilità di
salviettine monouso umidificate per poter effettuare con frequenza la pulizia delle mani, anche in
assenza di acqua e sapone.
-Rendere disponibili ,ove necessari, fazzolettini di carta e salviette monouso per contribuire a tenere
sempre pulite le postazioni di lavoro (ripiano della scrivania, tastiera del computer, telefono) e idonei
recipienti per il oro smaltimento.
-Disporre affinché siano effettuate nei luoghi di lavoro pulizie con la necessaria regolarità (almeno una
volta al giorno) con particolare attenzione a ripiani di scrivanie e tavoli , computer e relativi accessori ,
maniglie, telefoni, lavandini e rubinetti ecc., utilizzando comuni prodotti detergenti ad uso domestico,
secondo le istruzioni riportate in etichetta.
-Rendere disponibili sul luogo di lavoro, in relazione alla valutazione di rischi legati a particolare
affollamento o esposizione,un adeguato numero di mascherine respiratorie, fornendo le opportune
indicazioni per il loro utilizzo da parte dei soggetti con sintomi di influenza, o anche da parte degli addetti
al primo soccorso o di altre persone che potrebbero occasionalmente dover assistere
temporaneamente il dipendente con sintomi di sospetta influenza
-ove si verifichi più di un caso confermato, probabile o sospetto di influenza nel periodo di contagiosità
occorrerà informare i dipendenti circa la loro possibile esposizione al contagio sul luogo di lavoro, nel
rispetto della riservatezza dei dati sensibili (vedere Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice
in materia di protezione dei dati personali") ed invitare i dipendenti risultati esposti a tenere sotto
controllo il proprio stato di salute per rilevare la prima comparsa di sintomi sospetti ricordando
opportunamente la necessità di consultare il proprio medico di famiglia in caso di situazioni che
potrebbero costituire un maggior rischio di forme gravi e complicate di influenza quali ad esempio: stato
di gravidanza, malattie croniche del metabolismo, malattie cardiovascolari, asma, enfisema, etc.
-Consiglia ai propri lavoratori di effettuare la vaccinazione gratuita presso l’AUSL di competenza
400
In caso di missione, il Datore di Lavoro deve
-Ricordare al dipendente la necessità di avere sempre con sé la Tessera Europea di Assicurazione
Malattia (TEAM) che dà diritto, nei Paesi dell’Unione Europea, dello Spazio Economico Europeo e in
Svizzera alla copertura delle spese sanitarie per tutti gli iscritti al Servizio Sanitario Nazionale, se
presentata ad un presidio sanitario pubblico o ad una struttura convenzionata. Per i possessori della
TEAM le prestazioni mediche presso le strutture pubbliche sono gratuite, salvo il pagamento
dell’eventuale ticket o di altra partecipazione alla spesa che è a diretto carico dell’assistito. Qualora la
TEAM non fosse stata accettata o l’assistito non l’avesse con sé, e fosse perciò necessario pagare le
prestazioni di cui sopra, è possibile chiedere il rimborso delle spese anticipate presentando al proprio
rientro in Italia la relativa documentazione alla ASL di appartenenza.
-Verificare l’esistenza di accordi bilaterali di sicurezza sociale che prevedano la copertura di spese
sanitarie dietro presentazione di appositi modelli in altri Paesi; in tali casi, è necessario prima di un
viaggio all’estero, munirsi presso la propria ASL del modello per l’assistenza sanitaria all’estero. Per i
Paesi con i quali non esistono convenzioni o accordi bilaterali di sicurezza sociale, come ad esempio gli
Stati Uniti d’America, prima del viaggio, stipulare una polizza sanitaria a cura del datore di lavoro.
Biologico - Influenza AH1N1
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 56 di 240
600
Il Lavoratore deve:
-Ridurre i rischi di esposizione all’infezione riducendo anche nella vita privata la frequentazione di luoghi
affollati e limitando i contatti fisici (stringere le mani, abbracciare, baciare)
-Evitare per quanto possibile contatti ravvicinati con le persone malate o che potrebbero esserlo
(cercando di tenere una distanza non inferiore a circa un metro e mezzo).
-Rimanere a casa in caso di presenza di sintomi di influenza (febbre, mal di gola, tosse, malessere
generale e/o gli altri sintomi sopra descritti) sin dall’inizio dei sintomi e fino alle 24 ore successive alla
completa risoluzione di questi (senza uso di antipiretici)
-I dipendenti che condividono l’abitazione con un familiare/convivente ammalato di influenza, dovranno
avere l’accortezza di tenere sotto controllo quotidianamente il proprio stato di salute e rimanere a casa
ai primi sintomi di influenza presentati.
-In caso di presentazione dei primi sintomi sul posto di lavoro ,occorrerà:
1.indossare una mascherina protettiva (mascherina FFP2) se resa disponibile dal datore di lavoro e
tollerata, in caso contrario utilizzare comunque un fazzoletto di carta per coprire naso e bocca durante
tosse o starnuto, sino all’allontanamento dal posto di lavoro
2.Avvertire immediatamente il diretto superiore o il datore di lavoro per essere autorizzati a rientrare a
casa il prima possibile.
-Informare il dirigente o il datore di lavoro in caso di malattia nel corso di missione
800
Utilizzare idonei DPI (mascherina FFP2)
ProbRes
Biologico - Influenza AH1N1
Operaio Edilizia
1
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 57 di 240
Rischio -
Cancerogeno - introduzione
Descrizione Rischio
Il pericolo consiste nel esposizione, durante le lavorazioni, con agenti cancerogeni.
Più organismi, nazionali ed internazionali, hanno prodotto classificazioni degli agenti
cancerogeni; i più importanti sono: CEE, ACGIH (USA), IARC, OSHA (USA), NIOSH (USA),
CCTN (Italia), DFG-MAK (Germania). Il D.Lgs 81/08 fa riferimento alla classificazione CEE.
Agli effetti del D.Lgs 81/08 si intende per agente cancerogeno:
- una sostanza alla quale è attribuita la menzione R 45: "Può provocare il cancro" o la
menzione R 49: "Può provocare il cancro per inalazione" (cfr. allegato 1 direttiva
67/548/CEE)
- un preparato su cui deve essere apposta l'etichetta con la menzione R 45: "Può provocare
il cancro" o con la menzione R 49: "Può provocare il cancro per inalazione" (cfr. art. 3, par.
5, lett. j, direttiva 88/379/CEE)
- una sostanza, un preparato o un processo (anche prodotti durante un processo) di cui
all'allegato XLII D.Lgs 81/08.
Criteri per la valutazione del rischio cancerogeno
- giudizi delle figure coinvolte nel sistema di prevenzione
- Caratteristiche delle lavorazioni
- Caratteristiche, durata, modalità e frequenza del lavoro
- Quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni prodotti o utilizzati e la loro concentrazione
- Numero di addetti coinvolti
- Caratteristiche degli addetti
- Caratteristiche dell’ambiente di lavoro (lay-out, attrezzature, ecc)
- Informazioni disponibili relative alle caratteristiche degli agenti cancerogeni, in particolare
della loro capacità di penetrare l’organismo per vie diverse di assorbimento, anche in
relazione al loro stato di aggregazione (ad esempio se allo stato solido le sostanze possono
essere in forma compatta, in scaglie o polverose, contenute o meno in una matrice solida
per impedirne la fuoriuscita)
- Informazioni sulle conseguenti malattie possibili o dei potenziali effetti sull’uomo
- Possibili relazioni con patologie dei lavoratori
- Situazioni che possono influire sul rischio
- Misure di protezione e prevenzione adottate e dispositivi di protezione individuale utilizzati
- Indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti cancerogeni e le sostanze e i
preparati eventualmente utilizzati come sostituti.
Caratteristiche di pericolosità degli agenti cancerogeni
Il livello potenziale di danno è alto, tenendo conto delle patologie che possono scaturire. Il
distinguo tra rischio presunto e rischio reale (valutabile) è basato sulla verifica dell'esistenza
di qualche elemento che discrimini le due situazioni; nel caso specifico l'esposizione.
La presenza di una situazione pericolosa non costituisce di per sé una condizione di rischio
fino a che non sia verificata l'esistenza di una esposizione all'agente pericoloso (come
causa del rischio), e valutata l'entità dell'esposizione.
La necessità di valutare sia l'esistenza dell’esposizione sia la sua entità è dovuta
all'eventualità che non sempre in presenza di un’esposizione sussiste una condizione di
rischio.
Probabilita
Cancerogeno - introduzione
Operaio Edilizia
3
Danno
2
Rischi
Aggiornato ad dicembre 2011
4
Pagina 58 di 240
Cancerogeno - introduzione
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 59 di 240
Indice Misura
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Analizzare le sostanze, materiali e agenti utilizzati; qualora, dall'esame delle schede di sicurezza e/o
composizione, si evincesse la presenza di sostanza cancerogene è necessario valutare il livello di
esposizione dei lavoratori e prevedere l'attuazione delle misure di tutela previste dalla normativa vigente
in materia
400
Progettazione, programmazione e sorveglianza del lavoro in modo che non vi sia emissione di agenti
cancerogeni nell’aria; se questo non è tecnicamente possibile, gli agenti cancerogeni siano eliminati il
più vicino possibile al punto di emissione, anche mediante aspirazione localizzata
600
Conservare, manipolare e trasportare gli agenti cancerogeni in condizioni di sicurezza
800
Gli agenti cancerogeni in attesa di impiego non siano accumulati in quantitativi superiori alle necessità
delle lavorazioni
1000
Le aree con presenza di agenti cancerogeni siano segnalate e sia imposto il divieto di fumare
1200
Impiegare quantitativi di sostanze cancerogene non superiori alle necessità delle lavorazioni
1400
Misurazione degli agenti cancerogeni nell’ambiente di lavoro, secondo le modalità previste dal D.Lgs
81/08, per verificare l’efficacia delle misure di tutela ed individuare precocemente le esposizioni
anomale causate da incidenti o comunque eventi non prevedibili
1600
Regolare e sistematica pulizia di locali, attrezzature e impianti
1800
Raccolta e immagazzinamento di rifiuti o residui contenenti agenti cancerogeni (destinati allo
smaltimento) in condizioni di sicurezza, in contenitori ermetici con chiare etichette
2000
Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori, sulla base delle conoscenze disponibili, informazione e
formazione, in particolare per quanto riguarda:
- natura e caratteristiche degli agenti cancerogeni presenti nei cicli lavorativi, la loro dislocazione
- i rischi per la salute connessi al loro impiego, compresi i rischi supplementari dovuti al fumare
- le precauzioni da prendere per evitare l'esposizione
- le misure igieniche da osservare
- la necessità di indossare e impiegare indumenti di lavoro e protettivi e dispositivi individuali di
protezione ed il loro corretto impiego
- il modo di prevenire il verificarsi di incidenti e le misure da adottare per ridurre al minimo le
conseguenze
- significato della sorveglianza sanitaria (anche dopo un’eventuale cessazione dell’attività lavorativa)
- significato e caratteristiche dei Dispositivi di Protezione Individuale
2200
I lavoratori abbiano a disposizioni idonei indumenti protettivi e Dispositivi di Protezione Individuale
2400
I Dispositivi di Protezione Individuale (vedi apposito capitolo) siano custoditi in luoghi determinati,
controllati, puliti e riparati se il caso (vedi apposite procedure)
2600
L'informazione e la formazione siano fornite prima che i lavoratori siano adibiti alle attività in questione e
sono ripetute periodicamente e comunque ogni qualvolta si verificano nelle lavorazioni cambiamenti che
influiscono sulla natura e sul grado dei rischi.
2800
Il numero di lavoratori esposti sia limitato al minimo possibile
3000
La presenza nelle aree di tali operazioni lavorative particolari dei lavoratori addetti sia in ogni caso
ridotta al minimo, compatibilmente con le necessità delle lavorazioni
Cancerogeno - introduzione
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 60 di 240
3200
Nelle aree con possibili agenti cancerogeni sia imposto il divieto di assumere cibi e bevande
3400
Elaborazione di procedure per i casi di emergenza che possono comportare esposizioni elevate
3800
Su segnalazione del Medico Competente, sono adottate particolari misure protettive per i lavoratori cui
l’esposizione a taluni agenti cancerogeni presenta particolari rischi elevati
4000
In caso di eventi non prevedibili o incidenti che possono comportare un'esposizione anomala o dei
lavoratori, vengano adottate quanto prima misure appropriate per identificare e rimuovere la causa
dell'evento e siano informati i lavoratori e il Rappresentante per la Sicurezza.
4200
I lavoratori devono abbandonare immediatamente l'area interessata da eventi accidentali, a cui possono
accedere soltanto gli addetti agli interventi di riparazione ed ad altre operazioni necessarie, indossando
idonei indumenti protettivi e dispositivi di protezione delle vie respiratorie (messi a disposizione dal
datore di lavoro). In ogni caso l'uso dei dispositivi di protezione non è permanente e la sua durata, per
ogni lavoratore, è limitata al minimo strettamente necessario.
4400
Il datore di lavoro comunica al più presto all'organo di vigilanza il verificarsi degli eventi capitati e
riferisce sulle misure adottate per ridurre al minimo le conseguenze
4600
Utilizzare idonei D.P.I.
ProbRes
Cancerogeno - introduzione
Operaio Edilizia
1
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 61 di 240
Rischio -
Cancerogeno - Amianto
Descrizione Rischio
Il pericolo consiste nell'inalazione di fibre di amianto.
L’amianto è un minerale a struttura fibrosa e si presenta in tre principali varietà di differente
aspetto e composizione chimica (il crisotilo, il crocidolite e l’amosite).
E’ necessario assicurare il loro buon stato per evitare qualsiasi rilascio di fibre dannose per
la salute.
L’eventuale rilascio di fibre d’asbesto, facilmente inalabili ed estremamente dannose per
l’apparato respiratorio, può colpire i lavoratori che trattano queste sostanze e quelli presenti
a vario titolo nell’ambiente circostante.
Le malattie causate da questi minerali sono particolarmente gravi, soprattutto le neoplasie
(mesotelioma), con effetti tanto maggiori tanto più la diagnosi è ritardata.
L’amianto è una sostanza di cui è accertata la pericolosità e di cui è vietata la produzione e
l’utilizzo.
Il rischio indotto dalla presenza di materiali contenenti amianto (come evidenziato dalle
normative che regolamentano la gestione, la eventuale rimozione ed il successivo
smaltimento dell’amianto è commisurato allo stato di conservazione dei materiali stessi, in
quanto nella maggioranza degli impieghi l’amianto è bloccato con cemento, resine o altri
leganti.
L’amianto può essere trovato durante opere di manutenzione / ristrutturazione in forma di
eternit, in rivestimenti di vario tipo (specificamente in vecchie strutture antincendio,
rivestimenti di tubazioni, camini, centrali termiche ecc.) e come materiale costituente vasche
e/o bacini di contenimento.Nei vari edifici possono essere presenti: - caldaia, e relative
tubazioni (canne evacuazioni fumi) coibentate con materiali contenenti amianto- coperture
con pannelli compatti a sagoma ondulata "eternit" contenente amianto- coibentazioni con
materiali contenenti amianto - vasche e bacini di contenimento coibentate con materiali
contenenti amianto- Prodotti bituminosi, mattonelle di vinile con intercapedini di carta di
amianto, mattonelle e pavimenti vinilici (dal 10% al 25%), PVC e plastiche rinforzate
ricoprimenti e vernici, mastici / sigillanti / stucchi adesivi (dallo 0,5 % al 2 %) contenenti
amianto.
Probabilita
Indice Misura
3
Danno
2
Rischi
4
Misure di Prevenzione e Protezione
200
nel valutare un caso dubbio, eseguire misurazioni della concentrazione della polvere di amianto
nell'aria, onde verificare l'efficacia delle misure adottate
400
le lavorazioni di manutenzione / ristrutturazione nei luoghi di lavoro siano sempre precedute da
un’analisi dei luoghi con reperimento di informazioni concernenti la possibile presenza di amianto e da
una valutazione dello stato di conservazione dell’eventuale amianto presente
600
si sospendano immediatamente le lavorazioni e si interdica la presenza alle persone in aree con
presenza di amianto
Cancerogeno - Amianto
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 62 di 240
800
le lavorazioni di manutenzione / ristrutturazione abbiano luogo dopo che operatori specializzati abbiano
rimosso l’eventuale amianto che può causare esposizione al rischio
1000
le lavorazioni di manutenzione / ristrutturazione con contingente sospetto di esposizione siano effettuate
comunque con protezioni respiratorie e cutanee
1200
In caso di rimozione di amianto occorre contattare gli organi di vigilanza e predisporre piano di lavoro di
rimozione secondo i protocolli provinciali, ai sensi del D.Lgs.81/08 ; tale piano è usualmente predisposto
dalla ditta specializzata incaricata della bonifica.
1400
in caso di materiali deteriorati o di rimozioni contenenti amianto, allontanare preventivamente i
lavoratori, contattare ditta specializzata per la manutenzione, l’incapsulamento e/o la rimozione a norma
di legge
1600
In caso di presenza di amianto, progettare, programmare e sorvegliare le lavorazioni in modo che non vi
sia emissione di polvere di amianto nell'aria (istruendo i dipendenti di non toccare o urtare l’amianto e
avvisare immediatamente i responsabili)
1800
In caso di presenza di amianto contiguo alle lavorazioni, limitare al minimo possibile il numero dei
lavoratori esposti o che possono essere esposti alla polvere proveniente da materiali contenenti amianto
2000
In caso di presenza di amianto contiguo alle lavorazioni, garantire il rispetto di efficaci misure di
sicurezza e predisporre specifica procedura di autorizzazione, durante le attività di pulizia, gli interventi
manutentori e in occasione di qualsiasi evento che possa causare un disturbo dell'amianto contenuto
2200
In caso di presenza di amianto contiguo alle lavorazioni, porre la massima attenzione a non
danneggiare tali materiali durante qualsiasi operazione (ad es. manutenzione strutture, ecc.)
2400
In caso di presenza di amianto contiguo alle lavorazioni, in caso di pericolo di rilascio di fibre,
provvedere ad incapsulare tali materiali (tramite ditta qualificata) o alla loro rimozione.
2600
In caso si trovi amianto deteriorato ovvero occorra rimuoverlo, allontanare preventivamente i lavoratori,
contattare ditta specializzata per l’incapsulamento e/o la rimozione a norma di legge
2800
In caso di presenza di amianto contiguo alle lavorazioni, nel caso siano in opera materiali friabili
provvedere a far ispezionare l'edificio almeno una volta all'anno, da parte di operatori specializzati,
redigendo un dettagliato rapporto corredato di documentazione fotografica. Copia di tale rapporto dovrà
essere trasmessa alla AUSL competente.
3000
In caso di presenza di amianto contiguo alle lavorazioni, fornire una corretta informazione ai lavoratori
sulla presenza di amianto nell'attività, sui rischi potenziali e sui comportamenti da adottare
ProbRes
Cancerogeno - Amianto
Operaio Edilizia
1
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 63 di 240
Rischio -
Cancerogeno - Fumo passivo
Descrizione Rischio
Il pericolo consiste nel esposizione al fumo passivo.
Il fumo da sigaretta è riconosciuto come cancerogeno e mutageno, con aggravanti per la
salute, anche del feto, se la persona esposta è in stato di gravidanza.
Sono inoltre riconosciute dannose le conseguenze dell’esposizione a fumo passivo negli
ambienti di vita e di lavoro.
Le principali conseguenze sono
- Effetti cancerogeni
- Aumentata incidenza delle malattie cardiovascolari
- Aumentata incidenza delle malattie respiratorie
- Aumentata incidenza delle manifestazioni allergiche
Principali riferimenti legislativi, giurisprudenziali e di prassi
- Costituzione Italiana - Art. 32
- Codice Civile - Art. 2087
- D.Lgs 81/08 TITOLO IX Sostanze pericolose capo II protezione da agenti cancerogeni e
mutageni
- D.Lgs 81/08 art. 237 ( misure tecniche, organizzative eprocedurali)
- Legge n° 584 del 11/11/75; DPCM 14/12/95 (luoghi protetti, luoghi appartenenti
all’Amministrazione Pubblica o attività esercenti un servizio pubblico)
- DM 18/05/76 (caratteristiche impianti trattamento aria)
- Sentenze Corte Costituzionale n°202 del 07/05/91, n°162 del 17/03/95, n°399 del 11/12/96
- Min. Circolare Salute 05/10/76 e Circolare 28/03/01
. Legge 16/01/2003 art. 51 “tutela della salute dei non fumatori
- DPCM 23-12-2003
Secondo gli orientamenti normativi, è vietato fumare nei locali chiusi ad eccezione di
- locali privati non aperti a utenti o pubblico
- locali riservati a fumatori e come tali contrassegnati; tali locali devono essere dotati di
impianti per la ventilazione e ricambio d’aria efficienti e conformi alle norme tecniche di
riferiment, dopo specifica autorizzazione del Sindaco.
L’esposizione delle persone al fumo passivo deve essere evitata o comunque ridotta ad una
soglia talmente bassa da far ragionevolmente escludere che la salute delle persone esposte
sia messa a repentaglio.
Il datore di lavoro deve e può legittimamente impartire disposizioni regolamentari affinchè il
rischio da esposizione a fumo passivo sia ridotta al minimo possibile.
I lavoratori sono tenuti a rispettare i divieti e le restrizioni di legge e impartite dal Datore di
lavoro e/o collaboratori e tenuti a risarcire l’eventuale danno cagionato.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Il datore di lavoro provveda, anche incaricando propri collaboratori, affinchè il divieto sia rispettato e
fatto rispettare.
400
I preposti vigilino sul rispetto di tale divieto da parte delle persone presenti
Cancerogeno - Fumo passivo
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 64 di 240
600
Siano rispettati i divieti di fumare comunque previsti dalla normativa vigente.
Il divieto di esposizione a fumo passivo deve essere particolarmente curato e rispettato in caso di
presenza di lavoratrici gestanti e minori.
800
Si rimanda ad apposito regolamento adottato dall’Amministrazione Provinciale in attuazione dei principi
indicati
1000
Per l'attuazione saranno curati i seguenti adempimenti:
- il datore di lavoro provveda affinchè non vi sia la possibilità di esposizione a fumo passivo dei
lavoratori, imponendo appositi divieti, con l’affissione di segnaletica ben visibile (conforme alla
normativa vigente), nei luoghi chiusi di lavoro o frequentati da persone a qualunque titolo
- il datore di lavoro provveda affinchè il divieto sia rispettato e fatto rispettare, applicando anche quanto
previsto dalla normativa vigente in materia di vigilanza e comunicazione alle autorità competenti di
eventuali violazioni. Il datore di lavoro può efficacemente incaricare, con apposito atto scritto, propri
collaboratori che assicurino il rispetto dei divieti citati
- i preposti vigilino sul rispetto di tale divieto da parte delle persone presenti
Facoltativamente è possibile allestire appositi locali per fumatori. Per tali locali non devono sussistere
esigenze e necessità di lavoro, frequentazione, transito, sosta o simili; inoltre:
- gli impianti di trattamento aria, da installare nei locali riservati a fumatori e come tali contrassegnati,
devono garantire la salubrità dell’aria stessa, essere conformi alle normative tecniche applicabili
(adeguata portata e ricambio di aria supplementare) e mantenere i locali per fumatori in depressione
rispetto ai circostanti
- in caso di guasto dell'impianto di ventilazione, non è consentito fumare nei locali destinati ai fumatori,
all’interno dei quali devono essere presenti idonei dispositivi e segnali che indichino il malfunzionamento
dei sistemi di trattamento aria
- i locali eventualmente riservati ai fumatori devono risultare adeguatamente separati da altri ambienti
limitrofi, dove e' vietato fumare, da idonee barriere fisiche
ProbRes
Cancerogeno - Fumo passivo
Operaio Edilizia
1
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 65 di 240
Rischio -
Rumore
Descrizione Rischio
Lavorazioni per le quali si utilizzano attrezzature rumorose oppure effettuate in ambienti
soggetti a rumore possono determinare un rischio per la salute.
l rumore può essere stazionario, discontinuo, impulsivo. Il rumore elevato può provocare
diminuzione dell’udito dopo un periodo di esposizione, la così detta ipoacusia da rumore;
questo dipende dall’intensità del rumore, dal tempo di esposizione e dalla sensibilità
individuale.
In caso di rumore violento e improvviso (scoppio) può prodursi un trauma acustico acuto.
L’esposizione prolungata a rumore elevato può causare anche disturbi dell’apparato cardiocircolatorio, gastro-enterico, endocrino ed alterazioni neuropschiche.
Per quanto riguarda l’elenco delle attrezzature dell’attività si rimanda al capitolo relativo.
Probabilita
Indice Misura
3
Danno
2
Rischi
4
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Effettuare valutazione quantitativa dell'esposizione personale al rumore dei lavoratori secondo le
modalità previste dal DLgs 81/08.
400
Durante eventuali periodi di utilizzo o di esposizione ad attrezzature rumorose per tempi non brevi, si
limita la presenza di lavoratori al solo personale necessario
600
Controllare la presenza sulle attrezzature della targhetta riportante il livello sonoro emesso ovvero del
dato presente nella certificazione allegata (per attrezzature CE)
800
Organizzare i turni, rotazioni e pause in modo da ridurre l’esposizione dei lavoratori al rumore
1000
Organizzazione delle lavorazioni e delle fasi di lavoro in modo che il numero di addetti esposti sia il
minore possibile, cooperando anche con altre ditte appaltatrici (in particolare durante l’utilizzo delle
attrezzature maggiormente rumorose, cfr. valutazione fonometrica)
1200
Relativamente al rischio rumore di attrezzature, si specifica:
- effettuare le manutenzioni previste dal costruttore e sostituire le parti usurate o danneggiate
- esercitare solo la pressione necessaria per la lavorazione
- utilizzare utensili in buono stato ed efficienti
- utilizzare dispositivi di protezione dell’udito, se previsti
- in occasione dell’acquisto di nuove attrezzature, si preferiscano quelle meno rumorose
1400
Regolare manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature con particolare riferimento alle
situazioni nelle quali malfunzionamenti od obsolescenze portano ad emissioni sonore maggiori
(danneggiamento cuscinetti, utensili danneggiati o usurati ecc.)
1600
Posizionamento delle attrezzature in modo da ridurre al minimo il numero degli esposti
1800
Valutare di predisporre specifici accorgimenti (materiali e pannelli fonoisoassorbenti) in modo da
minimizzare sia l’impatto acustico sull’operatore sia sui colleghi
Rumore
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 66 di 240
2000
In caso vi siano lavorazioni limitrofe con emissioni sonore gravose nei pressi della zona delle operazioni
del personale della ditta, si predispongano idonee contromisure quali:
- l’organizzazione dei turni e periodi di lavoro in modo da minimizzare l’interferenza
- la predisposizione di opportune separazioni
- l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale per l’udito
2200
Predisporre dispositivi di protezione per l’udito efficienti per coloro che hanno LEPd maggiore di 85 dBA
2400
I dispositivi di protezione per l’udito siano tali da mantenere un livello di rischio uguale od inferiore a
quello derivante da un'esposizione quotidiana personale di 87 dBA
2600
I dispositivi di protezione siano predisposti in numero sufficiente anche in rapporto alla possibilità di
operare in più persone in situazioni anomale
2800
I dispositivi di protezione siano utilizzati:
- nelle zone con emissione continua equivalente maggiore di 87 dBA
- durante l’utilizzo delle attrezzature con emissione continua equivalente maggiore di 87 dBA (cfr.
relazione di valutazione per l’elenco dettagliato)
- durante lo svolgimento di lavorazioni che comportano un’esposizione continua equivalente maggiore di
87 dBA
3000
I DPI siano selezionati secondo le regole tecniche vigenti, In particolare si scelga il DPI in modo tale che
L’Aeq (valore di esposizione delle attività non sia superiore al valore limite di esposizione calcolato
tenendo conto dell’attenuazione dei DPI e in base ai metodi indicati dalla norma UNI 458:2005.
3200
Predisporre segnaletica di "obbligo utilizzo dispositivi di protezione per l’udito" e "accesso solo alle
persone autorizzate" nelle zone con emissione continua equivalente maggiore di 87 dBA (intesa come
livello equivalente della zona calcolato sull’intera giornata lavorativa, ossia il LEPd di un ipotetico
lavoratore che trascorra l’intera giornata in detta zona), in via cautelativa nelle zone con macchine
utensili e presso le attrezzature che comportano il medesimo livello (cfr. relazione fonometrica)
3400
Formazione e informazione circa:
- i rischi derivanti all'udito dall'esposizione al rumore
- Le misure di tutela adottate
- L’utilizzo corretto d’attrezzature e/o impianti rumorosi
- I risultati ed il significato della valutazione del rischio da rumore
- Le misure di protezione cui i lavoratori debbono conformarsi
- La funzione dei mezzi individuali di protezione, le circostanze in cui n’è previsto l'uso e le modalità di
corretto utilizzo
- Il significato della eventuale sorveglianza sanitaria per mezzo del medico competente
3600
Sia effettuata la sorveglianza sanitaria degli addetti con esposizione personale al rumore superiore a 85
dBA
3800
A seguito della eventuale presenza di lavoratori con esposizione personale superiore a 87dBA o 135 dB
di picco, si effettuino le seguenti comunicazioni e predisposizioni:
- Si comunichi agli organi competenti (ASL) il superamento di tali valori e le misure organizzative,
procedurali e tecniche tali da ridurre comunque al minimo il rischio rumore
- Si predispongano e si mantengano aggiornati i registri di esposizione previsto dal D.Lgs 81/08.
- Si trasmetta agli organi competenti (ASL (competente) e ISPESL (ISPESL Dipartimento Medicina del
Lavoro, via Alessandria 220/E 00198 Roma) copia dei registri e si comunichi, almeno ogni tre anni, le
variazioni intervenute
- Si comunichi agli organi competenti (ASL e ISPESL) la cessazione dei rapporti di lavoro e le variazioni
inerenti al lavoratore intervenute posteriormente all’ultima comunicazione effettuata
- Si consegni agli organi competenti (ASL e ISPESL) copia dei registri in caso di cessazione dell’attività
- Si richieda agli organi competenti (ASL e ISPESL) copia delle annotazioni individuali di lavoratori
assunti che abbiano, in precedenza, svolto mansioni comportanti livelli di esposizione maggiori dei limiti
citati
- Si comunichino ai lavoratori esposti ai limiti citati, tramite il medico competente, le annotazioni
individuali dei registri e delle cartelle sanitarie
Rumore
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 67 di 240
ProbRes
Rumore
Operaio Edilizia
1
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 68 di 240
Rischio -
Vibrazioni
Descrizione Rischio
Definizione:
I materiali hanno una elasticità variabile in funzione dello stato di aggregazione proprio di
ogni sostanza che li compone. Una perturbazione esterna al materiale determina un moto
oscillatorio, rispetto alla situazione di equilibrio, producendo le vibrazioni meccaniche.
Le vibrazioni possono essere differenziate, sotto il profilo fisico, in funzione della frequenza,
della lunghezza d'onda, dell'ampiezza, della velocità e dell'accelerazione.
In relazione alle lavorazioni, è possibile distinguere due criteri di rischio: il primo interessa le
vibrazioni con bassa frequenza (si riscontrano ad esempio nei conducenti di
automezzi/macchine operatrici ), il secondo interessa quelle con alta frequenza (con
riscontro nelle lavorazioni che utilizzano attrezzi manuali a percussione).
L'uso di attrezzature o mezzi vibranti determinano effetti sulla Salute.
La nocività delle vibrazioni dipende dalle caratteristiche e dalle condizioni in cui vengono
trasmesse:
- Estensione della zona di contatto con l'oggetto che vibra (mani, piedi, glutei,....),
- Frequenza della vibrazione, direzione di propagazione, tempo di esposizione.
Il potenziale lesivo è correlato quasi esclusivamente alla frequenza e all’accelerazione.
Le conseguenze possono essere molteplici a seconda della frequenza nell'uso di tali
attrezzature ed alla sensibilità individuale:
- Disturbi neurosensitivi
- Disiturbi vascolari
- Disturbi osteo - articolari
- Disturbi muscolo - tendinei
- Affaticamento psicofisico
Probabilita
Indice Misura
3
Danno
2
Rischi
4
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Effettuare valutazione quantitativa dell'esposizione personale alle vibrazioni secondo la normativa
vigente e i tempi di utilizzo.
400
Utilizzo e manutenzione dei dispositivi di assorbimento vibrazioni (cuffie regolazione, ammortizzatori,
materiale elastico di interposizione, cuscinetti, pedane ecc.)
600
Manutenzione regolare delle attrezzature/apparecchiature vibranti
800
Manutenzione regolare dei veicoli, in particolare di sospensioni e sedili
1000
Limitare l’utilizzo di attrezzature vibranti al minimo indispensabile ed eventualmente ruotare gli addetti
esposti
1200
Predisporre e manutenzionare i dispositivi di assorbimento vibrazioni (cuscinetti, giunti elastici, pedane
e simili)
Vibrazioni
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 69 di 240
1400
Preferenza, nell’acquisto di nuove attrezzature, di quelle con il minimo impatto sui lavoratori
1600
Organizzazione del lavoro in modo da effettuare pause per le lavorazioni che comportano questo rischio
ed adeguati turni.
1800
Sorveglianza sanitaria per coloro che aventi livelli di esposizione a sorgenti di vibrazioni che conduce a
potenziali rischi per la salute
2000
Utilizzo di idonei DPI
2200
Fare esercizi di riscaldamento delle mani prima e durante l’utilizzo di strumenti vibranti
2400
Predisporre idonee contromisure nel caso sono superati i seguenti valori limite di esposizione:
a) Per le vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio:
1. il valore limite di esposizione giornaliero, normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, è fissato a
5 m/s2; mentre su periodi brevi è pari a 20 m/s2;
2.il valore d'azione giornaliero, normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, che fa scattare l'azione,
è fissato a 2,5 m/s2.
b) Per le vibrazioni trasmesse al corpo intero:
1.il valore limite di esposizione giornaliero, normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, è fissato a
1,0 m/s2; mentre su periodi brevi è pari a 1,5 m/s2;
2.il valore d'azione giornaliero, normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, è fissato a 0,5 m/s2.
Nel caso di variabilità del livello di esposizione giornaliero va considerato il livello giornaliero massimo
ricorrente
2600
I lavoratori esposti a livelli di vibrazione superiori ai valori d’azione sono sottoposti alla sorveglianza
sanitaria.
2800
Formazione e informazione circa:
- i rischi derivanti dall'esposizione alle vibrazioni
- Le misure di tutela adottate
- L’utilizzo corretto d’attrezzature
- I risultati ed il significato della valutazione del rischio da vibrazione
- Le misure di protezione cui i lavoratori debbono conformarsi
- La funzione dei mezzi individuali di protezione, le circostanze in cui n’è previsto l'uso e le modalità di
corretto utilizzo
- Il significato della eventuale sorveglianza sanitaria per mezzo del medico competente
ProbRes
Vibrazioni
Operaio Edilizia
1
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 70 di 240
Rischio -
Urti o Cadute
Descrizione Rischio
Il rischio di urti o cadute è legato
- all’utilizzo di attrezzature /materiali
- all'ambiente di lavoro.
I danni fisici possono essere di varia natura, anche gravi.
· Cadute (dalle scale, dislivelli, scarpate, luoghi esposti e simili)
· Scivolamenti (sui pavimenti, gradini, luoghi scivolosi e simili)
· Lesioni o ferite (da urto, tagli ecc.)
· Inciampi (contro materiali, arredi, terreni accidentati e simili)
· Contusioni da urti o schiacciamenti (nell’eseguire un lavoro, urtando materiali vari, caduta
di oggetti)
Probabilita
Indice Misura
3
Danno
2
Rischi
4
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Caduta - lavorazioni speciali - misure generali.
La protezione contro le cadute si ottiene tramite parapetti sui lati verso il vuoto ovvero (in subordine)
tramite l’uso delle imbracature di sicurezza. Se non sarà possibile tecnicamente realizzare idonei
impalcati o parapetti ne' opere provvisionali adeguate, i lavoratori dovranno utilizzare sistemi anticaduta
(fissi o retrattili) quali cordini con ammortizzatore o riavvolgitori collegati ad imbracature da una parte e
a struttura fissa con collegamento scorrevole o collegamento fisso dall’altra.
In ogni caso la caduta non potrà eccedere i 150 cm o, nel caso di utilizzo di sistemi speciali, di
lunghezza tale da comportare effetti equivalenti alla caduta libera di 150 cm - valutate le condizioni
contingenti dei luoghi e delle lavorazioni
400
Caduta - lavorazioni speciali - parapetti
Eventuali aperture mobili nei parapetti o simili utilizzate per il passaggio dei materiali siano normalmente
chiuse e mantenute aperte solo per il passaggio del carico; quando sono aperte gli operatori devono
indossare idonee imbracature di sicurezza che impediscano la caduta per più di 1,5 m - valutate le
condizioni contingenti dei luoghi
600
Bonificare immediatamente ogni versamento pericoloso sulle vie di transito, pavimenti, gradini e simili
Avvisare le persone presenti in caso di versamenti pericolosi e danneggiamenti dei piani di
camminamento
800
Utilizzare idonei DPI
ProbRes
Urti o Cadute
Operaio Edilizia
1
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 71 di 240
Rischio -
Solai, piani di calpestio, soppalchi
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dalla caduta nelle lavorazioni effettuate in strutture fisse in quota.
Probabilita
Indice Misura
200
3
Danno
2
Rischi
4
Misure di Prevenzione e Protezione
Caduta - lavorazioni speciali - operazioni in luoghi pericolosi
Prima di accedere alle zone con pericolo di caduta o comunque ove non vi sia certezza della tenuta e
portata dei piani di calpestio, accertarsi della loro resistenza in relazione al peso degli operatori previsti
e di eventuali sovraccarichi, eventualmente disporre tavole ripartitrici lungo i camminamenti e
sottopalchi per la riduzione dell'altezza di caduta o analoghi presidi; qualora una struttura non fosse
idonea a sostenere il peso delle persone e dei materiali, siano allestite opere di rinforzo.
400
Il carico fisso e temporaneo, comprese le persone, non deve mai superare il 90% della portata.
600
I luoghi con potenziale pericolo devono essere interdetti ai non addetti o alle persone in genere, siano
essi luoghi di usuali lavorazioni sia in caso di aree non frequentate normalmente e pericolose.
In particolare dovrà essere impedito l'accesso a:
- sottotetti o simili
- soppalchi non praticabili
- coperture, intercapedini, cavedi e simili
ProbRes
Solai, piani di calpestio, soppalchi
Operaio Edilizia
1
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 72 di 240
Rischio -
Accessi ai luoghi di lavoro pericolosi
Descrizione Rischio
I pericoli possono essere di vario tipo, in dipendenza delle lavorazioni specifiche del
particolare luogo.
Probabilita
Indice Misura
200
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
I luoghi con potenziale pericolo devono essere interdetti ai non addetti o alle persone in genere, siano
essi luoghi di usuali lavorazioni sia in caso di aree non frequentate normalmente e pericolose.
L'accesso e lavorazioni straordinarie presso tali luoghi dovranno essere precedute da specifica
valutazione dei rischi e conseguente predisposizione delle misure di tutela con eventuale
coordinamento, se del caso, di terzi presenti
L'accesso ai non addetti dovrà essere impedito presso:
- aree con utilizzo di macchine o attrezzature pericolose
- depositi di materiali o sostanze pericolose
- zone o aree di lavoro con pericolo di caduta dall'alto, entro cavità, caduta materiali
- locali tecnici o impianti pericolosi
Gli addetti dovranno essere specificamente formati e informati circa i rischi presenti e le misure di
sicurezza cui attenersi.
La temporanea presenza di persone in aree pericolose normalmente non frequentate è possibile solo
nel rispetto dei criteri di sicurezza.
400
Non introdursi in silos, impianti, ambienti confinati o simili con organi in movimento o quando possano
mettersi in movimento / disattivare l’alimentazione; ove siano presenti organi in movimento l’accesso
deve essere dotato di interblocco o analogo presidio tale da arrestare immediatamente gli organi in
movimento in caso di entrata.
600
Non introdursi in silos, impianti, ambienti confinati o simili ove vi siano polveri, esalazioni o simili
pericolose senza avere provveduto a preventiva bonifica risultante da permesso di lavori scritto a cura
del responsabile; in caso di contingente impossibilità tecnica (da valutare, a cura del responsabile delle
operazioni, sentito il datore di lavoro, specificamente e contemporaneamente alla necessità di
intervento) indossare sistemi di respirazione indipendente, funi di ritenzione / minimo due persone
addette / estintori sul posto / assenza completa di fonti di innesco.
ProbRes
1
Accessi ai luoghi di lavoro pericolosi
Operaio Edilizia
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 73 di 240
Rischio -
Caduta oggetti dall'alto nei luoghi di transito e viabilità
Descrizione Rischio
Il pericolo caduta oggetti dall'alto consiste nella presenza in ambienti di lavoro di
movimentazione di materiali ed attrezzature in quota.
Probabilita
Indice Misura
3
Danno
2
Rischi
4
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Prima di accedere alle zone di lavoro coordinarsi ed accertarsi con la ditta responsabile che le zone di
passaggio e transito rispettino le norme di prevenzione infortuni e in particolare i seguenti punti anche in
relazione alle particolari caratteristiche dei luoghi
400
Per consentire l'allontanamento delle persone che si trovino esposte al pericolo dell'eventuale caduta di
un carico sospeso, il passaggio deve essere tempestivamente preannunciato con segnalazione
acustica, vocale o gestuale
600
Segnalare la propria presenza
800
È vietato il passaggio sotto scale aeree, ponti sospesi, ponti a sbalzo e simili, carichi sospesi
1000
Utilizzare idonei D.P.I.
1200
Il posto di carico e di manovra degli argani deve essere delimitato con barriera per impedire la
permanenza ed il transito sotto i carichi.
1400
Le caratteristiche di passerelle, andatoie ecc., sia conforme alle caratteristiche del transito (persone,
materiali ecc.); in particolare in edilizia:
- La larghezza non sia inferiore a 60 cm (passaggio solo di lavoratori) e 1,20 (passaggio anche di
materiali)
- Pendenza non superiore al 50%
- Listelli trasversali antiscivolo a distanza non maggiore di un passo d’uomo (carico)
- Provviste di parapetti e fermapiede sui lati verso il vuoto indipendentemente dall’altezza della
passerella
- Le tavole delle andatoie e passerelle siano predisposte di idoneo spessore (non utilizzare tavole da
casseratura)
1600
Per le rampe di accesso agli scavi la larghezza del passaggio deve superare di cm. 70 l'ingombro
massimo dei veicoli sui due lati e avere pendenza adeguata alle possibilità dei veicoli
1800
Nei tratti lunghi, ove il franco sia limitato ad un solo lato, siano realizzate piazzole o nicchie di rifugio ad
intervalli non superiori a 20 metri lungo l'altro lato
2000
Le alzate dei gradini ricavati in terreno friabile devono essere sostenute, ove occorra, con tavole e
paletti robusti.
2200
I gradini, quando necessario, siano rinforzati con idonee opere di sostegno
2400
Siano segnalati i pericoli derivanti dalla contemporanea presenza di veicoli e persone con cartellonistica
di avvertimento per gli uni e gli altri
2600
Qualora i passaggi siano destinati al transito delle persone e dei veicoli, la loro larghezza sia valutata al
fine consentire il passaggio contemporaneo delle une e degli altri
Caduta oggetti dall'alto nei luoghi di transito e viabilità
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 74 di 240
2800
Sia posta particolare attenzione al peso e all’ingombro degli automezzi carichi in rapporto alle
caratteristiche delle vie di transito (natura del terreno e dimensioni)
3000
Se il dislivello delle vie di transito verso il vuoto supera i due metri si predispongano idonei parapetti
3200
Alle vie di accesso ed ai punti pericolosi non proteggibili devono essere apposte segnalazioni opportune
e devono essere adottate le disposizioni necessarie per evitare la caduta di gravi a monte dei posti di
lavoro
3400
Sia valutata la resistenza del terreno; la natura e la pendenza delle pareti sovrastanti o sottostanti la via
di transito (nell’utilizzo di automezzi, anche per il carico e scarico), quando non sia palese il contrario
ProbRes
1
DannoRes
Caduta oggetti dall'alto nei luoghi di transito e viabilità
Operaio Edilizia
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 75 di 240
Rischio -
Automezzi ed autoveicoli - presenza nei luoghi di lavoro
Descrizione Rischio
I pericoli sono dati dal contatto con macchine, mezzi meccanici, automezzi, investimenti di
materiali,
Il pericolo viabilità-transito è dato dalla circolazione simultanea di presone e mezzi di
trasporto, con pericolo di urti / investimenti ecc.
La viabilità nelle unità produttive, nei cantieri di costruzione o comunque negli ambienti di
lavoro, è costituita dalla capacità di movimento delle persone, agevole e sicura, fornita dalle
vie di circolazione, dai passaggi, dalle rampe e dalle scale, per persone, attrezzature e
mezzi di trasporto.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
In caso di operazioni con possibile contiguità fra mezzi, veicoli o macchine operatrici e lavoratori,
predisporre e segnalare persorsi specifici e, ove non vi sia spazio sufficiente (almeno 140 cm rispetto a
quella dell’mezzo più largo), nicchie per il rifugio delle persone.
400
Utilizzare idonei DPI.
ProbRes
1
DannoRes
Automezzi ed autoveicoli - presenza nei luoghi di lavoro
Operaio Edilizia
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 76 di 240
Rischio -
Posa in opera di impianti
Descrizione Rischio
Il pericolo è rappresentato da:
· Caduta da scale portatili
· Contusioni con materiali da lavoro
· Infortunio generico
· Elettrocuzione
Di norma la posa in opera di impianti (quali impianto idrico, fognario, elettrico) nelle
costruzioni avviene per opera di ditta esterna specializzata, sono comunque indicate le
idonee misure di tutela.
Le conseguenze possono essere distorsioni, fratture e ferite varie del lavoratore.
Probabilita
Indice Misura
3
Danno
2
Rischi
4
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Nei lavori eseguiti in altezza utilizzare idonee opere provvisionali, preferire ponti su ruote, ponteggi fissi,
su cavalletto, ponti sviluppabili ecc. alle scale portatili
400
Rispettare le relative misure di tutela nell’utilizzo di attrezzature elettriche o manuali (ponteggi, scale,
saldatori, trapani, ecc.)
600
Durante il lavoro su scale o ponti, gli utensili non utilizzati devono essere tenuti in guaine o assicurati in
modo da impedirne la caduta
800
Evitare il contatto con i collanti, in caso di contatto lavare con acqua e sapone
1000
Rispettare le misure di tutela prescritte per le operazioni che possono coinvolgere impianti elettrici
1200
Usare i DPI prescritti
ProbRes
Posa in opera di impianti
Operaio Edilizia
1
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 77 di 240
Rischio -
Attrezzature - Macchine - introduzione
Descrizione Rischio
I pericoli legati alle attrezzature sono determinati da contatto con parti o utensili in
movimento, proiezione di materiali, impigliamento, ferite, elettrocuzione, abrasione, taglio,
puntura, contusione, schiacciamenti ecc.
Nell’uso delle macchine elettriche in genere vi è la possibilità di infortunarsi; i rischi possono
essere di lesioni varie generiche.
Nel presente capitolo e negli eventuali successivi relativi ad attrezzature specifiche, si è
considerata la sicurezza intrinseca delle macchine.
Per i pericoli connessi al rumore prodotto dalle attrezzature, polveri, vibrazioni, collegamenti
elettrici si rimanda agli specifici capitoli.
Per l’elenco delle macchine interessanti gli aspetti di sicurezza sul lavoro non comprese in
questo capitolo si fa riferimento anche al relativo capitolo, in aggiunta, specificazione e
integrazione delle misure di tutela qui descritte.
Probabilita
Indice Misura
3
Danno
2
Rischi
4
Misure di Prevenzione e Protezione
200
I lavoratori addetti siano preventivamente specificamente addestrati (anche attraverso esercitazioni
teorico pratiche) sull’utilizzo delle attrezzature e sulle corrette procedure di lavoro; i lavoratori abbiano a
disposizione i libretti d’uso e manutenzione comprensibili
400
Gli addetti alle operazioni di movimentazione di attrezzature / macchine elettriche siano formati e
informati sulle corrette procedure
Attrezzature - Macchine - introduzione
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 78 di 240
600
Addetti e procedure di lavoro:
- i lavoratori non devono utilizzare macchine o attrezzature per le quali non siano stati incaricati,
adeguatamente addestrati e formati sull'utilizzo
- leggere attentamene le etichette poste sulla macchina, non coprirle per alcuna ragione e ripristinarle in
caso di danneggiamenti
- lavorare sempre con il corpo in posizione sicura e stabile, con i piedi ben divaricati ed appoggiati; non
lavorare in posizioni precarie (ad es. su un albero, su una scala, ecc.) ma utilizzare cestelli sollevanti o
idonee opere provvisionali per lavori in altezza
- allontanare dall'area di intervento gli estranei alla lavorazione
- l’oggetto della lavorazione sia in condizioni di stabilità adeguata
- impugnare saldamente l'utensile
- nelle attrezzature che necessitano di combustibile autonomo, eseguire il rifornimento di carburante a
motore spento e non fumare
- le eventuali taniche di rifornimento carburante devono essere idonee, integre e non devono essere
esposte a fonti di calore pericolose
- per la pulizia e rimozione dei residui, minimizzare gli interventi con aria compressa, utilizzare sistemi di
aspirazione e captazione e, comunque, indossare mascherine contro le polveri
- riposizionare correttamente gli accessori dopo l’uso in modo che siano facilmente reperibili dopo le
lavorazioni
- per attrezzature con avvio a strappo, avviare gli attrezzi appoggiandoli su un solido piano orizzontale,
tenendoli saldamente con una mano mentre con l’altra si aziona il dispositivo a strappo
- utilizzare le attrezzature conformemente alle specifiche progettuali; non utilizzare l’attrezzatura per
scopi o lavori per i quali non è destinata
- accertarsi che non vi siano utensili o altri materiali in posizione potenzialmente pericolosa prima di
iniziare le lavorazioni
- non bloccare artificialmente i comandi salvo ove previsto dal costruttore
- in caso di incendio non utilizzare acqua ma idonei estintori
- in caso di pericolo, azionare prontamente i comandi di arresto
- non indirizzare acqua sulle macchine, in particolare con alimentazione elettrica; rispettare le
indicazioni del costruttore per la pulizia
- non usare mai gli utensili elettrici vicino a sostanze infiammabili; non usare sostanze infiammabili per
la pulizia
- in caso di deficienze (danneggiamenti, usure, tarature, ecc.) avviare immediatamente l’attrezzatura
alla riparazione
- prima dell’uso controllare che gli organi di presa delle attrezzature non risultino sporchi o scivolosi
- non forare le carcasse delle attrezzature (per esempio per apporre targhette d’indicazione)
- controllare che le giunzioni si mantengano sempre su superfici asciutte e non sporche di oli o grassi o
altri agenti
- allontanare preventivamente persone sottostanti a postazioni di lavoro sopraelevate
- tenere in movimento l'organo lavoratore solo per il tempo necessario
Attrezzature - Macchine - introduzione
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- non abbandonare l’attrezzatura portatile in luoghi non sicuri (cioè in luoghi o posizioni nelle quali
possono essere soggetti a caduta o urtati da altri lavoratori) e togliere l’alimentazione durante le soste
dei lavori, in modo da non lasciare incustodite attrezzature accese
- assicurarsi sempre della stabilità del pezzo o della struttura su cui si lavora, utilizzare sistemi di
fissaggio adeguati (morse, guide o sistemi equivalenti); non usare i piedi o le mani
- i lavoratori interessati all'uso delle attrezzature con organi in movimento accessibili, macchine con
utensili e simili, indossino indumenti aderenti al corpo, evitando abiti con parti sciolte o svolazzanti,
sciarpe, cinturini, anelli o bracciali; se le maniche non sono corte, vanno tenute allacciate ben
strettamente al polso
- utilizzare sempre utensili in perfetto stato e adatti al tipo di lavorazione. Non forzare utensili o
accessori diversi a compiere lavorazioni per cui non sono previsti
- non introdurre oggetti e materiali estranei nella macchina
- il posto di lavoro deve avere spazio sufficiente per consentire agevoli movimenti secondo le
lavorazioni, tenendo conto dei materiali in lavorazione, dell’uso delle macchine e delle aree di
stoccaggio
- utilizzare eventuali Dispositivi di Protezione Individuale prescritti per l’uso delle macchine
- mantenere la massima attenzione
- deve essere particolarmente curata, in relazione alla posizione dell'operatore, l'illuminazione naturale
ed artificiale, sulla zona di lavorazione e della zona circostante, in modo da evitare fatica ed
abbagliamento e pericoli per la scarsa visibilità
- quando si disattiva una macchina si deve agire sugli interruttori e non solo sull’alimentazione (pericolo
per il repentino avviamento della macchina una volta collegata alla rete)
- segnalare prontamente deficit nel funzionamento delle macchine e dei dispositivi di sicurezza
- non utilizzare le macchine sprovviste di dispositivi di protezione e sicurezza
- non modificare o rimuovere i dispositivi di sicurezza
- in attrezzature dotate di comandi a uomo presente, il lavoratore devo operare con tale attrezzatura da
solo
- quando la postazione di lavoro prevede una permanenza continuativa o comunque non di breve
durata in luoghi ove esiste il pericolo di caduta di materiali dall'alto (ad es. sotto ponteggi, nel raggio di
azione di apparecchi di sollevamento ecc.) è necessario realizzare un solido impalcato di protezione
realizzato con assi da ponteggio con altezza non superiore ai 3 m da terra
- non modificare o alterare eventuali gli ugelli ad aria compressa e preferire quelli con minore emissione
sonora
- non utilizzare dispositivi o apparecchi elettrici se si avverte odore di combustibile o incombusti; in
questo caso aerare il locale, chiudere le valvole dei combustibili e contattare personale qualificato con
sollecitudine
- dopo l’utilizzo procedere a disinserire tutti gli interruttori
- dopo l’utilizzo procedere alla manutenzione ordinaria (ad es. pulizia della macchina e delle attrezzature
accessorie)
- dopo l’utilizzo controllare la macchina in ogni sua parte verificando che non abbia subito danni durante
l'uso
- dopo l’utilizzo provvedere a lasciare in perfetto ordine il posto di lavoro
- quando si lavorano pezzi di piccole dimensioni o di forme particolari occorre anche fare uso di
Attrezzature - Macchine - introduzione
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attrezzature quali spingitoi, portapezzi ecc. che permettano di allontanare le mani dalla zona di lavoro il
più possibile
- se l’attrezzatura è provvista di impianto di aspirazione polveri, ogni operazione deve avvenire con
l’impianto in funzione
- quando sulla stessa macchina sono possibili lavorazioni con materiali di natura diversa prima di
iniziare il lavoro occorre asportare dalla macchina i residui delle lavorazioni precedenti
- la macchina e il posto di lavoro devono essere conservati puliti ed ordinati, con frequente rimozione
dei residui in modo da evitare accumuli
- nell’utilizzo di macchine nella cui zona di lavoro siano presenti pericoli di schiacciamenti o cesoiamenti
l’operatore deve assicurarsi che la zona a rischio, non controllata direttamente dall’operatore stesso,
siano protetta o segregata
- non intervenire (manutenzioni, regolazioni o interventi estranei alle normali operazioni di lavorazione)
quando le macchine sono in funzione; in caso di interventi di manutenzione dovrà essere esposta
idonea segnaletica e impedita la messa in funzione dell’attrezzatura
- mantenere utensili in movimento solo per il tempo necessario
- non lasciare eventuali chiavi di accensione inserite
- esercitare solo le pressioni necessarie per la lavorazioni
- interrompere l’alimentazione delle attrezzature e macchine quando non sono utilizzate o funzionanti;
privilegiare interruzioni (onnipolari per attrezzature elettriche) dell'alimetazione di energia a monte
- qualora l'utilizzo dell'attrezzatura comporti potenziali rischi per terzi presenti, predisporre idonee
protezioni
800
Dispositivi di sicurezza
- Controllare e mantenere in efficienza i dispositivi di protezione degli organi in movimento
- Gli organi in movimento accessibili per esigenze di lavorazione devono potersi arrestare in tempo
minimo (comando di arresto di emergenza, con dispositivo di frenatura ove l’inerzia lo richieda)
- I dispositivi di chiusura e di protezione (ad es. carter) siano stabilmente fissati con bulloni o analoghi
sistemi; se amovibili devono essere dotati di interruttori di blocco
- I comandi di avviamento devono essere protetti contro avviamenti accidentali (pulsanti incassati,
pedali protetti, leve da azionarsi in due tempi o analoghi sistemi) e riportare chiare indicazioni di
riferimento
- Eventuali volantini di manovra devono essere svincolati dal sistema di trasmissione o essere lisci, ad
anima piena e con impugnatura ripiegabile automaticamente
- Siano presenti ed efficienti idonei schermi di protezione, anche mobili, per la sicurezza degli operatori
che possono operare nelle aree limitrofe in operazioni con possibili emissioni di schegge, radiazioni
dannose o rumore. Tali schermi, secondo l’utilizzo, dovranno avere caratteristiche di resistenza
meccanica, opacità a radiazioni dannose, fono - iso-assorbenti e relative proprietà.
