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1
INTRODUZIONE
Questa sera vogliamo fare memoria delle "grandi cose" che Dio ha operato in Maria e rinnovare la
comunione con Lei, donna della nostra stirpe, sorella nella fede, e nostra Madre, per camminare con Lei
incontro al suo Figlio, il Signore Gesù, che viene nel mondo per donare in abbondanza la Vita ad ogni
uomo, a tutta l’umanità.
In Maria, concepita senza peccato e ricolmata di grazia, la storia di Dio si fa nostra storia. Il mistero che
celebriamo, infatti, ci pone di fronte alla grande iniziativa di Dio che si piega sulla piccolezza umana.
L’Immacolata Concezione della Vergine è pura grazia: dono gratuito del Padre, salvezza operata da Cristo,
nuova creazione dello Spirito. Allo stesso tempo, il dono dell’Immacolata Concezione non separa Maria dal
resto dei credenti, perché rimane “unita, nella stirpe di Adamo, con tutti gli uomini bisognosi di salvezza”
(LG 53). C’è qualcosa di comune fra noi e Lei: lo sguardo benedicente di Dio sulla vita di ogni uomo e di
ogni donna. La Grazia data a Maria raggiunge nel Battesimo anche noi, ci sostiene nella nostra risposta di
fede, nella adesione alla Parola che irrompe nella nostra vita, ci cura teneramente e ci trasforma in testimoni
dell’amore che vince sulla morte, sulla paura, su ogni menzogna.
Canto
INVITO ALLA LODE
Cel.
Ass.
Cel.
Ass.
Cel.
Ass.
Cel.
Ass.
Cel.
Ass.
Cel.
Ass.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
Grazia e pace a voi, fratelli e sorelle, da parte di Dio nostro Padre del Signore e Fratello nostro Gesù
Cristo, che ci ha mandato il Suo Spirito e ci ha chiamati a vivere il suo amore, perché il mondo creda
e mantenga viva la speranza del suo ritorno, secondo la volontà del Padre, a lui sia gloria, in tutti i
tempi.
Amen.
Dio Padre scelse Maria fin dall' eternità
prima che il mondo fosse.
Cristo l'amò e diede se stesso per Lei
volendo presentarla a sé tutta santa, splendente, immacolata.
Lo Spirito Santo la coprì con la sua ombra
e divenne Madre di Dio.
Preghiamo.
O Dio, Padre buono, che in Maria, primogenita della redenzione, ci hai dato una madre di immensa
tenerezza, apri i nostri cuori alla gioia dello Spirito e fa’ che ad imitazione della Vergine impariamo
a magnificarti per l'opera stupenda compiuta nel Cristo tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei
secoli.
Amen.
I° MOMENTO –
MARIA: LA DONNA APERTA AL DONO DI DIO
G. L’incontro di Dio con Maria, è l’incontro che Lui ha cercato da tutta l’eternità… Finalmente dalle
profondità della sua creazione che si era allontanata da Lui, s’innalza un “Sì” capace di attirarlo. E il
Signore viene e si compromette per sempre! L’Amore è amato: ha trovato una casa dove abitare e la casa
dell’uomo non è più deserta.
1ª lettura: dal Vangelo secondo Luca (cfr. 1, 26-38)
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2
Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una
vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava
Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase
turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai
trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e
chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre
sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo».
Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza
dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio.
Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per
lei, che tutti dicevano sterile:nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo
partì da lei.
Resp. Ave Maria, gratia plena, Dominus tecum, benedicta tu!
1L. “Fin dall’eternità, Dio aveva previsto una creatura che in nessuna cosa, nemmeno la più piccola, si
sarebbe allontanata da Lui. Che non avrebbe dissipato nessuna grazia, che non si sarebbe appropriata di
nessuna cosa ricevuta da Lui: Maria di Nazaret” (san Massimiliano Kolbe).
