Il primo F35 tricolore segna il battesimo del «garage
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Il primo F35 tricolore segna il battesimo del «garage
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Estratto da pag. Martedì 08/12/2015 21 Direttore Responsabile Diffusione Testata Maurizio Belpietro 70.539 II primo F35 tricolore segna il battesimo del «garage» Cameri li: CLAUDIO ANTONELLI li: CLAUDIO ANTONELLI ••• La scorsa settimana si è celebrata la cerimonia di accettazione da parte dell'Aeronautica militare, nello stabilimento di Cameri, del primo F-35. L'esemplare si chiama AL-1, è stato prodotto in Italia da Lockheed Martin in collaborazione con Alenia Aermacchi ed è il primo in assoluto realizzato fuori dagli Stati Uniti. Il roll out è avvenuto lo scorso marzo, il primo volo a settembre, tra febbraio e marzo 2016 il velivolo partirà per la base americana di Luke, Arizona, dove viene condotto l'addestramento dei piloti italiani già, iniziato su F-35 di altri Paesi. La cerimonia ha confermato l'importanza dello stabilimento di Cameri Final Assembly and Check Out (Paco)quale polo industriale di un comparto produttivo ad alta tecnologia. Lo stabilimento di Cameri è stato concepito fin dall'inizio per ospitare sia le attività di produzione (Paco) sia quelle di manutenzione, riparazione, revisione e aggiornamento (MRO&U-Maintenance Repair Overhaul & Upgrade) del velivolo Jsf. Nel dicembre 2014 l'Italia è stata scelta per essere polo di manutenzione degli aerei schierati in Europa sia di quelli acquistati dai Paesi europei sia quelli Usa operanti in Europa. In sostanza, l'Italia potrà continuare a generare ricavi dal programma Jsf. C'è poi anche il secondo aspetto non tangibile. O meglio difficilmente calcolabile. Che si chiama know how. Tecnici ed esperti, che lavorano sul velivolo e Si parla di Noi sulle ali all'interno della Paco, saranno esposti a questo tipo di tecnologie e le potranno far proprie: tutto ciò crea condizioni per trasferimento di tecnologia e per acquisizione di nuove conoscenze ingegneristiche. Senza dimenticare la partecipazione delle Pmi. Solo una parte delle aziende è del gruppo Finmeccanica, venti sono di media grandezza (tra cui Vitrociset, Aerea, Piaggio) e una quarantina sono piccole. In quest'ultimo gruppo spiccano Oma Foligno che assieme alla società campana Omi lavorano come subfornitori di Alenia per la componentistica in titanio, tecnologia di nicchia dall'impiego duale o, in gergo tecnico, "multifunzione". Mantenere fermo il numero dei velivoli significa garantire i ritorni. Quando il governo Monti tagliò gli F 35 da 131 a 90, il minor costo pubblico scese più o meno di 3 miliardi. Ovviamente la produzione delle ali affidata ad Alenia passò da circa mille a 800 con una perdita di fatturato complessivo che si è avvicinata ai 4 miliardi di euro. Non proprio un successo, ribadiamo anche oggi il concerto che abbiamo più volte scritto ai tempi del Professore. Ma questo sembra essere passato. Il governo Renzi ha confermato ordini e investimenti. Adesso che si vola il programma non è più sotto la lente dei riflettori, le polemiche si stanno spegnendo. Anche lo stand-by deciso dal governo canadese è stato visto per quel che è: una scelta meramente politica. Pag. 1