- Le attrezzature che producono residui di lavorazione inalabili devono essere, ove tecnicamente
possibile e non vi sia un uso sporadico, provviste di aspirazione localizzata; gli addetti devono utilizzare
mascherine di protezione ove l’aspirazione non possa essere completamente efficiente
- Sia presente illuminazione di sicurezza nelle vicinanze delle attrezzature pericolose
- Verificare frequentemente (almeno prima di iniziare il lavoro e ad ogni cambio di turno o lavorazione)
l’efficienza dei sistemi di protezione eventualmente presenti, quali ad esempio:
- protezioni fisse atte ad evitare contatti accidentali con organi pericolosi (carter e simili);
verificare i serraggi, l’integrità e la stabilità
- dispositivi di protezione mobili asserviti ad un sistema di blocco automatico
- blocco automatico dell’avviamento in caso di mancanza/ritorno di energia elettrica
- dispositivi di arresto di emergenza: presenti e immediatamente attivabili dall’operatore anche in
caso di ridotte possibilità di movimento: distribuzione adeguata di pulsanti, funi o analoghi presidi
- il tempo di arresto in sicurezza degli organi in movimento (deve essere tale da minimizzare i
rischi in caso di azione sul comando di arresto o emergenza)
- nelle macchine munite di ripari regolabili o registrabili (ad es. a soffietto, a scorrimento, a
cannocchiale, ecc.) prima di iniziare il lavoro occorre registrare le posizioni di tali protezioni in relazioni
alle dimensioni e alle caratteristiche dei pezzi da lavorare
Attrezzature - Macchine - introduzione
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Pagina 81 di 240
1000
Segnaletica e luoghi di utilizzo:
nelle aree di lavoro con presenza di macchine pericolose, siano presenti e rispettati appositi segnali di
pericolo, prescrizione, obbligo, pertinenti con la tipologia di rischio.
Le postazioni di lavoro attorno le macchine/attrezzature devono presentare:
-un pavimento pulito, libero da ostacoli e con superficie antisdrucciolevole
-spazio sufficiente per consentire all’operatore di lavorare in sicurezza
-adeguata illuminazione
-sistema appropriato di sistemazione degli utensili, materiali ed attrezzi necessari per le lavorazioni e
raccolta eventuali residui
Tutte le attrezzature, macchine o impianti utilizzati in atmosfere potenzialmente esplosive (e comunque
nel caso di possibile presenza di gas o liquidi infiammabili) devono essere idonee e omologate per tale
specifico rischio; è necessario operare con specifici permessi di lavoro (predisposti e trasmessi dai
responsabili dei luoghi) e sotto la costante sorveglianza di un preposto
Le attrezzature dotate di motore endotermico (anche presiposte per manutenzioni o interventi
straordinari) non devono essere utilizzate all'interno di luoghi chiusi o essere provviste di apposito e
adeguato impianto di captazione conforme alla regola d’arte
1200
Impianto elettrico di bordo
- L’impianto elettrico di bordo e di servizio sia costruito e predisposto a regola d’arte e conforme alle
normative specifiche
- Predisporre idonei punti di alimentazione elettrica allestiti a regola d’arte
- Collegare le macchine all'impianto di terra ove previsto dal costruttore e dalle norme CEI
- Controllare il buono stato dei cavi e spine elettrici
- Occorre proteggere il cavo elettrico, i suoi attacchi e gli interruttori
- Non toccare interruttore, quadri o cavi con mani bagnate o stando con i piedi in luoghi bagnati o umidi
- Si ricorda che il cavo non deve essere sollecitato a piegamenti di piccolo raggio né essere sottoposto
a torsione; non deve essere agganciato, urtare o toccare spigoli vivi, materiali caldi né essere lasciato
su pavimenti sporchi
- Verificare la disposizione dei cavi affinché non intralcino i posti di lavoro, i passaggi e non siano
oggetto di danneggiamento
- Non utilizzare le attrezzature sotto la pioggia o in ambienti umidi o bagnati o a contatto con grandi
masse metalliche senza il trasformatore di isolamento inserito nell'alimentazione (ove previsto dal
costruttore)
- Non sollevare l'attrezzo per il cavo di alimentazione elettrica, né tirare il cavo per disinserire la presa di
corrente
- Non usare mai batterie e trasformatori differenti da quelle specificate dal costruttore
- I quadri di comando ed elettrici, ove aperti, devono risultare fuori tensione
- Le macchine con organi in movimento accessibili, devono disporre di dispositivi (teleruttori e simili)
che impediscano il riavviamento della macchina dopo una mancanza dell’alimentazione elettrica
- Effettuare gli interventi sull'impianto elettrico seguendo le istruzioni contenute nel libretto di
manutenzione della macchina; non adottare soluzioni che non diano adeguate garanzie (ponticelli vari,
giunzioni, ecc.)
- Prima dell’utilizzo controllare che la tensione dell’alimentazione sia appropriata alla macchina e
verificare l’efficienza e l’integrità dei collegamenti elettrici
- Prima dell’utilizzo controllare che i collegamenti elettrici siano in buono stato ed integri
- Prima dell’utilizzo controllare che le prese e le spine siano stabilmente e correttamente inserite
- Le macchine o impiant che in mancanza di energia o per altre cause possono compiere movimenti
improvvisi, imprevisti o pericolosi devono essere adeguatamente protette contro tale pericolo secondo
la regola d'arte
Attrezzature - Macchine - introduzione
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Pagina 82 di 240
1400
Misure di tutela per macchine con organi in movimento
- In nessun caso accedere presso organi in movimento di macchine e impianti (qualora non sia
necessario ai fini delle lavorazioni), accertarsi che gli stessi siano arrestati e non possano ripartire
durante gli interventi
- E’ vietato pulire, lubrificare od ingrassare gli organi o gli elementi in moto delle macchine
- Effettuare operazioni di registrazione, riparazione con accesso ad organi in movimento solo con
macchina disattivata e organi fermi
- Non lasciare utensili portatili con organi in movimento in posizioni insicure o instabili
- Non utilizzare macchine con il rischio d’impigliamento o trascinamento con bracciali, foulard, catenine
ecc. o con indumenti aventi lembi volanti. Per lavoratori con capelli lunghi utilizzare idonee cuffie o
legare i capelli
- Lubrificare gli organi mobili e rispettare il programma di manutenzione periodico del costruttore
- Occorre garantire la protezione contro la proiezione di particolari in lavorazione, schegge, nodi legnosi,
trucioli, polveri ecc. sia verso l’operatore sia verso terzi
- Nelle macchine dotate d’utensili (trapano, flessibile, ecc.):
- assicurarsi sempre che gli stessi siano fissati stabilmente e in modo idoneo
- assicurarsi che il pezzo su cui lavorare sia fissato in modo stabile, preferire la condizione
in
cui le mani sono libere per utilizzare al meglio l’utensile
- assicurarsi che eventuali chiavi di regolazione non siano attaccate alle attrezzature prima di
metterle in funzione
- non bloccare eventuali comandi a uomo presente
- non fermare mai l’utensile sul pezzo in lavorazione
- utilizzare l’utensile corretto con riferimento al materiale da lavorare, alla velocità della
macchina anche per brevi lavorazioni su materiali diversi
- non toccare gli utensili (lame, dischi, nastri ecc.) immediatamente dopo la lavorazione se c’è pericolo
di ustioni e comunque con la macchina non disattivata in modo sicuro (alimentazione disattivata)
- nella sostituzione degli utensili, utilizzare solo le apposite chiavi o attrezzi idonei e disattivare
preventivamente l’alimentazione.
1600
Collaudi e test attrezzature
- Gli interventi di collaudo sulle attrezzature e macchine in produzione siano effettuate con l’ausilio delle
protezioni previste dalla normativa per le stesse
- Si utilizzi comunque una squadra di almeno due lavoratori e comunque in numero adeguato ad
arrestare la macchina all’insorgenza del pericolo
- Si utilizzino massimamente strumenti, utensili o analoghi presidi che consentano all’operatore di non
essere a contatto con organi in movimento
- Gli operatori utilizzino dispositivi di protezione individuale: guanti, scarpe, occhiali / visiera e
otoprotettori qualora l’emissione sonora superi gli 85 dBA
- Gli impianti elettrici siano dotati di protezione contro i contatti diretti e indiretti
- I sostegni delle macchine siano collaudati al fine di accertare la portata degli stessi in relazione al peso
dei carichi
Attrezzature - Macchine - introduzione
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Pagina 83 di 240
1800
Manutenzioni, Verifiche, Certificazioni
- Le attrezzature devono essere regolarmente manutenzionate e mantenute in perfetta efficienza con
interventi di verifica periodici da parte di personale qualificato e comunque controllate prima dell’utilizzo,
secondo le istruzioni del costruttore e le normative
- Effettuare le denuncie e verifiche di legge, ove pertinenti
- Le macchine devono rispondere alla normativa di prevenzione infortuni e alla regola d’arte
- Siano disponibili le certificazioni di conformità CE del costruttore (ove previsto) ed i libretti di istruzione
e manutenzione in italiano di ogni attrezzatura, a disposizione dei lavoratori
- Prima di procedere a qualsiasi operazione di manutenzione / riparazione / cambio o taratura utensili
occorre che l’alimentazione sia fisicamente disattivata e gli organi mobili siano fermi e non avviabile
nemmeno accidentalmente; la macchina deve essere sempre non avviabile da terze persone (chiave
disinserita o sistemi equivalenti per evitare riavii intempestivi e cartellonistica adeguata, ove
necessario). Prima dell’utilizzo occorre ripristinare la piena efficienza delle protezioni eventualmente
asportate
- Prima di utilizzare una macchina si dovrà procedere ad una accurata verifica dello stato di
conservazione di ogni sua parte, affidandosi a personale esperto o qualificato
- Utilizzare solo accessori e ricambi idonei ed originali, richiesti a concessionari/rivenditori autorizzati
- In qualsiasi operazione di trattamento con sostanze infiammabili, spegnere l’attrezzatura e attendere il
suo completo raffreddamento
- Evitare sempre che gli interventi di manutenzione vengano effettuati da personale inesperto o non
autorizzato: destinare invece alla manutenzione solo personale esperto ed a conoscenza delle misure di
sicurezza da attuare prima e durante l'intervento e dotato dei mezzi personali di protezione necessari
(almeno guanti, scarpe, occhiali)
- Non eseguire mai interventi di manutenzione con attrezzatura accesa, salvo ciò sia prescritto nelle
istruzioni per la manutenzione della macchina e comunque in modo da non pregiudicare la sicurezza
degli operatori.
- Nel caso di manutenzioni su parti della macchina irraggiungibili da terra, utilizzare scale, piattaforme,
ecc., rispondenti ai criteri di sicurezza (appoggi, parapetti, ecc.)
- Per il sollevamento di parti di macchine, particolarmente pesanti, avvalersi di mezzi di sollevamento
rispondenti alle norme di legge; controllare, preventivamente, la portata del mezzo, lo stato delle funi o
catene utilizzate per imbracare il pezzo, la loro portata e l'eventuale presenza di persone nella zona
prospiciente la macchina
- Non utilizzare mai liquidi infiammabili come benzina, gasolio, ecc. per pulire i pezzi meccanici, ma gli
appositi liquidi detergenti ininfiammabili e non tossici.
2000
Utilizzare idonei Dispositivi di Protezione Individuale
2200
Se durante la lavorazione viene percepito un qualsiasi pericolo quali ad esempio rumore o vibrazione
anomala della macchina, azionare prontamente il comando di arresto ed avvisare tempestivamente il
responsabile.
ProbRes
1
Attrezzature - Macchine - introduzione
Operaio Edilizia
DannoRes
2
RischioRes
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2
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Rischio -
Attrezzature - Attrezzature o utensili manuali
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall' uso di una attrezzatura di lavoro, qualsiasi operazione lavorativa
connessa ad una attrezzatura di lavoro, quali la messa in servizio o fuori servizio, l’impiego,
il trasporto, la riparazione, la trasformazione la manutenzione, la pulizia e lo smontaggio.
Per attrezzatura di lavoro si intende qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto
destinato ad essere usato durante il lavoro, compresi gli impianti tecnologici e/o ausiliari.
I pericoli possono essere quelli d’abrasione, contusione, chiacciamenti o escoriazione.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Manipolare correttamente le attrezzature / utensili; impugnare sempre correttamente gli strumenti
400
Non conservare le attrezzature nelle tasche degli abiti, soprattutto utensili taglienti o appuntiti
600
Mantenere l’ordine nel riporre le stesse, non lasciarle incustodite in posizioni pericolose
800
Non lasciare attrezzature in prossimità degli organi in movimento
1000
Utilizzare attrezzature da lavoro pulite e in perfetto stato (è necessaria una manutenzione regolare di
tutte le attrezzature taglienti)
1200
Segnalare prontamente le deficienze riscontrate nel loro funzionamento (utensili rotti o usurati ecc.)
1400
Seguire la procedura corretta di lavoro per le lavorazioni potenzialmente più offensive
1600
I cutter devono avere la lama ritirata quando non sono utilizzati
1800
Nell’utilizzo di attrezzature taglienti manuali (cutter, forbici ecc.) non fare eccessiva pressione
2000
Non lasciare incustodite attrezzature taglienti, in particolare in luoghi in cui non siano perfettamente
visibili
2200
Deve essere proibito l’uso di utensili usurati o in cattivo stato di manutenzione; nell’uso di utensili a
mano si deve prestare attenzione a che le mani e le impugnature degli utensili stessi non siano
bagnate, unte di grasso olio, tale da far temere che l’utensile possa sfuggire dalla presa.
2400
Gli utensili a mano, necessari per l’esecuzione del lavoro, devono essere riposti in opportune guaine
quando vi siano pericoli di caduta nella zona sottostante (lavori su scale ecc.)
2600
E’ vietato l’uso di tubi da introdurre nei manici delle chiavi inglesi per aumentare il braccio di leva, né
devono essere usate chiavi inglesi con apertura maggiore rispetto al dado da serrare.
2800
Quando è necessario usare utensili a mano o a motore che, per il tipo di lavorazioni, possano
provocare proiezioni di schegge (nelle operazioni di scalpellatura, sbavatura, taglio di chiodi, etc.),
bisogna aver cura di predisporre opportuni schemi di protezione (paraschegge).
Attrezzature - Attrezzature o utensili manuali
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 85 di 240
3000
Ufficio:
- la taglierina sia fornita di idoneo dispositivo di protezione della lama
- utilizzare forbici e tagliacarte con punte arrotondate
3200
Utilizzare idonei DPI
ProbRes
1
Attrezzature - Attrezzature o utensili manuali
Operaio Edilizia
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 86 di 240
Rischio -
Attrezzature - Scale portatili
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo di scale portatili quali ad esempio:
- Scala a compasso
- Scala a pioli
- Scala ad elementi innestati
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
I lavori sulle scale devono essere limitati al minimo indispensabile e preceduti da un’attenta valutazione
della situazione specifica dei rischi
400
Le scale sono, di norma, da utilizzare per la salita e la discesa e comunque per le operazioni di breve
durata e ove non si utilizzino materiali e attrezzature che per forma, dimensioni e peso aggravino i rischi
di caduta
600
Sono in generale da preferire, ove possibile, opere provvisionali più sicure quali impalcati semplici e
simili ovvero opere provvisionali più complesse qualora risulti necessario in rapporto al lavoro da
eseguire
800
Le scale siano scelte ed utilizzate valutando l’altezza da raggiungere, la forma, dimensione e peso dei
materiali da lavoro e delle operazioni da compiere, richiedendo l’assistenza di un collega per le
operazioni più rischiose, dove l’equilibrio possa essere precario e dove i materiali possano costituire
impedimento ad una posizione stabile e sicura
1000
Qualora si lavora su una scala, se l’altezza dei piedi dell’operatore è maggiore di due metri e non è
possibile utilizzare altre opere provvisionali, lo stesso deve utilizzare una imbracatura di sicurezza da
agganciare a parti stabili
1200
Le scale a pioli devono essere agganciate in modo sicuro e in maniera tale da evitare spostamenti e
qualsiasi movimento di oscillazione
Lo scivolamento del piede delle scale a pioli portatili, durante il loro uso, deve essere impedito con
fissaggio della parte superiore o inferiore dei montanti oppure con qualsiasi dispositivo antiscivolo
(meglio se mobile per adattarsi al suolo) o, infine, ricorrendo a qualsiasi altra soluzione di efficacia
equivalente.
Le scale a pioli usate per l'accesso devono essere tali da sporgere a sufficienza oltre il livello di accesso
a meno che altri dispositivi garantiscano una presa sicura.
Le scale a pioli mobili devono essere fissate stabilmente prima di accedervi.
Le scale a pioli siano utilizzate in modo da consentire ai lavoratori di disporre in qualsiasi momento di
un appoggio e di una presa sicuri. In particolare il trasporto a mano di pesi o attrezzature su una scala a
pioli non deve precludere una presa sicura.
Nelle scale a pioli si deve sempre scendere e salire con il viso rivolto verso la scala.
I pioli devono essere fissati mediante incastro sicuro.
L’inclinazione della scala semplice deve essere tale da non pregiudicare la stabilità dell’operatore,
evitando soprattutto il rischio di caduta all’indietro. L’inclinazione corretta si ha quando la distanza tra
muro e piede della scala è pari a ¼ della lunghezza della scala.
Attrezzature - Scale portatili
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 87 di 240
1400
Le estremità delle scale devono poggiare su un supporto stabile, resistente, non scivoloso, di
dimensioni adeguate e immobile, in modo da garantire la posizione orizzontale dei pioli;
1600
I gradini devono avere dispositivi antisdrucciolo (ad es. zigrinature) tali da ostacolare scivolamenti del
piede dell’operatore
1800
Verificare periodicamente che non vi siano ammaccature, flessioni o danneggiamenti in genere
2000
La scala deve avere una portata adeguata a sostenere il peso dell’utilizzatore e del materiale
eventualmente trasportato
2200
Le scale debbono essere utilizzate da un solo lavoratore per volta
2400
Non posizionare la scala davanti a porte non chiuse a chiave, se c’è la possibilità che qualcuno apra la
porta
2600
L’operatore non deve sporgersi troppo lateralmente o applicare carichi laterali
2800
L’operatore non deve mai superare l’ultimo gradino o comunque quello che consente di mantenere una
posizione stabile
3000
Durante lo spostamento laterale della scala, nessun lavoratore deve trovarsi sopra
3200
Le calzature devono essere in buone condizioni e antiscivolo, atte a consentire un adeguato e stabile
appoggio del piede
3400
Le scale a mano usate per l'accesso a diversi piani di ponteggio o impalcature non devono essere
poste l'una in prosecuzione dell'altra.
3600
Le scale che servono a collegare stabilmente due ponti, quando sono sistemate verso la parte esterna
del ponte, devono essere provviste sul lato esterno di un corrimano / parapetto normale
3800
Per lavori su parti potenzialmente in tensione vanno preferite le scale in vetroresina; nelle vicinanze di
apparecchiature o linee elettriche scoperte sotto tensione vanno evitate le scale metalliche
4000
Le scale doppie non devono superare l'altezza di 5 m.
Le scale doppie siano dotate di dispositivo contro la chiusura e apertura accidentale.
La scala doppia deve essere aperta completamente; un angolo di apertura troppo acuto rende instabile
la scala.
4200
Per l'uso delle scale portatili composte di due o piu' elementi innestati (tipo all'italiana o simili), oltre
quanto prescritto nel comma 3, si devono osservare le seguenti disposizioni.
La lunghezza delle scale non deve mai essere superiore a 15 m, salvo particolari esigenze nel qual
caso le estremita' superiori dei montanti devono essere assicurate a parti fisse.
Nessun lavoratore deve trovarsi sulla scala quando se ne effettua lo spostamento laterale;
Durante l'esecuzione dei lavori, una persona deve esercitare da terra una continua vigilanza della scala.
Le scale a elementi innestati di lunghezza superiori ad 8 m. devono essere munite di rompitratto per
ridurre la lunghezza libera d’inflessione.
Nelle scale a elementi innestati, non infilare mani o dita fra gli elementi scorrevoli e mobili durante le
operazioni di allungamento o accorciamento.
Le scale a elementi innestati devono essere utilizzate in modo da assicurare il fermo reciproco dei vari
elementi.
Attrezzature - Scale portatili
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 88 di 240
4400
Riconoscimento di conformita' alle vigenti norme di mezzi e sistemi di sicurezza relativi alla costruzione
ed all'impiego di scale portatili:
- Le scale devono essere dotate di una Dichiarazione di conformità alla regola d’arte (EN 131), fornito
dal costruttore, emesso da un laboratorio ufficiale
- Le scale devono essere accompagnate da un foglio o libretto recante una breve descrizione con
l’indicazione degli elementi costitutivi, le indicazioni utili per il corretto impiego, le istruzioni per la
manutenzione e conservazione, gli estremi dell’Istituto che ha effettuato le prove previste dalla norma
tecnica UNI EN 131
- Deve inoltre essere applicato sulla scala: un marchio <<EN 131>> indelebile; nome del fabbricante
e/o fornitore; anno e mese di fabbricazione e/o numero di serie; angolo di inclinazione della scala
qualora non sia evidente a causa del modo in cui sono state fabbricate o concepite; il carico massimo
ammissibile.
4600
E' vietato l'uso di scale che presentino listelli di legno chiodati sui montanti al posto dei pioli rotti. Esse
devono inoltre essere provviste di:
a) dispositivi antisdrucciolevoli alle estremita' inferiori dei due montanti;
b) ganci di trattenuta o appoggi antisdrucciolevoli alle estremita' superiori, quando sia necessario per
assicurare la stabilita' della scala.
4800
Quando l'uso delle scale, per la loro altezza o per altre cause, comporti pericolo di sbandamento, esse
devono essere adeguatamente assicurate o trattenute al piede da altra persona.
5000
Utilizzare idonei DPI
ProbRes
Attrezzature - Scale portatili
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
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Rischio -
Attrezzature - Batterie elettriche e carica batterie
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo di carica batterie, movimentazione delle batterie e dalla
presenza di entrambi nell'ambiente di lavoro.
I rischi possibili per i lavoratori sono:
- Elettrocuzione nel non corretto utilizzo del carica batterie
- Esposizione a sostanze chimiche pericolose nella fuoriuscita accidentale del liquido di
batteria.
- Incendio nel caso di surriscaldamento.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Non rabboccare mai la batteria durante la carica
400
Seguire le indicazioni del costruttore circa il caricamento delle batterie
600
Il processo di carica deve avvenire preferibilmente in luogo presidiato
800
Il vano delle batterie va mantenuto aperto durante il caricamento
1000
Controllare che la temperatura, durante il processo di carica non superi i 45 - 50 °C
1200
Non effettuare prelievi di corrente durante la carica
1400
Non effettuare prelievi di corrente con utensili o collegamenti non previsti dal costruttore o non idonei
1600
Mantenere in buono stato il vano di alloggio delle batterie e tutti i materiali a contatto, in caso di
corrosione, bonificare l’area e provvedere con vernice antiacido
1800
Controllare che dadi, tappi, morsetti, collegamenti siano in buono stato
2000
Non utilizzare fiamme libere per accertare il livello di elettrolita presente
2200
Non appoggiare utensili od oggetti metallici sulle batterie
2400
Se occorre diluire acqua e acido, versare l’acido nell’acqua e non viceversa
2600
Non superare mai il livello massimo ammesso dell’elettrolita, per evitare schizzi durante il caricamento
2800
In caso di versamento, contenere la perdita con sabbia e terra, raccogliere il tutto in fusti a tenuta
3000
In caso di inalazione, portare la persona in luogo ventilato e, se le condizioni non si stabilizzano,
chiamare i soccorsi
3200
In caso di contatto con la pelle, lavare abbondantemente con acqua e condurre l’infortunato al pronto
soccorso
Attrezzature - Batterie elettriche e carica batterie
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 90 di 240
3400
In caso di contatto con occhi, irrigare abbondantemente con acqua e condurre l’infortunato al pronto
soccorso
3600
In caso di sostituzione della batteria, seguire attentamente le istruzioni del costruttore avendo
particolare cura al tipo di funi e ganci (isolanti), alla portata dell’eventuale mezzo di sollevamento, alle
connessioni ecc.
3800
Non usare il caricatore all'umidità, al bagnato o vicino a sostanze infiammabili o esplosive
4000
Riporre il caricatore in luoghi con temperatura inferiore a 40° C. (caricabatterie per utensili portat ili)
4200
Quando il caricatore non viene utilizzato disattivare l’alimentazione elettrica
4400
Effettuare le operazioni di ricarica in luoghi protetti dal sole e ben ventilati. (caricabatterie per utensili
portatili)
4600
Non usare il caricatore in continuazione. Quando un'operazione di caricatura è terminata, prima di
iniziarne un'altra, lasciare che il caricatore riposi per almeno 15 minuti (caricabatterie per utensili
portatili)
4800
Non gettare od esporre la batteria al fuoco o a fonti di innesco
5000
Non inserire nessun oggetto nelle fessure di ventilazione del caricatore.
5200
Utilizzare sempre il caricatore specificato dal costruttore, non usarne altri non compatibili.
5400
Non provocare mai corto circuiti alla batteria. Il fenomeno provoca surriscaldamento e alti valori di
corrente elettrica.
ProbRes
1
Attrezzature - Batterie elettriche e carica batterie
Operaio Edilizia
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 91 di 240
Rischio -
Attrezzature - Avvitatore elettrico
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo dell'avvitatore ed i possibili rischi per i lavoratori sono:
- Urto o ferita per contatto con l’utensile
- Impigliamento
- Contatti con organi in movimento
- Elettrocuzione (per attrezzature connesse direttamente all’alimentazione di rete o durante
operazioni in luoghi bagnati).
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Prima di effettuare una qualsiasi lavorazione accertarsi che le eventuali chiavi di regolazione non siano
inserite.
400
Se vi è pericolo di contatto con impianti e/o linee elettriche, disattivarli prima dell’utilizzo dell’attrezzatura
600
Indossare guanti di protezione, occhiali protettivi qualora la situazione particolare del lavoro generi
pericolo di proiezione materiali (superfici non compatte, viti e utensili che possono sfuggire ed essere
proiettate ecc.)
800
Per evitare la messa in marcia accidentale evitare di trasportare l'attrezzo premendo sul bottone di
marcia.
ProbRes
Attrezzature - Avvitatore elettrico
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 92 di 240
Rischio -
Attrezzature - Cannello a gas
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo del cannelo a gas.
L'uso di questo utensile comporta specifici pericoli quali:
- esposizione ai fumi tossici con conseguenti danni alle vie respiratorie, occhi, pelle, ecc.
- ustioni causate dall'errato uso del cannello o del contatto con materiale surriscaldato;
- danneggiamento / perdite delle bombole con rischio di incendio
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Controlli preliminari e periodici: è necessario controllare:
- il perfetto funzionamento della valvola di controllo della bombola del cannello a gas e del tubo di
alimentazione
- l’efficienza e stabilità del carrello bombole (se presente)
- che le bombole vengano posizionate in luogo sicuro (protette da urti) e irraggiamenti o fonti di calore
- che ci sia una sufficiente aerazione nel luogo di utilizzo
- che non ci siano fughe di gas, utilizzando acqua saponata o appositi prodotti e mai fiamme libere
- che le bombole vengano posizionate in luogo sicuro (protette da urti)
- che la fiamma non vada a riscaldare la bombola o il tubo
- che la distanza bombola-cannello non scenda preferibilmente al di sotto dei 10 mt o comunque a
distanza tale da non costituire pericoli di incendio
- che ci sia una sufficiente aerazione del luogo di lavoro, in particolare in ambienti chiusi
- che nel luogo di lavoro non siano presenti infiltrazioni di gas sfuggiti da bombole ed apparecchi anche
lontani e utilizzati per altre lavorazioni oppure dei vapori infiammabili provenienti da colle, mastici,
intonaci impermeabilizzanti, vernici, pitture, solventi per la lavorazione di materiali plastici ecc. che, a
contatto con la fiamma del cannello a gas, potrebbero incendiarsi
- per tali accertamenti si farà uso, a seconda del caso, di esposimetri o altri strumenti equivalenti e se
viene accertato il pericolo, bisogna provvedere alla bonifica dell'ambiente ad esempio arieggiando con
ventilazione forzata o naturale se possibile (Allegato VI, punto 8 D. Lgs 81/08)
- che sia assicurata la possibilità di evacuazione rapida dal luogo di lavoro, in caso di difficoltà la
squadra di lavoro sia, per numero di persone e attrezzature di recupero, attrezzata per tale evenienza
- usare i mezzi di fissaggio appropriati (fascette a vite) per evitare lo sfilamento delle tubazioni del
cannello
- distendere le tubazioni in curve ampie lontano dai posti di lavoro e di passaggio, protette dai
calpestamenti, scintille, fonti di calore (ad esempio ponendole tra due tavole da lavoro appoggiate per
terra).
400
Corrette procedure di utilizzo
- Occorre ricordare di non sottoporre le tubazioni a sforzi di trazione e di non piegarle per interrompere
l'afflusso del gas
- Chiudere immediatamente la bombola nel caso in cui si verifichi nel cannello un principio di incendio;
- Tenere sempre vicino alla bombola l’eventuale chiave di regolazione
- Aprire il rubinetto a mano o con l'apposita valvola, evitando ogni forzatura con chiavi od attrezzi
inadeguati per non provocare fessurazioni, rotture o fuoriuscite di gas.
- La bombola deve essere protetta da possibili urti e non deve essere posizionata in ambienti confinati
non aerati
- Occorre accendere il cannello con apposita fiamma o accenditori e mai con fiammiferi o altre sorgenti
di fortuna
- Durante l'uso si deve fare attenzione che la fiamma del cannello non rechi danno a persone,
organizzando a tale fine le postazioni e i turni di lavoro di lavoro
Attrezzature - Cannello a gas
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 93 di 240
600
L'utilizzatore del cannello sia dotato sei seguenti dispositivi di protezione individuali:
- Guanti di protezione
- Mascherina di protezione in caso di operazioni in ambiente confinato e scarsamente aerato
- Indumenti aderenti al corpo, evitando abiti con parti sciolte o svolazzanti come ad esempio sciarpe,
cinturini slacciati, anelli o bracciali; se le maniche non sono corte, vanno tenute allacciate ben
strettamente al polso
800
Dopo l’utilizzo controllare:
- Che la bombola sia correttamente chiusa e non presenti perdite
- Che il cannello funzioni correttamente
- Che il tubo sia raccolto correttamente
1000
Deposito:
- Il deposito delle bombole sia ben aerato; non ubicato in locali interrati
- Nel locale adibito a deposito è vietato fumare o usare fiamme libere; tale divieto dovrà essere
pubblicizzato dagli appositi cartelli segnalatori.
ProbRes
Attrezzature - Cannello a gas
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 94 di 240
Rischio -
Attrezzature - Attrezzature con recipienti in pressione
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo di attrezzature aventi recipienti in pressione (quali ad esempio
la saldatrice, il cannello a gas, compressore ecc.)
I pericoli sono principalmente:
- Contatto con parti in movimento
- Fuoriuscita di gas compressi
- Esplosione
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Seguire il programma di manutenzione indicato dal costruttore e dalle normative, con particolare
riferimento a:
- manometro
- taratura valvola di sicurezza
- spurgo di fondo
- dispositivo di arresto automatico della compressione una volta raggiunta la massima pressione di
esercizio
- integrità degli involucri
- filtri
400
In caso di urti accidentali, cadute o danneggiamenti, i recipienti devono essere sottoposti a verifica
approfondita da parte di personale specializzato e preferibilmente sostituiti; la verifica sia eseguita
anche a cadenze fisse
600
Garantire un’adeguata aerazione per i gruppi di pressurizzazione
800
Prima di effettuare manutenzioni o spostamenti, scaricare preventivamente il serbatoio e disattivare
l’alimentazione elettrica
1000
Non posizionare materiali infiammabili nei pressi dell’attrezzatura
1200
Prestare la massima attenzione alle temperature elevate della testata e dalle condutture, predisporre
idonea segnaletica e informare il personale
1400
Utilizzare l’attrezzatura solo per gli scopi e con i gas per i quali è stata progettata
1600
Predisporre idonei punti di alimentazione pneumatica allestiti a regola d’arte, verificando all’inizio del
turno di lavoro l’integrità dei raccordi, terminali e tubazioni
1800
Non schiacciare, torcere o danneggiare le tubazioni
2000
Relativamente al rischio rumore, sistemare l’attrezzatura sufficientemente decentrata rispetto alle
postazioni abituali di lavoro
ProbRes
1
DannoRes
Attrezzature - Attrezzature con recipienti in pressione
Operaio Edilizia
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 95 di 240
Rischio -
Attrezzature - Flessibile
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo del flessibile ed i potenziali rischi connessi sono:
- Contatto con l’utensile
- Proiezione di materiale o schegge
- Rottura e proiezione del disco
- Impigliamento, urto o ferite
- Rumore e vibrazioni
- Polveri e schegge
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Controllare periodicamente i comandi a uomo presente e non bloccarli artificialmente ove non previsto
dal costruttore
400
Utilizzare sempre utensili in perfetto stato
600
Provare manualmente il libero movimento del disco prima d’alimentare la macchina
800
Dopo un cambio disco provare il funzionamento senza lavorare per qualche minuto
1000
Mantenere efficiente e ben serrato il carter di protezione dell’utensile
1200
Non fermare mai il disco sul pezzo in lavorazione
1400
Particolare attenzione va posta alla possibile presenza di impianti in tensione o tubazioni attive
all’interno delle opere sulle quali si lavora, accertarsi preventivamente della loro messa in sicurezza
1600
Siano presenti, in particolare per operazioni continuative e sistematiche in luoghi chiusi, impianti di
captazione localizzata
1800
In caso di lavorazioni continue e sistematiche presso luoghi con presenza di altri lavoratori, predisporre
idonei schermi fonoisolanti
2000
In caso di lavorazioni presso luoghi con presenza di altri lavoratori, predisporre idonei schermi
paraschegge
2200
Indossare guanti, mascherine, occhiali, protezioni per l’udito e scarpe di sicurezza.
2400
in caso vi sia necessità di operazioni e lavorazioni ripetute e prolungate nel tempo, predisporre schermi
parascheggie
ProbRes
Attrezzature - Flessibile
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 96 di 240
Rischio -
Attrezzature - Idropulitrice
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo dell' idropulitrice ed i potenziali rischi connessi sono:
- Contatti con gli organi in movimento
- Elettrocuzione
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Controllare il funzionamento e l'integrità dei dispositivi di comando della macchina e della lancia.
400
Controllare le connessioni tra i tubi e l'utensile.
600
Eseguire l'allacciamento idrico prima di quello elettrico
800
Interdire la zona di lavoro e/o proteggere i passaggi
1000
Non intralciare i passaggi con il cavo elettrico ed il tubo dell'acqua
1200
Durante le pause chiudere le alimentazioni
1400
Utilizzare idonei DPI
ProbRes
Attrezzature - Idropulitrice
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 97 di 240
Rischio -
Attrezzature - Levigatrice
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo della levigatrice ed i potenziali rischi connessi sono:
- Urto o ferita per contatto con l’utensile o schegge, residui del pezzo
- Impigliamento e trascinamento
- Contatti con organi in movimento
- Elettrocuzione
- Polveri
- Rumore
- Vibrazione
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Siano presenti carter di protezione che lascino libera solo la porzione di utensile necessaria alla
lavorazione
400
Non siano presenti lavoratori vicino oltre all’addetto
600
Minimizzare gli interventi con aria compressa, utilizzare sistemi di aspirazione e captazione e,
comunque, indossare mascherine contro le polveri
800
Utilizzare agenti leviganti o utensili idonei relativamente al tipo di lavorazione e alla velocità della
macchina
1000
Levigare solo oggetti di materiale compatibile con gli agenti leviganti montati
1200
Sia presente l’impianto di aspirazione dei residui di lavorazione
1400
Utilizzare:
- scarpe di sicurezza, guanti di protezione
- occhiali di protezione
- mascherine antipolvere
- dispositivi di protezione dell’udito nella lavorazione dei materiali che causano maggiore emissione
sonora
ProbRes
Attrezzature - Levigatrice
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 98 di 240
Rischio -
Attrezzature - Molatrice
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo della molatrice ed i potenziali rischi connessi sono:
- Urto o ferita per contatto con l’utensile o schegge, residui del pezzo
- Impigliamento e trascinamento
- Contatti con organi in movimento
- Elettrocuzione
- Polveri
- Rumore
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Siano presenti ed efficienti le cuffie metalliche di protezione che devono circondare la massima parte
periferica della mola abrasiva, lasciando scoperto solo il tratto strettamente necessario per la
lavorazione
400
Siano presenti gli schermi parascheggie (trasparenti, infrangibili, regolabili)
600
Siano utilizzati (abbassati) gli schermi parascheggie
800
Utilizzare mole adatte (per diametro e materiale) alla velocità di utilizzo
1000
Sia presente idonea cartellonistica che richiami le caratteristiche ammissibili per le mole (dimensioni e
velocità massime)
1200
Registrare la posizione del poggiapezzi in modo da minimizzare il pericolo di incuneamento del pezzo (il
più possibile vicino alla mola)
1400
L’attrezzatura sia ben ancorata su strutture antivibranti
1600
Prestare massima attenzione alla possibilità del pezzo di incunearsi, il pezzo in lavorazione non deve
essere orientato verso la fessura fra poggiapezzi e mola
1800
Esercitare solo la pressione necessaria per la lavorazione
2000
Utilizzare guanti, occhiali, otoprotettori e mascherine per la lavorazione di materiali con produzione di
polveri
2200
Salvo utilizzi sporadici, si predisponga idoneo impianto di aspirazione localizzata
ProbRes
Attrezzature - Molatrice
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 99 di 240
Rischio -
Attrezzature - Operazioni di saldatura elettrica
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo della saldatrice elettrica ed i potenziali rischi connessi sono:
- Esposizione ai fumi di saldatura
- Contatto con parti in tensione
- Ustioni
- Asfissia in luoghi confinati
- Incendio/esplosione
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Caratteristiche di sicurezza dell’impianto di saldatura
- La saldatrice sia adeguata, per quanto concerne in particolare l’impianto elettrico interno e a corredo,
alla regola d’arte
- Il circuito di alimentazione dell’impianto di saldatura sia galvanicamente isolato da quello di saldatura
- Controllare che i cavi di alimentazione siano provvisti di rivestimento isolante resistente anche
all’usura meccanica e che gli stessi non subiscano torsioni o schiacciamenti tali da danneggiarli
- Controllare periodicamente l’integrità delle protezioni delle pinze portaelettrodo (non devono avere
parti conduttrici accessibili)
- Controllare l’efficienza dell’interruttore onnipolare sul circuito di alimentazione
- Rispettare il programma delle manutenzioni suggerito dal costruttore con particolare riferimento
all’efficienza della protezione contro i contatti diretti (isolamento delle parti metalliche) e indiretti (messa
a terra con protezione differenziale) con parti in tensione
- Utilizzare sempre elettrodi di diametro adatto alla corrente di saldatura che si intende utilizzare
400
Procedure corrette di lavoro
- Non guardare direttamente le operazioni di saldatura se non con apposito schermo / occhiali
- Non effettuare saldature su materiali o in luoghi che possono presentare pericoli di esplosione per
natura stessa dei gas presenti o anche dovuti ai gas evaporati causa la saldatura: allontanare
preventivamente tutto il materiale infiammabile o combustibile. In via subordinata predisporre ripari o
altri mezzi atti a proteggere tali materiali, predisporre idonei mezzi antincendio ed eseguire le operazioni
sotto il controllo di personale esperto che dovrà trattenersi almeno mezz’ora dopo il termine delle
operazioni
- Collegare il morsetto di massa vicino al punto di saldatura per evitare ritorni di corrente incontrollati
- Non toccare né appoggiarsi al pezzo da saldare e alle parti in tensione dell’impianto di saldatura (in
particolare è molto pericoloso venire a contatto contemporaneamente l’elettrodo e la massa)
- I cavi del circuito di saldatura vanno protetti da urti, proiezioni incandescenti, grassi, oli ecc.
- I collegamenti del circuito di saldatura devono essere effettuati con la saldatrice fuori tensione
- La corrente di saldatura va regolata solo ad arco interrotto
- Non raffreddare le pinze portaelettrodi immergendole nell’acqua
- Togliere gli elettrodi al termine della saldatura (solo dopo aver disattivato l’interruttore) e riporre le
pinze solo sugli appositi alloggi isolanti (non sul pavimento o sul pezzo saldato)
- I residui degli elettrodi non vanno gettati ma messi in appositi contenitori
- Se occorre predisporre diversi circuiti di saldatura sullo stesso pezzo o su pezzi interconnessi, è
necessario che gli operatori lavorino ad un’appropriata distanza e che non tocchino
contemporaneamente due pinze portaelettrodi
- L’inserzione dell’apparecchio alla rete di alimentazione deve essere preceduta dalla preparazione del
posto di saldatura e dalla messa a terra delle masse metalliche avvicinabili al posto di lavoro
- L’impianto di saldatura elettrica non deve essere posto in funzione vicino a quelli ad acetilene
- Nel caso di saldature in elevazione non è consentito l’uso di scale semplici o doppie ma predisporre
idonee opere provvisionali, delimitare e vietare l’accesso alla zona oggetto di possibili proiezioni di
materiali
Attrezzature - Operazioni di saldatura elettrica
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 100 di 240
600
Locali o materiali pericolosi: è vietato eseguire operazioni di saldatura
- su recipienti e tubi chiusi
- su recipienti e tubi che contengano o abbiano contenuto sostanze che, sotto l’azione del calore,
possano dar luogo e reazioni pericolose (tipicamente: benzina, nafta, olio, acetilene ecc.). Occorre fare
attenzione anche ad eventuali prodotti sgrassanti (per esempio trielina) usati per la pulizia del pezzo da
saldare
- in locali ove vi sia il pericolo di esplosioni (spesso si trascurano vapori infiammabili dovuti ad
esalazioni di vernici, colle, mastici ecc.)
In via subordinata occorre preventivamente asportare tutto il materiale o le sostanze potenzialmente
pericolose, aprire i recipienti o tubi chiusi e predisporre tutte le misure atte a minimizzare i rischi
(immissione gas inerti ecc.). In tal caso le operazioni vanno seguite e controllate da personale esperto.
800
Se la saldatura è all’interno di uno spazio confinato, occorre:
- Verificare che l’atmosfera presente non sia esplosiva e che contenga almeno il 19% in peso di
ossigeno
- Aspirazione localizzata unita a meccanismi di ripristino dell’aria aspirata
- Mantenere all’esterno la sorgente di alimentazione: se deve necessariamente essere introdotta
all'interno, occorre che sia protetta da interruttore differenziale ad alta sensibilità
- Nel caso di locale bagnato o umido o qualora la posizione dell’operatore risulti scomoda o comporti il
contatto diretto con parti metalliche
- Predisporre opportune pedane o stuoie isolanti
- Predisporre portaelettrodi completamente isolate
- Predisporre cinture di trascinamento con imbracatura alle ascelle e funi di salvataggio sorvegliate da
operatori che possano, in caso di emergenza, provvedere all’estrazione dell’addetto alla saldatura
- Predisporre idonee vie di fuga
1000
Ventilazione (saldature in luoghi chiusi)
- Controllare l’efficienza dei dispositivi mobili di aspirazione localizzata fumi e utilizzarli sempre nei
pressi delle lavorazioni, in particolare in luoghi confinati
- E’ possibile utilizzare impianti a ricircolo con depurazione solo se non sono adottabili altri sistemi
- La velocità di cattura deve essere di almeno 0.5 m/s
- Ricordare che l’arco elettrico genera ozono che può causare nausea, irritazioni alle vie respiratorie,
dolori al petto ecc. In tal caso interrompere immediatamente la saldatura
- La ventilazione forzata deve essere sempre predisposta nel caso di lavori prolungati o con materiali
zincati, verniciati e simili
1200
Dispositivi di protezione:
- Protezione delle vie respiratorie (tipo A1P2) meglio se con valvola di espirazione (utilizzo non saltuario
e non limitato nel tempo in luoghi non areati)
- Guanti d’isolamento e protezione termica (da usare anche quando si sostituiscono gli elettrodi)
- Indumenti non infiammabili (sintetici), che proteggano efficacemente tutte le parti del corpo e privi di
parti volanti. Attenzione allo sporco e grasso combustibili presenti sugli indumenti da lavoro
- Grembiule da saldatore a protezione del busto
- Occhiali o maschere da saldatore opache scure (non usare lenti a contatto) e ricordare di sostituirle
appena chiazzate o danneggiate
- Calzature di sicurezza isolanti
ProbRes
1
Attrezzature - Operazioni di saldatura elettrica
Operaio Edilizia
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 101 di 240
Rischio -
Attrezzature - Saldatura Ossiacetilenica
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo della saldatrice a saldatura ossiacetilenica ed i potenziali rischi
connessi sono:
- Esposizione ai fumi di saldatura
- Contatto con parti in tensione
- Ustioni
- Asfissia in luoghi confinati
- Incendio/esplosione
L’acetilene è un gas altamente infiammabile (molecola di carbonio - idrogeno) e viene
conservato in bombole, disciolto in acetone e compresso (a circa 15 atmosfere), il tutto
assorbito in una massa porosa.
L’acetilene è un gas non tossico ma ha azione narcotica.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Controlli preliminari e periodici:
- Controllare l'efficienza di manometri, riduttori, valvole a secco o idrauliche, (ricordare che le valvole
contro i ritorni di fiamma devono essere poste ad una distanza massima di 1,50 m dal cannello e se, vi
sono tubazioni particolarmente lunghe, predisporne altre), tubazioni e cannelli
- Controllare che non ci siano fughe di gas sulle bombole o sul cannello utilizzando acqua saponata o
appositi rilevatori (non fiamme libere)
- Non mettere le bombole, riduttori o altre attrezzature di saldatura a contatto con olio o grassi
- Lubrificare le attrezzature (valvole, attacchi di adduzione, ecc.) solo con miscele a base di glicerina o
grafite o comunque prodotti appositi (non usare oli o grassi)
400
Non usare i gas delle bombole (specie l'ossigeno) per:
- La pulizia di sostanze esplosive
- Rinfrescarsi
- Pulire gli indumenti o gli ambienti di lavoro
- Avviare motori a combustione interna
- Pulire i pezzi in lavorazione
600
Le bombole devono essere:
- Messe lontano dal luogo di lavoro, evitando luoghi di passaggio e locali di ridotte dimensioni
- Poste su carrelli o in mancanza di questi fissate a pareti o sostenute mediante catene o cravatte
- Se contengono acetilene devono essere mantenute in posizione verticale o poco inclinata
- Le ogive delle bombole devono avere colore conforma alla normativa vigente
- Avere la valvola protetta dall'apposito cappuccio metallico, quando non è applicato il riduttore di
pressione
- Non essere esposte a sorgenti di calore (ad esempio il sole) o al gelo; se si dovesse congelare le
bombole vanno scongelate con stracci caldi o acqua calda e mai indirizzando una fiamma diretta o
un'eccessiva quantità di calore
- Protette contro danneggiamenti fisici (urti) o chimici (corrosione)
- Omologate, verificate e predisposte per l’utilizzo
Attrezzature - Saldatura Ossiacetilenica
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 102 di 240
800
Movimentazione bombole e attrezzatura
- Trasportare le bombole e le attrezzature facendo uso degli appositi carrelli
- Ricordare che le bombole devono essere efficacemente ancorate al mezzo di trasporto, e non devono
mai essere fatte rotolare
- Per sollevare le bombole ai piani dell'edificio si devono usare le apposite gabbie con anello e mai
sollevare la bombola agganciandola per la valvola o per il tappo, né usare catene, imbracature o
calamite
1000
Riduttore di pressione
- Prima di montare il riduttore sulla valvola controllare che questa abbia i condotti completamente liberi
da ostruzioni o sostanze o materiali estranei (ad esempio ruggine o terriccio); in questo caso si può
usare un piccolo getto della bombola di ossigeno con una veloce manovra di apertura o chiusura (se la
causa dell'ostruzione è il gelo provvedere come già detto a proposito della bombola)
- Ricordare di montare il riduttore in posizione di "chiuso", con vite di regolazione allentata e
successivamente aprire lentamente la valvola della bombola. Solo quando tutte le apparecchiature
sono collegate può procedere alla regolazione del riduttore che dovrà farsi lentamente, controllando sul
manometro a bassa pressione che nel circuito si stabilisca la giusta pressione di erogazione.
- Non utilizzare i riduttori di pressione per gas diversi da quelli per i quali sono stati progettati
1200
Tubazioni
- Utilizzare mezzi appropriati per il fissaggio delle tubazioni (fascette a vite per evitare lo sfilamento e
mai soluzioni di fortuna come ad esempio il fil di ferro) tali da evitare allentamenti a causa di vibrazioni,
torsioni o altro. Tali sistemi di fissaggio non devono causare tagli o danneggiamenti alle tubazioni stesse
- Se ci si accorge di forature o lacerazioni si devono sostituire i tubi perché le riparazioni con nastro
adesivo o altro mezzo di fortuna, non resistono in genere alla pressione interna del tubo
- Disporre le tubazioni seguendo ampie curve (evitare angoli vivi), lontano dai luoghi di passaggio di
persone e mezzi, proteggerle da calpestamenti (ad esempio collocandole tra due tavole da lavoro
accostate) e da inneschi (scintille, fonti di calore, rottami incandescenti, ecc.).
- Le tubazioni dell’ossigeno e dell’acetilene devono essere separate
- Verificare che il posizionamento delle tubazioni sia tale da evitare contatti con olio, grasso, fango o
malta di cemento
- Non sottoporre le tubazioni a sforzi di trazione (ad esempio per avvicinare il cannello o per sollevare o
abbassare le bombole)
- Non piegare le tubazioni per interrompere l'afflusso del gas
1400
Cannello
- Scegliere con attenzione la punta del cannello in rapporto al tipo di lavoro che si deve svolgere
- Ricordare che la distanza minima tra cannello e bombola deve essere di almeno 10 m, riducibili a 5 m
se le bombole sono protette da inneschi (scintille, calore) o se si lavora all'aperto
- Per aprire le valvole o i rubinetti, se non si riesce a mano, utilizzare le apposite chiavi ed evitare ogni
forzatura con chiavi sbagliate o altri utensili inadatti
- Accendere il cannello utilizzando una fiamma fissa o gli appositi accenditori evitando fiammiferi,
scintille prodotte da mole o altri mezzi di fortuna
- Se si deve pulire il cannello o comunque se si deve intervenire su di esso, prima si dovrà interrompere
il flusso del gas chiudendo i rubinetti del cannello
- Se si deve appoggiare momentaneamente il cannello acceso, farlo nella posizione prefissata e
comunque in modo che la fiamma non possa entrare in contatto con bombole, materiali combustibili o
altro similare
Attrezzature - Saldatura Ossiacetilenica
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 103 di 240
1600
Procedure corrette di lavoro
- Non effettuare saldature su materiali o in luoghi che possono presentare pericoli di esplosione per
natura stessa dei gas presenti o anche dovuto ai gas evaporati causa la saldatura
- Non effettuare saldature nei pressi delle bombole stesse (minimo 10 m ovvero 5 m nel caso di
operazioni all’aperto o con impianti dotati di protezione da scintille o inneschi), in vicinanza di materiale
infiammabile o combustibile o ove vi sia comunque il divieto di uso di fiamme libere. In via subordinata
predisporre ripari o altri mezzi atti a proteggere tali materiali, predisporre idonei mezzi antincendio ed
eseguire le operazioni sotto il controllo di personale esperto, che dovrà trattenersi almeno mezz’ora
dopo il termine delle operazioni
- Se occorre interrompere le operazioni di saldatura, chiudere la valvola al cannello e appoggiarlo in
apposita sede (non sul pezzo saldato né sul pavimento)
- Controllare sempre che le tubazioni non siano causa di intralcio e inciampo e che non subiscano
danneggiamenti, torsioni improprie, schiacciamenti. Assicurare inoltre idonee protezioni contro fonti di
calore e di innesco
- Mantenere il prelievo orario dell’acetilene inferiore a 1/5 della capacità della bombola: questo per
evitare uscite di acetone (può essere esplosivo e provocare narcosi)
- Saldature in elevazione: non è consentito l’uso di scale semplici o doppie ma utilizzare idonee opere
provvisionali, le bombole vanno lasciate al suolo, delimitare e vietare l’accesso alla zona oggetto di
possibili proiezioni di materiali
- Sorvegliare la temperatura della bombola; in caso di riscaldamento spontaneo (inizio del processo di
polimerizzazione interno) evacuare la zona, irrorare con acqua fredda per lungo tempo fino alla
stabilizzazione della temperatura
- Durante l’uso
- Chiudere immediatamente le bombole nel caso in cui si verifichi un principio di incendio nel
cannello; per questo ci si deve ricordare di tenere sempre sulle bombole la chiave di manovra della
valvola
- Durante la lavorazione controllare che il prelievo del gas acetilene non superi il quinto della capacità
della bombola e comunque non vuotare mai le bombole (per impedire l’ingresso di ossigeno);
interrompere il prelievo quando all'interno della bombola la pressione arriva ad 1 bar (circa 1 kg/cmq)
- Non mescolare mai nessun gas all'interno delle bombole
1800
È vietato eseguire operazioni di saldatura:
- Su recipienti e tubi chiusi
- A contatto con materiali (raccordi, guarnizioni, tubi, ecc.) in rame, piombo, argento, mercurio o
composti alogenati l’acetilene dà luogo a composti pericolosi, anche esplosivi
- Su recipienti e tubi che contengano o abbiano contenuto sostanze che, sotto l’azione del calore,
possano dar luogo e reazioni pericolose (tipicamente: benzina, nafta, olio, acetilene ecc.). Occorre fare
attenzione anche ad eventuali prodotti sgrassanti (per esempio trielina) usati per la pulizia del pezzo da
saldare
- In locali ove vi sia il pericolo di esplosioni (spesso si trascurano vapori infiammabili dovuti ad
esalazioni di vernici, colle, mastici ecc.)
- In via subordinata occorre preventivamente asportare tutto il materiale o le sostanze potenzialmente
pericolose, aprire i recipienti o tubi chiusi e predisporre tutte le misure atte a minimizzare i rischi
(immissione gas inerti ecc.). In tal caso le operazioni vanno seguite e controllate da personale esperto.
2000
Se la saldatura è all’interno di uno spazio confinato occorre:
- Verificare che l’atmosfera presente non sia esplosiva e che contenga almeno il 19% in peso di
ossigeno
- Aspirazione localizzata unita a meccanismi di ripristino dell’aria aspirata
- Assistenza di un addetto
- Mantenere all’esterno del locale le bombole
- Gli addetti devono indossare cinture di sicurezza con imbracatura alle ascelle che permettano il loro
trascinamento all’esterno dal personale di supporto
- Predisposizione di idonee vie di fuga
Attrezzature - Saldatura Ossiacetilenica
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 104 di 240
2200
Ventilazione (saldatura in luoghi al chiuso)
- I locali ove si svolgono le operazioni di saldatura devono essere adeguatamente ventilati tramite
aspirazione localizzata dal basso, frontalmente o lateralmente al punto di saldatura
- Non vanno utilizzate cappe fisse sospese
- E’ possibile utilizzare impianti a ricircolo con depurazione solo se non sono adottabili altri sistemi.
- La velocità di cattura deve essere idonea per l’estrazione dei fumi (di almeno 0.5 m/s)
- La ventilazione forzata deve essere sempre predisposta nel caso di lavori prolungati o con materiali
zincati, verniciati e simili
2400
Procedura corretta di accensione
- Assicurarsi che le valvole dei riduttori di pressione e del cannello siano chiuse
- Aprire i rubinetti delle bombole e controllare che la pressione sia di almeno 1 bar (altrimenti la
bombola è da sostituire). Il valore è indicato sul manometro di alta pressione.
- Aprire lentamente la valvola del riduttore dell’ossigeno fino a raggiungere il valore di pressione
corrispondente al tipo di cannello impiegato (indicato nel manometro di bassa pressione)
- Aprire lentamente la valvola del riduttore dell’acetilene fino a raggiungere il valore di pressione
corrispondente al tipo di cannello impiegato (indicato nel manometro di bassa pressione)
- Aprire la valvola del cannello e accendere la miscela con appositi accenditori (non utilizzare mezzi di
fortuna: fiammiferi ecc.)