2L. “Le parole rivolte dall’angelo a Maria: “Ave Maria piena di grazia il Signore è con te”, esprimono
l’ammirazione del cielo e della terra e fanno trapelare l’incanto di Dio stesso nel contemplare il suo
capolavoro – l’incarnazione del Figlio nel grembo verginale di Maria” (Giovanni Paolo II, Rosarium
Virginis Mariae, 33).
1L. “Gesù è l’unico Figlio di Maria. Ma la maternità spirituale di Maria si estende a tutti gli uomini che egli
è venuto a salvare: Ella ha dato alla luce un Figlio, che Dio ha fatto il primogenito di una moltitudine di
fratelli, cioè dei fedeli, e alla cui nascita e formazione Ella coopera con amore di Madre” (Catechismo della
Chiesa Cattolica, 501).
2L. “Quando Dio si avvicina ad una persona, ha sempre dei disegni su di lei. Anche a Maria, Dio si è
avvicinato, perché su di Lei aveva dei disegni: la salvezza dell’umanità, diventando la Madre di Dio e la
Madre degli uomini, ad opera dello Spirito Santo. La Madonna è colei che ha aperto pienamente le braccia e
il cuore per ricevere la pienezza del dono di Dio e, in questo modo, è il modello di ciascun uomo e di
ciascuna donna che si lasciano amare da Dio, il modello dell’umanità che riconosce di dovere tutto a Dio”
(P. Luigi M. Faccenda).
Canto
2° MOMENTO MARIA: LA DONNA CHE HA CREDUTO
G. Mediante Maria, fattasi obbedienza alla Parola, Dio visita il suo popolo. Maria porta in sé l’Eterno atteso
da millenni. Come Maria anche noi con sollecitudine visitiamo le montagne della benevolenza di Dio.
2ª lettura: dal vangelo secondo Luca (cfr. 1,39-46)
In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata
nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le
sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne
e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena
la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei
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che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore». Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il
Signore, e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore».
L. Nel Vangelo abbiamo sentito il Magnificat, questa grande poesia venuta dalle labbra, anzi dal cuore di
Maria, ispirata dallo Spirito Santo. In questo canto meraviglioso si riflette tutta l’anima, tutta la personalità
di Maria. Possiamo dire che questo suo canto è un ritratto, una vera icona di Maria, nella quale possiamo
vederla proprio così com'è (Benedetto XVI, Omelia del 15 agosto 2005).
T.
L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato
l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome.
L. Maria desidera che Dio sia grande nel mondo, sia grande nella sua vita, sia presente tra tutti noi. Non ha
paura che Dio possa essere un “concorrente” nella nostra vita, che possa toglierci qualcosa della nostra
libertà, del nostro spazio vitale con la sua grandezza. Ella sa che, se Dio è grande, anche noi siamo grandi.
La nostra vita non viene oppressa, ma viene elevata e allargata: proprio allora diventa grande nello
splendore di Dio (Benedetto XVI, Omelia del 15 agosto 2005).
T.
Di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato a mani vuote i ricchi.
L. Maria Immacolata è garanzia che nel mondo il bene è più forte del male. Lei possiede questa potenza: di
contagiare con la Grazia gli uomini e di comunicare loro la salvezza. Solo chi è consapevole della propria
povertà può essere colmato della grazia divina…
La grazia di Dio non sceglie i superbi, ma gli umili, non sceglie i potenti ma i deboli, non sceglie i sazi ma
gli affamati (P. Luigi Faccenda).
T.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Cel.
Preghiamo.
Vergine santa, modello di ogni virtù,
donaci la grazia di comprendere il valore del servizio.
Il nostro cuore, o Maria, sia mite e umile;
la nostra vita sia pura e piena di tenerezza;
la nostra compassione verso i poveri e i sofferenti
sia veramente grande.
Il tuo sorriso, o Maria ci accompagni sempre,
così da renderci capaci di comunicare la gioia,
quella gioia che il tuo Figlio ha portato nel mondo.