2600
Procedura corretta di spegnimento
- Estinguere la fiamma tramite le valvole al cannello: prima la valvola dell’acetilene poi quella
dell’ossigeno
- Chiudere le valvole delle bombole
- Scaricare i gas dalle tubazioni (una per volta) fino a quando i manometri non indichino il valore zero
- Chiudere le valvole dei riduttori
- Allentare le viti di regolazione dei riduttori di pressione
- Non riporre il cannello in contenitori o cassette se non dopo aver staccato la tubazione
2800
Deposito Bombole
- Riporre le attrezzature e non lasciarle sul luogo di lavoro.
- I depositi delle bombole devono essere realizzati in luoghi non interrati e comunque in luoghi ben
ventilati
- Nel locale di deposito deve essere presente un estintore a polvere
- Deve essere fatto assoluto divieto di fumare e di uso di fiamme libere
- Il deposito non deve essere esposto a fonti di calore (luce solare ecc.), a temperature superiori a 50
°C o estremamente rigide
- Le bombole di ossigeno e quelle di acetilene vanno tenute in locali separati
- Le bombole piene devono essere facilmente distinguibili da quelle vuote
- Le bombole devono essere sempre fissate in posizione verticale in modo che non possano cadere
- Non travasare mai acetilene da una bombola ad un’altra
- Inserire gli appositi cappellotti quando si rimuove il riduttore di pressione
3000
Dispositivi di protezione individuale
- Usare le protezioni delle vie respiratorie (tipo A1P2) meglio se con valvola di espirazione
- Usare guanti resistenti alle alte temperature
- Usare indumenti non infiammabili (sintetici), che proteggano efficacemente tutte le parti del corpo e
privi di parti volanti. Prestare attenzione allo sporco e grasso combustibile (spesso presenti sugli
indumenti da lavoro)
- Usare gli idonei occhiali o maschere opache scure
- Usare calzature di sicurezza (pericolo di proiezione di frammenti caldi)
- Casco o cappuccio ignifugo con visiera se vi è la possibilità di proiezioni di materiali sul capo
ProbRes
1
Attrezzature - Saldatura Ossiacetilenica
Operaio Edilizia
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 105 di 240
Rischio -
Attrezzature - Tornio
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo del tornio ed i potenziali rischi connessi sono:
- legati ai contatti accidentali con gli attrezzi di fissaggio del pezzo (mandrino, menabrida,
staffe per bloccaggio pezzi) e con altri parti in movimento del tornio (pezzo in rotazione,
barra scanalata, madrevite)
- dovuti alla possibilità di accedere alla zona di alloggiamento delle cinghie, pulegge o
ingranaggi preposti alla trasmissione del moto rotatorio sulla barra scanalata o sulla
madrevite
- di elettrocuzione
- legati ai sistemi di arresto di emergenza
- dovuti alla mancata trattenuta del pezzo in lavorazione
- dovuti alla mancata protezione della zona di operazione dell’utensile
- dovuti alla eventuale rottura dell’utensile
- dovuti alla presenza di trucioli lunghi che possono venire trascinati nel movimento di
rotazione del pezzo e colpire l’operatore (tali trucioli si formano soprattutto con alcuni tipi di
acciaio ed alcune condizioni di funzionamento del tornio, quali velocità di taglio, il tipo di
utensile o punta montata, gli angoli caratteristici degli utensili, spoglia, taglio, l’avanzamento
ecc.)
- impigliamento di abiti, capelli ecc.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Siano presenti ed efficienti:
- lo schermo di protezione dell’utensile e relativo microinterruttore di blocco (con larghezza tale da non
oltrepassare le ganasce di serraggio e che non intralci lo spostamento della slitta portautensile e
dell’utensile)
- lo schermo di protezione del pezzo in lavorazione e i relativo microinterruttore di blocco
- comando di emergenza (a "fungo" e a "filo" ovvero analogo presidio) e il relativo sistema di arresto del
mandrino (ovvero dispositivo temporizzato di apertura)
- dispositivo anti riavvio dopo un ripristino dell’alimentazione elettrica
- comandi, efficacemente contrassegnati e protetti da sistemi contro l’avviamento accidentale (doppi
innesti, ghiere o analoghi presidi)
- protezione del pedale di comando
- protezioni contro il contatto con organi in movimento e i relativi dispositivi di blocco e serraggio
- menabride di sicurezza
- i volanti di manovra siano protetti o conformati in modo da minimizzare il rischio da impigliamento
(svincolabili dal sistema di trasmissione, anima piena, impugnatura ripiegabile)
400
Pulire frequentemente le superfici trasparenti degli schermi
600
Le chiavi siano dotate di un sistema di sicurezza che provvede al rilascio automatico della stessa dalla
sede
800
Predisporre idonee guide e/o sostegni qualora fosse necessario lavorare pezzi lunghi e sporgenti oltre
la testa portamandrino
1000
Provvedere a che residui o spruzzi dei liquidi di raffreddamento vengano trattenuti, smaltirli secondo la
normativa vigente
Attrezzature - Tornio
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 106 di 240
1200
Non utilizzare indumenti o accessori con lembi volanti, raccogliere capelli lunghi in apposite cuffie
1400
Utilizzare idonei strumenti per la rimozione dei residui (preferire ove possibile sistemi di aspirazione,
ganci asportatrucioli o simili);
1600
Non finire manualmente i pezzi in lavorazione
1800
Utilizzare guanti e occhiali e dispositivi di protezione per l’udito, secondo le istruzioni
2000
Utilizzare le procedure corrette di sostituzione del mandrino (usare idonee imbracature ecc.)
ProbRes
Attrezzature - Tornio
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 107 di 240
Rischio -
Attrezzature - Trapano a colonna
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo del trapano a colonna ed i potenziali rischi connessi sono:
- Urto o ferita per contatto con l’utensile o schegge, residui del pezzo
- Impigliamento e trascinamento
- Contatti con organi in movimento
- Elettrocuzione
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Sia presente la protezione degli organi di trasmissione del moto e i relativi interruttori di blocco ovvero i
dispositivi di serraggio apribili con chiavi o utensili specifici
400
Sia presente lo schermo di protezione trasparente e i relativi dispositivi di blocco
600
Si presente un sistema di bloccaggio del pezzo in lavorazione (morsa)
800
Sia utilizzato il sistema di bloccaggio del pezzo in lavorazione (morsa)
1000
Utilizzare sempre utensili in perfetto stato e adatti al tipo di pezzo da forare (adeguare anche la velocità)
1200
Non fermare mai la punta sul pezzo in lavorazione
1400
Le operazioni di pulizia siano effettuate il più possibile tramite aspirazione; qualora fosse necessario
utilizzare aria compressa per ragioni contingenti, utilizzare occhiali e maschere di protezione
1600
Esercitare solo la pressione necessaria per la lavorazione
1800
Utilizzare utensili in buono stato ed efficienti
2000
Utilizzare guanti e dispositivi di protezione dell’udito per la foratura di materiali particolarmente duri che
inducono immissioni rumorose elevate
ProbRes
Attrezzature - Trapano a colonna
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 108 di 240
Rischio -
Attrezzature - Trapano portatile
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo del trapano portatile ed i potenziali rischi connessi sono:
- Urto o ferita per contatto con l’utensile o schegge, residui del pezzo
- Impigliamento e trascinamento
- Contatti con organi in movimento
- Elettrocuzione
- Polveri
- Rumore
- Vibrazione
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Verificare che la struttura su cui si andrà ad operare non sia in tensione, compresi cavi e adduzioni
varie, e che non siano presenti impianti tecnologici attivi
400
Posizionare (lateralmente) e serrare correttamente l'impugnatura laterale
600
Verificare che il trapano sia dotato di potenza, numero di giri, utensile adeguato al tipo di operazione da
svolgere (materiale da forare, dimensioni foratura e simili)
800
Le aperture di raffreddamento siano pulite e libere.
1000
Controllare periodicamente i comandi a uomo presente e non bloccarli artificialmente ove non previsto
dal costruttore
1200
Controllare che tutte le protezioni siano ben collegate (viti strette e bulloni serrati)
1400
Controllare di non avere lasciato sull'utensile le chiavi e gli altri attrezzi usati per la sua regolazione.
1600
Non sostituire la punta con l'utensile sotto tensione o in movimento;
1800
Per la sostituzione della punta del trapano utilizzare solo gli attrezzi appropriati.
2000
Non fissare al trapano le eventuali chiavi del mandrino con catene, cordicelle o simili
2200
Fissare, registrare o misurare il pezzo in lavorazione soltanto quando l'utensile non è in movimento
2400
Una pressione eccessiva sull'utensile non permette una lavorazione più veloce, ma produce invece
danneggiamenti alla punta e al trapano, riducendo, di conseguenza, la possibilità di lavorazione e la
sicurezza delle operazioni;
2600
Al momento dell'uscita della punta dal foro, su di essa viene esercitata una notevole forza per cui è
necessario tenere ben fermo il trapano con entrambe le mani, tenendole lontano da organi in movimento
2800
Maneggiare il trapano con cura tenendo entrambe le mani sulle impugnature in modo che non si possa
accidentalmente azionare il pulsante o l'interruttore di avviamento.
Attrezzature - Trapano portatile
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 109 di 240
3000
Occorre graduare lo sforzo del trapano in funzione della natura e delle caratteristiche del materiale in
lavorazione.
3200
Non fermare mai il trapano in movimento sul pezzo in lavorazione.
3400
Fissare l'oggetto da lavorare.
3600
Evitare il contatto con oggetti con messa a terra
3800
Valutare preliminarmente tutti i fattori che possono provocare il blocco della punta (tipologia di
materiale, profondità, incastri ecc.)
4000
Non toccare la punta subito dopo la lavorazione per il pericolo di ustioni
4200
Nel caso di bloccaggio della punta occorre fermare il trapano, togliere la punta e controllarla prima di
riprendere il lavoro.
4400
Utilizzare dispositivi di protezione dell’udito, guanti, occhiali / visiera, scarpe di protezione
ProbRes
Attrezzature - Trapano portatile
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 110 di 240
Rischio -
Attrezzature - Troncatrice
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo della troncatrice ed i potenziali rischi connessi sono:
- Urto o ferita per contatto con l’utensile o schegge, residui del pezzo
- Rotazione o ritorno improvviso del pezzo con proiezione dello stesso
- Impigliamento e trascinamento
- Contatti con organi in movimento
- Elettrocuzione
- Polveri
- Rumore
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Siano presenti e mantenuti in efficienza:
- comandi a uomo presente, protetti contro i contatti accidentali
- Ghiera di protezione sui comandi a uomo presente o analogo sistema
- Carter mobile che lasci scoperta solo la porzione di lama necessaria per la lavorazione
- Molla di richiamo per la lama affinchè torni in posizione di riposo
- Dispositivo anti riavvio dopo un ripristino dell’alimentazione elettrica
- Morsa di serraggio o analogo sistema
400
Fissare saldamente il pezzo da tagliare in posizione stabile (utilizzare l’apposita morsa)
600
Non fermare mai il disco sul pezzo in lavorazione
800
Utilizzare dischi o utensili idonei relativamente al tipo di lavorazione e alla velocità della macchina
1000
Utilizzare dispositivi di protezione dell’udito; guanti, mascherine, occhiali e scarpe di sicurezza
ProbRes
Attrezzature - Troncatrice
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 111 di 240
Rischio -
Attrezzature - Betoniera
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo della betoniera ed i potenziali rischi connessi sono:
- Contatto con organi in movimento
- Ribaltamento
- Elettrocuzione
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Siano presenti ed efficienti:
- protezioni alla corona, alla tazza e agli organi di trasmissione
- protezione del volante con razze cieche
- protezione del posto di lavoro alta non più di 3 metri, quando la macchina sia nei pressi di ponteggi o
postazioni di sollevamento materiali
- protezione differenziale e messa a terra
- dispositivo che impedisce l’avviamento al ripristino della tensione
- protezione del pedale di comando ribaltamento (per le macchine provviste)
- dispositivo d'arresto d'emergenza
- collegamenti elettrici e di messa a terra
400
Controllare periodicamente, prima dell’utilizzo:
- l’efficienza delle protezioni alla corona, alla tazza e agli organi di trasmissione
- che la protezione del volante (razze cieche) sia efficiente
- l’efficienza della protezione del posto di lavoro alta non più di 3 metri, quando la macchina sia nei
pressi di ponteggi o postazioni di sollevamento materiali
- l’efficienza della protezione differenziale e messa a terra
- l’efficienza del dispositivo che impedisce l’avviamento al ripristino della tensione
- l’integrità della protezione del pedale di comando ribaltamento (per le macchine provviste)
- il dispositivo d'arresto d'emergenza
- l'integrità dei collegamenti elettrici e di messa a terra
- il corretto funzionamento della macchina e dei dispositivi di manovra
600
Non effettuare operazioni nei pressi dei raggi raschianti in movimento
800
Intervenire sul sistema di caricamento automatico solo ad impianto disattivato
1000
Non manomettere le delimitazioni della zona d’azione dei raggi raschianti
1200
Le macchine impastatrici devono essere munite di coperchio totale o parziale atto ad evitare che il
lavoratore possa comunque venire a contatto con gli organi lavoratori in moto. Tali protezioni devono
essere provviste di dispositivo di blocco o fisse
1400
Se l'alimentazione elettrica della betoniera avviene con linea aerea è necessario che il collegamento
alla macchina sia effettuato dal basso, con un ripiegamento a gomito del cavo, in modo da evitare
l'infiltrazione d’acqua nel macchinario
1600
Utilizzare guanti e scarpe di sicurezza e mascherine durante le operazioni con cemento
1800
Posizionare la macchina su di una superficie stabile e livellata al riparo dal vento (nel caso di vento forte
sospendere le lavorazioni se non si è in zona riparata)
Attrezzature - Betoniera
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 112 di 240
2000
Dopo l’utilizzo:
- procedere alla disattivazione dell’alimentazione elettrica
- procedere alla pulizia della macchina e delle altre attrezzature accessorie.
- controllare la macchina in ogni sua parte verificando che non abbia subito danni durante l'uso
- provvedere a lasciare in perfetto ordine il posto di lavoro
2200
Durante l'uso:
- Indossare indumenti aderenti al corpo, evitando assolutamente abiti con parti sciolte e svolazzanti
come ad esempio sciarpe.
- Proteggere il cavo elettrico i suoi attacchi e l'interruttore e non toccarli stando sul bagnato o con le
mani bagnate
- Avvisare il preposto qualora si avverta una leggera "scossa" toccando la carcassa della betoniera o di
una qualunque attrezzatura accessoria
- Evita di introdurre attrezzi o parti del corpo nella tazza in rotazione
- Le operazioni di carico devono essere concluse prima dell'inizio della rotazione della tazza.
- Rimanere a distanza da parti rotanti in movimento
- Non eseguire operazioni lavorative in prossimità dei raggi raschianti con la macchina in moto
ProbRes
Attrezzature - Betoniera
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 113 di 240
Rischio -
Attrezzature - Compattatore a piatto vibrante
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo del compattatore a piatto vibrante ed i potenziali rischi
connessi sono:
- Vibrazioni
- Esposizione al rumore
- Liquido carburante/ benzina
- Incendio
- Esplosione
- Rumore
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Preliminarmente verificare la consistenza dell'area da compattare
400
Sia presente l’involucro coprimotore
600
Sia presente ila carter di protezione nella della cinghia di trasmissione.
800
Non utilizzare la macchina in ambienti chiusi e poco ventilati
1000
Durante il rifornimento di carburante spegnere il motore e non fumare
1200
Alla fine dell’utilizzo, chiudere il rubinetto della benzina
1400
Eseguire le operazioni di revisione e manutenzione a motore spento
1600
Utilizzare idonei D.P.I.
ProbRes
1
Attrezzature - Compattatore a piatto vibrante
Operaio Edilizia
3
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 114 di 240
Rischio -
Attrezzature - Decespugliatore portatile
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo del decespugliatore portatile ed i potenziali rischi connessi
sono:
- Urto o ferita per contatto con l’utensile o schegge, proiezione di materiali
- Impigliamento e trascinamento
- Contatti con organi in movimento
- Vibrazioni
- Polveri
- Rumore
Probabilita
Indice Misura
1
Danno
2
Rischi
2
Misure di Prevenzione e Protezione
200
E' fatto divieto di operare in coppia parallelamente o nel raggio d'azione di una eventuale proiezione di
sassi o altro
L'operatore del decespugliatore impedisce a colleghi o a terzi sosta od operazioni che debbano essere
svolte nel raggio d'azione della proiezione di corpi da parte della testa rotante del decespugliatore.
Nel caso in cui l'operatore del decespugliatore non possa impedire la presenza di terzi, questi si astiene
dall'utilizzare il decespugliatore fino a quando vi sono le condizioni di sicurezza
400
E' fatto divieto di usare lame per decespugliatore essendo consentito unicamente l'utilizzo della testina
con filo
600
Impugnare l’attrezzo con entrambe le mani tramite le apposite manopole
800
Quando si opera su un terreno in pendenza si deve operare stando sul lato monte
1000
Siano presenti e mantenuti in efficienza i comandi a uomo presente; il carter di protezione del filo e la
protezione delle parti potenzialmente calde
1200
Sospendere le operazioni in caso di presenza di sassi o altro materiale che può essere proiettato
1400
Allontanare dall'area di intervento gli estranei
1600
Eseguire il rifornimento di carburante a motore spento e non fumare
1800
Controllare l'integrità del rocchetto portafilo prima dell’utilizzo
2000
Ingrassare la coppia conica ogni 20-25 ore di impiego, salvo indicazioni diverse del costruttore
2200
Limitare al massimo il contatto della testina con il terreno
2400
Sostituire la testina quando deteriorata
2600
Non impiegare fili troppo lunghi che sottopongono il decespugliatore a sforzi eccessivi e possono far
slittare la frizione.
Attrezzature - Decespugliatore portatile
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 115 di 240
2800
Utilizzare dispositivi di protezione dell’udito, calzature di sicurezza alte, gambali di protezione (in caso di
terreni particolari con possibile proiezione di materiali); visiera di protezione; guanti di sicurezza
3000
Rischio vibrazioni
Le vibrazioni si diversificano notevolmente a seconda del modello di attrezzo e delle sue condizioni di
manutenzione. In riferimento a quest’ultimo aspetto, le cause responsabili dell’incremento delle
vibrazioni sono molteplici:
- la testina è sottoposta a forte usura per i frequenti urti con il terreno su cui spesso sono presenti sassi
o pietre; le fessure della testina si possono inoltre riempire di terra; tutto ciò produce uno
sbilanciamento della testina stessa che trasmette forti vibrazioni all’attrezzo;
- gli ingranaggi elicoidali della coppia conica (che trasmette il movimento rotatorio dall’albero alla
testina) e il relativo cuscinetto a sfere si possono usurare a causa delle vibrazioni prodotte dalla testina;
gli ingranaggi si possono usurare anche a causa della degradazione o della scarsità del grasso di
lubrificazione; l’usura degli ingranaggi e del cuscinetto a sfere incrementa le vibrazioni;
- l’albero può essere inciso dalle bronzine; il "gioco" tra le bronzine e l’albero aumenta le vibrazioni
dell’attrezzo;
- le guarnizioni in gomma tra l’asta ed il motore si possono deteriorare; vengono così meno le loro
proprietà antivibranti;
- i ferodi della frizione e la campana metallica sui cui aderiscono i ferodi stessi si possono usurare a
causa dello slittamento della frizione (che si verifica quando l’attrezzo è sottoposto a sforzi eccessivi);
l’usura non omogenea dei ferodi e della campana crea uno sbilanciamento che genera vibrazioni
- l’albero del motore ed il suo cuscinetto a sfere si possono deteriorare nel tempo incrementando le
vibrazioni.
Per contenere questi problemi (che oltre a produrre vibrazioni, riducono l’efficienza e la vita degli
attrezzi), occorre
- ingrassare la coppia conica ogni 20-25 ore di impiego
- lavorare in modo corretto senza usurare troppo la testina (limitando al massimo il contatto della testina
con il terreno)
- sostituire la testina deteriorata.
- non impiegare fili troppo lunghi che sottopongono il decespugliatore a sforzi eccessivi e possono far
slittare la frizione.
Inoltre al termine di ogni stagione lavorativa occorre far effettuare il controllo e la manutenzione dei
decespugliatori da parte di officine / operatori specializzate.
ProbRes
1
Attrezzature - Decespugliatore portatile
Operaio Edilizia
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 116 di 240
Rischio -
Attrezzature - Tagliaerbe e Motofalciatrice
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo della motofalciatrice e del tagliaerbe ed i potenziali rischi
connessi sono:
- Vibrazione
- Rumore
- Incendio
- Contatti con l’attrezzo in movimento
Probabilita
Indice Misura
1
Danno
2
Rischi
2
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Motofalciatrice:
- sia presente apposita custodia da applicare alla barra falciante durante il trasferimento del mezzo
- particolare attenzione deve essere posta nel liberare la lama dagli intasamenti che deve essere
effettuata con trasmissione disinnescata o con l'utilizzo di attrezzi a palo lungo (non usare mani o piedi)
e porsi fuori dal fronte di avanzamento del mezzo
400
Utilizzo:
- seguire le misure di tutela generali
- non utilizzarlo ove vi sia il pericolo di contatto con cavi elettrici o altri materiali pericolosi
- verificare la funzionalità dei presidi di sicurezza e dei comandi a uomo presente
600
Utilizzare Idonei DPI:
Utilizzare dispositivi di protezione dell’udito, calzature di sicurezza alte, guanti di sicurezza
ProbRes
1
Attrezzature - Tagliaerbe e Motofalciatrice
Operaio Edilizia
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 117 di 240
Rischio -
Attrezzature - Escavatore - Pala meccanica
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo dell' escavatore o della pala meccanica ed i potenziali rischi
connessi sono:
- Urti
- Contatto o schiacciamento con il mezzo in movimento
- Ribaltamento dello stesso
- Caduta materiali.
E’ da considerare la presenza della tipologia di attrezzature in esame anche se non
direttamente di proprietà o utilizzate da operatori dell’azienda, in quanto gli stessi possono
essere esposti ai rischi pertinenti in caso di coordinamento di lavorazioni di ditte appaltatrici,
collaborazioni, gestione di interventi di emergenza e simili.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Procedure corrette di lavoro:
- Siano presenti ed efficienti i dispositivi di segnalazione (avvisatore acustico di retromarcia, girofaro
lampeggiante, fanali di illuminazione, avvisatore acustico) e di visibilità (specchietti retrovisori, luci)
- Durante i trasferimenti mantenere la pala in posizione tale da consentire la migliore visibilità possibile,
se necessario richiedere l’aiuto e l’assistenza di un collega a terra
- Verificare la pressione dei pneumatici secondo quanto previsto dal costruttore
- Verificare lo stato dell’impianto idraulico di sollevamento e frenatura
- Non sovraccaricare la benna oltre ai limiti consentiti
- Non utilizzarla entro locali non aerati ovvero ove esiste pericolo di incendio o scoppio
- Non passare sotto linee elettriche con la benna sollevata
- Nelle operazioni di scavo accertarsi preliminarmente che non vi siano cavi elettrici, tubature del gas e
condutture in genere
- In caso di contatto accidentale con linee elettriche occorre rimanere all’interno del mezzo fino a
quando la linea è stata disattivata o il contatto eliminato, se è necessario che l’operatore scenda a terra
occorre che non tocchi contemporaneamente terreno e mezzo meccanico
- Addottare particolare prudenza nella guida del mezzo qualora vengono caricati nella benna manufatti
od oggetti rotondi o comunque instabili (come ad esempio bidoni ecc.); provvedere a fissare con funi o
cinghie questi materiali e procedere a velocitá ridotta
- Al termine delle operazioni la pala va parcheggiata in piano, con la benna a terra, freno a mano
inserito e con la chiave di accensione disinserita
400
Trasferimenti - Salita sul pianale:
- Avvicinarsi lentamente
- Braccio nella direzione di marcia
- Salire lentamente
- Quando i cingoli durante la salita del mezzo raggiungono il baricentro dell'escavatore, adagiare con
molta cautela la parte inferiore della benna sul pianale
- Adagiare lentamente i cingoli alzando il braccio dell'escavatore e poi avanzare sul pianale fino a
raggiungere la posizione definitiva .
- Legare con le apposite catene tutte le parti mobili dell'escavatore (braccio, benna ecc.) Nel caso di
mezzi gommati, apporre dei blocchi sotto le coperture. Alzare verticalmente le rampe e fissarle
Attrezzature - Escavatore - Pala meccanica
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 118 di 240
600
Trasferimenti - Discesa dal pianale:
- Ruotare lentamente la torretta dell'escavatore fino a posizionarla nella direzione della rampa.
- Avanzare lentamente
- Scendere lentamente con i cingoli dell'escavatore lungo le rampe di carico, fin tanto che si raggiunge il
baricentro del mezzo e posizionare la benna a terra. Adagiare lentamente e con cautela i cingoli sulle
rampe alzando il braccio dell'escavatore.
- Quando i cingoli dell'escavatore sono sulle rampe, scendere lentamente fino a raggiungere il terreno
circostante.
- Raggiunto il terreno con i cingoli, allontanarsi dal pianale.
800
Utilizzare Idonei DPI:
Utilizzare dispositivi di protezione dell’udito, calzature di sicurezza alte, guanti di sicurezza
ProbRes
1
Attrezzature - Escavatore - Pala meccanica
Operaio Edilizia
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 119 di 240
Rischio -
Attrezzature - Generatori di Corrente con Motore Endotermico
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo del generatore di corrente con motore endotermico ed i
potenziali rischi connessi sono dati:
- Dalla presenza di motore endotermico e al relativo combustibile (pericolo di incendio)
- Elettrocuzione
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Sia presente un interruttore differenziale di sicurezza
400
Tubazioni e serbatoio siano costruiti e installati a regola d’arte e regolarmente manutenzionati
600
Le tubazioni di scarico e le parti calde non siano posti in contatto o adiacenza con materiali propaganti
l’incendio o infiammabili
800
Verificare l’efficienza di comandi di intercettazione del combustibile con arresto automatico delle pompe
di alimentazione in caso di arresto del motore o mancanza di energia elettrica
1000
Verificare l’efficienza dei Dispositivi automatici di arresto in caso di pressione o temperatura eccessiva
1200
Le tubazioni di scarico e le parti ad alta temperatura siano poste a distanze di sicurezza da lavoratori e
materiali combustibili, protette e coibentate
1400
Sia presente almeno un estintore nei pressi debitamente segnalato
1600
Divieto di fumare, di usare fiamme libere o altre sorgenti di innesco nei pressi dell’attrezzatura
1800
Depositare e posizionare l’attrezzatura in luoghi areati
2000
Delimitare la zona e apporre cartello di pericolo di incendio e di divieto di accesso ai non addetti
2200
Durante il trasporto occorre che la macchina sia fissata stabilmente e legata all’automezzo, utilizzare
appositi dispositivi di aggancio per il sollevamento e il trasporto
2400
Prestare attenzione alle parti calde, non avvicinarsi
2600
Collegare elettricamente l’attrezzatura secondo le indicazioni del costruttore
2800
Indossare idonei otoprotettori per lavori nelle vicinanze
ProbRes
1
Attrezzature - Generatori di Corrente con Motore
Endotermico
Operaio Edilizia
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 120 di 240
Rischio -
Attrezzature - Lampade portatili elettriche
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo delle lampade portatili ed i potenziali rischi connessi sono:
- Ustioni
- Elettrocuzione
Probabilita
Indice Misura
200
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
Utilizzo:
- Seguire le misure di tutela generali
- impugnatura di materiale isolante non igroscopico
- avere le parti in tensione, o che possono essere messe in tensione in seguito a guasti, completamente
protette in modo da evitare ogni possibilità di contatto accidentale
- gabbia di protezione della lampadina, fissata mediante collare esterno alla impugnatura isolante
- garantire il perfetto isolamento delle parti in tensione dalle parti metalliche eventualmente fissate
all'impugnatura
- Le lampade elettriche portatili usate in luoghi bagnati o molto umidi ed entro o a contatto di grandi
masse metalliche, devono essere alimentate a tensione non superiore a 25 Volta verso terra ed essere
provviste di un involucro di vetro. Se la corrente di alimentazione di dette lampade è fornita attraverso
un trasformatore, questo deve avere avvolgimenti, primario e secondario, separati ed isolati tra di loro.
ProbRes
1
Attrezzature - Lampade portatili elettriche
Operaio Edilizia
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 121 di 240
Rischio -
Attrezzature - Martello elettrico
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo del martello elettrico ed i potenziali rischi connessi sono:
- Contatto con l’utensile
- Proiezione di materiale o schegge
- Impigliamento
- Conseguenze della Vibrazione
- Conseguenze del Rumore
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Particolare attenzione va posta alla possibile presenza di impianti in tensione o tubazioni attive
all’interno delle opere sulle quali si lavora, accertarsi preventivamente della loro messa in sicurezza
400
Non operare con indumenti o accessori con lembi volanti
600
Bagnare, se possibile, i materiali sui quali si opera
800
Carter di protezione del motore correttamente posizionato e serrato
1000
Impugnatura laterale, quando presente, correttamente posizionata e serrata
1200
Aperture di raffreddamento (posizionate nella cassa del motore) pulite e libere
1400
Targhetta (facilmente leggibile) sul martello indicante tensione, intensità e tipo di corrente ed altre
eventuali caratteristiche
1600
Utilizzare guanti, scarpe di sicurezza e mascherine e occhiali (in caso di proiezione polveri o schegge),
secondo le indicazioni del libretto di istruzioni
ProbRes
Attrezzature - Martello elettrico
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 122 di 240
Rischio -
Attrezzature - Martello Pneumatico
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo del martello pneumatico ed i potenziali rischi connessi sono
determinati da:
- utilizzo di derivazioni ad aria compressa (fuoriuscita violenta gas compressi, urti e simili)
- rumore prodotto
- pesantezza dell’utensile
- polveri e residui prodotti o proiettati
- vibrazioni
- possibilità di lesioni per contatti con l’utensile
Relativamente allo scalpello e mola pneumatiche si richiamano integralmente le procedure
indicate, valutando sostanzialmente minore l’impatto dovuto alla pesantezza e ingombro
dell’utensile.
Probabilita
Indice Misura
200
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
Controlli preliminari:
- Verificare che le manichette siano integre e di tipo adeguato alla pressione di alimentazione
- Verificare l'integrità del rivestimento fonoassorbente o comunque dei dispositivi preposti a tale compito
sia tale da ridurre a valori di norma il rumore prodotto dall'utensile
- Verificare che all'utensile venga fornita aria il più possibile esente da polveri e da vapori di olio; se
l'aria è fornita dal motocompressore occorre controllare anche quest'ultimo
- Verificare che siano funzionanti i sistemi di allontanamento dell'aria compressa esausta
- Controllare che prima di immettere l'aria compressa nell'apparecchio venga scaricata l'eventuale
acqua di condensazione formatasi nella rete di distribuzione, aprendo la valvola di scarico
- Controllare i manometri e gli eventuali dispositivi contro gli eccessi di pressione (Allgato V, punto 9.3
D. Lgs 81/08)
- Controllare l'integrità ed il buon funzionamento delle tubazioni e la loro compatibilità all'uso richiesto
- Controllare che la disposizione delle tubazioni non intralci le lavorazioni in atto o quelle di altri lavoratori
- Controllare che le tubazioni non siano oggetto di calpestamento o schiacciamento da parte di persone
o veicoli
- Controllare che il posizionamento dei tubi sia tale che essi non possano entrare in contatto con oli,
grassi, fango o malta di cemento
- Controllare che i tubi non siano sottoposti a piegamenti ad angolo vivo
- Gli attacchi dei tubi flessibili al serbatoio dell'aria compressa e alla rete di distribuzione devono essere
tali da non poter sciogliersi per effetto delle vibrazioni, degli urti, della torsione o della pressione interna
- Non sono ammesse connessioni ad avvitamento, né legature con fili metallici o di fibre tessili, ma
sono da utilizzare le fasce metalliche con bordi non taglienti fissate con appositi morsetti o analoghi
presidi (sono raccomandabili giunti a baionetta)
- I giunti intermedi di collegamento tra i vari tratti del tubo flessibile devono essere tali da non potersi
sciogliersi accidentalmente o per effetto delle vibrazioni
- Utilizzare comunque attrezzature compatibili il valore della pressione di alimentazione (segnalato
sull’attrezzatura)
- Verificare sempre l'efficienza delle protezioni previste con gli organi in movimento
Attrezzature - Martello Pneumatico
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 123 di 240
400
Utilizzo:
- sia presente la targhetta che riporti il valore della velocità nominale massima di rotazione (giri/min)
- non usare le tubazioni per trainare, sollevare o movimentare gli utensili.
- sostituire i tubi flessibili che presentano forature o lacerazioni
- non effettuare riparazioni con nastro adesivo o altro mezzo di fortuna
- Ii tubo non deve essere troppo rigido per non ostacolare ed affaticare l'operatore nella guida
dell'utensile.
- non piegare i tubi per interrompere il flusso dell'aria compressa
- i getti di aria compressa non devono essere usati per motivi diversi da quello richiesto dalla
lavorazione (ad es. non devono essere usati per il refrigerio delle persone o degli ambienti, non devono
essere usati per liberare da vapori, gas, polveri o altre sostanze i recipienti che hanno contenuto
sostanze infiammabili, compressa non devono essere usati per la pulizia soffiata di sostanze ecc.)
- Utilizzare il martello senza forzature e eccessive pressioni
- Organizzare il lavoro in modo che gli addetti fruiscano di frequenti pause rispetto all’utilizzo dell’utensile
- Programmare la predisposizione di idonei sostegni per l’utensile
- Regolare gli accessori in base alle singole esigenze
- in caso di malfunzionamenti o di utensili non adatti avvisare il preposto
- chiudere la valvola di intercettazione dell'aria compressa durante le soste delle lavorazioni e
comunque sempre al termine del lavoro prima di scollegare le tubazioni.
- segnalare la zona esposta a livello di rumorosità elevato e l’obbligo di utilizzo dei DPI.
- operare nella zona di intervento dell’aspirazione
- sia vietato l’avvicinamento ai non addetti
- predisporre schermi paraschegge e acustici fra le diverse postazioni di lavoro
600
Dispositivi di protezione individuale necessari
- Guanti
- Calzature di sicurezza
- Visiera
- Mascherina antipolvere
- Otoprotettori
- Indumenti protettivi (tute)
ProbRes
1
Attrezzature - Martello Pneumatico
Operaio Edilizia
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 124 di 240
Rischio -
Attrezzature - Tagliasfalto a disco
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo del tagliasfalto a disco ed i potenziali rischi connessi sono:
- Esposizione al rumore
- Punture, tagli, abrasioni
- Incendio
- Investimento
- Vibrazione
E’ da considerare la presenza della tipologia di attrezzature in esame anche se non
direttamente di proprietà o utilizzate da operatori dell’azienda, in quanto gli stessi possono
essere esposti ai rischi pertinenti in caso di coordinamento di lavorazioni di ditte appaltatrici,
collaborazioni, gestione di interventi di emergenza e simili.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Operazioni preliminari all'utilizzo
- Delimitare e segnalare l'area di intervento.
- Controllare il funzionamento dei dispositivi di comando.
- Verificare l'efficienza delle protezioni degli organi di trasmissione.
- Verificare il corretto fissaggio del disco e della tubazione d'acqua.
- Verifica l'integrità della cuffia di protezione del disco.
400
Utilizzo:
- Mantenere costante l'erogazione dell'acqua
- Non forzare l'operazione di taglio
- Non lasciare la macchina in moto senza sorveglianza.
- Non utilizzare la macchina in ambienti chiusi e poco ventilati
- Eseguire il rifornimento di carburante a motore spento e non fumare
600
Operazioni post-utilizzo
- Chiudere il rubinetto della benzina.
- Lasciare sempre la macchina in perfetta efficienza, curandone la pulizia e l'eventuale manutenzione.
- Eseguire i lavori di manutenzione e revisione a macchina spenta.
800
Dispositivi di protezione individuale
- Guanti
- Calzature di sicurezza
- Copricapo
- Otoprotettori
- Mascherine
- Indumenti protettivi (tute)
ProbRes
Attrezzature - Tagliasfalto a disco
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 125 di 240
Rischio -
Attrezzature - Tagliaferro e Piegaferro
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo del tagliaferro e piegaferro ed i potenziali rischi connessi sono:
- Contatto con organi in movimento
- Proiezione di materiali
- Taglio o ferite
E’ da considerare la presenza della tipologia di attrezzature in esame anche se non
direttamente di proprietà o utilizzate da operatori dell’azienda, in quanto gli stessi possono
essere esposti ai rischi pertinenti in caso di coordinamento di lavorazioni di ditte appaltatrici,
collaborazioni, gestione di interventi di emergenza e simili.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Gli alberi, le pulegge, le cinghie e tutti gli altri organi o elementi di trasmissione devono essere protetti
ogni qualvolta possono costituire un pericolo
400
Le cesoie a ghigliottina, a coltelli circolari, a tamburo portacoltelli e simili devono essere provvisti di
mezzi di protezione che impediscano il contatto delle mani con la lama
600
La macchina sia provvista inoltre di un idoneo riparo dotato di un microinterruttore collegato con gli
organi di messa in moto della macchina, che impedisca in modo totale il funzionamento della macchina
stessa quando il riparo suddetto si trova in posizione di apertura o analoghi presidi
800
Prima dell'uso: verificare l'integrità dei collegamenti elettrici e di quelli di terra, nonché l'integrità
dell'isolamento delle parti elettriche in genere; verificare che il cavo di alimentazione non intralci con le
operazioni di lavorazione del ferro; verificare l'integrità delle protezioni degli organi di trasmissione
(pulegge, cinghie, ingranaggi,...); verificare il buon funzionamento della macchina e del dispositivo d
arresto
1000
Durante l'uso: tenere le mani distanti dagli organi lavoratori della macchina, nell'eseguire i tagli di piccoli
pezzi usare attrezzi speciali; durante il taglio con la troncatrice tenersi fuori della traiettoria di taglio
1200
Dopo l'uso: togliere la corrente da tutte le macchine aprendo gli interruttori delle macchine e quelli posti
sui quadri generali di alimentazione; verificare che il materiale lavorato o da lavorare non sia venuto a
contatto con i conduttori elettrici; pulire le macchine ed eventualmente procedere alla lubrificazione
1400
Relativamente al rischio rumore, in aggiunta ai precedenti, effettuare le manutenzioni previste dal
costruttore e sostituire le parti usurate o danneggiate
1600
Utilizzare guanti e occhiali
ProbRes
1
Attrezzature - Tagliaferro e Piegaferro
Operaio Edilizia
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 126 di 240
Rischio -
Attrezzature - Sega portatile
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo della sega portatile ed i potenziali rischi connessi sono:
- Contatto con l'utensile
- Rotazione, caduta del pezzo in lavorazione
- Proiezione di residui o materiali
- Impigliamento
- Contatto, impigliamento con gli organi di trasmissione del moto
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Siano presenti ed efficienti i dispositivi di blocco di emergenza - comandi a uomo presente,
impugnature antivibranti, dispositivi di consenso.
400
Corrette procedure di utilizzo:
- La zona dei lavoro sia bene illuminata
- Impugnare saldamente la prevista impugnatura
- Prima di avviarla assicurarsi che la catena non sia a contatto con capi di vestiario. Causa rischio
d’impigliamento si eviti d’indossare bracciali, foulard, catenine, indumenti aventi lembi volanti, ecc. Per
lavoratori con capelli lunghi utilizzare idonee cuffie o legare i capelli.
- Avviare le motoseghe appoggiandole su un solido piano orizzontale, tenendola saldamente con una
mano mentre con l’altra si aziona il dispositivo a strappo (portatili, endotermiche)
- Lavorare sempre con il corpo in posizione sicura e stabile, con i piedi ben divaricati ed appoggiati
- Non lavorare con la sega stando in posizioni precarie; utilizzare idonee opere provvisionali per lavori in
altezza e comunque la posizione di lavoro deve essere stabile (portatili)
- Liberare la zona di lavoro da materiali, cavi e simili che possono costituire impedimento, pericolo o
intralcio, non danneggiare cavi o adduzioni eventualmente presenti
- Utilizzare accessori originali e previsti dal costruttore
- Revisionare regolarmente secondo le istruzioni del costruttore
- Regolare la tensione della catena secondo le istruzioni del costruttore, prevenire il pericolo di
fuoriuscita della stessa, sostituirla quando danneggiata o usurata
600
Siano utilizzati i seguenti DPI, secondo le indicazioni del libretto di istruzioni:
- Cuffie/Tappi a protezione dell’udito
- Scarpe di si sicurezza
- Occhiali di protezione
- Guanti di sicurezza
- Protezioni vie respiratorie (almeno FFP2, legno tenere; FFP3 legno duro)
800
Alberi e tronchi
- quando si opera su un terreno in pendenza si deve operare sempre stando a monte del tronco
- nel sezionare grossi tronchi o abbattere alberi di diametro notevole, dove vi è il rischio di serraggio
della catena tra due spezzoni che tendono a chiudersi, occorre procedere effettuando una tacca di circa
45 gradi eventualmente servendosi di un cuneo per tenere aperto il taglio
ProbRes
Attrezzature - Sega portatile
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 127 di 240
Rischio -
Attrezzature - Sega circolare
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo della sega circolare ed i potenziali rischi connessi sono:
- Urto o ferita per contatto con l’utensile
- Proiezione di materiali o parti del pezzo in lavorazione
- Rotazione/ritorno/rifiuto improvviso del pezzo con proiezione dello stesso
- Impigliamento e trascinamento
- Contatti con organi in movimento
- Elettrocuzione
- Polveri
- Rumore
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Siano presenti e mantenuti in efficienza:
- Cuffia registrabile di protezione, di dimensioni tali da giungere, con lo spigolo anteriore, sopra al punto
di entrata del pezzo, particolare attenzione va posta alla possibilità di questa di muoversi liberamente e
con ritorno automatico
- Coltello divisore (di norma uguale o al massimo inferiore di 0,5 mm rispetto alla larghezza di taglio)
con profilo non tagliente, a distanza massima di 3 mm dalla lama e posizionato in modo che la
sporgenza superiore sia inferiore di 5 mm rispetto alla sporgenza della lama (salvo prescrizioni diverse
in sede di costruzione e comunque conformi a norme di buona tecnica)
- Carter di protezione fissi della parte di lama sottostante il piano di lavoro
- Carter di protezione fissi degli organi di trasmissione e alimentazione della macchina
- Comando di emergenza, comandi a uomo presente
- Dispositivo anti riavvio dopo un ripristino dell’alimentazione elettrica
- Guide / controguide adatte alle tipologie dei pezzi da lavorare
400
Verificare preventivamente l’integrità e l'efficienza del disco e la sua compatibilità con i materiali in
lavorazione; utilizzare solo i dischi, in perfetto stato di efficienza, previsti dal costruttore
600
Regolare la cuffia di protezione di protezione in rapporto al pezzo da tagliare, lasciando libera solo la
parte di disco necessaria al taglio; quando si hanno in dotazione cuffie di varia larghezza per l’utilizzo di
lame circolari inclinabili e di varie dimensioni, occorre utilizzare le cuffie idonee alla lavorazione che
proteggano completamente il disco secondo i criteri indicati.
800
Prima dell’accensione, regolare e bloccare opportunamente il coltello divisore, verificare che la cuffia
non sia bloccata, che non vi siano chiavi, utensili o altri materiali non pertinenti nelle vicinanze o
attaccate alla macchina e che il materiale in lavorazione non abbia parti estranee.
1000
Appoggiare il pezzo alle guide e comunque in posizione stabile e controllabile; le guide devono essere
utilizzate comunque in modo da non pregiudicare l’efficacia della cuffia di protezione.
1200
Controllare il corretto fissaggio del disco
1400
Devono essere tagliati materiali di dimensioni conformi alle indicazioni del costruttore e in nessun caso
che costringano gli operatori a tenere manualmente i pezzi.
Se le dimensioni del pezzo da tagliare sono piccole o comunque espongono al pericolo di contatto con
l’utensile, utilizzare appositi spingipezzo o analoghi presidi trattenendoli per l’apposita impugnatura.
I pezzi devono essere fissati stabilmente con ausili meccanici in modo da non scivolare o muoversi.
Attrezzature - Sega circolare
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 128 di 240
1600
L’operatore deve assumere una corretta posizione in modo da minimizzare il rischio di essere colpito da
eventuale rifiuto del pezzo (posizione laterale rispetto al pezzo).
L'operatore non deve indossare accessori con possibilità di impigliamento (ad es capelli lunghi sciolti,
braccialetti ecc.).
1800
Utilizzare idonee controguide per operazioni nelle quali la guida non può avvicinarsi a sufficienza (per il
taglio in lungo di pezzi sottili ecc.)
2000
Non fermare mai il disco sul pezzo in lavorazione
2200
La cuffia oscillante di protezione dell’utensile (che si alza e abbassa automaticamente) deve sempre
trovarsi in posizione di sicurezza (abbassata) durante il taglio. Quando si hanno in dotazione cuffie di
varia larghezza per l’utilizzo di lame circolari inclinabili occorre utilizzare le cuffie idonee alla lavorazione
2400
Le guide devono essere utilizzate in modo da non pregiudicare l’efficacia della cuffia di protezione
2600
Nei lavori speciali quali tagli di pezzi alti utilizzare un pressore laterale alla lama
2800
Indossare :
- guanti con adeguata e specifica resistenza meccanica
- mascherine (maschere antipolvere almeno FFP2, FFP3 per legni duri)
- occhiali
- scarpe di sicurezza
- indumenti privi di lembi volanti
- dispositivi di protezione dell’udito
3000
La macchina, salvo prescrizioni diverse del costruttore, non deve essere utilizzata in caso di pioggia, in
ambienti bagnati e umidi e in luoghi con pericolo di esplosione
3200
Per lavorazioni non sporadiche utilizzare e avviare preventivamente impianto di aspirazione localizzata
e mantenerlo efficiente.
Non avvicinarsi, ne’ introdurre le mani nei condotti di espulsione residui.
3400
L’operatore deve assumere una corretta posizione e seguire le corrette modalità di esecuzione in modo
da minimizzare il rischio di essere colpito da materiali o contatti con il disco :
- posizionamento stabile sul pavimento
- pavimento pulito e spazio sufficiente per i movimenti
- posizione eretta e stabile
- illuminazione sufficiente per distinguere i particolari e l’andamento del taglio
- non assumere posizioni che, in caso l’attrezzatura sfugga o cada, possano provocare danni
- manovrare la macchina utilizzando, saldamente, le impugnature presenti; le mani e le impugnature, i
guanti devono essere puliti e non scivolosi
- verificare che il cavo di alimentazione e altri eventuali cavi o servizi siano fuori dal raggio di azione del
disco
- non avvicinare alcuna parte del corpo al disco e alla parte sottostante il piano di taglio
ProbRes
Attrezzature - Sega circolare
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 129 di 240
Rischio -
Attrezzature - Sega a nastro
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo della sega a nastro ed i potenziali rischi connessi sono:
- Contatto accidentale con il nastro dentato
- Fuoriuscita del nastro dalla sede di alloggiamento
- Proiezione di trucioli o frammenti di materiale in lavorazione
- Rottura e proiezione del nastro
- Impigliamento
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Prima dell’uso controllare:
- controllare l’efficienza della protezione registrabile del tratto di nastro esposto che non sia utilizzato per
la lavorazione (regolare e bloccare la protezione in modo da minimizzare la parte esposta di nastro)
- controllare l’efficienza delle protezioni degli organi in movimento e dei relativi dispositivi di blocco o
serraggio
- controllare l’efficienza della protezione di eventuale comando a pedale
- controllare l’efficienza del sistema di frenatura
- controllare l’efficienza del comando di emergenza e dispositivo anti riavvio dopo un ripristino
dell’alimentazione elettrica
- verificare che il nastro sia appropriato al lavoro da svolgere
- regolare correttamente, secondo le indicazioni del costruttore, la tensione del nastro
- mantenere efficiente e utilizzare correttamente l’impianto d’aspirazione residui di lavorazione (per
utilizzi non sporadico)
400
Utilizzare nastri in buono stato ed efficienti, non utilizzare lame deformate o incrinate
600
Non utilizzare indumenti o accessori con lembi volanti per evitare impigliamenti
800
Indossare guanti, mascherine, occhiali, dispositivi di protezione per l’udito
1000
Utilizzo
- se le dimensioni del pezzo da tagliare espongono al pericolo di contatto con l’utensile, utilizzare
utensili spingipezzo o analoghi presidi tenendo le mani il più possibile lontano dal nastro
- appoggiare bene il pezzo alla guida
- se durante la lavorazione il pezzo tende a torcere e a bloccare il nastro, l’operazione va sospesa
immediatamente
- la rimozione della lama va effettuata solo quando il nastro è completamente fermo
ProbRes
Attrezzature - Sega a nastro
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 130 di 240
Rischio -
Attrezzature - Pialla a filo
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo della pialla a filo ed i potenziali rischi connessi sono:
- Contatto con le lame di taglio nell’albero portacoltelli
- Contatto con gli organi di movimento (rulli avanzamento, organi di trasmissione del moto)
- Rifiuto del pezzo con proiezione materiali
- Proiezioni di trucioli, schegge, frammenti ecc.
- Proiezioni in casi eccezionali di lame rotte o allentate
- Impigliamento e trascinamento
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Siano presenti ed efficienti:
- copertura mobile della zona coltelli oscillante con molle di richiamo oppure copertura mobile regolabile
(in altezza e larghezza) che lasci scoperto solo il tratto necessario per le lavorazioni oppure copertura a
segmento
- copertura ancorata al dispositivo di guida che ne segua lo spostamento a protezione della parte del
tamburo portacoltelli posta dietro la guida
- impianto di aspirazione
- scanalatura nell’albero porta lama per l’eliminazione dei trucioli, la cui ampiezza non deve essere
superiore a 12 millimetri
400
Prima dell’utilizzo
- Fissare i coltelli con idonei sistemi previsti dal costruttore
- Accertare che i coltelli siano in buono stato e non spuntati, in caso sostituirli immediatamente
- Il serraggio delle viti di tenuta della lama all’albero deve essere eseguito con cura e gradualità usando
esclusivamente la chiave speciale in dotazione al corredo della macchina, senza prolungare il braccio
con tubi o altri accessori di fortuna. Per il corretto serraggio si possono anche utilizzare chiavi
dinamometriche appositamente tarate
- Dopo il montaggio occorre controllare che le lame sporgano tutte esattamente allo stesso modo
dall’albero, far girare per qualche tempo la macchina a vuoto e ricontrollare
600
Utilizzo
- Regolazione dei bordi di apertura del banco di lavoro in modo che la distanza dai coltelli sia la minima
necessaria in funzione della lavorazione
- Appoggiare il pezzo al dispositivo di guida
- Utilizzare spingitoi o analoghi presidi (guide supplementari, sistemi a pressione, supporti ausiliari) per
la lavorazione di pezzi corti, sottili o di forme particolari
- Posizionamento dell’operatore di fianco al pezzo spinto
- Verificare che il riparo dell’utensile sia registrato in modo da lasciare libera unicamente la parte di
lama necessaria alla lavorazione, in relazione alle dimensioni e alla forma del materiale
- La distanza tra i bordi dell’apertura dei bordi di lavoro ed il filo tagliente della lama deve essere limitata
al minimo indispensabile rispetto alle esigenze della lavorazione
- Non utilizzare indumenti o accessori con lembi volanti
- Utilizzare guanti, protezioni acustiche, occhiali
ProbRes
Attrezzature - Pialla a filo
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 131 di 240
Rischio -
Attrezzature - Pialla a spessore
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo della pialla a spessore ed i potenziali rischi connessi sono:
- Contatto con le lame di taglio nell’albero portacoltelli
- Contatto con gli organi di movimento (rulli avanzamento/uscita, organi di trasmissione del
moto)
- Rifiuto del pezzo con proiezione materiali
- Proiezioni di trucioli, schegge, frammenti ecc.
- Proiezioni in casi eccezionali di lame rotte o allentate
- Impigliamento e trascinamento
- Schiacciamento per caduta coperchio aperto
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Seguire le misure di tutela descritte per la pialla a filo, ove pertinenti
400
Mantenere in efficienza:
- Copertura di protezione o cuffia mobile provvista di microinterruttore di blocco che permetta l’apertura
solo a macchina ferma
- Dispositivo che assicuri il fermo in posizione di apertura (pistoni, molle) e la discesa rallentata del
coperchio
- Sistema a martelletti che protegge il vano di entrata del pezzo
- Carter di protezione nel vano di uscita
- Dispositivo atto a impedire il rifiuto dei pezzi in lavorazione regolato nell’esatta posizione (circa 3 mm
dal piano di taglio in posizione di riposo)
600
Utilizzare guanti, protezioni acustiche, occhiali
ProbRes
Attrezzature - Pialla a spessore
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 132 di 240
Rischio -
Attrezzature - Toupie
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo dello toupie ed i potenziali rischi connessi sono:
- Contatto accidentale con l’utensile, fermo o in rotazione, di profilatura rettilinea / curvilinea
- Inceppamento o ritorno del pezzo con l’utensile di profilatura rettilinea / curvilinea
- Proiezione dell’utensile a seguito di rottura
- Proiezioni di trucioli, schegge, frammenti ecc.
- Contatto con gli organi di movimento (rulli avanzamento, organi di trasmissione del moto)
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Siano presenti ed efficienti
- dispositivi che favoriscano lo scarico dei trucioli o dispositivi di aspirazione
- dispositivo di frenatura automatico comandato dall’operatore che permetta l’arresto veloce dell’utensile
- cuffia metallica che racchiuda i rulli di trascinamento lateralmente e nella parte superiore
- dispositivo del freno e pedale del blocco mandrino opportunamente separati
- dispositivi di comando dell’utensile ben identificati e al di fuori della possibili zone di rifiuto del pezzo in
lavorazione
- indicazioni che permettano di riconoscere la velocità di rotazione in funzione della posizione delle
cinghie di trasmissione o del cambio di velocità
- coperture di protezione dell’albero e del cambio cinghie
400
Utilizzo e precauzioni:
- le aperture per lo scarico o l’aspirazione dei trucioli non devono permettere il raggiungimento di zone
pericolose
- fissare gli utensili in modo che non si possano allentare per frenature o inversioni di rotazione
- non avviare mai la macchina senza assicurarsi di aver correttamente chiuso le coperture di protezione
dell’albero e del cambio cinghie
- sull’albero toupie è vietato l’impiego di lame circolari
- è vietato squilibrare volutamente gli utensili
600
Profilatura rettilinea:
- Cuffia di protezione dietro il dispositivo di guida che racchiuda la parte di utensile non utilizzata per la
lavorazione
- dispositivo amovibile per l’avanzamento automatico del pezzo (l’arresto della macchina deve
provocare automaticamente l’arresto del trascinatore); in alternativa si possono utilizzare:
1. protezioni (archetto respingente o simili) di acciaio (per molle di almeno 50 mm di larghezza e 250
mm di spessore) posizionate ad una distanza minima di 15mm, regolabili in altezza in modo da
permettere il passaggio del solo pezzo in lavorazione, fissate su parti stabili della macchina o nel
dispositivo di guida con fori tali da evitare l’otturazione da parte dei trucioli
2. dispositivi pressori per mantenere i pezzi aderenti alla tavola e alla guida
3. attrezzature idonee quali portapezzi, spingitoi e simili (in particolare per pezzi corti o sottili)
- posizionamento corretto delle due parti della guida: altezza e larghezza sufficienti, di materiale
resistente ma truciolabile (legno, metallo leggero, plastica etc.), regolabili e rigidamente fissate,
posizionate il più vicino possibile all’utensile
- apertura del mandrino portautensile o dell’utensile nel banco il più piccola possibile
800
Profilatura curvilinea:
- protezione dell’utensile (es. anello) sostenuta da supporti sul tavolo di lavoro e indipendente, regolabile
in altezza
- sagome su cui fissare i pezzi munite di idonee impugnature e in buone condizioni
Attrezzature - Toupie
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 133 di 240
1000
Dispositivi di protezione individuale:
- grembiuli robusti (in cuoio o simili) per proteggersi da proiezioni di schegge o parti di utensile
- occhiali
- dispositivi di protezione dell’udito
- mascherine di protezione in caso di produzione di polveri
- scarpe di sicurezza CE345
ProbRes
Attrezzature - Toupie
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 134 di 240
Rischio -
Attrezzature - Caduta da opere provvisionali
Descrizione Rischio
Il pericolo sussiste quando si effettuano lavorazioni in altezza, connesso alla possibilità di
cadere nel vuoto o in profondità con conseguenze di infortunio a carico del lavoratore.