T.
Amen.
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Canto
3° MOMENTO –
MARIA: LA DONNA FATTA DONO
G. La storia umana, che cammina verso un ideale di armonia è attraversata dal conflitto e dal dramma, ed è
una storia seria perché in essa si gioca l’esistenza e la felicità dell’uomo e dell’umanità. Maria,
l’Immacolata, è il segno dell’umanità riconciliata, il segno vivente “che Dio ha vinto. L’amore ha vinto. Ha
vinto la vita. Si è mostrato che l’amore è più forte della morte. Che Dio ha la vera forza e la sua forza è
bontà e amore” (Benedetto XVI, Omelia del 15 agosto 2005). Maria, ricolmata di grazia, scelta per madre,
si è fatta serva, ed ora è assunta in cielo in corpo e anima.
3ª lettura: dal libro dell’Apocalisse di San Giovanni Apostolo
(cfr. 12, 1- 4)
Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo
capo una corona di dodici stelle.
Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto.
Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste
sette diademi; la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra.
Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato.
L. Il cielo non è più per noi una sfera molto lontana e sconosciuta. Nel cielo abbiamo una madre. E la
Madre di Dio, la Madre del Figlio di Dio, è la nostra Madre. Egli stesso lo ha detto. Ne ha fatto la nostra
Madre, quando ha detto al discepolo e a tutti noi: “Ecco la tua Madre!” Nel cielo abbiamo una Madre. Il
cielo è aperto, il cielo ha un cuore. …
Maria è assunta in corpo e anima nella gloria del cielo e con Dio e in Dio è regina del cielo e della terra. E’
forse così lontana da noi? E' vero il contrario. Proprio perché è con Dio e in Dio, è vicinissima ad ognuno di
noi. Quando era in terra poteva essere vicina solo ad alcune persone. Essendo in Dio, che è vicino a noi,
anzi che è “interiore” a noi tutti, Maria partecipa a questa vicinanza di Dio. Essendo in Dio e con Dio, è
vicina ad ognuno di noi, conosce il nostro cuore, può sentire le nostre preghiere, può aiutarci con la sua
bontà materna e ci è data – come è detto dal Signore – proprio come “madre”, alla quale possiamo rivolgerci
in ogni momento. Ella ci ascolta sempre, ci è sempre vicina, ed essendo Madre del Figlio, partecipa del
potere del Figlio, della sua bontà. Possiamo sempre affidare tutta la nostra vita a questa Madre, che non è
lontana da nessuno di noi (Benedetto XVI, Omelia del 15 agosto 2005).
Preghiera di San Massimiliano Kolbe
1L. Chi ardirebbe supporre che tu, o Dio infinito, eterno, mi hai amato da secoli, anzi da prima dei secoli?
Tu, infatti, mi ami dal momento in cui esisti come Dio, di conseguenza mi hai amato e mi amerai sempre…!
Benché io non esistessi ancora, tu mi amavi già, e appunto per il fatto che mi amavi, o buon Dio, mi hai
chiamato dal nulla all’esistenza…!
Responsorio: Il Signore è la mia forza, mio canto è il Signor
Egli è il Salvator, in Lui confido, non ho timor
2L. Per me hai creato i cieli costellati di stelle, per me la terra, i mari, i monti, i fiumi e tante cose belle che
vivono sulla terra… Ma questo non bastava: per mostrarmi da vicino che mi amavi con tanta tenerezza, sei
sceso dalle più pure delizie del Paradiso su questa terra piena di lacrime, hai condotto una vita in mezzo alla
povertà, alle fatiche e alle sofferenze, e infine, disprezzato e deriso, hai voluto essere sospeso tra i tormenti
su un turpe patibolo in mezzo a due ladri.. O Dio d’amore, mi hai redento in questo modo terribile, ma
generoso…! Chi ardirebbe supporre!
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Responsorio
1L. Tu, però, non ti sei accontentato di questo, ma vedendo che sarebbero trascorsi bel venti secoli dal
momento in cui sono state effuse queste dimostrazioni del tuo amore e io sarei apparso soltanto ora su
questa terra, hai voluto provvedere anche a questo! Il tuo cuore non ha acconsentito a far sì che io mi
dovessi nutrire unicamente di ricordi del tuo smisurato amore, sei rimasto su questa misera terra nel
Santissimo e mirabile Sacramento dell’Altare e ora vieni a me e ti unisci strettamente a me sotto forma di
nutrimento… Il tuo sangue ora scorre già nel mio sangue, la tua anima, o Dio incarnato, compenetra la mia
anima, le da forza e la nutre… Quali miracoli! Chi ardirebbe supporre?
Responsorio
2L. Che cosa avresti potuto darmi ancora, O Dio, dopo di esserti offerto a me in proprietà?
Il tuo cuore, ardente di amore verso di me, ti ha suggerito ancora un altro dono: sì, un altro dono ancora! Tu
ci hai comandato di diventare bambini, se vogliamo entrare nel regno dei cieli. Tu sai bene che un bambino
ha bisogno di una madre: Tu stesso hai stabilito questa legge di amore. La tua bontà e la tua misericordia,
perciò ha creato per noi questa Madre, la personificazione della tua bontà e del tuo amore infinito, e dalla
croce, sul Golgota, hai offerto lei a noi e noi a lei… Inoltre hai stabilito, o Dio che ci ami, di costituirla
onnipotente dispensatrice di grazie: tu non rifiuti nulla a Lei, ma neppure Lei è capace di rifiutare alcunché a
nessuno… Chi, dunque non raggiungerà il Paradiso?
Responsorio
Rito di Consacrazione all’Immacolata
G. Giovanni Paolo II ci ha più volte ricordato che “Tutta la nostra perfezione consiste nell’essere conformi,
uniti e consacrati a Gesù Cristo. Perciò la più perfetta di tutte le devozioni è incontestabilmente quella che ci
conforma, unisce e consacra a Gesù Cristo. Ora, essendo Maria la creatura più conforme a Gesù Cristo, ne
segue che, tra tutte le devozioni, quella che consacra e conforma di più un’anima a nostro Signore è la
devozione a Maria, sua santa Madre, e che più un’anima sarà consacrata a Lei, più sarà consacrata a Gesù
Cristo” (Rosarium Virginis Mariae, 15).
Cel. Carissimi.... il gesto che state per compiere esprime il vostro «sì» a Maria che oggi prendete con voi,
nella vostra vita, come ha fatto l'apostolo Giovanni. Il vostro «sì» continua il gesto di S. Massimiliano
Kolbe, che ha offerto se stesso all'Immacolata per esserne un docile strumento, nella Milizia
dell’Immacolata. Perché la consacrazione si inserisca efficacemente nel nostro cammino di fede,
rinnoviamo le promesse battesimali.
Rinnovo delle promesse battesimali
Cel.
T.
Rinunci al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio?
Rinuncio.
Cel. Rinunci alle seduzioni del male, per non lasciarti dominare dal peccato?
T.
Rinuncio.
Cel.
T.
Rinunci a Satana, origine e causa di ogni peccato?
Rinuncio.
Cel.
T.
Credi in Dio Padre Onnipotente, Creatore del cielo e della terra?
Credo.
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Cel.
T.
Cel.
T.
Credi in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu
sepolto, è risuscitato dai morti, siede alla destra del Padre?
Credo.
Credi nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati,
la vita eterna?
Credo.
Cel. Prometti di osservare la legge santa di Dio, gli insegnamenti di Gesù Cristo, i precetti della Chiesa?
T.
Prometto.
Cel. Prometti di amare Dio con tutto il cuore, sopra ogni cosa, e il prossimo come te stesso per amore di
Dio?
T.