Nota: le opere provvisionali indicate nel seguito possono essere presenti nei vari luoghi di
lavoro, anche predisposte da altre imprese. Effettuare il coordinamento previsto per l’utilizzo
verificando l’idoneità delle stesse in sé e in relazione alle lavorazioni da eseguire (cfr.
modulo specifico)
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
In relazione ai rischi, usare opere provvisionali idonee ad evitare pericolo di caduta dall’alto (scale,
ponteggi, trabattelli, ponti su cavalletto, piattaforme di lavoro e simili), montati a regola d’arte e nel
rispetto delle norme di prevenzione infortuni. La valutazione del rischio contingente e la conseguente
individuazione dell’opera provvisionale sia effettuata secondo i seguenti criteri guida:
- Durata dei lavori: utilizzare ponteggi, ponti su ruote, piattaforme o simili, per i lavori che non
hanno breve durata
-Attrezzature e materiali: utilizzare ponteggi, ponti su ruote, ponti su cavalletto per i lavori che
comportino l’utilizzo o la movimentazione di materiali o attrezzature che possono aggravare i rischi di
caduta per volume, peso e forma.
400
Le scale (che devono rispettare le norme di prevenzione infortuni) siano, di norma, utilizzate per la salita
e discesa dai piani di lavoro, nelle operazioni di breve durata e ove le attrezzature e i materiali non
aggravino i rischi di caduta. L’assistenza di un collega è indicata nella riduzione di tale rischio. Non
siano comunque utilizzate per lavorazioni che comportino pericoli di sbilanciamento (lavorazioni con
utensili, sistemazione materiali, ecc.)
600
I ponti su cavalletto e gli impalcati semplici siano montati a regola d’arte (riferirsi agli specifici moduli) e
sistematicamente provvisti di parapetto quando l’altezza supera i due metri. Indipendentemente
dall’altezza, la protezione contro la caduta sia predisposta valutando i criteri precedentemente esposti
(condizioni di equilibrio precario imposto dall’ambiente di lavoro, materiali ed attrezzature che possono
aggravare i rischi di caduta ecc.)
800
Se non sarà possibile realizzare idonei impalcati o parapetti, gli operatori dovranno indossare idonea
imbracatura di sicurezza con fune di trattenuta collegata a punto certamente solido della struttura e che
non consentirà una caduta superiore a m. 1.5
1000
In caso di utilizzo di opere predisposte da altri, accertarsi preventivamente del loro montaggio a regola
d’arte e non effettuare modifiche senza autorizzazione
ProbRes
1
Attrezzature - Caduta da opere provvisionali
Operaio Edilizia
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 135 di 240
Rischio -
Attrezzature - Ponteggi Fissi
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo di ponteggi fissi.
I principali rischi sono rappresentati dal crollo della struttura (per cedimento dei punti di
appoggio o degli ancoraggi, eventi atmosferici, sovraccarico ecc.), dalla caduta di materiali o
persone dall’alto, elettrocuzione.
Le conseguenze possono essere di lesioni gravi per caduta di lavoratori dall'alto ovvero
crollo delle strutture e di eventuali sovraccarichi su esso collocati con caduta di questi su
persone, automezzi, impianti ed opere presenti nelle zone sottostanti.
Nel caso il personale si trovi ad utilizzare attrezzature di altre ditte, le indicazioni che
seguono sono riguardanti l’attività in esame solamente quelle concernenti l’utilizzo delle
attrezzature trattate. In ogni caso il personale che si trova ad utilizzarle dovrà, nei limiti di
competenza, accertare la presenza delle misure di sicurezza previste, segnalare eventuali
deficit, astenersi dall’utilizzo in caso di mancanza dei requisiti di sicurezza, non modificare o
rimuovere tali presidi, effettuarne corretto utilizzo.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Il montaggio e lo smontaggio avvenga sotto la sorveglianza di un preposto e per opera di personale
addestrato
400
Obbligo per gli utilizzatori di utilizzare idonei dispositivi di protezione (casco, guanti, scarpe di sicurezza)
Attrezzature - Ponteggi Fissi
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 136 di 240
600
Misure contro il crollo della struttura
- Controllare che l’installazione sia fatta secondo il progetto (quando il ponteggio supera 20m di altezza
o è fuori degli schemi tipo previsti) o secondo gli schemi tipo previsti dal costruttore, le istruzione del
costruttore, le norme e la regola dell’arte
- i ponteggi devono essere montati, smontati o trasformati sotto la diretta sorveglianza di un preposto, a
regola d'arte e conformemente al Pi.M.U.S., ad opera di lavoratori che hanno ricevuto una formazione
adeguata e mirata alle operazioni previste
- le eventuali modifiche al ponteggio, saranno riportate sul disegno, nel rispetto dello schema-tipo che
ha giustificato l'esenzione dall'obbligo del calcolo.
- Nel serraggio di piu' aste concorrenti in un nodo i giunti devono essere collocati strettamente l'uno
vicino all'altro.
- Per ogni piano di ponte devono essere applicati due correnti, di cui uno puo' fare parte del parapetto.
- lo scivolamento degli elementi di appoggio di un ponteggio deve essere impedito tramite fissaggio su
una superficie di appoggio, o con un dispositivo antiscivolo, oppure con qualsiasi altra soluzione di
efficacia equivalente;
- utilizzare dispositivi appropriati che impediscano lo spostamento involontario dei ponteggi su ruote
durante l'esecuzione dei lavori in quota;
- le dimensioni, la forma e la disposizione degli impalcati di un ponteggio devono essere idonee alla
natura del lavoro da eseguire, adeguate ai carichi da sopportare e tali da consentire un'esecuzione dei
lavori e una circolazione sicure;
- il montaggio degli impalcati dei ponteggi deve essere tali da impedire lo spostamento degli elementi
componenti durante l'uso, nonche' la presenza di spazi vuoti pericolosi fra gli elementi che costituiscono
gli impalcati e i dispositivi verticali di protezione collettiva contro le cadute.
- Controllare che tutti gli elementi del ponteggio siano idonei, provvisti di autorizzazione e marcati dal
costruttore, ad esempio :
- Controllo visivo esistenza del libretto di cui all’autorizzazione ministeriale, rilasciata dal Ministero
del Lavoro e della Previdenza Sociale. Se non esiste il libretto, il ponteggio non può essere utilizzato.
Occorre richiedere il libretto, che deve contenere tutti gli elementi del ponteggio, al fabbricante del
ponteggio
- Controllo visivo che gli elementi in tubi e giunti, eventualmente utilizzati, siano di tipo autorizzato
appartenenti ad unico fabbricante. Se il controllo è negativo, è necessario utilizzare elementi autorizzati
appartenenti ad un unico fabbricante, richiedendone il relativo libretto
- E' fatto divieto il deposito di materiali sui ponti (salvo quello strettamente necessario all’esecuzione dei
lavori e di peso compatibile con la portata dell’opera)
- Evitare di posizionare cartelloni, teli, graticci ecc. senza avere opportunamente rafforzato il ponteggio
- Controllare che i punti di appoggio al suolo e gli ancoraggi sono solidi ed affidabili (per evitare
cedimenti orizzontali o verticali), se le superfici sono non livellate utilizzare idonee basette adatte allo
scopo (devono essere anch’esse autorizzate e marcate)
- Controllare la corretta disposizione e messa in opera di ancoraggi, dispositivi di bloccaggio, elementi
del ponteggio
- Gli ancoraggi devono essere fra quelli previsti dal costruttore, altrimenti vanno appositamente
progettati
- Rispettare la portata degli impalcati
- Proteggere periodicamente gli elementi contro gli agenti atmosferici (verniciatura o analoghi sistemi)
Attrezzature - Ponteggi Fissi
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 137 di 240
800
Misure contro la caduta di persone o cose dai piani di lavoro/impalcati:
- Il montaggio e lo smontaggio deve essere eseguito con ausilio di cinture di sicurezza o opere
provvisionali idonee
- Controllare che impalcati siano solidi e con tavole ben accostate e fissate (nel caso di impalcati
costituiti da tavole), presenti per l’intera larghezza dei ponti accessibili da persone (il ponte deve essere
completamente coperto da tavole o completamente vuoto se non è necessario l’accesso dei lavoratori)
- L'altezza dei montanti deve superare di almeno metri 1,00 l'ultimo impalcato o il piano di gronda.
- Il ponteggio deve essere accostato direttamente all’opera di eseguire; è consentito un distacco delle
tavole del piano di calpestio dalla muratura non superiore a 20 centimetri.
- Il ponteggio deve essere efficacemente ancorato alla costruzione almeno in corrispondenza ad ogni
due piani di ponteggio e ad ogni due montanti, con disposizione di ancoraggi a rombo o di pari efficacia.
- Utilizzare solo tavolato idoneo e montato a regola d’arte (spessore maggiore di 4 cm per larghezze di
30 cm e cm 5 per larghezze di 20 cm, assenza di nodi che riducano di più del 10% la sezione
resistente, sommità sovrapposte di almeno 40 cm in corrispondenza di un traverso)
- Controllare la presenza dei sottoponti (costruiti come i ponti e a distanza non superiore a metri 2.5 dal
ponte superiore)
- La costruzione del sottoponte si può omettere nel caso ponti sospesi, torri di carico, ponti a sbalzo o
se si tratti di lavori di manutenzione / riparazione di durata inferiore a 5 giorni.
- Controllare la presenza e stabilità dei parapetti sui lati verso il vuoto (altezza 1 metro, correnti
intermedi che non lascino una luce libera superiore a 60 cm e fascia fermapiede di 20 cm)
- E’ fatto divieto di usare scale libere sugli impalcati o piani di lavoro
- E’ fatto divieto di accumulare materiale di peso eccessivo sugli impalcati, è comunque lo
stazionamento del materiale necessario alle lavorazioni sul ponteggio (rispettandone sempre la portata)
- Quando nelle immediate vicinanze dei ponteggi e del posto di caricamento e sollevamento dei
materiali sono eseguite operazioni a carattere continuativo, si predispone un solido impalcato
sovrastante, ad altezza non maggiore di m 3 da terra, a protezione contro la caduta di materiali
- In corrispondenza dei luoghi di transito o stazionamento, sia su facciate esterne sia interne, allestire,
all'altezza del solaio di copertura del piano terra, e ogni m 12 di sviluppo verticale del ponteggio,
impalcati di sicurezza (mantovane) a protezione contro la caduta di materiali dall’alto o in alternativa la
chiusura continua della facciata o la segregazione dell'area sottostante
- Per le impalcature fino ad 8 metri di altezza sono ammessi montanti singoli in un sol pezzo; per
impalcature di altezza superiore, soltanto per gli ultimi 7 metri i montanti possono essere ad elementi
singoli.
- Il piede dei montanti deve essere solidamente assicurato alla base di appoggio o di infissione in modo
che sia impedito ogni cedimento in senso verticale ed orizzontale.
- L’altezza dei montanti deve superare di almeno m 1,20 l’ultimo impalcato; dalla parte interna dei
montanti devono essere applicati correnti e tavola fermapiede a protezione esclusivamente dei
lavoratori che operano sull’ultimo impalcato.
- La distanza tra due montanti consecutivi non deve essere superiore a m 3,60; puo' essere consentita
una maggiore distanza quando cio' sia richiesto da evidenti motivi di esercizio del cantiere, purche', in
tale caso, la sicurezza del ponteggio risulti da un progetto redatto da un ingegnere o architetto corredato
dai relativi calcoli di stabilita'.
- E' fatto divieto di gettare dall'alto gli elementi del ponteggio.
1000
Misure contro la caduta di persone per accesso difficoltoso ai piani di lavoro
- Controllare che le scale siano ben fissate e l’altro e sfalsate tra loro
- Controllare che le passerelle siano munite di parapetto
- E’ fatto divieto di arrampicarsi sulle strutture
- E’ fatto divieto di usare scale a mano esterne alla struttura
- Non ostruire con materiali il transito sui ponti
1200
Misure contro la fulminazione di persone presenti sulla struttura in caso di condizioni meteorologiche
avverse
- Si prevede l’allontanamento delle persone dalla struttura
- Le strutture metalliche siano collegate ad idoneo impianto di protezione dalle scariche atmosferiche
qualora non risultino palesemente autoprotette
Attrezzature - Ponteggi Fissi
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 138 di 240
1400
Misure contro il danneggiamento della struttura in caso di perturbazione
- Durante le perturbazioni i lavoratori siano allontanati dalla struttura
- Il preposto, ad intervalli periodici o dopo violente perturbazioni atmosferiche o prolungata interruzione
di lavoro deve assicurarsi della verticalita' dei montanti, del giusto serraggio dei giunti, della efficienza
degli ancoraggi e dei controventi, curando l'eventuale sostituzione o il rinforzo di elementi inefficienti.
1600
Verifiche durante l'uso dei Ponteggi Metallici Fissi:
Durante l'uso dei ponteggi metallici fissi effettuare le verifiche previste dall’Allegato XIX del D. Lgs 81/08
Controllare che il disegno esecutivo:
- Sia conforme allo schema tipo fornito dal fabbricante del ponteggio;
- Sia firmato dalla persona competente (di cui al comma 1 dell’articolo 136) per conformità agli
schemi tipo forniti dal fabbricante del ponteggio;
- Sia tenuto in cantiere, a disposizione degli organi di vigilanza, unitamente alla copia del libretto di
cui all'autorizzazione ministeriale.
Controllare che per i ponteggi di altezza superiore a 20 metri e per i ponteggi non conformi agli schemi
tipo:
- Sia stato redatto un progetto, firmato da un ingegnere o architetto abilitato a norma di legge
all'esercizio della professione;
- Che tale progetto sia tenuto in cantiere a disposizione dell'autorità di vigilanza, unitamente alla
copia del libretto di cui all'autorizzazione ministeriale.
Controllare che vi sia la documentazione dell'esecuzione, da parte del preposto, dell'ultima verifica del
ponteggio di cui trattasi, al fine di assicurarne l'installazione corretta ed il buon funzionamento.
Controllare che qualora siano montati sul ponteggio tabelloni pubblicitari, graticci, teli o altre
schermature sia stato redatto apposito calcolo, eseguito da Ingegnere o da Architetto abilitato a norma
di legge all'esercizio della professione, in relazione all'azione del vento presumibile per la zona ove il
ponteggio è montato. In tale calcolo deve essere tenuto conto del grado di permeabilità delle strutture
servite.
Controllare che sia mantenuto un distacco congruente con il punto 2.1.4.3 dell'allegato XVIII o l'articolo
138, comma 2, della Sezione V tra il bordo interno dell'impalcato del ponteggio e l'opera servita.
Controllare che sia mantenuta l'efficienza dell'elemento parasassi, capace di intercettare la caduta del
materiale dall'alto.
Controllare il mantenimento dell'efficienza del serraggio dei giunti, secondo le modalità previste dal
fabbricante del ponteggio, riportate nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale.
Controllare il mantenimento dell'efficienza del serraggio dei collegamenti fra gli elementi del ponteggio,
secondo le modalità previste dal fabbricante del ponteggio, riportate nel libretto di cui all'autorizzazione
ministeriale.
Controllare il mantenimento dell'efficienza degli ancoraggi, secondo le modalità previste dal fabbricante
del ponteggio riportate nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale.
Controllare il mantenimento della verticalità dei montanti, ad esempio con l'utilizzo del filo a piombo.
Controllare il mantenimento dell'efficienza delle controventature di pianta e di facciata mediante:
- Controllo visivo della linearità delle aste delle diagonali di facciata e delle diagonali in pianta;
- Controllo visivo dello stato di conservazione dei collegamenti ai montanti delle diagonali di facciata
e delle diagonali in pianta;
- Controllo visivo dello stato di conservazione degli elementi di impalcato aventi funzione di
controventatura in pianta.
Controllare il mantenimento in opera dei dispositivi di blocco degli elementi di impalcato.
Controllare il mantenimento in opera dei dispositivi di blocco o dei sistemi antisfilamento dei fermapiedi.
Attrezzature - Ponteggi Fissi
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1800
Controlli Ponteggi Metallici a Telai Prefabbricati:
TELAIO
Durante l'uso dei ponteggi a Telai Prefabbricati effettuare le verifiche previste dall’Allegato XIX del D.
Lgs 81/08
Controllo visivo marchio come da libretto, se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello
indicato nel libretto, occorre scartare l’elemento
Controllo visivo dello stato di conservazione della protezione contro la corrosione:
· Se il controllo è negativo, procedere al controllo degli spessori
· Se il controllo degli spessori è negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del
ponteggio), scartare l’elemento
· Se il controllo degli spessori è positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformità alle
modalità previste dal fabbricante del ponteggio
Controllo visivo verticalità montanti telaio, ad esempio con utilizzo filo a piombo:
· Se la verticalità dei montanti non è soddisfatta occorre scartare l’elemento
Controllo visivo e/o funzionale dello spinotto di collegamento fra montanti:
· Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento
Controllo visivo e/o funzionale attacchi controventature: perni e/o boccole:
- Se il controllo è negativo, occorre:
- Scartare l’elemento,o
- Ripristinare la funzionalità dell’elemento in conformità alle modalità previste dal fabbricante del
ponteggio
Controllo visivo orizzontalità traverso
· Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento
CORRENTI E DIAGONALI
Controllo visivo marchio come da libretto:
·Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare
l’elemento
Controllo visivo dello stato di conservazione della protezione contro la corrosione
·Se il controllo è negativo, procedere al controllo degli spessori:
-Se il controllo degli spessori è negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del
ponteggio), scartare l’elemento
-Se il controllo degli spessori è positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformità alle
modalità previste dal fabbricante del ponteggio
Controllo visivo linearità dell’elemento
·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento
Controllo visivo e/o funzionale dello stato di conservazione collegamenti al telaio
·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento
IMPALCATI PREFABBRICATI
Controllo visivo marchio come da libretto
·Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare
l’elemento
Controllo visivo dello stato di conservazione della protezione contro la corrosione
·Se il controllo è negativo, procedere al controllo degli spessori:
-Se il controllo degli spessori è negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del
ponteggio), scartare l’elemento
-Se il controllo degli spessori è positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformità alle
modalità previste dal fabbricante del
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Controllo visivo orizzontalità piani di calpestio
·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento
Controllo visivo e/o funzionale assenza di deformazioni negli appoggi al traverso
·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento
Controllo visivo (Integrità del sistema di collegamento per rivettatura, bullonatura e cianfrinatura
,Assenza nel sistema di collegamento, di cricche, distacchi ed ossidazioni penetranti per saldatura)
dell’efficienza dei sistemi di collegamento tra: piani di calpestio, testata con ganci di collegamento al
traverso ed irrigidimenti
·Se il controllo è negativo:
-Scartare l’elemento, o
-Procedere, a cura del fabbricante del ponteggio, al ripristino dell’efficienza dei sistemi di collegamento
BASETTE FISSE
Controllo visivo marchio come da libretto
·Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare
l’elemento
Controllo visivo( ad esempio con piano di riscontro) orizzontalità piatto di base
·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento
BASETTE REGOLABILI
Controllo visivo marchio come da libretto
·Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare
l’elemento
Controllo visivo( ad esempio con un piano di riscontro) orizzontalità piatto di base
·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento
Controllo visivo verticalità stelo
·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento
Controllo visivo e funzionale dello stato di conservazione della filettatura dello stelo e della ghiera
filettata
Visivo: stato di conservazione della filettatura
Funzionale: regolare avvitamento della ghiera
·Se i controlli, visivo e funzionale, sono negativi occorre scartare l’elemento
·Se è negativo il solo controllo funzionale occorre ripristinare la funzionalità (pulizia e ingrassaggio). Se
ciò non è possibile, scartare l’elemento
ALTRI ELEMENTI: Per le verifiche relative elementi di ponteggio quali, ad esempio, fermapiede, trave
per passo carraio, mensola, montante per parapetto di sommità, scala, parasassi, riportati nel libretto di
cui all'autorizzazione ministeriale, occorre verificare almeno visivamente l’integrità delle attrezzature e
materiali con relativa marcatura (ove previsto) e scartare quanto rilevato non integro o conforme
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2000
Controlli Ponteggi Metallici a montanti e traversi prefabbricati:
GENERALE
Controllo visivo esistenza del libretto di cui all’autorizzazione ministeriale rilasciata dal Ministero del
Lavoro e della Previdenza Sociale
·Se non esiste il libretto, il ponteggio non può essere utilizzato. Occorre richiedere il libretto, che deve
contenere tutti gli elementi del ponteggio, al fabbricante del ponteggio
Controllo visivo che gli elementi in tubi e giunti, eventualmente utilizzati, siano di tipo autorizzato
appartenenti ad unico fabbricante
·Se il controllo è negativo, è necessario utilizzare elementi autorizzati appartenenti ad un unico
fabbricante, richiedendone il relativo libretto
MONTANTE
Controllo visivo marchio come da libretto
·Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare
l’elemento
Controllo visivo stato di conservazione della protezione contro la corrosione
·Se il controllo è negativo, procedere al controllo degli spessori:
-Se il controllo degli spessori è negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del
ponteggio), scartare l’elemento
-Se il controllo degli spessori è positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformità alle
modalità previste dal fabbricante del ponteggio
Controllo visivo (ad esempio con
utilizzo filo a piombo ) della verticalità
·Se la verticalità del montante non è soddisfatta occorre scartare l’elemento
Controllo visivo e/o funzionale dello spinotto di collegamento fra montanti
·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento
Controllo visivo e/o funzionale attacchi elementi :
·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento
TRAVERSO
Controllo visivo marchio come da libretto
·Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare
l’elemento
Controllo visivo orizzontalità traverso
·Se il controllo è negativo scartare l’elemento
Controllo visivo stato di conservazione della protezione contro la corrosione
·Se il controllo è negativo, procedere al controllo degli spessori:
-Se il controllo degli spessori è negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del
ponteggio), scartare l’elemento
-Se il controllo degli spessori è positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformità alle
modalità previste dal fabbricante del ponteggio
Controllo visivo e/o funzionale stato di conservazione collegamenti ai montanti
·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento, o ripristinare la funzionalità dell’elemento in
conformità alle modalità previste dal fabbricante del ponteggio
CORRENTI E DIAGONALI
Controllo visivo marchio come da libretto
·Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare
l’elemento
Controllo visivo stato di conservazione della protezione contro la corrosione
·Se il controllo è negativo, procedere al controllo degli spessori:
-Se il controllo degli spessori è negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del
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Pagina 142 di 240
ponteggio), scartare l’elemento
-Se il controllo degli spessori è positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformità alle
modalità previste dal fabbricante del ponteggio
Controllo visivo linearità dell’elemento
·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento
Controllo visivo e/o funzionale stato di conservazione collegamenti ai montanti
·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento, o ripristinare la funzionalità dell’elemento in
conformità alle modalità previste dal fabbricante del ponteggio
IMPALCATI PREFABBRICATI
Controllo visivo marchio come da libretto
·Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare
l’elemento
Controllo visivo stato di conservazione della protezione contro la corrosione
·Se il controllo è negativo, procedere al controllo degli spessori:
-Se il controllo degli spessori è negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del
ponteggio), scartare l’elemento
-Se il controllo degli spessori è positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformità alle
modalità previste dal fabbricante del ponteggio
Controllo visivo orizzontalità piani di calpestio
·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento
Controllo Visivo e/o funzionale assenza di deformazioni negli appoggi al traverso
·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento
Controllo visivo (Integrità del sistema di collegamento per rivettatura, bullonatura e cianfrinatura,
Assenza, nel sistema di collegamento, di cricche, distacchi ed ossidazioni penetranti per saldatura)
efficienza dei sistemi di collegamento tra: piani di calpestio, testata con ganci di collegamento al
traverso ed irrigidimenti (
·Se il controllo è negativo:
-Scartare l’elemento, o
-Procedere, a cura del fabbricante del ponteggio, al ripristino dell’efficienza dei sistemi di collegamento
BASETTE FISSE
Controllo visivo marchio come da libretto
·Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare
l’elemento
Controllo visivo, ad esempio con un piano di riscontro, orizzontalità piatto di base
·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento
BASETTE REGOLABILI
Controllo visivo marchio come da libretto
·Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare
l’elemento
Controllo visivo, ad esempio con un piano di riscontro ,orizzontalità piatto di base
·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento
Controllo visivo verticalità stelo
·Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento
Controllo visivo e funzionale dello stato di conservazione della filettatura dello stelo e della ghiera
filettata
Visivo: stato di conservazione della filettatura
Funzionale: regolare avvitamento della ghiera
·Se i controlli, visivo e funzionale, sono negativi occorre scartare l’elemento
·Se è negativo il solo controllo funzionale occorre ripristinare la funzionalità (pulizia e ingrassaggio). Se
ciò non è possibile, scartare l’elemento
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ALTRI ELEMENTI: Per le verifiche relative elementi di ponteggio quali, ad esempio, fermapiede, trave
per passo carraio, mensola, montante per parapetto di sommità, scala, parasassi, riportati nel libretto di
cui all'autorizzazione ministeriale, occorre verificare almeno visivamente l’integrità delle attrezzature e
materiali con relativa marcatura (ove previsto) e scartare quanto rilevato non integro o conforme
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Pagina 144 di 240
2200
Controllo Ponteggi Metallici a tubi e Giunti:
Controllo visivo esistenza del libretto di cui all’autorizzazione ministeriale rilasciata dal Ministero del
Lavoro e della Previdenza Sociale
- Se non esiste il libretto, il ponteggio non può essere utilizzato. Occorre richiedere il libretto, che deve
contenere tutti gli elementi del ponteggio, al fabbricante del ponteggio
TUBI
Controllo visivo marchio come da libretto
- Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare
l’elemento
Controllo visivo stato di conservazione della protezione contro la corrosione
- Se il controllo è negativo, procedere al controllo degli spessori:
- Se il controllo degli spessori è negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del
ponteggio), scartare l’elemento
- Se il controllo degli spessori è positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformità alle
modalità previste dal fabbricante del ponteggio
Controllo visivo, ad esempio con utilizzo filo a piombo, verticalità
- Se la verticalità del tubo non è soddisfatta occorre scartare l’elemento
GIUNTI
Controllo visivo marchio come da libretto
- Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare
l’elemento
Controllo visivo stato di conservazione della protezione contro la corrosione
- Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento
Controllo visivo e funzionale bulloni completi di dadi
Visivo: stato di conservazione della filettatura
Funzionale: regolare avvitamento del dado
- Se il controllo visivo è negativo occorre : sostituire il bullone e/o il dado con altro fornito dal fabbricante
del giunto
- Se è negativo il solo controllo funzionale occorre ripristinare la funzionalità (pulizia e ingrassaggio). Se
ciò non è possibile, sostituire l’elemento con altro fornito dal fabbricante del giunto
Controllo visivo linearità martelletti
- Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento
Controllo visivo e funzionale perno rotazione giunto girevole
Visivo: parallelismo dei due nuclei
Funzionale: corretta rotazione
- Se i controlli sono negativi occorre scartare l’elemento
IMPALCATI PREFABBRICATI
(non strutturali)
Controllo visivo marchio come da libretto
- Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare
l’elemento
Controllo visivo stato di conservazione della protezione contro la corrosione
- Se il controllo è negativo, procedere al controllo degli spessori:
Attrezzature - Ponteggi Fissi
Operaio Edilizia
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Pagina 145 di 240
- Se il controllo degli spessori è negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del
ponteggio), scartare l’elemento
- Se il controllo degli spessori è positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformità alle
modalità previste dal fabbricante del ponteggio
Controllo visivo orizzontalità piani di calpestio
- Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento
Controllo visivo e/o funzionale assenza di deformazioni negli appoggi al traverso
- Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento
Controllo efficienza dei sistemi di collegamento tra: piani di calpestio, testata con ganci di collegamento
al traverso ed irrigidimenti (saldatura, rivettatura, bullonatura e cianfrinatura)
Visivo:Integrità del sistema di collegamento per rivettatura, bullonatura e cianfrinatura
Assenza, nel sistema di collegamento, di cricche, distacchi ed ossidazioni penetranti per saldatura
- Se il controllo è negativo:
- Scartare l’elemento, o
- Procedere, a cura del fabbricante del ponteggio, al ripristino dell’efficienza dei sistemi di collegamento
BASETTE FISSE
Controllo visivo marchio come da libretto
- Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare
l’elemento
Controllo visivo, ad esempio con un piano di riscontro orizzontalità piatto di base
- Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento
BASETTE REGOLABILI
Controllo visivo marchio come da libretto
- Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare
l’elemento
Controllo Visivo, ad esempio con un piano di riscontro, orizzontalità piatto di base
- Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento
Controllo visivo verticalità stelo
- Se il controllo è negativo occorre scartare l’elemento
Controllo visivo e funzionale stato di conservazione della filettatura dello stelo e della ghiera filettata
Visivo: stato di conservazione della filettatura
Funzionale: regolare avvitamento della ghiera
- Se i controlli, visivo e funzionale, sono negativi occorre scartare l’elemento
- Se è negativo il solo controllo funzionale occorre ripristinare la funzionalità (pulizia e ingrassaggio). Se
ciò non è possibile, scartare l’elemento
ALTRI ELEMENTI: Per le verifiche relative elementi di ponteggio quali, ad esempio, fermapiede, trave
per passo carraio, mensola, montante per parapetto di sommità, scala, parasassi, riportati nel libretto di
cui all'autorizzazione ministeriale, occorre verificare almeno visivamente l’integrità delle attrezzature e
materiali con relativa marcatura (ove previsto) e scartare quanto rilevato non integro o conforme
ProbRes
Attrezzature - Ponteggi Fissi
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 146 di 240
Rischio -
Attrezzature - Ponti su Ruote ("Trabatelli" / "Castelli")
Descrizione Rischio
vedi descrizione pericolo ponteggi fissi
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Prima dell’utilizzo:
- il montaggio e lo smontaggio avvenga sotto la sorveglianza di un preposto e per opera di personale
addestrato
- obbligo per gli utilizzatori di utilizzare idonei dispositivi di protezione (casco, guanti, scarpe di sicurezza)
- non improvvisare trabattelli in cantiere utilizzando spezzoni di ponteggi montati su ruote
- controllare la corretta stabilizzazione e ancoraggi ai piedi del ponte secondo le istruzioni del costruttore
- se il terreno non dà sufficienti garanzie di solidità interporre dei tavoloni ripartitori e rendere il piano di
scorrimento livellato
- la stabilità può essere migliorata con l'ausilio di stabilizzatori e staffe laterali
- Montare il trabattello utilizzando idonei dispositivi anticaduta fino a quando non siano montati parapetti
e protezioni e seguendo le istruzioni del costruttore e utilizzando tutti gli elementi previsti e necessari
alla stabilità
- Le ruote del ponte devono essere bloccate con cunei dalle due parti o analogo dispositivo
- I ponti su ruote devono essere ancorati alla costruzione almeno ogni due piani
- La verticalità dei ponti su ruote deve essere controllata con livello o pendolino
- I ponti devono essere usati esclusivamente per l'altezza di progettazione, senza aggiunta di
sovrastrutture
- E’ consigliabile predisporre un sottoponte di sicurezza
- Prima dell'uso del trabattello verificare le condizioni generali del ponte ponendo particolare attenzione
alla corretta stabilizzazione della base, la verticalità dei montanti e il bloccaggio delle ruote
400
Durante l’utilizzo
- I ponti non devono essere spostati quando su di essi si trovano lavoratori o sovraccarichi
- Impedire l’arrampicamento sugli impalcati, salire sempre dall’interno del castello
- Per la salita e la discesa dal trabattello, preferire l’installazione, all'interno dell'incastellatura, di scale.
- Durante l'uso, non montare pulegge per il sollevamento dei materiali (se non previsto dal costruttore) e
non porre sovrastrutture per raggiungere quote più elevate.
- Durante lo spostamento, accertarsi che non vi siano persone o carico in sommità, che il terreno sia
stabile e livellato, che non vi sia interferenza con altre strutture e che si rispetti sempre la distanza
minima dalle linee elettriche aeree (m 5,0)
- Impedire che su ciascuna ruota si scarichino pesi superiori a 800 kg se su ruote di ferro o superiori a
250 kg se su ruote di gomma, salvo indicazioni diverse del costruttore
- Impedire il deposito di materiali eccedenti il normale consumo e la portata
600
Rischio di caduta durante lo spostamento
- Prima di procedere allo spostamento del ponte, questo non può superare l’altezza prevista dal
fabbricante per questa operazione
- Controllare che su di esso non siano essere presenti né persone né materiali
- Il piano di corsa deve essere solido, in piano e libero da ostacoli
ProbRes
1
DannoRes
Attrezzature - Ponti su Ruote ("Trabatelli" / "Castelli")
Operaio Edilizia
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 147 di 240
Rischio -
Attrezzature - Ponti su Cavalletti
Descrizione Rischio
vedi descrizione pericolo ponteggi fissi
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Il montaggio e lo smontaggio avvenga sotto la sorveglianza di un preposto e per opera di personale
addestrato
400
Obbligo per gli utilizzatori di utilizzare idonei dispositivi di protezione (casco, guanti, scarpe di sicurezza)
600
Utilizzo:
- i ponti su cavalletti non devono avere altezza superiore ai 2 metri dal suolo
- se il ponte non ha parapetto si può usare solo al suolo o all’interno di edifici, mai montato su altri
ponteggi
- Il terreno di appoggio sia solido e livellato
- Se il ponte ha il parapetto provvedere opportunamente al rinforzo e zavorramento della struttura
- Controllare che la distanza massima tra i due cavalletti consecutivi sia di m 3,6
- Se si usano tavole con dimensione trasversale inferiore a cm 30x5 è obbligatorio usare tre cavalletti
- Le tavole siano fissate ai cavalletti di appoggio
- La larghezza dell'impalcato non deve essere inferiore a cm 90
- Non sono consentiti sbalzi superiori a cm 20
- E’ vietato usare ponti su cavalletti con i montanti costituiti da scale a pioli
- I piedi vanno irrigiditi mediante tiranti normali e diagonali
ProbRes
Attrezzature - Ponti su Cavalletti
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 148 di 240
Rischio -
Attrezzature - Ponti a Sbalzo
Descrizione Rischio
vedi descrizione pericolo ponteggi fissi
Probabilita
Indice Misura
200
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
Utilizzo:
- Il montaggio e lo smontaggio avvenga sotto la sorveglianza di un preposto e per opera di personale
addestrato
- Obbligo per gli utilizzatori di utilizzare idonei dispositivi di protezione (casco, guanti, scarpe di
sicurezza)
- Sono impiegabili solo qualora non sia possibile l’utilizzo di normali ponteggi
- Devono essere costruiti a regola d’arte tenendo conto della sistemazione, tipo e modalità dei lavori
- Il parapetto deve essere pieno (nel caso di ponti sovrapposti solo il più basso)
- Le tavole vanno accostate minuziosamente per evitare la caduta di materiale minuto
- La larghezza utile dell’intavolato deve essere non superiore a metri 1.2
- Le armature di sostegno devono essere solidamente ancorate a parti stabili all’interno dell’edificio (è
consentito l’uso di contrappesi solo se non è possibile agire altrimenti)
- Le armature devono essere sistemate in modo da impedire qualunque spostamento (i traversi vanno
collegati tra loro con due robusti correnti, uno applicato contro il lato interno del muro, l’altro alle
estremità dei traversi)
- Nel caso di utilizzo di mensole metalliche, le stesse vanno rigidamente fissate alla costruzione con viti
passanti con dado e controdado
- Occorre predisporre progetto di stabilità
ProbRes
Attrezzature - Ponti a Sbalzo
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 149 di 240
Rischio -
Attrezzature - Impianti di Sollevamento
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo di impianti di sollevamento.
La presenza di impianti di sollevamento determina il potenziale rischio di:
- sganciamento e caduta del carico movimentato.
- urto a persone o materiali.
E’ da considerare la presenza della tipologia di attrezzature in esame anche se non
direttamente di proprietà o utilizzate da operatori dell’azienda, in quanto gli stessi possono
essere esposti ai rischi pertinenti in caso di coordinamento di lavorazioni di ditte appaltatrici,
collaborazioni, gestione di interventi di emergenza e simili.
Nel caso il personale si trovi ad utilizzare attrezzature di altre ditte, le indicazioni che
seguono sono riguardanti l’attività in esame solamente quelle concernenti l’utilizzo delle
attrezzature trattate. In ogni caso il personale che si trova ad utilizzarle dovrà, nei limiti di
competenza, accertare la presenza delle misure di sicurezza previste, segnalare eventuali
deficit, astenersi dall’utilizzo in caso di mancanza dei requisiti di sicurezza, non modificare o
rimuovere tali presidi, effettuarne corretto utilizzo.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Sottoporre le attrezzature verifica secondo allegato VII D.Lgs 81/08
400
Siano presenti ed efficienti i dispositivi di fine corsa e l’impianto di frenatura automatica in mancanza di
energia
600
ARGANO/GRU su carro, argani con portata superiore a 200 kg
- si provveda affinchè tali attrezzature siano sottoposte alle previste verifiche (di prima installazione e
periodiche)
- si provvede a che i risultati di tali verifiche siano a disposizione
- si provvede a che i risultati dell’ultima verifica accompagnino l’attrezzatura qualora questa venga
spostata
- provvedere agli interventi segnalati all’atto delle verifiche e comunque eseguire l’ordinaria e
straordinaria manutenzione
- usare gru per il sollevamento dei materiali adoperando esclusivamente il secchione
Attrezzature - Impianti di Sollevamento
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 150 di 240
800
Utilizzo:
- gli accessori di sollevamento siano scelti in funzione dei carichi da movimentare, dei punti di presa, del
dispositivo di aggancio, delle condizioni atmosferiche, nonche' tenendo conto del modo e della
configurazione dell'imbracatura: utilizzare ganci, funi, gabbie, forche e a altri accessori di sollevamento
omologate
- utilizzare in ogni caso accessori di sollevamento omologati e manutenzionati regolarmente; in ogni
caso gli stessi vanno attentamente controllati da un preposto o datore di lavoro per stabilirne l’efficienza
prima di iniziare le operazioni.
- le combinazioni di più accessori di sollevamento siano contrassegnate in modo chiaro per consentire
all'utilizzatore di conoscerne le caratteristiche qualora esse non siano scomposte dopo l'uso
- gli accessori di sollevamento siano depositati in modo tale da non essere danneggiati o deteriorati o
che possano subire urti o schiacciamenti
- gli accessori di sollevamento siano lasciati esposti alle intemperie per il solo periodo necessario e
comunque trattate e conservate in modo da ridurre il rischio di danneggiamenti
- verificare periodicamente il funzionamento (almeno trimestralmente) dei fine corsa, compresi quelli
che impediscono il movimento in caso contatto
- Se due o più attrezzature per il sollevamento di carichi non guidati sono installate in un luogo in modo
che i loro raggi di azione si intersecano, coordinare il lavoro tramite operatore a terra, tale figura potrà
coincidere con uno dei manovratori ma, in ogni caso, è necessario che:
- il coordinatore rimanga nel raggio di visione degli addetti al comando
- le operazioni vengano pianificate con precise istruzioni ai manovratori sulla sequenza delle operazioni
- qualora la movimentazione contemporanea potesse condurre a prevedere situazioni nelle quali i raggi
di azione dei carri, dei cavi o dei carichi possano, anche accidentalmente, interferire sarà stabilità una
sequenza e un diritto di precedenza univoci.
- Nessuna manovra potrà iniziare senza avere avuto l’assenso del coordinatore
- nessun carico potrà essere movimentato se un altro lo è nella zona di interferenza
- I lavori siano organizzati in modo tale che, quando un lavoratore aggancia o sgancia manualmente un
carico, tali operazioni possano svolgersi con la massima sicurezza e in particolare in modo che il
lavoratore ne conservi il controllo diretto o indiretto; sia stabilita e applicata una procedura d'uso per
garantire il buon coordinamento degli operatori (coordinatore unico che impartisca l’assenso e la
sequenza delle movimentazioni ai manovratori)
- Tutte le operazioni di sollevamento siano correttamente progettate nonche' adeguatamente controllate
ed eseguite al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori
- Qualora attrezzature di lavoro che servono al sollevamento / traino di carichi non guidati non possano
trattenere i carichi in caso di interruzione parziale o totale dell'alimentazione di energia, siano prese
misure appropriate per evitare di esporre i lavoratori ai rischi relativi: verificare periodicamente l’impianto
di frenatura automatica in mancanza di energia
- i carichi sospesi non devono rimanere senza sorveglianza salvo il caso in cui l'accesso alla zona di
pericolo sia precluso e il carico sia stato agganciato e sistemato con la massima sicurezza; in caso di
sospensione delle operazioni il carico sia stabilizzato al suolo
- verificare periodicamente (almeno ogni tre mesi) l’impianto di frenatura automatica in mancanza di
energia e interdire l’utilizzo in caso di deficit del medesimo
- allorché le condizioni meteorologiche si degradano ad un punto tale da mettere in pericolo la sicurezza
di funzionamento, esponendo cosi' i lavoratori a rischi, l'utilizzazione all'aria aperta di attrezzature di
lavoro che servono al sollevamento di carichi non guidati sia sospesa e siano adottate adeguate misure
di protezione per i lavoratori:
- i lavoratori si rifugino all’interno dell’edificio e/o nelle apposite baracche
- contro il rischio di ribaltamento: l’installazione degli impianti deve avvenire calcolando e progettando
la base, fondazione ecc. tenendo conto anche delle sollecitazioni degli agenti meteorologiche, in
particolare del vento.
Particolare attenzione va altresì posta al controllo della completa efficienza e sicurezza di tutti gli
accessori dopo periodi di temperatura estremamente bassa
- l’impianto sia correttamente stabilizzato
- gli impianti semoventi siano posizionati su superfici stabili, con adeguata resistenza, con ausili di
carico abbassati
- rispettare il programma di manutenzione e verifiche periodiche (trimestrali), dei ganci, funi e altri
accessori. In particolare occorre osservare eventuali disposizioni dei tecnici della AUSL in sede di
verifica periodica. Adottare provvedimenti immediati in caso di deficit di sicurezza
- il montaggio degli impianti e le verifiche, comprese quelle degli accessori di sollevamento, siano
eseguiti da personale specializzato e abilitato
- prima di cominciare ogni manovra, valutare lo spazio disponibile, la presenza di persone, ostacoli ecc.
pianificando il percorso di movimentazione e prevedendo assistenze da parte di altri operatori in caso di
scarsa o impedita visibilità, in particolare tutti gli addetti non sostino, lavorino, sostino o transitino nel
Attrezzature - Impianti di Sollevamento
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raggio di azione degli impianti e nelle aree di possibile investimento
- la manovra e l'uso degli apparecchi di sollevamento siano riservati al solo personale addetto
- assicurarsi che tutti i sistemi di fissaggio e sostegno dell’impianto siano idonei, stabili e ben serrati
- non sollevare persone e controllare che sia presente la segnalazione di tale divieto
- effettuare le manovre con gradualità e lentamente
- gli attacchi delle funi e delle catene devono essere eseguiti in modo da evitare sollecitazioni
pericolose, nonché impigliamenti, accavallamenti
- le estremità libere delle funi, sia metalliche, sia composte di fibre, devono essere provviste di
impiombatura o legatura o morsettatura, allo scopo di impedire lo scioglimento dei trefoli e dei fili
elementari, verificare almeno trimestralmente lo stato di efficienza
- Non sostare o transitare nei pressi o al di sotto del carico, il manovratore deve valutare il percorso ed
eventualmente far spostare le persone; astenendosi dal proseguire in caso non sia immediatamente
possibile
- Prima dell'inizio del turno di lavoro accertarsi che le vie di corsa e/o lo spazio di ingombro siano libere,
segnalando subito a chi di competenza le eventuali deficienze riscontrate
- Non sollevare / trainare mai un carico che sia male imbracato o agganciato
- Rispettare la portata massima dell’impianto di sollevamento e dei relativi sistemi accessori (ganci, funi
catene ecc.)
- Non iniziare mai alcuna manovra senza aver prima accertato che non vi sia pericolo per le persone,
nel caso sospendere la manovre ed avvertire le persone in potenziale pericolo
- L’altezza di sollevamento sia mantenuta al minimo necessario per la movimentazione
- Evitare di far oscillare il carico, in particolare per farlo scendere in zona fuori della verticale di tiro;
evitare i tiri obliqui e le operazioni di traino
- Prima di abbandonare il posto di manovra disinserire l'interruttore generale, portare a zero gli organi di
comando e non lasciare il carico sospeso
- I ganci devono avere efficiente dispositivo di chiusura all’imbocco
- Quando gli impianti di sollevamento sono fuori esercizio per operazioni di riparazione o di
manutenzione, l'interruttore generale della stessa deve essere disinserito
- Il sollevamento di materiale minuto deve essere effettuato esclusivamente per mezzo di benne,
cassoni metallici o idonee gabbie chiuse
- Preavvisare l'inizio delle manovre
- Per le installazioni all’aperto, controllare che eventuali formazioni di ghiaccio non provochino la
fuoriuscita delle funi dalle sedi o la rottura dei dispositivi antiscarrucolamento; verificando
specificamente prima di iniziare le operazioni
- quando ricorrono specifiche condizioni di pericolo (utilizzo notturno ecc.) i mezzi di sollevamento e
trasporto devono essere provvisti di appropriati dispositivi acustici e luminosi di segnalazione e di
avvertimento, nonchè di illuminazione del campo di manovra.
- gli impianti di sollevamento siano provvisti di avvisatori acustici che preavvisino l’inizio delle manovre e
che, pertanto, costituiscano ordine di allontanarsi dall’area
- le manovre per il sollevamento e trasporto dei carichi devono essere disposte in modo da evitare il
passaggio dei carichi sospesi sopra i lavoratori e sopra i luoghi per i quali l'eventuale caduta del carico
può costituire pericolo (es. posti di passaggio). Qualora tale passaggio non si possa evitare, le manovre
per il sollevamento ed il sollevamento-trasporto dei carichi devono essere tempestivamente
preannunciate con apposite segnalazioni.
- le postazioni fisse di lavoro devono essere protette con solido impalcato alto non più di tre metri
- i lavoratori devono indossare il casco durante le operazioni nel raggio d’azione di attrezzature di
sollevamento
- gli accessori di sollevamento devono essere idonei (le forche semplici sono ammesse solo per lo
scaricamento dei laterizi dagli autocarri o simili)
- nelle manovre le funi, catene e il carico non devono urtare altri materiali ne’ spigoli vivi
- non saldare o tagliare un carico sospeso
- non utilizzare gli accessori di sollevamento come elettrodo di saldatura
- non usare la catena di carico capovolta
- non usare continuamente la frizione e il finecorsa
- non tirare il cavo dell’organo di comando
- non modificare gli accessori omologati
- non utilizzare in atmosfera esplosiva o corrosiva
- utilizzare raccoglicatena di capacità adeguata
- evitare che la catena si raccolga irregolarmente o si attorcigli
- non sollevare carichi con la catena attorcigliata
- le zone di posizionamento dei pezzi al suolo devono essere adeguatamente segnalate e
garantire la stabilità del pezzo
- verificare che i carichi siano sempre stabili e non vi sia nessuna possibilità di ribaltamento dei
materiali: considerare in particolare
- la rigidità del piano di appoggio
Attrezzature - Impianti di Sollevamento
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- gli effetti che hanno le lavorazioni, asportazioni e possibili modifiche sui pezzi che possano
pregiudicare la stabilità
- materiali o ostacoli presenti effettuando opportune bonifiche e pulizie
- Dopo avere pianificato le operazioni, anche tenendo conto di tali criteri, valutare
contingentemente (a cura del datore di lavoro o responsabile delle lavorazioni) la necessità di
imbracature di sicurezza e, nel caso predisporle (verificandole attentamente prima dell’inizio delle
operazioni)
- Le zone di stazionamento e arrivo dei carichi a seguito delle movimentazioni e i pezzi stessi
- devono essere libere da ostacoli o materiali
- devono essere chiaramente identificate
- i carichi devono essere depositati in modo da garantire un’assoluta stabilità, anche in rapporto alle
lavorazioni e agli eventuali movimenti o spinte che queste ultime possono impartire al pezzo stesso
- sia sempre privilegiato il posizionamento che prevede il baricentro nella posizione maggiormente
distante dai limiti del poligono di appoggio, rimanendo all’interno dello stesso
Coordinare gli operatori, in dipendenza dello specifico luogo di lavoro, affinchè le operazioni avvengano
in sicurezza evitando la presenza di lavoratori sotto carichi sospesi e nel raggio d’azione delle macchine
operatrici
1000
PROCEDURA DI SICUREZZA
Imbracaggio e movimentazione del carico
- Accertarsi che tutti gli accessori di sollevamento siano omologati e in perfetto stato, in caso contrario,
sostituirli e non utilizzarli
- Acccertare la compatibilità della portata degli accessori e dell’impianto di sollevamento
- Verificare la stabilità del carico, in caso contrario sospendere le operazioni
- Allontanare i non addetti dal raggio di azione dell’impianto e dal percorso del carico
- Seguire le istruzioni del coordinatore in caso di movimenti simultanei di altri impianti
- Sistemare l’impianto in modo che gli organi di sollevamento siano sulla verticale del carico
- Imbracare il carico con gli accessori a disposizione, privilegiando posizioni di tiro e imbracature che
evitino possibilità, anche accidentali e sfilamenti.
- Sistemare i ganci e le catene in punti di sicura tenuta, avendo cura che il meccanismo antisgancio sia
chiuso e che il punto di aggancio non siano tale da far ruotare o ribaltare il carico
- Iniziare il sollevamento, non appena il carico è sollevato sospendere il tiro verticale e controllare che le
catene e gli accessori di sollevamento siano correttamente sistemati, in caso contrario portare il carico
alla quota di partenza e ripetere correttamente le operazioni
- Proseguire il sollevamento fino alla minima altezza necessaria con movimenti sufficientemente lenti
- Iniziare la movimentazione orizzontale evitando oscillazioni, non sostare o transitare in nessun caso al
di sotto del carico
- Abbassare lentamente il carico una volta raggiunta la posizione di arrivo: questo deve essere
sistemato in modo da garantirne la stabilità anche in rapporto alle successive lavorazioni, con il
baricentro a quota minima e a distanza massima, rimanendo internamente, dai limiti del piano di
appoggio
- Verificare la stabilità del carico, in caso positivo procedere gradualmente alla rimozione
dell’imbracatura
1200
Utilizzare idonei D.P.I.
ProbRes
1
Attrezzature - Impianti di Sollevamento
Operaio Edilizia
DannoRes
1
RischioRes
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1
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Rischio -
Attrezzature - Castelli per Sollevamento Materiali
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo di castelli per il sollevamento di materiali ed i potenziali rischi
connessi sono:
- Crollo del castello
- Caduta dei lavoratori
- Caduta di materiali dall'alto
- Cedimento dell'argano, del braccio o delle carrucole di rinvio
E’ da considerare la presenza della tipologia di attrezzature in esame anche se non
direttamente di proprietà o utilizzate da operatori dell’azienda, in quanto gli stessi possono
essere esposti ai rischi pertinenti in caso di coordinamento di lavorazioni di ditte appaltatrici,
collaborazioni, gestione di interventi di emergenza e simili.
Per altre informazioni vedi descrizione pericolo impianti di sollevamento.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Crollo del castello:
- Controllare i castelli per il carico e lo scarico dei materiali siano realizzati secondo il progetto specifico
o gli schemi tipo previsti dal fabbricante del ponteggio e che comunque siano adeguati al carico
massimo
- I castelli collegati ai ponteggi e costruiti per le operazioni di sollevamento e discesa dei materiali
mediante elevatori, devono avere i montanti controventati per ogni due piani di ponteggio.
- I montanti che portano l'apparecchio di sollevamento devono essere costituiti, a seconda dell'altezza e
del carico massimo da sollevare, da più elementi collegati fra loro e con giunzioni sfalsate, poggianti sui
corrispondenti elementi sottostanti.
- I castelli devono essere ancorati alla costruzione ad ogni piano di ponteggio.
400
Caduta dei lavoratori:
- Controllare l’efficienza e l’integrità degli impalcati e parapetti sui lati verso il vuoto
- Per il passaggio del carico è consentito un varco (dello stretto necessario) purchè sia presente una
tavola fermapiede alta almeno 30 cm e dei robusti e solidi sostegni laterali che delimitano la zona di
accesso (il sostegno opposto al montante ove è montato l’argano) deve essere ancorato a parti fisse
del castello
- Dal lato interno dei sostegni vanno predisposti, dal piano a 1.2 metri dallo stesso, due staffoni
perpendicolari al varco sporgenti almeno di 20 cm
- Gli intavolati devono avere spessore minimo di 5 cm
- Il manovratore degli argani a bandiera fissati a montanti di impalcature, quando non possono essere
applicati parapetti sui lati e sulla fronte del posto di manovra, deve indossare la cintura di sicurezza
- In caso di necessità i lavoratori che operano in questi luoghi sono dotati di cinture di sicurezza
600
La caduta di materiali dall'alto
- Durante la salita, la discesa ed il carico e lo scarico di materiali in quota, non debbono essere presenti
persone alla base del castello
- Per il sollevamento di materiali sfusi (ghiaia, sabbia, pietrame, ecc.) debbono essere utilizzati
secchioni o altri contenitori idonei
- Utilizzo di elmetto da parte dei lavoratori a terra
Attrezzature - Castelli per Sollevamento Materiali
Operaio Edilizia
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800
Cedimento dell'argano, del braccio o delle carrucole di rinvio
- I mezzi di sollevamento siano compatibili con le strutture portanti
- Controllare che l’argano, il braccio e le carrucole di rinvio siano fissati mediante staffe con bulloni a
vite muniti di dado e controdado
- Nei ponti metallici, i montanti su cui si applicano gli elevatori debbono essere almeno due
1000
Strutture portanti a cavalletto per argani scorrevoli
- Siano provvisti in corrispondenza della traversa posteriore di idonei mezzi, quali cassoni contenitori
con chiusura a serramento, atti ad assicurare sicura sistemazione del contrappeso di ancoraggio
- Su tali cassoni deve essere indicato il peso della zavorra necessaria in relazione alla portata
dell’elevatore
- Sia previsto, nell’estremità posteriore della rotaia, un dispositivo di blocco dell’argano
- Sia predisposta fascia fermapiede di 30 cm sulla parte anteriore
- Ll’argano va ancorato a strutture del fabbricato
- La struttura va montata secondo le istruzioni del costruttore
1200
Utilizzare idonei D.P.I.
ProbRes
1
DannoRes
Attrezzature - Castelli per Sollevamento Materiali
Operaio Edilizia
1
RischioRes
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1
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Rischio -
Attrezzature - Argani e Paranchi
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo di argani e paranchi ed i potenziali rischi connessi sono:
- caduta dei carichi con conseguenti lesioni a danno degli operatori.
- malfunzionamenti dell'attrezzatura
E’ da considerare la presenza della tipologia di attrezzature in esame anche se non
direttamente di proprietà o utilizzate da operatori dell’azienda, in quanto gli stessi possono
essere esposti ai rischi pertinenti in caso di coordinamento di lavorazioni di ditte appaltatrici,
collaborazioni, gestione di interventi di emergenza e simili.
Le indicazioni che seguono sono concernenti l’utilizzo della presente; per le restanti parti il
personale che si trova ad utilizzarle dovrà, nei limiti di competenza, accertare la presenza
delle misure di sicurezza previste, segnalare eventuali deficit, astenersi dall’utilizzo in caso
di mancanza dei requisiti di sicurezza, non modificare o rimuovere tali presidi, effettuarne
corretto utilizzo.
Gli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg. ed azionati a motore siano
regolarmente denunciati per le previste verifiche.
Per altre informazioni vedi descrizione pericolo impianti di sollevamento.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Uso e manutenzione
- Rispettare le cautele generali delle operazioni di sollevamento
- I mezzi di sollevamento e trasporto devono essere utilizzati in modo rispondente alle caratteristiche
indicate dal costruttore.
- Gli apparecchi devono essere mantenuti in buono stato di conservazione e di efficienza e quindi
sottoposti a periodica manutenzione secondo le indicazioni del manuale tecnico della casa costruttrice
- Non avvicinare le mani alle carrucole
- Prestare attenzione a che le funi si arrotolino uniformemente sul tamburo
- Non svolgere totalmente la fune dal tamburo
- Vietare l'avvicinamento e la sosta di non addetti ai lavori
- Imbracare correttamente i carichi con funi, ganci catene regolamentari
- Utilizzare solo accessori e parti previste dal costruttore
400
Stabilità del mezzo e del carico
- Nell'esercizio dei mezzi di sollevamento devono essere adottate le misure necessarie per assicurare
la stabilità del mezzo e del suo carico in relazione al tipo del mezzo stesso. Al fine di garantire la
stabilità dell'apparecchio deve porsi attenzione alla adeguatezza della struttura di sostegno eseguita
conformemente alle norme di buona tecnica; per strutture all'aperto dovrà essere considerata anche la
possibilità dell’azione del vento.
- Nel caso di sospensione di argano tramite gancio questo dovrà essere corredato di chiusura
all'imbocco.
- Gli staffaggi con bulloni a vite devono essere muniti di dado e controdado o comunque di tenuta
sufficiente.
- Gli argani installati a terra, oltre ad essere saldamente ancorati, devono essere disposti in modo che la
fune si svolga dalla parte inferiore del tamburo.
Attrezzature - Argani e Paranchi
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Pagina 156 di 240
600
Freni
- Verificare l’efficienza dei mezzi di frenatura atti ad assicurare la posizione di fermo del carico e del
mezzo e, quando necessario ai fini della sicurezza, a consentire la gradualità dell'arresto.
- Nei casi in cui l'interruzione dell'energia di azionamento possa comportare pericoli per le persone, i
mezzi di sollevamento siano provvisti di dispositivi che provochino l'arresto automatico sia del mezzo
che del carico. In ogni caso l'arresto deve essere graduale onde evitare eccessive sollecitazioni nonchè
il sorgere di oscillazioni pericolose per la stabilità del carico.
- Gli elevatori azionati a motore siano costruiti in modo da funzionare a motore innestato anche nella
discesa.
800
Posti di manovra
I posti di manovra dei mezzi ed apparecchi di sollevamento devono:
- Potersi raggiungere senza pericolo, a tale scopo valutare preventivamente la posizione
dell’installazione
- Essere costruiti o difesi in maniera da consentire l'esecuzione delle manovre, i movimenti e la sosta in
condizioni di sicurezza, in relazione al pericolo di caduta o investimento da parte del materiale
movimentato (distanze di sicurezza dal carico sollevato), al pericolo derivante da organi della macchina
in moto relativo (pericolo di cesoiamento, convogliamento o trascinamento), al pericolo di caduta di
materiale sfuso movimentato;
- permettere la perfetta visibilità di tutta la zona di azione del mezzo.
- Il posto di manovra da cui si determina il movimento della macchina deve essere unico per evitare
avviamenti involontari.
- Se sussistono più punti di manovra con organi di comando diversi, questi devono essere corredati di
commutatore atto ad escludere i comandi da altri punti ed a non farli assumere quando l'apparecchio
sia già in funzione. Ovviamente pulsanti di arresto di emergenza potranno essere attivi in ogni parte
dell'impianto.
1000
Organi di avvolgimento
Gli apparecchi di sollevamento devono essere muniti di dispositivi che impediscano:
- la fuoriuscita delle funi dalle sedi dei tamburi durante il normale funzionamento. Quanto sopra viene
realizzato applicando al tamburo flange laterali sufficientemente alte da lasciare un franco libero pari a
circa 3 diametri della fune montata oltre l'ultimo strato di avvolgimento oppure applicando barre contro
la fuoriuscita della fune;
- la fuoriuscita della fune dalla sede delle pulegge durante il normale funzionamento. Per ottemperare a
quanto sopra la gola di una puleggia dovrà avere una profondità adeguata (almeno pari a 2,5 volte il
diametro della fune).
- I tamburi devono avere le sedi delle funi atte, per dimensioni e profilo, a permettere il libero e normale
avvolgimento delle funi in modo da evitare accavallamenti o sollecitazioni anormali. Se necessario
utilizzare un guidafune.
- Il diametro primitivo del tamburo dovrà risultare almeno 25 volte più grande del diametro nominale
della fune montata ed a 300 volte il diametro del suo maggiore filo elementare. Per diametro primitivo si
intende il diametro misurato da centro a centro del primo strato della fune avvolta, cioè il diametro fondo
gola o il diametro meccanico del tamburo liscio aumentato del diametro della fune.
- Qualora per particolari esigenze vengano usati tamburi con avvolgimento su più strati, il tamburo
dovrà essere dimensionato per sollecitazioni ulteriori derivanti dai vari strati avvolti. Si tenga presente
che un aumento di strati di fune avvolti sul tamburo determina una modifica cui deve corrispondere una
verifica di calcolo.
1200
Portata
- Sui mezzi di sollevamento deve essere indicata la portata massima ammissibile; tale indicazione deve
essere riportata sulla struttura dell'apparecchio e ben visibile agli operatori all'apparecchio.
- I ganci utilizzati nei mezzi di sollevamento e trasporto devono portare in rilievo o incisa l'indicazione
della loro portata massima ammissibile. Tale portata non deve essere confusa con la portata
dell'apparecchio.
Attrezzature - Argani e Paranchi
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1400
Difese delle aperture per il passaggio dei carichi
- Quando argani, paranchi e apparecchi simili sono usati per il sollevamento o la discesa dei carichi tra
piani diversi di un edificio attraverso aperture nei solai o nelle pareti, le aperture per il passaggio del
carico ai singoli piani, nonchè il sottostante spazio di arrivo o di sganciamento del carico stesso devono
essere protetti, su tutti i lati, mediante parapetti normali provvisti, ad eccezione di quello del piano
terreno, di arresto al piede.
- I parapetti devono essere disposti in modo da garantire i lavoratori anche contro i pericoli derivanti da
urti o da eventuale caduta del carico di manovra.
- Gli stessi parapetti devono essere applicati anche sui lati delle aperture dove si effettua il carico e lo
scarico, a meno che per le caratteristiche dei materiali in manovra ciò non sia possibile. In quest'ultimo
caso, in luogo del parapetto normale deve essere applicata una solida barriera mobile, inasportabile e
fissabile nella posizione di chiusura mediante chiavistello o altro dispositivo. Detta barriera deve essere
tenuta chiusa quando non siano eseguite manovre di carico o scarico al piano corrispondente.
1600
Arresto automatico di fine corsa
- Gli apparecchi e gli impianti di sollevamento provvisti di tamburo di avvolgimento siano muniti di
dispositivi che impediscano l'avvolgimento e lo svolgimento delle funi o catene oltre le posizioni limite
prestabilite ai fini della sicurezza, in relazione al tipo o alle condizioni di uso dell'apparecchio (dispositivo
di arresto automatico di fine corsa) o sistemi equivalenti.
- Il fine corsa di sollevamento deve intervenire prima che il bozzello o il suo carico urtino parti strutturali
dell'apparecchio.
- Il fine corsa di discesa deve essere tarato per intervenire prima che l'appoggio del bozzello a terra
determini la fuoriuscita delle funi o catene dalle sedi dei tamburi o pulegge ed in ogni caso prima che la
fune sul tamburo si svolga oltre le ultime due spire. Nel caso in cui l'azionamento del fine corsa venga
determinato dalla posizione della fune che si avvolge si deve prevedere l'applicazione di un idoneo
dispositivo guidafune.
- Nei paranchi a catena è comunemente utilizzato un dispositivo a frizione per l'arresto automatico di
fine corsa in riferimento al riconoscimento di efficacia emesso con D.M. 26 luglio 1963.
- Gli argani per edilizia possono essere dotati di solo extra corsa superiore.
1800
Organi di comando
- Gli organi di comando dei mezzi di sollevamento e di trasporto devono essere collocati in posizione
tale che il loro azionamento risulti agevole e portare la chiara indicazione delle manovre a cui servono.
- Gli organi stessi devono essere conformati o protetti in modo da impedire la messa in moto
accidentale.
- Gli organi di comando siano preferibilmente dotati di dispositivo contro l’avviamento accidentale
(incassamento dei comandi, comandi a uomo presente o altre protezioni equivalenti).
2000
Impianto elettrico
- L’impianto elettrico di utilizzazione sia provvisto all'arrivo della linea di alimentazione di interruttore
onnipolare di protezione e alimentato con impianto installato a regola d’arte.
- Se l'apparecchio di sollevamento elettrico sia alimentato tramite presa a spina, questa dovrà
rispondere alle specifiche predisposizioni e qualora l'apparecchio sia di potenza superiore a 1 kw, a
monte della presa dovrà essere installato un interruttore per permettere l'inserimento ed il
disinserimento della spina a circuito aperto.
- Per apparecchi installati all'aperto è richiesto un grado minimo di protezione IP44.
- I conduttori elettrici flessibili impiegati devono avere idoneo rivestimento isolante atto a resistere
all'usura meccanica con adeguato isolamento.
- Le parti metalliche degli impianti devono essere protette contro i contatti indiretti. Occorre pertanto il
collegamento a terra dell'apparecchio e delle sue componenti (motori, pulsantiere, struttura, rotaie di
scorrimento, ecc).
- L'apparecchio sia provvisto di un sistema di protezione contro i movimenti accidentali dovuti a guasti
per garantire la stabilità del mezzo e del carico.
2200
Arresto di emergenza
- Il dispositivo di arresto di emergenza deve porre, quando venga azionato, il più rapidamente possibile
l'apparecchio fuori esercizio.
- Per apparecchi di tipo semplice, comandati da un unico posto di manovra dal quale è sempre
possibile accedere immediatamente all'interruttore sezionatore, quest'ultimo può assolvere alle funzioni
di arresto di emergenza purchè siano rispettate le condizioni sopra esposte.
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2400
Comunicazioni
Gli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg. ed azionati a motore sono soggetti ad
comunicazione all'ISPESL.
2600
Verifiche periodiche
Dopo l'omologazione gli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 Kg. ed azionati a motore
sono soggetti a verifiche periodiche annuali da parte della USL competente per territorio.
I verbali di collaudo e di verifica devono essere conservati.
Gli apparecchi collaudati e verificati devono portare in posizione visibile la targa di immatricolazione
dell'ENPI o dell'ISPESL.
I datori di lavoro devono tempestivamente comunicare alla USL competente, alla cessazione
dell'esercizio, il trasferimento in altro stabilimento o cantiere, o lo spostamento in altro reparto
dell'apparecchio.
L'utente dovrà mettere a disposizione della USL il personale occorrente per le operazioni di verifica
sotto la vigilanza di un preposto ed i mezzi necessari per l'esecuzione delle operazioni stesse.
2800
Organi di avvolgimento
- E' opportuno che nell'avvolgimento della fune su tamburi lisci o su più strati, l'angolo di impegno della
fune sul tamburo (angolo di deviazione rispetto alla perpendicolare all'asse del tamburo) non superi
1°30' per evitare un avvolgimento irregolare. In pr esenza di angoli superiori si raccomanda l'impiego di
organi guidafune. L'adozione di questo dispositivo è consigliabile anche su tamburi scanalati quando
l'angolo di deviazione supera i 2°.
- Le pulegge di rinvio devono avere diametro primitivo non inferiore a 20 volte il diametro della fune
montata ed a 250 volte il diametro del suo maggiore filo elementare. Per le pulegge di equilibrio o
compensazione (quelle che fungono, ad esempio, da capifissi nella configurazione a 4 o più tratti di funi
con tamburo a doppio avvolgimento) non è richiesto il rispetto dei rapporti citati. I rapporti consigliati per
queste ultime pulegge sono variabili da 14 a 20 del meccanismo e del tipo di fune montata, a seconda
della classe, sono indicati nelle norme UNI.
3000
Avvisi per le modalità delle manovre
L’inizio delle manovre di movimentazione dovrà essere segnalato ai lavoratori presenti nelle vicinanze in
modo che siano avvertiti del passaggio dei carichi e di non transitare sotto carichi sospesi.
Le modalità di impiego degli apparecchi di sollevamento e di trasporto ed i segnali prestabiliti per
l'esecuzione delle manovre devono essere richiamati mediante avvisi chiaramente leggibili.
I cartelli di istruzioni per l'uso della macchina devono essere esposti presso l'impianto o entro le cabine
di comando; nell'ambito del reparto sarà esposto il cartello dei segnali convenzionali usati dagli
imbracatori e dai lavoratori incaricati delle segnalazioni in caso di insufficiente visibilità dal posto di
manovra.
3200
Organi di comando
- Fra i dispositivi di sicurezza contro l'azionamento accidentale sono compresi: l'incassamento dei
pulsanti (ad eccezione di quello di arresto di emergenza), il blocco ad azionamento meccanico od
elettromeccanico nella posizione neutra, le leve ad "uomo presente" e cioè con consenso di manovra,
la gabbia di protezione delle leve, il volantino completamente incassato nella superficie di appoggio
senza parti sporgenti e ad anima piena.
- Negli apparecchi di sollevamento ad azionamento elettrico, i teleinvertitori di manovra devono essere
dotati di dispositivi elettrici e meccanici atti ad impedire la manovra contemporanea in sensi
contrapposti; il dispositivo di blocco meccanico reciproco può essere installato sui pulsanti di comando
anzichè sui teleruttori stessi.
- Un dispositivo di blocco deve essere installato anche nel caso di manovra diretta, ove la costruzione
stessa dell'invertitore non assicuri la reciproca esclusione dei comandi.
- Tenuto conto della evoluzione tecnologica i requisiti di sicurezza precedenti si ritengono ugualmente
soddisfatti qualora negli organi di comando siano installati idonei dispositivi di interblocco (meccanici,
elettrici, elettronici) che impediscano azioni contrapposte. Nel caso di pulsantiere per sistemi di
comando immateriali, i dispositivi di cui sopra possono essere installati o sulle unità trasmittenti o sulle
unità riceventi (circolare ISPESL n. 78/1994).
Attrezzature - Argani e Paranchi
Operaio Edilizia
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3400
Radiocomandi
- Queste apparecchiature, meglio identificate come "sistemi di comando mediante onde
elettromagnetiche" (D.M. 23 aprile 1992, n. 354), devono essere munite di targa di identificazione,
libretto di istruzione tecnica o di approvazione di tipo.
- I sistemi di controllo ad infrarosso si possono utilizzare purchè venga comunque garantito l'intervento
del dispositivo di emergenza attiva entro 500 millisecondi; ovvero i tempi dell'emergenza passiva
vengano ricondotti nell'ambito di funzionamento dell'emergenza attiva (circolare ISPESL n. 42/1995).
3600
Impianto elettrico
- Se per motivi di sicurezza è necessario tenere alimentati alcuni circuiti di emergenza (illuminazione,
magneti, ecc.) tutti i dispositivi usati per il sezionamento devono essere chiaramente identificabili.
- Tale interruttore generale dovrà essere specifico della linea di alimentazione principale
dell'apparecchio di sollevamento; dovrà essere ubicato nella zona d'azione dell'apparecchio di
sollevamento (non in altro reparto o cabina) e lasciato sempre accessibile (divieto di deposito materiali
in zona); dovrà riportare infine l'indicazione dell'apparecchio cui è asservito.
- L'interruttore generale deve essere disponibile anche al posto di manovra; per apparecchi comandati a
mezzo di circuito ausiliario, la pulsantiera deve portare i pulsanti di marcia e arresto, cui corrisponde
l'azionamento del teleruttore di linea. Se per motivi di sicurezza è necessario tenere alimentati alcuni
circuiti di emergenza (illuminazione, magneti, ecc.) tutti i dispositivi usati per il sezionamento devono
essere chiaramente identificabili conformemente al citato punto 4.2.06 delle norme CEI 64.8.
- In particolare, il collegamento a terra realizzato mediante la continuità elettrica delle parti metalliche
(involucro motori) potrà essere accettato soltanto se il sistema costruttivo e le condizioni ambientali
siano tali da garantire una efficiente continuità elettrica. Viceversa, se tale continuità elettrica sarà
ritenuta non soddisfacente ovvero se l'ambiente di lavoro è di natura particolare (es. ambienti
fortemente ossidati o polverosi), dovrà essere adottato un apposito conduttore di terra.
- Il collegamento a terra deve essere fatto anche per gli impianti a bassa tensione situati in luoghi
bagnati o anche molto umidi o in immediata prossimità di grandi masse metalliche quando la tensione
supera i 25 Volt verso terra se in corrente alternata e i 50 Volt in corrente continua.
- Devono parimenti essere collegate a terra le parti metalliche dei ripari posti a protezione contro il
contatto accidentale con conduttori o elementi nudi. La messa a terra di organi mobili che non portano
parti in tensione (volantini, alberi, ecc.) si considera realizzata quando siano messe a terra le parti
metalliche con le quali essi sono a contatto.
3800
Arresto di emergenza
Può essere usato uno dei seguenti metodi:
- impiego di un interruttore d'arresto di emergenza che assicuri l'interruzione dell'alimentazione ai circuiti
critici. Questo interruttore può essere azionato manualmente o comandato a distanza mediante la
diseccitazione di un circuito di comando;
- impiego di un circuito di comando il quale assicuri, mediante un solo ordine di comando, l'interruzione
del circuito di potenza.
L'azionamento del dispositivo di arresto di emergenza non deve interrompere l'alimentazione a quegli
eventuali equipaggiamenti ausiliari che debbono continuare a funzionare in quanto la loro interruzione
potrebbe costituire pericolo per le persone e cose. Il riarmo del dispositivo di arresto di emergenza non
deve determinare l'avvio di alcuna parte dell'apparecchio.
4000
Protezione contro l'azionamento accidentale dovuto a guasto a terra
L'apparecchio deve essere provvisto di un sistema di protezione contro i movimenti accidentali dovuti a
guasti a terra per garantire la stabilità del mezzo e del carico.
Tale sistema, per quanto riguarda il circuito di manovra, può essere realizzato nelle seguenti maniere:
- connessione di una fase del circuito di comando al conduttore di protezione; un terminale della bobina
di ogni dispositivo a comando elettromagnetico deve essere connesso direttamente a questa fase e tutti
i contatti dei dispositivi di comando che fanno operare la bobina devono essere inseriti fra l'altro
terminale della bobina e l'altra fase del circuito di comando;
- posizionamento sul circuito di comando, non connesso al conduttore di protezione, di un dispositivo di
sorveglianza continua dell'isolamento. Il dispositivo di sorveglianza deve essere fornito di segnalatore
otticoacustico non tacitabile;
- posizionamento sul circuito di comando di un dispositivo automatico di protezione in grado di
interrompere il funzionamento dell'apparecchio in caso di guasto a terra.
- La scelta del sistema di protezione è demandata al progettista dell'impianto. Si richiama tuttavia
l'attenzione sul fatto che la mancata connessione di un ramo del circuito di manovra al conduttore di
protezione può rendere inefficaci alcuni sistemi di protezione; in tali circostanze acquista pertanto
particolare rilevanza un riscontro sull'efficacia del dispositivo adottato.
Attrezzature - Argani e Paranchi
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
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4200
Contattori che escludono i circuiti di potenza
- Si ricorda che i contatti dei dispositivi di sicurezza devono controllare direttamente in serie le bobine
degli organi di comando senza possibilità di essere cortocircuitati salvo che per consentire l'innesto del
movimento contrario.
- È comunque consentita, per le operazioni di manutenzione e messa a punto della macchina, qualora
esista un dispositivo di blocco meccanico (ad es. a chiave) in posizione di apertura durante il normale
lavoro, la cortocircuitazione dei dispositivi di sicurezza.
- Per quanto riguarda i dispositivi di frenatura in controcorrente, si ricorda che devono essere prese
misure efficaci per evitare che il motore si avvii nel verso opposto al termine della frenatura con pericolo
per le persone o cose.
4400
Utilizzare idonei D.P.I.
ProbRes
Attrezzature - Argani e Paranchi
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
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1
Pagina 161 di 240
Rischio -
Attrezzature - Argani montati su Ponteggi
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo di argani montati su ponteggi ed i potenziali rischi connessi
sono:
- Crollo, ribaltamento delle struttura
- Caduta di carichi e materiali vari
- Caduta di persone e investimento di operatori a terra.
E’ da considerare la presenza della tipologia di attrezzature in esame anche se non
direttamente di proprietà o utilizzate da operatori dell’azienda, in quanto gli stessi possono
essere esposti ai rischi pertinenti in caso di coordinamento di lavorazioni di ditte appaltatrici,
collaborazioni, gestione di interventi di emergenza e simili.
Le indicazioni che seguono sono concernenti l’utilizzo della presente; per le restanti parti il
personale che si trova ad utilizzarle dovrà, nei limiti di competenza, accertare la presenza
delle misure di sicurezza previste, segnalare eventuali deficit, astenersi dall’utilizzo in caso
di mancanza dei requisiti di sicurezza, non modificare o rimuovere tali presidi, effettuarne
corretto utilizzo.
Per altre informazioni vedi descrizione pericolo impianti di sollevamento.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Misure di tutela generali
- Rispettare le cautele generali delle operazioni di sollevamento
- I castelli collegati ai ponteggi e costruiti per le operazioni di sollevamento e discesa dei materiali
mediante elevatori, devono avere i montanti controventati per ogni due piani di ponteggio.
- I montanti che portano l'apparecchio di sollevamento devono essere costituiti, a seconda dell'altezza e
del carico massimo da sollevare, da più elementi collegati fra loro e con giunzioni sfalsate, poggianti sui
corrispondenti elementi sottostanti.
- I castelli devono essere ancorati alla costruzione ad ogni piano di ponteggio.
- Evitare il passaggio dei carichi sospesi sopra i lavoratori; preannunciare con apposite segnalazioni la
manovra
- Evitare di transitare sotto carichi sospesi
400
Impalcati e parapetti dei castelli
- Gli impalcati dei castelli devono risultare sufficientemente ampi e muniti, sui lati verso il vuoto, di
parapetto e tavola fermapiede normali.
- Per il passaggio della benna o del secchione può essere lasciato un varco purché in corrispondenza di
esso sia applicato un fermapiede alto non meno di 30 centimetri. Il varco deve essere ridotto allo stretto
necessario e delimitato da robusti e rigidi sostegni laterali, dei quali quello opposto alla posizione del tiro
deve essere assicurato superiormente ad elementi fissi dell'impalcatura.
- Dal lato interno dei sostegni di cui sopra, all'altezza di m. 1,20 e nel senso normale all'apertura,
devono essere applicati due staffoni in ferro sporgenti almeno cm. 20, da servire per appoggio e riparo
del lavoratore.
- Gli intavolati dei singoli ripiani devono essere formati con tavoloni di spessore non inferiore a cm. 5
che devono poggiare su traversi aventi sezione ed interasse dimensionati in relazione al carico
massimo previsto per ciascuno dei ripiani medesimi.
Attrezzature - Argani montati su Ponteggi
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 162 di 240
600
Argani a cavalletto
- Per evitare la fuoriuscita del carrellino dalla rotaia devono prevedersi alle estremità dispositivi di
arresto e di fine corsa ad azione ammortizzante. Il cavalletto deve essere corredato di due contenitori di
zavorra e predisposto in modo da poterli applicare alla parte posteriore della struttura portante, i
contenitori devono avere una capienza adeguata alla portata prevista per ogni tipo di elevatore, il
volume del contenitore deve essere calcolato per materiale con peso specifico non superiore a 1300
Kg/mc; lo zavorraggio con liquido è vietato; i contenitori devono essere muniti di contenitore con
lucchetto (Circ. M.L. 22131/AO-6 del 31/7/81).
- Allo scopo di evitare il movimento a "lombrico", le basi dell'elemento, o arco posteriore, devono essere
collegate con due traverse metalliche di rinforzo adeguatamente calcolate e vincolate mediante
imbullonatura, incastro a baionetta o altro sistema equivalente.
- Per evitare il ribaltamento del cavalletto è consigliato: ancorarlo al solaio sovrastante attraverso un
puntone a reazione, se l'argano è installato in un piano intermedio; ancorarlo saldamente ad elementi
solidi della costruzione anche, mediante staffe di ferro annegate nel getto del solaio o ad elementi di
idonea resistenza del ponteggio, nei casi di installazione su impalcati.
800
Montaggio degli elevatori
- I montanti delle impalcature, quando gli apparecchi di sollevamento vengono fissati direttamente ad
essi, devono essere rafforzati e controventati in modo da ottenere una solidità adeguata alle maggiori
sollecitazioni a cui sono sottoposti.
- Nei ponti metallici i montanti, su cui sono applicati direttamente gli elevatori, devono essere in numero
ampiamente sufficiente ed in ogni caso non minore di due.
- I bracci girevoli portanti le carrucole ed eventualmente gli argani degli elevatori devono essere
assicurati ai montanti mediante staffe con bulloni a vite muniti di dado e controdado: analogamente
deve essere provveduto per le carrucole di rinvio delle funi ai piedi dei montanti quando gli argani sono
installati a terra.
- Il manovratore degli argani "a bandiera" fissati a montanti di impalcature, quando non possano essere
applicati parapetti sui lati e sulla fronte del posto di manovra, deve indossare la cintura di sicurezza.
- Gli argani installati a terra, oltre a essere saldamente ancorati, devono essere disposti in modo che la
fune si svolga dalla parte inferiore del tamburo.
1000
Utilizzare idonei D.P.I.
ProbRes
1
Attrezzature - Argani montati su Ponteggi
Operaio Edilizia
DannoRes
1
RischioRes
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1
Pagina 163 di 240
Rischio -
Attrezzature - Argani manuali
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo di argani manuali.
I rischi principali sono connessi alla possibilità di caduta dei carichi con conseguenti lesioni
a danno degli operatori.
E’ da considerare la presenza della tipologia di attrezzature in esame anche se non
direttamente di proprietà o utilizzate da operatori dell’azienda, in quanto gli stessi possono
essere esposti ai rischi pertinenti in caso di coordinamento di lavorazioni di ditte appaltatrici,
collaborazioni, gestione di interventi di emergenza e simili.
Per altre informazioni vedi descrizione pericolo impianti di sollevamento.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Seguire le misure di tutela a quanto specificate per gli argani motorizzati, ove pertinenti
400
Stabilità
Nell'esercizio dei mezzi di sollevamento si devono adottare le necessarie misure per assicurare la
stabilità del mezzo e del suo carico in relazione al tipo del mezzo stesso. Nel caso di sospensione
argano tramite gancio questo dovrà essere corredato di chiusura all'imbocco.
600
Arresto
Operare sempre in modo che, in relazione alle dimensioni, struttura, portata, velocità e condizioni di
uso, sia possibile arrestare adeguatamente il carico senza pericolo.
Per gli apparecchi ad azionamento manuale il dispositivo di frenatura atto ad assicurare l'arresto del
carico può essere realizzato tramite differenziale (frizione), arpionismi o tramite accoppiamento
irreversibile del gruppo di riduzione.
L'accoppiamento vite-corona può essere assimilato ad un dispositivo di frenatura quando l'angolo
d'inclinazione del filetto della vite sia inferiore a determinati valori. Per argani destinati a comandare
movimenti di sollevamento, tale valore deve essere contenuto in 4°. Si considera però indispensabile u n
accertamento diretto atto ad assicurarsi dell'efficienza dell'accoppiamento considerato quale dispositivo
di frenatura.
Nei paranchi con coppia di riduzione elicoidale un freno realizzato a frizione entra in funzione per la
spinta assiale della vite nella direzione corrispondente alla discesa del carico. Occorre revisionare
frequentemente la frizione e controllarne l'efficienza sia a carico massimo che minimo. Controllare lo
stato dei denti della ruota elicoidale soggetti a logorio per sfregamento contro la vite; quando lo
spessore dei denti della coppia elicoidale presenti una riduzione del 20% rispetto all'originale il paranco
non può venir utilizzato.
Nei martinetti a vite l'inclinazione del filetto della vite del verino deve essere tale da impedire la discesa
involontaria (>4°).
Nei sollevatori a cremagliera (binde) il dispositivo di sicurezza contro la discesa del carico è realizzato
con nottolino alla ruota a denti di sega. Si dovrà aver cura che durante il sollevamento l'arpionismo sia
sempre in presa sui denti della corrispondente ruota dentata; non forzare le leve di manovra; in fase di
elevazione sotto carico mettere gli appoggi di sicurezza ad altezza gradualmente crescente.
Ciascun cricco o martinetto deve essere costruito in modo che il carico sia sostenuto non appena cessa
lo sforzo sull'organo di manovra.
Attrezzature - Argani manuali
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 164 di 240
800
Posti di manovra
I posti di manovra dei mezzi ed apparecchi di sollevamento devono:
- potersi raggiungere senza pericolo; occorre cioè curare anche la sicurezza nel percorso di accesso al
posto di comando.
- essere costruiti e difesi in maniera da consentire l'esecuzione delle manovre, i movimenti e la sosta in
condizioni di sicurezza, in relazione al pericolo di caduta o investimento da parte del materiale
movimentato e al pericolo derivante da organi della macchina in moto relativo (pericolo di cesoiamento,
convogliamento) al pericolo di caduta di materiale sfuso movimentato;
- permettere la perfetta visibilità di tutta la zona di azione del mezzo.
1000
Organi di comando
Gli organi di comando devono essere collocati in posizione tale che il loro azionamento risulti agevole e
portare l'indicazione della manovra corrispondente; tali organi devono essere conformati o protetti in
modo da impedire l'azionamento accidentale.
In taluni casi l'organo di azionamento (leva o manovella) potrà essere di tipo asportabile. Nei paranchi
azionati tramite catena agente su noce a impronte quest'ultima dovrà avere la protezione per evitare la
fuoriuscita accidentale della catena di comando.
1200
Difese delle aperture per il passaggio dei carichi
- Quando gli argani sono usati per il sollevamento o la discesa dei carichi tra piani diversi di un edificio
attraverso aperture nei solai e nelle pareti, le aperture per il passaggio del carico ai singoli piani, nonchè
il sottostante spazio di arrivo o di sganciamento del carico stesso devono essere protetti su tutti i lati,
mediante parapetti normali provvisti, ad eccezione di quello del piano terreno, di arresto al piede.
- I parapetti devono essere disposti in modo da garantire i lavoratori anche contro i pericoli derivanti da
urti o da eventuale caduta del carico di manovra.
- Gli stessi parapetti devono essere applicati anche sui lati delle aperture dove si effettua il carico e lo
scarico, a meno che per le caratteristiche dei materiali in manovra ciò non sia possibile. In quest'ultimo
caso, in luogo del parapetto normale deve essere applicata una solida barriera mobile, inasportabile e
fissabile nella posizione di chiusura mediante chiavistello o altro dispositivo. Detta barriera deve essere
tenuta chiusa quando non siano eseguite manovre di carico e scarico al piano corrispondente.
1400
Uso e manutenzione
- Gli apparecchi ed i mezzi di sollevamento devono essere usati in modo conforme alle loro
caratteristiche e cioè secondo le istruzioni riportate sul manuale tecnico della casa costruttrice.
- Gli apparecchi devono essere mantenuti in buono stato di conservazione e di efficienza e quindi
sottoposti a periodica manutenzione secondo le indicazioni del manuale tecnico della casa costruttrice.
- Verificare periodicamente l’integrità ed efficienza delle funi e di tutti gli altri ausili di carico
- rispettare le cautele generali delle operazioni di sollevamento
1600
Utilizzare idonei D.P.I.
ProbRes
Attrezzature - Argani manuali
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 165 di 240
Rischio -
Attrezzature - Sistemi di Imbracaggio, Funi e Catene
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo di sistemi di imbracaggio, funi e catene.
Il principali rischi sono connessi alla possibilità di caduta di materiali con conseguente
investimento degli operatori.
E’ da considerare la presenza della tipologia di attrezzature in esame anche se non
direttamente di proprietà o utilizzate da operatori dell’azienda, in quanto gli stessi possono
essere esposti ai rischi pertinenti in caso di coordinamento di lavorazioni di ditte appaltatrici,
collaborazioni, gestione di interventi di emergenza e simili.
Per altre informazioni vedi descrizione pericolo impianti di sollevamento.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Imbracatura
- L'imbracatura dei carichi deve essere effettuata usando mezzi idonei per evitare la caduta del carico o
il suo spostamento dalla primitiva posizione di ammaraggio.
- Stabilire preventivamente (valutando ogni singola evenienza) se i mezzi adottati possano impedire
l'insorgere di una situazione di pericolo.
- L'imbracatura dei carichi deve essere eseguita esclusivamente dal personale appositamente addetto
400
Addetti
- Rispettare le cautele generali delle operazioni di sollevamento
- i responsabili devono dare specifiche istruzioni al personale addetto all'imbracaggio in particolare per
quanto riguarda la natura dei carichi, il peso, la posizione presumibile del baricentro sollevato; in
particolare evitando che il pezzo subisca rotazioni o ribaltamenti durante la movimentazione
- gli ordini di esecuzione delle manovre possono essere impartiti esclusivamente dal personale
appositamente addetto
- quando all'imbracatura dei carichi sono adibiti più operai, il controllo delle operazioni ed i comandi di
movimento devono essere affidati ad una sola persona specificatamente preparata e responsabilizzata.
- gli ordini di manovra devono essere dati secondo apposito codice
- gli addetti devono indossare il casco, guanti e scarpe di sicurezza
Attrezzature - Sistemi di Imbracaggio, Funi e Catene
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 166 di 240
600
Accessori e ausili di sollevamento
- controllare sempre che gli accessori di sollevamento siano contrassegnati in modo da poterne
identificare le caratteristiche essenziali ai fini di un sicuro utilizzo
- i contenitori utilizzati devono risultare idonei al fine di evitare cadute di materiali, non sovraccaricarli
- il sollevamento dei laterizi, pietrame, ghiaia ed altri materiali minuti deve essere effettuato
esclusivamente a mezzo di benne o cassoni metallici; non sono ammesse ne’ piattaforme semplici né
imbracature
- la portata degli accessori deve essere commisurata al carico
- gli accessori devono possedere idoneo coefficiente di resistenza in relazione al materiale
- gli accessori devono essere mantenute in buono stato di conservazione
- gli accessori devono essere regolarmente verificati
- gli accessori devono essere regolarmente omologati e conformi alla normativa in materia
- Sostituire immediatamente gli accessori, funi, catene ecc. quando sono danneggiati
- Le funi metalliche devono essere protette periodicamente da agenti esterni
- Non piegare, torcere o comunque sottoporre a eccessive torsioni o schiacciamenti cavi, funi catene
ecc.
- Prestare la massima attenzione alla riduzione della portata in conseguenza ad angoli di tiro non
verticali
- Utilizzare ganci con chiusura all’imbocco o ausili tali da impedire lo sganciamento del carico
- Manutenzionare regolarmente, almeno trimestralmente, gli accessori e l’impianto di sollevamento. Un
controllo visivo di integrità ed efficienza deve essere eseguito prima dell’inizio delle operazioni
- Il montaggio e le verifiche siano eseguiti da personale specializzato e abilitato
800
L'imbracatore deve:
- usare solo le funi, le catene e le attrezzature speciali messe a sua disposizione (adeguate e
omologate) ed eliminare i pezzi deteriorati;
- accertarsi del peso del carico da sollevare, rivolgendosi eventualmente al responsabile
- scegliere le funi e le catene in base al peso da sollevare tenendo conto dell'inclinazione dei tratti
portanti. Oltre i 120°, di norma, è opportuno far u so dei bilancieri o analoghi presidi;
- sistemare tra le funi o catene ed il pezzo da sollevare idonee sagome di protezione contro gli spigoli
vivi;
- verificare l'equilibrio del carico imbracato, mettendo lentamente in tensione le funi;
- portare il carico ad altezza giusta per superare gli ostacoli che si presentano lungo il percorso;
- ordinare la discesa graduale del carico, facendolo poggiare su superfici piane e resistenti in modo che
l'allentamento dell'imbracatura non avvenga troppo rapidamente con rischio di instabilità;
- non usare le catene e le funi di carico per imbracare
- assicurarsi che, durante le manovre senza carico, le funi e le catene sospese non urtino contro
ostacoli o rimangano ad altezza d'uomo
1000
Modalità di controllo delle funi
Le modalità di controllo delle funi sono riportate nelle norme UNI-ISO 4309 e prevedono un controllo
visivo della stessa. I criteri essenziali per la sostituzione sono riconducibili alla valutazione di diversi
elementi: il numero e la posizione delle rotture dei fili, il grado di usura, lo stato di corrosione esterna ed
interna, l'alterazione della formazione.
a) numero di fili rotti e loro posizione
Il criterio generale riportato al fascicolo n. 91-8 delle disposizioni tecniche ENPI prevede la sostituzione
quando il totale dei fili esterni rotti in una lunghezza di 6 diametri risulta superiore al 10% dei fili
costituenti i trefoli esterni per funi crociate ed il 4% per funi parallele.
b) grado di usura
L'usura della fune porta alla rottura dei fili esterni; pertanto un filo usurato (evidenziato dall'appiattimento
del filo stesso) oltre un certo limite deve essere considerato come rotto; tale limite si può considerare
raggiunto quando il diametro del filo elementare esterno risulta ridotto alla metà del diametro originale o
comunque quando il diametro nominale della fune si è ridotto del 10%
c) corrosione esterna ed interna
Indipendentemente dalle valutazioni di cui sopra, la fune dovrà essere sostituita quando:
- un trefolo risulti in qualche punto danneggiato con riduzione del 40% della sezione utile;
- la fune presenti ammaccature, torsioni, piegature permanenti;
- l'anima fuoriesca dalla fune anche in un solo punto;
- uno o più trefoli risultino allentati e sporgenti dalla fune.
Attrezzature - Sistemi di Imbracaggio, Funi e Catene
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 167 di 240
1200
Modalità di controllo delle catene
Le principali avarie riscontrabili sono: usura, intaccature ed incisioni profonde, allungamento, flessione e
tagli localizzati, difetti alla saldatura.
Il limite di accettabilità per l'usura può essere ritenuto il 10% di riduzione del diametro nominale del
tondino.
Il limite di accettabilità di un allungamento localizzato può essere ritenuto pari al 4%.
Intaccature ed incisioni profonde, piegature degli anelli nonché riscontro di difetti alle saldature devono
portare alla sostituzione della catena.
Le caratteristiche di resistenza di una catena variano in funzione delle caratteristiche dell'acciaio in
relazione alle temperature di servizio:
- per temperature tra 0° e -10° si può considerare una riduzione di prestazioni del 20%
- per temperature inferiori a -10° si può considera re una riduzione di prestazioni del 50%
- per catene in acciai normali oltre i 150° sussist e il pericolo di deformazioni permanenti; per gli acciai
speciali questo limite può essere elevato a 250°.
1400
Segnalazioni gestuali
Le segnalazioni gestuali devono essere portate a conoscenza del personale addetto agli apparecchi di
sollevamento. Tali segnalazioni devono essere portate a conoscenza dei gruisti, degli imbracatori e del
personale incaricato del servizio di segnalazione ove ricorra il caso di visibilità ridotta dal posto di
manovra della gru. È opportuno che le segnalazioni vengano date da un unico lavoratore incaricato,
secondo lo schema di seguito indicato:
- Amarraggio (equilibratura e messa in tensione delle funi o catene di imbracaggio): direzione del pollice
e movimento dell'avambraccio secondo i casi.
- Sollevamento: ascensionale della mano nel senso della spirale.
- Traslazione: movimento del braccio secondo il senso di traslazione richiesto.
- Messa in posizione: spostamento orizzontale delle mani secondo il bisogno.
- Discesa e salita minima: spostamento orizzontale delle mani secondo il bisogno.
- Discesa: direzione dell'indice e movimento del braccio verso terra.
- Arresto: movimento orizzontale del braccio all'altezza del petto.
- Arresto immediato: doppio rapido movimento orizzontale del braccio all'altezza del petto.
1600
Corde
- Il coefficiente di sicurezza per le funi composte di fibre sia pari a 10.
- Per le corde di fibra naturale (canapa, ecc.), date le caratteristiche meno costanti del materiale, risulta
opportuna l'utilizzazione a portata ridotta.
- In presenza di umidità si può avere una riduzione di portata del 30%; tali materiali necessitano di
catramatura o di trattamento con prodotti antimuffa.
1800
Nastri
- Il coefficiente di sicurezza per i nastri sia pari a 10.
- Il nastro, sottoposto anch'esso a controllo periodico, dovrà essere escluso dal servizio quando la
guaina esterna risulti lacerata e le fibre interne visibili e quando cominci a perdere flessibilità.
Attrezzature - Sistemi di Imbracaggio, Funi e Catene
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 168 di 240
2000
Funi e catene
- Le funi devono essere di tipo flessibile, formate con fili di acciaio al crogiuolo, con un carico di rottura
non minore di 120 non maggiore di160 kg. Per mm quadrati e devono essere calcolate per un
coefficiente di sicurezza non minore di 10.
- Le funi ed i fili elementari devono essere protetti dagli agenti corrosivi esterni mediante ingrassatura.
- L’attacco al tamburo dell’argano deve essere ottenuto tramite chiusura del capo della fune piegato ad
occhiello con impalmatura o non meno di tre morsetti a bulloni; nell’occhiello deve essere inserita
apposita redancia per ripartire la pressione sul gancio o anello di sospensione.
- L’attacco al tamburo dell’argano deve essere ottenuto con piombatura a bicchiere o in altro modo che
offra eguale garanzia contro lo sfilamento (Allegato V, punto 4.4.5 D. Lgs 81/08).
- Le funi o le catene degli argani a motore devono essere calcolate per un coefficiente di sicurezza non
minore di 10 (Allegato V, punto 4.4.5 D. Lgs 81/08).
Coefficiente di sicurezza funi e catene
Il coefficiente di sicurezza è dato dal rapporto tra il carico di rottura minimo garantito rilevabile dal
certificato e lo sforzo relativo alla applicazione del carico massimo in condizioni statiche.
- le funi metalliche devono avere, in rapporto alla portata ed allo sforzo massimo ammissibile, un
coefficiente di sicurezza maggiore od uguale a 6
- nel settore edile per le funi montate su argani a motore, impiegati come tali, è richiesto un coefficiente
di sicurezza pari almeno ad 8
- per le catene il coefficiente di sicurezza richiesto è 5
- nel caso di avvolgimento su più strati, le funi devono avere dimensioni e resistenza adeguate alla
maggiore sollecitazione. Ne consegue la necessità di una maggiorazione del coefficiente di sicurezza,
la cui entità dipende dalle condizioni reali di sovrasollecitazione. In ogni caso è opportuno un aumento di
almeno il 10%.
Tiranti
Sono composti da un tratto unico di corda, fune o catena con esclusione di qualsiasi giunzione e
terminano normalmente ai due estremi con anelli o ganci di sicurezza passanti entro redance. I sistemi
di imbracaggio a fune o catena devono essere commercializzati in conformità al D.P.R. 21 luglio 1982,
n. 673. L'efficienza dei tiranti si riduce quanto più si amplia il loro angolo al vertice. Quando il carico è di
notevoli dimensioni (e cioè se occorressero brache con angoli al vertice eccessivi) è necessario
utilizzare bilancieri.
In riferimento all'apertura dell'angolo al vertice del sistema di imbracaggio, la sollecitazione effettiva
degli elementi del sistema viene incrementata in funzione di un fattore di aumento di carico (c). Se le
funi assolvono sull'apparecchio di sollevamento funzione di tiranti, stralli o controventature con ausilio di
argani di avvolgimento delle stesse, viene richiesto un coefficiente di sicurezza non inferiore a 6. In
mancanza di argani, tenendo comunque presente il possibile degrado delle funi, le disposizioni tecniche
ENPI prevedono di adottare un coefficiente pari a 5 per i tiranti flessibili avvolti su pulegge e pari a 4 se
tali tiranti sono soggetti a sollecitazione di pura trazione.
Bilancieri
I bilancieri devono essere calcolati in relazione alla portata ed al servizio che devono svolgere.
Sui bilancieri, come su ogni organo di presa, deve essere indicata la portata massima ammissibile ed il
peso proprio del bilanciere che dovrà essere detratto dalla portata del sollevatore.
Funi e catene sfilo braccio
Il coefficiente di sicurezza per le funi utilizzate per lo sfilo degli elementi del braccio di autogru dovrà
essere non inferiore a 6 in relazione agli sforzi indotti. Il coefficiente potrà essere non inferiore a 5
qualora la fune stessa funga da tirante deviato da pulegge e cioè non sia previsto per la gru sfilo del
braccio con carico applicato. Per le catene il coefficiente dovrà comunque essere non inferiore a 5.
Adempimenti amministrativi
Le funi metalliche e le catene destinate alle operazioni di sollevamento possono essere immesse sul
mercato solo se munite di una attestazione ed un contrassegno conforme alle disposizioni vigenti.
Qualora vengano utilizzati spezzoni di fune è sufficiente che il possessore dell'intera bobina produca
una dichiarazione comprovante la rispondenza delle caratteristiche della fune stessa allo specifico
certificato di origine con individuazione dell'apparecchio su cui tale fune è montata.
A far data dall'entrata in vigore del D.P.R. 24 luglio 1996, n. 459, le funi, le catene, gli accessori di
sollevamento sono immessi sul mercato anche indipendentemente dalla macchina. L'utilizzatore di gru
deve tenere presente nell'acquisizione di tali accessori le disposizioni comunitarie previste che sono
espresse anche per attestare la qualità del prodotto al punto 4.3 dell'allegato 1 del D.P.R. 24 luglio
1996, n. 459.
Le funi metalliche e le catene destinate alle operazioni di sollevamento possono essere immesse sul
mercato, se non facenti già parte integrante di una macchina marcata CE, solo se munite di marchio o
Attrezzature - Sistemi di Imbracaggio, Funi e Catene
Operaio Edilizia
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targa o anello inamovibile con i riferimenti del fabbricante o del suo mandatario nell'Unione europea e di
una attestazione conforme a una norma armonizzata o, in assenza, con le seguenti indicazioni minime:
- nome del fabbricante o del mandatario;
- indirizzo del fabbricante o del mandatario;
- descrizione della catena o fune (dimensioni, costruzione, materiale, trattamenti metallurgici speciali);
- norma impiegata in caso di prova;
- carico massimo di funzionamento (o valori in funzione delle applicazioni previste).
Quanto sopra modifica le disposizioni della Direttiva Europea n. 73/361 relativa alle attestazioni e
contrassegni di funi, catene e ganci già recepita in Italia con D.P.R. 21 luglio 1982, n. 673.
Ogni accessorio di sollevamento deve recare i seguenti marchi:
- identificazione del fabbricante
- identificazione del materiale (es. classe internazionale)
- identificazione del carico massimo di utilizzazione
- marchio CE.
La Direttiva prescrive che per gli accessori che comprendono componenti come funi e cordami sui quali
la marcatura è impossibile, le indicazioni devono essere riportate su targa o altri mezzi fissati
solidamente all'accessorio.
2200
Utilizzare idonei D.P.I.
ProbRes
1
DannoRes
Attrezzature - Sistemi di Imbracaggio, Funi e Catene
Operaio Edilizia
1
RischioRes
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1
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Rischio -
Attrezzature - Macchine Semoventi
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo di macchine semoventi.
Nell’uso delle macchine semoventi (quali ad esempio pale, compattatori, movimento terra e
simili) in genere vi è la possibilità di infortunarsi;
I rischi possono essere di lesioni varie dovute a:
- Contusioni
- Investimento
- Ribaltamento
- Rumore
- Vibrazione
E’ da considerare la presenza della tipologia di attrezzature in esame anche se non
direttamente di proprietà o utilizzate da operatori dell’azienda, in quanto gli stessi possono
essere esposti ai rischi pertinenti in caso di coordinamento di lavorazioni di ditte appaltatrici,
collaborazioni, gestione di interventi di emergenza e simili.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Siano presenti ed efficienti :
- dispositivo di emergenza con comandi facilmente accessibili o automatici che ne consenta la frenatura
e l'arresto in caso di guasto del dispositivo di frenatura principale
- dispositivi ausiliari per migliorare la visibilità quando il campo di visione diretto del conducente e'
insufficiente per garantire la sicurezza
- dispositivi di illuminazione per le attrezzature di lavoro per le quali e' previsto un uso notturno o in
luoghi oscuri
400
Regole di circolazione e organizzazione: siano disposte e fatte rispettare, per attrezzature che
manovrano in una zona di lavoro, atte a minimizzare i rischi ed evitare che i lavoratori a piedi si trovino
nella zona di attività di attrezzature semoventi oppure, qualora la presenza di lavoratori a piedi sia
necessaria per la buona esecuzione dei lavori, misure appropriate per evitare che subiscano danno da
tali attrezzature. In particolare predisporre a tale scopo:
- idonea segnaletica sia per operazioni presso cantieri edili sia per operazioni sulle vie di circolazione e
sistema di viabilità in genere conforme a quanto prescritto dal Codice della Strada
- idonea regolazione del traffico con mezzi automatici o addetti all’uopo dedicati
- una consistenza delle squadre di lavoro idonea nel caso siano necessari addetti per la regolazione del
traffico
- un sistema di coordinamento per ogni operazione che comporti la contiguità fra macchine operatrici e
lavoratori a piedi, in particolare è necessario un coordinatore delle operazioni in caso di scarsa visibilità,
traffico e simili
- strisce indicatrici sul pavimento e idonea segnaletica di avvertimento che imponga il passaggio
pedonale solo nelle zone franche (aree stabili di lavoro). Tali presidi dovranno tenere conto altresì dei
luoghi ove sono depositati i materiali e/o le macchine, degli accessi e delle strutture esposte al fine di
evitare urti con conseguente caduta del mezzo e/o dei materiali
- procedere a minima velocità e utilizzare l’avvisatore acustico per avvertire di eventuali pericoli
contingenti
600
Prima dell’inizio delle operazioni siano avvisati i lavoratori che operano nelle vicinanze
800
Le lavorazioni nel raggio d’azione delle macchine non strettamente necessarie e non connesse con
quelle inerenti le attrezzature siano sospese
Attrezzature - Macchine Semoventi
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1000
Siano poste opportune separazioni di avvertenza
1200
Le operazioni avvengano con buona illuminazione
1400
In caso di scarsa visibilità dovuta a ostacoli, materiali ecc. le operazioni devono essere assistite da
lavoratori addetti a tale scopo
1600
In caso di compresenza di diverse ditte si attui opportuno coordinamento fra i responsabili al fine di
pianificare le operazioni insicurezza.
1800
Si attrezzino preventivamente aree di scarico/scarico separate per quanto possibile dal transito dei
lavoratori
2000
Si rimuovano materiali potenzialmente pericolosi nel raggio d’azione delle macchine
2200
Il trasporto di lavoratori su attrezzature di lavoro mobili mosse meccanicamente avvenga
esclusivamente su posti sicuri, predisposti a tale fine, e, se si devono effettuare lavori durante lo
spostamento, la velocità dell'attrezzatura sia adeguata
2400
Le attrezzature di lavoro mobili, dotate di motore a combustione, siano utilizzate nelle zone di lavoro
soltanto qualora sia assicurata una quantità sufficiente di aria senza rischi per la sicurezza e la salute
dei lavoratori: utilizzarle all’aperto, all’interno solo per il minimo tempo indispensabile e preventivamente
allontanando i lavoratori nelle vicinanze non necessari per le operazioni; se le lavorazioni non sono
brevi utilizzare attrezzature elettriche o sistemi di aspirazione
2600
Controllare i mezzi per evitare la messa in moto non autorizzata: chiave in possesso solo degli addetti
che possono utilizzare le attrezzature (formati e designati a tale scopo)
2800
Le attrezzature di lavoro che comportano, di per se' o a causa dei loro carichi o traini, un rischio di
incendio suscettibile di mettere in pericolo i lavoratori, devono essere dotate di appropriati dispositivi
antincendio a meno che tali dispositivi non si trovino già ad una distanza sufficientemente ravvicinata
sul luogo in cui esse sono usate; predisporre estintori portatili nelle aree di lavoro e formare il personale
circa il loro utilizzo
3000
Verificare periodicamente che le attrezzature di lavoro comandate con sistemi immateriali si arrestino
automaticamente se escono dal campo di controllo: eseguire tale verifica e ripetere la prova
periodicamente avendo cura di seguire le istruzioni del costruttore del radiocomando e del sistema
ricevente circa la manutenzione
3200
Mantenere in efficienza dispositivi e presidi di protezione contro i rischi di urto o di intrappolamento per
le attrezzature telecomandate: mantenere in efficienza il radiocomando, segnalando qualunque deficit di
sicurezza e sospendendo contestualmente le lavorazioni. Nel caso sia necessario avvicinare
l’attrezzatura o il suo carico a zone che possono comportare tale pericolo, si allontanino i lavoratori non
necessari e si garantisca la presenza di un addetto che segnali eventuali anomalie al manovratore e
che possa prestare assistenza
3400
Escludere qualsiasi rischio di schiacciamento, di intrappolamento oppure di urto dell'utilizzatore, in
particolare i rischi dovuti a collisione accidentale;
3600
Valutare preventivamente lo stato del pavimento in cui saranno effettuate le lavorazioni e la presenza di
eventuali ostacoli o materiali depositati
3800
Bonificare preventivamente aperture e piccoli smottamenti, in particolare a seguito di precipitazioni ecc.
4000
Mantenere in efficienza il mezzo con particolare riferimento alla pressione dei pneumatici e al
dispositivo di frenatura.
Attrezzature - Macchine Semoventi
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4200
Durante l’utilizzo limitare al minimo il funzionamento contemporaneo di altre attrezzature semoventi
nella stessa area di lavoro
4400
Non operare nei pressi di strutture pericolanti o materiali non stabilmente posizionati che possono
crollare urtando l’operatore
4600
In caso di urti o cadute del mezzo sottoporlo a completa revisione
4800
Controllare che i lavoratori bloccati in caso di incidente nell'abitacolo non siano esposti ad alcun pericolo
e possano essere liberati: predisporre idonei accessori per tagliare le cinture di sicurezza
Prescrizioni particolari
- Qualora il bloccaggio intempestivo degli elementi di trasmissione d'energia accoppiabili tra
un'attrezzatura di lavoro mobile e suoi accessori e traini possa provocare rischi specifici, l'attrezzatura di
lavoro sia attrezzata o sistemata in modo tale da impedire il bloccaggio degli elementi di trasmissione
d'energia: i lavoratori non devono sostare nel raggio d’azione delle macchine operatrici e devono
procedere alle operazioni di montaggio solo ad attrezzature completamente ferme
- Se gli organi di trasmissione di energia accoppiabili tra attrezzature di lavoro mobili rischiano di
sporcarsi e di rovinarsi strisciando al suolo, si devono prevedere contingentemente possibilità di
fissaggio
5000
Utilizzare idonei DPI
ProbRes
1
Attrezzature - Macchine Semoventi
Operaio Edilizia
DannoRes
1
RischioRes
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1
Pagina 173 di 240
Rischio -
Attrezzature - Macchine operatrici - Movimento terra e simili
Descrizione Rischio
I pericoli principali sono derivati dalla possibilità di:
- elettrocuzione e/o ustioni per il contatto degli utensili di scavo con linee elettriche interrate
- esplosione per il contatto degli utensili con tubazioni di gas in esercizio o ordigni bellici
interrati;
- elettrocuzione per contatto con parti in tensione (linee elettriche aeree); schiacciamento,
- lesioni e simili
- investimento da mezzi e tra mezzi, circolanti nella zona di lavoro;
- schiacciamento, lesioni, per contatto con organi mobili, ecc., durante le lavorazioni e gli
interventi di manutenzione.
- lesioni, ferite, ecc., dovuti alla fuoriuscita di liquidi idraulici in pressione;
- schiacciamento, lesioni, ecc. per franamenti del terreno e/o caduta di gravi;
- proiezione di schegge e/o detriti durante le lavorazioni;
- caduta dal posto di guida;
- cadute /scivolamenti sul piano di lavoro;
- investimento di persone o cose nell’area di lavoro
- ribaltamento del mezzo con rischio di schiacciamento di persone e danneggiamento di
opere, impianti ed automezzi
Probabilita
Indice Misura
200
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
Controlli preliminari sull’area di lavoro:
- assicurarsi preventivamente che il posizionamento delle proprie attrezzature e le postazioni di lavoro
non interferiscano con le zone di lavorazione delle macchine operatrici, nel caso coordinarsi con il
responsabile delle operazioni prevedendo opportuna pianificazione
- assicurarsi preventivamente che, nella zona di lavoro, non vi siano cavi, tubazioni, ecc. interrate,
interessate dal passaggio di corrente elettrica, gas, acqua, ecc..
- assicurarsi che nella zona di lavoro, le eventuali linee elettriche aeree (anche provvisorie), rimangano
sempre ad una distanza non inferiore ai cinque metri; in caso contrario è necessario far mettere fuori
servizio le linee o predisporre adeguate protezioni sulle stesse
- prima di utilizzare la macchina accertarsi dell'esistenza di eventuali vincoli derivanti da limitazioni di
carico (terreno, pavimentazioni, rampe), ostacoli (in altezza ed in larghezza), limiti d'ingombro, ecc..
- in caso di spostamenti su strada, informarsi preventivamente delle eventuali limitazioni di ingombro,
carico della pavimentazione stradale, ecc..; rispettare comunque quanto prevede il Codice della Strada
- prima di utilizzare la macchina in ambienti confinati, predisporre un sistema di aspirazione e scarico o
un depuratore, ad acqua o catalitico, per i gas combusti.
- in caso di lavori notturni, verificare, preventivamente ed attentamente, la zona di lavoro; utilizzare
comunque, tutte le luci disponibili.