Prometto.
Cel.
T.
Prometti di aderire a Cristo, seguirlo nei suoi esempi divini, tenerti sempre unito a Lui, vivere e
morire per Lui?
Prometto.
Preghiera di Consacrazione
(Formula di consacrazione scritta da san Massimiliano Kolbe)
O Immacolata, Regina del cielo e della terra,
rifugio dei peccatori e Madre nostra amorosissima,
cui Dio volle affidare l’intera economia della sua misericordia,
io, indegno peccatore, mi prostro ai tuoi piedi,
supplicandoti umilmente di volermi accettare tutto
e completamente come cosa e proprietà tua,
e di fare ciò che ti piace di me
e di tutte le facoltà della mia anima e del mio corpo,
di tutta la mia vita, morte ed eternità.
Disponi pure, se vuoi, di tutto me stesso, senza alcuna riserva,
per compiere ciò che è stato detto di te:
“Ella ti schiaccerà il capo” (Gn 3,15)
come pure:”Tu sola hai distrutto tutte le eresie del mondo intero”,
affinché nelle tue mani immacolate e misericordiosissime
io divenga uno strumento utile per innestare
e incrementare il più fortemente possibile
la tua gloria in tante anime smarrite in indifferenti
e per estendere in tal modo,
quanto più è possibile il benedetto
Regno del Sacratissimo Cuore di Gesù.
Dove tu entri, infatti, ottieni la grazia della conversione
e della santificazione, poiché ogni grazia scorre,
attraverso le tue mani, dal Cuore dolcissimo di Gesù fino a noi.
O Maria concepita senza peccato
prega per noi che a Te ricorriamo,
e per quanti a te non ricorrono,
in particolare per i nemici della santa Chiesa
e per quelli che Ti sono raccomandati!
Consegna della medaglia miracolosa
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Cel. Ricevi la santa medaglia, portala con fede e venerala con amore, affinché la piissima ed Immacolata
Vergine Madre di Dio ti protegga e ti difenda e, rinnovando i prodigi della sua bontà, ti ottenga ciò che
chiederai con supplice preghiera; così vivendo e morendo nel suo materno amore, tu possa conseguire
la felicità eterna.
T.
Amen.
G. A conclusione di questa veglia in onore dell’Immacolata affidiamo al suo cuore materno tutte le nostre
necessità e alcune intenzioni particolari:
- Per il Santo Padre, per tutta la Chiesa e per tutti i vescovi, i sacerdoti e i diaconi Ave Maria
- Per i Catechisti, gli Educatori Ave Maria
- Per i consacrati e i missionari sparsi nel mondo Ave Maria
- Per tutte le famiglie Ave Maria
- Per i bambini, gli adolescenti e i giovani Ave Maria
- Per tutti gli ammalati, i poveri, i disoccupati e le persone sole Ave Maria
- Per le vocazioni alla vita sacerdotale, consacrata e missionaria
Ave Maria
- Per la pace nel mondo e per le vittime della violenza Ave Maria
- Per tutti coloro che non credono Ave Maria
- Perché il Signore apra le porte del cielo ai nostri cari defunti Ave Maria
Cel.
Preghiamo.
Padre, La Vergine Chiesa, a immagine della Vergine Madre, ti serva con cuore generoso e puro, e
ascoltando la voce del tuo Spirito, con la fiaccola sempre ardente della fede, corra incontro allo
Sposo che viene. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
T.
Amen.
Cel.
Testimoniate al mondo, con una vita di grazia, di essere membra vive della Chiesa di Cristo. Andate
in pace!
T.
Rendiamo grazie a Dio!
Canto finale
“Appartieni ogni giorno di più all’Immacolata, in Lei e attraverso Lei a Gesù; in Lui e attraverso Lui al
Padre Celeste. E consacra tutta la vita a questo: portare questa felicità anche al prossimo”
(San Massimiliano Kolbe, SK 1362a)
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