- prima di iniziare il lavoro, valutare sempre le condizioni del terreno (consistenza, ecc.) e, in caso di
vicinanza (in particolare a valle della zona di lavoro) di opere di sostegno, assicurarsi anche dello stato
di queste ultime, onde evitare, per il sovrappeso della macchina, il cedimento del muro ed il
ribaltamento del mezzo.
Attrezzature - Macchine operatrici - Movimento terra e
simili
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 174 di 240
400
Controlli preliminari alla macchina
- prima di utilizzare la macchina assicurarsi della sua perfetta efficienza, nonché dell'eliminazione di
qualsiasi condizione pericolosa
- Controllare l'efficienza dei freni, delle luci, dei dispositivi acustici e luminosi e di tutti i comandi e circuiti
di manovra
- in caso di avviamento con l'ausilio di spray speciale (è infiammabile), seguire le istruzioni d'uso dello
stesso
- se il mezzo è gommato, verificare lo stato di usura delle coperture, rimuovereeventuali materiali e
controllare la pressione. Se il mezzo è cingolato, controllare lo stato di conservazione e la tensione delle
catenarie.
- verificare carburante, acqua nel radiatore, olio motore, olio idraulico
- in caso di anomalie, fermare la macchina e segnalare il tutto al proprio superiore
600
Abbattimento alberi:
in caso di utilizzo delle macchine per l'abbattimento di alberi, assicurarsi che le stesse siano munite di
cabina atta a preservare l'operatore dalla caduta di rami; durante l'abbattimento non posizionare la
macchina, o parte di essa, sulla zona dove sono le radici degli alberi, onde evitare, alla caduta degli
stessi, pericolose spinte, dal basso verso l'alto, sulla macchina con potenziale pericolo di ribaltamento
della stessa
800
Operazioni con rischio di caduta o ribaltamento del macchinario:
in caso di utilizzo delle macchine per rimozione frane o comunque in ogni operazioni con rischio di
caduta o ribaltamento del macchinario, assicurarsi la massima sicurezza contro la caduta nel vuoto del
macchinario, operando con attenzione sempre a monte.
Valutare la necessità di vincolare il mezzo a supporti sufficienti.
Attrezzare, preventivamente alle lavorazioni, vie di transito, piazzole o aree sicure, livellate e portanti per
le operazioni con macchine operatrici, in particolare con terreno in pendenza.
Il mezzo sia utilizzato su terreni in pendenza solo nei limiti indicati dal costruttore. In tali casi, quando è
possibile, si preferisce l’uso dei mezzi cingolati, più stabili di quelli gommati
In presenza di terreni particolarmente scoscesi ed impervi si affida il mezzo ad operatori esperti
E' posta particolare attenzione al ribaltamento che può prodursi anche a causa di irregolarità del
percorso, di franamento del fondo (soprattutto operando presso il ciglio della strada o del piano di
manovra) scivolamento su fondi bagnati o fangosi, esecuzione di manovre errate o imprudenti (brusche
accelerazioni o sterzate, carico sbilanciato, velocità eccessiva, ecc.)
1000
Come salire sulla macchina
- Nel salire sulla macchina prestare attenzione alle condizioni del terreno prospiciente la macchina,
onde evitare scivolamenti/cadute
- Controllare gli scalini d'accesso, le maniglie e gli appigli al posto di guida, al fine di evitare pericolose
cadute in caso di scivolamento per la presenza di grasso, ecc.; non utilizzare, come appigli per la salita
sulla macchina, né le tubazioni flessibili, né i comandi, in quanto non offrono garanzie per una sicura
tenuta; inoltre, lo spostamento di un comando può provocare un movimento della macchina o
dell'attrezzatura di scavo
1200
Persone presenti sul luogo di lavoro
- Durante le manovre è vietata la presenza delle persone nell’area di lavoro dei mezzi, mediante idonea
segnaletica e delimitazione dell’area
- Prima di azionare l'attrezzatura, fare un giro intorno alla macchina ed assicurarsi, poi, che nelle
vicinanze della stessa non vi siano persone
- Controllare, prima di iniziare la movimentazione, che le eventuali persone in prossimità della
macchina, siano al di fuori del raggio di azione della stessa; azionare, prima e comunque, il segnalatore
acustico
Attrezzature - Macchine operatrici - Movimento terra e
simili
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Pagina 175 di 240
1400
Posto di manovra
- In caso di scarsa visibilità, si prevede l’assistenza di una persona a terra che dia indicazioni
all’operatore
- Le cabine siano climatizzate, protette dall’esposizione alle intemperie, protette dal rischio di caduta di
oggetti dall’alto, realizzate e progettate in modo da proteggere l’operatore dallo schiacciamento in caso
di ribaltamento
- Controllare l’integrità della targhetta indicante il livello di emissione sonora al posto di guida
- Prima di avviare la macchina regolare e bloccare il sedile di guida in posizione ottimale.
- Mantenere il posto guida libero da oggetti o materiali non pertinenti, in particolare se non fissati
adeguatamente
- Dopo essere saliti in cabina, usare la macchina solo rimanendo seduti al posto di guida
- Rimanere sempre con la testa, il corpo e gli arti, dentro la cabina di guida, in modo da non esporsi ad
eventuali rischi presenti all'esterno
- Non usare la macchina per trasportare oggetti che non siano stati adeguatamente fissati ad appositi
supporti o opportunamente imbracati.
- Non trasportare persone sulla macchina, a meno che non siano stati predisposti idonei dispositivi atti
ad evitare le cadute
- Non salire o scendere mai dalla macchina quando questa è in movimento
- Garantirsi, prima di muoversi con la macchina, una buona visione della zona circostante; pulire,
sempre e bene, i vetri della cabina di guida.
1600
Operatore:
- prima di salire sulla macchina assicurarsi di non avere capi di vestiario slacciati o penzolanti che
potrebbero impigliarsi nelle parti in movimento o sugli organi di comando
- non avere mani o scarpe bagnate o sporche
1800
Come trasportare il materiale
- Per il carico/trasporto/scarico del materiale, utilizzare solo il tipo di benna indicata dalla casa
costruttrice, per quella particolare lavorazione ed in funzione del terreno esistente nella zona di lavoro.
- Assicurarsi che il carico da trasportare sia sempre ben sistemato
- Evitare di effettuare brusche manovre di avvio ed arresto, in modo particolare a benna carica
- Non alzare e traslare i carichi al di sopra delle zone dove lavorano o sostano persone, o verso il
basso, nel caso in cui si lavori su terreno in forte pendenza
- In caso di spostamento con benna carica, procedere con una velocità adeguata al carico ed al terreno;
mantenere la benna quanto più bassa possibile, in modo da garantire visibilità all'operatore e stabilità
alla macchina
- E' assolutamente vietato il sollevamento di persone, il trasporto di persone su cassoni o altre parti
della macchina non attrezzate per tale scopo, l’uso delle macchine come mezzi di sollevamento
2000
Come spostare le macchine
- utilizzare la macchina sempre a velocità tali da poterne mantenere costantemente il controllo
- tenere, durante gli spostamenti, l'attrezzatura di scavo ad un altezza dal terreno, tale da assicurare
una buona visibilità e stabilità
- procedere con estrema cautela, a bassissima velocità, con eventuale coordinamento di persona a
terra in caso di difficoltosa visibilità in caso di operazioni in zone potenzialmente pericolose: nei pressi
dei portoni e delle pile di materiale depositato, terreni con forti pendenze, prossimità di burroni,
presenza di ghiaccio sul terreno, ecc..
- quando possibile, evitare di far funzionare la macchina nelle immediate vicinanze di scarpate, sia che
si trovino a valle che a monte.
- prestare la massima attenzione durante l'attraversamento di zone che manifestino irregolarità
superficiali; queste ultime potrebbero interrompere la continuità dell'aderenza o della trazione sul
terreno della macchina con pericolo di scivolamenti laterali e/o ribaltamenti.
- non percorrere tratti con pendenza superiore ai limiti previsti dal costruttore
- in caso di discesa con forte pendenza, procedere sempre con la marcia innestata
- evitare, quando possibile, l'attraversamento e/o il superamento di ostacoli; nel caso in cui ciò non
fosse possibile, ridurre la velocità, procedere obliquamente, portarsi sul punto di "bilico", bilanciare la
macchina sull'ostacolo e scendere lentamente
- in caso di spostamento su forti pendenze, evitare di procedere trasversalmente al pendio; spostarsi,
invece, sul pendio, dall'alto verso il basso e viceversa (a zigzag). Prima di iniziare il movimento della
macchina in retromarcia, accertarsi che la zona sia libera da ostacoli e da eventuale personale.
Attrezzature - Macchine operatrici - Movimento terra e
simili
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Pagina 176 di 240
2200
Addetto a terra:
le operazioni con macchine operatrici devono essere coordinate da un addetto a terra ai cui ordini gli
operatori devono conformarsi, nei casi di
- terreni in pendenza
- presenza di più macchine operatrici
- pericolo di persone nel raggio di azione delle macchine (evenienza comunque da evitare)
- presenza non trascurabile di materiali depositati
- presenza di scavi
- presenza di allestimenti o opere che possono crollare o provocare pericolo in caso di urto
- presenza di servizi pericolosi
2400
Operazioni di carico
- In fase di carico del materiale su camion, assicurarsi che nel raggio d'azione della macchina non ci
siano persone; effettuare, quando possibile, il carico del camion dal lato di guida
- Durante le operazioni di carico l’automezzo è posizionato in un punto abbastanza in piano, con motore
spento, freno a mano tirato e senza la presenza del guidatore in cabina
- Il materiale è deposto in modo che il centro di gravità dell’automezzo non risulti troppo alto o
sbilanciato su un lato, e che il carico non ecceda l’ingombro e la portata del mezzo. Il carico non si deve
spostare durante il tragitto né cadere. A tal fine si prevede di distribuire il materiale in maniera
omogenea, non superando l’altezza dei bordi e, se necessario, sistemando apposita rete di trattenuta
del materiale
2600
Lavori in prossimità di acqua / torrenti / fiumi ecc.
- nelle eventualitá che il letto del torrente sia pianeggiante ed il corso dell'acqua lento, puó essere
consentito il lavoro del mezzo meccanico o il suo attraversamento, purché l'altezza di guado non superi
il centro del rullo motore e di rinvio del cingolo
- se possibile si deve lavorare sempre con i cingoli del mezzo operando sulla riva del torrente o fiume
- Qualora si intenda procedere al guado del corso d'acqua, si deve tenere in considerazione
l'andamento irregolare che puó avere il fondo del letto, per evitare che il mezzo meccanico finisca
sommerso dall'acqua - Divieto di guado salvo palesi regolarità
2800
Divieti
- Non usare l'utensile di scavo/trasporto/scarico per sollevare o trasportare persone.
- Non utilizzare la macchina e/o la benna, come piattaforma per lavori in elevazione.
3000
Avaria alle macchine
- Nel caso in cui il motore presentasse anomalie di funzionamento (arresto sotto carico o al minimo dei
giri) segnalare immediatamente il fatto al proprio superiore e non usare la macchina fino a che il guasto
non sia stato riparato
- Consegnare le chiavi e segnalare, in caso di lavoro a turni, al collega del turno successivo, le eventuali
piccole anomalie presentatesi durante la lavorazione.
3200
Traino
- In caso di utilizzo di funi e catene per il traino fare allontanare i non addetti e controllare
preventivamente lo stato della cose, la portata e la robustezza dei punti di attacco in funzione del carico
da trasportare.
- Iniziare il movimento di traino sempre gradatamente, per evitare rotture o distacchi della fune o della
catena.
- Nel caso in cui la macchina non sia dotata di cabina di protezione, non eseguire operazioni di traino
con funi o catene; l’operatore sarebbe infatti esposto a pericolosi colpi di frusta o a pericolosissimi
investimenti per la rottura o distacco della fune o della catena.
Attrezzature - Macchine operatrici - Movimento terra e
simili
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Pagina 177 di 240
3400
Arresto o soste delle macchine
- In caso di arresto della macchina, riportare i comandi in folle ed inserire il freno; non abbandonare mai
la macchina con il motore acceso.
- Far sostare la macchina in una zona dove non operino altre macchine e priva di traffico veicolare; in
caso contrario, segnalare adeguatamente la presenza della macchina.
- Scegliere, quando possibile, un terreno piano che offra un'adeguata capacità portante; in caso di
terreno in pendenza, posizionare la macchina trasversalmente alla pendenza, accertandosi dell'assenza
del pericolo di slittamento o cautelandosi in tal senso..
- Prima di abbandonare il posto di guida e dopo essersi assicurati che in prossimità della macchina non
ci siano persone, abbassare lentamente e poggiare sul terreno gli attrezzi di scavo/trasporto/scarico.
- Effettuare la manovra di abbassamento degli attrezzi, solo dalla posizione di guida ed avvertendo
dell'operazione mediante il segnalatore acustico. Chiudere la macchina nelle soste per il pranzo o alla
fine della giornata lavorativa, al fine di evitare avviamenti a personale non autorizzato.
3600
Dopo l'uso
- In caso di manutenzioni in luogo chiuso (officina) predisporre un sistema di depurazione o
allontanamento dei gas di scarico
- Tutti gli interventi di manutenzione dovranno essere eseguiti senza la presenza di personale nella
cabina guida, a meno che si tratti di personale esperto, incaricato di collaborare all'operazione
- Mantenere sempre puliti da grasso, olio, fango, ecc., i gradini di accesso e gli appigli per la salita al
posto di guida
- Non intervenire mai, a motore accesso, per regolare la tensione delle cinghie di trasmissione, ecc. In
caso di interventi sulle attrezzature della macchina, eseguire lentamente la manovra dalla cabina guida,
applicando i freni e segnalandola acusticamente.
- In caso di interventi sulla macchina o su parti di essa, con sollevamento delle stesse, bloccare sempre
il tutto, utilizzando mezzi esterni; nel caso in cui la stessa non sia stata ancora bloccata adeguatamente,
evitare il passaggio di persone, sotto l'attrezzatura o nelle immediate vicinanze.
- Per la manutenzione dell'attrezzatura in posizione sollevata, bloccare la stessa prima di intervenire
(con apposito dispositivo).
- In caso di utilizzo di martinetti di sollevamento, controllarne preventivamente l'efficienza; posizionarli
solo nei punti della macchina indicati dalle istruzioni per la manutenzione. I martinetti devono essere
sempre considerati solo come un mezzo d'opera; il bloccaggio del carico deve essere effettuato
trasferendo il peso ad appositi supporti, di adeguata portata, predisposti specificatamente. In caso di
traino della macchina con funi, catene, ecc., adottare tutte le precauzioni atte a evitare investimenti o
urti con persone o cose: incaricare operatori a terra in caso di difficile visibilità
- Durante la pulizia con l'aria compressa ed il lavaggio della macchina, utilizzare getti a bassa pressione
(max 2 atm) ed utilizzare gli occhiali protettivi.
- Le operazioni di sostituzione dei denti delle benne devono essere effettuate utilizzando gli occhiali
protettivi, al fine di evitare che i colpi di martello, necessari per estrarre e sostituire i denti consumati,
possano provocare la proiezione di schegge, con grave pericolo per gli occhi dell'addetto.
- Eseguire tutti gli interventi sull'impianto idraulico, solo quando la pressione è nulla; comunque, nel
caso in cui si debba ricercare una perdita nel sistema idraulico, procedere sempre con estrema cautela,
visto il pericolo derivante dall'eventuale esistenza di un foro (anche minuscolo) su uno dei flessibili
idraulici, con fuoriuscita in pressione dell'olio.
- Durante il rifornimento di carburante o la ricarica delle batterie, evitare accuratamente la presenza di
fiamme libere o la produzione di scintille. Al termine dell'intervento, rimettere in posizione tutte le
protezioni della macchina (carter, ecc.), che erano state asportate per eseguire la manutenzione.
Attrezzature - Macchine operatrici - Movimento terra e
simili
Operaio Edilizia
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Pagina 178 di 240
3800
Viabilità
- Lungo le vie di transito sia presente la segnaletica di sicurezza
- In prossimità di ponteggi, murature, scavi, fosse, pendii di discarica, e soprattutto nei casi in cui il
mezzo deve procedere in retromarcia, il guidatore sia assistito e guidato da una persona a terra che
veda bene il percorso, ne conosca gli ostacoli ed i pericoli e fornisca le necessarie indicazioni
- La viabilità dei semoventi e degli automezzi è oggetto di particolare attenzione, in particolare quando i
mezzi debbono accedere, tramite rampe, al fondo di scavi e sbancamenti o quando le piste presentano
pendenze accentuate
- Prima che gli automezzi per il trasporto della terra e degli altri materiali di risulta possano raggiungere i
luoghi in cui sono eseguiti gli sbancamenti o gli scavi, sono approntate, quando necessario, rampe
sufficientemente larghe (in modo che, ai lati, rimanga un camminamento di almeno 70 cm riservato ai
lavoratori) di pendenza non eccessiva e comunque adeguata alle caratteristiche dei mezzi che
dovranno percorrerle e con una carreggiata sufficientemente solida, che possa resistere alle
sollecitazioni provocate dal transito ripetuto degli autoveicoli e dei semoventi
- Si stabilisca di indicare con cartelli, la velocità massima che deve essere tenuta sulle vie di
circolazione e sulle rampe; questa può essere media in caso di vie di transito in piano e con fondo in
ottimo stato, mentre deve essere necessariamente ridotta in caso di rampe con notevoli pendenze e/o
con fondo poco affidabile
- Il terreno non deve essere scivoloso per permettere il tempestivo arresto della macchina e garantirne il
fermo durante la sosta
4000
Scavi, splateamenti e sbancamenti
- Nell’esecuzione di scavi, splateamenti e sbancamenti, è impedita la presenza di persone nel raggio di
azione della macchina, nella parte sovrastante il fronte di attacco ed alla base di questo anche a
macchina ferma. A tal fine si delimita la zona di pericolo con barriere, nastri bicolori o altro ed apporre
idonea segnaletica, spostando tali delimitazioni man mano che procede il fronte di scavo
- In caso di scavo o sbancamento che presenti situazioni di pericolo (forti pendenze del terreno, terreni
instabili, scavo presso fondazioni o in terreni di riporto, ecc.), il lavoro è affidato a lavoratori
particolarmente esperti ed è svolto con successione delle operazioni programmata in maniera da
evitare rischi ai lavoratori (sbancamento per "gradoni", in modo da evitare che il fronte di attacco abbia
un’altezza superiore al punto in cui può giungere il cucchiaio dello scavatore, ecc.)
- Non avvicinarsi a scavi non sufficientemente armati
4200
Lavori in prossimità di linee elettriche o altre condutture
- Nell’esecuzione di scavi e sbancamenti, particolare attenzione è posta nel verificare che il terreno non
sia attraversato da condutture sotterranee (impianti elettrici, telefonici, idrici, fognature, ecc.); in tal caso
si valuta la possibilità di individuare con sondaggi o altri sistemi, i luoghi in cui passano le condutture e
procedere nell’esecuzione dello scavo adottando tutte le precauzioni del caso.
- In presenza di linee elettriche aeree, se si rende necessario compiere operazioni che portino le
macchine operatrici a meno di 5 metri di distanza dai cavi, si prevede di dare preventiva informazione
all'esercente la linea ed adottare opportune precauzioni atte ad evitare contatti accidentali o eccessivi e
pericolosi avvicinamenti ai conduttori (mediante portali, barriere o altro).
4400
Lavori di demolizione
- L'uso degli escavatori idraulici cingolati è riservato a lavori di demolizione di strutture di altezza non
superiore a 5 metri
- Si delimita l’area in cui debbono essere eseguite le demolizioni, vietando il transito alle persone ed agli
automezzi ed approntando idonea segnaletica
- Prima dell’inizio dei lavori si verifica che siano state scollegate o messe in sicurezza le eventuali
utenze di erogazione presenti (elettricità, gas, ecc.) e smontati o messi in sicurezza gli impianti
(riscaldamento, ascensori, montacarichi, serbatoi di gasolio o altro, ecc.)
- Le operazioni di demolizione siano eseguite con gradualità, dall’alto verso il basso e su parti
opportunamente isolate della struttura, in maniera da evitare crolli imprevisti di porzioni rilevanti di essa.
E’ preferito agire più per spinta che per trazione, in maniera che il crollo coinvolga il meno possibile il
semovente
- E’ posta particolare attenzione quando le parti da abbattere sono poste nelle immediate vicinanze di
edifici, a vie di comunicazione o ad altro, in maniera che il crollo o le conseguenti vibrazioni non
provochino danni o lesioni.
- Non usare la benna come "martello"
- Non eseguire demolizioni con la rotazione della torretta / braccio del mezzo.
4600
Gli operatori e gli addetti a terra in zone limitrofe devono utilizzare casco e scarpe di sicurezza.
Attrezzature - Macchine operatrici - Movimento terra e
simili
Operaio Edilizia
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Pagina 179 di 240
4800
Misure di tutela contro il rischio di ribaltamento (attrezzature mobili con lavoratori a bordo)
- Qualora le attrezzature con lavoratori a bordo non siano stabilizzate o comunque non sia garantito che
non si ribaltino, occorre limitare i rischi specifici da ribaltamento mediante una struttura di protezione
contro il ribaltamento (ROPS: Roll Over Protective Structure) che impedisca all'attrezzatura di ribaltarsi
di più di un quarto di giro e protegga comunque il lavoratore: cabina o struttura sufficientemente robusta
e comunque non operare oltre i limiti di asperità e pendenza stabiliti dal costruttore
- Se sussiste il pericolo che il lavoratore trasportato a bordo, in caso di ribaltamento, rimanga
schiacciato tra parti dell'attrezzatura di lavoro e il suolo, deve essere installato un sistema di ritenzione
(cintura di sicurezza) del lavoratore o dei lavoratori trasportati ovvero una cabina chiusa
sufficientemente robusta
5000
Misure di tutela contro la caduta di materiali sull'operatore:
- il posto operatore sia progettato e costruito con una struttura atta a resistere alla caduta di materiali
durante il lavoro per il quale la macchina è stata costruita (FOPS: Falling Objects Protective Structure)
- il posto operatore sia progettato e costruito con una struttura atta a resistere alla proiezione frontale
(cioé sul parabrezza) di materiale durante il lavoro per il quale la macchina é stata costruita (FGPS Front Gard Protective Structure)
ProbRes
1
DannoRes
Attrezzature - Macchine operatrici - Movimento terra e
simili
Operaio Edilizia
1
RischioRes
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1
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Rischio -
Attrezzature - Braccio di Sollevamento su Autocarro
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo del braccio di sollevamento su autocarro.
E’ da considerare la presenza della tipologia di attrezzature in esame anche se non
direttamente di proprietà o utilizzate da operatori dell’azienda, in quanto gli stessi possono
essere esposti ai rischi pertinenti in caso di coordinamento di lavorazioni di ditte appaltatrici,
collaborazioni, gestione di interventi di emergenza e simili.
I pericoli principali sono:
- caduta materiale
- urti con persone o cose
- ribaltamento del mezzo
Per altre informazioni vedi descrizione pericolo impianti di sollevamento.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
L’impianto sia denunciato all’ISPESL e verificato dalla AUSL
400
Siano presenti ed efficienti
- dispositivo limitatore di momento
- sistemi di stabilizzazione
600
Misure di tutela generali
- l’utilizzo sia riservato al solo personale addetto e formato sulle corrette modalità di utilizzo
- non abbandonare il posto di comando con il carico sollevato
- utilizzare i comandi di movimentazione dal lato opposto rispetto a quello ove si movimenta il carico
- non eseguire tiri obliqui
- non trascinare il carico
- mantenere la minima altezza necessaria
- evitare oscillazioni, guidare comunque il carico con funi a distanza se vi è il contingente pericolo
- non operare sul ciglio di scavi privi di efficace armatura, con terreno in pendenza o cedevole
- assicurarsi che il mezzo dove è montata la gru sia stabile
- mettere in opera gli ausili di stabilizzazione previsti dal costruttore seguendo le modalità previste dallo
stesso
- in caso di condizioni cedevoli del terreno aumentare la superficie di appoggio a terra degli stabilizzatori
o comunque seguire le istruzioni del costruttore
- non operare con condizioni meteorologiche avverse
- configurare la gru a riposo prima di ogni trasferimento
- Mantenersi a più di 5 metri da linee elettriche nude, salvo non siano protette
- effettuare regolare manutenzione dell’intera attrezzatura
- non sostare nei pressi del tubo di gas di scarico e non operare in luoghi chiusi
- Allontanare preventivamente le persone dal raggio d’azione e comunque nella traiettoria di
movimentazione
- Progettare le operazioni in modo che siano nel raggio d’azione solo le persone necessarie alle
operazioni di imbracaggio
- Prima di iniziare le manovre assicurarsi che il carro sia frenato e stabile e che i dispositivi di sicurezza
funzionano
- Le manovre siano effettuate con gradualità ed avendo preventivamente accertata l’assenza i pericoli
- Rispettare le portate delle varie sezioni del braccio
- Rispettare le cautele generali delle operazioni di sollevamento
Attrezzature - Braccio di Sollevamento su Autocarro
Operaio Edilizia
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800
Utilizzare idonei DPI
ProbRes
1
DannoRes
Attrezzature - Braccio di Sollevamento su Autocarro
Operaio Edilizia
1
RischioRes
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1
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Rischio -
Attrezzature - Carrelli Elevatori
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall'utilizzo del carrello elevatore.
I rischi connessi a presenza ed utilizzo dei carrelli elevatori possono essere così identificati:
- ribaltamento del mezzo
- urto a persone o cose durante il movimento
- caduta del carico trasportato
- elettrocuzione e incendio durante la fase di carica delle batterie
- intossicazione da fumi e gas di scarico (motore a scoppio)
Le indicazioni che seguono sono concernenti l’utilizzo della presente; per le restanti parti il
personale che si trova ad utilizzarle dovrà, nei limiti di competenza, accertare la presenza
delle misure di sicurezza previste, segnalare eventuali deficit, astenersi dall’utilizzo in caso
di mancanza dei requisiti di sicurezza, non modificare o rimuovere tali presidi, effettuarne
corretto utilizzo.
E’ da considerare la presenza della tipologia di attrezzature in esame anche se non
direttamente di proprietà o utilizzate da operatori dell’azienda, in quanto gli stessi possono
essere esposti ai rischi pertinenti in caso di coordinamento di lavorazioni di ditte appaltatrici,
collaborazioni, gestione di interventi di emergenza e simili.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
I carrelli siano dotati di:
- certificato di conformità (rilasciato dal fabbricante)
- apposita marcatura apposta sul mezzo
- targhetta di portata
400
Nelle zone di lavoro predisporre idonea segnaletica di
- "attenzione carrelli in movimento"
- "velocità a passo d’uomo"
- regolamentazione delle corsie e aree di marcia con strisce orizzontali lasciando lo spazio per lavoratori
a terra
- ostacoli fissi e provvisori (strisce ben visibili giallo nere o bianco rosse)
- spazio per i pedoni opportunamente protetto
600
Siano presenti ed efficienti:
- valvola parzializzatrice e di sicurezza
- pannelli di protezione dagli organi in movimento ovvero distanze compatibili
- dispositivo antiscarrucolamento
- tettuccio e avvisatore acustico
- dispositivi di protezione o doppio innesto delle leve di comando
- dispositivo che impedisca il funzionamento se l’operatore non è al posto di guida
- cinture di sicurezza
- lampeggiante e avvisatore di retromarcia
- blocco motore con chiave
- freno di stazionamento
- fermi forche laterali
- targhette con portata
- dispositivo antiscarrucolamento catene
Attrezzature - Carrelli Elevatori
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Pagina 183 di 240
800
Manutenzione del mezzo - controllare regolarmente:
- il livello dell'olio nel dispositivo di sollevamento, verificando che non esistano perdite nelle relative
tubazioni
- lo stato di conservazione delle catene di sollevamento e degli attacchi
- lo stato dello sterzo e dei freni
- lo stato dei pneumatici: usura generale, pressione d’esercizio e assenza di schegge incastrate
- lo stato dei dispositivi di sicurezza
1000
Guida:
- l’operatore deve usare la massima attenzione e concentrazione nelle manovre
- evitare brusche frenate, accelerazioni e sterzate
- la velocità di marcia deve tenere conto dei pericoli rappresentati da ostacoli, persone, natura del
terreno, caratteristiche del carico (in caso di presenza di persone o materiali, arrestare il veicolo e
attendere che vi sia un sufficiente franco di sicurezza per il passaggio)
- rispettare le distanze di sicurezza da eventuali veicoli che precedono
- non avviare il mezzo con le ruote motrici completamente sterzate
- utilizzare l’avvisatore acustico negli incroci e nell’attraversamento di zone a visibilità limitata e in caso
di transito vicino a persone che possono non accorgersi della presenza del mezzo
- circolare a marcia indietro quando il carico limita la visibilità dell’operatore; se questo è impossibile le
manovre vanno assistite da personale a terra
- non percorrere rampe o dislivelli in senso obliquo
1200
Parcheggio:
- quando si parcheggia il carrello occorre che le forche siano abbassate e il freno d’immobilizzazione sia
inserito
- disattivare il mezzo con apposita chiave, non lasciarla inserita: la stessa deve essere a disposizione
solo del personale designato alla conduzione
- non parcheggiare davanti ad uscite o presidi antincendio
- preferibilmente non parcheggiare in tratti pendenti
1400
Movimentazione carichi
- rispettare le cautele generali delle operazioni di sollevamento
- inserire le forche sotto il carico più a fondo possibile, avendo cura che le punte delle forche non
vengano ad urtare oggetti situati oltre il carico da prelevare
- sollevare le forche solo di quel tanto sufficiente per movimentare il carico
- i carichi devono essere in posizione stabile e sicura per minimizzare il pericolo di caduta
- durante il trasporto del carico, le forche vanno mantenute a livello più basso possibile e leggermente
inclinate all’indietro
- per i tratti in pendenza, il carico va preferibilmente posto a monte e sollevato in modo da non urtare il
suolo
- adeguare opportunamente lo scartamento delle forche alla larghezza del carico movimentato ovvero
movimentare i carichi di dimensioni, peso e forma compatibili con la larghezza delle forche (cfr.
specifiche di costruzione)
1600
Generali:
- carrelli non elettrici vanno utilizzati all’aperto o comunque in luoghi con adeguata aerazione
- Utilizzare la cintura di sicurezza
- prestare la massima attenzione ad eventuali oggetti sul percorso
- divieto di trasportare persone, con apposita segnalazione
- divieto di sostare o passare sotto alle forche sollevate
- il conduttore deve tenere conto, nelle manovre, delle persone presenti, eventualmente utilizzando
l’avvisatore acustico
- gli addetti che possono trovarsi nel raggio d’azione e nella zona d’utilizzo del mezzo, devono prestare
la massima attenzione
- non avvicinarsi mai ai montanti o alle parti in movimento (pulegge, catene, funi ecc.) quando il carrello
è funzionante, ad esempio se non si ha buona visibilità del percorso o del carico
- BATTERIE: cfr. l’apposito modulo
Attrezzature - Carrelli Elevatori
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Pagina 184 di 240
1800
Ribaltamento:
- cabina per il conducente
- struttura atta ad impedire il ribaltamento del carrello elevatore
- struttura concepita in modo tale da lasciare, in caso di ribaltamento del carrello elevatore, uno spazio
sufficiente tra il suolo e talune parti del carrello stesso per il lavoratore a bordo
- struttura che trattenga il lavoratore sul sedile del posto di guida per evitare che, in caso di ribaltamento
del carrello elevatore, essi possano essere intrappolati da parti del carrello stesso
Attrezzature - Carrelli Elevatori
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Pagina 185 di 240
2000
Note aggiuntive:
Definizione:
Si definisce "carrello elevatore" un carrello per movimentazione atto a sollevare, trasportare,
accatastare, immagazzinare in scaffalature carichi di qualsiasi genere.Uso e manutenzione Tutti i
lavoratori adibiti alla conduzione dei carrelli elevatori devono essere a conoscenza delle particolari
norme d'uso che li regolano.Al fine dell'adempimento dell'obbligo di mantenere in buono stato le
apparecchiature è opportuno controllare quotidianamente:
- il livello dell'olio del dispositivo di sollevamento, verificando se vi sono perdite nelle relative tubazioni;
- lo stato di conservazione delle catene di sollevamento e degli attacchi; - lo stato dello sterzo e dei freni
- lo stato dei rivestimenti in gomma delle ruote, eliminando eventuali schegge metalliche rimaste
incastrate (se si tratta di pneumatici è necessario controllare la pressione di gonfiaggio).
La manutenzione preventiva, l'ingrassaggio ed il controllo dei carrelli semoventi devono essere effettuati
secondo un programma prestabilito, secondo le istruzioni del costruttore che devono sempre essere
unite al carrello all'atto della consegna. La manutenzione, la regolazione, la riparazione e il controllo dei
carrelli devono essere eseguite soltanto da personale qualificato ed autorizzato. Modalità di
manutenzione sono anche riportate nelle norme UNI ISO 3691. Portata Sull'apparecchio dovrà essere
indicata la portata massima ammissibile alle forche, anche in relazione alla posizione baricentrica del
carico; la targa dovrà essere durevole e fissata in modo visibile da parte dell'operatore. Stabilità Ai fini
della stabilità del mezzo e del carico i carrelli elevatori a forche dovranno risultare rispondenti alle prove
di cui all'allegato IV al D.Lgs. 10 settembre 1991, n. 304. La pressione prescritta per il gonfiaggio dei
pneumatici deve essere chiaramente indicata sul carrello, ad essa ci si deve scrupolosamente attenere
con controlli periodici.
Freno:
I carrelli semoventi devono essere muniti di freni in grado di mantenere immobile il carrello con il suo
carico massimo ammissibile sulle pendenze massime di utilizzazione specificate dal costruttore e di
sviluppare nell'una o nell'altra direzione una adeguata decelerazione al gancio. Il carrello deve inoltre
essere dotato di adeguato freno di immobilizzazione.
Funi e catene:
Il coefficiente di sicurezza di eventuali funi deve essere maggiore di 6. Sono ammesse solo catene a
rulli o a piastre.
Rulli e pulegge di deviazione:
I rulli di deviazione delle catene di sostegno forche devono essere corredati di dispositivo contro la
fuoriuscita della catena dalla propria sede anche in considerazione di un possibile allentamento delle
catene in caso di appoggio delle forche.
Posto di guida:
Per quanto concerne le protezioni del posto di manovra è previsto, per tutti i carrelli di alzata superiore
ad 1,80 m, un tetto di protezione che può essere amovibile.
Contro il rischio di lesioni, le parti in movimento l'una rispetto all'altra, alla portata dell'operatore nella
normale posizione di lavoro, dovranno o essere adeguatamente protette o trovarsi alla distanza minima
stabilita qui di seguito:
- punti in cui possono impigliarsi le dita dall'operatore: 25 mm;
- punti in cui possono impigliarsi le mani o i piedi dall'operatore: 50 mm;
- punti in cui possono impigliarsi le braccia o le gambe dall'operatore: 100 mm. Le pedane per
operatore in piedi alte più 1,20 m devono essere corredate di parapetto di h=1.0/1.1m. La visibilità deve
essere tale da poter effettuare tutte le manovre in sicurezza.
Per i carrelli elettrici un interruttore separato indipendente dal sistema di comando, deve disinserire
automaticamente il circuito di marcia quando il conducente scende dal carrello. La protezione del tetto
inoltre deve essere concepita in modo tale da poter impedire il passaggio di materiale minuto sulla zona
sovrastante quella occupata dall'operatore durante l'azionamento del mezzo.
Per quanto riguarda, infine, i carrelli elevatori azionati da uomo a terra si reputa sufficiente l'installazione
di un tettuccio a sbalzo dimensionato solo per la protezione dell'uomo nella sua posizione abituale,
normale alla direttrice di marcia del carrello, entro l'area di base del carrello stesso, inoltre il carrello
deve essere dotato di telaio reggicarico applicato verticalmente sulla piastra porta forche. Nei carrelli
elettrici con guidatore seduto è previsto dalle norme UNI ISO 3691 un dispositivo che automaticamente
interrompa il circuito di trazione quando il guidatore abbandona il carrello.
Organi di comando:
Gli organi di comando devono essere conformi alle norme ISO 3691. E' necessario che tutti i comandi,
Attrezzature - Carrelli Elevatori
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Aggiornato ad dicembre 2011
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relativamente agli organi del gruppo di sollevamento dei carichi, abbiano il ritorno automatico in
posizione neutra. La leva, inoltre, deve essere azionabile per via meccanica, elettrica o con altro
sistema, ergonomicamente concepito, tale da evitare qualsiasi azionamento per urto accidentale. Il
comando di traslazione deve essere realizzato in modo che il carrello possa mettersi in marcia solo
dopo l'azionamento del comando del senso di marcia (UNI IS0 3691). Gli organi di comando devono
portare la chiara indicazione della manovra cui sono asserviti.
Segnalatore acustico - I carrelli per movimentazione devono essere muniti di avvisatore di retromarcia
chiaramente udibile.
Fine corsa:
Il gruppo di sollevamento deve essere provvisto di fine corsa a battuta. Inoltre si dovranno predisporre
opportuni mezzi atti ad evitare che la piastra portaforca ed eventuali elementi mobili si sfilino
accidentalmente dall'estremità superiore dei montanti. Tutti i movimenti a corsa limitata devono essere
bloccati con fine corsa a battuta. Alle estremità della corsa di sollevamento deve esistere un dispositivo
automatico di fine corsa. Una valvola di sovrapressione sul circuito attuatore assolve a tale scopo.
Limitazione della velocità:
I carrelli con operatore a terra non devono superare la velocità di 6 km/h a vuoto in piano. Quelli con
operatore a terra ad azione diretta non devono superare la velocità di 4 km/h. Gli altri tipi di carrelli (con
operatore a bordo) non devono superare la velocità di 16 km/h sotto carico in piano. Nel circuito
idraulico di sollevamento dovranno essere installati dispositivi perchè la velocità di discesa non superi
0,6 m/s.
Bracci di forca o piastra
Nei bracci di forca o piastra dovranno essere applicati dispositivi atti ad impedire l'accidentale
spostamento laterale. Si dovranno prevedere fine corsa atti ad impedire lo sfilamento laterale delle
forche dalla estremità della piastra. Le prolunghe per le forche devono impedire qualsiasi spostamento
sul braccio della forca.
Istruzioni d'uso:
L'utilizzazione di un carrello in determinati ambienti è connesso a valutazioni di tipo ambientale e cioè
alla eventualità di inquinamento dovuto a gas combusti, a vapori di acido, a rumore. Dovranno essere
considerati anche i vincoli relativi all'ambiente in cui si opera e cioè se in zone con pericolo di incendio
ed esplosione (depositi di carburante o lubrificante, locali di carica batterie ecc.); tali vincoli imporranno
l'uso solo di carrelli alimentati a nafta o alla installazione di particolari accorgimenti. E' opportuno che il
carrello sia provvisto sia anteriormente che lateralmente di segnali adesivi con le indicazioni di base.
Impianto elettrico Il circuito elettrico dei carrelli deve rispondere ai seguenti requisiti essenziali: Le
tensioni nominali delle batterie non devono superare 96 V;
Tutte le resistenze devono essere sistemate in modo da evitare surriscaldamento e danni alle parti
adiacenti del carrello; In normali condizioni d'uso del carrello, le parti sotto tensione non isolate non
devono essere accessibili al personale;
Non devono esistere collegamenti elettrici con il telaio del carrello, eccettuati i seguenti casi:
a) sistema di individuazione delle perdite a massa;
b) impianto di illuminazione o attrezzatura ausiliaria, purché la tensione di esercizio non superi 24 V e
sia isolato elettricamente dalla fonte principale di energia;
c) messa a terra durante la ricarica tramite il caricabatterie di bordo. I circuiti dei motori devono essere
protetti contro i cortocircuiti. I circuiti ausiliari devono essere protetti contro i cortocircuiti e le
sovracorrenti pericolose. Più circuiti ausiliari in parallelo, con una corrente combinata non superiore a
10 ampere, possono essere protetti da un unico dispositivo. I sistemi con alimentazione ad impulsi
devono essere costituiti in modo da evitare movimenti incontrollati; qualsiasi movimento incontrollato
causato da un difetto del circuito elettronico deve essere immediatamente bloccato.
Deve essere possibile la verifica del funzionamento del dispositivo di sicurezza.
Deve essere predisposto un sistema (o più sistemi) di interruzione di emergenza. Esso deve essere
rapidamente accessibile in qualsiasi momento all'operatore, quando questi si trovi in una delle posizioni
di manovra raccomandate dal costruttore.
Il sistema di interruzione deve poter interrompere senza alcun pericolo almeno un conduttore principale
ed essere in grado di interrompere la corrente normale massima (compresa la corrente di avviamento)
con uno dei seguenti metodi:
a) presa di corrente con requisiti specifici;
b) interruttore manuale;
c) contatto di emergenza inserito nel circuito delle bobine di due contattori separati.
NORMATIVA E USO DEL CARRELO ELEVATORE (esempio di documento)
Attrezzature - Carrelli Elevatori
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Pagina 187 di 240
1) E' severamente vietato l'uso del "muletto" a persona non autorizzata.
2) Qualora i pavimenti e i luoghi di passaggio non offrano sufficienti garanzie di sicurezza al movimento
e al transito del "muletto" (buche, sporgenze, forti pendenze, etc.), è indispensabile che il carrellista
presti maggiore attenzione all'esercizio del mezzo, evitando: sterzate improvvise, velocità elevate, etc. II
carrellista comunque dovrà evitare ogni possibile urto agli ostacoli fissi (balle, macchinario, etc.)
accertandosi sempre della presenza di persone o materiale durante la retromarcia. Quando si percorre
una discesa ripida con carrello a forca carica o quando si porta un carico voluminoso che ostacola la
visibilità in avanti, si deve procedere a marcia indietro. Procedendo in retromarcia osservare bene nella
direzione del moto e marciare a velocità ridotta. 3) E' severamente vietato l'uso del carrello per le
operazioni non rispondenti alle caratteristiche tecniche cui è stato progettato: devono essere
tassativamente vietate operazioni di sollevamento-trasporto con carico superiore alla portata massima
fissata dal costruttore.
4) Durante le operazioni di carico-scarico e trasporto del materiale, la collocazione del carico stesso
deve essere disposta in modo che il centro di gravità sia il più basso possibile; la variabilità della
posizione del centro di gravità incide sulla stabilità del carrello. Oltre a quanto già detto circa i limiti di
carico, per evitare possibili cadute del carico il carrellista dovrà tenere conto della viabilità esistente
nell'ambiente di lavoro, dello stato della pavimentazione e del tipo di materiale da trasportare.
5) Non adoperare mai fiammiferi o lampade a fiamma libera per verificare la batteria elettrica.
6) Non fumare durante la verifica del motore o della batteria elettrica.
7) Non entrare con i carrelli in locali ove si sviluppano gas, vapori o polveri infiammabili, una semplice
scintilla potrebbe provocare uno scoppio.
8) II trasporto dei materiali pericolosi deve essere effettuato in appositi recipienti chiusi; in questi casi
marciare molto adagio ed evitare urti e sobbalzi.
9) Circolare sempre con le forche, cariche o scariche, a circa 20 cm dal pavimento.
10) II carrello elevatore non deve essere impiegato né per spingere carichi di alcuna natura, né per
urtare contro cose alla scopo di spostarle, né per trainare o spingere carri troppo pesanti, etc. 11) Per
accatastare bene un carico su un altro ci si deve attenere strettamente alle seguenti norme:
a) avvicinare il carrello il più vicino possibile al fronte dello spazio previsto per l'accatastamento;
b) a carrello fermo, e mantenendo le guide di sollevamento inclinate all'indietro sollevare il carico alla
necessaria altezza (cioè leggermente più in alto del livello di deposito) ;
c) avanzare lentamente con il carrello fino a che il carico si trovi esattamente sopra l'area
d'accatastamento; quindi fermare il carrello ed azionare il freno a mano:
d) raddrizzare le guide e depositare lentamente il carico, liberando le forche da ogni contatto, con il
"pallet" o con il contenitore (se necessario inclinare leggermente in avanti le guide);
e) liberare il freno a mano ed effettuare lentamente la retromarcia.
12) Fare attenzione a non deteriorare i carichi sottostanti urtandoli durante le manovre di
accatastamento oppure schiacciandoli sotto un carico troppo pesante o male equilibrato.
13) Non inclinare mai in avanti le guide prima di essere esattamente sopra l’area di deposito. Nella
disposizione delle unità di carico su scaffali fare bene attenzione che il "pallet" od il contenitore si
appoggi, con sicurezza, sulle strutture portanti degli scaffali, al fine di evitare accidentali ribaltamenti
che potrebbero avere conseguenze molto gravi. Nella sovrapposizione dei contenitori si deve avere
cura che essi appoggino regolarmente sui bordi interni delle apposite orecchie d'angolo.
14) E' vietato accatastare materiali a ridosso di pareti a vetrate, di apparecchiature elettriche o di
elementi che possono presentare un pericolo, se urtati. Nel depositare materiali avere cura di non
ingombrare mai gli accessi antincendio. Le cataste devono avere la massima stabilità.
I contenitori sovrapponibili devono essere piazzati regolarmente l'uno su l'altro, in modo da formare
spigoli perfettamente verticali.
15) Fare la massima attenzione quando si devono movimentare carichi isolati (cioè , non in unità di
carico "pallettizzate" regolarmente e non entro appositi contenitori inforcabili o sovrapponibili),
assicurandosi della loro stabilità sulla forca o provvedendo, se ritenuto necessario, a legarli
opportunamente. Se si tratta di disposizione di unità di carico "pallettizzate" su scaffalature, assicurarsi
che il carico non superi la portata indicata per ogni casella della scaffalatura.
16) Tenere presente anche della portata massimo, in Kg/cm2, dei solai, impalcati e simili sui quali si
devono depositare o accatastare i materiali.
17) Per una regolare presa del carico:
a) avvicinarsi lentamente al carico stesse precedendo con le guide di sollevamento in posizione
verticale e, dopo essersi piazzati con il carrello con la forca ad altezza opportuna, in corrispondenza del
carico da prelevare, introdurre lentamente la forca, nello spazio di inforcamento del piano frontale della
forca stessa;
b) sollevare leggermente il carico ed assicurarsi che esso sia disposto sulla forca in modo stabile e
sicuro;
c) inclinare all'indietro le guide di sollevamento ed assicurarsi che il carico appoggi alla piastra frontale;
d) effettuare lentamente la retromarcia del carrello, fino a liberare il carico facendo bene attenzione a
non urtare con esso contro ingombri circostanti;
e) far discendere il carico arrestandolo a circa 20 cm da terra;
Attrezzature - Carrelli Elevatori
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f) avere cura di prendere perfettamente nella zona centrale carichi lunghi, quali fasci di profilati, pacchi
di bandella, etc.., predisponendo i bracci della forca distanziati al massimo fra loro.
18) Nelle soste, anche brevi, non fermare il carrello in corrispondenza di posti di lavoro o di transito, né
su tratti in pendenza od in prossimità di porte, angoli ciechi, curve e binari. Evitare di fermarsi in luogo
buio o dietro ad ostacoli o davanti ad un montacarichi.
19) Quando si abbandona il carrello elevatore abbassare l'apparecchio di sollevamento, fermare il
motore ed asportare la relativa chiavetta o spina per I avviamento. Serrare il freno. Discendere dal
carrello con cautela evitando di scivolare e di appoggiare i piedi a terra in malo modo con conseguenti
cadute, urti contro strutture e distorsioni alle caviglie.
20) AI termine del servizio l'operatore dovrà: ricoverare il carrello elevatore nel luogo designato,
abbassare l'apparecchio di sollevamento, spegnere il motore o portare a zero il controller e asportare le
chiavette o spina per l'avviamento, bloccare il freno e controllare che non vi siano perdite di carburante
o di olio.
SEGNALETICA VERTICALE: Le piste di percorrimento dei carrelli elevatori, laddove attraversano
luoghi in cui sostano o transitano lavoratori o pedoni (denominate "passaggi promiscui"), debbono
essere opportunamente evidenziate e segnalate mediante l'apposizione di una doppia striscia verticale
gialla che delimiti la pista stessa.
La carreggiata delle piste dovrà essere tale da consentire, oltre la larghezza totale del carrello
elevatore, lo spazio libero di almeno 20 cm.
Attrezzature - Carrelli Elevatori
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2200
Il mezzo deve essere utilizzato esclusivamente secondo l’omologazione; la circolazione su strada
pubblica è permessa esclusivamente per veicoli autorizzati, come previsto dalla normativa vigente e
condotti da personale abilitato ai sensi del C.d.S.
Art. 114. Circolazione su strada delle macchine operatrici. 1. Le macchine operatrici per circolare su strada devono rispettare per le sagome e masse le norme
stabilite negli articoli 61 e 62 e per le norme costruttive ed i dispositivi di equipaggiamento quelle
stabilite dall'art. 106.
2. Le macchine operatrici per circolare su strada sono soggette ad immatricolazione presso gli uffici del
Dipartimento per i trasporti terrestri, che rilasciano la carta di circolazione a colui che dichiari di essere il
proprietario del veicolo.
3. Le macchine operatrici per circolare su strada sono soggette altresì alla disciplina prevista dagli
articoli 99, 107, 108, 109, 111 e 112. Le macchine operatrici che per necessità funzionali hanno
sagome e massa eccedenti quelle previste dagli articoli 61 e 62 sono considerate macchine operatrici
eccezionali; ad esse si applicano le norme previste dall'art. 104, comma 8.
4. Le macchine operatrici semoventi per circolare su strada devono essere munite di una targa
contenente i dati di immatricolazione; le macchine operatrici trainate devono essere munite di una
speciale targa di immatricolazione.
Art. 124. Guida delle macchine agricole e delle macchine operatrici. 1. Per guidare macchine agricole, escluse quelle con conducente a terra, nonché macchine operatrici,
escluse quelle a vapore, che circolano su strada, occorre avere ottenuto una delle patenti di cui all'art.
116, comma 3, e precisamente:
a) della categoria A, per la guida delle macchine agricole indicate dall'art. 115, comma 1, lettera c)
b) della categoria B, per la guida delle macchine agricole, nonché delle macchine operatrici
c) della categoria C, per le macchine operatrici eccezionali.
2. Con decreto del Ministro dei trasporti sono stabiliti i tipi e le caratteristiche dei veicoli di cui al comma
1 che, eventualmente adattati, possono essere guidati da mutilati e minorati fisici con patenti speciali
delle categorie A e B, previste dall'art. 116, comma 5.
3. Qualora non sia necessario prescrivere adattamenti, lo stesso decreto di cui al comma 2 stabilisce i
tipi e le caratteristiche dei veicoli di cui al comma 1 che possono essere guidati da mutilati e minorati
fisici.
Per la circolazione saltuaria su strada pubblica dovranno essere rispettati, oltre al C.d.S., anche i
seguenti:
I carrelli elevatori, trasportatori o trattori, sprovvisti di certificato di circolazione in quanto destinati ad
operare prevalentemente all'interno di stabilimenti, magazzini, depositi ed aree aeroportuali, per poter
collegare più reparti dei medesimi ovvero per poter provvedere ad operazioni di carico e scarico,
possono effettuare su strada brevi e saltuari spostamenti a vuoto o a pieno carico alle condizioni
stabilite nel successivo punto.
Il carrello:
- deve essere munito di una scheda tecnica sottoscritta in originale dal costruttore contenente i dati
seguenti:
- lunghezza, larghezza e altezza massime del veicolo nonché le relative masse a vuoto ed a pieno
carico e l'eventuale massa rimorchiabile;
- deve essere munito di proiettori anabbaglianti che debbono essere messi in funzione anche quando
non ricorre l'obbligo dell'uso dei dispositivi di segnalazione visiva e d'illuminazione;
- deve essere munito del dispositivo supplementare a luce lampeggiante gialla, montato nel rispetto
delle prescrizioni di cui al punto 1.6 dell'allegato tecnico al decreto ministeriale 14 giugno 1985, che
deve ugualmente essere messo in funzione;
- deve essere dotato di pannelli retroriflettenti a strisce bianche e rosse atti a segnalare l'ingombro dei
dispositivi di sollevamento;
- deve essere accompagnato da personale a terra che coadiuvi il conducente; tale obbligo non ricorre
quando sono rispettate le prescrizioni di cui ai punti 1.3 e 2.2 dell'allegato tecnico al decreto ministeriale
14 giugno 1985 e l'ingombro trasversale degli oggetti trasportati non eccede di oltre il 50% la lunghezza
massima del veicolo, nel rispetto comunque della sagoma limite di 2,50 m.
- i limiti in altezza del carico trasportato che garantiscono il rispetto della visibilità da parte del
conducente, come prescritto al citato punto 1.3, dovranno essere indicati sulla scheda tecnica e
riprodotti su targhette applicate in maniera visibile e permanente sul veicolo.
- i trasferimenti su strada possono essere effettuati a velocità non superiore a 10 km/h.
L'ufficio provinciale della motorizzazione civile e dei trasporti in concessione competente per territorio, al
quale va rivolta domanda per l'autorizzazione alla circolazione saltuaria del carrello, provvederà, previo
Attrezzature - Carrelli Elevatori
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benestare dell'ente proprietario della strada, a rilasciare al richiedente un'autorizzazione su un modello
conforme al fac-simile allegato al presente decreto.
Detta autorizzazione avrà validità massima di un anno e potrà essere prorogata con modalità che la
Direzione generale della motorizzazione civile e dei trasporti in concessione è autorizzata ad emanare.
2400
Utilizzare idonei DPI
ProbRes
Attrezzature - Carrelli Elevatori
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1
DannoRes
1
RischioRes
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1
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Rischio -
Attrezzature - Transpallet
Descrizione Rischio
Il pericolo è connesso all' utilizzo dei transpallet.
I rischi possono essere così identificati:
- urti a persone o cose
- perdita e caduta dei carichi
Per altre informazioni vedi descrizione pericolo carrelli elevatori.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Siano presenti ed efficienti i dispositivi di sicurezza previsti dalla normativa specifica e, in particolare:
- comando a pressione di emergenza e corretto angolo di intervento
- protezioni degli organi in movimento e parti in tensione
- comandi identificati e a ritorno automatico
- targhette di portata
- dispositivi antifuoriuscita organi in movimento
400
Si richiamano le misure di tutela citate nel capitolo "carrelli elevatori"
600
Movimentazione carichi
- abbandonare il timone in caso d’emergenza
- non camminare direttamente dietro al timone
- non procedere a marcia indietro quando non vi sia spazio sufficiente
800
Utilizzare idonei D.P.I.
ProbRes
Attrezzature - Transpallet
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1
DannoRes
1
RischioRes
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1
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Rischio -
Attrezzature - Seghetto alternativo
Descrizione Rischio
I rischi principali sono:
- Contatto con l’utensile
- Proiezione di materiale o schegge
- Rottura e proiezione della lama seghettata
- Impigliamento
- Elettrocuzione
Probabilita
Indice Misura
200
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
Controlli preliminari e periodici
- corretto posizionamento, serraggio e pulizia dell'impugnatura
- il seghetto sia dotato di motore di potenza e numero di giri adeguato al tipo di operazione da svolgere
- le aperture di raffreddamento piazzate sulla carcassa motore e sull'impugnatura siano pulite e libere
- Prima di utilizzare il seghetto si proceda ad una accurata verifica dello stato di conservazione di ogni
sua parte
- Prima dell’utilizzo occorre controllare ed eventualmente ripristinare la piena efficienza delle protezioni
(schermo di protezione per la porzione di utensile non utilizzata per il taglio, carter di protezione per
ingranaggi e organi in movimento, ecc.)
- Controllare l’efficienza del comando manuale oppure di un dispositivo che impedisca il riavviamento
automatico del seghetto al ristabilirsi della fonte di alimentazione dopo una interruzione e di tutti i
comandi di avviamento e arresto
- Controllare periodicamente i comandi a uomo presente e non bloccarli artificialmente ove non previsto
dal costruttore
- Controllare che tutte le protezioni siano ben collegate (viti strette e bulloni serrati) e se ci sono dei
problemi non iniziare le lavorazioni
- Controllare di non avere lasciato sull'utensile le chiavi e gli altri attrezzi usati per la sua regolazione
- Controllare il buono stato dei cavi e spine elettrici
Attrezzature - Seghetto alternativo
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Pagina 193 di 240
400
Misure di tutela durante l’uso
- Non bisogna sostituire la lama con l'utensile sotto tensione
- Non fissare al seghetto eventuali chiavi di manutenzione con catene, cordicelle o simili
- Una pressione eccessiva sull'utensile non permette una lavorazione più veloce, ma produce invece
danneggiamenti alla lama e al seghetto, riducendo, di conseguenza, la possibilità di lavorazione e la
sicurezza delle operazioni;
- Al momento dell'uscita della lama dal pezzo tagliato, su di essa viene esercitata una notevole forza per
cui è necessario tenere ben fermo il seghetto con entrambe le mani, tenendole lontano da organi in
movimento
- Assicurarsi che non ci sia nessuno sotto quando si fanno lavori in postazioni sopraelevate
- Maneggiare il seghetto con cura tenendo entrambe le mani sulle impugnature in modo che non si
possa accidentalmente azionare il pulsante o l'interruttore di avviamento.
- Occorre graduare lo sforzo del seghetto in funzione della natura e delle caratteristiche del materiale in
lavorazione.
- Non abbandonare il seghetto in luoghi non sicuri (cioè in luoghi o posizioni nelle quali possono essere
soggetti a caduta) e staccare l’alimentazione durante le soste dei lavori
- Non utilizzare il seghetto per scopi o lavori per i quali essi non sono destinati
- Assicurarsi sempre della stabilità del pezzo o della struttura su cui ci si accinge a lavorare e per fare
questo utilizza morsetti o analogo sistema e non usare i piedi o le mani.
- Nel regolare l'utensile o nei cambi delle parti, prima di rimetterlo in moto, controllare di avere tolto le
chiavi o gli attrezzi usati
- Misurare il pezzo in lavorazione soltanto con l'utensile fermo
- Assicurarsi che non ci sia nessuno sotto quando lavori in posizioni sopraelevate
- Non fermare mai il seghetto in movimento sul pezzo in lavorazione.
- Non utilizzare il seghetto elettrico in ambienti umidi o bagnati o a contatto con grandi masse metalliche
senza il trasformatore di isolamento inserito nell'alimentazione
- Evitare il contatto con oggetti con messa a terra
Relativamente al rischio rumore, in aggiunta ai precedenti, si specifica:
- effettuare le manutenzioni previste dal costruttore e sostituire le parti usurate o danneggiate
- esercitare solo la pressione necessaria per la lavorazione
- utilizzare lame in buono stato ed efficienti
600
Relativamente alla lama seghettata
- Valutare preliminarmente tutti i fattori che possono provocare il blocco della lama (tipologia di
materiale, profondità, incastri ecc.)
- Non toccare la lama subito dopo la lavorazione per il pericolo di ustioni
- Nel caso di bloccaggio della lama occorre fermare il seghetto, togliere la lama e controllarla prima di
riprendere il lavoro
- Per la sostituzione della lama del seghetto utilizzare solo gli attrezzi appropriati.
- Controllare che la lama che si monta sia adeguata alle necessità della lavorazione e tipologia del
materiale da tagliare
- Non sostituire la lama con il seghetto in movimento.
800
Dispositivi di protezione personale
Durante l'uso dell'utensile bisogna indossare i dispositivi di protezione necessari, secondo le indicazioni
del libretto di istruzioni
- Guanti
- Occhiali
- Cuffie o tappi auricolari
- Mascherine
I lavoratori interessati all'uso dell'attrezzatura indossino indumenti aderenti al corpo, evitando
assolutamente abiti con parti sciolte o svolazzanti come ad esempio sciarpe, cinturini slacciati, anelli o
bracciali; se le maniche non sono corte, vanno tenute allacciate ben strettamente al polso.
ProbRes
Attrezzature - Seghetto alternativo
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1
DannoRes
1
RischioRes
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1
Pagina 194 di 240
Rischio -
Attrezzature - Cesoiatrice
Descrizione Rischio
I rischi /danni possibili per i lavoratori sono:
- schiacciamento o cesoiamento
- ferite e lesioni varie
- rischi di elettrocuzione
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Predisposizione e manutenzione delle protezioni anticesoiamento, frontali laterali e retrostanti.
La protezione retrostante può essere costituita da barra distanziatrice alta un metro e distante 70 cm
dalla lama corredata di comando di emergenza e cartello di divieto di accesso.
400
Nelle cesoiatrici idrauliche o con innesto a frizione:
- Schermo mobile con dispositivo che consente la discesa del premilamiera e lama solo a schermo
chiuso; l’apertura può avvenire solo se la lama ha raggiunto il PMS
- Barriere immateriali a più fasci e sicurezza intrinseca a distanze conformi alle norme UNI
- Dispositivo di comandi a due pulsanti a uomo presente con obbligo di operare con un solo lavoratore
per volta
600
Protezioni degli organi di comando
800
Comando di emergenza e dispositivo anti riavvio a seguito del ripristino dell’alimentazione elettrica dopo
una precedente interruzione
1000
Posizionare correttamente la lamiera valutando le dimensioni e l’ingombro
1200
Indossare scarpe di sicurezza e guanti qualora i pezzi presentino pericoli di abrasioni, secondo le
indicazioni del libretto di istruzioni
ProbRes
Attrezzature - Cesoiatrice
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1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 195 di 240
Rischio -
Attrezzature - Sparachiodi
Descrizione Rischio
I principali pericoli collegabili all'uso della pistola sparachiodi sono riassumibili in:
- contusioni, lesioni, ferite dovute al rimbalzo della punta (chiodo) o alla deviazione dalla
traiettoria prevista contro pietre particolarmente dure o contro il ferro del cemento armato;
- partenza accidentale del colpo che può avere conseguenze direttamente sull'operatore ma
anche su chi è vicino alla postazione di lavoro;
- passaggio della punta oltre il bersaglio con conseguente rischio per l’incolumità di altri
lavoratori;
- lesioni all’udito in mancanza di opportune protezioni auricolari.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Prima dell'acquisto dell'utensile è necessario avere presente l'uso che se ne dovrà fare in rapporto ai
materiali su cui si andrà ad operare. Saranno da preferirsi quegli utensili costruiti tenendo conto dei
criteri di sicurezza e di ergonomia.
400
Controlli e verifiche
E' necessario controllare che:
- sia presente il nome e il marchio del fabbricante
- sia presente il tipo e il numero di fabbricazione
- sia presente il marchio di sicurezza rilasciato da enti ufficiali (es. IMQ)
- chiodi, le cartucce, gas siano quelli previsti dal costruttore
Prima di utilizzare la pistola si dovrà procedere ad una accurata verifica dello stato di conservazione di
ogni sua parte, affidandosi a personale particolarmente qualificato in grado di operare la necessaria
manutenzione o riparazione.
E' opportuno verificare l’attrezzo dal fabbricante o da un tecnico da lui autorizzato, una volta all’anno.
600
Schermo di protezione
E' necessario controllare che l'utensile sia dotato di schermo di protezione e che tale schermo segua la
forma della superficie su cui si spara, così da mantenere la canna perpendicolare alla superficie stessa;
lo schermo deve inoltre avere dimensioni tali da garantire errori alla traiettoria delle punte che, per uno
sbaglio dell'operatore o un errato funzionamento della pistola, possano risultare deviate dalla direzione
prevista.
Nel caso in cui si lavori su una superficie piana abbastanza estesa, può essere usato lo schermo
"normale" (circolare o meno) nel quale le distanze dal bordo dell'asse della canna risultino tutte almeno
uguali a 5 cm.; quando si lavora contro soffitti o pareti con forte spessore di intonaco oppure quando
questi presentino cavità (intercapedini o riduzioni di sezione per l'alloggiamento degli impianti
tecnologici), dietro un primo rivestimento esterno, tale distanza deve essere aumentata in relazione allo
spessore dell'intonaco o alla distanza tra la superficie esterna e la superficie resistente che si trova
dietro la cavità.
Per lavori in corrispondenza di spigoli, angoli, parti arrotondate e altre particolari superfici dovranno
essere utilizzati tipi di schermo convenientemente sagomati.
Attrezzature - Sparachiodi
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Pagina 196 di 240
800
ISTRUZIONI OPERATIVE
Fasi iniziali
E’ importante predisporre sbarramenti intorno alla zona di lavoro segnalando il pericolo; nel caso si
procederà all'allontanamento delle persone estranee ed dei lavoratori che non sono necessari allo
svolgimento delle lavorazioni.
Quando usi la pistola tienila sempre a tracolla con l’apposita cinghia.
Scelta delle punte e delle cartucce
- è necessario che vengano impiegate soltanto punte e cartucce appositamente fabbricate per il
modello di pistola utilizzato;
- la scelta corretta di punte e cartucce dovrà essere fatta controllando le istruzioni poste sulle relative
scatole nelle quali devono essere indicati il nome e il marchio del fabbricante, il tipo e il calibro; questo è
necessario perché le punte e le cartucce devono essere adeguate al materiale in cui dovranno essere
infisse e alla profondità che dovranno raggiungere.
- Si ricorda che la potenza delle cartucce è contraddistinta da colori diversi specificati dal fabbricante.
- tenere le cartucce necessarie all'impiego immediato (e solo queste) in appositi contenitori a tracolla e
mai nelle tasche degli indumenti
- le cartucce non utilizzate devono essere sempre rimesse nella scatola che ha la colorazione
corrispondente
- le scatole contenenti le cartucce devono essere protette da urti, sorgenti di calore e altre cause che
possano farle esplodere.
Caricamento
- Prima di introdurre la punta e la cartuccia occorre eseguire la pulizia dell'utensile, allontanando
eventuali corpi estranei come frammenti di punte, bossoli o altro materiale rimasti eventualmente nella
canna o nella culotta.
- durante il caricamento l'operatore non deve mai rivolgere contro se stesso o contro altre persone la
pistola; questa deve essere rivolta obliquamente, rispetto all'operatore, verso terra ed in direzione
divergente dal corpo. Le stesse precauzioni si devono prendere quando si toglie la cartuccia dopo uno
scatto a vuoto;
- la pistola non deve mai essere abbandonata carica, anche se in posizione di "sicura"
Sparo
- Durante la fase di sparo è necessario che l’operatore si posizioni costantemente sul prolungamento
dell’asse della canna e da parte opposta rispetto a questa; egli dovrà inoltre tenere i piedi su una solida
e stabile base e prepararsi al rinculo della pistola: se ad es. l’operatore lavora stando in postazione
rialzata (ad esempio su un ponte a cavalletti, una scala o elementi similari) sarà necessario verificare la
stabilità di tali attrezzature contro il rischio di ribaltamento e/o slittamento.
- È consigliabile effettuare prima una chiodatura di controllo con cartucce di potenza inferiore rispetto a
quella ritenuta necessaria (una potenza eccessiva può provocare in qualche caso la perforazione della
struttura contro cui si spara, con conseguente pericolo di colpire chi o cosa dovesse trovarvisi dietro).
- Durante la fase di sparo è necessario che la canna della pistola sia tenuta perpendicolare alla
superficie contro cui si spara.
- ricordare che non tutti i materiali sono idonei a ricevere punte sparate da pistole a cartuccia, ed in
particolare è vietato l'uso della pistola contro:
- materiali fragili o duri come ghisa comune, marmo, pietra calcare o granitica, acciaio temperato,
ceramica, vetro e simili, ed in generale materiali che presentino il pericolo di rimbalzo della punta, di
suoi frammenti, oppure di schegge del materiale su cui si spara
- oggetti o strutture, quando c'è la possibilità che la punta li attraversi passando dalla parte opposta, a
meno che non si sia provveduto a delimitare ed isolare lo spazio retrostante l'oggetto o la struttura su
cui si deve sparare
- soffitti e pareti ricoperti con materiale tenero (intonaco, legno, sughero, ecc.) se la distanza tra il bordo
dello schermo e l’asse della canna non viene aumentata
- ferri che distino meno di 1 cm dal bordo della struttura nella quale sono annegati.
- al termine riporre attrezzo e accessori in luogo sicuro (possibilmente chiuso a chiave)
E’ vietato:
- usare la chiodatura come metodo di unione di due materiali, l’uno sull’altro, qualora l’uno sia molto più
resistente dell’altro; il motivo di base è che il materiale più resistente potrebbe fare deviare la punta
sulla superficie di contatto dei due materiali;
- sparare attraverso aperture o fori le cui pareti potrebbero fare deviare la punta;
- sparare vicino al punto in cui è già stata infissa una punta che si è rotta, è rimbalzata o non è
Attrezzature - Sparachiodi
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
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penetrata, oppure quando in quella posizione il materiale è fessurato; la nuova punta dovrà essere
infissa ad almeno 5 cm dalla precedente
- sparare in generale contro superfici che si può, con buone probabilità, ritenere che possano fare
rimbalzare la punta
- utilizzare l’attrezzo quando nel luogo di lavoro esiste pericolo di esplosione o incendio.
Cartucce inesplose
- nel caso in cui la cartuccia non dovesse esplodere, la pistola non deve essere rimossa dalla posizione
di sparo, ma si deve seguire la seguente procedura:
- deve essere ripetuta la procedura di sparo;
- se di nuovo il colpo non parte si deve tenere la pistola premuta fortemente contro la superficie mirata
per 15 secondi; trascorsi i 15 secondi si potrà staccare la pistola;
- prima di aprire la pistola ed estrarre la cartuccia inesplosa si dovranno aspettare altri 2 minuti
- nell’estrarre la cartuccia inesplosa si dovranno adottare le norme e le indicazioni già citate nel caso del
caricamento
- le cartucce difettose devono essere restituite al fornitore affinché egli provveda alla loro distruzione.
Controlli e manutenzione
- al termine dell’impiego deve essere estratta la cartuccia eventualmente dimenticata.
- la pistola, scaricata, sia controllata, lubrificata e riposta, unitamente ai suoi accessori, nell’apposita
custodia o cassetta
- punte e cartucce devono essere conservate e trasportate nelle loro scatole originali,
1000
Dispositivi di protezione
Durante l'uso della pistola indossa i dispositivi di protezione necessari come guanti, casco (anche se
lavori sotto una tettoia di protezione contro la caduta di materiali dall'alto), scarpe antinfortunistiche,
cuffie auricolari, visiera.
Elmetti di protezione per i lavori con le pistole sparachiodi: devono essere utilizzati gli elmetti protettivi,
per la protezione contro la proiezione dei chiodi o le schegge di materiale. Gli elmetti devono essere
caratterizzati da una bordura ampia, lungo tutta la circonferenza e non devono avere aperture
d'aerazione. L’elmetto deve superare una prova di sparo. E' necessario rispettare, inoltre, l'utilizzo della
protezione al viso per ogni lavoro. (Per i lavori con le macchine spingichiodi è sufficiente il normale
elmetto di protezione)
ProbRes
Attrezzature - Sparachiodi
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
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Rischio -
Attrezzature - Sollevatore
Descrizione Rischio
Vi è il rischio di
- caduta carichi
- urti con persone o cose
- schiacciamento e trascinamento
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Misure di tutela generali
- Montare e utilizzare su una superficie piana, livellata, stabile
- Rispettare le ripartizioni dei carichi (anche in caso di smontaggio o montaggio di materiali o parti del
veicolo) e la portata massima (segnalata appositamente)
- L’impianto sia regolarmente verificato e manutenzionato secondo le indicazioni del costruttore
- Sufficiente spazio deve essere lasciato intorno al carico sollevato (almeno 100 cm in via generale)
- La zona di sollevamento deve essere interdetta ai non addetti e segnalata
- Mantenere in efficienza e controllare periodicamente
- il dispositivo o sistema anti discesa repentina in caso di eventi, comandi o rotture impreviste
- dispositivi antisfilamento o di blocco di traslazione o scivolamento del carico
- protezione e indicazione comandi
- Affidare la conduzione a lavoratori esperti e formati
- Prima di cominciare ogni manovra, valutare lo spazio disponibile, la presenza di persone, ostacoli ecc.
astenendosi dal proseguire in caso di pericoli
- Controllare lo stato d'usura di tutte le componenti e di efficienza dei dispositivi di sicurezza;
- Non usare il pulsante di emergenza per fermare abitualmente la macchina
- Non lasciare carichi sospesi fuori servizio o non presidiati
- Effettuare con gradualità le manovre di sollevamento, trasporto e di appoggio del carico
- I comandi di arresto devono essere ben visibili e distinti dagli altri
400
Ponte sollevatore fisso
- I ponti devono essere installati e utilizzati secondo le istruzioni del costruttore con collaudo di
installazione
- Occorre progettare preventivamente i sostegni e la struttura di appoggio per evitare rotture,
ribaltamenti e danni in genere in relazione alle indicazioni del costruttore e dei carichi movimentati
- I ponti devono essere ancorati stabilmente al terreno e devono essere dotati di blocco automatico che
entra in funzione in caso di mancanza di energia elettrica o analoghi sistemi meccanici
- Prima di iniziare le manovre di salita/discesa assicurarsi della stabilità degli eventuali appoggi e
comunque di tutto il carico sopra il ponte
- Mantenere in efficienza e controllare periodicamente:
- Comandi uomo presente
- Dispositivi salvapiedi
- Fine corsa
- Dispositivo di arresto in caso di presenza di materiali o persone nel raggio di discesa (zona
pericolosa)
- Parapetti nelle zone con pericolo di caduta (fosse o balconcini sopraelevati)
- Non devono essere sollevate le persone
- Togliere l'alimentazione elettrica dopo l’utilizzo
- Per i ponti di sollevamento valutare, in coordinamento con il capo officina, se vi può essere la
necessità di impedire, con chiavi o avvisi o analoghi sistemi, che un addetto rimanga schiacciato dal
ponte in caso un collega inavvertitamente azionasse lo stesso; comunque è necessaria una
cartellonistica di avvertimento secondo le modalità di utilizzo della singola attrezzatura (es. "controllare
che non vi siano addetti, prima di azionare il ponte", "dopo avere posizionato il ponte, disattivare
l’interruttore generale")
Attrezzature - Sollevatore
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 199 di 240
ProbRes
Attrezzature - Sollevatore
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 200 di 240
Rischio -
Attrezzature - Sbavatura, Finitura
Descrizione Rischio
Il pericolo è connesso
- All’utilizzo delle attrezzature specifiche (martello e scalpello pneumatici, flessibile,
attrezzature manuali)
- Polvere
- Rumore
- Fatica fisica anche intensa
- Urti e ferite in genere
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Procedure di lavoro:
- Lavorare sotto l’influenza delle aspirazioni
- Mantenere pulita la postazione di lavoro con interventi giornalieri
- Predisporre i pezzi in lavorazione in modo da avere sufficiente spazio
- Non intervenire appoggiandosi, salendo sul pezzo o comunque assumendo posizioni pericolose o non
ergonomiche
- Se occorre movimentare il pezzo avvertire il responsabile e astenersi dal compiere manovre per le
quali non si è espressamente autorizzati
- Posizionare preventivamente i separatori di rumore e schegge attorno alla postazione di lavoro
- Non fumare, bere o mangiare
- Verificare che i pezzi siano sempre stabili e non vi sia nessuna possibilità di ribaltamento dei materiali:
considerare in particolare la rigidità del piano di appoggio e gli effetti che hanno le lavorazioni sul pezzo,
asportazioni e possibili modifiche che possano pregiudicare la stabilità. Dopo avere pianificato le
operazioni, tenendo conto di tali criteri, valutare contingentemente (a cura del datore di lavoro o
responsabile delle lavorazioni) la necessità di imbracature di sicurezza e, nel caso predisporle
(verificandole attentamente prima dell’inizio delle operazioni)
- Verificare che i pezzi siano sempre stabili e non vi sia nessuna possibilità di ribaltamento o rotazione,
astenendosi e avvertendo il responsabile, in caso contrario
- Seguire le corrette procedure di posizionamento, sollevamento e movimentazione
- Non tentare di movimentare i pezzi in lavorazione, salvo non si tratti di materiali di dimensioni e peso
contenuti (qualche decina di kg, al massimo)
- Non abbandonare le attrezzature all’interno o sopra i pezzi da lavorare
- Sospendere le lavorazioni e allontanarsi in caso le postazioni di lavoro si trovassero nel raggio di
azione di impianti di sollevamento o macchine operatrici (carrelli o automezzi)
- Utilizzare idonei presidi (sgabelli e simili) in caso le operazioni costringessero a posizioni non
ergonomiche
400
Indossare i dispositivi di protezione individuale:
Guanti
Maschere antipolvere
Visiera
Scarpe di sicurezza
Otoprotettori
Indumento coprente, evitando lembi volanti e punti di aggancio
ProbRes
Attrezzature - Sbavatura, Finitura
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 201 di 240
Rischio -
Attrezzature - Sabbiatura
Descrizione Rischio
Il pericolo è connesso
- All’utilizzo delle attrezzature specifiche
- Danni all’apparato respiratorio per poveri e residui
- Rumore
- Urti e ferite in genere
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Procedure di lavoro
- Utilizzare graniglia metallica o materiale inerte - non utilizzare sabbie silicee o materiali con proprietà
tossiche o cancerogene
- Lavorare sotto l’influenza delle aspirazioni
- Predisporre e mantenere in efficienza:
- Comandi a uomo presente o analoghi presidi
- Comandi di emergenza
- tubazioni e raccordi
- valvole e materiali dei recipienti e condotti
- cabina di separazione con le aree adiacenti (da mantenere chiusa durante la sabbiatura)
- Effettuare analisi ambientali per monitorare l’efficienza dell’aspirazione; sospendere in caso di deficit
le lavorazioni ovvero utilizzare respiratori a ciclo chiuso (per operazioni temporanee di bonifica)
- Mantenere pulita la postazione di lavoro con interventi giornalieri
- Predisporre i pezzi in lavorazione in modo da avere sufficiente spazio
- Non intervenire appoggiandosi, salendo sul pezzo o comunque assumendo posizioni pericolose o non
ergonomiche
- Se occorre movimentare il pezzo avvertire il responsabile e astenersi dal compiere manovre per le
quali non si è espressamente autorizzati
- Non fumare, bere o mangiare
- Verificare che i pezzi siano sempre stabili e non vi sia nessuna possibilità di ribaltamento dei materiali:
considerare in particolare la rigidità del piano di appoggio e gli effetti che hanno le lavorazioni sul pezzo,
asportazioni e possibili modifiche che possano pregiudicare la stabilità. Dopo avere pianificato le
operazioni, anche tenendo conto di tali criteri, valutare contingentemente (a cura del datore di lavoro o
responsabile delle lavorazioni) la necessità di imbracature di sicurezza e, nel caso predisporle
(verificandole attentamente prima dell’inizio delle operazioni)
- Seguire le corrette procedure di posizionamento, sollevamento e movimentazione
- Non utilizzare materiali o valori di pressione non previsti dall’impianto
- Le operazioni devono sempre consentire l’arresto dell’impianto in caso di emergenza
- Non abbandonare le attrezzature all’interno o sopra i pezzi da lavorare
400
Indossare i dispositivi di protezione individuale
- Guanti
- Maschere antipolvere a filtro
- Visiera
- Scarpe di sicurezza
- Otoprotettori
- Indumento coprente
- Protezione per operatore, marcata CE, composta da casco in ABS rigido antiurto, giubbotto in tessuto
impermeabile, filtro depuratore e regolatore di flusso predisposto per l'allacciamento alla rete di aria
compressa con raccordo rapido di sicurezza
ProbRes
Attrezzature - Sabbiatura
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 202 di 240
Rischio -
Attrezzature - Macchine trattamento verde
Descrizione Rischio
Probabilita
Indice Misura
1
Danno
2
Rischi
2
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Non utilizzare tali attrezzature ove vi sia il pericolo di contatto con cavi elettrici, servizi attivi, sassi o altri
materiali pericolosi senza una preventiva bonifica
400
Rispettare le norme generali di lavoro in sicurezza per le macchine operatrici; in particolare:
- segregare e segnalare l’area di lavoro con divieto di accesso ai non addetti
- assicurare la presenza di un coordinatore delle operazioni a terra per le operazioni con macchine o
attrezzature montate sui veicoli e ove vi sia la contingente presenza di persone a terra
- divieto comunque di operare nel raggio di azione delle macchine operatrici
- scegliere la macchina operatrice adeguata in rapporto alle caratteristiche del terreno e dell’area di
lavoro
600
Divieto di sosta/passaggio (con preventiva interdizione e segnalazione) di altri lavoratori nell’area di
lavoro e nel raggio di azione delle macchine operatrici o attrezzature oppure in zone con pericolo
caduta o proiezione materiali a seguito dei lavori
800
Siano presenti ed efficienti comandi a uomo presente, dispositivi di consenso aggiuntivo, protezioni
contro il contatto con organi in movimento, protezioni contro contatti con parti calde
1000
Per operazioni in altezza o in posizioni difficilmente raggiungibili: utilizzo di automezzo / ponte dotato di
braccio estensibile con cestello (omologato e conforme alla direttiva macchine) - nell’uso del veicolo e
opera provvisionale seguire le istruzioni riportate sul libretto di istruzioni
1200
Indossare i dispositivi di protezione individuale:
- Guanti
- Maschere antipolvere o specifiche per l’uso di prodotti chimici
- Gambali e indumenti protettivi antitaglio e antiperforazione
- Visiera
- Scarpe di sicurezza
- Otoprotettori
- Elmetto (evitare capelli lunghi sciolti)
- Indumento coprente, evitando lembi volanti e punti di aggancio
ProbRes
1
Attrezzature - Macchine trattamento verde
Operaio Edilizia
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 203 di 240
Rischio -
Attrezzature - Sistemi di sollevamento manuali
Descrizione Rischio
I rischi principali sono connessi alla possibilità di caduta dei carichi con conseguenti lesioni
a danno degli operatori.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Stabilità
- Prima dell’inizio delle fasi di sollevamento e durante le fasi di movimentazione/trasporto occorre
adottare tutte le necessarie misure di tutela per assicurare sia la stabilità del mezzo di sollevamento sia
del carico, operando su superfici piane, di adeguata resistenza e prive di materiali o sporcizia.
- Rispettare la portata del mezzo di sollevamento indicate dal costruttore e riportata sul mezzo
- I mezzi di sollevamento che operano per contrasto con il piano di appoggio dovranno avere il la base
completamente a contatto con la superficie d’appoggio (che dovrà essere in grado di sopportare il
carico)
- Le superfici di aggancio, imbracatura e contatto dovranno essere conformi a quanto indicato dal
costruttore e comunque evitare scivolamenti, perdite di aderenza, sbilanciamenti o ribaltamenti anche
attraverso l’utilizzo di appositi accessori
- Nell’eventuale utilizzo di ganci chiudere sempre l’imbocco del gancio stesso prima di iniziare le
manovre di sollevamento
400
Arresto
- Sia possibile arrestare adeguatamente il carico senza pericolo operando sempre in relazione alle
dimensioni, struttura, portata, velocità e condizioni di uso
- Deve essere presente e mantenuto in efficienza il sistema di blocco per discese o movimenti repentine
600
Posti di manovra e comando
I posti di manovra e comando devono:
- Potersi raggiungere senza pericolo; occorre cioè curare anche la sicurezza nel percorso di accesso al
posto di comando.
- Devono consentire l'esecuzione delle manovre, i movimenti e la sosta in condizioni di sicurezza sia per
l’operatore che per terzi, in relazione al pericolo di caduta o investimento da parte del materiale
movimentato e al pericolo derivante da organi del mezzo.
- Assicurare sempre la perfetta visibilità di tutta la zona di lavoro
- Nei pressi delle manovre non dovranno essere presenti persone non addette e comunque nessuno
sotto carichi sospesi
- Gli organi di comando devono essere collocati in posizione tale che il loro azionamento risulti agevole
e portare l'indicazione della manovra corrispondente; tali organi devono essere conformati o protetti in
modo da impedire l'azionamento accidentale
- Assicurare, ove previsto dal costruttore, il perfetto posizionamento dei manovellismi atti a evitare
movimenti repentini e imprevisti
800
Uso e manutenzione
- Gli apparecchi ed i mezzi di sollevamento devono essere usati in modo conforme alle loro
caratteristiche e cioè secondo le istruzioni riportate sul manuale tecnico della casa costruttrice.
- Gli apparecchi devono essere mantenuti in buono stato di conservazione e di efficienza e quindi
sottoposti a periodica manutenzione secondo le indicazioni del manuale tecnico della casa costruttrice.
- Verificare almeno ogni tre mesi l’efficienza degli ausili di sollevamento che in ogni caso devono essere
adeguati, idonei e provvisti delle certificazioni e indicazioni di legge
- Verificare prima di ogni utilizzo che il mezzo nel suo complesso e i sistemi di sollevamento e sicurezza
in particolare siano in perfetto stato ed efficienza ed astenersi da qualunque operazione in caso di deficit
Attrezzature - Sistemi di sollevamento manuali
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 204 di 240
1000
Note Integrative:
- L'accoppiamento vite-corona può essere assimilato ad un dispositivo di frenatura quando l'angolo
d'inclinazione del filetto della vite sia inferiore a determinati valori. Per argani destinati a comandare
movimenti di sollevamento, tale valore deve essere contenuto in 4°. Si considera però indispensabile u n
accertamento diretto atto ad assicurarsi dell'efficienza dell'accoppiamento considerato quale dispositivo
di frenatura
- Nei paranchi con coppia di riduzione elicoidale un freno realizzato a frizione entra in funzione per la
spinta assiale della vite nella direzione corrispondente alla discesa del carico. Occorre revisionare
frequentemente la frizione e controllarne l'efficienza sia a carico massimo che minimo (1/10 P).
- Controllare lo stato dei denti della ruota elicoidale soggetti a logorio per sfregamento contro la vite;
quando lo spessore dei denti della coppia elicoidale presenti una riduzione del 20% rispetto all'originale
il paranco non può venir utilizzato
- Nei martinetti a vite l'inclinazione del filetto della vite del verino deve essere tale da impedire la discesa
involontaria (>4°).
- Nei sollevatori a cremagliera (binde) il dispositivo di sicurezza contro la discesa del carico è realizzato
con nottolino alla ruota a denti di sega. Si dovrà aver cura che durante il sollevamento l'arpionismo sia
sempre in presa sui denti della corrispondente ruota dentata; non forzare le leve di manovra; in fase di
elevazione sotto carico mettere gli appoggi di sicurezza ad altezza gradualmente crescente.
- Ciascun cricco o martinetto deve essere costruito in modo che il carico sia sostenuto non appena
cessa lo sforzo sull'organo di manovra
- Per martinetti con pompa separata, il tubo flessibile che collega la pompa al martinetto deve essere
collocato in modo da non essere danneggiato (rottura o schiacciamento) durante il funzionamento
ProbRes
1
Attrezzature - Sistemi di sollevamento manuali
Operaio Edilizia
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 205 di 240
Rischio -
Attrezzature - Impastatrice / Gruppo Pompaggio
Descrizione Rischio
I pericoli sono dati dall' utilizzo dell'impastatrice e gruppo di pompaggio.
Vi è la possibilità di :
- Contatto con parti in movimento
- Impigliamento
- Contusioni / ferite
- Fuoriuscita di fluidi compressi
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Siano presenti ed efficienti (in modo da non consentire contatti con parti del corpo) carter - coperchi di
protezione
- all’imbocco del vano miscelazione e impasto
- nel gruppo di pompaggio e ingresso additivi
- vano motore
- comunque a protezione di tutte le parti in movimento
400
Siano presenti ed efficienti:
- comandi a uomo presente del caricatore
- protezione dei traini
600
Verificare l’assenza di schiacciamenti e torsioni dei cavi
800
Evitare il posizionamento nei pressi di ponteggi ovvero nel raggio di azione di impianti di sollevamento;
nel caso non sia possibile intervenire predisponendo apposita tettoia alta non più di tre metri
1000
Circoscrivere l’attrezzatura nel caso non sia presidiata e in funzione al fine di evitare utilizzo da parte di
non addetti
1200
Si formino gli addetti sull’assoluto divieto di intervenire senza autorizzazione e senza la sorveglianza di
un preposto.
1400
Non salire sopra l’imbocco della coclea
1600
Agganciare in posizione stabile e che non costituisca pericolo anche per altri lavoratori, le tubazioni di
adduzione degli impasti
1800
Utilizzare collegamenti elettrici idonei per luoghi bagnati o molto umidi, a bassa tensione o con
protezioni adeguate
2000
Prima di iniziare le lavorazioni assicurarsi che i raccordi delle tubazioni siano correttamente serrati e
allentarli solo quando la macchina non è più in pressione e le adduzioni sono chiuse, al termine delle
operazioni
2200
Divieto di presenza di non addetti direttamente alle operazioni di caricamento nelle vicinanze della
macchina e nel raggio d’azione del caricatore
Attrezzature - Impastatrice / Gruppo Pompaggio
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 206 di 240
2400
Sollevare la macchina seguendo le istruzioni del costruttore e comunque utilizzando appositi ganci e
imbracature, tali da evitare ribaltamenti e cadute, con adeguata portata. I lavoratori non dovranno
essere presenti nell’area di sollevamento.
2600
Non introdurre all’interno del mescolatore materiali non previsti per il corretto utilizzo, ne’utensili o
materiali / attrezzature estranei.
2800
Seguire idoneo programma di manutenzione, anche suggerito dal costruttore con particolare riferimento
a:
- manometro
- taratura valvola di sicurezza
- dispositivo di arresto automatico della compressione una volta raggiunta la massima pressione di
esercizio
- trattamento e lubrificazione di motori e ingranaggi
- sistemi di stazionamento, aggancio e stabilizzazione
3000
Collegare gli impianti a regola d’arte (elettrico ed idraulico), acquisendo le informazioni presso il
responsabile di cantiere (potenza massima, voltaggio, impianto di terra ecc.)
3200
Non sovraccaricare la macchina e utilizzarla solo per gli scopi previsti
3400
Predisporre avvisi di divieto di avvicinarsi per i non addetti, non lubrificare o intervenire su organi in
movimento, pericolo per organi in movimento e rischio rumore, obbligo utilizzo di guanti, scarpe,
mascherine
3600
Relativamente al rischio rumore, effettuare regolare manutenzione e indossare otoprotettori qualora si
operi nelle strette vicinanze del gruppo di pompaggio
3800
Utilizzare guanti, scarpe di sicurezza, mascherine, indumenti privi di lembi volanti.
ProbRes
1
Attrezzature - Impastatrice / Gruppo Pompaggio
Operaio Edilizia
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 207 di 240
Rischio -
Attrezzature - Getto con autopompa
Descrizione Rischio
I pericoli sono dati dall' utilizzo del getto con autopompa.
I rischi correlati sono:
- Contatti con organi meccanici in movimento
- Investimento da materiali
- Urto con autopompa
Di norma il getto con autopompa avviene per opera di ditta esterna specializzata, sono
comunque indicate le idonee misure di tutela.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Se le operazioni sono eseguite con l’ausilio di ditta esterna si provvede comunque al coordinamento
con la stessa al fine effettuare in modo sicuro la lavorazione
400
Vietare la sosta delle persone nel raggio d’azione dell'autopompa
600
Dotare di idonea protezione (carter) tutti gli organi mobili dell'autobetoniera
800
In corrispondenza della bocca di caricamento del calcestruzzo dovrà essere installato un piano di lavoro
protetto di parapetto normale con tavola fermapiede, raggiungibile da scala a pioli
1000
Prima del getto provvedere alla stabilizzazione dell'autopompa
1200
Prestare la massima attenzione a eventuali colpi di frusta della tubazione flessibile dell’autopompa,
assicurando la stessa, per quanto possibile a parti stabili
1400
La fase di getto deve avvenire sotto la sorveglianza ed alle indicazioni di un addetto a terra
1600
Utilizzare idone D.P.I.
ProbRes
1
Attrezzature - Getto con autopompa
Operaio Edilizia
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 208 di 240
Rischio -
Operazioni di cantiere
Descrizione Rischio
Il pericolo è rappresentato, nelle operazioni di cantiere, da infortuni di diversa natura.
I rischi principali sono:
- ferite
- lacerazioni
- contusioni
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Proteggere i ferri di ripresa con una tavola legata provvisoriamente alla sommità degli stessi
400
Rimuovere i chiodi dalle tavole quando sono rimosse dalla sede
600
Nei lavori che sono eseguiti ad altezza superiore ai m. 2 devono essere adottate le misure di tutela
contro le cadute descritte nell’apposito capitolo
800
Usare ponti su cavalletti o trabatelli idonei
1000
Prima dell’esecuzione della muratura disporre ordinatamente il materiale e le attrezzature strettamente
necessarie sul piano di lavoro senza provocare ingombro dello stesso. Valutare prima dell'inizio dei
lavori gli spazi liberi e gli ingombri in modo da effettuare con sicurezza gli spostamenti sul piano di
lavoro durante l'esecuzione della muratura.
1200
Realizzare idonei posti di lavoro in elevato, per l'esecuzione delle casserature, la disposizione dei ferri
d'armatura e il getto del calcestruzzo dei pilastri utilizzando trabattelli regolamentari o altre opere
provvisionali idonee da valutare cantiere per cantiere
1400
Le armature di sostegno del cassero per il getto della successiva soletta o della trave perimetrale non
devono essere lasciate sporgere dal filo del fabbricato più di cm 40 per l’affrancamento della sponda
esterna del cassero medesimo. Come sottoponte può servire l’impalcato o ponte a sbalzo costruito in
corrispondenza al piano sottostante. In corrispondenza ai luoghi di transito o stazionamento deve
essere sistemato, all'altezza del solaio di copertura del piano terreno, un impalcato di sicurezza
(mantovana) a protezione contro la caduta di materiali dall'alto. Tale protezione può essere sostituita
con una chiusura continua in graticci sul fronte del ponteggio, qualora presenti le stesse garanzie di
sicurezza, o con la segregazione dell’area sottostante
1600
Se non si provvede alla costruzione da terra di una normale impalcatura con montanti, prima di iniziare
l’erezione delle casseforme per il getto dei pilastri perimetrali, dovrà essere sistemato, in
corrispondenza al piano raggiunto, un regolare ponte di sicurezza a sbalzo, avente larghezza utile
almeno m. 1,20
1800
Le aperture lasciate nei solai devono essere circondate da normale parapetto e da tavola fermapiede,
oppure devono essere coperte con tavolato solidamente fissato e di resistenza non inferiore a quella del
piano di calpestio dei ponti di servizio
2000
Disporre i puntelli di banchinaggio del solaio sempre in corrispondenza di quelli inferiori; eseguire la loro
trattenuta al piede ed eventualmente controventarli
2200
Vietare il camminamento diretto sui laterizi forati dei solai interponendo un paio di solide tavole
affiancate allo scopo di ripartire il carico
Operazioni di cantiere
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 209 di 240
2400
Eseguire la protezione delle aperture nei solai e quelle delle rampe scale già in fase di realizzazione
della struttura. Durante le successive lavorazioni le stesse devono essere ripristinate ogni volta che per
esigenze lavorative devono essere momentaneamente rimosse: disarmo, intonacatura, ecc
2600
I cartelli siano sistemati tenendo conto di eventuali ostacoli, ad un'altezza e in una posizione appropriata
rispetto all'angolo di visuale, all'ingresso alla zona interessata in caso di rischio generico ovvero nelle
immediate adiacenze di un rischio specifico o dell'oggetto che s'intende segnalare e in un posto bene
illuminato e facilmente accessibile e visibile.
2800
In caso di cattiva illuminazione naturale è opportuno utilizzare colori fosforescenti, materiali riflettenti o
illuminazione artificiale
3000
La segnaletica sia rimossa quando non sussiste più la situazione che ne giustificava la presenza
ProbRes
Operazioni di cantiere
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 210 di 240
Rischio -
Lavorazioni speciali e coordinamento
Descrizione Rischio
Il pericolo in oggetto è mutuato da evenienze quali:
- lavori di ordinaria o straordinaria manutenzione nei luoghi di lavoro
- lavori eseguiti da ditte o lavoratori esterni presso i locali di lavoro
- lavori eseguiti da lavoratori presso luoghi di terzi con o senza la comprezenza di altri
soggetti
- lavori non direttamente inerenti il normale cilco produttivo
Il pericolo può indurre danni vari alla salute e alla sicurezza dei lavoratori e delle persone
presenti nei luoghi di lavoro a vario titolo.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
In particolare gli addetti che operano presso terzi (aree aziendali, privati e simili) non dovranno avere
postazioni di lavoro contigue o esposte a macchine o impianti con organi in movimento accessibili,
pericolo di trascinamento, cesoiamento e impigliamento; contigue a zone con traffico veicolare e con
pericolo di caduta o caduta gravi; folgorazione, rumore, esposizione ad agenti chimici pericolosi e simili.
400
L’utilizzo comune di attrezzature, materiali, opere provvisionali ecc. sia effettuato attraverso un’azione di
coordinamento e cooperazione al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori:
- la ditta proprietaria deve garantire il rispetto delle norme di prevenzioni infortuni relativamente a quanto
messo a disposizione (anche attraverso le opportune manutenzioni) e informare gli utilizzatori sul
corretto utilizzo, sui rischi, della gestione di situazioni di emergenza, dell’eventuale necessità di
dispositivi di protezione individuale
- la ditta utilizzatrice non deve modificare le attrezzature e le opere provvisionali ovvero danneggiarle,
deve segnalare ogni possibile deficit di sicurezza (astenendosi dall’utilizzo, nel caso), deve formare i
propri addetti sul corretto utilizzo e sui rischi presenti, deve cooperare a mantenere in buono stato
attrezzature, opere provvisionali e materiali.
600
Valutare preventivamente il lay out delle zone interessate dai lavori e le caratteristiche dei lavori stessi
per stabilire le corrette procedure di lavoro, posizione delle attrezzature e postazioni di lavoro in genere
relativamente, in particolare, a:
- predisposizione di idonee e sicure postazioni di lavoro, vie di accesso e di transito al fine di prevenire
cadute, crolli e danneggiamenti in genere
- presenza di zone con pericolo di caduta materiali, con conseguente predisposizione di idonee
protezioni
- presenza di zone o locali con elevate emissioni sonore con conseguente programmazione delle
lavorazioni per limitare il numero degli esposti e individuazioni delle dotazioni di protezione
- presenza di zone o locali con presenza di agenti, sostanze nocive o pericolose in genere, con
conseguente programmazione delle lavorazioni per limitare il numero degli esposti e individuazioni delle
dotazioni di protezione
- corretto percorso di cavi elettrici, tubazioni e simili che possano costituire pericolo o essere
danneggiate
- percorsi di accesso e transito di automezzi, macchine operatrici e simili
- eventuale compresenza di lavorazioni diverse che possono costituire pericoli aggiuntivi. In caso
affermativo, svolgere opera di cooperazione e coordinamento fra i diversi soggetti operanti al fine di
gestire le lavorazioni nella massima sicurezza organizzando, anche temporalmente, le fasi e le
postazioni di lavoro.
- accessi a zone pericolose e interdette, aree non praticabili, sottotetti, interrati e simili
Predisporre, salvo situazioni di rischio non significativo e lavori di breve durata, un documento specifico
che indichi i pericoli, le procedure di lavoro particolari, le misure di tutela cui i lavoratori e si devono
attenere.
Lavorazioni speciali e coordinamento
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 211 di 240
800
Informare e formare il personale su quanto disposto nel particolare luogo di lavoro e su quanto indicato
e previsto nelle specifche azioni di coordinamento
1000
Partecipare a riunioni di coordinamento ai fini della sicurezza
1200
Al termine delle fasi di lavoro devono essere rimosse le attrezzature e materiali e disattivati gli impianti
non più necessari, coperti gli scavi, protette le aperture ecc.
1400
Nel caso si creassero pericoli imprevisti, le lavorazioni devono essere sospese per permettere il
ripristino delle condizioni di sicurezza
1600
Valutare se esistano situazioni anomale o inusuali dal punto di vista della sicurezza, valutare il
conseguente rischio e predisporre le opportune tutele
1800
Prima di accedere ai luoghi di lavoro o pericolosi in genere è necessario reperire e diffondere agli
operatori puntuali informazioni circa
- i rischi per i visitatori / personale esterno
- i divieti di accesso
- i percorsi e i luoghi accessibili
- divieti vari (spostare, toccare, modificare attrezzature, opere provvisionali ecc.)
- i dispositivi di protezione da utilizzare (scarpe di sicurezza, casco, guanti, protezioni auricolari ecc.)
- le zone con pericolo caduta materiali
- le zone di operazioni delle macchine
- le zone con pericolo di caduta dall’alto o entro cavità
- la necessità di essere accompagnati da personale interno in determinate zone
- le sostanze o depositi presenti e i relativi rischi
- le procedure di emergenza
- quant’altro utile per la sicurezza dei visitatori / lavoratori esterni
2000
In relazione alle informazioni reperite sullo specifico luogo di lavoro è necessario che le persone esterne
si attengano a quanto prescritto e, comunque,
- non accedano senza aver preventivamente acquisito le informazioni di cui sopra
- non accedano ad aree interdette
- seguano esclusivamente i percorsi indicati e visitino solo i luoghi / locali per i quali sono autorizzati
- non modifichino, tocchino, spostino macchine, attrezzature, materiali o opere provvisionali;
- non si avvicinino a macchine e attrezzature o nel raggio d’azione di macchine e impianti
- utilizzino (i dispositivi di protezione previsti a fronte dei rischi presenti
- non transitino nelle zone con pericolo caduta materiali
- non si avvicinino alle zone con pericolo di caduta dall’alto o entro cavità
2200
Nelle situazioni ove vi sia compresenza di terzi e sia possibile un interferenza fra le diverse lavorazioni o
ambienti, dovranno essere attivate le misure previste dall’art. 26 del DLgs 81/08 e comunque attivato e
promosso reperimento delle informazioni circa i rischi aggiuntivi, ambientali e di interferenza presso i
luoghi frequentati dagli addetti ; gli stessi ne siano informati e formati, rispettino i precetti a tutela della
sicurezza e della salute e siano dotati di quanto necessario (eventuali dispositivi di protezione,
attrezzature e simili).
Rispettare le misure e i precetti indicati dei terzi responsabili dei luoghi relativamente a rischi presenti
nei luoghi in cui si opera (permessi di lavoro, utilizzo di attrezzature specifiche, luoghi con pericolo di
esplosione o di incendio, luoghi con presenza di sostanze pericolose, macchine operatrici, organi in
movimento, pericolo di caduta e simili)
2400
In particolare gli addetti non dovranno avere postazioni di lavoro contigue o esposte a macchine o
impianti con organi in movimento accessibili, pericolo di trascinamento, cesoiamento e impigliamento;
contigue a traffico veicolare (utilizzo di presidi ad alta visibilità) o di mezzi e in zone con pericolo di
caduta o caduta gravi; folgorazione, rumore, esposizione ad agenti chimici pericolosi e simili.
ProbRes
1
Lavorazioni speciali e coordinamento
Operaio Edilizia
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 212 di 240
Rischio -
Operazioni di scavo
Descrizione Rischio
Si definisce scavo l'operazione di asportazione di rocce e terra dalla collocazione originaria
al fine di creare splateamenti, spazi e/o cavità di forme e dimensioni opportune per
utilizzazioni prefissate.
I pericoli sono correlati alla attività ed alle attrezzature utilizzate a tale scopo.
I pericoli possono essere individuati in:
- seppellimenti
- caduta
- elettrocuzione
- Rumore
- Vibrazione
Analoghi pericoli possono essere presenti in operazioni di sottomurazione, rete fognaria ecc.
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Accertarsi prima di accedere al cantiere per le lavorazioni che le zone di passaggio e di lavoro non
presentino rischi di caduta entro scavi, seppellimento, elettrocuzione ecc. Nel caso, preventivamente
coordinarsi e cooperare con l’impresa responsabile del cantiere al fine della predisposizione delle
idonee protezioni (parapetti, separazioni, protezioni ecc.) da valutare nel caso particolare
400
Per i lavori entro gli scavi assicurarsi, anche tramite coordinamento con la ditta appaltatrice e
responsabile del cantiere, dell’assenza o riduzione al minimo dei rischi connessi attraverso la verifica
della presenza di misure quali:
- idonee armature qualora lo scavo sia profondo più di 1.50 e non vi siano sufficienti garanzie di stabilità
del terreno (anche in relazione all’angolo delle pareti, secondo l'angolo naturale di declivio relativo al
meteriale presente)
- idonee protezioni contro la caduta all’interno degli scavi (parapetti, segregazioni, separazioni ecc.). Per
l’esecuzione delle lavorazioni può essere necessario rimuovere dette protezioni, in tal caso segnalare
adeguatamente le zone delle operazioni e impedire l’accesso ai non addetti in particolare alle macchine
operatrici non interessate alle lavorazioni
- non depositare materiali sul ciglio degli scavi
- indossare idonei DPI quali casco, scarpe di sicurezza
- qualora si debba operare entro scavi profondi, pozzi, trincee che richiedano protezioni ulteriori
(armature supplementari, dispositivi e procedure specifiche di salvataggio ecc. da valutare in relazione
al caso particolare), eseguire una valutazione dei rischi supplementare per stabilire le corrette misure di
tutela
600
Per qualunque tipo di scavo valutare preventivamente la natura del terreno in relazione alla possibilità di
crolli o smottamenti che possano costituire pericolo per gli addetti; scegliere la pendenza adatta e, nel
caso sia impossibile, predisporre idonei sostegni
800
Se la natura del terreno lo richiede sono predisposte idonee armature di sostegno
1000
Nell’utilizzo di puntelli, assicurarsi che gli stessi siano in perfetto stato
1200
Sia vietato l’accesso ai non addetti
Operazioni di scavo
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 213 di 240
1400
Si predispongono idonee armature e precauzioni nell’esecuzione di scavi nelle vicinanze di corpi di
edificio che possono risultare danneggiate dai lavori
1600
Particolare attenzione sia posta nel valutare le conseguenze della stabilità del terreno in conseguenza di
eventi atmosferici particolari e azioni gelo - disgelo; nel caso si predispone un rafforzamento consolidamento delle armature
1800
Il ciglio dello scavo deve essere almeno delimitato con opportune segnalazioni spostabili col proseguire
dello scavo
2000
Se la zona in cui sono eseguiti gli scavi è interessata da canalizzazioni di servizi urbani, si attingono
informazioni al fine di evitare interferenze con tali reti. Lo scavo è preceduto da un sopralluogo che
accerti la natura del terreno (terreni stabili o instabili, asciutti, umidi o bagnati, ecc.), e se necessario
devono essere stabilite le opere di difesa da approntare e le relative modalità di esecuzione
2200
Qualora lo scavo rivesta notevole importanza e complessità, si rende necessaria la redazione di un
apposito programma, che può essere preceduto, se necessario, da indagini geognostiche. Il
programma deve prevedere sia le caratteristiche di sviluppo dello scavo, sia le difese che debbono
essere approntate durante l'esecuzione dei lavori, onde garantire la sicurezza dei lavoratori impegnati
2400
I lavoratori presenti nello scavo debbono indossare sempre il casco
2600
Splateamenti e sbancamenti
- nei lavori di sbancamento o splateamento eseguiti manualmente, le pareti del fronte di attacco
debbono avere un'inclinazione tale da impedire franamenti
- controllare che, se lo scavo è eseguito manualmente per scalzamento alla base, il fronte di attacco
non superi l'altezza di metri 1,50
- nei lavori effettuati con mezzi meccanici è vietata la presenza di lavoratori nel campo di azione delle
macchine e sul ciglio del fronte di attacco
- le zone di pericolo sono opportunamente segnalate e delimitate
- particolare attenzione è prestata in caso di presenza di linee elettriche aeree o sotterranee
- disporsi con il mezzo meccanico sempre perpendicolarmente al fronte di scavo
- evitare di usare la traslazione del mezzo meccanico come forza di scavo (la macchina puó subire
gravi danni strutturali)
Qualora il mezzo debba operare ad una distanza dai cavi aerei inferiore a 5 metri, sono presi
provvedimenti per evitare contatti accidentali con i conduttori elettrici (allestimento di barriere, portali,
ecc.), dandone informazione all'esercente la linea elettrica
- al termine dei lavori di sbancamento si controlla che le scarpate abbiano un'idonea inclinazione, onde
evitare che si possano verificare frane, nel caso si predispone idonea armatura
Operazioni di scavo
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 214 di 240
2800
Trincee, pozzi e cunicoli
- Nello scavo di pozzi e trincee profondi oltre m 1,50, se le pareti non hanno un'idonea pendenza che le
renda stabili (che varia in base alla natura del terreno), si provvede, man mano che procede lo scavo,
all'applicazione delle necessarie armature di sostegno
- Controllare che le tavole di rivestimento delle pareti sporgano di almeno 30 cm dal bordo degli scavi
- Nello scavo di cunicoli, se il terreno non è roccioso, occorre predisporre idonee armature da eliminarsi
solo col procedere della muratura
- Controllare che, col procedere degli scavi, siano via via poste in opera ulteriori armature
- Controllare che il ciglio degli scavi sia protetto da un idoneo parapetto ovvero sia impedito l’accesso
nei pressi
- Controllare che idonee armature e precauzioni siano adottate nelle sottomurazioni e quando, in
vicinanza dei relativi scavi, vi siano manufatti, le cui fondazioni possono essere indebolite dagli scavi
stessi
- Qualora la natura del terreno permetta di non allestire le armature di sostegno, si suggerisce di far
dichiarare tale circostanza da un tecnico abilitato con una apposita relazione e di conservare questo
documento sul luogo di lavoro, a disposizione degli organi di vigilanza
- Particolare attenzione va posta affinché, vicino al ciglio degli scavi, non si creino vibrazioni o pressioni
anomale (infissione di pali, passaggio di automezzi pesanti, semoventi, ecc.)
- E' vietato costituire depositi di materiale presso il ciglio degli scavi. Qualora tali depositi siano
necessari per le condizioni di lavoro, è necessario provvedere al rafforzamento delle armature di
sostegno, o all'adozione di opere di puntellamento
- Quando si procede al reinterro dello scavo, la rimozione delle armature è effettuata dal basso verso
l'alto
- Nel caso di scavo di cunicoli, siano installate idonee armature, sia sulle pareti sia sulla volta. Le
armature possono essere evitate se lo scavo viene effettuato su tratti di roccia che non presentino
pericoli di distacco. Per i lavori di applicazione delle armature e di scavo dei cunicoli, è necessaria la
presenza di maestranze specializzate
- Quando la forma dello scavo non permette un idoneo ricambio d'aria (es. pozzi, cunicoli) si crea un
sistema di ventilazione facendo però attenzione che le correnti d'aria non investono direttamente i
lavoratori
- Controllare che, qualora i pozzi siano profondi oltre 3 metri, sia presente, a protezione dei lavoratori,
un robusto impalcato con apertura per il passaggio dei materiali
ProbRes
Operazioni di scavo
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 215 di 240
Rischio -
Operazioni di scavo - gas tossici/nocivi/infiammabili
Descrizione Rischio
I pericoli sono correlati alla attività di scavo ed alle condizioni di lavorazione.
Gas tossici, nocivi o infiammabili possono eventualmente presentarsi in operazioni di scavo
I pericoli principali sono:
- Asfissia
- Avvelenamento
- Esplosione della miscela gas/aria ed eventuale crollo delle pareti / volte
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Controllare la qualità dell’aria presente nell’ambiente; nel caso non sia garantita un’adeguata qualità
dell’aria presente si predispone idoneo sistema di aerazione / depurazione
400
Sia assicurata la presenza di almeno due persone
600
I lavoratori siano dotati di idonee maschere o autorespiratori
800
Sia previsto l’uso di cinture di sicurezza collegate a corde tenute dall’esterno
1000
Sia vietato l’uso di fiamme libere e di produzione di scintille (in caso di gas infiammabili)
ProbRes
1
DannoRes
Operazioni di scavo - gas tossici/nocivi/infiammabili
Operaio Edilizia
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 216 di 240
Rischio -
Lavorazioni in ambienti confinati - vasche, serbatoi e simili canalizzazioni e bacini
Descrizione Rischio
Le possibili fonti di pericolo queste possono essere individuate come segue:
- presenza di sostanze nocive;
- presenza di sostanze infiammabili;
- carenza di ossigeno;
- contatto accidentale con parti in movimento;
- connessione funzionale con altre apparecchiature;
Probabilita
Indice Misura
200
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
Recipienti per il trasporto di liquidi e sostanze pericolose
- I recipienti impiegati per il trasporto e la movimentazione dei liquidi e delle sostanze pericolose
comportano gli stessi rischi (contatto, spandimento) a proposito dei recipienti fissi per le medesime
sostanze: pertanto saranno dotati anch'essi di chiusure, adeguate alla pericolosità del contenuto, per
evitarne la fuoriuscita nell'ambiente e di dispositivi per il riempimento e lo svuotamento in condizioni di
sicurezza.
- Ai rischi già detti si aggiungono quelli caratteristici derivanti dalla movimentazione e dalla manualità
dell'impiego (si pensi alle operazioni di travaso) che devono essere rese agevoli e sicure con
l'applicazione di accessori di presa razionali per disposizione e conformazione, e dalla mobilità (rottura
per urto durante il trasporto) cui si deve far fronte con involucri di protezione adeguati alla pericolosità
della sostanza trasportata (punto 3, Allegato IV D. Lgs 81/08).
- I recipienti in questione debbono essere tenuti riposti in luogo separato dagli altri (sia quelli pieni, sia
quelli vuoti già usati) e debbono recare evidente l'indicazione dello stato di pieno o vuoto.
- Poiché non è da escludersi la possibilità di reimpiego al cessare dell'uso, i recipienti che hanno
contenuto sostanze pericolose debbono essere bonificati, se non espressamente destinati al riutilizzo
per le medesime sostanze, o, in caso contrario, essere distrutti adottando le opportune procedure di
rispetto della sicurezza e dell'ambiente.
- Non è possibile, comunque, riusare i recipienti in questione senza una loro preventiva e radicale
bonifica o neutralizzazione al fine di eliminare completamente ogni traccia delle sostanze o dei residui
dei prodotti pericolosi precedentemente contenuti al loro interno (punto 3, Allegato IV D. Lgs 81/08).
- I serbatoi / recipienti adibiti al trasporto dei liquidi o materie infiammabili, corrosive, tossiche o
comunque dannose devono essere provvisti:
a) di idonee chiusure per impedire la fuoriuscita del contenuto;
b) di accessori o dispositivi atti a rendere sicure ed agevoli le operazioni di riempimento e svuotamento;
c) di accessori di presa, quali maniglie, anelli, impugnature, atti a rendere sicuro ed agevole il loro
impiego, in relazione al loro uso particolare; compresa la protezione con parapetti normali in caso di
necessità di operare in altezza, in caso di impossibilità utilizzo di imbracature di sicurezza
d) di involucro protettivo adeguato alla natura del contenuto.
- I serbatoi / recipienti, compresi quelli vuoti già usati, devono essere conservati in posti appositi e
separati, con l'indicazione di pieno o vuoto se queste condizioni non sono evidenti.
- I serbatoi / recipienti, non destinati ad essere reimpiegati per le stesse materie già contenute, devono,
subito dopo l'uso, essere resi innocui mediante appropriati lavaggi a fondo, oppure distrutti adottando le
necessarie cautele.
- In ogni caso è vietato usare recipienti che abbiano già contenuto liquidi infiammabili o suscettibili di
produrre gas o vapori infiammabili, o materie corrosive o tossiche, per usi diversi da quelli originari,
senza che si sia provveduto ad una preventiva completa bonifica del loro interno, con la eliminazione di
ogni traccia del primitivo contenuto o dei suoi residui o prodotti secondari di trasformazione
Lavorazioni in ambienti confinati - vasche, serbatoi e
simili - canalizzazioni e bacini
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 217 di 240
400
LAVORI ALL'INTERNO DI AMBIENTI CONFINATI - disposizioni di sicurezza
Per il conseguimento delle necessarie condizioni di sicurezza nel caso dell'esecuzione di attività in
presenza, con l'uso, o all'interno di queste attrezzature, attesa la gravità delle conseguenze del
verificarsi dei rischi ad esse connessi (a loro volta derivanti dal tipo di attrezzature, dalla natura dei
lavori o dalle circostanze e modalità in cui vengono effettuati), risulta irrinunciabile il ricorso a particolari
misure (che possono consistere in limitazioni di uso, procedure comportamentali o metodi organizzativi)
di tipo attivo, basate, cioè, sull'azione diretta e consapevole delle persone coinvolte.
Esse devono essere preventivamente attentamente valutate, stabilite, predisposte e fatte oggetto di
assiduo controllo durante lo svolgimento dei lavori, in strettissima relazione con la natura e l'entità degli
effettivi rischi presenti sul luogo di lavoro.
Lavori in presenza di pericolo da sostanze nocive o infiammabili : le situazioni di maggiore rischio
corrispondono ai lavori che si compiono all'interno di tubazioni, canalizzazioni, cisterne, serbatoi e simili
con la presenza di gas e vapori tossici / asfissianti, infiammabili / esplosivi, in quanto sono il risultato
della combinazione dei fattori di rischio derivanti dal fatto di operare in condizioni di confinamento anche
estreme (carenza di ossigeno, soffocamento, seppellimento o annegamento, intempestiva o
accidentale messa in moto o rimessa in servizio di impianti ed apparecchiature) con quelli introdotti
dalla presenza di sostanze pericolose
Controllo delle operazioni : sul piano delle misure organizzative di carattere generale da predisporre ed
osservarsi per le operazioni entro recipienti, fondamentale è quella di individuare preliminarmente ed in
maniera netta, la figura del sovrintendente ai lavori (punto 3, Allegato IV D. Lgs 81/08).
Tale figura, che nel caso specifico assume la veste di responsabile operativo per la corretta conduzione
del complesso delle operazioni, può coincidere con il datore di lavoro, ma può essere un dirigente
incaricato della intera gestione delle operazioni od anche un preposto, che sia in possesso di tutti gli
elementi (formazione e capacità, autorità, mezzi tecnici, ecc.) per procedere al caso.
Compiti del sovrintendente : il sovrintendente, prima di autorizzare l'entrata dei lavoratori nei recipienti,
deve assicurarsi che non vi sia presenza di gas o vapori nocivi, nè che la temperatura sia dannosa
(punto 3, Allegato IV D. Lgs 81/08).
Ciò comporta una serie di adempimenti di preparazione prima, di bonifica subito dopo, e di controllo,
per tutta la durata della permanenza dei lavoratori all'interno del recipiente.
Assistenza dall'esterno: una seconda misura di carattere generale è quella di assicurare la presenza di
uno o più lavoratori, che dall'esterno, presso l'apertura di accesso al recipiente, prestino costante
assistenza a chi lavora all'interno (punto 3, Allegato IV D. Lgs 81/08).
Preparazione dei lavori
- La preparazione sarà fatta innanzitutto escludendo dal ciclo di lavorazione, se ne fa parte, il recipiente
interessato, quindi procedendo al suo completo svuotamento (curando di farlo, per quanto più possibile,
operando dall'esterno) e, ove occorra, all'isolamento dalle tubazioni che lo collegano al resto degli
impianti.
- L'isolamento è una delle fasi più delicate per realizzare la sicurezza e va ottenuto scollegando il
recipiente e procedendo alla chiusura di valvole e saracinesche ovvero all'inserimento nelle tubazioni di
flange cieche o di dischi ciechi nelle flange.
- la chiusura di valvole e simili non deve essere ritenuto un sistema completamente affidabile, sia
perché non è sempre garantita la perfetta tenuta della chiusura così ottenuta, sussistendo la possibilità
di trafilamento di fluidi o sostanze pericolose (circostanza che va quindi sempre verificata e tenuta sotto
controllo), sia perché questi stessi dispositivi potrebbero essere azionati indebitamente. A questo scopo
occorre prevedere che valvole, saracinesche e altri sistemi di intercettazione siano chiusi e bloccati con
mezzi fisici al fine di impedirne la manovra non intenzionale.
- In ogni caso si può dire che andrebbero preferiti i sistemi di isolamento che assicurano in modo certo
l'isolamento del recipiente, (ad es., lo scollegamento e l'inserzione di elementi di discontinuità)
- Lo scollegamento consiste nella rimozione degli elementi di tubazione prossimi al recipiente e nel
successivo isolamento delle sezioni di estremità.
- Sull'inserzione di elementi fisici di separazione, quali flange cieche o dischi ciechi,è raccomandabile
operare su quelle disposte più vicino al recipiente o, meglio ancora, su quelle poste nel tratto che
collega questo con gli apparecchi di intercettazione.
- Quale che sia il sistema scelto, il sovrintendente deve curare che siano applicati in corrispondenza dei
relativi punti di isolamento avvisi recanti la chiara indicazione del divieto di operare manovre non
autorizzate (punto 3, Allegato IV D. Lgs 81/08).
- L'isolamento del recipiente deve riguardare anche eventuali canalizzazioni ad esso connesse e tutte le
altre eventuali apparecchiature accessorie collegate per evitare i pericoli di immissione di sostanze
Lavorazioni in ambienti confinati - vasche, serbatoi e
simili - canalizzazioni e bacini
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 218 di 240
pericolose di per sè o suscettibili di diventarlo in ragione delle operazioni svolte. Anche in questo gli
organi di intercettazione delle canalizzazioni o di azionamento delle attrezzature accessorie debbono
recare i cartelli di divieto di rimozione o di manovra.
Bonifica interna
- La fase successiva all'isolamento del recipiente riguarda la sua bonifica, e comprende le operazioni
necessarie per allontanare i residui del prodotto pericoloso originariamente presenti. Di norma la
bonifica può essere conseguita con metodi diversi: lavaggio, ventilazione, neutralizzazione.
- Il "lavaggio" deve essere effettuato con i liquidi appropriati, ripetendo il relativo ciclo se necessario,
curando che questi e gli additivi impiegati (acqua, vapore, solventi, detergenti, ecc.) siano compatibili,
per proprietà chimiche e fisiche, con le sostanze da bonificare.
- La "ventilazione", cui si deve necessariamente far ricorso quando non sia stato possibile operare il
lavaggio, deve essere fatta con aria (se compatibile con le sostanze presenti) o altri gas inerti, mai con
ossigeno, e deve interessare tutto il volume del recipiente, ad evitare la formazione di sacche residue di
sostanze pericolose. Quando si opera la ventilazione per eliminare residui di sostanze infiammabili
occorre tener conto del pericolo di incendio o di esplosione, ed occorrerà porre attenzione ad eliminare
qualsiasi possibile causa di innesco, utilizzando manichette con lance di metallo antiscintilla,
apparecchiature elettriche di sicurezza, collegando a terra le parti metalliche per lo scarico delle cariche
elettrostatiche, ecc.
- La "neutralizzazione" è resa necessaria dalla pericolosità dei residui delle materie tossiche o corrosive
contenute nel recipiente e va fatta scegliendo opportunamente le sostanze neutralizzanti.
- Infine, occorre tenere presente che gli scarichi risultanti al termine delle operazioni, debbono essere
opportunamente trattati, prima del loro smaltimento definitivo, se ciò è richiesto da necessità di tutela
della sicurezza o dell'ambiente (art. 18, comma 1, lett. c, D. Lgs 81/08).
Rischi meccanici ed elettrici
- Tra le operazioni di preparazione occorre procedere anche ad una bonifica di tipo "meccanico",
bloccando il movimento dell'intero recipiente, quando sia rotante ovvero il funzionamento di altri
eventuali dispositivi per sottrarre i lavoratori che operano nel recipiente al contatto accidentale con le
relative parti interne che potrebbero essere messe intempestivamente o accidentalmente in movimento.
A questo scopo occorre agire sezionando la fonte di energia dei dispositivi interessati, segnalando il
divieto di manovra e motivandolo con la presenza di persone esposte.
- Si deve anche procedere alla bonifica "elettrica" scollegando tutte le parti che potrebbero andare in
tensione e costituire pericolo di elettrocuzione, oltrechè di possibile innesco per incedi od esplosioni.
Controllo dell'atmosfera
- La bonifica, per quanto essenziale ed irrinunciabile, non garantisce in modo definitivo le condizioni di
sicurezza per questo tipo di operazioni, che devono, invece, essere assicurate durante tutto l'arco di
svolgimento dei lavori stessi.
- Infatti occorre tener presente che gas, vapori o sostanze nocivi possono trafilare per non perfetta
tenuta degli organi di intercettazione, oppure possono svilupparsi dai materiali (ad es. incrostazioni)
presenti all'interno del recipiente al momento della loro rimozione o che può esservi sviluppo delle
sostanze pericolose originariamente contenute nel recipiente nel caso che queste, infiltratesi al di sotto
dell'eventuale rivestimento interno, si liberino a causa della rimozione del rivestimento. A sua volta,
anche il materiale di rivestimento potrebbe essere causa di produzione di sostanze nocive per effetto
delle lavorazioni che lo riguardano (ad es. durante i lavori di applicazione mediante saldatura od
incollaggio con solventi, ecc.).
- Altra causa di sviluppo di sostanze pericolose è rappresentata dai lavori di saldatura e taglio. In questo
caso le sostanze si possono sviluppare sia dai materiali sottoposti a saldatura sia dai sistemi di
saldatura utilizzati.
- Trattandosi di lavori in luoghi confinati, altro fattore di rischio da non sottovalutare è quello di carenza
di ossigeno, ad esempio, per effetto di scarsa ventilazione dopo una bonifica con gas inerti.
- Per far fronte, quindi, a tutti questi fattori di pericolo, e nonostante l'azione di bonifica anzidetta,
occorre sempre effettuare, ed è il sovrintendente alle operazioni che ne ha la responsabilità (punto 3,
Allegato IV D. Lgs 81/08), un controllo dell'atmosfera interna per verificarne oltre l'agibilità, anche
l'assenza di temperature dannose.
- Il controllo va fatto immediatamente prima di autorizzare l'entrata dei lavoratori nel recipiente e deve
essere ripetuto regolarmente se, per i motivi descritti, è presumibile che le condizioni di sicurezza
potrebbero venire meno nel tempo. Quando i risultati del controllo evidenziano la persistenza di
condizioni di incompatibilità con lo svolgimento dei lavori, occorrerà ripetere le operazioni di bonifica fino
al raggiungimento delle condizioni di sicurezza.
Esecuzione dei lavori all'interno di recipienti: disposizioni particolari di sicurezza
- In aggiunta a quanto finora esposto circa la natura dei pericoli e le corrispondenti misure per farvi
Lavorazioni in ambienti confinati - vasche, serbatoi e
simili - canalizzazioni e bacini
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 219 di 240
fronte, si segnala
Scelta delle persone
- Il numero dei lavoratori da adibire alle operazioni qui considerate, scelti tra quelli in possesso di
adeguata esperienza e specifica formazione, deve essere quello minimo indispensabile per la buona
conduzione delle operazioni.
- Nel caso specifico di lavori quando sia accertata o sia da temere la presenza di gas tossici, asfissianti
o la irrespirabilità dell'aria, ovvero di gas infiammabili o esplosivi ed indipendentemente dal fatto che sia
possibile procedere alla relativa bonifica, i lavoratori devono essere abbinati durante le operazioni.
Sorveglianza ed assistenza esterna
- I lavori debbono essere condotti sotto la supervisione di una persona appositamente incaricata e per
tutta la loro durata deve essere assicurata la sorveglianza di almeno un lavoratore che, dall'esterno,
possa intervenire, secondo le necessità, al verificarsi di situazioni di emergenza (punto 3, Allegato IV D.
Lgs 81/08).
- Poiché il caso più frequente è quello di malore o infortunio del lavoratore che opera all'interno del
recipiente e poiché il recupero dell'infortunato potrebbe in presentare notevoli difficoltà per una persona
che, da sola, agisca con mezzi ordinari, è opportuno che, laddove non vi sia disponibilità immediata di
altre persone, vengano predisposte attrezzature apposite (ad esempio, strutture da fissare ai passi
d'uomo) per consentire al sorvegliante di operare autonomamente il recupero e comunque avvisi di
emergenza immediatamente attivabili
Apprestamento di opere provvisionali
- Per rendere agevole non solo l'esecuzione dei lavori, ma anche il raggiungimento degli accessi dei
serbatoi, specialmente quando siano in quota, ovvero localizzati in posizione non facilmente
accessibile, e per facilitare al massimo le eventuali operazioni di recupero o soccorso, va, di volta in
volta, valutata la necessità di apprestare opportune opere provvisionali (impalcati, mezzi di accesso,
apparecchi di sollevamento, ecc.). Le scale portatili usate per l'accesso al fondo debbono essere fissate
almeno alle estremità superiori con ganci di trattenuta.
Controllo della aerazione
- Trattandosi di lavori in condizioni di confinamento, va preventivamente sempre valutato se l'aerazione
naturale fornita dalle aperture presenti sulle pareti del recipiente sia sufficiente in relazione ai lavori che
vi si devono effettuare (si tenga conto, ad esempio, del consumo di ossigeno). Ove necessario essa
dovrà essere integrata con sistemi artificiali di ventilazione. Si dovrà considerare anche la necessità di
predisporre sistemi di aspirazione localizzata per l'evacuazione di sostanze nocive prodotte durante i
lavori (manutenzioni e simili).
Illuminazione
- Per consentire le condizioni di visibilità necessarie per l'esecuzione delle operazioni dovranno essere
approntati mezzi fissi o portatili per l'illuminazione normale e quella di emergenza.
- Può essere utile rammentare che le lampade elettriche portatili usate nei lavori qui descritti, oltre che
avere l'impugnatura in materiale isolante e non igroscopico, avere le parti in tensione e quelle che, per
guasti, possono essere messe in tensione, completamente isolate, essere munite di gabbia di
protezione della lampadina e garantire il perfetto isolamento delle parti in tensione da quelle metalliche
fissate all'impugnatura, devono essere alimentate a tensione non superiore a 25 volt (fornita da
trasformatore di isolamento) ed essere provviste di involucro di vetro se i lavori si svolgono in luogo
bagnato o molto umido ovvero entro grandi masse metalliche (alle quali vanno assimilate tutte le
strutture collegate elettricamente a terra).
Atmosfere potenzialmente esplosive (da valutare in funzione delle sostanze contenute, anche dopo
manutenzioni e simili)
- Occorrerà escludere l'impiego di apparecchi a fiamma libera e corpi incandescenti, utilizzare
unicamente utensili ed attrezzi antiscintilla ed equipaggiamenti di lavoro e personali di tipo appropriato
al rischio (calzature prive di chiodi, indumenti antistatici) e mezzi di illuminazione di sicurezza.
- Utilizzo attrezzature e meccanismi appositamente certificate per essere utilizzate in luoghi con pericolo
di esplosioni
Presenza residua di sostanze nocive
Nonostante le azioni di bonifica non è sempre possibile escludere in maniera assoluta la possibilità
della presenza di residui delle sostanze nocive.
- Quando i residui sono dispersi nell'atmosfera del recipiente, la misura da attuare è rappresentata dalla
continua ventilazione, accompagnata dal controllo con frequenza regolare (meglio se continuo)
dell'atmosfera ambiente. Ove necessario in relazione ai risultati del monitoraggio ambientale, dovranno
essere prese le necessarie contromisure, rapportate al tipo ed all'entità del rischio rilevato, proteggendo
le vie respiratorie o le altre parti del corpo del lavoratore suscettibili di risentire dell'azione dell'agente
Lavorazioni in ambienti confinati - vasche, serbatoi e
simili - canalizzazioni e bacini
Operaio Edilizia
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Pagina 220 di 240
nocivo.
- Quando le sostanze residue sono allo stato liquido o solido esse sono nocive essenzialmente per
contatto. Anche in questo caso la protezione dovrà essere assicurata con l'uso di dispositivi di
protezione individuale adatti.
Operazioni di saldatura e taglio (manutenzioni e simili)
- Si tratta delle operazioni in assoluto più delicate tra quelle che possono aver luogo all'interno dei
recipienti, considerato il notevole potenziale di pericolo ad esse connesso.
- Non solo e non tanto per l'aspetto delle operazioni in sè, quanto per il fatto che esse introducono, in
situazioni in cui le condizioni di sicurezza in genere già presentano difficoltà di gestione e controllo,
ulteriori elementi di pericolo. Ad esempio la produzione di fumi e vapori in un ambiente confinato e con
ventilazione in genere scarsa, il consumo ulteriore di ossigeno (uso di torce), l'introduzione di
apparecchiature elettriche di potenza significativa e delle relative linee di alimentazione. Pertanto
andranno scrupolosamente osservate le prescrizioni e le limitazioni imposte dalla normativa di legge,
accompagnate da quelle dettate dai codici della buona pratica e per le quali si rinvia alla nota
"Operazioni ed impianti di saldatura".
Rimessa in servizio e prove di funzionamento
- Al termine dei lavori il recipiente dovrà essere ricollegato alla rete delle condutture e degli impianti da
cui era stato isolato. In questa fase andranno rimosse anche le flange cieche. Questa particolare
operazione va fatta tenendo presente che, a causa dei possibili trafilamenti attraverso i dispositivi di
intercettazione, nel tratto compreso tra queste e quelle potrebbe essersi accumulato del prodotto
pericoloso o determinata una pressione. Inoltre occorrerà controllare che tutti i dispositivi di controllo e
gli strumenti indicatori siano di nuovo in efficienza.
- Infine, le prove di funzionamento o la rimessa in servizio andranno condotte, nel rispetto delle
procedure previste per questo tipo di operazioni, fuori dall'orario di lavoro del reparto interessato,
ovvero, in caso di lavorazioni continue che non possono essere interrotte, allontanando dal reparto il
relativo personale per tutto il tempo occorrente o quando neppure questa misura risulta applicabile,
curando di limitare la presenza dei lavoratori a quelli indispensabili per assicurare la continuità della
lavorazione, ed adottando le altre cautele imposte dalla natura dei rischi (applicazione di protezioni alle
parti pericolose, predisposizione di mezzi personali di protezione, di personale e mezzi antincendio,
ecc.).
Note integrative
- Effettuare analisi ambientali per monitorare l’efficienza delle aspirazioni e ventilazioni; sospendere in
caso di deficit le lavorazioni
- Non fumare, bere o mangiare
- Non utilizzare materiali o valori di pressione non previsti dall’impianto
- Le operazioni devono sempre consentire l’arresto dell’impianto in caso di emergenza
- Non abbandonare le attrezzature all’interno
- Durante la pulizia all’interno delle vasche:
- sia messo in funzione adeguato sistema di ventilazione forzata ed aspirazione
- gli addetti indossino maschera con ossigeno esterno ed imbracature di recupero
- sia presente sempre una persona a bordo vasca pronto ad assistere l’operatore calato nella vasca
stessa
- scala di accesso vincolata
- indossare scarpe e guanti protettivi
Tali obblighi siano segnalati con apposita cartellonistica
- Tramite cartelli, transennare le aree circostanti quando sono aperti
- Sospendere le lavorazioni e allontanarsi in caso di sopraggiungere di qualsiasi pericolo
Lavorazioni in ambienti confinati - vasche, serbatoi e
simili - canalizzazioni e bacini
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 221 di 240
600
Mezzi di salvataggio, dispositivi di protezione personale ed antincendio
Mezzi di salvataggio, di protezione personale ed antincendio dovranno essere tenuti a disposizione, in
quantità e tipo adatte all'entità ed alla natura dei rischi, all'esterno del recipiente, per il caso che le
condizioni di sicurezza all'interno degenerino per qualsiasi motivo determinando la necessità di
interventi di soccorso o di emergenza.
La scelta di questi mezzi dipende dal tipo dei rischi : estintore, coperta antifiamma, autorespiratore,
guanti, stivali, imbracatura e sistema di recupero.
Mezzi di salvataggio: la norma prescrive espressamente l'uso di cinture di sicurezza collegate a funi di
recupero. In particolare la cintura deve essere del tipo con bretelle passanti sotto le ascelle e le funi di
recupero debbono essere tenute all'esterno da personale espressamente addetto alla sorveglianza.
Per la protezione dai rischi di inalazione pericolosa di gas, polveri o fumi nocivi, i lavoratori debbono
essere protetti con maschere respiratorie.
Nel caso particolare di operazioni ove non sia certa la sufficiente presenza di ossigeno e certa
l’inferiorità ai valori soglia pertinenti delle sostanze tossiche (fatte salve le procedure di bonifica
preventiva) e comunque condotte entro pozzi, fogne, cunicoli, camini e fosse situati in prossimità di
fabbriche, depositi, raffinerie, stazioni di compressione e decompressione, metanodotti e condutture di
gas, si deve fare uso di autorespiratori o dispositivi equivalenti.
ProbRes
1
DannoRes
Lavorazioni in ambienti confinati - vasche, serbatoi e
simili - canalizzazioni e bacini
Operaio Edilizia
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 222 di 240
Rischio -
Demolizione
Descrizione Rischio
Si definisce "demolizione" l'operazione mirata all'abbattimento parziale o totale di un'opera
edificata, attraverso una sequenza programmata di interventi da effettuare sull'opera stessa.
I rischi sono quelli di essere investiti o travolti dai materiali, parti di edificio o dalle
attrezzature utilizzate ecc.
Probabilita
Indice Misura
3
Danno
2
Rischi
4
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Oltre alle usuali attrezzature di protezione personale utilizzate nei cantieri (guanti, scarpe di sicurezza,
occhiali, ecc.) i lavoratori addetti alle demolizioni devono indossare l'elmetto e la cintura di sicurezza (in
particolare per demolizioni di opere di altezza compresa tra 2 e 5 metri)
400
Esecuzione della demolizione :
- Lavori di demolizione procedono di norma con cautela e con ordine, dall'alto verso il basso, e sono
condotti in maniera da non pregiudicare la stabilità delle strutture portanti o di collegamento. Se
necessario si procede al puntellamento delle strutture che potrebbero venire a trovarsi in stabilità
precaria
- E' vietato l'accumulo dei materiali di risulta sui solai.
- Per le opere di altezza superiore a 5 metri, sono vietate le demolizioni "a spinta" e i lavoratori non
possono lavorare sui muri in demolizione, ma vengono predisposti idonee opere provvisionali (ponteggi
di servizio non vincolati all'opera stessa).
- Per altezze da 2 a 5 metri i lavoratori fanno uso di cinture di sicurezza in caso di pericolo di caduta
dall'alto.
- Il materiale di risulta dalle demolizioni non è gettato dall'alto, ma calato mediante i mezzi di
sollevamento (soprattutto quando si tratta di elementi pesanti ed ingombranti), o convogliato negli
appositi canali di scarico, costruiti e montati in modo che ciascun elemento di essi imbocchi nel tronco
successivo. L'imboccatura superiore del canale è protetta affinché non possano cadervi
accidentalmente delle persone
- Se necessario, si provvede ad irrorare con acqua le murature ed i materiali di risulta, per ridurre il
sollevamento della polvere. Nell'eseguire questa operazione (o nel caso di violenti temporali) si deve
tiene conto dell'aumento di peso dei materiali di risulta, se questi siano giacenti in zone con limite di
carico.
- Per la demolizione di opere di altezza non superiore a 5 metri è possibile l'uso di mezzi meccanici
(escavatori, pale meccaniche, ecc.). In questi casi è necessaria un'attenta vigilanza affinché non siano
presenti persone nella zona in cui stanno operando i mezzi meccanici.
- La zona sottostante all'opera in demolizione è opportunamente delimitata con appositi sbarramenti e
sono essere vietati il transito e la sosta, sia alle persone che agli automezzi. Si devono apporre, nelle
zone interessate, idonee segnalazioni di pericolo
600
Durante le attività di demolizione, la presenza di persone nelle zone pericolose è ridotta
all'indispensabile e, qualora operino gruppi di lavoratori, si esplica un'attenta attività di coordinamento
affinché non si verifichino interferenze pericolose.
800
I lavori di demolizione più complessi, sono affidati a persone esperte, cui sono state fornite le
necessarie informazioni circa i pericoli connessi alle attività da svolgere e la successione delle varie fasi
da seguire
1000
Nel caso di importanti ed estese demolizioni, la successione dei lavori deve risultare da apposito
programma scritto, firmato dall'imprenditore e dal direttore dei lavori e tenuto a disposizione degli organi
di vigilanza. Tale programma è portato a conoscenza dei lavoratori, per informarli circa i rischi cui sono
esposti e le misure di sicurezza adottate.
Demolizione
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 223 di 240
1200
Prima dell'inizio dei lavori si verifica che siano state scollegate le utenze dei servizi pubblici (elettricità,
acqua, gas, ecc.) e l'eventuale presenza di impianti tecnologici (es. ascensori, serbatoi di gasolio per
riscaldamento, ecc.)
1400
Particolare attenzione è posta quando la costruzione da demolire è adiacente ad altre strutture per
determinare, a priori, gli effetti che possano conseguirne ed adottare così i provvedimenti del caso
1600
Vietare altre lavorazioni nelle zone adiacenti alle demolizioni (quando possa esserci pericolo per i
lavoratori)
1800
Nel caso di demolizione di solai valutare la possibilità di realizzare sotto il solaio da demolire una
struttura provvisionale per il contenimento del materiale demolito e di protezione sul vuoto dell'operaio.
Vietare comunque l'accesso al solaio sottostante
2000
La verifica delle condizioni del manufatto sia effettuata da persone esperte, che sappiano individuare e
prevenire tutti i possibili rischi e sappiano predisporre le opportune opere di rafforzamento e di
puntellamento ad evitare che, durante la demolizione, si possano verificare crolli imprevisti
2200
Particolare attenzione sia prestata quando:
- Le costruzioni si sono sviluppate in epoche diverse, con tecniche costruttive e materiali diversi,
valutando anche la possibilità che l'assestamento nel tempo delle strutture e delle fondazioni, possa
aver determinato tensioni imprevedibili che, durante le operazioni di demolizione, possono determinare
crolli improvvisi.
- Il passare del tempo può aver creato alterazioni nei materiali impiegati nella costruzione: così il ferro
può essersi ossidato, sia nelle travi portanti, sia nei solai, sia nelle pareti portanti; il legno può essersi
degradato con l'umidità ed i parassiti; le malte possono essere state schiacciate o degradate
dall'umidità o da reazioni chimiche provocate da sali o altre sostanze in esse presenti.
- Le strutture possono essere state oggetto di interventi vari come apertura o chiusura di vani,
eliminazione di pilastri e colonne, creazione di ulteriori solai, per cui la staticità dell'edificio ne risulta
alterata.
2400
Prima dell'inizio dei lavori di demolizione, è effettuata un'attenta verifica delle condizioni di
conservazione e di stabilità delle strutture da demolire predisponendo eventuali puntellamenti e rinforzi
necessari e un piano (nel caso di importanti ed estese demolizioni).
ProbRes
Demolizione
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
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Rischio -
Automezzi ed autoveicoli - guida e comportamenti
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall' uso di automezzi ed autoveicoli.
I pericoli conseguenti possono essere:
- Incidente stradale
- Investimento
- Urto
- Schiacciamento
- Caduta del carico
- Esalazioni nocive gas di scarico
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
2
Rischi
3
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Effettuare una completa e periodica manutenzione dei veicoli, secondo le istruzioni e la periodicità
indicati dal costruttore
400
Provvedere immediatamente alla riparazione d’eventuali malfunzionamenti nei veicoli
600
Verificare spesso la pressione delle gomme, il livello dell’olio dell’impianto dei freni e dell’impianto
oleodinamico degli accessori (cassoni e simili)
800
All’inizio di ogni giornata lavorativa controllare e verificare il perfetto funzionamento di tutti gli organi di
comando, spie e simili
1000
Prima della partenza accertarsi, tramite le spie del cruscotto, che i serbatoi dei freni siano carichi e
appena partiti verificare la perfetta funzionalità dei freni; controllare inoltre, prima di partire, pneumatici,
segnali luminosi, vetri e specchi, tergicristalli
1200
I mezzi e la loro conduzione devono rispettare il Codice della Strada e Regolamenti CEE/UE pertinenti,
in particolare per quanto attiene a:
- Caratteristiche e prestazioni massime di carico, traino, ingombro e simili dei veicoli (art. 61 sagoma
limite, art.62 massa limite, veicoli eccezzionali art. 10)
- Qualifiche, patenti e attestazioni dei conducenti in rapporto al veicolo
- Equipaggiamento di sicurezza dei veicoli
- Manutenzione dei veicoli e revisione delle autorizzazioni alla guida
- Cautele e regole di circolazione
- Durata della guida degli autoveicoli adibiti al trasporto di persone o cose
Non assumere alcolici o medicinali con controindicazioni per la guida.
1400
Effettuare il rifornimento di carburante a motore spento e senza fonti di innesco vicine (sigarette o simili)
1600
Verificare che un eventuale carico sia sempre distribuito il più uniformemente possibile, stabilmente
fissato, che rispetti la portata e che non ostacoli la visibilità del conducente
1800
Procedere a velocità di marcia minima (a passo d’uomo) nelle aree con possibile presenza di persone,
materiali in deposito o altri mezzi
2000
Valutare preventivamente il fondo e le vie di transito e sospendere le operazioni in caso di deficit di
sicurezza
Automezzi ed autoveicoli - guida e comportamenti
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
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2200
In caso di scarsa visibilità per qualunque causa o in retromarcia ove vi siano potenziali pericoli deve
essere presente un collaboratore da terra
2400
Utilizzare l’avvisatore acustico per segnalare il movimento dell’automezzo in caso di potenziale pericolo
2600
Non ostruire le vie di esodo con automezzi parcheggiati
2800
Durante le operazioni di retromarcia assicurarsi che non vi siano persone dietro il veicolo
3000
Nei locali chiusi non tenere in moto i veicoli
3200
Parcheggiare con il freno a mano inserito, in particolare se la pendenza non è nulla
3400
Coordinare le operazioni di lavoro quando vi siano più veicoli o lavoratori nelle zone di transito,
sospendendo le lavorazioni o, comunque, curando particolarmente che non vi siano pericoli di
investimento
3600
Gli automezzi siano correttamente stabilizzati durante le operazioni di carico, scarico e movimentazione
3800
Durante le operazioni di scarico, con cassone ribaltabile, assicurarsi che l’autocarro sia in posizione
orizzontale e che la zona di scarico sia completamente libera, prima di azionare il funzionamento del
ribaltabile assicurarsi che il mezzo sia completamente fermo
4000
Non introdursi mai, per nessun motivo, sotto cassoni sollevati
4200
Coordinarsi con i conducenti per lo scarico dei materiali, le operazioni devono essere eseguite
delimitando l’area e interdicendola ai non addetti, imbracando correttamente i carichi e limitando allo
stretto indispensabile il passaggio sotto a carichi sospesi. Indossare casco, guanti, scarpe di sicurezza.
4400
Spegnere il motore quando il veicolo è in sosta all'interno di luoghi di lavoro.
ProbRes
1
DannoRes
Automezzi ed autoveicoli - guida e comportamenti
Operaio Edilizia
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 226 di 240
Rischio -
Incendio - Criteri Generali di Comportamento
Descrizione Rischio
Il pericolo consiste nell'adottare comportamenti che possono generare l'insorgenza di un
incendio quali:
- gettare mozziconi di sigarette accesi nel cestino
- sovraccarico di prese elettriche, ecc.
I pericoli connessi all’insorgenza di un incendio sono:
- Intossicazione e asfissia da fumo
- Ustioni
- Schiacciamenti da arredi / strutture lese
Probabilita
Indice Misura
3
Danno
2
Rischi
4
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Evitare di fumare e gettare sigarette negli ambienti dove sono presenti materiali combustibili
400
Nel caso di particolari interventi (impiantistica elettrica o termica, condizionamento, edilizia e simili) che
si dovessero effettuare con la struttura in attività, prevedere un coordinamento con le aziende o i
lavoratori autonomi in modo tale da evitare o minimizzare i pericoli, in particolare quello da incendio.
Specifica attenzione sarà posta ai locali dove si è evidenziato un maggior rischio di incendio e alle vie di
esodo.
600
Attuare specifica sorveglianza (prima dell’inizio dei turni di lavoro) su:
- Corretta chiusura delle porte REI
- Chiusura delle valvole del gas quando gli impianti e attrezzature sono disattivati o non utilizzati
- Disattivazione delle apparecchiature elettriche non utilizzate
- Corretto e ordinato deposito delle sostanze infiammabili e combustibili
- Segnaletica, con sostituzione di quella eventualmente danneggiata
- Accatastamenti di rifiuti non correttamente depositati
800
Segnalare immediatamente ogni deficit di sicurezza che possa costituire rischio di incendio:
Cavi elettrici danneggiati, rivestimenti scollati, punti di illuminazione contigui a materiali combustibili e
rifiuti non correttamente depositati, vie di esodo ostruite e tutto quanto non conforme alle misure di
tutela predisposte
1000
Si coordinano e istruiscono i fornitori, gli addetti o chiunque sia incaricato affinché il deposito e
sistemazione dei materiali non costituisca motivo di intralcio all’esodo o pericolo di incendio.
1200
Divieto di fumare nelle zone a pericolo incendio e di gettare mozziconi nei cestini o altri contenitori
impropri
1400
Mantenere puliti e ordinati i locali di lavoro, i ripostigli e la zona deposito rifiuti
1600
Agli appaltatori o soggetti esterni che devono eseguire lavori siano fornite informazioni relative agli
specifici rischi di incendio, alle caratteristiche dei locali e delle attrezzature presenti, alle modalità di
allarme e di evacuazione.
1800
Informazione e formazione del personale di prevenzione e protezione antincendio
Incendio - Criteri Generali di Comportamento
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 227 di 240
2000
L’informazione e la formazione ai lavoratori verta sui seguenti punti principali:
- Esiti della valutazione dei rischi e delle situazioni di pericolo pertinenti le mansioni svolte e i reparti
frequentati
- Le misure di tutela predisposte per prevenire l’insorgere degli incendi
- Le corrette procedure di lavoro al fine di ridurre il rischio di incendio
- I comportamenti da tenere in caso d'incendio, con riferimento specifico ai compiti che ciascun
reparto deve eseguire in caso di emergenza
- Modalità di utilizzo dei presidi antincendio
- Modalità di chiamata di soccorso ai Vigili del Fuoco
- Modalità di allarme in caso di incendio
- Procedure d’evacuazione con riferimento specifico a vie d’uscita, presidi antincendio, divieto
d’utilizzo di ascensori, disattivazione dell’impianto elettrico, condizionamento, del gas
- I nominativi degli addetti all’emergenza incendi e dei componenti il Servizio di Prevenzione e
Protezione
2200
Il pubblico e il personale esterno sia informato su:
·divieti imposti nelle varie aree
·sui comportamenti da tenere in caso di incendio
·ubicazione delle uscite di sicurezza e vie di esodo
·modalità di allarme ed evacuazione
·punti di raccolta e luoghi sicuri
ProbRes
1
Incendio - Criteri Generali di Comportamento
Operaio Edilizia
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 228 di 240
Rischio -
Incendio - Materiali Combustibili o Infiammabili
Descrizione Rischio
Il pericolo consiste nell'utilizzo di materiali combustibi o infiammabili ed in particolare:
- non corretto stoccaggio
- non corretta manipolazione
- non corretto utilizzo
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
3
Rischi
4
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Le porte dei depositi devono essere mantenute chiuse salvo siano dotate di autochiusura
400
Le porte dei depositi o dei locali pericolosi (per carico di incendio o per materiali / impianti / sostanze
presenti) non devono essere mantenute bloccate in posizione di apertura con ausili manuali
600
I locali di deposito non devono essere destinati ad altre attività salvo quelle strettamente connesse
800
Nei depositi non devono rimanere accese o in funzione apparecchiature elettriche in tensione o essere
presenti fonti di innesco
1000
I materiali devono essere sistemati, nei depositi o locali predisposti, in modo che vi siano percorsi liberi
larghi almeno 90 cm
1200
Nel riporre i materiali, deve essere lasciato un franco di sicurezza di circa 60 cm dal solaio superiore
1400
Mantenere i depositi, le scaffalature e simili, puliti e ordinati, bonificare immediatamente versamenti
accidentali di materiale infiammabile (utilizzare sabbia per i liquidi e raccoglierla in appositi contenitori
chiusi da smaltire secondo le norme)
1600
Depositare i materiali infiammabili e combustibili nei deposti / armadi predisposti, lontano da fonti di
innesco e ordinatamente- curare la sistemazione, in particolare, dopo l'utilizzo
1800
Le sostanze infiammabili non vanno esposte al sole o a fonti di calore
2000
Relativamente al trasporto di infiammabili:
- Chiudere ermeticamente i contenitori
- Non lasciarli esposti al sole e utilizzare appositi vani coibentati o taniche metalliche appositamente
predisposte
- Garantire la stabilità del carico
- Garantire l’aerazione
- Evitare la presenza di fonti di innesco o scintille e non fumare
- Garantire la presenza di idoneo presidio antincendio
- Durante il trasporto non devono essere nel medesimo vano dei passeggeri
2200
Non utilizzare fonti di innesco nei locali di lavoro, in particolare piastre elettriche, apparecchi di
riscaldamento elettrici con resistenza a vista, combustibili liquidi, solidi o gassosi - E' comunque
preferibile non utilizzare sistemi di riscaldamento portatili (sedi amministrative)
2400
Non utilizzare fonti di innesco nei pressi di materiale combustibile o infiammabile, tranne per necessità
assolute e pertinenti l’utilizzo di macchine o attrezzature specifiche (saldatrici a gas, cannelli o simili)
Incendio - Materiali Combustibili o Infiammabili
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 229 di 240
2600
Le aree non frequentate devono:
- essere mantenute libere da materiali combustibili ovvero deve essere presente un impianto di
rivelazione incendi installato a regola d'arte; dovrà comunque essere evitata la presenza di fonti di
innesco
- essere interdetti ai non addetti
2800
Trasportare nel luogo di lavoro solo la quantità strettamente necessaria di materiali infiammabili
3000
Effettuare lavorazioni accertando preventivamente che non vi siano fonti di innesco nei pressi di
materiali combustibili o infiammabili
3200
Divieto di fumare, di usare fiamme libere o altre sorgenti di innesco nelle operazioni che coinvolgono
sostanze infiammabili o nei pressi di materiale combustibile
3400
Evitare di usare getti di acqua direttamente su liquidi infiammabili, utilizzarli solo per raffreddare le
superfici esposte al fuoco
3600
Non stoccare o utilizzare i materiali combustibili o infiammabili nei pressi di fonti di potenziale innesco o
superfici calde, in luoghi scarsamente aerati o caldi o esposti al sole.
3800
Utilizzare portacenere nelle zone ove è consentito fumare e svuotarli regolarmente in appositi contenitori
4000
Evitando di lasciare materiali combustibili incustodita in luoghi non idonei, sistemarli negli appositi
depositi o aree predisposte
4200
Gli spray potenzialmente infiammabili non devono venire a contatto con sorgenti di innesco. Preferire
propellenti inerti
4400
Nelle lavorazioni in cui possono essere esposti lavoratori di altre imprese, informare preventivamente
dei pericoli connessi all’utilizzo delle sostanze e materiali infiammabili e coordinare le operazioni in
modo che non vi siano sorgenti di innesco nei pressi
4600
Evitare che dispositivi d'illuminazione riscaldino tessuti o qualsiasi altro materiale combustibile
4800
Relativamente alle operazioni su impianti alimentati a combustibile infiammabile
- Chiudere preventivamente le adduzioni di combustibile a monte dell’impianto
- Impedire che vi siano fonti di innesco che possano venire a contatto con residui di combustibile
- Mantenere areati i luoghi; predisporre opportuni contenimenti per liquidi infiammabili ove non già
presenti
- Lasciare libera la via di uscita del locale
- Non utilizzare prodotti infiammabili su superfici calde o nei pressi di fonti di innesco
- Mantenere un estintore nelle vicinanze
5000
Relativamente alle operazioni nei cantieri o luoghi temporanei di lavoro dovrà essere valutato il rischio
di incendio anche considerando eventuali e contingenti lavorazioni limitrofe.
5200
Per rischi d’incendio e misure di tutela di sostanze chimiche rispettare quanto indicato nelle schede di
sicurezza (in particolare ai punti 5 - misure antincendio, mezzi di estinzione, 6 - misure in caso di
fuoriuscita accidentale, 7 - manipolazione e stoccaggio, 9 - temperatura di infiammabilità o
autoaccensione, limiti di esplosività)
5400
Prevenire sul luogo di lavoro la presenza di concentrazioni pericolose di sostanze infiammabili o
quantità pericolose di sostanze chimicamente instabili.
5600
Richiudere i contenitori di sostanze infiammabili dopo l’uso utilizzare idonee e specifiche chiusure
5800
Effettuare travasi su supporto stabile e lontano da fonti di innesco
Incendio - Materiali Combustibili o Infiammabili
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 230 di 240
6000
Se si utilizzano contenitori per sostanze diverse, bonificarli accuratamente prima di introdurre sostanze
diverse
6200
Evitare che i recipienti siano troppo riempiti
6400
Prestare la massima attenzione alla formazione di cariche elettrostatiche in presenza di residui o
accumuli di legno, utilizzare scarpe antistatiche e minimizzare gli sfregamenti di materiali, predisporre
messa a terra delle parti pericolose
6600
Evitare accumuli di segatura o polvere di legno nelle zone di lavoro, non previsto specificamente
6800
I contenitori di polveri siano in perfette condizioni
7000
Le parti calde delle attrezzature o impianti non siano posti in contatto o adiacenza con materiali
propaganti l’incendio o infiammabili
7200
In caso di spargimenti accidentali di materiali infiammabili si preveda di
- Eliminare le fonti di accensione possibili
- Bloccare lo spargimento all’origine
- Evitare il deflusso nelle fogne
- Contenere il prodotto con materiali assorbenti (sabbia)
- Raccogliere il materiale in appositi contenitori
- Smaltimento secondo la normativa vigente
- Mantenere il massimo ordine nel riporre i materiali
7400
Carico di incendio: il carico di incendio dei locali e dei luoghi di lavoro nel loro complesso deve essere
compatibile con la resistenza al fuoco delle strutture e separazioni. Mantenere il carico di incendio
- inferiore alla ressitenza al fuoco delle strutture per i locali che non presentano particolari pericoli
- inferiore alla resistenza al fuoco delle strutture e separazioni per i locali che presentano particolari
pericoli (depositi, archivi e simili)
ProbRes
1
Incendio - Materiali Combustibili o Infiammabili
Operaio Edilizia
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
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Rischio -
Incendio - Vie di Esodo
Descrizione Rischio
Il pericolo consiste nel non corretto utilizzo delle vie di esodo anche in caso di evacuazione
totale ad esempio:
- intralciare il passaggio sostando nelle vie di esodo
- ingombrare le vie di esodo con giacenza di materiale/ attrezzature, ecc.
I pericoli connessi sono:
- Intossicazione e asfissia da fumo
- Ustioni
- Inciampo e caduta
- Ostruzione della via di esodo
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
3
Rischi
4
Misure di Prevenzione e Protezione
200
La fruibilità delle vie di esodo deve essere sempre garantita mantenendole libere e sgombre; all’inizio di
ogni giornata lavorativa dovrà essere specificamente controllata tale condizione e, in particolare che le
porte non siano chiuse a chiave e risultino apribili facilmente e che le vie di esodo non siano ostruite o
ridotte.
400
Le porte, in particolare se sono uscite di emergenza, dotate di tapparelle dovranno, durante l’orario di
lavoro, essere bloccate ad altezza superiore a due metri
600
Per le porte che possono, a seconda del settaggio dei dispositivi di apertura, cambiare verso, dovrà
essere attivata apposita sorveglianza all’inizio del turno di lavoro che assicuri il corretto senso di
apertura nella direzione dell'esodo
800
Le ante delle porte, bloccabili, dovranno essere sbloccate, prima dell'inizio dei turni di lavoro; in
particolare ove la larghezza (senza tale manovra) risulti inferiore ai minimi previsti per l'esodo
1000
Lungo le vie di esodo è vietata l'installazione di attrezzature che possono costituire pericoli potenziali di
incendio o ostruzione delle stesse. In particolare
- apparecchi di riscaldamento portatili di ogni tipo
- apparecchi di riscaldamento fissi alimentati direttamente da combustibili gassosi, liquidi e
solidi
- apparecchi di cottura
- depositi, anche temporanei, di arredi
- sistema di illuminazione a fiamma libera
- rifiuti
1200
Le vie di esodo non devono essere ostruite, ridotte, variate in direzione da materiali o attrezzature
depositate o utilizzate
1400
In caso si svolgano attività extra lavorative al di fuori del normale ciclo di lavoro è necessario garantire
che gli affollamenti e le attività siano compatibili con il sistema di vie di esodo e non creino pericoli di
incendio.
1600
Dovranno essere bloccate in posizione di apertura prima dell'inizio dei turni di lavoro, le ante delle porte
di emergenza ove le stesse siano di tipo difficilmente manovrabile (portoni pesanti o simili)
1800
Mantenere a disposizione, immediatamente utilizzabili, chiavi o altri sistemi di manovra ausiliari per
l'apertura, in caso di emergenza, di portoni, cancelli o sbarre automatiche
Incendio - Vie di Esodo
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 232 di 240
2000
i locali occupati da persone portatrici di handicap o che comunque possono essere in particolari
difficoltà motoria devono essere preferibilmente al piano terra
ProbRes
Incendio - Vie di Esodo
Operaio Edilizia
1
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 233 di 240
Rischio -
Incendio - Locali autorimesse
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dalla presenza di autoveicoli con serbatoi contenenti carburante nelle
autorimesse
I pericoli connessi sono:
- Ustioni
- Intossicazione e asfissia
- Esplosione
- Ferite e danni in genere in caso di evacuazione repentina
- Ferite e danni in genere in caso di crolli e cedimenti delle strutture o separazioni
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
3
Rischi
4
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Mantenere puliti i locali con particolare riferimento a eventuali versamenti o perdite di combustibile
400
Periodicamente accertarsi che non vi siano versamenti non bonificati
600
Controllare che siano libere le vie di aerazione
800
Sia imposto il divieto di fumare
1000
Non utilizzare sorgenti di innesco o a fiamma libera se non dopo esplicita autorizzazione e la
predisposizione di appropriate misure (assenza autoveicoli o adeguata distanza ecc.)
ProbRes
Incendio - Locali autorimesse
Operaio Edilizia
1
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 234 di 240
Rischio -
Incendio - Gas Compressi
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dall' utilizzo di bombole a gas compresso.
I pericoli connessi sono:
- Ustioni
- Intossicazione e asfissia
- Esplosione
- Ferite e danni in genere in caso di evacuazione repentina
- Ferite e danni in genere in caso di crolli e cedimenti delle strutture o separazioni
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
3
Rischi
4
Misure di Prevenzione e Protezione
200
Le bombole devono essere regolarmente omologate e revisionate secondo la periodicità di legge
400
Il trasporto delle bombole nei veicoli deve avvenire in zona separata dal conducente ed eventuali
passeggeri; le bombole devono essere stabilmente fissate in zone senza possibilità di urti, riparate dal
sole, poste in zona aerata (in particolare qualora il veicolo sia esposto al sole) e lontane da fonti di
innesco
600
Le bombole siano utilizzate con appositi carrelli o comunque dispositivi atti a impedirne il ribaltamento e
gli urti
800
In caso di utilizzo di adattatori o analoghi presidi, accertarsi che gli stessi siano efficienti e specifici per
l’utilizzo, effettuare regolare manutenzione / sostituzione
1000
Non verificare le perdite con fiamme libere ma con appositi schiumogeni o simili
1200
In caso di difficoltà nell’erogazione contattare il rivenditore o comunque il personale autorizzato
1400
Non siano utilizzate in vicinanza sorgenti di innesco, ne’ si eseguano lavorazioni con presenza di
materiali o in aree pericolose
1600
I collegamenti siano realizzati a regola d’arte con materiali efficienti e non scaduti, controllare in
particolare le tubazioni di adduzione, in particolare quelle soggette a scadenza (da sostituire quando
scadute)
1800
Le tubazioni devono essere protette da urti e/o danneggiamenti anche dagli agenti atmosferici
2000
In caso si avvertano odori di gas o si sprigionino fiamme, chiudere immediatamente la valvola e
intervenire sull’eventuale incendio
2200
In caso di incendio allontanare, se possibile, le bombole dalla zona interessata o verificare la possibilità
di raffreddarle con acqua
2400
Detenere la minima quantità necessaria
2600
Sistemare le bombole sempre in posizione verticale
Incendio - Gas Compressi
Operaio Edilizia
Aggiornato ad dicembre 2011
Pagina 235 di 240
2800
Non detenere bombole non allacciate, piene o vuote, salvo ove esistano specifici depositi
3000
Separare le bombole piene da quelle vuote e avviare il prima possibile le bombole vuote al distributore
3200
Sia imposto il divieto di fumare
3400
Effettuare regolare manutenzione / sostituzione (del contenitore e delle valvole), rivolgendosi a ditte
qualificate
3600
La sostituzione di una bombola è una operazione delicata, che va effettuata solo da personale
competente;
3800
Le bombole non devono essere tenute in locali ubicati sotto il livello del suolo
ProbRes
Incendio - Gas Compressi
Operaio Edilizia
1
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 236 di 240
Rischio -
Incendio - Gestione rifiuti
Descrizione Rischio
Il pericolo è dato dalla presenza di materiale infiammabile e combustibile nei rifiuti e dalla
non corretta gestione dei rifiuti stessi, i rifiuti sono una possibile fonte di propagazione
dell’incendio (soprattutto se sistemati in maniera errata).
I pericoli connessi sono:
- Ustioni
- Intossicazione e asfissia
- Ferite e danni in genere in caso di evacuazione repentina
- Ferite e danni in genere in caso di crolli e cedimenti delle strutture o separazioni
Probabilita
Indice Misura
2
Danno
3
Rischi
4
Misure di Prevenzione e Protezione
200
I rifiuti vanno posizionati evitando accatastamenti disordinati in particolare relativamente a contenitori o
residui infiammabili (da sistemare separatamente)
400
I rifiuti vanno messi in appositi contenitori che vanno svuotati regolarmente dopo ogni servizio / turno
600
Gli oli esausti vanno conservati in appositi contenitori
800
Non lasciare apparecchiature elettriche in tensione nella zona deposito rifiuti
1000
Evitare di gettare direttamente mozziconi di sigaretta nella zona deposito rifiuti e nei cestini dei rifiuti
1200
I rifiuti raccolti a seguito della pulizia giornaliera, non vanno abbandonati (in particolare modo lungo
uscite o vie di esodo in genere) e devono essere il prima possibile depositati nelle aree di pertinenza
(lontano dalle vie di esodo)
1400
Il contenuto dei portacenere va svuotato in appositi contenitori e va posta specifica attenzione alla
presenza di mozziconi non completamente spenti
ProbRes
Incendio - Gestione rifiuti
Operaio Edilizia
1
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 237 di 240
Rischio -
Incendio - Disabili
Descrizione Rischio
Probabilita
Indice Misura
200
2
Danno
1
Rischi
2
Misure di Prevenzione e Protezione
Misure organizzative e gestionali per la sicurezza antincendio in caso di presenza di disabili
Le misure organizzative e gestionali siano, ove possibile (ad esempio, quando sono già presenti
lavoratori disabili), predisposte a seguito di una consultazione dei diretti interessati abitualmente
presenti.
Quale misura di protezione fondamentale e, comunque nella more degli interventi, le persone disabili
devono essere in posizione nota ai responsabili e/o preposti ed essere specificamente agevolate
nell’esodo in caso di emergenza.
I luoghi ove operano o sono presenti disabili siano posizionate il più vicino possibile alle uscite di
emergenza e luogo sicuro
Sia posta particolare sorveglianza e attenzione all’informazione ai lavoratori, al controllo della fruibilità
dei passaggi, in particolare dei percorsi d’esodo, rimuovendo qualunque ostacolo, alla manutenzione e
controllo periodici delle porte e delle pavimentazioni.
400
Gli addetti incaricati alla gestione delle persone disabili in caso di emergenza siano adeguatamente
addestrate a:
- trasmettere in modo chiaro e sintetico le informazioni utili su ciò che sta accadendo e sul modo di
comportarsi
- aiutare ed accompagnare tali persone, secondo le possibili disabilità
- agevolare i soccorritori, anche fornendo riferimenti per meglio trarre in salvo la persona disabile
Il numero di "addetti all’assistenza disabili" sia compatibile con la presenza stimata.
ProbRes
Incendio - Disabili
Operaio Edilizia
1
DannoRes
1
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
1
Pagina 238 di 240
Rischio -
Incendio - Presidi Antincendio
Descrizione Rischio
Probabilita
Indice Misura
200
2
Danno
3
Rischi
4
Misure di Prevenzione e Protezione
Estintori: ogni squadra di lavoro, per interventi al di fuori delle sedi di lavoro, deve disporre di un
estintore a polvere - minimo 6 kg. Tale presidio dovrà essere verificato con cadenza almeno semestrale
ed essere revisionato collaudato secondo le norme tecniche e di legge.
ProbRes
Incendio - Presidi Antincendio
Operaio Edilizia
1
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 239 di 240
Rischio -
Incendio - Impianti di produzione calore
Descrizione Rischio
Probabilita
Indice Misura
200
3
Danno
2
Rischi
4
Misure di Prevenzione e Protezione
Per i presidi di riscaldamento installati nei servizi, presidi e baracche interventi di tipo cantieristic):
- Gli apparecchi eventualmente installati siano conformi alle norme specifiche relativamente al tipo di
locale
- Effettuare regolare manutenzione e controllo prima di tutte le messe in servizio
- Mantenere aerati i locali
- Prestare attenzione a che tubi del gas o combustibile non siano danneggiati per urti o contatti con
materiale ovvero i cavi elettrici non subiscano danneggiamenti, torsioni, schiacciamenti
- In caso di installazione di stufa elettrica controllare che la potenza assorbita sia compatibile con
l’impianto elettrico
- In caso di alimentazione a gas le bombole siano mantenute all’esterno e depositate in zona protetta
da urti con automezzi, materiali ecc. e riparate dall’eccessivo soleggiamento
- Porre la massima attenzione a che materiali, tessuti o simili non vengano surriscaldati
ProbRes
1
Incendio - Impianti di produzione calore
Operaio Edilizia
DannoRes
2
RischioRes
Aggiornato ad dicembre 2011
2
Pagina 240 di 240
Fly UP